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Notiziario Marketpress di Giovedì 20 Settembre 2012
15 VERTICE UE-CINA: UNENDO LE FORZE IN TEMPI DIFFICILI  
 
Bruxelles, 20 Settembre 2012 - Il 15 ° vertice Ue-cina si tiene a Bruxelles il 20 settembre. L´ue sarà rappresentata dal presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy e il presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso. La Repubblica popolare di Cina sarà rappresentata dal premier Wen Jiabao . Il vertice arriva in un momento importante sia per l´Europa e la Cina in un periodo di rallentamento della crescita economica mondiale e un ambiente sempre più difficile internazionale. Entrambe le parti riconoscono che continuare a rafforzare il partenariato Ue-cina strategica è essenziale per superare questi tempi difficili. L´ordine del giorno affronterà tutte le principali questioni bilaterali, regionali e globali. I leader si scambiano opinioni sulle recenti misure che sono state adottate per rafforzare le performance delle loro economie. Si farà il punto dei progressi compiuti nelle relazioni bilaterali sette mesi dall´ultimo vertice nel mese di febbraio, in particolare nei settori della cooperazione urbanizzazione, people-to-people contatti e la cooperazione energetica rafforzata. Il vertice vedrà nuovi settori di cooperazione e di ulteriori accordi firmati. Siria, Iran e questioni regionali verranno affrontate. La cooperazione nel G20 e sui negoziati sul clima sarà affrontata anche. I Leader sarà presente l´8 ° vertice Ue-cina business che si svolgono a Bruxelles lo stesso giorno. Come parte del nuovo partenariato Ue-cina per l´urbanizzazione, Bruxelles ospiterà anche il 1 ° Ue-cina del sindaco Forum che riunirà 50 sindaci provenienti da Europa e Cina, nonché rappresentanti del Parlamento europeo, del Comitato delle regioni e al Parlamento europeo Comitato economico e sociale. " L´europa sta prendendo la sua parte di responsabilità per aiutare il mondo fuori dalla crisi economica e finanziaria. Il vertice Ue-cina ci permette di discutere lo stato di entrambe le nostre economie e il modo di unire le forze per guidare le nostre economie dalle loro attuali difficoltà ", ha detto il presidente Van Rompuy. Il presidente Barroso ha dichiarato: "cooperazione Ue-cina è indispensabile nel mondo di oggi, come dimostra il crescente numero di questioni globali della nostra agenda comune - dalle questioni economiche e commerciali per il cambiamento climatico e lo sviluppo sostenibile. La nostra crescente interdipendenza dovrebbe contribuire a realizzare maggiori opportunità per i cittadini e per le imprese. Il premier Wen ha svolto un ruolo importante nel consolidare relazioni Ue-cina e sono ansioso di discutere con lui su come promuovere questi legami e di come rafforzare la nostra cooperazione su questioni globali ". Il premier Wen ha frequentato vertici Ue-cina dal 2003. Questo vertice sarà l´ultimo. L´ue-cina si è sviluppata notevolmente negli ultimi dieci anni, diventando molto più strategico e globale, in quanto sia l´Ue e la Cina si sono evoluti in più giocatori più importanti del mondo.  
   
   
RELAZIONI DELL´UE CON LA CINA  
 
Bruxelles, 20 Settembre 2012 - L´ue-cina quindicesimo vertice, che si tiene oggi, sarà un altro elemento per rafforzare la relazioni Ue-cina. L´unione europea sarà rappresentata da Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio europeo, e di José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea, accompagnata da Alto Rappresentante dell´Ue per gli Affari esteri e la politica di sicurezza Catherine Ashton. La Repubblica popolare di Cina sarà rappresentata dal premier Wen Jiabao, per cui questo sarà l´ultimo vertice con l´Unione europea . Commissario europeo per il Commercio, Karel de Gucht, così come Máire Geoghegan-quinn, commissario per la Ricerca, l´innovazione e la scienza, parteciperà anche. Le parti sono tenuti a discutere i seguenti temi: Ue-cina partenariato strategico; la situazione economica in Cina e nella zona euro; questioni bilaterali e la cooperazione, compreso il follow-up di iniziative avviate in occasione del vertice di febbraio e nuove aree di collaborazione; questioni globali, in particolare il G20 e il cambiamento climatico; questioni regionali e internazionali, quali gli sviluppi in Africa / Medio Oriente, tra cui la Siria, la pace in Medio Oriente, l´Iran e lo sviluppo in Asia, tra cui la Repubblica popolare democratica di Corea, Afghanistan, Birmania / Myanmar e Asem 9. A margine del vertice, diversi accordi saranno firmati: una dichiarazione su un dialogo cooperazione per l´innovazione: Il dialogo fungerà da piattaforma ufficiale per gli scambi nel settore dell´innovazione .Dovrebbe riunirsi ogni anno e la prima riunione si terrà prima del prossimo vertice Ue-cina nel 2013; un memorandum d´intesa sulla cooperazione in materia di anti-monopolio applicazione della legge. È stato progettato per rafforzare lo scambio di opinioni tra le due parti nel settore del diritto della concorrenza, e in particolare nel settore della legislazione anti-monopolio, in modo da accrescere la comprensione reciproca; un accordo su un programma Ue-cina sostenibilità basso tenore di carbonio, l´urbanizzazione e l´ambiente: € 25 milioni di euro dalla Ue andare verso progetti a sostegno della progettazione e realizzazione di sistemi di scambio delle emissioni in Cina, urbanizzazione sostenibile e sostenibilità ambientale , e una dichiarazione congiunta sul dialogo Eu-china/european Agenzia spaziale sulla cooperazione tecnologia spaziale. Sfondo - Ue relazioni diplomatiche con la Cina sono stati istituiti nel 1975 e si sono evoluti in una partnership globale che poggia su una fitta rete di dialoghi bilaterali (più di 50). Oltre riunione annuale dei leader, i tre principali pilastri sono ad alto livello dialogo economico e commerciale (lanciato 2007), il Dialogo Strategico (2010) e ad alto livello Gente-to-people Dialogue (2012). Cina è emersa come la terza economia del mondo, dopo che l´Ue e gli Stati Uniti, la potenza commerciale nell´economia globale (pari al 12% del commercio mondiale di beni), e una potenza sempre più importante politico. L´aumento dei flussi commerciali e finanziari tra l´Ue e la Cina negli ultimi dieci anni hanno aumentato notevolmente la loro interdipendenza economica. L´ue rimane il principale partner commerciale della Cina, mentre la Cina è il secondo partner commerciale dell´Ue. Partnership strategica - La nuova dimensione acquisita dal relazioni Ue-cina e il potenziale per sviluppare ulteriormente portato, nel 2003, per il lancio di un partenariato Ue-cina strategico globale il cui complessivo razionale e gli obiettivi sono stati catturati nel titolo della comunicazione del 2006 "Eu- Cina: cooperazione più stretta, una responsabilità che cresce ". Questo ancora caratterizza la direzione principale della relazioni Ue-cina verso una collaborazione sempre più forte e più completa, a livello bilaterale e negli affari internazionali e le questioni globali. Un terzo pilastro della cooperazione Ue-cina sul people-to-people questioni è stata lanciata in occasione del vertice Ue-cina nel mese di febbraio 2012 .. La prima riunione del gruppo ad alto livello di popolo al dialogo persone si è tenuta a Bruxelles nel mese di aprile. Ci vuole lo stesso formato degli attuali Ue-cina dialoghi ad alto livello di economia e commercio e su questioni strategiche. Commercio e investimenti - Dal momento che i rapporti bilaterali tra l´Ue e la Cina sono stati stabiliti 37 anni fa, le relazioni commerciali hanno ampliato da € 4 miliardi nel 1978 a € 428.000.000.000 nel 2011. Oggi, l´Ue è il più grande destinazione per le esportazioni della Cina e il secondo fornitore in Cina, dopo il Giappone. Per l´Ue, la Cina è il secondo partner commerciale, dopo gli Stati Uniti, ed è vicino al livello degli scambi commerciali con gli Stati Uniti. Dal 2007 al 2011, la crescita media annua del commercio dell´Ue con la Cina pari al 8,9%, mentre gli scambi commerciali dell´Ue con il mondo è cresciuto del 4,7% l´anno. Nel solo 2010, volume totale degli scambi tra l´Ue e la Cina è aumentato di € 30 miliardi. Nel 2011, l´Ue ha importato € 292.000.000.000 di dollari di merci dalla Cina, in crescita da € 282 miliardi nel 2010. Ciò equivale al 17% delle importazioni Ue. La Cina resta così più grande fonte d´Europa di manufatti. Allo stesso tempo, l´Ue ha esportato merci per un valore di € 136.000.000.000 in Cina nel 2011 (8,8% delle esportazioni dell´Ue), un quinto in più rispetto al 2010. 60% delle esportazioni dell´Ue verso la Cina preoccupazione macchinari e mezzi di trasporto. L´europa è uno dei primi cinque fonti di investimenti esteri diretti in Cina (€ 17,8 miliardi nel 2011). Investimenti cinesi in Europa è cresciuto rapidamente dopo la crisi del 2008 e pari a € 3,1 miliardi nel 2011. Diritti umani - L´ue-cina dialogo sui diritti dell´uomo è stata istituita nel 1995. L´ue attribuisce grande importanza ai diritti umani in Cina, e il dialogo su questo tema è parte integrante del partenariato Ue-cina. La sessione più recente si è tenuta il 29 maggio 2012. Gli argomenti trattati in questa sessione sono i diritti delle minoranze, lo stato di diritto, la libertà di espressione e il trattamento della società civile, sanzioni penali e la privazione della libertà. Lo sviluppo sostenibile - L´ue e la Cina ha istituito un partenariato sul cambiamento climatico al vertice Ue-cina del 2005 summit. L´obiettivo della partnership è di tecnologie energetiche pulite. Uno dei principali obiettivi è lo sviluppo e la dimostrazione di tecnologie avanzate, "zero emissioni" tecnologia del carbone sulla base di Co 2 la cattura e lo stoccaggio geologico. Una partnership di urbanizzazione sostenibile è stato lanciato in occasione del vertice nel mese di febbraio 2012. Esso mira a rafforzare la cooperazione e il dialogo in materia di pianificazione urbana, l´approvvigionamento energetico per le città e la gestione della domanda di energia nelle città, lo sviluppo di "città verdi digitali", la mobilità urbana, l´acqua e la qualità dell´aria, gestione dei rifiuti, nonché l´inclusione sociale dei migranti in città . Di conseguenza, il primo Forum Ue-cina sindaci si terrà a margine di questo vertice. L´europa-cina di energia pulita Ec2 centro a Pechino (€ 10 milioni) e l´Istituto internazionale per l´energia pulita e rinnovabile a Wuhan (€ 15m) sono altri canali per la cooperazione nel campo dell´energia e dello sviluppo sostenibile (lanciato nel mese di aprile 2010). Scienza e ricerca - L´accordo Ue-cina hanno firmato nel 1998 la scienza governa bilaterale e la cooperazione tecnologica. Il 12 ° vertice Ue-cina a Nanchino ha approvato il rinnovo per altri cinque anni. Il 7 ° programma quadro di ricerca (2007-2013) è il principale strumento finanziario dell´Ue a sostegno della ricerca congiunta. La Cina è il terzo partner dell´Ue dopo gli Stati Uniti e la Russia, 285 ricercatori cinesi hanno finora partecipato al 7 ° programma quadro di ricerca, con borse di studio per un valore di € 26,3 milioni. Allo stesso tempo, i ricercatori cinesi 413 e 171 istituzioni hanno finora preso parte a Marie Sklodowska-curie azioni che sostengono lo sviluppo della carriera e la formazione di ricercatori in tutto il mondo attraverso la mobilità e lo sviluppo delle competenze. Istruzione e cultura - Il 2012 Ue-cina Anno del dialogo interculturale, ha lanciato ufficialmente il 1 ° febbraio, mira a rafforzare le relazioni culturali e di cooperazione. Le attività comprendono non solo gli scambi artistici, ma tutte le forme di people-to-people contatti e la mobilità contribuendo alla comprensione reciproca. Per maggiori informazioni: http://ec.Europa.eu/culture/eu-china/intercultural-dialogue-2012_en.htm  La Cina è anche il beneficiario di un finanziamento Erasmus Mundus, con una specifica "finestra Cina" che ha finanziato oltre 1.100 studenti cinesi di andare a studiare in Europa dal 2004. Un bilancio di € 35 milioni è disponibile tra il 2005 e il 2013. Agricoltura e sviluppo rurale - Nel mese di giugno 2012, il Commissario Cioloþ e il ministro cinese dell´Agricoltura Han Changfu firmato un Ue-cina piano di cooperazione in materia di agricoltura e sviluppo rurale. Esso è destinato a migliorare la comprensione reciproca delle rispettive politiche attraverso lo scambio di buone prassi e la ricerca di soluzioni innovative. L´ue e la Cina stanno anche lavorando insieme denominazioni protette dei prodotti agricoli, o ("indicazioni geografiche protette"). Entrambe le parti si sono impegnate a protezione reciproca sui rispettivi territori di dieci nomi cinesi europei e dieci prodotti agricoli - nel quadro del progetto di successo ´10 +10´ pilota - per i quali le procedure di registrazione sono quasi stati completati. Un quinto round in corso negoziati per un accordo Ue-cina bilaterale sulle indicazioni geografiche si è tenuta a Bruxelles il 13 e 14 settembre 2012. Sicurezza internazionale Cooperazione - In occasione dell´ultima sessione del dialogo strategico tra l´Alto Rappresentante Catherine Ashton e il consigliere di Stato Dai Binguo nel luglio 2012, l´Ue e la Cina hanno concordato di tenere un dialogo regolare in materia di difesa e di sicurezza, così come contatti regolari tra i rappresentanti speciali e inviati speciali.Inoltre, consultazioni regolari a livello di esperti in materia di non proliferazione e esportazioni di armi convenzionali e un dialogo Ue-cina sulle armi di piccolo calibro e leggere sono state stabilite. L´ue e la Cina hanno unito gli sforzi nella lotta contro la pirateria nel Golfo di Aden.  
   
   
MIGLIORARE LA PROTEZIONE CONSOLARE DEI CITTADINI DELL´UE ALL´ESTERO  
 
 Strasburgo, 20 settembre 2012 - I servizi diplomatici e consolari di tutti gli stati membri dell´Unione europea devono dare a qualsiasi cittadino dell´Unione europea in cerca di aiuto all´estero, la stessa protezione che danno loro cittadini, dicono i deputati delle libertà civili. Sono anche chiedendo che le delegazioni dell´Ue ad avere un ruolo chiave nel rafforzare la protezione dei cittadini Ue nei paesi terzi. La commissione libertà civili ha adottato la sua posizione Mercoledì su proposte nuove norme volte a rafforzare la protezione consolare all´estero, che è uno dei diritti fondamentali conferiti dalla cittadinanza dell´Unione. I deputati dicono che qualsiasi cittadino dell´Unione in difficoltà all´estero, ad esempio, dopo aver subito un, violenza incidente o furto, o catturati in una situazione di crisi, dovrebbero essere liberi di richiedere l´assistenza presso l´ambasciata o il consolato di qualsiasi altro Stato membro dell´Unione Europea o, se del caso, della delegazione Ue, se il loro paese non è rappresentato. Delegazioni dell´Unione - La commissione chiede nei suoi emendamenti non vincolanti per le delegazioni dell´Ue (gestito dal Servizio europeo per l´azione esterna) in paesi terzi per essere responsabile di assicurare la cooperazione e il coordinamento tra gli Stati membri, compresa la ripartizione dei compiti per garantire che i cittadini siano pienamente rappresentati assistito in caso di crisi. Se del caso, le delegazioni dell´Ue dovrebbero essere incaricati di funzioni consolari, i deputati dicono. Essi dovrebbero anche essere autorizzati a concludere accordi locali con rappresentanze degli Stati membri sulla ripartizione degli oneri e lo scambio di informazioni. Tuttavia, la direttiva non dovrebbe obbligare gli Stati membri a fornire ai cittadini non rappresentati con tipi di assistenza che essi non forniscono ai propri cittadini, dicono i deputati. Il rapporto, redatto da Edit Bauer (Ppe, Sk), è stata adottata con 51 voti a 5. Va alla Casa piena di Strasburgo nel mese di ottobre. Sfondo - La protezione offerta da ambasciate e consolati è espressione della solidarietà dell´Unione europea e l´identità dell´Unione nei paesi terzi, oltre ad essere un vantaggio pratico di cittadinanza europea. Tuttavia, tale principio non è ancora pienamente rispettare nella pratica, che porta a volte a situazioni in cui i cittadini non rappresentati può essere in una situazione più vulnerabile in paesi terzi rispetto a quelli che hanno la rappresentanza. Molti cittadini europei sono stati colpiti dalla crisi recenti, ad esempio in Libia, Egitto e Bahrain dopo le rivolte democratiche nella primavera del 2011, o in Giappone dopo il terremoto del marzo 2011. Inoltre, la tutela consolare è spesso essenziale in giorno per giorno le situazioni, ad esempio quando le persone si ammalano gravemente o sono vittime di reati.  
   
   
UE: VERSO PIÙ UMANE CONDIZIONI DI ACCOGLIENZA PER I RICHIEDENTI ASILO  
 
Strasburgo, 20 settembre 2012 - Limitare i motivi di detenzione, le condizioni di detenzione, accesso più rapido e megliore al mercato del lavoro e la valutazione precoce di eventuali esigenze mediche o psicologiche sono tra i miglioramenti alle attuali norme dell´Ue in materia di accoglienza e trattamento dei richiedenti asilo approvato il Mercoledì dalla libertà civili . Il progetto di legge prevede una serie di norme per la ricezione e il trattamento dei richiedenti asilo, per quanto riguarda in particolare i motivi di detenzione, le condizioni di detenzione, la detenzione di persone vulnerabili, l´accesso al mercato del lavoro e l´identificazione dei bisogni speciali. Il progetto di legge, che è stato concordato con il Consiglio provvisorio, modifica la direttiva attuale che risale al 2003. "Dopo quattro anni di negoziati abbiamo raggiunto un accordo con il Consiglio. Richiedenti asilo solo essere detenuti per un numero limitato di motivi e delle condizioni minime sarà garantita in centri di accoglienza. Libertà civili deputati della commissione hanno visto i richiedenti asilo detenuti nelle carceri dell´Ue nel condizioni che non dovrebbero essere replicati ", ha commentato il relatore, Antonio Masip Hidalgo (S & D, Es), dopo il voto in commissione. Detenzione motivi - In base al testo approvato, il richiedente asilo può essere trattenuto per i seguenti motivi: per controllare il suo / la sua identità; per verificare gli elementi del suo / la sua domanda di protezione internazionale; di decidere sulla sua / il suo diritto di entrare nel territorio dello Stato membro; per proteggere la sicurezza nazionale e l´ordine pubblico; per preparare la sua / il suo ritorno al suo paese d´origine, se lo Stato membro "può giustificare in base a criteri obiettivi (...) che ci sono fondati motivi per ritenere che egli fa della domanda di protezione internazionale, al solo scopo di ritardare o impedire l´esecuzione della decisione di rimpatrio "; nel contesto di un trasferimento in un altro Stato membro, sotto il "Dublino Ii" regolamento sulla responsabilità per i richiedenti asilo. La direttiva del 2003 non include alcun motivo di detenzione, in tal modo lasciando aperto all´interpretazione degli Stati membri. Condizioni di detenzione - Come regola generale, il trattenimento dovrebbe avvenire in appositi centri di trattenimento. Tuttavia, se uno Stato membro non possa ospitare in uno di questi centri e ha l´obbligo di mettere il richiedente asilo in una prigione, lui / lei dovrebbe essere tenuti separati dai detenuti ordinari e di avere accesso a spazi all´aria aperta. Il richiedente asilo dovrebbe essere fornito di informazioni che illustrino i loro diritti e obblighi in una lingua a loro comprensibile "o ragionevolmente si suppone a capire". Detenzione di persone vulnerabili - In base al testo approvato, i minori non poteva essere detenuto come ultima risorsa. Sarebbe per il più breve periodo e tutti gli sforzi dovrebbero essere fatti per liberare loro e metterli in più centri idonei. I minori non accompagnati sarebbe solo detenuto "in circostanze eccezionali" e non potevano essere tenuti in carcere. Essi dovrebbero beneficiare di un alloggio in centri con personale e strutture adeguate alle loro esigenze. Essi dovrebbero anche essere tenuti separati dagli adulti. L´accesso al mercato del lavoro - I richiedenti asilo devono avere accesso al mercato del lavoro di uno Stato membro entro e non oltre nove mesi dalla presentazione della domanda di protezione internazionale. Attualmente, un richiedente asilo può accedere al mercato nazionale del lavoro un anno dopo la presentazione della domanda. Anche se, come sottolineato dalla Commissione nella sua relazione del 2008 sull´applicazione della direttiva attuale, "ulteriori limitazioni imposte ai richiedenti asilo che sono già stato concesso l´accesso al mercato del lavoro, come ad esempio la necessità di un permesso di lavoro, potrebbe notevolmente ostacolare tale accesso in pratica ". Bisogni speciali - Gli Stati membri dovrebbero valutare se un richiedente asilo ha bisogno di una particolare attenzione, come l´assistenza medica o psicologica. In base alle norme concordate, tale valutazione deve avvenire "entro un ragionevole periodo di tempo" dopo la domanda è presentata e nei paesi Ue devono garantire che tali particolari esigenze, siano adeguatamente trattate. I prossimi passi - Il progetto di direttiva è stato sostenuto con 45 voti favorevoli, 9 contrari e 4 astensioni. Gli Stati membri dovranno ora approvare il testo concordato, che sarebbe poi tornare al Parlamento. Il testo finale dovrebbe essere votata in Aula prima della fine dell´anno. Una volta adottata, i paesi dell´Ue avranno due anni per recepire le nuove norme nel diritto nazionale. La direttiva sulle condizioni di accoglienza è uno dei cinque atti che costituiscono la spina dorsale del sistema europeo comune di asilo (Ceas).  
   
   
RAFFORZARE LA DEMOCRAZIA E LA LOTTA CONTRO LA POVERTÀ: LA COMMISSIONE EUROPEA SI IMPEGNA A SOSTENERE ULTERIORMENTE LA SOCIETÀ CIVILE NEI PAESI PARTNER  
 
Bruxelles, 20 Settembre 2012 - In una nuova comunicazione sul tema "Le radici della democrazia e dello sviluppo sostenibile: l´impegno in Europa con la società civile nelle relazioni esterne", la Commissione europea annuncia che impegnarsi ulteriormente e fornire un maggiore sostegno alle organizzazioni della società civile (Osc) nei paesi partner. La Commissione riconosce che le organizzazioni della società civile possono essere efficaci gli attori dello sviluppo indipendenti. Si impegna a promuovere un ambiente più favorevole per le organizzazioni della società civile, in modo che possano svolgere pienamente il loro ruolo nella fornitura di servizi sociali, la trasparenza e la promozione del buon governo, e contribuire alla definizione delle politiche. Il commissario europeo per lo sviluppo Andris Piebalgs ha commentato: "La primavera araba, così come altri recenti avvenimenti nel mondo, ha confermato che le organizzazioni della società civile possono essere attori potenti del cambiamento L´ue ha tratto gli insegnamenti di questo, e ci impegniamo a contribuire a sviluppare. Una dinamica, società pluralista e civile competente nei nostri paesi partner. La risposta europea rinnovata mira a potenziare Osc locali nelle loro azioni per la governance democratica e uno sviluppo equo ". Štefan Füle, commissario europeo per l´allargamento e la politica europea di vicinato, ha aggiunto: "Le organizzazioni della società civile hanno un ruolo cruciale da svolgere nel processo di trasformazione e in possesso di responsabilizzazione dei governi di lavoro con le organizzazioni della società civile e sostenere loro è al centro del nostro nuovo. Politica di vicinato. Abbiamo avuto una struttura della società civile nei paesi dell´allargamento per molti anni e hanno stabilito una struttura civile della società zona lo scorso anno. A testimonianza del nostro impegno, la Commissione intende stanziare oltre € 65 milioni alla società civile quartiere nel periodo 2011-2013. Inoltre, siamo desiderosi di consultare Osc in modo più sistematico sulle nostre iniziative politiche e programmi di cooperazione ". Nuove proposte della Commissione porre l´accento su come lavorare con i governi e le istituzioni pubbliche per la creazione e la promozione di un più favorevole, l´ambiente giusto e democratico per la società civile di operare in, permettere organizzazioni della società civile per aiutare più di persone più povere e vulnerabili del mondo come risultato. La Commissione propone inoltre di avviare "Ue tabelle di marcia" per un più forte impegno con le organizzazioni della società civile - un nuovo modo di lavorare per le delegazioni dell´Ue, consentendo una cooperazione più strutturata e strategica con la società civile in ciascuno dei paesi dell´Unione europea lavora. Il lavoro dei gruppi della società civile è essenziale nei paesi partner, dando emarginate una voce, e consentendo loro di partecipare alle decisioni che li riguardano. Questa comunicazione è quanto mai opportuna, in quanto risponde ad un giro di vite sui Cso in molti paesi. Esempi di progetti finanziati dall´Ue a sostegno delle organizzazioni della società civile - - Dopo la rivoluzione dei gelsomini in Tunisia, un programma di sostegno alla ripresa economica è stato messo a disposizione del governo, a condizione che essa ha adottato una nuova legge sulla libertà di associazione. Questa legge modificata condizioni utilizzati dal precedente regime di inquadrare tale libertà. - Supportato da un multi-donatori meccanismo di finanziamento in pool co-finanziato dalla Ue, organizzazioni della società civile in Ghana contribuire attivamente l´interesse pubblico e la commissione che controlla responsabilità e relazioni sui proventi del petrolio e del gas, che sono di crescente importanza. Attraverso consultazioni, proposte e presentazioni alla commissione parlamentare competente, organizzazioni della società civile sono riusciti a influenzare l´elaborazione di una legislazione di energia importante. Essi sono ora monitorare l´attuazione, la sensibilizzazione e la chiamata al governo di tenere conto più di eventuali infrazioni. - Nel Somaliland, l´Ue e gli altri donatori sostenuto due organizzazioni della società civile europea la costituzione di un istituto regionale di formazione veterinaria. Attraverso un approccio bottom-up e l´utilizzo di forme innovative di apprendimento, che ha educato una nuova generazione di professionisti veterinari per approfondire le esigenze specifiche del settore zootecnico somalo. Nonostante il contesto fragile, è ormai una realtà consolidata istituto di istruzione superiore con le affiliazioni con le istituzioni europee e africane.  
   
   
UE: CORLEAP RICHIEDE UN EFFETTIVO DECENTRAMENTO E AUTONOMIA FISCALE PER LE CITTÀ E LE REGIONI IN PAESI DEL PARTENARIATO ORIENTALE  
 
 Chişinău / Bruxelles, 20 settembre 2012 - Sindaci e politici regionali dell´Ue e dei paesi vicini orientali si è riunito il 17 settembre per la seconda riunione annuale della Conferenza degli enti regionali e locali per il partenariato orientale (Corleap) a Chisinau, Moldova, in presenza di Kristalina Georgieva, commissario europeo per la cooperazione internazionale , gli aiuti umanitari e la risposta alle crisi. Membri Corleap concordato un modo di procedere che includerà la riforma della pubblica amministrazione, decentramento fiscale e la cooperazione regionale come priorità fondamentali di azione. La Corleap è stata istituita dal Co mmittee delle regioni (Cdr) nel 2011 per portare una dimensione regionale e locale in partenariato orientale dell´Unione europea . Corleap riunisce 36 politici regionali e locali, di cui 18 dalle sei del partenariato orientale (Po) paesi (Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Moldova e Ucraina) e 18 dal Comitato delle regioni. Coinvolgendo i livelli locali e regionali di governo nell´attuazione del partenariato orientale dell´Unione europea, il Comitato delle regioni intende contribuire a rafforzare locale e regionale-government nei paesi partner e portare il partenariato orientale più vicina ai suoi cittadini. Questa era la seconda riunione annuale Corleap, che ha avuto luogo, su invito di Dorin Chirtoacă , il Sindaco Generale del Comune di Chişinău e co-presidente della Corleap. L´evento ha segnato la prima volta dalla creazione della piattaforma che la Conferenza si è tenuto un incontro al di fuori dell´Ue in uno dei paesi del partenariato orientale. Ha dato i membri la possibilità di discutere il contributo delle città e delle regioni nello sviluppo del partenariato orientale dell´Unione europea, nonché le attuali sfide, in particolare la fase attuale del processo di decentramento, che ha incluso la questione fondamentale del decentramento fiscale. Nel suo discorso di apertura, Ramón Luis Valcárcel Siso , Presidente del Cdr e Corleap co-presidente ha sottolineato che "una maggiore autonomia politica e fiscale per gli enti regionali e locali è un fattore importante che consente la governance multilivello di funzionare efficacemente. Corleap dovrebbe essere uno strumento comune per raggiungere questo obiettivo. Grande attenzione deve essere prestata alla necessità di decentramento fiscale nei paesi del partenariato orientale come una mancanza di autonomia finanziaria può ostacolare le loro città e le regioni di esercitare pienamente il loro potenziale. Dovremmo essere in grado di mettere in opportunità di finanziamento volti a migliorare l´efficienza delle amministrazioni locali e regionali nel vicinato orientale. È per questo che sosteniamo l´accesso diretto al supporto di strumenti Ue di finanziamento della politica di partenariato orientale ". Affrontare la fase attuale degli affari nell´Ue di partenariato orientale, Kristalina Georgieva , commissario europeo per la cooperazione internazionale, gli aiuti umanitari e la risposta alle crisi, ha detto che, "l´Ue a cuore il partenariato orientale e la dimensione regionale del partenariato è sempre più importante . Le autorità regionali e locali sono la migliore linea di trasmissione per le esigenze dei cittadini e le aspirazioni. Corleap, un forum ricco di diversità e di esperienza, si concentra su azioni concrete e risultati, ei suoi membri sono tra i migliori, in grado di rendere il partenariato orientale all´altezza del suo potenziale di successo ". Anche parlando alla sessione di apertura, Dorin Chirtoacă sottolineato con forza la necessità di un decentramento amministrativo e fiscale e per l´accesso diretto ai fondi europei, "gli strumenti esistenti non sono sufficienti al fine di garantire l´effettiva partecipazione dei paesi del partenariato orientale, in particolare gli enti locali, nel processo di integrazione europea. Vorremmo proporre un approccio che darebbe Corleap mezzi adeguati per promuovere la democrazia locale, conforme agli standard europei e portare i nostri paesi vicini all´Unione europea. " Mihai Moldovanu , Vice Primo Ministro della Moldavia, di cui l´adozione di una strategia nazionale in materia di decentramento e ha insistito sulla volontà del governo di venire con un processo di decentramento efficiente, garantendo nel contempo che le autorità locali e regionali hanno le proprie fonti di reddito. Incontro in vista della Conferenza, l´Ufficio di presidenza Corleap concordato una serie di tre priorità principali vale a dire la riforma della pubblica amministrazione, il decentramento fiscale e la cooperazione territoriale. Tali questioni saranno affrontate in una relazione che sarà presentata nel corso della riunione Corleap prossimo, che si terrà in Lituania - che terrà la presidenza dell´Ue nel secondo semestre del 2013. Il 2013 incontro sarà una tappa importante nel tentativo di sviluppare una dimensione locale e regionale del partenariato orientale e di ottenere il sostegno e attenzione da parte dei responsabili politici nel periodo che precede il 3 ° vertice del partenariato orientale dei capi di Stato e di governo, che si terrà a Vilnius nel mese di novembre 2013. La Corleap ha inoltre adottato una serie di conclusioni in cui i suoi membri richiedono armato autonomia politica e fiscale per gli enti regionali e locali e si impegnano a seguire da vicino le attività in corso di decentramento e devoluzione nei paesi del partenariato orientale. Corleap intende inoltre sostenere una formazione delle autorità locali e regionali dei paesi del partenariato orientale per migliorare sviluppo di capacità locali. Inoltre, Corleap chiede la creazione di un accesso diretto ad adeguati strumenti finanziari (europei e nazionali) per gli enti locali e regionali dei paesi del partenariato orientale e chiede un termine di prescrizione, o anche la rimozione di, di cofinanziamento requisiti per le autorità locali in L´aiuto di programmi comunitari.  
   
   
GLI AIUTI DELL´UE VOLONTARI: LA COMMISSIONE PROPONE UNA NUOVA INIZIATIVA GLOBALE UMANITARIA  
 
 Bruxelles, 20 Settembre 2012 - Ieri la Commissione europea ha definito i suoi piani per sviluppare un´iniziativa globale che creerà opportunità per circa 10.000 persone provenienti da tutto il mondo 2014-2020 volontari nelle operazioni umanitarie. L´aiuto Ue volontari iniziativa fornire un percorso per gli europei desiderosi di aiutare praticamente in cui l´aiuto è più urgente. Il numero di catastrofi naturali e di origine umana in tutto il mondo è aumentato significativamente nel corso degli ultimi anni e questa tendenza è purtroppo destinata a continuare. Le organizzazioni umanitarie hanno bisogno di più persone ben preparate a sostenerli aiutare le comunità colpite da catastrofi. Kristalina Georgieva, Commissario per la cooperazione internazionale, gli aiuti umanitari e la risposta alle crisi ha detto: "Abbiamo qui una possibilità unica per trasmettere un segnale positivo in questi tempi di crisi: Attraverso le loro azioni nel settore e sui Volontari di terra Ue sugli aiuti a dimostrare la nostra Europa solidarietà, aiutando i più bisognosi. Ed essi, allo stesso tempo acquisire le competenze preziose. Salvare vite è un cambiamento di vita che non potranno mai dimenticare. Volontariato ha il pieno sostegno di tutti i nostri cittadini in tutti i nostri Stati membri. " La Commissione propone di sviluppare norme europee per la gestione dei volontari in progetti umanitari, e un programma di formazione per preparare i volontari per la distribuzione. Solo ben preparati i volontari avranno la possibilità di essere distribuito come "Volontari aiuti dell´Ue in progetti umanitari. L´aiuto Ue volontari iniziativa sarà attuata in stretta collaborazione con le organizzazioni umanitarie che aderiscono agli standard e avrebbe bisogno di essere certificati di diventare "organizzazioni d´invio". Tali norme comprendono in particolare le disposizioni per la sicurezza e la sicurezza dei volontari, che è di fondamentale importanza nelle operazioni umanitarie. "I volontari Ue sugli aiuti di ´saranno formati in gruppi multinazionali e sarà anche in grado di trascorrere alcuni mesi in stage di apprendistato in un paese straniero in Europa, prima di andare al campo. Una rete di "volontari aiuti dell´Ue verrà creato, che è destinato a crescere nel corso degli anni in un pool unico di ambasciatori per la solidarietà europea. Interessati i cittadini europei e residenti di lungo periodo nell´Ue superiori a 18 sarà in grado di chiedere di diventare volontari Ue sugli aiuti. La proposta prevede un budget di € 239.100.000 che sarebbe stato utilizzato per un pacchetto di formazione completa (€ 58 milioni), la distribuzione (€ 137 milioni), il potenziamento delle capacità delle comunità colpite da calamità (€ 35 milioni) e attività di sostegno. Circa 10.000 persone saranno impiegate per il periodo 2014-2020. Il sistema prevede anche la formazione per 7.000 dipendenti locali e volontari di organizzazioni in paesi colpiti da calamità. Attraverso una dimensione on-line volontariato altre 10.000 persone sono tenuti a sostenere i volontari Ue sugli aiuti con compiti che si possono fare da casa su un computer.  
   
   
UE: VIENI A SCOPRIRE I VANTAGGI DEL MERCATO UNICO. PARTECIPA ALLA SETTIMANA CHE NE CELEBRA I 20 ANNI (15-18 OTTOBRE)  
 
Bruxelles, 20 settembre 2012 - Abolizione delle barriere commerciali e dei controlli doganali alle persone, armonizzazione delle norme nazionali, libertà di spostarsi e lavorare in altri Stati membri, liberalizzazione del mercato: il Mercato Unico, di cui l´Unione si prepara a festeggiare il ventesimo anniversario, ha trasformato il modo in cui noi, cittadini europei, viviamo, lavoriamo, viaggiamo, facciamo affari e studiamo. Ma non si fermerà qui: questo anniversario ci offre la possibilità di guardare avanti, e di riflettere su ciò che potrebbero essere i futuri traguardi del nostro Mercato Unico. Mancano solo pochi mesi al ventesimo “compleanno” di quella che viene definita una delle maggiori conquiste dell´integrazione europea e la Commissione ha deciso di celebrarla organizzando fra il 15 e il 20 ottobre, in contemporanea in tutti gli Stati membri, un’iniziativa speciale e senza precedenti: la Settimana del Mercato unico - una settimana di incontri e iniziative per parlare di futuro dell’Unione, economia, crescita e delle opportunità che il mercato unico può dare in tutte le fasi della vita, tanto personale quanto professionale, di tutti i cittadini europei. Opportunità impensabili per le generazioni precedenti. A Roma l´iniziativa vedrà la partecipazione, fra gli altri, del vicepresidente della Commissione Antonio Tajani, dei vicepresidenti del Parlamento europeo Roberta Angelilli e Gianni Pittella, del ministro degli Affari europei Enzo Moavero Milanesi e di tanti altri parlamentari europei, rappresentanti delle istituzioni, del mondo economico e della società civile. Eventi istituzionali e workshop tematici ribadiranno il ruolo cruciale che il Mercato unico ha avuto per il processo di integrazione e approfondiranno singoli aspetti chiave. La settimana sarà anche l’occasione per presentare l’azione delle reti europee sul territorio italiano e le loro attività tese a garantire la fruizione del mercato unico da parte dei cittadini europei. A chi ha vent’anni sarà invece riservato il concorso Generazione 1992. Un’occasione unica per dire la propria, presentare il proprio lavoro – come scritto, video, fotografie, fumetti e perfino applicazione per smartphone – e vincere ricchi premi, nelle categorie istruzione e cittadinanza attiva, lavoro e imprenditoria, cultura e tempo libero o consumatori e ambiente. La Settimana arriva proprio quando, dopo le dodici “azioni chiave” per dare slancio e completamento al mercato unico varate nell’aprile del 2011, la Commissione ha già deciso per il prossimo futuro un secondo, e altrettanto innovativo, insieme di norme di modernizzazione. L’obiettivo resta quello di ridurre il più possibile la frammentazione ed eliminare gli ostacoli che ancora si frappongono alla libera circolazione di persone, merci servizi e capitali. Contesto: Il Mercato Unico - L´idea alla base del Mercato Unico è estremamente semplice: trattare l´Unione europea come un unico territorio in cui persone, denaro, beni e servizi interagiscano liberamente per stimolare la concorrenza e il commercio, nonchè una maggiore efficienza. L´aumento della scelta di merci e servizi ne avrebbe migliorato la qualità e ridotto i prezzi. È questa la ricetta chiave della prosperità di un Paese. Il Mercato Unico è uno dei principali successi dell´Unione europea, poiché non solo ha alimentato la crescita economica dell´Unione, ma è diventato parte integrante della vita quotidiana dei cittadini europei. Nel 1986 l´Unione europea adottava l´Atto unico europeo, che permetteva ad oltre 280 atti legislativi di preparare la strada per una legislazione comune dell´Unione europea in base al principio del reciproco riconoscimento delle leggi e dei regolamenti degli Stati membri. Il 1° gennaio 1993 i controlli alle frontiere interne tra i paesi dell´Unione europea venivano aboliti e veniva istituito il Mercato Unico europeo – basato sulla libera circolazione di persone, merci, servizi e capitali. Originariamente ne facevano parte 12 Stati Membri -Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Regno Unito- i quali comprendevano 345 milioni di persone; oggi, vent´anni dopo, il Mercato Unico è accessibile ad oltre 500 milioni di persone in 27 Stati membri. Le restrizioni tra gli Stati membri in materia di commercio e libera concorrenza sono state gradualmente eliminate, con il risultato che gli standard di vita sono aumentati. Http://www.singlemarket20.eu/    
   
   
L’UNIONE EUROPEA A FERRARA È DI NUOVO INTERNAZIONALE  
 
 Ferrara, 20 settembre 2012 - L’europa, a causa della crisi economica, sembra diventata col passare dei mesi sinonimo di preoccupazioni per l’andamento dell’economia, vertici politici dall’atmosfera tesa e una moneta dal futuro incerto. Questa, fortunatamente, è solo una faccia della medaglia. L’altra è fatta di opportunità (stage, tirocini, concorsi) per i giovani, difesa dei diritti dei consumatori e dei singoli individui, un’identità europea costruita e cementata nell’arco di decenni, standard di democrazia e diritti fondamentali elevati, garantiti in tutti gli stati membri. Di questi temi e di tanti altri si parlerà al Festival Internazionale a Ferrara cui la Rappresentanza in Italia della Commissione europea parteciperà anche quest´anno, per la terza volta consecutiva, come partner istituzionale. La kermesse si terrà nel week-end da venerdì 5 a domenica 7 ottobre e attirerà numerosi giornalisti, scrittori, artisti e lettori provenienti da tutto il mondo. Molte sono le iniziative che la Rappresentanza mette in campo, dedicate alle decine di migliaia di visitatori che affolleranno le vie della città emiliana durante i tre giorni della rassegna. L´obiettivo è quello di parlare e di far parlare d´Europa, dei diritti e dei doveri che ne derivano, degli europei. Dopo il successo della prima edizione dell’anno passato torna innanzitutto il concorso “Una vignetta per l’Europa”. Disegnatori di tutta Italia si sfideranno a colpi di matita colle loro vignette che parlano di Europa, dei suoi leader politici, dei suoi cittadini. I disegni in gara saranno in mostra presso lo Spazio Europa e i migliori saranno premiati nel corso di un evento ad hoc – una conferenza dal titolo "Lo Stato dell´Unione in vignette" con Marco Zatterin (corrispondente de la Stampa) e Stefania Mascetti (Internazionale) e con i celebri vignettisti Makkox, Nicolas Vadot e Tom Janssen. Saranno presenti anche vignettisti di molti Paesi europei, tra cui Francia, Gran Bretagna, Olanda, Albania. La Commissione europea, che sarà presente al Festival con uno stand e uno spazio dedicato (presso il quale sarà possibile trovare informazioni utili per i cittadini di tutte le età), cercherà così di trasmettere “il meglio” che l’Europa può offrire. Sabato 6 ottobre si parlerà di sport, con la conferenza, cui parteciperà la Commissione, “Il fallimento del Football”, con Jean-jacques Gouguet (Centre de l´économie et du Sport), Simon Kuper (Financial Times) e John Foot (University college di Londra). Numerosi anche i workshop interattivi su temi europei: durante il Festival ne sono previsti ben quattro. Gli argomenti spaziano da “La difesa delle lingue nazionali e gli estremismi nazionalisti” (5 ottobre) a “Internet: opportunità economica e criminalità”. All’economia, al lavoro e alla crescita è dedicato un terzo workshop sul tema della “Flexycurity” (7 ottobre), mentre l’ultimo affronterà "La crisi dell´identità europea" (6 ottobre). Il Festival sarà anche l’occasione per presentare una pellicola che parla dell’Unione Europa e degli uomini e donne che ogni giorno vi lavorano: "The Brussels Business", di Friedrich Moser e Matthieu Lietaert. Ma l´Europa si farà sentire anche alla radio, raccontata attraverso le persone e le storie di chi la vive, grazie alla trasmissione “L’altra Europa” di Radio24 condotta da Federico Taddia in diretta da Ferrara. “The Brussels business” di Friedrich Moser e Matthieu Lietaert Anteprima italiana Venerdì 5 ottobre 2012, ore 14, Cinema Boldini; “Che ruolo hanno i 15mila lobbisti che lavorano a Bruxelles tra think tank e intrighi di potere?” Un viaggio nelle zone d’ombra delle politiche dell’Unione europea. A seguire incontro con i registi Friedrich Moser e Matthieu Lietaert. Interviene Anguel Beremliysky, Commissione europea; “Punti di vista. Lingue e nazionalismi in Europa” Venerdì 5 ottobre 2012, ore 16.30, Palazzo Tassoni; “Un incontro sulla difesa delle lingue nazionali e gli estremismi nazionalisti in Europa”. Insieme a Diego Marani, Commissione europea, Rossend Domenech, corrispondente del quotidiano El Periodico, Francesca Spinelli, giornalista di Internazionale, Julia Sarkozy, giornalista Magyar Radio. Introduce e modera Andrea Pipino, Internazionale; “Rassegna stampa “ Sabato 6 ottobre 2012, ore 10, Chiostro di San Paolo In diretta con la trasmissione L’altra Europa, Radio 24 ed Euranet, condotta da Federico Taddia; “Cosa succede nel mondo”, insieme a Gian Paolo Accardo, Presseurop, Internazionale, Anguel Beremliysky, Commissione europea; “Internet tra opportunità economica e criminalità” Sabato 6 ottobre 2012, ore 11.30, Museo archeologico Nazionale Insieme a Ewelina Jelenkowska-luca, Commissione europea, Umberto Rapetto, consigliere speciale Telecom, Udo Gumpel, N-tv, Vincenzo Spagnuolo, Avvenire. Modera Gian Paolo Accardo, Presseurop. In italiano; “Europa. Il fallimento del calcio” Sabato 6 ottobre 2012, ore 14, Cinema Apollo Insieme a Gianluca Monte, Commissione europea, Jean-jacque Gouguet, Centre economie et sport - Université de Limoges, Simon Kuper, Financial Times, John Foot, storico britannico. Introduce e modera Gabriele Romagnoli, direttore Gq. In italiano e in francese con traduzione simultanea; “La crisi dell’identità europea” Sabato 6 ottobre 2012, ore 14, Palazzo Tassoni Insieme a Lucio Battistotti, direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Michaela Namuth, Interkulture Kommunikation, Dimitri Deliolanes, Ert, Irene Hernandez Velasco, El Mundo, Eric Jozsef, Libération. Moderajacopo Zanchini, Internazionale In italiano; “Flexycurity: crisi, crescita, lavoro” Domenica 7 ottobre 2012, ore 11.30, Museo archeologico nazionale Insieme a Bettina Gabbe, Sudwest Presse, Guillaume Delacroix, Les Echos, Noa Agnete Metz, Politiken, Kristeligt Dagblad, Tonia Mastrobuoni, La Stampa. Modera Emilio Dalmonte, Commissione europea In italiano; “Europa. Lo stato dell’Unione a vignette “ Domenica 7 ottobre 2012, ore 14, Teatro Comunale Insieme a Thierry Vissol, Commissione europea Marco Zatterin, La Stampa, Stefania Mascetti, Internazionale, e i vignettisti Makkox, Nicolas Vadot, Tom Janssen, Mauro Biani. In apertura premiazione del concorso 2012 Una vignetta per l’Europa. Consegna il premio Lucio Battistotti, direttore Rappresentanza in Italia della Commissione europea. In francese e in inglese; “Presseurop.eu a Internazionale a Ferrara 2012” Presseurop.eu è un sito d’informazione con sede a Parigi, che pubblica ogni giorno una selezione di articoli scelti tra oltre duecento testate della stampa internazionale, tradotti in dieci lingue - inglese, francese, spagnolo, romeno, italiano, portoghese, neerlandese, polacco e ceco. Presseurop.eu è stato creato nel 2009 da un consorzio formato da quattro riviste specializzate nell’attualità internazionale - Courrier international (Parigi), Courrier internacional (Lisbona), Forum (Varsavia) e Internazionale (Roma) - con il sostegno finanziario della Commissione europea.  
   
   
UE:"L´EUROPA E´ IN ABRUZZO". IL PROGRAMMA DI DOMANI KERMESSE SULLA BIODIVERSITA´.BUONE PRATICHE ABRUZZESI  
 
Pescara, 20 settembre 2012 – Prende avvio oggi l´Iniziativa "L´europa è in Abruzzo", con le attività della Commissione Ambiente ed energia (Enve) del Comitato delle Regioni dell´Unione Europea. La segreteria organizzativa della Commissione è da ieri mattina in Abruzzo , per incontrare le strutture regionali coinvolte nell´evento. Il programma di oggi, 20 settembre, prevede, quindi, in mattinata la visita di tutti i Componenti la Commissione Enve, nella riserva naturale Lago Di Penne del Parco nazionale del Gran sasso. La delegazione sarà guidata dall´assessore all´Ambiente, Gianfranco Giuliante. La visita di studio è propedeutica al convegno previsto nel pomeriggio, sempre di domani, a partire dalle ore 14.00, nella sede dell´Ipsias "Di Marzio- Michetti (Via Arapietra, 112 Pescara, Aula magna), per il quale è prevista anche la partecipazione del ministro dell´Ambiente, Corrado Clini. Il convegno dal titolo "Promozione di sinergie tra protezione della biodiversità e sviluppo regionale", intende fare il punto sulla situazione della biodiversità e lanciare l´allarme sul suo crescente impoverimento, che minaccia di compromettere i servizi legati all´ecosistema, vitale per la qualità della vita e per l´economia. Allo stesso tempo saranno portate all´attenzione della Commissione Ambiente del Comitato delle Regioni d´Europa, alcune buone pratiche nate in Abruzzo in materia di gestione degli ecosistemi e protezione della biodiversità, come il caso del sistema dei parchi e delle aree protette, o del turismo sostenibile nel rispetto del patrimonio naturale (albergo diffuso di Santo Stefano di Sessanio) o il caso dell´insediamento Ikea in Abruzzo. L´allocuzione di benvenuto ai relatori e le conclusioni saranno affidate al presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, e al presidente della Commissione Enve del Comitato delle Regioni , Ilmar Reepalu, anche sindaco di Malmo, Svezia. E´ previsto anche un messaggio video del commissario europeo all´Ambiente, Janez Potocnik. Il convegno si dividerà in due sessioni: la prima dedicata alla "Biodiversità in quanto fattore di sviluppo regionale", panoramica delle migliori prassi adottate nella promozione di sinergie tra gestione degli ecosistemi; la seconda, è intitolata "Gestione delle aree protette", strategie e condizioni quadro che consentono alle regioni di gestire bene le aree protette e Natura 2000. Qualificati i relatori: Boris Erg, direttore dell´Ufficio del programma per l´Europa Sudorientale dell´Unione internazionale per la conservazione della natura, Jean-luois Joseph, presidente della Federazione dei parchi naturali regionali di Francia, Pia Bucella, direttrice di Natura 2000, Giampiero Sammuri, membro del Consiglio direttivo della Federazione Europarc, Luigi Boitani, docente di Biologia della Sapienza di Roma. La conclusione dei lavori del convegno è prevista per le ore 18.00.  
   
   
LA COOPERAZIONE TRA EUROPA E AMERICA LATINA TEMA DI UNA CONFERENZA INTERNAZIONALE OGGI A FIRENZE  
 
Firenze, 20 settembre 2012 - Quale futuro per la cooperazione territoriale tra l’Europa e l’America Latina è il tema cui è dedicata la conferenza che si svolge a Firenze oggi 20 settembre, presso l’Auditorium Santa Apollonia a partire dalle ore 9.30, in via S. Gallo 25. L’iniziativa rappresenta un momento essenziale per approfondire e rilanciare il ruolo della cooperazione fra realtà locali europee e latinoamericane. Attraverso questo incontro la Regione intende promuovere uno spazio di riflessione sul futuro della cooperazione bi-regionale tra l’Europa e l’America Latina, in base alle esperienze e ai risultati ottenuti negli ultimi anni, con l’obiettivo di incidere sui contenuti del nuovo ciclo di programmazione europeo. La conferenza è promossa dalla Regione Toscana in collaborazione con Arci Toscana, Associazione Coopera, Associazione Medina, Cespi, Circondario Empolese Valdelsa, Comune di Arezzo, Iila e Oxfam Italia.  
   
   
SARDEGNA, CAPPELLACCI E LA SPISA: "LA PROPOSTA DI ASSESTAMENTO DI BILANCIO CORRISPONDE AL RICONOSCIMENTO DEL NUOVO REGIME"  
 
Cagliari 20 Settembre 2012 – "Il sottosegretario ha confermato che la proposta di assestamento di bilancio corrisponde al riconoscimento del nuovo regime di entrate stabilito dal novellato articolo 8 dello Statuto assicurando che presto potranno essere approvate le relative norme di attuazione. Per questo motivo può riprendere il confronto formale interrotto a seguito della mancata approvazione delle stesse norme". E’ quanto affermato dal Presidente della Regione, Ugo Cappellacci e dal vicepresidente, Giorgio La Spisa, al termine dell’incontro sulla vertenza entrate tenutosi ieri mattina a Roma, al Ministero dell´Economia, con il sottosegretario Vieri Ceriani. "Il Governo, sulla base della richiesta espressa dalla Regione Sardegna – spiegano Cappellacci e La Spisa - assicura di poter giungere anche a ridefinire i livelli del patto stabilità nel quadro complessivo della finanza statale, in relazione al nuovo sistema di patto che seguirà, entro breve, l’emanazione delle norme statali attuative degli impegni che l’Italia ha assunto con l’Europa. La modifica dell´art. 81 della Costituzione, infatti apre una nuova prospettiva, entro cui collocare i nuovi vincoli delle regioni speciali". Il confronto proseguira´ fin dalla prossima settimana, al fine di formalizzare in tempi brevi le necessarie intese.  
   
   
RIORDINO PROVINCE, CALDORO: “CONDIVIDO IMPOSTAXIONE ANCI CAMPANIA”  
 
Bari, 20 settembre 2012 - “Condivido l’impostazione dell’Anci Campania, dal presidente Cuomo una posizione responsabile e costruttiva.” Così il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro sulla proposta di riordino delle Province. “Prima di definire i perimetri amministrativi è necessaria una riflessione sulle funzioni a partire da rifiuti, scuola, sanità e trasporti. Su questa linea si stanno muovendo il Governo e la Regione. Sono certo che dalla riunione promossa dai Comuni emergeranno utili indicazioni”, conclude Caldoro.  
   
   
CONFERENZA STATO CITTÀ: BILANCI PROVINCE SAITTA “LE PROVINCE AUTONOME CI SOTTRAGGONO 150 MILIONI DI EURO DI ENTRATE”  
 
Torino, 20 settembre 2012 - “Le Province autonome ci hanno sottratto per il 2012 tra i 100 e i 150 milioni di euro di entrate. Il Governo deve intervenire risolvendo questa emergenza”. Lo ha detto il Vice Presidente Vicario dell’Upi, Antonio Saitta, intervenendo ieri alla riunione della Conferenza Stato Città al Ministero dell’Interno. Saitta ha infatti ricordato che il problema dei bilanci delle Province, oltre ai tagli insostenibili operati dal Governo, sono le entrate tributarie che diminuiscono ogni anno. “A questo dobbiamo aggiungere l’emorragia drammatica che i nostri bilanci stanno subendo a causa del dumping fiscale operato dalle Province autonome di Trento, Bolzano e sull’Imposta Provinciale di Trascrizione”. Il Governo Berlusconi, infatti, nel 2011 ha varato una norma che impone per le immatricolazioni soggetti ad Iva una imposta calcolata in proporzione ai kilowatt del veicolo. “Ma le Province Autonome di Trento, Bolzano e Aosta, schermandosi dietro la loro ‘autonomia’ – ha spiegato Saitta alla Conferenza Stato Città - hanno deciso di non adeguarsi a questa norma, che vale invece per tutto il resto del territorio nazionale, e hanno stabilito di mantenere una tariffa fissa per tutte le immatricolazioni. La conseguenza è stata che le grandi aziende di noleggio e leasing a partire dal gennaio 2012 hanno deciso di spostare la loro sede legale, e quindi le immatricolazioni, nelle tre province autonome. Con una perdita di gettito per le Province a statuto ordinario che stimiamo tra i 100 e i 150 milioni di euro. Risorse che le Province avevano considerato nei propri bilanci, e quindi nelle risorse ai fini del patto di stabilità. Sono soldi che, in maniera del tutto impropria, ci sono stati sottratti. Per questo abbiamo chiesto oggi al Sottosegretario all’Economia Vieri Ceriani, di intervenire a correggere quella che lui stesso ha definito oggi una distorsione, che ha gravi ripercussioni sui bilanci degli Enti. La soluzione, che abbiamo prospettato alla Conferenza Stato Città e su cui ci è stata confermata la massima attenzione – conclude Saitta - è che si spostino quote di patto di stabilità corrispondenti alle cifre del mancato introito dai bilanci delle tre Province autonome a quelli delle Province. Anche questo sarebbe un modo per alleviare i tagli imposti alle Province”.  
   
   
LAVORO: LE AZIONI DELLA LOMBARDIA CONTRO LA CRISI  
 
Milano, 20 settembre 2012 - La situazione occupazionale in Lombardia resta difficile. Gli interventi messi in campo dalla Regione nei primi anni della crisi con tutte le parti sociali coinvolte nel Patto per lo Sviluppo hanno "aiutato la tenuta del tessuto sociale". Con l´approvazione della legge regionale n. 7 del 2012 (dedicata a crescita, sviluppo e occupazione) è iniziata una fase dedicata nello specifico alla crescita e allo sviluppo dell´occupazione, nella quale la contrattazione aziendale avrà un ruolo fondamentale per far crescere assieme produttività, salari e occupazione. E´ questo lo scenario disegnato dall´assessore regionale all´Occupazione e Politiche del lavoro Gianni Rossoni, nel suo intervento al convegno organizzato dalla Cisl su ´La riforma del lavoro alla prova della Lombardia´. All´incontro hanno partecipato anche, tra gli altri, Gigi Petteni (segretario generale Cisl Lombardia) e Pietro Ferri (docente Economia Politica all´Università di Bergamo). Negli ultimi 3 anni e mezzo, secondo Cisl Lombardia, sono 194.361 i lavoratori licenziati in Lombardia, mentre i disoccupati ufficiali, a metà 2012, ammontano a 344.000, ma va anche detto che, come ha ricordato Rossoni "nel primi 6 mesi del 2012 sono stati stipulati 700.000 nuovi contratti di lavoro, 52.000 in più di quelli cessati, a testimonianza di una certa dinamicità del mercato". Coinvolgimento Parti Sociali E Patto Per Lo Sviluppo - "Abbiamo la consapevolezza - ha detto l´assessore Rossoni - di trovarci in un momento particolare dove, oltre alla crisi, la competizione fra territori si gioca su fattori come il costo del lavoro e il basso tasso di burocrazia. La collaborazione su questi temi ha portato il coinvolgimento delle parti sociali nella stesura della legge regionale che prevede, come dice il suo titolo, ´Misure per la crescita lo sviluppo e l´occupazione´". Parternariato Per L´occupazione - "Con il finanziamento di azioni di reimpiego in parternariato - ha sottolineato Gianni Rossoni - siamo riusciti a far dialogare, sul territorio, datore di lavoro, parti sociali e Istituzioni, che, insieme, si fanno carico della gestione degli esuberi di un´azienda, coinvolgendo altri imprenditori del territorio. I risultati ottenuti in alcuni casi come la Indesit a Brembate e la Riello in Valtellina e i lavoratori dei treni notte ex Wagon Lits sono esempi concreti della efficacia della disponibilità e responsabilità di tutti". Modello Lombardo E Apprendistato - L´assessore Rossoni, rispondendo alla Cisl, ha voluto sottolineare che "le esperienze positive regionali di questi anni mostrano che sarebbe un errore ricentralizzare la gestione degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive". "Uno strumento su cui occorre puntare - ha aggiunto - per favorire l´occupazione dei giovani è l´apprendistato, per cui è pronto un nuovo bando che facilita gli imprenditori e accompagna meglio il percorso professionale dei giovani". Patto Generazionale - "Stiamo lavorando, da oltre un mese, con Assolombarda - ha ricordato ancora l´assessore - per affrontare il problema del ´Patto Generazionale´. Noi vorremmo che, a ogni lavoratore prossimo alla pensione che decida di essere impiegato a part-time, possa corrispondere l´assunzione di un giovane, senza danneggiare la carriera pensionistica del lavoratore più anziano. Incentivi per l´assunzione di lavoratori disoccupati di lungo periodo o particolarmente svantaggiati sono inoltre in fase di avanzata progettazione.  
   
   
FVG: ACCORDO CON MIN.FORNERO, +10 MLN. PER CASSA IN DEROGA  
 
Trieste, 20 settembre 2012 - E´ stato sottoscritto ieri a Roma dal ministro al lavoro e alle Politiche sociali Elsa Fornero e dall´assessore regionale al Lavoro Angela Brandi l´accordo che prevede 10 milioni di trasferimenti aggiuntivi al Friuli Venezia Giulia per la concessione degli ammortizzatori sociali in deroga, a cui poi la Regione contribuirà con il 40 per cento per l´avvio di politiche attive come i corsi di formazione. Soddisfazione è stata espressa dall´assessore Brandi, la quale ha detto che "è stata riconosciuta da parte del ministero la buona amministrazione portata avanti dalla nostra Regione che, in accordo con le parti sociali, ha responsabilmente gestito questi strumenti di sostegno al reddito dei lavoratori". "Queste risorse - ha puntualizzato ancora l´assessore Brandi - ci consentono di far fronte a tutto il 2012 e di poter sottoscrivere l´accordo territoriale sugli ammortizzatori in deroga per il 2013". "Si tratta - ha spiegato l´assessore - di un risultato che testimonia l´attenzione che in questi anni l´Amministrazione regionale ha dedicato alle politiche del lavoro e all´obiettivo della coesione sociale, basti pensare che dal 2009 ad oggi sono stati complessivamente utilizzati 66 milioni di euro nella cassa integrazione e nella mobilità in deroga".  
   
   
ITALIANI PRIVILEGIANO FIGLI E CIBO ALL’AUTO: PURTROPPO È UNA NECESSITÀ  
 
Venezia, 20 settembre 2012 - “Trovo straordinariamente normale e allo stesso tempo profondamente etico il fatto che un italiano su tre rinunci all’auto per i figli e il cibo. Il problema, però, è che questa non è una scelta, bensì una necessità, dovuta alle sempre più limitate possibilità economiche delle famiglie”. Per Franco Manzato, assessore all’agricoltura e alla tutela del consumatore del Veneto, il dato che emerge da un’indagine Coldiretti Swg e che completa il rapporto presentato oggi a Roma dall’Organizzazione agricola e dal Censis, evidenzia una delle tante situazioni di pesantezza dell’economia italiana e delle sue conseguenze sulla generalità dei cittadini. “Constatare la crisi è già un punto di partenza, rispetto almeno a chi non sembra accorgersene – aggiunge Manzato – ma non ci aiuta ad uscirne. Dal canto suo il Governo che, ad un anno dall’insediamento, sta elaborando le politiche per lo sviluppo, sembra mantenere come punto fisso il prossimo aumento dell’Iva o la sua compensazione, in un meccanismo dove i fattori in gioco si rincorrono: aumento della produttività, aumento della competitività, aumento della fiscalità, aumento delle tariffe, contenimento del debito statale, aumento dell’Iva, diminuzione del potere d’acquisto. Sulla produttività sono francamente sconcertato: ci sono imprenditori e uomini di governo che dicono che occorre lavorare di più, ma non ho sentito ‘a parità di salario’ che è il sottinteso della proposta. Nello stesso tempo, ogni giorno registriamo non la perdita di produttività ma quella di un migliaio di posti di lavoro tout court. Sono convinto che non si tratti di fannulloni, così come sono certo che i minatori del Sulcis rinuncerebbero volentieri alla settimana di ferie di polilliana memoria se potessero continuare a lavorare. Di fatto la nostra economia è ingessata, tra famiglie che non hanno soldi da spendere, una politica che sembra chiedere di spendere di più, una economia che quando può si trasferisce altrove”. “Mentre però si fatica ad arrivare a fine mese, l’export delle nostre produzioni agroalimentari supera in valore quelle di autoveicoli. Allora, visto che tra l’altro costa poco – conclude Manzato – diamoci tutti da fare per valorizzare questo settore con riforme che non costano nulla, rendendo ancora più italiano il Made in Italy agroalimentare, eliminando trucchi e omissioni volti a dare anonimato ai prodotti e valorizzando di più l’imprenditoria e il lavoro agricolo nelle produzioni di qualità, a partire da quella tipica e certificata”.  
   
   
BARI - INTERNAZIONALIZZAZIONE E SVILUPPO PMI, CORSO PER IMPRESE ROSA  
 
Bari, 20 settembre 2012 - 93mila e 600 imprese in Puglia sono gestite da donne, una regione che vanta un tasso di “femminilizzazione” imprenditoriale del 24,3%. In Italia la media è del 23%. Imprese che tengono in tempo di crisi più di quelle maschili: su 1577 chiusure di attività registrate nel 2011 in Puglia, solo 101 sono imprese femminili. (dati Unioncamere 2011). Per favorire la presenza sui mercati esteri di queste imprese il Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Bari, in collaborazione con l’azienda speciale Ifoc, ha organizzato il percorso formativo “Internazionalizzazione e Sviluppo delle Pmi” rivolto esclusivamente alle imprenditrici donne. Il corso prenderà il via il prossimo 3 ottobre e si concluderà il 7 novembre. “Le imprese femminili stanno reagendo bene, un buon segno, un risultato più che positivo – dice Nunzia Bernardini, presidente del Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Bari, uno dei primi ad essere costituito in Italia nel 2000 in ottemperanza alle numerose misure assunte a partire dalla Legge 215 del 1992 sul sostegno alle imprese in rosa – per due ragioni: per le difficoltà attraversate da tutti in questo momento storico e dal mondo dell’impresa in particolare e per le note difficoltà delle donne nel conciliare lavoro e famiglia. Vuol dire che l’impresa resta uno sbocco professionale possibile, anche per le donne, e che i servizi da parte dell’associazionismo e delle istituzioni finalizzati alla creazione di attività imprenditoriali o alla loro qualificazione, non solo in termini finanziari ma anche informativi o di welfare, non possono che mietere buoni frutti”. “Si tratta di un ciclo di seminari introduttivi ai temi del Commercio Estero – dice Stefania Lacriola, presidente dell’Ifoc – con l´obiettivo di informare le imprese sui temi basici e di fornire alcuni strumenti utili per cogliere le opportunità offerte dai Mercati Internazionali. L’internazionalizzazione è una opportunità di crescita non necessariamente con riferimento alle dimensioni di impresa ma in termini di qualificazione e organizzazione delle attività imprenditoriali. In una sola parola offrire possibilità e contesti operativi per maggiore competitività. Saranno difatti illustrate le specifiche competenze professionali e le abilità manageriali necessarie per posizionare l’impresa sui mercati esteri, presentando le più aggiornate strategie operative anche nel marketing”. Durante il ciclo di seminari saranno affrontati i seguenti temi: i mercati internazionali; il processo di internazionalizzazione delle imprese; la pianificazione strategica e l’utilizzo degli strumenti di finanza; la contrattualistica internazionale; le problematiche più frequenti; le dogane, i trasporti e le assicurazioni. I contenuti dei seminari avranno un taglio operativo.  
   
   
ON LINE IL SITO DEL FESTIVAL DELLA FAMIGLIA  
 
Trento, 20 settembre 2012 - On line il sito www.Festivalfamiglia.it  dedicato al Festival della famiglia, “La famiglia come risorsa per la crisi economica. Se cresce la famiglia, cresce la società”, che si terrà a Riva del Garda dal 25 al 27 ottobre prossimi. Il Festival, organizzato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le politiche della famiglia - e dalla Provincia autonoma di Trento, si propone di indagare sul ruolo fondamentale che la famiglia riveste nell’attuale contesto di crisi socio – economica e vuole individuare strategie e percorsi innovativi a sostegno delle politiche familiari. Il ricco programma di relatori e sezioni tematiche, sia di alto profilo istituzionale che di rilevanza sociale, animeranno la tre giorni trentina. Certa la presenza del Presidente del consiglio, Mario Monti e del Ministro per la cooperazione internazionale e l’integrazione, Andrea Riccardi. Il sito fornisce tutte le informazioni di tipo contenutistico e logistico relative al Festival. Si consiglia di effettuare l’iscrizione on line attraverso la sezione dell’accreditamento. Oltre la fitta attività convegnistica tante le proposte culturali e ricreative in programma legate al territorio. L’evento ospiterà, inoltre, la quarta edizione della raccolta “Foto-famiglia”, foto d’epoca di famiglie italiane, visitabile sino alla conclusione del Festival.  
   
   
NUOVAMENTE IN DISTRIBUZIONE LA BROCHURE "FORZA RAGAZZE! CONSIGLI PER LA SICUREZZA"  
 
Bolzano, 20 settembre 2012 - Considerato l´aumento della violenza alle donne, è importante prevenire le situazioni di violenza. In quest´ottica si pone la ristampa della brochure "Forza ragazze! Consigli per la sicurezza" a cura della Commissione provinciale per le pari opportunità ed il Servizio donna. La pubblicazione e le relative cartoline sono nuovamente disponbili sia online che presso il Servizio Donna, in via Dante 11 a Bolzano. La brochure era nata nell´ambito del progetto scolastico "Io dico no" a cura dell´apposito gruppo di lavoro per la prevenzione della violenza alle ragazze, insediato presso la Commissione provinciale per le pari opportunità e presieduto da Rolanda Tschugguell. Oltre alla brochure informativa "Forza ragazze! Consigli per la sicurezza" erano state realizzate delle cartoline. Accanto all´autrice Julia Psenner, il team della redazione è composto da Helga Mock e da Rolanda Tschugguell. I consigli per la sicurezza suggeriscono alcune modalità di reazione in situazioni di abuso e violenza sessuale, ed informazioni legali indicando centri di contatto per le ragazze che hanno vissuto situazioni di violenza. "La pubblicazione si propone di sensibilizzare le giovani donne a non accettare abusi e violenze, a saper fissare limiti e anche a presentarsi piú sicure di sè in certe situazione critiche", sottolinea Roberto Bizzo, assessore provinciale alle pari opportunità. "Anche i recenti tristi avvenimenti ci mettono in guardia sulla rilevanza sempre ancora attuale del tema della violenza sulle donne." Già dal 2009 la Commissione provinciale per le pari opportunità ha inteso focalizzare la tematica con specifici progetti di prevenzione della violenza sessuale a ragazze e giovani donne. Accanto all´opera di sensibilizzazione per una cultura non violenta e a favore delle donne e delle giovani, per la Commissione si tratta di rendere più forti le ragazze e le giovani, e di incoraggiarle a essere più sicure di sè, a saper stabilire dei confini e a reagire in situazioni di violenza. Le brochure e le cartoline sono disponibili al link: http://www.Provincia.bz.it/pariopportunita/pubblicazioni.asp  Le persone interessate possono prendere la documentazione direttamente presso il Servizio Donna della Provincia, via Dante 11, a Bolzano, oppure ordinarla chiamando il numero 0471/416950, o per e-mail all´indirizzo: serviziodonna@provincia.Bz.it    
   
   
"LA STAGIONE DEL BIANCOSPINO": PARTE LA FORMAZIONE PER I REFERENTI DEI PIANI GIOVANI  
 
Trento, 20 settembre 2012 - L’agenzia per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili ha programmato tre incontri formativi autunnali per i referenti istituzionali e i referenti tecnici organizzativi dei Piani giovani di Zona e d’Ambito. Si parte con venerdì 21 settembre con il primo incontro, per proseguire con uno stage residenziale il 19 e 20 ottobre e con un incontro finale il 23 novembre. Si tratta di appuntamenti importanti, che mettono al centro le politiche giovanili nell’agenda dei referenti istituzionali e referenti tecnici. Vi è infatti la piena consapevolezza che la formazione è indispensabile per l’arricchimento culturale, per favorire la capacità di relazione ed è un valido strumento di crescita individuale. La formazione ai referenti dei Piani giovani e d’ambito è elemento centrale per la costruzione di un sistema efficiente delle politiche territoriali. Pertanto si è voluto promuovere una stagione di incontri che puntino a valorizzare, a promuovere e a valutare le politiche giovanili trentine. I protagonisti sono i soggetti che le politiche giovanili territoriali le promuovono, le incentivano e le realizzano. I referenti istituzionali e i referenti tecnici sono i destinatari di questi incontri, che vogliono essere momenti di riflessione e volano per nuove idee in tema di politiche giovanili Con il primo incontro di venerdì 21 settembre si andrà ad approfondire la conoscenza della condizione giovanile dei ragazzi italiani e trentini, analizzando le buone prassi progettuali in ambito nazionale che possano essere prese come spunti per la programmazione dei Piani del 2013. Gestiranno questo primo appuntamento formativo l’esperto nazionale Giovanni Campagnoli e Arianna Bazzanella dell´Osservatorio permanente sulla condizione dell´infanzia e dei giovani, istituito presso l´Iprase. Il corso residenziale di venerdì 19 e sabato 20 ottobre farà invece il punto sulle politiche giovanili. In quella sede i referenti istituzionali e tecnici, seguiti da esperti conduttori di gruppo, si ‘sporcheranno le mani’ per ragionare su possibili nuovi scenari delle politiche giovanili in un ottica partecipativa. Il 23 novembre infine verrà dato ampio spazio agli aspetti valutativi e di monitoraggio che, assieme all´aspetto contenutistico, permettono di valutare gli obiettivi raggiunti dando spazio anche alla valutazione. Quest´ultima infatti è indispensabile affinché i soggetti coinvolti trovino una direzione per proseguire nel raggiungimento degli obiettivi prefissati e promuovere sempre maggiore qualità nei Piani giovani e d’ambito. Ma affinché la formazione lasci il segno e generi prodotti concreti, è necessario raccogliere in modo sistematico le esperienze fin qui maturate. Ecco perché i materiali elaborati durante i percorsi formativi del 2010 e del 2011 sono stati raccolti in un volume dal titolo "Strada facendo". Il libro si propone non solo come un contributo di tipo contenutistico, ma soprattutto come base per continuare il cammino intrapreso verso una formazione consapevole, mirata e qualificata nel campo delle politiche giovanili, che coinvolga tutti i soggetti interessati. Solo una continua collaborazione tra referenti, istituzioni, formatori e naturalmente i giovani coinvolti, infatti, permetterà di raggiungere gli scopi prefissati. L’innovazione nell’ambito della formazione non è mai assoluta, ma trae spunto da idee ed intuizioni. Il percorso formativo per i referenti dei Piani giovani di Zona e d’Ambito è rivolto a persone che hanno già esperienza a vario titolo con il mondo giovanile, persone quindi in grado di gestire le dinamiche emergenti all’interno dei gruppi. Ecco allora che le varie esperienze emerse nei tavoli di lavoro e durante la formazione hanno reso possibile dare valore alla teoria con una serie di esempi concreti. Così è nato "Strada facendo", un testo nasce dai percorsi formativi per i referenti tecnico organizzativi dei Piani giovani di Zona e di Ambito nel 2010 e 2011, che propone anche tre contributi importanti: quello della cooperativa Finis Terrae di Novara esperta nazionale in tema di politiche giovanili, quello di Marina Eccher, esperta in sviluppo di comunità e politiche giovanili, e infine quello di Matteo Ville a Rachele Benedetti dell’Università di Pisa. La pubblicazione sarà consegnata in anteprima ai referenti istituzionali e referenti tecnici dei Piani giovani di Zona e di Ambito venerdì 21 settembre in occasione della formazione ‘La stagione del biancopsino’. A seguire, "Strada facendo" sarà messo online sul sito www.Politichegiovanili.provincia.tn.it