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MARTEDì

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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Aprile 2005
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SINDROME METABOLICA, UN’EPIDEMIA NASCOSTA IL 21 E 22 APRILE STUDIOSI ITALIANI A CONGRESSO ALL’UNIVERSITÀ CATTOLICA DI ROMA  
 
Roma, 19 aprile 2005 - In Italia il 30% della popolazione sopra i 40 anni è affetto da sindrome metabolica, patologia caratterizzata da obesità, glicemia alta, ipertensione, bassa percentuale di colesterolo “buono”. La compresenza di tali disturbi aumenta notevolmente il rischio di infarto e ictus: la mortalità - sia totale sia per cause cardiovascolari - nelle persone affette da sindrome metabolica è infatti di 2,5 volte superiore rispetto a chi non ne è affetto. L’incidenza della malattia è in costante aumento, anche tra i bambini e gli adolescenti, eppure la consapevolezza dell’opinione pubblica è ancora molto bassa, se non del tutto assente. Di aspetti clinici, strategie terapeutiche e costi sociali di questa patologia si parlerà nel convegno “La Sindrome Metabolica – Approccio multidisciplinare di prevenzione, diagnosi e terapia”, che si svolgerà il 21 e 22 aprile presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma (Aula Brasca - Largo A. Gemelli 8). L’evento è promosso dalla Cattedra di Endocrinologia dell’Università Cattolica di Roma e dalla Cattedra di Medicina Interna dell’Università di Roma Tor Vergata e ha ottenuto il patrocinio della Società Italiana di Endocrinologia (Sie) e della Società Italiana di Diabetologia (Sid). Si tratta di un importante momento di confronto cui parteciperanno i più eminenti studiosi nazionali di metabolismo, obesità, ipertensione e altre specialità mediche, ma anche politici ed economisti, con l’obiettivo di delineare in maniera approfondita ed esauriente le migliori strategie per difenderci da quella che anche il Ministro della Salute Sirchia definisce a ragione l’epidemia del terzo millennio. Tra i relatori del convegno vi saranno il prof. Alfredo Pontecorvi, direttore della cattedra di Endocrinologia dell’Università Cattolica di Roma, il prof. Renato Lauro, preside della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Roma Tor Vergata, il prof. Riccardo Vigneri, presidente eletto Sid, il prof. Guido Menzinger, presidente Sie. Venerdì 22 aprile è previsto inoltre l’intervento del sottosegretario alla Salute sen. Cesare Cursi sul tema “Sindrome metabolica: curare o prevenire”. Segreteria organizzativa: Fasi s.R.l. Tel. 06 97605615 Fax 06 8414495 E-mail: p.Marozzi@fasiweb.com  
   
   
DALLA FONDAZIONE DI LENITERAPIA 4 NUOVE INIZIATIVE PER FIRENZE  
 
Firenze 19 Aprile 2005 - Una nuova équipe per assistere i pazienti gravi gratuitamente a domicilio; un nuovo corso per volontari già frequentato da una cinquantina di persone; un nuovo software per qualificare e gestire gli interventi degli operatori; una nuova e più ampia sede come conseguenza del moltiplicarsi di impegni e attività. Alla vigilia del vertice nazionale della Società italiana di cure palliative (Palazzo dei Congressi, 19 – 22 aprile), la Fondazione Italiana di Leniterapia (File) presieduta da Donatella Carmi Bartolozzi si conferma alleato prezioso della sanità pubblica fiorentina e di quanti operano nel settore delle cure di fine vita, contro il dolore inutile e per il rispetto della dignità della persona. File continua a crescere e contribuisce a consolidare l’ottima fama che il volontariato serio si è guadagnato a Firenze e in tutta la regione. Sono quattro le iniziative della Fondazione avviate a Firenze in questi giorni. La prima vede all’opera due assistenti familiari specializzate che lavorano a tempo pieno, intervenendo a casa dei malati ormai senza speranza: ne prendono cura, preparano i pasti, fanno le pulizie. Tutto ciò in contatto con la speciale équipe di cure palliative dell’Azienda Sanitaria che opera su Firenze Centro. “Questa iniziativa”, dice la presidente Bartolozzi, “mira direttamente al benessere dei malati e al sostegno delle famiglie. File intende allargarla per ampliare il numero di persone che possano beneficiare di questo importantissimo servizio”. Da un anno, peraltro, la Fondazione stipendia anche due medici e un infermiere integrati nell’ équipe di cure palliative della Asl 10. Il corso per volontari in leniterapia si svolge invece da qui al 16 giugno (circa 50 gli iscritti). E’ del tutto gratuito, prevede 10 incontri e con l’aiuto di medici e sanitari specializzati punta ad approfondire argomenti, terapie e tecniche relazionali alla base delle cure palliative. I corsi si svolgono nella nuova sede della Fondazione che proprio in questi giorni ha lasciato i piccoli locali di Borgo degli Albizi per trasferirsi in un ambiente più spazioso al numero 1 di via S. Niccolò. Infine il software. Finanziato da File, è stato prodotto dal Cspo, il Centro Studi e Prevenzione Oncologica di viale Volta, e sarà presentato dopo domani nel corso del congresso di cure palliative. Si chiama Qua.le, Qualità in Leniterapia. Si tratta di un importante strumento di lavoro che la Fondazione donerà a tutti gli operatori del settore (per farne richiesta file@leniterapia.It ). Consente di raccogliere in modo strutturato e preciso tutti i dati clinici di base del paziente, di annotare terapie, interventi degli operatori, evoluzione del quadro clinico e molte altre informazioni indispensabili. “In altre parole”, spiega Donatella Bartolozzi, “Qua.le. È uno strumento per gestire al meglio l’assistenza e per verificarne anche gli aspetti qualitativi”.  
   
   
GIORNATA NAZIONALE PER LA PREVENZIONE E LA LOTTA ALLA SORDITÀ MERCOLEDÌ 20 APRILE 2005  
 
 Roma, 19 aprile 2005 - Sono oltre sette milioni gli italiani che soffrono di disturbi uditivi, più di mezzo milione le persone adulte con sordità grave invalidante e conseguente handicap di rilevanza sociale, oltre mille i bambini che nascono ogni anno con sordità congenita e quindi tale da ostacolare gravemente lo sviluppo e l’uso del linguaggio, l’integrazione nella scuola e nella società. Queste le cifre allarmanti fornite dall’A.i.r.s. (Associazione Italiana per la Ricerca sulla Sordità) la quale, per aumentare il livello di conoscenza delle opportunità di prevenzione e sensibilizzare l’opinione pubblica, ha coinvolto 150 ospedali distribuiti su tutto il territorio nazionale organizzando la “Giornata Nazionale per la Prevenzione e la Lotta alla Sordita” che avrà luogo mercoledì 20 aprile 2005. L’evento si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio della Società Italiana di Audiologia e Foniatria, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero della Salute, del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, della Regione Lazio, dell’E.n.s.onlus - Ente Nazionale Sordomuti e sotto gli auspici della Società Italiana di Otorinolaringologia. Anche l’Irccs San Raffaele (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) ha voluto partecipare a questa iniziativa mettendo a disposizione dei cittadini la professionalità dell’équipe del prof. Davide Tufarelli, Primario dell’Unità Operativa di Riabilitazione Otorinolaringoiatrica dell’Irccs San Raffaele, che effettuerà una valutazione clinica gratuita dell’udito e fornirà informazioni di base utili per conoscere più da vicino il problema della sordità.
L’équipe del prof. Tufarelli, composta dalla dott.Ssa Annalisa Meli (Specialista Orl) e dalla dott.Ssa Valeria Vegagiorgi (Tecnico di Audiometria), sarà a disposizione dei cittadini presso
il Centro Diagnostico San Raffaele Termini,
sito in via Giolitti 16 (nell’ala Mazzoniana della stazione),
mercoledì 20 Aprile dalle ore 9:00 alle ore 13:00
(Cup – Irccs San Raffaele: tel 06/52255225).
La Sordità ed i disturbi uditivi ad essa legati costituiscono un serio problema medico e sociale, ancora oggi sottovalutato, nonostante ne sia interessato oltre il 10% della popolazione. Colpisce gravemente l’età infantile ove può provocare severe alterazioni nello sviluppo del linguaggio e conseguenti problematiche nella comunicazione e nell’assetto psicologico del bambino e gravi situazioni di disagio sociale nelle famiglie; interessa fortemente anche l’età giovanile come conseguenza di stili di vita ed abitudini errate, l’età lavorativa a causa dell’esposizione al rumore, e la popolazione anziana per gli inevitabili processi di deterioramento sensoriale legati all’età. Vi è poi il problema dell’inquinamento acustico ambientale che interessa milioni di italiani e può provocare seri disturbi uditivi e di altri apparati vitali. Gli acufeni o ronzii sono spesso disabilitanti e costituiscono un problema medico in parte ancora da risolvere. La Ricerca audiologica è un cantiere aperto: negli ultimi anni si sono registrati incoraggianti progressi sia in laboratorio che nell’uomo, come nel campo della individuazione di molte sordità genetiche, della diagnosi precoce della sordità infantile già a pochi mesi di vita, del trattamento bio-elettronico delle forme più gravi di sordità neurosensoriale mediante chirurgia implantologica, degli studi sul possibile impiego riparativo delle cellule staminali, dell’individuazione delle sordità causate da disordini autoimmunitari, dello studio e trattamento moderno degli acufeni, dell’impiego di nuovi farmaci protettivi per l’udito, della realizzazione di moderni apparecchi acustici correttivi di tipo digitale. La Sordita’ Infantile La sordità infantile rappresenta una problematica frequente nell’ambito della popolazione italiana; sono circa 1500-2000 i bambini che nascono ogni anno, nel nostro paese, con ipoacusia grave. La ipoacusia, ossia il deficit funzionale dell’organo dell’udito, nei bambini è nella stragrande maggioranza (circa il 90%) dei casi congenita, legata cioè ad agenti che intervengono nel periodo pre e peri-natale. Le cause ereditarie sono le più frequenti (oltre il 50%), seguite da quelle infettive, tossiche, da sofferenza fetale, traumatiche. Di queste solo una metà vengono identificate prima dell’anno di vita, le altre vengono identificate tardivamente con una enorme ricaduta negativa sullo sviluppo comunicativo e cognitivo del bambino. Alcuni dati statistici descrivono bene la situazione in Italia: le sordità insorte prima o al momento della nascita costituiscono l’ 80% fra tutte le sordità infantili gravi; le sordità comunque acquisite prima dei tre anni, in periodo di apprendimento del linguaggio, costituiscono un ulteriore 10%; 1-2 bambini su 1000, nati apparentemente sani, presentano sordità alla nascita; 5-10 bambini su 100 nati a rischio, con varia patologia neonatale, presentano sordità; il 25-30% delle sordità precoci infantili sono di origine sconosciuta ma verosimilmente una parte di esse potrà essere in un prossimo futuro classificata come di origine genetica; in Italia sono circa 25.000 i bambini al di sotto dei 10 anni che hanno disturbi della comunicazione per deficit uditivo di vario grado; sono circa 6500-7000 i bambini le cui famiglie richiedono ogni anno il sostegno scolastico per problemi uditivi. La diagnosi tardiva rende tutto molto più faticoso per il bambino. L’unica possibilità di arginare gli effetti dell’ipoacusia è costituita dalla prevenzione e dalla diagnosi precoce. La diagnosi può essere considerata ‘precoce’ se effettuata e confermata entro i primi 6-8 mesi di vita. Fino alla metà degli anni Novanta l’età media di prima diagnosi anche nei Paesi più industrializzati è stata di 30-36 mesi quindi in notevole ritardo rispetto ai tempi di acquisizione fisiologica del linguaggio. La Sordita’ Nell’anziano La Sordità nell’anziano, o presbiacusia, è favorita da complessi fattori, tra cui quelli legati a processi neuro-degenerativi, circolatori e vascolari, ed è tra le condizioni più disabilitanti nella popolazione della cosiddetta terza età. L'isolamento prodotto dall'insufficienza di stimolazioni uditive va sicuramente a peggiorare la già precaria qualità della vita riducendo ulteriormente il suo livello di autonomia, le capacità di vita di relazione, il suo assetto cognitivo, psicologico ed emozionale. Un salto in avanti nella qualità tecnologica degli apparecchi acustici ed una preparazione più qualificata, di livello universitario, degli operatori addetti alla protesizzazione acustica (audioprotesisti) hanno di fatto già prodotto un miglioramento del livello assistenziale e riabilitativo, ma ancora non sono molti gli anziani che utilizzano con continuità e profitto l’ausilio protesico e che si sottopongono ad un idoneo allenamento acustico, indispensabile quando, come nell’età avanzata, si devono rimodellare le strutture del sistema nervoso centrale. Un aiuto importante in questo settore può derivare dalla ricerca scientifica sui processi di invecchiamento sensoriale uditivo, sui mezzi farmacologici per prevenirlo e rallentarlo, sulle tecnologie di correzione protesica. Educare ed informare gli anziani e le loro famiglie sulle conseguenze di un isolamento uditivo e sulle possibilità mediche e rieducative, incoraggiandoli a sottoporsi a test uditivi in ambiente clinico, informandoli sulle possibilità di correzione con un idoneo apparecchio acustico ed abbattere le remore psicologiche ancora troppo radicate. Ed inoltre assistere l'anziano in tutto il suo cammino successivo promuovendo incontri periodici con personale qualificato, affinché lentamente, ma fattivamente, possa avvantaggiarsi in pieno della correzione offerta dallo strumento acustico e dalla rieducazione all'ascolto. Migliorare la sua integrazione nella società ed educare il cittadino ad accettare ed aiutare l'anziano che presenta difetti comunicativi; rallentare e prevenire, suggerendo idonei interventi di igiene di vita, i processi di invecchiamento sensoriale. Il Rumore Ambientale: Un grande rischio per l’udito e per la qualita’ della vita Dei ben sette milioni di italiani con problemi o disturbi uditivi, due milioni di adulti sono colpiti da Sordità a causa di attività lavorative in ambiente rumoroso, con ripercussioni che possono assumere carattere di particolare gravità sulla capacità produttiva e sulla vita di relazione del soggetto, nonché sui costi sociali. I limiti di rumore imposti per la sicurezza sul lavoro, benché fissati dalle norme comunitarie e recepite dalla nostra giurisprudenza con il D.lgs. 15 agosto 91 n.277, sono provvisori e non tutelano in maniera certa le persone esposte e comunque non esistono mezzi di controllo adeguati alla vastità del problema. L’inquinamento acustico nell'ambiente di vita, originato per esempio dal traffico, dalle attività ed apparecchiature condominiali, ha raggiunto in molte città livelli inaccettabili, fuori dai limiti raccomandati dall'Organizzazione Mondiale di Sanità ed imposti dalla normativa di legge vigente (Legge quadro n. 447/95), colpendo senza esclusione l'apparato uditivo di bambini, adulti ed anziani. Ma tale fonte di disagio è in grado di comportare anche problematiche sul riposo e sul sonno, sulla capacità di concentrazione e studio, sull’equilibrio psicofisico del soggetto che ‘subisce’ il rumore ed infine problematiche patologiche reattive a carico dell’apparato cardiovascolare, ormonale e del sistema nervoso centrale. Tutte le attività rumorose non possono superare il limite della ‘normale tollerabilità’ di ogni cittadino che desidera quiete e riposo, come stabilito dalle vigenti disposizioni di legge; tutte le sorgenti rumorose dovrebbero essere acusticamente isolate in modo che suoni e vibrazioni non si trasmettano nelle vicine abitazioni.
 
   
   
BPCO: LA VOCE DEL PAZIENTE  
 
Milano, 19 aprile 2005 - L’occasione è quella della Xi Giornata del Respiro: un incontro aperto al pubblico previsto il prossimo 26 maggio a Milano (Palazzo Turati Via Meravigli, 9/B ore 17.30 - 20.00), con la partecipazione degli specialisti, del medico di medicina generale e del rappresentante dell’associazione dei pazienti, offre l’opportunità per parlare e far parlare le persone affette da broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco) e i loro familiari delle esigenze, dei diritti e dei bisogni di chi è colpito dalla malattia. Se da un lato l’obiettivo è quello di dare voce alle necessità dei pazienti, dall’altra l’evento si propone di fornire indicazioni e suggerimenti per una corretta gestione della malattia. “Una delle malattie croniche in assoluto più importanti, sia per la sua diffusione, sia per le conseguenze da cui è gravata – sottolinea il professor Vincenzo Fogliani, Presidente della Fondazione Italiana Pneumologia Uip -. Caratterizzata da un’ostruzione irreversibile o solo parzialmente reversibile delle vie respiratorie, si manifesta con una difficoltà di respiro che tende a peggiorare con il trascorrere del tempo, accompagnata da tosse e catarro. In Italia la malattia colpisce circa il 5% della popolazione generale, arrivando a percentuali del 20% nelle persone al di sopra dei 60 anni”. Una malattia che riconosce nel fumo di sigaretta la sua causa principale e che, una volta instauratasi, condiziona pesantemente la qualità di vita del paziente. La Bpco, caratterizzata dal susseguirsi di riacutizzazioni che rendono spesso necessario il ricovero ospedaliero, ha un’evoluzione progressiva che può portare fino all’insufficienza respiratoria. Non sorprende che un’affezione così importante e frequente faccia nascere una serie di bisogni cui è necessario dare una risposta. “La domanda che più spesso ci viene rivolta da ogni parte d’Italia riguarda il dove curarsi, quali sono i centri di eccellenza, a quali specialisti rivolgersi – precisa la dottoressa Mariadelaide Franchi, Presidente dell’Associazione Italiana Pazienti Bpco. Al secondo posto in ordine di frequenza c’è l’esigenza di verificare la validità del trattamento seguito. Mentre un terzo punto, altrettanto delicato, riguarda la riabilitazione respiratoria. In effetti è difficile sapere dove rivolgersi perchè non esiste una lista di Centri per la riabilitazione respiratoria e anzi la nostra associazione si sta organizzando proprio per effettuare questo censimento”. Ci sono poi esigenze relative ai diritti, per esempio le modalità per ottenere l’invalidità, l’assegno di accompagnamento, l’assistenza domiciliare, ma c’è anche una diffusa richiesta di sostegno psicologico. Una risposta a queste esigenze può giungere da un lato dalla collaborazione fra l’associazione dei pazienti e le società scientifiche, dall’altra dalla sempre migliore diffusione della linee guida internazionali contenute nel progetto mondiale Bpco (Gold) e dal coinvolgimento delle istituzioni relativamente sia alla prevenzione, sia alla definizione di una politica di controllo della Bpco in atto e della insufficienza respiratoria indotta dalla malattia. “Ciò che chiediamo è innanzitutto uno sforzo per favorire una diagnosi precoce e corretta – aggiunge la Franchi -, ma è anche la diffusione della spirometria, il fatto di garantire ovunque in Italia parità di accesso al trattamento farmacologico corrispondente al progetto mondiale Bpco. Intendiamo inoltre stimolare un intervento politico per migliorare tutto quello che è di aiuto al paziente per smettere di fumare, la diffusione della vaccinazione antinfluenzale annuale come punto fondamentale delle politiche sanitarie territoriali e quella della vaccinazione antipneumococcica quando richiesta dal medico”. E poi c’è la richiesta fondamentale che la Bpco venga riconosciuta come malattia cronica invalidante, al pari di condizioni quali l’ipertensione, il diabete e così via. Ciò garantirebbe ai pazienti la gratuità delle indagini diagnostiche correlate alla malattia. Una serie di richieste che vede il pieno appoggio delle società scientifiche. “La diagnosi precoce è fondamentale perché consente di mettere in atto le strategie che permettono di prevenire l’aggravarsi della malattia e di gestirne i sintomi con un conseguente miglioramento della qualità di vita del malato – aggiunge Fogliani -. Il primo suggerimento è senza dubbio rappresentato dall’astensione assoluta dal fumo, ma esistono anche altre misure di prevenzione che hanno dimostrato tutta la loro importanza. È fondamentale che il paziente con Bpco effettui ogni anno la vaccinazione antinfluenzale. Sono ormai innumerevoli gli studi che documentano l’importanza di questa misura, mentre altri studi hanno indicato anche l’utilità della vaccinazione anti-pneumococcica. L’esecuzione di quest’ultima, infatti, è importante per offrire una protezione al paziente con Bpco in quanto, aiutando a prevenire le riacutizzazioni, contribuisce a contrastare la progressione della malattia. Il ricorso alla vaccinazione anti-pneumococcica riduce inoltre per il paziente il rischio di polmoniti.” Un campo, quello delle vaccinazioni che vede protagonisti i medici di medicina generale. “Abbiamo lavorato moltissimo su questo punto” conferma il dottor Ovidio Brignoli, vicepresidente della Società Italiana di Medicina Generale, che sottolinea l’importanza di una corretta educazione e informazione del paziente: “A partire da quelli che sono i fattori di rischio responsabili della Bpco, in primo luogo la lotta al fumo, ma anche mediante una più precisa informazione sulle misure da adottare per “convivere” con la Bpco. Suggerimenti fondamentali da dare ai propri assistiti sono quello di rivolgersi sistematicamente al medico e soprattutto quello di seguire in maniera scrupolosa la terapia”.  
   
   
4° EDIZIONE DI “PROGETTO ANTISTAX BENESSERE DELLE GAMBE”  
 
Milano, 19 aprile 2005 - In Italia oltre 7 milioni di donne soffrono di disturbi legati all’insufficienza venosa. Sebbene la patologia, nella fase iniziale, non costituisca un pericolo per la salute generale dell’individuo è, tuttavia, causa di disagio e, se trascurata, può risultare invalidante sul piano fisico, sociale e professionale. Boehringer Ingelheim Italia, l’Ospedale San Raffaele di Milano e Sicve – Società Italiana di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare presenteranno venerdì 29 aprile, presso l’Hotel Park Hyatt di Milano, la 4a edizione di Progetto Antistax Benessere delle Gambe, due mesi di visite gratuite negli ambulatori di oltre 30 ospedali italiani e su due camper attrezzati in tour in 22 città Esponenti di spicco del mondo medico tracceranno un quadro completo della patologia con un particolare accenno ai rimedi terapeutici e all’importanza di un corretto stile di vita per un’efficace prevenzione (un personal trainer illustrerà gli esercizi utili per un “Programma Fitness”). È inoltre prevista la presentazione di uno studio epidemiologico realizzato nella primavera/estate del 2004 su un campione di oltre 25.000 pazienti. Interverranno all’incontro il Dr. Sergio Daniotti – Ad Boehringer Ingelheim Italia, il Prof. Roberto Chiesa – Dir. Cattedra di Chirurgia Vascolare Un. Vita - Salute San Raffaele, Milanol, il Prof. Carlo Setacci – Dir. Dipartimento di Chirurgia Generale e Specialistica e Scuola di specializzazione in Chirugia Vascolare Un. Di Siena, il Prof. Giancarlo Bracale – Dir. Cattedra di Chirurgia Vascolare dell'Un. Degli studi di Napoli "Federico Ii", il Dr. Enrico Fazzini – Dir. Divisione Consumer Healthcare Boehringer Ingelheim Italia, il Dr. Orlando Petrini – Head medicine consumer's health care pharmaton - Boehringer Ingelheim. Moderatore: Dr.ssa Michela Vuga In una sala adiacente, chi lo desiderasse, potrà sottoporsi ad una visita specialistica con esame ecocolordopler eseguita dall’équipe medica del San Raffaele di Milano.  
   
   
AMO PRESENTA TECNIS: LA LENTE INTRAOCULARE PER LA CHIRURGIA DELLA CATARATTA  
 
Milano, 19 aprile 2005 – Amo Divisione Surgical - società attiva a livello globale per lo sviluppo, la produzione e il marketing di prodotti per la chirurgia oftalmica – presenta Tecnis, la lente intraoculare per la chirurgia della cataratta che permette di ridurre le aberrazioni sferiche causate dall’invecchiamento. La cataratta è l’opacizzazione di un’importante lente che si trova nell’occhio, il cristallino, l’elemento che consente di mettere a fuoco le immagini sulla retina. L’insorgenza della cataratta, che determina la riduzione progressiva della visione funzionale, avviene in modo spontaneo nella maggior parte delle persone anziane, generalmente dopo i 65 anni. Ogni anno in Italia oltre 450.000 pazienti si sottopongono all’intervento di cataratta: il 95% di questi interventi non dà complicazioni e nel 90% dei casi i pazienti ottengono un significativo miglioramento della vista già dal primo giorno dopo l’operazione. Infatti, la cura della cataratta può avvenire solo attraverso un intervento chirurgico, ossia con l’impianto di una Iol, lente artificiale intraoculare, che sostituisce la capacità refrattiva del cristallino naturale asportato. Tecnis di Amo è l’unica Iol con superficie anteriore modificata prolata per la chirurgia della cataratta, in grado di ridurre anche le aberrazioni sferiche, fenomeno che si riscontra soprattutto nei soggetti anziani il cui cristallino, dotato di aberrazione sferica negativa, non è più in grado di compensare l’aberrazione sferica positiva della cornea e quindi di focalizzare la luce sulla retina per produrre un’immagine di elevata qualità. La qualità ineguagliabile di Tecnis, che le permette di differenziarsi dalle altre lenti intraoculari presenti sul mercato, consiste nella doppia approvazione ricevuta da Fda (Food and Drug Administration) - ente americano per il controllo di alimenti e farmaci - che ha certificato infatti che la lente di Amo è effettivamente in grado di ridurre le aberrazioni sferiche e di provvedere a un miglioramento delle performance di guida notturna in condizioni simulate. In uno studio clinico, i pazienti che osservavano la strada di un paesaggio rurale, guardando attraverso una lente Tecnis, sono stati in grado di identificare un pedone molto prima rispetto ai portatori di una lente sferica tradizionale. Da questo studio sono emersi i seguenti risultati: Tecnis garantisce un vantaggio di circa 14 metri nello spazio di identificazione di un ostacolo e di 0,5 secondi nel tempo di percezione e reazione, viaggiando alla velocità di 88 km/h; Tecnis garantisce un beneficio significativo per la sicurezza dei guidatori anziani, ma anche di tutti coloro con cui essi condividono la strada. La lente Tecnis, inoltre, è notevolmente sottile, si piega facilmente e permette di essere impianta con il sistema Unfolder in chirurgia small incision per evitare l’insorgenza di astigmatismo post operatorio.  
   
   
IL TEMPO MODIFICA TUTTO: CON L’ ANTI-AGING POSSIAMO MODIFICARE IL TEMPO DI OGNUNO DI NOI  
 
Milano, 19 aprile 2005 - Presso il Circolo della Stampa, Corso Venezia 16, domani 20 aprile alle ore 11.30 si svolgerà la conferenza stampa nazionale dal titolo “ “L’inizio di una nuova era: Generbios e i servizi anti-aging europei al servizio del cittadino per la prevenzione e una nuova cultura della gestione personale della propria salute”. Saranno illustrati: dati europei sulle novità scientifiche relative all’anti-aging ,contenuti e programmi dei nuovi corsi di formazione e di aggiornamento per i medici (la nuova professione di medico specialista nel settore anti-aging in Italia e in Europa), Generbios e il programma medico anti-aging sviluppato con specialisti di tutta Europa,contenuti e servizi della anti-aging Card, i centri anti-aging attivi e quelli in apertura in Italia e in Europa, risultati delle ultime ricerche di mercato sulla prevenzione e sull’anti-aging. Il programma include la presentazione della innovativa antiaging card e dei suoi servizi, modera Evelina Flacchi. Interventi previsti: Ing Paolo Scarlata, amministratore delegato Generbios; Prof. Marco Trabucchi - Presidente Società Italiana di Gerontologia e Geriatria;prof. Vittorio Calabrese, Professore Associato di Biochimica Clinica - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Università di Catania;prof. Dott. Lazaro Vidal, Membro della Società Spagnola di Medicina Antinvecchiamento e Longevità (Semal).  
   
   
IN FIERA A GENOVA PRIMAVERA 2005LA PIOGGIA NON FERMA I VISITATORI: SUPERATE LE 250MILA PRESENZE IL PROSSIMO ANNO ANTICIPO A FEBBRAIO E DEBUTTO DI IDEASPOSA  
 
 Genova, 19 aprile 2005 – Ha chiuso in Fiera a Genova la 36^ edizione di Primavera, la grande campionaria dedicata alla casa, al tempo libero, all’artigianato e allo shopping, inaugurata venerdì 8 aprile scorso. 265mila visitatori (264.915 per l’esattezza), questo è il dato definitivo di Primavera 2005. Un afflusso eccezionale nella giornata di ieri – complice il miglioramento delle condizioni meteo – ha consentito, con una crescita del 5%, di superare il già brillante risultato della scorsa edizione quando i visitatori finali si erano attestati a poco più di 251mila. In un momento congiunturale non facile si registra tra i 600 espositori un clima di soddisfazione per gli affari conclusi a Primavera, che ha dimostrato ancora una volta l’efficacia della sua formula grazie anche alle novità introdotte: dal settore espositivo dedicato alla Provenza allo Spaziolibri per gli incontri con gli autori e i laboratori per i bambini. Più godibile e molto apprezzata anche la nuova Corte Gastronomica con l’intrattenimento musicale, altamente spettacolare la pista di trial che ha ospitato sabato scorso la seconda prova del campionato nazionale e oggi il detentore del record di salto dall’alto in bicicletta, il parmense Walter Belli. Tra le iniziative più piacevoli da ricordare senz’altro l’iniziativa pro-Unicef del Comitato Gelatieri genovesi e il Subbuteo benefico per il convento dei Frati Cappuccini di Quarto che ospitano i bambini – e le loro famiglie – che seguono lunghi cicli di terapia in day hospital all’Ospedale Gaslini. Per tutta la durata della manifestazione molti appassionati, ma anche tanti neofiti hanno giocato sui tavoli verdi e oggi, giornata finale, si è disputato il torneo con sei bambini nella categoria juniores e quindici adulti. Buono il bilanciofinale con cinquecento euro di offerte complessive. E mentre i cancelli si sono appena chiusi si pensa già al 2006. Nell’anno di Euroflora – presentata venerdì scorso in Belgioal mondo floricolo internazionale – Primavera sarà anticipata dal 17 al 26 febbraioper consentire poi i lunghi e complessi allestimenti della “floralie”in programma dal 21 aprile al 1° maggio. Ma le novità non si fermano certo alla data: grazie a un accordo con Promotor International, il più importante organizzatore fieristico privato italiano già partner di Fiera di Genova per Infrastructura, debutterà – in concomitanza con Primavera – Idea Sposa Genova, un evento interamente dedicato alle cerimonie nuziali. Dalle partecipazioni al viaggiodi nozze, con la partecipazione di firme sartoriali di grande tradizione e di stilisti di fama accompagnati da sfilate ed eventi.  
   
   
A FAENZA IL QUINTO APPUNTAMENTO CON RAPSODIA DI SAPORI, LA TOURNÉE DI DEGUSTAZIONI PROMOSSA DA L'ALTRA ROMAGNA  
 
Faenza, 19 aprile 2005 - La Rapsodia di Sapori arriva anche nel territorio ravennate. Si terrà mercoledì 20 aprile all’Agriturismo “Il Laghetto del Sole” di Faenza (via Pittora, 37, località Rivalta) il quinto appuntamento con la tournée di primavera dei sapori di Romagna promossa dalla società L’altra Romagna. Un viaggio eno-gastronomico alla scoperta delle eccellenze di qualità della Romagna, con un ciclo di dieci degustazioni itineranti che si terranno fino al 6 maggio negli agriturismi e ristoranti di Ravenna, Forlì-cesena, Rimini, in una vera e propria sinfonia apparecchiata in tavola per intrattenere e piacere. Questo il menù della serata: tagliatelle di salumi misti de “Il Laghetto del Sole”, passatelli in brodo, bollito di vitellone di razza Romagnola con salse e sottolii, ciambella e crostate con confetture del Laghetto del Sole. Maurizio Brasini, sommelier dell’Ais Romagna, introdurrà i piatti della serata illustrando le modalità di preparazione e presenterà i vini che accompagneranno le pietanze, che per la serata sono a cura della Cab di Brisighella. Ad arricchire i piatti ci sarà, sempre fornito dalla Cab, il famoso olio “Brisighello”, l’ “oro verde” Dop di ottima qualità prodotto nella vallata del Lamone a Brisighella. L’appuntamento è alle ore 20,30, prezzo fisso 15 euro. Per prenotazioni: cell. 338 2083960. Prossimo appuntamento nel ravennate a Casola Valsenio, il 29 aprile, all’Agriturismo Ca’ Nova. La tournée primaverile per i sapori di Romagna nasce all’interno del progetto “La Romagna da Gustare e da Vivere” sviluppato dall’Altra Romagna nell’ambito delle iniziative del piano comunitario Leader Plus e può diventare anche un’ottima occasione non solo per assaggiare i sapori là dove sono stati prodotti, ma anche per scoprire il territorio. Naturalmente a Faenza c’è solo l’imbarazzo della scelta e si può spaziare dal Duomo rinascimentale al borgo Durbecco, sulla sponda destra del Lamone, per arrivare alla massiccia Torre di Oriolo, struttura difensiva del 1475 da dove si può godere uno splendido panorama su Faenza e sulle colline circostanti. Una visita la merita il Museo Internazionale delle Ceramiche e chi preferisce avventurarsi nei dintorni può andare a visitare la rocca sforzesca di Riolo Terme, la rocca manfrediana e veneziana di Brisighella e l’antico borgo medioevale, o ancora seguire un percorso naturalistico al Parco naturale del Carnè di Brisighella o al Parco della Vene del Gesso.  
   
   
13° WEEK-END VERDE CITROËN – MICHELIN CITROËN C3 STOP&START: “UNA SOLUZIONE ECOLOGICA PER LE CITTÀ”.  
 
Firenze, 19 Aprile 2005 - L’appuntamento annuale del Week-end Verde Citroën – Michelin è l’occasione per presentare in Italia un nuovo progetto Citroën che si inquadra nella filosofia di tecnologia utile per la protezione dell’ambiente che costituisce un’asse portante della Marca. Anche in quest’ottica vi è da segnalare come, a fine 2004, Citroën Italia S.p.a abbia ottenuto la certificazione ambientale “Uni En Iso 14001 : 1996” e nel prossimo futuro si certificheranno anche le succursali e le reti dei concessionari La scelta della città di Firenze, scrupolosamente e sistematicamente all’ascolto delle problematiche ecologiche, non è stata casuale per presentare una vettura dagli elevati contenuti ecologici e tecnologici. Citroën è certa che per Firenze, come per la maggior parte delle grandi città, C3 Stop&start rappresenti una soluzione concreta al miglioramento della qualità della vita dei cittadini.. I dati emersi da un'indagine svolta a Parigi, hanno dimostrato che le auto restano ferme nei tragitti cittadini, per il 35% del tempo. Da questi dati emerge l’efficacia di C3 Stop&start: l’unica auto che consuma 0 litri a 0 kmh. In condizioni di fermo vettura per traffico urbano, la tecnologia “Stop&start” porta a risparmi di carburante fino al 15%, riducendo in proporzione le emissioni di Co2, e in modo significativo la rumorosità del traffico cittadino. La vettura è già disponibile in commercio e alla portata di un largo pubblico; ricordiamo infatti che il costo di questa nuova tecnologia è stata assorbita nel prezzo di listino della vettura, senza aumenti di prezzo per il cliente. Grazie a C3 1.4 16v Sensodrive Stop&start, Citroën in Italia arricchisce una gamma ecologica, già oggi molto vasta. Infatti 14 modelli, tra i più diffusi della gamma, rispettano già ora la normativa Euro 4 ed altri 5 arriveranno nel corso dei prossimi 2 mesi. Inoltre ricordiamo come a listino esistono vetture e veicoli commerciali dotati di differenti tipi di motorizzazioni (benzina, benzina /metano, benzina/gpl, diesel, ed elettrico) in grado di ridurre l’impatto ambientale nelle differenti tipologie di utilizzo e di situazione. Tra tutti questi modelli spicca l’ampia gamma di modelli con motorizzazione diesel Hdi ed equipaggiati del sistema Fap (Filtro Anti Particolato) costituita da Xsara Picasso, C4, C5, C8 ed in futuro anche sulla nostra ammiraglia C6. In Italia, sono numerose ed in continuo aumento le comunità che hanno riconosciuto l’efficacia nel bloccare totalmente le emissioni di polveri sottili da parte delle vetture dotate di Fap tanto da autorizzarne la circolazione anche nei giorni di blocco del traffico per ragioni ambientali. In dettaglio esse sono: Trento, Bolzano e provincia, Torino, Emilia Romagna, Frosinone, Perugia e Venezia. C3 Stop&start ed il sistema Fap non sono che le più recenti realizzazioni di una strategia che si fonda sull’impegno del gruppo Psa Peugeot Citroën, il secondo maggiore gruppo automobilistico europeo, nel settore ambientale. Infatti, il gruppo Psa Peugeot Citroën concentrerà le proprie risorse su tecnologie che rappresentano le risposte del mercato di massa di oggi e di domani alla sfida della riduzione di Co2. Nello specifico, si concentreranno gli sforzi sull'ulteriore miglioramento della sua tecnologia di punta del Diesel Hdi common rail e sull'applicazione del filtro antiparticolato, favorendo un più ampio uso dei biocarburanti, ed anche nel diffondere la tecnologia “Stop&start”, con 50.000 veicoli dotati di tale equipaggiamento entro la fine del 2006. I cambi Sensodrive a controllo elettronico con comandi al volante per auto di piccole e grandi dimensioni saranno sempre più diffusi sulla gamma delle vetture, con risparmi di carburante fino al 5%, mentre la nuova generazione di piccoli motori a benzina sviluppata in collaborazione con Bmw promette risparmi e prestazioni ancora migliorati. Il Gruppo Psa Peugeot Citroën, riconosciuto leader mondiale nella produzione di veicoli elettrici, considera importante l'utilizzo immediato della propria esperienza e competenza in questo ambito per lo sviluppo di nuove tecnologie, come le auto a pila a combustibile, che utilizzano fondamentalmente la stessa catena dinamica. Il Gruppo Psa Peugeot Citroën, primo produttore mondiale di motori Diesel, prevede per la fine del 2005 8,5 milioni di veicoli equipaggiati con tecnologia Hdi, alla luce del successo che il Diesel sta incontrando come unica soluzione valida a breve-medio termine per il controllo dell'effetto serra. I motori Diesel Hdi di nuova generazione, frutto dell'accordo di cooperazione con Ford Motor Company, sono concepiti per offrire nuovi livelli di piacere di guida, con consumi migliorati, grazie alla strategia di downsizing. Ad esempio, la nuova generazione di motori Hdi da 1.6 litri sviluppano 110 cv., l'equivalente della prima generazione di motori Hdi da 2.0 litri. La strategia di downsizing ha portato motori con peso inferiore, minori consumi ed emissioni di Co2; il primo motore scaturito da questo programma, il 1.4 Hdi, produce solo 108g/km di Co2 su Citroën C2 – un valore tra i più bassi per le auto di serie con motori convenzionali. La gamma completa dei motori Diesel Hdi di nuova generazione include i motori da 1.4, 1.6, 2.0 e 2.7 litri, con potenze che vanno da 70 a 200 cv. Le motorizzazioni Hdi hanno consentito, a partire dall’anno 2000, l’installazione del Fap (filtro anti articolato) che ad oggi è stato venduto in oltre 1.000.000 di vetture. Il Sensodrive, che ha fatto il suo ingresso nella produzione di auto di dimensioni compatte come Citroën C2, C3 e C3 Pluriel, ha già dimostrato la capacità di ridurre i consumi del 5% rispetto ad un cambio manuale tradizionale, mentre le levette al volante permettono al conducente di cambiare marcia senza distogliere lo sguardo dalla strada, elemento importante per migliorare la sicurezza. Il Gruppo prevede che per la fine del 2006, 650.000 veicoli saranno equipaggiati di cambio Sensodrive. In cooperazione con Bmw, il Gruppo Psa Peugeot Citroën è impegnato nello sviluppo di motori a benzina di nuova generazione, che beneficeranno di numerose innovazioni tecniche in vari ambiti fondamentali: materiali innovativi per ridurne il peso, fusioni, iniezione di carburante diretta, turbo compressione, gestione e comando elettronici e ottimizzazione dell'aspirazione/scarico. Si prevede che questo lavoro di sviluppo porterà a notevoli vantaggi in termini di riduzione dei consumi e delle emissioni, e nel migliorare le prestazioni. A partire dal 2006, Psa Peugeot Citroën prevede una produzione annuale di un milione di unità. Biocarburanti Un modo naturale per ridurre le emissioni di biossido di carbonio è quello di miscelare biocarburanti con carburanti fossili, sfruttando la caratteristica dell'assorbimento del Co2 alla fonte da parte delle piante, mediante il processo di fotosintesi, per rendere tutte le auto in circolazione immediatamente più efficienti. I motori Diesel Hdi del Gruppo Psa Peugeot Citroën sono garantiti per un utilizzo fino al 30% di biodiesel. Pila a combustibile – una soluzione a lungo termine Il gruppo Psa Peugeot Citroën lavora anche sulla Pila a Combustibile, una tecnologia il cui sviluppo commerciale è previsto entro il 2020. Utilizzare l’idrogeno come energia in un veicolo è una soluzione avveniristica per ridurre le dipendenze della nostra società dalle energie fossili. Il gruppo ha sviluppato due prototipi che utilizzano al meglio l'applicazione della competenza del Gruppo nel settore dei veicoli elettrici, con l'aggiunta di una batteria alimentata ad idrogeno che amplia la gamma d'utilizzo. I due prototipi (un taxi e un veicolo per i vigili del fuoco), mostrano approcci diversi all'uso dell'idrogeno a bordo di un veicolo, ambedue a livello di emissioni locali zero. Il taxi prevede un sistema di stoccaggio dell'idrogeno a bordo con un sistema di aggancio che facilita la sostituzione della bombola e in grado di stoccare il gas a pressioni di 350 bar, per un'autonomia di circa 250 km. Il veicolo per i vigili del fuoco, invece, utilizza un sistema innovativo di produzione di idrogeno a bordo su richiesta, che consente al veicolo un'autonomia di 300 km. Ambedue i veicoli beneficiano ampiamente del successo del gruppo Psa Peugeot Citroën nello sviluppo e nella commercializzazione di veicoli elettrici; i due prototipi utilizzano la trazione elettrica standard, con pila a combustibile a bassa potenza per ampliare l'autonomia del veicolo. Questi prototipi mostrano solo due delle possibili soluzioni, mentre il Gruppo prosegue attivamente l'esplorazione e lo studio di soluzioni alternative in collaborazione con una rete di esperti del settore. Certificazione ambientale per Citroën Italia. Il concetto di tecnologia utile del progetto C3 Stop & Start si collega perfettamente alla politica ambientale della Marca, impegnata nella gestione e nel miglioramento costante delle proprie installazioni. Infatti, a fine 2004, Citroën Italia S.p.a si è certificata Uni En Iso 14001 : 1996 e nel prossimo futuro si certificheranno anche le succursali e le reti dei concessionari. Ricordiamo che, già dall’anno 2000, tutti i siti di produzione di Psa Peugeot Citroën hanno ottenuto la Certificazione Ambientale Uni En Iso 14001 che è il riconoscimento che le aziende possono richiedere per dimostrare le proprie prestazioni ambientali e l’impegno per la tutela ambientale. Citroën Italia quindi intraprende un cammino che si inserisce in una politica globale e logica di protezione ambientale, sviluppando un Sistema di Gestione Ambientale e commercializzando prodotti a basso impatto ambientale. Il Sistema di Gestione Ambientale di Citroën Italia S.p.a ha lo scopo di ridurre gli impatti ambientali ottimizzando i consumi di materie prime, le emissioni e le produzioni di rifiuti attraverso il monitoraggio d’indicatori di performance ambientale. Il Sga permette alla filiale italiana di seguire una logica di miglioramento continuo della sua prestazione ambientale. Tale organizzazione volontaristica è poco diffusa in Italia, infatti, rispetto alle 31 marche automobilistiche presenti sul mercato italiano, solo le 6 sotto indicate, sono certificate Iso 14001: 1996 : Citroën, Ford, Toyota, Volvo e Fiat e Maserati per i siti di produzione. Inoltre, già nel 2003, Citroën Italia ha dato il via, in collaborazione con Ccr Italia, ad un progetto di gestione logistica ambientale che riguarda i processi di smaltimento dei rifiuti degli oltre 600 Riparatori Autorizzati Citroën. A partire dal 1° gennaio 2004 tutti i Riparatori sono stati dotati da Citroën Italia degli strumenti informatici necessari (sito dedicato, desk telefonico e posta elettronica, gestione degli aspetti burocratici on-line, manuale ambientale).  
   
   
TORINO - PECHINO: UNA FIAT 500 SUL CAMMINO OLIMPICO  
 
Torino 19 aprile 2005 - E’ Partita ieri dal Lingotto di Torino una grande avventura targata Fiat, a bordo della mitica 500. Un viaggio lungo oltre ventimila chilometri, per unire simbolicamente Torino e Pechino: le due capitali olimpiche del futuro. La città torinese infatti, passerà la fiaccola Olimpica al termine della kermesse del prossimo anno alla capitale cinese che per la prima volta ospiterà i giochi moderni di De Coubertin. Protagonisti di questo straordinario viaggio sono Danilo Elia e Fabrizio Bonserio che attraverseranno due continenti a bordo di una Fiat 500 R del 1973 acquistata appositamente per l'impresa. Vettura con oltre 30 anni di vita e molti chilometri percorsi per le strade di Roma, è stata sottoposta ad una completa revisione, con la sostituzione di alcuni elementi meccanici con ricambi originali, grazie anche all'aiuto apportato dalle officine Fiat. La tabella di marcia prevede una media di 2000 km a settimana, lungo strade statali e provinciali per raggiungere piazza Tien An Men a Pechino, parcheggiando accanto al Museo della Storia Cinese ai piedi dell'orologio che conta i giorni mancanti alle Olimpiadi del 2008. Certo un viaggio estenuante a bordo di una Fiat 500, affrontando strade spesso sterrate e polverose, ma anche un'avventura affascinante lunga ventimila chilometri che i due protagonisti sognavano da tempo, dopo aver già affrontato numerose imprese. Danilo Elia, 32 anni, è infatti un viaggiatore appassionato. Ha cominciato a viaggiare appena adolescente attraversando in lungo tutta l'Europa, da Bari a Capo Nord; ha percorso l'intera distanza tra Mosca ed Ulaan-baator in treno sulla mitica Transiberiana; ha fatto un tour della Norvegia in bicicletta, Islanda in mountain bike, Nepal in moto, Tibet in 4x4, ma oggi non vede l'ora di partire alla volta di Pechino sulla fiammante Fiat 500 beige. Fabrizio Bonserio, 33 anni, non fa questioni sui dettagli: est, ovest, nord o sud, poco importa! Instancabile guidatore, è stato più volte compagno di viaggio di Danilo. Ha viaggiato sino a Capo Nord, da Bari a Minsk ed ancora da Bari a Kaliningrad. Ha trascorso lunghi periodi all'estero, in Uk, Usa e Lituania, Oggi aspetta con ansia di mettere alla prova la grande-piccola vettura nel deserto del Taklamakan. L'itinerario Partiti ieri dal Lingotto di Torino, seguendo strade statali e provinciali attraverso Novara, Danilo Elia e Fabrizio Bonserio raggiungeranno domani Milano, passando per la mostra Annicinquanta di Palazzo Reale e per il nuovissimo Fiat Café (inaugurato in concomitanza del Salone del Mobile 2005), proseguendo poi per Verona, Treviso e varcando il confine della Slovenia a Gorizia. Proseguiranno per l'Europa orientale, Ungheria ed Ucraina fino al confine con la Russia. In Russia passeranno da Volgograd, Astrakhan ed entreranno in Kazakistan dal delta del Volga. Lambiranno le coste settentrionali del Mar Caspio e si dirigeranno verso il Lago d'Aral. Percorreranno tutto in Kazakistan fino alla vecchia capitale Almaty per poi puntare a ovest entrando in Kirghizistan e poi in Uzbekistan. Una volta a Tashkent visiteranno le mitiche città di Bukara e Samarcanda e l'antichissima Khiva. Punteranno quindi dritti verso il Turkmenistan e la sua capitale Ashgabat, dove si rimetteranno sulla rotta verso est lungo l'antica Via della Seta. Se il tempo e le condizioni lo consentiranno entreranno in Kirghizistan, altrimenti si dirigeranno verso il passo del Torugart, valicando i monti Tian Shan, i mitici Monti Blu attraversati per secoli dalle carovane verso Oriente. Da lì saranno in Xinjang, la provincia più remota e misteriosa dell'immensa Cina. A questo punto mancheranno circa 4000 chilometri a Pechino che dovranno percorrere in circa 10 giorni attraverso l'oasi di Urumqi, la provincia di Lanzhou e la Mongolia interna; incroceranno la Grande Muraglia Cinese e arrivando nella piazza Tien An Men, con la prima Fiat 500 in assoluto a giungere a Pechino via terra dall'Italia. Il tempo preventivamente stimato per arrivare a destinazione è nelle più rosee delle previsioni di un paio di mesi.  
   
   
MILANO, CASTELLO SFORZESCO RIAPERTA IERI LA PINACOTECA  
 
Milano, 19 aprile 2005 - Nelle sale ristrutturate nuovo allestimento e nuovo percorso espositivo per 230 opere selezionate tra cui i capolavori di Mantegna, Antonello da Messina, Foppa, Cesare da Sesto, Procaccini, Cerano, fino a Bellotto e Cataletto. Riapre, dopo 4 anni, la Pinacoteca del Castello Sforzesco che, insieme a quella di Brera, è la più vasta e importante di Milano. Essa può essere davvero definita la Pinacoteca dei milanesi, poiché accoglie alcune antiche e nobili collezioni della città, come quella dei Trivulzio, acquistata con sottoscrizione cittadina nel 1935, fino a quelle donate per due secoli da cittadini illustri, da patrioti, da studiosi e amatori, da collezionisti, o acquistate dal Comune di Milano. Dal suo ingresso nel restaurato Castello Sforzesco nell'anno 1900, riunita al Museo Archeologico civico con il nome di Civico Museo Artistico e Archeologico, la Pinacoteca civica è stata arricchita da un continuo flusso di donazioni provenienti da antiche e nobili famiglie milanesi e di acquisti straordinari dell'amministrazione comunale che arrivano fino ai Canaletto e al Bellotto tra il 1995 e il 1998. Dal 1863 a oggi 93 donatori hanno arricchito le collezioni della Pinacoteca che oggi possiede 1508 dipinti, tra i quali capolavori di Mantegna, Antonello da Messina, Foppa, Cesare da Sesto, Procaccini, Cerano, fino a Bellotto e Canaletto. Da anni la Pinacoteca attendeva un nuovo allestimento. Più che mai dopo la pubblicazione del catalogo completo dei dipinti (a cura di Maria Teresa Fiorio, nell'edizione Electa-banca Intesa Bci), si era resa necessaria una nuova distribuzione delle opere che ne riconoscesse ed esaltasse le eccellenze e le novità attributive introdotte dal catalogo stesso e dagli ultimi studi, rinnovati ancora in occasione di questo allestimento. Quando, nel 2000, ebbero inizio i lavori di ristrutturazione, adeguamento tecnologico e restauro del Castello, la Pinacoteca fu smantellata e restò visibile solo in parte nelle Sale Viscontee. Per questo nuovo allestimento la Direzione Centrale Cultura e la Direzione Raccolte d'Arte del Comune di Milano hanno chiamato a consulto uno storico dell'arte di fama internazionale: Mauro Natale. Amico e allievo di Federico Zeri, docente all'Università di Ginevra, autore di cataloghi di importanti pinacoteche (Poldi Pezzoli, Borromeo, Thyssen Bornemiza). Per la prima volta Mauro Natale si è cimentato nell'allestimento di un Museo e con il direttore deì Musei d'Arte Ermanno A. Arslan, con il conservatore Laura Basso, con il museografo Valter Palmieri, ha scelto 230 opere e creato il nuovo percorso, fatto di sequenze, di accostamenti, di confronti che esaltano i capolavori, le scuole, gli autori e lo spirito dell'intera collezione. Una delle più innovative connotazioni di questa nuova disposizione espositiva è la presenza di opere scolpite: medaglie, bassorilievi lignei, sculture in terracotta e marmo accostati e confrontati ai dipinti coevi. La Pinacoteca è posta nella corte ducale del Castello Sforzesco sulla quale si affacciano gli edifici che furono la residenza dei duchi di Milano e dei loro familiari nel corso del Quattrocento, cui si accede attraverso uno scalone monumentale concluso da un'elegante loggia, che conduce al primo piano dove si trova la Pinacoteca, allestita in una sequenza ininterrotta di ambienti, dalla sala Xx alla sala Xxvi. Il progetto scientifico - Curato da Mauro Natale, che si avvale di un nuovo allestimento studiato da Valter Palmieri, il progetto ripercorre le tappe principali della pittura lombarda, con testimonianze di altri ambiti culturali — in particolare la scuola veneta —, attraverso un itinerario cronologico che dalla metà del Xv secolo arriva alle soglie del Neoclassicismo. Vengono così restituiti al pubblico in una loro collocazione ottimale capolavori quali il San Benedetto di Antonello da Messina, il Polittico di Torchiara di Benedetto Bernl; o, la Madonna col bambino del Foppa, la Madonna in gloria tra santi di Andrea Mantegna, íl Martirio di San Sebastiano di Antonio Campi, il Ritratto di Tacopo Soranzo del Tintoretto, San Michele Arcangelo del Cerano, il Palazzo dei Giureconsulti e il Broletto nuovo di Bernardo Bellotto, e il Molo verso la Riva degli Schiavoni e il Molo verso la Zecca del Canaletto. In questo modo, le tele, le tavole, i quadri da stanza, le grandi pale d'altare, gli affreschi e le miniature, selezionati sulla base dell'autografia e della qualità, testimoniano i passaggi salienti della storia dell'arte in Lombardia. Il progetto suggerisce un ulteriore livello di approfondimento, superando l'aspetto canonico della pittura. Infatti ai dipinti si affianca una rassegna di manufatti plasmati, scolpiti o intagliati, proposti con l'intento di far apprezzare al pubblico l'unitarietà del linguaggio dell'arte e l'articolazione delle sue espressioni. Ii percorso espositivo La sala Xx, la prima dell'itinerario, è dedicata alla cultura tardo gotica che permea l'arte lombarda, sostenuta e promossa dalla corte dei Visconti e degli Sforza fin oltre la metà del Quattrocento. Ne é esemplare testimonianza il superbo Polittico di Torchiara, firmato dal cremonese Benedetto Bembo e datato 1462, commissionato da un fedele servitore degli Sforza, Pier Maria de Rossi. Fatto alquanto raro, l'opera conserva, pressoché integra, la ricca cornice intagliata, esplicito omaggio al gusto del gotico fiorito. Su uno sfondo punzonato d'oro, si stagliano le sagome nervose e dense di umore dei santi che affianca-no una Madonna con bambino. Gli influssi ferraresi e della scuola padovana, capeggiata dallo Squarcione, si riflettono nell'opera e rammentano le aperture dell'arte lombarda verso i centri artistici confinanti. Nell'ampia sala Xxi si dispiega la pittura lombarda dalla metà del Quattrocento fino ai primi decenni del Cinquecento. Protagonista assoluto è Vincenzo Foppa, caposcuola e interprete di un linguaggio figurativo che alimentò a lungo l'arte lombarda, anche dopo l'arrivo di Leonardo a Milano nel 1482. Il lungo percorso dell'artista ha nella Pinacoteca due estremi affascinanti: la giovanile Madonna col Bambino (Madonna del libro) (1450-1470 ca.), e il monumentale Martirio di San Sebastiano (1490-1500), palese omaggio al classicismo importato da Donato Bramante. Si segnalano inoltre gli affreschi raffiguranti San Francesco riceve le stigmate e San Giovanni Battista e le tavole con San Teodoro e Sant<­4gostino. La sala custodisce, tra le altre, opere di Ambrogio da Fossano detto il Bergognone, Marco d'Oggiono, Bartolomeo Suardi detto il Bramantino, Agostino Busti detto il Bambaia. La complessa personalità di Bernardino Luini, esemplificata dall'immagine della Madonna con il Bambino e dall'imponente scena mitologica con Ercole e Atlante, conclude questo primo capitolo sulla pittura lombarda. Nel vano adiacente (sala Xxii) sono messe a confronto alcune opere per approfondire gli esempi sulla tecnica della pittura. La sala Xxiii espone alcuni capolavori assoluti conservati dalla Pinacoteca, opere uniche prodotte da artisti che hanno impresso tappe fondamentali nello sviluppo della storia dell'arte italiana del Xv secolo. Da Antonello da Messina, documentato con la tavola miracolosamente integra raffigurante San Benedetto (1470 ca.), a Giovanni Bellini, qui con un'acerba Madonna col Bambino (1460-1465 ca.), ad Andrea Mantegna di cui si espone la superba pala Madonna in gloria tra i Santi Giovanni Battista, Gregorio Magno, San Benedetto San Gerolamo dipinta dal maestro veneto nel 1497. Altri autori di matrice veneta concorrono a completare la sala: l'inquieto linguaggio di Carlo Crivelli trapela nelle tavolette con San Giovanni Battista e San Bartolomeo (1472), una giovanile Madonna con Bambino (1480-1490 ca.) di Bartolomeo Montagna che rive-la quanto la lezione di Antonello da Messina e di Giovanni Bellini sia stata assorbita dal pittore veneto, infine una Sacra Conversazione immersa in un platonico paesaggio, rara prova di Andrea Solario. Accanto a queste opere, si incontra la Madonna dell'Umiltà (1430-1432 ca.) di Filippo Lippi che rappresenta una delle icone più straordinarie del primo Quattrocento fiorentino. L'opera è conosciuta anche come Madonna Trivulzio: da quella collezione nel 1935 entrò a far parte del museo insieme ai dipinti di Mantegna e Giovanni Bellini grazie a una sottoscrizione pubblica sollecitata dal Comune di Milano. Sempre dalla collezione Trivulzio, nella sala Xxiv, proviene il Ritratto di Lorenzo Lenzi (1528) realizzato dal giovane Agnolo Allori detto il Bronzino con una spontaneità che maschera la complessa rete di rimandi affettivi e intellettuali celati dal dipinto. Al Correggio, si deve l'immagine della Madonna col Bambino e San Giovannino (1514-1523 ca..) sintesi di morbidezze raffaellesche e di sfumato leonardesco. Straordinaria importanza ebbe la città di Cremona nella rielaborazione del filone manieristico affiancato dalla corrente del luminismo naturalistico di ascendenza fiamminga. Portatori di queste istanze furono i Campi rappresentati da Antonio che firma nel 1575 il Martirio di San Sebastiano e da Bernardino, celebre come ritrattista, di cui la Pinacoteca conserva opere religiose quali il pendant Sant'ugo di Lincoln e il Beato Guglielmo da Fenoglio e Sant'ugo di Grenoble e San Bruno (1576) e il Cristo crocefisso. La sequenza proposta nella sala Xxv rammenta i legami culturali e politici, che intercorsero tra Venezia e le province di Bergamo e Brescia. L'itinerario inizia con il misterioso Ritratto di poeta (1467 ca.), assegnato con cautela a Giovanni Bellini, e l'inquietante Ritratto di giovinetto (1524-1527 ca.), tardo capolavoro di Lorenzo Lotto, massimo inter-prete della ritrattistica agli inizi del Xvi secolo. Le opere di Giovanni Cariani, di Bernardo Licinio e di Antonio da Pordenone entrano in vicendevole rapporto e consonanza con i testi di Agostino Galeazzi, di Girolamo da Romano e di Alessandro Bonvicino. Il punto di massimo confronto è costituito dai dipinti del bergamasco Giovan Battista Moroni, soprattutto il Ritratto di Giorgio Passo (1555-1560 ca.) e la lezione di Tiziano offerta dal Ritratto di Monseigneur dAramon (1541-1542 ca.), una delle prove nel campo della ritrattistica encomiastica dipinta dal Maestro veneto. Le qualità di introspezione psicologica e l'eccellenza della tecnica pittorica connotano il Ritratto di Jacopo Soranzo (1550 ca.) e la Testa virile (1545) opere della piena maturità di Jacopo Robusti detto il Tintoretto. La rassegna prosegue con brani di carattere religioso provenienti da chiese bresciane e venete e si conclude con il Ritratto d'uomo (1600-1610 ca.) assegnato a Leandro Bassano. L'enorme salone della "Cancelleria", (sala Xxvi), contiene oltre un centinaio di opere del Xvii e del Xviii secolo. Nella vasta diocesi lombarda, governata dagli arcivescovi Carlo e Federico Borromeo, chiese, centri conventuali, "sacri monti" sono investiti da una profonda riforma liturgica legata ai dettami sanciti dal Concilio di Trento. Alla pittura è demandato il compito di stimolare la religiosità dei fedeli e di eccitare la loro pietà dispiegando un repertorio di immagini efficaci quanto improntate all'ortodossia più rigorosa. Al servizio del dogma cattolico, prestano la loro attività un gruppo di artisti, tra cui emergono le personalità di Giovan Battista Crespi, Pier Francesco Mazzucchelli, la famiglia dei Procaccini, specialmente Giulio Cesare, oltre a una serie di comprimari. Di questi artisti, alcuni falciati dalla peste del 1629-1630, la Pinacoteca presenta prove di destinazione privata e il gruppo superstite di un complesso lavoro richiesto da una commissione laica. Dalla Cappella del Tribunale di Provvisione, nel Palazzo dei Giureconsulti, giunge una sequenza di pale d'altare e pannelli legati da un programma iconografico teso a glorificare la chiesa ambrosiana e, con essa, il valore storico della metropoli lombarda. Cessata la peste nel 1630, in Lombardia si assiste a un moltiplicarsi di cantieri soprattutto religiosi dove operano botteghe di artisti permeati dalla precedente cultura figurativa. In pittura, una svolta moderatamente barocca è sostenuta da Francesco Cairo, già precoce interprete negli anni giovanili di struggenti brani religiosi come il San Francesco in estasi (1633 ca.). A un linguaggio di sincera devozione si accordano i quadri di Carlo Francesco Nuvolone, il maggiore di un'importante bottega di artisti. Nelle opere di Stefano Danedi prendono sostanza visiva quei "quadri da stanza", in origine elencati negli inventari di importanti "gallerie" lombarde; a questi si affiancano eccellenti prove nel campo della ritrattistica, opera di anonimi maestri. Nel caso del Ritratto di Ortensia Mazzarino (1670 ca.), si tratta invece di una replica autografa di Jacob Ferdinand Voet, uno dei tanti "pitori foresti" convocati dalla nobiltà lombarda a decorare i nuovi sontuosi palazzi della città e del contado. Ad autori e personalità locali rinviano le medaglie, segnalando in particolare la produzione di Cesare Fiori, talento versatile in architettura e in pittura, come nell'incisione e nel conio. Un ristretto ma significativo gruppo di tmmpe l,'oeil e stili life completa la rassegna di testi profani, databili allo scadere del Xvii secolo. La pittura lombarda della prima metà del Settecento vanta due caposcuola nel genere del ritratto: Vittore Ghislandi detto Fra' Galgario e Giacomo Ceruli. Del primo, si propone una sfilata di "teste di carattere", sintesi di introspezione psicologica e di modelli fisionomici. Il soprannome Pitocchetto, con cui è noto il Ceruti, deriva dalle originarie raffigurazioni di "pitocchi", assurti a protagonisti al pari dei volti di personaggi altolocati. Massima espressione poetica è la Filatrice e contadino con gerla, dipinta intorno al 1765. La vivacissima descrizione del Verziere di Alessandro Magnasco introduce una sezione dedicata alle diverse declinazioni della veduta, reinterpretata con spirito preromantico o ritratta con precisione e riconoscibilità, attraverso l'ausilio della `camera ottica: Di recente il Comune di Milano ha acquistato opere fondamentali dedicate al genere della veduta. Si tratta del pendant Il Molo verso la Riva degli Schiavoni e Il Molo verso la Zecca, totalmente autografe di Antonio Canal, detto il Canaletto, e del Palazzo dei Giureconsulti e il Proietto nuovo di Bernardo Bellotto databile al 1744.  
   
   
CIMABUE A PISA. LA PITTURA PISANA DEL DUECENTO DA GIUNTA A GIOTTO  
 
Pisa, 19 aprile 2005 - In fila per la pittura pisana del 200! L’entusiasmo che sta crescendo attorno alla mostra Cimabue e la pittura pisana del 200, aperta al Museo Nazionale di San Matteo di Pisa fino al 25 giugno, stupisce e conforta. Una esposizione raffinata, per certi aspetti difficile, che riesce a catalizzare l’attenzione di un pubblico sempre meno abituato all’approfondimento, rende merito all’encomiabile lavoro di ricerca effettuato dai curatori e ad un allestimento in grado di emozionare, con la semplicità di un racconto. Oltre 10.000 visitatori hanno visitato le sale del museo nei venti giorni di apertura, prendendo in contropiede persino gli organizzatori, costretti, nei fine settimana, ad incrementare il personale addetto. Le opere di Giunta e Giovanni Pisano, Giotto e Cimabue, lucenti testimonianze di un secolo che vide Pisa come capitale artistica della penisola, hanno richiamato visitatori italiani e stranieri, che hanno trovato occasione di approfondire la conoscenza di una città a volte in fretta identificata solo con Piazza dei Miracoli. Le mostre che la Frick Collection di New York e la National Gallery di Londra dedicheranno, a partire da ottobre, al Dittico di Cimabue, riunito a Pisa per la prima volta, rappresentano il riconoscimento internazionale del valore di una operazione il cui successo sta superando le migliori aspettative. Pisa, Museo Nazionale di San Matteo, 25 marzo – 25 giugno 2005 www.Cimabueapisa.it  
   
   
“TERRELONTANE” PERSONALE DI GABRIELLA BARIONI  
 
Gallarate, Va 19 aprile 2005 - Hanno sapore di terre lontane, di antichi reperti dal fascino esotico le opere di Gabriella Barioni, che espone allo Spazio Zero di Gallarate a partire da sabato 23 aprile 2005. In mostra una selezione di opere in terracotta che indagano gli elementi della natura terra-acqua-fuoco-cielo e la sfera magica e simbolica. Nelle ultime opere l’artista riflette sulla guerra, sul suo non-senso che perseguita l’uomo fin dai tempi lontani. I suoi sono antichi guerrieri, soldati senza tempo, maschere di guerra. È il doppio viso del bene e del male, del dolore e della gioia, dell’antico e del passato ad ossessionare il lavoro: Giano bifronte ne è l’emblema. Gabriella Barioni realizza le sue opere con materiale refrattario patinato in una miscela di ossidi e ingabbio, ritorna sulle sculture cotte a oltre 1000 gradi martellando la superficie ed incidendo profondi solchi. Il risultato è una sorprendente evocazione di antiche terre lontane dove si può leggere la grande cultura Maya o la più recondita arte greca. In mostra saranno esposte inoltre alcune acqueforti e disegni preparatori. L’artista in mostra. Gabriella Barioni, nata a Copparo (Fe) risiede e lavora a Luino. Ha studiato presso l’istituto d’arte di Modena specializzandosi in pittura plastica e presso l’Accademia di Bologna con indirizzo scenografico. Dopo aver insegnato a Ferrara ed in provincia di Varese, ha frequentato lo studio del prof. Quattrini e partecipato a numerose mostre collettive in diverse province italiane. Tra le ultime esposizioni: “Pittori-scultori-ceramisti”, Pro Loco di Laveno Mombello e Municipio di Cassano Valcuvia, 2001; “Rasa in Arte”, Comune di Varese, 2001; “Presepi” Museo internazionale design ceramico, Cerro di Laveno, 2001; “Pittura-scultura-ceramica-grafica”, Due scale, Luino, 2001; “Arterra”, Cugliate Fabiasco, 2002; “Arte – Storia e Cultura” nei cortili di Besozzo, 2002; “Linea-colore-forma”, Palazzo Verbania, Luino, 2002. “Dinamismo e spazialità”, Chiostro di Voltorre, Gavirate, 2004. Dal 23 aprile al 8 maggio 2005 Inaugurazione sabato 23 aprile 2005 ore 18.00 Spazio Zero, via Ronchetti n.6 Gallarate Va tel./fax 0331.777472  
   
   
A ROMA DAL 20 APRILE AL 30 GIUGNO 2005 LA MOSTRA ROBERTO BARNI SCHERZO AL TEATRO INDIA, ESPOSTE SETTE GRANDI SCULTURE IN BRONZO  
 
Roma, 19 aprile 2005 - Al Teatro India di Roma, dal 20 aprile al 30 giugno, sarà allestita la mostra Scherzo che presenta sette grandi sculture in bronzo di Roberto Barni (Pistoia, 1939). L’iniziativa rientra nell’àmbito del progetto voluto dal direttore del Teatro di Roma, Giorgio Albertazzi, che intende valorizzare il Teatro attraverso esposizioni d’arte contemporanea. Questo appuntamento, infatti, segue le personali di Marco Fantini e Piero Pizzi Cannella. L’opportunità di esporre in uno spazio atto a ospitare spettacoli teatrali, ha spinto l’artista a creare delle opere pensate appositamente per questo ambiente, una fabbrica dismessa divenuta un Teatro post-industriale: Roberto Barni presenta bronzi alti fino a 8 metri dove, ad esempio in Continuo - cm h300x150x800 - i personaggi camminano su scale, gettano vapore se avvicinate, come in Scherzo, da cui il titolo della mostra, o camminano in opposte direzioni, come nel caso di Tripode. Per l’occasione, è stata studiata una scenografia articolata tra gli ambienti esterni e quelli interni, dove un gioco di luci combina questa sorta di messa in scena imponente, dominata dai volumi, dagli slanci, dalla ricchezza materica dell’essenzialità di questi personaggi. Protagonista è l’uomo, o meglio un pedone che deambula, un volto senza emozioni visibili, che lascia la scena alla propria dinamicità. “Queste forme non concedono niente al riferimento ad un’immagine astratto-decorativa, – precisa Roberto Barni nella conversazione con Demetrio Paparoni pubblicata nel catalogo che accompagna la mostra – ma possiedono “una forte carica di senso legata a quella data all’uomo (…) se essere minimalisti vuol dire usare una forma minima, capace di senso, allora va bene – continua Barni – sono un minimalista. Ma a differenza dei minimalisti "canonici" io non uso una forma geometrica e astratta, il mio modulo è l'uomo”. Roberto Barni è nato a Pistoia il 30 settembre 1939. Ha partecipato alle Biennali di Venezia del 1984, 1988. Ha esposto al Festival dei Due Mondi di Spoleto, al Museo Marino Marini di Firenze, a Palazzo Fabroni di Pistoia, al Seibu Museum di Tokyo, al County Museum di New York, al Museo di Belle Arti di Budapest, al Museo di Belle Arti di Reims, all’Hirshhorn di Washington. Vive e lavora a Monterinaldi. Inaugurazione: mercoledì 20 aprile, ore 18.00 Informazioni: tel. 06 55300961 – 06 684000308 – 06 684000310  
   
   
AL TEATRO CARCANO DI MILANO “JOHAN PADAN A LA DESCOVERTA DE LE AMERICHE” SCRITTO E DIRETTO DA DARIO FO  
 
Milano, 19 aprile 2005 - Dopo il grande successo ottenuto a febbraio a Hong Kong, dopo le recite a Londra, Buenos Aires, Melbourne, Vancouver, Mario Pirovano torna a Milano per riproporre, a tredici anni dalla prima volta, Johan Padan a la descoverta de le Americhe, scritto e diretto da Dario Fo. Pirovano, protagonista unico dello spettacolo, ci trascina nelle gesta di Johan Padan, un avventuriero, pendaglio da forca vissuto nel 1500, che suo malgrado s’è trovato dentro la scoperta delle Americhe. Forse il suo nome non è proprio Johan Padan, ma le sue imprese sono autentiche, tratte da decine di storie vere raccontate in prima persona dai comprimari di bassa forza provenienti da tutti i paesi d’Europa. Più numerosi di quanto non ci si immagini furono i marinai di ciurma, le mezze tacche di truppa, che si trovarono a passare dalla parte dei conquistati. Johan Padan, uomo delle montagne, non amava navigare ma si trova, suo malgrado, costretto al grande viaggio. Viene fatto prigioniero dai cannibali che lo allevano all’ingrasso con l’intento di mangiarselo. Si salva con un colpo di fortuna e diventa sciamano, capo stregone, medico, fino ad essere nominato “figlio del sole che nasce”. Incredibilmente si troverà costretto ad insegnare la dottrina e le storie dei Vangeli a migliaia di indios. Ma questa non è la storia dei soliti perdenti. E’ anzi l’epopea di un popolo di indios vincenti, che più volte riescono a ricacciare in mare i conquistadores venuti a invadere la loro terra. E’ “l’altra storia” che Dario Fo ha voluto consegnarci facendo tesoro delle opere di scrittori che la storia ufficiale ha preferito dimenticare, come Guerrero, Altavilla, Cabeza de Vaca, Hans Staden … In una strabiliante performance all’insegna di una sferzante ironia giullaresca appresa alla scuola del maestro Fo, Pirovano ci rende complici della storia con il racconto dei coprotagonisti che non contano, i “nullagonisti”, gli zozzoni di truppa. Coraggioso e fuori dagli schemi. Dal 1983 Mario Pirovano ha preso parte a tutti i lavori messi in scena da Dario Fo e Franca Rame come attore o assistente alla regia, direttore di scena, operatore alla traduzione simultanea. Nel 1987 con la coppia Fo-rame ha recitato nel programma Trasmissione forzata, andato in onda in otto puntate su Rai Tre. Www.teatrocarcano.com  
   
   
PROSEGUONO GLI APPUNTAMENTI DELLA RASSEGNA DANAE, GIUNTA ALLA SETTIMA EDIZIONE, IN CORSO DI SVOLGIMENTO A MILANO  
 
Milano, 19 aprile 2005 - Oggi con repliche mercoledì 20 e giovedì 21, la compagnia Teatro Aperto presenta La Regina Delle Nevi. Lo spettacolo nasce come progetto ad hoc per il Festival, in co- produzione con il Festival stesso. Autori e protagonisti dello spettacolo Federica Fracassi e Nicola Russo, attori dai diversi percorsi che qui si incontrano in un delicato gioco di simbiosi e protezione, gemellarità e distacco. Kay e Gerda sono due amici. Sono due bambini. La fiaba vuole che crescano. La regina delle nevi rapisce Kay, gli mette una scheggia di ghiaccio nel cuore e lo porta nella terra del freddo. Il freddo, la perdita dell¹innocenza, l¹abbandono, l¹incontro con l¹ignoto, il viaggio, il gelo del sesso, il silenzio costituiscono una strada di conoscenza necessaria. Sabato 23 e domenica 24 aprile Teatro I Via Gaudenzio Ferrari De Reliquis Aquae Di e con Cinzia De Lorenzi Apre con Cinzia De Lorenzi la sezione The Beat del Festival Danae: La danza come nucleo del Festival che ne riassume le pulsioni. Cinzia De Lorenzi, artista milanese della nuova generazione torna con un nuovo lavoro dalla poetica molto personale. I questo alvoro De Lorenzi è una sorta di monaca medievale. La perfomacne di Cinzia infiamma il corpo e attraversa il tema del mare, della nascita. Www.teatrodellemoire.it  www.Teatrolitta.it  
   
   
PREMIO INTERNAZIONALE DEDALO MINOSSE ALLA COMMITTENZA DI ARCHIITETTURA. QUINTA EDIZIONE 2003/2004. MOSTRA ITINERANTE ESPOSIZIONE ALL¹ARCHIVIO CENTRALE DI STATO 20 APRILE ­ 7 MAGGIO 2005  
 
Roma, 19 aprile 2005 - Si inaugura a Roma la terza tappa del tour italiano della Mostra Itinerante delle opere premiate e segnalate nella quinta edizione del Premio Internazionale Dedalo Minosse alla committenza di architettura, che è già stata allestita negli Usa a Washington e San Francisco, in Europa a Londra e Barcellona, in Italia a Napoli e Monopoli (Ba) e proseguirà in molte altre città in Italia e nel mondo. Alla cerimonia d’ inaugurazione, prevista per il 20 aprile alle ore 17,00, nella sede dell’Archivio Centrale di Stato di Roma - zona Eur - interverranno: l’ arch. Bruno Gabbiani, presidente di Ala Assoarchitetti; il prof. Stanislao Nievo, presidente della Giuria del Premio; l’arch. Cesare Maria Casati, direttore de l’Arca, l’arch. Amedeo Schiattarella, presidente dell’ Ordine degli Architetti di Roma, l’ ing. Mario Beomonte, presidente dell’ Ordine degli Ingegeneri di Roma; il dott. Luigi Prisco, dirigente dell’ Assessorato alla Cultura della Regione Lazio; il dott. Mario Serio direttore generale del Ministero per i Beni e le attività culturali; l’ ing. Antonio Michetti, progettista delle strutture della chiesa “Dives in Misericordia”, di Tor Tre Teste a Roma, opera che si è aggiudicata il Premio d’Onore Quinquennale; La mostra allestita a cura del comitato organizzatore di Ala – Lazio, sarà aperta al Pubblico dal 20 aprile al 7 maggio dal lunedì al venerdì dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 15,30 alle 18,30; il sabato dalle 10,00 alle 13,00; chiuso la domenica e i festivi. L’ingresso è libero.  
   
   
ORDINE DEGLI ARCHITETTI, IDEAL PARK: PROGETTARE CON I SISTEMI DI PARCHEGGIO MECCANICI  
 
 Milano, 19 aprile 2005 - L’ordine degli Architetti P.p.c. Della Provincia di Milano e la sua Fondazione organizzano un convegno sul tema: “Tecnologie al servizio del problema dei posti auto: come progettare con i sistemi di parcheggio meccanici” che si terrà Giovedì 28 Aprile 2005, ore 17.00, presso la sede della Fondazione, via Solferino, 19, Milano. Programma: ore 17.00: Accoglienza; ore 17.15: Inizio; ore 19.00: Fine dell’incontro. Relatori: Ing. Giorgio Sandri Responsabile Dipartimento Tecnico; Arch. Gianfranco Grecchi Responsabile Commerciale Area Milano; Michele Stevan Amministratore Delegato Ideal Park; Massimo Stevan Responsabile Commerciale Mercato Italia. La partecipazione all’incontro e la documentazione tecnica sono gratuite. Www.ordinearchitetti.mi.it/eventi/eventi.html  
   
   
ALWAYS ON - IL FUTURO DELLA MUSICA  
 
 Milano, 19 aprile 2005 - Il convegno "Always On - La produzione musicale nell’era della connettività globale: protagonisti, scenari e mercati" si svolgerà domani 20 aprile , ore 14.30, presso l'Auditorium di Assolombarda, via Pantano 9 a Milano. Saranno mese a fuoco e a confronto "visioni" teoriche qualificate e alcune delle case-histories più significative nel panorama nazionale e internazionale con l'obiettivo di fotografare la situazione attuale, descrivere le trasformazioni in atto e delineare gli scenari futuri, ipotizzando alcune linee guida per i soggetti protagonisti del settore.  
   
   
UN CONVEGNO SUL “DESIDERIO DI MUSICA” DESIDERIO DI MUSICA: LABORATORIO E TERRITORIO.  
 
 Carcare, 19 aprile 2005 - Mercoledi’ 4 Maggio 2005 dalle ore 14 alle ore 18,30 si svolgerà nel laboratorio musicale presso le Scuole Elementari di Altare il convegno “Desiderio di musica: laboratorio e territorio”, organizzato dall’Istituto Comprensivo di Carcare in collaborazione con il Comune di Altare, la Scuola di Musica di Savona Ferrato-cilea e l’Orchestra Sinfonica di Savona. Il convegno si prefigge di mettere a fuoco le potenzialità di un laboratorio scolastico come punto di riferimento e incontro delle realtà musicali di un vasto territorio considerando le prospettive produttive, economiche e sociali. Verranno trattate tematiche di educazione e formazione musicale prendendo spunto dai progetti sviluppati attualmente dal laboratorio musicale di Altare in collaborazione con la Scuola di Musica e l’Orchestra Sinfonica di Savona. Il laboratorio è infatti il “nodo centrale” di una rete culturale che organizza incontri musicali con gli alunni delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado della Valle Bormida in orario scolastico, e corsi rivolti ad allievi di tutte le età in orario extrascolastico. L’iniziativa sarà realizzata con il patrocinio del Comune di Altare, della facoltà di Scienze della Formazione di Genova, della Provincia di Savona, della S.i.e.m. (Società Italiana per l’Educazione Musicale), della Comunità Montana Alta Val Bormida e del G.a.l. Al termine delle relazioni è previsto un buffet e concerto dal vivo di allievi della Scuola di musica Ferrato-cilea presso Villa Rosa (con visita al Museo del vetro di Altare). La partecipazione è gratuita, è gradita la prenotazione. Interverranno in qualità di relatori: Pino Boero, Professore ordinario di Letteratura per l'infanzia e Preside della Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Genova; Elio Raviolo, Dirigente scolastico dell’ I.c. Carcare; Rosanna P. Castello, Docente di Musica nella scuola secondaria, autrice di libri di testo; Cecilia Pizzorno, Docente e formatore di Musica per la scuola dell’infanzia e primaria; Claudio Gilio, Direttore della Scuola di musica di Savona Ferrato-cilea, Presidente dell’Orchestra Sinfonica di Savona; un rappresentante di Radio Savona Sound (sig. Mortillaro); Marchi Graziano, Coordinatore del Laboratorio musicale di Altare Per informazioni: Segreteria dell’Istituto Comprensivo Carcare tel - fax 019 510359/517347 e-mail istcompcarcare.Segreteria@virgilio.it  
   
   
JOCELYN POOK & NATACHA ATLAS "MUSIC IS MOVING: DALLA MUSICADEI FILM DI KUBRICK ALL'ASIAN SOUND"  
 
Roma, 19 aprile 2005 - La scena musicale contemporanea di Londra: dalla musica dei film di Kubrick e Scorsese all’Asian Sound. Ex musicista dei Massive Attack, vincitrice del Golden Globe per la colonna sonora di Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick, autrice delle musiche di Gangs of New York di Scorsese e de Il Mercante di Venezia di Radford, la compositrice e violoncellista britannica Jocelyn Pook arriva a Roma, per un'unica data italiana con la straordinaria cantante egiziana Natacha Atlas ed un ensemble ricco di voci multietniche che interagiscono con suoni classici, contemporanei, world e con il supporto delle immagini suggestive dell'artista bosniaco Dragon Aleksic. Il concerto, in esclusiva per Santa Cecilia It's Wonderful, presenterà, in anteprima europea, il nuovo album di Jocelyn Pook e Natacha Atlas: Adam's Lullaby. Il repertorio includerà brani tratti dall'ultimo lavoro Untold Things e dalle colonne sonore de Il mercante di Venezia e di Eyes Wide Shut. Jocelyn Pook, artista d'avanguardia tra le più importanti della scena britannica e della world music, ha inciso per l’etichetta Real World di Peter Gabriel ed ha collaborato con artisti come Bronski Beat, Laurie Anderson, Sakamoto e Nick Cave. Natacha Atlas, straordinaria cantante di origine metà palistinese e metà egiziana, è una delle figure chiave dell'Asian Sound, quel movimento nato in Inghilterra che ha unito le tradizioni musicali di Oriente e Occidente, creando una sorta di Islam pop. Vocalista degli Asian Dub Foundation e dei Transglobal Underground, Natascha è certamente una delle voci più carismatiche del panorama musicale attuale. Mercoledì 20aprile 2005 ore 21 http://www.Jocelynpook.com  http://www.Natachaatlas.com  
   
   
XXII TROFEO ACCADEMIA NAVALE E CITTA’ DI LIVORNO I GIOVANI E GIOVANISSIMI STUDENTI VISITANO LO STAND ESPOSITIVO DELLA MARINA MILITARE E LA XII MOSTRA DI NAVIMODELLISMO STATICO E DINAMICO  
 
Livorno, 19 aprile 2005 – Ieri Alle ore 10:00 ha aperto i battenti Tuttovela, il villaggio della vela, suscitando l’interesse e la curiosità di un numeroso pubblico presente. La giornata ha visto come protagonisti i giovani e giovanissimi studenti degli istituti elementari e superiori del capoluogo labronico. Gli alunni delle scuole elementari “G. Carducci”e “A. Gramsci”, della scuola media “Borsi” e dell’ I.t.c. “A.vespucci” sin dalle prime ore hanno, infatti, affollato gli ampi spazi di Tuttovela presso il molo Capitaneria visitando lo stand espositivo della Marina Militare e la Xii Mostra di Navimodellismo Statico e Dinamico sul tema La Storia e le sue navi da guerra curata del Circolo Sottufficiali dell’Accademia Navale. La motobarca “Pamiglione” nel pomeriggio ha accompagnato i visitatori per un’emozionante escursione tra i “fossi medicei” organizzando due visite guidate per apprezzare a bordo di un battello a motore i suggestivi scorci seicenteschi delle fortezze lungo i canali percorribili. Nella serata la proiezione di un film della collana di Walt Disney, all’interno dello spazio Incontri e Spettacolo, ha allietato i piccoli ospiti concludendo la giornata di attrazioni offerta quest’oggi ai numerosi visitatori del Villaggio Tuttovela. Www.trofeoaccademianavale.com