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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Ottobre 2010
JACQUES DELORS, "L´EUROPA HA BISOGNO DI UN´ANIMA" RIUNIFICAZIONE TEDESCA E EUROPA: SFIDE DEL PASSATO E DEL FUTURO "SONO I GOVERNI NAZIONALI AD AVER PERSO L´ENTUSIASMO NEL PROGETTO EUROPEO"  
 
 Bruxelles, 12 ottobre 2010 - Sono passati 20 anni dalla riunificazione della Germania, un evento che ieri il Parlamento ha voluto celebrare insieme a Jacques Delors, ex presidente della Commissione europea, e a Lothar de Maizière, il primo ministro della Germania dell´Est eletto democraticamente. Ne abbiamo approfittato per intervistare Delors. Jacques Delors, francese, uno degli architetti dell´idea "Europa" negli anni Ottanta e Novanta, alla testa della Commissione per quasi un decennio, dal 1985 al 1994. Membro del partito socialista francese, deputato al Parlamento europeo dal 1979 al 1981, presidente del think tank Notre Europe, l´onorevole Delors con i suoi 85 anni è un personaggio che ha ancora molte cose da dire. Nelle sue parole spiccano l´elogio al "buon lavoro" svolto dalla Germania negli ultimi venti anni e l´esortazione agli Stati membri dell´Europa di oggi ad impegnarsi in una reciproca comprensione per ritrovare un´anima comune. Non manca la preoccupazione per la crisi in cui è precipitato il progetto europeo, minato dagli atteggiamenti spesso egoistici dei governi nazionali, dalla globalizzazione e da un crescente individualismo. «Onorevole Delors, lei era presidente della Commissione europea al tempo della riunificazione tedesca. Qual è stato il suo ruolo in questa "accelerazione della storia"?» Jd: Gli avvenimenti che si sono susseguiti sempre più velocemente nel 1989 avrebbero potuto portare, se non a una guerra mondiale, a dei conflitti violenti e un periodo di instabilità. Se non è successo lo dobbiamo a Mikhail Gorbaciov, all´allora presidente degli Stati Uniti George H.w. Bush, al cancelliere tedesco Helmut Kohl e a Lothar de Maizière. Al tempo, io mi trovavo a capo della Commissione europea. Avevo il diritto di iniziativa e ero il custode dei trattati. A partire dal 1988 mi sono sforzato di attirare l´attenzione sui problemi da affrontare e, all´indomani della caduta del muro di Berlino, ho cercato di spiegare che anche i tedeschi dell´Est potevano far parte dell´Europa. Sono stato criticato da alcuni, ma tutto questo ha aiutato a indirizzare la storia nella giusta direzione. «Ha mai avuto dei timori rispetto all´integrazione della Germania dell´Est nella Comunità europea?» Jd: Sì, certo. Il bilancio finale è stato positivo, ma è inevitabile che una persona al posto mio avesse dei timori. Non ero sicuro che tra i tedeschi dell´Est e quelli dell´Ovest sarebbe andato tutto bene. Tuttavia c´era un forte entusiasmo di molti tedeschi dell´Ovest: volevano aiutare i loro concittadini dell´Est. Molti dirigenti della Germania occidentale scelsero di creare delle imprese nella Germania orientale, dove la situazione economica era terribile. Nel complesso non tutto è stato ancora fatto, ma credo che la Germania, negli ultimi venti anni, abbia fatto un buon lavoro. «La riunificazione della Germania ha dato all´Europa una lezione che potrebbe esserle utile nel processo di integrazione dei nuovi Stati membri?» Jd: La situazione oggi è molto diversa da allora. È vero che gli avvenimenti del 1989 hanno aperto la strada sia alla riunificazione tedesca che all´allargamento dell´Europa, ma quello che è successo in Germania ha avuto un fortissimo impatto emotivo sugli europei della parte occidentale. Era ancora l´Europa dei sei grandi Stati, la Germania ne faceva parte. Per quanto riguarda gli altri paesi ho sempre sostenuto una politica di allargamento, ma è tutta un´altra storia rispetto alla riunificazione tedesca. Forse non è stata messa in pratica nel modo giusto. In ogni caso, se fossi stato al potere, l´avrei incoraggiata. Tra gli europei ci vorrebbe una vera comprensione reciproca e non soltanto interessi comuni. Bisogna tenere viva questa fiamma. Una volta ho detto che l´Europa ha bisogno di un´anima. Posso aver sconvolto qualche credente, ma io ho pronunciato questa affermazione in senso laico. E oggi l´Europa ha ancora bisogno di un´anima. «Grazie al Parlamento europeo, una democrazia reale e pluralista non è più un concetto vuoto, ma è una realtà», ha detto ieri (giovedì 7 ottobre) ai deputati europei. Come può l´Europa rinnovare con i suoi cittadini un legame che per molti si è ormai rotto?» Jd: Durante il mio intervento di ieri ho ricordato come la democrazia europea sia qualcosa che esiste realmente. Eppure tra i 27 governi degli Stati membri quanti parlano dei lavori del Parlamento europeo? Quanti spiegano che in Europa c´è una democrazia? Non c´è ne è nemmeno uno. L´atteggiamento negativo non viene dalle istituzioni europee, ma dai governi nazionali. «Il progetto europeo sembra sempre di più in crisi. Cosa ne pensa e qual è la sua visione dell´Europa?» Jd: Uno dei motivi per cui il progetto europeo è in panne è per la globalizzazione che risveglia i nazionalismi, anzi quasi un regionalismo diffuso. In più nella nostra società l´individualismo sta guadagnando terreno e questo fa male sia alla democrazia nazionale che a quella europea. «Uno dei nostri fan su Facebook ha lasciato un messaggio: "Finora l´Unione europea è stato un progetto imposto dall´alto, ma per una vera unità dovrebbe diventare un processo che parte dal basso". Cosa ne pensa?» Jd: Non ha torto. All´inizio il progetto è nato sulla scia dell´entusiasmo del dopoguerra, ma si è poi trasformato in un qualcosa di elitario, concentrato sulla parte economica. Per farla semplice: l´Europa non è una federazione come gli Stati Uniti. Per creare una democrazia comune gli intermediari non possono che essere i governi nazionali e se questi scelgono di parlare dell´Europa di oggi come se fossimo ancora ai tempi del Congresso di Vienna, allora non c´è niente da fare. L´europa non può essere fatta contro la volontà dei governi nazionali. Purtroppo sono questi ultimi a non mostrare più alcun entusiasmo per il progetto europeo.  
   
   
LEGIFERARE CON INTELLIGENZA: GARANTIRE CHE LA NORMATIVA EUROPEA VADA A VANTAGGIO DEI CITTADINI E DELLE IMPRESE  
 
Bruxelles, 12 ottobre 2010 - La Commissione europea ha illustrato l’ 8 ottobre il modo in cui intende procedere per migliorare ulteriormente la qualità e la pertinenza della legislazione Ue. Valuterà l´impatto della normativa durante l´intero ciclo di definizione delle politiche: dall´ideazione di una politica alla revisione, passando per la sua attuazione. La Commissione collaborerà con il Parlamento europeo, il Consiglio e gli Stati membri per spronarli a perseguire questo obiettivo nel loro operato. Infine, per rafforzare la voce dei cittadini e delle altre parti interessate, la Commissione ha deciso di allungare la durata delle consultazioni pubbliche a partire dal 2012. Il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso, ha dichiarato: "Legiferare con intelligenza significa garantire che la normativa europea vada a vantaggio dei cittadini e delle imprese. La crisi finanziaria ed economica ha messo in luce il ruolo necessario della normativa. Essa deve essere concepita attentamente per raggiungere gli scopi perseguiti e garantire una prosperità sostenibile e la protezione dei consumatori, senza penalizzare gli operatori economici, in particolare le Pmi. Le proposte odierne sono essenziali se vogliamo conseguire gli ambiziosi traguardi di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva definiti nella strategia Europa 2020. Un elemento fondamentale per dotarci di una legislazione confacente è ascoltare le opinioni di coloro su cui essa inciderà. Per questo motivo stiamo rafforzando la voce dei cittadini e delle altre parti interessate e porteremo la durata delle consultazioni pubbliche da 8 a 12 settimane." La comunicazione "Legiferare con intelligenza nell´Unione europea" illustra una serie di azioni in tre settori per migliorare il più possibile la qualità della normativa, nel pieno rispetto dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità. Anzitutto, la Commissione guarderà all´intero ciclo di definizione delle politiche, dando maggior importanza alla valutazione della legislazione e delle politiche esistenti. L´elaborazione delle normative nuove e la revisione di quelle vigenti saranno incentrate su tale esame, oltre che sulle valutazioni d´impatto. Queste ultime continueranno ad essere condotte per tutte le grandi iniziative legislative, affinché il processo decisionale possa fondarsi su riscontri oggettivi e i benefici e costi delle scelte politiche risultino trasparenti. La Commissione intende anche sottoporre al suo riesame sistematico della normativa vigente le misure in atto per snellire la legislazione e ridurre gli oneri amministrativi, onde ottimizzarne l´impatto. In secondo luogo, poiché legiferare con intelligenza è una responsabilità condivisa tra tutti i soggetti del processo di elaborazione politica a livello Ue (Parlamento europeo, Consiglio e Stati membri), la Commissione continuerà a collaborare con loro per garantire che tutti si impegnino fattivamente ad applicare il programma. Essa intende inoltre migliorare l´attuazione delle politiche rendendo i testi legislativi più chiari e più accessibili, e collaborerà con gli Stati membri per garantirne un´applicazione rigorosa. La Commissione esorta il Parlamento europeo e il Consiglio a proseguire nell´impegno di analizzare l´impatto di qualsiasi modifica sostanziale apportata alle sue proposte. Da ultimo, la voce dei cittadini e delle altre parti interessate sarà ulteriormente rafforzata portando, dal 2012, la durata delle consultazioni da 8 a 12 settimane, procedendo nel 2011 a un riesame della politica di consultazione della Commissione e rendendo più prevedibili le proposte programmate della Commissione e le valutazioni a posteriori, affinché le parti interessate possano preparare i loro contributi in una fase molto più precoce. La Commissione ha inoltre approvato la relazione 2009 sulla sussidiarietà e la proporzionalità (17ª relazione “Legiferare meglio”). Quest´ultima fornisce informazioni generali sui principi di sussidiarietà e di proporzionalità, oltre a illustrare esempi di casi salienti in cui sono state affrontate problematiche di sussidiarietà. Mette in luce il fatto che tra i diversi soggetti – Commissione, Parlamento europeo, Consiglio, Comitato delle regioni, Comitato economico e sociale europeo e parlamenti nazionali – vi è una grande diversità di vedute. La Commissione riferirà sui progressi raggiunti nell´attuare il programma per una normativa intelligente nel secondo semestre 2012. Contesto Nell´ambito del programma "Legiferare meglio" la Commissione ha già modificato sensibilmente il modo in cui elabora le proprie politiche e propone normative. Ha accresciuto la trasparenza e la responsabilizzazione, favorendo l´elaborazione delle politiche sulla base di elementi concreti. Tutte le iniziative legislative che hanno un impatto significativo sono corredate di valutazioni d´impatto e la loro qualità è controllata da un comitato indipendente per la valutazione d´impatto. A fine agosto 2010 la Commissione aveva realizzato 520 valutazioni d´impatto. La Corte dei conti europea in una recente relazione speciale "Le valutazioni d´impatto nelle istituzioni dell´Unione europea costituiscono un supporto al processo decisionale?" (Ip/10/1187) ha riconosciuto che tale sistema non ha equivalenti per la sua ampiezza, rientra tra le migliori pratiche a livello dell´Unione e contribuisce a migliorare il processo decisionale all´interno delle istituzioni Ue. La Commissione ha esteso le opportunità offerte alle parti interessate per contribuire al processo di elaborazione politica, redigendo tra l´altro tabelle di marcia accessibili al pubblico e contenenti informazioni sulle politiche programmate e sulle consultazioni relative a tutte le grandi iniziative della Commissione. Il programma di semplificazione in corso ha generato cospicui vantaggi per i cittadini e per le imprese. Entro la fine del 2010 saranno state adottate complessivamente circa 200 proposte di semplificazione. Il programma d´azione per la riduzione degli oneri amministrativi è in procinto di superare l´obiettivo di sfoltire del 25% l´eccessiva burocrazia entro il 2012. Le proposte della Commissione, se verranno adottate, produrranno annualmente economie dell´ordine di 38 miliardi di euro per le imprese europee, riducendo così gli oneri amministrativi del 31%. Il Parlamento europeo e il Consiglio hanno approvato di recente una proposta in materia d´imposta sul valore aggiunto che permetterà di realizzare 18,4 miliardi di euro di queste economie, e stanno discutendo un´altra proposta che dovrebbe permettere a oltre 5 milioni di micro-imprese di essere esonerate dalla normativa contabile Ue. La Commissione ha prorogato il mandato del gruppo ad alto livello di parti interessate indipendenti, presieduto da Edmund Stoiber, fino alla fine del 2012. L’accordo interistituzionale “Legiferare meglio” e l’approccio interistituzionale comune sulle valutazioni d’impatto definiscono il modo in cui la Commissione europea, il Parlamento europeo e il Consiglio collaborano in questo settore. La Commissione e gli esperti degli Stati membri collaborano e scambiano pareri tramite il gruppo ad alto livello di esperti nazionali in materia di regolamentazione. Per ulteriori informazioni: http://ec.Europa.eu/governance/better_regulation/index_en.htm    
   
   
UE: RITARDI NEI PAGAMENTI: NON PIÙ DI 30 GIORNI PER LE SOCIETÀ PUBBLICHE E PRIVATE  
 
Bruxelles, 12 ottobre 2010 - Le imprese pubbliche e private dovranno saldare i pagamenti entro 30 giorni, salvo casi particolari. Una proposta pensata per difendere le piccole e medie imprese, le più colpite dalla crisi. Immaginate di avere un´impresa familiare e di essere pagati con oltre sessanta giorni di ritardo per le prestazioni fornite. Immaginate di dover far fronte alle spese per i dipendenti e per l´attività senza alcuna certezza su quando verranno saldati i lavori già eseguiti. È quello che capita regolarmente agli imprenditori di molti paesi europei, Italia in primis, complice la crisi economica. L´europa dice stop a questo meccanismo, che mette in ginocchio le piccole e medie imprese. Il Parlamento è intervenuto in aiuto delle Pmi rafforzando le norme europee in materia, nel tentativo di proteggere le società di dimensioni ridotte, le più vulnerabili in tempo di crisi. Martedì 5 ottobre i membri della Commissione Mercato interno hanno approvato una normativa che prevede l´imposizione alle imprese pubbliche e private di un limite di 30 giorni per saldare le fatture in sospeso. Chi non lo rispettasse diventerebbe passibile di una multa, a meno che un accordo tra le due parti in causa non acconsenta a un´estensione del limite. Il documento è il risultato di lunghe trattative con gli Stati membri. Soltanto lo scorso 13 settembre i parlamentari hanno raggiunto un compromesso che, approvato dalla Commissione Mercato interno, deve ancora passare all´esame della sessione plenaria di ottobre. Con questo provvedimento "le piccole e medie imprese non sarebbero più costrette a fare da banche per le istituzioni pubbliche o per le grandi imprese private", ha commentato la parlamentare tedesca Barbara Weiler, dei Socialisti e Democratici, relatrice del documento di lavoro sull´argomento. Le nuove regole nel dettaglio - Da impresa a impresa: Il ritardo può essere al massimo di 30 giorni a meno che non sia previsto diversamente dal contratto. Si può arrivare fino a 60 giorni in caso di accordo tra le due imprese e ancora oltre se espressamente previsto dal contratto, a condizione che non costituisca un´evidente ingiustizia verso la parte più debole. Dal settore pubblico verso un´impresa: Il limite per i pagamenti è di 30 giorni. Il Parlamento si è battuto perché ogni ritardo venga giustificato con motivazioni oggettive, che sia concordato e che non possa mai andare oltre i 60 giorni. Eccezioni per gli enti pubblici che offrono servizi in materia di assistenza sanitaria: È possibile un ritardo fino a 60 giorni, vista la natura particolare e delicata del servizio. Penali: In caso di ritardi ulteriori rispetto a quanto previsto, le società andranno incontro a una penale pari all´8% sul tasso di interesse applicato dalla Banca centrale europea e a una spesa di 40 euro come compensazione per i costi di recupero del credito. L´ammontare della penale è frutto di un compromesso tra le richieste del Parlamento (che chiedeva un 9% sul tasso Bce) e quelle degli Stati membri (che avrebbero voluto il 7%). Periodo di verifica: Il periodo di verifica per assicurarsi che i prodotti e i servizi offerti siano conformi alle condizioni del contratto è di 30 giorni, ma può essere prolungato nel caso di mercati particolarmente complessi se c´è accordo tra le due parti. Il Parlamento ha tuttavia esortato a non utilizzare questo periodo come pretesto per ritardare i pagamenti. Le nuove regole, per entrare in vigore, dovranno prima essere approvate negli stessi termini sia dal Parlamento che dal Consiglio, un passo che però è ormai soltanto formale. Costituiscono un aggiornamento della direttiva del 2000 dell´Unione europea sul ritardo nei pagamenti.  
   
   
VALLE D’AOSTA: TAVOLO INTERREGIONALE PER LO SVILUPPO TERRITORIALE SOSTENIBILE DELLA MACRO REGIONE PADANO-ALPINA  
 
Aossta, 12 ottobre 2010 - L’assessorato territorio e ambiente informa che l’Assessore Manuela Zublena parteciperà martedì 12 ottobre 2010, a Genova, nella sede della Regione Liguria, ad un incontro per la sottoscrizione del documento programmatico prodotto dal Tavolo Tecnico Interregionale per lo Sviluppo Sostenibile della macro regione padano-alpina. Due gli obiettivi del progetto: rappresentare le esigenze di un territorio di 120 mila chilometri quadrati e di 27 milioni di abitanti, che contribuisce in maniera rilevante alla ricchezza, alla ricerca e all’innovazione in ambito nazionale (oltre il 54 per cento del Pil italiano), e condividere esperienze e riflessioni su temi comuni, legati alle dimensioni territoriali, paesaggistiche ed ambientali dell’area consentendo una pianificazione strategica di larga scala. «E’ questa un’occasione – sottolinea l’Assessore Zublena - per riflettere sulla condivisione delle politiche regionali territoriali, sul coordinamento delle pianificazioni strategiche e sulla diffusione di buone pratiche in questi settori, nel rispetto della specificità delle singole regioni interessate». Il documento programmatico del Tavolo Tecnico prevede quindi la sottoscrizione di un impegno affinché continui il dialogo permanente tra le istituzioni delle Regioni e delle Province autonome coinvolte, attraverso il metodo di lavoro consolidato riferito ad esperienze acquisite, progetti realizzati, dati e fatti concreti, misurabili e comunicabili.  
   
   
ISPI E I BRICS  
 
Milano, 12 ottobre 2010 - Da sempre impegnato nel dibattito sui grandi temi della politica e dell´economia internazionale, Ispi ha rafforzato nell´ultimo anno l´attenzione nel confronti dei Brics, con l´avvio di progetti di ricerca e briefing per imprese ed enti, ai quali si affiancherà nei prossimi mesi una serie di conferenze internazionali. A seguire - date e luoghi di tali conferenze, che sono organizzate in stretto raccordo con il Ministero degli Affari Esteri e con primarie istituzioni e imprese italiane, oltre che con la partecipazione di esponenti dei principali think tanks dei paesi coinvolti. 3 e 4 novembre, "Cina" (Roma e Milano): doppio appuntamento in collaborazione con Fondazione Italia Cina, Agi China24, East e Gruppo Economisti d´Impresa. Al centro del primo "China Watcher", i temi delle politica estera (è la fine del "low profile" per la Cina?), della rivalutazione della moneta, della nuova leadership in vista del Xviii Congresso del Partito Comunista e, infine, della presenza italiana. 29 novembre, "India" (Milano): primo "Italian-indian Bilateral Dialogue" promosso da Ispi e Italianieuropei, focalizzato sulle riforme economiche (come garantire una crescita sostenibile e la stabilità interna? come vincere la sfida energetica?) e sul rapporto Italia-india nella politica estera e nella cooperazione multilaterale. 2 dicembre, "Russia" (Sochi): dialogo bilaterale sui temi della modernizzazione russa e le opportunità di cooperazione con l´Italia, in occasione del Vertice Berlusconi-medvedev. Primavera 2011, "Brasile" (Milano): l´economia e la politica brasiliana del post Lula. Segreteria (tel.: 02 86 93 053, e-mail: ispi.Eventi@ispionline.it  sito: www.Ispionline.it/    
   
   
FORMIGONI, INCONTRO CON ROMANI SU BANDA LARGA LA LOMBARDIA CHIEDE LO SBLOCCO DEI FONDI APPROVATI DAL CIPE  
 
Milano, 12 ottobre 2010 - È durato circa un´ora l´incontro tra il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e il neo ministro allo Sviluppo Economico, Paolo Romani: fondi per il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese in difficoltà, sblocco del Fas, credito per l´impresa, banda larga e grandi derivazioni per l´energia. Sono questi i temi principali affrontati ieri pomeriggio a Palazzo Pirelli, su cui rafforzare il confronto e le sinergie tra Mise e Regione Lombardia. In carica dal 4 settembre, Romani ha condiviso con Formigoni alcune delle tappe del lavoro comune. Il presidente della Lombardia ha ribadito la necessità dello sblocco delle risorse: "Dalla ricognizione dello stato di attuazione del Fas 2000-2006 è risultato come la Lombardia abbia completato il programma con un ottimo indice di realizzazione". Per questo la Regione chiede la messa a disposizione delle risorse relative ai Piani di attuazione regionali per quelle aree che hanno già avuto l´approvazione da parte del Cipe per il 2007-2013. Altra questione prioritaria - ha rimarcato Formigoni - è quella relativa alla banda larga per la cancellazione del digital divide. "La banda larga è un asset strategico per la competitività - commenta il presidente della Lombardia - e, proprio per questo, vogliamo continuare a lavorare per il suo sviluppo".  
   
   
INNOVAZIONE PA: INTESA TRA MINISTRO BRUNETTA E PRESIDENTE PIEMONTE COTA  
 
Torino, 12 ottobre 2010 - Il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta, e il Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, hanno firmato il 10 ottobre , presso la Sala Giunta della Regione Piemonte, un protocollo d’intesa per la realizzazione del programma di innovazione dell’azione amministrativa finalizzato a incrementare l’accessibilità dei sistemi di e-government. Il protocollo rafforza l’impegno assunto dalla Regione Piemonte di avvicinarsi sempre di più alle esigenze e alle aspettative del cittadino e delle imprese, contribuendo quindi alla riduzione degli oneri burocratici e alla semplificazione nell’offerta dei servizi della Regione. Nell’ambito degli obiettivi del Piano e-gov 2012 per l’attuazione e l’implementazione delle migliori pratiche tecnologiche e organizzative, la collaborazione riguarderà l’attuazione - nell’ambito delle risorse finanziarie a disposizione - del Codice dell’amministrazione digitale (Cad). In particolare, saranno attivati e potenziati servizi volti alla semplificazione e all’accesso telematico ai servizi (pagamenti elettronici, Posta elettronica certificata, Voip). La Regione Piemonte si impegna altresì a favorire la dematerializzazione dei suoi documenti e la circolarità delle sue banche dati, nonché l’istituzione dello sportello unico per le imprese e il rafforzamento di Linea Amica e di Reti Amiche. Attuando inoltre l’iniziativa “Mettiamoci la faccia”, i cittadini potranno esprimere direttamente una propria valutazione sulla qualità del servizio appena ricevuto dagli uffici regionali. Sul versante della sanità elettronica, la Regione Piemonte si impegna a garantire concretamente l’invio telematico all’Inps dei certificati di malattia, l’introduzione della ricetta digitale e la diffusione del fascicolo sanitario. Verrà inoltre sostenuto il processo di integrazione del Centro Unico di Prenotazione (Cup) regionale, con l’obiettivo di consentire la prenotazione on line delle prestazioni sanitarie su tutto il territorio regionale. Sulla base di quanto stabilito nel protocollo appena sottoscritto, la Regione Piemonte adotterà inoltre ogni strumento idoneo per prevenire il rischio di corruzione e di illeciti a danno della Pubblica Amministrazione. Tra questi si segnalano i “Patti di Integrità” in materia di evidenza pubblica e l’adesione al “Decimo Principio del Global Compact” promosso dalle Nazioni Unite. La corretta e tempestiva attuazione degli interventi di innovazione previsti sarà garantita da un apposito comitato tecnico nominato pariteticamente dalle parti. Il protocollo ha la durata di tre anni e può essere rimodulato con cadenza semestrale. Protocollo D’intesa Tra Il Ministro Per La Pubblica Amministrazione E L’innovazione E Il Presidente Della Regione Piemonte Per la realizzazione di un programma di innovazione per l’azione amministrativa. Il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione ed il Presidente della Regione Piemonte, d’ora innanzi congiuntamente definiti le “Parti”, Visto l’articolo 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modifiche ed integrazioni, che regolamenta la possibilità per le Pubbliche Amministrazioni di concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune; il decreto legislativo 12 febbraio 1993, n. 39, recante norme in materia di sistemi informativi automatizzati delle Amministrazioni Pubbliche; il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, recante codice in materia di protezione dei dati personali; il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante codice dell’amministrazione digitale e successive modificazioni; l’articolo 1, comma 505, della legge 27 dicembre 2006, n. 296; la legge 18 giugno 2009, n. 69, recante “Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile”; il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 50 recante attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15 ed in particolare gli articoli 11, comma 1, 16 e 31, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle Pubbliche Amministrazioni; la legge 3 agosto 2009, n. 116, di ratifica della Convenzione Onu contro la corruzione; il decreto del Presidente della Repubblica del 7 maggio 2008, con il quale l’On. Prof. Renato Brunetta è stato nominato Ministro senza portafoglio; il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 8 maggio 2008, con il quale al predetto Ministro senza portafoglio è stato conferito l’incarico per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione; il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 13 giugno 2008, recante “Delega di funzioni del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di Pubblica Amministrazione e Innovazione al Ministro senza portafoglio On. Prof. Renato Brunetta”; il decreto legge 25 giugno 2008, n. 112 convertito, con modificazioni, nella legge 6 agosto 2008, n. 133 con il quale è stato soppresso l’Alto Commissario per la prevenzione e il contrasto della corruzione e delle altre forme di illecito all’interno della Pubblica Amministrazione e trasferite le funzioni ad amministrazioni svolgenti funzioni omogenee; il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 2 ottobre 2008 con il quale sono state trasferite le funzioni e i compiti dell’Ufficio dell’Alto Commissario al Dipartimento della funzione pubblica; la legge statutaria del 4 marzo 2005 n. 1 con cui è stato approvato lo Statuto della Regione Piemonte, così come modificato dalla legge regionale statutaria 13 novembre 2009 n. 2; gli articoli 50 e 51 della legge statutaria 4 marzo 2005 n. 1 della Regione Piemonte che isciplinano le modalità di elezione, compiti e responsabilità del Presidente della Regione; gli articoli 121 e 122 della Costituzione e la legge regionale del 4 marzo 2005 n. 1 che regolamenta il sistema di elezioni del Presidente e della Giunta regionale e i risultati delle elezioni regionali in base ai quali l’On. Roberto Cota è stato eletto Presidente della Regione Piemonte; Considerato che sono state delegate al Prof. Renato Brunetta le funzioni del Presidente del Consiglio dei Ministri “in materia di innovazione organizzativa, gestionale e tecnologica, di sviluppo della Società dell’informazione delle connesse innovazioni per le Amministrazioni Pubbliche, i cittadini e le imprese, con particolare riferimento alle strutture, tecnologie e servizi in rete, allo sviluppo dell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, della diffusione della cultura informatica e digitale, anche attraverso i raccordi con gli organismi internazionali e comunitari che agiscono nel settore” e che il Dipartimento della Funzione Pubblica è stato designato ai sensi dell’art. 6 della Convenzione Onu contro la corruzione quale Autorità Nazionale Anticorruzione; che il Piano per l’e-government 2012 promuove l’attuazione del codice dell’amministrazione digitale e favorisce il piano di azione europeo sull’e-government indirizzato allo sviluppo dell’accesso telematico ai servizi pubblici, all’attuazione della trasparenza ed alla semplificazione delle procedure; che la legge di Ratifica della Convenzione Onu contro la corruzione assegna all’Autorità Nazionale Anticorruzione le seguenti competenze: elaborazione o applicazione o perseguimento di politiche di prevenzione della corruzione efficaci e coordinate che favoriscano la partecipazione della società e rispecchino i principi di stato di diritto, di buona gestione degli affari pubblici e dei beni pubblici, d’integrità, di trasparenza e di responsabilità; attuazione e promozione di pratiche efficaci volte a prevenire la corruzione; valutazione periodica dell’adeguatezza degli strumenti giuridici e delle misure amministrative volte a prevenire e combattere la corruzione; d. Collaborazione con gli Organismi paritetici degli altri Stati e con le organizzazioni regionali ed internazionali competenti nella promozione e nella messa a punto delle misure di contrasto alla corruzione, partecipando e sviluppando programmi e progetti internazionali volti a prevenire la corruzione; che il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione intende promuovere la valutazione e l’implementazione dei modelli di rilevazione dell’efficienza e delle performances degli apparati e dei dipendenti della Pubblica Amministrazione, anche attraverso la diffusione delle buone pratiche fra tutti i livelli della Pubblica Amministrazione; che il Ministro intende incentivare il ricorso al sistema “voce tramite protocollo internet” (Voip) di cui al Codice dell’Amministrazione Digitale; che nell’ambito delle politiche attuate dal Ministro della Pubblica Amministrazione e l’Innovazione assume forte rilevanza la valorizzazione di strumenti di orientamento volti a mettere al centro del sistema dei servizi pubblici il cittadino, al fine di favorire la percezione unitaria della Pubblica Amministrazione e di potenziare la valutabilità e misurabilità dei servizi erogati; che la Regione Piemonte promuove il miglioramento delle performance della Pubblica Amministrazione a livello territoriale attraverso la sinergia tra la gestione delle risorse umane e l’applicazione delle nuove tecnologie allo scopo di fornire servizi di migliore qualità al cittadino creando efficienza e riducendo i costi amministrativi; che la Regione Piemonte intende migliorare gli strumenti e i sistemi di prevenzione della corruzione e delle altre forme di illecito che incidono su una corretta azione amministrativa, valorizzando le best practices esistenti; che nell’ambito delle iniziative relative alla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, le attività amministrative e istituzionali afferenti ai diversi ambiti di competenza della Regione richiedono la realizzazione di interventi di innovazione finalizzati al perseguimento degli obiettivi di maggiore efficienza anche attraverso il ricorso alle tecnologie informatiche, in coerenza con il quadro normativo in evoluzione e con il Piano di e-gov 2012; che la Regione Piemonte, in coerenza con le linee programmatiche comunicate dal Presidente Roberto Cota nella seduta del Consiglio Regionale del Piemonte, intende promuovere l’utilizzo sempre più sistematico delle tecnologie informatiche nell’ambito dell’attività di semplificazione e di snellimento, nonché la cultura della trasparenza dell’attività amministrativa, anche attraverso strumenti di prevenzione e di lotta alla corruzione. Ritenuto Opportuno sviluppare azioni sinergiche per condividere le migliori pratiche tecnologiche, operative ed organizzative adottate; avviare e valorizzare un rapporto di collaborazione fra il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione e il Presidente della Regione Piemonte al fine di realizzare soluzioni innovative : basate sulle tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni, in grado di conseguire maggiore qualità, efficienza ed economicità delle attività amministrative e istituzionali, con particolare riguardo alla dematerializzazione dei documenti, alla semplificazione delle relazioni con gli interlocutori esterni alla Pubblica Amministrazione, anche attraverso una maggiore condivisione dei dati e l’automazione dei flussi informativi, nel rispetto degli indispensabili requisiti di sicurezza; realizzare le iniziative di cui al presente protocollo, in coerenza con la strategia di ammodernamento indicata dal Governo ed avviata con il Piano industriale del Ministro della Pubblica Amministrazione e dell’Innovazione in coerenza con l’implementazione della strategia di Lisbona; introdurre e sviluppare iniziative volte alla valutazione delle performance della Pubblica Amministrazione e della soddisfazione dell’utenza; ridurre i costi dell’Amministrazione Pubblica con miglioramento di qualità ed efficienza anche in termini dei tempi di risposta, trasparenza, accessibilità standardizzazione ed interoperabilità dei processi di interazione tra le amministrazioni centrali e territoriali e con gli utenti, come previsto dal Codice dell’Amministrazione Digitale; dare piena attuazione a quanto previsto dal Codice dell’Amministrazione Digitale favorendo il conseguimento di una maggiore efficienza ed economicità dell’azione amministrativa delle Pubblica Amministrazione e delle istituzioni della Regione Piemonte in particolare, attraverso l’erogazione di servizi in cooperazione, la semplificazione amministrativa e l’accesso da parte dei cittadini e delle imprese ai servizi on line; considerare le iniziative proposte nel presente Protocollo in raccordo con quelle esistenti presso la Regione Piemonte valorizzando ed utilizzando, nel modo più efficace, le competenze istituzionali tra le Parti. Convengono Quanto Segue Capo I Finalità ed interventi Articolo 1 (Finalità) Con la presente intesa le Parti intendono collaborare per realizzare un programma di interventi volto a sviluppare l’innovazione dell’azione amministrativa nella Regione Piemonte, finalizzato a incrementare l’accessibilità dei sistemi di e-government per facilitare le relazioni amministrative con i cittadini e le imprese, contribuendo quindi alla riduzione degli oneri burocratici e alla semplificazione delle modalità di svolgimento dei servizi che la Regione Piemonte rende ai propri utenti, nel rispetto degli obblighi di trasparenza quale strumento di prevenzione e di lotta alla corruzione e rendendo quindi visibili i rischi di cattivo funzionamento dell’Amministrazione Pubblica. Articolo 2 (Ambiti di intervento) Nell’ambito degli obiettivi del Piano e-gov 2012 per l’attuazione e l’implementazione delle migliori pratiche tecnologiche e organizzative, la collaborazione riguarderà in particolare le seguenti iniziative: Dare attuazione, nell’ambito delle risorse finanziarie a disposizione, al Codice dell’Amministrazione Digitale come modificato e integrato in attuazione della delega di cui all’articolo 33 della legge 18 giugno 2009, n. 69, garantendo in particolare: Semplificazione ed accesso telematico ai servizi (in particolare pagamenti elettronici, Pec); Sportello unico per le imprese; Dematerializzazione; Circolarità delle banche dati della Pa; Buone prassi e riutilizzo delle stesse; Linea Amica e Reti Amiche; Sanità elettronica; Semplificazione amministrativa, misurazione e riduzione degli oneri burocratici; Iniziativa “Mettiamoci la faccia” finalizzata alla customer satisfaction da applicare ai servizi offerti al cittadino. 2. Relativamente alle iniziative connesse alla mappatura e alla prevenzione del rischio corruzione e degli altri illeciti a danno di una corretta azione amministrativa, la collaborazione riguarderà in particolare: a) la definizione di un modello di mappatura del rischio corruzione e di un Piano di prevenzione; b) la valorizzazione dello strumento dei “Patti di Integrità” ; c) l’adesione al X Principio di Un Global Compact; 3. I progetti da attuare sono trasversali ed individuano soluzioni aperte, riutilizzabili e trasferibili e come tali da ricondurre a fattore comune rispetto agli scopi sottoindicati: - sviluppo dell´e-Government e della Società dell´Informazione a livello locale e nazionale; - prevenzione della corruzione e delle altre distorsioni illecite della corretta azione amministrativa ; 4. Le Parti si rendono disponibili a sostenere iniziative istituzionali al fine di diffondere, anche in altri ambiti pubblici, il riuso e l’utilizzo delle soluzioni adottate. 5. Altri Progetti strategici potranno essere inseriti e definiti in successivi atti integrativi del presente Protocollo. Articolo 3 (Interventi specifici) Allo scopo di conseguire le finalità di cui al presente Protocollo, le Parti concordano di avviare le opportune azioni volte a favorire il raggiungimento dei seguenti obiettivi nell’ambito dell’innovazione digitale: Posta Elettronica Certificata (Pec): promuovere e diffondere l’utilizzo della Pec quale strumento privilegiato per la comunicazione tra le strutture amministrative regionali, i cittadini e le imprese; “Voce tramite protocollo internet” (Voip): promuovere il ricorso al sistema in modo da garantire l’attuazione del Codice dell’amministrazione Digitale ed assicurare la fruizione del nodo di interconnessione per i servizi Voip previsto dall’articolo 36, comma 1, della legge n. 69 del 2009; Sanità elettronica: - favorire la piena applicazione di quanto previsto in relazione all’invio telematico dei certificati di malattia da parte dei medici per i lavoratori sia del settore pubblico, sia del settore privato e promuovere l’introduzione della ricetta digitale e la diffusione del fascicolo sanitario elettronico (Fse). - sostenere “ad adiuvandum” il processo di integrazione del Centro Unico di Prenotazione (Cup) regionale, al fine di consentire la prenotazione on line delle prestazioni sanitarie su tutto il territorio regionale, ottimizzando così i processi di gestione delle risorse sanitarie disponibili, facilitando l’accesso alle prestazioni e diminuendo i tempi d´attesa anche per il tramite delle farmacie come previsto dal Dlgs 3 ottobre 2009, n. 53 in attuazione della delega di cui all’art. 11 della l.18 giugno 2009, n. 69; d) Semplificazione : - implementare la semplificazione e la standardizzazione delle procedure autorizzatorie per le attività d’impresa per la realizzazione dello Sportello unico in attuazione della direttiva servizi; - realizzare un programma di misurazione e riduzione degli oneri amministrativi e dei termini procedimentali. 2. Nell’ambito della prevenzione della corruzione e delle altre illecite distorsioni dell’azione amministrativa si concordano i seguenti interventi: - definizione di un modello di mappatura del rischio corruzione e degli altri illeciti ed elaborazione di un Piano per la riduzione del rischio e la prevenzione degli illeciti amministrativi; - valorizzazione dello strumento dei “Patti di Integrità” in materia di evidenza pubblica, anche alla luce di una collaborazione già in atto con Transparency International che li ha implementati in diverse realtà internazionali e nazionali; - sviluppo di ogni utile sinergia in relazione al X Principio del Global Compact delle Nazioni Unite e delle conseguenti iniziative: - definizione di un panel di principi etici di riferimento nello svolgimento delle funzioni pubbliche, in particolare quelle non vincolate, - messa a regime di adeguate misure di informazione e formazione dedicate, in particolar modo, al personale e alle aree più esposte al rischio corruzione; - valorizzazione della risorsa tecnologica in materia di trasparenza e di reporting delle iniziative intraprese e dei risultati ottenuti. 3. Il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione attraverso le proprie strutture fornirà il necessario supporto alla realizzazione di quanto previsto nel presente protocollo mediante attività di consulenza ed assistenza tecnica. 4. La Regione Piemonte si impegna in particolare a: concorrere con le proprie strutture e banche dati all’attuazione degli obiettivi e delle soluzioni identificate nel presente Protocollo d’Intesa; offrire supporto per il coinvolgimento delle proprie strutture per la realizzazione delle iniziative individuate; promuovere la diffusione delle attività e delle iniziative oggetto del presente Protocollo d’Intesa attraverso i canali di comunicazione della Regione. Assicurare, nell’ambito del ricorso alle buone prassi già avviate in ambito pubblico, il monitoraggio della spesa per le autovetture di servizio anche attraverso il recepimento, da parte della Regione, dei contenuti della direttiva n. 6 del 2010 adottata dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione. Capo Ii Attuazione e risorse finanziarie Articolo 4 (Attuazione) Per l’attuazione del presente Protocollo le Parti mettono a disposizione le competenze delle strutture di cui si avvalgono. Al fine di assicurare la corretta e tempestiva attuazione degli interventi di innovazione previsti è istituito un Comitato tecnico che svolge attività di coordinamento, pianificazione e controllo, in raccordo con altre funzioni di monitoraggio eventualmente già esistenti per specifiche iniziative. Il Comitato tecnico è composto da 6 membri, scelti nell’ambito delle stesse amministrazioni, pariteticamente designati dalle Parti. Il Presidente del Comitato, che provvede anche all’organizzazione dei lavori e alle comunicazioni esterne, è scelto tra i componenti indicati dalla Regione Piemonte. Il Comitato tecnico, con il supporto delle competenti strutture delle Parti, definisce i piani di attuazione dei progetti ed adotta le raccomandazioni necessarie per l’attuazione del presente protocollo. Articolo 5 (Risorse finanziarie) Le Parti si impegnano a definire l’entità e ad individuare le fonti di finanziamento per l’attuazione del presente Protocollo d’Intesa, nell’ambito delle rispettive disponibilità. Le Parti si impegnano, inoltre, a monitorare e rivedere i progetti in essere e gli accordi quadro stipulati in passato al fine di verificarne l’applicabilità e l’ulteriore sviluppo. Capo Iii Durata e comunicazione dei risultati Articolo 6 (Durata) Il presente Protocollo ha una durata di tre anni dalla data di sottoscrizione, può essere rimodulato con cadenza semestrale su richiesta di una delle Parti e rinnovato previo accordo tra le Parti medesime. Articolo 7 (Comunicazione e promozione) Le parti curano le azioni di comunicazione e promozione delle iniziative e dei risultati conseguiti, anche mediante la partecipazione congiunta ad eventi e manifestazioni di settore, sia in ambito nazionale che internazionale. Torino, lì 10 ottobre 2010 Il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta; Il Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota  
   
   
TRA LE DECISIONI DELLA GIUNTA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE: CITTÀ DELLA SALUTE E DELLA SCIENZA DI NOVARA E INNOVATION VOUCHER  
 
 Torino, 12 ottobre 2010 - Realizzazione delle Città della Salute e della Scienza di Novara e Torino, fondi aggiuntivi per pagare le associazioni culturali, istituzione di un “innovation voucher” ed un protocollo d’intesa con Invitalia per attrarre investimenti esteri, oltre alla scelta dei direttori, sono i principali argomenti affrontati dalla Giunta regionale durante la riunione di ieri mattina. Città della Salute e della Scienza di Novara . La Regione, su proposta degli assessori Giovanna Quaglia e Caterina Ferrero, provvederà ad acquistare per 1.411.000 euro dal Ministero dell’Economia e delle Finanze il compendio immobiliare denominato “Piazza d’Armi ed ex Polveriera” di Novara, che diventerà la sede della Città della Salute e della Scienza. Nel giro di pochi mesi l’amministrazione Cota, dimostrando di essere una “Giunta del fare”, ha così concluso l’operazione che permetterà al progetto di decollare effettivamente. Città della Salute e della Scienza di Torino . E’ stato costituito, su proposta del presidente Roberto Cota e dell’assessore Caterina Ferrero, il gruppo di lavoro che dovrà individuare la ragione e la forma giuridica del soggetto cui affidare l’attuazione del programma della Città della Salute e della Scienza di Torino e la predisposizione dell’accordo di programma sulla base del master plan e del protocollo d’intesa. Coordinato dal Capo di Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale, il gruppo sarà composto dai direttori del Patrimonio e della Sanità della Regione, delle divisioni Urbanistica e Servizi sociali del Comune, delle aziende ospedaliere San Giovanni Battista e Regina Margherita-sant’anna, dal preside della Facoltà di Medicina e dal direttore amministrativo dell’Università. Pagamento contributi culturali-turistico-sportivi . La direzione Cultura, Sport e Turismo avrà, su proposta degli assessori Michele Coppola, Alberto Cirio e Giovanna Quaglia, 30 milioni di euro aggiuntivi che serviranno per pagare i contributi assegnati e mai erogati dalla Giunta Bresso nel 2009 e per ulteriori disponibilità. A questo scopo il fondo di anticipazione per i soggetti ammessi a contributo ai sensi delle leggi regionali in materia di beni ed attività culturali è stato prorogato al 31 gennaio 2011 ed esteso agli aspetti di carattere culturale-turistico-sportivo. Innovation voucher . L’ideazione, lo sviluppo, la realizzazione e la diffusione in forma tutelata di idee innovative espressione del talento di singoli individui o di piccole e medie realtà produttive saranno sostenute, su proposta dell’assessore Massimo Giordano, da un “innovation voucher” erogato dalla Regione a fondo perduto. La misura, inserita nel Piano straordinario per l’occupazione, ha una dotazione finanziaria di 7 milioni di euro, che saranno concessi nel limite del 70% dei costi ammissibili e per un massimo di 20.000 euro per beneficiario, elevabile all’80% se le domande saranno presentate da raggruppamenti e al 100% per beneficiari con meno di 35 anni e/o con carichi di cura. Protocollo con Invitalia . Sempre su proposta dell’assessore Massimo Giordano è stato approvato il testo del protocollo d’intesa tra Regione e Invitalia (ex Sviluppo Italia) per l’adozione e realizzazione di azioni utili ad attrarre investimenti esteri di qualità elevata utilizzando in maniera sinergica tutte incentivazioni disponibili a livello comunitario, statale e regionale.  
   
   
INNOVAZIONE E RICERCA, START CUP PUGLIA: DICHIARAZIONE DELLA VICE PRESIDENTE, LOREDANA  
 
Capone Bari, 12 ottobre 2010 - "La Regione Puglia continua ad investire sulla ricerca e sulle persone, sull’intelligenza creativa e sull’innovazione. Ne è l’esempio ‘Start Cup Puglia’ - tappa pugliese del progetto nazionale ‘Star Cup’, realizzato in collaborazione con l’Arti - che si concluderà il prossimo dicembre a Palermo con la premiazione dei finalisti." Così il vice Presidente della Regione, Loredana Capone, parlando della premiazione dei vincitori del progetto nazionale ´Star Cup´. “Start Cup Puglia non è soltanto un premio, - ha continuato la Capone-ma è un investimento sulla capacità dei giovani di generare valore aggiunto. Sulla capacità delle imprese di cogliere il futuro. Sulla capacità della Puglia di essere considerata un territorio vivace, creativo e produttivo”, ha dichiarato la vicepresidente della Regione Puglia e assessore alle Politiche economiche, Loredana Capone. “I bandi regionali generano competizione positiva e permettono all’intero sistema di crescere. I progetti presentati testimoniano l’ingegno dei giovani ricercatori di applicare le loro ricerche al mondo che produce. È questo il modo migliore per competere senza comprimere i diritti dei lavoratori, ma generando plusvalore. 1 miliardo e 762milioni di euro investiti, oggi hanno modificato il tessuto economico della nostra regione ed hanno contribuito a generare una vera e propria cultura dell’innovazione e della ricerca”, ha aggiunto la vicepresidente Capone. “Dalla rete dei laboratori alle università. Dai ricercatori agli spinoff. Tutto concorre a fare della ‘Puglia creativa’ un marchio doc. Ma noi vogliamo che tutto generi nuove opportunità di lavoro perché crediamo che l’unica ricetta per combattere le migrazioni intellettuali e la fuga dei cervelli, sia la creazione di nuove possibilità. E per queste ragioni che le nuove imprese che nascono su ottime ricerche e su eccellenti brevetti sono un buon viatico contro la crisi. "Ad Antonionicola Colabufo, Alessandro Sannino e Gianluca Intini, rispettivamente dalle università di Bari, Salento e dalla sede di Taranto del Politecnico di Bari, vanno i miei complimenti, ma soprattutto l’augurio del miglior successo per le loro iniziative imprenditoriali con la gioia di condividere la grinta necessaria per lottare e superare le difficoltà”, ha concluso il vice Presidente Capone.  
   
   
MERCOLEDÌ 13 OTTOBRE FIRMA “UMBRIA 2015: UNA NUOVA ALLEANZA PER LO SVILUPPO”  
 
Perugia, 12 ottobre 2010 – La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha convocato per mercoledì 13 ottobre, a Palazzo Donini (Sala Giunta, ore 9.30), i componenti del Tavolo della concertazione per la sottoscrizione del documento “Umbria 2015: Una nuova alleanza per lo sviluppo” che, riformando il precedente “Patto per lo sviluppo e l’innovazione”, stabilisce le nuove regole e gli intenti della concertazione. Il testo è stato integrato con le osservazioni emerse nella riunione del 22 settembre scorso con tutti i soggetti della concertazione economico-sociale ed istituzionale e sarà oggetto di confronto in una specifica seduta del Consiglio regionale convocata per il 19 ottobre. La fase che si inaugura con la firma dell’Alleanza per l’Umbria trova “un chiaro ancoraggio nel Programma di Governo, il ‘documento programmatico’ della Regione Umbria sulla base del quale verrà costruito un percorso condiviso per le assunzioni di responsabilità e, alla fine, un accordo formale che stabilisca i reciproci impegni e le modalità di verifica del grado di raggiungimento”. Con la sottoscrizione del documento, entra nella sua operatività il Tavolo generale, massimo organismo politico dell’Alleanza per l’Umbria, al quale – come annunciato dalla presidente Marini nella riunione preparatoria del 22 settembre - sarà avviato un primo confronto su tre grandi temi: le misure e le azioni per la ripresa economica, l’occupazione e nuove politiche del credito, la riforma degli Enti e agenzie regionali, l’elaborazione del Documento annuale di programmazione.  
   
   
IL PRESIDENTE SPACCA AL FORUM AMBROSETTI. ´GRANDE ATTENZIONE DELLA REGIONE MARCHE ALLA DIFFUSIONE DELLA RICERCA PRESSO LE AZIENDE´.  
 
Ancona 12 Ottobre 2010 - ´La Regione riserva una grande attenzione alla ricerca per le imprese, destinando risorse in particolare alla diffusione nelle aziende dei risultati raggiunti nei centri di ricerca come le Universita`´. Cosi` il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, nel suo intervento al Forum Ambrosetti ´Marche Regione innovativa´ di scena ieri pomeriggio a Palazzo Raffaello. ´Stiamo lavorando in particolare ´ ha aggiunto Spacca ´ sulla diffusione delle conoscenze presso le imprese, sulla creazione di consorzi, alcuni dei quali hanno piu` di 20 anni. In questo momento la nostra massima attenzione e` alle tematiche legate all´invecchiamento della popolazione. Il ministero della Salute ha individuato le Marche quale sede di un network di studi e ricerca sull´invecchiamento e vorremmo inserire in questo scenario il distretto della Domotica affidandogli il rango di polo tecnologico. La scorsa settimana, a Bruxelles, in un incontro con il vicepresidente della Commissione europea Tajani e` stato condiviso l´impegno per lo sviluppo del progetto´. Tra le altre misure a favore della ricerca che la Regione Marche sta mettendo in campo, l´incentivazione dell´aggregazione tra imprese e l´elaborazione di progetti specifici da presentare in Europa..  
   
   
LA GIUNTA DEL PIEMONTE HA SCELTO I DIRETTORI REGIONALI  
 
Torino, 12 ottobre 2010 - La Giunta regionale ha scelto durante la seduta di ieri mattina i curricula dei 14 candidati cui affidare la responsabilità delle direzioni regionali messe a bando. Questo l’elenco: Affari Istituzionali Ed Avvocatura: Laura Bertino; Risorse Umane E Patrimonio: Maria Grazia Ferreri; Programmazione Strategica, Politiche Territoriali Ed Edilizia: Livio Dezzani; Risorse Finanziarie: Sergio Rolando; Ambiente: Salvatore De Giorgio; Agricoltura: Gaudenzio De Paoli; Trasporti: Aldo Manto; Innovazione, Ricerca Ed Universita’: Roberto Moriondo; Opere Pubbliche, Difesa Del Suolo, Economia Montana E Foreste: Vincenzo Coccolo; Istruzione, Formazione Professionale E Lavoro: Paola Casagrande; Attivita’ Produttive: Giuseppe Benedetto; Cultura Turismo E Sport: Maria Virginia Tiraboschi; Politiche Sociali E Politiche Per La Famiglia: Raffaella Vitale; Sanita’: Paolo Monferino.  
   
   
OTTANA, CAPPELLACCI: "SEGNALE IMPORTANTE DA PARTE DELLO STATO"  
 
Cagliari, 12 Ottobre 2010 - "Un primo risultato che arriva a pochi giorni dall´arrivo in Sardegna del Ministro degli Interni, Roberto Maroni. Un segnale di vicinanza e attenzione ai sindaci del territorio e, soprattutto, una risposta dello Stato ai malviventi". Così il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha commentato l´arresto dei tre presunti attentatori del sindaco di Ottana. "Vorrei manifestare gratitudine – ha aggiunto il Presidente- all´Arma dei Carabinieri, alle altre Forze dell´Ordine impegnate quotidianamente sul territorio e agli inquirenti". La sicurezza e, soprattutto, la prevenzione sono necessarie affinché le politiche per lo sviluppo possano attecchire e portare fuori dalla crisi i territori svantaggiati. Il presidente della Regione è ritornato sulla necessità di "fare quadrato" da parte delle Istituzioni: "Auspico - ha detto - che la notizia di oggi possa restituire al sindaco di Ottana, al quale rinnovo tutta la mia solidarietà e il mio sostegno, anzitutto l´elemento più importante, la serenità familiare, e in secondo luogo la volontà di proseguire un percorso di impegno politico rispetto al quale assicuro tutto il sostegno della Regione Sardegna".  
   
   
LA GIUNTA REGIONALE DELLE MARCHE INCONTRA L´AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI GENGA.  
 
Ancona, 12 Ottobre 2010 - La visita della giunta regionale all´Hotel Le Grotte di Genga aveva in programma naturalmente anche l´incontro con l´amministrazione comunale per analizzare le problematiche del territorio gengarino. Un sereno e utile confronto che si e` incentrato principalmente sui temi della viabilita` e le infrastrutture della Quadrilatero che interessano il territorio comunale, oltre che la messa in sicurezza di tratti stradali sulla strada della Gola di Frasassi, le problematiche sulla Comunita` montana e il Piano di sviluppo ricadente all´interno del Parco Gola della Rossa, la legge urbanistica in riferimento ai vincoli del Parco in zona agricola. Il Sindaco Giuseppe Medardoni , accompagnato dagli assessori Bazzucchini, Bruffa, Mariani e Conti, ha illustrato dettagliatamente alla giunta regionale i problemi relativi ai disagi dei cantieri della Quadrilatero evidenziando la necessita` di disporre della progettazione esecutiva con le varianti che incidono sul territorio. A tale proposito il presidente Spacca ha precisato che su sollecito della giunta regionale, la ditta appaltatrice, in ritardo rispetto al crono programma per difficolta` sotto il profilo tecnico, ha assunto formalmente l´impegno di presentare la progettazione esecutiva, comprensiva delle varianti, entro il 31 ottobre prossimo. Per quanto riguarda il problema della Comunita` montana e del Parco ( il territorio di Genga e` per il 70% interessato dalle aree a parco) il Sindaco ha espresso l´esigenza di rivedere i confini e i vincoli urbanistici in favore delle aree agricole all´interno dei parchi. Su tale tema il presidente Spacca ha inforatAo che si sta rivedendo la legge Urbanistica in modo da tener conto della valorizzazione del territorio, in termini non solo vincolistici. Sul fronte della sicurezza stradale nei tratti della Gola di Frasassi , la Regione Marche ha gia` iscritto interventi sull´assestamento di bilancio 2010 e su quello di previsione 2011. ´Se puntiamo con determinazione all´asset Turismo ´ ha concluso il Presidente ´ non possiamo che impegnarci a garantire un processo infrastrutturale che valorizzi il territorio e nel contempo, pur nelle ristrettezze che i tagli governativi ci impongono, studiare misure adeguate per liberare risorse in favore delle politiche per la montagna. ´  
   
   
LAZIO: LAVORO IN CHIARO, 10 MILIONI DI EURO PER RILANCIARE OCCUPAZIONE  
 
Roma, 12 ottobre 2010 - Dieci milioni di euro per rilanciare l´occupazione. E’ quanto prevede il progetto ´Lavoro in chiaro´ presentato ieri mattina presso la Regione Lazio dal presidente della Regione Lazio, Renata Polverini e dall’assessore al Lavoro e Formazione, Mariella Zezza. “Il nostro obiettivo – ha spiegato la presidente Polverini - è rimettere in moto l´occupazione, a partire dalle fasce più svantaggiate: gli over 50, i lavoratori disoccupati da più di sei mesi, quelli con bassa scolarizzazione o con una o più persone a carico”. Altro proposito dell´iniziativa è quello di far “emergere il lavoro nero ed intervenire per mettere in sicurezza i posti di lavoro”. I contributi saranno messi a disposizione dall´amministrazione attraverso un bando con scadenza al 30 settembre 2011. Per ogni lavoratore assunto il datore di lavoro potrà beneficiare da un minimo di 5 mila euro ad un massimo di 12 mila, cui potranno anche essere aggiunti voucher formativi post-assunzione di 2 mila euro ciascuno. Secondo le stime, il progetto dovrebbe consentire l´inserimento o la stabilizzazione di circa di 1.000 lavoratori.  
   
   
BOLZANO: DALLA GIUNTA: DDL SULLA FINANZIARIA COLLEGATA AL BILANCIO 2011  
 
Bolzano, 12 ottobre 201 - La Giunta provinciale ha proseguito e completato nella seduta dell’ 11 ottobre l´esame degli articoli che compongono la finanziaria collegata al bilancio di previsione 2011. Tra le misure previste, la razionalizzazione di alcuni servizi scolastici provinciali, la proroga di un anno nella gestione dei 24 rifugi alpini, la disciplina delle professioni sogette a segnalazione di inizio attivitá, la possibilità per i Comuni di reintrodurre la tassa sui cani, un primo stanziamento per la candidatura di Bolzano con il Nordest a Capitale europea della cultura 2019. Nel quadro delle misure di razionalizzazione delle strutture amministrative e della spesa pubblica nel settore dell´istruzione, dal 1° gennaio 2011, secondo il ddl della Finanziaria 2011 elaborato dalla Giunta, gli Istituti pedagogici vengono assorbiti nella Sovrintendenza e nelle Intendenze scolastiche. Dal 1° gennaio 2012 nelle intendenze scolastiche confluiranno anche le attività svolte dagli istituti per l´educazione musicale. Tutto il personale degli istituti in questione transita nelle Ripartizioni scolastiche. Analogo passaggio viene previsto il 1° settembre 2011, in concomitanza con l´avvio della riforma dell´istruzione superiore in Alto Adige, per la Formazione professionale provinciale. "Da un lato si ottiene un risparmio nelle spese di amministrazione, dall´altro viene garantito un migliore coordinamento tra gli istituti formativi, necessario alla luce della riforma", sottolinea il presidente Luis Durnwalder. E viene favorita la circolazione dei docenti: "Perché un bravo insegnante di musica dell´Im non dovrebbe poter insegnare anche nella scuola superiore?" Un altro articolo interessante riguarda le proprietà immobiliari del demanio statale: la Giunta inserisce infatti la possibilità di avviare anche con la Polizia e la Guardia di finanza, a seguito di intesa con le autorità statali competenti, operazioni di permuta analoghe a quelle in corso dal 2008 con il Ministero della difesa per le aree militari dismesse trasferite alla Provincia in cambio della costruzione di alloggi o di risanamento di strutture militari. La Giunta intende inoltre disciplinare la segnalazione certificata di inizio attività, che consente di avviare un´attività privata dopo corrispondente comunicazione dell´interessato all´amministrazione competente: considerata la competenza primaria in materia, verrà stilata una lista delle attività ammesse con semplice segnalazione e di quelle invece che richiedono particolari requisiti e prescrizioni: "Vogliamo favorire la riduzione dela burocrazia, ma anche garantire la qualità del lavoro offerto ai cittadini", sottolinea Durnwalder. Tutte le questioni in materia urbanistica verranno invece chiarite con un´apposita legge. Nel ddl viene prorogato di un anno alle attuali condizioni il contratto con gli attuali gestori dei 24 rifugi alpini che dal 2011 passano alla Provincia. La procedura per il rinnovo delle concessioni non potrà infatti concludersi entro il 2010. Sempre in tema di montagna, la Giunta ha previsto la possibilità di rimborsare il Soccorso alpino di Brd-avs e quello di Cnsas Alto Adige, per lo svolgimento dei compiti affidati, anche dopo il passaggio di competenza dal turismo alla protezione civile. Errori formali nella richiesta di contributi pubblici non dovranno più comportare un´esclusione di 5 anni da qualsiasi beneficio pubblico. "Sulla strada del regolamento già previsto nel ddl omnibus, vogliamo distinguere tra errori sostanziali e errori formali", spiega Durnwalder. Vizi che non hanno effetti sulla concessione del contributo o sul suo ammontare non verranno puniti così severamente. "Potrebbe anche bastare un anno di esclusione", specifica il Presidente. In base alla legge provinciale sulla pesca, la Giunta ha inserito nel ddl un articolo che, nell´autorizzare la derivazione d´acqua a scopo idroelettrico, prescrive al concessionario il versamento di un importo a titolo di risarcimento del valore di diritto di pesca ridotto a causa della limitazione dell´ambiente acquatico e del prelievo dell´acqua. L´importo è fissato in 0,95 cent per kilowatt. "In tal modo si crea un fondo stimato in circa 600mila euro che potrà essere investito per reintegrare il patrimonio ittico e in altre misure per la conservazione e il miglioramento dell´ambiente", precisa Durnwalder. Due articoli della Finanziaria 2011 riguardano gli animali: da un lato, per proteggere i cavalli più giovani, viene vietata dal 2012 la loro partecipazione a competizioni fino all´età di tre anni. Dall´altro viene previsto il ripristino dal 2011 dell´imposta comunale sui cani. L´imposta, fino a un massimo di 50 euro, è facoltativa e spetta al singolo Comune decidere in merito con apposito regolamento. Attualmente sono registrati in Alto Adige 36mila cani. Alcune categorie, come quelli adibiti alla guida di non vedenti o al servizio di protezione civile, sono esenti. Un articolo della Finanziaria fa chiarezza sulle spese per il ricovero in anni passati di malati psichicici altoatesini nell´ex struttura di Pergine, e più in generale sulle spese per la degenza di malati psichici in strutture extraprovinciali. Nel quadro della mobilità sanitaria interregionale, la Provincia di Bolzano si assumerà i costi della degenza e delle prestazioni dei malati psichici provenienti dall´Alto Adige, mentre finora a sostenerli era tenuta la Provincia in cui i pazienti risiedevano, spesso coincidente con la struttura che li ospitava per anni, come nel caso del Trentino. Infine la Giunta viene autorizzata a disporre la partecipazione della Provincia nel Comitato organizzatore per la candidatura a Capitale europea della cultura 2019. Per le finalità legate all´evento vengono stanziati 600mila euro per il 2011.  
   
   
"100 CITTÀ PER LA SICUREZZA", NEL MOLISE DUE GIORNATE DI EVENTI  
 
Campobasso, 12 ottobre 2010 - la manifestazione nazionale che il Forum Italiano per la Sicurezza Urbana lancia ogni due anni per dare visibilità e promuovere le azioni delle Amministrazioni aderenti. L´idea è quella di mostrare al pubblico la varietà, la ricchezza e la creatività con cui gli Enti locali interpretano le politiche per la sicurezza, alla luce dei principi fondamentali del Fisu di libertà, uguaglianza dei diritti e democrazia. Ogni Amministrazione aderente ha dunque la possibilità di organizzare un evento di qualsiasi natura per presentare i progetti di cui va più fiera: il tutto sotto l´unica veste nazionale delle "100 Città per la Sicurezza". Nel Molise sono state programmate due giornate, il 18 ottobre a Campobasso presso la Sala conferenze della Regione Molise in Via S. Antonio Abate, il giorno seguente ad Isernia presso la Sala convegni della Provincia di Isernia in Via Berta. L´assessore regionale alla Polizia locale, Salvatore Muccilli, sarà presente in tutte e due le occasioni. "Si tratta di un appuntamento di alto profilo - sottolinea l´Assessore Muccilli - che affronta, con l´aiuto di riconosciute autorità del settore, problematiche e inquietudini diffuse nella vita di ogni cittadino. La sicurezza non è un tema esclusivamente legato a fenomeni di criminalità o di devianza, anche se ovviamente questo è il settore di attenzione maggiore e più delicato. Nel corso della due giorni, infatti, sarà presentato anche il progetto "Ruote sicure", perché i pericoli nascenti dalla circolazione stradale sono un fenomeno da tenere presente e da monitorare. Personalmente, vorrò portare la mia esperienza di questi mesi, quella che mi ha fatto puntare su una crescente valorizzazione delle forze di Polizia locali e delle loro grandi risorse professionali. Abbiamo investito anche nella specifica formazione professionale di questo personale, perché riteniamo sia una grande risorsa per la comunità locale. Il vigile urbano è, non a caso, il primo e più frequente livello di contatto tra cittadini e sicurezza pubblica. Integrata nel più complesso sistema di vigilanza e controllo del territorio, la polizia locale ha grandi spazi di sviluppo e può rappresentare un baluardo di tutela per la collettività regionale"  
   
   
EUROPEANDO: VENERDÌ SCADONO I TERMINI PER IL BANDO RISERVATO A DISOCCUPATI E INOCCUPATI IN SARDEGNA  
 
 Cagliari, 12 Ottobre 2010 - Venerdì 15 ottobre scadranno i termini per la presentazione delle domande di partecipazione al concorso di idee "Europeando - Nuovi imprenditori", indetto dall’Assessorato regionale del Lavoro e finanziato con 9 milioni di euro. L’obiettivo è quello di promuovere la cultura dell´imprenditorialità e sostenere lo sviluppo di progetti di creazione di impresa, stimolando la definizione di idee competitive e innovative da parte di disoccupati (compresi i lavoratori in mobilità), inoccupati ed emigrati sardi. Possono partecipare anche coloro che non superano un reddito annuale di ottomila euro, nel caso di lavoro dipendente o misto, oppure di 4.800 euro nel caso di lavoro autonomo. Per i lavoratori disabili, invece, il limite di reddito per il 2010 è pari a 11mila 462 euro. In ogni caso, i Centri servizi per il lavoro (Csl) e i Cesil sono a disposizione dei cittadini per verificare lo status occupazionale, anche alla luce dei numerosi quesiti giunti all’Assessorato del Lavoro attraverso il sito della Regione. Un esempio: coloro che hanno beneficiato del programma Master and Back, non sono considerati "occupati", dunque possono partecipare ad Europeando. Viceversa, non sono ammessi i cassintegrati. Ciascun richiedente può concorrere alla competizione con una sola proposta per la provincia di residenza. Sarà attribuita una premialità di 5 punti alle donne. In caso di costituzione di un gruppo, i 5 punti spettano soltanto se la maggioranza dei componenti è di sesso femminile. Un gruppo composto da un uomo e una donna non può beneficiare della premialità. Non sono previsti limiti di età. Saranno selezionate le 200 migliori idee imprenditoriali (25 per provincia) tra quelle presentate. Una commissione valuterà l´originalità, l´innovazione e la sostenibilità dei progetti. I vincitori del concorso parteciperanno ad un percorso formativo (spese interamente a carico della Regione, con fondi Fse). I settori privilegiati sono quelli che la Giunta Cappellacci considera strategici per le politiche di sviluppo, vale a dire ambiente, energie rinnovabili, turismo, agroindustria e Ict. Sono previsti incentivi sino a un massimo di 50mila euro (in regime “de minimis”) per la creazione d’impresa, con un cofinanziamento da parte dell’imprenditore pari al 20 per cento per le spese di investimento e di avvio. La domanda di partecipazione e i documenti richiesti dovranno pervenire entro le ore 13 del 15 ottobre al seguente indirizzo: Assessorato regionale del Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza sociale, via Xxviii Febbraio 1, 09131 - Cagliari.  
   
   
SOTTOPRODOTTI DELLA VINIFICAZIONE COME AMMENDANTI IN AGRICOLTURA, UTILIZZO E DIVIETI  
 
Impiego dei sottoprodotti della vinificazione per uso agronomico, anche la Puglia applica il Decreto ministeriale 7407 del 4 agosto 2010, con l’approvazione in Giunta regionale di apposita delibera. “Un atto- spiega l’Assessore alle Risorse Agroalimentari Dario Stefàno- che consente di alleggerire l’impatto significativo sul processo produttivo determinato proprio dal problema dello scarto dei sottoprodotti, assecondando in questo modo le aspettative degli operatori.” Per uso agronomico si intende l’utilizzo dei sottoprodotti derivanti dalla vinificazione delle uve, attraverso la distribuzione e l´interramento nei terreni agricoli. L’impiego, come ammendanti, sui terreni ad uso agricolo ne favorisce il miglioramento della struttura, della dotazione organica e della fertilità, comportando nel contempo una riduzione dei costi economici ed ambientali legati al loro trasporto. L’uso agronomico dei sottoprodotti è consentito sui terreni agricoli, presenti nei fascicoli aziendali, nel limite massimo di Kg 3.000 per ettaro. “Le disposizioni approvate dalla giunta regionale- continua l’assessore- ne vietano l’uso: sui terreni situati nelle Zone individuate come Vulnerabili da Nitrati di origine agricola (Zvn), individuate con D.g.r. Del 23 gennaio 2007 n. 19, in cui il quantitativo di azoto totale ad ettaro supera i 170 Kg; entro 5 metri di distanza dalle sponde dei corsi d’acqua e dall’inizio dell’arenile per le acque marino-costiere e quelle lacuali; su terreni situati a distanza inferiore a 200 metri dai centri abitati e sui terreni gelati, innevati e saturi di acqua.” Con successiva Determinazione del Dirigente del Servizio Agricoltura n. 805 del 05/10/2010 sono state adottate le disposizioni regionali per la campagna vitivinicola 2010/2011 in merito ai controlli.I produttori che intendono utilizzare i sottoprodotti per uso agronomico devono effettuare la comunicazione all’Ufficio periferico dell’Icqrf (Ispettorato Centrale per il Controllo della Qualità dei Prodotti Agroalimentari) territorialmente competente e alla Regione Puglia (Area Politiche per lo Sviluppo Rurale - Servizio Agricoltura, Lungomare N. Sauro n.45,47 - 70121 Bari) compilando il modello 2 bis, allegato al D.m. N. 7407/2010.  
   
   
BOLZANO, DALLA GIUNTA: QUERELA PER DIFFAMAZIONE  
 
Bolzano, 12 ottobre 2010 - La Giunta provinciale ha deciso di querelare per diffamazione Herbert Oberhofer, che aveva a sua volta denunciato l´esecutivo di Palazzo Widmann alla Direzione distrettuale antimafia di Trento. "Nella sua denuncia - ha spiegato Luis Durnwalder - Oberhofer ci accusa di svolgere attività di stampo mafioso trattando con soggetti come Enel ed Edison. Noi abbiamo il diritto e il dovere di svolgere queste trattative perchè lo facciamo per conto di tutta la popolazione altoatesina, e ritengo che con le sue accuse Herbert Oberhofer abbia passato il segno: per questo la Giunta provinciale ha deciso di querelarlo per diffamazione".  
   
   
FORMAZIONE LAVORATORI FVG: PROROGA TERMINI RICHIESTA CONTRIBUTI  
 
Trieste, 12 ottobre 2010 - Sono stati prorogati al prossimo 30 novembre i termini per la richiesta di finanziamento, ai sensi della legge 53 del 2000, di progetti di formazione rivolti a lavoratori dipendenti che, sulla base di accordi contrattuali, beneficiano di quote di riduzione dell´orario di lavoro (congedo). Lo comunica il Servizio gestione interventi per il sistema formativo della Direzione centrale istruzione, formazione e cultura della Regione Friuli Venezia Giulia. Le aziende o i lavoratori interessati possono rivolgersi agli Enti di formazione accreditati, che sono gli organismi titolati a presentare alla Regione le domande di contributo. Possono essere finanziate, fino ad un massimo di 6 mila euro, le quote di iscrizione a percorsi formativi curati sul territorio nazionale da enti di formazione accreditati e da istituzioni universitarie, nonché altre attività formative valide ai fini del conseguimento di crediti riconosciuti a livello universitario. Per informazioni: ufficio di Udine del Servizio gestione interventi formativi (telefono 0432 555896, E-mail meri.Dorlando@regione.fvg.it ).  
   
   
OSSERVATORIO SULLA COMPONENTISTICA AL VIA OGGI A LIVORNO L´INSEDIAMENTO UFFICIALE PRIMO ATTO DEL PROTOCOLLO D´INTESA REGIONE, ISTITUZIONI, PARTI SOCIALI  
 
Firenze, 12 ottobre 2010 - Si insedia ufficialmente oggi (ore 10, Provincia di Livorno) l´Osservatorio regionale per la componentistica auto. E´ il primo atto del protocollo d´intesa per la valorizzazione, il potenziamento e la riqualificazione del settore firmato da Regione Toscana, Provincia e Comune di Livorno, Comune di Collesalvetti, Camera di commercio di Livorno, sindacati, Confindustria e le altre associazioni di categoria. Per la Regione saranno presenti, oltre all´assessore alle attività produttive, lavoro, formazione Gianfranco Simoncini, anche i rappresentanti delle Province di Pisa e di Firenze e delle associazioni di categoria che hanno firmato l´intesa anche a livello regionale. Ed è proprio il carattere regionale dell´intesa che viene sottolineato dall´assessore. «Il raggio d´azione dell´Osservatorio e del protocollo – spiega – parte da Livorno, ma si estende necessariamente a tutta la regione e su questo punto siamo in piena sintonia con Confidustria regionale». All´osservatorio sarà affidato il coordinamento degli interventi e l´analisi dell´andamento del comparto. Sarà un tavolo di confronto permanente, che servirà anche a garantire la presenza coordinata del settore regionale sui tavoli nazionali, per affrontare le questioni di maggior rilievo per le aziende locali. «L´intesa – spiega l´assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini - parte dalla constatazione della grave crisi attraversata dal settore della meccanica e della componentistica auto, settore che vede nella provincia di Livorno uno dei punti di massima concentrazione territoriale ma che è un settore strategico per l´economa dell´intera Toscana. Per questo sostenere questo settore è per noi una priorità».  
   
   
PROVINCIA DI PARMA: NUOVI PERCORSI PER IL LAVORO PRESENTATA LA PRIMA TRANCHE DEL PIANO DI FORMAZIONE 2010: DIECI INIZIATIVE FORMATIVE PER PERSONE IN CERCA DI OCCUPAZIONE. ISCRIZIONI DAL 20 OTTOBRE AL 12 NOVEMBRE  
 
Parma, 12 ottobre 2010 – Un pacchetto di 10 percorsi (per un impegno finanziario complessivo di oltre 600mila euro) pensati per qualificare o riqualificare le persone disoccupate e quelle alla ricerca del primo lavoro: persone colpite dalla crisi, per colpa della quale il lavoro è più difficile trovarlo o ritrovarlo. È la prima tranche del piano formativo 2010 della Provincia: dieci percorsi ad hoc, studiati su profili professionali che le imprese cercano. Sulla base dell’esperienza svolta con “help for job”, la Provincia continua infatti a coordinare il tavolo operativo che vede coinvolte le forze sociali, la Camera di Commercio, le locali associazioni di impresa e l’Osservatorio del mercato del lavoro. Insieme selezionano i mestieri più richiesti, sui quali vengono appunto predisposti i corsi di formazione. “Con questa iniziativa la Provincia prosegue il suo impegno per riportare al lavoro le persone colpite dalla crisi economica – ha detto oggi in conferenza stampa in piazza della Pace l’assessore provinciale alla Formazione professionale e alle Politiche del lavoro Manuela Amoretti, affiancata da Marisa Ciaburri del Servizio Formazione professionale -. Si tratta di percorsi rivolti a persone alla ricerca attiva di lavoro: persone che l’hanno perduto ma anche giovani che hanno magari appena terminato gli studi e che il loro primo lavoro fanno più fatica a trovarlo. Dieci percorsi dedicati ai mestieri e alle professioni più richiesti dalle aziende della nostra provincia in questo periodo, scelti con le associazioni d’impresa, la Camera di Commercio, l’Osservatorio sul mercato del lavoro e le forze sociali. Il tutto perché vogliamo seguitare a far sì che la formazione professionale continui ad essere una formazione utile, che serve alle persone e che dà loro una mano il più possibile a trovare o ritrovare un’occupazione”. Vario lo spettro dei profili: “Alcuni – ha spiegato l’assessore - riguardano il settore agroalimentare, uno dei cardini del nostro tessuto produttivo, altri si concentrano su ambiti diversi”. Si va dai percorsi per operatore agroalimentare, di panificio e pastificio, e operatore della ristorazione, ai corsi di specializzazione per disegnatore meccanico, tecnico nei settori dell’amministrazione e finanza, gestione punto vendita, tecnico dell’edilizia, fino a quelli nell’ambito dell’animazione sociale e tempo libero. Con questa iniziativa la Provincia continua l’impegno per “ricostruire” i posti di lavoro distrutti durante le crisi, circa 3.000 fra il 2008 e 2009. E lo fa in una fase di cambiamento che Parma e il suo territorio stanno affrontando, caratterizzata da una ripresa della domanda di lavoro. Una inversione di tendenza attesa e auspicata, accanto alla quale permane però la situazione di rischio e difficoltà che tocca tanti lavoratori. Dei 10 percorsi, 9 sono di qualificazione e sono rivolti a inoccupati (cioè persone alla ricerca del primo lavoro) e disoccupati (persone che hanno perso il lavoro) iscritti ai Centri per l’impiego alla data del 7 ottobre. Il decimo progetto si riferisce alla creazione di impresa (autoimprenditoria sociale). In tutto saranno coinvolte 122 persone. Le iscrizioni ai percorsi, che partiranno nei mesi novembre e dicembre, sono aperte dal 20 ottobre e fino al 12 novembre 2010 e dovranno essere effettuate all’ente di formazione che realizzerà l’attività relativa al profilo prescelto. Alla presentazione della domanda di iscrizione verranno verificati i requisiti di accesso richiesti. Nel caso in cui le domande siano superiori ai posti disponibili verrà effettuata una selezione (dopo il 12 novembre) di carattere attitudinale e motivazionale. Le persone disoccupate e prive di ammortizzatori sociali potranno usufruire di un’indennità di frequenza di 3,10 euro per ogni ora frequentata, fino ad un massimo di 400 euro al mese.  
   
   
BOLZANO: AL VIA LA QUINTA EDIZIONE DI CULTURA SOCIALIS  
 
 Bolzano, 12 ottobre 2010 - - L’iniziativa culturale delle politiche sociali in Alto Adige si avvia alla sua 5° edizione. Dal 2007 la Ripartizione Famiglia e Politiche sociali della Provincia raccoglie e documenta progetti del Sociale e premia quelle iniziative e che si distinguono particolarmente sul territorio altoatesino. Fino al 31 ottobre 2010 sul sito www.Cultura-socialis.it/  si possono ancora fare delle proposte. I cinque anni di Cultura Socialis verranno festeggiati a Brunico il 18 marzo 2011 e sicuramente la manifestazione sarà una buona occasione per dare risalto a dei progetti innovativi in campo sociale. Partendo dalla Val Venosta, passando poi per la Val Isarco, il Burgraviato ed il Comune di Bolzano, il treno di Cultura Socialis si fermerà nel 2011 nella Comunità Comprensoriale della Val Pusteria. Da gennaio 2010 ad oggi sono state inviate al sito www.Cultura-socialis.it circa 200 proposte. Questi progetti vogliono essere d’esempio e motivare alla cittadinanza attiva. A ogni proposta fatta dalla cittadinanza altoatesina segue una ricerca e successivamente tutte le descrizioni dei progetti vengono documentati sul sito. C´è tempo sino al 31 ottobre 2010 per presentare i progetti sociali che prenderanno parte alal selezioen per l´assegnazione del Premio Cultura Socialis 2011. Cultura Socialis ricerca iniziative valide nei settori: lavoro sociale informale, lavoro sociale formale, impresa, politica comunale, mass-media. La giuria che selezionerà i migliori progetti composta da 12 membri, provenienti dai diversi ambiti sociali-culturali-economici del nostro territorio. In una prima fase saranno selezionati 15 progetti che saranno nominati ed infine i 5 progetti, ai quali sarà assegnato il Premio Cultura Socialis. Così vengono evidenziate la diverse sfaccettature del lavoro sociale e viene dato risalto all’impegno civico in Alto Adige. Inoltre così facendo viene tessuta una capillare rete per una reale cultura del sociale.