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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Maggio 2012
PARLAMENTO EUROPEO, FRA I TEMI DELLA SESSIONE DEL 21- 24 MAGGIO 2012: TRANSAZIONI FINANZIARIE, SPRECHI, PMI, CINA, UCAINA, OMOFOBIA, POTERI D’INCHIESTA AGLI EURODEPUTATI.  
 
Strasburgo, 21 maggio 2012 - Parlamento: no a mezze misure sulla tassa sulle transazioni finanziarie - La tassa sulle transazioni finanziarie (Ttf), cosi come proposta, dovrebbe essere migliorata per garantire una copertura più ampia e rendere svantaggiosa l´evaderla, secondo quanto dovrebbero affermare i deputati in un´opinione in votazione mercoledì. I deputati dovrebbero anche proporre di andare avanti col progetto legislativo anche nel caso in cui solo alcuni stati membri lo appoggiassero. Ridurre gli sprechi di risorse per rilanciare l´economia - Ottimizzare l´uso efficiente e il recupero delle risorse naturali renderà l´economia dell´Ue più competitiva e rispettosa dell´ambiente, secondo una risoluzione che sarà messa ai voti giovedì. I deputati richiederanno norme più severe in materia di gestione dei rifiuti e l´abolizione delle sovvenzioni dannose per l´ambiente. Il Parlamento discute Consiglio europeo e aiuti alle Pmi - Martedì alle 15.00, i deputati discuteranno di "investimento, crescita e occupazione" con il Presidente della Commissione José Manuel Barroso, prima dell´atteso vertice informale dei leader Ue che si terrà mercoledì. Le piccole e medie imprese - fattori trainanti della crescita e della creazione di posti di lavoro - saranno l´oggetto di un dibattito separato con il Consiglio e la Commissione martedì alle 9.00, nel quale si discuterà del loro accesso ai fondi strutturali dell´Ue. Quanta Cina c´è in Europa? - A differenza degli Usa, l´Ue non conosce con esattezza l´estensione della penetrazione economica della Cina e dei suoi investimenti in imprese europee o in titoli di debito pubblico. L´unione dovrebbe dotarsi un meccanismo coordinato di controllo che garantisca una valutazione ex ante degli investimenti strategici stranieri, sul modello di un sistema simile già operante negli Stati Uniti, secondo un progetto di risoluzione che i deputati voteranno mercoledì. Ucraina: dibattito in plenaria dopo le concessioni ottenute dal Presidente Schulz - Martedì, i deputati discuteranno la situazione in Ucraina, in particolare il duro trattamento riservato in carcere alla leader dell´opposizione Yulia Tymoshenko. Mercoledì 16 maggio, il Presidente del Pe Martin Schulz ha incontrato il Primo ministro ucraino Azarov, che ha dato il suo accordo all´invio di una missione di medici del Parlamento per curare Tymoshenko e di un osservatore per seguire il processo di secondo grado. Omofobia: una risoluzione per sbloccare la proposta di legge ferma al Consiglio - I deputati discuteranno la lotta contro l´omofobia in Europa con rappresentanti del Consiglio e della Commissione e voteranno una risoluzione giovedì. Una proposta di legge Ue per garantire la parità di trattamento fra le persone indipendentemente dall´orientamento sessuale, l´età, la religione o la disabilità è stata approvata dal Parlamento nell´aprile del 2009, ma è da allora bloccata dal Consiglio dei Ministri. Divario retributivo tra i generi: i deputati chiedono sanzioni più severe - Il Parlamento chiederà alla Commissione europea di varare nuove misure per colmare il divario retributivo tra i generi, comprese sanzioni più severe per i datori di lavoro. Il progetto di risoluzione, che sarà votato giovedì, evidenzia che il divario retributivo medio nell´Unione è del 16,4%, e che in alcuni stati membri è addirittura aumentato. Regole più severe per salvare il tonno rosso - Nonostante la situazione del tonno rosso sia recentemente migliorata, le catture illegali e le flotte di pesca devono essere ridotte al fine di garantire lo sviluppo sostenibile dello stock. Mercoledì, i deputati voteranno per aggiornare la legislazione dell´Ue, introducendo misure concordate a livello internazionale per ridurre le quote e rafforzare i controlli. Nuovi poteri d´inchiesta per gli eurodeputati? Un progetto per rafforzare i poteri d´inchiesta del Parlamento europeo includendovi il diritto di condurre indagini in loco, convocare testimoni a deporre sotto giuramento, accedere a documenti pertinenti e richiedere consigli di esperti sarà messo ai voti giovedì.  
   
   
BARROSO PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA L´ECONOMIA MONDIALE E DELLE FINANZE E IL SUO IMPATTO SULLO SVILUPPO NEL 2012 ALL´ASSEMBLEA GENERALE DELLE NAZIONI UNITE DI NEW YORK  
 
New York, 21 Maggio 2012 – Di seguito l’intervento di José Manuel Barros, presidente della Commissione europea, sullo Stato dell´economia mondiale e delle Finanze e il suo impatto sullo sviluppo nel 2012 tenuto nel corso dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 17 maggio: “E ´un grande piacere parlare qui oggi, in seno alle Nazioni Unite, tra questi illustri relatori e davanti a questo pubblico. In questi ultimi mesi ho spesso parlato dell´economia globale. L’ ho fatto per necessità, ma anche per scelta, perché ritengo che tali questioni debbano essere discusse e dibattute a lungo. Noi dell´Unione europea abbiamo tenuto un dibattito stretto e franco su questi temi sia internamente che con i nostri partner internazionali. Domani, sarò presente alla riunione del G8 a Camp David in cui lo stato dell´economia sarà centrale nelle nostre discussioni, e il mese prossimo sarò partecipanti al G20 in Messico, dove l´economia e il piano d´azione per la crescita e l´occupazione avrà un ruolo centrale . Tuttavia nessun gruppo o organizzazione è così ampiamente rappresentato come le Nazioni Unite. E anche se la maggior parte delle Nazioni Unite ´opera è in materia di pace, i diritti umani e la sicurezza internazionale, non dobbiamo dimenticare che il capitoli Ix e X della Carta della preoccupazione delle Nazioni Unite per la cooperazione internazionale economica e sociale. Proprio per questo ho accettato volentieri l´invito del Segretario Generale delle Nazioni Unite e del Presidente dell´Assemblea generale per affrontare tutti voi oggi. La crisi economica ha un carattere globale, il suo impatto è stato globale ed i rimedi devono avere anche una dimensione globale. Fin dalla sua schiena inizio nel 2008, la crisi finanziaria ha evidenziato e approfondito, sia carenze nei sistemi economici nazionali. In effetti se il comportamento irresponsabile da alcuni nel settore finanziario, accoppiata da lassista supervisione regolamentare, è stata la scintilla che ha innescato il problema, la sua massiccia diffusione e l´impatto su scala globale è il risultato di squilibri economici profondi che si accumulano prima della crisi iniziata e devono essere corretti se vogliamo riprendere la crescita in una base più solida e sana. C´è una tendenza a vedere la crisi in corso nella zona euro in quanto distinta dalla crisi finanziaria che ha colpito gli Stati Uniti nel 2007. In realtà, le cause sono le stesse. Negli anni fino al 2007, gli investitori sottovalutati errata allocazione di capitale di rischio e su vasta scala: trattamento di attività rischiose come se fossero sicuri e gonfiare bolle immobiliari enormi finanziati da prestiti sconsiderati da entrambe le banche nazionali ed estere. E quando la bolla è scoppiata una crisi bancaria ne seguì, e le economie immerso nella recessione. Sia negli Stati Uniti e in Europa, la controparte naturale in un collasso del settore privato è stato un aumento della spesa nel settore pubblico indebitamento - e disavanzi elevati da allora hanno spinto a sua volta i debiti sovrani aumenta drammaticamente. Ma mentre gli investitori sono stati finora disposti a finanziare a tassi bassi grandi deficit in molte grandi economie con ingenti debiti, hanno preso paura, in alcuni casi alla capacità dei governi dell´eurozona singoli ripagare i loro debiti e in altri casi la loro capacità di rifinanziare loro a prezzi ragionevoli. Improvvisamente l´Unione europea ha dovuto affrontare una crisi finanziaria che si diffuse in una crisi economica e al tempo stesso ha dovuto correggere le sue strutture interne di governance economiche e finanziarie. Per quanto è stato fatto in questi ultimi 2 anni di superare i problemi. In Europa stiamo fornendo una risposta forte alla crisi da riparare il nostro sistema bancario; rafforzare la nostra governance economica, la creazione di credibili firewall finanziari e prestare solidarietà senza precedenti agli Stati membri in difficoltà. Al centro della nostra risposta è stata un approccio a doppio binario di stabilità e crescita. Ciò significa che il ripristino della sostenibilità per le nostre finanze pubbliche - perché la crisi ha dimostrato che la crescita ha alimentato il debito è insostenibile. E ciò significa creare le condizioni per la crescita e l´occupazione, attraverso riforme strutturali e investimenti mirati. In primo luogo, non ci deve essere tregua in la nostra attenzione sulla stabilità. Abbiamo bisogno di mantenere la rotta, senza essere ciechi per una situazione in evoluzione economica. Fortunatamente, il libro delle regole consente di adattabilità, pur rimanendo saldamente incentrato sulla sostenibilità e garantire finanze pubbliche sane. Riduzione del debito e deficit è essenziale per costruire la fiducia e ridurre i costi finanziari. Ogni euro speso sui pagamenti di interessi è un Euro in meno per l´occupazione e investimento. In termini di firewall il nostro meccanismo di difesa permanente del meccanismo di stabilità europeo è il solo, una potenza di fuoco di 500 miliardi di euro (circa 650 miliardi di dollari), sulla base di un capitale versato di 80 miliardi di euro, superiore rispetto ad altri istituzione finanziaria internazionale. In secondo luogo, per ritrovare la competitività ci deve essere l´accelerazione delle riforme strutturali. C´è del lavoro da fare sia a livello nazionale e comunitario. A livello di Unione europea abbiamo fatto proposte per approfondire il mercato unico, il più grande mercato del mondo e di creare un vero mercato europeo del lavoro. In terzo luogo, per accompagnare le misure di stabilità e riforme strutturali, abbiamo bisogno di aumentare gli investimenti. Andremo avanti con il project bonds questi saranno attrarre finanziamenti fino a € 4600000000 nei prossimi due anni per progetti infrastrutturali chiave nel settore dei trasporti nel settore dell´energia e in ambito digitale. Abbiamo inoltre proposto di rafforzare il capitale versato della Banca europea per gli investimenti di almeno € 10 miliardi che avrebbe reso disponibili i finanziamenti tanto necessaria a sostegno della creazione di posti di lavoro. Ciò potrebbe rendere possibile circa € 180bn in un aumento degli investimenti, che equivale al 1,5% del Pil dell´Ue. La Commissione europea ha inoltre proposto un bilancio dell´Ue per i prossimi sette anni che sposta il focus di spendere per migliorare le misure per la crescita, e si concentrano anche in competitività. Per quanto concerne la Grecia vorrei ribadire molto chiaramente che vogliamo Grecia restare nella zona euro. E l´Unione europea farà tutto il necessario per garantire la stessa. Noi onoreremo la nostra promessa impegni verso la Grecia e ci aspettiamo che il governo greco - attuale e futura - a rispettare le condizioni concordate per l´assistenza finanziaria. Siamo pienamente rispettare la volontà del popolo greco, ma anche la volontà dei 16 paesi dell´area euro che, attraverso i loro Parlamenti, hanno concordato le condizioni di assistenza finanziaria. Dato questo elenco di azioni, credo che, nonostante tutte le difficoltà, siamo sulla strada giusta. Stiamo facendo una radice-and-branca riforma delle nostre politiche economiche e di bilancio. E, al di là "il suono e la furia", stiamo facendo buoni progressi nel gettare solide basi per una forte ripresa economica e la crescita sostenibile. Naturalmente devo dire molto apertamente che la Commissione europea avrebbe preferito la risposta di essere più veloce, e di essere a volte più audaci. Questo è il nostro ruolo di Commissione. Ma al tempo stesso, e sono sicuro che capirete, l´Unione europea, per definizione, è un´Unione di Stati indipendenti e sovrani membri - 27 Stati membri, 17 nella zona Euro - così naturalmente dobbiamo lavorare sulla base di compromesso. E questo è un prezzo che sono disposti a pagare perché crediamo che la democrazia è alla radice delle nostre società. La cosa importante da comprendere nell´ambito della risposta europea e che i commentatori spesso sottovalutano è che l´euro è molto più di una mera costruzione monetaria, è il prodotto di un progetto di pace e di riconciliazione che era alle origini della costruzione europea. Questo progetto di pace è ancora ciò che ci unisce al di là delle difficoltà momentanee. Le lezioni della crisi finanziaria, deve essere assorbita da tutti noi. Le nostre istituzioni, i nostri meccanismi di sorveglianza e le nostre difese tutti bisogno di essere rafforzata. L´unione europea sta lavorando in questo senso, a tutti i livelli è importante che altri seguiranno l´esempio. In Europa G20 spingerà per l´attuazione e il monitoraggio avanzato del piano d´azione Cannes per la crescita e l´occupazione. Affrontare squilibri macroeconomici globali e promuovere la crescita dovrebbe rimanere al centro dell´ordine del giorno G20. Ma non una crescita trainata dal debito insostenibile. La crescita deve essere inclusiva e ambientalmente sostenibile. Dobbiamo lottare per la solidarietà non solo all´interno ma anche attraverso le generazioni. Nel contesto del G20 che abbiamo contratto garantito un aumento sostanziale delle risorse del Fmi di oltre $ 430 miliardi, a cui i paesi europei hanno contribuito in maniera massiccia (più della metà miliardi di dollari 250). Questa decisione è importante per tutti noi, non solo l´Europa, ma tutti i membri del Fmi. Signor Segretario Generale, Il lavoro all´interno dell´Unione europea non ci ha distratti dalla nostra visione del mondo più ampia, o ci ha portato a ridurre i nostri sforzi per promuovere lo sviluppo economico. In effetti l´opposto è il caso. Faccio un esempio chiaro. Il mese scorso a Bruxelles, alla presenza del Segretario Generale Ban Ki-moon, la Commissione europea ha lanciato il suo "Sviluppo Energise" iniziativa. Il nostro obiettivo principale è quello di aiutare i paesi in via di sviluppo forniscono l´accesso a servizi energetici sostenibili a 500 milioni di persone entro il 2030. A tal fine, e insieme con i nostri Stati membri, stiamo cercando di mobilitare centinaia di milioni di euro in fondi aggiuntivi per raggiungere questo ambizioso obiettivo. E se lavoriamo insieme, e avere il coraggio di attuare il cambiamento, si può fare. In realtà l´Europa è rivolto verso l´alto sia le sue esigenze interne e del suo obbligo internazionale. Rimaniamo, come l´Unione europea ei nostri Stati membri, il maggior fornitore di aiuti allo sviluppo, con 53 miliardi di euro all´anno - più della metà degli aiuti mondiali. E attraverso la nostra politica "Tutto tranne le armi" abbiamo il sistema commerciale più aperto con il mondo in via di sviluppo, dando libero accesso al più grande mercato unico del mondo. Oggi, davanti a voi, alle Nazioni Unite, vorrei affermare che questo impegno globale non ha e non può essere modificata. La lezione sorprendente di questa crisi è che siamo tutti interdipendenti. Nessun paese può prosperare sulle macerie delle economie dei suoi partner. Nel mondo di oggi, nessun paese è un´isola economica. Infatti in un mondo che sta evolvendo rapidamente, abbiamo bisogno di solidarietà anche di più a livello globale, non solo per affrontare l´attuale crisi, ma per garantire che le opportunità offerte in questa epoca di globalizzazione non solo avvantaggiare alcuni paesi o alcuni settori, ma portare benefici per tutti noi. Questo è ciò che vogliamo per l´Europa, un´economia più sostenibile e solidale, e questo è anche ciò che crediamo sia importante per ottenere a livello globale: la crescita sostenibile e inclusiva al servizio dei nostri cittadini. Grazie per la vostra attenzione.  
   
   
UE-TURCHIA: POSITIVA L’ AGENDA LANCIATA AD ANKARA  
 
Bruxelles, 21 maggio 2012 - E’ Positiva la nuova agenda lanciata Giovedi. Dal commissario per l´allargamento e la politica europea di vicinato Štefan Füle e il ministro turco per gli affari europei e capo negoziatore Ue Egemen Bagis ad Ankara ed è destinata a portare nuove dinamiche nelle relazioni Ue-turchia Lo scopo è quello di mantenere il processo di adesione della Turchia vivo e messo correttamente tornare in pista dopo un periodo di stagnazione. Commissario Füle ha dichiarato in conferenza stampa il 17 maggio: "Questo è un giorno speciale nel rapporto Ue-turchia - il giorno di apertura di un´agenda positiva nel processo di adesione Ue-turchia. Questo programma dovrebbe portare positive dinamiche fresche e un nuovo slancio nella nostra relazioni. Il nostro obiettivo è quello di mantenere il processo di adesione viva e metterlo correttamente in pista dopo un periodo di stagnazione, che è stata una fonte di frustrazioni per entrambi . Mi consenta di sottolineare ancora una volta che l´ordine del giorno positivo non è quello di sostituire, ma di integrare e sostenere il processo di adesione della Turchia. Allo stesso tempo non è un concetto astratto, non è di facciata. Si tratta di un nuovo modo di guardare i negoziati di adesione. E ´il nuovo modo di comunicare e di interagire con tra di loro. E ´il modo in cui guardiamo l´un l´altro come due soci alla pari. E´ positivo non solo nel nome, ma prima di tutto nelle intenzioni e nei contenuti. L´ordine del giorno positivo è non solo diretto a sostenere, ma di andare al di là dei negoziati di adesione. Esso copre tutti gli elementi importanti della nostra relazione. Abbiamo nuovi obiettivi e nuova determinazione per ottenere risultati. Si tratta di una determinazione congiunta che richiederà sforzi da entrambe le parti. Per trovare la via del ritorno di ri-energizzato europeo turco dinamismo stiamo iniziando un lavoro concreto, basandosi sui risultati comuni e comuni interessi strategici, per portare un nuovo slancio il nostro impegno. L´idea di un´agenda positiva è quello di rafforzare la nostra cooperazione e per promuovere le riforme in Turchia nei settori di interesse comune dove il progresso è sia necessaria e fattibile. Questi includono, per citare i più rilevanti dei quali: l´allineamento con la normativa comunitaria, riforme politiche e dei diritti fondamentali, visti, mobilità e migrazione, commercio, energia, lotta al terrorismo o il dialogo sulla politica estera. Le riforme in questi settori sono cruciali per migliorare gli standard di vita e di libertà del popolo turco. Per questo motivo cerchiamo di rendere l´ordine del giorno positivo il più possibile interattivo e andare anche oltre il contatto con il governo e funzionari. L´ordine del giorno positivo è anche il modo di coinvolgere e interagire con la società civile e incontrerà i rappresentanti di diverse decine di organizzazioni più tardi oggi. Ora qualche parola su come funziona esattamente questo: con i nostri amici turchi che hanno deciso di costituire gruppi di lavoro il cui compito sarà quello di accelerare il processo di allineamento della Turchia con le politiche comunitarie e delle norme previste in otto capitoli. Questo è indispensabile per compiere progressi nei negoziati di adesione. Ma si procederà ora con la prima riunione del gruppo di lavoro che si occupa di giudiziaria e di diritti fondamentali, chiaramente la più essenziale di tutti, in presenza di Egemen Bagis e il Ministro della giustizia Sig. Sadullah Ergin. I cittadini della Turchia vedono l´ora di riforme in questo campo, e sono fiducioso che la nuova futura Costituzione, per i quali il lavoro di sostanza è stato avviato, soddisferà le loro aspettative. "  
   
   
ALBANIA: DEPUTATI ACCOLGONO IL PROGRESSO POLITICO VERSO L´UNIONE EUROPEA LO STATUS DI CANDIDATO  
 
Bruxelles, 21 marzo 2012 - Lunedi scorso i deputati europei hanno accolto con favore i progressi dell´Albania verso lo status di candidato all´adesione all´Ue in uno scambio di vedute con il governo albanese ed i rappresentanti dell´opposizione. I sistemi elettorali e giuridici , hanno detto i deputati, dovrebbero avere la priorità negli sforzi di riforma in vista delle elezioni presidenziali che si terranno nel mese di luglio. "Il processo di integrazione europea è un obiettivo prioritario per il popolo albanese", ha detto il Vice Ministro albanese Primo Ministro e Ministro degli Esteri. Edmond Haxhinasto, annunciando che le misure adottate o da adottare mirano a migliorare le norme legislative del paese e l´efficienza del sistema giudiziario e il servizio civile. Ha anche citato la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata e far rispettare i diritti di proprietà intellettuale come priorità governative. L´albania ha avuto "un quadro legislativo completo" sui diritti umani e il rispetto delle minoranze è al fine di "sviluppare politiche adeguate" aggiungendo che è necessario, concentrare gli sforzi sull´inclusione dei Rom, e ad affrontare la violenza di genere e omofobia. Sui Balcani occidentali, ha detto che l´Albania "contribuisce attivamente alla cooperazione regionale", che è "il miglior antidoto per affrontare l´estremismo, di recente più presente nella regione". Il governo "dalle parole ai fatti" - "Come membro dell´opposizione, voglio sfruttare questa occasione per rinnovare il messaggio che noi consideriamo il processo di integrazione europea una priorità nazionale", ha detto Ditmir Buchati, presidente della commissione per l´integrazione europea del Parlamento albanese. Tuttavia, "si può concludere che gli accordi politici hanno prodotto solo alcuni dei risultati politici" e che la riforma politica "non è ancora stata completata", ha aggiunto, chiedendo al governo di "abbinare le parole con i fatti", in particolare sulla riforma elettorale. "Il clima politico è migliorata" "E ´un piacere vederli allo stesso tempo dietro allo stesso tavolo (...), stiamo ottenendo qualche buona notizia da Tirana", ha dichiarato Eduard Kukan (Ppe, Sk). Tuttavia, il paese sarà in grado di andare avanti con lo status di candidato "solo quando le riforme si sono concretizzati e prodotto risultati tangibili", ha aggiunto .. Nikolaos Chountis (Gue / Ngl, El), ha ritenuto che "di fatto, il clima politico è migliorata". Egli ha chiesto al sig Haxhinasto circa la possibilità di una "soluzione consensuale la questione della elezione del Presidente"."e ´un processo maturo (...), non è negoziabile", ha risposto Haxhinasto. "Abbiamo visto enormi progressi negli ultimi sei mesi", ha detto Libor Rouček (S & D, Cz). Tuttavia, ha sottolineato che l´Albania la "debolezza importante è stato, naturalmente, le elezioni". Mr Rouček chiesto al governo di accettare le raccomandazioni dell´Osce e anche preoccupazione espressa per i casi di abusi su minori sono stati segnalati dalle Ong. "L´albania dovrebbe aumentare la sua pace e la costruzione ruolo di fiducia" nei Balcani occidentali, ha aggiunto. Vendette di sangue - Bastiaan Belder (Efd, Nl), ha espresso preoccupazione per l´accesso alla giustizia in Albania. Egli ha inoltre evidenziato il problema delle "centinaia di casi di vendette di sangue". "Questo numero è un po’ esagerato", rispose il signor Haxhinasto, che punta a "dati ufficiali" di solo "5 casi" nel 2011. Stabilità regionale - Considerando che il signor Haxhinasto respinto "retorica etnica" nella ex Repubblica iugoslava di Macedonia, Kristian Vigenin (S & D, Bg), ha visto segni di instabilità nella regione e ha sostenuto che l´Albania dovrebbe essere un fattore di stabilità nei Balcani occidentali, e soprattutto il iugoslava Repubblica di Macedonia e Kosovo.  
   
   
BRUXELLES: INCONTRO TRA RAPPRESENTANTI PAESI BALCANICI  
 
L´aquila, 21 maggio 2012 - Presso la sede della Regione Abruzzo a Bruxelles, il 17 maggio si è svolto un incontro tra i rappresentanti dei Paesi Balcanici in occasione del seminario formativo sulla Politica Agricola Comune al quale sono stati invitati amministratori e funzionari provenienti da sette Paesi: Croazia, Kosovo, Bosnia Herzegovina, Serbia, Albania, Montenegro ed ex Repubblica di Macedonia. La Regione Abruzzo, rappresentata dall´assessore regionale ai Lavori Pubblici, è stata individuata dalla Commissione Europea quale partner del Programma ´Local Administration Facility´, finalizzato al rafforzamento istituzionale delle amministrazioni territoriali dei Balcani. Presente all´incontro anche il direttore regionale del settore Llpp. La delegazione abruzzese - secondo quanto riferito dallo stesso assessore regionale - ha illustrato l´attività della Regione Abruzzo nell´utilizzo dei fondi comunitari con particolare riferimento alla gestione del suolo ed alla tutela delle risorse naturali, del livello raggiunto nella governance delle risorse comunitarie. Sono state inoltre poste le basi e la disponibilità della Regione Abruzzo per una fattiva cooperazione e collaborazione con i Paesi candidati presenti all´incontro. La discussione dell´incontro si è poi concentrata intorno al tema delle politiche agricole e dello sviluppo rurale ed anche questa volta la delegazione ha fatto tappa nella Sede di Bruxelles della Regione, dove sono state loro illustrate le principali attività dell´Abruzzo in ambito europeo nel settore delle politiche agricole comuni. Per l´Assemblea delle Regioni europee ha preso parte ai lavori il segretario generale della rete, Pascal De Georgen, che ha illustrato le attività dell´Are, una delle reti europee più attive e rappresentative, con oltre duecento regioni rappresentate in tutta Europa, la quale, dal mese di dicembre dello scorso anno, condivide con l´Abruzzo la propria sede di Bruxelles. Secondo quanto riferito dai componenti la delegazione, la visita presso gli uffici di Bruxelles della Regione Abruzzo dovrà permettere alle amministrazioni partecipanti di approfondire il tema della politica agricola comune e la dimensione europea delle Autorità locali e regionali, con specifico riferimento al ruolo degli uffici, nonché delle principali reti, operanti a Bruxelles.  
   
   
LáSZLó ANDOR, COMMISSARIO EUROPEO PER OCCUPAZIONE, AFFARI SOCIALI E UN´OCCUPAZIONE DI QUALITÀ INCLUSIONE PER I GIOVANI ALLA RIUNIONE DEL G20 MINISTRI DEL LAVORO E DELL´OCCUPAZIONE A GUADALAJARA GUADALAJARA  
 
Messico, 21 maggio 2012 - Di seguito l’intervento del 18 maggio del Commissario europeo per l´Occupazione, affari sociali e integrazione László Andor nel corso della Riunione del G20 Ministri del Lavoro e occupazione su tema: come fornire ai giovani Un´occupazione di qualità: “Ministri, Voglio ringraziare il Segretario Vélez per aver dato priorita all´ordine del giorno G20 l´azione in materia di qualità dell’ occupazione - in particolare l´occupazione dei giovani - La disoccupazione dell´Unione europea è superiore al 10%, ed è probabile che rimanga alta è una priorità assoluta per noi fare in modo di creare posti di lavoro. Io tendo a concordare con l´analisi Ilo che il rallentamento del lavoro che abbiamo di fronte non è uno normale. Chiaramente, il peggioramento della situazione riflette in parte il focus predominante negli ultimi due anni di consolidamento fiscale e svalutazione interna, che ha avuto un effetto negativo sulla domanda aggregata. E questa "trappola austerità" può mettere i giovani in grande pericolo. Le stesse persone che hanno dovuto sopportare il pesante pedaggio della crisi. Quindi, abbiamo immediatamente bisogno di un approccio alternativo: un nuovo approccio di lavoro centrato con un investimento, che si basa su macroeconomica coordinata, l´occupazione e politiche di protezione sociale. La disoccupazione tra i giovani nell´Unione europea è il doppio del tasso generale. In media, oltre il 22% degli under 25 che sono disponibili a lavorare non riesce a trovare un lavoro. La percentuale è superiore al 50% nelle nostre più colpite degli Stati membri. Uno ogni otto persone giovani nell´Unione europea non è in materia di occupazione, istruzione o formazione. Così come la maggior parte dei paesi a questo tavolo ci troviamo di fronte una grande sfida. Il rischio è vedere una generazione vada sprecato. La disoccupazione, insieme con frustrazione la mancanza di prospettive future, è un mix esplosivo. Alimenta disordini ed estremismo politico, e porta un enorme costo economico e sociale. L´ue prende molto sul serio questi problemi. Il nostro piano di recupero maggiore, la strategia Europa 2020 mette i giovani al centro e dispone di un programma speciale per migliorare la loro istruzione e l´occupazione. La cartina di tornasole è l´implementazione sul campo. Questo è il motivo presidente della Commissione europea Barroso ha invitato imprese, parti sociali e le autorità nazionali nel mese di dicembre 2011 a lavorare insieme su un "iniziativa di Giovani Opportunità". Questa iniziativa mobiliterà tutti i soggetti interessati, nonché il finanziamento di adottare misure immediate che consentano fluide transizioni tra istruzione e lavoro, nonché facilitare l´accesso al lavoro per i giovani disoccupati. L´obiettivo è quello di aiutare i giovani che non sono né in materia di istruzione, né lavorare per trovare un lavoro, o tornare alla formazione e per aiutare le persone con una formazione di terzo livello trovare il primo lavoro. Il M Stati Ember risposto molto positivamente all´iniziativa Giovani Opportunità. Stiamo attualmente svolgendo discussioni bilaterali con i 15 Stati membri con una disoccupazione giovanile molto alta e spero che l´azione concordata con ogni frutto orsi. Nel frattempo, il G-20 Task Force ha anche lavorato e le sue raccomandazioni sono molto in linea con le priorità dell´Ue. Voglio sottolineare la promozione di efficaci scuola-lavoro transizioni tramite l´apprendistato e tirocini di qualità. Entro la fine dell´anno, mi presenterà due proposte in questo settore. I principi comuni per la prima riguarda i tirocini di qualità. La seconda prevede garanzie giovani per assicurare che i giovani sono o in istruzione, l´occupazione o di formazione e non nella zona grigia tra queste categorie. Il G-20 Task Force ha anche innovato attraverso la condivisione di informazioni ed esperienze attraverso una piattaforma di conoscenza virtuale. Ciò è molto utile per lo scambio di informazioni che è in grande richiesta. Considerato il ruolo fondamentale del dialogo sociale, le parti sociali dovrebbero essere coinvolti attivamente nell´attuazione delle raccomandazioni della Task Force. La Task Force ha bisogno di continuare a lavorare per completare il suo compito nel mese di novembre. Siamo a favore della proroga del suo mandato per un altro anno. Che cosa dovrebbero concentrarsi su in particolare dovrebbe essere deciso in collaborazione con la presidenza russa. Certamente un gran numero di questioni che meritano l´attenzione dei nostri leader nel loro tentativo di promuovere la crescita con posti di lavoro. Uno di questi è il potenziale di creazione di posti di lavoro dell´economia verde. Onorevoli colleghi, Dato il nostro senso comune della necessità di agire con urgenza, dovremmo mandare un chiaro messaggio di mettere il lavoro di qualità, in particolare per i giovani, e la dimensione sociale in alto nell´agenda del prossimo vertice Los Cabos dei leader del G20. Grazie.  
   
   
GIUNTA VENETA VARA PRIMO DISEGNO DI LEGGE REGIONALE EUROPEA  
 
Venezia, 21 maggio 2012 - La Giunta veneta, su iniziativa dello stesso Presidente, il 18 maggio ha varato il suo primo Disegno di Legge regionale in applicazione delle “Norme sulla partecipazione della Regione del Veneto al processo normativo e all’attuazione del diritto e delle politiche dell’Unione europea” del novembre 2011 che, sul solco delle previsioni del Trattato di Lisbona, ha regolato la partecipazione regionale alla formazione degli atti normativi comunitari e alla loro attuazione. Il provvedimento, unitamente al Rapporto sugli Affari europei, è già stato trasmesso al Consiglio. Esso riguarda, in particolare, l’attuazione della direttiva 1992/43/Cee relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche, della direttiva 2009/147/Ce concernente la conservazione degli uccelli selvatici; della direttiva 2006/123/Ce sui servizi nel mercato interno; della direttiva 2000/29/Ce concernente le misure di protezione contro l´introduzione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali e contro la loro diffusione nella Comunità. Questi provvedimenti comunitari incidono sulle competenze regionali e il loro recepimento “diretto” consente di intervenire con scelte più adatte al territorio, che tengono conto del suo tessuto economico e sociale, della sua conformazione e posizione geografica, delle sue caratteristiche geomorfologiche e così via. Con tale iniziativa, il Veneto rientra così tra le poche Regioni italiane, sette in tutto, che concretamente hanno avviato un processo di attuazione organica e sistematica della normativa europea (Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria, Valle d’Aosta e appunto Veneto).  
   
   
INCE: A TRIESTE ANCHE WORKSHOP SU STRATEGIA ADRIATICO-IONICA  
 
Trieste, 21 maggio 2012 - Il Tavolo di regia delle politiche internazionali tra Governo e Regioni, riunitosi nei giorni scorsi a Roma, ha assegnato al Friuli Venezia Giulia l´organizzazione di un Workshop internazionale sulla Strategia macroregionale Adriatico-ionica. L´evento si terrà il 12-13 giugno presso il Centro congressi Stazione Marittima di Trieste, in concomitanza con la riunione plenaria dei ministri degli Esteri dei Paesi aderenti all´Iniziativa Centro Europea (Ince). "Questo evento - ha commentato l´assessore regionale alle Relazioni internazionali, Elio De Anna - testimonia l´interesse e l´apprezzamento della Commissione europea e del ministero degli Esteri italiano per il lavoro e l´impegno che la nostra Regione sta dedicando alle tematiche di carattere internazionale ed al ruolo che essa svolge sullo scenario europeo". Il workshop, infatti, è stato voluto dalla Commissione europea, in collaborazione con il ministero degli Esteri italiano, e riguarderà le politiche marittime all´interno della futura strategia macroregionale Adriatico-ionica. In particolare, vi saranno tre sessioni di lavoro dedicate alla ricerca e innovazione, ai trasporti e alla sicurezza marittima e alla protezione dell´ambiente marino.  
   
   
HILLARY CLINTON A FORMIGONI: EVENTO DI GRANDE INTERESSE PER USA  
 
Washington, 21 maggio 2012 - "Il segretario di Stato, Hillary Clinton, mi ha manifestato l’interesse degli Usa verso l’Expo 2015 e si è complimentata per il nostro lavoro". Così il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, commenta l’incontro il 18 maggio avuto con il segretario di Stato a Washington prima dell’apertura del simposio dedicato all’agricoltura e alla sicurezza alimentare, inserito nel programma ufficiale del G8 2012. Assieme al presidente erano presenti l’ambasciatore italiano a Washington, Claudio Bisogniero, e il sottosegretario all’Attuazione del programma ed Expo 2015, Paolo Alli. Incontro Amichevole Sull’expo – Presente negli Stati Uniti per partecipare al meeting mondiale organizzato dal Governo americano, Formigoni parla di "ottimo incontro, basato su un cordiale e amichevole scambio di vedute". È stato il segretario di Stato a invitare il presidente Formigoni al ricevimento tenuto a Washington nella sala dedicata a ´Benjamin Franklin´ del Dipartimento di Stato. Dagli Usa Complimenti All’italia – È stata la stessa la Clinton a sottolineare, nel corso del suo discorso di benvenuto indirizzato alla autorità provenienti da tutto il mondo, la presenza a Washington delle autorità italiane. Promuovendo il processo di costruzione di nuove partnership sulla sicurezza alimentare tra i leader dei governi delle principali potenze del mondo, il segretario di Stato ha ricordato l’iniziativa intrapresa dall’Italia nel 2009 in occasione del G8 dell’Aquila. Il Simposio Sulla Sicurezza Alimentare – Dopo aver preso parte al ricevimento organizzato presso il Dipartimento di Stato, Formigoni partecipa a tutti i lavori del simposio mondiale dedicato ai temi dell’agricoltura e della sicurezza alimentare promosso a Washington dal Governo statunitense. Organizzato presso il Centro del commercio dedicato a Ronald Reagan, l’evento è parte integrante del programma ufficiale del G8 2012: al meeting sono presenti capi di Stato e presidenti di multinazionali che operano nei settori dell’innovazione tra cui il presidente della Tanzania, Jakaya Kikwete, il presidente del Ghana, John Atta Mills, rappresentanti delle Nazioni unite, di multinazionali come Monsanto, Elanco, Walmart e della fondazione Bill & Melinda Gates. Molte le sessioni tematiche dedicate, rispettivamente, allo sviluppo del territorio, alla sicurezza alimentare nei Paesi africani e allo sviluppo tecnologico. Un Evento Mondiale Per Presentare L’expo – La partecipazione al simposio – spiega Formigoni – rappresenta una straordinaria occasione di "promozione internazionale dell’Expo 2015". L’evento di Washington servirà per "fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori e implementare i temi che l’Expo sta approfondendo". Tre gli obiettivi della missione di 48 ore negli States del commissario generale: condividere e arricchire le proposte finali del documento strategico di Expo 2015 che il commissario generale lancerà nelle prossime settimane, mettere a punto la proposta di un evento internazionale prima del 2015 in modo da riflettere e aggiornare le proposte e le strategie in vista della stessa Esposizione universale e, da ultimo, promuovere e presentare una piattaforma universale in grado di ospitare dibatti ed eventi promossi anche da organizzazioni internazionali. Le Prossime Tappe Della Promozione Internazionale – Il simposio di Washington – conclude Formigoni – "costituisce la prima tappa di una strategia che intende diffondere la voce e promuovere il ruolo di Expo Milano in diverse occasioni internazionali quali Rio +20, il Forum delle Nazioni Unite a Yeosu, il vertice dell’alimentazione della Fao a Roma e il World Economic Forum di Davos". In agenda è già stata fissata la presenza alla cerimonia di chiusura dell’Expo 2012 di Yeosu in Corea del Sud, apertosi lo scorso 12 maggio e partecipata dal sottosegretario Alli: il Bie, tramite il segretario generale Vicente Gonzales Loscertales, ha già chiesto al commissario generale Formigoni di annunciare e lanciare l’Expo 2015 in occasione della chiusura di Yeosu, il prossimo 12 agosto.  
   
   
TERREMOTO: NESSUN DANNO A PARMA E PROVINCIA FELLINI: CONTROLLI IMMEDIATI SU SCUOLE E PONTI.  
 
Parma 21 maggio 2012 - E’ stata una scossa forte, di intensità 5.9 della scala Richt, lunga una ventina di secondi quella che nella notte di ieri ha svegliato la città e la provincia. Una scossa che ha fatto morti e feriti nelle zone dell’epicentro a nord di Bologna e nel ferrarese, a cui in queste ore ne stanno seguendo altre di assestamento. Operativi fin dalle prime ore dell’alba i tecnici della Provincia, del Servizio di Protezione Civile e Viabilità, coordinati dall’assessore Andrea Fellini e dall’ing. Gabriele Alifraco, hanno effettuato i controlli a partire dalle scuole dove alle sette di ieri mattina si sono aperti i seggi. “ I controlli effettuati non hanno rivelato al momento danni – dice Fellini – tutti gli immobili della Provincia scuole comprese, sono agibili, così come i ponti, e non ci sono segnalazioni particolari. Questa mattina si è riunito il tavolo di crisi per fare il punto della situazione che abbiamo stabilito essere tranquilla per il territorio di Parma. Ben più grave quello che è accaduto fra Modena, Bologna e Ferrara dove ci sono stati anche dei morti. “  
   
   
TERREMOTO. ZAIA: “STIAMO QUANTIFICANDO I DANNI, NEI PROSSIMI GIORNI PROVVEDIMENTO RICOGNITIVO”  
 
Venezia, 21 maggio 2012 - Il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, intervenuto stamane nel corso della trasmissione ‘Radio Anch’io’ dedicata al terremoto che la scorsa notte ha colpito l’Emilia facendo tremare anche il Veneto, ha ribadito la piena solidarietà alle popolazioni colpite, un sentimento di vicinanza che aveva già potuto esprimere ieri al collega presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani. Parlando della situazione nel Veneto, Zaia ha assicurato che “le strutture regionali sono al lavoro per quantificare i danni verificatisi nei nostri territori. La zona più colpita – ha sottolineato – è quella della provincia di Rovigo, dove ad essere danneggiati sono in particolare gli edifici di culto. Stiamo pensando di portare a breve un provvedimento ricognitivo e chiedere lo stato di emergenza”. “Stiamo, inoltre, valutando la predisposizione di eventuali stanziamenti – ha precisato il presidente veneto – ma è ancora troppo presto per quantificare l’entità dei danni prodotti dal sisma. L’esperienza maturata con la gestione dell’alluvione dell’autunno 2010 ci consiglia cautela nel determinare cifre a caldo che poi possono rivelarsi sbagliate”. Zaia ha confermato di aver avvertito la scossa: “Mi è tornato in mente il terremoto del Friuli del 1976 – ha detto –, momenti di paura e un dramma che non si possono dimenticare. La nostra è una regione ad alto rischio sismico, ma in questi 36 anni si è costruito in maniera rispettosa”. “Siamo dotati di un grande movimento di Protezione Civile – ha concluso il governatore –, a disposizione dei cittadini nelle situazioni più difficili, come è accaduto in occasione dell’alluvione. Ringrazio tutti i volontari che, come sempre, svolgono un lavoro straordinario”.  
   
   
TERREMOTO: NESSUN DANNO IN FVG  
 
Trieste, 21 maggio 2012 - Intervenendo sul terremoto della sorsa notte in Emilia, il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Luca Ciriani, spiega che "la sala operativa della Protezione civile di Palmanova ha cominciato a ricevere telefonate da parte dei cittadini preoccupati fin dai primi istanti successivi al sisma, che è stato distintamente avvertito nel pordenonese, nella bassa friulana ma anche nel nord della regione". Ciriani è in contatto fin dalle prime ore della mattinata con il prefetto Gabrielli, capo dipartimento della Protezione civile nazionale che sta coordinando la gestione dell´emergenza nelle zone più gravemente colpite "In Friuli Venezia Giulia - ha chiarito il vicepresidente - non si sono registrati danni a cose o persone. Nel corso della videoconferenza con il dipartimento nazionale abbiamo assicurato che la nostra Protezione civile è pienamente operativa, allertata e pronta ad intervenire qualora ve ne fosse la necessità.  
   
   
AL VIA OGGI MISSIONE GOVERNO - REGIONI - SISTEMA CAMERALE PREVISTI CIRCA 1.600 INCONTRI ‘BUSINESS TO BUSINESS’  
 
 Roma, 21 maggio 2012 – Con oltre 1600 incontri già in programma tra aziende italiane e brasiliane prende il via lunedì 21 maggio la Missione Governo, Regioni, Sistema Camerale in Brasile, promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero degli Affari Esteri in collaborazione con le Regioni, con il supporto dell’Ice-agenzia per la promozione all´estero e l´internazionalizzazione delle imprese italiane e la partecipazione del Sistema Camerale. La Missione, che si concluderà il 24 maggio, è guidata dal Sottosegretario del Ministero degli Affari Esteri Marta Dassù, ed ha l’obiettivo di rafforzare ulteriormente le relazioni economico-commerciali con il Paese Sudamericano, favorendo la penetrazione delle imprese italiane in un mercato che è la sesta economia del mondo. Dagli approfondimenti con esperti agli incontri istituzionali bilaterali alle visite ai poli produttivi territoriali sono molteplici le attività in agenda. Di centrale importanza saranno proprio gli incontri ‘business to business’, circa 1.600 in tutto, con controparti locali selezionate. Più in particolare, nella sola città di San Paolo, porta economica del Brasile e, in generale, dell’America Latina, per 119 aziende italiane sono previsti circa 1.000 incontri ‘business to business’ multisettoriali con imprese brasiliane. Ulteriori 600 incontri saranno effettuati nelle altre sedi della missione: 100 a Curitiba con il coinvolgimento di 15 aziende italiane nei settori dell’agroindustria, alta tecnologia e scienze della vita; 150 a Belo Horizonte per 25 imprese italiane dell’automotive e della meccanica; 200 a San José dos Campos con 22 aziende italiane per il settore dell’aerospazio; 150 a Santos con 21 imprese italiane dei settori logistica, nautica, oil & gas. L’attenzione degli imprenditori brasiliani si rivolge particolarmente a quelle aziende italiane che vantano un’alta tecnologia e che intendono stabilirsi in Brasile, permettendo così il trasferimento di know-how. La nuova formula della missione, per la seconda volta allargata anche alle Regioni, risponde all’esigenza di intraprendere un’azione istituzionale comune puntando in maniera decisa sull’export da cui passa in buona misura la ripresa del nostro Paese. Forte dunque il protagonismo dei territori, con 15 Regioni partecipanti: Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche (Regione coordinatrice), Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto e la Provincia Autonoma di Trento. A ciascuna Regione farà capo l’organizzazione e il coordinamento del settore produttivo in cui detiene il primato, in termini di esperienze radicate e distretti industriali di riferimento. Circa 200 le imprese italiane coinvolte nella missione, selezionate tra le 700 che hanno aderito al progetto. Una missione dal carattere plurisettoriale, con focus specifici su Aerospazio, Agroalimentare, Agroindustria, Automotive, Contract, Edilizia, Energia, Housing sociale, Legno – Arredo, Logistica, Meccanica, Nautica e Sistema Moda.  
   
   
FORMIGONI PROMUOVE EXPO AL SIMPOSIO CON OBAMA  
 
 Washington/Usa - 21 maggio 2012 - Quarantotto ore per portare a casa risultati concreti a favore di Expo Milano 2015. Una ´missione nella missione´, quella si è conclusa alla vigilia del G8 di Camp David, e che, al di là dell´Oceano, ha acceso i fari del mondo sull´Esposizione Universale del 2015. L´intervento Di Obama - La giornata per il commissario generale di Expo Roberto Formigoni, unica figura politica italiana presente al simposio di Washington ´Advancing Food and Nutrition Security at the 2012 G8 Summit´ dedicato al confronto internazionale sui temi strategici della nutrizione e della lotta alla fame, ha visto al centro l´intervento del presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che ha ricordato come gli impegni assunti al G8 dell´Aquila non possano restare disattesi ma anzi, raccolti, rinnovati e implementati da tutte le Nazioni del mondo, a partire dall´Italia. L´incontro Con Il Leader Degli U2, Bono - A questo proposito, particolarmente significativo è stato l´incontro di Formigoni con il leader degli U2, Bono Vox, relatore tra i più attesi al simposio e da anni personalmente impegnato sul fronte della cooperazione attraverso la sua associazione ´One´. Formigoni ha dunque sottolineato come "Expo 2015 voglia e possa essere un motore di rilancio per i programmi di cooperazione", decisa quanto sincera è stata la sua risposta di Bono, che ha detto "Conosco gli Italiani, sono generosi". L´invito a lui rivolto è stato dunque quello di impegnarsi e collaborare nel percorso di costruzione di Expo, entrando a far parte dell´International Advisory Board, il costituendo comitato internazionale, grazie al quali esponenti di altissimo livello appartenenti ai più diversi ambiti potranno mettere a disposizione la propria prestigiosa esperienza. Le Sessioni Parallele - Fittissimo anche il programma di incontri paralleli organizzati dal delegato del commissario generale, Paolo Alli, insieme al direttore dell´Ufficio del commissario generale, Alberto Mina, e dal consigliere diplomatico Liborio Stellino. Formigoni ha avuto un lungo colloquio con il presidente dell´Unione Africana e del Benin, Boni Yayi, cui il commissario ha illustrato la volontà di rilanciare la cooperazione, attraverso Expo, con impegnativi stanziamenti di fondi, preannunciandogli inoltre l´invio del documento strategico chiedendone a riguardo una valutazione in proposito. Formigoni gli ha chiesto ufficialmente l´adesione ad Expo dell´Unione Africana. Il commissario generale Formigoni ha avuto anche modo di confrontarsi con Ertharin Cousin direttore esecutivo del programma alimentare mondiale; Josette Sheeran vice direttore del World Economic Forum di Davos; mr. Rajiv Shah, direttore Us aid (United States Agency for International Development) e il chairman del simposio Mark Bertini. Anche Il Camerun Conferma L´adesione - Formigoni ha anche annunciato l´adesione a Expo del Camerun "appresa proprio durante il simposio con Obama da amici della politica africana".  
   
   
AMMINISTRATIVE IN SICILIA: BALLOTTAGGI, DOMENICA E LUNEDI´ 18 COMUNI AL VOTO  
 
Palermo, 21 Maggio 2012 - Sono 1.120.195 i siciliani coinvolti nel turno di ballottaggio del 20 e 21 maggio per eleggere i sindaci di 18 comuni dell´Isola. Oltre agli abitanti dei 3 capoluoghi di provincia, Palermo, Trapani e Agrigento, torneranno alle urne: Niscemi e San Cataldo, in provincia di Caltanissetta; Aci Catena, Caltagirone, Palagonia, Paterno´ e Tremestieri Etneo, nel catanese; Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina; Pozzallo e Scicli, nel ragusano; Avola e Floridia, in provincia di Siracusa; Alcamo, Castelvetrano e Marsala, nel trapanese. Gli elettori sono divisi in 1.219 sezioni. Due i sindaci uscenti che si contendono la poltrona (Agrigento e Niscemi) e 4 le donne ancora in lizza (Caltagirone, Tremestieri Etneo, Barcellona Pozzo di Gotto e Marsala). Le urne saranno aperte domenica dalle ore 8 alle 22, e lunedi´ dalle 7 alle 15. La scheda di votazione e´ di colore celeste. Per il turno di ballottaggio, si sceglie solo tra i due candidati a sindaco che hanno ottenuto, al primo turno (il 6 e 7 maggio), il maggior numero di voti e l´elettore vota tracciando un segno sul rettangolo entro il quale e´ scritto il nome del candidato prescelto. Per votare e´ necessario presentarsi al seggio con un documento di identita´ e la tessera elettorale. Chi non avesse la tessera puo´ richiederla all´ufficio elettorale del comune di residenza. Lo scrutinio iniziera´ al termine delle operazioni di voto, dopo il riscontro del numero dei votanti. Anche per il turno di ballottaggio, i risultati delle operazioni elettorali saranno diffusi in tempo reale attraverso il sito del servizio elettorale della Regione ( www.Elezioni.regione.sicilia.it ). Questa la situazione nei tre capoluoghi di provincia che torneranno alle urne per il ballottaggio. A Palermo si sfideranno Leoluca Orlando, sostenuto da 2 liste (Idv e Sel), che ha ottenuto 105.286 voti pari al 47,42% e Fabrizio Ferrandelli (Pd e civiche) con 38.498 voti, pari al 17,34%. A Trapani si affronteranno Giuseppe Maurici, appoggiato da 7 liste (Grande Sud, Fli, Mpa, Mps, Udc e 2 civiche), che ha collezionato 10.084 voti pari al 37,93% e Vito Damiano (Pdl e 1 civica) con 7.289 voti pari al 27,42%. Ad Agrigento (54.619 abitanti), infine, si confronteranno l´uscente Marco Zambuto (Udc piu´ una lista civica) che al primo turno ha ottenuto 12.341 voti pari al 39,71% e Salvatore Pennica che era sostenuto da 4 liste (Pdl, Grande Sud, Cantiere popolare piu´ una civica) con 6.893 voti pari al 22,18%. Ad appoggiare ufficialmente Pennica, in questo secondo turno, anche Fli e Mpa. Per quanto riguarda gli altri 15 comuni coinvolti, a Niscemi (27.641 abitanti) si sfideranno, invece, l´uscente Giovanni Di Martino, appoggiato da 6 liste (Mpa, Pd, Grande Sud, Udc piu´ 2 civiche) con 5.002 voti pari al 36,33% e Francesco La Rosa (Api, Mps, Fli e 4 civiche) con 4.428 consensi pari al 32,16%. A San Cataldo (23.154 abitanti) lo scontro sara´ tra Giuseppe Scarantino, appoggiato da 6 liste (Udc, Api, Mpa e 3 civiche), che ha ottenuto 4.275 voti, pari al 32,35% e Francesco Raimondi (Grande Sud piu´ 2 civiche), con 3.425 voti, pari al 25,92%. Ad Aci Catena si affronteranno Ascenzio Maria Catena Maesano, appoggiato da 8 liste (Grande Sud piu´ sette civiche), che ottenuto 6.512 voti pari al 49,54% e Francesco Petralia (Udc piu´ 2 civiche) con 3.656 voti pari al 27,81%. A Caltagirone si confronteranno Nicolo´ Bonanno, sostenuto da 3 liste civiche che ha ottenuto 6.462 voti pari al 33,32% e Alessandra Foti, appoggiata da 4 liste (Pd e 3 civiche), con 4.453 voti, pari al 22,96%. A Palagonia si sfideranno Salvatore Valerio Marletta, sostenuto da 1 lista civica, che ha ottenuto 2.371 voti pari al 27,96% e Francesco Di Stefano (3 civiche) con 1.746 voti pari al 20,59%. A Paterno´ lo scontro sara´ tra Mauro Mangano sostenuto da 3 liste (Pd e 2 civiche) che ha ottenuto 10.448 voti pari al 38,69 e Antonino Naso (Mpa e 3 civiche) con 10.228 voti pari al 37,87%. A Tremestieri Etneo si affronteranno Santi Rando, sostenuto da 7 liste (Pdl, Udc, Mpa e 4 civiche) che ha ottenuto 4.223 voti pari al 46,31% e Concetta Rapisarda (3 civiche) con 2.059 voti pari al 22,58%. A Barcellona Pozzo di Gotto, si confronteranno e´ tra Rosario Antonino Catalfamo, sostenuto da 6 liste (Pdl, Cantiere popolare, Udc e 3 civiche), con 7.285 voti, pari al 33,30% e Maria Teresa Collica, appoggiata da 2 liste civiche, con 6.396 voti, pari al 29,24%. A Pozzallo si sfideranno Roberto Ammatuna, sostenuto da 4 liste (Pd e 3 civiche), che ha ottenuto 3.631 voti, pari al 36,60% e Luigi Ammatuna, appoggiato da 4 liste (Sel, Psi e 2 civiche) con 3.606 voti, pari al 36,35%. A Scicli lo scontro sara´ tra Francesco Susino, appoggiato da 6 liste (Udc, Mpa e 4 civiche), che ha ottenuto 6.124 voti pari al 49,60% e Armando Cannata (Pd e 1 civica) con 3.851 voti pari al 31,19%. Ad Avola si affronteranno Giovanni Cannata (Grande Sud e 1 civica) che ha ottenuto 3.488 voti pari al 21,17% e Albino Di Giovanni (Idv e 2 civiche) con 3.348 voti pari al 20,32%. A Floridia si confronteranno Orazio Scalorino, sostenuto da 3 liste (Pd e 2 civiche), che ha conquistato 3.982 voti pari al 35,18% ed Emanuele Faraci (Udc e 2 civiche) con 2.536 voti a il 25,41%. Ad Alcamo si sfideranno Sebastiano Bonventre, appoggiato da 6 liste (Pd, Idv, Sel e civiche) che ha collezionato 11.568 voti pari al 45,69% e Nicolo´ Solina (1 civica) con 4.400 voti con il 17,38%. A Castelvetrano lo scontro e´ tra Felice Junior Errante (Pd, Fli, Api, Udc e 1 civica) con 8.339 voti con il 46,81% e Giovanni Lo Sciuto (Cantiere popolare, Pdl, Grande Sud, Mpa e 2 civiche) con 7.751 voti con il 43,51%. A Marsala, infine, si affronteranno Giulia Adamo (Mps, Pd, Udc e 3 civiche) con 18.065 voti pari al 46,15% e Salvatore Ombra (Cantiere popolare, Pdl, Grande Sud e 3 civiche) con 11.663 voti pari al 29,79%.  
   
   
FVG: TONDO HA INCONTRATO OGGI DALAI LAMA IN CARINZIA  
 
Trieste, 21 maggio 2012 - Il presidente della Regione Renzo Tondo ha partecipato ieri alla giornata conclusiva della visita del Dalai Lama in Carinzia (Austria). Ospite del governatore Gerhard Doerfler, Tondo lo ha incontrato assieme al presidente della Contea Istriana Ivan Jakovcic, illustrando lo spirito di collaborazione tra popolazioni di Regioni appartenenti a Stati e culture diverse. Il presidente Tondo incontrerà nuovamente il Dalai Lama martedì prossimo a Udine.  
   
   
FVG: TONDO, NON C´È ALTERNATIVA AL PENSARE POSITIVO  
 
Trieste, 21 maggio 2012 - "Ce la possiamo fare, non perché è obbligatorio un ottimismo di maniera, ma perché il Friuli Venezia Giulia ha già dimostrato di saper superare momenti difficili. Ha saputo rimboccarsi le maniche e ripatire dopo due guerre mondiali e dopo il terremoto. Non c´è alternativa al pensare positivo". Lo ha detto il presidente della Regione Renzo Tondo, intervenendo il 17 maggio a Trieste, nella sede della Mib School of Management, alla tavola rotonda "Friuli Venezia Giulia, un ponte fra culture" promossa dal "Corriere della Sera" per approfondire le eccellenze imprenditoriali e culturali della regione e le sue prospettive in tempo di crisi. La tavola rotonda, coordinata dal direttore del quotidiano Ferruccio de Bortoli, è stata organizzata in coincidenza con l´uscita dell´omonimo inserto speciale "Italie" dedicato al Friuli Venezia Giulia. Assieme a Tondo, hanno discusso gli imprenditori Alessandro Calligaris, Giannola Nonino, Roberto Siagri, Enrico Pacorini, Edi Snaidero e Chiara Valduga. Come ha spiegato De Bortoli, il viaggio nell´Italia produttiva proposto dagli inserti regionali del "Corriere della Sera" si propone l´obiettivo "di trovare motivi di fiducia, senza per questo nascondersi i problemi". Il direttore ha riconosciuto che le statistiche nazionali non "fanno giustizia delle eccellenze, e il Friuli Venezia Giulia è sicuramente una di queste". Secondo il presidente Tondo, che è stato chiamato a concludere la tavola rotonda, la classe politica si trova oggi di fronte a un duplice problema: credibilità e contenuti. "I politici devono per primi dare l´esempio e dimostrarsi integerrimi - ha detto Tondo - ma bisogna evitare di demolire l´intera classe politica, bisogna saper distinguere il grano da loglio. E in questo anche i giornali ci devono dare una mano". Tondo ha rivendicato i tanti esempi che in Friuli Venezia Giulia ci sono di buona e corretta amministrazione, merito di tanti sindaci e amministratori che si impegnano, che hanno dimostrato di saper far buon uso dell´Autonomia speciale, come ha confermato per esempio il successo della ricostruzione dopo il terremoto. E poi i contenuti, una questione certamente non facile da affrontare in un contesto nel quale - ha ricordato il presidente della Regione - una rivoluzione è già avvenuta ed è sotto i nostri occhi: miliardi di persone che, nel mondo globale, sono riuscite in questi ultimi anni a salire oltre la soglia di povertà. Tondo ha indicato tre principali temi cruciali, rispondendo così anche alle sollecitazioni che nel dibattito sono arrivate dagli imprenditori: infrastrutture, innovazione, internazionalizzazione.  
   
   
PIEMONTE: LE NOVITÀ DEL BILANCIO DI PREVISIONE 2012  
 
 Torino, 21 maggio 2012 - “Dopo un lungo percorso caratterizzato dal confronto aperto, sia in Commissione che in aula, esce un testo che indica chiaramente quali sono le priorità della Giunta e della maggioranza: riduzione dell’indebitamento e sostegno a favore dei servizi per i cittadini, confermando l’attenzione da sempre dichiarata in particolare sulle politiche sociali e sul trasporto pubblico locale. Nonostante le difficoltà in cui si muove il bilancio regionale, che subisce una riduzione di 445 milioni di fondi statali, resta invariato l’impegno sul lavoro e sulle attività produttive ed è confermata la disponibilità della Giunta a proseguire il confronto sia sulle borse di studio che sulle Comunità montane”: l’assessore al Bilancio, Giovanna Quaglia, ha commentato così l’approvazione del bilancio di previsione 2012, avvenuta il 17 maggio in Consiglio regionale. “Un passaggio importante”, l’ha definito il presidente Roberto Cota, secondo il quale “far quadrare un bilancio non è mai facile, soprattutto in tempi come questi. Siamo riusciti ad affrontare quelli che erano i nodi più significativi, a dare una lista di priorità, ad invertire la cronica tendenza all’indebitamento, ad assicurare i progetti per lo sviluppo. Sono inoltre particolarmente contento che si siano trovate le risorse per il socio-assistenziale”. Il documento pareggia su 16.689.737.980,99 euro in termini di competenza e su 17.160.737.980,99 euro in termini di cassa. Le contabilità speciali (partite di giro) ammontano a 4.953.043.304,69 euro. Rispetto a quello approvato in Commissione, durante la discussione in aula sono state introdotte variazioni per 136.200.000 euro sul bilancio 2012 e per 582.000.000 sul pluriennale 2013-2014. A renderle possibili sono stati tre emendamenti presentati dalla Giunta, che contengono importanti stanziamenti. Tra i principali interventi si distinguono i 29 milioni per le politiche sociali, che concretizzano un impegno preciso assunto dal presidente Cota e dalla maggioranza. Le risorse destinate al sociale derivano in parte dai capitoli dedicati al referendum sulla caccia, altre dalla sanità e ulteriori 2,5 milioni da maggiori entrate derivanti dal recupero dell’Irap. Il totale delle risorse aggiuntive per le politiche sociali saranno destinate agli enti gestori per le funzioni socio-assistenziali (24 milioni) e alla non autosufficienza (5 milioni). Sui capitoli del trasporto pubblico locale sono iscritti ulteriori 119 milioni, di cui 11 di fondi regionali e 108 di risorse statali. Altri stanziamenti sa segnalare sono: 8 milioni per risolvere la questione degli stipendi degli operai forestali, derivanti da maggiori entrate per l’aumento dei canoni idrici approvato con la manovra finanziaria 2012, 5 milioni per l’edilizia universitaria, 2 milioni per le borse di studio per i ricercatori, 5 milioni in più ai capitoli degli assegni di studio e frequenza, a copertura delle graduatorie, un milione per le bonifiche dell’amianto. I 136 milioni iscritti sul bilancio di previsione 2012 costituiscono anche la sintesi del lungo confronto in Commissione, sia con la maggioranza che con l’opposizione, e che aveva portato all’incremento di 4 milioni per le borse di studio universitarie e di 2 milioni per i centri di aggregazione giovanile. Per quanto riguarda le Comunità Montane, è stato confermato lo stanziamento del 2011, pari a 12 milioni di euro, e la Giunta ha dato parere positivo sull’ordine del giorno che impegna, una volta accertati i reali costi del personale, a trasferire l’effettivo ammontare delle risorse necessarie. Sul bilancio pluriennale per il 2013 e il 2014 sono stati stanziati per ogni anno 15 milioni per la messa in sicurezza delle scuole piemontesi, mentre sul trasporto pubblico locale sono stati iscritti 237 milioni di fondi statali e 450 milioni di fondi regionali. In coerenza con l’applicazione della manovra finanziaria, viene istituito un capitolo di spesa apposito che introiterà il 30% di quanto riscosso dalla quota regionale Irpef per destinarla ai capitoli della cultura, del turismo e dello sport. L’assessore Quaglia ha anche voluto mettere in evidenza che “oltre alla riqualificazione della spesa, che ha caratterizzato la manovra finanziaria approvata nei giorni scorsi, tra i più importanti interventi operati sul bilancio figura la riduzione all’autorizzazione a nuovi mutui, che è scesa fino a 242 milioni. Un obiettivo che la Giunta si è assunta con senso di responsabilità, fin da quando ha ereditato un indebitamento che nel 2010 aveva toccato quota 1.200 milioni di mutui iscritti. Questa amministrazione, senza introdurre nuove tasse regionali per i cittadini piemontesi, è stata in grado di fare scelte difficili, ma necessarie, per offrire un futuro diverso al Piemonte, ben differente dalle logiche dell’indebitamento a cui la sinistra ci aveva abituato”. L’assessore allo Sviluppo economico, Massimo Giordano, ha dal canto suo sostenuto che “l’approvazione del bilancio ci garantisce di lavorare nelle direzioni che abbiano tracciato: occupazione, competitività, giovani, meno burocrazia, aiuti per il credito alle imprese. Questo avviene, credo che sia molto importante sottolinearlo, nonostante le difficoltà di una crisi che cancella ogni giorno posti di lavoro, soldi delle imprese, soldi dei cittadini, futuro delle generazioni più giovani e un atteggiamento del Governo nazionale che toglie senza dare, soprattutto alle imprese e ai lavoratori. Abbiamo le risorse necessarie per procedere in modo spedito con le misure previste dai nostri piani messi in opera da quando è iniziata la nostra esperienza alla guida della Regione, e che ha maggior valore da quando il Governo Monti ha avviato la sua politica che aumenta le tasse ed affossa le imprese. Noi invece, abbiamo costruito un nuovo modello di sviluppo che mette insieme innovazione e competitività. Abbiamo scelto una strada - ha proseguito - che mette a disposizione risorse in un’ottica che favorisce lo sviluppo e non mortifica le imprese, introducendo anche bonus fiscali che riescono praticamente ad azzerare l’Irap per le imprese che assumono lavoratori over 50 ed entro i 35 anni. Crediamo che sia la strada più adatta per garantire un futuro alla nostra economia ed al nostro lavoro. Le nostre imprese possono essere competitive solo se aiutate a stare in un contesto globale, diminuendo pressione fiscale e burocrazia. Per questa ragione abbiamo un pacchetto di misure per l’accesso al credito, per l’internazionalizzazione, per favorire le reti, per sostenere il manifatturiero innovativo, per chi lavora nell’ambito del green tech per dare azione al nuovo piano per l’energia, per favorire le aziende che capitalizzano nelle società. Sono centinaia di milioni di euro per difendere chi produce e fa industria nonostante quanto succede. Sono misure per non mollare ed andare avanti, l’unica direzione che abbiamo in testa”.  
   
   
DA GIUNTA FVG DEFINITIVO OK A ASSESTAMENTO BILANCIO 130 MILIONI PER LAVORO, OCCUPAZIONE, SOLIDARIETÀ  
 
 Trieste, 21 maggio 2012 - Dopo il via libera da parte del Consiglio delle Autonomie locali, la Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Finanze Sandra Savino, ha approvato definitivamente l´assestamento di bilancio, una manovra per complessivi 130 milioni che ha come obiettivo principale l´utilizzo delle risorse per iniziative che producano lavoro e occupazione e per la solidarietà sociale nei confronti delle persone e delle famiglie in difficoltà. Il provvedimento passa ora all´esame del Consiglio regionale. I 130 milioni saranno destinati ad opere cantierabili attraverso la Protezione civile regionale (15 milioni); ad interventi di manutenzione e risparmio energetico in abitazioni private (20 milioni per contributi in base alla ´legge Lenna´); a contributi compensativi Irap (7); a politiche attive del lavoro (15); a lavori di pubblica utilità (10); a Friuli Venezia Giulia Strade spa (5). Tre milioni andranno poi al settore della cultura e delle relazioni internazionali; cinque per il settore attività produttive e cinque in quello dell´agricoltura. La Giunta ha confermato la decisione di accantonare 10 milioni di euro per iniziative nel campo della solidarietà sociale. Altre iniziative, per 12 milioni di euro, saranno indicate dal Consiglio regionale. Agli Enti locali andranno oltre 19 milioni, mentre per le spese di funzionamento della Regione vengono previsti due milioni di euro.Tra le somme vincolate anche 14 milioni per ripianare il deficit di bilancio di Promotur.  
   
   
CONSULTA: MARINI, GIUNTA REGIONALE UMBRIA CONDIVIDE CONTENUTO SENTENZA  
 
 Perugia, 21 maggio 2 012 – “La giunta regionale è perfettamente d’accordo con la decisione della Consulta che ha dichiarato l’illegittimità della legge regionale che disciplina l’attribuzione degli incarichi di direttore generale nelle aziende ospedaliero-universitarie, a seguito di un non adeguato coinvolgimento nelle nomine in questione dell’Università degli Studi”. E’ quanto affermato il 17 maggio la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che ricorda come su tale questione, già il Governo aveva comunicato le sue osservazioni e che l’assessore regionale alla sanità, Franco Tomassoni, aveva presentato in Consiglio regionale uno specifico emendamento della Giunta che accoglieva – condividendole – le osservazioni del Governo, secondo il quale per la nomina dei direttori generali delle aziende ospedaliero-universitarie era ed è necessario prevedere l’adeguato coinvolgimento dell’Università, ma il Consiglio respinse l’emendamento: “Ora la Corte – ha concluso la presidente Marini - ha definitivamente chiarito la questione, segno che la tesi da noi sostenuta nell’emendamento che avevamo proposto al Consiglio era giusta e fondata. Non posso, quindi, che condividere il contenuto della sentenza”.  
   
   
PIACENZA - FINANZIAMENTI EUROPEI PER LE IMPRESE  
 
Piacenza, 21 maggio 2012 - Giovedì 31 maggio (dalle 9,30 alle 15,30) la Camera di Commercio ospiterà il seminario “I finanziamenti europei per le imprese: i programmi a gestione diretta della Commissione europea”. Il seminario intende fornire un quadro generale delle opportunità di finanziamento rivolte alle imprese, con particolare riferimento a quelle gestite direttamente dalla Commissione europea, e delle relative modalità di accesso. Il riferimento specifico è rivolto ai programmi previsti all’interno della programmazione comunitaria 2007-2013, anche se verranno presentati i contenuti di base della futura programmazione denominata Europa 2020. La presentazione del bilancio comunitario sarà il punto da cui partire per fornire un quadro complessivo dell’organizzazione dei finanziamenti europei e per chiarire la distinzione tra i programmi a gestione diretta della Commissione europea e quelli a gestione indiretta. Verranno presentati i metodi e gli strumenti di base della progettazione comunitaria e delle modalità di accesso ai finanziamenti diretti da parte di un’impresa. Dopo aver illustrato i principali programmi rivolti alle imprese, la presentazione si concentrerà sulle opportunità relative a tre settori: Innovazione, Tecnologie ed Energia Al termine del seminario, dalle ore 15,30, il relatore, dottor Giovanni Bursi, sarà a disposizione dei partecipanti per colloqui individuali. Il quesito da sottoporre al relatore andrà però segnalato in anticipo e trasmesso alla Camera di commercio ( nuoveimprese@pc.Camcom.it ; fax.0523334367) entro il 29 maggio prossimo, utilizzando il modello disponibile nel flyer. I posti disponibili in sala sono solo 40, quindi è obbligatoria l’iscrizione (e-mail: nuoveimprese@pc.Camcom.it , fax.0523/334367). La partecipazione è gratuita. Il seminario è stato organizzato in collaborazione con Simpler. Unioncamere Emilia-romagna e le nove Camere di commercio della regione sono i punti di contatto della rete comunitaria Enterprise Europe Network a supporto della competitività e crescita delle imprese. Sono membri di un consorzio interregionale denominato Simpler composto da partner della Lombardia e dell’Emilia-romagna con una pluriennale esperienza nell’ambito dei servizi alle imprese: Cestec, Aster, Camera di Commercio di Milano, Camera di Commercio di Ravenna, Fast. Enterprise Europe Network è presente in oltre 40 Paesi con più di 600 organizzazioni.Enterprise Europe Network a supporto della competitività e crescita delle imprese. Sono membri di un consorzio interregionale denominato Simpler composto da partner della Lombardia e dell’Emilia-romagna con una pluriennale esperienza nell’ambito dei servizi alle imprese: Cestec, Aster, Camera di Commercio di Milano, Camera di Commercio di Ravenna, Fast. Enterprise Europe Network è presente in oltre 40 Paesi con più di 600 organizzazioni.  
   
   
VALLE D’AOSTA: RIUNIONE DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA DEL POR FESR COMPETITIVITÀ REGIONALE 2007/13  
 
Aosta, 21 maggio 2012 - Si è tenuto mercoledì 16 maggio, nella sede della Fondation Grand Paradis, a Cogne, l’appuntamento annuale del Comitato di sorveglianza del Programma Fesr Competitività regionale 2007/13. Hanno partecipato all’incontro, i rappresentanti della Direzione generale Politica regionale della Commissione europea, del Ministero dello Sviluppo economico, della Regione e del partenariato istituzionale, economico e sociale. Gli argomenti all’ordine del giorno sono stati: esame e approvazione del rapporto annuale di esecuzione al 31 dicembre 2011; informativa sullo stato di attuazione finanziaria e fisica del Programma e sulle azioni di comunicazione realizzate; analisi dei report relativi ai Core Indicators, agli indicatori di realizzazione, e agli indicatori con target a livello di Qsn; presentazione di alcune operazioni avviate nell’ambito del Programma; informativa in merito al processo di revisione del Programma; informativa in merito all’attuazione del Piano di valutazione e alle attività di valutazione realizzate; informativa in merito al Rapporto annuale di controllo e informativa in merito al futuro della Politica di coesione 2014/20; Il Comitato ha approvato il rapporto annuale di esecuzione e ha analizzato lo stato di avanzamento del Programma: dal punto di vista finanziario sono stati assunti impegni per un valore pari a 30,2 milioni di euro e pagamenti per un importo di poco inferiore a 19 milioni di euro. Tale avanzamento consente alla Valle d’Aosta di evitare, anche per l’anno 2011, il rischio di perdita di contributi comunitari e statali. Nel corso della riunione è emerso che l’attuazione del Programma è in linea con quanto previsto. A oggi risultano avviati quasi tutti gli interventi, in particolare quelli finalizzati alla promozione della competitività e dell’innovazione del sistema produttivo regionale; gli interventi di riconversione di siti industriali dismessi (area Espace Aosta e area ex Ilssa Viola di Pont-saint-martin); i progetti relativi al settore energetico e gli interventi di recupero di alcune aree naturali protette e di beni culturali finalizzati a promuoverne la valorizzazione e la fruizione turistica consapevole. In particolare, sono stati illustrati al Comitato i progetti Rê.v.e. - Grand Paradis - che ha come finalità quella di favorire un approccio sostenibile alla mobilità e di rendere possibili gli spostamenti interni al territorio valdostano del Parco del Gran Paradiso a impatto zero, mediante l´utilizzo di veicoli alimentati ad energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili – e i progetti di valorizzazione delle aree naturali protette, in particolare il progetto di riqualificazione naturalistica e turistica della riserva naturale Les Iles di Saint Marcel, il progetto che prevede la realizzazione di un centro visitatori nel Parco naturale del Mont Avic e il progetto Vda Nature Métro, che ha creato il sistema “Viva - Valle d´Aosta unica per natura”.  
   
   
ASSESSORE PUGLIESE SCRIVE ALLE PROVINCE: STOP ALLE ASSUNZIONI FACILI  
 
Bari, 21 maggio 2012 - “Il nuovo impegno come assessore alle risorse umane, che mi è stato conferito nel mini rimpasto di deleghe voluto dal Presidente Vendola, denota la ferma determinazione del Governo regionale di proseguire nella linea di eliminare gli sprechi, tagliare le spese degli apparati e razionalizzare i servizi della Regione e degli Enti Locali valorizzandone risorse e personale”. E’ quanto dichiara, il 17 maggio fresca di incarico, il nuovo assessore al Personale della Regione Puglia, Marida Dentamaro che aggiunge: “questo impegno gravoso e delicato aumenta l’efficacia del lavoro finora svolto come assessore agli Enti locali; e l’unificazione delle due competenze assume grande valenza strategica nell’importante processo già avviato per la riforma dell’architettura istituzionale delle Autonomie, dal quale è lecito attendersi risultati concreti di efficienza e risparmio di spesa. “Proprio in quest’ottica - continua l’assessore - in vista della redistribuzione del personale delle Province tra Comuni e Regione, ho ritenuto opportuno scrivere ai Presidenti delle sei Province pugliesi per raccomandare estrema cautela e prudenza in tema di organizzazione istituzionale e di gestione del personale. E’ necessario che eventuali nuove assunzioni siano limitate allo stretto necessario per espletare le funzioni fino alla fine dell’anno in corso – chiarisce la Dentamaro - altrimenti il processo di riassetto istituzionale subirebbe gravi condizionamenti, risultando compromesso il conseguimento degli obiettivi di efficienza e di risparmio ai quali dobbiamo tendere, senza riserve e senza eccezioni. Bisogna inoltre evitare - aggiunge la neo responsabile del personale - di creare false aspettative, illusioni o, peggio, nuovo precariato che nessuno può permettersi. Si tratta - conclude l’assessore Dentamaro- di sensibilità istituzionale, ma anche di corretta gestione delle risorse pubbliche; l’impatto organizzativo e finanziario che la perdita di funzioni delle Province determinerà sui Comuni e sulla Regione sarà già pesantissimo, dobbiamo tutti contribuire a che non divenga insostenibile”.  
   
   
RIFORMA ENDOREGIONALE, ASSESSORE UMBRIA PROSEGUE INCONTRI CON I COMUNI  
 
Perugia, 21 maggio 2012 - Continua la serie degli incontri promossa dall´assessore regionale alle Riforme, Gianluca Rossi, per condividere con tutte le amministrazioni comunali umbre il percorso di attuazione della riforma del sistema endoregionale. Dopo Orvieto, Norcia e Terni, il 17 e 18 maggio, è stata la volta di Gubbio, Foligno e Spoleto dove è stato unanime il consenso da parte dei sindaci per l´iniziativa assunta dall´assessore Rossi di condividere e concertare i livelli di attuazione di una legge così importante per il futuro dell´Umbria che aiuterà non solo gli addetti ai lavori, ma anche le comunità che vivono quotidianamente il rapporto con le amministrazioni locali. Durante l´incontro l´assessore Rossi ha evidenziato tra gli obiettivi della riforma in particolare la tutela dell´identità e dei valori rappresentati dai piccoli Comuni, favorendone l´aggregazione e lo svolgimento di funzioni comuni: "E´ questa la sfida che la legge si è data - ha detto - per questo si rende necessaria la più totale sintonia e collaborazione tra i diversi livelli istituzionali coinvolti". Concludendo l´assessore ha espresso la sua soddisfazione per l´esito positivo degli incontri: "Si è discusso in maniera costruttiva - ha riferito - delle diverse opportunità politiche e amministrative offerte dall´accorpamento di servizi previsto nelle nuove Unioni speciali dei Comuni. Sono emersi inoltre, diversi spunti di riflessione in un clima di complessiva collaborazione che conferma la volontà collettiva di attuare una riforma di importanza strategica per l´Umbria".  
   
   
FAS: IN FVG 168 MLN EURO TRA AMBIENTE, TPL, MONTAGNA E LOGISTICA  
 
Trieste, 21 maggio 2012 - Entra nella fase di attuazione il programma regionale per l´utilizzo delle risorse Fas (Fondo aree sottoutilizzate). Dopo il via libera del Cipe (Comitato interministeriale per lo sviluppo economico), la Giunta regionale ha approvato infatti il 17 maggio, su proposta dell´assessore alle Finanze e alla Programmazione Sandra Savino, il Programma attuativo del Friuli Venezia Giulia, che permetterà agli uffici regionali di avviare concretamente le azioni previste. "È giunto finalmente a maturazione un programma di grande rilevanza strategica per lo sviluppo del Friuli Venezia Giulia - ha commentato Savino - particolarmente importante anche per il territorio triestino perché va ad intersecarsi, per esempio, con l´Accordo di programma che andremo a firmare con gli altri Enti territoriali e con il ministro dell´Ambiente Corrado Clini probabilmente entro fine mese". Per il Programma del Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc, nuovo nome che è stato attribuito al Fas), sono stati messi a disposizione del Friuli Venezia Giulia 168,3 milioni di euro, che la Regione ha deciso di concentrare per la gran parte, pari a oltre il 70 per cento del totale, su quattro azioni specifiche. Per migliorare la qualità dei servizi del Trasporto pubblico locale (Tpl) sono stati destinati 18 milioni di euro e altri 25 andranno per la piattaforma logistica regionale. La somma più consistente (56,1 milioni di euro) sarà riservata alla riqualificazione ambientale del Sin (Sito inquinato di interesse nazionale) di Trieste. Infine, 18 milioni di euro verranno indirizzati per lo sviluppo della montagna.  
   
   
CONFARTIGIANATO. VENDOLA A MONTI: "SUBITO RIDISCUTERE REGOLE PATTO DI STABILITÀ"  
 
Bari, 21 maggio 2012 - “Il Mezzogiorno deve tornare ad essere una priorità nazionale e, aggiungo, anche un punto di riferimento della governabilità in Europa, altrimenti il rischio è che il Sud precipiti in una condizione di depressione strutturale. L’europa non ha prospettive e futuro se viene mutilata di alcune sue porzioni che sono anche culturalmente strategiche”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, intervenendo il 18 maggio a Bari alla Convention sul Mezzogiorno organizzata da Confartigianato. “Il Mezzogiorno d’Italia - ha detto ancora Vendola - è il trait d’union tra Europa e Africa, tra costa Nord e costa Sud ed Est del Mediterraneo e il Sud oggi va letto nelle sue articolazioni interne. Ci sono modelli che reggono meglio l’urto della crisi. Noi abbiamo voluto investire in modo massiccio sulla innovazione, sulla ricerca, sugli spin off, sulla capacità di dare al nostro sistema produttivo più qualità, facendo crescere il valore aggiunto di un sapere produttivo sempre più raffinato. E le risposte, da questo punto di vista, ci sono state. Abbiamo investito aiutando un sistema di impresa parcellizzato a fare sistema e a ragionare per filiere produttive e abbiamo aiutato quelle filiere a essere servite da una infrastrutturazione tecnologica diffusa. I nostri distretti dell’innovazione servono a questo, trasferiscono non solo conoscenza ma anche quella cultura dell’innovazione senza la quale la sfida della competizione è già perduta”. Poi il Presidente Vendola ha insistito, nel suo intervento, sulla “bizzarra realtà del patto di stabilità”, un cappio che “bisogna velocemente togliere dal collo degli enti pubblici, a cominciare dalle regioni, perché sta strangolando le nostre economie”. “Cresce di giorno in giorno - ha detto Vendola - la consapevolezza che se non si ridiscute la regola infame del patto di stabilità, la crescita sarà un miraggio irragiungibile. È ridicolo avere la liquidità in cassaforte e non poter erogare i finanziamenti dovuti ai sistema d’impresa, è ridicolo ed è inspiegabile. Le spese per gli investimenti, queste almeno, non devono essere vincolate al patto di stabilità. Occorre nettizzarle”. Poi l’affondo a Monti. “Il riflesso del governo Monti a capire questa difficoltà e ad operare concretamente, è lentissimo”. “Non mi metto nei panni di Monti – ha detto Vendola - ma vorrei dirgli per lo meno due cose. Sono sei mesi che abbiamo l’attenzione del governo Monti e dei suoi Ministri su questo problema, ma sono sei mesi che per la sua risoluzione non c’è stato nessun atto concreto. Non c’è tempo da perdere perchè nel frattempo è aumentata la povertà, la disoccupazione ed è cresciuta la recessione. La ridiscussione dei vincoli del patto di stabilità e un atteggiamento meno prono nei confronti del sistema bancario che ha completamente smarrito la propria funzione sociale. Ecco, credo che alemeno queste due cose sarebbero all’altezza della sfida che ci aspetta”.  
   
   
IL MADE IN ITALY IN BRASILE, DAL 21 AL 24 MAGGIO MISSIONE GOVERNO - REGIONI - SISTEMA CAMERALE.  
 
Ancona, 21 maggio 2012 - Si terrà dal 21 al 24 maggio la Missione Governo, Regioni, Sistema Camerale in Brasile, promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero degli Affari Esteri in collaborazione con le Regioni, con il supporto dell’Ice-agenzia per la promozione all´estero e l´internazionalizzazione delle imprese italiane e la partecipazione del Sistema Camerale. Il coordinamento della missione di sistema, che vede la partecipazione di 16 Regioni, è stato affidato alla Regione Marche, in virtù del suo ruolo di responsabile per l’Internazionalizzazione nella Conferenza delle Regioni. A guidare la delegazione marchigiana e quelle delle altre regioni, è il presidente delle Marche, Gian Mario Spacca, unico governatore che sarà presente in Brasile. “È di fondamentale importanza esserci – dice Spacca – perché su questa missione di sistema si è acceso un grande interesse delle imprese partecipanti e delle autorità brasiliane. Consolidare i rapporti di sistema Regioni-governi-camere di commercio dei due Paesi, accompagnare le micro e piccole imprese e sostenerle nei processi di internazionalizzazione, aprire le nostre economie ai mercati in forte crescita come quello brasiliano e rafforzare i rapporti con questo importante Paese non solo sul piano economico, sono gli obiettivi della missione. Quello che è stato assegnato alle Marche è un ruolo di grande responsabilità e particolarmente impegnativo, soprattutto perché la missione di sistema in Brasile ha riscosso un grande interesse tra le imprese: più di 700 hanno risposto “presente” con entusiasmo. Tra queste, circa 200 sono state selezionate, cercando la migliore combinazione con gli interessi che in Brasile si sono manifestati. Le aspettative sono dunque molto elevate e la Regione Marche ha lavorato con grande determinazione per non deluderle. Un lavoro che parte da lontano e che, in questi mesi, ha visto l’organizzazione di road show con il coinvolgimento di centinaia di imprese e di prestigiosi interlocutori in Brasile”. La missione, che per il Governo sarà guidata dal Sottosegretario del Ministero degli Affari Esteri, Marta Dassù, ha l’obiettivo di rafforzare ulteriormente le relazioni economico-commerciali con il Paese Sudamericano, favorendo la penetrazione delle imprese italiane in un mercato che è la sesta economia del mondo e la seconda delle Americhe. La nuova formula della missione, per la seconda volta allargata anche alle Regioni, risponde all’esigenza di intraprendere un’azione istituzionale comune puntando in maniera decisa sull’ export, da cui passa in buona misura la ripresa del nostro Paese. Focus specifici riguarderanno i settori Aerospazio, Agroalimentare, Agroindustria, Automotive, Contract, Edilizia, Energia, Housing sociale, Legno – Arredo, Logistica, Meccanica, Nautica e Sistema Moda. Con 20 imprese partecipanti, la delegazione marchigiana è tra le più numerose, segno della grande attenzione del sistema imprenditoriale marchigiano per il tema dell’internazionalizzazione. Le Marche, oltre a essere la Regione coordinatrice della missione, guideranno anche i settori del legno arredo, contract e housing sociale, in cui il nostro territorio detiene il primato, in termini di esperienze radicate e distretti industriali di riferimento. “L’internazionalizzazione, nello scenario economico attuale – sottolinea Spacca - è una strategia “obbligatoria” anche per le micro e piccole imprese. Tuttavia, internazionalizzare non è un’impresa semplice. Nelle Marche, in particolare, sostenere e favorire l’internazionalizzazione delle micro e piccole imprese è essenziale: siamo la prima regione manifatturiera d’Italia in rapporto alla popolazione, la decima d’Europa. È indispensabile, dunque, che le nostre imprese partecipino a un processo di internazionalizzazione e abbiano un percorso che si realizzi all’interno di una logica di sistema. La Missione di Sistema in Brasile, che la Regione Marche è onorata di coordinare, rientra appieno in questa strategia, che vuole incentivare la presenza delle nostre imprese su quel mercato, ma anche sviluppare relazioni strutturali tra le due economie”. Imprese Marchigiane Che Partecipano: Settore Energia: Astea Energia srl, Brandoni solare, Emis srl, Faam Group, New energy srl, Italia imprese, Spes; Edilizia sostenibile: Casali spa, Diasen srl; Agroalimentare-agroindustria: Corima srl, Gino Girolomoni Coop, Guido Cocci Grifoni & C. Srl società agricola, Terre Cortesi Moncaro soc. Coop. Agricola; Meccanica: Effegomma srl, Tecnopromec srl, Pieralisi Maip Legno arredo: La Bottega dell’albergo spa, Lafano srl, Solage spa (Bontempi Casa), Teuco Guzzini spa Scheda Il Brasile Porta d’ingresso ai mercati del Mercosur (il mercato comune dei Paesi dell’America Latina), il Brasile offre importanti opportunità di collaborazione e di investimento alle imprese italiane; lo sfruttamento degli enormi giacimenti petroliferi di "pre-sal”, e il volume di affari indotto dagli investimenti legati all´acquisto di piattaforme, navi appoggio, sicurezza, tubi, valvole, potrebbero aprire grandi opportunità per le aziende italiane fornitrici di beni e servizi all´industria del petrolio. In questo contesto la Missione rappresenta, in particolare per le piccole e medie imprese, un importante momento di promozione. Il Brasile è stato individuato come Paese prioritario nel Piano Made in Italy del Ministero dello Sviluppo Economico, anche in considerazione della possibilità di trovare sinergie collegate all’anno dell’Italia in Brasile nel 2011/2012 (“Momento Italia-brasile”), e allo svolgimento in questo Paese della Coppa del Mondo di Calcio nel 2014 e delle Olimpiadi nel 2016. Con una popolazione di 191 milioni di persone e una classe media da circa un decennio in costante crescita, il Brasile mostra un mercato interno con forte propensione al consumo. Il Paese dà segni di notevole dinamismo: è entrato a far parte delle prime 10 economie mondiali ed è membro autorevole dei Brics, con un Pil a +7,6% nel 2010 e +2,7% nel 2011 e stime di crescita del 3,3% per il 2012 e del 4,5% nel 2013 (fonte: Ice). La Missione La Missione toccherà le città di San Paolo, San Josè Dos Campos, Curitiba, Santos e Belo Horizonte che presentano un’alta specializzazione territoriale e un forte orientamento all’export; sono previsti approfondimenti con esperti, incontri istituzionali bilaterali, visite ai poli produttivi territoriali, incontri ‘business to business’ con controparti locali selezionate. Il programma prenderà il via lunedì 21 maggio con una sessione plenaria unificata a San Paolo e la presentazione delle opportunità di collaborazione commerciale, imprenditoriale e di investimento. Il giorno successivo, martedì 22, avrà luogo il Forum bilaterale Italia-brasile, dove sono in programma gli incontri con gli operatori economici. A seguire si svolgeranno sessioni parallele nelle diverse località, con incontri tematici e ‘business to business’.  
   
   
AFFARI ISTITUZIONALI: PRESIDENTE MARINI SCRIVE A MINISTRO AURÈLIE FILIPPETTI INVITANDOLA A VISITARE L’UMBRIA  
 
 Perugia, 21 maggio 2012 - "In tutti noi umbri c´è un po´ d´orgoglio nel sapere che lei oggi sia Ministro della Repubblica di Francia, terra dove suo nonno si recò per trovare lavoro come tanti umbri in quegli anni": così la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, in una lettera inviata il 17 maggio al ministro della cultura francese, Aurélie Filippetti, nella quale la invita a visitare nella città d´origine della sua famiglia, Gualdo Tadino, il Museo dell´Emigrazione. "Nel rivolgerle i miei complimenti - scrive la presidente - sono certa di rappresentare il sentimento di tutta la comunità dell´Umbria, ma soprattutto di quella di Gualdo Tadino, la nostra cittadina dove suo nonno è nato e da dove partì come emigrato, come tantissimi suoi concittadini e corregionali". "Ed a ciò si aggiunge - continua la presidente - anche il mio apprezzamento per il fatto che lei sia una donna, segno di una sempre maggiore sensibilità verso la concreta affermazione del principio di parità cui l´Europa tiene in particolar modo". Ricordando la figura del nonno del ministro, la presidente ha sottolineato come egli abbia incarnato l´identità più vera dell´Umbria, sia dedicandosi al lavoro, ma anche alla ferma opposizione al tragico periodo fascista e nazista: "La storia dell´emigrazione umbra - dice la presidente Marini - è una storia di grandi sacrifici, che ha interessato migliaia e migliaia di nostri corregionali, costretti dalla povertà di allora ad intraprendere i ´viaggi della speranza´. In tanti trovarono un lavoro lontano dalle loro terre di nascita, che non hanno però mai dimenticato, così come noi oggi serbiamo un grande ricordo di quegli umbri che in giro per il mondo sono poi divenuti i nostri ambasciatori. Ecco perché la nostra Regione anni fa ha deciso la creazione del Museo dell´Emigrazione proprio nella sua originaria Gualdo Tadino, e che, mi auguro sinceramente, vorrà visitare quando i suoi impegni di Governo lo consentiranno".  
   
   
PICCOLE IMPRESE CRESCONO, DALLA REGIONE TOSCANA OLTRE 4 MILIONI PER QUALIFICARE LE PMI  
 
Firenze, 21 maggio 2012 – Piccole e medie imprese più competitive e moderne grazie ai fondi che la Regione stanzia per l’acquisizione di servizi qualificati. Sono 271 le imprese ammesse al finanziamento previsto con l’ultima tranche di risorse del bando “Aiuti alle Pmi dell’industria, dell’artigianato e dei servizi alle produzioni per l’acquisizione di servizi avanzati e qualificati”, varato per la prima volta nel 2008 e successivamente rifinanziato, con aperture a cadenza quadrimestrale. A fronte di 326 domande presentate, ne sono state ammesse 271 e finanziate 142. Le domande ammesse ma non finanziate per carenza di fondi verranno automaticamente inserite nelle graduatorie dei quadrimestri successivi sulla base del punteggio assegnato e della data di presentazione della domanda. Le domande finanziate prevedono investimenti per complessivi 7 milioni e 500 mila euro e contributi per oltre 4 milioni e 700 mila euro. Il 37% delle domande ammesse sono presentate da micro imprese, il 42% da piccole imprese ed il 21% da medie imprese. “Il nostro obiettivo in questa fase di grande difficoltà del nostro sistema produttivo – spiega l’assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini – non può che essere quello di contribuire a rendere più competitive le pmi toscane, favorendone l’acquisizione di processi duraturi di cambiamento organizzativo e innovazione. Grazie alle risorse previste per questo bando, che rifinanzieremo anche per l’anno in corso con circa 12 milioni, ci proponiamo anche di contribuire alla razionalizzazione e alla qualificazione dei servizi alle imprese, favorendone la crescita e la specializzazione”. Il bando per i servizi qualificati infatti prevede la concessione di aiuti diretti alle imprese che intendono investire in progetti innovativi immateriali. In altre parole, non si tratta di investimenti finalizzati ad un nuovo prodotto ma di un investimento in competenze, idee, creatività, capacità tecniche. Il contributo è sotto forma di aiuto non rimborsabile, cioè a fondo perduto, a favore delle medie, piccole, piccolissime imprese, anche in forma associata o di nuova costituzione. Le spese ammissibili sono quelle per servizi di consulenza in materia di innovazione, quelli per servizi a supporto dell’innovazione, quelli per personale altamente qualificato messo a disposizione da un ente di ricerca o da una grande azienda presso una pmi. Il bando per l’aiuto ai servizi qualificati è un bando aperto. “Fra le novità inserite con l’ultimo aggiornamento – ricorda Simoncini – anche l’estensione alle imprese che aderiscono a contratti di rete. Un modo per favorire ancora di più quel processo di aggregazione fra imprese che, come Regione, consideriamo utile per irrobustire il nostro sistema produttivo spesso penalizzato dalla piccola dimensione”. Dall’apertura del bando sono state ammesse 2.224 domande e finanziate 1782, attivando investimenti per complessivi 177 milioni a fronte di oltre 40 milioni di contributi. Nel corso del 2011 si rileva un incremento del 30% circa delle domande presentate ed anche un miglioramento qualitativo dei progetti. L’assessore ricorda fra le misure che la Regione ha messo in campo da gennaio ad oggi per il sistema produttivo toscano e che prevedono, nel complesso, risorse per circa 125 milioni, anche il bando per il sostegno all’internazionalizzazione delle pmi, il cui termine è scaduto a metà aprile. I progetti pervenuti sono oltre 150 e coinvolgono circa 300 imprese toscane. Le risorse complessivamente stanziate sull’intervento ammontano a 10,5 milioni. L’istruttoria dei progetti da parte di Sviluppo Toscana è già in corso.  
   
   
FVG: VOUCHER GRANDE SOLUZIONE MESSA A RISCHIO DA MONTI  
 
Trieste, 21 maggio 2012 - "Quella dei voucher - spiega l´assessore regionale al Lavoro, Angela Brandi - si è rivelata una soluzione sempre più praticata perché, oltre a consentire un sensibile alleggerimento burocratico per i datori di lavoro, fornisce anche ben definite garanzie previdenziali e assicurative al lavoratore. Proprio con queste finalità, unite a quella dell´emersione del lavoro nero, abbiamo inteso in questi ultimi anni promuoverne la diffusione e un corretto uso". "Adesso – aggiunge il 18 maggio Brandi - la riforma del Governo Monti va in una direzione che non condivido in quanto tende a limitare in maniera eccessiva l´utilizzo dei voucher, rischiando così di far regredire a uno stato di caos e di illegalità le imprese e i lavoratori ai quali si è invece riusciti a garantire chiarezza nel rapporto di lavoro". Commentando i dati sull´utilizzo dei voucher in Friuli Venezia Giulia nel primo trimestre dell´anno in corso, Brandi lancia questo messaggio al Governo nazionale prima di entrare nel dettaglio delle cifre. Nell´estremo Nordest, infatti, nel 2011 i voucher sono stati complessivamente 1.212.064, con un aumento del 41,7% rispetto agli 855.193 del 2010. Analogo incremento, in termini percentuali, si osserva a livello nazionale: nel 2010 sono stati venduti 8.211.929 voucher, passati a 11.608.872 nel 2011 (+41,4%). Nel corso del I trimestre 2012 sono stati venduti complessivamente 281.874 voucher. Il dato evidenzia una diminuzione di 23.309 unità (- 7,6%) rispetto al quarto trimestre del 2011, periodo in cui erano stati venduti 305.183 buoni. Calo che, verificatosi anche tra fine 2010 e inizi 2011, rappresenta una tendenza connessa alla stagionalità nell´utilizzo di questa forma di lavoro. Si osserva invece un aumento di carattere tendenziale rispetto al I trimestre 2011, quando erano stati venduti in regione 237.951, con un incremento pari a 43.923 voucher (+18,5%). A livello provinciale, il maggior numero di voucher è stato venduto a Udine (140.836), seguita da Pordenone (82.294), Trieste (31.770) e Gorizia (26.974). Per quanto riguarda i settori, 43.032 (15,3%) sono stati venduti nel settore del commercio, 31.589 buoni (11,2% del totale)a imprese agricole, 8.343 per lavori di giardinaggio (pari al 3,0% del totale), 9.354 per le manifestazioni sportive (3,3%), 400 per le consegne a domicilio (0,1%). Nel turismo sono stati venduti 1.824 voucher (0,6% sul totale), negli "altri servizi" 19.387 (6,9%) e 9.583 nel lavoro domestico. L´unico comparto che rimane privo di voucher venduti è quello dell´insegnamento privato.  
   
   
FVG: 10,1 MLN EURO PER LAVORI DI PUBBLICA UTILITÀ  
 
Trieste, 21 maggio 2012 - Per il 2012 la Regione destina ben 10,1 milioni di euro, fra risorse proprie (3,1 milioni) e del Fondo sociale europeo (7 milioni), a quelle pubbliche amministrazioni che promuovono l´inserimento lavorativo di persone disoccupate, attraverso progetti per lavori di pubblica utilità. Lo ha annunciato l´assessore al Lavoro del Friuli Venezia Giulia, Angela Brandi, rendendo noto che proprio il 17 maggio la Giunta regionale ha approvato il regolamento che indica i requisiti delle iniziative, nonché i criteri e le modalità per l´assegnazione dei finanziamenti, indicando nel contempo le caratteristiche che devono avere i beneficiari, ovvero le persone disoccupate, e i soggetti che poi andranno materialmente ad attuare i progetti per conto delle stesse pubbliche amministrazioni. Con questo "intervento innovativo perché assieme al Trentino Alto Adige, siamo le uniche Regioni in Italia ad attuarlo", si prevede di poter assicurare una pur temporanea occupazione complessivamente a circa 560 persone, "dando così una risposta concreta alla crescente domanda di lavoro che si manifesta in questa fase di difficile congiuntura economica - ha detto Brandi - e contribuendo in questo modo alla coesione sociale, grazie all´utilizzo per finalità produttive ed occupazionali di risorse che in passato erano più spesso e più genericamente impiegate ai fini assistenziali". Dal 2010 ad oggi sono stati complessivamente investiti nei lavori di pubblica utilità 33 milioni di Euro per un totale di circa 1.700 lavoratori coinvolti. Per quanto riguarda i beneficiari, l´assessore ha spiegato che "per il 2012 il target di lavoratori individuato deve essere disoccupato da non meno di 8 mesi e non deve percepire alcun tipo di ammortizzatore sociale". Parallelamente, "i progetti presentati dalla pubbliche amministrazioni dovranno prevedere il numero di lavoratori coinvolti, una durata da un minimo di 4 ad un massimo di 8 mesi, il numero delle ore settimanali impegnate (tra 20 e 32), la qualifica, il numero minimo di ´tutor´ che avranno il compito di accompagnare l´inserimento lavorativo, la descrizione dei moduli formativi orientati alla sicurezza sul lavoro e all´utilizzo delle attrezzature, le attività che verranno svolte dai lavoratori". Le pubbliche amministrazioni potranno presentare domanda di finanziamento a partire dal 7 giugno, giorno successivo a quello della pubblicazione del Regolamento sul Bur, e sino al 30 giugno 2012 nella misura massima di 30 posti di lavoro ciascuna per le amministrazioni provinciali ed i Comuni capoluogo di provincia, 18 posti di lavoro per ciascuna amministrazione comunale e per le unioni dei Comuni, 6 posti per le altre amministrazioni pubbliche. I lavoratori interessati potranno recarsi presso i centri per l´impiego delle province a partire dal 16 luglio 2012 per iscriversi nelle apposite liste di disponibilità. Cinque i settori di intervento: valorizzazione patrimonio pubblico urbano, extraurbano e rurale, compresa la relativa manutenzione; valorizzazione di beni culturali e artistici anche mediante l´attività di salvaguardia, promozione, allestimento e custodia di mostre relative a prodotti, oggetti attrezzature del territorio, nonché riordino o recupero e valorizzazione di testi o documenti di interesse storico e culturale; riordino di archivi e recupero di lavori arretrati di tipo tecnico o amministrativo; custodia e vigilanza finalizzati a migliorare la fruibilità degli impianti e attrezzature sportive, centri sociali, educativi o culturali gestiti dai soggetti proponenti; attività ausiliarie di tipo sociale a carattere temporaneo. "Sarà poi compito degli stessi centri per l´impiego - ha chiarito Brandi - formulare le graduatorie dei lavoratori, una per ognuno dei 5 settori di intervento, modulando le posizioni in base alla durata dello stato di disoccupazione (massimo 20 punti), all´età anagrafica (massimo 25 punti), all´Isee (massimo 20 punti), all´essere unico genitore presente nel nucleo con uno o più figli a carico (5 punti), essere invalidi del lavoro con percentuale di invalidità inferiore al 34% (5 punti), essere disabili iscritti nell´elenco di cui alla legge 68/99 (10 punti), raggiungere i requisiti per il pensionamento nei successivi quattro anni ( 15 punti)". In proposito, l´assessore ha evidenziato la particolare attenzione riservata agli over 50, categoria più colpita dalla crisi. Una volta ottenuto il finanziamento, le pubbliche amministrazioni individueranno i soggetti attuatori del progetto stesso, utilizzando criteri di selezione che tengano conto dei principi di trasparenza, parità di trattamento e non discriminazione mediante avviso pubblico. Tutti i progetti dovranno essere avviati con l´assunzione dei lavoratori entro il 31 ottobre di quest´anno.  
   
   
SEMINARIO UMBRIA-CINA OGGI A PERUGIA GRANDI POSSIBILITÀ PER LE IMPRESE UMBRE NEL MERCATO CINESE  
 
Perugia, 21 maggio 2012 - Un programma strutturato di promozione e sostegno all’internazionalizzazione delle imprese umbre e la missione istituzionale della Presidente Marini che nel prossimo luglio aprirà relazioni con la regione dello Shandong è stato annunciato dall’assessore regionale allo sviluppo economico, Vincenzo Riommi, a conclusione del seminario sullo sviluppo dei rapporti economici e commerciali tra Umbria e Cina che si è tenuto, venerdì 18 maggio, a Perugia, organizzato da Regione Umbria, Centro Estero Umbria e da Italia, agenzia nazionale per l’internazionalizzazione delle imprese. L’iniziativa ha visto la partecipazione del Ministro Consigliere dell’ambasciata cinese in Italia, Zhang Junfang, del Rettore dell’Università per stranieri di Perugia, Stefania Giannini, del Presidente del Centro Estero Umbria Gianluigi Angelantoni, del presidente di Meccanotecnica Umbra, Alberto Pacifici, del Direttore dell’ufficio Ice di Pechino, La Spina e del rappresentante del Ministero degli Esteri, Canapa. “Un valore, quello delle iniziative sul mercato cinese, – ha sottolineato l’assessore Riommi – che si inserisce in un contesto in cui l’Umbria, che fino ad oggi fa registrare circa 100 milioni di euro di export verso la Cina, vuole guadagnare rapidamente quote di mercato puntando sulla forza del suo brand, sulle piattaforme dell’agrofood e della meccanica avanzata quali vettori per l’internazionalizzazione di quella parte del sistema produttivo che guarda con sempre maggiore interesse ai mercati orientali. Una scelta, ha concluso l’assessore, che si inserisce in un contesto di precise scelte di politica industriale che vedono altresì declinate politiche di supporto e di integrazione con le iniziative nazionali anche nei settori del turismo, del restauro dei beni culturali e della sicurezza alimentare che vedono l’Umbria già impegnata in proficui scambi istituzionali e commerciali con la Cina”. L’iniziativa dai contenuti fortemente operativi, ha visto da parte del ministro Zhang confermare i punti di forza dell’Umbria e le opportunità che il mercato cinese presenta per le imprese regionali sia nei settori consolidati del made in Italy che nell’ hi-tech dove già si registrano importanti presenze di aziende umbre. Il rappresentante diplomatico ha rimarcato l’interesse delle autorità governative cinesi verso l’Umbria che nel 2012 rappresenta una delle regioni target per lo sviluppo degli scambi commerciali tra i due paesi. Il ministro Zhang poi, salutando il rettore Giannini, ha voluto ricordare la sua esperienza umbra pluriennale presso l’Università per stranieri sottolineando il ruolo della prestigiosa istituzione accademica per lo sviluppo dei rapporti tra Umbria Italia e Cina. Gli interventi dei rappresentanti dell’Ice e del Ministero degli Esteri hanno sottolineato le molteplici opportunità di approccio al mercato della seconda economia del mondo ed importanti suggerimenti su strumenti di business a disposizione delle imprese grazie anche alla presenza di consolidate relazioni istituzionali che in breve tempo hanno portato l’Italia ad esportare oltre 17 miliardi di dollari in Cina.  
   
   
IMPRESE IN EMILIA ROMAGNA, NUOVE MISURE PER LA CRESCITA DA 130 MILIONI DI INVESTIMENTI  
 
Bologna, 21 maggio 2012 – Proseguono le misure per stimolare la crescita realizzate dalla Giunta regionale a favore delle imprese dell’Emilia-romagna. In particolare il varo di un nuovo bando per lo start-up di imprese innovative, l’approvazione della graduatoria delle misure per l’innovazione tecnologica nonché le richieste di finanziamento per la ricerca industriale. «Uno sforzo collettivo per la comunità regionale, insieme alle imprese, per proseguire con una strategia d´attacco le azioni di stimolo della crescita economica. L’obiettivo – ha sottolineato l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli – è quello di accrescere la competitività del sistema economico-imprenditoriale emiliano romagnolo e incrementare l’occupazione in particolare per i giovani laureati e ricercatori». Innovazione tecnologica. Quasi 130 milioni di euro di investimenti innescati dai 29,5 milioni di euro di contributo della Regione e un incremento occupazionale previsto in 450 unità. Sono questi alcuni dei numeri relativi all’esito del ´Bando innovazione tecnologica-reti 2011´ , finanziato con fondi europei (Por Fesr 2007-2013, Asse 2, ´Sviluppo innovativo delle imprese´). Dei 400 progetti finanziati – 61 sono imprese guidate da donne e 66 da giovani – la maggior parte riguardano attività manifatturiere, servizi di informazione e comunicazione ed attività professionali, scientifiche e tecniche. La misura sostiene singole imprese o raggruppamenti di imprese, al fine di favorire l’acquisizione di know-how tecnologico e organizzativo, con la finalità di consentire un salto competitivo alle aziende e alle loro aggregazioni in rete, incentivando progetti di investimento in innovazione. La Regione fornisce impulso gli investimenti innovativi delle pmi dell’Emilia-romagna al fine di valorizzarne la produzione di beni e di servizi nonché promuoverne la crescita e la diversificazione produttiva e il loro sviluppo sul mercato. I progetti favoriscono processi di specializzazione produttiva e/o di erogazione di servizi finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese, essere funzionali all’innovazione sia di prodotto/servizio che di processo e favorire ricadute positive sull’occupazione delle imprese, sulle filiere produttive e sull’occupazione e in termini di posti di lavoro durevoli e di qualità. Un impianto strategico premiante, dimostrato anche dalle 1.563 domande presentate. Ricerca industriale. Dieci milioni di euro che verranno aumentati dalla Regione, visto il successo dell’iniziativa, per sostenere la ricerca industriale, la crescita e l’occupazione. È questo l’obiettivo del bando, pubblicato a marzo, che punta a sostenere progetti di ricerca e sviluppo per quelle imprese emiliano-romagnole che hanno avviato o hanno in programma piani di investimento sul territorio con la creazione di nuovi posti di lavoro. Piani di investimento che debbono prevedere un aumento occupazionale certo e misurabile. Ben 101 le domande presentate (4 nel settore agroindustria, 7 automotive, 5 chimica-farmaceutica, 6 elettronica, 17 ict, 3 materiali per edilizia15, meccanica e materiali, 32 meccanica industriale, 8 scienze della vita) e un valore di investimenti attivabili che supera i 208 milioni. Secondo le prime stime, i contributi regionali potrebbero promuovere un incremento occupazionale di almeno 1000 unità, di cui un terzo ricercatori e personale impiegato in attività di ricerca e sviluppo. Ad essere finanziati saranno progetti di ricerca industriale o di sviluppo sperimentale, non ancora avviati all’atto di presentazione della domanda, il cui importo complessivo non sia inferiore a 1 milione di euro. Sono finanziabili spese per il personale, per l’acquisto o la locazione di strumenti e impianti, per la ricerca contrattuale e i brevetti, per materiali e lavorazioni direttamente imputabili alla realizzazione dei prototipi. Start Up innovative. Sostenere la voglia di impresa dei giovani, premiando in modo particolare quelle realtà ad alto contenuto di conoscenza capaci di generare sviluppo e nuova occupazione stabile e di qualità. Questi i presupposti del nuovo bando regionale “Sostegno allo start up di nuove imprese innovative”, aperto il 15 maggio scorso. Finanziato con fondi europei (Por Fesr, Asse 1 - “Ricerca industriale e trasferimento tecnologico”) il bando sostiene l’avvio di nuove imprese a elevato contenuto di conoscenza, basate sulla valorizzazione economica dei risultati della ricerca e sullo sviluppo di nuovi prodotti e servizi di alta tecnologia. L’intervento sostiene i costi necessari in fase di start up e i primi investimenti finalizzati all’espansione dell’impresa. Con un plafond di risorse pari a circa 2,5 milioni di euro, elevabili in corso d’anno, il bando “start up innovative” premia quelle realtà che, grazie alla qualità del business plan presentato, e in base a ben precise caratteristiche (sfruttamento di un brevetto, accordi di collaborazione scientifica con università ed enti di ricerca della Rete alta tecnologia, ricercatori nella compagine societaria) rispondano ai requisiti di “innovatività” richiesti. Così come le spese ammissibili, che comprendono spese di affitto e noleggio laboratori e attrezzature ma anche le spese per acquisto di brevetti e consulenze specialistiche. Destinatari del bando sono singole piccole imprese – compresi consorzi, società consortili e società cooperative – con localizzazione produttiva in Emilia-romagna e costituite successivamente al 1° gennaio 2010. L’agevolazione prevista consiste in un contributo in conto capitale, corrispondente al 60% della spesa ritenuta ammissibile, che non deve essere inferiore a 75mila euro, mentre il valore massimo dei singoli importi erogabili non potrà superare i 100 mila euro. Quindi il fattore lavoro: il bando start up innovative prevede infatti una maggiorazione – pari al 10% del contributo concesso – per i progetti che prevedono alla loro conclusione un incremento dei dipendenti assunti a tempo indeterminato pari ad almeno 3 unità rispetto alla data di presentazione della domanda. Il bando “start up innovative” resterà aperto, fino al 31 dicembre 2012, mentre sono già disponibili on line (http://fesr.Regione.emilia-romagna.it/) tutti i dettagli su tipologia di imprese e investimenti finanziabili nonché sulle modalità di compilazione e trasmissione della domanda.  
   
   
AL VIA LUNEDÌ LA MISSIONE COMMERCIALE GOVERNO - REGIONI IN BRASILE. LA CAMPANIA PRESENTE CON 16 AZIENDE  
 
Napoli, 21 maggio 2012 - L´assessorato ai Trasporti e alle Attività Produttive della Regione Campania partecipa con una delegazione di 16 aziende locali dei settori aerospazio, automotive, energia, moda, agroindustria, alta tecnologia ed agroalimentare alla 2Missione di Sistema Governo/regioni/sistema Camerale in Brasile", che si svolgerà dal 21 al 24 maggio prossimi. Promossa dai ministeri dello Sviluppo economico degli Affari esteri, in collaborazione con l´Ice (Istituto per il commercio estero), e con il supporto del Sistema Camerale, la missione prevede la partecipazione di ben 15 Regioni e si articolerà in una iniziale sessione plenaria unificata a San Paolo lunedì 21 maggio, con la presentazione delle opportunità di collaborazione commerciale, imprenditoriale e di investimento con il Brasile; il giorno successivo, martedì 22, avrà luogo il Forum bilaterale Italia-brasile, dove sono in programma gli incontri con gli operatori economici. A seguire si svolgeranno sessioni parallele in diverse località (San Josè Dos Campos, Curitiba, Santos e Belo Horizonte), che presentano un´alta specializzazione territoriale e un forte orientamento all´export; sono previsti approfondimenti con esperti, incontri istituzionali bilaterali, workshop di presentazione delle economie regionali, visite ai poli produttivi territoriali, incontri ´´business to business" con controparti locali selezionate. Già nello scorso mese di marzo, il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro ha firmato un protocollo d´intesa di collaborazione con i rappresentanti del Governo dello Stato brasiliano del Minas Gerais, in visita a Napoli. "Un´occasione importante per le nostre imprese - spiega l´assessore ai Trasporti e alle Attività produttive della Regione Campania Sergio Vetrella - per consolidare e alimentare scambi e opportunità di collaborazione con una delle principali realtà emergenti dell´economia mondiale, che ha ormai raggiunto i primi posti al mondo per prodotto interno lordo. La missione è in linea con il piano pluriennale di internazionalizzazione della Regione Campania, finalizzato alla costruzione di partenariati strategici e all´efficace sostegno alle piccole e medie imprese per l´apertura verso i mercati esteri. Un piano che prevede un´azione sistematica e duratura, con missioni mirate, realmente in grado di influire sulla crescita del nostro sistema economico e in particolare delle reti d´impresa."  
   
   
CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA, VENDOLA SCRIVE A ERRANI  
 
Bari, 21 maggio 2012 - Convocare una riunione urgente della Conferenza “per affrontare unitariamente il tema della disponibilità delle risorse 2012 per la cassa integrazione in deroga”. È questa la richiesta contenuta nella lettera inviata il 17 maggio dal Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola al Presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani. “La drammatica situazione – scrive Vendola – determinata dalla crisi economica e la necessità di risposte urgenti per garantire un sostegno al reddito dei lavoratori travolti dalle difficoltà economiche, continuano a non trovare una risposta adeguata da parte del Governo, nonostante le richieste avanzate dalle Regioni”. “Ad oggi – evidenzia il Presidente della Regione Puglia – manca ancora una quantificazione certa ed adeguata per l’anno 2012 delle risorse disponibili per la cassa integrazione in deroga che pure, come ho segnalato al Ministero del Lavoro, sta fungendo da indispensabile ‘ammortizzatore’ di tensioni e drammi sociali che diversamente sarebbero destinati ad esplodere, con imprevedibili conseguenze”. “Le chiedo, pertanto, – conclude Vendola – di convocare una riunione urgente della Conferenza da Lei presieduta per affrontare unitariamente il tema della disponibilità di tali risorse e del loro impegno da parte del Governo”.  
   
   
CALABRIA: LA GIUNTA HA PRESO ATTO DEL PARE POSITIVO DELLA TERZA COMMISSIONE CONSILIARE SUL PIANO DI RISANAMENTO OCCUPAZIONALE 2012  
 
Catanzaro, 21 maggio 2012 - La Giunta regionale, che si è riunita il 17 maggio sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Scopelliti, con l’assistenza del dirigente generale Francesco Zoccali, ha deliberato, su proposta dell’assessore regionale al Lavoro Francescantonio Stillitani, la presa d’atto del parere positivo espresso dalla terza commissione consiliare sul Piano di risanamento occupazionale 2012, approvato con la delibera di Giunta n. 141 del 27 marzo scorso, recante – informa una nota dell’ufficio stampa - misure di contrasto alla crisi economica  
   
   
INDUSTRIA: G.R. UMBRIA CONTRO LA CRISI ULTERIORI 4 MILIONI DI EURO PER BANDO RICERCA  
 
Perugia, 21 maggio 2012 - Nella seduta di mercoledì scorso la Giunta regionale dell´Umbria ha deliberato un importante stanziamento di risorse per incrementare la dotazione finanziaria a favore delle imprese che investono in ricerca e sviluppo. Si tratta di 4.000.000 di euro che permetteranno di finanziare, oltre ai 59 già in fase di realizzazione, ulteriori 31 progetti presentati da altrettante imprese a valere sull´apposito bando pubblicato dalla Regione. "In un periodo di straordinaria difficoltà per il sistema delle imprese - ha dichiarato l´assessore regionale allo sviluppo economico Vincenzo Riommi - la Giunta Regionale mette a disposizione un sostegno tangibile al tessuto produttivo umbro garantendo un´iniezione di liquidità a tutte quelle aziende che puntano all´innovazione dei propri prodotti e dei propri processi di produzione". "Continua, in tal senso, - ha detto ancora Riommi - l´orientamento della Giunta Regionale a gestire in maniera mirata ed oculata le risorse di Bilancio messe a disposizione per l´incentivazione ai progetti ed alle iniziative delle imprese umbre con l´obiettivo di mettere a loro disposizione strumenti utili per reagire al periodo di crisi economica ed occupazionale che anche il nostro territorio si trova ad affrontare".  
   
   
CITTÀ DELLA PACE, IL 24 E 25 GIUGNO IL DALAI LAMA IN BASILICATA DE FILIPPO: “IL SOGNO DELL’ACCOGLIENZA DI BAMBINI IN DIFFICOLTÀ È FINALMENTE UNA REALTÀ. MOSTREREMO AL MONDO IL VERO VOLTO DEI LUCANI, QUELLO DELL’ACCOGLIENZA”  
 
Potenza, 21 maggio 2012 - Sua Santità il Dalai Lama sarà in Basilicata nei giorni 24 e 25 giugno prossimi, per visitare la costruenda “Città della Pace”: il progetto di accoglienza fortemente voluto dal Premio Nobel per la Pace Betty Williams e finanziato dalla Regione Basilicata. “Il Dalai Lama vuole vedere con i suoi occhi il sogno che siamo riusciti a realizzare a Scanzano e a Sant’arcangelo– ha detto il presidente della Giunta regionale Vito De Filippo - e la Basilicata è pronta ad accoglierlo mostrando il suo vero volto, quello dell’accoglienza e dell’ospitalità. Nella nostra regione – ha continuato De Filippo – si sta realizzando un progetto che sembrava un’utopia ma con la tenacia e la forza che i lucani in più occasioni hanno saputo dimostrare, quell’idea si sta edificando concretamente”. A Sant’arcangelo, infatti, dove ci sono alcune delle case-alloggio deputate all’accoglienza di bambini provenienti da Paesi poveri e zone di guerra, si sono già inseriti alcuni nuclei familiari provenienti da Nigeria, Ghana e Palestina. “E’ un’integrazione sorprendente quella che si respira nel paese – ha detto il governatore – il centro storico abitato prevalentemente da anziani si sta animando con i colori e l’allegria di questi bambini. Era proprio questa l’dea che abbiamo fin da subito condiviso con Betty Williams – ha concluso De Filippo – ed è questo il volto dei lucani che vogliamo mostrare al Dalai Lama e attraverso lui al mondo intero”. Il massimo esponente del buddismo tibetano, nella sua tappa lucana (una delle poche in Europa e l’unica in cui terrà un discorso pubblico) farà tappa a Matera, Scanzano Jonico e Sant’arcangelo.  
   
   
CARTA FAMIGLIA: 2,7 MLN EURO AI COMUNI DEL FVG  
 
Trieste, 21 maggio 2012 - La Giunta regionale ha approvato il 17 maggio la delibera proposta dall´assessore all´Istruzione, università, ricerca, famiglia, associazionismo e cooperazione, Roberto Molinaro, con la quale vengono stabilite per l´anno 2012 le percentuali effettive da applicare per la ripartizione delle risorse disponibili ai Comuni al fine di promuovere l´attivazione di benefici connessi a Carta famiglia. Una percentuale del 50 per cento sarà ripartito in base al numero di Carta famiglia attive nel territorio comunale; un altro 50 per cento in base al numero di nuclei familiari con figli residenti nel territorio comunale. Ai Comuni che non abbiano comunicato i dati aggiornati, viene assegnato un importo calcolato con riferimento ai dati utilizzati per il riparto dell´esercizio precedente. Le risorse disponibili per il 2012 ammontano complessivamente a 2.700.000 euro, che saranno ripartiti tra i Comuni con un successivo provvedimento di attuazione della Direzione competente sulla base dei criteri oggi approvati. I Comuni, in base al Regolamento, sono autorizzati a utilizzare i finanziamenti entro il 31 dicembre del secondo anno successivo all´assegnazione dei fondi per l´attivazione di nuovi benefici ovvero per l´ampliamento di quelli già attivati.  
   
   
ASILI A MILANO: ECCO L’ELENCO DELLE 20 NUOVE CLASSI CHE ACCOGLIERANNO 505 BAMBINI  
 
Milano, 21 maggio 2012 - Ecco l’elenco delle 20 nuovi sezioni nelle scuole materne che, per la prima volta dal 2005, saranno aperte dal prossimo anno scolastico, accogliendo 505 bimbi. Delle 20 nuove classi, 16 saranno formate da 25 bambini, 3 da 26 e 1 da 27. Le aperture riguardano 8 Zone di Milano. Complessivamente, le sezioni salgono da 850 a 870. Per l’acquisto degli arredi nelle nuove classi l’Amministrazione comunale ha già impegnato 150mila euro. Sarà incrementato anche l’organico, con l’assunzione di nuove educatrici secondo le modalità definite dall’assessorato al Personale.
Zona Asilo Numero Sezioni
2 Giacosa 46 2
3 Crescenzago 56 1
3 Benedetto Marcello 9 1
4 Quartiere Santa Giulia 2
5 Baroni 45 1
6 De Nicola 2 1
6 Alzaia Naviglio Grande 22 1
7 Viterbo 43 2
7 Stratico 3 1
8 Brivio 8 1
8 Sapri 50 2
8 Val Lagarina 26/a 1
9 Thomas Mann 8 1
9 Ciriè 10 2
9 Pastrengo 10 1
Totale 20
Sono on line sul sito del Comune di Milano le graduatorie relative alle iscrizioni ai nidi, alle sezioni Primavera e alle scuole dell’infanzia comunali. Complessivamente, sia per i nidi che per le materne, le prime scelte delle famiglie sono state confermate, in media, nel 90% dei casi così come è stato garantito il criterio della vicinanza tra fratelli in nove casi su dieci. Nelle materne la lista d’attesa è stata ridotta, così come il numero di bambini per classe, che non sarà più di 28 come stabilito dalla precedente Amministrazione. In particolare, circa la metà (47,2%) delle classi sarà con 25 bambini, il 20,5% con 26, il 29,3% con 27 e il 3% sotto i 25. Da gennaio 2013 saranno aperte 3 ulteriori sezioni presso la scuola materna di Santa Giulia. Inoltre, saranno recuperate da 5 a 10 altre sezioni, grazie alla collaborazione dell’Ufficio scolastico territoriale attraverso il quale si potranno utilizzare educatrici statali per potenziare l’offerta complessiva.
 
   
   
DONNE E GOVERNANCE, SE NE PARLA OGGI A BARI  
 
 Bari, 21 maggio 2012 - Cambiare a cominciare dal linguaggio: non più “quote rosa” ma affermazione di “democrazia paritaria” attraverso le leggi. Se ne parlerà il 21 maggio dalle 9,30 alla Camera di Commercio di Bari nel convegno nazionale “Donne e governance un’impresa possibile” promosso da Confcommercio - Provincia Bari e Bat - Terziario Donna in collaborazione con l’ente camerale barese. Obiettivo dell’incontro è sostenere una maggiore presenza femminile a tutti i livelli di “governance” del nostro Paese utilizzando un nuovo approccio al tema: “Il ‘deficit di democrazia’ – afferma Rosy Daleno, presidente provinciale Bari e Bat e vicepresidente nazionale del Terziario Donna di Confcommercio - costituito dalla scarsa presenza femminile nei luoghi della rappresentanza politica, nelle istituzioni, internazionali, nazionali e locali ma anche nei consigli di amministrazione di enti pubblici e privati, non solo è una grave lacuna per un Paese, ma è ancor più una perdita di opportunità perché utilizza al minimo il potenziale di sviluppo che il lavoro femminile rappresenta. Per rimettere in moto l’economia italiana occorre anche concentrarsi sul cosiddetto ‘capitale dormiente’ della nostra società. Non è un tema che ‘riguarda le donne’ o ‘per le donne’ è un tema di democrazia che riguarda tutti”. Il convegno si pone come momento di riflessione costruttiva, finalizzata alla formulazione di soluzioni che attraverso lo strumento giurisdizionale diano attuazione alla democrazia paritaria a tutti i livelli. Interverranno all’incontro, dopo i saluti del presidente della Cdc di Bari, Alessandro Ambrosi, Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia, Patrizia Di Dio, presidente nazionale di Confcommercio Terziario Donna, Rosy Daleno, vice presidente della stessa organizzazione, Francesca Lamalfa, Presidente Iii Sez. Penale Tribunale di Bari, Emmanuele Virgintino, presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bari, Annarita Fioroni, senatrice Pd, Loredana Capone, vice presidente Regione Puglia, Serenella Molendini, consigliera di Parità della Regione Puglia. Conclusioni di Elena Gentile, assessore al Welfare della Regione Puglia. Modera: Anna Maria Ferretti, direttora di Antenna Sud.  
   
   
BOLZANO: DONNE CHE DECIDONO: ENTRO IL 23 MAGGIO LE ADESIONI PER LA 1A CONFERENZA INTERREGIONALE AD INNSBRUCK  
 
Bolzano, 21 maggio 2012 - Nell´ambito del progetto Interreg Iv Italia - Austria "Donne che decidono" 2011 - 2013 è possibile partecipare alla 1a Conferenza interregionale che si terrà ad Innsbruck il 1° giugno 2012. Adesioni entro il 23 maggio. Nelle posizioni direttive e decisionali, le donne rappresentano tuttora una ristretta minoranza. Per invertire questa tendenza è nato il progetto Interreg “Donne che decidono”. In sostanza, il progetto vuole dar vita a una piattaforma elettronica in cui scambiarsi conoscenze ed esperienze acquisite, rendere visibili le donne in una banca dati delle competenze, promuovere reti di coordinamento, rafforzare la coesione fra le donne nelle imprese, nella pubblica amministrazione e nella politica, e aumentare la percentuale delle donne che occupano posizioni davvero importanti. Per l’Alto Adige al progetto aderisce la Commissione provinciale per le pari opportunità delle donne insieme al Servizio donna della Provincia Autonoma di Bolzano. La presidente della Commissione provinciale per le pari opportunità Ulrike Oberhammer e la responsabile di progetto per l´Alto Adige Astrid Pichler invitano tutte le donne interessate a partecipare alla 1a conferenza interregionale per donne in politica regionale, provinciale e comunale delle sei regioni partner venerdì, 1° giugno 2012, dalle ore 14.00 – 18.00 - Congress Innsbruck Iscrizione a donne@tirol.Gv.at  entro il 23 maggio 2012 anche con l´invio della scheda d’iscrizione (vedi pdf) per posta ordinaria a Amt der Tiroler Landesregierungm Fachbereich Frauen und Gleichstellungm Michael-gaismair-str. 1m 6020 Innsbruck, Österreich / Austria. La partecipazione al convegno è gratuita. Sarà organizzata una trasferta in corriera da Bolzano a Innsbruck, informazioni presso il Servizio Donna, tel. 0471 416951. Ulteriori informazioni sul progetto: www.Provincia.bz.it/pariopportunita    
   
   
LAVORO: UNA BELLA STORIA AL FEMMINILE  
 
 Cagliari, 21 maggio 2012 - "Una bella storia al femminile poco conosciuta, che testimonia ulteriormente l´elevata considerazione del lavoro sardo nel mondo". Lo ha detto l´assessore del Lavoro, Antonello Liori, durante il suo intervento al seminario internazionale "Il lavoro transnazionale in Europa. Il ruolo della donna e l´esperienza sarda", organizzato dal Centro di documentazione internazionale Sardegna estero (Cedise-unaie). Da oltre mezzo secolo, decine di donne, prevalentemente del Sulcis e del Medio Campidano, sono scelte come lavoratrici stagionali da una fabbrica dell´industria dolciaria Ferrero a Francoforte in Germania. Il Seminario è scaturito dalla visita in Sardegna di alcuni studiosi tedeschi ed italiani (Joachin Schroeder e Maren Mag dell’Università di Amburgo, Claudia Zaccai della Sapienza di Roma) che, nell´ambito di un progetto europeo sul ‘lavoro transnazionale nell’Ue’, conducono una ricerca. In un incontro coi dirigenti Unaie ed i ricercatori, l´assessore Liori ha anche considerato l´ipotesi di valorizzare le lavoratrici e la loro pluridecennale attività, sia attraverso la valutazione di un percorso di formazione patrocinato dalla Regione sia con l´attivazione di un rapporto di gemellaggio con le istituzioni tedesche di Stadtallebdorf, dove ha sede la fabbrica. "Il lavoro dei sardi all´estero è caratterizzato da un generale apprezzamento per qualità, impegno, serietà e competenza. Anche da questa positiva esperienza, - ha concluso Liori - possiamo trarre idee per valorizzare le ricadute positive che possono scaturire per l´economia isolana".  
   
   
VI PREMIO PER L´IMPRENDITORIA FEMMINILE NELLA PROVINCIA DI MODENA  
 
Modena, 21 maggio 2012 - Un riconoscimento al ruolo delle donne nello sviluppo del territorio modenese e alle loro capacità imprenditoriali. È l’obiettivo del “Premio per l’imprenditoria femminile nella provincia di Modena”, promosso da Camera di Commercio, Provincia e Comitato Imprenditoria Femminile di Modena, presentato nella sede camerale. Giunto alla Vi edizione, il concorso è aperto a imprenditrici in attività da almeno otto anni che si siano distinte per innovatività e qualità dei prodotti, dei servizi offerti, dei processi utilizzati e dell’organizzazione adottata, come per esempio una prevalenza femminile all’interno dell’impresa e/o l’adozione di politiche di pari opportunità e di conciliazione. L’iscrizione al Premio è gratuita e le domande di partecipazione dovranno essere inviate entro il 16 luglio 2012 alla Camera di Commercio di Modena. Sono accettate sia autocandidature che segnalazioni di nominativi di imprenditrici da parte delle Associazioni di categoria. Catia Allegretti, presidente del Comitato per la promozione dell’Imprenditoria femminile, ha ricordato i punti salienti del regolamento che disciplina il Premio che ha cadenza biennale: « I criteri di valutazione per l’assegnazione del premio tengono conto, oltre che dell’innovatività e qualità di prodotti e servizi, del successo di mercato; della diffusione della conoscenza delle eccellenze e dei prodotti tipici della provincia in Italia e all´estero, sia attraverso nuovi processi produttivi che attraverso la valorizzazione delle tradizioni dei prodotti stessi; della prevalenza di occupazione femminile; dei riconoscimenti ottenuti, sia aziendali che personali; della capacità di continuità e consolidamento dell´azienda; dell’introduzione di strumenti di conciliazione e di flessibilità aziendale. Possono partecipare donne titolari di imprese individuali; collaboratrici familiari di aziende agricole; donne socie di società di persone, di capitali, di cooperative con maggioranza numerica di donne non inferiore al 60% della compagine sociale, oppure donne che, all´interno delle forme societarie sopracitate, ricoprano le cariche di presidente, amministratore delegato, amministratore unico, direttore generale da almeno tre anni. Per noi è importante – ha aggiunto Allegretti- riproporre il premio in una situazione di difficoltà economica perdurante perché proprio nelle situazioni difficili è necessario riconoscere il valore di chi non si dà per vinto e mette in gioco le risorse, la passione e la creatività per continuare a realizzare i propri sogni». Silvia Manicardi, vice presidente del Comitato ha evidenziato: «in Comitato abbiamo discusso a lungo per identificare le motivazioni per mantenere questa iniziativa, in quanto in periodi di crisi così difficili, investire risorse in un “Premio” può sembrare un’attività "leggera" e non indispensabile. La decisione del Comitato all’unanimità è stata di continuare anche per quest’anno la sesta edizione del premio quale segnale di ottimismo e di tenacia. Le donne imprenditrici sono tenaci, forti e non si abbattono facilmente; il mondo deve andare avanti, le aziende pure e noi vogliamo incoraggiare le imprenditrici. Al fine di innovare l’iniziativa verrà creata una pagina su facebook che rimarrà presente nel web per alcuni mesi». Daniela Sirotti Mattioli, assessore alle Politiche per l’economia locale della Provincia di Modena ha sottolineato che «la partecipazione delle donne alla vita economica è fattore strategico per una crescita duratura e sostenibile, perché apporta e valorizza competenze e conoscenze spesso nuove o poco sfruttate. Proprio per l’importanza fondamentale dell’impegno femminile nell’economia provinciale, che si quantifica in quasi 15 mila imprese, intendiamo valorizzare, tramite l’iniziativa del Premio, storie imprenditoriali brillanti e di successo e modalità organizzative e gestionali specifiche del genere femminile che sono spesso portatrici di innovazione e cambiamento». Le imprese femminili in provincia di Modena, secondo i dati di Infocamere al 31/12/2011, sono infatti quasi 15 mila, ovvero il 20% del totale imprese iscritte nel Registro della Camera di Commercio. La presenza delle donne è forte anche in settori per tradizione non propriamente femminili come l’agricoltura, le attività manifatturiere, il commercio e i servizi alle imprese. Il regolamento del Premio è a disposizione presso le sedi delle Associazioni imprenditoriali, del Comitato per l´Imprenditoria femminile e degli Enti promotori che lo pubblicheranno sui rispettivi siti.  
   
   
QUALE PACE POSSIBILE IN MEDIO ORIENTE? LE DONNE CHE FANNO PAURA AI VIOLENTI  
 
Trento, 21 maggio 2012 - Si è aperta con un minuto di silenzio ieri l´ultima giornata di Officina Medio Oriente, moderata da Flavio Lotti, direttore del Coordinamento nazionale enti locali per la pace, cui hanno partecipato alcuni inviati speciali in quella parte del mondo, Bijan Zarmandili de L´espresso, Fulvio Scaglione di Famiglia Cristiana, Filippo Landi della Rai ed inoltre Piergiorgio Cattani, caporedattore di Unimondo. E non poteva essere altrimenti, considerato quanto è avvenuto ieri a Brindisi. Dalla violenza cieca contro una scuola e le sue studentesse alla violenza che dilania il Medio Oriente, dunque; ma con l´obiettivo, proprio di tutta la manifestazione, di porre l´accento soprattutto sulle dinamiche di trasformazione e sui segnali di speranza, su quanto cioè le persone di buona volontà possono e devono fare in favore della pace. Anche se le tensioni e le guerre in Medio Oriente, così come le mafie in Italia, durano da tanti, troppi anni. "Ieri a Brindisi è stata colpita una scuola e sono state colpite delle ragazze - ha detto l´assessore provinciale alla solidarietà internazionale Lia Giovanazzi Beltrami, ideatore della manifestazione, giunta quest´anno alla seconda edizione -. Siamo doppiamente sconvolte. La settimana scorsa ero a Palermo, all´Ucciardone, assieme a tante altre donne. La sostituta procuratore Antimafia lo aveva sottolineato in quell´occasione: a fare paura alle mafie, a fare paura a chi usa la violenza, oggi sono in primo luogo le donne, che respingono quel tipo di cultura e di mentalità. Anche ad Officina Medio Oriente abbiamo visto in questi giorni una fortissima presenza di donne da un lato e di giovani dall´altro. Il tutto all´insegna della non-violenza. Così, anche di fronte alle notizie che ci arrivano da Brindisi, dobbiamo rilanciare con forza il valore della non-violenza, l´insegnamento che ci arriva da Ghandi. E non perderci mai d´animo, non stancarci mai di costruire la pace ´dal basso´, come abbiamo fatto con gli studenti trentini che hanno animato i vari eventi, con i ragazzi di Beresheet La Shalom, con le donne per la pace e con quelle della Coldiretti, con le associazioni, con i tanti cittadini ´comuni´ che non si rassegnano al degrado, all´odio, alla guerra." E´ stata quindi la volta di Cattani, che si è soffermato sul ruolo dei social network nella Primavera araba ed in generale nella galassia dell´informazione, ma anche quello di testate come Al Jazeera, che ha assunto un ruolo di guida in alcuni degli eventi degli ultimi due anni, ma che è sostenuta finanziariamente dal Qatar, ed è quindi influenzata dagli interessi politici di quel paese e dei suoi alleati. Al tempo stesso, in Siria, i cittadini che riprendono gli eventi della guerra civile con il loro telefonino e li postano su youtube sono oggi a tutti gli effetti protagonisti a pieno titolo dell´informazione globale. Tuttavia anche qui bisogna stare attenti: spesso ci sono delle bufale. "Ci vuole una info-peace - ha detto Cattani - un´informazione che sia anch´essa ispirata dai principi della pace, fin dal linguaggio adoperato." Filippo Landi ha riportato nel suo intervento le parole di un cuoco egiziano, uno dei tanti testimoni muti della storia e delle sue tragedie: "Per quanto sia difficile oggi la situazione, mi ha detto questa persona, non accadrà più quello che succedeva prima: ci stavano succhiando l´anima." Per l´inviato Rai, l´Occidente ha trascurato per troppo tempo questi scenari, non ha visto ciò che stava maturando nelle società mediorientali. "Ma in questo siamo in buona compagnia. Mentre scoppiava la crisi egiziana i vertici dei servizi segreti israeliani sembravano del tutto all´oscuro." Centrale rimane ovviamente in questo scacchiere il conflitto israelo-palestinese: "Nulla negli ultimi quarant´anni è migliorato, nella situazione dei palestinesi - ha detto ancora Landi - e forse a qualcuno nelle cancellerie europee fa comodo non vedere, ma certamente Al Jazeera e anche altri media, compresi i social network, le immagini le mostrano. E influenzano le opinioni pubbliche di società, come quelle arabe, che comunque stanno cambiando, rapidamente, anche se noi non ce ne rendiamo conto." Bijan Zarmandili ha spostato il fulcro dell´attenzione sull´importanza di eventi che assumono un carattere simbolico (a partire dall´immolazione del giovane tunisino da cui si fa partire lo scoppio della Primavera araba) e soprattutto sull´Iran. "La società civile iraniana per molto tempo ha delegato il cambiamento ai giovani, agli universitari. Ma da un certo punto in poi ciò che nasce è un vero e proprio movimento politico, non solo espressione dell´intellighenzia. Nasce un movimento di massa. Il punto è che non basta. Manca un legame con i conflitti strutturali di quella società: la povertà, la repressione dei sindacati, gli insegnanti che non vengono pagati per mesi. Quando avverrà la saldatura le cose allora cambieranno più velocemente. Lo stesso deve avvenire anche altrove, in altri paesi e altre società fino a qualche tempo fa personificate dai raiss, che oggi stanno diventando più complesse, stratificate, complesse. Oggi in quella parte del mondo i conflitti non riguardano più l´antioccidentalismo, l´antisionismo, le religioni: questi elementi certo rimangono, ma assumono maggiore vigore le richieste che riguardano la condizione economica e la democratizzazione. Di fronte a ciò sia la classe dirigente israeliana che quella iraniana sono drammaticamente ignoranti, culturalmente arretrate, non danno alcun segno di capire ciò che sta accadendo." E il modello di Islam, per il futuro di quei paesi, quale sarà? "Non quello iraniano. Piuttosto la Turchia. Un Islam insomma che si sta adeguando ai cambiamenti, ai processi di modernizzazione." Fulvio Scaglione infine. "Un primo segnale di concretezza potrebbe essere quello di riconoscere che il problema del Medio Oriente è un problema anche nostro. Usciamo dall´idea che l´Occidente sia un diffusore di democrazia. Ciò avviene solo quando all´Occidente fa comodo. L´italia ha avuto per anni rapporti con la Tunisia di Ben Ali e l´Egitto di Mubarak. La nostra visione del Medio Oriente è quella di una realtà fuori dal tempo, e perciò stesso destrutturabile a piacimento, spesso insediando o sostenendo leadership fantoccio. A ciò si somma l´arretratezza delle classi dirigenti: non solo quella israeliana e quella iraniana, anche quella palestinese. Oggi ciò non è più sostenibile, per due fattori: la crisi economica, che in realtà non è una crisi, è una gigantesca trasformazione delle dinamiche globali, ed inoltre la richiesta di ´pane´, ovvero il movimento interno a queste società, determinato dalla crescita della componente giovanile. In alcuni paesi i giovani sono oltre il 50%; sono spesso molto istruiti, ma non hanno lavoro, e non accettano che le risorse nazionali vengano dilapidate dalle satrapie al potere, come è avvenuto in passato. Di fronte a queste realtà non possiamo usare due pesi e due misure: non possiamo stigmatizzare Timoshenko e boicottare i suoi giochi della gioventù e al tempo stesso trascurare la repressione in Bahrein, che ospita le gare di Formula 1." In chiusura Officina medio Oriente si è incrociata con la Festa dei Popoli, tradizionale manifestazione dell´Arcidiocesi a cui partecipano le tante comunità dei "nuovi trentini". In quest´ambito la consegna simbolica di una pianta di ulivo ai familiari di Stefano Leonardi, il giovane della val di Non recentemente scomparso, di cui era noto l´impegno nel sociale e nel campo del dialogo interreligioso; la pianta verrà messa a dimora quest´estate a Gerusalemme, e sarà speculare a quella che sta crescendo nel parco Santa Chiara di Trento.  
   
   
GIOVANI, RISORSA AMPIAMENTE SOTTOUTILIZZATA IN ITALIA  
 
Trento, 21 maggio 2012 - Con la lettura della dichiarazione di “vicinanza ai giovani del sud in questo giorno di dolore e smarrimento” del presidente della Provincia atuonoma Lorenzo Dellai a nome di tutto il Trentino è cominciato il 19 maggio il secondo incontro dell’anteprima del Festival dell´Economia a Bari. Giuseppe De Tomaso co-direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, introducendo l’incontro ha sottolineato, riprendendo un concetto espresso dal presidente Dellai, che “combattere la criminalità per dar voce alla legalità e alla cultura del rispetto è appunto incentivare manifestazione come quella del Festival dell’Economia di Trento”. Al tavolo dei relatori si sono avvicendati Tito Boeri, direttore scientifico del Festival, Paolo Collini preside della Facoltà di Economia di Trento, Roberto Cingolani direttore dell´Istituto Italiano di Teconologia (Iit) di Genova, Guido Romano Economista, responsabile dell’Ufficio Studi e Relazioni Esterne di Cerved Group, Fabiano Schivardi docente di Economia politica presso l’Università di Cagliari e fellow dell’Einaudi Institute of Economics and Finance (Eief), del Cepr, del Centro Ricerche Economiche Nord Sud (Crenos), Innocenzo Cipolletta presidente dell’Università degli Studi di Trento, Alessandro Laterza Amministratore delegato Gius. Laterza & Figli Spa e Tonia Mastroboni giornalista de “La Stampa” e curatrice de “Incontri con l’autore” del Festival. Nichi Vendola in programma per la tavola rotonda di conclusione dell’incontro non è ovviamente potuto intervenire per la concomitanza della manifestazione svoltasi a Brindisi e in tante altre città italiane in conseguenza del barbaro attentato di Brindisi. Tito Boeri intervenendo all’incontro ha ringraziato Borgomeo e Viesti per aver arricchito la mattinata con il racconto di interessanti esperienze imprenditoriali. “Mattinata purtroppo rattristata dall’atroce gesto di Brindisi. Le testimonianze di stamane non hanno svalutato la fatica e le difficoltà di realizzarle in un Paese che sta vivendo questa recessione con grandi difficoltà e disagio. Le caratteristiche di questa recessione sono molto più sentite dalle famiglie perché la recessione colpisce soprattutto i consumi delle famiglie e si è molto meno preparati a gestire questa crisi. I dati dell’Istat sono allarmanti. La recessione porta la distruzione delle imprese e ricostruire il tessuto imprenditoriale è molto difficile. Dalle testimonianze di stamane emergono alcune parole chiave: le idee, la determinazione, la testardaggine di portare avanti le idee e la rapidità sono tre fattori cruciali. Le relazioni di questo pomeriggio riguardano i casi medi, quelli con i quali dobbiamo fare i conti tutti i giorni, mentre quelle di stamane erano esperienze di successo. E’ importante anche trasmettere degli stili, dei modi di comportamenti per far fronte a queste difficoltà." Paolo Collini, preside della Facoltà di economia di Trento ha evidenziato come "la voglia di mettersi in gioco non si impara sui banchi dell’Università. Il percorso del giovane imprenditore o imprenditrice non è più come prima: tutto è cambiato. Il meccanismo della rete imprenditoriale che è mancato è quello della specializzazione è la rete geografica è molto meno importante di un tempo perché la tecnologia ha messo in rete il mondo. Tutta una serie di condizioni che hanno precedentemente contribuito a tessere il tessuto imprenditoriale ora sono molte diversi e il percorso imprenditoriale è molto differente. E´ vero che il tema della velocità è forse uno dei fattori più importanti e il nostro Paese non sembra brillare in questo senso. Ora la capacità imprenditoriale si misura sulle idee. Lo studio di questi percorsi è un modo per capire come possiamo aiutare le idee ad essere realizzate. Credo che la matrice di affermarsi socialmente, mettendosi in proprio, sia stata, per lo meno per il Veneto, una matrice molto importante. Roberto Cingolani direttore dell’Iit ha illustrato con un filmato “una strana storia”, gli androidi che l’Istituto produce (che sarebbero già pronti per l’industrializzazione) e che potrebbero essere molto utili in tante applicazioni. Dalle celle solari si è arrivati a impiantare sui ratti delle particelle magnetiche che possono contenere al loro interno degli antitumorali e altri medicinali per rilasciarli nella zona malata. "Da una gamba meccanica (primo androide) si è arrivati a qualcosa che opera come un robot nel corpo umano. Altre applicazioni sono state sperimentate sulla carta che può diventare magnetica, piuttosto che antibatterica. Perché vi ho fatto vedere queste cose? A differenza di quando si fa nel software, quando si opera nell’hardware si arriva a creare tecnologie sempre meno settoriali. Molto di ciò che vi ho fatto vedere necessita di infrastrutture. Che cosa bisogna fare per arrivare a risultati utili per l´uomo? E’ necessario capire come si quantifica l’opera, e poi bisogna tenere sotto classifica queste nano start up. Bisogna rispondere a tutta una serie di domande: il mercato ha bisogno di quello che si sta studiando? C’è possibilità di progresso delle nano start up? Come è la strategia del nostro Paese in questo ambito? E’ probabile che i prossimi anni ci riservino qualcosa di meglio di ciò che stiamo vivendo ora in questo campo". Guido Romano intervenendo all’incontro ha posto l’attenzione su giovani e imprese con uno studio illustrato da slides. "I giovani sono una risorsa ampiamente sottoutilizzata nell’economia italiana e la crisi ne ha aggravato la situazione. Sappiamo che l’età media degli imprenditori italiani è in continua crescita. La bassa presenza femminile ai vertici delle imprese ha destato un interesse enorme. Diversi studi hanno dimostrato che le imprese con board eterogenei sono molto meno rischiose e hanno ottime performance aziendali. Tre i ruoli dei giovani che analizzo: gli amministratori e capi (per esempio amministratori delegati) e dirigenti (particolari responsabilità e autonomia gestionale). Tra le nostre informazioni abbiamo anche quelle degli organi sociali. Quanti sono i giovani ai vertici delle aziende italiane? Il 90 per cento hanno già di 40 anni. L’esperienza è un requisito fondamentale per diventare capi. I dirigenti, in media, hanno un´età verso i cinquant’anni. Gli under 30 e under 35 non ci sono nelle imprese italiane. Le imprese giovani che hanno ai vertici persone sotto i 40 anni sono 1.500 con una prevalenza al sud Italia. Il 35 per cento delle imprese under 40 è stato costituito da meno di dieci anni, quindi ciò vuol dire che sono il frutto di imprese di successo. Le imprese guidate da under 40 hanno più ricavi e hanno un peso di rischio maggiore delle altre. Le imprese dei giovani sono innanzitutto più piccole, si trovano localizzate prevalentemente al Sud, più spesso sono frutto di esperienze di recente costituzione e sono più rischiose. La crisi ha promosso o frenato l’accesso dei giovani ai vertice delle imprese? L’incidenza degli under 40 è diminuita in maniera importante mentre è aumentata quella degli over 60. Molti fattori agiscono su questo fenomeno. Il crollo degli under 40 non si può attribuire alla crisi. Rispetto al turnover tra i capi, questo fattore ha costituito una componente positiva favorendo il ricambio ai vertici delle imprese con persone under 40. Le difficoltà dell’economia non hanno permesso un ricambio. I giovani sono scarsamente rappresentati, in misura maggiore delle donne. In questo caso (donne) grande dibattito che ha portato alla legge sulle quote rosa. Under 30 e under 35 non sono presenti o lo sono solo come amministratori, laddove c’è una vera responsabilità di impresa. Gli over 40 sono un pò di più. Fra i dirigenti ci sono un po’ più di donne." E´ poi intervenuto Fabiano Schivardi che ha illustrato uno studio sul fatto se si può imparare o meno a diventare imprenditori. "Oggi ho imparato molto e ho appreso che spesso noi economisti siamo in ritardo sui fatti. Abbiamo parlato soprattutto di hightech però ricordiamoci che il nostro sistema imprenditoriale non è basato su alta tecnologia. I sistemi locali italiani sono diffusi soprattutto al Nord, man mano che si scende al sud la diffusione si dirada sebbene la Puglia, invece abbia un buon tessuto imprenditoriale. Dopo decenni di politiche per lo sviluppo del sud non si è stati in grado di realizzare un tessuto imprenditoriale vero che riesca ad autosostenersi. Al sud è più difficile essere imprenditori e ci sono meno capacità/abilità imprenditoriali. Dagli studi fin qui fatti l’imprenditore si impara stando in un posto dove ci sono altri imprenditori e vi è una sorta di ´apprendistato sociale´. Le abilità imprenditoriali si acquisiscono di più quando si ha un’età verso i vent’anni e si imparano dove c´è una diffusione alta di imprenditorialità: formarsi professionalmente in questo clima è un fattore determinante per diventare poi imprenditore. Il punto è che non possiamo pensare solo a una politica pubblica ma bisogna incentivare la partnership pubblico-privato. Da questo punto di vista il nostro Paese è in ritardo, servono nuovi operatori finanziari e anche se questo non ha ora buona stampa, la finanza è stata fondamentale in passato per il processo di sviluppo. La ricerca e la sperimentazione sono fondamentali e servono molto per promuovere lo sviluppo". In chiusura sono intervenuti dapprima il presidente dell’Università degli Studi di Trento Innocenzo Cipolletta che ha fatto il punto su quanto detto durante le relazioni. "Noi abbiamo costruito la nostra crescita anche attraverso la finanza. Oggi stiamo parlando di imprenditoria con relazioni di grande interesse, di ambiti verso i quali l’imprenditoria sta andando. Abbiamo visto il ruolo dei giovani, dell’università e che direzione dobbiamo prendere per creare sviluppo. L’italia non è un paese a scarsa imprenditorialità, tutt’altro. Quello che manca a noi è la capacità di crescere da parte delle imprese, capacità che deve essere supportata dalla finanza e dalle capacità imprenditoriali. L’imprenditore nasce all’interno di un ambiente favorevole all’impresa e da questo punto di vista noi abbiamo un bacino limitato perché la nostra impresa si fa in ambito familiare. Il mondo delle imprese fa pochissima attività formativa e qualche volta lo considera una cosa contro natura. Auspico - ha continuato il presidente Cipolletta che il mondo delle imprese possa sviluppare una politica per far nascere le imprese. La seconda considerazione è quella che ha portato Cingolani come esperto: il mondo dell’Università è tornato ad essere una fucina di imprese. Negli anni Cinquanta e Sessanta aveva perso questa bella opportunità. Cingolani ci dice anche che sono i problemi che guidano la Scienza. Dovremmo affrontare i problemi che guidano la crescita e lo sviluppo delle imprese come fattori determinanti per fare imprenditoria e sviluppo. Poi ha preso la parola Tonia Mastrobuoni che ha detto "di essere una minoranza nel consesso prestigioso di questo appuntamento del Festival". Ha ricordato come nel 1885 Matilde Serao fondò il Corriere di Roma, "è talmente raro questo fatto che il quadro nel mio ambito specifico (giornalista) è deprimente. Nella gerarchia dei giornali la presenza femminile è sempre più rarefatta. Stamattina io ho imparato moltissimo dagli interventi e la presenza delle donne rispecchia quella nazionale. Nel Pubblico, In Italia, solo l´11,9 per cento sono donne manager, le donne imprenditrici il 23,9 per cento. Nel Mezzogiorno c’è una percentuale maggiore il 26,9 per cento con il Molise in testa. La presenza delle donne nelle società italiane quotate in borsa è bassissima. Queste e altre sono cifre che dobbiamo tenere a mente quando parliamo di donne. Possiamo dire che ci sono per le donne ci possono essere incentivi o ostacoli. Gli incentivi in Italia funzionano e le esperienze di stamattina ce lo dimostrano. I problemi sono gli ostacoli: è un dato di fatto che dove le donne amministrano c’è meno propensione a fallire. In genere la gestione femminile dei soldi è più oculata, ma allora se è vero tutto questo perché oltre metà delle imprenditrici italiane hanno molte più difficoltà di accesso al credito e perché a loro applicano maggiori interessi che agli uomini? E ancora, se le donne sono accompagnate in banca da uomini vengono applicati interessi più bassi, mentre se vanno in banca da sole l´interesse è più alto. Questo è un mistero incredibile. Dobbiamo cominciare a considerare le donne come opportunità per questo Paese. Alessandro Laterza, a questo proposito, pensa "che ci sia un pregiudizio di genere giocando sul fatto che ci sia una minore propensione all’imprenditorialità delle donne. C’è oggettivamente un pregiudizio di genere ed è necessario riconsiderare questo tema e questo problema. Io vengo da un’associazione territoriale, Confindustria, dove non c’è nessuna quota rosa e arrivo a pronosticare che la prossima presidente sarà donna. Il rapporto di Union Camere descrive il Mezzogiorno con una classe di imprese giovanile molto numerosa al Sud e con le prime 16 province per imprenditorialità giovanile sempre localizzate al sud con, in testa, Enna. Non è vero, quindi, che i giovani che rimango al Sud appartengono a una categoria che non vuole fare, tutt´altro. Io questo dato lo leggo con gli effetti positivi, col desiderio di trovarsi una strada qui. Più complicato è del come. Può darsi che si debba scommettere di più su questa cosa rischiosissima che si chiama spin off universitarie (gli spin off sono piccoli e molto a rischio) ma sono dell’avviso che dobbiamo avere una visione costruttiva e quindi non solo incoraggiare per le esperienze che ci sono, ma fare anche associazioni imprenditoriali per insegnare a fare impresa. Concludo con una questione importante: per piacere, lo dico ai miei concittadini, non è vero che nel Mezzogiorno arrivano più soldi che al centro nord. Ogni cittadino al sud ha ricevuto nel 2011 7.700 euro, al nord poco più di 9.000. Al Sud, non produciamo abbastanza ricchezza per ricevere gli stessi soldi del Centro-nord. Se cresce il Sud cresce il Paese, non è un messaggio pubblicitario, ma una grande opportunità.  
   
   
LA TUTELA SANITARIA DEL BAMBINO DA ADOZIONE INTERNAZIONALE  
 
Palermo, 21 maggio 2012 – Si è svolto Sabato 19 Maggio, presso l’ Azienda Universitaria-ospedaliera Policlinico “Paolo Giaccone”, si è svolto il convegno sul tema: “La Tutela Sanitaria del Bambino da Adozione Internazionale ” In questi ultimi anni stiamo assistendo ad un costante aumento di bambini stranieri soprattutto per dinamiche migratorie e di ricongiungimento familiare. Significativo è anche il numero delle adozioni internazionali. Nel 2011, secondo i dati della Commissione Adozioni Internazionali, l’Italia ha superato la soglia delle 4000 adozioni (4022 minori stranieri). Si tratta di un dato importante, specie se confrontato con la flessione (in alcuni casi anche rilevante) delle adozioni internazionali realizzate da altri paesi di accoglienza. In Italia si è registrata solo una lieve flessione rispetto al 2010 (4130 minori stranieri). Dati che pongono il nostro Paese al terzo posto al Mondo, dopo Usa e Spagna. Il maggior numero di coppie adottive provengono dalle Regioni settentrionali (47%) seguite da quelle meridionali (28%) e quindi da quelle centrali (25%). Nel 2011 la Sicilia è, dopo l’Emilia Romagna, la regione in cui si è registrato l’incremento maggiore di coppie adottanti (+15 rispetto all’anno precedente) ed è la prima in assoluto in cui si è registrato il maggior incremento di bambini adottati (+36). L’evento si inserisce nell’ambito delle iniziative promosse dall’Ambulatorio Pediatrico Multiculturale della Auop di Palermo (U.o.c. Di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale, Direttore Prof. G. Corsello, Medici Referenti Dott. M. Giuffrè e Dott.ssa S. La Placa). L’ambulatorio, attivo dal 2011, è rivolto a neonati, bambini e adolescenti stranieri e alle loro famiglie presenti sul territorio della Citta’ di Palermo. Lo scopo è di offrire assistenza sanitaria (visita, consulenze specialistiche, esami di laboratorio, ecc. Ecc.) e fornire un orientamento ai servizi alla popolazione migrante sia essa regolare (per i quali e’ prevista l’iscrizione al Ssn e al pediatra di famiglia cui vanno indirizzati) ma anche e soprattutto irregolare, coordinandosi, nell’ottica di un lavoro di rete, con altre realtà del Ssn, della pediatria di libera scelta e del volontariato, che si occupano di minori stranieri. Tra gli altri, i bambini adottati all’estero per i quali le famiglie richiedono un’accoglienza che risponda, anche, ai bisogni sanitari del bambino. In quest’ottica, l’Ambulatorio Pediatrico Multiculturale dell’Azienda fa parte della rete, distribuita su tutto il territorio nazionale, dei Centri di Riferimento per l’assistenza sanitaria ai bambini adottati coordinata dal Gruppo di Lavoro del Bambino Immigrato (Glnbi) della Societa’ Italiana di Pediatria. Il Convegno è rivolto a professionisti socio-sanitari (medici, psicologi, assistenti sociali), Enti ed Istituzioni che si occupano dell’accoglienza dei bambini adottati attraverso adozioni internazionali, sia all’arrivo nelle nuove famiglie sia a distanza di tempo. Lo scopo è quello di creare una rete sul territorio che implementi l’assistenza sanitaria, favorisca l’accesso e la fruibilità dei servizi da parte delle famiglie e, infine, possa avviare un “percorso” multidisciplinare per la tutela della salute psico-fisica dei bambini adottati. Ed è realizzato con il patrocinio della Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (Simm), della Società Italiana di Pediatria (Sip) e dell’Associazione Culturale Pediatri (Acp). L´adozione internazionale, così come quella nazionale, prevedono un iter complesso, dall´accompagnamento alla genitorialità adottiva fino all´inclusione/integrazione del bambino adottato nel contesto familiare e sociale, che può essere affrontato solo in un´ottica di rete e di legami di comunità. Inoltre, si tratta di un processo culturale complesso in cui i fattori evolutivi, sociali e psicologici della genitorialità e della filiazione sperimentano percorsi altri rispetto a quelli della filiazione bilogica. E´ fondamentale, pertanto far convergere i punti di vista e le professionalità dei vari soggetti coinvolti al fine di creare un "patto" d´intervento che incontri e risponda ai bisogni della famiglia adottiva e del minore adottato.