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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Maggio 2007
Politica
UNA POLITICA GLOBALE DI LOTTA CONTRO LA CRIMINALITÀ INFORMATICA CONSENSO GENERALE SULLA NECESSITÀ DI AGIRE A LIVELLO COMUNITARIO  
 
Bruxelles, 23 maggio 2007 - La Commissione europea ha adottato la comunicazione “Verso una politica generale di lotta contro la cibercriminalità” con la quale attribuisce un ruolo importante alle specifiche azioni volte a migliorare il coordinamento e la cooperazione fra le forze dell´ordine e gli operatori privati, a integrazione di altre iniziative intraprese a livello nazionale, europeo e mondiale. Il vicepresidente Frattini, commissario responsabile del portafoglio giustizia, libertà e sicurezza, ha dichiarato: “La Commissione europea compie oggi un passo importante verso la formulazione di una politica europea generale di lotta contro la cibercriminalità, che comporterà una maggiore cooperazione operativa fra le forze dell´ordine, una cooperazione politica e un coordinamento migliori fra gli Stati membri, una possibile azione legislativa e una cooperazione politica e giudiziaria con i paesi terzi. Essenziali per il raggiungimento dei nostri obiettivi saranno anche il lavoro di sensibilizzazione, di formazione e ricerca. Questa politica sarà efficace solo se sarà più intenso il dialogo con il settore privato”. Lo sviluppo di Internet e di altri sistemi di informazione ha comportato l’emergere di nuovi e rapidi flussi di scambio di dati, di prodotti e servizi attraverso le frontiere interne ed esterne dell´Ue. Se numerosi sono gli effetti positivi per i consumatori e i cittadini, questo sviluppo apre d´altro canto molte nuove possibilità di illeciti, e si delineano chiaramente nuovi e pericolosi tipi di attività criminali diretti contro Internet o basati sull´uso degli stessi sistemi informatici. Sia i reati tradizionali come la frode o la falsificazione che quelli di nuovo tipo come la pubblicazione sul web di contenuti illegali (materiale pedopornografico o incitamento all´odio razziale) o i reati propri delle reti elettroniche (attacchi contro i sistemi informatici, interruzioni del servizio, pirateria) sono in costante evoluzione. A causa del carattere internazionale di questo tipo di reati, del loro frequente collegamento con altre tipologie di crimine e del basso livello di denunce, non esistono dati e statistiche precisi sulla minaccia rappresentata dalla criminalità informatica. Eppure i dati provenienti da diverse fonti nazionali e internazionali, pur avendo una natura semplicemente indicativa, sono allarmanti: secondo un sondaggio realizzato nel Regno Unito, l’89% dei rappresentanti delle imprese intervistati dichiarava di aver subito in un anno (2004) almeno un incidente legato alla cibercriminalità; il costo della cibercriminalità è stimato negli Stati Uniti tra i 67 e i 400 miliardi di dollari l’anno; secondo le stime, il numero di siti contenenti materiale pedopornografico è aumentato del 1500% tra il 1997 e il 2005; la vendita di materiale pedopornografico su Internet genera un profitto illegale di quasi un miliardo di dollari l’anno negli Stati Uniti e in Europa; il numero di computer catturati dalle “botnet” è aumentato dell’11% nel secondo semestre 2006; in Germania ogni anno 750. 000 computer sono infettati attraverso le reti “botnet”; il 93% degli attacchi informatici di questo tipo avviene ai danni di utenti domestici, considerati i più vulnerabili; il numero di frodi bancarie con il sistema detto “phishing” è aumentato dell’8000% negli ultimi due anni; fonti di polizia ritengono che un singolo gruppo di criminali abbia realizzato profitti per oltre 100 milioni di dollari grazie a frodi su Internet negli ultimi anni. L´attività legislativa e quella di contrasto condotta dalle forze dell´ordine difficilmente riescono a stare al passo con questa evoluzione. Il carattere transnazionale di questi nuovi tipi di reati sottolinea la necessità di una cooperazione e di un coordinamento più intensi al di là delle frontiere. Il consenso è generale, in Europa, sulla necessità di agire a livello comunitario. Poiché le attività di contrasto restano fondamentalmente di competenza nazionale, le azioni da intraprendere si limiteranno a quanto apporta un chiaro valore aggiunto a livello europeo; inizialmente, quindi, si tratterà soprattutto di coordinamento. La Commissione europea è nella posizione ideale per coordinare questa politica, in stretta cooperazione con gli Stati membri e con altri organismi internazionali. I principali obiettivi a breve termine sono: migliorare e facilitare il coordinamento e la cooperazione fra le unità che si occupano di criminalità informatica, altre autorità competenti e altri esperti nell´Unione europea; elaborare un quadro politico coerente a livello Ue di lotta contro la cibercriminalità; fare opera di sensibilizzazione sui costi e sui pericoli della cibercriminalità. Quanto alle mosse future, il vicepresidente Frattini ha affermato: “Dovremo portare avanti queste idee in modo concreto, lanciando azioni concrete per raggiungere i nostri obiettivi e coinvolgendo il settore pubblico e privato. Per avere i migliori risultati è essenziale lavorare in stretta collaborazione con gli Stati membri, con gli organismi competenti europei e internazionali e con le altre parti interessate”. .  
   
   
AGENDA 2000, IN ITALIA UN EURO SU TRE A PROGETTI GIÀ FINANZIATI OGGI PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO ANNUALE DEL DPS  
 
Bruxelles, 23 maggio 2007 - Oltre un terzo della spesa realizzata in Italia per Agenda 2000 era in realtà già finanziata in via ordinaria. E´ quanto si ricava dal Rapporto annuale 2006 del Dipartimento politiche di sviluppo (Dps), l´analisi più approfondita fatta dal governo italiano sulle politiche di sviluppo territoriale, sia nazionale sia comunitario. Il Rapporto sarà presentato ufficialmente a Roma oggi nel corso del Forum della Pubblica amministrazione ma qui se ne anticipano alcuni aspetti salienti per i lettori del sito. Secondo l´analisi del Dps, l´Italia ha conseguito una delle performaces di spesa dei fondi comunitari migliori in Europa con percentuali di disimpegno automatico molto ridotte (0,026%), inferiori a quelle di tutti gli altri grandi paesi. Tuttavia un conto è certificare la spesa, un altro è realizzare le opere programmate. In Italia (anche se il caso non è isolato nell´Unione europea) si è fatto un massiccio ricorso ai cosiddetti progetti sponda, ovvero progetti coerenti con la programmazione iniziale, ma che avevano ricevuto un altro finanziamento e che soltanto in fase di rendicontazione sono stati inseriti tra le opere realizzate grazie ad Agenda 2000. “Il raggiungimento degli obiettivi di spesa sui programmi dei fondi strutturali - si legge nel Rapporto - è stato però conseguito, per una quota pari a oltre un terzo (circa il 37% nel caso del Quadro comunitario di sostegno Obiettivo 1) grazie alla considerazione di progetti che avevano già una copertura finanziaria su altre risorse nazionali. In particolare - prosegue l´analisi - ciò è avvenuto nel caso degli interventi in infrastrutture, per i quali le politiche aggiuntive avrebbero invece soprattutto la missione di accelerare le realizzazioni della politica ordinaria: per gli interventi nel settore dei trasporti, dove i progetti già coperti da altre fonti di finanziamento hanno rappresentato circa il 78% della spesa; per il settore idrico, dove hanno superato il 60 per cento e per i settori rifiuti, ambiente e turismo per circa il 40%”. Secondo gli analisti del ministero dello Sviluppo economico “ciò rappresenta un segnale di difficoltà generale da parte di tutte le amministrazioni a produrre idee progettuali e realizzarle nei tempi prestabiliti”. I progetti coerenti, una volta finanziati - anzi rifinanziati - dall´Unione europea creano un flusso di risorse disponibili per gli enti locali e nazionali italiani, con il solo impegno di utilizzazione entro il 31 dicembre 2008. In realtà tale impegno è quasi solo formale e l´Unione europea non ha secondo i tecnici alcun reale strumento per sanzionare eventuali inadempienze. Si farà ogni 31 ottobre un monitoraggio delle cosiddette “risorse liberate”, che consiste in una raccolta da parte proprio del Dps delle Relazioni informative annuali messe a punto dalle Adg, sigla che sta per Autorità di gestione del programma. Interventi che non appaiono proporzionati a una massa di denaro pari a un terzo del totale. Una ragione di più per rendere stringenti i controlli sulla qualità della spesa per la programmazione che si è appena avviata, quella del 2007-2013. .  
   
   
CONFERENZA DEL CONSIGLIO EUROPEO DELLA RICERCA A ISTANBUL (TURCHIA)  
 
Bruxelles, 23 maggio 2007 - Il Consiglio turco per la ricerca scientifica e tecnologica (Tubitak) sta organizzando una manifestazione speciale del Consiglio europeo della ricerca (Cer) dal titolo «The Pathway of Excellence: Ideas Specific Programme» (Il cammino dell´eccellenza: il programma specifico «Idee») che si terrà il 1° giugno a Istanbul (Turchia). Interverranno all´iniziativa il segretario generale del Cer, prof. Ernst-ludwig Winnacker, e il presidente in carica del Tubitak, prof. Nuket Yetis e saranno invitati oratori della Commissione europea. Tra i temi trattati dagli esperti del Cer figureranno i seguenti: modello di convenzione di sovvenzione del Cer; gestione delle sovvenzioni del Cer; opportunità per i ricercatori turchi; 2° invito a presentare proposte del Cer (Erc Advanced Grant). L´iniziativa è aperta a ricercatori dei settori accademico e industriale. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Fp7. Org. Tr/erclaunch/ .  
   
   
BRUXELLES, INIZIATIVA ENGINEUROPE  
 
Bruxelles, 23 maggio 2007 - Il 29 maggio a Bruxelles (Belgio) si terrà un´iniziativa sul tema «Ingegneria meccanica - il motore dell´innovazione e della crescita in Europa». Tra gli oratori invitati spiccano Joachim Würmeling, sottosegretario di Stato presso il ministero tedesco dell´Economia e della tecnologia, e Günter Verheugen, commissario europeo delle Imprese e dell´industria. «Engineurope» è un´iniziativa attuata dalla Commissione europea nell´ambito della sua nuova politica industriale e dedicata alle modalità tramite cui l´industria dell´ingegneria meccanica può continuare a valorizzare e sviluppare appieno le proprie risorse all´interno dell´infrastruttura industriale europea. .  
   
   
LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA ADERISCE ALLA CARTA EUROPEA PER LA PARITÀ  
 
Bologna, 23 maggio 2007 – La Regione Emilia-romagna condivide e fa propri i principi e gli obiettivi espressi nella Carta europea per l’uguaglianza e le parità delle donne e degli uomini nella vita locale. Lo ha deciso la Giunta regionale, che su proposta dell’assessore regionale alle Pari Opportunità Paola Manzini, ha deliberato l’avvio del percorso di approfondimento e di condivisione al documenti europeo, adottato a Innsbruck nel maggio del 2006 dal Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa (Ccre). “Il principio di uguaglianza e pari opportunità deve essere effettivamente attuato a tutti i livelli e non solo proclamato in modo astratto – ha detto l’assessore Manzini – Proprio perché si condividono i principi, gli obiettivi e le azioni previste dalla Carta europea, la Regione ha deciso di utilizzare l’”Area di integrazione del punto di vista di genere e valutazione del suo impatto sulle politiche regionali”, istituita con l’obiettivo di superare la frammentazione delle politiche di genere e di pari opportunità”. Con l’istituzione di questa Area di integrazione, la Regione intende coinvolgere tutte le Direzioni regionali, per impostare una strategia d’azione che dia organicità e congruenza ad una programmazione integrata, in una logica di governance interna ed esterna alle strutture regionali, come richiesto dall’Unione europea. La Carta Europea Per La Parità Fra Uomini E Donne Nella Vita Locale. E’ destinata agli enti locali e regionali d´Europa che sono invitati a firmarla, a prendere pubblicamente posizione sul principio della parità fra donne e uomini e ad attuare, sul proprio territorio, gli impegni definiti nella Carta. Per assicurare la messa in atto degli impegni, ogni firmatario deve redigere un Piano d´azione per la parità che fissi le priorità, le azioni e le risorse necessarie alla sua realizzazione. Inoltre, ogni autorità firmataria s´impegna a collaborare con tutte le Istituzioni e Organizzazioni del territorio per promuovere concretamente l´instaurarsi di una vera uguaglianza. La Carta è stata redatta nell´ambito del progetto (2005-2006) realizzato dal Consiglio dei Comuni e delle Regioni d´Europa, e sostenuto dalla Commissione europea nell´ambito del 5° Programma d´azione comunitario per la parità tra donne e uomini. Il documento ritiene che gli enti locali e regionali, gli ambiti di governo più vicini ai cittadini, rappresentino i livelli d´intervento più idonei per combattere il persistere e il riprodursi delle disparità e per promuovere una società veramente equa e che possano, nelle loro sfere di competenza ed in cooperazione con l´insieme degli attori locali, intraprendere azioni concrete a favore della parità. .  
   
   
ITALIA E CROAZIA: INVESTIRE IN SLAVONIA PER CRESCERE INSIEME  
 
Pordenone, 23 maggio 2007 - L’ambasciata d’Italia a Zagabria, in continuità con le manifestazioni realizzate gli anni scorsi a Pordenone e a Zagabria, organizza il 4 e 5 giugno 2007 un evento ad Osijek intitolato “Italia e Croazia: investire in Slavonia per crescere insieme”, un’occasione per rafforzare le relazioni economiche bilaterali tra i due paesi. Scopo dell’evento è facilitare l’instaurazione di rapporti commerciali e industriali fra imprenditori italiani ed imprenditori croati nella zona della Slavonia, in particolare l’area di Vokovar, dove sussistono benefici ed agevolazioni anche fiscali per lo sviluppo economico. Tali strumenti di incentivazione agli investimenti saranno trattati al convegno del 5 giugno, in particolare per settori come il metalmeccanico, il tessile, l’agro-alimentare, il legno-arredo considerati tra i più promettenti. Parteciperanno al convegno tra gli altri l’on. Emma Bonino, Ministro per il Commercio Internazionale e per le Politiche Europee, e il governatore Riccardo Illy che presenterà il modello economico della regione F. V. G. A questo seguirà una tavola rotonda con i responsabili delle agenzie di sviluppo delle varie Contee della Slavonia e la presentazione di alcuni case studies tra cui quello della Snaidero. Il pomeriggio sarà invece dedicato a un workshop di incontri bilaterali organizzati dall’Ice di Zagabria in collaborazione con il Desk Fvg in Slavonia al fine di ottimizzare la ricerca di partners croati da parte dei nostri imprenditori. I costi di organizzazione, ricerca personalizzata partners ed interpretariato sono a carico del progetto; restano a carico della aziende partecipanti i costi di viaggio, vitto e alloggio. Le aziende interessate a partecipare all’evento possono contattare l’Ufficio Internazionalizzazione di Concentro-azienda Speciale Cciaa Pn, che rimane a disposizione per qualsiasi ulteriore informazione (tel. 0434. 381250-381609, internazionalizzazione@pn. Camcom. It). .  
   
   
AUSTRIA 11.MA PER COMPETITIVITA´  
 
Trieste, 23 maggio - L´austria ha raggiunto l´undicesimo posto nella graduatoria dei Paesi più competitivi redatta dall´Imd (Istituto per il Management e lo Sviluppo) di Losanna, per cui vengono presi in considerazione criteri quali congiuntura, efficienza economica, politica e infrastrutture. L´austria ha scalato ben sei posizioni. Nelle posizioni di testa si trovano sempre gli Stati Uniti, Singapore e Hong Kong. Per l´anno corrente l´Imd ha individuato tra i maggiori impegni per l´Austria la realizzazione di un ambizioso programma di sviluppo sostenibile, il miglioramento delle infrastrutture energetiche, la riforma del sistema scolastico, un ulteriore snellimento dell´apparato burocratico e misure per rendere più flessibile l´orario di lavoro. .  
   
   
GIORNATE ITALIANE IN POLONIA´ 26-28 GIUGNO  
 
 Trieste, 23 maggio 2007 - La Camera di commercio della Bassa Slesia, in collaborazione con l´Istituto italiano per il Commercio Estero e l´Istituto Italiano di Cultura, ha dato vita alla prima edizione delle Giornate Italiane a Wroclaw (Polonia) dal 26 al 28 giugno 2007. Lo comunica la Camera di commercio di Pordenone. Le Giornate Italiane saranno un evento economico e culturale che coinvolgerà le piccole e medie imprese italiane e polacche per agevolare la nascita di possibili nuove relazioni commerciali ed industriali tra l´Italia e la Bassa Slesia. La Polonia, recentemente entrata nell´Unione Europea, si presta ad essere un´ottima testa di ponte per i mercati dell´Est come la Russia e l´Ucraina. Tra le sue regioni, la Bassa Slesia è una tra le più sviluppate e dinamiche, capace di attrarre i più importanti investimenti stranieri. .  
   
   
COMMERCIO RUSSO AL +18 PER CENTO  
 
 Trieste, 23 maggio 2007 - Il commercio estero russo è cresciuto nel primo trimestre 2007 di circa il 18 per cento su base annua, per un valore complessivo di 107,8 miliardi di dollari Usa, stando a quanto annunciato dalla Federal Customs Service e ripreso dall´agenzia Ria Novosti. L´incremento dei traffici commerciali verso i Paesi Cis è stato del 19,6 per cento, mentre l´incremento del commercio con i Paesi al di fuori dell´area Cis è stato del 17,7 per cento. Il dato più rilevante riguarda le esportazioni, dominate dalle risorse energetiche. .  
   
   
PREVISTA FORTE CRESCITA ECONOMICA SLOVENA  
 
Trieste, 23 maggio 2007 - L´istituto sloveno di Analisi Macroeconomica e Sviluppo (Imad) ha contraddetto i dati della Commissione europea ed ha dichiarato che l´economia slovena sperimenterà quest´anno un´ulteriore espansione del 4,7 per cento. I dati dell´istituto sloveno sono basati sui resoconti dei primi quattro mesi 2007. Secondo il sito del Governo sloveno, Bostjan Vasle ha dichiarato alla stampa che Imad e Ue si sono basate su metodi diversi per realizzare le proprie proiezioni. La differenza tra le previsioni della Commissione europea (4,3 per cento nel 2007) e quelle dell´Imad è dovuta alle diverse proiezioni per quanto riguarda il commercio estero. ´La differenza principale è che il nostro istituto ha maggiori contatti con le aziende slovene. Pensiamo che la Commissione non ha preso in considerazione gli effetti che avranno le esportazioni di una nuova automobile in Europa´, ha detto Vasle riferendosi al lancio della nuova Renault Twingo, prodotta dalla fabbrica slovena Revoz per conto della Renault. .  
   
   
UNICREDIT: MOODY’S PONE SOTTO OSSERVAZIONE IL LONG-TERM DEPOSIT RATING ED IL BANK FINANCIAL STRENGTH RATING DEL GRUPPO  
 
Milano, 23 maggio 2007 - Unicredit comunica che il 21 maggio l’agenzia di rating Moody’s ha posto sotto osservazione per una possibile riduzione il long-term deposit rating (Aa2) ed il Bank Financial Strength Rating (B-) di Unicredit Spa. Moody’s ha precisato che per entrambi i rating l’eventuale riduzione sarà difficilmente superiore ad un notch. Lo short-term deposit rating (P-1) rimane inalterato. Tali azioni fanno seguito all’ufficializzazione della prospettata fusione tra i gruppi Unicredit e Capitalia. .  
   
   
SOTTO REVISIONE CON IMPLICAZIONI POSITIVE I RATING DI CAPITALIA E DELLE BANCHE DEL GRUPPO A SEGUITO DELL’ANNUNCIO DI FUSIONE CON UNICREDIT  
 
 Roma, 23 maggio 2007 – Ieri, a seguito dell’annuncio di fusione fra Unicredit e Capitalia, le tre agenzie internazionali di rating Fitch, Standard & Poor’s e Moody’s hanno messo sotto revisione con implicazioni positive i rating di Capitalia e delle Banche del Gruppo. In particolare: Fitch Ratings ha comunicato di aver posto l’Issuer Default Rating “A”, il Rating Individuale “B/c” e quello di Supporto “2” di Capitalia in Rating Watch Positivo. Il Rating di Breve Termine “F1” è stato invece confermato. Fitch ha inoltre messo in Rating Watch Positivo gli Issuer Default Rating “A” delle controllate Banco di Sicilia, Banca di Roma e Bipop Carire. Confermati rispettivamente a “F1” e “1” i rating di Breve Termine e di Supporto delle tre Banche del Gruppo. Standard & Poor’s ha posto in Creditwatch con implicazioni positive il rating di controparte sul Lungo Termine “A” di Capitalia e della controllata Mcc. La decisione di S&p riflette i potenziali benefici derivanti dall’annuncio dell’integrazione di Capitalia in un Gruppo con un business consolidato e con un solido profilo finanziario. Confermati ad “A-1” i rating di breve termine delle due società. Moody’s ha messo sotto revisione per un possibile miglioramento il rating di Lungo Termine “A1” ed il Bank Financial Strength Rating “C-“ di Capitalia. Contemporaneamente Moody’s ha messo sotto osservazione per un possibile miglioramento i rating di Lungo Termine delle partecipate Banca di Roma (“A1”), Banco di Sicilia (“A1”), Bipop Carire (“A1”) e Mcc (“A2”) che beneficeranno del supporto di una Capogruppo con un rating più elevato, una volta conclusa l’operazione. Confermati i Bank Financial Strength Rating delle banche del Gruppo. .  
   
   
SLOVACCHIA, NASCE UNICREDIT BANK  
 
Trieste, 23 maggio 2007 - Dallo scorso mese di aprile Unicredit Bank è una realtà operativa in Slovacchia, in seguito alla fusione tra Unibanka e Hvb Bank Slovakia. Secondo l´Ice, Unicredit si concentrerà sulle medie e grandi imprese. Oltre alla banca, il gruppo Unicredit in Slovacchia include il leader del mercato locale di leasing, Unicredit Leasing (ex Cac Leasing) e l´asset manager Pioneer Investments. .  
   
   
STANDARD & POOR’S PROMUOVE LA FUSIONE BPM-BPER  
 
Milano, 23 maggio 2007 - Standard&poor’s rivede al rialzo, da stabile a positivo, l’outlook del rating di Banca Popolare di Milano a seguito del progetto di aggregazione con Banca Popolare dell’Emilia Romagna. I rating A– e A-2 sono confermati. T. .  
   
   
STANDARD & POOR’S RIVEDE L’OUTLOOK DI BANCA POPOLARE DELL’EMILIA ROMAGNA DA “STABILE” A “POSITIVO” E CONFERMA I RATINGS DI LUNGO E BREVE TERMINE RISPETTIVAMENTE AD “A-” E “A-2”  
 
Modena, 23 maggio 2007 - La Banca popolare dell’Emilia Romagna informa che ieri, 21 maggio 2007, l’Agenzia internazionale di rating Standard & Poor’s ha confermato il rating di lungo termine ad “A-” e di breve termine ad “A-2”. L’agenzia, a seguito dell’annuncio di un accordo di fusione con Banca Popolare di Milano, ha altresì rivisto l’outlook da “Stabile” a “Positivo”. L’agenzia evidenzia che l’outlook “positivo” riflette il potenziale incremento dei ratings, che potrebbero elevarsi rispettivamente ad “A” e “A-1” nei prossimi anni, per l’attesa di un rafforzamento dei profili finanziari e di rischio conseguente alla prevista fusione. .  
   
   
A VERBANIA IL SUMMIT INTERNAZIONALE DELLA FILANTROPIA: IL PATRIMONIO DELLE FONDAZIONI COMUNITARIE INCREMENTATO DEL 25%. PRENDE IL VIA GIOVEDÌ A VERBANIA UNA TRE GIORNI INTERNAZIONALE DEDICATA ALLA FILANTROPIA.  
 
 Milano, 24 maggio 2007- Le fondazioni comunitarie italiane? Esempio efficace d filantropia: fanno fund raising e redistribuiscono risorse al territorio con costi bassissimi di gestione. E’ uno dei principali dati che emerge dalle relazioni che verranno presentate in questi giorni nel corso del summit internazionale della filantropia in programma da giovedì a sabato a Verbania, presso l’Auditorium- Parco tecnologico del Lago Maggiore. L’incontro, organizzato dalla Fondazione Comunitaria del Vco, con il patrocinio di Fondazione Cariplo, si concluderà sabato 26 maggio con una giornata dedicata al tema “Dare concretezza alla solidarietà e sussidiarietà: le fondazioni di comunità”. L’obiettivo delle giornate sarà quello di illustrare i risultati raggiunti dalle fondazioni locali italiane e di aprire un confronto a livello internazionale. Le fondazioni comunitarie, sono un modello filantropico sperimentato per la prima volta in Italia, a partire dal nel 1998, da Fondazione Cariplo, sulla base dell’esperienza sul statunitense, avviata molto tempo. A chiudere la tre gironi di lavori, sabato vi sarà un panel di relatori di particolare prestigio: Giuseppe Guzzetti, Presidente Fondazione Cariplo, Piero Gastaldo, Segretario Generale di Compagnia San Paolo, Savino Pezzotta, Presidente Fondazione per il Sud e personalità internazionali, Donnel Mersereau, rappresentante del Council of Michigan Foundations, Claire Brooks, del Community Foundations Network, Peter Walkenhorst, di Bertelsmann Stiftung. Le fondazioni comunitarie italiane nascono come strutture in grado di promuovere la cultura del dono e quindi attirare risorse finanziarie destinate al sostegno di progetti d’utilità sociale. Ben 15 fondazioni locali sono state create da Fondazione Cariplo allo scopo di costituire su tutto il territorio di riferimento della Fondazione (la Lombardia e le provincie di Novara e Verbania) una rete di enti autonomi in grado di diventare partner naturali per la gestione delle di erogazioni a favore degli enti non profit, strutture in grado di promuovere la cultura del dono e quindi, attraverso attività di fund raising, attirare risorse finanziarie da destinare al sostegno di progetti d’utilità sociale. I risultati ottenuti nel 2006 da questo progetto hanno superato di gran lunga le aspettative iniziali: il patrimonio delle fondazioni locali è cresciuto del 25% rispetto al 2005, arrivando a oltre 159 milioni di euro; le donazioni hanno registrato un aumento del 46% arrivando; le erogazioni complessivamente effettuate sono state 1621 (con un aumento del 33%). A questi risultati, che testimoniano l’assoluta validità del progetto, si aggiunge un altro dato di grande importanza. Il modello della fondazione comunitaria si è dimostrato particolarmente efficiente: per ciascuna erogazione il costo per la gestione è stato di entità molto modesta. .  
   
   
DAL BRASILE A BOLOGNA PER IMPARARE A COOPERARE IL GOVERNO LULA IN CITTÀ PER INCONTRARE LE CENTRALI COOPERATIVE E CONOSCERE LE BCC CON IL “CASO EMIL BANCA”  
 
Bologna, 23 maggio 2007 - All’interno di un accordo sottoscritto tra le Regioni Emilia-romagna, Toscana, Umbria , Marche e Liguria e il Brasile, una delegazione del Governo Sudamericano di cui facevano parte anche alcune tra le principali centrali cooperative brasiliane è stata nella nostra città per approfondire con le nostre centrali cooperative e con i Ministeri italiani maggiormente coinvolti il tema del credito alla cooperazione. Della numerosa delegazione, composta da membri dei più importanti ministeri brasiliani, facevano parte anche due rappresentanti del Presidente della Repubblica, Inácio Lula, e un rappresentante della Banca Centrale Brasiliana. Su cinque i giorni della durata della visita, due sono quelli che la delegazione ha passato all’ombra delle Due Torri. Mercoledì sono stati ospiti di Legacoop dove hanno analizzato l’esperienza di Coopfond, di Ccfs, il Consorzio finanziario per la promozione e lo sviluppo cooperativo, e hanno incontrato i dirigenti di Cooperfidi. Mentre giovedì hanno passato tutta la mattinata con Emil Banca per studiare il sistema delle banche di credito cooperativo assieme ad una delle Bcc più grandi della Regione. Negli uffici della sede di via Mazzini la delegazione brasiliana ha potuto prendere visione di tutti gli aspetti che concorrono a creare la differenza tra il sistema delle banche tradizionali e di quelle cooperative, analizzando Emil Banca da un punto di vista sia normativo che organizzativo. Ma anche operativo e storico, visto che la Bcc bolognese (che ha due filiali anche a Modena) può vantare una storia più che centenaria e oltre due miliardi di euro di mezzi amministrati All’incontro, che ha visto come spettatori particolarmente interessati sia il rappresentante della Banca centrale che quello del Ministero delle Finanze, ha partecipato anche Juan Loez di Federcasse “È una grande soddisfazione sapere che l´esperienza della cooperazione di credito avviata in Italia 120 anni fa dimostra ancora tutta la sua attualità – ha commentato il direttore generale di Emil Banca, Daniele Ravaglia - Quello del Brasile infatti non è l´unica occasione nella quale la nostra banca è stata chiamata ad illustrare i principi che regolano il nostro sistema, ricordo infatti analoghe opportunità con rappresentati del Sud Africa e della Russia". .  
   
   
GIUSEPPE MUSSARI ENTRA NEL CONSIGLIO DI VIGILANZA DI AXA L’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI DELLA COMPAGNIA FRANCESE APPROVA LA NOMINA  
 
 Siena, 23 febbraio 2007 – Giuseppe Mussari entra a far parte del Consiglio di vigilanza di Axa in sostituzione di David Dautresme, il cui mandato è giunto a scadenza. La decisione, come previsto nell’accordo fra la compagnia assicurativa francese e Banca Monte dei Paschi di Siena, è stata approvata nel corso dell’Assemblea annuale degli azionisti di Axa, che ha ratificato anche la nomina di Jean-marie Folz, direttore generale di Peugeot-citroën dall’ottobre ‘97 al febbraio di quest’anno. Un avvocato ed un ingegnere entrano così nel Consiglio di vigilanza del gruppo francese: due nomine accomunate dal percorso di crescita professionale; entrambi sono stati alla guida di istituzioni pubbliche e poi passati a dirigere grandi aziende private. Giuseppe Mussari, attuale presidente della Banca Monte dei Paschi di Siena, è stato presidente della Camera Penale di Siena e poi, nel periodo 2001-2006, della Fondazione Mps. Jean-marie Folz ha iniziato la propria carriera presso enti governativi francesi ricoprendo poi incarichi dirigenziali in varie aziende internazionali, fino ad essere nominato direttore generale del gruppo Peugeot-citroën. La nomina di Mussari nel Consiglio di vigilanza rientra nell’accordo di partnership sottoscritto lo scorso 23 marzo da Banca Mps e Axa. Un legame strategico tra la banca più antica del mondo e la compagnia assicurativa d’oltralpe che mira consolidare e rafforzare ulteriormente il posizionamento competitivo dei due gruppi in uno dei mercati più interessanti in Europa: quello del bancassurance vita e danni. .  
   
   
WORLD FORUM FOR DIRECT INVESTMENT  
 
 Bologna, 23 maggio 2007 - Il 7 e 8 giugno 2007 si svolgerà a Bologna la quinta edizione del World Forum for Direct Investment (Wfdi), evento alla cui realizzazione la Camera di Commercio ha contribuito con grande impegno. Si tratta di uno degli avvenimenti più importanti a livello internazionale nel settore dell’attrazione di investimenti diretti esteri. L’evento è organizzato da Redhotlocations, società privata con sede a Londra, specializzata in eventi legati alla promozione e allo sviluppo locale, che ogni anno seleziona la location e stipula l’accordo con la relativa agenzia di promozione. Per il 2007 l’accordo è stato raggiunto con Promobologna, l´agenzia di marketing territoriale - espressione di Comune, Provincia e Camera di Commercio di Bologna - che ha lavorato perchè la due giorni si tenesse a Bologna dopo Bruxelles, Londra, Amsterdam e Valencia. L´agenzia nazionale Sviluppo Italia sarà partner dell´evento. Il forum si terrà presso Palazzo Re Enzo e vedrà la partecipazione di rappresentanti istituzionali, industriali, operatori del settore ed economisti, in veste di relatori e/o osservatori, provenienti da tutti i continenti. Ad aprire i lavori saranno i rappresentanti del Governo italiano e dell´amministrazione comunale, presenze che ribadiscono l´attenzione posta a livello nazionale e locale agli investimenti diretti esteri. Il tema centrale sarà “Quale futuro per le aree metropolitane avanzate”, con particolare attenzione a quelle di medie dimensioni e specializzate in Pmi. Una sezione dell’evento sarà invece dedicata agli investitori del futuro, cioè ai paesi che da semplice ricettori di investimenti stanno diventando, a loro volta, investitori diretti (i Bric). Le sessioni del forum saranno dedicate ai seguenti temi: politiche messe in atto da città e amministrazioni locali per utilizzare la creatività come volano di sviluppo socio-economico; creatività come fattore di competitività per le imprese; ruolo che nuovi investitori provenienti da paesi conosciuti come attrattori di capitali rivestiranno invece nei futuri flussi di investimenti esteri (Brasile, Russia, India, Cina, Turchia). “Il World Forum for Direct Investiment 2007 rappresenta un’opportunità unica e nuova che Bologna, grazie all’attività di Promobologna, ha saputo cogliere e realizzare – ha commentato Gian Carlo Sangalli, Presidente della Camera di Commercio di Bologna - Il profilo di tutti coloro che daranno vita al World Forum for Direct Investiment 2007 è il segno dei valori di sviluppo nei quali Bologna è inserita e nei quali deve proiettare il suo futuro”. “Con il World Forum for Direct Investiment 2007 – ha proseguito Sangalli - Bologna è stata scelta come punto di riferimento del dibattito sull’importanza della creatività nell’attrazione dello sviluppo economico, ma è stata selezionata anche grazie all’ampia gamma di collegamenti aerei che consentono ai partecipanti di raggiungerla facilmente da tutto il mondo. La Camera di commercio ha sostenuto con grande impegno questo evento ed anche le iniziative mirate sul territorio che ad esso seguiranno, nella convinzione unanime di tutte le forze economiche che esso sia un momento di respiro internazionale in grado di concretizzare sinergie virtuose con investitori internazionali. ” .  
   
   
RINNOVO CONTRATTI DEL PUBBLICO IMPIEGO, L´AGDP PREOCCUPATA PER LE MODALITÀ DI GESTIONE DELLE TRATTATIVE  
 
Roma, 23 maggio 2007 - L’associazione dei giovani dirigenti pubblici (Agdp) esprime preoccupazione per le modalità con cui il Governo sta conducendo le trattative contrattuali con le organizzazioni sindacali per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego. Le relazioni sono state intraprese all’insegna della confusione e della debolezza mettendo al centro le richieste delle organizzazioni sindacali e mai le esigenze della società e dei cittadini. Nonostante qualche annuncio non ci si cura ancora una volta della produttività, della flessibilità, della mobilità e della valutazione. Si parla di cifre dovute e mai concretamente di prestazioni e miglioramento dei servizi. Il giudizio dell’Agdp continua ad essere negativo, così come negativo è stato il giudizio sugli accordi del 2002 e 2005 che hanno distribuito risorse, ma senza ottenere in cambio nulla in termini di migliori servizi e di flessibilità nella gestione del personale. I giovani dirigenti pubblici sono preoccupati, in quanto vengono riconosciuti sempre maggiori spazi al sindacato e nessun potere datoriale e strumento di gestione viene previsto per la dirigenza. La dirigenza pubblica è costretta ad assistere all’aumento dei costi e dell’inefficienza senza poter avere il potere di valutare e premiare i meritevoli. Per questo chiediamo al Governo che si parli di poteri ai dirigenti, di tetti all’accessorio da destinare comunque alla produttività individuale e collettiva, di sistemi di valutazione certificati e obbligatori, di ridefinizione delle materie oggetto della contrattazione. Il Governo ha già concesso le norme sulla stabilizzazione dei precari con la legge finanziaria, con norme straordinarie in deroga al concorso pubblico che comporteranno non pochi problemi alle amministrazioni sul reclutamento per i prossimi 5 anni non risolvendo le cause che hanno portato all’utilizzo diffuso dei contratti di lavoro flessibili nelle pubbliche amministrazioni. È stata introdotta una norma di approvazione automatica dei contratti collettivi anche senza la certificazione della Corte dei Conti (comma 548), eliminando un importante controllo sui contratti collettivi. È stato sottoscritto un Accordo politico con le organizzazioni sindacali (Memorandum) che ha ampliato le materie oggetto di concertazione con i sindacati (organizzazione, indirizzi all’Aran, legislazione, esternalizzione, consulenze), mentre come è noto occorreva ampliare i poteri e le responsabilità del management pubblico. Vengono predisposti gli atti di indirizzo del settore pubblico con le organizzazioni sindacali indebolendo la rappresentanza delle esigenze pubbliche. Si fanno pericolose concessioni sul controllo della contrattazione integrativa dopo che nella prima versione della “Direttiva madre” sulla contrattazione all’Aran era stato dato un segnale importante di innovazione e rigore. La Corte dei Conti continua a segnalare intanto come l’amministrazione non solo costa di più, ma si indebolisce attraverso sistemi di reclutamento e di carriera poco selettivi, che premiano gli interni e non puntano a reclutare i migliori e le nuove professionalità. Vogliamo noi dirigenti essere per primi sottoposti ad una seria valutazione e destinatari di obiettivi sfidanti e seri. Chiediamo che ci sia misurazione e pubblicità dei risultati e dei costi. Chiediamo che siano premiati e ben retribuiti solo i meritevoli e non tutti. Invitiamo pertanto il Governo a tenere relazioni sindacali severe nell’interesse del funzionamento dell’amministrazione e chiediamo all’opposizione di tenere un atteggiamento non strumentale, ma diretto a monitorare sulla correttezza delle politiche sull’utilizzo delle risorse pubbliche e sulla valorizzazione del personale pubblico. . .  
   
   
GRUPPO COMUNE DI ROMA: VELTRONI, STIPENDI MANAGER PIU’ BASSI E LEGATI AI RISULTATI RAGGIUNTI  
 
 Roma, 23 maggio 2007 - “Il Comune di Roma si appresta a rimodulare i compensi degli amministratori delle società partecipate, seguendo il criterio del rigore e del merito. Secondo una prima stima, in questo modo il costo per le aziende comunali si ridurrà complessivamente di circa 500. 000 euro all’anno”. Lo dichiara il Sindaco Walter Veltroni, annunciando per mercoledì prossimo l’esame da parte della Giunta comunale della delibera che fissa nuovi parametri di calcolo per determinare le retribuzioni dei vertici delle aziende del Gruppo Comune di Roma, in attuazione delle disposizioni introdotte dalla finanziaria 2007 tese al contenimento della spesa pubblica. “Questa delibera contiene da un lato il segno del rigore legato all’applicazione obbligatoria di una nuova normativa introdotta dall’ultima Legge Finanziaria – prosegue Veltroni – e dall’altro il segno dell’innovazione, perché introduce un nuovo sistema che ancora lo stipendio degli amministratori delle aziende pubbliche alla loro capacità di raggiungere obiettivi di miglioramento della gestione aziendale e del servizio offerto. Roma è il primo Comune italiano ad applicare una normativa rigorosa sul contenimento delle indennità che spettano agli amministratori di aziende pubbliche, e lo fa, una volta ancora, raccogliendo la sfida della trasparenza e della modernità delle regole”. In base al provvedimento capitolino, la retribuzione complessiva degli amministratori esecutivi delle aziende del Gruppo verrà divisa in una parte fissa e in una parte variabile. La parte fissa non potrà essere superiore al 70%, al 75% o all’80% dell’indennità fissata dalla legge per il Sindaco, a seconda che l’azienda amministrata abbia un fatturato annuo fino a 100 mln €, da 100 a 500 mln € o superiore ai 500 mln €. La parte variabile non potrà superare, per ciascuna delle tre fasce aziendali, il 50%, il 60% o il 70% della parte fissa e sarà legata al raggiungimento degli obiettivi aziendali e al miglioramento della qualità del servizio. A tale proposito, la delibera prevede che l’attività del manager venga valutata in base a tre parametri: il margine operativo lordo dell’impresa, gli indicatori gestionali fissati all’inizio dell’anno nella Relazione Previsionale Aziendale e approvati dal Comune, e gli indicatori di qualità del servizio. L’indennità di risultato sarà percepita parzialmente o totalmente a seconda del raggiungimento parziale o totale di tali obiettivi, dopo una verifica fatta alla fine di ogni singolo esercizio e affidata ai Collegi sindacali delle aziende. Nella stessa delibera vengono rideterminati i compensi spettanti agli altri membri dei Consigli di Amministrazione che non rivestono cariche esecutive: il compenso massimo spettante sarà di 30. 000 euro, rispetto al tetto massimo precedente di 36. 000 euro, con una riduzione del 20%. “Per la prima volta si introduce nel sistema retributivo degli amministratori di aziende pubbliche un meccanismo di incentivazione legato ai risultati raggiunti – aggiunge Veltroni – e che rende la retribuzione dei manager variabile in relazione ad una valutazione oggettiva del loro lavoro e del loro merito, misurata in base alla qualità del servizio e ai margini economici dell’azienda. Oltre ad applicare, come è nostro dovere fare, la legge nazionale, il Comune di Roma vuole con questa decisione introdurre una nuova filosofia, che premia o punisce i manager delle aziende pubbliche romane a seconda della capacità di perseguire il miglioramento della gestione dell’azienda di cui hanno la responsabilità”. .  
   
   
QUADRI CISL: “PIÙ PRESENZA DELLE DONNE NELLA PA” OGGI ALLA FIERA DI ROMA UN FORUM DEDICATO ALLA LEADERSHIP AL FEMMINILE  
 
 Roma, 23 maggio 2007 - I Quadri Cisl (Apq) protagonisti al Forum della Pubblica Amministrazione. Domani, mercoledì 23 maggio, dalle ore 15. 00 alle ore 18. 30, l’Associazione Progetto Quadri sarà presente al forum della Pubblica amministrazione all’interno di un ciclo di seminari "al femminile" su leadership e competenze manageriali organizzati dall´Osservatorio Donne nella Pa in programma alla nuova Fiera di Roma. Il tema del seminario sarà dedicato alle “Leadership e autostima a supporto della valorizzazione delle differenze di genere”. “La nostra Associazione – ha spiegato Roberto De santis, presidente dei Quadri Cisl – é da anni impegnata nel promuovere le pari opportunità e accrescere le competenze professionali dei Quadri e delle Alte professionalità. Riteniamo necessaria una maggiore presenza delle donne nel management e nei quadri professionali nella Pa dove il 53,4% è si rappresentato da donne ma di questo soltanto il 4,5% sono quadri e soltanto lo 0,9% occupa posizioni dirigenziali ”. “Per questi motivi - ha continuato – è con estrema soddisfazione che abbiamo accolto l’invito da parte del Forum Pa di tenere un seminario sulla leadership al femminile e sull’importanza di valorizzare le competenze distintive per lo sviluppo dell’impresa e del paese”. All’interno del seminario verrà inoltre presentato il progetto di Apqinrosa, l’iniziativa che l’associazione ha realizzato in occasione dell’anno europeo delle pari opportunità offrendo servizi qualificati ed assistenza gratuita a tutte le donne quadro e manager italiane. .  
   
   
WORKSHOP ‘NANO2BUSINESS’: PUBBLICATA RELAZIONE CHE INDICA COME MIGLIORARE IL TRASFERIMENTO DI TECNOLOGIA  
 
Bruxelles, 23 maggio 2007 - Una relazione pubblicata dal Nanoforum, iniziativa finanziata dall´Ue, formula una serie di raccomandazioni sul modo in cui l´Europa può potenziare il trasferimento di tecnologia derivante dai risultati della propria ricerca, non ultimo nel settore della nanotecnologia. Il documento è stato redatto a seguito del workshop ‘Nano2business’ tenutosi presso il Politecnico di Varsavia e finalizzato a esplorare soluzioni per risolvere il paradosso europeo, secondo cui l´Europa possiede la conoscenza e svolge la ricerca necessarie, ma poi non riesce a immettere sul mercato tali conoscenze. Nella sua prima raccomandazione per il trasferimento di tecnologia, la relazione afferma che l´Europa ha la straordinaria opportunità di imparare dai migliori, instaurando collaborazioni fra importanti incubatori e reti di trasferimento di tecnologia nell´intero continente, nonché nel resto del mondo. Il testo sottolinea poi l´importanza dell´istruzione, in particolare di quella universitaria, che potrebbe trasmettere agli scienziati le competenze per la gestione aziendale. Inoltre, invita i soggetti coinvolti nella commercializzazione di nanoscienza e tecnologia a valersi di una speciale formazione dopo il conseguimento della laurea in materie scientifiche, in modo da sviluppare le capacità di gestione e comprendere le problematiche finanziarie e di mercato. ‘Il gruppo dirigente deve essere in grado di fungere da efficace traduttore di tecnologia, una prospettiva di carriera relativamente nuova per ingegneri e scienziati di tutte le discipline. Il compito di un traduttore di tecnologia è quello di trasformare le difficoltà e le necessità dell´industria in concetti scientifici fondamentali, e di ricavare dalla scienza e dall´ingegneria nuove competenze accademiche’, si legge nella relazione. ‘Il traduttore, dunque, agevola la ricerca in collaborazione fra impresa e università e converte i risultati scientifici in informazioni utilizzabili a livello commerciale’, prosegue il documento. Infine, la relazione raccomanda di migliorare l´organizzazione della scienza sostenendo i nuovi spin-off o altre forme di trasferimento di tecnologia. Invita, inoltre, a perfezionare i metodi di creazione e valutazione dei progetti di ricerca, al fine di garantire un´attività di ricerca adeguata e approfondita da parte di ampi gruppi. Il Nanoforum è una rete paneuropea in materia di nanotecnologia, finanziata dall´Unione europea a titolo del Quinto programma quadro (5Pq), intesa a fornire informazioni sulle azioni intraprese in Europa nel settore della nanotecnologia e a sostenere la comunità degli esperti europei di tale comparto. Http://www. Nanoforum. Org/nf06~modul~showmore~folder~99999~scid~461~. Html’action=longview_publication& .  
   
   
PRE-VISION(10), NUOVE TENDENZE PER IL MERCATO DEL FUTURO  
 
Forlì Cesena, 23 maggio 2007 – La Camera di Commercio di Forlì-cesena e il l’Azienda speciale Cise - Centro per l´Innovazione e lo Sviluppo Economico sono tra i promotori di Pre-vision(10) - Global directions + Inspirations Spring-summer 2009. L’iniziativa, in programma l’8 giugno 2007 alle ore 16. 00, presso il Centro Universitario di Bertinoro, sarà un momento di confronto e analisi dei trend, elemento fondamentale nel processo di definizione e aggiornamento della vision della propria azienda, nonché nell’introduzione di nuovi concept di business. Di cosa si parlerà? Ecco alcuni spunti. 1) Il Web 2. 0 sta cambiando il rapporto fra aziende e consumatori. Ormai è una tendenza che riguarda tutti, non solo chi ha un business legato a Internet: dai social network (Myspace,youtube. ) ai mondi virtuali multiutente (Second Life), dagli aggregatori di crowdsourcing (Innocentive) ai siti di social shopping (Stylehive), dalle piazze di microimprenditoria (eBay) ai blog. La vostra azienda sta sfruttando il meglio di ciò che la Rete offre, spesso gratuitamente? 2) Sempre e ovunque connessi, sempre pronti a condividere, sempre disposti a parlare di sé. La generazione dei Millennials vive in uno stato di costante attenzione parziale e sta ripensando il concetto di privacy. Come comunicare con loro e come gestire questo processo di vetrinizzazione sociale? 3) L´ecosostenibilità sarà uno dei big trend almeno per i prossimi dieci anni. Ma tra tanto green, quali sono le novità più interessanti? E come distinguere tra green e greenwashing? 4) I consumatori, ormai abituati a un livello assai elevato di trasparenza e condivisione nel mondo on-line, si aspettano di ritrovare la stessa apertura anche nel mondo reale. Come gestire il passaggio da una società basata sulla scarsità (di informazioni, di prodotti, di relazioni) e sul mainstream a una società basata sull´abbondanza e sull´orizzontalità? 5) In un contesto di rapidissimi cambiamenti come quello in cui ci viviamo oggi è abbastanza comprensibile che, accanto a tendenze legate all´apertura nei confronti della novità, al cosmpolitismo, alla condivisione, alla proiezione verso il futuro, se ne sviluppino altre che privilegiano la nostalgia per il passato, il radicamento alle tradizioni locali, l´aspirazione a uno stile di vita più semplice, lento, intimista. Quali sono le ultime novità concettuali e stilistiche su questo fronte? 6) Hi-lo, masstige, trading up, trading down. Il lusso si è democraticizzato. Quali sono le alternative per chi cerca la vera esclusività? 7) La gente sta ripensando il concetto di famiglia: coppie di fatto, single, empty nesters, dink, lat, coppie gay, coppie in cui il cane/gatto viene trattato come un bambino. Quali sono le conseguenze in termini di comportamento d´acquisto? 8) Gli esempi di neo-razionalismo visti all´ultimo Salone (Jasper Morrison, Konstantin Grcic. ) stanno segnando la fine di baroccocò e decorativismo? Lo space style che ha imperversato nelle ultime sfilate sia estive che autunnali è un segnale della fine del vintage&retrò? Un veloce sommario dei trend stagionali nella moda e nel design. 9) E infine. Quattro storie e più di qualche idea per iniziare a lavorare sulla stagione estiva 2009. Suggestioni cromatiche, formali, materiche, concettuali. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Api - Associazione Piccole e Medie Industrie della Provincia di Forlì-cesena, Centro Universitario di Bertinoro, Centuria-rit, Confartigianato di Forlì, Confartigianato Sistema Cesena, Confidustria Forlì-cesena, Cna Associazione Provinciale di Forlì-cesena, Cercal - Centro Ricerca e Scuola Internazionale Calzaturiera, Ii Facoltà di Ingegneria di Bologna. La partecipazione è gratuita. È possibile effettuare l’iscrizione on line dal sito web della Camera di Commercio di Forlì-cesena (http://www. Fo. Camcom. It/), oppure inviando una mail con i propri dati a info@ciseonweb. It o telefonando allo 0543 38 211. .  
   
   
LOMBARDIA: 100 MILA LE IMPRESE INNOVATRICI IN MEDIA TRE SU DIECI DEI SETTORI AVANZATI: MANCANO SOLDI E PERSONE LA MODA NON ECCELLE: SOLO IL 30% INNOVA E IL 20% DELL’EDITORIA CAMERA DI COMMERCIO: UN MILIONE PER RIDURRE IL COSTO DEL CREDITO  
 
Milano, 23 maggio 2007 - Orientamento all’innovazione in Lombardia: il 4% delle imprese lombarde è innovatrice, più di una su quattro è un’aspirante innovatrice e sette su dieci sono inerti, cioè non pongono l’innovazione al centro della loro strategia limitandosi a reagire ai cambiamenti del contesto in cui operano. Si tratta tra innovatrici e aspiranti dei settori innovativi considerati nella ricerca di circa 100 mila imprese. E se le imprese che già innovano ritengono che avrebbero potuto fare di più (55%), oltre la metà delle aspiranti e il 79% delle inerti pensa che non avrebbe potuto agire diversamente. I motivi della rinuncia alle innovazioni? Per tutte le imprese soprattutto la mancanza di risorse finanziarie, poi la mancanza di risorse umane adeguate e di un vantaggio competitivo rilevante e quindi il timore dei rischi connessi. Le innovatrici sono più diffuse tra le imprese attive da almeno quarant’anni, di grandi dimensioni, che lavorano con l’estero e nei settori dell’Ict, del design e delle biotecnologie agroalimentari. Si tutelano depositando brevetti e hanno rapporti costanti con università e centri di ricerca. Reinvestono in innovazione e ricorrono spesso ai finanziamenti pubblici per richiedere i quali si rivolgono ad enti istituzionali come Camere di commercio e associazioni di categoria. Le imprese inerti si trovano soprattutto tra le imprese di servizi, molte nell’editoria, il settore meccanico, le costruzioni e la moda. Sono imprese giovani, nate da meno di 30anni, e di piccole dimensioni, lavorano soprattutto in Italia. Questi alcuni dei dati sull’orientamento all’innovazione delle imprese lombarde che emergono da una stima della Camera di commercio di Milano e dal rapporto “Studio della domanda e dei bisogni dei servizi a supporto dell’innovazione” della Camera di commercio di Milano realizzato con la collaborazione del Politecnico di Milano – Dipartimento di ingegneria gestionale. Lo studio è stato presentato oggi in Camera di commercio di Milano nel corso del convegno “Innovazione: quali servizi alle imprese?” “In un’area avanzata come quella di Milano e della Lombardia – ha dichiarato Bruno Ermolli, presidente di Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per l’internazionalizzazione – l’attenzione delle istituzioni deve essere sempre più rivolta alle esigenze del territorio per cogliere e promuove la spinta all’innovazione delle imprese, soprattutto delle piccole e medie. Servono iniziative per favorire la nascita delle idee innovative, per ampliare l’apertura verso nuove tecnologie, per investire nella ricerca e nello sviluppo, iniziative che siano condivise dal mondo istituzionale, associativo ed imprenditoriale. Per questo l’Agenzia dell’Innovazione a Milano è una grande opportunità per il Paese”. “La Camera di commercio é attiva da tempo nella promozione di iniziative per il sostegno e la valorizzazione dell’innovazione, che in un quadro europeo e internazionale competitivo costituisce sempre più una necessità - ha detto Ignazio Rusconi Clerici, consigliere della Camera di commercio di Milano -. Nel quadro delle proprie iniziative per l’innovazione la Camera di Commercio promuove tra l’altro per quest’anno uno stanziamento complessivo di un milione di euro per ridurre i tassi di interesse di 1. 5 punti per tutte le piccole e medie imprese e di 2 punti per le imprese giovani, a partecipazione femminile o di recente costituzione”. Bando innovazione per il 2007: c’è tempo fino al 31 dicembre per presentare le domande, con precedenza alle richieste che perverranno prima. Favorire le realtà locali in crescita grazie all’abbattimento dei costi di finanziamento e di leasing: nel quadro delle proprie iniziative istituzionali la Camera di Commercio promuove uno stanziamento complessivo di 1 milione di euro per ridurre i tassi di interesse di 1. 5 punti per tutte le piccole e medie imprese e di 2 punti per le imprese giovani, a partecipazione femminile o di recente costituzione. Il bando “Iniziativa a sostegno delle piccole e medie imprese della provincia di Milano per la realizzazione di programmi di investimento” prevede un’agevolazione su finanziamenti bancari o contratti di leasing di durata dai 36 ai 60 mesi e di un importo tra i 13. 000 e i 300. 000 euro. Il finanziamento e i contratti di leasing dovranno inoltre essere garantiti da uno dei Consorzi e delle Cooperative Fidi. Informazioni: http://www. Mi. Camcom. It, tel. 02. 8515. 4521/4933, fax. 02. 8515. 4265. .  
   
   
LODI: CONGIUNTURA DEL COMMERCIO AL MINUTO  
 
Lodi, 23 maggio 2007 - L’indagine congiunturale del settore commercio al dettaglio dedicata al monitoraggio trimestrale del giro d’affari, dei prezzi e degli ordinativi a livello regionale nel periodo gennaio-marzo 2007 ha presentato un andamento non ancora ben delineato a causa del prevalere in alcune province di indicazioni disomogenee che hanno influenzano il quadro riassuntivo. Secondo le indicazioni fornite delle imprese commerciali al dettaglio che partecipano all’indagine promossa da Unioncamere Lombardia, alla quale collabora l’ufficio studi e statistica della Camera di Commercio di Lodi, nel trimestre in esame la distribuzione al dettaglio ha registrato a livello regionale un miglioramento del volume d’affari ( o fatturato) pari allo 0,59% rispetto allo stesso periodo dell’anno trascorso mentre ha accusato una variazione negativa (-5,07%) sull’immediato trimestre precedente ( settembre-dicembre 2006). L’ aumento del volume d’affari regionale risulta essere stato favorito in particolare dalle unità maggiori, ovvero dalle unità con 200 e più addetti. E’ comunque bene precisare che queste unità della Gdo che partecipano all’indagine forniscono dati di andamento esclusivamente a livello regionale e che, pertanto, le indicazioni comparative di livello provinciale sono frutto di dati di tre classi dimensionali (le piccole, le medie e medio-grandi). All’interno di questa cornice Lodi fa parte del gruppo di quella metà di province lombarde che negli ultimi dodici mesi hanno raggiunto un volume d’affari col segno meno: non proprio svantaggioso come è risultato per Mantova (-4,5%) e Pavia (-2,0%) e piuttosto su una linea di stabilità o di non manifesta marcatura: Lodi (-0,3%), Cremona e Bergamo (-0,1%). Naturalmente con all’interno le inevitabili variazioni tra raggruppamenti merceologici. Il risultato tendenziale del fatturato nel lodigiano è frutto, infatti, di una riscontrata diminuzione nella cessione di beni dei settori alimentare (-2,13%) e non specializzato (-2,28%), mentre presenta un incoraggiante tasso di crescita l’aggregato “non alimentare” (tessile, abbigliamento, bazar, elettrodomestici ecc. ): +2,32%. Nella sintesi dei differenti andamenti non interviene, come già detto, la Gdo che secondo alcune analisi confermano segnali di recupero. Il commercio al dettaglio laudense è anche quello che insieme a quello di Milano è, l’unico a non presentare una variazione dei prezzi in accelerazione, ad avere registrato una tenuta del venduto e una stabilità nella variazione percentuale media dei prezzi correnti con un rallentamento (-0,1%) rispetto al trimestre precedente, laddove nelle altre province l’andamento si è accompagnato invece a una crescita, collocata tra il +0,5% di Mantova e Lecco e il +1,1% di Sondrio e Brescia mentre il dato regionale ha mostrato una velocità media meno accentuata (+0,2%). Infine, l’ occupazione(addetti inizio trimestre+assunti-dimissionati), che nel terziario distributivo locale (alimentare + non alimentare + negozi non specializzati) con esclusione delle grandi unità di vendita ha manifestato una disponibilità alla crescita del+0,6%, contraddicendo la tendenza regionale alla diminuzione (-0,8%). Il saldo tra risposte positive e negative fa emergere previsioni per aprile-giugno pessimistiche a livello regionale per gli indicatori relativi ai volumi delle vendite (fatturato) e al valore degli ordini trasmessi ai fornitori, mentre dà invece un segnale di stabilità in corrispondenza dell’occupazione. Il carattere sfavorevole delle prospettazioni regionali riguarda tutte le voci e coinvolge tutte le classi dimensionali, in particolare la grande distribuzione per la quale l’ipotesi è di un calo delle vendite nel secondo trimestre dell’anno e di una conseguente piallatura occupazionale. Controcorrente sono invece le aspettative segnalate dal commercio lodigiano ( fornite da 43 imprese non alimentari, 10 alimentari, 5 del settore non specializzato), decisamente orientate al bello. Il saldo tra segnalazioni in aumento e segnalazioni in diminuzione, presenta, infatti, 14 punti % a favore di una crescita delle vendite e un 3,6% di saldo positivo degli ordini ai fornitori. La riduzione del volume di affari è confermata (-5,3 punti percentuali ), ma è decisamente tra le più basse in Lombardia (-16,8 del saldo). E’ ciò motiva anche il riscontro positivo della occupazione (1,7 punti del saldo). Sempre in chiave di previsioni, il 46% delle imprese commerciali lodigiane intervistate prevede a fine giugno 2007 una chiusura del trimestre con vendite stabili, mentre un restante 34% ipotizza vendite in aumento e il 20% in calo. Gli ordini ai fornitori sono annunciati stabili dal 60% delle imprese lodigiane intervistate, mentre gli aumenti sfiorano il 22% contro il 18% di coloro che hanno previsto la riduzione degli ordinativi. Se a fine giugno le previsioni saranno confermate è probabile un riallineamento delle attività economiche commerciali lodigiane ai dati medi risultati dal campione regionale. .  
   
   
COMO: CONGIUNTURA ECONOMICA I TRIMESTRE 2007  
 
 Como, 23 maggio 2007 - L´ufficio studi della Camera di Commercio di Como ha pubblicato il rapporto sulla congiuntura economica per il primo trimestre del 2007 in provincia di Como. Le indicazioni che emergono dalle risposte fornite dagli operatori interpellati nella consueta indagine trimestrale continuano ad essere confortanti. Tutti gli indicatori congiunturali mostrano segni positivi ed in crescita: è aumentata la produzione industriale, gli ordini ed il fatturato sono in espansione, il grado di utilizzo degli impianti è sostenuto, le previsioni sono positive e in forte miglioramento rispetto al trimestre precedente. La produzione industriale, nel 1° trimestre 2007, è aumentata dell’1,79% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, consolidando i miglioramenti avviati dalla fine dell’anno 2005. La performance della produzione industriale della provincia di Como, ancorché positiva, non è tuttavia particolarmente brillante se confrontata con l’evoluzione delle altre province lombarde, le quali hanno conseguito tutte livelli più elevati, ad eccezione di Sondrio. Da un punto di vista settoriale quasi tutti i settori hanno fatto registrare tassi di crescita positivi, con l’unica eccezione rappresentata dal settore alimentare e legno-mobile. Il chimico, meccanico e tessile hanno mostrato invece variazioni decisamente superiori al dato medio. Dopo anni di persistenti regressi anche l’artigianato sembra essere uscito dalla crisi. La produzione industriale nel 1° trimestre 2007 è aumentata dell’1,28% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. Nel precedente trimestre la crescita era stata pari a solo 0,11%. La congiuntura del settore commerciale, secondo i risultati dell’indagine congiunturale, è proseguita, anche nel primo trimestre del 2007, su livelli positivi: il volume d’affari è cresciuto dell’1,5% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Parallelamente all’indagine sul commercio viene condotta, sempre dall’Unione Regionale delle Camere di Commercio della Lombardia, anche un’indagine dedicata ai servizi rivolta ad un panel di ditte del settore delle costruzioni, del commercio all’ingrosso, degli alberghi-ristoranti, dell’informatica, dei servizi avanzati e dei servizi alle imprese. Per la provincia di Como, nel corso del primo trimestre del 2007, il settore dei servizi ha mediamente registrato un volume d’affari superiore dell’1,5% a quello realizzato l’anno precedente. .  
   
   
MACCHINE PER IL LEGNO: SI PROSPETTA UN BUON 2007  
 
Assago, 23 maggio 2007 - Gli ordini di macchine e utensili italiani per la lavorazione del legno confermano anche nel primo trimestre 2007 l’andamento positivo del comparto, con una crescita del 5,9 per cento rispetto ai primi tre mesi del 2006. E’ quanto emerge dalla analisi congiunturale che l’Ufficio studi di Acimall – l’associazione confindustriale che raccoglie 221 aziende, il 90 per cento dell’intera produzione nazionale – realizza trimestralmente elaborando i dati che emergono da un campione che, per classi dimensionali e per tipologia produttiva, rappresenta l’intero settore. L’analisi rivela lo stato di buona salute delle tecnologie italiane per il legno, grazie al sempre ottimo andamento sui mercati esteri (più 8,1 per cento nei primi tre mesi del 2007 rispetto allo stesso periodo 2006), al quale – purtroppo – non fa eco un analogo entusiasmo da parte dei partner italiani (+1,0 per cento gli aumenti degli ordini di tecnologie delle imprese italiane). Fermento sul fronte dei prezzi che, secondo quanto segnalato dalle aziende intervistate, dal primo gennaio 2007 sono cresciuti dell’1,9 per cento rispetto all’intero 2006. La produzione assicurata è pari a 3,4 mesi, contro i 3,1 mesi dell’ultimo trimestre dello scorso anno. L’indagine qualitativa sul periodo gennaio-marzo di quest’anno vede il 62 per cento degli intervistati propensi a credere che l’andamento della produzione a breve termine sarà piuttosto stazionario; il 21 per cento prevede una crescita e il 17 per cento una contrazione. Medesimi dati per le giacenze, stabili per il 62 per cento del campione, in crescita per il 21 per cento e in diminuzione per il 17 per cento. Stazionaria l’occupazione secondo l’83 per cento del campione, in aumento per il 14 e in calo per il 33 per cento. L’atmosfera è comunque improntata alla “serenità”: il 55 per cento del campione degli imprenditori italiani di settore crede che nei prossimi mesi gli ordini dall’estero saranno sostanzialmente stabili, mentre il 35 per cento prevede una ulteriore crescita e solo il 10 per cento pensa a una diminuzione (saldo positivo +25). Per quanto riguarda il mercato interno le cose non cambieranno, rispetto al periodo gennaio-marzo, per il 48 per cento degli intervistati, aumenteranno “in modo sostenuto” per il 38 per cento e diminuiranno per il 14 per cento (saldo positivo +24). .  
   
   
SEMINARIO SUL MERCATO TEDESCO PER LE AZIENDE DELLA SUBFORNITURA  
 
Ancona, 23 maggio 2007 - Favorire la penetrazione delle aziende marchigiane della subfornitura sul mercato tedesco. E’ questo lo scopo del seminario organizzato da Unioncamere Marche martedì 22 maggio alla sala Parlamentino della Camera di Commercio di Ancona, in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana per la Germania di Berlino. Dopo il saluto di Alberto Drudi, responsabile della sezione per l’Internazionalizzazione di Unioncamere, interverrà Domenico Varuzza, responsabile marketing della Camera di Commercio italiana per la Germania, che ha analizzato i diversi aspetti del mercato tedesco, con particolare attenzione allo sviluppo dei settori automobilistico, trasporti su rotaia ed energia. E’ seguita la relazione di Karl-heinz Uhlig, membro del gruppo d’acquisto dei costruttori di macchinari di Chemnitz. All’incontro, coordinato da Fabio Brisighelli, segretario generale Unioncamere Marche, sono seguiti colloqui individuali con le imprese partecipanti all’iniziativa. Il seminario si è rivolto in particolare alle imprese subfornitrici della plastica, metalli, stampi, elettronica, mezzi di trasporto, design e engineering. Complessivamente le aziende marchigiane esportano in Germania prodotti per 961 milioni di euro, in crescita rispetto ai 901 milioni del 2005 ed agli 884 milioni del 2004. Quasi la metà dell’export regionale riguarda i settori coinvolti nel seminario Unioncamere. Un export in crescita per quanto riguarda la meccanica, l’elettronica, i prodotti in metallo mentre per le parti ed accessori di autoveicoli è stazionario e per la plastica e la gomma si è scesi da 63 a 54 milioni di euro. La subfornitura marchigiana ha già raggiunto una posizione di rilievo in Germania ma molte imprese non ottengono i risultati sperati perché si avvicinano a questo mercato senza la preparazione adeguata. Noi ci proponiamo di offrire alle aziende informazioni sulle possibilità di entrare nel sistema della subfornitura tedesca e sulle sue regole di funzionamento”. .  
   
   
ACCIAIERIE CORNIGLIANO, I BULLONI DELL´EX GASOMETRO, REPERTI "STORICI" COME I PEZZI DEL MURO DI BERLINO SUCCESSO DELL´OPERAZIONE "PORTE APERTE" NELL´EX STABILIMENTO GENOVESE  
 
Milano, 23 maggio 2007 - Per oltre sessant´anni sono stati, con l´altoforno e la cokeria, i simboli della siderurgia genovese e dello skyline della città. Adesso che uno dei due gasometri delle Acciaierie Ilva non c´è più, caduto un mese fa dopo essere stato imbottito di micro-cariche di esplosivo la delegazione di Cornigliano ha salutato questo primo atto concreto della bonifica, l´abbattimento di questa prima barriera, con una visita all´ex stabilimento promossa oggi dalla Società per Cornigliano Spa. L´invito è stato accolto fin dalle ore prime ore della mattinata da molti cittadini e curiosi. Del primo gasometro, che era alto 67 metri per un diametro di 36 rimane ben poco. Ma una traccia del passato è rimasta. Sono seicento bulloni, dei diecimila utilizzati per costruirlo e tenerlo in piedi, che, come i pezzi del Muro di Berlino, sono stati distribuiti ai visitatori. Ma in omaggio, a differenza di quanto accade nella capitale tedesca dove i reperti sono in vendita a caro prezzo. Tutt´altro, però, che una operazione - nostalgia. Sia i vertici di Sviluppo Genova Spa, la società che cura la bonifica dei 70 mila metri quadrati che torneranno alla città con una serie di servizi, verde attrezzato, impianti sportivi e altro, sia il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, che da qualche settimana guida la Società per Cornigliano guardano ai futuri obiettivi di questo passaggio di testimone alla delegazione. "Siamo di fronte a un progetto di bonifica e di recupero, curato dall´architetto Marco Casamonti, portato avanti nel pieno rispetto del rapporto tra lavoro ,sicurezza e ambiente e aperto al contributo della cittadinanza che attraverso l´info-point dove è esposto un grande plastico in cui ognuno potrà lasciare idee, proposte, suggerimenti", ha spiegato Burlando che quasi vent´anni dopo aver aperto, da sindaco di Genova, le barriere del Porto Antico alla città, oggi ha idealmente spalancato i cancelli delle Acciaierie di Cornigliano a coloro che ne conoscevano solo i rumori e i miasmi, per fortuna finiti con la chiusura della parte "a caldo" dello stabilimento. In attesa del prossimo abbattimento dell´altoforno, del secondo gasometro e della cokeria, Burlando ha sottolineato l´importanza che avrà per tutto il ponente genovese la nuova strada di scorrimento veloce che nei primi mesi del 2008 vedrà i primi cantieri, contestualmente all´avvio della riqualificazione urbanistica delle aree di Cornigliano. .  
   
   
L’EUROPA DELL’EST NELLE NOSTRE AZIENDE  
 
Pordenone, 23 maggio 2007 - L’iniziativa promossa da Concentro, azienda speciale della Camera di Commercio di Pordenone, in collaborazione con Pordenone Fiere S. P. A. Ed il sistema camerale regionale, si propone di organizzare un incoming di operatori esteri, rappresentanti del settore macchine utensili e sistemi della lavorazione della plastica provenienti da diversi Paesi dell’Est Europa quali Serbia, Albania, Ungheria, Romania, Croazia, Turchia, Grecia e Kosovo, ha avuto esito positivo. Oltre agli incontri bilaterali svoltisi presso lo stand della Cciaa, a seguito dei quali i trade analyst e tutti i partecipanti hanno espresso soddisfazione per l’intero programma, hanno avuto luogo alcune visite aziendali, sulla base delle caratteristiche d’interesse espresse dai componenti della delegazione estera. Dal 17 al 19 maggio, la delegazione slovena e croata ha visitato la Microstamp Srl, di San Quirino, azienda specializzata nella fornitura di design, progettazione prodotto, progettazione stampi, stampaggio e assemblaggi. La delegazione serba e ungherese si è recata alla Pezzutti Aldo, diFiume Veneto, azienda del settore della produzione di stampi e stampaggio delle materie plastiche. A pochi chilometri dalla Pezzutti srl, la delegazione ha visitato la Pezzutti Plast, azienda specializzata nel settore del food packiging. Sa. Bor Srl, presso l’Interporto Centro Ingrosso, dedita al commercio all’ingrosso di macchine utensili ad alto livello tecnologico, ed Electrolux di Porcia, leader a livello mondiale nella produzione di elettrodomestici, con particolare attenzione per la sezione dello stabilimento dedicata alla realizzazione delle componenti in plastica, sono state la meta, infine, dell’intera delegazione. Positivi i primi riscontri a seguito di visite e incontri. In alcuni dei Paesi giunti fino a Pordenone sono state avviate già missioni conoscitive del mercato e delle opportunità di business; non è escluso che in un prossimo futuro il sistema Pordenone possa giungere anche dove non è ancora approdato. .  
   
   
I GIOVANI IMPRENDITORI LUCANI DELL’API PREPARANO UNA MISSIONE IN MONTENEGRO  
 
Potenza, 23 maggio 2007 - La giunta di presidenza dei Giovani Imprenditori dell’Api, guidata da Innocenzo Grassani, sta valutando l’opportunità di organizzare, in collaborazione con la Camera di Commercio di Matera, una missione imprenditoriale esplorativa in Montenegro. Grazie al supporto tecnico di Vito Signati, responsabile provinciale dello Sprint, lo sportello camerale per l’internazionalizzazione, - spiega un comunicato diffuso dall’Api Basilicata Matera - il Gruppo Giovani ha cominciato a studiare la convenienza e le possibilità di portare diverse aziende della provincia di Matera in una missione nella repubblica montenegrina. Ieri la giunta dei Giovani ha incontrato Aldo Corapi, responsabile della Simest per la Campania e la Basilicata. La Simest è la società italiana per le imprese all’estero, braccio operativo del Ministero per il Commercio Estero che promuove l’internazionalizzazione delle imprese italiane ed eroga finanziamenti statali per programmi di penetrazione commerciale oltre confine, anche attraverso partecipazioni azionarie nel capitale di imprese estere. La Simest, che insieme a Sace, Ice e Cciaa è uno degli attori istituzionali che compongono lo Sprint, offre forme di assistenza e consulenza per attività di business scouting e business procurement, finanzia studi di fattibilità di iniziative da realizzare all’estero, programmi di penetrazione commerciale, gestisce i fondi di venture capital e di alcune leggi speciali per l’internazionalizzazione delle imprese. Il rappresentante della società governativa ha illustrato ai Giovani Imprenditori il funzionamento della Simest e le opportunità d’affari tra Italia e Montenegro, limitandosi in questa fase ad un’attività di promozione e di prima assistenza. Seguirà l’organizzazione della missione e la fase esplorativa per individuare le opportunità di investimento nel Montenegro, con il supporto della Simest e dello Sprint. Lo sportello camerale per l’internazionalizzazione, infatti, si propone proprio di sostenere azioni di carattere promozionale per le Pmi che vogliono operare in determinate aree paese e l’iniziativa dei Giovani Imprenditori dell’Api va proprio in questa direzione. .  
   
   
MATERA: RILANCIO DELL’ECONOMIA IN 14 PUNTI  
 
Matera, 23 maggio 2007 - Si è tenuto il 21 maggio presso la Camera di Commercio di Matera un incontro promosso dalle associazioni Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti per presentare proposte e problemi a favore dei settori artigianale, commerciale e dei servizi dei quali dovranno occuparsi il nuovo sindaco e il consiglio comunale. Ai lavori, presieduti dal presidente dell’ ente camerale Domenico G. Bronzino, hanno partecipato i candidati sindaci al Comune di Matera Franco Dell’acqua, Emilio Nicola Buccico, Tito Di Maggio e Francesco Saverio Acito,mentre era assente Tommaso Giuralongo. Nel corso dei lavori le associazioni dei commercianti e degli artigiani guidate da Angelo Tortorelli (Confcommercio), Gianni Schiuma (Confesercenti), Rosa Gentile (Confartigianato) e Giovanni Coretti (Cna) hanno illustrato i problemi di settore e chiesto ai candidati impegno e continuità per la loro soluzione,alfine di contribuire al rilancio dell’ economia cittadina. Sono stati 14 i punti segnalati. Hanno riguardato la individuazione di un’area per il mercato del sabato, alfine di eliminare i problemi di sicurezza al rione San Giacomo, la lotta all’abusivismo commerciale, la valorizzazione del turismo con interventi per rendere fruibili gli ipogei di piazza Vittorio Veneto, il miglioramento degli elementi di arredo urbano e dei servizi igienici l’attivazione di politiche di sostegno alle attività produttive del centro storico, l’ adeguamento della cartellonistica e del sistema viario di collegamento con l’aereoporto di Bari e con l’ autostrada A14. Le associazioni di categoria hanno chiesto,inoltre, di attivare iniziative per il sostegno al credito in modo da consentire il rilancio delle attività produttive, per favorire l’ incremento del turismo congressuale e la programmazione di eventi in grado di richiamare visitatori e favorire l’intrattenimento degli stessi. Attenzione è stata rivolta alla rivitalizzazione dei rioni Sassi, partendo dal miglioramento degli accessi, alla necessità di intensificare pulizia, interventi per il verde e controlli nelle aree per insediamenti produttivi e artigianali (paip). Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti hanno chiesto,infine, di attivare uno sportello unico per le imprese e una cabina di regia, nel rispetto dei ruoli, per definire una politica unitaria di intervento a sostegno dell’economia materana. .  
   
   
FORLÌ CESENA: LA RIPRESA DELL’INDUSTRIA MANIFATTURIERA NEL PRIMO TRIMESTRE 2007  
 
Forl’- Cesena, 23 maggio 2007 - I dati dell’indagine manifatturiera provinciale nel primo trimestre 2007 sono il risultato dell’aggiornamento dell’indagine realizzata dalla Camera di Commercio di Forlì-cesena fin dagli anni ottanta, l’utilizzo di nuove metodologie e nuovi strumenti informatici è stato possibile grazie all’apporto scientifico di Guido Caselli di Unioncamere Emilia-romagna e al contributo tecnico del Cise, azienda speciale dell’Ente Camerale, Situazione in ripresa per l’industria manifatturiera provinciale nei primi tre mesi 2007, buona performance dei settori “calzature”, “legno e mobili” e “metalmeccanico”; ancora difficoltà per “confezioni” e “alimentare”. In sintesi, il primo trimestre del 2007 ha rafforzato il quadro congiunturale, positivo per molte imprese, che si era evidenziato già a partire dai mesi scorsi; sono particolarmente soddisfacenti le performance dei settori “calzature” (nel quale però non crescono le esportazioni), “legno e mobili” e “metalmeccanico”, buone quelle della “chimica e plastica” e delle “altre industrie”. La situazione resta invece difficile per il settore delle “confezioni” e quello “alimentare” che continuano a perdere addetti ma hanno fatto registrare contrazioni produttive via via più contenute. La crescita produttiva ha interessato praticamente tutte le classi di addetti ed è stata segnalata da circa la metà delle imprese intervistate. Riguardo alle prospettive per il secondo trimestre del 2007 rispetto al primo, gli intervistati esprimono valutazioni più ottimistiche rispetto a quelle raccolte nel 2006. 167 unità locali, che a fine trimestre occupavano circa 19. 000 addetti, hanno partecipato attivamente all’indagine, che presenta quindi un grado di copertura superiore al 20% delle imprese e al 50% degli addetti; il campione può considerarsi largamente rappresentativo delle imprese con dimensione aziendale di 10 addetti e oltre; sono invece escluse dall’indagine le piccolissime imprese (da 1 a 9 addetti). Rispetto a quello precedente, il primo trimestre, ha registrato un aumento sia del volume fisico della produzione (+2,2%) sia del fatturato (+1,6% a valori correnti), sostenuto da una netta ripresa della domanda interna (+10,0%) ma anche da una buona intonazione di quella estera (+7,0%). Nel corso di questo trimestre il numero degli addetti occupati (+0,1%) si è mantenuto sui livelli del trimestre precedente. Gli andamenti evidenziati dal complesso delle imprese intervistate rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno appaiono positivi; la produzione è aumentata del 6,4% ed il fatturato, a valori correnti, del 12,3%; gli ordinativi raccolti sul mercato italiano hanno segnato un incremento (+9,1%) superiore a quello delle commissioni estere (+6,1%). Nell’arco degli ultimi 12 mesi il numero degli occupati si è mantenuto su livelli costanti (+0,1%). Le performance occupazionali positive sono state quelle dei settori ”calzature”, “legno e mobili” e “metalmeccanico”; è apparso stabile quello della “chimica e plastica” mentre sono risultati negativi quelli delle “confezioni”, l’“alimentare” e, in misura assai contenuta, le “altre industrie” Su base annuale (media degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti), gli indicatori si attestano prevalentemente su livelli migliori rispetto a quelli segnalati tre mesi fa: ad un aumento della produzione del 5,8% si accompagna un aumento del fatturato (a valori correnti) del 9,5%. La domanda italiana (5,2%) è in recupero e ha eguagliato il tasso di crescita di quella estera che negli ultimi trimestri era apparsa molto più soddisfacente. La percentuale media delle vendite effettuate al di fuori dell´Italia è stata del 26,8% del fatturato complessivo ed è apparsa in costante crescita negli ultimi trimestri. Ancora negativo è il risultato occupazionale (-0,5%) anche se in recupero sulla segnalazione del trimestre scorso. I settori che su base annuale hanno mediamente registrato risultati produttivi positivi sono stati quello delle “calzature, “legno e mobili”, “metalmeccanico”, “ chimica e plastica” e “altre industrie”; sono invece stati negativi i consuntivi dei settori “confezioni” e “alimentare” anche se entrambi in leggero recupero sul dato precedente. Dal punto di vista territoriale negli ultimi dodici mesi il Comprensorio Forlivese ha segnato una crescita superiore a quella del Cesenate (+7,0% a Forlì, contro il +4,5% di Cesena), tuttavia nel trimestre in esame, rispetto al corrispondente del 2006, le imprese del cesenate hanno evidenziato una maggior dinamica di quelle forlivesi. Analizzando i dati secondo la classe di addetti dell’impresa si evidenzia che tutte le classi considerate hanno registrato risultati produttivi positivi ad eccezione della classe “da 50 a 99 addetti” che ha manifestato stazionarietà. “I dati che emergono dalla rilevazione del primo trimestre 2007 – commenta il presidente Sergio Mazzi – testimoniano un consolidamento della ripresa produttiva nei settori metalmeccanico, calzaturiero e del legno, mentre rallentano le difficoltà nel settore alimentare e delle confezioni. Si nota un rilancio piuttosto importante della domanda interna a conferma della ripresa economica di tutto il paese. Buono anche l’aumento degli ordini dall’estero; inoltre gli imprenditori appaiono più ottimisti rispetto al passato sulle prospettive dei prossimi mesi. Tutto ciò va sottolineato positivamente anche se occorre continuare a lavorare per aiutare le nostre imprese a crescere ulteriormente specie per quanto riguarda l’innovazione e l’internazionalizzazione”. .  
   
   
CINESI AD ARESE, FORMIGONI: GARANZIE AI CITTADINI L´IPOTESI DI INSEDIARE I GROSSITI RIGUARDA SOLO IL 3% DELL´AREA POLO DELLA MOBILITA´ NON E´ IN FORSE, SVILUPPO ITALIA IN RITARDO  
 
 Milano, 23 maggio 2007 "Il polo della mobilità sostenibile resta il punto centrale della proposta regionale per il rilancio dell´area ex Alfa di Arese. I ritardi sono imputabili a Sviluppo Italia, organismo che risponde al Governo, da me più volte sollecitato e che sarà oggetto di un ulteriore iniziativa della Regione nei prossimi giorni". Lo ribadisce il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, che respinge anche le critiche all´ipotesi di insediamento di grossisti cinesi: "L´eventuale insediamento delle attività all´ingrosso delle imprese cinesi oggi operanti in Paolo Sarpi - spiega il presidente - riguarda solo il 3% dell´area complessiva ex Alfa di Arese e soprattutto è compatibile con gli strumenti urbanistici voluti dai 4 sindaci. Sono inutili le polemiche alimentate per motivi elettoralistici da chi cerca di tirarsene fuori". "Ai cittadini - prosegue Formigoni - garantiamo che tale eventuale insediamento sarà pensato con la massima attenzione per i territori coinvolti per quanto riguarda l´accessibilità, la sicurezza e l´integrazione con le attività circostanti. Per garantire ciò, nelle prossime settimane verrà anche convocato il Collegio di vigilanza dell´Accordo di programma per la reindustrializzazione dell´area di Arese per definire le modalità dell´eventuale insediamento. La Provincia di Milano se n´è tirata fuori con le sue reiterate dichiarazioni: ne prendo atto". Per Formigoni "l´operazione può anche aiutare a risolvere in modo definitivo il problema occupazionale. L´agenzia regionale per l´istruzione, formazione e lavoro, anche con il Comune di Milano, sta lavorando per dare a ciascun cassintegrato opportunità certe e ultimative". In Regione si fa anche notare che ad oggi la Provincia di Milano ha contribuito di fatto a frenare le iniziative di rilancio dell´area o a proporne di impraticabili (porto di Genova), senza contribuire a favorire la ricollocazione dei lavoratori in cassa integrazione. Si fa pure notare che, nonostante l´opposizione della Regione, i Comuni di Rho e Garbagnate concordarono con l´allora Sindaco di Sesto San Giovanni (Filippo Penati) il trasferimento di una delle più grosse aziende di rottamazione (Rotamfer), che oggi rischia di essere un vincolo reale al progetto di rilancio dell´area. .  
   
   
REAL ESTATE, FORMIGONI: IN ATTO NUOVO RINASCIMENTO L´ASSESSORE BONI: STRATEGICO IL RECUPERO DELLE AREE DISMESSE  
 
 Milano, 23 maggio 2007 - Ha aperto i battenti ieri mattina, presso il polo fieristico di Rho Pero, la terza edizione di Eire (Expo Italian Real Estate). Un intervento del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha concluso il convegno inaugurale, cui hanno partecipato anche il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, quello della provincia di Milano, Filippo Penati e i sindaci di Roma, Walter Veltroni e di Venezia, Massimo Cacciari. "Il settore immobiliare - ha detto Formigoni - vanta una notevole capacità di generazione dei processi di investimento e già oggi contribuisce in maniera considerevole alla produzione del Pil nazionale e lombardo". Solo a Milano (secondo dati emersi da una ricerca dell´Università Bocconi) il recupero delle aree dismesse ha attivato investimenti per oltre 10. 631 milioni di euro, di cui quasi 1. 400 nel settore dei servizi alle imprese. L´impatto complessivo generato è stato di oltre 24. 000 milioni di euro con una percentuale di valore aggiunto che supera il 51%, tanto che ogni euro speso nell´attività di costruzione ha attivato sul territorio lombardo 2,2 euro. Il valore complessivo della produzione attivata dall´attività di riqualificazione delle aree dismesse è stato pari al 8,1% dell´intero Pil della Lombardia nel 2005. Proprio il riutilizzo delle aree dismesse è fondamentale in un contesto dove "la risorsa territorio" è sempre più carente. "Quello che i cittadini e le imprese chiedono oggi - ha aggiunto Foprmigoni - è una maggiore qualità della vita e, quindi, anche del lavoro. E proprio per questo occorre che le nuove opere siano pensate e progettate con alti standard di qualità urbanistica, architettonica e tecnologica". "La sfida di oggi, che è anche la specificità lombarda - ha osservato Formigoni - parte da una nuova concezione del territorio, non più concepito in un´ottica di ´difesa´ attraverso la strumentazione dei piani regolatori e delle loro varianti, ma governato attraverso un confronto reale tra gli obiettivi indicati dalla Regione e le capacità progettuali e imprenditoriali dei privati". Un principio che si è concretizzato con la legge regionale 12, che detta le norme di governo del territorio lombardo definendo forme e modalità di esercizio delle competenze spettanti alla Regione e agli enti locali, nel pieno rispetto delle peculiarità storiche, culturali, naturalistiche e paesaggistiche che connotano la Lombardia. "Grazie a questo nuovo modo di intendere la partnership tra pubblico e privato - ha detto ancora Formigoni - abbiamo avviato quello che oggi molti definiscono il Rinascimento lombardo, una fase nuova nella vita della nostra regione, che ha portato a progetti innovativi e di grandissimo valore. Valga come esempio l´Altra Sede della Regione Lombardia, il primo palazzo pubblico di governo che viene costruito da cinquecento anni a questa parte; l´ultimo era stato il castello Sforzesco". Nella stessa mattinata di oggi, l´assessore al Territorio e Urbanistica, Davide Boni, è intervenuto al seminario collaterale dal titolo "Immobiliarmente etici" cui ha partecipato, fra gli altri, anche il presidente di Legambiente, Roberto Della Seta. Un momento di lavoro che si proponeva di capire se è possibile costruire in modo etico, con imprenditori, istituzioni, architetti e imprenditori parte di un network che deve lavorare in cooperazione con la natura. Un´impresa sempre più difficile, ma sempre più necessaria. Anche per l´assessore Boni, il recupero delle aree dimesse è strategico "e proprio in questo senso è orientata la politica territoriale che il governo regionale sta portando avanti attraverso modalità di programmazione innovative, che tengono anche conto del fatto che spesso costruire ex novo è meno costoso che riqualificare". "Le Istituzioni - ha aggiunto - hanno il compito fondamentale di favorire la collaborazione tra investimenti pubblici e privati, perché solo attraverso questa partnership si possono sviluppare progetti ambiziosi e che incideranno sul tessuto lombardo". Alle amministrazioni pubbliche, secondo Boni, spetta il compito di diventare capaci di andare di pari passo con la rapidità delle trasformazioni e delle necessità delle città, quasi sempre troppo rapide rispetto alle lungaggini degli iter burocratici. .  
   
   
DALLA REGIONE LAZIO 30 MILIONI DI EURO PER L´EDILIZIA PUBBLICA  
 
Roma, 23 maggio 2007 - 30 milioni di euro grazie alla delibera regionale votata in Giunta su proposta dell’Assessore ai Lavori Pubblici e della Politica della Casa Bruno Astorre, che approva i programmi di intervento presentati dalle Ater delle province di Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo e del comprensorio di Civitavecchia. “Un segnale importante dell’attenzione che questa Giunta ha sempre mostrato per il settore dell’edilizia residenziale pubblica– ha commentato il presidente Marrazzo - Con questo provvedimento si potrà intervenire per lavori di ristrutturazione, sistemazione e risanamento di tanti complessi Ater sul nostro territorio. Più servizi ai cittadini e attenzione alla loro qualità della vita; continueranno ad essere questi i punti di riferimento di tutta la nostra azione”. “Una delibera che conferma l’inversione di tendenza messa in atto dalle Ater del Lazio in questo ultimo anno –ha dichiarato l’assessore Astorre - con questo stanziamento si avvia un processo di risanamento che offre la possibilità di ristrutturazioni tecniche che tengano conto anche di nuove metodologie inerenti il risparmio energetico e la bioedilizia. Una conferma dello sforzo che questa amministrazione sta compiendo per valorizzare il bene pubblico messo a disposizione dei cittadini”. Alla provincia di Frosinone andranno oltre 10 milioni di euro per le strutture Ater di Cassino, Aquino, Anagni, Castrocielo, Ceprano, Frosinone, Piedimonte S. Germano, Pignataro Interramna, Pontecorvo, Roccasecca S. Elia Fiumerapido, San Giorgio a Liri e Villa S. Lucia. Gli interventi previsti riguardano il consolidamento statico, la bonifica di seminterrati con la realizzazione di cantine, il rifacimento delle facciate, l’adeguamento degli impianti, l’abbattimento delle barriere architettoniche e la sostituzione degli infissi nelle parti comuni. Ai comuni della provincia di Latina vanno oltre 8,7 milioni di euro, di cui più di 2 milioni che l’Ater investirà per interventi legati all’abbattimento delle barriere architettoniche e alla manutenzione di impianti tecnologici come gli impianti idrici e oltre 6 milioni per interventi di manutenzione straordinaria come il risanamento di facciate, cornicioni e interventi di consolidamento. Per il comprensorio di Civitavecchia si confermano oltre 2,7 milioni di euro, di cui oltre 1 mln che l’Ater investirà per interventi legati all’abbattimento delle barriere architettoniche e alla manutenzione di impianti tecnologici come gli impianti idrici e oltre 1,7 milioni per interventi di manutenzione straordinaria come il risanamento di facciate, cornicioni e interventi di consolidamento. Per la provincia di Viterbo oltre 4 milioni e 800mila euro alle strutture Ater di Acquapendente, Bomarzo, Civitella D’agliano, Corchiano, Farnese, Latera, Montefiascone, Vetralla e Viterbo. Gli interventi previsti riguardano il consolidamento statico, la bonifica di seminterrati con la realizzazione di cantine, il rifacimento delle facciate, l’adeguamento degli impianti, l’abbattimento delle barriere architettoniche e la sostituzione degli infissi nelle parti comuni. Alla provincia di Rieti andranno oltre 3,1 milioni di euro per interventi nel capoluogo quali l´abbattimento di barriere architettoniche e, in altri comuni della provincia,interventi di riqualificazione e manutenzione straordinaria. .  
   
   
POLITICA DELLA CASA: DURNWALDER INCONTRA I SINDACATI  
 
Bolzano, 23 maggio 2007 - La proposta di fornire alle organizzazioni senza scopo di lucro la possiblità di costruire su terreno agevolato, le misure riguardanti un riordino complessivo dei sussidi casa e l´introduzione di graduatorie distinte per i residenti e i cittadini extracomunitari: sono le questioni centrali illustrate oggi (22 maggio) a Bolzano dal presidente della Provincia Luis Durnwalder nel secondo incontro con le organizzazioni sindacali di Cgil/agb, Sgb/cisl e Uil/sgk. Con i rappresentanti dei sindacati il presidente Durnwalder ha riallacciato il discorso avviato un mese fa e ha completato l´illustrazione della politica della casa che la Giunta provinciale intende portare avanti in futuro a Bolzano e sul territorio per calmierare il mercato immobiliare privato, affitti compresi. Il nuovo orientamento della Provincia comprende anche un ragionamento sulla possibilità di istituire graduatorie distinte nell´edilizia sociale per i residenti e per i cittadini extracomunitari. "Questa misura non rappresenterebbe una discriminazione degli stranieri - ha specificato Durnwalder - ma gaantirebbe a una famiglia locale maggiori possibilità di ottenere l´assegnazione di un´abitazione. " Sulle modalità di ripartizione nelle due graduatorie degli alloggi Ipes disponibili la discussione resta aperta, ha aggiunto Durnwalder. Nell´incontro a Palazzo Widmann il Presidente della Provincia ha concordato che tale sistema di ripartizione non può basarsi esclusivamente sulla quota dei cittadini extracomunitari nella popolazione complessiva e sul sovraffollamento, ma deve piuttosto tenere nel dovuto conto anche l´effettivo bisogno di alloggio. Riguardo alla concessione del sussidio casa, i sindacati hanno chiesto alla Giunta provinciale di rimettere in discussione la progettata esclusione dei singles da questa forma di contributo: "Ai rappresentanti sindacali ho comunicato che stiamo lavorando a un riordino complessivo del sistema dei contributi nel settore dell´edilizia abitativa e che prossimamente presenteremo la nostra proposta", ha specificato Durnwalder, che ha ben presente anche l´esigenza di fissare un tetto massimo al contributo. Infine il presidente Durnwalder ha informato le parti sociali anche su una proposta che sta portando avanti personalmente, "quella di aprire anche alle associazioni senza scopo di lucro la possibilità di costruire su terreno agevolato per l´edilizia sociale. " . .  
   
   
EDILIZIA PUBBLICA: GIUNTA VENETA SU FUTURO VIA ANELLI PADOVA. APPROVATO NUOVO ACCORDO. GIORGETTI: “ABBIAMO RAGGIUNTO GLI OBBIETTIVI CHE CI ERAVAMO PREFISSI”  
 
Venezia, 23 maggio 2007 - La Giunta regionale, nella sua seduta di ieri su proposta dell’Assessore alle Politiche Abitative Massimo Giorgetti, ha approvato un nuovo testo di Accordo di Programma sul futuro di Via Anelli a Padova, che raccorda i contenuti dei precedenti documenti della stessa Regione e del Comune di Padova, e che costituisce una svolta nell’annosa vicenda della riqualificazione urbanistica, ambientale e sociale del “Bronx” di Padova. Il nuovo testo è frutto di una concertazione intervenuta tra Regione e Comune. “Ma ciò che più conta – sottolinea Giorgetti – è l’effettivo recupero dell’area, che avverrà secondo gli obbiettivi di equità verso i cittadini padovani interessati all’Edilizia Residenziale Pubblica, che non vedranno intaccato il patrimonio abitativo a loro disposizione, e verso tutti i padovani per bene, che hanno diritto di vedere cancellata una vera vergogna di disordine e illegalità, e di avere le garanzie che una situazione simile non potrà ripetersi. Esattamente l’obbiettivo che la Regione ha sempre posto come prioritario, e che finalmente si persegue sul serio”. L’accordo prevede il completamento del percorso urbanistico da parte del Comune con approvazione del Piano di Recupero, e la cessione gratuita all’Ater di Padova di aree urbanizzate edificabili per un totale di 77 mila metri cubi sui quali, con 10 milioni di Euro stanziati come contributo dalla Giunta regionale, verranno edificate nuove case popolari in modo da non ridurre il patrimonio complessivo di edilizia pubblica di Padova. Le modalità urbanistiche individuate per il recupero puntano anche ad evitare che Via Anelli possa tornare, a ristrutturazione avvenuta, un’area di illegalità: chi vorrà destinare i propri appartamenti a residenza, non potrà ad esempio locarli a chiunque, ma dovrà sottostare ad una serie di vincoli per evitare il rischio di speculazioni. Per questo l’edilizia residenziale che nascerà in Via Anelli sarà di tipo universitario o convenzionato, con il controllo pubblico di Esu o di Ater. A tali finalità potrà essere indirizzato il patrimonio pubblico già presente. Prevista anche la possibilità per i privati di destinare i loro locali ad attività commerciali o ad uffici. Nella zona di Via Anelli è prevista anche la collocazione di un presidio delle Forze dell’Ordine. Vengono inoltre tassativamente definite le condizioni per assegnare case pubbliche agli sgomberati di Via Anelli: trattandosi di procedure fuori graduatoria, queste saranno caratterizzate dalla massima trasparenza. .  
   
   
EDILIZIA LIGURE, ASSESSORE BERRUTI: "LA GIUNTA STANZIA OLTRE 12 MILIONI DI EURO COME CONTRIBUTO AGLI AFFITTI, AUMENTATE DEL 24% LE RISORSE MESSE A DISPOSIZIONE"  
 
Genova, 23 maggio 2007 - Ammontano a 12 milioni e 316mila euro i finanziamenti stanziati dalla Giunta regionale per l´anno 2007 per le famiglie che vivono in affitto per un contributo medio a famiglia che supererà i 1. 100 euro. Lo stanziamento è stato aumentato di circa 2,6 milioni di euro rispetto all´anno scorso e risulta il più elevato dal 1999, cioè dall´anno in cui è stato introdotto il fondo di sostegno all´affitto. Confermate le regole di funzionamento del Fsa che tendono a tutelare i nuclei famigliari meno abbienti. Confermato anche il meccanismo, introdotto nel 2006, di incentivazione che porta i singoli comuni a cofinanziare il fondo. Sono state 10. 181 le famiglie che nel 2006 hanno ricevuto il contributo regionale, in aumento del 4,8% rispetto al 2005, quando erano 9. 176. Anche se parallelamente è aumentato il fabbisogno in termini finanziari che è arrivato a più di 21,7 milioni di euro, con una crescita rispetto al 2005 del 14%. "Quello che si è verificato - ha spiegato l´assessore alle Politiche abitative, Maria Bianca Berruti - e che ha destato preoccupazione è stato l´aumento non solo delle domande, ma della richiesta di finanziamenti che testimonia di quanto sta avvenendo nel mercato immobiliare, cioè la rinegoziazione verso l´alto dei canoni di locazione quando si arriva alla scadenza dei contratti". "Pertanto - ha continuato l´assessore - risulta evidente che senza un adeguato sostegno al reddito molte famiglie rischiano di trovarsi sempre più in difficoltà nel far fronte al pagamento degli affitti e fino a che le misure messe a punto dalla Giunta regionale per ampliare l´offerta di edilizia residenziale sociale non saranno a regime, il fondo di sostegno agli affitti è uno strumento indispensabile per fronteggiare l´emergenza abitativa". Sono stati 32 i Comuni liguri che nel 2006 hanno impegnato risorse proprie pari a 1,25 milioni di euro per il sostegno alle famiglie nel settore della casa. Finanziamenti che in aggiunta a quelli regionali hanno consentito di raggiungere una copertura del fabbisogno pari al 51,3% che quest´anno con l´aumento delle risorse potrà coprire quasi il 57% della domanda. Le domande di contributo all´integrazione del reddito per gli affitti potranno essere ritirate presso i comuni di residenza e riconsegnate agli stessi entro la fine di luglio. .  
   
   
CINQUE I PROGETTI DEL SAVONESE ALLA FIERA DEL MARKETING TERRITORIALE DI MILANO PARCO DORIA A SAVONA, CANTIERI RODRIQUEZ A PIETRA LIGURE, EDIFICIO IP DI CAIRO, AREE EX ACNA DI CENGIO E LO SVILUPPO ALBERGHIERO NEL PARCO DELLE VIGNASSE A LOANO  
 
Genova, 23 maggio 2007 - Sono cinque i progetti riguardanti il Savonese presentati dalla Regione Liguria con il coordinamento di Filse Spa in vetrina alla terza edizione di Eire-expo Italia, la grande mostra mercato del marketing territoriale aperta fino a venerdì alla Nuova Fiera di Milano. La ricerca di investitori per promuovere lo sviluppo del territorio coinvolge il capoluogo, Pietra Ligure, Cengio, Loano. Savona. Parco Doria è un´area di 37 mila metri quadrati di superficie (di cui 18 mila coperta) nel cuore di Savona. Dopo un intervento di ristrutturazione, l´area rappresenta una forte opportunità per l´insediamento di attività industriali e artigianali. Strategica e molto favorevole la sua osizione urbanistica, vicina al porto, all´autostrada, alla stazione ferroviaria e all´università. L´intervento su Parco Doria, nella sua prima fase di attuazione, prevede un polo per attività produttive industriali e artigianali, la ricollocazione della viabilità principale di attraversamento verso l´autostrada, spostando parte del traffico da via Stalingrado, con significativi benefici per il quartiere. Per Parco Doria è previsto, inoltre, un progetto pilota legato al sistema energetico dell´insediamento produttivo attraverso soluzioni tecniche e architettoniche innovative. Cantieri Rodriquez. La loro trasformazione, secondo un progetto presentato dalla società Cantieri Rodriquez Spa e dal Comune di Pietra Ligure punta al recupero di 500 metri di waterfront e alla realizzazione di un porticciolo di 285 posti barca e una darsena, alla riorganizzazione delle attuali attività cantieristiche, alla riqualificazione turistica e ricettiva dell´area con un albergo, ristoranti, pubblici esercizi, attività commerciali, parcheggi, verde pubblico. Ex Acna. A ridosso del sistema portuale, affacciata sulla Pianura Padana, l´area dell´ex stabilimento Acna di Cengio, 700 mila metri quadrati, dimessa dall´attività industriale nel 1999, è al centro di un grande intervento di recupero. Nel 2008 ,saranno rese disponibili aree ecologicamente attrezzate per oltre 160 mila metri quadrati, nel 2009 saranno pronti 45 mila metri quadrati per insediamenti industriali. Area Ip Cairo Montenotte. Il progetto riguarda il recupero della palazzina uffici dell´area Ip con 4 mila metri quadrati da destinare ad attività artigianali di piccola e media industria, depositi e magazzini per stoccaggio merci, servizi. Loano. Il progetto del comune di Loano presenta il progetto di sviluppo alberghiero a un centinaio di metri dal mare nel Parco delle Vignasse, con destinazione alberghiera e residenziale turistico. .  
   
   
PROGETTO MARINELLA A FIERA DEL MARKETING  
 
Genova, 23 maggio 2007 - Giornata dedicata al Progetto Marinella di Sarzana, giovedì, a Eire-expo Italia, la grande mostra mercato del marketing territoriale aperta fino a venerdì alla Nuova Fiera di Milano. Il presidente Pier Luigi Corsi e il direttore Gianfranco Paolini incontreranno gli operatori del settore nello stand di Regione Liguria e Filse Spa. Il progetto Marinella, approvato il 4 aprile scorso dalla Conferenza dei servizi che ha condiviso il master plan del progetto, entra così nella fase operativa. Il progetto, che interessa un´area di 4 milioni e 500 mila metri quadrati, prevede, nel rispetto della peculiarità paesistica dell´area dell´estremo levante ligure, la nuova azienda agricola (2 milioni e 500 mila metri quadrati, con oltre 3 milioni e 300 milla quote-latte e servizi al sistema turistico. Il progetto comprende la realizzazione di cinque strutture ricettive per mille posti letto, duecento esercizi commerciali, il recupero dell´ex colonia Olivetti e, sul fronte mare, la ricollocazione delle attività nautiche sulle sponde del fiume Magra e la riqualificazione di oltre venticinque spiagge. .  
   
   
CRESCE LA PROGRAMMAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE IN PIEMONTE MA SOLO IL 50% VENGONO REALIZZATE  
 
Torino, 23 Maggio 2007 - Presentata la ricerca dell´Osservatorio regionale relativa al 2005 Soltanto il 50% dei lavori pubblici previsti annualmente dai 1. 206 comuni piemontesi vengono effettivamente realizzati e il 44% dei lavori non realizzati non viene appaltato per mancanza di finanziamenti. Con l’eccezione della città di Torino che ne realizza il 70%. E’ quanto emerge dalla ricerca, relativa al 2005, “Dalla programmazione all’affidamento di lavori pubblici” presentata ieri al convegno “Le opere pubbliche nella Regione Piemonte, le innovazioni introdotte dal Codice dei contratti pubblici” organizzato dalla Regione Piemonte presso il Centro congressi di Torino Incontra e al quale hanno partecipato oltre 400 persone. Si tratta di un’importante iniziativa, la prima nel suo genere, resa possibile dalla collaborazione tra l’Osservatorio regionale dei lavori pubblici e l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. “A tredici anni dall’entrata in vigore della legge quadro sui lavori pubblici – commenta l’assessore regionale alle opere pubbliche, Bruna Sibille -, che ha introdotto l’obbligo per le amministrazioni locali di realizzare le opere pubbliche sulla base di un programma triennale, si può dire che l’applicazione non corrisponde ancora alle aspettative, anche se la logica programmatica sta progressivamente entrando nel ciclo di realizzazione delle opere pubbliche”. La ricerca sottolinea anche due dati positivi: il 90% dei programmi triennali 2005/2007 è stato inviato all’Osservatorio regionale e solo un contenuto numero di interventi previsti non verranno più realizzati, sottolineando con ciò che l’individuazione delle esigenze della collettività ha un buon grado di attendibilità. I dati raccolti dall’Osservatorio regionale dei lavori pubblici indicano che le amministrazioni locali più grandi e strutturate - in Piemonte i comuni che hanno meno di 1. 000 abitanti sono 600 - dimostrano più capacità di portare a compimento le opere programmate. Dato che si spiega con la maggior facilità di accesso alle risorse finanziarie e alle migliori capacità gestionali che favoriscono il reperimento dei fondi, l’approntamento delle gare e l’aggiudicazione dei lavori. Negli elenchi annuali dell’Osservatorio regionale sono stati inseriti 1. 619 interventi previsti dai comuni in Piemonte per opere pubbliche d’importo pari o superiore a 150. 000 euro, con un fabbisogno finanziario di circa 935 milioni di euro, dei quali circa 394, il 42%, solo per la città di Torino. Il valore dei lavori pubblici che si realizzano ogni anno in Italia è di circa 160 miliardi di euro, ai quali va aggiunta una somma cinque volte più grande relativa a servizi e forniture. Il problema del reperimento delle risorse finanziarie è quindi spesso, ma non sempre, la causa della mancata realizzazione delle opere messe in programma. Ai comuni, è stato ricordato nel convegno, la legge finanziaria n. 296 del 2007 ha fornito due strumenti per procurarsi le risorse necessarie per la realizzazione di opere pubbliche: l’istituzione di un’imposta di scopo temporanea destinata esclusivamente alla parziale copertura delle spese e la locazione finanziaria (leasing), un finanziamento in cambio del pagamento di un canone periodico. Nel corso del convegno è stato presentato anche il terzo “Rapporto informativo sui lavori pubblici in Piemonte”: “Concretizza l’obiettivo di poter mettere a disposizione delle amministrazioni e degli enti che hanno funzioni di programmazione, e di tutti i soggetti privati che a vario titolo si occupano di lavori pubblici, uno strumento che individua e quantifica gli investimenti in infrastrutture, realizzati e/o da realizzare sul territorio regionale” sottolinea l’assessore Sibille. In materia di lavori pubblici la Giunta regionale ha recentemente approvato un nuovo disegno di legge che, tra l’altro, ha il fine di snellire e semplificare le procedure negli appalti pubblici di opere, di garantire una più rapida conclusione delle stesse e di incentivare la sicurezza del lavoro nei cantieri. .  
   
   
LA JOINT VENTURE PIRELLI RE (49%) - MORGAN STANLEY REAL ESTATE SPECIAL SITUATIONS FUND (51%) LANCIA OFFERTE PUBBLIC HE DI ACQUISTO SUI FONDI TECLA E BERENICE  
 
Milano, 23 Maggio 2007 – La joint venture tra Pirelli Re (49%) e Morgan Stanley Real Estate Special Situations Fund (51%) rende nota l’intenzione di promuovere, attraverso la società Gamma Re, due Offerte Pubbliche di Acquisto volontarie, ai sensi dell’articolo 102, del D. Lgs. 58/98, aventi ad oggetto le quote di Tecla Fondo Uffici e di Berenice Fondo Uffici, fondi comuni di investimento immobiliare di tipo chiuso quotati in Borsa sul segmento Mtf dal marzo 2004 e luglio 2005, rispettivamente, e gestiti da Pirelli Re Sgr. L’operazione si inquadra nel progetto di realizzazione di una più ampia piattaforma per investimenti nel settore uffici, alla quale potrebbero essere conferite le quote di Tecla e Berenice unitamente ad altri portafogli immobiliari ed iniziative di sviluppo nel medesimo settore. Le Offerte avranno per oggetto: (i) n. 568. 999 quote del fondo Tecla, del valore nominale di Euro 447,79 ciascuna, par i alla totalità delle quote emesse dedotte la partecipazione del 10% già di proprietà dell’offerente e la partecipazione obbligatoria del 2% di Pirelli Re Sgr; (ii) n. 570. 000 quote del fondo Berenice, del valore nominale di Euro 497,55 ciascuna, pari alla totalità delle quote emesse dedotta la partecipazione obbligatoria del 5% di Pirelli Re Sgr. L’offerente riconoscerà a ciascun aderente alle Offerte: 1) per il fondo Tecla un corrispettivo in contanti pari a 590 euro per quota, con un premio dell’11,6% rispetto alla media ponderata dei prezzi ufficiali degli ultimi 12 mesi; e 2) per il fondo Berenice un corrispettivo in contanti pari a 540 euro per quota, con un premio del 14,1%. Il controvalore massimo complessivo delle Offerte è pertanto pari a 336 milioni di euro per Tecla Fondo Uffici e 308 milioni di euro per Berenice Fondo Uffici. I sottoscrittori che hanno acquistato le quote nell’ambito dei rispettivi collocamenti finalizzati alla quotazione e che decideranno di aderire all’Opa conseguiranno un tasso interno di rendimento su base annua del 15,7% per Tecla, + 100% circa rispetto al target dell’8% indicato al collocamento, e del 10,1% per Berenice , + 44% circa rispetto al target del 7% indicato al collocamento. Il periodo di adesione alle Offerte sarà concordato con Borsa Italiana S. P. A. , in conformità con le disposizioni di legge e di regolamento applicabili. Si prevede che le Offerte, previa presentazione a Consob della necessaria documentazione entro questa settimana , possano avere inizio entro la prima metà del mese di giugno e concludersi entro la prima decade di luglio. Le Offerte saranno condizionate al conseguimento del possesso del 50% delle quote più una, oltre che al mancato verificarsi di atti o circostanze che possano contrastarne l’esito o risultare pregiudizievoli per le medesime. Intermediari incaricati del coordinamento della raccolta delle adesioni sono Banca Caboto S. P. A. (Gruppo Intesa Sanpaolo) e Capitalia Gruppo Bancario S. P. A. Morgan Stanley agisce in qualità di advisor finanziario e di banca finanziatrice di Gamma Re. Bonelli Erede Pappalardo, De Brauw Blackstone Westbroek, Studio Carbonetti e Chiomenti Studio Legale agiscono in qualità di consulenti legali dell’operazione. Maggiori dettagli sulle Offerte sono contenuti nel comunicato stampa emesso in data odierna da Gamma Re. .  
   
   
IMPREGILO:NUOVA COMMESSA A DUBAI PER FISIA ITALIMPIANTI VALORE DELL’ ORDINE PER LA COSTRUZIONE DI UN IMPIANTO DI DISSALAZIONE DI 247 MILIONI DI DOLLARI  
 
Sesto San Giovanni, 23 Maggio 2007 - Fisia Italimpianti, la società del gruppo Impregilo attiva nel settore dell’impiantistica e dei servizi ambientali, ha ottenuto dalla Dubai Electricity and Water Authority (Dewa) un nuovo contratto per la fornitura di un impianto di dissalazione di acqua di mare, “Jebel Ali M3” in località Jebel Ali a Dubai. Il valore del nuovo ordine è di 247 milioni di dollari. Questo nuovo contratto segue la recente aggiudicazione di due ordini per la realizzazione degli impianti di dissalazione di “Jebel Ali M1” e “Jebel Ali M2” da parte del medesimo cliente. I tre impianti che saranno realizzati a Dubai, con una capacità di produzione di circa 640 milioni di litri di acqua potabile al giorno, hanno un valore totale di oltre 1 miliardo di dollari. Gli ordini acquisiti a Dubai si aggiungono inoltre alla commessa recentemente acquisita in Qatar per la realizzazione di un impianto di dissalazione, Ras Abu Fontas A1, del valore di 457 milioni di dollari. Prosegue con tassi di crescita straordinari lo sviluppo delle attività di Fisia Italimpianti che, a partire dall’inizio dell’anno, ha già acquisito nuovi contratti, nel settore della dissalazione, per complessivi 1,5 miliardi di dollari, rispetto a una media annuale tra gli anni 2002 e 2006 che è stata pari a circa 250 milioni di dollari. “Questi importanti risultati” – ha dichiarato Alberto Lina, amministratore delegato di Impregilo – “confermano la validità della strategia di sviluppo che il Gruppo ha adottato in questo settore, con l’obiettivo di rafforzarne la posizione di leadership mondiale e di crescita sui mercati internazionali”. .  
   
   
CERAMICHE SANITARIE E VASCHE DA BAGNO: LA PRODUZIONE NAZIONALE DI CERAMICHE SANITARIE HA EVIDENZIATO NEL 2006 UN DISCRETO INCREMENTO IN VALORE (+4,6%) ED UNA LEGGERA DISCESA DEI VOLUMI VENDUTI (-1,2%)  
 
 Milano, 23 maggio 2007 - La tendenza all’aumento dei prezzi medi si affianca ad un maggiore orientamento della domanda verso prodotti di fascia media, più attrattiva per design e funzionalità, a scapito della fascia bassa; tengono le fasce superiori. Le vendite sono trainate soprattutto dall’export, decisamente positivo in valore (+10%) e in volume (+6,7%); sul mercato interno si evidenzia un trend parallelo alla produzione, con un incremento in valore (+4,5%) ed una lieve flessione in volume (-0,7%). Le valutazioni effettuate in merito alle produzione delocalizzata mostrano una dimensione abbastanza significativa, con un’incidenza intorno al 14,5% sul mercato interno in volume, in aumento di circa il 13% nel 2006; la produzione all’estero è realizzata prevalentemente da imprese che fanno parte di grandi gruppi internazionali. Nel breve periodo si prefigura un trend moderatamente positivo, con un incremento a consuntivo 2007 della produzione venduta intorno a +2/3% in valore; sul mercato interno si prevede un trend di poco superiore, intorno a 2,5/3,5% in valore, grazie al lieve incremento dell’attività economica ed alla tenuta della domanda del settore edile. Sui mercati internazionali si attendono buone performances, grazie al trend favorevole della domanda ed alle azioni sui prodotti e sui marchi; resterà tuttavia elevata la competizione sul prezzo. Le scelte di delocalizzazione e gli accordi con imprese estere per l’importazione di prodotti finiti tenderanno ad estendersi nel medio periodo anche alle imprese di medie dimensioni dalla struttura distributiva più strutturata. Nell’area delle vasche da bagno si registra nel 2006 un lieve incremento in valore della produzione (+0,7%) ed una lieve flessione dei volumi (-0,6%). Il mercato interno mostra un analogo incremento in valore (+0,3%) mentre la discesa è più accentuata a livello di volumi (-3,6%) per la composizione del mix venduto. Per il 2007 si prevede una moderata ripresa delle vendite di vasche in acrilico semplice (+2/3%) ed un incremento più lieve nel segmento vasche idromassaggio (+1/1,5%). Si accentuerà la tensione competitiva a livello di rinnovo dell’offerta e di fidelizzazione del trade sulla base del servizio; la competizione sul prezzo resterà intensa sulle fasce inferiori mentre l’offerta di fascia superiore mostrerà una buona tenuta e tenderà a sottrarre quote ai prodotti di fascia media. La maturità dei prodotti non consente di prevedere modifiche sostanziali della dimensione e delle caratteristiche del mercato nel medio-lungo periodo. Dati Di Sintesi, 2006
Ceramiche
sanitarie Vasche
Numero di imprese 39 30
Numero di addetti(a) 4. 250 1. 410
Numero di addetti per impresa 109 47
Produzione nazionale:
· in quantità (‘000 pezzi) 9. 670,0 693,0
· in valore (Mn. Euro) 527,0 221,5
Variazione media annua della produzione 2006/2002 (%):
· in quantità 0,4 -14,0
· in valore 4,3 -0,6
Fatturato per addetto (‘000 euro) 124,0 157,1
Valore aggiunto (Mn. Euro) 219,2 92,1
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) 51,6 65,4
Quota della produzione prime 4 imprese(b) (%) 60,8 68,2
Quota della produzione prime 8 imprese(b) (%) 78,1 87,2
Export/produzione(b) (%) 27,1 28,9
Import/consumo(b) (%) 17,1 10,3
Valore del mercato, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 463,0 175,5
Variazione media annua del mercato 2006/2002 (%):
· in quantità 1,9 -2,8
· in valore 3,5 1,4
Quota di mercato prime 4 imprese(b) (%) 65,3 58,7
Quota di mercato prime 8 imprese(b) (%) 79,9 79,7
Previsioni di sviluppo della produzione(c):
· 2007/2006 lieve incremento stasi
· tendenza di medio periodo stabilità stabilità
a) - inclusi gli addetti in Cig b) - in valore c) - in quantità Fonte: Databank * Data di chiusura della ricerca: Maggio 2007 .
 
   
   
CENTRALE TURBOGAS MODUGNO: REGIONE SEGNALA IRREGOLARITÀ AL MINISTERO  
 
 Bari, 23 maggio 2007 - Con un nota formale inviata lo scorso 21 maggio al Direttore della Salvaguardia Ambientale del Ministero dell’Ambiente, l’Assessore Regionale all’Ecologia ha segnalato la mancata osservazione da parte della Società Energia di Modugno impegnata nel cantiere della costruenda centrale a ciclo combinato di alcune delle prescrizioni indicate nel decreto di Via ministeriale e nel parere tecnico dell’Arpa. In particolare la Regione si sofferma sul dispositivo relativo alle acque reflue e sulla integrazione progettuale relativa alle opere di scarico di emergenza. Le stesse inottemperanze risultano evidenziate dal rapporto della Direzione Scientifica dell’Arpa del 17 maggio già inviato al Ministero. La Regione ha perciò chiesto al Ministero un intervento a salvaguardia della salute dei cittadini e della regolarità della procedura Via. .  
   
   
BERGAMO: RILEVAZIONE QUOTAZIONI PRODOTTI PETROLIFERI  
 
Bergamo, 23 maggio 2007 - La rilevazione dei prezzi prevalenti praticati al consumo, franco domicilio acquirente, per il gasolio da riscaldamento, l´olio combustibile fluido 3/5 zolfo max 1% uso industriale, olio combustibile fluido 3/5 zolfo 0,3% per uso civile, il gasolio per l´agricoltura e il G. P. L. , effettuata presso le ditte del settore operanti nella provincia di Bergamo, ha riportato le seguenti quotazioni. [1] Gasolio Da Riscaldamento (Euro/litro, pagamento alla consegna, Iva esclusa): Fino a litri 2. 000: 1,004; Da litri 2. 001 a litri 5. 000: 0,995; Da litri 5. 001 a litri 10. 000: 0,986; Da litri 10. 001 a litri 20. 000: 0,980; Rilevazione effettuata su n. 26 aziende. [2] Olio Combustibile Fluido 3/5 Per Uso Civile (zolfo max 0,3%) (Euro/kg. , pagamento alla consegna, Iva esclusa): Fino a Kg. 2. 000: 0,920; Da Kg. 2. 001 a Kg. 5. 000: 0,912; Da Kg. 5. 001 a Kg. 10. 000: 0,908; Da Kg. 10. 001 a Kg. 20. 000: 0,902; Superiori a Kg. 20. 001: 0,902; Rilevazione effettuata su n. 3 aziende. [3] Olio Combustibile Fluido 3/5 Per Uso Industriale (zolfo max 1%) (Euro/kg. , pagamento alla consegna, Iva esclusa): Fino a Kg. 2. 000: 0,652; Da Kg. 2. 001 a Kg. 5. 000: 0,639; Da Kg. 5. 001 a Kg. 10. 000: 0,627; Da Kg. 10. 001 a Kg. 20. 000: 0,619; Superiori a Kg. 20. 001: 0,603; Rilevazione effettuata su n. 6 aziende. [4] Gasolio Per L´agricoltura (Euro/litro, pagamento alla consegna, Iva esclusa: Fino a litri 2. 000: 0,636; Da litri 2. 001 a litri 5. 000: 0,627; Da litri 5. 001 a litri 10. 000: 0,616; Oltre litri 10. 001: 0,599; Rilevazione effettuata su n. 7 aziende. [5] G. P. L. (Euro/litro, pagamento alla consegna, Iva esclusa): Per consegne di litri 1. 000 in cisterna; di proprietà del venditore: 0,929; Per consegne di litri 1. 000 in cisterna; di proprietà dell´utente: 0,921; Rilevazione effettuata su n. 9 aziende. Le suddette quotazioni rappresentano la media aritmetica dei prezzi prevalenti fatti pervenire dagli operatori interpellati. .  
   
   
ASSEGNATE BORSE DI STUDIO A 5 STUDENTI CINESI  
 
Roma, 23 maggio 2007 - Grazie alle borse di studio messe a disposizione dall’Assessorato all’Istruzione della Regione Lazio, dell’importo complessivo di 50mila euro, cinque giovani laureati cinesi avranno l’opportunità, nell’anno accademico 2007-2008, di studiare nelle Università del Lazio. I dottorati di ricerca saranno disponibili presso le Facoltà di Matematica dell’Università Roma Tre, Giurisprudenza di Tor Vergata e Roma Tre, Studi Orientali e Medicina a La Sapienza; comprenderanno argomenti che vanno dalla “Summa teologica” di Tommaso d’Aquino all’analisi comparata delle procedure amministrative cinesi e italiane. Nel corso della conferenza stampa, l’assessore Silvia Costa, rendendo noti i nomi dei vincitori, ha dichiarato di aver “voluto onorare l’impegno preso in Cina nel settembre del 2006, in occasione della firma del Protocollo d’intesa con l’Università di Pechino e dell’istituzione di Antenna Lazio, con il Centro per gli scambi tra gli Atenei del Lazio e quelli cinesi, al fine di promuovere gli scambi tra le due culture e, in una prospettiva più ampia e a lungo termine, di agevolarne i rapporti, anche economici. ” A distanza di soli otto mesi dall’apertura di Antenna Lazio, si sono rivolti al Centro di Pechino sia studenti dell’omonima università che di altre università cinesi per studiare nel Lazio. “Al Centro - ha proseguito l’assessore Costa – si sono rivolti anche docenti e dottori di ricerca di università italiane che si trovavano a Pechino, desiderosi di incontrare docenti dell’Ateneo cinese o semplicemente di conoscere l’attività svolta da Antenna Lazio. Una ‘mappa’ dell’offerta di alta formazione del Lazio” – ha precisato Costa – “è costituita dalla guida Studialazio, che abbiamo realizzato in italiano e in cinese e che intendiamo proporre anche in altre lingue, perché rappresenta un ottimo strumento per chi vuole approfondire gli studi nella nostra Regione”. .  
   
   
IL PRIMO MASTER IN SICUREZZA ´LAUREA´ A PIENI VOTI 18 STUDENTI  
 
Ancona, 23 maggio 2007 - Sono 18 gli studenti che si sono diplomati nei giorni scorsi alla prima edizione del Master Maps- management delle politiche di sicurezza- organizzato congiuntamente dalla Universita` degli Studi di Urbino ´Carlo Bo´ e dal Forum Italiano per la Sicurezza Urbana, con il contributo della Regione Marche. Gli allievi provengono da pubbliche amministrazioni di sette regioni italiane, meta` dei quali dalla Regione Marche. Un esito positivo di questa prima iniziativa sia in termini di partecipazione che di risultati brillanti conseguiti dai rappresentanti delle polizie locali , dai funzionari dei Comuni e dai dipendenti della Regione, apprezzato dal vicepresidente della giunta regionale e assessore alle politiche integrate di sicurezza e polizia locale, Luciano Agostini che ha espresso la sua soddisfazione. ´La qualificazione di figure professionali nel management delle politiche di sicurezza ´ha dichiarato il vicepresidente- rappresenta una novita` importante per la nostra regione poiche` contribuisce a rendere sempre piu` incisivo l´impegno che gli enti locali marchigiani dedicano ai problemi della sicurezza locale. Questa, infatti, non puo` essere semplicemente affidata ad un lavoro, pure necessario e qualificato, di singoli settori delle amministrazioni, ma deve contare invece sul coordinamento, intersettorialita` e integrazione di numerosi attori, sia all´interno degli enti, sia nelle relazioni con altri soggetti esterni, che svolgono funzioni importanti per assicurare e consolidare la sicurezza dei cittadini´. ´E´ alla luce di queste valutazioni e considerazioni ´ha concluso Agostini- che abbiamo gia` dato all´Universita` di Urbino e al Forum Italiano per la Sicurezza Urbana la nostra disponibilita` a supportare la programmazione e lo svolgimento di una seconda edizione del Master Maps, alla quale confidiamo che potranno partecipare numerosi studenti marchigiani, in particolar modo quelli provenienti dalle amministrazioni pubbliche della nostra regione´. .  
   
   
JOB MEETING ROMA  
 
Milano, 23 maggio 2007 - Si terrà giovedì 24 maggio la Xviii edizione di Job Meeting Roma, presso il Palazzo dei Congressi in Piazza John Kennedy n. 1, giornata di incontro tra laureati, laureandi, imprese e realtà dell´alta formazione. A tale evento, Asfor ha concesso il proprio patrocinio e sarà presente con un proprio stand per p resentare le attività dell’Associazione e dei suoi Soci, il “Processo di Accreditamento dei Master Asfor” sia per i programmi master tradizionali (in presenza) sia per gli eLearning Executive Master, nonché l´attività di ricerca condotta dalla nostra Associazione. Presenti alla manifestazione con un proprio stand anche alcuni Soci di Asfor quali: Accademia di Comunicazione, Ateneo Impresa, Business School il Sole 24 Ore, Eni Corporate University, Ernst&young, Ice Istituto Nazionale per il Commercio Estero, Ipsoa Scuola di Formazione, Istituto Guglielmo Tagliacarne, Luiss Business School, Saa - Scuola Amministrazione Aziendale Università Torino. In particolare viene segnalato che alle ore 16. 00 si terrà il Workshop Asfor dal titolo "Come scegliere un Master post laurea di qualità: il processo di accreditamento Asfor" (presso la Sala Verde). .  
   
   
SVILUPPO SOSTENIBILE: CLINI, “LA CINA È DESTINATA A SVOLGERE UN RUOLO DI PRIMO PIANO COME HUB DELLE TECNOLOGIE INNOVATIVE”  
 
Shanghai, 23 maggio 2007 - Si è celebrato il 18 maggio il Centenario dell’Università di Shanghai, tra le prime 5 università cinesi, protagonista del programma strategico della Cina per la ricerca e l’innovazione. Nell’ambito dei festeggiamenti per il centenario della prestigiosa università, a Corrado Clini, Direttore Generale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e componente del Board of Trustees dell’Università, è stato affidato il compito di parlare delle prospettive dello sviluppo sostenibile nel contesto della crescita economica e della trasformazione delle istituzioni nazionali e globali. “La Cina da anni è l’economia più dinamica e con la maggiore crescita - ha spiegato Clini -. Questo comporta anche un vertiginoso aumento del consumo di energia e di risorse naturali, con un impegno rilevante sull’ambiente globale. Per questo motivo, la sfida dello sviluppo sostenibile in Cina – ha aggiunto ancora Clini - è cruciale per il futuro del pianeta, e in questa prospettiva, è necessario un impegno internazionale per sostenere lo sviluppo in Cina delle tecnologie innovative, per assicurare la crescita economica con elevata efficienza energetica ed ambientale. In questa prospettiva – ha concluso Clini - il Ministero Italiano ha promosso e realizzato in Cina molti progetti per lo sviluppo di tecnologie ambientalmente sostenibili. In questo contesto si colloca l’installazione nell’Università di Tongji della micro-turbina italo-cinese, in grado di produrre elettricità, calore e freddo con efficienza superiore al 90%. La micro-turbina sarà sperimentata nell’università al fine di predisporre un progetto industriale per la produzione e vendita in Cina. ” .  
   
   
IL MIEX “INTERNATIONAL EXECUTIVES” MASTER IN MANAGEMENT INTERNAZIONALE DELL’UNIVERSITÀ DI BOLOGNA È TRA I 30 MIGLIORI PROGETTI SELEZIONATI NELL’AMBITO DELLA “1A PREMIAZIONE EUROPEA DELLA COOPERAZIONE UNIVERSITÀ-INDUSTRIA AD IMPATTO REGIONALE”.  
 
Bologna, 23 maggio 2007 - La cerimonia di premiazione organizzata da Impiva, l’Istituto delle Pmi di Valencia, si è svolta a Bruxelles. L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto europeo Ruisnet (Network Strategico Università Industria) il cui obiettivo è quello di valorizzare la collaborazione tra Università e Imprese con ripercussioni a livello regionale. In particolare i progetti selezionati sono quelli che costituiscono i migliori casi di buona prassi di collaborazione, nei quali le relazioni Università- Imprese sono più dinamiche e suscettibili di ricadute positive sul territorio. Il Master Miex, interamente in lingua inglese, sta per avviare nel 2007/2008 la sua sesta edizione. All’edizione in corso partecipano 51 studenti di 11 nazionalità diverse. Il programma prevede studio all’estero, conferenze specializzate e tirocini in aziende italiane e straniere. Tra i partner del master ci sono università in Francia, Russia, Cina, Messico e Svezia. .  
   
   
IL MURO / THE WALL SEMINARIO DAL MURO ALL’INFINITO ... FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO MERCOLEDÌ 30 MAGGIO 2007  
 
 Torino, 23 maggio 2007 - Nell’ambito del corso di Disegno Industriale tenuto da Luca Moretto, con il contributo di Fortunato D’amico, alla prima Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, nasce il seminario dal muro all’infinito . In programma mercoledì 30 maggio 2007, dalle ore 14. 30 alle ore 19. 30, all’auditorium della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di via Modane 16 a Torino. L’approccio al “muro”, ai “muri” è trasversale, le letture sono multidisciplinari. Il muro dell’architetto ed il muro dell’artista; il muro del poeta ed il muro del filosofo; il muro del tecnologo ed il muro del produttore; il muro del professore ed il muro del musicista; il muro del giornalista, il muro del designer, il muro di . Dai muri materiali a quelli immateriali; muri mentali, muri culturali, muri invisibili, muri ingombranti, muri apparenti, muri evanescenti. Muri che bloccano - muri limite - e muri che si penetrano, che si attraversano. Le mura di Dedalo e del labirinto, della Grande Muraglia, dei Murazzi del Po. Berlino: la caduta del muro; il muro del pianto. I muri delle fortificazioni ed i temerari che li affrontano o li aggirano; il cavallo di Troia. I muri e le barriere architettoniche. Muri diritti e/o inclinati, curvi, piegati; muri di luce, di suono, d’acqua, d’aria, di fuoco, di terra e vegetali. I muri delle rovine e quelli da abbattere per conquistare nuovi possessi (in un mondo che vuole vivere senza confini e senza frontiere vecchie mura emergono tra le rovine del passato, mentre i nuovi muri tecnologici, dell’epoca digitale, sfidano il senso stesso del significato semantico, a volte negandolo). Muri schermo, dai murales ai monitors . (una ricerca che partendo dal design, dalla serialità del muro, attraversa l’architettura, l’arte, la letteratura, la musica, la danza, il cinema, articolandosi in un percorso temporale che invita a riflettere su come tecnologia, segno e funzione, cambiando nel tempo, creano nuovi luoghi, nuovi spazi). Il seminario, aperto al pubblico, vede la partecipazione, in ordine di intervento, di: Luca Moretto, Isola & Norzi, Susanna Piano, Renato Galbusera, Gianni Limone, Zeno Lorenzo Verlato, Rossella Maspoli, Franco Mirenzi, Fortunato D’amico, Eleonora Rossato, Massimo Facchinetti, Giorgio Scianca, Marino Sergi, Massimo Mussapi, Giuseppe Manzi, Marcella Gabbiani; modera Guido Cappio. All’intervento di apertura di Luca Moretto, che introducendo i lavori del seminario indaga sul significato del muro nell’epoca contemporanea e dell’importanza che riveste, a partire dalla sua storia personale, nel lavoro di architetto, segue quello dei giovani artisti Isola & Norzi, con le loro opere legate ai muri e della poetessa Susanna Piano, con la sua performance in tre parti. Se Renato Galbusera e Gianni Limone illustrano l’arte sui muri a partire dal progetto Murarte con i giovani writers ed i graffiti metropolitani, da una libera espressione ad interventi di estetica urbana, Zeno Lorenzo Verlato indaga il muro dal versante filologico, mentre di Rossella Maspoli è l’approccio tecnologico e di Franco Mirenzi quello del designer. La seconda parte del seminario si apre con l’intervento di Fortunato D’amico, seguito dalle esperienze di Eleonora Rossato, da Massimo Facchinetti, che investe il tema del modulo, da Giorgio Scianca, con i sui muri televisivi, da Marino Sergi, da Massimo Mussapi, tra dentro e fuori, da Giuseppe Manzi, con l’energia del muro e da Marcella Gabbiani, che chiude i lavori aprendo al tema del design per tutti, dove Il progetto responsabile considera l’essere umano nella sua molteplicità di bambino, adulto, anziano, donna, uomo, straniero, disabile permanente e temporaneo, in un mondo in cui la combinazione di questi fattori è in continua mutazione (basti pensare all’immigrazione, all’invecchiamento delle nostre società, alle nuove tipologie di famiglie…); un progetto flessibile dove i muri diventano permeabili, maglie di una rete che tende all’infinito. Il seminario ha il patrocinio di Ala Assoarchitetti e dell’Iidd Design for All Italia - Eidd Member - delegazione tematica Adi. Sponsor tecnici: Rockwood, Gobbetto, Fenix Al termine dell’incontro è prevista una visita preview alla mostra “Silenzio. Una mostra da ascoltare” a cura di Francesco Bonami. .  
   
   
LIFE PAYS TIERS, UN MANUALE PER FORMARE GLI EDUCATORI FORMATI 25 ISPETTORI DELLA SCUOLA TUNISINA NELL´AMBITO DEL PROGRAMMA EUROPEO E IL SISTEMA REGIONALE DI FORMAZIONE A DISTANZA TRIO SBARCHERÀ IN AFRICA  
 
Firenze, 23 maggio 2007 - Un manuale in tre lingue, italiano, francese ed arabo, fissa le tappe su cui si è articolato il progetto che ha permesso di formare 25 ispettori scolastici della scuola tunisina. Ciò è stato possibile grazie al progetto Life-pays Tiers, finanziato dalla commissione europea, nell´ambito del quale la Toscana ha avuto un ruolo di primo piano. In particolare questi operatori sono stati messi in grado di diffondere, nella scuola dell´obbligo tunisina, indirizzi e metodi didattici per l´educazione ambientale, lo sviluppo sostenibile e una cittadinanza consapevole. Il corso di formazione è stato completato da uno stage, che ha visto gli operatori tunisini soggiornare due settimane per una conoscenza diretta delle esperienze realizzate in questi campi nella nostra regione. Data la rilevanza dell´iniziativa, il progetto, unico nel suo genere è stato oggi illustrato nell´ambito di Terra Futura. Ed è stato presentato l´ultimo prodotto, il manuale che consentirà di diffondere uletriormente questa esperienza. In platea due scolaresche del liceo di scienze sociali Machiavelli di Firenze, le classi Iii A e Iii E che stanno facendo uno stage nell´ambito del convegno. In occasione della conclusione del progetto, l´assessore regionale all´istruzione, formazione e lavoro si è incontrato a Tunisi con il ministro per l´ambiente e lo sviluppo sostenibile della Repubblica di Tunisia. Il corso, suddiviso in quattro moduli di cui tre si sono svolti in Tunisia e uno in Toscana, è stato promosso dalla Regione in collaborazione con Irpet (Istituto per la programmazione economica in Toscana) e Arpat (Agenzia per l´ambiente). "Si tratta di una iniziativa utile anche per noi - ha detto l´assessore - perché contribuisce a rafforzare i legami con la Tunisia e a conoscerne meglio le problematiche sociali, economiche e culturali, con particolare attenzione per il sistema scolastico e formativo. Nel corso dell´incontro abbiamo deciso di rilanciare la cooperazione con questo paese, in particolare nel settore dell´educazione ambientale e nel campo dei sussidi didattici in generale. A questo proposito, fra le proposte emerse, c´è anche quella di mettere a disposizione della Tunisia il progetto di formazione a distanza Trio. Nelle prossime settimane sarà verificata la fattibilità concreta del progetto". Presso l´Istituto italiano di cultura di Tunisi è stato presentato anche un modellino di stazione di depurazione delle acque miniaturizzata, frutto di una collaborazione fra tecnici toscani e tunisini, finalizzata a mostrare agli alunni il funzionamento degli impianti. A coronamento del progetto sono state realizzate delle pubblicazioni in italiano, francese e arabo, che saranno utilizzate e diffuse nell´ambito del percorso formativo previsto dal progetto Life. "Quella realizzata con la Tunisia - ha concluso l´assessore - è un´esperienza di cooperazione internazionale che vede una regione leader nel settore dell´educazione ambientale lavorare con un paese che da secoli interagisce culturalmente con il nostro e con l´Europa mediterranea in generale". Per saperne di più sul progetto: www. Istidama. Nat. Tn .  
   
   
ACQUA PULITA PER GARANTIRE LA SALUTE DEGLI UOMINI E LA NATURA OBIETTIVI: PREVENIRE E DEBELLARE LE MALATTIE LEGATE ALLA CARENZA DELLE RISORSE IDRICHE  
 
Firenze, 23 maggio 2007 - Si intitola "Aqua, salute, ambiente: per il miglioramento delle condizioni sociosanitarie" ed è il progetto di cooperazione curato da Amref Italia e sostenuto dalla Regione Toscana in partenariato con i sindaci del Chianti, l´Area vasta senese e Water Right Foundation. Anche il Parlamento degli Studenti è impegnato a sostegno dell´iniziativa. Il progetto, che si svolge in collaborazione con il Green Belt Movement, del premio nobel per la pace Wangari Maathai, è stato presentato a Terra Futura, dall´assessore regionale alla cooperazione, dal responsabile dei progetti Amref per il Kenia, Gerard Rukunga e dai rappresentanti degli altri partner. Il progetto intende dare risposte concrete alle necessità delle comunità Masai, relativamente all´acqua, alla sanità, all´igiene, alla nutrizione, ma anche alla protezione e conservazione dell´ambiente. Caratteristica del progetto è il coinvolgimento diretto, come soggetti attivi, delle popolazioni interessate. L´area di intervento è il distretto di Kajiado e in particolare le divisioni di Namanga e Mashuru. Garantire l´accesso all´acqua pulita è il punto di partenza, non solo per offrire acqua sufficiente e sicura per un uso alimentare e domestico, e prevenire quindi il diffondersi di malattie, ma anche per la produzione di colture compatibili con il suolo, che generino reddito ma rispettino l´ambiente. La mancanza d´acqua è infatti la causa principale della povertà assoluta del distretto Keniota di Kajiado. A questa si ricollegano i problemi igienico sanitari, le malattie come il tracoma, quelle legate alla insicurezza alimentare, ma anche la scarsità di opportunità di lavoro. Per risolvere il problema del mancato accesso all´acqua il progetto prevede di realizzare in 5 anni: 10 pozzi di superficie e 2 pozzi di profondità; la riabilitazione di 10 pozzi di profondità; la costruzione di 20 sistemi di raccolta piovana in 20 scuole; la costruzione di una diga. Per favorire la diffusione di pratiche igienico-sanitarie corrette e prevenire la diffusione di malattie legate all´acqua, parallelamente alla costruzione di punti di accesso all´acqua, il progetto prevede la costruzione di servizi igienici in prossimità delle fonti d´acqua ma anche la formazione delle comunità attarverso corsi di educazione sanitaria. Altre azioni di formazione sono inoltre previste per accrescere la capacità locale nella gestione delle risorse idriche, in modo da rendere autonome le comunità. Il progetto ha infine una forte valenza ambientale e intende dare risposte alle altre questioni prioritarie del Kenia: la scarsità di terra coltivabile e la diffusione di pratiche ambientali inadguate. Questioni ancora più rilevanti nelle zone aride o semi-aride come il distretto di Kajiado, dove migliaia di tonnellate di legname vengono bruciate ogni anno per fornire illuminazione e energia e dove alcune specie di alberi rischiano di scomparire. Il progetto prevede per questo la formazione delle comunità sugli appropriati metodi di coltivazione, sulla riforestazione e sulle tecniche di conservazione del suolo. Per le attività agricole sono inoltre previste forme di credito per l´acquisto di sementi e la promozione di produzioni sostenibili. .  
   
   
IN ARRIVO LA CARTA TOSCANA DELL´EDUCAZIONE AMBIENTALE LA BOZZA È STATA PRESENTATA NEL CORSO DI UN SEMINARIO FISSA I PRINCIPI CUI SI DOVRANNO ATTENERE I SOGGETTI DELL´EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ  
 
 Firenze, 23 maggio 2007 - Una Carta toscana dell´educazione ambientale per la sostenibilità. Questo l´obiettivo della Regione che, da anni, è impegnata nella costruzione di un Sistema Toscano di educazione ambientale. Della Carta e del processo di costruzione del sistema si è parlato anche a Terra Futura, in occasione di un seminario-tavola rotonda. La Carta, ormai alle fasi finali di elaborazione, esplicita i valori e i principi di riferimento che ispirano il Sistema toscano di educazione Ambientale, in modo da promuoverne la conoscenza e l´utilizzo. Gli attori del sistema toscano di educazione ambientale, identificandosi nella Carta, e facendo propri i principi che essa esprime, si potranno riconoscere come parte attiva ed integrante del sistema stesso. In questo modo vi sarà un´integrazione e un coordinamento che non impediranno, ovviamente, ai singoli territori e alle singole iniziative di esprimersi liberamente. La molteplicità e diversità delle iniziative costituisce infatti una grande ricchezza. ´La chiave di questo modo di fare educazione ambientale – ha detto l´assessore all´istruzione, formazione e lavoro – sta nella capacità di fare sistema. Collaborando assieme a tutti i soggetti, a tutti gli interlocutori istituzionali e sociali e all´insieme della cittadinanza. E´ così che si è realizzata la Carta toscana, uno strumento che può aiutarci ed avere un ruolo fondamentale in questo processo di aggregazione´. È proprio per questo che il testo della Carta viene proposto come bozza, sulla cui base lanciare un percorso di condivisione, confronto e dibattito culturale a tutti i livelli. In questo percorso di condivisione si è collocato l´appuntamento nell´ambito di Terra Futura, cui seguiranno altri momenti . Le esperienze di educazione ambientale sono state portate avanti dalla Regione, in collaborazione con Arpat e altri soggetti, instituzionali e non, sia nell´ambito dei canali formali di istruzione sia di quelli non formali e, più in generale, nell´ambito delle iniziative di apprendimento lungo l´intero arco della vita. ´L´educazione ambientale non rappresenta per noi una materia aggiuntiva - afferma l´assessore – ma deve essere parte integrante di un percorso educativo organico, che deve puntare a sviluppare nella comunità, a partire dai giovani, la coscienza dell´importanza di uno sviluppo sostenibile´. Se lo scenario di riferimento è il sistema integrato per il diritto al´apprendimento, dal punto di vista normativo le attività di educazione ambientale fanno perno sulla legge 32 su istruzione, formazione e lavoro e sul Piano regionale di azione ambientale. .  
   
   
DISCARICHE IN CAMPANIA: IN PERICOLO LA CATENA ALIMENTARE LA DIOSSINA, PROVOCATA DALLA BRUCIATURA DEI RIFIUTI, CONTAMINA ACQUA, TERRENO E PIANTE, PASSANDO NEL GRASSO DEGLI OVINI E DA LÌ IN LATTE E CARNE. E’ IL RISULTATO DI UNA RICERCA CONDOTTA DALL’ISPAAM-CNR NEGLI ALLEVAMENTI  
 
Roma, 23 maggio 2007 - Carenza di discariche. Strade invase da montagne di rifiuti maleodoranti. Cittadini esasperati che si improvvisano netturbini e ‘fanno pulizia’ dando fuoco alla spazzatura. L’immondizia è diventata una vera emergenza in Campania e un problema serio per la salute dei suoi abitanti. Ma non solo. La bruciatura dei rifiuti provoca danni anche agli animali, come ha dimostrato uno studio condotto sulle pecore della zona dal Laboratorio di citogenetica animale e mappaggio genetico dell’Istituto per il sistema produzione animale in ambiente mediterraneo (Ispaam) del Cnr di Napoli. “Le discariche abusive presenti in Campania, soprattutto nelle province di Napoli e Caserta, e la sistematica bruciatura dei vari residui per ridurre al minimo il volume occupato ha comportato un notevole accumulo di inquinanti ambientali, tra i quali le diossine, sostanze altamente tossiche e cancerogene”, spiega Leopoldo Iannuzzi dell’Ispaam-cnr. “La situazione è peggiorata in questi mesi con l’incendio sistematico dei cassonetti da parte della popolazione locale, che ha inconsapevolmente favorito l’entrata nel ciclo vitale di questo veleno, che inizialmente si deposita su erba, terreno e acque, fissandosi successivamente nei tessuti adiposi degli animali (incluso il grasso del latte) che hanno ingerito cibo contaminato”. Per controllare le condizioni degli allevamenti dell’area l’Ispaam-cnr, finanziato dal Comune di Acerra, ha condotto due studi su pecore esposte a bassi (5,3 pg/g di grasso) e alti (39 e 51 pg/g di grasso) livelli di diossine, utilizzando due test citogenetici su linfociti di sangue periferico per valutare la stabilità del genoma degli animali esposti a queste sostanze mutagene. Queste ultime lasciano infatti traccia a livello cromosomico (gap, rotture cromosomiche, scambi intercromatidici) come dimostrano i dati ottenuti e confrontati con quelli riscontrati in cellule di animali della stessa specie e razza, ma allevati in ambienti non contaminati. “Le due ricerche”, precisa Iannuzzi, “hanno evidenziato una notevole fragilità nei cromosomi delle pecore esposte alle diossine. In particolare, è risultata pari a 4 volte maggiore, rispetto agli animali di controllo, nelle pecore esposte a bassi livelli di diossine, e da 8 a 14 volte superiore in quelle esposte, rispettivamente, a 39 e 51 pg/g di diossine. Inoltre, nell’allevamento sottoposto ad alti livelli di diossine (51 pg/g) sono stati registrati numerosi casi di nascita di feti anormali e di aborti (l’Asl Na 4 ha registrato la morte, in questo allevamento, di più di mille animali in pochi anni)”. Risultati indubbiamente significativi perché le pecore, per la loro alimentazione basata esclusivamente su pascoli naturali (o su residui di vegetazione prodotta localmente), rappresentano ottimi indicatori biologici (sentinelle) dell’inquinamento ambientale in territori a rischio. .  
   
   
BANDO DI GARA SUL COSTO DELL´INAZIONE POLITICA (COPI): IL CASO DEL MANCATO CONSEGUIMENTO DELL´OBIETTIVO FISSATO PER IL 2010 IN MATERIA DI BIODIVERSITÀ  
 
Bruxelles, 23 maggio 2007 - La direzione generale dell´Ambiente della Commissione europea ha pubblicato un bando di gara relativo a uno studio sul costo dell´inazione politica (Copi), il caso del mancato conseguimento dell´obiettivo fissato per il 2010 in materia di biodiversità. Obiettivo dell´appalto è fornire un inventario completo delle valutazioni economiche della biodiversità condotte finora, analizzare e presentare tale inventario in un quadro lineare, illustrando l´impatto globale del mancato conseguimento dell´obiettivo fissato per il 2010 in materia di biodiversità e contribuendo a fissare priorità nel campo della conservazione della biodiversità nell´Ue, ad esempio tramite l´uso di indicatori fisici altamente aggregati che mostrino i cambiamenti per bioma e per fattore di pressione, e per quanto possibile, le relative conseguenze in termini di costi economici. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Commissione europea, Direzione generale dell´Ambiente, Markets Team, F. 2 – Finanze, Bu-5 00/169, B-1049 Bruxelles, Tel. +32 2 296 00 08, Fax +32 2 299 44 49, .  
   
   
BANDO DI GARA: TEORIA ECONOMICA DELL´«ACQUIS» AMBIENTALE  
 
Bruxelles, 23 maggio 2007 - La Commissione europea, direzione generale dell´Ambiente, ha pubblicato un bando di gara per lo studio della teoria economica dell´«acquis» ambientale: il caso relativo alla destinazione del suolo. L´appalto si prefigge i 3 obiettivi seguenti: individuare i principali compromessi che caratterizzano le scelte sulla destinazione del suolo ed il modo in cui l´azione politica, segnatamente la politica ambientale, influisce su tali scelte; presentare una discussione e una modellazione delle scelte di destinazione del suolo rappresentative che illustrino la teoria con dati reali; condurre un´analisi delle opzioni per una modellazione quantitativa a livello comunitario delle scelte di compromesso in materia di destinazione del suolo e definire una tabella di marcia per l´opzione prescelta. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Commissione europea, Direzione generale dell´Ambiente, Markets Team, F. 2 – Finanze, Bu -5 00/169, B-1049 Bruxelles, Tel. +32 2 296 00 08, Fax +32 2 299 44 49. .  
   
   
BANDO DI GARA: AMBIENTE E MERCATO UNICO  
 
Bruxelles, 23 maggio 2007 - La Commissione europea, direzione generale dell´Ambiente, ha pubblicato un bando di gara per uno studio su ambiente e mercato unico. Lo studio si prefigge di individuare i settori e gli ambiti della politica ambientale in cui l´assenza di standardizzazione o di un livello comune di intervento conducono a distorsioni della concorrenza, influenzando al contempo l´esito dell´applicazione della legislazione ambientale nei vari Stati membri. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Commissione europea, Direzione generale dell´Ambiente, Markets Team, F. 2 – Finanze, Bu -5 00/169, B-1049 Bruxelles, Tel. +32 2 296 00 08, Fax +32 2 299 44 49. .  
   
   
BANDO DI GARA: RAPPORTI FRA AMBIENTE E COMPETITIVITÀ  
 
Bruxelles, 23 maggio 2007 - La Commissione europea, direzione generale dell´Ambiente, ha pubblicato un bando di gara per uno studio sui rapporti tra ambiente e competitività. Lo studio deve appurare in che misura le teorie sull´esistenza di rapporti fra ambiente e competitività trovino riscontro nella prassi. Quale quadro di riferimento, il contraente dovrà fornire una rassegna della letteratura in materia di rapporti fra competitività e ambiente. Tuttavia, lo studio dovrà incentrarsi sulla conduzione di 2 studi di casi che prenderanno in esame vari rapporti fra ambiente e competitività. Il primo, riguardante la politica dell´acqua, esaminerà i rapporti fra politica e competitività, mentre il secondo prenderà in esame i rapporti fra prestazioni ambientali e prestazioni economiche delle imprese, con particolare riguardo alla produttività delle risorse. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Commissione europea, Direzione generale dell´Ambiente, Markets Team, F. 2 – Finanze, Bu -5 00/169, B-1049 Bruxelles, Tel. +32 2 296 00 08, Fax +32 2 299 44 49. .  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE ALL´INSEDIAMENTO DEL COMITATO ISTITUZIONALE ´LAGUNA DI ORBETELLO, È ORA DI SUPERARE LA FASE DELL´EMERGENZA´ CONFERMATA LA COLLABORAZIONE TRA TUTTI GLI ENTI COINVOLTI. UNA QUESTIONE DI RILIEVO NAZIONALE  
 
Orbetello, 23 maggio 2007 – La Laguna di Orbetello verso il superamento dello stato di emergenza. Oggi si è insediato nel palazzo comunale, alla presenza del presidente della Regione Toscana, del presidente della Provincia di Grosseto e del sindaco della città lagunare, il comitato istituzionale che affiancherà il commissario straordinario per il risanamento della laguna (che è il sindaco di Orbetello) nella fase di traghettamento dallo stato di emergenza alla gestione ordinaria. ´Le criticità della laguna di Orbetello, territorio delicato di saldatura tra terra e mare, sono una questione ambientale non solo locale, ma regionale e dunque nazionale - ha dichiarato il presidente della Regione – Salutiamo con favore l´avvio dei lavori del comitato, che costituisce, oltre alla messa in atto di un decreto governativo, anche la conferma di una collaborazione tra tutti gli enti coinvolti nel superamento dei problemi della laguna. Grazie al comitato e alle sue funzioni di monitoraggio, verifica, informazione e coordinamento avremo finalmente una sede per un confronto reciproco. Ritengo positivo che il comitato inizi i suoi lavori proprio nel momento in cui la laguna è tornata a far parlare di sé, come è avvenuto nei giorni scorsi per il problema mercurio. Questo significa infatti dare una risposta immediata di mobilitazione e di impegno´. Del comitato tecnico-scientifico fanno parte, oltre al rappresentante regionale Francesco Pistone, responsabile dell´Urtat di Grosseto, Angelo Borrelli del Dipartimento della Protezione civile in qualità di presidente, Valentina Trama del Ministero dell´Ambiente, Pietro Pettini della Provincia di Grosseto, Paolo Quaranta dell´Ato 6 Ombrone e i rappresentanti dell´Ato 9 rifiuti e del Comune di Monte Argentario, ancora da nominare. Delegato del sindaco di Orbetello è Rolando Di Vincenzo, ex-sindaco e ex-commissario per la laguna. ´Il compito che si pone al comitato – ha detto ancora il presidente della Regione Toscana - è quello del superamento della fase emergenziale che dura da troppo tempo e rischia di cronicizzarsi, anche se non va sottovalutato che ciò ha aumentato l´affluenza di risorse. Ma le emergenze devono finire, anche perché siamo in una fase di richiamo ad un uso sobrio dei finanziamenti. Dobbiamo decidere insieme come trovare le risorse necessarie per realizzare i progetti definiti e completare le opere avviate, per poi restituire le competenze agli organi preposti. E´ giunto infatti il momento di tornare dopo quasi quindici anni alla normalità, proseguendo nella strada imboccata di collaborazione tra enti e di condivisione delle soluzioni per il superamento delle criticità di un patrimonio ambientale di valore unico´. .