Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 09 Giugno 2009
SONO ARRIVATI AL POTERE IN EUROPA GLI EXTRACOMUNITARI?  
 
Roma, 9 giugno 2009- Con il voto delle elettrici e degli elettori britannici e olandesi, si è messa in moto la gigantesca macchina elettorale che condurrà al settimo rinnovo del Parlamento europeo eletto a suffragio universale e diretto. Come si sa, l´Assemblea dell´Unione europea rappresenta democraticamente il più grande corpo elettorale del mondo dopo quello del Parlamento della Repubblica d´India, la cui Camera Bassa è stata recentemente rinnovata da oltre un miliardo di elettrici ed elettori. Negli ultimi giorni, alcuni leader politici si sono rivolti all´elettorato europeo chiarendo la loro visione dell´Europa di oggi e le loro idee sull´Europa che verrà. Vorremmo attirare la vostra attenzione sulla visione del Presidente francese Sarkozy, della cancelleria tedesca Merkel e del presidente del Consiglio italiano Berlusconi. Angela Merkel e Nicolas Sarkozy hanno scritto a quattro mani una "tribuna" sul Journal de Dimanche confermando la loro convinzione per "un´Europa più forte che ci protegga". Temendo di aver espresso un eccesso di entusiasmo europeista, i leader francese e tedesco precisano tuttavia che "un´Europa più forte non significa sempre e necessariamente più legislazione europea o più mezzi finanziari" sottolineando il loro rifiuto di un´Europa "burocratica che applica meccanicamente delle regole pignole e che diffida del cambiamento". Dopo aver precisato i limiti allo sviluppo dell´Unione europea, Angela Merkel e Nicolas Sarkozy chiedono un´Europa che: 1. Sia unita nel mondo, 2. Apporti delle risposte coraggiose alle questioni del nostro tempo, 3. Assicuri la nostra prosperità, 4. Favorisca la ricerca e l´innovazione, 5. Incoraggi il coordinamento economico, 6. Sviluppi delle vere politiche dell´immigrazione, dell´energia, della difesa, 7. Rafforzi e modernizzi le sue politiche comuni e in particolare la Pac, 8. Si impegni per una economia sociale di mercato altamente competitiva che tenda alla piena occupazione ed al progresso sociale prendendo atto del fallimento del liberalismo senza regole, 9. Assicuri una vera regolamentazione europea nel settore finanziario, 10. Crei uno spazio finanziario competitivo per le nostre imprese, 11. Modifichi le regole contabili prendendo le decisioni necessarie già nel Consiglio europeo di giugno, 12. Ritrovi la via delle finanze pubbliche sostenibili combattendo la piaga dei debiti pubblici eccessivi, 13. Rafforzi la politica di sicurezza e di difesa. Per parte sua, il presidente del Consiglio italiano Berlusconi – intervistato a Porta a Porta nella sua veste di capo-lista del Popolo della Libertà nelle cinque circoscrizioni elettorali italiane – ha reiterato una gag del 2004 quando inventò un suo incontro con gli industriali europei "in una sala piena di scatoloni contenenti decine di migliaia di direttive e regolamenti europei" e ha confermato il suo impegno e quello del suo partito contro l´Europa "degli impicci, dei lacci e dei lacciuoli". Poiché il suo incarico di presidente del Consiglio è incompatibile con quello di deputato europeo, la battaglia contro gli impicci, i lacci ed i lacciuoli sarà condotta nel Parlamento europeo dai deputati eletti nelle liste del Pdl. Nell´organizzare uno spazio dedicato alle ragazze ed ai ragazzi dai 6 ai 18 anni insieme all´Ufficio di Informazione per l´Italia del Parlamento europeo, abbiamo deciso di dedicare una piccola sala a quel che è stato chiamato acquis communautaire e che si può tradurre in italiano in "patrimonio delle realizzazioni comunitarie". Esso è rappresentato da circa diciassettemila direttive e regolamenti adottati dalle istituzioni europee a partire dal 1° aprile 1958 fino ad oggi e pubblicate nelle ventottomila Gazzette Ufficiali dell´Unione europea [1], un patrimonio cartaceo che presentiamo con orgoglio ai molti giovani che frequentano il nostro spazio come simbolo dello "stato di diritto" europeo. Contrariamente al conduttore di "Porta a Porta" Bruno Vespa che ha mostrato nell´intervista al premier Berlusconi una conoscenza almeno approssimativa della storia europea predatando la caduta della Comunità europea di Difesa dal 1954 al 1948, le nostre lettrici ed i nostri lettori sanno che tutti i regolamenti e le direttive delle Comunità europee sono state adottati all´unanimità dal 1958 al 1987 non dall´Europa burocratica ma dall´insieme dei governi nazionali; che – con l´entrata in vigore dell´Atto Unico europeo – alcune di queste norme sono state adottate anche a maggioranza dai governi (ma i casi dei voti a maggioranza si contano sulle dita di una mano) con un limitatissimo diritto di emendamento del Parlamento europeo; che – con l´entrata in vigore del Trattato di Maastricht (1993) – il Parlamento europeo ha ottenuto un parziale potere di codecisione legislativa rendendo in tal modo più rapido e più trasparente il processo di decisione dell´Unione europea e consentendo una redazione più comprensibile dei testi legislativi fino ad allora redatti dai funzionari delle amministrazioni nazionali. I consumatori europei conoscono bene i vantaggi quotidiani che essi traggono dalla legislazione europea così come il mondo delle imprese – che dispone di lobbies potenti a Bruxelles – è perfettamente cosciente degli ampi spazi di libertà di stabilimento, di semplificazione delle norme nazionali e di aiuti alla competitività e all´innovazione del sistema produttivo europeo ottenuti attraverso le direttive ed i regolamenti europei il cui contenuto è stato costantemente discusso dalla Commissione europea nel quadro del dialogo sociale con sindacati ed imprenditori. Al di là del mondo dell´economia (cittadini-consumatori e imprenditori-produttori), l´Unione europea ha costruito – fondando le sue decisioni su procedure sempre più democratiche – un patrimonio di norme e di diritti a vantaggio di tutti i cittadini europei e più in generale della persona umana raccogliendo e facendo propri i frutti dei valori condivisi della dignità, dell´eguaglianza, del rispetto delle differenze, della democrazia e della solidarietà che si sono tradotti in regole comuni confermate dalla Corte di Lussemburgo e sancite dal primato del diritto comunitario sui diritti nazionali. Certamente l´Unione europea è ancora un cantiere aperto in costruzione, un cantiere dal quale è stato tolto da anni il cartello "vietato l´ingresso ai non-addetti ai lavori" per dare spazio alla democrazia rappresentativa che risiede nel Parlamento europeo e nella democrazia partecipativa che si sta sviluppando attraverso la cittadinanza europea. Contrariamente a quel che pensano in molti, il Trattato di Lisbona rappresenta un punto di partenza e il Parlamento europeo dovrà decidere se fare o meno uso del nuovo diritto di iniziativa costituzionale e chiedere a governi e parlamenti nazionali di proseguire la strada per una più forte integrazione politica del continente. È questa una ragione in più per andare a votare il 6 e 7 giugno e scegliere, fra i candidati, coloro che hanno manifestato senza ambiguità l´impegno a lavorare per l´Europa durante tutti i cinque anni della prossima legislatura europea. Votando in tal modo, si può esprimere un consenso anche critico verso l´Europa nella quale viviamo, che non è tuttavia un corpo estraneo rispetto alle nostre società nazionali ma che è invece il frutto di un processo graduale nel quale governi, amministrazioni nazionali, forze politiche, economiche e sociali hanno dato – ciascuno al proprio livello di responsabilità e di potere – il loro contributo ivi compresi Angela Merkel, Nicolas Sarkozy e Silvio Berlusconi, che si esprimono come se fossero dei cittadini extracomunitari. Pier Virgilio Dastoli, Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea [1]Per darvi un ordine di grandezza, le leggi italiane dal dopoguerra ad oggi sono oltre 150 mila con esclusione dei regolamenti di applicazione adottati dai governi della Repubblica. .  
   
   
ELEZIONI EUROPEE: SEGGI PER GRUPPO POLITICO IN OGNI STATO MEMBRO  
 
Epp-ed Pes Alde Uen Greens/ Efa Gue/ Ngl Ind/ Dem Others Totale
Be 6 5 5 0 3 0 0 3 22
Bg 6 4 5 0 0 0 0 2 17
Cz 2 7 0 0 0 4 0 9 22
Dk 1 4 3 2 2 1 0 0 13
De 42 23 12 0 14 8 0 0 99
Ee 1 1 3 0 0 0 0 1 6
Ie 4 2 1 3 0 1 1 0 12
El 8 8 0 0 1 3 2 0 22
Es 23 21 2 0 2 1 0 1 50
Fr 29 14 6 0 14 4 1 4 72
It 34 0 7 9 0 0 0 22 72
Cy 2 1 0 0 0 2 0 1 6
Lv 1 0 1 3 1 0 0 2 8
Lt 4 3 2 2 0 0 0 1 12
Lu 3 1 1 0 1 0 0 0 6
Hu 15 4 0 0 0 0 0 3 22
Mt 2 3 0 0 0 0 0 0 5
Nl 5 3 6 0 3 2 2 4 25
At 6 5 0 0 1 0 0 5 17
Pl 28 7 0 15 0 0 0 0 50
Pt 10 7 0 0 0 5 0 0 22
Ro 13 11 5 0 1 0 0 3 33
Si 3 2 2 0 0 0 0 0 7
Sk 6 5 0 1 0 0 0 1 13
Fi 4 2 4 0 2 0 0 1 13
Se 5 5 4 0 2 1 0 1 18
Uk 0 13 11 0 5 1 13 29 72
Totale Ue 263 161 80 35 52 33 19 93 736
Da luglio 2009 tutti i gruppi politici devono essere composti da deputati di almeno 7 Stati membri. Per la costituzione di un gruppo politico è richiesto un numero minimo di 25 deputati. Legenda: · Epp-ed : Gruppo del Partito popolare europeo (Democratici-cristiani) e dei Democratici europei; · Pes : Gruppo socialista al Parlamento europeo; · Alde : Gruppo dell´Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l´Europa; · Uen : Gruppo "Unione per l´Europa delle nazioni"; · Greens/ Efa : Gruppo Verde/alleanza libera europea; · Gue/ Ngl : Gruppo confederale della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica; · Ind/ Dem : Gruppo Indipendenza/democrazia; · Others : Altri. .
 
   
   
ELEZIONI EUROPEE: RISULTATI IN NUMERO DI SEGGI (IN NUMERI ASSOLUTI)  
 
 
Epp-ed Pes Alde Uen Greens/ Efa Gue/ Ngl Ind/ Dem Others Totale
6 5 5 0 3 0 0 3 22
Be cd&v 3 ps 3 open Vld 3 ecolo 2 vl. Belang 2
csp 1 sp. A 2 mr 2 groen! 1 ldd 1
n-va 1
cdh 1
6 4 5 0 0 0 0 2 17
Bg gerb 5 bsp 4 dps 3 ataka 2
sds-dsb 1 ndsv 2
2 7 0 0 0 4 0 9 22
Cz kdu-Èsl 2 Èssd 7 ksÈm 4 ods 9
1 4 3 2 2 1 0 0 13
Dk c 1 a 4 v 3 o 2 f 2 n 1
42 23 12 0 14 8 0 0 99
De cdu 34 spd 23 fdp 12 grüne 14 die Linke 8
csu 8
1 1 3 0 0 0 0 1 6
Ee irl 1 sde 1 ke 2 i. Tarand (Ind) 1
er 1
4 2 1 3 0 1 1 0 12
Ie fg 4 lab. 2 ind 1 ff 3 sf 1 ind 1
8 8 0 0 1 3 2 0 22
El n. D. 8 pa. So. K. 8 op 1 k. K. E. 2 la. O. S. 2
sy. Riz. A. 1
23 21 2 0 2 1 0 1 50
Es pp 23 psoe 21 cpe 2 edp-v 1 iu-icv-euia-ba 1 upyd 1
iu-icv-euia-ba 1
29 14 6 0 14 4 1 4 72
Fr ump 29 ps 14 modem 6 europe écologie 14 fg 4 libertas (Mpf-cpnt) 1 fn 3
alliance des Outre-mers 1
34 0 7 9 0 0 0 22 72
It pdl 29 idv-lista Di Pietro 7 ln 9 pd 22
udc 5
2 1 0 0 0 2 0 1 6
Cy disy 2 edek 1 akel 2 di. Ko 1
1 0 1 3 1 0 0 2 8
Lv jl 1 lpp/lc 1 ps 2 pctvl 1 sc 2
tb/lnkk 1
4 3 2 2 0 0 0 1 12
Lt ts-lkd 4 lsdp 3 lrls 1 tt 2 llra (Awpl) 1
dp 1
3 1 1 0 1 0 0 0 6
Lu csv 3 lsap 1 dp 1 déi gréng 1
15 4 0 0 0 0 0 3 22
Hu fidesz-kdnp 14 mszp 4 jobbik 3
mdf 1
2 3 0 0 0 0 0 0 5
Mt pn 2 pl (Mlp) 3
5 3 6 0 3 2 2 4 25
Nl cda 5 pvda 3 d66 3 groenlinks 3 sp 2 christenunie-sgp 2 pvv 4
vvd 3
6 5 0 0 1 0 0 5 17
At övp 6 spö 5 grüne 1 martin 3
fpö 2
28 7 0 15 0 0 0 0 50
Pl po 25 sld-up 7 pis 15
psl 3
10 7 0 0 0 5 0 0 22
Pt ppd/psd 8 ps 7 be 3
cds-pp 2 cdu (Pcp-pev) 2
13 11 5 0 1 0 0 3 33
Ro pd-l 10 psd-pc 11 pnl 5 udmr 1 prm 3
udmr 2
bãsescu E. 1
3 2 2 0 0 0 0 0 7
Si sds 2 sd 2 zares 1
n. Si 1 lds 1
6 5 0 1 0 0 0 1 13
Sk smk - Mpk 2 smer 5 sns 1 ¼s - Hzds 1
sdkú - Ds 2
kdh 2
4 2 4 0 2 0 0 1 13
Fi kok 3 sdp 2 kesk 3 vihr 2 kd-ps 1
kd-ps 1 sfp (Rkp) 1
5 5 4 0 2 1 0 1 18
Se m 4 s 5 fp 3 mp 2 v 1 pp 1
kd 1 c 1
0 13 11 0 5 1 13 29 72
Uk lab. 13 ld 11 snp 2 sf 1 ukip 13 cons. 25
greens 2 bnp 2
plaid 1 uup 1
dup 1
totale 263 161 80 35 52 33 19 93 736
fatta salva la composizione del Parlamento Europeo durante la tornata costitutiva del 14 luglio 2009Fonte: Tns opinion in collaborazione con il Pe. Risultati in numero di seggi (in percentuale)
epp-ed pes alde uen greens/ Efa gue/ Ngl ind/ Dem others totale
0. 82 0. 68 0. 68 0 0. 41 0 0 0. 41 2. 99
be cd&v 0. 41 ps 0. 41 open Vld 0. 41 ecolo 0. 27 vl. Belang 0. 27
csp 0. 14 sp. A 0. 27 mr 0. 27 groen! 0. 14 ldd 0. 14
n-va 0. 14
cdh 0. 14
0. 82 0. 54 0. 68 0 0 0 0 0. 27 2. 31
bg gerb 0. 68 bsp 0. 54 dps 0. 41 ataka 0. 27
sds-dsb 0. 14 ndsv 0. 27
0. 27 0. 95 0 0 0 0. 54 0 1. 22 2. 99
cz kdu-Èsl 0. 27 Èssd 0. 95 ksÈm 0. 54 ods 1. 22
0. 14 0. 54 0. 41 0. 27 0. 27 0. 14 0 0 1. 77
dk c 0. 14 a 0. 54 v 0. 41 o 0. 27 f 0. 27 n 0. 14
5. 71 3. 13 1. 63 0 1. 9 1. 09 0 0 13. 45
de cdu 4. 62 spd 3. 13 fdp 1. 63 grüne 1. 9 die Linke 1. 09
csu 1. 09
0. 14 0. 14 0. 41 0 0 0 0 0. 14 0. 82
ee irl 0. 14 sde 0. 14 ke 0. 27 i. Tarand (Ind) 0. 14
er 0. 14
0. 54 0. 27 0. 14 0. 41 0 0. 14 0. 14 0 1. 63
ie fg 0. 54 lab. 0. 27 ind 0. 14 ff 0. 41 sf 0. 14 ind 0. 14
1. 09 1. 09 0 0 0. 14 0. 41 0. 27 0 2. 99
el n. D. 1. 09 pa. So. K. 1. 09 op 0. 14 k. K. E. 0. 27 la. O. S. 0. 27
sy. Riz. A. 0. 14
3. 13 2. 85 0. 27 0 0. 27 0. 14 0 0. 14 6. 79
es pp 3. 13 psoe 2. 85 cpe 0. 27 edp-v 0. 14 iu-icv-euia-ba 0. 14 upyd 0. 14
iu-icv-euia-ba 0. 14
3. 94 1. 9 0. 82 0 1. 9 0. 54 0. 14 0. 54 9. 78
fr ump 3. 94 ps 1. 9 modem 0. 82 europe écologie 1. 9 fg 0. 54 libertas (Mpf-cpnt) 0. 14 fn 0. 41
alliance des Outre-mers 0. 14
4. 62 0 0. 95 1. 22 0 0 0 2. 99 9. 78
it pdl 3. 94 idv-lista Di Pietro 0. 95 ln 1. 22 pd 2. 99
udc 0. 68
0. 27 0. 14 0 0 0 0. 27 0 0. 14 0. 82
cy disy 0. 27 edek 0. 14 akel 0. 27 di. Ko 0. 14
0. 14 0 0. 14 0. 41 0. 14 0 0 0. 27 1. 09
lv jl 0. 14 lpp/lc 0. 14 ps 0. 27 pctvl 0. 14 sc 0. 27
tb/lnkk 0. 14
0. 54 0. 41 0. 27 0. 27 0 0 0 0. 14 1. 63
lt ts-lkd 0. 54 lsdp 0. 41 lrls 0. 14 tt 0. 27 llra (Awpl) 0. 14
dp 0. 14
0. 41 0. 14 0. 14 0 0. 14 0 0 0 0. 82
lu csv 0. 41 lsap 0. 14 dp 0. 14 déi gréng 0. 14
2. 04 0. 54 0 0 0 0 0 0. 41 2. 99
hu fidesz-kdnp 1. 9 mszp 0. 54 jobbik 0. 41
mdf 0. 14
0. 27 0. 41 0 0 0 0 0 0 0. 68
mt pn 0. 27 pl (Mlp) 0. 41
0. 68 0. 41 0. 82 0 0. 41 0. 27 0. 27 0. 54 3. 4
nl cda 0. 68 pvda 0. 41 d66 0. 41 groenlinks 0. 41 sp 0. 27 christenunie-sgp 0. 27 pvv 0. 54
vvd 0. 41
0. 82 0. 68 0 0 0. 14 0 0 0. 68 2. 31
at övp 0. 82 spö 0. 68 grüne 0. 14 martin 0. 41
fpö 0. 27
3. 8 0. 95 0 2. 04 0 0 0 0 6. 79
pl po 3. 4 sld-up 0. 95 pis 2. 04
psl 0. 41
1. 36 0. 95 0 0 0 0. 68 0 0 2. 99
pt ppd/psd 1. 09 ps 0. 95 be 0. 41
cds-pp 0. 27 cdu (Pcp-pev) 0. 27
1. 77 1. 49 0. 68 0 0. 14 0 0 0. 41 4. 48
ro pd-l 1. 36 psd-pc 1. 49 pnl 0. 68 udmr 0. 14 prm 0. 41
udmr 0. 27
bãsescu E. 0. 14
0. 41 0. 27 0. 27 0 0 0 0 0 0. 95
si sds 0. 27 sd 0. 27 zares 0. 14
n. Si 0. 14 lds 0. 14
0. 82 0. 68 0 0. 14 0 0 0 0. 14 1. 77
sk smk - Mpk 0. 27 smer 0. 68 sns 0. 14 ¼s - Hzds 0. 14
sdkú - Ds 0. 27
kdh 0. 27
0. 54 0. 27 0. 54 0 0. 27 0 0 0. 14 1. 77
fi kok 0. 41 sdp 0. 27 kesk 0. 41 vihr 0. 27 kd-ps 0. 14
kd-ps 0. 14 sfp (Rkp) 0. 14
0. 68 0. 68 0. 54 0 0. 27 0. 14 0 0. 14 2. 45
se m 0. 54 s 0. 68 fp 0. 41 mp 0. 27 v 0. 14 pp 0. 14
kd 0. 14 c 0. 14
0 1. 77 1. 49 0 0. 68 0. 14 1. 77 3. 94 9. 78
uk lab. 1. 77 ld 1. 49 snp 0. 27 sf 0. 14 ukip 1. 77 cons. 3. 4
greens 0. 27 bnp 0. 27
plaid 0. 14 uup 0. 14
dup 0. 14
totale 35. 73 21. 88 10. 87 4. 76 7. 07 4. 48 2. 58 12. 64 100
fatta salva la composizione del Parlamento Europeo durante la tornata costitutiva del 14 luglio 2009Fonte: Tns opinion in collaborazione con il Pe. Legenda: Epp-ed : Gruppo del Partito popolare europeo (Democratici-cristiani) e dei Democratici europei; Pes : Gruppo socialista al Parlamento europeo; Alde : Gruppo dell´Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l´Europa; Uen : Gruppo "Unione per l´Europa delle nazioni"; Greens/ Efa : Gruppo Verde/alleanza libera europea; Gue/ Ngl : Gruppo confederale della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica; Ind/ Dem : Gruppo Indipendenza/democrazia; Others : Altri.
 
   
   
ELEZIONI EUROPEE: TABELLA DI RIEPILOGO SEGGI  
 
Partiti % Seggi Epp-ed Pes Alde Uen Greens/ Efa Gue/ Ngl Ind/ Dem Others
Pdl 35. 25 29 29
Pd 26. 14 22 22
Ln 10. 22 9 9
Idv-lista Di Pietro 7. 99 7 7
Udc 6. 5 5 5
Prc-pdci-s2-cu 3. 37 0
Sinistra e Libertà 3. 12 0
Bonino-pannella 2. 42 0
L´autonomia 2. 22 0
Ft-ds 0 0
Ld-maie 0 0
Altri 2. 77 0
Totale 100 72 34 0 7 9 0 0 0 22
legenda:. Bonino-pannella : Bonino-pannella; Ft-ds : Fiamma Tricolore - Destra Sociale; Idv-lista Di Pietro : Italia dei Valori - Lista Di Pietro; Ln : Lega Nord; Ld-maie : Liberal Democratici - Movimento Associativo Italiani all´Estero; L´autonomia : Pensionati, La Destra-alleanza Siciliana, Movimento per le Autonomie-alleanza Siciliana, Alleanza di Centro; Pd : Partito Democratico; Pdl : Il Popolo della Libertà; Prc-pdci-s2-cu : Partito della Rifondazione Comunista, Partito dei Comunisti Italiani, Socialismo 2000, Consumatori Uniti; Sinistra e Libertà : Sinistra Democratica, Federazione dei Verdi, Partito Socialista, Unire la Sinistra, Rifondazione per la Sinistra; Udc : Unione dei Democratici Cristiani e Democratici di Centro.
 
   
   
ELEZIONI EUROPEE: RISULTATI PRIMA CIRCOSCRIZIONE NORD-OCCIDENTALE  
 
Aosta, 9 giugno 2009 - Aggiornamento dei risultati a seguito dello scrutinio delle ultime sezioni all’estero: Italia + Estero I Circoscrizione: Italia Nord-occidentale
Elettori 12. 823. 169
Votanti 9. 117. 021 71,09 %
Schede bianche 181. 778 1,99 %
Schede nulle 239. 599 2,62 %
Schede contestate e non assegnate 2. 719 0,02 %
Sezioni Italia 15. 963 su 15. 963 100,00 %
Comunicazioni Ue 580 su 580 100,00 %
Liste Voti % Seggi
Il Popolo Della Liberta´ 2. 902. 630 33,39
Vallee D´aoste 32. 926 0,37
Partito Democratico 2. 002. 919 23,04
Lega Nord 1. 685. 134 19,38
Di Pietro Italia Dei Valori 636. 196 7,31
Autonomie Liberte´ Democratie 27. 086 0,31
Unione Di Centro 460. 494 5,29
Rifond. Com. - Sin. Europea - Com. Italiani 261. 270 3,00
Lista Marco Pannella - Emma Bonino 251. 361 2,89
Sinistra E Liberta´ 182. 922 2,10
La Destra-mpa- Pensionati -All. Di Centro 71. 211 0,81
Partito Comunista Dei Lavoratori 64. 668 0,74
Fiamma Tricolore 56. 484 0,64
Forza Nuova 45. 352 0,52
Liberal Democratici - Maie 12. 272 0,14
Totale 8. 692. 925
Fonte: Presidenza della Regione – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d’Aosta .
 
   
   
ELEZIONI EUROPEE: ASSEGNATI I SEGGI ALLE LISTE ITALIA NORD-OCCIDENTALE  
 
Aosta, 9 giugno 2009 - La Presidenza della Regione Val D’ Aosta informa che sono stati assegnati i seggi alle liste delle cinque circoscrizioni. Per quanto riguarda la circoscrizione uno, Italia nord-occidentale, Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e Lombardia, sono stati attribuiti i seguenti seggi: Alla lista Il Popolo delle Libertà 8 seggi; Alla lista Di Pietro Italia dei Valori 2 seggi; Al Partito Democratico 5 seggi; Alla Lega Nord 5 seggi; All’unione di Centro 1 seggio. . .  
   
   
GIORNATA MONDIALE PER L’AMBIENTE: IL COMMISSARIO EUROPEO DIMAS CHIEDE PROVA DI MAGGIORE AMBIZIONE NEI NEGOZIATI SUL NUOVO ACCORDO MONDIALE  
 
 Bruxelles, 9 giugno 2009 - Stavros Dimas, commissario all’ambiente, il 4 giugno, ha chiesto più slancio e maggiore ambizione nelle trattative internazionali per un nuovo accordo mondiale sul clima, mettendo in guardia sul fatto che esso rappresenta l´ultima possibilità per il pianeta di evitare che i cambiamenti climatici raggiungano livelli pericolosi. Il commissario ha voluto in questo modo dare risalto alla giornata mondiale per l’ambiente che si terrà domani e che avrà per tema i cambiamenti climatici. Il commissario Dimas si è così espresso: “Il nuovo accordo mondiale sul clima, che dovrebbe essere concluso in occasione della conferenza che si terrà a dicembre a Copenaghen, rappresenta l’ultima possibilità che abbiamo di evitare che i cambiamenti climatici raggiungano i livelli pericolosi, se non addirittura catastrofici, previsti dagli scienziati già per il 2050, con conseguenze che si ripercuoteranno sulla vita di oltre un miliardo di giovani d’oggi. La scorsa settimana uno studio realizzato per il Global Humanitarian Forum metteva in risalto come i cambiamenti climatici costituiscano già una tragedia umana. Secondo le stime dello studio, oggigiorno i cambiamenti climatici hanno serie ripercussioni su 325 milioni di persone ogni anno, causano la morte di circa 315. 000 persone all’anno per fame, malattia e condizioni meteorologiche estreme e comportano perdite economiche a livello mondiale per oltre 125 miliardi di dollari l’anno. Secondo le previsioni tali cifre cresceranno considerevolmente nei prossimi vent’anni. Dappertutto nel mondo i governi hanno giustamente riconosciuto che la recessione non è un motivo per frenare la lotta ai cambiamenti climatici. I governi d’Europa - e non solo - stanno mettendo a punto i pacchetti di misure di stimolo di cui hanno bisogno le nostre economie per poter creare posti di lavoro e al tempo stesso affrontare i cambiamenti climatici investendo nell’efficienza energetica, nelle energie rinnovabili e in altre tecnologie del futuro a bassa emissione di carbonio. Per evitare pericolosi cambiamenti climatici, la comunità scientifica internazionale è d’accordo nel dire che è necessario che il surriscaldamento globale si mantenga a livelli inferiori a 2°C al di sopra della temperatura dell’era preindustriale. Ciò significa un aumento massimo di circa 1,2°C rispetto al livello attuale, dal momento che la temperatura è già aumentata di 0,76°C e, secondo alcune ricerche, la quantità di gas serra emessa finora sembra rendere inevitabile un ulteriore aumento della temperatura fino ad un 1°C. Il tempo non gioca a nostro favore. Un’azione urgente e ambiziosa a livello mondiale è dunque indispensabile se vogliamo evitare pericolosi cambiamenti climatici che rischiano di causare enormi sofferenze umane, compromettere il progresso economico e la lotta alla povertà e scatenare catastrofici mutamenti ambientali. Il calendario così come il contenuto dei negoziati internazionali in preparazione dell’accordo di Copenhagen devono rispecchiare la necessità di maggiore slancio e ambizione. Il dibattito in corso a Bonn questa settimana e la prossima deve tenerne conto ed è necessario che imprima una maggiore spinta alle trattative stesse, affinché le bozze di testi dei negoziati attualmente sul tavolo si trasformino in un progetto che condurrà all´approvazione di un accordo sufficientemente ambizioso a Copenaghen. Spetta al mondo industrializzato dare l’esempio. Secondo i dati scientifici corroborati dalle conclusioni del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (Ipcc), perché le emissioni mondiali rientrino ad un livello che eviti pericolosi cambiamenti climatici, i paesi industrializzati devono cominciare a ridurre le loro emissioni complessive fino a raggiungere, entro il 2020, livelli che siano inferiori del 30% rispetto a quelli del 1990. Nel mettere in atto misure legislative volte a ridurre le emissioni del 20% e nell’impegnarsi a portare gradatamente detta percentuale al 30% qualora altri paesi accettassero di fare la loro parte, l’Unione europea ha dato prova di leadership e determinazione. È giunta l’ora che anche i nostri partner dimostrino ciò che sono in grado di fare. Nel momento in cui gli obiettivi prefissati finora rischiano di essere largamente insufficienti a ridurre del 30%, come necessario, le emissioni complessive, alcuni paesi industrializzati devono ancora annunciare i loro obiettivi di emissione. È fondamentale una maggiore ambizione. Non saremo in grado di vincere la lotta contro i cambiamenti climatici a meno che i paesi in via di sviluppo, e in special modo le grandi economie emergenti, non diano prova di un maggiore impegno nel limitare il tasso di crescita delle loro emissioni. Tuttavia, i paesi industrializzati riusciranno a convincere i paesi in via di sviluppo a seguirli nell’unanime impegno che prenderà le mosse da Copenaghen solo se riusciranno a dare essi stessi il buon esempio”. .  
   
   
ELEZIONI EUROPEE: RISULTATI A ROMA  
 
Roma, 9 giugno 2009 - Nei 2. 600 seggi della Capitale, hanno votato 1 milione 308. 323 elettori, su un totale di 2 milioni 310. 149 (56,63%). Ecco i risultati di lista, in ordine decrescente di voti e percentuali: Il Popolo Della Liberta´: 492. 004 (38,61%) ; Partito Democratico 403. 230 (31,64%); Italia Dei Valori - Lista Di Pietro 123. 915 (9,72%); Unione Dei Democratici Cristiani E Democratici Di Centro (Udc) 55. 569 (4,36%); Lista Emma Bonino - Marco Pannella 51. 627 (4,05%); Sinistra E Liberta´ Federazione Dei Verdi: 50. 592 (3,97%); Partito Della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea Pdci 46. 496 (3,65%); Lega Nord 12. 488 (0,98%); Movimento Sociale Fiamma Tricolore 11. 346 (0,89%); La Destra-mpa-partito Pensionati-alleanza Di Centro 9. 374 (0,74%); Forza Nuova 9. 277 (0,73%); Partito Comunista Dei Lavoratori 6. 469 (0,51%); Liberal Democratici Movimento Associativo Italiani All´estero 2. 012 (0,16%). .  
   
   
ACCORDO DI LIBERO COMMERCIO TRA TURCHIA E SERBIA  
 
Trieste, 9 giugno 2009 - Il ministro turco del Commercio estero, Zafer Caglayan, ed il vice primo ministro serbo - e ministro dell´Economia e dello Sviluppo regionale - Mladjan Dinkic, hanno firmato un accordo per il libero commercio, che entrerà in vigore dall´1 gennaio 2010. Commentando la firma dell´accordo, Dinkic ha affermato che questo costituisce una grande opportunità per gli esportatori serbi, che avranno la possibilità di esportare beni senza dazi in un Paese con una popolazione di 75 milioni di persone. La liberalizzazione del commercio tra Turchia e Serbia si articolerà in tre fasi, che si estenderanno fino al 2015. Nel corso dei negoziati le parti si sono focalizzate sui settori dell´agricoltura, sul tessile e sul metallurgico: la Serbia avrà la possibilità di esportare tutti i tipi di prodotti industriali senza l´apposizione di dazi. Caglayan e Dinkic hanno affermato che l´adozione dell´accordo di libero commercio creerà le condizioni per una consistente crescita del volume complessivo del commercio di entrambi, e in particolare delle esportazioni serbe, allo stesso tempo alimentando lo sviluppo degli investimenti turchi nell´economia serba. .  
   
   
AMMONTARE DI BTP IN EMISSIONE GIUGNO 2009  
 
Roma, 9 giugno 2009 - Il Mef, facendo seguito al comunicato stampa del 4 giugno 2009, comunica l´ammontare dei Btp che verranno offerti nell´asta del prossimo 11 giugno. - Buoni del Tesoro Poliennali in corso di emissione: decorrenza - scadenza: 1º giugno 2009/2014; prima tranche ammontare nominale dell´emissione: da un minimo di 3. 750 milioni di euro a un massimo di 5. 000 milioni di euro decorrenza - scadenza: 1º febbraio 2008/1º agosto 2023; dodicesima tranche ammontare nominale dell´emissione: da un minimo di 1. 500 milioni di euro a un massimo di 2. 250 milioni di euro - Buoni del Tesoro Poliennali non più in corso di emissione: decorrenza - scadenza: 1º febbraio 2006/1º agosto 2021; sedicesima tranche ammontare nominale dell´emissione: da un minimo di 750 milioni di euro a un massimo di 1. 500 milioni di euro .  
   
   
ECONOMIA MONDIALE: RIPRESA ALL’ORIZZONTE? INDUSTRIA DEI METALLI: FUORI DAL TUNNEL? AREA DEL GOLFO: QUALI OPPORTUNITÀ PER LE AZIENDE ITALIANE? MERCATI FINANZIARI E MATERIE PRIME: IL QUADRO TECNICO E LE VALUTAZIONI DI ANALISTI ED ESPERTI DEL COMPARTO.  
 
Brescia, 9 giugno 2009 - Questi alcuni dei temi che saranno affrontati durante lo speciale Corso di Guida alle Materie Prime F. A. R. O. L’11 e 12 Giugno 2009 a Bologna presso la prestigiosa Ducati Motor Holding. Al nuovo appuntamento dell’Osservatorio interverrà Arrigo Sadun, Direttore Esecutivo per l’Italia al Fondo Monetario Internazionale per il consueto ed esclusivo aggiornamento sulla congiuntura internazionale; l’economista ha recentemente affermato che ritiene il decorso della crisi globale in lento miglioramento. Durante la sessione dell’11 Giugno interverrà anche Enzo Petralia, Responsabile Ufficio Studi della Camera di Commercio Italo-araba; seguirà la Tavola Rotonda “Industria dei Metalli: fuori dal tunnel?” con i rappresentanti dei produttori e trasformatori di tutti i metalli industriali che costituiscono il Comitato Scientifico F. A. R. O. Nella mattinata del 12 Giugno i mercati Commodity, Valute, Metalli Non Ferrosi e Acciai saranno oggetto delle analisi realizzate da analisti di livello internazionale ed esperti del settore, con particolare attenzione alle correlazioni con i Mercati Finanziari. A questo proposito Andrea Guarneri ha così anticipato: “Le Borse azionarie sono in aumento; questo viene letto come una scommessa sulla ripresa dell’economia reale dopo il primo trimestre del 2010”. In relazione alla debolezza del dollaro, che è tornato sui minimi toccati a Dicembre 2008, ha così osservato: “Un aspetto legato al dollaro che intendo sottolineare è l’aumento del differenziale sui tassi delle obbligazioni americane a breve e a lunga scadenza (vale a dire a 2 anni e a 10 anni), arrivato vicino al 3%. Anche questa situazione può essere letta come una mossa anticipatoria verso una ripartenza dell’economia”. Chiusura dei lavori affidata a Gianfranco Giorgini, Direttore Supply Chain di Ducati Motor Holding, che illustrerà la gestione delle Materie Prime all’interno della rinomata azienda. L’intero evento si svolge nel contesto di Ducati Motor; offre quindi l’opportunità ulteriore di visitare il sito produttivo, il celebre museo e conoscere più da vicino una realtà industriale di successo, splendida unione tra motori sportivi ed essenza dello stile e del design italiani. Il prossimo appuntamento con F. A. R. O. Sarà dunque l’occasione per fare il punto sia sulla congiuntura mondiale sia sui mercati Finanziari e di tutte le Materie Prime. All’evento parteciperanno i protagonisti del settore: imprenditori, manager della supply chain, buyer, responsabili della tesoreria delle aziende del comparto dei metalli, oltre che i vertici di Ducati Motor. Qui di seguito potrete trovare il programma della manifestazione. Agenda F. A. R. O. Osservatorio Delle Materie Prime 11-12 Giugno, Bologna Sede Auditorium Ducati Motor Holding Spa Via Cavalier Ducati,3 40123 Borgo Panigale - Bologna Palestra Di Trading
10:00 Registrazione presso il desk Kauffmann&sons – Welcome Coffee
10:30 Trading Game con il supporto dai Trader di Kommodities Partners Sa
13:30 Chiusura lavori e Colazione presso l’Area Ristorazione Ducati
Modulo Economic Briefing
14:30 14:45 Registrazione presso il desk Kauffmann&sons (solo per i nuovi partecipanti) Apertura lavori a cura del Chairman: Matteo Ghisalberti, Giornalista Economico Esperto Materie Prime
15:00 Situazione economica mondiale: ultimi aggiornamenti e prospettive Arrigo Sadun – Direttore Esecutivo per l’Italia al Fondo Monetario Internazionale
16:30 Focus Area Golfo. Opportunità per le imprese italiane e per il comparto metalli. Enzo Petralia – Responsabile Ufficio Studi Camera Di Commercio Italo-araba
17:00 Coffee Break
17:30 Tavola Rotonda: “Industria dei Metalli: fuori dal tunnel?” Confronto tra i rappresentanti dei produttori e trasformatori di tutti i Metalli Industriali che compongono il Comitato Scientifico F. A. R. O. 2009 – A seguire dibattito con i partecipanti.
19:00 Chiusura lavori
F. A. R. O. Community Time Momento conviviale e relax per conoscere gli altri partecipanti, creare e rafforzare relazioni di business, confrontare le esperienze.
19:30 Aperitivo e K Dinner presso il prestigioso Museo Ducati
Venerdì 12 Giugno – Auditorium Ducati Outlook Metalli Non Ferrosi E Acciai
09:15 09:30 Registrazione presso il desk Kauffmann&sons Apertura lavori a cura del Chairman: Manuel Morandi – Presidente Siderweb Spa
09:45 Scenario mercati Materie Prime e correlazioni con i Mercati Finanziari Andrea Guarneri – Analista/trader Kommodities Partners – Lugano (Ch)
10:15 Situazione attuale dei Metalli non Ferrosi: analisi tecnica e quadro di riferimento Leon Westgate – Analista Standard Bank Londra
10:45 Focus Mercato Acciai Andrea Gabrielli – Vice Presidente Gruppo Gabrielli (Centri Servizi Lamiere e Affini) – Membro Comitato Tecnico Acciai di Assofermet
11:15 La gestione delle Materie Prime in Ducati Motor Holding Spa Gianfranco Giorgini - Responsabile Supply Chain Ducati Motor Holding
11:45 Visita Fabbrica Ducati Motor
.
 
   
   
ELEZIONI, PRESIDENTE BURLANDO: "IN LIGURIA QUADRO MOLTO APERTO, GUARDIAMO CON FIDUCIA AL VOTO DEL PROSSIMO ANNO"  
 
 Genova, 9 Giugno 2009 - "Se il centrodestra pensava di utilizzare questo voto per dimostrare che qui in Liguria era fatta si è sbagliato". Ha risposto così il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, questa mattina ad una domanda sui risultati delle elezioni in rapporto alle prossime regionali. "Io traggo da questo voto - ha continuato Burlando - il convincimento che ci sia una prospettiva molto interessante e molto importante per noi e guardo con molta fiducia alle prossime regionali. Certo bisogna comporre un quadro politico, ma è un lavoro in cui noi ci sentiamo bravi". Il presidente Burlando ha continuato affermando che "è chiaro che si è fermato il processo di crescita del Pdl nazionale, Berlusconi perde due punti e mezzo, pensava di sfondare, ma non sfonda e se poi consideriamo che il quadro europeo è un quadro molto negativo per la sinistra il risultato italiano è davvero molto interessante". "Il Pd - ha continuato Burlando non cresce in Liguria come non cresce in Italia, del resto lo scorso anno il Pd si giovò anche dell´effetto del voto utile e poi l´anno scorso il Pd aveva dentro anche i voti dei radicali". "Comunque - prosegue il presidente della Regione Liguria - il quadro che ne esce è molto interessante e tutti quelli che avevano dato per persa la regione, qualcuno anche in casa nostra, devono rifare i conti. Si dimostra comunque che in questa regione il quadro è molto aperto ed anzi penso che noi possiamo guardare con enorme fiducia al voto delle prossimo anno ". "Adesso - ha continua Burlando - serve costruire un´alleanza di centrosinistra nel Paese, all´interno della quale il Pd svolga un ruolo guida, il Pd deve chiudere però la stagione della vocazione autosufficiente perché la sua funzione storica è mettere insieme una coalizione. Fin´ora abbiamo sbagliato molto ad esempio quando nella scorsa legislatura non è stata fatta la legge alla tedesca. Per quanto mi riguarda ho sempre detto che conto di presentare alle prossime elezioni la maggioranza del 2005 allargata all´Udc se vi sarà la disponibilità. La partita si è riaperta, si è rimesso in movimento un quadro politico che sembrava consolidato a destra". .  
   
   
INCONTRO SULLA PROGRAMMAZIONE REGIONALE DELLA SARDEGNA 2007-2013  
 
Cagliari, 9 giugno 2009 - La Sardegna cresce con l’Europa: è questo il titolo scelto per l’evento organizzato dal Centro Regionale di Programmazione, che si svolgerà il prossimo 10 giugno presso il T hotel, a Cagliari. L’iniziativa è dedicata alla presentazione degli interventi da attivare con le risorse comunitarie nel periodo 2007-2013 nell’ambito della Programmazione regionale unitaria 2007-2013; nell’occasione si illustreranno anche i risultati della Programmazione 2000-2006, ormai in fase conclusiva. L’incontro prenderà il via con la sessione dedicata al 2007-2013, che sarà aperta dal Presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, e dall’Assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa. Parteciperanno, tra gli altri, il rappresentante della Commissione europea, Patrick Amblard, e la rappresentante del Ministero dello sviluppo economico, Sabina De Luca. Si proseguirà, quindi, con la sessione dedicata ai risultati del Por Sardegna 2000-2006, che saranno illustrati dal valutatore indipendente Mario D’ambrosio dell’Isri. I rappresentanti del partenariato istituzionale economico e sociale parleranno della loro esperienza nell’ambito del Por 2000-2006. La mattina si concluderà con la presentazione di una buona pratica: si tratta dell’intervento realizzato dal Ctm “Il controllo della mobilità dell’area vasta di Cagliari”. Il pomeriggio sarà dedicato ai 6 workshop tematici di approfondimento: ricerca, innovazione e conoscenza, politiche urbane e sociali, ambiente e territorio, politiche del lavoro, politiche rurali e cooperazione territoriale. Un’ occasione di confronto tra coloro che gestiscono le risorse per lo sviluppo e i potenziali destinatari e luogo in cui trovare risposte alle domande che riguardano la nuova programmazione regionale. Per iscriversi ai singoli workshop tematici è necessario compilare il format on-line nel sito www. Lasardegnacresce. Eu, nel quale è possibile inserire anche i quesiti di proprio interesse, che troveranno risposta durante i singoli workshop. Nel sito sono disponibili inoltre tutte le informazioni e i materiali relativi all’evento. Durante l’intera giornata saranno operativi presso il T hotel gli Urp del Centro Regionale di Programmazione, della Presidenza e degli Assessorati regionali del Lavoro e dell’Agricoltura e sarà allestito uno spazio informativo e documentale a cura delle Reti europee d´informazione: Europe Direct, Entreprise European network, Eurodesk e i centri di documentazione europea. . .  
   
   
BOLZANO: LE DECISIONI DELLA GIUNTA PROVINCIALE DI LUNEDÌ 8 GIUGNO  
 
Bolzano, 9 giugno 2009 - Una valutazione dell´esito delle votazioni europee, decisioni nel settore delle scuole materne per gli organici e la riorganizzazione del settore amministrativo, l´azzeramento dell´Irap di competenza provinciale, la suddivisione dei fondi per i lavori nel settore stradale ed il programma per la grande distribuzione dei prossimi 5 anni. Questi i temi affrontati dalla Giunta provinciale nella seduta di oggi, lunedì 8 giugno. Elezioni europee - Commentando l’esito delle elezioni europee del fine settimana il presidente della Provincia Luis Durnwalder si è detto soddisfatto dell’avvenuta elezione di un rappresentante, anche se non può rallegrarsi per la mancata elezione di un secondo rappresentante altoatesino a Bruxelles. Non ancora certo, invece, il successo a livello nazionale di altri due candidati locali. Con la rappresentanza altoatesina garantita sarà possibile una costante informazione e scambio con gli organismi comunitari a Bruxelles ed allacciare contatti per portare avanti gli interessi altoatesini, ha detto Durnwalder. Organici scuole materne - La Giunta, ha ribadito Durnwalder, ha già fissato l’aumento dell’organico delle scuole materne in 20 unità per quelle in lingua tedesca e in 5 unità per quelle di lingua italiana smentendo così le illazioni dei giorni scorsi. Come ha riferito il presidente al termine della seduta di Giunta, anche l’anno prossimo la frequenza delle scuole materne sarà garantita a tutti coloro che ne hanno diritto e restano confermati tutti i servizi di tempo prolungato già attivati. In presenza di richieste per nuovi servizi la Giunta si riserva di verificare caso per caso l’eventuale necessità di assegnare altro personale. Di eventuali integrazioni se ne parlerà nelle prossime due settimane. Un tema di cui si è discusso nella riunione di oggi è stato quello dell’opportunità di riorganizzare il servizio amministrativo che attualmente vede tre strutture differenti per le scuole dei tre gruppi linguistici. Analogamente a quanto avvenuto per altri settori vi è l’intenzione di concentrare i servizi ad esempio per l’amministrazione degli organici, per l’assegnazione del personale educativo, per l´ufficio stipendi ecc. E rendere così liberi degli addetti da destinare ad altri ruoli all’interno del settore scolastico e culturale dei tre gruppi linguistici, che ne trarrebbero vantaggio. Pedaggio per i passi - Dopo il successo registrato nella sperimentazione dell’introduzione di un pedaggio per il transito di Passo Rombo, che ha portato nelle casse del Comune circa 400. 000 Euro da destinare a migliorare le strutture e la sicurezza stradali nell´area del passo, oggi in Giunta si è parlato della possibilità di estendere la prassi anche a passo Stelvio e agli altri passi dolomitici. Nel primo caso vi sarebbe già l’assenso dei Comuni interessati, mentre per i passi dolomitici si dovrebbe trovare una posizione comune assieme alla Province di Trento e di Belluno. In generale, come ha sottolineato il presidente Durnwalder, sarebbe necessario individuare un sistema non burocratico di prelievo; i fondi ricavati sarebbero destinati a migliorare le strutture stradali (ad esempio creando parcheggi, punti informativi, ecc. ) e la sicurezza nelle zone interessate. Nell’introdurre il provvedimento si dovrebbe tenere presenti le esigenze della popolazione locale. Gestione rifiuti - Per il triennio 2009-2011 il programma in materia di gestione dei rifiuti dell’amministrazione provinciale prevede interventi per 13 milioni di Euro. Il documento è stato approvato dalla Giunta provinciale nella seduta odierna. Azzerata l’Irap - La Giunta provinciale ha stabilito di azzerare l’Imposta regionale sulle attività produttive Irap di competenza provinciale a partire dal 1° gennaio 2010. Il provvedimento non si riferisce, però, alle banche ed alle compagne assicurative. La Provincia in pratica, come ha detto Durnwalder, sulla percentuale di sua spettanza dello 0,92 per cento aveva già rinunciato allo 0,5 per cento e previsto un ulteriore riduzione dello 0,42 per cento per quelle imprese che rinunciavano ad ottenere contributi provinciali. Con l’azzeramento di quest’ultima percentuale a partire dal 2010, entreranno nelle casse provinciali 10 milioni di Euro in meno. Il provvedimento relativo all’azzeramento sarà introdotto con apposito articolo nella prossima legge finanziaria. Programma opere stradali - Il programma stilato dalla Ripartizione Infrastrutture per l’esecuzione di opere su strade statali e di interesse provinciale, approvato oggi dalla Giunta, prevede interventi per complessivi 150 milioni di Euro, di cui 50 milioni destinati alla manutenzione e 100 a grandi opere. Di questi 100 milioni, 10 milioni sono riservati per gli interventi riferiti alla messa in sicurezza, mentre i rimenenti 90 milioni si riferiscono all’ultimazione e prosecuzione di lavori già avviati, quali la circonvallazione di Laives, di Ora, di Bressanone, di Vandoies e di San Lorenzo, di Santa Cristina, dell’uscita di Marlengo o della sistemazione di tratti della statale della Val Sarentino. Per quanto attiene la circonvallazione di Merano, per cui sono stati preventivati costi complessivi attorno ai 150 milioni di Euro, si è deciso di mettere a disposizione nel 2009 2,2 milioni di Euro; come ha riferito il presidente Durnwalder, si conta, infatti, di giungere all’assegnazione dei lavori entro l’ottobre 2009; nel 2010 si pensa di stanziare altri 16 milioni di Euro. Per incentivare le piccole imprese in generale, il programma prevede un importo di 26 milioni di Euro per gli interventi da effettuare in economia, entro il limite di spesa dei 300. 000 Euro. Piano grandi strutture di vendita - Il nuovo Piano provinciale per le grandi strutture di vendita per i prossimi cinque anni è stato approvato questa mattina dalla Giunta provinciale. Sono previsti in totale ulteriori 42. 000 metri quadri di superficie per la vendita, di cui 20. 000 sono riservati per il nuovo Centro commerciale a Bolzano. Il 25 per cento delle superfici è riservato al settore alimentare, mentre il 75 per cento a quello non alimentare. Vi è completa libertà nelle zone A. Il territorio è suddiviso in cinque circondari; il Comune di Lana rientra nei Comuni con oltre 10. 000 abitanti analogamente ad Appiano; al Brennero sono previsti ulteriori 1. 000 metri quadri per il settore “no food”. A prescindere dalle aree aggiuntive, quindi senza intaccare il relativo contigente, il nuovo programma prevede anche la possibilità di ampliamento delle strutture di vendita: del 50 per cento per quelle fino a 500 metri quadri, del 30 per cento per quelle da 500 a 1. 000 metri quadri e del 20 per cento per quelle oltre i 1. 000 metri quadri. Per gestire al meglio lo sviluppo della grande distribuzione, dopo due anni sono possibili revisioni. Pro terremotati - La protezione civile assiema all’Azienda sanitaria hanno stabilito, dopo la prima fase di emergenza post terremoto, di inviare a L’aquila una squadra fissa composta da un medico, da un infermiere e da uno studente della Scuola di professioni sanitarie “Claudiana”. Programma banda larga - Per portare avanti il programma della diffusione dati via banda larga, la Giunta provinciale ha deciso di stanziare ulteriori 5,3 milioni di Euro per la posa di cavi in fibra ottica nelle vallate altoatesine. Per raggiungere anche le località più periferiche è prevista l’integrazione della rete con altri sistemi di trasmissione. Il programma annuale per la realizzazione di infrastrutture per la rete a banda larga è stato approvato oggi dalla Giunta provinciale. Nuove disposizioni per gli apiari - In futuro non sarà più necessaria l’autorizzazione edilizia per realizzare apiari. Agli apicoltori (in Alto Adige se ne contano oltre 3. 000) che intendono costruire apiari basterà presentare relativa domanda ai sindaci di competenza corredata dal parere sul progetto redatto dall’Associazione provinciale apicoltori relativa alla sua conformità. Le strutture potranno avere una superficie di circa 20 metri quadri. In tal modo, come ha sottolineato il presidente Durnwalder, si conta di evitare abusi e trasformazione delle strutture in spazi per la villeggiatura. .  
   
   
SESTA CONFERENZA TERRITORIALE ALLA RICERCA DI UNA STRATEGIA CONDIVISA PER LA VALORIZZAZIONE DEL PAESAGGIO SARDO  
 
Cagliari, 9 Giugno 2009 - Ieri mattina ad Oristano, presso il teatro Antonio Garau, l´assessore dell´Urbanistica, Gabriele Asunis, ha introdotto i lavori della sesta conferenza "di stimolo ed ascolto dei territori dell´isola" sul tema riguardante la riforma del Piano paesaggistico. La Regione, infatti, attraverso il coinvolgimento di Amministratori locali, tecnici, esponenti del mondo sociale ed economico, ma anche associazioni ambientaliste, prosegue il percorso mirato alla individuazione di una strategia condivisa per la valorizzazione del paesaggio della Sardegna. L´incontro di ieri ha interessato l´Amministrazione provinciale del medio campidano ed i comuni di: Arbus, Barumini, Collinas, Escolca, Esterzili, Furtei, Genuri, Gergei, Gesico, Gesturi, Gonnosfanadiga, Guamaggiore, Guasila, Guspini, Isili, Las Plassas, Lunamatrona, Mandas, Nuragus, Nurallao, Nurri, Orroli, Ortacesus, Pabillonis, Pimentel, San Gavino Monreale, Sadali, Samassi, Sanluri, Sardara, Segariu, Selegas, Senorbì, Serramanna, Serrenti, Serri, Setzu, Seulo, Siddi, Siurgus Donigala, Suelli, Tuili, Turri, Ussaramanna, Villacidro, Villamar, Villanovaforru, Villanovafranca, Villanovatulo. Ogni conferenza territoriale viene preceduta da un tavolo preliminare di lavoro, propedeutico all´assemblea regionale conclusiva, nel corso del quale si realizza una prima messa a fuoco delle questioni locali. Della road map predisposta dalla Regione restano ancora da visitare, nel mese di giugno, i centri di San Gavino, in calendario per domani alle ore 16. 30, Carbonia per il 16, e Nuoro per il 23. La Conferenza regionale, programmata per il giorno 30 alla Fiera Campionaria di Cagliari, costituirà l´epilogo di questa serie di incontri. Il risultato di questo lavoro, attraverso le questioni emerse nei paesi visitati, consentirà la definizione delle linee guida per un sistema partecipato di governo della regione. "L´incontro odierno - ha detto Asunis - è stato programmato per verificare se nella prima fase di attuazione del Ppr sussistono elementi di incertezza sui quali l´attuale Amministrazione regionale, terminato lo screening degli appuntamenti con i comuni, vorrebbe iniziare ad operare al fine di garantire maggiore certezza, in termini applicativi, alla pianificazione paesaggistica". "Gradiremmo identificare un metodo di approfondimento e di verifica - ha proseguito - nel tentativo di trovare elementi tali da poter coniugare la salvaguardia del territorio con lo sviluppo delle nostre comunità". Davanti alle istanze presentate da amministratori locali, ma anche da tecnici, riguardo la richiesta di un intervento da parte della Giunta regionale, attraverso una legge, mirato alla cancellazione del Ppr o perlomeno ad una sospensione, in attesa della approvazione della legge urbanistica regionale, Asunis ha affermato che "la volontà dell´Amministrazione regionale non è quella di cancellare il Ppr, come peraltro atteso da qualcuno, bensì quella di individuare le complicazioni che ne hanno impedito una piena operatività. Inoltre - ha aggiunto - l´Esecutivo non intende mettere in discussione l´esigenza di preservare totalmente il sistema costiero, con particolare riferimento ai 300 metri, così come sancito dalla L. R. 23 del 1993; così come non intende valutare ipotesi di rimodulazione degli obiettivi e dei contenuti del Piano che, di fatto, si poggiano su disposizioni normative approvate dal Consiglio regionale dal 1989, attraverso l´applicazione della legge n°45". "L´appuntamento di Oristano esce un po´ fuori dal tradizionale - ha concluso l´assessore - in quanto questa provincia, nonostante un importante sviluppo sul mare, è costituita da unità locali di dimensioni molto spesso non ragguardevoli, con una vocazione a carattere fortemente orientato verso l´agricoltura e la zootecnia. Sarà necessaria, quindi, una riflessione sul quadro normativo, proprio per le specificità richiamate, comunque significando che sino a quando i comuni non avranno provveduto a completare la loro azione pianificatoria, valgono sempre le norme di salvaguardia presenti nel Piano territoriale". .  
   
   
VENETO: SI DEVONO FAVORIRE LE AZIENDE CHE SI AGGREGANO. OCCORRE SUPPORTARE LE IMPRESE CHE PUNTANO SULL’INNOVAZIONE. BISOGNA INCENTIVARE UNO SVILUPPO ECOSOSTENIBILE  
 
Padova, 9 giugno 2009 - “La Regione del Veneto è sempre stata impegnata in questi anni a sostenere e a supportare il sistema socio economico del territorio. Soprattutto nel momento di crisi globale che attualmente stiamo vivendo sono state adottate e finanziate iniziative innovative per tutte le aziende. Molto è stato fatto per aiutare le progettualità di ricerca ed innovazione e tanto ancora si dovrà fare per rafforzare e ammodernare un modello che nonostante le difficoltà si conferma solido e vincente. ” Così l’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor, ha introdotto i lavori del convegno “Le risposte alle crisi d’impresa” promosso ieri pomeriggio dagli Ordini professionali veneti nel Centro congressi del Gruppo Cassa di Risparmio del Veneto a Padova. L’assessore ha ribadito il ruolo politico, di programmazione e di coordinamento della Regione del Veneto. Ha inoltre ricordato che la difficile congiuntura economia e finanziaria renderà più forte il sistema produttivo veneto. Ha poi spiegato che è necessario oggi più di ieri superare i beceri localismi che hanno impedito il gioco di squadra. “Se il Veneto agisce in maniera sinergica – ha detto Venemiano Sartor – può puntare ad avere un ruolo guida nel Nord Est, nel Paese e in Europa. Occorre insomma per affrontare le sfide future ricalibrare e ripensare il progetto socio economico veneto. Bisogna cioè fare economie di scala. ” Per Sartor l’economia veneta deve agire per migliorare la logistica, i servizi del territorio, gli strumenti dell’internazionalizzazione, nell’energie rinnovabili. La Regione del Veneto invece può e deve incidere di più nei processi di aggregazione e di fusione e deve continuare a pensare forme innovative di incentivo come i prestiti partecipativi. “Il Veneto – ha concluso l’assessore – deve guardare alle sfide dell’Europa con ottimismo. ” .