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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Aprile 2010
"UN CERCHIO SI CHIUDE DRAMMATICAMENTE": IL PARLAMENTO EUROPEO RICORDA LE VITTIME DELL´INCIDENTE DI SMOLENSK  
 
 Bruxelles, 15 aprile 2010 - il Parlamento ha ricordato ieri  in una cerimonia solenne le vittime del tragico incidente aereo di Smolensk, che ha costato la vita a 96 persone, fra cui il presidente della Polonia Lech Kaczy¨½ski, sua moglie e molti politici e alti funzionari. "I messaggi di solidariet¨¤ che ho ricevuto hanno dato forza e conforto a me e al mio paese", ha detto il presidente Buzek all´inizio della commemorazione. Un breve resoconto e le immagini dell´evento su Flickr. L´aereo che sabato scorso 10 aprile si ¨¨ schiantato a Smolensk, in Russia, ha provocato la morte di una parte sostanziale della leadership polacca: non solo il presidente della Repubblica Lech Kaczy¨½ski e sua moglie, ma anche 18 parlamentari, 4 vice-ministri, il capo di Stato maggiore e altri alti ranghi dell´esercito, il presidente della Banca centrale, i due principali leader dell´opposizione, e i familiari delle vittime del massacro di Katyn, che tutti si apprestavano a commemorare. L´aereo infatti era diretto alla localit¨¤ dove 70 anni fa migliaia di polacchi erano stati sterminati dalla Russia sovietica. Una cerimonia per le vittime - Il Parlamento ha ricordato le vittime con una cerimonia solenne nell´emiciclo, oggi 14 aprile dalle 12.00 alle 12.45. Un´aula strapiena e vestita a lutto ha ascoltato, insieme al presidente della Commissione Barroso e del Consiglio Lopez Garriga, gli inni europeo e polacco. Poi, nell´emozione generale, alcuni deputati hanno letto i 96 nomi, per ognuno dei quali ¨¨ stata deposta una rosa bianca al centro dell´emiciclo. "Uniti siamo pi¨´ forti" - Il presidente del Parlamento Jerzy Buzek, visibilmente commosso, ha ringraziato i colleghi per il sostegno dimostrato: "I messaggi che ho ricevuto danno forza e conforto a me e al mio paese". "Il cerchio della storia si ¨¨ drammaticamente chiuso" - ha continuato l´ex premier polacco - "Siamo molto toccati dalla reazione della Russia, piena di dignit¨¤ e comprensione. Grazie, amici russi. Crediamo che questa tragedia aiuter¨¤ a riconciliare il nostro continente, sia nella verit¨¤ storica che nella reciproca fiducia e rispetto". "Nell´unit¨¤ troviamo la forza. Siamo pi¨´ forti quando siamo uniti" - ha concluso Buzek.  
   
   
UE, INIZIATIVA CITTADINA: NUOVE REGOLE, NUOVE OPPORTUNITÀ  
 
Bruxelles, 15 aprile 2010 - Una delle grandi novità del Trattato di Lisbona è il diritto di iniziativa popolare, per cui un milione di cittadini europei potranno sottoporre una proposta di legge alla Commissione europea. Il 31 marzo l´esecutivo ha pubblicato il regolamento che dovrebbe stabilire come mettere in pratica il principio sancito dal Trattato. Ora la palla passa al Parlamento. Che vuole fare dell´iniziativa cittadina un vero strumento di democrazia partecipativa. L´iniziativa popolare non solo permette alla società civile di contribuire e influire sul processo decisionale europeo. E´ anche uno strumento di trasparenza, che potrà avvicinare i cittadini alla macchina comunitaria e creare legami civici transnazionali su tematiche comuni. Ma da quanti paesi minimo devono venire le firme, come raccoglierle, chi deve verificarle? Ecco le risposte della Commissione. Nove paesi e un numero rappresentativo di abitanti. Dopo una lunga fase di consultazione pubblica, le conclusioni della Commissione, che ora devono passare al vaglio di Parlamento e Consiglio prevedono che: Il milione di firme venga da almeno un terzo degli Stati membri, ovvero nove attualmente. Le firme possano essere raccolte per via cartacea o elettronicamente e verificate dalle autorità nazionali secondo le procedure in vigore. L´età minima per firmare sia la stessa del voto alle elezioni europee (18 dappertutto, tranne in Austria dove si vota a 16 anni). Le firme provenienti da ogni Paese debbano essere proporzionali alla popolazione - per esempio per l´Italia servono almeno 54.750 firme. Il periodo per raccogliere le firme sarebbe di 12 mesi. La procedura prevedrebbe la registrazione online dell´iniziativa, l´effettiva raccolta delle firme, un ´check´ a un terzo del cammino - quando ci sono già almeno 300.000 firme depositate - per verificare l´ammissibilità della proposta dal punto di vista giuridico. E poi l´approvazione finale. Le reazioni dei deputati - Secondo Andrew Duff, liberale inglese, esperto di questioni costituzionali, la Commissione ha trovato "un buon equilibrio fra democrazia popolare e necessaria integrità del nuovo istituto". Ma gli sembra ragionevole che "ogni cittadino, prima di lanciare la raccolta delle firme, chieda il parere informale della Commissione sull´ammissibilità e l´attuabilità della sua proposta". Il popolare polacco Rafał Trzaskowski ritiene la proposta "un passo avanti nella realizzazione di una delle più significative innovazioni del Trattato di Lisbona", ed è convinto che "la Commissione e il Parlamento faranno di tutto per approvare le regole nel più breve tempo possibile". Ma avvisa: "Non si devono generare aspettative troppo alte nei cittadini. La procedura sarà complicata, come lo è in tutti i paesi in cui un simile meccanismo esiste." Più critici i Verdi: "La proposta è utile, ma non abbastanza ambiziosa e vicina ai cittadini", dice Gerald Häfner: "La Commissione prevede tutta una serie di disposizioni a cui attenersi per fare una proposta, ma resta vaga sulle regole che essa stessa applicherà nel trattamento delle domande". Lunedì prossimo 19 aprile la commissione Affari costituzionali terrà un primo scambio di vedute con il commissario Sefčovič, responsabile per la proposta, e in seguito inizierà l´iter legislativo sul testo.  
   
   
UE: PROMUOVERE IL TURISMO, VOLÀNO DELL´ECONOMIA  
 
Bruxelles, 15 aprile 2010 - Gli operatori del settore turistico in Europa si sono riuniti a Madrid ieri e proseguono oggi per discutere come accrescere la visibilità del turismo a livello europeo e come la politica del turismo Ue possa utilmente sostenere le azioni volte a promuovere un´industria turistica Ue competitiva e una crescita sostenibile del turismo europeo. La nuova strategia per il turismo europeo dovrà essere attuata in stretta cooperazione con le autorità nazionali e regionali e con gli operatori turistici privati dell´Ue. Il vicepresidente Antonio Tajani, commissario responsabile per l´Industria e l´imprenditoria, che con l´entrata di vigore del Trattato di Lisbona ha assunto anche competenze dirette in materia di turismo, ha affermato: "Il turismo è una delle attività economiche che presenta le potenzialità più significative di crescita e occupazione nell´Ue. Come tutti i settori economici, quello del turismo ha risentito della recente crisi, ma ha dimostrato tuttavia di essere uno dei settori che meglio hanno retto, al punto che di recente dà segni di ripresa e di crescita." La Commissione europea, in stretta collaborazione con la Presidenza spagnola del Consiglio, organizza a Madrid, il 14 e 15 aprile 2010, una conferenza europea degli operatori del settore turistico. Il turismo è un settore chiave dell´economia europea. Esso comprende un´ampia gamma di prodotti e di destinazioni e coinvolge diversi attori, pubblici e privati, con ambiti di competenza estremamente decentrati, spesso a livello regionale e locale. L´europa potrebbe promuovere un turismo di qualità, sostenibile e accessibile, che non troverebbe uguali nel mondo, grazie al suo patrimonio storico, artistico e culturale, alla formazione elevata del personale e all´attenzione per l´ambiente. Il trattato di Lisbona riconosce l´importanza del turismo ed attribuisce per la prima volta una competenza specifica all´Unione europea in questo campo con la possibilità di prendere decisioni a maggioranza qualificata. Ciò dovrebbe contribuire a rafforzare la posizione dell´Ue quale maggiore destinazione turistica al mondo. Dallo studio sulla competitività dell´industria europea del turismo si evince che in base alle statistiche sugli arrivi internazionali di turisti, l´Unione europea è la prima destinazione turistica mondiale. Con circa 380 milioni di arrivi di turisti nel 2007 l´Ue conta il 42% del numero totale di arrivi internazionali nel mondo. Ciò rappresenta un aumento di 55 milioni di arrivi internazionali rispetto al 2000. Si ritiene che l´Europa manterrà la sua posizione in quanto destinazione turistica principale per il prossimo decennio. Sebbene la "grande zona europea"4 sia destinata a perdere una parte del mercato nei confronti delle altre regioni del mondo, l´Organizzazione mondiale per il turismo delle Nazioni Unite5 prevede che gli arrivi internazionali nella zona europea aumenteranno ancora fino a 717 milioni nel periodo 2007-2020. Ciò significa che il numero di arrivi di turisti internazionali in Europa sarà quasi raddoppiato in un ventennio (2000-2020). L´industria turistica dell´Ue genera più di 5% del Pil dell´Ue, nel turismo sono attive 1,8 milioni di imprese che danno lavoro a circa il 5,2% della forza lavoro complessiva (circa 9,7 milioni di posti di lavoro). Se si tiene conto anche dell´indotto, il contributo stimato del turismo alla creazione del Pil è molto più grande: il turismo genera indirettamente più di 10% del Pil dell´Unione europea e occupa circa il 12% della forza lavoro. Nel corso della conferenza di Madrid si discuteranno tematiche specifiche tra cui l´innovazione e la competitività, il turismo sostenibile e socialmente responsabile, nonché i modi per rafforzare l´immagine dell´Europa quale destinazione turistica. Ministri e segretari di Stato di tutti i paesi dell´Ue e dei paesi candidati scambieranno i loro punti di vista assieme a rappresentanti delle parti in causa europee e del settore privato. Le conclusioni della conferenza serviranno a preparare una strategia coordinata e coerente in relazione alle iniziative future di politica turistica da intraprendersi a livello europeo. Ciò dovrebbe tradursi in una dichiarazione presentata dalla Commissione. La conferenza coincide con una riunione ministeriale informale sul turismo che sarà ospitata dalla Presidenza spagnola.  
   
   
UE: LUCI PUNTATE SUL VALORE DEI LAVORATORI ANZIANI  
 
Bruxelles, 15 aprile 2010 - Ricercatori dell´Università di Göteborg, in Svezia, stanno partecipando ad un nuovo progetto dell´Ue che determinerà come le organizzazioni e le imprese possano meglio utilizzare le competenze e le esperienze dei professionisti più anziani. Il progetto Best Agers, finanziato in parte dal Fondo europeo di sviluppo regionale, sfrutterà le competenze di questi professionisti più anziani per favorire le imprese e lo sviluppo di competenze nella regione del Mar Baltico. L´iniziativa ha ricevuto finanziamenti per più di 4,5 milioni di euro. Secondo la Commissione europea, una delle maggiori sfide che le regioni europee si troveranno ad affrontare è il cambiamento demografico. Gli esperti ritengono che i professionisti con più di 55 anni (definiti professionisti più anziani dai partner del progetto Best Agers) potrebbero essere l´asso nella manica della regione del Mar Baltico. Studi precedenti hanno dimostrato che la regione del Mar Baltico nei prossimi anni si troverà a fare i conti con un rapido invecchiamento della popolazione. Un rapporto pubblicato dalla Commissione europea nel 2008 ha previsto che il rapporto medio della popolazione anziana tra gli Stati membri dell´Unione europea aumenterà circa del 13-30 % entro il 2060. Le cause: un continuo tasso di fecondità basso e un numero crescente di persone anziane. I dati hanno inoltre rivelato che nei paesi dell´Ue la percentuale media della popolazione al di sopra degli 80 anni farà un balzo di quasi 8-12,1% nei prossimi 50 anni. Secondo gli esperti queste persone anziane, ma estremamente sane e altamente istruite, possono essere mobilitate per compensare gli effetti negativi del cambiamento demografico: la fuga dei cervelli e l´impoverimento della forza lavoro regionale. "Una società con un elevato livello di benessere deve mantenere un certo rapporto tra il numero di cittadini che lavorano e quelli non attivi", ha spiegato il professor Roland Kadefors del Dipartimento di scienze del lavoro presso l´Università di Göteborg. I partner di Best Agers hanno dato il via al progetto nella capitale lettone di Riga, nel febbraio di quest´anno. Il loro scopo è quello di individuare e promuovere metodi per assicurare che i lavoratori più anziani continuino a offrire il loro contributo al mondo del lavoro. I partner del progetto individueranno inoltre esempi di come le esperienze e competenze di questi professionisti più anziani possono essere trasferite ai lavoratori più giovani. Il progetto Best Agers fa parte del Programma per la regione del Mar Baltico e riunisce 19 partner - provenienti da 8 paesi baltici e appartenenti a vari settori - per creare un ambiente favorevole all´innovazione transgenerazionale. I partner collaboreranno con determinati gruppi di età nei settori di attività e competenze, non solo per promuovere nuove idee, ma per scambiarsi conoscenze ed esperienze. "La strategia del mercato del lavoro dell´Ue indica che deve aumentare il rapporto tra il numero di persone che lavorano e quelle che non lavorano, e che chi lavora deve restare attivo più a lungo rispetto a oggi", ha detto il professor Kadefors. Il Dipartimento di scienze del lavoro dell´università è responsabile dei progetti di ricerca di Best Agers. Il team fa sapere che saranno valutati gli otto paesi e individuati i fattori che rendono difficile per le persone over 55 di rimanere o reinserirsi nel mondo del lavoro. Il professor Kadefors ha detto: "Potrebbe essere una questione di leggi e normative, salute, competenze o atteggiamenti". I partner fanno notare che le piccole e medie imprese (Pmi) sono particolarmente a rischio di perdere competenze ed esperienze chiavi quando i professionisti più anziani lasciano la forza lavoro. Uno dei maggiori problemi - dicono - è che non esistono metodi a sufficienza affinché le imprese possano individuare le competenze necessarie e trasferirle alle giovani generazioni. Per maggiori informazioni, visitare: Best Agers http://www.Best-agers-project.eu/    
   
   
BOLZANO: DURNWALDER INCONTRA IL COMMISSARIO UE PIEBALGS A BRUXELLES  
 
Bolzano, 15 aprile 2010 - L´alto Adige ospiterà nel 2011 un congresso sulla cooperazione internazionale a cui parteciperà il commissario Ue Andris Piebalgs: lo ha confermato lo stesso commissario il 14 aprile a Bruxelles accogliendo l´invito del presidente della Provincia Luis Durnwalder. Nella prima giornata "europea" Durnwalder ha anche discusso la futura politica agraria dell´Ue con Paolo De Castro, presidente della Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo. Nella "due giorni" a Bruxelles il presidente Durnwalder è impegnato nella 84.Ma sessione plenaria del Comitato Ue delle Regioni, di cui è membro effettivo. Prima dei lavori in aula, Durnwalder ha incontrato oggi pomeriggio il nuovo commissario alla cooperazione allo sviluppo, il lettone Andris Piebalgs, finora responsabile della politica energetica dell´Ue. Il commissario si è informato sull´attività di cooperazione internazionale della Provincia di Bolzano, "che punta sulla promozione di microprogetti da sviluppare sul posto coin il coinvolgimento delle associazioni di volontariato e soprattutto della popolazione residente", ha sottolineato Durnwalder. Il governatore ha ricordato anche altre piste della collaborazione: "Favoriamo il transfer di knowhow con l´invio dei nostri tecnici nei Paesi destinatari dei progetti di sviluppo ma parallelamente accogliamo in Alto Adige giovani universitari stranieri per favorire lo studio alla Lub o il tirocinio in altre strutture di ricerca." Un´impostazione che viene condivisa dal commissario Ue. Durnwalder ha annunciato l´intenzione della Provincia di organizzare nel 2011 in Alto Adige un congresso internazionale dedicato ai temi della cooperazione con i Paesi poveri e quelli in via di sviluppo e ha avuto diretta conferma da Piebalgs della sua partecipazione. Nella giornata il Presidente della Provincia ha incontrato anche l´ex ministro Paolo De Castro, ora presidente della Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, per discutere i punti centrali della futura politica agraria dell´Ue, il cui impianto finanziario dovrebbe restare invariato sino al 2015. Si è parlato in particolare di abolizione delle quote latte e di sostegni mirati alle aree svantaggiate. Riguardo alle quote latte, si cercano strategie per contenere la sovrapproduzione a livello regionale e statale: "De Castro ha fatto l´esempio di un sistema articolato in premi o sanzioni", riferisce Durnwalder. Misure sono invece potenzialmente ancora possibili nel settore ortofrutticolo e sempre in tema di sovvenzioni il presidente Durnwalder ha ribadito la necessità di dare una nuova impostazione al sistema di incentivi per le zone svantaggiate. Si parla di una cosiddetta quota fissa "flat rate" per tutti a cui si aggiungono bonus per l´applicazione di misure ambientali e per le zone svantaggiate.  
   
   
"IL PERCORSO DELLE RIFORME NEI BALCANI: DALLA EX JUGOSLAVIA ALL´EUROPA" – MILANO 23 APRILE  
 
 Milano, 15 aprile 2010 - La Rappresentanza a Milano della Commissione europea segnala il Seminario "Il percorso delle riforme nei Balcani: dalla ex Jugoslavia all´Europa" che avrà luogo Venerdì, 23 aprile 2010 alle ore 14.30 presso l’ Università Cattolica del Sacro Cuore Largo A. Gemelli 1 – 20123 Milano Sala Negri da Oleggio Al seminario “Il percorso delle riforme nei Balcani: dalla ex Jugoslavia all’Europa” Partecipano: Sergio Bartole (Università di Trieste) - Ferdinando Buatier De Mongeot (Resident twinning Advisor della Commissione Europea nell’ambito del progetto Eulex) - Maria Agostina Cabiddu (Politecnico di Milano-università Cattolica del Sacro Cuore) - Carlo Corazza (Direttore della Rappresentanza a Milano della Commissione Europea) - Piercamillo Davigo (Consigliere Suprema Corte di cassazione - Visiting nell’ambito di Eulex) - Riccardo Maia (Università degli studi di Milano, già componente del comitato tecnico della Costituente del Kosovo) - Nicoletta Parisi (Università di Catania - Università Cattolica del Sacro Cuore).  
   
   
ITALIA-RUSSIA, INCONTRO TRA SCAJOLA E IL MINISTRO KHRISTENKO: “RAFFORZIAMO IL PARTENARIATO STRATEGICO PER ACCELERARE LA RIPRESA” IL NOSTRO MINISTRO INSIGNITO DELL’ORDINE DELL’AMICIZIA RUSSO  
 
Roma, 15 aprile 2010 - “Stiamo rafforzando il partenariato strategico con la Federazione Russa per consolidare e rafforzare la ripresa economica”. Questo il commento del Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola, al termine dell’incontro bilaterale che si è tenuto ieri a Roma con il Ministro dell’Industria e del Commercio della Federazione Russa Viktor Khristenko. “E’ il momento di guardare avanti – ha aggiunto il Ministro – Italia e Russia possono esprimere tutto il loro potenziale in settori strategici come l’energia, l’innovazione, l’aeronautica, l’automotive, i comparti del Made in Italy e le piccole e medie imprese.” Tema principale dell’incontro, lo sviluppo dei rapporti economici e commerciali tra i due Paesi. Le imprese italiane vedono come un’ottima opportunità le Zone Economiche Speciali russe, con nuove forme di incentivazione per gli investimenti delle imprese straniere. I due Governi sono inoltre concordi nel sostenere e ampliare le già numerose collaborazioni industriali che riguardano importanti settori quali l’automotive, con la collaborazione tra Fiat e Soellers, e l’aero-spazio, con la joint ventures tra Finmeccanica e Shukoi che ha realizzato il nuovo aereo commerciale a medio raggio Superjet 100. Al termine dell’incontro, il Ministro Khristenko ha conferito al Ministro Scajola l’onoreficenza del Presidente della Federazione Russa dell’Ordine dell’Amicizia.  
   
   
MILANO: CONSIGLIO COMUNALE. INTERVENTO DEL SINDACO MORATTI PER LA PRESENTAZIONE DEL BILANCIO 2010  
 
Milano, 15 aprile 2010 - Ieri è stato presentato il bilancio di previsione 2010. Di seguito i principi guida sono i servizi ai cittadini e gli investimenti: Principi che abbiamo voluto porre alla base di questo bilancio per affrontare la criticità dell’attuale situazione economica garantendo ai cittadini, alle famiglie e alle imprese servizi di qualità senza aumentare le tariffe, senza nuove tasse. - Questo è un bilancio il cui obiettivo primario, come negli anni passati, è garantire le risorse destinate ai bisogni della città: alla famiglia, alla casa, al lavoro, alla sicurezza, all’accoglienza, alla scuola, alla cultura, allo sport, alla qualità della vita, senza ricorrere a incrementi delle tariffe. - Abbiamo previsto stanziamenti anti-crisi. Una scelta di responsabilità, improntata a una gestione di assoluto rigore. - Siamo orgogliosi della politica del nostro Governo che ha ricevuto numerosi apprezzamenti e che ha permesso all’Italia di affrontare la crisi meglio di altri Paesi. - Rigido controllo dei costi, investimenti, servizi: sono questi i cardini del bilancio 2010. - Una linea di rigore economico che si traduce nella razionalizzazione della spesa e nella scelta di una politica di investimenti per la città. - Investimenti nelle infrastrutture, anzitutto, come leva dello sviluppo e come antidoto alla crisi. Non esiste crescita senza adeguate dotazioni infrastrutturali. - Per la realizzazione delle nuove linee metropolitane M4 ed M5 abbiamo stanziato in questo Bilancio 450 milioni di euro, pari alla somma di nostra competenza, che vanno a sommarsi ai fondi statali stanziati con definitiva delibera Cipe lo scorso febbraio e che hanno ricevuto nei giorni scorsi l’approvazione della Corte dei Conti. Siamo pronti a partire con le attività connesse a tali opere. - Vorrei inoltre fare due esempi concreti di investimenti per la città. Esempi che mettono al centro due aziende partecipate, esempi che hanno dato risultati positivi. - Il primo esempio riguarda Sea. Il Comune ha rinunciato ai dividendi Sea per reinvestirli nel rilancio del sistema aeroportuale milanese e in particolare di Malpensa. I risultati ci stanno dando ragione. Dopo il de-hubbing di Alitalia le politiche attivate con Sea hanno permesso di riportare il livello delle destinazioni collegate a Malpensa a 160 contro le 166 precedenti, con la possibilità di raggiungere oggi 82 città extra-europee contro le 86 di prima. - Il 2010 sta confermando i trend di crescita registrati nel 2009, con un incremento nel mese di marzo del volume di passeggeri del 9,9% e del comparto merci del 32%, ben al di sopra della media europea. - Il secondo esempio riguarda A2a. Nel dicembre del 2009 è scaduto il Prestito Obbligazionario Convertibile in Azioni A2a. Abbiamo deciso di investire mantenendo la quota di controllo in A2a con Brescia. - Questo ci consente di rafforzare le politiche ambientali e per l’energia sul territorio. Penso, in particolare, allo sviluppo delle reti di teleriscaldamento, un servizio che oggi raggiunge 238 mila milanesi con un risparmio annuo per famiglia tra i 400 e i 1.000 euro. Il Piano del Comune prevede entro il 2015 di estendere la rete attuale fino a 240 km e di raggiungere 730 mila abitanti. - Nel momento in cui si prevedono tempi difficili per gli enti locali per una serie di con-cause tra le quali la crisi economica, le rigide regole del Patto di Stabilità, le riduzioni delle entrate tributarie e la diminuzione dei trasferimenti erogati dallo Stato, Milano riesce a garantire ai cittadini servizi efficienti senza incrementi alle tariffe che sono già tra le più basse in Italia, rispetto alle città metropolitane, e in Europa. - Vorrei sottolineare che questo bilancio è stato redatto operando in totale assenza di qualsiasi deroga al Patto di Stabilità. Tuttavia permane la critica a un sistema di regole che non valorizza la virtuosità e il merito e l’impegno da parte mia a collaborare con tutte le istituzioni perché questa situazione possa cambiare. - Ecco allora la partita fondamentale per il nostro futuro: il Federalismo fiscale. Da maggio 2009 è iniziata la fase transitoria che porterà alla definitiva applicazione della riforma federale. Il Comune di Milano vuole essere protagonista in questo periodo di passaggio. Milano è la città pilota del Federalismo fiscale: stiamo lavorando da un lato per migliorare l’analisi dei costi standard rispetto ai servizi; dall’altro per offrire all’Anci, attraverso il Protocollo che abbiamo firmato nei giorni scorsi, un contributo essenziale per la competitività. In quest’ottica va letto il rapporto di collaborazione del Comune di Milano con Anci e Ifel, l’Istituto per la Finanza e l’Economia Locale, e la presenza di rappresentanti del nostro Comune ai tavoli politici e ai tavoli tecnici ministeriali per la riforma. - Con la riforma del federalismo, saranno ridisegnati i rapporti finanziari tra Stato ed Enti locali: non più trasferimenti ai Comuni secondo il principio della spesa storica, ma in funzione del valore effettivo delle prestazioni rese, calcolato in base ai fabbisogni standard. - Si punta così ad una maggiore efficienza nella gestione pubblica e a migliori servizi per i cittadini, eliminando sprechi e inefficienze. - Tra l’altro uno dei principali benefici del federalismo fiscale, che porterà a livello territoriale la gestione tributaria del nostro Paese. - Vorrei sottolineare quanto sia stato importante l’impegno e la collaborazione di tutti gli Assessori e Dirigenti al contenimento delle spese dell’amministrazione comunale. Li ringrazio per avere contribuito a riconfermare il forte impegno del Comune, nel servizio alla città, nonostante le difficoltà del momento che affrontiamo. - Fra le altre azioni vorrei sottolineare l’utilizzo di strumenti innovativi per rendere più efficiente la macchina burocratica. Penso ad esempio ai certificati on-line che consentono un risparmio all’amministrazione ma soprattutto un miglior servizio per i cittadini. A dimostrazione che contenere le spese non significa necessariamente sacrificare i servizi. Questa è la linea guida su cui ci stiamo muovendo: più servizi, più investimenti e meno spese. - Anche Expo rappresenta una opportunità straordinaria, attesa da tutte le categorie economiche della città, per rilanciare il sistema Milano e per uscire da una crisi economica mondiale che ha toccato anche il nostro Paese. - Expo è fondamentale per realizzare progetti che vedono come protagonista Milano e il suo territorio e per stimolare la cooperazione sociale, culturale ed economica con gli altri Paesi. - Expo rafforza la vocazione turistica di Milano e l’interscambio economico che avrà come attori protagonisti imprese, associazioni, no-profit e realtà della città di Milano con le relative e positive ricadute economiche, culturali e sociali. - Oggi presentiamo un documento la cui approvazione è essenziale per la vita della città. È un documento redatto secondo principi che possono essere condivisi da tutti, il principio del rigore economico insieme alla forte volontà di continuare a offrire servizi efficienti senza gravare sui bilanci delle famiglie e di promuovere lo sviluppo attraverso una politica di investimenti. - Il senso di responsabilità nei confronti dei cittadini è ciò che ci unisce al di là dei diversi orientamenti politici e degli interessi particolari. È ciò che i cittadini si aspettano da questo Consiglio Comunale. La città ci chiede di essere coerenti e di collaborare sulle cose che contano. - Sono certa che questa collaborazione, che questa responsabilità ci sarà, per il bene di tutti. - Ringrazio maggioranza e opposizione. Grazie per il contributo che ognuno di voi offrirà e buon lavoro.  
   
   
CALABRIA: SI È INSEDIATO IL NUOVO PRESIDENTE DELLA REGIONE GIUSEPPE SCOPELLITI  
 
Catanzaro, 15 aprile 2010 - Come preannunciato, alle ore dodici di ieri , quattordici aprile, il nuovo Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, accompagnato dalla moglie Barbara Varchetta, si è insediato nella sede della presidenza di Palazzo “Alemanni” a Catanzaro. Dopo un breve saluto con l’ex presidente Loiero, il Governatore Scopelliti ha partecipato alla conferenza stampa in una sala stracolma di giornalisti ed operatori televisivi. Presenti anche il Presidente della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro e numerosi consiglieri regionali. Nell’annunciare che entro sabato prossimo presenterà la nuova Giunta, il Presidente Scopelliti, forte delle indicazioni date dagli elettori con il loro voto, ha detto che non accetterà indebite pressioni. “Tutto ciò che farò sarà per la Calabria. Non ho paura di fronteggiare chi si metterà contro questo nuovo cammino tracciato dal popolo calabrese. Non voglio disperdere questo grande patrimonio che ci è stato dato. Non farò annunci, ma porteremo avanti progetti e comunicheremo le cose fatte. E’ quello che ho fatto da sindaco di Reggio Calabria”. Secondo Scopelliti, la Calabria non ha bisogno di annunci. “I miei nemici sono la ‘ndrangheta, gli affaristi, la borghesia mafiosa. Non tollero i delinquenti che hanno sottratto risorse ingenti alla Calabria. Ho sempre fatto una battaglia contro chi lavora per far vivere solo i propri affari”. E parlando dello scottante problema della Sanità, il Presidente Scopelliti ha sottolineato che “occorre tagliare e mettere gente onesta e buttare via gli affaristi. Questa è la battaglia per la crescita della Calabria. Per me chi fa i propri affari, se lo fa solo per il proprio tornaconto personale, diventa un problema. Ma se dentro un grande progetto, c’è chi fa affari legittimamente io guardo all’obiettivo della collettività e penso che sia un fatto coerente perchè qualcuno deve pur mettere idee e risorse. E allora questo diventa un fatto funzionale. L’importante è che sia tutto finalizzato agli obiettivi dell’utilità pubblica. E’ importante che si faccia un taglio netto su alcuni affarismi. Così si risparmierà il 10-15% degli sperperi che ci sono, facendo solamente buona amministrazione. Questa è una battaglia non contro qualcuno ma per la crescita della Calabria. Ci siamo resi conto che in questi anni la Calabria non è cresciuta perché si sono arricchiti in pochi, ma la grande maggioranza dei calabresi non è contenta. Gli interessi ci possono essere ma in un’ottica di utilità generale e non soltanto di proprio tornaconto personale. A noi interessa il risultato, poi chi vince è bravo. Questa classe dirigente che oggi ha vinto è consapevole che bisogna andare avanti su questa strada. Io ho una grande battaglia che devo portare avanti ed è la battaglia dei nostri figli, che devono vivere in una Calabria diversa. Questa è la mia sola e unica grande battaglia, che poi è quella dei calabresi onesti. Per questo io metterò in campo ogni sforzo utile per conseguire questo risultato. So bene che sarà difficile. In tanti per questo ci hanno lasciato le penne, nel senso che sono stati sconfitti. Però questa è la motivazione vera che mi ha spinto ad assumere questo ruolo, a vincere, quindi, questa battaglia. Tutto ciò che andrò a fare, sarà perché spinto da un interesse supremo e non per l’interesse di qualcuno. Un messaggio alto e nobile. Non avrò paura di fronteggiare chi non vuole fare suo questo messaggio e si metterà lungo il mio cammino per contrastarlo, in maniera chiara o subdola. Questo cammino è stato indicato dal popolo calabrese che ha fatto una scelta di vita ed ha insegnato una cosa grande alla politica calabrese. La gente, il cittadino comune, ci hanno impartito una lezione incredibile, un grande patrimonio che io non voglio disperdere, ma voglio raccoglierlo e rappresentarlo nel futuro. E’ questa la verità. Non ci sono, dunque, altre scelte o altre motivazioni che muovono il mio impegno”. Parlando, poi, dei consiglieri regionali, Scopelliti ha ribadito di credere nel loro ruolo strategico. “E’ un ruolo importante. Chi non farà l’assessore avrà un ruolo ancora più importante´´. Sottolineando l’importanza del Consiglio regionale ha auspicato, tra l’altro, la semplificazione delle numerose leggi che vi sono oggi. Rivolgendo, poi, lo sguardo ai calabresi che si attendono risposte da questo nuovo governo regionale ha detto che “il futuro è nelle nostre mani e dobbiamo esserne consapevoli”. Parlando del lavoro che attende la nuova Giunta, ha ricordato che “Il nostro lavoro comincerà dalle emergenze, che vanno aggredite ed ogni assessorato avrà le indicazioni per aggredirle. La sanità, l’ambiente, il dissesto del territorio rappresentano alcune di queste emergenze che vanno affrontate. Riferendosi, infine, ai temi del Lavoro, il Governatore ha comunicato che si stanno già studiando i fondi comunitari “per proporre dei modelli utili al fine di intervenire concretamente nel giro di sei-otto mesi. Dobbiamo cimentarci su questo versante e lavorare bene”. Parlando dei fondi comunitari ha sottolineato che occorre capire cosa modificare. “Solitamente il Por Calabria è molto ampio, fatto strategicamente apposta per poterci mettere dentro di tutto e di più. Un Por che, se vuoi, puoi rendere molto operativo e concreto ma che puoi rendere anche molto clientelare, sterile e inutile. E’ un fatto di scelta. Noi vogliamo finalizzarlo mettendoci dentro ancora più idee e andando a vedere cosa effettivamente serve. Se si può agire su quello che c’è attualmente all’interno di queste misure, diventa tutto ancora più agevole e più facile” Parlando del Governo centrale, il Governatore ha detto di attendersi “un sostegno importante, soprattutto in tema di infrastrutture, che è una delle grandi priorità che dobbiamo affrontare. Per questo spero che i Ministri competenti, che ho già contattato, diano una risposta in breve tempo´´.  
   
   
OCCUPAZIONE, LA TOSCANA CONTIENE LA FLESSIONE MENO PEGGIO DEL RESTO DEL PAESE, MA PER LE DONNE IL CALO È DA RECORD IL CONSUNTIVO E I DATI ISTAT DELL´ULTIMO TRIMESTRE 2009  
 
 Firenze, 15 aprile 2010 - Non va bene ma nemmeno malissimo. «Gli ultimi dati Istat sul mercato del lavoro a consuntivo del 2009 descrivono un anno difficile per l´economia toscana che, però, riesce a contenere i contraccolpi sociali della crisi sul piano dell´occupazione». Così l´assessore all´istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini commenta la rielaborazione in chiave toscana dei dati Istat sulle forze di lavoro. Con un tasso di occupazione sceso al 64,8 dal 65,4% del 2008, la Toscana si difende meglio di altre regioni, controbilanciando la forte perdita di posti di lavoro nell´industria (- 6%, 32.000 occupati in meno), con una crescita degli occupati nei servizi (+1,8%) e in agricoltura (+14,2%). Il dato toscano a chiusura del 2009 (con il 64,8% di occupati, - 7000 unità), è leggermente migliore sia di quello del centro nord (64,5%), sia della media italiana (57,5%). Il tasso di disoccupazione (5,8%) risulta, a fine 2009, leggermente più contenuto di quello del centro nord (5,9%) e decisamente migliore di quello italiano (che si attesta sul 7,6%). Anche il dettaglio dell´ultimo trimestre del 2009 mostra un´attenuazione del ritmo di contrazione dell´occupazione, che si attesta sul 64,5% a fronte del 64,8% del trimestre precedente. La contrazione c´è, ma è lieve, anche rispetto al dato dello stesso periodo dell´anno precedente, che era del 64,9%. Il tasso di disoccupazione dell´ultimo trimestre 2009 (6,3%) è invece più alto di quello registrato nel precedente trimestre (5,6) e anche rispetto allo stesso periodo del 2008 (5,4%). Le persone in cerca di occupazione, nell´ultimo trimestre 2009, sono risultate 105.000, rispetto alle 90.000 di un anno prima e alle 94.000 del trimestre precedente. Il tasso di disoccupazione femminile, che nel trimestre precedente era al 6,7% e nello stesso periodo del 2008 al 7,4% tocca l´8,7%, livello record dal 2001 ad oggi. Il tasso di occupazione femminile è sceso al 54,6% rispetto al 55,4 di un anno fa. «La Toscana non è fuori dal tunnel – afferma l´assessore Simoncini – e questo dato è particolarmente allarmante perchè ci conferma che a risentire maggiormente della crisi sono le componenti più deboli del mercato: le donne, prima di tutto, ma anche i contratti atipici, i disoccupati di lunga durata, i lavoratori che perdono il lavoro in prossimità della pensione. Nel corso del 2009 siamo riusciti a contenere gli effetti sociali più gravi e a mantenere la coesione grazie agli ammortizzatori in deroga, ai fondi per l´occupazione, ai contratti di soolidarietà. Con il pacchetto approvato dalla giunta per il 2010, mettiamo ulteriori risorse per oltre 13 milioni e strumenti nuovi per andare incontro alle esigenze dei settori più penalizzati dalla crisi in atto: le donne, i lavoratori e le lavoratrici che perdono il lavoro ormai in vista della pensione, i giovani laureati, i disoccupati. Ovviamente tutto ciò deve essere affiancato da un progetto di rilancio complessivo che preveda politiche di sviluppo e risorse anche a livello nazionale».  
   
   
AUT. LOC. FVG: CONSIGLIO APPROVA CRITERI DEROGA ASSUNZIONE P.A.  
 
Udine, 15 aprile 2010 - Il Consiglio delle Autonomie locali, riunitosi ieri a Udine, ha espresso parere favorevole alla proposta concernente i criteri in deroga ai limiti stabiliti dalla legge per le assunzioni nel pubblico impiego ed ha analizzato la struttura del disegno di legge di manutenzione dell´ordinamento regionale per il 2010. All´incontro, svoltosi in un clima di confronto costruttivo sui contenuti, l´assessore regionale alla Funzione pubblica, Andrea Garlatti, ha illustrato "la filosofia" del citato provvedimento, che trae le mosse dall´esigenza "di mantenere aggiornate le norme" in diversi settori: quest´attenzione, ha precisato l´assessore, è finalizzata al recupero dell´efficienza della pubblica amministrazione in termini di qualità del lavoro ed alla semplificazione delle norme. E´stato infatti considerato come la legge riceva in generale oggi continue sollecitazioni modificative derivanti da mutamenti normativi esterni all´ordinamento regionale, dall´imporsi di urgenti esigenze d´intervento economico e dalla necessità di perfezionare gli interventi previsti. Questo provoca la necessità di emanare continue nuove disposizioni che conducono ad un aumento inflativo del numero delle leggi con conseguente danno per la chiarezza, sistematicità e fruibilità della legislazione: l´introduzione della legge regionale di manutenzione si presenta quindi quale misura di semplificazione e razionalizzazione normativa. Il disegno di legge in questione è composto da 123 articoli ed è strutturato per settori omogenei in sei titoli relativi a: assetto istituzionale; sviluppo economico e attività produttive; agricoltura; territorio, ambiente e infrastrutture; salute, servizi pubblici alla persona, lavoro, beni culturali; disposizioni finali. Nel prosieguo dei lavori l´organo consultivo ha espresso all´unanimità parere favorevole sulla delibera della Giunta regionale n. 636 riguardante l´adozione dei criteri in deroga (per specifiche, eccezionali e indifferibili esigenze) all´applicabilità del limite delle assunzioni (stabilito dalla legge regionale n. 24 del 30 dicembre 2009) da parte degli enti del pubblico impiego regionale e locale. La proposta, che è stata illustrata nel dettaglio dall´assessore Garlatti, è stata approvata con un´aggiunta: i Comuni gestori degli ambiti distrettuali potranno assumere personale adibito ai servizi sociali in relazione alla copertura dei posti resisi vacanti per cessazione dei rapporti di lavoro. "Oggi è stato fatto un significativo esame della struttura della legge di manutenzione dell´ordinamento regionale", ha commentato Garlatti. "La tematica trattata verrà ora affrontata in seno alle commissioni operanti all´interno del Consiglio delle Autonomie locali per essere prossimamente valutata dall´organo consultivo", ha precisato, soddisfatto per l´esito della seduta, il presidente del Cal, Attilio Vuga.  
   
   
CAMPANIA - MONTAGUTO, DE BIASE: AL COMMISSARIATO MANCANO RISORSE  
 
 Napoli, 15 aprile 2010 - "I 38,2 milioni di euro di cui parla il sottosegretario Bertolaso per risolvere, tra le altre cose, l’emergenza della frana di Montaguto non sono ancora stati trasferiti al Commissariato. Si tratta, infatti, di risorse a valere sui Fas 2007-2013 della Regione Campania che il Cipe ancora non ha trasferito", afferma il Commissario di Governo per gli eventi franosi di Ischia, Casamicciola, Nocera e Montaguto, Mario De Biase. "Quindi, al momento, stiamo intervenendo sulla frana di Montaguto soltanto sulla base dell’ordinanza di nomina commissariale, senza avere la disponibilità economica che dovrebbe essere garantita dal trasferimento delle risorse Fas da parte del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica". "Non ho mai detto, né ho mai pensato di essere impossibilitato ad intervenire sulla frana di Montaguto. Tant’è che il primo giorno in cui sono stato nominato commissario competente per l’emergenza della frana di Montaguto, il 19 febbraio 2010, e non il 2009, sono tempestivamente intervenuto sul posto ed ho attivato e coordinato tutte le misure necessarie per tamponare l’avanzamento della frana. Contemporaneamente abbiamo attivato tutti gli atti indispensabili per la progettazione della messa in sicurezza definitiva del sistema franoso". "Con una successiva ordinanza, Rete Ferroviaria Italiana ed Anas sono stati nominati soggetti attuatori del Commissariato per gli interventi a Montaguto. Questa decisione è scaturita nell’incontro tenutosi presso il Dipartimento della Protezione Civile il 19 marzo scorso. A seguito della riunione, è stata concordata la richiesta della dichiarazione di stato d’emergenza". "Dopo diversi incontri l’Anas ha dichiarato la propria indisponibilità ad intervenire, mentre Rfi si è detta disponibile ad intervenire con una propria ditta contrattualizzata. Da una settimana è stata consegnata e delimitata e consegnata l’area di cantiere ad Rfi", conclude De Biase.  
   
   
ABRUZZO : OTTENUTI NUOVI 60 MLN DI CASSA IN DEROGA CONCORDATI NUOVI FONDI PER 2010: 30MLN PER IL SOLO CRATERE  
 
Roma, 15 aprile 2010 - Ieri mattina a Roma presso il Ministero del Lavoro il Sottosegretario Pasquale Viespoli e l´assessore al Lavoro Paolo Gatti hanno firmato un verbale di accordo per lo stanziamento governativo di ulteriori 60 milioni di euro destinati alla cassa integrazione in deroga per la Regione Abruzzo. Presente all´incontro l´onorevole Paola Pelino. 30 milioni di euro saranno destinati ai lavoratori dei comuni dell´area del sisma, gli altri per l´intera regione. Nel 2009 l´assessore Gatti ha messo a disposizione del Comitato d´intervento per le crisi aziendali e di settore (Cicas) oltre 100 milioni di euro di ammortizzatori sociali in deroga, con i quali il Comitato ha trattato più di 10.000 lavoratori. Gatti aveva annunciato, nell´ultima riunione del Cicas, la richiesta al Ministro del Lavoro di un´ulteriore previsione di fondi da destinare agli ammortizzatori in deroga per l´area sisma e per l´intero Abruzzo, vista la scadenza degli interventi per il prossimo 30 aprile. "Il Governo e´ vicino ai lavoratori - ha affermato l´assessore - ed alle imprese abruzzesi concretamente e con risorse importanti ed esattamente coincidenti con quelle richieste. Nuovi 60 milioni di euro che la Regione insieme alle parti sociali, come fatto fin´ora, distribuirà ai lavoratori e alle loro famiglie per garantire anche per il 2010 la pace sociale. Non abbiamo lasciato indietro nessuno nel 2009 e non lo faremo neanche quest´anno, fiduciosi che con la ripresa della produzione industriale diminuisca il fabbisogno di assistenza sociale". "Adesso dobbiamo ancorare gli ammortizzatori - ha proseguito - anche a percorsi di formazione e riqualificazione delle competenze dei lavoratori. Questi fondi si inseriscono in una strategia organica che stiamo realizzando: da un lato abbiamo guardato all´aspetto sociale con complessivi ad oggi 160 milioni di euro e dall´altro, con il progetto ´Lavorare in Abruzzo´ dell´importo di 20 milioni di euro recuperati da fondi europei e con la nuova programmazione del Fondo Sociale Europeo diamo impulso alla voglia di ripresa del tessuto economico regionale". "Mi pare - ha concluso Gatti - un´azione complessiva all´insegna della concretezza, che intercetta il desiderio di fiducia degli abruzzesi, testimoniato anche da recenti sondaggi, e che contrasta il clima di catastrofismo alimentato da troppe parti, da chi allo spirito di collaborazione antepone il mero interesse di parte".  
   
   
MILANO, TOUR NEI QUARTIERI PER SPIEGARE LA CITTÀ CHE CAMBIA  
 
Milano, 15 aprile 2010 - Visite settimanali in ognuno degli 88 Nuclei di Identità Locali (Nil) della città per spiegare ai cittadini i processi di trasformazione urbana in corso e raccogliere informazioni su bisogni e necessità. È il tour nei quartieri di Milano inaugurato dall´assessore allo Sviluppo del Territorio Carlo Masseroli, che ieri mattina ha visitato il Maciachini Center di via Imbonati. “Abbiamo deciso di raccontare alla città - ha detto Masseroli - sia attraverso i media che con assemblee pubbliche, quello che sta accadendo a Milano, tutte quelle piccole e grandi trasformazioni che cambiano in meglio la qualità della vita. Con questi incontri i cittadini possono sapere cosa accade e noi avere più informazioni per prendere decisioni coerenti con i bisogni della città”. Uno strumento, quello delle rilevazioni basate sulla ripartizione del territorio nei Nil che, è convinto Masseroli, potrà diventare un “metodo di lavoro”, soprattutto quando entrerà in vigore il nuovo Piano di governo del territorio. “Abbiamo bisogno di questo tipo di analisi, quartiere per quartiere – ha aggiunto l’assessore - perchè così riusciamo a fare in modo che le trasformazioni urbane portino con sé anche le risposte ai bisogni che gli stessi cittadini segnalano”. Per ogni Nil è già pronto un dossier elaborato durante la stesura del Pgt attraverso sopralluoghi e incontri con i cittadini e le associazioni, che contiene tutti i dati statistici, divisi per settore. Originariamente sede della Carlo Erba, storica azienda farmaceutica, l’area di Maciachini è stata oggetto di un processo di riconversione che ha trasformato un intero isolato della città in un luogo di grande qualità urbana attraverso: - la realizzazione di una pista ciclabile che collega piazza Maciachini con la passerella ciclopedonale di ingresso al Parco Nord di via Enrico Fermi (opera completata); - la sistemazione del tratto viario tra via Imbonati, via Bovio, via Crespi e via Bracco (opere completate) - la realizzazione di una nuova strada di collegamento tre la vie Imbonati e Crespi (fine lavori previsto entro giugno 2010); - un nuovo parcheggio pubblico interrato e la risistemazione a piazza e verde attrezzato (opere in corso, completamento previsto entro dicembre 2010). Il parcheggio avrà una capienza di 230 posti auto e 22 per moto per una superficie di circa 6.000 mq - la realizzazione di un Teatro/museo che si sviluppa su due piani per una superficie complessiva di 2000 mq (inizio lavori previsto entro il 2010 e completamento entro il 2013). L’edificio sarà dotato di una sala polifunzionale con diverse possibili configurazioni e una capienza variabile secondo l’ uso per convegni, spettacoli o altri eventi, per un massimo di 380 posti a sedere. La realizzazione delle opere sopra elencate avrà un costo complessivo di oltre 8 milioni di euro. Prossime tappe del tour nei quartieri dell´assessore Masseroli saranno Quarto Oggiaro, Santa Giulia, Bovisa e Porta Vittoria.  
   
   
BASILICATA: A MURO LUCANO SUMMIT SINDACI DEL MARMO PLATANO OGGI INCONTRO PER DEFINIRE LINEE COMUNI D´INTERVENTO  
 
Potenza, 15 aprile 2010 - Summit dei sindaci del Marmo Platano, indetto dal sindaco di Muro Lucano Gerardo Mariano, oggi alle 12,00 nella Sala Consiliare del Palazzo Municipale di Muro Lucano. All’incontro interverranno i sindaci di Balvano, Baragiano, Bella, Castelgrande, Pescopagano, Ruoti, Rapone, Ruvo del Monte e San Fele. Per il sindaco Mariani “E’ giunta l’ora che i Comuni decidano di unire le forze e le risorse per gestire un ampio e strategico insieme di materie. Dai servizi tecnici alla protezione civile sino ai servizi sociali e al personale. Con l’abolizione delle Comunità montane e l’istituzione delle Comunità Locali si trasferiscono competenze di non poco conto agli Enti Locali. Sulla base della legge sulle norme di riordino territoriale i Comuni hanno la possibilità di organizzare e programmare i servizi sul territorio della Basilicata Nord Occidentale. Così come gli Enti hanno già fatto negli anni scorsi con l’istituzione del Fondo di Coesione Interna per la gestione di vari servizi. E’ d’obbligo organizzarsi ulteriormente – prosegue Mariani - per inquadrare altri servizi di interesse dei nostri Comuni tendenti ad un’economia di scala non trascurabile. Solo così si potranno raggiungere risultati di efficienza ed efficacia per i servizi che andremo ad individuare collegialmente. Si tratta in pratica di un’opportunità avanzata da mettere al più presto in campo e che segnerà un momento particolarmente significativo nell’applicazione della legge n 11 del 2008 che promuove ed incentiva la gestione associata di funzioni e servizi con l’obiettivo di contribuire ad un razionale riordino territoriale sulla base di comuni caratteristiche sociali, demografiche, economiche e fisiche. Occorre adoperarsi – conclude - fin da subito per programmare interventi ed utilizzare le risorse specificatamente destinate a tali aree”.  
   
   
BOLZANO: SEDUTA DELLA GIUNTA PROVINCIALE - LUNEDÌ 12 APRILE RIORDINO DELLE COMUNITÀ COMPRENSORIALI  
 
Bolzano, 15 aprile 2010 - Riordino delle comunità comprensoriali, piano per emergenze legate al trasporto di materiale radioattivo, assegnazione della concessione idroelettrica per la centrale di Bressanone: sono alcune delle delibere aprrovate dalla Giunta provinciale nella seduta del 12 aprile prima dell´improvvisa interruzione dovuta all´incidente ferroviario in val Venosta. Riordino delle Comunità comprensoriali - La Giunta ha approvato lo schema di riordino delle Comunità comprensoriali, che comporta tra l´altro una riduzione del numero dei componenti dei vari organismi. Il ddl viene ora passato al Consiglio dei Comuni e al Consiglio provinciale per le valutazioni di legge. "Spero che si giunga ad una trattazione rapida, considerato che dopo le elezioni comunali anche i comprensori dovranno essere nominati ex novo", spiega il presidente Durnwalder. Secondo la bozza, il numero complessivo dei consiglieri comprensoriali scende dagli attuali 232 a 155, le giunte avranno 5 membri ad eccezione dei comprensori che superino gli 80mila abitanti (quindi Bolzano), in cui la giunta sarà di 7 componenti. I consiglieri di comprensorio saranno quindi 34 nel Burgraviato (finora 58), 19 in val d´isarco (31), 33 in Pusteria (37), 16 nel Salto-sciliar (29), 24 in Oltradige-bassa Atesina (28), 19 in Venosta (30) 10 in Alta val d´Isarco (19). Inoltre l´organismo può decidere l´elezione di un vicepresidente del gruppo linguistico diverso rispetto al Presidente. Emergenze legate a trasporti di materiale radioattivo - La Giunta ha approvato un accordo in materia di protezione civile e ambientale per la pianificazione di emergenze derivanti dal trasporto di materiale radioattivo. Il piano, elaborato dai servizi provinciali di protezione civile, mobilità e ambiente, contempla una serie di misure e di interventi tempestivi da mettere in pratica nei diversi casi di incidenti legati al trasporto di sostenze radioattive. Negli ultimi tempi in Alto Adige sono stati registrati 35 trasporti nonché da e per i vari ospedali. Criteri per contributi alle associazioni tutela animali - Su proposta dell´assessore Hans Berger la Giunta ha approvato nuovi criteri per la concessione di contributi alle associazioni per la protezione degli animali. Complessivamente la Provincia finanzia organizzazioni e strutture private con 300mila euro all´anno, a cui si aggiungono 650mila euro per la struttura della Sill a Bolzano, gestita dai servizi sanitari provinciali. Secondo le nuove modalità, i costi per l´assistenza veterinaria degli animali nelle strutture verranno sostenuti direttamente dall´ente pubblico. I criteri prevedono inoltre che all´atto di consegna di un animale possa essere richiesto al cittadino beneficiario il versamento di un importo fino a 70 euro per un cane e fino a 50 euro per un gatto. "In tal modo si vuole evitare che le persone si comportino in modo superficiale: di frequente accade che vogliono portarsi a casa un animale ma tornano due giorni dopo a riconsegnarlo perchè ci hanno ripensato", sottolinea Durnwalder. Centrale idroelettrica di Bressanone - La Giunta ha esaminato le domande di concessione per la centrale idroelettrica Enel di Bressanone (produzione di 509 milioni kwh), che riguarda il fiume Isarco nei tratti interessanti anche i Comuni Fortezza, Naz Sciaves e Varna, e ha deliberato di assegnare la concessione alla Sel. Avevano presentato progetti specifici anche Enel, Azienda energetica, Edison e Azienda municipalizzata di Bressanone. "I pareri degli organismi tecnici e quelli dei Comuni interessati - spiega Durnwalder - hanno dato valutazione positiva e una chiara preferenza al progetto della Sel, che prevede misure di compensazione e investimenti ambientali per circa 100 milioni di euro." Restano da assegnate le concessioni relative alle grandi derivazioni idroelettriche di Tel (146.000.000 kwh, attualmente gestita da Ae, e San Floriano (482.000.000 kwh), che fa riferimento ad Enel. Spostamento poligono a Merano - La Giunta provinciale ha approvato in via definitiva, su proposta dell´assessore Michl Laimer, la modifica d´ufficio al piano urbanistico del Comune di Merano che consente il trasferimento del poligono di tiro a Maia Alta. Tecnicamente viene cambiata la destinazione urbanistica di un terreno accanto all´Adige dove attualmente sorge un deposito dell´Azienda energetica. Approvati piani paesaggistici - La Giunta ha approvato il piano paesaggistico rielaborato dei Comuni di Varna, Fortezza e Naz Sciaves. Cessione quote Sadobre - La Giunta ha deciso di cedere all´Autobrennero Spa la propria partecipazione nella Sadobre. Sull´area in alta val d´Isarco l´A22 realizzerà parcheggi che sono ritenuti essenziali per garantire un controllo del traffico, specie nei casi di afflusso di Tir. Cinque ettari dell´area Sadobre vanno alla Provincia e sono destinati all´insediamento di aziende produttive.  
   
   
LA CULTURA AL CENTRO DELLO SVILUPPO EUROMEDITERRANEO VENERDÌ INIZIATIVA A BARI CON LA PARTECIPAZIONE DEL PRESIDENTE DE FILIPPO. LA SFIDA DELLA RINASCITA ECONOMICA DEL SUD ATTRAVERSO LA CULTURA E LE INDUSTRIE DEL SETTORE  
 
Potenza, 15 aprile 2010 - “ La cultura al centro dello sviluppo euromediterraneo”. Può la cultura essere uno dei fattori trainanti dell’economia e dello sviluppo locale europeo del prossimo decennio? Cultura e creatività asset decisivi per la crescita: è proprio questa la nuova concezione che si sta facendo strada in Europa. Allora perché non sondare le straordinarie possibilità che possono scaturire anche per il nostro Mezzogiorno da una nuova programmazione che faccia leva su una piattaforma culturale e sulle industrie creative? Perché non pensare al Mezzogiorno come esperienza pilota per sperimentare una nuova strategia finalizzata a stimolare una crescita incentrata sulla cultura, in una rinnovata ottica euromediterranea? Da queste riflessioni nasce l’idea dell’incontro di Bari “Cultura Mezzogiorno Europa. La cultura al centro dello sviluppo euromediterraneo”, che si terrà venerdì 16 aprile al Castello Svevo di Bari. Organizzato da Federculture, in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, e con il patrocinio della Sovrintendenza regionale ai Beni Culturali e Paesaggistici e della Regione Puglia, il convegno punta a lanciare la sfida della rinascita economica del Sud attraverso la cultura e le industrie del settore, per creare un terreno fertile in grado di favorire l’innovazione, lo sviluppo economico e incrementare l’attrattività dei territori. L’appuntamento sarà articolato in due sessioni: nella prima, moderata da Luigi Quaranta (Corriere del Mezzogiorno), si discuterà sulle politiche della cultura per la competitività e per la cooperazione nell’area euro-mediterranea insieme a Ruggero Martines, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, Carmelo Grassi, Presidente Teatro Pubblico Pugliese. L’apertura dei lavori sarà affidata a Gianni Pittella, Vicepresidente vicario del Parlamento Europeo, Roberto Grossi, Presidente di Federculture, Riccardo Padovani, Direttore Generale Svimez, Giampiero Marchesi, Uval-dps Ministero dello Sviluppo Economico, Frédéric Jambu, Direttore A.d.c.e.i. - Agenzia Sviluppo Culturale Europeo ed Internazionale, Goffredo Fofi, Saggista e Bernardo Notarangelo, Dirigente del Servizio Mediterraneo - Regione Puglia. Alla tavola rotonda che ne seguirà parteciperanno, inoltre, Alfonso Andria, Presidente Centro Universitario per i Beni Culturali di Ravello, Carlo Borgomeo, Presidente Fondazione Sud, Francesco Maria Giro, Sottosegretario Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Fabio Granata, Deputato, Corrado Petrocelli, Rettore dell’Università di Bari e Franco Scaglia, Presidente Rai Cinema. I lavori del pomeriggio, moderati da Dino Pesole (Il Sole24ore), saranno dedicati, invece, alle industrie creative e allo sviluppo dei territori, piattaforma strategica per la candidatura a Capitale Europea della Cultura 2019 con riflessioni di Predrag Matvejevic, saggista, Massimo Palumbo, Ufficio per l’Italia del Parlamento Europeo, Doris Pack, Presidente Commissione Cultura ed Istruzione del Parlamento Europeo, ed il Presidente della Fondazione Mezzogiorno Europa, Andrea Geremicca. Ed anche Gianluca Paparesta, Assessore al Piano Strategico Comune di Bari, Bernd Fesel, Project Management City of Creativity Ruhr 2010, Antonio Castorani, Presidente Fondazione Carime, Antonio Del Vecchio, Governatore Slow Food Puglia, Mara Monopoli, Consigliere di Amministrazione del Teatro Pubblico Pugliese, Luigi Ratclif, Presidente Bjcem ed infine Francesco Palumbo, direttore dell´ Area Politiche per la promozione del Territorio, dei Saperi e dei Talenti della Regione Puglia. Anche per questa seconda sessione di lavoro è prevista una tavola rotonda a cui parteciperanno Vito De Filippo, Governatore della Regione Basilicata, Michele Emiliano, Sindaco di Bari, il neo eletto sindaco di Matera, Kiril Jordanov, Sindaco di Varna (Bulgaria), Alessandro Laterza, Confindustria, Salvatore Tatarella, Europarlamentare, Alberto Versace, Direttore Generale Ministero dello Sviluppo Economico e Nichi Vendola, Governatore della Regione Puglia, con le conclusioni affidate sempre a Gianni Pittella, Primo Vicepresidente del Parlamento Europeo. L’obiettivo del convegno è stimolare una riflessione e ripensare il Meridione d’Italia come avamposto del dialogo euromediterraneo, come risorsa indispensabile e allo stesso tempo banco di prova per politiche culturali in grado di valorizzare il patrimonio locale, sperimentare una strategia di crescita culturale ed economica del Sud in una prospettiva di respiro europeo e lanciare, contemporaneamente, la sfida di candidare il capoluogo pugliese a Capitale Europea della Cultura per il 2019.  
   
   
ELEZIONI FVG: TERMINI E REGOLE PER PRESENTAZIONE CANDIDATURE  
 
Udine, 15 aprile 2010 - Domenica 16 e lunedì 17 maggio si voterà per il rinnovo dei consigli comunali di Barcis, Caneva, Claut, Montereale Valcellina e Travesio in provincia di Pordenone e di Cividale del Friuli, Premariacco, Varmo e Visco in provincia di Udine. In quest´occasione non sarà necessario alcun turno di ballottaggio poiché tutti i comuni interessati al voto hanno una popolazione inferiore a 15 mila abitanti. Il Servizio elettorale regionale informa che la presentazione delle liste dei candidati deve essere effettuata presso la Segreteria del Comune interessato alle elezioni dalle ore 8.00 di venerdì 16 aprile alle ore 12.00 di sabato 17 aprile. Per tutte le informazioni concernenti la presentazione delle candidature ci si potrà rivolgere al Servizio elettorale della Regione (tel. 0432 555541, fax 0432 555525, e-mail s.Elettorale@regione.fvg.it ) venerdì 16 aprile, dalle 8.00 alle 20.00 e sabato 17 dalle 8.00 sino alla conclusione delle operazioni da parte delle commissioni e sottocommissioni circondariali. Anche per queste consultazioni il Servizio elettorale, in collaborazione con l´Insiel S.p.a. E con il Servizio sistemi informativi ed E-government della Regione, ha predisposto un sistema informatico per la raccolta dei dati riguardanti le candidature presentate e la divulgazione degli stessi in Internet. Le candidature presentate, come già per le precedenti consultazioni elettorali, saranno visibili sul sito Internet della Regione Friuli Venezia Giulia all´indirizzo: http://amministrative2010.Regione.fvg.it/    
   
   
BASILICATA: CONCORSI C. REGIONALE, PUBBLICATI RISULTATI PRESELEZIONI IL CALENDARIO DELLE SUCCESSIVE PROVE SCRITTE SARÀ STABILITO NEI PROSSIMI GIORNI DA CIASCUNA COMMISSIONE  
 
Potenza, 15 aprile 2001 - Sul sito internet del Consiglio regionale www.Consiglio.Basilicata.it/bandi/b_35/comunicazioni.Asp   ) sono stati pubblicati i risultati delle prove preselettive dei 6 concorsi pubblici indetti dal Consiglio regionale per la copertura di 7 posti di varie qualifiche, che si sono svolti presso l’Efab di Tito Scalo nei giorni 7, 8 e 9 aprile 2010. Il calendario delle successive prove scritte sarà stabilito nei prossimi giorni da ciascuna commissione dei concorsi che riguardano: 1 posto di “Amministrativo – contabile” - categoria C1; 1 posto di “Collaboratore tecnico-amministrativo” - categoria B3; 1 posto di “Istruttore direttivo specialista in traduzioni e interpretariato - categoria D. 1; 1 posto di “Istruttore direttivo comunicazione e documentazione - categoria D.1; 1 posto di “Funzionario tecnico – giuridico” - categoria D.3 e 2 posti di “Funzionario in materie economiche, finanziarie e statistiche” - categoria D.3.  
   
   
IL TRENTINO, TERRENO FERTILE PER UNA CULTURA DELLA SOSTENIBILITA´  
 
Trento, 15 aprile 2010 - Non è un caso se il lancio ufficiale di Leed Italia sia stato organizzato in Trentino; quì è presente, e si sta progressivamente rafforzando, una sensibilità collettiva sul tema della sostenibilità, che è elemento costitutivo della nostra comunità autonoma: questo in sintesi il pensiero del vicepresidente della Provincia autonoma di Trento intervenuto ieri pomeriggio ad una tavola rotonda per il lancio di Leed Italia e chiamato a parlare sul tema "Pensare globale, operare locale. Il percorso per diventare laboratorio per il Paese". Esiste in Trentino, ha sottolineato il vicepresidente, una tensione emotiva e ideale verso l´investimento in sostenibilità che non è solamente il frutto di pur convinte intenzioni e proposte politiche ma il risultato di una cultura diffusa sia tra gli operatori professionali del settore dell´edilizia che sopratutto dell´opinione pubblica. Secondo il vicepresidente, gli esiti insoddisfacenti del vertice di Copenaghen hanno dimostrato che non sono sufficienti le pur necessarie grandi decisioni politiche prese ai massimi livelli ma serve oggi più che mai che i territori e le comunità locali esprimano le loro potenzialità a contribuire al cambiamento. Ecco quindi che agire localmente e pensare globalmente non è un luogo comune. Le opzioni politiche dipendono, ha detto, dalla capacità delle leadership, dal contesto, ma sopratutto dalla condivisione delle scelte come patrimonio dell´intera comunità. Il Trentino, ha concluso, ha una storia di autogoverno e di autonomia che risale fino alle Carte di Regola; oggi il passaggio determinante è evolvere compiutamente dall´essere una Provincia autonoma al sentirsi comunità autonoma, vivere uno stato d´animo condiviso. I temi della sostenibilità e del rispetto delle risorse naturali devono essere quindi elementi costitutivi di questo sentirsi comunità autonoma. Il riconoscimento delle Dolomiti come Patrimonio dell´Umanità ha inoltre fotografato un distretto territoriale che, al di là delle divisioni amministrative, ha una sua precisa e condivisa identità. Sul territorio, ha ribadito il vicepresidente, si avverte sempre più forte il diffondersi di sensibilità e il circolare di idee e di stimoli legati al tema della sostenibilità; questo impone di darsi obiettivi ambiziosi. Un fronte importante è proprio quello della qualità del costruire e del rendere compatibili e coerenti le nuove tecnologie applicate al risparmio energetico con le tipologie architettoniche più delicate e tradizionali. Su questo punto potrebbero aprirsi spazi interessanti di ricerca e sviluppo per i giovani professionisti, con ricadute in tutto l’arco alpino. E´ intervenuto poi Giacomo Carlino, dell´Agenzia Provinciale per l´Energia, che ha parlato delle politiche e degli strumenti di incentivazione per la sostenibilità messi in campo dalla Provincia nel settore dell’edilizia. Luciano Malfer ha parlato del distretto trentino della famiglia.  
   
   
BOLZANO: POSTE, INCONTRO DURNWALDER-SARMI: SI PARTE CON UN PROGETTO PILOTA  
 
 Bolzano, 15 aprile 2010 - Per migliorare il servizio postale in Alto Adige si punterà su cambiamenti radicali nell´organizzazione, nella struttura e nelle competenze. Questo il risultato dell´incontro svoltosi l’ 8 aprile a Roma tra il presidente Luis Durnwalder e l´amministratore delegato di Poste Italiane Massimo Sarmi. Il primo passo consisterà nell´avviamento di un progetto pilota. Sono state tre le garanzie chieste, e ottenute, dal presidente Durnwalder all´amministratore delegato di Poste Italiane Massimo Sarmi: tutela dell´autonomia, miglioramento del servizio e adeguamento della struttura amministrativa. Punto centrale del colloquio, comunque, è stata la proposta di "provincializzazione" di raccolta e distribuzione della posta. "Abbiamo discusso a lungo circa la possibilità che la competenza su personale e uffici passi alla Provincia - ha spiegato il governatore altoatesino - ma siccome si tratterebbe di un passo epocale per le stesse Poste Italiane, abbiamo deciso di procedere per gradi". In sostanza, si punterà ad una strategia di miglioramento del servizio concedendo gradualmente sempre maggiore autonomia alla direzione locale su organizzazione e struttura. Sul tavolo ci sono già diverse proposte concrete su come rendere più efficiente e rapido il servizio postale in Provincia di Bolzano, e l´accordo sembra davvero imminente. "Abbiamo già trovato un´intesa di massima sul modello da utilizzare - ha sottolineato Durnwalder - e lo metteremo in pratica nel prossimo futuro partendo con un progetto pilota limitato ad un solo comprensorio. Poste Italiane ha dato il proprio assenso a questa ipotesi di lavoro, che rappresenta il primo passo concreto verso un reale miglioramento del servizio di raccolta e distribuzione della posta in tutta la Provincia".  
   
   
LAVORO: CIG TIENE IN FVG (+9,2 CONTRO +29 P.C. ITA)  
 
Trieste, 15 aprile 2010 - La cassa integrazione (Cig) aumenta del 9,2 per cento da febbraio a marzo in Friuli Venezia Giulia, fermandosi comunque ben lontana dal 29 per cento di incremento mensile registrato complessivamente in Italia. 191,4 P.c. Rispetto Al 2009 - Rispetto al primo trimestre del 2009, spiega comunque l´assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, la crescita della Cig nell´estremo Nordest è addirittura del 191,4 per cento, con 6,1 milioni di ore concesse a fronte delle 2,1 di un anno fa. Soffermandosi unicamente sul mese di marzo, rimane impietoso il raffronto con il 2009: +198,9 per cento che è parecchio superiore al +106,8 per cento nazionale. Cigo Raddoppia Per Industria - In dettaglio, la componente ordinaria (Cigo) torna a salire dopo un periodo di progressiva flessione (novembre 2009-febbraio 2010), raddoppiando nell´industria (+101 p.C.) e contraendosi solamente nell´edilizia (-22 p.C.). +667 P.c. Cigs Su Base Mensile - Percentuali addirittura vertiginose per la cassa integrazione straordinaria (Cigs) che arriva al +667,6 per cento su base mensile (marzo 2009-marzo 2010). Utilizzando il medesimo termine di verifica, la Cigo è al +64,9 per cento nell´industria ed al +8,1 per cento nell´edilizia. Primato Negativo A Udine - Dal punto di vista territoriale, il primato di Cig spetta a Udine (58 p.C.) davanti a Pordenone (29 p.C.), Gorizia (8 p.C.) e Trieste (5 p.C.). Valutando l´aspetto settoriale, 409mila ore della Cigo e 789mila della Cigs di marzo sono state utilizzate dalla meccanica, seguita dal legno con quasi 140mila ore di ordinaria e 133mila di straordinaria dove il commercio raggiunge le 168mila ore. Cigs Incide Per 67 P.c. - Gli interventi di Cigs originati da crisi aziendali, aggiunge Rosolen, hanno subito una variazione negativa pari al +620,9 per cento (4,1 milioni di ore) dal primo trimestre 2009 a quello 2010, aumentando l´incidenza percentuale sul totale di ore concesse dal 27 al 67 per cento. Regolamento Lpu Quasi Ok... - "Stiamo predisponendo con la massima attenzione ed urgenza - spiega Rosolen - il regolamento per l´avvio dei Lavori di pubblica utilità (Lpu), lo strumento di sostegno al reddito dei disoccupati che prevede l´affidamento di particolari servizi dagli Enti pubblici alle imprese affidatarie, stanziando a questo scopo 7 milioni di euro".Ed Operativo In Maggio - "Venerdì prossimo (16 aprile, ndr) - assicura l´assessore - il documento verrà nuovamente esaminato in sede di Comitato interistituzionale ed in Commissione lavoro. L´obiettivo - conclude - è quello di aprire le iscrizioni ai disoccupati aventi diritto già in maggio".  
   
   
SENZATETTO: A MILANO UN TAVOLO PERMANENTE PER LA GRAVE EMARGINAZIONE  
 
 Milano, 15 aprile 2010 - La creazione di un tavolo permanente sulle questioni che riguardano la grave emarginazione. È quanto emerso nel corso della riunione di ieri , presieduta dal Sindaco Letizia Moratti e dall’assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali, Mariolina Moioli alla quale hanno partecipato tutti i partner che collaborano con il Comune di Milano alla realizzazione del Piano Antifreddo. Seduti al tavolo della Sala Giunta di Palazzo Marino, i rappresentanti de: la Fondazione San Francesco d’Assisi, i City Angels, la Croce Rossa Italiana, l’Associazione Ronda della Carità e Solidarietà. Poi, ancora, i Medici Volontari Italiani, le Associazioni Banco alimentare e Banco farmaceutico; il Centro d’accoglienza Centesimus Annus, la Fondazione Fratel Ettore, la Comunità di Sant’ Egidio; la Caritas, la Fondazione Exodus, la Protezione Civile e la Polizia Locale. “L’incontro di oggi è servito per fare il punto della situazione, non solo al termine di questo lungo e freddo inverno che ci lasciamo alle spalle – ha commentato il Sindaco Moratti –, ma anche per fare un bilancio da quando il Piano Antifreddo è nato ad oggi: due anni che ci hanno visti strutturare un metodo di lavoro, grazie al quale oggi non parliamo più di ‘emergenza freddo’ a Milano, ma possiamo vantare un sistema, una rete, che fa da paradigma anche nelle altre città”. “Per questo motivo – ha proseguito Letizia Moratti – insieme a tutte le realtà che formano la rete di aiuto alle persone senza fissa dimora, abbiamo deciso di costituire un tavolo permanente, che si occupi tutto l’anno dei problemi legati alla grave emarginazione”. Nel corso dell’incontro gli operatori hanno espresso soddisfazione sul lavoro di rete messo a punto dall’Amministrazione Comunale, ed è emersa anche la necessità di intervenire su quelle che vengono definite “le nuove povertà”. “Come abbiamo avuto modo di sottolineare anche nel Bilancio Sociale, che recentemente abbiamo presentato alla città – ha concluso Mariolina Moioli – questa amministrazione ha deciso di aumentare gli investimenti rivolti agli adulti in difficoltà. Una scelta strategica che ci ha permesso di andare incontro alle tante esigenze che il territorio presenta; ma anche grazie alla messa a sistema degli interventi oggi riusciamo a dare risposte sempre più adeguate, senza sovrapposizioni tra enti e realtà del Terzo Settore, ma con una sempre maggiore collaborazione e presenza sul territorio”. Il Piano Antifreddo 2009 – 2010 – Alcuni dati - Quest’anno il Piano Antifreddo del Comune di Milano è iniziato ufficialmente il 15 novembre del 2009 e si è concluso lo scorso 31 marzo. Sono stati attivati interventi di accoglienza notturna e diurna, unità mobili notturne e diurne, distribuzione di derrate alimentari, distribuzioni di farmaci e lo screening diagnostico sia attraverso il test Mantoux (per la tubercolosi) e visite mediche più in generale. I servizi della rete d’assistenza, coordinati dal Comune di Milano, hanno offerto più di 5.000 interventi (tra posti letto, accoglienza nelle tende riscaldate, centri diurni e prestazioni sanitarie). La gestione e il filtro delle richieste di accoglienza, da parte di persone senza fissa dimora, vengono effettuati dal Centro di Aiuto della Stazione Centrale del Comune di Milano. Nell’anno 2009 si sono rivolte a questo sportello, punto di riferimento dei senzatetto, situato nello scalo ferroviario, 14.000 persone che hanno richiesto informazioni. Per quanto riguarda l’accoglienza notturna sono stati messi a disposizione più di 1.300 posti letto (divisi tra la Casa dell’Accoglienza di viale Ortles, le strutture di via Saponaro, Scalo Romana, via Isonzo e piazzale Lodi; nonché la Centesimus Annus di via Monlué e la Casa di Fratel Ettore). Grazie a 7 unità mobili notturne e 2 diurne è stato possibile presidiare la città e raggiungere casi di emarginazione anche quando la richiesta d’aiuto non fosse spontanea. Tante le segnalazioni arrivate anche dai cittadini. Sono stati distribuiti: - 834 sacchi a pelo; - 113 coperte di lana; - 98 kit di biancheria. Sono state allestite 3 tende riscaldate presso la Stazione Centrale e il Cimitero Monumentale, per un totale di 90 posti letto. E poi, ancora: 1976 persone accolte nei Centri di Accoglienza notturna; 90 persone accolte nelle tende riscaldate; 140 persone accolte ogni giorno nei Centri Diurni; 1600 le persone sottoposte a visita medica.  
   
   
III COMM FVG: APPROVATI PRIMI 19 ARTICOLI DDL FAMIGLIA  
 
Trieste, 15 aprile 2010 - La Iii Commissione consiliare - presidente Giorgio Venier Romano (Udc) - ha approvato i primi 19 articoli (su 37) del disegno di legge sui servizi per la prima infanzia e di sostegno alla genitorialità, presentato dall´assessore alle Politiche della famiglia Roberto Molinaro. Molte le modifiche accolte. Il primo emendamento a firma della Giunta specifica la differenza tra il servizio educativo domiciliare da quello di baby sitter locale. Sempre sul tema della baby sitter, i Comuni di piccole dimensioni potrebbero aggregarsi per organizzare il servizio. Accolta anche l´aggiunta proposta da Piero Colussi (Citt) che determina una durata massima di 3 anni del periodo di verifica dei Servizi sperimentali. Con una modifica da parte della Giunta, le strutture pubbliche o private in convenzione devono differenziare e graduare la compartecipazione ai costi da parte delle famiglie in base alle condizioni economiche delle stesse. È stata introdotta anche un´evidenza dei servizi per l´infanzia, mentre il regime transitorio del Fondo per l´abbattimento rette è collegato all´entrata in vigore del regolamento di disciplina del sistema di accreditamento. Le spese di investimento potranno essere finanziate anche a nuovi servizi gestiti da privati e viene fissata una procedura specifica di verifica delle dichiarazioni di inizio attività. Un altro emendamento della Giunta stabilisce che per il personale dei servizi integrativi e sperimentali per la prima infanzia saranno definiti percorsi formativi con un regolamento che definisce i titoli di studio per accedervi. Attualmente il disegno di legge si compone di due parti, ciascuna con riferimento a specifiche normative in vigore. Il Capo I (articoli 1-19) contiene le norme modificative della legge regionale 18 agosto 2005, n. 20 (Sistema educativo integrato dei servizi per la prima infanzia). Il Capo Ii (articoli 20-37) contiene le norme modificative della legge regionale 7 luglio 2006, n. 11 (Interventi regionali a sostegno della famiglia e della genitorialità). Tra le altre previsioni contenute nel dispositivo c´è l´introduzione delle Tagesmutter (dal mondo tedesco "mamma di giorno", persone adeguatamente formate che offrono educazione e cura a bambini di altri presso il proprio domicilio), la Carta dei servizi regionale comprenderà le prestazioni per la prima infanzia, saranno ridefiniti gli standard del sistema e verranno semplificate le procedure di avvio e autorizzazione dei servizi.  
   
   
III COMM FVG: APPROVATO DDL ASILI NIDO E FAMIGLIA  
 
Trieste, 15 aprile 2010 - Dt - La Iii Commissione consiliare, presieduta da Giorgio Venier Romano (Udc), ha approvato a maggioranza (a votare a favore Pdl, Ln, Udc, Asquini-misto e Partito Pensionati; contrari Pd, Idv, Sa, Citt) il disegno di legge della Giunta che modifica il sistema degli asili nido e interviene a sostegno della famiglia e della genitorialità. E proprio questa materia - in 17 articoli - ha impegnato la Commissione. In particolare, non è stato breve il dibattito tra maggioranza e opposizione sul modello di famiglia da riconoscere in norma, se quella sancita dall´articolo 29 della Costituzione per il centrodestra (chi è sposato), o quella che può essere formata anche da coppie di fatto, single, famiglie adottive, per il centrosinistra. "L´indicazione che abbiamo dato, ha spiegato l´assessore alle Politiche per la famiglia Roberto Molinaro, è frutto di una scelta politica inserita nel programma elettorale e di governo della Giunta Tondo. Questa non è una controriforma - ha aggiunto - è piuttosto un riorientamento che parte da una convinzione di legge su cosa sia oggi la famiglia, ovvero un soggetto sociale. La dimensione-famiglia ha in sé un bene che è la relazione affettiva, elemento che giustifica la crescita del capitale umano e sociale, quindi dei singoli componenti e della famiglia stessa. Se relazione c´è, questa deve essere riconoscibile, pubblica: ed è il matrimonio. Questa deve essere la priorità, ma nessuna discriminazione colpirà i figli a prescindere dal legame che unisce i loro genitori". Tra gli emendamenti approvati, tutti della Giunta, si prevede che sull´intero pacchetto di interventi della Regione a favore della famiglia vi sia un´ampia libertà organizzativa da parte dei Comuni, che in relazione alla loro dimensione e alla programmazione individueranno la forma più appropriata (da soli, in via associata o delegata) per realizzarli. Per quanto concerne gli assegni di studio, invece, non saranno solo i municipi a occuparsene ma anche altre amministrazioni pubbliche, come ad esempio le Province. Per incentivare il reinserimento lavorativo dei genitori che assistono figli con disabilità o minori in età non scolare, viene promossa e sostenuta la loro partecipazione a iniziative formative (i cosiddetti voucher) realizzate da enti accreditati ma - questa è la novità - da coordinare assieme alla direzione del Lavoro. Nelle dichiarazioni di voto, Annamaria Menosso (Pd) ha sottolineato come il provvedimento della Giunta Tondo nasca in realtà da due norme volute dall´Esecutivo Illy. E poi: scelte fondamentali sulla professionalità di chi opera all´interno dei servizi per la prima infanzia meritano particolare attenzione, il rischio è che si perda in qualità. Sul concetto di famiglia, poi, le relazioni - ha aggiunto - non si instaurano esclusivamente attraverso il matrimonio, ma proprio la relazione affettiva è il motivo per cui si costituiscono le famiglie. Paolo Menis (Pd) ha riconosciuto lo stile non distruttivo dell´assessore Molinaro rispetto ad altri suoi colleghi, c´è stata la modifica e non la cancellazione di un provvedimento. Oggi, però, le famiglie sposate sono la metà, e noi abbiamo un ruolo super partes, siamo consiglieri regionali di tutti e non esclusivamente di una parte della popolazione. Voto contrario anche per Enio Agnola (Idv) che ha ribadito il rischio, nei servizi per la prima infanzia, di una perdita di professionalità, per questo la valutazione non può essere positiva. Bene il sostegno alla famiglia, ma è un aiuto condizionato da pregiudizi politici, e ci sono anche misure che limitano l´accesso ai benefici. Giudizio sufficientemente positivo per Piero Colussi (Citt) sul fronte asili nido, non così sulla famiglia. Abbiamo affrontato una discussione ideologica, che necessitava di leggere la realtà di un mondo moderno, invece c´è stata una lettura talebana della Costituzione. Giudizio netto sui limiti di residenzialità: non condivisibili e discriminatori. Un no cui si è aggiunto Stefano Pustetto (Sa). Lettura ideologica su argomenti che incidono eccome nel quotidiano, e non dovrebbe essere così. Non si faranno discriminazioni sui minori? Ma quando riconosciamo e diamo priorità a chi è sposato, automaticamente ci saranno delle conseguenze per i figli. Sul fronte della maggioranza, Paolo Ciani (Pdl) ha sostenuto come chi governa abbia il dovere di dare delle indicazioni indipendentemente dalle ricadute di voto. La famiglia? Facciamo riferimento esplicito alla Costituzione, le altre situazioni non le demonizziamo, ma la relazione affettiva tra due persone non basta. Il ddl si inserisce in un percorso più ampio iniziato in questa legislatura, ha ricordato Edoardo Sasco per l´Udc. Oltre 37 milioni di euro sono stati resi disponibili su vari canali finanziari a sostegno della famiglia, l´obiettivo è di giungere all´1% del bilancio regionale. impianto valido e da condividere per Ugo De Mattia (Ln) e Roberto Asquini (Misto). Ho apprezzato la volontà di premiare la serietà - ha spiegato Asquini - di chi ha avuto la fortuna e l´impegno di voler costruire una famiglia, giusto che la Regione si affidi a questa scelta. Dobbiamo aiutare sempre di più chi ha figli - è stato l´intervento di Luigi Ferone (Pensionati) - e al contempo privilegiare la professionalità nei servizi, è un settore delicato dove non si può improvvisare, bisognerà tenerne conto nei regolamenti. Infine, i relatori per l´Aula saranno Ciani, Sasco e De Mattia per la maggioranza, Colussi, Menosso e Agnola per l´opposizione.  
   
   
BOLZANO: CONFERENZE SU TEMATICHE FEMMINILI IL 16 APRILE A CHIUSA E SLUDERNO  
 
 Bolzano, 15 aprile 2010 - Venerdì 16 aprile 2010, alle ore 20.00, a Chiusa e a Sluderno, si terranno due conferenze su tematiche al femminile. Gli interventi, entrambi in lingua tedesca, rientrano in un´iniziativa del Comitato provinciale pari opportunità e dell´Ufficio donna organizzata in collaborazione con vari partner locali. Il Comitato provinciale per le pari opportunità e l´Ufficio donna della Provincia organizzano in varie località altoatesine una serie di conferenze su temi specifici legati al mondo femminile. Alcune conferenze saranno tenute in tedesco ed altre in italiano. Gli incontri si svolgono in collaborazione con i rispettivi Comuni ed in particolare con le consigliere comunali e le associazioni femminili locali. L´obiettivo dell´iniziativa è quello di creare contatti con donne da tutte le parti della provincia e incentivare la collaborazione con le organizzazioni femminili e le rappresentanti politiche a livello locale. Nell´ambito di questa iniziativa, venerdì 16 aprile 2010, alle ore 20.00, si svolgono due conferenze, entrambe tenute in lingua tedesca: - presso la Casa della cultura a Sluderno la giornalista Nina Schröder nella conferenza dal titolo "Die verborgene Dimension" (La dimensione nascosta) affronterà il tema del linguaggio del corpo e sulla sua relazione con i sessi ed il potere. - presso la "Kapuzinerkeller" a Chiusa Ulrike Oberhammer, avvocato e presidente del Comitato provinciale per le pari opportunità proporrà la questione della convivenza mode uxorio al di fuori del matrimonio e degli aspetti giuridici ai quali comunque la donna deve porre attenzione. Entrambi gli incontri sono ad ingresso libero.  
   
   
MATERA INAUGURAZIONE CORSO IN DIRITTO FAMIGLIA E MINORILE 12 INCONTRI FORMATIVI SUDDIVISI IN TRE MODULI.  
 
Matera, 15 aprile 2010 - Si tiene oggi a partire dalle 16,00 presso il Palace Hotel di Matera la giornata inaugurale del corso di formazione in Diritto di famiglia e minorile “La crisi della coppia genitoriale, tutela dei figli e giurisdizione”, organizzato dalla Camera minorile in Cammino sezione territoriale di Matera unitamente al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Matera ed alla Scuola Forense Materana. L’evento formativo, patrocinato dalla Provincia di Matera e da Giuffre Formazione, si propone di offrire ai partecipanti gli strumenti teorici e metodologici necessari per affrontare le problematiche giuridiche sulle relazioni familiari e relative alla persona del minore, con i necessari approfondimenti internazionalistici e nelle discipline psico-sociali. Docenti relatori saranno avvocati, magistrati, professori universitari ed esperti in discipline psico-sociali con comprovata capacità ed esperienza nel settore. Il corso si svilupperà in 12 incontri formativi suddivisi in tre moduli.  
   
   
MATERA, INAUGURATO “SPORTELLO AMICO”  
 
Matera, 15 aprile 2010 - “Invitiamo ufficialmente il neo sindaco Salvatore Adduce nella nostra sede così potrà recepire quanto sia importante ricevere informazioni attraverso il nostro sportello Amico”. Lo ha dichiarato ieri in conferenza stampa la presidente nazionale dell’Aide (Associazione indipendente donne europee), la materana Anna Selvaggi che ha inaugurato lo sportello. Al tavolo anche Beatrice Cirrottola, presidente di “Donna Italia”, sezione di Matera. “Sportello amico” è aperto a Matera il martedì e giovedì dalle ore 10 alle ore 12 ed il venerdì dalle ore 17 alle ore 19, in via Nazionale 212. Il servizio è gestito da Donna Italia in collaborazione con l’Aide. I servizi prestati sono aperti alle famiglie e ai giovani, a costo zero. Molte le attività messe in campo, rilevante la collaborazione in rete con altre associazioni, come l’ Avis, Aide e “Stelle di mare e fiocchi di neve”. Importante il patrocinio dell’Asm. Sono previsti incontri con il dirigente Vito Cilla, per sensibilizzare sull’importanza di un corretto stile alimentare, e la presenza di un mediatore culturale. Lo sportello è nato dalla precedente esperienza di circa tre anni fa con “Sportello famiglia” presso il Comune di Matera.