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Notiziario Marketpress di Giovedì 13 Marzo 2008
IL PARLAMENTO EUROPEO SPEGNE 50 CANDELINE, GUARDANDO AL FUTURO  
 
Strasburgo, 13 marzo 2008 - Per celebrare il cinquantesimo anniversario del Parlamento europeo si è svolta in Aula una seduta solenne cui hanno partecipato i presidenti del Consiglio e della Commissione e numerosi ospiti. Hans-gert Pöttering ha voluto sottolineare il crescente ruolo, legislativo e politico, conquistato dal Parlamento che il Trattato di Lisbona rafforzerà ulteriormente. Un Parlamento, vicino ai cittadini, che difende i valori dell´Unione europea: democrazia, solidarietà, diritti umani e tolleranza. Dopo un breve interludio musicale eseguito dall´Orchestra giovanile europea, Hans-gert Pöttering ha dato inizio alla celebrazione salutando tutti gli invitati, dagli ex Presidenti del Parlamento europeo (tra cui Emilio Colombo) ai presidenti dei parlamenti nazionali (tra i quali Fausto Bertinotti), passando dai presidenti del Consiglio Ue, della Commissione e del Consiglio d´Europa e dai rappresentanti delle altre istituzioni Ue. Il Presidente ha quindi sottolineato che l´attuale Parlamento europeo si iscrive nella continuità dell´Assemblea parlamentare che, composta di 142 deputati, ha tenuto la sua prima riunione il 19 marzo 1958. Ha poi ricordato che «il grande Robert Schuman», primo Presidente dell´Assemblea parlamentare europea, aveva affermato che questa doveva svolgere un ruolo essenziale nello sviluppo dello spirito europeo e avrebbe permesso di restare uniti. Tuttavia, ha ricordato, si è dovuto aspettare il 1979 prima che il Parlamento fosse direttamente eletto dai cittadini. Dal 1958 ad oggi, ha poi sottolineato, il Parlamento ha acquisito sempre maggiori diritti, diventando autorità di bilancio e legislatore alla stessa stregua del Consiglio dei Ministri. Controlla la Commissione europea e ne elegge il Presidente, oltre ad approvare l´intera compagine. Oggi, ha insistito, «noi rappresentiamo circa 500 milioni di cittadini» e «siamo il Parlamento dell´Unione europea». Un Parlamento composto di 785 deputati direttamente eletti, provenienti da 27 Stati membri, riuniti in sette gruppi politici che rappresentano più di 150 partiti politici. Il Trattato di Lisbona, ha poi aggiunto Pöttering, rafforzerà ulteriormente i poteri del Parlamento e, in futuro, le decisioni su importanti questioni che interessano i cittadini potranno essere prese solo con il suo assenso. Il trattato e la Carta dei diritti fondamentali, inoltre, contribuiranno in modo decisivo a far diventare realtà la democrazia e il parlamentarismo nell´Unione europea. Dopo aver sottolineato l´importanza della collaborazione tra il Parlamento europeo e i parlamenti nazionali, il Presidente ha rivolto un invito ai mezzi di comunicazione affinché ricordino la complessità dell´Ue, che non deve essere il «capro espiatorio dei fallimenti nazionali». Fra i grandi successi della visione europea, il Presidente ha voluto sottolineare la democrazia e la libertà in tutta l´Ue, soprattutto per i paesi orientali. Ha quindi ribadito quanto affermato nella Dichiarazione di Berlino: "oggi, per nostra fortuna, siamo uniti". Tuttavia, per il Presidente vi è ancora un margine per migliorare la situazione e, in proposito, ha sottolineato l´impossibilità per il Parlamento di decidere in merito alle risorse proprie dell´Ue e di partecipare più attivamente alla politica estera e di difesa dell´Ue. Ha anche deplorato che non si disponga di una legge elettorale comune a tutti gli Stati membri che consenta a veri partiti europei di presentarsi alle elezioni. Il Parlamento europeo, ha però aggiunto, rappresenta i popoli europei ma è anche un esempio per il resto del mondo. L´unione europea è anzitutto una «comunità di valori» e le istituzioni Ue «sono al servizio di questi valori»: diritti umani, democrazia, solidarietà e rispetto della diversità e della dignità di ogni Stato membro, grande o piccolo che sia. Il Presidente ha insistito in modo particolare sui principi del rispetto e della tolleranza, pur conservando i propri convincimenti, e sulla disponibilità al compromesso, «che rappresenta un modello per la pace nel mondo». Il Parlamento «è responsabile e vicino ai cittadini» ed è capace anche di assumere la leadership politica. «Rallegriamoci quindi per la libertà, la pace e l´unità del nostro continente: a questo vogliamo servire», ha concluso il Presidente. In nome del Consiglio, Janez JanŠa ha sottoscritto le parole pronunciate da Robert Schuman nella sua allocuzione inaugurale dell´Assemblea parlamentare europea il 19 marzo 1958: «non è senza emozione che prendo la parola». Ha però sottolineato che, a differenza del primo Presidente dell´Assemblea, non si rivolge a 142 parlamentari nazionali, bensì a 785 deputati europei eletti direttamente dai cittadini. Nel rendere omaggio ai "padri fondatori" dell´idea europea, ha sottolineato che oggi si ha il dovere di contribuire, nel miglior modo possibile, al proseguimento della storia europea «di pace, cooperazione e prosperità». Dopo aver descritto gli avvenimenti significativi del dopo guerra, con una parte dell´Europa sottoposta al «totalitarismo comunista», il Presidente del Consiglio Ue ha sottolineato che la situazione attuale è completamente diversa: un mondo multipolare che, sempre di più, coopera per cercare risposte alle sfide attuali e l´eliminazione delle frontiere che una volta dividevano l´Europa, dal muro di Berlino alla cortina di ferro. Oggi, ha affermato, esiste un´Europa più ampia che vive in libertà e in democrazia, e ciò deve essere celebrato. Jansa ha poi sottolineato il progressivo aumento dei poteri del Parlamento europeo che, da un ruolo prettamente consultivo, è ora un attore importante del processo legislativo e nella nomina delle più importanti cariche europee. Cinquanta anni dopo il Trattato di Roma, il nuovo Trattato di Lisbona rappresenta una delle più importanti tappe per il Parlamento: la codecisione sarà estesa a quasi tutte le politiche e la supervisione democratica sarà ulteriormente migliorata. Ha quindi salutato con favore la schiacciante maggioranza con la quale il Parlamento ha approvato il Trattato di Lisbona ed ha auspicato che gli Stati membri che debbono ancora farlo completino al più presto le procedure di ratifica. Il Presiedente ha poi lodato il Parlamento per il ruolo attivo svolto nell´attirare l´attenzione sulle violazioni dei diritti umani, nel monitorare le elezioni (come di recente in Kenia e Pakistan), nell´inviare delegazioni nelle istituzioni internazionali, come il Consiglio Onu dei diritti umani. Ha inoltre salutato il ruolo importante svolto dalle Assemblee parlamentari congiunte con gli eletti di paesi e regioni non comunitari, nonché le attività realizzate nell´ambito dell´Anno europeo del dialogo interculturale, che hanno promosso uno dei fondamentali messaggi europei: «il rispetto e la comprensione reciproci come fondamenta della coesistenza». Il ventaglio delle attività europee sta aumentando, ha proseguito, ma si applica una sola regola: «il successo è direttamente proporzionale all´unità», tra gli Stati membri, i settori, i gruppi di interesse, le generazioni e tra i dirigenti locali, nazionali e europei. Ed è importante che le istituzioni europee «diano l´esempio». Per capire e apprezzare la libertà, la pace, la diversità, l´eliminazione delle frontiere e i benefici derivanti de un´Europa unita, ha ammonito il Presidente, «dobbiamo essere coscienti, una volta per tutte, che vi sono anche altre alternative meno favorevoli». Il nostro compito comune, ha aggiunto, è di promuovere l´esperienza collettiva europea da cui trarre la forza per affrontare le attuali sfide. E´ anche essenziale, ha sottolineato, che i risultati delle decisioni e delle attività europee «siano sufficientemente tangibili per i cittadini affinché possano capire il ruolo dell´Ue nel tutelare e migliorare la loro qualità di vita». Per José Manuel Barroso si tratta di un anniversario «con un forte valore simbolico e politico per l´Europa». Dal 1958, quando fu creata la «prima matrice di una democrazia rappresentativa europea», ha sottolineato il Presidente della Commissione, «questa scelta politica fondamentale non ha mai cessato di essere riaffermata a ogni tappa della costruzione europea». I padri fondatori avevano intuito che all´Europa erano necessarie istituzioni «perenni e forti, per suggellare legami sempre più stretti» tra i sei paesi membri. Il triangolo istituzionale che ci hanno tramandato, ha aggiunto, «è un modello unico al mondo» che ha ampiamente dimostrato «la sua vitalità e la sua solidità». Si è adattato a un formidabile ampliamento delle missioni affidate all´Unione e dei paesi ad essa aderenti. Questo successo, ha sottolineato, è dovuto «all´ingegnosità e all´equilibrio della costruzione istituzionale», come anche al metodo comunitario che rispetta la sussidiarietà. Ma le istituzioni non sono un fine a sé, ha ammonito, sono al servizio di un ideale e di obiettivi. E «più sono forti le istituzioni, meglio servono questo ideale e questi obiettivi». I padri fondatori, ha poi ricordato, volevano un´Europa in pace e hanno scelto l´economia come motore della loro visione politica. Cinquanta anni dopo l´Europa è in pace e per rilevare la sfida della mondializzazione ha bisogno di istituzioni forti, poiché i singoli Stati, da soli, non ce la possono fare, mentre l´Europa possiede le dimensioni e gli strumenti necessari. L´europa, «potente senza arroganza», deve occupare il posto che merita sulla scena mondiale, ha proseguito. E questo sarà possibile solo grazie al partenariato tra le sue istituzioni. In proposito, ha sottolineato il ruolo svolto dal Parlamento nella costruzione europea grazie anche ai sempre maggiori poteri acquisiti. Poteri legittimi che traggono origine dalle urne e poteri formali in materia legislativa, di bilancio e di controllo democratico sulle istanze europee. Ma anche «influenza politica». Il potere crescente del Parlamento europeo, ha insistito, ha rafforzato l´Europa nel suo insieme e ne ha fatto un partner essenziale per le altre istituzioni, in particolare per la Commissione. Quando sarà ratificato, ha aggiunto, il Trattato di Lisbona rafforzerà ulteriormente le istituzioni comunitarie nel loro insieme e amplierà i poteri del Parlamento. Rafforzando la legittimità e l´efficacia del triangolo istituzionale, inoltre, il trattato è un grande passo avanti per l´Europa. Il Presidente della Commissione ha quindi concluso citando una scrittrice portoghese, Augustina Bessa Luis: «a 15 anni si ha un futuro, a 25 un problema, a 40 l´esperienza ma prima dei 50 no si ha una storia». E´ quindi a un Parlamento «pieno di storia, nel suo passato e nel suo futuro» che ha voluto rivolgere le sue congratulazioni. La cerimonia si è chiusa con un breve concerto dell´Orchestra giovanile europea, composta di 22 elementi di 18 nazionalità, con brani di Jeremiah Clarke, Nielsen, Mozart, Wolf e Strauss. Si è concluso con l´Inno alla gioia di Beethoven, che i presenti in Aula hanno ascoltato in piedi. .  
   
   
VERSO IL CONSIGLIO EUROPEO DI PRIMAVERA  
 
Strasburgo, 13 marzo 2008 - In vista del Consiglio europeo di primavera che si terrà il 13 e il 14 marzo, si è svolto un dibattito in Aula incentrato sui temi economici e sull´attuazione della strategia di Lisbona. Dichiarazione della Presidenza Aprendo il dibattito, Janez LenarČiČ, Segretario di Stato sloveno per gli affari europei, ha illustrato i tre temi principali del prossimo Consiglio: necessità di ulteriori progressi nell´Agenda di Lisbona, energia e cambiamenti climatici e instabilità dei mercati finanziari. Ha quindi fatto riferimento ai temi specifici che saranno trattato dai leader Ue, in particolare il terzo pacchetto "mercato interno" per gas e elettricità e come trattare i fondi sovrani di investimento. Dichiarazione della Commissione José Manuel Barroso ha innanzitutto sottolineato i successi economici dell´Ue, che sono la dimostrazione che la strategia di Lisbona funziona. Ha quindi ammonito contro il pericolo del protezionismo, indicando la rinnovata strategia di Lisbona come l´unica via da seguire, ponendo l´accento sugli alti standard di istruzione e formazione, sulla maggiore ricerca e innovazione e sul completamento del mercato interno. Interventi in nome dei gruppi politici Non è questo il momento per cambiare, ha osservato Joseph Daul (Ppe/de, Fr), bisogna portare avanti la stragia di Lisbona per la crescita e l´occupazione e raddoppiare gli sforzi perché funzioni nel periodo 2008-2010. E´ infatti questo il modo migliore per far fronte alle sfide della globalizzazione, dell´invecchiamento della popolazione e dei cambiamenti climatici. Per permettere alle imprese europee, specialmente alle Pmi, di avere un valore aggiunto, qualità ed innovazione, aumentare le quote di mercato e creare posti di lavoro, vi è la necessità di migliorare gli investimenti per la ricerca e lo sviluppo, fornire sostegno agli imprenditori e rendere più flessibile il mercato del lavoro. Infine, a suo parere, la formazione, l´istruzione e l´apprendimento lungo tutto l´arco della vita sono i punti focali per incrementare la mobilità e la flessibilità dei lavoratori. Investire nella formazione e nell´adattamento, ha concluso, aiuterebbe ad alleviare la pressione economica che grava sugli anziani. Martin Schulz (Pse, De) ha rilevato che i ministri, durante la cena di lavoro, dovrebbero discutere dell´idea di un´"Unione mediterranea", come suggerito dalla Francia. Il suo gruppo è d´accordo con tale idea, purché sia volta a migliorare il processo di Barcellona nel contesto della politica Ue. Tuttavia, ha proseguito, se l´Ue si trovasse divisa su tale idea, ciò invierebbe un messaggio negativo, e questo aspetto deve essere fatto presente alla Francia. Per il deputato socialista «vi è progresso» e ha riconosciuto che «il tasso di disoccupazione è calato e la produttività è aumentata». Tuttavia, da dichiarato che «molti dei nuovi posti di lavoro sono precari, gli stipendi non tengono il passo con i profitti e sussiste uno squilibrio sociale. Abbiamo bisogno di più sicurezza sociale e protezione». Infine, «se il progresso economico non va di pari passo con la responsabilità sociale», ha aggiunto, «sarà minacciato lo spirito degli ultimi 50 anni». Nel ricordare che «dobbiamo incanalare il potenziale dei nostri giovani, investendo nella formazione», ha ammonito che se il finanziamento di queste spese dipende dalla ricchezza dei genitori, «ciò non equivale a una politica sociale». Per Graham Watson (Alde/adle, Uk, questo Consiglio si svolgerà a metà strada tra la «disperazione e la speranza», a causa delle incertezze su Turchia, Russia e Medio Oriente, il rallentamento della crescita ma anche la crisi del settore bancario. «La metà delle nostre entrate deriva dal commercio», ha proseguito, sottolineando che l´economia mondiale «non è un gioco a somma zero» e che «6,5 milioni di posti di lavoro sono stati creati negli ultimi due anni». Ha quindi concluso affermando che il Consiglio deve incrementare il bilancio per la ricerca e migliorare la trasparenza nel settore bancario, ma «i mercati sono i più importanti strumenti a nostra disposizione per aumentare i nostri standard di vita». Brian Crowley (Uen, Ie) ha esordito notando che una proposta non conduce necessariamente alla soluzione, ma sarà una combinazione di tanti fattori. Ha poi parlato della necessità di «cercare di estrapolare dalle proposte le migliori idee». A suo parere, inoltre, si rischia di perdere le sfide future - quali la mancanza di investimenti in una ricerca corretta e nello sviluppo, le delocalizzazioni dell´industria europea ed il commercio extracomunitario - senza un adeguato investimento nell´istruzione e nella formazione. Rebecca Harms (Verdi/ale, De) ha sottolineato che la strategia di Lisbona «non ha risolto il problema dei lavoratori meno abbienti». Sottolineando la necessità che i profitti siano ridistribuiti equamente, ha quindi citato la risoluzione del Parlamento europeo che include una richiesta speciale sui salari minimi e invita il Consiglio e la Commissione di farsi carico di questa richiesta. In riferimento alla strategia di Lisbona, Gabriele Zimmer (Gue/ngl, De) ha auspicato che le conclusioni del Consiglio comprendano «coloro che hanno subito l´esclusione sociale», sottolineando che non si tratta solamente di «protestare contro la globalizzazione aggressiva». A suo parere, combattere la povertà, l´esclusione sociale e la divisione nella società «non hanno trovato un posto di rilievo nell´agenda» del Consiglio. Ha quindi chiesto come la dimensione sociale della strategia di Lisbona fosse stata resa possibile, e quali passi concreti saranno fatti per assicurare tale attuazione, ma anche come si possa essere certi che la crisi energetica non danneggerà la coesione sociale. Jens-peter Bonde (Ind/dem, Dk) ha citato il progetto da lui redatto con la collega Kathy Sinnott, volto ad aggiungere un nuovo protocollo al trattato di Lisbona, per affrontare il problema verificatosi nel caso Laval e la conseguente decisione della Corte dei conti europea dello scorso 18 dicembre. Facendo riferimento alla realtà ora presente in Irlanda e in Danimarca e all´importanza di parlare di tali problematiche, ha invitato la presidenza slovena a «sollevare la questione durante il Vertice». In conclusione, ha chiesto quando sarà possibile disporre di un trattato consolidato per poterne comprendere il suo contenuto. Intervento dei deputati italiani Per Mario Borghezio (Uen, It), il disordine finanziario mondiale «deve essere affrontato con serietà» dal prossimo Consiglio europeo. «Eurolandia sembra vacillare sotto la pressione di ondate di denaro in fuga dai bond italiani, greci, spagnoli e francesi per rifugiarsi nei titoli di stato tedeschi», ha spiegato. Mentre la forbice fra bond italiani e tedeschi «è giunta oltre i 63 punti, come nel ´99 quando sembrava che l´Italia non potesse mantenere rigorosamente i limiti di Maastricht». Ha poi sottolineato che, ancora ieri, in Italia, un´asta di Bot è andata parzialmente deserta. Il Telegraph del 6 marzo, ha aggiunto, rivela che una grande banca di investimenti, «che ha speculato con un gioco di arbitraggio fra quotazioni di acquisto e di vendita di bond italiani e derivati del credito, sarebbe stata costretta a liquidare tutti i bond» e il Tesoro italiano è dovuto intervenire per sostenere il valore dei Bot. «E´ vero o non è vero quel che si dice da tempo nei mercati dell´alta finanza, scommettendo sull´uscita dell´Italia dall´euro?», ha chiesto. «E´ debole questa Europa», ha aggiunto, e occorrerebbe «ben altra forza da parte dei governi nazionali in luogo delle vecchie e inutili misure proposte dai tecnocrati di Bruxelles, attuando i necessari interventi e non le ricette illuministe come la riduzione dei tassi e le iniezioni di liquidità». Ha quindi concluso esortando ad ascoltare piuttosto «la voce dei popoli e dei territori», tornando all´economia reale e alla cogestione e alla «partecipazione dei lavoratori all´azionariato delle imprese!». .  
   
   
CENTRO DI POLITICA EUROPEA DELLA MIGRAZIONE UN NUOVO PONTE TRA POLITICA E RICERCA  
 
Bruxelles, 13 marzo 2008 - Una delle massime priorità politiche dell’Unione europea è concertare e attuare una politica europea della migrazione che sia efficace e lungimirante per il bene di tutti: Stati membri, cittadini dell’Ue e migranti. La strategia europea di migrazione abbraccia aspetti diversi, come le esigenze del mercato del lavoro in Europa, i cambiamenti demografici, l’integrazione degli immigrati in società sempre più multiculturali e multietniche, la lotta all’immigrazione clandestina, ferma restando l’esigenza di garantire ai cittadini dell’Unione la libertà di circolare in condizioni di sicurezza. A sostegno delle politiche che affrontano tali complesse tematiche, l’Unione dovrebbe creare una piattaforma speciale in cui la ricerca si concentri sulle necessità in evoluzione della politica in materia di gestione dei flussi migratori. In questa prospettiva il vicepresidente Frattini sostiene l’istituzione di un Centro di politica europea della migrazione (Cpem), la cui apertura è prevista per l’inizio dell’autunno 2008. Franco Frattini, vicepresidente della Commissione europea responsabile per il portafoglio Giustizia, libertà e sicurezza, dà pieno sostegno all’iniziativa: “Una migrazione opportunamente gestita può essere benefica per l’Unione ma pone comunque importanti sfide. Mai come ora i responsabili politici devono adattare le strategie a un contesto in rapida evoluzione. È urgente che la ricerca nel campo della migrazione si concentri maggiormente sulle sfide costantemente nuove della globalizzazione. L’obiettivo principale del nuovo Centro di politica europea della migrazione sarà quello di tradurre la ricerca in raccomandazioni politiche realistiche contribuendo in tal modo ad orientare le strategie europee. L’europa ha bisogno che la ricerca stia dalla sua parte. ” Il Centro, da un canto, svilupperà strumenti specifici volti a porre i risultati della ricerca al servizio del processo di elaborazione e di azione politica e, dall’altro, fornirà ai responsabili politici e alle altre parti interessate metodologie che rispondano alle esigenze di gestione dell’immigrazione. Inoltre il Centro sosterrà sia la produzione e l’uso efficiente di banche dati sui principali aspetti della migrazione (demografico, economico, sociale, giuridico e politico) sia la raccolta delle buone e cattive pratiche. Il Centro dovrebbe riunire un ampio gruppo di studiosi e intellettuali che faranno avanzare il pensiero europeo e mondiale sulle tematiche relative alla migrazione confrontando e discutendo idee ed opinioni di esponenti dagli interessi divergenti, in autonomia di giudizio e applicando standard scientifici elevati. Il nuovo Centro avrà sede presso l’Istituto universitario europeo (Iue) di Firenze, che già svolge ricerche altamente specializzate nel campo delle politiche migratorie europee e internazionali. A dirigere il Centro sarà un direttore, coadiuvato da un comitato scientifico. Sarà fatto il possibile perché il nuovo Centro inizi ad operare già nell’autunno 2008. Il Centro sarà finanziato dall’Iue, ma riceverà fondi anche da altri enti pubblici e privati. La Commissione europea sta esaminando la possibilità di un finanziamento da parte dell’Ue. .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: SFRUTTARE L´ENORME POTENZIALE DEL BIOGAS  
 
 Strasburgo, 13 marzo 2008 - Il biogas può concorrere all´indipendenza e alla diversificazione energetica dell´Ue, proteggendo l´ambiente e aprendo nuove prospettive agli agricoltori. Il Parlamento chiede quindi di sfruttare il potenziale del biogas aumentando i finanziamenti e intensificando la ricerca, garantendo però che ciò non metta a repentaglio l´approvvigionamento alimentare. I deputati chiedono poi di trattare il biogas nella futura direttiva sulle energie rinnovabili. Approvando con 610 voti favorevoli, 23 contrari e 13 astensioni la relazione di Csaba Tabajdi (Pse, Hu), il Parlamento riconosce anzitutto che il biogas «rappresenta una risorsa energetica essenziale che contribuisce allo sviluppo economico, agricolo e rurale sostenibile e alla protezione dell´ambiente» e ne sottolinea il contributo che può apportare alla riduzione della dipendenza energetica dell´Unione europea. Osserva inoltre che la produzione di biogas da letame, liquami e rifiuti urbani, animali e organici concorre alla diversificazione energetica e pertanto può fornire in misura crescente «un contributo alla sicurezza, alla competitività e alla sostenibilità dell´approvvigionamento energetico». Al contempo, può aprire nuove prospettive di reddito per gli agricoltori. I deputati ritengono poi che l´impiego di biogas, in particolare per la produzione di calore ed elettricità potrebbe incrementare significativamente le possibilità di conseguire l´obiettivo di coprire con le fonti energetiche rinnovabili il 20% del fabbisogno energetico totale dell´Ue entro il 2020. Se si compiono maggiori sforzi di ricerca, inoltre, le fonti energetiche rinnovabili come il biogas e i biocarburanti, in combinazione con l´energia solare ed eolica, «potranno consentire un più elevato livello di indipendenza dall´energia fossile e nucleare» . Il Parlamento incoraggia quindi l´Ue e gli Stati membri a sfruttare l´enorme potenziale del biogas creando un ambiente favorevole nonché conservando e ampliando i regimi di aiuto per incentivare gli investimenti in impianti di produzione di biogas e il loro mantenimento. Ricorda peraltro che non è possibile sviluppare ulteriormente la produzione di biogas «senza finanziamenti supplementari», i quali vanno attribuiti alla ricerca e allo sviluppo, alla promozione dei risultati di progetti specifici, agli impianti e ad un maggiore sostegno della "elettricità verde" e del "gas verde". I deputati chiedono poi l´intensificazione degli sforzi nella ricerca e nella promozione di nuove tecnologie per il biogas, in particolare per la valorizzazione della biomassa come biocarburante, e per aumentare la redditività degli impianti. Ma l´Aula ha soppresso il paragrafo che, sottolineando l´importanza dell´ingegneria genetica verde, chiedeva di intensificare gli sforzi nel settore della ricerca in materia di sementi e protezione fitosanitaria, affinché la produzione di biogas non entri in competizione con la produzione di alimenti di elevata qualità. Il Parlamento sottolinea però che incentivando la produzione di biogas «non si può mettere a repentaglio la sicurezza dell´approvvigionamento alimentare della popolazione». Le future proposte di regolamentazione del settore del biogas dovranno quindi tenere presente questa esigenza. Il Parlamento chiede alla Commissione e agli Stati membri di elaborare, entro dicembre 2008, una politica coerente in materia di biogas. Sollecita inoltre la Commissione a presentare una relazione specifica sul biogas e la sua promozione in Europa che illustri le necessarie modifiche da apportare alle normative comunitarie e nazionali per agevolarne ulteriormente l´espansione. La relazione dovrà anche rilevare i modi più efficienti per l´´utilizzo dei fondi e dei programmi europei e presenti esempi delle migliori prassi. In tale contesto, i deputati prediligono l´inclusione della produzione di biogas nella proposta di direttiva sulle energie rinnovabili. Questa dovrebbe peraltro comprendere misure per la costruzione e la promozione di impianti per la produzione di biogas e misure di diffusione e promozione dei risultati ottenuti da precedenti esperienze. Qualora le regolamentazioni sullo sviluppo regionale e locale non consentano di finanziare tali misure, sarà necessario modificarle. Gli Stati membri dell´Ue dovrebbero inoltre adottare una pianificazione nazionale e regionale volta a limitare gli ostacoli giuridici e amministrativi «prevedendo ad esempio. Il Parlamento chiede alla Commissione di presentare proposte legislative sull´impiego dei residui provenienti dagli impianti per la produzione di biogas e di garantire che in tali impianti siano utilizzate solo le materie organiche «che permettono uno sfruttamento dei residui senza danni per l´ambiente». La Commissione dovrebbe inoltre presentare una strategia volta ad inserire gli impianti per la produzione di biogas nel meccanismo di Kyoto nonché promuovere l´alimentazione delle reti del gas naturale con biogas, attraverso raccomandazioni o una direttiva. .  
   
   
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA UN REGIME DI AIUTI ITALIANO VOLTO A PROMUOVERE L’IMPIEGO DEL BIODIESEL  
 
Bruxelles, 13 marzo 2008 - Conformemente alle norme in materia di aiuti di Stato previste dal trattato Ce, la Commissione europea ha autorizzato l’istituzione in Italia di uno sgravio fiscale volto a favorire la produzione e l’impiego di biodiesel. La misura modifica e proroga un regime approvato in precedenza e introduce un obbligo di fornitura di biocarburanti. La coesistenza dell’obbligo di fornitura e dello sgravio fiscale rappresenta una novità e non si può prevedere in questa fase in che modo essa inciderà sul mercato. Nonostante tali incertezze, non esistono rischi di sovracompensazione in quanto lo sgravio fiscale proposto si applicherà soltanto ad una percentuale del biodiesel immesso e coprirà soltanto una parte della differenza dei costi di produzione. L’aiuto è stato quindi considerato compatibile con il mercato unico. Il Commissario responsabile della concorrenza, Neelie Kroes, ha dichiarato: “Sono contenta di poter approvare aiuti che promuovono l’impiego del biodiesel senza sovracompensazioni per i fornitori. L’italia ha compiuto un nuovo passo verso la realizzazione degli obiettivi Ue relativi all’impiego delle energie rinnovabili nel settore dei trasporti”. Il regime notificato prevede che un contingente annuo di 250. 000 tonnellate di biodiesel benefici di un’aliquota di accisa pari al 20% dell’aliquota applicabile al carburante diesel utilizzato come carburante per autotrazione. Tutti i produttori di biodiesel dell’Ue possono partecipare al programma e beneficiare della riduzione d’accisa. Il contingente che beneficia della riduzione d’accisa sarà distribuito tra i produttori proporzionalmente ai rispettivi dati relativi alla produzione effettiva, cosicché soltanto una percentuale del biodiesel prodotto da ciascun produttore beneficerà dello sgravio fiscale. L’importo previsto dello sgravio fiscale, per la durata complessiva del regime di quattro anni (2007-2010), è pari a 384 milioni di euro. Le autorità italiane hanno inoltre introdotto un obbligo di fornitura di biocarburanti: ciascun fornitore di benzine e carburanti diesel presente sul mercato italiano è obbligato a immettere una percentuale minima di biocarburanti. Dal 1° gennaio 2008, tale percentuale è pari al 2% della fornitura complessiva registrata l’anno precedente e il mancato rispetto di tale obbligo è passibile di sanzioni. La riduzione d’accisa rappresenta una misura provvisoria che facilita la transizione verso un regime, la cui introduzione non è prevista prima del 2011, in cui vi sarà soltanto l’obbligo di fornitura. La Commissione ha sistematicamente autorizzato regimi di aiuto a favore dei biocarburanti ove è stato possibile dimostrare che gli aiuti non avrebbero superato la differenza tra il costo di produzione del biocarburante (sommato ad un normale margine di profitto) e il prezzo di mercato del combustibile fossile corrispondente. Si ritiene che tale metodo permetta di escludere il rischio di sovracompensazione. Nella misura notificata, tuttavia, allo sgravio fiscale si accompagna l’obbligo di fornitura. Si potrebbe argomentare che, se i fornitori di combustibili sono obbligati a immettere sul mercato un certo quantitativo di biodiesel, questo non si trova più in concorrenza con il diesel fossile e quindi il prezzo del diesel fossile non rappresenta più un punto di riferimento adeguato, con conseguente possibilità di sovracompensazione. Alla luce delle circostanze specifiche relative al caso in oggetto, la Commissione ha tuttavia escluso il rischio di sovracompensazione in quanto lo sgravio fiscale proposto non copre la differenza tra i costi di produzione del biodiesel e il prezzo di mercato del diesel comune. Inoltre, soltanto una percentuale del biodiesel prodotto da ciascun produttore beneficerà dello sgravio fiscale. La Commissione ha inoltre tenuto conto della durata limitata del regime, che si concluderà nel 2010, e della prospettiva di una transizione ad un sistema in cui vi sarà soltanto l’obbligo di fornitura. La versione non riservata della decisione sarà disponibile con il numero Nn 326/2007 del registro degli aiuti di Stato sul sito della Dg Concorrenza una volta risolte tutte le questioni relative alla riservatezza. Il bollettino elettronico di informazione settimanale in materia di aiuti di Stato (State Aid Weekly e-News) riporta le ultime decisioni in materia di aiuti di Stato pubblicate su Internet e nella Gazzetta ufficiale. .  
   
   
BORGHEZIO : L´EUROPA VACILLA DI FRONTE AL DISORDINE FINANZIARIO MONDIALE  
 
Strasburgo, 13 marzo 2008 - "Il prossimo Consiglio Europeo - ha dichiarato oggi nell´aula di Strasburgo l´On. Borghezio - affronti con serietà il problema del disordine finanziario mondiale: Eurolandia sembra vacillare sotto la pressione di ondate di denaro in fuga dai bonds italiani, greci, spagnoli e francesi per rifugiarsi nei Titoli di Stato Tedeschi. La forbice fra bonds italiani e tedeschi è giunta oltre i 63 punti, come nel ´99, e ancora ieri, in Italia, un´asta di Bot è andata parzialmente scoperta". Borghezio rivela, citando il Telegraph del 6/3, che "una grande banca di investimenti, che ha speculato con un gioco da arbitraggio fra quotazione di acquisto e di vendita di bonds italiani e derivati del credito, sarebbe stata costretta a liquidare i bonds e il Tesoro italiano è dovuto intervenire per sostenere il valore dei Bot". "E´ vero o non è vero - domanda Borghezio - che negli ambienti dell´alta finanza si scommette da tempo sull´uscita dell´Italia dall´euro?". E´ debole questa Europa e occorrerebbe, per affrontare questi gravi problemi, ben altra forza da parte dei Governi nazionali, conclude Borghezio auspicando che, in luogo delle vecchie ed inutili misure proposte da Bruxelles, si abbia il coraggio di attuare i necessari interventi, non applicando le ricette illuministe della tecnoburocrazia, ma ascoltando la voce dei popoli e dei territori! Si attui - ha concluso Borghezio - la cogestione e la partecipazione dei lavoratori all´azionariato delle imprese! .  
   
   
LA SPESA PER R&S DELL´UE RIMANE IMMUTATA  
 
Bruxelles, 13 marzo 2008 - Secondo gli ultimi dati forniti dall´Eurostat, l´Ufficio statistico delle Comunità europee, la spesa per ricerca e sviluppo (R&s) in Europa è rimasta immutata negli ultimi tre anni. La spesa per R&s nella Ue27 nel 2006 si è fermata all´1,84% del Pil, la stessa percentuale del 2004 e del 2005. Questi sono dati preoccupanti, visto che l´Unione europea si era posta l´obiettivo di investire il 3% del proprio Pil nella ricerca entro il 2010. Tuttavia, alcuni Stati membri hanno dimostrato che è possibile raggiungere questo obiettivo. Nel 2006, i migliori della classe sono stati Svezia e Finlandia, che hanno speso rispettivamente il 3,82% e il 3,45% del proprio Pil in R&s. Alle loro spalle c´erano Germania, Austria e Danimarca, che hanno fatto registrare investimenti in R&s ben superiori al 2%. La spesa si è invece mantenuta bassa in molti dei nuovi Stati membri, come Bulgaria, Cipro e Romania, che hanno tutti fatto registrare investimenti in R&s inferiori allo 0,5%. Ma alcuni nuovi arrivati hanno mostrato il maggiore incremento nella spesa per R&s tra il 2000 e il 2006; in Estonia l´intensità di R&s è salita dallo 0,61% all´1,14%, mentre nella Repubblica Ceca dall´1,21% all´1,54%. Vengono inoltre forniti i dati relativi alla forza lavoro della R&s, che nel 2006 è rimasta al 4,8% della forza lavoro totale. I Paesi che danno lavoro alle maggiori quote di scienziati e ingegneri sono stati il Belgio con il 7,9%, l´Irlanda con il 6,8% e la Finlandia e la Svezia con rispettivamente il 6,7% e il 6,5%. .  
   
   
UE: APPROVAZIONE PROGRAMMA IPA ADRIATICO ENTRO 31 MARZO  
 
Cividale, 13 marzo 2008 - E´ prevista per il 31 marzo l´approvazione del nuovo programma di cooperazione transfrontaliera Ipa Adriatico (Instrument of pre accession Assistance) da parte della Commissione europea. L´annuncio è stato dato nel corso della Task force che si è tenuta a Cividale il 10 e 11 marzo e ribadito oggi di fronte ai 300 partecipanti all´evento "Tavoli di lavoro Ipa Adriatico", organizzato dalla Regione Friuli Venezia Giulia- servizio Rapporti internazionali e partenariato territoriale. L´autorità di gestione del programma, rappresentata dalla Regione Abruzzo, ha annunciato che presumibilmente i primi bandi sul programma usciranno entro l´estate. Nel corso della sessione plenaria di apertura, introdotta dall´assessore regionale per le Relazioni internazionali e comunitarie, a cui hanno partecipato rappresentanti provenienti da enti pubblici, associazioni, Università, agenzie di sviluppo delle sette Regioni adriatiche italiane (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia-romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia), dalla Slovenia, Croazia, Bosnia-ezegovina, Montenegro, Serbia, Albania e Grecia, Paesi territorialmente eleggibili al Programma, è stata illustrata la bozza di programma operativo. Il programma, incentrato in particolare sulle tematiche della sostenibilità, accessibilità e turismo dei territori uniti dal mare Adriatico, prevede una dotazione complessiva di 290 milioni di euro per il periodo 2007-2013, suddiviso in budget triennali (il primo dei quali 2007-2013 ammonta a 106 milioni di euro). Le novità rispetto alla precedente programmazione (Interreg Iii A Transfrontaliero adriatico) sono l´ingresso dei due nuovi Stati membri, la Slovenia e la Grecia, e la partecipazione della Serbia in regime di "phasing out" (stante l´assenza di confini marittimi richiesti dal carattere transfrontaliero del programma). Quest´ultimo regime permetterà alla Serbia di partecipare esclusivamente in progetti di cooperazione istituzionale in tutte le misure del programma e con fondi disponibili fino al 2012. Nel corso dei lavori, suddivisi in 5 sessioni parallele (Competitività ed Innovazione, Cooperazione Istituzionale e Reti, Ambiente ed energia, Cultura e turismo, Trasporti e mobilità), sono state presentate un centinaio di proposte progettuali, delle quali un terzo provenienti dai Paesi candidati (Croazia) e da quelli potenzialmente candidati (i rimanenti). I tavoli hanno dato vita non solo ad un vivace scambio di informazioni tra i beneficiari, ma anche all´incontro di potenziali partner di progetto, ai quali è stata data l´opportunità di costruire proposte progettuali strutturate, con partenariati transfrontalieri già dalla fase di progettazione. E´ stato precisato che nell´ambito delle azioni finanziabili, saranno ammissibili a finanziamento progetti congiunti sia ordinari che strategici; questi ultimi, in particolare, dovranno essere caratterizzati da un´estesa e qualificata partnership oltre che da effetti durevoli diretti/indiretti sull´intera area di cooperazione. In entrambi i casi i progetti dovranno includere almeno un partner da uno Stato membro (Italia, Slovenia, Grecia) ed uno proveniente da un Paese candidato (Croazia) o potenzialmente candidato (Bosnia-erzegovina, Montenegro, Serbia - in phasing out - Albania). Sono per ora venti le idee progettuali presentate da istituzioni, enti e associazioni del Friuli Venezia Giulia e discusse ierinei cinque tavoli di lavoro previsti nella giornata organizzata dal servizio regionale Rapporti internazionali e partenariato territoriale per approfondire gli standard di accesso al nuovo strumento di finanziamento comunitario Ipa Adriatico. Di seguito, per aree tematiche una breve illustrazione dei progetti. Tavolo Ambiente ed Energia: Adrimercury: il progetto presentato dalla direzione regionale dell´Ambiente, Salute, Agricoltura e Pesca e dall´Arpa prevede uno studio dell´inquinamento derivante da mercurio nell´Alto Adriatico e la ricerca di strategie di attenuazione. Anser 2: Progetto già finanziato nell´ambito del Programma Interreg Iii A Transfrontaliero Adriatico presentato dal servizio regionale Tutela ambienti naturali e fauna che prevede lo studio scientifico e di gestione del patrimonio avifaunistico e ambientale dell´Adriatico con l´obiettivo di definire modelli per la gestione integrata delle zone umide. Energie Rinnovabili: Presentato dalla società di consulenza Starter di Porcia (Pn), il progetto prevede la creazione di una rete dedicata alla produzione di energia nelle aree rurali che coinvolga associazioni di agricoltori, università, centri di ricerca e agenzie per l´energia nell´installazione di impianti pilota per lo sfruttamento di energie rinnovabili. Tavolo Competitività e Innovazione Adri. Pro: Si tratta della continuazione di un progetto già finanziato nel Programma Interreg Iii A Trasfrontaliero presentato da Informest e che prevede l´analisi dei settori economici strategici per lo sviluppo del sistema adriatico (legno arredo, meccanica, nautica, turismo, agroalimentare) ed azioni di marketing connesse. Filiera Adriatica Del Legno: progetto presentato dall´Ice, Istituto commercio estero di Trieste, che ha come obiettivo la creazione di un polo di innovazione, ricerca e promozione dell´utilizzo del legno nell´arredo, nell´edilizia e negli spazi urbani privati e pubblici. Portale Per Logistica: il progetto a cura dell´Eurispes Fvg prevede di creare uno strumento atto a potenziare l´attrazione di investimenti esteri da parte di piccoli e medi investitori a sostegno dell´azione di miglioramento delle infrastrutture nei Balcani occidentali. Sicurezza Alimentare: Progetto presentato dalla società di consulenza Starter di Porcia (Pn) che prevede di attuare gli standard europei per la produzione di prodotti alimentari nelle aree adriatiche. Tavolo Trasporti e Mobilità Europe Adriatic Sea Way: Progetto della direzione regionale Pianificazione territoriale, Energia, Mobilità e Infrastrutture di trasporto che si prefigge di approfondire l´analisi della portualità italiana e delle sue relazioni con il Mediterraneo orientale e della portualità integrata fra le regioni italiane, la Slovenia, la Croazia, la Bosnia ed il Montenegro. Intende proporre soluzioni per pervenire ad un´armonizzazione dei regolamenti e dei sistemi nel settore dei trasporti in ambiti quali la sicurezza, gli aspetti sanitari ed ambientali e la certificazione. Cyrnar (Cyclo route of the Northern Adriatic ring): presentata dalla direzione regionale Pianificazione territoriale, Energia, Mobilità e Infrastrutture di trasporto, l´idea progettuale è finalizzata all´attivazione di azioni di cooperazione transfrontaliera per lo sviluppo dell´anello ciclabile per unire le aree che si affacciano sulle coste dell´Adriatico centrosettentrionale. L´anello è costituito dal percorso ciclabile terrestre Ancona-trieste- Zara e dal collegamento intermodale bici/traghetto tra Zara e Ancona. Tavolo Cultura e Turismo Adria Ring: presentato dal Comune di Monfalcone, è la continuazione di un progetto già finanziato con Interreg Iii A con il fine di valorizzare le potenzialità culturali e turistiche dell´area adriatica soprattutto con riferimento ai settori della nautica, della storia locali e delle vicende marinare. Eccellenze Territoriali In Rete: presentato dall´Università di Udine, il progetto si prefigge di creare nuove funzionalità, attraverso un sistema informativo multitecnologico, per la gestione e valorizzazione del patrimonio storico artistico. On Air: progetto presentato dall´associazione di promozione sociale "Il Cerchio magico" di Villesse. Intende promuovere un percorso ecoturistico all´insegna dello slow fly (volo in mongolfiera) lungo i corridoi ecologici del Friuli Venezia Giulia, della Slovenia e della Croazia. Nei Suoni Dei Luoghi: proposto dall´associazione "Progetto Musica" di Monfalcone è lo sviluppo di un progetto già finanziato in Interreg e si propone di costituire un´orchestra internazione composta da musicisti italiani e musicisti dei Paesi Adriatico orientali. Archivi Transfrontalieri: presentato dall´Archivio di Stato di Trieste si prefigge la messa in rete di catasti e mappe che riguardano aree litorali. Modello Di Sviluppo Di Microterritori Adriatici: presentato dal Comune di Muggia per applicare la metodologia derivante dal piano di gestione Unesco per le candidature alla World heritage list al fine di collegare il patrimonio artistico e monumentale in chiave turistica ecocompatibile. Tavolo Cooperazione istituzionale e Reti Masterplan Connettivita´: promosso dall´Università di Trieste, prevede la collaborazione tra atenei, enti di ricerca e formazione, enti culturali e Amministrazioni locali per dare forma al masterplan per la connettività dedicato a differenti aspetti della cultura e dell´identità locale. Educazione Eco Sostenibile: presentato dal Rue, agenzia di formazione "Risorse umane Europa" di Udine, si rivolge all´educazione nelle scuole superiori e sedi universitarie in materia di sviluppo ecosostenibile e cooperazione interculturale allo sviluppo. Cooperazione Istituzionale: il progetto presentato dall´Isig di Gorizia mira all´istituzione di una federazione di associazioni operanti nel campo della giustizia internazionale per la salvaguardi dei diritti umani. Righ To Study Uni-net: presentato dall´Erdisu di Trieste si propone di costituire adeguate reti di supporto al diritto allo studio a favore degli studenti (casa dello studenti, contributo alloggi, mense, trasporti, borse di studio, mobilità internazionale). .  
   
   
MEF: IN LINEA SUL SITO LA RUEF PER IL 2008  
 
 Roma, 13 marzo 2008 - E´ in linea sul sito del Mef (www. Mef. Gov. It), nell´area dedicata ai documenti di finanza pubblica, la Relazione Unificata sull´Economia e la Finanza pubblica per il 2008. .  
   
   
PIL IN FRENATA PER IL PEGGIORAMENTO DELLO SCENARIO INTERNAZIONALE.  
 
Roma, 13 marzo 2008 - Dopo il buon andamento del biennio 2006-2007, l´economia italiana risentirà quest´anno del significativo peggioramento del quadro macroeconomico internazionale e dell´elevata incertezza che caratterizza lo scenario globale. La stima di aumento del pil per il 2008 è stata ridotta quindi allo 0,6%, in significativo calo rispetto alle previsioni precedenti (+1,5%), benché a partire dal 2009 si preveda un miglioramento congiunturale che porterà ad una crescita annua media dell´1. 5% nel triennio 2009-2011. L´andamento della finanza pubblica: deficit sotto controllo nonostante minore crescita. Nel 2007 il rapporto deficit-pil si è attestato all´1,9%, il valore più basso dell´ultimo decennio, inferiore di ben 0,9 punti rispetto all´obiettivo concordato in sede europea, che consentirà all´Italia di uscire dalla procedura europea per deficit eccessivo nella quale era entrata nella legislatura precedente. Per il 2008, a causa del significativo rallentamento della crescita economica internazionale - che avrà inevitabili ripercussioni negative anche sul nostro paese - l´obiettivo di indebitamento netto viene rivisto leggermente e temporaneamente al rialzo, al 2,4% del pil dal 2,2% stimato a settembre, quando la crescita era prevista peraltro all´1,5%. Occorre sottolineare, in proposito, che nel 2005 - in presenza di un pil in aumento dello 0,6% come quest´anno - il deficit aveva raggiunto il 4,2%. Analizzando il dato, si evince inoltre che il nuovo disavanzo tendenziale sconta un aumento di 0,3 punti di pil dovuto al peggioramento dello scenario macroeconomico e un aumento di 0,2 punti per lo slittamento, dal 2007 al 2008, di alcune minori entrate e maggiori spese. Al netto di questi due fattori, destinati a non ripetersi in futuro, il rapporto deficit-pil 2008 risulta quindi pari all´1,9%, in linea con quello del 2007. E´ segno che l´azione di risanamento dei conti pubblici portata avanti dal governo Prodi ha natura strutturale e non transitoria, come dimostra il fatto che, a partire dal 2009, l´andamento del disavanzo tendenziale presenta un profilo in costante miglioramento, attestandosi al 2,1% del pil nel 2009, all´1,7% nel 2010 e all´1,4% nel 2011. Prosegue inoltre il percorso di riduzione del debito pubblico, che era invece tornato a crescere sia nel 2005 sia nel 2006. Nel 2007, secondo il dato diffuso ieri dalla Banca d´Italia, il rapporto debito-pil è calato al 104% dal 106. 5% dell´anno precedente. Un´ulteriore flessione del debito è prevista nel 2008 (al 103% del pil) e negli anni successivi, fino a raggiungere il 97. 1% del pil nel 2011. Pressione fiscale: l´aumento è dovuto per oltre due terzi ai risultati della lotta all´evasione. L´aumento della pressione tributaria degli ultimi anni è dovuto per più di due terzi ai risultati della politica di lotta all´evasione e all´elusione fiscale che ha portato a un sostanziale aumento di gettito. Per il biennio 2006-2007, si stima che oltre 20 miliardi (poco più di 11 miliardi nel 2006 e oltre 9 miliardi nel 2007) delle maggiori entrate registrate derivino da interventi anti-evasione e da un miglioramento spontaneo della compliance fiscale dei contribuenti. Commento del Ministro Padoa-schioppa "Nel 2006 e nel 2007 i conti pubblici si sono chiusi in maniera più favorevole del previsto. E´ il risultato di una politica economica che ha rifiutato la logica dei due tempi (prima risanare, poi sviluppare) e ha perseguito con lo stesso respiro un triplice obiettivo: crescita, risanamento, equità. I due anni di rigorosa azione sui conti pubblici del governo Prodi hanno registrato il venir meno delle misure una tantum e di operazioni straordinarie, e hanno creato le condizioni affinché l´Italia esca, nel mese di maggio, dalla procedura europea per deficit eccessivo in cui era entrata nella legislatura precedente. A fronte di un significativo rallentamento della congiuntura nel 2008, l´andamento del deficit evidenzia solo un lieve peggioramento. Questo significa che il risanamento dei conti pubblici realizzato dal governo Prodi è solido, destinato a durare e che il pareggio di bilancio per il 2011 resta un traguardo a portata di mano. Le stime sono improntate a notevole prudenza. Questo fa ritenere che le sorprese in corso d´anno possano essere prevalentemente positive e che i risultati possano essere migliori del previsto. La lotta all´evasione, se continuata, può offrire ampie risorse per ridurre la pressione fiscale. Le economia sulla spesa pubblica sono sufficienti a percorrere il cammino che rimane verso il pareggio dei conti pubblici, che rappresenta un obiettivo non negoziabile in sede europea". .  
   
   
BANCA ETRURIA APPROVA IL PROGETTO DI BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2007 L’UTILE D’ESERCIZIO SALE A 50,3 MLN DI EURO (+15,7%)  
 
Arezzo, 13 marzo 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Etruria si è riunito ieri sotto la presidenza di Elio Faralli e ha approvato il Progetto di Bilancio che sarà presentato all’Assemblea dei Soci del prossimo 27 aprile. I risultati del Gruppo Banca Etruria Conto Economico. Confermati i risultati già mostrati dal Gruppo nella Iv relazione trimestrale con il margine di interesse a quota 221,1 mln di euro (+15,4%) e il margine d’intermediazione pari a 319,8mln di euro (+10,1%). Positivo l’andamento delle commissioni nette che raggiungono gli 83,4 mln di euro nei dodici mesi (+5,1%). Prosegue il rafforzamento della copertura patrimoniale con le rettifiche a fronte del portafoglio crediti che crescono a 41,9mln di euro (contro 35,1 mln del 2006) al netto delle quali il risultato della gestione finanziaria raggiunge i 277,9 mln di euro ( +8,7%). Per quanto riguarda i costi operativi si registra il costo del personale in crescita del 4,8% e le altre spese amministrative che evidenziano un incremento del 3,1%. Complessivamente i costi operativi netti si attestano a 190,9 mln di euro contro i 189,9 del 2006 in linea con le previsioni di budget (+0,6%). Il Cost/income migliora di 3,2 punti percentuali con l’indicatore che passa al 58,8% contro il 62,1% del 31 dicembre 2006. L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte cresce a 89 mln di euro contro i 67,9 mln di fine 2006 (+30,9%). L’anno si chiude con l’utile netto a 50,3 mln di euro in crescita del 15,7% rispetto al 31 dicembre 2006 e con il Roe pari al 9,9%, in linea con gli obiettivi di Piano Industriale 2005- 2007. Stato Patrimoniale. I crediti verso la clientela raggiungono i 6. 258,4 mln di euro (+13,4%) e la raccolta diretta è pari a 6. 148,1 mln di euro (+15,2%), inclusa la passività contabilizzata dalla Capogruppo a fronte dell’operazione di cartolarizzazione di mutui in bonis realizzata nel primo trimestre del 2007. Al netto di questa componente l’aggregato cresce di circa 271,5 mln di euro (+5,1%). La raccolta indiretta consolidata si attesta a 3. 330,4 mln di euro contro i 3. 597,6 mln di fine 2006 (-7,4%) e contabilizza la riduzione sia della componente gestita (-7,7%) che di quella amministrata (-11,8%); migliora la raccolta assicurativa che sale a 436 mln di euro (+12,2%). Alla fine del 2007 il rapporto tra la raccolta gestita ed assicurativa rispetto al totale dell’indiretta si attesta al 56,8%. I dati della capogruppo Banca Etruria Il Conto Economico. Il bilancio della Capogruppo registra il margine d’interesse pari a 191,7 mln di euro (+12,6%) ed il margine d’intermediazione pari a 293,2 mln di euro (+8,0%). In crescita le commissioni nette a 82,9 mln di euro con un miglioramento del 2,3% particolarmente significativo se visto alla luce delle difficoltà riscontrate a livello di sistema bancario nel far leva sugli strumenti di influenza sul margine da servizi. Sono in diminuzione a 178,9 mln di euro (-2,6%) i costi operativi netti sostenuti nell’anno e il Cost/income che scende di 4,1 punti percentuali: l’indice infatti passa al 60,2% dal 64,3% di fine 2006. Si ricorda che il costo per il personale beneficia dell’effetto positivo legato alla rideterminazione del Trf stimato in c. A. 5 mln di euro. Al 31 dicembre 2007 l’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte sale a 86,5 contro i 64,8 mln di euro del 2006 (+33,5%) e registra gli effetti positivi dell’operazione sulle gestioni patrimoniali individuali realizzata con Bpm Gestioni Sgr S. P. A. , stimati in c. A. 11,1 mln di euro. Banca Etruria conclude l’esercizio 2007 con un utile d’esercizio pari a 47,5 mln di euro in crescita di 3,1 mln di euro rispetto alla fine del 2006 (+7,1%). Il Roe raggiunge quota 10%. Lo Stato Patrimoniale. Nel 2007 si conferma il forte impulso dato da Banca Etruria all’attività d’intermediazione complessiva con i crediti alla clientela che raggiungono i 5. 829,3 mln di euro con un incremento di 611,3 mln di euro (+11,7%). Il costante perseguimento di politiche prudenziali nella gestione del portafoglio crediti ha contribuito alla crescita degli indici di copertura che a fronte delle sofferenze raggiungono il 62,5% del portafoglio (contro il 60,2% di fine 2006). Per quanto attiene alla raccolta crescono sia la raccolta diretta a 5. 736,3 mln di euro che la raccolta indiretta a 3. 513 mln di euro contro i 3. 469,1 mln di euro di fine 2006 (+1,3%). A questo risultato contribuiscono l’incremento della componente amministrata a 1. 622 mln di euro (+ 7,8%) che beneficia dell’apporto di Banca Federico del Vecchio e di quella assicurativa a 436 mln di euro (+12,2%) mentre la componente gestita si attesta a 1. 454,9 mln di euro (- 7,7%). Nel corso del 2007 la Banca ha provveduto all’emissione di tre prestiti subordinati rispettivamente di 30 mln di euro, 60,5 mln di euro e 19,5 mln di euro. I primi due sono stati sottoscritti da clientela istituzionale mentre il terzo è stato collocato su clientela retail. Dividendo Sulla base dei risultati ottenuti il Consiglio di Amministrazione di Banca Etruria ha deliberato di proporre all’Assemblea dei Soci un dividendo di 0,30 € per azione. In base alla proposta elaborata dal Consiglio di Amministrazione il monte dividendi rimane costante a 16. 180. 610 euro con una percentuale di pay out pari al 34%, per cui la patrimonializzazione per lo sviluppo dell’Azienda ammonta a 27,7 mln di euro. Lo stacco della cedola n. 24 è fissato per il giorno 5 maggio con valuta 8 maggio 2008. Assemblea dei soci Il prossimo 27 aprile in seconda convocazione è programmata l’Assemblea Ordinaria dei Soci che sarà chiamata ad approvare il Bilancio relativo all’esercizio 2007. Alla luce della recente modifica dell’articolo 31 dello Statuto – approvato dall’Assemblea straordinaria del 17 febbraio u. S. - che ha introdotto la regola della scadenza contemporanea dell’intero Consiglio di Amministrazione in luogo di quella di circa un terzo ogni anno, gli Amministratori non in scadenza hanno rimesso il proprio mandato con efficacia al momento della ricostituzione dell’intero Cda che sarà nominato dalla prossima Assemblea di aprile. .  
   
   
AL VIA LA PARTNERSHIP TRA AZIMUT E CATTOLICA PER IL RILANCIO DI CATTOLICA INVESTIMENTI SIM AZIMUT HOLDING ACQUISISCE IL 14,99% DELLA SIM DI DISTRIBUZIONE CATTOLICA INVESTIMENTI SIM  
 
Milano - Verona, 13 Marzo 2008 - Azimut Holding e Cattolica Assicurazioni hanno firmato ieri una lettera di intenti per l’acquisizione da parte di Azimut del 14,99% del capitale sociale della Sim di distribuzione Cattolica Investimenti Sim, interamente detenuta da società del Gruppo Cattolica Assicurazioni. Il controvalore dell’operazione, per il 14,99%, è stato fissato in massimi euro 448 mila; la sottoscrizione del contratto di compravendita è prevista entro il mese di marzo, con efficacia soggetta al preventivo ottenimento del nulla osta da parte della Banca d’Italia. Il prezzo esatto verrà definito alla data di esecuzione della compravendita in funzione del patrimonio netto contabile e delle masse in gestione della Sim alla suddetta data. Dopo la collaborazione nel campo dei prodotti previdenziali, con questo accordo Azimut e Cattolica danno avvio ad una ulteriore collaborazione che, basandosi sulle reciproche expertise, consentirà lo sviluppo e la distribuzione di prodotti di risparmio gestito e assicurativi e contribuirà al rilancio di Cattolica Investimenti Sim, che trova in Azimut un partner indipendente per lo sviluppo della propria attività. “Questa operazione“ - ha dichiarato Giovambattista Mazzucchelli, Direttore Generale di Cattolica Assicurazioni – “oltre ad ampliare la positiva collaborazione con il Gruppo Azimut, consente a Cattolica di affrontare in modo innovativo e flessibile le evoluzioni del mercato della distribuzione finanziaria, mettendo a disposizione dei propri promotori finanziari e dei loro clienti prodotti e servizi finanziari all’avanguardia, sviluppati in collaborazione con uno degli operatori leader del mercato italiano, “ Nel commentare l’acquisizione, Marco Malcontenti (Cfo e Co-ad di Azimut) e Paola Mungo (Direttore Generale di Azimut), che hanno seguito direttamente l’operazione, sottolineano come “Questo accordo è la conferma della capacità del Gruppo Azimut di crescere non solo per linee interne ma anche attraverso partnership e joint ventures. Dopo l’acquisizione del 20% di In Alternative sul fronte della gestione di fondi hedge, dopo la partnership con Tamburi Ip sul fronte della gestione e distribuzione attraverso una società di prossima costituzione dedicata al family office, arriva adesso l’accordo con Cattolica su Cattolica Investimenti Sim che si inquadra sul fronte della distribuzione, e, dopo il rilancio della stessa, permetterà di ampliare ulteriormente la capacità distributiva del Gruppo”. .  
   
   
CONAFI PRESTITÒ: IL GRUPPO CONAFI HA ACQUISITO IL 60% DI PROGEFIN S.P.A. SOCIETÀ SPECIALIZZATA NEI SERVIZI FINANZIARI CORPORATE  
 
 Torino, 13 marzo 2008 – Conafi Prestito’ S. P. A. , ha acquisito, ieri, tramite la società interamente controllata Holding Partecipazioni Business S. P. A, il 60% della società Progefin S. P. A. (già Progefin Holding S. R. L. ) con sede in Torino. Attraverso l’acquisizione, il Gruppo Conafi Prestitò entra nel segmento corporate ampliando l’offerta di servizi finanziari, dedicati alle imprese e ai professionisti. Progefin si occupa di consulenza finanziaria alle imprese, è specializzata nelle più avanzate soluzioni di leasing finanziario/operativo e in tutte le principali forme di finanziamento a medio lungo termine; è attiva su tutto il territorio nazionale e vanta importanti partnership con i principali Gruppi bancari Italiani ed Europei. In particolare nell’ambito dell’attività di leasing nel 2007 Progefin ha intermediato 25 milioni di euro, di cui il 90% di tipo immobiliare. Il fatturato 2007 è pari a Euro 246 mila e l’utile lordo a Euro 52 mila. L’acquisizione del 60% del capitale sociale della Progefin è avvenuta a fronte di un esborso complessivo di Euro 300. 000, pagato il 50% per l’acquisto dai soci Progefin dei diritti di opzione rivenienti dall’aumento di capitale sociale, [per un importo pari a 150 mila Euro], deliberato in data odierna dalla Società e il restante 50% per la sottoscrizione, da parte di Holding Partecipazioni Business S. P. A. , del medesimo aumento di capitale. L’assemblea dei soci ha altresì nominato quale Presidente del Consiglio di Amministrazione della Progefin, il Dott. Ciro Mongillo, socio fondatore di Progefin, e con esperienza più che ventennale nel mondo del corporate. Commento del Presidente “Siamo molto lieti di aver concluso l’acquisizione di Progefin – afferma Nunzio Chiolo, Presidente e Amministratore Delegato di Conafi Prestitò S. P. A. -. L’operazione ci consentirà infatti sia di ampliare l’offerta dei nostri prodotti e servizi finanziari dedicati al segmento corporate sia di sfruttare le opportunità di cross-selling che ne deriveranno, ma soprattutto per dare maggiore concretezza all’accordo stipulato con l’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti. ” .  
   
   
PIRELLI: AL VIA IL COLLOCAMENTO IN BORSA DI 4,5 MILIONI DI AZIONI DI RISPARMIO OGGETTO DI RECESSO  
 
Milano, 13 marzo 2008 - Pirelli & C. Spa comunica che dal 18 al 26 marzo 2008 inclusi saranno offerte in Borsa n. 4. 491. 769 azioni di risparmio della società oggetto di recesso e non acquistate nell´ambito dell´offerta in opzione terminata lo scorso 27 febbraio. Le azioni saranno poste in vendita al prezzo unitario di 0,8055 euro, corrispondente al valore di liquidazione delle azioni oggetto di recesso, per un importo complessivo di circa 3,6 milioni di euro. Pirelli & C. Spa procederà in data 27 marzo 2008 all´acquisto delle eventuali azioni non rilevate nell’ambito del collocamento, mediante l´utilizzo di riserve disponibili. Con tale passaggio tecnico, sarà completato il procedimento per la liquidazione delle azioni oggetto di recesso, a seguito della deliberazione di riduzione del capitale sociale approvata dall’assemblea nel dicembre scorso. Terminato anche il periodo per l’eventuale opposizione concesso per legge ai creditori nelle operazioni di riduzione del capitale sociale, si prevede che il "dividendo straordinario" di 0,154 euro per azione (legato alla menzionata riduzione del capitale sociale) possa essere posto in pagamento il giorno 3 aprile 2008 (con data stacco cedola 31 marzo 2008). .  
   
   
E´ NATA RITMI! LA RETE ITALIANA DELLA MICROFINANZA.  
 
Bologna, 13 marzo 2008 – Nasce “Ritmi”, Rete Italiana di Microfinanza, Associazione senza fini di lucro che opererà a livello nazionale e sarà la voce di tutti gli operatori italiani della microfinanza. “Rendere bancabili i non bancabili”: è questo l’obiettivo delle istituzioni di microcredito e microfinanza che operano a livello internazionale. L’esclusione dall’accesso al credito è infatti riconosciuta come uno degli ostacoli principali allo sviluppo umano e alla riduzione della povertà. In Italia, secondo l’ultima stima della Banca Mondiale, il tasso d’esclusione dal credito e da servizi finanziari sostenibili, arriva al 25% della popolazione, una delle quote più elevate dell’Unione Europea. Il settore italiano della microfinanza è caratterizzato dalla presenza di iniziative ancora piccole e poco conosciute, anche se dinamiche ed in costante crescita. Una delle difficoltà è la mancanza di una regolamentazione che ne favorisca lo sviluppo e la diffusione. La Rete Italiana di Microfinanza, collega istituzioni di microcredito, società di consulenza, centri di ricerca, promotori, investitori. Ritmi sarà associata allo European Microfinance Network, la rete europea del settore, ed aperta al dialogo con tutte le istituzioni e organizzazioni impegnate in questo campo, compreso il Comitato Nazionale Permanente per il Microcredito. La rete è impegnata: a livello politico, dialogando con le istituzioni e le banche, attraverso azioni volte ad incidere sulla legislazione in materia e ad aumentare la flessibilità dei prodotti finanziari offerti; a livello operativo, mettendo in comune le esperienze acquisite, attraverso la creazione di banche dati comuni e la condivisione di servizi e strumenti a livello culturale, promuovendo una finanza attenta all´individuo e focalizzando l´attenzione sulla funzione produttiva dello strumento microcredito. .  
   
   
UBI BANCA: DIMISSIONI DEL PRESIDENTE E COMPONENTE DEL CONSIGLIO DI SORVEGLIANZA DR. TROMBI  
 
Bergamo, 13 marzo 2008 - Ubi Banca comunica che, ieri, il dr. Gino Trombi ha rassegnato le proprie dimissioni dalle cariche di Presidente e Componente del Consiglio di Sorveglianza di Ubi Banca, con efficacia dalla data dell’Assemblea chiamata a sostituirlo. Il Consiglio di Sorveglianza ha quindi proceduto, su proposta del Comitato Nomine, a formulare le candidature dell’avv. Corrado Faissola a Presidente del Consiglio di Sorveglianza (il quale conseguentemente lascerà l’incarico di Vice Presidente del Consiglio di Gestione) e del sig. Battista Albertani quale componente del Consiglio di Sorveglianza in sostituzione dei Consiglieri dimissionari dr. Trombi e ing. Zaleski. Tali candidature verranno sottoposte all’Assemblea dei Soci prevista per il prossimo 29 aprile in prima convocazione e 10 maggio in seconda convocazione. . .  
   
   
PRESIDENZA FVG: INCONTRO CON CONSOLE GENERALE USA A MILANO  
 
 Trieste, 13 marzo 2008 - Il presidente della Regione ha ricevuto ieri a Trieste il console generale Usa a Milano Daniel Weygandt. Nel corso del colloquio sono state discusse ed analizzate le potenzialità del Friuli Venezia Giulia e della città di Trieste nella prospettiva dell´attrazione di investimenti statunitensi. Secondo il console Weygandt, infatti, la "nuova Europa" offre a questo territorio nuovi vantaggi competitivi, anche e soprattutto nel campo della logistica e dei traffici portuali, senza peraltro dimenticare il grande ruolo dei numerosi centri di ricerca ospitati nell´area triestina. Weygandt, infine, ha espresso il suo apprezzamento per lo sviluppo economico che si è registrato negli ultimi anni in regione. .  
   
   
AD OTTOBRE CON LA QUINTA EDIZIONE DELLA CONFERENZA EUROPEA DEI SERVIZI PUBBLICI PARTECIPAZIONE, LA LEGGE TOSCANA SARÀ PROTAGONISTA A PARIGI SELEZIONATA COME BUONA PRATICA. MODELLO TOSCANO DI SCENA ANCHE IN UMBRIA  
 
 Firenze, 13 marzo 2008 - Il modello di partecipazione ‘toscana’ fa scuola: assieme, in questo caso, ad un’esperienza tutta sanitaria sarda. La legge sulla partecipazione della Toscana, approvata dal Consiglio regionale a dicembre, sarà infatti una delle buone pratiche protagoniste della quinta Conferenza europea sulla qualità dei servizi pubblici. L’appuntamento è a Parigi, ad ottobre. La prossima edizione sarà dedicata al ruolo giocato dai cittadini e dai portatori di interesse nel determinare la qualità dei servizi e delle politiche pubbliche. Il dipartimento della funzione pubblica del Consiglio dei ministri italiano ha selezionato la legge Toscana, un testo che guarda sicuramente alle esperienze d’Oltralpe ma è anche molto toscano, e l’Azienda sanitaria di Nuoro, che sta portando avanti un progetto per coinvolgere i cittadini nel monitoraggio e nella valutazione dei servizi sanitari. La scelta ‘partecipativa’ della Toscana non sta comunque solo nella legge approvata a dicembre. Modelli e strumenti di partecipazione si ritrovano nella proposta di legge sui servizi pubblici locali che la giunta si accinge a proporre. Sulla sanità invece (e sul ticket sanitario in particolare) la giunta ha organizzato l’anno scorso il secondo electronic town meeting di Marina di Carrara: una grande ‘assemblea’ telematica che ha permesso di coinvolgere in una discussione vera, per un giorno intero, centinaia di cittadini. Della legge sulla partecipazione toscana si è parlato nei giorni scorsi anche a Perugia. L’assessore alle riforme ha raccontato il modello scelto dalla Regione nel corso di un convegno che si è svolto a Palazzo Cesaroni il 6 marzo, organizzato dal Consiglio regionale umbro. .  
   
   
BIELLESE E FUTURO: SVILUPPO E QUALITÀ IL PIANO TERRITORIALE, PRESENTATO IERI, EVIDENZIA LE CINQUE STRADE FONDAMENTALI DA PERCORRERE.  
 
 Biella, 13 marzo 2008 - Rappresentanti di associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, ambientaliste, collegi sindacali hanno partecipato ineri, martedì 11 marzo, nella Sala Becchia della Provincia di Biella, alla presentazione della variante al piano territoriale provinciale . “Si tratta – come ha spiegato l’assessore Marampon nella sua introduzione – di un aggiornamento a quell’importante strumento di programmazione di cui la provincia ha principale competenza. Nel documento sono stati messi in rilievo gli aspetti critici ma anche le potenzialità di un territorio che vuole superare la crisi e l’isolamento attraverso un nuovo rapporto con gli altri distretti industriali e la Regione”. Dopo l’introduzione tecnica di Giampiero Lupatelli di Caire (la cooperativa di architetti ed ingegneri che ha redatto il piano) sono intervenuti Mario Paonessa ,della Cgil, per invitare ad una maggiore attenzione sulla qualità dei servizi sociali (con un’apposita riunione dedicata agli asili nido), Roberto Vanzi del Wwf che ha chiesto più coraggio nel rapporto tra ambiente e nuovi insediamenti commerciali ed industriali, Roberto Mondello di Pro Natura che ha proposto corridoi ecologici per l’attraversamento degli animali lungo le strade principali. E’ intervenuto quindi il Presidente della provincia di Biella Sergio Scaramal che ha rilevato che le osservazioni colgono bene lo spirito di apertura del Piano Territoriale. “E’ un piano – ha detto Scaramal – in continua evoluzione, uno strrumento flessibile che recepisce proposte ed osservazioni che verrano svolte. Un piano che delinea lo sviluppo futuro del territorio”. Il piano mette in rilievo le cinque strade da percorrere che si chiamano competitività, qualità e sicurezza, accessibilità, sostenibilità, equità ed efficienza. Eccole in estrema sintesi. Competitività : occorrono politiche per favorire l’innovazione del sistema produttivo del Biellese, qualificando il Distretto come centro di competenza di livello internazionale per le tecnologie del tessile e valorizzando le esperienze di certificazione della sicurezza delle produzioni (tessile e salute). Altri campi su cui concentrare l’attenzione riguardano l’innalzamento dei livelli formativi della popolazione, la costruzione di un distretto culturale che possa tradurre il valore aggiunto delle produzioni industriali tradizionali in maggiore immagine e creatività dell’intero territorio. Qualità e sicurezza : occorrono politiche per il riconoscimento del paesaggio in quanto contesto essenziale nella vita delle popolazioni, per il riconoscimento del ruolo dell’impresa agricola multifunzionale come presidio economico sociale ed ambientale del territorio biellese, per il consolidamento dell’offerta di prodotti turistici qualificati. Una attenzione particolare dovrà, inoltre, essere rivolta al governo della trasformazione di aree dismesse, dei vuoti urbani, delle aree degradate, all’insegna della qualità, della sostenibilità e della fattibilità. Accessibilità : l’obiettivo è l’ integrazione del Biellese nel sistema dei corridoi internazionali Lione-torino-venezia-lubiana e Genova-rotterdam (attraverso il collegamento alla autostrada A26 dei trafori tramite la connessione Masserano e Romagnano Sesia e in direzione della A4 con il collegamento a Santhià) Sostenibilità : miglioramento del sistema di gestione delle acque, della efficienza energetica, dei rifiuti, della qualità dell’aria. Equità ed efficienza : occorrono politiche per migliorare l’accesso ai servizi di base, per migliorare le condizioni di accoglienza del territorio, per le pari opportunità, l’integrazione delle categorie svantaggiate, la partecipazione dei giovani alla vita associata delle comunità locali. .  
   
   
AL VIA IL CIRCONDARIO DELLA BRIANZA EST FIRMATA LA CONVEZIONE TRA I 16 SINDACI DEL VIMERCATESE E LA PROVINCIA DI MILANO. ELETTO PRESIDENTE IL SINDACO DI VIMERCATE PAOLO BRAMBILLA  
 
 Milano, 13 marzo 2008 – E’ ufficialmente costituito ed operativo il Circondario della Brianza Est (Vimercatese). Dopo l’approvazione della convenzione tra i 16 comuni che fanno parte del Circondario e la Provincia di Milano, è seguita la nomina dei componenti dell’Assemblea. Nella prima riunione, che si è tenuta ieri sera, la cerimonia della firma e la nomina del Presidente. Tra i compiti del Circondario vi sono quelli di coadiuvare la Provincia nella pianificazione e nell’attuazione delle linee politiche in varie materie: i trasporti e la viabilità, le attività produttive e lo sviluppo economico, l’istruzione e l’edilizia scolastica, la pianificazione del territorio e delle politiche ambientali, la sicurezza. Alla cerimonia della firma era presente l’assessore provinciale al Piano Strategico Daniela Gasparini che in questi due anni di lavori preparatori ha seguito e guidato il processo di sperimentazione e di collaborazione sovracomunale. Lo stesso assessore ha ricordato come il Circondario sia già interlocutore della Provincia di Milano sul Distretto Tecnologico, il principale progetto lanciato da Palazzo Isimbardi in tema di sviluppo economico, su un’area che abbraccia tutto il Vimercatese e si spinge fino ai confini con le province di Lecco e Bergamo. Non solo: questa esperienza diventa un utile strumento per ragionare su come ‘esportare’ in altre aree della provincia nuovi metodi di governo condiviso e su come affrontare temi di vasta scala che interessano tutta l’area metropolitana milanese. «Considero l’istituzione del Circondario del Vimercatese – ha evidenziato l’assessore Gasparini – una prima tappa di un processo di aggregazione e di lavoro in rete tra il territorio e la Provincia. Forme di lavoro condiviso che superino le frammentazioni, consentano tempi rapidi e risposte certe ai bisogni dei cittadini, il tutto in una visione di governo sovracomunale». L’assemblea ha quindi eletto presidente del Circondario Paolo Brambilla, sindaco di Vimercate. .  
   
   
MAC: MERCATO ALTERNATIVO DEL CAPITALE  
 
Firenze, 13 marzo 2008 - Si tiene oggi a partire dalle ore 16. 00 presso l’Auditorium della Camera di Commercio di Firenze, in Piazza dei Giudici 3, il convegno sul Mercato Alternativo del Capitale (Mac), nato per sostenere le aziende italiane nel percorso di quotazione a costo contenuto e a tutela dell’indipendenza di gestione. Come segnale di vicinanza al territorio e ai suoi operatori di settore, il convegno, organizzato dalla Camera di Commercio, grazie al contributo di Banca Etruria e di Centrosim, vedrà gli interventi del Direttore Generale di Pro Mac Antonio Governale, del Direttore Generale di Banca Etruria Alfredo Berni e del Senior Associate Andrea Ricci di Centrosim Specialist, oltre ai due Advisor Lorenzo Parrini di Deloitte Financial Advisory Services Spa ed Andrea Martellacci di Kstudio Associato. “Il Mac è un’opportunità forte per la crescita delle aziende toscane” – dichiara Luca Mantellassi, Presidente della Camera di Commercio di Firenze – “che non ne mette a rischio l’assetto proprietario né snatura il controllo operativo; anzi, spinge a perseguire logiche gestionali moderne e competitive”. Sostenuto dai principali Istituti di Credito nazionali, da Borsa Italiana e dalle Associazioni di categoria, il Mercato Alternativo del Capitale offre una prospettiva trasparente agli investitori professionali, consentendo all’imprenditore di aumentare la dotazione di capitale in maniera semplice ed economica, valorizzando i progetti d´investimento a medio e lungo termine. In questo qualificato sistema di scambi si inserisce l’adesione di Banca Etruria con il ruolo di Sponsor per assistere l’azienda nella fase di ammissione alle negoziazioni e nei successivi adempimenti degli obblighi informativi, e quella di Centrosim in qualità di Specialist di mercato, con il compito di presentare l’impresa agli investitori professionali. Per maggiori informazioni è possibile contattare l’Ufficio Servizi alle Imprese della Camera di Commercio di Firenze allo 055/27. 95. 517 e all’indirizzo mail promozione@fi. Camcom. It, o consultare il sito www. Mercatoalternativocapitale. It. .  
   
   
MILANO: 800MILA EURO ALLE PMI PER IL CAPITALE SOCIALE  
 
 Milano, 13 marzo 2008 - Promuovere l’aumento del capitale sociale grazie a un contributo in conto abbattimento tassi: nel quadro delle proprie iniziative istituzionali, la Camera di commercio di Milano promuove uno stanziamento complessivo di 800. 000,00 euro, finalizzati ad agevolare le Pmi che vogliano attuare interventi di patrimonializzazione aziendale. Il bando “Iniziativa a sostegno delle piccole e medie imprese milanesi per la realizzazione di operazioni di patrimonializzazione aziendale” prevede l’abbattimento di 2,25, 1,75 o 1,5 punti (a seconda dell’operazione effettuata e dell’importo agevolabile) dei costi di finanziamento di un importo compreso tra 25. 000 e 300. 000 euro. Il contributo sarà assegnato dalla Camera di commercio, previa garanzia dei Consorzi o delle Cooperative che aderiscono all’iniziativa. Modalità di partecipazione: le imprese che abbiano realizzato una delle operazioni di patrimonializzazione previste possono richiedere - tramite un consorzio o una cooperativa fra quelle che aderiscono all’iniziativa - finanziamenti agevolati, di durata compresa tra 36 e 60 mesi e di importo non superiore a quello dell’operazione effettuata. A cura dei Consorzi o delle Cooperative, le domande potranno essere consegnate o inviate alla Camera di commercio di Milano - ufficio protocollo – via S. Vittore al Teatro 14 – 20123 Milano o presso le sedi decentrate sul territorio. Alla Camera di commercio dovrà pervenire in allegato alla richiesta di contributo una copia del verbale dell’assemblea soci con cui si delibera la patrimonializzazione, copia del contratto stipulato con la banca e la dichiarazione sostitutiva di certificazione e atto di notorietà. Termine ultimo per la presentazione della documentazione da parte dei Consorzi/cooperative, alla Camera di commercio: il 28 febbraio 2009. Soggetti beneficiari: piccole e medie imprese o imprese di tutti i settori con sede legale o che siano iscritte al Registro Imprese o al Rea della Camera di commercio di Milano. Quali progetti? Il contributo andrà a finanziare interventi volti a: aumento di capitale sociale; emissione di prestito obbligazionario convertibile; versamento dei soci in conto capitale. Alle operazioni di aumento del capitale sociale sarà destinato l’80% dello stanziamento; alle altre operazioni il restante 20%. Ulteriori informazioni: bando di concorso e moduli di iscrizione sono scaricabili dal sito della Camera di commercio di Milano http://www. Mi. Camcom. It. Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi al Servizio Promozione e Innovazione per le Imprese, tel. 02 85154521 – 02 85154933. .  
   
   
UNIONCAMERE MOLISE OFFRE ALLE IMPRESE CHECK-UP PER LA COMPETITIVITÀ  
 
Campobasso, 13 marzo 2008 - Promuovere e sostenere la competitività, incoraggiare i processi innovativi ed adottare una nuova strategia di sviluppo, che consenta alle aziende molisane di assicurarsi il proprio posizionamento nell’ambito di un contesto nazionale e transnazionale: questi gli obiettivi che Unioncamere Molise continua a perseguire fornendo adeguate risposte alle richieste imprenditoriali di fabbisogni tecnologici e di innovazione. Nello specifico, il sistema camerale molisano mette a disposizione delle imprese locali già costituite servizi consulenziali personalizzati in materia di innovazione. Tali servizi, che spaziano dall’assistenza brevettuale agli interventi di engineering di prodotto e di processo, dal marketing alla riorganizzazione aziendale, saranno offerti da professionisti iscritti al Repertorio Consulenti, istituito nell’ambito del progetto P. In, realizzato grazie al programma Interregg Iiia. A seguito di un’apposita richiesta, le imprese saranno contattate dal personale dell’Innovation Point, che dopo una visita aziendale procederà ad approfondire l’intervento da effettuare e ad individuare le specifiche competenze da attivare per la realizzazione del progetto innovativo. Le risorse stanziate per l’erogazione dei servizi specialistici sono pari ad un massimo di € 5. 000,00 per ciascuna impresa in regime di de minimis. Per le aziende aventi la propria sede legale ed operativa in uno dei comuni della zona del Cratere, ovvero Bonefro, Casacalenda, Castellino del Biferno Colletorto, Larino, Montelongo, Montorio nei Frentani, Morrone del Sannio, Provvidenti, Ripabottoni, Rotello, San giuliano di Puglia, Santa Croce di Magliano, Ururi, le risorse messe a disposizione ammontano invece a € 7. 500,00 per ciascuna impresa in regime di de minimis. Le richieste pervenute saranno evase in base all’ordine di arrivo e fino ad esaurimento risorse. Vedo con molto favore tali iniziative – ha commentato il Presidente di Unioncamere Molise, Paolo di Laura Frattura – perché, da sempre, la strategia fondamentale del sistema camerale molisano è quella di sostenere le imprese e tutte le attività che promuovano lo sviluppo, la ricerca ed il trasferimento tecnologico. La nostra mission consiste nel potenziare la capacità di innovazione delle imprese, che nell’innovazione tecnologica possono trovare la chiave di una più forte competitività. La modulistica relativa all’attivazione dei pacchetti servizi è disponibile sul sito www. Mol. Camcom. It e presso l’ufficio dell’Innovation Point – Cittadella dell’Economia, C. Da Selvapiana – 86100 Campobasso - ai seguenti recapiti: Tel. + 39 0874 471293 – 292, e-mail: innovation. Point@cb. Camcom. It .  
   
   
SECONDO APPUNTAMENTO DI “FERRARA INTERNATIONAL MEETING”  
 
Ferrara, 13 marzo 2008 - Un successo oltre le aspettative quello registrato anche l’ 11 marzo dal seminario specialistico su due fra le più frizzanti economie dello scacchiere est europeo (Repubblica Ceca e Slovacchia) organizzato dalla Camera di Commercio presso la sala Rossa di Ferrara Fiere. All’appuntamento erano infatti attese una quindicina di imprese, ma se ne sono presentate oltre 20. Questo anche grazie alla presenza di Jan Matoušek, Primo consigliere commerciale dell’Ambasciata Ceca a Roma, e Antonia Srankova, Agente consolare e Primo consigliere della Repubblica Slovacca a Padova, accolti dal Presidente della Camera di Commercio, dott. Carlo Alberto Roncarati. “Ho ricevuto una calorosa accoglienza e le imprese ferraresi si sono dimostrate molto interessate”, ha commentato il Primo consigliere Jan Matoušek a conclusione dei lavori. “Certamente – ha poi aggiunto l’Agente consolare Antonia Srankova - ci sarà un seguito a questi incontri, a motivo del vivace interscambio commerciale in atto da tempo con la vostra provincia”. “La Repubblica Ceca e la Slovacchia rappresentano per la provincia di Ferrara un importante orizzonte di sviluppo - ha dichiarato Carlo Alberto Roncarati, Presidente della Camera di Commercio di Ferrara. E le crescenti relazioni commerciali confermano l’interesse dei mercati ceco e slovacco verso l’offerta delle nostre imprese. La provincia di Ferrara infatti – ha proseguito Roncarati - ha registrato nei primi 9 mesi del 2007 un vero e proprio exploit, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, del tasso d’esportazione dei suoi prodotti verso questi due Paesi: +23,5% verso la Repubblica Ceca e addirittura un + 94,1% verso la Slovacchia”. “Ci è stata offerta la concreta possibilità – ha tenuto a dire Matteo Balestra, della società Frasca Srl operante nel settore Costruzione e riparazione radiatori per auto – di conoscere a fondo due importanti mercati quali quello ceco e slovacco, nonché di acquisire gli elementi necessari per una migliore gestione delle operazioni di natura legale, fiscale, finanziaria, distributiva e logistica connessi alla movimentazione delle merci, che per noi imprenditori spesso rappresentano ostacoli difficili da superare”. “L’incontro – ha sottolineato Georges Vlachopoulos, della società Fashion & More attiva nel settore dell’abbigliamento – ci ha permesso di venire a sapere, tra le tante cose, delle interessanti opportunità di finanziamento attualmente disponibili nonché di mettere già a punto, assieme agli esperti chiamati dalla Camera di Commercio, alcune modalità per entrare nei mercati di questi due Paesi con maggiore efficacia e rapidità”. .  
   
   
IL RESTAURO DELL’OPERA D’ARTE CONTEMPORANEA: UN SETTORE IN CRESCITA CON BUONE OPPORTUNITA’ PER I GIOVANI  
 
Firenze, 13 marzo 2008 - Nonostante le difficoltà tipiche del ricambio generazionale, comune a tutti i settori dell’artigianato locale e nazionale, il restauro è una attività che sta riscuotendo notevole attrazione tra i giovani e, in particolare, nella componente femminile. I dati parlano chiaro: aumentano le iscrizioni alle scuole artistiche, ai corsi e agli istituti specializzati di settore e sono ben 1100 le imprese a Firenze e Provincia con oltre 2400 addetti, con un fatturato complessivo che oscilla prudenzialmente intorno ai 45 milioni di euro. Delle 1100 imprese di restauro esistenti sul territorio, circa un quarto, precisamente 230 unità produttive, operano proprio nel ramo del contemporaneo, a dimostrazione che la città non è bloccata dalla sua immagine rinascimentale, ma esprime forti innovazioni anche nel campo delle avanguardie. Partendo da questi dati oggettivi e dalla necessità di sostenere lo sviluppo del restauro dell’arte contemporanea, Cna Firenze ed Ambiente Impresa srl, in collaborazione con Unione Europea, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Regione Toscana e Provincia di Firenze, hanno organizzato un convegno che raccoglie i maggiori esperti ed operatori del settore. Il convegno, dal titolo“Open Day Contemporanea. Il restauro dell’opera d’arte contemporanea: specifiche estetiche, tecniche e di mercato”, si terrà a Firenze il 14 marzo (in via Alamanni 4, presso l’Auditorium del Dopolavoro ferroviario, dalle ore 9,00 alle ore 13,00) e vedrà la partecipazione, tra gli altri, di Antonio Rava, docente all’Accademia di Belle Arti di Torino, tra i massimi esperti mondiali del settore. “Il bisogno di restaurare la contemporaneità delle opere d’arte – spiega Franco Vichi, coordinatore Cna Firenze Unione Artistico - è sempre più all’ordine del giorno nell’attualità economica del nostro Paese e, considerando le sue caratteristiche estetiche, costituisce un elemento di innovazione per riflettere sull’approccio conservativo e sulle tecniche di restauro adottate nella pratica professionale dai laboratori del restauro artigianale ed artistico delle nostre città”. Il campo di attività, secondo la classificazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, prevede 13 categorie, accompagnate da ben 300 specializzazioni, diffuse su tutte le tipologie di beni e materiali. Dal restauro affine all’edilizia al restauro di maioliche, di tessuti, dei materiali lapidei, dal legno, dei metalli siano essi preziosi o comuni, senza tralasciare il restauro delle superfici dipinte o della carta e del libro. In questi settori Firenze riveste una posizione di eccellenza dovuta ad una raffinata manualità congiunta ad un inestimabile patrimonio di conoscenze tecniche legate alla materia. A questo deve aggiungersi una sempre maggiore diffusione di raffinate metodologie di analisi e di sofisticate tecniche diagnostiche, che certificano il valore aggiunto di questo importante comparto imprenditoriale, artistico e culturale. Il programma dei lavori: - ore 9,00 - Simone Beneforti, Presidente Cna Firenze Unione Artistico, saluto ai partecipanti; - ore 9,10 - Franco Vichi, Coordinatore Cna Firenze Unione Artistico, “Illustrazione degli scenari e delle problematiche del settore del restauro artistico fiorentino” - ore 9,30 - Antonio Rava, docente dell’ Accademia Albertina di Belle Arti di Torino ,“Le metodologie di intervento conservativo applicate all’arte contemporanea” - ore 10,30 - Coffee Break - ore 10,45 - ripresa dei lavori - ore 11,40 - Antonio Rava,”illustrazione di case history - ore 12,20 - dibattito - ore 13,00 - chiusura dei lavori. . .  
   
   
OGGI INIZIATIVA ASSESSORATO UMBRIA FORMAZIONE E PARI OPPORTUNITA’  
 
Perugia, 13 marzo 2008 – La problematica del lavoro diviso tra manuale e intellettuale e il tema della valorizzazione delle competenze e del merito saranno al centro del secondo incontro organizzato dall’Assessorato all’Istruzione, Formazione e Pari opportunità della Regione Umbria in occasione della Festa internazionale della donna. L’iniziativa si terrà il 13 di marzo, a partire dalle 16,30, allo Zibaldone, di via Cesare Battisti a Perugia. Dalle due tematiche – ha spiegato l’assessorato alla formazione - dipende in larga misura la possibilità di accrescere le opportunità di lavoro e di sviluppo professionale in generale. Mentre le ricerche mettono in evidenza come dal punto di vista delle possibilità di mobilità sociale il nostro Paese tende a configurarsi per tutti come una società bloccata, le possibilità di crescita e valorizzazione professionale delle donne dipendono anche dal superamento di criteri di promozione, dentro le organizzazioni, in gran parte centrati sulla cooptazione anziché sulla valutazione delle competenze e il riconoscimento del merito. Le possibilità di sviluppo della nostra economia e la capacità di apertura all’innovazione del nostro sistema produttivo sono legate anche alla capacità di migliore impiego e di valorizzazione di quelle tante risorse professionali in uscita dal sistema di istruzione e presenti dentro il mercato del lavoro, spesso in ruoli sottodimensionati rispetto alle loro effettive potenzialità. L’incontro di oggi si aprirà con le relazioni di Silvia Fornari dell’Università di Perugia, e Piergiorgio Sensi della Scuola di Specializzazione Insegnamento Secondario dell’Umbria, sul tema “Tra precarietà e immobilità: il caso Italia”. Seguiranno gli interventi di rappresentanti del mondo delle imprese, del sindacato e delle associazioni: tra questi Nadia Imbroglini del Comitato per l’Imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Perugia, Serena Moriondo della “Cgil”, Teresa Severini dell’”Aidda”, Stefania Stefanini dell’Associazione Passaggi. A chiusura dell’incontro è prevista la del film “Giorni e Nuvole” di Silvio Soldini. .  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ : UN´OCCASIONE PER DIMOSTRARE IL VALORE SUL CAMPO  
 
Vicenza, 13 marzo 2008 - Niente quote rosa ma più sindaci donna. Per dimostrare sul campo il valore delle donne. È questo lo "slogan", ma anche e soprattutto l´obiettivo, portato avanti dalla Commissione Pari Opportunità della Provincia di Vicenza, istituita per la realizzazione dei diritti e delle pari opportunità in campo economico, sociale e culturale, per rimuovere gli ostacoli che di fatto costituiscono discriminazione diretta o indiretta e per favorire una cultura di parità e di pari opportunità a partire dalla famiglia e dalla scuola. Rinnovata l´Amministrazione lo scorso maggio, anche la Commissione ha rinnovato i suoi componenti. Oggi Presidente è Ornella Galleazzo mentre alla carica di vice Presidente è stata riconfermata Rosanna Soldà. Riconfermate anche l´ex Presidente della Commissione Maria Antonietta Spiller e Daniela Sbrollini, mentre le nuove commissarie sono Elena Brunello, Quintilia Pistolesi, Samantha Scalzotto e Elisabetta Giorda. Della Commissione fa parte di diritto anche la Consigliera di Parità Maria Irene Trentin. In totale 9 donne dopo che il Regolamento è stato modificato portando i membri da 17 a 9, così da rendere più efficace e incisivo il lavoro del gruppo. Altro cambiamento relativo al Regolamento è che sono stati tolti tutti i riferimenti alle differenze di genere "non perché sia un problema risolto -spiega il Presidente Ornella Galleazzo- che anzi tanta strada c´è ancora da fare, ma perché riteniamo opportuno rivolgere il nostro impegno e la nostra attenzione verso altri ambiti, come le pari opportunità in relazione all´handicap. " La Commissione proseguirà il cammino già intrapreso dalle precedenti, con idee e progetti nuovi. Ad esempio realizzando una pubblicazione dedicata alle donne venete che nel dopoguerra si sono cimentate in lavori tradizionalmente riservati agli uomini, riuscendo ad imporsi e a dimostrare le proprie capacità. E poi promuovendo incontri di formazione politica e di crescita personale. Particolare attenzione sarà posta alla scuola, per comprendere il fenomeno del bullismo e proporre soluzioni a difesa dei caratteri più deboli. "Abbiamo presentato un ordine del giorno al Consiglio Provinciale -illustra la Galleazzo- per la piena applicazione dell´articolo 51 della Costituzione che afferma le pari opportunità tra uomo e donna nell´accesso ai pubblici uffici e alle cariche elettive. Vogliamo rinforzare questo concetto e renderlo ancor più concreto. " I lavori della Commissione Pari Opportunità saranno costantemente seguiti e coordinati dall´Assessore Provinciale alle Pari Opportunità Maria Nives Stevan. "Vogliamo creare una rete di rapporti istituzionali -precisa la Stevan- con enti locali, unità socio sanitarie, associazioni, per favorire la programmazione e la realizzazione di iniziative nel campo delle pari opportunità. La cultura delle pari opportunità non ha confini: si declina nel privato come nel pubblico, nelle scuole come nel lavoro, nell´economia come nella cultura, per questo è importante il ruolo di coordinamento della Provincia, in gradi di favorire le relazioni e le sinergie che su queste tematiche coinvoglono diversi soggetti e operatori". .  
   
   
NASCE IL CENTRO FORMAZIONE APER PER ACCOMPAGNARE I PROFESSIONISTI DELLE RINNOVABILI  
 
Milano, 13 marzo 2008 – Il 2008 segna per Aper – Associazione Produttori Energia da fonti Rinnovabili – un’importante svolta: facendo tesoro dell’esperienza maturata in oltre 20 anni di assistenza ai suoi associati, Aper ha deciso di potenziare la propria offerta formativa strutturando un apposto comparto. Nasce così il Centro Formazione Aper la cui attività si traduce in un fitto calendario di eventi e corsi di formazione, dedicati a operatori di settore, istituzioni e stake holders, attività ideate per trasmettere un corretto approccio a questo mercato e per fornire utili elementi e frequenti momenti di approfondimento per accompagnare, guidare e stimolare la crescita e lo sviluppo dell’industria delle Fonti Rinnovabili quale strumento indispensabile di qualsiasi politica di sostenibilità energetica nel nostro Paese. Per questo motivo, particolare attenzione sarà dedicata alla formazione dei soggetti istituzionali coinvolti dai processi decisionali e regolatori in materia di autorizzazione degli impianti di produzione da fonti rinnovabili nonché di pianificazione e regolazione delle infrastrutture energetiche, come le pubbliche amministrazioni (Regioni, Provincie, e Comuni) , al servizio della quali Aper metterà la propria competenza, realizzando un programma didattico articolato e dedicato. In questo contesto si inserisce la prima iniziativa promossa da Aper per il 2008: le giornate di approfondimento sugli aspetti tecnico normativi riguardanti la produzione di energia elettrica da fonte eolica. Il corso, della durata di 4 giorni (dall’11 al 14 giugno 2008), si terrà a Lamezia Terme. Unico nel suo genere, l’evento, concepito per essere un utile strumento di orientamento ed aggiornamento in cui sia gli operatori di settore sia i funzionari possano confrontarsi, muove dalla necessità di porre delle basi comuni per l’approfondimento degli aspetti legati alle procedure amministrative, agli strumenti di incentivazione e alle prassi gestionali e finanziarie relative alla realizzazione e all’esercizio di centrali eoliche. A breve si apriranno le iscrizioni (valide fino ad esaurimento posti) e sarà reso noto il calendario delle attività per il secondo semestre 2008. .  
   
   
TERNA: CHIUSURA E RIALZI TARGET PRICE  
 
 Roma, 13 marzo 2008 - Si segnala la chiusura del titolo Terna a +0,21% per un valore di 2. 80 euro con una performance migliore del settore utilities. In seguito ai feedback positivi del mercato alla presentazione dei risultati di bilancio 2007, oggi tre analisti hanno rivisto al rialzo il Target Price: Dresdner Kleinwort alza il Tp di Terna a 3,2 da 3,1 euro, Cazenove porta il Tp da da 3,13 a 3,15 euro, Cheuvreux rivede il Tp a 3 da 2,95 euro. Tra i motivi: i conti molto incoraggianti superano del 5% le stime precedenti; apprezzamento per l’interesse nelle acquisizioni della rete italiana e opportunità di sviluppo sui mercati internazionali. . .  
   
   
CONTRATTI DI FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA  
 
 Milano, 13 marzo 2008 - Quali sono le clausole vessatorie contenute nei contratti di fornitura di energia elettrica? Perché la piccola impresa si profila come soggetto “debole” del contratto? In che modo si può tutelare? Quali strumenti di controllo ha a disposizione? In caso di problemi nella fornitura sono previsti indennizzi? Se ne parlerà domani al convegno “L’equilibrio contrattuale nella fornitura di energia elettrica alle piccole e medie imprese”, organizzato dalla Camera di commercio di Milano. Durante l’incontro verrà presentato il parere in materia di clausole inique nei rapporti contrattuali tra imprese erogatrici di energia elettrica e Pmi, reso dalle Camere di commercio di Milano e di Roma. L’incontro a ingresso libero, si terrà giovedì 13 marzo 2008, dalle ore 9. 00 alle 12. 30, presso la Sala Parlamentino di Palazzo Giureconsulti, in Piazza Mercanti 2 a Milano Previsti interventi di: Lucia Moreschi, consigliere della Camera di commercio di Milano, Roberto Malaman, Direttore Generale Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, Giuliano Zuccoli, Presidente A2a spa, Alberto Mazzoni, professore di Diritto Commerciale - Università Cattolica di Milano, Margherita Ramajoli, professore di Diritto Amministrativo – Università degli Studi di Milano Bicocca, Alberto Conte, vice-Direttore Generale Apimilano, Vincenzo Tucci, responsabile Unità Legale della Divisione Mercato - Enel spa, Stefano Azzali, segretario generale - Camera arbitrale nazionale e internazionale di Milano, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano. .  
   
   
SPUTNIK: UN NUOVO STABILIMENTO PORTA A 400 MW LA POTENZIALITÀ PRODUTTIVA  
 
Giussano (Milano), 13 marzo 2008 - Sputnik Engineering, ha inaugurato ieri un nuovo impianto produttivo a Port, nell’hinterland della città Svizzera di Biel nella quale ha sede il quartier generale dell’azienda. Ubicato in un edificio industriale di quasi 2000 metri quadri di superficie coperta, il nuovo impianto Sputnik è dedicato alla produzione di inverter centralizzati Solarmax con potenze d’uscita a partire da 50 kiloWatt. In esso verranno inoltre realizzati componenti per test; piastre a circuiti stampati; sistemi di monitoraggio e data logger per il telecontrollo remoto degli impianti fotovoltaici. La nuova unità industriale di Port ha un ruolo centrale nella strategia con la quale Sputnik ha riorganizzato globalmente la sua capacità produttiva, nell’ottica di rispondere adeguatamente a un trend di crescita che ha visto le vendite di inverter dell’azienda salire dalla capacità complessiva di 120 megaWatt del 2006 a quella di 188 megaWatt del 2007 (+57%), con prospettive di arrivare a 275 megaWatt nell’anno in corso. In base a tale strategia, le intere produzioni dei nuovi inverter centralizzati Sputnik Serie S e degli inverter centralizzati Sputnik Serie C di più piccola dimensione – con potenza d’uscita nominale da 20 a 35 kiloWatt – sono state affidate in outsourcing avvalendosi dell’indotto di aziende specializzate esistente in Svizzera. Nella propria sede centrale, ubicata nello storico edificio della Rolex a Biel, Sputnik si concentrerà quindi sulle attività di produzione di inverter di stringa. Anche in questo sito l’azienda si sta espandendo ed è previsto l’aumento del 50 per cento degli addetti alla produzione entro il 2008. L’ampliamento della capacità produttiva e la sua gestione sono state affidate a Michel Castelletti, elettricista di 43 anni che in passato, nel ruolo di responsabile di dipartimento, ha organizzato con successo la produzione di inverter centralizzati Sputnik sin dall’agosto 2004. Nominato nel gennaio scorso responsabile dell’intera area produzione, Castelletti si è posto l’ambizioso obiettivo di far balzare a 400 megaWatt la capacità produttiva complessiva Sputnik di inverter centralizzati e di stringa, entro fine 2008. A oggi, l’azienda ha prodotto e commercializzato più di 70 mila inverter di stringa (monofase) e più di 4 mila inverter trifase. “Nel 2007 dal nostro stabilimento è uscito il quattromillesimo inverter trifase Sputnik”, dice Castelletti. “Ora ci attende una sfida ancora più grande e impegnativa: produrre entro il 2008 il settemillesimo esemplare di inverter centralizzato”. “Nel nostro Paese, la Filiale Sputnik Engineering Italia è operativa da soli 4 mesi e l’interesse dimostrato dal mercato è superiore a ogni più rosea aspettativa”, dice Roberto Colombo, Amministratore Delegato di Sputnik Engineering Italia. “Il settore dell’energia solare fotovoltaica sembra finalmente decollare e le caratteristiche degli inverter Sputnik si rivelano ideali per ogni realtà applicativa, dall’impianto a dimensione abitativa fino alle grandi centrali”. Nonostante l’altissimo tasso di esportazione e la crescita registrata dai mercati internazionali, Castelletti rimane convinto della validità strategica di mantenere la produzione in Svizzera. “Qui – dice – disponiamo di personale altamente qualificato, di grande know-how e di elevata affidabilità; cioé di tutti gli ingredienti fondamentali per realizzare i nostri prodotti all’insegna della qualità Svizzera che li contraddistingue”. .  
   
   
LOMBARDIA: L’INVERSIONE DEL TREND IMMOBILIARE  
 
 Milano, 13 marzo 2008 - L’ufficio Studi Tecnocasa ha terminato in questi giorni la raccolta e l’analisi dei dati sul mercato immobiliare provenienti dalle agenzie Tecnocasa e Tecnorete relativi al secondo semestre 2007. In allegato i dati relativi ai capoluoghi della Lombardia. Nel secondo semestre del 2007 assistiamo ad una diminuzione, seppur contenuta, dei prezzi degli immobili generalizzata a tutte le realtà urbane, con poche eccezioni sul territorio. Si è verificato quindi, quello che ormai da tempo ci si attendeva: un’inversione del trend dei prezzi immobiliari che dal 1998 non avevano mai smesso di crescere. La stretta creditizia in atto sul mercato ha decisamente contribuito al verificarsi di questo scenario. A conferma di ciò gli ultimi dati della Banca d’Italia segnalano, nei primi nove mesi dell’anno, una diminuzione delle erogazioni dell’1,54% rispetto allo stesso periodo del 2006. Gli altri elementi emersi ben chiari in questo arco temporale sono: la diminuzione della domanda di immobili, la maggiore offerta di abitazioni sul mercato, l’ampliamento della forbice tra prezzo richiesto e prezzo a cui si realizza la compravendita e l’allungamento dei tempi medi di vendita. Infatti nelle grandi città questi ultimi si sono portati mediamente intorno a 135 giorni, in aumento rispetto a 118 giorni registrati a giugno. Quest’ultimo dato in particolare mette in luce un aspetto importante che ha caratterizzato il mercato immobiliare nel secondo semestre del 2007 e che lo sta caratterizzando anche nei primi mesi del 2008: la difficoltà, sempre più forte, di incontro tra domanda ed offerta che vede contrapposti acquirenti con una minore disponibilità di spesa e venditori che pensano di poter realizzare gli stessi valori del passato. I venditori in questa fase di mercato si dividono in due categorie: coloro che non hanno necessità di vendere gli immobili a breve termine e quindi restano fermi nella loro posizione con la conseguenza che l’abitazione resta invenduta sul mercato per lungo tempo (soprattutto se il rapporto prezzo/qualità non è congruo) e coloro che invece, avendo necessità di realizzare la compravendita, dopo lunghe trattative decidono di rivedere le loro richieste iniziali. Gli acquirenti dimostrano molta più difficoltà ad acquistare di quanto non avvenisse in passato. A soffrire in particolare sono coloro che si trovano nella necessità di accendere un mutuo a quasi totale copertura dell’acquisto: le famiglie monoreddito, i single, le giovani coppie (che mai come adesso devono avere una famiglia che possa aiutarli) e gli extracomunitari. L’analisi in base al profilo dimensionale evidenzia che la variazione dei prezzi più sensibile si è registrata nelle grandi città (-1. 5%), a seguire i capoluoghi di provincia (-0. 9%) ed i comuni dell’hinterland (-0. 8%) che ancora una volta hanno avuto un comportamento migliore. Le grandi città hanno registrato variazioni di prezzi negative ad eccezione di Torino, le cui quotazioni sono stabili e di Palermo che registra ancora un debole segnale di crescita (+1. 5%). Tra le realtà con la diminuzione dei prezzi più sensibile si segnalano Bologna (-3. 4%), Verona (-3. 2%) e Bari (-2. 9%). Per la prima volta in questo semestre si registrano segnali negativi anche a Milano (-1. 1%) e Roma (-1. 6%), i mercati immobiliari più importanti. Considerando complessivamente tutto il 2007 le uniche realtà che chiudono ancora con quotazioni in crescita sono Milano, Torino e Palermo. Un’analisi a livello di aree nelle grandi città ha evidenziato una migliore tenuta degli immobili posizionati nelle zone più centrali, rispetto a quelle periferiche e semicentrali. In base al profilo geografico si evidenzia che i capoluoghi del Sud Italia hanno registrato una migliore performance, con una crescita delle quotazioni dello 0. 2%, ma riteniamo che siano ormai alla fase finale della loro corsa. Sono invece diminuite dell’1. 4% le quotazioni dei capoluoghi del Centro Italia e dell’1. 5% quelle dei capoluoghi del Nord Italia. Passiamo ora ad analizzare le caratteristiche della domanda immobiliare che, anche in questo semestre, si è rivelata più selettiva rispetto al passato, con standard qualitativi sempre più elevati. Infatti la richiesta abitativa oggi è alimentata prevalentemente da chi ha necessità di acquistare l’immobile, come prima casa o come casa di sostituzione ovvero “migliorativa”, essendo diminuita la domanda per investimento e quella da parte degli extracomunitari, meno “attenta” alla qualità dell’immobile. L’insieme di questi elementi ha comportato una “selezione naturale” da parte del mercato immobiliare che ha così premiato le abitazioni più vicine alle esigenze degli acquirenti. Occorre precisare però che quando si parla di “qualità” non ci si riferisce necessariamente alle tipologie signorili o di pregio. Infatti le caratteristiche che hanno “facilitato” la compravendita in questo semestre sono state: la presenza del box o del posto auto, la vicinanza ai mezzi di trasporto, il posizionamento ai piani alti, la luminosità, la presenza di balconi o terrazzi (l’esigenza di sfoghi esterni è in crescita) e di riscaldamento autonomo, l’inserimento dell’immobile in contesti abitativi medio-piccoli, il posizionamento in strade poco trafficate e tranquille, la disposizione degli spazi interni. Ma è emerso anche un altro aspetto che teniamo a sottolineare: l’attenzione allo stato di conservazione dell’immobile. Infatti nelle grandi città si è registrata una migliore tenuta delle soluzioni ristrutturate o nuove e in parte anche delle tipologie usate ma in buono stato. Una delle preoccupazioni espresse dai potenziali acquirenti è legata al sostenimento di eventuali spese di ristrutturazione per il timore di non riuscire a quantificarle, in maniera accurata, sia in termini di importo che di durata. Sul fronte della locazione invece la sensazione è che si stia assistendo ad un aumento di domanda di immobili in affitto, alimentata proprio da coloro che non riuscendo ad ottenere un mutuo o trovandosi di fronte ad una rata troppo “pesante” optano per la locazione, magari anche come soluzione temporanea, in attesa poi di poter acquistare in un momento successivo. Questo di fatto non si sta traducendo in una tensione verso l’alto dei canoni di locazione, dal momento che sul mercato c’e’ ancora offerta di immobili in locazione risultato della corsa al mattone avvenuta negli scorsi anni. A questo bisogna aggiungere la volontà dei proprietari di puntare alla continuità del rapporto di locazione andando incontro alle esigenze del conduttore con una riduzione dei canoni richiesti. Il risultato combinato delle dinamiche che si stanno registrando sul mercato della compravendita e su quello della locazione ha comportato un lieve aumento dei rendimenti immobiliari che sui bilocali sono saliti a 3. 8%. Analizzando la domanda immobiliare i dati più aggiornati ci segnalano nelle grandi città una maggiore richiesta per i trilocali che raccolgono il 37. 9% delle preferenze, seguite dai bilocali con il 28. 8 %. Nelle metropoli come Milano, Roma, Napoli e Torino la tipologia più apprezzata è il bilocale. Dal lato dell’offerta la tipologia più presente sul mercato è il trilocale con il 35. 1%, seguito dal bilocale con il 26. 2% e dal quattro locali con il 21. 5%. L’analisi della disponibilità di spesa nelle grandi città a gennaio 2008 evidenzia ancora una concentrazione delle richieste nella fascia di spesa oltre i 249 mila €, in aumento rispetto a luglio 2007. Questo segnale, comunque positivo, va incrociato anche con l’informazione che indica una maggiore concentrazione di richieste per i trilocali ed un lieve aumento di quelle relative ai quattro locali e ai cinque locali. Nei prossimi mesi l’andamento di mercato sarà simile a quello appena descritto, con acquirenti sempre più selettivi ed attenti e venditori che devono prendere consapevolezza dell’importanza che avrà il rapporto prezzo/qualità dell’immobile perché la compravendita si realizzi. Sicuramente il compratore si troverà a fare i conti con la sua disponibilità di spesa, che più contenuta rispetto al passato potrebbe impedirgli o rendergli più difficile l’acquisto della casa. .  
   
   
CASA, VARATE LE NORME PER VENDITA ALLOGGI PUBBLICI  
 
Milano, 13 marzo 2008 - In attuazione della legge regionale n. 27 dell´ 8 novembre 2007 che, nel titolo Iii, stabilisce le norme in materia di valorizzazione e razionalizzazione del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica, la Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti, ha approvato le modalità per la predisposizione dei Programmi per la valorizzazione e razionalizzazione del patrimonio stesso. Oggetto dei programmi di vendita sono: 1. Unità abitative collocate in immobili in condominio con proprietari privati; 2. Interi edifici i cui inquilini hanno preliminarmente espresso, in prevalenza, interesse all´acquisto; 3. Interi edifici per esigenze di razionalizzazione ed economicità della gestione dell´edificio stesso. Le modalità per la predisposizione dei programmi di vendita dovranno contenere : a) la relazione dimostrativa della coerenza del programma con le finalità della legge n. 27 ed, in particolare, riguardo alle esigenze di razionalizzazione ed economicità di gestione che si intendono soddisfare oltre che alle indicazioni programmatiche riportate nel Programma regionale di edilizia residenziale pubblica (Prerp) in vigore; b) lo stato di fatto dell´immobile in relazione alla proprietà dei singoli appartamenti; c) le consistenze degli appartamenti in vendita e le valutazioni di mercato; d) le modalità e il processo di rilevamento delle manifestazioni di interesse all´acquisto da parte degli attuali inquilini; e) le modalità e il processo di rilevamento della manifestazione di interesse all´acquisto da parte di altri soggetti; f) le modalità di attuazione del processo di vendita (lotti, tempi, strumenti); g) l´indicazione delle eventuali azioni correttive per la vendita dell´intero stabile e le garanzie circa la non formazione di nuovi condomini o di superamento degli esistenti; h) il piano di utilizzo dei proventi declinato con riferimento a progetti, corredato da studio di fattibilità, stima dei costi e cronoprogramma sommario di realizzazione; i) eventuali piani di vendita per casi specifici; l) eventuali progetti di valorizzazione. Grande soddisfazione è stata espressa dall´assessore Scotti che ha sottolineato come "con questo importante provvedimento si sono finalmente gettate le basi per poter vendere a tutti quegli inquilini che ne hanno fatto richiesta e che hanno dimostrato di avere le possibilitá di diventare proprietari dell´alloggio nel quale abitano già da tempo nel pieno rispetto della legge". .  
   
   
MILANO AL MIPIM DI CANNES  
 
Cannes, 13 marzo 2008 – Oggi l’assessore alla Casa e al Demanio Gianni Verga parteciperà ad alcuni incontri in programma al Mipim 2008 (Mercato internazionale della proprietà immobiliare) di Cannes. Alle ore 10. 30, all’hotel Majestic Barrière, interverrà all’incontro sul tema “Ritorno allo sviluppo”. Nel pomeriggio, alle ore 15. 00, nell’auditorium J del Palais des Festivals, Verga assegnerà i Daily Real Estate Awards 2008 per le categorie premiate. Giunto alla 19ma edizione, il Mipim è la più grande fiera internazionale del Real Estate e dello sviluppo urbano. Vi partecipano politici, investitori del settore immobiliare e il mondo della finanza mondiale per conoscere in anteprima i piani urbanistici, i progetti di sviluppo e i programmi di valorizzazione territoriale che riguardano Paesi di tutti i continenti. .  
   
   
REAL ESTATE, LA LIGURIA AL MIPIM DI CANNES. GIOVEDÌ 13 PRESENTAZIONE BENI EX MILITARI CON AGENZIA DEL DEMANIO CON CLAUDIO BURLANDO ED ELISABETTA SPITZ  
 
Genova, 13 Marzo 2008 - Giornata della Liguria, giovedì 13 marzo, al Mipim di Cannes, la più importante rassegna internazionale del real estate e del marketing territoriale per la promozione e l´offerta dei territori ospitata nel Palazzo del Festival del Cinema. Un´edizione che prevede la presenza di oltre 30 mila operatori provenienti da tutto il mondo. Il "Sistema Liguria" metterà in vetrina al Mipim, fino a venerdì 14 marzo, diversi progetti fra cui caserme, forti e poligoni militari da trasformare, valorizzare e riutilizzare come spazi sociali, espostivi, commerciali e culturali, il nuovo impianto golfistico del Savonese, le aree ex Acna di Cengio, in Val Bormida, il waterfront della Spezia progettato dall´architetto spagnolo Josè Llavador , le ex Acciaierie di Cornigliano e le ville storiche del Genovesato. Sempre domani, giovedì, alle 14, al Mipim, stand G3. 36, Level Iii, Regione Liguria e Agenzia del Demanio, nell´ambito dell´iniziativa "Valore Paese" presenteranno a Cannes il Puv- Programma Unitario di Valorizzazione e lo stato si avanzamento della studio di fattibilità riguardante 34 beni ex militari sul territorio ligure, ex caserme, forti e altri immobili. A Cannes saranno presenti il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando e il direttore dell´Agenzia del Demanio Elisabetta Spitz, con l´assessore regionale alle Politiche Abitative, Edilizia e Lavori Pubblici Maria Bianca Berruti. Con il coordinamento di Filse Spa, la Finanziaria regionale, in rappresentanza della Regione Liguria e degli enti locali e le associazioni di categoria, l´obiettivo di questa partecipazione al Mipim 2008 di Cannes è quello di presentare un "Sistema Liguria" compatto, per incrementare e attuare sinergicamente le forti strategie di progettazione per il miglioramento del territorio. In un piano di promozione del territorio ligure, "Liguria International" la società regionale per l´ internazionalizzazione delle imprese Liguri" del gruppo Filse, la Finanziaria della Regione Liguria e partecipata dalle Camere di Commercio liguri, sarà presente al Mipim nello stand regionale con l´obiettivo di promuovere le proprie attività di sviluppo del sistema economico ligure verso i mercati esteri. Gli altri progetti che la Liguria metterà in vetrina al Mipim riguardano il progetto del nuovo impianto golfistico che interessa tre località del Savonese: Villanova di Alberga, Ortovero e Garlenda- circa 1300 mq e un investimento di oltre 68 milioni di euro- e il recupero delle aree ex Acna di Cengio. Al Mipim di Cannes sarà presente , con il coordinamento dell´agenzia territoriale Spedia, anche il progetto "La Spezia 2013" che comprende il waterfront spezzino, la nuova stazione ferroviaria, il recupero delle aree ex Ip e altre iniziative. Presenti a Cannes anche i progetti dell´Urban Lab di Savona per la risistemazione urbanistica della città e Genova. Quest´ultimo comprende il recupero delle aree delle ex Acciaierie di Cornigliano , con Villa Bombrini e Villa Serra inserite nel gruppo dei poli storico-artistici da valorizzare con la promozione culturale e grandi eventi. Obiettivo: attrarre investimenti destinati alla realizzazione di grandi progetti che sostenga la crescita economica della Liguria. .  
   
   
AUTOSTRADE PER L’ITALIA S.P.A., IMMOBILIARE LOMBARDA S.P.A. ED ARGO FINANZIARIA S.P.A.: SIGLATO ACCORDO AVENTE AD OGGETTO IL PATTO PARASOCIALE RELATIVO AD IGLI S.P.A.  
 
Milano, 13 marzo 2008 – Autostrade per l’Italia S. P. A. , Immobiliare Lombarda S. P. A. Ed Argo Finanziaria S. P. A. Comunicano che ieri hanno sottoscritto un accordo che disciplina, tra l’altro, il rinnovo sino al 12 giugno 2009 del patto parasociale stipulato in data 8 marzo 2007, la cui scadenza era originariamente fissata al 12 giugno 2008, avente ad oggetto le rispettive partecipazioni in Igli S. P. A. , società che detiene una partecipazione pari al 29,548% del capitale sociale ordinario di Impregilo S. P. A. , quotata sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S. P. A. Si ricorda che il patto parasociale disciplina la governance di Igli S. P. A. , nonché i diritti nascenti dalla partecipazione detenuta da Igli S. P. A. Medesima nel capitale sociale di Impregilo S. P. A. L’efficacia del rinnovo del patto è sospensivamente condizionata a che entro la data del 12 giugno 2008 la Commissione Europea, alternativamente, abbia informato Autostrade per l’Italia S. P. A. , Immobiliare Lombarda S. P. A. E Argo Finanziaria S. P. A che l’accordo non realizza una concentrazione ai sensi del Regolamento (Ce) n. 139/2004, ovvero, avendo informato le medesime parti che l’accordo realizza una concentrazione ai sensi del Regolamento (Ce) n. 139/2004, abbia adottato un provvedimento di autorizzazione. L’estratto dell’accordo sarà pubblicato ai sensi di legge. .  
   
   
AEDES S.P.A. FILIPPO CARTAREGGIA NOMINATO PRESIDENTE CON DELEGA DI AEDES AGENCY.  
 
Milano, 13 marzo 2008 - A seguito della riorganizzazione della struttura, intervenuta in data 4 dicembre 2007, con l’introduzione di nuove figure manageriali focalizzate sulla gestione dei nuovi segmenti di business individuati dal gruppo e legati alla gestione dei fondi immobiliari ed al progetto Siiq e con l’inserimento del nuovo Chief Financial Officer, Aedes informa di avere deciso di rafforzare ulteriormente l’attività di servizi, nominando Filippo Cartareggia in qualità di Presidente con delega di Aedes Agency e Consigliere in Aedes Servizi. Filippo Cartareggia è stato Amministratore Delegato di Gabetti Property Solutions Agency, società del gruppo Gabetti alla quale fanno capo la rete di agenzie immobiliari dirette ed in franchising, la rete di agenzie dedicate agli immobili di lusso (Santandrea), il network per intermediazione immobiliare corporate e la divisione frazionamenti e cantieri. Precedentemente Cartareggia è stato Amministratore Delegato di Edilnord Servizi Immobiliari e Direttore Generale di Pirelli Re Agency. “Aedes, società che sta rapidamente accrescendo il forte track record nell’ambito dei servizi immobiliari - ha dichiarato Luca Castelli, Amministratore Delegato della società - ha avviato un programma di inserimento di nuove figure manageriali di grande esperienza nell’organigramma societario, al fine di rafforzare ulteriormente le linee di business nei servizi che saranno i drivers di sviluppo nel prossimo triennio. L’obiettivo sarà creare una squadra vincente per il potenziamento e l’allargamento della fornitura dei servizi per le società del gruppo ed i clienti terzi”. “Con l’inserimento di Cartareggia - prosegue Castelli - Aedes affida lo sviluppo dell’attività di servizi ad un professionista di alto livello che vanta esperienze importanti in questo specifico segmento”. Dopo avere maturato in Aedes un’esperienza nell’attività di investimenti nel settore real estate, Paolo Sangiotta lascia la società per una nuova sfida professionale. Aedes formula a Sangiotta i migliori auguri per il futuro. La società informa, inoltre, che è in fase di ultimazione la selezione di un nuovo manager in sostituzione di Paolo Sangiotta, il cui nominativo prescelto verrà sottoposto al prossimo Cda. Si informa, infine, che Michele Preda, consigliere indipendente della società, ha rassegnato le dimissioni per motivi di incompatibilità professionale a seguito dell’assunzione di un nuovo incarico. Il Consiglio di Amministrazione provvederà a nominare un nuovo consigliere. .