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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 22 Ottobre 2009
UE: IL PRESIDENTE BARROSO AFFIDA AL PROFESSOR MARIO MONTI UNA RIFLESSIONE SUL RILANCIO DEL MERCATO UNICO  
 
 Bruxelles, 22 ottobre 2009 - Il mercato unico rappresenta la chiave di volta dell´integrazione e della crescita sostenibile in Europa. A quasi vent’anni dal 1992, data emblematica per l´Unione europea, il Presidente Barroso, come ha anticipato nei suoi orientamenti politici, è del parere che il mercato unico richieda una rinnovata determinazione politica per contrastare le tentazioni del nazionalismo economico e sviluppare appieno il proprio potenziale. Il Presidente Barroso ha pertanto deciso di incaricare il Professor Mario Monti, che presiede l´Università Bocconi ed è stato Commissario responsabile per il mercato interno, i servizi finanziari e la politica fiscale (1995-1999), nonché per la concorrenza (1999-2004), di delineare in un rapporto opzioni e raccomandazioni per rilanciare il mercato unico, con un´iniziativa cui la nuova Commissione assegna la massima rilevanza strategica. Il Professor Monti svolgerà questa missione sotto la propria responsabilità ma potrà contare sul sostegno e sulle competenze della Commissione. Potrà inoltre tenere le opportune consultazioni col Parlamento europeo, con i Commissari responsabili in materia, con le autorità competenti degli Stati membri e con altri soggetti. Rispondendo all´invito, il Professor Monti ha dichiarato: "Sono lieto e onorato di accettare l´incarico offertomi dal Presidente Barroso. L´attuale crisi economica ha ancora una volta sottolineato l´importanza del mercato unico per condurre al successo il progetto europeo. Sono lieto di avere la possibilità di prospettare soluzioni per rimuovere gli ostacoli residui e imprimere rinnovato slancio all´unificazione del nostro mercato. Per rafforzarsi a vicenda, il mercato e la dimensione sociale di un´economia,europea integrata andranno probabilmente valutati in una luce nuova. " .  
   
   
UNA PROCEDURA DI ASILO UNICA E PIÙ EQUA PER UNO STATUS UNIFORME IN TUTTA L´UE  
 
Bruxelles, 22 ottobre 2009 – Ieri la Commissione europea ha adottato le proposte di modifica di due degli strumenti legislativi vigenti nell’ambito del sistema comune europeo di asilo: la direttiva sulla qualifica e lo status delle persone bisognose di protezione internazionale e la direttiva sulle procedure di asilo. L’obiettivo è quello di completare il sistema di protezione internazionale dei richiedenti asilo. Queste modifiche fanno seguito alle proposte presentate dalla Commissione nel dicembre 2008 e nel 2009 per attuare il programma dell’Aia e il piano strategico sull’asilo: la direttiva sulle condizioni di accoglienza dei richiedenti asilo, il regolamento Dublino, il regolamento Eurodac, il regolamento sull’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo e il programma comune di reinsediamento Ue. Le misure previste offrono una maggiore protezione alle vittime di persecuzioni, come richiesto dal Consiglio europeo nel patto sull’immigrazione e l’asilo. Le proposte dovrebbero armonizzare gli strumenti di cui l’Ue dispone in questo settore e allo stesso tempo semplificare e consolidare le norme di protezione sostanziali e procedurali in tutta l’Unione, prevenendo così le frodi e migliorando l’efficienza della procedura di asilo. Il vicepresidente della Commissione europea Jacques Barrot, responsabile del portafoglio giustizia, libertà e sicurezza, ha dichiarato: “Oggi la Commissione porta a compimento il sistema comune europeo di asilo. Negli ultimi anni abbiamo realizzato notevoli progressi grazie all’attuazione di norme comuni, ma le differenze tra gli Stati membri sono ancora notevoli. Le nostre proposte costituiscono un importante passo avanti verso norme di protezione di livello più elevato, condizioni più eque e un sistema più coerente ed efficace”. Direttiva sulla qualifica e lo status delle persone bisognose di protezione internazionale La proposta ha, in particolare, questi obiettivi: - chiarire alcuni concetti giuridici utilizzati per definire i motivi che giustificano la protezione, quali “soggetti che offrono protezione”, “protezione all’interno del Paese d’origine” o “appartenenza ad un determinato gruppo sociale”. Ad esempio, nell’esaminare una domanda si terrà maggiormente conto delle questioni di genere. Grazie a questi chiarimenti le autorità nazionali saranno in grado di utilizzare i criteri in maniera più efficace e potranno distinguere più rapidamente le persone bisognose di protezione internazionale dalle altre; - eliminare le differenze nel livello dei diritti concessi ai rifugiati e ai beneficiari di protezione sussidiaria, che non possono più ritenersi giustificate. Le modifiche riguardano la durata dei permessi di soggiorno, l’accesso all’assistenza sociale e sanitaria e al mercato del lavoro; - rafforzare l’accesso effettivo ai diritti già riconosciuti dalla direttiva, tenendo conto dei problemi specifici di integrazione dei beneficiari di protezione internazionale. Questi ultimi non possono ad esempio chiedere alle autorità del proprio Paese il rilascio di documenti che dimostrino il conseguimento di titoli di studio o di qualifiche professionali; di conseguenza, la proposta cerca di aiutarli a superare queste difficoltà di ordine pratico, agevolando il riconoscimento delle loro qualifiche, l’accesso alla formazione professionale e agli strumenti di integrazione. Direttiva sulle procedure di asilo La proposta ha, in particolare, questi obiettivi: predisporre una procedura unica che semplifichi e razionalizzi le procedure di asilo, riducendo così l’onere amministrativo a carico degli Stati membri; facilitare l’accesso alle procedure di esame mettendo a disposizione di coloro che desiderano presentare domanda di protezione internazionale informazioni rilevanti e consulenza fin dall’inizio della loro permanenza sul territorio. Le guardie di frontiera, le forze di polizia e le altre autorità che per prime entrano in contatto con le persone che chiedono protezione avranno un’idea più precisa di come procedere nei loro confronti; rendere più efficace la procedura di esame delle domande. Una delle misure più importanti è l’introduzione di un termine generale di sei mesi per ultimare le procedure di primo grado. Affinché gli Stati membri si adeguino a tale termine, la proposta concede loro un periodo di transizione di tre anni. Inoltre, la proposta semplifica e chiarisce nozioni e meccanismi procedurali, tra i quali la nozione di “Paese di origine sicuro”, l’obbligo dei richiedenti asilo di collaborare con le autorità nazionali o le procedure accelerate. Le modifiche servono ad assicurare un accesso più rapido alla protezione per chi ne ha veramente bisogno; migliorare la qualità delle decisioni in materia di asilo. La proposta rafforza le garanzie procedurali, in particolare per le persone vulnerabili, quali le vittime di tortura o i minori non accompagnati. Il personale che entra in contatto con i richiedenti asilo dovrà disporre delle competenze necessarie; assicurare l’accesso dei richiedenti asilo ad un mezzo di impugnazione efficace in linea con gli obblighi imposti agli Stati membri dal diritto comunitario e internazionale. La proposta precisa che i giudici devono riesaminare in fatto e in diritto le decisioni rese in primo grado, e stabilisce norme chiare riguardo all’effetto sospensivo dei ricorsi. Le modifiche assicurano coerenza con gli sviluppi della giurisprudenza riguardanti il diritto alla difesa, il principio dell´eguaglianza delle armi e il diritto ad una tutela giurisdizionale effettiva. .  
   
   
CONSIGLIO EUROPEO: VERTICE EUROPEO FRA LISBONA E COPENAGHEN  
 
Strasburgo, 22 ottobre 2009 - Il Trattato di Lisbona e il vertice di Copenaghen sul clima hanno dominato il dibattito di preparazione al summit europeo della settimana prossima. Sull´agenda dei Capi di Stato e di Governo anche immigrazione illegale, crisi finanziaria e nuovo servizio europeo per gli affari esteri. "Tutte questioni" - ha detto la rappresentante del Consiglio Cecilia Malsttröm - "che sarà più facile affrontare con il Trattato di Lisbona". I deputati hanno definito il messaggio che il presidente Buzek dovrà portare ai leader europei il prossimo 29-30 ottobre. Sarà un Consiglio europeo particolarmente importante, perché i premier e i capi di Stato sono chiamati a definire le linee guida per l´entrata in vigore del Trattato di Lisbona e la posizione europea al vertice sul clima di Copenaghen. Lisbona: ora passiamo ai problemi veri: "Dopo il successo del ´Si´ in Irlanda e la conclusione del processo di ratifica in Polonia, possiamo dire che tutti gli Stati membri hanno democraticamente approvato il Trattato di Lisbona", esordisce il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso. Ma i deputati pensano già al dopo:, "Finché il dibattito europeo sarà monopolizzato dalla questione istituzionale, le vere sfide non possono essere affrontate con la prontezza e il senso di responsabilità che meritano", mette in guardia il leader popolare Joseph Daul: E il capogruppo liberale Guy Verhofstadt non perde l´occasione per fare pressing sul presidente ceco, l´unico a non aver ancora firmato il Trattato: "pare che Klaus si sia rassegnato all´idea che non c´è più niente che possa fermare il Trattato". Il conservatore inglese Timothy Kirkhope (Ecr) mette in guardia sulla necessità di ottenere risultati: "Le questioni istituzionali non aiutano a risolvere il problema del clima, e non cambiano niente per i cittadini. Il vertice dovrebbe concentrarsi sulle questioni che interessano davvero la gente". A difendere Klaus ci pensa l´euroscettico Farage (Efd): "Klaus crede nella democrazia nazionale, e difende l´interesse nazionale ceco. Ha ragione ad aver paura. Non tutti hanno aderito al Trattato di Lisbona democraticamente. " La rappresentante del Consiglio Cecilia Malström, ministro delle politiche comunitarie in Svezia, conclude annunciando che la presidenza svedese presenterà una relazione sull´entrata in vigore del Trattato di Lisbona, compreso il funzionamento del servizio per gli affari esteri e il ruolo dell´Alto Rappresentante per la politica estera. Copenaghen: fare pressione sui partner - La parola torna a Barroso: "Sappiamo tutti che più aspettiamo, più il costo dell´azione sarà alto. Dobbiamo trovare soluzioni creative e mostrare che l´Europa è unita nella lotta al cambiamento climatico. Dobbiamo mostrare in primo luogo che siamo sulla buona strada per ridurre le emissioni, e in secondo luogo che siamo pronti ad aiutare chi dimostra di voler collaborare". "Spero che il Consiglio saprà trovare una strategia adatta alla situazione, ovvero alla mancanza di impegni delle nostre controparti. Che pressione sarete in grado di mettere sugli Usa, sulla Cina, su tutti i Paesi emergenti? Sarete moderati e gentili, o eserciterete una pressione vera?" - incalza Joseph Daul. D´accordo il rappresentante dei Socialisti e Democratici Hannes Swoboda: "Copenaghen sarà una delle più importanti decisioni, servono obiettivi vincolanti per tutti. Ma non sarà facile. " La questione sta particolarmente a cuore al gruppo Verde che si è espresso per voce di Rebecca Harms: " Copenaghen è la sfida più grande, dobbiamo prenderla sul serio. I Paesi poveri hanno bisogno di 100 miliardi di euro all´anno per raggiungere i loro obiettivi sul clima a partire dal 2020. In confronto ai vari pacchetti di stimolo per la ripresa economica stanziati dai Governi occidentali, stiamo parlando di noccioline!" Crisi e occupazione: il ´nuovo´ sistema finanziario - I bonus dei manager sono una ´provocazione´ per Swoboda, che li definisce "non il problema principale, ma l´elemento che mostra come molti manager non hanno capito come devono andare le cose nel nuovo sistema finanziario". Critico sulla linea dell´Ue sulla crisi Lothar Bisky, capogruppo della Sinistra Unita, che attacca "le politiche degli Stati membri e della Commissione sulla solidarietà, sui sistemi sociali e pensionistici" E conclude: "Non vedo la strategia che ci porterà fuori da questa situazione". .  
   
   
CONVEGNO "GOVERNARE L´INCERTEZZA - LE SCIENZE E LA SFIDA DELLA PREVISIONE",  
 
 Torino, 22 ottobre 2009 - Il 5 novembre si svolgerà a Torino l´ottavo convegno interdisciplinare "Governare l´incertezza - le scienze e la sfida della previsione". L´evento invita studiosi ed esperti internazionali a un confronto sul ruolo di incertezza, caso e probabilità nei diversi ambiti dell´agire umano e sui percorsi disciplinari che si propongono di governarli. Saranno affrontati tra l´altro i seguenti quesiti: Quale ruolo ha il caso nei grandi sconvolgimenti storici, politici ed economici? - Quale grado di precisione possono offrire i modelli della matematica e della statistica nella previsione dell´andamento dei mercati finanziari, nella valutazione del rischio di incidenti naturali e industriali, in ambito medico o meteorologico? - Gli strumenti Ict e le simulazioni ad agenti moltiplicano le informazioni a disposizione di chi deve prendere decisioni a livello sia individuale sia collettivo: con quali effetti sulla capacità dell´uomo di interpretare, decidere, pianificare? - Quali sono le ripercussioni sulla generazione di comportamenti collettivi? Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Csipiemonte. It/governareincertezza/ .  
   
   
UE: GARA D´APPALTO: OPZIONI PER UNA STRATEGIA EUROPEA DI R&S NELLA NANOTECNOLOGIA - UN´ANALISI SOCIOECONOMETRICA E TECNOMETRICA  
 
Bruxelles, 22 ottobre 2009 - La direzione generale della Ricerca della Commissione europea ha pubblicato un bando di gara per un´analisi delle opzioni per una strategia europea di ricerca e sviluppo (R&s). Lo studio è volto a stabilire un sistema di monitoraggio che permetterà la valutazione dell´impatto economico delle nanotecnologie e delle nanoscienze, esaminare come i mercati, i prodotti e la ricerca su scala nanometrica stanno evolvendo nel tempo, e presentare delle analisi dettagliate dei principali domini per i futuri investimenti (modalità, strumenti, impatti previsti) nella ricerca e sviluppo delle nanotecnologie, mostrando il più alto potenziale di crescita per l´industria e la società europea in senso ampio. Tale studio è volto a mettere a punto uno strumento per raccogliere dati per monitorare le prestazioni economiche e innovative di un insieme di settori dell´economia nei quali le nanotecnologie giocano, o potranno giocare, un ruolo significativo. Per ulteriori informazioni, contattare: Commissione europea, Direzione generale della Ricerca, Direzione G: Tecnologie industriali, Ufficio Cdma 6/133, All´attenzione di: sig. Ra Nathalie Van Neck, B-1049 Bruxelles, Tel. +32 2 2969 403, Fax +32 2 2986 150. .  
   
   
LIBERTÀ D´INFORMAZIONE IN ITALIA E NELL´UE: RESPINTE TUTTE LE RISOLUZIONI  
 
Strasburgo, 22 ottobre 2009 - Nessuna delle nove proposte di risoluzione sulla libertà d´informazione in Italia e negli altri Stati membri ha ottenuto la maggioranza necessaria per essere adottata. La votazione seguiva il dibattito in Aula tenutosi lo scorso 8 ottobre a Bruxelles. I deputati hanno respinto due risoluzioni comuni: quella presentata da Ppe, Ecr ed Efd ha ottenuto 297 voti favorevoli, 322 contrari e 25 astensioni, mentre quella depositata da S&d, Alde, Verdi/ale e Gue/ngl ha riscosso 335 voti favorevoli, 338 contrari e 13 astensioni. Anche tutte le altre risoluzioni proposte dai singoli gruppi politici sono state respinte. Più in particolare: risoluzione comune di Ppe, Ecr e Efd: 297 voti favorevoli, 322 contrari e 25 astensioni; risoluzione del Ppe: 258 voti favorevoli, 347 contrari e 73 astensioni; risoluzione dell´Ecr: 301 voti favorevoli, 351 contrari e 26 astensioni; risoluzione comune di S&d, Alde, Verdi/ale e Gue/ngl: 335 voti favorevoli, 338 contrari e 13 astensioni; risoluzione dei Verdi/ale: 321 voti favorevoli, 346 contrari e 8 astensioni; risoluzione dell´Efd: 257 voti favorevoli, 399 contrari e 20 astensioni; risoluzione del gruppo S&d: 333 voti favorevoli, 345 contrari e 5 astensioni; risoluzione dell´Alde: 338 voti favorevoli, 338 contrari e 8 astensioni. .  
   
   
L´UNIONE EUROPEA, GLI ENTI LOCALI E LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE: LO SMALL BUSINESS ACT E LA SEMPLIFICAZIONE CICLO DI INCONTRI SUL TERRITORIO  
 
 Venezia, 22 ottobre 2009 - Lo "Small Business Act" del giugno 2008 è il primo atto di semplificazione del quadro legislativo e amministrativo dell´Unione europea. Esso contiene le linee guida per promuovere la crescita delle Piccole e Medie Imprese, che costituiscono l´ossatura del sistema economico europeo, e italiano in particolare. Lo Small Business Act si propone di creare un contesto legislativo e amministrativo più favorevole alle Pmi ed eliminare gli eccessi burocratici che ne ostacolano lo sviluppo, sulla base del principio "Pensare anzitutto in piccolo". Il coinvolgimento attivo degli enti a livello nazionale e locale è essenziale per raggiungere gli obiettivi dello Small Business Act. Il ciclo di incontri, iniziato a Varese in settembre, è promosso dalla Rappresentanza a Milano della Commissione europea, da Unioncamere Veneto, Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna, dalla Fondazione Stelline e da Api Varese. Il secondo incontro si tiene a Venezia lunedi 26 ottobre alle 14. 30, nell´Aula Baratto dell´Università Ca´ Foscari, Dorsoduro 3246 (programma in allegato). Seguiranno gli incontri di Bologna (5 novembre), Milano (18 novembre), Brescia e Torino con una puntata a Lugano in Svizzera. Segreteria organizzativa: Sara Ortolani – Eurosportello Unioncamere Veneto – tel. 041. 0999411 – email: europa@eurosportelloveneto. It .  
   
   
"LA RIPRESA INIZIA DALLA CINA?"  
 
Milano, 22 ottobre 2009 - Il 28 ottobre prossimo, alle ore 17. 00, l´Ispi e "east", in collaborazione con Cascc, promuovono una Tavola Rotonda dal titolo: "La ripresa inizia dalla Cina?" L´incontro, che si svolgerà a Palazzo Clerici (Via Clerici, 5 - Milano), cogliamo l´occasione per porgere distinti saluti. Www. Ispionline. It .  
   
   
MOLDOVA: IL GOVERNO PUNTA A UNA CRESCITA DELL’1% NEL 2010  
 
 Chisinau, 22 ottobre 2009 - Il Fmi prevede che il Pil della Moldova scenda del 9% nel 2009 e segni una crescita zero nel 2010, mentre il Ministro dell’economia della Paese sottolinea l’importanza di frenare la recessione economica nel 2010 e raggiungere un incremento dell’1% del Pil. "Il nostro ambizioso scenario per il 2010 prevede una crescita del Pil del 3-4%” ha dichiarato il Vice Premier e Ministero dell’economia Valeriu Lazar ad un incontro con rappresentanti delle organizzazioni finanziarie internazionali e i Paesi donor per la Moldova Il Governo ha posto tre postulati nel Piano per la Stabilizzazione e la Ripresa Economica: stabilizzazione delle finanze, recupero della crescita economica e protezione sociale ai cittadini. Il piano è biennale e prevede il calo delle spese pubbliche nelle riforme del sistema dell’istruzione e sistema fiscale. Secondo le stime preliminari, il suo costo annuale è di 6 mld lei (540 mln $). Il Primo Ministro Vlad Filat ha aggiunto che il Piano per la ripresa economica verrà pubblicato. Le condizioni poste dal Fmi saranno annunciate prima di concludere l’accordo finanziario, che dovrebbe essere firmato il 26 ottobre a completamento della missione del Fmi in Moldova. Quando questo documento è stato considerato dal governo, è stato sottolineato che il deficit di bilancio nel 2009 potrebbe raggiungere i 8,5 mld lei (765 mln $). .  
   
   
FABBISOGNO DEL SETTORE STATALE DEL MESE DI AGOSTO 2009  
 
Roma, 22 ottobre 2009 - Il Ministero dell´Economia e delle Finanze comunica i dati di sintesi del conto del settore statale del mese di agosto 2009. Fabbisogno del settore statale del mese di agosto 2009. Il Ministero dell´Economia e delle Finanze comunica i dati di sintesi del conto del settore statale del mese di agosto 2009.
Fabbisogno del settore statale del mese di agosto 2009
Milioni di euro
Formazione del fabbisogno
Entrate 39. 593
Spese 46. 717
di cui: spesa per interessi 11. 524
Fabbisogno (-) / Disponibilità (+) -7. 124
Copertura
Totale 7. 124
Titoli a breve termine -5. 350
Titoli a medio-lungo termine 8. 962
Titoli esteri -1. 291
Altre operazioni (1) 4. 803
(1)Comprendono la raccolta postale e la variazione del conto di disponibilità. .
 
   
   
POLONIA: RIDUZIONE DEI PERMESSI DI COSTRUZIONE NEI PRIMI 9 MESI  
 
Varsavia, 22 ottobre 2009 - Il numero di abitazioni per le quali sono stati concessi i permessi di costruzioni sono scesi del 23,2% a/a a 138. 566 unità da gennaio a settembre 2009, secondo quanto annunciato dall’Ufficio Statistico Centrale (Gus). Nell’intero 2008 questo ammontare ha raggiunto quota 230. 100 (-7,1%). Da gennaio a settembre 2009, la diminuzione è stata registrata in tutti i settori. Il calo più significativo in termini di unità residenziali in vendita o affitto, del 38,4% a 49. 224 unità e in comproprietà del 27,1% a 3. 211 unità. Il numero di nuove costruzioni residenziali iniziate in questo periodo ha raggiunto le 109. 882 ed è sceso del 23,8%. Il Gus ha inoltre riportato che da gennaio a settembre 2009, sono state completate 114. 711 unità abitative, segnando un calo del 6,7% in più rispetto ad un anno fa. In quel periodo, gli sviluppatori di residenze familiari hanno completato 53. 959 abitazioni, il 18,5% in più rispetto all’anno precedente, incidendo per il 47% del numero complessivo delle abitazioni completate e registrando la quota più alta nell’incremento dei nuovi lotti abitativi. Nei primi nove mesi del 2009, questi investitori hanno iniziato la costruzione di 29. 881 abitazioni, il 45,1% in meno che nel 2008. Anche il numero di abitazioni per le quali sono stati concessi i permessi è sceso a 49. 224, con un calo del 38,4%. .  
   
   
RISULTATI DEL COLLOCAMENTO DELL´EMISSIONE DEL NUOVO BPT€I A 30 ANNI  
 
Roma, 22 ottobre 2009 - Il Ministero dell´Economia e delle Finanze comunica i risultati dell´emissione della prima tranche del nuovo Btp€i a 30 anni - indicizzato all´inflazione dell´area euro, con esclusione dei prodotti a base di tabacco con scadenza 15 settembre 2041 e cedola annua reale del 2,55%, pagata in due rate semestrali. Il regolamento dell´operazione è fissato per il 28 ottobre p. V. L´importo emesso è stato pari 3,5 miliardi di euro. Il titolo è stato collocato al prezzo di 98,891, corrispondente ad un rendimento annuo lordo reale all´emissione pari al 2,618%. Il collocamento è stato effettuato mediante sindacato, costituito da cinque Lead Manager: Banca Imi Spa, Barclays Bank Plc, Bnp Paribas, Deutsche Bank A. G. E Royal Bank of Scotland Plc. I restanti Specialisti in titoli di Stato sono stati invitati in qualità di Co-lead Manager. Con successivo comunicato del Ministero dell´Economia e delle Finanze sarà specificata la composizione della domanda. .  
   
   
DETTAGLI DEL COLLOCAMENTO DEL NUOVO BTP€I A 30 ANNI  
 
Roma, 22 ottobre 2009 - Il Ministero dell´Economia e delle Finanze comunica i dettagli dell´emissione della prima tranche del nuovo Btp€i a 30 anni indicizzato all´inflazione dell´area euro, con esclusione dei prodotti a base di tabacco - godimento 15 settembre 2009, scadenza 15 settembre 2041 - e cedola annua reale del 2,55%, pagata in due rate semestrali. Al collocamento di complessivi 3,5 miliardi di euro hanno partecipato oltre 100 investitori per una domanda complessiva pari a circa 5 miliardi di euro. Le banche si sono aggiudicate circa il 56% dell´emissione complessiva mentre le assicurazioni ed i fondi pensione ne hanno sottoscritto oltre il 15%. Ai fondi d´investimento è stata attribuita circa il 22% dell´offerta, mentre le banche centrali hanno rappresentato circa l´1%. La quota allocata agli hedge funds è stata di poco superiore al 2%. Oltre alla partecipazione degli investitori italiani, pari a circa l´ 11%, il collocamento del titolo ha visto una larga adesione di investitori non residenti, sia europei che extraeuropei, con una distribuzione geografica molto diversificata. Degne di nota sono state le quote sottoscritte da investitori residenti in Gran Bretagna (44%) mentre anche da altri paesi europei si è registrata una buona partecipazione, con il 15% di Francia, l´11% del Benelux, il 5% di Germania e Austria ed il 2% della Scandinavia. Rilevante anche la presenza di investitori residenti in Asia e negli Usa pari rispettivamente al 4% ed al 7%. . .  
   
   
MUTUI: ABI, CON IL “PIANO FAMIGLIE” SOSPENSIONE RATE RIMBORSO PER NUCLEI IN DIFFICOLTÀ INIZIATIVA A PARTIRE DA GENNAIO 2010  
 
Milano, 22 ottobre 2009 - Il Comitato Esecutivo dell’Abi ha approvato ieri a Milano il “Piano famiglie” dando mandato al Presidente dell’Associazione, Corrado Faissola, e al Direttore Generale, Giovanni Sabatini, di avviare le azioni necessarie a coordinare ed estendere le misure già in atto a sostegno dei rapporti di credito con le famiglie in difficoltà a seguito della crisi. Ai fini dell’attuazione delle misure individuate, verrà avviato un colloquio con Associazioni dei consumatori, Governo, enti pubblici e soggetti privati. All’interno del “Piano famiglie”, Abi ha deciso di offrire la possibilità di sospendere il rimborso delle operazioni di mutuo per un tempo di 12 mesi, nei confronti di famiglie disagiate quali: - perdita del posto di lavoro dipendente a tempo indeterminato o termine del contratto di lavoro dipendente a tempo determinato, parasubordinato o assimilato; - cessazione dell’attività di lavoro autonomo; - morte di uno dei componenti il nucleo familiare percettore del reddito di sostegno della famiglia; - interventi di sostegno al reddito per la sospensione del lavoro (Cig e Cigs). Con questo provvedimento, che sarà operativo da gennaio 2010, le banche che aderiranno potranno mettere a disposizione sul territorio un ulteriore efficace strumento di sostegno per le famiglie. In generale, con il “Piano famiglie” Abi intende coinvolgere interlocutori istituzionali e della società civile su tre principali obiettivi: - innalzare la sostenibilità finanziaria delle operazioni di credito alle famiglie, adottando una misura di sospensione dei rimborsi di mutui in essere per i nuclei in situazioni di difficoltà oggettiva; - gestire il confronto con i principali interlocutori pubblici e privati; - coordinare e comunicare efficacemente gli strumenti di incentivazione già esistenti, molti dei quali costruiti in partnership con le pubbliche amministrazioni. Il Piano si focalizza sulle misure oggi attive e relative alla sostenibilità della rata di mutuo per le famiglie che abbiano perso il reddito a causa della crisi; all’accesso a nuovo credito per garantire alcuni consumi primari; al sostegno per l’avvio di micro attività imprenditoriali o alla ricerca di nuova occupazione. Alcune di questi strumenti sono messi a disposizione dall’industria bancaria in modo autonomo (portabilità e rinegoziazione dei mutui), altri derivano da partnership con il Governo, le Regioni, i Comuni e la Conferenza Episcopale Italiana, che hanno istituito appositi fondi di garanzia o fondi a copertura di determinati oneri (interessi, commissioni ecc. ), altri ancora da accordi con le parti sociali (convenzione per l’anticipazione Cig-cigs). .  
   
   
SMAU, FORMIGONI: REGIONE SOSTIENE L´INNOVAZIONE DA IERI APERTA LA POSTA ELETTORNICA CERTIFICATA PER ENTI LOCALI 600 MILIONI DI EURO PER SOSTENERE LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE  
 
 Milano, 22 ottobre 2009 - Una casella di posta elettronica certificata a disposizione di tutti gli enti locali lombardi e uno stanziamento di 20 milioni di euro per il fondo Jeremie, a disposizione delle piccole e medie imprese lombarde che vogliono investire in innovazione. Sono le due novità che ha annunciato ieri il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, inaugurando la 46ma edizione della Smau, l´esposizione internazionale dedicata alle tecnologie dell´informazione e della comunicazione che si svolge in questi giorni a Milano. "Regione Lombardia è consapevole che per investire nell´innovazione occorrono ormai capitali ingenti - ha detto il presidente Formigoni -. Per questo sosteniamo le piccoler e medie industrie e le imprese artigiane, ma anche la ricerca universitaria. Anche a casa nostra, all´interno della pubblica amministrazione, siamo impegnati per promuovere le nuove tecnologie e l´innovazione: a partire da oggi mettiamo infatti a disposizione di tutti gli enti locali la casella di posta elettronica certificata. E´ di ieri inoltre la sottoscrizione di un accordo con i rettori degli Atenei lombardi per la promozione del capitale umano, che destina 61 milioni di euro a favore dei giovani ricercatori, sia in Italia che all´estero". "Per quanto riguarda il sostegno alle piccole e medie imprese - ha aggiunto Foirmigoni - Regione Lombardia sta mobilitando oltre 600 milioni di euro attraverso il Made in Lombardy (500 milioni), il fondo Next, il primo venture capital pubblico-privato in Italia da 37 milioni, il fondo di rotazione per l´imprenditorialità Frim (per il quale è stata attivata una prima tranche da 35 milioni) e il fondo Seed per il sostegno alle start up (da 10 milioni)". La Posta Elettronica Certificata (Pec) è uno strumento che permette di dare a un messaggio di posta elettronica lo stesso valore di una raccomandata con avviso di ricezione tradizionale. Il fondo Jeremie (Joint European Resources for Micro to Medium Enterprises) è un´iniziativa congiunta della Commissione europea, della Bei e del Fondo europeo per gli investimenti (Fei). Il suo compito è facilitare e migliorare l´accesso delle Piccole e Medie Imprese (Pmi) ai finanziamenti e, in particolare, sviluppare il microcredito, il capitale di rischio, i prestiti o le garanzie e altre forme innovative di finanziamento. Attraverso Jeremie le pmi di tutte le Regioni europee potranno beneficiare di servizi finanziari personalizzati che le renderanno in grado di adattarsi in modo rapido e tempestivo all´evoluzione dei mercati. E´ un´Italia a macchia di leopardo quella che ha descritto il presidente Formigoni durante il suo intervento nei padiglioni di Fieramilanocity: "Ci sono realtà territoriali all´avanguardia e altre che fanno la parte delle belle addormentate. Occorre accompagnare le Regioni virtuose riconoscendo i loro risultati e svegliare le dormienti. Come testimonia la recentissima ricerca dell´Osservatorio Smau-school of Management del Politecnico di Milano, la sensibilità delle pmi italiane rispetto all´utilizzo delle Ict è cresciuta negli ultimi anni, ma la percentuale del 17% di imprese lungimiranti che stanno utilizzando in modo evoluto l´infrastruttura Ict è però un risultato che non ci può soddisfare pienamente. Preoccupante inoltre è il fatto che solo il 38% delle pmi dichiari l´intenzione di sviluppare progetti Ict rilevanti nel corso del 2010". Secondo un´indagine dell´Osservatorio sulle imprese manifatturiere italiane il 57% delle aziende con meno di 49 dipendenti non ha ancora sviluppato una direzione Ict, non riuscendo così a garantire il presidio gestionale dell´innovazione. Il presidente Formigoni ha ricordato poi gli altri numerosi interventi con cui Regione Lombardia sostiene le imprese: "Anche per quest´anno - ha spiegato il presidente Formigoni - abbiamo riservato specifiche risorse a favore dell´innovazione nel settore dell´industria e dell´artigianato. Con il bando Driade (Distretti Regionali per l´Innovazione, l´Attrattività e il Dinamismo dell´Economia locale) da 12,7 milioni di euro abbiamo individuato il distretto aerospaziale intorno al quale siamo arrivati a raccogliere 17 imprese, 2 università, 3 istituzioni pubbliche e 3 associazioni imprenditoriali. Abbiamo sostenuto un´azienda come Numonyx che ad Agrate Brianza ha il principale dei suoi tre centri di ricerca e sviluppo (gli altri due sono a Catania e Arzano). Per far questo abbiamo coinvolto il Governo, la Regione Sicilia, oltre a Numonyx e Stmicroelectronics, mobilitando risorse per 526 milioni per i prossimi anni tra fondi pubblici e privati salvaguardando il lavoro dei 1. 750 dipendenti di Numonyx in Italia e rilanciando la competitività dell´azienda". .  
   
   
DELEGAZIONE CROATA; A L’ AQUILA IN REGIONE PROPONE FIRMA ACCORDI OGGI A PENNE IN VISITA A COGECSTRE  
 
 L´aquila, 22 ottobre 2009 - La delegazione della regione croata Karlova è giunta ieri pomeriggio a L´aquila, a Palazzo Silone, dove è stata ricevuta dalla Regione Abruzzo, rappresentata da Antonio Sorgi, direttore Affari della Presidenza, da Enrico Mazzarelli, Segretario Generale dell´Ufficio di diretta collaborazione del Presidente e da Iris flacco, del Servizio Energia della Regione Abruzzo. La delegazione croata ha proposto alla Regione Abruzzo di farsi promotrice, in qualità di capofila, di progetti ed iniziative per sviluppare studi rivolti al contenimento dei consumi energetici negli edifici pubblici. La visita di ieri, inoltre, aveva l´obiettivo di vedere alcune eccellenze presenti sul territorio abruzzese. La finalità manifestata ai rappresentanti regionali dal Vice Presidente Josip Safar, Deputy Prefect della Karlova County, è "intensificare i rapporti già esistenti motivati dalla capacità che la Regione Abruzzo sta dimostrando nella gestione degli aspetti legati al risparmio energetico ed alla sviluppo di fonti di energia rinnovabili, aspetto dimostrato con il progetto europeo appena conclusosi, il Sem, che ha visto la partecipazione delle due regioni". "La ricostruzione della città di L´aquila ? ha aggiunto il direttore Sorgi - è caratterizzata da ritmi frenetici, come testimonia la costruzione, in pochissimi giorni, di poli scolastici e di residenze per i cittadini con tecnologie all´avanguardia nello scenario europeo". Sorgi ha fatto poi riferimento al centro storico, sede di palazzi governativi . "La vera criticità - ha spiegato - è appunto il centro di L´aquila per la complessità legata ai valori storico-culturali, sia pubblici che privati, dove prima del sisma convergevano i centri direzionali di governo,importanti istituti bancari, ed altri uffici. Anche la Regione aveva importanti sedi operative, ben 5,tra cui la sede della Presidenza; oggi Palazzo Silone, da sempre sede operativa, è diventato il punto di riferimento e di rappresentanza". A dimostrazione dell´interesse per la salvaguardia dell´ambiente domani la delegazione si recherà in vista nel Centro di Educazione Ambientale di Penne,cogecstre, e nell´impianto ad idrogeno, in via sperimentale, per la produzione di energia. Venerdì 23 ottobre, infine, i delegati croati saranno a Pescara per incontrare produttori locali di fonti di energia rinnovabili. "Il nostro ? ha concluso Sorgi - è un territorio caratterizzato da 28 riserve, 5 zone di protezione speciale, 127 siti di interesse comunitario, 3 parchi nazionali, un parco regionale. Un territorio molto attento alla biodiversità, non a caso in Abruzzo vi sono specie in estinzione come l´orso marsicano e l´aquila reale". La visita ufficiale si è conclusa con uno scambio di doni. . .  
   
   
UMBRIA: RICEVUTA A PALAZZO DONINI AMBASCIATRICE DEL PARAGUAY PRESSO LO STATO ITALIANO  
 
 Perugia, 22 ottobre 2009 – “Il mondo ha bisogno, al di là del rapporto istituzionale fra gli Stati, di un rapporto diretto fra i diversi popoli, a livello individuale, personale, di scambio di esperienze, ed è questo che favorisce principalmente la solidarietà e la pace”. Lo ha detto l’ambasciatrice del Paraguay presso lo Stato Italiano Ana Baiardi Sequel, ricevuta l’altro ieri sera a Palazzo Donini da una delegazione della Regione Umbria, guidata da Pavilio Lupini, incaricato della presidente Lorenzetti per le relazioni internazionali, la cooperazione allo sviluppo, le politiche per la pace ed il rapporto con le comunità all’estero. L’ambasciatrice (che era stata in precedenza ricevuta dal Prorettore dell’Università Antonio Pieretti, dal Prefetto Enrico Laudanna, e, successivamente, si è incontrata a Palazzo de’ Priori con il vicesindaco Nilo Arcudi) era a Perugia per partecipare ad una riunione per la definizione del progetto “Erasmus Mundus/ External Windows Latinoamerica”, coordinato dal prof. Andrea Sassi, professore di diritto privato alla Facoltà di Giurisprudenza della Università di Perugia: un progetto teso alla creazione di reti universitarie tra Europa e America Latina, presso le quali sia possibile conseguire titoli e diplomi riconosciuti in tutto il mondo, al quale hanno già aderito alcuni paesi dell’America Latina come (oltre al Paraguay, presente con due università) Perù, Ecuador, Bolivia, Messico e Argentina. “La relazione fra le università è essenziale in questo processo – ha continuato Ana Baiardi – perché questo consentirà un positivo scambio di esperienze e di studenti, di giovani che saranno messaggeri e mediatori di cultura e, quindi, di pace, perché l’apertura mentale, l’‘open mind’, è sinonimo di tolleranza, di pace e solidarietà”. L’ambasciatrice (che ha ricordato le proprie origini italiane, comuni al 20 per cento della popolazione del Paraguay) consideri “strategico”, per il proprio sviluppo, il rapporto con l’Italia. “Abbiamo spazio (il Paraguay ha sei milioni e mezzo di abitanti per 406 mila chilometri quadrati, densità 17 abitanti per km. , N. D. R. ), grandi risorse idriche e il 60 per cento della popolazione fatta di giovani, pieni di voglia di fare: dal nostro punto di vista, siamo ricchi”. Pavilio Lupini ha auspicato un coinvolgimento delle istituzioni umbre nei rapporti con il Paraguay. .  
   
   
SICILIA: PO FESR 2007 2013: DA COMMISSIONE ARS VIA LIBERA A DIRETTIVE COOPERAZIONE  
 
Palermo, 22 ottobre 2009 – La commissione Attività produttive dell’Assemblea regionale siciliana ha dato via libera alle direttive del dipartimento regionale alla Cooperazione, commercio e artigianato, nel corso della seduta che si è tenuta ieri mattina. Le direttive sono propedeutiche - così come previsto dall’articolo 65 della legge sugli aiuti alle imprese, varata dal parlamento siciliano – alla stesura dei bandi comunitari per gli incentivi alle imprese artigiane e commerciali. Il segnale verde della Commissione parlamentare opera su 7 delle 10 linee di intervento del Po Fesr 2007 2013 a carico del dipartimento regionale cooperazione, commercio e artigianato. “E’ un passo importante per attivare un volano fondamentale per la ripresa di un settore strategico per l’economia siciliana”, spiega Titti Bufardeci, assessore regionale alla Cooperazione, che ha preso parte questa mattina ai lavori della Commissione. “L’approvazione delle direttive da parte dell’organo parlamentare – continua Bufardeci – libera risorse per oltre 250 milioni di euro, somma pari a circa il 70 per cento delle risorse che l’intero ciclo di programmazione comunitaria mette a disposizione sulle 7 linee di intervento che vengono ora attivate. Per le ultime tre linee saranno necessari ulteriori approfondimenti. Grazie ai meccanismi di cofinanziamento, i 250 milioni di contributi alle imprese e agli artigiani siciliani potranno generare un investimento complessivo sul territorio stimato in oltre mezzo miliardo di euro”. Tra le misure a sostegno degli artigiani siciliane è prevista anche una procedura a sportello, estremamente snella e rapida, che prevede un finanziamento sino al 50 per investimenti con tetto di spesa massimo compreso sino a 50 mila euro. Sempre per il settore artigiano è prevista una misura a graduatoria con investimenti a fondo perduto per la realizzazione di nuovi impianti, per l’ampliamento o la rilocalizzazione di siti esistenti, per l’ampliamento e la diversificazione produttiva con servizi nuovi e aggiuntivi. “Questo regime di interventi – precisa l’assessore – verrà portati avanti tenendo conto del regolamento comunitario n°800 del 2008, con un massimale di spesa pari a 2 milioni di euro e una quota di finanziamento massima che varia dal 40 al 50 per cento del costo stimato, a seconda delle dimensioni dell’impresa artigiani richiedente”. Le risorse di questa misura sono pari a 70 milioni di euro. Per i distretti produttivi, le direttive accorpano con l’ipotesi di un unico bando le tre linee d’intervento, con risorse destinate ai piani di sviluppo di filiera pari a 121 milioni di euro. Quasi 34 milioni di euro sono destinati, sempre con procedura selettiva a graduatoria, ad interventi dedicati ai consorzi di piccole e medie imprese che hanno realizzato aree con i piani di insediamento produttivo(Pip) e a piccole e medie imprese insediate sempre in area Pip, anche in associazione temporanea. Il quadro degli investimenti ammessi varia dai servizi di supporto all’innovazione tecnologica dei processi produttivi, al sostegno dell’innovazione organizzativa, commerciale e all’internazionalizzazione. In questo stesso ambito, sono ammessi interventi per la sicurezza negli ambienti di lavoro e per il contrasto e la tutela da fenomeni di criminalità, ma anche per l’abbattimento dei costi energetici di produzione e per la tutela ambientale nelle varie fasi di produzioni. “Per completare le procedure dopo l’ok del Parlamento siciliano – spiega Bufardeci – attendiamo due fondamentali passaggi istituzionali, con le direttive che verranno sottoposte al vaglio della Corte dei Conti e gli schemi dei bandi che dovranno essere valutati dal tavolo tecnico partenariale. E’ ragionevole pensare, ed è giusto auspicare di pubblicare i bandi per queste misure entro la fine dell’anno”. Intanto, partirà un percorso istituzionale per fare conoscere agli operatori del settore le misure previste dalla programmazione comunitaria: “Insieme ai componenti della commissione parlamentare – conclude Bufardeci - abbiamo stabilito di promuovere una vera e propria azione di divulgazione informativa territoriale per far conoscere le misure a favore delle imprese e degli artigiani siciliani”. .  
   
   
RIFORMA STATUTO. DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA SARDEGNA CAPPELLACCI  
 
Cagliari, 21 Ottobre 2009 - Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha dichiarato: Mi fa piacere apprendere dalle agenzie di stampa che la scelta personale dell’assessore Oppi collima con i principi e le linee portate avanti dalla Presidenza della Regione Sardegna. Non è un problema di imposizioni o regole legate alla Statutaria, ma di praticare in politica una sensibilità a cui molti si appellano. E mi fa piacere che l´on. Oppi resti convinto nella decisione di operare in Giunta nell´interesse del governo dell´Isola. Quanto al resto, i Sardi chiedono un impegno forte per la risoluzione dei problemi, di ieri e di oggi, che attanagliano la nostra terra e sono convinto che abbiano scarso interesse per certe alchimie politiche. .  
   
   
CREDITO: DALLA REGIONE SICILIA NUOVI STRUMENTI A SOSTEGNO DELLE IMPRESE  
 
Palermo, 22 ottobre 2009 – “Il successo delle banche di credito cooperativo è legato alla loro caratteristica di essere presenti sul territorio e di aver creato un rapporto di reciproca fiducia con il sistema delle imprese, specie quelle medie e piccole che, in Sicilia, sono la colonna portante del sistema produttivo, favorendo l’accesso al credito in un momento di grande stretta creditizia dovuta alla crisi globale”. Lo ha detto l’assessore regionale al Bilancio, Roberto Di Mauro, intervenendo, a palazzo dei Normanni, al convegno su “La realtà siciliana del credito cooperativo”. “La Regione – ha continuato Di Mauro – ha avviato un’ampia riflessione sugli strumenti messi finora in campo per sostenere le imprese, valutandone la reale efficacia e individuando nuove strategie e nuovi obiettivi. Noi dobbiamo riuscire – ha sostenuto l’assessore - a razionalizzare le forme di sostegno e a ottimizzarne i risultati, per rendere più semplice l’accesso al credito, con le dovute garanzie. Dobbiamo acquisire la consapevolezza che, oggi le ridotte dimensioni delle nostre imprese sono un fattore di debolezza, sia per la competitività sui mercati che per l’accesso ai finanziamenti bancari. Per questo – ha aggiunto Di Mauro - occorre incentivare l’azione di concentrazione del sistema imprenditoriale attraverso la creazione di reti distrettuali. Uno degli obiettivi del disegno di legge presentato dal governo regionale sul credito di imposta, e recentemente autorizzato dalla Commissione europea, mira a incentivare i processi di aggregazione delle imprese siciliane, proprio per sostenerne lo sviluppo e la competitività”. L’assessore Di Mauro ha infine ricordato gli altri interventi del governo della Regione a sostegno delle imprese. “Per sostenere l’accesso alle risorse finanziarie da parte delle piccole e medie imprese, la Regione ha intrapreso l’attività innovativa basata sull’utilizzo dei fondi di private equity. Sono fondi di investimento – ha sottolineato l’assessore- che operano come fondi di rotazione e prevedono il rientro delle somme impegnate con gli eventuali guadagni conseguiti. Un altro strumento che potrebbe rivelarsi vincente è il progetto di un Fondo etico della Regione, che è stato inserito con una norma della Finanziaria 2009 destinato per il 65% in favore delle microimprese: una sorta di microcredito che mira a favorire quelle imprese di solito escluse, per le loro piccole dimensioni, dall’ordinario circuito del credito. La Regione – ha concluso Di Mauro - è intervenuta anche sul sistema dei Confidi unendo alla funzione di sostegno alle garanzie e di abbattimento del conto interessi anche il processo di fusione e concentrazione dei consorzi fidi”. .  
   
   
FIRMATA INTESA TRA LA REGIONE MOLISE E L´AUTORITA´ PER LA VIGILANZA SUI CONTRATTI PUBBLICI IL PROTOCOLLO SOTTOSCRITTO A ROMA DA IORIO E GIAMPAOLINO STABILISCE LA COOPERAZIONE TRA LE DUE ISTITUZIONI PER IL MONITORAGGIO DEGLI APPALTI E PER UN SISTEMA INFORMATIVO INTEGRATO.  
 
Campobasso, 22 ottobre 2009 - E´ stato firmato ieri il protocollo d´intesa tra la Regione Molise e l´Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici che ridisegna, ampliandole, le competenze della sezione regionale dell´Osservatorio dei contratti pubblici. Il protocollo sottoscritto a Roma dai Presidenti Michele Iorio e Luigi Giampaolino, stabilisce una fattiva cooperazione tra le due istituzioni per effettuare il monitoraggio degli appalti e l´implementazione di un sistema informativo integrato. Con questa intesa, sarà costituito infatti un sistema informativo integrato per l´acquisizione e la condivisione in tempo reale di dati, informazioni ed elaborazioni sui contratti pubblici per garantire un efficace ed efficiente sistema di monitoraggio del mercato degli appalti, sia a livello regionale che nazionale. La costituzione della sezione regionale del Molise, come quelle già avviate nei mesi scorsi con le regioni Calabria, Marche e Umbria, dà seguito al protocollo generale siglato con la Conferenza permanente Stato–regioni del marzo 2008, con il quale si ponevano le basi per avviare stabili rapporti di cooperazione con tutte le regioni. Come previsto dal Codice degli Appalti (D. Lgs. 163/2006), la sezione molisana dell´Osservatorio coopererà con la Sezione centrale dell´Osservatorio dei Contratti Pubblici per la raccolta ed elaborazione dei dati su bandi e avvisi di gara, aggiudicazioni ed affidamenti, imprese partecipanti, impiego della manodopera e relative norme di sicurezza, costi e scostamenti rispetto a quelli preventivati, tempi di esecuzione e modalità di attuazione degli interventi, ritardi e disfunzioni. La struttura decentrata presso la Regione, d´intesa con i competenti uffici della sezione centrale dell´Osservatorio, ha anche il compito di effettuare verifiche sistematiche sulla regolarità degli obblighi di comunicazione, per l´aggiornamento continuo dei dati sugli appalti, individuando i soggetti inadempienti. Tutte le informazioni confluiranno nella banca dati nazionale sugli appalti e contribuiranno al suo costante aggiornamento. Il "Protocollo d´intesa per la definizione dell´articolazione dell´Osservatorio dei contratti pubblici in una Sezione Centrale e una Sezione territoriale decentrata avente sede presso la Regione Molise" sarà pubblicato sul sito dell´Autorità: www. Avcp. It. .  
   
   
BASILICATA; APPROVATO PIANO PLURIENNALE LAVORO 2009-2011 UNA “BUSSOLA” PER AFFRONTARE IN UN TRIENNIO LE DIFFICOLTÀ DEL MERCATO DEL LAVORO  
 
Potenza, 22 ottobre 2009 - Per definire e coordinare le azioni di politica attiva del lavoro, le iniziative in materia di servizi all’impiego, favorendone l’integrazione e il collegamento con i piani della formazione, istruzione ed orientamento professionale, la Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Formazione-lavoro-cultua Antonio Autilio, ha approvato il Piano pluriennale per il lavoro 2009-2011. “Il piano, che è stato sottoposto ad un’ampia consultazione con le forze sociali e imprenditoriali, acquisendo parere favorevole, è uno strumento di indirizzo unitario ed integrato – spiega l’assessore Autilio – rappresenta la “bussola” per affrontare nell’arco di un triennio le difficoltà che si registrano sul mercato del lavoro regionale e che tenderanno, secondo le previsioni degli esperti, ad acuirsi nei prossimi mesi. Lo scenario economico tendenziale per la Basilicata indica per il periodo 2008-2011 una diminuzione secca di 9 mila unità, con un incremento dei disoccupati del 16 per cento (di cui la perdita più accentuata è nel settore industriale con l’11 per cento in meno di forza lavoro). Esistono in particolare alcuni segmenti della forza lavoro che nella nostra regione risultano particolarmente penalizzati: i giovani con un tasso di occupazione nelle classi di età 25-34 anni, pari al 55,8 per cento (contro una media nazionale del 70,1 per cento); le donne, con un tasso di occupazione nelle classi di età 16-64 anni del 34,9 per cento (contro una media nazionale del 47,2 per cento) ed un tasso di disoccupazione pari al 15,2 per cento (contro una media nazionale del’8,5 per cento); la forza lavoro più qualificata con un tasso di disoccupazione della popolazione più istruita pari all’8,8 per cento (per le sole donne è del 9,8 per cento), contro una media nazionale del 4,6 per cento (5,8 per cento per le donne). Diventano pertanto essenziali – evidenzia Autilio – non solo le politiche dal lato dell’offerta (sia attive che passive) ma anche le politiche dal lato della domanda. Pur procedendo schematicamente, per ciò che concerne le politiche dal lato della domanda è noto come esistano alcuni tipi di politiche che possono avere una funzione anticiclica più marcata in quanto sono generalmente in grado di produrre un effetto occupazionale maggiore. Il riferimento è da un lato alle opere pubbliche e dall’altro agli interventi volti a promuovere lo sviluppo dei servizi sociali, culturali ed ambientali. Nel campo delle opere pubbliche per massimizzare gli effetti occupazionali andrebbe data priorità soprattutto alle opere di minori dimensioni (manutenzione straordinaria di scuole, ospedali, acquedotti, beni culturali, strade) in quanto più rapidamente cantierabili, presentano un moltiplicatore occupazionale decisamente più elevato rispetto alle grandi opere, hanno maggiore probabilità di essere appaltate ad imprese locali che impiegano manodopera residente sul territorio regionale. Per quanto riguarda le politiche per l’inclusione sociale, andrebbe data priorità agli interventi volti a promuovere lo sviluppo dei servizi e delle attività socio-assistenziali; tale scelta garantirebbe non solo un elevato impatto occupazionale in particolare sulla componente femminile ma consentirebbe anche di innalzare i livelli di coesione sociale. Una ricognizione condotta presso i principali settori dell’Amministrazione regionale – riferisce l’assessore – ha fatto emergere l’esistenza di circa 1,5 miliardi di euro a valere sul Po-fesr 2007-2013, sui Fas, sulla Legge Obiettivo e su altri fondi regionali, da spendere nel corso dei prossimi anni in opere pubbliche di vario genere. In base ad una prima stima si può supporre che circa un terzo di tali risorse (circa 500 milioni di euro) possono realisticamente essere spese entro la fine del 2011, generando un impatto occupazionale lordo che può essere quantificato, sia pure con approssimazione, in circa 2. 200 unità di lavoro annue. Quanto alle risorse finanziarie del Por Fse 2007-2013 relative ad azioni già attivate, programmate e/o in corsi di attuazione, il totale a disposizione della Regione è pari a circa 143 milioni di euro che – precisa Autilio – sono quelle affidate alla programmazione e gestione del Dipartimento Formazione-lavoro e sono orientate a sostenere i processi di sviluppo e competitività. Nel breve-medio periodo – evidenzia l’Assessore – emerge la necessità di orientare meglio gli interventi già definiti nel Por, concentrando le risorse si alcuni specifici target che in questa fase diventano assolutamente prioritari. La stima dei destinatari e dell’impatto occupazionale aggiuntivo – secondo il Piano pluriennale per il lavoro 2009-2011 – ammonta a 25. 492 unità. Infine, le cosiddette “politiche passive” si riferiscono al rafforzamento degli interventi d sostegno al reddito e vanno rivolte in modo particolare a quei lavoratori che risultano attualmente esclusi dal sistema degli ammortizzatori sociali. In ogni caso il Dipartimento si è già attivato affinchè tutti i soggetti istituzionali accelerino il più possibile la stipula degli accordi per gli ammortizzatori sociali in deroga. Ci aspettiamo adesso dalla competente commissione e dal Consiglio regionale, in fase di esame – conclude Autilio – contributi per arricchire gli aspetti programmatici e di intervento”. .  
   
   
VDA: SOTTOSCRIZIONE ACCORDO PROBLEMATICHE RAPPORTI DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO  
 
Aosta, 22 ottobre 2009 - La Presidenza della Regione informa che martedì 20 ottobre 2009, è stato firmato l’accordo relativo alle problematiche dei rapporti di lavoro a tempo determinato nelle pubbliche amministrazioni territoriali della Valle d’Aosta. L’esigenza era di ribadire le competenze legislative della Regione ai sensi dello Statuto Speciale di autonomia in materia di ordinamento degli uffici e degli enti dipendenti dalla Regione e stato giuridico ed economico del personale. «Il tavolo tecnico di discussione e confronto – ha detto il Presidente Augusto Rollandin - riguarda l’individuazione degli strumenti normativi per regolarizzare le posizioni individuali di professionalità acquista negli enti e l’individuazione, per quanto concerne le specifiche figure professionali utilizzate dall’Amministrazione regionale, di una collocazione maggiormente idonea per garantirne l’impiego sulla base dell’esperienza e delle caratteristiche del servizio». Alla riunione hanno partecipato il Presidente Augusto Rollandin, il Presidente del Consiglio permanente degli enti locali, Elso Gerandin e i Rappresentanti delle organizzazioni sindacali Savt/fp, Claudio Albertinelli, Cisl, Jean Dondeynaz e Sara Chiavazza, Uil Flp, Ramira Bizzotto e Fp-cgil, Marco Lo Verso e Carmela Macheda. Le Organizzazioni sindacali hanno condiviso il percorso manifestando soddisfazione per il fatto che sia stata affrontata, una problematica che vedeva personale in condizione di incertezza lavorativa da diverso tempo. E’ evidente che il protocollo d’intesa rappresenta il primo fondamentale passo che dovrà portare a brevissimo ad un successivo confronto rispetto all’adozione delle norme che riempiranno di contenuti l’intesa raggiunta. .  
   
   
MESSINA: GLI IMPEGNI DELLA UE PER LE ZONE COLPITE DAL NUBRIFAGIO  
 
Palermo, 22 ottobre 2009 - “L’incontro con i dirigenti dell’Unione europea segna un punto importante non solo per orientare le risorse verso la ricostruzione dei centri colpiti dal nubifragio e per avviare le opere di riassetto del territorio, ma anche per il pieno utilizzo dei fondi europei. Nei prossimi giorni, in collaborazione con la Commissione europea, saranno decise le strade da intraprendere e definite tempestivamente i progetti da presentare”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Presidenza, Gaetano Armao, che ieri ha accompagnato i dirigenti dell’Unione europea Raul Prado e Patrick Amblard nei luoghi della provincia di Messina colpiti dall’alluvione. Prado e Amblard hanno prima visto dall’alto, in elicottero, i centri travolti dall’acqua e dal fango; poi, con i mezzi della Protezione civile regionale, si sono recati nei paesi colpiti dalla frana delle scorse settimane. Dopo i sopralluoghi, presso la sede della Prefettura di Messina si è svolta una riunione, presieduta dall’assessore Armao, presenti i due dirigenti Ue, alla quale hanno preso parte anche i sindaci dei paesi colpiti dall’alluvione, il presidente della Provincia di Messina, Nanni Ricevuto, i dirigenti della Protezione civile nazionale e regionale, i rappresentanti delle strutture militari e civili impegnati nelle operazioni di soccorso. Nel corso dell’incontro sono state analizzate le possibili soluzioni da adottare per avviare con celerità la ricostruzione e per programmare e attuare un piano per fronteggiare il dissesto idrogeologico del territorio. Due le ipotesi messe in cantiere. La prima è legata alla possibilità di accedere al fondo europeo di solidarietà per le emergenze. L’amministrazione regionale, di concerto con la Protezione civile nazionale, presenterà l’istanza per accedere alle risorse. Il tema verrà definito nel corso di un incontro tra l’assessore Armao e i dirigenti Ue programmato tra quindici giorni a Bruxelles. La seconda ipotesi è l’utilizzazione del Fondo europeo regionale di sviluppo (Fers). Il Fers 2013 prevede già, per il riassetto idrogeologico di tutta la Sicilia, una spesa pari a 373 milioni di euro. In sede di rimodulazione del Programma si potrebbe ipotizzare lo stanziamento di altre somme per intervenire solo nelle aree del Messinese travolte dal nubifragio. .  
   
   
TERREMOTO:CHIODI,RICOSTRUZIONE:CON FONDI CIPE AL VIA FASE 2 ASSEGNATI 4 MLD. ORA MASSIMA TRASPARENZA NELLE PROCEDURE  
 
 L´aquila, 22 ottobre 2009 - "E´ un passo fondamentale per il quale abbiamo lavorato nelle ultime settimane intensamente con il Governo nazionale. Alle risorse previste da questa delibera dobbiamo aggiungere anche quelle del fondo infrastrutture, pari a quasi 410 milioni di euro, e del fondo per l´edilizia scolastica per oltre 226 milioni". E´ il commento del presidente Gianni Chiodi, Commissario delegato, a cui sono stati assegnati 3,955 miliardi di euro per la ricostruzione. È in gazzetta ufficiale n. 243 del 19 ottobre 2009, infatti, la delibera n. 35/2009 del Cipe che assegna tali risorse. Il Cipe assegna quasi 4 miliardi di euro finalizzati al finanziamento degli interventi di ricostruzione previsti dal cosiddetto "decreto Abruzzo". Il ruolo del Commissario sarà quello di coordinare gli interventi e comunicare i relativi fabbisogni al Governo che individuerà le quote da assegnare su base pluriennale. A partire dal 2010 spetterà al Commissario Chiodi svolgere l´attività di monitoraggio, per la quale lo stesso Commissario si avvarrà del Nucleo di valutazione istituito nell´ambito del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri. "Con questa assegnazione - ha aggiunto Chiodi - possiamo cominciare ad attuare quella che tutti ormai chiamano "fase 2" che interesserà il processo di ricostruzione vero e proprio. La fase dell´emergenza, ancora non conclusa, ci sta consentendo in modo egregio di assicurare un alloggio a tutti gli sfollati, di ripristinare servizi essenziali come l´assistenza sanitaria, la sicurezza dei cittadini, le scuole e l´Università. Ora, però, bisogna partire per tempo con le complesse procedure della programmazione della ricostruzione dei centri storici, delle centinaia di edifici pubblici danneggiati e degli incentivi allo sviluppo che a breve saranno definiti. Condizione imprescindibile per affrontare in modo efficace tale sforzo e conseguire il relativo risultato con successo è il coinvolgimento delle migliori esperienze nazionali e di tutti i governi locali interessati. Per tale obiettivo stiamo lavorando in questi giorni a comporre il delicato puzzle dell´Ufficio del Commissario Delegato, dove, accanto alle funzioni di natura tecnica e amministrativa, abbiamo previsto tutti gli strumenti possibili per coinvolgere in modo pieno gli enti locali e gli altri numerosi soggetti pubblici e privati che potranno avere un ruolo importante nelle decisioni sulla ricostruzione. Infine, - ha concluso - sarà mio compito, ovviamente, assicurare che tutte le procedure, oltre che ampiamente e diffusamente partecipate, siano poste in essere con la massima trasparenza possibile, convinto che solo in questo modo si potrà assicurare che tutto si svolga secondo le regole". .  
   
   
CHIODI PROMULGA DUE LEGGI SU CARBURANTI E SANITA´  
 
L´aquila, 22 ottobre 2009 - Il presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, ha promulgato due leggi. La prima, la legge regionale n. 20 del 16 ottobre 2009 riguarda: Modifiche alla legge regionale 16 febbraio 2005 n. 10: "Norme di indirizzo programmatico regionale di razionalizzazione ed ammodernamento della rete distributiva carburanti". Il secondo provvedimento è la legge regionale n. 21 del 16 ottobre 2009 e recita: Integrazione all´art. 5 della legge regionale n. 17 del 26. 09. 2009 concernente "Modifiche alla legge regionale 24 dicembre 1996 n. 146 recante: "Norme in materia di programmazione, contabilità, gestione e controllo delle Aziende del Servizio sanitario regionale in attuazione del Decreto legislativo 30 dicembre 1992 n. 502, così come modificato dal Decreto legislativo 7 dicembre 1993 n. 517 e s. M. I. E modifica alla legge regionale 10 marzo 2008 n. 5 (Un sistema di garanzie per la salute - Piano sanitario regionale 2008-2010)". Le due leggi promulgate saranno pubblicate sul Bollettino ufficiale della Regione Abruzzo (Bura). .  
   
   
BOLOGNA, MUZZARELLI INTERVIENE ALL´ASSEMBLEA GENERALE UPI EMILIA-ROMAGNA  
 
Bologna, 22 ottobre 2009 - «La collaborazione istituzionale tra la Regione, Province e Comuni è fondamentale per rafforzare il senso di cittadinanza e di comunità aperta, plurale, responsabile, senza barriere ma con regole chiare». Lo ha sottolineato l’assessore regionale alla Cooperazione con le autonomie locali Gian Carlo Muzzarelli, intervenendo a Bologna all’Assemblea generale congressuale delle Province dell’Emilia-romagna. «Abbiamo in questi anni assunto progetti, concesso risorse, avviato positive esperienze, come il Documento Unico di Programmazione 2007-2013, presentato in ogni Provincia, con la condivisione del contenuto e la valorizzazione di ogni specificità territoriale. Questo è stato e sarà il metodo di lavoro anche per il Piano territoriale regionale», ha proseguito l´assessore regionale. «Abbiamo lavorato insieme nella definizione e nell’attuazione di innovative misure che hanno l’obiettivo di razionalizzare e contenere le spese, garantendo al contempo servizi di maggiore qualità». «Le sfide in gioco sono alte, ma l’Emilia-romagna – ha concluso l’assessore Muzzarelli - ha le intelligenze e le risorse per vincerle. Occorre realizzare un nuovo sviluppo della green economy e un concetto di benessere che supera quello meramente economico del Pil, investire nell’economia della conoscenza, creare città rinnovate, rigenerate e inclusive. La collaborazione con le Province e gli enti locali è fondamentale, e può dare uno stimolo decisivo al raggiungimento di questi obiettivi». .  
   
   
ANCI:INSEDIATO NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO BASILICATA  
 
 Potenza, 22 ottobre 2009 - Insediato il nuovo Consiglio direttivo dell’Anci Basilicata, convocato dal Presidente Vito Santarsiero. Si apre una consiliatura importante –ha detto il Presidente Anci Basilicata Vito Santarsiero- che mi auguro veda rafforzato ancor di più il ruolo dei Comuni. I Comuni oggi rappresentano non solo il riferimento primo dei cittadini ma anche il luogo dove si costruiscono i processi di sviluppo locale. Con il federalismo istituzionale ed il federalismo fiscale si apre una stagione di riflessione e confronto per concretizzare un sistema normativo di reale decentramento e autonomia per gli Enti locali nel rispetto dei principi ispiratori del Titolo V della Costituzione. Come Anci –ha aggiunto- svilupperemo un’azione di grande protagonismo in numerosi settori che riguardano più da vicino la vita nelle nostre comunità: dai rifiuti all’energia, ai trasporti, alle politiche per la casa, ecc. Dobbiamo riuscire infine –ha continuato- a creare aggregazioni di Comuni per la gestione di alcuni servizi, un esperimento che in molte altre regioni è stato già realizzato con grande successo. Emersi nel dibattito, che ha visto intervenire tutti i membri del Consiglio direttivo, i tanti problemi che ogni giorno assillano le comunità locali e che risultano essere uguali nelle varie realtà senza distinzione di colore politico. Emersa altresì l’esigenza di una relazione più stretta con i livelli istituzionali superiori quali Provincia e Regione. Da parte sua il Coordinatore dei Consigli comunali Tonino Triani ha in particolare evidenziato che si apre una stagione molto significativa nella quale anche le Assise comunali saranno chiamate a svolgere un ruolo importante. Nel corso dell’incontro è stato approvato un documento, già fatto proprio dall’Assemblea nazionale Anci, con il quale si chiede la modifica del Patto di Stabilità Interno e l’alleggerimento della manovra a carico dei Comuni per l’anno 2010, la stabilizzazione delle entrate tra cui prioritariamente il reintegro totale del mancato gettito Ici prima casa. Annunciate iniziative a sostegno del finanziamento per il completamento della ricostruzione e una proposta legislativa di iniziativa dei Comuni. Da parte di tutti gli auguri di buon lavoro a Santarsiero, riconfermato membro dell’Ufficio di Presidente dell’Anci Nazionale e a Tonino Triani riconfermato anche lui nell’Ufficio di Presidenza nazionale della Conferenza dei Consigli Comunali Anci. .