Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MERCOLEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E BEAUTY FLASH ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Maggio 2012
Politica
PARLAMENTO EUROPEO, APERTURA DELLA SESSIONE: ATTENTATO DI BRINDISI E TERREMOTO IN EMILIA  
 
 Strasburgo, 23 maggio 2012 - All´apertura della sessione plenaria di ieri di Strasburgo, il Presidente Martin Schulz ha espresso il disprezzo del Parlamento nei confronti di chi ha commesso l´orribile attentato alla scuola di Brindisi e la solidarietà di tutti i deputati ai familiari delle vittime. Schulz ha inoltre manifestato la partecipazione del Parlamento al dolore dei familiari delle vittime del terremoto in Emilia. "Un tempo esisteva una regola non scritta, secondo la quale neanche i peggiori criminali uccidevano bambini o ragazzi, ma purtroppo questo confine è stato spesso superato. Non si può provare che disprezzo per chi ha perpetrato tali atti", ha aggiunto il Presidente Schulz, esprimendo poi il cordoglio alla famiglia di Melissa, la ragazza di 16 anni uccisa dall´esplosione, e i migliori auguri a Veronica, che sta ancora combattendo per restare in vita, come pure alle altre vittime e ai loro insegnanti e amici. Schulz ha anche sottolineato che la scuola oggetto dell´attentato era stata dedicata a Francesco Morvillo, moglie del giudice anti-mafia Giovanni Falcone, entrambi assassinati durante un attentato codardo e cruento Schulz ha poi espresso il cordoglio del Parlamento per le vittime del terremoto in Emilia, che ha causato 7 morti, 50 feriti e 5.000 sfollati. Si è detto particolarmente toccato dalle dimostrazioni spontanee di solidarietà - che hanno avuto luogo in Italia e altrove - per le vittime sia del terremoto sia dell´attentato di Brindisi. Deputati in entrata/uscita - Minodora Cliveti sostituisce Rovana Plumb (S&d, Ro) con effetto dal 18 maggio 2012. Bairbre de Brún si è dimessa dal Parlamento europeo con effetto dal 3 maggio e Schulz ha dichiarato vacante il suo seggio. Modifiche all´ordine del giorno - Il dibattito sugli accordi commerciali dell´Ue con la Colombia e il Perù è stato spostato da giovedì a martedì, mentre la relazione sull´assistenza macro-finanziaria è rinviata da martedì a giovedì.  
   
   
UE, MERCATO UNICO: "UNA FERRARI CHE VIAGGIA IN SECONDA"  
 
Strasburgo, 23 maggio 2012 - Nonostante l´imperativo di stimolare la crescita, gli ultimi dati della Commissione europea mostrano che i Paesi membri sono lontani dagli obiettivi fissati per la trasposizione dei regolamenti comunitari in leggi nazionali e per la loro applicazione. I deputati temono un rallentamento dell´economia e chiedono, in una risoluzione adottata martedì, la creazione di procedure d´infrazione d´urgenza contro i paesi in ritardo e di un organismo indipendente responsabile per tali procedure. "A meno che non si incrementi il recepimento delle normative comunitarie e la loro corretta attuazione nel più breve tempo possibile, i nostri cittadini e le nostre imprese non potranno godere dei vantaggi del mercato interno. Gli Stati membri devono pertanto porsi obiettivi ambiziosi e rispettare i loro impegni", ha dichiarato il relatore Simon Busuttil (Ppe, Mt) nel corso della discussione in Plenaria di lunedì. Ridurre il deficit di recepimento... La risoluzione non legislativa è la risposta del Parlamento al quadro di valutazione sul mercato interno per il 2011 presentato dalla Commissione. Il testo mostra che anche se gli Stati membri hanno ridotto il numero di normative Ue recepite, il cosiddetto "deficit di recepimento" (il numero globale di normative in ritardo di trasposizione) è dell´1,2%, superiore all´obiettivo fissato dagli stessi Capi di Stato e governo, pari all´0,8%. L´italia è fra i paesi maggiormente in ritardo, con un deficit di recepimento pari al 2,1%, vicino al Belgio (2, 2%) fanalino di coda.E quello di compatibilità - Oltre a ridurre il deficit di recepimento, i paesi dell´Ue sono invitati ad accettare formalmente obiettivi di trasposizioni più severi, per ridurre allo 0,5% anche il deficit di compatibilità, che indica il numero di direttive recepite in maniera incorretta. L´italia, per quanto riguarda il deficit di compatibilità, è il peggior paese Ue con l´1.9%. Un "procuratore" per le infrazioni alle regole Ue - L´aula ha approvato un emendamento che invita la Commissione a perseguire tutte le violazioni al diritto comunitario e che chiede l´instaurazione di una procedura d´infrazione rapida e di un ufficio ad hoc indipendente all´interno della Commissione, con il compito di valutare le violazioni e avviare le procedure d´urgenza. I deputati lamentano, infatti, che la durata attuale dei procedimenti di violazione, superiore a due anni, risulta eccessiva. "Una Ferrari che viaggia in seconda" - Per migliorare il monitoraggio e l´attuazione delle norme comunitarie, è necessaria una più corretta informazione sulla qualità della trasposizione a livello nazionale. Bisogna trarre lezione dalle "occasioni perse", ha ribadito il presidente della commissione per il mercato interno del Parlamento, Malcolm Harbour (Ecr, Uk), che ha paragonato il mercato interno a "una Ferrari che viaggia in seconda". La risoluzione chiede infine di assicurare che anche i cittadini europei e le imprese traggano benefici dal mercato interno, rafforzando i servizi di assistenza e sviluppando ulteriormente il portale "La tua Europa", dotandolo di un punto unico di contatto nazionale. Il testo è stato approvato con 607 voti a favore, 37 contrari e 4 astensioni.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: RIDURRE GLI SPRECHI DI RISORSE PER RILANCIARE L´ECONOMIA  
 
Strasburgo, 23 maggio 2012 - Mentre i leader europei si riuniscono oggi per discutere di crescita, i deputati affermeranno che si sta sprecando un grande potenziale economico. In risposta al rincaro dei prezzi dei beni di consumo, i deputati proporranno d´introdurre, gradualmente, un divieto generale dello smaltimento dei rifiuti nelle discariche e abolire l´incenerimento dei rifiuti riciclabili entro il 2020. Inoltre, l´Ue dovrebbe orientare i suoi finanziamenti a favore delle attività di riciclaggio. Nel progetto di risoluzione, i deputati sostengono il passaggio dalle tasse sul lavoro a una tassazione ambientale e ritengono che le sovvenzioni che danneggiano l´ambiente o incentivano l´uso inefficiente delle risorse rinnovabili dovrebbero essere gradualmente abolite entro il 2020. I deputati aggiungono che l´Ue dovrebbe accordarsi sull´utilizzo d´indicatori comuni entro il 2013 per fare un passo in avanti verso un impiego più efficiente delle risorse.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: COME RESPONSABILIZZARE I MERCATI FINANZIARI?  
 
Strasburgo, 23 maggio 2012 - In che modo il settore finanziario può contribuire all´uscita dell´Unione europea dalla crisi? Per la deputata greca di centro sinistra Anni Podimata, l´introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie permetterebbe di evitare le operazioni rischiose delle banche, sostenendo allo stesso tempo le finanze pubbliche. Il dossier sarà votato mercoledì 23 maggio. I governi europei non hanno esitato a utilizzare i soldi dei cittadini per salvare il sistema finanziario. Mentre l´idea di una tassa sulle transazioni finanziarie tarda a essere applicata… Anni Podimata - I fatti sono chiari. Il settore finanziario ha provocato la crisi attuale. Nonostante il settore finanziario resti estremamente poco tassato rispetto all´economia reale, il salvataggio delle banche costerà ai governi 4,5 miliardi di euro. Il Parlamento europeo ha reintrodotto l´idea di tassa sulle transazioni finanziarie nel 2010. La resistenza del settore finanziario si è scontrata contro la Commissione europea, sotto la pressione del Parlamento europeo. Questa evoluzione non significa solamente che questa tassa è realizzabile, ma che potrebbe anche generare delle risorse importanti senza nuocere alla competitività dell´economia europea. Quali ragioni giustificano l´introduzione di questa tassa? E quale sarà il suo impatto sull´economia europea? Ap - Per prima cosa, questa tassa permetterà di frenare la speculazione e ritrovare la vera funzione del settore finanziario: il finanziamento dell´economia reale. Inoltre questa tassa dovrebbe generare delle importanti entrate in una delicata fase di consolidamento del bilancio. Un settore finanziario più responsabile sarà più sensibile ai bisogni sul lungo termine della nostra economia. Ecco perché il mercato primario - il mercato finanziario in cui sono scambiati i titoli di nuova emissione, ndr - sarà esente da questa tassa. Spero che gli investimenti si concentreranno sulle attività produttive piuttosto che sulla speculazione. I soldi raccolti attraverso questa tasse contribuiranno a stimolare la crescita. Alcuni sostengono che questa tassa spingerà gli investitori a lasciare il Vecchio Continente… Ap - La liquidità non mancherà dove ce ne è più bisogno. La struttura proposta minimizza i rischi di delocalizzazione del settore finanziario. Pensa che le entrate della tasse potranno ridurre i contributi degli Stati membri al budget dell´Unione europea? Ap - Potenzialmente questa tassa è una risorsa incredibile per l´Unione europea. La Commissione ha calcolato che i due terzi delle entrate di questa tassa sarebbero gestiti a livello dell´Ue, e le contribuzioni nazionali - basate sul Pil - potrebbero essere ridotte del 50%.  
   
   
OLLI REHN VICE-PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA E MEMBRO DELLA COMMISSIONE RESPONSABILE PER GLI AFFARI ECONOMICI E MONETARI E PIANO D´AZIONE DELL´EUROPA EURO PER LA CRESCITA, L´OCCUPAZIONE E GLI INVESTIMENTI DEL PARLAMENTO EUROPEO  
 
 Strasburgo, 23 maggio 2012 – Di seguito l’intervento di Olli Rehen su piano Piano d´azione europea per la crescita, l´occupazione e gli investimenti: “ Presidente Schulz, Onorevoli membri del Parlamento europeo, Signore e Signori, Ancora una volta ci troviamo ad una svolta nella crisi del debito. Allo stesso tempo, l´Unione europea sta ora assistendo ad un nuovo livello di dibattito su crescita e su come ottenerla - e questo è sicuramente positivo e anzi necessaria. Al via preliminare, la Commissione ha insistito su un doppio binario risposta politica che unisce stabilità e crescita. Fin dall´inizio, abbiamo combinato proposte concrete per la stabilità con proposte concrete per la crescita. Vedo la cena dei capi di Stato e di governo come un´opportunità per cogliere lo slancio per la crescita e come un trampolino di lancio importante per il Consiglio europeo alla fine di giugno. Tra i due vertici, la Commissione il 30 maggio presenterà le sue raccomandazioni specifiche per paese, le sfide specifiche economiche in cui versa ogni singolo Stato membro e l´area dell´euro nel suo complesso. Il 30 maggio, sarà anche esposta la nostra linea nell´attuazione del Patto di stabilità e crescita in modo favorevole alla crescita e differenziate. La Commissione solleciterà gli Stati membri a continuare a costruire il fondamento della stabilità economica. Perseguire il risanamento delle finanze pubbliche non è un´opzione: è una necessità. Non potremo mai avere una crescita sostenibile fintanto che abbiamo il debito insostenibile. E cominciamo a vedere un riequilibrio della nostra economia. I deficit sono in calo in tutta Europa. Semplicemente non c´è altro modo per costruire la fiducia e ridurre i costi finanziari. Ogni euro speso sul servizio del debito è un euro in meno per l´occupazione e gli investimenti. Capi di Stato e di governo deve anche stare con il loro fermo sostegno della Survey la crescita annuale della Commissione. Per questo motivo il Presidente Barroso li esorto domani per lavorare a stretto contatto con noi per implementare le nostre raccomandazioni prossimi sotto il semestre europeo di coordinamento delle politiche economiche. Questo strumento di governance chiave sta contribuendo a garantire che stiamo lavorando tutti verso l´obiettivo comune di un´economia in crescita e sostenibile. Onorevoli deputati, Nella nostra dichiarazione Schuman Day due settimane fa, la Commissione ha chiesto di accelerare l´attuazione della strategia Europa 2020, che è stato approvato da ogni singolo Stato membro, come un mezzo per accelerare l´azione per l´occupazione e la crescita nel breve termine. E questo sarà il messaggio chiave presidente Barroso porterà al Consiglio europeo informale di domani. Egli sollecitare i capi di Stato e di governo per sostenere un´iniziativa di crescita che servirà da catalizzatore per un recupero più veloce e più robusto. La Commissione lo presenterà in modo più dettagliato prima del Consiglio europeo di giugno. La strategia Europa 2020 è l´agenda per la salute a lungo termine e la sostenibilità della nostra economia. Incontro il suo clima e gli obiettivi di energia da sola potrebbe creare 5 milioni di nuovi posti di lavoro in Europa - mettere quasi un quarto dei disoccupati nel mondo del lavoro. Ma Europa 2020 deve essere per oggi e per domani. Con la spinta giusta politica, possiamo cominciare a fare la differenza oggi. Lasciatemi fare solo due esempi. In primo luogo, abbiamo chiesto agli Stati membri di conferire alla Commissione un mandato per negoziare con i terzi l´evasione fiscale e frode. Tesorerie nazionali perdono i ricavi attraverso l´evasione fiscale - perdite che semplicemente non possono permettersi. E i 25 Stati membri che l´Unione europea ad andare avanti con questi negoziati, ma due ancora bloccato in occasione dell´ultimo Consiglio Ecofin, al costo di potenzialmente decine di miliardi di euro ai contribuenti europei. Il presidente Barroso sarà chiaro ancora una volta domani sera: questo non è accettabile. Un altro esempio: abbiamo bisogno di accelerare il ritmo dei negoziati commerciali con i principali partner globali. Se l´Europa vuole crescere, ha bisogno di cavalcare l´onda della crescita globale. Le nostre esportazioni verso la Corea salito del 20% nel 2011 a seguito dell´entrata in vigore del nostro accordo di libero scambio. Ci sono molte più opportunità nel dell´economia mondiale e dobbiamo fare tutto il possibile per coglierle. Ci sono molte misure che possiamo prendere rapidamente per rafforzare la nostra economia e inviare un messaggio di fiducia. Promuovere investimenti pubblici e privati ​​è una pietra angolare della nostra iniziativa per la crescita. Noi prima di tutto proporre che gli Stati membri si impegnano altri 10 miliardi di euro alla Banca europea per gli investimenti. Questo potrebbe scatenare molte volte tale importo in nuovi investimenti. La Bei potrebbe espandere il suo volume di prestiti, che è un modo rapido ed efficace di canalizzare un gran bisogno stimolo per l´economia reale. Lasciatemi ricordare che si tratta di una proposta il presidente Barroso ha dinanzi a questa Assemblea il 28 settembre 2011 in suo discorso sullo Stato dell´Unione. Ora c´è lo slancio per farlo decollare, con un focus sul finanziamento alle piccole e medie imprese innovative e competitive, soprattutto nei paesi e nelle regioni che ne hanno più bisogno. La Bei e dei fondi strutturali dell´Unione europea può essere utilizzato anche in modo più efficace attraverso un limitato rischio-sharing con gli investitori privati. Accogliamo con favore gli eccellenti progressi compiuti nei negoziati con il Parlamento e il Consiglio sulla proposta di progetto i nostri legami, e attendo con ansia un accordo nella riunione a tre più tardi. Stimiamo i project bonds potrebbe sbloccare fino a 4,6 miliardi di euro di investimenti in infrastrutture ed innovazione già in una fase pilota. Noi sollecitiamo anche un accordo immediato sulla nostra crescita orientata budget per il 2013, con accordo entro la fine dell´anno sulla pluriennale quadro finanziario per il periodo 2014-2020. Questo sarà un segnale importante in Europa ad investire nel suo futuro, nel lavoro ricco di verde e una crescita basata sull´innovazione re-industrializzazione dell´Europa. In verità, il quadro finanziario pluriennale è il nostro Piano Marshall per l´Europa. E vedremo ottimizzando ulteriormente l´utilizzo dei fondi strutturali. Vogliamo investire meglio e di utilizzare i fondi come catalizzatori per rilanciare settori quali le fonti energetiche rinnovabili, che hanno un grande potenziale, ma trovano maggiori difficoltà ad accedere ai finanziamenti. Allo stesso modo, vogliamo sostenere l´istruzione e la formazione più efficace. Continueremo a lavorare per una rapida adozione del Financial Transactions Tax proposta la Commissione ha presentato nel settembre scorso [e non vediamo l´ora l´esito del voto di domani in Aula]. Porteremo nuove proposte dettagliate su come nel mese di giugno i suoi 57 miliardi di euro all´anno di introiti potrebbero essere utilizzati per investimenti mirati. Il mercato unico è il nostro principale motore di crescita, ma abbiamo bisogno di carburante in più per aumentare quel motore. Sul piano strutturale, ci sono molte cose che possiamo fare poco, ma che il costo può avere un grande impatto sulla nostra economia. Il mercato unico delle merci ha aperto grandi opportunità per il dinamismo economico. Ma dobbiamo essere onesti qui - è incompleta e squilibrata. Non funziona per i servizi, che penalizza quegli Stati membri che più urgentemente bisogno di recuperare. Inoltre non è far emergere il potenziale dell´economia digitale. Il presidente Barroso domani sollecitare i capi di Stato e di governo ad attuare rapidamente l´Atto unico del mercato, a partire dal brevetto europeo. Deve essere adottata nel mese di giugno. E ´giunto il momento di aprire la strada per i brillanti innovatori di oggi a diventare grandi imprenditori d´Europa di domani! Per mantenere alta la pressione sul attuazione, la Commissione presenterà un unico quadro di valutazione della governance del mercato nel mese di giugno, nonché le proposte per ottenere il massimo della direttiva sui servizi. Si presenterà inoltre proposte per un mercato unico atto mark Ii nel mese di settembre per correggere ulteriormente gli squilibri e garantire che gli Stati membri che si impegnano audaci riforme strutturali a casa il guadagno l´accesso ai mercati di altri Stati membri. Allo stesso tempo, proseguiremo la nostra tabella di marcia per la stabilità finanziaria. Abbiamo fatto già molto. L´ue è in testa l´attuazione degli impegni del G20 per rafforzare la regolamentazione e la vigilanza del settore bancario. Il pacchetto di riforma sarà completata nel mese di giugno quando la Commissione propone un quadro comune per il recupero e la risoluzione delle banche e delle imprese di investimento. Abbiamo anche bisogno di vedere un rapido accordo sulla quarta direttiva sui requisiti patrimoniali. E pur perseguendo questo programma di crescita, dobbiamo affrontare l´emergenza sociale che faccia molti europei oggi con la stessa determinazione con cui affrontare le sfide economiche. Riduzione della povertà è uno degli obiettivi chiave della strategia Europa 2020. Ma i nostri sforzi in questo campo avrà successo solo se otteniamo la strategia in tutti i suoi aspetti. Il nostro obiettivo è sfide più immediate sociali dell´Europa. La sfida più urgente è di disoccupazione naturalmente, e in particolare la disoccupazione giovanile. A gennaio il Presidente ha annunciato la creazione di squadre d´azione di mobilitare gli sforzi compiuti negli otto Stati membri con la più alta percentuale di giovani senza lavoro. Egli presenterà i risultati di questo sforzo domani. Guardando al di là di questo orizzonte immediato, credo che una prospettiva a lungo termine per il futuro dell´Unione economica e monetaria sarebbe necessario per tenerci tutti nella giusta direzione. Pertanto, dobbiamo riflettere che tipo di Unione europea sarebbe necessaria per approfondire l´integrazione economica e politica, per esempio, in modo che l´emissione congiunta di debito avrebbe senso per tutti gli Stati che condividono la moneta comune. Il Libro verde sui titoli di stabilità dello scorso novembre ha bisogno di essere seguito presto, idealmente con un medio-lungo termine roadmap che delinea la necessaria integrazione più profonda fiscali ed economiche al fine di minimizzare l´azzardo morale e di assicurare la sostenibilità fiscale - o in altre parole , le caratteristiche di un economico (e politico), unione che è richiesta per rendere la mutualizzazione del debito razionale. Onorevoli deputati, Permettetemi di chiudere con una parola sulla Grecia. Il messaggio della Commissione al popolo greco è questo: Vogliamo Grecia a continuare a far parte della famiglia europea e dell´euro. Dopo aver vissuto al di là dei propri mezzi per troppo tempo, il viaggio in Grecia sta intraprendendo è difficile e impegnativo, ma è un cammino che stiamo prendendo insieme, in un patto di solidarietà. La zona euro ha superato la Grecia in tutte le sue difficoltà. Continueremo a farlo. Non solo attraverso i livelli senza precedenti di assistenza finanziaria contenute nei due pacchetti e la cancellazione del debito-down che, insieme, pari a 33.600 euro per cittadino greco. Ma anche attraverso l´assistenza e molti programmi di sostegno la cui effettiva realizzazione dipende dalla determinazione dei leader greci e le persone. Sto parlando di programmi per ottenere i fondi strutturali che operano sul terreno in cui sono necessari. Prestiti per imprese piccole e medie. Supporto per i giovani senza lavoro. Assistenza tecnica di riformare i sistemi fiscali e abbattere le barriere per le imprese. Siamo pronti a stare dalla Grecia nel suo cammino di riforma. Noi vogliamo stare dalla Grecia. Detto questo, la Grecia deve rimanere determinati a riformare. Siamo convinti che non c´è modo più semplice. Siamo convinti che l´alternativa sarebbe molto peggio. Quindi lasciatemi usare questa occasione per invitare tutte le forze responsabili in Grecia di utilizzare queste poche settimane preziose per ottenere i fatti in modo che tutto il popolo greco può fare una scelta pienamente consapevole e responsabile. Onorevoli parlamentari, Non esiste una bacchetta d´argento per la crescita economica. Se ci fosse, sarebbe già stato licenziato. L´accumulo di debiti, deficit e squilibri nelle nostre economie non è accaduto durante la notte, è successo per molti anni. E il riassetto che stiamo vivendo non sarà concluso durante la notte. Ecco perché è così importante mantenere la rotta delle finanze pubbliche sostenibili e suono. Allo stesso tempo, la Commissione sostiene con forza l´unità rinnovata per la crescita che è ora lanciato in tutta Europa. Siamo certi che ora c´è la volontà politica e la determinazione per andare avanti, a partire da molte delle proposte di sviluppo sostenibile che la Commissione ha già messo sul tavolo. Ora è il momento di andare oltre con le nostre azioni per la crescita e per farli lavorare al servizio dei cittadini europei. Contiamo su di voi in quest´Aula per farlo accadere. Non c´è ragione di aspettare. Infatti, non c´è tempo da perdere.  
   
   
UE: COME RAFFORZARE I DIRITTI DEI CONSUMATORI VULNERABILI  
 
Strasburgo, 23 maggio 2012 - "Ogni consumatore è potenzialmente un consumatore vulnerabile". Partendo da questa riflessione, la deputata spagnola di centro sinistra María Irigoyen Pérez ha redatto una relazione sulla protezione dei consumatori in Europa. Non è la prima volta che il Parlamento europeo si esprime sul tema, ma non è mai stato fatto in maniera globale. La relazione sarà votata in plenaria questa settimana. Cosa significa essere un consumatore vulnerabile? Può essere legato ad una causa fisica o psicologica (handicap, malattia, età…) o ad un fattore esterno come il fatto di parlare una lingua, o la mancanza di informazioni. Come nel caso delle nuove tecnologie. In questo senso possiamo considerare che tutti i consumatori sono consumatori vulnerabili. La relazione si concentra sulla protezione dei consumatori rispetto a delle pratiche commerciali sleali, alla pubblicità ingannevole e alle clausole legali vessatorie. Per esempio, il 70% dei siti internet degli istituti finanziari presenta i costi dei propri prodotti in maniera ingannevole, rischiando anche l´indebitamento del cliente. I bambini sono particolarmente vulnerabili rispetto alla pubblicità degli alimenti grassi e ricchi di zucchero, aumentando il rischio di diventare obesi. I deputati dovrebbero chiedere alla Commissione europea di analizzare i rischi e, in caso negativo, di proporre delle misure di protezione.  
   
   
AMBIENTE: A BRUXELLES SI APRE LA SETTIMANA VERDE  
 
 Bruxelles, 23 maggio 2012 — La principale conferenza europea a tema ambientale si è aperta  ieri con il motto "La sfida dell´acqua — ogni goccia conta". L´edizione di quest´anno della Settimana verde è dedicata alle risorse idriche e per i tre giorni dell´evento si attendono circa 3 000 partecipanti che discuteranno temi collegati all´acqua. Parti interessate, Ong, rappresentanti governativi e funzionari dell´Ue cercheranno soluzioni ai principali problemi esistenti in materia, per esempio come tutelare la disponibilità di acqua di buona qualità a fronte di un rapido incremento della popolazione e di un ancora più evidente cambiamento climatico. Nei 52 stand dell´esposizione le organizzazioni e le imprese presenteranno le migliori pratiche nonché un corollario di numerosi eventi, compresa la proiezione dei film "La soif du monde", "Oceans" e "Africa turns green". In occasione dell´evento sarà assegnato anche lo "European Business Awards for the Environment", il premio per l´ambiente assegnato alle imprese europee innovative che associano con successo innovazione e competitività a una prestazione ambientale d´eccellenza, e si svolgerà la 3a Conferenza europea sull´acqua, un evento di alto livello cui partecipano le parti interessate. Janez Potočnik, Commissario per l´ambiente, ha dichiarato: "L´acqua è letteralmente una risorsa vitale su cui le attività umane incidono in modo estremamente rilevante. Nel corso della Settimana verde spero che le centinaia di esperti e di parti interessate qui riunite riusciranno a sviluppare sia le strategie esistenti, sia nuove idee, in modo da tutelare questa risorsa così preziosa per tutti noi". Una recente indagine della Commissione mostra che sette cittadini europei su dieci ritengono che le questioni legate all´acqua rappresentino un´importante fonte di preoccupazione. L´inquinamento di origine puntuale o diffusa, l´eccessiva estrazione di acqua e l´alterazione di fiumi e laghi mettono a repentaglio gli sforzi compiuti per conseguire entro il 2015 un buono stato delle acque europee. Le catastrofi naturali come la siccità e le inondazioni sono diventate più frequenti e gravi su ampie zone del nostro continente e la loro gravità e frequenza sono destinate ad aumentare in conseguenza dei cambiamenti climatici e della modificazione dell´uso dei suoli. La Settimana verde presenterà una visione d´insieme delle politiche unionali per l´acqua e valuterà come queste debbano evolvere per far fronte alle sfide che ci attendono. Gli eventi di questa settimana si inseriscono nel piano per la salvaguardia delle risorse idriche europee previsto dalla Commissione europea per novembre di quest´anno. La Settimana verde, in quanto parte del processo preparatorio del piano, ospita anche la 3a conferenza europea sull´acqua, una piattaforma di consulenza e dibattito fra le numerose parti interessate del settore idrico, gli Stati membri e la Commissione. Il sito della conferenza organizzerà la trasmissione in diretta web. Il programma della conferenza è disponibile al seguente indirizzo: http://waterblueprint2012.Eu/programme. Il piano, inteso a garantire una quantità sufficiente di acqua di buona qualità da usare in modo sostenibile ed equo, costituirà la nuova risposta strategica alle sfide che questa risorsa deve affrontare. Contesto La 12a edizione della Settimana verde, la principale conferenza annuale sulla politica ambientale europea, si terrà fra il 22 e il 25 maggio 2012 a Bruxelles. Tra gli oratori principali: Janez Potočnik, commissario europeo per l´Ambiente, Connie Hedegaard, commissaria europea responsabile dell´Azione per il clima, Ida Auken, ministra danese dell´ambiente Mark Mwandosya, ministro dell´Acqua e dell´irrigazione, Tanzania Maria Emily Lubega Mutagamba, ministra dell´Acqua e dell´ambiente, Uganda Fritz Holzwarth, vicedirettore generale, Ministero federale dell´ambiente, Germania Angél Gurria, segretario generale, Ocse Michel Candotti, consigliere principale del direttore esecutivo, Unep Igor Volodin, capo unità Gestione dell´acqua, Unido Monica Scatasta, vice consigliera economica, divisione Gestione dell´acqua e dei rifiuti, Banca europea per gli investimenti (Bei) Staffan Nilsson, presidente del Comitato economico e sociale europeo Tony Long, direttore dello European Policy Office, Wwf Saskia Richartz, direttore della Eu Oceans Policy, Greenpeace Valérie Ndaruzaniye, presidente, Global Water Institute (Gwi) Per ulteriori informazioni: Per il programma della Settimana verde 2012 e per seguire le sessioni dal vivo: http://ec.Europa.eu/environment/greenweek/    
   
   
TERREMOTO, ERRANI: "BENE IL DECRETO DEL GOVERNO. ORA LAVORIAMO ALLA RICOSTRUZIONE"  
 
Bologna, 23 maggio 2012 - “Un primo passo utile”. Il presidente della Regione Vasco Errani commenta positivamente l’esito della riunione di oggi del Consiglio dei Ministri, ringraziando “il presidente Monti per la sua visita nelle zone colpite dal terremoto, per la sensibilità e l’attenzione dimostrate nell’affrontare questa grave emergenza”. “Il decreto approvato oggi dal Consiglio dei Ministri è un primo passo utile – ha detto ieri Errani - Come annunciato dallo stesso presidente Monti e richiesto dalla Regione, bisogna lavorare nei prossimi giorni ad un provvedimento di rinvio dell’Imu per le abitazioni e gli stabilimenti industriali che saranno dichiarati inagibili, e degli oneri fiscali e previdenziali per le imprese che hanno subìto danni”. “Occorre inoltre attivare da subito interventi per il sostegno delle imprese e del lavoro – prosegue il presidente della Regione - utilizzando anche le leve del credito e gli ammortizzatori in deroga e ordinari laddove necessari, con l’obiettivo di riattivare nei tempi più rapidi possibili la produzione. “Siamo di fronte ad un’emergenza nazionale – conclude Errani - che ha provocato danni ingentissimi per le abitazioni, le imprese, i centri storici e i beni culturali e religiosi. Per questo bisogna lavorare insieme – Governo, Regione e Autonomie locali – per avviare senza soluzione di continuità la ricostruzione. Occorre sbloccare il patto di stabilità dei Comuni e definire, attraverso un tavolo col Governo, le risposte necessarie ad assicurare quell’obiettivo, la ricostruzione, come è avvenuto per altre emergenze di questo tipo”.  
   
   
TERREMOTO, LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA ATTIVA LA RACCOLTA FONDI RIVOLTA A PRIVATI ED ENTI PUBBLICI  
 
Bologna, 23 maggio 2012 - La Regione Emilia-romagna ha attivato, come annunciato dal presidente Vasco Errani alla Conferenza dei Capigruppo dell’Assemblea legislativa, una raccolta fondi rivolta a quanti, privati ed Enti pubblici, desiderano versare un contributo per far fronte ai costi del terremoto che ha colpito le province di Modena, Ferrara e Bologna. Per i privati le possibilità sono le seguenti: versamento sul c/c postale n. 367409 intestato a: Regione Emilia-romagna - Presidente della Giunta Regionale - Viale Aldo Moro, 52 - 40127 Bologna; bonifico bancario alla Unicredit Banca Spa Agenzia Bologna Indipendenza - Bologna, Iban coordinate bancarie internazionali: It – 42 - I - 02008 - 02450 - 000003010203; versamento diretto presso tutte le Agenzie Unicredit Banca Spa sul conto di Tesoreria 1 abbinato al codice filiale 3182. Per quanto riguarda invece gli Enti pubblici, assoggettati al sistema di Tesoreria unica, è previsto l’accreditamento sulla contabilità speciale n. 30864 accesa presso la Banca d´Italia - Sezione Tesoreria di Bologna. In tutti i casi (privati ed Enti pubblici) il versamento dovrà essere accompagnato dalla causale: contributo per il terremoto 2012 in Emilia-romagna.  
   
   
TERREMOTO. REGIONE VENETO STANZIA I PRIMI 500 MILA EURO PER VERIFICHE STATICHE E MESSA IN SICUREZZA  
 
Venezia, 23 maggio 2012 - La Regione Veneto ha stanziato i primi 500 mila euro per i propri territori a confine con l’Emilia, epicentro del terremoto di domenica scorsa. “Si tratta, in attesa che sia completato il censimento dei danni, di uno stanziamento iniziale per le verifiche statiche – spiega il presidente Luca Zaia – e per la messa in sicurezza delle strutture più gravemente danneggiate, soprattutto quelle di prevalente interesse sociale, quali le scuole”. Zaia ha ricordato di aver dichiarato con proprio decreto lo stato di crisi per i Comuni della provincia di Rovigo, dove sono state segnalate diverse situazioni di emergenza, con danneggiamenti soprattutto ai beni monumentali e di culto, e di aver firmato la richiesta al Governo per il riconoscimento dello stato di emergenza. “E’ nostra preoccupazione – continua il presidente – verificare le condizioni degli immobili ad uso scolastico, per alcuni dei quali è stata disposta la chiusura in via precauzionale. Energie e risorse saranno indirizzate per garantire agli alunni e alle loro famiglie di poter portare a termine quest’ultimo scorcio dell’anno scolastico in totale sicurezza”. “Ho avuto modo di parlare in questi giorni sia con il capo del Dipartimento della Protezione Civile, prefetto Franco Gabrielli, sia con il collega presidente dell’Emilia Romagna, Vasco Errani – prosegue Zaia – ai quali ho confermato che il Veneto è pronto a dare una mano, con quello stesso spirito di solidarietà di cui abbiamo beneficiato noi in occasione della distruttiva alluvione dell’autunno del 2010. Già domenica sera era giunta in Emilia la prima colonna mobile del Veneto in grado di garantire 200 posti letto agli sfollati”. Zaia, inoltre, ha sottolineato che buona parte del territorio veneto è a rischio sismico e che pertanto è necessario, anche attraverso iniziative di carattere informativo e divulgativo, tenere alta l’attenzione della popolazione sui pericoli che derivano da questi eventi e sulle precauzioni e comportamenti da assumere in caso di terremoto. Il presidente ha escluso che la Regione intenda introdurre un’accisa sulla benzina per raccogliere risorse da destinare alle zone venete colpite dal terremoto: “Finché ci riusciremo, eviteremo ogni nuova imposizione fiscale ai nostri cittadini – ha detto –. Quando saranno accertati con più precisione i danni al patrimonio edilizio, residenziale, produttivo e culturale, pubblico e privato, partendo dalla considerazione che la zona principalmente colpita è quella emiliana, attueremo la procedura prevista dalla legge per attingere alle risorse del fondo nazionale della protezione civile”.  
   
   
FVG: TONDO INCONTRA DALAI LAMA A UDINE  
 
Udine, 23 maggio 2012 - Una regione capace di rispettare e valorizzare culture e fedi diverse, una provincia fiera della propria identità, un mondo che vive grandi difficoltà ed ha bisogno di un messaggio di fiducia e di speranza: sono i temi che hanno caratterizzato il colloquio che ieri Sua Santità Tenzin Gyatso, quattordicesimo Dalai Lama del Tibet, ha avuto nel capoluogo friulano con il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo ed il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini. Il presidente Tondo, che già aveva incontrato il Dalai Lama nei giorni scorsi in Carinzia, lo ha ringraziato per la visita, rilevando in questi incontri il segno di una forte spiritualità che aiuta ad affrontare con fiducia le difficoltà che il mondo sta attraversando. Le parole di augurio e di speranza del Dalai Lama hanno trovato espressione concreta nel dono della sciarpa bianca, usanza tibetana per esprimere un buon auspicio per l´avvio di un percorso nel segno delle buone intenzioni di chi la offre. Alla seconda parte dell´incontro è intervenuto anche il presidente del Consiglio regionale Maurizio Franz che ha portato in dono, accanto alla bandiera della Regione offerta da Tondo, un mosaico della scuola Mosaicisti di Spilimbergo.  
   
   
DECENTRAMENTO PARTECIPATIVO, LA GIUNTA REGIONALE TOSCANA PROPONE IL VOTO PER I SEDICENNI  
 
Firenze, 23 maggio 2012 – Via libera in Toscana al voto ai sedicenni, possibile antidoto al distacco di molti dalla politica. La possibilità riguarderà i comuni con meno di 250 mila abitanti che vorranno sperimentare nuove forme di decentramento non amministrativo ma partecipativo. La giunta regionale ha approvato il 21 maggio la proposta di legge, che ora sarà inviata in Consiglio regionale. Interessati sono soprattutto i Comuni capoluogo della Toscana, ma non solo: anche città più piccole e dove prima non c’erano consigli di quartiere potranno farsi avanti. “Non è un obbligo, sia chiaro – spiega l’assessore alla partecipazione e al rapporto con gli enti locali, Riccardo Nencini – Saranno i Comuni a decidere autonomamente se percorrere o meno questa strada. Né con questa proposta si vogliono ricalcare e ricreare le abolite circoscrizioni comunali. E’ un progetto innovativo. Ma si tratta di un’occasione importante per educare e far partecipare i cittadini alle scelte che li riguardano direttamente, in modo continuativo e a partire dai più giovani. E’ un’opportunità per coltivare ed accrescere il senso civico di molti cittadini n un momento anche in cui gli elettori chiedono più partecipazione alla vita pubblica e nuove forme di partecipazione. E’ un possibile antidoto all’antipolitica e all’astensionismo che è cresciuto e che continua a crescere”. Dopo che la finanziaria nazionale del 2010 aveva abolito i consigli di quartiere in tutti i Comuni tranne quelli con più di 250 mila abitanti (in Toscana sono sopravvissuti solo a Firenze), molte amministrazioni hanno iniziato a sperimentare nuove formule o strutture per garantire ed innovare le proprie esperienze di decentramento: non più amministrativo, vietato per legge, ma partecipativo. La Regione Tosana, che per prima in Italia nel 2007 ha approvato una legge sulla partecipazione dei cittadini alla vita e le decisioni delle istituzioni, ha deciso così di finanziare e sostenere le esperienze più interessanti. “I contributi – precisa Nencini – riguarderanno solo i Comuni che per le elezioni di nuovi organismi avranno previsto il diritto di voto (attivo e passivo ndr) per i sedicenni”. Le forme e gli organismi scelti dovranno coinvolgere i cittadini nelle scelte amministrative che riguardano specificatamente quelle parti di territorio comunale in cui vivono: in particolare su temi ambientali, governo del territorio e servizi pubblici. La proposta di legge prevede che i contributi siano erogati attraverso un bando annuale e per il primo anno potranno essere finanziati anche programmi già avviati. La Regione coprirà parte dei costi, i Comuni aggiungeranno il resto e le spese dovranno essere naturalmente rendicontate. La proposta di legge prevede al momento uno stanziamento per il 2012 di 150 mila euro per tutta la Toscana. Altrove in Europa - Del voto ai giovani si parla da tempo e nel resto d’Europa gli esempi non mancano. L’austria è stata la prima, nel 2007, a far votare i sedicenni anche per le elezioni nazionali. In alcune regioni tedesche, limitatamente alle elezioni regionali, lo si poteva fare già da una decina di anni prima: l’ultimo caso riguarda il parlamento della città-stato di Brema.  
   
   
FVG, PREVIDENZA: FONDO COMPLEMENTARE È NUOVA INFRASTRUTTURA SOCIALE  
 
Trieste, 23 maggio 2012 - In merito all´ approvazione di ieri del disegno di legge che istituisce il Fondo territoriale di previdenza complementare della Regione Friuli Venezia Giulia, l´assessore regionale alla Funzione pubblica, Autonomie locali e Coordinamento delle riforme, Andrea Garlatti, ha rilasciato la seguente dichiarazione. "Abbiamo raggiunto un traguardo importante della legislatura. Con l´approvazione della legge regionale che istituisce il ´Fondo territoriale di previdenza complementare del Friuli Venezia Giulia´ la nostra regione è in grado di mettere in campo una nuova, importante ed innovativa ´infrastruttura di protezione sociale´, destinata non solo a garantire agli aderenti il livello del reddito al momento del pensionamento, ma a supportare concretamente le prospettive di sviluppo dell´intera collettività regionale". "Ringrazio tutte le forze politiche e l´intero Consiglio regionale, che ha licenziato senza voti contrari ed in tempi solleciti il progetto della Giunta, ed in particolare i consiglieri relatori Bruno Zvech, Alessandro Colautti ed Alessia Rosolen. Questi due ultimi anche per aver fatto confluire nel testo adottato una propria proposta di legge". "Avevamo iniziato due anni fa il percorso con alcune norme inserite nelle leggi finanziarie. Percorso che è poi proseguito con il supporto dello studio realizzato dal Centro interdipartimentale di ricerca sul welfare dell´Università di Udine e sostenuto dalla Banca popolare di Cividale. La riforma pensionistica Monti-fornero ha successivamente confermato come la previdenza complementare non solo è utile ma, in prospettiva, indispensabile per tutti i lavoratori. Da qui il largo consenso che la proposta ha conseguito presso le associazioni di categoria, professionali, le forze sociali e gli istituti di credito". "I punti di forza del provvedimento sono sostanzialmente due", sottolinea l´assessore Garlatti: "primo, la base regionale del Fondo, che consentirà di mantenere bassi i costi di gestione e di innalzare parallelamente le prestazioni. La gestione territoriale del Fondo, inoltre, permetterà di allocare parte delle sue risorse direttamente nel Friuli Venezia Giulia aumentando così gli investimenti a tutto vantaggio delle imprese locali. Secondo, l´universalità dei destinatari: il fondo è aperto a tutti i cittadini del Friuli Venezia Giulia, anche quando cambiano lavoro, ed a coloro che qui operano: potranno parteciparvi i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, gli imprenditori, i liberi professionisti. Anche i precari potranno aderirvi per mettere al sicuro il proprio domani. Ma sono anche previste forme aggiuntive di assicurazione, per poter usufruire, per esempio, di un sostegno in caso di disabilità". "Il nostro impegno da oggi - osserva ancora l´assessore Garlatti - è quello di conclude presto gli adempimenti autorizzatori ed amministrativi e di operare per la promozione del Fondo per raggiungere nei tempi fissati tutti i suoi obiettivi e rendere concreta questa nuova e grande opportunità di aiuto e di sviluppo della nostra comunità".  
   
   
BASILICATA, PATTO DI STABILITÀ: DE FILIPPO: “SIAMO AL PUNTO LIMITE”  
 
Potenza, 23 maggio 2012 - “Siamo al punto limite di una vicenda che rischia di mettere in discussione con ogni evidenza il rapporto fra imprese, cittadini ed amministrazioni”. E’ stata impietosa l’analisi sull’andamento del Patto di Stabilità che il presidente della Regione Vito De Filippo ha presentato al Consiglio Regionale nel corso della relazione che ha voluto presentare in aula per fare il punto su questo tema scottante. Una relazione che non ha mancato di presentare tutti gli elementi tecnici che, nel tempo, hanno portato ai problemi odierni. “Abbiamo il dovere – ha spiegato De Filippo - di essere consapevoli di come il nostro continente ci ha condotto alla situazione attuale in termini economici e finanziari, non trascurando di accertare le responsabilità del governo nazionale nelle varie fasi di applicazione del Patto di stabilità provando a capire come muovere in avanti i nostri margini di autonomia”. Il presidente è partito dalle previsioni del Trattato di Maastricht, teso a mantenere il rapporto deficit/Pil al di sotto del 3 per cento, ma ha osservato che “la decisione assunta dal Governo di controllare la spesa di Regioni ed Enti Locali non rappresenta, tuttavia, la mera applicazione tecnica del Trattato di Maastricht, come solitamente si argomenta a giustificazione di dette scelte, considerato che il predetto patto impone, appunto, i vincoli sui saldi e non sulle spese”. Tuttavia, ha spiegato De Filippo, “le disposizioni contenute nelle leggi finanziarie in ordine al Patto di stabilità interno, costituendo principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica in base agli artt. 117 e 119 della Costituzione, sono riservate alla potestà legislativa statale e pertanto non possono in alcun modo essere derogate, risultando vincolanti anche per la potestà legislativa concorrente delle Regioni”. ”L’amministrazione regionale – ha sottolineato il presidente - non ha mai mancato, finora, l’appuntamento del raggiungimento degli obiettivi di volta in volta fissati dallo Stato”, anche perché sforare i tetti assegnati comporterebbe sanzioni durissime, quali l’obbligo di versare allo Stato l´importo corrispondente alla differenza tra il risultato registrato e l´obiettivo programmatico predeterminato, limitazione al livello più basso del triennio degli impegni per le spese correnti, impossibilità di ricorrere all’indebitamento per gli investimenti, blocco di tutte le assunzioni, oltre a sanzioni dirette ad amministratori e dirigenti. Sarebbe, quindi, dannoso sforare il patto, ma rispettarlo pone problemi e difficoltà. Difficoltà che si aggravano per i territori impegnati in programmi con finanziamenti comunitari. “Mentre nei primi anni di applicazione del Patto – ha sottolineato De Filippo - tali spese erano totalmente detraibili, si è poi passati ad una detrazione consentita per la sola quota Ue, mentre le restanti quote Stato e Regione rimangono soggette al tetto di spesa. Ciò significa che ogni qualvolta si disponga il finanziamento di un’opera con fondi a carico della programmazione comunitaria, una parte di tale spesa, pari al 60 per cento, è comunque vincolata al rispetto delle norme in materia di Patto di Stabilità, con tutte le conseguenze correlate sia ai tempi di attuazione dei programmi comunitari, sia al rispetto dei vincoli di spesa per evitare di perdere i finanziamenti comunitari”. Ma l’aggravamento dei vincoli del “Patto” non ha riguardato i soli programmi comunitari. “Ciò che emerge dall’analisi delle norme statali che si sono succedute negli anni – ha affermato De Filippo - è una persistente penalizzazione degli enti. Con il passare degli anni i vincoli sono stati sempre più stringenti in quanto le voci di spesa che non erano soggette a vincoli si sono oltremodo ridotte. Inoltre con il passare degli anni, le norme in materia di Patto sono passate da un iniziale controllo solo della spesa corrente ad un controllo sempre più stringente della spesa in conto capitale. Proprio la spesa per investimenti – ha osservato il presidente - in questi due ultimi anni è di fatto quella che maggiormente si deve ridimensionare per permettere di rispettare i tetti di spesa”. E quanto ai tetti degli obiettivi programmatici assegnati alla Basilicata, De Filippo ha evidenziato attraverso i dati come, nel corso degli anni, si siano progressivamente abbassati. Si è passati, per quel che riguarda la competenza, dai 927 milioni previsti per il 2007 ai 697 del 2012, mentre per quel che riguarda il bilancio per cassa, l’obiettivo è sceso dagli 800 milioni del 2007 ai 588 dell’anno in corso. Un problema che, però, non riguarda la sola Basilicata che, di contro, può quasi essere considerata “privilegiata” nel rapporto con le altre Regioni. Per il 2011, ad esempio, la Basilicata con i suoi quasi 590mila residenti, si è vista assegnare un tetto di cassa pari a 628 milioni, a fronte dei 2.702 milioni assegnati alla Campania, che con 5 milioni e 833mila residenti ha una popolazione quasi 10 volte più grande di quella della Basilicata e, del milione 373mila euro assegnati alla Puglia con i suoi oltre 4 milioni di residenti, i 3 milioni 557mila euro della Lombardia, che conta quasi 10 milioni di residenti, e i 592mila euro dell’Umbria, più popolosa della Basilicata con 906mila residenti. Ma il presidente De Filippo ha chiaramente indicato che la Basilicata non è disposta ad accontentarsi di un “meno peggio”. “Serve un’azione corale e collaborativa di tutti i livelli istituzionali – ha ammonito - evitando dannosi scaricabarile e inquadrando le nostre azioni in un quadro di riferimento nazionale ed europeo che ho provato a descrivere”. E De Filippo ha spiegato che “un primo, minimo risultato si è raggiunto, proprio quest’anno con l’inserimento di un miliardo di detrazione dal calcolo del patto nazionale voluto dal ministro Barca che aggiungerà una prevedibile altra cifra assegnata alla Basilicata per gli interventi per favorire lo sviluppo, e quindi quelli cofinanziati dalla Ue, di altri 21 milioni di euro”. Ma, intanto, la Regione fa quanto nelle proprie possibilità. Il presidente ha indicato le azioni che la Regione già sta mettendo in campo per mitigare gli effetti del Patto di stabilità, a partire dalla definizione delle priorità di spesa che, oltre a tener presente le spese per il personale, punta a privilegiare le spese per gli investimenti, per i programmi comunitari, i trasferimenti ad enti locali ed enti strumentali e gli interventi per i soggetti deboli (programma Copes, assegni di cura, fondo per non autosufficienti). E la Regione ha messo in campo anche “il Coordinamento interistituzionale del patto di stabilità composto da rappresentanti della Regione, dell’ Anci regionale e delle due Province. Questo Coordinamento interistituzionale – ha detto De Filippo - ci deve dare i dati degli enti che sono soggetti al patto e cioè i 32 Comuni al di sopra dei 5000 abitanti e le due Province per provare a spingere fino al limite delle nostre possibilità e responsabilità la cosiddetta verticalizzazione del patto, cioè il trasferimento di parte dei propri pagamenti in conto capitale e i propri impegni di spesa corrente, sulla base di esperienze analoghe con cui la Regione, già negli scorsi anni, ha trasferito quote della propria capacità di spesa ad alcuni Comuni lucani per consentire la realizzazione di propri programmi . Questo meccanismo per il regime sanzionatorio pretende grande responsabilità e lealtà fra gli attori istituzionali”.  
   
   
RIFORMA ENDOREGIONALE: REGIONE UMBRIA A PANICALE  
 
Perugia, 23 maggio 2012 - Accelerare il processo partecipativo per permettere che i tempi di costituzione delle Unioni speciali di Comuni siano rispettosi dei termini fissati dalla legge e allineare questo complicato processo a quello di costituzione dell´Agenzia regionale della forestazione: continuano a ritmo serrato e con l´obiettivo di "rispettare i tempi" la serie di incontri voluti dall´assessore regionale alle Riforme, Gianluca Rossi, per condividere con tutte le amministrazioni comunali umbre il percorso di attuazione della riforma del sistema endoregionale. Ieri , l´assessore Rossi ha incontrato l´amministrazione comunale di Panicale con la quale "si è discusso in maniera costruttiva - ha detto - delle diverse opportunità politiche e amministrative offerte dall´accorpamento di servizi previsto nelle nuove Unioni speciali dei Comuni. Durante l´incontro - ha aggiunto - sono emersi diversi spunti di riflessione in un clima di complessiva collaborazione che conferma la volontà comune di attuare una riforma di importanza strategica per l´Umbria che prevede l´aggregazione dei piccoli Comuni per lo svolgimento di funzioni, tutelandone, al tempo stesso, l´identità e i valori che rappresentano e per la quale è fondamentale la condivisione e la piena sintonia tra le istituzioni coinvolte". "L´auspicio della Regione - ha ribadito l´assessore Rossi, esprimendo la sua soddisfazione per l´esito positivo dell´incontro - è che tutto il processo possa avvenire nel rispetto dei tempi per permettere anche costituzione dell´Agenzia regionale della forestazione. Ciò faciliterebbe anche le operazioni di trasferimento di personale dalle Comunità montane alle Unioni speciali senza registrare alcun elemento di scompenso o frizione. Ulteriormente importante il rispetto dei termini della legge sulla Semplificazione amministrativa che permetterebbe alle amministrazioni comunali di poter accedere alle risorse del Fondo per la semplificazione amministrativa previsto dalla legge stessa. Proprio per valutare insieme le fasi di realizzazione della riforma - ha concluso l´assessore - abbiamo voluto promuovere un´ulteriore fase di partecipazione, dopo quella che ha accompagnato la stesura della legge".  
   
   
CALABRIA: LA GIUNTA HA APPROVATO UNA SERIE DI VARIAZIONI DI BILANCIO  
 
Catanzaro, 23 maggio 2012 - La Giunta regionale si è riunita sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Scopelliti, con l’assistenza del Dirigente generale Francesco Zoccali. Su proposta dell’Assessore al Personale Domenico Tallini, è stato approvato un emendamento all’art.29 delle legge n.7/96, relativamente all’accesso alla qualifica di dirigente nella Regione, negli enti e nelle aziende dipendenti dalla Regione. Su proposta dell’Assessore al Bilancio Giacomo Mancini, sono state deliberate una serie di variazioni di bilancio: una per maggiore entrata connessa al trasferimento di fondi dallo Stato per il trasferimento di fondi destinati all’adeguamento strutturale e sismico degli edifici scolastici per un importo di 1.480.000 euro; con una variazione di bilancio, è stata anche assicurata la copertura finanziaria per la legge recentemente approvata dal Consiglio sul “Finanziamento di progetti e interventi diretti alla tutela della sicurezza e alla qualità del lavoro, al contrasto e all´emersione del lavoro non regolare” (L.r. N. 13 del 19 aprile 2012) per un importo di 300.000 euro; per effetto di un ulteriore provvedimento, la Giunta ha autorizzato una variazione per maggiore entrata dallo Stato per quanto attiene ai contributi agli enti locali che segnalano la presenza di soggetti affetti da disturbi specifici di apprendimento (Dsa) per favorire l’acquisto nelle scuole di strumenti informatici o tecnologici volti a facilitare i percorsi didattici degli alunni; in materia di patrimonio, inoltre, è stata autorizzata la concessione di alcuni spazi dell’immobile ex Ciapi di Catona - Reggio Calabria, in favore dell’ Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, a titolo di comodato gratuito per la durata di venti anni prorogabili, da adibire a sede della Sezione Diagnostica Provinciale di Reggio Calabria, senza oneri per la Regione.  
   
   
PUGLIA: POSSIBILE RIDURRE LE TASSE. E IL SERVIZIO FINANZE FUNZIONA BENE  
 
 Bari, 23 maggio 2012 - Quando si parla di tasse, soprattutto in un momento delicato come questo, si rischia sempre di toccare nervi sensibili. Eppure ieri con orgoglio l’assessore al Bilancio Michele Pelillo s’è presentato in conferenza stampa con un fascio di un centinaio di e-mail raccolte in un paio di anni. Erano i ringraziamenti dei cittadini che sono stati rivolti al Servizio Finanze della Regione: un piccolo nucleo di funzionari, undici persone, che fanno da front-office con il delicato compito di spiegare come funzionano le tasse regionali. “I tributi propri delle Regioni – ha spiegato Pelillo – sono l’architrave della finanza derivata. In massima parte sono rappresentati dal bollo auto, ma ci sono anche le concessioni, l’ecotassa, la tassa sul metano e sulla benzina. Abbiamo registrato un aumento del gettito tra il 2010 e il 2011, un aumento degli accertamenti, ma anche una diminuzione del numero dei ricorsi e un contenzioso che si è concluso nel 91% dei casi a favore della Regione”. “Questo dipende – ha precisato Pelillo – dalla competenza e dall’abnegazione delle persone che stanno qui oggi: 11 funzionari compresa la dirigente Marta Basile che con gentilezza rispondono ai dubbi dei contribuenti. Lo fanno tramite il sito www.Tributi.regione.puglia.it , uno strumento importante per l’interlocuzione tra ente e cittadini: in media entro 48 ore rispondono ai quesiti proposti. Diciamo che alla Regione non siamo al livello di conflittualità come per Equitalia: grazie alla qualità e alla cortesia del personale rispondiamo e raccogliamo mail di congratulazioni per il servizio svolto. E i cittadini, una volta ricevute le spiegazioni, non fanno ricorsi inutili. Se gli accertamenti crescono e i ricorsi calano, significa che i cittadini credono nelle spiegazioni fornite loro celermente dagli uffici. Sfido chiunque si occupi di tasse nel 2012 a mostrare un pacco di ringraziamenti che arrivano negli uffici”. Pelillo ha snocciolato qualche cifra su ricorsi e accertamenti: “Ad esempio, per il bollo auto, in Puglia sono circa 3 milioni le auto circolanti che pagano. Abbiamo inviato nel 2011 600mila avvisi bonari, il primo gradino di avviso per chi non paga. Su questi, solo 350mila sono stati gli accertamenti, secondo gradino di avviso e poi solo 150mila i ruoli emessi, ultimo step. Si tratta di un 5% di cattivi pagatori a fronte di una media nazionale tra l’8 e il 9%” L’assessore ha però ribadito anche che “i conti della Regione sono in ordine e che è possibile, se la Giunta sarà collegialmente d’accordo, che in sede di variazione di bilancio – la cui sessione inizierà tra un paio di settimane - si possano rivedere al ribasso alcune tasse, come la l’imposta sulla benzina. Noi possiamo intervenire su alcune tasse come l’Irpef solo a fine anno; e vedremo se sarà possibile a Dicembre. Mentre sulla benzina si potrebbe intervenire già da Giugno-luglio. Nel 2012 i conti della sanità prevediamo saranno finalmente in pareggio, ma ci troveremo di fronte a trasferimenti dello Stato drasticamente ridotti. Ecco perché dovremo avere cautela di fronte a un taglio di 2,5 centesimi al litro per la benzina che quasi non è avvertibile dai cittadini a fronte del taglio di servizi pubblici”.  
   
   
TAPPE FORZATE PER ZONA FRANCA DI CALTANISSETTA  
 
Palermo, 23 maggio 2012 - "La Zona Franca per la Legalita´ puo´ contribuire ad aumentare la consapevolezza di avere condizioni per attrarre investimenti su un territorio molto vasto, su cui creare una zona sicura, protetta da ogni fenomeno malavitoso o delinquenziale che, con il concorso delle istituzioni, salvaguardi gli investimenti, dia certezza alle imprese, realizzi un costante controllo delle attivita´, fornisca corsie preferenziali per l´apertura di nuove imprese e sia in grado di fornire servizi attraverso lo ´sportello unico´, in tempi certi". Lo dice l´assessore regionale alle Attivita´ produttive, Marco Venturi, commentando la pubblicazione del decreto presidenziale che istituisce la Zona franca per la legalita´ sulla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana (numero 20 del 18 maggio 2012). "Adesso il progetto proseguira´ a tappe forzate al fine di avviare concretamente l´iniziativa. Tra i punti fondamentali - prosegue - la realizzazione del regolamento attuativo assieme al tavolo di regia e tutte le altre procedure propedeutiche alla concessione della zona defiscalizzata da parte dell´unione Europea". La "zona franca per la legalita´" si estende nei comuni di Acquaviva Platani, Bompensiere, Butera, Caltanissetta, Campofranco, Delia, Gela, Marianopoli, Mazzarino, Milena, Montedoro, Mussomeli, Niscemi, Resuttano, Riesi, San Cataldo, Santa Caterina Villermosa, Serradifalco, Sommatino, Sutera, Vallelunga Pratameno e Villalba. Alla zona franca potranno aderire anche alcuni comuni limitrofi delle province di Enna e Agrigento (Canicatti´, Campobello di Licata, Ravanusa, Licata e Pietraperzia). La proposta di una zona franca per la legalita´ e´ stata presentata piu´ di un anno fa dall´assessore regionale alle Attivita´ produttive, Marco Venturi, che aveva recepito le istanze provenienti dal tavolo unico di regia per lo sviluppo e la legalita´ di Caltanissetta. "La "Zfl" ha lo scopo - spiega - di attrarre investimenti sul territorio, incentivare la crescita e rilanciare il tessuto socio economico della provincia. Si tratta di un progetto destinato a garantire vantaggi e sgravi fiscali a favore di quelle imprese in grado di rispettare tutti i parametri di legge e di opporsi a richieste criminali".  
   
   
CALABRIA: PROROGATI I TERMINI DELLA PRESENTAZIONE DELLE MANIFESTAZIONI D’INTERESSE PER LA NOMINA A MEMBRO DEL COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO  
 
 Catanzaro, 23 maggio 2012 - È stato prorogato al 29 maggio prossimo il termine ultimo per la presentazione delle manifestazioni d’interesse per i soggetti interessati alla nomina a membro del comitato tecnico-scientifico di cui all’articolo 6 della legge regionale 10 febbraio 2011, n. 1 (Istituzione dell’Enoteca regionale «Casa dei vini di Calabria»), quale esperto, ai sensi del co. 2, lett. D), del predetto art. 6, di vitivinicoltura, politiche agricole e marketing turistico; a membro del comitato tecnico-scientifico di cui all’articolo 7 della legge regionale 10 febbraio 2011, n. 2 (Istituzione dell’Elaioteca regionale «Casa degli Oli extravergini d’oliva di Calabria»), quale esperto, ai sensi del co. 2, lett. D), del predetto art. 6, di olivicoltura, politiche agricole e marketing turistico; La manifestazione di interesse, in carta libera, dovrà essere indirizzata al dirigente generale del Dipartimento n. 6 agricoltura foreste e forestazione e dovrà pervenire allo stesso Dipartimento, settore 2, valorizzazione e promozione produzioni agricole e filiere produttive, Via E. Molè, 88100 Catanzaro. L’avviso pubblico è consultabile sul sito www.assagricalabria.It  
   
   
FVG: LA TRASFORMAZIONE DEL COLLOCAMENTO MIRATO DEI DISABILI  
 
Trieste, 23 maggio 2012 - Nel gennaio del 2000 entrava in vigore la legge nazionale 68/99 sul diritto al lavoro delle persone disabili, che ha segnato il superamento dell´approccio tipicamente giuridico-amministrativo del collocamento obbligatorio, attraverso l´introduzione del concetto di "collocamento mirato". Un´autentica innovazione, cui sono seguiti, nel 2002, il trasferimento delle competenze in materia dalla Regione alle Province e poi, nel 2005, la riforma regionale del lavoro, che dedica specifica attenzione proprio al tema del diritto al lavoro dei disabili. A dodici anni da quella svolta la Regione Friuli Venezia Giulia si interroga sul percorso realizzato da parte dei servizi maggiormente coinvolti, in un convegno dal titolo "La trasformazione del collocamento mirato delle persone disabili", in programma a Trieste venerdì prossimo 25 maggio (Savoia Excelsior Palace, riva del Mandracchio 4), con inizio alle ore 9.00. Come spiega il presidente della Consulta delle associazioni di persone disabili e delle loro famiglie, Mario Brancati, che ha promosso l´iniziativa, il confronto - che sarà introdotto dall´assessore al Lavoro Angela Brandi - "si pone l´obiettivo di evidenziare e valorizzare i profondi cambiamenti organizzativi e metodologici, di sottolineare l´abbandono di una logica prettamente giuridico-formale a favore di un approccio sempre più tecnico-specialistico nella progettazione di percorsi di inserimento lavorativo, che ha consentito di ottenere risultati significativi sul piano sia quantitativo sia qualitativo, ma che ha anche presentato alcune criticità sulle quali riflettere".  
   
   
POLITICHE GIOVANILI. DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA, 900 MILA EURO PER I PROGETTI DEGLI ENTI LOCALI E PRIVATI SENZA FINI DI LUCRO. DOMANDE ENTRO IL 23 GIUGNO  
 
 Bologna, 23 maggio 2012 – C’è tempo fino al prossimo 23 giugno per richiedere i contributi regionali “a sostegno di interventi rivolti ad adolescenti e giovani” promossi da enti locali e da soggetti privati. La Giunta regionale ha approvato la delibera che prevede un finanziamento di 900 mila euro per i giovani dell’Emilia-romagna e definisce obiettivi, priorità e criteri di erogazione. Nel dettaglio ammontano a 400 mila euro le risorse messe a bando di competenza delle Politiche giovanili e destinate a progetti degli enti locali rivolti ai ragazzi tra i 15 e i 29 anni, mentre 500 mila euro sono le risorse di competenza delle Politiche sociali per finanziare iniziative proposte da soggetti privati senza fini di lucro e dedicate ai ragazzi tra i 10 e i 25 anni. “Intendiamo continuare a puntare sui giovani e sulla loro partecipazione attiva alla società, partecipazione che riteniamo fondamentale e che speriamo li aiuterà ad affrontare il futuro con maggiore consapevolezza delle proprie capacità”, sottolinea l’assessore alle Politiche giovanili Donatella Bortolazzi. “E’ un dovere degli enti locali assumersi le proprie responsabilità per ogni singolo euro di risorse pubbliche speso, come sempre la Regione farà la propria parte insieme agli enti del territorio”. “Il momento per i giovani è durissimo”, aggiunge l’assessore alle Politiche sociali Teresa Marzocchi. “La linea della Regione è di non abbandonarli pur nella consapevolezza che quello che si riesce a fare è poca cosa rispetto al problema. Anche il nostro assessorato ribadisce questo impegno mantenendo integro l’ammontare del fondo e valorizzando ancora una volta la presenza delle associazioni per accompagnare i percorsi di crescita e socializzazione delle giovani generazioni”. Il progetti e i soggetti beneficiari Per quanto riguarda i progetti degli enti locali, sono finanziabili da 1 a 4 progetti per ogni provincia e, ciascuno, fino ad un massimo del 70% della spesa. Le priorità di intervento riguardano gli spazi di aggregazione giovanile in cui si svolgono attività che favoriscono il protagonismo giovanile, con progetti per incentivare la cittadinanza attiva ed esperienze di coinvolgimento diretto nella gestione di realtà associative e gruppi informali, e la promozione fra i giovani dell’impegno civico e del volontariato. Così come le iniziative per il consolidamento delle attività di informazione e comunicazione rivolte ai giovani e per la promozione di azioni propedeutiche al lavoro. Per quanto riguarda, invece, i progetti degli enti privati, 100 mila euro saranno destinati a progetti di rilevanza regionale che coinvolgono almeno tre province mentre 400 mila euro a progetti di rilevanza provinciale. I soggetti potenzialmente beneficiari sono le associazioni di promozione sociale iscritte ai registri regionali o provinciali (art. 4 legge regionale 34/2002), le organizzazioni di volontariato iscritte ai registri regionali o provinciali (art. 2 legge regionale 12/2005), le cooperative sociali iscritte all’Albo regionale (legge regionale 7/1994) e gli enti privati (come parrocchie, oratori, enti ecclesiastici previsti dalla legge regionale 206/2003). Il finanziamento della Regione Emilia-romagna potrà coprire fino al 50% del costo dei progetti con l’obiettivo di favorire opportunità educative e per il tempo libero dei ragazzi e di valorizzare i luoghi dove si incontrano, con attenzione particolare alle azioni volte alla promozione del benessere e a contrastare disagio, emarginazione sociale e discriminazione.  
   
   
OLTRE 60 OPPORTUNITÀ DI LAVORO PER PERSONE CON DISABILITÀ, STRANIERI E TRANSGENDER  
 
Milano, 23 maggio 2012 – Sono già oltre 60 le opportunità lavorative offerte da Diversitalavoro, il progetto promosso da Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), Fondazione Sodalitas, Synesis Career Service e Fondazione Adecco per le Pari Opportunità, che ha come obiettivo quello di favorire l´inserimento nel mondo del lavoro di laureati/diplomati con disabilità, iscritti alle categorie protette e/o di origine straniera. L’ottava edizione del Career Forum si terrà il 5 giugno, dalle 9.30 alle 16, nella prestigiosa sede di Banca Popolare Milano in via San Paolo 12 a Milano nella Sala delle Colonne (la sede è raggiungibile con i mezzi pubblici: Mm1 fermata San Babila o Duomo e Mm3 fermata Montenapoleone). Un’edizione che quest’anno, per soddisfare le esigenze di un più ampio numero di categorie svantaggiate nella ricerca del lavoro, si presenta con una novità: il career forum sarà aperto anche ai transgender. La giornata si aprirà con la prima edizione del Diversity Inclusion Award, premio che verrà consegnato ad Abb, Allianz, Ibm e Roche che nel 2011 hanno creato occasioni di lavoro e incluso nella loro azienda persone incontrate durante le edizioni 2011 di Diversitalavoro. Nel corso dell’evento le aziende incontreranno i candidati selezionati tra le persone che avranno inviato il proprio curriculum sul sito www.Diversitalavoro.it e che avranno ricevuto l’invito per partecipare al career forum. I partecipanti potranno incontrare i manager aziendali (area stand), sostenere un eventuale colloquio individuale (area colloqui) e beneficiare di una consulenza personalizzata su come scrivere il curriculum (cv check). Le offerte di lavoro - già oltre 60 - delle aziende che hanno aderito alla giornata riguardano vari settori: marketing, risorse umane, logistica, vendita, finanza, crediti, legale, It, assicurazioni e altri. I profili sono ricercati in tutta Italia. Nell’arco della mattinata sono inoltre previsti seminari informativi per i visitatori del career forum ad ingresso libero e gratuito, della durata di 30 minuti ciascuno, su come redigere un curriculum vitae, come affrontare un colloquio di lavoro e sulle discriminazioni etniche del mondo del lavoro. Per aiutare le persone audiolese sarà messo a disposizione un servizio di interpreti Lis. La partecipazione è gratuita, la registrazione tramite il sito è consigliata, ma chi non riuscisse a farlo può registrarsi il giorno stesso dell’evento presentandosi alla reception. Come nelle edizioni precedenti, la location è messa a disposizione gratuitamente da una delle aziende partner. Quest’anno sarà Banca Popolare Milano ad aprire le porte della propria sede milanese a Diversitalavoro. Ad oggi le imprese che hanno confermato la propria partecipazione all’edizione di Milano sono A2a, Abb, Allianz, Apple, Arval, Bnl Gruppo Bnp Paribas, Bosch, Ceva Logistics, Danone, Dell, Dow, Edison, Ernst & Young, Foster Wheeler Italiana, Henkel, Jt International Italia, Ibm, Intesa Sanpaolo, L’oréal, Luxottica, Mazars, Microsoft, Michelin Italiana, Pirelli, Quixa, Roche, Terna, Wolters Kluver Italia. Parteciperanno inoltre, con la modalità "Virtual Fair", Eni e Maggiore Rent. L’elenco delle imprese è in continuo aggiornamento. Per tutte le informazioni, gli utenti possono cliccare sul sito www.Diversitalavoro.it  oppure scrivere un’e-mail a: info@diversitalavoro.It . Diversitalavoro è anche su Facebook e su Twitter.  
   
   
BENI CONFISCATI: UN ALTRO ALLA SICILIA. PARTE SITO INFORMATIVO  
 
Palermo, 23 maggio 2012 - Un nuovo bene confiscato alla mafia diviene patrimonio dei siciliani e, per dare atto ai cittadini di come sono utilizzati i beni confiscati affidati alla Regione, sara´ istituito un sito informatico che ne illustrera´ tipologie, localizzazione e forme d´uso. Ieri e´ stato consegnato all´assessorato per l´Economia un appartamento a Misilmeri (Pa), in corso Iv aprile angolo via Piave, distribuito su tre piani con un box a piano terra, che sara´ adibito alla sede dell´ufficio della Unita´ operative della Soat di Misilmeri. Il verbale di consegna e´ stato firmato negli uffici palermitani dell´Agenzia nazionale per l´amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalita´ organizzata di via Vann´anto´. Cio´ consentira´, tra l´altro, di qualificare il servizio, ma sopratutto di ridurre i costi, abbandonando gli attuali locali in affitto. L´agenzia era rappresentata dal colonnello Marco Letizi, la Regione dall´assessore Gaetano Armao; per l´amministrazione erano presenti anche Caterina Cannariato, dirigente del servizio patrimonio, ed Emanuela Giuliano, dirigente del Servizio ´Per la legalita´ e i beni confiscati alla mafia". "Con l´acquisizione di questo ulteriore bene - ha detto l´assessore regionale, Gaetano Armao, dopo la firma dell´atto di assegnazione - prosegue l´impegno della Regione per l´utilizzo produttivo dei beni confiscati ai mafiosi. La realizzazione di un sito informatico che - a partire dall´illustrazione del rilancio produttivo di Verbumcaudo, da qualche giorno aperto alla pubblica fruizione ed a quella delle scolaresche con la mostra inaugurata sabato mattina - possa informare i cittadini sull´utilizzo che di questi beni fa l´Amministrazione regionale".  
   
   
IMPRESA DONNA - SARDEGNA: UNA SOLUZIONE PER SALVARE IL FINANZIAME​NTO  
 
Cagliari, 23 Maggio 2012 - "E’ comprensibile la delusione di chi ha presentato un progetto per il bando ´Impresa donna´ ed è rimasta intrappolata nel black out delle Poste, ma era impensabile un simile evento ed abbiamo dovuto trovare una soluzione che potesse salvare quel finanziamento." E’ il commento di ieri dell’assessore del Lavoro, Antonello Liori, alle proteste delle escluse dalla graduatoria del bando regionale che riservava oltre 8 milioni di euro per l’autoimprenditorialità al femminile con l’obiettivo di ridurre la differenza occupazionale di genere e di incentivare le capacità imprenditoriali delle donne. "Purtroppo, è accaduto l’imponderabile e, dopo un consulto legale, abbiamo deciso di non rinviare ulteriormente la scadenza del bando e di procedere all’esame delle oltre 3.000 domande pervenute - ha spiegato l’assessore Liori - Trattandosi di un ´bando a sportello´, l’orario di presentazione della raccomandata assume importanza decisiva ed abbiamo considerato, fino a prova contraria, che l’indicazione oraria a mano sia stata apposta dall’impiegato postale, attribuendole perciò valore ufficiale al fine di poter stilare la graduatoria. In altri casi dubbi abbiamo chiesto un riscontro con la ricevuta di spedizione. E’ evidente che si possano essere verificate situazioni difformi da un ufficio postale all’altro, ma la Regione ha puntato soprattutto a salvaguardare la misura che aiuterà almeno 160 donne ad attuare il loro sogno imprenditoriale, nel pieno rispetto delle regole del bando. L’elevato numero di domande testimonia come nel mondo femminile ci sia un elevato fermento imprenditoriale, un segnale importante per il futuro dell´economia isolana, che finora non ha sfruttato adeguatamente questa risorsa." "Seppure potrà apparire come una magra consolazione, ritengo importante far sapere che presto sarà redatto il bando 2012 di ´Impresa donna´ e che sto cercando di rivedere alcune regole, soprattutto nei criteri di selezione, perché dovrà emergere in maniera inequivocabile la qualità dei progetti", ha concluso Liori.  
   
   
ASILI NIDO, ROMA: APERTURA ’LUNA CRESCENTE’ SEME DI FUTURO PER BAMBINI E FAMIGLIE  
 
Roma, 23 maggio 2012 - «Ogni asilo nido è un po’ come un seme di futuro che piantiamo nel territorio della nostra città: per questo oggi siamo qui a festeggiare ufficialmente la struttura ultima nata del Ii Municipio, il nido ‘Luna Crescente’. Abbiamo investito, stiamo investendo e continueremo a farlo nelle politiche educative della nostra città, perché crediamo fortemente che non siano un costo, ma semmai un investimento». Così l’Assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani di Roma Capitale Gianluigi De Palo, in occasione dell’inaugurazione ufficiale dell’asilo nido comunale a gestione diretta ‘Luna Crescente’, in Ii Municipio. Alla cerimonia con il taglio del nastro, che si è svolta presso l´adiacente Scuola ´Guido Alessi´, ha partecipato anche il Presidente del Municipio, Sara De Angelis. La struttura accoglie 29 bambini in due sezioni: medi e grandi. È stato finanziato da Roma Capitale con un investimento di 240mila euro per la realizzazione dell’ascensore esterno e la ristrutturazione dei locali, più 30mila euro per l’acquisto di arredi e materiale didattico e ludico. Nel Ii Municipio sono attivi nove asili nido comunali, all’interno dei quali vengono accolti 555 bambini dai 3 mesi ai 3 anni d’età. A questi si affiancano altre strutture convenzionate che ospitano 180 bambini, per un totale di 735 piccoli utenti. La lista d’attesa provvisoria, pari a 362 bambini, è destinata a ridursi a seguito delle rinunce e dei trasferimenti, nonché per l’aumento dell’offerta. «Si potrebbe pensare – aggiunge l’Assessore – che questo sia uno degli investimenti che Roma Capitale fa in termini di politiche educative. Certo, anche se in realtà con i nidi e le scuole dell’infanzia noi attuiamo anche delle concrete e fruttuose politiche familiari, perché aiutiamo le mamme e i papà a conciliare il lavoro con l’accudimento dei figli. Anche questo è operare per il Bene Comune e per garantire un futuro alla nostra città». «L’amministrazione capitolina anche quest’anno conferma i 468 milioni di euro per garantire un’offerta di asili nido e scuole dell’infanzia adeguata alla Capitale. Queste strutture sono uno dei modi con cui ci prendiamo cura dei bambini e, attraverso loro, anche dei genitori. In tempo di crisi, è una scelta precisa e importante, che continuerà con la prossima apertura di 5 nuove strutture in concessione e che potrà contare, già da quest’anno, su un mini-bando aggiuntivo che ottimizzerà l’incontro tra domanda e offerta, recuperando diverse centinaia di posti. Infine, Roma Capitale finanzia con più di 1.241.000,00 euro i voucher di rimborso per quelle famiglie con Isee fino a 25mila euro che abbiano dovuto mandare il figlio al nido privato autorizzato. Molto è stato fatto, ma non vogliamo fermarci qui. Continueremo a lavorare per fare di Roma una città sempre più a misura di bambino e a dimensione familiare», ha concluso ieri De Palo.