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Notiziario Marketpress di Mercoledì 22 Giugno 2005
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CONCLUSIONI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO EUROPEO DI BRUXELLES (16 E 17 GIUGNO 2005).  
 
Bruxelles, 22 giugno 2005 - 1. La riunione del Consiglio europeo è stata preceduta da un intervento del sig. Josep Borrell, presidente del Parlamento europeo, cui ha fatto seguito uno scambio di opinioni. 2. Il Consiglio europeo plaude alla firma del trattato di adesione, avvenuta il 25 aprile 2005 a Lussemburgo, che segna l'inizio di una nuova importante fase del processo di adesione della Bulgaria e della Romania all'Unione europea. Questi paesi partecipano ora ai lavori del Consiglio europeo, del Consiglio e dei suoi organi preparatori in veste di osservatori attivi. 3. Il Consiglio europeo ricorda inoltre le sue conclusioni del 17 e 18 giugno 2004 e del 16 e 17 dicembre 2004 relative all'allargamento e sottolinea la necessità di attuarle pienamente. 4. Il Consiglio europeo ha discusso i seguenti punti: I. Prospettive finanziarie Ii. Questioni economiche, sociali e ambientali (strategia di Lisbona; sviluppo sostenibile) Iii. Spazio di libertà, sicurezza e giustizia (programma dell'Aia; terrorismo) Iv. Relazioni esterne V. Varie I. Prospettive Finanziarie 5. Il Consiglio europeo deplora che in questa fase non sia stato possibile raggiungere un accordo globale sulle prospettive finanziarie. Sottolinea la necessità di chiarezza sulle risorse a disposizione dell'Unione a sostegno delle politiche comuni per il futuro periodo finanziario e si impegna a compiere ogni sforzo per conseguire tale obiettivo. Prende atto che i lavori preparatori avviati collettivamente hanno consentito di progredire significativamente su questo punto. Conviene che occorra in particolare mantenere l'enfasi e l'impulso impressi alle discussioni grazie allo schema di negoziato elaborato su iniziativa della presidenza. 6. Il Consiglio europeo invita la futura Presidenza a portare avanti queste discussioni, basandosi sui progressi compiuti a tutt'oggi, al fine di definire tutti gli elementi necessari per giungere quanto prima ad un accordo globale. Ii. Questioni Economiche, Sociali E Ambientali Sviluppo sostenibile 7. In occasione del rilancio della strategia di Lisbona nel marzo 2005, il Consiglio europeo ha precisato che questa strategia si colloca nel contesto più ampio dello sviluppo sostenibile secondo cui occorre soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri. 8. Il Consiglio europeo ribadisce il suo impegno a favore dello sviluppo sostenibile in quanto principio fondamentale che disciplina il complesso delle politiche e azioni dell'Unione. In tale contesto e sulla scorta della proposta della Commissione il Consiglio europeo approva la "dichiarazione sui principi guida dello sviluppo sostenibile" (si veda l'allegato I). Si compiace di questo nuovo impulso e rammenta che gli obiettivi chiave e i principi guida enunciati nella dichiarazione costituiranno la base della nuova strategia in materia di sviluppo sostenibile, che comprenderà obiettivi, indicatori ed un'efficace procedura di controllo e sarà adottata, se possibile, entro il 2005. Rilancio della strategia di Lisbona: un partenariato per la crescita e l'occupazione 9. Nel marzo 2005 il Consiglio europeo ha ritenuto indispensabile rilanciare senza indugi la strategia di Lisbona e procedere a un riorientamento delle priorità verso la crescita e l'occupazione. Ha parimenti concluso che per conseguire tale obiettivo è necessario mobilitare maggiormente tutti i mezzi nazionali e comunitari appropriati, compresa la politica di coesione, nelle tre dimensioni della strategia, ossia quella economica, quella sociale e quella ambientale, sviluppando le sinergie tra tali dimensioni. 10. In tale contesto, il Consiglio europeo approva gli orientamenti integrati per la crescita e l'occupazione (2005‑2008), che constano degli indirizzi di massima per le politiche economiche, i quali garantiscono la coerenza finanziaria generale delle tre dimensioni della strategia, e degli orientamenti per l'occupazione. Plaude a questo primo risultato conseguente al nuovo approccio da esso definito nella riunione del marzo 2005 e che permette, conformemente alle procedure previste nel trattato, di articolare nel contempo in modo dinamico e coerente su ventiquattro orientamenti integrati (si veda l'allegato Ii), sulla scorta dei lavori di tutte le formazioni del Consiglio interessate dall'attuazione, le politiche macroeconomiche, quelle microeconomiche e quelle a favore dell'occupazione. 11. Per dar seguito al nuovo ciclo triennale di governance gli orientamenti integrati devono ora tradursi in programmi nazionali di riforma ambiziosi rispondenti alle specifiche esigenze e situazioni e che rispecchiano il suddetto approccio integrato e coerente tra le politiche macroeconomiche, quelle microeconomiche e quelle a favore dell'occupazione, che gli Stati membri dovranno elaborare basandosi sul calendario proposto dalla Commissione. Dal canto suo, la Commissione presenterà un programma comunitario di Lisbona che abbraccerà tutte le azioni da avviare a livello comunitario. Tali programmi rappresentano uno strumento indispensabile al servizio della crescita e dell'occupazione. Iii. Spazio Di Libertà, Sicurezza E Giustizia Programma dell'Aia 12. Il Consiglio europeo prende atto con soddisfazione dell'adozione, da parte del Consiglio e della Commissione, del piano d'azione che attua il programma dell'Aia inteso a rafforzare lo spazio di libertà, sicurezza e giustizia. Tale piano traduce in misure concrete gli obiettivi del programma dell'Aia. Data la crescente importanza che riveste la dimensione esterna dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia, esso sarà integrato a fine anno dalla strategia che il Consiglio deve adottare in materia su proposta del Segretario Generale/alto Rappresentante e della Commissione. 13 È di importanza capitale che gli Stati membri attuino effettivamente ed entro i termini previsti le varie misure adottate in esecuzione del piano d'azione. Al riguardo, il Consiglio europeo prende atto del fatto che il Consiglio sta esaminando le modalità di recepimento e di attuazione, da parte degli Stati membri, della decisione quadro relativa al mandato d'arresto europeo. A suo parere il metodo di valutazione deve essere generalmente sviluppato. 14. Il Consiglio europeo si compiace del fatto che il piano d'azione ponga l'accento sulla cooperazione operativa tra i vari attori della sicurezza interna dell'Unione. Al riguardo rileva il carattere più operativo dei recenti lavori della Task force operativa dei capi di polizia, dell'Europol e dell'Eurojust e si rallegra che siano iniziate le attività dell'Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne. Il Consiglio europeo invita il Consiglio ad intensificare il coordinamento tra i vari attori e tra questi e le competenti autorità degli Stati membri. 15. Il Consiglio europeo conviene di fare il punto sull'attuazione del piano d'azione dell'Aia nel secondo semestre del 2006, conformemente alla decisione da esso adottata nel novembre 2004. 16. Il Consiglio europeo si compiace del piano d'azione in materia di droga (2005‑2008) nel quadro della strategia in materia di lotta contro la droga (2005‑2012). Lotta al terrorismo 17. Il Consiglio europeo ha preso atto della relazione del Consiglio sull'attuazione del piano d'azione per la lotta al terrorismo. Si compiace dei progressi compiuti sotto il profilo legislativo nel settore dello scambio di informazioni giudiziarie e di polizia e della lotta al finanziamento del terrorismo. Rileva parimenti gli orientamenti definiti dal Consiglio per l'elaborazione della strategia in materia di radicalizzazione e di reclutamento di terroristi, tra cui la promozione sul piano nazionale del dialogo interconfessionale, la conclusione della valutazione a pari livello dei dispositivi nazionali per la lotta contro il terrorismo nonché lo sviluppo della capacità di analisi in seno al Segretariato del Consiglio. Accoglie infine con soddisfazione l'adozione, da parte del Consiglio, del documento relativo all'attuazione del quadro concettuale sulla Pesd e il terrorismo. 18. Il Consiglio europeo sottolinea l'importanza che annette alla realizzazione di progressi in tutti i settori del piano d'azione per la lotta al terrorismo, in particolare per quanto riguarda il rispetto dei termini per l'entrata in vigore delle misure considerate prioritarie ai fini dell'efficacia della lotta al terrorismo, che il Consiglio europeo ha definito nel marzo 2004. 19. Il Consiglio europeo auspica che nel corso del secondo semestre del 2005 siano trattati in via prioritaria i seguenti punti: · lavori legislativi intesi a rafforzare la cooperazione di polizia e giudiziaria, più specificamente e per quanto possibile riguardo allo scambio di informazioni tra le autorità di polizia, al mandato di ricerca delle prove, alla conservazione dei dati in materia di traffico di telecomunicazioni nonché allo scambio di informazioni ed alla cooperazione in materia di reati di terrorismo; · prosecuzione degli sforzi volti a una migliore trasmissione delle informazioni strategiche e operative tra gli Stati membri e tra questi e le agenzie e i servizi competenti dell'Unione, conformemente al programma dell'Aia; · elaborazione della strategia e del piano d'azione in materia di radicalizzazione e di reclutamento di terroristi, alla luce degli orientamenti definiti dal Consiglio; · seguito dato alle raccomandazioni risultanti dalla valutazione a pari livello dei dispositivi nazionali per la lotta contro il terrorismo; · prosecuzione dell'attuazione della strategia in materia di finanziamento del terrorismo, in particolare mediante l'adozione di un codice di condotta per prevenire l'utilizzo abusivo di organizzazioni caritative nonché mediante il rafforzamento delle procedure relative al congelamento delle risorse finanziarie; · · rafforzamento delle capacità di protezione civile, in particolare le risorse mediche disponibili per far fronte a un attentato bioterroristico, nonché elaborazione di una capacità di reazione rapida fondata sui moduli di protezione civile degli Stati membri; · rafforzamento del dialogo politico con i paesi terzi in materia di terrorismo e della cooperazione internazionale in materia di lotta al terrorismo e in particolare adozione della convenzione generale contro il terrorismo internazionale nel quadro delle Nazioni Unite: · messa a punto di programmi di assistenza ad alcuni paesi terzi prioritari al fine di rafforzarne il dispositivo antiterroristico e attuazione, a questo proposito, della rete di esperti incaricati di rispondere alle richieste di assistenza tecnica dei paesi terzi; · misure di cooperazione doganale per migliorare la sicurezza della catena di approvvigionamento. 20. Il Consiglio europeo valuterà i progressi compiuti nella riunione del dicembre 2005 e procederà ad una revisione del piano d'azione sulla lotta al terrorismo. Iv. Relazioni Esterne Preparazione del vertice delle Nazioni Unite del settembre 2005 21. Il Consiglio europeo ritiene che il vertice delle Nazioni Unite offra l'opportunità di ribadire il nostro appoggio a questa organizzazione nel suo ruolo di strumento di relazioni internazionali fondate sul diritto. Ribadisce il suo fermo sostegno al multilateralismo efficace e al processo di riforma delle Nazioni Unite. Sottolinea che la relazione presentata dal Segretario generale il 21 marzo 2005 e il contributo del presidente dell'Assemblea generale del 3 giugno 2005 costituiscono un'eccellente piattaforma di lavoro ai fini della dichiarazione che dovrà essere adottata il prossimo settembre a New York. 22. Il Consiglio europeo desidera esprimere la sua riconoscenza al Segretario generale per la completezza e la coerenza della sua relazione. Condivide il punto di vista del Segretario generale sul suo concetto integrato di sicurezza collettiva e sostiene l'idea che lo sviluppo, la sicurezza e i diritti dell'uomo siano interdipendenti e si rafforzino reciprocamente. Accoglie con favore le strategie proposte nel campo dello sviluppo, della sicurezza, dei diritti dell'uomo, dello stato di diritto e della democrazia. 23. Il Consiglio europeo ritiene essenziale pervenire a un risultato equilibrato e ambizioso, che consenta di riformare le Nazioni Unite in modo da rispondere più concretamente ed efficacemente alle minacce e alle sfide multidimensionali individuate nella relazione del Segretario generale. 24. In questo contesto il Consiglio europeo sottolinea l'impegno dell'Unione europea a proseguire un dialogo sostanziale con tutti i paesi membri delle Nazioni Unite ai fini della preparazione del vertice. 25. L'unione europea è favorevole allo sviluppo della cooperazione con le Nazioni unite e le organizzazioni regionali, segnatamente in occasione del dialogo ad alto livello tra le Nazioni Unite e le organizzazioni regionali che si terrà il 25 e 26 luglio 2005. 26. Lo sviluppo è fondamentale nella preparazione del vertice. A questo riguardo, rammentando che la responsabilità del loro sviluppo incombe in primo luogo ai paesi in via di sviluppo stessi, il Consiglio europeo si compiace dell'accordo raggiunto dal Consiglio in materia di aiuto pubblico allo sviluppo (Aps). Nel contesto dell'impegno esistente, che consiste nel raggiungere l'obiettivo internazionalmente concordato di un rapporto Aps/rnl pari allo 0,7%, il Consiglio europeo prende atto con soddisfazione che gli Stati membri stanno per raggiungere l'obiettivo, che rientra tra gli impegni di Barcellona, di portare il livello di Aps allo 0,39% dell'Rnl nel 2006. Pur ribadendo la sua determinazione a rispettare questi impegni, il Consiglio ha deciso di fissare per l'Unione europea un nuovo obiettivo collettivo dello 0,56% entro il 2010. Questa percentuale corrisponde a un importo annuale aggiuntivo di venti miliardi di euro di Aps. 27. In questo contesto, il Consiglio europeo può riaffermare che, conformemente ai risultati emersi in sede di Consiglio il 24 maggio 2005, gli Stati membri che non hanno ancora raggiunto il livello dello 0,51% per quanto riguarda il rapporto Aps/rnl si impegnano a raggiungerlo entro il 2010 nell'ambito dei rispettivi processi di dotazione di bilancio, mentre quelli che hanno già superato tale livello si impegnano a perseverare nei loro sforzi; gli Stati membri che hanno aderito all'Ue dopo il 2002 e che non hanno ancora raggiunto un livello dello 0,17% per il rapporto Aps/rnl si adopereranno per aumentare il loro Aps per raggiungere tale livello entro il 2010 nell'ambito dei rispettivi processi di dotazione di bilancio, mentre quelli che già si trovano al di sopra di tale livello si impegnano a perseverare nei loro sforzi; gli Stati membri si impegnano a raggiungere l'obiettivo di un rapporto Aps/rnl pari allo 0,7% entro il 2015, mentre quelli che hanno già raggiunto tale obiettivo si impegnano a rimanere al di sopra di tale percentuale; gli Stati membri che hanno aderito all'Ue dopo il 2002 si adopereranno per aumentare entro il 2015 il loro rapporto Aps/rnl fino allo 0,33%. 28. Il Consiglio europeo invita il Consiglio a proseguire il suo esame delle ipotesi più promettenti per le fonti innovative di finanziamento a favore dello sviluppo, allo scopo di aumentare le risorse disponibili in modo sostenibile e prevedibile. 29. L'unione europea rimane impegnata nella ricerca, in collaborazione con le istituzioni finanziarie internazionali, di un accordo sull'entità e le modalità di un ulteriore alleggerimento del debito multilaterale in modo da garantire la sostenibilità a lungo termine del debito in base a un approccio caso per caso. In tale contesto, si compiace dell'accordo raggiunto dal G8, diretto a concedere un alleggerimento del 100% del debito multilaterale dei paesi poveri fortemente indebitati. 30. Il Consiglio europeo rammenta la necessità di migliorare, in concomitanza con gli sforzi di finanziamento, la qualità e l'efficacia dell'aiuto pubblico allo sviluppo, nonché la necessità di potenziare le capacità e di assicurare la vitalità di un più consistente aiuto pubblico allo sviluppo per i paesi partner. Plaude alla dichiarazione di Parigi sull'efficacia dell'aiuto e rammenta il totale impegno degli Stati membri e della Commissione ad assicurarne senza indugio l'attuazione e il seguito, compresa la definizione di obiettivi verificabili, nonché a garantire l'attuazione degli impegni specifici adottati dall'Unione europea in occasione del Forum ad alto livello di Parigi. 31. Il Consiglio europeo sottolinea l'importanza di tener conto della dimensione sociale della globalizzazione nelle varie politiche e nella cooperazione internazionale. 32. Il Consiglio europeo conferma che l'Unione europea continuerà a tenere conto degli obiettivi di cooperazione allo sviluppo in tutte le politiche cui dà attuazione e che possono avere incidenze sui paesi in via di sviluppo. L'ue si impegnerà particolarmente per promuovere e rafforzare la coerenza delle politiche a favore dello sviluppo, nel quadro del partenariato globale per lo sviluppo, conformemente all'obiettivo del millennio (Mdg) 8. 33. L'ue considera una priorità lo sviluppo dell'Africa e intende intensificare gli sforzi per sostenere i paesi africani nella realizzazione degli obiettivi di sviluppo del millennio. In questo contesto il Consiglio europeo ribadisce l'intenzione dell'Unione europea di aumentare l'assistenza finanziaria all'Africa subsahariana attribuendo collettivamente al continente africano almeno il 50% dell'incremento convenuto delle risorse Aps, nel rispetto delle priorità dei vari Stati membri. Sarà inoltre migliorata l'assistenza ai paesi che escono da un conflitto e agli Stati fragili. 34. Il Consiglio europeo considera prioritari, nella preparazione del vertice, l'istituzione della commissione per il consolidamento della pace, la prevenzione dei conflitti, la lotta al terrorismo, l'adozione dei principi che regolano il ricorso alla forza, il disarmo, la non proliferazione delle armi di distruzione di massa e dei loro vettori e il rafforzamento della capacità delle Nazioni Unite in materia di mantenimento della pace. 35. Il Consiglio europeo accoglie con soddisfazione l'accordo emerso all'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 13 aprile scorso sulla convenzione relativa alla prevenzione del terrorismo nucleare ed esorta tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite a firmare la convenzione durante il vertice di settembre. 36. Per quanto riguarda più specificamente il disarmo e la non proliferazione delle armi di distruzione di massa, il Consiglio europeo deplora che malgrado gli sforzi dell'Ue la conferenza di revisione del Tnp non sia pervenuta ad un documento consensuale sulle questioni di merito. Il Consiglio europeo ricorda l'importanza che annette al consolidamento del Tnp ed esprime l'auspicio che questa problematica sia affrontata durante il vertice di settembre. Conferma la sua posizione comune adottata per la suddetta conferenza di revisione, quale piattaforma da cui muovere per conseguire i suoi obiettivi nel futuro processo di revisione del trattato. 37. Il Consiglio europeo si compiace della grande importanza attribuita ai diritti dell'uomo, allo stato di diritto e alla democrazia nelle proposte di riforma. In tal senso il Consiglio europeo ribadisce il suo interesse per il concetto di "responsabilità di proteggere", cui il Consiglio di sicurezza deve dare attuazione. Sostiene il rafforzamento del ruolo dell'Alto Commissario e dei mezzi di cui questi dispone nonché l'istituzione di un Consiglio permanente per i diritti dell'uomo che rispecchi l'universalità dei diritti dell'uomo e la loro centralità nel sistema delle Nazioni Unite. Condivide la volontà di porre i diritti dell'uomo sullo stesso piano delle questioni relative allo sviluppo, alla pace e alla sicurezza. Appoggia altresì la richiesta di potenziare l'Ufficio dell'Alto Commissario, anche attraverso la sua interazione con il Consiglio di sicurezza. Tali iniziative dovrebbero far sì che, nelle attività delle Nazioni Unite, si tenga maggiormente conto dei diritti dell'uomo. 38. Nel settore delle riforme istituzionali, il Consiglio europeo riconosce la necessità di riformare gli organi principali delle Nazioni Unite, tra cui l'Assemblea generale, l'Ecosoc e il Consiglio di sicurezza, allo scopo di rafforzare la rappresentatività, la trasparenza e l'efficacia del sistema. Sostiene inoltre gli sforzi di riforma nei settori del bilancio e della gestione amministrativa al fine di consentire alle Nazioni Unite di assolvere meglio il loro mandato. 39. Lo sviluppo sostenibile, comprese le questioni e gli aspetti ambientali, deve essere maggiormente integrato nei programmi e nelle strategie di sviluppo nazionali e internazionali. Il Consiglio europeo sostiene l'appello urgente del Segretario generale a favore di una struttura più integrata di governo internazionale dell'ambiente, basata sulle istituzioni esistenti. In questo senso e tenuto conto delle sfide ambientali in materia di sviluppo, l'Ue propone che la riunione ad alto livello del settembre 2005 avvii, nel quadro della riforma delle Nazioni Unite, un processo che porti a negoziati intesi a istituire un'agenzia delle Nazioni Unite per l'ambiente strutturata prendendo lo spunto dall'Unep, dotata di un mandato aggiornato e rafforzato, sostenuto da contributi finanziari stabili, adeguati e prevedibili e operante su basi di parità con le altre agenzie specializzate delle Nazioni Unite. Tale agenzia, insediata a Nairobi, consentirebbe di sviluppare la dimensione ambientale dello sviluppo sostenibile in modo integrato e coerente e collaborerebbe strettamente con le agenzie multilaterali; in tale contesto ciascuna agenzia sfrutterebbe in modo ottimale i suoi vantaggi comparativi. 40. Il Consiglio europeo sottolinea che è necessario che la conferenza ministeriale dell'Omc prevista per il prossimo dicembre a Hong Kong fissi le grandi linee di un accordo nella prospettiva della conclusione del programma di Doha per lo sviluppo. È necessario giungere a risultati ambiziosi ed equilibrati tenuto conto delle sfide economiche che l'Europa deve affrontare e allo scopo di offrire ai paesi in via di sviluppo la possibilità di integrarsi pienamente nell'economia mondiale. Balcani occidentali 41. Il Consiglio europeo riafferma il suo impegno a favore dell'attuazione completa dell'agenda di Salonicco, in cui si sottolinea che il futuro dei Balcani occidentali è nell'Unione europea. Ribadisce che i progressi di ciascun paese verso l'integrazione europea, tenuto conto dell'evoluzione dell'acquis, dipendono dai suoi sforzi per ottemperare ai criteri di Copenaghen e alle condizioni del processo di stabilizzazione e associazione. In tale processo la cooperazione regionale e le relazioni di buon vicinato resteranno peraltro elementi essenziali della politica dell'Ue. 42. Il Consiglio europeo incoraggia l'ex Repubblica jugoslava di Macedonia ad intensificare gli sforzi nella prospettiva del parere che la Commissione presenterà sulla sua richiesta di adesione all'Ue. Si compiace degli sforzi sostanziali compiuti dalla Serbia e Montenegro, la incoraggia ad intensificarli e riafferma che l'Unione europea desidera avviare non appena possibile negoziati ai fini della conclusione di un accordo di stabilizzazione e di associazione. Ribadisce la sua determinazione a fare lo stesso per la Bosnia‑erzegovina non appena sussisteranno le condizioni necessarie. Il Consiglio europeo sottolinea altresì l'importanza dello svolgimento in Albania di elezioni libere e democratiche, conformi alle norme internazionali, anche nelle regioni in cui vivono minoranze, nel quadro del ravvicinamento di questo paese all'Ue. 43. Alla vigilia della commemorazione del decimo anniversario del massacro di Srebrenica, il Consiglio europeo sottolinea che la piena e illimitata collaborazione dei paesi della regione con il Icty continua ad essere un'esigenza essenziale per proseguire il loro ravvicinamento all'Ue. Il Consiglio europeo si attende che questa cooperazione prosegua e sia rafforzata fino a quando tutte le persone incriminate che continuano a sfuggire alla giustizia internazionale saranno state deferite al Tribunale. 44. Il Consiglio europeo ha adottato una dichiarazione sul Kosovo che figura nell'allegato Iii. Politica europea di vicinato 45. Il Consiglio europeo si compiace della conclusione di una prima serie di piani d'azione nel quadro della politica europea di vicinato con l'Autorità palestinese, la Giordania, Israele, il Marocco, la Moldova, la Tunisia e l'Ucraina e accoglie con favore la decisione di elaborare nel 2005 piani d'azione analoghi anche con l'Armenia, l'Azerbaigian e la Georgia incluse nel giugno 2004 nella politica europea di vicinato, nonché con l'Egitto e il Libano e di preparare una relazione nazionale sull'Algeria. Il Consiglio europeo invita la Commissione e l'Sg-ar a riferire regolarmente in merito ai progressi compiuti. 46. Il Consiglio europeo plaude agli sforzi compiuti dal governo ucraino per instaurare in questo paese un'autentica democrazia e un'economia sociale di mercato e si compiace dell'adesione dell'Ucraina alle norme e ai valori europei. Auspica vivamente che il dialogo ed i contatti rafforzati tra l'Ue e l'Ucraina proseguano e appoggia la rapida attuazione al piano d'azione Ue-ucraina. 47. Il Consiglio europeo prende altresì atto dell'adozione del piano d'azione Ue‑moldova e della designazione di un Rappresentante speciale dell'Ue per la Moldova, paese che è destinato a diventare in un prossimo futuro un vicino immediato dell'Unione europea. Si dichiara pronto a partecipare attivamente alla ricerca di una soluzione per il conflitto in corso in Transdnestria e accoglie con favore un rafforzamento del dialogo con la Russia, l'Ucraina e l'Osce a questo proposito. 48. Il Consiglio europeo riafferma l'impegno dell'Ue a favore di un approfondimento delle relazioni con la Bielorussia, anche attraverso l'elaborazione di un piano d'azione, quando le autorità di questo paese avranno chiaramente dimostrato la loro volontà di rispettare i valori democratici, lo stato di diritto e i diritti dell'uomo. L'ue nutre preoccupazione per l'intensificazione della repressione nei confronti delle forze democratiche e della società civile in Bielorussia. L'ue adotterà misure intese a far conoscere e dimostrare alla popolazione bielorussa i vantaggi della politica europea di vicinato e sosterrà il rafforzamento della società civile e il processo di democratizzazione in questo paese. Partenariato strategico con i paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente 49. Il Consiglio europeo ha approvato la relazione della Presidenza, del Segretario Generale/alto Rappresentante e della Commissione sull'attuazione del partenariato strategico dell'Ue con i paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente. Il Consiglio europeo sottolinea l'importanza del partenariato strategico per le relazioni dell'Ue con i paesi della regione del Medio Oriente. Continuerà a seguire l'attuazione degli obiettivi del partenariato strategico secondo i principi di condivisione e di partenariato. Il Consiglio europeo conviene che occorre prestare un'attenzione particolare all'attuazione del partenariato strategico nei paesi situati ad est della Giordania. La volontà politica comune di promuovere le relazioni e la cooperazione in tutti i settori, al di là delle questioni commerciali ed economiche, è stata riaffermata in particolare in occasione della 15ª sessione del Consiglio congiunto e della riunione ministeriale Ccg‑ue, che si sono tenute il 5 aprile 2005 a Manama. Processo di Barcellona 50. Il Consiglio europeo si compiace dello svolgimento a Lussemburgo della 7a Conferenza ministeriale euromediterranea, che ha permesso di fare un bilancio completo del partenariato dal suo avvio nel 1955, di definire le basi del futuro del processo e di adottare, per la prima volta, conclusioni comuni vertenti, tra l'altro, sulla necessità di promuovere riforme politiche e sociali nei paesi partner. Ha inoltre preso atto con soddisfazione dei progressi compiuti nel dialogo politico e di sicurezza, nonché nell'attuazione del partenariato sociale, culturale e umano del processo di Barcellona, in particolare attraverso l'inaugurazione, ad Alessandria, della Fondazione euromediterranea Anna Lindh per il dialogo tra le culture e la creazione, a Lussemburgo, della piattaforma non governativa euromediterranea. Il Consiglio europeo accoglie infine con favore lo svolgimento, al Cairo, della prima sessione plenaria dell'Assemblea parlamentare euromediterranea, che concreta la fedeltà ai valori democratici e al principio della condivisione propri del processo di Barcellona. Accoglie con soddisfazione l'organizzazione, per fine novembre a Barcellona, di una riunione straordinaria ad alto livello che coinciderà con il decimo anniversario della dichiarazione di Barcellona. 51. La completa integrazione della Libia nel processo di Barcellona rappresenta l'obiettivo globale della politica di impegno dell'Ue nei confronti di questo paese. La partecipazione a tale processo ed un ulteriore passo avanti verso la conclusione di un accordo di associazione dipenderanno dalla volontà di questo paese di accettare integralmente e incondizionatamente la dichiarazione e l'acquis di Barcellona. Su questa ed altre questioni in sospeso le consultazioni continuano. Iraq 52. Il Consiglio europeo riafferma la volontà dell'Ue di proseguire nell'attuazione del programma completo di assistenza, deciso dal Consiglio il 5 novembre 2004 e il 21 febbraio 2005, al fine di conseguire l'obiettivo di un Iraq sicuro, stabile, unificato, prospero, democratico, che rispetti i diritti umani che godrà del pieno esercizio della sua sovranità e coopererà in maniera costruttiva con i vicini e con la comunità internazionale. Rammenta che gli Stati membri e la Commissione sono disposti ad appoggiare, qualora l'Iraq lo chieda, il processo costituzionale, in conformità della risoluzione 1546 e in stretta collaborazione con le Nazioni Unite. Incoraggia le autorità dell'Iraq a perseguire l'obiettivo del pieno coinvolgimento di tutte le componenti della società irachena nel processo costituzionale e a promuovere un autentico dialogo nazionale. 53. Il Consiglio europeo ribadisce il proprio impegno a sostenere le autorità e il popolo irakeni, in conformità della comunicazione della Commissione dal titolo "L'ue e l'Iraq - Quadro per l'impegno" approvata dal Consiglio europeo del giugno 2004, segnatamente appoggiando il rafforzamento dell'ordinamento giudiziario penale e dello stato di diritto mediante la missione Eujust Lex, contribuendo alla ricostruzione politica, economica e sociale dell'Iraq e proseguendo gli sforzi nella prospettiva di approfondire le relazioni fra l'Ue e l'Iraq con l'obiettivo d'instaurare un dialogo politico su base regolare. In tale contesto, si compiace della visita della troika ministeriale il 9 giugno 2005 a Baghdad e conferma la sua volontà di sviluppare i contatti tra l'Ue e l'Iraq. Il Consiglio europeo si rallegra dell'adozione da parte del Consiglio, in data 13 giugno 2005, del piano operativo della missione integrata sullo stato di diritto per l'Iraq, Eujust Lex, che ha permesso l'avvio ufficiale di questa missione di formazione dell'Ue per l'Iraq. Ha accolto favorevolmente l'annuncio della Commissione della sua intenzione di aprire una delegazione a Baghdad in un prossimo futuro. 54. Esprime l'auspicio che la conferenza internazionale Iraq, organizzata congiuntamente dall'Unione europea e dagli Stati Uniti nel quadro del processo politico definito dalla risoluzione 1546 e che si terrà il prossimo 22 giugno a Bruxelles, consenta di manifestare il sostegno della comunità internazionale alle priorità individuate dalle autorità irachene per il periodo transitorio, nell'ottica di un nuovo quadro di coordinamento delle iniziative di assistenza in tempi quanto più possibile brevi. Al riguardo, il Consiglio europeo sottolinea la pari importanza di un ruolo primario del Governo iracheno e di un ruolo delle Nazioni Unite in termini di consulenza e di appoggio. Iran 55. Il Consiglio europeo si rallegra della ripresa dei negoziati relativi ad un accordo commerciale e di cooperazione e a un accordo politico con l'Iran, resa possibile dalla conclusione e dall'effettiva attuazione dell'accordo di Parigi nel novembre 2004. Sottolinea l'importanza che annette al trattamento equo di tutti gli Stati membri nel settore commerciale. Conferma che l'Unione europea è disposta a continuare ad esplorare i mezzi per sviluppare ulteriormente la cooperazione politica ed economica con l'Iran, in seguito alle disposizioni prese da questo paese per risolvere altre questioni che preoccupano l'Ue per quanto concerne la lotta contro il terrorismo, i diritti dell'uomo e l'approccio dell'Iran al processo di pace in Medio Oriente. Il Consiglio europeo rammenta l'importanza che annette a un dialogo sui diritti dell'uomo credibile ed efficace e nutre la speranza che la prossima sessione si svolga rapidamente in base a nuove modalità che le due parti dovranno concordare. 56. Il Consiglio europeo sottolinea che mantenere la completa sospensione di qualsiasi attività connessa all'arricchimento e al ritrattamento è la condizione da soddisfare per proseguire l'intero processo. Esprime il suo sostegno ad ulteriori iniziative al fine di pervenire ad un accordo su soluzioni a lungo termine, che offra alla comunità internazionale, in base a garanzie obiettive, la certezza che il programma nucleare iraniano ha esclusivamente finalità pacifiche. Il Consiglio europeo esprime soddisfazione per il sostegno internazionale di cui detto processo ha beneficiato. Processo di pace in Medio Oriente 57. Il Consiglio europeo ha adottato la dichiarazione sul processo di pace in Medio Oriente che figura nell'allegato Iv, nonché una dichiarazione sul Libano (allegato V). Relazioni transatlantiche 58. Il Consiglio europeo si rallegra degli sviluppi positivi delle relazioni transatlantiche durante il primo semestre del 2005. Prende atto con soddisfazione della visita del Presidente statunitense George W. Bush alle istituzioni europee a Bruxelles, il 22 febbraio 2005 e in particolare dell'incontro dei capi di Stato e di Governo con il Presidente. Il vertice annuale tra l'Unione e gli Stati Uniti, che si terrà il 20 giugno 2005 a Washington, fornirà nuovamente l'occasione di constatare i progressi compiuti nelle relazioni con questo insostituibile partner strategico dell'Unione e di approfondire segnatamente i vincoli economici transatlantici. Accoglie con favore l'avvio di un dialogo strategico tra l'Unione e gli Stati Uniti sull'Asia orientale. Il Consiglio europeo si rallegra dell'imminente vertice Ue-canada, che si terrà il 19 giugno 2005 a Niagara-on-the-lake e consentirà di prendere atto del consolidamento delle relazioni Ue-canada dopo l'adozione dell'agenda di partenariato nell'ultimo vertice del marzo 2004. Accoglie altresì con favore il recente avvio dei negoziati con il Canada su un accordo per la promozione degli scambi e degli investimenti. Russia 59. Il Consiglio europeo si rallegra dei risultati del quindicesimo vertice Ue-russia, tenutosi il 10 maggio 2005, e, più in particolare, dell'adozione delle tabelle di marcia vertenti sulla creazione di quattro spazi comuni, la cui realizzazione è stata decisa nel maggio 2003 in occasione del vertice di San Pietroburgo (spazio economico comune, spazio comune di libertà, sicurezza e giustizia, spazio di cooperazione nel settore della sicurezza esterna e spazio di ricerca e istruzione, inclusi gli aspetti culturali). Queste tabelle di marcia, che costituiscono un insieme equilibrato, definiscono gli obiettivi comuni delle relazioni Ue-russia nonché le azioni necessarie per conseguire detti obiettivi e stabiliscono un programma di cooperazione a medio termine tra l'Ue e la Russia. La loro attuazione permetterà di consolidare il partenariato strategico tra l'Ue e la Russia, nonché la cooperazione regionale, in particolare nel quadro della dimensione settentrionale. 60. Il Consiglio europeo prende altresì atto con soddisfazione del corretto svolgimento delle prime consultazioni in materia di diritti dell'uomo, avviate nel marzo 2005 tra l'Unione europea e la Russia. 61. Il Consiglio europeo accoglie con favore la firma dell'accordo sulle frontiere tra Russia ed Estonia e auspica che un analogo accordo possa presto essere firmato con la Lettonia. 62. Il Consiglio europeo esprime altresì soddisfazione per l'impegno assunto dalla Russia di completare l'evacuazione delle restanti basi militari russe in Georgia nel corso del 2008. Si aspetta la piena attuazione di tutti gli impegni assunti a Istanbul nel 1999. Relazioni con l'Asia 63. Il Consiglio europeo riafferma l'importanza che annette allo sviluppo delle relazioni con l'Asia, visto il ruolo vieppiù importante di questa regione nella risoluzione delle questioni fondamentali che la comunità internazionale deve affrontare. In questo contesto, il Consiglio europeo accoglie con favore i risultati delle riunioni ministeriali Ue - Associazione delle Nazioni del Sud-est Asiatico (Asean) e Asia-europa (Asem), svoltesi durante il primo semestre dell'anno. 64. Il Consiglio europeo riafferma di volere sviluppare il suo partenariato con il Giappone sia in risposta alle grandi questioni internazionali sia a livello strettamente bilaterale. Esso è determinato a rafforzare il dialogo strategico in merito al quadro di sicurezza in Asia orientale, la cui necessità è stata sottolineata al 14º vertice Ue-giappone tenutosi il 2 maggio 2005 a Lussemburgo. Il Consiglio europeo si rallegra dei notevoli progressi compiuti nell'attuazione del piano d'azione adottato nel 2001, in cui si trasfonde l'approfondimento delle relazioni tra un'Unione europea allargata e il Giappone. Si è rammentata la necessità di una cooperazione più intensa nelle tematiche ambientali, in materia di energia e di scienza e tecnica. Il Consiglio europeo prende atto con soddisfazione del successo dell'anno di scambi tra i popoli europei e il popolo giapponese. 65. Il Consiglio europeo si rallegra per il 30º anniversario dell'istituzione di relazioni diplomatiche fra l'Ue e la Cina. Rammenta la sua determinazione a sviluppare il partenariato strategico con la Cina, approfondendo il dialogo in tutti i settori riguardo a questioni sia economiche sia politiche ed adoperandosi per risolvere rapidamente il contenzioso commerciale. Chiede al Consiglio e alla Commissione di accelerare i lavori su un nuovo accordo quadro. Sottolinea l'importanza che attribuisce al dialogo sui diritti dell'uomo, la cui 19a sessione si è svolta il 24 e 25 febbraio 2005 a Lussemburgo. 66. Il Consiglio europeo ricorda altresì le sue conclusioni del 16 e 17 dicembre 2004. Si rallegra per i progressi realizzati nella revisione del Codice di condotta e dello strumento e invita il Consiglio a proseguire i suoi lavori su questa base. 67. Il Consiglio europeo saluta infine con favore l'avvio di un dialogo strategico sull'Asia con gli Stati Uniti e il Giappone. 68. Il Consiglio europeo incoraggia il proseguimento dei lavori di elaborazione del piano di azione con l'India, che deve essere approvato al sesto vertice previsto nel secondo semestre del 2005 a Nuova Delhi. Relazioni con gli Acp 69. Il Consiglio europeo accoglie con soddisfazione la conclusione dei negoziati sulla revisione dell'accordo di Cotonou e l'accordo raggiunto con gli Stati Acp al riguardo il 23 febbraio scorso. L'accordo riveduto, oltre a mantenere l'acquis dell'accordo di Cotonou, rappresenta un miglioramento del partenariato tra gli Stati Acp, la Comunità e i suoi Stati membri, in tutte le sue componenti. Relazioni con l'Africa 70. Il Consiglio europeo plaude al rafforzamento del dialogo e della cooperazione tra l'Ue e l'insieme dei paesi africani, reso possibile dall'affermazione dell'Unione africana (Ua) quale quadro politico in grado di promuovere risposte africane alle sfide dello sviluppo. Tale dialogo si prefigge il conseguimento di un partenariato strategico Ue‑africa articolato su quattro assi: pace e sicurezza, governance, integrazione regionale e commercio, nonché sviluppo. Il Consiglio europeo accoglie con favore il rafforzamento delle capacità di mantenimento della pace e della sicurezza in Africa e l'avvio della fase operativa delle strutture attinenti, segnatamente nel quadro dell'Unione africana e delle organizzazioni subregionali che l'Ue si è impegnata a sostenere. 71. Il Consiglio europeo tiene a sottolineare più in particolare che l'Unione europea, come pure i suoi Stati membri, proseguiranno ad impegnarsi nelle rispettive iniziative di assistenza, segnatamente in Sudan, nella regione dei Grandi Laghi, in Africa occidentale e in Somalia. Esso esprime il suo pieno appoggio alle iniziative continentali, come il Nuovo partenariato per lo sviluppo dell'Africa (Nepad), o regionali, come il processo scaturito dalla conferenza internazionale sui Grandi Laghi e accoglie con favore le sempre più numerose attività svolte dalle organizzazioni africane, quali Ecowas, Sadc, Igad. 72. L'ue proseguirà nel suo impegno per il ripristino della pace e dello sviluppo in tutto il Sudan, segnatamente attraverso il suo appoggio alla missione dell'Unione africana in Sudan. L'ue ha presentato alla conferenza dei donatori di tale missione, tenutasi il 26 maggio 2005 ad Addis Abeba, un'offerta globale e sostanziale consistente in un appoggio in termini di pianificazione, logistica e funzionamento, materiali, trasporto aereo strategico e tattico, rafforzamento delle capacità di osservazione dell'Unione africana e formazione, nonché a livello di esperti di polizia e in altri settori civili. In funzione delle richieste avanzate dall'Unione africana e in coordinamento con gli altri attori della comunità internazionale, segnatamente le Nazioni Unite, la Nato, gli Stati Uniti e il Canada. L'ue esorta parimenti tutte le parti a collaborare con la Corte penale internazionale allo scopo di porre fine all'impunità ed agli ostacoli frapposti alla giustizia ed alla riconciliazione delle popolazioni del Darfur. Il Consiglio europeo continua ad essere profondamente preoccupato per le continue violazioni gravi e serie dei diritti dell'uomo e del diritto internazionale umanitario commesse contro le popolazioni civili in Darfur, nonché per gli ostacoli agli sforzi compiuti dalle organizzazioni umanitarie e rammenta al governo del Sudan che è sua responsabilità garantire la sicurezza dei cittadini sudanesi e di quanti operano per il loro bene. Esorta tutte le parti presenti nel Darfur a negoziare in buona fede, allorché come annunciato, riprenderanno i negoziati di pace, un accordo di pace onnicomprensivo e definitivo, nonché a collaborare pienamente con le Nazioni Unite. Esorta altresì tutte le parti sudanesi a dare piena attuazione all'accordo globale di pace e ad avviare un processo di democratizzazione inclusivo. 73. L'unione europea ha contribuito alla riforma del settore della sicurezza, alla transizione e alla stabilizzazione nella Repubblica democratica del Congo (Rdc) varando, nell'aprile del 2005, la missione di polizia dell'Ue a Kinshasa, Eupol Kinshasa, e avviando, l'8 giugno 2005, la sua missione di consulenza e di assistenza per la riforma del settore della sicurezza, Eusec Rd Congo. L'ue e i suoi Stati membri confermano di essere disposti a prendere in considerazione la possibilità di un sostegno più operativo all'integrazione dell'esercito congolese, in particolare sulla scorta delle informazioni che trasmetterà l'Eusec Rd Congo. Dette missioni sono esempi concreti dell'attuazione del piano d'azione per il sostegno Pesd alla pace e alla sicurezza in Africa. Attraverso questo impegno l'Ue rinnova il suo sostegno a favore della transizione e reitera l'invito rivolto alle autorità congolesi a prendere le misure necessarie per il corretto svolgimento del processo elettorale, il buon governo e la trasparenza e, in particolare, il pagamento regolare degli stipendi dei soldati. Esorta l'opposizione politica e la società civile a svolgere un ruolo costruttivo e pacificatore nella realizzazione della transizione. 74. Tenuto conto dello stretto legame tra pace e sicurezza, da un canto, e sviluppo dei paesi africani, dall'altro, il Consiglio europeo riafferma la determinazione dell'Ue a continuare a sostenere lo sviluppo del continente africano nel rispetto dei principi di uguaglianza e di titolarità africana. In tale contesto un importante obiettivo è costituito dall'organizzazione, quanto più rapida possibile, del secondo vertice Ue-africa a Lisbona. Il Consiglio europeo accoglie inoltre con favore la priorità accordata all'Africa nel quadro dei lavori del G8 e prende atto del contributo dato dalla Commissione per l'Africa. 75. In tale contesto, il Consiglio europeo rammenta l'importanza che attribuisce alle relazioni tra l'Unione europea e l'Africa. Esso invita il Consiglio ad elaborare una strategia globale a lungo termine nei confronti dell'Africa alla luce del vertice delle Nazioni Unite nella prospettiva del Consiglio europeo del dicembre 2005. Relazioni con l'America latina 76. Il Consiglio europeo rammenta l'impegno dell'Unione a rafforzare il partenariato con l'America latina. Prende atto con soddisfazione dei risultati della Xii riunione ministeriale tra l'Unione e il Gruppo di Rio nonché delle riunioni ministeriali con le varie organizzazioni subregionali dell'America centrale e meridionale, che si sono svolte a Lussemburgo il 26 e 27 maggio 2005. 77. Il Consiglio europeo accoglie con favore la determinazione, espressa in occasione della recente riunione con il Mercosur, di portare a termine con successo i negoziati biregionali per la conclusione di un accordo di associazione interregionale. Il Consiglio europeo accoglie altresì con soddisfazione l'avvio nel gennaio 2005 delle attività di valutazione congiunta sull'integrazione economica regionale della Comunità andina e dell'America centrale, in applicazione delle decisioni adottate al vertice Unione europea - America latina e Caraibi, tenutosi nel maggio 2004 a Guadalajara. Pesd 78. Il Consiglio europeo approva la relazione della presidenza sulla Pesd, comprensiva del mandato per la prossima presidenza. 79. Per quanto riguarda le capacità militari, il lavoro concettuale sui gruppi tattici che rientrano negli elementi di reazione rapida è proseguito con successo. La conferenza di coordinamento dei gruppi tattici tenutasi l'11 maggio ha permesso di constatare che gli impegni degli Stati membri consentiranno di conseguire l'obiettivo previsto per il periodo di capacità operativa iniziale 2005 e 2006. Il Consiglio europeo sottolinea i progressi compiuti nell'ottica di assicurare i contributi necessari per il periodo di piena capacità operativa nel 2007/2008. 80. Il Consiglio europeo accoglie con soddisfazione le misure adottate per rendere più rapido il processo decisionale e il processo di pianificazione per le operazioni di reazione rapida dell'Ue. 81. È stato attivamente proseguito, secondo le scadenze fissate dal Consiglio europeo del dicembre 2004, lo sviluppo delle capacità civili europee al fine di conseguire l'obiettivo primario civile 2008. E' stato pertanto possibile elaborare le ipotesi di pianificazione strategica e gli scenari illustrativi in materia di stabilizzazione e ricostruzione, prevenzione dei conflitti, rafforzamento mirato delle istituzioni e sostegno civile a operazioni umanitarie. Sono stati inoltre portati avanti i lavori sullo spiegamento rapido delle capacità di gestione civile delle crisi. 82. Il Consiglio europeo rileva che lo sviluppo degli strumenti della Pesd si colloca nell'ambito di un approccio coerente. La cellula con componenti civili e militari, la cui istituzione era stata decisa al Consiglio europeo del dicembre 2003, ha iniziato i suoi lavori. Tale cellula sarà dotata della capacità di generare un centro operativo che sarà disponibile, al più tardi, nel giugno 2006. 83. L'agenzia europea per la difesa (Aed) è ormai pienamente impegnata nella realizzazione del suo primo programma di lavoro annuale. Sono stati presentati progetti guida nei settori delle capacità militari, degli armamenti, dell'industria e del mercato nonché della ricerca e tecnologia, che costituiscono i quattro pilastri delle attività dell'Aed. 84. Il Consiglio europeo constata con soddisfazione che si è avviata con successo l'attuazione del concetto di formazione dell'Ue nel settore della Pesd. Sono state definite le modalità di funzionamento dell'Accademia europea per la sicurezza e la difesa. Sono state così soddisfatte le condizioni per poter istituire l'Accademia. 85. Il Consiglio europeo ribadisce il suo interesse per il rafforzamento dei partenariati e della cooperazione con i paesi terzi e nelle sedi internazionali. L'ue e la Nato hanno dato seguito alla loro cooperazione nel quadro del loro partenariato strategico in materia di gestione delle crisi. Il Consiglio europeo rileva con soddisfazione che è stato dato seguito, in modo efficace, all'esecuzione dell'operazione Althea, diretta dall'Ue in Bosnia-erzegovina nel quadro dei cosiddetti accordi "Berlin plus" con la Nato. 86. La cooperazione con le Nazioni Unite nell'ambito della gestione delle crisi ha continuato a progredire e si è concretizzata segnatamente in uno studio intensivo sulle esercitazioni e in una stretta collaborazione tra l'Eupol Kinshasa e la Monuc. 87. Il Consiglio europeo prende altresì atto con soddisfazione dei progressi compiuti nel rafforzamento del partenariato in materia di operazioni di gestione delle crisi dirette dall'Ue con l'Ucraina e il Canada, nel quadro dello spazio comune di sicurezza esterna con la Russia, con i partner mediterranei nel contesto Euromed e con l'Unione africana. 88. Il Consiglio europeo prende atto con soddisfazione dell'attuazione del piano d'azione per il sostegno Pesd alla pace e alla sicurezza in Africa. Tale piano d'azione è inteso ad assistere le organizzazioni e gli Stati africani affinché si dotino di capacità autonome di prevenzione e di gestione dei conflitti, con particolare riguardo all'Unione africana. 89. Il Consiglio europeo approva la relazione della presidenza sulle attività dell'Ue nel quadro della prevenzione dei conflitti e sottolinea la necessità di proseguire i lavori in questo settore. V. Varie Lotta contro l'Hiv/aids e altre malattie trasmissibili 90. Il Consiglio europeo prende atto con viva preoccupazione dell'aumento dell'incidenza dell'Hiv/aids negli Stati membri e nei paesi limitrofi come pure a livello mondiale e sottolinea la necessità di un approccio comunitario coordinato e integrato ai fini della lotta contro questo flagello. 91. Il Consiglio europeo rammenta l'importanza di una cooperazione attiva tra gli Stati membri e la Commissione per migliorare le conoscenze generali del grande pubblico, sensibilizzandolo alla prevenzione dell'infezione da Hiv, promuovere comportamenti e pratiche sessuali più sicuri e responsabili, assicurare un accesso universale alle cure, potenziare l'accesso dei tossicodipendenti per via endovenosa, alla prevenzione, al trattamento della tossicodipendenza e ai servizi per la riduzione dei danni e mantenere nella società un clima di non discriminazione. Gli Stati membri e la Commissione sono invitati a continuare lo scambio, a livello comunitario, delle migliori pratiche ed esperienze e a sostenere gli investimenti in attività adeguate di ricerca e di sviluppo. 92. Il Consiglio europeo esorta gli Stati membri ad adoperarsi costantemente per preservare e sviluppare un sistema sanitario sostenibile, economico e accessibile quale base per le attività di prevenzione, terapeutiche e di assistenza sanitaria e in tale contesto in particolare, per chiunque ne abbia bisogno, l'accesso alle terapie retrovirali a costi non eccessivi, come pure ad altre cure mediche. 93. Il Consiglio europeo plaude all'approvazione, da parte del Consiglio, del programma europeo di azione per lottare contro l'Hiv/aids, la malaria e la tubercolosi attraverso azioni esterne. Tale programma costituisce la base per un'azione dell'Ue rinnovata e concertata, in tutti i paesi partner ed a livello mondiale mediante azioni comuni intese segnatamente a promuovere un approccio integrato nella lotta contro queste tre patologie, a rafforzare le capacità dei paesi partner, ad aumentare le risorse e i mezzi di lotta disponibili e a sostenere la ricerca e lo sviluppo di nuovi strumenti di prevenzione e cura di queste tre malattie. 94. Il Consiglio europeo chiede alla Commissione ed agli Stati membri di rafforzare la cooperazione ed il coordinamento nella lotta contro l'Hiv/aids, la malaria e la tubercolosi, nonché nel quadro della piena attuazione del programma d'azione del Cairo/dell'icpd +10, accertandosi che la salute sessuale e riproduttiva e i relativi diritti costituiscano un elemento essenziale della prevenzione dell'Hiv e dell'Aids e che, se del caso, siano integrate le attività condotte in materia di prevenzione dell'Aids e di salute sessuale e riproduttiva e relativi diritti. 95. Il Consiglio europeo rammenta inoltre la necessità di assicurare per sempre, in sede di Omc, un accesso agevolato ai medicinali per i paesi in via di sviluppo che non dispongono delle relative capacità produttive. Sottolinea l'importanza di un contributo europeo sostanziale alla ricostituzione del Fondo mondiale per la lotta contro l'Aids per il 2006 e 2007, in occasione della conferenza che avrà luogo a Londra nel settembre del 2005. 96. Il Consiglio europeo invita gli Stati membri e la Commissione a promuovere e continuare il dialogo e la cooperazione con i paesi a livello nazionale, regionale e mondiale nonché con le organizzazioni internazionali quali Unaids, nel contesto sia della politica sanitaria che di quella dello sviluppo, per realizzare ulteriori progressi nella lotta contro la diffusione dell'Hiv/aids. Iniziativa "Diplomazia verde" 97. Il Consiglio europeo ha inoltre preso atto della relazione sui risultati ottenuti dall'iniziativa "Diplomazia verde" avviata nel giugno del 2003. Si compiace a tale riguardo degli sforzi in corso nell'ottica di una migliore integrazione degli aspetti ambientali e dello sviluppo sostenibile nelle relazioni esterne.  
   
   
BLAIR SOLLECITA UN MAGGIORE SOSTEGNO COMUNITARIO ALLA RICERCA E SVILUPPO  
 
Bruxelles, 22 giugno 2005 - Dopo il Vertice del Consiglio europeo tenutosi a Bruxelles il 17 e 18 giugno, il Primo Ministro britannico Tony Blair ha messo in discussione l'attuale attribuzione di priorità del bilancio comunitario e ha chiesto maggiore attenzione nei confronti della ricerca e sviluppo. L'incontro, particolarmente carico di tensione, ha messo in rilievo alcune fondamentali divergenze di opinione tra gli Stati membri sull'orientamento futuro della politica comunitaria, e Tony Blair ha affermato che è giunto il momento di dibattere tali questioni, soprattutto alla luce degli esiti delle recenti consultazioni referendarie sulla Costituzione europea svoltesi in Francia e nei Paesi Bassi. Tony Blair si è soffermato sul fatto che, persino secondo la proposta di prospettive finanziarie per il periodo 2007-2013 formulata dalla Commissione, che contempla il raddoppio della spesa per la ricerca comunitaria, il 40 per cento del bilancio complessivo sarebbe comunque destinato alla politica agricola comune (Pac). "Di fatto, alla fine di tali prospettive finanziarie, l'importo della spesa per l'agricoltura ammonterebbe a sette volte quello destinato alla scienza, alla tecnologia, alla ricerca, allo sviluppo, alle competenze e all'istruzione", ha dichiarato Tony Blair. "Mi pare che non sia un'attribuzione sensata delle priorità di spesa dell'Europa per il Xxi secolo. Non corrisponde alle riforme di cui l'Europa ha bisogno [...]". In riferimento all'agenda di Lisbona sulla competitività e al dibattito sull'orientamento futuro che secondo lui dovrebbe essere dato all'Unione europea, Tony Blair ha aggiunto: "[V]i ricordate che per il 2010, credo, avevamo stabilito l'obiettivo di diventare l'economia più competitiva del mondo? Basta osservare la Cina e l'India, per non parlare dell'America e di altri paesi asiatici, per capire che dobbiamo cominciare ad "attrezzarci" per il mondo in cui viviamo oggi, ed è su questo aspetto che è incentrato il dibattito". Tony Blair ha scelto l'esempio della biotecnologia - un settore che secondo lui costituirà una parte rilevante della futura riuscita economica dell'Unione europea e di qualsiasi paese - e ha fatto presente che l'Unione non sta facendo abbastanza in termini di ricerca e sviluppo in quest'area. "Sono queste le cose su cui, a mio avviso, possiamo discutere e dibattere", ha aggiunto. Il Primo Ministro britannico ha concluso con un commento positivo, e ha affermato: "Sono convinto che nel prossimo futuro raggiungeremo un accordo sulle prospettive finanziarie, ma un dibattito come questo oggi non guasta. [...] Ritengo sia più facile pervenire a un accordo una volta che si è discusso sulla direzione che vogliamo tentare di intraprendere". Il Notiziario Cordis ha chiesto a una portavoce del Commissario per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik se la Commissione si sentisse incoraggiata dai commenti di Tony Blair. La portavoce ha sottolineato che il dibattito su un cambiamento a favore di una maggiore crescita e di una spesa comunitaria più orientata alla competitività era stato avviato in occasione delle proposte formulate dalla Commissione nel 2004 sul futuro della politica comunitaria in materia di ricerca, e che si tratta di una priorità che la Commissione deve seguire da vicino. Pur rifiutandosi di reagire direttamente ai commenti di Tony Blair, ha aggiunto: "Tutti i dibattiti sulla struttura del bilancio comunitario alla luce delle proposte della Commissione - e il Regno Unito sta assumendo la guida di questo approccio - devono essere considerati positivi. Si tratta di un dibattito avviato dalla Commissione nel 2004, per cui non è niente di nuovo, ma siamo lieti che sia stato portato al livello politico più elevato". Per ulteriori informazioni sul dibattito relativo alla ricerca comunitaria consultare: http://www.Cordis.lu/fp7/debate.htm  
   
   
BRIEFING SULLA SCIENZA APPOGGIA LE RETI PER LE SCIENZE SOCIALI  
 
Bruxelles, 22 giugno 2005 - Mentre le reti di ricercatori vengono promosse ormai da tempo a livello europeo, per diverse ragioni, tra cui la divulgazione della conoscenza e la volontà di evitare i duplicati, la maggior parte del lavoro è incentrata sulle scienze naturali. Tali reti possono tuttavia rivelarsi altrettanto costruttive in altre aree della scienza, in particolare le scienze sociali e gli studi umanistici? Il tema è stato oggetto di dibattito in occasione di un briefing dello Swiss Science, il Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica, tenutosi a Bruxelles il 17 giugno, in cui sia lo scienziato politico svizzero professor Hanspeter Kriesi, e l'economista ed ex ministro spagnolo della Scienza e della tecnologia professor Ramón Marimon si sono espressi a favore delle reti per le scienze sociali. Il professor Marimon, che è intervenuto nello stesso giorno in cui i capi di Stato e di governo europei erano immersi in difficili discussioni sull'orientamento futuro dell'Unione europea, ha osservato che, se da una parte è importante concentrare l'attenzione sull'industria nell'ambito dei programmi europei di ricerca, dall'altra "se osservo i problemi che affliggono l'Ue, mi sembrano appartenere all'ambito delle scienze sociali. Pertanto è strano che non si voglia investire in questo settore". La Svizzera supera forse qualsiasi altro paese in termini di numero di reti per le scienze sociali e gli studi umanistici. Nel 1999 il paese ha creato una serie di centri nazionali di competenza per la ricerca (Nccr). Al momento sono operativi circa 20, sei dei quali sono attivi nel settore delle scienze sociali e degli studi umanistici. Come ha spiegato il professor Kriesi, le scienze naturali sono state le prime a trarre vantaggio dal programma. Quando è stato pubblicato il primo invito a presentare proposte, le scienze sociali si sono trovate a dover competer con le scienze naturali, e non hanno ricevuto finanziamenti. "Le scienze sociali non erano ritenute in grado di dare vita a reti durature", ha dichiarato. Ciò ha suscitato obiezioni da parte della comunità delle scienze sociali, e in un secondo momento è stato pubblicato un invito a presentare proposte specifico per quest'area. Il professor Kriesi è coordinatore di un Nccr denominato "Sfide per la democrazia nel Xxi secolo", ed è un sostenitore convinto delle reti e della loro capacità di riunire ricercatori nel campo delle scienze sociali e degli studi umanistici. Le reti favoriscono lo scambio e la cooperazione all'interno delle discipline, delle università e delle regioni, nonché tra le medesime, ha osservato il professor Kriesi, il che, sostiene, le rende particolarmente adatte alla scienza sociale, che per tradizione è molto individualista. Le reti consentono inoltre di evitare il cosiddetto "effetto spruzzatore", che consiste nel dare troppo poco a troppi destinatari, e permettono di chiarire gli obiettivi e gli strumenti per realizzarli. Un fattore particolarmente importante per la scienza sociale è il fatto che mettere insieme attori diversi può incoraggiare la creazione di infrastrutture di dati. Inoltre, le reti aumentano la visibilità e il prestigio dei partecipanti. "Riceviamo i finanziamenti dal pubblico, e il pubblico vuole essere al corrente di cosa facciamo. I giornalisti parlano di te se appartieni a un Nccr e, ovviamente, ricevi anche l'attenzione dei finanziatori". Il professor Kriesi si è anche soffermato su alcune delle argomentazioni a sfavore della creazione delle reti, tra cui la convinzione che l'eccellenza sia il prodotto del lavoro individuale, che le reti consentano ai "parassiti" di avere una vita facile, e che tendano ad allontanare altre tipologie di ricerca. Alcuni sostengono inoltre che le reti abbiano spesso un carattere fittizio - vengono create per ricevere i finanziamenti ma, una volta conseguito l'obiettivo, si comportano esattamente come prima. È inoltre diffusa la tesi secondo cui i partner verrebbero coinvolti per ragioni strategiche, ad esempio allo scopo di garantire la rappresentanza di tutte le regioni o gruppi linguistici, e non per i loro settori di competenza. Il professor Kriesi ha sottolineato di non essere a favore della creazione di reti ad ogni costo. I partner devono avere una prospettiva a lungo termine, e il raggruppamento dovrebbe comprendere ricercatori aperti, animati da uno spirito imprenditoriale e con esperienze internazionali, ha aggiunto. Il professor Marimon, noto per la valutazione intermedia del Sesto programma quadro (6Pq), prodotta nel 2004 in collaborazione con un gruppo di esperti, ha analizzato determinati svantaggi che possono essere generati dalle reti, e che devono essere ridotti al minimo. Secondo lui, rientrano in questa categoria i costi eccessivi per la gestione e l'apparato burocratico, gli intralci istituzionali, le strutture interne deboli, l'impegno intellettuale carente e l'interdisciplinarità superficiale. Per quanto riguarda la bassa percentuale di successo delle richieste di finanziamento, il professor Marimon ha affermato che i costi sono sempre più elevati quando si tratta di un'iniziativa una tantum. A chi non riceve i finanziamenti dovrebbero essere inviati rendiconti dettagliati che ne spiegano la ragione. "Se i cittadini si fidano del meccanismo, la volta successiva si impegneranno per fare meglio", ha precisato. Per ulteriori informazioni sui centri nazionali di competenza per la ricerca in Svizzera consultare: http://www.Snf.ch/en/rep/nat/nat_ccr.asp  
   
   
GIORNATA EUROPEA DELL'INNOVAZIONE  
 
Bruxelles, 22 giugno 2005 - Il 22 e il 23 giugno si svolgerà a Bruxelles (Belgio) la Giornata europea dell'innovazione, organizzata dall'Associazione europea delle industrie delle tecnologie dell'informazione, della comunicazione e dell'elettronica di consumo (Eicta). Tra i principali oratori figurano: Pat Cox, ex presidente del Parlamento europeo, Paul Rübig, europarlamentare austriaco e Rudy Provoost, amministratore delegato di Philips Consumer Electronics. Oltre a un gruppo di discussione, saranno organizzate varie presentazioni che metteranno in mostra una serie di invenzioni tecniche del passato, del presente e del futuro ed illustreranno le ragioni che determinano l'importanza dei brevetti per l'innovazione europea e per i creatori delle moderne tecnologie. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Amy Blewer , Brunswick Group, Tel.: +44 20 7396 3561 , E-mail: ablewer@brunswickgroup.Com  
   
   
LA FRANCIA RADDOPPIA I FINANZIAMENTI A FAVORE DELL'INNOVAZIONE INDUSTRIALE  
 
Bruxelles, 22 giugno 2005 - Il Primo Ministro francese Dominique de Villepin ha annunciato che il governo raddoppierà i fondi a favore della ricerca industriale che passeranno da 500 milioni a un miliardo di euro. Il 18 giugno, durante un intervento all'Air Show di Parigi, il Premier francese ha spiegato che i finanziamenti destinati all'Agenzia per l'innovazione industriale saranno raddoppiati e sosterranno progetti commerciali nei settori dell'energia solare, della nanotecnologia, della biotecnologia e dei biocombustibili. Secondo il Primo Ministro, l'Europa dovrebbe far fronte ad "una delle crisi più difficili" raddoppiando gli sforzi al fine di sviluppare progetti industriali comuni. De Villepin ha promesso che la Francia porterà avanti con decisione la sua ambiziosa politica industriale per stimolare l'economia e creare posti di lavoro. "Dobbiamo essere in grado di finanziare rapidamente importanti progetti tecnologici", ha dichiarato. "Si tratta dei progetti che traineranno l'industria francese di domani, dei progetti che attireranno i migliori ricercatori e i lavoratori più qualificati nel nostro paese", ha aggiunto. Dominique de Villepin ha ribadito che le piccole e medie imprese (Pmi) "devono essere coinvolte direttamente nel progetto" e ha chiesto al ministro dell'Economia di "garantire che le Pmi possano beneficiare, insieme ai grandi gruppi, della quota cui hanno diritto". Il Primo Ministro ha altresì annunciato che l'Agenzia nazionale delle ricerche riceverà 350 milioni di euro. "Più a monte, dobbiamo intensificare i nostri sforzi a favore della ricerca per mantenere un'elevata qualità della ricerca pubblica, incrementare la cooperazione fra ricercatori e ambienti economici e promuovere i progetti più promettenti". La dichiarazione di Dominique de Villepin fa seguito alle forti critiche espresse dal Primo Ministro britannico Tony Blair sulle priorità di spesa dell'Unione europea e sulla necessità di stanziare maggiori fondi per la scienza, la tecnologia, la ricerca, lo sviluppo e la formazione. Per ulteriori informazioni sulle attività di R&s in Francia consultare: http://www.Cordis.lu/france/  
   
   
COLLOCAMENTO TRAMITE ASTA DEL BTP€I 2010  
 
Roma, 22 giugno 2005 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica che in data 24 giugno 2005, con regolamento 28 giugno 2005, sarà emessa tramite asta la quarta tranche del Btp€i con decorrenza 15 settembre 2004 e scadenza 15 settembre 2010, fino ad un importo massimo di 1.500 milioni di euro. Il meccanismo di collocamento utilizzato sarà quello dell’asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa. L’ammontare collocato sarà determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato, con la stessa metodologia adottata per i titoli venduti nelle aste di concambio. Per il resto, la procedura di collocamento si svolgerà seguendo le modalità tecniche e le convenzioni utilizzate nel collocamento dei Btp nominali. Il pubblico potrà prenotare i buoni entro il 23 giugno 2005. Ogni operatore, entro le ore 11,00 del 24 giugno 2005, potrà sottoporre attraverso la Rete Nazionale Interbancaria, fino ad un massimo di tre offerte, ciascuna di importo reale (non rivalutato sulla base del Coefficiente di Indicizzazione) non inferiore a 500.000 euro. I prezzi offerti, anche essi formulati in termini reali, dovranno differire tra loro per almeno un centesimo di euro. La Banca d’Italia, sulla base del Coefficiente di Indicizzazione riferito al giorno di regolamento, provvederà ad effettuare il calcolo dei controvalori relativi al capitale sottoscritto e ai dietimi da versare per il regolamento dei buoni sottoscritti in asta. Il regolamento avverrà con valuta due giorni lavorativi successivi al giorno di svolgimento dell’asta (T+2), il 28 giugno 2005. Per i suddetti Btp€i, per i quali il 15 marzo u.S. È pervenuta a scadenza la prima cedola, i sottoscrittori dovranno corrispondere dietimi di interesse per 105 giorni. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell’impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione – commisurata all’ammontare nominale dei buoni assegnati – pari allo 0,30%. Gli operatori Specialisti in titoli di Stato avranno la facoltà di partecipare al collocamento supplementare, il cui importo massimo sarà pari al 10% del quantitativo offerto in asta, facendo pervenire le domande di sottoscrizione entro le ore 15,30 del giorno 27 giugno 2005. L'importo spettante di diritto a ciascuno Specialista sarà pari al rapporto fra il valore dei Buoni di cui lo Specialista è risultato aggiudicatario nelle ultime due aste "ordinarie" del Btp€i quinquennale (inclusa quella di cui all’oggetto del presente decreto), e il totale complessivamente assegnato, nella medesima asta, agli operatori ammessi a partecipare al collocamento supplementare. Le richieste saranno soddisfatte assegnando prioritariamente a ciascuno Specialista il minore tra l'importo richiesto e quello spettante di diritto. Si ricorda che, al fine della valutazione degli Specialisti, le quote di sottoscrizione in asta dei titoli indicizzati sono incluse nel calcolo della quota di primario con un peso uguale a quello previsto per i Btp nominali di analoga scadenza.  
   
   
COLLOCAMENTO TRAMITE ASTA DEL BTP€I 2035  
 
Roma, 22 giugno 2005 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica che in data 24 giugno 2005, con regolamento 28 giugno 2005, sarà emessa tramite asta la terza tranche del Btp€i con decorrenza 15 settembre 2004 e scadenza 15 settembre 2035, fino ad un importo massimo di 1.000 milioni di euro. Il meccanismo di collocamento utilizzato sarà quello dell’asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa. L’ammontare collocato sarà determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato, con la stessa metodologia adottata per i titoli venduti nelle aste di concambio. Per il resto, la procedura di collocamento si svolgerà seguendo le modalità tecniche e le convenzioni utilizzate nel collocamento dei Btp nominali. Il pubblico potrà prenotare i buoni entro il 23 giugno 2005. Ogni operatore, entro le ore 11,00 del 24 giugno 2005, potrà sottoporre attraverso la Rete Nazionale Interbancaria, fino ad un massimo di tre offerte, ciascuna di importo reale (non rivalutato sulla base del Coefficiente di Indicizzazione) non inferiore a 500.000 euro. I prezzi offerti, anche essi formulati in termini reali, dovranno differire tra loro per almeno un centesimo di euro. La Banca d’Italia, sulla base del Coefficiente di Indicizzazione riferito al giorno di regolamento, provvederà ad effettuare il calcolo dei controvalori relativi al capitale sottoscritto e ai dietimi da versare per il regolamento dei buoni sottoscritti in asta. Il regolamento avverrà con valuta due giorni lavorativi successivi al giorno di svolgimento dell’asta (T+2), il 28 giugno 2005. Per i suddetti Btp€i, per i quali il 15 marzo u.S. È pervenuta a scadenza la prima cedola, i sottoscrittori dovranno corrispondere dietimi di interesse per 105 giorni. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell’impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione – commisurata all’ammontare nominale dei buoni assegnati – pari allo 0,40%. Gli operatori Specialisti in titoli di Stato avranno la facoltà di partecipare al collocamento supplementare, il cui importo massimo sarà pari al 10% del quantitativo offerto in asta, facendo pervenire le domande di sottoscrizione entro le ore 15,30 del giorno 27 giugno 2005. L'importo spettante di diritto a ciascuno Specialista sarà pari al rapporto fra il valore dei Buoni di cui lo Specialista è risultato aggiudicatario nell’asta "ordinaria" del Btp€i trentennale e il totale complessivamente assegnato, nella medesima asta, agli operatori ammessi a partecipare al collocamento supplementare. Le richieste saranno soddisfatte assegnando prioritariamente a ciascuno Specialista il minore tra l'importo richiesto e quello spettante di diritto. Si ricorda che, al fine della valutazione degli Specialisti, le quote di sottoscrizione in asta dei titoli indicizzati sono incluse nel calcolo della quota di primario con un peso uguale a quello previsto per i Btp nominali di analoga scadenza.  
   
   
EMISSIONE DI CCT E DI BTP A 3 E 10 ANNI  
 
Roma, 22 giugno 2005 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze dispone per il giorno 28 giugno 2005, con regolamento 1° luglio 2005, l'emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti:
Certificati di Credito del Tesoro:
- settennali
decorrenza : 1° marzo 2005; terza tranche
scadenza : 1° marzo 2012
tasso d'interesse semestrale lordo : pari al tasso di rendimento semestrale dei Bot a sei mesi relativo all'asta tenutasi alla fine del mese precedente la decorrenza della semestralità, maggiorato di uno spread di 0,15 punti percentuali; la prima cedola, di scadenza 1° settembre 2005, è risultata pari a 1,20%.
Buoni del Tesoro Poliennali:
- triennali
decorrenza : 15 giugno 2005; prima tranche
scadenza : 15 giugno 2008
tasso d'interesse annuo lordo : 2,50%
- "decennali"
decorrenza : 1° febbraio 2005; quinta tranche
scadenza : 1° agosto 2015
tasso d'interesse annuo lordo : 3,75%
Tutti i titoli suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell'asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest’ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nei relativi decreti di emissione. Sono ammesse a partecipare all'asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonchè le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l'emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500.000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all'importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all'importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d'Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d'Italia medesima e conosciute dagli operatori. L'assegnazione dei titoli verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d'asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all'asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i titoli assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei titoli assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d'interesse dal giorno successivo alla data di godimento dei titoli al giorno del regolamento. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell'impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all'ammontare nominale dei titoli assegnati - pari allo: - 0,30% per i Cct settennali - 0,20% per i Btp triennali - 0,40% per i Btp "decennali". Il pubblico potrà prenotare i titoli presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l'eventuale versamento di un acconto sull'importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l'importo corrispondente ai titoli assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d'interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Cct Btp triennali Btp decennali
Prenotazione da parte del pubblico entro il 27 giugno 2005 27 giugno 2005 27 giugno 2005
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 28 giugno 2005 28 giugno 2005 28 giugno 2005
Regolamento sottoscrizioni 1° luglio 2005 1° luglio 2005 1° luglio 2005
Dietimi d'interesse da corrispondere 122 giorni 16 giorni 150 giorni
Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti dei titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L'offerta della tranche supplementare è stabilita per un importo massimo non superiore: - al 25% dell’ammontare nominale offerto per i Btp triennali, - al 10% dell’ammontare nominale offerto per i Cct settennali e per i Btp "decennali". Gli "specialisti" che non hanno partecipato all'asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L'assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell'asta della presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l'emissione dei titoli suddetti. Con successivo comunicato stampa verrà reso noto l'ammontare nominale dei titoli in emissione.
 
   
   
PROGRAMMA TRIMESTRALE DI EMISSIONE - III TRIMESTRE 2005  
 
 Roma, 22 giugno 2005 - Titoli nominali Per il terzo trimestre del 2005, il Ministero dell’Economia e delle Finanze - Dipartimento del Tesoro, comunica l’emissione dei seguenti nuovi titoli: Btp 15 giugno 2005 – 2008, cedola 2,50% importo minimo: 9 mld di euro; Ctz 30 settembre 2005/28 settembre 2007 importo minimo: 9 mld di euro. L’importo minimo si riferisce all’intera emissione, ovvero al valore che il circolante del titolo dovrà necessariamente raggiungere prima di essere sostituito da una nuova emissione sulla stessa scadenza. Si ricorda che la data di godimento dei nuovi titoli può non coincidere con quella di regolamento della prima tranche emessa. Nel corso del terzo trimestre del 2005, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, sulla base delle condizioni dei mercati finanziari, si riserva la facoltà di offrire nuovi titoli oltre a quelli summenzionati ed ulteriori tranche di titoli già in essere. In particolare, saranno offerte ulteriori tranche dei seguenti titoli: Btp 1° giugno 2005 – 2010, cedola 2,75 %; Btp 1° febbraio 2005 – 1° agosto 2015, cedola 3,75 %; Cct 1° marzo 2005 – 2012; Ctz 31 marzo 2005 – 30 aprile 2007. Titoli reali Nel corso del terzo trimestre del 2005 potranno essere emesse ulteriori tranche dei seguenti titoli: Btp€i 15 settembre 2004 – 2010, cedola reale 0,95%; Btp€i 15 settembre 2003 – 2014, cedola reale 2,15%; Btp€i 15 settembre 2004 – 2035, cedola reale 2,35%. Il Tesoro offrirà in asta i titoli legati all’inflazione - di norma mensilmente - sulla base delle condizioni del mercato. Le aste si terranno nella seconda metà del mese, il giorno lavorativo precedente l’asta di medio lungo termine. Il Tesoro darà comunicazione dei titoli in emissione, e dei rispettivi quantitativi massimi che saranno offerti, con il primo comunicato dell’asta di fine mese dei titoli a medio-lungo termine.  
   
   
ENEL4: AMMONTARE DELL’OFFERTA GLOBALE  
 
Roma, 22 giugno 2005 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, acquisito il parere del Comitato Privatizzazioni, comunica la dimensione dell’Offerta Globale di azioni Enel ad integrazione del Prospetto Informativo, depositato presso la Consob in data 16 giugno 2005. L’offerta riguarderà un numero massimo di 500 milioni di azioni ordinarie Enel S.p.a. (esclusa la greenshoe), pari a circa l’8,2% del capitale sociale di Enel alla data del Prospetto Informativo. L’offerta Globale sarà composta da un’Offerta Pubblica di Vendita (Opv) e da una contestuale Offerta Istituzionale. Nell’ambito di quest’ultima, è prevista la possibilità di collocare azioni, non destinate alla quotazione, presso investitori giapponesi (Public Offering Without Listing). Ai joint lead manager dell’Offerta Istituzionale è concessa l’opzione di acquisto di ulteriori azioni, fino ad un massimo di 75 milioni (15% dell’Offerta Globale e circa 1,2% del capitale Enel). L’opv riguarderà un numero minimo di 100 milioni di azioni ordinarie, corrispondenti al 20% dell’Offerta Globale e comprenderà: un’offerta riservata al Pubblico Indistinto, di cui una quota non superiore al 20% sarà destinata al soddisfacimento delle adesioni per quantitativi pari al Lotto Maggiorato o suoi multipli; un’offerta riservata ai Dipendenti Enel di 59.744 Lotti Minimi (6% dell’Offerta Globale); un’offerta riservata agli Azionisti Enel, non superiore al 50% dell’Offerta Pubblica, di cui una quota non superiore al 20% sarà destinata al soddisfacimento delle adesioni per quantitativi pari al Lotto Maggiorato o suoi multipli. Il Lotto Minimo è composto da 500 azioni e il Lotto Maggiorato è composto da 5.000 azioni. L’opv inizierà lunedì 27 giugno e terminerà venerdì 1° luglio 2005. Il pagamento e la consegna delle azioni è previsto per giovedì 7 luglio 2005. Il roadshow di presentazione di "Enel 4", iniziato ieri a Milano, proseguirà per 2 settimane fino al 1° luglio e coinvolgerà tutte le principali piazze finanziarie europee, gli Stati Uniti e il Giappone.  
   
   
SOTTOSCRITTO ACCORDO LINEA DI CREDITO MEDIOBANCA – VNESHTECONOMBANK  
 
Milano, 22 giugno 2005 - Alla presenza del Ministro degli Esteri Fini e del Ministro delle Finanze Russo, Kudrin, Mediobanca ha sottoscritto con la Vnesheconombank di Mosca un accordo per la concessione di una linea di credito per complessivi 150 milioni di euro, nell'ambito del quale sono anche stati firmati finanziamenti destinati alla realizzazione di impianti nei seguenti settori : refrigerazione, desulfurizzazione, coltivazione di prodotti agricoli in serra, distribuzione del petrolio e del gas, produzione di materiale plastico e telecomunicazioni. La cerimonia ha avuto luogo nell'ambito del Consiglio Italo-russo per la Cooperazione Economica, tenutosi a Villa Madama, a Roma, ieri.  
   
   
BANCA POPOLARE DI MILANO ADOTTERA’ I NUOVI PRINCIPI CONTABILI IAS/IFRS A PARTIRE DALLA RELAZIONE SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 2005  
 
Milano, 22 giugno 2005 - A modifica di quanto comunicato in data 18 marzo 2005 – allorché si manifestava l’intenzione di predisporre la prima rendicontazione con i principi Ias/ifrs in occasione della diffusione della Relazione Trimestrale al 30 settembre 2005 – si porta a conoscenza che il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Milano ha deliberato in data odierna di anticipare l’adozione dei criteri Ias/ifrs a partire dalla Relazione Semestrale Consolidata al 30 giugno 2005. Conseguentemente – tenuto conto delle modifiche contenute nella delibera Consob n. 14990 del 14 aprile 2005 (che integra il regolamento n. 11971 del 14 maggio 1999) ed, in particolare, del regime transitorio introdotto dagli artt. 81, 81-bis, 82 e 82-bis – l’approvazione della Relazione Semestrale sarà deliberata dal Consiglio di Amministrazione il giorno 28 settembre 2005 (anziché il 12 settembre, come precedentemente comunicato). Inoltre il Consiglio ha deliberato di conferire alla società Pricewaterhousecoopers – che già provvede alla revisione del bilancio della Banca e del Gruppo Bipiemme – l’incarico di revisione completa dei saldi inclusi nei prospetti di riconciliazione tra i principi contabili italiani e i principi contabili Ifrs previsti dall’Ifrs 1, nonché di svolgere le necessarie procedure di “revisione limitata” sui dati economici Ias/ifrs contenuti nella “semestrale consolidata“ al 30 giugno 2005.  
   
   
BBVA AUTORIZZATA DAL BANCO DE ESPANA ALL'ACQUISIZIONE DEGLI ISTITUTI DI CREDITO "LAVORO BANK AG"  
 
Madrid, 21 giugno 2005 - Ieri, Bbva ha ricevuto l'autorizzazione del Banco de Espana all'acquisizione indiretta, attraverso la partecipazione in Banca Nazionale del Lavoro, S.p.a. ("Bnl"), degli istituti di credito denominati "Lavoro Bank Ag", con sede a Zurigo e "Banca Nazionale del Lavoro, S.a.", con sede a Buenos Aires, controllate da Bnl rispettivamente al 100% e al 99,98 %.  
   
   
FITCH RIVEDE I RATING DI MELIORBANCA  
 
Milano, 21 giugno 2005 – Ieri l’agenzia di rating Fitch ha proceduto ad una revisione dei rating di Meliorbanca S.p.a.  
   
   
BANCA POPOLARE DELL’EMILIA ROMAGNA APPROVATI DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE I RISULTATI TRIMESTRALI AL 31 MARZO 2005  
 
Modena, 22 giugno 2005 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca popolare dell’Emilia Romagna, il 20 giugno, ha esaminato ed approvato la situazione trimestrale consolidata del “gruppo”, che rappresenta la sintesi delle situazioni individuali di Banca Popolare dell’Emilia Romagna e delle numero-se società bancarie, finanziarie, immobiliari e di servizio che essa controlla, direttamente od indi-rettamente. La situazione è stata redatta nel rispetto delle vigenti norme di legge, avvalendosi delle facoltà previste dalla delibera Consob n. 14990 del 14 aprile 2005 concernente il regime transitorio di applicazione dei principi contabili internazionali Ias/ifrs. I principali dati patrimoniali, riferiti alla raccolta e gestione del risparmio, nonché agli impieghi con clientela, così come i risultati e gli indici ricavabili dal conto economico, evidenziano assai apprezzabili incrementi. L’utile trimestrale del “gruppo”, al netto delle imposte, è di € 75,0 milioni (in crescita del 14,89%). La componente che attiene ai soci terzi è di € 18,0 milioni; quella di spettanza della Capogruppo ammonta ad € 56,2 milioni (+ 44,3%). L’utile complessivo è al netto di accantonamenti al Fondo rischi bancari generali per € 0,8 milioni. Tutte le principali realtà del “gruppo” hanno evidenziato risultati di periodo molto soddisfacenti. Di seguito, si riportano i valori di stato patrimoniale e di conto economico più significativi, raffrontati con i dati al 31 marzo 2004: Raccolta: raccolta diretta da clientela di € 31.428,6 milioni (+4,31%); raccolta da banche di € 1.910,7 milioni (-2,31%); raccolta “indiretta” da clientela valorizzata in € 22,8 miliardi (+9,55%); mezzi amministrati complessivi pari ad € 56,1 miliardi (+6,13%). Crediti: verso clientela dell’ammontare di netti € 27.422,5 milioni (+8,94%); la componente costituita dalle “sofferenze”, al netto delle rettifiche di valore, è di € 548,1 milioni (-0,58%); essa rappresenta soltanto il 2% del totale dei crediti (2,19% a fine marzo 2004). Di firma che corrispondono ad € 4.655 milioni (+4,94%). Patrimonio: i mezzi patrimoniali, inclusi i Fondi per rischi bancari generali ed i Fondi rischi su crediti, ammontano ad € 2.664,8 milioni (+ 7,23%); di essi € 920 milioni sono di pertinenza dei soci terzi. Considerati anche i prestiti obbligazionari subordinati convertibili, in essere per € 684,7 milioni, i mezzi patrimoniali si determinano in € 3.349,5 milioni (+ 5,67%). Conto economico: • margine da interessi, comprensivo dei dividendi, pari ad € 268,3 milioni (+2,57%). Ricavi netti da servizi, compresi i proventi di gestione ed i profitti da operazioni finanziarie, dell’ammontare di € 169,3 milioni (+7,10%); margine d’intermediazione di € 437,5 milioni (+4,28%); spese, amministrative e di personale che assommano ad € 244,7 milioni (-0,43%); tali spese raffrontate al margine di intermediazione, determinano un indice “cost-income” del 55,92% (era il 58,50% lo scorso marzo 2004). Sommando alle spese anzidette anche gli ammortamenti su immobilizzazioni materiali e immateriali (di totali € 26 milioni), l’indice anzidetto diviene pari al 62,55% (era il 65,50% a fine marzo 2004). Accantonamenti per rischi ed oneri e prudenziali rettifiche di valore su crediti ed immobilizzazioni finanziarie (dedotte le corrispondenti riprese di valore) che assommano a netti € 32,4 milioni (+ 19,04%) L’utile delle attività ordinarie si determina, così, in € 129,5 milioni (+13,30%); la componente straordinaria di utile è di € 2,2 milioni (era di € 1,6 milioni nel marzo 2004); dedotte le imposte, accertate in € 56,7 milioni, l’utile netto consolidato risulta di € 75 milioni (+14,89%), come sopra. Le quattordici banche inserite nel “gruppo” sono presenti in quindici regioni italiane, oltre che nel Granducato del Lussemburgo, con 1.112 sportelli; i dipendenti del “gruppo” sono ora 11.384.  
   
   
ERNST & YOUNG: QUASI RADDOPPIATE LE IPO A LIVELLO GLOBALE NEL 2004  
 
 Milano, 22 giugno 2005 - Il 2004 ha rappresentato un importante punto di svolta per le Ipo di tutto il mondo: per la prima volta dall’anno 2000, infatti, sono aumentati sia il numero di Ipo che il capitale totale raccolto, come ha riscontrato la Global Ipo Survey 2005, studio condotto Ernst & Young, leader mondiale nei servizi professionali. La ricerca, presentata a Montecarlo in occasione della consegna del Premio Ernst & Young World Entrepreneur Of The Year, ha evidenzato come il numero di offerte pubbliche iniziali sia pressoché raddoppiato rispetto all'anno precedente. I mercati emergenti hanno continuato a dominare la scena delle Ipo con particolare fermento nella regione Asia/pacifico dove, nel 2004, Giappone, Cina e Australia si sono affermate tra i primi cinque Paesi per capitale totale raccolto. Alcuni dati: - 124 miliardi di dollari sono stati raccolti in tutto il mondo nell'ambito di 1.516 iniziative: un dato che, escludendo la bolla del biennio 1999/2000, non si riscontrava dal 1997. - Favorite dalla crescita cinese, in Asia sono state condotte 721 Ipo per una raccolta totale di 40 miliardi di dollari. Le società cinesi hanno frequentemente preso parte a transazioni riguardanti altri Paesi, in particolare Hong Kong, Stati Uniti e Singapore. - L'india ha incrementato del 638% il capitale totale raccolto rispetto all'anno precedente. - Australia e Nuova Zelanda, con 185 Ipo e 8,4 miliardi di dollari raccolti, hanno concluso il 12% delle transazioni globali per il 5% del capitale totale raccolto a livello mondiale. - In Nord America sono stati raccolti 39,7 miliardi di dollari nel corso di 286 Ipo, per un incremento del 285% nel numero di transazioni e del 286% nel capitale raccolto. - In Europa le Ipo sono state 290 e la raccolta pari a 30 miliardi di dollari. Centro delle attività di Ipo europee è stato il Regno Unito con 191 offerte iniziali che hanno fruttato 6,8 miliardi di dollari. - L'attività è cresciuta anche nell'Europa orientale: nel 2004 la Russia ha condotto 6 Ipo per un totale di 859 milioni di dollari, contro un'unica Ipo dell'anno precedente. Un concreto senso di ottimismo “La maggior parte delle Ipo dello scorso anno riguarda società affermate, con un cash flow solido e utili in crescita, ricorse ai mercati per finanziare la loro espansione”, ha dichiarato Franco Carlo Papa, Presidente di Ernst & Young Financial Business Advisors. “Guardando al futuro vi sono altre aziende di successo pronte a entrare sul mercato, che stanno considerando una serie di opzioni come Ipo, vendita o venture capital/raccolta di capitali privati” - continua Papa - “e questo genera un certo ottimismo per il 2005”. “È significativo notare che, sebbene i mercati emergenti abbiano mostrato risultati davvero consistenti, tutte le aree geografiche abbiano comunque registrato un incremento delle Ipo per la prima volta dopo tanti anni. Altrettanto variegata è stata la gamma di società coinvolte, dalle aziende biotecnologiche australiane agli spedizionieri greci, e dalle miniere russe alle società tecnologiche o tradizionali statunitensi”, ha proseguito Papa. “Questa diversificazione è confermata dagli esponenti del mondo imprenditoriale, recentemente riunitisi a Montecarlo per l'Ernst & Young World Entrepreneur Of The Year Award, e rafforza il ruolo delle Ipo come importante stadio di crescita di qualsiasi azienda che desideri affermarsi in qualunque parte del mondo”. Dalla ricerca di Ernst & Young si evince inoltre come nel 2004 una quantità crescente di società abbia puntato a più di una fonte di finanziamento preparandosi simultaneamente per una Ipo, per una vendita o per una raccolta di venture capital o capitali privati scegliendo infine la strada più vantaggiosa. I cambiamenti normativi non frenano le Ipo Novità di tipo legislativo, quali l'implementazione del Sarbanes-oxley Act e la conversione all'Ifrs, non hanno rappresentato un deterrente alle Ipo, considerando che il numero di aziende che desiderano essere quotate negli Stati Uniti è pari a quello delle società che preferiscono mercati differenti. “L'attività nazionale statunitense, che da sola ha raccolto un terzo di tutto il capitale dello scorso anno, continua a essere in ripresa”, ha commentato Jackson Day, Global Director of Capital Market di Ernst & Young. “Sebbene la maggior parte degli osservatori sia concorde nel ritenere che alcune società straniere europee e australiane abbiano abbandonato i listini statunitensi a causa delle nuove normative, altre aziende hanno giudicato invece vantaggioso mettersi alla prova nel regime normativo più severo del mondo”. I cambiamenti non hanno tuttavia riguardato soltanto gli Stati Uniti e sembra essere in atto una precisa evoluzione. “Gli Stati Uniti sono stati i primi, ma riforme radicali stanno interessando anche Cina, Giappone ed Europa”, ha concluso Day. “Penso che i vari enti di controllo siano accomunati da una stessa opinione: e cioè, se questo è un mercato globale, allora occorre lavorare tutti insieme - non solo sul reporting finanziario ma anche sulla supervisione della professione contabile, e questo condurrà a ulteriori cambiamenti”.  
   
   
FIDELITY INTERNATIONAL RICONOSCIUTA DAL SONDAGGIO “THOMSON EXTEL” “COMPAGNIA LEADER PER LA GESTIONE DEI FONDI EUROPEI” PER IL QUINTO ANNO CONSECUTIVO  
 
Milano, 22 giugno 2005 – Fidelity International ha ricevuto il riconoscimento “Thomson Extel Award” come compagnia leader nella gestione dei fondi europei per il quinto anno consecutivo. Secondo la 32° edizione del sondaggio Thomson Extel, una delle più importanti ricerche che fornisce una stima dettagliata e indipendente sulla comunità d’investimento europea, Fidelity International è stata riconosciuta ancora una volta la società più votata. Il sondaggio online è stato realizzato dal 14 marzo al 16 maggio 2005. Simon Fraser, Chief Investment Officer di Fidelity International, ha dichiarato “Siamo felicissimi di aver ricevuto ancora una volta questo riconoscimento che testimonia la forza dei nostri processi di ricerca e l’alta professionalità dei nostri investimenti. Con 34 gestori e 57 analisti del settore azionario in Europa* e l’acceso ad un network globale di ricerca, siamo in grado di comprendere e conoscere profondamente le società in cui investiamo.”  
   
   
“ISLAM IN EUROPA. ISLAM EUROPEO” UN CONVEGNO INTERNAZIONALE PROMOSSO DA COMUNE DI MILANO E CIPMO PER SCANDAGLIARE LA COMPLESSA REALTÀ DELLA PRESENZA ISLAMICA IN EUROPA MERCOLEDÌ 22 E GIOVEDÌ 23 GIUGNO  
 
Milano, 22 giugno 2005 - Esiste un Islam europeo? Quali le implicazioni sociali e culturali dell’incontro fra culture e civiltà diverse? Come vengono adeguati gli ordinamenti scolastici? Come si delinea il quadro giuridico? Queste le tematiche del convegno internazionale che il Comune di Milano - Relazioni Internazionali, nell’ambito del programma Mimed, ha organizzato in collaborazione con il Cipmo, Centro Italiano per la Pace in Medio Oriente. Oltre ai rappresentanti delle comunità islamiche in Italia (fra i quali, nella sessione di apertura, Mario Scialoja), intervengono eminenti studiosi e personalità da Francia (Mohammed Arkoun, Università Sorbona, Parigi; Malek Chebel antropologo e scrittore, autore del “Manifeste pour un Islam des Lumiéres”; Frank Fregosi, Università di Strasburgo; Abdennour Bidar, autore del “Manifeste pour un Islam européen”), Inghilterra (Brian Gates, St. Martin’s College, Lancaster; Khizar Humayun Ansari, Università di Londra), Olanda (Geert Driessen, Università di Radboud, Nijmegen; Nico Landman, Università di Utrecht), Belgio (Felice Dassetto, Università di Louvain la Neuve); Spagna (Jordi Moreras, antropologo e Direttore di Trànsits, agenzia di consulenza in tema di immigrazione), Germania (Gerhard Robbers, Università di Trier) e Stati Uniti (Yahia Hendi, Imam della Università di Georgetown, Washington Dc). Fra gli italiani, oltre ai rappresentanti istituzionali (il Ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu, il Sottosegretario agli Esteri Alfredo Mantica, Gabriele Albertini, Giovanni Bozzetti, Roberto Formigoni, Filippo Penati, Stefano Zecchi) intervengono Lucio Caracciolo, Stefano Dambruoso, Sergio Escobar, Vittorio Parsi, Livia Pomodoro, Sergio Romano e Robi Ronza. Il comitato scientifico è composto da Janiki Cingoli (Direttore Cipmo), dai coordinatori delle quattro sessioni Khaled Fouad Allam, Università degli Studi di Trieste (L’islam e gli aspetti culturali), Stefano Allievi, Università degli Studi di Padova (L’islam nelle città: aspetti sociali), Paolo Branca, Università Cattolica del Sacro Cuore (L’islam e l’educazione scolastica) e Silvio Ferrari, Università degli Studi di Milano (Status giuridico dell’Islam in Europa), e da Andrea Vento (Direttore Relazioni Internazionali, Comune di Milano). Programma Mimed del Comune di Milano E’ un programma di iniziative volte all’integrazione, alla reciproca conoscenza e al dialogo tra le istituzioni milanesi e le regioni e comunità del Mediterraneo e del Medio Oriente. Esso comprende iniziative di carattere culturale, tese alla diffusione a Milano di una coscienza “Euromediterranea” e iniziative finalizzate alla promozione del dialogo e all’integrazione dei cittadini provenienti dalle regioni del Nord Africa e del Medio Oriente. Il Cipmo, riconosciuto dal Ministero degli Affari Esteri quale Ente Internazionalistico di interesse nazionale, e sostenuto dal Comune di Milano, dalla Regione Lombardia e dalla Provincia di Milano, che ne hanno promosso la nascita, è impegnato a favorire il dialogo tra le parti coinvolte nel conflitto israelo-arabo palestinese e a sviluppare la cooperazione Euro-mediterranea. Programma Mercoledì 22 giugno - h 17.00 - 18.00 Saluti - Gabriele Albertini, Sindaco di Milano, Roberto Formigoni, Presidente Regione Lombardia, Filippo Penati, Presidente Provincia di Milano, Alfredo Mantica, Sottosegretario Affari Esteri, Carlo Sangalli, Presidente Camera di Commercio Milano, Mario Scialoja, Lega Musulmana Mondiale-italia. H 18.00 - 19.30 Sessione di apertura “Islam. Lo specchio europeo” Moderatore Janiki Cingoli, Direttore Centro Italiano per la Pace in Medio Oriente - Mohammed Arkoun, Professore di Storia del Pensiero Islamico Università Sorbona Parigi e Direttore Scientifico della rivista “Arabica”, Francia - Malek Chebel, antropologo e scrittore, autore del “Manifeste pour un Islam des Lumiéres”, Francia - Antonio Ferrari, Il Corriere della Sera - Gian Carlo Blangiardo, responsabile settore monitoraggio Fondazione Ismu e aiuto del coordinatore generale Osservatorio Regionale per l'integrazione e la multietnicità - Vittorio Parsi, Professore di Relazioni Internazionali Università Cattolica Milano - Stefano Zecchi, Assessore Cultura Comune di Milano. Giovedì 23 giugno - h. 9.00 - 11.45: L’islam e l’educazione scolastica. Moderatore: Mario Dutto, Direttore Scolastico Regionale, Lombardia – Coordinatore: Paolo Branca, Docente di Lingua e Letteratura Araba Università Cattolica Milano - Geert Driessen, Ricercatore Istituto di Scienze Sociali, Its, Università di Radboud, Nijmegen, Olanda - Alessandro Ferrari, Professore di Diritto Canonico ed Ecclesiastico Università dell'Insubria - Don Aldo Geranzani, Rettore Collegio San Carlo, Milano - Brian Gates, Professore di Educazione Religiosa e Morale, St. Martin’s College, Lancaster, Regno Unito - Yahia Hendi, Imam della Università di Georgetown, Washington Dc, Stati Uniti h. 9.00 - 11.45: L’islam nelle città: aspetti sociali - Moderatore: Alessandro Aleotti, Direttore settimanale Milania – Coordinatore: Stefano Allievi, Professore di Sociologia Università degli Studi di Padova - Malek Chebel, Antropologo e scrittore, autore del “Manifeste pour un Islam des Lumiéres”, Francia - Felice Dassetto, Professore di Sociologia Università Louvain la Neuve, Belgio - Nico Landman, Professore di Islamistica - Università di Utrecht, Olanda - Jordi Moreras, antropologo e direttore Trànsits, agenzia di consulenza in tema di immigrazione, Barcellona - Livia Pomodoro, Presidente Tribunale Minori, Milano. H. 12.00 - 13.00: Tavola Rotonda: Islam italiano. Islam europeo - Moderatore: Sergio Romano - Ali Abu Shwaima, Presidente Centro Islamico di Milano e della Lombardia - Gabriele Mandel, Vicario generale per l’Italia della Confraternita Sufi dei Jerrahi-halveti - Yahya Sergio Yahe Pallavicini, Vice-presidente della Comunità Religiosa Islamica Italiana - 'Abdel Hamid Shaari, Presidente Istituto Culturale Islamico. H 14.00 - 16.45: L’islam e gli aspetti culturali - Moderatore: Farian Sabahi, Il Sole 24ore – Coordinatore: Khaled Fouad Allam, Docente di Storia dei Paesi Islamici, Università degli Studi di Trieste - Mohammed Arkoun, Professore di Storia del Pensiero Islamico Università Sorbona Parigi e Direttore Scientifico della rivista “Arabica”, Francia - Abdennour Bidar, Professore di Filosofia, autore del “Manifeste pour un Islam européen” , Francia - Sergio Escobar, Direttore Piccolo Teatro di Milano - Yahia Hendi, Imam della Università di Georgetown, Washington Dc, Stati Uniti, Stefano Levi Della Torre, scrittore. H 14.00 - 16.45: Status giuridico dell’Islam in Europa - Moderatore: Paolo Biondani, Corriere della Sera - Coordinatore Silvio Ferrari, Professore di Diritto Canonico, Università degli Studi di Milano - Khizar Humayun Ansari, Direttore Centro Studi sulle Minoranze Religiose, Royal Holloway - Università di Londra, Regno Unito - Stefano Dambruoso, magistrato, consulente giuridico Onu, Vienna - Frank Fregosi, Ricercatore Centro di Società, Diritto e Religione in Europa, Cnrs, Università di Strasburgo, Francia - Gerhard Robbers, Direttore Istituto Diritto Costituzionale Europeo, Università di Trier, Germania. H 17.00 - 19.00 Sessione di chiusura - Moderatore: Andrea Vento, Direttore Relazioni Internazionali, Comune di Milano - Coordinatori tavoli tematici: Khaled Fouad Allam (L’islam e gli aspetti culturali) - Stefano Allievi (L’islam nelle città: aspetti sociali) - Paolo Branca (L’islam e l’educazione scolastica) - Silvio Ferrari, (Status giuridico dell’Islam in Europa). Giovanni Bozzetti, Assessore Relazioni Internazionali Comune di Milano - Lucio Caracciolo, Direttore Limes - Giuseppe Pisanu, Ministro dell’Interno - Robi Ronza, consulente Presidente Regione Lombardia per gli Affari Internazionali.  
   
   
RC AUTO: CODACONS REPLICA ALL’ANIA LE TARIFFE NON DEVONO CRESCERE POCO, DEVONO SCENDERE SUBITO DEL 20%!!!  
 
 Roma, 22 giugno 2005 - Il Codacons replica all’Ania che oggi diffonde dei dati secondo i quali in Italia le tariffe rc auto in un arco temporale di quasi due anni, sarebbero cresciute dell'1,8% a fronte di un aumento dell'inflazione pari al 4,2%. “L’ania – afferma il portavoce del Codacons Carlo Rienzi – fa finta di non capire che le tariffe rc auto non devono crescere poco, ma devono scendere subito e di almeno il 20%!”. “Ciò – prosegue Rienzi – per due fattori: la forte diminuzione del numero di incidenti grazie alla patente a punti, e la forte diminuzione delle truffe alle assicurazioni, emersa recentemente da alcune approfondite ricerche”. Finchè non si assisterà alla diminuzione delle tariffe – conclude il Codacons – qualsiasi aumento, indipendentemente dall’entità, sarà visto dagli automobilisti come una ingiusta “rapina”.  
   
   
SI È CONCLUSA LA PRIMA EDIZIONE DI “PENTAPOLIS, CITTÀ DELLE RESPONSABILITÀ”  
 
Milano, 22 giugno 2005. Per quattro giorni l’Urban Center di Monza è stato teatro dei quattro convegni e dei sei seminari di approfondimento sul tema Csr. Più di cento gli interventi tenuti da 31 esponenti di Istituti, Enti e Associazioni, da 30 uomini d’azienda e 12 docenti universitari, oltre 800 i partecipanti a convegni e seminari in cui la tematica della responsabilità sociale d’impresa è stata affrontata sotto tutti i punti di vista: delle tendenze del consumo; della finanza e della solidarietà; del rapporto tra l’universo profit e quello non profit, della comunicazione interna; della mobilità e il territorio; della produzione e del consumo sostenibile; della comunicazione e della formazione; delle nuove frontiere di interazione fra istituti e imprese. E’ questo il bilancio dell’evento promosso dal Comune di Monza, da Altis/università Cattolica, da Sda Bocconi e da Bnl con il patrocinio del Ministro dell’Innovazione Tecnologica in collaborazione con le più prestigiose e rappresentative Istituzioni, Associazioni, Enti e Fondazioni che si riconoscono nei valori della responsabilità d’impresa. “L’obiettivo che ci eravamo posti nel pensare Pentapolis – spiega Enzo Argante, presidente del comitato organizzatore – era radiografare il sistema economico nel suo complesso attraverso la speciale lente della responsabilità sociale d’impresa. Capire se e come l’universo delle imprese, con il supporto istituzionale e accademico, si sta muovendo in questo ambito, attraverso quali azioni specifiche e di sistema. Pentapolis è stato in questo senso il primo momento di riflessione globale e approfondita sul tema oltre ad avere avuto la capacità di ‘svelare’ ai consumatori e agli utenti l’esistenza di questo mondo che persegue il business con l’impegno di salvaguardare i valori del vivere civile e sociale”. L’evento dell’anno a livello nazionale sul tema Responsabilità Sociale dell’Impresa ha voluto affiancare agli incontri rivolti al mondo accademico e agli addetti ai lavori, momenti di intrattenimento per coinvolgere i cittadini e il territorio e, al contempo, mostrare esempi concreti di Csr. 14 gli eventi collaterali fra mostre, concerti e musical, animazione per bambini e anteprime cinematografiche. Per le vie della città stand e punti d’informazione per avvicinare e creare un filo conduttore fra il territorio e l’operato delle aziende.  
   
   
GEOX: PRESENTATO IERI IL CODICE ETICO  
 
Biadene di Montebelluna, 22 giugno 2005 - Geox S.p.a. Società attiva in Italia nel settore delle calzature classic e casual, ha presentato ieri il proprio Codice Etico. Il Codice è stato presentato ai Dirigenti del Gruppo dai membri del Comitato Etico che lo hanno elaborato: Mario Moretti Polegato, Presidente di Geox S.p.a., Joaquín Navarro Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, e Umberto Paolucci, vicepresidente di Microsoft Corporation. Approvato dal Consiglio di Amministrazione di Geox S.p.a. In data 13 maggio 2005, il Codice è un documento che guida e disciplina i principi generali a cui devono attenersi dirigenti, dipendenti e collaboratori sia nello svolgimento delle loro attività sia nel rapporto con gli azionisti, clienti e fornitori. Il Codice, composto da 12 articoli, tiene conto anche delle indicazioni fornite da Confindustria attraverso le linee guida per la costruzione dei modelli di organizzazione, gestione e controllo da adottare in relazione alla prevenzione dei reati di cui al D.lgs. 8 giugno 2001 n. 231, sulla disciplina della responsabilità amministrativa delle società. Nel formulare il Codice Etico, Geox ha aggiunto un ulteriore elemento essenziale nel suo continuo lavoro di sviluppo del valore di impresa e di rafforzamento della propria reputazione a livello mondiale. "L'attenzione di Geox alla promozione di una condotta etica è stata uno degli elementi già previsti durante il processo di quotazione con la creazione di un comitato ad hoc - ha commentato Mario Moretti Polegato durante la presentazione al top management. Crediamo che una condotta etica debba essere alla base delle decisioni che riguardano l'operato e l'espansione della nostra società e che possa rappresentare un asse fondamentale per il successo dell'attività d'impresa e per la reputazione della stessa verso i suoi interlocutori e la società in generale". L'intero testo del Codice Etico è consultabile via internet nella sezione "investor relations" del portale aziendale www.Geox.biz  alla sotto-sezione corporate governace.  
   
   
AB RESEARCH: PUBBLICATI I RISULTATI DELLA SECONDA INDAGINE DI CUSTOMER SATISFACTION SUL LAVORO FLESSIBILE, SU DI UN CAMPIONE RAPPRESENTATIVO DI 590 IMPRESE E 2.100 LAVORATORI  
 
Milano, 22 giugno 2005 - Ab Research, società specializzata in ricerche di mercato, con sede a Milano, ha pubblicato i risultati della 2° edizione dell'indagine di customer satisfaction sul lavoro flessibile in Italia, rivolta ai lavoratori e alle imprese che utilizzano i servizi delle Agenzie per il Lavoro. In particolare, l'indagine di customer satisfaction, realizzata fra il 15 gennaio ed il 15 maggio 2005 ha riguardato un campione significativo composto da circa 523 imprese e 2.126 lavoratori e si è proposta l'obiettivo di indagare il livello di soddisfazione di imprese e lavoratori rispetto alla somministrazione di lavoro e agli altri servizi offerti dalle Agenzie per il lavoro. Indagine Lavoratori Le Agenzie hanno un pubblico giovane (76% tra i 21 e i 35 anni) e istruito (il 70% ha un diploma) Per quel che concerne il campione, equamente rappresentato da uomini e donne, il 76% è rappresentato da persone fra i 21 e i 35 anni; il 70% ha un titolo di studio superiore (di cui il 16% con laurea, del vecchio ordinamento). Per quel che concerne il settore di riferimento, il 48% dei lavoratori è impiegato nell'industria, il 21% nel terziario, il 13% nella telefonia, il 16% nel settore dei servizi e nella Distribuzione moderna. Ii 43% sono impiegati, mentre il rimanente 57% sono operai. Per quel che riguarda la durata dell'impiego, il 28% è fino ad 1 mese, il 30% fino a 3 mesi, il 23% fino a 6 mesi e il 16% oltre 6 mesi. Per cercare lavoro: i giornali (20%) ma internet è in grande crescita soprattutto tra gli impiegati (30%) Per quel che riguarda gli strumenti di reclutamento dell'Agenzia per il lavoro, il classico annuncio di Rpq (Ricerca di personale Qualificato) sulla stampa è in calo (20% rispetto al 33% del 2004) pur restando la prima fonte di reclutamento. Internet invece acquisisce sempre più quote (19% del campione rispetto al 13% del 2003) con una punta del 30% per gli impiegati. Gli eventi (soprattutto sportivi e culturali) e le fiere del lavoro rappresentano invece il 6%. Lavoratori soddisfatti dell'esperienza in azienda (92%) credono nell'importanza nel tutoring Nella valutazione del servizio delle Agenzie per il Lavoro, i lavoratori si mostrano particolarmente soddisfatti per l'inserimento proposto in azienda (9 2% di cui il 6 O% è abbastanza soddisfatto, il 32% addirittura molto soddisfatto) e giudicano molto importante l'attività di tutoring che svolge l'Agenzia per il lavoro (punteggio 3,4 su una scala da 1 a 4). Indagine Sulle Imprese Le aziende clienti delle Agenzie sono dei settori metalmeccanico (33%) e servizi (19%) in prevalenza di dimensioni medio-grandi (22% fino a 150 addetti) Le imprese che utilizzano i servizi delle Agenzie per il lavoro per segmento di business sono rappresentate per il 33% dal metalmeccanico, 11% chimico-gomma plastica, un altro 11% tessile e 19% servizi. Per quel che riguarda la dimensione, il 37% ha fino a 50 addetti, il 22% fino a 150 addetti e il 12% fino a 350 addetti. Chi compra in azienda il servizio delle Agenzie per il Lavoro è in prevalenza il Direttore del Personale (23%), ma anche il titolare (10%), il Responsabile Amministrativo (13%) o il Responsabile degli acquisti (7%). Aziende soddisfatte per il customer service (7,6 su 10) delle Agenzie e valutano il reclutamento e la presentazione del candidato l'aspetto più importante Su una scala da 1 a 10 che valutava la soddisfazione delle aziende clienti delle Agenzie per il Lavoro, il Customer service (con un punteggio di 7,6) è risultato l'elemento di maggiore soddisfazione, seguito dal tutoring del lavoratore svolto dall'Agenzia (7,4) e dalla professionalità dei lavoratori presentati (7,3). Nel ranking dell'importanza attribuita dalle aziende alle attività svolte dalle agenzie per il lavoro, il 1° posto è rappresentato dal reclutamento e presentazione dei candidati a cui seguono nell'ordine: processo selettivo (2°), inserimento risorse (3°), tutoring lavoratore (4°), tutoring azienda (5°), gestione amministrativa azienda (6°), gestione anomalie e reclami azienda (7°), gestione amministrativa lavoratore (8°), consulenza in materia giuridica/contrattuale (9°), gestione cliente nel tempo (10°). I nuovi servizi della Riforma Biagi: somministrazione e selezione i più richiesti Per quel che riguarda i nuovi servizi specifici proposti dalle Agenzie per il Lavoro a seguito della Riforma Biagi (Legge 30/03 e Decreto Legislativo 276/03) e altri servizi aggiuntivi nell'area risorse umane, le aziende hanno espresso queste priorità di interesse: somministrazione a tempo determinato, selezione permanente, formazione, staff-leasing, gestione buste paga, outplacement e gestione annunci Rpq. La classifica di soddisfazione delle Agenzie per il Lavoro operanti in Italia Sono state analizzate aziende che hanno avuto contatti o operato con le principali Agenzie per il Lavoro. Secondo i parametri di soddisfazione (dimensione, qualità, innovazione, immagine) Metis è al primo posto con un punteggio di 7,8, seguita da Adecco (7,5) e Manpower (7,1), Randstad (5,6), Obiettivo lavoro (5,1), Worknet (5,1), Generale Industrielle (5,0), Vedior (5,0), Select (4,4).  
   
   
DALLA FILAS 15 ASSEGNI DI RICERCA PER LA CREAZIONE DI NUOVE IMPRESE HI-TECH  
 
Roma 22 giugno 2005 - La Filas, società regionale dedicata al sostegno dell’innovazione, lancia due nuovi bandi per un totale di 15 assegni di ricerca destinati a giovani diplomati o laureati con esperienza in aree tematiche specifiche. L’iniziativa nasce nell’ambito del Progetto Business Lab, il laboratorio ideato dalla Filas per la creazione di nuove imprese hi-tech a partire da idee di ricerca provenienti da Università, Centri di ricerca e Imprese. Partito alla fine del 2003 il Business Lab ha attivato ad oggi 36 gruppi di lavoro, che possono disporre di un articolato mix di strumenti finanziari, formativi e tecnici e ha già assegnato più di 100 borse di ricerca. Alcuni progetti approvati nel dicembre 2003 si sono conclusi in autunno e hanno dato vita a nuove imprese che si propongono oggi come realtà emergenti di successo in settori ad alta tecnologia. Le aree tematiche, i requisiti di ammissione e la modulistica dei bandi sono consultabili online nell’Area Bandi modulistica e graduatorie Business Lab del portale www.Filas.it  Le domande dovranno prevenire alla Filas entro e non oltre il 30 giugno 2005.  
   
   
COORDINATORE DI IMPRESA SOCIALE: CORSO FSE PER DISOCCUPATE  
 
Padova, 22 giugno 2005 - Irecoop Veneto organizza e gestisce il corso Fse “Coordinatore di impresa sociale” rivolto a 1! 2 donne disoccupate/inoccupate in possesso di diploma di scuola media superiore o laurea. Figura Professionale: Il Coordinatore di imprese sociali è un professionista in possesso di competenze progettuali e tecniche per sviluppare le imprese del Terzo Settore. Più chiaramente, egli sa gestire la costruzione, la stesura, il coordinamento, il monitoraggio e la valutazione dei progetti di lavoro interni all'azienda, di genere locale o europei. Deve saper, inoltre, gestire le risorse umane, tecniche ed economiche necessarie per raggiungere gli obiettivi preposti. Contenuti Specifici:il programma del Corso è finalizzato alla conoscenza, all'analisi e alla sperimentazione di contenuti, di metodi e di modelli, volti a conseguire i seguenti obiettivi: " rafforzare il "capitale sociale" delle organizzazioni non profit attraverso l'introduzione di nuove competenze di progettazione (anche europea), gestione della qualità,! ricerca fondi, negoziazione e concertazione con altri soggetti del terzo settore, della Pubblica Amministrazione, Unione Europea, ecc.. " sviluppare capacità progettuali, manageriali e gestionali partendo dal potenziamento delle capacità di analisi, problem solving, comunicazione e capacità di svolgere lavoro di team; " consolidare e sviluppare un'originale professionalità che agevoli l'individuazione delle esigenze degli attori chiave del Terzo Settore (imprese sociali, associazioni, fondazioni, cooperative sociali, organizzazioni di volontariato, ecc) oltre che alcune aree di Pu! bblica Amministrazione e di settori imprenditoriali non profit! ; il corso ha una durata di 800 ore di cui: 480 teoria - 320 stage con sede a Padova Qualifica Professionale: al termine del corso verrà rilasciato un attestato di qualifica professionale riconosciuto dalla Regione Veneto, previo superamento di un esame al quale saranno ammessi i partecipanti che avranno frequentato almeno il 70% delle ore totali. Borsa Di Studio: è prevista l’assegnazione di una Borsa di studio di 3 Euro per ora di presenza effettiva riconosciuta a coloro che avranno frequentato almeno il 70% delle ore totali e buoni pasto per i giorni di presenza (durante la fase di teoria). Selezioni E Iscrizioni: Le domande dovranno pervenire, a pena di esclusione, tramite posta o e-mail a Irecoop Veneto entro il 3 agosto 2005. Tutti coloro che avranno presentato idonea richiesta di partecipazione saranno contattati per le selezioni che avranno luogo a Padova. Le domande di iscrizione/partecipazione alle selezioni dovranno essere complete di: domanda di ammissione al corso in carta semplice completa di titolo e riferimento del corso (012), 2 fototessera, curriculum vitae aggiornato con dichiarazione sulla privacy D.lgs. 196/2003, certificato di disoccupazione o autocertificazione dello stato di disoccupazione e fotocopie di: carta d'identità, codice fiscale, titolo di studio. Www.irecoop.veneto.it  
   
   
PERSONALE FEMMINILE DA RECLUTARE NELLE FORZE ARMATE NEL 2006  
 
Roma, 22 giugno 2005 - Per l'anno 2006, il reclutamento di personale femminile nelle Forze armate (Esercito, Marina, Aeronautica e Arma dei Carabinieri) è libero, senza alcuna limitazione percentuale per tutti i ruoli, corpi, categorie, specialita' e specializzazioni. Lo prevede il decreto del ministro della Difesa del 27 maggio 2005 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 16 giugno scorso. Fino all'anno scorso l'arruolamento femminile era stato contingentato mentre, ad oggi, risultano superate le esigenze formative connesse all'impiego operativo e quelle di adeguamento infrastrutturale che avevano determinato, fino all'anno 2005, la necessita' di immissioni graduali del personale militare femminile nelle Forze armate. I primi bandi di concorso aperti al personale femminile, relativi al reclutamento nelle Accademie Militari dell'Esercito, Marina e Aeronautica, risalgono al 2000, pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale del 4 gennaio 2000. Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/arruolamento_donne/index.html  
   
   
SPECIALISTI PER LA SICUREZZA IN CANTIERE, GIOVEDÌ 23 GIUGNO INIZIA IL CORSO  
 
Mestre (Ve), 22 giugno 2005 - Avrà inizio giovedì 23 giungo 2005 (ore 9.30), nella sede del Centro Regionale in via Adige 2 a Mestre, il corso di formazione 2005 per tecnici specializzati per la sicurezza in cantiere. Un progetto divenuto perno dell'investimento sulla prevenzione degli infortuni in Veneto, quest'anno rifinanziato dall'Inail. Complessivamente saranno 20 i partecipanti, per 56 ore di lezioni teorico-pratiche suddivise in aggiornamento e perfezionamento per formare tecnici in grado di valutare, sovrintendere e prestare consulenza in materia di sicurezza e igiene nei cantieri edili, i più soggetti ad incidenti. Dopo il positivo risultato della sperimentazione avviata nel 2004 dal Centro Regionale Sicurezza sul Lavoro - che unisce Inail, associazioni imprenditoriali e sindacati - quest'anno il progetto cresce e si espande, coinvolgendo tutte le associazioni impegnate nell'assistenza per la sicurezza in Veneto. Con il corso 2005, rilanciato con forza dal nuovo direttore regionale dell'Inail Francesco Barela, si consolida la rete dei consulenti che monitorano costantemente i cantieri sul territorio. E oltre ai tecnici delle associazioni, parteciperanno alle lezioni anche i tecnici Inail. Il corso è stato pensato per i tecnici e i consulenti dei Comitati Paritetici Territoriali (Cpt) e delle associazioni di categoria degli artigiani del Veneto, ma anche per gli esperti dell'Inail. I tecnici verranno portati ad acquisire competenza metodologica nella visita di assistenza nei cantieri, a gestire il sopralluogo, a perfezionare la conoscenza delle norme, a uniformare la metodologia di sopralluogo proponendosi con atteggiamento etico e professionale conforme alle Procedure di Qualità. Il corso viene pensato anche per incentivare il dialogo e la comunicazione nel cantiere e prevede l'utilizzo di innovazioni tecnologiche per migliorare il rapporto salute-ambiente. Quella del "tecnico specializzato nella sicurezza in cantiere" può così diventare una figura professionale con una propria definizione. Le Costruzioni In Veneto - Il settore delle costruzioni è tra i pochi che in Veneto, come nel resto d'Italia, ha proseguito un percorso di crescita costante. Nel 2002 il Pil prodotto ha superato i 6 milioni di euro (+8,1%), assestandosi al 5,6% del Pil regionale. Nel 2003, il settore ha raggiunto i 167mila occupati, con un aumento rispetto al 2002 di 14mila unità (+9,3%), contro una crescita nel 2002 del 5,5%. L'occupazione regionale ha registrato invece un incremento complessivo dello 0,9%. Il mercato veneto delle costruzioni è il secondo mercato a livello nazionale (dopo la Lombardia), con una quota pari all'11% del giro d'affari complessivo. Il numero delle imprese edili venete registrate è continuamente aumentato dal 1998 al 2003, passando da 51mila a quasi 67mila. A fronte di questi numeri, la cultura della sicurezza sul lavoro si è andata diffondendo nel settore, ma gli infortuni denunciati in Veneto rimangono troppi: nel 2002 si è arrivati a 12.604 (23 mortali).  
   
   
DATI DI TRAFFICO CATHAY PACIFIC AIRWAYS DI MAGGIO  
 
Milano, 22 giugno 2005 - Nel mese di maggio 2005 Cathay Pacific Airways ha trasportato 1.230.482 passeggeri, con un incremento del 15,6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. La capacità offerta è aumentata dell’11,6% (Askm). Nello stesso mese la compagnia ha trasportato 90.134 tonnellate di merci, con un aumento del 12,8% rispetto al maggio 2004. Il fattore di carico dei passeggeri è stato del 75,7%, con un incremento di 1.4 punti percentuali rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Nei primi cinque mesi dell’anno il numero di passeggeri trasportati è aumentato del 15,5% mentre il cargo trasportato è aumentato del 9%. “L’aumento del traffico conferma la validità della nostra strategia di crescita, ma uno scenario complessivamente positivo subisce il duro colpo dell’alto prezzo del carburante, il cui prezzo di offerta è più alto quasi del 70% rispetto all’anno scorso” commenta Sandro Melis, Direttore Commerciale Cathay Pacific per l’Italia. “Nonostante la crescita di capacità nel mercato in Europa ed anche in Italia, la precisione e l’affidabilità dei servizi della Cathay Pacific Cargo ci consentono di mantenere un alto fattore di riempimento dei nostri tre voli settimanali con Boeing 747 in partenza da Milano Malpensa e le stive dei cinque voli passeggeri da Roma” spiega Silvia Tagliaferri, Cargo Manager di Cathay Pacific per l’Italia. “I nostri servizi specifici per i settori ad alta sicurezza ed a temperatura controllata (come i vaccini) ci consentono di mantenere una posizione di leadership nel mercato. Cathay Pacific Airways, la principale compagnia aerea di Hong Kong, opera voli di linea dal 1946. La compagnia effettua oltre 1250 voli settimanali fra 92 destinazioni in cinque continenti con una flotta di 89 aerei, tutti wide body. Nel 2004 ha trasportato oltre 13 milioni di passeggeri, registrando un utile netto pari a 416 milioni di euro. Cathay Pacific collega l’Italia a Hong Kong con otto voli settimanali a/r – cinque voli non stop passeggeri da Roma e tre voli cargo da Milano Malpensa, tutti con Boeing 747- 400. Nel 2005, Cathay Pacific è stata nominata “Compagnia Aerea dell’Anno”, “Miglior Compagnia Aerea in Asia” e compagnia con la “Miglior Prima Classe” del mondo da Skytrax.  
   
   
QUESTA ESTATE, IN TRENO DA MILANO IN TUTTA ITALIA A PARTIRE DA SOLI 15 EURO  
 

 Milano, 22 Giugno 2005 - Con Libertà di viaggiare, Trenitalia offre l’opportunità di partire da Brescia e raggiungere qualunque località nazionale servita dai treni Intercity, Intercity Plus e Treni Notte (Intercity Notte ed Espresso), a prezzi davvero convenienti: 15 € per i posti a sedere, di prima e di seconda classe; 30 € per le cuccette; 45 € per i servizi letto. Libertà di viaggiare include nel biglietto la prenotazione, i posti sono tuttavia limitati, ed è consigliabile quindi acquistare i biglietti con buon anticipo. E’ possibile farlo anche con carta di credito, con una semplice telefonata al call center 892021(senza prefisso, da telefoni fissi e cellulari), sul sito www.Trenitalia.com anche in modalità Ticketless, oppure presso le biglietterie di stazione e le Agenzie di Viaggio. Libertà di viaggiare Family è invece la nuova offerta di Trenitalia dedicata a chi desidera spostarsi in famiglia o in gruppo con Intercity, Intercity Notte e d Espressi. Con Libertà di viaggiare Family è possibile infatti acquistare a tariffe speciali un intero scompartimento e viaggiare insieme ad amici e familiari, come nella propria auto, ma con la tranquillità e la comodità del treno. E, inoltre, si può trasportare gratuitamente la propria bici nella sacca o il proprio animale domestico (non si paga biglietto aggiuntivo né la tassa di disinfestazione di 50 euro prevista per i viaggi in vagone letto). I prezzi sono indipendenti dalla destinazione e valgono per qualunque distanza: a 90 euro, un intero scompartimento da 6 posti a sedere (per un confronto: un biglietto per 6 persone in seconda classe su un Intercity Milano Centrale- Tropea costa 360,36 euro); a 120 euro uno scompartimento da 4 o 6 cuccette; a 250 euro, due cabine letto comunicanti, per un totale di 6 posti.

 
   
   
MAGIRUS FIRMA UN ACCORDO EUROPEO CON DATACORE SOFTWARE L'ACCORDO POTENZIA ULTERIORMENTE L'OFFERTA DEL DISTRIBUTORE TEDESCO NELL'AREA DELLA VIRTUALIZZAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE IT ED IN PARTICOLARE DELLO STORAGE  
 

Cinisello Balsamo, 22 Giugno 2005 - Magirus, distributore di riferimento nel mercato delle infrastrutture It, annuncia la firma di un accordo strategico per la distribuzione delle soluzioni Datacore Software per lo storage di rete, che ampliano l'offerta di soluzioni Magirus rivolte agli utenti delle aziende. Grazie a questo accordo, i System Integrator ed i Var hanno a disposizione sia i prodotti che le competenze, i servizi e i training necessari per costruire soluzioni di storage iScsi/lan e Fibre Channel San. i consulenti Magirus saranno certificati secondo i più severi standard Datacore, e saranno in grado di fornire un supporto pre- e post-vendita di elevata qualità. Per la progettazione di soluzioni particolarmente sofisticate, Magirus metterà inoltre a disposizione gli esperti del Magirus Technology Center, che saranno in grado di implementare infrastrutture virtuali in qualsiasi ambiente It, ottimizzando l'utilizzo delle risorse esistenti. "magirus si distingue dagli altri distributori per la profonda conoscenza delle tecnologie e delle soluzioni di storage, e - di conseguenza - per la capacità di proporre soluzioni che consentono di gestire l'evoluzione dell'infrastruttura senza traumi per il cliente finale", ha osservato George Teixeira, Ceo di Datacore Software. "Le nostre soluzioni completano l'offerta Magirus nelle aree del Disaster Recovery, del Backup Disk-to-disk, della Replica Remota, del Consolidamento e della Business Continuity". "le soluzioni Datacore aggiungono valore e ampliano la nostra proposta nel settore dei virtual server" ha sottolineato Christian Magirus, Executive Vice President & Coo di Magirus. "Le soluzioni per la virtualizzazione rappresentano un'eccellente opportunità per i rivenditori a valore aggiunto, perché consentono di ampliare e differenziare l'offerta verso gli utenti finali, e di costruire un rapporto sempre più solido con gli interlocutori, che sono costantemente alla ricerca di partner in grado di assisterli nell'evoluzione dei loro sistemi". le soluzioni per la Virtual Capacity di Datacore permettono agli utenti di aggiungere con facilità spazio di storage ai propri sistemi San o Ip Lan, senza bisogno di riconfigurare l'hardware e di eseguire il reboot degli application server. La funzione di virtualizzazione, infatti, consente agli amministratori di sistema di creare unità di storage di qualsiasi dimensione, fino a diversi terabyte, che vengono viste e utilizzate dagli application server come un qualsiasi drive locale, sin dal momento della loro creazione.

 
   
   
BENZINA: CONTRO STANGATA DA 240 EURO AUTORIDUZIONE DEI CONSUMI DI BENZINA E GASOLIO SUL SITO DEL CODACONS LA SCHEDA DA STAMPARE E COMPLETARE GIORNO DOPO GIORNO PER RISPARMIARE FINO AL 50% SULLA SPESA MENSILE PER IL CARBURANTE  
 
 Roma, 22 giugno 2005 - Non si arresta il fenomeno del caro-benzina che, in base alle stime attuali, determinerà un maggior esborso di 240 euro all’anno a famiglia. Contro tale stangata il Codacons invita i consumatori a mobilitarsi, dando vita all’ Autoriduzione Dei Consumi di carburante, facilmente attuabile da tutti gli automobilisti. Molte volte, infatti, l’utilizzo dell’automobile può essere evitato perché non indispensabile; altre volte invece bastano delle piccole accortezze per ridurre il consumo di carburante e limitare la spesa settimanale e quindi mensile. “Grazie a questa iniziativa – afferma il Presidente Codacons Carlo Rienzi – ogni famiglia, seguendo attentamente le indicazioni della nostra guida, potrà risparmiare fino al 50% sulla spesa mensile per benzina e gasolio. E’ una guerra che dichiariamo ai petrolieri che speculano sulla pelle degli automobilisti, e una campagna che verrà portata avanti ad oltranza fino a che i prezzi dei carburanti non torneranno a livelli accettabili e in linea con il resto d’Europa, che vanta prezzi alla pompa sensibilmente inferiori rispetto all’Italia”. Sul sito www.Codacons.it i cittadini possono scaricare gratuitamente la scheda per l’autoriduzione dei consumi.  
   
   
CONFERENZA SULLE RISORSE RINNOVABILI, DALL'AGRICOLTURA ALLA PLASTICA  
 
Bruxelles, 22 giugno 2005 - Il 16 novembre si svolgerà a Roubaix (Francia) una conferenza sul tema "Valorizzare le risorse rinnovabili, dall'agricoltura alla plastica". L'obiettivo della conferenza è fornire un forum di discussione sulla questione dei materiali compositi biodegradabili a base di acido polilattico (Pla) e indagare in maniera più approfondita la biocompatibilità, la biodegradabilità e i terreni inquinati. Http://www.materia-nova.com/mabiolac.doc  
   
   
LETTERA APERTA DEL MINISTRO MORATTI AI CANDIDATI AGLI ESAMI DI STATO "OTTANT'ANNI FA SOLO VENTIMILA MATURANDI E ALTI TASSI DI ANALFABETISMO. OGGI SARETE IN 482 MILA PER LA MATURITÀ: UN SUCCESSO PER LA SCUOLA ITALIANA"  
 
 Roma, 22 giugno 2005 - Il Ministro dell'istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, ha rivolto ieri, alla vigilia degli esami di Stato, una lettera aperta a tutti i candidati. "Care ragazze, cari ragazzi", scrive il Ministro, "sarete in 482.000 domani mattina a trovarvi sui banchi di scuola per la prima grande prova della vostra vita, l'esame di Stato. Pensate: ottant'anni fa esatti, a conclusione dell'anno scolastico 1924-1925, in un'Italia che contava ancora tassi altissimi di analfabetismo, furono poco più di 20.000 i candidati alla maturità. Per darvi un'idea: allora ogni 10.000 abitanti c'erano cinque "maturandi"; oggi ce ne sono ottantacinque. Allora la stragrande maggioranza erano ragazzi, oggi le ragazze sono in prevalenza. Quale straordinario cammino ha compiuto il nostro Paese dai tempi dei vostri bisnonni!". "Immagino le vostre ansie e le vostre trepidazioni", aggiunge il Ministro, "le stesse che vissi anch'io tanti anni fa e che ho rivissuto poi come mamma, quando a sostenere l'esame furono i miei figli. Ma state tranquilli, perché nell'affetto delle vostre famiglie, nell'amicizia dei vostri compagni di classe, nella dedizione dei vostri insegnanti troverete motivo per affrontare con serenità gli esami". "In questi anni avete appreso tanto: dalle nozioni basilari alle più complesse conoscenze connesse alle varie discipline di studio del vostro percorso formativo. Avete acquisito competenze e capacità adeguate, che potrete utilizzare in campi e settori diversi della vostra futura vita professionale e lavorativa. Al tempo stesso la scuola vi ha aiutato a crescere, dal punto di vista sociale e culturale, come persone responsabili e come cittadini". "La maggior parte di voi, dopo l'esame, si iscriverà all'Università, ma non sono pochi anche coloro che si metteranno subito alla prova con un'esperienza lavorativa", prosegue Letizia Moratti. "L'inserimento in ognuno di questi due mondi richiede soprattutto una grande capacità di confrontarsi con i sempre più rapidi mutamenti sociali ed economici e di interagire con realtà diverse, comprese quelle europea e internazionale, sempre più caratterizzate dalle grandi conquiste della ricerca scientifica e dalla rapidissima e sorprendente evoluzione della tecnologia. Sono questi i settori per i quali sempre più urgente si rivela l'esigenza di competitività internazionale per il nostro Paese e sempre più numerose sono le richieste di professionalità specifiche". "Ma non intendo darvi consigli, che in questo momento potrebbero sembrare fuori luogo", conclude il Ministro dell'Istruzione. "Vorrei solo augurarvi con tutto il cuore di compiere le scelte giuste, lasciandovi guidare dalla vostre aspirazioni e da quei valori che la scuola vi ha trasmesso, in modo da costruire il vostro progetto di vita con energia, creatività e fiducia. In bocca al lupo, ragazzi, e auguri per il vostro futuro". Il testo della lettera è stato inviato ai tremilacinquecento istituti secondari superiori dove si svolge l'esame di Stato ed è diffuso in fac-simile sul sito del Ministero www.Istruzione.it  
 
   
   
LA RICERCA PER LA QUALITÀ DELLA VITA, LA COMPETITIVITÀ E LO SVILUPPO SOSTENIBILE IL MINISTRO LETIZIA MORATTI: "ECCO I NOSTRI 10 PROGRAMMI STRATEGICI"  
 
Roma, 22 giugno 2005 - Il Ministro Letizia Moratti è intervenuto stamani al Piccolo Teatro Grassi di Milano all'incontro "Innovare per lo sviluppo", promosso dalla Camera di Commercio di Milano, nel corso del quale ha illustrato le iniziative del Miur per la competitività del Paese e le azioni di sostegno e di promozione della ricerca scientifica e tecnologica finalizzate ai processi di innovazione. Dopo aver illustrato le tre grandi missioni della ricerca nelle quali si inquadra tutta l'azione del Ministero (la ricerca per la qualità della vita, per la competitività, per lo sviluppo sostenibile), il Ministro si è soffermato in particolare a illustrare una nuova iniziativa di grande rilievo, che prenderà il via nel prossimo settembre: il lancio di 10 Programmi strategici per la competitività, che dispongono di crediti d'imposta di un miliardo di euro. "Abbiamo voluto una iniziativa di forte impatto per il rilancio del sistema-Paese", ha detto il Ministro, "puntando su quattro aree strategiche: la salute dell'uomo e le biotecnologie; il Made in Italy e le produzioni alimentari tipiche; la meccanica avanzata, la robotica e i nuovi materiali; i trasporti e la logistica. Per quanto riguarda la salute, i nostri sforzi si inseriscono nella prospettiva di una medicina sempre più personalizzata: uno specifico programma prevede lo studio e il trattamento dei tumori con nuovi approcci derivati dalla conoscenza del genoma umano, mentre altri due progetti puntano sul rilancio dell'industria farmaceutica anche attraverso la chimica fine dei composti naturali per nuove applicazioni diagnostiche e alle nuovi applicazioni dell'industria biomedicale". "Nell'area del Made in Italy e delle produzioni alimentari", ha aggiunto il Ministro, "sono previsti due interventi: il primo sui sistemi avanzati di manifattura con impatto non solo nell'industria delle macchine utensili, ma su comparti manifatturieri quali il tessile, l'abbigliamento e la meccanica strumentale; il secondo sulla valorizzazione dei prodotti tipici dell'agroalimentare di cui è particolarmente ricco il nostro Paese e sulla sicurezza alimentare attraverso nuovi sistemi di garanzia di qualità". "Sono cinque", ha proseguito il Ministro, "i progetti strategici nel settore della meccanica avanzata, della robotica, dei materiali e delle telecomunicazioni: si va dai motocicli a basso consumo e a basso impatto ambientale ai nuovi sistemi di telecomunicazione finalizzati alla sicurezza, alla prevenzione e al pronto intervento in caso di catastrofi naturali; dall'aeronautica e dall'elicotteristica ai materiali avanzati e all'infomobilità di persone e merci. Come si vede", ha concluso Letizia Moratti, "prosegue concretamente anche in questo scorcio di legislatura l'impegno del Governo per fare della ricerca il motore dell'innovazione del nostro Paese e al tempo stesso uno strumento al servizio del cittadino, di tutti i cittadini, capace di determinare più sicurezza, migliore qualità della vita, più ricchezza, più posti di lavoro e maggiore coesione sociale".