Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 WEB E DIRITTO PER LE NUOVE TECNOLOGIE GLI EUROINDICATORI
Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Aprile 2008
PARLAMENTO EUROPEO, SESSIONE PLENARIA 21 - 24 APRILE 2008: PROMUOVERE LA DONAZIONE E OPPORSI AL TRAFFICO DI ORGANI IMPENNATA DEI PREZZI ALIMENTARI IN EUROPA E NEI PVS GALILEO, VERSO UN ACCORDO PER IL SUO LANCIO  
 
Strasburgo, 21 aprile 2008 - I Punti Forti Della Sessione Lunedì 21 aprile - Promuovere la donazione e opporsi al traffico di organi - Aumentare la disponibilità di organi e migliorarne l´accessibilità, sensibilizzare l´opinione pubblica e rafforzare la lotta al traffico di organi. E´ quanto chiede una relazione all´esame dell´Aula per accorciare le liste d´attesa per i trapianti. Se va escluso qualsiasi pagamento per le donazioni, occorre promuovere la ricerca biotecnologica e la circolazione degli organi nell´Ue. Ma anche istituire una carta europea dei donatori, prevenire il turismo di trapianti e sanzionare i trafficanti (relazione Adamou). Crimini di guerra e genocidi - Una dichiarazione della Commissione aprirà un dibattito in Aula sui risultati dell´audizione pubblica tenutasi lo scorso 8 aprile riguardo ai crimini di genocidio, crimini conto l´umanità e crimini di guerra commessi dai regimi totalitari. A livello Ue è in procinto di essere adottata una decisione quadro sulla lotta al razzismo e alla xenofobia che, tra l´altro, include sanzioni penali per coloro che fanno l´apologia o minimizzano questo genere di crimini. Martedì 22 aprile - Impennata dei prezzi alimentari in Europa e nei Pvs - Le dichiarazioni di Consiglio e Commissione apriranno un dibattito in Aula sul rialzo dei prezzi alimentari nell´Ue e nei paesi in via di sviluppo. Se talune famiglie europee hanno difficoltà a far quadrare i conti della spesa, in alcuni Pvs si sono verificate vere e proprie rivolte. L´aumento del prezzo del petrolio e della domanda alimentare dei paesi emergenti, il calo della produzione e delle scorte agricole, lo sviluppo delle colture energetiche e i disastri climatici sono i principali imputati. La Cina promuova uno sviluppo sostenibile dell´Africa - Notando i crescenti interessi e investimenti cinesi in Africa, soprattutto in campo energetico, una relazione all´esame dell´Aula chiede una strategia europea coerente per il continente che, includendo la cooperazione con la Cina, non ricalchi però il modello asiatico. La Cina dovrebbe svincolare i propri aiuti che penalizzano le iniziative Ue, aprire il mercato ai prodotti africani, garantire il rispetto dei diritti umani e dei lavoratori e cessare di fornire armi ai paesi africani in guerra (relazione Gomes). Galileo, verso un accordo per il suo lancio - Il Parlamento è chiamato ad approvare il regolamento che permetterà il proseguimento dell´attuazione dei programmi europei di navigazione satellitare a seguito del fallimento dei negoziati per il contratto di concessione che avrebbe dovuto affidare ai privati la gestione di Galileo. Il programma, che beneficerà di 3,4 miliardi per il 2007-2013, mira a realizzare la prima infrastruttura mondiale di radionavigazione e posizionamento via satellite concepita in modo specifico a fini civili (relazione Barsi Pataky). Discarico del bilancio 2006 - Il Parlamento dovrà approvare l´esecuzione del bilancio Ue per il 2006, il cosiddetto "discarico". I deputati si compiacciono dei progressi compiuti verso un utilizzo più efficace degli stanziamenti comunitari, ma insistono sulla necessità di pubblicare dichiarazioni nazionali per responsabilizzare maggiormente gli Stati membri sull´utilizzo dei fondi Ue (relazioni Jorgensen e Pomés Ruiz). Mercoledì 23 aprile - Tutelare la diversità biologica e la biosicurezza - Un´interrogazione alla Commissione e al Consiglio aprirà un dibattito in Aula sulla diversità biologica e sulla biosicurezza, oggetto di riunioni internazionali a maggio. Una proposta di risoluzione chiede all´Ue di assumere la leadership mondiale nella protezione della biodiversità, in particolare nelle aree protette e nelle foreste. Sollecita poi il bando di tutte le tecnologie "terminator" e la moratoria sull´immissione nell´ambiente e sull´uso commerciale di alberi geneticamente modificati. Ogm: verso la fine della tolleranza zero? - Un´interrogazione orale alla Commissione aprirà un dibattito in Aula sul regime Ue di tolleranza zero per gli Ogm. Vista la frequente importazione di prodotti con presenza fortuita di Ogm non autorizzati, i deputati chiedono di introdurre un valore soglia per quelli che abbiano ottenuto una valutazione positiva da parte dell´Efsa. Chiedono inoltre di spiegare perché nell´Ue è ammessa la carne di animali alimentati con Ogm che, se presenti nei mangimi, ne impedirebbero l´importazione. Lotta alla droga: informazione, prevenzione e riconversione - Nel rilevare il ruolo della società civile e delle comunità religiose nella lotta alla droga, una relazione all´esame dell´Aula sollecita campagne d´informazione sui rischi per la salute avvalendosi di uno stretto partenariato con i media. Chiedendo un mandato chiaro per il Forum della società civile e più fondi pubblici per le associazioni, auspica politiche che rispettino i diritti fondamentali. Occorre anche vagliare le potenzialità della riconversione delle colture per usi terapeutici (relazione Catania). Situazione in Birmania - Le dichiarazioni di Consiglio e Commissione apriranno un dibattito in Aula sulla situazione Birmania. Gli abusi sui diritti umani e la situazione politica preoccupano infatti i deputati. Già nel settembre 2007 il Parlamento aveva adottato due risoluzioni e, in vista dell´annunciato referendum sulla nuova costituzione birmana, ne adotterà una terza durante questa sessione. Immigrazione illegale, azione esterna e Frontex - Le dichiarazioni di Consiglio e Commissione apriranno un dibattito in Aula sull´immigrazione illegale, l´azione esterna dell´Ue e Frontex. Nel corso della sessione di maggio, a Strasburgo, il Parlamento si pronuncerà sulla proposta legislativa che stabilisce norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri per il rimpatrio di cittadini di paesi immigrati illegalmente. Successivamente tratterà le proposte relative alle sanzioni per chi impiega immigranti illegali e alla "blue card". Un mediatore per le controversie commerciali transfrontaliere - Il Parlamento è chiamato ad approvare definitivamente una direttiva che intende promuovere la composizione amichevole delle controversie transfrontaliere in materia civile e commerciale incoraggiando il ricorso alla mediazione. La direttiva chiede inoltre agli Stati membri di favorire l´elaborazione di codici volontari di condotta e la formazione dei mediatori per garantire la qualità del loro operato. Dovranno poi assicurare l´esecutività degli accordi raggiunti e la riservatezza dei mediatori (relazione Mccarthy). Giovedì 24 aprile - Promuovere un fisco più “verde” - Gli strumenti di mercato sono uno dei mezzi più efficaci per tutelare l´ambiente. E’ quanto sostiene una relazione all’esame dell’Aula chiedendo di internalizzare i costi ambientali senza però danneggiare i ceti più poveri. Occorre una tassa minima sul Co2, rivedere la fiscalità dell’energia e l’Eurobollo, detassare il lavoro, consentire crediti fiscali o la riduzione dell´Iva per i prodotti ecologici e adottare norme per tassare i rifiuti. Va anche rivisto il sistema di scambio delle emissioni (relazione Ferreira). Diritti umani in Zimbabwe - Nell´ambito di dibattiti sulle violazioni dei diritti umani del mondo, il Parlamento discuterà della situazione nello Zimbabwe e adotterà una risoluzione. A margine della sessione plenaria, lunedì 21 aprile, la commissione per gli affari esteri adotterà una relazione sui progressi della Turchia verso l´adesione all´Unione europea. .  
   
   
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA SUI PROGRESSI COMPIUTI NEL SETTORE DELLE TIC: OLTRE 250 MILIONI DI EUROPEI UTILIZZANO REGOLARMENTE INTERNET  
 
Bruxelles, 21 aprile 2008 - Oltre la metà degli europei utilizza regolarmente Internet, l´80% degli utenti ha una connessione a banda larga e il 60% dei servizi pubblici nell´Ue è integralmente disponibile in rete. Grazie alla rapida diffusione della banda larga in Europa, i due terzi delle scuole e la metà dei medici usano connessioni veloci. Sono queste le cifre presentate dalla Commissione in una relazione sui risultati ottenuti finora con l´iniziativa i2010, che costituisce la strategia digitale dell´Ue per la crescita e l´occupazione. La strategia, concordata nel 2005, ha favorito l´assunzione di un forte impegno a favore delle tecnologie dell´informazione e delle comunicazioni (Tic) a livello comunitario e nazionale. Dal 2007 tutti gli Stati membri considerano lo sviluppo delle Tic come uno dei principali obiettivi dei programmi di riforma strutturale. Allo stesso tempo, le istituzioni comunitarie hanno incoraggiato l´istituzione di un mercato unico dei servizi on line e l´aumento dei finanziamenti a favore della ricerca. Tuttavia, il mercato unico delle telecomunicazioni, che dovrà promuovere i servizi transfrontalieri di comunicazione, è ancora in via di realizzazione. "È una piacevole novità vedere come oggi tutti i 27 Stati membri sostengano con le loro rispettive politiche nazionali le Tic, il vero motore della crescita europea. Questa tendenza contribuisce a rafforzare la competitività dell´Europa a livello internazionale e a modernizzare la vita quotidiana degli europei", ha dichiarato Viviane Reding, Commissaria responsabile della società dell´informazione e dei media. "È particolarmente positivo constatare che nell´Ue il 77% delle imprese, il 67% delle scuole e il 48% dei medici colgono i vantaggi offerti dalle connessioni veloci a banda larga. Tuttavia, alcune regioni dell´Ue sono ancora in ritardo e non sono completamente connesse. Tutti i paesi dell´Ue devono quindi potenziare gli sforzi per colmare queste lacune e migliorare i servizi transfrontalieri di comunicazione così come quelli che raggiungono anche le regioni rurali e periferiche". La relazione di oggi mostra che la strategia politica dell´Europa nel settore delle Tic, intitolata "i2010 – una società europea dell´informazione per la crescita e l´occupazione" (Ip/05/643), all´origine di nuove iniziative comunitarie in materia di regolamentazione, ricerca e partenariati pubblico-privato, inizia a dare i suoi frutti. L´ue è il maggior mercato sviluppato di consumatori al mondo e conta 100 milioni di connessioni a Internet a banda larga, si trova quindi in una buona posizione per trarre i benefici economici offerti dalle Tic. Nel 2007 Internet ha attirato quasi 40 milioni di nuovi utenti regolari nell´Ue (oggi sono in totale 250 milioni). Negli ultimi cinque anni le Tic hanno avuto un impatto notevole sui servizi pubblici, soprattutto mettendo in rete l´istruzione e la sanità: oltre il 96% delle scuole in Europa è connesso a Internet e i due terzi hanno una connessione a banda larga, mentre nel 2001 la percentuale era praticamente uguale a zero. Nel settore della sanità il 57% dei medici invia o riceve per via telematica i dati dei pazienti (il 17% nel 2002) e il 46% riceve i risultati degli esami di laboratorio in formato elettronico (l´11% nel 2002). Nel 2007 il 77% delle imprese dell´Ue dispone di una connessione a banda larga (nel 2005 era il 62%) e il 77% utilizza Internet per le operazioni bancarie (rispetto al 70% nel 2005). La relazione della Commissione tratta le questioni fondamentali che dovranno essere affrontate nel periodo 2008-2010: Nonostante le attività di ricerca nel settore delle Tic siano intense, fino a raggiungere livelli superiori agli Usa in Svezia (18%), Finlandia (17%) e Danimarca (11%), in Slovacchia, Lettonia e Polonia sono inferiori all´1%. Per potenziare la ricerca, nel corso del 2008 diventeranno operative le iniziative congiunte per la tecnologia in materia di nanoelettronica e sistemi integrati (Ip/08/284, Ip/08/283), la "sanità elettronica" (Ip/08/12) e la ricerca di punta ad alto rischio (Ip/07/1931), finanziate dall´Ue. Quasi il 40% degli europei non usa mai Internet: le percentuali oscillano fra il 69% in Romania, il 65% in Bulgaria e il 62% in Grecia, da un lato, e il 13% in Danimarca e nei Paesi Bassi, dall´altro. Per incoraggiare l´uso delle nuove tecnologie on line, entro la fine del 2008 la Commissione pubblicherà una Guida sui diritti e sugli obblighi degli utenti comunitari di servizi digitali. Mentre in alcuni paesi, come l´Austria, la Repubblica ceca, Malta e il Portogallo, il 100% dei servizi pubblici di base per le imprese è integralmente disponibile in rete, in altri la percentuale è invece molto inferiore: il 15% in Bulgaria, il 25% in Polonia e il 30% in Lettonia. Per questo motivo, a maggio la Commissione lancerà una serie di progetti su larga scala per sostenere i servizi pubblici paneuropei, come i servizi transfrontalieri di identificazione o di firma elettronica. Contesto Nell´ue le Tic rappresentano il 26% delle attività di ricerca, il 20% degli investimenti delle imprese e quasi il 50% della crescita della produttività. La relazione pubblicata oggi dalla Commissione mette in evidenza i progressi compiuti nell´Ue e in ciascuno Stato membro e presenta una serie di proposte per promuovere ulteriormente la competitività e la diffusione delle Tic. La relazione sui progressi del mercato unico delle telecomunicazioni (Ip/08/460), pubblicata di recente dalla Commissione, ha constatato che in 8 Stati membri dell´Ue la diffusione della banda larga è superiore agli Usa, mentre nel 2007 per il quinto anno consecutivo sono aumentati gli investimenti nel settore delle telecomunicazioni nell´Ue, arrivando a superare i 50 miliardi di euro. Per maggiori informazioni: La relazione della Commissione i2010 è disponibile all´indirizzo seguente: http://ec. Europa. Eu/i2010 Annex .  
   
   
CONSUMATORI: LA RELAZIONE ANNUALE RAPEX INDICA UN AUMENTO DEL NUMERO DI PRODOTTI PERICOLOSI INDIVIDUATI  
 
Bruxelles, 21 aprile 2008 - Nel 2007 il numero di prodotti pericolosi ritirati dal mercato dell’Ue è aumentato del 53% rispetto al 2006 come annuncia la relazione annuale della Commissione sul sistema di allarme rapido (Rapex). Si è passati da 1 051 notifiche nel 2006 a 1 605 l’anno scorso: questo aumento sta ad indicare che le capacità di sorveglianza negli Stati membri migliorano di anno in anno e che i consumatori europei non sono mai stati protetti così bene come oggi. Nel 2007 la categoria di prodotti oggetto della stragrande maggioranza delle notifiche era costituita dai giocattoli, il che conferma che la sicurezza dei bambini è una priorità di primo piano per le autorità preposte alla sorveglianza del mercato, anche se i veicoli a motore, le apparecchiature elettriche e i cosmetici occupano un posto di rilievo nel sistema Rapex. Ancora una volta è stata la Cina il paese d’origine di più della metà dei prodotti pericolosi individuati (700 notifiche). Ciò può essere spiegato in parte col gran numero di prodotti importati nell’Ue dalla Cina e con la maggiore attenzione che le autorità preposte alla sorveglianza del mercato riservano ai prodotti cinesi dopo “l’estate dei richiami” dell’anno scorso. In relazione a ciò il Commissario Kuneva ha presentato un aggiornamento in merito a tutto il lavoro che si sta facendo per rafforzare i controlli dando seguito alle raccomandazioni del riesame riepilogativo fatto dalla Commissione lo scorso autunno in materia di sicurezza dei prodotti (cfr. Ip/07/1746). Essa ha anche delineato i progetti di importanti iniziative per il 2008 compreso un miglioramento dell’attuale memorandum d’intesa Ue-cina e un vertice trilaterale Ue-usa-cina sulla sicurezza dei prodotti da tenersi a Bruxelles nel novembre 2008. Il Commissario Meglena Kuneva, responsabile per i consumatori, ha affermato: "L’estate dei richiami ha dato il via a un inverno di valutazioni che ha preparato la strada per una primavera e un´estate all´insegna del cambiamento. L’odierna relazione Rapex indica che un numero sempre crescente di prodotti viene individuato e distrutto prima che possano nuocere ai consumatori dell’Ue. Le autorità pubbliche si stanno dimostrando chiaramente all’altezza delle loro responsabilità in materia di protezione dei consumatori. Lo scopo di Rapex e dei nostri meccanismi di sicurezza è di assicurare che i cittadini dell´Ue possano fare tranquillamente i loro acquisti senza doversi arrovellare la testa per capire se un prodotto è pericoloso o no. " Un aumento delle notifiche del 53% rivela una tendenza positiva - Il numero di notifiche Rapex è aumentato significativamente negli ultimi anni ed è più che triplicato passando da 468 nel 2004 (quando è entrata in vigore una nuova normativa in materia di sicurezza dei prodotti) a 1 605 nel 2007. La continua crescita di notifiche Rapex può essere ascritta a una più efficace attuazione della normativa sulla sicurezza dei prodotti da parte delle autorità nazionali, a una maggiore consapevolezza tra le aziende degli obblighi che ad esse incombono, a una più stretta cooperazione con i paesi terzi e ad azioni di messa in rete coordinate dalla Commissione. Si sta colmando il divario tra gli Stati membri che notificano - Il divario tra gli Stati membri che presentano con più frequenza notifiche e quelli con il minor numero di notifiche si è ridotto significativamente l’anno scorso rivelando una partecipazione più equa al sistema Rapex tra i paesi interessati. Ciò è confermato dal fatto che la quota totale dei cinque paesi più attivi nel 2006 corrispondeva al 61% ma era scesa a solo il 44% nel 2007. La Germania è lo Stato membro più attivo nel sistema Rapex (163 notifiche, circa il 12%), seguita da Grecia (115 notifiche, circa l’8%) e dalla Slovacchia (114 notifiche, circa l’8%), dall’Ungheria (109 notifiche, circa l’8%) e dalla Spagna (108 notifiche, circa l’8%). In cima alla lista si trovano i giocattoli e i veicoli a motore - I giocattoli (417), i veicoli a motore (197) e le apparecchiature elettriche (156) corrispondono da soli a più della metà di tutte le notifiche pervenute nel 2007. Più di uno su tre tra i prodotti notificati era un giocattolo oppure un articolo di puericultura e da ciò si evince l’importanza che le autorità preposte alla sorveglianza del mercato riservano ai controlli di questa categoria di prodotti. La Cina è ancora la fonte principale di prodotti pericolosi - La Repubblica popolare cinese rimane il paese da cui proviene il maggior numero di prodotti che configurano un rischio. Ciò va visto alla luce del fatto che una proporzione estremamente grande di tutte le importazioni dell’Ue proviene dalla Cina (ad esempio l’80% di tutti i giocattoli) e che la sorveglianza sui prodotti cinesi è più rigorosa che su quelli di molti altri paesi. Si tenga inoltre conto che il numero di notifiche di prodotti di origine ignota fatte tramite Rapex si è ridotto nel 2007 rispetto agli anni precedenti (20% nel 2005, 17% nel 2006 e 13% nel 2007) ed è probabile che certi prodotti notificati in precedenza quali prodotti di origine ignota siano stati identificati nel 2007 quali prodotti cinesi. L’anno scorso la Commissione ha notevolmente intensificato la sua cooperazione con la Cina in materia di sicurezza dei prodotti. In particolare, dopo che il Commissario Kuneva ha visitato per la prima volta la Cina nel giugno 2007, è stato posto in atto un nuovo sistema di relazioni trimestrali sulle azioni attuative cinesi – al fine di risalire alla fonte dei prodotti pericolosi notificati nell’ambito del sistema Rapex-cina. I primi risultati sembrano positivi. Tra il luglio e il settembre 2007 le autorità cinesi hanno investigato 184 casi Rapex rispetto ai soli 84 casi trattati nei 12 mesi precedenti. Nel 43% dei casi sono stati applicati interventi correttivi. La relazione trimestrale per il periodo da settembre a novembre 2007 indica che le autorità cinesi hanno sostenuto l’attività di follow up e hanno indagato in merito ad altre 89 notifiche provenienti dall’Ue. Ci è stato inoltre comunicato che la Cina ha fatto uno sforzo importante per rafforzare i controlli sui giocattoli. In un periodo di tempo relativamente breve sono stati controllati 3 540 fabbricanti con licenza di esportazione e, se del caso, li si è obbligati a migliorare i loro sistemi di controllo della sicurezza. Un totale di 701 imprese ha perso la licenza di esportazione (si rinvia al Memo allegato per ulteriori dettagli sulle iniziative prese nel 2007 per rafforzare la cooperazione tra Ue e Cina). Il Commissario Kuneva si recherà in Cina nel giugno 2008 per fare il punto sui progressi realizzati negli ultimi 12 mesi e per vedere in che modo si possa intensificare la cooperazione. Per ulteriori informazioni si rinvia a: Memo/08/252 E http://ec. Europa. Eu/consumers/safety/rapex/index_en. Htm Per vedere le foto di alcuni dei prodotti pericolosi si rinvia a: http://ec. Europa. Eu/consumers/safety/rapex/pictures_en. Htm .  
   
   
CONSIGLIO DÀ NUOVO SLANCIO AL SER  
 
Bruxelles, 21 aprile 2008 - I ministri presenti a una riunione informale del Consiglio "Competitività" hanno dato il via a un nuovo processo per assicurare coerenza e sinergia tra le politiche e le attività di ricerca in tutta l´Unione europea. Denominato il "Processo di Lubiana", il nuovo partenariato mette in evidenza il bisogno di una visione a lungo termine per lo Spazio Europeo della ricerca (Ser) che sia condivisa da tutti e propone metodi di gestione specifici per agevolare una sua rapida e efficace implementazione. L´europa deve ancora sfruttare a pieno il suo potenziale, le sue risorse umane, le sue istituzioni e, in particolare, la sinergia operante tra di esse, ha commentato il ministro sloveno per l´istruzione superiore, la scienza e la tecnologia Mojca Kucler Donilar, che il 15 aprile ha presieduto la riunione del Consiglio "Competitività". Per questo motivo, sulle scale di misurazione della competitività e dell´innovazione, gli Stati Uniti e il Giappone, ad esempio, spesso si posizionano a livelli più alti rispetto all´Europa, mentre la Cina li sta raggiungendo tutti e tre, ha aggiunto. Perciò, se l´Europa vuole stare al passo con i suoi rivali, ha bisogno di andare avanti e sviluppare il Ser. "Lasciamoci guidare dallo slogan della presidenza slovena «Si. Nergy for Europe»," ha detto il presidente del Consiglio "Competitività". Per dare nuovo slancio al Ser i ministri hanno fatto appello a una visione a lungo termine sulla quale trovare un accordo da parte di tutti gli Stati membri, con un ampio sostegno da parte delle parti coinvolte e dei cittadini. La visione dovrebbe riconoscere l´importanza della mobilità e di migliori opportunità di carriera per i ricercatori, oltre alla necessità di avere università e organizzazioni di ricerca moderne e competitive a livello mondiale. Nella visione dovrebbero anche essere inclusi un migliore accesso alle infrastrutture di ricerca e un migliore uso dei risultati delle ricerche per risolvere i problemi sociali. I ministri hanno convenuto sul fatto che una bozza della visione dovrebbe ottenere l´appoggio del Consiglio entro il 2008 affinché si possano individuare rapidamente politiche e azioni per realizzarla. I ministri hanno anche sottolineato il bisogno di una migliore governance per "guidare e stimolare lo sviluppo del Ser e creare collegamenti con altre politiche, come quelle sull´educazione, l´innovazione e la coesione. " In linea con il metodo di coordinamento aperto, i ministri hanno convenuto di indirizzare le discussioni e affrontare sviluppi specifici del Ser e orientamenti a lungo termine. Il loro lavoro sarà guidato da Crest, il Comitato per la Ricerca Scientifica e Tecnica, il cui compito sarà di monitorare e valutare le iniziative del Ser. Per ulteriori informazioni sul Ser, visitare: http://cordis. Europa. Eu/era/ .  
   
   
ESPOSIZIONE SULLA RICERCA E L´INNOVAZIONE EUROPEE, PARIGI, FRANCIA  
 
Parigi, 21 aprile 2008 - La 4a Esposizione sulla ricerca e l´innovazione europee (Seri) avrà luogo dal 5 al 7 giugno a Parigi, in Francia. L´evento ha lo scopo di far incontrare persone, idee e ambizioni, raccogliendo l´intero spettro dei protagonisti scientifici, dagli istituti governativi alle aziende private. I temi che saranno affrontati all´esposizione includono l´ambiente urbano e la costruzione sostenibile, la ricerca medica, il futuro dell´energia nel mondo e le soluzioni della tecnologia dell´informazione e della comunicazione (Tic). La Finlandia, che ha mostrato una notevole abilità di trasformare la ricerca in innovazione, è stata scelta come ospite d´onore di quest´anno. L´esposizione ha il sostegno del governo francese e della Direzione generale per la Ricerca della Commissione europea. Per ulteriori informazioni: http://www. European-research-exhibition. Com/ .  
   
   
ANTITRUST: LA COMMISSIONE EUROPEA ESAMINA L´UTILIZZAZIONE DEL REGOLAMENTO DI ESENZIONE PER CATEGORIA NEL SETTORE DELLE ASSICURAZIONI  
 
Bruxelles, 21 aprile 2008 - La Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica sul funzionamento del regolamento di esenzione per categoria relativo al settore delle assicurazioni. Il regolamento di esenzione per categoria esenta dal divieto di pratiche commerciali restrittive (articolo 81 del trattato Ce) determinati accordi di co-operazione tra imprese di assicurazione, compresa la fissazione di condizioni di assicurazione tipo non vincolanti, lo scambio di informazioni statistiche per il calcolo dei rischi e la creazione di pool assicurativi. La consultazione pubblica sarà accompagnata da questionari mirati destinati all´industria, alle autorità nazionali responsabili della regolamentazione e della concorrenza ed a gruppi di consumatori. Lo scopo è determinare in che modo viene utilizzato attualmente il regolamento di esenzione per categoria e quale è il suo impatto sui vari mercati assicurativi nell´Ue. I risultati permetteranno alla Commissione di decidere se rinnovare il regolamento, che arriva a scadenza nel marzo 2010. Le osservazioni possono essere inviate entro il 17 luglio 2008, dopodiché la Commissione redigerà una relazione e farà una valutazione dell´impatto. Qualora decida di rinnovare o di rivedere il regolamento di esenzione per categoria, la Commissione indirà una consultazione sulla base di un progetto di regolamento. Se non verrà più adottato un regolamento di questo tipo, la Commissione pubblicherà una comunicazione in tal senso nel 2009. Il Commissario responsabile della concorrenza, Neelie Kroes, ha dichiarato: "Dobbiamo analizzare in che modo funziona in pratica l´esenzione per categoria nel settore delle assicurazioni e se esistono sufficienti motivi per rinnovarla. I regolamenti in materia di concorrenza per settori specifici sono strumenti giuridici eccezionali. Se devono esistere norme speciali per un particolare settore, bisogna che io sia convinta che sono giustificate in termini di benefici reali per la concorrenza e per i consumatori. ". Scopo del documento di consultazione - Il documento di consultazione illustra le osservazioni ricevute dalla Commissione in merito al regolamento di esenzione per categoria durante la recente indagine nel settore delle assicurazioni per le imprese e la recente consultazione delle autorità nazionali garanti della concorrenza, nonché le attuali considerazioni della Commissione e le esperienze acquisite in casi specifici. Esso pone inoltre una serie di questioni, sia di carattere generale che relative alle singole esenzioni concesse in base al regolamento di esenzione. La Commissione è specificamente interessata ad accertare: se il regolamento di esenzione per categoria viene utilizzato, in quali casi e per quali motivi se i rischi commerciali o altre questioni relative al settore assicurativo lo rendono speciale e diverso da altri settori (che non hanno un regolamento di esenzione per categoria) e se il regolamento di esenzione per categoria determina effetti anti-concorrenziali che danneggiano i consumatori, quali prezzi più elevati o minore offerta di determinati prodotti assicurativi. Un altro punto che verrà valutato è se il funzionamento del settore assicurativo in mancanza di un regolamento di esenzione per categoria determini maggiori oneri per le autorità di vigilanza e per l´applicazione delle norme in materia di concorrenza. Il regolamento di esenzione per categoria - Le norme comunitarie in materia di concorrenza prevedono che siano le imprese stesse a valutare se i loro accordi sono compatibili con il divieto di pratiche commerciali restrittive sancito dal trattato Ce (articolo 81). Il regolamento di esenzione per categoria esenta talune categorie di accordi dal divieto dell´articolo 81 e garantisce una "zona di sicurezza" per le imprese. Un´esenzione generale di questo tipo deve essere valutata ad intervalli regolari, in modo di stabilire se continuano a sussistere le condizioni che l´avevano originariamente giustificata. L´ultimo rinnovo del regolamento di esenzione per categoria in questione risale al 2003. L´indagine nel settore delle assicurazioni per le imprese - Nel corso della sua indagine settoriale la Commissione ha ricevuto un considerevole numero di osservazioni sul regolamento di esenzione per categoria. Molte risposte non distinguevano tuttavia tra la necessità delle forme di collaborazione soggette al regolamento e la necessità del regolamento stesso. Non è stato inoltre riconosciuto (ma andrebbe notato) che la scadenza del regolamento non renderebbe automaticamente illegali le categorie di accordi attualmente esentate in forza del regolamento. In assenza di un regolamento di esenzione per categoria, le imprese dovrebbe valutare i propri accordi in base all´articolo 81 anziché in base alle disposizioni di un tale regolamento. Nella sua relazione finale sull´indagine settoriale (vedi Ip/07/1390 e Memo/07/382) la Commissione ha concluso che, in questa fase, non vi erano validi motivi per rinnovare il regolamento, incoraggiando tuttavia i partecipanti al mercato a proseguire la loro riflessione in materia. Il documento di consultazione è pubblicato nel sito web della Commissione all´indirizzo: http://ec. Europa. Eu/comm/competition/sectors/financial_services/insurance. Html .  
   
   
CONFERENZA ANNUALE DEL UK RESEARCH OFFICE, LOUGHBOROUGH, UK  
 
Loughborough, 21 aprile 2008 - La conferenza annuale del Uk Research Office (Ukro) si terrà il 26 e 27 giugno a Loughborough. La conferenza includerà sessioni riguardanti il settimo programma quadro (7°Pq) e anche una serie di altri temi. Dopo il lancio del 7°Pq nel 2007, l´attenzione si incentrerà su questioni legate all´implementazione, concentrandosi sul primo anno di bandi di gara e di lezioni apprese, e gettando anche uno sguardo sui futuri bandi di gara. Ci sono sessioni programmate su: Tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Ict), Scienza e società (Sis), Infrastrutture per la ricerca, le Azioni Marie Curie e la mobilità dei ricercatori e il Comitato europeo per la ricerca (Erc). Un´altra area importante che verrà trattata in modo approfondito alla conferenza di quest´anno è quella delle opportunità di finanziamento disponibili attraverso le nuove Iniziative tecnologiche congiunte (Itc). Queste includono l´Iniziativa sui Farmaci Innovativi (Imi), Aeronautica e trasporto aereo (Clean Sky), Sistemi informatici integrati (Artemis), e Tecnologie Nanoelettroniche 2020 (Eniac). Per ulteriori informazioni: http://www. Ukro. Ac. Uk/annual_conference/08_conference . .  
   
   
CAMPANIA: COZZOLINO SUL VIA LIBERA DI BRUXELLES A 220 MILIONI DI INCENTIVI DI GOVERNO E REGIONE PER VIDEOCON : "PREMIATO IL MODELLO CAMPANO PER SOSTENERE LO SVILUPPO"  
 
 Napoli, 21 aprile 2008 - "Il via libera di Bruxelles al piano di investimenti della Videocon a Rocca D´evandro, in provincia di Caserta, premia la nuova politica degli incentivi messa in campo dalla Regione Campania a favore della qualità degli investimenti, delle ricadute occupazionali di mano d´opera qualificata, dell´innovazione e dello sviluppo tecnologico". E´ quanto dichiara Andrea Cozzolino, assessore regionale alle Attività Produttive, a commento del via libera della Commissione Ue al finanziamento di 220 milioni di parte pubblica (di cui 40 milioni di fondi regionali) per la realizzazione in provincia di Caserta del primo impianto in Europa per la produzione di pannelli lcd. “Con il sì di Bruxelles si concretizza – ha aggiunto Cozzolino – uno dei progetti messi in cantiere dalla Regione sin dal 2006, allorché definimmo con il Governo un innovativo contratto di localizzazione con una serie di facilitazioni finanziarie e procedurali per attrarre investimenti esteri nel Mezzogiorno d´Italia. La presenza del gruppo indiano in Campania rappresenta una risposta concreta alla giusta richiesta di occasioni di lavoro qualificato sul territorio regionale da parte dei nostri laureati”. “Come Assessorato – ha concluso Cozzolino – stiamo intensamente lavorando per mettere a disposizione delle aziende che investono in Campania gli incentivi previsti dalla legge approvata a novembre scorso. Sono previste ingenti risorse per il consolidamento delle passività a breve, per l’ innovazione e lo sviluppo, per i contratti di programma. Ed entro l´estate contiamo di essere ai nastri di partenza anche con il credito d´imposta. Rendendo competitive le nostre imprese e lanciando la sfida ai nuovi mercati sul terreno della competenza e dell’innovazione possiamo attrarre altri investimenti come quello che l’indiana Videocon ha deciso di effettuare nella nostra regione”. La scheda - 1miliardo e 200 milioni di euro di investimenti con un´occupazione diretta, a regime, di 1. 200 unità, per far nascere a Rocca d´Evandro (Caserta) uno stabilimento ad alta tecnologia per la produzione di schermi a cristalli liquidi. I contributi pubblici all´interno dell´investimento ammontano a 225 milioni di euro, 182 concessi dal ministero per lo Sviluppo economico ed i rimanenti dalla Regione Campania. Si tratta della più grossa operazione industriale finora realizzata ex novo in Italia da un gruppo indiano. Il nuovo stabilimento coprirà una superficie di 163mila mq, con un´area complessivamente interessata di 600mila mq. Lo stabilimento di Rocca d´Evandro dovrebbe andare a regime nel 2011, con una produzione media annua di 5,2 milioni di pezzi. L´intesa prevede che il 10 per cento delle assunzioni riguardi donne, e un altro 10 per cento ricercatori. L’accordo è stato firmato il 16 febbraio 2007 nell´ambasciata italiana a New Delhi dal Presidente della Regione Antonio Bassolino, dal presidente della Digital Display Devices (gruppo Videocon), Pradeep K. Dhoot, da dirigenti e funzionari del ministero per lo Sviluppo economico e di Sviluppo Italia. L’intesa segue l´approvazione di una delibera di giunta proposta dal presidente e dall´assessore all´Agricoltura e alle Attività Produttive, Andrea Cozzolino. La localizzazione nel Casertano è stata scelta per una serie di motivi: la vicinanza allo stabilimento di Anagni, che assorbirà fino al 30 per cento della produzione, la prossimità ad importanti snodi logistici (A1, porto di Napoli, alta velocità, interporto campano di Nola), ma anche - come ha sottolineato il Presidente Dhoot – “gli incentivi messi in campo dalla Regione Campania, in aggiunta a quelli del ministero, e "l´ottimo livello" degli atenei campani, requisito importante per uno stabilimento che punta soprattutto sull´innovazione”. La Ddd è una società controllata del gruppo Videocon, uno dei giganti mondiali nel settore dell´elettronica. Il gruppo Dhoot-videocon ha sviluppato negli ultimi anni una strategia di internazionalizzazione, acquisendo nel 2005 dalla Thomson il ramo d´azienda specializzato nella produzione dei televisori, con stabilimenti nel Lazio (la ex Videocolor ad Anagni) ed in Polonia. Ora Videocon, attraverso la controllata Digital Display Devices, ha deciso di insediare in Europa anche la produzione di pannelli a cristalli liquidi, viste le previsioni di crescita della domanda e l´assenza, finora, di stabilimenti concorrenti. La Regione Campania cofinanzierà, da parte sua, il programma di formazione e quello di ricerca e sviluppo, con un impegno superiore ai 40 milioni di euro. Accanto all´impegno di risorse c´è quello ad accelerare tutte le procedure burocratico-amministrative. Una delibera varata dalla Giunta campana il 10 febbraio 2006 prevede l´istituzione di una cabina di regia regionale, composta dagli assessorati alle Attività produttive, alla Ricerca e alla Formazione, per gestire e risolvere tutti gli eventuali problemi legati all´iniziativa in sede locale. La stessa cabina di regia parteciperà, a livello nazionale, al comitato che include ministero dello Sviluppo e Sviluppo Italia. L´azienda dovrà presentare entro aprile la progettazione esecutiva dell´impianto ed i piani dettagliati di formazione e di ricerca e sviluppo, segnalando al comitato paritetico nazionale ed alla cabina di regia regionale i vincoli da rimuovere e le autorizzazioni necessarie per la realizzazione dell´intervento. Lo strumento – il “contratto di localizzazione”. Serve per l´ attrazione d’investimenti produttivi dall’estero. In particolare, offre agli investitori esteri una serie di facilitazioni di natura finanziaria, amministrativa e procedurale, volte ad agevolare l’insediamento ed il radicamento di investimenti produttivi nel Mezzogiorno. I Contratti di localizzazione, istituiti dal Governo, sono gestiti da Sviluppo Italia, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero dell´Economia e delle Finanze e dalle Regioni interessate. Ii contratto di localizzazione combina due strumenti previsti dalla normativa italiana in materia di sostegno pubblico all’economia: Contratto di programma, attraverso il quale vengono erogate le agevolazioni finanziarie sull’investimento industriale; i massimali di agevolazione variano in base all´area geografica ed alle dimensioni dell´impresa, in linea con le normative europee. Accordo di programma quadro, che rende esecutivo il contratto di programma in esso inserito; inoltre nell’accordo la Regione interessata può assumere l’impegno a realizzare infrastrutture materiali eventualmente necessarie e/o cofinanziare programmi di ricerca o formazione. Vantaggi - Il Contratto di localizzazione garantisce all´investitore: rapidità e certezza dei tempi del processo; semplicità della domanda; snellimento dell´iter burocratico; rispetto dei tempi di insediamento dell´impresa; affiancamento costante in tutte le fasi dell´iter; impegno alla realizzazione, da parte degli Enti Locali, di servizi e infrastrutture sul territorio, legati alla realizzazione dell´investimento; sostegno alle attività di ricerca, sviluppo e formazione; erogazione di incentivi. . .  
   
   
125 MILIONI PER IL PROGETTO INDUSTRIAL PARK SOFIA  
 
Sofia, 21 aprile 2008 - Sono 125 i milioni di euro d´investimento per il più grande progetto dell´anno in Bulgaria, l´Industrial Park Sofia-east. Lo rivela Informest. Industrial Park Sofia-east è il primo progetto logistico e industriale su larga scala individuato sull´area della capitale e sarà localizzato tra le autostrade Hemus e Trakia, a 25 chilometri dal centro ed a 15 dall´aeroporto. .  
   
   
GENOVA, OGGI AL DUCALE IL CONVEGNO SUI FONDI EUROPEI 2007/2013  
 
Genova, 21 aprile 2008 – Oggi dalle ore 10. 00 alle ore 13. 00, nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, si terrà l’iniziativa sui fondi europei 2007/2013 Liguria – Europa. Competere e cooperare per un nuovo sviluppo. Al convegno parteciperanno: Claudio Burlando, presidente della Regione Liguria, Marta Vincenzi, sindaco di Genova e presidente Anci Liguria, Massimiliano Costa, vice-presidente della Regione Liguria, gli assessori regionali Renzo Guccinelli (Sviluppo economico) e Giancarlo Cassini (Agricoltura), Lorenzo Sugo, presidente Uncem Liguria e Marco Bertolotto, presidente della Provincia di Savona e presidente Urpl. .  
   
   
BANCA POPOLARE DI MILANO: APPROVATO IL BILANCIO DELL’ESERCIZIO 2007 DIVIDENDO EURO 0,40 (+14,3%) PER AZIONE  
 
Milano, 21 aprile 2008 - Alla presenza di 2. 915 Soci (di cui 1. 809 in proprio e 1. 106 per delega) si è svolta, il 19 aprile, presso Fieramilanocity di Milano, l’Assemblea Ordinaria della Banca Popolare di Milano S. C. A. R. L. Sotto la presidenza del dott. Roberto Mazzotta. L’assemblea ha approvato il bilancio dell’esercizio 2007 della Capogruppo Banca Popolare di Milano ed ha preso atto del bilancio consolidato del gruppo Bipiemme nei termini proposti dal Consiglio di Amministrazione e già comunicati al mercato in data 17 marzo 2008. La Capogruppo Banca Popolare di Milano presenta per l’esercizio 2007 un utile netto di 349,3 milioni di euro, in crescita di 80,1 milioni di euro rispetto al 2006 ed il dividendo unitario in distribuzione sarà pari a € 0,40, al lordo delle ritenute di legge, per ognuna delle n. 415. 034. 231 azioni emesse alla data odierna. Il titolo Bpm quoterà ex-cedola dal 19 maggio p. V. Ed il dividendo sarà posto in pagamento a partire dal 22 maggio p. V. Contro stacco della cedola n. 38. Di seguito si evidenziano le principali grandezze patrimoniali ed i principali risultati economici dell’esercizio 2007 della Banca Popolare di Milano. Raccolta da clientela e titoli emessi € 27. 005 milioni (+9,3%); impieghi a clientela € 26. 060 milioni (+12,8%); risparmio amministrato € 15. 867 milioni (+13,1%); risparmio gestito € 14. 174 milioni (-8,8%); proventi operativi € 1. 506,5 milioni (+10,1%); risultato della gestione operativa € 663,9 milioni (+25,7%); risultato netto € 349,3 milioni (+29,8%). Anche a livello consolidato, il Gruppo Bipiemme ha raggiunto risultati soddisfacenti, sia a livello patrimoniale, sia a livello economico. Raccolta da clientela e titoli emessi € 32. 526 milioni (+10,8%); impieghi a clientela € 29. 767 milioni (+12,9%); risparmio gestito € 20. 150 milioni (-2,8%); risparmio amministrato € 20. 744 milioni (+10,2%); proventi operativi € 1. 811,9 milioni (+2,7%); risultato della gestione operativa € 729,0 milioni (+4,9%); risultato netto € 323,8 milioni (-18,8%). Si segnala che l’utile netto consolidato del Gruppo Bipiemme dell’esercizio 2006 includeva proventi non ricorrenti, derivanti dalla cessione di una quota di Bipiemme Vita e dalla vendita di un immobile non più strumentale; su basi omogenee, l’incremento dell’utile netto risulta di 13,8 milioni di euro (+4,6%). L’assemblea ha altresì approvato l’adeguamento del Regolamento Assembleare (artt. 21 e 25) rendendolo conforme alla nuova previsione dell’art. 32, co. 4 dello Statuto, che recepisce il dettato dell’art. 144-quater, co. 3 del Regolamento Consob n. 11971/99, afferente le modalità di presentazione delle liste di candidati per la nomina dei componenti il Consiglio di Amministrazione. .  
   
   
CATTOLICA ASSICURAZIONI:DIVIDENDO A 1,55 EURO; MONTE DIVIDENDI IN CRESCITA DELL’8,7%  
 
Verona, 21 aprile 2008 - Con la presidenza di Paolo Bedoni, si è tenuta il 19 aprile a Verona l’Assemblea straordinaria e ordinaria dei Soci della Società Cattolica di Assicurazione. L’assemblea ha approvato il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2007 ed ha deliberato un dividendo unitario pari a 1,55 euro, in pagamento a partire dal prossimo 8 maggio. L’assemblea ha inoltre autorizzato l’acquisto e l’alienazione di azioni proprie fino al 2% del capitale, ha confermato i componenti in scadenza del Consiglio di Amministrazione ed ha approvato, in seduta straordinaria, alcune modifiche statutarie. Sede Ordinaria Bilancio 2007 e dividendo - L’assemblea ha approvato il bilancio dell’esercizio 2007 della Società che si è chiuso con una raccolta premi del lavoro diretto e indiretto pari a 1. 545 milioni di euro, di cui 948 milioni del lavoro diretto dei rami danni e 581 milioni del lavoro diretto dei rami vita. L’utile netto è stato pari a 57 milioni. L’assemblea ha quindi approvato la distribuzione di un dividendo unitario complessivo di 1,55 euro per azione (cedola n. 17 al lordo delle ritenute di legge), derivante per euro 0,85 da distribuzione dell’utile di esercizio e per euro 0,70 da distribuzione della riserva liberata in Capogruppo negli anni precedenti a seguito delle operazioni immobiliari. Il dividendo unitario rimane quindi invariato rispetto al 2006, pur con l’ampliamento della base azionaria, e permette la distribuzione di un monte dividendi pari a 80 milioni (+8,7% rispetto all’esercizio precedente). Il dividendo sarà pagabile a partire dall’8 maggio 2008, con data di stacco della cedola il 5 dello stesso mese. A livello consolidato il Gruppo chiude il 2007 con un utile netto consolidato di 46 milioni (160 milioni nel 2006, comprendenti proventi straordinari per 185 milioni) pur scontando oneri non ripetibili, tra cui l’imputazione delle provvigioni di preconto per 32 milioni. La raccolta consolidata1 del lavoro diretto e indiretto è stata pari a 3. 674 milioni (3. 794 milioni nel 2006 rideterminato2; -3,2%). I premi consolidati del lavoro diretto dei rami danni hanno raggiunto 1. 532 milioni (1. 592 milioni nel 2006) in seguito ad azioni di riforma del portafoglio nel ramo Auto. Si è registrato in particolare lo sviluppo del business non Auto cresciuto del 5,2% (lavoro diretto) e di bancassicurazione danni con un aumento del 94,2% sul 2006. Il combined ratio passa da 109% del 2006 a 105,7% del 2007 grazie al miglioramento del rapporto sinistri a premi (lavoro diretto) che si riduce di circa 7 p. P. Confermando il buon trend della gestione sinistri. La raccolta consolidata del lavoro diretto dei rami vita, che riflette solo marginalmente l’operatività derivante dalla partnership con Banca Popolare di Vicenza che dispiegherà pienamente i suoi effetti nel 2008, ammonta a 2. 129 milioni (2. 186 nel 2006 rideterminato2; -2,6%). A fine 2007 il patrimonio netto consolidato, comprensivo dell’utile, si attesta a 1. 457 milioni di euro (1. 376 milioni nel 2006; +5,9%). Nomina di componenti del Consiglio di Amministrazione L’assemblea ha inoltre approvato il rinnovo dei seguenti amministratori uscenti sulla base dell’unica lista presentata3: Pierluigi Angeli, Giuseppe Camadini, Stefano Gnecchi Ruscone, Domingo Sugranyes Bickel, Antonio Tessitore e Giovanni Zonin per il triennio 2008-2010; Bruno Nestori e Samuele Sorato per il biennio 2008-2009. Si ricorda che i candidati Giuseppe Camadini, Stefano Gnecchi Ruscone, Bruno Nestori Domingo Sugranyes Bickel e Antonio Tessitore avevano attestato il possesso dei requisiti di indipendenza previsti dall’art. 147-ter del Testo Unico della Finanza. Inoltre, i candidati Bruno Nestori, Domingo Sugranyes Bickel, Antonio Tessitore avevano attestato il possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal Codice di Autodisciplina. Le cariche sociali ricoperte dai Consiglieri in scadenza saranno attribuite nella seduta del Consiglio di Amministrazione convocata per il 23 aprile prossimo. Autorizzazione all’acquisto ed alienazione di azioni proprie L’assemblea ha inoltre autorizzato il Consiglio all’acquisto ed alienazione di azioni proprie che riguarderà un numero massimo di n. 1. 030. 245 azioni, pari al 2% del capitale sociale, per un controvalore massimo complessivo di libro delle azioni proprie in portafoglio di euro 40. 000. 000, per un periodo di 18 mesi dalla data della delibera assembleare. Sede Straordinaria Modifiche dello statuto sociale - In seduta straordinaria l’Assemblea dei Soci di Cattolica ha approvato la modifica degli articoli nn. 6, 11, 24, 26, 28, 33, 38, 46, 54, 60, anche in adeguamento alle disposizioni di cui al decreto legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998 e successive modificazioni e integrazioni. Le modifiche statutarie approvate riguardano adeguamenti correlati alla sottoscrizione della prima tranche dell’aumento di capitale riservato a Banca Popolare di Vicenza; altri interventi sono attuativi della “Direttiva Trasparency”. Ulteriori modifiche riguardano la possibilità di destinare quota dell’utile a scopi di indole economico-sociale e beneficenza e l’elezione dei probiviri. Ulteriori modifiche sono state proposte in un’ottica di miglioramento delle vigenti formulazioni ed in una prospettiva di maggiore efficienza dell’operatività societaria. In seduta straordinaria l’Assemblea ha infine approvato l’aggiornamento del Regolamento per lo svolgimento dell’attività assicurativa verso i Soci al fine di assicurare una più flessibile gestione delle condizioni di agevolazione per gli stessi. Nel corso dell’Assemblea sono stati anche toccati i principali temi relativi alla crescita del Gruppo e ai progetti in corso, tra i quali il percorso di sviluppo del Gruppo secondo le linee guida enunciate nel Piano Strategico 2008-2010. .  
   
   
ANIMA SGR: APPROVATO IL BILANCIO D’ESERCIZIO 2007 DELIBERATA LA DISTRIBUZIONE DI UN DIVIDENDO DI € 0,14 PER AZIONE  
 
Milano, 21 aprile 2008 – L’assemblea degli Azionisti di Anima Sgr (Anm Im) ha approvato il 18 aprile il progetto di bilancio per l’esercizio 2007, redatto secondo i principi contabili Ias/ifrs. Tutti i principali dati 2007 sono già stati comunicati da Anima Sgr lo scorso 14 marzo 2008, in occasione del consiglio di Amministrazione della Società. Principali risultati economico-finanziari del 2007 - Nel 2007 le commissioni totali nette si sono attestate a € 44,4 milioni, da € 57,6 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente, con una riduzione del 22,8% dovuta al consistente calo delle commissioni variabili. I costi generali (personale e amministrativi) si sono attestati a € 17,2 milioni, da € 15,2 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente, con una variazione netta del 13,2%, dovuta ad un aumento delle altre spese amministrative del 35%, parzialmente compensato da una riduzione dei costi del personale del 6%. L’utile netto è ammontato nel 2007 a € 17,0 milioni, da € 25,8 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente (-34,2%). Distribuzione del dividendo - L’assemblea ha quindi deliberato la distribuzione agli azionisti di un dividendo lordo di € 0,14 per azione, da € 0,152 per azione dello scorso esercizio, per un importo complessivo di € 14. 700. 000. Il dividendo sarà messo in pagamento dal 2 maggio 2008 (data stacco 28 aprile 2008). Nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale - In relazione alla scadenza degli organi sociali, l’Assemblea degli azionisti ha proceduto al rinnovo del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale. Per il Consiglio di Amministrazione sono stati eletti: 1 Giuseppe Bernoni (indipendente) (Presidente del Consiglio di Amministrazione) Lista Banca Popolare di Milano Scarl; 2 Marco Piazza (indipendente) Lista Banco di Desio e della Brianza Spa; 3 Alberto Amilcare Foà Lista Koiné Spa; 4 Luigi Arturo Bianchi (indipendente) Lista Banca Popolare di Milano Scarl; 5 Enzo Chiesa Lista Banca Popolare di Milano Scarl; 6 Giorgio Grandi (indipendente) Lista Banco di Desio e della Brianza Spa; 7 Giordano Martinelli Lista Koiné Spa; 8 Roberto Frigerio Lista Banca Popolare di Milano Scarl; 9 Fulvio Masiero Lista Banco di Desio e della Brianza Spa; 10 Andrea Rovellini Lista Banca Popolare di Milano Scarl; 11 Roberto Brasca Lista Koiné Spa; 12 Enrico Maria Redaelli Lista Banco di Desio e della Brianza Spa; La lista presentata dall’azionista Banca Popolare di Milano Scarl costituisce la lista di maggioranza; le altre liste sono liste di minoranza. Per il Collegio Sindacale sono stati eletti: 1 Marco Baccani (effettivo) Lista Banca Popolare di Milano Scarl; 2 Giovanni Cucchiani (effettivo) (Presidente del Collegio Sindacale); Lista Banco di Desio e della Brianza Spa; 3 Vittorio Fabio (effettivo) Lista Koiné Spa; 4 Enrico Castoldi (supplente) Lista Banca Popolare di Milano Spa; 5 Clemente Domenici (supplente) Lista Banco di Desio e della Brianza Spa; 6 Carlo Brunelli (supplente) Lista Koiné Spa. L’assemblea ha inoltre deliberato di determinare in euro 280. 000 per ciascun anno del triennio 2008- 2010, l’importo complessivo per la remunerazione di tutti gli Amministratori, esclusi quelli investiti di deleghe operative. Per il Collegio Sindacale, composto da tre membri effettivi e tre supplenti, l’Assemblea ha deliberato, per ciascun anno del triennio 2008-2010, un compenso pari ad euro 30. 000 per il Presidente del Collegio Sindacale e pari ad euro 18. 000 per ciascun Sindaco effettivo. Gli amministratori e i Sindaci resteranno in carica per tre esercizi sociali, ossia fino all’assemblea di approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2010. I curricula dei membri degli organi sociali sono disponibili sul sito www. Fondianima. It, sezione Investor relations / Corporate Governance e Assemblee / Assemblea Aprile 2008. Consiglio di Amministrazione A seguito dell’Assemblea ordinaria odierna, si è riunito il Consiglio di Amministrazione della Società, che ha distribuito le cariche sociali. Il Consiglio di Amministrazione ha nominato Marco Piazza Vice Presidente e riconfermato Alberto Amilcare Foà Amministratore Delegato, con l’attribuzione dei relativi poteri. Il Consiglio di Amministrazione ha accertato l’esistenza dei requisiti di indipendenza, ai sensi di legge, degli amministratori Giuseppe Bernoni, Marco Piazza, Luigi Arturo Bianchi, Giorgio Grandi. Il Consiglio di Amministrazione in carica si compone pertanto di amministratori indipendenti (quattro) in numero maggiore rispetto al numero minimo richiesto dall’art. 16 dello Statuto sociale. In conformità al Codice di Autodisciplina della Società quotate, il Consiglio di Amministrazione ha proceduto alla nomina dei seguenti comitati: - Comitato per il controllo interno, composto da Marco Piazza con funzione di Presidente, Luigi Arturo Bianchi e Giorgio Grandi; - Comitato per la remunerazione e per le nomine, composto da Giuseppe Bernoni, con funzione di Presidente, Marco Piazza e Roberto Frigerio. Il Consiglio di Amministrazione ha infine confermato Michele La Rosa, direttore amministrativo, quale Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari. .  
   
   
DAL VALORE SOCIALE AL CREDITO IN LOMBARDIA, EMILIA-ROMAGNA E SARDEGNA SI PROMUOVONO NUOVI APPROCCI E STRUMENTI PER MIGLIORARE L’ACCESSO AL CREDITO DELLE COOPERATIVE SOCIALI, PICCOLE IMPRESE E MICRO IMPRESE  
 
Milano 21 aprile 2008 - I dodici partner del progetto “Finanza In: migliorare l’accesso al credito di imprese sociali e Pmi” hanno lavorato per tre anni (dal 2005 al 2008) in tre regioni italiane profondamente differenti per opportunità, problematiche e tessuto economico e sociale - Lombardia, Emilia-romagna e Sardegna – con lo scopo di aiutare le imprese sociali e le piccole e micro imprese ad accedere più agevolmente al credito e a trasformare le proprie criticità in una nuova leva per migliorare l’organizzazione e la gestione aziendale. Per raggiungere questo obiettivo è stato avviato un innovativo percorso partecipato in cui sono stati coinvolti oltre 100 soggetti tra imprese sociali, piccole e micro imprese, istituti di credito consorzi di cooperative, associazioni di categoria, enti di formazione, commercialisti e professionisti del settore. Un’esperienza unica in Italia in cui un significativo campione di “portatori d’interesse” – con l’aiuto di esperti, ricercatori e professori universitari - ha lavorato insieme per approfondire la conoscenza reciproca tra il mondo del credito e quello delle imprese e per condividere strumenti operativi di valutazione del rischio che facilitino l’accesso ai finanziamenti. Il progetto Finanza In si è particolarmente concentrato sui nuovi parametri (rating) di valutazione del rischio introdotti dagli Accordi di Basilea 2 e sui principali cambiamenti che questo nuovo sistema introduce nel rapporto banca-impresa. Questo approccio ha permesso di sviluppare una serie di strumenti utili sia per le banche che per le imprese che i promotori del progetto intendono promuovere a livello nazionale anche dopo il termine delle attività, in modo particolare: - Il set di indicatori per valutare l’affidabilità e il valore sociale dell’impresa: individua una serie di aree sensibili in grado di rappresentare elementi di valore tangibile e intangibile e di vagliare indicatori sociali, organizzativi e relazionali complementari ai tradizionali indicatori economici e di bilancio. - Il software di auto-diagnosi: analizza le tre aree di informazioni –qualitativa, quantitativa e andamentale – utilizzate dalle banche per l’assegnazione del rating ma valorizzando le specificità e il valore etico sociale delle imprese, dati importanti ma ancora poco conosciuti e difficili da reperire da parte delle banche. Il software permette inoltre all’impresa di evidenziare i punti di forza e di debolezza e stimola avvio di processi interni di miglioramento organizzativo e gestionale. - Il kit tecnico-didattico per far conoscere meglio la realtà delle imprese sociali e delle piccole e micro imprese ai valutatori delle richieste di finanziamento all’interno degli istituti di credito. Gli strumenti, le esperienze e le proposte scaturite dal percorso sviluppato dal progetto Finanza In saranno presentate il prossimo lunedì 21 aprile presso la Camera di Commercio di Milano (via Meravigli 9/b - Sala Consiglio, ore 9. 30). Il convegno conclusivo del progetto (programma in allegato) sarà l’occasione per approfondire con rappresentanti del mondo istituzionale, accademico, economico e sociale l’ opportunità di valorizzare nel rapporto con le banche, e nell’accesso al credito, gli asset intangibili (valore sociale) delle imprese. Partecipano: F. Montelli, Direttore Formaper, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano; M. Minelli, Presidente Consorzio Farsi Prossimo; M. Matucci, Regione Lombardia; S. Sandri, Regione Emilia-romagna; referente per la Regione Sardegna; A. Malgrati, Consorzio Farsi Prossimo; M. Cucchi, Codirettore Finlombarda S. P. A. (finanziaria per lo sviluppo della Lombardia); C. Borzaga, Professore ordinario di Politica Economica dell’Università degli Studi di Trento; F. Maggio, economista e giornalista; A. Di Stefano, Direttore del mensile di economia sociale e finanza etica “Valori”; F. Romeo, Presidente Alcst Legacoop. Durante la sessione pomeridiana si terranno due presentazioni del software di autovalutazione, una per le imprese sociali (ore 14. 00-16. 00) e un’altra per le piccole imprese (ore 17. 00 – 19. 00). .  
   
   
APPRENDISTI TOSCANI IMPARANO UN MESTIERE IN CATALOGNA AL VIA PROGETTO PER RENDERE I LAVORATORI PIÙ COMPETITIVI IN EUROPA  
 
Firenze, 21 aprile 2008 - Da oggi i giovani che seguono corsi di apprendistato in Toscana saranno più aperti all’Europa. Un primo gruppo di 11 ragazze e ragazzi è partito domenica 20 aprile, dall’aeroporto di Peretola a Firenze alla volta di Barcellona. Li aspettano quattro settimane in un’azienda spagnola per fare pratica nello stesso settore nel quale stanno seguendo un percorso di apprendistato. Un tuffo in una realtà diversa che permetterà di arricchire competenze, anche linguistiche e acquisire una dimensione internazionale. «La mobilità degli apprendisti - spiega l’assessore all’istruzione, formazione e elavopro Gianfrtanco Simoncini - è una novità assoluta nel quadro di un programma di scambi che coinvolge studenti e lavoratori e sul quale la Regione punta, di qui ai prossimi anni, con iniziative e investimenti». ! In particolare la Regione promuove il progetto Rappim (Regiona! l Appren tices in Mobility) per la mobilità internazionale dei lavoratori che seguono un percorso formativo iniziale, finanziato con il Programma comunitario di apprendimento permanente nell’ambito del progetto Leonardo da Vinci. Ii primo gruppo di apprendisti in partenza è composto da 4 ragazzi e 7 ragazze di età compresa tra i 21 e 26 anni, che svolgeranno un tirocinio di 4 settimane in una azienda della Catalogna. I giovani sono provenienti dal territorio aretino e la Provincia di Arezzo ha collaborato con la Regione alla selezione e alla messa a punto del progetto a livello locale. Il progetto coinvolgerà complessivamente 20 apprendisti toscani per un finanziamento di 30 mila euro, circa 1200 ad apprendista. I giovani coinvolti stanno facendo pratica come parrucchieri, commessi di supermercato, ragionieri, operatori turistici, elettricisti, sarte, geometri. Il progetto Rappim è un progetto pilota per la Regione Toscana che! , con la collaborazione della Generalitat de Catalunya (la Regione Catalogna) vuol dare la possibilità agli apprendisti della propria regione di poter maturare ed approfondire all’estero materie che interessano il percorso professionale prescelto. Tali materie verranno approfondite soprattutto attraverso la work experience svolta presso l’azienda estera che metterà i beneficiari del progetto nelle condizioni di misurarsi non soltanto con nuove realtà lavorative ed innovative applicazioni pratiche, ma anche con la possibilità di approfondire la conoscenza della lingua e della cultura del paese ospitante. Il secondo gruppo, composto da nove fra ragazzi e ragazze, partirà, sempre da Firenze, il prossimo 18 maggio. Nei mesi scorsi, ricorda Simoncini, sono stati oltre 400 gli alunni di scuole superiori toscane che sono partiti, con gli insegnanti, per viaggi di studio nelle regioni con le quali la Toscaa ha stipulato accordi b! ilaterali (Bretagna, Andalusia, Catalogna, Vastra Gotaland, Is! ole Bale ari, Paesi Baschi e Baden Wuettemberg ), le stesse dove saranno possibili anche gli scambi per gli apprendisti. «Grazie a questi accordi - spiega l’assessore - ci proponiamo di promuovere la mobilità internazionale come fattore essenziale per la competitività e lo sviluppo. Per questo abbiamo deciso di destinare, con il nuovo programma operativo del Fondo sociale europeo 2007-2013, 27 milioni di euro. .  
   
   
ECONOMIA, VENETO; GALAN: “SPAZZATE VIA LE CASSANDRE”  
 
Montebelluna (Treviso), 21 aprile 2008 - “Le Cassandre che prevedevano un’economia veneta incapace di reggere la sfida dell’internazionalizzazione, e che su questo hanno impostato intere campagne elettorali e mediatiche, sono state spazzate via, anche politicamente, dalla forza della realtà. Una realtà che sta nei dati: il Veneto si è ristrutturato di più e meglio di altre regioni ed è sempre più guida economica del Paese”. Lo ha detto il Presidente della Regione del Veneto Giancarlo Galan, intervenuto il 18 aprile a Montebelluna all’apertura del Festival delle Città Impresa. Galan ha citato alcuni recentissimi dati: il valore dell’export veneto ha superato i 49 miliardi di euro; il Veneto è ai massimi storici dell’occupazione, con oltre 2 milioni 100 mila occupati e un tasso di disoccupazione al 3,3% contro quello italiano del 6,1%. “Il altre zone d’Italia – ha detto Galan – la situazione non è così rosea: basta guardare ai dati della Toscana o delle Marche, dove la disoccupazione supera il 4%, e altrove è anche peggio. Questo – ha aggiunto Galan – deve ricordare che chi predica sull’assenza di guida politica e di coordinamento programmatorio, dimentica che il dirigismo fa male all’economia. La politica, anche quella industriale, deve garantire e ampliare le possibilità di scelta e di concorrenza, non limitarle con chissà quali indirizzi, magari suggeriti da politici spesso non più bravi di molti imprenditori”. Galan ha anche sottolineato che “è questa fiducia nella libertà d’impresa e nelle libere scelte di investimento imprenditoriale che ci siamo impegnati ad assicurare agli operatori economici della nostra regione”. .  
   
   
´DALLA CINA ALL´INDIA´. LE SINERGIE PER COGLIERE LE OPPORTUNITA´ DELL´INTERNAZIONALIZZAZIONE  
 
Abbadia Di Fiastra, 21 aprile 2008 - L´apertura, il dialogo e il confronto verso il mondo offrono opportunita` e prospettive alla comunita`: e` il principio, affermato dal presidente della Regione, Gian Mario Spacca, su cui si basa il convegno del 18 aprile all´Abbadia di Fiastra, ´Dalla Cina all´India´. Organizzato dalla Facolta` di Scienze Politiche dell´Universita` di Macerata e dalla Regione, con il supporto dell``Agenzia di Sviluppo della Regione Marche (Svim), l´incontro e` centrato sulle opportunita` di sviluppo offerte dai mercati emergenti. Uno sguardo sinergico di tutti i gli attori istituzionali, scientifici ed economici verso l´Asia: area geografica strategica dove e` possibile cogliere grandi opportunita`, non solo economiche, ma anche culturali e politiche, per i mercati in piena espansione, rapidi e veloci nel capire le potenzialita` di chi li predilige. ´Senza paura, senza barriere ne` protezionismi, ma con determinazione, proseguiamo sulla strada di apertura verso i mercati internazionali ´ ha detto il presidente Spacca ´ sostenendo i due fattori fondamentali: l´innovazione e l´internazionalizzazione´. Una sfida positiva, nel rispetto delle persone, da condurre in modo sinergico tra i protagonisti della comunita` che oggi si trovano a Fiastra per riflettere sulla strategia dell´ internazionalizzazione, ha proseguito il Presidente. ´Abbiamo fatto, da tempo, fin dagli anni ´80, la scelta di difendere il nostro sistema produttivo, quando si diceva che le piccole dimensioni sarebbero state spazzate via dalla concorrenza. Abbiamo invece giocato su innovazione, qualita` e internazionalizzazione con l´impegno di tutte le forze della comunita`. Solo un cruccio: l´assenza di un altro protagonista, un soggetto finanziario, un istituto di credito che sia di supporto ai processi di internazionalizzazione. Anche in questa direzione occorre impegnarsi insieme´. Spacca ha poi citato l´economista Giacomo Vaciago secondo il quale ´la parte migliore del Pil nazionale e` all´estero´. ´Anche le Marche ´ ha proseguito il Presidente - sono forti sui mercati internazionali, perche` molte nostre imprese non hanno delocalizzato, ma hanno partecipato ai processi di crescita di quei Paesi, conquistando quote notevoli di mercato e, di conseguenza, sviluppando anche il nostro territorio´. L´oriente per le Marche - hanno ribadito i relatori, dal Rettore dell´Universita` di Macerata, Roberto Sani, e il preside della Facolta` di Scienze Politiche, Francesco Adornato, a Daniele Salvi, Assessore alle attivita` produttive della Provincia di Macerata, Giuliano Bianchi, presidente Cciaa Macerata, Stefano Gregori, vicepresidente Confindustria Macerata ´ rappresenta una meta fondamentale, di confronto economico e culturale, basato su radici solide e forte di una tradizione che fa riferimento a Matteo Ricci: l´illustre gesuita alla cui figura e` legata la costituzione, nelle Marche, dell´ Istituto nazionale per le relazioni con l´Oriente. Lo stesso presidente della Regione, Spacca ha sottolineato l´importanza del confronto e dello scambio di conoscenza: ´Un´opportunita` di crescita non solo economica, ma di civilta`. Una modalita` di scambio e affermazione dello sviluppo della conoscenza e` rappresentato proprio dai master universitari, che vedono impegnati tanti giovani´. Rappresentanti della Facolta` di Scienze politiche di Macerata hanno poi illustrato il Master in "Relationships with Eastern Countries´, organizzato da sette anni, che si svolge in lingua inglese e prevede la presenza di studenti di stranieri superiore al 50%. E` dedicato alle relazioni istituzionali, commerciali e industriali con i paesi dell´Est, e in particolare della Cina, della Russia e dell´India. Per l´assessore alla Formazione e Lavoro della Regione, Ugo Ascoli, per fare impresa e business, occorre conoscere: ´Il modo giusto di specializzarsi e creare competizione vera, e` promuovere la formazione e la ricerca, come sta facendo l´Universita` di Macerata, consapevole della sua vocazione di apertura e riflessione sull´Oriente´. Un insegnamento che viene da lontano: per approfondire la conoscenza occorre avere un approccio complessivo sulle questioni. Un plauso, quindi, all´iniziativa di Fiastra, che mette insieme non solo istituzioni ed enti, ma anche tanti giovani di diversi Paesi´. L´incontro e` proseguito con l´intervento di esperti nazionali e internazionali del mercato indiano e cinese. Si e` dibattuto sulle tematiche economiche, giuridiche, politiche e sociali legate al pianeta India in chiave comparativa rispetto alla Cina. Il colosso definito ´Cindia´ copre il 40% della popolazione e il 20% del Pil mondiale e si prepara, nei prossimi 15 anni, a diventare la seconda potenza economica del pianeta. L´india, il settimo Paese piu` grande del mondo, registra un mercato interno pari ad 1 miliardo e 200 milioni di persone, con una classe media di 200 milioni di persone dall´elevato potere d``acquisto. Una democrazia che cresce annualmente con un Pil superiore al 9%, che la rende la seconda economia mondiale con il maggior tasso di crescita. Secondo l´economista Andrea Goldstein - collegato in video conferenza dall´Ocse- Cina e India, pur con profonde diversita`, sono da assimilare per la caratteristica di essere mercati in fermento, vibranti, di grande attrattiva. Cosi` li ha descritti anche Mathew Manimala, docente all´Istituto di Management di Bangalore, la Silicon Valley indiana. Nella sezione pomeridiana del convegno, sono stati presentati i progetti comuni tra Regione e Unioncamere verso il mercato indiano per il prossimo triennio: illustrati, tra gli altri, dal direttore del Master, Corrado Cerruti, Roberto Tontini (Svim), Alberto Drudi (Unioncamere) e Roney Simon esperto indiano di innovazione globale. Accordi e progetti che hanno gia` dato vita al Desk (servizi@deskindiamarche. It). Guidato dall´esperto indiano, a sostegno del territorio, il Desk e` nato per migliorare l´offerta complessiva del sistema Marche: istituzioni, impresa, universita` e tutti gli attori del territorio. Il progetto, sostenuto con il Fondo europeo di sviluppo regionale, garantisce assistenza alle imprese, soprattutto medio piccole, e permette di costruire rapporti duraturi, stabili e mirati con un Paese emergente in continua crescita. Verra` poi realizzata una rete operativa formata da parti pubbliche e sistema imprenditoriale marchigiano necessaria per affrontare le dimensioni e la complessita` dell``India. .  
   
   
REGIONE E PROVINCE MARCHIGIANE FIRMANO UN PROTOCOLLO D´INTESA E COLLABORAZIONE NELLE POLITICHE PER L´EMIGRAZIONE.  
 
Ancona , 21 aprile 2008 - Collaborare alla promozione del territorio e delle istituzioni locali presso le comunita` di marchigiani all´estero. E´ quanto si propongono Regione e Province marchigiane che hanno firmato il 17 aprile un protocollo d´intesa per avviare azioni comuni nelle politiche per l´emigrazione. A sottoscrivere l´impegno, alla presenza del presidente della Giunta regionale, Gian Mario Spacca, il consigliere regionale Lidio Rocchi, incaricato per i rapporti con i marchigiani nel mondo, il presidente del Consiglio dei Marchigiani all´estero, Emilio Berionni, e i rappresentanti delle Province: per Ancona, l´assessore Carla Virili; per Ascoli Piceno, il vicepresidente Emidio Mandozzi; per Macerata, l´assessore Alessandro Savi e per Pesaro-urbino, l´assessore Sauro Capponi. Sono quasi 87 mila i marchigiani residenti all´estero, come risulta dalle stime dell´Aire, l´anagrafe sui cittadini italiani che vivono fuori dai confini nazionali, istituita nel 1988 presso il Ministero dell´Interno. La maggior parte di questi corregionali risiedono in Argentina e, a seguire, in Svizzera, Francia, Belgio, Germania, Canada, Spagna, Usa, Regno Unito, Brasile, Australia, San Marino, Lussemburgo, Venezuela, Uruguay. Sono rimasti profondamente legati alla loro terra; hanno voglia di notizie, informazioni, rapporti; hanno interesse a costruire collegamenti permanenti e utili per se` e per gli altri. Finora gli enti locali marchigiani hanno intessuto in maniera sporadica e autonoma relazioni con i propri concittadini emigrati all´estero. Questo protocollo d´intesa e` volto proprio a razionalizzare e ottimizzare gli interventi degli enti locali per le iniziative a favore dei marchigiani all´estero. La Regione Marche, a tale scopo ha previsto la stipula dell´intesa all´interno del Piano annuale Emigrazione, che prevede tra i suoi obiettivi il potenziamento organizzativo del sistema dell´associazionismo dei marchigiani nel mondo. In sostanza, gli interventi saranno rivolti alla conoscenza e alla valorizzazione delle tradizioni locali, della lingua e della cultura italiana e alla promozione del territorio regionale nei Paesi di emigrazione. Queste azioni saranno svolte con il coinvolgimento del Consiglio dei Marchigiani all´estero e con le associazioni dei marchigiani all´estero. Allo stesso tempo, saranno promosse nel territorio marchigiano iniziative comuni di informazione e sensibilizzazione sul fenomeno dell´emigrazione all´estero. Per il raggiungimento degli obiettivi del protocollo sara` costituito un Coordinamento interprovinciale formato dai rappresentanti degli enti aderenti. La Regione Marche e il Consiglio dei Marchigiani all´estero collaboreranno, inoltre, per la realizzazione di un Osservatorio interprovinciale sui flussi migratori dei marchigiani all´estero. La Regione e le Province si impegnano, infine, a versare annualmente una quota finanziaria che sara` concordata tra i singoli enti sulla base del programma annuale delle iniziative da realizzare in collaborazione. .  
   
   
OSSERVATORIO TARIFFE E TRIBUTI LOCALI PRESENTATO A PERUGIA RAPPORTO 2004-2006  
 
Perugia, 21 aprile 2008 – “Con il rapporto dell’Osservatorio sulle tariffe e i tributi locali, la Regione Umbria mette a disposizione uno strumento di valutazione e informazione che le istituzioni, Regione e Comuni, devono utilizzare per mettere in campo politiche efficaci per governare l’andamento dei costi, a favore delle famiglie”. Lo ha sottolineato l’assessore regionale allo Sviluppo economico Mario Giovannetti, concludendo il convegno nel corso del quale sono stati illustrati i risultati dell’indagine sul sistema di imposte e tasse comunali e dei principali servizi erogati a livello locale, relativa al triennio 2004-2006, che è stata effettuata, su incarico del Servizio Commercio della Regione Umbria, dall’Agenzia Umbria Ricerche (“Aur”). Al convegno, che si è svolto a Perugia nella sede dell’”Anci” (Associazione nazionale Comuni) Umbria, hanno preso parte rappresentanti dei Comuni, delle associazioni dei consumatori e degli “Ato” (Ambiti territoriali ottimali) umbri. Dal rapporto emerge “un settore in tensione, con tariffe crescenti per finanziare una rete di servizi estesa eppur inferiore alle esigenze – rileva nella premessa l’assessore regionale - con rilevanti differenze tra realtà simili per consistenza demografica e caratteristica dei servizi. Pesano in modo rilevante le scelte legislative in materia di trasformazione da tassa a tariffa, il finanziamento degli investimenti tramite la tariffa stessa e in generale la criticità dei bilanci degli enti locali”. “La Regione Umbria – ha ricordato Giovannetti – considera tra le sue priorità quella di promuovere azioni volte al contenimento dei costi per le famiglie, come dimostra l’istituzione dell’Osservatorio regionale prezzi e dell’Osservatorio tariffe e tributi locali. Dal rapporto di quest’ultimo presentato oggi, in particolare per il servizio idrico integrato e quello di nettezza urbana che a livello locale comportano maggiori oneri per le famiglie – ha aggiunto – emerge una crescita significativa del peso di queste voci sul bilancio familiare, con differenze territoriali e tra grandi e piccoli Comuni. Dati e raffronti importanti per la vita civile e le attese di un gran numero di famiglie – ha detto ancora l’assessore regionale allo Sviluppo economico – che indicano la necessità di un intervento complessivo, che veda protagonisti i singoli territori. Gli accordi siglati a livello comunale per il contenimento delle tariffe, a partire dai Comuni di Perugia e Terni, rappresentano la strada giusta sulla quale si deve proseguire”. “Il rapporto dell’Osservatorio tariffe e tributi locali – ha sottolineato il presidente di ‘Aur’ Claudio Carnieri – si colloca all’interno delle iniziative della Regione Umbria a vantaggio dei consumatori, dentro un progetto nazionale sostenuto dal Ministero dello Sviluppo economico e che in Umbria, proseguendo un’esperienza pionieristica in Italia, vede la presenza significativa delle associazioni dei consumatori. La problematica che affronta – ha concluso – è di assoluta rilevanza in una regione come l’Umbria, terra di città, in cui le municipalità rivestono un ruolo fondamentale”. “È in atto un processo di trasformazione dei servizi pubblici, con una rilevante modifica della tariffazione – ha rilevato il direttore di ‘Aur’ Anna Ascani – Questo rapporto, che segue quello presentato nel 2005 e relativo agli anni 2002/2003, risponde all’esigenza dei cittadini utenti e delle amministrazioni comunali di conoscere l’impatto delle politiche tariffarie e impositive, con una chiave di lettura ispirata al principio di trasparenza e informazione del rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione”. L’edizione 2004-2006 del rapporto dell’Osservatorio tariffe e tributi locali è stata presentata dalle sue curatrici: Elisabetta Tondini (responsabile dell’Area Processi e politiche economiche e sociali di “Aur”) e dalle ricercatrici Meri Ripalvella e Laura Pelliccia. Il rapporto, è stato sottolineato, rappresenta una prima base analitica per valutare l’azione delle municipalità umbre sui terreni della fiscalità e dell’organizzazione dei servizi. Il lavoro si è sviluppato con la predisposizione di una piattaforma digitale, con un “data base” fornito dalle risposte fornite “on line”, con un’adesione di 81 Comuni sui 92 dell’Umbria. In collaborazione con l’”Anci”, l’Agenzia Umbria Ricerche elaborerà un rapporto sulla finanza locale nel suo complesso, “uno dei cardini fondamentali del modello produttivo e sociale – ha detto il presidente di ‘Aur’ Carnieri – che la Regione ha scelto nel ‘Patto per lo sviluppo’ per il futuro dell’Umbria”. Al convegno hanno preso parte, tra gli altri, il presidente del Consiglio della Lega Autonomie locali Umbria e sindaco di Perugia Renato Locchi e il presidente dell’”Anci” Umbria e sindaco di Terni Paolo Raffaelli. La Scheda Il rapporto relativo al triennio 2004-2006 dell’Osservatorio tariffe e tributi locali prende in esame importi, variazioni e impatto di addizionale comunale Irpef, Ici (Imposta comunale sugli immobili), tassa/canone per l’occupazione del suolo pubblico (Tosap e Cosap), servizio di nettezza urbana, servizio idrico integrato, asili nido, mense scolastiche, trasporti scolastici, trasporti pubblici locali. Ecco, in sintesi, alcuni dei principali risultati. Addizionale comunale Irpef. Nel 2006 l’addizionale comunale Irpef si applica in 81 Comuni umbri, mentre le realtà municipali senza questo tributo sono 11: si tratta in prevalenza di centri demograficamente molto piccoli (8 casi al di sotto dei 2. 500 abitanti); fa eccezione Assisi, l’unico Comune oltre i 20. 000 abitanti dove non si applica l’addizionale. Nei due capoluoghi di provincia, le aliquote sono relativamente basse rispetto al resto della regione e lo sono anche se paragonate agli altri capoluoghi italiani: secondo un’indagine recentemente svolta a livello nazionale, infatti, nei comuni capoluogo di provincia l’aliquota media in uso nel 2006 è dello 0,34%: tra questi Perugia risulta tra i 12 Comuni con l’aliquota più bassa (0,1%); Terni si colloca invece tra i 20 Comuni capoluogo che, applicando lo 0,2%, si posiziona nel terzultimo gruppo in ordine decrescente di aliquota. Tornando alla realtà umbra, al 2006, nel complesso l’aliquota maggiormente applicata è il 4 per mille (presente in 29 Comuni), seguita dal 5 mille (con 25 casi). Imposta comunale sugli immobili. La situazione al 2004 evidenzia che quasi metà dei Comuni che hanno aderito alla rilevazione (38 su 81, pari al 46,9%) ha scelto la classe di aliquota più alta, cioè quella tra il 6,5 e il 7 per mille). I restanti municipi si addensano su aliquote medio-alte: il 21% ha deliberato un coefficiente tra il 6 e il 6,5 e il 24,7% un coefficiente da 5,50 a 6. Cinque comuni (il 6,2% dei casi) si posizionano nella fascia 5-5,5 per mille, mentre il minor valore in assoluto si registra per Fossato di Vico, unico Comune con aliquota ordinaria del 5; l’aliquota media regionale è 6,51. Nell’ultimo anno analizzato risulta un valore medio per la regione di 6,61 per mille. Emerge una tendenza molto diffusa a spostarsi verso l’aliquota più alta tra quelle possibili, che significa una volontà di sfruttare al massimo la leva fiscale per i casi di abitazione non destinate a prima casa. Alle abitazioni principali viene generalmente riservato un trattamento di favore in termini di aliquota: ad esempio, se nel 2004 l’aliquota ordinaria media era il 6,51 per mille, quella per le abitazioni principali si limitava a 5,49 per mille. L’imposta lorda (ottenuta applicando l’aliquota in vigore alla base imponibile) nel 2006 oscilla tra i 132,75 euro di Narni e i 345,7 di Perugia. Oltre a Perugia, quanto a imposta lorda, si registrano i valori più alti ad Assisi (283,68 euro nella prima zona censuaria e 271,48 euro nella seconda) e a Città della Pieve (281,85 euro). L’imposta netta (ottenuta una volta applicate le detrazioni per l’abitazione principale) si muove entro un campo di variazione particolarmente ampio: in tutti e tre gli anni considerati, la famiglia tipo pagherebbe da un minimo di 18,93 euro se vivesse ad Avigliano Umbro, ad un massimo di 242,41 euro nel caso di residenza a Perugia. Tra le aree con una maggiore pressione fiscale per l’Ici, oltre Perugia, si ritrovano la prima zona censuaria di Terni (217,33 euro) ed Assisi (con 180,39 euro per la prima zona censuaria e 168,19 euro per la seconda). Servizio di nettezza urbana Fino al 2005 tutti i Comuni umbri adottavano la Tarsu (Tassa sullo smaltimento dei rifiuti solidi urbani) nel 2006 ci sono stati i primi passaggi dalla tassa alla Tia (Tariffa d’igiene ambientale). Ne sono stati interessati sette Comuni: i due capoluoghi di provincia, due centri medio grandi (Foligno e Narni) e tre Comuni con popolazione da 2. 500 a 7. 500 abitanti (Bevagna, Montefalco e Passignano sul Trasimeno). Nei Comuni che hanno mantenuto il finanziamento tramite Tarsu, nell’ultimo triennio gli oneri per gli utenti sono aumentati per tutte le categorie di immobili, anche se si è trattato di crescite quasi sempre moderate. Il passaggio alla Tia ha invece comportato, per i comuni interessati, rialzi considerevoli per tutte le famiglie. Fanno eccezione quelle monocomponente: i “single” sono gli unici ad aver beneficiato del nuovo sistema di finanziamento. Anche la spesa per il servizio di igiene ambientale è risultata, in ogni caso, molto differenziata a livello sub-regionale, con oneri limitati nei comuni di piccole dimensioni e importi decisamente consistenti per i municipi che hanno adottato la Tia. Nell’arco temporale 2004-2006, considerando i Comuni che hanno aderito alla rilevazione per tutto il triennio, la tariffa per le abitazioni civili è aumentata in media del 10,3% nella regione. Nel 2006, nella regione la spesa media per il servizio di igiene ambientale è risultata pari a 124,3 euro. In alcuni comuni, però, si paga circa la metà del valore medio (ad esempio a Lugnano in Teverina, quello meno costoso in assoluto, la spesa è di 67,9 euro e a Monteleone d’Orvieto 71,3 euro), mentre in altri l’onere supera i 200 euro (a Bevagna 202,9 euro, a Città della Pieve 215,0 euro, a Perugia 292,7 euro). In generale, comunque nei Comuni che applicano la Tarsu la spesa media è notevolmente inferiore (di circa il 60%) rispetto ai municipi passati alla tariffa (118,1 euro contro 188,6 euro). Servizio idrico integrato. La spesa delle famiglie umbre per acqua, fognatura e depurazione dipende essenzialmente dalle scelte di regolazione dei tre “Ato” (Ambito territoriale ottimale) in cui è suddiviso il territorio regionale. I piani tariffari recentemente applicati sono risultati (specialmente riguardo l’uso idrico) piuttosto eterogenei, con un impatto sui consumatori assai differenziato: l’Ato 1 (per i Comuni dell’Altotevere, dell’Alto Chiascio e del Perugino-trasimeno) si caratterizza per scelte tariffarie che tengono conto, più che delle condizioni familiari degli utenti, delle differenziazioni geografiche (esistono ancora tariffe speciali per alcune zone dell´Ambito); l’Ato 2 (per i Comuni del Ternano, dell’Amerino, dell’Orvietano e del Narnese) si distingue per una tariffazione modulata sulla base della numerosità della famiglia e per un’attenzione ai casi di disagio economico con una particolare tariffa sociale; l’Ato 3 (per i Comuni del Folignate, dello Spoletino e della Valnerina) prevede sconti sulle bollette delle famiglie che versano in condizioni di povertà (pari a 50 euro nel 2006). Dall’analisi dei dati è emerso che l’Ato 2, grazie ad un sistema tariffario costruito in modo da evitare che al crescere dei consumi scattino automaticamente le tariffe superiori, non penalizza le famiglie più numerose (che si ritrovano a consumare maggiori volumi d’acqua); l’Ato 3 sembra invece l´Ambito particolarmente attento ad agevolare le famiglie con condizioni economiche minime. Nell’ultimo triennio, tranne specifiche eccezioni limitate ad alcuni contesti locali dell´Ato 1, le tariffe di acqua e fognatura-depurazione hanno subito aumenti consistenti, comportando una rilevante crescita della spesa delle famiglie umbre. Spesa che risulta territorialmente piuttosto differenziata, anche se rimane difficile decretare in assoluto quale sia l’Ambito più o meno costoso per l’utenza finale, perché i confronti variano a seconda del numero dei componenti della famiglia e dei livelli di consumo. Le Famiglie Tipo Volendo fornire una visione complessiva e trasversale dell’impatto sulle famiglie umbre dei principali oneri (addizionale comunale Irpef, Ici per la prima casa, servizio di nettezza urbana, servizio idrico integrato), è stata effettuata una simulazione su due tipologie familiari considerate rappresentative per l’Umbria (due genitori e due figli minorenni, proprietarie di una casa di 100 metri quadrati e 5 vani, di categoria e pregio medi, che consumano 200 metri cubi di acqua all’anno) e da un unico elemento di differenziazione, il reddito annuo: nella prima famiglia, dove lavora solo il capofamiglia, il reddito annuo è stato stimato pari a 18. 605 euro; nella seconda, dove lavorano entrambi i genitori, il reddito è il doppio (37. 210 euro). La spesa complessiva per il paniere (uguale mediamente a 529 euro annui nella famiglia monoreddito e a 598 euro nell’altra) presenta un’estrema variabilità da comune a comune: in generale, per entrambe le famiglie tipo, la spesa nei comuni più piccoli è notevolmente inferiore a quella dei due capoluoghi (se per i Comuni al di sotto dei 2. 500 abitanti si spendono rispettivamente 490 e 551 euro, nei due capoluoghi gli importi per le due famiglie raggiungono in media 669 e 701 euro. Nel paniere di tributi e tariffe considerato, in entrambe le tipologie familiari, e in tutti i comuni, la quota prevalente (pari all’incirca alla metà della spesa) è assorbita dalla spesa per il servizio idrico. In particolare, per la famiglia monoreddito si va da a un minimo di 381 euro (Lugnano in Teverina) a un massimo di 834 euro (per i residenti nel centro storico di Perugia), con un’incidenza degli oneri sul reddito familiare che va dal 2 per cento al 4. 5 per cento (la media è del 2,8). Per la famiglia che ha maggior reddito si va da un minimo di 381 euro (Fossato di Vico) a un massimo di 856 (centro storico di Perugia), con un’incidenza sul reddito che va dall’1 al 2,3 per cento (la media è dell’1,6 per cento). L’onere complessivo, nel passare dalla famiglia più indigente all’altra, aumenta solo del 13%, per l’esclusivo incremento dell’addizionale Irpef che agisce non progressivamente, ma proporzionalmente al reddito. Tranne in rarissimi casi (vi sono alcuni Comuni che, per la famiglia monoreddito così caratterizzata prevedono agevolazioni nel pagamento della nettezza urbana e dell’Ici), le altre voci di spesa rimangono identiche. .  
   
   
CERNUSCO VERDE: NOMINATO IL NUOVO CDA COMINCINI: “A LORO SPETTA UN COMPITO DI SVILUPPO E CRESCITA DELLE ATTIVITÀ”  
 
Cernusco Sul Naviglio, 21 aprile 2008 – L’amministrazione Comunale ha nominato il 17 aprile il Consiglio di Amministrazione di Cernusco Verde, la società a capitale pubblico per la gestione dei servizi pubblici locali. Il nuovo Cda è composto da tre membri: Guglielmo Elitropi, che ha assunto la carica di Presidente, Mario Bassi e Antonella Finazzi. La scelta di questi componenti è stata effettuata dall’Amministrazione Comunale nel rispetto dei requisiti di professionalità indicati dal regolamento approvato dal consiglio comunale. Guglielmo Elitropi (63 anni) ha maturato una significativa esperienza in Regione Lombardia, nel settore ambiente e rifiuti. Mario Bassi (classe 1949) è un professionista nel settore delle manutenzioni di impianti e di grandi immobili, da lungo tempo collaboratore di aziende di grandi dimensioni. Antonella Finazzi (34 anni) è dottoressa commercialista a Cernusco e ricopre incarichi istituzionali in seno all’Ordine dei Dottori Commercialisti. “Sono particolarmente soddisfatto per aver avuto la disponibilità di tre personalità di rilievo”, dice il Sindaco, Eugenio Comincini. “A loro spetta un compito di sviluppo e di ampliamento delle attività di Cernusco Verde, nel mantenimento degli alti standard qualitativi che la nostra cittadinanza richiede. ” In particolare il Sindaco mette in evidenza la “prima volta” di una donna nel Cda della Partecipata. “Il consiglio comunale ha chiesto che nelle nomine fossero garantite le pari opportunità e noi siamo andati in questa direzione. ” L’altra novità che Comincini tiene ad evidenziare riguarda i compensi: il costo complessivo degli emolumenti per i consiglieri è stato infatti decurtato del 10%. “Con questo avvicendamento si chiude una fase di transizione. Ora possiamo assumere direttamente le responsabilità che i cittadini ci hanno dato”, è il commento di Paolo Della Cagnoletta, assessore alla attività economiche e alle Partecipate. “Questo avviene in uno spirito di collaborazione, che ritengo particolarmente importante, con i lavoratori e con i dirigenti di Cernusco Verde. Questo risultato è stato ottenuto grazie a un lavoro paziente di costruzione delle condizioni, in cui abbiamo privilegiato l’interesse di tutta la città alle logiche di occupazione delle poltrone. ” Insieme alla nomina del Cda si è proceduto all’approvazione del bilancio 2007, che si chiude con un piccolo utile: 14. 087 euro. “Il bilancio è stato sottoposto all’esame di una commissione consiliare prima della sua approvazione”, sottolinea Della Cagnoletta. E anche per questa procedura si tratta di una “prima volta”, nella storia politica di Cernusco. “Un’altra piccola rivoluzione nel segno della trasparenza che ci porterà, nei prossimi mesi, ad approvare un regolamento specifico in cui si preveda l’obbligatorietà di un passaggio dal consiglio comunale per gli atti più significativi delle partecipate della nostra Amministrazione”. “La trasparenza è sicuramente un valore da affermare e preservare“, conclude l’assessore – “visto quanto accaduto negli anni passati. ” .  
   
   
FESTIVAL CITTÀ IMPRESA: A SCHIO L’ARTE CONTEMPORANEA COME NUOVA RISORSA STRATEGICA – A MONTEBELLUNA DI SCENA LE PEDEMONTANE LOMBARDA E VENETA  
 
Venezia, 18 aprile 2008 “Una nuova risorsa strategica per l’impresa: l’arte contemporanea. Il caso C4” è il tema dell’incontro svoltosi il 18 e 19 aprile, nella Sala Calendoli del Teatro Civico di Schio, nel contesto del Festival delle Città Impresa. Il Festival, promosso da Nordesteuropa, poneva al centro dell’attenzione sette centri urbani di media e piccola grandezza, simboli della trasformazione industriale avvenuta negli scorsi decenni e oggi rappresentativi di un nuovo modello di sviluppo dove la città torni a diventare impresa e l’impresa ad essere città. Il C4, Centro Cultura Contemporaneo Caldogno, protagonista dell’incontro scledense, è il primo centro italiano di formazione attraverso l’arte contemporanea, con a Villa Caldogno di Vicenza. Hanno animato il confronto gli interventi di Elena Ciresola curatore della formazione C4, Silvio Fortuna amministratore delegato di Arclinea, Franco Miracco Portavoce del Presidente della Regione del Veneto, Angelo Tabaro Segretario Regionale alla Cultura della Regione del Veneto e Costantino Toniolo Direttore di C4. Modererà la tavola rotonda Adriana Polveroni, giornalista, saggista e autrice Tv. Sempre nello scenario del festival delle Città Impresa, nell’auditorium della biblioteca comunale di Montebelluna si è svolta alle 17,30 una tavola rotonda sul tema “Pedemontana veneta e lombarda:le vie del nuovo capitalismo delle reti”. Vi hanno partecipato Aldo Bonomi direttore del Consorzio A. A. Ster, l’ assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, Marco Recalcati direttore generale Unicredit Infrastrutture; Umberto Regalia, direttore di Autostrada Pedemontana lombarda. Modera: Ario Gervasutti, giornalista del Gazzettino. .  
   
   
REGIONE SICILIA. GIUNTA RATIFICA ACCORDO CONTRATTO REGIONALI  
 
Palermo, 21 aprile 2008 - La Giunta di governo, riunita il 17 aprile a Palazzo d’Orleans, ha ratificato l’accordo sottoscritto tra l’Aran e le organizzazioni sindacali riguardante il contratto di lavoro del comparto regionale. Il governo regionale ha anche sollevato conflitto di attribuzione, innanzi alla Corte Costituzionale, in materia finanziaria nel settore dei trasporti. Il conflitto nasce dalla contestazione, da parte dell’amministrazione regionale, di una nota del Ministero dei Trasporti, secondo la quale spetterebbero allo Stato le competenze derivanti dalle operazioni eseguite per via telematica, sul sistema informatico del Ministero, da soggetti terzi (agli uffici pubblici) quali imprese di revisione o studi di consulenza. Infine, è stata autorizzata la richiesta del Dipartimento della Pubblica Istruzione per una diversa destinazione delle risorse del bilancio regionale, per un importo di circa 10 milioni di euro, in modo tale da assicurare il cofinanziamento degli interventi di edilizia scolastica, previsti dal programma triennale (già approvato dalla giunta regionale nell’ottobre del 2007). .  
   
   
PROGETTO I.SO.LA., 9000 OFFERTE DI WORK EXPERIENCE PER GIOVANI E DISOCCUPATI DELLA CAMPANIA. GABRIELE: "SCOMMESSA VINTA, ORA IL RIFINANZIAMENTO"  
 
Napoli, 21 aprile 2008 - Al progetto I. So. La hanno risposto 200 aziende, per una offerta di circa 9000 work experience per giovani e disoccupati di Napoli e provincia. "E´ davvero - commenta l’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione Corrado Gabriele - una buona notizia, un ottimo risultato, che premia un progetto ritenuto ormai “buona prassi” nel mercato del lavoro della Campania. Le aziende hanno dimostrato di dare credito all´iniziativa palesando una massiccia richiesta di manodopera da qualificare direttamente al lavoro, con fondi già stanziati dal ministero del Welfare e dalle Regione stessa. Ricordo che si tratta di un progetto che non punta a premiare le aziende con risorse pubbliche, ma piuttosto ad incrociare domanda ed offerta erogando un sostegno diretto ai disoccupati con procedure e tempi precisi e trasparenti, mediante la già collaudata collaborazione con l´Inps. "Con il risultato odierno, la scommessa di ampliare il progetto è vinta, dato che le 9000 opportunità messe sul tavolo dalle aziende superano di gran lunga i 3500 corsisti. E´ quindi nostra intenzione avviare tutti gli aventi diritto alle esperienze professionali e subito dopo avanzare al Governo Berlusconi la proposta di rifinanziare insieme il progetto con nuove risorse per dare ad altre migliaia di giovani donne e disoccupati nuove e concrete possibilità di inserimento lavorativo", conclude l’assessore Gabriele. .  
   
   
BASILICATA: LE FAMIGLIE SI INDEBITANO E SPENDONO MENO  
 
Potenza, 21 aprile 2008 - “Dopo aver mostrato qualche segnale di risveglio nel 2006, la spesa per consumi delle famiglie lucane ha subito un nuovo rallentamento nel 2007, risentendo dell’evoluzione sfavorevole di alcuni fattori tra cui la dinamica occupazionale (e conseguentemente una minore crescita del reddito disponibile) e l’accelerazione della dinamica inflazionistica. Preoccupano anche i dati relativi all’indebitamento delle famiglie e le maggiori difficoltà nella restituzione dei prestiti bancari”. E’ questo il commento di sintesi del presidente di Unioncamere Basilicata, Pasquale Lamorte, in riferimento al quadro generale dei consumi del 2007 che emerge dal Rapporto del Centro Studi Unioncamere Basilicata – Ossertatorio Economico Regionale. In particolare, se nel 2006 (dati Istat) i consumi privati sono cresciuti in Basilicata dell’1,8% – l’incremento più elevato degli ultimi anni – per il 2007 le stime di pre-consuntivo di Unioncamere indicano una variazione tendenziale di appena il +0,8%, molto al di sotto del dato nazionale che dovrebbe attestarsi al +1,8%. Sul versante inflazione, da rilevare che nei due comuni capoluogo l’aumento dei prezzi – lo scorso anno – è stato superiore alla media nazionale ed i rincari si sono concentrati soprattutto nei capitoli di spesa che incidono maggiormente sui bilanci familiari. Le difficoltà delle famiglie nel far fronte alle spese di consumo trovano con-ferma, del resto, nel sempre più ampio ricorso al credito bancario (+14,0% alla fine del Iii trimestre 2007, contro il +10,8% della media nazionale) e a forme di pagamento dilazionate nel tempo, nonostante la risalita dei tassi di interesse, aumentati di quasi un punto percentuale tra settembre 2006 e settembre 2007. In meno di un quinquennio, inoltre, lo stock di debito legato alle spese di consumo è quasi raddoppiato in termini di incidenza sul Pil, passando dal 3,7% del 2002 al 6,7% del 2006 (5,8% in Italia). In forte espansione è anche lo stock complessivo di indebitamento delle famiglie lucane – considerando tutte le forme di finanziamento (ivi compresi i mutui ipotecari, che rappresentano oltre un terzo dell’intero debito) – aumentato del 9% lo scorso anno e di quasi il 50% dal 2002, per un ammontare di 1. 761 milioni di Euro. Nonostante questi ritmi di incremento, i livelli assoluti rimangono molto inferiori a quelli medi nazionali: in Basilicata, in particolare, l’indebitamento delle famiglie consumatrici, misurato in termini pro-capite, si attesta a 2. 980 Euro, contro i 6. 249 dell’Italia. Da notare tuttavia che le famiglie lucane incontrano maggiori difficoltà nella restituzione dei prestiti bancari: la quota di crediti inesigibili sul totale dei crediti concessi sfiorava il 13% a settembre 2007 (a livello nazionale era pari al 3%), non per un approccio disinvolto al credito al consumo ma, piuttosto, per la difficile situazione economica che tende a comprimere i redditi familiari, e per i maggiori costi sostenuti per i mutui contratti a tasso variabile. Va osservato, infine, che la tendenza all’indebitamento delle famiglie si ac-compagna ad una crescente difficoltà ad accumulare risparmi; da questo punto di vista, particolarmente emblematico è il dato relativo ai depositi bancari, la cui dinamica – in Basilicata come nel resto del Paese – è pressoché ferma dall’inizio dell’anno. .  
   
   
LA FAMIGLIA RISORSA VITALE DELLE POLITICHE SOCIALI  
 
Rovigo 21 aprile 2008 - La famiglia perno delle politiche sociali. E’ questo il concetto ribadito dall’assessore regionale Stefano Valdegamberi, intervenuto il 17 aprile alla conferenza stampa di presentazione del “Laboratorio Territoriale di Formazione Politica”, tenutasi alla fiera di Rovigo nell’ambito della manifestazione “Dire e Fare nel Nord Est – rassegna dell’innovazione e della qualità nella pubblica amministrazione locale”. La conferenza è stata organizzata dal tavolo veneto per le politiche sociali, cui fanno parte Cnca veneto, fondazione Zancan di Padova, Acli Veneto, Anci Veneto, Coordinamento Veneto Accoglienza, Conferenza Sindaci Dolo Mirano, Provincia di Venezia, Comune di Padova e altri Enti e associazioni del terzo settore. Il laboratorio territoriale di formazione politica è un’iniziativa organizzata in collaborazione tra Anci veneto e Unione regionale delle province del veneto con il patrocinio della Regione del Veneto. L’obiettivo è quello di promuovere un’analisi condivisa dei bisogni e dei problemi, mettere in comune conoscenze e pratiche, elaborare insieme una ricerca delle risorse e delle strade da percorrere, che siano positive e coerenti con le specificità dei territori. “Quello di coinvolgere i diversi enti locali e associazioni che a vario titolo operano nel sociale – ha ricordato l’assessore Valdegamberi – è una strategia che la Regione del Veneto ha avviato da tempo. I sindaci, – ha sottolineato – in un’ ottica di sussidiarietà, devono essere i responsabili e i protagonisti di una programmazione che si faccia interprete dei bisogni del territorio”. L’assessore Valdegamberi ha poi ribadito che è quanto mai necessario valorizzare quel grande ammortizzatore sociale che è la famiglia, vero perno nell’erogazione di servizi assistenziali. “Di fronte al sempre più crescente fenomeno di invecchiamento della popolazione – ha detto – e alla sempre maggiore esigenza di erogare servizi che a questo processo diano risposte adeguate con conseguente aumento della spesa sociale, è urgente attuare delle scelte che, riconoscendo la famiglia quale risorsa vitale per la società, attuino delle politche per dotarla di strumenti culturali, economici, strutturali e sociali per poter svolgere al meglio il suo insostituibile ruolo. Da un lato educativo nei confronti dei figli, dall’altro assistenziale nei confronti delle persone anziane e non autosufficienti. Quindi – ha aggiunto – iniziative per incentivare la natalità, che non deve rappresentare una sperequazione tra chi non ha e chi ha figli, perché questi rappresentano un patrimonio di tutta la società e non devono gravare solo sulla famiglia. E azioni di sostegno per promuovere la residenzialità delle persone che necessitano di assistenza. Interventi di tipo domiciliare rivolti sia agli anziani non autosufficienti, sia di sostegno diretto ai famigliari dell’assistito, soprattutto di carattere economico. A questo proposito – ha concluso Valdegamberi – sono attualmente allo studio del Consiglio Regionale 2 progetti di legge che prevedono entrambi l’erogazione di un assegno di cura”. . .  
   
   
SORU ALL´API SARDA: PROCEDURE SNELLE PER FAR CRESCERE LE IMPRESE  
 
Cagliari, 21 Aprile 2008 - Ha raccolto l´invito dell´associazione degli edili dell´Api Sarda e ne ha approfittato per illustrare le norme per la semplificazione e l´accelerazione dei procedimenti amministrativi introdotto di recente in Sardegna. Il Presidente della Regione, Renato Soru, ha spiegato agli imprenditori le novità dello Sportello unico per le attività produttive. "Nelle diverse province della Sardegna - ha spiegato Soru - ci sono diversi Suap intercomunali, e questi Suap hanno uno Sportello a cui ci si può rivolgere. Abbiamo fatto un unico sito per i Suap, infatti è on line Sardegnasuap. It, e la Confindustria nazionale lo mette come miglior esempio al Salone della Pubblica amministrazione che si tiene ogni anno a Roma, chiedendo alle altre Regioni di fare una cosa simile". "Con la legge finanziaria - ha proseguito Soru - abbiamo detto che tutto quanto deve essere autocertificato con un unico modulo e, poiché è autocertificato, un imprenditore il giorno dopo può iniziare a svolgere la sua attività. Il modulo è stato approvato dalla Giunta 10 giorni fa, per cui oggi c´è tutto il sistema dell´autocertificazione per qualunque cosa. Voi potete presentarvi al Suap con le vostre domande con un´autocertificazone che non vi dovete inventare. Se lo volete fare on line, trovate il modulo che va compilato. Se poi avete la firma digitale, lo firmate e non dovete nemmeno andare negli uffici". Ma se si vuole costruire un capannone, uno stabilimento? "Potete mandare anche in via informatica il progetto del vostro stabilimento - ha spiegato il Presidente Soru -. Se è dentro le regole e il vostro ingegnere certifica che è dentro le regole urbanistiche, dopo venti giorni siete autorizzati a mandare le ruspe e costruire il vostro capannone". "La Sardegna, ho l´orgoglio di dirvelo, da qualche giorno è la prima Regione in Italia dove le imprese, dopo venti giorni dalla data di presentazione al Suap del progetto edilizio, hanno il diritto di costruire autocertificando la regolarità del progetto. La pubblica amministrazione non concede e autorizza, ma mette regole e si fida dell´autocertificazione, però poi controlla e sanziona se uno non rispetta le regole". Il discorso si è poi spostato sulle opportunità economiche offerte dal G8 del 2009. "Entro un anno - ha detto Soru - ci sarà la certezza che a La Maddalena ci saranno almeno 170 milioni di euro di investimenti pubblici da spendere, più Olbia, Palau, Arzachena e le aree limitrofe. Il Clubmed diventerà un albergo di lusso 5 stelle, l´ex base americana diventerà un albergo in centro. E ci sono importantissimi investimenti privati. Il commissario per il G8, Guido Bertolaso, ha aperto un ufficio a La Maddalena. L´ente attuatore ha fatto anche i primi due appalti: uno è stato assegnato a un´impresa del sud Sardegna, e uno a un´impresa della Gallura". "In questa regione, dove si potrebbe vivere benissimo, c´è ancora tanta gente che non ha un posto di lavoro. E, chi ce l´ha, è sempre più spesso precario o in condizioni difficili. C´è crisi, da noi come in altre regioni, però noi siamo una regione più debole e la crisi magari si fa sentire più che altrove. Abbiamo un sacco di risorse per uscire dalla crisi. Da una parte c´è una crisi nazionale, internazionale, c´è un ritardo di sviluppo non ancora colmato. Dall´altra parte, però, la Regione, la pubblica amministrazione, è piena di soldi, ha un bilancio risanato, ha un bilancio in ordine. Ci sono 10 miliardi da spendere in 6 anni, tra il 2007 -2013". "Affinché la pubblica amministrazione funzioni - ha concluso Soru -, come in tutte le aziende ci deve essere un capitale umano importante. Se la pubblica amministrazione è stata il ricettacolo della stabilizzazione di precari, di concorsi interni dove tutti venivano promossi, allora la pubblica amministrazione è stata debole. In questi anni però ha cercato di semplificarsi, di cambiare un po´ le regole: in parte c´è riuscita e sta cercando di fare un cambiamento generazionale. I 220 dirigenti sono diventati 150. Nel frattempo, per la prima volta in 60 anni, è stato fatto un concorso pubblico per assumere dirigenti dall´esterno. I primi 10 sono entrati, altri 10 entreranno adesso, sono entrati 100 quadri laureati in materie tecniche che ci servivano, insomma, si sta cercando di adeguare la pubblica amministarzione alla complessità e alle necessità di oggi. Entro il 2010 ci sono 600 milioni di euro per posare un tubo che trasporta il gas dal sud della Sardegna fino al Golfo di Olbia, e poi proseguirà sul mare. Certamente le imprese sarde saranno coinvolte nelle opere, nei lavori. Un altro segnale positivo: per la prima volta un´impresa sarda ha realizzato un tratto della S. S. 131, non era mai accaduto che un´impresa sarda se l´aggiudicasse in associazione temporanea con una società della penisola". "Non è vero - ha precisato il Presidente Soru - che non si possa più costruire in Saregna. Magari non si possono fare seconde case, e in certi Comuni dove ci sono maggiori complessità gli uffici stanno andando più lentamente, ma è anche vero che la pubblica amministrazione non aveva mai investito nell´edilizia sociale come in questi anni. Sappiamo che il fastidio più grosso è che, quando consegniamo una pratica all´amministrazione, non sappiamo quando e come andrà a finire. Ma noi non siamo contro le imprese, anzi sappiamo che le imprese creano posti di lavoro. L´importante è che le imprese lavorino dentro le regole". .  
   
   
21 APRILE LA CITTA’ CELEBRA IL 2761° NATALE DI ROMA  
 
Roma, 21 aprile 2008 - Il Comune di Roma ha organizzato per il prossimo 21 aprile una giornata di celebrazioni in occasione della ricorrenza del Natale di Roma, all’interno di un più vasto programma di iniziative che prendono il via il 19 aprile per concludersi il 9 maggio. Un ricco calendario di eventi, che il 21 aprile vede il Commissario del Comune di Roma, prefetto Mario Morcone, insieme ai sub commissari Ignazio Portelli, Cristina Piccardi, Alberto Stancanelli, Antonio Colaianni e Aldo Vaccaro, presente ai seguenti appuntamenti: Deposizione della corona all’Altare della Patria (ore 8. 30); Cappella Palazzo dei Conservatori - Santa Messa celebrata da Mons. Benedetto Tuzia, Vescovo Ausiliare di Roma (ore 9. 30); Palazzo dei Conservatori - Presentazione della 1^ copia della 69^ Strenna dei Romanisti (ore 10,15); Palazzo Braschi - inaugurazione della Mostra fotografica “Vita in Comune 1930-2007” (ore11. 30); Piazza del Campidoglio – Suono della Patarina e consegna degli attestati di benemerenza a 14 Vigili Urbani (ore 12. 30). Sempre nella giornata del 21 aprile si svolgeranno altre iniziative di carattere culturale e sociale, tra le quali segnaliamo la presentazione nella Sala del Carroccio di “Una cartolina per Roma 2008” per la raccolta fondi a favore dell’Associazione Peter Pan-l’accoglienza del Bambino Oncoematologico, il Seminario di Studi Storici “Da Roma alla Terza Roma”, i Concerti a Palazzo dal ‘500 ad oggi e l’esibizione dei concerti bandistici dell’Arma dei Carabinieri, della Marina Militare, della Polizia Penitenziaria, della guardia di Finanza, dell’Aeronautica Militare, della Polizia di Stato e dell’Esercito. Al termine dei concerti i sub commissari presenti a ciascuna delle manifestazioni consegneranno la tradizionale medaglia di bronzo celebrativa del Natale di Roma, coniata dal Poligrafico della Zecca dello Stato e dedicata per il 2761° Natale di Roma al 60° Anniversario della Costituzione Italiana. Una segnalazione, infine, va fatta per l’inaugurazione della Mostra Fotografica “Vita in Comune 1930-2007” Fotografie di Roma dall’ Archivio dell’Ufficio Stampa del Campidoglio a Palazzo Braschi e per il ritorno dell’iniziativa La Scuola adotta un Monumento. La prima è una grande rassegna fotografica dal ‘900 ad oggi per raccontare la storia della Capitale d’Italia, un patrimonio storico documentaristico mai esposto prima; la seconda, invece, coinvolge le scuole romane e propone visite guidate a piedi o in archeobus di piccoli e grandi studenti della città che saranno le guide d’eccezione a piazze, ville, parchi, fontane e spazi adottati. I Musei comunali del Sistema Musei Civici saranno aperti e gratuiti. Per informazioni su tutte le iniziative in programma: 060606 – 060608 oppure consultare il sito www. Comune. Roma. It .  
   
   
VERSO IL COMPLETAMENTO DELLA CARTOGRAFIA DEGLI HABITAT DEL VENETO  
 
Venezia, 21 aprile 2008 - L’assessore alle Politiche per il Territorio, Renzo Marangon e l’Assessore alle Politiche degli Enti Locali e del Personale, dei Parchi e delle Aree Protette, del Demanio e Patrimonio, Flavio Silvestrin, venerdi 18 aprile, nel corso di un convegno presso il Centro Operativo Aeromobili del Corpo Forestale dello Stato all’aeroporto “Arturo dall’Oro” di Belluno, illustreranno, con inizio alle ore 9. 30, lo stato di avanzamento dei progetti di cartografia degli habitat della “Rete Natura 2000 del Veneto”. Conoscere con precisione dove si trovano gli habitat e le specie all’interno dei siti di rete e quali sono le loro condizioni, consente non solo di elaborare strategie di gestione adeguate, ma anche di disporre di un validissimo strumento di supporto alle azioni di controllo. Il patrimonio di conoscenza che si va costruendo, con il coinvolgimento attivo di enti locali e strumentali e del Corpo Forestale dello Stato, rappresenta quindi una condizione necessaria per perseguire un vero sviluppo sostenibile. .  
   
   
MODENA: AL VIA IL 2° BANDO DEL FONDO INNOVAZIONE  
 
Modena, 21 aprile 2008 - E’ stato presentato il 18 aprile alla Camera di Commercio il secondo bando del Fondo Innovazione, iniziativa promossa da Camera di Commercio, Provincia, Comune di Modena e dai principali Comuni del territorio, con la collaborazione dei Confidi dell’artigianato e industria e di primari Istituti di credito. Un sostegno che guarda al futuro: il fondo per le imprese che vogliono innovare sarà attivo almeno fino al 2012. Si tratta di un fondo rotativo costituito da risorse pubbliche e private con il quale si concedono finanziamenti quadriennali del valore massimo di 200. 000 e minimo di 25. 000 euro, al tasso d’interesse a carico delle imprese pari all’1,5% con rimborso trimestrale delle quote. Possono accedere al Fondo le piccole e medie imprese modenesi fino a 100 addetti, appartenenti ai settori del manifatturiero e dei servizi alla produzione, che intendano sostenere la realizzazione di progetti in innovazione di prodotto/servizio, di processo, gestionale-organizzativa e commerciale. Anche nel 2° bando, come nel 2006, le risorse messe a disposizione ammontano a 10 milioni di euro. Si stima che possano essere finanziate circa 70 imprese, che si andranno a sommare alle 67 che hanno ottenuto l’agevolazione dal primo bando. Le domande dovranno essere inviate solo attraverso il sito www. Fondoinnovazione. It a partire dalle ore 10,00 del 12 maggio fino alle ore 12,00 del 21 maggio, compilando un apposito modulo on line, secondo le indicazioni contenute nel bando disponibile sul sito. E’ anche possibile per le imprese firmare digitalmente la domanda, evitando disbrighi burocratici. Un apposito Comitato tecnico, del quale fa parte il Democenter-sipe, provvederà entro 60 giorni a valutare le domande rispetto alla fattibilità, al contenuto in innovazione e alla addizionalità del progetto. Le banche che hanno aderito al Fondo (Unicredit Banca, Banca popolare dell’Emilia R. , Banca Popolare di Verona – Bsgsp) provvedono a valutare l’affidabilità dell’impresa e i Consorzi fidi dell’artigianato e industria concorrono alla finanziabilità dell’impresa, con garanzie che vanno dal 30 al 60%. Grazie ad un’intesa formalizzata con la nascita del Modena Confidi Network, i consorzi garanzia fidi partecipanti hanno attivato una stretta cooperazione per l’assistenza alle imprese e la gestione del Fondo, affidata a Cofim. La natura rotativa del Fondo lo rende uno strumento stabile di incentivazione e supporto all’innovazione del sistema produttivo modenese. I contenuti del bando e le modalità di partecipazione saranno presentati nei prossimi giorni alle imprese dei Comuni interessati. Gli incontri si terranno a Modena lunedì 21 aprile alle 18, nella sede di Democenter-sipe in viale Virgilio 55, a Carpi martedì 22, sempre alle 18, nella sala del Consiglio comunale in corso Alberto Pio 91, a Mirandola mercoledì 23 aprile alle 18 nella Sala granda del Municipio in piazza Costituente 1. Altri incontri sono in programma a Vignola lunedì 28 aprile, a Pavullo martedì 29 e a Sassuolo mercoledì 7 maggio. .  
   
   
INVESTIMENTI SOSTENIBILI PER IL MOLISE  
 
Roma , 21 aprile 2008 - Il Molise punta ad attrarre investimenti nel campo delle energie alternative e per un rilancio sostenibile dei piccoli borghi. Lo fa mettendo a disposizione una serie di risorse e di strumenti che saranno presentati il 21 aprile 2008, dalle ore 16,30, a Roma ospiti di Unioncamere (piazza Sallustio 27) nell’ambito del convegno “Opportunità Molise”. L’iniziativa è promossa dall´Ati del Programma Investinmolise, l’associazione temporanea di imprese che gestisce il programma di marketing territoriale per l’attrazione di investimenti produttivi nella regione Molise (misura 4. 3. 1 del Por Molise) e l´associazione “Forche Caudine”, lo storico circolo dei molisani a Roma. Fanno parte dell´Ati: Unioncamere Molise, Retecamere, società delle Camere di Commercio per i progetti e i servizi integrati, Cosmo Servizi, Matese per l’occupazione, Università del Molise, Istituto Tagliacarne e associazione “Forche Caudine”. Per il territorio molisano sono state identificate sette opportunità di business: dai mini impianti idroelettrici e per l’energia solare (fino a due megawatt) ai tetti fotovoltaici, dagli impianti di gasificazione da biomasse al microelettrico e alle reti distributive per biocarburanti. Le opportunità finanziarie rientrano principalmente nel Por Molise Fesr 2007-2013, assi I (innovazione) e Ii (energia), recentemente approvato dalla Commissione europea. La scelta molisana di puntare sulle energie alternative nasce da una solida esperienza nel settore: la percentuale di energia prodotta in Molise da fonti rinnovabili è crescente e già in linea con quella nazionale. Inoltre esistono radicati fattori di “naturalezza” che ben s’armonizzano con l’opzione dell’energia pulita: il Molise è un territorio caratterizzato dall’assenza di fenomeni di devianza sociale, di criminalità (tasso fortemente inferiore alla media nazionale e del Mezzogiorno) o di inquinamento ambientale tipici delle aree urbane. La tradizione contadina preserva valori di qualità e tranquillità della vita piuttosto significativi. Sono dati evidenziati dalla tradizionale ricerca multiscopo realizzata dall’Istat presso i molisani o dalle indagini sulla qualità della vita promosse dai quotidiani “Sole 24 Ore” e “Italia Oggi”, che vedono le due province molisane ai primi posti nella graduatoria di “città più sicure” del nostro Paese. La formula “I borghi” mira invece a promuovere un nuovo modello di ospitalità turistica e residenziale basato su “strutture ricettive diffuse” (borgo-albergo, residence e albergo diffuso), in grado di assicurare maggiore legame con la cultura dei luoghi, relazioni con le comunità locali, autenticità delle esperienze di viaggio. Prime esperienze-pilota sono in atto con gli olandesi. Quindici i comuni coinvolti. Ad illustrare il territorio e le opportunità d’investimento saranno Alessandra Arcese (Responsabile di progetto), Andrea Quintiliani (Università del Molise), Michele Esposto (Cosmo Servizi), Lorenzo Lener (Retecamere), Massimo Pillarella (Matese Per l´Occupazione), Andrea Quintiliani (docente di finanza aziendale), moderatore: Giampiero Castellotti (giornalista e presidente dell´Associazione Forche Caudine). Nel corso dei lavori sarà proiettato il filmato “Tracce di nuovi sentieri: pratiche di sviluppo locale in Molise” di Filippo Tantillo e Sara Bozzoli, presentato dagli autori. Informazioni Forche Caudine: Tel. 06-7029692 e. Mail: info@forchecaudine. It Informazioni Investinmolise: Desk Investi in Molise 0874/471295 e. Mail: marketing. Territoriale@cb. Camcom. It .  
   
   
SONDRIO : MISURE A SOSTEGNO DEL COMPARTO ARTIGIANO  
 
Sondrio, 21 ap5rile 2008 - Le Camere di Commercio lombarde e la Regione, nell´ambito dell´Accordo di Programma “Competitività” e della Convenzione Artigianato, danno il via a 2 nuovi bandi a sostegno del comparto artigiano, mettendo a disposizione delle imprese del settore risorse per complessivi 2. 200. 000 Euro. Si tratta del Bando Fiere 2008 e del Bando per l´internazionalizzazione tra imprese artigiane aggregate. Il primo intervento, che ha una dotazione finanziaria di 1. 200. 000 Euro, prevede l´erogazione di contributi finalizzati all´abbattimento dei costi di partecipazione, in forma aggregata, ad eventi fieristici in Italia e all´estero. Le imprese che intendono concorrere alla misura possono presentare la domanda di partecipazione fino al 15 maggio 2008, esclusivamente in via informatica, attraverso l´apposita procedura on-line accessibile dal sito della Regione Lombardia all’indirizzo: http://62. 101. 84. 188/industria-web/ . Il secondo bando, che ha una dotazione finanziaria di 1. 000. 000 di Euro, è diretto a favorire l´internazionalizzazione delle imprese artigiane attraverso processi di aggregazione. La misura prevede il riconoscimento di contributi per l´avvio di programmi finalizzati all´analisi della penetrazione in nuovi mercati o al consolidamento di mercati già serviti. Il bando prevede altresì la possibilità di ottenere fondi spendibili in attività di supporto all´aggregazione delle stesse imprese. Le domande dovranno essere presentate entro il 29 maggio 2008, utilizzando, in questo caso, l´apposito modello scaricabile on-line dal sito di Unioncamere Lombardia all’indirizzo: http://www. Lom. Camcom. It/browse. Asp?goto=1743&livello=1 . Le due iniziative - dichiara il Presidente dell’Ente camerale Emanuele Bertolini - rappresentano, per le imprese artigiane valtellinesi, l´ennesima possibilità di crescita e sviluppo. L´impegno costante della Camera di Commercio di Sondrio nel promuovere e sostenere misure conformi alle necessità del territorio, unitamente alla sempre crescente partecipazione dell´imprenditoria locale, stimolata e coinvolta dalla bontà dei progetti presentati, ha portato e porterà importanti ricadute economiche nella nostra provincia; basti pensare che, nel corso del 2007, il contributo della Camera di Sondrio alla "Convenzione Artigianato", pari a 70. 000 Euro, ha consentito di veicolare sul territorio risorse per oltre 450. 000 Euro. Per maggiori informazioni in merito ai soggetti destinatari, alle modalità di adesione e di presentazione delle domande, è possibile scaricare i bandi dai siti internet della Camera di Commercio di Sondrio e di Unioncamere Lombardia ai seguenti indirizzi: • www. So. Camcom. It • www. Unioncamerelombardia. It .  
   
   
PRESENTATO NUOVO FONDO REGIONE PER COOPERATIVE VENETE  
 
Venezia, 21 aprile 2008 - Ha preso ufficialmente il via il 17 aprile, con la presentazione alle organizzazioni rappresentative delle imprese, avvenuta a Venezia alla presenza dell’Assessore alle Politiche Economiche Fabio Gava, l’attività di un nuovo fondo regionale per le agevolazioni alle piccole e medie imprese cooperative del Veneto. Si tratta di un Fondo di Rotazione dotato inizialmente di 5 milioni 400 mila euro, che funzionerà in collaborazione con gli Istituti di Credito convenzionati con la finanziaria Veneto Sviluppo, che lo gestirà. “Si tratta di una nuova forma di sostegno – ha detto Gava – pensata per un mondo cooperativo moderno e radicato qual è quello veneto, che utilizza lo strumento consolidato del fondo di rotazione con il sistema cosiddetto a sportello, molto più agile, veloce e concreto, di quello ‘a bando’. E’ quindi auspicabile un effetto moltiplicativo delle risorse, attraverso il cofinanziamento bancario, e la stabilità nel tempo, grazie ai rientri dei prestiti concessi”. L’intervento consiste nella concessione di finanziamenti a tasso agevolato per la realizzazione di progetti di investimento in beni strumentali, materiali e immateriali, per avviare nuove imprese cooperative e sviluppare quelle esistenti. Tende inoltre ad agevolare la ricapitalizzazione e il riequilibrio finanziario aziendale delle coop esistenti. Alla presentazione sono intervenuti i rappresentanti di tutte le organizzazioni cooperative del Veneto (Confederazione delle Cooperative Cci, Lega Cooperative, Unione delle Cooperative Unci, Associazione Generale delle Cooperative Agci, Associazione Unicoop), che hanno espresso un generale apprezzamento per l’iniziativa regionale e per l’impostazione complessiva data al rapporto istituzionale con il settore dalla legge regionale n. 17 del 2005. .  
   
   
ORDINI DI MACCHINE UTENSILI NEL PRIMO TRIMESTRE: +0,3% RECORD DEL VALORE ASSOLUTO DELL’INDICE CHE SALE A 123,2  
 
 Cinisello Balsamo, 21 aprile 2008 - Nel primo trimestre 2008, l’indice degli ordini di macchine utensili, elaborato dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-sistemi Per Produrre ha segnato un incremento dello 0,3% rispetto allo stesso periodo del 2007. In ragione di ciò, il valore assoluto dell’indice ha raggiunto il valore record di 123,2. Considerato l’anno 2000 quale anno base pari al valore assoluto 100, mai l’indice aveva raggiunto valore assoluto così alto nel periodo gennaio-marzo. L’incremento segnato dall’indice nel primo trimestre è stato determinato dal proseguire del buon andamento degli ordinativi raccolti sul mercato domestico, cresciuti del 6,2% rispetto allo stesso periodo del 2007, per un valore assoluto dell’indice pari a 109,9. Di segno opposto l’indice relativo agli ordini raccolti sul mercato estero in calo del 4,4% rispetto al periodo gennaio-marzo 2007. Nonostante ciò il valore assoluto tocca quota 135,8 (secondo valore più elevato dal 2001). La flessione registrata è motivata dal fatto che il dato si confronta con quello straordinario relativo al periodo gennaio-marzo 2007 che già segnava un sensibile aumento sullo stesso periodo dell’anno precedente e che segue cinque anni di incremento ininterrotto e sempre crescente. A conferma della dinamicità della domanda straniera, i dati elaborati dall’Istat relativi alle esportazioni del 2007, ultima rilevazione al momento disponibile, che indicano un incremento delle esportazioni nei principali paesi di destinazione del made in Italy di settore: Germania (+29,5%), Stati Uniti (+3,2%), Francia (+1,3%), Russia (+51,8%), Polonia (+20,4%), Turchia (+13,3%). Alberto Tacchella, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, ha rilevato: “il dato relativo all’indice del primo trimestre 2008, nonostante segni un incremento molto moderato è comunque soddisfacente. Esso si confronta infatti con risultati davvero eclatanti rilevati nei due anni precedenti e, nonostante ciò, allunga ancora il trend positivo, segno che restano aperti margini di crescita. A conferma del periodo ancora favorevole per i costruttori italiani il dato relativo al valore dell’indice assoluto, che mai è stato raggiunto nel periodo gennaio-marzo”. “Se avvicinassimo poi - ha aggiunto Tacchella - il dato relativo al primo trimestre 2008 a quello relativo all’ultimo trimestre 2007, si evidenzierebbe poi (dato congiunturale) ulteriore incremento del 10,8% nella raccolta ordini. Tutto questo ci conforta sebbene si debba mettere in conto un possibile rallentamento fisiologico della domanda estera che negli ultimi anni ha raggiunto picchi mai toccati prima”. “Alla luce di questi dati e della attuale situazione del paese che auspichiamo possa essere guidato in modo più deciso dalla nuova squadra di governo che gode di una ampia maggioranza, chiediamo alle autorità una politica che finalmente consideri le esigenze delle imprese che trainano l’economia del paese”. “In particolare - ha sottolineato il presidente di Ucimu-sistemi Per Produrre - i costruttori chiedono che il provvedimento di incentivazione alla attività di ricerca e sviluppo preveda l’innalzamento del credito d´imposta dal 10% al 20% delle spese sostenute dalle aziende che operano in autonomia, senza cioè l’intervento di università o enti di ricerca”. “Oltre a ciò, considerando che, al momento, è il mercato interno a offrire maggiori spazi di manovra ai costruttori italiani, ribadiamo la necessità della attuazione del provvedimento degli ammortamenti liberi, che aspettiamo ormai da anni. Se poi tale misura non potesse essere attuata - ha concluso Tacchella - chiediamo almeno che il coefficiente tabellare, fermo dal 1988, sia immediatamente alzato almeno al 25%. In questo modo sarà possibile ammortizzare un bene strumentale in quattro anni contro gli attuali otto, periodo a dir poco inadatto alle necessità di innovazione del parco macchine utensili indispensabile per il mantenimento della competitività del paese”. .  
   
   
RIETI: MECCATRONICA, INDAGINE SUL COMPARTO NEL REATINO  
 
Rieti, 21 aprile 2008 - Comprendere l’andamento della “Meccatronica”, il comparto dell’economia reatina a più elevato livello tecnologico e più “assetato” di innovazione per individuare i servizi più richiesti dalle imprese in grado di garantire sempre maggiore competitività al settore. Sono questi gli obiettivi dell’indagine sulla Meccatronica - condotta sulla Piattaforma Innovazione di Dintec (società consortile tra Unioncamere ed Enea) nell’ambito di un progetto della Camera di Commercio di Rieti - realizzata operativamente dall’Azienda Speciale dell’ente camerale “Centro Italia Rieti” e coordinata dalla dottoressa Paola Paolucci, i cui risultati verranno illustrati nel corso di una conferenza stampa in programma giovedì 24 aprile alle ore 11 presso la Sala Convegni della Camera di Commercio di Rieti di via Paolo Borsellino 16 dal presidente dell’ente camerale, dottor Vincenzo Regnini. L’indagine è stata realizzata intervistando 20 imprese della provincia di Rieti appartenenti al settore della Meccatronica (meccanica ed elettronica) e mette in luce dati societari, fabbisogni professionali, caratteristiche di processo e di prodotto, fonti ed esigenze in termini di brevetti ed innovazione, fattori critici di successo, scenari competitivi, politiche energetiche, reti commerciali. Il progetto ha già portato all’apertura di un canale informativo che agevola l’acquisizione e l’utilizzo da parte delle imprese locali di brevetti per il miglioramento dei propri processi e prodotti ed ha gettato le basi per una sinergia tra aziende, Parco Scientifico e tecnologico dell’Alto Lazio e polo universitario reatino. .  
   
   
MONZA E BRIANZA: INFORTUNI SUL LAVORO: LA SITUAZIONE È CRITICA  
 
Monza 21 aprile 2008 - Rimane critica la situazione degli infortuni mortali sul lavoro: 1302 in Italia, 232 in Lombardia, 10 in Brianza nel 2006, ma l’elemento più preoccupante è la crescita di questi infortuni in quasi tutte le province lombarde. A fronte di un calo degli infortuni mortali sul lavoro registrato in Italia nel 2005 (-4,1% rispetto all’anno precedente), il 2006 mostra un peggioramento della situazione nazionale (+2,2% rispetto al 2005); dato confermato anche dall’andamento dell’indice di mortalità sul lavoro che passa, sia a livello nazionale che lombardo, dallo 0,3 nel 2004, allo 0,2 del 2005, per riportarsi al livello 0,3 nel 2006. Critica è la situazione in molte province lombarde: l’indice di mortalità sul lavoro, nel 2006, è cresciuto in quasi tutte le aree ed ha raggiunto un livello superiore a quello medio lombardo e nazionale nelle province di Bergamo (0,4), Cremona (0,6), Lecco, Lodi e Pavia (0,4). Migliore della media nazionale e lombarda è la situazione nelle province di Milano, Brianza, Como e Sondrio dove l’indice di mortalità sul lavoro è pari a 0,2 nel 2006. E’ quanto emerge da un’elaborazione dell’Ufficio studi della Camera di commercio di Monza-brianza su dati Inail e Asl Milano3 (Monza). “La prevenzione degli infortuni sul lavoro e la sicurezza negli ambienti di lavoro - osserva Carlo Edoardo Valli, presidente della Camera di Commercio di Monza e Brianza – è un obiettivo al centro degli interventi di salute pubblica, che la società economica e civile deve perseguire con tenacia, sviluppando e rafforzando le attività di verifica e di prevenzione, di promozione di assistenza, formazione e informazione a lavoratori e imprenditori. Il tutto per garantire una migliore qualità del lavoro, della vita e dell’impresa. La Camera di commercio di Monza e Brianza ha programmato interventi a favore delle piccole e medie imprese con un investimento di 500. 000 Euro per il 2008, sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e a favore di imprenditori e cittadini. .  
   
   
PROGETTO "AMERICA LATINA".  
 
Reggio Emilia, 21 aprile 2008 - La Camera di Commercio di Reggio Emilia, in collaborazione con Unioncamere Emilia Romagna, Promofirenze, Unioncamere Toscana e Bic Lazio e grazie alla partecipazione della Corporazione Inter-americana per gli Investimenti (Iic), struttura del Gruppo Banca Interamericana per lo Sviluppo, presenta, nell’ambito della Fiera Cibus di Parma, presso la "Sal - Pa 100" il Progetto "America Latina". In un mercato globale dove è sempre più difficile affermarsi, l’America latina può rappresentare un serbatoio di opportunità non ancora espresse appieno. L’idea di cui ci facciamo promotori è quella di costruire un "ponte" tra due realtà, quella delle Pmi italiane e quella delle Pmi dell’America latina, di promuovere cioè delle collaborazioni economiche nel settore privato. Lo scopo del progetto è quello di riuscire a far incontrare le esigenze delle aziende selezionate, creando rapporti industriali e commerciali saldi nel tempo con la realtà imprenditoriale dell’America Latina. La prima fase del progetto consiste nella creazione e consolidamento di due database, uno per le aziende italiane, l’altro per le aziende latino americane, nel quale vengono raccolti i nominativi di tutte le imprese orientate all’internazionalizzazione. La fase seguente riguarderà il matching di tali richieste, con il preciso obiettivo di individuare, per ciascuna azienda, un ventaglio di potenziali partner che la stessa sarà libera di contattare in perfetta autonomia; la Corporazione Inter-americana per gli Investimenti (Iic), al fine di meglio agevolare l´interazione fra i due mercati, prevede una linea di finanziamenti ad hoc in caso di investimenti di medio e lungo termine. Per un approfondimento sul progetto è pertanto organizzato l’incontro in oggetto; la partecipazione all’iniziativa è gratuita; per le aziende interessate sarà possibile un incontro individuale, garantito alle prime 30 iscritte, con gli esperti presenti. Programma e scheda di adesione sul sito www. Re. Camcom. It ; Per qualsiasi ulteriore approfondimento contattare Sara Mazzali (Segreteria Direzionale tel. 0522 796334 sara. Mazzali@re. Camcom. It) o il Dott. Francesco Pannocchia (referente Promofirenze tel. 055 2671633; francesco. Pannocchia@promofirenze. Com). .  
   
   
BOLZANO: PERCORSO DI RIQUALIFICAZIONE PER I LAVORATORI SPEEDLINE  
 
Bolzano, 21 aprile 2008 - Organizzazioni sindacali e degli imprenditori, funzionari tecnici della Ripartizione provinciale lavoro e della Ripartizione Formazione professionale in lingua italiana hanno fatto il punto sullo stato di avanzamento del percorso di formazione per i lavoratori cassaintegrati Speedline. I corsi professionalizzanti partono il prossimo 5 maggio. Nell’incontro, guidato dalla direttrice di Dipartimento Barbara Repetto, è stato analizzato tutto il percorso avviato da due anni dai responsabili provinciali del settore lavoro e formazione professionale. Il ventaglio di corsi offerti dalla Formazione professionale per i lavoratori in cassaintegrazione spazia da corsi di carattere generale (orientamento nel mercato del lavoro, nozioni normativa italiana in materia di lavoro, Cigs e mobilità, sviluppo delle capacità di auto promozione nel mercato del lavoro), corsi base di alfabetizzazione (italiano e tedesco, visto che molti dei lavoratori sono stranieri) e di informatica. Il fulcro del progetto per i lavoratori Speedline rimane ovviamente il percorso professionalizzante, con la realizzazione di corsi ad hoc per la specializzazione in svariate aree lavorative. In particolare si è tenuto conto delle esigenze espresse dal mercato del lavoro locale: accanto ai corsi base per magazziniere e carrellista, vengono proposti anche corsi piú specifici come informatica di 2° livello (gestionale per magazzino), formazione per patente C e formazione per autotrasportatore. Proprio la stretta collaborazione tra la struttura della Formazione Professionale e la realtá imprenditoriale altoatesina permette di avviare tali corsi già dal prossimo 5 maggio. I lavoratori verranno informati adeguatamente su orari ed luoghi dei corsi. Numerosi sono stati gli incontri promossi dall’Assessorato provinciale al Lavoro con i rappresentanti del mondo imprenditoriale e cooperativistico locale, per sensibilizzarli sull’esigenza di offrire opportunitá lavorative agli ex dipendenti Speedline. L’assessorato ricorda che le aziende che assumono lavoratori in cassa integrazione o in mobilità hanno l’opportunità di fruire di benefici contributivi ed economici in base alle leggi sulla mobilitá. Le aziende interessate o che sono alla ricerca di nuovo personale qualificato da assumere possono mettersi in contatto con il Centro Operativo della Formazione Professionale di lingua italiana, “Speed Point” (resp. Livio Andreazza, Centro Formazione Professionale di lingua italiana, Via S. Geltrude 3 a Bolzano, tel. 0471- 413838, fax 0471 – 414474, e-mail speedpoint@provincia. Bz. It ) ed accedere gratuitamente al servizio di supporto alla ricollocazione, tramite una vera e propria “banca dati” dei profili professionali dei lavoratori, oltre che a beneficiare di un’attività di mediazione per favorire i colloqui ed incontri fra lavoratori e aziende figure professionali. .  
   
   
TAVOLO SULLE DINAMICHE DEI PREZZI IN PIEMONTE  
 
Torino, 21 aptilr 2008 - Si costituirà nella mattinata di oggi il “Tavolo sulle Dinamiche dei Prezzi in Piemonte”, coordinato da Unioncamere Piemonte e composto, oltre che dalle Camere di commercio di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Torino, Verbania e Vercelli, dai rappresentanti regionali elle categorie più direttamente interessate al tema, quali consumatori, artigiani, commercianti, industriali, imprese bancarie, agricoltori e lavoratori, rappresentanti delle istituzioni regionali e provinciali e sindacali. I giornalisti sono invitati a partecipare al momento delle conclusioni del Tavolo sulle Dinamiche dei prezzi in Piemonte previsto per lunedì 21 Aprile 2008 alle h. 12. 30 presso il Centro Congressi Torino Incontra di via Nino Costa 8 (Sala Sella). Interverranno: Renato Viale, presidente di Unioncamere Piemonte e presidente del “Tavolo sulle Dinamiche dei Prezzi in Piemonte”; Antonio Lirosi, Garante nazionale per la sorveglianza dei prezzi; Giovanni Caracciolo, Assessore al Commercio della Regione Piemonte. Il “Tavolo sulle Dinamiche dei Prezzi in Piemonte” (nell’ambito delle attività connesse all’attuazione delle legge Finanziaria 2008 che ha attribuito alle Camere di Commercio rilevanti funzioni per il monitoraggio delle dinamiche dei prezzi e di eventuali fenomeni speculativi) intende integrare le azioni dei Tavoli provinciali istituiti presso ciascuna Camera di Commercio e rappresentare una sede di coordinamento, di sintesi e di lettura aggregata dei dati pervenuti al numero verde del sistema camerale. Il Tavolo intende inoltre favorire e promuovere attività di analisi e ricerche in tema di dinamiche dei prezzi in Piemonte e spesa delle famiglie piemontesi. In occasione della costituzione del Tavolo sarà distribuito il volume aggiornato “La spesa delle famiglie piemontesi“ e verrà diffuso il comunicato stampa dell´edizione 2007 dell´Osservatorio sulla spesa delle famiglie piemontesi .  
   
   
CONVEGNO MOBBING: I DATI DELL´INDAGINE SUI DIPENDENTI REGIONALI - PISTELLI: "L``ESPERIENZA DEL BENESSERE NEI LUOGHI DI LAVORO E`` NON SOLO POSSIBILE MA REALE".  
 
Ancona, 21 aprile 2008 - Circa il 35% dei lavoratori europei ritiene che il proprio lavoro stia danneggiando la salute personale. All´interno della Regione Marche il quadro contiene piu` luci che ombre: il lavoro e` associato ad esperienze positive, le quali, per la maggior parte dei dipendenti, prevalgono su quelle negative. E´ questo un aspetto emerso dal convegno che si e` svolto questa mattina ad Ancona, dal titolo ´Rischi psicosociali nei luoghi di lavoro: valutare, prevenire e contrastare il fenomeno mobbing. L´esperienza della Regione Marche´. Nel corso del convegno, organizzato dall´assessorato regionale alle Pari Opportunita`, sono stati infatti illustrati i risultati di una ricerca condotta nel 2007 sui dipendenti della Giunta e del Consiglio regionale, promossa dal Comitato Paritetico sul fenomeno del Mobbing della Regione Marche, dal Datore di Lavoro della Giunta regionale e dalla Scuola regionale di formazione della Pubblica Amministrazione, e curata dall´Universita` degli Studi di Trento, Dipartimento di Scienze della Cognizione e della Formazione. ´E´ con grande attenzione ´ ha detto, aprendo i lavori, l´assessora alle Pari Opportunita`, Loredana Pistelli ´ che la Regione guarda al fenomeno del mobbing e del disagio lavorativo. Per la prima volta viene affrontato in maniera scientifica un tema molto delicato´. Ma cos´e` il mobbing? Un fenomeno a molte facce; non si sa quanto sia diffuso perche` e` difficile misurarlo. Certo e` che e` legato ai fattori di rischio relativi alle condizioni psicosociali di lavoro. Su questi si e` concentrata l´indagine svolta dalla Regione Marche. ´Questi rischi ´ dichiara Pistelli ´ riguardano modalita` inadeguate di ripartire compiti e responsabilita`, difficolta` personali a gestire un carico di lavoro sotto o sovradimensionato, conflittualita` interpersonali, aspettative irrealistiche dei lavoratori, problematiche relative alla conciliazione tra impegni familiari con quelli lavorativi o viceversa´. Le conseguenze possono essere negative sia per la salute dei lavoratori ma anche per il funzionamento dell´organizzazione lavorativa stessa. All´indagine, svolta attraverso un questionario anonimo autocompilato, hanno partecipato 818 lavoratori in posizione non dirigenziale. Dai risultati emerge che il rischio di andare incontro a fenomeni di mobbing esiste ma questo riguarda una minoranza di dipendenti (circa il 5%). La Regione Marche ha intrapreso una serie di azioni per contrastare il fenomeno del mobbing, a partire dalla costituzione nel 2004 dell´apposito Comitato, a cui sono seguiti la stesura di un codice etico, uno sportello di ascolto, la nomina di un consigliere di fiducia e di un consulente psicologo. ´Tutto questo ´ ha continuato l´assessora Pistelli ´ pone la nostra Amministrazione all´avanguardia nel panorama delle organizzazioni nazionali per quanto riguarda la prevenzione dei rischi di tipo psicosociale´. I dati dell´indagine hanno inoltre indicato che una percentuale di lavoratori (circa il 65%) ha provato soddisfazione lavorativa durante l´ultimo mese di lavoro e che oltre il 75% di loro si e` sentito a proprio agio nello stesso intervallo di tempo. ´Cio` suggerisce ´ spiega Pistelli - che l´esperienza del benessere e` non solo possibile ma anche reale. I segnali di disagio all´interno dei luoghi di lavoro vanno comunque colti per far si` che si creino condizioni di lavoro migliori per poter espletare la propria attivita`. Questo e` il nostro obiettivo: garantire una condizione almeno accettabile di benessere lavorativo sperimentato da tutti i lavoratori, senza distinzione di genere, eta` e abilita`´. .  
   
   
"NESSUNA QUALITÀ SENZA PARITÀ", NUOVO RAPPORTO SULLE DONNE NEL MONDO DELLA SCIENZA  
 
Bruxelles, 21 aprile 2008 - "Non ci può essere nessuna qualità senza parità. " Questo è uno dei messaggi chiave che emerge da un recente rapporto sulla presenza (o l´assenza) delle donne negli enti decisionali scientifici. Intitolato "Creare una mappa del labirinto: far arrivare più donne ai vertici nella ricerca", il rapporto è stato redatto dal gruppo di esperti sulle Donne nel Processo Decisionale della Ricerca (Wirdem) della Commissione europea. Il compito degli esperti era quello di riesaminare le procedure per la valutazione e l´avanzamento di grado del personale impegnato nella ricerca e di identificare delle misure per promuovere le donne in posizioni più elevate. Essi erano anche impegnati nell´identificare quali misure si erano rivelate efficaci e il perchè del loro successo, e dovevano produrre una serie di raccomandazioni per migliorare la situazione. Durante un dibattito sul rapporto, organizzato a Bruxelles (Belgio) dalla Piattaforma europea delle donne scienziate, Maya Widmer, presidente del Wirdem, ha riassunto le conclusioni degli esperti. "Tutti i dati mostrano una evidente sotto rappresentanza delle donne nelle posizioni di guida della ricerca," ha affermato, sottolineando che attualmente solo il 15% dei professori ordinari nelle università europee sono donne. Sono molte le ragioni a determinare questa situazione. Una di queste è il soffitto di cristallo: anche se un numero crescente di donne ottiene il dottorato di ricerca, gli uomini hanno ancora moltissime possibilità in più di essere promossi ai vertici della ricerca. Inoltre, anche se le donne riescono a salire la scala della carriera nel mondo della ricerca, è ancora probabile che vengano pagate meno rispetto ai loro colleghi maschi che si trovano allo stesso livello. Un altro problema è la mancanza di donne negli enti decisionali scientifici. Secondo «She Figures», che espone le statistiche sulle donne nel mondo scientifico in Europa, il numero di donne nei comitati scientifici raggiunge il 25% solo in sei Paesi (Danimarca, Francia, Finlandia, Svezia, Regno Unito e Norvegia). Altrove, le donne costituiscono tra il 7 e il 20% dei membri dei comitati. Queste cifre calano ulteriormente quando si prendono in considerazione solo i comitati in cui vengono prese le decisioni più importanti. Nei casi peggiori questi comitati sono interamente composti da uomini, come ad esempio in Estonia, dove i due maggiori comitati decisionali sulle politiche relative alla ricerca del Paese non hanno membri femminili. Uno dei principali ostacoli da superare per poter intervenire su questa questione è la mancanza di consapevolezza che il problema addirittura esiste. Tenendo presente questo, la prima raccomandazione del Wirdem è l´invito a un forte impegno da parte dell´Ue per la parità dei sessi. Nel frattempo, i governi nazionali "devono assicurarsi che gli impegni ad alto livello per la parità siano noti nella comunità scientifica e che vengano implementati". Gli esperti suggeriscono che i governi potrebbero anche aiutare ad aumentare la visibilità delle donne nel mondo della scienza supportando dei network per aumentare la consapevolezza del pubblico sulle questioni relative ai sessi e proponendo premi di alto livello per le donne scienziate. Ulteriori raccomandazioni riguardano la sotto rappresentanza delle donne negli enti decisionali, con gli esperti che propongono di rendere obbligatorio un ragionevole equilibrio tra i sessi (da 30 a 40%) negli ambienti decisionali. Gli esperti hanno anche sollevato la questione relativa al buon equilibrio vita-lavoro che gli scienziati, sia uomini che donne, devono poter mantenere, sia mediante misure pratiche (come strutture per la custodia dei bambini), sia affrontando le immagini negative delle madri lavoratrici e promuovendo una paternità attiva. Un aspetto importante della ricerca sui sessi è la raccolta dei dati e Wirdem incoraggia in modo deciso sia l´Ue che i governi nazionali a raccogliere informazioni dettagliate sulle donne nel mondo della scienza. Raccomanda inoltre alla comunità scientifica di calcolare il costo derivante dalla perdita della presenza femminile da parte del mondo della scienza, perchè attualmente poche ricerche lo hanno fatto. "Vi è un rischio evidente che la scienza europea rimanga indietro," ha concluso il rapporto. "Lo Spazio Europeo della Ricerca ha bisogno di donne e giovani. Quindi dobbiamo agire adesso. " Per ulteriori informazioni: http://ec. Europa. Eu/research/science-society/ .  
   
   
MINORI: LA REGIONE UMBRIA AVVIA PROGETTO “NONSITRATTA” CONTRO SFRUTTAMENTO  
 
Perugia, 21 aprile 2008 – Vengono allontanati dalla loro terra e dalla famiglia con l’illusione di una vita migliore per poi finire a fare i lavavetri ai semafori o a chiedere l’elemosina in giro per le grandi città: ai minori vittime di sfruttamento e ridotti in schiavitù è dedicato il progetto “Nonsitratta” attivato dalla Regione Umbria e da realizzare attraverso i Comuni. Su iniziativa dell’assessorato regionale alle politiche sociali è in corso oggi a Perugia un seminario che avvia la prima fase del progetto e rappresenta un momento di discussione e confronto con i soggetti che operano sul territorio e le istituzioni per la costruzione di un percorso comune. Sono intervenuti il direttore della Direzione sanità e servizi sociali della Regione Umbria, Paolo Di Loreto, il procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Perugia, Alberto Bellocchi, il procuratore della Procura di Terni, Fausto Cardella, il dirigente del Dipartimento Pari Opportunità, Mario Palazzi, Speranza Favaroni del Servizio infanzia della Regione Umbria, rappresentanti dell’Anci, dei Comuni di Perugia e Terni, dell’Associazione San martino, della cooperativa Borgo Rete, dell’Istituto Crispolti, delle Questure, delle Prefetture, dei Comandi provinciali, delle Asl. “Destinatari di ‘Nonsitratta’ – ha spiegato Di Loreto - sono i minori accompagnati e non accompagnati vittime di reati di sfruttamento, i nuclei familiari di riferimento, e le madri in difficoltà con a carico bambini. La Regione con l’iniziativa di cui è capofila, vuole assumere un impegno preciso contro un fenomeno che tocca anche l’Umbria e del quale non si possono definire con esattezza i contorni, perchè spesso sommerso. Il progetto ha quindi l’obiettivo di far emergere situazioni di illegalità, analizzarle, sperimentare soluzioni in stretta collaborazione con le istituzioni”. Sei le azioni previste: il potenziamento della rete di protezione speciale attraverso iniziative dei Comuni tra i vari soggetti impegnati in programmi di assistenza, la redazione e diffusione di opuscoli informativi sulla diffusione e le caratteristiche del fenomeno dello sfruttamento minorile da distribuire nelle scuole e nel territorio, il supporto abitativo per trovare alloggio anche attraverso l’individuazione di strutture residenziali dedicate, l’accompagnamento psico-sociale e sanitario, la tutela e la consulenza legale. Il costo complessivo del progetto è di 58 mila euro di cui 33 mila di finanziamento nazionale, 25 mila di co-finanziamento ripartito tra la Regione Umbria, che ha proposto il programma di lavoro, e i Comuni di Terni e Perugia. “Per arginare il problema della tratta che si sposta dalle donne ai minori – ha sottolineato Mario Palazzi – è indispensabile verificare settori meno tradizionali d’intervento. Tra le difficoltà da segnalare c’è quella dell’identificazione di questi giovani che vengono intercettati spesso per strada. Subito dopo si pone l’esigenza della tutela e del supporto assistenziale e materiale”. “Il fenomeno è abbastanza sotto controllo – ha riferito il procuratore Fausto Cardella – ma c’è bisogno di più attenzione e della stretta collaborazione tra istituzioni e operatori per fermare l’aumento costante di questo tipo di reati. Per avere un’idea chiara del problema è indispensabile un lavoro congiunto e interventi efficaci ad evitare che questi ragazzi e bambini rimangano nelle mani della criminalità organizzata”. Il procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Perugia, Alberto Bellocchi, ha posto l’accento su altri fenomeni inquietanti, come la prostituzione e la pedopornografia che toccano i minori anche senza la riduzione in schiavitù e l’asservimento. Durante l’incontro è stata presentata una bozza della campagna di sensibilizzazione alla cittadinanza che prevede una locandina che sarà affissa nei punti maggiormente frequentati, e un segnalibro da distribuire nelle scuole. Assessore Stufara:”indispensabile Contrastare L’indifferenza” - “Obiettivo del progetto è anche la sensibilizzazione della comunità e il contrasto all’indifferenza che porta a considerare normale l’esistenza di forme assolutamente palesi di sfruttamento dei minorenni”. Lo ha affermato l’assessore regionale alle politiche sociali, Damiano Stufara, spiegando il senso del progetto avviato dalla Regione. “Le rilevazioni del fenomeno - ha aggiunto – non forniscono un quadro esaustivo del problema, né corrispondono alla percezione dei soggetti pubblici e privati che quotidianamente operano sul territorio a favore dei minori vittime dell’accattonaggio italiani e stranieri. Basta spostarsi per le strade dei centri urbani e raccogliere le testimonianze di operatori del privato sociale o dei servizi sociali dei Comuni per accorgersi che il problema ha proporzioni più vaste. Va quindi contrastata ogni forma di indifferenza e promuovere azioni mirate”. .  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ, IN AUMENTO LE DONNE DIRIGENTI NELLE AZIENDE LIGURI, MA ANCORA LONTANI DAI TRAGUARDI EUROPEI  
 
Genova, 21aprile 2008 - Le imprese liguri risultano virtuose perché disposte ad investire in termini di formazione e di presenza sulla componente femminile, anche se sono ancora lontane ai traguardi europei dove le donne lavoratrici rappresentano il 60% del totale degli occupati. Lo dice una ricerca condotta dall´ufficio della consigliera di parità della Regione Liguria, Valeria Maione e relativa agli anni dal 2000 al 2005, che è stata presentata il 17 aprile in via Fieschi, frutto di quanto previsto dalla legge nazionale 125 del 1991 che prevede, una rilevazione della presenza delle donne nelle imprese regionali con oltre 100 addetti. "Negli anni esaminati dalla ricerca - ha spiegato Valeria Maione, consigliera di parità della Regione Liguria - si è manifestata una tendenza alla crescita della componente femminile anche tra i quadri e tra i dirigenti nelle 190 aziende liguri con oltre 100 dipendenti, anche se in termini assoluti il confronto tra i due sessi risulta ancora fortemente sbilanciato, su un totale infatti di 35. 765 maschi lavoratori le donne occupate ammontano a 18. 606, il 34,2%, numeri ancora lontani rispetto al traguardo fissato dall´Unione Europea del 60% di occupazione femminile". Scopo della ricerca, che per la prima volta viene effettuata in Liguria, oltre al monitoraggio dell´andamento dell´occupazione, l´individuazione di discriminazioni rivolte alle donne per poterle prevenire. "Dai dati - continua la consigliera di parità - emerge infatti la presenza in Liguria di un tessuto produttivo fatto di imprese di piccole dimensioni, dove trovano collocazione molte donne, alla ricerca di maggiori riconoscimenti del proprio valore, ma è indubbio che le imprese più grandi possono fare da traino per il sistema nel suo complesso, innestando circuiti virtuosi". L´andamento dell´occupazione ligure, in base a fonti Istat, rileva una sostanziale tenuta del sistema produttivo. Il 60% delle imprese ha infatti avuto un saldo positivo di addetti che nella grande distribuzione è riconducibile per l´85% alle donne. "E´ stata proprio la presenza femminile a sostituire - aggiunge Maione - l´esodo di uomini che si è determinato nel periodo in questione a causa, sia dei prepensionamenti, sia della conclusione dei contratti a termine, sia per dimissioni". Dal 2002 al 2005 si è infatti registrato un incremento occupazionale nelle imprese liguri con oltre 100 addetti di 1000 unità, a fronte di una fuoriuscita dal mercato del lavoro di 876 uomini e di un ingresso di 1876 donne. Una crescita occupazionale che è iniziata da tempo , grazie anche alle riorganizzazioni aziendali e alla maggiore attenzione alle necessità di conciliazione tra lavoro e carichi familiari dei dipendenti. "Rimangono però ancora delle criticità - conclude la consigliera di parità -rispetto ai valori assoluti e alle tipologie di contratto che vedono una prevalenza di donne nel tempo determinato e soprattutto nel part time (85%) e nelle modalità di cessazione del lavoro con concrete divergenze tra i due sessi alle voci pensionamento (10 punti percentuali in più per i maschi), licenziamento individuale (due punti percentuali in più per le femmine) e scadenza contrattuale (8 punti percentuali in più per le donne), segnali che ci restituiscono una debolezza della componente femminile che necessita ancora di attenzione e sostegno da parte delle istituzioni e delle aziende". . .  
   
   
CALABRIA: LA CONSIGLIERA DI PARITÀ MARIA STELLA CIARLETTA È INTERVENUTA IN TUNISIA AL WOMEN SYMPOSIUM  
 
Reggio Calabria, 21 aprile 2008 - La Consigliera di Parità Maria Stella Ciarletta è intervenuta, il 18 aprile in Tunisia, al Women Symposium, Università di Sousse. “La violenza legittimata” è il tema della due giorni e la Consigliera regionale di Parità si è soffermata sugli aspetti storici, sociali e giuridici della violenza contro le donne in Italia. “Il fenomeno della violenza sulle donne – secondo Stella Ciarletta - rimane ancora un problema irrisolto, nonostante i mutamenti sociali, i diritti acquisiti e le leggi varate in questi anni. Il fenomeno e il concetto di violenza di genere hanno subito modifiche nel tempo, con l´evoluzione del contesto culturale, sociale ed istituzionale. In Italia, è solo con l´approvazione del diritto di famiglia nel 1975 che viene abolita “l´autorità maritale”, cioè la liceità, da parte del coniuge di far uso di "mezzi di correzione" e disciplina nei confronti della propria moglie; solo nel 1981, poi, scompare dal nostro codice il “delitto d’onore”, che permetteva ai mariti di godere di sensibili sconti di pena nel caso in cui avessero ucciso la propria moglie per infedeltà ed il “matrimonio riparatore”, che consentiva, a chi avesse commesso uno stupro, di vedere estinto il proprio reato qualora avesse contratto matrimonio con la propria vittima. Fino agli anni sessanta, infatti, il fenomeno della violenza veniva collocato nella categoria della patologia: da una parte, gli uomini violenti erano visti come dei deviati, dall´altra la donna come corresponsabile della violenza e quindi in qualche modo colpevole. Solo con il movimento femminista viene proposta una nuova definizione di violenza, abbinandola al genere, legandola cioè al modo in cui si strutturano le relazioni tra uomini e donne. Con la nascita dei Centri antiviolenza e delle Case di accoglienza, cambia anche la concezione della donna, che da "vittima" passa a "soggetto" credibile, forte, capace di fronteggiare la situazione per proteggere se stessa e i figli. Poiché le norme sono specchio dei processi sociali e culturali che sottostanno al fenomeno e al modo in cui viene considerato, in questo momento mi sembra utile analizzarle”. La consigliera Ciarletta si è soffermata soffermerà anche sulla normativa italiana in materia. In particolare, sulla legge n. 66 del 1996 sulla violenza sessuale, sulla direttiva Prodi-finocchiaro del 1997 basata sulla Piattaforma di Pechino, approvata dalla Iv° Conferenza mondiale sulle donne del 1995, sulla Legge n. 154 del 2001 che riguarda le misure contro la violenza nelle relazioni familiari. Stella Ciarletta ha fatto riferimento ai dati Istat: oltre quattordici milioni di donne italiane sono state oggetto di violenza fisica, sessuale o psicologica nella loro vita; oltre il 90% dei casi di violenza non è mai stato denunciato per arrivare alla conclusione che “la prima causa di morte delle donne dai 14 ai 44 anni è la violenza subita da un uomo”. E, secondo Stella Ciarletta “se la nostra società non riconosce la violenza sulla donna a meno che questa si manifesti nelle forme più estreme, ed anche in questi casi tende a “normalizzarla” più che a connotarla come violenza di genere, vi sono società in cui alcune forme di violenza sulle donne sono accettate come normali, in quanto è socialmente condivisa l’ideologia patriarcale, che vuole la donna subordinata all’uomo”. .  
   
   
VENETO: ARRIVATE UN CENTINAIO DI RICHIESTE PER SPERIMENTARE I NIDI A DOMICILIO. SI PUO’ FARE DOMANDA SINO AL 31 MAGGIO  
 
Venezia, 21 aprile 2008 - Sono quasi un centinaio le famiglie venete che hanno chiesto di partecipare alla prima sperimentazione dei nidi a domicilio. Per presentare domanda c’è tempo sino al 31 maggio. “La nostra regione è stata una delle prime - spiega l’assessore alle Politiche sociali, Stefano Valdegamberi - a integrare l’offerta delle strutture destinate alla prima infanzia e dei nidi aziendali con una rete di servizi a domicilio. I cittadini veneti hanno dimostrato di apprezzare e di condividere le politiche adottate in questi anni a sostegno e a supporto della famiglia e soprattutto delle donne: le cento famiglie che vogliono partecipare alla sperimentazione dei nidi a domicilio confermano la bontà delle scelte che abbiamo fatto. I genitori sembrano così apprezzare un modello flessibile che permette di meglio conciliare i tempi del lavoro con i tempi della vita. ” Il nido in famiglia è una unità di offerta con funzioni educative, di cura e di socializzazione rivolta a un massimo di sei bambini con una età compresa tra zero e tre anni. Le abitazioni avranno naturalmente requisiti di grandissima qualità. Le famiglie potranno iscrivere i bambini nei nidi in famiglia utilizzando gli elenchi che saranno pubblicati a breve sul sito della Regione del Veneto. Le prime unità di offerta sperimentale saranno operative già nel prossimo mese di giugno. “Per le progettualità di accoglienza domiciliare alla prima infanzia - conclude l’assessore Valdegamberi - il Consiglio regionale ha stanziato per il 2008 un milione di euro. La testimonianza concreta che il Veneto aiuta sempre la famiglia e la genitorialità sociale. L’obiettivo che dobbiamo adesso raggiungere è la copertura del 33 per cento dell’offerta dei servizi destinati alla prima infanzia come sottoscritto dalla Conferenza di Lisbona. ” .  
   
   
L´EUROPA LANCIA IL PRIMO APPROVVIGIONAMENTO PER ITER  
 
Bruxelles, 21 aprile 2008 - Con il lancio del suo primo approvvigionamento, Fusion for Energy (F4e), l´agenzia responsabile della partecipazione europea al reattore termonucleare sperimentale (Iter), aprirà la strada a nuove opportunità commerciali per l´industria. Creata nell´aprile del 2007 con sede a Barcellona, la F4e collabora con organizzazioni dell´industria e della ricerca in tutta Europa per fornire le componenti necessarie alla costruzione del reattore sperimentale a fusione . Lo scopo del primo approvvigionamento dell´agenzia è quello di fornire i fili di rame cromati per i magneti a super conduzione di Iter, che manterranno il plasma in posizione all´interno del reattore. "Questo primo approvvigionamento segna l´inizio di un forte partenariato con le organizzazioni dell´industria e della ricerca europee nella fornitura di componenti per Iter per assicurare la riuscita di questa operazione" spiega il direttore di Fusion for Energy Didier Gambier. Quasi la metà delle componenti necessarie per la costruzione di Iter proverrà dall´Europa sotto forma di contributi in natura. F4e dispone di un budget di 4 Mrd Eur per i primi 10 anni. Iter è un progetto internazionale di ricerca collaborativa senza precedenti che coinvolge sette partner: Ue, Giappone, Cina, Repubblica di Corea, Russia, India e Stati Uniti. Con sede a Cadarache nella Francia meridionale, il reattore sperimentale proverà a riprodurre sulla terra le reazioni nucleari che alimentano il sole e altre stelle. Per produrre questa energia il reattore avrà bisogno di riscaldare il plasma a idrogeno a temperature superiori a 100 milioni di gradi centrigradi. Viene stimato che il reattore potrebbe produrre, in pulsazioni continue, una potenza di fusione di circa 500 megawatt. Proprio a causa della temperatura del plasma così elevata, il nucleo deve essere contenuto in un campo magnetico per evitare qualsiasi contatto con la parete del recipiente. "Raggruppando la conoscenza e l´esperienza necessarie per la costruzione di una centrale energetica dimostrativa, Fusion for Energy dovrebbe diventare un centro di eccellenza in grado di permettere in futuro all´Europa e ai suoi partner di beneficiare pienamente dell´energia di fusione," ha auspicato Janez Potocnik, Commissario Ue per la scienza e la ricerca all´apertura del F4e. Oltre al suo compito di fornire componenti per Iter, l´agenzia fornirà il contributo europeo all´accordo di più ampio respiro con il Giappone nei progetti di ricerca collaborativa sulla fusione. Questi includono le attività di progettazione ingegneristica per la International Fusion Materials Irradiation Facility (Ifmif), un´iniziativa comune tra l´Ue, il Giappone, la Russia e gli Usa. Il mandato dell´agenzia, che ha una validità di 35 anni, dovrà anche preparare la strada per la costruzione di reattori dimostrativi per la fusione (o Demo) che potrà dimostrare la produzione elettrica su larga scala. Per ulteriori informazioni sul F4e: http://fusionforenergy. Europa. Eu/ Per informazioni sul finanziamento della ricerca sulla fusione nell´ambito del 7°Pq: http://cordis. Europa. Eu/fp7/euratom/fusion_en. Html .  
   
   
ENEL CONSOLIDA AFFARI IN ROMANIA  
 
Bucarest, 21 aprile 2008 - "I redditi delle sussidiarie dell´Enel in Romania sono cresciuti nel 2007 del 9,1 per cento, mentre le vendite di energia sono salite dello 0,5 per cento, a 4,91 terawattora (1 Twh=1 mld di kWh, ndr), l´equivalente del 9 per cento del consumo nazionale". Questi i dati resi noti nel rapporto 2007 del gruppo, e ripresi dall´Ice. Il mercato romeno ha generato, secondo le cifre annunciate, l´1,3 per cento degli incassi totali del gruppo, per un valore di 43,6 miliardi di euro. Il consumo di elettricità è cresciuto del 2 per cento annuo, da 52,3 Twh a 53,3 Twh; la produzione è scesa dell´1,8 per cento, a 60,46 Twh. Sul mercato regolamentato (categoria che include la popolazione e piccole aziende e in cui l´energia viene venduta a prezzi regolamentati dalle autorità pubbliche), Enel ha venduto la maggior parte dell´energia elettrica, cioè 4,27 Twh, sebbene il volume delle vendite in tale mercato sia sceso del 3,9 per cento. Sul mercato libero, le vendite sono cresciute del 44,4 per cento, fino a 0,64 Twh. Enel ha acquistato in ottobre 2007 il pacchetto integrale di azioni della ditta di progetti eolici Blue Line di Bistrita, per 1,1 milioni di euro. Blue Line detiene i diritti per lo sviluppo di progetti di aziende eoliche in Dobrogea, con circa 200 megawatt (Mw) installati. Con l´acquisto di Blue Line, Enel potrebbe realizzare in Romania progetti di centrali eoliche di capacità pari a 300-350 Mw, equivalenti a circa la metà della potenza di un reattore nucleare medio. Il gruppo italiano stima di avere, entro il 2010, 175 Mw installati in simili unità. A livello globale, entro il 2012 Enel investirà circa 7 miliardi di euro nelle energie rinnovabili. Il gruppo controlla le ex filiali distributive e di fornitura dell´energia elettrica Banat e Dobrogea e intende acquisire la quota maggioritaria della Electrica Muntenia Sud. La transazione definitiva è prevista entro la fine del corrente mese. .  
   
   
ENERGIA ALTERNATIVA, 1,3 MILIONI.  
 
Ancona, 21 Aprile 2008 - Impianti fotovoltaici sui tetti delle scuole per la produzione di elettricita`; impianti solari a collettori per produrre acqua calda destinata gli spogliatoi dei campi sportivi; impianti di cogenerazione per la produzione di elettricita` e riscaldamento nelle case di riposo e nelle piscine; sistemi a pompa di calore per il riscaldamento e condizionamento: sono questi i progetti (in totale 14) presentati dagli Enti locali e finanziati dalla Regione Marche, per un contributo complessivo pari a 1,28 milioni di Euro. Tali fondi contribuiranno a raggiungere gli obiettivi del Piano energetico ambientale regionale incrementando la produzione regionale di energia e allo stesso tempo riducendo le emissioni, coerentemente agli impegni di Kyoto per contrastare i cambiamenti climatici. ´A fronte della corsa al rialzo del prezzo del petrolio - sottolinea l´Assessore all´Ambiente Marco Amagliani - e all´improbabilita`, a detta degli esperti del settore, che i prezzi tornino ai livelli visti nella prima parte di questo decennio, le misure del Pear risultano perfettamente strategiche. Grazie al risparmio energetico, all´efficienza energetica e allo sviluppo delle rinnovabili, sara` possibile rendere il sistema regionale sempre meno dipendente dall´esterno e capace di dare il proprio contributo al raggiungimento degli obiettivi di Kyoto. Occorre proseguire su questa strada facendo leva sul fermento diffuso su tutto il territorio regionale dimostrato dall´ottima risposta riscontrata rispetto agli obiettivi strategici del Piano regionale´ . La Regione Marche grazie ai fondi europei della nuova programmazione 2007-2013, in particolare per l´attuazione del Programma operativo regionale per la competitivita` e l´occupazione (Por-fesr 2007-2013) continuera` comunque nello scorrimento di una graduatoria gia` approvata, relativa a un precedente bando (misura 2. 8 del Docup Ob. 2) con oltre 70 domande pervenute dagli Enti locali, per un investimento complessivo di quasi 18 milioni di Euro Cio` grazie alla coincidenza tra gli obiettivi della precedente misura del Docup e quelli del nuovo programma regionale Por che, nell´asse 3, si prefigge di promuovere uno sviluppo energetico sostenibile attraverso l´utilizzo delle fonti rinnovabili, il miglioramento dell´efficienza energetica e la promozione del risparmio energetico. Rispetto al Por, i progetti risultano coerenti anche in termini di soggetti beneficiari e di spese ammissibili. Grazie a questi progetti sara` possibile ridurre il fabbisogno energetico regionale e contemporaneamente ridurre le emissioni climalteranti di quasi 9 mila tonnellate annue. .  
   
   
TRENTO, ENERGIA PULITA E CONVENIENTE: UN SEMINARIO PER FARE CHIAREZZA NELLA LEGISLAZIONE STATALE E PROVINCIALE  
 
 Trento, 21 aprile 2008 – L’invito partito dalla direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate e dall’Azienda per l’Energia della Provincia autonoma a partecipare ad un seminario di aggiornamento su “Energia pulita e conveniente (agevolazioni e detrazioni fiscali per la realizzazione di interventi finalizzati al risparmio energetico)” ha ottenuto un successo che è andato oltre ogni previsione, visto il 17 aprile che la grande sala della Federazione della Cooperazione di via Segantini s’è letteralmente riempita in quasi in ogni ordine. La nutrita affluenza di commercialisti e di ingegneri, di coltivatori diretti e responsabili dei Caf, di impiantisti e di semplici cittadini ha dato l’evidente dimostrazione di quanto interesse ci sia, oggi, attorno agli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, siano essi impianti fotovoltaici, eolici o semplici interventi per migliorare la coibentazione degli edifici o la produzione di calore da parte delle caldaie. “Una prova – ha detto Antonino Gentili, direttore provinciale dell’Agenzia delle Entrate – di quanto da un lato di quanto sia diffusa una nuova coscienza ecologica, alla quale fa riscontro dall’altra una serie sempre più ampia e articolata di incentivi, contributi e agevolazioni da parte dello Stato, ma anche delle Province, dei Comuni e degli enti territoriali quali i Bacini Imbriferi Montani”. E proprio Gianfranco Pederzolli, presidente del Bim del Sarca-mincio-garda ha aperto il pomeriggio di aggiornamento, illustrando i contenuti e i requisiti necessari per avere diritto a un contributo da parte appunto dei Bim, erogato a coloro che intendono installare impianti fotovoltaici ad uso domestico. “Si tratta di un contributo a fondo perduto di 1. 200,00 euro per singolo impianto con potenza nominale fino a 2 kW e di 1. 500,00 euro per singolo impianto con potenza nominale superiore ai 2 kW, cumulabile con l’agevolazione del 36% statali, nella convinzione che la produzione di energia pulita costituisca una sfida che ogni famiglia deve raccogliere”. Con questa campagna promozionale, quindi, i Bim dimostrano di non essere solo gli strumenti istituzionali per veicolare a beneficio delle singole comunità e dei singoli territori i risarcimenti che annualmente vengono pagati dai grandi gestori per lo sfruttamento idroelettrico della “risorsa-acqua”, ma anche attori consapevoli di progresso, capaci di al futuro con quella flessibilità necessaria a migliorare la qualità della vita e le condizioni economiche e sociali dei cittadini. È toccato poi ai responsabili e agli esperti dell’Agenzia delle Entrate spiegare, chiarire e aggiornare il pubblico presente in merito alle agevolazioni e alle contribuzioni previste dalla legislazione statale nel settore del risparmio energetico. Dal 1998 lo Stato, infatti, ha riconosciuto specifiche detrazioni Irpef, che sono variate nel tempo dal 41% all’attuale 36%, a favore di coloro che effettuano interventi connessi al risparmio energetico in edifici residenziali. Oggi, con le ultime leggi finanziarie per il 2007 e il 2008, le agevolazioni tributarie legate al mondo “energia pulita” sono state ulteriormente incrementate, prevedendo la riduzione di imposte pari al 55% della spesa sostenuta, non solo per i soggetti privati, ma anche per le imprese; non solo per immobili residenziali, ma anche per quelli relativi all’industria, al commercio e ai servizi. La complessa normativa relativa alle agevolazioni fiscali per il risparmio energetico, gli interventi effettivamente agevolabili, le modalità operative per richiedere le agevolazioni, le aliquote Iva sugli interventi per il risparmio energetico, le imposte dirette e l’Iva previste per la produzione di energia da fonti rinnovabili e le relative attività di controllo sono stati via via affrontati e chiariti da Giampaolo Valentini, del Dipartimento ambiente, cambiamenti globali e sviluppo sostenibile dell’Enea, nonché membro del Gruppo di lavoro per le finanziarie 2007 e 2008 per l’efficienza energetica, da Gianna Blasilli, della Direzione centrale normativa e contenzioni dell’Agenzia delle Entrate di Roma e da Elisabetta Endici, Capo area Servizi dell’Ufficio di Cles della Direzione provinciale di Trento dell’Agenzia delle Entrate. I relatori, portando numerosi esempi a chiarimento, non solo hanno cercato di rimettere ordine in una normativa già di per sé complessa, ma hanno anche portato al seminario le ultimissime novità in materia, oggetto di decreti che sono in fase di approvazione da parte del governo. Da sottolineare che le domande di agevolazioni statali presentate nella nostra Regione, nel 2007, sono state circa 4. 200, il 74% in Trentino e il restante 26% in Alto Adige, in maggioranza relative al cambiamento di infissi e finestre (36% del totale). Quando poi si è passati alle agevolazioni e ai contributi previsti dalla legislazione provinciale, è toccato a Roberto Bertoldi, direttore dell’Agenzia provinciale per l’energia, comunicare le più recenti novità. “L’aumento delle richieste di contributi ha avuto come conseguenza la necessità di interromperne momentaneamente il flusso –pur senza far perdere i benefici a coloro che comunque hanno proceduto a interventi migliorativi degli edifici – e a rivederne le modalità operative di richiesta e di valutazione. Per snellire quindi le procedure di assegnazione dei contributi, la giunta provinciale il 7 dicembre del 2007 ha deciso di avviare un nuovo sistema provinciale di incentivazione che prevede un percorso semplificato per gli interventi fino a 25mila euro e una procedura valutativa più elaborata per gli interventi di entità superiore. Comunque pensiamo di proporre alla giunta provinciale, entro la fine di questo mese di aprile, l’approvazione del Bando 2008 che conterrà tutte le indicazioni operative per la concessione dei contributi previsti dalla legge provinciale n. 14 del 1980 e successive modifiche”. Un capitolo a parte è stato quello affrontato da Giacomo Carlino, dirigente del Servizio pianificazione energetica e incentivi, che ha illustrato gli interventi della Provincia in tema di edilizia sostenibile e libretto del fabbricato: “Oggi sono circa 700 gli edifici a basso consumo energetico presenti in Trentino, con requisiti e indici di consumo più bassi rispetto a quelli previsti per l’edilizia nazionale. Abbiamo introdotto il concetto che l’edificio deve certificare i propri bassi consumi rispetto ad una griglia che pone i limiti minimi consentiti, al di sopra dei quali scattano le agevolazioni e i contributi. A questo proposito, indispensabile si rivela lo strumento del libretto di fabbricato, che entro il 2018 cercheremo di consegnare a tutti gli edifici esistenti sul territorio provinciale”. A chiusura del seminario, e quando in sala il pubblico era ancora numeroso e interessato, Francesco De Mango, della Direzione operativa romana del Gse S. P. A. (Gestore Servizi Elettrici) ha parlato del “Conto Energia” per la promozione e la incentivazione degli impianti alimentati con fonti rinnovabili. “Gli impianti posti in essere dal “vecchio” Conto Energia del 2005, sommati a quelli che derivano invece dal “nuovo” Conto Energia nato lo scorso 2007 superano la cifra di novemila, con una potenza complessiva prodotta di quasi 100 megawatt. Un grande successo, quindi, che ci aspettiamo di ulteriormente incrementare con nuovi impianti, grazie a tariffe e a interventi finanziari che privilegiano gli impianti integrati architettonicamente con l’edificio e con premi incentivanti anche per gli edifici di nuova costruzione, se ottemperano ai requisiti posti dalla legge”. A questo punto si capisce perché i nostri Bim, con la loro campagna per l’assegnazione di contributi per l’installazione di pannelli fotovoltaici, abbia visto giusto e si trovi ad operare oggi all’avanguardia nel settore. .  
   
   
COSTI DEI CONSUMI ELETTRICI: UNO STUDIO PER MINIMIZZARLI  
 
Bari, 21 Aprile 2008 - L’assessore Barbanente e il Presidente dell’Arti prof. Viesti hanno partecipato al Consiglio di Amministrazione dell’Università di Bari per discutere finalità e contenuti di un Protocollo d’intesa in attuazione della delibera con la quale il Cda aveva dato mandato al Comitato per le politiche dei consumi e risparmio energetico -coordinato dal prof. Perrone,- di effettuare uno studio di prefattibilità sull’installazione di impianti fotovoltaici per la conversione dell’energia solare in energia elettrica, al fine di minimizzare i costi dei consumi elettrici dei plessi universitari con particolare riferimento a quattro di essi: il campus, la sede centrale dell’Università, le facoltà di Economia e Veterinaria. La valenza dell’iniziativa va oltre tale importante obiettivo, inquadrandosi nella politica regionale di promozione e incentivazione della sostenibilità energetico-ambientale nelle opere edilizie, pubbliche e private, nel rispetto dei principi fondamentali in materia di risparmio delle risorse naturali, riduzione delle varie forme di inquinamento, prima fra tutte quella legata alla produzione di gas serra, e salubrità degli ambienti di vita e di lavoro. Il contributo dell’Arti si inserisca nell’ambito di un più ampio studio di fattibilità in corso sull’innovazione energetica in Puglia e delle iniziative di stimolo alla realizzazione di progetti comuni fra imprese, università, enti pubblici e diffusione della conoscenza attraverso specifiche azioni di animazione territoriale. Il Rettore e il Cda hanno condiviso le finalità e i contenuti dello studio rilevandone i più ampi benefici sociali consistenti nella replicabilità per altri edifici universitari e comunque di interesse pubblico e nella valenza didattica e formativa nei confronti degli studenti e del personale interno dell’Università degli Studi di Bari. .  
   
   
ENERGIA, AMBIENTE E AIUTI DI STATO: OGGI CONVEGNO A PADOVA  
 
 Venezia, 21 aprile 2008 - “Energia, ambiente e aiuti di Stato: dall’Europa al territorio per accendere un futuro sostenibile” è il tema di un convegno in programma lunedì 21 aprile prossimo a Padova, nella sala della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo in via Viii Febbraio, con inizio alle 9,30. Il confronto è promosso dall’Osservatorio Europeo sugli Aiuti di Stato, iniziativa della Regione Veneto con Confindustria Bruxelles, Università di Padova, Unioncamere del Veneto e Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, cui partecipano partner europei quali Carinzia (Austria), Brasov (Romania), Lisbona (Portogallo), Valencia (Spagna) e Cipro. Il dibattito approfondirà le tematiche relative al Pacchetto energia e cambiamento climatico, con i relativi obiettivo comunitari di ridurre l’emissione di gas serra e aumentare l’energia da fonti rinnovabili. I lavori saranno introdotti da Gianlorenzo Martini, responsabile della Sede di Bruxelles della Regione del Veneto, e da Massimo Baldinato, coordinatore dell’Osservatorio Europeo sugli aiuti di Stato. Le nuove linee guida in materia di aiuti di stato a favore dell’ambiente e le loro potenzialità per il territorio saranno presentate da Elisabetta Garofalo della Direzione Generale Concorrenza della Commissione europea, Doriana Lucaferri del Ministero per le Politiche europee, e da Massimiliano Rossi della Direzione Agroambiente e Servizi per l’Agricoltura della Regione del Veneto. Seguirà una tavola rotonda con la partecipazione di Francesco Camilotti dello studio legale Lca, Rino Dal Pos di Confindustria Padova per le politiche territoriali, Sandro Boato direttore tecnico dell’Arpav, Gian Angelo Bellati direttore di Unioncamere del Veneto. .  
   
   
IL VENETO METTE IN RETE IL PATRIMONIO IMMOBILIARE  
 
Venezia, 21 aprile 2008 - Una completa e aggiornata mappatura per dare garanzie gestionali al patrimonio immobiliare della Regione o da essa utilizzato. E’ questo l’obiettivo del progetto “Inventariazione informatizzata del Demanio e del Patrimonio regionale”, presentato il 17 aprile alla Fiera di Rovigo dall’Assessore Flavio Silvestrin nel corso della rassegna dell’innovazione e della qualità nella pubblica amministrazione “Dire e Fare nel Nord Est”. Il progetto, attraverso un programma gestionale modulare, consentirà di definire una Banca Dati di tutti i beni di cui l’amministrazione regionale, a vario titolo, risulta intestataria. Per ogni bene verrà fatta un’analitica descrizione a livello catastale. Ortofotogrammatico e georeferenziale, oltre a mettere in evidenza la situazione giuridica e le posizioni amministrative che al bene fanno capo. Previsto anche uno stretto collegamento del programma con il Sistema Finanziario, che permetterà di estrapolare, nell’ambito del controllo di gestione, i dati relativi ai costi che ognuno dei beni genera e ai redditi che dallo stesso la Regione potrebbe conseguire, laddove si tratti di bene appartenente al patrimonio disponibile e quindi collocabile in ambito di mercato. Tramite il programma, verrà, infine, implementata la costruzione di un fascicolo del fabbricato, che conterrà tutti i più significativi dati a livello edilizio – urbanistico e di sicurezza. “Si tratta – sottolinea l’Assessore Silvestrin – di un progetto importante per riordinare il patrimonio immobiliare della Regione nell’ottica di una politica di sua conservazione e valorizzazione. Un progetto – prosegue – che potrà costituire un esempio di gestione, tramite banca dati integrata, del patrimonio immobiliare che coinvolge anche gli Enti Locali, gestori di assets immobiliari spesso rilevanti. A regime il programma di informatizzazione consentirà anche a utenti esterni, in un’ottica di trasparenza delle Pubbliche Amministrazioni, di poter conoscere, nell’ambito di un accesso semplificato, la situazione degli assets patrimoniali della Regione”. .  
   
   
CALABRIA: PRESENTATO DALL’ASSESSORE TRIPODI IL BANDO PER IL RECUPERO DEI CENTRI STORICI  
 
Catanzaro, 21 aprile 2008 - Riqualificazione, recupero e valorizzazione dei centri storici calabresi. Sono questi i contenuti del bando pubblico per la selezione di progetti integrati che è stato illustrato stamani, nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Alemanni di Catanzaro, dall’assessore all’Urbanistica Michelangelo Tripodi e dal dirigente di settore Rosaria Amantea. Il bando, che è già consultabile sul sito Internet della Regione, utilizzerà le risorse finanziarie previste dalle delibere del Cipe 35/2005 e 3/2006 e dal Programma operativo Fesr 2007-2013. “Il recupero e la valorizzazione dei centri storici - ha affermato Tripodi - è una scelta strategica e uno degli assi portanti del governo del territorio. Oggi si completa la seconda fase di un percorso, che era stato avviato qualche anno addietro con la pubblicazione di un primo bando sui centri storici, che è diretta a tutta la regione e che convalida quella strategia tesa a fare dello straordinario patrimonio, di cui è ricca la Calabria, uno dei punti centrali del nuovo sviluppo sostenibile e uno dei fattori di crescita non tanto per il passato quanto per il futuro del nostra terra”. “È determinante - ha aggiunto l’assessore Tripodi - la scelta di valorizzare i centri storici, qualificarli e renderli vivi e vivibili superando il degrado che ha investito tante realtà, soprattutto nelle aree interne, reinsediando non solo persone ma anche attività economiche, commerciali, turistiche”. “Il bando, che utilizza canali finanziari diversi, statali ed europei, ha una prospettiva e un respiro lungo. L’obiettivo, perciò, sarà quello - ha detto infine Tripodi - di tendere a dare una risposta al maggior numero di progetti che saranno presentati, sapendo che abbiamo fatto una scelta strategica. Allo stato attuale la somma che ha un quadro finanziario di partenza su fondi statali è di 35 milioni di euro, poi ci sono i fondi Por utilizzabili sulla base di quella che sarà l’ammissibilità dei progetti”. L’azione di recupero dei centri storici rappresenta una delle priorità di intervento per avviare processi di riqualificazione del sistema urbano calabrese, oltre che un’opportunità di sviluppo incentrata su una delle risorse riconosciute come ad alto potenziale. L’obiettivo specifico del bando è riferito alla realizzazione di progetti per lo sviluppo finalizzati alla riqualificazione ambientale, recupero, decoro e rigenerazione sociale ed economica. Le risorse sono finalizzate a promuovere lo sviluppo dei centri storici, riconosciuti quale risorsa ad alto valore strategico, in particolare per ciò che riguarda i fattori di attrattività, con riferimento al potenziale turistico-ricettivo, a partire dalla dotazione di patrimonio immobiliare inutilizzato. Nello specifico, si perseguono gli obiettivi e le strategie relative alla conservazione, recupero, riqualificazione, riuso, potenziamento, valorizzazione e specializzazione del patrimonio edilizio, architettonico e urbano dei centri storici. Inoltre, si vuole migliorare la dotazione dei servizi finalizzata all’innalzamento della qualità della vita (dotazione di servizi per residenti e potenziali turisti) e alla definizione di nuove destinazioni funzionali dei patrimoni immobiliari pubblici abbandonati, secondo un piano complessivo di riassetto e attrazione di nuove funzioni e attività. .  
   
   
GLI INTERVENTI DEGLI ASSESSORI MARCHIGIANI PISTELLI E CARRABS ALLA CONFERENZA STAMPA SU URBANISTICA ED ECOEDILIZIA .  
 
Ancona, 21 aprile 2008 - Di seguito gli interventi dell´assessore al Governo del territorio marchigiano, Loredana Pistelli, e dell´assessore all´Edilizia pubblica, Gianluca Carrabs, alla conferenza stampa di presentazione del congresso dell´Istituto nazionale di Urbanistica e della Conferenza europea su energia sostenibile ed edilizia sociale, svoltosi il 16 aprile presso la Regione Marche. Pistelli: ´La citta` capoluogo di Regione si accinge a ospitare due importanti eventi che guardano al futuro. Entrambi rimandano agli obiettivi che la Giunta regionale si e` posta predisponendo il progetto di legge sul governo del territorio. Un progetto che ha come obiettivo principale una visione ampia e complessiva della gestione territoriale. Per raggiungerlo abbiamo dato vita a un´approfondita consultazione e concertazione con i comuni, le province e le associazioni professionali. Questo confronto ha avuto un esito importante, sempre comunque migliorabile nel dibattito in Consiglio regionale, che, mi auguro, possa discutere e approvare in tempi brevi la proposta di legge. L´urgenza deriva anche dal fatto che la legge per il governo del territorio rappresenta un punto di riferimento per la tutela dell´ambiente e del paesaggio, punti di forza della nostra regione. Nel frattempo comuni importanti stanno andando avanti con proposte innovative, in linea e nella prospettiva delineata dalla nostra proposta di legge. Proposta che innova l´approccio e recepisce alcune buone pratiche gia` presenti, come ad esempio la co-pianificazione tra enti diversi. Sara` quindi molto interessante il confronto tra la nostra proposta di legge e le esperienze delle altre regioni, che potra` scaturire in questi due importanti appuntamenti´. Carrabs: ´Siamo molto lieti che le Marche e il suo capoluogo Ancona ospitino due eventi di rilevanza nazionale ed europea. La sostenibilita` energetica e l´edilizia sociale sono tematiche al centro dell´agenda del governo regionale. La Giunta ha infatti presentato da tempo una proposta di legge per il risparmio energetico in edilizia. Tema particolarmente attuale e rilevante se si considera che in Italia il 40% di energia utilizzata per il riscaldamento domestico va sprecato. Nel nostro paese, inoltre, si usano mediamente 20 litri di carburante per metro quadrato per riscaldare un´abitazione. Nel Nord Europa arriviamo a 5 litri per metro quadro, mentre appaiono anche esperienza a consumo zero, dette ´case passive´. Il risparmio energetico e la bioedilizia sono quindi centrali nell´ambito del Piano Casa della Regione Marche, dove vengono investiti 100 milioni di euro. Ben vengano quindi queste iniziative, che patrociniamo con piacere, perche` abbiamo da tempo sdoganato il mito che l´edilizia sociale sia di serie B. Non solo non lo e`, ma funge da traino anche all´edilizia privata, coniugando ecologia ed economia. Su questo versante le Marche possono mettere a disposizione la loro esperienza, come nel caso del premio che io stesso ho ritirato a inizio mandato a Torino per l´esempio di bioarchitettura a Jesi. Un ruolo che giochiamo inoltre come Regione capofila in Italia per l´energia sostenibile´. .  
   
   
"ACCESSORI PER IL BAGNO, BOX E PIATTI DOCCIA" SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Milano, 21 aprile 2008 - Nel 2007 il settore mostra un trend di segno positivo, ma in rallentamento rispetto all’anno precedente; il fatturato settoriale raggiunge i 1. 243 milioni di euro (+2%). Il mercato interno conferma nell’insieme una crescita leggermente superiore rispetto all’export, mostrando tuttavia dinamiche disomogenee a livello di singoli segmenti: i box doccia semplici evidenziano la migliore performance, seguiti dagli accessori per il bagno e dalle cabine multifunzione; in calo invece i piatti doccia e le colonne multifunzione. La dinamica delle vendite è condizionata dall’evoluzione dell’edilizia abitativa di nuova costruzione e dalla disponibilità di spesa delle famiglie, che incide anche sulla domanda per fasce di prezzo/qualità. La competizione sul prezzo dei prodotti è intensa e interessa tutte le fasce di prodotto; tende ad ampliarsi la domanda rivolta a prodotti economici a scapito della fascia media, mentre le fasce superiori confermano una discreta tenuta. Si accentua parallelamente la necessità per le imprese di fidelizzare il trade garantendo un buon livello del servizio. Dati di sintesi, 2007
Accessori Box doccia Cabine multi- Piatti Colonne multi-
bagno semplici funzione doccia funzione
Valore della produzione, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 485,0 475,0 163,5 98,0 21,5
Variazione media annua della produzione 2007/2003 (a) (%): 2,2 3,6 -0,5 1,2 -0,6
Quota della produzione prime 4 imprese(a) (%) 23,4 45,1 56,8 42,2 41,4
Export/produzione(a) (%) 28,9 46,3 36,7 38,8 23,3
Import/consumo(a) (%) 6,5 5,6 7,2 25,9 15,4
Valore del mercato, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 369,0 270,0 111,5 81,0 19,5
Variazione media annua del mercato 2007/2003 (a) (%): 3,3 5,6 1,0 3,3 -0,1
Quota di mercato prime 4 imprese(a) (%) 19,1 37,2 47,8 58,0 30,8
Previsioni di sviluppo della produzione:
· 2008/2007(a) (%) 1,0 1,7 0,9 -3,1 0,9
· tendenza di medio periodo stabilità lieve stabilità stabilità stabilità
aumento
a) - in valore .