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Notiziario Marketpress di Lunedì 24 Febbraio 2014
DELEGAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO VA DI NUOVO IN UCRAINA  
 
Strasburgo, 24 febbraio 2014 - Una delegazione ufficiale di dodici deputati è in viaggio a Kiev il Sabato pomeriggio per incontrare controparti in parlamento ucraino (Verkhovna Rada) e discutere la futura assistenza. La delegazione, che è andato in Ucraina a fine gennaio come pure, resterà per due giorni. La delegazione multi-partito è guidato da Elmar Brok (Ppe, De) e co-presieduto da Ana Gomes (S & D, Pt). Gli altri membri sono José Ignacio Salafranca (Ppe, Es), Jacek Saryusz-wolski (Ppe, Pl), Marek Siwiec (S & D, Pl), Tonino Picula (S & D, Hr), Libor Roucek (S & D, Cz) Johannes Cornelis van Baalen (Alde, Nl), Rebecca Harms (Verdi / Ale, De), Pawel Kowal (Ecr, Pl), Jacek Olgierd Kurski (Efd, Pl) e Adrian Severin (Ni, Ro).  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: FRA I TEMI DELLA SESSIONE DEL 24-27 FEBBRAIO 2014: EMISSIONI AUTO; CONFISCA BENI; AIUTI AI CITTADINI; SALVAVITA, ASSICURAZIONI, EUROPA-SVIZZERA,  
 
Strasburgo, 24 febbraio 2014 - Emissioni Co2: automobili più pulite entro il 2020 - In base al disegno di legge in votazione martedì, il limite per le emissioni di Co2 per le autovetture nuove vendute nell´Ue deve essere ridotto da 130 g/km nel 2015 a 95 g/km entro il 2020. Il testo, già informalmente concordato con i ministri dell´Ue, spiana anche la strada al raggiungimento di ulteriori riduzioni dopo il 2020 e prevede l´introduzione di un nuovo protocollo di test delle emissioni che meglio rifletta le condizioni reali di guida. Confiscare i proventi di reati - Martedì, il Parlamento voterà nuove norme europee per aiutare gli Stati membri a rintracciare, congelare e confiscare i beni appartenuti a persone condannate per attività criminali. Oggi, meno dell´1% dei proventi di reato come il traffico di droga, la contraffazione, il traffico di esseri umani e il contrabbando di armi di piccolo calibro sono confiscati. Aiuti ai cittadini europei indigenti per il periodo 2014-2020 - Grazie al Parlamento, gli aiuti Ue ai cittadini più indigenti saranno prolungati fino al 2020 e i 3,5 miliardi che costituiscono il Fondo a disposizione saranno mantenuti. L´accordo informale con il Consiglio dei Ministri, che dovrà essere approvato nella votazione di martedì, assicura che il Fondo sia operativo sin da subito e che possa coprire le azioni intraprese dal 1° gennaio 2014. Nuovo sistema di chiamata di emergenza salvavita per le auto - In base al progetto di relazione in votazione mercoledì, i dispositivi di chiamata di emergenza che allertano automaticamente i servizi di soccorso in caso di incidenti stradali dovrebbero essere installati su tutti i nuovi modelli di auto e furgoni leggeri entro ottobre 2015. Il dispositivo di chiamata elettronica utilizzerebbe il numero di emergenza 112 per consentire ai soccorritori di raggiungere rapidamente la scena. Tabacco: votazione finale del Parlamento su pacchetto direttive - La legislazione per rendere i prodotti del tabacco meno attraenti per i giovani sarà posta in votazione nella giornata di mercoledì. La legge, già informalmente concordata con i ministri dell´Ue, prevede che tutte le confezioni riportino avvertenze relative alla salute che coprano il 65% della loro superficie. Le sigarette elettroniche dovrebbero essere regolamentate come medicinali, se presentati come aventi proprietà curative o preventive, o come prodotti di tabacco. Vendita assicurazioni: nuove regole per maggiore trasparenza - Le modifiche sulla proposta di aggiornamento della direttiva Ue su come i mediatori e i venditori di assicurazioni dovrebbero consigliare i propri clienti saranno discusse martedì e votate mercoledì. L´aggiornamento in questione mira a porre fine alle informazioni sleali o ingannevoli, tra cui la stampa a piccoli caratteri e la comunicazione pubblicitaria, mediante l´armonizzazione delle norme sulle modalità di vendita delle assicurazioni in Europa. Relazioni tese tra Unione europea e Svizzera - Mercoledì mattina, i leader dei gruppi politici discuteranno dell´impatto che il referendum tenutosi il 9 febbraio in Svizzera avrà sulle sue relazioni con l´Unione. Il 50,3% dei partecipanti ha espresso il desiderio di limitare l´immigrazione dai Paesi Ue in Svizzera. Intervento Ue per fermare l´escalation di violenza in Ucraina - Mercoledì pomeriggio, i deputati discuteranno sull´applicazione di sanzioni da parte dell´Ue e sugli ulteriori sforzi diplomatici necessari per fermare gli scontri violenti in Ucraina. Una risoluzione sarà votata dai deputati nella giornata di giovedì. Seduta solenne con il Presidente della Repubblica Ceca Miloš Zeman Il Presidente della Repubblica Ceca Miloš Zeman terrà un discorso ufficiale in Aula mercoledì a mezzogiorno. Zeman, che fu Primo Ministro dal 1998 al 2002, divenne il primo Presidente del paese eletto direttamente dai cittadini a marzo 2013. Rendere l´Ue più attraente per studenti e ricercatori stranieri - In base alla risoluzione in votazione martedì, l´Ue dovrebbe offrire migliori condizioni di vita e di lavoro a studenti extracomunitari, ricercatori, tirocinanti, volontari, alunni e ragazzi alla pari, per incoraggiare la competitività degli Stati membri. Sia i ricercatori sia gli studenti dovrebbero poter rimanere nell´Ue un anno e mezzo in più per fondare una società o per cercare un lavoro - dicono i deputati - e le scadenze sulle domande di soggiorno dovrebbero essere più rigorose. Riforma delle ferrovie: più concorrenza per migliorare i servizi passeggeri - Misure per migliorare i servizi ferroviari nazionali, aprendoli a una maggiore concorrenza e garantendo a tutti gli operatori un accesso equo alle infrastrutture, saranno discusse martedì e votate mercoledì. La legislazione detta "quarto pacchetto ferroviario" contribuirebbe anche a ridurre i costi e a semplificare l´ingresso nel mercato di nuovi operatori, introducendo procedure di certificazione comuni per il materiale rotabile. Votazione sull´accordo Ue-turchia per la riammissione dei migranti irregolari - In base all´accordo di "riammissione" firmato da Ue e Turchia a dicembre e in votazione giovedì, gli immigrati clandestini che si spostano dall´Unione alla Turchia o dalla Turchia verso l´Unione dovrebbero essere riammessi nel territorio di provenienza. La normativa sulla riammissione degli immigrati irregolari sarebbe applicata non solo ai cittadini comunitari e a quelli turchi, ma anche ai cittadini di Paesi terzi che hanno raggiunto l´Unione europea o la Turchia dall´altra parte contraente. Agevolare le indagini sulla criminalità transfrontaliera - Grazie all’Ordine europeo d´indagine penale (Eio), in votazione martedì, le autorità giudiziarie che chiedono aiuto ai colleghi di un altro Stato europeo per condurre indagini su crimini commessi nel proprio paese, ad esempio ispezioni in domicilio o dichiarazioni di testimoni, dovrebbero ottenere una risposta più tempestiva e favorevole. Revisione delle norme sul mandato di arresto europeo - Il mandato d´arresto europeo (Mae) dovrà essere rivisto entro un anno, si afferma in una risoluzione che sarà discussa mercoledì e votata giovedì. Nella risoluzione i deputati affermano che le richieste di arresto degli imputati in un altro Paese dell´Ue pur dovendo essere effettuate in modo efficace, devono allo stesso tempo rispettare i diritti fondamentali degli imputati, come il diritto a mezzi di ricorso efficaci. Punire il cliente, non la prostituta - Il fenomeno della prostituzione dovrebbe essere affrontato punendo i clienti e non le prostitute, affermano i deputati in una risoluzione che sarà discussa e votata giovedì. In vista della Giornata internazionale della donna che si terrà l´8 marzo, i deputati dovrebbero chiedere alla Commissione europea di presentare misure per prevenire la violenza di genere contro le donne entro la fine del 2014.  
   
   
IL PRESIDENTE DEL CDR RIBADISCE IL SOSTEGNO DEGLI ENTI LOCALI E REGIONALI ALL´INTEGRAZIONE DELL´UCRAINA NELL´UE E CONDANNA LA VIOLENZA  
 
Bruxelles, 24 gennaio 2014 - A capo di una delegazione di membri del Comitato delle regioni in visita il 22 febbraio a Kiev, il Presidente del Cdr Ramón Luis Valcárcel Siso ha condannato con forza l´estendersi a macchia d´olio delle violenze e ha porto le sue condoglianze alle famiglie delle vittime. In un incontro con i rappresentanti della società civile scesa in piazza a Kiev, ha espresso sostegno alla lotta del popolo ucraino per la libertà e i diritti umani. A causa del deteriorarsi della situazione nella capitale ucraina, la delegazione del Cdr ha cancellato gli incontri in programma con il vice primo ministro e alti funzionari ucraini, per esprimere la sua condanna alle misure decise di recente dal governo di Kiev: "L´ue è schierata dalla parte della democrazia e della libertà, senza eccezioni", ha sottolineato il Presidente Valcárcel Siso. Facendo riferimento alla decisione, presa nel novembre scorso dal governo ucraino, di non sottoscrivere più gli accordi politici e di libero scambio con l´Ue, il Presidente del Cdr ha affermato: "Per molte persone in Ucraina l´integrazione europea rappresenta ben più di un accordo commerciale o di un semplice foglio di carta: essa rappresenta una visione per il futuro, un progetto che offre agli ucraini una prospettiva di stabilità, pace, democrazia, solidarietà e rispetto per i diritti e le libertà", e ha poi aggiunto che "considerate le attuali manifestazioni di protesta, la società civile ucraina ha bisogno, adesso più che mai, del sostegno dell´Unione europea. Dobbiamo tenere aperti tutti i canali di dialogo, a ogni livello di governo, incoraggiando il governo ucraino a raggiungere l´obiettivo dichiarato dell´integrazione europea e riaffermando che l´accordo di associazione tra Ue e Ucraina è ancora possibile". Il Presidente del Cdr ha inoltre fatto eco alle preoccupazioni dell´Ue per la recente legislazione ucraina che limita i diritti fondamentali dei cittadini, e in particolare le libertà di riunione, di espressione, d´informazione e di stampa. Ha poi messo in rilievo la necessità di promuovere l´autonomia, anche finanziaria, dei governi locali e regionali ucraini, quale mezzo per realizzare la tanto necessaria riforma democratica. La delegazione del Cdr* guidata dal Presidente Valcárcel Siso ha quindi incontrato i membri ucraini della Conferenza degli enti locali e regionali per il partenariato orientale (Corleap) nonché i rappresentanti delle associazioni ucraine degli enti regionali e locali. La delegazione ha ricordato le conclusioni dell´ultimo vertice del partenariato orientale, tenutosi a Vilnius, che fornisce una piattaforma per la cooperazione tra enti locali e regionali e riconosce espressamente il ruolo della democrazia locale nel partenariato orientale dell´Ue. Il Presidente del Cdr e la delegazione dovrebbero inoltre incontrare Evgeniya Tymoshenko, figlia dell´ex primo ministro ucraino Julija Tymoshenko, tuttora incarcerato. * La delegazione del Cdr è composta da: Arnoldas Abramavičius (Ppe/lt), sindaco del comune distrettuale di Zarasai, Mick Antoniw (Pse/uk), membro dell´Assemblea nazionale del Galles, István Sértő Radics (Alde/hu), sindaco di Uszka (Uszka polgármestere), Uno Silberg (Ae/ee), membro del consiglio comunale di Kose e presidente del gruppo Ae del Cdr, e Daiva Matonienė (Ecr/lt), vicesindaco di Šiauliai e viceministro dell´Ambiente del governo lituano.  
   
   
UE: CONCORRENZA E LA CRESCITA NEL PERIODO POST-CRISI  
 
Parigi, 24 febbraio 2014 – Di seguito l’intervento di Joaquín Almunia Vice Presidente della Commissione europea responsabile della politica della concorrenza alla 5 ° Conferenza nuove frontiere della Antitrust: “ Signore e Signori, E ´un grande piacere essere con voi di nuovo a Parigi, e per la quinta volta. Non volevo perdere uno di questi eventi annuali da quando sono diventato Commissario responsabile della concorrenza - questo è in realtà dove ho dato il mio primo discorso nel 2010 come responsabile in questo settore - e Desidero ringraziare i signori Frederic Jenny e Nicolas Charbit per avermi invitato anche quest´anno. Con la prospettiva di quattro anni in questa funzione, piuttosto che a riferire su specifiche attività e la nostra attività quotidiana, oggi vorrei discutere con voi il tema più generale, ma fondamentale del rapporto tra concorrenza e la crescita. La politica di concorrenza, in tutte le sue sfaccettature, non è solo un pilastro del mercato interno, ma anche indispensabile per migliorare la produttività delle nostre imprese, incoraggiare l´innovazione, in modo da stimolare la crescita in Europa dello strumento. Purtroppo, ci sono ancora alcune voci che non condividono questa convinzione, a volte mantiene alcune incomprensioni circa la nostra azione, o per la tassazione di "ultra-liberista" o presentandola come contraria agli interessi del nostro imprese e la loro competitività nell´economia globale. Tuttavia, la politica di concorrenza non è né laissez-faire né una politica difensiva. E ´piuttosto il contrario: si tratta di una politica di intervento dei pubblici poteri per correggere i fallimenti del mercato. Più di cinque anni dopo l´inizio della crisi finanziaria, vi è una perdita di fiducia da parte dei cittadini europei nella capacità dell´economia di mercato per soddisfare le loro esigenze e fornire loro opportunità. Questo è un motivo importante per cui dobbiamo mobilitare tutte le politiche pubbliche per rafforzare e migliorare la strategia di crescita e in particolare il funzionamento del mercato interno. La politica di concorrenza è parte integrante. La politica di concorrenza aiuta ad assicurare che il mercato funziona per il beneficio della società nel suo insieme, e non per il beneficio di pochi. Dirige l´economia di mercato, non al funzionamento delle rendite, ma alla produttività, gli investimenti e l´innovazione al meglio la domanda dei consumatori si incontrano. E ´anche una politica di inclusione: è proprio per evitare l´esclusione di giocatori più piccoli o nuovi del mercato.Essa mira a garantire che qualsiasi azienda potrebbe tentare di posizioni consolidate sui propri meriti, nell´interesse collettivo. Durante questo periodo di profonda crisi, ha espresso alcuni pareri per la messa in discussione della politica di concorrenza. Gli argomenti utilizzati non si limitano agli aspetti puramente economici, ma sono spesso mescolati con le altre recensioni che interessano direttamente il funzionamento delle nostre istituzioni democratiche, sia a livello nazionale che europeo. Tentazioni protezionistiche e rimanere forte in alcuni discorsi populisti sono frequenti. L´intero progetto europeo, non solo la politica di concorrenza è interessato. Il quadro nazionale è talvolta presentata come una risposta rassicurante al rifugio crisi. Questa tentazione di ritirarsi è basato, ovviamente, su feltro o minacce immaginarie provenienti da paesi terzi che non rispettano gli stessi standard ambientali o sociali. Inoltre, gli ostacoli restano per completare il mercato interno, in particolare in settori chiave come l´energia, digitale, dei servizi e delle telecomunicazioni. In questo caso, le barriere sono purtroppo non virtuale, ma reale. Cerchiamo di essere chiari. Condivido pienamente le preoccupazioni circa le conseguenze della de-industrializzazione dell´Europa, la perdita di competitività delle nostre imprese nei confronti di alcuni dei nostri partner non europei o dei mercati finanziari inefficienti. Deve essere affrontata con determinazione a questi problemi. Noi lavoriamo molto sulla Commissione da superare. Ma è chiaro che il protezionismo o la concorrenza lassista sono ricette obsolete. L´esperienza ci ha dimostrato che non è solo inefficace, ma anche dannoso. Nel contesto di un´economia globale sempre più integrata, dobbiamo sulle soluzioni moderne contrario basandosi principalmente sul nostro enorme mercato interno, la nostra principale risorsa per affrontare le attuali difficoltà economiche. Abbiamo bisogno di un approccio dinamico e aggressivo, non difensiva, per gettare le basi per una competizione forte e sostenibile che è uno della crescita ingredienti indispensabili. In quale contesto siamo oggi? Situazione - Cinque anni dopo l´inizio della crisi, stiamo finalmente vedendo alcuni segnali evidenti di ripresa nelle economie dell´Ue. Questi segni incoraggianti dimostrano che gli sforzi compiuti da molti Stati membri per ridurre gli squilibri macroeconomici portano ambiziose riforme strutturali e le condizioni di mercato migliorando gradualmente frutti. Tuttavia dobbiamo restare vigili. La mia prima preoccupazione è l´impatto sociale della crisi. Il livello di disoccupazione rimane storicamente elevata nell´Ue con 26 milioni di disoccupati livello. Gioventù e altri gruppi svantaggiati sono particolarmente colpiti e la percentuale di persone a rischio di povertà ha ormai raggiunto il 25% nella Ue. Questo è accompagnato da una strutturale, la disoccupazione socialmente inaccettabile ed economicamente insostenibile, il potenziale di crescita dei mutui d´Europa. Il disagio è forte. Dobbiamo offrire opportunità e ridare fiducia ai nostri cittadini nella capacità dell´Europa di rimbalzo. Questo è il messaggio di andare alle elezioni europee che si terranno in primavera. Essi possono essere il più critico della nostra storia comune. I funzionari pubblici e le istituzioni democratiche devono raddoppiare i loro sforzi. Dobbiamo continuare a lavorare a tutti i livelli, i livelli europei, nazionali e locali, di promuovere le condizioni per una crescita sostenibile e la creazione di posti di lavoro. In questo contesto, il mercato unico è un bene essenziale, con i suoi 500 milioni di consumatori. Non possiamo permetterci di tornare indietro. Cedere alle pressioni protezionistiche sarebbe inutile e pericoloso. Un mercato unico richiede regole comuni, tra cui la concorrenza e aiuti di Stato. L´assenza di tale quadro comune porterebbe alla regola del "ognuno per sé" e una corsa ostacoli e le sovvenzioni dispendiose. La creazione di un vero mercato unico richiede ovviamente in primo luogo un intervento legislativo per rimuovere gli ostacoli di regolamentazione nazionali e realizzare l´integrazione economica in Europa. Ma l´esperienza dimostra anche che, nonostante gli sforzi legislativi a partire dagli anni ´80, molti ostacoli rimangono in alcuni mercati e che la politica della concorrenza è tanto più essenziale. I settori ad alto potenziale - Penso che in particolari aree in cui la frammentazione in Europa e mezzi di sussistenza di barriere nazionali ostacolano il potenziale di crescita e la competitività. Telecomunicazioni è un esempio di settori in cui potenziale di crescita è molto alta teoria. Tuttavia, i mercati delle telecomunicazioni in Europa rimangono sostanzialmente frammentati lungo i confini nazionali, soggette a norme nazionali, controllato dai regolatori nazionali e assegnazione delle frequenze è ancora a livello nazionale.Ogni volta che un caso di fusione è presentata a me in questo settore, purtroppo ho visto questa prova e tenere a mente questa specificità. Notevoli sforzi dovrebbero essere fatti per costruire un vero mercato unico delle telecomunicazioni in cui gli operatori possano offrire i loro servizi in tutta l´Unione europea, e quindi aumentare il loro potenziale. Il business online rimane meno sviluppato in Europa che in altri continenti. Non è logico che il ventunesimo secolo, le transazioni transfrontaliere all´interno dell´Ue sono ancora ostacolati dalla inadeguatezza dei sistemi di pagamento su internet o la persistenza di ostacoli connessi ai sistemi nazionali di diritto d´autore. Un altro settore strategico nel quale i confini nazionali persistono e dove un vero mercato pan-europeo contribuiscono alla crescita è l´energia. Purtroppo, anche qui siamo ancora lontani da un vero mercato interno dell´energia. I consumatori classificano i mercati dell´elettricità e del gas nella categoria di quelli che funzionano meno bene in termini di scelta, la comparabilità, la facilità di cambiare fornitore e prezzo. Mentre la liberalizzazione ha assicurato una maggiore concorrenza nei mercati a monte, la combinazione di fattori interni come la scelta delle fonti energetiche primarie - che secondo il trattato rientra nella competenza esclusiva degli Stati membri - i costi di uso di reti o di varie imposte, che hanno portato a prezzo nazionale molto diversa e in molti casi molto elevati sui mercati al dettaglio, con effetti negativi sulla competitività delle nostre imprese e il potere d´acquisto delle famiglie. Una vera integrazione europea significa più interconnessioni e l´aumento degli investimenti, mentre la progettazione l´imperativo della sicurezza dell´approvvigionamento in un contesto europeo piuttosto che nazionale. Ruolo della concorrenza Naturalmente, in questi settori chiave come in altri, la politica di concorrenza contribuisce alla realizzazione del mercato interno, perché ha come obiettivo fondamentale per l´apertura dei mercati. Un autentico mercato interno combinato con una concorrenza effettiva sono parte dell´equazione economica per vincere l´Europa. La concorrenza è essenziale per la crescita in quanto spinge a migliorare i guadagni di produttività e questo in tre modi: da un lato, stimola le aziende ad essere più efficienti per mantenere un passo avanti rispetto ai loro concorrenti Inoltre, il concorso permette alle imprese più efficienti di un settore per sostituire quelli che non sono, e, infine, la concorrenza spinge le imprese ad investire ed innovare. L´esperienza dimostra che il corretto funzionamento dei mercati che mira a stabilire è essenziale per gli investimenti in Europa ed evitare la deindustrializzazione. Certo, in un mercato veramente concorrenziale, ci sono aziende che possono scomparire, ma molti altri, più efficiente e innovativo e in grado di stabilire, sviluppare e creare nuove imprese e posti di lavoro, rafforzando in tal modo la crescita e la competitività . E ´chiaro che questo processo deve essere accompagnato da politiche sociali e occupazionali del caso, con i sistemi di istruzione e della formazione. Queste politiche dovrebbero facilitare la mobilità dei lavoratori, migliorare la loro occupabilità fornendo una protezione efficace in caso di disoccupazione. Abbiamo anche bisogno di un sistema finanziario efficiente in grado di mobilitare i fondi necessari per i nuovi progetti di investimenti produttivi e di innovazione. Ma io non ho intenzione di sviluppare le mie idee su di esso. Torno, quindi, alla politica della concorrenza. Stock Per illustrare come la politica di concorrenza contribuisce agli obiettivi di crescita e competitività, permettetemi una breve recensione di ciascuno dei tre tipi di intervento su cui si basa questa politica. Aiuti di Stato - Comincio con il campo degli aiuti di Stato. L´obiettivo di questa politica è chiara. L´uso degli aiuti pubblici dimostra di essere un bene quando sono ben mirati, ben calibrata. I paesi europei dovrebbero essere incoraggiati a sviluppare misure di aiuto buoni per correggere i fallimenti del mercato, che non sono semplici manna per le aziende, ma hanno un reale effetto di incentivazione, e non falsano la concorrenza. Dobbiamo fare il miglior uso dell´intervento pubblico. In questi casi, molti di più di suggerire alcuni pareri, la Commissione non interferisce con l´azione degli Stati membri. In realtà, molte misure di aiuto sono sotto la regola de minimis o esenti dall´obbligo di notifica e il 95% delle misure di aiuto che noi esaminiamo a Bruxelles sono ammessi. Il sito della modernizzazione degli aiuti di Stato che ho lanciato nel maggio 2012 è una riforma l´insieme delle regole e delle procedure, al fine di allineare meglio il controllo degli aiuti con i principali obiettivi della nostra strategia la crescita "Europa 2020". Allo stesso tempo, in un periodo segnato dal periodo di consolidamento fiscale, la riforma mira ad aiutare gli Stati membri a fare un miglior uso delle risorse disponibili e scegliere i modi più efficaci per sostenere la ricerca e l´innovazione, l´occupazione accesso ai finanziamenti per le imprese che necessitano di e tutela ambientale. E abbiamo adottato linee guida per aiutare gli Stati membri a promuovere l´accesso al capitale di rischio per le Pmi e le imprese innovative che facilitino la concessione di tali aiuti, così come le linee guida per dell´aviazione.Stiamo anche lavorando su nuove norme per l´ambiente e l´energia, nonché gli orientamenti in materia di aiuti di Stato alla ricerca e sviluppo. Tuttavia, evitare sprechi. Utilizzando gli strumenti della politica degli aiuti di Stato, che dovrebbe scoraggiare l´uso scorretto del denaro dei contribuenti: Penso che le sovvenzioni folla degli investimenti privati, che finanzia progetti che sono stati effettuati comunque, senza denaro pubblico da parte delle imprese beneficiarie, o quelle che consentono imprese inefficienti e non vitali per mantenere artificialmente sul mercato a scapito dei concorrenti. Questo ritarda gli adeguamenti necessari per l´economia europea torna in pista per la crescita. Una parte della modernizzazione in corso mira anche a mettere a fuoco il nostro controllo sugli aiuti che hanno il maggiore impatto sul mercato interno. Noi semplificare la vita del governo: per esempio, con i nuovi Generale Block categorie regolamento di esenzione in corso di preparazione, porteremo aiuti esentati circa un terzo del totale degli aiuti a circa 2/3. Naturalmente, questo presuppone che gli Stati membri stessi meglio seguire le regole. Faremo in modo che questo rimane il caso. Il Trattato ha affidato alla Commissione all´inizio di integrazione europea, la competenza esclusiva del controllo degli aiuti di Stato. Pertanto, non possiamo permetterci di abbassare la guardia, perché per preservare l´integrità del mercato interno richiede un arbitro indipendente gli Stati membri che concedono aiuti. Una parola, infine, sul rapporto tra aiuti di Stato e commercio estero. Invita a liberare le nostre regole in nome della globalizzazione riflettono una certa ingenuità. Il commercio tra i paesi europei non è trascurabile: i numeri dicono il contrario! Rilasciare il controllo degli aiuti di Stato nell´Unione europea avrebbe conseguenze molto negative. E questo è particolarmente vero in un momento in cui la manovra fiscale sono molto diversi da uno Stato membro all´altro. Controllo degli aiuti di Stato esiste ovviamente in nessun´altra parte del mondo, poiché non vi è nessun altro mercato unico composto da 28 Stati membri, ma nulla indica che il livello di finanziamento pubblico in Europa è meno a quella che esiste tra i nostri partner commerciali. Le nostre regole non impediscono loro di fare: dirigono aiuti di Stato per le giuste priorità, in conformità con l´interesse generale europeo. Fusioni Voglio continuare il mio discorso con la Fusione. Ancora una volta, il nostro obiettivo è quello di preservare l´esistenza di mercati aperti e competitivi in Europa. Credo che il momento in cui questa politica è stato descritto come impedire la nascita di campioni europei è finita. Dopo le riforme vi è più di dieci anni, questi argomenti non hanno alcuna giustificazione. La Commissione vieta solo poche operazioni: quattro negli ultimi cinque anni sui 1.750 transazioni che sono stati notificati. 5% delle operazioni autorizzate effettuate a condizioni di vendita per risolvere i problemi di concorrenza sono stati identificati in alcuni mercati. Il restante 95% è stato ammesso senza modifiche. Attraverso questo controllo, ci assicuriamo che il consolidamento in un settore non porta a strutture di mercato in cui una o più società hanno troppo potere che permette loro di aumentare i prezzi. Sarebbe nei client di interesse o imprenditori ei consumatori, e sarebbe una crescita dannosa termine. Buone le operazioni sono quelli che permettono l´emergere di un nuovo e più efficiente e innovativo player del mercato, ma restano soggetti alla concorrenza dei suoi rivali. Naturalmente, le nostre valutazioni dipendono da molti fattori, tra cui guadagni di efficienza e realtà del mercato in cui operano le imprese. A questo proposito, il sostentamento della frammentazione nazionale di alcuni mercati, che mi è dispiaciuto per tutto il tempo ha un impatto sulla nostra valutazione di tali operazioni. Nel settore delle telecomunicazioni, stiamo attualmente rivedendo due operazioni: una in Irlanda, Irlanda 02 acquisizione da parte di Hutchison e l´altro in Germania, l´acquisizione di E-plus - attività di Kpn Germania - Telefonica. In entrambi i casi, si tratta di operatori in molti Stati membri e in altri paesi al di fuori dei nostri confini, ma in questo caso operano rispettivamente nello stesso mercato nazionale, dove purtroppo esistono significative barriere all´ingresso. Antitrust e cartelli Infine, "last but not least," rimane il contributo alla crescita e alla competitività del nostro lavoro in politica antitrust. Le aziende che formano cartelli scontrano i nostri obiettivi e principi. Ogni volta che smantellare un cartello o che ci fermiamo a formare l´effetto dissuasivo delle ammende, lavoriamo per un´economia più dinamica e competitiva. Per questo motivo la lotta contro i cartelli è e rimarrà una priorità per la nostra azione. Detto questo, la Commissione non ritiene che tutte le forme di accordi tra imprese sono discutibili, alcuni accordi possono anche essere di beneficio per la competitività. La cooperazione tra concorrenti nel settore della ricerca e sviluppo può ad esempio consentire loro di svolgere costose ricerca di base con forti effetti positivi ed effetti indotti sulla crescita. Allo stesso modo, gli accordi verticali tra imprese che operano nelle diverse fasi del processo di produzione possono migliorare la loro efficacia e non si pongono problemi di concorrenza in circostanze specifiche. Uno di questi è, naturalmente, l´esistenza di assoluti restrizioni territoriali. Questo tipo di accordo prevede differenze di prezzo artificiose tra i mercati nazionali partizionati va contro lo scopo stesso di un mercato unico integrato. Ecco perché ho appena lanciato un´indagine accordi di licenza tra diversi grandi studios americani e le più grandi canali televisivi a pagamento in Europa. Esaminiamo se questi accordi impediscono emittenti forniscono i loro servizi oltre i confini, nonostante gli sviluppi tecnologici che consentano ai cittadini di connettersi facilmente ovunque si trovino in Europa. Per passare il settore finanziario, le nostre indagini rivelano una serie di pratiche commerciali irresponsabili. Lo scorso dicembre, sette banche e broker internazionali sono stati multati per un totale di € 1700000000 per la creazione di cartelli nei mercati dei derivati su tassi di interesse. Questa è parte della risposta della Commissione europea che la stampa ha chiamato Libor scandalo. Pratiche simili sono stati recentemente portati alla nostra attenzione nel mercato dei cambi e farà in modo di far luce su queste pratiche con la stessa energia. Come sostenere la fragile ripresa che osserviamo, abbiamo bisogno di un altro tipo di settore finanziario più sicuro, più trasparente e più focalizzato sul finanziamento dell´economia reale. Il nostro lavoro nel campo dell´antitrust terzo obiettivo è la lotta contro l´abuso di posizione dominante. Il fatto che una società di ottenere una posizione dominante attraverso la crescita organica non è sbagliato in sé, ma piuttosto la stessa capacità di investire ed innovare di business è uno dei motori della crescita economica . Quello che noi perseguiamo, dobbiamo ripetere, questa non è la dimensione in quanto tale o il successo, ma abuso di posizione dominante. Comportamento di questo tipo hanno un impatto sulla crescita perché impediscono l´emergere di nuovi attori o l´espansione di concorrenti a volte più innovative ed efficaci. Il caso che viene subito in mente per spiegare la distinzione tra dominante e abuso di tale posizione per la nostra indagine nel caso di Google in cui abbiamo individuato quattro tipi di problemi, tra cui un trattamento preferenziale da parte dei servizi Google ricerca specializzati - ad esempio per l´acquisto on-line o la posizione dei ristoranti. Uno dei principali obiettivi della mia azione in questo caso è quello di raggiungere che in un futuro molto prossimo, le aziende rivali di sviluppo servizi concorrenti può essere visto in modo analogo senza impedire a Google di innovare e sviluppare nuovi servizi. Ecco perché, dopo difficili trattative e due cicli successivi di proposte da aprile 2013, che si è rivelato insufficiente, mi sono Google impegni senza precedenti in altre parti del mondo, che sembrano in grado di risolvere questo proposto problema per i servizi attuali e futuri. Ora andiamo avanti, quindi, alla fase successiva della procedura. Google ha rilasciato queste proposte che la Commissione potrebbe fare se stesso in questa fase del procedimento. Questa procedura non è stata completata ed è per la Commissione di intervenire nei prossimi mesi, una decisione finale su tali proposte diventano impegni giuridicamente vincolanti. Dove siamo nel processo? Permettetemi di ricordarvi che dal 2010, abbiamo consultato il mercato molto attentamente per identificare i problemi di concorrenza sollevati dalle pratiche di Google. Questa fase di indagine iniziale è stata molto ampia e completa. Per quanto riguarda le successive proposte di Google, abbiamo anche ottenuto commentari di mercato dettagliati due volte. Abbiamo analizzato in questo modo e ha ricevuto, in ogni caso, più di un centinaio di contributi. Si basa su ampie consultazioni che ho preso posizione a considerare le proposte come Google può risolvere i problemi di concorrenza che abbiamo identificato. Ma questa non è la fine della nostra attività. Prima di prendere una decisione definitiva, invieremo lettere a ciascuna delle 18 denunce formali motivati per spiegare loro le ragioni che ci portano a questa posizione preliminare. Questi attori saranno in grado di godere del ruolo privilegiato data loro dal diritto dell´Unione in relazione ad altri soggetti terzi. Ognuno di loro avrà la possibilità di analizzare in dettaglio il nostro pensiero e ci ha il suo punto di vista. Io credo che, contrariamente ad alcune opinioni, il processo è abbastanza trasparente e tiene conto degli interessi di tutti. Ma dobbiamo prendere una posizione su una fase del processo. Non ci può essere ritorno permanente. Se, al termine di questo processo, la Commissione ha deciso di accettare gli impegni di Google per renderli obbligatori, Google sarà per la prima volta nella sua obbligo di fornire ai concorrenti più efficaci e innovativi un luogo visibile nella sua risultati di ricerca, paragonabile al ruolo svolto dai propri servizi. In qualche modo, una decisione con impegni vincolanti avrà effetti simili a quelli di una attività di controllo di Google. Se la decisione è infine adottato, Google avrà requisiti molto dettagliati in cui è visualizzato in una parte dei propri risultati di ricerca vincoli. Ma si tratta di un regolamento che è il problema di concorrenza individuato, e nient´altro. In particolare, non è né possibile né auspicabile per regolare l´algoritmo di ranking di Google stessa. Quali mezzi e per quale scopo una autorità garante della concorrenza potrebbe attuare un simile progetto? Voglio rispondere anche alle critiche che ho sentito parlare di queste proposte attesi nel sistema d´asta. Contrariamente a quanto è stato detto, non sarà sempre necessario per i concorrenti pagano Google per apparire al suo fianco in un servizio di ricerca specializzato. Ci saranno pagamento quando Google visualizzerà questi link in uno spazio che viene normalmente pagato per i siti promossi da Google. Questo non è altro che il riconoscimento che Google sarà costretto a dare uno spazio che normalmente venduto ai propri clienti. Tuttavia, quando Google visualizza i collegamenti ai concorrenti in una zona del sito che è gratuito, i concorrenti non sarà, sia, nulla da pagare e saranno selezionati sulla base dei risultati della ricerca organica. Ho anche sentito dire che la Commissione si impegna in un "accordo tra gentiluomini" con Google, che porterebbe ad una forma di oneri di riscatto o di una chiusura del caso. Niente affatto. Richiedi impegni e renderli vincolanti, come la Commissione spesso non ritorna per "chiudere" l´affare. Se sono stati accettati gli impegni, il comportamento di Google sarebbe ben monitorato dalla Commissione attraverso il suo rappresentante per tutta la durata degli impegni dichiarati. L´esperienza recente dimostra che Microsoft violazione degli impegni può portare ad una sanzione pesante come sarebbe una multa inflitta dalla Commissione alla fine del contenzioso. Al di là del diritto della concorrenza, altri aspetti del Google possono dar luogo a preoccupazioni. Ottimizzazione fiscale, la raccolta e l´utilizzo dei dati personali, l´utilizzo della proprietà intellettuale di altri. Questi sono tutti argomenti che probabilmente saranno all´ordine del giorno delle autorità pubbliche. Alcuni già sono. Ma non sbaglia: un´inchiesta sulla base dell´articolo 102 del trattato su una serie di problemi pratici non possono, e non devono essere utilizzati per risolvere ogni tipo di problema. A questo proposito, vorrei rispondere alle preoccupazioni di alcuni editori di giornali che vorrebbero un maggiore controllo su come i loro prodotti possono essere utilizzati da Google nel suo servizio Google News o da pagare per questa trasmissione. Posso ben capire i problemi generati dall´uso di Google News articoli di giornali europei. Ma questo problema può essere risolto molto parzialmente dal diritto della concorrenza. Gli impegni assunti in tal senso già cancella la possibilità per Google di utilizzare la sua posizione di mercato nella ricerca su Internet per il diritto di utilizzare contenuti di terze parti in altri servizi. In altre parole, gli editori potranno negare che il loro contenuto è pubblicato in Google News, senza compromettere la loro distribuzione nella ricerca generale. Ma la legge della concorrenza non può regolare tutto, soprattutto come i diversi attori del mercato divideranno gli introiti dalla pubblicità. Tutti questi elementi devono essere considerati con attenzione perché è nostra responsabilità di trovare una soluzione adeguata ai problemi di concorrenza nell´interesse di tutti e non un po ´. Signore e Signori, Per concludere, come ho detto all´inizio del mio intervento, la politica di concorrenza e il mercato interno sono attività che ci può dare un decisivo vantaggio competitivo rispetto ai nostri partner internazionali. Siamo in questa zona leve potenti per sostenere e rafforzare la ripresa economica. Sarebbe un errore non utilizzare sfondo solo quando i nostri cittadini e le imprese terraferma hanno più bisogno. Questo è il motivo per cui non ci rilassiamo i nostri sforzi. Noi continueremo a mobilitare le diverse politiche e strumenti europei, compresa la politica di concorrenza, verso un obiettivo comune per tornare a una crescita sostenibile e la creazione di posti di lavoro. Grazie.  
   
   
UE: INVESTIMENTO SOCIALE: IL BILANCIO, UN ANNO DOPO  
 
Bruxelles, 24 febbraio, 2014 - Gli Stati membri e la Commissione europea hanno intrapreso diverse azioni nel corso dei dodici mesi successivi all´adozione, da parte di quest´ultima di una strategia globale di riforme strutturali in ambito sociale, il "pacchetto di investimento sociale" , che si propone di assistere gli Stati membri a migliorare la protezione dei cittadini e investimenti sociali (cfr. Ip/13/125 , Memo/13/117 , Memo/13/118 ). Con questa serie di disposizioni, la Commissione fornisce orientamenti agli Stati membri di adottare politiche sociali meno costose e la risposta più efficace alle principali problemi che devono affrontare, vale a dire una grande difficoltà finanziaria, aumentando la disuguaglianza, la crescita la povertà e l´esclusione sociale e la disoccupazione senza precedenti, soprattutto tra i giovani, queste difficoltà sono aggravate ulteriormente invecchiamento della popolazione e il calo della popolazione in età lavorativa, che inizia verificare la sostenibilità e l´adeguatezza del loro sistema sociale. Il "pacchetto di investimento sociale" suggerisce molte aree di misure di intervento sul capitale investito durante l´infanzia, l´inclusione attiva, sanità e assistenza a lungo termine, la questione dei senzatetto e della politica sociale innovativa. Il commissario europeo per l´Occupazione, gli affari sociali e l´inclusione, László Andor ha detto in proposito: "La situazione è preoccupante: Dal 2008, il numero delle persone in povertà o esclusione sociale è aumentato di 7 milioni, oggi è di 125 milioni di cittadini europei che sono minacciati dalla povertà, con situazioni molto diverse da uno Stato membro all´altro e le disuguaglianze a livello nazionale . Tuttavia, abbiamo dimostrato che gli investimenti in politica e la coesione sociale sono stati pagati e ha permesso di evitare spese molto più pesante.Sono stati compiuti progressi nella modernizzazione dei sistemi di protezione sociale in Europa. Commissione continua a lavorare con gli Stati membri a sostenere le necessarie riforme strutturali dei sistemi sociali, riforme i cui risultati saranno discussi al semestre europeo. " I progressi dello scorso anno - La Commissione ha sviluppato con gli Stati membri un metodo per valutare l´efficienza e l´efficacia delle politiche sociali, che è descritto in dettaglio nella relazione del 2013 sull´evoluzione della situazione occupazionale e sociale in Europa , pubblicato 21 Gennaio 2014 (vedi Ip/14/43 ). Questo metodo individua le grandi questioni sociali al semestre europeo, durante il quale l´Unione europea ogni anno coordina la politica del lavoro e delle politiche sociali ed economiche. La Commissione ha inoltre iniziato a studiare la cosiddetta "linea di base del bilancio" per aiutare gli Stati membri a sviluppare schemi di reddito minimo adeguato soddisfare il principio di efficienza. Come aveva promesso di farlo, ma ha anche proposto nuove regole volte a ridurre il costo dei conti bancari, rendendoli accessibili a tutti e per aumentare la trasparenza in questo settore ( Ip/13/415 ). Per stimolare l´azione a favore dei bambini, la Commissione ha creato una piattaforma per gli investimenti durante l´infanzia , che raccoglie e diffonde le migliori pratiche innovative collaudate in settori quali l´educazione della prima infanzia o di supporto genitorialità. Organizza inoltre seminari sulla creazione di capacità, soprattutto in quegli Stati membri che sono stati invitati nelle raccomandazioni specifiche per paese, per lottare contro la povertà infantile. Nuove disposizioni in materia di fondi europei per l´imprenditoria sociale sono stati adottati ( Memo/13/209 ) e la Commissione hanno organizzato una conferenza ad alto livello per la diffusione delle buone pratiche a sostegno dell´imprenditorialità sociale ( Ip/14 / 20 , Memo/14/11 ). Inoltre, il Programma per l´occupazione e Social Innovation (Easi) incontro da quest´anno tre programmi comunitari gestiti separatamente tra il 2007 e il 2013, vale a dire Progress, Eures e Progress Microfinance. Ha lo scopo è quello di agevolare la creazione di un´adeguata protezione sociale e l´accesso al capitale per le imprese sociali (Ip/13/1212 ). Nel nuovo periodo di programmazione del Fondo sociale europeo , almeno il 20% delle risorse assegnate per l´inclusione sociale in ciascuno Stato membro, che sosterrà l´investimento sociale in conformità con le priorità individuate nelle raccomandazioni specifiche per paese . Inoltre, nello stesso periodo, il Fondo europeo per gli aiuti ai più poveri portare assistenza materiale - cibo e prodotti di consumo di base - persone, tra cui bambini, che ne hanno più bisogno, mentre si sforzano facilitare la loro integrazione sociale. Nel prolungamento dell´Anno europeo dell´invecchiamento attivo (2012), la Commissione ha inoltre pubblicatoorientamenti in materia di invecchiamento attivo e la solidarietà intergenerazionale e indice di invecchiamento attivo . La Commissione sta lavorando con le parti interessate, i responsabili politici e della società civile nella Piattaforma europea contro la povertà e l´esclusione sociale. Al terzo convegno annuale di quest´ultimo, le discussioni si sono incentrate sull´applicazione del "pacchetto investimento sociale" a livello nazionale, incoraggiando tutte le parti interessate ad assumersi la responsabilità e impegnarsi ad agire. La Commissione ha inoltre concluso quattordici accordi di partenariato con organizzazioni che promuovono l´integrazione e investimento sociale. Inoltre, il codice di condotta per il partenariato permette attori nazionali siano più strettamente associati con i futuri programmi co-finanziati dai fondi comunitari che lavorano nel campo degli investimenti sociali ( Ip/14/05 ). Tutte le misure adottate o previste dagli Stati membri sono pubblicati nella tabella di marcia disponibile a webdella Commissione. L´azione degli Stati membri - Ispirato al "pacchetto investimento sociale", gli Stati membri hanno già adottato misure per modernizzare il sistema di protezione sociale e hanno adottato strategie globali contro la povertà e l´esclusione sociale, nonché le riforme strutturali. Alcuni di loro hanno scelto di concentrarsi su investimenti sociali per riorientare la spesa per i bambini ad essere più mirati ed efficaci, e che la povertà si perpetua più di una generazione ad un´altra. Ad esempio, 10 Giugno 2013, il Belgio ha introdotto un piano d´azione nazionale contro la povertà infantile, che fa esplicito riferimento alla raccomandazione della Commissione dal titolo "Investire nei bambini per spezzare il circolo vizioso della disuguaglianza " , questo piano prevede 140 azioni specifiche per migliorare l´accesso dei bambini alle risorse adeguate e servizi a prezzi accessibili. Sotto le loro politiche di pari opportunità nella prima infanzia, Germania, Francia, Ungheria, Lettonia, Polonia ed il Regno Unito hanno anche preso iniziative per aumentare l´iscrizione in età prescolare. Molti Stati membri hanno adottato misure di lotta contro la povertà e sostenere l´inserimento nel mercato del lavoro: • Belgio, Bulgaria, Spagna, Slovenia e Polonia si sono concentrati sul coinvolgimento attivo e adottato strategie nazionali che conciliano le misure di sostegno al reddito, iniziative in materia di accesso ai servizi e alle politiche mercato del lavoro attivo; • Irlanda, Croazia, Cipro, Polonia e Svezia hanno aumentato le risorse destinate alle loro politiche attive del mercato del lavoro nel 2013; • Bulgaria, Ungheria, Paesi Bassi e Portogallo hanno adottato misure che promuovono l´accesso al lavoro per i disoccupati e svantaggiati; • Belgio, Estonia, Spagna, Ungheria e il Regno Unito hanno cercato di semplificare le procedure amministrative; • Spagna, Ungheria, Lettonia, Paesi Bassi, Slovacchia e Regno Unito hanno adottato misure per i senzatetto e di accesso all´alloggio.  
   
   
REACT MADRID: COME RILANCIARE L´ECONOMIA EUROPEA  
 
Strasburgo, 24 febbraio 2014 - Come riuscire rimettere l´economia dell´Ue sui binari? L´ue dovrebbe perseguire la ricetta dell´austerità o muoversi in un´altra direzione? All´evento React organizzato dal Pe il 20 febbraio a Madrid, i deputati si sono confrontati con i cittadini, gli esperti e numerosi blogger. L´obiettivo? Trovare la ricetta per la crescita. "L´austerità e la crescita sono i due lati della stessa medaglia" ha indicato il deputato spagnolo di centro destraPablo Zalba. Secondo lui, non esistono cure miracolose, ma la Banca Centrale Europea deve iniettare più soldi nel mercato per facilitare il flusso del credito, consolidare la crescita e rilanciare l´occupazione. "Capisco che le persone siano arrabbiate" ha spiegato Zalba, ma potranno votate per un nuovo Parlamento europeo e un nuovo Presidente della Commissione in maggio. Il professore di economica José García Montalvo non ama fare delle previsioni. Ma si aspetta che l´unione bancaria sia capace di far ritrovare fiducia nei mercati del sistema finanziario europeo. Ha ricordato inoltre "l´enorme credibilità della Bce". "E senza le misure prese, l´euro sarebbe in pericolo". La docente Reyes Calderón ha sottolineato il ruolo chiave giocato dalle piccole e medie imprese e ha ricordato quali sono a suo parere le parole chiavi per il rilancio: educazione, innovazione, flessibilità e più Europa. I giovani devono uscire e andare dove c´è lavoro - solo il 4% degli europei lavora all´estero - e i governi devono fare molto di più per facilitare il processo. Secondo il professor Javier Díaz-giménez ha spiegato che il modello economico tedesco non funziona in Spagna e che "400 euro al mese sono meglio di niente e sono anche meglio di 400 euro di sussidi".  
   
   
LA POLITICA MIGRATORIA ESTERNA DELL´UE: UN APPROCCIO PIÙ DECISO  
 
Bruxelles, 24 febbraio 2014 - Quali sono i progressi realizzati per migliorare la gestione dei flussi migratori e promuovere la mobilità in un ambiente sicuro? In una relazione adottata il 21 febbraio, la Commissione analizza i principali sviluppi avvenuti nella politica migratoria esterna dell´Ue nel 2012 e nel 2013, e constata che, a due anni dall´avvio dell´approccio globale rinnovato in materia di migrazione e mobilità, sono stati ottenuti risultati importanti nel rafforzamento del dialogo e della cooperazione, riconoscendo d´altra parte che occorre impegnarsi di più per conseguire ulteriori progressi. La mobilità internazionale è in aumento: per affrontare questa realtà occorrono azioni adeguate alle esigenze e alle priorità di tutti le parti interessate. Ciò richiede un uso migliore degli strumenti esistenti, quali i partenariati per la mobilità e le norme comuni in materia di visti. Occorre inoltre potenziare, laddove possibile, la partecipazione degli Stati membri all´applicazione delle politiche dell´Ue. "Una migrazione gestita bene offre autentici vantaggi a tutte le parti coinvolte, sia ai migranti che ai paesi. Il nostro successo dipende in larga misura dal dialogo e dalla cooperazione con i paesi terzi e le organizzazioni internazionali. I partenariati per la mobilità, gli accordi di facilitazione del rilascio dei visti accompagnati da accordi di riammissione, e le norme comuni in materia di visti rimangono strumenti politici importanti, ma dobbiamo impegnarci ancora di più per favorire la crescita economica e la competitività e per affrontare insieme ai paesi terzi gli aspetti problematici del fenomeno migratorio, come la tratta degli esseri umani e il traffico dei migranti", ha dichiarato Cecilia Malmström, Commissaria per gli Affari interni. I partenariati per la mobilità si sono rivelati strumenti utili per gestire le questioni di migrazione e asilo in modo vantaggioso per entrambe le parti, in quanto stabiliscono una serie di obiettivi politici e formano una struttura in cui inquadrare le discussioni e la cooperazione. Finora sono stati conclusi partenariati per la mobilità con sei paesi: Moldova (2008), Capo Verde (2008), Georgia (2009), Armenia (2011), Marocco (2013) e Azerbaigian (2013). Le discussioni per un partenariato con la Tunisia sono state concluse nel novembre 2013 e la firma è imminente. Nel dicembre 2013 sono inoltre cominciate le discussioni con la Giordania. Nel complesso, nel biennio 2012-2013 la Commissione ha sostenuto più di 90 progetti legati alla migrazione, per un importo superiore a 200 milioni di euro, in tutte le regioni del mondo in via di sviluppo. Ulteriori risorse finanziarie per l´attuazione dell´approccio globale sono state investite dagli Stati membri dell´Unione. Anche la protezione dei rifugiati e la tutela dei diritti umani richiedono un maggiore impegno. Ad esempio, l´Ufficio europeo di sostegno per l´asilo (Easo) potrebbe svolgere un ruolo più deciso nell´accrescere le capacità di asilo e accoglienza dei paesi terzi, anche nel quadro di partenariati per la mobilità. Si potrebbe inoltre migliorare l´uso dei programmi di protezione regionale, in particolare aumentando la durata dell´impegno e del finanziamento. Un miglior coordinamento delle attività di reinsediamento a livello dell´Ue e tra gli Stati membri permetterebbe di rispondere in modo più rapido ed efficace alle situazioni di crisi. L´ue dovrebbe mettere a disposizione maggiori risorse per sostenere un maggior numero di posti di reinsediamento/accoglienza umanitaria nel quadro del nuovo Fondo Asilo e migrazione (2014-2020). Passare al livello successivo dell´approccio globale La politica e gli strumenti esistenti in materia di migrazione e asilo potrebbero essere sfruttati meglio, fra l´altro allo scopo di aumentare l´attrattiva dell´Unione europea e rafforzarne l´economia. La migrazione per lavoro costituirà un aspetto ancora più cruciale nei prossimi anni: a questo proposito si potrebbe accentuare il ruolo dei partenariati per la mobilità, ad esempio facilitando gli scambi di studenti o professionisti, potenziando le capacità di gestione della migrazione nei paesi terzi, introducendo programmi di migrazione circolare, aumentando la protezione sociale dei migranti in posizione regolare, affrontando se opportuno la questione della portabilità dei diritti sociali, ecc. Agevolare il rilascio di visti per soggiorni di breve durata può avere conseguenze positive per lo sviluppo nei paesi terzi, tra cui l´aumento delle opportunità economiche e dei legami commerciali con l´Ue e il rafforzamento dei contatti interpersonali. Inoltre, il potenziale offerto dalla politica dell´Ue in materia di visti andrebbe sfruttato al massimo per favorire la crescita economica e gli scambi culturali. Nelle prossime settimane la Commissione proporrà modifiche del codice dei visti volte a facilitare ulteriormente gli spostamenti dei viaggiatori in regola, garantendo al tempo stesso un alto livello di sicurezza nell´Unione. Negli ultimi anni si è intensificata la cooperazione per prevenire e combattere la migrazione irregolare. Dialoghi, scambio d´informazioni e azioni comuni per lottare contro la tratta degli esseri umani e il traffico dei migranti sono stati avviati e attuati. Sono inoltre previste ulteriori iniziative, come già annunciato nella relazione sulla Task Force "Mediterraneo".  
   
   
DIBATTITO SUL FUTURO DELL´EUROPA: LA VICEPRESIDENTE VIVIANE REDING INCONTRA I CITTADINI A BARCELLONA  
 
 Bruxelles, 24 febbraio 2014 - Quale Deve Essere il ruolo e dai dell´Ue Nella ripresa Economica? Quali Cd Diritti Hanno i Cittadini Europei e vengono incidono Silla Loro Vita Quotidiana? Che per tipo di Europa vogliono i Cittadini per Il Futuro? La Vicepresidente della Commissione Europea Viviane Reding ha discusso di questi, e Altri Temi Sotto Con Circa 250 Cittadini in Occasione del 45 ° Dialogo con i Cittadini Che si è tenuto il 23 febbraio a Barcellona. " Nel pieno della Crisi la Spagna ha intrapreso Riforme Dolorose Forse i Cittadini non ne avvertono le conseguenze immediate Ancora Silla Loro Vita Quotidiana, Ma La Spagna E risolutamente avviata verso la ripresa Voglio Che Sia chiaro per i Cittadini spagnoli:.. L´ue non li abbandonerà. La lotta alla Disoccupazione giovanile e La Nostra Prioritario Assoluta ", ha dichiarato la Vicepresidente Viviane Reding, Commissaria Ue per la Giustizia, i Cd Diritti Fondamentali e la Cittadinanza. " Conosco la Catalogna da Lungo tempo. Così il Che i catalani Sono europeisti convinti e Sono lieta di incontrarli a Barcellona per Quello Che sara, ne Sono Certa, Onu Dibattito estremamente stimolante sul Futuro dell´Unione non solo, ma also della Catalogna. " Il Dialogo permettera Ai Cittadini di discutere con la Vicepresidente Reding, tariffa di Domande e di esprimere il parere Loro e le Loro preoccupazioni. Il ruolo e dai Sarà, di moderatore svolto da Carles Prats, Giornalista di Tv3. Anche se i posti Sono esauriti, Sara comunque Possibile di Seguire l´Evento su Onu megaschermo Presso l´ufficio regionale della Commissione Europea una Barcellona ( sull´iscrizione Informazioni ). Il Dialogo Si svolgerà il 23 febbraio, Dalle 18.00 alle 20.00, nell´Auditorium di Uno dei palazzi Più Famosi di Barcellona, "La Pedrera" (Passeig de Gràcia ., 92) L´evento puo Essere Seguito in diretta via webstream , i Cittadini di Tutta Europa possono partecipare also via Facebook e Twitter utilizzando Gli hashtag # Eudeb8 e # Redingbcn. Il 24 febbraio la Vicepresidente Reding inaugurerà Il Complesso storico dell´Ospedale Sant Pau-, restaurato di Recente, Insieme Al Presidente della Comunità autonoma catalana Artur Mas, al Ministro dello Sviluppo interno spagnolo Ana Pastor, al sindaco di Barcellona Xavier Trias e all´arcivescovo di Barcellona Lluís Martínez Sistach.il Fatto Che Metà dei 22,5 Milioni di euro utilizzati per restaurare l´ala principale di This site, Patrimonio Mondiale dell´Unesco, provenga da Fondi Ue (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) E Onu buon Esempio di venire le Risorse dell´Unione Passano contribuire alla Costruzione di Infrastrutture e alla Creazione di posti di Lavoro un Livello locale.  
   
   
RENDERE LA MAGGIOR PARTE DELL´EUROPA - COME MOTORE DI CRESCITA POLITICA COMMERCIALE COMUNE DELL´UE  
 
Londra, Uk, 24 febbraio 2014 – Di seguito l’intervento di Karel De Gucht Commissario europeo per il commercio All’ University College di Londra, Istituto Europeo di Gran Bretagna ed Europa Series: “ John Maynard Keynes ´ritratto di un londinese classe superiore a cavallo del secolo scorso, è ancora oggi affascinante. Egli "poteva ordinare per telefono, sorseggiando il suo tè mattina a letto, i vari prodotti di tutta la terra . E nello stesso momento, e con gli stessi mezzi ... Avventura ... La sua ricchezza delle risorse naturali e di nuove imprese di ogni quarto del mondo. " Tipici londinesi nel 2014 sono ancora più legati di quanto loro predecessori ...... E non solo perché possono fare la spesa o investire su Internet, dal proprio smartphone, ovunque si trovino: 1. Il commercio mondiale era al 16% del Pil mondiale nel 1914. Oggi, beni e servizi esporta ammontano a più del doppio di quella percentuale - per non parlare delle enormi stock e flussi di investimenti diretti esteri. 2. Cento anni fa, la maggior parte dei beni di consumo sono stati prodotti in in un paese. Oggi, la stragrande maggioranza dei prodotti di uso quotidiano - se è il tuo telefono o il treno in metropolitana - integrare componenti e servizi erogati dai lavoratori di tutto il mondo. 3. Per di più, la nostra ondata di globalizzazione benefici molte più persone, più di molto di più del mondo che la prima ondata che Keynes stava descrivendo. Quasi un miliardo di persone in tutto il mondo in via di sviluppo hanno lasciato alle spalle la povertà negli ultimi 20 anni - in gran parte perché il loro prestazioni di lavoro possono ora essere collegato alla domanda in altre parti del mondo. Loro miglioramento delle prospettive economiche hanno spostato l´equilibrio del potere economico globale a est e sud ... E ha portato una più forte concorrenza alle porte delle aziende del Nord e Ovest. Anche se vengono con tali prestazioni notevoli, adattandosi ai cambiamenti come questi non è facile: Scrivendo nel 1919, Keynes era infatti in lutto per la scomparsa di quel primo periodo del globalismo. Egli criticava un accordo di pace post-guerra che aveva trascurato l´importanza economica e politica degli scambi tra i paesi europei. In realtà, il commercio internazionale sarebbe veramente solo recuperare tre decenni più tardi, dopo il secondo conflitto mondiale aveva convinto le nazioni dell´Europa occidentale che mercati aperti erano essenziali per la pace e la prosperità. Trovare la giusta risposta ai cambiamenti che il nostro mondo si trova ad affrontare oggi è altrettanto importante come lo era 100 anni fa. La tecnologia rimarrà un pilota forte dei flussi commerciali e di investimento, ma i governi in grado di fermare la globalizzazione, se ricorrono al protezionismo. Il ruolo del Regno Unito in materia di politica commerciale comune dell´Unione europea è parte di questa risposta. E questo è ciò che vorrei parlare con voi oggi. Obiettivo europeo sul commercio è quello di rendere la globalizzazione, per la gente qui nel Regno Unito e in tutto il nostro continente. 2. Vogliamo vendere i nostri prodotti e servizi in grandi e crescenti mercati di tutto il mondo. 3. Vogliamo avere accesso a componenti di alta qualità e materie prime. 4. Attraverso questi due meccanismi vogliamo creare posti di lavoro per i lavoratori europei. 5. E vogliamo aiutare le persone una seconda volta - in quanto consumatori - dando loro una vasta scelta di prodotti e servizi a prezzi buoni. 6. Infine, vogliamo contribuire a impostare le regole globali del gioco su temi come i diritti ambiente, salute e sicurezza e del lavoro. L´ue si traduce questi obiettivi in risultati concreti per le imprese britanniche, lavoratori e consumatori. Solo per citarne alcune delle nostre recenti realizzazioni, dal momento che questa Commissione Europea è entrato in carica quattro anni fa . Abbiamo messo accordi ampi e completi di libero scambio con la Corea, Colombia, Perù e America Centrale in vigore; ... Abbiamo concluso negoziati con Singapore e Canada . E lo scorso dicembre abbiamo aiutato raggiunto il primo nuovo accordo commerciale multilaterale dalla fondazione dell´Organizzazione mondiale del commercio (Omc). Questi risultati sono parte di un più ampio programma che rimuove gli ostacoli su due terzi del nostro commercio globale. Esso comprende i negoziati con le economie emergenti come il Vietnam, Thailandia e India, nonché i nostri partner sviluppati in Giappone e negli Stati Uniti. Esso comprende anche i negoziati sul resto dell´agenda del Wto anche su questioni come il commercio di servizi, beni ambientali e le apparecchiature per la tecnologia dell´informazione. La ragione politica commerciale dell´Ue è efficace è molto semplice: la dimensione del mercato unico. Nel loro insieme, l´Europa è il più grande economia del mondo, che rappresenta un quinto di tutta la produzione mondiale. In termini commerciali, che ci rende il più grande mercato di esportazione per circa 80 paesi e il secondo per un altro 40. Per tutte queste economie accesso al mercato europeo non è un´opzione, è essenziale. Questo ci mette in una posizione di forza nei negoziati commerciali. Significa che i paesi sono disposti a negoziare con noi . Ad aprire i loro mercati alle nostre esportazioni . E - in molti casi - a stringere le loro regole a tutela dell´ambiente, dei consumatori, della salute e del lavoro. Nessuno dei paesi euroscettici danno come esempi di ciò che una politica indipendente commercio nel Regno Unito sarebbe simile ha quel tipo di influenza. Non Svizzera. Non Australia. Hanno accordi commerciali, ma non hanno il peso dell´Europa quando si parla di apertura del mercato efficace o proiettare i nostri valori. Lo stesso avverrebbe se la Gran Bretagna ha scelto di andare da soli. In Europa si parla di paesi grandi e paesi piccoli. In termini globali, tutti i paesi europei sono piccole. E sono sempre più piccoli. Nel 2000 tre delle cinque maggiori economie del mondo sono stati europeo - compreso il Regno Unito. Nel 2010 c´erano solo due - Germania e Francia. E - anche se oggi il Regno Unito è la più rapida crescita dei tre grandi giocatori europei - gli economisti si aspettano che entro il 2030 nessuno di loro sarà tra i primi cinque a livello mondiale . A meno - cioè - l´Europa resta insieme. Perché nel loro insieme, l´Ue resta in secondo luogo confortevole proprio fuori al 2050, sulla base delle stesse proiezioni. Quindi, una politica commerciale comune è il modo in Europa - e nel Regno Unito attraverso di essa - in grado di influenzare il mondo che cambia negli anni a venire. Questo è il caso generale per la politica commerciale dell´Ue. Ma mi permetta di illustrare con un esempio: il commercio e gli investimenti di partenariato transatlantico (Ttip) con gli Stati Uniti. Una cosa deve essere chiara fin dall´inizio - questo accordo è possibile solo a causa della strategia comune dell´Unione europea al commercio. Negoziatori commerciali dell´Unione europea sono gli unici che possono trattare con gli Stati Uniti da pari a pari, a causa della nostra scala. E gli Stati Uniti sono interessati a questi negoziati a causa della scala del mercato unico. I vantaggi di questo accordo saranno duplice - guadagni economici diretti, e un miglioramento strategico nella nostra capacità di plasmare l´economia mondiale del 21 ° secolo. I vantaggi economici di un paese come il Regno Unito - con tali stretti legami con gli Stati Uniti - sono chiare: Più opportunità per gli esportatori britannici di automobili, servizi legali e servizi finanziari. Ulteriori investimenti esteri diretti esteri. Tutto sommato - un ambizioso accordo Ttip è stimato in un valore fino a 10 miliardi libra un anno per l´economia del Regno Unito nel corso del tempo. Ma questi vantaggi economici sono solo una parte del quadro. Il Ttip è anche di rafforzare l´influenza europea in futuro dell´economia mondiale. Come ho già detto l´Europa da sola sarà in una posizione di forza per il futuro. Ma ci sarà ancora bisogno di alleati. E Ttip offre un modo per proteggere la nostra cooperazione con gli Stati Uniti su questioni molto importanti. Insieme, saremo in grado di modellare le regole del futuro, a parte noi li subire. Questo accordo avrà necessariamente avere un importante focus su regole e la regolamentazione, perché quelle sono le barriere più importanti al commercio transatlantico. Trovare modi per ridurre gli ostacoli normativi agli scambi - evitando un abbassamento della tutela tale regolamento prevede - non sarà facile. Ma se abbiamo successo gli accordi che Pioneer possono poi essere applicate più ampiamente - aiutando costituiscono la base per le regole veramente globale. Tali norme avrebbero il vantaggio di essere basato su principi non solo di apertura economica, ma anche di standard elevati per la salute, l´ambiente, il lavoro e la tutela dei consumatori. Su queste questioni di valori la verità è che l´Unione europea e gli Stati Uniti condividono molto più di noi differiamo su. Ttip, da noi portando ancora più vicino, rafforza quei valori condivisi sulla scena mondiale. Nella mia mente questi benefici sono evidenti. Ma so anche che altri hanno preoccupazioni circa i potenziali effetti collaterali negativi. In una democrazia, problemi del genere sono sempre i benvenuti, quindi vorrei affrontare tre di loro. In primo luogo, la regolamentazione: Alcune persone hanno paura che gli americani ci costringerà a smettere di proteggere il nostro ambiente, ridurre la regolamentazione delle banche, mangiare carne di manzo trattata con ormoni e cambiare la nostra legislazione in materia di Ogm. Sono stato molto chiaro su questo punto in passato. Ma vorrei fare ancora una volta chiaro: noi non faremo nulla di tutto ciò. Non succederà. Perché? Perché ci sono modi per facilitare gli scambi senza abbassare il livello di protezione. Ad esempio, potremmo eliminare: 3. Inutili le ispezioni in fabbrica doppie per i prodotti farmaceutici; 4. Inutilmente diversi standard di sicurezza auto; 5. E le differenze inutili tra come teniamo traccia dei dispositivi medici in caso di prodotto ricorda. Ma chi dice Ttip è tutto deregolamentazione si sbaglia. Ttip non scatenare una corsa al ribasso. Perché come ho detto, lavorando insieme su questi temi, la Ue e gli Usa stanno rafforzando le probabilità che i nostri standard elevati saranno utilizzati da altri paesi in tutto il mondo. In secondo luogo, protezione degli investimenti, e - in particolare - il sistema noto come risoluzione delle controversie tra investitori e stati. Questo sistema consente agli investitori di portare crediti nei confronti di governi ospitanti a collegi arbitrali internazionali in determinati casi. Questo è sensibile. La gente è preoccupata che questo sistema sarà limitare la nostra libertà di fare leggi per proteggere i nostri cittadini e per l´ambiente. Guardano alcuni dei casi che sono stati portati - da una società del tabacco contro l´Australia per esempio - e si chiedono perché ciò deve essere possibile. La giuria è letteralmente ancora fuori su questi casi, ma capisco la preoccupazione. Questo è il motivo per cui voglio aiuto delle persone di progettare il nostro approccio a questo problema, attraverso una consultazione pubblica sul nostro progetto di testo per i negoziati. Noi lanceremo che il prossimo mese. Tutti i cittadini europei saranno in grado di dare il loro parere. Ma voglio anche fare in modo di avere tutti i fatti. Essi devono sapere che questi accordi non sono nuove: sono esistiti per 40 anni. 4. Dei 1.400 trattati di investimento in tutto il mondo, oltre 80 sono stati negoziati dal Regno Unito. 5. Quasi tutti gli altri Stati membri dell´Ue li hanno. 6. Nove dei nostri nuovi Stati membri li hanno già con gli Stati Uniti. 7. E nessuno di questi trattati ci ha impedito di sviluppare standard più elevati di tutto il mondo nei settori della salute, della sicurezza e dell´ambiente. Esistono anche accordi di investimento per un motivo. L´economia britannica beneficia degli investimenti vostre aziende fanno in altri paesi. E i governi di questi paesi a volte si trattano le società estere ingiustamente, mettendo - in ultima analisi - posti di lavoro britannici e gli interessi economici più ampi a rischio. Il mio obiettivo per la politica di investimento dell´Ue è quello di migliorare in questi accordi. Voglio mantenere i buoni pezzi che proteggono gli investimenti, ma anche fissano le carenze che hanno creato preoccupazioni. Voglio smettere di scappatoie essere utilizzati per i crediti frivoli e di mettere il sistema di arbitrato si irreprensibili in termini di trasparenza e di imparzialità. Ecco perché stiamo tenendo questa consultazione. Per assicurarsi che lo facciamo nel modo giusto. In terzo luogo, il National Health Service (Nhs). Ancora una volta, voglio fare in modo che tutti capiscano che questo accordo non pregiudicano la Nhs in alcun modo. Due preoccupazioni sono state sollevate. La prima riguarda le norme sul commercio dei servizi. Usiamo accordi commerciali per creare opportunità per i servizi britannici ed europei imprese - commercialisti, avvocati, società di telecomunicazioni, banche e assicurazioni. Ma noi non lo facciamo con i servizi pubblici come la sanità - a causa del loro ruolo sociale. L´approccio del governo britannico per la fornitura di servizi sanitari non sarà pertanto influenzato dai negoziati Ttip sui servizi.Se lo Stato membro dell´Unione europea vuole mantenere determinati servizi di pubblico dominio, si può.Tuttavia, se vuole appaltare tali servizi al settore privato a titolo di concessione, dovremmo essere aperti all´idea che tale contratto può anche andare a una società americana. La seconda preoccupazione è sulle questioni relative alla protezione degli investimenti che ho già parlato. La gente è preoccupata che la protezione degli investimenti potrebbe limitare la possibilità per i futuri governi del Regno Unito per invertire le decisioni in materia di privatizzazioni prese dai loro predecessori. Tuttavia, le regole di protezione degli investimenti non interferiscano con il diritto sovrano del Regno Unito per decidere come si vuole organizzare l´assistenza sanitaria. Il Regno Unito ha negoziato trattati bilaterali di investimento dal 1975. Hai più di 80 di loro e loro non hanno ottenuto in termini di politica sanitaria del Regno Unito finora. Questo dovrebbe essere anche meno di una possibilità in Ttip: L´obiettivo è quello di avere più piuttosto che meno spazio politico che nei precedenti accordi. Ma immaginiamo un futuro governo ha scelto di prendere alcuni servizi privatizzati torna sotto il controllo statale. Data la secolare tradizione dello stato di diritto in questo paese, alcune stringhe potrebbero essere fissati per tale azione in base al diritto nazionale. Ad esempio, togliendo la proprietà privata sarebbe possibile solo seguendo un giusto processo e pagare un risarcimento effettivo. Infatti, in nessuna economia occidentale non la legge consente esproprio di beni privati senza indennizzo. Quindi, prendendo qualcosa di nuovo in proprietà pubblica ha sempre un costo. Il governo avrebbe dovuto venire a un accomodamento con gli imprenditori privati - sia da aspettare fino a contratti scaduti o pagando qualunque risarcimento richiesto dal contratto. In tal caso non ci sarebbe espropriazione, nessuna diniego di giustizia, nessun comportamento arbitrario da parte dello Stato. Lo stesso sarebbe vero in arbitrato internazionale. Anche in questo caso, lo standard di protezione degli investimenti non vieterebbe nazionalizzazione. Sarebbe solo chiedere il risarcimento effettivo sotto due process of law. Quindi, anche secondo il diritto internazionale, non ci sarebbe nessun caso per una società di vincere un caso di arbitrato. Questo è il lungo e il corto di esso, a mio avviso. Ma non c´è bisogno di prendere la mia parola. Quando lanciamo consultazione pubblica nostro testo proposto sarà sul tavolo per tutti da esaminare. E ´a causa della natura fortemente connesso e mutevole dell´economia globale che abbiamo bisogno di avere discussioni come queste. Ma è solo rivolta a queste questioni complesse e trovando modi per conciliare i nostri valori e interessi in un´economia mondiale competitiva che garantirà il nostro futuro. L´unione europea è il miglior veicolo che il Regno Unito - o uno dei nostri Stati membri - devono farlo. E ´probabilmente una delle ragioni principali per cui 8 su 10 società britanniche ritengono che soggiornano nel mercato unico è così importante. Ma, al contrario, il Regno Unito è anche essenziale per l´Europa per avere successo: Abbiamo bisogno dei vostri dipendenti pubblici efficaci e illuminati. Abbiamo bisogno del vostro giornalismo di larghe vedute. Più di tutto, abbiamo bisogno del vostro lunga tradizione di mercati aperti - da Adamo Smith, attraverso l´abrogazione delle Corn Laws, al ruolo guida del Regno Unito gioca nella politica commerciale dell´Ue di oggi. Ricordate che la più antica accordo di libero scambio è stato il Trattato di Methuen del 1703 tra Inghilterra e Portogallo, dal nome della ambasciatore britannico a Lisbona! La risposta alla globalizzazione può e deve coinvolgere le identità nazionali rafforzati. Ma queste identità devono permettere per i benefici reciproci che viene dalla cooperazione - con l´Europa, e in Europa con il resto del mondo. Keynes ha lamentato la miopia del 1919 Versailles Trattato, chiedendo: "non dobbiamo basare le nostre azioni sui migliori aspettative ... E credo che la prosperità e la felicità di un paese promuove quella degli altri?" La risposta a questa domanda, a mio avviso, soltanto 100 anni fa, e oggi, è: Si.  
   
   
PENSIONI UE: PROCESSO DI RIFORMA AIUTA GLI STATI MEMBRI AD AFFRONTARE LE SFIDE DEMOGRAFICHE E DI CREARE SISTEMI PENSIONISTICI SOSTENIBILI  
 
Bruxelles, 24 Febbraio 2014 - L´attuale ondata di riforme pensionistiche negli Stati membri Ue aiuterà i paesi a costruire sistemi pensionistici sostenibili e per far fronte al cambiamento demografico che è davanti a loro. La sollevò la Commissione oggi, in occasione della pubblicazione del rapporto della Banca Mondiale "The Inversione Pyramid" (l´inverso della piramide) prodotta "Le tendenze demografiche che mostra il rapporto della Banca Mondiale, ci forniscono un compito difficile: le persone invecchiano, i figli del baby boom vanno e dopo il pensionamento, e meno giovani torna al mercato del lavoro dopo. Ciò significa che la popolazione si ridurrà l´età lavorativa, mentre il numero di persone anziane sta aumentando rapidamente. Ma con la giusta combinazione di riforme delle pensioni e misure per regolare i mercati del lavoro e condizioni di lavoro che consentano alle persone di lavorare più a lungo, i sistemi pensionistici di continuare a garantire un buon tenore di vita nella terza età, anche al culmine dell´invecchiamento della popolazione ", ha affermato il Commissario Ue Occupazione, affari sociali e l´inclusione, László Andor. A seguito del Libro bianco sulle pensioni ( Ip/12/140 e Memo/12/108 ) nel febbraio 2012, gli Stati membri hanno espresso negli ultimi anni, numerose riforme per aumentare l´età pensionabile e di aumentare il tasso di occupazione dei lavoratori anziani sulla strada. Queste riforme li aiuterà a continuare a smorzare gli aumenti dei costi senza compromettere una pensione adeguata. Molte di queste riforme sono in risposta alle raccomandazioni specifiche per paese nell´ambito del semestre europeo , ciclo annuale dell´Ue per il coordinamento delle politiche economiche, occupazionali e sociali. La pressione dei pari è stata infatti uno strumento efficace se è quello di incoraggiare gli Stati membri a riformare i loro sistemi pensionistici e di garantire che le persone possano lavorare più a lungo. Inoltre, la politica mira a limitare le disparità tra i pensionati e per prevenire la povertà nella vecchiaia. L´aumento del tasso di occupazione aiuta anche a combattere gli attualmente elevati livelli di disoccupazione giovanile. Per questo motivo, la Commissione ha anche la garanzia per i giovani suggerisce che devono essere seguite dagli Stati membri urgenza ( Memo/14/13 ). Se il rapporto di dipendenza è mantenuto entro limiti, ei giovani devono essere in grado di acquisire diritti pensionistici sufficienti, dobbiamo fare in modo che i giovani siano pienamente integrati nel mercato del lavoro. Il 26 Marcia organizzata dalla Commissione europea a Bruxelles, una conferenza sul tema delle pensioni. Olli Rehn, vicepresidente della Commissione responsabile per gli affari economici e monetari e l´euro, Michel Barnier, commissario per il Mercato interno ei servizi, e il Commissario Andor sarà il sorteggio con le principali parti interessate, un record dal momento che il Libro bianco sulle pensioni è stato fatto e discutere di ciò che deve ancora essere fatto per garantire pensioni adeguate e sostenibili sono garantiti nelle nostre società che invecchiano.  
   
   
UE: MISSIONI DI CRESCITA IN CAMPANIA E IN SICILIA A SOSTEGNO DELLE IMPRESE  
 
Bruxelles, 24 febbraio 2014 - Arrivano in Campania, il 13 e 14 marzo, e in Sicilia, il 27 e 28 marzo, le "Missioni per la crescita", organizzate dalla Commissione europea, su iniziativa del Vicepresidente Antonio Tajani e finalizzate ad aiutare le imprese europee, in particolare quelle piccole e medie, a trarre profitto dai mercati internazionali in rapida crescita, grazie al rafforzamento della cooperazione economica e delle riforme. L´economia europea non può sopravvivere in modo sostenibile senza una base industriale forte e competitiva. Negli ultimi 20 anni le nuove tecnologie hanno radicalmente cambiato la nostra economia e sono emersi nuovi protagonisti nel mercato. Questo vento di cambiamento soffia nuove opportunità che devono essere colte. L´obiettivo complessivo delle missioni per la crescita è incentivare la crescita e la competitività dell´industria europea meglio sfruttando le potenzialità di crescita nei paesi terzi, ad esempio Cina, Brasile, Israele, Tailandia, Vietnam e altri, contribuendo concretamente ad assistere le piccole e medie imprese nel superamento delle difficoltà attuali. Le prossime tappe dell´iniziativa saranno in Campania il 13 e 14 marzo e in Sicilia il 27 e 28 marzo. A Napoli, oltre al Vicepresidente della Commissione europea e Commissario responsabile per l´Industria, Antonio Tajani che, sarà presente il Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, altri esponenti delle istituzioni locali e centinaia di imprenditori. La due giorni di Palermo vedrà la presenza del Presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, rappresentanti del mondo istituzionale e imprenditoriale. Obiettivo principale: informare le imprese sulle opportunità di business e di investimento esistenti a livello internazionale e locale. Le due missioni si articoleranno inoltre in una conferenza per vagliare le opportunità locali e un forum di business-to-business per consentire alle imprese europee di incontrare potenziali partner locali. Potenziali settori chiave scelti per gli incontri business-to-business a Napoli saranno quello aerospaziale, i beni culturali, le eco-costruzioni, le biotecnologie, l´energia, i trasporti, il settore automobilistico, quello agroalimentare, la moda e il turismo. In Sicilia invece si punterà in particolare sul settore agroalimentare, l´industria marittima e la pesca, l´energia intelligente, il turismo e i beni culturali, l´artigianato, l´industria tessile, l´abbigliamento e la moda, il settore biomedico e delle biotecnologie, tecnologie dell´informazione e della comunicazione, edilizia e edifici verdi, industria creativa.  
   
   
UE: PACCHETTO MENSILE "INFRAZIONI": I CASI ITALIANI  
 
Bruxelles, 24 febbraio 2014 - l pacchetto mensile di decisioni relative alle infrazioni comprende i procedimenti legali portati avanti dalla Commissione europea nei confronti degli Stati membri che non hanno rispettato gli obblighi derivanti dal diritto dell´Unione. Queste decisioni, che coprono molti settori, mirano a garantire la corretta applicazione del diritto dell’Ue a beneficio dei cittadini e delle imprese. La Commissione ha adottato 121 decisioni, di cui 18 pareri motivati e 8 ricorsi alla Corte di Giustizia europea. Per l´Italia1 parere motivato in materia di salute e sicurezza e 1 deferimento in materia di lavoro, per non aver rispettato la direttiva in materia di lavoro. Orario di lavoro: la Commissione deferisce l´Italia alla Corte di giustizia per il mancato rispetto della normativa dell´Ue nei servizi di sanità pubblica La Commissione europea ha deciso di deferire l´Italia alla Corte di giustizia dell´Unione europea per non aver applicato correttamente la Direttiva sull´orario di lavoro dei medici operanti nel servizio sanitario pubblico. La normativa italiana, infatti, priva questi medici del loro diritto a un limite nell´orario lavorativo settimanale e a un minimo di periodi di riposo giornalieri. La Direttiva stabilisce il limite massimo di 48 ore settimanali lavorative e un minimo di 11 ore consecutive di riposo. Questi limiti, nella normativa italiana, non si applicano ai dirigenti del servizio sanitario nazionale, ma la Direttiva non consente agli stati membri di escludere i dirigenti dal godimento dei diritti sanciti al suo interno. Inoltre i medici attivi nel servizio sanitario nazionale sono formalmente classificati come dirigenti senza godere delle prerogative o delle autonomie dirigenziali durante l´orario di lavoro. Inoltre, la normative italiana contiene altre disposizioni e regole che escludono i lavoratori del servizio sanitario nazionale dal diritto di riposo giornaliero e settimanale minimo. Dopo aver ricevuto diverse denunce, la Commissione ha inviato nel maggio 2013 all´Italia un "parere motivato" (Memo/13/470) in cui le chiedeva di adottare le misure necessarie per assicurare che la legislazione nazionale ottemperasse alla direttiva. Il Comunicato della Commissione europea Sicurezza e Salute: la Commissione chiede all´Italia di applicare pienamente i requisiti minimi per i pescatori La Commissione europea ha richiesto all´Italia di applicare pienamente e correttamente la Direttiva del Consiglio 93/103/Ec relativa ai requisiti minimi di sicurezza e di salute a bordo dei pescherecci. L´ambito di applicazione della direttiva sembra più ristretto rispetto a quanto richiesto dalla direttiva. L´applicazione dei requisiti minimi di sicurezza e di salute elencati nella legge italiana dipende da diverse circostanze come le caratteristiche del luogo di lavoro, l´attività o i rischi a bordo, al contrario i requisiti previsti dalla Direttiva dovrebbero essere applicati in tutte le circostanze. La richiesta della Commissione assume la forma del parere motivato nell´ambito delle procedure d´infrazione dell´Ue. L´italia ora ha due mesi per informare la Commissione delle misure adottate e per conformarsi pienamente alla direttiva.  
   
   
L’EUREGIO TIROLO - ALTO ADIGE - TRENTINO PREMIATO DALL´UNIONE EUROPEA  
 
Trento, 24 febbraio 2013 - L’euregio Tirolo - Alto Adige - Trentino ha ottenuto un alto riconoscimento a livello europeo: nell’ambito del Premio per i Gruppi europei di cooperazione territoriale istituito dall’Unione europea, infatti, l’Euregio è stata premiata alla presenza del presidente della Dieta del Tirolo Herwig van Staa, per il progetto “Festival della Gioventù dell’Euregio”, giudicato il secondo miglior progetto tra i nove complessivamente presenti in concorso. La giuria ha motivato la sua decisione affermando che “il Festival della Gioventù, partendo da un’idea semplice e realizzandola con efficacia, armonia e attenzione ai costi è riuscito a dare un importante impulso alla collaborazione transfrontaliera nei settori della cultura e della gioventù”, e si pone come valido modello per iniziative analoghe. Nel ricevere il premio il presidente van Staa ha sottolineato che il riconoscimento assegnato al Festival della Gioventù conferma come i progetti concreti consentano di valorizzare appieno le potenzialità dell’Euregio. Il Comitato delle Regioni dell’Ue ha assegnato quest’anno per la prima volta il premio “Costruire l´Europa al di là delle frontiere”. Il premio, rivolto ai 41 Gruppi europei di cooperazione territoriale (Gect) operanti nell’ambito dell’Ue, intende offrire un riconoscimento ai progetti transfrontalieri più validi e innovativi. Il Gect “Euregio Tirolo - Alto Adige - Trentino” ha ottenuto con grande soddisfazione il secondo posto tra i 9 progetti complessivamente presentati. Il capitano del Land Tirolo e attuale presidente dell’Euregio Günther Platter ha espresso grande compiacimento: “Il premio assegnato al Gect Euregio Tirolo - Alto Adige - Trentino per il progetto del Festival della Gioventù è un riconoscimento delle grandi opportunità che l’Euregio offre in particolare ai giovani. L’euregio non è qualcosa di astratto, ma porta vantaggi tangibili alle persone e soprattutto ai giovani dei nostri tre territori". Il Festival della Gioventù dell’Euregio si propone come occasione di incontro e confronto per i giovani di tutti e tre i territori e viene organizzato tutti gli anni dall’Ufficio comune del Gect Euregio Tirolo - Alto Adige - Trentino. Fin dalla sua prima edizione nel 2012 il Festival coinvolge ogni anno un centinaio di studenti e studentesse tra i 16 e i 19 anni provenienti dai tre territori, che si incontrano per trascorrere insieme un finesettimana in tre località dell´Euregio. Durante il Festival i giovani possono confrontarsi tra di loro e con vari esperti riguardo al tema generale, fare nuove amicizie e ampliare i propri orizzonti superando, insieme ai confini, anche le barriere di pensiero. Anche il presidente della Dieta del Tirolo Herwig van Staa, nella sua veste di presidente della piattaforma Gect in seno al Comitato delle Regioni, si è congratulato con l’Euregio: “A livello europeo si guarda con grande interesse al Gect Euregio Tirolo - Alto Adige – Trentino, poiché il Land Tirolo e le Province autonome di Bolzano e di Trento sono tre istituzioni che godono di ampie competenze legislative. L’euregio riesce a valorizzare questo potenziale tramite progetti concreti, come conferma in maniera significativa l’assegnazione di questo premio.” Quest’anno il Festival della Gioventù, giunto ormai alla sua terza edizione, si terrà dal 9 al 12 aprile a Lienz, Brunico e Trento. Il tema generale di quest’anno è: “Studio, lavoro, società: scopri le tue potenzialità!”. L’iscrizione è gratuita. Ulteriori informazioni e notizie su www.Europaregion.info/festival  
   
   
GIUNTA, MARONI: ADOTTATE NUOVE REGOLE PER CONTROLLI INTERNI  
 
Milano, 24 febbraio 2014 - "Abbiamo approvato una proposta di legge ai sensi dell´art. 58 dello Statuto della Regione, per meglio organizzare e riordinare l´assetto organizzativo dei controlli interni della Regione. La proposta di legge in questione si intitola ´Disciplina del sistema dei controlli interni´ ed è una misura per rendere più efficienti i controlli interni, ma che prevede anche la possibilità di stipulare protocolli d´intesa con la sezione regionale della Corte dei Conti". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni nel corso della conferenza stampa seguita alla seduta di Giunta regionale, a Palazzo Lombardia. "Questa delibera - ha sottolineato Maroni - rappresenta un´iniziativa importante, che si istituisce nel contesto di una leale collaborazione tra Istituzioni, tra la Regione e le altre Istituzioni del governo del territorio, come Comuni e Province, o con gli organi di controllo, come la Corte dei Conti, nel rispetto delle reciproche competenze e responsabilità. La Corte dei Conti ha il compito di controllare ciò che facciamo e io voglio che il controllo non sia solo successivo ma vorrei avere una sorta di verifica preventiva, vorrei sapere, prima di prendere decisioni importanti e delicate, quale sia la strada migliore da imboccare, per evitare rischi che possano poi intervenire la Corte dei Conti. Da qui questo protocollo, che si basa sul principio della leale collaborazione tra Istituzioni: ognuno fa il suo ruolo, ma dialogare e parlare serve anche a prevenire fenomeni di corruzione". Scheda - Questi i contenuti della proposta di legge lombarda per l´istituzione delle ´Zone economiche speciali´ (Zes) nelle aree di confine con la Svizzera già interessate dalla Carta sconto benzina. Nuove Imprese - Il regime fiscale per le nuove imprese che si insediano nella Zes prevede varie agevolazioni. 1) Esenzione dalle imposte sui redditi (Ires) per i primi 8 periodi di imposta; per le Pmi l´esenzione viene estesa anche per i 3 anni successivi, nella misura del 50 per cento. 2) Esenzione dall´Irap per i primi 5 periodi di imposta; per le Pmi l´esenzione viene estesa anche per i 3 anni successivi, nella misura del 50 per cento. 3) Esenzione dall´Imu e dalla Tarsu per 5 anni per gli immobili posseduti dalle stesse imprese e utilizzati per l´esercizio delle nuove attività. 4) Riduzione del 50 per cento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente a carico delle aziende per i primi 5 anni; per i tre anni successivi la riduzione è del 30 per cento. Prodotti - Esenzione completa delle imposte doganali e Iva sulle attività di importazione, esportazione, consumo e circolazione per tutti i prodotti che entrano, sono lavorati e quindi esportati attraverso la ´Free zone´. Imprese Già Presenti - Per le imprese già presenti nella Zes le agevolazione fiscali applicabili sono quelle dell´Irap (al 50 per cento), della riduzione dei contributi a carico delle aziende e l´esenzione dall´Iva e dai dazi. Limitazioni - Le nuove imprese dovranno mantenere la loro attività per almeno 5 anni. Almeno il 90 per cento del personale deve essere reclutato in Lombardia. Il beneficio fiscale complessivo (Irap/ires e Oneri sociali) viene riconosciuto a ogni impresa nei limiti del 40 per cento del fatturato di ciascun esercizio. L´efficacia delle disposizioni è subordinata all´autorizzazione della Commissione europea. Imprese Interessate - Le imprese interessate sono 76.107 nei Comuni dello sconto benzina (Fonte Istat): 5.441 in provincia di Sondrio; 28.114 in provincia di Varese; 40.768 in provincia di Como.  
   
   
LOMBARDIA: REGIONE MENO COSTOSA E PIÙ EFFICIENTE  
 
Milano, 24 febbraio 2014 - "La Lombardia è la Regione più efficiente e meno costosa d´Italia: solo 21 euro a cittadino, contro i 109 euro di media nazionale. Se si applicasse il ´parametro Lombardia´ alle altre Regioni italiane a Statuto ordinario, i dipendenti complessivi passerebbero dagli attuali 40.384 a 17.369 con un risparmio di oltre 785 milioni di euro". È quanto ha dichiarato l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia Mario Melazzini, intervenuto alla tavola rotonda ´La Pa che vogliamo´, all´Università Bocconi, su delega del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. Primi Nei Pagamenti Fornitori - "La Regione Lombardia è una delle poche Amministrazioni in Italia - ha detto Melazzini - che paga i propri fornitori entro il tempo medio di 60 giorni. L´obiettivo della Giunta è di portare la performance a 30 giorni, con beneficio per il bilancio regionale in termini di minor spesa per interessi". Eccellenza Della P.a. Lombarda - "Come primo atto - ha poi sottolineato Melazzini - la Giunta ha deliberato un taglio dei costi del 10 per cento, per un risparmio di circa 2,5 milioni di euro. È stata inoltre approvata la Legge per la riduzione dei costi della politica (meno 50 per cento per le spese dei Gruppi consiliari), che prevede fino a 8 milioni di euro risparmiati ogni anno. Risorse che abbiamo deciso di investire per migliorare i servizi per i cittadini e per sostenere il sistema produttivo in Lombardia". Semplificazione E Digitalizzazione - "Non si può, inoltre, non sottolineare l´impegno della Regione - ha aggiunto Melazzini - per una maggiore semplificazione e digitalizzazione delle procedure amministrative. Nel suo percorso di digitalizzazione Regione Lombardia, prima in Italia, ha adottato, a fine 2011, l´Agenda Digitale Lombarda 2012-2015, per promuovere, indirizzare e sostenere la crescita dell´innovazione tecnologica nel territorio lombardo, con la finalità di definire una strategia digitale in linea con gli obiettivi dell´Unione europea al 2020 e, in particolare, dell´Agenda Digitale Europea". "Regione Lombardia - ha proseguito - è pronta a fare un ulteriore passo in avanti sul fronte dell´innovazione e della crescita digitale e all´interno di un quadro strategico coerente con la nuova programmazione comunitaria 2014-2020". Formazione E Merito - "È bene sottolineare - ha dichiarato Melazzini - un altro aspetto che caratterizza l´eccellenza lombarda. Nel 2013 hanno partecipato a percorsi di formazione organizzati dall´Ente 2.789 dipendenti (95 per cento dell´organico regionale), per un totale di 495 iniziative svolte. Anche per il 2014 l´impegno della Regione si conferma ragguardevole: investiremo 1,3 milioni di euro per la formazione dei nostri dirigenti e dei nostri dipendenti, attraverso un Piano già approvato di Formazione e di Alta Formazione". Legge Impresa Lombardia - "La Legge ´Impresa Lombardia´ ha evidenziato ancora Melazzini -, da me proposta, approvata dalla Giunta e votata dal Consiglio, intende dare una forte spinta per semplificare la vita alle imprese e ai cittadini, che hanno bisogno di tempi e risposte rapide e certi. Con questa legge abbiamo voluto fornire le risposte, riducendo il carico fiscale alle imprese, azzerando l´Irap, facilitando l´accesso al credito e diversificandolo per le imprese, intervenendo sul sistema dei controlli, incentivando l´attrattività e la competitività del territorio. Basti pensare che, con l´introduzione della Comunicazione unica telematica, consentiremo agli imprenditori di avviare la propria attività con un click". "Entro marzo - ha infine assicurato Melazzini - intendo portare in Giunta tutti i decreti attuativi, per dare avvio concreto alle innovative misure previste dalla legge".  
   
   
CORTE DEI CONTI, MARONI: LA NOSTRA REGIONE SEMPRE PIÙ TRASPARENTE L´INTERVENTO DEL PRESIDENTE MARONI  
 
Milano, 24 febbraio 2014 - "L´idea di fondo che guida l´azione della Regione è che la prevenzione della corruzione non si impone per legge, ma si crea, condividendo la cultura dell´integrità, cercando di ricordare sempre che il bene primario da tutelare è il cittadino e il suo diritto a rapportarsi con una Pubblica amministrazione equa, imparziale e trasparente". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, a Milano, in occasione dell´apertura dell´Anno giudiziario della Corte dei Conti. Più Azioni Di Controllo - Nel suo articolato intervento, il governatore ha illustrato alcune delle numerose azioni di Palazzo Lombardia in materia. "La nostra Regione - ha dichiarato - ha confermato il proprio impegno nell´affermazione dei principi di legalità, trasparenza ed etica pubblica, attraverso la promozione di una serie di interventi di collaborazione con importanti Istituzioni, operanti sul territorio e, in particolare, attraverso la sottoscrizione di alcuni specifici Protocolli a garanzia della legittimità e trasparenza della propria attività amministrativa". Intesa Con Fiamme Gialle - Il primo atto concreto menzionato, è stato il Protocollo quadro di intesa tra Regione Lombardia e Guardia di Finanza, Comando Regionale Lombardia, relativo al coordinamento dei controlli e allo scambio di informazioni in materia di finanziamenti, contributi ed erogazioni (comunitari, nazionali e regionali) e di spesa sanitaria. Un protocollo, ha spiegato Maroni, "che risponde alla necessità di potenziare l´efficacia complessiva del sistema dei controlli in materia di erogazioni pubbliche, favorendo le sinergie tra Guardia di Finanza e Regione Lombardia nel recupero di somme che siano state indebitamente incassate nei vari settori di intervento della Regione". Accesso Al Sistema Di Contabilità - "Di non minore importanza - ha proseguito il presidente - è il Protocollo di intesa del giugno 2013, proprio con la Corte dei Conti, Sezione regionale di controllo, finalizzato alla regolamentazione dell´accesso informatico al sistema di contabilità regionale, messo a disposizione della Magistratura contabile, al fine di agevolare la stessa nell´esercizio delle verifiche sulla regolarità e legittimità della gestione, svolte nell´ambito del giudizio di parificazione previsto dalla legge". "Sempre in tema di rapporti con la Corte dei conti - ha sottolineato - preme evidenziare la tempestività con la quale sono stati predisposti e comunicati alla Sezione di controllo i piani d´azione volti a superare le criticità evidenziate in sede di parifica del rendiconto 2012". Più Controlli - Rimanendo in tema di controlli, Maroni ha anticipato che ´proprio oggi è prevista l´approvazione, da parte della Giunta, del Progetto di legge che disciplina e riordina l´assetto organizzativo dei controlli interni della Regione, sin qui sviluppati, prevalentemente, in via amministrativa´. ´Tra i punti qualificanti del progetto - ha fatto sapere - segnalo la previsione secondo la quale la Regione, ai fini della regolare gestione finanziaria e dell´efficienza ed efficacia dell´azione amministrativa, promuove opportune intese con la Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti dirette a realizzare ulteriori forme di collaborazione´. Monitorate Le Questioni Più Rilevanti - Parlando dei controlli interni, Maroni ha fatto presente come "sia stata potenziata l´attività del Comitato dei controlli, attraverso l´attribuzione allo stesso del compito di monitorare lo sviluppo di questioni di rilevante importanza quali, ad esempio, le procedure seguite dalla Direzione generale Salute, le modalità di applicazione delle fidejussioni da parte delle Direzioni, l´efficacia dei bandi regionali, il sistema di finanziamento delle società ´in house´, l´assolvimento da parte degli Enti e delle società regionali degli obblighi pubblicitari". Direttive 2014 - Il presidente ha quindi voluto ricordare l´approvazione, da parte di Regione Lombardia, all´inizio del 2014, "delle Direttive per gli enti del sistema regionale, di cui la stessa si avvale per l´esercizio delle funzioni amministrative attribuitele dalla legge". "Le Direttive - ha spiegato - rappresentano un atto organico di indirizzo, attraverso il quale la Regione delinea i principali obblighi posti in capo agli Enti, oltre ai contenuti dei propri poteri di controllo e di vigilanza sugli stessi"."Direttive che, ´nella consapevolezza dell´importanza della diffusione capillare della cultura della trasparenza e del contrasto all´illegalità a livello di sistema", sono state estese anche per le Asl e le Ao, "in ordine alla soggezione di tali Enti alle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza". Contenimento Della Spesa - Anche le recenti attività di audit sul contenimento della spesa pubblica nelle società regionali si iscrivono nell´ambito del controllo analogo che la Regione svolge sulle proprie società. "La realizzazione di tali attività di controllo, com´è evidente - ha evidenziato Maroni - consegue alla precisa volontà della Regione di assicurare la correttezza dell´azione amministrativa anche da parte degli enti e delle società strumentali". "La medesima funzione di indirizzo e coordinamento della attività svolta dalle Direttive al sistema regionale - ha proseguito - è assolta dalle Direttive alle Aziende lombarde per l´Edilizia residenziale (Aler), di recente emanazione (gennaio 2014)". Sempre riguardo al controllo sugli Enti, Maroni ha ricordato come Regione Lombardia, con la Legge regionale di assestamento del Bilancio 2013, abbia provveduto a trasformare l´Agenzia regionale centrale acquisti (Arca) in una società per azioni, "nel convincimento - ha detto - che tale veste rappresenti uno strumento più agile ai fini dell´ottimizzazione del ruolo di supporto agli acquisti degli Enti regionali, anche sanitari, e delle altre Pubbliche amministrazioni locali esistenti sul territorio lombardo". Contrasto A Ogni Forma Di Illegalità - Nel corso degli ultimi anni la Regione ha anche attivato una serie di strumenti legislativi e amministrativi, per rafforzare il contrasto a tutte le forme di illegalità, in particolare a quelle originate dalla criminalità organizzata. Tra le principali iniziative volte a contrastare e prevenire i tentativi di infiltrazione mafiosa, in special modo nel settore degli appalti pubblici, il numero uno di Palazzo Lombardia ha ricordato "la Legge regionale n.9 del 2011, ´Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto della criminalità´, istitutiva del Comitato regionale per la trasparenza degli appalti e la sicurezza dei cantieri". La Giunta regionale, ha proseguito, "con una delibera del gennaio 2014, ha successivamente provveduto a rafforzare l´efficacia dell´attività del Comitato, attraverso la creazione di un´apposita struttura organizzativa e l´attribuzione allo stesso, per il 2014, di nuovi compiti di approfondimento e vigilanza in settori sensibili quali le procedure di affidamento di contratti pubblici da parte delle aziende sanitarie, gli appalti riconducibili a Expo 2015 e gli acquisti centralizzati". Expo Mafia Free - Maroni ha ricordato anche il protocollo ´Expo mafia free´, sottoscritto con Comune di Milano e società Expo, "al fine di anticipare quanto più possibile la soglia della prevenzione delle infiltrazioni delle organizzazioni criminali nei meccanismi di assegnazione degli appalti per lavori, servizi e forniture legati a Expo". "Ancora, in attuazione della Legge per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell´illegalità nella pubblica amministrazione (legge n. 190 del 2012) - ha aggiunto - la Regione ha elaborato un Patto di integrità in materia di contratti pubblici regionali, la cui accettazione costituisce condizione di partecipazione alle procedure di affidamento, che pone a carico delle Amministrazioni aggiudicatrici e dei concorrenti una serie di obblighi, la cui osservanza è presidiata da sanzioni di carattere patrimoniale e disciplinare". Piano Triennale Di Prevenzione - Infine, il presidente ha menzionato l´approvazione del Piano triennale di Prevenzione della corruzione per il periodo 2014-2016. "Tale provvedimento, che comprende altresì il Programma triennale per la Trasparenza e l´Integrità, - ha evidenziato - offre un quadro della valutazione dei livelli di esposizione al rischio-corruzione e degli interventi organizzativi più idonei a prevenire il medesimo rischio ed è finalizzato all´individuazione e all´attuazione di efficaci strategie a sostegno della lotta alla illegalità all´interno dell´Amministrazione regionale. Il Piano, in particolare, ha il merito di mettere a sistema una serie di presidi organizzativi già richiamati, che hanno la funzione di prevenire quella che io definisco ´opacità amministrativa´, che può sfociare nell´illegalità: il Sistema dei Controlli, il Comitato dei Controlli e l´Organismo Indipendente di Valutazione". Magistratura Punto Di Riferimento - Il presidente della Regione ha concluso il proprio intervento, osservando che "avere a fianco un´Istituzione come la Corte dei Conti, in questo non sempre facile percorso, è per noi un importante stimolo e un fondamentale punto di riferimento".  
   
   
MARONI: RICORSO A CONSULTA PER LE PROVINCE  
 
Milano, 24 febbraio 2014 - "Abbiamo deciso, analogamente a quanto fatto dalla Regione Veneto, di presentare un ricorso alla Corte costituzionale contro la Legge di stabilità 2014, nella parte in cui prevede che le Province che vanno al voto quest´anno non vadano al rinnovo con la rielezione dei presidenti ma ci sia il commissariamento". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni nel corso della conferenza stampa seguita alla seduta di Giunta, a Palazzo Lombardia. Province Eliminabili Solo Con Modifica Costituzionale - "Riteniamo - ha fatto notare il presidente - che questa norma sia incostituzionale, per questo abbiamo deciso di sollevare il conflitto di attribuzione presso la Corte costituzionale. Non si tratta di una posizione ostile al cambiamento, ma di una posizione ostile verso un provvedimento pasticciato e incostituzionale, che crea più problemi di quanti ne vuole risolvere. Le Province sono previste dalla Costituzione. Si vogliono abolire? Allora si deve fare con una modifica della Costituzione, non con una norma che mantiene le Province con pieni poteri, ma conferisce a una persona nominata dal Ministero dell´Interno questi poteri che invece devono essere dati attraverso le elezioni, perché così si torna indietro di 40 anni". Serve Revisione Titolo V - "Noi - ha continuato Maroni - siamo favorevoli a un´evoluzione nel sistema istituzionale: le Regioni devono avere le competenze certe e le risorse certe, attraverso una riforma del Titolo V, e devono poter organizzare il governo del territorio come meglio credono e a proprie spese. Sulle aree vaste deve poter decidere la Regione, che così si può organizzare un proprio governo del territorio, che sia realmente rappresentativo delle sue esigenze. E io, per la Lombardia, voglio essere il regista del disegno di legge istituzionale che decide del mio territorio. Per questo martedì interverrò nella seduta straordinaria del Consiglio regionale dedicata alle riforma costituzionale e lì riferirò questa posizione della Giunta".  
   
   
FVG, ELEZIONI 2014: AMMINISTRATIVE CON EUROPEE DOMENICA 25 MAGGIO  
 
Trieste, 24 febbraio 2014 - Le elezioni amministrative 2014 che, in Friuli Venezia Giulia, riguarderanno il rinnovo di 131 organi comunali (tra i quali Porcia e Sacile con popolazione superiore ai 15mila abitanti) per un totale di 372mila elettori coinvolti, si svolgeranno nella sola giornata di domenica 25 maggio, con apertura dei seggi dalle ore 7 alle 23, in contemporanea con le elezioni europee. La data, frutto anche della volontà di accorpare le tornate elettorali in un´ottica di evidente risparmio, è oggetto di una comunicazione alla Giunta regionale dell´assessore alle Autonomie locali, Paolo Panontin, nella quale vengono evidenziate alcune importanti novità quali la giornata unica (domenica) anche per il voto amministrativo e il posticipo dalle 22 alle 23 dell´orario a disposizione. Per la prima volta, annuncia inoltre Panontin, verrà applicata la nuova disciplina del sistema e del procedimento elettorale contenuta nella recente legge regionale 19/2013. A questo proposito, per quanto riguarda la formazione delle candidature le novità riguardano il rispetto delle quote di genere nelle liste e l´anticipazione dei termini di presentazione. In particolare, assodato che ogni lista dovrà comprendere candidati maschi e femmine, nei comuni fino a 5mila abitanti nessuno dei due generi potrà superare il 75 per cento, mentre nei comuni con popolazione superiore a quota 5mila il limite sarà ridotto ai due terzi dei candidati. Quanto alle tempistiche, le dichiarazioni di presentazione delle candidature dovranno essere presentate dalle ore 8 alle 20 del 41mo giorno e dalle 8 alle 12 del 40mo giorno precedenti la data delle elezioni. Come spiegato da Panontin, l´adozione della prevista delibera giuntale, a conferma di tempi e procedure individuati per le elezioni 2014 in Friuli Venezia Giulia, avverrà non appena formalizzata la data delle elezioni europee con decreto del presidente della Repubblica.  
   
   
TRENTO: FINANZIARIA: NUOVI SGRAVI IRPEF PER 14 MILIONI DI EURO  
 
Trento, 24 febbraio 2014 - Altri 14 milioni di euro per sgravi Irpef alle famiglie con un reddito fino a 28.000 euro: è questa la misura principale introdotta oggi nella nuova Finanziaria dalla Giunta provinciale, in vista dell´incontro "di ritorno" con le parti sociali previsto per lunedì. Salgono così a 134 milioni di euro le risorse messe a disposizione della Provincia per ridurre la pressione fiscale a carico di imprese e famiglie. "Con la decisione odierna - ha spiegato il presidente Ugo Rossi - abbiamo deciso di rafforzare il nostro intervento in favore delle famiglie a basso reddito, in particolare utilizzando la leva fiscale, che assume un´importanza progressivamente sempre maggiore nel quadro delle azioni della Provincia nel settore sociale e per il rilancio dell´economia". Fra le altre misure, una ulteriore, consistente riduzione delle spese discrezionali e per il funzionamento della macchina pubblica e uno stanziamento di 6 milioni di euro per i programmi di apprendimento delle lingue. Nella riunione di oggi la Giunta ha affinato ulteriormente la manovra Finanziaria 2014, in vista della riunione di maggioranza prevista per domani e del successivo incontro con le parti sociali, in agenda per lunedì. "Le voci importanti erano già state definite - ha detto Rossi nel corso dell´incontro coni giornalisti - . Confermiamo innanzitutto gli interventi per ridurre la pressione fiscale. La nuova Finanziaria contiene poi una riprogrammazione dei lavori pubblici, che consente di agire nel lungo periodo su 2,2 miliardi circa di investimenti, e un´attenzione particolare alla coesione sociale, con l´utilizzo di ammortizzatori sociali come il reddito di attivazione e lo stesso Progettone. Ed ancora, abbiamo previsto un investimento importante sull´istruzione con risorse destinate sia alla stabilizzazione dei precari che all´apprendimento delle lingue. Infine, naturalmente, una revisione della spesa globale per quanto riguarda la riduzione delle spese discrezionali e in generale quelle per il funzionamento della macchina pubblica". Relativamente alle riduzioni Irpef, Rossi ha sottolineato come questo sia "un ulteriore passo verso quel cambiamento di prospettiva nell´utilizzo della leva fiscale che abbiamo auspicato. Aggiungiamo agli 14 milioni di euro, rivolti a tutti i cittadini tenuti a pagare l´addizionale Irpef, con un reddito fino a 28.000 euro all´anno, ai 108 che avevamo già previsto, che sommati a quelli destinati alla riduzione delle tasse sugli immobili produttivi e la prima casa portano gli sgravi a 134 milioni di euro. Il tutto alimentato da un apposito fondo che costituiamo grazie ai risparmi che andiamo ad operare su altre voci, in particolare quelle riguardanti l´organizzazione e il funzionamento degli apparati amministrativi". Per le famiglie è inoltre prevista l’invarianza delle tariffe di maggiore impatto, individuate in un apposito paniere (prolungamento orario e mensa scolastica scuola dell’infanzia; trasporto studenti, trasporto e accompagnamento portatori di minorazioni, trasporto extraurbano di linea) e la condivisione, nell’ambito dell’intesa per la finanza locale, di una politica di moderazione delle tariffe di competenza di Comuni e Comunità. Alla conferenza stampa, alla quale ha preso parte anche l´assessore alle infrastrutture ed ambiente Mauro Gilmozzi, si è parlato inoltre della filosofia che ispira la riorganizzazione degli investimenti in opere pubbliche. "Dobbiamo operare un mix virtuoso - ha detto Gilmozzi - per far sì che il calo delle risorse non rallenti le potenzialità produttive e professionali. Pensiamo dunque ad un nuovo quadro dentro il quale far confluire, in termini di programmazione, tutte le opere, anche quelle dei Comuni". L´analisi ad oggi fotografa un pacchetto di quasi due miliardi e trecento milioni, frutto della somma di interventi appaltati, di interventi per i quali esiste già il relativo bando di gara e di interventi da appaltare (1387 milioni per la Provincia e 887 milioni per la parte dei Comuni). "Almeno due gli obiettivi della manovra per quanto riguarda questa voce - ha spiegato Gilmozzi - ossia definire le priorità, visto che non possiamo fare tutto nello stesso momento, ma al tempo stesso fare in modo che le scelte vengano fatte per quelle opere pubbliche capaci di trasferire il massimo del loro effetto sul sistema trentino. La nuova Finanziaria conterrà anche misure per incentivare ulteriormente i Comuni a fare questi investimenti. In caso contrario queste risorse torneranno alla Provincia per essere ridestinate ad investimenti che possono essere realizzati con maggior celerità". Rossi ha sottolineato infine come questa Finanziaria, prevedendo un uso più intensivo della leva fiscale, prefiguri una progressiva revisione del sistema delle incentivazioni, in linea con le indicazioni dell´Unione europea ma anche con quelle provenienti dallo stesso mondo imprenditoriale.  
   
   
EXPO, MARONI A CERN DI GINEVRA CON DELEGAZIONE LOMBARDA  
 
Milano, 24 febbraio 2014 - Lunedì 24 febbraio il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, sarà a Ginevra per visitare il Cern, il Centro europeo di ricerca nucleare che rappresenta il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle. Il Cern rientra fra le tre Organizzazioni internazionali che, insieme all´Onu e all´Unione europea, hanno aderito all´Esposizione Universale di Milano. L´acceleratore Di Particelle - Nella prima parte della mattinata si svolgerà la visita all´acceleratore di particelle "Large Hadron Collider" e all´area sperimentale. L´acceleratore Lch è situato all´interno di un tunnel di 27 km di circonferenza e 10 km di diametro, a una profondità di 150 metri. Il programma prevede anche una tavola rotonda con il Cern per la messa a fuoco delle opportunità di rafforzamento delle collaborazioni, in particolare nei campi del trasferimento tecnologico e della ricerca applicata. La delegazione guidata dal Presidente Maroni comprende anche il Sottosegretario regionale con delega a Expo 2015 e internazionalizzazione delle imprese, Fabrizio Sala, l´Assessore all´Istruzione, formazione e lavoro della Lombardia, Valentina Aprea. Per la società Expo 2015 parteciperà Roberto Arditti, direttore Affari istituzionali. Protocolli Di Collaborazione - Momento importante della visita a Ginevra sarà la sottoscrizione di due Protocolli di collaborazione con il Cern. Il primo sarà siglato dal Politecnico di Milano, in particolare dal Prorettore Donatella Sciuto. Il Protocollo riguarda la collaborazione in settori di mutuo interesse della ricerca scientifica, della tecnologia e della formazione. In rappresentanza del Coordinamento dei Rettori delle Università lombarde interverrà Laura Perini. Il secondo accordo di cooperazione sarà firmato dal Cern e dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano, in particolare dal Presidente Giuliano Urbani e dal direttore generale Fiorenzo Galli, e riguarda lo sviluppo di progetti congiunti per la ricerca, formazione, realizzazione di eventi e manifestazioni. Anche le imprese lombarde sono coinvolte nella visita istituzionale a Ginevra con una rappresentanza di Confindustria Lombardia, guidata dal Presidente Alberto Ribolla. Interverrà anche Gian Angelo Mainini, Vicepresidente di Lombardy Energy Cluster e componente del Consiglio regionale Confindustria Lombardia. Per Rete Imprese Italia Lombardia parteciperà il Portavoce Giorgio Ambrosioni, Presidente Confesercenti Lombardia.  
   
   
SPENDING REVIEW: NON METTERE A REPENTAGLIO LE FUNZIONALITÀ DELLE REGIONI  
 
Trieste, 24 febbraio 2014 - Eventuali richieste alle Regioni da parte del Governo di contribuire ulteriormente al risanamento delle finanze pubbliche non devono mettere a repentaglio la funzionalità delle stesse amministrazioni e quindi la loro capacità di assicurare i servizi essenziali. Lo sostengono gli assessori regionali alle Finanze che, a Roma in sede di Commissione Affari finanziari della Conferenza delle Regioni, hanno nuovamente affrontato il tema della revisione della spesa. "Le Regioni - spiega l´assessore del Friuli Venezia Giulia Francesco Peroni - in questi anni di difficile congiuntura economica hanno dato e continuano a dare un contributo molto consistente al risanamento della finanza pubblica". "Anche il Friuli Venezia Giulia - ricorda - ha subito tagli molto incisivi, ai quali stiamo cercando di far fronte attraverso la riqualificazione della spesa e profonde riforme strutturali. Ma fare di più, oggi, è pressoché impossibile, pena la capacità di assicurare i servizi fondamentali, dalla sanità al sociale, al trasporto pubblico". Per questa ragione, come riferisce Peroni, le Regioni hanno approvato un documento congiunto che espone, capitolo per capitolo, il loro contributo alla revisione della spesa, quale espressione di una comune strategia d´azione al Tavolo presieduto dal commissario straordinario alla spending review Carlo Cottarelli. "Occorre che prevalga, al di là delle pur sensibili differenze tra Regioni ordinarie e speciali, la coesione del sistema regionale nel delicato confronto con il Governo nazionale. Siamo convinti che strategie separate tra ordinarie e speciali, in questo cruciale scenario, finirebbero per indebolire il sistema delle Regioni, facendo perdere di vista l´obiettivo che accomuna ordinarie e speciali: quello di spostare il baricentro della spending review sulla spesa dello Stato, il quale ha - dati alla mano - contribuito in percentuale inferiore al contenimento della propria spesa. Convinta della necessità di condividere una strategia comune su questo versante decisivo per il nostro futuro, la Regione Friuli Venezia Giulia è attivamente presente sia nella Commissione Affari finanziari, cui partecipano tutte le amministrazioni regionali, che nel corrispondente Tavolo ristretto, riservato alle Autonomie speciali".  
   
   
“IL PATTO DEI SINDACI NELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020 PER LA SOSTENIBILITÀ ENERGETICA DELLE MARCHE”, LUNEDI’ IL SEMINARIO IN REGIONE.  
 
Ancona, 24 febbraio 2014 - “Il patto dei Sindaci nella Programmazione 2014-2020 per la sostenibilità energetica delle Marche” è il titolo del seminario che si svolgerà lunedì prossimo, 24 febbraio dalle ore 9 nella sala del Parlamentino del Palazzo Li Madou, organizzato dalla Regione e Svim – Sviluppo Marche S.p.a. – agenzia di sviluppo regionale. Illustrare l’importanza e la centralità della pianificazione energetica sostenibile degli enti locali nel contesto delle strategie italiane ed europee è l’elemento che caratterizza l’evento, soprattutto in relazione all’iniziativa “Patto dei Sindaci” a cui 43 Comuni marchigiani hanno aderito, 12 dei quali con il supporto di Svim nell’ambito dei progetti comunitari Effect, City_sec ed Alterenergy. Il seminario mira a rafforzare ed estendere la cooperazione già in essere tra i vari soggetti territoriali, esplorando le opportunità di finanziamento nel quadro delle risorse europee dedicate all’economia a bassa emissione di carbonio nel prossimo periodo di programmazione 2014-2020. Nel corso della tavola rotonda prevista per il pomeriggio, inoltre, verranno presentati i risultati finali del progetto Effect e descritte le potenzialità del public procurement innovativo per finanziare l’acquisto di beni e servizi efficienti dal punto di vista energetico da parte del settore pubblico e qualificare la partecipazione del settore privato ai bandi innovativi.  
   
   
REFERENDUM: NUOVA PESCARA; CHIODI FIRMA DECRETO INDIZIONE  
 
L´aquila, 24 febbraio 2014 - Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha firmato il decreto di indizione del referendum consultivo per l´istituzione del nuovo comune "Nuova Pescara". Le operazioni di voto si svolgeranno il giorno 25 maggio 2014 dalle ore 7 alle ore 23. Come per le elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale si voterà nella sola giornata di domenica. Possono partecipare al referendum i cittadini elettori dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore. Le operazioni di scrutinio si svolgeranno immediatamente dopo la chiusura delle operazioni di scrutinio delle elezioni regionali, il cui inizio è previsto per le ore 14 del 26 maggio 2014.  
   
   
VALLE D’AOSTA: FORUM PARTENARIALE DELLA POLITICA REGIONALE DI SVILUPPO 2007/13  
 
Aosta, 25 febbraio 2014 - È in programma lunedì 24 febbraio a partire dalle ore 10.30, nella saletta di Palazzo regionale, il Forum partenariale della Politica regionale di sviluppo 2007/13, che vedrà la partecipazione dei componenti della Giunta regionale, delle Autorità di gestione dei Programmi a cofinanziamento europeo e nazionale, dei rappresentanti del partenariato istituzionale e di quello socio-economico e ambientale. L’incontro, aperto ai giornalisti, si articolerà in due momenti. Nella prima parte, come di consueto, verrà illustrato lo stato di avanzamento fisico e finanziario della Politica regionale di sviluppo 2007/13, oggetto del Rapporto di valutazione 2013, curato dal Nucleo di valutazione (Nuval) della Valle d’Aosta. Alla luce dell’evoluzione del contesto socio-economico regionale, il Rapporto 2013, oltre a valutare le performance complessive, evidenzia le prime realizzazioni e i risultati in Valle d’Aosta rispetto alle priorità della strategia Europa 2020. Nella seconda parte, l’attenzione si sposterà sul nuovo ciclo di programmazione. Richiamate le principali innovazioni di metodo e di contenuto che caratterizzeranno la politica di coesione e di sviluppo rurale per il periodo 2014/20, sarà illustrato l’avanzamento delle attività preparatorie dei Programmi che interesseranno la Valle d’Aosta. Il Forum costituirà, pertanto, un importante appuntamento non solo per un ulteriore bilancio in itinere della programmazione 2007/13, ma anche e soprattutto in relazione all’avvio del nuovo ciclo, che riserverà alla componente partenariale un ruolo sempre più rilevante. Programma: http://www.Regione.vda.it/pressevda/eventi/forum_part_i.aspx    
   
   
L´O.I.V. DELLA REGIONE CALABRIA HA CONCLUSO L´ESAME PRELIMINARE DELLA RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2011  
 

Catanzaro, 24 febbraio 2014 - L´organismo Indipendente di Valutazione della Regione si è riunito sotto la presidenza di Attilio Gorassini e ha concluso, secondo il crono programma previsto, l’esame preliminare della relazione sulla performance 2011. I verbali delle sedute sono disponibili al seguente link: http://www.Regione.calabria.it/controlli/index.php?option=com_content&task=view&id=313&itemid=100

 

 

 
   
   
TRENTO: ASSEGNATO AL CONSIGLIO PROVINCIALE IL FINANZIAMENTO PER L’ANNO 2014  
 
Trento, 24 febbraio 2014 - Su proposta del vice presidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi, la Giunta provinciale ha assegnato al Consiglio della Provincia autonoma di Trento la somma di 9.480.000 euro per la sua organizzazione e il suo funzionamento relativi all’anno 2014. Come ha evidenziato il vice presidente Olivi, presentando il provvedimento, il finanziamento per il Consiglio è in costante calo dalla scorsa legislatura. Lo scorso anno la Giunta provinciale ha finanziato il Consiglio provinciale con 10.093.000 euro; a seguito dell´assestamento del bilancio del Consiglio provinciale 2013, il finanziamento è stato di 9.290.892 euro e quindi l´anno scorso ci sono state minori spese per oltre 802.000 euro. Quest´anno il Consiglio provinciale ha ridotto il proprio bilancio di 673.075 euro, rispetto a quanto previsto nel suo bilancio dello scorso anno. Dal 2013 nel bilancio della Provincia è stato attivato un fondo alimentato con i risparmi di spesa conseguenti ai minori fabbisogni per il funzionamento del Consiglio provinciale. Il fondo è destinato ad interventi di politica del lavoro con particolare attenzione per l´occupazione giovanile. Quest´anno il fondo troverà finanziamento in sede di assestamento di bilancio. La legge provinciale di contabilità prevede che la Giunta provinciale assegni al Consiglio provinciale le somme necessarie per finanziare le proprie attività; il Consiglio provinciale ha approvato il proprio bilancio con deliberazione n. 3 del 18 dicembre 2013.  
   
   
EXPO, MARONI A CERN DI GINEVRA CON DELEGAZIONE LOMBARDA  
 
Milano, 24 febbraio 2014 – Oggi il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, è a Ginevra per visitare il Cern, il Centro europeo di ricerca nucleare che rappresenta il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle. Il Cern rientra fra le tre Organizzazioni internazionali che, insieme all´Onu e all´Unione europea, hanno aderito all´Esposizione Universale di Milano. L´acceleratore Di Particelle - Nella prima parte della mattinata si svolgerà la visita all´acceleratore di particelle "Large Hadron Collider" e all´area sperimentale. L´acceleratore Lch è situato all´interno di un tunnel di 27 km di circonferenza e 10 km di diametro, a una profondità di 150 metri. Il programma prevede anche una tavola rotonda con il Cern per la messa a fuoco delle opportunità di rafforzamento delle collaborazioni, in particolare nei campi del trasferimento tecnologico e della ricerca applicata. La delegazione guidata dal Presidente Maroni comprende anche il Sottosegretario regionale con delega a Expo 2015 e internazionalizzazione delle imprese, Fabrizio Sala, l´Assessore all´Istruzione, formazione e lavoro della Lombardia, Valentina Aprea. Per la società Expo 2015 parteciperà Roberto Arditti, direttore Affari istituzionali. Protocolli Di Collaborazione - Momento importante della visita a Ginevra sarà la sottoscrizione di due Protocolli di collaborazione con il Cern. Il primo sarà siglato dal Politecnico di Milano, in particolare dal Prorettore Donatella Sciuto. Il Protocollo riguarda la collaborazione in settori di mutuo interesse della ricerca scientifica, della tecnologia e della formazione. In rappresentanza del Coordinamento dei Rettori delle Università lombarde interverrà Laura Perini. Il secondo accordo di cooperazione sarà firmato dal Cern e dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano, in particolare dal Presidente Giuliano Urbani e dal direttore generale Fiorenzo Galli, e riguarda lo sviluppo di progetti congiunti per la ricerca, formazione, realizzazione di eventi e manifestazioni. Anche le imprese lombarde sono coinvolte nella visita istituzionale a Ginevra con una rappresentanza di Confindustria Lombardia, guidata dal Presidente Alberto Ribolla. Interverrà anche Gian Angelo Mainini, Vicepresidente di Lombardy Energy Cluster e componente del Consiglio regionale Confindustria Lombardia. Per Rete Imprese Italia Lombardia parteciperà il Portavoce Giorgio Ambrosioni, Presidente Confesercenti Lombardia.  
   
   
LOMBARDIA: NON SOLO EMERGENZE, MA PROGETTUALITÀ  
 
Cremona, 24 febbraio 2014 - "Dopo i positivi confronti nelle altre province, ci siamo trovati a discutere di territorio e ambiente nel Cremonese. L´incontro è servito a raccogliere le segnalazioni e ad aprire il confronto, a dare il via a una discussione, che andrà poi approfondita. Come nelle altre tappe, i protagonisti di questo meeting sono stati gli Enti locali, gli imprenditori, le associazioni, i sindacati e coloro che hanno animato di idee e proposte questo incontro". Così l´assessore all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi ha aperto, la tappa cremonese degli Stati generali dell´ambiente. "Il fatto stesso di aver intrapreso questo percorso di confronto, con gli Stati generali nelle varie province lombarde - ha aggiunto l´assessore - nasce dalla necessità di ascoltare il territorio, perché è da qui che giungono le priorità a cui poi la politica e le Istituzioni devono dare risposta". Le Segnalazioni - "Anche in questa tappa - ha proseguito la titolare regionale all´Ambiente - sono state numerose le segnalazioni e le istanze pervenute dal territorio: dalle cave, ai rifiuti e allo stoccaggio dei gas (7 segnalazioni), ma anche il tema dell´acqua, il servizio idrico integrato e la protezione idrogeologica. E ancora: parchi, paesaggio e difesa delle biodiversità. Il tema dell´aria (4 segnalazioni), alcuni spunti sull´energia e, naturalmente, la sostenibilità ambientale (3 segnalazioni)". "A ognuna delle cinque aree tematiche - ha spiegato Terzi - è stato dedicato un tavolo ´ad hoc´, ma garantire che le istanze saranno affrontare con serietà e trasparenza non significa che da domani tutto sarà risolto". "Ci vogliono tempo e soldi - ha spiegato -, come anche volontà e preparazione. Mi preme ribadire che da parte di Regione Lombardia c´è l´impegno a dare risposte concrete alle vostre istanze". Approccio Positivo - Dopo aver illustrato le principali attività su cui Regione Lombardia è impegnata (Piano Aria, Piano regionale di gestione dei Rifiuti, Piano regionale di bonifica delle aree inquinate, Piano energetico ambientale regionale), Terzi ha poi spiegato che "Questo breve ´excursus´ tra le varie attività di cui si a occupa il mio Assessorato è servito a far capire che non ci sono solo le emergenze, ma anche tanta a progettualità, anche se non fa così notizia come una discarica abusiva o i dissesti idrogeologici che stanno colpendo tutto il Paese". "E´ solo con un approccio positivo - ha assicurato l´assessore - che riusciremo a migliorare la qualità del nostro ambiente e a guardare con più fiducia al nostro futuro". Il Metodo - "Il confronto e la relazione continua e non sporadica - ha detto Terzi a proposito del metodo di lavoro adottato - devono costituire il cuore delle attività delle Istituzioni. Non è un caso che l´incontro di sia organizzato come un botta e risposta, il metodo su cui è stato modulato l´incontro parte da un punto fermo: l´ascolto delle varie esigenze da parte dell´Assessorato, il ruolo centrale della sede regionale nell´attività di collegamento e raccordo e, non ultimo, risposte e azioni concrete da parte del territorio". "Ritengo - ha concluso l´assessore Terzi - che questa sia la via per una relazione capace di portare risultati dei quali tutti potranno godere".  
   
   
SÌ DEL CONSIGLIO REGIONALE A NUOVO COMUNE NATO DA FUSIONE DI LONGARONE E CASTELLAVAZZO (BL) E A NUOVA DENOMINAZIONE DI BRENZONE SUL GARDA (VR).  
 
Venezia, 24 febbraio 2014 - “Non posso non ricordare in questo momento l’impegno profuso da quanti, a iniziare dai due sindaci, hanno sostenuto la fusione dei Comuni di Castellavazzo e Longarone, superando campanilismi e puntando alla razionalizzazione di servizi e uffici: noi abbiamo accolto il voto della cittadinanza e accelerato al massimo i tempi per fare in modo che nel prossimo maggio possa essere eletto il primo sindaco di questo nuovo Comune”. Con queste parole l’assessore al bilancio e agli Enti locali della Regione del Veneto, Roberto Ciambetti, ha salutato il via libera del Consiglio regionale alla costituzione del nuovo comune di Longarone, nel Bellunese, dopo il sì alla fusione espresso dai cittadini di Longarone e di Castellavazzo. “Sottolineo innanzitutto – ha aggiunto Ciambetti – i tempi strettissimi con cui abbiamo lavorato: il 9 febbraio c’è stato il referendum, il 20 febbraio il Consiglio regionale ha recepito il voto, mettendo così il sigillo finale a questa fase. L’espressione del Consiglio segna la conclusione di un percorso democratico, dove nulla è stato calato dall’alto ma tutto è stato condiviso con il coinvolgimento attivo della popolazione, come già avvenuto nel bellunese per Vas e Quero. Lo stesso vale anche per il mutamento del nome di Brenzone, d’ora in poi Brenzone sul Garda, scelto da quasi il 70 per cento dei votanti e approvato anch’esso dal Consiglio regionale quest’oggi”. “La mia speranza – ha concluso l’assessore – è che altre realtà scelgano la strada della razionalizzazione con l’abbattimento dei costi per la cittadinanza, minori spese pubbliche e maggiore efficienza. Nel caso di Brenzone sul Garda, mi auguro che la nuova denominazione porti a una maggiore conoscenza di questa bellissima realtà gardesana”.  
   
   
IL TRENTINO INVESTE SUL LAVORATORE CON LA FORMAZIONE  
 
Trento, 24 febbraio 2014 - Trentino Sviluppo ospita da ieri a Rovereto il primo Centro di bilancio delle competenze e di orientamento professionale del Trentino Alto Adige. La nuova struttura, avviata dal Centro di formazione professionale Veronesi, è stata inaugurata nel tardo pomeriggio dall’assessore provinciale al lavoro e allo sviluppo economico Alessandro Olivi e da Laura Scalfi, direttore del Centro, che hanno partecipato al seminario sulle strategie e le buone pratiche dell’orientamento professionale. “La scelta del Centro Veronesi - ha sottolineato l’assessore Olivi - di sviluppare il centro per il bilancio di competenze, ovvero un servizio a favore delle imprese, proprio nel Bic di Rovereto, conferma l’importanza di investire sulle competenze dei lavoratori e sul rafforzamento del capitale umano, come attore di sviluppo. Fare impresa oggi significa anche far crescere al proprio interno conoscenza, esperienza e profili di competenza in grado di garantire alla stessa azienda maggiore competitività in un mercato sempre più complesso e competitivo”. Sempre secondo Olivi, la Provincia autonoma di Trento ha già saputo rispondere alle esigenze di un mercato del lavoro in continua trasformazione sia con politiche passive a sostegno del reddito, sia con politiche attive innovative: “Dobbiamo però continuare e migliorare. Il Centro di bilancio delle competenze e di orientamento professionale è un altro passo in avanti perché rappresenta un livello di innovazione importante per il mercato del lavoro”. La creazione Bic ‘O, il nuovo Centro di bilancio delle competenze e di orientamento professionale è il punto di arrivo di un percorso compiuto dal Cfp Veronesi. Negli scorsi mesi i Centri Interistituzionali di Bilancio di Competenze francesi avevano assegnato al Centro di Formazione Professionale Veronesi la Certificazione di qualità per realizzare percorsi di bilancio di competenze. Presso il Bic O’, il Cfp G. Veronesi è in grado di gestire i processi di valutazione di tutte le caratteristiche personali e professionali – le inclinazioni, le attitudini le competenze acquisite in virtù della formazione e dell’esperienza – che possono incidere favorevolmente sul percorso lavorativo dell’utente. Da oggi dunque lavoratori, ma anche imprese, potranno rivolgersi al Centro Bic O’ per ottenere riscontro sulle caratteristiche della propria situazione attuale all’interno del percorso professionale e ricevere consulenza in relazione all’orientamento del progetto formativo o lavorativo, per inserirsi – o reinserirsi – nel mercato del lavoro. “La vita lavorativa di una persona - ha spiegato l’assessore Olivi - è più lunga della vita dei mestieri. Immaginare il corso di una vita lavorativa significa mettere in conto che ci potranno essere dei cambiamenti. E’ in questo contesto che si coglie l’importanza per un lavoratore e per un’azienda del bilancio delle competenze”. L’assessore Olivi ha rimarcato l’impegno della Provincia autonoma di Trento a sostegno del mercato del lavoro. “Il Centro di formazione professionale Veronesi è giunto alla certificazione e all’apertura degli spazi nel Bic di Rovereto proprio nel momento in cui l’esecutivo provinciale sta implementando le politiche attive sul mercato del lavoro con la la formazione. Questa è la dimostrazione che esistono in Trentino realtà in grado di dialogare con il sistema pubblico e sperimentare soluzioni d’avanguardia”. La Giunta provinciale - ha detto Olivi - ha fatto la scelta di investire sulle politiche del lavoro, sostenendo una sfida e un rischio: “Abbiamo voluto un accordo generale con lo Stato per ottenere due nuove deleghe e quindi garantendoci nuovi ambiti di competenza sull’Università e la conoscenza come leva per lo sviluppo, e sugli ammortizzatori sociali”. Olivi ha confermato ieri a Rovereto gli indirizzi per il 2014: “Agire sugli ammortizzatori sociali in delega significa per noi andare oltre l’esperienza passata. La priorità del 2014 sarà il sostegno al reddito e il Trentino sarà la prima provincia italiana ad avviare azioni concrete ed innovative. Vinceremo la sfida se sapremo anche dimostrare la nostra capacità di coniugare le politiche passive, attente a preservare i diritti dei lavoratori, con le politiche attive. Stiamo ragionando sul principio della condizionabilità, sostenendo il lavoratore e favorendo l’inclusione sociale. Al tempo stesso vogliamo aiutare il lavoratore a tornare ad essere occupato, puntando sul senso di responsabilità dello stesso lavoratore”. Secondo Olivi, è l’attuale congiuntura economica a richiedere tali scelte: “Il nostro obiettivo è di fare del Trentino il laboratorio di innovazione sociale in una fase di socioeconomica complessa per le politiche del lavoro”.  
   
   
GIOCO D´AZZARDO PATOLOGICO APPUNTAMENTO LUNEDÌ 24 FEBBRAIO DPRESSO LA SCUOLA "DE MARCHI-GULLI" DI MILANO  
 
Milano, 25 febbraio 2014 - Il Consiglio di Zona 7 in collaborazione con il Comitato Genitori Ic Cabrini organizzano una serata di (in)formazione sul "Gioco d´Azzardo Patologico" per genitori ed insegnanti sul tema del gioco d´azzardo con le sue implicazioni sociali, economiche, sanitarie, storiche e relative ad un mercato che si muove tra mafie, illusioni e povertà. L´incontro si terrà lunedì 24 febbraio 2014 dalle ore 20:45 presso la Scuola "De Marchi-gulli" in via Martinetti, 25. Relatrice: dott.Ssa Maria Cristina Perilli. Referente Lombardia progetti gap e mafie per Libera associazioni, nomi e numeri contro le mafie. La partecipazione è libera e gratuita. Per motivi organizzativi è necessario confermare la partecipazione all´indirizzo: info@genitoricabrini.It entro il 21 febbraio.  
   
   
PROFESSIONI, SI È INSEDIATA LA NUOVA COMMISSIONE REGIONALE DELLA TOSCANA  
 
 Firenze, 24 febbraio 2014 - Si è insediata la nuova Commissione regionale dei soggetti professionali prevista dalla legge regionale sulle attività professionali intellettuali, la legge 73 del 2008. Ne fanno parte rappresentanti del mondo delle professioni, iscritti agli ordini professionali ma anche fuori dal mondo degli ordini, con l´obiettivo di favorire il raccordo e la definizione delle politiche regionali. "Il mondo delle professioni – spiega l´assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini che presiede la commissione – è estremamente variegato ma ha un peso sicuramente importante nell´economia nazionale, rappresentando circa il 20% del Pil. In Tocana la densità di addetti nel settore delle professioni liberali è molto alta, seconda soltanto a quella di Regno Unito ed Olanda. E´ una realtà che, come altre, sta vivendo una fase di grave crisi, legata alle difficoltà congiunturali, in particolare per i giovani, che non hanno strumenti di tutela e sostegno al reddito". E´ anche per rapportarsi meglio a questa componente della società e dell´economia toscana che la Regione ha messo in campo una serie di strumenti, per rendere più sistematico il confronto. La commissione va in questa direzione, mentre una serie di misure concrete hanno delineato una strategia che contiamo di sistematizzare con una riedizione della legge 73. Fra gli strumenti già operativi, il fondo di garanzia per i giovani professionisti, che ad oggi ha finanziato 240 pratiche per circa 2 milioni di euro. A partire dal 2013, nell´ambito del progetto Giovanisì sui tirocini retribuiti, la Regione ha previsto anche per i praticantati, obbligatori e non, finalizzati all´esercizio della professione, la possibilità di cofinanziamento di 300 euro (500 per disabili e svantaggiati), a fronte di una retribuzione di 500 euro mensili. Questo si è potuto fare grazie ad un accordo che coinvolge 39 fra ordini e associazioni professionali toscani. Il target sono i giovani fra i 18 e i 32 anni. Ad oggi, le pratiche avviate sono 510. Per il futuro, la Regione sta lavorando per prevedere una serie di interventi, nell´ambito della futura programmazione dei fondi Ue, che equipara le libere professioni intellettuali alle pmi, che vadano a sostenere i liberi professionisti nel campo della formazione, del co-working, dell´autoimpiego e dello start up per le professioni più innovative e l´accesso al credito.  
   
   
LOMBARDIA: PRESTO BANDO DA 3 MILIONI PER LA SICUREZZA URBANA  
 
Milano, 24 febbraio 2014 - "Comprendo e condivido la preoccupazione dei sindaci dell´Olgiatese per la sicurezza dei cittadini, ma, per chiarezza, è anche giusto fare il punto della situazione: avendo appreso a mezzo stampa della lettera inviata dal sindaco di Olgiate Comasco, ho provveduto immediatamente a far contattare il primo cittadino, che ha confermato che tale missiva in realtà non è ancora stata spedita". Questo il commento dell´assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione della Regione Lombardia Simona Bordonali in merito alle dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Olgiate Comasco Maria Rita Livio a proposito dei recenti furti nelle abitazioni della zona. Richieste Accolte - "Conosco benissimo la situazione dell´Olgiatese - prosegue la titolare regionale della Sicurezza - ho avuto modo di parlare con il sindaco di Olgiate e con gli amministratori locali e di incontrare i cittadini durante un dibattito pubblico sul tema della sicurezza che si è svolto recentemente. La loro esasperazione per i furti nelle abitazioni è condivisibile e non rimane inascoltata". "Infatti mi sono mossa per trovare 3 milioni di euro da destinare all´acquisto di strumentazioni per la sicurezza urbana, come impianti di videosorveglianza - rassicura l´assessore -. La delibera andrà in Giunta entro due settimane e comunicherò ai sindaci tutti i dettagli del bando e le modalità per accedere al finanziamento". Risorse Esigue - "Vorrei avere le risorse per fare di più - ammette Bordonali - ma, purtroppo, Regione Lombardia, tanto quanto Comuni e Province, è vittima dei tagli massacranti imposti dallo Stato centrale. La nostra Regione, la più virtuosa a livello nazionale, nel bilancio di quest´anno ha subito un ridimensionamento di 300 milioni di euro da parte dello Stato". "Nonostante questo, metteremo in campo tutte le risorse che abbiamo a disposizione per risolvere la situazione" conclude Simona Bordonali. Dallo Stato Scelte Scellerate - "Certamente, se si riuscissero a escludere dal Patto di stabilità gli investimenti legati alla sicurezza urbana - prosegue l´assessore - gli Enti locali avrebbero maggiore libertà di intervento. Purtroppo invece siamo vittime di una serie di scelte scellerate dello Stato centrale, che, al posto di garantire sicurezza ai cittadini, si occupa di svuotare le carceri e abolire il reato di immigrazione clandestina, provvedimenti che contribuiscono esclusivamente ad aumentare insicurezza reale e percepita". "Mi auguro - conclude - che il sindaco di Olgiate possa quindi rivolgere le proprie istanze anche ai suoi referenti nazionali, che hanno votato questi provvedimenti assurdi".  
   
   
MILANO: COORDINAMENTO GARANTI DETENUTI: “NUOVO MINISTRO SIA FIGURA ADEGUATA A FRONTEGGIARE EMERGENZA CARCERI”  
 
Milano, 24 febbraio 2014 – “Il nuovo Ministro della Giustizia sia una figura adeguata di fronte alla drammatica situazione delle carceri italiane”. Così il Garante milanese dei diritti delle persone private della libertà personale Alessandra Naldi sintetizza l’appello lanciato dal Coordinamento nazionale dei Garanti al Presidente del Consiglio incaricato Matteo Renzi. Si è infatti svolta a Palazzo Marino la riunione dell’organismo che rappresenta oltre 50 Garanti locali di comuni, province e regioni. “Il Coordinamento dei Garanti – ha ricordato Naldi – chiede anche che il nuovo ministro assicuri la continuità necessaria agli interventi normativi già avviati per fronteggiare l’emergenza delle condizioni di vita e di lavoro negli istituti di pena e che dia piena attuazione alle indicazioni della Commissione Ministeriale sulla riorganizzazione del sistema penitenziario presieduta da Mauro Palma. E proprio per rendere più efficace questa azione riteniamo necessaria la nomina di un sottosegretario con delega specifica al tema del carcere e dell’esecuzione penale”. “In relazione alla nomina del Garante nazionale previsto dal decreto legge convertito ieri in Senato – ha concluso Naldi - , il Coordinamento auspica che la procedura di nomina sia rapida e che venga istituita il prima possibile un’apposita sede di confronto con i Garanti locali. L’obiettivo deve essere quello di approfondire insieme gli adeguamenti necessari da apportare alle attuali norme per dotare il Garante di opportunità e strumenti immediati per agire in modo efficace”.  
   
   
BOLZANO: PREMIO PER LE PARI OPPORTUNITÀ: ENTRO IL 28 FEBBRAIO LE ADESIONI  
 

Bolzano, 24 febbraio 2014 - Fino al 28 febbraio 2014 possono essere presentate le tesi di diploma o di laurea, le tesi di dottorato, i lavori di ricerca e le tesi di master concernenti la condizione della donna nella società o le pari opportunità tra donna e uomo al fine di partecipare alla nuova edizione del Premio per le pari opportunità indetto dalla Commissione provinciale per le pari opportunità. Alcune novità. Il premio incentivante mira a motivare le/gli studentesse/studenti ad occuparsi del tema della pari opportunità nella società o di altre tematiche che tengono conto dell´ottica di genere. Contemporaneamente gli elaborati scientifici migliori, possono servire per trarre stimoli per cambiare in meglio la situazione delle donne e della pari opportunità. "Presentare molti elaborati scientifici su temi femminili e di genere, è indice del fatto che queste tematiche vengono rivalutate e diffuse tramite una discussione e una ricerca qualificata", come spiega l´assessora per le pari opportunità Martha Stocker e sottolinea: "Per questo motivo invito tutte le studentesse e tutti i studenti che hanno scritto un elaborato scientifico concernente queste tematiche, di presentarlo per prendere parte al concorso". La presidente della Commissione provinciale per le pari opportunità Ulrike Oberhammer è dello stesso avviso e aggiunge che sarebbero interessanti anche lavori sulla medicina di genere o sul tema "Le donne e lo sport" per comprendere meglio la condizione della donna nella società. Nel 2012 i criteri di attribuzione per i premi incentivanti sono stati rivisti e sono state apportate alcune modifiche, che riguardano, tra l´altro, i seguenti punti: I criteri di ammissione delle domande sono stati ridefiniti: ora si possono inoltrare non solo tesi di diploma o di laurea, ma anche tesi di dottorato, i lavori di ricerca e le tesi di master di durata almeno biennale. Possono essere inoltrate anche elaborati in lingua inglese, ma in questo caso è necessario allegare una traduzione in lingua italiana o tedesca. Le aree tematiche e i criteri di valutazione sono state in parte riformulate. Il nuovo termine di presentazione è il 28 febbraio di ogni anno. Vengono valutati, tra l´altro, l´analisi della specificità femminile e rispetto dell´ottica di genere, la congruenza con la tematica scelta la novità e l´attualità, il commento dell´autrice o autore e l´utilizzo corretto della lingua nel rispetto di genere. Le tesi premiate possono essere consultate nella biblioteca della Commissione per le Pari Opportunità per le Donne presso il Servizio donna in Via Dante 11. Tutte le persone interessate sono invitate ad inoltrare i loro elaborati scientifici concernenti la condizione della donna nella società o le pari opportunità tra donna e uomo, fino al 28 febbraio 2014, presso il Servizio donna, Via Dante 11 a Bolzano. Per informazioni generali, criteri di valutazione, bando di concorso e modulistica si può consultare il sito del Servizio donna: http://www.Provincia.bz.it/pariopportunita/

 

 
   
   
IMPRESE FEMMINILI: UNA GUIDA PER LE AGEVOLAZIONI AL CREDITO SUL SITO DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI TUTTE LE NOTIZIA PER ACCEDERE ALLA GARANZIA DEL FONDO  
 

Roma, 24 febbraio 2014 - E’ operativa dal 14 gennaio la sezione speciale “Presidenza del Consiglio dei Ministri-dipartimento per le Pari Opportunità” del Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese dedicata alle imprese femminili, con l´obiettivo di agevolare il credito per le Pmi a prevalente presenza femminile. Le imprese femminili possono accedere alla garanzia del Fondo a fronte di operazioni finanziarie finalizzate all’attività di impresa; per la documentazione consultare il sito http://www.Fondidigaranzia.it/femminili.html Si ricorda che sono operative anche le sezioni speciali per l´internazionalizzazione del Fondo Centrale di garanzia per le Pmi, controgarantendo finanziamenti concessi per operazioni di internazionalizzazione (es. Partecipazione a fiere estere, partecipazione a fiere internazionali in Italia, realizzazione, stampa e distribuzione di cataloghi, repertori, depliant, materiale informatico redatto in lingua estera). In questo caso il link di riferimento è il seguente: http://www.Fondidigaranzia.mcc.it/internazionalizzazione.html

 

 
   
   
VIOLENZA SULLE DONNE: UN COSTO ECONOMICO, SOCIALE E UMANO DI 17 MILIARDI  
 
 Trento, 24 febbraio 2014 - Doppio appuntamento in Trentino sul tema del contrasto alla violenza contro le donne, per iniziativa di Intervita onlus, autrice della prima indagine nazionale sui Costi economici e sociali della violenza contro le donne (patrocinata dal Dipartimento per le Pari Opportunità del Consiglio dei Ministri), in collaborazione con la Provincia autonoma. In mattinata un workshop in Piazza Dante aperto dall´assessora alle pari opportunità Sara Ferrari, promotrice della nuova legge di settore approvata due anni fa. In chiusura è intervenuta l´assessora alla salute e solidarietà sociale Donata Borgonovo Re. Nel pomeriggio, a partire dalle 18.30, in Piazza Duomo, un evento di sensibilizzazione dedicato ai cittadini. Ma quanto costa la violenza sulle donne? Il dato nazionale che emerge dalla ricerca di Intervita, che ha stimato sia i costi economici e sociali sia quelli "umani e di sofferenza" (calcolati su un ancora purtroppo ipotetico risarcimento alle vittime, qualora ogni violenza venisse denunciata e ogni atto condannato) è di 17 miliardi di euro all´anno. A fronte di ciò, le risorse investite in prevenzione ammontano solo a 6 milioni. E´ approdato a Trento il tour della onlus Intervita “Le parole non bastano più”, partito il 14 febbraio per presentare, in 14 città italiane, i risultati i una ricerca sui costi della violenza sulle donne, sensibilizzare l´opinione pubblica su questo problema e promuovere una raccolta fondi. Secondo la ricerca presentata oggi, in un anno, in Italia, oltre 1 milione di donne hanno subito violenze. 1 donna su 3 non ha confessato mai a nessuno l’abuso subito. In Trentino, come spiegato in apertura dall´assessora Ferrari, l´ultimo dato raccolto, quello del 2012, è pari a 574 denunce. A fronte di ciò, la nuova legge si è proposta di coordinare e mettere in rete tutte le iniziative e tutti i soggetti che ruotano attorno al fenomeno: enti pubblici, forze di polizia, apparati della giustizia, mondo delle associazioni. L´obiettivo è da un lato coordinare maggiormente ciò che già si fa, e dall´altro accrescere gli sforzi sul versante del sostegno alle vittime (è stata aperta fra l´altro l´anno scorso la prima casa-rifugio per donne anche con figli) e di prevenzione, con iniziative mirate che coinvolgono le scuole del Trentino. Tutto questo nella convinzione che, come sottolineato ancora da Ferrari, "la violenza contro le donne non è un problema privato ma pubblico, che investe tutta la società e che produce, come mostrato da questa ricerca, costi anche di carattere economico, che si sommano a quelli, gravissimi, sul piano umano, emotivo, educativo". "Innanzi tutto - ha detto in chiusura della mattinata l´assessora Borgonovo Re - voglio esprimere il mio apprezzamento per una iniziativa che raccoglie soggetti istituzionali e privati. Credo che sia particolarmente importante, anche per impostare politiche efficaci, conoscere bene fenomeni che, dopo essere rimasti sotto traccia a lungo, oggi sono più visibili nella loro drammaticità e ingiustizia. Servono poi sensibilità e capacità di affrontare questi fenomeni con un linguaggio adeguato, per diffondere la consapevolezza della loro gravità. Si deve lavorare all´interno di reti ampie perché le buone prassi possono fare da esempio. Infine si deve rispondere alle urgenze e alle emergenze senza smettere di prendersi cura della nostra comunità nel suo insieme, in un´ottica di prevenzione e di rafforzamento dei legami sociali". La ricerca di Intervita ha messo in luce una cifra allarmante: quasi 17 miliardi di euro i costi economici e sociali della violenza. Di questi quasi 2,3 riguardano i costi "vivi" dei servizi in vario modo coinvolti (dalle spese sanitarie alle cure psicologiche per le donne abusate, ai costi della repressione e della "macchina della giustizia", fino agli oneri che riguardano l’assistenza delle vittime e dei loro familiari e quelli derivanti dalla mancata produttività delle vittime); oltre 14 miliardi di euro invece quelli umani, calcolati sulla base di una stima che prende a riferimento i risarcimenti monetari alle vittime di incidenti stradali (e pur nella consapevolezza della grande differenza esistente fra i due tipi di fenomeno nonché nella difficoltà data dal quantificare in termini monetari le violenze e gli abusi subiti dalle donne). Ne emerge, insomma, l’equivalente di una strage in cui perdono la vita 11.000 persone o il triplo degli incidenti stradali che avvengono in un anno in Italia.  
   
   
TOSCANA: 1,5 MLN DI EURO PER LE FAMIGLIE CON FIGLI NELLE SCUOLE DELL´INFANZIA PARITARIE  
 
Firenze, 24 febbraio 2014 - Un sostegno alle famiglie toscane che hanno figli che frequentano scuole dell´infanzia paritarie. Il contributo complessivo, pari a un milione e mezzo di euro, potrà essere utilizzato per gli anni scolastici 2013-14 e 2014-15. Lo ha deciso la giunta regionale che ha approvato la delibera nell´ultima seduta. "Un provvedimento molto atteso dalle famiglie – ha detto la vicepresidente Stefania Saccardi - una boccata di ossigeno che merita di essere sottolineata in un momento di così acuta difficoltà anche economica, una riprova ulteriore di quanto importante sia il pluralismo nell´offerta educativa e scolastica toscana". I contributi saranno erogati dai Comuni alle famiglie in possesso di un Isee, l´indicatore che misura reddito e ricchezza delle famiglie tenendo conto anche delle loro numerosità, fino a 30 mila euro. La Regione a breve emanerà due avvisi pubblici (uno per l´anno scolastico in corso, per un totale di 200mila euro, ed uno per quello 2014-15 per i restanti 1,3 milioni di euro) rivolti ai Comuni i quali dovranno presentare progetti per l´assegnazione dei buoni scuola a copertura delle spese delle famiglie che hanno bambini o bambine che frequentano scuole dell´infanzia paritarie comunali o scuole paritarie private convenzionate con i Comuni.  
   
   
BOLZANO: CORSO ALLA SCUOLA "LEVINAS" SUL TEMA “LA RABBIA E L´AGGRESSIVITÀ NEI BAMBINI”  
 
Bolzano, 24 febbraio 2014 - Sono aperte sino 28 febbraio le iscrizioni al corso ““La rabbia e l’aggressività dei bambini: come affrontarle e come capirle” che si terrà il 25 marzo presso la Scuola "Levinas" di Bolzano. Il 25 marzo si terrà presso la scuola per le professioni sociali "Levinas" di Bolzano il corso "La rabbia e l´aggressività dei bambini: come affrontarle e come capirle", rivolto a personale che opera in strutture educative rivolte a bambini della fascia 0- 3 anni, assistenti domiciliari all´infanzia. L´obiettivo del seminario è quello di approfondire il significato che l´aggressività ed il sentimento della rabbia hanno per i bambini piccoli. Il seminario affronta le tematiche dell´aggressività e della rabbia dei bambini nei primi anni di vita, descrivendo le manifestazioni che possono assumere e le ragioni per cui possono nascere. Si suggeriscono le strategie pratiche per affrontare i momenti di aggressività e di rabbia vissuti dai bambini nei contesti di gruppo. Le iscrizioni si chiudono il 28 febbraio 2014. Per informazioni ed iscrizioni gli interessati possono rivolgersi alla Segreteria della Formazione Continua Scuola provinciale per le professioni sociali "E. Levinas", Piazza Angela Nikoletti,1 Bolzano, tel. 0471/440900; è possibile inoltre iscriversi on line al seguente indirizzo: http://www.Sociale-levinas.fpbz.it/