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Notiziario Marketpress di Giovedì 09 Ottobre 2008
LA CRISI FINANZIARIA DISCUSSA AL PARLAMENTO EUROPEO  
 
 Bruxelles, 9 ottobre 2008 - L´ue deve agire in maniera coordinata per affrontare la crisi dei mercati finanziari e gli Stati membri devono evitare decisioni unilaterali che implicano problemi ai loro vicini. E´ quanto ha sostenuto la maggioranza dei deputati nel corso del dibattito in vista del prossimo Vertice europeo. Molti gruppi hanno accolto con favore il progetto di un gruppo di alto livello per studiare le politiche di vigilanza del mercato anche se alcuni si sono lamentati che in passato non si è fatto abbastanza. Dichiarazione della Presidenza - Jean-pierre Jouyet, Ministro per gli affari europei, riferendosi alla crisi finanziaria ha sottolineato che, a livello europeo, si è avuto un coordinamento reale, in quanto le banche, i regolatori e la Commissione europea hanno lavorato insieme. Ricordando che «l´Unione europea non è uno Stato federale come gli Usa», si è compiaciuto dell´annuncio coordinato del taglio di mezzo punto percentuale da parte delle Banche centrali di tutto il mondo e ha sottolineato l´importanza di stabilizzare il mercato interbancario. Ha quindi invitato la Commissione a dar prova di «flessibilità» per quanto concerne gli aiuti di Stato americani e le regole di concorrenza, esortando il Fondo monetario internazionale ad agire come un vero «vigile finanziario». Per quanto riguarda il trattato di Lisbona, ha ricordato che il governo irlandese dovrebbe presentare una roadmap che tutti gli Stati membri potranno sottoscrivere durante il Consiglio europeo di dicembre. Ha quindi concluso ribadendo che «abbiamo più che mai bisogno del trattato». Dichiarazione della Commissione - Per José Manuel Barroso, Presidente della Commissione, l´Europa possiede la normativa necessaria per affrontare la crisi dei mercati finanziari, anche se sarà un test difficile per la sua capacità di coordinarsi efficacemente e rapidamente. Gli interventi pubblici vengono effettuati principalmente a livello nazionale, dove si trovano denaro e competenze. Tuttavia, ha proseguito, gli Stati membri devono agire in base a principi comuni, tenendo in considerazione gli effetti transfrontalieri delle operazioni di salvataggio, in quanto «due terzi degli assetti bancari europei comprendono aspetti transfrontalieri». Ha quindi concluso ricordando che la Commissione sta mettendo a punto un gruppo ad alto livello - che sarà presieduto da Jacques de Larosière, ex Direttore generale del Fondo monetario internazionale - cui parteciperanno Neelie Kroes, commissario alla concorrenza, Joaquin Almunia, commissario per gli affari economici e monetari e Charlie Mccreevy, commissario per il mercato interno. Interventi in nome dei gruppi politici- Joseph Daul (Ppe/de, Fr) ha ricordato che la crisi finanziaria preoccupa l´economia, il mercato del lavoro e milioni di cittadini che lavorando hanno risparmiato per poi constatare che il frutto dei loro sforzi è vulnerabile. L´europa deve fronteggiare la crisi ed imparare da questa lezione, mettendo insieme i propri sforzi al fine di minimizzare l´impatto sulle proprie economie e sulle proprie imprese, in particolare quelle piccole e medie, che necessitano di misure di sostegno. I mercati finanziari, ha proseguito, non stanno funzionando correttamente, le agenzie di rating non sono in grado di pubblicare dati che dimostrano i veri livelli di solvibilità ed è «inaccettabile» che coloro che hanno messo in ginocchio le banche non siano chiamati a renderne conto. Ha poi esortato gli Stati membri che ancora non hanno ratificato il trattato di Lisbona a farlo al più presto, auspicandone l´adozione finale per dicembre. Abbiamo bisogno del trattato per permettere all´Unione di prendere decisioni forti, che riguardino sia la crisi finanziaria che le proprie istituzioni, ha concluso. Per Martin Schulz (Pse, De) la scelta del commissario Almunia come membro del gruppo ad alto livello è stata eccellente. Si è però dichiarato meno entusiasta di quella del commissario Mccreevy, da lui definito «apologeta dell´illimitato capitalismo di mercato». E ciò equivarrebbe a «mettere un piromane a capo dei pompieri», aggiungendo anche che il commissario Kroes «vuole sbarazzarsi delle casse di risparmio pubbliche». «Per anni, ha proseguito, ci siamo sentiti dire che il mercato ce l´avrebbe fatta», ma «il mainstreaming liberale è appena collassato in massa». Bisogna quindi pensare molto a regole idonee per la nuova architettura e ha chiesto di proibire per legge alcune forme di speculazione. Graham Watson (Alde/adle, Uk) ha sottolineato la necessità di una risposta collettiva alla crisi finanziaria, anche perché non è sostenibile una situazione in cui ogni Stato membro sorprende gli altri con decisioni unilaterali che hanno implicazioni multilaterali. Se taluni pensano di «ballare sulla tomba del capitalismo», ha proseguito, «le soluzioni non saranno trovate in mercati chiusi e in economie controllate». Quanto stiamo osservando, ha notato, «non è il fallimento dell´economia di mercato, quanto gli eccessi di mercati non regolati». «L´ingordigia di singoli banchieri, traders e speculatori - ha aggiunto - è certamente da condannare», ma va anche criticato il fallimento dei governi che non hanno garantito la trasparenza e l´onestà dei loro affari. Ha poi rilevato la necessità di rafforzare il coordinamento tra i regolatori nazionali. Infine, ha sottolineato la necessità che il Consiglio europeo porti avanti le discussioni sul trattato di Lisbona. Per Pierre Jonckheer (Verdi/ale, Be) la crisi finanziaria mostra l´inadeguatezza delle regole europee condivise e, pertanto, «abbiamo bisogno di più Europa e non di meno Europa». In merito alle responsabilità, ha affermato che «è fin troppo facile puntare il dito contro la Commissione, visto che taluni commissari hanno fallito con la legislazione». A suo parere, inoltre, la crisi finanziaria non implica che la crisi ecologica sia finita. Brian Crowley (Uen, Ie) ha sottolineato la necessità primaria di garantire le persone comuni. Le banche, a suo parere, hanno avuto queste garanzie alle quali però occorre associare la responsabilità. Non si tratta solo di tagliare le remunerazioni dei manager, ha spiegato, ma di garantire che il ciclo economico ritorni dove dovrebbe essere. Riguardo al trattato di Lisbona, ha rilevato che non bisogna obbligare nessuno a ratificarlo. Si è infine congratulato con il Consiglio per gli sforzi realizzati nei confronti della Russia e della Georgia per trovare una soluzione pacifica. Per Francis Wurtz (Gue/ngl, Fr) i leader europei «si sono sbarazzati della moderazione» e ciò «ha aumentato le disuguaglianze tra i cittadini». «Questo sistema capitalistico è così brutale - e lo è stato per gli ultimi dieci anni - ed i leader europei dovrebbero essere considerati i responsabili di questa brutalità». Ha poi chiesto maggiore onestà e la garanzia che le piccole e medie imprese non perderanno i loro esigui capitali. Fino ad ora, ha aggiunto, siamo stati troppo timorosi, troppo lenti e poco chiari su questo fronte». Ha poi sottolineato l´importanza dell´etica in quanto l´efficienza da sola «non sarà in grado di impedire la magia dell´industria finanziaria di trarre profitti da questa situazione disastrosa». Infine, ha ricordato che ora «vi è la necessità di una politica reattiva ed innovativa utile ai cittadini europei». Per Nigel Farage (Ind/dem, Uk) ha osservato che i sorrisi dei leader europei erano deboli la settimana scorsa, quando hanno parlato di solidarietà perché il piano «in stile Usa» del Presidente Sarkozy era già fallito. Ha poi sottolineato l´ipocrisia della nozione di solidarietà, sostenendo che gli Stati membri stanno agendo per il proprio interesse. A suo parere, quanto successo la settimana scorsa, rappresenta «l´inizio della fine del progetto pazzo e non voluto» di sottrarre il potere ai singoli Stati. Interventi dei deputati italiani - Cristiana Muscardini (Uen, It) si è detta perfettamente d´accordo con quanto dichiarato dal Presidente Sarkozy ad Evian, ossia che solo l´azione coordinata delle banche centrali e dei governi permetterà di contenere il rischio sistemico. Tuttavia, ha aggiunto, ciò non toglie che «abbiamo ancora alcuni inquietanti dubbi sul perché la Banca centrale europea non abbia abbassato prima i tassi rispetto a quanto stava avvenendo sul mercato americano, sul mercato mondiale e sul mercato finanziario anche di alcuni paesi dell´Unione europea». Si è quindi chiesta «perché non ci sia stata una posizione chiara sul problema dei derivati» sapendo che «questo prodotto ha indebitato in maniera esponenziale alcuni importanti istituti pubblici e amministrazioni pubbliche italiane ed europee». Ma si è interrogata anche sul motivo per cui «si è continuato in una politica di accorpamento degli istituti bancari, creando in molte occasioni colossi d´argilla senza tenere conto del reale sistema» nei diversi Stati membri. Ha poi chiesto perché «il credito al consumo non sia stato controllato, creando perciò un indebitamento esponenziale sia da parte dei privati che, a catena, degli istituti bancari». Ha quindi sollecitato l´Europa ad avere «il coraggio di rivedere il Patto di stabilità che appartiene ormai al secolo scorso». Di fronte a crisi nuove ed esponenziali, ha aggiunto, occorrono decisioni che siano rapide e certe. E occorre «che il Consiglio dica chiaramente che la Commissione ha il dovere di abbassare in maniera più evidente il costo del carburante». Per Mario Borghezio (Uen, It) l´Europa «non ha difeso i popoli dalla speculazione finanziaria». Ha poi sottolineato che perfino sul New York Times si legge «il verso profetico del poeta Pound: "Con usura nessuno ha una solida casa"». Oggi la Fed e il Tesoro americano, ha aggiunto, «vogliono curare il crack ribassando i tassi: una medicina – il credito facile – che ha provocato le bolle speculative». Nel 1933, ha poi ricordato, un gruppo di economisti di Chicago propose un piano: «restituire allo Stato il monopolio esclusivo dell´emissione di moneta, vietando alle banche la creazione di denaro fasullo con obbligo di riserva per le banche al 100%». Ciò, a suo parere, renderebbe impossibile «la truffa del credito frazionale, i giochi finanziari che mandano in rovina la povera gente, i risparmiatori, l´economia reale». Il Premio Nobel Maurice Allais, ha poi sottolineato, «tuona da tempo contro la finanza innovativa, cartolarizzazioni, derivati e hedge fund, che piacciono tanto a una certa Europa finanziaria, dei gnomi della finanza» e «chiede giustamente il divieto per legge dei derivati». Nell´esortare l´adozione del piano di Chicago, ha quindi concluso esclamando: «Basta con un´Europa incerta sul da farsi, giustamente ammonita dal Papa, il denaro non è tutto, è niente!». .  
   
   
INGRID BETANCOURT AL PARLAMENTO EUROPEO: LA SOLA ARMA NELLA QUALE DOBBIAMO CREDERE È LA FORZA DELLA PAROLA  
 
 Bruxelles, 9 ottobre 2008 - In un discorso che ha suscitato molta emozione in Aula, Ingrid Betancourt ha ringraziato il Parlamento europeo per essersi prodigato a favore della sua liberazione, esortandolo a continuare a combattere per il rilascio degli altri ostaggi. Sottolineando l´importanza della parola nella lotta all´odio e alla violenza, ha auspicato un ripensamento della nostra società dei consumi che, a suo dire, causa il terrorismo e porta all´esclusione. Ha poi reso un commovente omaggio a tutti i prigionieri. Il Presidente Pöttering, accogliendo «con grande felicità» Ingrid Betancourt, ha affermato che la sua presenza in Aula dimostra che le persone coraggiose che lottano per la libertà e la dignità «non perdono mai la speranza». Nel sottolineare che la prigionia della politica colombiana è durata sei anni, quattro mesi e sei giorni, il Presidente l´ha indicata come un «simbolo di libertà e coraggio». Dopo aver ricordato l´impegno e il coraggio dei figli della Betancourt durante la sua cattività, ha affermato che il terrorismo, rapendo ostaggi, porta un «attacco diretto ai nostri valori, alla libertà e alla democrazia». La democrazia, ha aggiunto, «non deve mai arretrare di fronte al terrorismo». Il Presidente ha poi sottolineato come molti eurodeputati si siano impegnati per la liberazione di Ingrid Betancourt e degli altri ostaggi ed ha salutato anche gli attivisti presenti in tribuna. Ha quindi messo in luce l´esigenza di portare avanti gli sforzi per la liberazione di tutti gli ostaggi, spiegando che questo è il senso della seduta solenne. Pöttering ha infatti rilevato, citando la stessa Betancourt, che «il pericolo è essere dimenticati». Ricordando la celebrazioni per il 60° anniversario della dichiarazione dei diritti dell´uomo, il Presidente ha ribadito l´impegno del Parlamento europeo a difendere e sostenere i difensori dei diritti umani che sono perseguitati nel mondo. Ingrid Betancourt, dicendosi molto emozionata di rivolgersi all´Aula nei giorni in cui si celebra l´anniversario della dichiarazione dei diritti umani, ha affermato di ammirare il Parlamento europeo e di sognare che, sul suo esempio, possa costituirsi un parlamento latino-americano che trovi «nel dialogo e nel rispetto la chiave di un destino comune». Grazie al Parlamento europeo. Ha poi ringraziato il Parlamento europeo per l´impegno profuso a favore della liberazione sua e degli altri ostaggi: «è in quest´Aula che rifiutandovi di rassegnarvi che mi è arrivato il primo soccorso . Se ho potuto mantenere la speranza durante tutti questi anni è perché sapevo che esistevo nei vostri cuori . Mi dicevo che potevano farmi sparire fisicamente, ma sapevo che il mio nome e il mio viso avrebbero trovato rifugio nei vostri pensieri contro l´oblio». Rivolgendosi ai deputati ha poi aggiunto: «niente di quanto avete detto o fatto è stato vano; se sono viva, se ho ritrovato la felicità di vivere, lo devo a voi . Le vostre parole mi hanno liberato ben prima che giungesse il soccorso fisico». «Le parole che avete pronunciato e che hanno permesso la mia liberazione e quella di altri ostaggi - ha detto - hanno fatto emergere la necessità di agire nel rispetto della vita di tutti gli ostaggi e anche dei rapitori», ed ha poi reso omaggio anche a tutti coloro che nel mondo - compreso in Italia - si sono mobilizzati per ottenere la liberazione. Ma la «lotta deve continuare». La forza della parola, il mondo ha bisogno di un´Europa che si esprime. In tale contesto, ha proseguito, «la sola arma nella quale dobbiamo credere è la forza della parola». Questa, ha spiegato, «ha un´importanza estrema, ed è con essa che possiamo combattere l´odio e la violenza in modo più efficace». Alcuni deputati si saranno sentiti frustrati dal non avere poteri esecutivi che permettessero loro di agire ma, ha insistito, «ogni volta che uno di voi parla in quest´Aula l´infamia arretra». A dimostrazione della forza della parola, Ingrid Betancourt ha ricordato con grande emozione che, durante la prigionia, sua figlia leggeva ad ogni compleanno una sua lettera, scoprendovi ogni volta qualcosa di nuovo in relazione a ciò che stava vivendo. Quelli che sono vittime dell´arbitrio, ha continuato, «sanno che quanto è detto oggi prende a carico la loro sofferenza e dà un senso alla loro lotta». Ha poi ricordato che, durante la prigionia, sentiva spesso con indignazione il portavoce delle Farc parlare in suo nome: «con il mio rapimento non solo la guerriglia mi aveva privato del mio destino, ma usurpava anche la mia voce». Ha quindi sottolineato che «il mondo ha bisogno che l´Europa si esprima». La società del consumo non ci rende felici, produce terrorismo ed esclusione. Sottolineando la necessità di «aprirsi, tendere la mano con generosità e cominciare a cambiare il mondo», Ingrid Betancourt ha poi affermato che questa società del consumo in cui viviamo «non ci rende felici». Il tasso di suicidi, consumo di droghe e le violenze sociali, ha aggiunto, sono «i sintomi di una deregolamentazione globale». Il riscaldamento della terra e il suo corollario di catastrofi naturali, inoltre, ci ricordano «che anche la terra è malata della nostra irresponsabilità e del nostro egoismo». Ha poi posto in luce il fatto che la maggior parte dei suoi carcerieri erano giovanissimi e poverissimi contadini dediti alla raccolta di foglie di coca che, attraverso la Tv satellitare sono informati su quanto accade nel modo e «come i nostri figli, sognano i-Pod, Play Station e Dvd». Per loro, ha sottolineato, questo mondo del consumo al quale bramano «è totalmente inaccessibile». L´arruolamento nelle Farc, ha spiegato, rappresenta così una soluzione: «sono nutriti, vestiti e alloggiati a vita, hanno la sensazione di avere una carriera davanti a loro e hanno un fucile, che conferisce loro uno status di rispettabilità». Insomma, essere guerrigliero «è una forma di successo sociale». Ma in realtà, ha deplorato, «perdono tutto: la libertà e le famiglie, diventando schiavi di un´organizzazione che li utilizza come carne da cannone in una guerra assurda». Questa massa di circa 15. 000 giovani, ha proseguito, «non sarebbe là se la nostra società avesse offerto loro delle vere prospettive di successo, se nella nostra società non si fossero invertiti i valori e se la sete di possedere non fosse determinante per soddisfare il bisogno di essere». «La nostra società - ha aggiunto - sta producendo una grande massa di guerriglieri in Colombia, dei fanatici in Iraq, dei terroristi in Afghanistan e degli estremisti in Iran. La nostra società tritura le anime umane e le rigetta come scarti del sistema: immigrati, disoccupati, drogati, poveri e malati. Tutto questo mondo non ha posto nel nostro mondo». A suo parere bisogna quindi interrogarsi se si ha «il diritto di continuare a costruire una società con una maggioranza di esclusi», se si può «accettare di operare per la nostra felicità quando produce il malore di tanti altri». Perché, invece, «non cercare dei modelli di consumo più razionali per consentire anche agli altri di avere accesso ai vantaggi della modernità?», si è chiesta. E´ possibile, ha aggiunto, «concepire una civiltà diversa dove la comunicazione ponga fine ai conflitti armati?». Si è quindi detta convinta che la difesa dei diritti umani «passi dalla trasformazione dei nostri costumi e delle nostre abitudini» e che occorre «riconoscere agli altri il diritto di desiderare quanto noi stessi desideriamo ». Un omaggio a tutti i prigionieri Per Ingrid Betancourt, siamo tutti capaci del meglio ma, sotto la pressione del gruppo, anche del peggio. Il migliore scudo contro ciò sono la nostra spiritualità e i nostri principi, ma «è con la nostra parola che dobbiamo combattere». Ha quindi ribadito che il dialogo è indispensabile per porre fine a tutte le guerre: «occorre riconoscere il diritto degli altri a essere ascoltati, non perché abbiano ragione o torto, non perché siano buoni o cattivi, ma perché parlando possiamo salvare delle vite umane». E´ con la parola che «faremo la pace, preserveremo la libertà di tutti e potremo cominciare a costruire una nuova civiltà: quella dell´Amore». A tale proposito, Ingrid Betancourt ha voluto ricordare i suoi «fratelli di sventura, quelli che oggi sono incatenati agli alberi come delle bestie». Con grande commozione e interrompendosi spesso a causa del pianto, ha quindi rievocato le condizioni di vita a cui sono sottoposti e che ha patito lei stessa. «E´ possibile - ha affermato - che ci stiano ascoltando e che si attendano, l´orecchio incollato alla radio, le nostre parole che ricorderanno loro di essere ancora vivi. Per i loro aguzzini sono oggetti, merce di valore inferiore al bestiame, una corvè penosa dalla quale non guadagnano niente, facile bersaglio del loro nervosismo». Ha quindi reso omaggio a ognuno di loro citando 27 nomi. Ha poi ricordato anche a Aung San Su Khi e Guilad Shalit. «Tutti questi nomi - ha aggiunto - portano il peso dell´infamia. Devono sapere che fino a che non avranno ritrovato la loro libertà, ognuno di noi si sentirà prigioniero». Ha quindi «supplicato» i deputati affinché i loro applausi possano portare ai prigionieri «il nostro grande amore, tutta la nostra forza e tutta la nostra energia; che sappiano che il nostro impegno è assoluto e abbiano la certezza che non taceremo mai e che non smetteremo di agire finché non saranno liberi». I deputati, alcuni dei quali con gli occhi lucidi, le hanno tributato una lunga standing ovation. Riprendendo la parola, il Presidente Pöttering, ha sottolineato che mai al Parlamento europeo si è percepita una tale «sensibilità profonda e umana». Si è quindi augurato che il suo esempio possa portare alla liberazione di tutti gli ostaggi. Quest´ora di commozione profonda, ha proseguito, «ci ha incoraggiato a continuare a lottare pacificamente per la libertà, la democrazia, i diritti umani e la dignità . Ci ha invitato a parlare e rappresenta un messaggio straordinario che ci esorta ad agire». Ha quindi concluso augurandosi che Ingrid Betancourt possa trovare la pace, la serenità e l´amore. .  
   
   
L’ENORME POTENZIALE DEGLI ACQUISTI TRANSFRONTALIERI È ANCORA POCO SFRUTTATO LA COMMISSIONE EUROPEA PRESENTA DUE INDAGINI A LIVELLO EUROPEO  
 
Bruxelles, 9 ottobre 2008 - Lo scorso 2 ottobre la commissaria responsabile per la tutela dei consumatori Meglena Kuneva ha rivelato i risultati di due indagini realizzate a livello europeo sulle abitudini dei commercianti e dei consumatori riguardo agli acquisti transfrontalieri. Le cifre mostrano che l’e-commerce (cioè il commercio elettronico) sta decollando a livello nazionale, ma non a livello transfrontaliero. La percentuale di consumatori che hanno fatto acquisti oltre confine è rimasta stabile dal 2006 (circa un quarto della popolazione). Anche se è aumentata la fiducia verso gli acquisti di questo tipo, pochi venditori sembrano offrire questa opportunità. Attualmente, il 75% dei commercianti ha clienti solo all’interno del proprio Paese, ma le indagini mostrano che, se le regole fossero armonizzate, quasi la metà di questi commercianti (più del 34%) sarebbero interessati a vendere oltre i propri confini nazionali. “Il nostro obiettivo è permettere ai consumatori di comprare i prodotti di migliore qualità al prezzo più basso, indifferentemente da dove nel mercato interno questi beni o servizi siano disponibili, e rendere più agevole per i commercianti la vendita di prodotti o servizi ovunque ce ne sia domanda all’interno del mercato interno”, ha detto la commissaria Kuneva. “Il potenziale per un’ulteriore integrazione in questo campo è considerevole, quindi è evidentemente una priorità assicurare che ostacoli di carattere legale e logistico non frenino lo sviluppo del mercato transfrontaliero, assicurando costantemente un alto livello di protezione per i consumatori”. Coloro che effettuano acquisti “oltre confine” sono solitamente persone giovani e ben istruite, che hanno un lavoro di un certo livello e un collegamento Internet a casa. Non è ancora sufficientemente coinvolta in questo tipo di mercato la più ampia classe “media” di consumatori. Lo stesso sembra valere per le aziende: quelle più grandi sono sempre più interessate al potenziale delle vendite transfrontaliere, ma molte altre imprese non ne percepiscono ancora l’importanza. La fiducia dei consumatori nei confronti degli acquisti di prodotti o servizi transfrontalieri in altri Paesi europei è aumentata: la percentuale dei consumatori che ritengono di potersi fidare degli acquisti on line da altri Paesi europei è del 40%, ossia l’8% in più rispetto al 2006. La spesa media di chi compie acquisti in altri Paesi dell’Unione è di 797 euro l’anno Molte imprese dichiarano che l’armonizzazione delle regole nell’Ue rafforzerebbe l’interesse per il commercio oltre confine. Attualmente il 75% dichiara di non vendere a consumatori in altri Stati europei, ma solo il 41% sarebbe disinteressato se le regole fossero armonizzate. Nel 2006 il 67% dei commercianti hanno venduto solo a clienti nazionali. Il livello di pubblicità realizzata oltre confine è ancora relativamente limitato (solo il 21% dei commercianti pubblicizza i propri prodotti o servizi in altri Paesi europei) e la maggior parte dei consumatori (il 55%) non ne è venuta a conoscenza. I consumatori che ne sono venuti a conoscenza (il 39%) sono persone che avrebbero comunque fatto acquisti oltre confine. I rapporti pubblicati oggi riportano i risultati di due indagini Eurobarometro sulle abitudini di imprese e consumatori per quanto riguarda il commercio transfrontaliero. I dati sono stati raccolti, tra febbraio e marzo 2008, tra più di 26. 000 consumatori e 7. 200 imprese nei 27 Stati membri e in Norvegia. I risultati di queste due indagini sono particolarmente rilevanti alla luce della direttiva europea sui diritti dei consumatori proposta quest’oggi, la quale semplificherà e razionalizzerà l’attuale quadro normativo europeo. .  
   
   
"SI PUÒ FARE DI PIÙ ": IN EUROPA LA SOLITA VECCHIA CANZONE  
 
Milano, 9 ottobre 2008 - Siamo alle solite. Quando l´Europa deve affrontare unita un´emergenza, le voci divergono, il coro lascia spazio ai solisti. Le conclusioni del Consiglio Ecofin lo confermano. Nonostante la gravità della crisi finanziaria sia chiara a tutti, i ministri economici dei Ventisette non sono andati oltre la decisione di elevare la soglia minina dei depositi bancari a 50. 000 euro. Le proposte ben più ambiziose dell´esecutivo di Bruxelles sono state accantonate. La timidezza di questa decisione non ha superato la prova dei mercati che hanno risposto impietosamente con un ulteriore ribasso delle borse. Il coordinamento, che pure esiste sulla carta, lascia di fatto a ciascuno Stato membro di agire in modo autonomo per anticipare o contrastare gli effetti della crisi. Dalla corale europea, si leva la voce del Presidente della Commissione: pur dichiarandosi incoraggiato dai passi avanti fatti in termini di coordinamento delle azioni degli Stati membri, Manuel Barroso ha lanciato un monito contro i rischi di un ritorno puro e semplice a sistemi finanziari nazionali. Lo scenario ci è purtroppo noto: alla possibilità di fare un salto in avanti nel processo di integrazione europea si contrappone il processo inverso, la rinalizzazione, dunque il ritorno alle origini ! In quest´ottica, Barroso è stato chiarissimo. "Una successione di risposte nazionali potrebbe provocare una rinanzionalizzazione del sistema finanziario europeo, marcando un regresso per l´integrazione europea". Brutta faccenda, che la storia europea già ha conosciuto all´inizio degli anni settanta. Anche allora le vicende finanziarie si intrecciarono con le questioni energetiche. A Manuel Barroso non resta allora che distribuire lo spartito di una vecchia canzone ben conosciuta a Bruxelles: "si può fare di più" ! Il nostro augurio che presto o tardi (noi siamo partigiani della prima opzione) i solisti nazionali riescano ad intonare una musica autenticamente europea. Roberto Santaniello portavoce della Rappresentanza in Italia della Commissione europea .  
   
   
CRISI FINANZIARIA, BORGHEZIO : BASTA CON QUESTA EUROPA INCERTA SUL DA FARSI: CI VUOLE UNA NUOVA BRETTON WOOD ! NEL ´33 PROPOSTO DI RESTITUIRE ALLO STATO IL MONOPOLIO ESCLUSIVO DELL´EMISSIONE DI MONETA, VIETANDO ALLE BANCHE LA CREAZIONE DI DENARO, OBBLIGO DI RISERVA DEL 100%  
 
Bruxelles, 9 ottobre 2008 - Di seguito il testo integrale dell´intervento dell´On. Borghezio pronunciato ieri nell´Aula di Bruxelles: "Profetico Pound (Canto 45): "Con usura nessuno ha una solida casa". Oggi la Fed e il tesoro Usa vogliono curare il crack ribassando i tassi, una medicina, il credito facile, che ha provocato le bolle speculative. Invece, nel ´33 un gruppo di economisti di Chicago propose un piano: restituire allo Stato il monopolio esclusivo dell´emissione di moneta, vietando alle banche la creazione di denaro, obbligo di riserva del 100%. Con esso, impossibile la truffa del credito frazionale, fine dei giochi finanziari che mandano in rovina milioni di risparmiatori. Il Premio Nobel Maurice Allais tuona da tempo contro la finanza innovativa - cartolarizzazioni, derivati e hedge fund speculativi e ne chiede il divieto per legge. Adottiamo il piano di Chicago o il piano Allais: la creazione di moneta va solo agli Stati. Basta con questa Europa incerta sul da farsi: ci vuole una nuova Bretton Wood!" . .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO, BRUXELLES: "GIORNATA DELLA MEMORIA", COMMEMORAZIONE TRAGEDIA VAJONT  
 
Trieste, 9 ottobre 2008 - "Giornata della memoria" ieri a Bruxelles per commemorare le vittime del Vajont nel 45. Anniversario di quella immane tragedia, quando una frana si staccò dal monte Toc, precipitando nel lago artificiale creato dalla diga appena costruita. E provocando un´onda gigante che si abbatté sui paesi vicini, sia del Friuli che del Veneto, distruggendoli. Complessivamente morirono oltre duemila persone. Nella sede del Parlamento europeo, per iniziativa dei Comuni di Erto e Casso e di Vajont, sorto nella pianura pordenonese nel 1971 a seguito del trasferimento degli sfollati dalle località colpite, è stato osservato un minuto di raccoglimento. Quindi il sindaco di Erto e Casso, Luciano Pezzin, e il vicesindaco di Vajont, Virgilio Barzan, presenti anche assessori e consiglieri comunali, hanno illustrato quanto accaduto nella notte del 9 ottobre 1963 e quali difficoltà hanno incontrato le popolazioni locali nell´affrontare l´emergenza che ne seguì. E´ stato anche proiettato un filmato che ha riproposto immagini di allora, oltre ad una ricostruzione tridimensionale della frana. Nell´occasione i due Comuni hanno anche presentato un prezioso volume di immagini che ricostruiscono visivamente la storia di Erto e Casso, prima e dopo la tragedia. Creata da Graphistudio, azienda friulana specializzata nell´editoria digitale, l´opera, elegantemente rilegata, è stata realizzata in sole quattro copie. Due sono conservate nelle biblioteche civiche dei due Comuni, a disposizione delle future generazioni. Le altre sono state donate al presidente del Parlamento europeo, il tedesco Hans-gert Pöttering, e al vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani. Alla commemorazione erano presenti diversi parlamentari europei, tra i quali gli italiani Stefano Zappalà, Marcello Vernola, Mario Borghezio, Carlo Fatuzzo, Jas Gawronski, Iles Braghetto. A rappresentare la Regione c´erano il vicedirettore delle Relazioni internazionali, Giuseppe Napoli, e il coordinatore dell´ufficio di collegamento a Bruxelles, Giorgio Perini. Per la Provincia di Pordenone l´assessore Giuseppe Pedicini. .  
   
   
EUROPA: FONDI FERS ABRUZZO GODE OTTIMA SALUTE POSITIVO BILANCIO 2000-2006 E STESSI SEGNALI PER 2007-2013  
 
Bruxelles, 9 ottobre 2008 - "La situazione dell´Abruzzo è soddisfacente e la prospettiva per il programma 2007-2013 è confortante". A parlare è il capo unità dell´Italia per i fondi strutturali, Patrick Amblard, che ieri a Bruxelles ha incontrato il vicepresidente vicario, Enrico Paolini, per un breve incontro sullo stato dei conti europei della Regione Abruzzo. In un´ora di colloquio Enrico Paolini e l´assessore alle Politiche internazionali, Marco Verticelli, hanno ottenuto risposte positive dal numero uno della Commissione europea che controlla l´andamento di spesa dei fondi strutturali per le regioni italiane, a conferma del buon lavoro che finora è stato portato avanti. "Gli impegni sono stati rispettati - ha detto Amblard - e il numero dei progetti presentati dalla Regione Abruzzo supera la disponibilità delle risorse. È il migliore segnale che testimonia come la macchina della progettazione europea della Regione funzioni bene e non a caso sono positivi i primi segnali che registriamo sulla programmazione 2007-2013. Noi oggi - ha spiegato Amblard - volevamo avere rassicurazioni sulla continuità amministrativa rispetto alla situazione politica". L´incontro con il capo unita dei fondi strutturali si è reso necessario "per dare un segnale alle forze politiche e economiche della regione", ha specificato il vicepresidente vicario Enrico Paolini, "che il confronto con la Commissione europea e con l´Ue va avanti". "Volevamo rassicurare l´Abruzzo - ha spiegato - che il percorso amministrativo nel campo dei finanziamenti europei prosegue nonostante la crisi politica della Giunta regionale, confermando ancora una volta la separazione dei tempi della programmazione da quelli propri della politica". "Dalle parole di Amblard le cose stanno a posto - ha detto l´assessore alle Politiche internazionali Marco Verticelli - e questo non può che farci piacere e spingerci a lavorare con lo stesso impegno. La Commissione verrà a verificare la situazione alla fine di ottobre nel rispetto di quell´accordo di partenariato di un certo rilievo fondata sulla serietà". "Entro la fine di ottobre - ha infine annunciato Paolini - verranno pubblicati i bandi 2007-2013". .  
   
   
EUROPA: A BRUXELLES ABRUZZO PRESENTA PROPRIE ECCELLENZE  
 
Bruxelles, 9 ottobre 2008 - Anche la Regione Abruzzo partecipa all´Investors´ Cafè, manifestazione internazionale sulla promozione degli enti locali inserita nell´agenda degli Open days in programma a Bruxelles. Nella sede del Comitato delle regioni, l´Ufficio di collegamento della Regione Abruzzo a Bruxelles ha allestito, insieme con la direzione delle Attività produttive, un corner sull´Abruzzo nel quale sono riportate le eccellenze del territorio. L´appuntamento dell´Investors´ Cafè rappresenta un´opportunità di contatto con grandi aziende internazionali. Nelle tre giorni, rappresentanti dell´Abruzzo hanno infatti avuto modo di dialogare con grandi aziende, sulle possibilità di investimento in Abruzzo. Le grandi aziende di elettronica, che fondano molto sull´innovazione e ricerca, sono molto interessate all´Abruzzo in ragione anche delle opportunità che essa offre in un settore in continua espansione che presenta le eccellenze di Telespazio e del Fucino. L´idea di investimento delle grandi aziende nell´innovazione e nella ricerca si muove dunque tenendo conto di queste realtà che testimoniano il valore della ricerca sul territorio. Accanto al contatto aziendale, inoltre, Investors´ Cafè dà anche la possibilità di rafforzare la politica di marketing del territorio in una città come Bruxelles centro della politica europea che conta. Lo spazio allestito al Comitato delle Regioni si è mosso anche in quest´ottica, non mancando di presentare le eccellenze della regione in materia turistica e ambientale. .  
   
   
GIORNATA INFORMATIVA CENTRO-EUROPEA SUL TEMA "SPAZIO" NEL 7°PQ  
 
 Cracovia, Polonia, 9 ottobre 2008 - Il 17 ottobre a Cracovia, in Polonia, si terrà una giornata informativa sul tema "Spazio" nell´ambito del Settimo programma quadro (7°Pq). Accanto ad una panoramica sui più recenti sviluppi del Sistema globale di osservazione per l´ambiente e la sicurezza (Gmes) e la tecnologia spaziale, durante la giornata informativa sarà presentato il contenuto del secondo invito della Commissione europea sul tema dello spazio. L´evento è volto a facilitare l´istituzione di contatti lavorativi tra ricercatori e imprenditori provenienti dai paesi dell´Europa centrale e orientale e l´Europa occidentale, rafforzando in questo modo la cooperazione europea in materia dello spazio. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Kpk. Gov. Pl/spaceinfoday2008 .  
   
   
BRUXELLES: LEGGE REGIONE PUGLIA CONTRO IL LAVORO NERO CANDIDATA A PREMIO UE  
 
Bruxelles, 9 Ottobre 2008 - Nel corso della riunione del gruppo Pse del Comitato delle Regioni a Bruxelles il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha ufficialmente annunciato che la Legge Regionale 28/2006 sulla emersione del lavoro nero è stata selezionata nella terna dei progetti in concorso nella categoria Employment per gli “European Regional Champion Awards 2008”, il premio indetto dal Parlamento Europeo attraverso la rivista “ The Regional Review”, in associazione con il Comitato delle Regioni. Insieme alla Regione Puglia sono stati selezionate le città di Soedertaljie (Svezia) e Valencia (Spagna). Si tratta di un ulteriore riconoscimento all’impegno della Regione Puglia nella promozione di innovative politiche dell’impiego a contrasto del lavoro nero irregolare, relativo in particolare ad un bando di finanziamento Ue mirato ad interventi nel settore agricolo con l’obiettivo di conciliare sostegno alle imprese e miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro degli addetti stagionali in agricoltura, fornendo strumenti finanziari per la creazione di servizi quali alloggi, pasti, trasporti e servizi igienici. La candidatura del progetto della Regione Puglia passerà ora al vaglio del voto online di tutti i membri effettivi del Comitato delle Regioni entro il tempo limite del 24 Ottobre prossimo. Il vincitore tra i tre progetti finalisti verrà ufficializzato durante la sessione plenaria del prossimo Comitato delle Regioni, in programma il 26 e 27 Novembre prossimi. .  
   
   
FEDERALISMO FISCALE  
 
Roma, 9 ottobre 2008 - Il disegno di legge delega sul federalismo fiscale è stato approvato definitivamente dal Consiglio dei Ministri del 3 ottobre 2008. "Fare il federalismo fiscale, data la costituzione vigente in Italia, è un obbligo" ha dichiarato il ministro dell´economia e delle finanze, Giulio Tremonti, intervenuto in conferenza stampa insieme ai ministri Calderoli, Fitto e Matteoli, al termine della riunione. "Sarà nel bilancio dei comuni che ognuno potrà leggere come è amministrato": Tremonti ha voluto citare Tocqueville per sottolineare la positività di una riforma che non ha esitato a definire "storica". L´approvazione del testo sul federalismo è avvenuta dopo che con le regioni, le province e i comuni era stato raggiunto un accordo la sera prima a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Berlusconi. Immediatamente dopo la firma dell´accordo, la conferenza unificata ha dato il proprio assenso con alcune modifiche - recepite poi nel provvedimento approvato dal Consiglio dei ministri di questa mattina. Sia il ministro Calderoli, sia il ministro Fitto hanno sottolineato, nel corso della conferenza stampa, il consenso intorno al quale il provvedimento si è sviluppato. “Intendiamo proseguire con questo dialogo che fino ad oggi ha prodotto un ottimo risultato” ha dichiarato il ministro per la semplificazione normativa Calderoli ed è sulla stessa lunghezza d´onda anche il ministro per le regioni Fitto, per il quale “partire su un tema così delicato con dei principi condivisi costituisce un fatto sicuramente storico”. Il federalismo fiscale approderà - molto probabilmente - la prossima settimana in Parlamento, “questo testo ci consente di andare in parlamento non avendo aprioristicamente forze contrarie ma tutte disponibili al confronto” ha affermato il ministro Matteoli che, tra l´altro, ha dichiarato che "il federalismo fiscale non serve ad una parte dell´Italia ma serve a tutta l´Italia". Il federalismo fiscale, ricordiamo, era stato approvato in via preliminare dal Governo nella riunione del Consiglio dei ministri dell´11 settembre scorso. Il disegno di legge contiene una delega per dare attuazione all’articolo 119 della Costituzione, come modificato nel 2001 dalla riforma del Titolo V della parte seconda della Costituzione, con cui è stata in particolare stabilita l’autonomia di entrata e di spesa di Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni, con l’attribuzione a tali enti di tributi propri e di compartecipazioni al gettito di tributi erariali riferibile al loro territorio, oltre ad un fondo perequativo statale, senza vincoli di destinazione, per i territori con minore capacità fiscale per abitante. Con l’attuazione dell’articolo 119 sarà superato il sistema di finanza regionale e locale ancora improntato a meccanismi di trasferimento, in cui le risorse finanziarie di Regioni ed enti locali non sono stabilite e raccolte dagli enti che erogano i servizi ma derivano loro, in misura significativa, dallo Stato. Di conseguenza, il sistema di finanza derivata non favorisce la responsabilizzazione degli amministratori, né il controllo dei cittadini. Inoltre, i trasferimenti si sono spesso realizzati sulla base della spesa storica; è quindi mancato qualsiasi meccanismo premiante o qualsiasi incentivo all’efficienza. L´attuazione del federalismo fiscale punta invece sulla responsabilizzazione dei centri di spesa, la trasparenza dei meccanismi finanziari e il controllo democratico dei cittadini nei confronti degli eletti e dei propri amministratori pubblici nel quadro di un armonico funzionamento del sistema secondo l’articolo 119. .  
   
   
RELAZIONE 2007 SULLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE  
 
Roma, 9 ottobre 2008 - Tra il 2001-2007, le amministrazioni sono passate da 9. 732 a 10. 417 unità, con una crescita del 7 per cento. La crescita è da attribuire ad un incremento delle amministrazioni locali (+7,3 per cento) compensata da una diminuzione di quelle centrali (-4,3 per cento). Rispetto al 2001, il personale a tempo indeterminato è diminuito del 5,4 per cento. La distribuzione geografica del personale - in servizio nelle amministrazioni pubbliche nell’anno 2006 - fa rilevare la maggiore concentrazione di personale pubblico nelle regioni Lazio e Lombardia, (circa il 12,0 per cento) seguite da Campania (10,0 per cento) e Sicilia (9,0 per cento). La fotografia sullo stato della pubblica amministrazione è stata fatta dal ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, Renato Brunetta, in occasione della presentazione della relazione 2007 fatta nel corso di una conferenza stampa il primo ottobre scorso. La Relazione sullo stato dell’amministrazione pubblica 2007-2008 offre la documentazione sullo stato dell’arte dell’amministrazione pubblica, sotto il profilo normativo e istituzionale e sotto il profilo organizzativo e contrattuale. Per documentare l’impegno del Governo e del Ministero per la pubblica amministrazione e innovazione in questo primo semestre la Relazione espone le azioni intraprese e i primi risultati nei due campi, dell’amministrazione e dell’innovazione. .  
   
   
CAMPAGNA INFORMATIVA SULL´UTILIZZO DEI FONDI EUROPEI  
 
Roma, 9 ottobre 2008 - Il Ministero dello Sviluppo Economico - Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e di Coesione, ha lanciato una campagna di comunicazione istituzionale sui risultati conseguiti attraverso l’utilizzo dei Fondi europei: "Fondi Europei. Per un Sud d´Italia che cambia". Le azioni realizzate dai fondi strutturali fanno riferimento al periodo di programmazione 2000-2006 e agli obiettivi di sviluppo che l´Europa intende perseguire nel periodo 2007-2013. In particolare, l’utilizzo di questi fondi ha impegnato il nostro Paese a favorire lo sviluppo economico del Sud d’Italia. Con interventi nei settori della ricerca e dell’innovazione, della scuola, dei trasporti e della cultura, lo spirito di questa campagna è quello di rendere noti ai cittadini dei paesi membri i benefici che provengono dalle politiche dell’Unione Europea, che tante volte appare come una istituzione distante e complicata e di cui poco, a volte, si conosce. Non a caso la comunicazione sui Fondi strutturali è diventata progressivamente sempre più importante, e gli obblighi di comunicazione, che ha in due Regolamenti della Commissione europea la sua base giuridica, rendono più stringente questo approccio. Con uno spot televisivo centrato sul concetto del cambiamento in corso nel Sud Italia, 4 spot radiofonici - dedicati rispettivamente ai risultati conseguiti nei settori scuola, ricerca, cultura e trasporto aereo, 5 annunci stampa, un banner per la diffusione del messaggio in internet e un opuscolo, la campagna informativa offre un quadro che ben rappresenta il successo conseguito in questi anni. .  
   
   
INTERVENTI A FAVORE DELLE PICCOLE IMPRESE  
 
Roma, 9 ottobre 2008 - Creare le migliori condizioni per garantire la competitività ed il rilancio delle piccole e micro imprese, il cui ruolo è fondamentale per lo sviluppo dell’occupazione e per la crescita economica: questo l’impegno assunto dal Ministero dello Sviluppo economico, che ha deciso l’istituzione di un tavolo specifico per le politiche relative a questo settore, dando così seguito al progetto di uno “Small Business Act” per l’Europa della Commissione europea. Con lo Small Business Act la Commissione tende a realizzare una corsia preferenziale per le Pmi, ponendo al primo posto della politica comunitaria gli interventi necessari alla loro valorizzazione: infatti, le Pmi sono al centro dei principali programmi di aiuto dell’Ue per il periodo 2007-2013 e la Commissione è fortemente impegnata ad eliminare le lungaggini burocratiche che le intralciano. Il nome simbolico di “Act” dato all’iniziativa sottolinea la volontà di riconoscere il ruolo centrale delle Pmi nell’economia europea e di attivare un quadro politico articolato, a livello Ue e di singolo Stato membro, grazie ad una serie di nuove proposte legislative ispirate al principio “Pensare anzitutto in piccolo”. Per tradurre in pratica questi principi, la Commissione organizzerà nel 2009 una “Settimana europea delle Pmi”, un’occasione per molti eventi promozionali in tutta Europa: il ministero dello Sviluppo economico ha già indicato i due coordinatori responsabili per l’Italia (uno per l’Amministrazione responsabile ed uno per le organizzazioni imprenditoriali) a cui dovranno rivolgersi gli operatori interessati per le procedure operative. .  
   
   
IL TESORO CONDIVIDE LE MISURE DEL GOVERNO INGLESE  
 
Roma, 9 ottobre 2008 - Il Ministro dell´economia e delle finanze italiano condivide le misure preannunciate questa mattina dal Governo inglese per assicurare la stabilità delle istituzioni finanziarie. Queste misure sono in linea con quanto stabilito dai capi di Stato e di Governo dell´Unione Europea nella riunione del 6 ottobre e con quanto successivamente precisato dai ministri economici e finanziari nel consiglio Ecofin del 7 ottobre. Per suo conto il Governo italiano si impegna ad adottare tutte le misure necessarie per stabilizzare il sistema finanziario e per tutelare il risparmio. .  
   
   
TESORO: ANALIZZATO FINANZIAMENTO DALLE BANCHE ALL´ECONOMIA  
 
Roma, 9 ottobre 2008 - Alla riunione che si è svolta ieri presso il Ministero dell´Economia e Finanze, hanno preso parte Banca d´Italia, Confindustria, Abi. Nella riunione è stato analizzato il sistema di finanziamento dalle banche all´economia. .  
   
   
MEDIOBANCA S.P.A. APPROVAZIONE DEI BILANCI AL 30 GIUGNO 2008  
 
Milano, 9 ottobre 2008 - Il Consiglio di Sorveglianza, riunitosi in data 7 ottobre sotto la presidenza del dott. Cesare Geronzi, ha approvato i bilanci individuale e consolidato di Mediobanca al 30 giugno scorso, predisposti dal Consiglio di Gestione del 18 settembre scorso ed ha altresì condiviso la proposta da sottoporre all’ Assemblea di corrispondere un dividendo unitario di € 0,65 che verrà messo in pagamento dal 27 novembre prossimo (data stacco 24 novembre). .  
   
   
UNICREDIT APPROVA SIGNIFICATIVE MISURE DI RAFFORZAMENTO DEL CAPITALE PER RAGGIUNGERE UN CORE TIER 1 RATIO DEL 6,7% A FINE 2008 E RIVEDE LA PREVISIONE DELL’UTILE ANNUALE  
 
 Milano, 9 ottobre 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Unicredit ha approvato il 6 ottobre una serie di interventi che ne rafforzeranno significativamente la base patrimoniale. Il piano prevede interventi di rafforzamento del capitale per un ammontare complessivo di massimi €6,6 miliardi. Unicredit stima che il Core Tier 1 ratio Basilea Ii (che era del 5,7% a fine giugno 2008) raggiungerà un livello del 6,7% a fine anno rispetto all’obiettivo indicato in precedenza del 6,2% (Basilea Ii) come effetto combinato degli interventi di rafforzamento della base patrimoniale approvati oggi, dell’attuazione di una serie di misure di controllo dei costi e dell’esecuzione di altre operazioni straordinarie in atto o già programmate. Le scorse tre settimane sono state estremamente difficoltose per l’intero sistema finanziario generando una volatilità senza precedenti e pressioni che hanno colpito anche il titolo Unicredit. In questo contesto, l’obiettivo di Core Tier 1 al 6,7% a fine 2008 si basa su un utile netto atteso del Gruppo di circa €5,2 miliardi pari a un Eps ante aumento di capitale di €0,39. La differenza con il precedente target di €0,52 è attribuibile alle deteriorate condizioni di mercato che hanno compromesso la performance delle relative attività e dal ritardo di dismissione di asset da parte di Unicredit. Le azioni di rafforzamento del capitale includono: o il pagamento del dividendo relativo al 2008 in nuove azioni, per un ammontare complessivo atteso pari a €3,6 miliardi; o il collocamento di strumenti convertibili Core Tier 1 (Cashes) per complessivi €3 miliardi presso un gruppo di investitori istituzionali. L’ammontare dipenderà dalla quota non sottoscritta di un aumento di capitale destinato a tutti gli azionisti. Poiché l’emissione delle nuove azioni ordinarie al servizio di tali strumenti finanziari dovrà essere sottoposta all’approvazione dell’Assemblea di Unicredit e offerta in prelazione a tutti gli azionisti, il Consiglio di Amministrazione di Unicredit ha deciso di convocare l’Assemblea Straordinaria degli Azionisti nel mese di novembre 2008, con l’obiettivo di concludere l’operazione prima possibile e in ogni caso entro il primo trimestre 2009 subordinatamente con l’ottenimento delle autorizzazioni necessarie. L’assemblea Straordinaria sarà chiamata ad approvare un aumento di capitale per complessivi 973 milioni di nuove azioni ordinarie a un prezzo pari a €3,083 per azione (il prezzo di riferimento alla chiusura della seduta di Borsa Italiana dello scorso 3 ottobre) che include un sovrapprezzo di €2,583. Il volume degli strumenti che verranno emessi sarà ridotto pro-rata in relazione ai diritti di sottoscrizione esercitati dagli azionisti. I Cashes sono strumenti finanziari che danno facoltà agli investitori di convertirli in nuove azioni ordinarie Unicredit la cui emissione è soggetta alle necessarie autorizzazioni preventive. Tali strumenti finanziari sono remunerati con una cedola pari all’Euribor a tre mesi maggiorato di 450 basis points, in linea con le condizioni di recenti operazioni bancarie di ricapitalizzazione, e il loro un prezzo di conversione è fissato in €3,083 (prezzo di riferimento alla chiusura della seduta di Borsa Italiana dello scorso 3 ottobre). Potranno essere convertiti dopo 40 giorni dall’emissione e saranno convertiti automaticamente in azioni ordinarie Unicredit qualora la quotazione di queste ultime ecceda il 150% del valore di conversione (dunque €4,6245) in un dato periodo, a partire dal settimo anno. Gli strumenti finanziari offerti hanno registrato una forte domanda: i principali azionisti di Unicredit insieme ad altri investitori istituzionali si sono impegnati a sottoscrivere massimi €3 miliardi di cui 2 miliardi già approvati dai rispettivi organi deliberativi mentre ulteriori ordini per un ammontare fino a €1 miliardo sono in attesa di approvazione nei prossimi giorni. Unicredit Markets & Investment Banking, Mediobanca e Merrill Lynch hanno agito in veste di advisor per le misure di rafforzamento del capitale, la strutturazione degli strumenti e hanno collocato il Cashes. Gli advisor hanno anche ricevuto il mandato di gestire l’aumento di capitale. Il Consiglio proporrà alla prossima Assemblea degli Azionisti l’autorizzazione a disporre delle azioni proprie esistenti alle condizioni di mercato. .  
   
   
BANCO POPOLARE: CIRCA L’85% DEI DIRIGENTI ACQUISTA AZIONI SUL MERCATO  
 
 Verona, 9 ottobre 2008 – Segnale di fiducia da parte della larga maggioranza dei dirigenti del gruppo (85% circa), che nella prima mattinata, del 7 ottobre ha dato ordine di acquisto di azioni del Banco Popolare per un ammontare complessivo di circa 260 mila titoli. .  
   
   
FINANZA MILANESE E LOMBARDA IN DIFFICOLTÀ  
 
Milano, 9 ottobre 2008 - Sono oltre 20 mila le imprese lombarde nel settore finanziario più direttamente esposto alle difficoltà di questi giorni. Il centro è a Milano con oltre 9 mila e cinquecento attività, seguita da Brescia e Bergamo (oltre 2 mila e cinquecento e quasi due mila imprese). Un settore già in bilico nell’ultimo anno: +0,8% le imprese totali, ma –3% quelle dell’intermediazione monetaria e finanziaria (a Milano altre intermediazioni finanziarie –4,5%, leasing –1,6%, altri crediti –3,3%). Identikit dell’operatore finanziario in Lombardia e a Milano. In Lombardia: 44 anni in media del titolare, maschio nel 79% dei casi, 97,6% italiano (tra gli stranieri prevalgono svizzeri, serbi, egiziani, peruviani). A Milano: 45 anni in media del titolare, maschio nel 81% dei casi, 97% italiano (tra gli stranieri prevalgono peruviani, egiziani, svizzeri, cinesi). Assunzioni in calo a Milano: -140 nel 2008. 3200 sono gli ingressi nel settore durante l’anno rispetto ai 3340 del 2007. 110 in meno tra gli specialisti delle scienze gestionali commerciali e bancarie, 30 in meno tra i tecnici delle attività finanziarie e assicurative. Emerge da un’elaborazione Camera di Commercio di Milano su dati del registro imprese al secondo trimestre 2008 e 2007 e su dati Excelsior - sistema informativo permanente sull’occupazione e la formazione realizzato dalle Camere di Commercio, con il coordinamento di Unioncamere nazionale e il sostegno del Ministero del Lavoro e dell’Unione Europea - relativi alle previsioni di assunzioni delle imprese di Milano e provincia per il 2008 .  
   
   
LA GIUNTA REGIONALE VALDOSTANA INCONTRA I RAPPRESENTI DEL CREDITO  
 
Aosta, 9 ottobre 2008 - La Giunta regionale ha in programma per venerdì, alle 11, nella saletta di palazzo regionale, un incontro con i rappresentanti del mondo finanziario e del credito valdostano. La riunione è stata convocata dal Presidente della Regione, Augusto Rollandin, e dall’Assessore regionale al bilancio e finanze, Claudio Lavoyer. «La situazione finanziaria internazionale – dice il Presidente Rollandin – e le sue ricadute sul sistema bancario e creditizio meritano in questo momento una particolare attenzione. E’ quindi intenzione della Giunta regionale ascoltare i rappresentanti di banche e istituti di credito per individuare eventuali ricadute sul sistema economico valdostano. E’ importante in questo momento di crisi economica fare sistema e monitorare con attenzione la situazione». .  
   
   
PRESENTATO IL RAPPORTO EFMA-FINALTA SULLE STRATEGIE DELLE BANCHE EUROPEE NEL SEGMENTO AFFLUENT LA CLIENTELA CON MAGGIORI DISPONIBILITÀ RISERVA CRESCENTI OPPORTUNITÀ PER LE BANCHE RETAIL, CHE ASSEGNA AD ESSI PRIORITÀ STRATEGICA PER I PROSSIMI 12 MESI.  
 
Milano, 9 Ottobre 2008 – Efma e Finalta hanno presentato ieri a Barcellona i principali risultati del primo Rapporto sulle strategie delle banche europee nel segmento “affluent” (costituito dalla clientela con disponibilità elevate e comprese tra i 75. 000 e i 750. 000 euro) confermandone la rilevanza strategica. Lo studio – reso disponibile in Italia da Equiteam, partner italiano di Finalta – è il frutto di una rilevazione avviata nei mesi scorsi presso il management di 64 banche di tutta Europa, che gestiscono complessivamente oltre 10 milioni di questi clienti, e ha evidenziato come: il segmento affluent sia stato uno dei maggiori motori di sviluppo per le banche europee negli ultimi anni: nonostante nella maggior parte delle banche i clienti classificati come “affluent” siano meno del 20%, essi generano 5-10 volte i ricavi dei clienti mass-market; esso continui a presentare consistenti opportunità, ma veda nel contempo crescere la competizione, con nuove proposte di servizio dedicate; lo sviluppo di nuove proposte di servizio sia una vera a propria sfida, che deve tener conto della polarizzazione fra gli affluent di fascia d’età più elevata (orientati a un rapporto one-to-one in filiale) e gli affluent emergenti che, al contrario, privilegiano la fruizione di piattaforme di home banking; sia ormai superiore al 65% la percentuale di banche interpellate che hanno creato modelli di servizio dedicati, anche se con diversi livelli di sistematicità (50% con modelli non ancora pienamente maturi e 15% con modelli largamente sperimentati e da market leader); ai fini dell’acquisizione dei clienti affluent, il metodo più utilizzato (83,5% delle banche europee interpellate) sia quello della selezione nell’ambito della clientela già esistente, seguito da quello della loro individuazione tra i piccoli imprenditori, mentre sono relativamente meno utilizzati la pubblicità (59%) o l’utilizzo di specialisti (hunter) dedicati (43%). "Ci sarà da parte delle banche un cambiamento sostanziale nel modo di affrontare il segmento affluent nei prossimi dodici mesi. Le potenzialità di sviluppo nel medio termine rimangono forti, sebbene siano passati, almeno per il momento, i tempi d’oro. Le banche che contnueranno ad affinare approcci specifici si troveranno in una posizione di netto vantaggio rispetto alle altre” ha commentato Doug Wilson, Direttore di Finalta. “In questo fine 2008, sempre più impegnativo per le attuali circostanze di mercato, i responsabili del business affluent sono sempre più concentrati sull’efficienza operativa e sui risultati economici. Ci auguriamo che alcuni dei parametri di riferimento e le pratiche delineate nello studio possano fornire utili spunti di azione” ha aggiunto Patrick Desmarès, Segretario Generale di Efma. .  
   
   
ANIMA SGR: RACCOLTA NETTA DI –396,8 MILIONI DI EURO A SETTEMBRE PATRIMONIO GESTITO A 8.436,7 MILIONI DI EURO A FINE SETTEMBRE  
 
Milano, 9 ottobre 2008 – Anima ha registrato nel mese di settembre 2008 una raccolta netta totale (fondi di diritto italiano, Anima Sicav, Anima Orizzonti) di –396,8 milioni di euro. Il patrimonio totale ammonta a fine settembre a 8. 436,7 milioni di euro, rispetto a 10. 321,5 milioni a fine 2007. Al netto delle duplicazioni (rappresentate dal fondo Anima Orizzonti, che investe in fondi Anima), il patrimonio totale è pari a 8. 402,2 milioni di euro. La tabella 1 indica il patrimonio e la raccolta netta di settembre dei prodotti Anima, divisi per tipologia
Tabella 1: Patrimonio e raccolta netta nel mese di settembre, per linea di prodotto
Linea di prodotto Numero fondi Nav* Raccolta netta*
Fondi comuni di diritto italiano 11 8. 297,1 -382,6
Anima Sicav 6 105,0 -15,4
Fondo pensione aperto Anima Orizzonti 4 34,5 1,2
Totale 21 8. 436,7 -396,8
Fonte: Anima. * Dati in milioni di euro. Fondi di diritto italiano I fondi Anima di diritto italiano hanno registrato nel mese di settembre 2008 una raccolta netta di -382,6 milioni di euro. A fine settembre il patrimonio netto dei fondi comuni di diritto italiano di Anima ammonta a 8. 297,1 milioni di euro, rispetto a 10. 127,5 milioni di euro a fine 2007. La tabella 2 indica il patrimonio e la raccolta netta di settembre dei singoli fondi di diritto italiano.
Tabella 2: Patrimonio e raccolta netta nel mese di settembre; fondi Anima di diritto italiano
Nav* Raccolta netta* Tipo di fondo
Anima Fondattivo 519,8 -12,9 Flessibile
Anima Fondo Trading 688,8 -8,6 Azionario
Anima America 131,5 -3,3 Azionario
Anima Europa 487,8 -10,6 Azionario
Anima Asia 217,5 -5,3 Azionario
Anima Emerging Markets 134,5 -2,3 Azionario
Anima Fondimpiego 398,0 -13,9 Obbligazionario
Anima Convertibile 54,6 -1,1 Obbligazionario
Anima Obbligazionario Euro 1. 094,2 -55,1 Obbligazionario
Anima Liquidità 3. 446,5 -182,1 Liquidità
Fondo Liquidità 1. 124,0 -87,5 Liquidità
Totale 8. 297,1 -382,6
Anima Sicav Anima Sicav ha registrato in settembre una raccolta netta di -15,4 milioni di euro. Il patrimonio netto di Anima Sicav ammonta, a fine settembre, a 105,0 milioni di euro rispetto a 172,5 milioni di euro di fine 2007. Anima Orizzonti Anima Orizzonti ha registrato in settembre una raccolta netta di +1,2 milioni di euro. Il patrimonio in gestione a fine settembre è di 34,5 milioni di euro, rispetto ai 21,5 milioni di euro di fine 2007. Commento ai dati “Il crollo dei mercati a settembre ha causato un aumento dei riscatti sui fondi di investimento, non esclusi i fondi obbligazionari e monetari”, commenta Alberto Foà, amministratore delegato di Anima Sgr; “al netto dei riscatti sui fondi monetari, però, la raccolta risulta comunque in calo rispetto alla media del 2008”. .
 
   
   
INTERPELLANZA AZIMUT HOLDING SPA: RESTRIZIONI IN MERITO AD OPERAZIONI DI VENDITA ALLO SCOPERTO SU STRUMENTI FINANZIARI DEL SETTORE BANCARIO ED ASSICURATIVO ITALIANO.  
 
Milano, 9 ottobre 2008 - I recenti eventi che hanno interessato i mercati finanziari internazionali hanno indotto le autorità di controllo di diversi paesi ad adottare provvedimenti straordinari; in tale contesto la Consob ha disposto, in data 22 settembre e 1 ottobre 2008, talune restrizioni in merito ad operazioni di vendita allo scoperto su strumenti finanziari del settore bancario ed assicurativo italiano. Nonostante i due provvedimenti adottati avessero, con tutta evidenza, l’obiettivo di sottoporre a misure straordinarie le contrattazioni aventi ad oggetto i titoli del settore “finanziario” in genere, dai provvedimenti stessi è risultato escluso il titolo Azimut Holding Spa, e questo nonostante l’indubbia appartenenza del Gruppo Azimut al comparto dei servizi finanziari, dal momento che la Holding quotata controlla una compagnia assicurativa di rilevanti dimensioni e diverse società di gestione del risparmio. Un’esclusione che non ha riguardato altri titoli del settore “finanziario” assolutamente equiparabili ad Azimut – avendo anch’essi come quotata la capogruppo e quindi non un’impresa di assicurazione o banca oppure in quanto caratterizzati da un business analogo - che erano invece oggetto dei provvedimenti straordinari adottati dalle autorità di vigilanza. Azimut Holding ha quindi formalmente richiesto in data 6 ottore alla Consob l’intervento al fine di valutare l’adozione, con riferimento al titolo Azimut Holding Spa, dei necessari correttivi e/o provvedimenti, in linea con quelli già adottati per tutte le altre società del settore in genere finanziario, a tutela degli investitori e del buon funzionamento del mercato, peraltro anche in linea con quanto già verificatosi in altri mercati europei ove, in analoghi provvedimenti straordinari, sono state ricomprese società capogruppo di banche, assicurazioni e società di financial services in generale. .  
   
   
AZIMUT: OTTIMO AVVIO PER IL NUOVO FONDO ALPHA PLUS (CA 190 MILIONI DI EURO RACCOLTI IN POCHI GIORNI DI COLLOCAMENTO) RACCOLTA NETTA DI RISPARMIO GESTITO NEGATIVA PER CIRCA € 25 MILIONI IN SETTEMBRE  
 
 Milano, 9 otobre 2008 - Il Gruppo Azimut ha registrato nel mese di settembre 2008 una raccolta netta di risparmio gestito negativa per circa 25 milioni di euro, in un mese già fisiologicamente debole per la raccolta delle reti di promotori ed in più pesantemente condizionato dai timori per le cadute dei mercati azionari mondiali. In questa situazione il lancio del nuovo fondo comune Alpha Plus, ha incontrato grande interesse da parte dei clienti: negli ultimi giorni di settembre il fondo ha raccolto circa 190 milioni di euro, in parte da nuova liquidità e in parte da switch da altri prodotti gestiti del Gruppo. Si tratta di un nuovo comparto flessibile del fondo comune lussemburghese Azfund1 che utilizza sofisticate tecniche gestionali permesse dalla recente normativa Ucits Iii e amplia la gamma dei prodotti di investimento per il breve termine. La caratteristica più innovativa dello strumento è quella di essere completamente decorrelato dai mercati, sia azionari sia obbligazionari, e legato invece all’andamento dei tassi di breve termine ed alla ulteriore capacità di generare alpha da parte del team gestionale. L’ulteriore peculiarità del prodotto è che, pur avendo come rendimento obiettivo di base quello dei tassi a breve, non assume alcun rischio emittente (come accade nel caso dei pronti contro termine). Per la prima volta sul mercato italiano un fondo comune utilizza tecniche di gestione finora limitate al mondo degli investimenti alternativi (c. D. Strategia market-neutral); anche per questo motivo il prodotto avrà quota e liquidità mensile, una soglia di investimento minima di 50mila euro e sarà chiuso alle nuove sottoscrizioni al superamento di 1 miliardo di euro di masse. Secondo Pietro Giuliani, Presidente e Amministratore Delegato di Azimut, “il mese di settembre 2008 sarà ricordato per l’improvviso aggravarsi della peggior crisi per il settore finanziario degli ultimi decenni, con andamenti e volatilità dei mercati azionari amplificati dall’emotività di breve periodo. Quando le tensioni si attenueranno, i titoli azionari che manteniamo nei nostri fondi torneranno a riflettere il valore dell’economia reale. Questo beneficio tuttavia non riguarderà i molti risparmiatori che in questi anni hanno sottoscritto prodotti di finanza strutturata che Azimut non ha proposto ai propri clienti. In Azimut, come sempre ed ancor più nei momenti difficili, manteniamo fermo il nostro impegno per la generazione di valore nel lungo periodo; lo facciamo ribadendo la qualità delle nostre scelte gestionali, con i portafogli dei nostri strumenti di risparmio gestito che sono “puliti”, oggi come in passato, non contenendo nè azioni nè obbligazioni di emittenti in default. Lo facciamo continuando a credere ed innovare nel settore del risparmio gestito, investendo nelle capacità gestionali, nello sviluppo di nuovi prodotti unici nel loro genere per il mercato italiano, come il primo fondo flessibile Azimut Trend nel 1993, i primi fondi con obiettivo di rendimento a un anno solare Formula 1, e oggi con l’Alpha Plus”. Prosegue a un ritmo sostenuto il reclutamento di promotori finanziari; nei primi nove mesi del 2008 il Gruppo Azimut ha registrato 112 nuovi ingressi, portando il totale a fine giugno a 1255 unità rispetto alle 1205 di fine 2007. In particolare, il numero totale di promotori in Azimut Consulenza Sim è passato da 1045 a fine 2007 a 1080 a fine settembre 2008, mentre Az Investimenti Sim ha portato il numero totale di promotori a 175 (da 160 a fine 2007). .  
   
   
AL VIA IL FORUM INTERNAZIONALE SUL “CORRIDOIO CULTURALE PANEUROPEO N° 5: PROGETTI D’INTEGRAZIONE CULTURALE” A GORIZIA SONO PRESENTI DELEGAZIONI DI 10 PAESI  
 
Gorizia, 9 ottobre 2008 Prende il via oggi a Gorizia, presso la sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, il quarto Forum internazionale dell´Euroregione Aquileiese sul tema “Il corridoio culturale paneuropeo n. 5: progetti di integrazione culturale”, organizzato dall’associazione culturale Mitteleuropa. L’iniziativa è dedicata alle istituzioni europee, nazionali, euro-regionali e regionali, alle diplomazie e ai funzionari con responsabilità istituzionali nei progetti euroregionali, nonché agli studiosi ed esperti di aree geo-politiche multietniche, ai media particolarmente interessati ai processi transnazionali, alle Università, enti, associazioni e fondazioni culturali, ma anche alle organizzazioni economiche e finanziarie impegnate nei mercati internazionali di riferimento. I lavori del convegno - un vero e proprio tavolo di lavoro operativo a cui partecipano le delegazioni di Albania, Austria, Repubblica Ceca, Croazia, Italia, Moldavia, Romania, Serbia, Slovenia, Ucraina, Ungheria, oltre all’Italia -, si articolano su due giornate: la prima è dedicata alle proposte operative di progetti transnazionali, volti a collegare le varie realtà socio-culturali locali, in un percorso internazionale da Aquileia a Kiev, lungo la direttrice del corridoio n. 5 e le sue interconnesioni, che i rappresentanti dei diversi paesi intendono illustrare e presentare, con le motivazioni. Il corridoio paneuropeo n. 5 da Lisbona attraversa Madrid, Barcelona, Lyon, Torino, Milano, Venezia, Trieste, Ljubljana, Zagreb, Budapest, Zahony, e arriva a Kiev. Le sue diramazioni e connessioni interessano tutta l’area Balcanica attraverso l’interconnessione con il corridoio n. 8 (Tirana, Varna, Odessa), il n. 10 (Salisburgo, Belgrado, Istanbul) e il n. 4 (Dresda, Budapest, Costanza). Gli incontri proseguiranno venerdì con la selezione dei progetti in relazione alla rilevanza transnazionale e a manifestazioni d’interesse condivise, alla rilevanza istituzionale del proponente, al piano di copertura finanziaria e/o assistenza logistica e all’opportunità d’inserimento in calendario in concomitanza di rilevanti eventi di valenza europea. “Nel 2007 si è istituito un forum permanente con compiti propositivi e programmatori dei progetti interregionali da sviluppare lungo il corridoio culturale paneuropeo n 5 – spiega Paolo Petiziol, presidente di Mitteleuropa. Inoltre si è provveduto a istituire, in via provvisoria, presso la sede organizzativa dell’associazione culturale Mitteleuropa, il Segretariato euroregionale per il Corridoio culturale paneuropeo n. 5, che ha tenuto le relazioni con i rappresentanti e le diplomazie dei paesi partecipanti e ha organizzato, di comune accordo, l’edizione 2008 del forum internazionale”. L’iniziativa è appoggiata dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero dei Beni Culturali oltre che il sostegno dell’Assessorato alla Cultura e di quello alle Relazioni internazionali della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, della Iniziativa Centroeuropea Segretariato Generale di Trieste, della Fondazione della Cassa di Risparmio di Gorizia e di Autovie Venete Spa. Le lingue ufficiali del convegno sono l’italiano e l’inglese. .  
   
   
BALCANI: TONDO-FRATTINI, FRIULI VENEZIA GIULIA PUNTO DI RIFERIMENTO PER ITALIA A GORIZIA, NEL FEBBRAIO 2009, FORUM SU SVILUPPO ADRIATICO  
 
 Trieste, 9 ottobre 2008 - "Il Governo ha riconosciuto il ruolo internazionale del Friuli Venezia Giulia nei confronti dei Balcani, al punto che, attraverso la rivisitazione della legge 19/91 sulle zone di confine, la nostra regione potrebbe acquisire una sorta di delega rappresentativa ed operativa in quell´area". Il presidente della Regione, Renzo Tondo, intervenendo a Roma con il ministro degli Affari esteri, Franco Frattini, alla presentazione del Forum International Desk Italy-south East Europe, in programma a Gorizia il 21-22 febbraio del prossimo anno, ha evidenziato la considerazione acquisita dall´estremo Nordest rispetto all´attività svolta in "un territorio che, grazie alla prossimità geografica ma anche alla vicinanza storico-culturale, risulta molto importante per l´economia regionale". Ecco perché, ha spiegato, dopo aver ricordato che la presenza nei Balcani è stata inserita tra le priorità del proprio programma di Governo, "è necessario accelerare il processo di adesione dei Paesi dell´ex Yugoslavia all´Unione europea, supportando in questo modo l´azione delle piccole-medie imprese che, nell´approccio a questi mercati, si scontrano spesso con standard e procedure molto lontani da quelli comunitari". Questi temi verranno specificatamente trattati all´International Desk South-east Europe di Gorizia, promosso dalla Regione in collaborazione con i ministeri degli Affari esteri e dello Sviluppo economico, definito ideale momento di confronto per avviare e rafforzare relazioni istituzionalI ed economiche tra i sistemi dell´Adriatico orientale ed occidentale. Illustrando le iniziative messe in atto dalla Regione, Tondo rimarcato le relazioni avviate con le istituzioni sub nazionali che hanno condotto alla sottoscrizione di molti progetti di cooperazione allo sviluppo ed economici. Non a caso, ha aggiunto, "il primo progetto di cooperazione decentrata non esclusivamente umanitario è stato affidato dal ministero degli Esteri proprio al Friuli Venezia Giulia, con l´obiettivo di aiutare la Slavonia orientale a rafforzare l´assetto istituzionale e lo sviluppo delle pmi". Nel corso dell´incontro con i media, a cui hanno partecipato anche i sottosegretari agli Esteri, Vincenzo Scotti, ed allo Sviluppo economico, Adolfo Urso, oltre al sindaco di Gorizia, Ettore Romoli, ed al consigliere regionale Alessandro Colautti, il governatore ha anche sottolineato la forte implementazione del programma Interreg tra le due sponde dell´Adriatico, coinvolgendo a questo scopo tutti gli attori interessati, in particolare Finest, Informest, le Camere di Commercio e le associazioni imprenditoriali. .  
   
   
MARCHE, MISSIONE A SOCHI (RUSSIA) SPACCA: LE OLIMPIADI INVERNALI GRANDE OPPORTUNITA´ PER INVESTIMENTI ESTERI E POLITICA DI INTERNAZIONALIZZAZIONE.  
 
Ancona, 9 Ottobre 2008 - E` partita ieri la delegazione per Sochi, guidata dal presidente Gian Mario Spacca. Sochi e` una citta` della Federazione russa nella regione di Krasnodar (Mar Nero), localita` turistica e stazione di sport invernali, che nel 2014 sara` sede delle Olimpiadi invernali. La Regione Marche avra` l´occasione di far conoscere il Sistema Marche attraverso le produzioni di qualita` e del lusso, nei piu` diversi settori: dalla moda, alle calzature, ai gioielli, ma anche agroalimentare. Infatti alla missione partecipano circa 60 aziende, che interverranno ai principali appuntamenti: di carattere istituzionale, incontri con imprese russe, un appuntamento con la stampa russa e una serata evento, dove tutto parlera` di Marche. Il clou dell´evento e` giovedi` 9 ottobre. ´Un altro momento della politica di internazionalizzazione attiva che stiamo favorendo come Regione, in un rapporto sinergico con tutti gli operatori dello sviluppo del nostro territorio ´ sottolinea Spacca - Sono convinto che dopo Lipetsk e Dmitrov, Sochi possa trasformarsi in un altro Progetto per la crescita del Sistema Marche. Non sara` difficile, le Marche in Russia sono stimate, sono sinonimo di affidabilita` e di lavoro´. La missione rientra nella programma di promozione del Made in Italy del Ministero dello Sviluppo Economico, che sara` a Sochi con il sottosegretario Adolfo Urso. Prevista anche la presenza dell´ambasciatore italiano a Mosca, Vittorio Claudio Surdo, e del presidente dell´Ice (Istituto per il commercio con l´estero), Umberto Vattani. La Russia e` una delle aree prioritarie nella strategia di internazionalizzazione della Regione, come dimostra una lunga storia di relazioni tra le due realta`. Adesso, la Russia fa parte del Progetto nazionale Bric (acronimo di Brasile, Russia, India, Cina) finalizzato a integrare le politiche di internazionalizzazione del sistema delle Piccole e medie imprese con le politiche di promozione turistico-culturale e di marketing territoriale. Con l´integrazione delle diverse politiche di settore si punta a una ricaduta positiva sullo sviluppo delle relazioni economiche, commerciali, turistiche, culturali, oltre a esercitare una forte azione di attrazione degli investimenti russi nelle Marche. .  
   
   
UNA NUOVA COOPERAZIONE TRA SARDEGNA E BIELORUSSIA  
 
Cagliari, 9 Ottobre 2008 - L´assessore regionale degli Affari generali, Massimo Dadea, ha incontrato ieri mattina una delegazione di amministratori e imprenditori della provincia di Minsk, che da alcuni giorni si trovano in visita nell’isola. L’incontro è stato organizzato dal console onorario della Repubblica Bielorussa a Cagliari, Giuseppe Carboni, per incentivare e consolidare il legame che da oltre un decennio vede protagonisti i due Paesi. Durante l’incontro è stata effettuata una valutazione sulle prospettive di collaborazione culturale, economica e sociale tra le due parti. Della delegazione fanno parte il direttore del Centro relazioni internazionali del Ministero dell´Istruzione, Aliaksandr Samulich, la presidente del Consiglio dei Deputati della Provincia di Minsk, Alena Meliashkevich, il primo vicepresidente del Comitato esecutivo della Provincia di Minsk, Sery Siarhei, il capo dipartimento Istruzione della Provincia di Minsk, Valiantsina Astapenka, e una decina di imprenditori interessati a estendere le loro attività attraverso investimenti nell’isola. Nei prossimi giorni una delegazione di imprenditori sardi si recherà nella provincia di Minsk per valutare la possibilità di nuovi rapporti economici. "La Sardegna – spiega l’assessore Dadea – è presente in Bielorussia dal 2004 attraverso il Centro italo-bielorusso di cooperazione e istruzione ´Sardegna´ e l’Ente di formazione professionale ´Sardegna Global´. Quello odierno è stato un’importante momento di confronto che ha rappresentato l’occasione per consolidare gli ottimi rapporti che legano i due Paesi. Un legame solido, grazie anche alla costante e gradita presenza nelle famiglie sarde dei bambini bielorussi, i migliori ambasciatori della cultura e delle tradizioni del loro popolo". .  
   
   
FEDERALISMO FISCALE.COLOZZI:DA REGIONI ATTEGGIAMENTO COSTRUTTIVO L´ASS. LOMBARDO: NON SI SONO SOTTRATTE ALLE LORO RESPONSABILITA´ PROPOSTO UNANIMEMENTE DI SUPERARE PRINCIPIO SPESA STORICA  
 
Roma, 9 ottobre 2008 - "Il disegno di legge approvato dal Consiglio dei ministri è denso di contenuti e rappresenta un passaggio importante verso l´attuazione del federalismo fiscale nel nostro Paese. Le Regioni ne hanno inspirato i principi fondamentali, collaborando con il Governo senza sottrarsi alle proprie responsabilità". Lo ha dichiarato l´assessore alle Risorse, Finanze e Rapporti Istituzionali della Regione Lombardia, Romano Colozzi, coordinatore della commissione Affari Finanziari della Conferenza delle Regioni, intervenendo alla Camera nell´ambito dell´audizione sul federalismo fiscale da parte della Commissione bicamerale per le questioni regionali. "Le Regioni, troppo spesso e frettolosamente accusate di essere causa di sprechi e inefficienze, hanno invece proposto all´unanimità il principio del superamento della spesa storica contenuto nel testo del disegno di legge - ha aggiunto Colozzi - dimostrando di non volersi sottrarre alla sfida del ´buon governo´. Altrettanto importante sarà l´interlocuzione con il Parlamento, che avrà il delicato compito di mantenere o rafforzare i cardini della riforma, senza snaturarne gli obiettivi". Colozzi si è poi soffermato sui cosiddetti "costi standard" dei servizi, che gradualmente sostituiranno la spesa storica. "Una delle sfide più delicate si gioca attorno alla definizione di questi costi che dovranno essere i parametri essenziali per misurare l´efficienza delle pubbliche amministrazioni, premiare i comportamenti virtuosi e penalizzare l´inefficienza e l´inappropriatezza. Non dovranno essere, invece, una scusa per ridurre i servizi ai cittadini". .  
   
   
UNIONE DELL’ARCIPELAGO TOSCANO, ATTESA UNA DECISIONE ENTRO OTTOBRE PERCHÈ NASCA SERVE L´ASSENSO DI TUTTI I COMUNI. MA CHI ENTRA PUÒ SEMPRE USCIRE  
 
Firenze, 9 ottobre 2008 - La costruzione dell´Unione dei comuni dell´Arcipelago toscano va avanti. E una decisione sarà presa entro ottobre. Lo sottolinea l´assessore alle riforme istituzionali Agostino Fragai, dopo la riunione che si è svolta il 7 ottobre a Portoferraio. «Non ci sono le condizione giuridiche e politiche per un rinvio» spiega. «La Regione – ribadisce - si farà comunque carico, assieme ai Comuni, di chiedere chiarimenti e risposte al governo sulla possibilità di accedere ai fondi per le comunità isolane, in modo da poter poi decidere quale sia, fra la norma regionale e quella nazionale, la soluzione istituzionale più vantaggiosa. Così come la Regione è disponibile a sostenere almeno un anno di sperimentazione dell´unione dei comuni senza onere alcu! no per le amministrazioni locali». Per dare vita al! l´Unione che sostituirà la vecchia Comunità montana cancellata, secondo l´assessore, è assolutamente necessario l´assenso di tutti i Comuni. «E´ interesse dei cittadini e delle imprese avere un governo più unitario del territorio», sottolinea. «Ma niente vieta che in futuro, se lo desidereranno, gli stessi Comuni che oggi decidono di aderire all´unione poi si ritirino, senza che ciò in questo caso impedisca però agli altri di proseguire l´esperienza». .  
   
   
I FLUSSI FINANZIARI NELLA REGIONE MARCHE´ : ANALIZZATI I BILANCI DI 120 ENTI E SOCIETA` PARTECIPATE.  
 
Ancona 9 Ottobre 2008 - Il prossimo 10 ottobre la Regione Marche organizza ad Ancona, nella prestigiosa sede dell´Istao a Villa Favorita alle 9, un convegno di presentazione del volume ´L´italia secondo i Conti Pubblici Territoriali (Cpt): i flussi finanziari nella Regione Marche´. Il volume raccoglie i risultati di un percorso pluriennale di studi sulle grandezze finanziarie del settore pubblico, nella sua accezione piu` ampia e di approfondimenti a livello regionale dell´andamento delle principali categorie di spesa e di entrata, con interessanti confronti con le contemporanee tendenze a livello nazionale. Nella ricerca sono compresi oltre ai dati relativi ai tradizionali enti istituzionali anche quelli relativi agli enti dipendenti (Arpam, Assam, Ersu, ´) e alle societa` partecipate (Prometeo, Gorgovivo, Svim, Interporto, Aerdorica, Cis, Aspes, ´). Il Nucleo regionale si e` occupato infatti della rilevazione dei flussi finanziari dei soggetti sub regionali e locali, analizzando e riclassificando i bilanci, dal 1996 al 2006, di circa 120 enti e societa`. Il totale della spesa consolidata dell´intero Settore Pubblico Allargato nel territorio regionale si e` assestato nel 2006 a 19. 823 milioni di euro con un incremento del 3,4 per cento rispetto all´anno precedente. Il convegno sara` introdotto dall´assessore al bilancio della Regione Marche Pietro Marcolini e proseguira` con interventi curati dall´Area finanziaria della amministrazione regionale, discussi con rappresentanti del Ministero dello sviluppo economico, della Banca d´Italia, della Corte dei Conti, del mondo universitario, nonche` degli operatori economici pubblici e degli enti locali. Concludera` il presidente della Regione Gian Mario Spacca. ´L´azione del policy maker ´ spiega Marcolini ´ richiede la conoscenza di dati e la comprensione delle loro tendenze e significati. In questa ottica e` nato anni fa un progetto di collaborazione tra il Dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione del Ministero dello sviluppo economico e le regioni italiane, per la creazione di una banca dati unica in Italia che raccogliesse i flussi finanziari territorializzati di tutto il settore pubblico allargato. E oggi, nella prospettiva di un sano federalismo, l´esigenza di uno strumento di confronto e analisi tra le regioni, appare tanto piu` imprescindibile e necessario´. .  
   
   
GIUNTA ABRUZZESE: OGGI RIUNIONE A PESCARA. I PUNTI ALL´ODG  
 
 L´aquila, 9 ottobre 2008 - Seduta ordinaria della Giunta regionale abruzzese oggi, a Pescara. Questi i punti all´ordine del giorno. Relatore Enrico Paolini 1) Funzioni delegate dallo Stato alle Regioni in materia di incentivi alle imprese di cui al D. L. Vo 31 marzo 1998, n. 112 - Riparto del Fondo Unico. 2) Ridefinizione "Dell´atto Aziendale" della Azienda sanitaria di Pescara - ai sensi della "Direttiva regionale-Guida alle Aziende sanitarie locali d´Abruzzo per l´adozione degli atti aziendali" e della L. R. N. 5/2008 (Piano sanitario regionale 2008-2010 - Parere. 3) Rimodulazione ed integrazione del programma di attività promozionali all´estero per l´anno 2008, approvato con proprio provvedimento n. 23 del 14. 01. 08. 4) Azienda Usl di Pescara: sostituzione rappresentanti regionali in seno alla commissione esaminatrice del concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di n. 1 posto di dirigente medico, disciplina di "Ematologia". Relatore Marco Verticelli 5) Piani integrati di sviluppo per l´Agriturismo ai sensi dell´art. 12 e del punto 12. 00 dei Criteri di attuazione della L. R. 32/94 "Nuove norme in materia di Agriturismo". Approvazione Piani integrati di sviluppo agrituristico per l´anno 2008. Ditte beneficiarie. 6) Iniziative per il risparmio energetico e lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile. 7) L. R. 10 marzo 1983, n. 11 art. 7, come modificato dall´art. 2 della L. R. 24 agosto 2001, n. 39, ed art. 13. Elezioni consortili del Consorzio di bonifica del Nord Bacino Tronto, Tordino e Vomano. Richiesta di deliberazione per la nomina dei membri di diritto del Consiglio dei delegati nonché dei membri del Collegio dei revisori dei conti di competenza del Consiglio regionale. Relatore Fernando Fabbiani 8) Finanziamenti Porte dei Parchi: delibera di Giunta regionale n. 3636/98 e Ordinanza Dn7/66 del 13 dicembre 2001. Delibera di Giunta regionale n. 255/2003. Opere di riqualificazione nell´Area Assergi-campo Imperatore. Approvazione scheda tecnica rimodulata. Relatore Donato Di Matteo 9) Aggiornamento dei costi e deficit preventivi per l´anno 2007 di cui alla deliberazione G. R. N. 769/p del 12. 08. 2008, in relazione all´incremento del prezzo del gasolio per autotrazione. Relatore Elisabetta Mura 10) L. R. 29 novembre 1999, n. 125, art. 3, comma 2 - Ipab - Asilo infantile "Regina Margherita" di Mutignano di Pineto (Te) - Nomina amministratore unico - Quadriennio 2008-2012. 11) L. R. 29 novembre 1999, n. 125, art. 3, comma 2 - Ipab - Asilo infantile di Tortoreto (Te) - Nomina amministratore unico - Quadriennio 2008-2012. 12) Legge 31 dicembre 1998, n. 476 "Ratifica ed esecuzione della Convenzione per la tutela dei minori e la cooperazione in materia di adozione internazionale", fatta all´Aia il 29 maggio 1993. Modifiche alla L. 4 maggio 1983, in tema di adozione di minori stranieri. Assegnazione fondi ai Comuni sede delle equipe per l´attività di informazione e per interventi formativi in materia di adozione - Anno 2007, attività 2008. Relatore Mimmo Srour 13) Primi interventi urgenti di Protezione civile diretti a fronteggiare i danni conseguenti agli eventi meteorologici verificatisi nei giorni 23, 24 e 25 gennaio 2003 nel territorio della regione Abruzzo. Ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3281 del 18. 04. 2003. Fine della fase commissariale e ritorno alle procedure ordinarie. 14) Colonna mobile nazionale delle Regioni. Colonna mobile regionale. Potenziamento. Seguono conferimenti/rinnovo incarichi da parte di Giovanni D´amico. .  
   
   
FERRARA: FONDI STRUTTURALI 2007-2013: CON LA CDC SI PUÒ  
 
Ferrara , 9 ottobre 2008 - Ancora troppo bassa la presenza di imprese della provincia in progetti finanziati con risorse Ue”. Si prospettano nuove opportunità di finanziamento per le imprese – si spera anche ferraresi - dell’Emilia-romagna grazie ai fondi resi disponibili dall’Unione Europea attraverso il Programma Operativo Competitività Regionale (Por) 2007/2013. In proposito, la Regione ha recentemente emanato tre bandi (ma se ne aggiungeranno presto altri quattro) destinati alle Pmi per progetti di ricerca collaborativa, di informatizzazione e creazione di reti di imprese, di innovazione tecnologica, organizzativa e nel campo delle tecnologie energetico-ambientali. Ad essi è riservata una prima dotazione finanziaria di ben 55 milioni di euro. In un momento di particolare difficoltà, e stante la limitatezza delle risorse per incentivi o sostegni alle imprese, per il sistema economico locale si tratta di una impedibile boccata di ossigeno. E per far sì che tutte le imprese ferraresi interessate siano in grado di beneficiare dei finanziamenti offerti dall’Unone Europea, la Camera di Commercio, in collaborazione con l’Associazione per l’Innovazione di Ferrara, ha varato in questi giorni un bando, unico nel suo genere, per supportare le aziende, una ad una, nella fase preparatoria delle domande di partecipazione ai bandi regionali. “Nonostante la partecipazione delle imprese ferraresi ai programmi quadro europei di Ricerca & Sviluppo sia nel tempo, pur se lievemente, migliorata – ha sottolineato Roncarati - la loro presenza in progetti approvati è meno soddisfacente. L’obiettivo è dunque quello di lavorare sulla qualità delle proposte e migliorare il tasso di successo. In quest’ambito – ha continuato il presidente della Camera di Commercio– la Giunta camerale ha ritenuto di destinare ben 100. 000 euro finalizzati ad agevolare le iniziative che abbiano come obiettivo finale la candidatura (e la relativa ammissione) di progetti a valere sui bandi del Por”. Sono ammesse al contributo le spese relative a costi di consulenza e di assistenza tecnica, riferiti, in particolare, alle attività di project management, redazione e presentazione delle proposte progettuali. Del resto, tengono a sottolineare gli esperti della Camera di Commercio, numerosi sono i benefici per l’impresa che prenda parte a programmi di respiro comunitario: la partecipazione attiva ad un progetto di ricerca che genera un incremento di conoscenza e competenze nella materia oggetto di ricerca e di interesse per l’impresa; l’inserimento in contesti operativi internazionali e visibilità sul mercato internazionale; l’identificazione di nuovi partner tecnologici e commerciali; la facilità nell’avvio di processi di trasferimento tecnologico e di know-how; l’ acquisizione di nuovi clienti e fornitori; la possibilità di posizionamento su mercati diversi da quello di riferimento. Per tutte le informazioni e per ricevere il supporto da parte della Camera di Commercio si può già contattare, fino ad esaurimento delle risorse disponibili, l’Ufficio Promozione della Camera di Commercio (tel. 0532/783. 813 – 820 – 821; e-mail: promozione@fe. Camcom. It). .  
   
   
DA BUTTAFUORI A DRUNK ANGELS: GLI ASSISTENTI ALLA CLIENTELA  
 
 Firenze. 9 ottobre 2008 - Iniziato l’ altra sera il corso di formazione gratuito con cui la Camera di Commercio di Firenze e le Associazioni di categoria Cna. Com, Confesercenti, Confcommercio e Sindacato Italiano Locali da Ballo hanno raccolto l’istanza del Prefetto di Firenze di realizzare azioni per sensibilizzare gestori e addetti dei pubblici esercizi su come gestire la clientela, prevenendo l’abuso di alcool e aiutando a limitare i problemi da esso derivanti. Rivolta ai titolari, soci, collaboratori e dipendenti dei locali pubblici, l’iniziativa si articola in otto incontri nei quali si illustrano aspetti legali, dinamiche psicologiche, tecniche di comunicazione interpersonale e modalità di primo soccorso rivolte ai clienti di un locale pubblico. “Veniamo incontro a una esigenza seria, di cui il Prefetto di Firenze si è fatto portavoce. ” – sostiene Gerri Martinuzzi, Dirigente dell’Area Sviluppo delle Imprese e del Mercato della Camera di Commercio di Firenze – “Contiamo di creare un’avanguardia di persone specializzate in grado di affrontare nel modo più costruttivo e, perché no, educativo, situazioni delicate. Quello della Camera di Commercio vuole essere un contributo alle azioni antidegrado portate avanti nella nostra città. ” Degli iscritti (il corso è limitato a 20 persone) 6 rappresentano le discoteche e i locali notturni, 4 i pub, mentre gli altri 10 sono dipendenti di ristoranti, bar e pasticcerie. Tra i docenti compaiono anche rappresentanti della Questura di Firenze e dell’Associazione Humanitas Firenze Nord. La partecipazione non implica il riconoscimento di alcuna qualifica professionale. Un secondo corso verrà riproposto a novembre in base alle richieste già pervenute: chi fosse interessato a partecipare ad eventuali corsi successivi può rivolgersi a Camera di Commercio di Firenze Ufficio Rapporti Scuola Impresa Volta dei Mercanti, 1 al 2° piano, tel. 055/2795553 o 055/2795565 fax 055/2795570 - elena. Brettoni@fi. Camcom. It. .  
   
   
REGGIO EMILIA: CARATTERISTICHE DELLE IMPRESE DELLA MECCATRONICA  
 
Reggio Emilia, 9 ottobre 2008 - Sono oltre duecento le imprese meccatroniche della provincia di Reggio Emilia. Si tratta di aziende che per produrre si avvalgono di tecnologie costituite da un mix di meccanica ed elettronica, con il supporto importante dell’informatica. Di questo “distretto improprio” insediato sul nostro territorio si è parlato alcuni giorni fa nel corso di un convegno in cui Camera di Commercio, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Associazione Industriali e Reggio Emilia Innovazione hanno presentato - nell’ambito di un progetto del Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria di Reggio Emilia - i risultati di due studi realizzati in collaborazione. “Le esigenze degli industriali di conoscere questa importante realtà che qualche anno fa non aveva ancora una sua “identità” e di Reggio Emilia Innovazione di conoscere quali fossero i temi su cui concentrare la ricerca utile alle imprese – ha sottolineato fra l’altro Nello Ferraroni nell’aprire i lavori del convegno in rappresentanza della Camera di Commercio - sono confluite in un progetto di studio che l’Ente camerale ha condiviso e finanziato e che il Dismi, il Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria della nostra Università, ha realizzato”. Un ottimo esempio di prodotto meccatronico è rappresentato dalla cartuccia della stampante a getto di inchiostro che prima non esisteva: una cosa che non esisteva come cosa meccanica è stata inventata grazie a un’idea meccatronica dove l’elettronica riesce a far fare alla meccanica qualcosa che non era mai riuscita a fare da sola prima. Questo uno dei risultati che spiega questa innovativa modalità di progettare e produrre. Si tratta di nuove modalità progettuali che caratterizzano imprese spesso eterogenee fra di loro in quanto al prodotto realizzato, di dimensioni sia piccole sia medio-grandi e con diversi livelli di acquisizione delle tecnologie. In altri termini fanno parte di questo distretto sia unità che hanno appena iniziato il percorso lungo la strada della meccatronica, sia imprese in una fase avanzata di questa traiettoria evolutiva che percepiscono il contesto economico locale come non ancora pienamente sviluppato per le loro ulteriori esigenze di crescita. Un “distretto a due velocità” così è stato denominato il fenomeno. La ricerca giunge a classificare le aziende del distretto in quattro principali categorie: le aziende service, erogatrici di servizi sovente poco innovativi e caratterizzate da bassi ricavi e scarsi investimenti in innovazione; le factories, aziende mature che cumulano la maggior parte dei ricavi e si contraddistinguono per una buona prestazione economica, ma contenuti investimenti in innovazione; le star con forte capacità innovativa e alti livelli di redditività; le aziende question mark le quali, sia pure investendo in modo significativo nella ricerca e sviluppo, presentano bassi ricavi e bassa produttività e, dunque, appaiono “bloccate”. Venticinque delle 47 aziende indagate hanno al loro interno unità di ricerca e sviluppo o laboratori dedicati alla ricerca. Il principale stimolo all’innovazione per le imprese proviene dalle richieste dei clienti mentre la collaborazione con Università ed Enti appare ancora marginale. E’ quest’ultimo, dunque, un aspetto critico sottolineato dalle stesse aziende e determinato, a loro parere, dalle diverse identità e culture fra i due mondi. .  
   
   
SEMINARIO PER LE IMPRESE DEDICATO ALLA POLONIA  
 
Varese, 9 ottobre 2008 - La Camera di Commercio - in collaborazione con Unioncamere Lombardia e l’Osservatorio provinciale sull’internazionalizzazione - organizza per venerdì 10 ottobre (Centro Congressi Ville Ponti) un seminario per le imprese dedicato alla Polonia. E’ previsto un focus, sulle potenzialità commerciali e l’avvio di progettualità a valere sui fondi strutturali, curato dal Console Commerciale della Polonia. Seguirà la possibilità di incontri personalizzati per le aziende. La partecipazione è gratuita previa iscrizione. Per ulteriori informazioni: Lombardiapoint (tel. 0332-295. 313; mail: lombardiapoint. Varese@va. Camcom. It). .  
   
   
CONFERENZA INTERNAZIONALE SUL DESIGN  
 
 Torino, 9 ottobre 2008 - La manifestazione fa parte del calendario di Torino World Design Capital, prima conferenza internazionale sulla tutela del design organizzata a Torino, rappresenta un’occasione di dibattito e di confronto a livello internazionale sul mercato del design e sulla tutela delle idee. Avrà inizio il 28 ottobre alle ore 10. 00 presso il Centro Congressi Torino Incontra in via Nino Costa, 8 10123 a Torino. L’evento è diviso in 4 parti: 1. Protezione e applicazione del disegno industriale. Apertura ed allargamento del mercato rilevante: una sfida ai sistemi di protezione nazionali Cina e India, ma anche Turchia, Marocco e Argentina: la tutela della proprietà industriale nei paesi emergenti e nei mercati di maggiore interesse strategico. Problemi, soluzioni, criticità in un mondo globalizzato che deve garantire globali diritti e norme. 2. La protezione internazionale del design: il sistema de L´aja e il design comunitario Quando la singola nazione non basta: la tutela della proprietà industriale a livello sovranazionale. L’esperienza comunitaria e internazionale. Differenze e complementarietà. 3. Design industriale, innovazione e protezione della proprietà intellettuale: casi di eccellenza dal mondo del business e dal mondo istituzionale Alessi, Daimler, Hermès, Pininfarina, Ballarini, Lexon, Fiat: dall’auto ai casalinghi, dall’alta moda alla commercializzazione del brand: alcuni casi di eccellenza che tracciano la storia e le strategie del design di successo. Ma oltre all’imprenditoria privata, anche storie di ottimo design a livello istituzionale: le università, le associazioni, lo straordinario “caso Torino”, prima capitale mondiale del design. 4. Il valore economico del disegno industriale: modelli di valutazione Il valore del marchio, il know-how e le competenze del personale, i brevetti depositati, l’immagine dell’azienda: sono i “grandi assenti” quando si redige un bilancio tradizionale, ma spesso rappresentano la ricchezza più importante di un’azienda. Come valutare e valorizzare il patrimonio intangibile di un’impresa, fattore strategico di competitività. Ad oggi sono iscritte alla conferenza 160 persone tra professionisti, consulenti di proprietà intellettuale, professori universitari, designers, titolari di studi, avvocati, imprenditori. Informazioni pratiche: La partecipazione all´evento è gratuita e l´iscrizione è obbligatoria tramite l´apposito modulo sul sito www. To. Camcom. It/conferenzadesign. È prevista la traduzione simultanea dall´inglese, dal francese e dallo spagnolo. .  
   
   
“LA CAMERA DI COMMERCIO DI PESCARA APRE NUOVI ORIZZONTI VERSO IL VENEZUELA”  
 
Pescara, 9 ottobre 2008 - Si prospettano interessanti opportunità di sviluppo sul mercato sudamericano per le nostre imprese. Le opportunità sono legate al progetto Acca 2008 che prevede la realizzazione, da parte del Consorzio Gei – Gruppo Empresas Italianas (Astaldi – Ghella – Impregilo), del Piano Ferroviario Nazionale in Venezuela. Questo è stato il fulcro di un incontro che si è appena concluso presso la Camera di Commercio di Pescara. Erano presenti: i vertici della Cavenit (Camera di Commercio Venezuelana Italiana), Giorgio Trevisi (Presidente) e Jean Pietro Cattabriga (Segretario Generale); la Direttrice Esecutiva del Conapri (Consiglio nazionale per la promozione degli investimenti), Gladis Genua; il Presidente della Camera di Commercio di Maracay, Francesco Michelangelo; e numerosi rappresentanti delle Associazioni di Categoria e del Mondo imprenditoriale locale. La possibilità di partecipazione al progetto “Acca 2008”, grazie alla mediazione della Cavenit, è stata giudicata un’occasione unica per le nostre imprese per poter accedere ai mercati del Centro-sud America e per poter affiancare Imprese e Consorzi italiani transnazionali inseriti nel circuito delle gare d’appalto e delle committenze pubbliche internazionali. I rapporti di collaborazione possibili sono numerosi e vanno da partnership commerciali per la realizzazione del tracciato ferroviario ad altre opportunità legate all’indotto. L’incontro, molto apprezzato dalle Associazioni di Categoria e dagli Imprenditori locali presenti, costituisce una conferma dell’oculatezza delle politiche di sostegno all’internazionalizzazione delle imprese adottate dalla Camera di Commercio di Pescara. L’ente Camerale ha, infatti, assegnato alle Camere di Commercio Italiane all’Estero, dato il loro radicamento sul territorio, un ruolo fondamentale nel creare le migliori condizioni per consentire al tessuto imprenditoriale locale di poter conquistare agevolmente e durevolmente nuovi mercati esteri. .  
   
   
INARRESTABILE CRESCITA DEI RUMENI A MILANO IN 9 MESI 1.129 ARRIVI, +14%. TANTI GLI IRREGOLARI. PER L’ISMU 9 SU 10 NON SI REGISTRANO ALL’ANAGRAFE  
 
 Milano, 9 ottobre 2008 - “Sono quasi 178 mila gli stranieri residenti a Milano provenienti da 153 paesi diversi, a riprova che la nostra continua a essere una città d’accoglienza e integrazione. Ciò che stupisce, però, ancora una volta, è l’incredibile aumento della popolazione rumena, cresciuta più del 14 per cento dal 31 dicembre 2007 al 1° ottobre di quest’anno. Dati che dimostrano che il flusso da quel Paese è inarrestabile”. Così il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato che comunica i dati forniti dal settore Statistica del Comune. “Nessuna fra le prime dieci nazionalità più rappresentate – evidenzia De Corato – è cresciuta tanto in nove mesi. Per alcune si registra una diminuzione sensibile, come per il Perù o l’Ecuador. E per quelle che sono cresciute, l’aumento non arriva al 2 per cento, all’infuori dell’Ucraina che ha superato di poco il 4. Comunque una differenza abissale rispetto al +14,30 per cento della Romania”. “Aumento ancora più evidente – aggiunge il vice Sindaco – se pensiamo alla popolazione complessiva degli stranieri residenti. Al 31 dicembre 2007 erano 175. 997, oggi sono 177. 917. Una differenza di 1. 920 unità, spalmata su 153 Paesi, di cui più della metà (1. 129) è data dai rumeni”. “Sono dati che confermano quanto dico da tempo – commenta De Corato –. A partire dal 1° gennaio 2007, anno in cui la Romania è entrata a far parte della Comunità europea, il flusso da quel Paese è stato continuo. Ma la stragrande maggioranza degli arrivi sfugge ai controlli. Proprio l’Ismu, nell’ultimo rapporto sull’immigrazione, ha evidenziato come a livello regionale, tra i romeni giunti in Italia nei primi sei mesi del 2007 la quasi totalità (94%) sia risultata non ancora iscritta in anagrafe. Praticamente 9 su 10 vivono nell’irregolarità”. “Considerazione questa – prosegue il vice Sindaco – che non stupisce di certo il Comune, da mesi impegnato in sgomberi, allontanamenti e identificazioni, quasi tutti a carico di rumeni. L’ultimo dato riguarda i soggetti senza fissa dimora: dei 700 censiti in 3 mesi negli accampamenti, agli incroci stradali o ai semafori, la stragrande maggioranza risulta provenire da quel Paese. Si tratta quindi di persone che vivono nell’ombra, dedite all’accattonaggio e ‘alloggiate’ in insediamenti abusivi”. “Il lavoro dell’Amministrazione comunale e dei vigili – conclude De Corato – continuerà senza sosta, anche grazie al coordinamento del commissario straordinario per l’emergenza rom, il Prefetto Gian Valerio Lombardi. Serve, però, una stretta a livello legislativo che permetta di modificare in senso più restrittivo il decreto 30 del 2007 che ha recepito la direttiva europea 38 del 2004 in materia di soggiorno oltre i 90 giorni. Così da rendere più efficace il sistema delle identificazioni e degli allontanamenti”. Dati Forniti Dal Settore Statistica Del Comune Di Milano Popolazione straniera residente al 1° ottobre 2008 = 177. 917* Tabella su 10 nazionalità numericamente più rappresentate
Nazionalità Residenti al 1/10/08 * Residenti al 31/12/07 Differenza %
323 Filippine 28. 348 28. 020 + 328 + 1,17%
419 Egitto 23. 110 22. 946 + 164 + 0,71%
314 Cina 15. 006 14. 723 + 283 + 1,92%
615 Peru 13. 873 14. 063 -190 -1,35%
609 Ecuador 12. 020 12. 343 -323 -2,62%
311 Sri Lanka 10. 792 10. 600 + 192 + 1,81%
235 Romania 9. 024 7. 895 + 1. 129 + 14,30%
436 Marocco 6. 652 6. 670 -18 -0,27%
201 Albania 4. 553 4. 526 + 27 + 0,60%
243 Ucraina 3. 783 3. 631 + 152 + 4,19%
Fonte: Settore Statistica * dati ufficiosi Tabella su popolazione rumena residente a Milano dal 1997 ad oggi
Anno 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 01. 10. 08
Tot. 734 1. 018 1. 194 1. 752 1. 827 2. 160 2. 625 4. 617 5. 532 5. 948 7. 895 9. 024
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GIORNATA DELL´IMPRENDITORIA FEMMINILE  
 
Cuneo, 9 ottobre 2008 – Oggi si svolge una giornata dedicata all´imprenditoria femminile, organizzata da Regione Piemonte, Unioncamere Piemonte e Ministero dello Sviluppo Economico, in contemporanea su tutto il territorio piemontese dalle 14. 30 alle 17. 30. Presso le Camere di Commercio del Piemonte sarà infatti possibile incontrare personalmente i referenti degli sportelli di assistenza e consulenza per le imprese femminili a rischio di continuità aziendale e degli sportelli di assistenza in materia di sostegno economico a favore della conciliazione tra lavoro e famiglia (misure di flessibilità di orario, sostituzione di dipendenti o dell´imprenditrice in maternità, progetti di rientro graduale delle dipendenti dalla maternità, eccetera). A Cuneo l´appuntamento è nel Salone d´onore della Camera di Commercio, in via Emanuele Filiberto n. 3. Per maggiori informazioni: http://www. Cn. Camcom. It/tool/agenda/single/view_html?id_appointment=248 .  
   
   
LA COMUNICAZIONE TRA UOMO E DONNA - RELAZIONE IL 15 OTTOBRE A LAIVES  
 
Bolzano, 9 ottobre 2008 - Mercoledì 15 ottobre 2008, alle ore 20. 00 presso il Municipio a Laives, su iniziativa del Servizio Donna della Provincia, sarà tenuta una relazione in lingua italiana sul tema "La comunicazione tra uomo e donna". Ingresso libero a tutte le persone interessate. Nell´ambito della serata, Barbara Monti, insegnante di crescita personale e di meditazione, affronterà il tema della conversazione fra uomo e donna e delle difficoltà che spesso intervengono nella reciproca comprensione con conseguente arroccamento sui propri punti di vista che determinano sfiducia, solitudine e separazione. L´esperta cercherà di indicare i modi che possono indurre ad un dialogo costruttivo. La relazione, in lingua italiana, è organizzata dal Servizio Donna della Provincia in collaborazione con partner locali e si svolgerà mercoledì 15 ottobre 2008, alle ore 20. 00, presso il Municipio a Laives. Alla serata possono partecipare, ad ingresso libero, tutte le persone interessate. .