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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Febbraio 2013
RIGHT2WATER: INIZIATIVA DEI CITTADINI EUROPEI IN SEI MESI RACCOLTE 1 MILIONE DI FIRME  
 
Bruxelles, 12 febbraio 2013 - Gli organizzatori dell´iniziativa Right2water hanno annunciato di aver raccolto più di un milione di firme: potrebbe essere l´iniziativa dei cittadini europei prima di riuscire a raccogliere il necessario numero di dichiarazioni di sostegno. Gli organizzatori dell´iniziativa ritengono che ´l´acqua è un bene pubblico, non una merce´. Essi invitano la Commissione europea a ´proporre una normativa che attua il diritto umano all´acqua e ai servizi igienico-sanitari come riconosciuto dalle Nazioni Unite, e di promuovere la fornitura di acqua e servizi igienici, come servizi pubblici essenziali per tutti ». Vicepresidente Maroš Šefčovič ha detto: " Prima di tutto, vorrei congratularmi con gli organizzatori Anche se le firme dovranno essere verificati, la raccolta di 1 milione di firme in meno di sei mesi è un vero successo.. "L´obiettivo delle iniziative dei cittadini europei è quello di innescare paneuropee dibattiti sulle questioni che preoccupano i cittadini di tutta Europa, e ottenere le questioni all´ordine del giorno dell´Ue. Right2water ha certamente raggiunto. " Anche se gli organizzatori possono presentare la loro iniziativa alla Commissione europea, hanno scelto di continuare a raccogliere le firme. Tuttavia, prima di presentare la loro iniziativa alla Commissione europea, il numero di dichiarazioni di sostegno sono raccolte dovranno essere certificati da parte delle autorità competenti degli Stati membri. Per le iniziative che hanno raccolto almeno un milione di firme, raggiungendo il numero minimo richiesto in almeno sette Stati membri, la Commissione dispone di tre mesi per esaminare l´iniziativa e decidere come agire su di esso. Si riunirà gli organizzatori in modo che possano spiegare le questioni sollevate nella loro iniziativa in modo più approfondito. Gli organizzatori avranno anche la possibilità di presentare la loro iniziativa in un´audizione pubblica organizzata presso il Parlamento europeo. La Commissione adotta quindi una comunicazione che spiega le sue conclusioni su iniziativa, quali provvedimenti intende adottare, se del caso, e il suo ragionamento. La Commissione ha proposto di ospitare Eci sui propri server nel luglio 2012, come risposta radicale ai problemi segnalati da alcuni organizzatori nella ricerca di adeguate soluzioni di hosting e la creazione di propri sistemi di raccolta on-line. Tuttavia, Right2water utilizza una soluzione di hosting privato, così come l´open-source in linea del software di sistema di raccolta istituiti dalla Commissione per libero. Sfondo Sito web Iniziativa dei cittadini europei: http://ec.Europa.eu/citizens-initiative/public/welcome  Right2water sito: http://www.Right2water.eu/    
   
   
QUESTA SETTIMANA AL PARLAMENTO EUROPEO: ALL´ORDINE DEL GIORNO... RIFUGIATI SIRIANI, ELEZIONI IN ARMENIA, VIOLENZA CONTRO LE DONNE  
 
Strasburgo, 12 febbraio 2013 - I deputati discuteranno questa settimana le proprie circoscrizioni. Alcuni parteciperanno a missioni internazionali. Una delegazione si recherà in Giordania per valutare la situazione dei rifugiati, un´altra andrà in Armenia per osservare lo svolgimento delle elezioni presidenziali. I deputati visiteranno anche l´Irlanda, attualmente alla testa della Presidenza del Consiglio. Giovedì la campagna One Billion Day richiamerà l´attenzione sulla violenza contro le donne. Affari esteri - La commissione alle Libertà civili sarà in Giordania da lunedì a giovedì per incontrare i rifugiati siriani e per rendersi conto in prima persona della situazione. I membri della commissione intendono farsi un´idea chiara e determinare una strategia di aiuto da parte dell´Ue. La Giordania accoglie oggi più di 242.000 rifugiati siriani. Da venerdì a domenica, una delegazione parteciperà ad una missione di osservazione elettorale in Armenia, programmata dall´Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa. Violenza contro le donne - Giovedì non è solamente San Valentino. Ma anche il giorno della campagna contro la violenza sulle donne One Billion Rising Day. Siamo tutti invitati a partecipare ad un ballo per dimostrare contro la violenza sulle donne. Alcuni deputati hanno già aderito all´iniziativa e lo scorso mercoledì hanno approvato una risoluzione per l´eliminazione e la prevenzione di tutte le forme di violenza contro le donne. Irlanda - Questa settimana alcune commissioni visiteranno l´Irlanda, al momento alla testa della presidenza del Consiglio, per discutere la situazione socio-economica del paese e dell´Ue. La commissione al Lavoro sarà a Dublino lunedì e martedì, la commissione alla Pesca sarà a Killybegs e Galway mercoledì e giovedì. La commissione Giuridica sarà a Dublino giovedì e venerdì. Comitato economico e sociale - Il comitato economico e sociale europeo si riunirà in sessione plenaria mercoledì e giovedì al Parlamento europeo, a Bruxelles.  
   
   
BUDGET EUROPEO: "LE NEGOZIAZIONI CON IL PARLAMENTO COMINCIANO ADESSO"  
 
Strasburgo, 12 febbraio 2013 - Il Pe ha ricordato agli Stati membri che le negoziazioni sul quadro finanziario pluriennale sono ancora aperte, prima dell´approvazione da parte dei deputati. L´8 febbraio il Consiglio europeo ha trovato un accordo per il budget 2014-2020, ma i quattro gruppi politici più grandi del Pe hanno indicato che, a queste condizioni, non avrebbero votato a favore. Tale budget non sarebbe all´altezza delle politiche di rilancio economico e di lavoro. Oltre al rischio di un deficit strutturale. Gli Stati membri hanno deciso di tagliare il budget sul lungo termine - anche conosciuto come il quadro finanziario pluriennale - del 3,4%, ovvero 34 miliardi di euro, in parte riducendo i fondi per gli investimenti strutturali, la ricerca e la digitalizzazione. I quattro gruppi politici maggioritari del Pe - Ppe, S&d, Alde e Verdi - vogliono favorire un bilancio che capace di stimolare la crescita e la creazione di posti di lavoro. "Notiamo con stupore che i leader europei si sono trovati d´accordo su un budget che potrebbe portare ad un deficit strutturale. Delle profonde differenze tra pagamenti e impegni produrranno solamente dei problemi per il futuro senza risolvere i problemi esistenti". I deputati hanno anche sostenuto l´idea che l´Ue debba avere delle risorse proprie per ridurre i contributi degli Stati membri. L´accordo deve essere approvato dai deputati prima di poter entrare in vigore. Il Parlamento negozierà con il Consiglio prima di votare sui piani di spesa. Il presidente del Pe Martin Schulz ha commentato: "Ci sono degli elementi deludenti e altri incoraggianti. Ora dovremo analizzare seriamente le decisioni e le proposte. In seguito decideremo in Parlamento".  
   
   
FALSIFICAZIONE DI MONETE IN EURO NEL 2012  
 
Bruxelles, 12 febbraio 2013 - Il numero di monete metalliche in euro falsificate ritirate dalla circolazione è aumentato del 17%, da 157 000 nel 2011 a 184 000 nel 2012. A fronte dei 16,5 miliardi attualmente in circolazione, il tasso di falsificazione è pari a 1 su 100 000 monete autentiche. Il taglio da 2 euro resta di gran lunga la moneta più ambita per questa attività criminosa (quasi due monete su tre tra quelle rilevate).
Euro falsi in circolazione 2009 – 2012
50 - cent 1-euro 2-euro Totale
2012 31.000 32.000 121.000 184.000
2011 28.000 34.500 94.500 157.000
2010 24.900 30.800 130300 186.000
2009 18.000 26.500 127.500 172.100
Per quanto riguarda le banconote in euro falsificate, nel 2012 ne sono state ritirate dalla circolazione circa 531 000 unità, secondo i dati della Banca centrale europea, cui compete la protezione delle banconote dalla falsificazione. Le misure preventive, che comprendono interventi di natura legislativa, analisi tecnica, coordinamento del contrasto alla criminalità e cooperazione in ambito giudiziario, hanno consentito agli Stati membri di progredire nel ritiro dalla circolazione delle monete metalliche in euro falsificate. Occorre tuttavia rafforzare le norme vigenti di lotta contro la criminalità per migliorare la prevenzione, l’indagine e la sanzione della falsificazione dell’euro in tutta l’Ue, in quanto gli Stati membri hanno norme diverse e diversi livelli di protezione. In questo contesto, il 5 febbraio 2013 la Commissione ha adottato una proposta di direttiva che istituisce norme minime in materia di sanzioni (vedi Ip/13/88): introdurrà strumenti d’indagine efficaci e migliorerà la prevenzione grazie all’analisi dei falsi da parte delle autorità competenti al fine di rafforzare la protezione dell’euro e di altre monete dagli attacchi criminali. Un altro efficace strumento di protezione contro la falsificazione è il regolamento relativo all’autenticazione delle monete in euro, entrato in vigore il 1° gennaio 2012, che definisce le norme che gli istituti finanziari devono rispettare per garantire che tutte le monete metalliche rimesse in circolazione siano autentiche. Contesto Secondo le norme dell’Ue (regolamento (Ce) n. 1338/2001), la Commissione è responsabile del centro tecnico-scientifico europeo (Ctse), il quale analizza e classifica le monete metalliche in euro di nuovo conio falsificate. Il centro fa capo all’Olaf e si avvale delle apparecchiature tecniche e degli impianti della zecca di Parigi. La Commissione collabora strettamente anche con la Banca centrale europea (Bce), con Europol, Interpol e con le autorità nazionali competenti. La Banca centrale europea è responsabile dell’analisi delle banconote in euro falsificate. Europol e Interpol forniscono sostegno ai servizi di contrasto degli Stati membri nella lotta contro la criminalità organizzata, agevolando lo scambio d’informazioni e fornendo analisi operative e strategiche. La Commissione è incaricata dell’attuazione del programma “Pericle” che fornisce formazione e assistenza tecnica alle autorità nazionali competenti per consentire loro di meglio proteggere le banconote e le monete in euro dalla falsificazione. In base al programma, la Commissione/olaf ha realizzato 16 progetti nel 2012, tra i quali conferenze e seminari organizzati dagli Stati membri o dalla Commissione/olaf in collaborazione con Europol e la Bce. La Commissione elabora proposte legislative e controlla l’applicazione della normativa in materia. Per ulteriori informazioni sulla falsificazione delle monete metalliche, compresa l’irruzione delle forze dell’ordine italiane (carabinieri e guardia di finanza), in collaborazione con l’Olaf, in una zecca illegale in Italia il 16 gennaio scorso: http://ec.Europa.eu/anti_fraud/euro-protection/euro-coins/index_en.htm  
 
   
   
UE, SVILUPPI IN GEORGIA: I PORTAVOCE DEL RAPPRESENTANTE DELL´UNIONE EUROPEA CATHERINE ASHTON, E IL COMMISSARIO EUROPEO PER L´ALLARGAMENTO E LA POLITICA DI VICINATO, ŠTEFAN FüLE,  
 
Bruxelles, 9 Febbraio 2013 - Il portavoce di Catherine Ashton, Alto rappresentante dell´Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e vicepresidente della Commissione, e Štefan Füle, commissario europeo per l´allargamento e la politica di vicinato, il 9 febbraio hanno rilasciato o la seguente dichiarazione: “L´alto rappresentante e il commissario è preoccupato per i segni di deterioramento del potere accordo di ripartizione tra il sogno georgiano e del Regno parti movimento nazionale in Georgia - l´attuale stallo attorno a questioni costituzionali e, più recentemente intorno alla consegna del discorso annuale del Presidente, il Parlamento sviluppato in confronto aperto ieri, con Italia legislatori movimento nazionale di fronte un attacco dai manifestanti al di fuori del sito per discorso annuale del Presidente. L´unione europea ritiene di fondamentale importanza per il futuro della democrazia della Georgia che tutti gli attori politici e le istituzioni in Georgia essere accordato il dovuto rispetto, in linea con i nostri valori comuni europei. L´alto rappresentante e la chiamata Commissario per tutti gli attori della politica georgiane di non strumentalizzazione dei processi o le istituzioni dello Stato per la parte o per scopi politici di partito. Essi sono profondamente preoccupati per i violenti incidenti di fronte alla Biblioteca Nazionale e invitiamo tutte le parti ad agire in modo responsabile, e ad astenersi da qualsiasi forma di violenza.”  
   
   
BOLZANO: DISPONIBILE NUOVA CARTA GEOGRAFICA DELL´EUREGIO  
 
Bolzano, 12 febbraio 2013 - È disponibile la prima carta geografica congiunta dell´Euregio Tirolo-alto Adige-trentino. Stampata in quadricromia ed in tre lingue è pensata per i cittadini. Può essere richiesta all´Ufficio Gect Euregio in via Druso 1 e a Palazzo Widmann, in Piazza S.magnago 1 a Bolzano. È importante diffondere la conoscenza dell´Euregio fra i cittadini e, secondo la segretaria generale dell´Ufficio Euregio di Bolzano, Brigit Oberkofler, un modo è quello di avviare progetti concreti che coinvolgano direttamente la popolazione avvalendosi di buona comunicazione. In quest´ottica, è nata l´idea di realizzare una carta geografica congiunta delle tre realtà territoriali riunite nell´Euregio. Come sottolinea il presidente della Provincia di Bolzano, Luis Durnwalder, la carta geografica congiunta invita i cittadini a visitare le località nelle regioni confinanti, un modo per conoscere le affinità e le differenze e per sviluppare un senso di appartenenza e di rispetto reciproco riconoscendo le opportunità che derivano dal "tetto comune" dell´Euregio. La cartina dell´Euregio riporta tutti i Comuni di Tirolo, Alto Adige e Trentino, ma essa non è solo una mera carta geografica. Accanto ai nomi delle località vi sono anche le piantine delle tre città capoluogo con le bellezze da visitare. Inoltre è riportata una tabella con le distanze fra i principali centri dell´Euregio ed i tempi di percorrenza per raggiungerli. Con la prima carta congiunta l´Euregio mostra ai suoi abitanti ed ai suoi visitatori la varietà geografica, culturale e linguistica dei territori che la compongono e della storia che li accomuna. Della cartina sono stati stampati 100.000 esempari; sono attualmente in distribuzione agli abbonati del mensile della Provincia "Provincia Autonoma", presso Palazzo Widmann, in Piazza Silvius Magnago 1 a Bolzano e presso l´ufficio Gect Euregio Tirolo-alto Adige-trentino, in Viale Druso 1, Bolzano, tel. 0471 +39 0471 402026, e-mail info@europaregion.Info  web http://www.Eureoparegion.info/    
   
   
ISOLE – CAPPELLACCI, IMPORTANTE RICONOSCIMENTO E RISORSE AGGIUNTIVE DA CONSIGLIO EUROPEO  
 
Cagliari, 12 Febbraio 2013 - Il Consiglio europeo ha riconosciuto alle isole risorse aggiuntive e questo si tradurrà per la Sardegna in circa 300 milioni di euro in più per il periodo di programmazione 2014-2020. L’ha annunciato il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, commentando, nella veste di Presidente della Commissione delle Isole europee, le conclusioni del Consiglio europeo. Fra i diversi punti dell’accordo riguardanti le priorità del prossimo bilancio pluriennale della Ue per il periodo 2014-2020, si fa un esplicito riferimento alla situazione dei territori insulari e si prevede che le Isole beneficeranno di risorse speciali aggiuntive rispetto a quelle già previste per la politica di coesione. Le risorse aggiuntive per le Isole vengono quantificate, per le situazioni di più ampia perifericità, in 30 euro/abitante anno da distribuire in modo proporzionale al totale della popolazione. "E’ un fatto molto importante – sottolinea Cappellacci - che va oltre l’aspetto meramente economico, perché per la prima volta, in coerenza con l’art. 174 del Trattato di Lisbona e grazie al lavoro svolto dalla Commissione delle Isole, introduce come questione sostanziale il riconoscimento della condizione insulare e il principio che per la stessa condizione possono e devono essere stanziate dal bilancio Ue risorse specifiche ed aggiuntive".  
   
   
CRISI: PRESIDENTE REGIONE VENETO, “395 CHIAMATE AL NUMERO VERDE ANTISUICIDI 800334343”  
 
Venezia, 12 febbraio 2013 - “La crisi uccide e porta a compiere gesti inconsulti, ma non bisogna cedere. Come Regione abbiamo messo in campo tutte le energie e le risorse disponibili a sostegno dell’imprenditoria e per finanziare la cassa integrazione, ma ricordo che abbiamo attivato anche un servizio di assistenza psicologica e di accompagnamento terapeutico con il Progetto Inoltre ed il numero verde 800334343 che, dalla sua istituzione a inizio estate, ha già ricevuto 395 chiamate anche da fuori Regione, più di una al giorno, di imprenditori allo stremo, che hanno trovato ascolto immediato e assistenza sanitaria venendo avviati a veri e propri programmi terapeutici a cura dei servizi territoriali di residenza. Possiamo davvero parlare di vite salvate. Rivolgo un accorato appello a chi sente di non farcela più: comporre l’800334343 può voler dire fermarsi prima dell’irreparabile e porre le basi per un nuovo inizio”. Lo ha detto il presidente della Regione del Veneto, rispondendo ieri alle domande dei giornalisti nel corso del punto stampa post Giunta. “Gli psicologi del Progetto Inoltre del Veneto, che ringrazio per il loro prezioso lavoro 24 ore su 24 7 giorni su 7 – ha aggiunto il presidente - hanno ricevuto sinora 395 chiamate, delle quali 20 anche da Lazio, Lombardia, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Basilicata e Sicilia”. Sulla base delle singole valutazioni compiute dagli psicologi, 135 utenti sono stati presi in carico dai servizi sanitari che li stanno seguendo in un percorso psicologico. Di questi, 43 sono della provincia di Vicenza, 37 di Padova, 20 di Treviso, 21 di Venezia, 7 di Verona, 5 di Rovigo, 2 di Belluno.  
   
   
SARDEGNA, ZONA FRANCA, CAPPELLACCI: "LA BATTAGLIA DEI SARDI PROSEGUE SUL FRONTE EUROPEO"  
 
Cagliari, 12 Febbraio 2013 - "Con l’atto siglato oggi estendiamo all’Unione Europea un’azione che stiamo svolgendo a livello nazionale e regionale per l’attivazione della zona franca”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, dopo aver siglato l’ 8 febbraio a villa Devoto, alla presenza dei capogruppo della maggioranza, la comunicazione agli organismi comunitari riguardo all’attivazione della zona franca integrale. L’atto è finalizzato a richiedere la modifica del regolamento n. 450/2008, prevedendo che fra i territori extra-doganali sia indicato il territorio della Sardegna e delle sue isole. "La fiscalità di vantaggio - ricorda il presidente - è uno dei punti qualificanti del programma della coalizione di centro-destra e sardista, dell’accordo con il Partito Sardo d’Azione nonché parte di quella complessa vertenza Sardegna che portiamo avanti nei confronti dello Stato centrale. “Allo stesso tempo - prosegue Cappellacci - attiviamo un tavolo politico per la zona franca e tavoli tecnici nei 5 territori interessati (esclusa Cagliari, il cui perimetro è stato già definito) per completare definitivamente la proposta di perimetrazione degli attuali punti franchi dell’Isola, attraverso tutti i soggetti istituzionali ed amministrativi coinvolti. "Ad esito dei lavori dei tavoli tecnici – spiega Cappellacci - la Giunta regionale delibererà la proposta di perimetrazione dei punti franchi e la inoltrerà al Governo della Repubblica per gli adempimenti conseguenti”. Durante l’incontro il presidente ha ricordato altresì l’avvio delle interlocuzioni con il Ministero dello Sviluppo Economico per l’ attuazione delle zone franche urbane nei Comuni del Sulcis. Con riferimento alla zona franca di Cagliari, sono pronti gli atti per renderla immediatamente operativa nelle more della formale richiesta al Governo di riperimetrazione della stessa. "Conduciamo una battaglia a tutto campo - ha evidenziato il presidente - affinché la Sardegna possa disporre di uno strumento idoneo a risollevare la nostra economia e a favorire una nuova fase di crescita per l’impresa e l’occupazione. Chiediamo all’Unione Europea un atto di giustizia, volto a compensare quella situazione oggettiva di svantaggio rappresentata dall’insularità".  
   
   
UE: PROGRAMMAZIONE 2014-2020, PRESENTATE LINEE GUIDA A PORDENONE  
 
Trieste, 12 febbraio 2013 - Saranno quattro assi strategici su undici obiettivi fissati dall´Unione europea quelli sui quali l´Italia e le Regioni giocheranno la partita per poter accedere ai fondi della programmazione 2014-2020, stanziamenti quantificati per il Friuli Venezia Giulia in circa 1 miliardo di euro. I dettagli dell´attività e delle azioni da intraprendere da qui ai prossimi mesi sono stati illustrati  ieri a Pordenone alla presenza dell´assessore regionale competente Elio De Anna nel corso di un incontro al quale hanno partecipato i "portatori di interesse" che operano nella Destra Tagliamento. Ai rappresentanti delle istituzioni operanti nell´ambito del commercio, artigianato, industri ed agricoltura, sono stati illustrati i passi che la Regione compirà nell´ambito della nuova programmazione dei fondi comunitari. Degli undici obiettivi posti dall´Unione europea, l´Italia - sulla base del documento predisposto dal ministro per la Coesione territoriale - ha deciso di focalizzare l´attenzione su quattro assi strategici. Il primo ha a che fare con lo sviluppo di un ambiente favorevole all´innovazione delle imprese mentre il secondo è incentrato sulla realizzazione delle infrastrutture performanti e la gestione efficiente delle risorse naturali. Gli due obiettivi sono legati all´aumento della partecipazione al mercato del lavoro nonché alla promozione dell´inclusione sociale migliorando la qualità del capitale umano, ed infine all´innalzamento dell´efficacia ed efficienza della pubblica amministrazione. Come ricordato dall´assessore regionale alle relazioni comunitarie, i fondi che la Regione dovrebbe avere a disposizione in questi quattro assi ammonterebbero a circa 1 miliardo di euro. Per quanto riguarda la quota di partecipazione al sostegno della progettazione, la politica di coesione dell´Europa ha definito tre categorie di Regioni in base alla quota di Pil pro capite prodotto. Pertanto sono individuate le Regioni meno sviluppate (con Pil inferiore al 75 per cento del valore medio di quello prodotto dall´Unione a 27 Paesi), quelle di "transizione" (Pil compreso tra il 75 e il 90 per cento) ed infine quelle più sviluppate (Pil maggiore del 90 per cento). A seconda della categoria di appartenenza, vengono definiti anche i tassi di cofinanziamento massimi, che oscillano dall´85 per cento delle regioni meno sviluppate al 60 per cento in quelle di transizione e il 50 per cento di quelle più sviluppate. Il Friuli Venezia Giulia appartiene a questa terza categoria. Definiti questi aspetti tecnici, ora la Regione ha avviato una serie di incontri con i portatori di interesse presenti nel territorio; l´intento è quello di raccogliere tutte le proposte da "mediare" poi con le altre Regioni d´Italia e far confluire nel programma nazionale che poi lo Stato dovrà definire con l´Europa. Il Governo italiano ha individuato anche tre opzioni strategiche entro le quali inserire i quattro obiettivi, ossia Mezzogiorno, Città ed Aree interne. È soprattutto su quest´ultima che il Friuli Venezia Giulia soffermerà la propria attenzione. Inoltre, come ricordato nel corso dell´incontro, la Regione è intenzionata a dare largo spazio alle tematiche legate al lavoro e ai giovani. In particolare l´obiettivo è quello di consentire la formazione direttamente all´interno delle aziende, cosicché i percorsi di crescita possano poi tradursi in assunzione da parte del datore di lavoro presso il quale il giovane ha accresciuto il proprio bagaglio professionale.  
   
   
BOLZANO: COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO IN ETIOPIA: SOPRALLUOGO DEL PRESIDENTE DURNWALDER  
 
Bolzano, 12 febbraio 2013 - La breve visita del presidente della Provincia Luis Durnwalder in Etiopia ha quali tappe una serie di strutture socio-assitenziali e formative realizzate grazie a sostegni altoatesini. Dopo la cosiddetta "Südtirol Schule" a Fiche, l’ 8 febbraio, il presidente vista una scuola per l´infanzia ed un centro di formazione per donne a Sheberabir-enemur, ed un orfanatrofio. Domani sabato, 9 febbraio, in programma l´inaugurazione del nuovo ospedale ad Attat. L´etiopia è uno dei paesi principali destinatari degli interventi di cooperazione allo sviluppo Dal 1992 sono stati sostenuti complessivamente 37 progetti si cooperazione allo sviluppo per un importo di oltre 1 miloni di Euro. La Regione Trentino-alto Adigeda parte sua a partire dal 2006 ha finanziato 15 progetti per oltre 350.000 Euro. In tutto sono così 52 i progetti finanzaiti con 1,526 milioni di Euro complessivi. Durante la sua breve visita in Etiopia il presidente Durnwalder oggi, venerdì 8 febbraio 2013, il programma prevede la visita di una scuola per l´infanzia ed un centro di formazione per donne a Sheberabir-enemur realizzati dall´"Associazione Centro Aiuti per l´Africa" con il sostegno della Provincia e dell´orfanatrofio realizzato dalla stessa organizzazione a Oma/meganasse. Ieri, giovedì 7 febbraio 2013, dopo l´arrivo nella capitale Adidis Abeba Durnwalder ha visitato una scuola, la "Südtirol-schule" realizzata dall´organizzazione "Menschen für Menschen" a Fiche nel distretto Girar Jarso con il sostegno della Provincia di Bolzano e di altri enti. L´istituto "Abdisa Aga Higher Primary School" consta di tre blocchi di classi per complessive 12 aule dove seguono le lezioni circa 1.500 alunni, dal primo all´ottavo livello scolastico. La scuola è costata 190.000 Euro, di cui i due terzi coperti con finanziamenti altoatesini. La Provincia ha erogato 100.000 Euro. Come ha sottolineato il presidente Durnwalder, il miglioramento della situazione dell´istruzione e l´innalzamento del tasso di alfabetizzazione è uno degli obiettivi principali della cooperazione allo sviluppo della Provincia di Bolzano, come nel caso di questo progetto. Domani, sabato 9 febbraio 2013, il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, quale responsabile per la Cooperazione allo sviluppo in Giunta provinciale, inaugurerà il nuovo ospedale costruito ad Attat dall´Associazione "Südtiroler Ärtze für die dritte Welt". La struttura potrebbe definirsi l´ospedale altoatesino, infatti, la Provincia di Bolzano ha sostenuto le spese di costruzione con un contributo di 200.000 Euro.  
   
   
PIEMONTE: STAZIONI SCIISTICHE, RECUPERO DEL PALAZZO SICCARDI DI TORINO, NOMINA DEL DIRETTORE DELL’ARPA E VITICOLTURA SONO I PRINCIPALI ARGOMENTI ESAMINATI L’8 FEBBRAIO DALLA GIUNTA REGIONALE.  
 
Torino, 12 febbraio 2013 - La riunione della Giunta regionale è stata coordinata dal presidente. Stazioni sciistiche. Su proposta dell’assessore al Turismo, la somma di 1.327.000 euro assegnata dall’assestamento al bilancio di previsione 2012 sarà destinata al finanziamento delle domande sul programma annuale delle grandi stazioni sciistiche, che dovranno essere presentate entro il 25 febbraio. Si tratta di interventi per la messa in sicurezza, la riqualificazione e il potenziamento delle aree sciabili, del patrimonio impiantistico e dell’offerta turistica. Palazzo Siccardi. Al Comune di Torino verrà concesso, su proposta dell’assessore all’Edilizia, un ulteriore finanziamento di 364.000 euro ad integrazione dei 2.762.000 già assegnati negli anni scorsi per il recupero di Palazzo Siccardi, in via Barbaroux 27, e la realizzazione di 14 alloggi da destinare all’edilizia residenziale pubblica; Direttore Arpa. Su proposta dell’assessore all’Ambiente, si è provveduto alla nomina di Angelo Robotto quale direttore generale dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa). Viticoltura. Come proposto dall’assessore all’Agricoltura, verrà inoltrata agli organismi istituzionali comunitari e ai relatori della proposta di regolamento del Parlamento europeo sul sostegno allo sviluppo rurale la richiesta di inserire una specifica previsione che tuteli la viticoltura condotta su terreni con pendenze del 30% o superiori, in modo da contribuire alla qualità delle produzioni e prevenire fenomeni erosivi. Sono state inoltre approvate: - su proposta dell’assessore allo Sviluppo economico, la proroga al 31 marzo 2013 per la presentazione delle domande riguardanti le nuove misure per il credito alle pmi previste dall’accordo tra Ministeri delle Finanze e dello Sviluppo economico, Abi e associazioni imprenditoriali del 28 febbraio 2012 al quale ha aderito anche la Regione Piemonte; - su proposta dell’assessore alla Sanità, la convenzione tra la Regione e le associazioni e federazioni di donatori volontari di sangue Avis, Fidas, Croce rossa e Consorzio Amici Banca del sangue.  
   
   
BOLZANO: CONTRO ROMA SU FINANZIARIA E SERVIZIO CIVILE  
 
Bolzano, 12 febbraio 2013 - Doppia disputa Bolzano-roma di fronte alla Corte Costituzionale. La Giunta provinciale ha infatti deciso di impugnare la legge finanziaria nazionale che, secondo Durnwalder, "in venti punti sarebbe in contrasto con l´Autonomia", e di resistere in giudizio sul ricorso dello Stato contro il servizio civile provinciale volontario. Sono una ventina i punti contestati dalla Provincia, che hanno convinto l´esecutivo di Palazzo Widmann a dare il via libera all´impugnazione della legge finanziaria nazionale. "L´accordo di Milano non viene rispettato - ha spiegato Luis Durnwalder - e lo stesso vale per le nostre competenze e i nostri diritti in tema di Imu, riserva all´erario e patto di stabilità. Inoltre, tra gli altri punti, spicca la richiesta di partecipare alle spese del servizio sanitario nazionale, dal quale però non riceviamo fondi". Se sulla finanziaria la Provincia va all´attacco, in tema di servizio civile provinciale volontario gioca sulla difensiva. Si tratta di quella opportunità offerta a persone di età compresa tra i 18 e i 28 anni di dedicare 12 mesi della propria vita allo sviluppo sociale e culturale dell´Alto Adige, con particolare attenzione al mondo dell´associazionismo e del volontariato. "Secondo lo Stato - ha spiegato Durnwalder - si tratta di una forma di sostituzione del servizio militare, la cui competenza è esclusivamente centrale: noi non siamo della stessa opinione, e abbiamo dunque deciso di resistere in giudizio di fronte alla Corte Costituzionale".  
   
   
MEZZOGIORNO: CALDORO, PER SUD NON SOLO ANALISI PROBLEMI MA SOLUZIONI  
 
Napoli, 12 febbraio 2013 - "Il Sud deve entrare nell´agenda politica. L´invito di Giannola dello Svimez è assolutamente condivisibile, è un invito alle forze politiche che sottoscrivo perché ho sempre sottolineato questa necessità.” Così il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. “Le preoccupazioni espresse nel documento presentato – sottolinea Caldoro - sono le preoccupazioni che abbiamo ogni giorno. Il Paese attraversa una fase delicata ed il Sud, per ritardi storici e strutturali, soffre di più. La sfida di fondo è la stessa e vale per tutti. Il Sud è strategico, se non riparte non riparte il Paese. “Nel documento redatto - aggiunge il presidente - ci sono interessanti spunti di riflessione, altri vanno studiati con più attenzione. Non è più sufficiente l´analisi dei problemi, è necessario confrontarsi sulle soluzioni ed il dibattito che si prova ad avviare è di fondamentale importanza. Deve interessare le Istituzioni, tutte, le forze politiche, quelle sociali e produttive. "Il Sud riparte se punta sul federalismo del merito, sulla cultura delle responsabilità. Riparte se utilizza bene i fondi europei, se ragiona come grande area superando le logiche localistiche. Riparte con la buona amministrazione che ha il coraggio anche delle scelte difficili. Sono quelle riformiste, quelle che costruiscono soluzioni che resistono negli anni. Quella che mettiamo in campo ogni giorno. “Serve uno scatto culturale e dall´analisi di Adriano Giannola arriva un incipit autorevole che tutti devono cogliere. Non basta lamentarsi se non si hanno proposte e se non si ha la capacità di indicare una strada. Ricordo ogni giorno i problemi della nostra regione, che ha pagato più di altre un prezzo altissimo per la cattiva gestione, ma ho chiara la direzione di marcia”, conclude il presidente Caldoro.  
   
   
INCONTRO REGIONE CALABRIA ED I SINDACI DEI COMUNI CAPOFILA DEI PISL  
 
Catanzaro, 12 febbraio 2013- Primo incontro a Reggio Calabria, nella sede del Consiglio Regionale, tra l’Assessore al Bilancio e alla Programmazione Nazionale e Comunitaria, Giacomo Mancini, e i sindaci dei comuni capofila dei Pisl (i Progetti Integrati per lo Sviluppo Locale). L’obiettivo è quello di continuare spediti verso l’iter che porterà alla realizzazione dei progetti ritenuti ammissibili al finanziamento. Una vera e propria riunione tecnica divisa in due sessioni: una mattutina in cui l’Assessore regionale si è confrontato con i rappresentanti dei comuni di Bagnara Calabra, Cardeto, Galatro, Santo Stefano in Aspromonte, Scilla e Varapodio; e nel pomeriggio con quelli di Ardore, Bianco, Bova, Caulonia, Gerace, Gioiosa Ionica, Stilo e il Consorzio della Locride. Del totale di 350milioni di euro stanziati per l’intera regione, è di circa 86milioni di euro il finanziamento complessivo che riguarda la provincia di Reggio Calabria per le tipologie di Pisl “Mobilità, Qualità della vita, Turismo, Sistemi produttivi e Borghi d’eccellenza”, per un totale di 18 progetti finanziati. Insieme a Mancini anche l’On. Candeloro Imbalzano, presidente della Ii Commissione “Bilancio, programmazione economica e attività produttive, affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero”, il quale ha sottolineato il buon lavoro svolto dall’Assessore Mancini anche per la progettazione integrata e ha ribadito che «quella dei Pisl è un’occasione imperdibile e irripetibile per la Calabria sia per l’importo messo a disposizione che per gli effetti positivi che la messa in opera dei progetti finanziati produrrà su tutto il territorio regionale». «Vi abbiamo convocati – ha detto Mancini ai sindaci – perché vogliamo sviscerare insieme a voi, qualora dovessero essercene, i dubbi procedurali per arrivare in tempi rapidi alla sottoscrizione dell’accordo di programmazione negoziata che consentirà di dare vita ai bandi di gara, di ricevere i finanziamenti e di realizzare i progetti. Bisogna essere rapidi nella definizione delle procedure e sta a tutti noi compiere i passi necessari a centrare l’obiettivo. Per questo ancora una volta siamo al vostro fianco, per continuare a lavorare insieme e per vincere la scommessa di cambiare in meglio il volto della nostra regione. Da parte vostra - ha detto ancora Mancini – ci deve essere la capacità di coordinare gli altri comuni del partenariato di cui siete capofila». Nelle due riunioni l’Assessore è stato affiancato dal direttore del Nucleo di valutazione degli investimenti Luigi Zinno. Due, in particolare, le scadenze del cronoprogramma da rispettare inderogabilmente: entro il 31 dicembre del 2013 è necessario fare impegni di spesa giuridicamente vincolanti; e i lavori effettivi dovranno terminare entro il 31 dicembre 2015. Il Dipartimento regionale alla Programmazione Comunitaria resterà al fianco delle amministrazioni - così come è stato sin dall’inizio delle procedure messe in atto per i Pisl - con i propri dirigenti e con gli agenti di sviluppo. Anche dopo la sottoscrizione dell’accordo, infatti, sono stati già programmati degli altri incontri “one to one” con i singoli comuni capofila dei Pisl. Intanto, domani e mercoledì 13 febbraio l’incontro con i sindaci dei Comuni capofila (di Catanzaro, Vibo Valentia e Crotone) si sposterà a Catanzaro, nel Dipartimento Programmazione nazionale e comunitaria; infine giovedì 14 sarà la volta di Cosenza dove, all’interno del Teatro Morelli, si discuterà dei progetti ammessi a finanziamento nella provincia cosentina.  
   
   
UNIONE COMUNI MUGELLO: DALLA REGIONE FINANZIAMENTI PER 440.000 EURO ALL´UNIONE ANDRANNO A COFINANZIARE 6 PROGETTI PRESENTATI DA COMUNI  
 
Firenze, 12 febbraio 2013 - Ammontano complessivamente a oltre 440.000 euro i fondi della Regione Toscana che andranno a cofinanziare opere e interventi in Mugello. Sono stati infatti ammessi a finanziamento regionale nell’ambito del Programma annuale 2012 del Piano d’indirizzo per le montagne toscane, i progetti dei Comuni di Barberino di Mugello, Dicomano, Firenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Senio e San Piero a Sieve presentati collettivamente dall’Unione montana dei Comuni del Mugello. Sono 6 e riguardano in particolar modo il completamento dell’allestimento dell’Area camper all’interno dell’area di protezione civile in località Andolaccio sulle sponde del lago di Bilancino, nel comune di Barberino di Mugello; la messa in sicurezza e manutenzione straordinaria della strada comunale ‘Corella-larciano’, nel comune di Dicomano; la ristrutturazione degli ex macelli di Firenzuola; interventi di manutenzione straordinaria e adeguamento a norma finalizzati all’agibilità del Teatro degli Animosi, nel comune di Marradi; il ripristino dell’infrastruttura pubblica via Duca d’Aosta, nel comune di Palazzuolo sul Senio; ed infine, la realizzazione di nuova rotatoria in località “Le Mozzete” tra la Sp 503 del Giogo e via Provinciale Sp 551 Traversa del Mugello, nel comune di San Piero a Sieve, in accordo con i Comuni di Scarperia e Borgo San Lorenzo, in quanto rappresenta uno snodo importante per la viabilità del Mugello. I primi due - il completamento dell’area camper a Bilancino e la sistemazione della strada comunale Corella-larciano a Dicomano - saranno realizzati in toto col contributo regionale, rispettivamente, 65.000 e 45.000 euro, mentre per gli altri i Comuni comunque dispongono già di fondi o hanno previsto modalità per reperirli. L’intervento di ristrutturazione degli ex macelli di Firenzuola è stato finanziato con 70.000 euro ma il costo totale di è 194.000 euro mentre quello per la manutenzione straordinaria del Teatro degli Animosi di Marradi è pari a 249.000 euro a fronte dei 49.600 euro assegnati. E se l’intervento di ripristino di via Duca d’Aosta con pavimentazione in pietra a Palazzuolo è finanziato per metà, 80.000 euro di contributo regionale contro i 160.000 euro necessari, per quello più ampio e articolato che riguarda la realizzazione di una rotatoria alle Mozzete con riorganizzazione della viabilità, importo 482.000 euro, non sono sufficienti i 130.568 euro assegnati ma per i restanti è prevista la collaborazione tra Comune e Provincia di Firenze. Eccoli in dettaglio: Completamento dell’allestimento dell’Area Camper all’interno dell’area protezione civile posta in località Andolaccio sulle sponde del lago di Bilancino: si prevede di completare il funzionamento degli impianti con il controllo automatizzato degli accessi all’area e l’allestimento dell’area stessa, la dotazione di un ulteriore servizio igienico per portatori di handicap e di un gruppo docce, uno o più punti per il servizio di pulizia stoviglie, oltre all’allestimento di un punto di accoglienza-punto informazioni, col miglioramento anche delle dotazioni a disposizione della Protezione civile. Messa in sicurezza e manutenzione straordinaria strada comunale di “Corella-larciano”: l’intervento di manutenzione straordinaria interessa la strada comunale di Corella, con sistemazione generale e ripulitura delle cunette stradali, nel tratto compreso fra la frazione di Corella ed il confine con il Comune di Vicchio in località Larciano, per 3,5 km. Ristrutturazione Ex Macelli di Firenzuola: si prevede di ristrutturare l’edificio trasformando in spazio polivalente da destinarsi alla promozione e vendita di prodotti agricoli locali, attività culturali e centro ricreativo e socializzazione per giovani, anziani ed associazioni. Interventi di manutenzione straordinaria e adeguamento a norma finalizzati all’agibilità del Teatro degli Animosi: s’interviene in particolare col risanamento dell’edificio dalle infiltrazioni, rifacimento impianti elettrici, adeguamento impianti antincendio, riscaldamento e idrico-sanitario. Ripristino infrastruttura pubblica via Duca d’Aosta: l’intervento consiste nel rifacimento completo della pavimentazione in pietra che è stata rovinata e deteriorata dalla grossa nevicata dello scorso anno. Realizzazione di nuova rotatoria in località “Le Mozzete” tra la S.p. 503 del Giogo e Via Provinciale S.p. 551 Traversa del Mugello, “Rotatoria Mozzete”: l’incrocio in questione è uno degli snodi principali della viabilità d’area dove si sovrappongono mobilità locale, mugellana e provinciale, e per fluidificare la circolazione sono previsti interventi di messa in sicurezza stradale con la modifica dei tracciati stradali rettilinei e degli ingressi del tratto urbano, percorsi ciclopedonali, attraversamenti rialzati e sicuri, ed infine l’eliminazione di un incrocio semaforizzato sulla provinciale del Mugello.  
   
   
FVG: A UDINE I LAVORI DEL CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE  
 
 Udine, 12 febbraio 2013 - Si è riunito l’ 8 febbraio a Udine, nel palazzo della Regione, il Consiglio delle autonomie locali (Cal). Due i punti all´ordine del giorno, sui quali l´organismo consultivo del sistema delle autonomie è stato chiamato a esprimere il proprio parere: riguardavano contributi alle Province e ai Comuni per la realizzazione di cantieri di lavoro, e le caratteristiche delle modalità di riconoscimento dei corpi e servizi di polizia locale. Il primo provvedimento (si trattava in entrambi i casi di deliberazioni della Giunta regionale) ha ottenuto parere favorevole a larga maggioranza, e si riferiva al Regolamento concernente i criteri e le modalità di concessione dei finanziamenti a favore di Province e Comuni e loro forme associative, per la realizzazione di cantieri di lavoro. I voti a favore sono stati diciassette con due astensioni. Come ha specificato l´assessore regionale al lavoro, formazione, commercio e pari opportunità, Angela Brandi, si tratta di un´iniziativa della Giunta regionale volta a favorire le amministrazioni locali e le aziende del territorio, e conseguentemente il mondo del lavoro, consentendo l´avvio di cantieri anche in questo periodo di crisi economica, per stimolare in tal modo le aziende locali. Tale Regolamento non sostituisce gli interventi per i lavori di pubblica utilità, ma si somma a essi, assicurando indirettamente sostegno a quanti si trovano in difficoltà perché al momento privi di lavoro. Nel contempo agevola le Province e i Comuni, attualmente in difficoltà a causa del rispetto del patto di stabilità, andando a coprire interamente le spese che gli stessi dovranno affrontare per l´avvio dei cantieri. Il secondo punto all´ordine del giorno del Cal riguardava l´espressione del parere in merito al Regolamento concernente le caratteristiche dei veicoli, degli strumenti operativi, delle tessere personali di riconoscimento e delle divise con i relativi elementi identificativi, in dotazione ai corpi e ai servizi di polizia locale. Tale provvedimento della Giunta regionale è stato rinviato alla 3. Commissione del Cal (11 voti a favore, 7 contrari, 1 astensione), per il riesame delle modifiche apportate al testo originale dalla direzione regionale competente. A conclusione della seduta si è riunito l´Ufficio di Presidenza del Consiglio delle autonomie per approfondire il tema dell´applicazione delle disposizioni introdotte dalla Legge Finanziaria regionale 2013 in materia di patto di stabilità, con particolare riferimento ai nuovi vincoli relativi al miglioramento del saldo di competenza mista.  
   
   
TRENTO: LAVORI PUBBLICI E APPALTI, CAMBIA IL REGOLAMENTO  
 
Trento, 12 febbraio 2013 - La Giunta provinciale, dopo l’iter approvativo che ha visto l’Ok del Consorzio dei comuni e della commissione consiliare, ha l’ 8 febbraio dato definitiva attuazione alla modifica dell’articolo 63 del regolamento sui lavori pubblici per intervenire sui ribassi anomali. Si tratta di una modifica che interviene su lavori e incarichi professionali rientranti nelle procedure negoziate, per i lavori di importo inferiore al milione di euro e per incarichi professionali al di sotto dei 200 mila euro. Su queste gare non sarà più accettata l’offerta al massimo ribasso, salvo casi particolari, e sarà invece attuata la scelta sulla media delle offerte presentate, annullando in questo modo i ribassi sconsiderati che in questa situazione di crisi portano ad un innescarsi di situazioni finanziarie che si concludono con l´insolvenza dell’impresa. Si tratta di eccessi che non sono più trascurabili, capaci di incidere pesantemente sulla qualità della prestazione richiesta. In effetti la riduzione anomala del costo, ben al di là di quanto ci si possa ragionevolmente aspettare, può compromettere l’esecuzione a regola d’arte del lavoro o della prestazione, con conseguenti ricadute negative anche in ordine alla tutela del lavoro e della sicurezza sui cantieri. D’altra parte, la necessità per le pubbliche amministrazioni di procedere con la massima celerità possibile, vista la dimensione economica dei lavori, non rendono compatibili le procedure complesse di valutazione dell’anomalia che vengono normalmente svolte per gli appalti di grandi dimensioni e che richiederebbero tempi superiori a quelli necessari alla realizzazione dell’opera stessa..  
   
   
EUROPA: SIGLATA A VILLA UMBRA CONVENZIONE FRA SEU E ACLI DI AGRIGENTO  
 
Perugia, 12 febbraio 2013 - Realizzare una sinergia di esperienze e condividere gli obiettivi di qualità nel settore della formazione: con questa finalità nella sede della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica di Perugia, è stata firmata una convenzione tra il Seu (Servizio Europa Villa Umbra) e le Acli (Associazioni cristiane lavoratori italiani) di Agrigento. Obiettivo del documento è formalizzare l´impegno ad avviare una collaborazione per realizzare progetti comuni per lo sviluppo di azioni di promozione delle opportunità dell´Europa, nonché l´attivazione di percorsi formativi nell´ambito delle politiche dell´Unione europea da realizzare fra l´Umbria e la Sicilia. All´atto della firma l´amministratore unico del Seu Alberto Naticchioni, ha dichiarato che "la collaborazione fra Seu ed Acli di Agrigento potrà sicuramente contribuire a consolidare quel ponte ideale fra Europa, Umbria e Sicilia mettendo in comune risorse ed esperienze che, partendo dalle esigenze specifiche espresse da queste due realtà geografiche, potranno portare ad un fruttuoso scambio di idee e buone pratiche nel settore della formazione." "Per le Acli di Agrigento l´avvio della collaborazione con il Seu" - ha affermato il presidente provinciale delle Acli di Agrigento nonché presidente regionale di Acli Terra Sicilia, Nicola Perricone - rappresenta un avvenimento rilevante nel quadro della storia della nostra associazione in quanto è un ulteriore tassello di quel nuovo percorso che ho voluto imprimere alla struttura da me rappresentata sulla base di alcune parole chiave e cioè, impresa, formazione, diversificazione ed Europa". Proprio l´Europa e il rafforzamento della capacità di utilizzare al meglio le opportunità provenienti dalla Commissione europea saranno il primo banco di prova della collaborazione fra i due enti con l´avvio di un percorso formativo dedicato all´europrogettazione che il Seu ha già sperimentato in Umbria con ottimi risultati in termini di qualità ed efficacia della didattica. Il metodo sarà riproposto in provincia di Agrigento adattandone i contenuti alle specificità e alle caratteristiche del territorio. Il Seu e le Acli di Agrigento nel frettempo, avvieranno uno studio per l´attivazione di altre iniziative per lo sviluppo della conoscenza e del capitale umano in un contesto che deve guardare sempre più all´Europa.  
   
   
CASSA IN DEROGA, LA REGIONE TOSCANA AL GOVERNO: SBLOCCARE SUBITO I PAGAMENTI  
 
Firenze, 12 febbraio 2013 – Il governo intervenga immediatamente per consentire all’Inps il pagamento degli ammortizzatori in deroga relativi all’ultima parte del 2012. E’ quanto chiede con forza la Regione Toscana, con il suo assessorato al lavoro, che in questo modo sottolinea l’importanza delle richieste avanzate dalla Conferenza delle Regioni al ministro del lavoro e delle politiche sociali. Al tempo stesso ribadisce l’urgenza che siano immediatamente firmati dal Ministro i decreti che permettano le autorizzazioni per il 2013. Tutto questo, sottolinea, per evitare che il prolungato blocco di pagamenti lasci senza protezione sociali moltissimi lavoratori, che pure hanno maturato il diritto ai trattamenti in deroga, creando le premesse di una vera e propria questione sociale in questo contesto di drammatica crisi. E’ proprio sulle pesanti conseguenze sociali di questo blocco che insiste l’assessore al lavoro, che a nome della Commissione degli assessori al lavoro aveva chiesto un intervento del presidente della Conferenza delle Regioni di fronte ad una decisione del governo incomprensibile e frutto di una interpretazione capziosa e insostenibile dal punto di vista tecnico e formale. Benché la questione degli ammortizzatori in deroga sia di competenza statale, in questi anni le Regioni si sono fatte carico di competenze non proprie accettando la compartecipazione alle spese. E’ anche con questa consapevolezza, spiega l’assessore, che la Toscana sollecita un’immediata soluzione della questione. Per quanto riguarda la Toscana il blocco ad oggi riguarda circa 10.591 lavoratori per il 2012 mentre, le richieste per il 2013 già pervenute è bloccate dall’assenza del decreto riguardano 17.686 lavoratori per circa 40 milioni di euro di fabbisogno. Quest’ultimo dato richiama la questione delle risorse, conclude l’assessore, del tutto insufficienti per il 2013. Mercoledì l’assessore, incontrerà, a Roma, i segretari nazionali di Cgil, Cisl,uil per concordare eventuali iniziative, l’auspicio che formula è che per quella data il Ministero del lavoro abbia almeno rimosso il blocco dei pagamenti per il 2012. All’incontro prenderà parte anche il Presidente della Conferenza delle Regioni.  
   
   
DOTE PER I LAVORATORI E INCENTIVI PER L’OCCUPAZIONE: AL VIA IL BANDO 2013. DISPONIBILI 13 MILIONI  
 
Firenze, 12 febbraio 2013 – Al via il pacchetto di incentivi per l’occupazione predisposti dalla Regione per il 2013. L’avviso è stato pubblicato il 1 febbraio ed è reperibile on line sul sito di Sviluppo Toscana (il soggetto cui è stata affidata la gestione operativa degli incentivi), sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana nonché fra i bandi attivi della sezione “Lavoro e formazione” del sito www.Regione.toscana.it. Come si ricorderà, il bando contribuisce, assieme alle agevolazioni fiscali previste dalla legge finanziaria regionale, alla formazione di quella che è stata definita la “dote” per favorire la riassunzione dei lavoratori licenziati o in mobilità. Si tratta di un pacchetto completo ed integrato, che coniuga il tradizionale meccanismo degli incentivi e della formazione del personale previsti dal bando, agli interventi sulla leva fiscale introdotti con la sopra citata legge finanziaria regionale. La dote in dettaglio. La dote consiste in un pacchetto integrato di agevolazioni per favorire il reingresso nel mercato del lavoro di lavoratori e lavoratrici in mobilità e licenziati. Comprende: l’incentivo per l’assunzione a tempo indeterminato full time o part time pari rispettivamente a 8.000 e 4.000 euro; un voucher formativo aziendale per qualificare o riqualificare le persone assunte, fino ad un massimo di 3.000 euro. A queste misure, la Finanziaria regionale 2013 aggiunge la possibilità di detrarre dalla base imponibile Irap le spese sostenute per l’assunzione a tempo indeterminato nell’anno 2013 di tali tipologie di personale dipendente (è prevista l’emanazione di un regolamento per le modalità operative ed applicative per usufruire di detta detrazione). Misure per l’occupazione Si tratta di contributi per l’assunzione a tempo indeterminato, di donne sopra i 30 anni, disoccupate o inoccupate; per assunzioni a tempo indeterminato o determinato di giovani laureati; di dottori di ricerca; di lavoratori provenienti dalle liste di mobilità; per la stabilizzazione di lavoratori, da contratto a tempo determinato a indeterminato. E ancora, sono previsti contributi per coloro che hanno perso il lavoro a non più di 5 anni dalla pensione (anche in questo caso con una maggiorazione per le donne). Ecco nel dettaglio, le figure di cui si incentiva l’assunzione. Donne disoccupate/inoccupate, che abbiano compiuto il 30° anno di età, assunte a tempo indeterminato - Lo stato di disoccupazione delle donne over 30 deve essere comprovato tramite iscrizione presso il competente Centro per l’Impiego delle Province della Toscana ai sensi della normativa in vigore (D.lgs 181/2000). Giovani laureati di età non superiore ai 35 anni (40 anni per gli appartenenti alle categorie di cui alla L. 68/1999) assunti a tempo indeterminato o determinato con contratti di durata di almeno 12 mesi. Dottori di ricerca, di età non superiore ai 35 anni (40 anni per gli appartenenti alle categorie di cui alla L. 68/1999), assunti a tempo indeterminato o determinato con contratti di durata di almeno 12 mesi. Lavoratori iscritti alle liste di mobilità e lavoratori licenziati a partire dal 01/01/2008 per giustificato motivo e che alla data dell’assunzione siano in stato di disoccupazione. Le assunzioni dovranno essere a tempo indeterminato e, nel caso dei lavoratori licenziati dal 01/01/2008, lo stato di disoccupazione deve essere comprovato tramite iscrizione presso il competente Centro per l’impiego. Lavoratori in forza all’azienda con contratti a tempo determinato nel caso in cui gli stessi siano trasformati in contratti a tempo indeterminato almeno 4 mesi prima della scadenza prevista nel contratto iniziale. Soggetti prossimi alla pensione cui manchino non più di 5 anni di contribuzione per la maturazione del diritto al trattamento pensionistico secondo la normativa vigente, in possesso di stato di disoccupazione secondo quanto stabilito dalla normativa in vigore, o in situazione di mobilità non indennizzata, o che siano comunque privi di ammortizzatori sociali, assunti a tempo indeterminato; Soggetti prossimi alla pensione cui manchino non più di 3 anni di contribuzione per la maturazione del diritto al trattamento pensionistico secondo la normativa vigente, in possesso di stato di disoccupazione secondo quanto stabilito dalla normativa in vigore, o in situazione di mobilità non indennizzata, o che siano comunque privi di ammortizzatori sociali, assunti a tempo determinato. Le risorse disponibili per gli incentivi sono complessivamente 13 milioni di euro. Per assistenza nella compilazione delle domande o informazioni è possibile rivolgersi a: assistenzaoccupazione@sviluppo.Toscana.it per tutte le problematiche tecniche relative all’accesso al sistema informatico, è possibile rivolgersi al seguente indirizzo di posta elettronica: supportooccupazione@sviluppo.Toscana.it  er tutte le altre informazioni e comunicazioni è possibile rivolgersi a Sviluppo Toscana, via Dorsale 13, 54100 Massa, tel. 055 0935416, dalle 9.30 alle 13.00, dal lunedì al venerdì.  
   
   
TOSCANA, PERSONALE REGIONALE: INCARICHI A DIPENDENTI SARANNO GRATUITI  
 
Firenze, 12 febbraio 2013 - La commissione Affari istituzionali ha rinviato l’espressione del parere obbligatorio sul regolamento proposto dalla Giunta in attesa di previsioni più stringenti ed una modifica al testo unico sul personale. La commissione Affari istituzionali, ha rinviato alla prossima seduta l’espressione del proprio parere obbligatorio su alcune modifiche al regolamento di attuazione del testo unico sul personale regionale. In una logica di riduzione della spesa, nel testo proposto dalla Giunta si prevede che non vengano retribuiti gli incarichi di docenza presso corsi o scuole finanziati dalla Regione. Si prevede, inoltre, che gli incarichi di docenza interna, svolti da dirigenti regionali a titolo gratuito, come pure gli incarichi di collaudo per i contratti di forniture e servizi siano svolti dai dipendenti regionali fuori dall’orario di lavoro. Gli uffici legislativi del Consiglio hanno osservato che le previsioni sono in contrasto, fra l’altro, con lo stesso testo unico di organizzazione ed ordinamento del personale, di cui dovrebbero essere l’attuazione. Sono necessarie indicazioni più stringenti sulla gratuità ed occorre intervenire sulla legge di riferimento, ha precisato il presidente della commissione, che ha ricordato che per questo la commissione ha chiesto alla Giunta di predisporre anche una modifica alla legge.  
   
   
FONDO NAZIONALE POLITICHE SOCIALI: ASSEGNATI PER 2013 CIRCA 5 MILIONI ALL’UMBRIA, ANCORA FORTI DIFFICOLTÀ PER I TAGLI DELLO SCORSO ANNO  
 
Perugia, 12 febbraio 2012 - Anche grazie al forte pressing delle Regioni, per il 2013 il Fondo Nazionale per le politiche sociali è stato dotato di risorse pari a 300 milioni di euro, che per l´Umbria significherà l´arrivo di quasi 5 milioni di euro. A renderlo noto è l´Assessorato alle politiche sociali precisando che la notizia arriva in un momento in cui le Regioni stanno ancora scontando le difficoltà legate alle esigue risorse(10 milioni 860 mila euro complessivi) assegnate per il 2012. Lo scorso anno infatti - spiegano dall´Assessorato - le Regioni hanno assistito al quasi azzeramento del Fondo nazionale per le politiche sociali le cui risorse sono state trasferite alle Regioni contestualmente alla definizione di riparto per il 2013. Per l´Umbria il finanziamento per il 2012, significa una quota pari a 178 mila 114,64 euro - è stato precisato - una cifra improponibile che non copre in assoluto le spese sostenute dagli enti. Per tale ragione, lo scorso luglio le Regioni avevamo negato l´intesa al Governo su questa proposta sottolineando in un documento condiviso, tutta la preoccupazione per il futuro delle politiche sociali messe, dal 2009, in grave difficoltà sia dai tagli lineari operati a seguito delle manovre finanziarie, sia dai tagli diretti a Regioni e Comuni. Negli ultimi quattro anni - proseguono dall´Assessorato - il ´Fnps´ è sceso dai circa 550 milioni del 2009 ai 10 milioni per il 2012 e tutto ciò è avvenuto in un momento caratterizzato da uno scenario sempre più critico dal punto di vista economico e sociale. La scarsità di risorse si scontra con le difficoltà crescenti delle famiglie che, costrette a fare i conti con la una forte riduzione di disponibilità finanziaria, rivolgono sempre maggiori richieste ai servizi. Sebbene la Regione Umbria abbia incrementato le risorse sul proprio bilancio 2012, portando il Fondo sociale regionale a oltre 10 milioni di euro, difficilmente i bilanci comunali stretti dai Patti di stabilità, potranno continuare a garantire i livelli attuali di assistenza". La cifra stanziata dal Governo Monti per il 2013, pur risultando comunque insufficiente, lascia agli enti locali qualche spiraglio per continuare ad assicurare i servizi ai cittadini. Nello specifico per l´Umbria ai quasi 5 milioni di euro assegnati per le politiche sociali vanno aggiunti altri 4 milioni 785 mila euro del fondo per la non autosufficienza, rifinanziato a livello nazionale con 275 milioni, destinato nello specifico a interventi in favore di persone con disabilità gravissime, inclusa la Sla, per il sostegno e la cura domiciliare. Il risultato raggiunto - hanno concluso dall´Assessorato - anche se non completamente soddisfacente, avvalora ancora di più l´impegno della Regione Umbria di continuare tenacemente a sostenere ed investire sul Welfare proseguendo il lavoro di collaborazione con i Comuni e le Zone Sociali a sostegno della comunità.  
   
   
GIOVANISÌ: NON SOLO TIROCINI, MA ANCHE PRATICANTATI RETRIBUITI  
 
Firenze, 12 febbraio 2013 – Dopo i tirocini retribuiti, la Regione Toscana si è data da fare per promuovere anche i praticantati retribuiti per i giovani toscani. Un’opportunità già operativa dal primo di febbraio, grazie a tre accordi firmati con 39 fra ordini e associazioni professionali. Per il presidente della Regione Toscana si tratta di un’altra tappa fondamentale del progetto Giovanisì che contribuirà a facilitare l’accesso dei giovani alle professioni e a porre le basi della loro autonomia, misurandosi concretamente con la realtà del lavoro e inserendosi in un progetto di crescita civile. Per il presidente questa è un’occasione anche per i datori di lavoro, che possono mettere alla prova nuove competenze e nuovi possibili collaboratori. Dopo aver reso obbligatoria la retribuzione dei tirocini non curricolari presso enti pubblici o privati, la Regione ora estende questa possibilità anche ai praticantati, obbligatori e non, finalizzati all’esercizio della professione. La stessa cosa avverrà per i tirocini curricolari appena sarà firmato un ulteriore atto con le Università. Negli accordi stipulati con gli ordini la Regione si impegna a rimborsare 300 euro mensili agli studi professionali o agli enti che attivano praticantati per almeno 500 euro mensili lordi. Il Consorzio Professional Service (Cps), come rappresentante dei professionisti, gestirà le procedure tramite il portale web dedicato. Beneficiari del contributo sono i giovani in età compresa tra i 18 e i 32 anni (non compiuti alla data di presentazione della domanda, limite di età invece non previsto per i soggetti disabili e le categorie svantaggiate) e residenti o domiciliati in Toscana. I praticanti non devono avere in corso un rapporto di lavoro autonomo, subordinato o parasubordinato con il soggetto ospitante. Tipologie di tirocinio incluse negli accordi: Praticantati obbligatori. Sono quelli che devono necessariamente essere sostenuti per esercitare la professione una volta conseguito il titolo di studio. In questo caso la Regione si impegna a dare un contributo a partire dal settimo mese di praticantato per un massimo di 12 mesi. Praticantati non obbligatori. Si tratta di tirocini non obbligatori ma comunque finalizzati all’esercizio della professione. Le modalità e l’entità del contributo regionale sono le stesse dei praticantati obbligatori, ma deve essere previsto un progetto formativo che espliciti gli obiettivi e le competenze da acquisire nel periodo di tirocinio. Destinatari del contributo. Possono accedere al contributo della Regione Toscana sul rimborso dei praticantati, obbligatori e non, sia soggetti privati che enti pubblici. In caso di soggetto ospitante privato (ad esempio uno studio professionale) è consentita l’attivazione di queste tipologie di tirocinio anche in assenza di dipendenti a tempo indeterminato. Durata. Il cofinanziamento regionale è corrisposto al soggetto ospitante per i praticantati, obbligatori e non, che hanno una durata minima di 2 mesi e per un massimo di 12 mesi. Nel caso dei praticantati obbligatori il contributo regionale sarà corrisposto a partire dal settimo mese. Requisiti per l’ammissibilità al contributo regionale. Il praticantato deve essere svolto in Toscana presso la sede del soggetto ospitante. La domanda deve essere inoltrata mediante il sito web dedicato. Per le professioni ordinistiche con tirocinio obbligatorio, i praticantati devono essere in corso da almeno 6 mesi, mentre per quelli non obbligatori deve essere previsto un progetto formativo. Il praticante non può essere utilizzato per funzioni che non rispettino gli obiettivi formativi. Deve essere previsto un rimborso spese forfettario da parte del soggetto ospitante di almeno 500 euro mensili lordi. Deve essere previsto un tutore presso il soggetto ospitante. Info su www.Giovanisi.it  e sul sito web dedicato: progettogiovani.Cpstoscana.it Mail dedicata: progettogiovani@cpstoscana.It  Telefono: Consorzio Professional Service (Cps) 055/5522962  
   
   
RIATTIVAZIONE DEL CARCERE SPERIMENTALE DI LAUREANA DI BORRELLO  
 
Catanzaro, 12 febbraio 2013 - L’assessore regionale alle attività produttive Antonio Caridi coglie positivamente la notizia della prossima riattivazione del carcere sperimentale di Laureana di Borrello, ritenendo “che si tratti di un risultato importante colto dal territorio, grazie alla mobilitazione ed all’impegno della popolazione locale supportata dalle istituzioni e dagli attori sociali e politici della provincia reggina”. “La riapertura dell’istituto penitenziario Luigi Daga – sottolinea Caridi - pone riparo ad una evidente ingiustizia che era stata perpetrata ai danni di una struttura che si è rivelata un´esperienza dall´altissimo valore umano e sociale, un patrimonio per l´intera Calabria, un modello positivo, unico nel suo genere in tutta Italia, capace di restituire umanità e speranza ai detenuti e alle loro famiglie. Analogo impegno – secondo l’esponente regionale - dovrà ora essere speso per mantenere alto il livello di attenzione rispetto al reale utilizzo del Daga che rappresenta uno dei pochi istituti carcerari italiani all’avanguardia e di livello europeo, grazie alla sperimentazione di innovativi progetti di rieducazione e reinserimento. La struttura di Laureana di Borrello – evidenzia ancora Caridi - costituisce un esempio di buona amministrazione penitenziaria che garantisce il diritto costituzionale all’umanizzazione della pena e riesce a promuovere, in un’ottica di prevenzione e di inclusione sociale, percorsi di recupero e riabilitazione. Sono tutte ragioni che inducono a recepire con soddisfazione la vittoria di questa autentica battaglia di civiltà che la Calabria ha saputo portare avanti per non interrompere un circuito virtuoso per un’esperienza di assoluta eccellenza nel panorama italiano che permette allo Stato di mostrare solo gli aspetti repressivi della sua presenza sul territorio. Il Luigi Daga – ribadisce in fine l’assessore Caridi - ha infatti dimostrato di riuscire a valorizzare l’attività di custodia dei detenuti attraverso percorsi rieducativi e di recupero che hanno riflessi importanti anche sul reinserimento dei detenuti nell’ambito della società civile”.  
   
   
REGIONE, PROVVEDITORATO DELL´AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA PER L´EMILIA-ROMAGNA E TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA DI BOLOGNA SIGLANO IL PROTOCOLLO "ACERO". TRE LE ASSOCIAZIONI COINVOLTE: L´OVILE A REGGIO EMILIA, LA CASA MADRE DEL PERDONO A RIMINI E VIALE K A FERRARA  
 
Bologna, 12 febbraio 2012 - Anziché scontare la pena in carcere, quarantacinque persone all’anno potranno essere ospitate in comunità e case d’accoglienza, in grado di garantire un accompagnamento al reinserimento sociale. Inoltre è prevista l’attivazione di circa novanta percorsi di inserimento lavorativo per persone in esecuzione penale esterna e ai domiciliari. E’ quanto contenuto, in sintesi, nel protocollo “Acero”, siglato ieri dall’assessore regionale alle politiche sociali Teresa Marzocchi, dal Provveditore dell’amministrazione penitenziaria per l’Emilia-romagna (Prap) Pietro Buffa e dal Presidente del Tribunale di sorveglianza di Bologna Francesco Maisto. “Il progetto – ha spiegato Teresa Marzocchi – si rivolge a detenuti comuni che non avrebbero altra possibilità di detenzione alternativa se non in una comunità, perché senza casa o famiglia. A loro vogliamo offrire un’occasione di reinserimento sociale attraverso lo strumento fondamentale della formazione e del lavoro”. In Emilia-romagna esistono già iniziative per la detenzione alternativa di persone con problemi di tossicodipendenza e psichiatrici. Ora - ha aggiunto Marzocchi – “completiamo questo percorso reso possibile dalla preziosa collaborazione con le Istituzioni dell’Amministrazione penitenziaria, le Associazioni del terzo settore, gli Enti locali”. “Acero” nasce dalla fusione di due parole, “accoglienza” e “lavoro”. L’obiettivo del progetto – finanziato dalla Cassa delle Ammende (ente del Dipartimento dell´amministrazione penitenziaria) e dalla Regione (Assessorati alle politiche sociali e al lavoro) – è proprio quello di rafforzare competenze e abilità per l’acquisizione e il consolidamento del livello di autonomia di persone condannate ammesse a misure alternative alla detenzione, in modo da ridurre o contenere il rischio della recidiva (legge regionale 3/08 “Disposizioni per la tutela delle persone ristrette negli istituti penitenziari della Regione Emilia-romagna”). “Acero” avrà durata biennale e si articolerà quindi in due “azioni”: accoglienza in strutture individuate sul territorio dell’Emilia-romagna e percorsi di inclusione lavorativa, da Piacenza a Rimini. Tramite “Acero” circa quarantacinque persone, in esecuzione penale esterna, potranno quindi essere accolte – in base delle specifiche necessità dell’individuo – in tre diverse realtà (L’ovile a Reggio Emilia, la Casa Madre del Perdono a Rimini e Viale K a Ferrara) per sei mesi, rinnovabili. La copertura delle rette giornaliere ha un costo biennale di 911mila euro circa, ed è interamente coperta dalla Cassa delle Ammende. Sono già partiti intanto i primi dei 90 percorsi di inclusione lavorativa realizzati con risorse del Fondo sociale europeo (Fse) e della Regione, per un costo anche questo biennale di circa 655mila euro. Percorsi che vedono il coinvolgimento di più soggetti: dagli Assessorati regionale e provinciali alla formazione e lavoro ai comitati locali dei nove Comuni sede di carcere, dalla Conferenza regionale Emilia-romagna Volontariato e Giustizia a Confcooperative, Legacoop, Cna, Confartigianato, Agc italiane (Federazione regionale Emilia-romagna).  
   
   
"ONE BILLION RISING", IL 14 FEBBRAIO DANZA E MUSICA IN PIAZZA PER FERMARE LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE.  
 
Bologna, 12 febbraio 2013 - Danzare contro la violenza. Per mettere fine agli abusi e ai soprusi subiti in tutto il mondo quotidianamente da donne, ragazze e bambine. Gli assessori regionali Teresa Marzocchi (Politiche sociali) e Donatella Bortolazzi (Pari opportunità) aderiscono alla campagna “One Billion Rising - Svegliati! Balla! Partecipa!” della drammaturga statunitense Eve Ensler, e al “flash mob” di Bologna (il 14 febbraio in piazza San Francesco alle 17). “Di fronte a un problema così drammatico non possiamo abbassare la guardia – è il commento dei due assessori – . Aderendo a questa protesta simbolica (una protesta non violenta) vogliamo ribadire il nostro impegno concreto, come Regione, e dei nostri servizi a fianco di tutte le donne vittime di violenza: un fenomeno che si consuma perlopiù tra le mura domestiche nei confronti di mogli, madri, compagne, fidanzate”. All’invito a partecipare a forme di proteste celebrative (“flash mob”) il 14 febbraio hanno aderito attivisti, politici, artisti e migliaia di associazioni e organizzazioni in tutto il mondo.  
   
   
VENETO: MILLE DOMANDE GIA’ PRESENTATE PER PARTECIPARE AI BANDI REGIONALI PER L’IMPRENDITORIA GIOVANILE E FEMMINILE  
 
Venezia, 12 febbraio 2013 - “In brevissimo tempo sono pervenute alla Regione quasi mille domande di partecipazione ai nuovi bandi per l’imprenditoria giovanile e femminile. E’ un fatto significativo, si tratta infatti di imprese nuove che partono e una boccata di ossigeno per la nostra economia”. Lo ha detto l’assessore veneto all’economia, sviluppo, ricerca e innovazione, nel consueto incontro con i giornalisti dopo la seduta della giunta regionale, facendo il punto sull’andamento della procedura di presentazione delle domande che è stata aperta lunedì 4 febbraio alle ore 10. La modalità – ha ricordato l’assessore - è quella a “sportello”, già sperimentata con un precedente bando sulle aggregazioni d’impresa, e l’istruttoria avviene secondo l’ordine cronologico di arrivo. Si può partecipare con la procedura on-line oppure a mezzo raccomandata. A questa sfida – ha aggiunto l’assessore – il Veneto ha risposto benissimo, perché l’80% delle domande è arrivato con la procedura on-line, che ha semplificato ulteriormente l’accesso e abbreviato i tempi. I bandi sono rivolti alle nuove Pmi, con sede in Veneto, nate dopo l’1 luglio 2011 e prevedono una disponibilità complessiva di 5 milioni a fondo perduto per investimenti delle nuove Pmi a prevalente partecipazione giovanile e di altri 5 per Pmi a prevalente partecipazione femminile. L’assessore ha reso noto che sono già state visionate dagli uffici regionali 267 delle domande per l’imprenditoria giovanile. La provincia in testa per numero di domande presentate attualmente è Treviso, seguita da Vicenza, Padova, Rovigo, Venezia, Verona e Belluno. Per l’imprenditoria femminile ad oggi ne sono state visionate 218 di quelle pervenute; la provincia con più domande è Vicenza, le altre nell’ordine Treviso, Rovigo, Padova, venezia, Belluno e Verona. “Le risorse – ha concluso l’assessore – non saranno sufficienti per tutte le domande, ma ci auguriamo di poter garantire più avanti uno scorrimento della graduatoria. Intendiamo fare quello che è stato fatto con il bando sulle aggregazioni: nel giro di un mese siamo riusciti a dare risposta alle imprese e nel giro di altre 30 giorni abbiamo potuto far scorrere la graduatoria. E’ uno dei vantaggi della modalità a sportello”.  
   
   
PERCORSO DI FORMAZIONE E CONSULENZA SUL TEMA “FLESSIBILITÀ, CONCILIAZIONE, PRODUTTIVITÀ: L’EQUILIBRIO POSSIBILE”  
 
Catanzaro, 12 febbraio 2013 - La consigliera regionale di Parità, Maria Stella Ciarletta, introdurrà i lavori del percorso di formazione e consulenza sul tema “Flessibilità, conciliazione, produttività: l’equilibrio possibile”, organizzato da Italia Lavoro nell´ambito del progetto La.fem.me–lavoro Femminile, che si terrà il 20 e il 21 febbraio a Lamezia Terme. Il seminario è rivolto ad aziende, sindacati, associazioni di categoria per coinvolgerli attivamente nel progetto, che si propone di promuovere nel tessuto economico locale misure di flessibilità organizzativa e oraria, interventi di accompagnamento alla maternità, programmi di welfare aziendale e/o territoriale funzionali a favorire incrementi di produttività e migliorare la conciliazione lavoro-famiglia, anche attraverso la contrattazione di secondo livello. Nella prima giornata interverranno anche Antonella Marsala di Italia Lavoro, la quale parlerà di “Flessibilità organizzativa e conciliazione in un’ottica di recupero della produttività”, ed Emanuela Mastropietro che presenterà lavori e l’organizzazione delle due giornate formative. Di seguito saranno aperti i work shop rivolti alle imprese e ai sindacati con un panel di esperti divisi su quattro temi: flessibilità dell’orario e dell’organizzazione del lavoro (Luciano Pero), misure per accompagnare il periodo di maternità e paternità (orari flessibili, telelavoro, lavoro con strumenti in remoto, part time, banca ore, ecc.)(Anna Zavaritt), opportunità di sviluppo della contrattazione decentrata in materia di welfare aziendale (Pina Cazzaniga), leve fiscali e riferimenti normativi per il welfare aziendale attraverso la messa a disposizione di servizi diretti o tramite convenzioni; consulenza, informazione e sensibilizzazione(Federico Isenburg) Nella seconda giornata del percorso formativo i lavori proseguiranno con l´intervento di Simona Piacentini di Italia Lavoro sui contenuti, i servizi e gli strumenti del wwb del progetto “Lafemme” per promuovere misure di conciliazione e servizi famili friendly e, nuovamente, con la terza e quarta edizione dei gazebo formativi. Il seminario si concluderà con l´intervento di Antonella Marsala, di Italia Lavoro, che individuerà le prime ipotesi di sperimentazione da avviare. Per info e iscrizioni, rivolgersi a infolafemme@italialavoro.It 06-80244293. P.g.