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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 05 Dicembre 2008
MERCATO IMMOBILIARE TURISTICO MONTAGNA  
 
 Nei primi sei mesi del 2008 le località di montagna segnalano un leggero calo delle quotazioni degli immobili (-0. 1%). Su questo segmento di mercato si è registrata una lieve ripresa della domanda subito dopo il periodo estivo ma i valori non hanno subito scostamenti perchè gli acquirenti sono sempre più riflessivi, attenti al prezzo dell’immobile e prima di acquistare vagliano tutte le offerte presenti sul mercato. La Valle d’Aosta è l’unica regione che ha messo a segno un leggero aumento delle quotazioni (+1%), con località ancora in crescita come Courmayeur (+4. 2%), la Salle (+7. 1%) e Morgex (+7. 7). A seguire le località del Trentino Alto Adige che hanno registrato stabilità. In diminuzione invece i prezzi delle località turistiche del Piemonte (-0. 4%), dell’Abruzzo (-1. 6%) e dell’Emilia Romagna (-3. 4%). Le località più costose sono Madonna di Campiglio con quotazioni che possono arrivare a 14 mila € al mq, seguita da Courmayeur con 11 mila € al mq. Le tipologie più richieste sono il bilocale o il piccolo trilocale. Si apprezza la vicinanza ai centri o comunque alle zone servite e agli impianti sciistici. Si prediligono le tipologie che non necessitano di interventi di ristrutturazione. Si gradisce anche la presenza del box e del posto auto. Sul mercato delle locazioni stagionali è in crescita la tendenza a prendere in affitto l’abitazione nelle settimane di Natale e di Capodanno, dal momento che l’intera stagione invernale è onerosa per alcune famiglie. Valle D’aosta Ad Ayas Champoluc e Antagnod le quotazioni immobiliari sono rimaste stabili nella prima parte del 2008, in seguito ad una domanda comunque sostenuta e alla mancanza di nuove costruzioni. Si registra la presenza di potenziali acquirenti che si avvicinano all’acquisto dell’abitazione con decisione, perché conoscono bene la zona e sanno dove e cosa comprare. Si cercano trilocali di 70-80 mq, possibilmente con due camere da letto e due bagni. Importante la presenza di uno sfogo esterno (balcone e giardino). Le richieste di immobili da utilizzare come casa vacanza provengono da acquirenti della Lombardia e della Liguria. Ad Ayas si registra per lo più un turismo invernale. Infatti la cittadina rientra nel comprensorio del Monterosa Ski che collega le vallate di Ayas, Gressoney e Alagna. Champoluc è la più richiesta essendo vicina agli impianti e con un’offerta immobiliare che comprende per lo più case tipiche di montagna in pietra e legno. Per una soluzione in buono stato si spendono 5000 € al mq per arrivare a 7000 € al mq per le tipologie nuove. Nel Centro storico di Champoluc e Antognod si concentrano case del Xv secolo, i rascard di cui c’è poca offerta sul mercato. Rare le compravendite. E’ più facile che esse si realizzino su baite di montagna costruite a partire dagli anni ’80 e su appartamenti degli anni ’70. A Brusson (+2. 9% l’incremento delle quotazioni nei primi sei mesi del 2008) le richieste vedono protagoniste soprattutto le famiglie, dal momento che la zona è ottima sia per le vacanze estive che per quelle invernali, essendo dotata di un anello per lo sci di fondo. Le quotazioni sono più basse perché più lontana dal comprensorio del “Monterosa Ski”: 3500-3600 € al mq per una tipologia in buono stato. Nei primi sei mesi del 2008 le quotazioni immobiliari di Cogne sono rimaste stabili. La domanda si orienta soprattutto su bilocali e trilocali. Un target più ristretto e selezionato cerca le soluzioni indipendenti. Sono in difficoltà coloro che hanno disponibilità di spesa compresa tra 150 e 200 mila € che sembrano aver temporaneamente rimandato l’acquisto della casa per indirizzarsi sul mercato delle locazioni. I potenziali acquirenti di casa vacanza sono quasi sempre liguri e lombardi e spesso appartengono ad una fascia di età medio–alta. Si possono dividere in due categorie: chi cerca le soluzioni posizionate nel centro della città perché non vuole rinunciare alla comodità della presenza dei servizi e chi invece cerca le abitazioni nelle frazioni limitrofe, come Montroz e Lillaz, meno servite ma più panoramiche con vista sul Gran Paradiso, sul Monte Grivola e in parte sul Monte Bianco. Nella zona centrale di Cogne, una delle più richieste, sono disponibili appartamenti in condomini della fine degli anni ’70 ed inizi degli anni ’80 a prezzi medi, per una tipologia usata ed in buone condizioni, di 3000 € al mq con punte di 3500 € al mq (prezzi giustificati dal fatto che l´offerta è quasi inesistente). Tra le frazioni intorno a Cogne si apprezzano soprattutto Montroz, Lillaz, Gimillan e Epinel dove ci sono soluzioni indipendenti ed appartamenti in piccoli contesti condominiali. Per una tipologia medio usata si spendono mediamente 2800 € al mq. Il mercato delle locazioni invernali è abbastanza vivace anche se si registra da un po’ di tempo a questa parte un atteggiamento tipo “last minute”. Nei comuni della Valle di Gressoney si registra un mercato immobiliare stabile, con acquirenti più riflessivi ma intenzionati a comprare l’abitazione. Subito dopo l’estate si è ripresa la domanda da parte degli investitori. Si ricercano tipologie in legno e pietra e possibilmente, con riscaldamento autonomo. Gli acquirenti di seconda casa arrivano soprattutto dalla Lombardia e cercano dall’appartamento alla baita più isolata. La località più importante e anche meglio servita è Gressoney-saint Jean, anche se gli sciatori preferiscono spostarsi verso Gressoney-la Trinitè, località da cui partono gli impianti. A Gressoney-saint Jean le quotazioni di un buon usato possono oscillare da 5000 a 8000 € al mq. Coloro che acquistano perché intenzionati ad utilizzare l’immobile anche durante l’estate si indirizzano verso gli altri Comuni della Valle come Issime, Gaby e Fointanemore che sono posizionati ad un’altezza inferiore e che registrano quotazioni medie di 2200 € al mq. In queste ultime località si indirizzano anche coloro che desiderano acquistare delle baite. A Fointanemore, in particolare, si registra una vasta offerta di rustici da ristrutturare, anche se spesso sono in pessime condizioni di conservazione. Da segnalare il completamento della Funifor, la funivia che collega Gressoney ad Alagna e l’ultimazione dei lavori per il prolungamento della stessa da Passo Salati a Punta Indren. E’ stata anche potenziata la pista Weissmatten in località Gressoney-saint Jean. In lieve aumento le quotazioni immobiliari di Morgex (+7. 7%) e La Salle (+7. 1%) dove si è registrata una maggiore selezione da parte dei potenziali acquirenti: si sono apprezzate soprattutto le soluzioni di qualità, premiate dal mercato. In linea generale c’è una diminuzione delle persone che cercano la casa vacanza, soprattutto nella fascia di spesa fino a 100-120 mila €. Su entrambe le zone inoltre sono stati realizzati degli interventi di nuova costruzione di tipologia signorile (abitazioni in tipico “stile valdostano” in pietra e legno, con capitolato di alta qualità, rivestimenti in legno antico, giardino ad uso esclusivo, parco condominale attrezzato con barbeque e solarium, alcune con vista completa sul Monte Bianco ed immerse in un’area verde panoramica e soleggiata). Queste soluzioni si sono vendute a 4500-5000 € al mq. Le tipologie più richieste sono il bilocale ed il trilocale con metrature comprese tra 45 e 80 mq al massimo. Le caratteristiche più apprezzate sono l’esposizione al sole, la vista aperta sulle montagne e proprio per questo motivo si prediligono le soluzioni situate a La Salle che è sempre soleggiata anche in inverno. In linea di massima chi decide di utilizzare la seconda casa soltanto durante il periodo invernale opta per le zone più centrali di Morgex e La Salle mentre chi utilizza l’abitazione anche d’estate valuta le zone collinari. Negli ultimi mesi si registra una ripresa del mercato delle locazioni, alimentato in parte proprio da coloro che hanno deciso di rimandare l’acquisto. Prezzi stabili anche a Saint Vincent nei primi sei mesi dell’anno con una lieve diminuzione della domanda di immobili da destinare alla seconda casa. Sono stati rilasciati permessi per costruire nuove palazzine nella zona di Ponte Romano (prezzi medi di 2800-3000 € al mq) e c’è sempre attesa per i lavori di ristrutturazione delle Terme. A cercare la casa vacanza sono prevalentemente acquirenti della Lombardia e a seguire, del Piemonte e della Liguria. Negli ultimi tempi si è registrato un aumento delle richieste di rustici da ristrutturare a cui destinare una cifra media di 50 mila €; a seguire i bilocali (intorno a 50 mq). Da segnalare una maggiore domanda di immobili nel Comune di Mont Jovet, in particolare nella parte collinare dove per un medio usato si spendono cifre medie di 1400-1600 € al mq. Le caratteristiche più apprezzate dal potenziale acquirente sono la presenza di una bella vista, l’esposizione al sole, la presenza di verde e di tranquillità. Stabili le quotazioni delle case a Prè S. Didier e a La Thuile nella prima parte del 2008, sebbene si registri un lieve calo delle compravendite. A ricercare la casa vacanza sono soprattutto gli acquirenti della Lombardia, del Piemonte e della Liguria. Si apprezzano i trilocali di dimensione intorno a 70 mq perché il target medio della zona è rappresentato da famiglie con figli al seguito per le quali è importante la presenza di un’altra camera anche piccola. A Prè S. Didier prevalgono gli acquirenti di età più avanzata dal momento che l’altitudine e la presenza degli stabilimenti termali, favoriscono anche il turismo estivo. Tra gli interventi immobiliari in corso ricordiamo i lavori per l’ultimazione di alcuni condomini con un albergo annesso in frazione Palleusieux dove il nuovo si compravende a 5500-6000 € al mq. La zona centrale è molto apprezzata per la presenza dei servizi e delle Terme che saranno ampliate e potenziate con la costruzione di un albergo. In questa zona si possono trovare case tipiche di montagna in pietra e legno del secolo scorso, ristrutturate nel tempo e valutate mediamente intorno a 4000 € al mq. Tra le frazioni più richieste di Prè S. Didier c’è quella di Verrand, situata al confine con Courmayeur, che offre una bella vista sul Monte Bianco e un borgo medioevale completamente recuperato. Le soluzioni tipiche di montagna ristrutturate costano 10-11 mila € al mq. Le soluzioni degli anni ’70 costano 6500 € al mq. Chi acquista la casa a La Thuile apprezza soprattutto la vicinanza agli impianti che ogni anno sono potenziati e migliorati. Tra le novità di quest´anno c´è un nuovo impianto di risalita con annesse piste e l´omologazione di una pista per la discesa libera della Coppa del Mondo. A la Thuile sta per partire un intervento che vedrà la realizzazione di alcuni condomini, un albergo e villette bifamiliari. Molto ambite le frazioni di Grande Golette e Petite Golette oltre a quella di Entreves adiacenti alle piste di rientro. Le quotazioni medie sono di 5000 € al mq, con punte di 7000 € al mq. Per quanto riguarda il mercato delle locazioni si registra una diminuzione delle richieste per il periodo stagionale e una maggiore concentrazione nella settimana di Capodanno e Natale. Nel primo semestre del 2008 a Courmayeur si è registrato un lieve aumento dei prezzi degli immobili (+4. 2%) anche se, già dopo l’estate, il mercato immobiliare ha iniziato a dare dei segnali di maggiore stabilità e i venditori sono più disponibili a ritoccare i prezzi verso il basso, soprattutto coloro che hanno maggiore necessità di vendere. La tipologia più richiesta da chi cerca la seconda casa è il trilocale (100 mq) dal momento che a cercare l’immobile in zona sono soprattutto famiglie, numerose, che lo utilizzano sia di inverno che d’ estate. Provengono dalla Lombardia e della Liguria. Si apprezza in particolare la vicinanza ai servizi (impianti o la comodità di accesso agli stessi). Non sono in corso interventi di nuova costruzione e il Piano Regolatore approvato dal Comune, al momento al vaglio della Regione, ha creato un limite alla costruzione delle seconde case. Una delle zone più apprezzate da chi cerca la seconda casa è il Centro del Paese, insieme a quelle collinari dove però l’offerta è più bassa. In Centro si possono trovare sia rustici centenari che case degli anni ’50-’60. Una soluzione ristrutturata può arrivare a costare anche 10 mila € al mq, una da ristrutturare intorno a 7000 € al mq. Stabili le quotazioni di Cervinia e Valtournenche nella prima parte dell’anno, con una tendenza alla flessione nella seconda parte dell’anno. La domanda di casa vacanza negli ultimi mesi non è stata molto dinamica e la gente è molto più riflessiva prima di acquistare l’immobile. L’offerta sul mercato aumenta e la domanda di bilocali, classica tipologia richiesta come seconda casa, è in diminuzione così come il budget medio che i potenziali acquirenti decidono di dedicare a questo tipo di acquisto. Si chiedono sconti medi intorno al 10-15% sul prezzo iniziale deciso dai venditori. La richiesta arriva soprattutto da acquirenti della Lombardia e, a seguire dalla Liguria, che cercano prevalentemente bilocali che non necessitano di lavori di ristrutturazione. Le località più apprezzate di Valtournenche sono Chaloz e Cretaz, non distanti dal centro del paese e posizionati sulla strada principale per andare a Cervinia. A Chaloz per un bilocale degli anni ’70 si spendono cifre medie di 180 mila €. A Cretaz le quotazioni sono simili ma si possono trovare anche case tipiche di pietra e legno. Ci sono al momento delle nuove costruzioni in corso, nella parte bassa del Paese che sono immesse sul mercato a prezzi medi di 4500 € al mq. Mercato più d’elite ed internazionale quello di Cervinia anche se si iniziano ad avvertire i primi segnali di rallentamento. In centro per soluzioni degli anni ‘70 si possono registrare quotazioni medie di 5000 € al mq. In periferia i prezzi diminuiscono e scendono a 3000-4000 € al mq. Per la prossima stagione invernale c’è richiesta di immobili in affitto anche se concentrata soprattutto nella settimana di Natale e di Capodanno. Piemonte Nella prima parte del 2008 le quotazioni immobiliari di Bardonecchia sono rimaste stabili anche se si inizia a registrare una ripresa della domanda di seconda casa sia ad uso personale che ad uso investimento, a volte anche da mettere a reddito. Proprio per questo motivo si registra un aumento della domanda di piccoli tagli, monolocali e bilocali. I monolocali di 30-40 mq sono molto richiesti e hanno incrementato il loro valore. Tra le caratteristiche più apprezzate ci sono la presenza del balcone, l’esposizione al sole, la vista aperta. Più difficile collocare sul mercato i tagli più grandi, a partire da 80 mq ed inseriti in contesti degli anni ’70. Continua l’espansione immobiliare nella zona del “Borgo Vecchio” dove stanno costruendo monolocali, bilocali e trilocali nel tipico stile di montagna, in pietra e legno. Si vendono a prezzi medi di 6000-8000 € al mq. Le soluzioni di nuova costruzione non registrano riduzioni di prezzo anche perché si rivolgono ad un target di acquirenti con una buona disponibilità economica. Al momento i permessi per costruire sono bloccati fino a quando non sarà presentato un piano per la sicurezza idro-geologica. Sul mercato delle locazioni stagionali si registra una lieve contrazione del periodo di utilizzo dell’abitazione; infatti la classica stagione che va dai primi di Novembre alla fine del mese di Aprile si sta rivelando troppo onerosa. Sul mercato immobiliare di Oulx si registra una tenuta delle quotazioni immobiliari nella prima parte del 2008, anche se dopo l’estate c’è stata una lieve flessione dei prezzi perché la disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti si è ridotta. La richiesta è alimentata da: investitori che utilizzano l’immobile o lo mettono a reddito e che cercano monolocali e bilocali fino a 100 mila € e acquirenti, a volte appartenenti allo stesso gruppo familiare che cercano villette a schiera con prezzi compresi tra 180 e 200 mila € da utilizzare sia nel periodo estivo che nel periodo invernale. Gli acquirenti arrivano dal Piemonte e dalla Liguria e cercano abitazioni posizionate soprattutto in zone servite. Infatti preferiscono Oulx alle frazioni limitrofe. Al momento sono in corso degli interventi di nuova costruzione e di ristrutturazione a Gad. Per una soluzione ristrutturata si spendono cifre medie di 2500-3000 € al mq. Tra le zone più ricercate ci sono corso Montenero, via Cotolivier e via dei Laghi. In via dei Laghi, di cui si apprezza la presenza di aree verdi e della vallata, si arrivano a spendere per un buon usato cifre medie di 3000 € al mq. In via Cotolivier sorge una zona residenziale e collinare dove si possono toccare, per soluzioni costruite dopo gli anni ‘70, top prices di 3200 € al mq. Per migliorare la capacità ricettiva della cittadina è stata approvata la realizzazione di un Palaghiaccio ad Oulx. Buona la richiesta per gli affitti invernali nonostante Oulx non sia dotata di impianti sciistici. Infatti bisogna spostarsi nelle vicine Sauze D´oulx, Bardonecchia o Monginevro. A Sauze d’Oulx il mercato immobiliare della seconda casa è stabile con una minore richiesta ed un allungamento delle tempistiche di vendita dovuto alla maggiore ponderatezza con cui i potenziali acquirenti decidono per l’acquisto. Si registra una tenuta per le fasce di spesa comprese tra 80 e 120 mila € e per quelle che vanno da 190 a 220 mila €. Resiste la fascia intermedia ovvero quella compresa tra 160 e 190 mila € che ricorreva ad un parziale finanziamento. A cercare la casa vacanza nella zona sono quasi sempre persone che arrivano dalle altre province del Piemonte, in particolare da Torino città e provincia, dalla Liguria (Genova e Savona). La tipologia maggiormente richiesta è il bilocale, con una buona esposizione al sole e vista sulle montagne. Quanto alla stato dell’immobile si prediligono le tipologie inserite in contesti già ristrutturati o in buono stato. Sul mercato delle nuove costruzioni, fervido negli ultimi anni, si stanno completando le ultime soluzioni che si vendono a prezzi medi di 4500 € al mq. Tra le zone più ricercate c’è il centro di Sauze d’Oulx dove oltre al nucleo storico con vecchie baite di inizio secolo valuatate 4000 € al mq, ci sono poi soluzioni degli anni ’60 scambiate intorno a 3000 € al mq. Apprezzate anche le abitazioni tipiche in pietra e legno del Grand Villaire acquistabili a 3000-3200 € al mq e quelle di Jovenceaux, posizionate a ridosso degli impianti. Il mercato delle locazioni è positivo anche se negli ultimi tempi si registra un maggiore propensione a fare delle vacanze più brevi, concentrate nelle settimane di Natale o Capodanno oppure durante il periodo invernale. A Sestriere (-0. 8% il ribasso delle quotazioni nella prima parte dell’anno) il mercato immobiliare è abbastanza stabile ma si registra una maggiore tenuta sui piccoli tagli per i quali si spendono mediamente 130-150 mila €. Difficile collocare immobili oltre i 200 mila € se non dopo trattative più lunghe e ribassi di prezzo. La richiesta è abbastanza eterogenea e si indirizza verso tipologie dai tagli diversi, sebbene poi la maggioranza delle compravendite si realizzino su quelli più piccoli perché la spesa è più accessibile. Si apprezzano in particolare le tipologie posizionate nei pressi degli impianti e dei servizi, in generale. Non ci sono delle zone della città preferite rispetto alle altre: in Centro si trovano prevalentemente abitazioni in condomini costruiti tra gli anni ’70 e gli anni ’80 e valutate in buone condizioni intorno a 6000 € al mq ed immobili situati a Grangesis dove, lo sviluppo edilizio, si è avuto soprattutto negli anni ’80 e si vende a prezzi medi di 2500 € al mq. Sono molto gradite le soluzioni situate nelle Borgate di Sestriere perché studiate appositamente per gli sciatori (le parti comuni dei condomini hanno ad esempio lo spazio per gli sci) e sono valutate in media 2500 € al mq. Al momento sul territorio non si registrano nuovi interventi né a livello di abitazioni né di impianti: infatti la cittadina era stata oggetto di una serie di interventi all’epoca delle Olimpiadi Invernali. Cambiamenti invece si avvertono sul mercato delle locazioni stagionali dove si registra un calo delle richieste per l’intera stagione invernale soprattutto da parte di un target che non ha disponibilità economica elevata (chi dispone del capitale sufficiente preferisce acquistare). Infatti le richieste ormai si concentrano soprattutto nella settimana di Capodanno o in una settimana nel mese di febbraio. Stabilità delle quotazioni a Pragelato. Anche in questa località si registra un aumento delle compravendite grazie agli investitori che sono rientrati sul mercato e hanno deciso di investire una cifra media di 100 mila €, in particolare sui bilocali di 40 mq possibilmente posizionati nelle frazioni centrali di Pragelato e con una buona esposizione al sole. L’immobile poi viene sfruttato anche durante l’estate dal momento che il clima è favorevole anche in questo periodo dell’anno. Gli acquirenti di seconda casa sono soprattutto torinesi e si tratta quasi sempre di famiglie che risiedono in città e che poi sfruttano l’abitazione in inverno ed in estate. Le frazioni più richieste sono La Ruà, Rivets, Granges e Soucheres Hautes, più centrali e ben servite, con la possibilità di acquistare prevalentemente appartamenti degli anni ’80 inseriti in piccoli contesti condominiali e trattati in buone condizioni a 2000-2500 € al mq. Nelle altre frazioni è più facile trovare abitazioni tipiche di montagna in pietra e legno. Gli impianti principali si trovano verso la Valtroncea e per questo ne beneficiano le frazioni che si sviluppano nella parte alta del paese, ai confini con il Parco Naturale della Valtroncea. Qui si trovano le seggiovie e la nuova funivia che collega gli impianti di Pragelato con quelli di Sestriere. Per quanto riguarda il turismo invernale, sono numerose le famiglie con bambini che decidono di trascorrere la stagione o le vacanze di Natale o di Capodanno in questa zona. In diminuzione le quotazioni degli immobili a San Sicario (-1. 5%), Cesana (-2%) e Claviere (-4. 7%) nei primi sei mesi del 2008. La motivazione è da ricercarsi in una maggiore prudenza degli acquirenti e ad una maggiore selezione delle caratteristiche dell’immobile ricercato. Claviere è scelta da acquirenti piemontesi e, in minima parte, da milanesi, San Sicario da milanesi e in parte da genovesi mentre a Cesana prevalgono i piemontesi. A San Sicario la riduzione dei prezzi è stata determinata anche dalla presenza di nuove costruzioni che hanno aumentato l’offerta sul mercato. La tipologia più richiesta è il bilocale, ad eccezione di Claviere, dove la clientela più importante è rappresentata soprattutto da famiglie che cercano tagli più grandi, tre - quattro locali da usare sempre come seconda casa. La maggioranza dei potenziali acquirenti cercano un giardino condominiale possibilmente con terrazzo e posto auto. La località che raccoglie maggiori favori è Cesana perché oltre ad avere gli impianti di risalita è anche oggetto di un Piano Regolatore che prevede una discreta espansione edilizia, con destinazione a residenze ed alberghi oltre che, la ristrutturazione di vecchie caserme in disuso. Il paese si è sviluppato tra gli anni ’40 e gli anni ’80 e al momento registra quotazioni sull’usato che oscillano da 1800 a 3000 € al mq. Più elevate le quotazioni a Claviere, dove la maggioranza delle abitazioni risale agli anni ’70; della cittadina si apprezza la presenza degli impianti sciistici e di un campo da golf. A San Sicario il parco immobiliare è più recente, risale agli anni ’80; attualmente è in corso un intenso sviluppo edilizio in particolare nella zona di San Sicario Alto. Sul mercato delle locazioni si registra un calo delle richieste stagionali; infatti si concentrano soprattutto nel periodo di Natale e Capodanno. Sul mercato immobiliare di Limone c’è un lieve aumento delle quotazioni (+5. 6% nei primi sei mesi dell’anno) soprattutto nelle zone centrali anche se, da dopo l’estate, il mercato risulta più riflessivo e prudente. L’aumento dei prezzi è dovuto alla domanda sostenuta e anche abbastanza selettiva che è stata espressa da coloro che hanno deciso di acquistare in queste aree apprezzate soprattutto per la comodità a raggiungere gli impianti. La tipologia più richiesta è il bilocale di 40 mq, possibilmente posizionato dove sono disponibili dei parcheggi. Nel Centro storico sono disponibili soluzioni degli anni ’60-‘70 (palazzine ma anche grandi condomini che, in buone condizioni, sono valutati intorno a 5000 € al mq). In via di sviluppo la zona “Quota 1400” dove stanno costruendo delle abitazioni tipo “chalet”, vendute a 3500 € al mq. Sono anche in corso dei lavori di riconversione di ex alberghi valutati 3500-4000 € al mq. Interessati all’acquisto della seconda casa a Limone sono persone provenienti da Genova e Torino e ultimamente anche da Imperia. Si apprezza il fatto che le piste siano ben collegate tra di loro e a diverse altezze. Coloro che non riescono ad accedere al mercato immobiliare di Limone si spostano su quello di Vernante, dove le quotazioni sono decisamente più contenute. Infatti per una soluzione usata si spendono da 1400 a 1800 € al mq. Lombardia A Ponte di Legno si assiste ad un rallentamento del mercato immobiliare. La domanda infatti è in diminuzione e si registrano delle difficoltà nella vendita soprattutto per le tipologie di nuova costruzione per le quali si chiedono 4500-5500 € al mq. La maggioranza degli acquirenti sono famiglie di Milano che sfruttano l’abitazione sia nel periodo invernale che in quello estivo. La disponibilità di spesa di chi cerca la seconda casa è di circa 200 mila €. La richiesta si orienta soprattutto sui trilocali, possibilmente degli anni ’70, dal momento che sulle nuove costruzioni i tagli sono più piccoli. Le zone più richieste sono quelle centrali e semicentrali, in particolare viale Venezia, dove ci sono costruzioni degli anni ’70-’80 trattate a prezzi medi di 3500-4000 € al mq. Negli ultimi anni sono stati fatti numerosi interventi per migliorare gli impianti della zona e questo ha comportato una buona richiesta anche per gli immobili in locazione, soprattutto durante il periodo invernale. Sull´altopiano del Sole in Media Vallecamonica si registra una costante richiesta di seconda casa seppur con una maggiore riflessione da parte degli acquirenti che, in questo periodo, valutano una spesa media che oscilla da 60 mila € per l´usato a 90 mila € per il nuovo di buona qualità. La richiesta si orienta prevalentemente verso i bilocali di 40 mq circa. Apprezzata la presenza del box che richiederebbe un investimento ulteriore tra 14 e 18 mila €. Per i potenziali acquirenti è diventato sempre più importante abbattere le spese condominiali e per questo i costruttori più lungimiranti progettano abitazioni con giardini privati e riducono al minimo gli spazi comuni. Questo fattore è particolarmente gradito agli investitori che decidono di spendere 70-80 mila € su immobili nuovi e pertanto rivendibili più in là nel tempo in condizioni ancora ottimali. In tutta la Val di Lozio sono in corso numerosi interventi per la costruzione di appartamenti che sono collocati sul mercato a 1700-1900 € al mq. Borno registra una diminuzione di richieste dal momento che nei comuni limitrofi di Ossimo e Lozio, si può acquistare a prezzi decisamente più competitivi. A questo si deve aggiungere che a Lozio sono in corso interventi per la creazione di ulteriori parcheggi pubblici, di nuove aree turistico-ricettive, di un percorso vita che attraverserà le quattro frazioni di Lozio. E’ in fase di studio la creazione di un percorso ciclabile d´alta quota che collegherà i paesi dell´Altopiano. La viabilità verso Borno e Ossimo è già stata migliorata negli anni passati ed ulteriori nuovi interventi sono in fase di progettazione. Per il futuro è previsto il completamento della superstrada verso il comprensorio sciistico di Ponte di Legno Tonale che darà un ulteriore beneficio a tutto l´Altopiano del Sole. Trentino Alto Adige Il mercato immobiliare a Madonna di Campiglio non ha segnalato variazioni nella prima parte dell’anno e la domanda di seconda casa è ancora molto dinamica. La richiesta è eterogenea e spazia dagli immobili di grande metratura (100 mq) e con buone rifiniture nel Centro, ai bilocali o trilocali con metrature tra 40-60 mq. La vicinanza ai servizi e agli impianti di risalita è un elemento fondamentale nelle richieste. Gli acquirenti di seconda casa arrivano dall’Emilia Romagna, dalla Lombardia e dalle Marche. Presente una buona componente di acquirenti romani. Nel Centro di Madonna di Campiglio le abitazioni sono quasi sempre condomini costruiti negli anni 60-’70 ma si possono trovare anche soluzioni indipendenti, costruite negli anni scorsi. Le quotazioni dell’area a traffico limitato oscillano da 10 a 14 mila € al mq. A seguire nelle preferenze dei potenziali acquirenti c’è la zona di Palù-spinale dove ci sono soluzioni degli anni ’60-’70 che, in buone condizioni, costano da 6000 a 8000 € al mq. Allontanandosi dal Centro le quotazioni scendono e si portano a 4700-5000 € al mq. Sul territorio non ci sono interventi di nuova costruzione in corso, ma solo frazionamenti di volumetrie già esistenti dal momento che il Piano Regolatore non prevede terreni edificabili e che il mercato della seconda casa è stato contingentato da una legge provinciale emanata anni fa. Ci sono buone prospettive di rivalutazione futura per le abitazioni situate a circa un km, in direzione sud, dalla zona traffico limitato, in corrispondenza dell’imbocco del tunnel che collega il Nord e il Sud di Madonna di Campiglio perché dovrebbero arrivare gli impianti sciistici in seguito alla realizzazione del progetto che prevede il collegamento tra gli impianti di Pinzolo con quelli di Madonna di Campiglio. Al momento le quotazioni medie di quella zona oscillano da 4500 a 6000 € al mq. Le quotazioni delle abitazioni di Pinzolo, nella prima parte dell’anno, sono rimaste stabili anche se sulle tipologie usate c’è un margine di trattabilità maggiore rispetto alle costruzioni nuove al momento abbastanza ferme. Sul mercato della seconda casa si registra una buona domanda, ma più selezionata rispetto al passato. Chi lascia la richiesta d’acquisto ha una disponibilità di spesa fino a 300 mila €. Gli acquirenti arrivano dalla Lombardia, dalla Liguria e dall’Emilia Romagna e cercano trilocali e, a seguire, bilocali. Tra gli accessori più ambiti ci sono il box e la cantina. Generalmente si preferiscono le nuove costruzioni ma poi si opta per le soluzioni usate. Chi cerca casa in zona desidera la presenza dei servizi e anche la tranquillità. In quest’ultimo caso si opta anche per i comuni limitrofi, tipo Fisto o Bocenago, un borgo dotato anche di un campo da golf. Nei borghi sono disponibili anche strutture tipo maso o comunque soluzioni indipendenti tipiche di montagna. Lo sviluppo edilizio di Pinzolo si è avuto a partire dagli anni ’70 e, al momento, le quotazioni dell’usato oscillano da 3500 a 4500 € al mq, quelle del nuovo - ristrutturato da 4500 a 5500 € al mq. Si possono registrare valori più elevati quando si parla di tipologie di un certo pregio o con certe caratteristiche per le quali l’acquirente è disposto a pagare anche qualcosa in più. Ricordiamo che nel 2009 si prevede il collegamento delle piste di Pinzolo e di Madonna di Campiglio. A Tione di Trento il mercato immobiliare registra segnali di rallentamento delle compravendite soprattutto sul mercato delle nuove costruzioni. Infatti le richieste su queste tipologie, da 2500 a 3000 € al mq, sono elevate per la capacità di spesa di chi cerca in zona. La domanda di casa vacanza arriva da coppie di età avanzata provenienti soprattutto dalla Lombardia. E’ apprezzata la presenza del posto auto privato, di un giardino o di almeno un balcone e una cantina. Sono previsti numerosi interventi di nuova costruzione che dovrebbero portare un’offerta cospicua sul mercato. Nella zona centrale al momento sono in corso i lavori per la creazione di un ampio complesso con destinazione commerciale e residenziale. Le abitazioni più ricercate sorgono lungo il viale principale di Tione dove si concentrano le attività commerciali, i principali servizi e l´Ospedale. Prevalgono i condomini degli anni ’60-’70. Le soluzioni indipendenti si trovano al di fuori di Tione nella bassa Val Rendena dove i valori di mercato aumentano quanto più ci si avvicina alle zone sciistiche di Pinzolo. Abitazioni tipiche del posto, i cosiddetti “masi”, sono disponibili nei comuni della Val del Chiese dove le quotazioni sono decisamente più contenute. Una soluzione nuova costa 1500-1700 € al mq. Acquirenti di ogni parte d’Italia sono interessati a comprare la seconda casa nei comuni della Val di Fassa, in particolare a Moena e Canazei. Negli ultimi mesi si è registrata una ripresa della domanda per investimento essendoci un mercato degli affitti dinamico sia in inverno che in estate. Il target della zona si divide in due fasce di spesa: quelli che intendono spendere fino a 250-300 mila € e quelli che invece sono disposti a spendere da 500 mila € in su. Nel primo caso si cercano soprattutto bilocali oppure trilocali da 40 a 60 mq mentre nel secondo caso le richieste si orientano su appartamenti di pregio oppure case indipendenti, rustici, fienili e le tipiche baite di montagna. L’elemento più apprezzato è la vicinanza ai servizi e, soprattutto, agli impianti. La presenza del box e della cantina è di fondamentale importanza. Anche in questa località del Trentino la vendita delle seconde case di nuova costruzione è stata limitata, con la conseguenza che gli acquirenti di casa vacanza si stanno spostando sulle tipologie usate facendone aumentare i valori. Canazei è turisticamente rinomata per la vicinanza con i Passi Dolomitici Pordoi Sella e Fedaia e, come Moena, ha avuto un ampio sviluppo edilizio seppur con un orientamento di tipo turistico alberghiero. In entrambi i comuni si trovano appartamenti in case con poche unità immobiliari o contesti tipici di montagna ma non mancano residence più grandi, costruiti agli inizi degli anni ’80, situati in posizioni privilegiate ed immerse nel verde. Un altro intervento che potrà migliorare la qualità del mercato immobiliare a Moena sarà dato dall’ultimazione della tanto attesa circonvallazione. Questa nuova strada, prevalentemente in galleria, eviterà l’attraversamento del centro da parte del traffico diretto verso gli altri comuni della Val di Fassa. Il mercato degli affitti stagionali è molto dinamico e le previsioni per la prossima stagione invernale sono positive. Infatti il grande comprensorio delle Dolomiti Super Ski è costantemente soggetto ad interventi di miglioramento e potenziamento che attirano sempre numerosi turisti da tutta Italia. Stabili le quotazioni delle abitazioni a Folgaria nella prima parte dell’anno, con un aumento delle tempistiche necessarie per concludere la compravendita. I potenziali acquirenti, spesso famiglie o gruppi familiari, arrivano dal Veneto, in particolare da Vicenza e Padova, dalla Lombardia (in prevalenza milanesi) e dall’asse del Brennero (Verona, Mantova, Modena) per la comodità e la vicinanza della località al casello autostradale di Rovereto. La richiesta si orienta principalmente su trilocali e bilocali posizionati quanto più possibile vicino alle zone centrali e comodi ai servizi per raggiungere gli impianti di risalita. Anche in questo paese non ci sono nuove costruzioni di seconde case ma solo interventi di recupero e ristrutturazione di edifici esistenti. Sulle nuove costruzioni le compravendite si chiudono a 500 € al mq. Tra le zone più richieste di Folgaria ci sono quella centro orientale con l’adiacente frazione di Costa e quella di Serrada. Nella prima, nel cuore di Folgaria, vicina ai servizi e comoda ai mezzi per gli impianti ci sono contesti condominiali medio piccoli costruiti nel periodo che va dal ‘70 al ‘90 e valutati se in buone condizioni valutati in buone condizioni 2500 € al mq. La Frazione di Costa, con prezzi simili, e Serrada sono apprezzate soprattutto per la vicinanza agli impianti sciistici. Per il futuro si prevede una rivalutazione della frazioni situate oltre Passo Sommo come San Sebastiano e Carbonare perché dovrebbe essere ampliata la zona dotata di piste con il raggiungimento di queste località. Attualmente le nuove costruzioni in questa area si vendono intorno a 2000-2200 € al mq. Buona anche la richiesta per la zona di Lavarone con quotazioni per appartamenti nuovi intorno a 2000-2200 € al mq. Stabili nella prima parte del 2008 le quotazioni immobiliari di Andalo, Molveno e Cavedago, grazie ad una domanda sempre positiva e alla bassa offerta di immobili sul mercato, determinata anche qui dalla legge provinciale che contingenta il mercato delle seconde case e consente solo la ristrutturazione di vecchie abitazioni. Si registra un aumento delle tempistiche di vendita che possono raggiungere anche sei mesi. Il mercato della seconda casa è stagionale e buona parte delle richieste si concentrano a ridosso delle stagioni invernali ed estive dopo che si è sperimentato il luogo di villeggiatura. Andalo e Molveno sono le località più richieste, perché ben servite, ma numerose compravendite si realizzano a Cavedago dove i prezzi sono decisamente più accessibili e le costruzioni più recenti. Tra gli interventi che hanno interessato Andalo ci sono la nascita di un centro benessere, operativo da circa un anno e l’ampliamento delle piste da sci. Le quotazioni di una tipologia ristrutturata ad Andalo si aggira intorno a 4000 € al mq contro una media di 2500-2700 € al mq per le soluzioni ristrutturate a Cavedago. Da segnalare anche l’apertura di un’uscita a Trento Nord che consente di accedere direttamente al comprensorio di Fai della Paganella. Buone le aspettative per la prossima stagione turistica che ai primi di novembre registra già ottimi risultati. E questo grazie anche alla presenza di numerosi servizi sfruttabili anche da chi non scia. Veneto Sull’altopiano di Asiago si registra un discreto movimento di compravendite di seconda casa, che interessa soprattutto acquirenti veneti. Si cercano tagli medi, ad esempio piccoli trilocali, quanto più possibile vicini al Centro di Asiago e ai servizi più importanti. Apprezzata la presenza delle travi di legno e del camino oltre che del posto auto o del box. Si preferiscono per le soluzioni già ristrutturate. Il target di acquirenti si divide in due categorie: quelli che intendono spendere fino a 150 mila € e che cercano soprattutto nelle zone periferiche e nelle frazioni di Asiago e quelli che hanno una disponibilità di spesa oltre i 250 mila € e che si indirizzano verso abitazioni con due o tre camere, possibilmente di nuova costruzione. Al momento sono in corso degli interventi che porteranno alla nascita di appartamenti valutati mediamente 3000 € al mq. Tra le zone più richieste ci sono quella limitrofa al monumento del Sacrario, apprezzata per la vicina al centro e la presenza di parcheggio e la zona di “Laghetto di Lumera ”, anch’essa al ridosso del Centro, con vista panoramica sulle montagne dell’Altopiano di Asiago. In queste zone per un buon usato si spendono cifre medie di 2500 € al mq. I prezzi salgono a 3200-3300 € al mq per un buon usato nel Centro della città. Emilia Romagna A Sestola si registra un calo delle quotazioni degli immobili (-6. 7% nella prima parte dell’anno), in particolare nel Centro Storico dove avevano raggiunto ormai livelli troppo elevati rispetto alle caratteristiche della domanda dell’area. Si deve anche aggiungere che nelle zone periferiche, non lontane dal Centro, sono disponibili soluzioni di recente costruzione, alcune delle quali in fase di realizzazione ed altre già pronte per la consegna e acquistabili a prezzi più contenuti. La conseguenza è stata che il mercato delle abitazioni usate del Centro storico ha subito una contrazione dei valori. A ridosso dello stesso, al momento, sono in corso interventi di riconversione di vecchi alberghi in strutture residenziali signorili, con più appartamenti ed operazioni di nuova costruzione (appartamenti in palazzine composte da poche unità abitative). La quotazione del nuovo è di 2200-2300 € al mq. La tipologia più apprezzata è il trilocale di 60-70 mq, dotato di soggiorno con camino, inserito in piccoli contesti condominiali, soleggiati e con vista panoramica. Nel Centro storico della città, sviluppato intorno alla “Rocca”, ci sono porzioni di case e fabbricati con poche unità abitative che, a ridosso del Borgo Antico, possono costare, ristrutturati, intorno a 3800 € al mq. Il mercato immobiliare della seconda casa attira in queste zone gli interessi di acquirenti provenienti dalla Toscana, dalla Bassa Lombardia, dall’Emilia (Modena e Bologna soprattutto) e in parte dalla Romagna (Ferrara e la Riviera Romagnola). In lieve ribasso le quotazioni delle abitazioni a Fanano (-1. 6% bei primi sei mesi dell’anno) dal momento che, la maggiore offerta di diverse soluzioni abitative sul mercato, ha consentito agli acquirenti, in fase di trattativa, di spuntare prezzi leggermente più bassi. A circa un chilometro dal Centro di Fanano sono in costruzione bilocali e trilocali a prezzi medi di 1900-2000 € al mq, mentre nel Centro del paese le soluzioni ristrutturate di dimensioni più ampie costano 2000 € al mq. Molto richiesta la frazione di Canevare perché vicina agli impianti di risalita del Comprensorio del Monte Cimone e pregevole dal punto di vista paesaggistico. Si registra una aumento delle richieste di immobili in affitto, in seguito all’ottima stagione invernale dello scorso anno. I prezzi sono sostanzialmente stabili. Lazio Al Terminillo si registra una contrazione dei prezzi degli immobili dovuta ad un rallentamento del mercato, con un calo delle richieste, un allungamento dei tempi medi di vendita. A questo si aggiunge il mancato adeguamento delle strutture sciistiche e dei collegamenti stradali. La domanda di seconda casa proviene da famiglie di Roma, Terni e Rieti che acquistano per utilizzo personale e anche per investimento. In quest’ultimo caso si tratta di risparmiatori che scelgono piccoli tagli, con una spesa non superiore a 100 mila €, da utilizzare nei week end o da affittare Le richieste si concentrano su tagli piccoli (bilocali e trilocali) che permettono di non avere spese di gestione troppo elevate. Piacciono le soluzioni con vista panoramica sulle valli o su piazza Roma, la principale del paese tra le più richieste. Una soluzione medio usata costa intorno a 2000 € al mq, una ristrutturata 2500 € al mq. Abruzzo A Roccaraso nella prima parte del 2008 si è registrato un calo delle quotazioni del -3. 1%, con tendenza ad un ulteriore ribasso. Il mercato è stato caratterizzato da una maggiore offerta di immobili e da una minore domanda di abitazioni anche se dopo l’estate sono aumentate le richieste di investitori che hanno deciso di spendere cifre medie di 200 mila €. Gli acquirenti di seconda casa sono prevalentemente napoletani. La tipologia più ricercata è il piccolo trilocale, possibilmente con riscaldamento autonomo. Negli ultimi tempi si registra una maggiore attenzione al contenimento dei costi condominiali e per questo si prediligono le soluzioni inserite in piccoli contesti privi di portineria. La zona più apprezzata resta quella centrale perché più servita. Gli immobili sono tutti condomini degli anni ’60-’70 il cui prezzo è di 4000-5000 € al mq. Si registra sempre un certo interesse per le abitazioni situate a Rivisondoli e Pescocostanzo, comuni limitrofi dove le quotazioni sono inferiori a quelle di Roccaraso. Non si registrano al momento nuovi cantieri nella zona “C” (Zona di ampliamento dell´area urbana) di Roccaraso. Sul mercato delle locazioni la tendenza è di concentrare l’utilizzo degli immobili nelle settimane di Natale e Capodanno. Fonte: Ufficio Studi Tecnocasa .  
   
   
ALBERGHI DIFFUSI: UN CONTRIBUTO ALLA DESTAGIONALIZZAZIONE DEL TURISMO IN ITALIA  
 
A circa 10 anni dal loro debutto, ecco la radiografia di un modello di ospitalità che è sempre più di tendenza: l´albergo diffuso. E´ quello che emerge dall´indagine effettuata tra gli Alberghi Diffusi che hanno partecipato all´incontro nazionale degli Alberghi Diffusi, organizzato dall´Associazione nazionale (Adi), che si è tenuto ad Urbino - presso l´Ad di campagna Urbino Resort - il 26 novembre 2008. L´indagine ha messo in luce alcuni interessanti aspetti che caratterizzano questa innovativa formula di ospitalità 1. Stagionalità Gli Alberghi Diffusi, cioè le strutture ricettive orizzontali, che forniscono tutti i servizi alberghieri agli ospiti, lavorano tutto l´anno (100%), indipendentemente dal clima e dalla posizione geografica. Anche questa indagine conferma dunque che l´Ad, in quanto proposta che offre lo stile di vita dei luoghi, rappresenta un contributo alla destagionalizzazione del turismo nei territori. 2. Il gestore di un Ad La metà dei titolari degli Ad proviene dal settore alberghiero, l´altra metà è alla prima esperienza in campo ricettivo. Il 50% dei gestori è laureato, il 50% conosce lingue straniere, il 30% frequenta corsi d´aggiornamento. 3. Rapporti con il Trade Gli Ad lavorano sia con il turismo individuale che con il turismo organizzato. Quest´ultimo proviene principalmente dai tour operator (canale che incide per circa il 22% della clientela degli Ad che lavorano con il turismo organizzato), di poco inferiore il ruolo delle agenzie di viaggio ( 15%). 4. Comunicazione L´attività di comunicazione è affidata prevalentemente ad Internet e al passaparola, considerati come canali di marketing rispettivamente dal 90% e dall´80% delle strutture. Da notare comunque che anche la presenza su riviste e su guide territoriali è considerata dagli Ad una valida modalità per essere contattati dagli ospiti. 5. Permanenza media Nell´80% dei casi il soggiorno dura in media dalle 2 alle 3 notti; nel 20% dei casi la durata media è dalle 3 alle 6 notti. 6. Tempi di prenotazione Per quanto concerne i tempi di prenotazione, a fronte di una quota superiore al 55% di prenotazioni a ridosso di data, gli Ad possono contare anche su un 35% di clientela che preferisce muoversi con discreto anticipo. L´associazione nazionale degli Alberghi Diffusi, presieduta dal prof. Giancarlo Dall´ara, rappresenta pressoché la totalità degli alberghi diffusi attivi in Italia, dal Friuli alla Basilicata, alle isole. Per il futuro si prevede un sensibile incremento di questa formula in Liguria dove sono in programma 6 progetti di Albergo Diffuso, e in Lombardia. Cosa è l´Ad Un po´ casa e un po´ albergo, per chi non ama i soggiorni in hotel; è questa in poche parole la nuova formula di ospitalità che prende il nome di ´albergo diffuso´. Le sue componenti sono dislocate in immobili diversi, che si trovano all´interno di uno stesso nucleo urbano. L´aggettivo ´diffuso´ denota dunque una struttura orizzontale, e non verticale come quella degli alberghi tradizionali che spesso assomigliano ai condomini. L´albergo diffuso si rivolge ad una domanda interessata a soggiornare in un contesto urbano di pregio, a vivere a contatto con i residenti, più che con gli altri turisti, e ad usufruire dei normali servizi alberghieri, come la colazione in camera o il servizio ristorante. L´albergo diffuso si è rivelato particolarmente adatto per valorizzare borghi e paesi con centri storici di interesse artistico ed architettonico, che in tal modo possono recuperare e valorizzare vecchi edifici chiusi e non utilizzati, ed al tempo stesso possono evitare di risolvere i problemi della ricettività turistica con nuove costruzioni. L´albergo diffuso è un modello di ospitalità con le radici saldamente nel nostro paese www. Alberghidiffusi. It .  
   
   
TURISMO, SETTORE STRATEGICO DELL’ECONOMIA TRENTINA IL PRESIDENTE DELLAI INCONTRA I VERTICI DEGLI ALBERGATORI  
 
Trento – E’ proseguita il 27 novembre con l’incontro coi vertici dell’Associazione degli albergatori trentini la “giornata economica” del presidente della Provincia autonoma di Trento. In sala giunta, poche ore dopo la presentazione delle misure straordinarie anticrisi alle forze economiche e sociali del Trentino, Lorenzo Dellai ha avuto un momento di approfondimento con il presidente Rigotti ed i suoi collaboratori. “Il turismo – è stato detto – rappresenta un comparto importante, che produce quasi il 30 per cento degli introiti su cui regge il nostro sistema economico”. Molti i temi accennati durante un’ora circa di cordiale colloquio contraddistinto dalla soddisfazione, da parte dell’associazione di categoria, per la scelta dell’esecutivo di porre al primo punto della propria agenda proprio la questione dello sviluppo ed i rischi della congiuntura internazionale. Nel turismo i segnali per la verità sembrano meno cupi di quanto purtroppo non accada in altri comparti, come il metalmeccanico: nondimeno la congiuntura sfavorevole ha ripercussioni su tutto il sistema economico, compresa l’industria delle vacanze che attraverso l’indotto tocca quasi tutti i livelli socioeconomici del Trentino. Da Palazzo Stella comunque giunge la conferma che gli investimenti fatti in passato, sia sul versante della promozione che su quello della dotazione infrastrutturale rendono a tutt’oggi il Trentino una terra dove la qualità viene percepita dai suoi frequentatori: lo dice un’indagine commissionata dall’Associazione albergatori secondo la quale ambiente, qualità della vita e produzione agricola sono fattori di attrazione ancora competitivi. Nel corso dell’incontro si è parlato molto di formazione, di necessità di fare rete (specie con il mondo agricolo), di progetti che vanno dall’energia al credito, dalla valorizzazione dell’ambiente alpino alle sinergie interregionali da giocare sui “grandi marchi” quali sono ormai il Lago di Garda e le Dolomiti. “Anche per il turismo – ha commentato il presidente Dellai – non mancherà quell’attenzione che ha prodotto le misure straordinarie che la Provincia sta mettendo in campo per consentire al “sistema Trentino” non solo di assorbire i contraccolpi della crisi, ma di trasformare questo momento in un’opportunità di crescita, ammodernamento, in altre parole per prepararci meglio ed essere al passo quando arriveranno i primi segnali di ripresa”. .  
   
   
CONFERENZA REGIONALE DEL TURISMO: NEL 2007 L´EMILIA-ROMAGNA HA "INTERCETTATO" IL 9% DEGLI ARRIVI E IL 10% DELLE PRESENZE DEL TOTALE NAZIONALE, CON UN INCREMENTO RISPETTO AL 2006. PER IL 2008 I DATI PROVVISORI INDICANO UNA LIEVE FLESSIONE.  
 
Riccione – Più di 4500 alberghi, oltre 3000 strutture extralberghiere, 12mila esercizi pubblici. Milleottocento stabilimenti balneari, 23 stazioni termali, 17 stazioni sciistiche, 10 città d’arte, 3 siti Unesco. Sono alcuni dei numeri della carta d’identità del turismo in Emilia-romagna che, nel 2007, ha “intercettato” il 9% degli arrivi e il 10% delle presenze del totale nazionale, con un incremento rispetto al 2006 del 4% degli arrivi e dell’1,8% delle presenze. Ora, dopo una crescita costante nel decennio 1997-2007, i dati provvisori per il 2008 indicano – complice la difficile situazione economica su scala mondiale – una lieve flessione: per gli arrivi –1,7%, per le presenze – 2,2%. Se n’è discusso oggi a Riccione in occasione della Conferenza regionale del turismo dell’Emilia-romagna, dove sono intervenuti il presidente della Regione Vasco Errani e il sottosegretario di Stato Michela Vittoria Brambilla. Durante la Conferenza è stato annunciato il nuovo Piano poliennale 2009-2011: uno strumento regionale che verrà approvato all’inizio dell’anno prossimo, e che consentirà di pianificare investimenti e strategie per il turismo dell’Emilia-romagna. “La nostra regione rappresenta indubbiamente uno dei punti di eccellenza del sistema turistico nazionale – ha ricordato il presidente Errani – Occorre continuare a lavorare sulla strategia di convergenza pubblico e privato, sancita dalla legge 7 sul turismo, migliorando ulteriormente modalità e sinergie. In questo modo potremo dare un contributo al sistema Paese”. Errani ha sottolineato inoltre la necessità “di investire su temi quali l’innovazione, l’ambiente e la qualità. E per qualità non intendo solo l’ambito ricettivo, ma la qualità sociale del territorio. Solo così potremo rafforzare il carattere strategico dell’industria dell’accoglienza”. Turismo “volano dell’economia nazionale”. L’ha ribadito nel suo intervento il sottosegretario Brambilla, auspicando che Governo, Regioni, Enti locali e imprese agiscano insieme affinché “in Italia il turismo raggiunga livelli di eccellenza, che il Paese merita di avere”. “Servono strategie nazionali per ridare respiro al turismo – ha sottolineato Guido Pasi, assessore al Turismo della Regione - Voglio ricordare che la sequenza dei trasferimenti dallo Stato alla nostra Regione sulla base dell’unica legge esistente parte, nel 2002, da poco meno di 19 milioni di euro e passa a zero dall’anno 2005, quando scompare il fondo nazionale che trasferiva i finanziamenti per il turismo. Da tre anni a questa parte sono rimasti solo spiccioli per i progetti interregionali. E’ vero che è stato rifinanziato Enit dal 2006. Ma non c’è paragone con quanto investono altri Stati, perfino l’Austria fa più di noi. Ma, quel che è peggio, è che non ci sono risorse e politiche strutturali. E invece il turismo ha bisogno di strade, di aerei, di alberghi, di operatori e personale, di urbanistica, di credito”. I dati del turismo in Emilia-romagna Per quanto riguarda il trend nel lungo periodo (1997-2008), emerge un ruolo forte del mercato interno (rappresenta l’80% del movimento totale, il 50% è di provenienza regionale) e il peso preponderante del settore alberghiero (l’87% degli arrivi e il 79% delle presenze). In crescita il flusso degli stranieri: calano gli arrivi dai Paesi di lingua tedesca, ma aumentano i turisti dalla Russia e in generale dall’Est Europa, dalla Francia e dai Paesi del Nord Europa. Per il 2008 le stime parlano di 8 milioni e 667 mila arrivi e di 52 milioni e 767 mila presenze. In gran parte sono italiani (rappresentano rispettivamente il 76,5% del totale regionale per gli arrivi, il 78,9% del totale presenze). Gli stranieri rappresentano, in quanto ad arrivi, il 23,5% del totale regionale, e il 21,1% delle presenze. La permanenza media nel 2008 dei turisti in Emilia-romagna è di 6,1 giorni (dati Trademark Italia). Nell’anno in corso il movimento turistico regionale ha mostrato tendenze contrastanti fra i diversi comparti: positivo il bilancio per quello termale (arrivi + 5,3% e presenze + 0,2%), con successo delle località che hanno investito sulle formule Spa. La costa adriatica dell’Emilia-romagna ha registrato un andamento migliore rispetto alla maggior parte delle destinazioni balneari italiane e, in particolare, sulla costa della provincia di Rimini l’estate 2008 è andata meglio rispetto al resto della Riviera, anche se complessivamente arrivi e presenze sono inferiori rispetto al 2007. Più accentuata la flessione della domanda italiana; la concorrenza dei Paesi esteri, la crescente frammentazione delle vacanze e la riduzione della durata dei soggiorni sono la causa principale delle flessioni registrate. Gli investimenti regionali Nel periodo 1998-2008, la Regione ha investito per interventi infrastrutturali e strutturali nel settore turismo 340 milioni di euro, di cui 260 destinati agli enti pubblici e 80 a privati. Altri 200 milioni di euro sono stati destinati alla promo commercializzazione. .  
   
   
TURISMO: COL PASSANTE DI MESTRE NEL 2009 UN TURISMO PIÙ FACILE NEL VENETO  
 
Vienna - Una politica dei prezzi che favorisca il visitatore estero, ma anche l’operatore che deve affrontare la crisi economica: la ricetta del vicepresidente della Giunta regionale del Veneto Franco Manzato per rilanciare il turismo della prima Regione turistica d’Italia passa attraverso una riduzione dei costi, facendo sinergia tra gli operatori, consorzi, Enti pubblici preposti alla promozione delle bellezze del territorio. Ma raggiungere le località turistiche della costa e dell’entroterra veneto non deve essere un percorso ad ostacoli. “E dal prossimo febbraio – ha annunciato Manzato il 27 novembre a Vienna alla stampa austriaca (tra cui la rete nazionale Orf, che ha realizzato un’intervista esclusiva per il tg serale) e agli operatori di settore presenti al Workshop Comitel – sarà più facile percorrere il Veneto per andare al mare, alle terme, nelle città d’arte e così via, perché verrà aperto il Passante di Mestre, mentre sono in programma altri interventi viari per collegare rapidamente all’asse autostradale le località balneari, principale punto d’arrivo del nostro turismo”. Il Workshop Comitel rappresenta per il Veneto un appuntamento strategico, per sancire un’alleanza turistica che ogni anno porta in Veneto 650 mila austriaci, cioè oltre l’8 per cento dei cittadini dell’Austria, per un totale di oltre 3 milioni 200 mila pernottamenti. “Il Passante darà continuità all’Autostrada da Tarvisio a Milano e dal Brennero a Trieste – ha aggiunto Manzato – eliminando le attuali barriere, le strozzature e le code del nodo di Mestre; nel tratto autostradale da Mestre a Gorizia verrà realizzata la terza corsia e in questo contesto i caselli di Meolo e di Alvisopoli, da dove partiranno nuove autostrade per Jesolo e Bibione che potranno essere raggiunte in pochi minuti”. Il rilancio del turismo veneto passa insomma anche per nuove infrastrutture viarie che ci inseriscono a tutti gli effetti nel Corridoio 5 da Barcellona a Kiev e nel Corridoio 1 da Berlino a Palermo. Cartine stradali del Veneto con l’indicazione del Passante saranno distribuite in tutte le Fiere e manifestazioni promozionali, dove sarà presente anche un plastico con la nuova viabilità attorno al capoluogo regionale. Anche nel sito www. Veneto. To saranno creati appositi link che permetteranno di consultare in tempo reale la viabilità nel territorio, attraverso webcam e informazioni per i gps da scaricare gratuitamente. Di fronte alla stampa austriaca, all’ambasciatore italiano Massimo Spinetti, al referente Enit Gaetano Manzo, Manzato ha “spiegato” il Veneto, anticipando il contenuto dei nuovi pacchetti turistici che a breve anche il sito www. Veneto. To permetterà di acquistare: “Proponiamo la visita e dove possibile il soggiorno nelle 4. 200 Ville Venete, la pratica del golf nei nostri 40 green, le spettacolari e attrezzate ippovie dalla montagna al mare, le colline con le strade del gusto e dei sapori, il turismo religioso e quello delle leggende e dei misteri, i parchi naturali, le Dolomiti che hanno già compiuto il primo passo per divenire patrimonio Unesco, il cicloturismo, l’enogastronomia. Ma anche i grandi eventi, come il Carnevale di Venezia, la mostra del Canaletto a Treviso, gli eventi palladiani, la festa del Redentore, la partita di scacchi di Montagnana, l’opera all’Arena e la musica classica nelle cantine. Investiamo anche nella sicurezza, coprendo i siti turistici con un sistema di videocamere modernissimo. Gli austriaci debbono sapere – ha concluso Manzato – che in Veneto trovano un’offerta completa, a buon prezzo e assolutamente unica”. .  
   
   
IL PIANO DELL’ARENILE ARRIVA IN CONSIGLIO COMUNALE DI CESENATICO  
 
Ancora una tappa fondamentale per il piano dell’arenile, che venerdì 5 dicembre giungerà in Consiglio Comunale, insieme alle 28 osservazioni presentate al piano adottato il 15 giugno 2007 dal consiglio ed alle modifiche richieste da Regione, Provincia, Soprintendenza e Ufficio Circondariale Marittimo di Cesenatico. L’accoglimento di parte delle osservazioni e il recepimento dei pareri degli enti hanno determinato modiche al piano, finalizzate a fornire chiarezza nella gestione delle trasformazioni dell’arenile. Delle 28 osservazioni pervenute, 8 non sono state accolte in quanto considerate non coerenti con i principi che hanno ispirato il progetto del Piano adottato, mentre 13 (di cui 2 sono state apportate dal Settore Sviluppo del Territorio e dal Settore Lavori Pubblici del Comune), hanno riguardato segnalazioni di incongruenze cartografiche e chiarimenti normativi, in conseguenza delle quali il Comune ha provveduto all’immediato aggiornamento del Piano. Sette osservazioni hanno infine richiesto di aumentare la superficie coperta per ampliare o prevedere nuove strutture sull’arenile. Considerato che nell’arenile non è possibile prevedere nuove superfici, anzi deve essere previsto una diminuzione del 10% dell’esistente, l’accoglimento parziale di tale richieste è stato possibile utilizzando in modo diverso i 1000 metri quadri di superficie coperta che, in fase d’azione del piano, erano stati destinati alla realizzazione di tre stabilimenti balneari nell’arenile interessato dalle colonie. Di questi, 800 metri quadri sono serviti per dare una risposta alle 7 richieste di aumento di superficie, mentre 200 sono stati utilizzati per attrezzare l’arenile della zona colonie, a conferma dell’obiettivo di mantenere il più possibile la vocazione principalmente naturalistica di quella zona ed incentivare la realizzazione di strutture il più lontano possibile dal mare (verso la zona a monte). In questa fase si è cercato di riperimetrare le unità speciali e di contestualizzarle maggiormente. In particolare, l’unità speciale n. 3, denominata “Area Diamanti – Bagno Marconi”, (caratterizzata dalla presenza dell’area dei Diamanti, dal bagno Marconi e dalla retrostante Piazza Marconi), ha come obiettivo quello di dotare l’arenile di Levante di un forte polo attrattivo, aperto tutto l’anno, caratterizzato da funzioni legate allo svago della persona e all’utilizzo diversificato dell’arenile nelle diverse stagioni, così da rappresentare un valore aggiunto e complementare ai servizi offerti dagli stabilimenti balneari. Al suo interno saranno ammesse attività di spettacolo, ricreative e culturali per tutte le fasce d’età, area fitness ed attività legate al tema della salute, attività sportive, 1 attività di ristorazione ed attività di balneazione. Il passo successivo sarà quello di trasmettere alla Regione il piano modificato dal Consiglio Comunale, per l’espressione del parere, vincolante, finalizzato alla approvazione del piano stesso. .  
   
   
RISULTATI APPREZZABILI PER L´AGRITURISMO LUCANO  
 
Si stanno concretizzando, in termini di contratti economici, i risultati conseguiti dalla Basilicata al Salone Nazionale dell’agriturismo tenutosi recentemente ad Arezzo. Nella città toscana sono stati ribaditi gli obiettivi della Regione: valorizzare il settore e la cultura dell’ospitalità rurale, promuovere l’aggiornamento tecnico e formativo, apprendere nuove tecnologie, favorire la crescita del sapere e del saper essere, sviluppare contatti con nuovi fornitori. Questa del Salone Nazionale, pertanto, si è presentata come un’occasione per mostrare l’offerta agrituristica a qualificati operatori internazionali provenienti da 16 paesi dell’America, dell’Europa, dell’Asia e dell’Estremo Oriente. L’iniziativa, coordinata dal Dipartimento Agricoltura della Regione, ha coinvolto 19 aziende Agrituristiche in rappresentanza della Basilicata. L’assessore all’Agricoltura, Roberto Falotico, ha sottolineato l’importanza di questo appuntamento. Il segmento dell’agriturismo è molto rilevante nella nostra Regione, perché la Basilicata, con il suo territorio unico, si mostra certamente adatta a favorire quel rapporto uomo – natura, da sempre considerato quale fonte di benessere. Inoltre, la variegata offerta di prodotti tipici, le opportunità di svago e ricreative, le tradizioni popolari, il calore e l’affetto delle genti lucane rendono la nostra terra una risorsa appetibile ai tanti viaggiatori nazionali ed internazionali. C’è ancora da fare per raggiungere elevati standard di qualità, ma il cammino sembra essere proprio quello giusto: valorizzare le eccellenze della Regione, analizzare, sviluppare e sostenere nuovi mercati e nuove tipologie di offerta, implementare nuovi confronti che rendano la Basilicata attraente e competitiva. .  
   
   
BOLZANO: WIDMANN E I DATI SUL TURISMO: INTERVENIRE SULLE CONSEGUENZE DELLA CRISI ECONOMICA  
 
Dopo otto anni per la prima volta la stagione estiva del turismo ha fatto registrare dati stagnanti o con leggero segno negativo in arrivi e presenze. L´assessore provinciale Thomas Widmann sottolinea che la situazione non è preoccupante, "ma bisogna riflettere sulla crisi economica globale e sugli effetti nel settore turistico. " L´85% degli europei trascorre le vacanze nel proprio continente: "Si tratta ora, in tempi di crisi, di guadagnare il massimo di arrivi da quel 15% che in una situazione economica normale sceglie di viaggiare in altri continenti", sottlinea Widmann ricordando che i vantaggi della destinazione turistica Alto Adige risiedono nelle sua facile raggiungibilità, nell´alto grado di notorietà e nella multiforme offerta. Riguardo all´analisi dell´andamento turistico nell´estate 2008, che presenta numeri stagnanti (si veda comunicato a parte), Widmann non si mostra pessimista: "Dobbiamo considerare che negli ultimi otto anni il turismo in Alto Adige ha sempre registrato aumenti, il miglior risultato nelle Alpi e un´eccezione rispetto alle altre Regioni italiane. " L´immagine dell´Alto Adige nei mercati principali si è ulteriormente consolidata, si è lavorato in modo mirato anche per conquistare quelli emergenti. Nuove infrastrutture, nuove concezioni di hotel, nuove manifestazioni e filoni - vino, lifestyle, benessere - hanno garantito la competitività nel settore turistico. "Questi fattori di successo restano e permettono al turismo, il primo motore dell´economia locale, di non fermarsi", conclude Widmann. .  
   
   
BOLZANO - ALTO ADIGE: ANDAMENTO TURISTICO - SETTEMBRE-OTTOBRE 2008  
 
 Nel bimestre settembre-ottobre 2008 si è verificato un calo del 6,4% negli arrivi e del 4,0% nelle presenze rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I tassi di variazione sono stati calcolati dall’Istituto provinciale di statistica (Astat) sulla base dei dati segnalati dalle associazioni turistiche (i dati di ottobre sono da ritenersi provvisori - grado di copertura pari all’89,8%). Nella stagione estiva 2008 (da maggio a ottobre) gli arrivi sono rimasti pressoché stabili (+0,2%) mentre le presenze sono leggermente diminuite (-0,8%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Dopo quattro anni di continua crescita, il numero di presenze, pari a circa 16,5 milioni, si è allontanato dal valore massimo di 17 milioni registrato nell’anno 1995. Das Nachbarland Tirol verzeichnete im selben Zeitraum eine Steigerung von 3,2% bei den Ankünften und von 1,8% bei den Übernachtungen. Nello stesso periodo il vicino Land Tirolo ha rilevato un aumento del 3,2% negli arrivi e dell’1,8% nelle presenze. Le migliori performance a livello locale hanno riguardato i consorzi Merano Marketing (+2,0% negli arrivi e +1,2% nelle presenze), Valle Isarco (+2,1% e +0,4%) e Valli di Tures ed Aurina (+2,4% e +0,3%). I restanti otto consorzi turistici hanno segnalato valori delle presenze in calo. Le maggiori diminuzioni sono state registrate nelle Dolomiti, ed in particolare nei consorzi turistici Alta Badia (-4,5% negli arrivi e -5,3% nelle presenze) e Val Gardena (-2,3% e -3,8%). Dall’analisi per nazione di provenienza emerge una crescita dei turisti residenti nei paesi del Benelux (+3,7%). Le presenze delle restanti nazioni durante la stagione estiva 2008 si sono invece rivelate in calo. I turisti italiani hanno segnalato una diminuzione dell’ 1,1%, quelli germanici, che rappresentano la quota maggiore (50,4% delle presenze), una contrazione dello 0,8%. Le presenze degli svizzeri sono diminuite del 2,4%, quelle degli austriaci hanno subito una lieve flessione (-0,5%), mentre quelle dei turisti provenienti dagli altri paesi sono rimaste pressoché stabili (+0,1%). Anno turistico 2007/08: risultati positivi grazie alla stagione invernale L’anno turistico 2007/08 (da novembre 2007 ad ottobre 2008) si è concluso con un aumento del 2,4% negli arrivi e dell’1,7% nelle presenze rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’andamento positivo si è realizzato grazie ai risultati della stagione invernale 2007/08, la quale ha fatto registrare cospicui incrementi sia negli arrivi che nelle presenze (entrambi +5,5%). I risultati della stagione estiva non sono invece stati brillanti, manifestando diminuzioni delle presenze in particolare negli ultimi mesi estivi (agosto - 1,4%, settembre -5,5%, ottobre -1,5%). .  
   
   
SLOVENIA, TURISMO AUMENTA IN OTTOBRE  
 
Secondo l´Ufficio di Statistica Sloveno, in ottobre 2008 si è registrato un 4 per cento in più di arrivi, rispetto a ottobre 2007 anche se sono calati dell´1 per cento i pernottamenti. Nei primi dieci mesi del 2008, il numero di pernottamenti è, però, aumentato del 2 per cento rispetto allo stesso periodo dell´anno scorso. Si sono registrati, nei dieci mesi, 2. 444. 253 arrivi alle destinazioni turistiche, e 7. 496. 755 pernottamenti (il numero di pernottamenti di turisti sloveni è aumentato del 5 per cento, mentre il numero di pernottamenti di turisti esteri è rimasto lo stesso). I turisti stranieri rappresentano il 59 per cento dei pernottamenti totali: il 17 per cento arriva dall´Italia, il 13 per cento dalla Germania, il 12 per cento dall´Austria, il 6 per cento dalla Croazia, il 6 per cento anche dal Regno Unito, mentre dall´Olanda arriva il 5 per cento dei pernottamenti registrati. .  
   
   
TURISMO: NUOVO AVVISO PUBBLICO PER COLLEGAMENTO PRAMOLLO  
 
Trieste - Una cosiddetta "generalità" di Giunta, annunciata alcuni giorni dall´assessore regionale Riccardo Riccardi al sindaco di Pontebba Bernardino Silvestri, è stata presentata nella seduta di lavoro del Governo del Friuli Venezia Giulia del 3 dicembre - da parte dello stesso Riccardi - nella quale viene indicata l´esigenza di "riproporre" un nuovo avviso pubblico per la ricerca del promotore della realizzazione del nuovo collegamento funiviario, sul versante italiano, verso il comprensorio turistico di Pramollo/nassfeld. L´avviso pubblico, indica la generalità proposta dall´assessore Riccardi, dovrà prevedere la realizzazione dell´impianto di collegamento "come opera principale anche se non esclusiva", verificando dunque la possibilità d´insediamento di altre iniziative suscettibili di sfruttamento economico se necessarie al riequilibrio degli oneri a carico dell´investitore privato. La direzione regionale alle Infrastrutture di trasporto predisporrà in questi giorni il testo dell´avviso pubblico che la Giunta esaminerà in tempi brevissimi, prima cioè dell´approvazione della legge regionale di bilancio per il 2009, già in discussione in sede di Consiglio regionale. .  
   
   
GRUPPO VENTAGLIO: SITUAZIONE FINANZIARIA AL 31 OTTOBRE 2008  
 
 Milano - La posizione finanziaria netta consolidata, al 31 ottobre 2008, è pari a -20,3 milioni di Euro, in miglioramento rispetto a -21,4 milioni di Euro al 30 settembre 2008. La posizione finanziaria netta consolidata al 31 ottobre 2007 era pari a -10,4 milioni di Euro. La posizione finanziaria netta della Capogruppo I Viaggi del Ventaglio S. P. A. , al 31 ottobre 2008, è pari a -16,1 milioni di Euro, in miglioramento rispetto a -17,5 milioni di Euro al 30 settembre 2008. La posizione finanziaria netta della Capogruppo al 31 ottobre 2007 era pari a -26,9 milioni di Euro. Il dettaglio della posizione finanziaria netta consolidata e della Capogruppo, con l’indicazione delle componenti a breve e medio/lungo termine ed il confronto con l’ultimo dato pubblicato, è riportato nelle tabelle allegate. Rapporti con Parti Correlate - I crediti netti verso le parti correlate sono pari a 1,5 milioni di Euro e si riferiscono integralmente alla Società Ventaclub Thai Co. Ltd. I debiti netti verso le parti correlate sono pari a 0,3 milioni di Euro e si riferiscono alle Società Ivv Holding S. P. A. (0,1 milioni di Euro) e Ventadiving Italia S. R. L. (0,2 milioni di Euro). Rapporti di debito scaduti, sia finanziari che di natura commerciale, tributaria, previdenziale e verso i dipendenti - Al 31 ottobre 2008, non risultano debiti scaduti di natura tributaria , previdenziale , finanziaria né verso i dipendenti. Con riferimento ai rapporti con gli istituti previdenziali, si segnala un pignoramento contro la controllata Ventaclub S. R. L. Da parte di Equitalia, per circa 152 migliaia di Euro, relativo ad un contenzioso su differenze contributive contestate, al quale la Società si è opposta ed è attualmente in corso il relativo giudizio. L’ammontare dei debiti di natura commerciale (fornitori) scaduti al 31 ottobre 2008 è pari a circa 113 milioni di Euro, con un’incidenza di circa il 73% del totale debiti verso fornitori del Gruppo, rispetto al 71% del mese precedente. Al 31 ottobre 2007, l’incidenza dei debiti commerciali scaduti era pari a circa il 70%. Si segnala che l’ammontare dello scaduto rappresenta circa il 12% dei flussi finanziari in uscita relativi alla gestione operativa che mediamente il Gruppo sostiene in un esercizio. Inoltre, si evidenzia che, alla data del 31 ottobre 2008, l’esposizione verso i fornitori si colloca ai livelli più elevati in conseguenza della conclusione dell’alta stagione estiva, rispetto ai valori minimi della primavera, in cui l’importo è pari a circa la metà. Si nota, infine, che la situazione di sofferenza sui debiti di natura commerciale è anche il riflesso della straordinaria stretta creditizia da parte degli istituti bancari, che ha portato livelli patologic amente ridotti - sia per importo, sia per tipologia e per durata - l’ordinario credito bancario alle imprese (compresa, in particolare, la fattorizzazione). Alla data del 31 ottobre 2008, non si segnalano iniziative di sospensione dei rapporti di fornitura. Il Gruppo ha ricevuto solleciti di pagamento per un ammontare complessivo di circa 5 milioni di Euro ed ingiunzioni di pagamento per circa 1 milione di Euro. Non vi sono in corso azioni esecutive, ad eccezione di un pignoramento contro la controllata indiretta greca Ventaglio Hellas S. A. Per 615 migliaia di Euro, nell’ambito di un contenzioso sorto con la proprietà di una struttura alberghiera locale nel corso dell’esercizio 2007. La causa è in corso presso il tribunale di Atene. Piano Industriale, Budget e Consuntivi: considerazioni e scostamenti, azioni programmate ed Intraprese - Il Piano Industriale 2007-2009, approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione il 18 gennaio 2007, è ancora valido nelle linee strategiche e negli obiettivi da perseguire. In particolare, il Piano Industriale prevedeva: 1. Ridefinizione del posizionamento ottimale delle linee di prodotto del Gruppo. Essa è stata resa possibile con il mantenimento e lo sviluppo della leadership nei villaggi e attraverso una chiara segmentazione dell’offerta. Sono state create tre tipologie di villaggi Ventaglio : villaggi Ventaclub, Ventaclub International e Ventaglio Resort. L’iniziativa di partnership con La Gazzetta dello Sport ha accresciuto la visibilità del marchio, in particolare tra la clientela sportiva. Il lancio del marchio “105 Travel” , orientato ai pacchetti low cost, ha attratto un target di clientela di giovane età. E’ stato consolidato il format Columbus Club, grazie anche allo sforzo volto ad ottenere una progressiva destagionalizzazione dell’offerta Columbus (che è sempre stata caratterizzata da un’alta concentrazione della stagionalità nel periodo estivo). La destagionalizzazione è stata favorita anche dal successo dell’iniziativa “Lungomare” su diversi villaggi del Gruppo, destinata alla clientela over 60 in periodi di bassa stagionalità. E’ proseguito lo sviluppo dell’offerta del brand Best Tours, destinata al target più elevato di clientela del Gruppo, attraverso la proposta di Club esclusivi e l’ingresso nel segmento degli “Short Break” con la formula “Best Week End”. 2. Crescita mirata dei volumi, attraverso la dismissione di prodotti considerati non remunerativi e attraverso nuove iniziative di sviluppo. Sono state dismesse strutture in locazione e in commercializzazione in esclusiva (in particolare, su destinazioni italiane) a marginalità bassa o addirittura negativa. Sono divenute operative nuove destinazioni o strutture: a Cuba (con l’inaugurazione del villaggio a Cayo Largo), in Libia (con il resort Dar Tellill), alle Maldive (con il resort Gangehi) e nell’area mediterranea (Grecia ed Egitto Mediterraneo, Marsa Matrouh). 3. Perseguimento dell’efficienza operativa per migliorare la redditività . Il Gruppo prosegue con le azioni di recupero della marginalità mediante il contenimento ed il ridimensionamento dei costi di struttura, la creazione di sinergie organizzative e commerciali, la realizzazione di strutture di pricing volte a migliorare l’occupazione e a qualificare l’offerta. 4. Abbattimento del Capitale Investito Netto attraverso dismissioni di asset non strategici. Il Gruppo, in conformità con le azioni strategiche contenute nel piano industriale 2007-2009, ha portato a termine con successo la vendita dei resort Playa Maroma (Messico) e Gran Dominicus (Repubblica Dominicana), mantenendone la commercializzazione in esclusiva sul mercato italiano. L’attuazione degli accordi di ristrutturazione finanziaria e dello “Stand-by Equity Distribution Agreement”, ha permesso, nel periodo 2006-2008, la ricapitalizzazione della Società Capogruppo con conseguente miglioramento dell’indebitamento finanziario netto nonché il beneficio della rinuncia da parte delle banche a rilevanti crediti chirografari. Poiché il Piano Industriale è stato costruito su base annuale è possibile effettuare solamente il confronto con il Bilancio chiuso al 31 ottobre 2007 (ultimo bilancio approvato) che indicava (i) ricavi netti consolidati, al 31 ottobre 2007, pari a 783,4 milioni di Euro, rispetto ai 792,1 milioni di Euro previsti nel Piano (ii) margine operativo lordo (Ebitda) pari a 22 milioni di Euro, rispetto ai 23,3 milioni di Euro previsti nel Piano, (iii) risultato operativo (Ebit) pari a 2,4 milioni di Euro, rispetto ai 7,5 milioni di Euro previsti nel Piano. Tale ultimo scostamento è riferibile a maggiori svalutazioni di crediti e a maggiori accantonamenti effettuati dalla controllata Livingston S. P. A. Relativi, in particolare, alla revisione dei fondi per la manutenzione ciclica degli aeromobili, rideterminati in aumento in conseguenza di un incremento delle ore volate. Per quanto riguarda i dati dell’esercizio conclusosi il 31 ottobre 2008, è in corso di preparazione il relativo progetto di bilancio annuale. Si riporta, pertanto, un raffronto del periodo chiuso al 31 luglio 2008 con il budget 2008, che, si precisa, è stato predisposto su base trimestrale in continuità con le previsioni relative alla marginalità operativa dell’esercizio 2008 contenute nel Piano Industriale 2007-2009. I ricavi netti consolidati, al 31 luglio 2008, ammontavano a 493,1 milioni di Euro, rispetto ai 515,2 milioni di Euro previsti nel budget. Il margine operativo lordo (Ebitda), al 31 luglio 2008, ammontava a -0,1 milioni di Euro, rispetto ai 6,7 milioni di Euro previsti nel budget. Il risultato operativo (Ebit), al 31 luglio 2008, ammontava a -10,4 milioni di Euro, rispetto ai -5 milioni di Euro previsti nel budget. Con riferimento allo scostamento dell’Ebitda, si precisa che lo stesso è conseguente: alla chiusura temporanea della destinazione Kenya (ora riaperta), a causa degli eventi di natura socio-politica che hanno interessato la nazione; alla riduzione della capacità ricettiva della struttura Akumal Beach Club (Messico), a seguito dell’incendio da questa subito nel mese di aprile 2008; al significativo incremento del prezzo del carburante che ha influenzato negativamente il portafoglio prenotazioni e la marginalità operativa, soprattutto per le destinazioni di lungo raggio. Più in generale, a partire dalla scorsa primavera, gli effetti della crisi economica mondiale hanno iniziato a pesare sulla domanda turistica e tali segnali di indebolimento della domanda si sono intensificati nel corso dell’estate e dell’autunno, in concomitanza con l’ulteriore aggravamento del complessivo quadro congiunturale. Questa evoluzione rende, pertanto, superato lo scenario economico di riferimento e gli obiettivi di risultato previsti nel Piano Industriale 2007-2009, con riferimento al biennio 2008-2009. La Società sta, quindi, procedendo alla predisposizione di un nuovo Piano Industriale che tenga conto della mutata situazione economica del mercato. In particolare, tale Piano prevedrà: I) Il proseguimento delle azioni intese a conseguire gli obiettivi di cui ai punti 1, 2, 3, sopra citati del precedente piano industriale 2007-2009, con il loro adeguamento al mutato scenario economico di riferimento, allo scopo di assicurare il recupero dell’Ebit positivo, già raggiunto nell’esercizio 2007, attraverso azioni di razionalizzazione di: portafoglio prodotti, che contempli anche azioni innovative sulla qualità del servizio offerto alla clientela; organizzazione societaria del Gruppo, con una riduzione dei costi fissi di struttura. Ii) Il proseguimento de lle operazioni finalizzate alla dismissione di asset non stratecigi, al fine del miglioramento della posizione finanziaria netta e del capitale investito. In tal senso, si segnala la recente sottoscrizione di una lettera d’intenti per la cessione della compagnia aerea Livingston (si veda, a tal proposito, il comunicato stampa del 16 ottobre 2008) e un accordo - soggetto a due diligence - per la cessione dell’immobile sito in Eleuthera (Repubblica di Bahamas) ad una Società immobiliare americana (come comunicato il 6 novembre 2008). Iii) Il ripristino di linee di credito bancarie a livelli “normali”, anche con l’eventuale ricorso ai provvedimenti finanziari pubblici in corso di formazione, nonché il riscadenziamento del debito commerciale. .  
   
   
MILANO E’ NATALE. APRE “IL VILLAGGIO DELLE MERAVIGLIE” PER GRANDI E PICCINI  
 
Ospiterà la casa di Babbo Natale e la cucina della Befana. Ma anche il mercatino e il teatrino degli elfi, 40 chalet in legno e una pista di pattinaggio sul ghiaccio. Sabato 6 dicembre, ai Giardini Montanelli di via Palestro, nell’ambito delle iniziative di “Milano è Natale”, aprirà il Villaggio delle Meraviglie dedicato ai bambini e alle famiglie. La manifestazione, che durerà fino al 6 gennaio, è stata presentata questa mattina dall’assessore allo Sport e Tempo libero Giovanni Terzi, assieme alla madrina dell’evento Ambra Orfei e a Clarence Seedorf, fondatore dell’associazione benefica Champions for Children che partecipa all’organizzazione del Villaggio. “Anche in occasione del Natale – ha dichiarato Terzi – l’Amministrazione ha scelto luoghi simbolo della città come punti di riferimento per i milanesi. Per il secondo anno, i Giardini di via Palestro ospitano il Villaggio delle Meraviglie per famiglie e bambini. Una manifestazione in cui trovano definitivamente casa anche la pista di pattinaggio e i tanti mercatini che negli anni scorsi popolavano Milano”. Numerose le proposte del “Villaggio”. Tra gli oltre 40 chalet in legno ci sarà “Il mercatino degli elfi”, dove si potranno acquistare prodotti enogastronomici e artigianali; la Fabbrica dei Giocattoli, un vero laboratorio di disegno e costruzione giocattoli; la Casa di Babbo Natale; il Castello di Cristallo con la Scuola di Circo di Ambra Orfei e un angolo dedicato al trucca-bimbi. Ancora, la Slitta di Babbo Natale che viaggia su rotaie, il Teatrino degli Elfi con spettacoli per i più piccini e giochi per tutta la famiglia e “La Cucina della Befana”, il ristorante scenografico del Villaggio. Al centro, infine, è stato allestito il Grande Albero della Solidarietà, realizzato da Giuliano Ghelli: intorno ad esso prenderanno vita iniziative a scopo benefico il cui ricavato sarà devoluto a Champions for Children, presente con un proprio stand. L’inaugurazione si terrà sabato 6 dicembre, alle ore 16. 00; mentre alle 16. 30 l’autore di libri per bambini Geronimo Stilton incontrerà i suoi fans, dedicando loro un piccolo spettacolo al Castello di Ghiaccio. Fino al 19 dicembre, mercatini e animazioni saranno aperti nei giorni feriali dalle 15. 00 alle 20. 00 e nei giorni festivi dalle 10. 00 alle 20. 00. Dal 20 dicembre l’orario di apertura sarà, per tutti i giorni, dalle 10. 00 alle 20. 00. La pista di pattinaggio, fino al 19 dicembre, sarà aperta nei giorni feriali dalle 12. 00 alle 22. 00, nei prefestivi dalle 10. 00 alle 24. 00 e nei festivi dalle 10. 00 alle 22. 00, mentre dal 20 dicembre effettuerà orario continuato, dalle 10. 00 alle 22. 00 (esclusi i giorni prefestivi in cui si potrà pattinare fino a mezzanotte). L’ingresso al Villaggio è gratuito. Per ulteriori informazioni: www. Villaggiodellemeraviglie. Com .  
   
   
LA BASILICATA SI PROMUOVE SUL LAGO DI LUGANO  
 
I comuni di Albano di Lucania, Cancellara, Tricarico, Tolve, Brindisi di Montagna, Porlezza, le Comunità Montane "Alto Basento" e "Alpi Lepontine", con il sostegno del Consiglio Regionale di Basilicata, organizzano dal 5 all´8 dicembre un "Villaggio Basilicata" a Porlezza (Como), borgo grazioso e accogliente che si trova a capo del ramo nord-est del lago di Lugano. L´idea nasce dal primo cittadino di Albano di Lucania, Franco Adamo, che si è fatto promotore dell´iniziativa coinvolgendo le altre comunità lucane e verificando la disponibilità all´ospitalità e allo scambio culturale da parte di località ad alta vocazione turistica del Nord Italia. Da qui la realizzazione della missione in cui la Basilicata potrà incontrare e suggestionare i visitatori attraverso video e immagini, pubblicazioni dedicate ai diversi itinerari lucani e le produzioni tipiche, da sempre volàno di grande appeal per il territorio. L´esperienza ha il carattere dell´esperimento-pilota, in quanto l´obiettivo – a quanto dichiarato dagli amministratori - è quello di creare un evento annuale da chiamare "La settimana della Basilicata", per creare occasioni di promozione stabili e innovative in maniera itinerante. .  
   
   
PARTE DA SAN FELE UN PROGETTO FRA TURISMO E TRADIZIONE  
 
Si è svolta, il 2 dicembre, negli Uffici regionali della Commissione dei Lucani all’Estero, un incontro che ha visto la presenza della Dott. Ssa Russo, Direttrice del Museo Archeologico Nazionale del Comune di Muro Lucano, il Commissario del Comune di Muro Lucano, Claudia Livia Cimadomo, il Vice Sindaco del Comune di Ruvo del Monte, Fortunato Donato, il Sindaco di San Fele Donato Sperduto, il Sindaco di Bella Salvatore Santorsa, il Presidente della Commissione Lucani all’Estero Pietro Simonetti e la Project Manager Fernanda Ruggiero che ha esposto il progetto di marketing territoriale denominato “ Turismo e Tradizione”. “Si sono definiti – si legge in un comunicato stampa del Comune di San Fele - i procedimenti amministrativi e la struttura giuridica di un possibile Consorzio Turistico intercomunale con un possibile C. U. P. (centro unificato di prenotazioni) presso l’attuale sede dell’Ufficio Turismo del Comune di San Fele che si propone con questa idea che vedrà di certo anche la partecipazione del Comune di Castelgrande,del Comune di Pescopagano e del Comune di Rapone, invitati all’incontro ma non presenti, di creare un gruppo di lavoro che seguirà un unico progetto nei prossimi anni e che unitamente con gli uffici regionali ha assunto l’impegno di organizzare un convegno internazionale di studi con la collaborazione dell’Università degli Studi di Basilicata e la Soprintendenza dei Beni Archeologici di Potenza oltre che con la collaborazione di altri Enti e Università italiane per discutere e approvare l’idea di progetto. L’argomento del Convegno e che si prevede di organizzarlo a breve, sarà “Il Turismo della Tradizione: una strategia per il territorio per la conoscenza, tutela e valorizzazione nel contesto italiano e internazionale della memoria storica dei nostri comuni”. “Un’idea di marketing solida che toccherà ricerca, infrastrutture e promozione, che si collegherà ad altri territori nazionali e che sarà progetto integrato. Un piano di lavoro per una cooperazione locale e internazionale per la diffusione delle tradizioni a fini turistici. Un progetto che con gli sportelli Basilicata in fase di costituzione , si propone per attivare fattivamente il “turismo di ritorno”, con l’obiettivo di riportare nei nostri luoghi tanti nostri connazionali che dovranno ritrovare servizi di qualità e una accoglienza e proposte di itinerari che tocchino i cinque sensi unitamente alla memoria di questi luoghi”. .