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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Settembre 2010
IL PRESIDENTE BARROSO AL SUMMIT DELLE NAZIONI UNITE SUGLI OBIETTIVI DI SVILUPPO DEL MILLENNIO: PER UN IMPEGNO GLOBALE E UNA RESPONSABILITÀ CONDIVISA NELLA LOTTA ALLA POVERTÀ  
 
Bruxelles, 20 settembre 2010 - Il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso e il Commissario per lo Sviluppo Andris Piebalgs parteciperanno al summit delle Nazioni Unite sugli obiettivi di sviluppo del millennio che si terrà a New York dal 20 al 22 settembre. Il vertice mira a fare il punto sui progressi verso la realizzazione degli obiettivi di sviluppo e a rilanciare la lotta contro la povertà a livello mondiale. L´unione europea, che contribuendo con circa il 56% degli aiuti è il principale donatore mondiale, resta fermamente decisa a conseguire gli obiettivi di sviluppo del millennio, ed entro il 2015 lancerà un appello a tutti i partner per intensificare gli sforzi. A tal fine, la Commissione europea ha proposto di stanziare fondi fino a 1 miliardo di euro per premiare i paesi partner più virtuosi ed incentivare quelli maggiormente in ritardo, riconoscendone l´impegno e le esigenze. Il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso, ha dichiarato: "La Commissione europea ribadisce il suo pieno impegno alla realizzazione degli obiettivi di sviluppo del millennio , che sarà possibile – ne sono fermamente convinto – grazie all´impegno politico di tutti i partner e all´impiego di strategie e risorse adeguate. Mancano solo cinque anni alla scadenza ed è ora il momento di stringere i tempi. Nonostante i progressi, compiuti in larga misura grazie al contribuito dell´Ue e della Commissione, resta ancora molto da fare. I donatori devono mantenere le promesse e i paesi in via di sviluppo farsi carico del proprio futuro, in un´ottica di solidarietà, titolarità e responsabilità condivisa. Ci siamo impegnati a migliorare la vita di miliardi di persone dando loro la possibilità di condurre un´esistenza dignitosa e non possiamo abbandonare chi ha più bisogno di aiuto. Lavorando insieme riusciremo a raggiungere gli obiettivi del millennio entro il 2015". A dieci anni dal lancio degli otto obiettivi di sviluppo del millennio, il vertice mondiale delle Nazioni Unite di New York punta a valutare ed accelerare i progressi verso l´obiettivo globale di dimezzare, entro il 2015, la percentuale della popolazione che vive in condizioni di povertà. Gli sforzi finora intrapresi a livello mondiale per raggiungere gli obiettivi del millennio hanno prodotto risultati altalenanti: in alcuni settori, ad esempio la riduzione della povertà e l´aumento del tasso di iscrizioni alla scuola primaria, il bilancio è positivo. Ma molti altri obiettivi, come la riduzione della fame e della mortalità infantile e materna, appaiono ancora lontani, soprattutto nei paesi dell´Africa subsahariana. L´ue, determinata a voler sostenere il conseguimento di tutti gli obiettivi a livello mondiale entro il 2015, crede fermamente nella loro realizzabilità. Il Consiglio europeo ha recentemente ribadito il proprio impegno a destinare lo 0,7% del prodotto interno lordo agli aiuti allo sviluppo entro il 2015. I capi di Stato e di governo dell´Ue hanno esortato i partecipanti del summit a concordare azioni concrete, miranti a stimolare i paesi in via di sviluppo ad assumersi maggiori responsabilità riguardo al proprio futuro, a concentrare gli sforzi sui settori strategici, a migliorare l´impatto delle politiche, a mobilitare finanziamenti allo sviluppo più consistenti e preventivabili ed a sfruttare meglio le risorse destinate allo sviluppo. La Commissione è disposta a destinare ai paesi maggiormente impegnati e bisognosi dell´Africa, dei Caraibi e del Pacifico fondi fino a un miliardo di euro per assisterli nel conseguimento degli obiettivi del millennio. A tal fine intende utilizzare le risorse del 10° fondo europeo di sviluppo (Fes) non ancora destinate a obiettivi specifici. Principale strumento degli aiuti allo sviluppo dell´Ue, il Fes è attualmente oggetto di revisione intermedia. La Commissione europea e gli Stati membri stanno discutendo le modalità di stanziamento delle risorse. Esempi di contribuiti forniti finora dalla Commissione per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del millennio : trasferimenti sociali per la sicurezza alimentare a sostegno di 24 milioni di persone (obiettivo 1); iscrizione di 9 milioni di bambini alla scuola primaria (obiettivo 2); accesso ad acqua potabile di migliore qualità per 31 milioni di famiglie (obiettivo 7); costruzione o manutenzione di 36 000 km di strade (obiettivo 8). Con 12,3 miliardi di euro nel 2009, la Commissione garantisce circa il 13% di tutti i finanziamenti alla cooperazione allo sviluppo versati nel mondo, contribuendo a tutti i settori determinanti per lo sviluppo dei paesi partner: scuola, sanità, infrastrutture, pace e democrazia, ecc. Nel 2009 l´Unione europea e gli Stati membri hanno versato complessivamente 49 miliardi di euro in aiuti allo sviluppo: con il 56% degli aiuti a livello mondiale, l´Ue è quindi di gran lunga il principale donatore.  
   
   
GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DEMOCRAZIA: DALLE PAROLE AI FATTI  
 
Bruxelles, 20 settembre 2010 - Il 15 settembre è stata la giornata internazionale della democrazia. Una ricorrenza particolarmente sentita al Parlamento, europeo non solo perché quest´anno il tema è "rafforzare il legame fra eletti e cittadini", ma anche per l´impegno dell´eurocamera a favore dei diritti umani, della libertà e della democrazia. "Siamo convinti che la gente nel mondo vuole vivere in un sistema democratico, essere libera di scegliere i propri governanti e contribuire alle decisioni", sostiene il presidente Buzek. Primo presidente di un´istituzione Ue originario di un paese dell´ex-blocco comunista, a Jerzy Buzek la questione della democrazia sta particolarmente a cuore. A poche settimane dal ventesimo anniversario della riunificazione tedesca, ha ricordato come "il desiderio di libertà e democrazia delle popolazioni dell´Europa centrale e orientale, insieme al rifiuto del dispotismo, hanno aiutato l´Europa a riunirsi pacificamente e democraticamente". Dalla retorica all´azione: l´impegno dell´Ue per la democrazia - "La storia di un continente un tempo diviso e l´esperienza di generazioni di europei che hanno vissuto sotto le dittature e alla fine le hanno battute sostiene il nostro impegno per il cambiamento pacifico e democratico e il supporto a quanti si battono per la democrazia e i diritti umani al di là dei confini europei", ha continuato il presidente del Parlamento. Un Parlamento senza frontiere - Ma in concreto, come si traduce quest´impegno? Da un lato, i deputati prendono parte a missioni elettorali in tutto il mondo per monitorare il corretto svolgimento delle consultazioni, dall´altro ogni mese a Strasburgo discutono e approvano diverse risoluzioni sullo stato dei diritti umani e della democrazia in paesi che presentano situazioni problematiche. Inoltre dal 1988 il Parlamento organizza il premio Sakharov per la libertà di pensiero, intitolato al famoso scienziato russo, premio Nobel e oppositore del regime sovietico Andrei Sakharov. A dicembre di quest´anno il ventunesimo individuo (o organizzazione) che si è distinto per la difesa dei diritti umani e della democrazia nel suo paese, spesso rischiando la vita, sarà insignito del riconoscimento. L´anno scorso è stata l´organizzazione russa per la difesa dei diritti umani "Memorial" a ricevere il premio. Il 22 settembre i deputati presenteranno i nomi dei candidati per il 2010. Infine il Parlamento ha aperto nel 2008 un Ufficio per la Promozione della Democrazia Parlamentare (Oppd) che fornisce supporto tecnico ai parlamenti delle democrazie emergenti nel mondo. I progetti includono stage per funzionari, formazioni, assistenza e cooperazioni su misura fra parlamentari locali ed eurodeputati. L´ue, voce della democrazia nel mondo - L´ue nel suo complesso ha vari programmi e azioni per favorire i valori democratici nel mondo. Per questo recentemente ha adottato un´ "Agenda per l´azione di sostegno alla democrazia nel mondo", che mira a coordinare gli sforzi, e inquadrare in modo più coerente gli strumenti esistenti, perché siano usati in modo più efficiente sotto la supervisione del nuovo servizio di azione esterna dell´Ue. Fra l´altro, l´Ue ha anche un programma di supporto per la società civile e i difensori dei diritti umani nei paesi terzi (Eidhr). La giornata internazionale per la democrazia - La giornata internazionale della democrazia è stata istituita da una risoluzione dell´Onu nel 2007. Lo scopo è aumentare la consapevolezza pubblica, celebrare i successi della democrazia ma anche ricordare che è un bene che va continuamente difeso. Il tema del 2010 è la "responsabilità: rafforzare il legame fra parlamenti e cittadini".  
   
   
UE, "NON ESISTE LIBERTÀ A METÀ": BUZEK DOMANDA IL RILASCIO DI TUTTI I PRIGIONIERI POLITICI CUBANI  
 
Bruxelles, 20 settembre 2010 - Quattro ex-detenuti politici cubani hanno incontrato la scorsa settimana il presidente del Parlamento e i deputati della commissione sui diritti umani. Hanno raccontato dei loro anni in carcere e hanno chiesto all´Ue di mantenere la sua posizione su Cuba, perché - secondo loro - non si vedono segni di cambiamento di rotta. E centinaia di prigionieri politici restano dietro le sbarre. "La libertà a metà non esiste" - ha dichiarato Jerzy Buzek a seguito dell´incontro di martedì 14 settembre con Antonio Díaz Sánchez, Ricardo González Alfonso, Normando Hernández e Alejandro Gonzáles Raga, i quattro ex-prigionieri cubani in vista al Parlamento. "La libertà non può essere razionata in piccole dosi. Il popolo cubano deve godere dei propri diritti fondamentali, della libertà e della solidarietà nel proprio paese, non in esilio". "Il rilascio dei quattro prigionieri è un passo positivo. Ma il Parlamento chiede di nuovo la liberazione immediata e senza condizioni di tutti i detenuti politici", ha aggiunto il presidente del Parlamento. L´ue deve mantenere la sua posizione - Durante l´incontro della sotto-commissione Diritti umani del 13 settembre il parlamentare spagnolo del Partito Popolare José Ignacio Salafranca ha chiesto ai quattro cubani se cambiare la posizione dell´Ue stabilita nel 1996, che rende ogni apertura di dialogo con Cuba condizionale ai progressi in campo di diritti umani e apertura politica, aiuterebbe a migliorare la situazione nel paese. Tutti e quattro hanno risposto di no, chiarendo che la posizione dell´Ue "non è contro il popolo cubano, ma contro il regime dei fratelli Castro". "Non ascoltate le parole del governo" - ha chiesto Normando Hernández. "Dobbiamo essere coerenti e difendere i diritti umani in tutti i paesi del mondo, indipendentemente dalle possibili simpatie", ha ammesso il laburista britannico Richard Howitt. Vita dura in prigione - I dissidenti hanno raccontato delle terribili condizioni di vita in prigione: topi, scarafaggi, un odore repellente, mancanza di acqua potabile, divieto di vedere le famiglie. "Il mio processo è durato mezza giornata e non c´era possibilità di ricorso", ha spiegato Ricardo González Alfonso. "Alcune persone sono morte per la mancanza di servizi medici", ha raccontato Hernandez. "Ammiriamo il vostro coraggio e la vostra perseveranza", ha commentato la presidente della sotto-commissione dei Diritti umani Heidi Hautala, dei Verdi. "Rilasciare dei prigionieri e mandarli direttamente in esilio è un passo solo parzialmente positivo. Altri 115 prigionieri politici sono ancora dietro le sbarre a Cuba". "A Cuba non c´è accesso a internet", ha denunciato Diaz. "O serve un´autorizzazione ufficiale. La rete non ha nessuna influenza, e il governo vuole tenerla lontana dalla gente". Le "Damas de Blanco", vincitrici del Premio Sakharov - I parlamentari hanno deciso di invitare le "Donne in bianco", un movimento di protesta civile di donne, vincitrici del premio Sakharov per i diritti umani nel 2005, alla cerimonia di premiazione di quest´anno, perché possano finalmente ritirare il loro premio. A questo fine il presidente Buzek ha scritto una lettera a Raul Castro. Il Parlamento è attento alle vicende politiche di Cuba, e a marzo di quest´anno aveva già votato una risoluzione che chiedeva il rilascio di tutti i prigionieri politici a seguito della morte in carcere di Orlando Zapata, un dissidente che denunciava gli abusi del governo. Cuba: Popolazione: 11,2 milioni; Capitale: Havana; Lingua: Spagnolo; Aspettativa di vita: 77 anni per gli uomini, 81 le donne; 1868: Indipendenza dalla Spagna; Dal 1959: Rivoluzione comunista e governo mono-partitico di Fidel Castro; 2008: A Fidel, malato, succede il fratello Raul; Dal 1961: embargo economico degli Usa; Nel 2008: è il secondo paese con più giornalisti imprigionati al mondo, secondo solo alla Cina (fonteCpj).  
   
   
UE: UN NUOVO QUADRO NORMATIVO PER MIGLIORARE LA TRASPARENZA E GARANTIRE IL COORDINAMENTO IN MATERIA DI VENDITE ALLO SCOPERTO E CREDIT DEFAULT SWAPS  
 
Bruxelles, 20 settembre 2010 - La Commissione europea ha adottato il 16 settembre una proposta di regolamento sulle vendite allo scoperto e alcuni tipi di Credit Default Swaps (Cds). L´obiettivo principale risiede nel creare un quadro normativo armonizzato per poter arrivare a interventi coordinati a livello europeo, migliorare la trasparenza e ridurre i rischi. Il nuovo quadro normativo prevede che le autorità di regolamentazione, a livello nazionale ed europeo, dispongano di poteri ben definiti per poter intervenire, quando sia necessario, impedendo nel contempo la frammentazione del mercato e garantendo il regolare funzionamento del mercato interno. Il commissario per il Mercato interno e i servizi Michel Barnier ha dichiarato: "In condizioni normali, le vendite allo scoperto migliorano la liquidità del mercato e contribuiscono all´efficienza dei meccanismi di formazione dei prezzi. In periodi di mercati in difficoltà, invece, le vendite allo scoperto possono amplificare le cadute dei prezzi, portando a mercati disordinati e a rischi sistemici. La proposta odierna contribuisce a migliorare la trasparenza per autorità di regolamentazione e mercati e rende più facile, per i primi, individuare la presenza di rischi sui mercati del debito sovrano. Le autorità di regolamentazione otterranno inoltre precisi poteri per limitare o vietare le vendite allo scoperto in situazioni eccezionali, in coordinamento con la nuova Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma). Le proposte odierne costituiscono un ulteriore passo verso una maggiore stabilità finanziaria in Europa". La vendita allo scoperto consiste nella vendita di un titolo che il venditore non possiede, ma che ha l´intenzione di acquistare successivamente per poterlo consegnare. Nelle vendite allo scoperto cosiddette "naked" il venditore non ha preso a prestito i titoli né ha provveduto, prima della vendita allo scoperto, a garantirsi la possibilità di prenderli a prestito prima del regolamento. Ciò può portare a rischi specifici legati al mancato regolamento (vale a dire che l´operazione non venga portata a termine). Fin dall´inizio della crisi finanziaria, molti Stati membri hanno adottato iniziative per sospendere o vietare le vendite allo scoperto. Ora iniziative non coordinate possono essere meno efficaci e provocare difficoltà sui mercati, avendo inoltre delle conseguenze sulla fiducia degli investitori. Maggiore trasparenza - Attualmente, sono disponibili poche informazioni affidabili sulle vendite allo scoperto: è difficile infatti per operatori di mercato e autorità di regolamentazione sapere quali titoli vengono negoziati allo scoperto e qual´è la loro consistenza complessiva. La proposta presentata migliora la trasparenza introducendo la norma che tutti gli ordini su titoli azionari impartiti nelle sedi di negoziazione vengano registrati come scoperti (cosiddetto "flagging") se comportano una vendita allo scoperto, in modo che le autorità di regolamentazione sappiano quali sono le operazioni effettuate allo scoperto. Inoltre, gli investitori devono comunicare alle autorità di regolamentazione le proprie posizioni corte nette significative in titoli azionari quando superano una certa soglia (0,2% del capitale azionario emesso) e al mercato se superano una soglia più elevata (0,5%). Queste misure permettono agli operatori di mercato di essere meglio informati consentendo inoltre alle autorità di regolamentazione di monitorare i mercati e individuare potenziali rischi. Per quanto riguarda i titoli obbligazionari sovrani, le autorità di regolamentazione saranno in grado di individuare possibili rischi alla stabilità dei mercati del debito sovrano ricevendo informazioni sulle posizioni corte, tra cui quelle ottenute attraverso Credit Default Swaps sovrani (un prodotto derivato considerato talvolta una forma di assicurazione contro il rischio di inadempimento). Poteri precisi per le autorità di regolamentazione e un quadro normativo europeo coordinato - Tuttavia in mercati in difficoltà la sola trasparenza può non essere sufficiente. Attualmente i poteri delle autorità di regolamentazione nazionali di limitare o vietare le vendite allo scoperto variano notevolmente da uno Stato membro all´altro. La proposta attribuisce alle autorità di regolamentazione nazionali, in situazioni eccezionali, dei poteri precisi per limitare o vietare temporaneamente le vendite allo scoperto di qualsiasi strumento finanziario, fermo restando il coordinamento da parte dell´Esma (che dovrebbe diventare operativa nel gennaio 2011, fatto salvo l´accordo del Parlamento europeo). L´esma avrà inoltre il potere di indirizzare pareri alle autorità competenti quando queste intervengono in situazioni eccezionali. Coerentemente con il nuovo quadro di vigilanza, l´Esma avrà la possibilità, in presenza di determinate condizioni, di adottare essa stessa misure temporanee, aventi efficacia immediata, per limitare o vietare delle vendite allo scoperto. Inoltre, se il prezzo di uno strumento finanziario nell´arco di una giornata scende in misura significativa, le autorità di regolamentazione nazionali avranno il potere di limitare le vendite allo scoperto su quello strumento fino alla fine del successivo giorno di negoziazione. Queste misure aiutano le autorità di regolamentazione ad adottare le azioni necessarie, in modo coordinato, per rallentare o fermare il calo dei prezzi che può essere amplificato dalle vendite allo scoperto in mercati in difficoltà. Ciò contribuirà inoltre a ridurre per gli operatori di mercato i costi di adeguamento alla normativa attualmente causati dalla divergenza delle norme nazionali. Affrontare i rischi specifici delle vendite allo scoperto "naked" - Le vendite allo scoperto "naked" possono fare aumentare il rischio di mancato regolamento. La proposta odierna prevede che per effettuare una vendita allo scoperto un investitore deve aver preso a prestito gli strumenti interessati, aver stipulato un accordo per prenderli a prestito o aver concluso un accordo con un terzo per trovare e tenere a disposizione i tioli in questione ai fini del prestito in modo che possano essere consegnati alla data di regolamento [al più tardi 4 giorni dopo l´operazione]. Le sedi di negoziazione devono provvedere a dotarsi delle adeguate disposizioni in materia di acquisto di titoli azionari o di debito sovrano, nonché di sanzioni pecuniarie e della possibilità di vietare le vendite allo scoperto, in caso di mancato regolamento. Deroghe - Determinate deroghe sono incluse nella proposta, ad esempio nel caso di alcune attività che svolgono un ruolo importante nel fornire liquidità o sono essenziali per il corretto funzionamento dei mercati obbligazionari primari. Tappe future - La proposta passa ora al Parlamento europeo e al Consiglio per essere discussa e successivamente adottata. Una volta adottato il regolamento dovrebbe entrare in vigore il 1° luglio 2012. Ulteriori informazioni: http://ec.Europa.eu/internal_market/securities/short_selling_en.htm    
   
   
“FRONTIERE MOBILI” NELLA MACROREGIONE ADRIATICO-IONICA DISEGNATA DA VENDOLA  
 
 Bari, 20 settembre 2010 - “L’europa deve riscoprire il proprio mare. L’europa del futuro la dobbiamo costruire così: con frontiere mobili e fluide, con frontiere fatte di politiche di cooperazione e di coesione, di allargamento concreto, con le buone pratiche di una cittadinanza planetaria che sappia mettere al centro, in un mondo che parla solo di competizione, le virtù della parola cooperazione”. Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo il 17 settembre al convegno-dibattito “Verso la costituzione di una Macro Regione Adriatico-ionica” presso la Sala Acero dell’Auditorium Spazio 10 della Fiera del Levante. Tra gli ospiti il Sottosegretario agli Esteri Alfredo Mantica e il Presidente del Comitato delle Regioni dell’Unione Europea Mercedes Bresso e i rappresentanti governativi delle Regioni italiane dell’area adriatico ionica. L’unione europea, assieme agli Stati Membri ed alle realtà territoriali minori, sta interrogandosi sulla necessità di individuare muovi modelli di cooperazione finalizzati a rendere più efficace – in termini operativi – le politiche pubbliche di cooperazione di area vasta. Tali modelli, intesi come forme innovative di governo europeo, sono inserite nella visione di medio-lungo termine della strategia Ue , e dovranno rispondere ai principi di integrazione e coesione territoriale, sussidarietà e complementarietà. “La discussione in atto – ha dichiarato l’assessore regionale al Mediterraneo Silvia Godelli – è sviluppata nell’interesse della crescita economica e sociale, oltre che istituzionale dell’Unione Europea, nel quadro di una complessiva stabilità e sicurezza interna ed esterna”. Secondo la Godelli “la costituzione di una Macroregione Adriatico-ionica richiede una lungimiranza ed una pianificazione strategica complessive, considerato che il processo di finalizzazione si sviluppa su un arco temporale di diversi anni”.  
   
   
BARI, PRIMO STEP PER LA NASCITA DELLA MACROREGIONE ADRIATICO-IONICA ANCHE IL PRESIDENTE DEL MOLISE IORIO ALLA TAVOLA ROTONDA  
 
Bari, 20 settembre 2010 - Un momento della Tavola rotondaUn nuovo modello di integrazione europea per le realtà regionali affacciate sul versante adriatico-ionico: la Macroregione Adriatico-ionica è stata al centro di una giornata di approfondimento a Bari, nella cornice della Fiera del Levante, promossa dall´Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia e dal Ministero degli Affari Esteri. Vi hanno preso parte il Sottosegretario agli Esteri, Alfredo Mantica, il Presidente del Comitato delle Regioni dell´Unione Europea, Mercedes Bresso, i Presidenti e gli Assessori delle dieci Regioni italiane confinanti con i bacini dell´Adriatico e dello Ionio. La Macroregione Adriatico-ionica è un nuovo modello di collaborazione e di integrazione tra Europa e i paesi dei Balcani Occidentali, promosso da Italia, Grecia e Slovenia e cui le regioni dell´Iniziativa Adriatico Ionica hanno dato un convinto sostengo con l´obiettivo di realizzarla entro il 2014. Con l´incontro del 17 settembre si sono gettate le basi per un suo consolidamento. "Sicuramente l´idea della creazione di una Macroregione Adriatico-ionica è da noi sostenuta e vista con positività", ha detto il Preidente Iorio nel suo intervento. "Lo dico - ha aggiunto - da Presidente di una regione del Mezzogiorno, ma anche da Vice Presidente dell´Euroregione Adriatica. Quest´ultima nacque anni fa, proprio in Molise, con l´intento di dar vita ad iniziative comuni per i territori del bacino adriatico al fine di creare uno sviluppo che si autofortificasse con le ricchezze culturali, economiche e sociali presenti in questo mare. L´idea di una Macroregione Adriatico-ionica si pone su questa scia e non può che vederci convinti compagni di viaggio". Iorio ha posto l´accento sulla opportunità che tanto l´iniziativa della nuova Macroregione quanto quella dell´Euroregione Adriatica debbano essere viste come un´occasione per attuare obiettivi strategici funzionali ad una crescita e ad uno sviluppo dell´intero Mediterraneo. Obiettivi che debbono necessariamente appartenere alla programmazione ufficiale della Unione Europea. Quest´ultima, a detta del Presidente della Regione Molise, non può e non deve continuare a progettare e realizzare programmi economici e infrastrutturali che investano risorse ed energie solo nel Nord e nel Centro del Continente. "E´ ora che il Sud d´Europa e quindi il bacino Mediterraneo con la costituenda Macroregione e con l´operante Euroregione Adriatica - ha fatto presente Iorio - siano con forza nella programmazione pluriennale e strategica dell´Unione. In quest´ottica il Mezzogiorno d´Italia può e deve svolgere un ruolo fondamentale, sia per la sua presenza baricentrica nel Mare Nostrum, ma anche per la sua vocazione economica, turistica, culturale e ambientale perfettamente in linea con la cromatura socio-economica dell´intero Meditteraneo".  
   
   
UE: CIRIANI, RUOLO CENTRALE MACROREGIONE ADRIATICO IONICA  
 
Trieste, 20 settembre 2010 - Il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Luca Ciriani, ha preso parte, il 17 settembre a Bari, all´incontro tra i rappresentanti delle Regioni che si affacciano, ad Est e ad Ovest, sul Mare Adriatico con l´obiettivo di focalizzare l´attenzione sul ruolo, le potenzialità e le strategie della nascente realtà politico-istituzionale individuata come Macroregione Adriatico Ionica. "Il Friuli Venezia Giulia - ha detto il vicepresidente Ciriani - è disponibile ad assumersi il ruolo di promuovere e favorire, assieme alle altre Regioni dell´area Adriatico-ionica, un nuovo soggetto istituzionale che senza aggravio di costi e strutture sia in grado di creare sinergie e dialogare con massa critica sufficiente con l´Unione Europea. Una macroregione orientata sull´asse Est-ovest, in grado di svolgere un ruolo strategico lungo la direttrice nord sud in funzione della propria posizione geografica e del proprio ruolo geopolitico, con l´obiettivo di collegare il bacino di competenza dello Iai con l´asse Ovest - Est, di contribuire alla stabilizzazione economica degli Stati di recente acquisizione europea, puntando a uno sviluppo economico compatibile ma strategico dell´intera area". Il vicepresidente della Regione ha elencato le potenzialità del ruolo che il Friuli Venezia Giulia è in grado di assumersi: "Siamo una regione di confine - ha detto Ciriani - e le relazioni con i Paesi confinanti fanno parte del nostro curriculum storico. Le relazioni economiche, anche grazie a realtà istituzionali come Finest e Informest, sono improntate allo sviluppo e alla collaborazione. Si tratta di elementi facilitatori in un progetto di creazione di una macroregione la cui massa critica, in termini di superficie, numero di stati coinvolti e popolazione, sia tale da dialogare con ruolo con l´Unione Europea e con le macroregioni Danubiana e Baltica". Tra le azioni individuate dal vicepresidente , le sinergie e gli interessi comuni nel settore logistico e infrastrutturale lungo l´asse Nord-sud, ma anche il turismo, e la Protezione civile. All´incontro di Bari erano presenti amministratori delle regioni coinvolte, ospitate dal presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola. Presenti anche Mercedes Bresso, presidente del comitato delle Regioni Ue, e il sottosegretario agli Affari esteri Alfredo Mantica.  
   
   
FVG: TONDO, REGIONI CONFINE FAVORISCONO EUROPA COESA  
 
Udine, 20 settembre 2010 - "Le Regioni, principalmente quelle di confine che hanno avuto ed hanno la possibilità di vivere in prima persona la diversità, possono dare un contributo fondamentale alla costruzione di un´Europa coesa". E´ quanto ha affermato il presidente della Regione, Renzo Tondo, all´assemblea plenaria, che si è teuta l 17 settembre a Udine, del Comitato Esecutivo dell´Associazione delle regioni europee di confine (Aebr). L´associazione, fondata nel 1971, contribuisce a portare benefici a tutte le regioni di confine del vecchio continente. Nello specifico, gli obiettivi dell´Aebr sono: rappresentare gli interessi comuni presso i parlamenti nazionali e internazionali; avviare e coordinare la cooperazione; incentivare lo scambio di conoscenze e informazioni; attuare programmi e progetti. Partecipavano alla riunione del Comitato i rappresentanti provenienti da 15 Paesi: dall´Austria, Olanda, Germania, Finlandia, Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Spagna, Francia, Grecia, Slovenia, Danimarca, Svezia, Italia e dal Belgio. Nel suo intervento, Tondo ha sottolineato la peculiarità (portando l´esempio della legge nazionale sulle aree di confine ed il ruolo decisivo nella costituzione della Comunità di Lavoro Alpe-adria) della nostra Regione nel campo delle relazioni internazionali. Presentando il Friuli Venezia Giulia agli ospiti come terra d´incontro dei tre principali gruppi linguistici europei, il presidente dell´esecutivo regionale ha inoltre espresso la disponibilità a contribuire le esperienze da noi maturate (la storia, la cultura e il know-how internazionale) per creare un continente unito. "Rispetto all´Europa - ha precisato Tondo - che oggi vive momenti di difficoltà, con le famiglie che la sentono lontana dai loro problemi, voglio ricordare che nell´epoca della globalizzazione non si può pensare di competere tra di noi in quanto oggi si vince o si perde tutti assieme". La Regione partecipa al Comitato Esecutivo con un vice-presidente (lo stesso Tondo) ed un membro effettivo. L´operato regionale si è nel corso degli anni contraddistinto con l´organizzazione dei seminari e con il convegno svoltosi ieri nel capoluogo friulano sulle "Lingue e integrazione europea: il ruolo delle regioni di confine". A margine della riunione, presieduta da Karl Heinz Lambertz , il direttore regionale delle Relazioni internazionali, Giuseppe Napoli, ha osservato come le frontiere, che nel passato hanno diviso, stanno diventando veri laboratori di sviluppo: le regioni, soprattutto quelle di confine, avranno infatti un ruolo ancora più attivo e dinamico nell´ambito della nuova programmazione europea di cooperazione internazionale 2014-2020.  
   
   
AOSTA: ISCRIZIONE PER CORRISPONDENZA DEI CITTADINI BOSNIACI PER LA PARTECIPAZIONE ALLE ELEZIONI IN BOSNIA-ERZEGOVINA  
 
Aosta, 20 settembre 2010 - La Presidenza della Regione comunica che, in vista delle elezioni che si terranno il prossimo ottobre in Bosnia-erzegovina, tutti i cittadini bosniaci presenti in Italia, che non siano già stati registrati in occasione di precedenti elezioni, possono chiedere di essere iscritti per corrispondenza nel Registro centrale degli elettori all’estero. I modelli di registrazione, predisposti nelle principali lingue della Bosnia-erzegovina – croato, serbo e bosniaco – sono in distribuzione all’Ufficio elettorale, in Piazza Manzetti, 2, ad Aosta e dovranno essere tempestivamente spediti, a cura degli interessati. Tutte le informazioni sul voto all’estero dei cittadini bosniaci, per le prossime elezioni comunali, sono disponibili sul sito internet www.Izbori.ba/  Ulteriori notizie sono disponibili al numero telefonico 00387.33.251.331/332, il numero di fax è 00387.33.251.333/334, oppure all’indirizzo di posta elettronica info@iz.Bori.ba  
   
   
REPUBBLICA CECA, IL PIL CRESCE DEL 2,4 PER CENTO  
 
Praga, 20 settembre 2010 - Secondo gli ultimi dati pubblicati dall´Ufficio nazionale di statistica, la Repubblica Ceca ha registrato nel secondo trimestre un incremento del prodotto interno lordo (Pil) del 2,4 per cento su base annua. Rispetto alle indicazioni annunciate in precedenza, si tratta di un incremento dello 0,2 per cento. La crescita del Pil nel secondo trimestre è stata dello 0,9 per cento in più rispetto al trimestre precedente. A dare il contributo più consistente sono stati l´industria manifatturiera e i servizi di trasporto. Secondo gli analisti, gli ultimi dati sono persino leggermente sorprendenti in senso positivo e indicano che l´economia ceca sta recuperando una condizione sempre migliore.  
   
   
MANOVRA, FORMIGONI: ORA INIZIA FASE DEL CANTIERE CONFRONTO CON IL GOVERNO PER PIU´ FONDI E LO SBLOCCO DEI FAS QUESTA SETTIMANA INCONTRO CON LE PROVINCE E I COMUNI DELLA LOMBARDIA  
 
Milano, 20 settembre 2010 - "Con oggi inizia la fase del cantiere per garantire ai cittadini il massimo dei servizi". In partenza per Roma per partecipare all´ufficio di presidenza della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, indica il percorso da seguire: "Guardiamo con positività e realismo alla nuova fase di costruzione". La Giunta lombarda è al lavoro e, proprio il 15 settembre, si è riunita "per analizzare - spiega Formigoni - il quadro complessivo, andando a scandagliare i particolari e vedere come spendere i soldi a disposizione nella maniera più efficace. Abbiamo fatto partire il lavoro di analisi del bilancio per ottimizzare l´utilizzo delle risorse, vedendo come si spalmano i 700 milioni di trasferimenti in meno dallo Stato. Abbiamo visto che le spese obbligatorie, dovute a contratti già firmati negli anni scorsi, coprono quasi tutta la nostra disponibilità". Regione Lombardia ha iniziato, dunque, la ricognizione su come spendere i trasferimenti dallo Stato: "Dobbiamo economizzare - aggiunge il presidente della Regione - e, allo stesso tempo, siamo in campo per chiedere nuove risorse. Ci aspettiamo un contributo da parte del Governo". In quest´ottica - rimarca Formigoni - "ci attendiamo nuovi fondi destinati alle Regioni" così come lo sblocco dei fondi Fas: "La Lombardia ha utilizzato finora questi fondi al 100 per cento e ha programmato di utilizzare al meglio quelli per il periodo che si apre. Confido che i fondi Fas possano iniziare a essere utilizzati". Un capitolo, quest´ultimo, che ammonta ad alcune centinaia di milioni. Accanto alle nuove risorse e ai fondi Fas, il Governo lombardo chiede al Consiglio dei ministri che sia presa in considerazione la virtuosità delle Regioni attraverso l´adozione di meccanismi premiali: "Continua l´interlocuzione con il Governo - nota Formigoni - perché si possano recuperare fondi, tenendo conto della virtuosità delle Regioni. In tutti e 4 gli indici di virtuosità della manovra economica la Lombardia risulta essere la prima Regione d´Italia". La nuova fase del cantiere passa anche attraverso il confronto, oltre che a livello nazionale, con le rappresentanze territoriali sul tema specifico dei bilanci: "La prossima settimana - annuncia Formigoni - avvieremo un confronto a tutto campo con le Province, i sindaci con il direttivo dell´Anci e le parti sociali per mettere in efficienza ulteriore i nostri bilanci". L´obiettivo finale - dice Formigoni - è uno solo: "Dare risposte alle esigenze di tutti i cittadini".  
   
   
MILANO, AREE EXPO: VIA LIBERA SU VARIANTE DALLA CONFERENZA DEI RAPPRESENTANTI DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA  
 
Milano, 20 settembre 2010 - Si è tenuta il 16 settembre nella Sala Giunta di Palazzo Marino la Conferenza dei Rappresentanti dell’Accordo di Programma sul sito Expo. Alla presenza degli assessori e dei tecnici competenti di Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano e Rho, società Expo e Poste Italiane sono stati condivisi i contenuti della Variante urbanistica che riguarderà sia l’evento Universale sia la successiva fase di riqualificazione delle aree. Un passo in avanti fondamentale che da concretezza al processo di attuazione del grande evento di Expo. Nel corso della riunione è stato inoltre trovato l’accordo su un documento di intesa sulle tematiche territoriali riguardanti i Comuni interessati intorno all’area Expo. Il passaggio successivo è la pubblicazione dei contenuti di Variante e del relativo rapporto ambientale che avviene oggi lunedì 20 settembre di cui viene data evidenza sul sito web del Comune di Milano, presso gli uffici della Direzione centrale Sviluppo del territorio e attraverso avvisi sulla stampa. Il periodo di pubblicazione durerà 60 giorni e consentirà di poter presentare eventuali osservazioni e suggerimenti. Questo traguardo raggiunto consente la definitiva approvazione della Variante entro il 2010.  
   
   
FEDERALISMO FISCALE, IORIO: "VIGILI PER TUTELARE GLI INTERESSI DEL MEZZOGIORNO E DEL MOLISE"  
 
Campobasso, 20 settembre 2010 - E´ stata convocata per giovedì prossimo, 23 settembre, la Conferenza delle Regioni. Fra gli argomenti all´Ordine del giorno, vi è la valutazione dei rapporti con il Governo, anche in relazione all´incontro che l´Ufficio di Presidenza ha avuto ieri con i Ministri Tremonti, Bossi, Calderoli e Fitto sulla bozza di Decreto legislativo in materia di autonomia di entrate degli Enti territoriali. Il Presidente della Conferenza Vasco Errani è stato chiaro: "C´è stata consegnata la proposta sul Federalismo regionale e noi ne discuteremo il 23 settembre nel corso della Conferenza delle Regioni. Successivamente, ci sarà un nuovo incontro con il Governo nel quale diremo la nostra´´. "Abbiamo anticipato - ha proseguito Errani - quelli che sono per noi i punti irrinunciabili: innanzitutto la definizione dei costi standard che vanno legati ai livelli essenziali di assistenza (Lea) sia per la sanità che per le prestazioni sociali; solo così è possibile determinare il fabbisogno per gestire quei servizi, altrimenti tutto è aleatorio, mentre i cittadini devono sapere a quale servizio hanno diritto´´. Quanto ai costi standard, per le regioni è evidente che "il Decreto deve essere costruito sull´appropriatezza dei servizi e non solo sui risultati di bilancio; vi sono regioni che erogano piu´ servizi dei livelli essenziali. Infine, abbiamo posto la relazione tra questo Decreto e la Manovra che per noi rimane insostenibile e, dunque, speriamo si apra un confronto con il Governo; siamo per il dialogo e c´è tempo fino al 31 dicembre 2010 per affrontare la questione´´. Di uguale tenore il commento del Vicepresidente Michele Iorio: "Inizia una fase molto delicata per l´attuazione concreta del Federalismo fiscale . Mi auguro che lo spirito di concordia e di unità di intenti che portò al varo della Legge 42 possa riaversi in ogni passo che dovremo percorrere per giungere alla definizione dei suoi vari provvedimenti attuativi". Ma un fatto è certo, ha assicurato Iorio: "Saremo vigili affinché, sempre nel solco tracciato dalla Legge sul Federalismo fiscale, non siano compromessi gli interessi del Mezzogiorno e del Molise in particolare".  
   
   
CRISI: TONDO, OCCORRE NUOVO PROGETTO PER FUTURO ECONOMIA FVG  
 
 Trieste, 20 settembre 2010 - La legge anticrisi varata nel 2009, l´utilizzo degli ammortizzatori sociali, l´avvio della realizzazione di grandi opere pubbliche, sono scelte già fatte dalla Regione per sostenere il sistema produttivo e l´occupazione nella fase di emergenza della crisi finanziaria ed economica internazionale. Lo ha ribadito il presidente della Regione Renzo Tondo intervenendo il 18 settembre alla tavola rotonda promossa dalla Cisl del Friuli Venezia Giulia a Magnano in Riviera, alla quale hanno partecipato il segretario nazionale Cisl, Raffaele Bonanni, il senatore Franco Marini, il presidente di Confindustria regionale, Alessandro Calligaris, il presidente dei giovani industriali aderenti a Confapi, Michele Bressa. L´incontro è stato introdotto dal segretario regionale Cisl, Giovanni Fania. E moderato dal giornalista Alfonso Di Leva. "C´è la sensazione diffusa - ha detto Tondo - che abbiamo toccato il fondo e, seppur cauto a dire che siamo ripartiti, posso affermare che in Friuli Venezia Giulia si regge e senza gravi tensioni sociali". Questo però non basta "perché se i parametri ci dicono che c´è ripresa industriale, non vediamo diminuire la disoccupazione". Per il presidente della Regione è necessaria una progettualità che renda il sistema Friuli Venezia Giulia adeguato al momento in cui la crisi internazionale cesserà. Per questo ha sollecitato l´impegno di tutti: pubblica amministrazione, imprese e organizzazioni sindacali in vista di un confronto che dovrà avere la caratteristica della concretezza nel dare risposte alle esigenze delle imprese e dei cittadini. Il prossimo 22 settembre, ha annunciato Tondo, si terrà un incontro con le organizzazioni sindacali sui temi della crisi e delle proposte per un nuovo sviluppo. Successivamente il tavolo si allargherà per un confronto che comprenderà tutte le parti sociali e industriali per dare continuità alle iniziative volte soprattutto a rinnovare il sistema economico regionale.  
   
   
CORSO EURO-PROGETTAZIONE, ANCHE IL MOLISE PARTECIPERÀ ALL´ "OPERA" L´INIZIATIVA È PROMOSSA DAL PROGETTO OPPORTUNITÀ DELLE REGIONI IN EUROPA. CINQUE GIORNATE FULL IMMERSION, PER QUARANTA ORE COMPLESSIVE, DESTINATE A DIRIGENTI E FUNZIONARI  
 
Campobasso, 20 settembre 2010 - La Regione Molise, su iniziativa del Servizio Rapporti con gli Enti locali, Beni Culturali e Archivi storici della Regione, parteciperà dal 27 al 4 ottobre 2010 a Campobasso, nella sede ubicata in via Genova n.11, al progetto "Opera"(opportunità Europee per le Regioni e le Autonomie), a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il corso intensivo di formazione sull´Euro-progettazione è rivolto alle Pubbliche amministrazioni locali ed ha l´obiettivo di aumentare la capacità territoriale di produrre proposte progettuali su programmi europei. L´iniziativa è promossa dal P.o.r.e (Progetto Opportunità delle Regioni in Europa). Si stima in circa seicentocinquanta il numero di dirigenti e funzionari che, a livello nazionale, prenderanno parte a questo corso, un numero che può produrre un impatto visibile sulla performance nel nostro Paese; il corso offre, infatti, l´opportunità ai funzionari che operano all´interno delle Amministrazioni regionali, delle Autonomie locali, nonché delle rappresentanze economiche e sociali regionali d´Italia, di approfondire le proprie conoscenze sugli strumenti di partecipazione ai programmi comunitari e la capacità di predisporre progetti, costruendo partenariati in linea con le previsioni programmatiche e in coerenza con i criteri di selezione e valutazione dei progetti. Il corso, a partecipazione gratuita, si struttura in cinque moduli per quaranta ore complessive di formazione concentrate in cinque giornate consecutive full time, utilizzando come modalità formative lezioni, esercitazioni, simulazioni, testimonianze, analisi di casi. Con le Regioni e le Province Autonome, partner dell´iniziativa, si è lavorato insieme per definire il programma di dettaglio del corso, con l´obiettivo di renderlo più aderente ai bisogni del territorio di riferimento. Altro elemento di innovazione dell´iniziativa, accolta con successo da tutte le Regioni e le Autonomie coinvolte, è l´attivazione di una web community all´interno della quale si possano sviluppare quelle interazioni utili sia per la costruzione di partenariati ma anche per la condivisione di buone pratiche e di buone idee. Nello specifico, il corso vuole fornire le competenze necessarie per reperire i finanziamenti e gestire i progetti di respiro europeo in tutte le varie fasi: dalla definizione degli obiettivi strategici e delle metodologie di progettazione, all´individuazione delle risorse finanziarie, fino alla gestione, monitoraggio e valutazione degli interventi di sviluppo economico e sociale ammessi a finanziamento. Ll totale dei fondi comunitari in gioco per il periodo (2007-2013) è di 105 miliardi di euro: ad oggi la leadership spetta a Germania, Francia, Regno Unito e Olanda, che hanno un tasso di successo del 35% contro il 26% dell´Italia. Le Regioni aderenti, a partire dal 13 settembre con la Lombardia sono: Abruzzo, Molise, Veneto, Sicilia, Provincia Autonoma di Trento, Campania, Liguria, Calabria, Marche, Sardegna, Puglia, Umbria, Friuli Venezia Giulia, Basilicata, Emilia Romagna e Lazio, che chiudera´ il progetto nel mese di giugno 2011.  
   
   
MARCHE: INACCETTABILE LA MANOVRA CORRETTIVA DEL GOVERNO NAZIONALE  
 
Ancona, 20 Settembre 2010 - ´Una manovra correttiva con dei contenuti da non accettare perche` ricadono sui servizi essenziali da erogare alla collettivita`. I trasferimenti statali alla Regione Marche, che rappresentano il 2,6% di tutto lo stanziamento nazionale, si sono ridotti di un terzo. Per le politiche sociali, dei 36milioni di euro degli anni passati, il Governo nazionale ne ha stanziati solo 11. Stiamo arretrando sullo stato sociale e la disabilita` e l´infanzia sono i settori piu` colpiti. Un vero disastro per gli Enti locali che dovranno fronteggiare i servizi con i pochi fondi che avranno a disposizione. Noi tutti dobbiamo adoperarci per arginare tutto cio` e realizzare una piattaforma alternativa a questa manovra finanziaria´. Cosi` l´assessore ai progetti speciali per il Piceno, Antonio Canzian, ad Offida, ha voluto illustrare le ripercussioni sui bilanci delle Regioni e su quelli degli Enti locali, della manovra finanziaria del governo nazionale durante la Festa di Libereta` organizzata dal sindacato Pensionati italiani della Cgil di Ascoli Piceno. Presenti, tra gli altri, il deputato Luciano Agostini, i sindaci di Ascoli Piceno, Guido Castelli e di San Benedetto del Tronto, Giovanni Gaspari, il presidente della Comunita` Montana dei Sibillini, Cesare Milani, il presidente regionale Spi-cgil, Giuseppe Pettinari e quello provinciale, Carlo Mestichelli. A fare gli onori di casa il sindaco Valerio Lucciarini. Anche lui ha sottolineato le difficolta` a cui andra` incontro il suo Comune a causa dei pochi finanziamenti a disposizione. ´A Roma ´ ha detto Agostini - arrivano le urla di dolore da parte dei cittadini sulla manovra correttiva, necessaria per riequilibrare la finanza pubblica, ma con delle misure senza precedenti. Ci troviamo di fronte ad una manovra con dei tagli, detti ´lineari´, indiscriminati che vanno ad incidere sui piu` deboli, tanto da non garantire quel livello di protezione sociale. In alcuni settori si arriva ad un taglio di fondi pari del 60%´. Dal convegno e` emerso che l´ultima manovra del Governo avra` importanti ripercussioni sui bilanci delle Regioni, con il pericolo di causare una riduzione degli attuali livelli dei servizi alla persona e contemporaneamente aumenti di imposte, tasse e tariffe. Il sindacato dei pensionati Spi Cgil della provincia di Ascoli Piceno e` preoccupato che ancora una volta a pagare siano i soggetti piu` deboli della societa` e che la manovra possa avere un impatto negativo sul territorio, gia` compromesso da una grave e perdurante crisi occupazionale. La consapevolezza che al primo posto della riflessione e dell´azione sindacale ci siano i problemi reali delle persone e la ricerca delle soluzioni, fa si` che l´estensione e la qualita` dei servizi sociali e socio sanitari rappresentino una condizione irrinunciabile per garantire le tutele dei cittadini, dei lavoratori e dei pensionati.  
   
   
“I PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI” PER INNALZARE IL BENESSERE DELLE PERSONE  
 
Bari, 20 settembre 2010 - Sta cambiando la cultura della Pubblica Amministrazione. Non più solo la messa a punto dei piani urbanistici per i comuni pugliesi, bensì anche lo studio e la realizzazione di piani per implementare e innalzare il benessere delle persone”. Soddisfatta l’assessore regionale al welfare Elena Gentile al termine del workshop “I piani dei tempi e degli spazi si raccontano” svoltosi il 17 settembre nell’ambito della Fiera del Levante di Bari presso il Cineporto, con i rappresentanti dei 28 ambiti territoriali che hanno ricevuto un finanziamento di oltre un milione di euro (1milione e 230mila) per progetti tesi a riorganizzare i tempi, luoghi e orari della vita delle persone. Oggi il confronto tra gli studi di fattibilità che hanno messo a punto orari di scuola e di trasporti più consoni e più vicini alle esigenze delle famiglie. L’ottica è sempre quella di genere. “Con questo finanziamento abbiamo avviato un altro pezzo del sistema del welfare che abbiamo voluto per la Puglia, da sempre attenta alle persone e alla promozione e innalzamento dei livelli di qualità della vita non solo delle donne, ma anche delle famiglie intere. I nuovi tempi – ha concluso la Gentile - sono il vero collante della politica complessiva che la regione Puglia ha avviato da tempo a sostegno delle famiglie pugliesi”.  
   
   
CRISI, FVG: CRESCITA ECONOMICA IN RIPRESA NEL 2010 (+1,2)  
 
Trieste, 20 settembre 2010 - L´aggiornamento al secondo semestre 2010 dei principali indicatori congiunturali - afferma l´assessore alle Risorse finanziarie del Friuli Venezia Giulia Sandra Savino rifacendosi alle stime prodotte dal Servizio statistica regionale - rivela come la ripresa economica iniziata nel primo trimestre 2010 sia proseguita anche nel trimestre successivo. Fvg In Linea Con Regioni Nord - Dopo la variazione negativa del 6,1 per cento del Pil registrata nel 2009, le previsioni indicano per il 2010 una ripresa della crescita economica pari all´1,2 per cento, dato leggermente inferiore alla media nazionale ma allineato con il trend di altre regioni settentrionali a forte vocazione industriale. Esportazioni In Espansione - La revisione delle stime di crescita (a maggio il Pil del 2010 era previsto in crescita dello 0,5 per cento su base annua) è determinata anche dalla vivace espansione delle esportazioni (+20,4 per cento rispetto al 2009) e della domanda delle imprese industriali, il cui valore aggiunto nel 2010 è previsto in crescita tendenziale del 5,8 per cento. Manovra Incide Su Spesa P.a. - La manovra di rientro influenzerà anche la spesa per consumi delle Pubbliche amministrazioni del Friuli Venezia Giulia che registrerà una dinamica del tutto simile a quella nazionale, con una crescita positiva solo a partire dal 2013. Consumi E Reddito In Aumento Dal 2011 - I consumi delle famiglie dovrebbero mantenersi sostanzialmente stabili nel 2010 per crescere leggermente negli anni successivi (+0,2 per cento nel 2011 e +0,7 nel 2012). Probabile crescita nel 2012 anche per il reddito, quest´anno in leggero calo (-0,4 per cento) dopo il brusco arretramento registrato nel 2009 (-1,7 per cento, dato comunque più positivo rispetto alla media nazionale del -2,5 per cento). Occupazione In Calo Fino 2011 - Sulle previsioni del reddito disponibile delle famiglie grava la dinamica dell´occupazione, prevista in diminuzione fino al 2012: il tasso di occupazione regionale scenderà dal 41,7 per cento del 2009 al 41,1 del 2010 ed al 40,4 del 2011, mentre il tasso di disoccupazione crescerà dal 5,3 per cento del 2009 al 6,7 del 2010. Prometeia Induce Ottimismo - Nonostante i dati sull´occupazione destino qualche preoccupazione in relazione alla stabilità della crescita economica, timidi segnali di miglioramento emergono dall´ultimo rapporto di previsione di Prometeia: il tasso di occupazione ed il tasso di disoccupazione nel 2010 saranno rispettivamente superiore di 0,4 punti percentuali e inferiore di 0,3 punti percentuali rispetto alle stime di maggio. Migliora Produzione Industriale (+14,2) - Da rilevare, inoltre, che continua nel secondo trimestre 2010 la crescita della produzione industriale nell´estremo Nord Est, passando dal precedente +10,0 per cento al +14,2 su base annua. Ripresa Su Tutti Mercati - Rispetto al trimestre precedente si osserva che la ripresa è determinata (in termini di variazioni tendenziali) in misura uguale dalla domanda interna (+17,9 per cento su base annua) e da quella estera (+19,5 per cento). Le vendite interne sono cresciute del 24,8 per cento e quelle all´estero del 7 rispetto al primo trimestre 2010. Nel secondo trimestre 2010 i nuovi ordini hanno registrato una variazione tendenziale del 31,7 per cento, la più alta dall´avvio della crisi, ed una variazione congiunturale dell´1,1. Bene Export In Germania (+23,8) - Nel primo semestre 2010 le esportazioni sono cresciute del 6,8 per cento su base annua, e, considerando singolarmente il secondo trimestre 2010, si osserva una ripresa sostenuta dell´export in Germania (+23,8 per cento su base annua) che, commenta Savino, ´´essendo un tradizionale mercato di sbocco per le merci della nostra regione, induce attese positive per gli scambi commerciali nei prossimi mesi´´. Cantieristica Settore Leader - Il settore che ha guidato la ripresa nel primo semestre 2010 è la cantieristica navale che, da sola, ha costituito più dell´11 per cento delle esportazioni complessive del Friuli Venezia Giulia (640 milioni di euro). Nel primo semestre 2010, sono stati rilevati incrementi significativi rispetto allo stesso periodo dell´anno precedente per le imbarcazioni (+30,9 per cento) e per le sostanze e i prodotti chimici (+30,1 per cento). Ok Anche Computer E Legno - Nello stesso periodo, i computer, gli apparecchi elettronici e ottici hanno registrato un incremento del 18 per cento su base annua; positivo anche l´andamento dei prodotti tessili (+7,3 per cento) e del legno (+13,3 per cento) e degli articoli in gomma e materie plastiche (+8,7 per cento). Infine, l´export complessivo del settore manifatturiero cresce, rispetto al primo semestre 2009 del 6,5 per cento.  
   
   
ROSSI SCRIVE A MARONI: «AL TAVOLO SU PRATO (CINESI, DISTRETTO PARALLELO) MANCA LA REGIONE» PER IL PRESIDENTE DELLA TOSCANA ANDAVANO COINVOLTI ANCHE IL MINISTERO DEL WELFARE E DELL´ISTRUZIONE  
 
Firenze, 20 settembre 2010 - Il presidente della Toscana Enrico Rossi ha scritto una lettera al ministro degli Interni Roberto Maroni sui problemi e le questioni aperte che riguardano Prato: dai cinesi, la loro integrazione e il “distretto parallelo” caratterizzato da un forte tasso di illegalità alla grave crisi che colpisce l´area. La lettera è stata scritta dopo la costituzione del tavolo nazionale su Prato, di cui fanno parte cinque ministeri ed altri uffici statali ma “dove – annota Rossi - manca la Regione e attorno a cui avrebbero dovuto sedere anche il Ministero del Welfare e quello dell’Istruzione”. Ecco il testo della lettera del presidente Rossi: Caro Ministro, ho dovuto leggere sulla stampa la notizia della costituzione di un tavolo nazionale - di cui fanno parte cinque ministeri e altri uffici statali - sui problemi che riguardano la città di Prato e in particolare i rapporti con la comunità cinese. Non mi ha sorpreso registrare l´interesse del Governo per il “caso-Prato”. Della questione, infatti, come certamente ricorderà, abbiamo avuto modo di parlare nel corso di un incontro a Palazzo Chigi nel luglio scorso. In quell´occasione avevamo convenuto di impegnarci in un lavoro che vedesse insieme Governo, Regione, Comune e Provincia, consapevoli che la specificità dei problemi della città – sia quelli legati alla presenza della comunità cinese, ai suoi problemi di integrazione e al forte tasso di illegalità che coinvolge il “distretto parallelo”, che quelli provocati dalla grave crisi che colpisce l’area pratese – richiedesse un forte e concorde impegno istituzionale. Un impegno che per la Regione è assolutamente prioritario e che ci ha portato a rinnovare con Prefettura, Comune e Provincia nel gennaio 2010 il “Patto per Prato sicura” e a mettere a punto un “Progetto Speciale per Prato” che nelle prossime settimane presenteremo e discuteremo con le istituzioni locali e le forze sociali. Con questo progetto ci proponiamo di intervenire sia sugli aspetti della crisi economica e occupazionale che sui temi dell’inclusione, della legalità e della sicurezza. Abbiamo anche deciso di aprire un apposito ufficio in città con il compito di coordinare gli interventi regionali e di assicurare un rapporto stretto e diretto con il territorio. Ciò che invece è francamente sorprendente è che la decisione di costituire la task-force interministeriale sia stata presa, diversamente da quanto concordato insieme, senza coinvolgere la Regione. Sorprendente e preoccupante, perché resto convinto che se vogliamo raggiungere risultati positivi è indispensabile un lavoro comune di tutte le istituzioni, nazionali, regionali e locali. E non lo dico con spirito meramente rivendicativo ma perché convinto che problemi difficili e complessi come questo richiedano autentica condivisione. Penso anche che a quel tavolo dovrebbero sedere oltre alla Regione anche il Ministero del Welfare e quello dell’Istruzione. Mi domando altrimenti come sia davvero possibile realizzare efficaci politiche per la legalità e la sicurezza ma anche quelle per l’integrazione e l’inclusione. Le domando quindi se l’incontro di mercoledì scorso rappresenti il segno di un cambiamento nelle scelte politiche del Governo e del suo Ministero in particolare. Mi auguro naturalmente di no, perché una tale scelta rappresenterebbe un grave passo indietro rispetto alla necessità di assicurare a Prato, ai suoi cittadini, ai suoi imprenditori il concorde sostegno di tutte le istituzioni, al di là, ovviamente, di ogni colore politico. Ritengo utile, anzi doveroso, un franco chiarimento sulla questione, nel solo interesse di affermare il primario valore della leale collaborazione tra istituzioni a tutto vantaggio dei cittadini e del territorio. Un cordiale saluto, Enrico Rossi  
   
   
BANDO REGIONALE PISU: 2 MILIONI 350 MILA EURO PER I COMUNI DELLA SARDEGNA  
 
Cagliari, 20 Settembre 2010 - Si è concluso il processo di verifica dei progetti presentati dai Comuni isolani ed è stata compilata la graduatoria dei Piani integrati di sviluppo urbano (P.i.s.u.) che la Giunta regionale e l´assessorato degli Enti locali, hanno avviato in attuazione della legge regionale 3 dell’agosto 2009. Su oltre 100 proposte presentate dalle amministrazioni comunali, ben il 25% sono i progetti selezionati dalla Commissione interassessoriale di valutazione che usufruiranno delle risorse ( due milioni e 350 mila euro) stanziate dall’amministrazione regionale, progetti che si riferiscono a realtà urbane ricadenti in tutte le otto provincie della regione. La graduatoria finale, elaborata sulla base dei punteggi assegnati a ciascuna proposta, ha permesso di finanziare le migliori proposte con lo scopo di programmare studi di fattibilità e progetti preliminari di opere infrastrutturali inserite nei piani strategici comunali e intercomunali. "Si potrà finalmente dare fattivo avvio al complesso processo di trasformazione e evoluzione dei centri dell´Isola grazie alla definizione di nuovi programmi di sviluppo urbano”, ha evidenziato l´assessore Asunis. "Con la messa in campo di questa nuova strategia si potranno creare le condizioni per la messa a punto di un’organizzazione urbana capace di mettere a sistema obiettivi, opportunità e nuovi scenari di crescita dei territori con strategie di medio termine condivise da tutti i primari attori che su di esso operano quotidianamente", ha concluso l’esponente della Giunta. Tra gli obiettivi principali dei P.i.s.u. Infatti, si colloca a pieno titolo quello di orientare l’evoluzione e la trasformazione delle nostre realtà urbane analizzando le potenzialità che i luoghi esprimono e definendo le opportunità di sviluppo strategico anche attraverso un’approfondita lettura del territorio nelle sue specifiche articolazioni e promuovendo al contempo dinamiche di sviluppo coerenti con le precipue vocazione economica e sociale nel rispetto delle componenti paesaggistico-ambientali. I Piani di sviluppo urbano infatti rappresentano un insieme coordinato di interventi integrati, caratterizzati da una forte rilevanza strategica e realizzati in un’ottica di sostenibilità, di sviluppo socio-economico e di miglioramento della qualità urbana e ambientale. Per perseguire i fini delineati, nell’ottica di una programmazione unitaria di sviluppo regionale, i singoli interventi inclusi nei Pisu rispondono appieno agli obiettivi operativi di sviluppo urbano del Po Fesr 2007-2013.  
   
   
FVG: TONDO, DA STATO TUTTI 483 MILIONI COMPARTECIPAZIONI  
 
Trieste, 20 settembre 2010 - "Lo Stato ci darà tutti i 483 milioni di euro di compartecipazioni che ci spettano, dei quali 230 li abbiamo già avuti. Siamo alle fasi finali della definizione di questo problema". Lo ha affermato il presidente della Regione, Renzo Tondo, durante la tavola rotonda organizzata il 19 settembre dalla Cisl a Magnano in Riviera. "Lo Stato - ha aggiunto - ci chiederà di partecipare alla solidarietà nazionale assumendoci delle competenze in settori che possiamo gestire meglio a livello regionale. Apriremo una trattativa anche su questo". Tondo ha anche rilevato che in questi ultimi anni c´è stato un recupero significativo di risorse finanziarie attraverso la migliorata efficienza del rapporto con l´Agenzia delle Entrate ed ha sottolineato che imprese e cittadini hanno dimostrato di comprendere che "la spesa fatta in Friuli Venezia Giulia porta risorse che il bilancio regionale può destinare alla sanità, al sostegno alle famiglie, alla cultura".  
   
   
NUOVA IMPRENDITORIALITÀ E APPRENDISTATO, DALLA REGIONE SARDEGNA FONDI AI PICCOLI COMUNI  
 
 Cagliari, 20 Settembre 2010 - La Giunta regionale ha approvato la proposta dell’assessore del Lavoro, Franco Manca, per rilanciare l’occupazione e il ripopolamento dei piccoli paesi della Sardegna, per i quali sono stati destinati due milioni 300mila euro del Fondo Sociale Europeo: per l’intervento denominato “Piccoli Comuni” sono disponibili un milione 500mila euro a valere sulla linea e.1.1 “Progetti integrati di politiche attive del lavoro finalizzate all’inserimento/reinserimento lavorativo in favore dei disoccupati/inoccupati”, mentre altri 800mila euro serviranno per l’attuazione delle analisi del sistema dell’apprendistato e ricadranno sulla linea a.1.3 “Azioni di rafforzamento, monitoraggio, e valutazione del sistema della formazione”. L’osservatorio Economico avrà il compito di attuare e monitorare tutti gli interventi: l’Agenzia governativa, infatti, è l’organo tecnico-specialistico della Regione in materia di elaborazione statistica e, in tale veste, svolge già le attività di rilevazione, elaborazione, analisi, diffusione e archiviazione delle informazioni statistiche. “Desideriamo coinvolgere tutti i paesi sardi con meno di tremila abitanti – spiega l’assessore Manca – e diffondere nelle fasce più deboli della popolazione lavorativa la cultura e gli strumenti disponibili in materia di politiche attive del lavoro, in modo tale da sviluppare nuove opportunità occupazionali e incentivare la nascita di nuova imprenditorialità. Questo intervento, che si realizzerà nell’arco temporale di due anni, punta di riflesso a combattere lo spopolamento dei piccoli Comuni. Abbiamo previsto delle attività di animazione territoriale per far acquisire conoscenze sulle opportunità e sull’utilizzo dei principali strumenti di formazione ed orientamento professionale, sulle politiche attive del lavoro (con particolare riferimento all’inserimento lavorativo e alla creazione d’impresa) e sulle politiche di accesso al sistema del credito, soprattutto per quanto riguarda il micro-credito. I soggetti destinatari dell’intervento saranno accompagnati all’utilizzo di strumenti funzionali alla valorizzazione delle vocazioni produttive e dei punti di forza del territorio di riferimento”. Le Province e i Comuni interessati dovranno svolgere un’attività propedeutica di analisi socio-economica finalizzata alla conoscenza delle specificità dei territori, dalla quale scaturirà il raggruppamento dei territori secondo logiche di possibile integrazione delle attività produttive che a livello locale possono generare opportunità occupazionali e/o nuove attività di impresa. Apprendistato - Gli obiettivi dell´analisi del sistema di apprendistato, invece, sono l’avvio e la messa a regime di un sistema di monitoraggio e valutazione dell’apprendistato che consenta una programmazione dell’offerta formativa sulla base dell’effettiva domanda da parte di aziende ed imprese. Le imprese acquisiranno i dati al momento delle assunzioni con contratti di apprendistato e li forniranno ai Csl (Centri servizi del lavoro), così da quantificare il numero effettivo di apprendisti ai quali destinare l’attività formativa. Contemporaneamente si farà la ricognizione dei contratti di apprendistato attivati in Sardegna negli ultimi cinque anni, per rilevare i punti di forza e di debolezza del contratto di apprendistato attraverso l’utilizzo delle banche dati Sil, Inps e del data base Apprendistato (Assessorato regionale del Lavoro). Infine è prevista l’elaborazione di un piano di monitoraggio del sistema regionale di apprendistato, per la rilevazione dei dati con cadenza semestrale e l’individuazione dei soggetti che fanno parte della rete di rilevazione.  
   
   
PERSONALE FVG: APPROVATA PREINTESA CONTRATTO AREA NON DIRIGENZIALE  
 
Trieste, 20 settembre 2010 - La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato, su proposta dell´assessore alla Funzione pubblica Andrea Garlatti, i contenuti della preintesa contrattuale relativa al ´´Contratto collettivo integrativo 1998-2001 area non dirigenziale: accordo progressioni 2010 e premiale 2009´´, condividendo così l´operato della delegazione trattante di parte pubblica e dando mandato al presidente di quella delegazione di sottoscrivere il contratto stesso. La preintesa destina oltre 827 mila euro alle progressioni orizzontali 2010 e oltre 3 milioni 575 mila euro al premiale 2009 che verranno distribuiti secondo precisi parametri.  
   
   
STATO DEI LAVORI DELLA CITTADELLA REGIONALE DELLA CALABRIA  
 
Reggio Calabria, 20 settembre 2010 - Il procedimento inerente la realizzazione della “Cittadella Regionale” va inquadrato nel contesto dell’affidamento a Contraente Generale regolamentato dal D.lgs. N. 190/2002 (norma introdotta dal Governo Berlusconi per la realizzazione di opere strategiche). Detta norma è di riferimento per la modalità di affidamento prescelta dalla precedente Giunta Regionale che ha classificato la “Cittadella della Regione” quale opera ed infrastruttura strategica di preminente interesse regionale. Sulla base del progetto preliminare redatto dalla Regione, è stato individuato il Contraente Generale nell’Ati Sadelmi S.p.a. (mandataria) e Busi Impianti S.p.a. (mandante) che, attraverso la Società di progetto Regione Futura S.r.l., ha la responsabilità della conduzione dei lavori. Va evidenziato che il Contraente Generale, ex lege, deve “…con ogni mezzo…” realizzare l’opera e consegnarla, chiavi in mano, al Committente, completa e funzionale in ogni sua parte al prezzo pattuito. Il contratto di affidamento per la realizzazione dell’Opera è stato stipulato in data 31 luglio 2006. Con accordo aggiuntivo n.1 stipulato il data 12 agosto 2009 è stato integrato il contratto principale con l’affidamento di ulteriori lavorazioni (bonifica dell’area di sedime da ordigni bellici inesplosi e studi ed indagini archeologiche richiesti dalla competente Soprintendenza). Inoltre sono state stabilite condizioni che hanno apportato significative modifiche al progetto. Nel Dicembre 2006 il Contraente Generale ha presentato il progetto definitivo che è stato approvato il 23 luglio del 2007. Nel Settembre 2007 il Responsabile del Procedimento pro tempore ha disposto alcune attività propedeutiche all’inizio delle lavorazioni che si sono concluse nel Dicembre 2008, allorquando è stato ordinato l’avvio dei lavori di scavo e cantierizzazione. Contestualmente il Contraente Generale ha notificato alla Regione maggiori oneri per circa 44,00 milioni di euro, in considerazione del notevole periodo di tempo intercorso (oltre due anni) tra la gara ed il possibile avvio delle lavorazioni. Nel Marzo 2009 il Contraente generale ha segnalato alla Regione l’opportunità della realizzazione di una struttura in acciaio in variante rispetto all’originaria tipologia costruttiva prevista in cemento armato. Tale variazione, accettata dal Committente, è stata formalizzata con l’accordo aggiuntivo n.1 stipulato in data 12 agosto 2009. Nel periodo Agosto 2009/Febbraio 2010 il Contraente Generale ha consegnato alcuni stralci funzionali del progetto esecutivo e, a seguito delle approvazioni del Responsabile del Procedimento pro tempore, sono in esecuzione le relative opere. Va evidenziato che gli atti formalizzati prodotti fino a febbraio 2010 nonché l’avanzamento attuale dei lavori vincolano la soluzione adottata che non può più essere messa in discussione. L’appalto ha vissuto fasi alterne sino al luglio 2009 quando, evidentemente ed esclusivamente per ragioni di opportunità elettorale in concomitanza delle consultazioni regionali, è stato dato un forte impulso ai lavori basati sulla variante della struttura portante in acciaio, che ha consentito di giungere a marzo 2010 con le opere di fondazione eseguite al 70% e la struttura di un corpo di fabbrica in carpenteria metallica eseguita per oltre il 30%. In atto, con riferimento alle opere da realizzare, l’avanzamento è stimabile in circa il 20% nonostante l’ultimazione dei lavori fosse stata prevista per l’agosto del 2011. La variazione dell’importo dell’opera dalla stipula del contratto ad oggi, seppure l’ultima valutazione economica pari a 106,40 milioni di euro, è riferita all’importo del Progetto esecutivo presentato dal Contraente Generale restituito allo stesso, per evidenti carenze, in data 6 agosto 2010. Gli stralci avviati, le sospensioni, le necessità di riprogrammazione dei lavori, opere diverse e aggiuntive, nonché varianti e riserve, hanno stravolto, sia in termini economici che di tempistica nell’esecuzione, le statuizioni contrattuali, snaturando, nella sostanza, la modalità di realizzazione prescelta e rimettendo in discussione i rischi a carico del Contraente Generale. I suggerimenti del Contraente generale, che ha proposto una differente soluzione strutturale dell’opera in acciaio, dovevano essere valutati meglio fin da subito, in quanto non in linea con i disposti normativi e gli specifici articoli contrattuali. Nell’ipotesi di Quadro Economico generato dal progetto esecutivo presentato dal Contraente Generale, la Regione dovrebbe farsi carico di una dotazione finanziaria aggiuntiva di circa 32,4 milioni di euro. Sull’opera si registra una situazione operativa caratterizzata da incertezze e ritardi nonché inadempienze. Queste ultime hanno coinvolto Committente e Contraente Generale, con il primo che trovasi, però, in una situazione di debolezza per quanto attiene l’attuazione degli obblighi al medesimo derivanti dagli atti sottoscritti. La Regione sta procedendo ad una disamina puntuale del procedimento, sotto tutti i profili attuativi compresi quelli di reperimento di eventuali risorse economiche aggiuntive, al fine di individuare le iniziative necessarie ed opportune per la tutela, in primis, degli interessi dell’Amministrazione e soprattutto per poter giungere alla completa realizzazione dell’Opera. Non è da escludere, in caso di ulteriori inadempienze del Contraente Generale, la risoluzione del Contratto che comunque si caratterizzerebbe per una delicata e complessa azione giuridico/amministrativa la cui applicazione richiederebbe tempi lunghi con possibili conseguenze, anche di natura economica, a carico della Regione. La Regione si impegna, previa risoluzione delle criticità afferenti la copertura finanziaria anche con eventuale mutuo da contrarre a carico della Regione, a una rinegoziazione nel contratto sulla scorta di un progetto esecutivo effettivamente approvabile, che tenga conto, nella giusta misura, dei lavori regolarmente eseguiti e all’attribuzione di una più stringente importanza al cronoprogramma anche con riferimento a consegne parziali di opere e all’applicazione stringente delle penali. “Abbiamo la necessità di fare chiarezza - ha dichiarato il Presidente Scopelliti - sulle sorti di una struttura strategica e molto attesa non solo dalla città di Catanzaro ma da tutta la regione. L´appalto ha avuto fasi alterne sino a luglio 2009 quando, a poche settimane dal voto e´ stato dato un forte impulso ai lavori basati sulla variante della struttura portante in acciaio, che ha consentito di raggiungere a marzo 2010, con le opere di fondazione eseguite al 70% e la struttura di un corpo di fabbrica in carpenteria metallica eseguita per il 30%. Per la realizzazione di quest´opera dovranno essere recuperato risorse tra i 20 e i 32 milioni di euro. Stiamo lavorando affinchè si realizzi la cittadella in tempi brevi, nel 2013, con un cronoprogramma ben definito e da rispettare´´. ´´Non vogliamo alimentare polemiche con i nostri predecessori - ha dichiarato l’assessore regionali ai lavori pubblici, Gentile - ci accingiamo a recuperare gli errori fatti in passato. Ci sono adempimenti tecnici e giuridici che vanno obbligatoriamente completati´´. “Ereditiamo una situazione molto ingarbugliata- ha affermato l’Assessore regionale al personale Tallini - solo il grande senso di responsabilità del Presidente Scopelliti e dell´esecutivo riuscirà a risollevare le sorti di questo progetto prioritario per tutti i calabresi”. All´incontro hanno partecipato, inoltre, il Dirigente del Dipartimento regionale dei Lavori pubblici, Giovanni Lagana´ e il nuovo responsabile unico del procedimento Domenico Pallaria.  
   
   
 DOPO LA NOTIZIA DELL´INIZIATIVA DELLA PROCURA DI FIRENZE IN MERITO ALLA VICENDA ESPRIT IL PRESIDENTE ENRICO ROSSI: «SIAMO UNA CASA DI VETRO» PIENA COLLABORAZIONE PER FORNIRE TUTTI GLI ATTI ALLA MAGISTRATURA  
 
Firenze, 20 settembre 2010 - «Come ho detto ieri in Consiglio regionale non abbiamo problemi ad inviare tutta la documentazione alla Procura della Repubblica affinché possa acquisire tutti gli elementi necessari. Confidiamo totalmente nell´operato della magistratura». Così il presidente della Regione Enrico Rossi alla notizia dell´apertura di un fascicolo da parte della Procura della Repubblica di Firenze in merito alla vicenda Esprit. «Siamo un palazzo di vetro – prosegue il presidente – e non abbiamo nulla da nascondere. Siamo pronti e disposti a dare la nostra collaborazione per fornire tutte le informazioni e gli atti che ci verranno richiesti. Ogni accertamento per verificare correttezza e regolarità su questa vicenda – conclude Rossi - è il benvenuto».  
   
   
BOLZANO: CONCORSI PER TRE DIREZIONI DI UFFICIO IN PROVINCIA  
 
Bolzano, 20 settembre 2010 - Verranno pubblicati sul Bollettino ufficiale della Regione del 20 settembre i bandi di concorso per la direzione dell´Ufficio provinciale Edilizia ovest, dell´Ufficio provinciale personale scolastico e dell´Ufficio stipendi. Il termine per la presentazione delle domande scade il 20 ottobre 2010. La Ripartizione provinciale Servizi centrali comunica che la Giunta ha indetto tre concorsi nell´azienda Provincia: uno per la nomina a direttore dell´Ufficio edilizia ovest (Ripartizione provinciale edilizia e servizio tecnico), un secondo per la nomina a direttore dell´Ufficio provinciale stipendi (Ripartizione personale) e il terzo concorso per individuare il nuovo direttore dell´Ufficio personale delle scuole (Ripartizione personale). I concorsi saranno pubblicati nel Bollettino Ufficiale della Regione Trentino/alto Adige nr. 36 del 20 settembre, parte Iv. Le domande di partecipazione vanno presentate entro le ore 17 del 20 ottobre 2010 all´Ufficio provinciale Organizzazione, a Palazzo Widmann in via Crispi 3, 3o piano, 39100 Bolzano. Presso lo stesso ufficio (tel. 0471 414 950) è possibile ottenere ulteriori informazioni in merito.  
   
   
AOSTA: INVESTI NEL TUO FUTURO - GREEN ECONOMY, NUOVI MODELLI PER UNA NUOVA ERA  
 
Aosta, 20 settembre 2010 - Due giornate dedicate all’economia verde e alla crescita sostenibile e al ruolo – passato, presente e futuro – che Unione europea, Stato e Regione giocano per garantire un futuro migliore alle nuove generazioni. E’ questo, in sintesi, quanto offrirà al pubblico valdostano l’evento Investi nel tuo futuro – Green economy, Nuovi modelli per una nuova era, l’appuntamento annuale dei responsabili dei programmi della Politica regionale di sviluppo 2007/13 con i potenziali beneficiari dei progetti e con i cittadini, in programma per il 25 e il 26 settembre 2010 ad Aosta. La due giorni prenderà il via sabato mattina, nel Salone delle manifestazioni di Palazzo regionale, con l’intervento del Presidente Augusto Rollandin che aprirà i lavori del seminario dedicato ai Fondi europei e al loro ruolo per la sostenibilità del futuro della Valle d’Aosta. L’incontro sarà l’occasione per la presentazione, da parte dei responsabili regionali dei Programmi europei, delle prospettive della nuova Strategia europea per il 2020 e di alcuni progetti in corso di realizzazione nella regione, attinenti gli ambiti dell’economia verde e della sostenibilità. Il giorno successivo, domenica 26 settembre, l’evento si sposterà in Piazza Chanoux, dove, dalle ore 9.00 alle 18.00 – in occasione della Désarpa – sarà allestito uno stand per la distribuzione al pubblico di materiale informativo sulla Politica regionale di sviluppo e sullo sviluppo sostenibile. La giornata si chiuderà con l’incontro con Piero Sardo, presidente della Fondazione Slow Food per la biodiversità, che, in una conferenza-dibattito in programma alle 21.00, a Palazzo regionale, affronterà con il pubblico il tema delle Piccole produzioni di qualità – Un modello per un’agricoltura sostenibile.  
   
   
FVG PROROGATI TERMINI PER LAVORI PUBBLICA UTILITÀ  
 
Trieste, 20 settembre 2010 - Per i lavori di pubblica utilità, indirizzati a lavoratori in particolari situazioni di difficoltà a causa della crisi economica, sono stati modificati sia i termini per la presentazione dei progetti sia le modalità di applicazione. Lo ha deciso oggi la Giunta regionale approvando la proposta dell´assessore al Lavoro, Angela Brandi. Come precisa Brandi, "la scadenza dei termini per la presentazione era fissata al 30 settembre, mentre le modalità d´intervento prevedevano un 20 per cento a carico degli enti locali e l´80 a carico della Regione. Da parte delle rappresentanze degli enti locali era però stata rappresentata la difficoltà di gestione per la ristrettezza dei tempi e per l´onerosità dell´operazione per la capacità di spesa di quegli enti". Al fine di dare una risposta positiva alle aspettative degli enti locali e dei lavoratori, ieri Brandi aveva sottoposto il problema alla Commissione lavoro ed al Comitato istituzionale, ricavando le indicazioni oggi sottoposte alla Giunta che le ha approvate. "Abbiamo prorogato il termine al 20 ottobre - afferma l´assessore - e abbiamo abbassato al 5 per cento la quota di partecipazione degli enti locali, aumentando di conseguenza quella della Regione al 95 per cento con una disponibilità complessiva di risorse di 6 milioni e 900 mila euro: 4,5 milioni messi a disposizione dal Fondo Sociale Europeo e 2,4 dalla Regione. Si tratta di un ulteriore impegno economico della Regione stessa sul fronte della crisi, con l´auspicio che la modifica porti il più ampio numero possibile di lavoratori in difficoltà a usufruire di questa opportunità".  
   
   
L’ANALISI OCCUPAZIONALE ALL’ATTENZIONE DEL CONSIGLIO DELLE POLITICHE DEL LAVORO DELLA VALLE D’AOSTA  
 
Aosta, 20 settembre 20101 - Nel pomeriggio di venerdì 17 settembre, il Presidente della Regione Augusto Rollandin ha presieduto la riunione del Consiglio delle politiche dal lavoro, alla sua prima riunione dopo la pausa estiva. Tra i punti all’ordine del giorno l’esame dello stato di avanzamento degli impegni declinati nel Fse, l’analisi delle tematiche evidenziate nel Piano politiche del lavoro e dell’attività svolta nel lavoro di repertorio regionale dei profili professionali. In particolare però il tavolo ha analizzato la fotografia della situazione occupazionale in Valle d’Aosta, sulla base nei nuovi dati forniti dal Dipartimento regionale delle Politiche del lavoro I numeri a disposizione del Dipartimento sono cautamente ottimisti, testimoniando una ripresa, seppur minima, del 2010 rispetto al 2009, facendo attestare i dati in linea con il 2008. Alla data del 9 settembre 2010 i soggetti percettori di indennità di disoccupazione ordinaria, edile o mobilità sono mille 599. Gli iscritti al collocamento mirato sono 472. Per quanto riguarda i flussi degli avviamenti e delle cessazioni, nel periodo gennaio-luglio, si evidenzia che nel 2009 vi è stata una sensibile contrazione degli avviamenti 18 mila 680, contro i 20 mila 510 dell’anno 2008. Mentre per l’anno in corso si registra una leggera ripresa nell’immissione nel mondo del lavoro, con gli avviamenti a quota 20 mila 276, nel periodo gennaio-luglio. Analizzando i dati per settore economico, sempre nel periodo gennaio – luglio, emerge: - nel settore agricolo una contrazione di 207 unità nel 2010 rispetto al 2009, passando da 1.441 a 1.234; - nelle attività manifatturiere dai 1.458 del 2008 si passa ai 729 avviamenti del 2009, un vero e proprio crollo, mentre nel 2010 sono in leggera ripresa attestandosi a 817; - nel commercio all’ingrosso e al dettaglio la sensibile contrazione 1.088 avviamenti nel 2009 rispetto ai 1.213 del 2008 vede un notevole incremento 1.323 nel 2010; - nelle attività dei servizi di alloggio e di ristorazione, rispetto ad una contrazione nel biennio 2008-2009da 4.930 a 4.641, si registra nel 2010 una sensibile e netta ripresa (5.496); - nelle costruzioni si registra, invece, una sensibile diminuzione degli avviamenti, passando dai 2.337 del 2008 a 1.981 nel 2009, per registrare una leggera ripresa nell’anno 2010 con 2.050 avviamenti. - Per quanto concerne le cessazioni di rapporto di lavoro (dimissioni, licenziamenti, termine finale del contratto), rispetto all’anno 2008 (15.856 cessazioni), il 2009 fa registrare una differenza lieve (15.181 cessazioni) di poche centinaia di unità. Nei primi 7 mesi del 2010, sempre nel periodo gennaio-luglio le cessazioni si riducono in modo significativo attestandosi a 11.028. La situazione delle ore autorizzate di Cig è in netto miglioramento, facendo registrare una diminuzione del 40 per cento sul totale delle ore autorizzate nei primi 7 mesi dell’anno 2009 e dell’anno 2010. In particolare si segnala il calo del 59,1% per la Cassa integrazione in deroga. <I dati presentati oggi al Consiglio delle politiche del lavoro – spiega il Presidente Rollandin -, anche se non brillanti, sono da leggere come il segnale che il sistema Valle d’Aosta ha tenuto e tiene. Saranno comunque fondamentali i prossimi mesi e, più in generale, il 2011. E’ quindi utile tenere alta l’attenzione: come amministrazione regionale ci stiamo accingendo a ripresentare anche per il prossimo anno gli aiuti anticrisi, magari con alcuni aggiustamenti, che sono ancora da valutare. Il tema prioritario come Politiche del lavoro è da individuare negli inoccupati, ovvero nei giovani, sui quali dovremo impegnarci attivando iniziative di vario genere per farli entrare nel circuito lavorativo> Il Consiglio ha dato inoltre mandato al gruppo di lavoro sull’Inclusione sociale, presieduto dal consigliere regionale Gabriele Maquignaz, di elaborare un documento per regolamentare il sistema di accreditamento delle cooperative sociali coinvolte nell’inserimento lavorativo delle fasce marginali, così come nello sviluppo della “clausola sociale” nel sistema degli appalti pubblici. L’approfondimento dell’analisi dei dati presentati oggi sarà fatto all’interno di un altro gruppo di lavoro che sta dando attuazione al nuovo Piano delle Politiche del lavoro, il gruppo Crisi e occupabilità, presieduto dal consigliere Dario Comè.  
   
   
MOLISE, BANDI AIUTI ALLE IMPRESE, PROROGATI I TERMINI DI SCADENZA RISORSE PER OLTRE VENTUNOMILIONI DI EURO  
 
Campobasso, 20 settembre 2010 - Gli Assessori regionali Gianfranco Vitagliano e Franco Giorgio Marinelli comunicano che la Giunta regionale, con provvedimento del 14 settembre 2010, ha prorogato i termini di scadenza per la presentazione delle candidature a valere sui Bandi "Aiuti alle Imprese per Attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e industrializzazione dei risultati" - "R&s - Filiere" e "R&s - Pmi". La proroga, proposta dagli stessi Assessori, risponde all´esigenza, manifestata da alcune Associazioni di categoria, di disporre di un intervallo temporale più ampio per la presentazione delle candidature da parte delle imprese. I Bandi, che attivano complessivamente risorse per 21,5 mln di euro, di cui 12,5 mln destinati alle filiere e 9 mln destinati alle piccole e medie imprese in forma singola o associata, prevedono agevolazioni per la promozione di programmi di "ricerca industriale e sviluppo sperimentale", da completarsi con la "industrializzazione dei risultati". A supporto delle imprese è stato attivato dalla Regione un servizio di Help Desk con la pubblicazione dei quesiti di interesse generale e delle relative risposte (Faq). La documentazione è consultabile sul sito internet della Regione Molise, nella sezione dell´Ufficio Europa. I nuovi termini di scadenza sono: - 4 novembre, per il Bando destinato alla Piccole e Medie Imprese; - 19 novembre, per il Bando destinato alle Imprese in logica Filiere. Per ogni chiarimento è possibile proporre quesiti agli indirizzi di posta elettronica: bandoricerca.Filiere@mail.regione.molise.it  bandoricerca.Pmi@mail.regione.molise.it    
   
   
MERCATO DEL LAVORO IN SARDEGNA: EX LEGGE 28, DEFINITO IL PERCORSO PER LA CHIUSURA DEGLI INVESTIMENTI FINANZIATI  
 
Cagliari, 20 Settembre 2010 - La Giunta regionale ha disposto le norme per la chiusura delle procedure residue della ex legge 28/1984. È stata infatti approvata la proposta dell’assessore del Lavoro, Franco Manca, d’intesa con gli assessori del Turismo e della Programmazione, per definire i processi con gli istituti di credito cui è stata affidata l´istruttoria relativa alle agevolazioni previste all’articolo 12 della L.r. N.1/2002, con la quale era stata abrogata la legge 28/1984. È fatta salva la sua applicazione esclusivamente per la concessione di contributi riferita alle domande pervenute alla Regione entro il 31 dicembre 1999, ed istruite nei settori della produzione di beni e servizi (compresi quelli socio-assistenziali) e del turismo. La legge n.1/2002 era stata approvata dal Consiglio regionale per rendere i provvedimenti urgenti a favore dell’occupazione più compatibili alle norme del Trattato della Comunità europea in materia dei regimi di aiuto di Stato. In questa avanzata fase terminale dell’applicazione della norma transitoria prevista dalla legge regionale n.1/2002, era importante la definizione delle richieste di agevolazioni che hanno concreta possibilità di essere chiuse positivamente con il completamento dell’investimento iniziato già in attuale fase avanzata di realizzazione. Gli investimenti ammessi alle agevolazioni, che alla data di adozione della Direttiva risultino già realizzati in misura non inferiore al 50 per cento di quella prevista, possono essere completati entro un termine non superiore ai ventiquattro mesi. “In più – sottolinea l’assessore Manca – con la normativa in vigore, oltre al rischio di vedere non più finanziati gli investimenti, vi era quello ancor più grave di vedere revocati gli importi già erogati. In questo modo, invece, consentiremo di ultimare la realizzazione di investimenti produttivi che erano fermi da un lungo periodo, tutelando gli operatori che, in caso di mancato finanziamento, avrebbero visto vanificate le loro iniziative".  
   
   
SICILIA: 160 MLN DI EURO PER AIUTI ALL´OCCUPAZIONE  
 
 Catania, 20 settembre 2010 - In dirittura di arrivo gli sgravi contributivi e il contributo fisso. Si tratta degli attesi aiuti all´occupazione (previsti dalle leggi regionali 9/2009 e 11/2010) in favore di aziende, studi professionali, cooperative e associazioni con sede in Sicilia che assumono con contratto a tempo indeterminato. I lavoratori e le lavoratrici destinatari di queste agevolazioni sono quelli "svantaggiati", "molto svantaggiati" e "disabili" (come da classificazioni dettate dal regolamento Ce n°800 del 2008). L´iter burocratico delle due misure e´ ultimato. Con la firma apposta sui decreti da parte dell´assessore al Lavoro, Politiche sociali e Famiglia, Lino Leanza, sono stati definiti gli aspetti procedurali e amministrativi di competenza della Regione. Nei prossimi giorni il dirigente generale dell´Agenzia per l´impiego tramettera´ il proprio decreto attuativo alla valutazione della Corte dei Conti e seguira´ la pubblicazione del bando sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana. "Con questi provvedimenti stiamo dando una boccata d´ossigeno alle aziende e ai lavoratori siciliani. Si tratta di vere e proprie misure anticongiunturali votate all´unanimita´ dall´Assemblea Regionale Siciliana con le quali contrastare la crisi occupazionale", lo ha affermato l´assessore Leanza che in mattinata ha illustrato, nella sede catanese della Presidenza della Regione, i contenuti dei decreti alle associazioni di categoria e datoriali con le quali e´ stato concertato l´intero percorso dei due aiuti all´occupazione. "Gli sgravi contributivi e il contributo fisso nel triennio 2010/2012 - ha continuato Leanza - saranno finanziati con 160 milioni di euro del Fondo Sociale Europeo". In dettaglio per lo sgravio contributivo sono previsti 20 milioni di euro per il 2010, 30 per il 2011 e 40 per il 2012; mentre per il contributo fisso sono previsti 10 milioni di euro per il primo anno, 30 ciascuno per i succesivi due. Sostanziali le semplificazioni introdotte dai decreti per l´adempimento delle procedure. "E´ prevista - ha proseguito Leanza - la presentazione di un´unica istanza per la richiesta di accesso alle due misure, evitando quindi un´inutile duplicazione di procedure e documentazione. Inoltre l´iter per l´accesso alle misure sara´ effettuato esclusivamente con flussi informatici certificati. I decreti - ha proseguito - fissano, quindi, nuove regole nel rapporto fra cittadino e pubblica amministrazione disegnando un approccio innovativo, votato all´efficenza e alla trasparenza. L´adozione della procedura informatizzata consentira´ l´invio dei flussi in tempo reale e l´abbattimento dei costi di istruttoria, garantendo altresi´ tempi certi di erogazione delle risorse assegnate ed un costante monitoraggio che si traduce nella programmazione delle risorse". Semplificata, di conseguenza, anche l´attivita´ di monitoraggio e controllo ex post da parte degli ispettori del Lavoro, l´Inps e la Guardia di Finanza. I datori di lavoro beneficiari sono quelli con sede di lavoro in Sicilia e che effettuano nuovi assunzioni di lavoratori e lavoratrici: disabili, molto svantaggiati (disoccupati o inoccupati da oltre 24 mesi) e svantaggiati, in quest´ultima classificazione rientrano: i disoccupati da oltre 6 mesi; i titolari di diploma della sola scuola dell´obbligo; gli ultra cinquantenni; adulti che vivono soli con a carico una o piu´ persone; lavoratori occupati in settori a disparita´ uomo donna superiore al 25%; membri di una minoranza nazionale. Per quanto concerne l´entita´ degli aiuti previsti: il contributo fisso e´ di 333 euro al mese ed e´ elargito per 12 mesi in caso di assunzione di lavoratore svantaggiato, periodo che sale a 24 mesi per i lavoratori disabili o molto svantaggiati; identico meccanismo si applica per l´assunzione di lavoratrici: varia solo l´importo del contributo, 416 euro al mese. Lo sgravio contributivo, invece, si esplica in un´erogazione pari agli oneri previdenziali e assistenziali obbligatori, compresi gli assegni familiari, pagati dal datore di lavoro. Le due misure sono complementari e cumulabili entro il limite massimo del 50% dei costi salariali e fino al 75% per i lavoratori disabili. "Vantaggi importanti - conclude Leanza - per le nuove iniziative economiche che si attivano nel 2010 alle quali sara´ riconosciuto il contributo fisso, per tutte le assunzioni effettuate dal 1 gennaio 2010".  
   
   
MIGRANTI FVG: CORSO ORIGINI CREA OPPORTUNITÀ DI SCAMBI  
 
Trieste, 20 settembre 2010 - Provenienti da Stati Uniti, America Latina, Canada, Sud Africa e Australia, sono 14 i giovani iscritti alla decima edizione di Origini, corso in lingua inglese di sviluppo imprenditoriale annualmente in programma al Mib School of Management di Trieste e riservato ai figli dell´emigrazione friulana e giuliana nel mondo. Laureati o diplomati e di un´età tra i 23 ed i 35 anni, sono destinati a diventare, nelle intenzioni degli ideatori e degli organizzatori dell´iniziativa, il trait d´union della collaborazione tra i loro Paesi di residenza e le imprese del Friuli Venezia Giulia. A metà del loro piano di studi (il corso, iniziato lo scorso 19 luglio, terminerà il 13 novembre) gli allievi del corso hanno incontrato questo pomeriggio, nella sede del Mib, l´assessore regionale a Istruzione, Formazione e Cultura Roberto Molinaro, al quale hanno regalato un piatto con incise le parole: ´´Gli allievi del Corso Origini salutano la Regione Friuli Venezia Giulia con profonda riconoscenza. Mandi´´. ´´Oggi voi siete in grado di darci utili indicazioni per correggere le azioni che stiamo portando avanti a favore dei rapporti con i corregionali all´estero´´, ha detto Molinaro, rivolgendosi ai giovani e ricordando che tali iniziative sono state inserite nell´ambito delle attività culturali perché la cosa più importante rimane il mantenimento di un legame identitario. ´´Gli abitanti di questa regione sono 1,2 milioni ma calcoliamo che nel mondo ci siano oltre 2 milioni, tra emigrati di prima ed ultima generazione, che hanno le loro origini in Friuli Venezia Giulia´´, ha rilevato Molinaro. ´´Dagli anni Sessanta ad oggi c´è stata un´evoluzione degli interventi che la Regione ha attuato a loro favore - ha spiegato l´assessore - e da due anni il focus è su relazioni che possono essere di supporto all´azione di interscambio economico con il coinvolgimento delle associazioni che possono, meglio di un´istituzione pubblica, avere il polso della situazione´´. Un´evoluzione in cui ´´la memoria rimane elemento di fondo´´, ha confermato Molinaro, e diventa prioritario lavorare con i giovani che rappresentano un´opportunità di connessione del sistema Friuli Venezia Giulia con i Paesi della diaspora regionale e possono favorire il ricambio generazionale in seno ai sodalizi. Tra i progetti che si stanno sviluppando attorno a quest´obiettivo, Origini, diretto da Stefano Pilotto, presente all´incontro odierno assieme a Claudio Sembri, è uno dei più collaudati e seguiti per gli strumenti che offre, con lezioni sul contesto economico internazionale nell´Unione europea ed in Italia; sul sistema economico ed imprenditoriale del Friuli Venezia Giulia e sulle caratteristiche gestionali ed operative delle diverse aree e settori; sulle attività commerciali e di marketing nei processi di import ed export; sugli strumenti fondamentali di contabilità, controllo, finanza e gestione di un´attività imprenditoriale. Come negli anni precedenti, il Mib si è fatto carico del ruolo di capofila all´iniziativa, raccogliendo, per coprire i costi di viaggio, alloggio e vitto dei partecipanti al corso, circa 140 mila euro, cifra a cui la Regione ha contribuito, nel 2010, con 84 mila euro ´´pur in presenza di un bilancio estremamente rigido´´, ha notato Sembri. Un impegno che, ha confermato Molinaro, attesta la volontà di mantenere viva e di consolidare un´iniziativa che ha tra i suoi obiettivi l´apprendimento della lingua e l´avvicinamento dei giovani al patrimonio culturale ed economico del Friuli Venezia Giulia con visite al territorio e alle aziende, che quest´anno sono state Latterie Friulane, Snaidero, Principe, Fantoni, Pacorini, Fondazione Crgo, Villa Russiz, Bortolinkemo, Palazzetti, Calligaris, Turismofvg, Illy, Lima Corporate, Camel-tosolini, Alpiaviation.  
   
   
SERVIZI SOCIALI E ASSISTENZIALI LA REGIONE SARDEGNA STANZIA UN MILIONE E 300 MILA EURO PER RECUPERO E REINSERIMENTO SOCIO LAVORATIVO  
 
 Cagliari, 20 Settembre 2010 - La Giunta regionale - su proposta dell´assessore regionale della sanità e dell’assistenza sociale, Antonello Liori - ha deliberato di destinare 1milione 300.000 euro al finanziamento di un programma di attività finalizzate al recupero ed al reinserimento socio lavorativo di persone con provvedimenti penali a carico. I progetti potranno essere presentati da associazioni di volontariato e da associazioni Onlus e dovranno avere come finalità il reinserimento sociale e lavorativo di persone sottoposte a provvedimenti penali detentivi o in esecuzione penale esterna; l’accoglienza in strutture dedicate di detenuti stranieri in licenza premio; il reinserimento sociale e lavorativo di ex detenuti; il reinserimento sociale di minori entrati nel circuito penale. Già nel biennio 2009-10, con il programma “Ad Altiora” la Regione ha destinato al recupero ed al reinserimento socio lavorativo altri 6.167.493 euro, dei quali 3.175.493 euro riservati a misure di contrasto del disagio minorile ed a minori sottoposti a misure giudiziarie. "I bisogni delle persone, minori e adulti, sottoposte a provvedimenti giudiziari costituiscono uno dei cardini della programmazione della Regione sarda - ha sottolineato l´assessore Liori – Perciò, vengono promossi interventi di carattere educativo e di reinserimento sociale e lavorativo, secondo il dettato dell’articolo 27 della Costituzione che prevede la rieducazione del condannato. Percorsi riabilitativi che, prevedendo si possa scontare la pena in modo alternativo alla detenzione, diventano indispensabili per il reinserimento sociale, e che si possono svolgere dentro e fuori le carceri, mediante l’interscambio con la famiglia, con interventi alternativi alla detenzione, residenziali e non, e con il coinvolgimento delle associazioni che operano nel settore."  
   
   
FONDO ANTICRISI, PUBBLICATO IL BANDO DEL COMUNE DI MILANO : 5 MILIONI DI EURO PER LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ  
 
 Milano, 20 settembre 2010 - È stato pubblicato il 16 settembre su www.Comune.milano.it/  il bando per l’assegnazione dei 5 milioni di euro in titoli sociali messi a disposizione da Palazzo Marino alle famiglie che vivono in situazioni di difficoltà a seguito della perdita del lavoro. Il modulo per presentare domanda e tutte le informazioni relative alla procedura sono disponibili sul portale del Comune. Il bando fa seguito al provvedimento votato all’unanimità dal Consiglio comunale lo scorso mese di luglio. Si tratta dei 10 milioni di euro, derivanti dall’aumento dei dividendi A2a, che il Sindaco Moratti e la Giunta municipale hanno destinato all’incremento del fondo anticrisi e sostegno al reddito. Dei 10 milioni, 6 sono stati assegnati alla Direzione centrale Famiglia che li ha così suddivisi: 5 per il sostegno al reddito delle famiglie e uno per il sostegno all’occupazione attraverso il Celav, il Centro di aiuto al lavoro del Comune di Milano. “Abbiamo seguito le indicazioni espresse dal Consiglio comunale – ha spiegato l’assessore Moioli – che nell’assegnazione dei fondi danno priorità a chi ha perso il posto di lavoro, a quanti non hanno ottenuto il rinnovo del contratto a tempo determinato o atipico, agli artigiani e ai piccoli commercianti che nel corso del 2010 sono stati costretti a chiudere l’attività a causa della crisi. Il sostegno andrà anche a coloro i quali è stato ridotto l’orario di lavoro o che sono stati messi in cassa integrazione”. I 5 milioni del fondo saranno erogati a copertura delle spese che le famiglie non riescono più a sostenere, quali: rette dei nidi; rette della mensa scolastica; tasse scolastiche o universitarie; affitto della casa; mutuo; utenze; abbonamenti ai trasporti; spese mediche, dentistiche e oculistiche. “Nella compilazione della graduatoria – ha specificato l’assessore - avranno priorità le famiglie con maggior numero di figli, anziani o portatori di handicap a carico; il contributo richiesto non potrà superare l’importo massimo di 5.000 euro e sarà erogato attraverso voucher per il sostegno dei costi per i servizi e in denaro per far fronte alle spese quotidiane”. Le domande potranno essere presentate entro 40 giorni dalla pubblicazione del bando e saranno esaminate da un’apposita commissione. Qualora non venissero utilizzate tutte le risorse messe a disposizione dal Comune, è prevista la riapertura del bando.  
   
   
ITACA LANCIA IL “PROGETTO DONNA” ESSERE DONNA, SOCIA E LAVORATRICE È UNA RICCHEZZA DA VALORIZZARE. COME? LO SPIEGA UN CORSO DI FORMAZIONE  
 
 Pordenone, 20 settembre 2010 - I numeri dicono che la Cooperativa sociale Itaca è composta per l’83% da donne, che su una 70ina di coordinatori solo 16 sono uomini, che gli organi dirigenziali e politici sono composti per la maggior parte da donne. Che la Coop di Pordenone abbia sempre, fin dalla sua nascita nel lontano 1992, portato avanti non solo politiche più generali ma anche azioni concrete per il sostegno alle donne è un dato di fatto: si pensi, solo per citare alcuni esempi, alla copertura del 100% della maternità, al rientro dalla maternità concordato, alle concessione del part-time. Soluzioni mirate a problematiche contingenti. Ora però Itaca ha deciso per il salto di qualità, ovvero un più sistematico progetto che consideri tali fattori come punti di forza, elementi che connotino la Coop friulana come realtà innovativa. Il mondo aziendale (pubblico e privato) e quello della Cooperazione (sociale in particolare) sono caratterizzati da una percentuale di dirigenti donne molto inferiore alla percentuale di personale femminile della compagine sociale, o comunque delle risorse umane impiegate. In Friuli Venezia Giulia, da un recente rapporto dell’Agenzia regionale dell’impiego, risulta che la percentuale di donne impiegate nel mondo produttivo (su un campione di 179 aziende) è del 38% ed è così distribuita: 49% degli impiegati, 33% degli operai, 18% dei quadri e solo il 7,4% dei dirigenti. La situazione, paradossalmente, peggiora nei settori che impiegano per la maggior parte donne, come la “sanità e altri servizi sociali” (il 75% sono donne) e “altri servizi pubblici sociali e personali” (il 96,5% sono donne): in entrambi i casi i dirigenti donne sono soltanto qualche unità percentuale. Recentemente Itaca ha aderito a un progetto della Lega delle Cooperative nazionale che prevede un percorso formativo per apprendere cosa comporti la differenza di genere in un’organizzazione come quella pordenonese. Per comprendere come valorizzare questa ricchezza è stato però necessario partire dai bisogni specifici di cui sono portatori i 1200 tra donne e uomini di Itaca. La prima difficoltà emersa riguarda la conciliazione dei tempi di lavoro e di quelli da dedicare alla famiglia. Si tratta di un problema che solo in apparenza colpisce di più le donne, in quanto la cura del nucleo familiare è tradizionalmente un adempimento che ha una forte connotazione di genere, demandato al mondo femminile, ma che con l’evolversi dei tempi sta coinvolgendo sempre più anche gli uomini. Un’altra problematica, questa sì principalmente femminile, anche se le ricadute su tutta la famiglia sono notevoli, concerne le necessità che si presentano alle donne nella fase della maternità, in particolare al rientro al lavoro. Itaca sta progettando una serie di interventi a tal proposito, alcuni dei quali sono stati già avviati, come la riserva di posti presso alcuni asili nido gestiti dalla Coop friulana (Farfabruco di Pordenone e Arca di Noè di Gorgo di Latisana) ad un costo minore per i figli dei soci che rientrano in una graduatoria stilata tenendo presenti alcuni indicatori. Altri sono in fase di attivazione tra cui lo sportello per il sostegno delle lavoratrici madri al rientro dalla maternità e i sistemi di videoconferenza finalizzati a limitare i tempi degli spostamenti dei soci per la partecipazione a riunioni ed incontri.  
   
   
MILANO, STRANIERI: PRESENTATO OPUSCOLO PER INFORMARE LE DONNE IMMIGRATE SU DIRITTI E OPPORTUNITÀ  
 
Milano, 20 settembre 2010 - È stato presentato il 16 settembre alla stampa l’opuscolo “I diritti delle donne”, realizzato dal Comune di Milano e dal Coordinamento Donne Milano della Cisl, grazie al contributo economico della Regione Lombardia, Ufficio Pari Opportunità. Il libretto, tradotto in 8 lingue (inglese, francese, spagnolo, cinese, russo, ucraino, arabo e rumeno) e distribuito in 24 mila copie, è un vademecum per le donne immigrate e le loro famiglie che vivono a Milano. Ha l’obiettivo di offrire utili informazioni soprattutto riguardo la tutela della maternità, il diritto all’unità familiare, la tutela dei minori, il diritto all’assistenza sanitaria, alla protezione sociale e all’accesso al mercato del lavoro. “Si tratta di una guida semplice – ha spiegato l’assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali Mariolina Moioli – rivolta a quello che noi riteniamo il fulcro della famiglia: la donna. Siamo convinti da sempre, infatti, che dalla donna passa l’integrazione della famiglia e la partecipazione sociale più in generale”. “Questo libretto – ha evidenziato Maria Grazia Bove, segretaria della Cisl di Milano – è uno strumento molto utile e fa parte di un progetto più ampio finalizzato alla divulgazione dei diritti e dei doveri delle donne immigrate. Un progetto che prevede anche l’organizzazione di seminari e momenti informativi presso le comunità straniere e le associazioni del terzo settore attive sul territorio milanese. Diffonderemo la pubblicazione nelle sedi della Cisl, nei luoghi di lavoro e, più in generale, tramite la nostra rete sindacale”. “La capacità di accompagnare le donne immigrate nella fruizione dei loro diritti – ha aggiunto Monica Guarischi, delegata del Presidente della Regione Lombardia alle Pari Opportunità – è un modo per garantire i diritti di tutte le cittadine lombarde. Sono infatti spesso le donne immigrate a sostenere la qualità della vita delle famiglie e l’alta partecipazione di donne e uomini lombardi al mercato del lavoro con le loro attività di collaboratrici familiari e con la loro presenza nelle strutture socio-assistenziali e sanitarie”. La pubblicazione è realizzata in modo che per ciascuna lingua ci sia anche la traduzione in italiano. È articolata in 17 pagine e suddivisa in 12 capitoli. Il primo è dedicato alla tutela della maternità e contiene le indicazioni per ricevere sostegni economici e/o rimanere accanto al proprio bambino dopo la nascita. Il secondo capitolo, invece, affronta temi come quello del ricongiungimento familiare; il terzo si occupa dell’assistenza sanitaria, mentre il quarto spiega le modalità di rilascio del permesso di soggiorno. I capitoli che seguono affrontano i temi del lavoro, della previdenza e assistenza sociale, dello studio e del titolo di studio. Un capitolo è dedicato alle nuove cittadine comunitarie e un altro al fenomeno della violenza contro le donne. “Abbiamo ritenuto opportuno inserire anche questo capitolo perché sono ancora troppe le donne, soprattutto quelle straniere, che subiscono violenza familiare e non vogliono o non possono denunciarla. Questo libretto – ha concluso Mariolina Moioli – vuole essere anche un modo per fare uscire dall’ombra tutte quelle donne che all’interno delle mura domestiche, per cultura o per altre circostanze, vivono situazioni di sopruso. Spesso infatti il disagio è dovuto alla non conoscenza dei propri diritti e doveri”.