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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Marzo 2012
AGENDA EUROPEA 26-30 MARZO IL MESE DI MARZO SI CONCLUDERÀ CON VARI APPUNTAMENTI RIGUARDANTI DIVERSE AREE DI INTERESSE.  
 
 Bruxelles, 26 marzo 2012 - In particolare, la settimana dal 26 al 30 marzo sarà la "Settimana europea delle competenze informatiche" (e-skills): numerose iniziative in più di 30 Paesi europei cercheranno di mostrare come trovare lavoro e acquisire nuove competenze nell´era digitale. Il 26 marzo, si terrà a Roma alle ore 12.00 presso la Casa delle Letterature la conferenza stampa di presentazione dell´iniziativa Transeuropaexpress- L´europa dei giovani: idee, progetti, risultati. Il 26 e il 27 marzo, a Seoul, il Presidente della Commissione europea Barroso e il Vicepresidente Catherine Ashton saranno presenti al Summit sulla Sicurezza nucleare. La sicurezza nucleare consiste nella previsione di una serie di misure finalizzate a prevenire minacce interne o esterne, direttamente o indirettamente collegate a materiali nucleari e sostanze radioattive. I giovani e il multilinguismo saranno invece i protagonisti della cerimonia di premiazione del concorso "Juvenes translatores" che avrà luogo martedì 27 marzo a Bruxelles. Androulla Vassiliou, Commissario per l´istruzione, cultura, multilinguismo e gioventù, premierà i vincitori del concorso organizzato dalla Direzione generale traduzione, con lo scopo di promuovere l´apprendimento delle lingue e la diversità linguistica. I partecipanti dovevano tradurre una pagina di testo in una delle 23 lingue ufficiali dell´Unione europea. Quest´anno il tema del testo da tradurre era il volontariato in occasione dello scorso Anno europeo. I partecipanti al concorso erano ragazzi di 17 anni provenienti dalle scuole europee selezionate . Benché la maggior parte degli studenti abbia scelto come lingua l´inglese, in questa edizione si sono create ben 148 combinazioni linguistiche, il più alto numero da quando, nel 2007, il concorso è stato lanciato per la prima volta. Per ulteriori informazioni sulla cerimonia di premiazione. Il 28 marzo, il Commissario Cecilia Malmström terrà una conferenza stampa per annunciare l´intenzione della Commissione europea di istituire un Centro europeo sui cyber crimini, come misura decisiva da adottare nella lotta contro questo fenomeno a livello europeo. Uno degli obiettivi principali del Centro sarà quello di aiutare le indagini degli Stati membri e di mappare il crimine organizzato on-line. L´idea di istituire questo Centro rientra nel quadro della Strategia di sicurezza interna lanciata nel 2010. Il 29 e il 30 marzo invece, la Vp Viviane Reding sarà in visita ufficiale a Roma per incontrare le autorità italiane e della Santa Sede. La Commissione europea, la Fao e la federazione europea delle leghe di calcio professionistico (Association for European Professional Football Leagues, Epfl) scendono in campo per lanciare una campagna comune di sensibilizzazione sull´urgenza di lottare contro la fame e la malnutrizione nella regione saheliana dell´Africa occidentale (Burkina Faso, Ciad, Mali, Mauritania e Niger), dove la Commissione e la Fao sono già intervenute per prevenire il ripetersi della crisi alimentare nel Corno d´Africa. Culmine della campagna sarà la Giornata del calcio europeo contro la fame, a cui hanno aderito 15 paesi europei e che si svolgerà nel fine settimana del 31 marzo-1° aprile, L´evento vedrà impegnate in partite di calcio oltre 300 squadre professioniste di 20 leghe nazionali, incluse le italiane Serie A, Serie B e Lega Pro.  
   
   
UE: BARROSO PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA SU : "BUDGET FUTURO DELL´EUROPA - INVESTIRE PER LA CRESCITA"  
 
 Bruxelles , 22 marzo 2012 – Di seguito il Discorso del Presidente Barroso su "Il futuro dell´Europa budget - Investire per la crescita" fatto il 22 marzo nel corso della Conferenza ad alto livello sul quadro finanziario pluriennale: “ Presidente Schulz, Il primo ministro Thorning-schmidt , Ministri, Onorevoli membri del Parlamento europeo ei parlamenti nazionali, Illustri ospiti, Signore e Signori, Vorrei iniziare aggiungendo le mie parole di benvenuto a tutti voi, a nome della Commissione europea. Vorrei anche ringraziare il Presidente Schulz e il primo ministro Thorning-schmidt per l´eccellente cooperazione organizzare insieme questa seconda conferenza ad alto livello sul quadro finanziario pluriennale. E ´molto bello vedere un numero così elevato di partecipanti illustri qui oggi, anche tra gli altri parlamentari europei e nazionali, nonché rappresentanti della Corte dei conti, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni. Siete tutti gli attori principali nella spesa futura dell´Ue e delle risorse e l´input è assolutamente fondamentale per garantire il successo non solo di questo processo di negoziati, ma anche - e soprattutto - in attuazione degli obiettivi del quadro finanziario. Vale a dire, investire nella crescita per le nostre economie, investire in posti di lavoro per i nostri cittadini. Nelle ultime settimane, c´è stato meno tensione per l´economia europea e segni di maggiori livelli di stabilità di quello che avevamo visto nella seconda metà dello scorso anno. Ma la crisi è lungi dall´essere finita, e non c´è spazio per l´autocompiacimento. Questa maggiore stabilità ci dà la possibilità di concentrarsi su ciò che l´economia europea ha davvero bisogno - la crescita, la crescita e l´occupazione. Crescita sostenibile ciò che noi chiamiamo inclusiva, una crescita sostenibile e intelligente. E gli investimenti è una componente fondamentale di stimolare questa crescita. Fondamentalmente si può dire per la crescita che abbiamo abbiamo la Agenda Europa 2020, per gli investimenti che abbiamo il quadro finanziario pluriennale, abbiamo il bilancio europeo. Tutti gli Stati membri dell´Unione europea si sono impegnati a una strategia di crescita comune. Si chiama Europa 2020 ed è una risposta globale alle sfide che l´Ue si trova ad affrontare. Mi ha fatto piacere che al recente Consiglio europeo dei capi di Stato e di governo hanno nuovamente confermato i cinque obiettivi per il 2020 e ha approvato le priorità specifiche per il 2012 come proposto nella Survey la crescita annuale della Commissione. Il quadro finanziario pluriennale è uno dei principali strumenti per la consegna della strategia Europa 2020. Si tratta di un budget per la crescita e gli investimenti. Non si può parlare per tutto il tempo circa la necessità per la crescita e poi non essere coerenti nel proporre i mezzi per gli investimenti. Le decisioni che prendiamo oggi determineranno la nostra capacità di raggiungere il nostro obiettivo comune di creare un´economia intelligente, sostenibile e inclusiva nei prossimi anni. Il bilancio che la Commissione ha proposto, è ambizioso, innovativo e lungimirante. In particolare in un momento in cui i bilanci nazionali sono sotto pressione, questo quadro non costerà i contribuenti più di quello attuale. Allo stesso tempo, con la stessa quantità di denaro come oggi, abbiamo cercato di garantire che si concentra sulle aree di reale a livello europeo un valore aggiunto e complementarità; Grazie agli investimenti in infrastrutture, le reti e la ricerca su scala europea, l´Unione europea canali di bilancio le risorse che aiutano a completare il nostro mercato interno e aumentare la nostra efficienza, favorire la sostenibilità della nostra economia. Un euro speso attraverso il bilancio dell´Ue di solito può risparmiare diversi euro per i bilanci nazionali, attraverso le sinergie e gli effetti di scala. E si può anche leva della spesa privata per creare un maggiore impatto globale. Questo perché il bilancio europeo è un bilancio per gli investimenti. Devo insistere su questo perché sappiamo che in alcuni ambienti del bilancio europeo si presenta come fondamentalmente un bilancio per spese correnti. È falso. Questo investimento non è l´investimento per Bruxelles o per le istituzioni europee. Questo investimento è fatto ritorno negli Stati membri e nelle regioni e nelle città, i nostri cittadini in tutta Europa. Questo bilancio sostiene progetti e le priorità in tutta l´Unione e in linea con la nostra strategia di crescita Europa 2020. Sappiamo tutti che questo è il caso per la nostra politica di coesione, e qui ci sarà la revisione del quadro e semplificare i programmi per costruire la politica come uno dei nostri strumenti vitali per investire nella crescita e nell´occupazione. Tuttavia, oggi vorrei esaminare alcuni altri esempi chiave dei settori prioritari di questo bilancio - ricerca e innovazione, l´istruzione e il Fondo Collegare l´Europa. In ogni caso, il bilancio dell´Ue può dare un contributo reale e distintivo. In primo luogo, un´area a cui attribuisco grande importanza è la ricerca e l´innovazione. Investimento per il futuro: ecco a prova la nostra economia. Si tratta di competitività, si tratta di creare i posti di lavoro di domani. Sappiamo che i paesi che hanno sempre investito di più in ricerca e innovazione, hanno resistito a questa crisi molto meglio di quelli che erano in ritardo. Ricerca e innovazione dà le nostre imprese un vantaggio competitivo, e la crescita dell´occupazione in ricerca e sviluppo settori ad alta intensità è generalmente più alto rispetto ad altri settori. Se l´Europa vuole rimanere un leader mondiale in alcuni di questi campi, abbiamo bisogno di organismi di finanziamento nazionali, l´impresa privata, ma anche abbiamo bisogno di finanziamenti europei per lavorare efficacemente insieme. Senza scala europea, senza le sinergie del territorio europeo, non saremo in grado di competere e di essere allo stesso livello dei nostri partner e concorrenti. Il mondo sta cambiando drammaticamente, ed è ovvio che abbiamo bisogno di mettere insieme le nostre risorse. Investimenti a livello europeo significa lavorare insieme per affrontare le grandi sfide che abbiamo di fronte, come ad esempio migliorare la nostra sanità, i trasporti più ecologici nostro, e molti settori della nostra economia. Il potenziale per l´efficienza energetica in Europa è enorme. Ma anche migliorare la sicurezza e la sicurezza del nostro cibo. Dobbiamo anche lavorare insieme per essere più innovative in Europa - di fare il salto dall´idea al mercato. Non basta avere grandi idee - abbiamo bisogno di creare le condizioni necessarie affinché i cittadini europei possano trasformare le loro idee in imprese e posti di lavoro. Quindi dobbiamo mantenere un elevato livello di ambizione per la ricerca e l´innovazione europee. Orizzonte 2020, una proposta di € 80 miliardi, è un contributo molto importante per il nostro futuro. Questo mi porta al mio punto successivo, l´istruzione. Si stima che entro il 2020 quasi il 35% di tutti i posti di lavoro richiederà competenze elevate, il pensiero innovativo, e la capacità di adattarsi. Abbiamo bisogno dei nostri sistemi di istruzione per essere all´altezza di questa sfida. Per contribuire a questo, la Commissione ha proposto per il periodo di nuova disciplina, l´Erasmus nuovo per Tutti programma. Sulla scia del successo e la notorietà del programma Erasmus, questo darebbe un massimo di cinque milioni di persone la possibilità di studiare o formarsi all´estero. Questo aumento delle dimensioni e della portata di Erasmus riflette l´elevato livello di ambizione della Commissione di investire nelle competenze e la formazione necessarie per i nostri giovani. Proponiamo investimenti in questo settore che potrebbe raddoppiare il numero dei nostri giovani che beneficiano di questo programma molto importante in Europa. Sistemi di istruzione sono, e resteranno di competenza nazionale. Ma il valore aggiunto di dare ai giovani la possibilità di lavorare e studiare all´estero è chiaro per aiutare i cittadini ad acquisire competenze maggiori e migliori, in apertura di nuove porte, e per incoraggiare la libera circolazione e adattatore migliore interfacciabilità. Libera circolazione dei trasporti, dell´energia e delle Tic in tutta Europa è la logica di ciò che abbiamo denominato strumento di collegamento Europa che ci propone un budget di € 50 miliardi di euro. Collegamenti mancanti in questi settori oggi evitare che il mercato interno di funzionare al suo pieno potenziale. Abbiamo bisogno di investimenti coordinato a livello europeo per colmare queste lacune e di rendere commerciale, economica e viaggiare è più facile per i cittadini europei e anche aziende europee, tra cui le Pmi. L´obiettivo è quello di superare i limiti della logica tradizionale di buste a livello nazionale in bilancio, e di creare una dinamica per gli investimenti a beneficio tutto il mercato unico. Un esempio è di interconnessione di energia, dove mirati investimenti europei potrebbero essere necessarie in uno Stato membro per consentire l´energia rinnovabile di uno o più Stati membri nella rete. Possiamo solo avere una vera e propria politica energetica sostenibile e fonti rinnovabili, se abbiamo le reti a livello europeo. La proposta della Commissione è un esempio chiave di un approccio realmente europeo per affrontare questioni comuni dal bilancio dell´Unione europea e ha già ottenuto il sostegno di un certo numero di leader europei. Il Fondo Connettere l´Europa è anche un´area in cui l´uso di strumenti finanziari innovativi possono fare la differenza reale attrarre investimenti del settore privato e quindi massimizzare l´impatto del bilancio Ue e lavorare con altre realtà europee come la Banca europea per gli investimenti (Bei). All´inizio di questo mese, i leader europei hanno dato il loro appoggio al progetto pilota di legame, che la Commissione spera di aprire la strada per l´uso più ampio utilizzo più sistematico di questo approccio attraverso il Fondo per Connettere l´Europa. Titoli di progetto può contribuire a generare la massa critica tra finanziamenti pubblici e privati ​​necessari per finanziare progetti su larga scala con un potenziale per stimolare la crescita economica. Un´altra caratteristica essenziale delle nostre proposte è la semplificazione di tutti i nostri programmi di spesa. Abbiamo ascoltato coloro che ci hanno detto che regole troppo complesse può agire come un disincentivo ad assumere le possibilità di finanziamento. In risposta, la Commissione ha proposto una radicale semplificazione per l´intero quadro finanziario e guarda alle altre istituzioni e gli Stati membri a sostenere questi sforzi. Sappiamo tutti, cerchiamo di essere sinceri su questo, che in teoria è a tutti per la semplificazione. Non ho mai sentito qualcuno che propone "complexication", ma quando veniamo ai dettagli concreti, spesso ognuno ha una specifica regola o norma specifica e questo è davvero molto negativo. Non solo per il bilancio, ma anche per la percezione che i cittadini europei hanno sul bilancio, e questo rende sempre molto difficile da leggere. In totale, la Commissione ha proposto oltre 120 semplificazioni delle norme che disciplinano i finanziamenti dell´Unione europea per le Pmi, città e regioni, studenti, scienziati e anche le Ong che operano nel settore degli aiuti allo sviluppo. Essi comprendono: una riduzione del numero complessivo di programmi, una maggiore coerenza e chiarezza di regole, obiettivi più chiari e indicatori, forme semplificate di borse di studio e un passo decisivo verso una consegna più rapida dei pagamenti. Si tratta di misure dirette a garantire l´accesso più agevole e più rapido ai finanziamenti dell´Ue per i candidati, in modo che il denaro può essere più efficacemente mobilitato per rilanciare l´economia europea e l´occupazione. Si tratta di una questione di credibilità ed è nel reciproco interesse di tutti. Ci starà a guardare attentamente e riferire regolarmente attraverso il nostro tabellone. La credibilità è anche al centro della nostra proposta di finanziamento del bilancio dell´Ue. Credibilità, trasparenza e sostenibilità. Abbiamo proposto un sistema di risorse proprie, che dotare l´Unione europea con un sistema trasparente e sostenibile di finanziamento. Le nostre proposte per le risorse proprie, sulla base di una tassa sulle transazioni finanziarie e la risorsa Iva modernizzato, sarebbe garantire una distribuzione equa di impatto in tutti gli Stati membri. E ´anche più socialmente equo, in linea con più ampi sforzi di spostare il carico fiscale dal lavoro e verso la tassazione che è meno dannosa per la crescita. E soprattutto, le nostre proposte potrebbe ridurre in modo sostanziale Lordo degli Stati membri ´nazionale lordo (Rnl) contributo al bilancio dell´Unione. Alcune stime preliminari suggeriscono che la riduzione di questo contributo nazionale al bilancio potrebbe essere la metà - 50% di quello che potrebbe essere senza queste risorse proprie. Non voglio ora entrare nei dettagli, so che il Commissario Lewandowski sarà nella prossima sessione di questo seminario propone a voi e spiegare a voi la logica di queste proposte. Risorse proprie, in qualità di Presidente Schulz appena citati non sono una nuova idea. Il Trattato è chiarissimo su questo punto. L´unione dovrebbe essere finanziato con risorse proprie. Dovremmo avere il coraggio di riformare un sistema che ora è troppo complicato e mal obsoleto. Lasciate che vi dica io ora con esperienza di almeno due altri negoziati del quadro finanziario pluriennale in diverse capacità, come il presidente della Commissione e che rappresenta il mio governo prima che sia davvero un modo per evitare alcuni momenti di trattative che non sono i migliori momenti del processo di integrazione europea con tutti questi logico ´juste retour´. Quindi penso che potrebbe essere un grande contributo anche al consolidamento, non solo di trasparenza, ma il vero spirito comune In un momento in cui le risorse sono paura e quando conta ogni euro, stiamo facendo più che mai garantire che il bilancio è efficace e le risorse non sprecato. La maggior parte, ovviamente, continueremo a monitorare le istituzioni ed i meccanismi in atto ad ogni livello di esecuzione del bilancio. Dove le istituzioni sono deboli e la gestione efficiente non può essere garantita agiremo compresi i fondi di sospensione. So che questo non è popolare, ma è una condizione per la credibilità. Abbiamo anche il nostro macro-economico relativo condizionalità disavanzi eccessivi. Questo è importante perché l´uso più efficace del bilancio viene quando non c´è la stabilità macro-economica, quando non ci sono squilibri strutturali e senza distorsioni. La procedura per i disavanzi eccessivi è stato concordato da tutti gli Stati membri e deve essere applicato in modo coerente. Il suo obiettivo ultimo è quello di promuovere la fiducia nell´economia, ancora una volta, creando le condizioni per la crescita e la creazione di posti di lavoro. Guardando avanti ora i prossimi passi, sono lieto che i progressi si stanno compiendo sotto la Presidenza danese per quanto concerne i lavori preparatori dettagliati sul pacchetto di proposte settoriali. La Commissione sta lavorando a stretto contatto con la Presidenza per la preparazione degli elementi negoziali e ringrazio il Primo Ministro Thorning-schmidt per il suo impegno personale per l´intero processo. Voglio particolarmente benvenuto alle osservazioni fatte poc´anzi riguardo a questo impegno a collaborare con noi e, naturalmente, il Parlamento europeo. Questo è il motivo perché so che l´impegno personale del primo ministro Thorning-schmidt che credo che ogni istituzione dovrebbe essere ferma, ma che dovrebbe uscire anche essere gentili gli uni agli altri. Ci auguriamo di poter ulteriormente la buona cooperazione con il Consiglio in preparazione al Consiglio europeo di giugno. Contiamo sul costante impegno costruttivo e aperto degli Stati membri nella strategia volta a raggiungere un accordo entro la fine di quest´anno. Ho anche guardare al Parlamento europeo, che speriamo sarà più coinvolto nelle discussioni in corso, per sostenere il nostro alto livello di ambizione per la negoziazione e l´approvazione di questo pacchetto, e so che il presidente Schulz ha dimostrato grande impegno personale e voglio ringraziare lui per questo. Cerchiamo di essere chiari: è importante che il Parlamento europeo non è solo informata ex-post, è importante che il Parlamento europeo si sente ex-ante e che abbiamo una vera e propria serie, negoziati costruttivi. Sono lieto che la proposta della Commissione è stata ampiamente accettata come una solida base per i negoziati. Anche coloro che non sono, mettiamola francamente non entusiasti della nostra proposta ha ritenuto una buona base solida e credibile per i negoziati. Nei prossimi mesi, dobbiamo tutti fare tutto il possibile per assicurare che questo bilancio è un mezzo per investire in una forte e competitiva in Europa. Che è un bilancio che lavora per gli europei, per ognuno dei nostri cittadini. Grazie per la vostra attenzione.  
   
   
DIRITTI UMANI: "L´UE DEVE IMPARARE DAGLI ERRORI COMMESSI IN PASSATO"  
 
Strasburgo, 26 marzo 2012 - L´ue dovrebbe definire delle condizioni chiare e precise riguardo i diritti umani prima di negoziare gli accordi con altri paesi, ha indicato il deputato inglese di centro sinistra Richard Howitt, e relatore di una relazione legata al rapporto annuale sui diritti umani discusso questa settimana in commissione. In questa fase di grande fragilità economica, pensa che ci sia il rischio che l´Ue mantenga come priorità gli interessi economici ai diritti umani? Come è possibile trovate un giusto equilibrio? Richard Howitt - "Non c´è mai stato un periodo in cui promuovere i diritti umani è stato facile. Quando i paesi in via di sviluppo ci dicono che non hanno le risorse per rispettare i diritti umani, gli rispondiamo che questi sono diritti fondamentali che tutti devono rispettare. Al di là del livello di sviluppo. E se è vero per i paesi in via di sviluppo, deve esserlo anche per l´Europa. Nel suo progetto di relazione propone un approccio più sistematico, includendo l´utilizzo di indici per ogni paese. Come funziona questo sistema concretamente? Rh - C´è un divario tra quello che diciamo e quello che siamo pronti a fare nella pratica. Sono molto critico sul fatto che poche settimane prima che la Francia e il Regno Unito bombardino la Libia, l´Unione europea stava ancora negoziando un accordo commerciale con Gheddafi. Dobbiamo imparare la lezione, non solamente da quello che è accaduto in Libia, ma anche dai rapporti che abbiamo con i regimi autocratici e repressivi nei mondo. Invece che condannare gli errori del passato, dovremmo definire piuttosto delle condizioni chiare e obiettive riguardo i diritti umani prima di negoziare gli accordi con altri paesi. Comportandoci in questo modo non ripeteremo gli errori fatti in Libia. Quale deve essere il ruolo del Parlamento nella promozione dei diritti umani? Rh - Ė molto semplice per noi criticare la Commissione europea e l´Alto rappresentante sulla doppia morale, ma è una sfida anche per il Parlamento. Ci sono persone in questo Parlamento che sostengono che le alleanze politiche e i profitti economici sono più importanti del rispetto dei diritti umani. Dobbiamo assumerci le nostre responsabilità prima di tutto. E spero di averlo fatto nella mia relazione. La revisione dei diritti umani è la buona occasione per cambiare le cose in Parlamento. Abbiamo fatto molto proposte: per esempio abbiamo suggerito l´introduzione di un rappresentante speciale europeo per i diritti umani, su cui anche l´Alto rappresentante agli Affari esteri dell´Ue, Catherine Ashton, è stata d´accordo. Sono molto fiero che il Parlamento stia giocando un ruolo costruttivo. Osservando ciò che abbiamo fatto quest´anno, i cittadini potranno constatare che i diritti umani sono stati la nostra priorità.  
   
   
TASSA SULLE TRANSAZIONI FINANZIARIE: UN PASSO AVANTI VERSO IL MERCATO UNICO  
 
Strasburgo, 22 marzo 2012 - Il mercato unico europeo deve essere rinforzato e il settore finanziario dovrebbe fare la sua parte per aiutare l´Ue a uscire dalla crisi. La tassa sulle transazioni finanziarie andrebbe proprio in questa direzione. Il Commissario europeo per la fiscalità Algirdas Šemeta ha sottolineato il 20 marzo l´importanza d´introdurre questa nuova tassa durante l´incontro della commissione parlamentare agli Affari economici. Ecco i principali elementi della proposta. La crisi finanziaria ha aggravato la situazione economica degli Stati membri: il debito pubblico è aumentato dal 60 all´80% del prodotto interno lordo. Per salvare il settore finanziario, gli Stati membri hanno speso 4600 miliardi di euro. Nonostante ciò, lo stesso settore finanziario beneficia di ogni anno di circa18 miliardi di euro in vantaggi fiscali. La proposta - La Commissione europea ha presentato l´anno scorso una tassa sulle transazioni finanziarie nei 27 Stati membri. Questa tassa sarebbe applicabile su tutte le transazioni tra istituti finanziari, nel caso in cui almeno uno dei due sia basato all´interno dell´Unione europea. L´aliquota sarebbe fissata a 0,1% per ogni transazione di azioni o obbligazioni, e a 0,01% per i contratti derivati. L´obiettivo della proposta è quello di assicurare che il settore finanziario faccia la sua parte per aiutare l´Ue a uscire dalla crisi. La proposta indica inoltre che i cittadini europei hanno fatto dei grandi sacrifici per sostenere il settore finanziario. Al contempo, questa tassa dovrebbe rafforzare il mercato unico europeo. Infatti permetterebbe di ridurre le distorsioni di concorrenza, scoraggerebbe le rischiose attività di speculazione, contribuendo a implementare le misure per evitare le crisi future. La proposta prevede che le entrate di questa tassa siano distribuite tra Unione europea e Stati membri. Una parte delle entrate dovrebbe essere utilizzata come una risorsa propria all´Ue per poter ridurre le contribuzioni nazionali al budget europeo. La commissione dovrebbe votare la proposta il 25 aprile passando in sessione plenaria il 12 giugno.  
   
   
UE, RICERCA E INNOVAZIONE: I DEPUTATI ASCOLTANO GLI ESPERTI  
 
Strasburgo, 26 marzo 2012 - Consolidare la ricerca e l´innovazione. Ecco la priorità del progetto Orizzonte 2020 da 80 miliardi di euro. Il 20 marzo, i deputati della commissione all´Industria si sono confrontati con gli esperti e gli imprenditori. "Orizzonte 2020 è il principale strumento finanziario che permette di rilanciare l´innovazione degli Stati membri e garantire la competitività dell´Europa". Ė così che Maria da Graça Carvalho (Partito popolare), relatrice del dossier in Parlamento, definisce questa ambiziosa strategia europea. L´idea: convertire i risultati della ricerca scientifica in prodotti e servizi capaci di creare lavoro. Per il professore Burton Lee dell´Università di Stanford, gli istituti di ricerca europei dovrebbero aprirsi alle nuove pratiche economiche. "Le università europee si concentrano generalmente sulla ricerca pura. Mentre è la riforma delle università che dovrebbe essere al centro del programma per l´innovazione. Ci vogliono delle start-up create dagli studenti e professori con la voglia di rivoluzionare la cultura accademica". Orizzonte 2020 prevede l´aumento sostanziale delle spese destinate alla ricerca, diventando così il terzo settore più importante dl budget dell´Unione europea. Le discussioni portate avanti all´interno della commissione all´Industria dovrebbero terminare in autunno. In seguito inizieranno le negoziazioni con il Consiglio - l´istituzione che rappresenta gli Stati membri - ed è attesa una decisione finale prima della fine del 2013.  
   
   
AMBIENTE: I CITTADINI EUROPEI CHIEDONO UN INTERVENTO PIÙ DECISO DELL´UE A FAVORE DELL´ACQUA  
 
Bruxelles, 26 marzo 2012 — Da un´indagine di Eurobarometro pubblicata il 22 marzo emerge che circa tre europei su quattro sono convinti che l´Unione dovrebbe proporre ulteriori misure per affrontare i problemi connessi alle risorse idriche in Europa. Secondo un´ampia maggioranza degli intervistati (68%) i problemi connessi all´acqua sono gravi: siccità, inondazioni e inquinamento chimico sono le criticità più sentite. Il 62% dei cittadini ritiene anche di non essere abbastanza informato e secondo il 67% uno dei mezzi più efficaci per ridurre i problemi connessi alle risorse idriche è la sensibilizzazione del pubblico. Guadagnano favore anche le proposte di multe più severe, di una politica dei prezzi più equa o di incentivi finanziari (sussidi o agevolazioni fiscali). In questo contesto il 73% dei cittadini europei chiede all´Ue di adottare misure più incisive per ridurre i problemi connessi all´acqua. Il Commissario responsabile per l´ambiente, Janez Potočnik, ha dichiarato: "Da anni l´Unione europea opera per migliorare la qualità delle acque e i risultati sono davanti agli occhi di tutti: è migliorata notevolmente non solo la qualità dell´acqua potabile, ma anche quella delle acque balneabili ed è cresciuto il numero di città e centri urbani con impianti adeguati di trattamento delle acque reflue. Specie ittiche come il salmone sono ritornate in fiumi d´Europa da cui erano del tutto scomparse. Questo dimostra i risultati concreti che possono venire da una stretta collaborazione in tutta Europa. Resta il fatto che fenomeni come siccità e inondazioni diventano sempre più comuni e le risorse idriche europee subiscono pressioni sempre crescenti per esempio a causa dell´inquinamento e dei cambiamenti climatici. Consapevoli di questo, i cittadini chiedono una risposta decisa da parte dell´Unione. Questa richiesta è un contributo importante per il futuro Piano per la salvaguardia delle risorse idriche europee". Gravità delle problematiche connesse all´acqua - I cittadini sono preoccupati per la quantità e la qualità dell´acqua: nei paesi del Mediterraneo uno dei problemi più sentiti è quello della siccità, menzionato dal 96% dei cittadini portoghesi, dal 95% degli spagnoli e dal 94% degli italiani intervistati. La maggioranza degli europei (79%) considera particolarmente grave il problema delle inondazioni, citato dalla quasi totalità degli intervistati in Romania (96%), in Bulgaria (94%) e in Polonia (94%). Per quanto riguarda la qualità dell´acqua, il 23% degli intervistati ritiene che negli ultimi dieci anni essa sia migliorata o sia rimasta uguale (25%), mentre il 44% pensa che si sia deteriorata. La minaccia più grave per le risorse idriche citata dalla maggioranza (84%) è l´inquinamento da agenti chimici, seguito dai cambiamenti climatici (55%) e dai cambiamenti negli ecosistemi idrici (49%). Il 61% degli intervistati ritiene di non fare abbastanza per proteggere le risorse idriche, ma anche che siano necessari più sforzi da parte dell´industria (65%), dell´agricoltura (51%) e a livello della produzione di energia (47%). Richiesta di maggiore informazione - Alla domanda di indicare soluzioni ai problemi connessi all´acqua il 67% dei cittadini europei risponde che sarebbe della massima utilità migliorare l´informazione sulle ripercussioni ambientali dell´uso delle risorse idriche. Secondo loro, la sensibilizzazione del pubblico è il mezzo più efficace per ridurre i problemi connessi alle risorse idriche. Nonostante piccole iniziative individuali per risparmiare e proteggere l´acqua, ad es. Limitandone il consumo o usando meno prodotti chimici nei giardini di casa, il 61% ritiene di non fare abbastanza per proteggere le risorse idriche. I cittadini vogliono fare di più ed essere meglio informati sulle possibilità a disposizione. Per affrontare i problemi dell´acqua gli europei chiedono però anche multe più salate per chi inquina, una politica dei prezzi più equa o l´introduzione di incentivi finanziari (agevolazioni fiscali o sussidi). La maggioranza è a favore di un prezzo dell´acqua calcolato in base al consumo volumetrico ed è d´accordo con l´idea di far aumentare i prezzi parallelamente all´aumento dell´impatto ambientale. Forte sostegno all´azione a livello dell´Ue - Il 73% dei cittadini ritiene che l´Ue dovrebbe proporre nuove misure per far fronte alle problematiche connesse all´acqua in Europa. Questa tendenza si conferma in tutto il continente, visto che la maggioranza dei cittadini in tutti gli Stati membri (dal 55% dell´Estonia e 56% nel Regno Unito all´81% in Slovacchia e in Germania) pensa questi problemi vadano affrontati a livello dell´Unione. Secondo i cittadini europei le misure dovrebbero concentrarsi soprattutto sull´inquinamento dell´acqua da parte dell´industria (69%) e dell´agricoltura (39%), sull´uso eccessivo di acqua (30%) e sui fenomeni delle inondazioni e della siccità (24%). Un piano per la politica in materia di acque - Tutti questi temi saranno presi in considerazione nel "Piano per la salvaguardia delle risorse idriche europee" che la Commissione europea prevede di presentare nel novembre 2012. Il Piano — che si baserà su un´analisi comprensiva di una modellazione economica e climatica nel periodo da ora al 2050 — individuerà le lacune attuali e le priorità future e proporrà misure per guidare i futuri sviluppi della politica in materia di acque fino al 2020. Contesto L´indagine è stata condotta nei 27 Stati membri dell´Unione europea tra il 5 e il 7 marzo 2012. Sono stati intervistati nella loro lingua materna, per conto della Commissione europea, 25 524 cittadini di diverse fasce sociali e demografiche. Per ulteriori informazioni: http://ec.Europa.eu/public_opinion/index_en.htm  http://ec.Europa.eu/environment/water/index_en.htm  http://ec.Europa.eu/environment/water/blueprint/index_en.htm    
   
   
SERVIZIO DI AZIONE ESTERNA DELL´UE: LODE E BIASIMO UN ANNO  
 
 Strasburgo, 26 marzo 2012 - Un anno dopo, il Servizio europeo di azione esterna (Seae) non sta fornendo il tipo di leadership che le esigenze di politica estera dell´Ue, lo hanno detto alcuni deputati in un comitato affari esteri sentito Mercoledì. Altri hanno ribattuto che tuttavia aveva affrontato con successo molti casi. "Anche se la creazione del Seae è stato positivo, non sentire il tipo di leadership che vogliamo vedere da Seae - manca di ambizione", ha detto Ana Gomes (S & D, Pt), sollecitandolo a "spingere gli Stati membri in azione" . "Gli Stati membri sono più divisa rispetto a prima del Trattato di Lisbona", ha detto Liisa Jaakonsaari (S & D, Fi). Non esiste una politica comune dell´Unione europea. E ´tutto un mito ", ha dichiarato Robert Atkins (Ecr, Uk). Alcuni parlamentari europei hanno sottolineato che solo quattro Stati membri dell´Ue avevano preso parte all´operazione Odissea in Libia. Al contrario, Annemie Neyets-uytterbroeck (Alde, Be), ha lodato l´Alto rappresentante della politica estera Catherine Ashton, non solo per la costruzione del nuovo servizio, "contro tutte le probabilità" in appena un anno, ma anche per "affrontare con successo molti casi, come la Libia ". Ulrike Lunacek (Verdi / Ale, At), `accordo sul fatto che" Nonostante i problemi e gli ostacoli, il Seae ha svolto un lavoro di successo e ora è ora il servizio più grande sesto per gli affari esteri del mondo ". Ha tuttavia ritenuto che più donne dovrebbero essere nominati ai posti alti del servizio. "Se guardiamo a quello che è successo durante la primavera araba, si può vedere il ruolo dell´Unione europea nei valori di diffusione. L´ue è un ponte tra paesi e culture diverse", ha detto Seae segretario generale esecutivo Pierre Vimont, osservando che la sfida maggiore per l´Seae sta realizzando un "approccio globale e un dialogo integrato". Presidente della commissione affari esteri Elmar Brok (Ppe, De) ha sottolineato che l´Ue è un attore globale. Come uno dei principali esportatori del mondo e innovatori, "non ha grossi problemi con la rilevanza", ha detto.  
   
   
CONFERENZA DI MEDIAZIONE "FP7 CONNECTIONS 2012"  
 
Bratislava, 26 marzo 2012 - Il 16 maggio 2012 si terrà a Bratislava, nella Repubblica slovacca, una conferenza di mediazione intitolata "Fp7 connections 2012". A luglio 2012 sarà pubblicato un numero significativo di inviti a presentare proposte nell´ambito del Settimo programma quadro (7° Pq). La conferenza si concentrerà sui modi pratici per coinvolgere le imprese e altre parti interessate nella creazione di consorzi per presentare proposte in risposta a queste opportunità di finanziamento. L´evento riunirà tutti i soggetti interessati ed è organizzato con l´aiuto del Ministero della Pubblica istruzione, ricerca, scienza e sport della Repubblica slovacca. Tra i temi specifici all´ordine del giorno: i prossimi inviti a presentare proposte del 7° Pq; Orizzonte 2020; migliori prassi; sviluppare contatti transfrontalieri; networking. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.7rp.Sk/fp-7/fp7-connections-2012-eng.html    
   
   
UE, CAPPELLACCI IN DANIMARCA PER UFFICIO DI PRESIDENZA COMITATO DELLE REGIONI E SUMMIT REGIONI E CITTÀ EUROPEE  
 
 Copenaghen, 26 Marzo 2012 - Lo sviluppo urbano come sfida ambientale. E´ questo uno dei temi centrali del V Summit delle Regioni e delle Città Europee, al quale il 22 marzo ha partecipato il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci. Al centro del confronto, aperto dal presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso, vi sono anche i temi relativi alle dinamiche urbane, alla governance europea, al ruolo delle Regioni e della città nella prospettiva di Rio +20. Il dibattito verterà anche sulla possibilità di sviluppare finanziamenti innovativi per l’economia verde urbana e lo sviluppo urbano ambientale. "Il summit - ha commentato il presidente Cappellacci - avviene in un momento storico in cui sono in atto grandi processi innovativi, che andranno a incidere sia sulla politica sia sul quotidiano dei cittadini. Processi che vanno nella direzione di uno sviluppo che sia rispettoso dell´ambiente e foriero di un miglioramento della qualità della vita, non solo degli indici economici. Alle Regioni e alle città si impone una scelta di fondo tra essere protagonisti del cambiamento o semplici spettatori. Si registra una positiva volontà di partecipazione, che è fondamentale affinché gli indirizzi politici comunitari possano trovare un’attuazione concreta e capillare nel territorio. La Sardegna - ha aggiunto Cappellacci - intende essere avanguardia del cambiamento con i progetti Sardegna Co2.zero e smart city, finalizzati a promuovere politiche di sviluppo sostenibile e città efficienti, produttive e vivibili. Città, per usare un´espressione che deve essere recuperata nel suo significato più nobile, a misura d´uomo". Gli impegni del presidente Cappellacci presso il summit delle Città e delle Regioni sono stati preceduti da un incontro con la Camera di Commercio danese, rappresentata dal dott. Moeller e dal dott. Saporito, alla presenza dei responsabili del servizio commerciale dell’Ambasciata Italiana, Stefano Pisotti e Adriana Giliozzo e della direttrice dell’Istituto di Cultura Italo Danese, Clara Bencivegna. Al colloquio, durante il quale sono state approfondite alcune ipotesi di cooperazione economica tra Sardegna e Danimarca, con particolare riguardo agli aspetti legati all’ambiente, al turismo, alla ricerca e all’innovazione, hanno partecipato anche operatori turistici, commerciali e culturali e una delegazione di emigrati sardi, coordinati da Olimpia Grussu e Achille Melis. Proprio alla celebrazione della memoria di un illustre sardo, punto di riferimento per gli emigrati sardi, il dott. Antonio Aru, è stata dedicata l’introduzione dell´evento.  
   
   
UE, CAPPELLACCI: "A COPENAGHEN REGIONI E COMUNI PROTAGONISTI DELLE STRATEGIE COMUNITARIE"  
 
Copenaghen, 27 Marzo 2012 - "A Copenaghen si consolida un quadro strategico delle politiche europee rispetto al quale la Sardegna trova piena conferma e coerenza con le principali linee di azione del programma di governo". Così il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, a margine del V Summit delle Regioni e delle Città dell´Unione Europea in corso a Copenaghen, ha commentato i contenuti della dichiarazione che sarà approvata al termine dei lavori. "L´unione Europea - ha aggiunto il Presidente - deve svolgere un ruolo essenziale nella riduzione delle disparità territoriali, grazie ad un bilancio europeo adeguato che assicuri il potenziamento della politica di coesione territoriale. La Sardegna potrà proseguire la sua azione politica finalizzata al riconoscimento della propria condizione di insularità anche in questo contesto. Occorre approfondire il processo di decentramento in atto nella maggior parte degli Stati membri della Ue, con particolare attenzione allo sviluppo della autonomia finanziaria delle regioni e delle città. Deve, inoltre, essere rafforzato il ruolo delle stesse nella realizzazione di progetti integrati per lo sviluppo sostenibile dei territori e per una economia a emissioni zero carbonio". "In questo modo - ha concluso il Presidente - le Regioni e le città potranno essere protagoniste dell’attuazione della strategia denominata Europa 2020".  
   
   
ROSSI: “DALL’EUROPA PIÙ INVESTIMENTI. PRIMA SFIDA I CAMBIAMENTI CLIMATICI”  
 
Firenze, 26 marzo 2012 – Dall’europa ci aspettiamo non solo politiche di rigore finanziario ma più investimenti e più impegni per la coesione sociale”. Così si è espresso il presidente Enrico Rossi intervenendo il 23 marzo a Copenhagen alla quinta edizione del “Summit Europeo delle regioni e delle città”, organizzato dal Comitato delle Regioni sul tema “La struttura urbana europea nel 21° secolo”. “Siamo tutti consapevoli – ha proseguito il presidente, che ha parlato sul tema delle sinergie tra città, paesi, regioni e aree rurali – che la riuscita dell’Europa dipenderà in gran parte dal ruolo che sapranno svolgere i territori e le loro espressioni istituzionali, città e regioni. Ma è anche chiaro a tutti ormai che per tante ragioni il quadro che si prospetta per il futuro non è più quello che finora abbiamo conosciuto. La prima di queste sfide, ancor prima di quella economica e finanziaria, è rappresentata dai cambiamenti climatici, dal rischio che si modifichi la base materiale sulla quale viviamo. Nella Regione Toscana, negli ultimi 20 anni, è sempre più evidente il prolungamento di periodi di siccità e il concentrarsi di forti precipitazioni in tempi brevissimi con effetti distruttivi. Convivono siccità e alluvioni, allagamenti e frane con prolungata scarsità d’acqua, che comporta effetti negativi sull’agricoltura e sul paesaggio”. “Vi è un nesso evidente tra le città e le aree rurali. Le montagne e le foreste toscane che sono curate fin dai tempi dei Lorena non possono essere abbandonate dall’uomo. Hanno bisogno di interventi di manutenzione dei boschi e di consolidamento dei terreni, di costruzione di invasi e di pulizia di corsi d’acqua. Si possono sviluppare, come stiamo facendo con i fondi Ue, impianti di produzione di energie alternative con le biomasse. Cresce così un’economia verde che alimenta un’industria che utilizza il legname per le abitazioni a risparmio energetico e che nello stesso tempo tiene più protette le città dalle alluvioni e dalla siccità”. “Il territorio rurale può inoltre essere uno spazio decisivo per il riequilibrio sociale: una nuova generazione di giovani può trovare lavoro in agricoltura, con effetti di integrazione e solidarietà che possono contribuire a alleggerire le tensioni che tendono a concentrarsi nelle periferie urbane. Con queste scelte si può invertire la tendenza a cementificare le aree rurali intorno alle città. E insieme alle città abbiamo scelto il riuso e la trasformazione degli edifici vuoti nelle aree degradate. Ciò che occorre poi – ha proseguito il presidente – è una rete di infrastrutture materiali e immateriali che consentano ai cittadini di muoversi liberamente senza inquinare e di connettersi tra loro velocemente. La mobilità su rotaia e gli investimenti sulla banda larga sono una priorità di lavoro e di impegno finanziario”. “Questa necessità di fare sistema a livello regionale vale anche per altri aspetti della vita moderna: c’è una dimensione minima dentro cui un territorio può razionalizzare e qualificare le sue risorse, i suoi centri d’eccellenza, i suoi servizi, le modalità di trasporto su rotaie e su gomma, la valorizzazione dei rifiuti, l’approvvigionamento idrico. Questi elementi – ha concluso il presidente Rossi – hanno nella dimensione regionale il quadro necessario di riferimento”.  
   
   
COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA: OK PRELIMINARE A STATUTO E CONVENZIONE GECT  
 
Trieste, 26 marzo 2012 - In seguito alla sottoscrizione congiunta con la quale sono state approvate le bozze definitive di Convenzione e Statuto del Gect (Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale) "Euregio Senza confini", avvenuta in occasione del Trilaterale delle Giunte di Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia del 16 marzo scorso, il 22 marzo la Giunta regionale ha approvato in via preliminare i testi, ha dato mandato al presidente Tondo di trasmetterli alla Presidenza del Consiglio dei ministri (Segretariato generale per le autorizzazioni) per l´ottenimento dell´autorizzazione con decreto a partecipare alla Costituzione del Gect e ha deliberato di approvare eventuali modifiche tecniche richieste dal Governo italiano. La Giunta ha confermato, su proposta dell´assessore regionale alle relazioni comunitarie Elio De Anna, anche gli obiettivi prioritari della fase di avvio del futuro ente pubblico di scopo a responsabilità limitata: la collaborazione si concentrerà inizialmente su risorse energetiche e ambientali, gestione dei rifiuti; trasporti, infrastrutture e logistica; cultura, istruzione e sport e alta formazione; ambito socio-sanitario; protezione civile; scienza, ricerca, innovazione tecnologica.  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE, SPACCA, AL MINISTERO DEGLI ESTERI: SOSTEGNO ALL´INTERNAZIONALIZZAZIONE E MACROREGIONE ADRIATICO-IONICA AL CENTRO DI DUE INCONTRI.  
 
Ancona, 26 Marzo 2012 - Il ruolo delle Regioni nel processo di internazionalizzazione delle micro e piccole imprese e il sostegno del Governo alla strategia macroregionale adriatico-ionica. Questi i temi al centro di due importanti appuntamenti del presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, il 23 marzo a Roma al Ministero degli Esteri. Spacca ha partecipato in mattinata, unico rappresentante delle Regioni italiane, all´´Asean (Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico) Awareness Forum´, conferenza dedicata allo sviluppo delle relazioni economiche con i Paesi del Sud-est asiatico (Indonesia, Filippine, Vietnam, Thailandia, Myanmar, Malesia, Cambogia, Laos, Singapore e Brunei), alla quale hanno preso parte il ministro degli Esteri Giulio Terzi, il vicepresidente della Commissione Europea e Commissario all´Industria Antonio Tajani e i rappresentanti dei Paesi dell´Asean. Successivamente il presidente ha incontrato il sottosegretario agli Affari Esteri Marta Dassu` con la quale ha discusso di Macroregione. ´I distretti industriali composti di micro e piccole imprese ´ ha detto Spacca nel suo intervento all´Asean Forum ´ sono la forza del Made in Italy. Queste imprese vogliono sviluppare relazioni sui mercati internazionali ma spesso le loro piccole dimensioni non glielo consentono. Cosi` negli anni piu` recenti le Regioni si sono organizzate, integrando le loro esperienze di internazionalizzazione per accompagnare le piccole e micro imprese sui mercati di tutto il mondo. In linea con le scelte del Governo nazionale, Regioni, Camere di Commercio, Universita`, Centri di ricerca si sono coordinati sul territorio per un´unica strategia, con progetti focalizzati e selezionati per settori e aree business´. Spacca ha illustrato al Forum l´esperienza della Regione Marche che ha gia` sperimentato con successo questo modello, in particolare in Russia, India, Cina e Brasile. ´Con le Regioni di questi Paesi ´ ha detto ´ sono stati creati ormai da diversi anni rapporti consolidati di partnership. Questo modello si e` rivelato efficace per le nostre imprese che cosi` hanno avuto la necessaria assistenza tecnica per lo sviluppo delle loro attivita` all´estero´. La Macroregione Adriatico-ionica e` stata poi al centro dell´incontro tra Spacca e il sottosegretario agli Esteri. Marta Dassu` ha garantito il pieno e convinto sostegno del Governo, e in particolare del ministro Terzi, al percorso per la nascita della Macroregione e ha assicurato il massimo impegno presso la Ue per la concretizzazione del risultato.  
   
   
SLOVACCHIA, INFLAZIONE AL 3,8% A GENNAIO  
 
Praga, 26 marzo 2012 - In Slovacchia il tasso d´inflazione è sceso ancora per il terzo mese consecutivo a febbraio, arrivando così al livello più basso degli ultimi sette mesi. I dati emessi dall´Ufficio di Statistica slovacco oggi mostrano che l´indice dei prezzi al consumo è salito del 3,8 per cento annuo nel mese di febbraio, facendo seguito all´aumento del 3,9 registrato a gennaio. L´ultimo dato più basso è del luglio 2011, quando i prezzi crebbero del 3,7 per cento. I prezzi al consumo sono saliti dello 0,2 per cento su base mensile, dopo l´aumento dell´1,4 nel mese di gennaio. L´inflazione di base, intanto, è scesa al 2,4 dal 2,6 per cento del mese di gennaio. I trasporti hanno registrato l´aumento più significativo su base mensile (+0,8 per cento), seguiti da bevande alcoliche (+0,6) e alberghi, caffè e ristoranti, nonché vari beni e servizi (+0,4). Cali nei prezzi di abbigliamento e calzature (-1 per cento), mentre i prezzi di poste telecomunicazioni sono invariati. L´effetto delle imposte indirette sull´inflazione complessiva è stato pari a 0,03 punti percentuali. L´inflazione netta ha influenzato l´inflazione di base di 0,11 punti percentuali.  
   
   
DELEGAZIONE CINESE: LA SICILIA PIATTAFORMA LOGISTICA MEDITERRANEA  
 
 Bruxelles, 26 marzo 2012 - "Il dipartimento affari internazionali sta gia´ lavorando, insieme all´ufficio di Pechino dell´Istituto per il commercio estero, al programma della prossima missione cinese in Sicilia, che e´ prevista per il prossimo autunno". Francesco Attaguile, dirigente generale del dipartimento regionale degli Affari europei e internazionali, commenta cosi´ la visita di due giorni in Sicilia che ha sugellato i lavori della decima riunione della commissione permanente Italia-cina. "Siamo fortemente interessati alla Sicilia come piattaforma logistica nel Mediterraneo", ha affermato, prima di lasciare Catania, il vice ministro dell´economia, Jiang Yaoping. Per questo motivo, in due giorni, la delegazione, di cui facevano parte i direttori generali dei ministeri economici e la responsabile dei rapporti commerciali dell´ambasciata cinese a Roma, Zhang Junfang, ha voluto condurre in Sicilia, unica regione italiana, una vera e propria verifica sul campo. Gli elementi di interesse della "piattaforma logistica", come definisce la regione il vice ministro cinese, sono legati al ponte sullo stretto, al sistema portuale e ferroviario, alle aree intermodali. La due-giorni siciliana e´ servita a raccogliere dati, schede, impressioni e progetti. L´interesse cinese per il ponte non e´ una novita´. E alcuni investitori, attraverso la China development bank, hanno manifestato interesse anche al progetto che prevede la trasformazione del porto di Augusta nel piu´ meridionale "hub" portuale destinato al traffico merci in tutto il Mediterraneo. Un interesse che - grazie al nuovo tracciato della rete Trans europea dei trasporti, potrebbe estendersi al potenziamento del Mercato agroalimentare di Catania, che e´ stata la seconda tappa di approfondimento. Il Maas e´ stato pensato e realizzato come il piu´ grande mercato ortofrutticolo del sud Europa. Adesso occorre "posizionarlo" sul mercato e occorrono capitali, energie e progetti imprenditoriali adeguati. "Il programma di lavoro che e´ stato concordato di qui al prossimo autunno - commenta Attaguile - conferma un forte interesse strategico cinese verso i progetti siciliani che riguardano soprattutto l´intermodalita´ mediterranea. Ogni progetto dovra´ trovare conferme negli approfondimenti finanziari che, caso per caso, sara´ necessario predisporre".  
   
   
BOLZANO: IL CONSOLE POLACCO STRZALKA RICEVUTO DA DURNWALDER E BERGER  
 
Bolzano, 26 marzo 2012 - Il console generale della Polonia a Milano, Krzysztof Strzalka, ha incontrato il 22 marzo il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, e l’assessore provinciale al turismo, Hans Berger. Al centro dell’incontro tra il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, ed il console generale polacco a Milano, Krzysztof Strzalka, lo sviluppo dei rapporti sia di carattere culturale che economico tra l’Alto Adige e la Polonia. Questa collaborazione tra le due realtà potrà essere ulteriormente sviluppata, secondo il presidente Durnwalder, grazie alla partecipazione delle imprese polacche alle manifestazioni fieristiche altoatesine. Sono attualmente circa 1000 le persone di nazionalità placca che lavorano in Alto Adige. Da segnalare inoltre che negli ultimi anni si è registrato un costante aumento dei turisti placchi che hanno trascorso le loro vacanze, per lo più invernali, in Alto Adige. Nel corso dell’incontro con l’assessore provinciale al turismo, Hans Berger, il console generale ha espresso la richiesta che nei principali centri sciistici della provincia vengano creati degli appositi servizi in grado di offrire informazioni al numero sempre crescente di turisti polacchi che trascorrono in Alto Adige soprattutto le loro vacanze invernali. Un altro tema di particolare interesse per il console Strzalka ha riguardato la normativa provinciale relativa ai maestri di sci ed all’esercizio di questa professione. La normativa provinciale prevede che i maestri di sci polacchi possano svolgere la loro attività in Alto Adige al seguito di gruppi organizzati di turisti previo un avviso di almeno 30 giorni ed il possesso di un’adeguata qualifica professionale. Nel corso del colloquio è stata anche ventilata la possibilità che alcuni maestri di sci vengano accolti presso alcune scuole altoatesine al fine di offrire un adeguato riferimento ai numerosi turisti polacchi presenti in Alto Adige nel corso della stagione invernale.  
   
   
L’ALTA CORTE DI LONDRA SI PRONUNCIA A FAVORE DELLA REGIONE CALABRIA IN TEMA DI DERIVATI  
 
Catanzaro, 26 marzo 2012 - L’alta Corte di Londra ha pronunciato in data 23 marzo un provvedimento di sospensione di due cause azionate in Inghilterra, rispettivamente, da Ubs Limited e Ubs Ag, volte ad accertare la legittimità di alcuni contratti derivati stipulati dalla Regione Calabria, ad oggi in corso di esecuzione. Ne dà notizia una nota diffusa dall’ufficio stampa della giunta regionale. Con lo stesso provvedimento, le banche sono state condannate a pagare in favore della Regione le spese di giudizio. La Regione Calabria si era costituita nel giudizio inglese eccependo il difetto di giurisdizione della corte adita e, in ogni caso, la sussistenza di una litispendenza internazionale, in considerazione della contestuale pendenza, innanzi al Tribunale di Catanzaro, di un giudizio precedentemente avviato e vertente sullo stesso oggetto. La particolarità del caso risiedeva nella circostanza che Ubs, a causa di una presunta irregolarità nella citazione nel giudizio italiano, le banche sostenevano che quello ad essere iniziato per primo fosse il giudizio inglese. Disattendendo questa tesi, il Giudice inglese, Mr. Justice Popplewell, ha accolto l’eccezione di litispendenza internazionale sollevata dalla Regione. Tale provvedimento crea un precedente giudiziale che, in un sistema di common law, potrebbe volgere la battaglia legale trasnfrontaliera in materia di derivati a vantaggio dei numerosi enti pubblici che hanno azionato i propri diritti in Italia. La Regione Calabria era assistita, nel giudizio inglese, da un panel difensivo composto, tra gli altri, dal barrister Andrew Thomas e, per gli aspetti relativi all’applicazione del diritto italiano, da Kstudio Associato. Ubs Ltd e Ubs Ag erano assistite dai barrister Sonia Tolaney e Tom De Vecchi e dallo studio Cleary Gottlieb Steen & Hamilton Llp. Appresa la notizia, il Presidente Scopelliti ha espresso la propria soddisfazione per l’importante successo conseguito, che assesta un importante punto a favore della Regione nella vicenda, cui fin dal suo insediamento ha dedicato particolare attenzione. Infatti, le questioni afferenti ai contratti derivati (swap) posti in essere dalla Regione Calabria sono state portate all’attenzione della Procura della Repubblica di Catanzaro in relazione alla posizione di banche diverse con un esposto depositato lo scorso anno, e si è costituita nel relativo procedimento penale con gli avvocati Paolo Arillotta e Massimiliano Manna dell’Avvocatura regionale, nella sua qualità di persona offesa dai reati che dovessero essere riscontrati in sede di indagini preliminari, nel corso delle quali già è intervenuta un’ordinanza di sequestro preventivo da parte del G.i.p. Di Catanzaro. Inoltre si è dotata di una qualificata consulenza sul merito contabile dei contratti stessi, le cui risultanze sono attese a breve. Confidando in ulteriori positivi sviluppi di tutte le iniziative intraprese nell’ambito nazionale, il Presidente Scopelliti ha ritenuto di dovere ringraziare il pool di avvocati che ha difeso la Regione con indubbia competenza, i Dirigenti generali dei Dipartimenti Presidenza e Bilancio e dell’Avvocatura regionale, che, nell’esercizio delle funzioni di rispettiva competenza, hanno attuato e stanno attuando gli indirizzi assegnati sulla materia con equilibrio e efficacia.  
   
   
DERIVATI. ACCORDO TRA COMUNE DI MILANO E BANCHE ESTINTO COSÌ IL DERIVATO SUI TASSI DI INTERESSE. PALAZZO MARINO CONTABILIZZERÀ ENTRATE PER 455 MILIONI DI EURO, DI CUI 40 DISPONIBILI PER LA PARTE CORRENTE DEL BILANCIO 2012. SVINCOLATO FONDO RISCHI DI 80 MILIONI DI EURO DESTINABILI A NUOVI INVESTIMENTI  
 
Milano, 26 marzo 2012 - Il Comune di Milano e Depfabankplc., Deutschebank Ag,jpmorgan Chase Bank, N.a., Ubs Limited, J.p. Morgan Securities Ltd e Ubs Italia Sim S.p.a. Hanno perfezionato nei giorni scorsi un accordo transattivo che ha comportato la chiusura del derivato in essere sui tassi di interesse. L’accordo si è perfezionato e ha avuto esecuzione sui mercati finanziari il 23 marzo, esecuzione avvenuta alla presenza della Giunta riunita in seduta straordinaria, con la partecipazione e il supporto degli advisor finanziari indipendenti del Comune. La recente fase di mercato, caratterizzata da tassi decrescenti, ha reso possibile, grazie alla struttura originaria dell’operazione e alla disponibilità delle quattro banche, l’estinzione anticipata del derivato in essere sui tassi di interesse, con l’emersione di un valore positivo (mark to market) significativamente favorevole per il Comune. I proventi della liquidazione di tale valore di smobilizzo sono stati depositati dal Comune presso le quattro banche, vincolati a garanzia delle altre componenti dell´originaria operazione in derivati. Una significativa parte di tali proventi - pari a due terzi del totale- è stata investita dal Comune in un portafoglio di titoli di stato italiani. Gli investimenti in Btp ele residue disponibilità liquide saranno resi disponibili al Comune secondo un piano di rilascio elaborato in funzione delle residue obbligazioni del Comune ai sensi dello Swap di Ammortamento e del Cds ancora in essere, un piano di rilascio che tiene conto dell´esigenza di utilizzare parte di tali somme per il servizio del debito del Comune. In conseguenza di tale risoluzione l´indebitamento del Comune relativo al Bond emesso con cedola 4.019% nel giugno 2005 - 1,685 miliardi di Euro in scadenza nel 2035 – torna ad essere a tasso fisso, ad un livello inferiore alle attuali condizioni di indebitamento di pari durata. In base all´accordo raggiunto, le quattro banche hanno anche riconosciuto al Comune, a titolo transattivo, sulla base di reciproche concessioni, a fronte della rinuncia da parte di quest´ultimo a tutte le iniziative giudiziarie attualmente pendenti in sede civile e penale in Italia e innanzi ai tribunali inglesi ad ogni futura pretesa e senza ammissione di responsabilità alcuna da parte delle quattro banche, uno sconto volto a ridurre i costi complessivi dell’operazione. In considerazione dell´accordo transattivo raggiunto, il Tribunale di Milano, con il parere favorevole della Procura, ha disposto il dissequestro delle somme oggetto del provvedimento cautelare emesso nel 2009 durante le indagini condotte dal P.m. Dott. Alfredo Robledo. Il testo definitivo dell´accordo e le condizioni economiche dello stesso sono stati approvati dai competenti organi deliberanti del Comune e la documentazione contrattuale è stata preventivamente trasmessa al Mef come prescritto dalla vigente normativa di settore. L´accordo transattivo ed il conseguente smobilizzo della componente positiva del derivato Irs sui tassi di interesse, fanno seguito ad una trattativa avviata alla fine dello scorso anno e che aveva dato luogo ad un’ipotesi di accordo approvato dalla Giunta nel mese di febbraio, seguita a pochi giorni di distanza da una delibera del consiglio comunale relativa alla costituzione di garanzie sull’operazione. L´accordo raggiunto è stato reso possibile da un clima di crescente collaborazione tra le quattro banche e il Comune. Tale clima, particolarmente apprezzato dal Comune di Milano, ha permesso a quest’ultimo di cogliere l´opportunità offerta dall´attuale momento di mercato per migliorare la propria situazione economica, finanziaria e contabile. Tale operazione consentirà infatti al Comune di contabilizzare entrate pari a 455 milioni di Euro, di cui 40 milioni disponibili per la parte corrente del bilancio 2012.A ciò si aggiungeranno negli anni prossimi, a favore del Comune, gli interessi attivi sulle somme investite, interessi registrabili come future entrate correnti. L’operazione consente anche uno smobilizzo per il 2012 di 80 milioni di euro, ora vincolati in un fondo rischi sui derivati e da oggi destinabili a nuovi investimenti per la città. Sugli eventuali effetti sul patto di stabilità, sono in corso approfondimenti tra il Comune e gli organi competenti Si precisa che l’accordo transattivo non comporta alcuna corresponsione, in qualsivoglia forma, da parte delle quattro banche a favore del Comune di alcun valore economico a titolo di risarcimento danni e/o correlato ad un qualsiasi riconoscimento di responsabilità da parte delle banche connesso alle operazioni in derivati concluse negli anni precedenti tra il Comune e le quattro banche. Il processo in atto testimonia la volontà delle parti di rinsaldare le reciproche relazioni, destinate auspicabilmente a consolidarsi in futuro.  
   
   
FINANZE FVG: TONDO, CONFERMATA LINEA SOSTEGNO ALLE IMPRESE  
 
Trieste, 26 marzo 2012 - L´amministrazione regionale reimmette nel circuito economico del Friuli Venezia Giulia una somma di 85,2 milioni di euro attraverso i Fondi di rotazione dei diversi comparti produttivi, per il sostegno al credito e agli investimenti delle imprese. Ad annunciarlo è stato il presidente della Regione Renzo Tondo con l´assessore alle Finanze Sandra Savino, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta il 22 marzo nella sede del Consiglio, subito dopo la riunione di Giunta. Con la cosiddetta legge anticrisi varata nel 2009 (legge 11), la Regione aveva assegnato ai Fondi di rotazione una somma complessiva di 350 milioni di euro, da destinare al finanziamento delle imprese per un arco temporale di sei anni. Alcuni dei finanziamenti concessi stanno gradualmente rientrando in anticipo ai Fondi. Con la decisione assunta oggi, la Giunta ha in sostanza "scongelato" queste risorse, dando la possibilità di aprire un nuovo ciclo di impieghi della durata di sei anni. "Siamo stati la prima Regione - ha ricordato Tondo - ad attuare una politica di riduzione del debito pubblico, diventando un esempio in Italia, e siamo stati perciò i primi a poter mettere in circuito risorse importanti per le imprese e per lo sviluppo. Oggi confermiamo questa scelta anche perché, dai miei continui contatti con imprenditori, so che il tema dell´accesso al credito continua a essere centrale". Per il presidente Tondo, il percorso virtuoso del Friuli Venezia Giulia può essere un riferimento anche per il Governo nazionale: "Una politica di austerità - ha detto - non era più rinviabile, ma è impensabile che non sia accompagnata da una linea di sostegno allo sviluppo". In regione non mancano alcuni segnali incoraggianti: sono state 5 mila le imprese che hanno presentato domanda sul Fondo per il credito compensativo, il cui accesso è vincolato al mantenimento dell´occupazione. Inoltre, gli incentivi per le assunzioni di personale a tempo indeterminato hanno subito un´impennata: nei primi due mesi dell´anno, le domande delle aziende hanno superato quelle dell´intero 2012 (quasi 4.500) tanto che l´assessore competente, Angela Brandi, ha chiesto un aumento delle risorse a disposizione in bilancio. "La parola ripresa - ha commentato Tondo - mi pare troppo impegnativa. Certo è che questi dati confermano un atteggiamento di fiducia delle imprese, che abbiamo il dovere di sostenere e incoraggiare, continuando con quelle politiche che finora hanno dato buoni risultati". Il presidente ha infatti anticipato le linee che saranno adottate in sede di variazioni di bilancio, previste già a metà maggio: sostegno alle imprese, in particolare per quanto riguarda l´accesso al credito, e ammortizzatori sociali.  
   
   
RIORDINO DEGLI ENTI LOCALI PER UNA TOSCANA PIÙ SNELLA E EFFICIENTE  
 
Firenze, 26 marzo 2012 – “La Toscana è stata la prima regione in Italia a mettere mano al riordino degli enti locali. Con la legge che abbiamo proposto, votata dal Consiglio regionale alla fine di dicembre e passata positivamente al vaglio del Consiglio dei ministri, puntiamo su un sistema fortemente incentrato sulle unioni dei Comuni per una Regione più snella e più efficiente”. Lo ha affermato il 23 marzo l’assessore alle riforme e ai rapporti con gli enti locali, Riccardo Nencini, intervenendo a Palazzo Medici Riccardi al seminario promosso da Cgil-funzione pubblica sul tema “I processi di riorganizzazione del sistema delle autonomie locali”. “I processi di globalizzazione in atto – ha proseguito – e la situazione contingente esigono infatti istituzioni più forti per sostenere lo sviluppo e che siano in grado di progettare e gestire servizi su una scala più ampia. Siamo partiti da qui per attuare la riforma del sistema toscano delle autonomie locali”.  
   
   
CAMPANIA: SEMINARIO REGIONALE SU POLITICHE DI COESIONE E AUTONOMIE LOCALI. SARANNO PRESENTATE LE COSE FATTE E LA STRATEGIA PER IL FUTURO  
 
Napoli, 26 marzo 2012 - Oggi con inizio alle ore 9 presso l’Auditorium al centro direzionale isola C 3, si tiene un seminario organizzato dalla Regione Campania, in collaborazione con la Federazione delle Autonomie locali, sul tema: "Territorializzare le politiche di coesione e sviluppo con il decentramento e l’innovazione amministrativa della Pa regionale e locale. Gli obiettivi del 2014-2020". Ai lavori interverranno il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e il presidente del Consiglio regionale Paolo Romano. Presiede l’assessore alle Autonomie locali Pasquale Sommese. Il seminario si articola su tre sessioni: la prima sulle domande e i bisogni di cambiamento, la seconda sulle prime risposte, la terza sulle nuove sfide. Alla prima sessione, coordinata dal presidente della Federazione Autonomie Locali Nino Daniele, interverranno Danilo Del Gaizo, Dario Gargiulo, Antonio Nardone, Arturo Polese, Salvatore Varriale, Marco Villani. La seconda sessione, coordinata da Pasquale Sommese, metterà a confronto gli assessori regionali Giuseppe De Mita, Severino Nappi, Marcello Taglialatela, Guido Trombetti, Sergio Vetrella. Nel pomeriggio si terrà la terza sessione, coordinata da Antonio Marchiello, coordinatore Area 7. Interverranno Osvaldo Cammarota, Gennaro Caiazzo, Maurizio Coppola, Vito Merola, Antonio Dinetti, Enrico Tedesco, Luciano Schifone, Giuseppe Zollo, Giuseppe Carannante. Prima della chiusura dei lavori da parte dell´assessore Sommese, sono previsti gli interventi dei presidenti Anci Vincenzo Cuomo, Anpci Arturo Manera, Aiccre Domenico Zinzi, Lega Autonomie Nando Morra, Uncem Donato Cufari, Upi Pietro Langella. In programma altresì gli interventi di Antonio Fasolino per la Provincia di Salerno, Antonio Fiorella per lo Stap Foreste di Salerno, Angelo Boemio per Città del Fare, Giovanni De Angelis per il Patto Agro Nocerino-sarnese, Marco Traversi per le Acli, Lina Lucci per la Cisl Campania, Alfonso Viola per la Cgil Campania. "Riuniamo al tavolo - sottolinea Sommese - le rappresentanze istituzionali, delle autonomie, dei sindacati per fare il punto della situazione a due anni di lavoro della Giunta. "Presenteremo le cose fatte e disegneremo le strategie per il futuro. L’obiettivo è costruire un percorso operativo condiviso nel sistema pubblico regionale, al fine di realizzare azioni convergenti ed efficaci per territorializzare le politiche dell’Unione Europea di coesione e di sviluppo per il settennio 2014 - 2020", conclude Sommese.  
   
   
LIBERALIZZAZIONI, DE FILIPPO: SPARTIACQUE IN STORIA GREGGIO LUCANO PER IL GOVERNATORE, LA NORMA AFFERMA DUE PRINCIPI IRRINUNCIABILI: “MIGLIORI TECNOLOGIE A GARANZIA DI SALUTE E AMBIENTE, E CONTROPARTITE DI INFRASTRUTTURE E OCCUPAZIONE PER I TERRITORI INTERESSATI”  
 
Potenza, 26 marzo 2012 - “Il voto di oggi alla Camera sul decreto liberalizzazioni, con il via libera alle previsioni dell’art.16 rappresenta uno spartiacque nella storia del petrolio lucano”. Così il 22 marzo il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, a commento della conversione in legge del Decreto del governo Monti. “La norma approvata – ha spiegato – sancisce due aspetti irrinunciabili per la Basilicata: l’affermazione dei “principi di precauzione, di sicurezza per la salute dei cittadini e di tutela della qualità ambientale e paesistica, di rispetto degli equilibri naturali terrestri e acquatici, secondo i migliori e più avanzati standard internazionali di qualità e sicurezza e con l´impiego delle migliori tecnologie disponibili” e la previsione di ‘sviluppo di progetti infrastrutturali e occupazionali di crescita dei territori di insediamento degli impianti produttivi’”. “Non si tratta – ha detto Vito De Filippo – di rivendicare primogeniture o risultati, ma la Basilicata nel suo complesso, anche trasversalmente rispetto al quadro politico, ha saputo fare tesoro dell’esperienza fatta con gli accordi del 1998 ed è riuscita ad andare ben oltre le sole royalty che, sebbene 14 anni fa abbiano rappresentato un passo in avanti, sono a livelli tali da non poter dare il contributo significativo di sviluppo che questa terra attendeva. A nome dei lucani devo esprimere la soddisfazione per aver imposto ad un Governo attento ad ascoltare le nostre ragioni la visione di una regione del sud che non rappresenta più un problema per il Paese, ma una grande opportunità in un settore delicato come quello energetico. E non posso non rivendicare al comune buonsenso messo in campo in questi ultimi mesi il merito di aver costruito l’affermazione che questa opportunità dovesse essere significativa innanzitutto per il territorio che offriva questo contributo alla nazione”. Per il presidente della Regione Basilicata “non si può ora dire che tutto sia compiuto, ma – ha concludo De Filippo – l’approvazione della norma che il governo ha inserito nel decreto svela una strada divenuta in discesa tra l’affermazione di principi che, oramai, possono dirsi assunti a patrimonio comune, e la declinazione delle azioni da mettere subito in campo per tradurli in realtà”.  
   
   
FINANZE FVG: BILANCIO POSITIVO LEGGE ANTICRISI  
 
Trieste, 26 marzo 2012 - "Un´operazione unica nel suo genere, che ha dato i suoi frutti, perché tutte le ingenti risorse che abbiamo messo a disposizione sono state utilizzate dalle imprese". La conferenza stampa del 22 marzo, per presentare le nuove misure della Regione a sostegno delle imprese, ha permesso all´assessore alle Finanze Sandra Savino di tracciare un bilancio della cosiddetta "legge anticrisi". Con quel provvedimento (legge regionale 11 del 2009), la Giunta aveva deciso di stanziare, nel momento più acuto delle difficoltà di accesso al credito, risorse pari a 400 milioni di euro a sostegno del sistema produttivo del Friuli Venezia Giulia. Con una piccola parte di queste risorse (50 milioni) si era deciso di sottoscrivere obbligazioni emesse da istituti di credito, con il vincolo di destinare la provvista così ottenuta per il credito agevolato; il resto della legge anticrisi era stato distribuito fra diversi strumenti (Fondi di rotazione, Fondo regionale di garanzia per le Pmi, Fondo regionale smobilizzo crediti, Fondo di garanzia per le opportunità dei giovani). Nel corso del tempo, la Giunta ha progressivamente aggiustato il tiro, riformando l´assetto dei Fondi e stornando le risorse da un Fondo all´altro, in modo da arrivare a un impiego efficiente delle risorse, che sono state alla fine tutte utilizzate. È stato così possibile accogliere 2.644 domande da parte delle imprese di tutti i comparti produttivi, dall´industria ai servizi e all´agricoltura, una leva che ha messo in moto un volume di finanziamenti di 676,85 milioni di euro.  
   
   
ULTIMA SEDUTA DELLA COMMISSIONE CULTURA DELLA CONFERENZA DELLE REGIONI  
 
Roma, 26 marzo 2012 - L’assessore regionale alla Cultura, Mario Caligiuri, in qualità di Coordinatore della Commissione Cultura della Conferenza delle Regioni, ha commentato i lavori della Commissione, nella sua ultima seduta, sulla nuova legge sullo spettacolo dal vivo. “Sono ormai anni – ha detto l’Assessore Caligiuri - che le Regioni insistono sulla necessità di una revisione della legge e si sono fatte promotrici di diverse proposte, come la stipula di Accordi in Conferenza Stato-regioni, per favorire una programmazione efficace e condivisa. Ci auguriamo – ha detto ancora Caligiuri - che la nuova proposta di legge possa essere presto adottata, così come ci aspettiamo che il Governo accolga la nostra mozione di rivedere anche la legge sul cinema perché la Cultura ha bisogno di nuove regole per diventare protagonista dello sviluppo del nostro Paese”. Durante i lavori – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale - sono intervenuti gli assessori Sebastiano Missineo (Sicilia), Caterina Miraglia, (Campania), Pietro Marcolini (Marche), Cristina Scaletti (Toscana), Massimo Mezzetti (Emilia-romagna). Le opinioni raccolte dalla Commissione Cultura della Conferenza delle Regioni sono state inoltre espresse da Caligiuri in occasione del convegno “La cultura è sviluppo, la cultura è progresso: una legge per lo spettacolo dal vivo come opportunità di crescita economica”, che si è tenuto il 22 marzo a Roma nell’Aula Magna dell’Università Luiss.  
   
   
BILANCIO: LA REGIONE FVG RESISTE IN GIUDIZIO CONTRO IL GOVERNO  
 
Trieste, 26 marzo 2012 - La Regione si costituirà in giudizio dinanzi alla Corte Costituzionale per resistere al ricorso presentato dal Presidente del Consiglio dei Ministri contro alcuni articoli della Lr 18/2011 "Disposizioni per la formazione del bilancio pluriennale e annuale della Regione". Lo ha deciso la Giunta regionale su proposta del presidente della Regione, Renzo Tondo.  
   
   
CALABRIA: INSEDIATO IL COORDINAMENTO REGIONALE SUGLI ARCHIVI  
 
Milano, 26 marzo 2012 - Su iniziativa dell’Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri è stato insediato il 22 marzo il Coordinamento regionale sugli archivi in Calabria, con finalità di realizzare un sistema archivistico regionale, aumentare la messa a norma degli archivi comunali e provinciali e l’istituzione dell’archivio storico della Regione Calabria. Obiettivi, al cui raggiungimento tendono, in sinergia, varie istituzioni pubbliche del settore. All’insediamento, infatti, oltre all’Assessore Caligiuri, erano presenti Antonio Reppucci, Prefetto di Catanzaro; Wanda Ferro, Presidente della Provincia di Catanzaro e Presidente dell´Unione calabrese delle Province italiane; Francesca Tripodi, Sovrintendente Archivistico per la Calabria e Antonio Garcea della Direzione Regionale del Ministero dei Beni Culturali. Il Tavolo verrà inoltre integrato dall’Anci, dalla Conferenza Episcopale Calabra e da rappresentanti del sistema universitario regionale. Contemporaneamente è stato istituito anche un Tavolo tecnico con i rappresentanti degli enti interessati. La prossima riunione è stata fissata per il mese di maggio. Tra i temi affrontati, l’organizzazione di un convegno regionale con il Comune di Montepaone e la Provincia di Catanzaro, l’organizzazione di corsi di formazione per archivisti, l’utilizzo del volontariato, la finalizzazione di eventuali master, la destinazione specifica nei bandi dei Fondi regionali sulla Cultura, l’organizzazione di una mostra regionale sui documenti d´archivio più preziosi, il censimento delle iniziative sui 150 anni promossi con materiali d´archivio, lo sviluppo degli archivi della memoria su eventi significativi della storia della Calabria, l’eventuale utilizzo dei beni confiscati da destinare allo scopo, il coinvolgimento delle Fondazioni Bancarie e delle imprese.  
   
   
LAVORO IN ABRUZZO: APPROVATE LINEE GUIDA ATTUAZIONE TIROCINI  
 
L´aquila, 26 marzo 2012 - La Giunta Regionale, su proposta dell´assessore Paolo Gatti, ha approvato le linee guida di attuazione per l´introduzione della disciplina dei tirocini extracurricolari con l´obiettivo di favorire il rapporto diretto tra le persone in cerca di lavoro e le imprese. La norma vuole disciplinare la materia, consentendo l´orientamento lavorativo di un´ampia platea di soggetti per agevolare il loro inserimento nel mercato del lavoro attraverso tirocini formativi e di orientamento. "Vogliamo dare con questo intervento, afferma l´assessore Gatti, una chance concreta ai giovani abruzzesi per entrare nel mondo del lavoro anche attraverso un contratto che, nel passato, non sempre ha garantito appieno i diritti dei tirocinanti. Dopo 10 anni la Regione Abruzzo si dota di una disciplina di attuazione della normativa sui tirocini. Riportiamo, sotto un´unica disciplina regionale, una materia che nel passato era soggetta a divaricazioni e differenze dovute alle diverse scelte attuate dalle Province". "Tra le novità più rilevanti, aggiunge, sottolineo il rimborso spese unico, regionale e mensile, attestato a 600 euro e l´attuazione, entro i tempi previsti, delle ultime novità legislative nazionali, riportando così la materia dei tirocini all´interno di un alveo di regole serie, sia da un punto di vista formale che sostanziale. Infine, con questo intervento, conclude l´assessore, limitiamo l´utilizzo dei tirocini nel settore pubblico in quanto si tratta di esperienze che hanno sì una valenza formativa, ma una limitatissima possibilità di sbocco lavorativo stabile".  
   
   
PERSONALE, ROMA: AL VIA PROGETTO TEAM COACHING PER DIRIGENTI APICALI  
 
Roma, 26 marzo 2012 - «È partito oggi il progetto dedicato al Team Coaching per i dirigenti apicali del Campidoglio». Lo ha dichiarato il 22 marzo l’assessore alle Risorse umane, Enrico Cavallari. «L’iniziativa, che si svolgerà in dodici incontri fino ad ottobre prossimo, rappresenta una nuovissima modalità di formazione all’interno dell’ente Roma Capitale e della pubblica amministrazione in genere. A cavallo tra le neuroscienze e il business management, il Coaching si attesta come uno strumento particolarmente efficace per migliorare se stessi e le proprie potenzialità nell’ottica di un efficientamento delle prestazioni lavorative e di una rigenerazione dell’ambiente professionale» aggiunge Cavallari. «In questo innovativo percorso di crescita - prosegue Cavallari - l’amministrazione ha puntato sui di dirigenti apicali proprio perché gli stessi, a loro volta, potranno diffondere nozioni e conoscenze al personale delle varie strutture capitoline delle quali sono a capo. Il raggiungimento degli obiettivi e la relativa valutazione della performance da parte del datore di lavoro sono elementi chiave per ogni dipendente: in questo senso il Coaching si attesta come un validissimo alleato per trovare le strategie più mirate».  
   
   
SARDEGNA, AMMORTIZZATORI SOCIALI: "MISURE STRAORDINARIE PER UN MOMENTO DIFFICILE"  
 
Cagliari, 26 Marzo 2012 - "Un momento di straordinaria difficoltà va affrontato con misure straordinarie. Perciò, ho deciso di triplicare le forze lavoro che si stanno occupando delle istruttorie per gli ammortizzatori sociali: da 5 a 17 unità". Lo ha detto l´assessore regionale del Lavoro, Antonello Liori, al termine dell´incontro coi sindacati ed i rappresentanti dei lavoratori, che ha voluto incontrare durante il loro sit in di protesta. "Sono consapevole del forte disagio che questi ritardi, peraltro non superiori a quelli degli scorsi anni, possono causare in tante famiglie - ha sottolineato Liori. Per capire il momento, però, è bene considerare il forte aumento delle domande, che solo nel primo trimestre dell’anno sono passate da 15.000 a 16.600. Nel frattempo, entro la fine di marzo saranno evase le domande presentate nel 2011. E’ un tema fortemente sentito e non sono rimasto immobile, tanto che, proprio nei giorni scorsi, sono state approvate anche le linee guida, potendo così dare il via all´istruttoria delle oltre 9.000 domande per la concessione dei sussidi straordinari una tantum, riservati a quei lavoratori che non usufruiscono di altri ammortizzatori sociali". "Siamo anche fortemente impegnati, nei confronti del Ministero, al fine di garantire il fabbisogno necessario per dare risposta positiva a tutte le richieste di ammortizzatori sociali che verranno presentate - ha aggiunto l’Assessore - Infine, ho preso l’impegno coi sindacati di convocare alcuni incontri per esaminare le problematiche relative ai corsi ed ai rimborsi di viaggio della formazione riservata ai lavoratori in cassa integrazione ed in mobilità in deroga; per verificare, anche con gli assessori provinciali del Lavoro, l’Anci e l’Upi, i contenuti e l´applicazione dell´accordo del 21 aprile 2010, in relazione all´impiego dei cassaintegrati nella Pubblica Amministrazione; per esaminare, con Inps e Direzione regionale del lavoro, le difficoltà riscontrate nelle istruttorie delle domande".  
   
   
MAFIE. PUBBLICATO SUL SITO DEL COMUNE DI MILANO L’ELENCO DEGLI 85 BENI CONFISCATI E TRASFERITI ALL’AMMINISTRAZIONE MAFIE. PUBBLICATO SUL SITO DEL COMUNE DI MILANO L’ELENCO DEGLI 85 BENI CONFISCATI E TRASFERITI ALL’AMMINISTRAZIONE  
 
Milano, 26 marzo 2012 - L’elenco degli 85 immobili confiscati alle mafie trasferiti al Comune di Milano e dei loro assegnatari è dal 23 marzo pubblicato e visibile a tutti in una pagina dedicata e permanente del sito http://www.comune.milano.it/  (sezione Informazioni, beni confiscati alle mafie). Lo rende noto l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, che spiega: “Abbiamo deciso di pubblicare sul sito l’elenco degli immobili confiscati alla criminalità organizzata, dati dallo Stato al Comune, per confermare i principi di trasparenza, monitoraggio e controllo sui beni a noi trasferiti e sulle attività delle associazioni cui sono stati assegnati dall’Amministrazione, tramite bando, per lo svolgimento di attività con scopi sociali e di riaffermazione della legalità attraverso la solidarietà”. Elenco generale degli immobili assegnati in concessione d´uso a titolo gratuito onfiscati alla criminalità organizzata e trasferiti al patrimonio del Comune di Milano ai sensi dell´art. 2 undecies - comma secondo lett. B della legge n. 575/65 del 31/05/1965 e successive modificazioni ed integrazioni Direzione Centrale Politiche Sociali e Cultura della Salute Redatto ai sensi dell´art. 48 comma 3 lett. C del D. Lgs. 159/2011
n. Immobili tipologia consistenza mq ubicazione concessionari durata anni progetto
1 appartamento 30 Via Arquà Fondazione Casa della Carità Angelo Abriani Onlus Via Brambilla 8/10 20128 Milano 10 Progetto Sociale
1 appartamento 39 Via Arzaga Cooperativa Sociale Lo Scrigno Via Saponaro 36 20142 Milano proroga in corso di istruttoria Progetto Sociale
1 appartamento 41 Via Arzaga Cooperativa Sociale Lo Scrigno Via Saponaro 36 20142 Milano proroga in corso di istruttoria Progetto Sociale
1 appartamento 87 Via Baldo degli Ubaldi Fondazione Casa della Carità Angelo Abriani Onlus Via Brambilla 8/10 20128 Milano 1 Progetto Sociale
1 appartamento 20 Via Bassano del Grappa Fondazione Progetto Arca Onlus Via S. Giovanni alla Paglia 7 20124 Milano 10 Progetto Sociale
1 appartamento 170 Via Bembo Cooperativa Sociale Lo Scrigno Via Saponaro 36 20142 Milano proroga in corso di istruttoria Progetto Sociale
1 appartamento 39 Via Bessarione Fondazione Casa della Carità Angelo Abriani Onlus Via Brambilla 8/10 20128 Milano 1 Progetto Sociale
1 appartamento 59 Via Bianchi Mosè Associazione Sociaetà di San Vincenzo dè Paoli Consiglio Centrale di Milano Onlus Via Pisacane 32 20129 Milano 5 Progetto Sociale
1 appartamento 202 Via Bianco Mario Comunità Sant’egidio Acap Onlus Via Lanzone 13 20123 Milano 15 Progetto Sociale
1 appartamento 125 viale Brianza Associazione Progetto Itaca Onlus Via Alessandro Volta 7/a 20121 Milano 6 Progetto Sociale
1 appartamento 104 Via Burlamacchi Fondazione Casa della Carità Angelo Abriani Onlus Via Brambilla 8/10 20128 Milano 2 mesi Progetto Sociale
1 appartamento 71 Via Cambiasi Cooperativa Sociale Lo Scrigno Via Saponaro 36 20142 Milano proroga in corso di istruttoria Progetto Sociale
1 abitazioni di tipo ultrapopolare 128 Via Canonica Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus Piazzale R. Morandi 6 20121 Milano 10 Progetto Sociale
1 abitazioni di tipo ultrapopolare 33 Via Canonica Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus Piazzale R. Morandi 6 20121 Milano 10 Progetto Sociale
1 appartamento 80 Via Ceriani Cooperativa Sociale Lo Scrigno Via Saponaro 36 20142 Milano proroga in corso di istruttoria Progetto Sociale
1 Negozio e magazzino 93 Via Ceriani Associazione Il Balzo Vle Etiopia 6 20146 Milano 5 Progetto Sociale
1 Abitazioni di tipo economico 74 Via Concilio Vaticano Ii Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus Piazzale R. Morandi 6 20121 Milano 10 Progetto Sociale
1 Villetta a schiera con annesso box 243 Via Del Mare Società Cooperativa Sociale La Strada Via Giovanni Battista Piazzetta 2 20139 Milano 10 Progetto Sociale
1 Villetta a schiera doppia con annesso box 418 Via Del Mare Associazione Comunità S. Patrignano Libera Associazione Onlus Via San Patrignano 53 47853 Coriano (Rn) 10 Progetto Sociale
1 Villetta a schiera con annesso box 203 Via Del Mare Associazione Comunità Papa Giovanni Xxiii Via Mameli 1 47900 Rimini 10 Progetto Sociale
1 appartamento 51 Via Della Francesca Pier Società Cooperativa Sociale Il Laboratorio di Procaccini 14 Via Procaccini 14 20154 Milano 5 Progetto Sociale
1 appartamento 48 Via Della Pila Lanfranco Erika Associazione per la Lotta ai Disturbi del Comportamento P.zza Ospedale Maggiore 3 20162 Milano c/o Centro per la cura dei Disturbi Alimentari dell’Azienda Ospedaliera Niguarda Cà Granda 5 Progetto Sociale
1 magazzini e locali di deposito 45 Via Dolomiti Fondazione Casa della Carità Angelo Abriani Onlus Via Brambilla 8/10 20128 Milano 10 Progetto Sociale
1 locale commerciale 63 Via F.lli Cervi Associazione Centro di Aiuto alla Vita Mangiagalli Onlus Via della Commenda 12 20122 Milano 10 Progetto Sociale
1 appartamento 50 via Farini Associazione Gruppo di Betania Onlus Via Ettore Ciccotti 9 20161 Milano 5 Progetto Sociale
1 appartamento 45 via Farini Acli Ass.ne Cristiane Lavoratori Italiani Via della Signora 3 20122 Milano C.f./p.iva 80042730152 5 Progetto Sociale
1 appartamento 80 via Farini Associazione Saman Onlus Via Bolzano 26 20127 Milano 10 Progetto Sociale
1 appartamento 25 via Folli Fondazione Progetto Arca Onlus Via S. Giovanni alla Paglia 7 20124 Milano 10 Progetto Sociale
1 appartamento 25 Via Imbriani Società Cooperativa Sociale Arca di Noè Via Tertuliano 70 20137 Milano 4 Progetto Sociale
1 locale commerciale 73 Via Jean Jaures Associazione Archè Onlus Via Cagliero 26 20125 Milano 4 Progetto Sociale
1 appartamento + box 348 Viale Jenner Gestione Settore Anziani gestione diretta Servizio Sociale
1 appartamento 128 Via Lambro Fondazione Casa della Carità Angelo Abriani Onlus Via Brambilla 8/10 20128 Milano 8 mesi Progetto Sociale
1 appartamento 78 Via Leoncavallo Cooperativa Sociale Lo Scrigno Via Saponaro 36 20142 Milano proroga in corso di istruttoria Progetto Sociale
1 negozio 36 Via Leoncavallo Associazione Amici Contro la Droga Onlus Via Melchiorre Gioia 32 20100 Milano 5 Progetto Sociale
1 appartamento 94 Via Lombardia Associazione Centro di Solidarietà San Martino Via Giovanni della Casa 19 - 20151 Milano 5 Progetto Sociale
1 terreno agricolo 1793 Via Martirano/ Via Guascona Cooperativa Sociale Opera in Fiore Via Camporgnago 40 20141 Milano 7 Progetto Sociale
1 Appartamento 69 Via Meda G. Società Cooperativa Sociale Arca di Noè Via Tertuliano 70 20137 Milano 4 Progetto Sociale
1 Appartamento 150 Via Monte Ceneri Società Cooperativa Sociale La Strada Via Giovanni Battista Piazzetta 2 20139 Milano 6 Progetto Sociale
1 appartamento 73 Via Monte Santo Consorzio Sociale Goel Società Cooperativa Sociale e Impresa Sociale Contrada Limina 3 89042 Gioiosa Jonica (Rc) 10 Progetto Sociale
1 appartamento 61 Via Mosca Cooperativa Sociale Lo Scrigno Via Saponaro 36 20142 Milano proroga in corso di istruttoria Progetto Sociale
1 appartamento 40 Via Oristano Fondazione Casa della Carità Angelo Abriani Onlus Via Brambilla 8/10 20128 Milano 8 mesi Progetto Sociale
1 appartamento 71 Via Oxilia Associazione Opera San Francesco per i Poveri Corso Concordia 3 20129 Milano 10 Progetto Sociale
1 appartamento 78 Via Padova Fondazione Progetto Arca Onlus Via S. Giovanni alla Paglia 7 20124 Milano 10 Progetto Sociale
1 appartamento 15 Via Padova Fondazione Progetto Arca Onlus Via S. Giovanni alla Paglia 7 20124 Milano 10 Progetto Sociale
1 appartamento 14 Via Padova Fondazione Progetto Arca Onlus Via S. Giovanni alla Paglia 7 20124 Milano 10 Progetto Sociale
1 appartamento 76,6 Via Pianell Società Cooperativa Sociale Farsi Prossimo Onlus Via San Bernardino 4 20122 Milano 10 Progetto Sociale
1 appartamento 58,21 Via Pianell Associazione Centro di Aiuto alla Vita Mangiagalli Onlus Via della Commenda 12 20122 Milano 10 Progetto Sociale
1 appartamento 48 Via Serio Associazione di Volontariato Cam Centro Ausiliario per i Problemi Minorili Via Leopardi 21 20123 Milano 5 Progetto Sociale
1 appartamento 50 Via Serra Renato Società Cooperativa Sociale Comunità Progetto a r.L. Via Soperga 13 20127 Milano 10 Progetto Sociale
1 appartamento 69 Via Sommacampagna Associazione Comunità Nuova Onlus Via F. Gonin 8 20147 Milano 10 Progetto Sociale
1 box 22 Via Torre C. Cooperativa Sociale Saman Lavoro Via Bolzano 26 20127 Milano 10 Progetto Sociale
1 box 13 Via Torre C. Società Cooperativa Sociale di Solidarietà Omnicoop Via Basilea 4 20152 Milano 10 Progetto Sociale
1 box 13 Via Torre C. Società Cooperativa Sociale di Solidarietà Omnicoop Via Basilea 4 20152 Milano 10 Progetto Sociale
1 box 13 Via Torre C. Società Cooperativa Sociale di Solidarietà Omnicoop Via Basilea 4 20152 Milano 10 Progetto Sociale
1 box 13 Via Torre C. Società Cooperativa Sociale di Solidarietà Omnicoop Via Basilea 4 20152 Milano 10 Progetto Sociale
1 box 13 Via Torre C. Società Cooperativa Sociale di Solidarietà Omnicoop Via Basilea 4 20152 Milano 10 Progetto Sociale
1 box 13 Via Torre C. Società Cooperativa Sociale di Solidarietà Omnicoop Via Basilea 4 20152 Milano 10 Progetto Sociale
1 box 13 Via Torre C. Società Cooperativa Sociale di Solidarietà Omnicoop Via Basilea 4 20152 Milano 10 Progetto Sociale
1 box 13 Via Torre C. Società Cooperativa Sociale di Solidarietà Omnicoop Via Basilea 4 20152 Milano 10 Progetto Sociale
1 box 13 Via Torre C. Società Cooperativa Sociale di Solidarietà Omnicoop Via Basilea 4 20152 Milano 10 Progetto Sociale
1 box 13 Via Torre C. Società Cooperativa Sociale di Solidarietà Omnicoop Via Basilea 4 20152 Milano 10 Progetto Sociale
1 box 13 Via Torre C. Società Cooperativa Sociale di Solidarietà Omnicoop Via Basilea 4 20152 Milano 10 Progetto Sociale
1 box 23 Via Torre C. Società Cooperativa Sociale di Solidarietà Omnicoop Via Basilea 4 20152 Milano 10 Progetto Sociale
1 box 23 Via Torre C. Società Cooperativa Sociale di Solidarietà Omnicoop Via Basilea 4 20152 Milano 10 Progetto Sociale
1 box 23 Via Torre C. Società Cooperativa Sociale di Solidarietà Omnicoop Via Basilea 4 20152 Milano 10 Progetto Sociale
1 box 19 Via Torre C. Società Cooperativa Sociale di Solidarietà Omnicoop Via Basilea 4 20152 Milano 10 Progetto Sociale
1 box 20 Via Torre C. Società Cooperativa Sociale di Solidarietà Omnicoop Via Basilea 4 20152 Milano 10 Progetto Sociale
1 box 29 Via Torre C. Società Cooperativa Sociale di Solidarietà Omnicoop Via Basilea 4 20152 Milano 10 Progetto Sociale
1 Appartamento 20 Via Torriani Napo Fondazione Progetto Arca Onlus Via S. Giovanni alla Paglia 7 20124 Milano 10 Progetto Sociale
1 Appartamento 20 Via Torriani Napo Fondazione Progetto Arca Onlus Via S. Giovanni alla Paglia 7 20124 Milano 10 Progetto Sociale
1 appartamento 68,52 Via Val Isorno Cooperativa Sociale Comunità del Giambellino Via Bellini Gentile 6 20146 Milano 5 Progetto Sociale
1 appartamento 23 Via Vallazze Associazione Opera San Francesco per i Poveri Corso Concordia 3 20129 Milano 10 Progetto Sociale
1 appartamento 26 Via Vallazze Associazione Opera San Francesco per i Poveri Corso Concordia 3 20129 Milano 10 Progetto Sociale
1 appartamento 23 Via Vallazze Associazione Papaseparati Lombardia Onlus Via Salvo d’Acquisto 12 20037 Paderno Dugnano (Mi) 10 Progetto Sociale
1 appartamento 23 Via Vallazze Associazione Papaseparati Lombardia Onlus Via Salvo d’Acquisto 12 20037 Paderno Dugnano (Mi) 10 Progetto Sociale
1 appartamento 23 Via Vallazze Fondazione Casa della Carità Angelo Abriani Onlus Via Brambilla 8/10 20128 Milano 10 Progetto Sociale
1 appartamento 48 Via Vallazze Fondazione Casa della Carità Angelo Abriani Onlus Via Brambilla 8/10 20128 Milano 10 Progetto Sociale
1 appartamento 45 Via Vallazze Fondazione Casa della Carità Angelo Abriani Onlus Via Brambilla 8/10 20128 Milano 10 Progetto Sociale
1 locale commerciale 35 Via Vallazze Fondazione Casa della Carità Angelo Abriani Onlus Via Brambilla 8/10 20128 Milano 10 Progetto Sociale
1 appartamento 40 Via Vallazze Consorzio Cooperative Sociali di Solidarietà s.C.s. A r.L. Sistema Imprese Sociali Via Bordighera 6 20142 Milano 6 Progetto Sociale
1 appartamento 48 Via Vallazze Consorzio Cooperative Sociali di Solidarietà s.C.s. A r.L. Sistema Imprese Sociali Via Bordighera 6 20142 Milano 6 Progetto Sociale
1 Box 13 Via Varesina Fondazione Exodus Onlus Vle Marotta 18/20 20134 Milano 5 Progetto Sociale
1 Autosalone 105 Via Varesina Fondazione Exodus Onlus Vle Marotta 18/20 20134 Milano 5 Progetto Sociale
1 locale commerciale 23 Via Venini Associazione L´altropallone Ads Onlus Via Angera 3 20125 Milano 4 Progetto Sociale
1 magazzino seminterrato 31 Via Vespri Siciliani Cooperativa Sociale Dm Onlus Presso Uildm Via Lampedsa 11/a 20141 Milano 3 Progetto Sociale
85 totale immobili assegnati dalla direzione centrale e utililizzati per progetti sociali
gli immobili in elenco, con disposizione dell´Agenzia del Demanio, sono stati destinati a finalità istituzionali e/o sociali
 
   
   
VELLETRI, POLVERINI AL CARCERE PER SPETTACOLO DI MUSICA E CABARET  
 
Roma, 26 marzo 2012 - Musica e cabaret alla casa circondariale di Velletri, dove il 23 marzo la presidente Renata Polverini ha assistito all’evento organizzato dalla Regione Lazio, “Un sorriso per tutti”. Presenti allo show anche l’assessore regionale alla Sicurezza, Giuseppe Cangemi e la direttrice dell’istituto penitenziario, Donata Iannantuono. Dopo il carcere di Cassino, dove martedì scorso si sono esibite le cantanti Luisa Corna e Manuela Villa, oggi l’iniziativa ha fatto tappa nell’istituto di Velletri dove, di fronte ad un pubblico di detenuti, si sono alternate le performance canore di Marcello Cirillo e la comicità di Mario Zamma. “Abbiamo visitato questo carcere quando ha nevicato - ha detto Polverini - e in quell’occasione avevamo riscontrato alcune criticità, tra cui il campo sportivo, di cui abbiamo deciso di finanziare la ristrutturazione. Partiranno anche dei corsi di formazione ad integrazione di quelli che già si fanno. Porteremo anche qui, - ha aggiunto - se la direttrice ce lo permette, l’idea lanciata dagli artisti di fare corsi di musica, come sta già avvenendo in altre carceri. Sul fronte dell’assistenza sanitaria Polverini ha poi sottolineato come ci fosse “un sotto organico di medici e infermieri – ha detto – e questi ultimi sono già arrivati, i medici stanno per arrivare. Direi che al di là dei concerti che portano un po’ di umanità, solidarietà e svago, queste visite ci mettono nelle condizioni di capire quali interventi mettere in campo con gli strumenti che abbiamo a disposizione”.  
   
   
LEGGERE LIBERA-MENTE: LA LETTURA, SPECIALMENTE IN CARCERE, PUÒ DIVENTARE UN IMPORTANTE STRUMENTO DI RIEDUCAZIONE.  
 
Milano, 26 marzo 2012 - Il progetto Leggere libera-mente nasce nel 2008 grazie alle riflessioni condivise e costruttive di alcuni operatori del Carcere di Opera (Dott.ssa Barbara Rossi, Ed. Paolo Pizzuto e Ed. Antonella Conte). Durante i colloqui con gli operatori della casa di reclusione alcune persone detenute riferivano di trovare beneficio nella partecipazione ai laboratori di lettura e di scrittura, condotti da volontari. Altre persone detenute riferivano di utilizzare il libro come strumento per mantenere le relazioni con i propri figli e trovare degli argomenti da condividere. Da qui è partito lo spunto per una nuova idea e si è attivata una proficua collaborazione col laboratorio di scrittura creativa, diretto da 15 anni dalla dott.Ssa Silvana Ceruti, con cui si condivide l’obiettivo di promuovere il piacere e la consuetudine di leggere e scrivere. Il progetto è stato proposto dall’associazione culturale Cisproject (associazione che promuove progetti di natura culturale in ambito sociale e sanitario) e si svolge in stretta collaborazione con la Casa di Reclusione di Milano-opera, col forte sostegno del Direttore Giacinto Siciliano. Oggi al 4° anno di attività, abbiamo rinnovato la nostra convinzione che la lettura e la scrittura possano essere occasione di crescita, e in particolare: - offrono maggior consapevolezza di sè nella relazione coi personaggi del libro e coi compagni di lettura,- arricchiscono gli argomenti di discussione su temi costruttivi, lontani dalla devianza,- aiutano a trovare le parole per esprimere meglio sentimenti che altrimenti potrebbero sfociare in azioni anche aggressive, - favoriscono lo sviluppo del pensiero creativo, nelle sue più ampie accezioni (valutazione di percorsi impensati, utilizzo di linguaggi nuovi di comunicazione, allargamento di orizzonti)- migliorano le relazioni interpersonali riducendo la conflittualità, permettendo una conoscenza migliore di sè, un’espressione più efficace dei propri pensieri e una conoscenza più profonda dell’altro nell’ascolto reciproco. Il progetto si esprime in modo più riflessivo nei 3 laboratori attivi, ed espone i propri risultati alla popolazione detenuta nel corso di alcuni eventi, cui sono invitati anche testimoni di eccezione (ricordiamo tra i tanti Lella Costa, Umberto Pellizzari, Giovanni Soldini, Roberto Ghidoni, compagnie teatrali, ecc), Questi incontri sono aperti anche ai cittadini, preventivamente autorizzati. Quando il mondo interno al carcere e il mondo esterno si incontrano, ne nasce sempre un momento di confronto, in cui si scoprono aspetti inattesi e si costruiscono nuovi saperi. Attualmente Sono Operativi 3 Laboratori: 1. Lettura libera: ci incontriamo settimanalmente in una saletta del carcere per circa 3 ore. Lavoriamo su argomenti proposti dal gruppo o dai conduttori, leggendo insieme e individualmente libri sul tema preso in esame. 2. Lettura ad alta voce: ci incontriamo settimanalmente per circa 2 ore presso il Centro Clinico della Casa di Reclusione Milano-opera. Un conduttore legge ad alta voce il libro scelto. Ci si ferma spesso nella lettura per commentare insieme frasi, personaggi, soluzioni, pensieri dei protagonisti del libro. 3. Scrittura creativa: ci incontriamo quindicinalmente per circa 3 ore. Leggiamo poesie e prose di autori classici e contemporanei. Analizziamo la struttura e il linguaggio spesso metaforico dei testi, e da questi testi, oltre che dall’osservazione di oggetti della vita quotidiana, traiamo spunto per scrivere poesie e racconti. Perché la biblioterapia? Capiamo meglio di che cosa si tratta. Biblioterapia, letteralmente, significa facilitare il processo di “cura” attraverso un libro. Proporre e accompagnare nella lettura di un libro, o in alcuni casi “prescrivere un libro“ (come una medicina) aiuta la persona a riflettere su di sé, a confrontarsi identificandosi con l´altro, osservando come altri hanno affrontato il suo stesso problema. La persona viene quindi stimolata a sviluppare risorse nuove ed abilità empatiche, ad acquisire conoscenze, ad elaborare strategie di gestione del disagio psicologico più funzionali. In carcere, dove gli spazi per un trattamento psico-educativo sono sempre più ridotti, dove la necessità e il bisogno di uno spazio di riflessione e di rielaborazione sono immensi, allora il libro può essere uno strumento d´ausilio e di supporto al trattamento. I concetti di autopromozione, di affermazione nell’ambito socio-relazionale, di intelligenza emotiva, di pensiero laterale, di uscita da un pensiero egocentrico, di relativismo psicologico, di resilienza, intesa come la capacitá umana di affrontare le avversitá della vita, superarle e uscirne rinforzato o, addirittura, trasformato (Grotberg, 1996), sono impliciti in quello di biblioterapia. La lettura e il libro allora diventano strumenti di promozione della salute e del benessere personale e collettivo e il libro stesso strumento di terapia. Lettura e cambiamento, dunque, vengono intesi come un processo evolutivo complesso che trae dall’esperienza del proprio disagio psicologico e dalla propria sofferenza (per la carcerazione, per i sensi di colpa legati al reato commesso, per la lontananza dalla famiglia...) gli stimoli al superamento degli ostacoli e dei vincoli che questa e quello generano. Obiettivi del progetto. Leggere libera-mente ha quindi come primo obiettivo quello di avvicinare le persone detenute alla lettura, stimolando curiosità e desiderio di approfondire i propri interessi. Si snoda su due assi: uno sviluppo orizzontale: attivare spazi di pensiero positivo, creare uno spazio franco, libero dalle regole che caratterizzano la carcerazione, arricchire gli argomenti e le tematiche di discussione tra detenuti e coi familiari) uno sviluppo verticale: favorire la capacità di introspezione, di dialogo tra sé e sé, la possibilità di attingere alle proprie risorse e di confrontarsi con le proprie fragilità. Sappiamo che in realtà anche più devastanti del carcere, come i campi di concentramento, ciò che aiutava le persone a sopravvivere era la possibilità di conservare un proprio pensiero (Luigi Pagliarani, Amore senza vocabolario). Analogamente, alcuni detenuti ci hanno confidato di aver sopportato momenti difficili proprio per la possibilità di pensare in autonomia (Leggere finestra aperta, a cura di Rossi B., Parole che sprigionano, a cura di G. Faravelli, F. Ferraresi, P. Ferrazzini; Le case da lontano, a cura di S. Ceruti; Confesso che amo, a cura di S. Ceruti). Il secondo obiettivo è quello di rendere le persone detenute più partecipi alle attività organizzate presso la Casa di Reclusione. Gli eventi, da un lato, sono un modo per coinvolgere i partecipanti al laboratorio e spronarli nella costruzione dell’evento stesso, dall’altro consentono di stimolare la curiosità di altre persone detenute e spingerle a fare richiesta di partecipazione al laboratorio. Il terzo obiettivo è quello di divulgare informazioni sul progetto attraverso pubblicazioni, sito internet, articolo, seminari divulgativi e formativi, che consentano di esportare questo lavoro anche presso altre istituzioni, attivando un proficuo circolo virtuoso di scambi di esperienze. Argomenti trattati - libertà, amore, infanzia, umorismo, bullismo, diritti e doveri, maratona e sport, musica, lettura e scrittura. I nostri Opsiti - Lella Costa, Giovanni Soldini, I mercanti di Liquore, Umberto Pelizzari, Maria Pace Ottieri, Aldo Giovanni e Giacomo, Cristian Giammarini e Giorgio Lupano attori de “La maratona di New York”, Musiscalzi, Pandemonium, Il teatro del Buratto, Cristina Freghieri, Franz Rossi, Roberto Ghidoni, e Carlos Martinez, ed altri ancora. Dicono le persone detenute... Ognuno di noi ha un libro che gli ricorda qualcosa della propria vita. Nutro ammirazione per le persone che ci vengono a trovare ritagliandosi del tempo prezioso che potrebbero impiegare diversamente. Vivere la carcerazione nell’ottica del reinserimento, con un maggior apporto di relazioni con l’esterno che sono l’ossigeno per una vera introspezione riabilitativa. A volte per scoprire le cose importanti non occorre andare molto lontano, è sufficiente un gesto, uno sguardo, un sorriso per scoprire un mondo di sentimenti. Qual è il significato di questi esperimenti sui detenuti? A volte mi sento come un sub in queste brutture! Il viaggio è stato molto gradito. Mi sono divertito molto, ho visto tante isole, tanto mare, ho mangiato sempre pesce fresco e sono tornato a casa soddisfatto di questa bellissima avventura. Ora aspetto la prossima crociera… Il morale a nostro giudizio è buono, tutto ciò che può insegnare a vivere serenamente è un consiglio ottimo, quindi lo stato d’animo è stato tornare in cella e continuare a parlare di questo incontro (o in saletta). Per un attimo abbiamo lasciato la cella, cioè Opera, con il nostro veliero immaginario... Altra cosa che mi ha colpito è stato il compagno (e mi sono trattenuto dall’intervenire) che non sa di cosa parlare con la figlia di 5 anni durante l’ora di colloquio. Ho percepito un modo nuovo di fare cultura e di questo i partecipanti sono coinvolti e interessati La forza della comunicazione è risaputa. Con la poesia le parole arrivano direttamente al cuore, passando per la mente facendoti riflettere e sognare ad occhi aperti. Mi ha colpito il pensiero vigliacco, mi ha fatto pensare.. Un libro è meglio delle caramelle, di un giocattolo... Di un videogioco. Cosa posso fare per riparare il mondo rotto a mio figlio...A volte non ci si conosce tra padre e figlio! Ho un figlio sulla carta, sono il padre ma non ho mai fatto il padre. Mia madre era analfabeta, per farmi smettere il ciucciotto, a quei tempi si usava metterci il peperoncino sopra. Mio figlio non l’ho mai conosciuto perché mi ha rifiutato come padre. I miei figli sono grandi, sono nonno di due nipoti di 9 e 11 anni. Noi avremo anche tradito i figli, ma qualcuno ha prima tradito noi. Ognuno di noi ha una colonna sonora della propria vita! A Lorenzo: sei un mostro sapresti musicare anche le pagine gialle! La vita è abbastanza amara e con un po’ di liquore l’addolcirei! Condivido in pieno che la musica unisce, è ritmo, energia, passione, gioia, ricordi, in una parola , è la vita! Avere la chitarra in cella mi ha permesso di superare molti momenti difficili... Perché scriviamo? “Per cercare di esternare le nostre emozioni.” “Io per me stesso. Mi piacerebbe leggere Erri De Luca.” “Per fare appunti su quello che succede.” “Vorrei scrivere alla mia famiglia!” “Per migliorare il mio stato d’animo, per stare meglio.” “Per comunicare.” E ancora: “La poesia permette di sintetizzare, secondo me, è un pregio. Prima ho letto le poesie e poi le ho scritte. Tutto parte dal niente o dal nulla, è la volontà che conta.” “Prima viene l’interesse e poi il piacere. Siddartha l’ho letto 2 volte. Mi è rimasto in testa.” “Non so se troverei interesse a leggere qualcosa che sto vivendo.” Quello che succede in questi incontri, è la dimostrazione di un percorso di crescita che abbiamo fatto! Complimenti a tutti! Ho un messaggio per i giovani: anche io sono giovane, ho fatto degli errori e sono finito qui! Non fate questi errori: si sta male qui! Conclusioni - Il progetto Leggere Libera-mente è un´assoluta novità: la presenza di tante persone detenute, la presenza degli agenti nell’aula – teatro, la partecipazione di molti testimoni, l’interazione continua con i ristretti, e l’utilizzo di cinema, palcoscenico e musica, lo collocano a cavallo tra il culturale e il clinico. Gli eventi sono stati promossi anche all’esterno del teatro del Carcere di Milano-opera. Il progetto ha coinvolto anche altri laboratori attivi in carcere in particolare la compagnia teatrale Opera-liquida. Lo Staff - Dr. Barbara Rossi, leader project, Dr. Paola Maffeis, aiuto coordinamento, Dr. Silvana Ceruti, coordinamento, Elisa Mercadante, reporter di viaggio, Antonella Conte, educatrice, Maya Ziglio, comunicazione sul web e video, Studio Angeletti, ufficio stampa, Claudia Cuccu, collaboratrice, i corsisti del laboratorio di lettura libera, i corsisti del laboratorio di lettura ad alta voce, i corsisti del laboratorio di scrittura creativa. Pubblicazioni di approfondimento - a cura di Rossi B., Leggere, finestra aperta, ed. La vita felice 2011 - a cura di Rossi B., Biblioterapia, ed. La Meridiana, 2010. Invitiamo chi in altre carceri avesse fatto esperienze di lettura a socializzarle prendendo contatti col nostro gruppo. Potete inviare una mail a: barbross@libero.It  http://leggereliberamente.Wordpress.com/  www.Leggereliberamente.it    
   
   
CO-MANAGER: PRESENTATO IL REGISTRO UN SERVIZIO DI SOSTITUZIONE TEMPORANEA PER IMPRENDITRICI  
 
Trento, 26 marzo 2012 - Come far sì che una donna che gestisce un´attività possa assentarsi per un periodo dal lavoro, per prestare cure familiari, senza compromettere il suo futuro e senza lasciare l´azienda priva di una guida? Una risposta possibile arriva dal registo delle co-manager, presentato dall’assessore provinciale alle pari opportunità Lia Giovanazzi Beltrami, assieme a Luciano Malfer, dirigente dell’Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili, a Flavia Angeli, presidente Gruppo Donne Impresa dell’Associazione Artigiani e piccole Imprese del Trentino e a Gloria Bertagna, direttore generale di Confesercenti del Trentino. L’obiettivo è di costituire e gestire una lista di nominativi - 9 quelli raccolti finora - di donne in possesso di esperienza e professionalità nella gestione d’impresa, disponibili a sostituire imprenditrici che, per motivi legati alle cure parentali, in genere dopo la nascita di un figlio o per assistere un familiare, abbiano la necessità di essere sostituite, parzialmente o totalmente, per un determinato periodo di tempo. La maggiore difficoltà nella conduzione di un’attività imprenditoriale da parte delle donne rispetto agli uomini può dipendere, infatti, proprio dalla necessità di diminuire significativamente l’attività lavorativa in alcune fasi della vita, quelle legate alla maternità o all´aggravarsi delle condizioni di un genitore anziano. Poter delegare con fiducia, temporaneamente, la conduzione della propria azienda ad una sostituta qualificata, può evitare di interrompere definitivamente l’attività, permettendo di conciliare tempi di lavoro e tempi di vita. Allo stesso tempo si creano delle opportunità di lavoro flessibile e professionalizzante a favore di donne, in possesso di determinate caratteristiche, che in qualità di sostitute intendano rientrare nel mondo del lavoro dopo un periodo di assenza. Il Trentino sta facendo da apripista in questa sperimentazione. E’ importante sottolineare la finanziabilità dell’attività di sostituzione da parte dell’Agenzia del Lavoro, nel caso di mancato finanziamento in base alla normativa nazionale (Legge 8 marzo 2000, n.53). "A un anno dalla decisione assunta dalla Giunta - ha detto l´assessore Beltrami - abbiamo iniziato a mettere a punto gli strumenti per avviare questo percorso. Offrire un servizio del genere, per un´artigiana, è importantissimo, specie nel caso di una maternità.Ovviamente parliamo di un progetto sperimentale, che deve superare tante resistenze, anche psicologiche. Non c´è qualcosa di già fatto altrove in Italia su cui basarsi. Ma contiamo sul fatto che le difficoltà vengono superate dalla determinazione propria di uno ´sguardo femminile´. Conciliare tempi di lavoro e di vita, peraltro, non è solo un problema di donne. Il benessere della donna è il benessere di tutta la società." Luciano Malfer ha parlato invece di "tempi", sottolineando come, in materia di conciliazione vita-lavoro, alcune Regioni abbiano sviluppato piani per superare la logica per la quale le politiche della conciliazione valgano solo nella fascia del bambino da 0 a 3 anni. "Le problematiche sono più ampie. Ci sono anche i genitori anziani, ad esempio. Il contesto sociale oggi è profondamente rinnovato, anche a causa dell´invecchiamento della società. Questo porta il Trentino a ragionare, oggi, su una fascia potenziale che va da 0 a 100 anni." Nella filiera dei servizi da 0 a 3 anni l´offerta di servizi è molto ricca: nidi comunali, aziendali, tagesmutter. La spesa per la frequentazione del nido può essere finanziata tramite i buoni di conciliazione (negli ultimi anni sono stati ben 700 i voucher staccati). "E poi c´è la filiera orizzontale - ha detto ancora Malfer - delle famiglie che si organizzano autonomamente. Abbiamo registrato esperienze interessanti di famiglie che gestiscono ad esempio l´anticipo e il posticipo dell´asilo. Ed ancora: sta crescendo il ruolo dell´Ict, della tecnologia come supporto. Tutto il polo tecnologico sta individuando alcuni filoni di servizi importanti." Infine il family audit: un sistema di certificazione della qualità dell´impresa sul versante delle politiche di conciliazione. Si tratta di una linea-guida proveniente dal mondo tedesco, sperimentata attualmente da 56 aziende in Trentino, dall´Autostrada del Brennero al Centro europeo di impresa e innovazione fino a molte cooperative, con modalità diverse a seconda del contesto e delle esigenze. Si va dal telelavoro ad orari più flessibili fino - è il caso della Cassa rurale di Aldeno e Cadine - a misure che interessano non solo le donne ma anche i papà. Tutto questo nella convinzione che un´azienda che riesce a conciliare tempi di lavoro e di vita è in realtà un´azienda più "sana", che riesce a stare meglio sul mercato. A questo ampio ventaglio di offerte si aggiunge oggi il registro delle co-manager, pensato specificamente per donne d´impresa. L´augurio è che questa esperienza possa decollare bene e in fretta. (mp) Scheda: come ci si iscrive? L’associazione Artigiani e Piccole Imprese della provincia di Trento e la Confesercenti del Trentino si occupano della iscrizione al registro delle co-manager. L’iscrizione è subordinata al possesso dei requisiti di esperienza e all’esito positivo di un colloquio con una commissione. Le co-manager iscritte al registro dovranno obbligatoriamente frequentare un corso di formazione. Per informazioni Associazioni Artigiani e Piccole Imprese delle Provincia di Trento Tel. 0461 803813 gruppodonneimpresa@artigiani.Tn.it  Confesercenti del Trentino Tel 0461 434200 rossana.Roner@tnconfesercenti.it  Ufficio per le Politiche di Pari Opportunità della Provincia autonoma di Trento tel. 0461 493219 pariopportunita@provincia.Tn.it    
   
   
LOMBARDIA: NUOVO WELFARE, CITTADINI RESPONSABILI  
 
Lecco, 26 marzo 2012 - La crisi del mondo del lavoro e dell´occupazione spesso è percepita come prioritaria da opinione pubblica e sistema dei media che invece pongono in secondo piano la grave criticità in cui è precipitato il welfare: al contrario, proprio la capacità di offrire servizi a chi è in difficoltà economiche o di salute, è direttamente connessa al tema del lavoro e ne costituisce parte essenziale. E´ questo lo scenario tracciato come sfondo del convegno ´Lo stato sociale in una fase di crisi economica - Fattore famiglia e piani di zona quale welfare´ organizzato da Cisl di Lecco, al quale è intervenuto l´assessore regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale Giulio Boscagli. Avviato Laboratorio Di Riforma - "La Lombardia - ha sottolineato l´assessore regionale - ha deciso di candidarsi ad essere da subito il primo vero laboratorio italiano di riforma del welfare: perché l´unico aspetto positivo della crisi è che mette tutti con le spalle al muro e obbliga ciascuno, nel rispetto dei diversi ruoli e competenze, ad assumere un atteggiamento propositivo e ad aprirsi alla possibilità di sperimentare forme innovative di risposta ai bisogni". "Nel 2011 - ha ricordato Boscagli - siamo riusciti sostanzialmente ad azzerare i tagli al sociale originariamente previsti e nel 2012 vedremo cosa e quanto sarà possibile recuperare in sede di assestamento di bilancio. Ma se ci limitassimo a questo, sarebbe una battaglia di retroguardia. Se vogliamo che il nostro Stato sociale sopravviva dobbiamo cambiarlo, creare un sistema di assistenza e previdenza integrativa che riesca a responsabilizzare i cittadini e le realtà sociali rispetto ai bisogni e ai costi del welfare, offrendo libertà di scelta rispetto ai percorsi di cura e assistenza alle persone e alle famiglie". Fattore Famiglia - L´introduzione del Fattore Famiglia è un elemento trasversale importante che si inserisce a pieno titolo nel progetto di riforma del welfare: "Se andiamo verso un sistema in cui la compartecipazione dei cittadini al welfare sarà la norma - ha spiegato Boscagli - dobbiamo farlo dando tutto la spazio al principio di eguaglianza sostanziale". Il primo successo del Fattore Famiglia è che sono stati ben 161 i Comuni lombardi che hanno chiesto di aderire alla sperimentazione, 15 i selezionati: a ciascuno sarà affiancato un Tutor e la sperimentazione sarà monitorata da una Cabina di Regia che vedrà la partecipazione di tutti i Comuni che hanno manifestato il proprio interesse. "Fondamentale sarà anche il ruolo attivo dei sindacati - ha aggiunto l´assessore regionale - attraverso i Centri di Assistenza Fiscale che vorremmo coinvolgere direttamente e formalmente nella sperimentazione, magari attraverso apposite convenzioni". Non è mancato un riferimento ai Piani di Zona: "I fondi non siano buttati nelle spese amministrative ma nelle iniziative" e soprattutto sulla crescita della "cultura e consapevolezza delle politiche di conciliazione, sempre più una parte decisiva del welfare che cambia".  
   
   
OGGI A VILLA UMBRA SEMINARIO CONCLUSIVO CORSO FORMAZIONE NIDI FAMILIARI  
 
Perugia, 26 marzo 2012 - Oggi, a partire dalle ore 9,30, nella sede della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica di Villa Umbra (Perugia), è in programma il seminario conclusivo del corso di formazione per la sperimentazione dei nidi familiari in Umbria, al quale hanno partecipato 40 donne di età compresa tra i 21 e 55 anni selezionate in seguito ad un avviso pubblicato dalla Regione Umbria. Quello dei nidi familiari rientra in un progetto presentato dalla vicepresidente della Regione Umbria, Carla Casciari, finalizzato alla sperimentazione di 40 nidi familiari destinati a bambini, di età compresa tra i tre mesi e i tre anni, che saranno accolti (non più di quattro per struttura) direttamente dalle figure formate presso il proprio domicilio, o in un luogo appositamente attrezzato. All´incontro interverrà la vicepresidente Carla Casciari.  
   
   
TRENTO: "I SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA"  
 
Trento, 26 marzo 2012 - La pubblicazione del Servizio Statistica della Provincia autonoma offre un’analisi dei servizi socio-educativi destinati alla prima infanzia quale fattore centrale rivolto a facilitare la donna nel conciliare i tempi di lavoro con le esigenze legate alla famiglia. Potenziare e qualificare i servizi rivolti all’infanzia significa promuovere un aumento dell’occupazione femminile, sia per coloro che trovano lavoro nei posti così creati sia per coloro che possono usufruire di tali servizi ed essere agevolate nel lavoro di cura. Le ricerche effettuale negli ultimi anni mettono in evidenza che, seppur in presenza di una sensibile crescita dei nidi, il loro numero continua a rimanere sotto l’obiettivo indicato dal Consiglio europeo a Lisbona nel 2000 di coprire entro il 2010 il 33% dell’utenza potenziale, in modo da facilitare il raggiungimento di un tasso di occupazione femminile pari al 60%. I dati presentati derivano da una complessa rilevazione curata dal Servizio Statistica sui servizi per la prima infanzia e fanno riferimento all’intervento pubblico nelle varie tipologie di servizio (nidi d’infanzia, servizi integrativi al nido e sostegno al nido familiare) attuato nell’anno educativo 2008-2009 nella provincia di Trento. In provincia di Trento il servizio nidi d’infanzia è stato notevolmente potenziato negli ultimi venti anni, passando dalle 20 strutture del 1989 alle 35 degli anni ’90, alle 65 dell’anno educativo 2008-2009. Questo innalzamento quantitativo dell’offerta è stato solo in parte accompagnato da un’estensione territoriale della presenza di nidi; infatti in buona parte i nuovi nidi sono sorti in quelle aree comprensoriali nelle quali erano già presenti (il 65% dei servizi complessivi è coperto all’interno dei Comprensori della Valle dell’Adige e della Vallagarina). Rispetto alla domanda espressa dalle famiglie emerge che nell’anno educativo 2008-2009 sei domande su dieci hanno avuto risposta positiva, mentre il 23% ha dovuto attendere l’anno successivo. Inoltre sono stati inseriti 65 bambini per i quali le loro famiglie avevano presentato domanda per l’anno successivo. Questi sfasamenti temporali tra la richiesta della famiglia e l’inserimento del bambino derivano sia da esigenze organizzative delle strutture, sia da squilibri territoriali fra domanda e offerta. Nel complesso, l’81,7% dei bambini, per i quali è stata presentata domanda, ha trovato posto nei nidi. La risposta alla domanda potenziale (posti offerti rispetto al totale dei bambini residenti in età 0-3 anni) è stata mediamente del 15,8% su base provinciale. Dall’anno educativo 2007-2008 all’anno 2008-2009 i posti autorizzati sono aumentati del 5%, passando da 2.394 a 2.514. La maggioranza dei servizi erogati (69,2%) è stata affidata dal Comune ad un gestore privato tramite una convenzione (cooperativa sociale, associazione, associazione temporanea di impresa). Attraverso la convenzione è stato gestito il 55% dei posti autorizzati nelle strutture di nido pubblici. In 25 nidi tra i bambini ospitati ve ne sono stati 31 diversamente abili i quali, nella quasi totalità, sono stati seguiti da specifiche educatrici di sostegno. In tre casi su quattro (49 nidi) il servizio è stato utilizzato anche da bambini con cittadinanza straniera (in totale trattasi di 217 bambini, quasi tutti nati in Italia, principalmente di origine albanese, romena, marocchina, moldova e dei paesi della ex-Jugoslavia). I Comuni che si sono appoggiati a nidi situati fuori dal proprio territorio comunale sono stati 99 per l’inserimento di 358 bambini. Oltre al servizio nidi d’infanzia nella pubblicazione vengono analizzati nel periodo considerato anche i servizi integrativi: sono tre e tutti localizzati nel comune di Trento. Si tratta di due tipologie di servizio: il “Centro genitori e bambini” e lo “Spazio gioco e accoglienza”. Il primo (offerto in due sedi cittadine) è pensato come servizio educativo per bambini fino a tre anni accompagnati da genitori o da adulti di riferimento; il secondo è invece rivolto ai bambini dai 18 mesi fino ai 3 anni non inseriti nel nido, in cui i genitori sono interessati a far sperimentare un contesto educativo e relazionale ai propri figli attraverso varie proposte ludico-educative ed espressive. I due centri per genitori e bambini sono gestiti direttamente dal Comune (123 posti disponibili, 167 iscritti con una media mensile di 80 iscritti). Lo Spazio gioco e accoglienza è stato affidato ad un ente privato (25 posti disponibili, utilizzato da 19 bambini con una media mensile di 11 bambini). La normativa provinciale del 2002 come ulteriore tassello della rete dei servizi socio-educativi per la prima infanzia prevede il servizio di nido familiare (Tagesmutter), che è inteso, a seconda dei casi, come servizio complementare o sostitutivo al nido d’infanzia. Con tale servizio le famiglie affidano i propri figli a persone che, inserite all’interno di organismi non lucrativi della cooperazione sociale o di utilità sociale, hanno ricevuto uno specifico addestramento professionale volto a fornire standard educativi e di cura ai bambini ospitati o presso il proprio domicilio o in un altro ambiente idoneo a garantire il servizio. Nell’arco dell’anno educativo 2008-2009 sono stati 89 i Comuni (il 40% degli enti locali trentini) che, supportati dai fondi provinciali, hanno deliberato di sostenere finanziariamente il servizio Tagesmutter utilizzato dai propri residenti. Di questi solo 68 hanno ricevuto nel corso dell’anno educativo 2008-2009 richieste da parte delle famiglie. In 44 Comuni il servizio è stato inteso come intervento sostitutivo al nido mentre negli altri 24 quale complementare a esso. Nella quasi totalità il servizio si svolge negli appartamenti privati delle Tagesmutter, solo in 8 casi i Comuni hanno utilizzato spazi propri. I bambini coinvolti sono stati 489, con una media mensile di 310. Per sette Comuni su dieci il finanziamento provinciale ha coperto almeno la metà dell’impegno di spesa. La pubblicazione è disponibile sul sito del Servizio Statistica della Provincia all’indirizzo: www.Statistica.provincia.tn.it  
   
   
BOLZANO: "DONNE INFORMATE" - CONFERENZA IL 29 MARZO A SAN LORENZO DI SEBATO SULLA GESTIONE DEL PROPRIO TEMPO  
 
 Bolzano, 26 marzo 2012 - Nell´ambito delle conferenze su tematiche al femminile organizzate dalla Commissione provinciale per le pari opportunità e dal Servizio donna della Provincia, "Donne informate", giovedì 29 marzo 2012 a San Lorenzo di Sebato, presso il "Vereinshaus", alle ore 20.00, si terrà un incontro incentrato sulla gestione del proprio tempo. La Commissione provinciale per le pari opportunità ed il Servizio donna attraverso l´organizzazione di una serie di conferenze incentrate su tematiche femminili intendono allacciare contatti con le donne su tutto il territorio ed avviare collaborazioni con le organizzazioni femminili e con le donne in politica. L´obiettivo è quello d generare nuovi impulsi per una consapevolezza di genere nell´aggiornamento, per scambiare informazioni ed incentivare lo sviluppo di progetti femminili comuni. Giovedì 29 marzo 2012, alle ore 20.00, presso il "Verinshaus" di San Lorenzo di Sebato, Christine Vigl Steger, consulente ed esperta di coaching, nel suo intervento, in lingua tedesca, affronterà il tema della gedstione del proprio tempo da parte delle donne, impegnate in ruoli molteplici sul lavoro, eni alvori di casa ed in quelli di cura dei figli e dei genitori. La serata è ad accesso libero per tutte le persone interessate.