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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Aprile 2012
Politica
QUESTA SETTIMANA AL PARLAMENTO EUROPEO: VEICOLI, TERRORISMO, RIDUZIONE DAZI  
 
Strasburgo, 11 aprile 202 - Cosa succede questa settimana al Pe? Il week-end di Pasqua è finito e i gruppi politici del Parlamento europeo si preparano alla sessione plenaria che avrà luogo a Strasburgo dal 17 al 20 aprile. Le commissioni parlamentari si riuniscono per discutere sulle presunte prigioni segrete della Cia sul territorio europeo, le nuove regole per le banche e la riduzione dell´inquinamento acustico delle macchine. In commissione - A seguito della decisione della Commissione europea di ridurre l´inquinamento acustico legato al traffico, mercoledì la commissione all´Ambiente e alla salute pubblica organizza un workshop sul livello sonoro delle macchine e dei veicoli a motore. Giovedì, la commissione ai Diritti dell´uomo organizza un´audizione pubblica sulle pratiche di detenzione e la protezione dei diritti dell´Uomo nella lotta al terrorismo. Verranno anche affrontate le accuse legate alle presunte prigioni della Cia sul suolo europeo. Il Consiglio dell´Unione europea (l´organo rappresentante dei Paesi membri) e i rappresentanti della commissione ai Trasporti si incontreranno per confrontarsi in maniera informale sul ruolo dell´Agenzia europea per la sicurezza marittima nella lotta ai disastri petroliferi e nella riduzione dei dazi doganali intracomunitari. Attività del Presidente - Mercoledì, Martin Schulz incontrerà la Rete europea per la commemorazione e la solidarietà che ha per obiettivo quello della divulgazione della storia dell´Europa del Xx secolo e in particolare dei regimi totalitari. Giovedì, il presidente visiterà il Centro regionale del Mediterraneo a Marsiglia, capitale europea della cultura nel 2013. Preparazione della plenaria - I deputati si preparano alla sessione plenaria - dal 17 al 20 aprile - durante la quale si pronunceranno sull´accordo tra Ue e Stati Uniti sul trasferimento dei dati dei passeggeri aerei, sul rapporto annuale dei diritti umani nel mondo e sul nuovo diritto d´inchiesta del Parlamento europeo.  
   
   
UE E GLI USA ADOTTANO PIANO PER IL CLIMA DI INVESTIMENTO APERTI E STABILI  
 
Bruxelles, 11 aprile 2012 - Il commissario al commercio Karel De Gucht e Vice Assistente del Presidente degli Stati Uniti Michael Froman accordo su un´ambiziosa serie di principi di investimento e apertamente invitare altri paesi a seguire l´esempio. Nel quadro del Consiglio economico transatlantico (Tec), l´Ue e gli Stati Uniti hanno sviluppato un progetto per la creazione e il mantenimento di regimi di investimento stabili e prevedibili e trasparenti. I principi coprire gli elementi che l´Unione europea e gli Stati Uniti ritengono necessarie per attrarre investimenti a lungo termine sostenibile. "I mercati di investimento aperti generare crescita e posti di lavoro - e questi principi di investimento quali sosterrà un clima favorevole agli investimenti", ha detto commissario Ue al commercio Karel De Gucht. "E ´un altro esempio di cui l´Ue e gli Stati Uniti stanno lavorando insieme per mantenere il commercio e gli investimenti che scorre in tutto il mondo . Ciò dimostra che cooperazione Ue-usa nel Consiglio economico transatlantico offre ". La Dichiarazione sui principi condivisi di investimento internazionale sollecita i governi a mantenere il clima di investimento aperti, trasparenti e non discriminatorie. Allo stesso tempo conferma che i governi possono impegnarsi a un livello elevato di protezione degli investimenti e mantenere il diritto di regolamentare al fine di perseguire legittimi obiettivi di politica pubblica. I n vista della Ue, tali obiettivi sono l´ambiente, la salute, la sicurezza, la diversità del lavoro o culturale. La dichiarazione sottolinea inoltre che i governi non dovrebbero abbassare i loro standard, per esempio in relazione ai diritti umani o l´ambiente, al fine di attrarre investimenti esteri diretti. L´ue e gli Stati Uniti hanno applicato questi principi nella loro rispettivi regimi di investimento propri e chiamare altri paesi a considerare con una prospettiva di rafforzamento dei mercati di investimento internazionali.  
   
   
RIMUOVERE GLI OSTACOLI ALLA LIBERTÀ DI MOVIMENTO IN EUROPA  
 
 Bruxelles, 11 aprile 2012 - La libertà di movimento è tra gli obiettivi principali perseguiti dall´Unione europea, ma in questo caso gli Stati membri non sembrano andare sempre nella stessa direzione. Infatti un quarto delle petizioni ricevute in Parlamento nel 2010 riguarda proprio questo problema. Per rimediare, la deputata liberale rumena Adina-ioana Vălean ha proposto una relazione adottata dal Parlamento europeo. La libertà di movimento dei cittadini europei include il diritto di spostarsi e risiedere all´interno dell´Unione europea, il diritto di voto e quello di candidarsi alle elezioni municipali ed europee, il diritto di essere difeso dalle autorità diplomatiche di qualsiasi altro Stato membro e quello di inviare una petizione al Pe. E ancora il diritto di contattare e ricevere una risposta dalle istituzioni europee in una delle lingue ufficiali dell´Ue, il diritto all´accesso dei documenti delle istituzioni dell´Ue (a certe condizioni) e il diritto all´accesso del servizio civile dell´Ue. Sono anche vietate tutte le forme discriminatorie sulla base della nazionalità. Problemi - Nonostante questi diritti siano difesi dalla legislazione europea, i cittadini continuano ad incontrare alcuni problemi. E le petizioni arrivano in Parlamento per esempio per quanto riguarda le procedure riguardanti i divorzi transnazionali o la discriminazione dei rom o delle persone discriminate in base alle proprie origini (come per esempio i professori di lingua straniera in Italia). Gli altri temi affrontati includono il rifiuto del Regno Uniti di garantire gli aiuti sociali nonostante siano normalmente trasferibili da uno stato all´altro, la difficoltà dei cittadini olandesi che vivono all´estero a farsi rinnovare i documenti di viaggio, o ancora il fatto che la Polonia non riconosco il partner delle coppie dello stesso sesso. La relazione - La relazione adottata il 29 marzo 2012 richiede di eliminare tutte le barriere legali e fisiche che ostacolano la libertà dei cittadini e di non introdurre procedure amministrative ingiustificate. È anche necessario che la Commissioni si muova nella stessa direzione e che venga creata una carta professionale europea per facilitare la libertà di movimento. Come segnalare i problemi - Esistono dei network on line come Solvite e Your Europe (clicca sui link alla destra della pagina) che possono aiutare a risolvere i problemi in maniera informale. La commissione alle Petizioni del Parlamento europeo può anche contattare direttamente le autorità regionali o nazionali negli Stati membri e trovare una soluzione rapida.  
   
   
A-Z: P COME PARLAMENTO EUROPEO  
 
Bruxelles, 11 aprile 2012 - Ma a cosa serve il Parlamento europeo? Blink ci illustra tutto sul Parlamento europeo e sul lavoro dei suoi 754 deputati provenienti da tutta l´Ue. Http://www.europarl.europa.eu/news/it/headlines/content/20120322mun41679/html/a-z-p-come-parlamento    
   
   
UE: COME FUNZIONA UNA DELEGAZIONE PARLAMENTARE?  
 
 Bruxelles, 11 aprile 2012 - Questa settimana una delegazione di deputati europea è andata a Baku, in Azerbaigian, una si è diretta in Islanda e una terza in Montenegro. All´ordine del giorno le discussioni con i loro omologhi nazionali sulle prospettive d´adesione e cooperazione orientale. Lontano dall´emiciclo, le delegazioni contribuiscono alla politica estera europea. Le delegazioni del Parlamento assomigliano alle commissioni parlamentari. Sono costituite da deputati responsabili di una missione specifica ma, contrariamente alle commissioni non preparano delle risoluzioni da presentare in sessione plenaria. Quali sono gli obiettivi? Scambiare le informazioni e sviluppare le relazioni internazionali del Parlamento, coltivare i rapporti con i deputati delle altre regioni del mondo, e contribuire alla promozione dei valori della libertà e della democrazia sui quali si fonda l´Unione europea. Qual è il funzionamento? All´interno del Parlamento esistono 41 delegazioni che si occupano delle relazioni con i paesi del Maghreb, con la Bielorussia o la penisola araba…Alcune delegazioni sono formate da 12 deputati, altre più di 70. Ogni delegazione ha un presidente e un vicepresidente. I deputati di solito fanno parte di una o più delegazioni. Ovviamente è rispettata una rappresentanza equa degli Stati membri e dei gruppi politici. Quali sono le missioni delle delegazioni ? Una volta all´anno viene organizzata una riunione interparlamentare tra la delegazione e gli omologhi nazionali o i rappresentanti della società civile. In stretta collaborazione con le commissioni agli Affari esteri, allo Sviluppo e al Commercio internazionale, le delegazioni consultano i loro presidenti prima di inserire le loro relazioni su un tema. Il coordinamento dei lavori è realizzata dalla Conferenza dei presidenti delle delegazioni.  
   
   
A TORINO INCONTRO TRA I PRESIDENTI DELL´EUROREGIONE ALPI MEDITERRANEO  
 
Aosta, 11 aprile 2012 - Nella mattinata di mercoledì, 11 aprile, il Presidente della Regione Valle d’ Aosta Augusto Rollandin partecipa a Torino ad un incontro tra i Presidenti e Vice-presidenti dell’Euroregione Alpi Mediterraneo. L’appuntamento fa seguito alla riunione del 10 febbraio scorso a Lione, che ha sancito la volontà delle Regioni coinvolte di rilanciare il progetto. In programma nell’incontro di mercoledì, un confronto sul futuro della politica di coesione, nella prospettiva di adottare una posizione comune che sarà poi presentata a Bruxelles. Saranno inoltre presi in esame i progetti di cooperazione conclusi o attualmente in corso così come l’avanzamento del lavoro dei gruppi tematici, ai quali spetta individuare le strategie comuni che dovranno sfociare nella presentazione di proposte progettuali transnazionali a valere sui futuri programmi europei. I gruppi tematici sono 5 e si occupano di Cultura e turismo, Innovazione e ricerca, Accessibilità e trasporti, Ambiente e prevenzione dei rischi e Educazione e formazione. Di quest’ultimo, è capofila la Valle d’Aosta. La giornata di confronto sulla cooperazione transfrontaliera proseguirà con il Colloque franco-italien sur les relations transfrontalières-Progettare insieme in Europa, promosso dal Consolato Generale di Francia di Torino e Genova, da Unioncamere Piemonte e dalla Camera di Commercio di Torino, che si svolgerà a partire dalle 14.30 al Centro Congressi Torino Incontra. Al seminario interverranno tra gli altri il Presidente Rollandin, il Presidente della Regione Piemonte e attualmente Presidente dell’Euroregione Alpi Mediterraneo Roberto Cota e Alain Le Roy, nuovo ambasciatore di Francia in Italia dallo scorso febbraio. L’obiettivo dell’incontro è quello di promuovere una riflessione sulle opportunità di uno sviluppo integrato e di una “strategia di rete” fra le regioni dell’Alpmed in tema di programmazione europea e di politiche comunitarie. Nel corso del dibattito, che verterà sul nuovo periodo di programmazione del fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), i responsabili francesi e italiani dell’Euroregione Alpi-mediterraneo esamineranno insieme come affrontare le opportunità della programmazione comune, sviluppando progetti con una prospettiva territoriale transfrontaliera.  
   
   
TOSCANA? APRIPISTA IN EUROPA SULLE POLITICHE GIOVANILI. PAROLA DEL COMMISSARIO UE ANDOR  
 
Firenze, 11 aprile 2012 – “Sono molto soddisfatto per l’impegno della Regione Toscana in materia di occupazione giovanile: “Giovani Sì” è davvero un ottimo esempio di strategia innovativa e mi permetto di invitare il presidente Rossi non solo a fare da apripista fra le Regioni italiane ma a svolgere un ruolo grande anche in Europa per migliorare l’occupazione e diminuire il numero delle persone a rischio”. Così László Andor – Commissario Europeo a ‘occupazione, affari sociali, integrazione – rispondendo il 6 aprile ai primi 5 giovani toscani che gli avevano posto altrettanti quesiti sulle prospettive europee in materia di politiche giovanili. Ed Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, non ha mancato l’occasione per cogliere la palla al balzo. “I suoi riferimenti al ruolo toscano – ha detto rivolto all’eurocommissario ungherese -non ci fanno solo piacere ma ci caricano anche di responsabilità che intendiamo onorare da subito”. Partendo dai dati sconfortanti nel livello europeo su un tasso di disoccupazione che in media è del 22,5% ma in Spagna e Grecia raggiunge punte del 50% (“E’ la sfida principale in almeno 7 Paesi Ue, Italia compresa, con il rischio drammatico di perdere un’intera generazione”), il Commissario ha illustrato le ultime iniziative adottate dalla Commissione Europea. Ha quindi evidenziato il ruolo positivo dei livelli regionali nella concreta attuazione di queste misure. Enrico Rossi, oltre a riassumere le singole tipologie di intervento su “Giovani Sì” (“una scommessa non assistenzialistica, finanziata anche con risorse europee, che può aiutare a rimettere in moto l’economia toscana”) e ad auspicare che per l’occupazione giovanile siano riservate nel periodo 2014-2020 “attenzioni particolari” negli eurofondi, ha lanciato l’idea di utilizzare le possibilità statutarie Ue per proporre, da parte di soggetti della società civile (“giovani compresi”), provvedimenti specifici. Il pomeriggio fiorentino con Laszlo Andor (l’incontro si è svolto in un’affollata sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati) è proseguito con un botta e risposta, su aspetti specifici, fra giovani toscani, il Commissario Europeo e il presidente toscano. Non sono mancate due interessanti notizie in diretta dall’Ue: a Bruxelles si sta approntando un nuovo strumento per classificare in tutte le lingue d’Europa le qualifiche professionali presenti in ogni Paese aderente; e si sta lavorando, anche con l’economista italiano Tito Boeri, a un nuovo contratto europeo di lavoro a tempo indeterminato.  
   
   
UMBRIA, SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA: ISTITUITA CABINA DI REGIA REGIONALE  
 
Perugia, 11 aprile 2012 - Una Cabina di regia per dare tempi certi all’attuazione del percorso di riforma che porti anche alla elaborazione di politiche comuni sia sul fronte del personale, sia in relazione alle politiche fiscali che alla semplificazione amministrativa, con particolare attenzione alla realizzazione di servizi per l’amministrazione digitale, è stata istituita dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore Gianluca Rossi. La Cabina di regia sarà presieduta dall’Assessore regionale alle risorse finanziarie, umane, innovazione, sistemi informativi e semplificazione della pubblica amministrazione, Gianluca Rossi, e composta dal Presidente Anci Umbria o suo delegato, dal Presidente dell’Unione delle Province dell’Umbria o suo delegato e dal Presidente del Consiglio delle Autonomie Locali dell’Umbria o suo delegato. Il supporto tecnico sarà fornito dal Coordinatore regionale Ernesta Maria Ranieri e dai dirigenti regionali Catia Bertinelli e Giuliano Ceccarelli.  
   
   
PRESIDENTE REGIONE VENETO, “IN QUESTO MESE DUE GRANDI SEGNALI PER ECONOMIA E LAVORO”. IL 13 AL TAVOLO PER LO SVILUPPO AZIONI, TEMPI, FINANZIAMENTI. IL 16 LA FIRMA PER LE BONIFICHE A PORTO MARGHERA.  
 
Venezia, 6 aprile 2012 - “In questo mese di aprile daremo due grandi segnali per l’economia, lo sviluppo ed il lavoro nel Veneto”. Lo ha detto il presidente della Regione, incontrando il 6 aprile i giornalisti. “Il giorno 13 – ha annunciato – è convocato il Tavolo per lo Sviluppo che abbiamo attivato con tutti i soggetti protagonisti dell’economia regionale. In quella sede presenteremo il pacchetto di provvedimenti, che è pressoché pronto e che conterrà il cronoprogramma delle azioni e le risorse dedicate per sostenere la nostra economia in un momento così difficile, con 150 mila disoccupati, con un giovane su 4 sotto i 30 anni disoccupato e con categorie di lavoratori a rischio come gli ultracinquantenni. Mi auguro che, in quella sede, sia possibile anche arrivare ad una sottoscrizione comune del tutto”. “Non meno importante – ha aggiunto il presidente del Veneto – sarà l’appuntamento del 16 aprile, quando firmeremo con il ministro Corrado Clini l’accordo per le bonifiche a Porto Marghera. Se ne parla da anni, ma stavolta si firma e si tratta di ingenti investimenti attorno a 2 miliardi di euro che porteranno importanti occasioni di lavoro in un’area particolarmente in difficoltà”.  
   
   
IL GOVERNATORE DEL VENETO: SOLO RIFORME PROFONDE POSSONO METTERE FINE AI LUTTI CAUSATI DALLA RECESSIONE  
 
Venezia, 11 aprile 2012 - “Sono vicino al marito, alle figlie e a tutti i familiari della signora di Grumolo delle Abbadesse che si è tolta la vita a causa delle difficoltà finanziarie dell’azienda di famiglia”. Il presidente della Giunta Regionale esprime dolore e cordoglio per l’ennesima vittima della recessione economica nel Veneto. “La nostra terra sta pagando un enorme tributo a questa crisi – aggiunge il presidente – alla quale gli imprenditori veneti cercano di reagire con quel coraggio e quella voglia di riscatto che li ha sempre contraddistinti. Per fare in modo che la frustrazione e il peso delle responsabilità non conducano a gesti estremi è necessario che tutte le amministrazioni pubbliche facciano la loro parte e soprattutto che esse siano messe nella condizione di farla”. “Ribadisco ancora una volta – prosegue il presidente – che solo una più equa ripartizione delle risorse ci consentirebbe di stare concretamente a fianco delle nostre aziende, spendendo i soldi del Veneto per il Veneto. E rinnovo ancora il mio appello alle banche perché siano capaci di individuare il bisogno di liquidità che si fa di ora in ora più drammatico e siano davvero a fianco delle nostre aziende e famiglie. Per quanto riguarda la Regione del Veneto, stiamo cercando di fare, con i mezzi che abbiamo, tutto ciò che è in nostro potere fare, ma un segnale forte di incoraggiamento deve venire dallo Stato, che oggi appare davvero distante più che mai dai cittadini”.  
   
   
IL 6 E 7 MAGGIO IN EMILIA-ROMAGNA ALLE URNE 18 COMUNI  
 
Bologna, 11 aprile 2012 - Al voto, nella tornata amministrativa del 6 e 7 maggio prossimi, per eleggere il primo cittadino, 18 Comuni emiliano-romagnoli (di cui i capoluoghi di provincia Parma e Piacenza) sui 1027 complessivi in Italia. Inoltre, in Emilia-romagna saranno quasi 329 mila (esattamente 328.825 unità, secondo i dati aggiornati al 2° semestre 2011) gli elettori chiamati alle urne: si tratta di poco meno del 10% dell’intero corpo elettorale emiliano-romagnolo ed è fortemente ‘rosa’, poiché le elettrici sono oltre 172 mila. Sul sito http://www.Regione.emilia-romagna.it/elezioni  sarà realizzata – in collaborazione tra Assemblea Legislativa e Giunta regionale – un’apposita sezione dedicata al voto amministrativo che proporrà news, aggiornamenti e i risultati del voto. Tra le municipalità 4 Comuni – Parma, Piacenza, Comacchio (Fe) e Budrio (Bo) – hanno una popolazione superiore ai 15 mila abitanti (potrebbero accedere al turno di ballottaggio) e 14 una popolazione inferiore ai 15 mila abitanti. Sono 5 i Comuni alle urne nella provincia di Piacenza (Bettola, Carpaneto Piacentino, Monticelli d’Ongina, Piacenza e Villanova sull’Arda), 3 in provincia di Forlì-cesena (Castrocaro Terme – Terre del Sole, Dovadola e Longiano), 3 in provincia di Modena (Castelnuovo Rangone, Novi e Serramazzoni), 2 nella provincia bolognese (Budrio e Porretta Terme). A questi si aggiungono i Comuni di Comacchio (provincia di Ferrara), Parma, Riolo Terme (provincia di Ravenna), Campegine (provincia di Reggio Emilia) e Coriano (provincia di Rimini). Si vota, come detto, domenica 6 maggio dalle ore 8 alle ore 22 e lunedì 7 maggio dalle ore 7 alle ore 15: terminate le operazioni di voto si procede allo spoglio. L’eventuale turno di ballottaggio è previsto per domenica 20 e lunedì 21 maggio.  
   
   
CALABRIA: PRESENTATA LA RIMODULAZIONE DEL PROGRAMMA OPERATIVO FSE DEL PIANO SULL’OCCUPAZIONE  
 
Catanzaro, 11 aprile 2012 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e l’Assessore regionale al Lavoro Francescantonio Stillitani, hanno presentato, nel corso di una conferenza stampa, la rimodulazione degli interventi del programma operativo Por Fse 2007-2013. All’incontro con i giornalisti era presente, inoltre, il Dg del Dipartimento Lavoro Bruno Calvetta. Entro la fine dell’anno, l’obiettivo è quello di impegnare 130 milioni di euro per la creazione di 8-10.000 posti di lavoro attraverso progetti ed interventi specifici da concordare con le parti sociali, le imprese e le associazioni datoriali. Il c.D. “Piano stralcio per il lavoro”, tra i primi interventi approvati della nuova Giunta Scopelliti (14 aprile 2010), prevede cinque iniziative progettuali che hanno già prodotto 5.349 posti di lavoro, destinati ad arrivare a 7.000, con un impegno complessivo di oltre 147 milioni di euro. Il residuo di programmazione, rispetto al piano finanziario rimodulato, con il recupero di ulteriori 130 milioni di euro, consentirà quindi di incidere sul mercato del lavoro regionale con la creazione di circa 8/10.000 posti di lavoro. “Abbiamo illustrato il percorso – ha dichiarato il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti - che, fino ad oggi, ci ha consentito, attraverso l’investimento di 147 milioni di euro, la creazione di 5.349 posti di lavoro e circa 2.000 di prossima attivazione. Oggi, con il recupero dei fondi comunitari, con ulteriori 130 milioni di euro, attraverso lo scorrimento delle graduatorie dei bandi già esistenti, o comunque attraverso anche altre soluzioni, come il credito d’imposta, che vogliamo condividere e concertare, contiamo di poter creare, entro la fine dell’anno, altri 8/10.000 posti di lavoro. Tutto questo - ha concluso il Governatore Scopelliti - rappresenta il grande impegno che abbiamo messo in campo per contrastare la disoccupazione in Calabria, creando sempre maggiori strumenti per bloccare l’emigrazione giovanile verso altre regioni”. “Non intendiamo operare nelle segrete stanze – ha dichiarato l’Assessore Stillitani - per questo si è discusso e concertato con le parti sociali per individuare le misure, i progetti e i bandi più idonei, rivedendo la programmazione del Por e incentrando le risorse sull´occupazione giovanile. La proposta che abbiamo avanzato - ha successivamente dichiarato l´Assessore Stillitani - passa alla Commissione europea, nel giro di due o tre mesi, si potranno impegnare le risorse in azioni mirate a ridurre la disoccupazione giovanile”.  
   
   
TOSCANA: TRIBUTI LOCALI E REGIONALI, NESSUNA STANGATA. DUE ‘ERRORI’ NELLA TABELLA DELLA CGIA DI MESTRE  
 
Firenze, 11 aprile 2012 - In Toscana non si pagano più tasse che altrove. O meglio: maggiore è il gettito, perchè più alti sono i redditi dichiarati rispetto alla media italiana. Ma le aliquote sono invece più basse e quindi minore, a conti fatti, la pressione fiscale. Gli uffici della Regione Toscana precisano i contenuti di una tabella, che si riferisce al 2011, pubblicata oggi dal Nuovo Corriere di Firenze utilizzando i dati disponibili sul sito web della Cgia di Mestre, l’associazione di artigiani e piccole imprese venete. Sommare l’Irap agli altri tributi regionali e locali pagati dai cittadini e poi fare la media in base alla popolazione, spiega la Regione, può creare fraintesi e non è corretto. L’irap, l’imposta sulle attività produttive, la pagano infatti imprese e pubbliche amministrazioni. Tolta l’Irap, che pesa per i due terzi del calcolo, il valore medio regionale toscano scende da 854 euro pro capite annui a 270. C’è poi un secondo aspetto, che riguarda la capacità contributiva. In Toscana i redditi dichiarati al fisco sono più alti che altrove. E di conseguenza, siccome le tasse si pagano in modo proporzionale, la media toscana risulta leggermente superiore a quella italiana: 854 euro contro 776 nella tabella pubblicata sul quotidiano, 270 contro 249 senza Irap. Questo nonostante, ad esempio, che l’addizionale regionale Irpef sia stata da sempre in Toscana al minimo. Più corretto, spiegano così dagli uffici della Regione, sarebbe misurare la pressione fiscale in rapporto al Pil. In questo modo si eviterebbero distorsioni.  
   
   
TRENTA COMUNI TOSCANI AL VOTO, ON LINE I RISULTATI DELLE PRECEDENTI AMMINISTRATIVE  
 
Firenze, 11 aprile 2012 – Cresce il numero dei candidati sindaco – sono 126 contro i 103 delle precedenti amministrative – ed è forse il segno di una maggiore frammentazione, anche se le liste in più sono solo dieci (172 contro 162). Ancora dieci (su 22 che teoricamente avrebbero potuto farlo) sono i primi cittadini che si ricandidano e venti in tutto sono le donne. Ecco i primi numeri, elaborati dall’Anci Toscana, sulle elezioni che si svolgeranno il 6 e 7 maggio 2012. Nelle pagine dell’osservatorio elettorale della Regione Toscana è disponibile invece un fascicolo, scaricabile, dove sono raccolti, comune per comune, i risultati delle precedenti amministrative. A disposizione c’è anche un databse che risale ancora più indietro nel tempo. Sono 30, in Toscana, i comuni chiamati al voto: i primi a cui si applicheranno le recenti norme che hanno ridotto il numero di consiglieri ed assessori. Per quattro comuni si tratta di elezioni anticipate (Castiglion Fiorentino, Monte San Savino, Licciana Nardi e Manciano). Per gli altri, che avevano votato nel 2007, è la scadenza naturale e sono Montemignaio, Reggello, Rignano Sull’arno, Campagnatico, Pitigliano, Marciana Marina, Porto Azzurro, Sassetta, Bagni di Lucca, Lucca, Camaiore, Forte dei Marmi, Porcari, Carrara, Mulazzo, Zeri, Bientina, Crespina, Maliana, Pistoia, Quarrata, San Marcello Pistoiese, Serravalle Pistoiese, Montalcino, Monticiano e Sarteano. Tutte le province, eccetto Prato, sono coinvolte dalla tornata elettorale: in tre casi con i capoluoghi. Cinque sono i comuni che superano i 15 mila abitanti e in cui si potrebbe andare al ballottaggio il 20 e 21 maggio: Lucca, Pistoia, Carrara, Camaiore e Quarrata.  
   
   
UMBRIA: DALLA RIFORMA UN’ALTRA STANGATA PER I CITTADINI, PIÙ TASSE PER COPRIRNE I COSTI  
 
Perugia, 11 aprile 2012 - "Dalla riforma del lavoro viene l´ennesima stangata: a pagarne i costi saranno infatti i cittadini, attraverso una nuova serie di misure fiscali". L´assessore regionale Stefano Vinti il 6 aprile manifesta la contrarietà al disegno di legge sulla riforma del mercato del lavoro presentato dal Governo, in particolare per quanto riguarda le fonti di finanziamento individuate. "La maggior parte degli introiti, calcolata in due terzi - spiega -, verrà dall´aumento delle tasse o dalla riduzione degli sconti fiscali, il resto dai tagli della spesa pubblica. Aumenteranno, quindi, le tasse sulla casa. Una bella sorpresa - commenta - per i due milioni di proprietari di case affittate. Chi non ha optato per la cedolare secca, ora si vede ridurre lo sconto sul reddito da locazione che passerà dal 15 per cento al 5 per cento. Così, ad esempio, l´abbattimento forfettario del reddito da locazione di un appartamento affittato a 1.500 euro al mese scenderà da 2.700 a 900 euro l´anno". "Queste misure fiscali - prosegue Vinti - ricadranno pesantemente sugli inquilini accompagnandosi alla totale assenza di politiche per la casa, all´azzeramento del sostegno agli affitti. Scomparirà di fatto anche il canone concordato". Secondo Vinti, "non è aumentando le tasse che si possono risolvere i problemi dell´economia italiana. Una politica equa e seria - conclude - prevede piuttosto che si abbattano i privilegi e gli sprechi, si combattano corruzione ed evasione fiscale, si introduca l´imposta patrimoniale".  
   
   
DEMOGRAFIA: IN SARDEGNA SI NASCE SEMPRE MENO.  
 
Cagliari, 11 Aprile 2012 - In Sardegna si nasce sempre meno e la nostra regione, con appena 8 nati per 1000 abitanti, si attesta tra quelle con il tasso di natalità tra i più bassi in Italia. È quanto certifica un’anticipazione del nuovo rapporto dell’Osservatorio epidemiologico dell’assessorato della Sanità, che contiene un’istantanea su parti e nascite nell´Isola relativi al 2010 (quelli 2011 sono in fase di elaborazione), ottenuta dalle schede di dimissione ospedaliera e dai Cedap (Certificati di assistenza al parto). Gli indicatori mettono in luce diversi dati, come la distribuzione delle nascite per provincia, il tasso di natalità e fecondità oltre ad alcuni indici antropometrici sui neonati. I Numeri. Relativamente al tasso di fecondità, nell’Isola quello totale è pari a 1,08 (1080 nati ogni 1.000 donne in età fertile 15-49 anni), valore inferiore al dato nazionale (1,39) e molto basso rispetto a quello considerato ottimale per l’equilibrio demografico di una popolazione (pari a 2,1). Il tasso più basso si registra nel Medio Campidano (0,93), mentre quello più elevato nella provincia di Nuoro (1,28). Cagliari e provincia si ferma allo 0,97, il Sassarese all’1,14, Ogliastra all’1,25, Oristanese all’1,09, Olbia-tempio 1,26, Carbonia-iglesias allo 0,98. E il tasso di natalità di circa 8 nati per 1.000 abitanti, valore tra i più bassi in Italia (9.3 nati vivi per 1000 abitanti - Istat, 2010), non fa che confermare una situazione demografica non favorevole. L’età media della madre al parto è di circa 33 anni (che coincide con l’età mediana). Il 50% delle donne partorisce in un intervallo di età compreso tra 29 e 36 anni. Le Nascite. Nel 2010 in Sardegna si sono registrate 12.893 nascite, di cui 330 gemellari e 15 tri-gemellari. La provincia con il maggior numero di nati è quella di Cagliari (34% del totale); in Ogliastra si osserva la percentuale più bassa (3.7%). Il genere più rappresentato è quello maschile (52%). L’assessore. "Questi dati fotografano una realtà preoccupante - spiega l´assessore della Sanità Simona De Francisci - che deriva da una serie di concause economico-sociali di livello regionale ma non solo. Ma è una realtà che deve anche stimolarci ulteriormente a continuare a investire sulle politiche per la famiglia, deve spronare la politica e le istituzioni a contribuire a supportare il modello fondante della nostra società". I dati completi dell’indagine dell’Osservatorio epidemiologico saranno pubblicati sul portale istituzionale della Regione e su Sardegna Salute.  
   
   
ANAGRAFE. BOOM DELL’AUTOCERTIFICAZIONE, NEL 2012 DIMEZZATE LE DOMANDE IN COMUNE. SEGNO DI MATURITÀ DEI MILANESI, PIÙ EFFICIENZA PER L’AMMINISTRAZIONE  
 
Milano, 11 aprile 2012 - A Milano l’autocertificazione si sta rivelando un successo, lo dicono i numeri: nei primi tre mesi del 2012 il Comune ha registrato un dimezzamento delle domande dei certificati nell’Anagrafe di via Larga o nelle sedi decentrate delle nove Zone. Segno che i milanesi stanno apprezzando la riforma in vigore dal 1° gennaio di quest’anno. Secondo le nuove norme in materia di autocertificazione e semplificazione amministrativa introdotte dalla “legge di stabilità per il 2012” (legge n. 183/2011, art. 15), infatti, le Pubbliche Amministrazioni e i gestori di servizi pubblici non possono più richiedere i certificati anagrafici e di stato civile ai cittadini che, quindi, possono avvalersi dell’autocertificazione e della dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà. Da quest’anno, perciò, ci si può recare all’Anagrafe solo per richiedere i certificati necessari nei rapporti tra privati (per esempio, nelle operazioni di compravendita di un immobile), evitando costose perdite di tempo per i certificati di stato di famiglia, residenza, stato civile o altro, quando la richiesta di quei documenti proviene da un ente pubblico (ad esempio Comuni, Province, Regioni, Università, Prefetture, Tribunali, Inps, Motorizzazione civile) o da un gestore di servizi pubblici (come Poste, Enel, A2a, Atm, ecc.). “L’apprezzamento che i milanesi stanno dimostrando per l’autocertificazione – dichiara l’assessore all’Area Metropolitana, Decentramento e Municipalità, Servizi civici Daniela Benelli – è un segnale di maturità nell’adattarsi a una novità che incide sulla vita di tutti i giorni. Per il Comune di Milano la diminuzione dei certificati significa la possibilità di impiegare il personale in altre attività e di migliorare i servizi dell’Anagrafe”. Nel gennaio del 2011 i certificati richiesti all’Anagrafe sono stati 35.513, nello stesso mese di quest’anno sono scesi a 23.764. A febbraio la forbice si è allargata: 37.790 (nel 2011) contro 21.326 (nel 2012). Il mese scorso il calo è stato quasi del 50%: 44.169 (nel 2011) 24.414 (nel 2012), ed è prevedibile che le domande agli uffici del Comune diminuiscano ulteriormente, di pari passo con la diffusione della conoscenza della riforma tra i cittadini. I moduli per l’autocertificazione e per la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà sono disponibili in ogni sede anagrafica e possono essere scaricati sul sito sul Comunewww.comune.milano.it. Particolare importante, in questo modo si risparmiano i 15 euro del bollo tuttora previsti per la “vecchia” certificazione rilasciata dal Comune. La verifica della veridicità dei dati riportati sull’autocertificazione spetta all’ente pubblico o al gestore di servizi pubblici che l’ha richiesta, e che può mettersi direttamente in contatto con il Comune per ottenere le informazioni necessarie. Ovviamente, è dovere del cittadino riportare i dati in modo corretto e veritiero. In caso contrario, si configura il reato di falsa certificazione, falso ideologico o, a seconda dei casi, truffa.  
   
   
GIOVANISÌ, 6.500 GIOVANI COINVOLTI IN UN ANNO, PRIMI BILANCI DAVANTI AL COMMISSARIO UE ANDOR  
 
 Firenze, 11 aprile 2012 – Sono già 6.500 i giovani toscani coinvolti nel progetto Giovanisì, voluto dalla Regione Toscana per favorire e sostenere l’autonomia dei giovani offrendo loro una vasta gamma di opportunità nell’ambito del lavoro, dell’istruzione, della crescita civile e culturale. A meno di un anno di distanza dal suo varo sono state attivate azioni in tutti gli ambiti che erano stati previsti: sono, per esempio, ben 1.515 i tirocinanti per la prima volta retribuiti, 2.000 i giovani che frequentano il servizio civile regionale, 1.500 i giovani che sono usciti dalla casa dei genitori grazie al contributo per l’affitto, e ancora 281 quelli che hanno attivato un’impresa, 634 quelli che apriranno un’azienda agricola. Infine 500 sono i giovani che usufruiscono di borse di studio per completare la formazione all’estero. I dati sono stati presentati oggi a Firenze in apertura dell’incontro con il commissario europeo László Andor. Un’occasione di altissimo livello che ha permesso di proporre uno sguardo d’insieme tra le politiche europee e quelle della Regione Toscana sui giovani. Davanti al responsabile dell’occupazione, degli affari sociali e dell’integrazione della Ue, il presidente Rossi ha evidenziato i primi, significativi passi del progetto, cui la Regione ha deciso di destinare, importanti risorse (oltre 300 milioni di euro). “Giovanisì – ha evidenziato Rossi – non ha la pretesa di risolvere i problemi delle nuove generazioni, ma si pone l’obiettivo di offrire loro diverse opportunità per realizzare i loro progetti. Oggi più che mai la Toscana ha bisogno di correre più velocemente e in questo senso sarà decisivo il contributo di giovani che, grazie anche a queste azioni, possano rendersi più autonomi, più attivi, più dinamici, più presenti nella vita sociale e economica”. A proposito dell’incontro con il commissario europeo, Rossi ha evidenziato l’importanza della sua presenza a Firenze, a “validare la nostra iniziativa sui giovani”: “Con lui – ha poi aggiunto – abbiamo condiviso l’idea che il Fondo sociale europeo debba essere impiegato sempre di più per esperienze di formazione e lavoro a favore dei giovani”. Ma vediamo, a meno di un anno dal via (il progetto è partito nel giugno di un anno fa) come procedono le principali azioni previste da Giovanisì. Tirocini - Per offrire ai giovani la possibilità di prepararsi al mondo del lavoro con un’adeguata formazione, la Regione Toscana cofinanzia i tirocini. Il contributo mensile è di 500 euro lordi, a cui la Regione contribuisce con 300 euro, il resto spetta all’impresa o lo studio. La durata, secondo i profili professionali, va da un minimo di 2 fino a un massimo di 6 mesi. Per i soggetti disabili il tirocinio può essere esteso fino ad un massimo di 24 mesi; Parallelamente è stato avviato un percorso che coinvolge le professioni, per i tirocini legati al praticantato, e le Università, per i tirocini curriculari. Sin qui sono stati 1.515 i tirocini ammessi. Ma numeri significativi riguardano anche le imprese inserite nel database di Giovanisì (oltre 1.100) gli ordini professionali (44), le università coinvolte (ben 7). Casa - Un passo importante verso l’autonomia dei giovani è rappresentato dal poter disporre di un’abitazione. La Regione Toscana ha previsto, come prima azione, contributi per il pagamento dell’affitto. Il contributo mensile varia a seconda del reddito e tenendo conto della presenza e del numero di figli, partendo da un minimo di 150 euro fino a un massimo di 350. La durata è di 3 anni. Il primo bando si è chiuso con 1.011 domande ammesse che coinvolgono più di 1.500 giovani equamente divisi tra le fasce d’età 25-29 e 30-34 anni. Servizio civile - L’esperienza di servizio civile, oltre agli ambiti previsti a livello nazionale, prevede progetti in campi come la sanità, l’ambiente, l’istruzione, la cultura, l’aiuto alla persona, la protezione civile, l’immigrazione, la tutela dei consumatori, le pari opportunità, il commercio equo e solidale, la cooperazione internazionale. E’ previsto un contributo individuale di 433 euro al mese per un anno. Sino a oggi sono oltre 2.000 i giovani che hanno deciso di vivere questa esperienza tra quelli già in Servizio civile regionale e quelli che partiranno entro questo mese. Fare impresa - La nuova legge sull’impreditoria giovanile ha allargato la sfera delle attività per cui chiedere il finanziamento: possono partecipare non solo le imprese ad alto contenuto tecnologico così come era previsto in passato. E questo ha consentito a un maggior numero di giovani (l’età deve essere compresa fra i 18 e i 40 anni) di accedervi. Sino a oggi sono state 281 domande di finanziamento pervenute per una richiesta di oltre 20 milioni di investimento. Commercio, servizi e industria sono sin qui i settori più richiesti. Sono invece 634 le domande pervenute sin qui in ambito agricolo: in questo comparto esiste, nell’ambito del Piano di sviluppo rurale, la possibilità di accedere sia a un premio a fondo perduto (sino a 40.000 euro) sia a un prestito garantito. Con i 70 milioni di euro disponibili, si attiverà un investimento di 112 milioni di euro. Mobilità per completare studi e formazione - La Regione Toscana finanzia borse di studio e voucher per giovani in modo da supportare il diritto allo studio, la formazione e la specializzazione. Il contributo medio per ciascuno è di 5mila euro. Queste attività hanno riguardato sin qui 500 giovani.  
   
   
SERVIZI AL LAVORO "EURES" NUOVAMENTE ATTIVI IN VALLE D´AOSTA  
 
Aosta, 11 aprile 2012 - Il Dipartimento Politiche del Lavoro e della Formazione informa che il servizio Eures (European Employment Services – Servizi Europei per l’impiego) ha ripreso l’attività anche in Valle d’Aosta. Il servizio mette a disposizione di lavoratori, soprattutto se provvisti di specifica professionalità, le migliaia di offerte presenti ogni giorno sul portale Web ( http://www.Eures.europa.eu ), e procura loro le corrette informazioni sulle condizioni di vita e lavoro nel Paese al quale sono interessati. Alle aziende inoltre consente di reperire le figure professionali di cui necessitano e che non trovano a livello locale. Queste, infatti, attraverso la rete di servizi all’impiego si possono rivolgere ad un mercato del lavoro più ampio qual è quello europeo. Il servizio inoltre, organizza per gli studenti dei vari gradi d’istruzione, in particolare, universitario, incontri specifici per descrivere il trend dell’occupazione a livello europeo, allo scopo di aiutarli nella scelta consapevole del percorso formativo più adatto a garantire loro un futuro lavorativo. Maggiori informazioni sono reperibili sul sito www.Regione.vda.it  nella sezione lavoro/Eures o contattando il referente Eures per la Valle d’Aosta presso i Dipartimento Politiche del lavoro e della formazione in Via Garin, 1 – 11100 Aosta o all’indirizzo email:: eures@regione.Vda.it    
   
   
FVG, CRISI: PROGETTO WELFARE TO WORK PROSEGUE FINO AL 2014  
 
 Trieste, 11 aprile 2012 - Continua il progetto Welfare to work che nel corso del 2011 ha messo in campo misure a favore di oltre trecento lavoratori del Friuli Venezia Giulia appartenenti alle categorie più fragili del sistema occupazionale. La direzione regionale al Lavoro, infatti, ha manifestato al Ministero l´interesse di avvalersi anche per il triennio 2012-14 dell´assistenza fornita da Italia Lavoro nell´ambito dell´azione di sistema Welfare to work, in continuità con le attività svolte in passato. Congiuntamente alla manifestazione d´interesse è stata inviata una richiesta di finanziamento per il sostegno al reddito e per le politiche attive rivolte ai lavoratori colpiti dalla crisi. In particolare viene fissato come obiettivo primario quello per la progettazione e l´attuazione di attività finalizzate alla ricollocazione dei lavoratori in mobilità, ultracinquantenni, che non hanno ancora maturato i requisiti per la pensione. "Un problema - ha affermato l´assessore regionale al Lavoro, Angela Brandi - che riguarda in particolar modo i cosiddetti esodati e che attende ancora risposte dal Governo anche per le non poche complessità esistenti nell´individuazione della stima attendibile del numero di soggetti coinvolti". Le finalità del finanziamento richiesto sono di attuare, con l´ausilio dell´assistenza tecnica messa a disposizione da Italia Lavoro, quelle forme di accompagnamento alla ricollocazione per le persone disabili e per quei casi di lavoratori rientranti, per età e per condizione occupazionale, in una fascia di difficile reingresso nel mercato del lavoro. Più specificatamente, sono previsti degli interventi diretti al sostegno al reddito con un´indennità di 450 euro per un periodo fino ai dieci mesi, mentre sul piano degli incentivi all´occupazione rivolti alle aziende è stato fissato un contributo massimo di 4500 euro per le assunzioni a tempo indeterminato o per quelle a tempo determinato superiori ai dodici mesi con più di venti ore settimanali.  
   
   
PERCORSI PER CONSEGUIRE QUALIFICA E DIPLOMA IN APPRENDISTATO IN PIEMONTE  
 
Torino, 11 aprile 2012 - La Regione e le organizzazioni sindacali e datoriali hanno siglato il 10 aprile a Torino l’intesa per la sperimentazione di percorsi per il conseguimento della qualifica e del diploma in apprendistato. “Rispondendo alla sollecitazione del ministro Francesco Profumo che domanda più formazione, posso dire che siamo la prima Regione in Italia ad attivare questo tipo di percorso, che offre un fondamentale strumento di lotta alla dispersione scolastica e per dare alle imprese piemontesi un nuovo strumento per il reclutamento di forza lavoro giovanile qualificata - commenta l’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione professionale, Claudia Porchietto - Si completa così il panorama dell’offerta formativa in apprendistato che ad oggi ha offerto ottime performance”. “Questo strumento - precisa l’assessore - permetterà tra le 800 e le 1.000 nuove assunzioni di giovani tra i 15 e i 25 anni nel periodo 2012-2014. Saranno attivati oltre 100 corsi, articolati in percorsi annuali, biennali o triennali in relazione al livello di ingresso. E come sempre da quando sono assessore la misura premia quei percorsi formativi che sanno coniugare scuola e impresa, in modo da offrire reali sbocchi professionali. Devo riconoscere che in questo percorso sono stati fondamentali la collaborazione fattiva ed i contributi provenienti dalle parti sociali e datoriali”. Dalla sperimentazione risultano centrali alcuni ruoli chiave chiamati a gestire in stretta collaborazione e con un robusto sistema di governance il percorso formativo dell’apprendista. Tra questi figurano il tutor aziendale, a cui è affidata la diretta responsabilità del percorso di formazione in impresa, il coordinatore formativo dell’agenzia, a cui è richiesto di accompagnare e monitorare il percorso formativo dell’apprendista fornendo adeguati supporti metodologici e organizzativi funzionali al conseguimento dei risultati attesi, le parti sociali piemontesi, che per rendere attrattiva questa forma contrattuale possono individuare misure normative e modalità di modulazione della disciplina salariale per gli apprendisti assunti con contratto di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, gli strumenti di incentivazione, per sostenere e accompagnare i giovani verso il rientro nel sistema formativo mediante misure di incentivo alla frequenza e al successo dei percorsi formativi per l’acquisizione della qualifica e del diploma professionale. Ulteriori elementi di innovazione e di importanza risiedono sulla necessità di prevedere elevate forme di flessibilità e di personalizzazione della formazione mediante un forte il livello di interlocuzione tra l’agenzia formativa e l’impresa. “L’auspicio - conclude Porchietto - è che le imprese scommettano insieme a noi su questo strumento che le rende attori principali nella formazione della propria forza lavoro. Sarebbe bello nei prossimi anni dire che tutte le imprese piemontesi avranno ‘adottato’ un apprendista”.  
   
   
RICETTA MANTOVANA PER LA CONCILIAZIONE DEI TEMPI  
 
Suzzara/Mn, 11 aprile 2012 - Conciliazione tempi famiglia-lavoro innovativa. Si realizza nell´ Oltrepo´ mantovano, grazie alla sinergia tra Regione Lombardia, Comuni, privato sociale e tessuto produttivo. Si tratta del progetto ´È tempo´ presentato a Suzzara dall´assessore regionale alla Semplificazione e Digitalizzazione Carlo Maccari. Accordi E Piani Territoriali - "Regione Lombardia - ha ricordato Maccari - è stata la prima in Italia e una delle prime in Europa a dotarsi di uno specifico strumento per favorire le politiche di conciliazione dei tempi famiglia-lavoro, che si è tradotto nella creazione del Comitato strategico dedicato, in 13 Accordi territoriali e in altrettanti Piani di azione articolati nelle Doti Conciliazione e Servizi alle Imprese". Una Proposta Innovativa - Il progetto ´È tempo´, che unisce le forze della Regione, dei Comuni di Suzzara, Motteggiana e Pegognaga, nonché di aziende e cooperative del territorio, si inserisce nel percorso regionale a pieno titolo, traducendo in atti concreti la collaborazione tra Pubblica amministrazione e realtà produttive. Obiettivo del progetto, proposta innovativa di welfare aziendale e interaziendale, è di offrire soluzioni alle segnalazioni delle aziende circa la necessità di realizzare servizi per minori, in particolare nei periodi di carenza o chiusura delle offerte educative territoriali che spingono le lavoratrici a chiedere ferie e permessi per accudire personalmente i propri figli. "Grazie a ´È tempo´ - ha sottolineato l´assessore - nidi, scuola dell´infanzia paritaria e scuola primaria aumenteranno la loro offerta per il territorio con operatori la cui formazione sarà garantita dall´impegno del Centro tecnologico Arti e mestieri". La Persona Al Centro - "La Regione Lombardia - ha concluso Maccari - sostiene il progetto dell´Oltrepo´ mantovano, riconoscendo la sua valenza innovativa e la capacità di rispondere ai bisogni del territorio senza penalizzare le lavoratrici costrette a scegliere tra impegno familiare e lavoro. Allo stesso modo le aziende fanno squadra per garantire il posto di lavoro e non sottrarre nulla alle necessità familiari delle proprie dipendenti. Siamo quindi davanti a un progetto che traduce nei fatti la politica di Regione Lombardia di conciliazione famiglia-lavoro, ponendo la persona al centro".  
   
   
POLVERINI PREMIA FIGLI DIPENDENTI A GIORNATA DEDICATA AL RICICLO E RISPETTO AMBIENTE  
 
 Roma, 11 aprile 2012 - “Questo è un momento che passiamo con i figli dei dipendenti della Regione Lazio come facciamo a Natale. Quest’anno abbiamo voluto dare un segnale e i bambini si sono potuti divertire con materiale riciclato e quindi per diffondere questa cultura. In una Regione dove si parla tanto di rifiuti, credo che ogni gesto può condurre nella giusta direzione”. Lo ha detto la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, che ieri ha consegnato gli attestati di partecipazione al Laboratorio artistico Arte del Riciclo e rispetto dell’Ambiente, iniziativa, organizzata per i figli dei dipendenti tra i 5 e 12 anni, svoltasi nell´ambito di “Bimbi in Regione”. Alla giornata hanno partecipato 85 bambini che, in compagnia degli animatori dell’Officina Metrica, hanno disegnato e costruito oggetti usando materiale riciclabile. Obiettivo dell’iniziativa sensibilizzare i più piccoli alla raccolta differenziata, il riuso e il riciclo, contrastando lo spreco. All’evento ha partecipato anche l’artista e pittore Emilio Conciatori, disegnatore della locandina di “2001 Odissea nello spazio” film cult di Stanley Kubrick.