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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Novembre 2011
Politica
LA COMMISSIONE EUROPEA E L´ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE PER LE MIGRAZIONI SEMPLIFICANO LE LORO PROCEDURE DI COOPERAZIONE  
 
Bruxelles, 9 novembre 2011 – La Commissione europea e l´Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) hanno deciso ieri di intensificare la loro cooperazione nel settore della migrazione e della mobilità. I Commissari Cecilia Malmström (Affari interni) e Andris Piebalgs (Sviluppo) e il direttore generale dell´Oim William L. Swing hanno firmato un accordo quadro che stabilisce metodi di cooperazione più semplici ed efficienti facilitando e snellendo la procedura per le trattative contrattuali tra l´Ue e l´Oim. L´accordo è applicabile ad ogni operazione, programma o progetto gestito dall´Oim e finanziato o cofinanziato dall´Unione europea. In occasione della cerimonia della firma, la Commissaria Malmström ha dichiarato: "L´organizzazione internazionale per le migrazioni è uno dei principali partner dell´Unione europea. L´ue e l´Oim collaborano quotidianamente a progetti che promuovono la cooperazione internazionale in settori quali la migrazione legale e irregolare e lo sviluppo. Questo nuovo accordo agevolerà la collaborazione pratica tra le nostre due organizzazioni, eliminerà ostacoli burocratici e ci permetterà di lavorare insieme in modo molto più efficiente." Il Commissario Piebalgs ha aggiunto: "I fenomeni migratori incidono anche sui paesi in via di sviluppo. In tutto il mondo i migranti sono più di 200 milioni e l´Ue si è impegnata ad affrontarne i problemi e ad aiutare i paesi posti di fronte alle sfide della migrazione. Grazie a questo nuovo accordo, rafforzeremo la cooperazione con l´Oim e assisteremo in modo più efficiente i migranti che hanno bisogno del nostro aiuto." "Siamo felici di aver raggiunto questo importante traguardo," ha dichiarato il direttore generale dell´Oim Swing. "L´accordo quadro è il frutto di una cooperazione che si è intensificata sempre più. Attendiamo con ansia di valutare le nuove possibilità che ci offre questo accordo." Contesto La Commissione europea ha elaborato un accordo standard generale che applica alle sue relazioni contrattuali con le organizzazioni internazionali ("l´accordo standard di contributo con un´organizzazione internazionale" o "Sca"). L´accordo quadro firmato oggi intende adattare le disposizioni standard dell´accordo di contributo alle esigenze specifiche dell´Oim in modo da semplificare ulteriormente le trattative contrattuali per singoli accordi di contributo conclusi tra la Commissione e l´Oim per futuri programmi o progetti specifici. L´oim è uno dei principali partner di attuazione dell´Unione europea nel settore della politica della migrazione, in particolare per quanto riguarda l´approccio globale in materia di migrazione. Insieme, la Commissione europea e gli Stati membri dell´Ue contribuiscono in misura considerevole al bilancio dell´Oim. Per esempio, la Commissione europea ha finanziato una serie di progetti realizzati dall´Oim nel quadro del programma tematico per la migrazione e l´asilo e attraverso strumenti di finanziamento geografici. Inoltre, l´Oim è un partner importante dell´iniziativa faro congiunta in materia di migrazione e sviluppo (15 milioni di euro) che sostiene le organizzazioni della società civile e le autorità locali per collegare migrazione e sviluppo. Più recentemente, l´Oim ha preso parte anche ad un´iniziativa mirata (3 milioni di euro) a sostegno del dialogo sulla migrazione tra Unione europea, America latina e Caraibi. Inoltre, ha partecipato a progetti di partenariato per la mobilità dell´Ue e all´elaborazione di profili migratori. La cooperazione con l´Oim si inserisce nell´obiettivo più ampio di una politica Ue equilibrata e globale in materia di immigrazione. Essa permetterà all´Europa di trarre il massimo vantaggio dai benefici della migrazione, come l´arricchimento culturale della società e il miglioramento dello sviluppo e della situazione economica a lungo termine, sia nell´Ue che nei paesi di origine dei migranti. Per ulteriori informazioni http://ec.Europa.eu/europeaid/work/procedures/financing/international
_organisations/other_international_organisations/index_en.htm
 
 
   
   
I PARLAMENTARI EUROPEI VOGLIONO UNA STRATEGIA CLIMATICA CONCRETA A DURBAN  
 
Bruxelles, 9 novembre 2011 - I parlamentari hanno richiesto all´Unione europea di giungere ad una strategia concreta prima del summit sui cambiamenti climatici che si terrà a Durban, in Sud Africa, a fine anno. La commissaria per l´Azione per il Clima Connie Hedegaard ha dichiarato che "Durban è un´opportunità importante per cambiare le cose, ma la strada da percorrere è ancora lunga". Il 7 novembre c´e´ stato un incontro tra la commissaria Connie Hedegaard e i deputati, necessario per discutere sulla posizione dell´Unione europea alla prossima conferenza sui cambiamenti climatici organizzata dalle Nazioni Unite a Durban (Sud Africa). Il presidente della commissione Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare e anche della delegazione parlamentare che parteciperà alla conferenza a Durban, Jo Leinen, ha aperto il dibattito domandando quale dovrà essere il ruolo rivestito dall´Unione europea dopo la conferenza. Invece il vice presidente Karl-heinz Florenz si chiede se l´Unione europea abbia una vera strategia per la risoluzione sui cambiamenti climatici. Secondo la commissaria Connie Hedegaard l´Unione europea deve essere in grado di definire una chiara tabella di marcia con proposte concrete, anche se sostiene che da sola l´Unione europea non può trovare una risposta adeguata alla lotta al cambiamento climatico: è infatti urgente riuscire a trovare una soluzione comune e globale. Il voto al Parlamento europeo - Il 26 ottobre 2011 è stata adottata una risoluzione dalla commissione Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare sulla conferenza di Durban, che verrà votata in seduta plenaria a novembre. Secondo questa risoluzione l´Unione europea dovrebbe dare un sostegno "pubblico ed inequivocabile" agli obiettivi stabiliti dal Protocollo di Kyoto, cioè delle misure giuridicamente vincolanti per ridurre le emissioni di gas serra. Inoltre, la risoluzione punta ad una maggiore riduzione delle emissioni rispetto a quanto prefissato per il 2020 (il 20%). Infine, vengono richieste nuove misure per limitare le emissioni dei trasporti aerei e marittimi, che sono esclusi dal Protocollo di Kyoto. I parlamentari vorrebbero includere le emissioni degli aerei nel sistema di controllo entro il primo gennaio 2012. La conferenza a Durban Una delegazione di parlamentari europei verrà inviata alla conferenza a Durban tra il 28 novembre e il 9 dicembre 2011.  
   
   
FACCIAMOLA FINITA: L´UE PRENDE DI MIRA LA VIOLENZA E L´INTOLLERANZA NELLO SPORT  
 
Bruxelles, 9 novembre 2011 - La Commissione europea ha concesso sovvenzioni per sostenere iniziative volte ad affrontare il problema della violenza e dell´intolleranza nello sport e migliorare il modo in cui viene gestito lo sport in Europa. Dodici progetti transnazionali hanno ricevuto sovvenzioni che vanno da 125 000 a 200 000 euro (per i particolari si rinvia più oltre) nell´ambito di un pacchetto di "azioni preparatorie" che fungeranno da battistrada per l´avvio di un sottoprogramma Ue destinato allo sport che intende anche sostenere campagne a livello di base per promuovere l´attività fisica, l´inclusione sociale attraverso lo sport e la lotta contro il doping. Androulla Vassiliou, Commissario europeo responsabile per l´Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù ha affermato: "Sostenere lo sport a livello di base, quello più vicino ai cittadini, è una delle mie priorità. Senza un finanziamento dell´Ue molte valide iniziative sportive non riuscirebbero a prendere il via. Sono estremamente lieta che questi 12 progetti stiano ricevendo un finanziamento Ue e auguro loro pieno successo." Contesto: i progetti finanziati nell´ambito delle "azioni preparatorie" 2011 - Il sostegno Ue riguarda due tematiche: a) Prevenzione e contenimento della violenza e dell´intolleranza nello sport: I progetti selezionati in questo ambito sostengono reti transnazionali innovative finalizzate alla prevenzione e al contenimento della violenza e della discriminazione. Il finanziamento promuove lo scambio di buone pratiche tra il mondo dello sport, le istituzioni educative, le organizzazioni dei tifosi, le organizzazioni non governative e le autorità nazionali e locali al fine di promuovere il rispetto dei valori europei fondamentali nell´ambito dello sport. I progetti finanziati sono:
Titolo Elys – Laboratori educativi per giovani fan europei
Obiettivi Educare i giovani ad affrontare la violenza nello sport
Organizzazione capofila Comitato regionale Coni, Lombardia
Paesi interessati El, Es, Ie, It, Nl, No, Pt, Ro, Uk
Sovvenzione 200 000 Eur
Titolo Prevenzione della violenza sessista nello sport
Obiettivi Creazione di una rete di esperti e di organizzazioni per prevenire la violenza sessista nello sport
Organizzazione capofila Deutsche Sportjugend im Deutschen Olympischen Sportbund e.V.
Paesi interessati De, Gr, No, Uk, Cz, Es, Cy, Dk, Be, Si
Sovvenzione 200 000 Eur
Titolo Prevenzione e contenimento della violenza e dell´intolleranza omofoba nello sport - Pride in sport
Obiettivi Sviluppare una rete per la lotta contro l´omofobia nello sport
Organizzazione capofila European Gay & Lesbian Sport Federation
Paesi interessati De, Fr, Hu, Sl, Uk, organizzazioni su scala europea
Sovvenzione1 160 000 Eur
Titolo Pro Supporters - Prevenzione attraverso l´emancipazione
Obiettivi Sviluppare misure per affrontare la violenza e il razzismo legati al calcio mediante sistemi di prevenzione riguardanti i tifosi in tutt´Europa
Organizzazione capofila Fonds Wiener Institut für internationalen Dialog und Zusammenarbeit
Paesi interessati At, Cz, Ie, Uk, De, Nl, organizzazione su scala europea
Sovvenzione1 200 000 Eur
b) Promuovere approcci innovativi per rafforzare l´organizzazione dello sport in Europa: una buona governance è condizione essenziale per l´autonomia e l´autoregolamentazione delle organizzazioni sportive. Il finanziamento sostiene reti transnazionali il cui obiettivo è sviluppare una dimensione europea nello sport. Queste reti si adoperano anche per rafforzare la capacità amministrativa delle organizzazioni sportive e per accrescere il livello competitivo dello sport in Europa. I progetti finanziati sono:
Titolo Sport 4 Good Governance (S4g)
Obiettivi Sostegno e orientamento ai fini di una buona governance nello organizzazioni sportive
Organizzazione capofila Ufficio Ue del Comitato olimpico europeo
Paesi interessati Be, Cr, Cy, De, Dk, Ee, Hr, It, Nl, Si, Ch, organizzazione su scala europea
Sovvenzione1 200 000 Eur
Titolo Buona governance nello sport di base
Obiettivi Migliorare la capacità organizzativa
Organizzazione capofila International Sport and Culture Association
Paesi interessati Cz, De, Dk, Ee, Es, Fr, It, Ie, Ro, Uk, organizzazione su scala europea
Sovvenzione 200 000 Eur
Titolo Ulteriore sviluppo di una rete coordinata per la formazione degli sportivi in Europa (Coachnet)
Obiettivi Definire un sistema di coordinamento per il miglioramento della formazione degli sportivi
Organizzazione capofila Leeds Metropolitan University
Paesi interessati De, Es, Fi, Fr, Hu, Ie, Nl, Pt
Sovvenzione1 200 000 Eur
Titolo European Rugby League Governance Foundation Project
Obiettivi Sviluppare una dimensione europea nell´ambito della Rugby League
Organizzazione capofila Rugby League European Federation
Paesi interessati Cz, De, Fr, Ie, It, Lv, Nl, Se, Uk
Sovvenzione1 100 000 Eur
Titolo Migliorare la governance nel settore calcistico coinvolgendo i tifosi e stimolando il senso di appartenenza a un club
Obiettivi Rafforzare il senso di appartenenza a un club da parte dei tifosi
Organizzazione capofila Supporters Direct
Paesi interessati Be, De, Es, Fr, It, Pt, Se, Uk
Sovvenzione1 200 000 Eur
Titolo Better Boards, Stronger Sport
Obiettivi Promozione di una gestione efficacie dei comitati direttivi nello organizzazioni sportive
Organizzazione capofila Sport and Recreation Alliance
Paesi interessati Ee, Fi, Hu, Ie, Pl e reti sportive transnazionali
Sovvenzione1 125 000
Titolo Azione per la buona governance nelle organizzazioni sportive internazionali
Obiettivi Identificare linee guida ed eventuali soluzioni per migliorare la governance delle organizzazioni sportive internazionali ed europee
Organizzazione capofila Danish Institute for Sports Studies / Play the Game
Paesi interessati Be, Ch, De, Dk, Nl, Si, Uk
Sovvenzione1 200 000 Eur
Titolo Accademia europea di campioni di biliardo per raggiungere l´eccellenza sportiva
Obiettivi Migliorare la capacità organizzativa e istituzionale delle organizzazioni di biliardo
Organizzazione capofila Bulgarian Billiard Federation
Paesi interessati Bg, Cz, Pl, Ro, Si
Sovvenzione1 130 000 Eur
1 Importi arrotondati Il ruolo dell´Ue nello sport Il ruolo dell´Ue è sostenere, integrare e coordinare le azioni degli Stati membri e sviluppare una dimensione europea dello sport. Conformemente all´articolo 165 del trattato sul funzionamento dell´Unione europea, l´Ue "contribuisce alla promozione dei profili europei dello sport, tenendo conto delle sue specificità, delle sue strutture fondate sul volontariato e della sua funzione sociale ed educativa… [l´azione dell´Ue] è intesa a sviluppare la dimensione europea dello sport, promuovendo l´equità e l´apertura nelle competizioni sportive e la cooperazione tra gli organismi responsabili dello sport e proteggendo l´integrità fisica e morale degli sportivi, in particolare dei più giovani tra di essi". Il proposto sottoprogramma dell´Ue in tema di sport rientra in un programma più ampio volto a sostenere l´istruzione, la formazione e la gioventù ("Erasmus for All" -Erasmus per tutti), che dovrebbe essere adottato dalla Commissione più avanti nel corso di questo mese. La Commissione ha proposto un finanziamento di 15,2 miliardi di euro per il programma Erasmus for All tra il 2014 e il 2020 (cfr. Ip/11/857). Per ulteriori informazioni: Sito web di Androulla Vassiliou http://ec.Europa.eu/commission_2010-2014/vassiliou/index_en.htm  Sito web consacrato allo Sport http://ec.Europa.eu/sport/index_en.htm  
 
   
   
IL COMMISSARIO EUROPEO ALLA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA E AL BUDGET JANUSZ LEWANDOWSKI A GENOVA REALIZZARE IL SOGNO EUROPEO: VERSO UN NUOVO FISCO PER L´EUROPA  
 
Milano, 9 novembre 2011 - Venerdì 11 novembre, alle ore 15 presso l´Aula Magna dell´Università degli Studi di Genova, si terrà il Seminario "Realizzare il sogno europeo: verso un nuovo fisco per l´Europa", cui parteciperà il Commissario europeo alla programmazione finanziaria e al budget Janusz Lewandowski. L´evento si inserisce in un momento di particolare importanza per la costruzione europea, non soltanto per la gestione della crisi e la necessità di sostenere la ripresa attraverso la crescita economica e la ripresa dell´occupazione, ma anche perché il 29 giugno scorso la Commissione europea ha presentato la sua proposta per la nuova fase di programmazione finanziaria dell´Unione europea, dal 2014 al 2020. Il budget europeo riveste un´importanza cruciale sia dal punto di vista delle uscite, legate soprattutto agli obiettivi della strategia "Europa 2020" per la crescita economica e l´occupazione, sia da quello delle entrate. Come si finanzia il budget dell´Ue? La proposta della Commissione prevede uno slittamento dai contributi diretti degli Stati membri dell´Ue ad altre forme, di origine fiscale, prelevate direttamente da Bruxelles. Il nuovo sistema potrebbe includere una nuova Iva e una tassa sulle transizioni finanziarie. Ne discuteranno a Genova, con il Commissario europeo Lewandowski, i Parlamentari europei Francesca Balzani, relatore generale al Bilancio europeo 2012, Salvador Garriga Polledo, relatore sulle sfide politiche e le risorse di bilancio per uno sviluppo sostenibile dell´Ue dopo il 2013, e Antonio Cofferati della commissione speciale sulla crisi finanziaria, oltre a Massimo Garavaglia, vicepresidente della Commissione Bilancio del Senato e ad Antonio Gentile, Sottosegretario di Stato all´Economia e alle finanze. Modera il dibattito il Vicedirettore de Il Secolo Xix Alessandro Cassinis. Il  programma dell´evento. Http://ec.europa.eu/italia/milano/documents/genova11-11-11.pdf    
   
   
"PERPLESSITÀ PER L´INIZIATIVA ECONOMICA DEL CONSOLATO GENERALE D´AUSTRIA" IL PRESIDENTE LORENZO DELLAI SCRIVE AL CAPITANO DEL TIROLO, GüNTHER PLATTER: "DISATTESO LO SPIRITO DEL GECT"  
 
Trento, 9 novemrbe 2011 - "In spirito di assoluta amicizia" il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, ha voluto esprimere la perplessità sua e dei colleghi della Giunta provinciale per l´iniziativa del Consolato Generale d´Austria che, oggi , a Trento, ha organizzato un incontro con le imprese trentine, stimolate a scoprire "i vantaggi economici e fiscali dell´Austria e del Tirolo" e per favorire dunque il trasferimento in Tirolo di imprese trentine. "Una iniziativa legittima dal punto di visto formale" ha scritto il presidente Dellai al Capitano del Tirolo, Günther Platter ma che "tuttavia, dovrebbe essere quantomeno raccordata con le iniziative di carattere istituzionale che, nel frattempo, vengono messe in campo dai rispettivi governi territoriali". "In questo senso - continua il presidente Dellai - non credo che abbiamo voluto costituire il nostro Gect, il Gruppo europeo di cooperazione transfrontaliera, in vista della Regione europea per procedere a forme di "concorrenza interna", allo scopo di spostare da un territorio all´altro le imprese. Penso piuttosto che lo scopo dei nostri accordi istituzionali sia stato e rimanga quello di essere più uniti, più competitivi nei confronti del resto dell´Europa e del Mondo, più capaci di mettere in rete (e non in sterile competizione) i nostri territori, i nostri sistemi scientifici e le nostre risorse imprenditoriali". "Sono convinto - conclude Dellai rivolgendosi a Platter -, che questo aspetto vada chiarito, per il futuro, se non vogliamo che lo spirito dei nostri accordi istituzionali finisca per essere tradito o quantomeno molto attenuato da iniziative non coerenti con quanto abbiamo dichiarato. Sono invece convinto che una delle piste di lavoro del Gect debba essere quella di promuovere forme di reciproca conoscenza tra i relativi sistemi economici e, dunque, forti iniziative di partnership imprenditoriale, in modo che le nostre imprese possano rafforzarsi e intregrarsi, piuttosto che, semplicemente, spostarsi da una parte all´altra della nostra Euroregione".  
   
   
LUGANO: TRANFRONTALIERI A CONFRONTO CONFERENZA  
 
 Lugano, 9 Novembre 2011 - L’associazione Carlo Cattaneo presenta una serata dibattito a ingresso libero su un tema di grande attualità Quale sviluppo transfrontaliero? Lunedì 14 novembre 2011 al Palazzo dei Congressi di Lugano, dalle ore 17.45 alle ore 19.45. Scopo della serata è di dare un’informazione oggettiva e di lungo periodo sui rapporti transfrontalieri che il Ticino intrattiene con le regioni italiane vicine e di confrontare la nostra situazione con quella del Cantone Ginevra, che occupa pure un elevato numero di lavoratori frontalieri. Alcune brevi testimonianze mostreranno il ruolo dei lavoratori frontalieri dell’industria e nelle attività sanitarie. Seguono le domande del pubblico e considerazioni conclusive orientate alla governanza futura degli effetti frontiera e del frontalierato. Programma - 17.45-18.00 Presentazione del tema e dei relatori; Remigio Ratti; 18.00-18.45 Relazioni introduttive “La traiettoria di sviluppo del Ticino-regione insubrica: quali convergenze e divergenze? In particolare sul mercato del lavoro” Fabio Losa,vice-direttore Ufficio cantonale di Statistica Ticino; “Frontalierato e competitività cantonale: un’interpretazione della situazione corrente.” Valentina Mini, Responsabile Osservatorio del mercato del lavoro dell’Ire, Università della Svizzera Italiana; “Quali esperienze e insegnamenti dallo sviluppo transfrontaliero ginevrino? Quali analogie e differenze con il frontalierato ticinese?” Carlo Lamprecht, Ginevra, già Consigliere di Stato. 18.45-19.00 Testimonianze “Il punto di vista di un industriale svizzero” Franz Bernasconi, Precicast Sa, Novazzano; “Il punto di vista di un operatore del settore sanitario” Piero Luraschi, Vice- direttore Ente Ospedaliero cantonale, Bellinzona; “Il punto di vista delle imprese italiane” Antonio Franzi, addetto stampa Camera di commercio Varese; 19.00-19.45 discussione e domande del pubblico; 19.45-20.00 Conclusioni: sintesi e suggerimenti Adriano Cavadini . Www.associazionecattaneo.ch    
   
   
VENDOLA A CANTON: "LA RELAZIONE CON IL GUANGDONG, SCOMMESSA E PRIORITÀ PER NOI"  
 
Bari, 9 novembre 2011 - La giornata di ieri del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola in Cina: 1) Incontro con imprenditori italiani e autorità cinesi nel campo dell’energia rinnovabile e edilizia sostenibile. “La Puglia ha avviato dal 2008 rapporti istituzionali con il Guangdong. Da allora abbiamo bruciato le tappe: in questi ultimi mesi sono maturate sia iniziative che coinvolgono le imprese, sia incontri politici ai massimi livelli che forniscono una cornice autorevole e necessaria. Il Protocollo d’intesa con il segretario del Partito Comunista del Guangdong, Wang Yang, che abbiamo siglato a Bari lo scorso giugno non ha solo un carattere formale: è una cornice ideale per ulteriori passi avanti”. Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola incontrando questa mattina a Canton gli esponenti delle istituzioni della Provincia cinese del Guangdong e dei distretti produttivi e tecnologici pugliesi nell’ambito della missione istituzionale e tecnica realizzata dalla Regione e dall’Arti per il Progetto Renewal (partenariati italo-cinesi nel campo delle energie rinnovabili e della protezione ambientale) nell’ambito del Programma Mae-regioni-cina il cui obiettivo strategico è quello di contribuire a definire ed attivare rapporti di partenariato stabili tra le Regioni italiane e le Province cinesi, in tema di politiche di sviluppo economico dei rispettivi territori. Ricordiamo anche che la Regione Puglia è la prima Regione in Italia ad aver sottoscritto un accordo autorizzato dal Mae e dal Dipartimento Affari Regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con la più importante Provincia della Repubblica Popolare Cinese, il Guangdong (il protocollo siglato lo scorso 15 giugno a Bari). “Il cuore dell’agenda politica di questa Provincia – ha proseguito Vendola – è la protezione ambientale, dalle questioni legate alla gestione del ciclo dell’acqua, ai cambiamenti climatici, all’utilizzo di energie rinnovabili. La Puglia è consapevole di costituire un esempio di riferimento per l’applicazione delle tecnologie green”. Dagli esiti degli incontri tra imprenditori pugliesi e cinesi e dall’esame dei bisogni locali è emersa come ipotesi di lavoro l’individuazione di una area urbana pilota nel Guangdong per progetto integrato nei settori ambiente/energia/edilizia. “Occorre ora mettere in campo – ha spiegato il Presidente Vendola – le prime sperimentazioni comuni. Innanzitutto, vogliamo proporre la realizzazione congiunta di un intervento integrato che coinvolga, ad esempio, un intero quartiere o una città e che permetta di utilizzare le diverse competenze tecnologiche presenti nelle aziende pugliesi (bonifica, depurazione, impiantistica, risparmio energetico, impianti di produzione energetica rinnovabile). Dobbiamo poi lavorare perché si potenzi enormemente l’interscambio di studenti tra i nostri territori”. Dunque, secondo Vendola “il punto d’incontro che cerchiamo è, insieme, di amicizia e di business e questo è possibile avanzando sul terreno della conoscenza reciproca e dell’intesa politica. Nel momento in cui la complessa contingenza economica che il nostro mondo globalizzato attraversa, rende più cauti tutti gli investitori, più che mai occorre consolidare il capitale di fiducia che in pochissimi anni la Puglia sta costruendo rispetto ai partner istituzionali e industriali cinesi. In questo quadro, la relazione con il Guangdong è una scommessa e una priorità della Regione Puglia”. “Il futuro dell’Italia e della Cina – ha continuato Vendola – si incrocia sullo stesso terreno, che è quello dell’innovazione. Noi possiamo vivere solo se scegliamo di seguire la bussola dell’innovazione. Per questo è importante essere qui in Cina, che è terra di innovazione e di prodigi. E per questo ringrazio le imprese pugliesi per aver scelto di venire in Cina senza timore di confrontarsi con un contesto industriale così competitivo.” 2) Istituto Confucio e scambi di manager. Incontro con il Segretario del Partito Comunista del Guangdong Wang Yang - Nel pomeriggio il Presidente Vendola ha incontrato il segretario del Partito Comunista del Guangdong Wang Yang, un incontro “cordiale” della durata di oltre 30 minuti. Un confronto a tutto campo tra i due leader che ha confermato la comune volontà di rafforzare gli scambi a livello culturale e turistico e di rafforzare le relazioni istituzionali. Nel corso dell’incontro, Wang Yang ha espresso forte interesse in merito alla proposta del Presidente Vendola (vedi nota) di aprire a Bari un Istituto Confucio che potrebbe supportare, tramite un accordo tra Università pugliesi e Guangdong, la promozione in Puglia e nel sud Italia della lingua e cultura cinese. Entrambi poi hanno concordato sulla volontà di lavorare congiuntamente e nell´ambito dell´accordo Mae-guangdong, sullo scambio di manager (ad esempio nel settore delle energie rinnovabili tra quelle partecipanti al Progetto Renewal) e studenti italiani (per esempio tra quelli delle Università partecipanti alla creazione dell’Istituto Confucio) e cinesi, offrendo un canale privilegiato a quelli pugliesi. Infine il Presidente Vendola si è complimentato per l’accordo di gemellaggio/partenariato recentemente firmato tra il Presidente del Porto di Taranto e il Direttore del Porto di Shenzen per intensificare gli scambi tra i due paesi. Ha inoltre ribadito la volontà di collaborare per offrire una piattaforma logistica integrata per il Guangdong in Europa. Il segretario Wang Yang ha invece rinnovato l’entusiasmo per la sua recente visita a Bari, ribadendo l´importanza strategica del Protocollo siglato tra le due istituzioni e sottolineando il forte interesse per la visita del Presidente Vendola a soli 4 mesi dalla firma del Protocollo di intesa del 15 giugno scorso e la forte volontà di sviluppare relazioni privilegiate in campo turistico. Nota su Istituto Confucio - L’istituto, intitolato al grande pensatore dell´antica Cina Confucio, è un organismo tramite cui il Paese asiatico sta promuovendo nel mondo lo studio e la diffusione della sua lingua e della sua cultura. Ad oggi esistono 210 Istituti in 64 paesi del mondo. In Italia vi sono Istituti Confucio a Milano, Torino, Venezia, Padova, Pisa, Bologna, Roma e Napoli (unica città del Mezzogiorno). Il valore strategico di creare un Istituto Confucio a Bari è quello di dare la possibilità a studenti ed imprenditori pugliesi e di tutto il Sud (comprese le isole) di imparare il cinese e di diffondere la cultura cinese. L’istituto nasce sulla base di un accordo di cooperazione fra una o più università italiane (nel caso specifico sistema universitario pugliese) ed una o più università del Guangdong.  
   
   
ABRUZZO: IN MISSIONE IN MOLDOVA  
 
Pescara, 9 novembre 2011 - E´ partita, ieri mattina, la missione economico-istituzionale della Regione Abruzzo nella Repubblica di Moldova. A guidare la delegazione abruzzese, composta anche da circa una quindicina di imprenditori, il vice presidente ed assessore allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione. Nutrita sia l´agenda degli incontri con enti econimici moldavi sia quella delle visite ad aziende locali. Il vice presidente Castiglione, su delega del Presidente Chiodi, proprio in mattinata, ha firmato presso il Palazzo del Governo, alla presenza dell´Ambasciatore italiano De Leo, una dichiarazione d´intenti con il vice ministro moldavo all´Economia, Sergiu Ciobanu. "Un documento estrmamente importante - ha dichiarato Castiglione - soprattutto nell´ottica dell´evoluzione dei rapporti economici della nostra regione con questa giovane Nazione che guarda con ambizione ad un futuro in Europa". L´ambasciatore De Leo, anche nel pomeriggio, affiancherà la delegazione abruzzese negli incontri programmati presso alcuni ministeri e in diverse municipalita´. Nel corso della conferenza stampa che ha seguito la firma del documento, Castiglione ha dichiarato che "la nostra Regione è la prima a firmare un´intesa con la Moldova. Un evento importante anche per il futuro economico di qusto Stato che è in cerca di partner affidabili per crescere e per svilupparsi ulteriormente".  
   
   
PIANO 2012, FORMIGONI: SÌ A WELFARE E LAVORO AZIONI CONCRETE AFFINCHÉ NESSUNO SI SENTA ABBANDONATO  
 
Milano, 9 novembre 2011 - "Il Documento strategico annuale focalizza quali siano le aree più sensibili sulle quali Regione Lombardia ha previsto un impegno concreto: welfare e lavoro. Per questo esprimo la mia piena soddisfazione per la sua approvazione avvenuta ieri ". Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni commenta così il via libera deciso dal Consiglio regionale sul Documento strategico per il 2012, che detta l´agenda politico-istituzionale della Lombardia per i prossimi mesi. "In un momento economico finanziario particolarmente difficile a livello internazionale - ha sottolineato Formigoni - è importante avere le idee chiare e individuare quali siano gli interventi che possano accompagnare la ripresa e nel contempo proteggere le fasce più deboli e indifese che subiscono questa fase di crisi più di altri". Soddisfazione per il voto del Consiglio regionale è stata espressa anche dall´assessore alle Risorse, Finanze e Affari istituzionali Romano Colozzi. "Il settore della finanza pubblica è in continua evoluzione - ha spiegato Colozzi - e le recenti manovre finanziarie nazionali hanno rivoluzionato le politiche di spesa delle Amministrazioni periferiche. Rimane tuttavia importante individuare le azioni concrete da intraprendere, perché nessun cittadino o impresa della Lombardia abbiano l´impressione di sentirsi abbandonati a se stessi. Il Documento strategico annuale ha il merito di sottolineare quali siano queste priorità, che troveranno certamente una risposta, pur nei limiti dei pesanti parametri finanziari imposti dallo Stato e dall´Europa".  
   
   
BASILICATA, OBIETTIVO 2012 DE FILIPPO: FORZA NON A SINGOLE INIZIATIVE “MISURE CHE INCIDONO DIRETTAMENTE SULLE CONDIZIONI DI COMPETITIVITÀ DEL TERRITORIO E, AL TEMPO STESSO, DANNO SOSTEGNO AL TESSUTO ECONOMICO IN UN MOMENTO DI DIFFICOLTÀ”  
 
 Potenza, 9 novembre 2011 - “Le misure che abbiamo messo in campo mirano non a sostenere singole iniziative, ma a disegnare una Basilicata più forte nei fondamentali dell’economia, e un elemento non trascurabile di questa forza è la condivisione unanime di rappresentanze di lavoratori e impresa intorno alle scelte fatte”. Così De Filippo a commento dei provvedimenti di Obiettivo 2012 varati ieri dalla Giunta. “L’azione che stiamo portando avanti, col coordinamento della “cabina di regia di Obiettivo 2012 – ha spiegato il Presidente – mirano a incidere direttamente sulle condizioni di competitività del territorio e, al tempo stesso, a dare sostegno al tessuto economico in un momento di difficoltà. Sostenere gli investimenti nell’innovazione di prodotto e di processo, la capitalizzazione di imprese e cooperative, la capacità di accesso al credito, la realizzazione di infrastrutture di nuova generazione come le reti a banda Larga significa creare condizioni strutturali di forza del sistema produttivo che non si esauriscono col termine degli interventi. Un’impresa che decide, in questa difficile congiuntura, di investire sull’innovazione è un’impresa che riesce a utilizzare il tempo della crisi per riorganizzarsi e rafforzarsi ed essere più competitiva quando i mercati riprenderanno a tirare. L’intervento della Regione consente di avere un supporto in questo delicato momento e proietta il sistema produttivo lucano verso una forza maggiore destinata a durare nel tempo”.  
   
   
OBIETTIVO 2012: LA GIUNTA LUCANA VARA I PRIMI 4 INTERVENTI PER LO SVILUPPO SI TRATTA DI MICROCREDITO, TASK FORCE SBUROCRATIZZAZIONE, FONDO REGIONALE DI VENTURE CAPITAL E AVVISO PUBBLICO BANDA LARGA  
 
Potenza, 9 novembre 2011 - Obiettivo 2012, l’intesa tra Regione, Organizzazioni sindacali e datoriali per lo sviluppo della Basilicata, prende quota. La Giunta Regionale ha approvato ieri quattro provvedimenti rientranti nel pacchetto di interventi decisi dalla “cabina di regia” che governa l’Intesa. Si tratta di Microcredito, Task force sburocratizzazione, Fondo regionale di Venture Capital, e avviso pubblico Banda Larga. Il Microcredito è un intervento volto alla concessione di prestiti di modesta entità (per importi variabili dai 5 ai 25mila euro) da restituire a tassi agevolati, al fine di:sostenere l’avvio di nuove attività imprenditoriali e agevolare la realizzazione di nuovi investimenti, nell’ambito di iniziative già esistenti, da parte di tutti i soggetti che si trovino in difficoltà ad accedere ai tradizionali canali del credito. Il provvedimento prevede diversi tipi di intervento finalizzati a alla creazione di microimprese (con forma giuridica di società di persone, cooperative sociali o a responsabilità limitata) e creazione di lavoro autonomo, con una specifica attenzione al terzo settore, al ricambio generazionale nelle imprese (col subentro di giovani imprenditori a familiari più anziani, e alla capitalizzazione di società cooperative (anche in questo caso con una specifica attenzione a quelle impegnate nel terzo settore) in cui i beneficiari dell’intervento possano trovare occupazione come soci lavoranti. Le diverse linee di interveto del microcredito (ad eccezione di quella del ricambio generazionale che hanno per destinatari giovani parenti di titolari già in attività) mirano a dare particolare sostegno a soggetti deboli del mercato del lavoro, ossia, disoccupati, inoccupati e inattivi, lavoratori in Cigs e mobilità e immigrati e a soggetti molto svantaggiati quali lavoratori disabili; donne vittime di violenza fisica, sessuale, psicologica e/o di costrizione economica e della tratta; persone sottoposte ad esecuzione penale, detenuti/ex detenuti o in semi-libertà e soggetti affetti da dipendenze. La dotazione complessiva del provvedimento è di 9 milioni di euro (tutti rivenienti dal Fondo Sociale Europeo), modulati con diverso peso tra le varie linee di intervento. Si occuperà, invece di “individuare le procedure e gli adempimenti più costosi da semplificare e di valutare l’efficacia di ogni intervento sulla stima dei risparmi ottenuti per favorire lo sviluppo, la competitività, la crescita economica e l’innovazione del sistema produttivo lucano” la Task force sburocratizzazione istituita con il secondo provvedimento della Giunta. L’organismo sarà composto da un rappresentante per ciascuna delle forze che compongono la cabina di regia strategica , da Anci, Upi e Unioncamere di Basilicata e dai dirigenti dei diversi uffici regionali di tutti i Dipartimenti. L’esigenza di una tale attività era stata sottoposta alla Giunta Regionale sia dai sindacati che dalle associazioni datoriali, e l’esecutivo regionale ha convenuto sull’importanza dell’iniziativa, sottolineando che i rilevamenti delle principali agenzie statistiche individuano nella complicazione burocratica una delle prime cause dello svantaggio competitivo del Paese. Il terzo intervento, ossia il Fondo Regionale di Venture Capital, si pone come strumento di finanza innovativa finalizzato a favorire lo sviluppo delle Piccole e Medie Imprese operanti in Basilicata attraverso il capitale di rischio, mediante l’investimento diretto o il co investimento, in partnership con terzi finanziando l’avvio e/o la crescita di un’attività in settori ad elevato potenziale di sviluppo. In particolare il programma intende sostenere la creazione di nuove imprese ad alto contenuto tecnologico, anche sotto forma di spin off da centri di ricerca ovvero dal sistema universitario, nonché lo sviluppo di aziende già attive, interessate a sviluppare nuovi prodotti e nuove tecnologie, espandere il circolante, rafforzare la struttura patrimoniale e finanziaria. La partecipazione è temporanea e deve essere smobilizzata (way out) entro 7 anni dalla data di assunzione con modalità previste nelle delibere di intervento e condivisa con i soci dell’azienda partecipata. Contestualmente all’apporto di capitale di rischio, l’intervento prevede l’attivazione di forme di monitoraggio e controllo delle partecipate, oltre alla messa a disposizione di know how manageriale per apportare valore all’impresa in tutte le aree chiave ed in tutte le fasi della vita della stessa e consentire in tal modo il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo propri del programma. L’intervento, finanziato con oltre 8 milioni di euro del Po Fesr 2007/2013, sarà attuato da Sviluppo Basilicata e consentirà l’assunzione di impegni fino a tutto il 2015. Il quarto e ultimo provvedimento adottato oggi dalla Giunta e l’avviso pubblico per portare collegamenti internet a “banda larga” in tutti i centri della Basilicata. L’obiettivo dell’intervento è quello di sostenere le reti di trasporto dati ad alta capacità superando la condizione di svantaggio tra territori nota come “digital divide”. L’intervento, finanziato con quasi 22 milioni di euro provenienti da Fesr e Feasr che saranno utilizzati nell’ottica di ripianare il differenziale esistente tra la condizione di “fallimento di mercato” in cui si troverebbero a lavorare gli operatori di Tlc e i livelli di redditività dell’investimento. La scarsa concentrazione demografica della Basilicata e di alcune aree in particolare, infatti, porta alla non sostenibilità della realizzazione dell’infrastruttura con soli capitali privati, poiché il mercato esistente non garantirebbe un numero adeguato di clienti. L’intervento pubblico, invece, consente un più facile “punto di pareggio” tra investimenti e redditività che rende l’intervento realizzabile.  
   
   
VENETO, PERSONALE E SEDI REGIONALI: PROVVEDIMENTI PER PUNTARE AL RISPARMIO  
 
Venezia, 9 novembre 2011 - La giunta regionale ha adottato ieri un provvedimento con il quale per sei mesi tutte le modifiche in aumento di dotazione organica, tutte le assunzioni a tempo determinato e indeterminato, tutte le individuazioni di personale, anche di posizione dirigenziale, vengono sospese in tutte le aziende, dirette o indirette, dell’amministrazione regionale. Lo ha annunciato il vicepresidente Marino Zorzato, aggiungendo che dall’inizio della legislatura sono stati assunti diversi provvedimenti per la riorganizzazione dell’assetto della Regione. E’ un processo sta andando avanti ma, considerato il momento di generale difficoltà economica, è stato ritenuto di sospendere per un semestre tutte le assunzioni, salvo deroghe motivate che devono però passare al vaglio della giunta regionale ed essere autorizzate con delibera. Si parla di aziende come l’Arpav, l’Avepa, le Ater, le Aziende Esu per il diritto allo studio universitario, l’Istituto Ville Venete, il Corecom, l’Agenzia Regionale Socio Sanitaria e tutte la altre, Regione compresa. “E’ fatta salva la sanità – ha spiegato Zorzato - per la quale questa disposizione vale solo per la parte amministrativa, mentre resta in capo alla dirigenza e all’assessorato la competenza per la parte sanitaria e sociale per la quale va manifestata un’attenzione del tutto particolare alle esigenze dei cittadini veneti”. Zorzato ha reso noto che la giunta veneta ha dato il via oggi anche a una direttiva sul servizio di guardianìa dei palazzi della Regione. Dal primo di gennaio il servizio sarà dismesso in tutte le sedi regionali, tranne Palazzo Balbi e Palazzo Grandi Stazioni, dove resterà in funzione solo in orari compatibili con l’attività amministrativa. Il risparmio calcolato è sull’ordine dei 600/800 mila euro l’anno. “Diamo corso anche a questo progetto già preannunciato – ha concluso Zorzato - passando dalle parole ai fatti. Queste misure servono a far capire a tutto il sistema veneto che siamo in una fase in cui occorre tirare il freno a mano, valutando quello che serve veramente”.  
   
   
FVG, AUTONOMIE LOCALI: CONSIGLIO APPROVA MANOVRA FINANZIARIA 2012  
 
 Udine, 9 novembre 2011 - Approvati dal Consiglio delle Autonomie Locali, riunitosi ieri a Udine, gli schemi della finanziaria regionale per il 2012 e del bilancio di previsione 2012-2014, predisposti dalla Giunta regionale. Presenti gli assessori regionali alle Finanze, Patrimonio e Programmazione, Sandra Savino, e alla Funzione Pubblica, Autonomie Locali e Coordinamento delle Riforme, Andrea Garlatti, l´organismo consultivo del sistema delle autonomie ha infatti raggiunto a larga maggioranza l´intesa - solo tre astenuti - sulle disposizioni dello schema di disegno di legge finanziaria regionale per l´anno 2012 riguardanti i trasferimenti finanziari agli Enti locali. Parallelamente ha dato parere favorevole, a maggioranza, agli schemi di legge finanziaria regionale per il 2012 e di legge regionale di approvazione del bilancio di previsione per l´anno 2012 e per gli anni 2012-2014. Come aveva specificato in apertura dei lavori, presieduti da Ettore Romoli, l´assessore Sandra Savino, la manovra finanziaria ipotizzata per il 2012 prosegue lungo il cammino già impostato dal presidente della Regione, Tondo, dando attenzione all´innovazione (23 milioni di euro) e alle attività produttive (35 milioni) con l´obiettivo di attivare l´economia del territorio. Con questo scopo la vera novità della finanziaria del 2012, come ha evidenziato la Savino, è rappresentata dalla riduzione della pressione fiscale per le imprese, attraverso la riduzione di un punto percentuale dell´Irap. Le minori entrate per la Regione però nulla avranno a che vedere con la riduzione della spesa di 77 milioni di euro che è stata imposta dalla Ue al Friuli Venezia Giulia per il 2011. La riduzione dell´Irap comporterà però contestualmente la decurtazione dal bilancio 2012 della voce del Credito compensativo (10 milioni di euro per il 2011 richiesto da 5000 imprese). Perché al beneficio derivato dal nuovo calcolo dell´Irap accederanno le imprese di tutti i settori produttivi: interesserà circa 95 mila aziende. La manovra della Regione a ulteriore supporto al tessuto economico-produttivo del Friuli Venezia Giulia non intaccherà, secondo la Savino, i settori dei servizi essenziali quali la sanità e il sociale. L´amministrazione ha anche deciso di sopperire direttamente al taglio dell´intero ammontare dei finanziamenti dello Stato al Fondo per l´autonomia possibile (12 milioni di euro). Verranno anche ampliati i finanziamenti per gli ammortizzatori sociali. Al sistema delle Autonomie saranno garantite risorse leggermente inferiori rispetto all´esercizio precedente. Anche in questo caso la Regione si dimostra in controtendenza rispetto alla maggioranza delle altre realtà italiane. Al trasporto pubblico locale sarà assicurato un pur lieve incremento delle risorse, da 122,83 a 125,08 milioni di euro. Sono altresì state integrate, come ha aggiunto la Savino, le poste di bilancio sui benefici per l´acquisto dei carburanti e della prima casa (saranno finanziate le domande che saranno presentate fino al prossimo 30 novembre), e per gli assegni del diritto allo studio.  
   
   
FVG, AUTONOMIE LOCALI: LIMITATA RIDUZIONE FINANZIAMENTI PER 2012  
 
Udine, 9 novembre 2011 - L´assessore regionale alla Funzione Pubblica, Autonomie Locali e Coordinamento delle Riforme, Andra Garlatti, intervenendo in apertura dei lavori della seduta del Consiglio delle Autonomie svoltasi a Udine, nel palazzo dell´Amministrazione, ha evidenziato l´attenzione posta dalla Giunta nella predisposizione dello schema di disegno di legge finanziaria per il 2012 nei confronti degli enti locali. A differenza delle altre Regioni italiane, che hanno previsto per il prossimo anno tagli consistenti ai finanziamenti al sistema delle autonomie, la riduzione dei fondi che saranno destinati alle Province, ai Comuni e alle Comunità montane del Friuli Venezia Giulia, rappresenta l´1,75 per cento rispetto alla posta di bilancio erogata quest´anno per lo stesso comparto. Più specificamente, come ha dettagliato Garlatti: i trasferimenti ordinari a Province, Comuni e Comunità Montane passeranno da 391.785.062,00 euro (previsione iniziale del 2011) a 384.936.565,00 euro ( importo previsto per l´anno 2012). Con una riduzione percentuale dell´1,75 per cento. In particolare, i Comuni riceveranno 335.011.358 euro (nel 2011: 340.971.625), le Province 42.969.581 euro (43.734.063 nel 2011), mentre per le Comunità montane il trasferimento passerà da 7.079.374 euro a 6.955.625 euro. Verranno poi confermati i medesimi importi dello scorso anno a sostegno delle spese per il comparto unico, che sono pari a 36.911.091. Nonché un´ampia serie di trasferimenti, finalizzati, per esempio, ai plessi scolastici dei comuni montani e ai comuni turistici. Nonché il finanziamento delle funzioni trasferite ai sensi della Legge regionale 24 del 2006, pari a 24.224.221 euro. Come ha spiegato Garlatti, la percentuale limitata dei tagli ai finanziamenti alle autonomie locali è stata possibile, da parte della Regione, grazie alla riduzione del proprio indebitamento avviata dal presidente Tondo già all´inizio del mandato, ma anche al blocco del turn over, al contenimento delle spese di funzionamento (personale, beni e servizi), e alla riforma dei servizi informatici dell´Amministrazione. Garlatti, nel corso della seduta odierna, ha altresì accolto alcune proposte avanzate dai rappresentanti delle Province e dei Comuni rappresentati nel Consiglio delle autonomie. Confermando il clima di collaborazione che vige all´interno del sistema degli enti locali. Il Consiglio ha poi dato parere unanimemente favorevole (16 votanti) a due regolamenti rispetto ai quali la Giunta regionale aveva già deliberato. Si tratta del Regolamento per la concessione ai Comuni dei contributi per interventi volti alla rimozione e allo smaltimento dei rifiuti abbandonati o depositati da ignoti su aree del territorio comunale di proprietà pubblica o privata. E del Regolamento per il funzionamento degli impianti di cattura di uccelli e la cessione ai fini di richiamo, che reca i criteri per la determinazione del numero di esemplari catturabili, indica i mezzi di cattura consentiti, le modalità di gestione degli impianti, i controlli sull´attività degli impianti, le modalità di cessione degli uccelli.  
   
   
TOSCANA, VIA LIBERA ALLA LEGGE SU COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE  
 
Firenze, 9 novembre 2011 – Le due proposte di legge per regionale per favorire la competitività delle imprese toscane e per i tirocini saranno all’ordine del giorno della prossima giunta. L’assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini ha presentato oggi le due proposte al tavolo di concentrazione generale con parti sociali e istituzioni per gli ultimi approfondimenti prima dell’approvazione e la trasmissione in consiglio, dove si conta di approvarle entro l’anno in concomitanza con la legge di bilancio. Una corsia preferenziale quindi, per due provvedimenti che, come ha ricordato l”assessore Simoncini, hanno come obiettivi quello del rilancio del sistema economico toscano e del rafforzamento qualitativo e quantitativo dell’occupazione, in particolare di quella giovanile, anche mettendo un freno all’uso improprio di uno strumento come i tirocini. La proposta di legge rende organica la normativa già operativa da giugno a seguito delle delibere approvate dalla giunta, a partire da quella che ha varato la Carta di tirocini di qualità. Fra le proposte più importanti quella di rendere obbligatoria la retribuzione. Dal tavolo di concertazione è venuto un via libera alla proposta di legge sulla competitività. “La proposta di legge sulla competitività delle imprese – ha spiegato l’assessore – intende ribadire la centralità del sistema delle imprese per la crescita dell’economia toscana, dando risposta alle sollecitazioni del mondo produttivo. Fra gli interventi normati dalla nuova legge anche una nuova forma di sostegno, che prevede la possibilità di utilizzare forme di fiscalità regionale, come ad esempio la riduzione dell’Irap per le imprese che investono in innovazione”. Il testo fissa alcuni punti chiave dell’esercizio dell’attività imprenditoriale, con un particolare riguardo alla semplificazione e alla sburocratizzazione delle procedure cui le piccole e medie imprese toscane devono sottostare per accedere ai finanziamenti. La legge ricondurrà ad una disciplina unitaria gli incentivi, riunirà le fonti di finanziamento in un Fondo unico, individuando anche un Fondo per la reindustrializzazione per sostenere gli investimenti da fuori regione, incoraggiare la crescita produttiva e occupazionale delle imprese già insediate nella regione e i programmi di reindustrializzazione di aree di crisi”. Fra gli interventi normati dalla nuova legge anche il sostegno all’innovazione, alla ricerca e alla crescita dimensionale delle imprese, con il sostegno al contratto di rete. Si privilegia, inoltre, il recupero delle aree industriali per la realizzazione di infrastrutture, parchi urbani, parchi tecnologici. Un’operazione di razionalizzazione viene infine fatta anche nel settore dell’attività di monitoraggio e ricerca: la legge proporrà un Osservatorio sull’impresa, che riassorbirà quelli già esistenti sull’artigianato e sulla cooperazione e dovrà approfondire la conoscenza del tessuto imprenditoriale e promuovere studi e ricerche.  
   
   
RIFORME: NUOVO ASSETTO ISTITUZIONALE DA´ VOCE A ENTI ALL´AQUILA TERZO INCONTRO CON SINDACI. GRANDE PARTECIPAZIONE  
 
 L´aquila, 9 novembre 2011 - La Regione Abruzzo è parte attiva in un processo in cui gli Enti locali, territoriali, devono avere una grande voce. Noi vogliamo che, in quest´ottica di rivisitazione dei servizi e dell´associazionismo, i cittadini abbiano il giusto riconoscimento di prestazioni migliori a costi inferiori. Perchè le risorse, ormai, sono sempre meno e bisogna investire in priorità assolute". E´ la sintesi del confronto odierno, all´Aquila, che l´assessore alle Riforme istituzionali, Carlo Masci, ha promosso con i Sindaci del territorio provinciale. E´ il terzo, dopo quelli di Pescara e Teramo. L´ultimo sarà giovedì prossimo, 10 novembre, presso la sala consiliare della Provincia di Chieti. Il 17 del mese è il termine ultimo per la Regione per individuare i limiti demografici per la costituzione delle Unioni municipali, associazioni di Comuni con meno di mille abitanti, per la gestione di alcune attività fondamentali. "Stiamo dicendo da qualche mese a questa parte che è necessario un nuovo assetto istituzionale - ha spiegato Masci - e in questo assetto istituzionale, che verrà fuori dalla normativa approvata l´estate scorsa da Governo e Parlamento, dovrà esserci una forte partecipazione attiva ad opera dei territori". "E´ finito il tempo delle spese - ha ammonito l´Assessore - Questa è la fase della riflessione e della responsabilità. E la Regione Abruzzo vuole e deve fare da battistrada. L´obiettivo comune è quello di migliorare i servizi; fare in modo che i cittadini non soffrano più di quanto stanno facendo; investire le poche risorse che ci sono sul territorio e nella maniera più redditizia". Masci ha stigmatizzato la massiccia partecipazione degli amministratori locali ai tre incontri finora organizzati dalla Regione: "C´è l´esigenza di confrontarsi ed assumere decisioni condivise". Per l´Assessore "è il momento che ognuno di noi ´resetti´ il proprio cervello e progetti il futuro guardando agli errori del passato; troppo spesso sono state spese risorse che si credevano infinite, indebitando noi stessi e soprattutto le future generazioni". "I Sindaci, in questi nostri incontri - ha riconosciuto - intervengono, esprimono le loro opinioni, vogliono dare sempre più voce ai territori, sapendo che molti servizi dovranno essere svolti in forma associata perché solo così - ha concluso Masci - si riescono a condividere le spese, garantendo qualità dei servizi". Al fianco dell´Assessore, il direttore del servizio Riforme istituzionali, Filomena Ibello.  
   
   
GIOVANI SÌ, SUI TIROCINI INTESA REGIONE TOSCANA-CENTRALI COOPERATIVE  
 
Firenze, 9 novembre 2011 – L’impegno della Regione Toscana per sottrarre stage e tirocini da un uso improprio, per dare dignità all’esperienza formativa dei giovani e di avvicinamento al lavoro e per migliorare la qualità della loro esperienza sono gli elementi di fondo che portano oggi alla stipula di un protocollo di intesa tra Regione Toscana e Centrali cooperative. Con il presidente Enrico Rossi firmano Alessandro Giaconi di Agci, per Lega cooperative Stefano Bassi e per Confcooperative Gianfranco Tilli. I tirocini sono uno degli obiettivi della Regione Toscana nell’ambito del progetto regionale ‘Giovani Si”, per il quale sono stati stanziati 30 milioni, in tre anni: 10 milioni l’anno in grado di coprire 50 mila mesi di stage. Circa 8 mila i giovani che ogni anno potranno beneficiarne. Il protocollo ha l’obiettivo di formalizzare la cooperazione tra Regione e Centrali cooperative toscane al fine di garantire, ciascuno nei rispettivi compiti istituzionali, l’attuazione della “Carta dei Tirocini e Stage di qualità in Regione Toscana” e di promuovere presso le associate Agci, Confcooperative, Legacoop i tirocini di qualità. E’ da sottolineare l’impegno che le Associazioni assumono per raccogliere i progetti formativi delle proprie imprese al fine di inserire giovani tirocinanti al loro interno. La Regione Toscana, attraverso l’Ufficio Giovanisi, garantirà assistenza, accompagnamento nelle istruttorie di rimborso spese e collaborazione in ogni fase. Inoltre è intenzione delle Associazioni costituire uno specifico osservatorio dei tirocini, formato da un componente per ogni associazione firmataria ed un componente della Regione Toscana con l’obiettivo di monitorare l’andamento dell’attività dei tirocini stessi effettuati presso le cooperative aderenti. I tirocini nel progetto Giovani sì Il protocollo va ad aggiungersi ai circa 400 tirocini già attivati in Toscana dal 15 giugno ad oggi grazie all’azione sui tirocini e stage retribuiti ed hai 43 tirocini interni alla Regione Toscana. La macchina dei tirocini è ripartita a pieno ritmo con la nuova carta dei tirocini approvata in Giunta il 3 ottobre che riammette tutte le tipologie. Riparte così la richiesta dei giovani e delle aziende e l’accoglimento e la promozione da parte di Centri per l’impiego e Università che dopo il decreto governativo di ferragosto avevano vista come unica possibilità il tirocinio per giovani diplomati o laureati entro 12 mesi dalla data del Diploma o della laurea. Ora, con la delibera del 3 ottobre, le tipologie “riattivate” sono: tirocini di formazione e orientamento finalizzati ad agevolare le scelte professionali e la occupabilità; tirocini di inserimento destinati ai soggetti inoccupati; tirocini di reinserimento destinati ai soggetti disoccupati, ai lavoratori in mobilità e a quelli in Cig in deroga e straordinaria per cessazione di attività e procedura concorsuale dell’impresa; tirocini di inserimento o reinserimento destinati a ulteriori categorie di soggetti svantaggiati, individuati con deliberazione della Giunta regionale. A breve l’uscita della norma specifica che regolerà tutti i tirocini, aprendo anche la regolamentazione e le opportunità ai curriculari e ai tirocini professionalizzanti. Sono in corso accordi anche con gli Ordini professionali per la stipula di un protocollo specifico. E’ stato da poco firmato il protocollo con le Università Toscane. Entro metà novembre esce sul sito www.Giovanisi.it la lista delle aziende, ad oggi oltre 700, che hanno ad oggi aderito ai tirocini retribuiti. Continuano le adesioni attraverso la mail aziende-si@giovanisi.It    
   
   
SARDEGNA: 4 MILIONI DI EURO PER LA FORMAZIONE AZIENDALE  
 
Cagliari, 9 Novembre 2011 - Quattro milioni di euro per la formazione nelle aziende. E’ l´intervento che dà l’avvio alle procedure per l’attuazione del ´Piano straordinario per il lavoro´, il più consistente progetto della Regione in favore dell´occupazione. "Il bando Focs (Formazione continua in Sardegna) - ha spiegato l’assessore regionale del Lavoro, Antonello Liori, durante l´incontro di presentazione del progetto - rappresenta un importante finanziamento per incidere direttamente sulle competenze delle aziende sarde, che necessitano di un continuo aggiornamento delle loro conoscenze tecnologiche, manageriali e dei mercati. Una sfida continua che dà risposta anche ad un problema finora trascurato, come quello della formazione all’interno delle piccole aziende, importante tessuto connettivo dell’economia isolana. L’intendimento, in stretta collaborazione con le aziende stesse, è quello di predisporre un’offerta formativa che tenga conto delle specifiche esigenze del mondo imprenditoriale, soprattutto considerando il tempo da dedicare, le modalità di fruizione e la capacità di dare risposte. La Regione intende affiancarsi alle aziende proprio in questo particolare momento di crisi". "Perciò, contrariamente al passato, c’è stato un diretto coinvolgimento degli interessati, comprese le associazioni di categoria - ha aggiunto l’assessore Liori - consentendo, per esempio, alle aziende la manifestazione dei propri fabbisogni ed alle agenzie formative un migliore raccordo tra fabbisogno espresso e capacità progettuale. Con particolare attenzione al tessuto produttivo regionale, sono stati individuati i settori produttivi di riferimento e le conseguenti sei linee (servizi, artigianato, manifatturiero, agricoltura, turismo, commercio), con maggiore attenzione per quelli considerati maggiormente importanti come volani per il rilancio dell’economia isolana. Inoltre, confido anche di poter recuperare con questa finalità i fondi della 236 che il Ministero del Lavoro ha impegnato per la Sardegna, circa altri 5 milioni di euro".  
   
   
PUGLIA: PRONTO DOCUMENTO "RACCOMANDAZIONI" POLITICHE IMMIGRAZIONE  
 
Bari, 9 novembre 2011 - È pronto il documento delle “Raccomandazioni” per migliorare le politiche per gli immigrati in Europa, redatto nell’ambito del Progetto Goal (Granting Opportunities for Active Learning) – Programma Citizenship Eacea – Action 1: Active Citizen for Europe, attraverso la metodologia partecipativa del citizens panel e la regia dell’Alda – Association of Local Democracy Agencies. Partner in Puglia: il Servizio Mediterraneo della Regione Puglia e l’Associazione di Promozione Sociale “Learning Cities”. Il testo, che verrà sottoposto all’attenzione dell’Unione Europea a Bucarest, tra l’11 ed il 13 novembre 2011 e poi consegnato entro l’anno nella versione definitiva, è stato completato nel corso dell’Open Day organizzato a Casamassima – in collaborazione con l’Assessorato comunale alla Cultura e ai Servizi sociali – e con il contributo di un nutrito gruppo di lavoro costituitosi in giornata per affinare la bozza del documento già disegnata nei mesi scorsi, di volta in volta integrata da organizzazioni della società civile, autorità ed associazioni locali. “Per una Regione come la nostra, esposta a più mari su tutte le sue coste, è evidente che il tema dell’immigrazione è di particolare valore e sensibilità – ha detto Silvia Godelli, Assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia – È proprio delle città, primo punto di riferimento per l’arrivo di cittadini stranieri, il compito di combattere gli stereotipi, dare un taglio di carattere culturale ai temi dell’accoglienza e considerare questi arrivi delle vere e proprie opportunità di arricchimento e articolazione delle società stessa, oramai in rapidissima trasformazione. Una proiezione europea di questo tema significa anche stabilire delle intese che troveranno il punto di connessione proprio nell’incontro di Bucarest, a fine settimana”. “Discutere sulle tematiche dell´immigrazione in Puglia non rappresenta, come solitamente accade in altre sedi, un momento in cui rendere critico e problematico tutto il contesto generale – sottolinea Nicola Fratoianni, Assessore regionale alle Politiche giovanili, cittadinanza sociale e politiche di inclusione dei migranti – Queste occasioni permettono visibilità a tutte quelle buone prassi che si inquadrano nelle politiche di inclusione dei migranti: politiche partecipate che prevedono anche una programmazione a lungo termine, come dimostra la redazione del Piano Triennale Regionale per l´Immigrazione con il quale la Regione Puglia intende realizzare interventi a favore dell´assistenza sanitaria, delle politiche abitative, dell´istruzione e della formazione, dell´integrazione culturale, delle politiche di inclusione sociale, dell´inserimento lavorativo, del diritto d’asilo”. “A fine ottobre, attraverso un percorso di programmazione partecipata, abbiamo già raccolto istanze ed esigenze del territorio pugliese, dando voce a tutti i possibili contributi e suggerimenti in materia da parte di associazioni, singoli cittadini, autonomie locali e settori interessati – ha precisato all’Open Day Tiziana Di Cosmo, Dirigente Ufficio Immigrazione della Regione Puglia – A fine anno, al massimo agli inizi del 2012, saremo in grado di redigere il Piano Triennale Regionale per l´Immigrazione, come dispone l’Articolo 9 della Legge regionale n°32 del 2009, focalizzata proprio a favore dell’accoglienza e dell’integrazione in Puglia”. Intanto, diverse sono le proposte formulate con il Progetto Goal che giungeranno sul tavolo delle decisioni della Comunità europea. “Le Raccomandazioni raccolte con l’esperienza dei gruppi di cittadini, definite nel corso dell’Open Day di Casamassima, sono particolarmente attese dall’Ue e di certo saranno utili per un significativo orientamento delle politiche per gli immigrati – ha spiegato Antonio Massari, Presidente Learning Cities – Si tratta di una serie di indicazioni prodotte attraverso cinque aree tematiche (Dialogo interculturale; Diritto ai servizi pubblici: complessità delle procedure legislative; Accesso al mercato del lavoro; Diritto alla partecipazione politica; Diritto alla casa), frutto di una metodologia partecipativa che ha visto interagire durante incontri transnazionali gruppi misti di comunità di immigrati, mediatori culturali, associazioni, Prefetture, Uffici preposti ai Servizi sociali, e tanti altri. Per questo gli input che arriveranno a Bucarest rappresentano suggerimenti di valore che, siamo certi, saranno tenuti in gran conto per la redazione del documento ufficiale”. Accanto ai temi della tolleranza, della solidarietà e della cooperazione territoriale, su cui ha posto l’accento Domenico Birardi, Sindaco di Casamassima, e Claudio Polignano, Task Force Cooperazione Territoriale – Regione Puglia, non bisogna sottovalutare l’importanza dell’accoglienza, dell’integrazione e dello sviluppo da assicurare nelle aree di emigrazione. Da questi tre punti, secondo Mario de Donatis, Vicepresidente Ipres – Istituto Pugliese di Ricerche Economiche e Sociali, bisogna partire per fare dell’immigrazione un’opportunità in tutta Europa. “Molto ancora c’è da fare: in Italia, in particolare, bisogna umanizzare i centri che raccolgono immigrati e, poi, una migliore integrazione passa dal lavoro e dal possesso di un reddito minimo – dice – Per questo è necessario considerare l’importanza della cittadinanza da un lato e della sussidiarietà dall’altro, soprattutto per una nuova dimensione del Mediterraneo e delle sue popolazioni”.  
   
   
BOLZANO: PUBBLICATA LA LEGGE SULL´IMMIGRAZIONE, TRA 15 GIORNI L´ENTRATA IN VIGORE  
 
Bolzano, 9 novembre 2011 - E´ stata pubblicata l’ 8 novembre sul Bollettino ufficiale della Regione la legge provinciale sull´integrazione dei cittadini stranieri, che entrerà dunque ufficialmente in vigore tra 15 giorni. "L´immigrazione – commenta l´assessore Bizzo – è un fenomeno a cui non si può sfuggire: abbiamo il dovere di governarlo per farlo diventare un´opportunità e non solo un problema". "Si tratta di una legge equilibrata - sottolinea Roberto Bizzo - che garantisce a tutti il diritto al welfare di base. L´accesso ad ulteriori prestazioni sociali, sanitarie, abitative ed educative sarà invece ancorato al requisito della residenza in Alto Adige. L´impegno della Giunta provinciale, ispirato dai principi della moderazione e dello spirito di accoglienza, è quello di governare l´immigrazione e renderla un´opportunità di crescita economica e culturale, e non un problema". Il provvedimento è stato varato dal Consiglio provinciale, al termine di un lungo e acceso dibattito, il 22 ottobre scorso: oggi la legge sull´integrazione dei cittadini stranieri è stata pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Trentino-alto Adige, e fra 15 giorni entrerà dunque definitivamente in vigore. "Il caposaldo della legge - conclude l´assessore Bizzo - è riassumibile nel concetto del promuovere ed esigere, e nel corretto bilanciamento dei diritti e dei doveri. Vogliamo accompagnare gli immigrati nel processo di integrazione, promuovere la convivenza pacifica e far crescere la cultura del rispetto in una terra che fa già dell´incontro di culture diverse uno strumento vincente". Tra i passaggi più importanti della legge spiccano la promozione linguistica, la valorizzazione del ruolo dei mediatori culturali, nonchè la creazione di una Consulta provinciale per l´immigrazione e di un Centro di tutela contro le discriminazioni.  
   
   
PUGLIA, IMMIGRATI: CONVENZIONI TRA LA REGIONI PUGLIA ED ALCUNI ALBERGHI SAN GIOVANNI ROTONDO  
 
 Bari, 9 novembre 2011 - "L´abnormità della lettera ricevuta dal Sindaco di San Giovanni Rotondo mi ha lasciato senza parole. Avrei potuto scegliere una risposta finalizzata all´esposizione alla pubblica esecrazione ma preferisco la mitezza. Per questo chiedo al Presidente della Conferenza episcopale pugliese, Mons. Francesco Cacucci e al Ministro provinciale dei Padri Cappuccini di Foggia Frate Francesco Colacelli, autorità morali della mitezza, almeno per me, di consigliarmi una risposta efficace". Questo il commento dell´assessore regionale alla Protezione civile Fabiano Amati, alla lettera ricevuta ieri dal Sindaco di San Giovanni Rotondo, che dopo aver appreso dell´avvenuta stipula di convenzioni tra la Regioni Puglia ed alcuni alberghi della città, ha espresso la ferma opposizione dell´amministrazione comunale all´ingresso di extracomunitari nel territorio comunale. Nella lettera il Sindaco Pompilio ha motivato la contrarietà all´accoglienza sottolineando che San Giovanni Rotondo, essendo un importante centro della cristianità, "è da considerarsi interamente obiettivo sensibile ad attacchi terroristici" e che "nella migliore delle ipotesi, un apparente beneficio economico derivante dall´accoglienza di queste persone negli alberghi, si trasformerebbe presto in un ritorno di immagine negativa, dovuto all´accattonaggio indiscriminato che si riverserebbe in città". "Il motivo della richiesta di tale autorevole consulenza - ha detto l´assessore Amati - è dato dal fatto che il Sindaco di San Giovanni Rotondo argomenta il suo punto di vista razzista e xenofobo, riconoscendo alla sua Città le caratteristiche di centro della cristianità, non cogliendo, e pure non ci vuole molto, che la novella cristiana consiste nel contrario di quanto lui sostiene. Nel frattempo, mi chiedo se è giusto occupare funzioni pubbliche, peraltro a pagamento, utilizzando il proprio tempo a congegnare e scrivere tali scempiaggini. La lotta politica - ha concluso Amati - ha un senso solo se i lottatori sono forniti di senno”.  
   
   
MARCHE: IL PUNTO SULLO STATO DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE SUL SISTEMA CARCERARIO.  
 
Ancona, 9 Novembre 2011 - Superare lo svantaggio sociale di adulti e minori sottoposti a provvedimenti dell´autorita` giudiziaria e` uno degli obiettivi perseguiti dalla Regione per il miglioramento delle condizioni di vita all´interno delle carceri e in vista di un reinserimento nella societa`. Il tema sara` al centro di un convegno, organizzato dall´Assessorato alle Politiche sociali, in programma giovedi` 10 novembre, alle ore 9, ad Ancona, nella Sala Parlamentino di Palazzo Li Madou. ´Nel 2008 ´ spiega l´assessore Luca Marconi ´ e` stata approvata una legge in materia per la realizzazione di un sistema integrato di servizi. A tre anni di distanza, pensiamo sia utile fare il punto sullo stato di attuazione, sui risultati raggiunti e sulle criticita`; ma, soprattutto, sara` l´occasione per illustrare l´insieme degli interventi che andremo a finanziare per il 2011, primo tra tutti il progetto di inserimento lavorativo per i detenuti´. ´Un lavoro lungo ´ dichiara Marconi ´ portato avanti raccogliendo le indicazioni del Consiglio e del difensore civico regionale. Un piano d´interventi fortemente voluto perche` solo garantendo condizioni di vita accettabili all´interno del carcere e costruendo le condizioni per un pieno inserimento in seno alla societa` una volta scontata la pena, si potranno ottenere benefici sia per i singoli individui che per l´intera comunita`´. Al convegno interverranno, tra gli altri, Sebastiano Ardita (direttore generale Ufficio detenuti e trattamento, Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, Ministero della Giustizia), Giorgio Caraffa (direttore sanitario dell``Asur), Elena Cicciu` (coordinatore del Centro regionale per la mediazione dei conflitti Regione Marche), Patrizia Giunto (responsabile Ufficio Servizi Sociali Minorenni delle Marche, Centro Giustizia Minorile, Ministero della Giustizia), Patrizio Gonnella (presidente dell´Associazione Antigone), Daniela Grilli (responsabile area trattamento, Provveditorato Amministrazione Penitenziaria Marche, Ministero della Giustizia), Paolo Mannucci (dirigente Pf Coordinamento Politiche sociali, Regione Marche), Marco Nocchi (responsabile area prevenzione e disagio sociale, Regione Marche), Elena Paradiso (responsabile dell``Ufficio Esecuzione Penale Esterna, Provveditorato Amministrazione Penitenziaria Marche, Ministero della Giustizia), Serena Tomassoni (presidente della Conferenza regionale volontariato giustizia), Italo Tanoni (Ombudsman regionale e Garante dei diritti dei detenuti delle Marche). Previsto uno spazio artistico con letture teatrali di Luca Violini. Le conclusioni saranno affidate all´assessore Marconi.  
   
   
A CAVALESE SERATA SUL VALORE ECONOMICO POLITICO E SOCIALE DELLE DONNE  
 
 Trento, 9 novembre 2011 - La Commissione per le pari opportunità tra uomo e donna della Provincia autonoma di Trento, in collaborazione con il Comune di Cavalese e l’associazione La Voce delle Donne, organizza il giorno 10 novembre alle ore 20.30, nella Sala Conferenze presso la Biblioteca Comunale di Cavalese, una serata dal titolo “Il valore economico, politico e sociale dell’impegno delle donne”. Interverranno: Maria Fornea, vice presidente della Commissione provinciale per le pari opportunità; Lia Giovanazzi Beltrami, assessore provinciale alla solidarietà internazionale e alla convivenza; Cristina Donei, procuradora del Comun General de Fascia; M. Elena Gianmoena, assessore alle politiche economiche e pari opportunità del Comune di Cavalese; Paride Gianmoena, sindaco di Varena; Monica Basso, assessore alle politiche giovanili e istruzione della Comunità territoriale della Val di Fiemme. La serata sarà moderata da Gianna Sartoni, Commissione provinciale per le pari opportunità. Questa serata è inserita nel percorso che la Commissione per le pari opportunità sta portando avanti sull’intero territorio trentino per favorire la diffusione delle tematiche di parità di genere, con la volontà di creare una connessione di fattiva collaborazione e sensibilizzazione tra cittadini, soggetti attivi sul territorio e istituzioni di riferimento alle quali la stessa Commissione appartiene. Oggi più che mai si ritiene che l’impegno delle donne nelle sfere economico-politico-sociale funga da perno per far ripartire l’economia nel nostro Paese, quell’economia che proprio su queste tre sfere è basata; anche se, all’apparente possibilità di presenza femminile in questi ambiti, corrisponde però l’effettiva carenza ormai provata, soprattutto se si considerano le posizioni apicali di ogni settore. Tra le varie funzioni atte ad ottemperare a questa necessità quella dell’ascolto è senza dubbio una funzione di valore, per questo motivo si vorrà dare voce al pubblico presente alla serata, al termine degli interventi delle/dei relatrici/relatori.  
   
   
IMPRENDITORIA FEMMINILE, IN TOSCANA ANCHE LA RIDUZIONE IRAP PER SOSTENERLA  
 
Firenze, 9 novembre 2011 – Anche la riduzione dell’Irap e l’utilizzo della leva fiscale potrebbero essere essere utilizzati dalla Regione per sostenere l’imprenditorialità femminile e favorire la crescita di nuove imprese nella fase di avvio. Lo ha annunciato l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini intervenuto ieri al convegno interregionale promosso da Cna Toscana sul tema dell’imprenditoria femminile. “Nella proposta di legge sulla competitività che stiamo per portare in giunta – ha detto l’assessore – c’è anche la previsione della possibilità di utilizzo della leva fiscale per sostenere le nuove imprese virtuose. Una possibilità che potrebbe essere estesa anche alle aziende, di nuova costituzione e create da donne”. Si tratta, ha spiegato l’assessore Simoncini, di “temi cruciali per lo sviluppo, perchè senza aumentare l’apporto delle donne alla vita economica e produttiva non potranno esserci né crescita né fuoruscita dalla crisi. E’ per questo che la Regione ha varato la nuova legge regionale per l’imprenditoria giovanile e femminile, presto operativa grazie al bando che uscirà nelle prossime setttimane. E’ una legge che modifica la vecchia norma sull’imprenditoria giovanile, estendendone i benefici anche alle donne, per le quali non esiste alcun limite di età e ai lavoratori in cassa integrazione o mobilità. Prevede un ventaglio di incentivi che vanno non più contributi in conto capitale, ma nuove tipologie, fra loro cumulabili. Si tratta di contributi per l’abbattimento di interessi sui finanziamenti e prestazione di garanzie, l’ingresso nel capitale di rischio per le imprese innovative. La legge per l’imprenditoria giovanile, femminile e per i lavoratori in cassa integrazione o mobilità , colma un vuoto lasciato dalla fine dei fondi nazionali con l’esaurimento della legge 215, ma è solo l’ultimo atto di una serie di interventi, alcuni dei quali mirati sulle donne, altri contenuti in quelli ordinari a favore delle piccole e medie imprese che presentano però corsie preferenziali o agevolazioni supplementari a favore delle imprese e dell’occupazione in rosa. Il tema è all’ordine del giorno dell’agenda regionale ormai da tempo. Fra le iniziative citate, il patto per l’occupazione femminile siglato nel 2008, il primo che ha coinvolto istituzioni e parti sociali, promuovendo una sinergia inedita fra risorse pubbliche e private attorni ai temi della crescita dell’economia in rosa. Accanto a queste gli accordi con il sistema bancario per facilitare l’accesso al credito, che resta uno degli scogli più difficili per le piccole imprese e, in particolare, quelle di donne, ma anche lo strumento del microcredito, i fondi per l’occupazione delle donne over 35, gli strumenti di conciliazione come i voucher, la carta formativa per riqualificare che ha perduto il lavoro, oltre a tutti gli strumenti a sostegno delle piccole e medie imprese che la Regione si appresta a rifinanziare.  
   
   
CONCILIAZIONE TRA TEMPI DI VITA E DI LAVORO: PROTOCOLLO D´INTESA SIGLATO DA REGIONE EMILIA-ROMAGNA E PARTI SOCIALI PER FAVORIRE LE AZIONI POSITIVE E DIFFONDERE LE BUONE PRASSI  
 
Bologna, 9 novembre 2011 – Favorire la promozione di azioni positive per la conciliazione tra i tempi di vita e i tempi di lavoro, e diffondere le buone prassi e le esperienze: è l’impegno di un protocollo di intesa siglato dalla Regione Emilia-romagna e dalle parti sociali. Sottoscritto per la Regione dagli assessori regionali al Lavoro Patrizio Bianchi, alle Politiche sociali Teresa Marzocchi e alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli, e dalla consigliera di Parità Rosa Maria Amorevole, il protocollo impegna le parti a favorire accordi, aziendali o territoriali, tra le organizzazioni sindacali e datoriali per realizzare azioni innovative per la conciliazione, anche per i lavoratori atipici. In particolare sindacati e imprese si impegnano a favorire azioni di riorganizzazione dei tempi di lavoro che tengano conto delle richieste di flessibilità per le esigenze di cura. Gli assessorati regionali e la consigliera di parità si sono impegnati inoltre a diffondere lo scambio delle buone prassi e delle iniziative pilota avviate in regione e a livello nazionale. La Regione si è anche impegnata a promuovere tra i soggetti firmatari un monitoraggio sulla situazione regionale. Il protocollo è stato siglato da Cgil, Cisl, Uil, Cna, Confartigianato, Confagricoltura, Coldiretti, Confcommercio, Confesercenti, Confcoperative, Lega Cooperative, Confindustria, Confapi.