Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Giovedì 07 Ottobre 2010
PARLAMENTO EUROPEO, APERTURA DELLA SESSIONE PLENARIA DI BRUXELLES: SOSTEGNO ALL´UNGHERIA PER LA FUGA TOSSICA  
 
Bruxelles, 7 ottobre 2010 - All´apertura della sessione plenaria, il Presidente del Pe, Jerzy Buzek, ha ricordato l´inondazione di materiale tossico avvenuta in Ungheria luned¨¬, l´anniversario dell´assassinio della giornalista russa Anna Politkovskaya e il sostegno del Parlamento all´abolizione della pena di morte. Buzek ha innanzitutto espresso il sostegno del Parlamento europeo alla popolazione ungherese in seguito all´inondazione d´ingenti quantit¨¤ di materiale tossico fuoriuscito da un impianto di lavorazione dell´alluminio, che ha provocato almeno quattro morti e 300 feriti. Il Presidente ha definito l´accaduto: "Uno dei peggiori disastri della storia del Paese", aggiungendo che "il Parlamento europeo esprime solidariet¨¤ e pieno sostegno all´Ungheria in questo difficile momento". Buzek ha poi ricordato l´anniversario dell´assassinio della giornalista russa Anna Politkovskaya, avvenuto 4 anni fa domani, cosi come quello di altri attivisti russi, e chiesto alle autorit¨¤ russe di fare il possibile per assicurare il rispetto dello Stato di diritto nel loro paese. Infine, in vista della giornata mondiale contro la pena di morte del 10 ottobre, il Presidente ha reiterato la richiesta del Parlamento di istituire una moratoria mondiale sulle esecuzioni, sottolineando che "la morte non pu¨° mai essere vista come una forma di giustizia". Il Pe, ha aggiunto, ha assistito con soddisfazione ai progressi compiuti in Russia, Burundi e Togo, mentre rimane preoccupato della situazione negli Usa e in particolare del numero elevato di esecuzioni effettuate in Cina e Iran. Modifiche all´ordine del giorno Sono state approvate alcune modifiche all´ordine del giorno della plenaria. Per mercoled¨¬, ¨¨ stato aggiunto un dibattito sulle disposizioni in materia di politica sociale contenute nel Trattato di Lisbona, che avr¨¤ luogo dopo la discussione sulla biodiversit¨¤. Il dibattito sull´interrogazione orale "container persi in mare e compensazione" ¨¨ stato invece rimosso dall´ordine del giorno. Gioved¨¬, le votazioni cominceranno alle 11.30, invece che alle 11.00, e la relazione di Vladimir Ma¨¾ka sul progetto di bilancio modificato n¡ã 2/2010, seconda parte, ¨¨ stata cancellata, poich¨¦ il Consiglio non ha ancora presentato la sua posizione al riguardo.  
   
   
NEMICI O AMICI? EUROPA E CINA A CONFRONTO  
 
Bruxelles, 7 ottobre 2010 - All´indomani del vertice Europa-asia (Asem) tra capi di stato europei e asiatici è la Cina la vera protagonista degli incontri europei. Ieri il premier cinese Wen Jiabao è stato accolto nel palazzo reale belga per un incontro con le autorità europee, segnando l´inizio ufficiale del tredicesimo summit tra Europa e Cina. Portavoci dell´Europa in quest´incontro sono stati, tra gli altri, il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy e il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso. Sono passati 35 anni dall´inizio delle relazioni diplomatiche con il gigante asiatico. Oggi l´Europa è il maggiore partner commerciale cinese con scambi che nel 2009 hanno toccato un valore complessivo di circa 296 miliardi di euro. A sua volta la Cina è la maggiore fonte d´importazione europea e il secondo partner commerciale dell´Ue dopo gli Stati Uniti. Una relazione che ha resistito persino alla crisi, visto che nel 2009 l´Europa ha importato dalla Cina prodotti per circa 215 miliardi. Un rapporto di amore e odio quello tra le due potenze. Il mercato aperto europeo ha avuto un ruolo importante nella vertiginosa crescita cinese degli ultimi anni e l´Europa è ora pronta a impegnarsi ulteriormente per relazioni commerciali aperte. A condizione però che la Cina faccia correttamente la sua parte rispettando i diritti di proprietà e gli standard dell´Organizzazione mondiale del Commercio (Omc). Alle grandissime potenzialità economiche cinesi si accompagnano del resto non pochi problemi: la Cina è uno dei paesi al mondo che inquina di più, ma gli accordi tentati finora per raggiungere obiettivi certi contro il cambiamento climatico sono stati deludenti. Inoltre il 54% dei prodotti contraffatti sequestrati lungo le frontiere europee nel 2008 erano cinesi e resta forte la preoccupazione occidentale per le violazioni dei diritti umani che continuano a verificarsi in Cina. Il vincitore del premio per la libertà di pensiero assegnato ogni anno dal Parlamento europeo è stato nel 2008 Hu Jia, un dissidente ancora detenuto in un carcere cinese. Il Parlamento si è inoltre più volte esposto per condannare i "laogai", un sistema di campi di prigionia ancora in vigore in Cina e, nella sessione plenaria del 23 settembre scorso, ha discusso sui mezzi per fermare le importazioni verso l´Europa dei prodotti fabbricati in queste condizioni. Un bando già in atto negli Stati Uniti, ma che non è ancora regolato da una legge in Europa. Molti quindi gli argomenti da discutere nel corso del summit, ma l´attenzione si concentra probabilmente su tre grandi temi: il rafforzamento della partnership strategica tra le due potenze; problematiche più ampie come il cambiamento climatico; elementi di attualità internazionale, quali i recenti sviluppi in Afghanistan e Pakistan. Le relazioni diplomatiche tra le due potenze sono iniziate nel 1975 e sono state poi regolate da un accordo Europa-cina sul Commercio e sulla Cooperazione. Negli anni successivi le relazioni si sono sempre più rafforzate fino a sfociare, quest´anno, in un aggiornamento delle relazioni bilaterali su più fronti strategici come la ripresa dell´economia mondiale, i cambiamenti climatici e molti altri. Il vertice di ieri segue incontri recenti del Parlamento europeo con i leader cinesi. Soltanto lo scorso settembre le discussioni tra i due paesi si erano concentrate su commercio, cambiamento climatico, diritti umani e sul bando delle importazioni dei prodotti fabbricati in condizioni di lavoro inaccettabili.  
   
   
MAXI-PIANO UE PER ACCELERARE SULL´INNOVAZIONE  
 
Bruxelles, 7 ottobre 2010 – Di seguito un articolo del Vicepresidente della Commissione Antonio Tajani, pubblicato su il Sole 24 Ore il 3 ottobre 2010. Per anni ci siamo illusi che delocalizzare settori produttivi nei Paesi con manodopera a basso costo comportasse rischi limitati, preferendo concentrarci piuttosto sui servizi, sulle tecnologie e sulla finanza. Un approccio che si è rivelato miope e nocivo per l’economia europea. Oggi, alla luce della mondializzazione dei mercati e degli effetti della crisi economica dell’ultimo biennio ci troviamo a fare i conti con la necessità di ingranare la “marcia indietro”, rimettendo al centro l’economia reale, ossia la nostra base industriale, le nostre imprese, le nostre competenze. L’industria è un pilastro insostituibile per la crescita e la competitività del sistema Europa. Una colonna portante che deve, tuttavia, affrancarsi e svincolarsi dal vecchio modo di intendere e fare industria. Scarsa competitività, bassi livelli di produttività e incapacità di creare nuova occupazione, sono il risultato infatti di scarsi o inesistenti investimenti in innovazione. Perchè non c’è crescita e competitività senza innovazione. Per questo tra gli obiettivi di “Europa 2020”, figura l´incremento degli investimenti in Ricerca e Sviluppo: il 3% del Pil europeo dovrà essere investito in questo settore. Attualmente siamo fermi al 1.9%, contro il 2.6% degli Usa e il 3.4% del Giappone. In tale contesto s’inserisce la comunicazione su « l’Unione per l’Innovazione » , di cui sono responsabile assieme alla collega Màire Geoghegan-quinn, e che la Commissione Europea presenterà la settimana prossima. Iniziativa che sto portando avanti di pari passo con quella sulla Nuova Politica Industriale, la cui adozione è prevista entro fine ottobre. Le due strategie sono, insieme, le facce della stessa medaglia. Basti pensare che, secondo i nostri studi, il solo raggiungimento a livello europeo dell’obiettivo del 3% di investimenti in ricerca e sviluppo comporterebbe un guadagno netto pari al 4.7% del Pil europeo e più di 3 milioni di nuovi posti di lavoro entro il 2025. Al di là dei numeri, per quanto rappresentativi, l’obiettivo dell’Innovation Union è di proporre un concetto d’innovazione nuovo. Più ampio. Innovare, oggi, non significa concentrarsi unicamente sulla tecnologia ma guardare anche ad altri modelli d’innovazione: di concetto, sociale, di design, legata ai servizi, al branding o alle industrie creative e culturali. Ritengo sia quasi superfluo approfondire quanto questo nuovo approccio sia importante in particolare per l’Italia, che eccelle nel design e nella moda grazie all’innovazione creativa delle proprie industrie. Per non parlare poi dell’importanza dell’innovazione nei settore dei servizi, offerti ad esempio dalle tante piccole e medie imprese che operano nel settore del turismo. Tra le diverse misure proposte nel documento che verrà adottato nei prossimi giorni, figura in primo piano la razionalizzazione e la semplificazione dell’accesso agli strumenti finanziari e ai programmi di finanziamento europei, con una particolare attenzione alle esigenze delle Pmi. A tale proposito, la settimana scorsa abbiamo lanciato a Bruxelles l’Sme (Small Medium Enterprises) Finance Forum il cui obiettivo è quello di studiare, assieme ai principali attori del settore, soluzioni concrete al problema dell’accesso al credito. Inoltre, sono convinto che un importante contributo in tal senso sarà presto fornito dall’accordo recentemente raggiunto sulla direttiva sui ritardi di pagamento, che prevede che le amministrazioni pubbliche debbano pagare fornitori di beni e servizi entro 60 giorni. Scaduto questo termine si applicherà una penale dell’8% . Questo provvedimento consentirà di mettere in circolazione una liquidità pari a circa 180 miliardi di euro. Dando così nuovo ossigeno a quelle Pmi che rischiano di soffocare sotto il peso della crisi economica e dei ritardi di pagamento e che, proprio per la mancanza dei finanziamenti, non possono investire in innovazione . Infine, per facilitare e potenziare la catena completa del processo d’innovazione, che va dalla ricerca primaria che si fa nelle Università o nei laboratori, fino alla produzione industriale e all’immissione dei prodotti sul mercato, la comunicazione proporrà di puntare sui cosiddetti « Partenariati dell’innovazione ». Perchè innovare significa contribuire in maniera decisiva all’evoluzione della società e dell’economia, apportando nuove soluzioni in grado di rispondere in modo rapido ed efficace alle principali sfide sociali. Come ad esempio il cambiamento climatico, l’aumento demografico, l’invecchiamento della popolazione e la scarsità di materie prime. Quest’ultima è una sfida particolarmente rilevante per le nostre imprese. Qualsiasi distorsione nell´approvvigionamento di materie prime comporta infatti ricadute - non solo per la competitività degli specifici comparti industriali - ma in tutti i settori a valle della catena di valore. Ecco perchè, oltre a migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento, nel medio e lungo termine, diventa indispensabile puntare su ricerca e innovazione per sviluppare nuove attività di sostituzione, recupero e riciclaggio delle materie prime. I nostri concorrenti hanno già conquistato posizioni di forza sulle principali fonti di approvvigionamento. Usa e Giappone, già da tempo, hanno delineato una loro strategia e piani di sostituzione per le materie prime più sensibili che, spesso, sono controllate da un solo Paese o da una limitata cerchia di Stati. Solo attraverso una strategia coordinata a livello europeo che punti su ricerca e innovazione, potremo trovare risposte a questa e alle altre principali sfide sociali con le quali l’Europa si confronta.  
   
   
FIRMA DELL’ACCORDO DI LIBERO SCAMBIO TRA UE E COREA DEL SUD  
 
Bruxelles, 7 ottobre 2010 - Karel De Gucht, Commissario europeo per il commercio, Steven Vanackere, ministro belga degli Affari esteri (in rappresentanza della presidenza del Consiglio Ue), e Kim Jong-hoon, ministro del commercio della Corea del Sud, hanno firmato ieri un accordo di libero scambio tra l’Ue e la Corea del Sud. Si tratta del più ambizioso accordo commerciale mai negoziato dall´Ue, e del primo in assoluto con un paese asiatico. “Grazie all’accordo tra Ue e Corea del Sud centriamo un significativo obiettivo verso il miglioramento dei nostri rapporti commerciali, con un´efficace ricaduta in termini di creazione di posti di lavoro e di crescita in Europa. L´ampio e innovativo accordo rappresenta un punto di riferimento per ciò che intendiamo raggiungere in futuro tramite altri accordi commerciali”, ha osservato il commissario De Gucht. “Una riduzione dei maggiori ostacoli non tariffari frapposti al commercio internazionale può infatti contenere i costi delle imprese quanto liberarsi dei dazi doganali, se non di più.” La data prevista per l´entrata in vigore dell´accordo è il 1° luglio 2011, a condizione che il Parlamento europeo dia il suo assenso e che lo stesso Parlamento europeo e il Consiglio abbiano nel frattempo varato il regolamento che attua la clausola bilaterale di tutela dell’accordo Ue-corea del Sud. Toccherà poi agli Stati membri Ue ratificare l’accordo in base ai propri ordinamenti interni. Secondo i risultati di uno studio, l’accordo consentirà all´economia dell´Ue di lanciare nuovi commerci di beni e servizi per un controvalore di 19,1 miliardi di euro; un altro studio prevede che gli scambi bilaterali Ue - Corea del Sud potranno più che raddoppiare nei prossimi 20 anni. L’accordo eliminerà praticamente tutti i dazi doganali tra le due economie nonché numerosi ostacoli non tariffari. Gli esportatori europei di prodotti agricoli e industriali verso la Corea del Sud non pagheranno più tariffe doganali. Si pensi che per gli esportatori Ue la sola eliminazione completa dei dazi comporterà un risparmio annuale di 1,6 miliardi. L´accordo spalancherà inoltre nuovi accessi al mercato dei servizi e degli investimenti, oltre a segnare un importante passo avanti nel campo della proprietà intellettuale, degli appalti pubblici, della politica di concorrenza nonché del commercio e dello sviluppo sostenibile.  
   
   
BORGHEZIO : QUALI PROVVEDIMENTI PER ARGINARE L´ESPANSIONE CINESE NELLE INFRASTRUTTURE DELL´UE?  
 
Bruxelles, 7 ottobre 2010 - L´on. Borghezio ha presentato ieri al Parlamento Europeo l´interrogazione rivolta alla Commissione europea del seguente letterale tenore : "La Cina ha acquisito il porto del Pireo e le ferrovie greche e sta utilizzando le infrastrutture per estendere il suo dominio economico in Europa. - Questo comporta che potrà accedere anche ai finanziamenti comunitari di ammodernamento delle reti esistenti? - Come si pone la Commissione riguardo a questa prospettiva?"  
   
   
UE: L’"UNIONE DELL´INNOVAZIONE" – TRASFORMARE LE IDEE IN OCCUPAZIONE, CRESCITA E PROGRESSO SOCIALE  
 
 Bruxelles, 7 ottobre 2010 - L´unione fa l´innovazione. Potrebbe essere questo lo slogan dell´iniziativa presentata oggi dalla Commissione dal titolo "L´unione dell´innovazione". Non si tratta di un semplice gioco di parole bensì della prima strategia integrata nell´ambito dell´innovazione nell´Unione europea. Il programma della Commissione definisce un approccio strategico all´innovazione, che gode di un sostegno al più alto livello politico. L´unione dell´innovazione è un progetto finalizzato a concentrare gli interventi dell´Europa – e la cooperazione con i paesi terzi – in ambiti quali i cambiamenti climatici, la sicurezza dell´approvvigionamento energetico e alimentare, la salute e l´invecchiamento della popolazione. Il programma intende utilizzare gli interventi pubblici per stimolare il settore privato e rimuovere gli ostacoli che impediscono alle idee di raggiungere il mercato: si tratta ad esempio di ovviare a problemi quali la mancanza di finanziamenti, la frammentazione dei sistemi di ricerca e dei mercati, lo scarso utilizzo degli appalti pubblici nel campo dell´innovazione e la lentezza nella definizione delle norme. L´unione dell´innovazione è una delle iniziative faro della strategia Europa 2020. Máire Geoghegan-quinn, Commissaria europea per la ricerca, l´innovazione e la scienza e il vicepresidente Antonio Tajani, responsabile per l´industria e l´imprenditoria, hanno dichiarato: "L´europa che sta uscendo dalla crisi deve fare i conti con una fortissima concorrenza a livello mondiale e, in questo contesto, innovare riveste carattere di urgenza. Se non riusciremo a trasformare l´Europa in un´Unione dell´innovazione, infatti, le nostre economie saranno destinate al declino, con conseguente perdita di talenti e idee. L´innovazione è la chiave per una crescita sostenibile e una società più giusta ed ecologica. Un cambiamento profondo nella capacità di innovazione dell´Europa è il solo modo per creare posti di lavoro stabili e ben retribuiti che possano resistere alla pressione della globalizzazione." Un nuovo studio [1] ha evidenziato che uno degli obiettivi della strategia Europa 2020 – aumentare fino al 3% del Pil gli investimenti in R&s – consentirebbe, se raggiunto,di creare 3,7 milioni di posti di lavoro e di aumentare il Pil annuo di 795 miliardi di euro entro il 2025. A tal fine sarà necessario impiegare un milione in più di ricercatori. Dieci elementi chiave dell´Unione dell´innovazione - I partenariati europei per l´innovazione mirano a coinvolgere i soggetti interessati – a livello europeo, nazionale e regionale, pubblico e privato – per conseguire obiettivi ben definiti in settori che uniscano la capacità di affrontare importanti sfide per la società e le potenzialità dell´Europa di affermarsi come leader mondiale. In particolare, i partenariati consentiranno di dare impulso alla R&s, coordinare gli investimenti, accelerare la normalizzazione e stimolare la domanda. La Commissione erogherà finanziamenti propri per attirarne altri, più cospicui, da tutti i soggetti interessati. All´inizio del 2011 sarà avviato un partenariato pilota su come invecchiare mantenendosi attivi e in salute, con l´obiettivo di prolungare (di due anni entro il 2020) il periodo di vita in cui godiamo di buona salute. A questo seguiranno altri partenariati in settori quali l´energia, le "città intelligenti" e la mobilità, l´efficienza idrica, le materie prime non energetiche e l´agricoltura produttiva e sostenibile. La Commissione ha riunito 25 indicatori in un "Quadro valutativo dell´Unione dell´innovazione" e ha definito un elenco di controllo relativo ai sistemi innovativi che abbiano dimostrato la loro efficacia. La Commissione elaborerà un nuovo indicatore per misurare la quota di società innovative a rapida crescita nell´economia e finanzierà la creazione di un sistema indipendente di classificazione delle università. La Commissione proporrà misure per migliorare l´accesso ai finanziamenti. In particolare proporrà un regime transfrontaliero per il capitale di rischio, coopererà con la Banca europea degli investimenti per migliorare regimi Ue quali il "Meccanismo di finanziamento con ripartizione dei rischi " e designerà una personalità di spicco con il compito di rafforzare i collegamenti transfrontalieri tra imprese innovative e investitori. Saranno potenziate le in iniziative di ricerca in atto. La Commissione intende proporre misure per completare lo Spazio europeo della ricerca – obbligo giuridico previsto dal trattato di Lisbona – entro il 2014. A tal fine sarà necessario garantire maggiore coerenza tra le politiche europee e nazionali di ricerca, ridurre gli adempimenti amministrativi e rimuovere gli ostacoli alla mobilità dei ricercatori, quali la non trasferibilità dei diritti pensionistici. Sarà necessario inoltre favorire un accesso il più ampio possibile ai risultati della ricerca finanziata con fondi pubblici. L´ottavo Programma quadro verrà elaborato in modo da sostenere gli obiettivi di Europa 2020. Saranno ulteriormente sviluppati il Consiglio europeo della ricerca e l´Istituto europeo di innovazione e tecnologia e, tramite il proprio Centro comune di ricerca, la Commissione rafforzerà la base scientifica del processo decisionale. Nel 2011 la Commissione istituirà un consiglio direttivo europeo in materia di design e un marchio europeo del design di eccellenza. Sempre nel 2011 la Commissione avvierà un programma di ricerca di ampia portata in materia di settore pubblico e innovazione sociale e un progetto pilota di quadro valutativo dell´innovazione nel settore pubblico europeo; avvierà inoltre un progetto pilota sull´innovazione sociale in Europa finalizzato a creare competenze per l´innovazione sociale in quanto epicentro dei futuri programmi del Fondo sociale europeo. Essa consulterà le parti sociali sulle modalità per diffondere l´economia dell´innovazione a tutti i livelli occupazionali. La Commissione propone che i governi destinino fondi ad hoc per gli appalti pubblici di prodotti e servizi innovativi,con l´obiettivo di creare un mercato degli appalti di un valore di almeno 10 miliardi di euro all´anno per le innovazioni che consentono di migliorare i servizi pubblici. La Commissione fornirà orientamenti in materia di appalti congiunti tra amministrazioni aggiudicatrici di Stati membri differenti. All´inizio del 2011 la Commissione presenterà una proposta legislativa per accelerare e modernizzare il processo di normalizzazione allo scopo di consentire l´interoperabilità e promuovere l´innovazione. È necessario modernizzare il regime europeo della proprietà intellettuale. Un accordo sul brevetto Ue consentirebbe alle imprese di risparmiare 250 milioni di euro all´anno; per questo motivo la Commissione presenterà nel 2011 proposte per un mercato europeo della conoscenza per brevetti e licenze. Per dare impulso all´innovazione sarà necessario rivedere il quadro normativo in materia di finanziamenti strutturali e aiuti di Stato. La Commissione coopererà con gli Stati membri al fine di garantire un migliore utilizzo degli 86 miliardi di euro dei Fondi strutturali desinati alla ricerca e all´innovazione nel periodo 2007-2013 e proporrà per il periodo successivo al 2013 un regime dei Fondi strutturali maggiormente incentrato sull´innovazione. Nel 2011 infine verrà rivisto il quadro sugli aiuti di Stato. Il programma "Unione per l´innovazione" sarà esaminato nell´ambito del Consiglio concorrenza del 12 ottobre e nel Consiglio europeo di dicembre. Il suo stato di avanzamento sarà monitorato nell´ambito della gestione della strategia Europa 2020. Una convenzione annuale sull´innovazione farà il punto sull´avanzamento del programma.  
   
   
EUROPA 2020: STATI E REGIONI PER L’INNOVAZIONE E LA CRESCITA  
 
Milano, 7 ottobre 2010 - Il prossimo 18 ottobre prossimo alle ore 17.00 l´Ispi, in collaborazione con la Rappresentanza a Milano della Commissione europea e la Regione Lombardia, promuove la Conferenza: “Europa 2020 Stati e Regioni per l’innovazione e la crescita”. L’incontro si focalizzerà sulla nuova strategia della Commissione europea per il rilancio dell’economia nel prossimo decennio. In particolare, grazie al confronto fra gli autorevoli esperti e policy maker presenti, si discuteranno i compiti e le responsabilità in capo agli Stati e alle grandi Regioni europee. L ´incontro, che si svolgerà a Palazzo Clerici (Via Clerici, 5 - Milano). Segreteria (tel.: 02 86 93 053, e-mail: ispi.Eventi@ispionline.it , sito: www.Ispionline.it )  
   
   
UE, PRESIDENTE UMBRIA MARINI COOPERAZIONE TRA REGIONI EUROPA ACCRESCE QUALITÀ VITA CITTADINI E IDENTITÀ EUROPEA  
 
 Bruxelles, 7 ottobre 2010 – “Quanto più è forte la cooperazione territoriale tra le varie regioni d’Europa, tanto più può migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini, così come può crescere lo stesso sentimento di sentirsi cittadini d’Europa”. È quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nel saluto di apertura dei lavori del seminario svoltosi nella sede delle Regioni del Centro Italia a Bruxelles, in occasione degli “Open Days”, la manifestazione voluta dall’Unione Europea per favorire una maggiore conoscenza delle realtà regionali e delle città dell’Europa. “La cooperazione interregionale: migliorare la qualità della vita”, questo il tema del seminario introdotto dalla presidente Marini, che ha visto relatore – tra gli altri – Palma Andres, direttore generale della Direzione Regioni della Commissione Europea. “Questo seminario – ha detto la presidente – rappresenta il punto conclusivo di un lavoro di partenariato, di cui la Regione Umbria è stata capofila, che sul tema della cooperazione territoriale ha visto il lavoro comune della nostra Regione, assieme a Regioni dell’Olanda, Bulgaria, Polonia, Portogallo e Repubblica Ceca. Un lavoro che ci ha mostrato come le ‘migliori pratiche’ realizzate in queste Regioni in diversi settori di competenza, rappresentano - anche in termini di servizi diretti al cittadino – l’elemento decisivo per il miglioramento della qualità della vita in ambiti importantissimi quali quello ambientale, sociale ed economico”. “Occasioni come quella di oggi – ha aggiunto - in cui si confrontano importanti esperienze realizzate in diversi Paesi europei, da quelli di più antica appartenenza all’Unione come l’Italia, a quelli candidati come la Turchia, ci aiutano a capire come la cooperazione territoriale può tradursi in uno strumento reale di azione di governo tesa a realizzare una maggiore coesione sociale, e dunque una migliore qualità della vita per i cittadini di tutta l’Europa, ed anche una crescita dell’identità europea”. “Non abbiamo voluto mancare a questo appuntamento – ha concluso la presidente Marini - perché l’Umbria è presente, e con iniziative di grande rilievo istituzionale, sin dal 2003 agli “Open Days”, che rappresentano un evento importante, una settimana nel corso della quale Regioni e Città d’Europa si scambiano esperienze, informazioni, si confrontano su strategie, per capire insieme come aumentare la capacità complessiva della politica di coesione dell’Unione Europea, e dimostrare al tempo stesso l’importanza dei governi locali per una buona ‘governance’ dell’Europa”.  
   
   
DURNWALDER A COLLOQUIO CON I COMMISSARI UE TAJANI E HAHN: FINANZIAMENTI ANCHE DOPO IL 2014  
 
Bolzano, 7 ottobre 2010 - La collaborazione transfrontaliera tra le Regioni, i finanziamenti alle aree di montagna anche dopo il 2014: questi alcuni dei temi affrontati dal presidente della Provincia Luis Durnwalder il 6 ottobre a Bruxelles negli incontri con il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani e con il commissario Ue per le politiche regionali Johannes Hahn. A margine della seconda e ultima giornata di lavori del Comitato delle Regioni, di cui è membro effettivo, il presidente Durnwalder ha incontrato a Bruxelles il vicepresidente della Commissione europea Tajani (responsabile dell´industria) e il commissario per le politiche regionali Johannes Hahn. Con il commissario Hahn Durnwalder ha discusso del sostegno europeo alla collaborazione transfrontaliera tra le Regioni alpine e dell´impegno Ue, attraverso la sua politica di coesione, a tutela della montagna e contro il suo spopolamento. In particolare si è parlato dei finanziamenti Ue per il periodo 2014-2020, con la richiesta di garantire il finanziamento anche per le Regioni del Programma Obiettivo 2 Competitivitá regionale ed occupazione. "Come Regioni chiediamo che siano confermate in futuro le risorse necessarie alle aree di montagna e svantaggiate attraverso i fondi strutturali Obiettivo 2", ha spiegato Durnwalder ricordando il documento sottoscritto da 134 Regioni su 172 che chiedono la garanzia di adeguati finanziamenti europei per le aree rurali anche dopo il 2014. Il programma Ue Obiettivo 2 destina all’Alto Adige mezzi finanziari per 26 milioni di euro. Molto cordiale è stato anche l´incontro con il vicepresidente Ue Tajani, con il quale Durnwalder ha fatto il punto sull´ammodernamento della linea ferroviaria Verona-monaco e sul progetto Bbt, sulla situazione economico-politica in Italia e sullo sviluppo di tecnologie e innovazione nelle Pmi altoatesine. "Il commissario all´industria si è mostrato anche molto interessato al prototipo di nanosatellite sviluppato dall´Iti Max Valier di Bolzano - riferisce Durnwalder - e presto sarà nel capoluogo per conoscere da vicino questa esperienza che punta al lancio nello spazio."  
   
   
SPACCA A BRUXELLES PER GLI ´OPEN DAYS´ RILANCIA LA POLITICA DI SVILUPPO ADRIATICA CHE PASSA PER LE REGIONI ´MACROREGIONE, L´EUROPA LA VUOLE´.  
 
 Bruxelles, 7 Ottobre 2010 - ´Se la Ue vuole poter riequilibrare le sue strategie di sviluppo e supportare una maggiore stabilizzazione interna attraverso il potenziamento dell´area oggi piu` debole, che e` proprio quella del Sud est adriatico, area verso cui si sta espandendo, la via e` solo una: lanciare la macroregione adriatica´ ´ ha detto il presidente delle Marche Gian Mario Spacca a Bruxelles ´ ´Dobbiamo percio` stringere i tempi e operare una svolta concreta con l´aiuto di tutte le Regioni partner, in linea e con il sostegno del Governo italiano´. All´viii edizione degli Open Days di Bruxelles (incontri sulle strategie di sviluppo delle Regioni che formano la Comunita` europea), la Regione Marche ha portato un contributo rilevante, organizzando un meeting per la realizzazione della macroregione adriatica come strumento prioritario di governance per le opportunita` del sud est europeo. Il presidente, ricordando l´esperienza dell´Iniziativa Adriatico Ionica, avviata con la Carta di Ancona (2000) e il cui Segretariato ha sede ad Ancona, passando per i Forum di Comuni, Camere di Commercio e Universita` di Adriatico e Ionio, ha sottolineato come si sia arrivati a considerare la macroregione adriatica un´importante realta`, segnale positivo di sviluppo per il futuro. ´Si percepisce il bisogno intimo di uno spazio di crescita comune. Occorre adesso fare un passo avanti ´ ha aggiunto Spacca ´ Tali esperienze e risultati devono confluire in un rapporto di cooperazione e condivisione molto piu` stretto e articolato, sino a generare tra tutti i soggetti un forte senso di appartenenza´. Al workshop nella sede della Regione Marche di Bruxelles erano presenti il direttore generale (Affari Esteri) Raffaele Trombetta, che ha sottolineato la ferma volonta` del Governo italiano di sostenere l´impegno delle Regioni; per la Commissione europea il Dg Michele Pasca Raymondo, che ha riconosciuto il ruolo leader delle Marche e la spinta decisiva del governatore Spacca; il presidente del Molise, Angelo Michele Iorio, la vicepresidente dell´Emilia Romagna Simonetta Saliera, Oriano Otocan per l´Istria e i sindaci Luka di Scutari, Ozturk di Kadikoy e Elezovic dell´area di Sarajevo. La questione piu` importante da risolvere, dopo gli incontri e le azioni avviate, e` sempre quella del coordinamento delle istituzioni e delle risorse gia` esistenti, creando un ´modello politico innovativo´ in grado di coinvolgere Comunita` europea, Regioni, enti locali, in una scala geografica transnazionale. Per questo e` emersa ancora una volta, a Bruxelles, condivisa da tutti i partecipanti, la strategia della macroregione come direzione da seguire in modo prioritario, dando anche un segnale politico ai Paesi dei Balcani, da sviluppare in collaborazione nel processo di prossima adesione all´Ue..  
   
   
MACROREGIONE ADRIATICO-IONICA, GRANDE IMPULSO DAL MOLISE  
 
 Bruxelles, 7 ottobre 2010 - "L´intuizione che ebbero i Governi agli inizi del 2000 ha trovato una convinta e determinata sponda nel 2004, allorquando, le Regioni italiane e i vari Enti locali transfrontalieri diedero vita, a Termoli, all´Euroregione adriatica. L´obiettivo comune, dunque, era, ed è, una strategia a livello di Governi nazionali, ma anche di Regioni ed Enti locali, per il Bacino adriatico-Ionico nell´ambito del più ampio scenario europeo e mediterraneo. Come Vice-presidente dell´Euroregione adriatica, quindi, non posso che vedere positivamente l´iniziativa della Macroregione adriatico-Ionica ed assicuro un impegno convinto e coerente di una Istituzione, come la mia, che dal 2004 ha visto realizzato un percorso segnato da varie attività. Iniziative comuni e condivise che hanno portato all´attivazione di progettualità di interscambio culturale, economico, commerciale, sociale e turistico nel bacino adriatico. E´ chiara, quindi, la volontà degli Stati e delle realtà regionali e territoriali, di voler porre in essere strategie comuni per fare dell´adriatico-ionico un´area di sviluppo e di armonia socio-culturale nell´ambito di un orizzonte di crescita e di valorizzazione mediterranea. Il Molise è fortemente impegnato in questa iniziativa, come lo è tutto il Mezzogiorno d´Italia e il Governo nazionale, nella consapevolezza che l´Unione Europea, nelle sue strategie di crescita, non può né deve immaginare di tralasciare il Mediterraneo e i bacini che lo compongono". Lo ha detto il Presidente della Regione Molise Michele Iorio intervenendo ieri in mattinata, anche nella veste di Vice-presidente dell´Euroregione Adriatica, a Bruxelles, all´incontro organizzato dalla Regione Marche sulla "Macroregione adriatica-Ionica". La Regione Marche ha ospitato l´incontro nella sua sede, essendo capofila del Progetto "Macroregione adriatico-ionica". Hanno partecipato, oltre al Presidente Spacca, anche i vertici dell´organismo internazionale e interregionale e del Ministero degli Affari Esteri italiano. Erano presenti, insieme ai rappresentanti delle varie regioni italiane e transfrontaliere, anche il Presidente della Commissione Consiliare Regionale del Molise per gli Affari Europei, Antonio Chieffo, i Consiglieri regionali Francesco Di Falco e Nicandro Ottaviano eD il Presidente della Provincia di Isernia Luigi Mazzuto. Il Presidente Iorio era accompagnato dal suo Consigliere per la Cooperazione Europea, Francesco Cocco.  
   
   
UE, PIÙ SPAZIO ALLE REGIONI NELLA PROGRAMMAZIONE DEI FONDI LA TOSCANA PRESENTA LA CARTA PREPAGATA PER LA FORMAZIONE ILA  
 
 Bruxelles, 7 ottobre 2010 - Più spazio alle regioni e alle loro politiche nella programmazione dei fondi europei, risorse finanziarie adeguate a far uscire in maniera duratura, entro il 2020, l´Europa dalla crisi. Le Regioni europee si muovono già in vista del nuovo periodo di programmazione dei fondi europei, dopo il 2013 . A farsi portavoce di queste esigenze è stato l´assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini, ieri a Bruxelles all´incontro di lavoro che la Conferenza delle regioni periferiche marittime (Crpm) ha promosso con Pascale Gruny, membro del Comitato per l´occupazione e gli affari sociali e referente per l´Fse per il Parlamento Europeo. Obiettivo dell´incontro, sottolineare l´importanza e i meriti di una articolazione regionale delle politiche di coesione e sostenere sempre di più il coinvolgimento delle Regioni nella programmazione per il periodo successivo al 2013. A dimostrazione del ruolo cruciale del Fondo sociale europeo per le politiche per l´occupazione e l´inclusione, le Regioni che partecipavano all´incontro di oggi (Scania, Aquitania, Azzorre, Asturie e Hampshire) hanno presentato alcune delle iniziative di maggior impatto fra quelle finanziate dal fondo. «La Toscana - ha spiegato l´assessore Simoncini - ha presentato i primi risultati di Ila, ovvero l´Individual learning account, una sorta di carta prepagata per la formazione, mirata e individualizzata, di soggetti svantaggiati come disoccupati di lunga durata, donne in condizioni di disagio, ex detenuti, che abbiamo finanziato con 7 milioni di euro». Partita in via sperimentale in alcune province, oggi la Carta Ila èoperativa su tutto il territorio regionale, finanziata all´interno della programmazione di ciascuna provincia, al quale si aggiunge un ulteriore finanziamento della Regione pari a 1 milione e 200 mila euro complessivi. L´assessore Simoncini ha colto l´occasione per presentare alla rappresentante del parlamento europeo il documento sottoscritto dalle 23 regioni riunite nell´associazione Earlall, l´associazione europea per il lifelong learning, un documento che si inserisce perfettamente nel dibattito in corso a Bruxelles per sensibilizzare le autorità europee sulla necessità di mantenere risorse adeguate per l´intervento in campo formativo e per l´inserimento lavorativo di giovani disoccupati e lavoratori espulsi dal processo produttivo. «E´ fondamentale per le Regioni - aggiunge Simoncini - la garanzia che, anche a fronte della crisi economica e delle sue conseguenze, non vengano ridotti nè la dimensione territoriale di copertura dei fondi, né gli ambiti di intervento». Fra le richieste anche l´auspicio di una maggiore flessibilità nell´articolazione degli interventi e l´indicazione di precisi limiti, come ad esempio quello di non renderne possibile l´utilizzo per finanziare politiche di stretta competenza degli stati nazionali come le misure anticrisi e gli ammortizzatori sociali.  
   
   
2º SUMMIT EUROPEO SULL´INNOVAZIONE, "TACKLING THE GRAND CHALLENGES - POLICY MEETS PRACTICE"  
 
Bruxelles, 7 ottobre 2010 - Dall´11 al 14 ottobre 2010 si svolgerà a Bruxelles (Belgio) il 2º Summit europeo sull´innovazione, "Tackling the Grand Challenges - Policy meets Practice" ("Affrontare le grandi sfide - La politica incontra la pratica"). Il vertice, che si terrà al Parlamento europeo, verterà su come l´innovazione può contribuire a plasmare il futuro dell´Europa. Il suo scopo è quello di rendere le questioni relative alla conoscenza e all´innovazione la principale priorità dei responsabili delle politiche europee. Il vertice è anche un´occasione per incontrarsi e discutere il ruolo dell´innovazione in settori quali l´efficienza energetica, la mobilità urbana e regionale, la sostenibilità della sicurezza alimentare e dell´agricoltura, l´invecchiamento sano e la produzione sostenibile. Il futuro dei diritti di proprietà nel mercato unico e la cooperazione internazionale nell´innovazione sono alcuni dei temi all´ordine del giorno. Tra le presenze confermate ci sono membri del Parlamento europeo, la Commissione europea e scienziati rinomati come il premio Nobel Peter Grünberg. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Knowledge4innovation.eu    
   
   
CROAZIA, INFLAZIONE IN LIEVE AUMENTO  
 
Zagabria, 7 ottobre 2010 - Secondo i dati diffusi dall´Ente Nazionale Statistico, lo scorso agosto il tasso medio di inflazione annuo in Croazia si è attestato sullo 0,9 per cento, il che rappresenta un aumento attenuato rispetto allo scorso mese di luglio, quando i prezzi dei beni e servizi hanno toccato il record di quest´anno portandosi all´1 per cento. In seguito all´aumento dei prezzi dei combustibili liquidi (+16) e del gas (+16,4) la categoria ´´spese per alloggio´´, l´acqua, la corrente elettrica, il gas e altro sono saliti del 6,7. Gli alti prezzi del petrolio hanno influito sui costi del trasporto a livello annuo che ha registrato un aumento dell´1,2. Il maggior calo dei prezzi (0,7) è stato registrato dai prodotti alimentari e dalle bevande analcoliche, seguito dal calo dei prezzi (-4,8) di abbigliamento e calzature. L´analisi degli esperti prevede che il tasso di inflazione nel 2010 possa mantenersi di poco superiore all´1 per cento.  
   
   
DA ABI E CONSORZIO BANCOMAT SODDISFAZIONE PER DECISIONE ANTITRUST SU RIBA, RID, BANCOMAT E PAGOBANCOMAT  
 
Roma, 7 ottobre 2010 - L’associazione bancaria italiana ed il Consorzio Bancomat esprimono soddisfazione per la decisione dell´Antitrust di accettare la proposta di impegni presentata da Abi e Consorzio nell’ambito dell’istruttoria sulla definizione delle commissioni interbancarie relative ai servizi Riba, Rid, Bancomat e Pagobancomat, avviata dall’Autorità garante per la concorrenza e il mercato anche alla luce del nuovo quadro regolamentare europeo determinato dall’entrata in vigore della direttiva sui servizi di pagamento Psd (Payment Services Directive) e dell’evoluzione del progetto Sepa (Single Euro Payments Area). La definizione delle commissioni interbancarie garantisce il buon funzionamento di strumenti di pagamento, efficienti, utili e sicuri, con benefici per le famiglie e le imprese che quotidianamente li utilizzano. Gli impegni di Abi (per Riba e Rid) e Consorzio Bancomat (per Bancomat e Pagobancomat), mentre confermano la validità delle commissioni interbancarie, seguono gli orientamenti che si vanno consolidando in ambito comunitario e nazionale, tesi a promuovere il progressivo contenimento di queste commissioni, determinando un’ulteriore taglio fino ad un massimo del 36% rispetto ai livelli già rivisti al ribasso nel luglio 2009. In particolare, per quanto riguarda i servizi di incasso, la proposta dell’Abi prevede la riduzione delle commissioni interbancarie rispettivamente del 36% per il Rid (da 0,25 a 0,16 euro), del 26% per il Rid veloce (da 0,35 a 0,26) e di circa il 20% per la Riba (da 0,57 a 0,46). L’associazione ha inoltre rimodulato la metodologia che definisce la commissione interbancaria per il Rid, con l’obiettivo di rendere ancora più trasparenti gli elementi specifici e a valore aggiunto del servizio nazionale rispetto al servizio di addebito diretto europeo Sepa Direct Debit. Sui servizi di prelievo e pagamento con la carta Bancomat, invece, il Consorzio Bancomat si impegna a ridurre di oltre il 4% la commissione interbancaria per il servizio Pagobancomat (da 0,13 a 0,12 euro per operazione, a cui si aggiunge lo 0,1579 del valore della transazione) e di oltre il 3% l´attuale commissione interbancaria per il prelievo Bancomat (da 0,58 a 0,56 euro).  
   
   
ROMA CAPITALE ALL’ESPOSIZIONE UNIVERSALE DI SHANGHAI 2010  
 
Roma, 7 ottobre 2010 - Un’intera settimana dedicata a Roma quella che si aprirà venerdì 8 ottobre all’Esposizione Universale di Shanghai 2010. La trasferta a Shanghai per Roma è il primo grande evento internazionale dopo la nascita di Roma Capitale. L’accordo tra Roma Capitale e il commissariato generale per l’Esposizione, presieduto da Beniamino Quintieri, Francesco Maria Orsi, delegato del sindaco Alemanno per l’Expo, in questo anno di preparazione, insieme al presidente dell’Istituto per il Commercio Estero, Umberto Vattani, ha permesso di assicurare una presenza di alto livello e di grande visibilità per la Capitale d´Italia. La visita in Cina del sindaco Gianni Alemanno, e della sua delegazione ristretta, è prevista dall’11 al 14 ottobre, con una tappa a Pechino l’11 e il 12 e a Shanghai il 13 e 14 ottobre. «Per questo motivo – sottolinea Francesco Maria Orsi, delegato del Sindaco per l’Expo 2010 – stiamo lavorando da più di un anno per confrontarci con i principali stakeholder istituzionali e privati del territorio, che fanno riferimento alle diverse tematiche prioritarie con l’obiettivo di fare sistema e presentarci a Shanghai con un approccio condiviso e capace di dimostrare come a Roma memoria e innovazione, pur tra tante difficoltà, riescono a convivere da sempre. È proprio Roma che avrà la responsabilità di rappresentare un caso unico al mondo: come è stato possibile fronteggiare il duplice problema di conciliare il rinnovamento con la tutela dell’eredità storica. E quindi a Shanghai saranno certamente presenti le radici storiche e monumentali di Roma, ma anche i progetti che definiscono il futuro urbanistico della Città e le nuove soluzioni per la mobilità sostenibile». «I progetti in mostra documentano la capacità della Città e del suo territorio (l’Amministrazione capitolina, le istituzioni pubbliche, gli operatori privati che partecipano al grande progetto di sviluppo) di passare concretamente dalla storia al futuro: un’occasione preziosa per ribadire al mondo intero il ruolo di Roma Capitale, esemplare nel saper coniugare memoria e innovazione. In quest’ottica – conclude Orsi – l’Esposizione Universale del 2010 rappresenta un palcoscenico unico e un volano di promozione per Roma Capitale, il suo territorio e la sua economia».  
   
   
FEDERALISMO,GIBELLI: IRAP GIU´, E´ STRADA GIUSTA  
 
Milano, 7 ottobre 2010 - "Il dialogo tra Regioni e Governo sul federalismo fiscale sta andando avanti. Siamo sulla strada giusta". Il vice presidente della Regione Lombardia Andrea Gibelli si dice soddisfatto dei passi avanti compiuti verso la realizzazione del federalismo fiscale e si augura che "questo percorso ormai avviato, concludendosi nei tempi previsti dal Ministro per la Semplificazione, senatore Roberto Calderoli, possa finalmente consentire l´introduzione di elementi di premialità per il sistema produttivo, oggi troppo pressato dall´imposta Irap che ne limita alla base la competitività. In futuro il mix tra manovrabilità sull´Irap e incentivi sarà vincente per il nostro sistema produttivo. Sono certo che su questo tema il Governo saprà dare rapidamente riscontri".  
   
   
TAR: VOTO DEI LOMBARDI INEQUIVOCABILE  
 
Milano, 7 ottobre 2010 "Siamo all´ennesima puntata per sovvertire il voto popolare, che vede una componente politica come quella dei Radicali ridotta al lumicino in termini elettorali". Lo ha detto ieri Andrea Gibelli, vice presidente della Regione Lombardia, commentando la decisione del Tar di considerare "infondati" due dei tre ricorsi presentati dai Radicali, in cui veniva chiesto di far decadere tutti i consiglieri regionali lombardi eletti nel marzo scorso e di annullare il provvedimento che aveva ammesso alla tornata elettorale la lista ´Per la Lombardia´ di Roberto Formigoni. "Gli elettori lombardi si sono già espressi in maniera inequivocabile" ha affermato il vice presidente.  
   
   
REGIONALI, LA RUSSA: VERA SENTENZA DAI CITTADINI  
 
Milano, 7 ottobre 2010 - "La vera sentenza l´ha emanata il popolo lombardo lo scorso 28 marzo, confermando a larga maggioranza Roberto Formigoni come presidente della Regione Lombardia". Così l´assessore regionale alla Protezione Civile, Polizia locale e Sicurezza, Romano La Russa, commenta la decisione del Tar che ha dichiarato infondati due dei tre ricorsi presentati dai radicali. "La pronuncia del Tar è l´ennesimo colpo ad una certa sinistra che vorrebbe ribaltare l´esito democratico delle votazioni a colpi di carte bollate - aggiunge La Russa -. Una sinistra battuta e umiliata da una montagna di schede elettorali che esprimevano in modo inequivocabile la preferenza per Roberto Formigoni. Ci auguriamo che a questo punto i radicali lascino lavorare il presidente Formigoni e la Giunta senza provocare ulteriori inutili perdite di tempo che, peraltro, gravano sulle tasche dei cittadini lombardi".  
   
   
ISLAM,GIBELLI:PRIMA PATTO CON STATO POI MOSCHEA  
 
Milano, 7 ottobre 2010 - "La Costituzione italiana prevede un´intesa tra Stato e religioni, finché questa non ci sarà con gli islamici non si potrà fare alcuna moschea". Lo ha detto ieri Andrea Gibelli, vice presidente della Regione Lombardia, a margine della presentazione di una rassegna al palazzo della Regione Lombardia. "Sono loro, gli islamici - ha proseguito il vice presidente - che devono fare il primo passo verso lo Stato e chiedere l´accordo. Parlando del caso milanese, Gibelli ha spiegato che i "Milanesi risponderanno al referendum consultivo, che per prima ha proposto la Lega, respingendo la costruzione del luogo di culto e le inaccettabili richieste avanzate dagli stessi islamici".  
   
   
IL PRESIDENTE CAPPELLACCI PRESENTA LA NUOVA GIUNTA REGIONALE SARDA  
 
Cagliari, 7 Ottobre 2010 - Il presidente Ugo Cappellacci ha nominato l´imprenditore Luigi Crisponi assessore del Turismo, Artigianato e Commercio. La comunicazione è stata data ieri sera all´inizio della conferenza stampa convocata a Villa Devoto per presentare la nuova Giunta. Con la nomina di Crisponi è stata completata la squadra dei dodici componenti dell´esecutivo regionale. Questi i nuovi assessori: Affari generali, personale e riforma della regione: Mario Floris; Agricoltura e riforma agro-pastorale: Andrea Prato; Difesa dell´ambiente: Giorgio Oppi; Enti locali, finanze e urbanistica: Nicola Rassu; Sanità e dell´assistenza sociale: Antonello Liori; Industria: Oscar Cherchi; Lavori pubblici: Sebastiano Sannitu; Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale: Francesco Manca; Programmazione e bilancio: Giorgio La Spisa; Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport: Sergio Milia; Trasporti: Angelo Carta; Turismo, artigianato e commercio: Luigi Crisponi.  
   
   
REGIONE ABRUZZO: CHIODI, OBIETTIVI RAGGIUNTI DA MIO GOVERNO "EREDITÀ DIFFICILE, MA RISULTATI SONO SOTTO OCCHI DI TUTTI"  
 
L´aquila, 7 ottobre 2010 - "E´ in atto un tentativo di mistificare la realtà dei fatti tacciando questa amministrazione di immobilismo, nascondendo i dati oggettivi di questi primi 18 mesi di governo regionale. La maggioranza è salda e coesa e questo governo può vantare una serie di risultati eccezionali che nessun altro avrebbe mai immaginato di poter raggiungere". Lo ha detto il Presidente della Regione, Gianni Chiodi, che difende il suo operato e rispedisce al mittente i tentativi di "denigrazione" messi in atto dall´opposizione. "Non è possibile disconoscere, - ha aggiunto Chiodi - nell´ottica di una complessiva razionalizzazione e miglioramento del servizio sanitario regionale, il raggiungimento di notevoli risultati nel contenimento dei costi e nella riorganizzazione del sistema sanitario regionale, un´efficace e corretta gestione del bilancio che ci ha permesso di ridurre il debito da 4 miliardi di euro a 3,5 con un miglioramento dei conti del 12,5%. Basti pensare che al nostro insediamento il debito in Abruzzo pesava sulla testa di ogni singolo cittadino per ben 3mila euro. Nessuna Regione è riuscita a far meglio di noi in tema di riduzione della situazione debitoria e oggi possiamo dire, senza timore di essere smentiti, di non essere la Regione più indebitata d´Italia. Fortunatamente questo triste primato non ci appartiene più anche se la situazione resta tuttavia delicata e il processo di risanamento e di riforma è ancora lungo. Non si può continuare ad ignorare, inoltre, come l´oculata politica di bilancio posta in essere da questo governo regionale abbia ottenuto ormai riconoscimenti nazionali ed internazionali di cui andiamo molto fieri e come il modello della sanità abruzzese oggi sia considerato un vero e proprio riferimento nazionale". Chiodi analizza anche possibili scenari futuri fermo nella volontà di proseguire in azioni virtuose per onorare il patto con gli abruzzesi. "Intendiamo continuare su questa strada per costruire una sanità di qualità, continuare lungo il percorso difficile di riduzione del debito della Regione e procedere in modo rapido ed efficace con la ricostruzione dei territori martoriati dal sisma del 6 aprile 2009. Ho il dovere di continuare in azioni virtuose già portate a compimento come la riduzione dei compensi dei consiglieri regionali, la chiusura di sedi inutili all´estero, lo scioglimento di inutili società regionali, l´azzeramento dei consigli di amministrazione di ben 23 enti, la riduzione delle Asl da 6 a 4, la riduzione dei dirigenti regionali da 128 a 105, delle comunità montane etc. Tutti esempi di riduzione dei costi della politica. Su fronte della ricostruzione, aldilà di sterili e strumentali polemiche, i risultati sono senza precedenti avendo aperto 12000 cantieri all´Aquila, dato una scuola a tutti gli alunni aquilani, realizzato opere infrastrutturali mentre tante altre sono in programmazione in questi giorni. Infine, abbiamo in cassa 700 milioni di euro a cui si aggiungerà nel prossimo anno un ulteriore miliardo e mezzo. Dunque, i dati parlano chiaro. Questo governo sta lavorando bene nell´interesse degli abruzzesi con risultati eccellenti e ogni tentativo di distogliere l´attenzione dall´evidenza delle cose è fuori luogo. La verità è un´altra e non può essere ignorata perché sotto gli occhi di tutti".  
   
   
DPEFR ABRUZZO: CHIODI, TEMPI NECESSARI. DA LUNEDI´ AL VIA CONFRONTI "SLITTAMENTO E´ CONSEGUENZA RIFORMA BILANCIO DELLO STATO"  
 
 L´aquila, 7 ottobre 2010 - Sono previsti per lunedì e mercoledì prossimi i primi confronti sul Dpefr (Documento di programmazione economico finanziario regionale). Le parti economico-sociali ed istituzionali hanno già ricevuto la relativa bozza e "tutto procede nella massima serenità". Ad annunciarlo è il presidente della Regione, Gianni Chiodi, che "rinnova, qualora al consigliere Idv, Carlo Costantini, fosse sfuggito, perchè magari in ferie, lo stesso, tranquillizzante, concetto già espresso lo scorso 25 agosto; stavolta in replica al collega di partito, Cesare D´alessandro". "Non esiste da parte nostra alcun ritardo - assicura il Presidente - Qualcuno, e con esso Costantini e l´Idv, ignora probabilmente che la riforma del bilancio dello Stato ha di fatto spostato i termini di presentazione del Dpef nazionale al 15 ottobre. Giocoforza, non possiamo anticipare, e quindi non tener conto, quelle scelte di finanza pubblica che significano trasferimenti di risorse". "Preparando prima il nostro Dpefr - fa notare Chiodi - avremmo rischiato di fare previsioni poco attendibili". Del resto, per il Presidente, "nessuna amministrazione regionale, in passato, ha rispettato la canonica scadenza di giugno". A maggior ragione, quest´anno, con l´entrata in vigore della legge 196 del 31 dicembre 2009 che riforma tempi e modalità di presentazione del Dpef statale. "Prima del 15 ottobre - argomenta ancora il Presidente - tutti gli elementi sui quali noi costruiamo il nostro Dpefr non sono noti. E parlo di dati importanti: risorse che lo Stato trasferisce alle Regioni; principali azioni programmatiche del governo centrale, ivi inclusi i provvedimenti che andranno in Finanziaria; cofinanziamenti che lo Stato intende porre in atto per le infrastrutture". Chiodi ricorda, comunque, che con sindacati ed istituzioni incontri si sono avuti sin dall´inizio dell´estate e che quelli in programma la settimana prossima potranno contare su indicazioni più concrete. Infine, il Presidente ribadisce come il termine del 15 ottobre consenta di tener conto nel Dpefr di altre decisioni del governo nazionale, fondamentali per la Regione, come la determinazione del fabbisogno del sistema sanitario regionale, tradizionalmente deliberato dal Cipe ogni anno, ma mai prima di settembre.  
   
   
LA TOSCANA STUDIA UN NUOVO ACCORDO CON L´AUSTRALIA VANTAGGI PER LE AZIENDE TOSCANE SUI MERCATI DELL´EST, PER LA RICERCA E LA GEOTERMIA»  
 
Firenze 7 ottobre 2010 - Western Australia e Regione Toscana a braccetto per studiare insieme come utilizzare il web per promuovere il turismo, ma anche per sviluppare nuove tecnologie che consentano di utilizzare le risorse geotermiche riducendo al minimo l´impatto sull´ambiente. Western Australia e Regione Toscana unite per scambiarsi esperienze sulle nanotecnologie, sulla promozione delle biodiversità e delle aree naturali, per trovare nuovi sbocchi ai propri prodotti sui mercati, in crescita, di Cina e Vietnam o per stringere una sorta di gemellaggio in nome dell´astronomia, vista l´esperienza delle università fiorentine e il grande telescopio, tra i più importanti al mondo, in costruzione a Perth. L´assessore al bilancio e ai rapporti con i toscani nel mondo Riccardo Nencini, in missione proprio in questi giorni nel continente agli antipodi, ha incontrato il vice premier del Western Australia Kim D. Hames, con l´obiettivo di ampliare l´accordo di collaborazione già stretto nel 1999 e rinnovato nel 2005. E i temi sul tavolo sono proprio questi. La Regione spera di ratificare l´intesa entro la prossima primavera e l´accordo potrebbe aprire le porte a scambi e soggiorni di ricercatori ed esperti, ma anche attrarre investimenti esteri in Toscana o portare benefici commerciali alle aziende della regione. Ma nei sette giorni trascorsi in Australia l´assessore Nencini non ha incontrato solo i rappresentanti del governo del Western. All´inizio del viaggio c´è stato un incontro con i vertici della Monash University, l´università che in Toscana ha una propria sede a Prato: un primo contatto che potrebbe avviare una serie di collaborazioni con la Regione partendo, magari, proprio da favorire scambi culturali con i toscani di Melbourne. Negli incontri avuti invece con i rappresentanti delle associazioni dei toscani d´Australia l´assessore Nencini ha invece annunciato l´arrivo, in primavera, di una mostra itinerante sui 150 anni dall´Unità d´Italia. «L´abbiamo realizzata in collaborazione con la Fondazione Spadolini – spiega l´assessore – L´hanno curata i professori Ceccuti, Cardini, Schiavone e Baldacci ed è il modo a cui abbiamo pensato per coinvolgere in questa importante ricorrenza i toscani sparsi nei cinque continenti». La mostra sarà infatti allestita non solo in Australia, ma viaggerà anche nelle Americhe dove vivono tanti toscani. E per non disperdere le memorie dei numerosi emigrati (e dei loro genitori, nonni e bisnonni) la Regione ha deciso di bandare anche un concorso letterario riservato a tutti coloro che risiedono all´estero. Si chiamerà “Maledetti toscani” e lo scopo è raccogli ere diari di viaggio sulla storia dell´emigrazione vissuta dalle famiglie toscane: racconti di figli e nipoti affinchè appunto le storie dei padri, delle madri, dei nonni e delle nonne non si perda.  
   
   
"ALI COMUNIMOLISANI", SEI TIROCINI FORMATIVI E DI ORIENTAMENTO  
 
Campobasso, 7 ottobre 2010 - Si chiama "Ali Comunimolisani" ed è un progetto che riguarda la realizzazione e la conduzione di un Centro servizi territoriale. Coinvolge diversi Enti aderenti con l´obiettivo condiviso di realizzare un Centro in grado di supportare i piccoli e medi Comuni del territorio nella gestione di servizi di natura e-government e nel contemporaneo potenziamento dei back-office di ogni Ente con l´utilizzo delle tecnologie dell´informazione e della conoscenza. Proprio in relazione a tale progetto, è stata indetta una selezione per l´attivazione di sei tirocini formativi e di orientamento, ai sensi dell´art.18 della legge 24 giugno 1997, n.196, della durata di sei mesi eventualmente prorogabili di pari durata. Al termine del tirocinio, l´Associazione in convenzione di Enti Locali "Ali Comunimolisani" rilascerà un attestato di frequenza. Ogni tirocinante sarà impegnato in attività di studio, ricerca e lavoro applicativo sugli strumenti operativi utilizzati per la erogazione dei servizi resi da "Ali Comunimolisani" in favore degli Enti associati. Il tirocinio si svolgerà presso le sedi operative dell´Associazione in convenzione di Enti Locali "Ali Comunimolisani" che al momento sono il Sistema informativo della Provincia con sede in Via Roma a Campobasso, il Servizio sistema informativo della Regione Molise in Via Genova Campobasso, e l´ufficio messo a disposizione dal Comune di Campobasso presso la Cittadella dell´economia di Selva Piana a Campobasso. E´ anche previsto che i tirocinanti possano essere impegnati in specifiche attività legate ai servizi dell´Associazione presso le sedi dei Comuni aderenti, tutti ubicati sul territorio regionale. Il tirocinio ha l´obiettivo di consentire, al tirocinante, di acquisire adeguata e concreta esperienza partecipando attivamente alla conduzione operativa delle fasi progettuali, di realizzazione delle attività connesse al Cst "Ali Comunimolisani" e della erogazione dei servizi. L´esperienza possibile in tale contesto è quella legata alla erogazione di consulenza ed assistenza agli Enti locali partecipanti all´Alleanza locale per l´innovazione e di gestione delle procedure previste, in un contesto pienamente operativo. Al termine del tirocinio, l´Associazione in convenzione di Enti Locali "Ali Comunimolisani" rilascerà un attestato di frequenza. Le domande redatte dovranno pervenire entro e non oltre il 24 ottobre 2010 alla Provincia di Campobasso. Ulteriori informazioni su http://www.Alicomunimolisani.it/    
   
   
SEMPLIFICARE LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, MA TUTELARE IL TERRITORIO A TRENTO IL XIII CONGENO AIDU - ASSOCIAZIONE ITALIANA DI DIRITTU URBANISTICO ALLA RICERCA DI UN GIUSTO EQUILIBRIO TRA DIRITTI DEL CITTADINO E DELLE IMPRESE E CURA DELL´INTERESSE PUBBLICO.  
 
Trento, 7 ottobre 2010 - Semplificare la pubblica amministrazione per renderla meno onerosa, più efficiente e vicina ai cittadini è una necessità sui cui tutti concordano e, allo stesso tempo, un obiettivo verso cui da alcuni anni con maggiore intensità si indirizzano le politiche pubbliche. A questi problemi è dedicato il convegno che ogni anno è promosso dall´Associazione Italiana di Diritto Urbanistico (Aidu) e che quest´anno si svolgerà a Trento in collaborazione con il Dipartimento di Scienze giuridiche dell´Università di Trento e con il sostegno dell´Assessorato all´urbanistica, enti locali e personale della Provincia autonoma di Trento. La semplificazione amministrativa, non è affatto una materia semplice, soprattutto se si considerano i risvolti complessi e delicati che possono presentarsi in alcuni settori. Nel settore urbanistico-edilizio il grado di protezione dell´interesse pubblico è particolarmente elevato e sono molto rigide per questo le regole della pianificazione e del controllo dell´attività edilizia per questo. Il problema più ricorrente per gli amministratori pubblici è dunque quello di mediare tra il legittimo interesse al controllo pubblico sul territorio (nelle fasi di utilizzo, pianificazione e sviluppo) e la necessità di semplificare e snellire le procedure burocratiche nell´interesse dei cittadini e delle imprese. A questi problemi è dedicato il convegno promosso dall´Associazione Italiana di Diritto Urbanistico (Aidu) che quest´anno si svolgerà a Trento in collaborazione con il Dipartimento di Scienze giuridiche dell´Università di Trento e con il sostegno dell´Assessorato all´urbanistica, enti locali e personale della Provincia autonoma di Trento. La Xiii edizione del convegno su "La semplificazione nella disciplina del territorio" si terrà venerdì 8 e sabato 9 ottobre presso l´aula magna della Facoltà di Giurisprudenza (via Rosmini 27). I lavori del convegno - coordinati dal presidente dell´Aidu, Paolo Stella Richter e dalla professoressa Daria de Pretis della Facoltà di Giurisprudenza di Trento - si apriranno venerdì alle 9.00 con il saluto delle autorità accademiche e l´intervento dell´assessore provinciale all´Urbanistica, Mauro Gilmozzi. Il convegno sarà anche l´occasione per approfondire il percorso messo in atto dalla provincia autonoma di Trento già a partire dagli anni Sessanta con la prima legge urbanistica non statale e il primo atto di pianificazione territoriale a larga scala, il Pup (piano urbanistico provinciale). Si parlerà anche degli interventi più recenti in materia di semplificazione che sono stati attuati con il varo di norme provinciali specifiche (a partire dalla l.P. 1/2008) riguardanti sia i profili della pianificazione territoriale (in particolare l´approvazione dei piani regolatori generali), sia la disciplina degli interventi edilizi. Il programma del convegno è disponibile su: http://events.Unitn.it/aidu/programma    
   
   
LA PUGLIA CREATIVA ALLA FIERA DI FOGGIA.TRE INCONTRI DEDICATI AI BANDI REGIONALI GRANDE OPPORTUNITÀ PER CHI INTENDE INVESTIRE PER LA PROPRIA IMPRESA E PER I GIOVANI CHE VOGLIONO AVVIARE UN’ATTIVITÀ”  
 
Foggia, 7 ottobre 2010 - La Puglia Creativa e i nuovi bandi regionali in favore delle imprese saranno i protagonisti della Fiera di Foggia, la Campionaria d’autunno che ha preso il via il 6 ottobre per concludersi domenica 10. Nello stand istituzionale della Regione Puglia saranno presentati quattro tra i più rilevanti interventi regionali anticrisi, che insieme mettono in campo 178milioni di euro di risorse pubbliche. Come accaduto alla recente Fiera del Levante di Bari, la Regione Puglia, Assessorato allo Sviluppo Economico, con il supporto operativo dello Sprint Puglia, torna a promuovere l’industria creativa, anche in occasione della seconda più importante fiera Campionaria di Puglia. L’evento foggiano, infatti, oltre a confermarsi “fiera di pubblico”, sta rappresentando, grazie alla partecipazione sempre più ampia di espositori istituzionali e a un fitto calendario di eventi collaterali, un’imperdibile occasione di incontro tra operatori economici non solo pugliesi. Gli incontri sui bandi regionali, rivolti a chi intende avviare un’impresa e agli imprenditori alla guida di imprese già operative, si terranno nello “Spazio Puglia”, ubicato nel padiglione 71. In particolare, domani, mercoledì 6 ottobre dalle ore 16, in collaborazione con Confindustria Puglia, si svolgerà l‘incontro dedicato alla “Presentazione del bando Tic - tecnologie dell´informazione e comunicazione per le piccole e medie imprese”, un intervento che mette a disposizione delle aziende riunite in reti 10milioni di euro finalizzati alla diffusione delle Tecnologie dell’Informazione e Comunicazione (Tic). Venerdì 8 ottobre dalle ore 10.30 sarà di scena la “Presentazione del nuovo bando Start-up: agevolazioni per chi avvia una nuova attività imprenditoriale”, alla quale interverranno, oltre ai tecnici regionali, i coordinatori e i ragazzi di Bollenti Spiriti per presentare le opportunità di questo nuovo avviso anche per chi ha usufruito dei programmi delle politiche giovanili come “Principi attivi”. L’avviso Start up mette a disposizione 43 milioni di euro (16milioni per la prima fase, 27 per questa) di risorse pubbliche per i giovani, le donne, i disoccupati, i lavoratori in procinto di perdere il posto, i cassaintegrati, i precari, che hanno la volontà di mettersi in proprio aprendo una piccola impresa. Sempre venerdì 8 dalle 11.30 si terrà la presentazione del bando “Titolo Ii ordinario: aiuti agli investimenti alle micro e piccole imprese” e la presentazione del bando “Titolo Ii Turismo: aiuti agli investimenti alle piccole imprese nel settore turismo”. Il Titolo Ii ordinario, uno degli interventi anticrisi più corposi messi in campo dalla Regione Puglia, vale da solo 100milioni di euro. Grazie a questo intervento che movimenta 400milioni di investimenti, le piccole imprese gia attive possono beneficiare di un contributo in conto impianti che corrisponde all’incirca agli interessi che l’azienda deve pagare alla banca per ottenere un mutuo. Il Titolo Ii Turismo, invece, riserva 25milioni alle piccole imprese che intendono investire per fornire servizi nel campo del turismo e della valorizzazione dei beni culturali e delle risorse ambientali. Anche in questo caso l’avviso è legato alla richiesta di un mutuo. “Questa Campionaria – ha detto la Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Loredana Capone che inaugurerà la Fiera – ci offre l’opportunità di mostrare agli operatori la nostra idea di Puglia Creativa declinata nello sviluppo, nell’impresa e nella ricerca. I quattro bandi che presenteremo sono tra i più rilevanti interventi attuati dalla Regione Puglia perché indirizzati soprattutto alle piccole imprese che rappresentano la parte più corposa del nostro sistema produttivo. Quindi è un appuntamento fondamentale e non solo per le imprese già attive, ma anche per chi intende costruirsi un futuro diverso aprendo un’attività propria grazie all’avviso Start-up”.  
   
   
LAVORO: PARTITE IN CALABRI LE NUOVE LINEE DI SOSTEGNO ALLE IMPRESE PER INCREMENTARE E QUALIFICARE L’OCCUPAZIONE  
 
 Reggio Calabria, 7 ottobre 2010 - Il Dipartimento regionale alle Politiche per il Lavoro, della Famiglia, Pari Opportunità, Formazione Professionale, Cooperazione e Volontariato continua nell’impegno a contrastare gli effetti della crisi economica nella nostra regione. E’ stato definito, infatti, nell’ambito delle linee strategiche del Piano Regionale per l’Occupazione e il Lavoro, l’Avviso Pubblico per aiuti alle imprese attraverso la concessione di borse lavoro, di incentivi occupazionali sotto forma di integrazione salariale e formazione continua come adattamento delle competenze. La pubblicazione su Burc Calabria è prevista per il prossimo 15 ottobre 2010. “Gli strumenti messi in campo – spiega il dirigente generale del dipartimento Bruno Calvetta, in una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale - puntano ad affrontare, nel breve periodo l’emergenza occupazione, ma nello stesso tempo guardano in prospettiva al rafforzamento delle imprese, per sostenerle nelle difficoltà della competizione attuale e in quelle che arriveranno dopo la crisi. In sostanza è necessario oggi poggiare le basi per un rilancio dell’economia regionale nello scenario dopo crisi”. Dopo una fase di approfondimento il Dipartimento Lavoro ritiene dunque di aver introdotto nelle politiche per il lavoro alcuni elementi di innovazione, corrispondenti alle seguenti soluzioni: allargamento degli ambiti di azione più ampi, sia per le tipologie dei destinatari corrispondenti ad una platea molto vasta di utenti, definiti “lavoratori svantaggiati”, che per le tipologia di impresa riconducibile a qualsiasi soggetto economico attivo in un settore dell’economia regionali; valutazione dell’ampliamento della base occupazionale basata sulla capacità della sede operativa di riferimento in Calabria, di fatto si creano le condizioni per garantire un equilibrio tra grandi imprese e Pmi; flessibilità da parte dell’imprenditore nell’accedere, qualora lo trovasse più idoneo ai propri fabbisogni, passare direttamente alle assunzioni dei lavoratori senza necessariamente passare dalla fase delle borse lavoro, personalizzando, quindi la soluzione alla proprie necessità; favorire l’approccio integrato formazione iniziale-assunzione-formazione continua come garanzia di una buona occupabilità; snellimento delle procedure valutative a vantaggio di una tempistica contenuta, comprese, le fasi esecutive di erogazione dei benefici previsti e dei successivi controlli richiesti dalla normativa. Si evidenzia, altresì, che la preliminare fase di pre-informazione ha di fatto inaugurato un metodo di comunicazione istituzionale nuovo, basato sulla trasparenza e il dialogo diretto tra Regione e utenti interessati, qualificando l’azione comunicativa secondo le direttrici auspicate dall’Unione Europea che pongono al centro delle politiche gli utenti e i destinatari finali. Altro aspetto collegato al nuovo approccio della comunicazione sopra richiamato, riguarda la cosiddetta clausola sociale. La Regione Calabria, inoltre, ha inteso coinvolgere il sistema delle imprese in un processo di responsabilizzazione condivisa, riconoscendo la funzione sociale delle attività motorie espressive, sportive, ricreative e inclusive, promuovendo la cultura e la pratica, quale strumento di inclusione sociale, di benessere e di salute, nonché di formazione culturale e civile ed educativa dei giovani. A questo proposito, le imprese beneficiarie, vengono invitate, ma non obbligate, a veicolare i benefici del Fse attraverso una azione volontaria di sostegno alla rete associativa dello sport, nella convinzione che soltanto da una sinergia tra istituzioni, imprese, giovani e territorio possa scaturire una reale spinta alla crescita economica e occupazionali. L’obiettivo operativo dell’iniziativa è facilitare l’ingresso nel mercato del lavoro dei disoccupati/inoccupati calabresi, contrastando il fenomeno della mancata assunzione per carenza di esperienza lavorativa, attraverso la realizzazione di percorsi integrati di inserimento lavorativo, al fine di potenziare il capitale umano a disposizione del tessuto produttivo regionale. I soggetti beneficiari sono le imprese private individuali e collettive iscritte nel registro delle imprese e professionisti iscritti nei rispettivi albi professionali e, comunque, ogni entità indipendentemente dalla forma giuridica rivestita che eserciti un’attività economica compresi datori di lavoro, Fondazioni, Associazioni di volontariato, Società sportive e Associazioni dilettantistiche iscritte al Coni. Le attività oggetto dell’intervento agevolativo devono essere allocate nel territorio della regione Calabria. Il programma integrato, finalizzato all’inserimento nel mercato del lavoro, di lavoratori svantaggiati o molto svantaggiati, da parte di Piccole e Medie Imprese (Pmi), è articolato in tre linee di azioni, da attivare in tre fasi sequenziali. Fase 1: sostegno al reddito sotto forma di erogazione di una Borsa di lavoro, finalizzata allo svolgimento di esperienze di lavoro presso l’impresa con obbligo di assunzione successivo. Fase 2: aiuti all’assunzione, destinati all’impresa che assume al termine della fase 1), con contratto a tempo indeterminato, i borsisti di cui alla fase 1. Fase 3: formazione continua, destinata ai dipendenti delle imprese che hanno avuto accesso alle agevolazioni di cui alle fasi precedenti.  
   
   
PARMA E IL MAROCCO: AMICI DI PENNA L’ASSESSORE SACCANI CON DUE OSPITI MAROCCHINE ALL’ISTITUTO COMPRENSIVO TOSCANINI: SOLIDARIETÀ, COOPERAZIONE E CORRISPONDENZA  
 
Parma, 6 ottobre 2010 – Sono le mamme di due amici di penna, ma anche “testimonial” significative di progetti di cooperazione internazionale che coinvolgono anche il nostro territorio. Sono Mina e Fatima, ospiti il 5 ottobre della Va dell’Istituto comprensivo Toscanini di Parma accompagnate dall’assessore provinciale alle Politiche sociali Marcella Saccani, dalla presidente dell’Associazione Mani Matilde Marchesini e dal presidente dell’Associazione Sotto i ponti Mohamed Rafia Boukhbiza: la V A ha infatti in corso con i bambini di una classe di Aglou una corrispondenza nata nell’ambito del progetto “Solidarietà tra le pagine dell’atlante”, promosso dalla Provincia di Parma; un’iniziativa volta all’incontro fra culture diverse e in particolare a far conoscere ai nostri bimbi e ragazzi la realtà sociale, culturale e geografica del Marocco. Mina e Fatima sono in Italia per partecipare alle iniziative di Kuminda, il festival sul diritto al cibo in programma dal 5 al 10 ottobre a Parma, e di Terra Madre, la kermesse organizzata da Slow Food a Torino. Provenienti dal sud del Marocco (Tiznit e Akka), le due donne fanno parte di cooperative nate grazie al progetto di cooperazione internazionale “Dal deserto all’oceano: eco-turismo e sostegno alla micro-impresa femminile come elementi di sviluppo rurale integrato”, sostenuto dalla Provincia di Parma e dall’Associazione Mani di Parma e finanziato dalla Regione Emilia Romagna. Mina porta con sé l’esperienza della costituzione di un’associazione di donne che produce olio di Argan (l’associazione si propone di divenire cooperativa femminile); Fatima appartiene invece a un’associazione femminile che gestisce piccoli allevamenti di una razza di pecore che vive bene nelle zone semidesertiche, e per questo raccomandate dalla Fao. Le due donne hanno risposto alle domande degli alunni della Toscanini: da “Come vivono i bimbi e cosa mangiano in Marocco?” a “Qual e la situazione delle donne?”, fino a richieste di approfondimento sull’olio di Argan. “Due progetti della Provincia si sono incrociati e incontrati dando vita a questo scambio – ha commentato l’assessore provinciale alle Politiche sociali Marcella Saccani - fatto di voglia di conoscersi ma anche di desiderio di essere sempre pronti a capire un mondo che si sta muovendo anche in una prospettiva diversa da quella cui siamo normalmente abituati. L’incontro con Mina e Fatima è l’incontro con due “testimoni” che possono raccontare ai nostri bambini il loro paese e la loro realtà ma anche con le rappresentanti di un mondo, quello delle donne africane, che si sta muovendo per l’autonomia e per la crescita dell’indipendenza economica, con la costruzione di percorsi di indipendenza produttiva nel settore dell’agricoltura e della biodiversità”.