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Notiziario Marketpress di Lunedì 24 Novembre 2008
1,1 MILIARDI DI EURO DESTINATI IN EUROPA AL FINANZIAMENTO DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE EU FINANCE DAY FOR SMES: GIORNATA D´INFORMAZIONE SUL FINANZIAMENTO EUROPEO A ROMA IL 27 NOVEMBRE 2008  
 
 Roma, 24 novembre 2008 - Per cogliere gli obiettivi della crescita e dell’occupazione, l’Unione europea ha istituito una serie di strumenti finanziari per aiutare l’avvio di nuove imprese (start-up) e le Pmi innovative e a crescita rapida. Questo capitale di 1,1 miliardi di euro è gestito dal Fondo europeo per gli investimenti (Fei) che coopera con istituzioni finanziarie regionali e locali come banche, organismi fideiussori e fondi di capitali di rischio. La Giornata d’informazione sul finanziamento europeo alle Pmi che si terrà a Roma mira a far conoscere tali strumenti, a informare sulle fonti in grado di finanziare debiti e capitali delle Pmi, in modo da incrementare la disponibilità agli investimenti e a diffondere pratiche esemplari presso le parti interessate. Negli ultimi anni, l’Unione europea ha sviluppato una vasta gamma di strumenti per aiutare lo sviluppo e la crescita di oltre 20 milioni di Pmi che in essa hanno sede. Poiché l’accesso al credito è una questione fondamentale per le Pmi, gli strumenti finanziari costituiscono uno degli aspetti più importanti del Programma quadro per la competitività e l’innovazione (Cip, 2007-2013). Esso implica anche dar vita a un clima favorevole per le attività di finanziamento delle Pmi, agevolare il finanziamento degli avvii, dell’innovazione e della crescita nonché ampliare e rafforzare la partecipazione dei capitali di rischio. In tutte le capitali degli Stati membri saranno organizzate nel 2008 e nel 2009 Giornate d’informazione sul finanziamento europeo alle Pmi. Strumenti finanziari del Cip - Lo scopo degli strumenti finanziari del Cip è quello di incoraggiare banche e altre istituzioni finanziarie a fare di più per le Pmi. Dati i promettenti risultati ottenuti dai programmi precedenti, per il periodo 2007-2013 i fondi sono stati quasi raddoppiati. Con un bilancio complessivo di 1,1 miliardi di euro, gli strumenti finanziari del Cip sono in grado di mobilitare non meno di 30 miliardi di euro di nuovi finanziamenti per circa 475 000 Pmi nell’intera Ue. La Commissione ha affidato al Fondo europeo per gli investimenti (Fei) il compito di mettere in atto tali strumenti: con il “Meccanismo di garanzia per Pmi”, l’Ue si accolla taluni rischi legati al finanziamento delle Pmi in cambio di un impegno delle istituzioni finanziarie ad aumentare il volume dei prestiti verso le Pmi stesse. Negli ultimi 10 anni, l’Ue ha fornito a banche e ad altre istituzioni finanziarie garanzie per 436 milioni di euro, a copertura di portafogli prestiti non inferiori a un totale di 28 miliardi di euro. Con lo “Strumento a favore delle Pmi innovative e a crescita rapida” (Gif), il Fei investe nei fondi dei capitali di rischio che si concentrano sulle piccole ditte a crescita rapida. La partecipazione del Fei in tali fondi permette loro di investire maggiormente nelle fasi iniziali delle Pmi e di attirare altri investitori. Per ulteriori informazioni sul Cip e la messa in atto degli strumenti finanziari (allegato 2), si invita alla lettura della seguente decisione della Ue (It): http://eur-lex. Europa. Eu/lexuriserv/site/it/oj/2006/l_310/l_31020061109it00150040. Pdf Per conoscere più approfonditamente la gestione degli strumenti finanziari del Cip in seno al Fei, si rinvia alla seguente presentazione: http://www. Sme-finance-day. Eu/fileadmin/content/downloads/speeches/tappi_eif_implementation%20of%20cip%20financial%20instruments. Pdf .  
   
   
GRAVI RISERVE DEL PARLAMENTO EUROEO SUL SISTEMA PNR EUROPEO  
 
 Strasburgo, 24 novembre 2008 - Il Parlamento ritiene che il trattamento dei dati può risultare molto utile nelle attività di contrasto, ma mantiene gravi riserve sulla necessità e sul valore aggiunto della proposta di un sistema Pnr dell’Ue e sulle salvaguardie in esso contenute. Chiede che la futura normativa garantisca un´effettiva tutela della privacy e sia soggetta a una valutazione periodica. Le compagnie aeree non dovrebbero aver l´obbligo di raccogliere dati aggiuntivi rispetto a quanto già fanno per fini commerciali. Approvando con 512 voti favorevoli, 5 contrari e 19 astensioni una risoluzione sulla proposta di decisione quadro sull´uso dei dati dei passeggeri aerei nell´attività di contrasto, il Parlamento riconosce la necessità di una cooperazione rafforzata a livello europeo e internazionale nella lotta contro il terrorismo e la criminalità organizzata, come pure che la raccolta e il trattamento di dati «possono rappresentare uno strumento prezioso ai fini delle attività di contrasto». E´ anche del parere che le autorità di polizia debbano poter disporre «di tutti gli strumenti necessari per espletare in modo adeguato le loro funzioni, ivi compreso l’accesso ai dati». Il Parlamento sottolinea tuttavia che, dal momento che tali misure hanno un notevole impatto sulla sfera della vita privata dei cittadini europei, la loro giustificazione in termini di necessità, proporzionalità ed unità ai fini del raggiungimento dei loro obiettivi dichiarati «deve essere motivata in maniera convincente». Rileva inoltre che occorre mettere in atto «un´effettiva tutela della privacy e una protezione giuridica», come prerequisito «per poter conferire la necessaria legittimità politica ad una misura che i cittadini possono percepire come un’intrusione indebita nella loro sfera privata». I deputati si rammaricano pertanto che la formulazione e la motivazione della proposta «lascino spazio a numerose incertezze giuridiche» in relazione alla tutela dei diritti fondamentali. Deplorano inoltre che al Parlamento europeo non sia conferito un «ruolo appropriato nel processo legislativo» e, in proposito, ricordano che la Corte di giustizia Ue ha già contestato l´accordo Pnr con gli Usa a motivo della base giuridica errata. In tali condizioni, ritengono che il Parlamento europeo si possa riservare di esprimere un parere ufficiale conformemente alla procedura di consultazione, «fintantoché le preoccupazioni sollevate nella presente risoluzione non siano state opportunamente affrontate e non sia pervenuto il numero minimo di informazioni necessarie». Anche perché il Parlamento mantiene «gravi riserve» sulla necessità e sul valore aggiunto della proposta per l´istituzione di un sistema Pnr dell’Ue e le salvaguardie in esso contenute. Visto che «si possano ottenere risultati identici o migliori rafforzando l’assistenza giuridica reciproca tra le autorità di contrasto». Ritiene inoltre che, al momento di presentare nuovi atti legislativi, i parlamenti nazionali debbano essere pienamente coinvolti e sottolinea che un’eventuale futura legislazione volta ad istituire un Pnr dell’Ue dovrebbe includere disposizioni relative ad una valutazione periodica «dell’attuazione, applicazione e utilità, e alle violazioni delle salvaguardie». Il Parlamento sottolinea poi che non vi sono tuttora prove che sostengano l´utilità della raccolta dati, dal momento che ogni informazione finora fornita dagli Usa «è aneddotica e gli Usa non hanno mai dimostrato in modo concludente che il ricorso massiccio e sistematico ai dati Pnr è necessario ai fini della lotta contro il terrorismo e la grande criminalità». Mentre le conclusioni preliminari del sistema britannico di utilizzo dei dati Pnr non riguardano l´antiterrorismo. Pur riconoscendo che i dati Pnr possono risultare molto utili come elementi di prova ausiliari e supplementari in un’indagine specifica su sospettati di terrorismo noti, rileva tuttavia che «non vi sono prove del fatto che i dati Pnr siano utili ai fini di ricerche e analisi automatizzate su vasta scala sulla base di criteri o modelli di rischio . Nella caccia a potenziali terroristi». Nel sottolineare poi che le norme europee in materia di protezione dei dati impongono restrizioni per quanto riguarda l’elaborazione di profili sulla base di dati personali, il Parlamento rammenta che qualsiasi elaborazione di profili basata sull’origine etnica, la nazionalità, il credo religioso, l’orientamento sessuale, il sesso, l’età o le condizioni di salute «dovrebbe essere esplicitamente vietata in quanto incompatibile con le disposizioni in materia di discriminazione contenute nei trattati dell´Ue e nella Carta europea dei diritti fondamentali». Il Parlamento, inoltre, ritiene che l´accesso ai dati Pnr scambiati tra gli Stati membri debba essere rigorosamente riservato alle autorità preposte alla lotta contro il terrorismo e la criminalità organizzata, e che gli altri organi di polizia possano avervi accesso «solamente previa autorizzazione da parte delle autorità giudiziarie». Esprime quindi preoccupazione per il fatto che essenzialmente la proposta concede alle autorità di contrasto di accedere senza mandato a tutti i dati. In tale contesto, sottolinea che l’adozione di un quadro adeguato di protezione dei dati nel terzo pilastro «costituisce una condizione preliminare imprescindibile per qualsiasi sistema Pnr dell’Ue». Chiede poi che vengano stabilite condizioni rigorose relative al trattamento di tali dati da parte delle Unità d´informazione sui passeggeri. Il Parlamento insiste sul fatto che le compagnie aeree «non dovrebbero avere l’obbligo di raccogliere dati aggiuntivi rispetto a quelli che esse raccolgono a fini commerciali», né essere ritenute responsabili della verifica della completezza e accuratezza delle informazioni e ritiene che non vadano applicate sanzioni per dati incompleti e incorretti. Infine, chiede una chiara valutazione dei costi di un sistema Pnr dell’Ue e sostiene che eventuali costi aggiuntivi «debbano essere sostenuti dalle parti richiedenti»; .  
   
   
CONGO: PUNIRE I COLPEVOLI DI VIOLENZE E RAFFORZARE LA MISSIONE ONU  
 
Strasburgo, 24 novembre 2008 - Nell´esprimere sdegno per i massacri, i crimini contro l´umanità e le violenze sessuali perpetrati in Congo, il Parlamento chiede di punire i responsabili, incluse le milizie ruandesi, e di fornire i necessari aiuti umanitari. Nell´auspicare una conferenza di pace, sollecita un rafforzamento della missione Onu, compresa la facoltà di ricorrere alle armi per proteggere chi è minacciato. Va anche affrontato il problema dello sfruttamento illegale delle risorse naturali da parte dei gruppi armati. Approvando con 486 voti favorevoli, 30 contrari e 17 astensioni una risoluzione da tutti i gruppi politici (eccetto Gue/ngl e Ind/dem), il Parlamento europeo si dichiara profondamente preoccupato per l´intensificarsi degli scontri nel Nord Kivu e per le conseguenze per la popolazione della parte orientale della Repubblica Democratica del Congo (Rdc) e di tutta la regione, «in particolare per le ripercussioni umanitarie della recente offensiva» dei ribelli guidati dal generale Laurent Nkunda (Cndp) «che ha provocato un gran numero di sfollati e morti nel Nord Kivu». Il Parlamento esprime «il suo profondo sdegno» per i massacri, i crimini contro l´umanità e le violenze sessuali contro donne e ragazze nelle province orientali del Congo e chiede a tutte le autorità nazionali e internazionali competenti «di perseguire penalmente i loro autori in modo sistematico». Invita inoltre il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ad adottare con urgenza tutte le misure atte ad evitare concretamente qualsiasi ulteriore attacco contro la popolazione civile delle province orientali del paese. Sollecita poi tutte le parti interessate a ripristinare lo Stato di diritto e a combattere l´impunità, «in particolare per quanto riguarda gli stupri di massa ai danni di donne e ragazze e il reclutamento di bambini soldati». E chiede alle autorità congolesi di porre immediatamente fine ai saccheggi e alle violenze da parte di soldati governativi e di fare tutto il possibile per identificare i responsabili dei crimini di guerra commessi nella regione e tradurli in giudizio. Accogliendo positivamente le decisioni della Commissione e degli Stati membri di aumentare l´assistenza umanitaria alla popolazione civile colpita dalla crisi, il Parlamento invita tutte le parti interessate a garantire l´accesso alle popolazioni vulnerabili e la sicurezza degli operatori umanitari. Chiede poi al Consiglio e alla Commissione di predisporre con effetto immediato un´assistenza medica e umanitaria su vasta scala nonché programmi di reinserimento per la popolazione civile, prestando particolare attenzione all´assistenza alle donne e ragazze vittime di violenza sessuale. Invita inoltre il governo congolese a sviluppare un piano assieme al Ruanda e alla Monuc (missione delle Nazioni Unite in Congo) «per isolare e catturare i leader delle Fdlr responsabili di genocidio» e ad offrire il reinserimento nella Rdc o il rimpatrio in Ruanda a quanti non vi hanno preso parte e desiderano essere smobilitati. Nell´esortare Laurent Nkunda a rispettare la propria dichiarazione a sostegno del processo di pace, il Parlamento ribadisce il proprio appoggio alle autorità congolesi nella ricerca di una soluzione politica alla crisi. Al riguardo valuta positivamente il piano presentato dai parlamentari congolesi, che sollecita una mobilitazione generale a favore del dialogo militare, politico e diplomatico. D´altro canto, ritiene che dovrebbe essere convocata una conferenza internazionale sui Grandi Laghi «per dare al conflitto una soluzione politica praticabile e promuovere una sana integrazione economica regionale, che andrà a beneficio di tutti i paesi della regione». Sottolinea inoltre la necessità di impegnarsi ulteriormente per porre fine all´attività di gruppi armati stranieri e chiede di esercitare pressioni sul Ruanda e l´Uganda affinché si impegnino a porre fine alla libera circolazione e alle operazioni delle truppe di Nkunda sul loro territorio. Nel ribadire il suo appoggio alla Monuc in queste drammatiche circostanze «in cui la sua presenza resta indispensabile, malgrado le debolezze che essa presenta», il Parlamento chiede che sia fatto tutto il possibile per consentirle di svolgere pienamente il proprio mandato e di «ricorrere alla forza delle armi per proteggere le persone minacciate». A questo proposito invita il Consiglio, e più in particolare Belgio, Francia, Italia e Regno Unito, a svolgere un ruolo di primo piano nel garantire che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite «sostenga la Monuc rafforzandone le capacità operative in termini di effettivi ed equipaggiamento adeguati». Insiste peraltro sulla necessità che, qualora si proceda al dispiegamento di forze militari supplementari, il loro mandato riguardi prioritariamente la protezione della popolazione civile. Il Parlamento chiede all´Ue di sollecitare il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a dotare la Monuc del mandato e dei mezzi necessari per affrontare il problema dello sfruttamento delle risorse minerarie da parte dei gruppi armati, anche attraverso il monitoraggio e il controllo dei principali posti di frontiera, delle piste di atterraggio, di determinate zone minerarie e delle vie di approvvigionamento. Invita poi gli Stati membri dell´Ue a prevedere sanzioni contro le persone fisiche e le società la cui partecipazione al saccheggio illegale delle risorse naturali sia stata comprovata. Chiede poi alla Commissione e al Consiglio di promuovere sistemi efficaci di tracciabilità e prova delle origini delle risorse naturali - in particolare oro, cassiterite (minerale di stagno), coltan, cobalto, diamanti, pirocloro e legname. Questi sistemi, per i deputati, dovrebbero comprendere anche l´accettazione della presenza sul territorio di controllori con mandato Onu incaricati di vigilare sulle importazioni di risorse naturali provenienti dalla Rdc. Occorre inoltre garantire che le imprese europee non commercino, trattino o importino prodotti derivati da minerali «il cui ottenimento torna a vantaggio di gruppi armati della Rdc e a ritenere responsabili quanti persistono in tali prassi». .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: UNA "CARTA BLU" PER I MIGRANTI ALTAMENTE QUALIFICATI  
 
Strasburgo, 24 novembre 2008 - Il Parlamento accoglie con favore le due proposte legislative sul rilascio della "carta blu", un permesso di soggiorno per lavoratori extra-Ue altamente qualificati, e sui relativi diritti sociali. Tuttavia, chiede che la priorità sia data ai lavoratori comunitari. Insiste poi sulla necessità di garantire ai migranti un salario pari a quello percepito dai cittadini Ue per lo stesso lavoro e chiede di evitare la fuga di cervelli dai paesi terzi in settori quali la sanità e l´istruzione. Una prima proposta di direttiva mira a stabilire condizioni d´ingresso e di soggiorno per periodi superiori a tre mesi di cittadini di paesi terzi che intendano svolgere lavori altamente qualificati e dei loro familiari nonché a garantire lo status giuridico dei lavoratori provenienti da paesi terzi già ammessi e semplificare le procedure di domanda. L´idea è di rendere l’Ue più capace di attrarre e, laddove necessario, trattenere lavoratori altamente qualificati provenienti da paesi terzi, in modo che l’immigrazione legale contribuisca maggiormente alla competitività dell’economia comunitaria. Approvando con 388 voti favorevoli, 56 contrari e 124 astensioni la relazione di Ewa Klamt (Ppe/de, De), il Parlamento ricorda anzitutto che l´Unione europea deve garantire «l´equo trattamento» dei cittadini dei paesi terzi che vi soggiornano legalmente e che una politica d´integrazione «più incisiva» dovrebbe mirare a garantire loro «diritti e obblighi analoghi a quelli dei cittadini dell´Unione europea». La direttiva si applica ai cittadini di paesi terzi che chiedono di essere ammessi nel territorio di uno Stato membro per svolgere un lavoro altamente qualificato. Un emendamento ne estende la portata ai cittadini di paesi terzi che già soggiornano legalmente in uno Stato membro dell´Ue in virtù di altri regimi. Non possono invece fare domanda i cittadini richiedenti protezione internazionale o lo status di rifugiati, i ricercatori, quelli che beneficiano dello status di soggiornante di lungo periodo in uno Stato membro, né coloro che entrano nell´Ue in base a un accordo internazionale - come i lavoratori oggetto di un trasferimento nell´ambito di una società multinazionale. Neanche i familiari di cittadini dell´Ue che hanno esercitato o esercitano il loro diritto alla libera circolazione nella Comunità possono beneficare di questo sistema. I deputati escludono inoltre le persone ammesse in uno Stato membro in qualità di lavoratori stagionali. La "Carta blu Ue" è l´autorizzazione che consente al suo titolare di soggiornare e lavorare legalmente nel territorio di uno Stato membro e di spostarsi in un altro Stato membro per svolgervi un lavoro altamente qualificato. La sua validità, per i deputati, deve essere inizialmente di tre anni (contro i due proposti dalla Commissione) e deve poter essere rinnovata per almeno due anni. Se il contratto di lavoro copre un periodo inferiore, può essere rilasciata per la durata del contratto più sei mesi (contro i tre della proposta). Durante il periodo di validità, la Carta blu autorizza il titolare ad entrare, rientrare e soggiornare nel territorio dello Stato membro che l´ha rilasciata e a passare attraverso il territorio di altri Stati membri. Con "lavoro altamente qualificato", s´intende l´esercizio di un «lavoro reale ed effettivo», sotto la direzione di un´altra persona, per il quale un individuo è retribuito e per il quale sono richiesti titoli di istruzione superiore. I deputati precisano che si deve trattare di un lavoro «in qualità di dipendente» oppure, sopprimendo la proposta della Commissione di includere in questa definizione anche coloro che hanno un´esperienza professionale equivalente almeno triennale, per il quale è richiesta una «qualifica professionale superiore». Diversi emendamenti specificano altre definizioni, come quella di "titolo di istruzione superiore", indicando che la laurea o il diploma ottenuto in un paese terzo deve essere riconosciuto dall´autorità competente dello Stato membro. Un altro aumenta da tre a cinque anni il periodo di esperienza oggetto della "qualifica professionale superiore". E´ anche inserita la definizione di "attività professionale regolamentata". Priorità ai lavoratori comunitari - Prima di decidere in merito a una domanda di Carta blu, gli Stati membri possono esaminare la situazione del loro mercato del lavoro e applicare procedure relative ai requisiti per la copertura di posti vacanti. Il Parlamento precisa che tali procedure dovrebbero essere comunitarie, oltre che nazionali, e aggiunge che, nel contesto delle rispettive facoltà discrezionali, «gli Stati membri possono tenere in conto il fabbisogno di manodopera a livello nazionale e regionale». Approvando un emendamento del Ppe/de, inoltre, l´Aula sostiene che, per ragioni di politica del mercato del lavoro, gli Stati membri «devono considerare in via prioritaria i cittadini dell´Unione europea» e possono dare la preferenza a cittadini di paesi terzi nei casi previsti dalla legislazione comunitaria. Precisa inoltre che gli Stati membri devono rifiutare la Carta blu in quei settori del mercato del lavoro per i quali l´accesso ai lavoratori provenienti dai nuovi membri dell´Ue è soggetto a restrizioni in base alle disposizioni transitorie sancite dagli atti di adesione. Pari salario per pari lavoro - Il cittadino di un paese terzo che chiede di essere ammesso deve presentare un contratto di lavoro valido o un´offerta vincolante di lavoro - altamente qualificato, precisano i deputati - nello Stato membro interessato, avente durata di almeno un anno. Deve rispettare i requisiti nazionali per l’esercizio, da parte dei cittadini dell’Ue, di una professione regolamentata. Deve inoltre esibire un documento di viaggio valido e dimostrare di disporre di un´assicurazione contro le malattie che copra il richiedente stesso e i suoi familiari. Non deve invece rappresentare - per motivi oggettivamente comprovati, chiede un emendamento - «una minaccia per l´ordine pubblico, la pubblica sicurezza o la sanità pubblica». La proposta pone anche la condizione che la retribuzione del lavoratore non deve essere inferiore a una "soglia salariale nazionale" e deve corrispondere ad almeno tre volte il salario minimo fissato dalla legislazione nazionale. Per il Parlamento, invece, occorre applicare il principio della "parità di retribuzione per pari lavoro" al fine di garantire ai cittadini di paesi terzi lo stesso trattamento di cui godono i cittadini nazionali. Chiedono quindi che il salario non debba essere inferiore a quello «che percepisce o che percepirebbe un lavoratore comparabile nel paese ospitante». Inoltre, ritiene che il salario deve corrispondere ad almeno 1,7 volte il salario medio nello Stato membro in questione. Ai governi è lasciata la facoltà di determinare quote di ammissione. Evitare la "fuga di cervelli" dai paesi terzi - Un emendamento chiede agli Stati membri di non cercare in modo attivo di attirare i lavoratori altamente qualificati in settori che sono già, o si prevede che saranno, soggetti a una carenza di personale nei paesi terzi, con particolare riferimento al settore sanitario e al settore dell´istruzione. I deputati, inoltre, inseriscono tra i motivi che possono giustificare il rifiuto di concedere la Carta blu quello di evitare una fuga di cervelli dai settori che risentono di una carenza di personale qualificato nei paesi d´origine. A loro parere, poi, gli Stati membri dovrebbero offrire un sostegno concreto alla formazione di figure professionale in settori chiave indeboliti dalla fuga di cervelli. E occorre definire meccanismi, orientamenti e altri strumenti destinati ad agevolare la migrazione circolare, «che consentano ai lavoratori altamente qualificati di tornare nel proprio paese d´origine». La direttiva prevede anche i casi in cui è possibile revocare o rifiutare il rinnovo della Carta blu, in particolare se questa è stata ottenuta in maniera fraudolenta, o è stata falsificata o manomessa. I deputati precisano inoltre che tale decisione può essere presa «unicamente se sussiste una minaccia oggettivamente comprovata per l´ordine pubblico, la pubblica sicurezza o la sanità pubblica». D´altro canto, «la disoccupazione non costituisce di per sé un motivo per revocare o non rinnovare una Carta blu Ue, a meno che il periodo di disoccupazione superi i sei mesi consecutivi» (contro tre mesi proposti dalla Commissione). Inoltre, i deputati ritengono che Il titolare della Carta blu debba avere il diritto di rimanere nell´Ue «fintanto che partecipa ad attività di formazione finalizzate all´accrescimento delle sue competenze professionali o alla sua riqualificazione professionale». Il Parlamento è anche consultato su una proposta di direttiva relativa a una procedura unica di domanda per il rilascio di un permesso che consente ai cittadini di paesi terzi di soggiornare e lavorare nel territorio di uno Stato membro e che prevede anche un insieme comune di diritti per i lavoratori di paesi terzi che soggiornano legalmente nell´Ue. Approvando con 442 voti favorevoli, 77 contrari e 42 astensioni la relazione di Patrick Gaubert (Ppe/de, Fr), il Parlamento chiede che il periodo di validità di tali permessi sia stabilito da ciascuno Stato membro ed esclude dal campo di applicazione della direttiva i lavoratori stagionali, che dovranno essere oggetto di un provvedimento specifico. Per i deputati, inoltre, i lavoratori dei paesi terzi devono poter beneficiare di servizi d´informazione e consulenza offerti dai centri per l´impiego. Infine, accolgono la proposta della Commissione che dà la possibilità di esigere una prova del possesso di adeguate conoscenze linguistiche per l´accesso all´istruzione e alla formazione. .  
   
   
UE: PUBBLICATI VARI INVITI A PRESENTARE PROPOSTE  
 
Bruxelles, 24 novembre 2008 - La direzione generale della Ricerca della Commissione europea ha pubblicato una serie di inviti a presentare proposte nell´ambito dei programmi di lavoro 2008 e 2009 del Settimo programma quadro (7°Pq) e nell´ambito del programma di lavoro 2009 del settimo programma quadro Euratom per le attività di ricerca e formazione nel settore nucleare. Gli inviti riguardano le seguenti aree tematiche: Tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic); Nanoscienze, nanotecnologie, materiali e nuove tecnologie di produzione; Advanced Investigators Grant del Consiglio europeo della ricerca (Cer); Co-finanziamento Marie Curie dei programmi regionali, nazionali e internazionali; Fissione nucleare e protezione dalle radiazioni; Invito coordinato Era-net (temi: Salute; Alimentazione, agricoltura e pesca, e biotecnologie; Nanoscienze, nanotecnologie, materiali e nuove tecnologie di produzione; Ambiente (inclusi i cambiamenti climatici); Scienze socio-economiche e umanistiche). Due inviti congiunti riguardanti le seguenti combinazioni di temi: - nanoscienze, nanotecnologie, materiali e nuove tecnologie di produzione (Nmp)/ambiente (inclusi i cambiamenti climatici) - Tecnologie dell´informazione e della comunicazione/Energia Per i dettagli completi del bando, consultare il seguente indirizzo internet: http://cordis. Europa. Eu/fp7/calls/ .  
   
   
WORKSHOP SUI PROGRAMMI QUADRO EUROPEI  
 
Bruxelles, 24 novembre 2008 - Il 3 dicembre si terrà presso il Parlamento europeo a Bruxelles un workshop dedicato a "Valutazione e stima dell´impatto dei programmi quadro per la ricerca e lo sviluppo". L´evento consisterà in presentazioni e discussioni riguardo la questione della metodologia per gli studi su valutazione e stima dell´impatto, in modo che i risultati siano comparabili e permettano una sintesi generale, che fornisca una visione d´insieme di ciò che si è ottenuto con i programmi quadro. Il workshop comprenderà una presentazione da parte della Commissione sulla propria organizzazione e strategia di valutazione, contributi di esperti nella valutazione della politica pubblica, la presentazione di studi e approcci esistenti a livello delle istituzioni europee, degli Stati membri e delle parti coinvolte. Sotto l´egida della presidenza francese dell´Unione europea, l´evento è stato organizzato congiuntamente da Clora (Club des organismes français de recherche associés) e Czelo (Ufficio di collegamento ceco per la ricerca e lo sviluppo, Centro tecnologia As Cr), in collaborazione con Stoa (Science and Technology Options Assessment, Parlamento europeo). Per ulteriori informazioni, scaricare il programma: qui Per l´iscrizione, visitare: http://geform. Tc. Cz/eiaworkshop/ .  
   
   
EURO REGIONE, ALPE ADRIA PANNONIA: TONDO PRESIDENTE, RIPARTIRE DA POLITICA CONCRETA  
 
 Pamhagen (Aut), 24 novembre 2008 - Il governatore del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, ha assunto il 21 novembre a Pamhagen, nella Pannonia dell´Austria, a pochi chilometri da Vienna e dal confine ungherese, la presidenza biennale della Comunità di lavoro Alpe Adria nel corso dell´Assemblea plenaria che, al cospetto di tutte le 12 realtà territoriali coinvolte (è uscita dal gruppo la Contea ungherese Somogy), ha festeggiato i trent´anni dalla costituzione e votato all´unanimità il cambio di denominazione in Alpe Adria-pannonia, ora composta dalle Repubbliche di Croazia e Slovenia, dalle Regioni italiane Friuli Venezia Giulia, Veneto e Lombardia, dai Land austriaci Carinzia, Stiria, Austria Superiore e Burgenland e dalle Contee ungheresi Baranya, Vas e Zala. Dialogo Con Europa - Nel raccogliere il testimone dal governatore del Burgenland, Hans Niessl, Tondo ha immediatamente rilanciato il ruolo di Alpe Adria-pannonia, "destinata a diventare un soggetto politico che dialoga con l´Europa", adoperandosi con "atti concreti, semplificati e dinamici capaci di produrre risultati per i 26 milioni di persone coinvolte dalla Comunità di lavoro". Allargamento Verso I Balcani - Dal presidente del Friuli Venezia Giulia è emersa anche la volontà, condivisa da tutta l´Assemblea, di "impegnarsi ad allargare Alpe Adria-pannonia a nuovi membri, individuando nel contempo gli strumenti operativi necessari per raggiungere gli obietti prefissati nelle macroaree più importanti per tutta l´Europa, prime fra tutte Ambiente, Economia e Reti infrastrutturali". Aa-p Elemento Di Coesione - Ricordando i padri fondatori che nel 1978, "in tempi molto diversi da quelli attuali, ebbero una grande intuizione che contribuì a tracciare la storia dell´Europa unita", Tondo ha delineato la nuova mission di Aa-p "che deve aggiornarsi per diventare un elemento di coesione nell´ambito di un´Europa che guarda con sempre maggiore interesse ad Est, in particolare ai Balcani verso i quali il Friuli Venezia Giulia è vocazionalmente proiettato". Euroregione A Pari Condizioni - Con il recepimento del regolamento europeo in merito ai Gect (gruppi europei di collaborazione territoriale), Alpe Adria-pannonia ha quindi l´occasione "di propiziare i contenuti per la futura Euroregione" che, ha invece ricordato il vicedirettore delle Relazioni internazionali del Friuli Venezia Giulia, Giuseppe Napoli, "potrà diventare realtà solo quando tutti i soggetti interessati saranno in grado di giocare con le stesse carte", utilizzando a questo scopo normative uniformate. Da Frattini Ruolo A Regioni - A questo proposito, Tondo ha sottolineato quanto più volte ribadito dal ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini, riguardo all´importanza delle Regioni nelle politiche di sviluppo e di collaborazione senza confini. Trilaterale A Klagenfurt - Il governatore dell´estremo Nordest d´Italia anticipa anche una serie di propositi a breve termine per valorizzare la funzione di Alpe Adria-pannonia. Già nel mirino un incontro di tutti i massimi rappresentanti della Comunità con il Commissario europeo per le Infrastrutture ed i Trasporti, Antonio Tajani, mentre in dicembre si svolgerà a Klagenfurt, dove sorge anche la rinnovata sede di Aa-p, il vertice Trilaterale con Friuli Venezia Giulia, Carinzia e Veneto. Assemblea Al Mittelfest - Una delle prossime riunioni della Comunità, inoltre, sarà organizzata Nel 2009 al Mittelfest di Cividale, occasione ideale per confermare la cultura quale "veicolo di condivisione e comprensione di idee e progetti". .  
   
   
FONDO SOCIALE EUROPEO 2007-2013, UN CONVEGNO A LIVORNO AL VIA BANDI PER 60 MILIONI PER FAR CRESCERE IL CAPITALE UMANO  
 
Livorno, 24 novembre 2008 - «La Toscana non è indifesa di fronte agli effetti della crisi che sta investendo l´economia mondiale. Grazie al programma operativo regionale del Fondo sociale europeo stanno partendo interventi finanziati con una prima consistente fetta di risorse dei quasi 665 milioni di euro che costituiscono la dotazione complessiva. E´ uno strumento fondamentale che ci servirà non solo per fronteggiare l´emergenza ma anche per qualificare il nostro capitale umano, rendere più competitivo il sistema economico toscano, più coeso il contesto sociale e più dinamico il mercato del lavoro. » L´assessore all´istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini ha illustrato il 21 novembre a Livorno la nuova programmazione del Fondo sociale europeo, intervenendo al convegno organizzato dalla Regione all´Hotel Palazzo sul tema Far crescere le opportunità per far crescere la Toscana. Un momento di confronto che è entrato direttamente nel merito d elle iniziative che, a giorni, verranno attivate da altrettanti bandi, trasformando così un programma in opportunità per tutti i cittadini toscani. Lotta alla precarietà del lavoro, più lavoro per le donne, rilancio dell´economia dei territori, investimenti istruzione, formazione e alta formazione, ricerca, innovazione. Sono questi i principali interventi attivati dai bandi già pubblicati o in via di pubblicazione sugli assi adattabilità ed occupabilità, cui per ora sono destinate risorse complessive per 22 milioni e 525 mila euro. Fra gli interventi previsti (per complessivi 5,4 milioni di euro), il sostegno ai lavoratori atipici con la creazione di una rete di sportelli, cui seguirà un nuovo bando che mette a disposizione 1 milione di euro per la formazione degli imprenditori e degli atipici, integrandola con la formazione dei lavoratori dipendenti finanziata dai Fondi interprofessionali. Grazie alle azioni per l´occupabilità proseguiranno e si amplieranno anche le iniziative di formazione permanente per aumentare le competenze di lavoratori e disoccupati, che costituiscono l´ossatura del fondo. Per sostenere l´economia dei territori in tutti i settori, dal manifatturiero al turismo, saranno attivati protocolli d’intesa con le Province. Una scelta significativa, che permette di arrivare a soluzioni condivise e mirate sulle esigenze delle diverse realtà regionali. L’impegno finanziario della Regione è di 3,5 milioni di euro ai quali si sommeranno i finanziamenti provinciali. «E´ una delle novità cui teniamo particolarmente – afferma l´assessore Simoncini - grazie ai protocolli sarà infatti possibile attivare un processo virtuoso, mirato ai problemi di ciascun territorio e ai settori ritenuti strategici per l´economia regionale». Le intese provinciali infatti, individuano i settori, dal turismo al manifatturiero, dall´en ergia allo spettacolo, in cui è necessario far convogliare risorse e su questi concentrano gli interventi con strumenti condivisi. Su questo abbiamo già in cantiere bandi per oltre 3 milioni di euro, grazie ai quali si interviene sul fronte della formazione, della ricerca e dell´innovazione, facendo nascere azioni di sistema in grado di mettere la ricerca in contatto con il mondo delle imprese. Un´altra novità riguarda le politiche di transnazionalità e interregionalità: uno strumento sul quale puntiamo per favorire al massimo gli scambi, a scopo formativo, di studenti e insegnanti, lavoratori, imprenditori, apprendisti. Per la mobilità sono aperti bandi per oltre 5 milioni di euro, ma per queste politiche sono disponibili oltre 26 milioni di qui al 2023. Con lo scopo di favorire l´ingresso o il ritorno delle donne nel mercato del lavoro c´è, oltre al Patto per l´occupazione femminile (vedi scheda), un forte impegno per estendere i s ervizi all’infanzia, fino a raggiungere e superare l’obiettivo europeo del 33% di bambini che accedono ai servizi. Ai servizi per l’infanzia sono destinati 10 milioni per il potenziamento delle strutture e per il finanziamento di voucher, assegni destinati alle famiglie per ridurre le liste di attesa o per mettere in pratica interventi di conciliazione fra vita lavorativa e familiare. A questi si aggiungono gli interventi per il capitale umano, per cui sono stati già messi in cantiere interventi per circa 20 milioni di euro per il biennio 2009 e 2010, gli interventi per incentivare la mobilità di studenti, insegnanti, lavoratori, apprendisti e imprenditori che vanno a sommarsi a quelli previsti per gli scambi formativi di studenti delle scuole superiori che hanno già permesso, solo col primo bando, a oltre 400 ragazzi di fare viaggi di studio nelle regioni europee con cui la Toscana ha stipulato accordi bilaterali (800 mila euro). «Sono s olo alcuni degli interventi che siamo in grado di mettere in campo – ha detto l´assessore Simoncini – cui se ne aggiungeranno altri. A questo proposito facciamo appello alla creatività di tutti i soggetti interessati, alla loro capacità di usare le risorse per costruire progetti. Tutto questo con l´obiettivo di rafforzare il nostro capitale umano, attraverso strumenti che favoriscano l’innovazione e la competitività del sistema produttivo». .  
   
   
FSE ABRUZZO: STIPULATI 4 PROTOCOLLI PER OLTRE 36 MLN DI EURO  
 
Pescara, 24 novembre 2008 - Quattro protocolli d´intesa per una cifra complessiva di 36. 615. 000 euro. Sono stati firmati il 20 novembre, nella sede della Giunta regionale, in Viale Bovio a Pescara, dai rappresentanti della Regione Abruzzo, e alla presenza delle quattro Province, del Presidente dell´Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, di rappresentanti del Comitato di Coordinamento delle Università Abruzzesi e dell´Ufficio Scolastico regionale. "Si tratta del primo Piano Operativo 2007/2008 del P. O. Fse Abruzzo 2007/2013 - hanno spiegato i rappresentanti del Governo regionale - ed il finanziamento stanziato rappresenta ben il 44 per cento dell´importo disponibile". In particolare, si è proceduto alla stipula dei seguenti documenti: 1) Protocollo d´intesa tra la Regione Abruzzo e le quattro Amministrazioni provinciali per l´attuazione del "Progetto Speciale Multiasse ad attuazione provinciale", finalizzato "ad accrescere l´inclusività del mercato del lavoro - hanno spiegato dal Governo regionale - nei confronti di donne, giovani, lavoratori over 50, meno abbienti, svantaggiati ed immigrati". Il budget previsto, complessivo di risorse comunitarie e nazionali è pari a ? 25. 870. 092; 2) Protocollo d´intesa tra la Regione Abruzzo e Infn-laboratori nazionali Gran Sasso per l´attuazione del Progetto Speciale Multiasse "Gran Sasso in rete". "Un Progetto mirato al rafforzamento delle competenze in attività di ricerca - hanno precisato gli Amministratori regionali - ed al conseguimento di conoscenze trasferibili alle imprese, a favore di giovani laureati e diplomati". La somma prevista, complessiva di risorse comunitarie e nazionali, è di ? 2. 395. 783; 3) Protocollo d´intesa tra la Regione Abruzzo ed il Comitato di Coordinamento delle Università Abruzzesi per l´attuazione del Progetto Speciale Multiasse "Reti per la Conoscenza e l´Orientamento Tecnico-scientifico per lo Sviluppo della Competitività". Progetto mirato a "rafforzare la formazione tecnico-scientifica, tanto più in considerazione del fatto che l´Abruzzo è tra le ultime regioni in Italia a specializzarsi in tali discipline". L´importo assegnato per la realizzazione del Progetto, complessivo di risorse comunitarie e nazionali, è di ? 6. 250. 000; 4) Protocollo d´intesa tra la Regione Abruzzo e l´Ufficio Scolastico Regionale, per l´attuazione del Progetto Speciale Multiasse "Reti per il rafforzamento del sistema dell´istruzione", per il quale è previsto un budget complessivo, sempre di risorse comunitarie e nazionali, pari a ? 2. 100. 000. "Si tratta di un Programma di lavoro - hanno sottolineato dal Governo regionale -volto all´integrazione dei percorsi di istruzione e formazione nella fascia d´obbligo formativa". .  
   
   
UNGHERIA, 20 MILIARDI DA FMI, UE E BM  
 
Praga, 24 novembre 2008 - Il Fondo Monetario Internazionale, l´Unione Europea e la Banca Mondiale concederanno all´Ungheria una linea di credito congiunta di 20 miliardi di euro, dei quali 12 miliardi saranno elargiti dal Fmi, 6,5 miliardi dall´Ue e due miliardi dalla Banca Mondiale, afferma l´Ice. La linea di credito servirà per stabilizzare l´economia ungherese nel breve periodo e migliorarne il potenziale di crescita nel lungo periodo. L´ungheria si impegnerà a proseguire le riforme strutturali, accelerare il consolidamento fiscale e tagliare la spesa pubblica. Il Paese pagherà una tassa annuale stand-by dello 0,25 per cento e un tasso di interesse del 5-6 per cento. In base a quanto dichiarato dal Governatore della Banca Centrale Ungherese (Mnb), András Simor, la finalità della linea di credito è quella di rafforzare la fiducia dei mercati mondiali del capitale nell´Ungheria e aiutare a finanziare l´attuale bilancia dei pagamenti. L´ungheria potrà utilizzare la linea di credito fino al marzo del 2010. .  
   
   
POLONIA: PREVISTO UN CAMBIAMENTO DELLA STRUTTURA DEGLI INVESTIMENTI  
 
Varsavia, 24 novembre 2008 - La distribuzione degli investimenti diretti in Polonia cambierà radicalmente il prossimo anno, con minori progetti nel settore delle auto, degli elettrodomestici e dell’elettronica, secondo una recente previsione dell’Agenzia polacca per l’informazione e gli investimenti stranieri Paiz. L’agenzia governativa prevede una diminuzione nei settori orientati all’esportazione. Il capo dell’Agenzia, Pawel Wojciechowski, spiega che la crisi finanziaria si tradurrà in una minore domanda dei prodotti che vengono finanziati dai crediti dei consumatori. La crisi porterà cambiamenti nei modelli di consumo ed un’alterazione sostenibile nella struttura degli investimenti esteri diretti destinati alla Polonia. Attualmente, l’80% dei progetti di investimenti esteri diretti sono legati alla produzione, mentre il restante 20% è andato ai centri per i servizi ed a progetti di ricerca e sviluppo. Tuttavia, l’Agenzia ritiene che la situazione si capovolgerà. Wojciechowski ha evidenziato che in altri Paesi europei i centri per i servizi e i progetti di ricerca e sviluppo costituiscano il 60% dell’afflusso degli investimenti esteri diretti, mentre il 40% è destinato alle strutture produttive. .  
   
   
MOLDOVA: A GENNAIO APRIRÀ L’AMBASCIATA ITALIANA A CHISINAU  
 
Chisinau, 24 novembre 2008 - Il Ministro per gli affari esteri dell’Italia, Franco Frattini, visiterà il Paese il 24 novembre per discutere con i funzionari locali delle prospettive di sviluppo delle relazioni bilaterali fra Moldova e Italia e della loro cooperazione economica. A gennaio l’Italia aprirà la propria ambasciata a Chisinau. Alla luce di ciò, le parti discuteranno l’apertura di un ufficio consolare presso l’ambasciata, che dovrà sostanzialmente facilitare l’accesso dei cittadini moldavi ai servizi consolari, considerando che un sostanziale numero di questi lavora in Italia. Secondo i dati del governo italiano, vi sono 132mila cittadini della Moldova che lavorano legalmente in Italia. Secondo stime non ufficiali questo numero risulterebbe il doppio. .  
   
   
EMISSIONE BOT NOVEMBRE 2008  
 
Roma, 24 novembre 2008 - Il Mef ha disposto per il giorno 25 novembre 2008, con regolamento 28 novembre 2008, un´asta di Bot:
importo (in milioni di euro) scadenza giorni
Semestrali 10. 000 29. 05. 2009 182
E´ da tener presente che il 28 novembre 2008 vengono a scadere Bot per 14. 675 milioni di euro (9. 175 milioni di euro semestrali, 3. 000 milioni di euro a 165 giorni e 2. 500 milioni di euro a 120 giorni). I Bot sono posti all´asta con il sistema di collocamento dell´asta competitiva e senza l´indicazione del prezzo base da parte del Tesoro. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. I prezzi indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all´asta richieste senza indicazione di prezzo. L´importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro. Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nel decreto di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez. Ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d´Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con un massimo di tre - dovranno pervenire alla Banca d´Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 25 novembre 2008, con l´osservanza delle modalità stabilite nel decreto di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature, che non consenta l´immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all´asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dal decreto di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto . Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l´importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella a prezzo più alto, fino a concorrenza dell´importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nel decreto di emissione. Gli operatori "Specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare al collocamento supplementare dei Bot semestrali previsto in via automatica per il giorno 26 novembre 2008. L´offerta della tranche supplementare è stabilita nella misura del 10% dell´ammontare nominale offerto nell´asta ordinaria. Tale percentuale rappresenta l´importo minimo offerto nel collocamento supplementare, che il Tesoro si riserva di aumentare dopo la chiusura dell´asta ordinaria, per soddisfare le esigenze di domanda espresse dagli operatori. In tale evenienza sarà emesso un comunicato stampa al riguardo. Gli "Specialisti" che non hanno partecipato all´asta ordinaria non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione avrà luogo al prezzo medio ponderato determinato nell´asta ordinaria. La procedura di collocamento supplementare seguirà le disposizioni contenute nel decreto di emissione. In particolare, le richieste di acquisto dovranno pervenire entro e non oltre le ore 15. 30 del 26 novembre 2008. La circolazione dei Bot al 14 novembre 2008 era pari a 165. 683,166 milioni di euro, di cui 3. 000 milioni di euro a 165 giorni, 2. 500 milioni di euro a 120 giorni, 3. 500 milioni di euro a 92 giorni, 2. 500 milioni di euro a 76 giorni, 13. 500 milioni di euro trimestrali, 60. 526,5 milioni di euro semestrali e 80. 156,666 milioni di euro annuali. .
 
   
   
EMISSIONE DI CTZ NOVEMBRE 2008  
 
Roma, 24 novembre 2008 - Il Mef dispone, per il giorno 25 novembre 2008, con regolamento 28 novembre 2008, l´emissione dei seguenti certificati di credito del Tesoro "zero coupon": - Ctz 24 mesi: decorrenza : 30 settembre 2008; quinta tranche scadenza : 30 settembre 2010 importo nominale dell´emissione : 2. 000 milioni di euro I certificati suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell´asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest´ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nel decreto di emissione. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extra comunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500. 000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno dell´importo minimo di un millesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - entro le ore 11 del giorno sottoindicato - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. L´assegnazione dei certificati verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d´asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i certificati assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei certificati assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei certificati assegnati - pari allo 0,20%. Il pubblico potrà prenotare i certificati presso le suddette categorie di operatori nel giorno sottoindicato; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai certificati assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente: - prenotazione da parte del pubblico: entro il giorno 24 novembre 2008; - presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del giorno 25 novembre 2008; - regolamento sottoscrizione: il giorno 28 novembre 2008. Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti di titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´importo della tranche supplementare è stabilito nella misura massima del 10% dell´ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta relativa alla presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" all´assegnazione supplementare vengono indicate nel decreto recante l´emissione dei relativi titoli. .  
   
   
EMISSIONE DI BTP NOVEMBRE 2008  
 
 Roma, 24 novembre 2008 - Il Mef comunica che verrà disposta, per il giorno 27 novembre 2008, con regolamento 1º dicembre 2008, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: - Buoni del Tesoro Poliennali: decorrenza : 1º settembre 2008; settima tranche scadenza : 1º settembre 2011 tasso d´interesse annuo lordo : 4,25% decorrenza : 1º settembre 2008; terza tranche scadenza : 1º marzo 2019 tasso d´interesse annuo lordo : 4,50% Il meccanismo di collocamento utilizzato per i titoli di cui sopra sarà quello dell´asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa all´interno di un intervallo di emissione che sarà annunciato con successivo comunicato stampa. L´ammontare collocato sarà determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500. 000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. L´importo minimo sottoscrivibile è di mille euro. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione sarà reso noto mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i titoli assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei titoli assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d´interesse dal giorno successivo alla data di decorrenza della cedola in corso al giorno di regolamento. Agli operatori medesimi viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo: - 0,20% per i Btp 4,25% 1º . 9. 2008/2011 - 0,40% per i Btp 4,50% 1º. 9. 2008/1º. 3. 2019 Il pubblico potrà prenotare i titoli presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai titoli assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d´interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Btp scad. 1º/9/2011 Btp scad. 1º/3/2019
Prenotazione da parte del pubblico entro il 26 novembre 2008 26 novembre 2008
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 27 novembre 2008 27 novembre 2008
Regolamento sottoscrizioni 1º dicembre 2008 1º dicembre 2008
Dietimi d´interesse da corrispondere 91 91
Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti dei titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´offerta della tranche supplementare è stabilita, per ogni emissione, per un importo massimo non superiore al 10% dell´ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta della presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l´emissione dei titoli suddetti. .
 
   
   
COLLOCAMENTO TRAMITE ASTA DI BTP INDICIZZATI ALL´INFLAZIONE DELL´AREA EURO  
 
 Roma, 24 novembre 2008 - Il Mef dispone, per il giorno 26 novembre 2008, con regolamento 28 novembre 2008, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: - Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all´Inflazione dell´Area Euro - decennali decorrenza :15 marzo 2008; quarta tranche scadenza :15 settembre 2019 tasso d´interesse reale :2,35% annuo, pagabile semestralmente ammontare nominale massimo dell´emissione : 500 milioni di euro - trentennali decorrenza :15 settembre 2004;ventitreesima tranche scadenza :15 settembre 2035 tasso d´interesse reale :2,35% annuo, pagabile semestralmente ammontare nominale massimo dell´emissione :1. 000 milioni di euro Il meccanismo di collocamento utilizzato sarà quello dell´asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa. L´ammontare collocato sarà determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato. Per il resto, la procedura di collocamento si svolgerà seguendo le modalità tecniche e le convenzioni utilizzate nel collocamento dei Btp nominali. Il pubblico potrà prenotare i buoni nel termine previsto dal sottoindicato calendario. Ogni operatore, entro le ore 11,00 del giorno sottoindicato, potrà sottoporre attraverso la Rete Nazionale Interbancaria, fino ad un massimo di tre offerte, ciascuna di importo reale (non rivalutato sulla base del Coefficiente di Indicizzazione) non inferiore a 500. 000 euro. I prezzi offerti, anche essi formulati in termini reali, dovranno differire tra loro per almeno un centesimo di euro. La Banca d´Italia, sulla base del Coefficiente di Indicizzazione riferito al giorno di regolamento, provvederà ad effettuare il calcolo dei controvalori relativi al capitale sottoscritto e ai dietimi da versare per il regolamento dei buoni sottoscritti in asta. Il regolamento avverrà due giorni lavorativi successivi al giorno di svolgimento dell´asta (T+2). Per entrambi i titoli suindicati, i sottoscrittori dovranno corrispondere dietimi d´interesse per il periodo dal 15 settembre 2008 al giorno di regolamento (74 giorni). Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo: - 0,40% per i Btp€i decennali - 0,40% per i Btp€i trentennali. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Btp€i decennali Btp€i trentennali
Prenotazione da parte del pubblico entro il 25 novembre 2008 25 novembre 2008
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 26 novembre 2008 26 novembre 2008
Regolamento sottoscrizioni 28 novembre 2008 28 novembre 2008
Dietimi d´interesse da corrispondere 74 74
Gli operatori Specialisti in titoli di Stato avranno la facoltà di partecipare al collocamento supplementare, il cui importo massimo sarà pari al 10% del quantitativo offerto in asta, facendo pervenire le domande di sottoscrizione entro le ore 15,30 del giorno 27 novembre 2008. Le modalità e condizioni per la partecipazione degli Specialisti alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei decreti recanti l´emissione dei titoli suddetti. .
 
   
   
BANCHE E MAGISTRATURA: A SALERNO INIZIATIVE COMUNI CONTRO LA CRIMINALITÀ AL VIA NUOVO CICLO DI SEMINARI DI ABI E CSM SU ANTIRICICLAGGIO.  
 
Roma, 24 novembre 2008 - Banche e magistratura insieme per intensificare e mettere a punto nuove forme di collaborazione contro la criminalità, dall’antiriciclaggio agli accertamenti penali. La due giorni di Salerno pone al centro del dialogo tra banche e magistratura la necessità di rafforzare la collaborazione, già intensa, sul fronte della lotta alla criminalità organizzata e al riciclaggio di denaro di provenienza illecita. Su questi temi, magistrati e operatori bancari della provincia di Salerno si ritrovano fianco a fianco il 21 e 22 novembre in un incontro di studio sul tema “Gli adempimenti in materia di antiriciclaggio ed accertamenti bancari”. L’iniziativa, organizzata dall’Abi e dai rappresentanti per la formazione decentrata del Consiglio superiore della magistratura della Corte di Appello di Salerno, ha il duplice obiettivo di aumentare la reciproca conoscenza dei rispettivi campi di intervento e di intensificare la collaborazione tra banche e magistratura sul territorio, fissando le basi per ulteriori iniziative comuni nella lotta ai fenomeni criminali, in particolare nel campo dell’antiriciclaggio e degli accertamenti bancari penali. Proseguendo nella positiva esperienza di formazione congiunta tra banche e Csm, con cui l’Abi ha sottoscritto un Protocollo di convenzione nel luglio 2004, la tappa di Salerno è il primo appuntamento di un nuovo ciclo di seminari rivolti a magistrati e bancari che toccherà progressivamente anche altre provincie italiane. “Le banche hanno avviato da tempo – ho sottolineato nel corso del seminario il Responsabile del Settore Giustizia dell’Abi, Luigi Capaldo – un’intensa e proficua collaborazione con Magistratura e forze dell’ordine per migliorare gli strumenti d’indagine bancaria e arginare i fenomeni illeciti. Quello di oggi è un’utile occasione di confronto nella prospettiva di consolidare la collaborazione per prevenire e contrastare ogni forma di criminalità”. “L’obiettivo di questo incontro – ha spiegato Domenica Gambardella, referente per la formazione del Csm presso la Corte di Appello di Salerno – è rendere più efficaci i controlli e le procedure che le Autorità inquirenti, con la collaborazione del settore bancario, mettono in atto per ‘depurare’ dall’illecito la società civile a tutela del mercato legale”. La due giorni di formazione fa il punto su di una varietà di tematiche connesse al tema della lotta alla criminalità, tra cui l’evoluzione della disciplina antiriciclaggio e delle misure di contrasto al finanziamento del terrorismo internazionale, l’identificazione e l’adeguata verifica della clientela. Nel corso della sessione pomeridiana si parlerà dell’obbligo di segnalazione di operazioni sospette e analisi del contesto comunitario della lotta al riciclaggio. La giornata conclusiva di domani sarà dedicata agli strumenti dell’indagine bancaria (anagrafe dei rapporti) e agli strumenti necessari per accrescere l’efficienza degli accertamenti (soluzioni informatiche, modello standardizzato per la richiesta di accertamento). Tra i relatori della due giorni di formazione, che si tiene presso il Palazzo di Giustizia di Salerno, Lucio Di Pietro, Procuratore Generale della Corte di Appello di Salerno, Luigi Gargiulo, Presidente Commissione Regionale Abi Campania, Federico Luchetti e Roberto Ciciani, Dirigenti Ministero dell’Economia e Finanze, Maurizio Bellacosa, Professore di Diritto Penale alla Luiss di Roma, Gianfranco Donadio e Alberto Cisterna della Direzione nazionale Antimafia, Franco Roberti, Procura di Napoli e Luigi Capaldo, Responsabile Settore Giustizia dell’Abi. .  
   
   
RENDERE LA PARTNERSHIP ECONOMICA TRA ITALIA E ISRAELE SEMPRE PIÙ STRUTTURATA È L’OBIETTIVO DELLA GRANDE MISSIONE ISTITUZIONALE ED IMPRENDITORIALE ITALIANA CHE SBARCHERÀ A TEL AVIV IL 26-27 NOVEMBRE 2008  
 
Roma, 24 novembre 2008 - Nel 2007 l’Italia risulta quinto fornitore con una quota pari al 4,7% del totale delle importazioni israeliane, per un valore di oltre 3,5 milioni di euro, e un incremento netto del 48% rispetto al 2004; gli investimenti, inoltre, in crescita costante, si attestano a circa 12,3 milioni di euro a fronte dei 10,9 milioni dello scorso anno. "La visita in Israele della delegazione italiana, che vedrà la partecipazione di oltre 300 rappresentanti di istituzioni, banche, associazioni e imprese, rappresenta un segnale molto forte per la collaborazione tra Italia e Israele – afferma il Presidente della Camera di Commercio Israelo-italiana, Ronni Benatoff – Permangono infatti potenzialità ancora inesplorate, soprattutto se si considera la complementarità tra le due economie: quella israeliana, che punta su risorse intangibili come lo sviluppo tecnologico, e quella italiana che ha fatto dell’industria manifatturiera la colonna portante del proprio assetto produttivo. Non a caso, sono circa 60 le imprese italiane interessate a instaurare una partnership con controparti israeliane nei settori delle biotecnologie, Ict, chimico-farmaceutico e agroindustriale”. Allo scopo di promuovere il flusso di capitali incoming, il Governo Israeliano non solo ha abbassato il numero di restrizioni presenti sul mercato, ma ha lanciato un piano di generosi incentivi per le imprese straniere i cui investimenti rispondano a particolari requisiti legati alla localizzazione e al settore coinvolto. In particolare, le “approved enterprises” situate in zone prioritarie (attualmente nord del Paese e Gerusalemme) possono richiedere una sovvenzione statale pari al 24% del progetto approvato; in altri casi si tratta di “tax holidays” per un periodo che va dai 2 ai 10 anni. Inoltre, nel caso di progetti high-tech, il sussidio può raggiungere il 66%, mentre i Piani di Sviluppo Regionali guardano con interesse a investimenti nell’industria farmaceutica e nelle biotecnologie, nel settore Ict, chimico e nell’agroindustria, puntando con decisione a migliorare il sistema di controllo e desalinizzazione delle acque. Il settore delle Life Sciences israeliano, caratterizzato da un tasso di natalità annuo elevatissimo, pari a 50-60 aziende, conta attualmente circa 900 compagnie di cui il 41% istituite negli ultimi 5 anni. I dati testimoniano di un settore di recente sviluppo e dalle rilevanti opportunità di investimento, che oltre ad essere incentivato da sussidi statali è continuamente alimentato, dal punto di vista delle risorse umane, da un sistema universitario e di ricerca altamente qualificato. Altrettanto innovativo e sviluppatosi per esigenze di difesa militare e civile, è l’Information & Communication Technology, un settore che costituisce l’8% delle esportazioni totali israeliane e che nel 2007 ha visto la creazione di circa 1000 imprese, ossia il 50% dello starting up totale. L’alta apertura del mercato israeliano agli investimenti esteri in Ict, premiata dall’Imd Yearbook 2007, permette al Paese di posizionarsi al secondo posto nel ranking mondiale con il 21% del venture capital investito. L’industria chimico-farmaceutica israeliana rappresenta un asset portante dell’economia del Paese: il settore chimico nel 2008 ha registrato un incremento del fatturato pari a 25 bilioni di dollari, dovuto all’aumento della domanda internazionale e dei prezzi di petrolio e raffinati, mentre l’industria farmaceutica da sola esporta per un valore di oltre 4,5 bilioni di dollari. La scarsità di risorse naturali, come quelle idriche, hanno spinto Israele a puntare sull’ottimizzazione del loro utilizzo e sulla formazione del capitale umano in tutti i settori di produzione. L’agroindustria è il settore che più di ogni altro ha saputo fare tesoro della fusione tra i due elementi, arrivando a costituire un modello di sviluppo mutuato a livello internazionale. I 90 milioni di dollari investiti in R&d, di cui circa 2/3 finanziati dal Governo, sono un chiaro segnale della fiducia riposta nella crescita del settore. .  
   
   
MILANO - FUCINA DI IMPRESE QUATTRO NASCITE OGNI ORA  
 
Milano, 24 novembre 2008 - A Milano l’impresa è di casa. Sono circa quattro le nuove nate ogni ora. Quasi quanto i bambini, oltre quattro ogni sessanta minuti. E se guardiamo i piccoli neo imprenditori, cioè quelli che hanno aperto una ditta individuale a Milano dal 2006 a novembre 2008, sono quasi trentamila. Circa uno su venti ha più di 60 anni, quasi un terzo è straniero, soprattutto egiziani, cinesi e rumeni, ed uno su quattro donna. Progetto Virgilio – 435 neo imprenditori assistiti, prevalentemente uomini (70%), diplomati (80%), hanno tra i 30 e i 40 anni d’età (nell’80% dei casi), vorrebbero intraprendere un’attività nel settore del commercio (35%), dei servizi (29%), dell’Information Tecnology (19%) o professionale (15%). Le loro esperienze pregresse? Prevalentemente dipendenti che decidono di mettersi in proprio (55%) e giovani in cerca della prima occupazione (45%), solo lo 0,2% è già imprenditore. Chiedono assistenza soprattutto per il marketing (80%) ma anche informazioni di tipo economico-finanziarie (70%) e di gestione (40%). Questo l’identikit degli aspiranti imprenditori che hanno partecipato al Programma Virgilio per il sostegno alla neoimprenditorialità. Un´iniziativa promossa e realizzata da Camera di Commercio di Milano e Rotary International. Se ne è parlato oggi in Camera di Commercio di Milano in occasione della celebrazione del Decennale “Programma Virgilio”, durante l’incontro “Fare impresa, individualità e gioco si squadra. La squadra e il suo leader, la lezione della montagna”. “Sono soprattutto giovani i nuovi imprenditori che mostrano propensione al rischio e ottimismo – ha commentato Renato Borghi, presidente di Formaper, azienda speciale della Camera di Commercio -. Per questo la Camera di Commercio di Milano, attraverso l’azienda speciale Formaper, rivolge loro servizi di informazione, formazione e assistenza in tutte le fase del ciclo di vita dell’impresa. Anche il Programma Virgilio è uno strumento utile per cercare di trovare un equilibrio tra l’entusiasmo e la creatività delle giovani imprese e l’esperienza di manager affermati”. “Siamo convinti della validità dell’iniziativa Programma Virgilio, il cui buon successo può essere accreditato al sostegno della Camera di Commercio di Milano, alla disponibilità dei soci Rotary a prestare, volontariamente e gratuitamente, il proprio know-how a vantaggio di nuovi imprenditori, alla metodologia operativa molto flessibile e per niente burocratica, ai contenuti delle assistenze particolarmente validi e qualificati. Continueremo in questo impegno per contribuire alla nascita di nuove imprese di successo sul territorio milanese” – afferma Tomaso Quattrin, presidente Associazione Volontari Rotariani per il tutoraggio a favore della Nuova Imprenditoria. .  
   
   
FORMIGONI FIRMA INTESA CON GOVERNATORE MINAS GERAIS (BRASILE) PROGETTI SU SANITA´,POLITICHE SOCIALI, BIOENERGIE E LOGISTICA BRESCIANI: ESPERIENZE ESTERE FANNO CRESCERE NOSTRE ECCELLENZE  
 
 Milano,  24 novembre  2008  - Rafforzare e dare continuità a collaborazioni importanti già attuate nel tempo con risultati positivi. E´ questo l´obiettivo del Protocollo d´Intesa che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, accompagnato dall´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani e dal delegato per le Relazioni Internazionali, Robi Ronza, ha sottoscritto, il 20 novembre, presso Palazzo Pirelli, con il Governatore dello Stato brasiliano del Minas Gerais, Aecio Neves. "Oggi sottoscriviamo un´Intesa che consolida relazioni che proseguono da anni - ha detto il presidente Formigoni - e che rappresenta la punta avanzata della collaborazione con il Minas Gerais che, come la Lombardia, vanta un sistema sanitario di eccellenza". Proprio la sanità è il punto centrale del Protocollo "perché - ha sottolineato Formigoni - anche questo stato brasiliano ha condiviso l´impostazione del nostro sistema sanitario basato sulla centralità della persona e sulla capacità di valorizzare le professionalità e di assicurare qualità ed efficienza". Da qui il gemellaggio, sottoscritto nel 2006, tra l´Azienda Ospedaliera "Niguarda Cà Granda" (oggi rappresentata dal direttore generale, Pasquale Cannateli) e l´ospedale Joao Xxiii di Belo Horizonte per l´analisi e lo sviluppo dei modelli operativi per la gestione dell´emergenza urgenza nei Pronto Soccorso e l´elaborazione di un piano operativo per l´organizzazione del sistema di assistenza e trasporto d´urgenza. A questo proposito, l´assessore Bresciani ha sottolineato che "affinché Regione Lombardia possa sviluppare le proprie eccellenze ha bisogno di aprirsi e confrontarsi con esperienze internazionali". Lo scambio di esperienze e conoscenze maturate nei settori produttivi, delle politiche sociali (con conseguente investimento sulle nuove generazioni), dell´università, delle bioenergie e della logistica, servirà poi a far decollare la partnership fra Regione Lombardia e Minas Gerais. Il Governatore Neves, a capo di uno Stato che conta 20 milioni di abitanti, che ha un´economia che è la seconda dell´Intero Paese e un Pil che secondo previsioni potrà crescere del 5%, si è detto "molto soddisfatto dell´Intesa raggiunta che non potrà che essere un punto di partenza". "In un momento in cui la crisi rappresenta un aspetto non trascurabile della vita di tutti i giorni - ha concluso Formigoni - siamo chiamati ad operare con responsabilità e coraggio e, dunque, sono ancora più orgoglioso di aver raggiunto un accordo di tale portata con uno Stato che davvero mi auguro possa far registrare i trend di crescita auspicati dal Governatore Neves". .  
   
   
INCONTRO GOVERNO-REGIONI: COORDINAMENTO CONTRO LA CRISI E LOTTA DURA SUL FONDO AREE SOTTOUTILIZZATE  
 
 Venezia, 25 novembre 2008 - Crisi economica e Fondo per le Aree Sottoutilizzate (Fas) sono stati i due principali argomenti affrontati oò20 novembre a Roma dalla Conferenza delle Regioni e successivamente in sede di Conferenza Unificata e nell’incontro con il Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi e il ministro Giulio Tremonti. Per il Veneto era presente l’assessore al bilancio del Veneto Isi Coppola. “Da un lato c’è stata l’analisi delle problematiche legate alla crisi economico-finanziaria – fa presente l’assessore veneto - dall’altro il riparto delle le risorse del Fas, già concordato a suo tempo con le Regioni ma poi oggetto di tagli da parte del governo per affrontare altre emergenze”. “Come Veneto – aggiunge - abbiamo consegnato un documento sulle iniziative messe in atto per fronteggiare la crisi e in questo siamo stati seguiti anche dalle altre Regioni. Il Veneto è stata la prima regione ad attivare infatti strategie per andare incontro alle imprese nei rapporti con il credito e con il sistema dei Confidi, nel settore dell’industria, dell’artigianato e del commercio. Ciò ha consentito una boccata di ossigeno e di andare in controtendenza, parlando anche delle opportunità che ci sono rispetto ad un clima generalizzato di pessimismo e alla caduta nei consumi. Lo stesso Berlusconi ha sottolineato la necessità di un messaggio di positività. Occorre costruire ora un impianto di interventi concordati ad un tavolo nazionale e regionale che siano utili all’economia, alle famiglie e al tessuto sociale del Paese. Con senso di responsabilità, come Regioni non abbiamo fatto richieste di maggiori risorse o di interventi straordinari sul piano finanziario visto l’attuale momento, ma abbiamo avanzato una proposta di coordinamento in modo che determinati volani vengano moltiplicati. E in particolare, serve un’attenzione e un’azione di monitoraggio nei confronti delle banche per far in modo che rispondano alle esigenze delle imprese e delle famiglie. Al governo abbiamo chiesto che raccomandi alle banche che non adottino un atteggiamento lineare, valutando in maniera indifferenziata solo l’esposizione finanziaria delle imprese, ma che guardino soprattutto alla loro capacità di stare sul mercato e di rilanciare quindi la nostra economia. L’analisi delle Regioni ha molto bel impressionato il ministro Tremonti ed è stata accolta in maniera positiva dallo stesso capo del governo che si è impegnato tra l’altro a velocizzare i tempi degli investimenti pubblici che sono in grado di muovere l’economia, la finanza e il lavoro”. L’assessore Coppola fa poi presente che il Cipe avrebbe dovuto deliberare sul riparto del Fas, su cui però c’è grande preoccupazione delle Regioni. “Sono in ballo – spiega - tagli piuttosto consistenti, anche per il Veneto, rispetto al quadro che era stato concordato dopo un lungo lavoro. Per questo le Regioni hanno sottolineato l’esigenza di un accertamento definitivo dell’ammontare delle risorse Fas disponibili per un settennio. Servono infatti certezze per poter programmare a livello regionale l’utilizzo di questi fondi, che costituirebbero un’ulteriore intervento strutturale a sostegno delle imprese per un periodo di programmazione di ampio respiro. Abbiamo quindi dato la nostra disponibilità a un confronto tecnico-politico. Siamo consapevoli del momento di crisi e nell’eventualità che sia necessario rimodulare le risorse vogliamo però un dialogo costruttivo, trasparente e leale che mantenga anche il rapporto di fiducia reciproca finora costruito dal sistema delle Regioni e il governo. E il governo si è mostrato attento a questa richiesta e la decisione in sede Cipe è stata rinvita per consentire a questo tavolo con le Regioni di trovare un accordo”. “Un ultimo tema particolarmente delicato – conclude l’assessore Coppola – è stato quello del patto di stabilità legato all’utilizzo dei i fondi europei per spese di investimento . Non abbiamo dimenticato il recente accordo con le Regioni sottoscritto dal presidente Berlusconi su questo aspetto che un emendamento in sede parlamentare ora verrebbe a modificare con conseguenze negative. Il sottosegretario Giorgetti, presente all’incontro, che ha sempre condiviso con noi queste tematiche, ha assicurato che ne terrà conto in un prossimo provvedimento”. .  
   
   
A BARI FORUM EUROMEDITERRANEO LUNEDÌ 24 E MARTEDÌ 25  
 
Bari, 24 novembre 2008 - Le strategie regionali per le politiche migratorie nell´area del Mediterraneo è il tema del “1° Forum Euromediterraneo” organizzato dall´Assessorato regionale al Mediterraneo il 24 e 25 novembre 2008 (ore 11. 00/18. 30 – ore 09. 30/13. 00) presso l’hotel Villa Romanazzi Carducci di Bari. Al tavolo di lavoro, nella mattinata del primo giorno, anche l´Assessore Silvia Godelli. Il Forum è promosso nell’ambito delle attività di capitalizzazione del Progetto Peoples, finanziato dal programma di cooperazione territoriale Archimed Iii B 2000-2006, di cui la Regione Puglia è capofila. Obiettivo: la creazione di un osservatorio-laboratorio di proposte integrate da implementare nell’ambito delle politiche regionali in materia di gestione delle politiche migratorie nell’area del Mediterraneo. Al progetto hanno cooperato 4 partner italiani (Puglia, Sicilia, Campania e Basilicata) e 5 partner greci (3 province, Dodecannese, Iraklion e Samos, 1 regione, Eastern Makedonia e 1 Università, Central Makedonia), insieme alle istituzioni attivamente impegnate nell’implementazione di avanzate politiche d’integrazione nei rispettivi territori. Il Forum sarà orientato all´identificazione di un set di proposte concrete da implementare nei vari territori in cooperazione con i Paesi Terzi dell’area Mediterranea, possibilmente finanziate con programmi europei (in particolare Enpi Cbc Mediterranean Sea Bassin e Dci Migration and asylum). Organizzato sotto forma di un seminario di 2 giorni, il Forum prevede nel corso della prima giornata 2 workshop tematici focalizzati su alcune questioni cruciali quali la promozione della migrazione legale, il miglioramento delle politiche d’integrazione nei paesi di destinazione, ma anche le opportunità di finanziamento a livello europeo per futuri progetti di cooperazione con i paesi terzi. Il secondo giorno vedrà il coinvolgimento dei policy makers a livello nazionale ed europeo in una conferenza aperta al pubblico, moderata da Bernardo Notarangelo, dirigente del Servizio Mediterraneo della Regione Puglia, in cui verranno presentati i principali risultati del progetto e degli atelier del primo giorno. Essa si concluderà con l’approvazione di una base comune di iniziative da implementare per il miglioramento della cooperazione nel bacino del Mediterraneo. .  
   
   
“IL GOVERNO SMANTELLA, L’UMBRIA DICE NO”; LUNEDÌ 24 NOVEMBRE INCONTRO A PERUGIA  
 
 Perugia, 24 novembre 2008 – “Il Governo smantella lo Stato sociale; l’Umbria dice No ai tagli” è lo slogan dell’incontro “a tutto campo” promosso dalla Regione Umbria e da Anci Umbria che si terrà lunedì 24 novembre (dalle ore 9. 30), nella Sala dei Notari, a Perugia. “Abbiamo voluto promuovere una giornata pubblica di divulgazione e confronto – afferma Damiano Stufara, assessore regionale alle Politiche sociali – per approfondire le drammatiche ripercussioni che, anche in Umbria, si avranno a seguito dei tagli operati dal Governo nazionale in materia di politiche sociali. Occorre avere piena coscienza della situazione e mettere a punto risposte ed azioni forti ed unitarie, condivise da istituzioni, forze sociali e sindacali. Da qui – ha concluso l’assessore – l’idea dell’iniziativa a cui sono stati invitati anche i parlamentari eletti in Umbria e che ha già riscosso l’adesione di Cgil, Cisl, Uil, Forum del Terzo Settore, Lega Coopumbria e Confcooperative Federsolidarietà. I lavori, presieduti da Rita Zampolini, responsabile Politiche sociali Anci e introdotti dall’assessore Stufara e dal presidente di Anci Umbria, Paolo Raffaelli, proseguiranno con gli interventi di Manlio Mariotti (segretario generale Cgil regionale), Claudio Ricciarelli (segretario regionale Cisl Umbria), Claudio Bendini (segretario generale Uil Umbria), Carlo Biccini (segretario regionale Forum del Terzo settore), Vladimiro Zaffini (vice presidente Arcst Legacoop Umbria) e Carlo di Somma (presidente regionale Confcooperative – Federsolidarietà Umbria). I lavori saranno conclusi dalla presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti. .  
   
   
ELEZIONI IN ABRUZZO: QUESTA SETTIMANA RINNOVO DECRETO PER NUOVA DATA PROBABILE CONSULTAZIONE ELETTORALE IL 14 E 15 DICEMBRE  
 
Pescara, 24 novembre 2008 - Sarà fissata all´inizio della settimana la nuova data delle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale. È quanto hanno affermato il 21 novembre il vicepresidente vicario della Regione e il presidente della Corte d´appello dell´Aquila, Raffaele Della Porta, al termine degli incontri informali avuti con i sei candidati alla presidenza della Regione. Della Porta e il vicepresidente vicario hanno definito "probabile lo spostamento delle elezioni al 14 e 15 dicembre prossimi, in modo da ottemperare agli adempimenti tecnici sorti successivamente alla riammissione, seppur provvisoria, di una lista elettorale che era stata esclusa dalla competizione elettorale dall´Ufficio circoscrizionale elettorale della Corte d´appello lo scorso 6 novembre". Per la riedizione del decreto di fissazione dei comizi elettorali, il vicepresidente vicario ha detto che "è necessario un parere dell´Avvocatura regionale" e che solo dopo verrà sottoscritto il rinnovo dell´atto stesso che fissa le elezioni al 14 e 15 dicembre, "non prima di aver ascoltato il presidente del Consiglio regionale, così come recita lo Statuto regionale". Sul rispetto dei tempi tecnici, che rimangono molto stretti, il vicepresidente vicario ha detto che già lunedì l´Avvocatura regionale dovrebbe emettere il parere richiesto e, presumibilmente, "nel tardo pomeriggio di martedì potrebbe essere firmato il rinnovo del decreto delle elezioni". Il presidente della Corte d´appello ha poi spiegato che il rinvio delle elezioni "si rende necessario anche nella ipotesi il Tar Abruzzo, nell´udienza del 26 novembre, dovesse respingere la richiesta di sospensiva della lista esclusa dall´Ufficio circoscrizionale elettorale. A quel punto - ha spiegato - non vi sarebbero i tempi per andare a votare il 30 novembre in quanto le Prefetture alla notizia della pre-sospensiva alla lista esclusa, hanno sospeso gli ordinativi legati alla stampa delle schede elettorali. L´automatico rinvio delle elezioni al 14 e 15 dicembre mette nelle condizioni le Prefetture di stampare le nuove schede, la cui configurazione verrà stabilita oggi pomeriggio all´Aquila dall´Ufficio circoscrizionale elettorale, e distribuirle ai comuni abruzzesi". .  
   
   
PROGRAMMI COMUNITARI CONCLUSO “TOUR” UMBRO SU DOCUP E POR-FESR  
 
Perugia, 24 nov. 08 - Si è concluso il “tour” dell’Umbria promosso dalla Giunta regionale per presentare ai diversi soggetti interessati i risultati di programmazione del “Docup Ob 2” (2000-2006) e il nuovo Programma operativo regionale (“Por”) del Fondo europeo di sviluppo regionale (“Fesr”) che interesserà tutto il territorio umbro fino al 2013. Il “tour”, organizzato dal Servizio Programmazione Comunitaria della Regione, ha toccato i comuni di Gubbio, Terni, Spoleto, Foligno, Perugia, Città di Castello, Castiglione del Lago e Orvieto dove, attraverso una mostra itinerante ed incontri territoriali, si è data comunicazione degli esiti e delle opportunità offerte dai due fondi strutturali. Attraverso questa duplice modalità di comunicazione – spiegano al competente Servizio regionale – la Regione ha voluto sottolineare la continuità tra i due Programmi, capitalizzare i risultati ottenuti e coinvolgere direttamente i diversi soggetti che hanno contribuito al successo degli interventi. Nella mostra fotografica, composta da 30 pannelli, sono stati esposti alcuni degli interventi più significativi della precedente programmazione “Docup”, realizzati in aree industriali ed aree urbane degradate o finalizzati alla valorizzazione delle aree naturalistiche e museali, e così via. All’interno della mostra, visitata da oltre 2mila 400 persone, erano installati due “touch screen” interattivi, con percorsi didattici e la possibilità di accedere a tutte le informazioni relative a pubblicazioni e siti internet sul “Docup Ob. 2” e il “Por Fesr”. In contemporanea alla mostra si sono tenuti, negli otto comuni interessati, anche gli incontri territoriali di presentazione del “Por Fesr” 2007-2013, a cui hanno partecipato soggetti istituzionali, associazioni di categoria, sindacati, imprese, consulenti e soggetti interessati. Presenti, di volta in volta, gli assessori regionali competenti, i responsabili e coordinatori dell’Area programmazione della Regione, i dirigenti regionali responsabili dell’attuazione del Programma o i loro collaboratori. .  
   
   
SECONDA CONFERENZA DEL PAR (PIANO DI AZIONE REGIONALE DELL’ EMILIA ROMAGNA PER LA POPOLAZIONE ANZIANA): PRESENTAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE. REALIZZARE UNA SOCIETÀ CHE RICONOSCA I DIVERSI BISOGNI E LE DIVERSE CAPACITÀ DI TUTTI, SUPERANDO OGNI DISCRIMINAZIONE FONDATA SULL´ETÀ  
 
Bologna, 24 novembre 2008 - Costruire una società per tutte le età, dove gli anziani (poco meno di un milione, e dunque quasi un quarto della popolazione complessiva dell’Emilia-romagna) vengano considerati prima di tutto come una risorsa: è l’obiettivo del Par, il Piano regionale per la popolazione anziana. Al centro della seconda Conferenza, che si è svolta il 21 novembre a Bologna nella sede della Regione, la presentazione del Bilancio sociale: non un insieme di sole cifre, ma uno strumento per “rendicontare” tutte le politiche (socio-sanitarie, per la casa, la mobilità, la sicurezza, la partecipazione) messe finora in campo. "Realizzare una società che riconosca i diversi bisogni e le diverse capacità di tutti i suoi membri – ha ribadito, in apertura dei lavori, il sottosegretario alla presidenza della giunta regionale Alfredo Bertelli – superando ogni discriminazione fondata sull’età: ci siamo messi al lavoro, siamo convinti che questa Regione sia in grado di vincere la sfida”. E in quest’ottica “il Piano sociale e sanitario 2008-2010 e il Fondo regionale per la non autosufficienza – ha sottolineato Bertelli – utilizzano approcci nuovi per rispondere ai nuovi bisogni dei cittadini, e dunque anche degli anziani”. “Il Par è uno strumento estremamente innovativo, frutto di un percorso condiviso – ha detto l’assessore alle Politiche per la salute Giovanni Bissoni – . E’ uno strumento che mette insieme politiche diverse, non solo quelle sociali e sanitarie, ma anche le politiche dei trasporti, della casa, in un’ottica di integrazione”. Ne consegue tutta una serie di azioni “che hanno anche risorse precise a disposizione: il Fondo per la non autosufficienza della Regione Emilia-romagna – ha aggiunto Bissoni – , che stiamo discutendo in questi giorni con le parti sociali, si avvicinerà nel 2009 ai 400 milioni di euro a disposizione. L’emilia-romagna, da sola, ha un Fondo che supera l’intero Fondo nazionale per la non autosufficienza. Questo ha aiutato lo sviluppo di politiche di sostegno alla popolazione anziana a partire dai servizi domiciliari”. “Oggi occorre un ripensamento complessivo sulle politiche di programmazione territoriale, della mobilità, degli insediamenti residenziali e commerciali – ha sottolineato l’assessore alle Politiche abitative Luigi Gilli, intervenendo durante la tavola rotonda – . Un rinnovato modello sociale d’intervento trasversale può evitare il sorgere di nuove marginalità, anche tra la popolazione anziana”. Gilli ha ricordato come “anche sulle politiche abitative, sia per l’assegnazione di alloggi di edilizia sociale sia per il fondo per l’affitto, la Regione sta, e non da oggi, supplendo alle forti riduzioni di risorse statali”. Nonostante il taglio di 300 milioni di euro al Fondo nazionale per le politiche sociali, “la Regione conferma il proprio impegno nel garantire servizi ai cittadini – ha ribadito l’assessore alle Politiche sociali Anna Maria Dapporto – : con l’approvazione del riparto del Fondo sociale regionale, ai distretti è stata garantita per il 2008 la stessa quota dell’anno precedente”. L’assessore ha sottolineato inoltre come con l’approvazione del Piano sociale e sanitario 2008-2010 “il volontariato abbia assunto un ruolo fondamentale, che è quello di creare coesione sociale, benessere e relazione”. La terza età in Emilia-romagna: i dati - Gli anziani residenti in Emilia-romagna sono oltre 968 mila, pari a quasi il 23% del totale della popolazione (dati al 1° gennaio 2008). Gli over 75enni risultano essere circa 488. 500 (11,4% della popolazione complessiva) e le persone che hanno superato gli ottant’anni sfiorano quota 292 mila (6,8%). Nell’ultimo decennio l’incidenza della popolazione anziana è aumentata, passando dal 21,5% del 1997 all’attuale 22,6%. La componente femminile risulta prevalente e costituisce il 58% dei residenti di 65 anni e oltre. I cambiamenti nella struttura demografica della popolazione e, in particolare, il fenomeno dell’invecchiamento hanno contribuito a incrementare il numero delle famiglie che necessitano di un aiuto per l’assistenza di un componente disabile o non autosufficiente, spesso anziano. Report sicurezza: gli anziani meno coinvolti nei reati ma più preoccupati Alcuni dei 400 progetti finanziati in questi anni dalla Regione nell’ambito della sicurezza hanno avuto come destinatari specifici gli anziani. In occasione del Par, sono state estrapolate alcune tabelle dai dati a disposizione del Servizio Politiche per la sicurezza della Regione e dell’Istat sulla condizione degli emiliano-romagnoli, con particolare attenzione alla terza età, analizzando sia l’andamento dei fenomeni delittuosi, sia la percezione dei temi legati alla criminalità. Da queste tabelle emerge come in Emilia-romagna gli anziani siano meno coinvolti come vittime dei reati predatori, ma al contempo più preoccupati e più insicuri per questo tipo di reati. In generale gli omicidi volontari (o dolosi) in Emilia-romagna sono diminuiti agli inizi degli anni ’90 e tendono a rimanere stabili, con valori al di sotto della media nazionale. Si registra una tendenza alla diminuzione di scippi e furti di autovetture, mentre si conferma la tendenza storica a un incremento di rapine e borseggi. I furti in appartamento, infine, dopo un considerevole aumento a fine anni ’90, si stanno stabilizzando. Sul versante della sicurezza “percepita”, rilevata dal Servizio attraverso un sondaggio condotto annualmente a partire dal 1995, se restano elevate (36%) le segnalazioni per la piccola criminalità (e la sicurezza in genere), le preoccupazioni che più si sono diffuse negli ultimi anni riguardano l’insicurezza economica: in particolare i cittadini segnalano il costo della vita (30%) e i timori per il lavoro (24%). Il Fondo sociale per sostenere l’affitto Il Fondo per l´affitto è un contributo destinato ad aiutare i cittadini in difficoltà nel pagamento del canone di locazione. In Emilia-romagna gli anziani over 65 che ne beneficiano sono 8500 circa, cioè poco più del 15% del totale. Abbattimento delle barriere architettoniche A favore dei cittadini con diversi gradi di invalidità, nel biennio 2007-2008 sono stati stanziati 12,7 milioni di euro per abbattere le barriere architettoniche nelle abitazioni private; 7,7 milioni sono stati impiegati nel 2007 e 5 verranno impiegati nel 2009. Quasi i tre quarti delle domande di contributo riguardano soggetti anziani: infatti il 71,4% del totale è volta ad abbattere le barriere architettoniche in abitazioni di persone che hanno più di 60 anni, mentre gli over 70 costituiscono il 58,2% del totale e gli ultra settantacinquenni il 46,8%. Nuclei famiglie anziani in alloggi Erp
Assegnatari (al 31/12/2006)
65-74 anni 10. 837
75-84 anni 10. 350
Oltre 85 anni 3. 705
Totale nuclei 24. 892
Numero di persone anziane che vivono in alloggi Erp (al 31/12/2006)
65-74 anni 15. 407
75-84 anni 12. 895
Oltre 85 anni 4. 242
Totale anziani 32. 744 (ovvero il 30% circa del totale utenti alloggi Erp)
La questione della non autosufficienza è stata assunta come priorità di intervento dalla Regione con l’istituzione del Fondo regionale per la non autosufficienza (Frna). Per il 2007, il Fondo ha potuto contare su oltre 311 milioni di euro (non utilizzati 49,7 milioni). I fondi sono stati assegnati sulla base di criteri che tengono conto del grado di invecchiamento della popolazione e in particolare dei residenti con più di 75 anni di età. Attraverso queste risorse è stato aumentato notevolmente il livello dei servizi offerti, soprattutto per gli anziani (233,5 milioni di euro utilizzati, il 91,6% del totale, tra residenzialità, domiciliarità e altri interventi). Gli anziani assistiti sono stati circa 53. 200 (+ 6750 rispetto al 2006). Le risorse del Fondo inoltre hanno consentito l’avvio di iniziative che hanno assicurato un contatto con 2. 000 assistenti familiari e 1. 220 familiari che assistono anziani; di programmi di prevenzione e contrasto dell’isolamento (in dieci ambiti distrettuali) che hanno raggiunto almeno 7. 000 anziani; di potenziare il sistema di accesso e presa in carico per circa 1. 400 persone non autosufficienti. Anche nel 2008 il Fondo regionale per la non autosufficienza è stato finanziato con oltre 311 milioni di euro. Complessivamente la disponibilità di risorse, considerando quelle non utilizzate nel 2007 e riportate sul 2008, ammonta a oltre 354 milioni. Relativamente alle risorse programmate, l’88% (oltre 282 milioni di euro) dell’importo totale è stato destinato all’area anziani (di cui il 58% all’assistenza residenziale e il 28% per la domiciliarità). Anziani: aumento beneficiari 2007-2008
2007 2008 Totale
Anziani + 6. 750 persone rispetto al ‘06 + 5200 persone + 11. 950
Assistenza residenziale 500 250 750
Accoglienza temp. Sollievo 450 0 450
Centri diurni 440 400 840
Assegno di cura 2. 200 2450 4. 650
Assistenza domiciliare 2. 750 2. 100 4. 850
Per quanto riguarda il 2009 (bilancio di previsione 2009), il Fondo verrà incrementato di ulteriori 10 milioni di euro. Contributi per la mobilità e l’autonomia nell’ambiente domestico (disabili)
Beneficiari Risorse
2006 2007 2006 2007
Acquisto e adattamento veicoli 366 348 572. 639 588. 049
Arredi e attrezzature domestiche 283 330 328. 242 381. 977
Interventi dei centri di consulenza per adattamento ambiente domestico (anziani e disabili)
2006 2007
Contatti (prestazioni a distanza) 1. 548 1. 975
Prestazioni in sede 1. 352 1. 637
di cui Contatti 543 737
di cui Consulenze 809 900
Sopralluoghi 448 510
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CREMONA, PIANO TERRITORIALE IN LINEA CON LEGGE 12 BONI: PRIMA PROVINCIA AD ADEGUARSI ALLE DISPOSIZIONI REGIONALI  
 
Milano, 24 novembre 2008 - "Cremona è la prima provincia ad avere un Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp) adeguato alle ultime modifiche introdotte nella legge regionale n. 12 del 2005 per il governo del territorio e ai più recenti criteri emanati dalla Regione in materia di individuazione degli ambiti agricoli strategici". Lo ha ricordato il 21 novembre l´assessore al Territorio e Urbanisitica, Davide Boni, nel corso di un incontro nella sede della Provincia di Cremona, a cui ha partecipato il presidente dell´Amministrazione provinciale, Giuseppe Torchio. Come prevede la legge n. 12, spetta alla Regione verificare la compatibilità dei contenuti del Ptcp con gli atti di programmazione e di pianificazione regionale. Pertanto la Direzione Territorio aveva a tal fine costituito e coordinato un gruppo di lavoro composto dai referenti di 14 Direzioni generali della Regione e dall´ Arpa, l´Agenzia regionale per la protezione dell´ambiente. La variante di adeguamento del proprio Ptcp è stata approvata il 28 maggio scorso dalla Provincia di Cremona e trasmessa il 16 luglio alla Regione, che entro 120 giorni dal ricevimento degli atti doveva verificarne la compatibilità con gli atti di programmazione e pianificazione regionale; e il 12 novembre scorso la Giunta regionale ha approvato il documento di verifica della variante di adeguamento del Ptcp alla legge n. 12/2005. A conclusione del lavoro svolto, Boni ha voluto ringraziare per la collaborazione "i tecnici regionali e provinciali, che lavorando nell´ottica della pianificazione congiunta e del confronto, sono arrivati alla definizione del documento che, con l´approvazione da parte della Giunta regionale, consentirà alla Provincia di Cremona di procedere all´approvazione definitiva del piano". "Il Ptcp di Cremona - ha aggiunto l´assessore Boni - costituisce un importante tassello del Piano territoriale regionale (Ptr). L´attività svolta è stata, pertanto, orientata al raccordo fra gli obiettivi proposti dal Ptcp e quelli contenuti nella proposta di Ptr che, seppure non ancora approvata, costituisce un riferimento generale per valutare le scelte riguardanti il territorio". Il lavoro svolto ha consentito quindi di promuovere e approfondire la sinergia, già comunque evidente nella proposta della Provincia, tra lo strumento regionale e quello provinciale in materia di Valutazione Ambientale Strategica (Vas), Sistema Informativo Territoriale integrato (Sit) e contenuti paesaggistici. "La variante al Ptcp di Cremona - ha aggiunto l´assessore regionale - ha rappresentato per la nostra Regione una prima importante occasione di verifica sul campo dell´applicazione dei recenti ´Criteri per la definizione degli ambiti destinati all´attività agricola di interesse strategico´, emanati dalla Giunta Regionale nel settembre 2008". "Attraverso un intenso confronto disciplinare con la Provincia, - ha concluso Boni - si è giunti anche in questo caso ad una proposta condivisa e coerente con i contenuti dei criteri regionali". (Ln) .  
   
   
DELEGAZIONE CALABRESE IN CANADA GUIDATA DALL’ASSESSORE FRANCESCO SULLA  
 
Reggio Calabria, 24 novembre 2008 - Sono in pieno svolgimento i lavori della delegazione della Regione Calabria in Canada nell’ambito del Programma di internazionalizzazione ed attrazione degli investimenti, varato nel mese di luglio dall’assessorato alle Attività Produttive. La delegazione guidata dall’assessore Francesco Sulla e composta dal consigliere Regionale Franco Amendola, dal direttore generale del dipartimento Antonio Martini, dai rappresentanti delle organizzazioni imprenditoriali calabresi, Nicola Chiappetta, Luigi Leone, Mario Bonacci, Tommaso Innocenti e dai responsabili di Liason Office dell’Università della Calabria. La delegazione è stata accolta a Toronto dalla comunità calabrese con grande calore ed entusiasmo, confermando il successo ottenuto dalla visita effettuate nel giugno scorso dal Presidente Loiero. “Il popolo calabrese ovunque si trovi nel mondo - ha dichiarato l’assessore Sulla ai calabresi di Toronto - conserva intatta la sua identità nonostante il passare degli anni e la distanza e tramanda intatto il suo amore per la Calabria anche alle nuove generazioni nate e cresciute oltre confine. È questo che sta dimostrando il viaggio in Canada. Su questa base si possono costruire importanti relazioni commerciali, di partenariato nella ricerca e di investimento, che saranno di beneficio per lo sviluppo economico di entrambe le realtà”. I lavori della delegazione calabrese in Canada hanno l’obiettivo di stringere partnership tra università ed imprese dei rispettivi territori. Il Programma di internazionalizzazione si integra nella strategia complessiva che l’assessorato alle Attività Produttive ha messo in moto per ottenere il rafforzamento del tessuto produttivo calabrese, focalizzato in particolare sulla ricerca di nuove opportunità di business per le imprese, e la competitività sui mercati nazionali ed internazionali. Nello specifico, il 18 novembre a Toronto, con il supporto delle Camere di Commercio Italiane in Canada, si sono tenuti proficui incontri sul tema dell’energia da fonti rinnovabili, sulle tecnologie dell’informazione e telecomunicazione e sulle biotecnologie, nonché riunioni mirate con operatori nel campo della distribuzione commerciale ed artigianale. Alla termine, i rappresentanti delle imprese calabresi hanno sottolineato come già da subito si stiano concretizzando occasioni di business, in particolare nel settore agroalimentare, che potranno portare grandi benefici alla Calabria. Inoltre, molti imprenditori canadesi hanno manifestato apprezzamento per la politica di certificazione della qualità dei prodotti calabresi avviata dall’assessorato, perché consolida un’immagine positiva che la regione oggi può offrire nel mondo. .  
   
   
MILANO, ASSESTAMENTO BILANCIO 2008. MORATTI: “APPROVATA UNA MANOVRA DI 9,6 MILIONI DI EURO”  
 
Milano, 24 novembre 2008 - “Oggi presentiamo la manovra di assestamento di bilancio 2008 deliberata in Giunta. È una manovra molto contenuta, di 9,6 milioni di euro nel complesso”ha dichiarato il Sindaco Letizia Moratti durante la conferenza stampa del dopo Giunta. “Le fonti di finanziamento – ha continuato il Sindaco Moratti – sono due. Dall’avanzo di amministrazione 2007 arriveranno 4,1 milioni di euro, rispetto a un totale di 20 milioni. Il miglioramento dell’efficienza della macchina comunale e la riduzione delle spese per incarichi professionali ha permesso di ottenere gli altri 5,5 milioni. In particolare voglio sottolineare che, per quanto riguarda gli incarichi professionali siamo passati da una spesa di 11,4 milioni di euro del 2006 a 11,2 nel 2007 fino agli 8,3 nel 2008”. Nel complesso, la manovra di assestamento prevede queste destinazioni: · 900mila euro per iniziative per la Città; · 5,9 milioni di euro per servizi ai cittadini anche con nuove modalità e strumenti (come lo 020202); · 2,8 milioni di euro per attività culturali. Teatri E Musei. Sono stati destinati ai teatri 1,333 milioni di euro, sostenendo così le attività di teatri storici e nuovi. Inoltre, l’Orchestra Verdi riceverà un contributo di 362mila euro e la Fondazione Franco Parenti di 200mila. Il settore musei, invece, riceverà un contributo totale di 235mila e 500 euro, di cui 200mila per il Centro Internazionale di Fotografia e per la Pinacoteca di Brera. “Nell’ambito delle spese in conto capitale – ha continuato il Sindaco – utilizzando l’avanzo di amministrazione 2007 ad esso dedicato, abbiamo deciso di finanziare progetti di particolare urgenza per un totale di circa 26 milioni 247 mila euro”. Tra i progetti che saranno finanziati ci sono: · la realizzazione del Centro Internazionale della Fotografia nell’area ex-Ansaldo per 21,3 milioni di euro; · la costruzione di un nuovo edificio (in via Anfossi) per il Centro Socio Educativo dedicato a ragazzi disabili per 2,5 milioni di euro; · la ristrutturazione della scuola media di via Pepe per 500mila euro; · un contributo alla ristrutturazione dello stabile che ospita l’Ostello della Gioventù per 400mila euro; · l’acquisto di arredi per scuole materne, asili nido e sezioni primavera per 400mila euro; · altri interventi sulla città e per il verde pubblico per circa 1 milione di euro. “Queste variazioni apportate al bilancio 2008 – ha concluso il Sindaco Moratti – sono contenute nei limiti stabiliti dalla Legge Finanziaria 2008 al fine del rispetto del Patto di Stabilità”. .  
   
   
GIUNTA FVG: DEFINITI INCARICHI DIRIGENZIALI  
 
Udine, 24 novemrbe 2008 - La giunta regionale, riunita il 20 novembre a Udine, ha definito i seguenti incarichi direttivi, con decorrenza dal 5 dicembre, per la durata di due anni: Presidenza della Regione Capo Ufficio stampa: Guido Baggi Direttore del Servizio qualità della legislazione e semplificazione: Gemma Pastore Direttore del Servizio coordinamento politiche per la montagna: Emanuela Blancuzzi Direttore del Servizio attività ricreative e sportive: Rosella Longallo Segretariato generale Direttore del Servizio libro fondiario: Raffaella Pengue; Direttore del Servizio coordinamento attività contrattuale: Natale Barca; Direttore del Servizio pianificazione strategica, programmazione negoziata e valutazione: Maria Pia Turinetti di Priero Direzione centrale pianificazione territoriale, autonomie locali e sicurezza Direttore del Servizio sistema informativo territoriale e cartografia: Mario Ghidini; Direttore del Servizio elettorale: Annamaria Pecile; Direttore del Servizio affari istituzionali e sistema della autonomie locali: Gianfranco Spagnul; Direttore del Servizio Consiglio autonomie locali: Ida Valent Direzione centrale attività produttive Direttore del Servizio affari generali e amministrativi e politiche comunitarie: Giorgio Paris; Direttore del Servizio sostegno e promozione comparto artigiano: Diana Prandi d´Ulmhort; Direttore del Servizio sostegno e promozione comparti commercio e terziario: Sabrina Miotto; Direttore del Servizio sviluppo sistema turistico regionale: Alessandro Zacchigna; Direttore del Servizio promozione e internazionalizzazione: Antonio Bravo; Direzione centrale lavoro, università e ricerca Direttore del Servizio lavoro: Chiaretta Spangaro; Direttore del Servizio professioni e interventi settoriali: Roberta Cupelli; Direttore del Servizio università, ricerca e innovazione: Ketty Segatti Direzione centrale salute e protezione sociale Direttore del Servizio assistenza farmaceutica: Francesca Tosolini; Direttore del Servizio sicurezza alimentare, igiene della nutrizione e sanità pubblica veterinaria: Renato Coassin; Direttore del Servizio assistenza sanitaria: Nora Coppola .  
   
   
UDINE: CONVENZIONE RINNOVATA FRA AREA E CONFARTIGIANTO  
 
 Udine, 24 novembre 2008 - E’ stata rinnovata il 19 novembre a Udine per altri due anni la collaborazione tra Area Science Park di Trieste e Confartigianato Udine che in due anni di attività ha consentito la realizzazione di ben 54 interventi a favore di imprese artigiane, 14 delle quali (il 37%) hanno ottenuto un finanziamento regionale per un totale di 4,7 milioni di euro. La prima convenzione era stata sottoscritta il l 7 novembre 2006 e resta ad oggi il primo e unico esempio nel panorama nazionale di collaborazione strutturata per il trasferimento tecnologico tra un’associazione di artigiani e un parco scientifico e tecnologico. La firma nel corso di un seminario sui servizi a supporto della ricerca per le imprese artigiane e su Matechpoint Friuli Venezia Giulia, l’unico centro in regione specializzato per offrire assistenza nell’utilizzo di materiali e tecnologie innovative che si è svolto nella sala riunioni di Confartigianato Udine. A fare gli onori di casa il presidente di Confartigianato Udine Carlo Faleschini che, dopo aver espresso perplessità sulla decisione di far diventare biennale Innovaction, ha spiegato come la “crisi economica renda ancor più imperativo investire in ricerca e trasferimento tecnologico” e Salvatore Cane, responsabile dello Sportello Innovazione di Confartigianato che ha spiegato che “in tre anni lo Sportello Innovazione ha dato assistenza a 138 imprese, che il numero di collaborazioni attivate per ciascun progetto è aumentato di 9 volte dal 2005 ad oggi, che in tre anni le aziende che si sono rivolte allo Sportello hanno investito in ricerca 10 milioni di euro con un investimento medio per impresa di oltre 210 mila euro. Un tanto grazie alle collaborazioni con gli enti di ricerca locali e in particolare con Area Science Park e Matech del Parco scientifico e tecnologico Galileo di Padova. I servizi proposti da Matech sono stati illustrati da Daniele Pez, amministratore First-udine, mentre Mario D’amato, responsabile rapporti con le impresse di Area Science Park di Trieste ha parlato di “trasferimento tecnologico alle piccole e medie imprese”, e Martina Terconi di Matech Point Fvg– Area Science Park ha illustrato le caratteristiche del servizio sui materiali innovativi per la competitività delle imprese. L’obiettivo è quello di promuovere fra le imprese associate a Confartigianato Udine i servizi che Area propone attraverso la rete dei Centri di Competenza Innovation Network per sostenere lo sviluppo e realizzare obiettivi di crescita economica del territorio, in particolare: promuovere la cultura dell’innovazione a supporto dello sviluppo tecnologico e della competitività delle Imprese; sviluppare le opportunità di collaborazione e di raccordo tra ricerca ed impresa; attivare interventi di consulenza specialistica per singole imprese, finalizzati al miglioramento delle prestazioni aziendali da conseguirsi soprattutto attraverso l’acquisizione di innovazione e di nuove tecnologie; coinvolgere le imprese nella realizzazione di studi e ricerche; assistere le imprese nella fase di implementazione e di sviluppo delle innovazioni. .  
   
   
FONDI FAS: L´ABRUZZO CHIEDE UN CONFRONTO SERIO CON I TAGLI SI TEMONO DANNI INSOSTENIBILI A ECONOMIA REGIONE  
 
L´aquila, 24 novembre 2008 - Sui fondi per le aree sottoutilizzate (Fas) le Regioni chiedono al Governo di cambiare strategia e di non andare avanti con un intervento unilaterale. L´adesione al documento delle Regioni da parte dell´Abruzzo assume oggi un valore di straordinaria importanza. I tagli previsti per il fondo Fas, all´ordine del giorno della odierna Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome, creerebbe, secondo fonti del governo regionale, una effettiva destabilizzazione del sistema economico abruzzese, tra l´altro, in una prospettiva di crisi economica generale. Il piano di risanamento sanitario, infatti - è stato detto - ridurrà ancora nel prossimo triennio, la capacità della Regione di ricorrere a risorse proprie per attività di investimento e di sviluppo. Diventano perciò determinanti i fondi Fas e le risorse dell´Unione Europea. I tagli e la centralizzazione delle risorse da parte del Governo con riallocazione su altri interventi esterni all´Abruzzo, determinerebbe un danno insostenibile. L´abruzzo chiede un confronto serio affinché non si mettano in crisi le programmazioni già avviate. La giunta regionale, chiudendo oggi la fase di concertazione, ha di fatto definito il quadro regionale di intervento condividendolo con le istituzioni e le rappresentanze sociali. .  
   
   
FAS: GIANNI A TREMONTI: “BASTA CON LO SCIPPO DELLE SOMME”  
 
Palermo, 24 novembre 2008 - L´assessore all´industria della Regione Siciliana, Pippo Gianni, avendo appreso che il Ministro Tremonti avrebbe dirottato altre risorse dai fondi Fas verso opere da realizzarsi nel nord Italia, dichiara: “Credo sia il caso che qualcuno spieghi al Ministro Tremonti che Fas signica Fondo per le aree sottoutilizzate e non Fondo da Arraffare e Scippare. E siccome non risulta che le aree del centro nord verso cui sono state dirottate le somme siano da considerasi tali lo invitiamo a restituire le somme sottratte ai legittimi destinatari”. .  
   
   
VDA: IL PRESIDENTE ROLLANDIN A ROMA PER LA CRISI ECONOMICA  
 
 Roma, 24 novembre 2008 - Il Presidente della Regione Val’ D’aosta Augusto Rollandin ha preso parte il 20 novembre a Roma alla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e alla Conferenza Unificata Stato-regioni. Nei due appuntamenti l’attenzione è stata rivolta all’esame e alla discussione dei provvedimenti e degli interventi da attuare per far fronte alla crisi economico finanziaria. Le Regioni hanno chiesto al Governo certezze sulle regole e sulle risorse a disposizione per il Fas (Fondo per le aree sottosviluppate), esprimendo contrarietà sul fatto che si attinga da questo fondo per avere a disposizione finanziamenti per altri settori. A questo proposito il Presidente Rollandin è intervenuto sottolineando la «necessità di certezze, in quanto Regioni come la Valle d’Aosta hanno già provveduto all’approvazione dei programmi comunitari legati al Fas». E sempre Rollandin è stato il portavoce dell’«importanza di un coordinamento con il Governo per le azioni da intraprendere nella gestione della crisi economica». «In questo momento – ha detto il Presidente della Regione – sono quanto mai importanti i tempi con i quali Governo centrale e Governi locali interagiscono per produrre sinergie utili allo sviluppo di una strategia comune. Così come è determinante capire quali strumenti possono essere utilizzati per intervenire, senza rischiare di essere limitati dalle normative comunitarie». E in merito agli interventi Rollandin ha precisato che «è necessario avviare azioni che vadano effettivamente a sostegno di famiglie e piccole imprese». .  
   
   
GENOVA, ARTIGIANATO, PRESIDENTE BURLANDO: 60 MILIONI DI EURO "AL VIA FONDO REGIONALE DI GARANZIA PER AIUTARE IL SETTORE"  
 
Genova, 24 novembre 2008 - Un fondo di garanzia costituito da 60 milioni di euro per consentire alle piccole medie imprese liguri artigiane di accedere al credito. Lo ha annunciato questa mattina il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, intervenendo alla presentazione del nuovo marchio di qualità per l´eccellenza artigianale ligure. "Garantire il credito alle attività artigiane sane - ha detto il presidente della Regione Liguria, Burlando - che a causa della crisi hanno difficoltà ad accedervi per l´interruzione di un percorso circolare. Serve infatti mettere in moto un percorso positivo che non è la statalizzazione dell´economia, ma un patto tra istituzioni e aziende artigiane private per dare loro una mano". Proprio perché l´artigianato in Liguria con le sue 46. 000 imprese è il primo settore economico, le Istituzioni, ha ribadito Burlando, devono intervenire in un momento come questo di crisi economica internazionale, attivando un momento di investimento anticiclico. "Dal canto loro - ha sottolineato il presidente - le aziende devono fare la loro parte qualificando le produzioni e il passo compiuto oggi con il nuovo marchio di qualità va in questa direzione". . .  
   
   
FAS, CERSOSIMO: “14 MILIARDI DI FONDI USATI PER SPESE CORRENTI DEL GOVERNO”  
 
Reggio Calabrtia, 24 novembre 2008 - Quasi 14 miliardi di euro che dovevano aiutare le zone più deboli dell’Italia ad avvicinarsi a quelle più sviluppare cambiano destinazione ed il Governo li indirizza alla copertura della spesa corrente. “La regola, fino alla delibera Cipe che verrà approvata , imponeva che i Fondi per le Aree Sottoutilizzate (Fas) venissero destinati alle politiche strutturali del Paese, come investimenti aggiuntivi e per il riequilibrio territoriale. Adesso –ha dichiarato Domenico Cersosimo, vicepresidente della Regione Calabria- verranno persi nella spesa corrente dello Stato”. Un elenco di dodici voci, iscritte nella ‘bozza’ della delibera Cipe, con un totale di 13 miliardi e 849 milioni di Euro. “E’ la certificazione –dice Cersosimo- che si guarda all’oggi e non al domani. Grazie al taglio dei Fondi Fas il Governo determina la copertura di molte spese: dall’abolizione dell’Ici per la prima casa al salvataggio del Comune di Catania. E’ da lì che si attinge anche per la stabilizzazione della spesa pubblica o per i provvedimenti urgenti per il diritto allo studio. Senza contare anche le risorse che vengono destinate al Comune di Roma, all’emergenza rifiuti in Campania ed in vari Comuni, alle agevolazioni tributarie per alcune popolazioni marchigiane ed umbre, all’adeguamento dei prezzi del decreto legge 162/2008, ad alcune spese socio-sanitarie e agli sgravi per la riqualificazione energetica e del patrimonio edilizio”. “Oltre a queste voci, altre potranno venire anche dalle preallocazioni previste con il Fondo di riserva –ha concluso Cersosimo-, come l’impegno per le spese di organizzazione del G8 o per far fronte a quelle delle calamità naturali avvenute in Piemonte e Valle d’Aosta. Decisamente siamo allo stravolgimento del Quadro Strategico Nazionale, lo strumento approvato il sede europea, dopo un lavoro di concertazione tra Stato e Regioni”. .  
   
   
BERGAMO: CONTRIBUTI PER INIZIATIVE DI FORMAZIONE PROFESSIONALE  
 
Bergamo, 24 novembre 2008 - La Camera di Commercio di Bergamo comunica che è riaperto il bando di concorso per erogazione di contributi ad imprese industriali per iniziative di formazione professionale . Il bando mette a disposizione un ulteriore fondo di € 70. 000,00 da erogare alle imprese industriali che stimolino la formazione e l´aggiornamento professionale mediante la partecipazione a master, corsi e seminari. Possono partecipare al bando le imprese industriali di produzione e di servizi alla produzione, che abbiano unità produttive in provincia di Bergamo per personale operante in tali sedi. Le imprese non in regola con il diritto camerale annuale saranno escluse dal concorso. Gli interventi formativi devono essere organizzati, riconosciuti o patrocinati da Unione Europea, Stato, Regione, Provincia, Università, enti certificatori dei sistemi di qualità, organizzazioni di categoria delle imprese industriali e loro società collegate o aziende speciali delle Camere di Commercio, o altri Enti pubblici di livello nazionale. Il contributo non potrà superare il 50% del costo complessivo sostenuto, con un limite massimo di € 2. 500,00 per impresa ed è concesso a fronte di spese sostenute e fatturate per la partecipazione di imprenditori (titolari, soci, amministratori, legali rappresentanti), dirigenti, quadri e dipendenti a master, corsi o seminari con esclusione delle spese di trasferimento e soggiorno. Sono ammesse a contributo le spese fatturate dal 1° gennaio 2008. Il contributo è concesso come aiuto de minimis di cui al Reg. (Ce) 1998/2006, non è cumulabile per i medesimi interventi con altre contribuzioni pubbliche. La domanda di partecipazione può essere presentata fino al 15 dicembre 2008, salvo esaurimento del fondo anticipato, all´Ufficio Agevolazioni Economiche della Camera di Commercio di Bergamo, oppure spedita con raccomandata R/r (farà fede la data di spedizione postale), utilizzando l’apposito modulo. Le domande ammissibili saranno accolte fino ad esaurimento dei fondi ed esaminate da apposita Commissione secondo l´ordine cronologico di presentazione. .  
   
   
IMMIGRAZIONE: NEL 2009 INGRESSI DIMEZZATI IN FVG  
 
Trieste, 24 novembre 2008 - Nel 2009 è prevista una riduzione degli ingressi di immigrati nel territorio del Friuli Venezia Giulia. Lo ha annunciato il 21 novembre a Majano (Ud) il vicepresidente della Giunta regionale, Luca Ciriani, a margine del incontro "Abitare la crisi economica", organizzato dalla Rino Snaidero Scientific Foundation. Ciriani ha spiegato che, d´intesa con il presidente della Regione, Renzo Tondo, e con l´assessore al Lavoro, Alessia Rosolen, il numero complessivo degli immigrati regolari che saranno accolti è destinato a scendere dagli attuali seimila a meno della metà. Una cifra questa che coprirà le effettive esigenze di mano d´opera straniera, che riguardano esclusivamente il settore dell´assistenza sociale (badanti in particolare) e i lavori stagionali, nell´agricoltura e nel turismo. La decisione deriva dalla constatazione, ha precisato ancora Ciriani, che attualmente un segnale preoccupante consiste nell´elevato numero di immigrati iscritti alle liste di mobilità. Un elemento che deve portare ad una seria riflessione sul problema. Intervenendo invece al dibattito incentrato sulla grave situazione economica e finanziaria che sta attraversando il mondo intero, Italia compresa, Ciriani ha ammesso che "l´aria che si respira è di forte crisi". Tuttavia si è dichiarato ottimista sulle capacità della nostra regione di farvi fronte: "il sistema Friuli Venezia Giulia saprà risorgere da questo terremoto finanziario come trent´anni fa fu capace di risorgere dal terremoto", si è detto convinto Ciriani. .  
   
   
GENOVA, ARTIGIANATO: "MARCHIO DI QUALITÀ CONTRO LA CRISI"  
 
 Genova, 24 Novembre 2008 - "L´azione svolta dalla commissione regionale dell´artigianato che ha portato all´elaborazione di un marchio di qualità si propone di tutelare l´artigianato ligure sia attraverso la valorizzazione dei prodotti che dei processi". Lo ha detto l´assessore regionale allo Sviluppo Economico, Renzo Guccinelli questa mattina intervenendo alla presentazione del nuovo marchio collettivo geografico "Artigiani in Liguria" presso la Sala della Grida della Borsa Valori di Genova insieme al presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, al presidente della commissione regionale dell´artigianato Vincenzo Filiberti, al presidente della Camera di Commercio di Genova, Paolo Odone e ai rappresentanti delle associazioni di categoria regionali del settore. "L´obiettivo del nuovo marchio - ha detto Guccinelli - è far riconoscere le botteghe e le lavorazioni artigianali liguri individuate tra quelle " di classe superiore", vale a dire scaturite da maestria ed estro creativo unici e inconfondibili". La commissione regionale per l´artigianato ha individuato 10 settori di nicchia che rappresentano i mestieri più antichi e significativi del territorio, conservati grazie alla professionalità degli esperti e abili artigiani, e sono parte della cultura e della storia della regione. A questi 10 settori, in cui operano in Liguria circa 700 imprese artigiane, sono state applicati due tipi diversi di certificazione: certificazione di prodotto (strumento di tutela di prodotti di qualità caratteristici di un territorio da cui prendono tradizionalmente il nome) per: Ardesia della Val Fontanabuona ; Damaschi e Tessuti di Lorsica; Filigrana di Campo Ligure; Sedia di Chiavari; Velluto di Zoagli; certificazione di processo (strumento di tutela di un processo produttivo che segue una tradizione da tempo diffusa e identificabile nell´abile e unica maestria dell´artigiano ligure) per: Ceramica; Cioccolato; Decorazioni con varietà vegetali fresche e secche; Ferro battuto e forgiato; Vetro. La Regione ha affidato alla Camera di Commercio di Genova, in qualità di capofila, l´incarico di predisporre i 10 disciplinari di produzione, vale a dire i documenti concernenti i prodotti o le lavorazioni artigianali, che contengono disposizioni relative alla zona di produzione, alla caratterizzazione del prodotto e alle modalità produttive. La Camera di Commercio di Genova, a sua volta, si è avvalsa della collaborazione del sistema delle Camere di Commercio liguri e delle associazioni regionali del settore: C. N. A. E Confartigianato Liguria. Il marchio viene attribuito in uso gratuito alle imprese artigiane che si impegnano a rispettare il disciplinare di produzione e il regolamento d´uso. "Si tratta di un marchio - ha aggiunto l´assessore allo Sviluppo economico - garantito e promosso dalla Regione Liguria, gestito dalla Commissione Regionale per l´Artigianato in collaborazione con le associazioni di categoria regionali del settore e controllato dal sistema delle Camere di Commercio liguri, per garantire al tempo stesso il rilancio e la valorizzazione delle produzioni artigianali liguri di qualità, simbolo delle eccellenze del territorio". Tutte le informazioni sull´iniziativa, la normativa, l´iter per accedere alla certificazione, i contatti a cui rivolgersi, descrizioni e immagini della "classe superiore" e in futuro, l´elenco delle aziende che otterranno il marchio sono disponibili sul sito www. Artigianiliguria. It . .  
   
   
FORMIGONI A GOVERNO: TUTELE PER LAVORATORI ATIPICI PROPOSTO UN ACCORDO CON LA REGIONE LOMBARDIA PER MISURE STRAORDINARIE  
 
Milano, 24 novembre 2008 - Un accordo tra Regione Lombardia e Ministero del Lavoro per misure straordinarie di sostegno al reddito a favore dei lavoratori non tutelati dagli strumenti ordinari. È questa la proposta lanciata al Governo dal presidente Roberto Formigoni per arginare gli effetti della crisi finanziaria sull´economia reale della regione. "Vogliamo, insieme al Governo - spiega Formigoni - individuare priorità di intervento e sinergie per accrescere il livello di risposta delle istituzioni nei confronti dei lavoratori espulsi dal mercato a causa di una situazione eccezionale". La proposta arriva all´indomani dell´ordine del giorno votato a larga maggioranza dal Consiglio regionale della Lombardia nel quale si annuncia una serie di misure straordinarie a favore delle piccole e medie imprese, delle famiglie e dei lavoratori lombardi. L´andamento dell´economia regionale, del resto, risente come tutto il territorio nazionale degli effetti della crisi finanziaria mondiale. "È per questo - afferma Formigoni - che chiederemo al Governo la possibilità di destinare quante più risorse possibili anche per politiche a favore dei lavoratori a tempo determinato e a progetto, cioè di quelle figure che non beneficiano delle tutele ordinarie previste dalla normativa. I servizi e gli strumenti messi in campo sino ad oggi da Regione Lombardia, tra i quali la Dote Lavoro, continueranno ad essere erogati, concordandoli all´interno di un´azione convergente tra Stato e Regione". .  
   
   
POLITICHE DI CONTRASTO AL LAVORO NERO IN PUGLIA: LUNEDÌ 24 CONVEGNO A BARI  
 
Bari, 24 novembre 2008 - “Politiche Di Contrasto Al Lavoro Nero In Europa: Esperienze A Confronto” è il tema di un convegno internazionale che si terrà a Bari lunedì 24 novembre prossimo a partire dalle ore 9,00 presso la sala Europa di Villa Romanazzi Carducci. Promotori dell’incontro la Regione Puglia con l’Assessorato al Lavoro e Formazione; il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. L‘insieme delle politiche elaborate dalla Puglia nel settore degli interventi contro il Lavoro Nero sono state considerate dall’Europa un importante modello di buone pratiche col quale vale la pena di confrontarsi. Inoltre, l’European Regional Champions Award per il 2008 è stato assegnato alla Regione Puglia proprio al Programma Emersione Lavoro ed ai relativi progetti realizzati dall’Assessorato al Lavoro e alla Formazione Professionale. I risultati raggiunti nel nostro territorio a partire dall’entrata in vigore della legge regionale 28/06, di concerto con altre normative nazionali, saranno presentati nel convegno dall’Assessore Marco Barbieri (ore 10. 00). Le conclusioni della sessione mattutina saranno affidate al presidente Vendola (ore 13. 00 circa) Altre analisi saranno sviluppate da Catelene Passchier, segretaria confederale di Etuc, la Confederazione dei sindacati operanti nell’Ue, dal senatore al Parlamento di Romania Alexandru Athanasiu, da Antonio Panzeri e Donata Gottardi, rispettivamente vicepresidente e componente della Commissione per l’Occupazione del Parlamento europeo. “Ci sarà pure una ragione se la Regione Puglia, per i suoi interventi, è stata selezionata come la migliore d’Europa quest’anno nel campo del lavoro – ha affermato l’assessore Barbieri – ma la manomissione inaccettabile dei diritti di chi lavora continua; e tuttavia sembra che si sia attenuata: per impulso delle nuove norme e delle attività degli organi di contrasto sul territorio che cominciano ad avere significativi effetti”. .  
   
   
SICUREZZA: SEGANTI A BONIVER, ACCORDI CON AUSTRIA E SLOVENIA  
 
Gradisca, 24 novembre 2008 - Il rinnovo della convenzione stipulata tra Italia e Slovenia sulle pattuglie miste che assieme lavorano per contrastare l´immigrazione clandestina e la stipula di un analogo accordo bilaterale con l´Austria sono stati chiesti il 20 novembre dall´assessore regionale alla Sicurezza e Autonomie locali Federica Seganti a Margherita Boniver, presidente del Comitato parlamentare di controllo Schengen- Europol-immigrazione. L´assessore ha incontrato l´onorevole nel Comune di Gradisca dopo la vista fatta dalla Boniver e da altri componenti del Comitato al Centro immigrazione ed espulsione (ex Cpt) di Gradisca nell´ambito di una ricognizione che parte da Lampedusa ed è volta a valutare eventuali illeciti nella gestione degli appalti dei centri di raccolta degli immigrati clandestini. All´incontro, oltre al sindaco di Gradisca, Franco Tommasini, che ha ribadito la contrarietà del territorio per la presenza del Centro, erano presenti anche il prefetto di Gorizia, Maria Augusta Marosu, il presidente della provincia isontina Enrico Gherghetta e i consiglieri regionali Giorgio Brandolin e Gaetano Valente. "La nostra è una delle poche Regioni che si accollano l´onere di un Cie" ha detto l´assessore, notando che se gli sbarchi di Lampedusa sono di grande impatto scenografico sono altrettanto importanti gli ingressi clandestini che si verificano alla spicciolata attraverso il confini del Friuli Venezia Giulia. "La scorsa settimana dall´Austria sono entrate un centinaio di persone e per le norme che regolano i rapporti con questo Paese, che a proposito si rifà ancora agli accordi di Berlino, non è possibile rinviarle indietro prima di circa un mese, con costi che gravano sulla collettività e un impegno da parte delle Forze dell´ordine che viene così sottratto al controllo del territorio" ha spiegato Seganti alla Boniver, che ha chiesto all´assessore l´invio al Ministero di una memoria su entrambi gli accordi bilaterali, nota che l´assessore si è impegnata a farle avere al più presto. .  
   
   
BRINDISI: ACCESSO PMI LOCALI AL MERCATO BULGARO  
 
 Brindisi, 24 novembre 2008 - Crossing Europe, Gruppo Europeo di Interesse Economico (Geie), partecipato dal sistema camerale attraverso le Camere di commercio di: Firenze, Siena, Mantova, Trieste ed Unioncamere Puglia e dal gruppo bancario Mps, propone con il progetto Bulgarian Link la penetrazione commerciale di imprese italiane sul mercato della Bulgaria, Paese recentemente entrato a far parte della Comunità Europea, con un buon tasso di crescita e geograficamente collocato in un’area-ponte tra Europa e Asia Medio Orientale. Obiettivo del progetto è selezionare e, successivamente assistere M. P. M. I. (micro, piccole e medie imprese) per creare le condizioni per una loro presenza commerciale stabile sul mercato Bulgaro. Il progetto si rivolge ad imprese, che saranno selezionate in base a criteri oggettivi, ed operanti in settori economici, individuati a seguito di ricerche di mercato, con le migliori prospettive di sviluppo, che risultano essere: Agroalimentare - Autoveicoli, ricambi ed accessori - Calzature, cuoio e prodotti in cuoio - Edilizia, costruzioni civili ed infrastrutturali - Industria chimica - Macchine ed apparecchi meccanici, elettrodomestici - Tessile, articoli della maglieria - Turistico Le imprese interessate dovranno formalizzare una “manifestazione di interesse”, non impegnativa, mediante la compilazione della scheda tecnica di adesione e il successivo invio entro e non oltre il 21 novembre 2008 alla Presidenza della Camera di Commercio di Brindisi. .  
   
   
VARESE: CONTRIBUTI PER L’INNOVAZIONE D’IMPRESA  
 
 Varese, 24 novembre 2008 - La Regione e le Camere di commercio della Lombardia hanno emanato un bando per di favorire i processi innovativi nelle micro, piccole e medie imprese, in particolare con ricadute positive sulla sicurezza del lavoro, l’energia e l’ambiente. A disposizione 15milioni di euro. Entrando nel dettaglio, sono finanziabili due tipi di progetto. · La prima categoria offre risorse per quelle iniziative che riguardano la ricerca e la sperimentazione per l’innovazione di prodotto o di processo sul versante della sicurezza negli ambienti di lavoro. Si vuole insomma migliorare la prevenzione degli infortuni e degli incidenti anche con l’innovazione degli stessi prodotti come degli impianti, degli arredi e dei complementi per uffici e luoghi di lavoro. · La seconda categoria riguarda la riduzione dei consumi energetici a parità di prestazioni e/o la sostituzione delle fonti energetiche tradizionali con quelle rinnovabili oltre che la diminuzione dell’impatto delle attività produttive sull’ambiente, la prevenzione dell’inquinamento e i rischi ambientali. I contributi saranno a fondo perduto e pari al 50% delle spese per progetti che prevedono un investimento complessivo di almeno 20. 000 euro se presentati da microimprese o di almeno 100. 000 euro per quelli delle piccole e medie imprese. Le domande potranno essere inviate - a partire dalle ore 9. 30 di giovedì 27 novembre 2008 - esclusivamente utilizzando la modalità telematica secondo lo schema di domanda on-line. Per approfondire le finalità del bando e illustrare le esperienze più significative del fare eco-innovazione sviluppando modelli produttivi più sostenibili, la Camera di commercio propone un workshop: l’appuntamento è per martedì 2 dicembre alle Ville Ponti (ore 14. 30). Sarà anche l’occasione per l’imprese presenti di avere degli incontri personalizzati con i relatori. Per ulteriori notizie è possibile contattare il Centro Informazione Economica della Camera di commercio, tel. 0332 295335/364. E-mail: reteinnovazione@va. Camcom. It). .  
   
   
LAVORO: ACCORDI CON PROVINCE FVG PER SCAMBIO INFORMAZIONI  
 
Udine, 24 novembre 2008 - L´agenzia regionale del Lavoro e le Province di Gorizia, Pordenone e Trieste collaboreranno per migliorare la conoscenza del mercato del lavoro in Friuli Venezia Giulia. Per questo l´assessore regionale Alessia Rosolen sottoscriverà con le tre Province altrettante Convenzioni di cooperazione. La decisione è stata presa oggi dalla Giunta regionale, che ha autorizzato l´assessore a stipulare gli accordi. La collaborazione, che è stata richiesta dalle stesse Amministrazioni provinciali, prevede fra l´altro lo scambio di informazioni e dati, l´attività di assistenza tecnica, la realizzazione di progetti di valutazione e monitoraggio, l´individuazione e applicazione di modelli organizzativi a favore dei Centri per l´impiego. .  
   
   
MOBILITÀ PER EX DIPENDENTI DI TRE AZIENDE SARDE  
 
Cagliari, 24 Novembre 2008 - Sono stati sottoscritti a Cagliari, all´assessorato regionale del Lavoro, alcuni accordi istituzionali per la concessione di assegni di mobilità in deroga, a favore di ex dipendenti di tre aziende in stato di crisi. A siglare i provvedimenti l´assessore Romina Congera, la direzione regionale del Ministero del Lavoro, la direzione regionale dell´Inps, le organizzazioni sindacali e quelle datoriali, e Italia Lavoro. In particolare si è trattato di due accordi aggiuntivi, che integrano altrettanti già siglati in precedenza, e di una sottoscrizione ex novo. Con i due atti integrativi è stato concesso l´assegno di mobilità in deroga ad ulteriori 2 ex dipendenti della Casa di Cura Lay di Cagliari, i cui beneficiari passano quindi da 33 a 35, ed 1 ulteriore ex lavoratore della Vigilanza Cannas di Carbonia, i cui lavoratori beneficiari della mobilità passano pertanto da 3 a 4. L´altro provvedimento siglato all´assessorato regionale del Lavoro, riguarda invece 12 ex lavoratori della ditta Cosemi srl di Portoscuso. Sulla base dell´accordo raggiunto, beneficeranno dell´assegno di sostegno al reddito a far data dal 1 gennaio 2008 e fino al 31 dicembre 2008. .  
   
   
PRIMA INDAGINE CAPILLARE MINORANZE FVG: PER IL 94 P.C. LINGUA MATERNA E´ IMPORTANTE  
 
 Udine, 24 novembre 2008 - Illustrata il 20 novembre nella sede della Regione a Udine, alla presenza dell´assessore regionale alla Cultura Roberto Molinaro, l´indagine sulle comunità linguistiche del Friuli Venezia Giulia, commissionata dal Servizio statistico della Regione nel 2006 e conclusa a febbraio 2008. L´indagine rappresenta un passaggio fondamentale per la conoscenza sul campo non solo delle opinioni dei cittadini residenti nei comuni dove sono presenti comunità linguistiche, ma soprattutto del grado di conoscenza e di apprezzamento delle politiche statali, regionali e comunali attualmente messe in atto e delle aspettative future. "Si tratta di un´operazione interessante - ha spiegato Molinaro - perché ha cercato di fotografare la situazione nei 198 comuni sui 219 della regione che sono abitati da comunità linguistiche. Va evidenziato che si tratta della prima volta che viene svolta una ricerca contemporaneamente e con la stessa metodologia relativamente alle aree linguistiche friulane, slovene e germanofone, cioè le aree in cui sono storicamente insediate le comunità linguistiche nella regione Friuli Venezia Giulia che, in quanto tali, sono tutelate dalla leggi statali 482 e 38. I risultati che sono emersi - ha concluso Molinaro - daranno utili indicazioni su ciò che dovremo fare in futuro in materia, considerando questo lavoro come una prima tappa di approfondimento". Le linee guida della ricerca, illustrate dalla coordinatrice Adriana Janezic, presente anche il direttore del Servizio regionale identità linguistiche e culturali e corregionali all´estero, Marco Stolfo, rivelano che si tratta della prima indagine con ben 3. 000 unità campionarie indagate. "Un dato che fa superare ampiamente per numerosità campionaria sia le indagini complessivamente effettuate negli ultimi 10 anni in relazione alla lingua friulana, sia quelle effettuate in campo sloveno, il doppio di un campione scelto solitamente dall´Istat", ha notato Molinaro. In particolare sono stati interessati 2. 150 cittadini residenti nei comuni dove è presente la comunità friulana (suddivisi in 8 aree territoriali), 750 cittadini residenti nei comuni dove è presente la comunità slovena (5 aree) e 100 cittadini residenti nei comuni dove è presente la comunità germanofona (3 aree). Nel corso della presentazione è stata sottolineata l´importanza del lavoro comune tra lo Slori - Slovenski Raziskovalni Institut - Istituto Sloveno di ricerche di Trieste, e la Societât filologjiche furlane - Società Filologica Friulana di Udine, nel Comitato tecnico scientifico a tale scopo istituito, nel quale entrambi gli istituti erano rappresentati, che si è caratterizzato non solo per una metodologia condivisa - hanno sottolineato il presidente della Sff, Lorenzo Pelizzo e quello dello Slor, Milan Bufon, ma soprattutto per l´elaborazione di un questionario quadrilingue e per l´individuazione e all´utilizzo di rilevatori con conoscenza rispettivamente della lingua friulana, slovena e tedesca (in alcuni casi anche con varianti locali, come nel caso di Sauris). A conclusione della "indagine sul grado di soddisfazione delle comunità linguistiche del Friuli Venezia Giulia" sono state annotate alcune prime considerazioni. Uno dei primi aspetti che si possono sottolineare è la comprovata presenza di "identità linguistiche" altamente frazionate e differenziate sul territorio. Alle prima batteria di domande relativa alla "autoidentificazione" (quale lingua ha appreso per prima - quale lingua o dialetto si usa in ambito familiare - a quale comunità linguistica si sente di appartenere) ci si è trovati di fronte a un universo estremamente variegato: non solo, come era prevedibile, ci si autoidentificava in una delle quattro lingue o comunità di riferimento (italiano, friulano, sloveno e tedesco) ma molto spesso gli intervistati si autoidentificavano nelle varianti delle quattro lingue (sia nelle varianti "regionali" dell´italiano, sia nelle varianti "locali" delle comunità linguistiche autoctone). Sostanzialmente ci si è trovati di fronte a un universo "plurilingue" estremamente parcellizzato e ad una autoidentificazione non solo "linguistica", ma prevalentemente "dialettale", con una notevole confusione, da parte degli stessi intervistati, tra "lingua" e "dialetto": il numero dei cittadini che si considerano "triestini" anche rispondendo alla domanda di "che lingua ha appreso e parlato per prima" è consistente, come sono evidenti i cordenonesi che si auto identificano nel "folpo" (variante friulana) o i natisoniani nel "ponašem" (variante slovena) o coloro che si autodefiniscono "bisiachi". Per il 94 per cento dei 3 mila cittadini intervistati nel corso dell´indagine sulle comunità linguistiche del Friuli Venezia Giulia, commissionata dal Servizio statistico della Regione e realizzata in collaborazione con la Società filologica friulana e l´Istituto sloveno di ricerche, la lingua materna è molto o abbastanza importante. I più convinti dell´importanza sono i germanofoni (97 per cento), a seguire gli sloveni (96,4 per cento) e infine i friulani (93,3 per cento). Solo il 14,9 per cento degli intervistati considera poco o per niente importante la lingua materna. Conoscenza Norme Di Tutela: E´ il 61,3 per cento degli intervistati ad affermare di non conoscere le norme di tutela linguistica (il 66,1 dei friulani, il 49,2 degli sloveni e il 47 per cento dei germanofoni). Nell´ambito friulano, i cittadini del comune di Gorizia e quello di Monfalcone dichiarano il più alto grado di conoscenza (55,7 e 63,5). La più bassa si registra, invece, nel Friuli occidentale con il 75,9 per cento di persone che hanno affermato di non conoscere l´esistenza di norme di tutela. I cittadini del capoluogo friulano da parte loro registrano il 59,8 per cento di non conoscenza. Scuola: Per il 68,3 per cento degli intervistati è importante lo studio a scuola di una o più lingue di tutela (i cittadini dell´area friulanofona sono il 62,1 per cento; quella dell´area slovenofona 83,3, quella germanofoni a registra il 92 per cento). Uso Lingue Negli Uffici Comunali. Il 35,7 per cento degli intervistati rileva che la lingua minoritaria viene usata negli uffici in cui risiede. Mass Media. L´uso nei mass media delle lingue di tutela è aumentato o diminuito negli ultimi 5 anni? Il 39,2 per cento dei friulanofoni considera aumentato il livello dell´uso nei mezzi di comunicazione. Per il 59,2 per cento dei cittadini dell´area slovenofona è rimasto pressoché uguale. Più alta ancora la percentuale dell´area germanofona (73 per cento) che dichiara che l´uso è rimasto invariato. Status. Com´è la situazione delle lingue negli ultimi 5 anni? Il 31,3 dei cittadini dell´area friulanofona la considera migliorata, il 20 peggiorata, il 41 per cento stazionaria. Per l´area slovena prevale la percentuale (41,6) di chi considera migliorata la situazione. In quella germanofona il 23 per cento concorda sul miglioramento, ma il 19 la considera peggiorata. .  
   
   
ROMA: NUOVE ENERGIE PER NUOVE IMPRESE: APERTI AL PUBBLICO TRE NUOVI SPORTELLI PER DONNE, GIOVANI E IMMIGRATI  
 
Roma, 24 novembre 2008 – Con l’apertura al pubblico di tre nuovi sportelli dedicati allo start up d’impresa, prende il via il progetto “Nuove Energie Per Nuove Imprese”, risultato della collaborazione tra Bic Lazio e la Camera di Commercio di Roma. Il programma si rivolge ai giovani, alle donne e agli immigrati che intendono avviare una nuova attività imprenditoriale nella provincia di Roma. “Abbiamo pensato che fosse importante rivolgerci a coloro che incontrano le maggiori difficoltà nel realizzare i loro progetti imprenditoriali – ha sottolineato il Presidente di Bic Lazio Enrico D’agostino, nel corso del convegno “Immigrazione e Autoimprenditorialità” – proprio perchè rappresentano risorse dalle potenzialità ancora inespresse. Con l’apertura di sportelli dedicati vogliamo non solo informare gli aspiranti imprenditori sugli strumenti di sostegno all’avvio d’impresa, ma anche accompagnarli nella fase di consolidamento della propria attività con l’obiettivo di favorire la nascita di nuove realtà in grado di operare con successo sul mercato. Un impegno che in questa fase contribuisce a dare una risposta alle difficoltà dovute alle conseguenze della crisi in atto”. “Le donne, i giovani e gli immigrati sono le componenti più dinamiche del fare impresa. Le aziende “rosa” - spiega Andrea Mondello, Presidente della Camera di Commercio di Roma - sono una realtà importante e in crescita, sia quantitativa sia qualitativa. I giovani sono il futuro del nostro Paese. L’imprenditoria immigrata svolge un ruolo sempre più rilevante per la nostra economia e va vista come un’opportunità di sviluppo economico e di integrazione sociale. E’ importante, dunque, che le Istituzioni aiutino e sostengano questi soggetti a sviluppare le loro capacità di impresa con interventi mirati, tanto più importanti in una fase di crisi come quella attuale. Il progetto che oggi presentiamo vuole essere una risposta concreta a queste esigenze”. “Negli ultimi anni Bic Lazio ha assistito più di 800 cittadini stranieri - ha aggiunto il Presidente D’agostino – ma ci siamo resi conto che occorreva creare un nuovo modello di intervento, inserendo elementi innovativi nel nostro percorso di accompagnamento. Sappiamo infatti che gli immigrati già oggi sono tra i principali promotori di nuova impresa in questa regione e pensiamo che sia necessario fornire loro non solo un supporto formativo, ma anche intervenire in problematiche di altro tipo. A tal fine Bic Lazio ha avviato una collaborazione con l’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni per formare i propri operatori di accoglienza sulle competenze necessarie in termini di mediazione culturale, per supportare al meglio gli imprenditori immigrati nella realizzazione delle proprie idee. Fondamentale è far capire agli immigrati, ai giovani ed alle donne che vogliono creare una impresa, quali siano le problematiche da affrontare e quali siano le opportunità da sfruttare”. L’obiettivo del progetto è infatti quello di promuovere sul territorio la cultura imprenditoriale attraverso una serie di servizi mirati, quali: orientamento imprenditoriale e assistenza alla redazione del business plan. In particolare verranno fornite informazioni sulle opportunità e modalità di accesso a finanziamenti agevolati e sugli iter amministrativi da seguire. Gli aspiranti imprenditori saranno guidati inoltre nella redazione del proprio progetto di impresa, necessario per impostare o sviluppare la propria attività ed indispensabile per le richieste di finanziamenti (pubblici o privati) e per la ricerca di partner; seminari informativi, per la diffusione di tutte quelle informazioni che sono necessarie per l’avvio di una attività imprenditoriale; percorsi di formazione, finalizzati al rafforzamento delle competenze manageriali e della consapevolezza del proprio profilo imprenditoriale; tutoraggio in fase di avvio ed assistenza personalizzata per tutti gli adempimenti amministrativi (rilascio di autorizzazioni, licenze, nonché per l’iscrizione in albi, ruoli e registri abilitativi, ecc). Un tutor, in base ad un programma di lavoro concordato, affiancherà le imprese nella individuazione e risoluzione delle principali problematiche aziendali. Gli sportelli attivi presso le sedi camerali sono: in via Capitan Bavastro 116, stanza 208 (dal lunedì al venerdì, dalle ore 8. 45 alle ore 12. 30 e dalle ore 13. 30 alle 15. 00), telefono 0652082835 ; in via dell’Umiltà 48, piano terra (dalle ore 9. 00 alle ore 13. 00 ed il mercoledì anche dalle ore 14. 00 alle 17. 00), telefono 0652082977. Lo sportello presso la sede di Bic Lazio, in via Casilina 3/T, svolgerà invece una attività di supporto alla redazione del business plan e di verifica della fattibilità economico-finanziaria del progetto d’impresa, secondo le seguenti modalità: dal lunedì al venerdì, dalle ore 15. 00 alle ore 18. 00, previo appuntamento da concordare telefonando al numero 06803680. .  
   
   
LOMBARDIA: SOSTEGNO A MATERNITA´, 6.5 MILIONI PER 56 PROGETTI  
 
Milano, 24 novembre 2008 - "Fare rete e dare tutela e sostegno alla maternità" è l´obiettivo del programma che la Giunta regionale della Lombardia, su proposta dell´assessore alla Famiglia e Solidarietà Sociale, Giulio Boscagli, ha approvato e finanziato con 6. 433. 927 euro. "Con questo programma - ha precisato il presidente della Regione Roberto Formigoni, presentando questa mattina il provvedimento alla stampa - è quello di promuovere il sostegno alla maternità e alla paternità, rimuovendo gli ostacoli materiali e culturali che ne possano condizionare la scelta. Vogliamo aiutare i genitori, nella loro funzione di cura ed educativa, attraverso servizi innovativi, di assistenza sanitaria e psicologica, e sostegni materiali ed economici di diverso genere, a cominciare dal periodo della gravidanza". "Le famiglie - ha commentato l´assessore Boscagli - sono da sempre al centro dell´azione politica di governo della Regione. Per questo, dato anche il grande momento di difficoltà economica, si è deciso di stanziare questi fondi a partire dal metodo sussidiario. Sono infatti i soggetti della solidarietà sociale, presi in considerazione come protagonisti, a operare. E´ un progetto che tende a dare certezza alla vita e concretizza gli obiettivi della legge per la famiglia". I fondi sono destinati ad associazioni di solidarietà familiare, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, cooperative sociali, associazioni femminili, enti privati ed ecclesiastici, oltre che soggetti gestori di consultori familiari, chiamati a proporre e realizzare interventi sperimentali e innovativi di "aiuto alla vita". In particolare, il progetto finanzia 24 progetti (per 2. 493. 626 euro) che hanno come obiettivo quello di "prevenire e rimuovere le difficoltà che potrebbero indurre la madre all´interruzione della gravidanza" attraverso quindi la fornitura di beni materiali (abiti, pannolini, alimenti per l´infanzia), il sostegno al reddito, l´eventuale apertura di crediti verso le farmacie, l´inserimento in asili nido, l´accompagnamento alla formazione e alla ricerca di un lavoro, attraverso la formula di voucher o buoni sociali e che appartengono alle seguenti province: Milano: 10 progetti per 1. 009. 370 euro; Brescia: 5 progetti per 448. 118 euro; Cremona: 1 progetto per 136. 200 euro; Lecco: 2 progetti per 96. 520 euro; Lodi: 1 progetto per 147. 583 euro; Mantova: 1 progetto per 150. 000 euro Pavia: 1 progetto per 195. 392 euro; Varese: 2 progetti per 244. 003 euro; più 1 progetto per 66. 440 euro per la Valle Camonica. I rimanenti 3. 940. 301 euro finanziano altri 32 progetti che hanno come obiettivo la "predisposizione ed organizzazione, per ogni famiglia che lo richieda, di un piano personalizzato di sostegno psicologico, socio-assistenziale e sanitario, utilizzando le risorse di enti pubblici e di privato sociale, di volontariato, nonché le reti informali di solidarietà", che sono proposti da realtà territoriali appartenenti alle seguenti province: Milano: 15 progetti per 1. 889. 675 euro; Bergamo: 5 progetti per 578. 000 euro; Brescia: 3 progetti per 398. 246 euro; Como: 2 progetti per 258. 205 euro; Lodi: 1 progetto per 151. 860 euro; Mantova: 1 progetto per 52. 500 euro; Pavia: 1 progetto per 159. 740 euro; Sondrio: 1 progetto per 124. 575 euro; Varese: 2 progetti per 234. 000 euro; più 1 progetto per 93. 500 euro per la Valle Camonica. Le risorse stanziate copriranno dal 35 a 60% del costo complessivo del progetto. Anche altre richieste sono state considerate ammissibili: queste potranno beneficiare di contributi nel corso del biennio non appena ce ne sarà la disponibilità. .  
   
   
LECCO, APPROVATI 2 PROGETTI A SOSTEGNO MATERNITA´  
 
Milano, 243 novembre 2008 - La Regione Lombardia contribuirà a finanziare, con quasi 100. 000 euro, la realizzazione, in provincia di Lecco, di due progetti il cui obiettivo è quello di "prevenire e rimuovere le difficoltà che potrebbero indurre la madre ad interrompere la gravidanza". Si tratta del progetto "I giovani verso una maternità consapevole", che sarà realizzato dell´Asl di Lecco, e del progetto "Integrazioni per il sostegno", realizzato dall´associazione Les Cultures onlus. Fanno parte del "pacchetto" di 57 interventi, previsti dal programma "Fare rete e dare tutela e sostegno alla maternità" che la Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Famiglia e Solidarietà Sociale, Giulio Boscagli, ha approvato e finanziato con 6. 433. 927 euro. "Con questo programma - ha precisato il presidente della Regione Roberto Formigoni, presentando questa mattina il provvedimento alla stampa - è quello di promuovere il sostegno alla maternità e alla paternità, rimuovendo gli ostacoli materiali e culturali che ne possano condizionare la scelta. Vogliamo aiutare i genitori, nella loro funzione di cura ed educativa, attraverso servizi innovativi, di assistenza sanitaria e psicologica, e sostegni materiali ed economici di diverso genere, a cominciare dal periodo della gravidanza". "Le famiglie - ha commentato l´assessore Boscagli - sono da sempre al centro dell´azione politica di governo della Regione. Per questo, dato anche il grande momento di difficoltà economica, si è deciso di stanziare questi fondi a partire dal metodo sussidiario. Sono i soggetti della solidarietà sociale, presi in considerazione come protagonisti, a operare. E´ un progetto che tende a dare certezza alla vita e concretizza gli obiettivi della legge per la famiglia". I fondi sono destinati ad associazioni di solidarietà familiare, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, cooperative sociali, associazioni femminili, enti privati ed ecclesiastici, oltre che soggetti gestori di consultori familiari, chiamati a proporre e realizzare interventi sperimentali e innovativi di "aiuto alla vita". In particolare, il progetto finanzia in tutto 24 progetti (per 2. 493. 626 euro) che hanno come obiettivo - come si è detto -quello di "prevenire e rimuovere le difficoltà che potrebbero indurre la madre all´interruzione della gravidanza", attraverso quindi la fornitura di beni materiali (abiti, pannolini, alimenti per l´infanzia), il sostegno al reddito, l´eventuale apertura di crediti verso le farmacie, l´inserimento in asili nido, l´accompagnamento alla formazione e alla ricerca di un lavoro, attraverso la formula di voucher o buoni sociali. Rientrano in questa "sezione" i due progetti lecchesi. Quello, che sarà realizzato dall´Asl, "I giovani verso una maternità consapevole" è finalizzato a potenziare gli interventi dei consultori, in modo particolare quelli di sensibilizzazione e informazione ai giovani, alle coppie e alle famiglie sui temi che riguardano la maternità. Per questo progetto la Regione ha stanziato 39. 200 euro. L´altro progetto, "integrazioni per il sostegno", è finanziato con 57. 320 euro. Si rivolge alle donne immigrate e intende fornire un supporto agli operatori e alle strutture che devono accogliere questo tipo di utenza. Agli altri 32 progetti, che hanno come obiettivo la "predisposizione ed organizzazione, per ogni famiglia che lo richieda, di un piano personalizzato di sostegno psicologico, socio-assistenziale e sanitario, utilizzando le risorse di enti pubblici e di privato sociale, di volontariato, nonché le reti informali di solidarietà", sono stati destinati i rimanenti 3. 940. 301 euro. .