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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Giugno 2008
PARLAMENTO EUROPEO, ANTEPRIMA DELLA SESSIONE PLENARIA DEL 16-19 GIUGNO: AUTOMOBILI INTELLIGENTI PER RIDURRE INQUINAMENTO E INCIDENTI STRADALI; RACCOLTA DIFFERENZIATA, RIUTILIZZO, RICICLAGGIO E RECUPERO  
 
 Strasburgo, 16 giugno 2008 - I Punti Forti Della Sessione: Lunedì 16 giugno - Audizioni di Antonio Tajani e Jacques Barrot - Lunedì 16 giugno, il commissario designato Antonio Tajani è invitato a un´audizione dinnanzi alla commissione per i trasporti e il turismo, mentre il vicepresidente Barrot si presenterà dinnanzi alla commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni. Il principale obiettivo delle audizioni è valutare le competenze dei commissari designati e di farsi un´idea della loro personalità e delle loro opinioni. L´aula si pronuncerà mercoledì 18 su queste nomine. Rifiuti: riduzione, raccolta differenziata, riutilizzo, riciclaggio e recupero - Il Parlamento è chiamato a adottare definitivamente una direttiva che, al fine di proteggere l’ambiente e la salute umana, fissa misure per ridurre la produzione di rifiuti, anche incentivando l´eco-design, e impone il ricorso a regimi di raccolta differenziata entro il 2015 per aumentare di almeno il 50% il riutilizzo e riciclaggio nel 2020. Prevede poi la definizione di programmi di gestione e prevenzione dei rifiuti e norme in materia di autorizzazioni, responsabilità e sanzioni. Gli impianti dovranno essere oggetto di ispezioni periodiche (relazione Jackson). Standard di qualità per le acque di superficie europee - Il Parlamento è chiamato ad approvare definitivamente una direttiva che fissa standard di qualità ambientale per le acque di superficie dell´Ue. Entro il 2018, gli Stati membri dovranno avvicinarsi ai limiti di concentrazione massima ammissibile nell´acqua per un elenco di 33 sostanze inquinanti, che possono anche essere pericolose, come il cadmio o il mercurio. Dovranno poi tenere un inventario delle emissioni, degli scarichi e delle perdite di tali inquinanti per ciascun bacino idrografico (relazione Laperrouze). Meno morti sulle strade grazie ad auto più sicure - Il Parlamento è chiamato ad approvare definitivamente un regolamento volto a migliorare la sicurezza di pedoni e ciclisti in caso d´urto con veicoli a motore con il rafforzamento di alcune norme tecniche per auto, Suv e veicoli commerciali leggeri. Si tratta, in particolare, di introdurre un dispositivo omologato di assistenza alla frenata (che rafforza l´efficacia dell´Abs) e di garantire minori danni in caso d´urto frontale. Dovranno inoltre essere esaminati i sistemi anticollisione (relazione Ferrari). Martedì 17 giugno - Immigrazione: la direttiva rimpatri all´esame del Parlamento - Il Parlamento si pronuncerà sulla direttiva che stabilisce norme comuni sulla detenzione e il rimpatrio degli immigrati clandestini, promuovendo anche il ritorno volontario. La proposta tratta anche dei periodi massimi di custodia e di un divieto comune di reingresso in tutta l´Ue degli immigrati già espulsi, garantendo al contempo il rispetto dei diritti umani. Applicandosi la procedura di codecisione, gli emendamenti del Parlamento risultano vincolanti (relazione Weber). Elettricità: proprietà diverse per produzione e trasmissione - Una relazione all´esame dell´Aula chiede di separare la proprietà delle attività di produzione e di trasmissione dell´energia elettrica, respingendo il ricorso a un "gestore indipendente" e l´opzione proposta da taluni Stati membri per evitare la completa distinzione della proprietà. La rete di trasmissione non può essere proprietà di società non europee. Propone inoltre di rafforzare i diritti dei consumatori, specie di quelli più deboli. Insiste poi sull´integrazione dei mercati regionali e sull´efficienza energetica nella lotta ai cambiamenti climatici (relazioni Morgan, Vidal-quadras Rocas e Chichester). I polli "al cloro" nel menù della sessione - Una dichiarazione della Commissione aprirà un dibattito in Aula sulla tecnica per disinfettare le carcasse di pollame con una soluzione a base di cloro. La proposta, bocciata dal Comitato europeo per la catena alimentare e animale e dai deputati, mirava ad autorizzare tale tecnica per un periodo temporaneo di due anni, sottoponendo l´apertura delle frontiere europee a una serie di condizioni in materia di uso degli antimicrobici e di etichettatura. Il Parlamento adotterà una risoluzione. Più sostegno al settore ovicaprino dell´Ue - La produzione ovicaprina in Europa è in grave declino. Una relazione all´esame dell´Aula sollecita il rilancio del settore con una concreta riforma e un ulteriore sostegno finanziario. Incoraggia poi la vendita diretta dei prodotti contro gli abusi di potere dei supermercati e l´indicazione in etichetta dell´origine dei prodotti. Suggerisce campagne promozionali per rilanciare i consumi di carni Dop e Igp, anche con l´aiuto di grandi chef, e chiede di migliorare la lotta alle epizoozie. . .  
   
   
TRATTATO DI LISBONA, PRESIDENTE PöTTERING: E’ UNA GRANDE DELUSIONE PER TUTTI COLORO CHE VOLEVANO UNA DEMOCRAZIA PIÙ FORTE  
 
Bruxelles, 16 giugno 2008 - Il Presidente del Parlamento europeo Hans-gert Pöttering si rammarica del risultato negativo del referendum irlandese al Trattato di Lisbona e chiama a raccolta i capi dell´Ue a incontrarsi questa settimana a Bruxelles per discutere di possibili soluzioni. "E’ una grande delusione per tutti coloro che volevano una democrazia più forte, una migliore efficienza politica e più trasparenza nel processo decisionale dell´Ue, e che la maggioranza degli irlandesi non si sia convinta dell´importanza delle riforme necessarie all´Ue. Non dobbiamo comunque dimenticare che l´Ue ha sperimentato già tempi di crisi e difficoltà, e oggi come in passato dobbiamo rimanere calmi". "Il no al Trattato da parte di uno Stato membro non può significare che i processi di ratifica già completati in 18 Stati membri non siano più validi. Queste ratifiche debbono essere rispettate come lo è il voto irlandese. Ecco perchè il processo di ratifica deve andare avanti in quegli Stati membri che ancora non vi hanno provveduto. Il governo irlandese proporrà, assieme ai suoi partner europei, come procedere in futuro. Il summit europeo diquesta settimana a Bruxelles deve affrontare la situazione a seguito del referendum irlandese e offrirà al governo irlandese l’opportunità di fare il punto della situazione e avanzare proposte. ". "Occorre riflettere con calma su come procedere, il processo di riforme dell´Ue è importante per i cittadini, per la democrazia e per la trasparenza. Spero quindi che sarà possibile trovare una soluzione affinché le riforme possano entrare in vigore entro le elezioni europee del giugno 2009". .  
   
   
COSTITUZIONE UE, IL VOTO IRLANDESE FRENO ALL’INTEGRAZIONE RISULTATO PARADOSSALE PER UNA PAESE CHE DEVE IL RILANCIO ALL’EUROPA  
 
 Firenze, 16 giugno 2008 - «Profonda amarezza e preoccupazione per un voto che indebolisce il processo d’integrazione politica dell’Europa» sono state espresse dal presidente della Regione Toscana Claudio Martini, che il 13 giugno ha partecipato ad un’iniziativa europea in Danimarca. «Il risultato del referendum – ricorda Martini – arriva proprio nel momento in cui tutti riconoscono a gran voce che c’è sempre più bisogno dell’Europa: i paesi non riescono a risolvere da soli i grandi problemi del mondo odierno, mentre anche le grandi istituzioni internazionali incontrano crescenti difficoltà nella loro azione, come il recente fallimento della Conferenza della Fao ha dimostrato”. Secondo Martini, quello irlandese è «un voto paradossale, se si pensa che l’Irlanda è il paese che più di ogni altro ha beneficiato delle politiche e dei finanziamenti europei, un paese che ha conosciuto negli ultimi anni una crescita enorme grazie all’Europa. Sul voto hanno pesato, evidentemente, paure ed egoismi privati e nazionali in un clima di diffusa ingratitudine verso gli sforzi comuni, che non dice niente di buono sul futuro delle prospettive unitarie». «Ma il voto irlandese – ricorda ancora Martini, che è stato uno dei sei presidenti di regioni europee a seguire i lavori della Convenzione europea dalla quale uscì il primitivo Trattato costituzionale bocciato dai referendum del 2004 - è anche un messaggio a tutti i fautori sinceri dell’integrazione politica europea. Quanto più si abbassa il profilo dell’Europa e si accettano mediazioni, sperando così di non suscitare paure e contrarietà, tanto meno si ottengono risultati concreti. Allora è arrivato il momento di affermare con decisione che è meglio perdere a testa alta, rilanciando senza tentennamenti ed esitazioni una politica di integrazione europea di alto profilo e puntando a riconquistare il consenso dei ceti produttivi e professionali europei. E’ meglio perdere in piedi, in nome di una politica coraggiosa, che perdere in ginocchio, in nome del compromesso e dell’immobilismo. Per questo mi auguro che dal voto irlandese il Pse sappia trarre tutti gli stimoli per uno scatto di reni senza precedenti che consenta di rilanciare con decisione e coraggio la grande sfida europea». . .  
   
   
UE, MOVIMENTO FEDERALISTA EUROPEO: IL NO IRLANDESE NON RAPPRESENTA LA VOLONTA´ DEL POPOLO EUROPEO L´ITALIA RATIFICHI SUBITO IL TRATTATO DI LISBONA E VADA AVANTI CON CHI CI STA  
 
 Napoli, 16 giugno 2008 - Di seguito la dichiarazione del Movimento Federalista Europeo sulla bocciatura irlandese del referendum per la ratifica del Trattato di Lisbona: "Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico. I governi europei non hanno imparato nulla dai propri errori. Dopo aver fatto fallire il progetto di Costituzione europea con un metodo di ratifica antidemocratico, che consente ad un solo Stato di far bloccare l´intero processo, hanno ripetuto il medesimo errore con il Trattato di Lisbona. Non è vero che i cittadini francesi, olandesi e irlandesi sono contro l´Europa. Vogliono un´Europa diversa da quella che viene loro proposta. Vogliono un´Europa democratica in cui far sentire la loro voce ed essere ascoltati. I governi europei non solo hanno riproposto, con il Trattato di Lisbona, un progetto di Unione ancora più complicato di quello della Costituzione europea, ma hanno insistito nella ratifica all´unanimità, ignorando che nessuna istituzione politica può funzionare se uno solo dei suoi membri può far valere l´esorbitante potere di veto nei confronti di tutti gli altri. Se i governi europei vogliono veramente un´Unione democratica, come chiedono i cittadini, devono cominciare a introdurre il principio del voto a maggioranza nella procedura di ratifica. Una doppia maggioranza di Stati e di cittadini dell´Unione deve poter andare avanti, anche se una minoranza si oppone. Questa è la democrazia. Per l´Europa è venuto il momento della scelta. I popoli europei sono consapevoli che solo uniti possono affrontare le sfide della globalizzazione, del confronto con i nuovi giganti della politica mondiale, della salvaguardia ecologica del Pianeta e della costruzione di un ordine mondiale di pace. E´ venuto il momento per i paesi europei che vogliono far parte di un´Unione politica, con un governo democratico, di dirlo con chiarezza ai cittadini. L´unione federale può essere costruita a cerchi concentrici. Chi non vuole partecipare scelga altre forme di associazione. Il Governo italiano e il Parlamento non si lascino condizionare dalla propaganda euroscettica. Il Trattato di Lisbona va ratificato. Già una maggioranza di Stati e di cittadini dell´Unione lo ha fatto. L´italia deve partecipare al gruppo di paesi che vuole andare avanti. Il Trattato di Lisbona è la via stretta per la quale occorre passare per costruire un´Unione democratica e capace di agire. " . .  
   
   
PROGETTI COOPERAZIONE FVG "EUROPA SUD ORIENTALE"  
 
Trieste, 16 giugno 2008 - La Regione Friuli Venezia Giulia parteciperà con numerosi progetti, in alcuni casi come leader e in altri come partner assieme ad altre istituzioni, al primo bando europeo del Programma di cooperazione transnazionale "Europa Sud Orientale", nell´ambito dell´obiettivo comunitario "Cooperazione territoriale europea 2007-2013". La Giunta regionale ha infatti autorizzato, il 12 giugno, su proposta degli assessori alle Relazioni internazionali Federica Seganti e alle Risorse agricole naturali e forestali Claudio Violino, le direzioni regionali coinvolte a presentare numerosi progetti all´Unione europea. Il Programma "South East Europe" ha come obiettivo generale quello di migliorare il processo di integrazione territoriale, economico e sociale e di sostenere la coesione, la stabilità e la competitività dell´Europa sud-orientale. Sono coinvolti otto Stati membri, tra cui appunto l´Italia, e otto Stati non membri (Albania, Bosnia-erzegovina, Croazia, Macedonia, Moldova, Montenegro, Serbia, Ucraina). I progetti che saranno presentati dalla Regione riguardano diversi aspetti della cooperazione transnazionale: marketing territoriale e imprenditorialità (Seganti); sviluppo sostenibile della aree rurali, energie rinnovabili, gestione delle aree protette, ciclo dei rifiuti urbani e derivanti dall´attività di pesca (Violino). .  
   
   
L´EUROPA E IL PERCORSO COSTITUENTE  
 
Milano, 16 giugno 2008 - Il prossimo 24 giugno alle ore 17. 00, si terrà a Milano presso Palazzo Clerici (Via Clerici, 5) un incontro dal titolo "Idee d´Europa. Dialoghi per un nuovo percorso costituente" promosso da Irer, Ispi, Università Cattolica del Sacro Cuore e Università degli Studi di Milano. Saranno presenti: Ludger Kühnhardt, Direttore, Centro studi per l’integrazione europea - Zei, Bonn; Giacomo Marramao, Professore ordinario di Filosofia Teoretica, Università degli Studi Roma Tre; Alberto Martinelli, Professore ordinario di Scienza Politica, Università degli Studi di Milano; Gerard Mortier, Direttore Opéra national de Paris e Direttore designato New York City Opera; Carlo Secchi, Vicepresidente Ispi e Professore ordinario di Politica Economica, Università Bocconi. Www. Ispionline. It . . .  
   
   
BORGHEZIO: PRODI SBAGLIA, GLI IRLANDESI NON VENDONO LA LORO LIBERTA´  
 
Bruxelles, 16 giugno 2008 – Di seguito una nota dell’ europarlamentare Mario Borghezio in merito al referendum in Irlanda: “Il commento di Prodi sul risultato del referendum irlandese sul Trattato di Lisbona, fra lo stupito e lo stizzito nei confronti degli irlandesi che accusa di scarsa riconoscenza verso l´Ue, ci conferma nella convinzione che Prodi, ex Presidente della Commissione Europea, ancor oggi non capisce nulla dei valori in cui credono i popoli europei. Gli Irlandesi, popolo di sani e autentici principi come noi Padani, non sono disposti a vendere la propria libertà. ” inoltre Borghezio aggiunge: “. Apprendo con gioia infinita le buone notizie provenienti dall´Irlanda per la vittoria del No al Referendum al E´ estremamente importante e significativo che i quartieri operai di Dublino abbiano massicciamente votato per il no: evidentemente, anche in Irlanda, la classe operaia vuole andare in Paradiso e non ritrovarsi imprigionata nell´Inferno dei burocratici e dei finanziari di Bruxelles”. .  
   
   
NO EURO: GRAZIE IRLANDA  
 
Torino, 16 giugno 2008 - 5° Referendum su Euro ed Europa nei paesi dell’Unione Europea e 4 sconfitta dell’Europa dei grandi potentati. Euro Dopo la bocciatura dell’Euro di Svezia e Danimarca che oggi pur restando a pieno titolo nell’Unione Europea ma senza Euro e con le loro moete deboli hanno tutti i parametri economici positivi a differenza di tutti gli altri paesi dell’area Euro. Alcune settimane orsono sono usciti i dati del valore degli stipendi in tutti i pesei della Ue e nel silenzio mediatico i cittadini di tutti gli stati dell’area Euro hanno visto il valore degli stipendi calare vertiginosamente a differenza di quelli che l’Euro o lo hanno bocciato con referendum democratico o devono ancora adottarlo. Europa Dopo la “porcata” dell’Euro finalizzata esclusivamente a regalare alle banche la moneta a scapito dei cittadini si è passati alla “porcata 2” la Costituzione Europea che a differenza delle aspettative dei cittadini europei pensa esclusivamente a buracratizzare e a dare al sistema finanziario europeo pieni poteri. I sondaggi danno per perdente ovunque un referendum sulla Costituzione Europea in particolare nei paesi dell’area Euro. Il Trattato di Lisbona, nato dopo la prima bocciatura dei francesi al referendum di due anni fa, prevedeva l’adozione della Costituzione senza passare da referendum popolari ma soprattutto senza spiegare ai cittadini europei che cosa si stava facendo. Peccato che l’Irlanda e solo l’Irlanda ha deciso di consultare i propri cittadini e come previsto la bocciatura è stat inevitabile. Scudi levati non tanto contro coloro che stanno avvallando un’Europa che penalizzerà pesantemente i propri cittadini, ma conto i governanti irlandesi che si sono permessi di tenere in considerazione gli irlandesi. Che vergogna! Il Movimento No Euro chiede ora che anche in Italia si vada a Referendum e che questa classe politica sicuramente non così rappresentativa degli italiani per una volta non avvalli quello che i garndi potentati hanno già deciso. Ma soprattutto chiede a tutti gli italiani che hanno a cuore il proprio futuro e quello dei propri figli una mobilitazione particolare per combattere questo sistema che inevitabilmente senza una concreta contrapposizione schiaccerà tutto e tutti. Www. Noeuro. It .  
   
   
GIUNTA FVG: APPROVATO DDL LEGGE COMUNITARIA  
 
Udine, 16 giugno 2008 - La Giunta regionale ha approvato il 12 giugno, su proposta dell´assessore alle Relazioni Internazionali Federica Seganti, il disegno di legge sull´adempimento degli obblighi del Friuli Venezia Giulia derivanti dall´appartenenza dell´Italia alla Comunità europea. La legge viene presentata annualmente al Consiglio regionale, previa verifica dello stato di conformità dell´ordinamento regionale a quello comunitario. I contenuti della legge riguardano quindi la tutela di specie zoologiche e aree ambientali, l´esigenza di eliminare gli ostacoli giuridici alla realizzazione di un mercato unico dei servizi (direttiva Cee 122/2006), la "Rete Natura 2000" attuando in regione la direttiva Cee 43/92, l´applicazione della direttiva Cee 49/79 sulla conservazione degli uccelli selvatici. Riguarda inoltre la realizzazione del Programma regionale 2007-2013 sulla competitività regionale e l´occupazione (Regolamento Cee 1083/2006); l´attuazione dei Programmi Operativi Regionali sostenuti dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) che hanno l´obiettivo della cooperazione territoriale in Italia ed in Slovenia; il tema della pari opportunità di genere (direttiva Ce 54/2006), garantendo che il principio della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di impiego si realizza anche attraverso la promozione di prassi adeguate nella formazione professionale e nella promozione occupazionale. .  
   
   
FONDAZIONE GIORGIO CINI ONLUS E UCLA: WORKSHOP INTERNAZIONALE PASSIONS AND DEMOCRACY VENEZIA, 19 – 20 GIUGNO  
 
 Venezia, 16 giugno 2008 - Il 19 e 20 giugno la Fondazione Giorgio Cini, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche dell’University of California Los Angeles (Ucla) organizza un Workshop Internazionale, Passions and Democracy, per riflettere criticamente sulla necessità di recuperare il valore delle passioni nella scena della politica. Partecipano: Marc Abélès, Jane Bennett, Remo Bodei, William E. Connolly, Joshua Foa Dienstag, Paolo Fabbri, Pasquale Gagliardi, Ernesto Galli della Loggia, Pierre Hassner,claudia Moatti, Anthony Pagden, Mariella Pandolfi, Elena Pulcini, Giulia Sissa. I lavori si svolgeranno in lingua inglese. Ingresso libero. Rabbia, terrore, vendetta; speranza, fiducia, solidarietà. A lungo ignorate, le passioni oggi rivendicano la loro decisiva importanza nel descrivere ed interpretare gli eventi, le cause e le azioni della vita politica internazionale e dei suoi protagonisti. La guerra al terrore, la collera e l’odio nei conflitti sociali delle banlieues francesi, gli scontri tra comunità etniche e religiose che non si tollerano, le dinamiche di umiliazione e rappresaglia nelle relazioni internazionali: la semplice lettura dei giornali ci obbliga a fare i conti con un linguaggio crudo, che non esita a descrivere la violenza contemporanea in termini di ragioni emotive. Partendo dal presupposto che la democrazia è la sola forma di governo grazie alla quale tutti gli esseri umani possono ambire al riconoscimento dei loro diritti, al godimento selettivo delle loro culture e alla protezione della propria incolumità fisica, il Workshop si propone di riflettere criticamente sulla necessità di recuperare il valore delle passioni nella scena della politica. La razionalità democratica deve confrontarsi non solo con i principi della giustizia distributiva, il rispetto delle norme, l’uguaglianza di fronte alla legge, le forme pacifiche di gestione del disaccordo, quindi con una ragione pubblica e una cittadinanza civile, ma anche con le risorse affettive della sua mitezza e con tutto quel materiale vulcanico di umiliazioni, rivendicazioni, ambizioni, invidie, vendette e paure che fanno parlare, votare e uccidere gli uomini in quanto animali politici. Programma 19 giugno 08 Chair: Giulia Sessa 9,00 – 10,30 Giovanni Pugliesi Introduction; Giulia Sissa Political Animals, Pathetic Animals ; Self introductions of the participants; 11,00 – 12,30 Ernesto Galli della Loggia “The Destiny of the Passions: from the Liberal Era to Democratic Neutralization” ; Pasquale Gagliardi “The Collective Repression of Pathos in organizational studies”; Discussion. 14,00 – 15,30 Anthony Pagden “A Passion for Communion. Sensitivity, Sensibility and Sociability in the European Enlightenment”; Joshua Dienstag “Passion, Contingency and Democratic Foundings ; Discussion 15,30 – 16. 00 Coffee break; 16,00 – 17,30 Remo Bodei “Mild Democracy and the Return of Political Hatred”; Paolo Fabbri “Meekness and Democracy “; Discussion. 20 giugno 08 Chair: Pasquale Gagliardi; 9,00 – 10,30 Mariella Pandolfi “Politics of Compassion. Ambiguities of Humanitarian Interventions”; Pierre Hassner “The Dialectic of thePassions in International Politics”; Marc Abélès “Living Together or Surviving All”; Discussion 11,00 – 12,30 William E. Connolly “Affect, Dwelling, Becoming”; Claudia Moatti “Respecting Emotions, Reducing Freedom”; Discussion 14,00 – 15,30 Jane Bennett “Impersonal Affect and the Ecological Sublime”; Elena Pulcini “Between Lack and Excess of Pathos: Passions in the Global Age”; Discussion 16,00 – 17,30 Final Discussion and Remarks. .  
   
   
ALBANIA: VENTI IMPRESE PER LO SVILUPPO DELLA ZONA INDUSTRIALE VICINO A DURAZZO  
 
Tirana, 16 giugno 2008 - Il Ministro dell’economia, Genc Ruli, ha affermato che venti aziende hanno espresso il loro interesse nello sviluppo di una zona industriale vicino al porto di Durazzo. Non ha comunicato, tuttavia, i nomi delle società. La zona industriale vicino a Durazzo è la maggiore (850ha) delle sei zone previste per lo sviluppo del Paese. Oltre alla vicinanza al maggiore porto marittimo, la zona si troverà a soli 15km dall’aeroporto internazionale di Tirana. Il governo ha approvato lo scorso anno lo sviluppo di tre zone industriali, inclusa quella di Durazzo e quelle di Koplikn e di Shengjin. Recentmenete è stata data l’approvazione per lo sviluppo di altre tre zone a Elbasan, Valona e Scutari. Gli investitori interessati a tali zone godranno di benefici fiscali diversificati. .  
   
   
SLOVACCHIA: A BREVE IL CONSIGLIO EUROPEO VOTERÀ L’INGRESSO DEL PAESE NELL’EUROZONA  
 
Bratislava, 16 giugno 2008 - Durante l’incontro del Consiglio dei Primi Ministri europei, programmato per il 19-20 giugno, si discuterà e voterà sulla domanda presentata dalla Slovacchia per entrare nell’Eurozona. La discussione al Consiglio dovrebbe vertere sulla raccomandazione della Commissione Europea, secono la quale il Paese potrebbe adottare l’euro dall’inizio del 2009, sostenuta dall’ultimo meeting dei Ministeri europei per le Finanze (Ecofin). L’ecofin ha rimosso la procedura sul deficit eccessivo per la Slovacchia, riconoscendo che sono stati soddisfatti i criteri di convergenza. Sulla base delle premesse, il Consiglio europeo dovrebbe inequivocabilmente supportare la Slovacchia per l’ingresso nell’Eurozona a partire dal prossimo anno. .  
   
   
SLOVENIA: CRESCITA ECONOMICA AL 5,4% A/A NEL PRIMO TRIMESTRE  
 
Lubiana, 16 giugno 2008 - I dati dell’Ufficio statistico sloveno indicano che l’economia del Paese è cresciuta ad un tasso del 5,4% nel 1° trimestre dell’anno, spinta dall’aumento di investimenti nel settore delle costruzioni. La crescita, maggiore rispetto all’ultimo trimestre del 2007, dimostra che la tendenza del 2008 non è in ribasso ma in rialzo. Tuttavia la crescita del 1° trimestre non è così alta quanto quella del 2°trimestre del 2006 e del 3° del 2007. Questi dati sono stati evidenziati anche dall’Istituto di analisi e sviluppo macroeconomico (Imad), think-tank governativo, secondo cui la crescita sarebbe rallentato. Il rallentamento è già evidente, come dimostrano i ritmi più lenti nel manifatturiero e nelle esportazioni. L’ufficio statistico ha individuato nella forte crescita della formazione di capitale lordo fisso la principale ragione dell’incremento del 1° trimestre. La formazione di capitale lordo è salita del 17,6% a/a, contribuendo di 5,4 p. P. Alla crescita reale del Pil, e gli investimenti hanno inciso, nuovamente, più delle esportazioni nella composizione del Pil. Gli investimenti nell’edilizia residenziale sono aumentati del 16,3% e in quella non residenziale del 28,5%. La crescita degli investimenti in macchinari e equipaggiamenti è stata più modesta, con un +7,5%, e alla pari rispetto al livello raggiunto alla fine del 2007. Le esportazioni, che sono state il fattore chiave del passato sviluppo economico , sono salite del 6,3%. La importazioni sono aumentate del 9,4%, superando la crescita dell’export, influendo perciò negativamente sulla crescita del Pil (2. 3 p. P. ). Il consumo finale non mostra grossi cambiamenti, con un +3,4% rispetto al livello annuale. La spesa delle famiglie e del governo in genere è salita del 3,4%, che significa che la crescita nelle spese generali del governo è aumentata rispetto al 2007. Il valore aggiunto complessivo è cresciuto del 5,4%, come il Pil. Il maggiore incremento è stato registrato nelle costruzioni (27,4%), in ripresa dopo il rallentamento nella seconda metà del 2007. .  
   
   
INTESA SANPAOLO: STRUTTURA DELLE DIREZIONI CENTRALI  
 
Torino, Milano, 11 giugno 2008 – Intesa Sanpaolo ha provveduto - come previsto dai piani di sviluppo organizzativo - a migliorare ulteriormente la configurazione delle Aree di Governo in cui sono organizzate le Direzioni Centrali, anche per allineare il modello di Corporate Governance alle best practice che si stanno affermando a livello internazionale. Le Direzioni Centrali restano organizzate in 4 aree di attività - a diretto riporto del Consigliere Delegato e Ceo - la cui responsabilità è affidata a: Chief Operating Officer (Coo), Francesco Micheli, Direttore Generale: Direzione Organizzazione e Sicurezza, Marco Cesareo, Direzione Personale, Marco Vernieri, Direzione Sistemi Informativi, Pier Luigi Curcuruto, Direzione Servizi Operativi, Maurizio Manzotti, Direzione Immobili e Acquisti, Giulio Bellan; al Coo risponde anche: Comunicazione Interna (Andrea Zorzi); Chief Financial Officer (Cfo), Carlo Messina: Direzione Tesoreria, Stefano Del Punta, Direzione Pianificazione e Controllo, Lucia Ariano, Direzione Amministrazione e Fiscale, Ernesto Riva, al quale è attribuita anche la funzione di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari (ai sensi della Legge 262/2005); al Cfo rispondono anche: Investor Relations (Andrea Tamagnini), Rating Agencies (Marco Delfrate), Studi e Ricerche (Gregorio De Felice), Active Value Management e Strategie (Nicola Fioravanti), Capital Budget e Costi (Andrea Chioatto); Chief Lending Officer (Clo), Flavio Venturini: Direzione Decisioni Creditizie, Eugenio Rossetti, Direzione Recupero Crediti, Stefano Marchetti; al Clo risponde anche: Qualità Dati e Valutazioni Specialistiche Rating (Bruno Braghè); Chief Risk Officer (Cro), Bruno Picca: Direzione Compliance, Piero Boccassino, al quale è attribuita anche la funzione di Conformità di cui alla normativa di Vigilanza (Compliance Officer), Direzione Legale e Contenzioso, Elisabetta Lunati, Direzione Risk Management, Davide Alfonsi; al Cro rispondono anche: Presidio Qualità del Credito (Carlo Bianchi), Validazione Interna (Maria Louise Arscott). La Direzione Internal Auditing, responsabile Renato Dalla Riva, è a riporto esclusivo del Consiglio di Sorveglianza e del Consiglio di Gestione. La Direzione Affari Societari e Partecipazioni, Piero Luongo, continua a rispondere al Consigliere Delegato e Ceo e al Presidente del Consiglio di Gestione. La Direzione Relazioni Esterne, Vittorio Meloni, continua a rispondere al Consigliere Delegato e Ceo, al Presidente del Consiglio di Gestione e al Presidente del Consiglio di Sorveglianza. .  
   
   
BPM LANCIA PROGRAMMA DI OBBLIGAZIONI BANCARIE GARANTITE  
 
Milano, 16 Giugno 2008 - Banca Popolare di Milano S. C. A. R. L annuncia l’inizio di un roadshow europeo per il lancio dell’operazione inaugurale del nuovo programma di Obbligazioni Bancarie Garantite. Il Programma e’ stato costituito a norma delle leggi vigenti in materia ed e’ il primo ad apparire sul mercato per una banca italiana. Questo strumento permettera’ alla Banca Popolare di Milano di accedere ad una raccolta a medio-lungo termine a condizioni competitive rispetto ad altre forme di finanziamento, ed in linea con il costo della provvista di altri gruppi bancari europei. Tutte le obbligazioni emesse sotto il Programma beneficeranno della protezione del quadro normativo italiano ( Legge 80 del 14 Maggio 2005, Decreto Mef 14 Dicembre 2006 ed Istruzioni di Vigilanza emanate dalla Banca d’Italia). Le Obbligazioni Bancarie Garantite verranno emesse direttamente da Bpm. Contemporaneamente, gli investitori beneficeranno di una garanzia a prima richiesta, irrevocabile e non condizionata da parte di Bpm Covered Bond S. R. L, un veicolo ex lege 130/99 costituito ad hoc in ottemperanza con la normativa. La garanzia sara’ collateralizzata da un portafoglio di mutui residenziali in bonis, interamente originati da Bpm. A differenza di una cartolarizzazione, i pagamenti dell’obbligazione saranno indipendenti dai flussi di cassa e dalla performance del portafoglio messo a garanzia, fino a che Bpm sara’ in grado di fare fronte ai pagamenti (dual recourse). Sulla base della natura e delle caratteristiche strutturali del Programma, ci si attende che i rating assegnati alle obbligazioni saranno pari a Aaa dall’agenzia Moody’s e Aaa da parte di Fitch. Il portafoglio che e’ stato inizialmente ceduto in garanzia, ammonta ad Euro 1. 2 miliardi ed e’ costituito da 12,929 mutui residenziali originati da Bpm tra il 1993 ed il 2007. Il Roadshow iniziera’ a Milano il giorno 20 Giugno e tocchera’ le principali piazze finanziarie europee, coinvolgendo gli investitori istituzionali specializzati. .  
   
   
BANCA POPOLARE DI SPOLETO SPA: ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE  
 
 Spoleto, 16 giugno 2008 - Banca Popolare di Spoleto spa, comunica che inizierà a dar corso alle operazioni finalizzate all’acquisto di azioni proprie, così come deliberato dall’Assemblea dei soci della Banca in data 21 aprile 2008. L’obiettivo dell’operazione è essenzialmente quello di: - accrescere ulteriormente la considerazione degli investitori nella società, rappresentando un segnale di fiducia della società in sé stessa; - migliorare la liquidità del titolo sul mercato, favorendo il regolare andamento delle negoziazioni e rafforzando – nel rispetto delle applicabili disposizioni di legge e regolamento – la stabilità della quotazione nelle fasi più delicate delle contrattazioni. Si riportano qui di seguito le principali caratteristiche dell’operazione. Acquisto di azioni proprie, entro un massimale di n. 110. 000 di azioni (pari a ca. 0,50% delle n. 21. 879. 190 azioni che costituiscono l’intero capitale sociale, attualmente in circolazione), ad un prezzo unitario non inferiore a quello medio ponderato degli ultimi 10 giorni di borsa aperta antecedenti il giorno dell’acquisto diminuito del 20 per cento e non superiore a quello medio ponderato degli ultimi 10 giorni di borsa aperta antecedenti il giorno dell’acquisto aumentato del 10 per cento, per un importo massimo di 1 milione di €. , a valere sull’apposita riserva per acquisto di azioni proprie, entro 18 mesi dalla data di approvazione dell’Assemblea 1 . Vendita di tutte o parte delle azioni proprie acquistate, anche prima di aver esaurito gli acquisti, in una o più volte, senza limiti temporali , esclusivamente sul mercato gestito da Borsa . Acquisto con le modalità previste dall’art. 144-bis comma 1 punto b) del Regolamento Emittenti n. 11971/99, sui mercati regolamentati e secondo le modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione e gestione dei mercati stessi. Italiana spa, ad un prezzo minimo che non potrà essere inferiore per più del 5% al prezzo ufficiale fatto registrare dal titolo nella riunione di borsa antecedente ogni singola operazione di vendita. .  
   
   
BANCO POPOLARE E PALLADIO FINANZIARIA: SOTTOSCRITTA PARTNERSHIP NEL SETTORE DEL PRIVATE EQUITY  
 
Verona, 16 giugno 2008 – Banco Popolare (con la controllata Efibanca) e Palladio Finanziaria il 13 giugno hanno siglato una lettera d’intenti avente ad oggetto lo sviluppo di una partnership nel settore del private equity. La lettera d’intenti, che prevede un periodo di esclusiva di 60 giorni, riguarda: l’acquisizione, da parte del Gruppo Palladio, di parte del portafoglio investimenti detenuto da Efibanca (partecipazioni di private equity, quote di Sgr e quote di fondi di private equity) ed il subentro della stessa in una serie di impegni e commitments relativi a tale portafoglio; l’acquisto, da parte di Efibanca (già socia del Gruppo Palladio), di una ulteriore quota di capitale di Pfh2, società controllante (per il tramite di Solux) di Palladio Finanziaria da Pfh1 incrementando la propria partecipazione dall’attuale 8,6% sino a circa il 9,9%; il perfezionamento di un accordo strategico commerciale in via prioritaria tra il Gruppo Palladio ed il Gruppo Banco Popolare per l’attività di private equity ed advisory-acquisition finance che potrà prevedere, tra l’altro, la promozione ed il lancio di nuovi veicoli di investimento; la sottoscrizione da parte di Bp di un nuovo veicolo di investimento che verrà lanciato da Palladio Finanziaria La partnership tra Efibanca e Palladio Finanziaria risale al 2000 con l’ingresso di Efibanca nel capitale sociale di Palladio Finanziaria e con la realizzazione di operazioni congiunte particolarmente significative, tra le quali anche la joint venture Efibanca-palladio Finanziaria Sgr. .  
   
   
ASTE TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO TERMINE DEL 12 GIUGNO 2008  
 
Btp 4,25% Btp 4,75%
Scadenza 15. 04. 2013 01. 08. 2023
Cod. /tranche It0004365554/3 It0004356843/2
Imp. Offerto 2500 2000
Regolamento 16. 06. 2008 16. 06. 2008
Imp. Domandato 3544 2882
Imp. Assegnato 2500 2000
Prezzo aggiudicazione 97,04 94,62
Prezzo esclusione xxx xxx
Rendimento lordo 5,00 5,34
Variazione Rend. Asta prec. (*) 0,71 (**)
Rendimento netto 4,45 4,71
Riparto 9,881 64,706
Importo in circolazione (mln) 6500 6000
Riapertura (mln) 250 200
Prezzo nettisti 97,04000000 94,61740200
(*) raffronto con titolo di pari durata
(**) nessun titoli da mettere a confronto
Elaborazione Assiom
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IN CRESCITA DEL 25% LE ATTIVITA’ 2007 DELLE CAMERE DI COMMERCIO ITALIANE ALL’ESTERO. 54 MILIONI PREVISTI PER IL 2008, SEMPRE PIU’ SPAZIO AI SETTORI TECNOLOGICI  
 
Roma, 16 giugno 2008 - 300 mila contatti con imprese italiane ed estere interessate ad estendere il loro business oltre i confini nazionali, a fronte di circa 2. 000 attività di promozione realizzate, con un aumento del 25% rispetto al 2006. Questi i risultati che il sistema delle 74 Camere di Commercio Italiane all’Estero (Ccie) attive in 48 Paesi del mondo ha conseguito nel 2007 attraverso le diverse azioni di informazione, formazione e di supporto alla conclusioni di affari. Solo per citare alcuni esempi, più della metà di questi 300. 000 contatti sono rappresentati da imprese che hanno visto soddisfatte le loro esigenze tramite le iniziative per la conclusione di partnership commerciali tra imprese e l’attività di assistenza tailor made. Per veicolare più efficacemente anche il contenuto innovativo del made in Italy, le Ccie hanno puntato su tre modalità di intervento promozionale: la promozione integrata, che caratterizza oltre il 50% delle attività svolte dalle Camere; la promozione monosettoriale con organizzazione di missioni, manifestazioni fieristiche, eventi e incontri imprenditoriali; la promozione multi mercato, progetti in settori ad alto valore aggiunto e fortemente innovativi che sono stati realizzati da 54 Camere coinvolgendo circa 20. 000 soggetti imprenditoriali italiani ed esteri. Per quanto riguarda i settori di attività, le Ccie hanno puntato con decisione sia sui tradizionali comparti del made in Italy, dove la meccatronica ha registrato un forte incremento (10% rispetto al 3% del 2006), che sull’innovazione. Nei settori tradizionali rimane la netta prevalenza dell’agroalimentare (31%), seguito dal sistema abitare e dal turismo e tempo libero (12%) e dalla moda-persona (11%). Nell’innovazione sono state sviluppate iniziative in settori a più elevato valore aggiunto, come le infrastrutture e la logistica (8% rispetto al 2% dello scorso anno), l’Ict e R&s e il comparto della chimica e ambiente (entrambi al 5%) e le bio-nanotecnologie (2%). Ed i comparti ad alto contenuto tecnologico sono quelli in cui si concentrerà l’attenzione delle Camere nel 2008 per favorire lo scambio di conoscenze e di expertise tra le realtà estere coinvolte e l’Italia. Quest’anno vede le camere impegnate nella promozione di progetti sempre più innovativi e competitivi in settori come le bio e nanotecnologie, l’industria aerospaziale, lo sviluppo di energia da fonti rinnovabili, realizzati servendo contemporaneamente più mercati. Aumenta nel 2008 la quota finanziaria diretta alla realizzazione delle iniziative delle Camere. 54 i milioni destinati alla spesa promozionale in forte crescita rispetto ai circa 28 milioni di euro del 2000. Dei 54 milioni previsti nel 2008, oltre 47 milioni è la quota costituita da attività riconosciute dal Ministero dello Sviluppo Economico (già Ministero del Commercio Internazionale), cresciuta circa del 35% solo nel periodo 2004-2008. “Promozione che combinerà iniziative innovative,con la forte attenzione al consolidamento dei risultati conseguiti, trasformando le opportunità di business offerte dai mercati internazionali in investimenti stabili e partnership commerciali più strutturate per le imprese italiane”, sottolinea Edoardo Pollastri, presidente di Assocamerestero. “In particolare, siamo convinti che le azioni promozionali dell’Italia all’estero abbiano bisogno di una più efficace regia, valorizzando le specificità di ciascun soggetto di promozione – prosegue Pollastri – nella direzione recentemente indicata dal Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola”. E proprio dell’evoluzione della richiesta di servizi di assistenza per l’internazionalizzazione da parte delle imprese italiane si discuterà durante il Ix Meeting dei Segretari Generali delle Camere di Commercio Italiane all’Estero, organizzato in collaborazione con Unioncamere, Camera di Commercio di Roma e Unioncamere Lazio, che si terrà a Roma dal 6 al 9 luglio p. V. .  
   
   
IL DIRETTORE GENERALE UE DELLE POLITICHE REGIONALI AL CONVEGNO DI AREZZO SUI DISTRETTI AHNER: «CREATIVITÀ, RICERCA E INNOVAZIONE: COSÌ SI CRESCE» DALLA REGIONE 800 MILIONI PER AFFRONTARE LA SFIDA  
 
Firenze, 16 giugno 2008 - Creatività, ricerca e innovazione: ecco le tre parole chiave che permettono alle imprese di essere competitive ai tempi della globalizzazione secondo Dirk Ahner, il direttore generale delle politiche regionali dell’Unione Europea, intervenuto il 13 giugno al convegno internazionale sui distretti che si è tenuto a Badia di Campoleone in provincia di Arezzo. «Nell’unione Europea, come del resto accade anche in Toscana, oltre il 99 per cento delle imprese ha una dimensione medio-piccola - ha detto Ahner. E queste imprese impiegano ben due terzi della forza lavoro privata dell’Unione. Si può ben capire, pertanto, come sia importante per loro, ma soprattutto per la collettività, saper innovare ed essere competitive all’interno dell’economia della conoscenza. La Toscana - ha continuato Ahner - dispone di fondi europei p! er oltre un miliardo e duecento milioni di euro fino al 2013, ! una leva formidabile per sostenere, grazie al modello dei distretti, le imprese nel percorso virtuoso dell’innovazione. E la Regione sta svolgendo al meglio il ruolo assegnato dall’Unione di facilitatrice dei processi di fiducia e di sistema necessari al buon funzionamento dell’economia fondata sui distretti». Al convegno, organizzato dall’Istituzione dei distretti industriali di Arezzo insieme alla Fondazione Edison e con la collaborazione della Regione Toscana, è intervenuto il vicepresidente Federico Gelli che ha sottolineato il ruolo del governo regionale nell’affrontare la sfida della globalizzazione: «Abbiamo stanziato quasi 800 milioni di euro a sostegno di ricerca, sviluppo, trasferimento e innovazione del tessuto economico toscano; una cifra importante che, sommata alle risorse europee e nazionali, permette di accompagnare la crescita economica, il benessere e la coesione sociale del territorio. Oltre alle risorse finanz! iarie – ha continuato Gelli - è però importante sottolineare come il nostro impegno sia volto a sburocratizzare il sistema. E’ infatti compito di ogni buona amministrazione pubblica semplificare al massimo gli obblighi degli imprenditori che vogliono investire in Toscana». .  
   
   
TOSCANA-CINA, CRESCE LA COLLABORAZIONE TRA I GOVERNI LOCALI UNA “LETTERA DI INTENTI” FIRMATA A PISA  
 
Firenze, 16 giugno 2008 - Il modello è quello della nuova città ecosostenibile di Tangshan-chaofedian: centri abitati dove architettura e innovazione ambientale si combinano, assieme alla conservazione e valorizzazione del patrimonio storico, la mobilità. I servizi e la protezione da terremoti e altri eventi naturali. Entro il 2020 la Cina costruirà 100 nuove città eco-compatibili oltre a realizzare interventi per adeguare quelle esistenti con l’obiettivo di accogliere nuovi abitanti e ridurre i livelli di inquinamento. E la Toscana, nella progettazione delle nuove città che nasceranno in Cina, dirà la sua, con il coinvolgimento delle sue forze migliori. «La Toscana – ha detto il presidente Martini aprendo i lavori – già da alcuni anni lavora sul tema dello sviluppo sostenibile e dell’edilizia eco-compatibile, attraverso nuove norme ! urbanistiche e promuovendo nuove tipologie di insediamento. Ad aprile – ha ricordato Martini – abbiamo inaugurato il primo ospedale bioclimatico d’Italia che permette di ridurre i consumi energetici del 45% e di ridurre le emissioni di Co2 del 55%, esperienza che ora la regione sta estendendo anche agli altri ospedali. Sul fronte dell’edilizia urbana stiamo costruendo 500 nuovi alloggi con un fabbisogno energetico inferiore del 50% agli insediamenti tradizionali». Gli impegni sono stati sottoscritti l 11 giugno a Pisa in una “Lettera di Intenti” al termine della riunione, che si è tenuta nella sede della Scuola Superiore San Anna, del Comitato Governativo congiunto Italia-cina. Cinque sono le aree di intervento su cui i governi regionali e locali potranno sviluppare le relazioni con i partner cinesi: insediamenti e servizi urbani eco-compatibili; la conservazione e valorizzazione del patrimonio storico; la ricerca scientifica, innovazione e formazione specialistica; la collaborazione delle Pmi e l’attrazione degli investimenti; la prevenzione e protezione dai rischi naturali (sismici, idrogeologici, ecc). A firmarla l’ambasciatore Federico Failla, che è il coordinatore della parte italiana, e Liu Haixing, omologo per la parte cinese. L’obiettivo comune è individuare programmi congiunti che favoriscano la realizzazione di iniziative economiche, in Cina e in Italia con l’obiettivo di raddoppiare il volume dei rapporti economici e commerciali e di riequilibrare la bilancia dei pagamenti. «Si tratta di obiettivi importanti per l’Italia e la Toscana. Possono essere realizzati – precisa il presidente toscano - solo attraverso uno sviluppo delle relazioni tra istituzioni, università e imprese dei due paesi. La collaborazione tra governi locali è indispensabile perché arricchisce le intese sancite dai livelli nazionali, perché è il miglior strumento per la promozione del siste! ma Italia e l’internazionalizzazione delle nostre Pmi, p! erch&eac ute; sono una leva per sviluppare scambi economici e commerciali». I primi programmi di partenariato saranno individuati nella province cinesi di Guangdong e dello Zhejiang. Speciale attenzione sarà dedicata alle possibilità di valorizzare e intensificare le iniziative di partenariato con la municipalità di Chongqing. La Cina è un grande mercato in espansione a cui l’Italia (e la Toscana) non può non rivolgere la propria attenzione. E visto che nel 2007 le importazioni toscane in Cina sono leggermente diminuite, anche se l’andamento è molto diverso da settore a settore, proprio per questo occorre con ancor! a maggior impegno promuovere il made in Tuscany ad di là della Grande Muraglia e sostenere le imprese, ancor di più quelle piccole e medie, nelle loro iniziative economiche. Sono le indicazioni che si ricavano dall’analisi dei dati sull’import ed export della Toscana. Nel 2007 la Toscana ha esportato nel mondo prodotti per 26 miliardi e 200 milioni di euro, il 6,9% in più rispetto al 2006. Le importazioni, nello stesso periodo, sono cresciute del 5,7%. La Cina è il nono mercato di destinazione per il made in Tuscany (e il terzo per l’import): tra tutte le regioni d’Italia è al quinto posto per l’interscambio commerciale con la Cina. Nel 2007 la Toscana ha esportato in Cina merci per 400 milioni di euro, pari all’1,5% dell’export toscano nel mondo. Rispetto all’anno precedente c’è stato un calo del 3,7%. Ma se da un lato sono calate le vendite di “macchine ! e apparecchi meccanici”, “mezzi di trasporto&rdquo! ; e prod otti di oreficeria, dall’altro sono cresciute quelle di “prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali” (+42%), “prodotti delle industrie tessili e dell´abbigliamento” (+36,2%), “cuoio e prodotti in cuoio, pelle e similari” (+12,2%). Di segno opposto le importazioni. Lo scorso anno la nostra regione ha acquistato dalla Cina merci per 1,5 miliardi di euro, il 7,8% sul valore di quanto importato dall’estero, con un incremento del 17,6% rispetto al 2006. L’italia (fonte Ice su dati Onu-comtrade) era nel 2005 il terzo fornitore della Cina in Europa, dopo Germania e Francia ed il quarto cliente dopo Germania, Paesi Bassi e Regno Unito. E i rapporti commerciali sono andati migliorando. L’anno scorso, spiega l’Istat, l’interscambio Italia-cina è cresciuto del 19% rispetto al 2006. La Cina è stata per l’Italia, nel 2007, il mercato che ha assorbito l’1,8% delle ! esportazioni complessive (in tutto 6,3 miliardi di euro di merci, +11% rispetto al 2006) e il mercato di origine di circa il 5,9% del valore totale dell’import Quello che la Toscana vende in Cina … Al primo posto ci sono macchine ed apparecchi meccanici (27,4%), seguono cuoio e prodotti in cuoio, pelle e similari (20,9% con incidenza su totale Italia-cina del 24,9%), prodotti delle industrie tessili e dell´abbigliamento (15,9% con incidenza su totale Italia-cina del 17,7%), prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali (10,8%), gioielli e articoli di oreficeria (4,8% con incidenza su totale Italia-cina del 17,2%). … e quello che la Toscana acquista in Cina Il tessile è al primo posto. “Prodotti delle industrie tessili e dell´abbigliamento” sono il primo settore (32%) dell’import toscano dalla Cina. Al secondo posto “cuoio e prodotti in cuoio, pelle e similari” ( 17,3%), &ld! quo;macchine elettriche ed apparecchiature elettriche, elettro! niche ed ottiche” (13,9%), e di seguito macchine ed apparecchi meccanici, metalli e prodotti in metallo ed altri prodotti minori delle industrie manifatturiere. (wf) Dalla formazione all’ambiente, dalla promozione alla sanità, dal turismo al commercio: spaziano in numerosi e promettenti settori gli oltre trenta progetti di cooperazione tra Toscana e Cina. Cominciamo dai bambini, e in particolare dai gemellaggi scolastici. Il progetto relativo si intitola “Ponte a 18 archi” e vede scambi tra gli studenti delle scuole superiori della provincia di Firenze, di Prato e di Whenzhou per favorire il dialogo e nuove competenze ! linguistiche. Dalla scuola all’università si passa al progetto Cedic-unifi/pin per la formazione post universitaria per operatori economici e imprenditori (anno accademico 2008-2009). Gli accordi di cooperazione tra la Scuola Superiore Sant’anna di Pisa e la Chongqing University prevedono la creazione del Galileo Galilei Italian Institute presso l’università cinese e l’apertura dell’Istituto Confucio a Pisa. Sempre la Scuola Superiore Sant’anna, in collaborazione con la Chongqing University, sta organizzando la seconda edizione del Convegno “The University-industry Partnership in an International Perspective: Joining Forces For Innovation”, che si terrà dal 21 al 24 ottobre 2008 in Toscana. Il Convegno che si aprirà a Firenze alla presenza del presidente Claudio Martini, vedrà la partecipazione di esponenti di spicco del mondo istituzionale, universitario ed economico italiano e cinese, m! entre nelle giornate successive sarà dato più am! pio spaz io al dialogo e ad incontri tra imprese italiane e cinesi allo scopo di favorire partnership. Tra i settori di interesse l’ambiente e le nuove tecnologie in un quadro di sostenibilità. E’ nel frattempo in corso il progetto Tuscany University Network, che vede unite le sei università toscane al fine di presentare all’estero le opportunità di studio presenti nella nostra regione, quale luogo ideale per lo sviluppo della formazione superiore e della ricerca. Sempre nel campo dell’alta formazione è stato dato vita al Master in Robotica & Mechatronics rivolto a 12 giovani ingegneri cinesi particolarmente meritevoli presso il Polo Sant’anna Valdera, mentre prosegue il programma Learning China in China teso a fornire a manager italiane e stranieri le competenze necessarie per operare in Cina. E’ dedicato al turismo sostenibile il progetto “Bridging the gap among local people and global t! ourism business” per rafforzare il partenariato tra tour operator europei e asiatici attraverso la creazione di prodotti di turismo responsabile ed eco turismo. Nel campo della sicurezza alimentare è stato varato il Dottorato Internazionale di Ricerca in “Problematiche ispettive e sanitarie delle produzioni animali negli scambi tra Unione Europea e Repubblica Popolare Cinese”, mentre è in corso di attivazione il progetto di riqualificazione della sicurezza alimentare nella provincia autonoma di Guangxi. E’ finalizzato a interventi su dighe e frane di sbarramento prodotte dal terremoto l’intervento di emergenza che ha come partner Ingegneria dei Sistemi Spa Pisa, Università degli Studi di Firenze, Dipartimento di scienze della Terra Politecnico di Milano, Dipartimento di Ingegneria Elettronica. Lotta ai tumori infantili, medicina tradizionale cinese, sicurezza alimentare: sono questi alcuni campi nei quali si sta sviluppando un percorso comune tra la Toscana e la Cina nel settore della sanità. Una alleanza tra Toscana e Pechino per combattere i tumori dei bambini è stata siglata di recente dall’assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi, il vicedirettore del Dipartimento alla salute della Municipalità di Pechino Guo Jinhe e il presidente del Beijing Children’s Hospital Li Zhongzhi. I due Ospedali che daranno vita ad un percorso comune nel campo dell’oncologia pediatrica sono il Meyer di Firenze e il Beijing Children’s Hospital di Pechino. Il primo dei progetti che verranno sviluppati riguarda la costruzione presso l’ospedale pechinese ! di un Laboratorio per i trapianti emopoietici, che farà parte della nuova clinica di oncologia pediatrica che verrà realizzata nell’arco dell’anno. L’ospedale Meyer dirigerà la progettazione e da subito ospiterà presso il nuovo ospedale personale medico e tecnico cinese per la formazione e l’avvio di una serie di programmi condivisi di ricerca scientifica che si svilupperanno nell’arco di un decennio. Un altro capitolo di impegno comune è quello della Medicina tradizionale cinese. Tra le iniziative si segnala quella avviata tra il centro di Medicina Naturale Usl 11 di Empoli, Istituto Superiore di Sanità, il Ministero della Salute e l’ Università di Tianjin per uno studio sistematico della letteratura scientifica relativa alla Mtc (fitoterapia,agopuntura, Qi-gong, Tuina). Infine per quanto concerne la sicurezza alimentare sono in atto progetti che vedono coinvolti Regione Toscana,! Università di Pisa (Facoltà Medicina Veterinari! a) Minis tero della Salute, Istituto Zooprofilattico Sperimentale per il Lazio e la Toscana, Guangxi University (Nanning), Chinese Academy of Agricultural Sciences (Pechino), e Animal Husbandry and Veterinary Medicine College di Qinghai (Xining). .  
   
   
UNA DELEGAZIONE PROVINCIALE IN RUSSIA IL 16 E 17 GIUGNO “TRENTINO MEETS MOSCOW” PER PROMUOVERE CULTURA ED ECONOMIA AL VIA LA MOSTRA "FUTURISMO ITALIA-RUSSIA. LA RIVOLUZIONE RADICALE"  
 
Trento, 16 giugno 2008 - Come promuovere un territorio piccolo – seppur dotato di eccellenze produttive, tecnologiche e culturali – in un mercato 20 volte più grande dell’Italia ed attuale meta preferenziale dei principali investitori internazionali? E’ nel tentativo di rispondere nei fatti a questo interrogativo che una delegazione trentina si recherà a Mosca il 16 e 17 giugno per partecipare al programma promozionale "Trentino meets Moscow". Il programma punta a garantire maggiore organicità nelle strategie di promozione verso i mercati esteri, attraverso la realizzazione ogni anno di alcuni “progetti integrati” che promuovano i diversi contenuti economici culturali, e turistici che il sistema trentino può offrire. Il nuovo metodo è stato messo a punto attraverso i lavori del “Tavolo Provinciale per l’internazionalizzazione del Trentino”, la sede istituzionale di dialogo e confronto tecnico tra i principali soggetti pubblici e privati trentini attivi all’estero in campo economico, scientifico e culturale. E proprio dalle proposte operative venute da tali soggetti è nato il programma “Trentino Meets Moscow”. L’idea-forza è quella di valorizzare l’avvio di un nuovo importante rapporto di collaborazione tra il Museo Puskhin di Mosca ed il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. Il 16 giugno prenderà infatti avvio l’esposizione: "Futurismo Italia-russia. La rivoluzione radicale" realizzata dal Museo moscovita in collaborazione con il Mart e curata da Irina Antonova e Gabriella Belli. L’esposizione, in programma al Museo Statale Pushkin di Mosca dal 16 giugno al 24 agosto 2008, sarà incentrata sul rapporto tra l’avanguardia russa e il futurismo. Con numerose opere di pregio e capolavori italiani e russi. A margine dell’evento, la delegazione, alla quale partecipano Camera di Commercio, Trentino Sprint, Trentino Spa, Confindustria Trento, Università di Trento ha organizzato tre momenti promozionali rispettivamente dedicati alla promozione delle produzioni trentine sul mercato russo, alla promozione turistica e alle prospettive di cooperazione tra il sistema della ricerca trentino e quello russo. Nella mattinata del 16 avranno luogo i workshop dedicati alla ricerca e al turismo. Saranno presentate loro le novità per la prossima stagione invernale 2008/09 assieme alle più importanti realtà territoriali del Trentino. Anche il seminario incentrato sui temi scientifici vuole valorizzare e rafforzare l’avvio di una recente collaborazione tra l´Università di Trento, l´Accademia delle scienze di Mosca e il prestigioso Centro di ricerca Kurchatov. I tre centri hanno firmato circa due mesi fa un importante accordo di collaborazione scientifica e tecnologica. Il seminario offrirà l’opportunità per la firma dei tre primi protocolli operativi dell’Accordo quadro incentrati sulla cooperazione nel campo delle nanotecnologie per applicazioni biomediche, della fisica nucleare teorica, e dello scambio di ricercatori e dottorandi tra l’Università degli studi di Trento e l’Istituto Kourchatov. La mattinata successiva dalle ore 9,30 alle ore 12. 30 circa è infine previsto l´evento di promozione economica del sistema trentino. Vi prenderà parte una platea selezionata di operatori economici, rappresentanti delle categorie produttive ed esponenti istituzionali di settore russi. L´obiettivo è quello di presentare ad una qualificata audience alcune selezionate realtà settoriali e produttive a più alto potenziale di proiezione nel mercato russo anche attraverso l´illustrazione di alcuni casi aziendali di eccellenza e rappresentativi dell´intero contesto economico provinciale. .  
   
   
UNA CENTRALE ACQUISTI A DISPOSIZIONE DEI COMUNI LOMBARDI INTESA REGIONE-ANCI FIRMATA DAI PRESIDENTI FORMIGONI E GUERINI: PORTALE AUTONOMIE, SINERGIE PER RISPARMI E SERVIZI EFFICIENTI  
 
Milano, 16 giugno 2008 - Regione Lombardia rafforza la collaborazione con gli oltre 1. 500 Comuni, grandi e piccoli, lombardi offrendo servizi telematici e opportunità di risparmio nelle gare. Un´intesa firmata il 13 giugno al Palazzo della Regione dal presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, e dal presidente dell´Anci Lombardia, Lorenzo Guerini, ha tra i principali obiettivi a breve termine la creazione di un Portale delle autonomie locali lombarde (appoggiato sulla piattaforma web della Regione) e alla possibilità di utilizzo della Centrale Acquisti regionale (che consente di unificare e ottimizzare le procedure di gara per una pluralità di soggetti, con risparmio di tempo e soldi). "Il protocollo di oggi - ha detto Formigoni - è frutto di un positivo percorso di lavoro guidato soprattutto dal nostro assessore Romano Colozzi, porta a sistema le diverse collaborazioni già in atto e le rilancia in un´ottica di reale sussidiarietà". A beneficio di tutti i Comuni, soprattutto dei piccoli (che sono in Lombardia la stragrande maggioranza), e delle necessarie e auspicabili forme di gestione associata. Sullo sfondo, "il processo di rafforzamento del ruolo delle autonomie locali - sono ancora parole di Formigoni - che Regione Lombardia ha voluto inserire nel suo nuovo Statuto, recentemente varato, che sancisce tra l´altro la nascita di un Consiglio delle autonomie locali". Soddisfazione è stata espressa dal presidente di Anci, Lorenzo Guerini, sindaco di Lodi, il quale ha sottolineato l´efficacia dell´intesa per "la riduzione dei costi della politica" e il "miglioramento possibile dell´efficacia e dell´efficienza dei servizi a beneficio dei cittadini". Obiettivi dell´Intesa odierna sono far crescere armonicamente il "sistema lombardo", rendere semplici e fluidi i rapporti tra le istituzioni, migliorare l´efficacia dell´azione pubblica di tutti gli enti, condividere regole e procedure, realizzare insieme la formazione e l´innovazione. In pratica viene incentivato: lo sviluppo dei servizi, soprattutto attraverso l´impulso alle gestioni associate; la condivisione delle conoscenze e delle informazioni attraverso una mappatura dei servizi e il monitoraggio costante delle azioni amministrative per misurarne i risultati; lo sviluppo delle reti telematiche della pubblica amministrazione utilizzando le potenzialità di Lombardia Integrata e della Carta regionale dei servizi (che molti Comuni utilizzano già per l´accesso a servizi come mense, biblioteche, ecc. ). .  
   
   
SEGRETARIATO PERMANENTE DELL´INIZIATIVA ADRIATICO IONICA-IAI . SPACCA:´GRANDE EVENTO PER LE MARCHE ED ANCONA´.  
 
Ancona, 16 giugno 2008 - ´Un grande evento per le Marche e la citta` di Ancona´ ´ cosi` il presidente Gian Mario Spacca ha presentato l´inaugurazione della sede del Segretariato dell´Iniziativa Adriatico Ionica del 19 giugno alla Cittadella, restaurata in una parte. Un insediamento ufficiale presentato il 13 giugno alla stampa anche dal Sindaco Fabio Sturani, rappresentante del Forum delle Citta` dell´Adriatico e dello Jonio; Marco Pacetti, Rettore dell´Universita` Politecnica delle Marche e presidente di Uniadrion; Giampaolo Giampaoli, Presidente della Camera di Commercio di Ancona e Vicepresidente del Forum delle Camere di Commercio dell´Adriatico e Ionico. Camera di Commercio e Universita` sono promotori di specifiche iniziative sul tema della collaborazione transnazionale. Hanno preso la parola anche Carmine Arancio, direttore Posteitaliane della Filiale di Ancona; Marco Bellardi, responsabile del servizio cooperazione alla sviluppo della Regione e il Segretario della struttura, il ministro plenipotenziario Alessandro Grafini. Ex ambasciatore di Croazia, Bulgaria, Austria, ha avuto dagli otto Paesi la ratifica ufficiale, essendo stato nominato a Zagabria nel maggio 2008 in occasione del Consiglio Adriatico Ionico. ´Ancona torna alla sua vocazione di Porta d´Oriente, ha affermato Spacca, grazie all´impegno forte non solo delle istituzioni ma della comunita` che ha dimostrato ancora una volta grande sensibilita` per la cooperazione e lo sviluppo con i Paesi dell´Adriatico. Un riconoscimento che apre una nuova stagione di relazioni con i Paesi che si affacciano sui due Mari ´ ha aggiunto - con un ruolo da protagonisti. Ci presentiamo come la prima Regione che ospita sul proprio territorio una competenza di politica estera; diamo l´avvio alla fruizione della rocca della Cittadella, che ospita il Segretariato e che, essendo il punto piu` alto di Ancona e affacciato sul mare, anche simbolicamente suggella una forte relazione con la costa di fronte. Il Segretariato dell´Iniziativa Adriatico-ionica-iai e` stato attribuito, l´anno scorso, alle Marche dal Ministro degli Esteri Massimo D´alema, che ha riconosciuto alla Regione il grande lavoro degli ultimi anni in tema di cooperazione allo sviluppo. Otto i Paesi del Segretariato: Italia, Albania, Bosnia´erzegovina, Croazia, Grecia, Serbia, Montenegro, Slovenia. L´obiettivo e` rafforzare la conoscenza e i rapporti tra le diverse realta` territoriali, individuare soluzioni a problemi comuni, rafforzare l´amicizia e la pace, incrementare lo sviluppo. La presidenza della Iai attualmente e` detenuta dalla Grecia; nel 2009 sara` la volta dell´Italia. Spetta al Segretariato definire strategie e programmi di attivita`, indicare le iniziative per l´ambiente, sicurezza, pesca, cultura e turismo, collaborazione universitaria, economia e piccole e medie imprese, trasporti, politica marittima. Incrementa la progettualita` internazionale e da` slancio all´Euroregione adriatica. L´iniziativa Adriatico Ionica ha mosso i primi passi proprio ad Ancona, con la Conferenza per lo Sviluppo e la sicurezza dell´Adriatico nel maggio 2000, tra i Paesi delle due sponde, portando alla stesura della ´Carta di Ancona´. L´inaugurazione del Segretariato dell´Iniziativa Adriatico Ionica ha anche un annullo filatelico con l´iscrizione: ´Ancona Citta` 19. 6. 2008 Inaugurazione Segretariato Permanente Iniziativa Adriatico Ionica´ predisposto da Posteitaliane, Filiale di Ancona. Sara` presentato il 19 giugno alla Rocca della Cittadella - dalle ore 18 alle 20. 30 ´ nel corso del servizio di Posteitaliane a carattere temporaneo, e sara` impresso su una cartolina raffigurante le bandiere degli otto Paesi aderenti e affrancata con il francobollo della Regione Marche emesso nel 2007. .  
   
   
4 LUGLIO GIORNATA DELLA SBUROCRATIZZAZIONE  
 
 S. Giorgio della Richinvelda, 16 giugno 2008 - La cooperazione di consumo è ancora cooperazione? Se lo è chiesto - e lo ha chiesto al suo uditorio - il presidente della Regione Renzo Tondo, intervenendo il 14 giugno all´assemblea delle Banche di Credito Cooperativo che ha avuto luogo a San Giorgio della Richinvelda, nel Castello di Cosa. "Se il sistema cooperativistico della nostra regione dev´esser considerato ´particolare´ rispetto ad altri sistemi economici dobbiamo porci il problema - ha continuato il presidente - di cosa dà di più, o di diverso; ritengo che la cooperazione di consumo possa trovare altri ruoli, rafforzando, ad esempio, la sua presenza là dove non c´è mercato e dove è più difficile fare impresa e cooperazione". Un invito alla responsabilizzazione che Tondo ha esteso a tutte le categorie a partire dalla politica, dal momento che, ha osservato citando il rifiuto dell´Irlanda per il trattato Ue, più che una crisi di carattere finanziario stiamo attraversando una crisi di fiducia che si estende a livello europeo. Ma per riconquistare la fiducia dei cittadini e ridurre la percezione della classe dirigente come casta occorre, secondo Tondo, esser lì dove si lavora e non dove si rappresentano scenari che poi si lasciano gestire ad altri. Occorre sobrietà e concretezza nell´operatività e va pagato il debito di rappresentanza che il sistema ha maturato ad ogni livello, dalla politica al sindacato, dal sistema produttivo a quello degli enti locali. Tondo ha scelto l´assemblea della Bcc per confermare che dei 151 milioni e rotti di euro di disavanzo del bilancio regionale 40 andranno alla Sanità, mentre il resto servirà a ridurre un debito "cresciuto sotto controllo, ci mancherebbe altro, ma nell´assoluta incoerenza con la storia di questa Regione". Raggiunto l´obiettivo di un bilancio più sano, "ci confronteremo con le categorie per impostare la finanziaria del prossimo anno" ha detto, fissando un appuntamento che sarà preceduto da un altro, altrettanto importante e già stabilito per il 4 luglio, giorno ufficiale della sburocratizzazione. In quella data, il presidente incontrerà i rappresentanti delle categorie per chiedere loro, in concreto, quali siano gli elementi legislativi che rallentano il lavoro e lo sviluppo di imprese industriali ed artigiane e di cooperative, "Non voglio risposte generiche e mi aspetto forte collaborazione" ha dichiarato, confermando di voler avviare in questo modo quel processo di sburocratizzazione che è uno dei punti fermi del suo programma. Internazionalizzazione del sistema, infrastrutture e innovazione sono i tre capisaldi su cui lavorare nell´immediato ed in futuro per lo sviluppo della regione. "Dobbiamo rafforzare le nostre imprese non con la delocalizzazione ma aiutandole a trovare nuovi mercati - ha spiegato Tondo - e fare innovazione non con fiere come Innovaction, su cui ho i miei dubbi, ma attraverso la ricerca di talenti e piccole aziende ricche di potenziali che non riescono, per la mancanza dei canali giusti, ad accedere ai fondi per l´innovazione". Per trovare questi talenti, queste piccole aziende creative, Tondo ha chiesto l´aiuto della Federazione delle Bcc: "Con 212 sportelli sul territorio di cui 30 in località che non hanno nessun altro sportello bancario, potete aiutarci a scoprire queste realtà, contribuendo alla formazione di una rete in cui si inseriscono anche le aziende più piccole". Un invito che è stato accolto dal presidente della Federazione delle Bcc, Italo del Negro, con cui il presidente si era complimentato per la capillarità e la linearità del servizio offerto ad aziende e famiglie. Ho talvolta espresso il mio disaccordo con il precedente governo regionale, ha detto Tondo, ma condivido l´inserimento nel Testo unico sulla Cooperazione, approvato lo scorso anno, del riconoscimento formale del ruolo della cooperazione di credito per la sua azione a favore dello sviluppo locale. .  
   
   
IN ABRUZZO NECESSARIA GRANDE COESIONE CABINA DI REGIA PER MONITORARE FONDI COMUNITARI  
 
Pescara, 16 giugo 2008 - "L´abruzzo, in questo momento, ha bisogno di una grande coesione, di una voglia di battersi insieme a beneficio della sua comunità. Attualmente, infatti, in giro per l´Italia, ed è il caso di alcune posizioni che si sono recentemente manifestate al nord, sono stati lanciati dei segnali tutt´altro che favorevoli all´ interesse degli abruzzesi. Essere uniti sarebbe, quindi, importante per raccogliere al meglio le grandi sfide con cui siamo chiamati a misurarci". L´appello all´unità è stato rivolto dal presidente della Regione, Ottaviano Del Turco, il 13 giugno, a Pescara, nel corso della riunione del Tavolo di concertazione con imprenditori, associazioni di categoria e sindacati, che si tenuto in Regione, nella sede di viale Bovio, ed al quale hanno partecipato anche il neo assessore alle Attività Produttive, Antonio Boschetti, l´assessore al Bilancio, Giovanni D´amico, ed il Segretario generale della Presidenza della Regione, Lamberto Quarta. "La filosofia della concertazione è proprio quella di mettere d´accorso interessi così diversi e talvolta persino contradditori ? ha sottolineato il Presidente ? non a caso il nostro programma di fine legislatura intende creare le condizioni per una forte unità degli abruzzesi che contribuisca a farci raggiungere gli obiettivi di rilancio dell´economia regionale". Un messaggio rivolto anche all´opposizione in Consiglio regionale che, secondo Del Turco, "nella battaglia sulla sanità condotta per evitare la tassazione prevista dagli orientamenti di questo come del precedente Governo, non ha voluto fare fronte comune con la Giunta regionale. Un ringraziamento lo rivolgo, invece, al mondo imprenditoriale ? ha concluso - che ha compreso fino in fondo lo sforzo unitario che andava compiuto. Ovviamente, la battaglia non è certo conclusa ma aver evitato una autentica mazzata per le famiglie e le imprese abruzzesi non è stato affatto un regalo del Governo centrale. La gestione del piano di rientro dal deficit richiede, infatti, una verifica rigorosa e continua alla quale continueremo a sottoporci con serenità". E´ valutato intorno ai 3 miliardi di euro il volume di investimenti che, nel prossimo triennio, i fondi strutturali dell´Unione Europea potrebbero generare a vantaggio dell´economia abruzzese. Si tratta principalmente di fondi Fesr e Fas. A tal proposito, è stata confermata l´istituzione di una cabina di regia per una interlocuzione costante con i rappresentanti del mondo dell´imprenditoria che da un lato consenta di individuare le esigenze reali della società e dall´altro permetta di monitorare la spesa dei fondi comunitari. Inoltre, è stata ribadita dall´assessore Boschetti la necessità di completare le riforme degli enti strumentali. In particolare, la rete dei consorzi industriali e la Fira, la finanziaria regionale, senza trascurare le leggi di riforma dei settori commercio ed artigianato e la predisposizione di un documento relativo al mondo delle imprese oltre all´avvio di una consultazione con le associazioni di categoria per la definizione del Piano cave. Sono alcuni dei punti chiave del programma di fine legislatura relativi alle categorie del mondo della produzione. "Non c´è dubbio che il bilancio regionale risenta di una forte azione di prosciugamento per le note vicende legate alla sanità ? ha rimarcato l´assessore Boschetti ? ed è per questo che assume un ruolo fondamentale la velocità nella capacità di spesa dei fondi comunitari. Questa è una delle priorità al pari del percorso di verifica dello stato patrimoniale dei consorzi industriali. E´ nostra intenzione aprire un tavolo di consultazione per condividere le scelte che si andranno ad operare in tale ambito. Intanto, la nuova legge sul commercio dovrebbe vedere la definitiva approvazione prima dell´estate". .  
   
   
IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO PER I GIOVANI: “CIVIL LIFE” LA DEMOCRAZIA CRESCE CON LA TUA PARTECIPAZIONE  
 
Venezia, 16 giugno 2008 - Il contributo dei giovani alla progettazione di nuove dimensioni del vivere collettivo rappresenta una risorsa decisiva per introdurre innovazione, entusiasmo e vitalità nella comunità locale e nella vita democratica. L’organizzazione della vita democratica, la condivisione di regole di convivenza, il confronto aperto sui valori, l’impegno alla partecipazione e alla progettualità comune sono temi su cui è importante avviare una riflessione con i giovani perché cresca la consapevolezza dell’importanza delle scelte di governo del territorio e per migliorare la qualità della convivenza sociale. Il Consiglio regionale del Veneto ha voluto aprire uno spazio di rete all’interno del quale offrire ai giovani opportunità di confronto e di riflessione su questi temi. In questo spazio si è scelto il linguaggio del gioco: il gioco in molti casi simula la vita reale, richiede interesse, passione e rispetto delle regole. Il progetto, direttamente rivolto alle scuole della regione Veneto, si apre nel 2008 con una serie di iniziative pubbliche, e intende proseguire la sua attività attraverso il coinvolgimento dei diversi attori operanti nel mondo della scuola e, in particolare, di quelli che esercitano la funzione di nuovi mediatori, per elaborare nuove pratiche di intervento e di partecipazione. Il progetto Civil Life viene sottoposto all’attenzione dei consigli di classe come proposta formativa in sintonia con i percorsi didattici strutturati, che può affiancarsi alle attività di educazione civica. Il tema affrontato è quello della partecipazione attiva alla vita democratica, che richiede conoscenza della complessità dei problemi sociali e consapevolezza dell’intreccio di interessi individuali e collettivi che anima ogni decisione politica. La scelta del Consiglio regionale del Veneto di dar vita a un gioco interattivo (Election play) sulle elezioni politiche vuole porre infatti all’attenzione dei giovani la complessità di questo momento centrale della vita democratica. Il percorso elettorale nelle sue varie fasi (definizione di un programma, scelta dei candidati, creazione di alleanze e di consenso, rapporto consapevole con i media e i canali di informazione, attenzione ai bisogni degli elettori) richiede consapevolezza della complessità sociale, costante attenzione agli obiettivi dichiarati e rispetto delle regole. In questo senso, il meccanismo del gioco può costituire uno strumento ideale per introdurre nei programmi più seri di educazione civica, uno stimolo al coinvolgimento e all’osservanza delle regole. La prevista integrazione tra utilizzo didattico del gioco e laboratorio progettuale ha lo scopo di consentire ai giovani di passare da una fase di coinvolgimento interattivo, ma guidato, a una fase di progettualità creativa più personale e consapevole. I siti-web: www. Terzoveneto. It portale dell’e-democracy del Consiglio regionale del Veneto, www. Civilife. It dimensione giovani – partecipazione democratica, www. Electionplay. It per giocare e vincere subito. .  
   
   
MONZA,ACCORDO QUADRO PER SVILUPPO PROVINCIA BRIANZA  
 
Milano, 16 giugno 2008 - Regione Lombardia dà il via libera all´Accordo di Programma quadro per lo sviluppo territoriale (Aqst) della provincia di Monza e Brianza. Lo ha stabilito la Giunta regionale, su proposta del presidente Roberto Formigoni, insieme agli assessori alla Protezione civile, prevenzione e polizia locale, Massimo Ponzoni, e alle Culture, identità e autonomie della Lombardia, Massimo Zanello, coordinatori del Tavolo territoriale di confronto brianzolo. Il provvedimento è finalizzato a definire un programma condiviso di interventi per attuare le politiche regionali sul futuro territorio provinciale. Con l´approvazione di questo atto il passo successivo è l´istituzione del Comitato di coordinamento dell´Aqst, composto da Provincia di Milano, Commissario di governo, assemblea dei sindaci, il comune di Monza, l´Università Milano Bicocca, l´Asl Monza e Brianza, le aziende ospedaliere San Gerardo di Monza e Desio - Vimercate. Il Comitato sarà integrato, in relazione a tematiche specifiche, dagli assessori regionali e dagli amministratori locali interessati. E´ dal 2005 che l´azione di partenariato in provincia di Monza e Brianza è stata sviluppata attraverso sessioni generali e tematiche del Tavolo territoriale di confronto, condividendo priorità di sviluppo con Provincia, Comune di Monza e Camera di Commercio. Dalla prima sessione di insediamento del tavolo, del 24 ottobre 2005, sono state via via affrontate problematiche e necessità relative a artigianato e piccole imprese (11 novembre 2005) e infrastrutture e viabilità (16 dicembre 2005); per alcune delle priorità di sviluppo individuate nel territorio brianzolo sono già operativi interventi frutto della programmazione negoziata (Polo istituzionale di Monza, ospedale San Gerardo Vecchio, ospedale Civile di Vimercate, Campus di ricerca biomedica di Vedano al Lambro), nonchè interventi infrastrutturali (sottopasso viale delle Industrie, riqualificazione Ss 36, Pedemontana, nodo ferroviario di Monza). "Con la presentazione dell´Accordo, avvenuta il 23 aprile scorso - ha ricordato l´assessore Zanello - e l´adesione degli enti locali e territoriali, la Provincia di Monza e Brianza prende sempre più corpo. Regione Lombardia è impegnata in questo progetto per assicurare organizzazione e sviluppo a questo territorio. In questo documento sono inseriti i grandi progetti infrastrutturali, i fattori materiali e immateriali per la crescita dell´area brianzola nel contesto lombardo. Opere e interventi, come la Pedemontana, che interessano la Brianza ma che hanno una valenza più ampia, regionale. Interventi necessari in previsione della nascita della nuova provincia". "E´ la prima volta - ha detto l´assessore Ponzoni - che un accordo di questo genere viene approvato per un´area non ancora ufficialmente costituita come provincia. E´ la dimostrazione, semmai ce ne fosse bisogno, di come Regione Lombardia consideri Monza e la Brianza e quanto creda nella nuova istituzione. Perché abbiamo a che fare con un territorio autonomo, con caratteristiche e peculiarità proprie, differente dal resto dell´area provinciale milanese, forte di un tessuto imprenditoriale di primaria importanza". L´aqst - ha proseguito l´assessore Ponzoni - rappresenta un valore aggiunto, una sorta di grande contenitore nel quale, di comune intesa tra i partecipanti, si inseriscono e sostengono finanziariamente necessità e progetti urgenti per il territorio". .  
   
   
MANTOVA, VIA LIBERA A ACCORDO QUADRO DI SVILUPPO  
 
Milano, 16 giugno 2008 - Via libera alla fase di promozione dell´Accordo di Programma Quadro di sviluppo territoriale (Aqst) della Provincia di Mantova. Lo ha stabilito la Giunta regionale, su proposta del presidente Roberto Formigoni, insieme agli assessori al Territorio e Urbanistica, Davide Boni, e all´Artigianato e Servizi, Domenico Zambetti. Il provvedimento è finalizzato a definire un programma condiviso di interventi per attuare le politiche regionali. Punto di partenza di questo processo è il "Quadro conoscitivo della provincia di Mantova", il documento costruito sull´analisi delle richieste e delle risorse del territorio, con il supporto dei soggetti locali coinvolti, a più riprese, nei diversi tavoli territoriali di confronto, promossi a partire dalla Vii° legislatura. A Mantova, analogamente a quanto accade nelle altre province lombarde, il processo di partenariato inizia nel 2001 con l´insediamento del primo tavolo di coordinamento territoriale di confronto, come momento di ascolto e condivisione tra i vari soggetti istituzionali e sociali, per individuare le linee di sviluppo e affrontare le priorità territoriali. Sono 6 i tavoli territoriali di confronto attivati, tre le sessioni generali e tematiche, dedicate a beni, servizi e attività culturali e al progetto "Città dei motori - Quadrante Europa". Dall´analisi delle risorse del territorio e delle sue criticità, riconducibili al sistema socio-economico e ambientale, sono state delineate alcune linee prioritarie di intervento e di sviluppo del territorio, in particolare l´ambito infrastrutturale viario e ferroviario, l´intermodalità e l´utilizzo delle vie d´acqua, l´esigenza di recupero e valorizzazione del territorio e delle sue peculiarità e risorse naturali e storiche, le politiche di welfare locale, l´innovazione tecnologica, il risparmio energetico, e la valorizzazione dei prodotti del territorio. Rispetto a questi obiettivi generali condivisi, la Segreteria Tecnica del Tavolo Territoriale di Confronto, a partire dall´insediamento del Comitato di Coordinamento dell´Aqst, (presieduto dagli assessori regionali delegati Boni e Zambetti, e composto da Provincia, Comune di Mantova, Camera di commercio, e ovviamente dalla Sede Territoriale di Mantova), lavorerà su mandato del Comitato di coordinamento stesso per individuare e definire singoli progetti, interventi, attività da inserire nell´Accordo Quadro di sviluppo territoriale, in collaborazione con le direzioni generali di Regione Lombardia. A livello regionale le priorità individuate nelle diverse fasi di confronto sono state recepite nel Programma regionale di Sviluppo dell´Viii legislatura, che per la prima volta dedica una specifica parte alle differenti realtà territoriali della Lombardia, individuando tre grandi aree di intervento: la ricchezza culturale come volano per la crescita grazie all´integrazione con ambiente e turismo, la sostenibilità ambientale e la qualità della vita (con il miglioramento dei servizi pubblici) e la completa accessibilità, attraverso una rete infrastrutturale competitiva. .  
   
   
CONVENZIONE REGIONE-IUAV PER STUDIO DEL TERRITORIO  
 
Venezia, 16 giugno 2008 - La Regione del Veneto, nell’ambito delle sue attività di programmazione in materia di territorio e di paesaggio, usufruirà anche della collaborazione del Centro Interdipartimentale di Rilievo, Cartografia ed Elaborazione (Circe) dello Iuav di Venezia. Una specifica convenzione in questo senso è stata siglata dall’Assessore regionale alle Politiche per il Territorio Renzo Marangon e dal Rettore dello Iuav Carlo Magnani. ”nell’affrontare la tematica del paesaggio – sottolinea Marangon – la Regione sta da un lato definendo il nuovo Piano Territoriale Regionale di Coordinamento, e dall’altro porta avanti un approfondimento tematico a scala di maggiore dettaglio finalizzato alla tutela e conservazione dei paesaggi “rilevanti”, gestione e valorizzazione dei paesaggi “ordinari”, recupero e riqualificazione dei paesaggi “degradati””. Per approfondire tale quadro conoscitivo è necessario realizzare un progetto di ricerca e di raccolta dati in merito ai caratteri dei singoli ambiti, che verrà sviluppato grazie alla collaborazione con lo Iuav, e che guarderà in particolare all’assetto insediativo storico ed alle condizioni ecologiche di frammentazione e di integrità paesaggistica. “Per questo scopo – sottolinea Marangon – il Circe presenta caratteristiche ottimali: una conoscenza disciplinare specifica del territorio regionale ed una capacità di elaborazione di informazioni cartografiche di cui offre comprovata competenza”. Gli ambiti sui quali si concentrerà l’attività sono l’Alpago e il Feltrino (Belluno) per l’area geografica della montagna; il Coneglianese (Treviso) per la collina; la Valsana (Comuni trevigiani di Tarzo, Revine, Cison, Follina, Miane, Valdobbiadene e Segusino) per l’area geografica delle valli; il litorale del Veneto orientale per l’area litoranea. L’oggetto della Consulenza attivata con la sigla della convenzione prevede la predisposizione di una relazione che individui il sistema di codifica delle informazioni che andranno a costituire la Banca Dati per il Paesaggio e la redazione di elaborati grafici che conterranno la Carta del Funzionamento Ecologico, la Carta dell’Assetto Insediativo Relazionale, la Carta della Frammentazione Paesaggistica e la Carta dell’Integrità paesaggistica. .  
   
   
SVILUPPO FVG: OGM E NUCLEARE SONO SFIDE DA COGLIERE  
 
 Trieste, 16 giugno 2008 - Sì all´Ogm in agricoltura e sì all´energia nucleare, ma in un clima di comunicazione trasparente in cui non ci sia spazio per chi mistifichi e strumentalizzi l´informazione. Questa la posizione assunta su due argomenti di stretta attualità dal presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo nel suo intervento al convegno organizzato il 13 giugno da Genagricola nella sala Baroncini delle Assicurazioni Generali a Trieste sul tema "Emergenza alimentare: Ogm sì o no?". Un´iniziativa servita a confermare, come ha detto il presidente di Confagricoltura Federico Vecchioni "che ci sono tutte le condizioni del non rischio e che oggi si può parlare non di organismi geneticamente modificati ma di organismi geneticamente migliorati". Per Tondo, dunque, non sussiste contrapposizione tra la produzione di cibo Ogm e quella derivante da piccole e grandi nicchie di qualità. "Il Friuli Venezia Giulia ha una tradizione agroalimentare qualificata che, tra l´altro, sarà uno dei nostri punti di forza all´Expo di Milano 2015" ha detto Tondo, spiegando che "alla coltivazione di questi prodotti, che devono diventare il marchio del made in Friuli Venezia Giulia in Italia e nel mondo, se ne possono aggiungere altre che prevedano l´utilizzo dell´Ogm". .  
   
   
CONVEGNO LIFE 2020, TOSCANA: UN’ALLEANZA TRA SCIENZA E POLITICA PER UN FUTURO SOSTENIBI» NO AL NUCLEARE, SÌ A RINNOVABILI, OFF SHORE E RICONVERSIONE DI LIVORNO E PIOMBINO  
 
 Firenze, 16 giugno 2008 - «Sull’isola di Laputa, abitata da filosofi e scienziati invece di raggiungere vette d’eccellenza la società era un vero disastro: troppo impegnati, gli uni e gli altri, a pensare a se stessi e ai loro studi invece che occuparsi della cosa pubblica. A loro serviva, come in ogni società anche oggi serve, il contributo della politica, l’unica in grado di trovare le soluzioni giuste, anche in fatto di sviluppo sostenibile». Cita il terzo dei Viaggi di Gulliver di Jonathan Swift, l’assessore regionale alla difesa del suolo, Marco Betti, nel suo saluto al Convegno internazionale Life 2020, in corso di svolgimento a San Rossore, organizzato da Ministero per i beni culturali, Regione Toscana, Provincia e Comune di Pisa e dedicato ad acqua, energia e paesaggio. In apertura dei lavori l’assessore Betti ha ribadito il suo no ! al nucleare osservando come negli ultimi dieci anni nel mondo ! non si s ia costruita neppure una centrale nucleare. «Non era economicamente conveniente – ha precisato – né con il petrolio a 20 dollari al barile, né lo è oggi con il petrolio a 130. Senza contare che l’uranio è diventato rarissimo e che sono scienziati come Carlo Rubbia ad affermare che non si sono risolti i problemi di Hiroshima, Chernobyl e delle scorie, cioè del possibile uso del nucleare per fabbricare bombe, dei rischi di incidenti agli impianti e del fatto che per un raggio di decine di chilometri intorno ai siti di stoccaggio ci sono livelli di radioattività dannosi per l’uomo». Per l’assessore il nucleare non risponde quindi né a criteri di sostenibilità, né garantisce quella rinnovabilità che oggi serve per l’esaurirsi dei combustibili fossili, che ha definito “condannati dalla storia”. Illustrando la “ricetta” regionale ! contenuta nel Piano energetico che tra breve sarà portato in Consiglio per l’approvazione, l’assessore Marco Betti ha posto l’accento sull’impegno per lo sviluppo delle produzione di energia da fonti rinnovabili, che preferirebbe continuare a definire “alternative” rispetto a quelle usate oggi, che andrebbero invece velocemente sostituite. Tra gli obiettivi regionali, Betti ha citato la riconversione a gas metano delle due centrali termoelettriche di Livorno e Piombino e la realizzazione del rigassificatore off-shore al largo delle coste livornesi. .  
   
   
SANNIO-ISRAELE, UN PONTE TRA CAMPANIA E AREA MEDITERRANEA  
 
Benevento, 16 giugno 2008 - Il 12 giugno nella sala Giunta di Palazzo Santa Lucia a Napoli, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del Programma "Progetti Paese di partenariato Regione Campania e Paesi Terzi del Mediterraneo". Sono intervenuti, tra gli altri, il vice presidente della Giunta regionale della Campania ed assessore ai rapporti con i Paesi del Mediterraneo, Antonio Valiante, il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Gaetano Cola, il consigliere diplomatico del presidente, Roberto Di Leo ed il coordinatore dell´Area generale di coordinamento Bilancio, Ragioneria e Tributi, Fernando De Angelis. All’incontro ha preso parte anche il presidente della Camera di Commercio di Benevento, Gennaro Masiello. Il Programma della Regione Campania denominato "Progetti Paese di partenariato Regione Campania e Paesi Terzi del Mediterraneo" rientra nell´Operazione-quadro per la cooperazione istituzionale della Campania nel Mediterraneo. Nell´ambito del Programma e dell´intera Operazione-quadro, la Regione Campania svolge funzioni d´indirizzo, coordinamento e monitoraggio di tutte le attività e fornisce il supporto istituzionale, amministrativo e tecnico agli attori coinvolti per la definizione e la realizzazione di accordi di cooperazione e partnership territoriale. Il Programma si articola in cinque Progetti Paese: Egitto, Israele, Marocco, Tunisia e Turchia. L´obiettivo generale del Programma è sviluppare nuove relazioni tra Regione Campania e le Istituzioni dei cinque Paesi per creare condizioni favorevoli allo sviluppo di iniziative private di collaborazione economica ed industriale (accordi settoriali e partnership) e di iniziative connesse alle esigenze della società civile delle rispettive parti. “L’obiettivo del progetto – sottolinea il presidente Gennaro Masiello - è quello della Business Cooperation; è volto, quindi, a favorire la cooperazione economico-commerciale tra gli operatori economici campani e quelli dei paesi target sulla base dei relativi settori di interesse. Per quanto riguarda la Camera di Commercio di Benevento, soggetto attuatore del progetto, il Paese di riferimento sarà Israele e i settori di interesse: Agroindustria/agroalimentare e in particolare l’industria Enologica; Ict – Information&communication Technology. E’ prevista, inoltre, la costituzione di antenne informative per le imprese localizzate nei cinque paesi di intervento. Questo momento di cooperazione Sannio-israele - aggiunge Gennaro Masiello - rappresenta senz’altro un’occasione per creare un ponte tra Campania e area mediterranea”. .  
   
   
BARI – ESTONIA: UN PAESE ECONOMICAMENTE VIVACE E TUTTO DA SCOPRIRE  
 
Bari, 16 giugno 2008 - Ci sono buone opportunità di investimento in Estonia per le imprese baresi. Il Paese, il più settentrionale degli Stati baltici, dal 2004 membro dell’Unione Europea e della Nato, ma non ancora nell’area euro, “fa registrare una crescita del Pil dell’11% ed una bilancia attiva o tuttalpiù in pareggio”. Lo ha dichiarato l’ambasciatore estone in Italia Andreas Tomasberg, in una vista ufficiale alla Camera di Commercio di Bari, dove è stato ricevuto dal vice presidente dell’ente Antonio Laforgia. “Si sta per aprire un nuovo ciclo di crescita per il nostro Paese - ha aggiunto l’autorità diplomatica – dopo un periodo di rallentamento dei consumi e ci farebbe piacere che la terra di Bari cogliesse questo momento favorevole per avviare relazioni commerciali con il nostro mercato, fra i più vivaci della Nuova Europa”. Un Paese da tenere in grande considerazione, secondo il vice presidente della Camera di Commercio di Bari, Antonio Laforgia, “proprio alla luce dell’evoluzioni dell’Unione Europea, cui l’Estonia può dare un apporto significativo. Ci preoccupano alcuni aspetti inflattivi di questa economia che però ha un Pil fortemente in crescita. Va approfondita la conoscenza sul piano delle concrete possibilità di inserimento su questo mercato delle nostre piccole e medie imprese, e del contributo che esse possono dare alla bilancia commerciale Italia-estonia. Lo faremo presto, chiedendo il supporto in loco della Camera di Commercio di Tallin, con la quale ci impegnamo ad avviare rapporti concreti di collaborazione, nell’ambito di un protocollo”. Economia vivace quella estone. Addirittura sorprendente, soprattutto nelle nuove tecnologie informatiche. E’ in Estonia difatti che ha avuto i natali il grande fenomeno di Skype, il software che ha dato vita all’omonimo sistema di comunicazione attraverso internet che consente conversazioni in video chiamate agli utenti senza alcun costo o attraverso telefono a costi sicuramente competitivi. La sede della società è difatti a Tallin, capitale dell’Estonia. “Siamo un Paese altamente informatizzato – ha sottolineato a questo proposito l’ambasciatore – lo è l’amministrazione pubblica, lo sono le imprese e le famiglie e questo produce vantaggi anche per chi volesse avviare in Estonia attività imprenditoriali. Da noi occorrono due ore per dar vita ad un’impresa. Altro vantaggio da sottolineare è la politica fiscale favorevole. Da noi non ci sono tasse sui profitti quando vengono reinvestiti nelle stesse attività imprenditoriali”. Molto interessante è anche l’offerta Estone nel turismo: boschi, mare, laghi, una natura rigogliosa ed incontaminata. .  
   
   
LE ‘BEST PERFORMERS’ DELL’ECONOMIA TOSCANA  
 
Firenze, 16 giugno 2008 - Sono stati presentati alla Stampa e alle Istituzioni dal direttore del Centro Studi Economico e Finanzianio Esg89, Giovanni Giorgetti presso la ‘Sala Affreschi’ del Consiglio Regionale della Regione Toscana, alla presenza dell’assessore Regionale alle Attività Produttive, Ambrogio Brenna, gli importanti risultati derivanti dell’analisi dei Bilanci delle prime 5. 000 società di capitali presenti nell’Annuario Economico Della Toscana 2008-2009. 1. 512 società con un valore compreso fra 3,3 a 5mln di euro, 1. 751 da 5 a 10mln di euro, 1. 478 da 10 a 50mln di euro, 131 da 50 a 100mln di euro e 128 oltre 100mln di euro: questa la ripartizione dimensionale. La ‘geografia’ della distribuzione vede la provincia di Firenze annoverare 1. 514 società, Prato 574, Lucca 551, Pisa 534, Arezzo 458, Pistoia 363, Siena 344, Livorno 329, Massa 198 e Grosseto 135. 30 i comparti-filiera: il Commercio (dettaglio e ingrosso) risulta il più numeroso con 1. 268 compagini, seguita da quello dell’Edilizia, del Tessile - Abbigliamento con 512 società, poi il Meccanico - Metallurgico con 423, il Cuoio - Pelle con 375. Inoltre i Trasporti, i Servizi e l’Alimentare. Fanalini di coda, per numero di società, Pubblicità, Ingegneria Integrata e Telecomunicazioni. Dall’analisi comparata settoriale e regionale è stato escluso il comparto Bancario Finanziario,. Distribuzione dei comparti-filiera: il Tessile Abbigliamento è diviso fra Prato e Firenze; la Meccanica è equamente distribuito in tutta la regione con in testa Firenze e l’esclusione di Grosseto; il Cuoio-pelle a Pisa e Firenze; i Metalli Preziosi ad Arezzo e Firenze; l’Estrattivo Pietra a Massa e Lucca; il Computer Informatica a Firenze; il Chimico Farmaceutico a Firenze e Pisa; il Cartario a Lucca e Pistoia. Il peso dei comparti in termini di fatturato aggregato del campione esaminato. Commercio in testa con oltre 22mila mln di euro, seguito dalla Meccanica con 12 mila mln e dal Tessile Abbigliamento con 6,5 mila mln di euro. Poi l’Edilizia, il Cuoio e Pelle e il Chimico Farmaceutico. Trend del fatturato aggregato 2005-2006 dei settori più rappresentativi: Commercio +16,18%; Meccanica +21,43%; il Tessile Abbigliamento +17,97%; Edilizia +29,64%; Cuoio Pelle +22,96%; Chimico Farmaceutico +7,93%. Trend del fatturato aggregato 2005-2006 delle province: per Firenze +17,64%; Prato +15,35%; Lucca +20,34%; Pisa +16,55%; Arezzo +21,09%; Pistoia +17,58%; Siena +20,25%; Livorno +13,34; Massa +26,14% e Grosseto +16,65%. La Redditività di contro evidenzia segnali di debolezza diffusi con esclusione di alcune eccezioni: il Tessile Abbigliamento +17,97%; l’Edilizia +13,10%; i Servizi +20,92%, la Gomma Plastica +37,19%; fino ad arrivare all’Alberghiero-ristorazione +202,56%. Per la Meccanica trend neutro. Negativi fra gli altri il Cuoio Pelle, i Trasporti, l’Alimentare, il Chimico Farmaceutico. Gli Oneri Finanziari 2005-2006 (gli interessi passivi pagati al sistema bancario): si sono appesantiti e questo era inevitabile. E la situazione per il 2007 non sarà diversa. In tutto questo si evidenzia una nota positiva. Come è noto gli oneri finanziari ‘pesano’ laddove la capacità di ‘autofinanziamento’ e di ‘apporto’ di capitale proprio è minore e/o ove l’esposizione bancaria è più marcata in quanto i flussi finanziari risultano essere meno ‘controllabili’ a livello temporale. Nei comparti più ‘performanti’ questa posta di bilancio non ha inciso in modo determinante come ad esempio per la Meccanica, per il Tessile Abbigliamento, per il Cuoio Pelle. Comparti in cui la ristrutturazione, l’innovazione e l’internazionalizzazione sta già producendo grandi risultati. Ad avvalorare questa tesi è l’esame del Patrimonio Netto delle società analizzate. Per circa il 65% si ha un valore superiore ai 500. 000 euro, valore che offre in qualche caso buone garanzie di ‘solidità’. Per il 12,59% addirittura il dato supera i 5mln di euro. I comparti migliori sono il Tessile Abbigliamento, il Meccanico Metallurgico, l’Alimentare, l’Elettrico, il Chimico Farmaceutico, la Distribuzione, il Cartario e Cuoio Pelle. Le Imposte, sono generalmente aumentate in misura del 15%, pur in presenza di una redditività in discesa. Questo è il anche risultato combinato, da più imprenditori sottolineato, della ‘non detraibilità fiscale’ di numerose poste di costi-investimenti sostenuti dalle società e dal ‘peso’ sempre più ‘intollerabile’ dell’Irap. Ora le ‘Best Companies’ della Toscana. Sono il 18,30% del campione per incremento di Fatturato e il 31,08% per rapporto Utile Netto/fatturato. Questo dato è l’ulteriore testimonianza di una economia regionale divisa quasi in due, con le ‘Best Performers’ che ‘tirano’ e le altre che evidenziano oggettive situazioni di temporanea o perdurante difficoltà. .  
   
   
TOSCANA: CALANO LE VENDITE AL DETTAGLIO  
 
Firenze, 16 giugno 2008 - Secondo i dati dell´Osservatorio Regionale sul Commercio - condotto da Unioncamere Toscana e Regione Toscana - l´anno inizia, di fatto, con una più contenuta flessione delle vendite del commercio al dettaglio (-1,1%), rispetto alla forte perdita registrata su scala nazionale (-2,5%) e nella macroarea Centro (-4,4%). A risentirne sono soprattutto le imprese più piccole (1-5 addetti con -4,3%) e le medie strutture di vendita (6-19 addetti, -3,3%), mentre la grande distribuzione (oltre 20 addetti) incrementa (+2,9%) le vendite, migliorando la performance rispetto ai stessi mesi degli anni precedenti. Tra i non specializzati, hanno mantenuto un andamento positivo (+2,6%) gli ipermercati supermercati e grandi magazzini della Toscana, mentre tra gli specializzati è il comparto non alimentare a soffrire di più, con una flessione del -2,5% (in Italia addirittura -3,6%), la peggiore degli ultimi tre anni. In particolare, sono calate le vendite di abbigliamento e accessori (-3,6%), prodotti per la casa ed elettrodomestici (-1,9%) e quelle del gruppo degli altri prodotti non alimentari (-2,2%), che non registravano performance tanto negative dall´estate del 2005. Le vendite di prodotti alimentari in esercizi specializzati hanno invece tenuto (+0,1% a valori correnti il dato regionale), contrariamente a quanto avvenuto su scala nazionale (-3,5 %). Cresce di riflesso la quota di imprese toscane che ritengono in esubero le proprie scorte, ed il miglioramento delle aspettative imprenditoriali per il secondo trimestre 2008 è in realtà ascrivibile solo alla grande distribuzione. I commercianti della piccola e media distribuzione mostrano, infatti, un peggioramento del clima di fiducia rispetto a quanto rilevato nella precedente indagine, con un ritorno del relativo indicatore sui valori fra i più bassi degli ultimi tre anni. Tra i gruppi merceologici, crescono le previsioni di vendita nell´ambito degli esercizi specializzati di prodotti alimentari; restano stabili le aspettative degli specializzati non alimentari. Non è sulla stessa linea l´indicatore delle aspettative riferito agli ordinativi che mostra una sostanziale stabilizzazione, fatta sempre eccezione in senso positivo per la grande distribuzione, da ricollegare probabilmente all´accumulo di giacenze osservato nel periodo gennaio-marzo 2008. Nello specifico, le indicazioni rispetto agli ordinativi restano positive tra i commercianti specializzati in prodotti alimentari e tra ipermercati, supermercati e grandi magazzini; scendono all´interno del comparto non alimentare. .  
   
   
PIÙ IMPRESE INNOVATIVE CON TRE NUOVI BANDI IN SARDEGNA  
 
Cagliari, 16 Giugno 2008 - Sardegna Ricerche ha lanciato tre nuovi bandi per servizi d´innovazione a favore delle piccole e medie imprese sarde, finanziati con fondi Por per oltre 4 milioni di euro, nell´ambito dei programmi "Sardegna District" e "Creazione d´imprese innovative". Il primo bando offre aiuti alle imprese isolane dei settori manifatturieri tradizionali per acquisire servizi di innovazione basati sull´impiego delle tecnologie dell´informazione e delle comunicazioni (Ict). Gli altri due programmi sono rivolti in particolare alle imprese innovative nate negli ultimi cinque anni e finanziano, l´uno, l´acquisizione di servizi d´innovazione e trasferimento tecnologico (per esempio, check-up tecnologici, studi di fattibilità tecnica, consulenza brevettuale), l´altro, la realizzazione di attività di ricerca industriale e sviluppo precompetitivo di nuovi prodotti e servizi. Per sensibilizzare le imprese a presentare le domande di accesso ai programmi proposti, che prevedono contributi sino al 75% dei costi ammissibili, Sardegna Ricerche invita le imprese a partecipare agli incontri informativi previsti nelle seguenti sedi: Paulilatino (Or), lunedì 16 giugno 2008, alle 10. 00, nella sala convegni del Centro Archeologico di Santa Cristina, Ss 131, km 114,300; Sassari, lunedì 16 giugno 2008, alle 16. 30, nella sala convegni della Camera di Commercio, in via Roma, 74; Cagliari, martedì 17 giugno 2008, alle 16. 00, nell´hotel Holiday Inn, sala meeting, viale Umberto Ticca. I bandi e i regolamenti dei Programmi sono disponibili sul sito di Sardegna Ricerche. .  
   
   
OGGI SEMINARIO: INDAGINE SUI COSTI DELLA BUROCRAZIA PER I COMMERCIANTI GENOVESI  
 
Genova, 16 giugno 2008 - Quanto incidono, in termini di tempo e di costi, gli oneri amministrativi riguardanti la galassia di informazioni richiesta attraverso moduli, pratiche, comunicazioni web alle imprese da stato, regioni, enti locali in genere? Se lo chiede la Regione Liguria che, in previsione di una attesa semplificazione, con la riduzione del 25% di questi obblighi entro il 2012 decisa dalla Commissione Europea, ha promosso un convegno ad hoc in programma lunedì 16 giugno, alle 10, nella sede di Via Fieschi, 15 (sala 11´ piano, torre A). Verrà presentata una Misurazione degli oneri amministrativi (Moa) che in questo caso riguarderà una rilevazione nel Comune di Genova . L´indagine regionale ha riguardato il settore del commercio, in particolare i pubblici esercizi (bar e ristoranti). Al convegno parteciperanno l´assessore alle Finanze della Regione Liguria Giovanni Battista Pittaluga, Mario Martelli della presidenza del Consiglio dei Ministri, Silvia Barbieri e Valeria De Magistris del Formez, gli autori della ricerca Guido Audasso e Micaela Ferrera, le associazioni di categoria, Giovanni Battista Poggi, direttore Programmazione e Pianificazione Strategica della Regione Liguria. .  
   
   
DUE ANNI MORATORIA GRANDE DISTRIBUZIONE  
 
Maniago (pn), 16 giugno 2008 - "Non rinnoveremo il Piano regionale della grande distribuzione, ma abbiamo intenzione di andare verso una moratoria delle superfici edificabili ai fini commerciali di almeno un paio di anni per capire quale sarà la risposta del territorio e dei consumatori e per dare il tempo al piccolo commercio di respirare in attesa di decidere il nuovo piano strategico". La conferma di quanto già affermato in varie sedi in merito ai temi che ruotano attorno alla legge sul commercio è giunta dal vicepresidente e assessore regionale alle Attività produttive, Luca Ciriani, che ha ribadito l´orientamento dell´amministrazione regionale nel corso del convegno "Come cambia il commercio urbano", organizzato a palazzo d´Attimis-maniago dall´amministrazione comunale di Maniago. Ciriani, confermando la volontà di riscrittura della legge varata dalla Giunta precedente, ha commentato che l´intento "non è quello di fare norme regressive che riportino le lancette dell´orologio a vent´anni fa, quando società e consumi erano di tutt´altro tenore", ma di "trovare una forma di equilibrio tra piccola e grande impresa" e tra le tante istanze e interessi che caratterizzano un settore complesso come quello del commercio. L´obiettivo è quello di garantire "una pianificazione urbanistica ordinata, coerente e sostenibile del territorio", definendo nel contempo anche quale modello culturale di società sia più giusto contribuire a plasmare attraverso le normative regionali. "Quale modello di società vogliamo?", è l´interrogativo sottoposto da Ciriani. "Quello in cui impera un consumismo totale, nel quale è necessario tenere aperto sette giorni su sette, per incentivare le famiglie a girare la domenica chiusi in un centro commerciale, oppure - propone Ciriani - un modello temperato ed equilibrato che consenta ugualmente un servizio al consumatore che ne necessita di fare la spesa la domenica, ma che tenga anche conto del fatto che la pressione della concorrenza fra esercizi non può sempre essere scaricata solo sui lavoratori, le commesse in primis?". In merito ad orari ed aperture, la nuova proposta di legge che sarà presentata dopo l´estate, "non troverà soluzioni tagliandole con l´accetta - assicura Ciriani - ma di certo dovrà rovesciare la filosofia del "sempre aperto tranne deroghe" per le domeniche inserendo invece una serie di chiusure obbligatorie, e procedendo inoltre ad una distinzione più rigorosa tra comuni turistici e non turistici. Per quanto riguarda invece il rilancio del piccolo commercio nei centri storici, Ciriani ha illustrato le leggi di sostegno al settore - citando, tra le altre, quella regionale in favore dei locali storici che potrebbe interessare almeno tre realtà maniaghesi considerate storiche (Bomboniera, Leon d´oro, Meni dei piatti) - individuando nell´offerta di formazione agli operatori commerciali e nell´incentivazione presso la categoria della specializzazione commerciale, dell´offerta di qualità e di servizio le tre direttrici essenziali per vincere la sfida della concorrenza con la grande distribuzione e, più in generale, con la contrazione dei consumi indotta dalla difficile congiuntura economica. Introdotto dal sindaco, Alessio Belgrado, - presente in sala il vicepresidente del Consiglio regionale, Maurizio Salvador - il convegno, moderato da Lorenzo Padovan, ha visto l´apporto delle relazioni di Gianfranco Turatti, assessore comunale al commercio su area pubblica, di Pietro Rosa Gastaldo, direttore Confesercenti di Milano, di Alberto Marchiori, presidente Ascom Confcommercio di Pordenone, di Emanuela Fattorel, segretario generale della Camera di Commercio pordenonese, di Cristiana Campolin, consulente urbanistico del Comune di Maniago, dell´assessore provinciale, Eligio Grizzo e del consigliere regionale Nevio Alzetta. .  
   
   
CONSUMI: FARMERS MARKET ALIMENTARI LOCALI E DI QUALITÀ CONTRO IL CARO – PREZZI IN LIGURIA  
 
Genova, 16 giugno 2008 - Farmers market contro il carovita anche in Liguria. Non più solo bancarelle settimanali o mensili nelle varie piazze, ma veri e propri negozi collettivi e stabili dove si vendono al pubblico solo merci prodotte direttamente, a prezzo fisso e con notevole risparmi per i consumatori. Il progetto è stato anticipato il 12 giugno dal presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, a Varese Ligure, nel corso dell´incontro con i sindaci della Val di Vara. "Credo che l´esperienza nata una trentina di anni fa in America, principalmente in California, che sta ottenendo un grande successo anche in Francia e in Inghilterra dove questi negozi sono diventati appuntamenti irrinunciabili, possa dare buoni risultati anche in Liguria, soprattutto venire incontro ai bisogni della gente. Dai farmers market, come dimostrano alcune esperienze avviate anche in Italia, traggono benefici i produttori agricoli e i consumatori locali e i turisti, che, grazie alla filiera corta e al drastico tagli degli intermediari,potranno acquistare a prezzi convenienti prodotti locali freschi e genuini senza la moltiplicazione dei prezzi". Burlando, presente a Varese Ligure con l´assessore regionale al Commercio e alla Sviluppo Economico Renzo Guccinelli, ha assicurato fin d´ora l´impegno economico della Regione Liguria per sostenere con opportuni finanziamenti il progetto dei farmers market. .  
   
   
COME AFFRONTARE IL MERCATO GLOBALE  
 
 Sondrio, 16 giugno 2008 - La Camera di Commercio di Sondrio, con la collaborazione di Unioncamere Lombardia, organizza un ciclo di incontri informativi per fornire agli operatori economici valtellinesi alcuni strumenti per organizzare e pianificare al meglio la loro attività di internazionalizzazione. Il pacchetto di attività è rivolto alle imprese che già operano sui mercati esteri -e che vogliono aumentare la quota di fatturato realizzata, magari rivolgendo l’attenzione a nuovi mercati- sia ad imprese che non hanno mai operato e che vogliono esplorare le possibilità offerte da nuovi, più ampi, mercati di sbocco per le proprie produzioni. “L’aumento della quota di fatturato realizzato all’estero da parte delle nostre aziende – ha commentato il Presidente Bertolini- costituisce una priorità per la Camera di Commercio. Le imprese devono imparare a considerare i mercati esteri come un naturale e stabile canale di sbocco per i propri prodotti. Poter contare su più clienti esteri, di diversi paesi, consente inoltre di bilanciare i periodi di crisi che, ciclicamente, colpiscono settori e paesi e, quindi, rende più forte l’impresa. Il sistema camerale è in grado di assistere le imprese che scelgono di operare con l’estero, sia con contributi in abbattimento delle spese affrontate, sia attraverso l’erogazione di servizi di assistenza, informazione e consulenza. ” In un mercato sempre più globale e competitivo, conoscere i meccanismi tradizionali di promozione, come le fiere, o quelli più nuovi, internet anzitutto, diventa indispensabile per poter affrontare con successo un percorso di avvicinamento e di sviluppo sui mercati esteri. Per approfondire questi argomenti, sono previsti tre appuntamenti, secondo il calendario indicato di seguito. A partire da settembre 2008, prenderà inoltre avvio un percorso formativo strutturato su 14 incontri della durata di mezza giornata ciascuno e dedicato alla formazione di esperti in procedure e tecniche del commercio estero. Le iniziative godono del supporto tecnico e operativo del Consorzio Valtellina Export e della Banca Popolare di Sondrio. La partecipazione è interamente gratuita per le imprese. Tali attività si aggiungono agli strumenti di agevolazione finanziaria, gestiti dalla Camera di Commercio di Sondrio in collaborazione con la Regione Lombardia, per i quali si rimanda al sito camerale (www. So. Camcom. It) ed al Lombardia Point (tel. 0342 527. 203 - fax 0342 512. 866 - e-mail: internazionalizzazione@so. Camcom. It). Calendario: Mercoledì 25 giugno 2008 ore 9. 00-17. 30 “Come Ottimizzare La Partecipazione Alle Fiere Internazionali" c/o Camera di Commercio di Sondrio, via Piazzi 23 Martedì 8 luglio 2008 ore 14. 00-18. 00. “I Contratti Internazionali Di Subfornitura: Quali Tutele Per L’operatore Italiano Quando E’ Committente Oppure Quando E’ Fornitore” c/o Camera di Commercio di Sondrio, via Piazzi 23 - Martedì 7 Ottobre 2008 ore 9. 00-17. 30. “La Ricerca Di Mercato Per L’estero Con Internet” c/o Sede Intercamerale di Dubino/nuova Olonio – Via Spluga 35 (fraz. Nuova Olonio) Il programma completo degli incontri e la scheda di adesione sono scaricabili dal sito camerale all´indirizzo: www. So. Camcom. It Per informazioni e adesioni: Camera di Commercio di Sondrio, via Piazzi 23, Lombardia Point - tel. 0342 527. 203 - fax 0342 512. 866 - e-mail: internazionalizzazione@so. Camcom. It .  
   
   
ELECTROLUX: INCONTRO INFORMATIVO TRA REGIONE E AZIENDA ERANO PRESENTI ANCHE GLI AMMINISTRATORI PROVINCIALI E DEL COMUNE DI SCANDICCI  
 
Firenze, 16 giugno 2008 - Incontro l’ 11 giugno tra l’assessore regionale al lavoro Gianfranco Simoncini e i rappresentanti dell’Electrolux. Erano presenti anche l’ assessore della Provincia di Firenze Stefania Saccardi e l’assessore del Comune di Scandicci Marcello Dugini. Scopo del contatto, come ha spiegato lo stesso Simoncini, acquisire informazioni ufficiali sulla situazione dell’importante realtà produttiva e ribadire la posizione della Regione Toscana circa la più attenta salvaguardia dei livelli occupazionali e il mantenimento del sito produttivo. “Per dimensione e storia – ha detto tra l’altro l‘assessore regionale – l’azienda ha nei confronti del territorio in cui opera una forte responsabilità sociale. Sappiamo che l’Electrolux ha affidato a un soggetto terzo l’incarico di svolgere una indagine per verificare la eventuale disponibilità di altre imprese ad insediarsi nel sito. Dal canto suo la Regione, così come gli enti locali, ribadisce la disponibilità a mettere in campo tutte le misure possibili per un accompagnamento ai processi di mobilità, il sostegno alla formazione, qualificazione e riorientamento dei lavoratori Electrolux e ad altri eventuali progetti di impresa, nell’ambito delle linee e delle risorse disponibili a livello nazionale e comunitario”. I rappresentanti Electrolux hanno ribadito la priorità dell’azienda alla realizzazione del piano industriale e l’impegno alla ricerca di misure che riducano l’impatto negativo sul sito di Scandicci. In particolare i rappresentanti dell’azienda hanno informato gli amministratori dei primi risultati dell’indagine commissionata per verificare l’interesse di altri imprenditori: sono state contattate, hanno precisato, 235 aziende e una decina di queste avrebbero dimostrato la volontà di proseguire il lavoro con ulteriori approfondimenti. .  
   
   
CORSO DI FORMAZIONE PER SICUREZZA IN POSTI LAVORO  
 
Udine, 16 giugno 2008 - Il corso di formazione sperimentale ´Progettare e gestire la sicurezza nei luoghi di lavoro´, che come ha ricordato il direttore regionale dell´Inail, Maria Ines Colombo, ha la durata di cinque mesi, ha lo scopo di formare i partecipanti sulle specifiche competenze relative alla gestione del rischio rispetto a ogni particolare contesto e tipo di organizzazione del lavoro. Tale corso si compone di moduli formativi sulla conoscenza di argomenti di stretta attualità, come l´ergonomia, la gestione delle relazioni sindacali, la responsabilità sociale d´impresa, le pari opportunità, la gestione della comunicazione interna ed esterna, l´organizzazione aziendale, l´inosservanza delle norme, e gli aspetti penali. Per questo è strutturato in moduli formativi che sono finalizzati al rafforzamento delle competenze trasversali, quali la comunicazione, la multimedialità e l´organizzazione aziendale. Lo stage prevede il raggiungimento di un livello di competenze indispensabili a ricoprire i ruoli di responsabile di servizio, prevenzione e protezione, e di addetto al servizio di prevenzione e protezione, riconosciuti per mezzo di un attestato che sarà rilasciato dalla Direzione centrale del Lavoro, Formazione, Università e Ricerca. Per perseguire questi obiettivi è previsto l´utilizzo di una metodologia d´insegnamento e di apprendimento che privilegia le tecniche attive, con particolare attenzione ai processi di valutazione e comunicazione legati alla prevenzione. Erano presenti alla presentazione del corso il direttore dell´Agenzia regionale del lavoro, Domenico Tranquilli, il vicedirettore regionale dell´Inail, Marco Foscarini, e la coordinatrice dello stage, Luisa D´udine. .  
   
   
“OTTICA DI GENERE E QUALITA’ AZIENDALE”, SEMINARIO A PERUGIA  
 
Perugia, 16 giugno 2008 - Abbandonare il concetto di azienda “neutra”, né maschile né femminile, è il primo passo per le imprese verso una migliore qualificazione ed una maggiore competitività ed innovazione. Parte da questo presupposto il progetto comunitario Leonardo “L’ottica di genere nei processi aziendali” illustrato il 13 giugno, a Perugia, nel corso di un seminario a cui hanno partecipato l’assessore alle pari opportunità della Regione Umbria, Maria Prodi, la presidente nazionale del “Centro Studi Progetto Donna”, Roberta Bortolucci, e la responsabile Area consulenza e ricerca del “Centro Studi Progetto Donna”, Maria Mantini Satta. Inserire l’ottica di genere nei processi aziendali, superando neutralità e discriminazioni – è stato detto nel corso dell’incontro rivolto ad imprenditori, associazioni e sindacati – vuol dire migliorare il business ed il benessere organizzativo dell’azienda e delle persone che ci lavorano. Molte ricerche hanno dimostrato che sostenere la conciliazione delle attività di cura e professionali delle donne rappresenta per le imprese un valore aggiunto. Allo stesso tempo sono sempre più numerosi gli enti di certificazione che si occupano di tematiche di genere intese come fattore di qualità avanzata, così come della possibilità di mettere in atto una “certificazione di genere”, peraltro già attuata in alcuni Paesi europei. Dalla conciliazione dei tempi tra famiglia e lavoro dipende, per molte donne, la possibilità di entrare e di rimanere a lungo nel mercato del lavoro. L’esperienza di altri Paesi europei, con un modello di sviluppo non dissimile dal nostro – è stato detto durante il seminario, testimonia che è possibile costruire legami virtuosi tra crescita dell’occupazione femminile, aumento della natalità e innalzamento dei livelli di benessere sociale ed economico. E’ però necessario disporre di una offerta di servizi a sostegno al lavoro di cura femminile (asili nido, servizi di assistenza per anziani non autosufficienti, etc. ), rendere il lavoro flessibile meno penalizzante per le donne, sia dal punto di vista economico che della valorizzazione professionale, e sperimentare forme di remunerazione agganciate al raggiungimento di obiettivi e risultati. “La Regione dell’Umbria – ha detto l’assessore Prodi – è da tempo impegnata a creare le condizioni per promuovere le competenze femminili e rispondere ai bisogni delle donne. Entro il 2010 nell’ambito dei Progetti ‘caratterizzanti’ previsti dal Dap, realizzeremo interventi a sostegno della conciliazione tra famiglia e lavoro”. “Sono previsti accordi con i Comuni – ha proseguito Prodi - per tariffe omogenee sul territorio regionale, in particolare per l’accesso ai servizi per l’infanzia. Intendiamo inoltre ampliare l’offerta educativa di servizi fino ai 3 anni, anche attraverso nuove tipologie, e sostenere l’occupazione e la formazione di donne in accertate condizioni di difficile conciliabilità tra vita familiare e lavorativa. Tra le ‘misure contro la disoccupazione intellettuale e femminile’ saranno in programma iniziative di informazione, formazione e diffusione di buone prassi per sensibilizzare le imprese sui costi di modelli di gestione non sufficientemente attenti alle esigenze di conciliazione famiglia/lavoro, evidenziando al contrario le possibili ricadute positive di interventi mirati in tal senso. Svilupperemo infine – ha concluso l’assessore - iniziative di consulenza e formazione per la diffusione di marchi da assegnare alle imprese che scelgano di sperimentare modalità e strumenti di organizzazione e di gestione innovativi, orientati alla valorizzazione delle risorse professionali, maschili e femminili”. . .  
   
   
PROGETTO PILOTA SUL BILANCIO DI GENERE  
 
Bolzano, 16 giugno 2008 - Il 40% delle prestazioni e delle spese nel settore della formazione professionale ha come destinatario una donna. Questo il risultato principale di "Gender-budgeting", progetto pilota della Provincia realizzato dagli istituti Apollis e Genderlink, che ha analizzato il settore dell’aggiornamento professionale partendo da un approccio di genere. L’obiettivo era quello di analizzare una piccola fetta del bilancio provinciale partendo da un approccio di genere, ovvero differenziando i risultati tra uomini e donne. L’indagine si è concentrata sulle spese e le prestazioni legate al bilancio delle tre Ripartizioni della formazione professionale: quella italiana, quella tedesca e quella ladina. In tutto 150 milioni di euro, ovvero il 3% del bilancio provinciale che si aggira sui 5 miliardi di euro. Sul totale delle prestazioni erogate e delle spese registrate, è emerso che il 40% dei beneficiari risulta essere una donna. Con percentuali piuttosto variegate tra i diversi settori: si va da una "quota rosa" del 31% per quanto riguarda i tirocini professionali, al 43% per l’aggiornamento professionale, sino a raggiungere il 47% per i percorsi di formazione professionale a tempo pieno. Con "Gender Budgeting" si indica il concetto legato alla lettura di genere del bilancio di un ente pubblico, che permette di indagare come le singole voci di spesa o di entrata siano sensibili alle differenze tra uomo e donna. Il progetto pilota realizzato in Alto Adige è stato presentato nel corso di una conferenza stampa dall´assessora alle pari opportunità Luisa Gnecchi e dall´assessore alle finanze Werner Frick. "La realizzazione delle pari opportunità - ha sottolineato la Gnecchi - rappresenta uno degli obiettivi della legislatura che si sta per concludere, e questo progetto rappresenta un passaggio importante in quanto permette di capire che neppure un bilancio è "neutro", ma che anche in questo settore ci sono differenze tra uomini e donne. Istituzionalizzare questo tipo di tematiche può consentire di muoverci nella direzione giusta, ovvero quella che mira ad un´equa partecipazione di entrambi i generi alle risorse finanziarie e materiali". Dallo studio emerge come la spesa pubblica nel settore della formazione professionale sia distribuita in maniera abbastanza equilibrata tra i generi, pur con notevoli differenze a seconda dei settori. "Il Gender Budgeting – ha sottolineato Frick – introduce una nuova strategia nella politica di bilancio locale. In futuro, infatti, dovrà essere dato un maggior peso alle questioni di genere anche da parte della finanza pubblica, che sarà chiamata a garantire una maggiore trasparenza". .  
   
   
TRENTO: CIRCA UN MILIONE DI EURO PER LA PROMOZIONE DELLE FAMIGLIE E PER AIUTARLE NELL’EDUCAZIONE DEI FIGLI ASSISTENZA DOMICILIARE: 800.000 EURO AGLI ENTI GESTORI PER L’ESTENSIONE DEL SERVIZIO  
 
 Trento, 16 giugno 2008 – La Provincia autonoma di Trento finanzierà, con 975. 000 euro, quindici progetti in materia di promozione della famiglia e di integrazione con le politiche scolastiche e del lavoro che potranno essere attivati sul territorio provinciale da Comuni, Comprensori, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, associazioni di promozione sociale ed altri soggetti. La Giunta provinciale ha provveduto stamane, su proposta dell’assessore alle politiche sociali Marta Dalmaso, ad approvare i criteri e modalità per la presentazione, l’esame e il finanziamento dei progetti. L’iniziativa, che rientra tra quelle che il governo provinciale ha previsto di promuovere e finanziare attraverso il Fondo per la famiglia, istituito con la legge finanziaria 2008, si rivolge in particolare al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza e delle loro famiglie, alla prevenzione dei fenomeni di disagio sociale, all’integrazione delle politiche di promozione della famiglia con quelle scolastiche e del lavoro, alla conciliazione dei tempi di vita familiare con quelli del lavoro, alla promozione e sostegno di reti di relazioni familiari e di comunità, alla promozione di iniziative rivolte al sostegno delle capacità genitoriali. Con la stessa delibera, la Giunta ha altresì provveduto all’assegnazione agli enti gestori degli interventi socio assistenziali di altri 800. 000 euro destinati ad estendere gli interventi di servizio domiciliare e, in particolare, ad esaurire o quanto meno ridurre le liste d’attesa in alcuni comuni, a partire da quello di Trento dove il problema è maggiormente presente. Il supporto alla famiglia, questo il presupposto che spiega il provvedimento, deve concretizzarsi non solo in trasferimenti economici, ma anche e soprattutto in servizi di sostegno e respiro. Ciò perché sempre più si avverte l’esigenza di affiancare all’ambito degli interventi classici azioni finalizzate ad aiutare le famiglie a sostenere le proprie relazioni familiari e il ruolo genitoriale, a sostenere i fattori protettivi dello sviluppo umano che naturalmente le comunità esprimono, ad andare incontro in modo innovativo ai “nuovi” bisogni dei singoli e delle “nuove” famiglie. Aiutare i genitori ad educare i figli attraverso attività di accompagnamento allo studio, di orientamento scolastico e formativo, creare luoghi di aggregazione giovanile, spazi genitori – bambini, iniziative a sostegno della conciliazione famiglia;lavoro sono i principali obiettivi che i progetti si proporranno di raggiungere. In questa direzione dovranno dunque andare i progetti, che saranno valutati da una Commissione tecnica nominata dalla Giunta provinciale, per i quali Comuni, Comprensori, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, organizzazioni non lucrative di utilità sociale, associazioni di promozione sociale ed altri soggetti del terzo settore, potranno chiedere un finanziamento massimo di 65. 000 euro per l’intera durata del progetto, che potrà decorrere dal prossimo mese di novembre e fino al dicembre 2010. Le finalità di tali progetti, coerenti con il programma di sviluppo provinciale e con il programma di politiche giovanili adottato dalla Giunta provinciale, non dovranno comunque sovrapporsi agli obiettivi degli interventi promossi sul Fondo per le politiche giovanili e sul Fondo per la valorizzazione e professionalizzazione dei giovani. Le domande di finanziamento dovranno essere inoltrate al Servizio politiche sociali e abitative della Provincia autonoma di Trento entro il 12 settembre 2008. In merito alle risorse finanziarie stanziate dal Fondo per la famiglia per l’estensione degli interventi di assistenza domiciliare, la Giunta ha deliberato di assegnare 800. 000 euro a favore dei seguenti Enti gestori delle funzioni socio;assistenziali: Comprensorio Alta Valsugana 35. 050 euro ; Comune di Trento 291. 700 euro ; Comprensorio della Valle dell’Adige 64. 500 euro ; Comprensorio della Valle di Non 61. 250 euro ; Comprensorio della Valle di Sole 40. 800 euro ; Comprensorio Alto Garda e Ledro 100. 700 euro ; Comune di Rovereto 200. 000 euro ; Comprensorio Ladino di Fassa 6. 000 euro. .  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ, PROTESTA PER I FONDI ANTIVIOLENZA DEVIATI  
 
Cagliari, 16 Giugno 2008 - "La violenza nei confronti delle donne, come tutti ormai sappiamo, è un male sempre più diffuso del nostro tempo, autentico esempio di un degrado morale e civile cui sta andando incontro la società in cui viviamo". Così inizia la nota diffusa il 13 giugno dalla Commissione regionale per la realizzazione delle Pari opportunità tra uomini e donne. "È anche, forse, la parte peggiore di una tendenza che vede emergere sempre più lo sgretolamento dell´idea di famiglia e il sopruso dei più forti nei confronti dei più deboli – prosegue la nota -. È una questione delicata, dolorosa, che andrebbe affrontata con un impegno condiviso, uno sforzo comune e coordinato delle istituzioni, associazioni di volontariato, organizzazioni. Ecco perché è con sconcerto e rammarico che apprendiamo del taglio di 20 milioni di euro da parte del Governo nazionale". "Quei 20 milioni erano destinati ad un Piano per la prevenzione contro la violenza sulle donne e, con il consenso unanime del Parlamento, erano stati approvati con la legge finanziaria 2008 ed avevano già un preciso impegno di spesa: attivazione di Numeri Verdi, osservatorio per il monitoraggio delle violenze, campagne di promozione sociale, sostegno alle associazioni territoriali. Chiediamo per questo un impegno di tutti i partiti, associazioni e movimenti affinché venga riaffermata la disponibilità dei fondi per rilanciare i servizi programmati, al fine di prevenire e contrastare il fenomeno della violenza sulle donne in ascesa continua". . . .  
   
   
CIA, LE VINCITRICI DEL PREMIO "DONNE IN CAMPO 2008"  
 
Potenza, 16 giugno 2008 - Eugenia Sasso, titolare di un’innovativa azienda vitivincola, per la Sezione Impresa; Angela Laguardia, esperta di comunicazione del settore agricolo, per la Sezione Informazione; Rosa Anna Cifarelli, ricercatrice senior al Centro Metapontum Agrobios, per la Sezione Ricerca: sono le vincitrici dell’edizione 2008 del Premio Donne in Campo promosso dall’Associazione “Donne in Campo” della Cia-confederazione Italiana Agricoltori della Basilicata. Tre storie di donne con in comune la “passione per la terra”: Sasso scommette sull’ottimizzazione della qualità di vecchie vigne del Vulture per produrre vini di grande carattere e tipicità, complessi ed eleganti che lasciano presagire una “felice e lunga” vita in bottiglia. Laguardia, laureata in Scienze della Comunicazione, si occupa di rendere più semplice il linguaggio di ricerche in campo agronomico con la pubblicazione sulla rivista bimestrale dell’Alsia “Agrifoglio”. Cifarelli dedica la sua vita ai progetti di ricerca con l’individuazione e l’applicazione di nuove tecnologie molecolari anche complesse. La cerimonia della premiazione, nella sede della Camera di Commercio di Potenza, alla presenza di Mara Longhin presidente nazionale di Donne in Campo, di dirigenti della Cia e di rappresentanti istituzionali è stata l’occasione per rilanciare l’impegno dell´Associazione Donne in Campo di Basilicata che si è ufficialmente ricostituita nominando alla Presidenza Giuditta Lorusso. Partendo dal ruolo che la donna ha ricoperto nelle collettività rurali locali in generale, e nell’azienda agricola in particolare – ha sottolineato Paolo Carbone, vice presidente regionale della Cia - si può arrivare a delineare i punti di forza della componente femminile, che possono essere potenziati e valorizzati a beneficio non solo di una più significativa presenza delle donne in agricoltura, ma anche delle comunità rurali locali. “Valorizzare il ruolo femminile nel mondo agricolo nonché offrire sostegno alle imprenditrici per consentire loro di avere quella visibilità che spesso manca, nonostante il forte impegno e la centralità della loro attività, sono alcuni degli obiettivi che – ha sottolineato la presidente nazionale Longhin - “Donne in Campo” intende sostenere. Attualmente le donne rappresentano un terzo (37%) della popolazione agricola attiva europea. Le troviamo presenti specialmente in attività innovative, come ad esempio nell’agriturismo, nelle fattorie didattiche, nel settore biologico, nelle produzioni di nicchia, nell’ortofrutta e nella vitivinicoltura. Guardano all’impresa con sempre maggiore attenzione, puntando sulla qualità e sulla tipicità dei prodotti legati al territorio. L’affermazione delle donne in agricoltura – ha detto Longhin - è un traguardo non ancora pienamente raggiunto e richiederà, da parte di queste ultime, una più forte e diffusa presa di coscienza delle proprie capacità imprenditoriali. La presidente lucana Lorusso nell’annunciare il programma di attività ha sottolineato che anche da noi numerose imprese in rosa appaiono dinamiche, innovative ed efficienti, ma la potenzialità dell’impresa femminile risiede innanzitutto nella propensione alla multifunzionalità, quella naturale tendenza delle donne a considerare la produzione come una delle attività dell’azienda alla quale affiancarne altre, verso le quali la donna ha una innata familiarità, come ad esempio l’accoglienza, la cucina, le preparazioni alimentari, le lavorazioni artigianali legate alla vita dell’antica azienda contadina. .  
   
   
ENEL: APPROVA IL BILANCIO 2007 E NOMINA IL NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELIBERATO UN DIVIDENDO DI 49 CENTESIMI DI EURO PER AZIONE PER L’INTERO ESERCIZIO 2007  
 
 Roma, 16 giugno 2008 – Si è riunita l’ 11 giugno a Roma, sotto la presidenza di Piero Gnudi, l’Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti dell’Enel S. P. A. Nella parte ordinaria è stato anzitutto approvato il bilancio di esercizio dell’Enel S. P. A. Al 31 dicembre 2007 e presentato il bilancio consolidato. Su proposta del Consiglio di Amministrazione è stato quindi deliberato un dividendo per l’intero esercizio 2007 pari a 49 centesimi di euro per azione e la distribuzione di 29 centesimi di euro per azione a titolo di saldo, tenuto conto dell’acconto di 20 centesimi di euro per azione già pagato nel mese di novembre 2007. L’indicato saldo del dividendo verrà messo in pagamento a decorrere dal prossimo 26 giugno 2008, previo stacco in data 23 giugno della cedola n. 11. L’assemblea ha inoltre nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione – il cui mandato scadrà in occasione dell’approvazione del bilancio dell’esercizio 2010 – che sarà composto da Piero Gnudi (confermato nella carica di Presidente), Fulvio Conti, Lorenzo Codogno, Alessandro Luciano, Fernando Napolitano, Gianfranco Tosi (tratti dalla lista presentata dall’azionista di riferimento Ministero dell’Economia e delle Finanze), Giulio Ballio, Renzo Costi e Augusto Fantozzi (tratti dalla lista di minoranza presentata da un raggruppamento di investitori istituzionali). Giulio Ballio, Renzo Costi, Augusto Fantozzi, Alessandro Luciano e Gianfranco Tosi hanno dichiarato di essere in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dalla legge (di cui al Testo Unico della Finanza). Le liste di provenienza e i profili professionali dei componenti il nuovo Consiglio di Amministrazione sono reperibili sul sito internet aziendale (www. Enel. It). E’ stato poi deliberato, su proposta del Collegio Sindacale, un adeguamento del compenso da riconoscere a Kpmg S. P. A. E al relativo network per gli esercizi 2007, 2008, 2009 e 2010 in conseguenza dell’ampliamento delle attività di revisione contabile connesso al consolidamento (a partire dal mese di ottobre 2007) del gruppo Endesa. L’assemblea ha inoltre approvato (in sede ordinaria) il Piano di stock option per l’anno 2008 rivolto al top management della Società e del Gruppo e, accogliendo la mozione formulata durante lo svolgimento dei lavori assembleari da parte del rappresentante dell’azionista Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha ridotto di un quinto il quantitativo massimo di opzioni assegnabili in base a tale Piano (da n. 12. 029. 669 a n. 9. 623. 735); la stessa Assemblea ha quindi attribuito al Consiglio di Amministrazione i poteri occorrenti alla concreta attuazione del Piano stesso. Conseguentemente l’Assemblea ha anche provveduto (in sede straordinaria) a conferire al Consiglio di Amministrazione una delega quinquennale ad aumentare il capitale sociale per un importo massimo di euro 9. 623. 735 al servizio del medesimo Piano di stock option. L’assemblea ha infine approvato (ancora in sede ordinaria) un Piano per l’anno 2008 di incentivazione a lungo termine basato sull’assegnazione di restricted share units nei confronti della generalità del management della Società e del Gruppo e, accogliendo anche in tal caso la mozione formulata durante lo svolgimento dei lavori assembleari da parte del rappresentante dell’azionista Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha ridotto di un quinto il quantitativo massimo di units assegnabili in base a tale Piano (da n. 3. 146. 962 a n. 2. 517. 570); la stessa Assemblea ha quindi attribuito al Consiglio di Amministrazione i poteri occorrenti alla concreta attuazione del Piano stesso. .  
   
   
PISTOIA: CONTROLLO DEI PREZZI E TRASPARENZA DEL MERCATO  
 
Pistoia, 16 giugno 2008 - Il problema dei prezzi dilaga in provincia? Non sembra proprio. Questa è la reazione istintiva emersa negli interventi di apertura sia del Presidente Incerpi e che del Prefetto di Pistoia nella riunione organizzata giovedì mattina nei locali della Camera di Commercio. All’ordine del giorno: “Confronto tra sistema politico e istituzionale, mondo delle imprese e dei consumatori sul controllo prezzi e trasparenza di mercato” “Credevo che l’argomento “prezzi”– ha affermato il Prefetto – fosse un tema importante, ma la scarsa partecipazione dimostrata dagli enti locali territoriali, delle associazioni di categoria e dal mondo delle imprese, mi fa riflettere e ricredere. L’obiettivo che io ed Incerpi ci siamo prefissi convocando questo tavolo di confronto non era quello di semplice analisi dei prezzi adottati in provincia ma era quello di trovare il modo di poter contribuire ed incidere sul mercato dei prezzi attraverso la definizione di criteri di “buona condotta” ai quali tutti noi soggetti territoriali, pubblici e privati, dovremmo attenerci”. Analisi delle cause, condivisione degli effetti sul territorio e disponibilità alla collaborazione da parte di tutti i presenti all’incontro. Corretta concorrenza, trasparenza e qualità: sono i tre elementi base per iniziare questo tipo di percorso a favore sia del consumatore sia delle imprese che intendono proseguire il proprio operato in modo serio e leale. Passaggio dalla lira all’euro, rilassamento dei controlli, nuovi stili di vita sono alcune delle principali cause che hanno portato alla sofferenza che sta vivendo la nostra economia. Ma anche poca trasparenza e scarsa comunicazione fra gli addetti ai lavori. Se nel primo caso, la forza del territorio può incidere relativamente sull’andamento del mercato, nel secondo caso, è dovere degli organismi territoriali preposti intervenire fin da subito per favorire tutti quei processi che garantiscano al consumatore ma anche all’imprenditore leale una “borsa della spesa regolamentata, sana e consapevole”. Sette le proposte che il Prefetto di Pistoia, di concerto con il Presidente della Camera di Commercio, ha messo sul tavolo, e sulle quali seguiranno approfondimenti ed azioni concrete: 1) definizione delle modalità di scambio di informazioni (bollettini, verbali dell’Osservatorio, segnalazioni ricevute da Mister Prezzi, forum informatico) 2) monitoraggio permanente sui prezzi; 3) diminuzione imballaggi a livello provinciale per una migliore raccolta differenziata; 4) garanzia di trasparenza nei punti vendita della piccola e grande distribuzione; 5) lotta alla contraffazione, abusivismo e impegno sulla sicurezza dei prodotti; 6) semplificazione in materia di commercio con maggiore coordinamento degli Sportelli Unici Attività Produttive; 7) Campagne di sensibilizzazione da parte degli enti locali e creazione di fondi a sostegno della trasparenza e dell’abbattimento dei prezzi e della concorrenza sleale. .  
   
   
PUGLIA: RELAZIONA SU PROCEDURE ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI  
 
Bari, 16 giugno 2008 - Di seguito, la comunicazione alla Giunta regionale dell’assessore al Territorio, Angela Barbanente, in ordine alle procedure autorizzative per gli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili: "Nel recente passato, anche in attuazione della direttiva 2001/77/Ce del Parlamento e del Consiglio Europeo finalizzata alla promozione della produzione di energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili, si è sviluppata una cospicua attività normativa statale e regionale in materia. La Regione Puglia, in quest’ambito, si è distinta per l’impulso impresso allo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, in coerenza con le scelte strategiche contenute nelPiano Energetico ambientale regionale. Le politiche di sostegno alle fonti di energia pulita perseguite a livello nazionale, unite alle iniziative regionali di analogo segno, soprattutto volte a facilitare le procedure di autorizzazione, hanno determinato in Puglia una notevolissima crescita della domanda di energia elettrica da fonti rinnovabili, attestata dalle puntuali ricognizioni statistiche compiute dall’Assessorato regionale allo Sviluppo economico. Le suddette circostanze, ossia l’aumento e l’intreccio delle produzioni normative statali e regionali e la concomitante impennata delle richieste di autorizzazione, secondo quanto si evince dalle numerose segnalazioni pervenute all’Assessorato all’Assetto del Territorio, stanno determinando negli enti locali da un lato dubbi e timori in merito alle modalità applicative del nuovo quadro normativo, dall’altro notevoli difficoltà di controllo delle proposte di localizzazione, aggravate in molti casi dall’assenza di adeguati strumenti amministrativi e strutture organizzative. Da ultimo, sempre in base alle informazioni pervenute all’Assessorato, sembra che l’entrata in vigore dell’articolo 27 della legge regionale 19 febbraio 2008, n. 1, che, com’è noto, ha innalzato i limiti imposti dalla Finanziaria 2008 per poter autorizzare impianti di piccola potenza con la sola Dia, abbia aggravato le difficoltà operative e interpretative dei Comuni, con il rischio che una norma che aveva lo scopo primario di semplificare e accelerare il procedimento autorizzativo si traduca in una complicazione dei procedimenti e ne renda più incerti gli esiti. Si deve considerare inoltre che gli enti locali, per evitare un’incontrollabile proliferazione di impianti sul territorio comunale specie ai fini della tutela di paesaggi agrari e rurali ritenuti di elevato valore, stanno emanando atti di indirizzo che pongono limiti all’insediamento di impianti mediante la procedura autorizzativa in questione. Il rischio, in questo caso, consiste nella disomogeneità degli indirizzicomunali, con negative ripercussioni sulla chiarezza del quadro di riferimento per gli operatori del settore energetico da fonti rinnovabili. Infine, occorre valutare il rischio che, in ragione delle diverse interpretazioni comunali delle norme in questione, si sviluppi un contenzioso, e una conseguente giurisprudenza, che altro non farebbe che accrescere il clima di incertezza per gli enti locali e gli operatori. A questo proposito merita richiamare l’Ordinanza del Tar Puglia (sezione prima) su ricorso proposto contro il Comune di Lucera per l’annullamento delle determine dirigenziali con cui il Comune rigettava tre Dia presentate e diffidava la società ricorrente dalla realizzazione di altrettanti impianti fotovoltaici di potenza inferiore a 1Mw. In particolare, l’interpretazione data dal Tar al secondo comma dell’art. 27 della Rl 1/2008 è che questo, “nel menzionare la facoltà di installare impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili in zone classificate agricole dai vigenti strumenti urbanistici, richiama il primo comma della medesima disposizione che pone alla lettera a) il requisito della integrazione degli impianti fotovoltaici con strutture industriali, commerciali o di servizi che risulta viceversa assente nel caso in esame”. In altri termini, il Tar ha interpretato la disposizione nel senso di estendere il regime della Dia ai soli impianti fotovoltaici da localizzare in zona agricola che sono destinati ad essere realizzati su edifici industriali, commerciali e servizi, ovvero ad essere collocati a terra internamente a complessi industriali, commerciali e servizi esistenti o da costruire. Al di fuori di tale ipotesi, la realizzazione di impianti in zona agricola resta assoggettata al regime dell’autorizzazione unica ai sensi del D. Lgs. 387/2003. Tutte le questioni su esposte sono state affrontate in una riunione tecnica svoltasi in data 12 giugno u. S. Presso il Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale, che ha coinvolto, oltre al Capo di Gabinetto e alla sottoscritta, rappresentanti dei Settori regionali Sviluppo economico ed Ecologia. Ne è emersa l’urgenza, da tutti condivisa, di sviluppare due azioni parallele consistenti in: 1. Emanazione in tempi rapidissimi di un atto di indirizzo regionale volto a fare chiarezza in merito ad alcuni problemi interpretativi posti in particolare dall’art. 27 più volte citato; 2. Insediamento di una commissione interassessorile incaricata di elaborare una normativa di riordino dell’intera materia alla luce degli esiti prodotti dai vari provvedimenti legislativi e regolamentari di fonte statale e regionale susseguitisi nel recente passato. ” .  
   
   
ENI E NOC FIRMANO I NUOVI CONTRATTI PETROLIFERI (EPSA IV) E PONGONO LE BASI PER LO SVILUPPO CONGIUNTO DI NUOVI PROGETTI OIL & GAS  
 
San Donato Milanese (Mi), 16 giugno 2008 - Eni e la società petrolifera di stato libica Noc hanno il 12 giugno firmato a Tripoli i sei contratti di Exploration and Production Sharing (Epsa Iv) che convertono gli accordi originali che regolavano l’attività di olio e gas di Eni nel paese. La durata dei contratti è stata rinnovata per 25 anni a partire dal gennaio 2008 e, considerate le estensioni previste dai contratti, le nuove scadenze diventano il 2042 per la produzione petrolifera e il 2047 per il gas. I contratti Epsa stabiliscono i termini dei nuovi e futuri sviluppi della collaborazione tra le due compagnie sulla base dei principi definiti dall’accordo strategico firmato lo scorso ottobre che prevedono una serie di iniziative con l’obiettivo di sfruttare al meglio il potenziale libico in ambito di idrocarburi. Tra le iniziative contemplate nel piano di espansione di Eni nel Paese, figura la realizzazione di importanti iniziative nel settore gas finalizzate alla fornitura del mercato locale e a potenziare l’hub di Mellitah con programmi di espansione della capacità di export del gas. Le società, inoltre, concentreranno i propri sforzi per massimizzare la produzione dai loro giacimenti storici attraverso l´applicazione di programmi avanzati e delle più sofisticate tecnologie per il recupero assistito degli idrocarburi (iniezione Co2 e water alternate gas) e daranno il via ad una nuova campagna di perforazione di campi vicini. Eni è il primo produttore straniero in Libia, dove è presente dal 1959, con una produzione media giornaliera operata di oltre 550 mila barili di olio equivalente. L’intesa raggiunta conferma la solidità della relazione tra Eni e Noc e pone le basi per l’avvio di importanti iniziative industriali, che consolideranno gli obiettivi di crescita della produzione di Eni nel Paese. L’accordo, inoltre, garantirà all’Italia una maggiore sicurezza energetica. .  
   
   
ENI NOMINA PAOLO SCARONI AMMINISTRATORE DELEGATO E I COMPONENTI DEI COMITATI CONSILIARI.  
 
 Roma, 16 giugno 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Eni ha nominato l’ 11 giugno Amministratore Delegato Paolo Scaroni, al quale ha conferito i poteri di amministrazione della Società con esclusione di specifiche attribuzioni che il Consiglio si è riservato, oltre a quelle non delegabili a norma di legge. Il Consiglio di Amministrazione ha accertato che tutti gli amministratori, escluso il Presidente e l’Amministratore Delegato, sono in possesso del requisito di indipendenza. Il Consiglio ha inoltre nominato Mario Resca (con la carica di Presidente), Francesco Taranto, Alberto Clô e Paolo Andrea Colombo componenti del Compensation Committee, tutti indipendenti ai sensi del Codice di autodisciplina di Eni e non esecutivi; Marco Reboa (con la carica di Presidente), Francesco Taranto, Pierluigi Scibetta e Paolo Marchioni componenti del Comitato per il Controllo Interno, tutti indipendenti ai sensi del Codice di autodisciplina di Eni e non esecutivi. Il Consiglio ha altresì istituito l’Oil - Gas Energy Committee, che sostituisce l’Osservatorio Petrolifero Internazionale, e ne ha nominato componenti Alberto Clô (con la carica di Presidente), Marco Reboa, Mario Resca, Paolo Andrea Colombo e Pierluigi Scibetta. Il Consiglio ha altresì accertato il possesso dei requisiti di professionalità e onorabilità dei sindaci di cui al D. M. 30 marzo 2000, n. 162, come specificati dall’art. 28. 1 dello statuto, nonché dei requisiti di indipendenza previsti dalla legge e dal Codice di autodisciplina di Eni. I curricula dei consiglieri e dei sindaci eletti sono disponibili nel sito Internet www. Eni. It, sezione Corporate Governance. Il Consiglio ha altresì modificato il calendario finanziario precedentemente comunicato al mercato, aggiungendo la data dell’11 settembre 2008 relativa alla riunione consiliare di approvazione dell’acconto dividendo, prevista originariamente il 30 luglio 2008. Ad eccezione di questa unica variazione, resta confermato il Calendario degli eventi societari per l’anno 2008 già diffuso, in particolare per quanto riguarda le date di stacco cedola e di messa in pagamento dell’acconto dividendo relativo all’esercizio 2008. . .  
   
   
EFFICIENZA ENERGETICA: QUALI OPPORTUNITÀ PER LE PMI  
 
Potenza, 16 giugno 2008 - La Camera di Commercio di Potenza e la sua azienda speciale Forim Formazione e Promozione per le imprese, in collaborazione con Dintec e Enea, organizzano per il 17 giugno nella Sala dell’Economia, in Corso Xviii Agosto 34, alle ore 9. 30, l’incontro dal titolo “Efficienza energetica: quali opportunità per le Pmi”. Nell’occasione saranno affrontati temi quali le agevolazioni fiscali per il risparmio energetico nei diversi settori, gli incentivi energia previsti nella Legge Finanziaria 2008, le tecnologie rilevanti per l’efficienza energetica nel settore residenziale, la certificazione sul rendimento energetico in edilizia, il sistema di produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici. “Il Consiglio Europeo del marzo 2007 – commenta il presidente della Camera di Commercio di Potenza, Pasquale Lamorte - aveva fissato tre obiettivi in tema di energia e ambiente da perseguire entro il 2020: ridurre di almeno il 20% le emissioni in atmosfera di gas serra; coprire almeno il 20% del fabbisogno energetico con energia da fonti rinnovabili; risparmiare almeno il 20% del totale dell’energia consumata nella Ue, di cui il 10% dal consumo per edilizia residenziale e il 10% dal consumo degli impianti produttivi e da agricoltura. Sulla base di questi orientamenti il nostro Paese ha varato pacchetti di misure per le imprese che consumano energia (agevolazioni fiscali per efficienza energetica e incentivazione per la produzione di energia da impianti solari fotovoltaici) e per le imprese che offrono soluzioni innovative per l’energia, creando anche nuove opportunità di business (Piano ‘Industria 2015’). Sulla base di queste normative e con l’ausiolio di esperti a livello nazionale, cercheremo di comprendere quali possono essere le reali opportunità per le aziende del potentino in materia di efficienza energetica e quali, eventualmente, le criticità da superare per migliorare le performances ambientali”. La partecipazione è gratuita. E’ tuttavia gradita la prenotazione, da trasmettere via fax al n. 0971/410313 o via posta elettronica all’indirizzo: saverio. Primavera@pz. Camcom. It, dopo aver compilato la scheda di partecipazione scaricabile dai siti: www. Pz. Camcom. It ; e www. Forimpz. It . .  
   
   
AUSTRIA, 450 MLN PER 400 KM DI NUOVI GASDOTTI  
 
Vienna, 16 giugno 2008 - Nei prossimi anni nella rete a gas austriaca verranno investiti 450 milioni di euro per costruire 400 nuovi km di gasdotti e per migliorare e potenziare soprattutto la capacità di trasporto in Bassa-austria e nella Stiria. La capacità di trasporto aumenterà del 40 per cento. Le nuove linee verranno costruite vicino a quelle già esistenti, ma potranno trasportare più gas. L´ice informa che l´inizio dei lavori è atteso per il 2009, la fine per il 2011-12. L´ampliamento verrà realizzato dalla Omv Gas Gmbh (corporazione leader in Europa Centrale nel settore del petrolio e del gas), dalla Evn Netz Gmbh (compagnia energetica della Bassa Austria) e dalla filiale della Energie-steiermark (quarta compagnia energetica austriaca), la Gasnetz Steiermark Gmbh. Alla prima andranno 100 milioni di euro, alla seconda 235 e alla terza oltre 100 milioni. .  
   
   
PANNELLI SOLARI AL POSTO DELL’ETERNIT SUI TETTI DELLE CASE POPOLARI PROGETTO INNOVATIVO. INTERESSA 130 EDIFICI CONDOMINIALI VIA L’AMIANTO A COSTO ZERO E PRODUZIONE DI ENERGIA. ESEMPIO PER I PRIVATI  
 
Firenze, 16 giugno 2008 - Pannelli fotovoltaici al posto dell’eternit sui tetti delle case popolari. La Regione Toscana sostiene e coordina un programma innovativo che permetterà di rimuovere l’eternit, che contiene amianto, e di istallare pannelli fotovoltaici. Il progetto permette anche di ricavare energia elettrica “pulita” e di generare un ritorno economico, che copre i costi. L’iniziativa, che è già stata attuata su 26 edifici (24 nell’area fiorentina e 2 in quella di Massa e Carrara) coinvolgerà ora un altro centinaio di stabili appartenenti al patrimonio di edilizia residenziale pubblica della Toscana. «Si tratta di un progetto assolutamente innovativo - spiega l’assessore alla casa della Regione Toscana, Eugenio Baronti - che consente di fare tre cose utili a costo zero. La prima è quella di bonificare i tetti delle case popolari della Toscana, molti dei quali, a suo tempo erano stati costruiti in eternit. E l’eternit, come tutti sanno, è fatto con l’amianto. La seconda – fa notare l’assessore - è che una sostanza pericolosa, come l’amianto, viene sostituita con pannelli fotovoltaici, che producono energia elettrica pulita e fanno risparmiare emissioni nell’atmosfera. La terza cosa è che, grazie a questa energia, non solo si risparmia l’inquinamento, ma si ottengono risorse economiche che servono a ripagare il costo dell’impianto. In Toscana i primi esperimenti sono stati attivati, ora vogliamo allargare il raggio d’azione e vogliamo che l’esempio virtuoso delle case popolari possa servire da modello anche per i condomini privati. » Ma quanti sono gli edifici interessati in questa fase? «Affinché il quantitativo di energia prodotto sia congruo per ammortizzare i costi – spiega l’assessore – ci vuole che il tetto dell’edificio abbia una dimensione sufficiente e che l’irraggiamento solare sia adeguato. Circa 130 edifici per una copertura complessiva di 130 mila mq, sono stati giudicati idonei. Tenuto conto che su 26 edifici gli interventi sono già partiti, l’intervento in questa fase, verrà attuato su 90 mila mq di coperture, con l’istallazione di pannelli solari per 60 mila metri quadri. L’arco temporale è di tre anni. » Ed ecco i risparmi in termini ambientali ed energetici. «L’intervento permetterà di produrre – spiega l’assessore – 5,5 milioni di kilowattora annui, pari al consumo di 1800 famiglie. E’ l’equivalente della popolazione di Barberino Val D’elsa, o di Montalcino. Si risparmierà l’emissione di 3500 tonnellate di Co2 all’anno e di 1375 tonnellate di petrolio, pari a 8650 barili all’anno. » I protagonisti del progetto saranno i gestori! di edilizia residenziale pubblica sul territorio. La Regione ! dal cant o suo promuove e coordina gli interventi e contribuisce a sostenere le attività di verifica e progettazione, da un punto di vista tecnico e finanziario. Si stima che i costi di questo programma ammontino complessivamente a 55 milioni di euro. La resa economica, in un arco di 20 anni, della vendita di energia e degli incentivi previsti dal Governo (Decreto Ministeriale 10-2-2007 per l’istallazione di pannelli fotovoltaci) sarà di circa 64 milioni di euro. Ne risulta un utile di 9 milioni di euro che va a coprire i costi di rimozione e smaltimento dell’amianto delle coperture eternit. In Toscana, attualmente, esistono 11 Lode, a cui afferisce un patrimonio complessivo di circa 50 mila alloggi di edilizia residenziale pubblica. .  
   
   
AREE DISMESSE IN LOMBARDIA: RECUPERARLE IN VISTA DELL´EXPO  
 
Rho/pero 16 giugno 2008 - Si è parlato anche di aree dismesse il 13 giugno nei padiglioni fieristici di Rho-pero nell´ambito dell´Italian Expo Real Estate, la prima fiera dedicata al settore immobiliare e al marketing territoriale. In particolare si sono confrontati su questo tema l´assessore al Territorio e Urbanistica della Regione Lombardia, Davide Boni, e il Presidente di Assimpredil - Ance, Claudio De Albertis. "E´ necessario un piano strategico in vista di Expo 2015 - ha detto Boni - con interventi mirati che consentano il recupero delle aree dismesse, realizzando strutture che siano successivamente riconvertite al termine dell´esposizione mondiale". Secondo l´assessore è anche "necessario creare nuovi servizi alla popolazione, ridisegnare le città ed evitare che in alcune zone si accentui il disagio sociale. Naturalmente per pianificare correttamente tutti gli interventi è necessario coinvolgere tutti i diversi ambiti, da quello fieristico a quello dei trasporti, comprese le linee di collegamento principali, come l´aeroporto di Malpensa". "Per questo - ha concluso l´assessore - penso sia comunque arrivato il momento di affrontare in tempi rapidi la questione legata alla formulazione di una legge speciale per arrivare preparati a questo importante evento". "E´ necessario collegare le aree interessate da un evento come Expo 2015 - ha detto invece De Albertis - definendo comunque delle priorità di intervento sulle aree dimesse. Per questo potremmo anche pensare alla possibilità di attuare una sorta di urban challenge, una gara con una serie di criteri standard, stabiliti attraverso il coinvolgimento diretto della Regione per definire le aree dove svolgere gli interventi prioritari. Oggi i problemi che ritardano gli interventi sono legati principalmente ai tempi eccessivamente lunghi impiegati per la bonifica delle aree dismesse e per l´approvazione dei progetti. "Le trasformazioni - ha concluso - devono quindi avvenire in tempi rapidi e i problemi devono essere affrontati su larga scala". .  
   
   
PORTA NUOVA È IL PROGETTO PILOTA PER LE CERTIFICAZIONI LEED IN ITALIA 340.000 METRI QUADRATI DI NUOVI EDIFICI PROGETTATI NEL PIENO RISPETTO DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE  
 
Milano, 17 giugno 2008 – Si è tenuta il 12 giugno presso la Fondazione Riccardo Catella la conferenza stampa per la presentazione di “Porta Nuova e la Sostenibilità: un esempio per i grandi progetti di riqualificazione urbana”. All’incontro sono intervenuti Carlo Masseroli, Assessore per lo Sviluppo del Territorio del Comune di Milano, Manfredi Catella, Amministratore Delegato di Hines e gli architetti progettisti di Porta Nuova Isola Stefano Boeri, Lucien Lagrange e William Mcdonough. Porta Nuova, la più grande opera di riqualificazione urbana mai realizzata nel centro di Milano (circa 340. 000 metri quadrati) rappresenta un modello unico in Italia e in Europa di sviluppo sostenibile. Tutti gli edifici sono stati sottoposti ai più avanzati criteri di valutazione di sostenibilità ambientale imposti dal Leed (Leadership in Energy and Environmental Design), uno dei più prestigiosi sistemi internazionali per la certificazione ambientale. Ad oggi Porta Nuova Garibaldi e Porta Nuova Varesine hanno già ottenuto la pre - certificazione Leed con una valutazione Gold/silver. Per quanto riguarda Porta Nuova Isola sono in corso le fasi di pre - certificazione. Porta Nuova rappresenta il progetto pilota per la certificazione Leed in Italia. Collocandosi a pieno titolo fra i progetti più all’avanguardia nel mondo dal punto di vista dell’innovazione progettuale, costruttiva e dello sviluppo infrastrutturale, Porta Nuova riassume in sé tre declinazioni del concetto di sostenibilità: Sostenibilità Civica – lo sviluppo dell’intero progetto di Porta Nuova ha tenuto conto delle caratteristiche e delle tradizioni storiche delle tre differenti aree limitrofe, senza venire meno alle esigenze della città per quanto riguarda le tematiche ambientali, sociali, di viabilità e di sicurezza. Porta Nuova riesce così rappresentare il naturale sviluppo delle aree adiacenti; Sostenibilità Infrastrutturale – Porta Nuova sorgerà sulle principali direttrici della viabilità cittadina e, grazie alla realizzazione di una nuova rete infrastrutturale, rappresenterà il più importante nodo intermodale di Milano grazie alla presenza di 2 stazioni ferroviarie, 3 linee della metropolitana, 1 passante ferroviario e numerosi altri mezzi di superficie. Grazie alla fitta rete infrastrutturale, il cittadino che arriva in città potrà lasciare la vettura nei parcheggi pubblici presenti nell’area e spostarsi con i mezzi del trasporto pubblico; Sostenibilità Ambientale – Porta Nuova è stato progettato con l’obiettivo di un cospicuo utilizzo delle fonti rinnovabili per l’approvigionamento energetico, l’utilizzo di materiali da costruzione ad alto contenuto di materie prime riciclate, impianti per la raccolta dell’acqua piovana per l’irrigazione del verde, così da garantire il miglioramento della qualità della vita di chi vivrà o lavorerà nell’area. Tutti i requisiti inclusi nel decreto legislativo 29/12/2006 n. 311 per il 2010 . Il verde all’interno del progetto di riqualificazione ricopre un ruolo fondamentale. Infatti nell’area è prevista la realizzazione di 160. 000 metri quadrati di aree pedonali, di cui 90. 000 metri quadrati dedicati a quello che diventerà uno dei maggiori parchi pubblici di Milano – I Giardini di Porta Nuova. Il grande parco rappresenterà sia il collegamento tra i tre progetti, sia un luogo di destinazione e di socialità. L’area inoltre vedrà la presenza di punti di incontro che formeranno una vera e propria nuova rete della cultura milanese: fondazioni, musei, centri espositivi e altro centri culturali. Gli edifici di Porta Nuova disporranno di sistemi energetici innovativi che avranno tra i principali obiettivi l’utilizzo delle fonti rinnovabili, l’utilizzo di materiali ecologici (materiali edili biodegradabili e vernici naturali, ecc) e il riutilizzo delle acque. Ogni edificio quindi sarà dotato di sistemi avanzati per l’approvigionamento dell’energie tramite fonti rinnovabili che abbatteranno sensibilmente le emissioni nell’aria di Co2. Durante l’incontro inoltre sono stati presentati gli architetti che compongono la squadra dei progettisti di Porta Nuova Isola, completando così il team di 25 architetti progettisti di Porta Nuova (provenienti da 8 differenti paesi) selezionati fra più di 500 professionisti tramite concorsi internazionali ad invito. A Stefano Boeri, già curatore del masterplan di Porta Nuova Isola e progettista delle due torri “Bosco Verticale”, si aggiungono due delle più importanti firme dell’architettura sostenibile mondiale come Lucien Lagrange e William Mcdonough. I due architetti e i rispettivi studi si occuperanno rispettivamente della progettazione di edifici con destinazione residenziale e terziario. In particolare tutti gli edifici realizzati da Boeri Studio, Lucien Lagrange Architects e da William Mcdonough + Partners rispondono alle medesime necessità di razionalizzazione del consumo dell’energia. Tale obiettivo sarà raggiunto tramite l’ utilizzo della vegetazione, l’orientamento particolare degli edifici per poter sfruttare al meglio la ventilazione naturale, l’uso di sistemi frangisole e di terrazze verdi per incrementare l’isolamento termico. Porta Nuova Isola vedrà inoltre la realizzazione di un sistema centralizzato per la produzione di energia e una rete di scambiatori che permetteranno il recupero del calore in eccesso emesso dagli uffici ed il suo riutilizzo nelle residenze. Porta Nuova si candida a pieno titolo fra i progetti mondiali all’avanguardia nel mondo per l’innovazione progettuale, costruttiva e dello sviluppo infrastrutturale. "La sostenibilità è un elemento essenziale per la qualità della vita, e quindi necessario fattore di giudizio di qualsiasi intervento di riqualificazione. In tal senso, il progetto di Porta Nuova diviene un’occasione per promuovere il tema della qualità urbana, per esplorare, ripensare e sperimentare nuove idee. Studi progettuali necessari a sostenere processi di trasformazione sostenibile nelle città per passare dall´ecologia del no all´ecologia del come. " – ha dichiarato Carlo Maria Masseroli, Assessore allo Sviluppo del Territorio del Comune di Milano. “Abbiamo deciso di presentare alla città, durante la settimana delle sostenibilità, le novità legate a Porta Nuova Isola perché crediamo che il progetto grazie alle sue peculiarità esprima un modello avanzato di sviluppo sostenibile – ha precisato Manfredi Catella, Amministratore Delegato di Hines, che ha inoltre aggiunto – l’intero progetto di Porta Nuova rappresenta un esempio, per ora unico in Italia, di come i grandi progetti di riqualificazione urbana, attraverso una progettazione attenta e partecipata, possano contribuire al miglioramento della vita dei cittadini”. Stefano Boeri, architetto di Porta Nuova Isola ha sottolineato: “Il “Bosco Verticale”, cioè la costruzione a Milano di due torri residenziali rivestite da 850 alberi, è il progetto pilota di una strategia di demineralizzazione e radicale ampliamento delle superfici vegetali nelle città, che comprende anche i tetti verdi, i giardini pensili, i muri vegetati e la proliferazione degli orti urbani. Il ”Bosco Verticale” assorbe le polveri sottili, funge da schermo termico, migliora il micro-clima e favorisce la sosta dei volatili migranti nel cielo delle nostre città. ” “L’edificio ad uso ufficio che abbiamo progetto per Porta Nuova Isola rappresenta una magnifica occasione per poter essere parte di qualcosa di speciale; un progetto evolutosi congiuntamente nel quale ciascun designer ha proposto una riflessione sugli elementi naturali come il sole, il vento, il verde – ha commentato William Mcdonough, architetto di Porta Nuova Isola, che ha inoltre evidenziato – “l’unione di elementi orizzontali e verticali comporranno la struttura di un edificio con un’elegante personalità urbana che si relazionerà sia con gli edifici residenziali del quartiere sia con la parte a vocazione più moderna e innovativa di Porta Nuova”. .  
   
   
NASCE ECOPOLIS LA PIU’ GRANDE COOPERATIVA EDILIZIA DI MILANO  
 
 Milano, 16 Giugno 2008 - Giovedì 12 Giugno presso lo studio del Notaio Cesare Cantu’ di Milano è stato stipulato l’ atto di fusione tra tre storiche Cooperative di Abitazione della nostra citta’: la Cooperativa Edificatrice di Rogoredo, la Cooperativa Edificatrice di Lampugnano e la Cooperativa Edificatrice l’ Eguaglianza di Trenno. A seguito di detta fusione si è originata la piu’ grande Cooperativa di Abitanti di Milano, la Cooperativa Ecopolis, che ha la sua sede legale in via Camperio 11, mentre le attuali sedi, ubicate in zona sud - est e nord - ovest della città rimarranno quali punti di riferimento territoriale per l’ assistenza e fornitura di servizi ai Soci. Le Cooperative, che da decenni operano per la realizzazione di alloggi da destinare sia in affitto che in proprietà ai propri soci, sono state recentemente artefici di una significativa partecipazione in programmi edilizi complessi e rilevanti quali il Programma Integrato di Intervento Montecity-rogoredo e quello relativo al Piano di Riqualificazione Urbana Certosa - Quarto Oggiaro. Alcuni dati sommari dedotti dal bilancio consolidato al 31. 12. 2007 delle tre Cooperative : 6773 Soci - circa 1350 alloggi di proprietà per complessivi 107. 000 mq comprese le unità immobiliari a diversa destinazione d’ uso - circa 1200 boxes - un valore Ici complessivo degli immobili di proprietà pari a 115. 000. 000 di €. - un risparmio sociale che supera i 75. 000. 000 di €. Certamente una grande azienda, che vuole però soprattutto dare continuità a quanto distintamente fatto precedentemente alla fusione dalle singole Cooperative: caratterizzarsi in termini di valenza sociale e solidaristica, capace e determinata per dare concrete risposte in un settore dove il fabbisogno abitativo rappresenta per moltissime famiglie il problema più importante. .  
   
   
EDILIZIA IN LIGURIA: AL VIA SUL WEB TUTTE LE NOTIZIE SUGLI APPALTI PUBBLICI  
 
Genova, 16 giugno 2008 - Tutte le notizie e i dati, ad eccezione di quelli sensibili e tutelati per legge, relativi ai contratti degli appalti pubblici si potranno leggere sul web all´indirizzo appaltiliguria del sito della regione www. Regione. Liguria. It . La notizia è stata data dall´assessore regionale alle Politiche abitative, Maria Bianca Berruti che ha sottolineato "l´importanza di un´iniziativa che mira alla semplificazione e alla regolazione del flusso informativo sugli appalti". Da oggi gli utenti registrati con password fornita dalla regione e, dal mese di luglio senza alcuna restrizione, almeno per i dati da cartello di cantiere, potranno visionare tutti i bandi delle 500 stazioni appaltanti presenti in Liguria, dai Comuni alle Asl fino alle aziende pubbliche, con tutti i contratti per lavori pubblici che sono stati aggiudicati o affidati a partire dal 1 maggio 2008 e tutti i contratti di forniture e di servizi con l´indicazione di tutti i partecipanti e del vincitore, secondo quanto previsto dalla legge regionale 31 del 2007 che ha arricchito le funzioni dell´osservatorio regionale degli appalti. "Rispetto al portale sugli appalti che è in funzione dal 2003 - continua l´assessore Berruti - si tratta di un ulteriore passo avanti verso la totale digitalizzazione dei rapporti tra Enti e la garanzia della massima trasparenza". Sarà la sezione regionale dell´osservatorio sugli appalti a fornire a tutti i soggetti obbligati all´invio delle informazioni, il supporto e l´assistenza necessaria. Nel caso in cui si verificasse il mancato invio delle informazioni, la Regione bloccherà l´erogazione dei finanziamenti. "Un´iniziativa che si rende necessaria - aggiunge l´assessore regionale Berruti - per avvicinarci Ad una sorta di sportello unico degli appalti che vuole da un lato offrire alla stazione appaltante un´interfaccia unico per la trasmissione delle informazioni e un unico riferimento per coloro che hanno bisogno di dati, e dall´altro fornire in tempo reale una fotografia sul funzionamento del mercato degli appalti in Liguria. Ad esempio sarà possibile verificare la reale incidenza delle somme destinate alle prestazioni per la sicurezza sui cantieri non soggette a ribasso d´asta e conseguentemente avere elementi concreti per intervenire e per correggere l´impostazione". Dal punto di vista regionale l´iniziativa vuole consentire la possibilità di disporre di un database informativo per attivare forme di monitoraggio e le azioni conseguenti. .  
   
   
ROMA: ANTONIOZZI SU PIGNORAMENTO ATER  
 
 Roma, 16 giugno 2008 - «L’attuale Giunta non ha alcuna responsabilità nell’iniziativa che ha determinato il pignoramento dei conti correnti postali e bancari dell’Ater: lo sanno benissimo i vertici dell’Azienda che conoscono l’origine di quel provvedimento». E’ quanto ha dichiarato l’assessore alle Politiche abitative, Alfredo Antoniozzi. «Tuttavia – continua Antoniozzi - non possiamo ignorare che l’Amministrazione comunale non ha alcuna possibilità di recedere, poiché vanta crediti certi nei confronti dell’Ater per evasione dell’Ici e non sussistono al momento alternative al pignoramento, a meno di voler dare luogo a comportamenti certamente censurabili da parte delle Corte dei Conti. Tuttavia ricordo che il Consiglio comunale di Roma ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che impegna la Giunta ad attivare un’iniziativa rapida che metta insieme Regione, Comune e Ater per definire quali possano essere gli elementi compensatori alternativi per sbloccare la situazione. Per la verità supponiamo che anche l’Ater di Roma debba presentare proposte utili». «Il sindaco Alemanno - conclude Antoniozzi - è sinceramente dispiaciuto per i disagi a cui stanno andando incontro gli inquilini dell’Ater, ma occorrono fatti nuovi per risolvere una vicenda che si è determinata ben prima dell’insediamento della Giunta attualmente in carica». .  
   
   
EXPO REAL ESTATE. VERGA: “VIA L’IVA E I GRAVAMI FISCALI DALL’HOUSING SOCIALE”  
 
Milano, 16 giugno 2008 - “Per costruire case di edilizia residenziale sociale - la cosiddetta housing sociale – economicamente equilibrate, di qualità e che restino in buono stato nel tempo, è necessario abbattere drasticamente i costi della filiera, eliminando i gravami fiscali”. Lo ha detto l’assessore alla Casa Gianni Verga intervenendo il 13 giugno al convegno “Fiscalità dei trasferimenti immobiliari”, in occasione della quarta edizione di Expo Italia Real Estate, in corso al polo espositivo di Rho Pero. “L’edilizia residenziale sociale è un servizio e, per questo, può essere costruita su aree a costo zero, abbattendo il costo finale del 25-30%. Basta guardare gli alloggi di via Gallarate che sono quasi terminati e che dovremmo poter assegnare dalla primavera del 2009. Eliminando i pesi fiscali e, quindi, innanzitutto l’Iva che grava sull’edilizia pubblica, potremmo abbattere il costo finale ancora di un 15-20% circa. Sono valori che fanno la differenza. Certo - ha aggiunto Verga - si tratta di una scommessa, ma l’housing sociale è un servizio pubblico, pertanto credo sia possibile arrivare a questo risultato importante. L’iva, inoltre, va trattata a livello comunitario, perché l’intervento nazionale significherebbe solo agire tramite rimborsi. Milano, abbattendo i costi, può diventare una città in cui vengono eliminati i ‘quartieri-ghetto’”. L’assessore Verga ha, poi, parlato di attrattività del mercato: “Milano ha vinto l’Expo perché è stata giudicata credibile. E sono l’autorevolezza e la credibilità che rendono attrattivo un mercato. Milano lo è. Ora, però, per continuare in questo percorso adulto, quindi serio e trasparente, deve fare l’Expo entro il 2015 nel modo migliore. Non bastano deroghe e altri metodi, è necessario che il Governo e il Parlamento varino una legge adeguata, in modo da avere poteri come la Protezione civile”. .  
   
   
FORMIGONI: SFIDA AMBIENTE E´ UNA NOSTRA PRIORITA´ IL PRESIDENTE AI LAVORI DELLA RASSEGNA "EXPO ITALIA REAL ESTATE" AL DIBATTITO PRESENTI ANCHE BONI,BUSCEMI, ZAMBETTI E PAGNONCELLI  
 
Milano, 16 giugno 2008 - "Quella ambientale è una sfida complessa, legata al convergere di numerosi aspetti. Da molti anni Regione Lombardia ha tra le sue priorità proprio la tutela della qualità dell´ambiente e delle sue risorse". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervenendo alla rassegna di Expo Italia Real Estate, evento fieristico dedicato al settore immobiliare ed al marketing territoriale in corso a Rho-pero. Al convegno hanno partecipato anche gli assessori regionali alle Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile, Massimo Buscemi, al Territorio e Urbanistica, Davide Boni, alla Qualità dell´Ambiente, Marco Lionello Pagnoncelli e all´Artigianato e Servizi, Domenico Zambetti. Formigoni ha evidenziato l´impegno della Regione a favore della tutela della qualità dell´aria e delle acque. "Le emissioni in atmosfera - ha aggiunto il presidente - interessano non solo la nostra regione, ma l´intera Pianura Padana. Per questo abbiamo lavorato in un´ottica sovra-regionale ottenendo risultati importanti, come confermato anche dai dati presentati dall´Apat, l´Agenzia nazionale per l´ambiente e i servizi tecnici". "Un´altra priorità su cui stiamo lavorando da tempo - ha concluso Formigoni - è quella legata ad un utilizzo dell´acqua più responsabile e sostenibile. In tal senso puntiamo ad una reale integrazione delle politiche a tutti i livelli: occorre dar vita a una ´Kyoto lombarda´, un tavolo di lavoro tra Regione, Province e Comuni, che porti alla definizione di un documento condiviso, di un vero e proprio patto sulla ecosostenibilità". L´assessore all´Urbanistica, Davide Boni, ha posto quindi l´accento sulla necessità di condividere un impegno comune per la "costruzione" dello sviluppo delle città lombarde, in forme "ambientalmente compatibili" ed "ecologicamente sostenibili". "Nel nuovo Piano territoriale regionale - ha detto Boni - abbiamo richiamato come principi essenziali di riferimento il perseguimento della sostenibilità dello sviluppo e la protezione e la valorizzazione delle risorse del nostro territorio". La necessità di un approccio trasversale è stata confermata anche dall´assessore alle Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile, Massimo Buscemi, che ha messo in evidenza l´emergere di una correlazione sempre più stretta tra tutela dell´ambiente, qualità della vita e sviluppo economico. "Continueremo a fare la nostra parte - ha sottolineato Buscemi - anche a costo di assumerci la responsabilità di ´iniziare per primi´, come avvenuto con la certificazione energetica degli edifici". Alle sollecitazioni di Buscemi si sono aggiunte le osservazioni dell´assessore all´Artigianato e Servizi, Domenico Zambetti. "Tra le iniziative della Regione - ha detto l´assessore - ci sono il sostegno alla formazione del personale, il finanziamento a misure disinquinanti, l´incentivazione alla competitività". L´assessore alla Qualità dell´Ambiente, Marco Pagnoncelli, ha infine ribadito "l´impegno a tagliare in maniera significativa le emissioni primarie di polveri sottili, intervenendo anche sugli ossidi di azoto". .  
   
   
CASA IN LOMBARDIA: FARE RETE PER MOLTIPLICARE OFFERTA  
 
Rho/pero, 16 giugno 2008 - Nel 1908 a Milano nasceva l´Istituto per le Case Popolari ed Economiche (Iacp); oggi, a cent´anni di distanza, l´assessore regionale alla Casa e Opere, Mario Scotti e il presidente dell´Aler di Milano (azienda che nel 1996 ha sostituito gli Iacp), Loris Zaffra, si sono confrontati - nell´ambito dell´Italian Expo Real Estate in corso di svolgimento presso la Fiera di Rho/pero - con numerosi sindaci dell´hinterland milanese su come si è evoluto il sistema dell´edilizia popolare, prospettandone anche gli scenari futuri. "La trasformazione degli Iacp in Aler - ha detto Scotti - è stata una tappa fondamentale e necessaria nel processo di riconversione di un sistema di edilizia popolare esclusivamente incentrato sui contributi Gescal. Soprattutto è stato un passaggio che ha permesso a noi amministratori pubblici di essere più vicini agli utenti garantendo loro un´interfaccia sempre presente, le Aler appunto, che io considero i nostri veri bracci operativi". Cent´anni di storia non sono pochi e hanno portato l´Aler di Milano ad essere una delle più grandi immobiliari d´Europa; oggi gestisce 66. 229 alloggi di proprietà di cui 41. 550 nella sola Milano e i rimanenti in altri 158 comuni, garantendo un tetto a quasi 140. 000 persone. "Sono numeri importanti - ha sottolineato Scotti - ma non ancora sufficienti a garantire una casa dignitosa alle migliaia di famiglie che ancora la stanno aspettando. Per questo è fondamentale che si possa continuare a lavorare in sinergia con i Comuni e con i proprietari per studiare prima ed attuare poi tutte le soluzioni possibili che possano far crescere il numero degli alloggi pubblici disponibili". Per fare questo, Regione Lombardia ha già stanziato 512 milioni di euro per il triennio 2007/2009, tramite il Piano regionale per l´Edilizia residenziale pubblica, che garantirà circa 3. 000 nuovi alloggi inseriti negli Accordi Quadro di Sviluppo Territoriale, investimenti per oltre 60 milioni per l´attivazione di nuovi Contratti di Quartiere, e il sostegno sia alle famiglie che non riescono a pagare i canoni di affitto del libero mercato, sia a quelle di nuova formazione per l´acquisto della prima casa. Nel contempo arrivano a conclusione gli investimenti effettuati a partire dal 2004: 3. 000 alloggi realizzati di cui 1. 500 per le famiglie meno abbienti; 9. 100 alloggi in costruzione di cui 7. 700 per le famiglie meno abbienti (di questi 5. 700 alloggi saranno conclusi entro il 31-12-2008). Di questi alloggi, 4. 000 sono ricompresi nell´ambito dei contratti di quartiere, per i quali si sta provvedendo con le prioritarie opere di ristrutturazione. "Per andare avanti su questa strada - ha sottolineato Scotti - è dunque fondamentale fare rete. Solo così sarà possibile realizzare quel mix abitativo che riesce allo stesso tempo a garantire un po´ di entrate ai proprietari tramite le vendite, e un alloggio in affitto a chi non ha i requisiti per entrare nell´Erp, ma non ce la fa a confrontarsi con il libero mercato". Anche il presidente di Aler Milano, Loris Zaffra, concludendo l´incontro, ha voluto sottolineare la lungimiranza dei progetti di edilizia residenziale pubblica: "Proprio per il futuro - ha detto - è necessario ed è nostra priorità ripensare all´intervento pubblico, per affrontare fenomeni sociali nuovi e problematiche contingenti: ad esempio, alloggi per le giovani coppie e per tutte le persone che svolgono forme di lavoro temporaneo, per i quali è nostro obbiettivo offrire abitazioni dignitose e confortevoli". "Anche Aler - ha concluso - è impegnata a creare una rete, un sistema con le altre istituzioni pubbliche, per una politica abitativa che ci permetta a breve di migliorare i servizi offerti". .  
   
   
TAVOLA ROTONDA E CERIMONIA AL PREMIO INTERNAZIONALE DEDALO MINOSSE ALLA COMMITTENZA DI ARCHITETTURA 2007-2008 30 MAGGIO - 24 AGOSTO 2008  
 
 Vicenza, 16 giugno 2008 - Due giorni dedicati all’architettura a Vicenza per la cerimonia del Premio Dedalo Minosse. Ad aprire gli eventi il 29 maggio una Tavola Rotonda moderata da Fortunato D’amico che ha visto al tavolo dei relatori Mario Botta, Oliviero Toscani, Franco Mirenzi, Luigi Prestinenza Puglisi, Antonio Chiarappa, Adolfo Guzzini, Antonella Minetto, Cesare Maria Casati, Bruno Gabbiani. La sede quella dell’Associazione Industriali di Vicenza, con l’ospitalità significativa della sezione Costruttori Edili e altri attori fondamentali del processo per la riuscita della buona architettura. Oltre 700 le persone che si sono presentate al Teatro Olimpico venerdì 30 maggio scorso per assistere alla premiazione del Premio Internazionale Dedalo Minosse. Alla cerimonia diretta da Giovanni Maria Vencato e condotta da Alessandro Cecchi Paone con Roberta Nanni hanno preso parte architetti, committenti, personalità del mondo dell’architettura, giornalisti e autorità da tutto il mondo. Tra i committenti presenti spiccano nomi prestigiosi, tra i quali l’Arcidiocesi di Torino, il Santuario di Fatima, Emergency, Wwf, Smeg, Bmw, Citroën, Porsche, Pirelli, Benetton, Ferrero e Nestlè. Anche tra gli architetti, nomi noti del panorama mondiale come Mario Botta, Manfredi Nicoletti, lo studio di Richard Meier e quello di Zaha Hadid, accanto a progettisti emergenti. Una passerella di nomi noti e giovani promesse accompagnati dalle note del maestro Paolo Birro al piano. Ha chiuso la manifestazione il concerto del contralto Victoria Lyamina, con un omaggio di musica italiana. Un migliaio di ospiti sono invece entrati a scaglioni all’inaugurazione della mostra allestita in Palazzo Valmarana Braga a Vicenza, accompagnati da una kermesse di musica jazz e da un buffet di specialità del territorio veneto. Il premio Dedalo Minosse, promosso da Ala - Assoarchitetti e dalla rivista l’Arca con la Caoduro Lucernari, è da dieci anni un luogo di dibattito tra progettisti, committenti, costruttori e aziende. Unico nel suo genere celebra la qualità dell’architettura attraverso la valorizzazione della figura del committente. La mostra offre in tal senso un vasto panorama internazionale di quello che sta avvenendo nel mondo alle diverse scale. L’intento è quello di avvicinare all’architettura contemporanea, spesso poco frequentata dal grande pubblico, dei non addetti ai lavori, presentando non disegni, spesso troppo tecnici e ostili, ma filmati e plastici che possano dare un’idea dinamica della complessità di un’opera sia dal punto di vista plastico e spaziale, sia da quello di essere un organismo destinato a essere vissuto dalle persone che vi abitano, lo attraversano, vi lavorano ecc. Edifici e spazi animati quindi, con le “storie” che li hanno generati, dall’idea del committente allo sviluppo di quell’idea con l’architetto, in un rapporto in cui è fondamentale il sapersi ascoltare. Nel cinquecentenario Palladiano la mostra, a cura di Stefano Battaglia e Marcella Gabbiani, è ospitata nello splendido Palazzo Valamarana Braga, una delle opere più significative di Andrea Palladio. Ad accogliere gli ospiti la suggestiva illuminazione esterna del palazzo, curata da iGuzzini, che ha messo in risalto i preziosi rilievi della facciata cinquecentesca. Il cortile interno è stato abbellito ulteriormente da sponsor e sostenitori che, con i loro prodotti e specializzazioni, hanno contribuito alla creazione dell’atmosfera della mostra, concepita secondo la tradizione italiana, come una grande festa ricca di apparati. Tutto l’allestimento, dal piano terreno dove è stata allestita la cerimonia, sino al piano nobile dove si articola l’esposizione vera e propria, prende atto dell’esistenza del manufatto storico e ne fa lo sfondo del contemporaneo, un riferimento, un richiamo, in parte celato in parte visibile. Sovrapposizione e non confronto, impossibile. Questo il significato di un lavoro che inserisce una struttura di tipo “industriale” sull’antico – del quale sono richiamati i colori - in una sorta di ordine gigante seriale sovrapposto a quello esistente. In tale prospettiva anche le musiche composte per l’occasione da Vittorio Cosma accompagnano il visitatore dentro le architetture. 25 i progetti in mostra con video, plastici e approfondimenti con interviste ai protagonisti dei progetti. A fine percorso una finestra su altri 50 committenti suddivisi per categorie. Accanto alla mostra dei progetti architettonici, anche una breve esposizione di oggetti di design, prodotti da Rossi&arcandi, e disegnati da importanti personaggi del mondo dell’architettura come Mario Botta, Hans Hollein, Ettore Sottsass, Carlo Scarpa, Gae Aulenti, e molti altri ancora. La mostra è aperta sino al 24 agosto (ingresso gratutito ore 10,00-18,00 – chiuso il lunedì). Il catalogo edito da l’Arca, disponibile a Palazzo o su richiesta, raccoglie oltre alle immagini le “storie” che hanno generato le opere. A settembre una selezione delle opere esposte a Vicenza inizierà il tour sia in Italia che all’estero. Tra le altre, le tappe previste in Italia sono Torino, Bologna, Milano, Venezia, Roma, Aosta e Napoli, mentre all’estero S. Francisco, Vienna, Tokyo, Mosca, Riga e Barcellona. Qui di seguito sono riportati nel dettaglio i premi e i progetti vincitori della settima edizione: Premio d’Onore Decennale, Committente: Arcidiocesi di Torino, Cardinale Severino Poletto, Progetto: Studio Architetto Mario Botta, Opera: Chiesa del Santo Volto, Realizzazione: 2006 – Torino, Italia, Credit fotografo: Enrico Cano. Premio Internazionale Dedalo Minosse alla Committenza di Architettura, Committente: Hobag Spa, Peter Reichegger, amministratore delegato, Progetto: Richard Meier and Partners Architects Llp, Opera: Jesolo Lido Village, Realizzazione: 2008 – Jesolo (Ve), Italia. Premio Ala – Assoarchitetti, Committente: Smeg Spa, Roberto Bertazzoni, presidente, Progetto: Canali Associati Srl, Guido Canali, Opera: Nuovi uffici della Smeg, Realizzazione: 2006 – San Girolamo di Guastalla (Re), Italia. Premio Internazionale Dedalo Minosse alla Committenza di Architettura Occam Under 40, Committente: Holocaust Education Center, Makoto Otsuka, Progetto: Uid Architects, Keisuke Maeda, Opera: Holocaust Education Center, Realizzazione: 2007 – Fukuyama (Hiroshima), Japan. Premio Ala - Assoarchitetti Under 40, Committente: Nicola De Risi, Progetto: Sergio Bianchi, Opera: Casa De Risi, Realizzazione: 2007 – Bellegra (Roma), Italia, Credit fotografo: Enrico Bianchi. Di seguito, i progetti vincitori dei Premi Speciali: Premio Speciale Stanislao Nievo, Committente: Emergency Onlus – Ong, Progetto: Studio Tamassociati, Opera: Centro Salam di Cardiochirurgia, Realizzazione: 2007 – Soba – Khartoum, Sudan. Premio Speciale L’arca, Committente: Lilja Pálmadóttir & Baltasar Kormákur, Progetto: Studio Granda, Steve Christer and Margrét Hardardóttir, Opera: Hof Residence, Realizzazione: 2007 – Holdastrond, Iceland. Premio Speciale Caoduro, Committente: Lumenart, Dean Skira, presidente, Progetto: Rusan Arhitektura, Andrija Rusan, Opera: House of light office building, Realizzazione: 2007 – Pula, Croatia, Credit fotografo: Damir Fabijanic. Premio Speciale Regione del Veneto, Committente: Amministrazione Comunale di Arezzo, Progetto: Manfredi Nicoletti, Opera: Nuovo Palazzo di Giustizia, Realizzazione: 2007 – Arezzo, Italia. Premio Speciale Granitifiandre, Committente: Bmw Ag Munich, Progetto: Zaha Hadid Architects, Opera: Bmw Central Building, Realizzazione: 2005 – Leipzig, Germany. Premio Speciale Eurotherm Committente: Ice Ontwikkeling, Ron Lubbers, direttore, Ballast Nedam Special Projects. Jos van Oostrum, direttore, Progetto: Mecanoo Architecten, Francine M. J. Houben, Francesco Veenstra, Opera: Business Innovation Center Fifty Two Degrees, Realizzazione: 2007 – Nijmegen – Gelderland, The Netherlands. Premio Speciale Trend, Committente: World Wide Fund for Nature, Jan Van den Bremer, Progetto: Rau, Thomas Rau, Opera: Oneplanetarchitecture Wwf – Netherlands, Realizzazione: 2006 – Zeist, The Netherlands. Premio Speciale Iidd Committente: Primetime child development, Christine Bruder, direttore, Progetto: Studio Mk 27, Marcio Kogan, Lair Reis and Diana Radomysler, Opera: Primetime child development nursery, Realizzazione: 2007 – Saõ Paulo, Brazil. Segue l’elenco dei progetti segnalati: Segnalazione Provincia di Vicenza, Committente: Santuario de Fatima, Monsignor Luciano Guerra, rettore, Progetto: A. N. Tombazis and Associates Architects (Meletitiki Ltd) Alexandros N. Tombazis, Opera: Church of the Most Holy Trinity, Realizzazione: 2007 - Fatima (Leiria), Portugal. Segnalazione Comune di Vicenza Committente: The Art Museum of Estonia, Marika Valk, general director, Progetto: Vapaavuori Architects, Pekka Vapaavuori, Opera: Kumu The New Main Building of the Art Museum of Estonia, Realizzazione: 2006 - Tallinn, Estonia. Segnalazione Associazione Industriali della Provincia di Vicenza Sezione Costruttori Edili, Committente: Municipality of Copenhagen and the Danish State, Progetto: 3Xn, Opera: Ørestad Gymnasium, Realizzazione: 2007 - Copenhagen, Denmark. Segnalazione Camera di Commercio della Provincia di Vicenza, Committente: Provincia Autonoma di Bolzano, Dipartimento ai Lavori Pubblici, Progetto: Kohlmayer Oberst Architekten, Opera: Sede della Libera Università di Bolzano – sede staccata di Bressanone, Realizzazione: 2004 - Bressanone (Bz), Italia. Progetto: Markus Scherer, Walter Angonese, Klaus Hellweger, Opera: Nuovo Museo Provinciale a Castel Tirolo, Realizzazione: 2003 - Merano (Bz), Italia. Progetto: Werner Tscholl Architekt, Opera: Messner Mountain Museum, Realizzazione: 2006 - Castel Firmiano (Bz), Italia. Progetto: Höller and Klotzner – Architekten, Opera: Scuola Professionale Provinciale di Bolzano, Realizzazione: 2007 - Bolzano, Italia. Segnalazione della Giuria Committente: Consejería de Cultura. Junta de Andalucía, Diputación Provincial de Almería, Ayuntamiento de Vicar, Progetto: Carbajal+solinas+verd, Opera: Teatro Vícar, Realizzazione: 2007 - Vicar (Almería), Spain. Segnalazione della Giuria Committente: Kazuhisa and Kaeko Tanaka, Progetto: Kubota Architect Atelier, Katsufumi Kubota, Opera: T- House, Realizzazione: 2007 - Yokosuka (Kanagawa), Japan. Segnalazione della Giuria Committente: Pkv-stroi, Sergey Maslov, director, Progetto: Totan Kuzembaev, Opera: Pirogovo Resort, Realizzazione: 2007 - Pirogovo, Russia. Segnalazione della Giuria Committente: Régie Immobliere de la Ville de Paris – Rivp, Rémi Feredj, Real Estate Manager for Ratp, Progetto: Ecdm, Emmanuel Combarel Dominique Marrec architects, Opera: Thiais Ratp Bus Center, Realizzazione: 2007 - Paris, France. Segnalazione della Giuria Committente: Consorzio Parco Lago Segrino, Roberto Vignarca, presidente, Progetto: Studio di Architettura Marco Castelletti, Opera: Stabilimento Balneare sul Lago del Segrino, Realizzazione: 2004 - Eupilio (Co), Italia. Segnalazione della Giuria Committente: Akadamisch Ziekenhuis (Az) Vrije Universiteit Brussels, Progetto: Samyn and Partners, Philippe Samyn, Opera: Laboratory and management office for the University Hospital, Realizzazione: 2007 - Brussels, Belgium. Segnalazione della Giuria Committente: Citroën, Progetto: Manuelle Gautrand, Opera: C42 Citroën flagship showroom, Realizzazione: 2007 - Paris, France. Segnalazione della Giuria Committente: The Commissioner of Public Works, Progetto: Grafton Architects, Opera: 7-9 Merrion Row and The Billets, Dublin 2 - Government Department Offices, Realizzazione: 2007 - Dublin, Ireland. .