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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 30 Novembre 2010
PARLAMENTO EUROPEO: LA SESSIONE PLENARIA DI NOVEMBRE IN PILLOLE LA SINTESISOTTO I RIFLETTORI GLI AIUTI UE ALL´IRLANDA E IL BILANCIO 2011 IL PRESIDENTE BUZEK ANNUNCIA L´INVITO A AUNG SAN SUU KYI PER UNA PROSSIMA SEDUTA  
 
Strasburgo, 30 novembre 2010 - È stata una sessione impegnativa quella di novembre, con tre crisi che bussavano alla porta. Da una parte le difficoltà irlandesi e l´impasse sul bilancio, dall´altra la vicina apertura del vertice sul clima di Cancún, che molti temono si chiuda ancora una volta senza un chiaro accordo contro il cambiamento climatico. Nel corso della settimana a Strasburgo i deputati hanno discusso la situazione economica con il presidente della Commissione José Manuel Barroso e con quello della Banca centrale europea Jean-claude Trichet, approvando poi una risoluzione comune sul bilancio 2011. Tra gli altri temi al centro del dibattito i farmaci su prescrizione medica, per i quali sono state approvate regole più strette in materia di informazione, e la situazione della Georgia, della quale è venuto a parlare il presidente Mikheil Saakashvili. Non sono mancati i momenti di allegria, come quando i deputati hanno salutato la liberazione della leader dell´opposizione birmana Aung San Suu Kyi o come quando la regista Feo Aladag ha ricevuto dal Parlamento il premio Lux 2010 per il suo film "Die Fremde". Birmania: Mi rallegro della liberazione di Aung San Suu Kyi, ha affermato in apertura della sessione il presidente del Parlamento Jerzy Buzek, rivelando di aver invitato a Strasburgo, per una delle prossime plenarie, la leader dell´opposizione birmana. Economia: Martedì quasi tutti i gruppi politici hanno sostenuto la posizione del Parlamento di voler applicare le regole stabilite dal Trattato di Lisbona per quanto riguarda le trattative sul bilancio 2011. Sul tavolo anche le decisioni per garantire la stabilità europea, un tema discusso con il presidente Bce Jean-claude Trichet. I deputati hanno chiesto che l´istituto di Francoforte assuma un ruolo più attivo per difendere l´economia europea. Georgia on my mind: Un paese che si sente europeo, ma che in parte è ancora occupato dalla Russia. È questa la Georgia, nelle parole del suo presidente Mikheil Saakashvili che, in un discorso in Parlamento, si è impegnato formalmente a cercare una soluzione pacifica per risolvere i problemi con l´ingombrante vicino. Miniere di carbone in Germania, Spagna e Romania, che il Parlamento vorrebbe tenere aperte almeno fino al 2014, sebbene non siano più redditizie. A questo dovrebbe aggiungersi il sostegno ai minatori, per accompagnarli nel periodo di transizione successivo alla chiusura delle miniere. I Verdi sono contrari, dicono che si tratta di fondi spesi in energia non rinnovabile. Alluvioni: aiutare le vittime attingendo al Fondo di solidarietà europeo. Nei giorni scorsi acquazzoni violenti hanno infatti provocato alcuni morti e milioni di euro di danni in diverse zone europee, compreso il Nord d´Italia e il Veneto in particolare, per cui sono stati richiesti gli aiuti. Clima, si scalda la temperatura: I deputati hanno discusso sulle posizioni da tenere nel vertice Onu di Cancun contro il cambiamento climatico che inizierà lunedì prossimo. Una tematica che i cittadini hanno potuto discutere direttamente con il presidente della Commissione ambiente, il socialdemocratico tedesco Jo Leinen, durante una chat sulla pagina Facebook del Parlamento. Settima pillola: Il premio Lux, vinto quest´anno dal film "Die Fremde", una parabola drammatica sul delitto d´onore. A ritirare il premio è stata la regista austriaca Feo Aladag. Quest´anno, oltre al film vincitore, erano stati selezionati come finalisti Akadimia Platonos di Filippos Tsitos e Illegal di Olivier Masset-depasse. Cristiani in Irak: passata una risoluzione in difesa dei cristiani iracheni e contro la pena di morte a Tarek Aziz. Mario Mauro (Pdl-ppe): "Adesso il governo iracheno difenda la comunità cristiana". Tensione in aula: mercoledì durante un dibattito in plenaria sull´economia. La sessione è stata sospesa per pochi minuti e il deputato inglese euroscettico Godfrey Bloom è stato espulso dall´aula per aver insultato il leader del gruppo socialdemocratico Martin Schulz. Accordo anti contraffazione: Vince la risoluzione del centro-destra, che accoglie il nuovo accordo commerciale multilaterale anticontraffazione (Acta). Un passo nella giusta direzione, secondo i deputati, che hanno però invitato la Commissione a assicurarsi che non danneggi le libertà dei cittadini, tra cui l´accesso a internet. La risoluzione del centro-sinistra, sconfitta, era più critica verso Acta.  
   
   
BILANCIO 2011: LA COMMISSIONE EUROPEA ACCELERA LA PRESENTAZIONE DEL NUOVO PROGETTO PER FAVORIRE UN ACCORDO TRA CONSIGLIO E PARLAMENTO  
 
 Bruxelles, 30 novembre 2010 - La Commissione europea ha adottato il 26 novembre un nuovo progetto di bilancio Ue per il 2011 in seguito al fallimento della procedura di conciliazione tra Parlamento europeo e Consiglio il 15 novembre 2010. Il nuovo progetto di bilancio prevede 126,5 miliardi di euro in pagamenti (+2,9% rispetto al 2010). Stamattina il Presidente della Commissione Jose Manuel Barroso ha inviato ai Presidenti del Parlamento europeo e del Consiglio una lettera sulle questioni politiche collegate all´adozione del bilancio 2011. “Abbiamo accelerato i tempi onde poter proporre un valido punto di partenza per i nuovi negoziati tra il Parlamento europeo e il Consiglio”, ha dichiarato il Commissario Ue per il Bilancio e la programmazione finanziaria Janusz Lewandowski. “Il nostro obiettivo consisteva nel presentare questo nuovo progetto di bilancio entro il 1° dicembre, ma lavorare a ritmi più serrati ci ha permesso di anticipare i tempi, dando così ai due rami dell´autorità di bilancio maggiori possibilità di raggiungere un accordo sul bilancio dell´anno prossimo entro la fine di quest’anno”. Il fatto che il 15 novembre il Consiglio e il Parlamento non abbiano raggiunto un accordo sulle questioni politiche collegate al bilancio Ue ha fatto fallire la procedura di conciliazione. Tali questioni vertevano sulla definizione delle modalità del dialogo interistituzionale in vista dell´adozione del prossimo quadro finanziario, sulle future fonti di reddito ("risorse proprie") per il bilancio Ue e sul livello di flessibilità nell´attuale quadro finanziario pluriennale. Il Parlamento ha confermato la propria posizione sulle tre questioni suddette in una risoluzione adottata il 25 novembre. Nella lettera del Presidente Barroso al Presidente Buzek e al Primo ministro Leterme, la Commissione invita il Parlamento e il Consiglio a sviluppare le modalità della cooperazione sulle future questioni di bilancio in conformità del trattato di Lisbona (lavorando insieme sul prossimo quadro finanziario pluriennale) e annuncia che intende presentare proposte sulle risorse proprie dell´Ue entro il giugno 2011. Inoltre, si esaminerà il finanziamento dei nuovi compiti dell’Ue derivanti dal trattato di Lisbona e dalla strategia Ue 2020 garantendo al valore aggiunto europeo la necessaria centralità nelle future proposte della Commissione. “Per quanto riguarda la flessibilità all´interno del bilancio” ha aggiunto il Commissario Lewandowski, “mi compiaccio che ieri il Consiglio abbia deciso di fissare un margine per imprevisti che può arrivare fino allo 0,03 dell’Rnl dell’Ue come extrema ratio per reagire a circostanze impreviste. Questo rappresenta un enorme passo avanti”. Le prossime fasi - La Commissione trasmetterà immediatamente il nuovo progetto di bilancio 2011 al Parlamento europeo e al Consiglio, Su queste basi, il Parlamento e il Consiglio devono raggiungere un accordo: “È di fondamentale importanza raggiungere entro il 31 dicembre un accordo sul bilancio dell’anno prossimo”, afferma Janusz Lewandowski. “Oltre al fatto che in varie parti del mondo stanno emergendo nuove potenze economiche, dobbiamo dimostrare ai mercati che l’Europa si sforza di sormontare la crisi attuale anziché incagliarsi in dibattiti di natura puramente interna. Contrariamente a quanto si sente dire, il bilancio dell´Ue non è un "bilancio per Bruxelles": il funzionamento delle istituzioni Ue rappresenta meno del 6% del bilancio totale, il che significa che quasi il 95% del bilancio serve a rilanciare la crescita economica dell’Europa, è destinato a città, regioni, scienziati, agricoltori e studenti, contribuisce a tutelare l’ambiente, ad affrontare il cambiamento climatico e a rendere più sicuri i trasporti e consente all’Europa di agire all’unisono sulla scena mondiale. Ci serve un bilancio per 500 milioni di europei! Visti gli sviluppi verificatisi ieri al Consiglio e al Parlamento, sono certo che potremo raggiungere un accordo sulla base della nostra nuova proposta di bilancio”. •Questo è il primo bilancio dell’Ue che deve essere adottato secondo la procedura prevista del trattato di Lisbona. Il trattato introduce un gran numero di cambiamenti, tra cui il fatto che il Consiglio e il Parlamento si trovano per la prima volta su un piano di parità nell´ambito della procedura di adozione. •La procedura di adozione è suddivisa in quattro fasi: presentazione del progetto di bilancio da parte della Commissione, cosa che la Commissione ha fatto il 27 aprile chiedendo un aumento del 5,9%; reazione del Consiglio (il 12 agosto il Consiglio ha chiesto un aumento del 2,9%); reazione del Parlamento (il 20 ottobre il Parlamento ha chiesto un aumento del 6%); procedura di conciliazione di 21 giorni per trovare un compromesso tra le due istituzioni (i lavori del comitato di conciliazione sono durati dal 26 ottobre al 15 novembre). •Se la procedura di conciliazione fallisce, la Commissione deve presentare un nuovo progetto di bilancio (articolo 314, paragrafo 8). Il collegio dei commissari ha autorizzato il commissario Lewandowski ad adottare il nuovo progetto. •Se non dovesse giungere a un accordo entro il 31 dicembre 2010, dal 1° gennaio 2011 l’Ue opererebbe secondo il sistema del “dodicesimo provvisorio”. In pratica, ciascun capitolo del bilancio sarebbe finanziato mensilmente da un dodicesimo della sua dotazione nel bilancio 2010, o in misura addirittura inferiore se l’importo iscritto nel progetto di bilancio per questo capitolo fosse meno elevato. Questo ostacolerebbe il buon funzionamento dell’Ue, in quanto il bilancio non finanzierebbe nuove iniziative o nuovi organi per i quali non erano state stanziate risorse nel bilancio 2010, il Fondo di solidarietà e il Fondo di adeguamento alla globalizzazione risulterebbero bloccati e, in linea generale, le dotazioni mensili di uguale entità impedirebbero una pianificazione su vari mesi. Vedi anche: http://ec.Europa.eu/budget/index_en.htm/  Il Progetto Di Bilancio In Cifre
miliardi di euro % del bilancio totale Variazione percentuale rispetto al 2010
Si* Sp** Si Sp
1. Crescita sostenibile: 64,5 53,3 45,5% 0,4% 11,8%
Competitività 13,5 11,6 9,5% -9,0% 2,7%
Coesione 51,0 41,7 36,0% 3,2% 14,6%
2. Conservazione e gestione delle risorse naturali 58,7 56,4 41,3% -1,4% -3,0%
Pagamenti diretti e spese connesse al mercato 42,9 42,8 30,2% -2,1% -2,1%
Sviluppo rurale, ambiente e pesca 15,7 13,5 11,1% 0,7% -5,6%
3. Cittadinanza, libertà, sicurezza e giustizia 1,8 1,5 1,3% 8,0% 3,5%
Libertà, sicurezza e giustizia 1,1 0,8 0,8% 13,2% 10,2%
Cittadinanza 0,7 0,6 0,5% 0,3% -3,9%
4. L´ue come attore globale 8,8 7,2 6,2% 7,5% -6,9%
5. Amministrazione 8,1 8,1 5,7% 2,2% 2,2%
di cui Commissione 3,3 3,3 2,3% -9,2% -9,3%
Totale 141,8 126,5 100,0% 0,2% 2,9%
in % dell’Rnl Ue-27 1,13% 1,01%
*: Si = Stanziamenti d´impegno **: Sp = Stanziamenti di pagamento Figures and graphics available in Pdf and Word Processed
 
   
   
UNIONE DELL´INNOVAZIONE: LA COMMISSIONE EUROPEA VARA UNA CONSULTAZIONE SULL´INVECCHIAMENTO ATTIVO E IN SALUTE  
 
Bruxelles, 30 novembre 2010 - La Commissione europea intende raccogliere le opinioni di organizzazioni pubbliche e private, aziende e singoli cittadini su come l´Europa potrebbe avvalersi dell´innovazione per far fronte alle sfide poste da una popolazione europea che invecchia, in particolare in merito al progetto pilota di partenariato europeo per l´innovazione (Eip) sull´invecchiamento attivo e in buona salute. Questa azione rientra nel quadro dell´iniziativa "L´unione dell´innovazione", presentata il 6 ottobre da Máire Geoghegan Quinn, commissaria europea per la ricerca, l´innovazione e la scienza, e Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea e responsabile per l´industria e l´imprenditoria. Tra il 2010 e il 2030, il numero di cittadini europei di età superiore a 65 anni aumenterà di quasi il 40%, ponendo sfide enormi ma offrendo anche grandi opportunità per la società e l´economia dell´Europa. L´eip proposto dalla Commissione, che dovrebbe essere avviato nel 2011, perseguirebbe tre obiettivi: migliorare la salute e la qualità della vita degli anziani, consentendo loro di vivere una vita attiva e autonoma, per contribuire alla sostenibilità e all´efficienza dei sistemi sanitari e sociali e per stimolare la competitività e le opportunità commerciali. La consultazione in linea è aperta fino al 28 gennaio 2011. John Dalli, commissario europeo per la salute e la politica dei consumatori, ha dichiarato in proposito: "L´europa deve prepararsi all´invecchiamento della società e l´innovazione sarà uno degli strumenti con cui farlo. Per questo mi fa molto piacere che il primo partenariato in assoluto riguardi proprio l´invecchiamento attivo e in buona salute: sarà necessaria una stretta collaborazione fra le diverse politiche che interessano la sanità pubblica, la ricerca e i settori digitale e industriale.". La commissaria europea per l´Agenda digitale e vicepresidente della Commissione Neelie Kroes ha dichiarato: "Le persone vivono più a lungo e dovrebbero poterlo fare nel modo più attivo e indipendente possibile, con l´ausilio delle soluzioni innovative come i dispositivi di individuazione e di prevenzione delle cadute, i servizi di interazione sociale dall´accesso facile per superare l´isolamento e l´utilizzo intelligente delle Tic a domicilio. Abbiamo bisogno del contributo delle parti interessate per assicurarci che il futuro partenariato europeo per l´innovazione possa contribuire a rendere queste idee una realtà per gli anziani in Europa.". La consultazione invita le parti interessate, quali le organizzazioni che rappresentano gli anziani e i pazienti, gli ospedali e i fornitori di servizi di cura, i professionisti del settore sanitario, gli assicuratori, le imprese del settore delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic) e le società del settore medico, le autorità pubbliche e i singoli cittadini, per contribuire a identificare le attuali barriere all´innovazione e le opportunità nel campo dell´invecchiamento attivo e in buona salute. I partecipanti possono inoltre condividere informazioni in merito alle iniziative esistenti e future che potrebbero essere avviate a livello europeo e ampliate attraverso la collaborazione. Queste dovrebbero concentrarsi sui modi con i quali le soluzioni innovative possono generare risultati promettenti e tangibili a beneficio degli anziani. L´obiettivo principale del partenariato europeo per l´innovazione sull´invecchiamento attivo e in buona salute è aumentare di due anni la speranza di vita media in buona salute nell´Ue entro il 2020. Esso intende migliorare la qualità della vita degli anziani e reperire le soluzioni di assistenza più efficienti. Si concentrerà sull´applicazione dell´innovazione su una scala più ampia rispetto a oggi nei settori come la promozione della salute, la prevenzione, la diagnosi e le cure tempestive, i sistemi sanitari e sociali integrati e collaborativi, la vita autonoma e le tecnologie per l´assistenza agli anziani. La Commissione analizzerà le risposte alla consultazione per avere una chiara panoramica del potenziale e delle capacità innovative nei diversi settori che influiscono sull´invecchiamento al giorno d´oggi. Le risposte consentiranno alla Commissione di pianificare le prossime fasi dell´Eip. La consultazione in linea si tiene parallelamente a una conferenza sul partenariato per l´innovazione europea sull´invecchiamento attivo e in buona salute, che ha luogo a Bruxelles oggi. Oltre 150 rappresentanti delle parti interessate presenteranno le loro idee per il partenariato da convertire in azioni concrete.  
   
   
´LOMBARDIA SEMPLICE´, FORMIGONI: PRESTO L´AGENDA DELLA SEMPLIFICAZIONE  
 
Milano 30 novembre 2010 "Stiamo delineando un´Agenda della semplificazione, ´Lombardia Semplice´, che ha l´obiettivo di mettere a sistema tutte le attività di semplificazione, offrire una metodologia e degli strumenti per una via lombarda alla semplificazione. Questo lavoro ci permetterà di mappare i processi tra la pubblica amministrazione e la società civile". È quanto ha annunciato il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, aprendo all´auditorium Gaber di Palazzo Pirelli i lavori del settimo Convegno nazionale del commercio organizzato da Indis, l´Istituto nazionale distribuzione e servizi. Presente, tra gli altri, l´assessore regionale al Commercio Stefano Maullu. La Lombardia Attua La Direttiva Bolkestein - Dopo la creazione del nuovo assessorato alla Semplificazione e Digitalizzazione e della task force ´Zero burocrazia´, Regione Lombardia continua a lavorare per ridurre al minimo la burocrazia per imprese e cittadini, facendo propri i principi della direttiva Bolkestein in tema di trasparenza e semplificazione. "Gli oneri burocratici - nota Formigoni - rallentano ancora troppo la crescita economica e ingessano la competitività delle imprese. La lungaggine e la complessità delle procedure amministrative, l´incertezza sui tempi e l´inefficienza di alcune amministrazioni pubbliche si traducono in un aggravio di costi diretti e indiretti per le imprese e i cittadini". Ridurre gli oneri amministrativi di un quarto potrebbe portare a un aumento del Pil europeo dell´1,5 per cento, come conseguenza dell´aumento della produttività del lavoro e dell´efficienza complessiva del sistema produttivo. Le Tappe Del Lavoro Regionale - In questi anni Regione Lombardia - nota Formigoni - "si è impegnata a fondo in tema di semplificazione amministrativa e burocratica ad esempio con la semplificazione normativa, che ha portato a 412 leggi vigenti, di cui 60 ´portanti´". Dalla collaborazione e dal confronto con il Sistema camerale e con i Comuni si è avviato un percorso di lavoro: "A breve formalizzeremo la sottoscrizione di un protocollo di Intesa - ha annunciato il presidente - finalizzato all´attuazione in Lombardia delle recenti normative in materia di semplificazione e per il riordino della disciplina sullo Sportello unico delle attività produttive". La Libera Circolazione Dei Servizi - La direttiva Bolkestein, oltre alla semplificazione burocratica, impegna la Lombardia su un secondo fronte, quello della libera circolazione dei servizi. "Se liberarsi dagli eccessi burocratici è essenziale - conclude Formigoni, accennando all´imminente emanazione del quarto bando per i Distretti del commercio -, per far decollare l´economia reale è altrettanto opportuno garantire pluralismo ed equilibrio tra tutte le forme di vendita. A questo proposito, il modello dei distretti del commercio, che ben accoglie soluzioni organizzative di sviluppo e promozione del commercio urbano, è la via giusta per superare la tradizionale contrapposizione tra grande e piccola distribuzione. La prospettiva è quella di consolidare questo modello vincente e di continuare a migliorarlo, innovando gli strumenti utilizzati fino ad oggi, specie rilanciando le politiche integrate e multisettoriali attraverso un uso più largo degli strumenti della programmazione negoziata".  
   
   
REGIONE LOMBARDIA VARA IL "FEDERALISMO IDROELETTRICO"  
 
Milano 30 novembre 2010 - Con un emendamento al collegato di sessione la Regione Lombardia è la prima a prospettare le nuove norme per le grandi derivazioni idriche, cioè per la fonte di energia rinnovabile più importante del nostro territorio. Scadono il 31 dicembre di quest´anno le concessioni statali e, in base alle nuove norme nazionali, tocca alle Regioni provvedere a garantire il futuro del sistema. Nel frattempo, nell´anno in corso, è maturato il "federalismo demaniale" (d.Lgs 85/2010), che ha trasformato completamente il ruolo della Regione: da semplice soggetto incaricato dallo Stato di provvedere ai nuovi affidamenti, ad Ente proprietario dei beni idrici, delle opere e degli impianti idroelettrici demaniali, con la possibilità di definire obiettivi ed affermare regole sue, pur nei limiti concessi dalle norme nazionali e dalle direttive comunitarie. Stanti queste due premesse, il progetto regionale sulle grandi derivazioni apre la partecipazione al bene idroelettrico a tutto il territorio coinvolto: alle Province, ai Comuni, alla popolazione che lo ospita; e sono condivise le ricadute positive, sia nella gestione del patrimonio "fiume" e dell´ambiente sia nei ritorni economici. "La legge - spiega il presidente Roberto Formigoni - contiene scelte regionali fortemente sussidiarie, favorevoli agli enti locali più piccoli, con la sottolineatura del ruolo che questi ultimi possono avere nel compartecipare ad un processo produttivo importante e nell´amministrazione di un bene pubblico, l´acqua, che è inalienabile e strategico". "La legge regionale - aggiunge l´assessore all´Ambiente Marcello Raimondi - nel rispetto degli obiettivi dell´Unione Europea, promuove l´uso delle fonti rinnovabili mediante una gestione più accorta del sistema delle acque, attuando il "federalismo demaniale" ed i principi, nei suoi rapporti concreti con il territorio, della solidarietà e della sussidiarietà". In sostanza, la Regione - nuova proprietaria dallo scadere di ciascuna concessione - avvia, nel rispetto delle norme nazionali, le procedure ad evidenza pubblica necessarie per i nuovi affidamenti concessori, costituendo nel contempo le "società patrimoniali" interamente ed esclusivamente pubbliche, cui affidare la proprietà demaniale acquisita. Le "patrimoniali" vedranno la presenza degli enti locali, per almeno il 30 per cento delle quote, senza oneri di ingresso a carico di questi ultimi. Nel caso di forte concentrazione di impianti (oltre 100 Mw installati) le "patrimoniali" saranno dedicate al territorio della singola Provincia. L´affidamento dell´esercizio industriale della produzione idroelettrica, rispetto al quale una legge regionale nulla può aggiungere o modificare rispetto alle norme nazionali vigenti (si è infatti nel campo della competenza statale esclusiva), può avvenire con varie modalità: - procedura competitiva ad evidenza pubblica condotta dalla Regione o dalla "società patrimoniale" di riferimento; - affidamento diretto a società a partecipazione mista pubblico-privata, se soddisfatti i requisiti delle vigenti norme nazionali e direttive comunitarie; questo secondo criterio diviene prioritario nel caso il territorio sotteso sia montano per più della metà della sua superficie e nel caso la Provincia sia presente nella compagine societaria (sempre, se in presenza dei requisiti di legge). La legge regionale attiva, in forma esplicita, la norma di "cedevolezza" presente nella 122/2010, in base a cui prevalgono le norme regionali sulle statali, per gli aspetti difformi ma riconducibili alla competenza delle Regioni. Scheda - Nel territorio lombardo vi sono oltre trecento impianti per la produzione di energia elettrica da turbine azionate dalla corrente dei nostri fiumi, spesso imbrigliati nei bacini di grandi dighe o in altri casi liberamente fluenti. I grandi bacini artificiali dei fiumi, che fanno della Lombardia la prima utilizzatrice italiana di questa fonte energetica rinnovabile, sono concentrati nelle province più montuose delle Prealpi ed Alpi lombarde; si tratta di impianti che condizionano fortemente l´uso del prezioso fondovalle, che regolano la vita dei fiumi e di chi ne utilizza le acque per l´agricoltura, l´energia, la pesca, lo sport, l´attrazione del turismo e le mille attività che il fiume, da sempre, attira e consente. La capacità di immagazzinare le acque da parte dei bacini montani ha indubbio valore strategico: l´approvvigionamento idrico, il raffreddamento delle grandi centrali termoelettriche di pianura e l´irrigazione dei campi dipendono molto da questi, oltre che dai nostri straordinari laghi naturali. I grandi impianti idroelettrici, specie quando associati agli invasi, non rappresentano solo elementi costitutivi del paesaggio ma sono parte integrante del sistema produttivo e punti fermi nell´uso del territorio, con un impatto che ha pochi rivali tra le molte infrastrutture possibili nel territorio.  
   
   
QATAR, CAPPELLACCI INCONTRA IL PRIMO MINISTRO E L´EMIRO  
 
 Cagliari, 30 Novembre 2010 - Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, in missione insieme al Ministro degli Affari Esteri, Franco Frattini, ha incontrato in due successivi vertici il primo ministro e l’emiro del Qatar. Il colloquio si è concentrato sulle possibili relazioni commerciali tra i due paesi, con particolare riguardo ai settori del lapideo, dei graniti e dell’agroalimentare. Le autorità del Qatar hanno manifestato particolare attenzione anche per il settore turistico e per quello dell’energia. Anche nel campo della ricerca e dell’innovazione sono state ipotizzate delle forme di collaborazione tra il parco tecnologico della Sardegna e quello del Qatar. La partecipazione della Sardegna rientra nelle azioni di coinvolgimento delle Regioni volute dal Ministero degli Esteri nell’ambito dei rapporti intrattenuti dalla Farnesina con gli Stati esteri. La missione, secondo il Ministero degli Esteri, si iscrive nella politica italiana di riscoperta di quest’area così importante. Negli ultimi due anni sono state riattivate le commissioni miste con la maggioranza dei Paesi del Golfo ed è stato avviato un sempre più forte dialogo con l’Ue. Inoltre, ci sono state delle missioni di sistema, come la più recente in Arabia Saudita. Il Golfo rappresenta un’area "strategica" dal punto di vista economico per favorire l’internazionalizzazione delle imprese italiane.  
   
   
FVG: TONDO OGGI IN VISITA A CONTEA ISTRIANA  
 
 Trieste, 30 novembre 2010 - Cooperazione bilaterale, progetti comuni, Euroregione Adriatica e Macroregione Adriatico-ionica: sono questi gli argomenti principali che vengono affrontati oggi, a Parenzo (Croazia), in un incontro ufficiale tra il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, e il presidente della Regione Istriana, Ivan Jakovcic. Al vertice, in programma a Villa Polesini con inizio alle ore 11.00, parteciperanno anche Edi Stifanic, sindaco della città di Parenzo, Dino Kozlevac, presidente dell´Assemblea regionale, i due vicepresidenti della Regione Istriana, Viviana Benussi e Vedran Grubisic, e Oriano Otocan, assessore alla cooperazione internazionale e alle integrazioni europee. A seguire il presidente Tondo incontrerà i rappresentanti dell´Unione italiana. La Regione istriana della Croazia occupa gran parte dell´Istria. Ha poco più di 206 mila abitanti e, in considerazione della presenza di una minoranza etnica di lingua italiana, ha assunto uno status bilingue. Sede del Governo regionale è Pola, Pisino quella dell´Assemblea (la cosiddetta "Dieta Istriana"), le cui sedute si tengono solitamente nella stessa Parenzo.  
   
   
VENDOLA: "MI INCHINO DI FRONTE ALLE PREROGATIVE DELLE ASSEMBLEE REGIONALI"  
 
Bari, 30 novembre 2010 - “In questo luogo io mi inchino di fronte ai poteri legislativi delle assemblee regionali, la cui autonomia non deve essere assolutamente violata. I consigli regionali, da questo punto di vista, devono essere blindati”. Così il presidente della regione Puglia Nichi Vendola nell’intervento di saluto ieri mattina, presso l’Aula del consiglio regionale pugliese, in occasione della presentazione del 12esimo rapporto 2010 sulla legislazione tra Stato, Regioni e Unione Europea. “Un intervento di saluto rivolto a tutti gli ospiti – ha continuato Vendola – che si stanno riunendo in un luogo importante, quale l’Aula del Consiglio regionale, un luogo animatore del processo di costruzione dell’Unione Europea e della sua democrazia”. Un’europa che Vendola immagina “unita e plurale” con un’accelerazione del “processo di integrazione dei Balcani occidentali e della Turchia” a fronte invece di un dibattito, ancora aperto, tra “chi recalcitra di fronte all’idea di un allargamento dell’Europa e chi invece pensa ad allargarne qualitativamente i confini”. A proposito del piano di rientro sanitario poi Vendola ha sottolineato che “l’intesa raggiunta dopo un lungo braccio di ferro con Berlusconi si basa proprio sulla prerogativa del Consiglio regionale e cioè sulla sua autonomia legislativa. Se l’assemblea - ha spiegato Vendola – approva all’unanimità una legge che poi viene impugnata dal governo davanti alla Corte Costituzionale, sia la suprema Corte a decidere e non altri”.  
   
   
TOSCANA: UN COLPO DI ACCELERATORE ALLE OPERE STRATEGICHE GLI STRUMENTI PRINCIPALI: MONITORAGGIO E POTERI SOSTITUTIVI “IN CASO DI INERZIA”  
 
Firenze, 30 novembre 2010 - Nessuna opera, per quanto complessa, si deve fermare e nessun finanziamento deve rimanere nel cassetto: questo l´obiettivo della proposta di legge approvata ieri dalla Giunta regionale sulle “Opere pubbliche di interesse strategico regionale”. La finalità è quella di accelerare le procedure per la realizzazione delle opere di grande rilievo, che contribuiscono allo sviluppo socioeconomico del territorio regionale e che si collocano in particolare nei settori della gestione dei rifiuti, dei servizio idrici integrati, del sistema stradale, del sistema portuale, della difesa del suolo e del sistema sanitario. «Non è nostra intenzione – spiega il presidente Rossi - sovraordinarci agli altri enti o penalizzarli in alcun modo. Al contrario penso che questa legge, che attueremo d´intesa con gli enti locali, aiuter&agra ve; complessivamente il sistema ad essere più veloce ed efficiente nell´affrontare e portare a compimento progetti e opere di grande complessità, che coinvolgono molti Comuni, che talvolta mettono in difficoltà il tessuto amministrativo e che implicano la spesa di ingenti risorse.» L’impianto normativo proposto si innesta nel sistema di governance regionale previsto dagli strumenti in vigore: da un lato si individuano le opere di rilievo strategico negli ambiti degli strumenti di programmazione (il Piano regionale di sviluppo e il Dpef, Documento di programmazione economica e finanziaria) dall´altro si razionalizzano i tempi di esecuzione, si prevedono strumenti di monitoraggio e infine interventi sostitutivi ordinari nel rispetto dei principi stabiliti dalla Corte costituzionale e della competenza degli enti locali in materia di pianificazione e governo del territorio. Per consentire un percorso accelerato che consen ta di avere tempi certi di realizzazione delle opere strategiche, la legge prevede infatti la definizione di un cronoprogramma con i relativi tempi di realizzazione e il monitoraggio da parte della Regione del rispetto della tabella di marcia, l’attribuzione alla Regione delle competenze in materia di Via, di vincolo paesaggistico e idrogeologico, e la semplificazione delle procedure autorizzative ambientali. Alla Regione vengono assegnati inoltre i compiti di controllo e impulso. Nel caso in cui vengano rilevate inadempienze o ritardi per opere finanziate dalla Regione la Giunta regionale può procedere, previa diffida, a revocare i finanziamenti e a recuperare le eventuali quote erogate. Nei casi invece di interesse pubblico prevalente alla realizzazione, la giunta esercita i poteri sostitutivi per completare l´opera, anche mediante la nomina di commissari regionali, Nel primo anno le opere strategiche verranno individuate da una delibera della giunta che, dopo aver sentito gli enti locali, le proporrà all´approvazione del Consiglio regionale. Negli anni successivi l´elenco sarà inserito nel Documento di programmazione economica e finanziaria della Regione.  
   
   
PATTO PER ATTRAVERSARE LA CRISI, RIUNIONE IN REGIONE EMILIA ROMAGNA: AL PRIMO POSTO LAVORO, OCCUPAZIONE, SVILUPPO, IMPRESA. PRESENTATO IL BILANCIO DI PREVISIONE 2011. IL PRESIDENTE ERRANI: "UN BILANCIO CORAGGIOSO".  
 
Bologna, 30 novembre 2010 – Lavoro, occupazione, sviluppo, impresa. Nonostante la manovra del governo, la Regione Emilia-romagna ribadisce priorità e impegni per contrastare gli effetti recessivi della politica nazionale. E’ quanto ha fatto ieri illustrando i numeri del bilancio di previsione 2011 durante la terza convocazione per il 2010 del “Tavolo di crisi”, l’organismo di confronto voluto dal presidente della Regione, Vasco Errani, che riunisce le istituzioni, il mondo economico, sindacale e sociale (ne fanno parte Upi, Anci, Lega Autonomie regionali, Unioncamere, le associazioni imprenditoriali, le organizzazioni sindacali regionali, l’Abi e i rappresentanti del terzo settore) per seguire l’andamento della crisi in Emilia-romagna. Apprezzamento e condivisione sono stati espressi, da tutti i presenti, per la manovra finanziaria regionale. “Nella situazione di prudenza in cui ci troviamo, è un bilancio assolutamente coraggioso – ha sottolineato il presidente Errani – . Cerchiamo di dare certezze in una situazione di estrema incertezza; questo è molto importante, per il lavoro e l’occupazione, prima di tutto”. “Di fronte a una manovra finanziaria del governo fortemente depressiva, il bilancio di previsione della Regione per il 2011 – ha ribadito l’assessore alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli – punta a contrastare, almeno in parte, gli effetti recessivi della politica governativa. Confermiamo quindi il nostro impegno a difesa dell’occupazione, al sostegno del lavoro e delle imprese, della ricerca e dello sviluppo sostenibile, del trasporto pubblico locale e dell’ambiente, del welfare e della sanità”. Muzzarelli ha ricordato come i tagli dei trasferimenti nazionali alla Regione “investono per 70 milioni il settore delle attività produttive. Con la manovra di bilancio regionale siamo riusciti a recuperarne 35. Con queste e altre risorse dedicate al sistema delle imprese industriali, artigiane e cooperative, sosterremo la ricerca e il trasferimento tecnologico, l’internazionalizzazione, la nascita di nuove imprese”.  
   
   
PUGLIA: ACCORDO CON ANCI E UPI SU PATTO DI STABILITÀ  
 
Bari, 30 novembre 2010 - La Regione, l’Anci e l’Upi hanno sottoscritto ieri un accordo sul patto di stabilità. “Le restrizioni sui vincoli del patto di stabilità della Regione – spiega l’assessore al Bilancio Michele Pelillo – rischiano di pregiudicare anche, con un effetto a cascata, il patto di stabilità e equilibrio finanziario di numerosi enti locali in Puglia”. “Così – prosegue Pelillo – due settimane fa l’assessorato al Bilancio, che è a conoscenza di queste realtà, ha reperito venti milioni di euro da mettere a disposizione degli enti locali”. “La vicenda non è economica – continua l’assessore – ma solo finanziaria; i fondi che spettano agli enti locali ci sono tutti in cassa e saranno liquidati a partire dal prossimo 1° gennaio. I venti milioni che abbiamo reperiti saranno invece immediatamente versati ed evitano agli enti locali in sofferenza di sforare il patto di stabilità. Oggi abbiamo fissato con Anci e Upi i criteri di riparto: i fondi andranno prioritariamente ai comuni e alle province che rischiano di sforare il patto, senza tener conto della maggiore o minore quantità di crediti vantati nei confronti della Regione. Con Anci e Upi abbiamo deciso che dei 20 milioni 12,5 andranno ai Comuni e 7,5 alle province, con l’impegno che qualora si liberassero entro fine anno altre risorse oltre i venti milioni reperiti, saranno divise equamente tra Comuni e Province. Da Anci e Upi, cui spetta decidere, attendiamo ora un elenco puntuale delle priorità per l’assegnazione dei fondi”. “Esprimo pertanto – conclude – grande soddisfazione per il risultato raggiunto, confermando l’impegno della Regione nello stare vicina agli enti locali in difficoltà”.  
   
   
BASILICATA: FINANZIARIA 2011, INCONTRO DE FILIPPO – PARTI SOCIALI LA PRIMA PARTE DELL’INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE BASILICATA È STATO DEDICATO AGLI EFFETTI CHE LA MANOVRA FINANZIARIA DEL GOVERNO PRODURRÀ SULLE REGIONI  
 
Potenza, 20 novembre 2010 - “Abbiamo la convinzione che non c’è una puntuale percezione dei tagli che il Gioverno opererà con la finanziaria, siamo preoccupati perché, in vista della chiusura del percorso parlamentare definitivo, non si annunciano spiragli per ipotesi migliorative”. Con questa dichiarazione il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ha aperto ieri mattina l’incontro con le parti sociali per illustrare la manovra finanziaria 2011 della Regione Basilicata alla luce degli effetti che la manovra finanziaria del Governo si appresta a generare su Comuni, Provincie e Regioni. L’intervento del presidente De Filippo ha avuto una lunga e dettagliata premessa sui minori trasferimenti dello Stato. “Stiamo collocando la nostra manovra finanziaria – ha osservato il presidente della Regione Basilicata - nel tempo più complicato della vita pubblica italiana. Al netto della Sanità il trasferimento complessivo che lo Stato ha sinora garantito al sistema delle Regioni è stato di circa cinque miliardi e cento milioni di euro. Questo fondo, nella proposta attuale di tagli della manovra finanziaria – ha osservato De Filippo - è stato ridotto di 4 miliardi e 300 milioni di euro, per il 2011, e di 4 miliardi e cinquecento milioni di euro per il 2012. I tagli alle Regioni, al netto delle risorse per la Sanità, saranno del 85-90 % degli interi trasferimenti. A questo – ha aggiunto De Filippo - si devono affiancare i tagli previsti dal Patto di Stabilità che, per il 2011, si stabilizzeranno, per le Regioni, intorno a 4 miliardi e cinquecento milioni di euro. Quest’anno per il Patto di stabilità la Regione Basilicata potrà spendere non più di 742 milioni di euro, pena l’incameramento delle risorse da parte della Ragioneria dello Stato. La valutazione delle politiche regionali è comunque criticabile – ha detto De Filippo agli esponenti delle parti sociali – ma è bene avere chiaro lo scenario in cui la Regione Basilicata si muove”. Il presidente De Filippo ha poi commentato i tagli settore per settore. Per i trasporti i minori trasferimenti alla Regione Basilicata saranno di circa 30 milioni di euro. “Questo è uno dei tagli più dolorosi secondo le Regioni – ha detto De Filippo. Da questa azione si darà vita in Italia ad uno dei più grandi problemi sociali degli ultimi cinquant’anni. Riferendosi alla Basilicata De Filippo ha osservato che il solo contratto di servizi con Trenitalia costa circa 26 milioni di euro all’anno. Le riduzioni dello Stato saranno pari a 20 milioni di euro. Molte Regioni italiane – ha detto De Filippo - non saranno in grado di chiudere il bilancio. Per far quadrare i conti abbiamo ridotto a zero le poste sui contratti di servizio con Trenitalia. De Filippo ha fatto poi l’elenco di una serie di trasferimenti che, secondo le previsioni del Governo, saranno azzerati tra questi: il fondo Viabilità ex legge Bassanini che garantiva un gettito di circa 23 milioni di euro all’anno, il fondo per l’edilizia residenziale agevolata (7 milioni di euro all’anno), la tutela ambientale (7 milioni di euro all’anno), la lotta agli incendi (151 mila euro all’anno ) e il cospicuo taglio sulla salute (circa 15 milioni di euro). Nel settore agricolo , ha osservato De Filippo, vengono meno le risorse per le Apa e i Consorzi bonifica esempio con tagli per circa otto milioni di euro. Nel settore della formazione saltano circa 6 milioni di euro all’anno che la Regione ha sinora utilizzato per la formazione, il mercato lavoro, le politiche sociali, il lavoro dei disabili e le borse di studio. Nonostante nel maxi emendamento del Governo appaia una nuova posta finanziaria per le borse di studio – ha detto De Filippo – i tagli in questa direzione in Basilicata si attestano comunque intorno ai due terzi del gettito storico. Azzerato anche il fondo unico per le imprese (di circa 10 milioni di euro) che la Regione in questi anni ha utilizzato per i Fondi di garanzia. A manovra attuale se non interverranno modifiche dell’ultima ora la quantità dei minori trasferimenti alla Regione Basilicata sarà di 112,7 milioni di euro, al netto della sanità. Un possibile ripensamento porterebbe alla riduzione di questa cifra a 88,3 milioni di euro. Ad oggi ci troviamo di fronte all’azzeramento di circa il 90% dei trasferimenti che lo Stato ha sinora garantito alla Regione Basilicata. Se la Regione Basilicata non avesse le royalties del petrolio, che quest’anno utilizza al 100% per coprire i servizi essenziali della spesa corrente– ha concluso De Filippo – avremmo avuto seri problemi finanziari , al pari della altre Regioni”. “Nonostante i drammatici tagli previsti dalla manovra finanziaria del Governo, proviamo a fare alcune scelte coraggiose facendo un grande investimento sul futuro”. Con questa dichiarazione il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ha aperto la seconda parte del suo incontro con le parti sociali per illustrare la manovra finanziaria 2011 della Regione Basilicata. “La finanziaria 2011 – ha detto De Filippo –punta fortemente al sostegno dello sviluppo della società della conoscenza ed in particolare della scuola, dell’università e della ricerca. Uguale attenzione sarà riservata al sostegno delle imprese, alla tutela della spesa sociale, alle politiche di inclusione sociale e alla istituzione delle aree di programma. Si proseguirà – ha detto ancora De Filippo – nel cammino intrapreso per la gestione associata delle funzioni fondamentali dei Comuni, si apporteranno sostanziali modifiche al servizio idrico integrato e al sistema di gestione dei rifiuti, si darà corso al completamento degli investimenti pubblici già programmati, insieme a un forte impulso all’attuazione delle iniziative e degli investimenti previsti nel Documento Unico di Programmazione. Le problematiche collegate alla devastante riduzione dei fondi trasferiti alle Regioni, unitamente agli obblighi di contenimento della spesa e ai limiti all’indebitamento, non possono che fortemente condizionare le scelte di politica finanziaria del governo regionale in sede di predisposizione della proposta di bilancio di previsione – ha osservato De Filippo- tuttavia il progetto di bilancio per il 2011 ed il pluriennale 2011-2013 vuole contemperare i fabbisogni di spesa scaturenti dall’attuazione del programma di governo e quelli sollecitati dal mondo esterno. La manovra finanziaria – ha aggiunto il presidente della Regione Basilicata - opera una ragionata razionalizzazione di tutte le risorse a disposizione con la dovuta attenzione alla tenuta dell’equilibrio di bilancio. Si tratta, in sostanza, di un bilancio che, malgrado la crisi internazionale e i pesanti tagli operati dallo Stato – ha aggiunto De Filippo - ribadisce, non senza grandi difficoltà, alcune scelte prioritarie volte alla creazione di opportunità e percorsi per il sostegno delle fasce sociali più deboli, alla tenuta del sistema sanitario regionale, al miglioramento della qualità della vita e del welfare, allo sviluppo delle infrastrutture e delle imprese ma anche alla qualificazione della istruzione universitaria e della ricerca e l’innovazione tecnologica. Tutto ciò – ha concluso De Filippo- è reso possibile da una continua attenzione alla riduzione dei costi e degli sprechi e alla razionalizzazione della finanziabilità della spesa”. Queste le principali allocazioni di risorse nel bilancio 2011: 10 milioni di euro all’ Università di Basilicata; 1 milione di euro per il miglioramento dei servizi resi agli studenti universitari tramite l’ Ardsu; 1.100.000,00 euro per la stabilizzazione dei Lavoratori Asu Autofinanziati; 1 milione di euro per l’inserimento lavorativo dei soggetti diversamente abili di cui alla Legge 12 marzo 1999, n. 68; 420.000 euro alle Province a sostegno degli studenti diversamente abili (Pei); 1 milione di euro per il sostegno alla qualificazione dei servizi educativi nelle scuole del primo ciclo di istruzione; 4 milioni di euro di fondi regionali per la Cittadinanza solidale; 400.000 euro al Fondo di Prevenzione e solidarietà per le vittime dell’usura e dell’estorsione; 10 milioni di euro al Fondo di garanzia per il circolante delle imprese; 22 milioni di euro ai Fondi destinati alla ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico; 46 milioni di euro ai Fondi destinati alla politica agricola regionale; 45 milioni di euro ai Fondi per la forestazione; 12,5 milioni di euro al progetto delle “Vie blu”; 138 milioni di euro per la gestione dei servizi di trasporto; 33 milioni di euro per la reindustrializzazione della Val Basento; 2 milioni di euro per la protezione civile e per interventi a seguito di danni per avversità atmosferiche; 40 milioni di euro per il completamento del Programma Operativo Vai D’agri; 29 milioni di euro per il Senisese; 27,7 milioni di euro per il funzionamento degli Enti e degli Organismi dipendenti dalla Regione. I fondi destinati agli interventi previsti dalla Programmazione Comunitaria 2007-2013 sono i seguenti: 407 milioni di euro Fesr; 164 milioni di euro Fse; 3,2 milioni di euro Fep.  
   
   
IL SINDACO DI FIRENZE MATTEO RENZI INVIA A MARKETPRESS LE: ENEWS 310, LUNEDÌ 29 NOVEMBRE 2010  
 
 Firenze, 30 novembre 2010 - Sono molto in ritardo con la tradizionale enews e mi scuso. Sono state settimane intense, molto intense. Ricordo le regole del gioco: ogni settimana/dieci giorni invio un´email con il punto della situazione sulle vicende fiorentine e le mie idee sulle questioni politiche nazionali. Ricordo anche che questa pagina Facebook accoglie ancora amicizie (a differenza del profilo ufficiale) e che il sito www.Matteorenzi.it/  è aggiornato quotidianamente. Dieci telegrammi per dieci argomenti. Faccio volutamente un mix di questioni nazionali e di questioni locali. 1) Il mese di novembre resterà per molti di noi il mese della stazione Leopolda. Settemila persone, clima entusiasmante, i rottamatori che diventano improvvisamente costruttori: proposte, progetti, idee. Sogni condivisi per uscire dalle polemiche asfissianti di un Paese che sembra essere in debito d´ossigeno. E quella strana sensazione di poter davvero ridare fiducia verso alla politica. Impossibile raccontarlo a chi non c´era. Diamo qualche link utile e da domani sarà attivo anche il nuovo sito. Qui ci sono alcune mie interviste; qui alcuni video dell´evento; questo,infine, è lo spezzone finale del mio intervento con la lettura della carta di Firenze. Non siamo una corrente e non siamo nemmeno uno spiffero: siamo una boccata d´aria fresca in questo dibattito politico così assurdo. Con Pippo Civati, e tutti gli amici che ci credono, stiamo lavorando per un appuntamento due di Prossima Fermata Italia. Un´iniziativa diversa dalla precedente, orientativamente tra la fine di gennaio e l´inizio di febbraio. A occhio abbiamo pensato al 22 gennaio, ma per sicurezza aspettiamo di conoscere la data della prossima assemblea dei circoli, prima di ufficializzare la nostra... 2) Firenze vive una stagione molto particolare. Se è vero che c´è tantissimo da fare (e, credetemi, il bello deve ancora venire) è altrettanto vero che i risultati di questo periodo sono incoraggianti. Non parlo solo dei riconoscimenti internazionali: qui la foto mentre ricevo il premio di Tripadvisor che è forse il sito più importante al mondo in questo settore. Dico anche del clima. Ecco allora che si spiegano i successi di Florens2010 (qui il video del mio intervento al forum, qui le foto dell´erba in piazza Duomo, qui le immagini del corteo del David) piuttosto che la grande attenzione mediatica sull´esposizione di Damien Hirst nello studiolo di Palazzo Vecchio. Specifico per i più critici che queste iniziative che producono sicuramente un bel ritorno di immagine per la città non hanno comportato uscite dal Bilancio del Comune essendo pagate da privati o da altre istituzioni. Però il punto è mantenere la qualità. Dalle lettere che ricevo sembra sempre più evidente il fatto che una parte delle categorie cittadine continua a usare Firenze giocando sulla rendita. 3) La pubblicazione dei primi dati di Wikileaks genera sconcerto in molti e una morbosa, ma comprensibile, caccia alla notizia da parte dei giornalisti. Personalmente non credo ci fosse bisogno dei documenti secretati di Washington per capire lo stile di vita del Presidente del Consiglio italiano: bastava intervistare Lele Mora che del raffinato diplomatico di carriera non ha neanche le physique du rôle. Cresciuta a pane e telfilm americani, tutto ci saremmo aspettati tranne che sarebbe bastato così poco per fare scacco matto al sistema statunitense. Neanche Leslie Nielsen , l´attore di una pallottola spuntata, scomparso oggi, avrebbe potuto immaginare una vicenda simile. 4) Polemica a Firenze sulle questioni dell´accoglienza invernale.Qui la critica di alcune associazioni, qui la replica dell´assessore Stefania Saccardi. Vi sono grato se vorrete condividere con me le vostre opinioni e le vostre riflessioni in materia: sindaco@comune.Fi.it 5) Silvio Berlusconi mi ha telefonato, come ha fatto con altri sindaci, per chiedere un aiuto sulla vicenda immondizia in Campania. Ho risposto dando la disponibilità a inviare alcuni compattatori e un ingegnere specializzato di Quadrifoglio. Qualcuno mi ha scritto molto polemico, accusandomi di aiutare il Presidente del Consiglio. Penso che in alcuni momenti ci facciamo veramente del male da soli. Qui non si tratta di aiutare Forza Italia o il Pd. Qui si tratta di dimostrare che la solidarietà non è un concetto astratto ma il tessuto connettivo di un Paese (che poi Berlusconi abbia la forza o la voglia di spiegarlo ai leghisti questo è un altro discorso). In qualsiasi parte del mondo, se il primo ministro chiede una mano a un sindaco o presidente di regione, l´amministratore locale ha il dovere di fare di tutto per risolvere il problema. Da noi, sembra sia alto tradimento. Beh... Mi capita talvolta di riflettere sul fatto che toccherà alla nostra generazione ritrovare le ragioni dell´appartenenza, dopo qualche lustro basato sull´apparenza fatta di spot e immagine. Nel merito: noi non ci possiamo prendere i rifiuti perché Case Passerini è al limite e stiamo aspettando la realizzazione degli impianti di termovalorizzazione. Possiamo però dare una mano con i tecnici e i compattatori: lo facciamo volentieri perché siamo parte di un Paese e abbiamo giurato di cooperare lealmente con le altre Istituzioni. Sperando che tutti facciano la propria parte. E che si risolva davvero definitivamente una vicenda grottesca, che danneggia l´Italia e dalla quale si può uscire solo con la politica, non con gli slogan a effetto. 6) Sono orgoglioso del lavoro della Quadrifoglio, l´azienda fiorentina di pulizia delle strade, ma credo che possiamo e dobbiamo fare qualcosa di più per tenere meglio Firenze. Ricorderete l´ordinanza sindacale con la quale abbiamo obbligato gli Uffizi e l´Accademia a tenere puliti i propri muri: sono felice di dirvi che il Tar ha negato la sospensiva, richiesta a sorpresa dal Ministero dei Beni Culturali. Dico a sorpresa perché penso sia difficile sostenere un ricorso in cui il Ministero che dovrebbe occuparsi di bellezza possa pretendere di non pulire i muri di casa propria. Detto questo, è fondamentale lo sforzo di tutti i cittadini. Dal grande popolo delle enews sono arrivate indicazioni importanti, come per esempio, la lettera di Daniele, che mi ha scritto a proposito di un cumulo di rifiuti in Piazzale Michelangelo. La reazione è stata immediata. Aiutiamoci a cambiare, tutti insieme. Essere cittadini, del resto, è qualcosa di più importante e di più bello rispetto all´essere solo utenti o consumatori. 7) Il mese di novembre ha visto le donne protagoniste di pagine difficili. Tra queste Sakineh la cui condanna a morte è stata considerata imminente e poi (si spera) sospesa oppure Asia la cristiana pachistana che dovrebbe essere uccisa solo perché si è chiesta cosa ha fatto Maometto (si può morire di blasfemia persino nel 2010, pare). Noi continuiamo a tenere alta l´attenzione sull´universo femminile e abbiamo ospitato in consiglio la settimana scorsa Marisela Ortiz Rivera, presidente dell’Associazione familiari delle vittime del femminicidio di Ciudad Juarez. Mi piace ricordare le parole di un´altra donna, una grandissima donna, tornata in libertà proprio in queste ore, Aung San Suu Kyi: “Se il mio popolo non è libero, come potete dire che io sono libera? Nessuno di noi allora è libero!". Credo che su certi temi un´amministrazione comunale non possa fare molto. Ma quel poco che può fare è mantenere desta l´attenzione, non consentire che su certi temi scenda il silenzio colpevole di tutti. 8) Molte polemiche sulle multe fiorentine. Ho risposto in questo lunga chiacchierata con La Nazione, che trovate qui. Si può discutere o meno di tutto. Ma le promesse della campagna elettorale riguardo ai vigilini, alla pulizia delle strade senza spostare le macchine, alle ganasce, alle porte telematiche con i semaforini di ingresso sono tutte realizzate o in via di realizzazione. Sul piano della sosta, continuiamo a ricevere molte segnalazioni. In generale direi che il primo mese di nuovo piano si è chiuso bene: più semplicità, più libertà, meno burocrazia. Ma su alcune cose si può migliorare e poiché ci siamo dati alcuni mesi prima di fare una verifica chi ha qualcosa di cui lamentarsi lo faccia rapidamente via email. Ogni segnalazione è utile. 9) Il fu partito dell´amore, a livello nazionale, continua a litigare. I finiani hanno mandato una lettera di insulti al premier, specificando solo dopo qualche ora che si trattava della riproduzione di un discorso di Bossi del 1994, quando il senatur abbandonò il primo Berlusconi salvo poi tornare a casa, pentito. Immagino che domattina ci sarà la replica della Lega che dimostrerà tutti i cambi di opinione di Fini (operazione non complicatissima, invero, stante la straordinaria capacità del personaggio di modificare opinione praticamente su tutto). Una bella dimostrazione del governo del fare che mentre l´Euro traballa gioca a ripicca e ripiccuccia. Non so come andrà a finire questo teatrino indecoroso, che prevede la scena finale (finale?!?) il 14 dicembre. So che il Pd dovrebbe raccontare quale progetto ha in testa per il Paese, non inseguire gli altri. Leggo invece che D´alema propone un grande accordo d´emergenza che partendo da Vendola arrivi sino a Fini. L´idea che la sinistra debba rincorrere l´attuale presidente della Camera mi sembra così assurda che non riesco a capire: con un simile schieramento tutto soltanto antiberlusconiano non si va da nessuna parte. Il Pd dovrebbe tirare fuori le idee, non l´ennesima magia dal cilindro delle formule politiche. Noi dovremmo provare a vincere le elezioni, non a farci ridere dietro dagli italiani... 10) Durante le primarie, in un momento di debolezza, ho promesso che se avessi vinto le elezioni e fossi divenuto sindaco della città più bella del mondo avrei corso la Maratona. Settecentoquattordici giorni dopo, due anni dopo, otto chili in meno dopo, accompagnato da alcuni amici ho mantenuto la promessa tagliando ieri il traguardo di Piazza Santa Croce con il pettorale numero 714. Come i giorni passati da quella promessa. Penso che siano utili anche piccoli gesti per riconciliarsi con i politici. Il primo, il più semplice, è provare a mantenere le promesse elettorali, non tradire, non venire meno alla parola data. I fiorentini sono molto più interessati alle promesse che riguardano le trasformazioni civiche che non al resto. Ma penso che fosse giusto dimostrare di essere una persona di parola. Non è necessario pensare che il sindaco sia simpatico: ma sapere che se prende un impegno fa uno sforzo e prova a mantenerlo. Anche se costa un po´ di fatica... Sul sito www.Matteorenzi.it/  tutti i vari incontri e le varie iniziative, interviste, segnalazioni di questo periodo. Per chi mi ha scritto lamentandosi che ormai vado solo alle tv nazionali e non più a quelle locali, per parlare di problemi quotidiani, ricordo l´appuntamento di giovedì sera a Telekomando, su rete 37, dalle 21,30. Faremo anche un esperimento: risponderemo non solo alle domande via telefono, ma anche a quelle che arriveranno in diretta sul mio face book.  
   
   
BOLZANO.CONVEGNO DEL FONDO SOCIALE EUROPEO SU "FORMAZIONE: INNOVAZIONE E SVILUPPO"  
 
 Bolzano, 30 novembre 2010 - “Formazione: aggiornamento e sviluppo“ questi i temi al centro del convegno organizzato il 26 novembre a Palazzo Widmann a Bolzano dal Fondo Sociale Europeo al quale ha preso parte il presidente della Provincia, Luis Durnwalder. Nel corso del convegno “Formazione: aggiornamento e sviluppo“ organizzato questa mattina a Palazzo Widmann dal Fondo Sociale Europeo è stato fatto sostanzialmente un bilancio intermedio del Programma Operativo 2007/2013. Ed il bilancio intermedio emerso dai lavori del convegno è senz’altro positivo a fronte di fondi impegnati per complessivi 78,4 milioni di euro pari al 48,98% del Programma Operativo complessivo, 500 progetti approvati, 316 già avviati e 126 già conclusi, pagamenti per 42,7 milioni di euro ed il coinvolgimento di 18.362 persone (35,1% donne). Il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, nel corso del suo indirizzo di saluto ha posto l’accento sulla situazione occupazione in Alto Adige dove si registra un tasso di disoccupazione di poco superiore al 3%, un dato particolarmente positivo se confrontato con altre realtà nazionali ed internazionali. Questo livello occupazione, secondo Durnwalder, è stato mantenuto nel corso della crisi economica anche grazie al sostegno fornito dal Fondo Sociale Europeo soprattutto attraverso misure di sostegno dell’occupazione femminile e corsi di aggiornamento professionale per le maestranze finalizzati al reinserimento lavorativo. Nel suo discorso Durnwalder ha inoltre sottolineato come il tasso di crescita dell’Alto Adige non sia mai sceso sotto lo zero, nemmeno durante la crisi, ed ha aggiunto che per l’anno in corso ci si può attendere una crescita economica complessiva a livello provinciale del 2,5 – 2,6%. Il presidente ha inoltre valutato positivamente anche i risultati di una recente indagine condotta tra la popolazione altoatesina in base alla quale il 67% degli intervistati si è dichiarato ottimista riguardo al proprio futuro. Hanno quindi preso la parola Laura Favaro, coordinatrice provinciale del Fse, Davide Bonagurio della Direzione generale dell’Unione Europea per il settore dell’occupazione ed Aldo Gandiglio dell’Università Roma 3, incaricato dalla Provincia per la valutazione del programma del Fse per l’Alto Adige.  
   
   
PERSONALE: A ROMA ASSUNTI 85 ISTRUTTORI AMMINISTRATIVI  
 
Roma, 30 novembre 2010 - «Ottantacinque istruttori amministrativi hanno firmato, ieri mattina, il contratto di lavoro con Roma Capitale. Nelle prossime ore verranno assegnati alle varie strutture comunali per prendere servizio immediato». Lo comunica, in una nota, l’assessore alle Risorse umane, Enrico Cavallari. «Questo personale, idoneo nella graduatoria degli istruttori amministrativi e previsto nel Piano assunzionale 2010-2012, rappresenta un nuovo impulso alla grande stagione di rinnovamento a cui la giunta Alemanno lavora da tempo per il rilancio delle risorse umane capitoline - commenta Cavallari -. Si tratta di forze giovani che hanno superato concorsi selettivi e che verranno formate per rendere la macchina amministrativa ancora più specializzata ed efficiente potenziando anche le strutture periferiche che, nei servizi di front-office, quotidianamente sono a diretto contatto con la cittadinanza». «Oltre all’assunzione degli amministrativi, che segue l’esaurimento completo della graduatoria della Polizia municipale, il Campidoglio è anche impegnato nella riqualificazione delle risorse interne, sia attraverso le progressioni orizzontali che quelle verticali: l’obiettivo è quello di mettere a disposizione della città dipendenti e funzionari qualificati e motivati per incrementare al massimo l’efficienza dei servizi resi al cittadino e per rendere la macchina capitolina una struttura strategica per il futuro di Roma» conclude Cavallari.  
   
   
LOTTA ALL´ILLEGALITÀ,: «CONTINUARE CON I CONTROLLI» SEQUESTRATI A POGGIO A CAIANO (PO) 25 MILA ACCESSORI CONTRAFFATTI DA GENNAIO LA REGIONE TOSCANA HA GIÀ RECUPERATO 118 MILIONI DI TASSE EVASE  
 
Firenze, 30 novembre 2010 - “La lotta all´evasione fiscale è una delle nostre priorità. E perchè tutti rispettino le regole sono essenziali i controlli: un plauso dunque all´operazione dei carabinieri che ha portato al sequestro a Poggio a Caiano di 25 mila accessori contraffatti in un capannone di un´azienda cinese”. L´assessore al bilancio e alle finanze, Riccardo Nencini, commenta così l´operazione realizzata oggi in provincia di Prato. “La lotta all´evasione fiscale e all´illegalità– sottolinea l´assessore – è una prioritàper una questione di equità: tutti devono pagare le tasse e tutti devono rispettare le regole, italiani e immigrati. Ma lo è anche perchè il recupero dell´evasione fiscale è di fatto l´unica vera ´nuova´ entrata per un sistema pubblico che deve fare i conti con tagli pesanti”. Da gennaio ad ottobre di quest´anno la Regione ha recuperato in tutta la Toscana 118 milioni di tasse non pagate, tra Irap, addizionale Irpef e bollo auto: tolte un paio di entrate straordinarie, è il 58% in più rispetto agli stessi dieci mesi del 2009. “Riteniamo così importante la lotta all´evasione fiscale e all´illegalità – prosegue l´assessore - che abbiamo firmato nei mesi scorsi un accordo con l´Anci, l´associazione dei Comuni, decidendo di lasciare agli enti locali che forniranno indicazioni utili la metà delle imposte non pagate che saranno recuperate. Lo Stato lascia solo un terzo”. Nencini ricorda anche gli accordi firmati con la Guardia di Finanze, l´Agenzia delle Entrate e la Rete imprese toscane. “E il distretto pratese – conclude –rappresenta una priorità nella priorità per combattere l´illegalità, economica ma non solo”.  
   
   
SICUREZZA, POLVERINI: "ESTENDEREMO PATTO ROMA SICURA A LAZIO SICURO"  
 
Roma, 30 novembre 2001 - "Estenderemo il Patto per Roma sicura a Lazio sicuro". Lo ha annunciato la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, intervenendo ieri al convegno ´Il ruolo degli enti locali nelle politiche della sicurezza´, promosso dall´assessorato alla Sicurezza e agli Enti Locali, guidato da Giuseppe Cangemi. Una giornata di confronto e dibattito al quale sono intervenuti anche il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, il questore Francesco Tagliente, e il vicecomandante della Polizia Municipale di Roma, Diego Porta. "Abbiamo il dovere - ha aggiunto Polverini - di garantire tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, a cominciare dalle risorse economiche ma non solo, sicuramente a Roma ma anche in tutto il Lazio. Serve infatti attenzione in particolare per quei territori in cui c´è il rischio di infiltrazioni della malavita organizzata. Nonostante le difficoltà di cassa stiamo ri-orientando le risorse e la sicurezza è uno dei temi che per primi ci sta vedendo impegnati". Polverini ha ricordato l´imminente avvio dell´Abecol, il potenziamento dei corsi di formazione che la Regione Lazio già garantisce agli operatori delle polizie locali e l´impegno messo in campo per attuare la legge di riforma delle polizie locali, approvata nel 2005, per uniformare, dalle divise al numero unico di emergenza, i corpi di polizia locale, con l´obiettivo finale di istituire una vera Accademia delle polizie locali. Da gennaio, inoltre, come ha aggiunto l´assessore Cangemi, "il Lazio disporrà di un Osservatorio regionale per la sicurezza e la legalità, organismo che sarà varato nei prossimi giorni, e che si propone di essere strumento non solo di studio e monitoraggio ma anche con funzioni operative". Il presidente della Regione Lazio ha annunciato, infine, "il lancio a breve di una campagna di comunicazione della Regione Lazio volta a contrastare il fenomeno dell´usura con l´ obiettivo di fornire un aiuto alle imprese e alle famiglie che sono nella morsa dell´usura. A problemi concreti servono risposte concrete".  
   
   
MAFIA: OGGI A PETRALIA BENI CONFISCATI PASSANO ALLA REGIONE  
 
Palermo, 30 novembre 2010 - "Domani alcuni beni confiscati alla mafia saranno consegnati alla Regione, che li utilizzera´ per gli uffici della condotta agraria di Petralia Soprana. E´ un evento particolarmente significativo perche´, per la prima volta, immobili confiscati saranno utilizzati per allocarvi uffici della Regione sul territorio in una zona, per altro, particolarmente soggetta negli anni scorsi al ricatto mafioso". Cosi´, l´assessore all´Economia, Gaetano Armao, ha anticipato l´evento che si svolge oggi a Bivio Madonnuzza, nei pressi di Petralia Soprana, ove il Tenente colonnello Marco Letizi, in rappresentanza dell´Agenzia nazionale per l´amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalita´ organizzata, e Antonio Ottavio, in rappresentanza dell´Agenzia del demanio della Sicilia, consegneranno all´assessore Armao e all´assessore alle Risorse agricole e alimentari, Elio D´antrassi, in rappresentanza della Regione siciliana quattro appartamenti che furono di proprieta´ di Angelo Siino, dove saranno ospitati gli uffici della condotta agraria. "L´avvenimento di domani - ha detto Armao - segna una tappa molto importante nella confisca e nel riutilizzo dei beni confiscati ai mafiosi perche´ puo´ costituire l´inizio di un nuovo percorso tra Agenzia nazionale e Regione siciliana per far si´ che questi patrimoni possano tornare nella disponibilita´ pubblica, rendendo in tal modo presente e significativo il ruolo che l´amministrazione puo´ e deve avere sul territorio". "Nell´occasione - ha concluso l´assessore - chiederemo al direttore dell´Agenzia il trasferimento di tutti gli altri beni confiscati alla mafia in Sicilia che debbono essere consegnati all´amministrazione regionale e a quelle locali, che li utilizzano gia´ e ove svolgono attivita´ amministrativa, soprattutto nel settore sanitario, evitando in tal modo il pagamento di canoni locativi a societa´ confiscate che remunerano amministratori. Scongiureremo cosi´ eventuali conseguenti danni erariali"  
   
   
LOMBARDIA: FIRMA PROGETTO SU CONCILIAZIONE  
 
Mantova, 30 novembre 2010 - L´assessore alla Semplificazione e Digitalizzazione della Regione Lombardia Carlo Maccari ha firmato ieri a Mantova l´Accordo di collaborazione per la realizzazione della Rete territoriale per la conciliazione, al quale hanno aderito Provincia di Mantova, Camera di Commercio, Asl, Consigliera provinciale di Parità e i Comuni capofila dei sei ambiti territoriali della provincia. Cuore dell´accordo, il riconoscimento formale di un consolidato sistema che nel territorio mantovano è già esistente e permetterà di estendere e finanziare iniziative per la conciliazione tra cittadino e datore di lavoro, attraverso l´adozione di orari flessibili, piani di congedo, voucher per maternità e paternità. "Oggi - ha commentato Maccari - Regione Lombardia e gli enti che a vari livelli rappresentano il territorio firmano un patto per sostenere in modo concreto tutte le soluzioni, che permettano a uomini e donne che lavorano di scegliere più liberamente come gestire la propria professionalità senza dover sacrificare in termini economici e di tempo la propria famiglia". La Provincia di Mantova, insieme a quella di Monza-brianza, è stata scelta per fare da apripista a un percorso che sarà sviluppato in tutta la regione e che è stato ratificato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale Giulio Boscagli e che vedrà assegnati dal Governo alla Lombardia 6,7 milioni di euro sui 40 milioni disponibili a livello nazionale, attraverso il Dipartimento per le Pari opportunità. "L´assessore Boscagli - ha commentato Maccari - ha lavorato per predisporre uno strumento innovativo, che, a partire dai territori nei quali la conciliazione è una realtà consolidata, saprà portare benefici a breve termine su tutto il sistema regione". "Negli ultimi anni - ha continuato Maccari - il concetto di flessibilità nel mondo del lavoro ha purtroppo assunto spesso connotati negativi e penalizzanti per il lavoratore. Con questi provvedimenti stiamo invece dimostrando che flessibilità è sinonimo di opportunità se l´azienda e il personale possono utilizzare strumenti innovativi che permettano di investire sulle professionalità e le competenze maturate al suo interno e alla persona di gestire al meglio il tempo del suo impegno lavorativo". "Il provvedimento sottoscritto - ha sottolineato - servirà a dare ancora maggiore impulso al grande lavoro svolto sul territorio negli ultimi anni, come dimostrano i 2 milioni di euro di finanziamenti ottenuti nel periodo 2007-2009, che hanno permesso di realizzare 26 progetti grazie ai quali tecnici e formatori sono entrati nelle aziende per studiare soluzioni ad hoc oggi già perfettamente funzionanti". Strumenti compresi in queste politiche sono tra l´altro: l´organizzazione del lavoro in coppie e gruppi di lavoro; l´istituzione di servizi di supporto alle esigenze di conciliazione quali asili nido, ludoteche, baby sitter a chiamata, assistenza domiciliare per anziani; sviluppo servizi salva-tempo quali lavanderia, stireria; convenzioni con fornitori; pianificazione del congedo di maternità e paternità e delle assenze per esigenze di cura; realizzazione di percorsi formativi per i collaboratori. "Il ´modello Mantova´ - ha concluso Maccari - dimostra che la competitività non può essere misurata solo con le ore lavorative: la migliore qualità della giornata lavorativa è un fattore primario per la crescita dell´economia e il consolidamento di una rete tra aziende e settore pubblico per rafforzare le politiche di conciliazione è la sfida che ci diamo per i prossimi mesi".  
   
   
POTENZA, SEL: NEL CENTRO STORICO CHIUSURA INTELLIGENTE  
 
Potenza, 30 novembre 2010 - Un´ampia discussione pubblica con l´Amministrazione e i cittadini, da tenersi nelle prossime settimane, per rilanciare il tema della funzionalità del centro storico e per accelerare i tempi di una "chiusura intelligente e immediata" che restituisca a questa parte della Città centralità, specie nel ruolo di aggregazione, di scambio e di incontro tra generazioni. E´ l´iniziativa annunciata, in un comunicato stampa, dal Circolo Sel (Sinistra Ecologia e Libertà) di Potenza per voce del coordinatore cittadino Domenico Roberto Rizzi, secondo il quale "l´imminente periodo natalizio che registra tradizionalmente un maggiore afflusso di persone nel centro storico è quello più adatto per "ascoltare" esigenze e bisogni e per sperimentare nuove modalità di vivere l´area dello shopping, dell´aggregazione e della cultura. A parere di Sel "è apprezzabile l´impegno dell´amministrazione comunale che, anche in riferimento al piano d´azione Pisus per la città Capoluogo, guarda con attenzione all´elaborazione di progetti tesi alla riqualificazione e alla restituzione di immobili dismessi, riconvertendoli in servizi e residenze universitarie. E´ apprezzabile il progetto della riqualificazione di piazza Prefettura e anche il tentativo di riconnettere il centro ad aree verdi di pregevole valenza storico-culturale-ambientale come la Villa del Prefetto e il Parco di Montereale.un´attenzione particolare richiede il problema del disagio giovanile che si manifesta nel centro storico forse in forme più evidenti soprattutto per l´abuso di alcol e fenomeni di vandalismo che richiedono iniziative e soprattutto azioni positive in direzione della promozione di attività culturali, musicali, artistiche e in generale per il tempo libero dei giovani. Così come bisognerebbe investire su eventi socio culturali, anche coinvolgendo e stimolando la creatività dei privati, ad organizzare eventi attrattivi e che siano di stimolo al vivere il centro, in una fase storica, dove lo svago a basso costo rappresenta una valida risposta alla crisi e alle paure collettive che genera".  
   
   
ABRUZZO: PARTI SOCIALI ED ENTI D´AMBITO CONDIVIDONO PIANO  
 
Pescara, 30  novembre 2010 - L´assessore alle Politiche Sociali, Paolo Gatti, è stato impegnato in due giorni di serrato e costruttivo confronto, giovedì con le parti sociali e il 26 novembre con i rappresentanti degli Enti d´Ambito Sociali e le Province, per presentare la proposta del nuovo Piano Sociale Regionale 2011-2013. Un piano che come gia evidenziato nella fase di presentazione delle linee guida, avvenuta ad agosto, seguirà le direttrici della semplificazione, della selezione delle priorità e dell´innovazione."Abbiamo aperto un confronto serio con le parti sociali, - commenta Gatti - offrendo loro un piano sociale sincero. Abbiamo indicato delle priorità e garantito, nonostante la crisi e le difficoltà finanziarie, risorse che sono in linea con le scelte indicate e gli interventi previsti. Sono lieto di riscontrare un atteggiamento leale, serio e positivo da parte di tutti i soggetti con i quali ci siamo confrontati. In particolar modo ringrazio la Cisl che ha apprezzato le molte novità di metodo e di innovazione introdotte e la Cgil che ha dato atto di una filosofia di fondo del piano condivisibile. Ringrazio i rappresentanti del territorio che hanno sottolineato come nonostante il momento economico difficile ci sia stato il nostro impegno a mettere a sistema in modo innovativo e originale le risorse regionali e nazionali con quelle europee, introducendo la novità dell´utilizzo di 25 milioni di Fondo Sociale Europeo per l´inclusione sociale. Nella selezione degli interventi abbiamo scelto come priorità l´attenzione ai bambini, agli anziani e ai disabili. Sono fiducioso che al termine della concertazione e dopo aver accolto i suggerimenti che ci sono arrivati e che arriveranno - conclude Gatti - potremo offrire un piano sociale in grado davvero di andare incontro con incisività alle esigenze delle persone, delle famiglie e della società abruzzese. Un piano di tutti, perché scaturisce da una condivisione seria; sono lieto che ciascuno abbia compreso come su questo tema non ci si possa dividere o peggio farlo diventare un terreno di scontro".  
   
   
BOLZANO: MASTER PER DIPENDENTI PROVINCIALI: INVESTIRE NEL FUTURO  
 
Bolzano, 30 novembre 2010 - Da otto anni la Provincia consente a dipendenti selezionati di frequentare un master in amministrazione pubblica.Alcune tesi di master sono state presentate di recente presso Palazzo Widmann a Bolzano. A partire dal 2002 l’amministrazione provinciale ha offerto complessivamente a 21 dipendenti provinciali, selezionati con attenzione , la possibilità esclusiva di frequentare un Mba – Master in Business Administration- settori Public Management e Project - Process Management in collaborazione con il Smbs University of Salzburg Business School e un Master in Management nelle amministrazioni pubbliche in collaborazione con l’Università Tor Vergata di Roma. L’ufficio sviluppo personale della ripartizione personale ha ritenuto quindi opportuno organizzare un incontro per la presentazione delle tesi elaborate , anche in presenza dei relativi direttori o direttrici, in occasione del quale i partecipanti potessero soprattutto focalizzare il proprio contributo su quanto è realizzabile concretamente all’interno dell’amministrazione, e comunque su aspetti positivi e/o critici della formazione acquisita. Nell´ambito della presentazione di alcune tesi elaborate dai partecipanti, avventua nei giorni scorsi a Palazzo Widmann, è emerso un quadro assolutamente interessante, che ha evidenziato come alcuni partecipanti abbiano già messo concretamente in atto,in modo tangibile e trasferibile, parte delle conoscenze apprese. Tale incontro, oltre all’opportunità di mettere in rete le esperienze, ha fornito l’occasione per riflettere ancora una volta sulla valutazione della formazione, sul cosiddetto Retourn of Investiment, anche con il Nucleo di Valutazione.  
   
   
VALLE D’AOSTA: PROGETTI DI COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO  
 
Aosta, 30 novembre 2010 - Nella seduta di venerdì 26 novembre, la Giunta regionale ha approvato la Relazione sulle attività dell’anno 2010 predisposte nell’ambito della legge regionale 6 del 2007 “Nuove disposizioni in materia di interventi regionali di cooperazione allo sviluppo e di solidarietà internazionale”, che sarà presentata al Consiglio regionale in occasione dell’esame del bilancio di previsione della Regione per il triennio 2011/2013. La Relazione presenta inoltre i progetti di cooperazione allo sviluppo che saranno avviati nel 2011 e che sono stati approvati dal Comitato per la cooperazione allo sviluppo e la solidarietà internazionale nella riunione del 18 novembre scorso. Gli interventi di cooperazione approvati sono 11, di cui 5 relativi al continente africano (2 in Senegal, 2 in Etiopia, 1 in Tanzania), 2 relativi all’America centrale e al Sud America (1 ad Haiti e 1 in Argentina), 3 nei Balcani e in Medio Oriente (Bosnia Erzegovina, Romania e Kurdistan Iracheno) e 1 relativo alla Cina. Il costo totale per la realizzazione dei progetti è di circa 800 mila euro e il contributo da imputare sulla legge regionale 6/2007 ammonta complessivamente a 353 mila 400 euro. «La Giunta regionale procederà all’approvazione definitiva dei progetti e dei relativi contributi – spiega il Presidente della Regione Augusto Rollandin – dopo l’approvazione da parte del Consiglio del bilancio regionale 2011/2013. In considerazione della rilevanza dei progetti che sono stati presentati, abbiamo infatti previsto nel prossimo bilancio pluriennale uno stanziamento ulteriore di 100 mila euro per poter apportare un contributo regionale ai sensi della legge 6/2007 a tutti i progetti valutati positivamente dal Comitato per la cooperazione allo sviluppo, che dimostrano ancora una volta quanto la comunità valdostana sia in grado di esprimere in termini di solidarietà e di sostegno concreto allo sviluppo di altre popolazioni».  
   
   
UN CONVEGNO SULLE DIVERSITÀ NEI CONTESTI LAVORATIVI  
 
Aosta,  30 novembre  2010 - La Presidenza della Regione informa che giovedì 2 dicembre, alle ore 15, nel Salone delle manifestazioni di Palazzo regionale ad Aosta, si svolgerà il convegno Diversity Management: comprendere, gestire e valorizzare le diversità nei contesti lavorativi, promosso dal Comitato Pari Opportunità con il patrocinio dell´Ufficio della Consigliera di Parità, della Fidapa Valle d´Aosta e del Comitato per l´Imprenditoria femminile, e organizzato in collaborazione con la Scuola di management Sda Bocconi. L’iniziativa è rivolta ai dirigenti regionali, ai sindaci, ai presidenti delle comunità montane, al Comitato per l’Imprenditoria Femminile, alla Fidapa, agli organismi di parità presenti sul territorio, ai sindacati, agli enti pubblici, al Consiglio permanente degli Enti Locali, al Celva, all’Agenzia dei segretari degli Enti Locali e all’Università della Valle d’Aosta. Il “diversity management” è un concetto oggigiorno diffuso benché poco conosciuto e si riferisce alla sempre maggiore diversificazione delle persone all’interno dei contesti organizzativi - femminilizzazione, immigrazione, internazionalizzazione, generazioni diverse – che obbliga le aziende pubbliche e private a trovare modalità gestionali che tengano conto di tali fenomeni. Per poter sfruttare al meglio le potenzialità di una gestione attenta alle differenze, è necessario non sottovalutare le difficoltà di ogni individuo ad affrontare la diversità e la conseguente maggiore fatica del lavorare in contesti non omogenei. Il convegno vuole essere quindi un’importante occasione di formazione e confronto al fine di: · introdurre il tema del “diversity management” definendone i suoi campi di applicazione; · proporre il tema della diversità non solo sotto il profilo etico ma anche come fattore di crescita della performance economica, in particolare di quella aziendale; · favorire il confronto con esempi di realtà aziendali che hanno già adottato tale approccio nelle pratiche gestionali della loro impresa. Al convegno, che verrà introdotto dal Presidente della Regione Augusto Rollandin, interverranno la Presidente del Comitato Pari Opportunità Rosa Donato, le coordinatrici dell’Osservatorio Diversity management della Sda Bocconi Adele Mapelli e Simona Cuomo, la Responsabile delle politiche sociali e del work and balance della Banca Popolare di Milano Daniela Arghetti e la Presidente del Comitato Pari Opportunità della Regione Veneto Clara Peranetti. Questa iniziativa vuole essere l’inizio di un percorso che possa portare le amministrazioni e le imprese locali a produrre risultati di efficacia a livello organizzativo e soggettivo, diventando sempre più capaci di affrontare la diversità e la complessità che caratterizza oggigiorno il mondo del lavoro.