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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 04 Dicembre 2014
PARLAMENTO EUROPEO: MONTAGGIO ACP-UE DIBATTITI TERRORISMO, EBOLA, LA MALNUTRIZIONE E L´AFRICA DEL FUTURO  
 
 Strasburgo, 4 dicembre 2014 - Siamo ancora troppo spesso consideriamo Africa "attraverso un prisma europeo o occidentale", ha dichiarato Louis Michel, copresidente europeo dell´Assemblea parlamentare paritetica Acp-ue, nella sua 28a sessione il 01-03 dicembre a Strasburgo. Africa di oggi non è più il "caso senza speranza" del passato, ma, al contrario, che "può essere all´altezza delle sue ambizioni", ha detto keynote speaker e ex presidente della Nigeria Olusegun Obasanjo. Mercoledì scorso l´Assemblea ha approvato tre risoluzioni presentate dalle commissioni permanenti sulle conseguenze sociali ed economiche di malnutrizione nei paesi Acp, la strategia di sviluppo del settore privato e la sfida della riconciliazione nazionale nei paesi post-conflitto e post-crisi. Ha inoltre votato due risoluzioni d´urgenza sulla epidemia di Ebola e l´espansione del terrorismo in Africa. L´epidemia di Ebola non è solo un problema di salute pubblica - Una risoluzione sulla Ebola epidemia in Africa occidentale, passato come una questione di urgenza il Mercoledì, sottolinea la necessità di "isolare la malattia senza isolare i paesi interessati" e "per impedire la stigmatizzazione dei pazienti sopravvissuti". I membri criticano sottovalutazione iniziale della comunità internazionale alla crisi, ma accolgono la scala-up dell´impegno internazionale ed europea contro Ebola. Essi invitano i donatori internazionali ad adempiere ai loro impegni e sottolineare che questo sforzo non dovrebbe essere limitato alla lotta contro la malattia, ma anche a creare le condizioni per la post Ebola-ricostruzione sociale ed economica, incluso il supporto per gli orfani di Ebola nei paesi colpiti. La risoluzione d´urgenza è stata approvata all´unanimità. Combattere il terrorismo e la cultura dell´impunità - Considerando che «la minaccia del terrorismo / ... / in Africa è aumentato ad un ritmo allarmante» membri dell´App ribadire, in una risoluzione d´urgenza sulla espansione del terrorismo in Africa, che la povertà, la disoccupazione giovanile, l´esclusione sociale, l´intolleranza, mancanza di istruzione, sociale ingiustizie, i conflitti, il malgoverno e la corruzione possono costituire un terreno fertile per la radicalizzazione. L´app anche "condanna con la massima fermezza tutte le forme di violenza contro le donne e le ragazze" e sottolineano che le misure antiterrorismo e la protezione dei diritti umani sono complementari. La risoluzione è stata approvata con 55 voti a favore e nessuno contrario, e 1 astensione. Le conseguenze sociali ed economiche della malnutrizione nei paesi Acp - Il costo economico della malnutrizione è stimata variare da 2-3% del prodotto interno lordo fino al 16% nei paesi più colpiti. L´assemblea, nella sua risoluzione sulle conseguenze sociali ed economiche della malnutrizione nei paesi Acp, formula raccomandazioni per migliorare la nutrizione, che si dice è una condizione preliminare per eliminare la povertà e la fame, la riduzione della mortalità infantile, migliorare la salute materna, combattere le malattie, l´emancipazione delle donne e raggiungimento dell´istruzione primaria universale. Commissione per gli affari sociali e l´ambiente. Correlatori: Alban Bagbin (Ghana) e Norbert Neuser. La risoluzione è stata approvata all´unanimità. Il settore privato come motore chiave della crescita sostenibile nei paesi Acp - Il settore privato è un fattore chiave della crescita economica, la creazione di posti di lavoro, la consegna dei beni e servizi, il commercio e l´innovazione, dice la risoluzione dell´App sulla strategia di sviluppo del settore privato, compresa l´innovazione per lo sviluppo sostenibile. I membri hanno chiesto una più efficace collaborazione pubblico-privato tra le autorità nazionali e locali e il settore privato, al fine di sostenere una maggiore partecipazione del settore privato nell´economia formale. La risoluzione è stata approvata all´unanimità. Commissione per lo sviluppo economico, le finanze e il commercio. Correlatori: Arnaldo Andrade Ramos (Capo Verde) e Bogdan Brunon Wenta. La risoluzione è stata approvata all´unanimità. La riconciliazione nazionale nei paesi post-conflitto e post-crisi - L´assemblea ha approvato una risoluzione che raccomanda un´azione per promuovere la riconciliazione in paesi che hanno subito crisi e conflitti interni. Il testo sottolinea la necessità di trovare un giusto equilibrio tra la giustizia e la riconciliazione, la memoria e la pace sociale, nonostante le difficoltà che comporta. Commissione per gli affari politici. Correlatori: Komi Selom Klassou (Togo) e Joachim Zeller. La risoluzione è stata approvata con 55 voti favorevoli, 1 contrario e nessuna astensione. Dichiarazione di co-presidenti di conferenza sui cambiamenti climatici a Lima - Acp-ue copresidenti Louis Michel (Alde, Be) e Fitz Jackson anche rilasciato una dichiarazione sulla "conferenza sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite a Lima (Cop20)" Prossimo appuntamento in Vanuatu - La 29a sessione dell´Assemblea paritetica Acp-ue parlamentare si terrà a Port Vila, Vanuatu (Pacifico) dal 15 al 17 giugno 2015. Esso sarà preceduto da riunioni delle tre commissioni permanenti e l´Ufficio di presidenza del 13 e 14 giugno 2015.  
   
   
PREMIER LIBANESE: URGENZA CRISI DEI RIFUGIATI SIRIANI E ESTREMISMO IN MEDIO ORIENTE  
 
Bruxelles, 4 dicembre 2014 - "Affrontiamo una situazione senza precedenti" ha detto il primo ministro libanese Tammam Salam sulla crisi dei rifugiati durante una visita ufficiale al Pe il 2 dicembre. Il premier si è rivolto alla commissione per gli Affari esteri e ha incontrato il presidente Martin Schulz. Il primo ministro Salam ha spiegato che dall´inizio del conflitto in Siria, 1,5 milioni di rifugiati hanno invaso il Libano, un paese di poco più di quattro milioni di abitanti. "Condividiamo la nostra acqua, l´elettricità, le scuole e gli ospedali... Ma il paese non è pronto per sostenere tutto questo". Nonostante la "grandezza storica" della crisi dei rifugiati in Libano, il primo ministro ha sottolineato che il paese ha mantenuto la sua politica di frontiere aperte, rivedendo però lo status di rifugiati: "Abbiamo bisogno di un sostegno morale, materiale ed economico per poter sostenere questa situazione". Salam ha anche richiesto un sostegno europeo sul fronte siriano. Ha elogiato l´esercito libanese per i suoi sforzi nel combattere l´estremismo siriano, e ha ribadito che il suo governo non subisce pressione dall´Isis e dal Fronte al-Nusra nonostante i 26 soldati libanesi presi in ostaggio: "Ne hanno già decapitati due e ucciso un terzo. Per ogni soldato, vogliono cinque terroristi liberati dalle nostre prigioni". Sulla stabilità in Medio Oriente, il premier ha espresso la necessità di sostegno da parte dell´Unione europea. Ha anche sottolineato che la chiave per stabilizzare la regione si trova in un accordo di pace per il conflitto israelo-palestinese: "Fino a quando Israele costruirà nuovi insediamenti e non aiutarà i negoziati di pace, sosterremo sempre più estremismo nella regione". Un voto sullo Stato Palestinese si terrà al Parlamento europeo il 17 dicembre. Il premier ha anche incontrato il presidente Martin Schulz, che ha descritto come "molto favorevole ed entusiasta ad aiutare il Libano".  
   
   
SCAMBIO DI VEDUTE TRA IL COMMISSARIO DIMITRIS AVRAMOPOULOS E DEPUTATI ALLA COMMISSIONE LIBE DEL PARLAMENTO EUROPEO  
 
Bruxelles, 4 dicembre 2014 - l’intervento di Dimitris Avramopoulos - Commissario per la migrazione, gli affari interni e cittadinanza alla Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento europeo: “ Onorevoli deputati, E ´un onore e un piacere per me scambio di opinioni con voi per la prima volta da quando l´udienza. Le prime quattro settimane da quando ho assunto l´incarico sono stato molto occupato: la scorsa settimana, come sapete, ho avuto il mio plenaria ´battesimo´, ho partecipato ad alcune importanti conferenze e incontri al fine di fornire la nostra linea politica in temi chiave e, soprattutto, abbiamo ha lavorato sul programma di lavoro 2015, al fine di definire la strategia su alcuni dei nostri principali dossier. Farò riferimento ad una parte del lavoro che è stato fatto nel mio intervento. Vorrei iniziare con le questioni relative alla migrazione. Insieme con la Presidenza, abbiamo avuto la possibilità di uno scambio di opinioni su questo punto la scorsa settimana a Strasburgo. Voglio ringraziarvi per una discussione proficua e costruttiva, per quanto riguarda in particolare: la scala di pressioni migratorie, Joint Operation Triton, percorsi sicuri di ingresso per i richiedenti asilo, nonché l´importanza di una stretta cooperazione con i paesi terzi. Ho preso buona nota dei vostri interventi. Sullo stato di avanzamento della realizzazione delle azioni concordate nell´ambito della Task Force del Mediterraneo, e le ultime Consiglio Giustizia e Affari interni conclusioni dell´ottobre, vorrei attirare la vostra attenzione su un tavolo scorecard che abbiamo condiviso con voi. Confido che dovrebbe, per il momento, rispondere alla maggior parte delle vostre domande. Ho intenzione di continuare su questa strada e non vedo l´ora di la risoluzione dopo il nostro dibattito della scorsa settimana. Dobbiamo intensificare la nostra azione per contrastare le reti criminali di trafficanti, che violano i diritti più elementari dei migranti e mettere la propria vita a rischio. Questa è una delle mie priorità nel lavoro per evitare ulteriori perdite di vite umane. A tal fine, la Commissione sta mettendo a punto un piano dell´Ue per contrastare il traffico di migranti, ancorata nel pieno rispetto dei diritti fondamentali di tutti i migranti, indipendentemente dal loro status. Questo è un messaggio che ho anche chiarito nel mio intervento nella conferenza di diritti fondamentali dell´Agenzia, dedicato a "migrazione e diritti fondamentali". Stiamo già prendendo iniziative per rafforzare la condivisione di intelligence, e di migliorare le capacità di indagine e perseguimento dei criminali, ad esempio attraverso operazioni congiunte con un supporto di Europol. Ma se vogliamo soluzioni realmente sostenibili ed efficaci, questi sforzi devono essere parte di un approccio integrato, in cui la nostra azione in Europa è accoppiato con una cooperazione rafforzata con i paesi terzi. Un chiaro esempio di approccio integrato è il processo di Khartoum, lanciato la scorsa settimana a Roma. Questo processo è un buon esempio di come impegnarsi in un dialogo politico con i paesi terzi basati sulla fiducia reciproca e interessi condivisi e sostenuti da progetti concreti e adeguati mezzi finanziari. Nel quadro del processo, ci finanziare i primi progetti che sosterranno migranti e rifugiati bloccati lungo le rotte di migrazione dall´Africa Orientale. Inoltre, i fondi comunitari sono stati assegnati, al fine di contribuire a rafforzare la cooperazione con i nostri partner africani per la lotta contro contrabbandieri e trafficanti. Lasciate che vi dica che le riunioni della scorsa settimana a Roma sono stati politicamente importanti. Non solo perché siamo riusciti a portare nei paesi tabella stessi negoziati ´come l´Eritrea e l´Etiopia, ma anche perché abbiamo avuto la possibilità di ascoltare i punti di vista dei nostri colleghi africani. Per quanto riguarda la migrazione legale, riconfermo il mio impegno a fare una nuova politica europea in materia di immigrazione regolare la mia priorità assoluta. Una politica di migrazione di successo sarà un contributo fondamentale alla crescita economica e alla tutela del nostro modello sociale. Come ho sottolineato nella conferenza dell´Ocse sull´immigrazione legale solo due giorni fa, le campagne di regolarizzazione occasionali sono una risposta inadeguata. Tra gli altri, creano incertezza per i potenziali migranti, che potrebbero prendere in considerazione regolarizzazione come un vero e proprio, ma molto imprevedibile, il canale di ammissione. Invece, dovremmo concentrarci sulla creazione di canali legali adeguate. Nell´elaborare questa politica, lavoreremo a stretto contatto con le imprese - comprese le piccole imprese - e sindacati e con i membri interessati di questo Parlamento. Lei sa meglio di me quello che un difficile problema è questo. L´impegno di soggetti economici è anche per questo motivo essenziale: per cambiare la narrazione sulla migrazione, che è un pre-requisito per il successo e l´impatto di qualsiasi cambiamento di politica in questo settore. Conto nonché sul vostro prezioso sostegno politico. Inizieremo cercando in politiche esistenti, come ad esempio la Carta blu Ue, e vedere come aumentare la loro attrattiva ed efficacia. Un altro elemento importante di una nuova politica di immigrazione legale è la rifusione degli Studenti e Ricercatori direttive. Abbiamo fatto una proposta ambiziosa per regole più moderno e attraente. Ringrazio il Parlamento europeo per il forte sostegno che ha dato alla nostra proposta. Gli Stati membri non hanno ancora stabilito una posizione comune. Ma la presidenza italiana è riuscita ad avanzare le discussioni in un settore importante, come la mobilità all´interno dell´Ue. Mi auguro che entro la fine dell´anno il Consiglio hanno concordato il suo mandato. Siamo determinati a mantenere il livello di ambizione della nostra proposta. Anche qui Conto sul vostro sostegno continuo nei negoziati futuri. Dobbiamo tenere come ben presente che la maggior parte dei migranti al di fuori dell´Ue sono per motivi diversi da quelli dell´occupazione. Il ricongiungimento familiare resta la categoria più importante, con un numero considerevole di essere anche visti rilasciati e di permessi per motivi di protezione internazionale e per motivi umanitari. Queste persone vengono con la loro istruzione e le competenze. È nell´interesse dei paesi di accoglienza per consentire loro di contribuire al massimo delle loro capacità. Integrazione nel mercato del lavoro degli immigrati regolarmente soggiornanti è quindi un settore in cui saremo sempre più lavoro a livello comunitario. Vorrei passare alla settimana scorsa, quando il Parlamento ha deciso di chiedere il parere della Corte di giustizia europea relativa all´accordo Pnr tra l´Ue e il Canada. Dobbiamo aspettare per parere della Corte. La Commissione auspica che la Corte fornirà presto la chiarezza necessaria per andare avanti con questo accordo, in modo che i diritti supplementari questo nuovo accordo dà a tutti i passeggeri possono diventare una realtà. Secondo la Commissione, la decisione della scorsa settimana non ha un impatto sulla sostanza o sulle discussioni in corso sulla direttiva Pnr dell´Ue. Ci sono tre punti principali, però, che sono legati al Pnr dell´Ue: la necessità del sistema Pnr dell´Ue, il pacchetto di protezione dei dati, che è attualmente in fase di negoziazione e la sentenza conservazione dei dati (che, tuttavia, riguarda uno schema diverso da quello Pnr). Continuiamo a sostenere il ragionamento che ha sostenuto la nostra proposta. Ue-pnr è necessario per migliorare notevolmente la sicurezza di tutte le persone che vivono in Europa. Alcuni di voi hanno ancora dubbi sulla necessità del trattamento Pnr. Come ho detto al Presidente, io sono pronta a facilitare un briefing specifico da parte di esperti degli Stati membri, che si spiega con esempi di vita reale come i dati Pnr è stato determinante nell´affrontare gravi crimini e terrorismo, e sarà a disposizione per rispondere a tutte le possibili domande Membri. Sarebbe utile per tenere una tale presentazione non appena possibile. A causa della necessità per la sicurezza dei cittadini europei e nello stesso tempo, la necessità di mantenere un approccio europeo sulla questione, la Commissione ritiene che dobbiamo agire rapidamente, anticipando gli elementi necessari a questo strumento che il pacchetto di protezione dei dati potrebbe introdurre una volta alla fine adottato. La Commissione ritiene che vi siano serie di modifiche che devono essere introdotte nella proposta Pnr dell´Ue, al fine di garantire un elevato di protezione dei diritti fondamentali e per assicurarsi che la proposta è pienamente in linea con la sentenza di conservazione dei dati, come ad esempio: il rafforzamento la vigilanza sulle attività del passeggeri nazionale Unità d´informazione, che è responsabile per l´elaborazione Pnr, creando il ruolo di un indipendente della protezione dei dati; assicurare che il personale che lavora all´interno dell´Unità d´informazione sui passeggeri sono addestrati in diritti fondamentali e la protezione dei dati; introdurre ulteriori garanzie di protezione dei dati, e; attribuiva alla Commissione due anni (invece di 4) per valutare l´applicazione della direttiva e di riferire al Parlamento. Siamo ansiosi di lavorare con il Parlamento e il Consiglio per aiutare a fare questo tipo di progresso per l´Ue-pnr. Certamente proporre emendamenti a migliorare la proposta Ue-pnr. Vi incoraggio vivamente a farlo e mi piacerebbe lavorare con voi su questo: la Commissione sosterrà gli sforzi per rendere la proposta più solida dal punto di vista delle garanzie dei diritti fondamentali. Non dobbiamo ritardare lavorare su Ue-pnr. Diversi Stati membri stanno creando i loro sistemi nazionali. Stiamo seguendo molto da vicino questi sviluppi per assicurarsi in particolare che questo lavoro non pregiudica la tutela dei diritti fondamentali dei cittadini, compresa la protezione dei loro dati personali. Non voglio tornare alla stessa domanda relativa al finanziamento dei programmi nazionali di Pnr, la Commissione ha dato una risposta chiara e vorrei sottolineare così: anche senza finanziamenti, alcuni Stati membri si muovono avanti con i sistemi nazionali di Pnr. In assenza di norme europee in materia di Pnr, si rischia di avere divergenti sistemi nazionali Pnr con diversi gradi di tutela dei diritti fondamentali. Abbiamo bisogno di un sistema comunitario. Inoltre, la Commissione ospiterà nel mese di gennaio un incontro tra esperti nazionali coinvolti nei progetti di Pnr e rappresentanti delle rispettive autorità nazionali per la protezione dei dati di rafforzare la cooperazione tra di loro. Alla fine della giornata, devo prendere in considerazione la volontà dei due co-legislatori. Quindi mi rivolgo questo appello: si tratta di una scelta realistica. Possiamo lavorare insieme, per migliorare sostanzialmente la proposta e garantire un elevato livello di protezione per i cittadini europei a livello comunitario. Rimanendo in tema di raccolta dei dati: conservazione dei dati. La vecchia direttiva sulla conservazione dei dati è andato. Ma i dati di telecomunicazioni può essere cruciale per le forze dell´ordine, in particolare per la prevenzione e la lotta contro forme gravi di criminalità e il terrorismo. Dobbiamo quindi riflettere su una politica che garantisca allo stesso tempo il pieno rispetto del diritto alla privacy e alla protezione dei dati personali, la sicurezza dei cittadini e il buon funzionamento del mercato interno. La nuova Commissione esaminerà, come promesso, le migliori opzioni per il futuro per quanto riguarda la conservazione dei dati delle telecomunicazioni, tenendo conto di tutte le considerazioni. Qui la sentenza della Corte in merito alla direttiva conservazione dei dati è la nostra guida per il futuro. Vorrei informarvi anche su ciò che si sta facendo sul problema dei "combattenti stranieri". Stiamo lavorando con gli Stati membri a sviluppare un approccio comune per rendere al meglio le possibilità esistenti ai sensi del diritto comunitario, sia per quanto riguarda i controlli in documenti e il controllo delle persone. La Commissione intende pubblicare una guida per le guardie di frontiera in un prossimo futuro e stiamo lavorando a stretto contatto con gli Stati membri ad attuare misure rapide ed efficaci in materia di sistema di informazione Schengen. Queste misure consentiranno uno scambio di informazioni accelerata e migliorata su segnalazioni di controllo specifici emessi sui combattenti stranieri. Ora, vorrei girare a Smart Borders. Sulla recenti discussioni sulla smart Bordi con i co-legislatori e gli esiti della "proof of concept" concordato, la Commissione presenterà una nuova proposta e parallelamente ritirerà il pacchetto legislativo del 2013. La seconda, la fase di test del "proof of concept", dovrebbe essere completato entro settembre 2015. La Commissione intende presentare le sue nuove proposte dopo, verso la fine del 2015 o all´inizio del 2016. Questa revisione mirerà a rispondere alle preoccupazioni del Parlamento e del Consiglio e per massimizzare la efficacia complessiva delle frontiere intelligenti, migliorando il rapporto costi-benefici. Il contributo del Parlamento allo sviluppo di smart Borders è la chiave nel dirigere il riesame. Saremo collaborando a stretto contatto con voi e in particolare con i due relatori - la sig.Ra Fajon e il signor Diaz de Mera. Non vedo l´ora di entrare in udienza si intende con i parlamenti nazionali alla fine di febbraio. Inoltre, vorrei ringraziarvi per la lettera indirizzata a me, che mi invitava, tra l´altro, a un incontro trilaterale sul 9/10 dicembre. Ma non voglio esagerare affatto quando vi dico che la mia agenda è piena le prossime 3 settimane (in quei giorni: il 9 sono a Ginevra per un importante convegno sul reinsediamento dei rifugiati siriani e il 10 abbiamo tutti i commissari hanno per andare a Lussemburgo dopo il collegio per la "prestation de serment"). Suggerisco che questa assemblea non ha luogo, perché è importante perché questo avvenga prima della riunione del Coreper. Il mio direttore generale mi può rappresentare questa volta. Abbiamo preso l´iniziativa di chiedere al Consiglio di fornire con i loro progetti di orientamenti politici per la seconda fase del "proof of concept". In questa fase la Commissione mantiene il pieno diritto di iniziativa, ma la nostra chiara intenzione è quella di lavorare a stretto contatto sia con il Parlamento europeo e il Consiglio. E come si parla nella lettera siamo e continueremo a coinvolgere le autorità di protezione dei dati. Onorevoli Parlamentari, il primo mese è stato duro, c´erano troppe cose in programma anche prima del mio mandato. Abbiamo iniziato a lavorare e ci sono ancora problemi da affrontare. Il mio desiderio è di moltiplicare così i contatti con membri del Parlamento sui fascicoli specifici e di essere in un dialogo costante con il Comitato Libe. La mia intenzione era quella di iniziare con incontri durante l´ultima sessione di Strasburgo, ma grazie a voi, cari commissione Libe, ho dovuto mettere a fuoco il giorno della plenaria! Grazie per l´attenzione.  
   
   
UCRAINA: EROGAZIONE DI UN PRESTITO DI 500 MILIONI DI EURO IN ASSISTENZA MACROFINANZIARIA DELL´UE  
 
 Bruxelles, 4 dicembre 2014 - La Commissione europea ha pagato, a nome dell´Unione europea, 500 milioni di euro per l´Ucraina. Questa è la seconda e ultima tranche del finanziamento concesso dalla Ue per l´Ucraina nel quadro del programma Mfa (Mfa Ii) 1000000000 € approvata quest´anno. Questo pagamento è in aggiunta a 860 € di euro già erogati sotto entrambi i programmi di Amf in corso per l´Ucraina. Dopo il pagamento di oggi, ci saranno ancora 250 milioni di euro a disposizione per l´Ucraina nel quadro del precedente programma Mfa (Mfa I). Programmi di Amf sono progettati per fornire un sostegno finanziario all´Ucraina incoraggiando significative riforme strutturali che rafforzino la governance e la crescita economica sostenibile e migliorare l´armonizzazione legislativa con l´Ue. Più in particolare, l´Amf sostiene un programma di riforme nei settori della gestione delle finanze pubbliche, la lotta contro la corruzione, il commercio e la tassazione nel settore dell´energia e del settore finanziario. Pierre Moscovici, Commissario per gli affari economici e finanziari, fiscalità e dogane, ha dichiarato: "L´europa sta mantenendo il suo impegno di solidarietà con l´Ucraina. Forniamo loro un sostegno finanziario fondamentale in questo periodo di sfide economiche e sociali eccezionali per il popolo ucraino. "Nel frattempo, l´Ucraina deve assolutamente mantenere il ritmo delle riforme per creare le condizioni per la prosperità sostenibile per tutti gli ucraini ". Per effettuare il pagamento, la Commissione europea ha raccolto fondi sui mercati finanziari il 26 novembre, aumentando il volume di obbligazioni a 15 anni già esistenti. Per l´Ue, questa operazione segna un nuovo record tassi di interesse storicamente bassi al 1.363%. I fondi sono stati poi prestati a Ucraina in condizioni praticamente identiche, vale a dire un lungo periodo e un tasso di interesse particolarmente favorevoli. Contesto L´assistenza finanziaria in Ucraina - Il prestito all´Ucraina dall´Ue nell´ambito dell´Amf attualmente a € 1610000000. La data di pagamento segue tre ulteriori esborsi effettuati sin dall´inizio di questo anno nell´ambito di questo strumento: 100.000.000 €, il 20 maggio, € 500.000.000 del 17 giugno e 260 milioni di euro al 12 novembre .Finestra a discesa Il pagamento finale di € 250 milioni è prevista per più tardi nella primavera 2015, a condizione che l´Ucraina compiuto progressi soddisfacenti nelle riforme è subordinato il prestito. L´aiuto è parte di un più ampio pacchetto di misure per sostenere il paese, annunciate dalla Commissione europea il 5 marzo e approvate dal Consiglio europeo il giorno successivo. Amf è uno strumento eccezionale di risposta alle crisi, l´Ue offre ai paesi partner limitrofi che affrontano gravi problemi di bilancia dei pagamenti. E ´complementare al contributo del Fondo monetario internazionale (Fmi) e altri donatori nel programma di stabilizzazione e di riforme attuate dal paese beneficiario. L´ue come mutuatario - L´ue prende in prestito fondi sui mercati dei capitali per i prestiti ai mutuatari sovrani poi. Da gennaio 2011, ha sollevato 49360000000 € in totale sul mercato obbligazionario, in gran parte per il meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (Efsm) (46800000000 € per l´Irlanda e il Portogallo, Tutti i prestiti richiesti sono stati erogati). Il resto è stato dedicato a sostenere la bilancia dei pagamenti, i prestiti d´assistenza macrofinanziaria. Nel 2015, l´Unione europea prevede di prendere in prestito fino a 5,7 miliardi di euro (prestiti di Amf possibile rifinanziamento della allungamento della durata dei prestiti nell´ambito del Mesf). L´unione europea ha un rating "Aaa / Aaa / Aa + / Aaa" dalle principali agenzie di rating (Fitch, Moody, Standard & Poors e Dbrs). Tutto punteggio outlook è stabile. Valutazione Dbrs è richiesta. L´ue finanzia i suoi prestiti mediante l´emissione di titoli di debito nei mercati dei capitali. I fondi raccolti sono prestati ai paesi beneficiari in termini quasi identici a quelli di cui godono da parte dell´Unione europea, vale a dire con la stessa cedola, pari scadenza e lo stesso importo. Le emissioni dell´Ue sono svolte dal dipartimento di Operazioni Finanziarie della Commissione europea, che si trova a Lussemburgo.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: IL COMITATO PRESIDENTI E COMMISSARI DISCUTE SULLE PRIORITÀ LEGISLATIVE PER IL 2015  
 
 Bruxelles, 4 dicembre 2014 - In una prima riunione di lavoro congiunta tenutasi Martedì sera, presidenti di commissione del Parlamento e il Collegio dei commissari hanno discusso le priorità del prossimo programma di lavoro della Commissione 2015 e considerato il possibile ritiro di alcune proposte legislative pendenti. Jerzy Buzek (Ppe, Pl) "L´incontro è stato il primo passo in quello che sta diventando un eccezionalmente stretta cooperazione tra la Commissione e le commissioni del Parlamento, per portare a concreti interventi legislativi consegnabili per i prossimi 365 giorni", ha detto, il presidente della Conferenza dei il presidenti di commissione Jerzy Buzek, dopo la riunione. "La Commissione europea è un´istituzione amministrativa, ma Jean-claude Juncker ha dato un carattere molto più politico. Presidente Juncker, così come i suoi vicepresidenti, molti dei quali sono ex primi ministri, comprendono molto bene la necessità di un franco, operativa, il dialogo quotidiano con il Parlamento ", ha aggiunto Buzek. Ha accolto con favore la proposta che la riunione annuale del Collegio dei Commissari con la Conferenza dei presidenti di commissione dovrebbe d´ora in poi avrà luogo due volte l´anno, che riflette il partenariato politico rafforzato tra le due istituzioni. Come presidente della Conferenza dei presidenti di commissione, si presterà particolare attenzione al seguito dato alle relazioni di iniziativa legislativa del Parlamento. Buzek ha ricordato che le commissioni parlamentari e della Conferenza dei presidenti di commissione provengono da tutti i gruppi politici e riunire sia le competenze e un forte mandato derivato da elezioni dirette. "Loro avranno un ruolo chiave nella definizione e attuazione del programma di lavoro legislativo", ha detto Il programma di lavoro della Commissione 2015 è previsto per essere discusso e approvato in dicembre della sessione plenaria del Parlamento.  
   
   
POVERTÀ: LA COMMISSIONE EUROPEA APPROVA IL PROGRAMMA POLACCO PER L´UTILIZZO DI 473 MILIONI DI EURO DAL FONDO DI SOSTEGNO EUROPEO PER LE PERSONE PIÙ SVANTAGGIATE  
 
Bruxelles, 4 dicembre 2014 - La Commissione europea ha approvato ieri il programma operativo della Polonia, che sotto il nuovo fondo di sostegno europeo per le persone più svantaggiate (Fead - Fondo europeo per gli aiuti agli indigenti) viene alimentato. Si tratta di uno dei programmi più grandi d´Europa, che si riferisce al bilancio. Polonia riceverà Eur 473.360.000 (nominale) nel periodo 2014-2020 a sostegno di aiuti alimentari per povertà o di esclusione sociale minacciato le persone in conformità con la strategia nazionale di lotta contro la povertà e l´esclusione sociale e promuovere l´inclusione attiva ( Strategia nazionale per la lotta alla povertà ed esclusione sociale 2020 - Nuova dimensione di integrazione attiva ). Polonia integra l´ammontare di 83,5 milioni di euro da fonti nazionali. Marianne Thyssen, commissario europeo per l´Occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità del lavoro, ha detto: "Sono felice per la adozione del programma operativo per la Polonia. Con questi soldi, il paese può affrontare il suo alto tasso di povertà. Inoltre, accolgo con grande favore questo le famiglie e le persone senza fissa dimora che sono alle prese con la più grande difficoltà, tenere in particolare considerazione. Sono convinto che il Fead giocherà un ruolo chiave quando si tratta di dare alle persone più vulnerabili in Europa, avere la possibilità di prendere piede nella società; Inoltre, il Fondo farà un importante contributo alla riduzione della povertà ". La Polonia vuole la Fead significa uso simile a prima che i fondi del programma comunitario per la distribuzione di cibo al (programma di aiuto alimentare) bisognosi , circa ogni anno dal 2006, più di 2,5 milioni di persone hanno ricevuto pacchi alimentari. La distribuzione ha bisogno di cibo da portare a più di 1200 organizzazioni partner quali le Ong, i servizi sociali e le banche alimentari in circa 450 sedi in tutto il paese. Si è svolta in stretta collaborazione con i servizi sociali del governo sul posto, le misure di integrazione e attivazione con il sostegno del Fondo sociale europeo per effettuare e garantire che i beneficiari finali degli aiuti Fead essere raggiunti. La riorganizzazione delle catene di aiuto alimentare esistenti dovrebbe permettere, grazie a modalità di trasporto flessibili per raggiungere le persone senza fissa dimora e le persone nelle situazioni più difficili in aree remote. Per sostenere le attività per una maggiore indipendenza da finanziare nella gestione finanziaria e il miglioramento delle competenze relative al finanziamento Fead, in particolare workshop sulla buona gestione e programmi di formazione per insegnare i principi di un´alimentazione sana e di evitare lo spreco di cibo.  
   
   
MALMSTRöM DICE IL DEPUTATI: TTIP "NUOVO INIZIO", SIGNIFICA MAGGIORE CHIAREZZA  
 
Bruxelles, 4 dicembre 2014 - Ieri, il commissario commerciale dell´Ue Cecilia Malmström ha detto alla commissione per il commercio internazionale che il "nuovo inizio" per la Transatlantic Trade and Investment partenariato Ue-usa (Ttip) colloqui include una maggiore trasparenza, per dimostrare ai cittadini europei "che cosa è per loro", rafforzare la partecipazione della società civile nei colloqui, e "ambizioso e realistico" obiettivi per l´accesso all´Ue ai beni statunitensi, dei servizi e degli appalti pubblici, Come promesso nella sua Ttip comunicazione "iniziativa per la trasparenza" della scorsa settimana.Ms Malmströmreassured aveva già iniziato a pubblicare in precedenza limitato documenti colloqui Ttip, Ha anche annunciato che i risultati della consultazione pubblicata sulla "clausola di risoluzione delle controversie investitore-Stato", (che consente agli investitori di agire contro i governi stranieri), saranno pubblicati un "paio di settimane prima di Natale", con l´obiettivo di consultazione del Parlamento europeo Parlamento e il Consiglio dei ministri nel mese di gennaio e la presentazione di un approccio comune da adottare nelle trattative Ttip nella primavera del prossimo anno. Malmström ha aggiunto che una nuova strategia commerciale dell´Ue dovrebbe essere pubblicata il prossimo anno. Nelle loro domande e osservazioni, i deputati hanno sottolineato la necessità riorientare il dibattito commercio su interessi "offensive" dell´Ue, piuttosto che le sue quelli "difensivi". La trasparenza deve valere anche per altri negoziati commerciali, oltre a quelli Ttip, hanno insistito. Infine, i deputati hanno chiesto alla signora Malmström sul commercio talkswith Giappone e Singapore, i colloqui di investimento con la Cina, le possibilità di concludere il "giro" negoziati di Doha dell´Organizzazione mondiale del commercio e portando l´India al tavolo dei negoziati multilaterali, e l´impatto del commercio Trans-pacific partenariato sulle relazioni commerciali bilaterali dell´Ue.  
   
   
ESCLUSIONE DA VINCOLI PATTO STABILITÀ COFINANZIAMENTI FONDI EUROPEI; COMITATO REGIONI EUROPEE APPROVA PARERE MARINI  
 
Bruxelles, 4 dicembre 2014 - "Regioni e città chiedono a governi e Commissione di convergere al più presto sull´esclusione del cofinanziamento dei fondi strutturali dal calcolo dell´indebitamento nazionale, di fare chiarezza sui margini di flessibilità consentiti dalle regole attuali per interventi a favore della crescita e di potenziare la capacità di prestito della Banca Europea degli Investimenti". E´ questo l´obiettivo principale che intendono perseguire le Regioni d´Europa, contenuto nel parere discusso ed approvato ieri in sede plenaria dal Comitato delle Regioni, illustrato in aula da Albert Bore (del gruppo Pse) in rappresentanza della presidente della regione Umbria, Catiuscia Marini (Prima Vice-presidente del Comitato delle Regioni), firmataria del parere, e assente perché trattenuta a Roma, dove partecipa sin da ieri alla difficile trattativa per l´Ast di Terni. "Promuovere la qualità della spesa pubblica in ambiti oggetto d´intervento dell´Ue": questo il titolo del parere che affronta il tema di una diversa politica di bilancio che favorisca gli investimenti e sia di stimolo alla crescita: "dopo anni in cui i tagli ai bilanci pubblici - si afferma con il parere - hanno gravato soprattutto sulle spese strategiche per la crescita, è venuto il momento di elaborare e mettere in campo una vera strategia europea per rilanciare gli investimenti". Nel progetto di parere elaborato dalla Presidente Marini si chiede che questa strategia intervenga sia sul versante delle regole, con l´esclusione dal calcolo dell´indebitamento del cofinanziamento nazionale e regionale dei progetti supportati dai fondi strutturali e la revisione dei criteri attuali di calcolo del deficit strutturale dei Paesi membri; sia sul fronte delle risorse, mobilitando nuovi fondi pubblici e privati grazie a un ruolo più incisivo della Banca Europea per gli Investimenti (Bei), promosso anche con uno stanziamento di 5 miliardi di Euro del bilancio Ue a garanzia di nuovi prestiti per progetti infrastrutturali. Per quanto riguarda il piano da 300 miliardi di Euro presentato dal Presidente della Commissione, Jean-claude Juncker, il Comitato delle regioni d´Europa lo accoglie con favore, ma chiede "maggiori informazioni sulla provenienza delle risorse, sulla loro reale addizionalità e sul volume di risorse private che si prevede attivare, auspicando che le autonomie territoriali siano adeguatamente coinvolte nel processo di programmazione degli interventi". Con il parere, infine, si chiede alla Commissione Europea di realizzare un "libro bianco" che proponga una "classificazione europea" del livello di qualità degli investimenti pubblici nei conti della spesa pubblica definito sulla base degli effetti a lungo termine di tali investimenti.  
   
   
BOLZANO: ENERGIA, A22, MACROREGIONE, SVILUPPO RURALE: SOSTEGNO DA BRUXELLES  
 
Bolzano, 4 dicembre 2014 - - Sostegno per la merchant line al Brennero, per la proroga della concessione A22, per l´istituzione di un coordinatore della macroregione alpina e per l´approvazione del nuovo programma di sviluppo rurale è stato confermato il 3 dicembre a Bruxelles al presidente della Provincia Arno Kompatscher nei vari incontri con politici e funzionari Ue. Passi avanti su questioni importanti si registrano al termine dei quattro appuntamenti a cui ha partecipato il presidente Kompatscher a Bruxelles: con Antonio Tajani, vicepresidente vicario del Parlamento europeo e fino al 2014 commissario Ue ai trasporti e all´industria, si è convenuto sul sostegno politico in sede europea per raggiungere una proroga della concessione dell´autostrada del Brennero, "che sarebbe di grande significato sia sul piano economico che della politica ambientale per i territori attraversati", ha detto Kompatscher. La merchant line al Brennero, l´interconnessione transfrontaliera dell´elettrodotto che consentirà di allacciare la rete altoatesina al mercato europeo dell´energia elettrica, è stata al centro del colloquio con il direttore generale del mercato energetico interno della commissione Ue, Klaus Dieter Borchardt. Riguardo al necessario pronunciamento dell´Ue, "la Direzione generale ci ha assicurato la sua disponibilità e il suo aiuto nell´iter di approvazione", ha riferito Kompatscher. Con Borchardt si è discusso anche delle possibilità di cofinanziamento Ue per progetti energetici innovativi a livello locale, vale a dire di Comuni o cooperative: "Ha confermato che questa tipologia di contributo diretto è fattibile e ci ha invitato a presentare i nostri progetti a Bruxelles", ha aggiunto Kompatscher. Nell´incontro con il vicedirettore generale della Direzione agricoltura, Rudolf Mögele, il Presidente della Provincia ha invece fatto il punto sulla procedura di approvazione del programma di sviluppo rurale 2014-2020 presentato dall´Alto Adige. "Mögele ha comunicato che siamo a buon punto e che la Provincia di Bolzano ha buone possibilità di essere nel primo gruppo di programmi operativi approvati dall´Ue." Un rapido via libera sarebbe fondamentale, "perchè potremmo iniziare subito l´attuazione senza rischiare lunghi tempi di attesa, considerando che i programmi da approvare sono complessivamente 120." Kompatscher ha infine partecipato alla sessione plenaria del Comitato delle Regioni Ue che ha approvato il parere di iniziativa sulla strategia macroregionale alpina presentato dal presidente del Consiglio del Tirolo Herwig van Staa: "Abbiamo confermato la richiesta alla Commissione Ue di prevedere la figura di un coordinatore della macroregione alpina - ha spiegato Kompatscher - per garantire continuità nell´azione di un´area che sarà espressione di 7 Paesi, 48 Regioni e 70 milioni di cittadini." La maggioranza politica su questa richiesta è ampia e le premesse per un suo accoglimento dell´Ue sono favorevoli.  
   
   
MARONI: VENERDÌ IN GIUNTA LEGGE SU AUTONOMIE  
 
Milano, 4 dicembre 2014 - "Venerdì porterò in Giunta la Legge sul riordino delle Autonomie". Lo ha annunciato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, conversando con i giornalisti a margine della presentazione della guida ´Vini plus´. "C´è un importante incontro fra Regioni e Governo - ha ricordato - per capire se questo emendamento folle che obbliga le Regioni ad assumere metà dei dipendenti delle Province, viene confermato oppure no". Cambiano Scenari - La conferma o meno di questo aspetto della Legge di Stabilità, ha osservato il governatore, "cambia gli scenari. Se noi fossi costretto a prendermi 3000 dipendenti in più, raddoppiando così i dipendenti della Regione, è chiaro che dovrò anche riprendere tutte le competenze che ho delegato alle Province, salvo quelle trasferite per legge. Oggi sapremo e di conseguenza venerdì deliberiamo una proposta di legge da portare in Consiglio sulla riforma del sistema delle autonomie".  
   
   
FINANZIARIA 2015: FVG, MAI COSÌ CONTENUTI GLI INTERVENTI "PUNTUALI  
 
Trieste, 4 dicembre 2014 - "La Finanziaria della Regione per il 2015 non prevede alcun finanziamento ´agli amici degli amici´". "Dunque basta poste puntuali ´ad personam´, che la Giunta Serracchiani ha drasticamente eliminato", ha confermato ieri l´assessore regionale alle Finanze Francesco Peroni, segnalando come "rispetto alla Finanziaria per il 2013, cioè quella varata dal precedente Consiglio regionale, gli interventi puntuali contributivi sono passati da ben 211 a soli 19, ridotti anche rispetto alla precedente legge finanziaria, quella per l´anno in corso, che ne annoverava ventidue". "Questa netta contrazione è frutto - ha sottolineato l´assessore Peroni - anche della migliore tecnica legislativa adottata, che tende ormai a privilegiare riforme organiche di settore. Si guardi all´esempio della cultura, dove - per effetto della riforma organica della scorsa estate - le poste puntuali sono passate dalle 121 del 2013 alle attuali 10. E, tra l´altro, quelle ancora presenti sono per lo più figlie di iniziative, diciamo così ´ereditate´, che vanno comunque portate a conclusione". "Va inoltre tenuto presente che la Regione svolge funzioni amministrative, in relazione all´esercizio delle quali ogni iniziativa di spesa presuppone una norma finanziaria che ne dia copertura. In circostanze eccezionali, dove la peculiarità del caso e le esigenze di celerità del provvedimento lo giustifichino in termini di interesse pubblico, non è irragionevole affidare a una norma ad hoc la risposta a un bisogno specifico: bisogno che, viceversa, verrebbe sostanzialmente disatteso ricorrendo al percorso più articolato della norma generale, seguita da un regolamento attuativo", ha ricordato lo stesso Peroni.  
   
   
RIORDINO DELLE PROVINCE, LE MARCHE STANNO ATTUANDO LE DISPOSIZIONI NAZIONALI.  
 
Ancona, 4 dicembre 2014 - “La Regione Marche sta correttamente attuando le disposizioni contenute nella legge 56/2014, per il riordino delle funzioni delle Province”. Lo riferisce il vice presidente e assessore agli Enti Locali, Antonio Canzian. “La Giunta regionale, il 6 ottobre scorso, ha costituito l’Osservatorio regionale per il riordino delle funzioni delle Province, composto da esperti designati dall’Anci Marche (Comuni), dall’Upi Marche (Province) e dalla Regione – continua Canzian - Si sono tenute tre riunioni e ne sono state programmate altre nel corso del corrente mese, per giungere alla validazione della mappatura dei beni e delle risorse connesse alle funzioni delle Province e per l’individuazione delle funzioni oggetto di riordino, in modo da elaborare una condivisa proposta di legge regionale”. Il clima, all´interno dell´Osservatorio, sottolinea il vicepresidente “è collaborativo e costruttivo, e si sta facendo un buon lavoro. Nel sito internet regionale www.Marchentilocali.it  alla pagina Comuni e Province è disponibile la documentazione dell’attività dell’Osservatorio e, in particolare, l’elenco delle funzioni fondamentali provinciali, articolate per procedimenti, insieme alla ricognizione delle funzioni e delle risorse a esse collegate. Nel corso dei lavori dell’Osservatorio, è emerso che il problema principale, che accomuna gli enti locali e la Regione, è l’assenza di copertura finanziaria della spesa per l’esercizio delle funzioni, fondamentali e non, di tutti gli enti locali, della Regione e in particolar modo delle Province. Gli enti che dovrebbero subentrare nell’esercizio delle funzioni provinciali, in assenza della relativa copertura finanziaria, non sarebbero certamente in grado di coprire la spesa con risorse proprie. Il problema, pertanto, non è risolvibile solo con interventi normativi, per cui l’azione Regionale si è spostata sui tavoli di confronto presso la Conferenza Stato – Regioni, dove sono state chieste garanzie per la tutela dei livelli occupazionali e per i servizi fondamentali gestiti dalle Province. I rappresentanti del Governo mi sembra abbiano compreso l’oggettiva difficoltà di dare attuazione alla legge Delrio”.  
   
   
MENO BUROCRAZIA, INTEGRAZIONE DEI FONDI E PIÙ COMPETITIVITÀ: LA REGIONE SARDEGNA AD ABBASANTA AVVIA LA NUOVA PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE  
 
Abbasanta, 4 dicembre 2014 - Semplificazione di procedure e strumenti finanziari, integrazione fra fondi europei, nazionali e regionali, auto-organizzazione del territorio, rafforzamento della capacità amministrativa e, infine, una solida politica orizzontale della Regione incardinata su competitività, internazionalizzazione e innovazione. Con un unico obiettivo: rimettere in moto l´economia in Sardegna, con nuovi finanziamenti e aprendo nuovi cantieri. L´incontro Ad Abbasanta - Sono i capisaldi della Nuova Programmazione Territoriale presentata il 29 novembre ad Abbasanta a Enti Locali, sindacati e associazioni di categoria dal presidente della Regione Francesco Pigliaru e dagli assessori della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci, dell´Urbanistica e degli Enti Locali Cristiano Erriu e dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda. "Oggi inizia una nuova stagione della programmazione territoriale e vogliamo avviarla non solo con i Comuni ma con l´intero partenariato economico e sociale della Sardegna - dice l´assessore Paci - Il messaggio della Regione è molto chiaro: la programmazione territoriale deve coinvolgere da subito tutte le forze e soprattutto dobbiamo essere immediatamente operativi, individuando procedure diverse e adeguate per ciascun territorio, ascoltandone le vocazioni specifiche, puntando su obiettivi concreti attraverso l´auto organizzazione dei Comuni". La Programmazione Territoriale - La programmazione territoriale integra le tradizionali suddivisioni regionali in programmazione economica e pianificazione per offrire precisi riferimenti territoriali alle politiche di sviluppo. Consente di esplicitare la visione di sviluppo sostenibile che si basa sulla integrazione, valorizzazione e rigenerazione delle potenzialità economiche, sociali e ambientali proprie dei territori e delle aree urbane che costituiscono il capitale territoriale della regione. L´obiettivo della Giunta è portare la programmazione degli interventi nel territorio, non calandoli dall´alto ma discutendoli con gli amministratori locali e modellandoli in base alle vocazioni dei singoli territori. "La grande scommessa è integrare le esigenze regionali con quelle dei singoli territori, attraverso quella politica di place-based di cui si discute moltissimo in Europa - sottolinea il vicepresidente della Giunta - È indispensabile individuare luoghi specifici e specializzazioni più idonee a promuovere lo sviluppo e a ridurre le disuguaglianze dei territori". La Semplificazione - Bandi europei territorializzati e semplificati con procedure automatiche, tempi amministrativi certi grazie a cronoprogrammi per ciascuna procedura, formazione specialistica per i soggetti gestori nel quadro del rafforzamento delle capacità amministrative, utilizzo del nuovo sportello Suape (Sportello Unico per le attività produttive e per l´edilizia), che sarà collegato con la piattaforma unica che garantisce l´interoperabilità delle banche dati per tutti i regimi di aiuti, procedure online anche per gli enti locali. "Semplificare, snellire la burocrazia, accorciare i tempi: sono obiettivi fondamentali, da raggiungere in tempi brevissimi per cambiare le politiche sul territorio", aggiunge il titolare del Bilancio. Fondi Integrati E Autogoverno - Per una programmazione territoriale che funzioni davvero in un quadro strategico unitario devono essere messe a sistema le risorse nazionali (Fsc), regionali ed europee (fondi Fesr, Fse, Feasr, Feamp). Risorse che devono essere ben programmate per essere ben spese: il territorio non solo definisce la strategia di sviluppo ma si assume la responsabilità di attuarla, grazie anche a un supporto, anche finanziario, per lo sviluppo delle competenze interne. Principio, questo strettamente legato alla riforma degli Enti Locali. "La programmazione territoriale con il futuro assetto organizzativo avverrà gradualmente e sarà costruita insieme ai comuni, in modo tale da scegliere ambiti ottimali frutto di decisoni condivise e ragionate. Scelte che saranno poi governate dal testo unico - spiega l´assessore degli Enti Locali Cristiano Erriu - Il cuore di questa Riforma passa dal tema della semplificazione e delle gestione associata. La semplificazione va ricondotta a un pensiero ordinato e ragionato, con una armonizzazione del sistema contabile della Regione e dei Comuni, la riduzione dei costi della politica, l’eliminazione degli orpelli che impediscono ai Comuni di agire con tempestività e dare risposte ai cittadini, e la creazione di politiche regionali che siano coerenti con il nuovo sistema istituzionale". Per il titolare degli Enti Locali "è importante puntare su servizi di qualità e sulla specializzazione dei dipendenti dei Comuni che si troveranno a gestire le funzioni amministrative ora in capo alla Regione, ma che saranno trasferite ai Comuni". Conclusi gli interventi di sindaco e parti sociali ed economiche, è stato deciso che dopo l´approvazione della manovra finanziaria inizieranno gli incontri direttamente sui territori a partire da gennaio. "Era importante oggi partire, con tutti - ribadisce l´assessore Paci - la strada è lunga e irta di difficoltà ma sono convinto che insieme riusciremo ad andare avanti e centrare importanti obiettivi per lo sviluppo economico e sociale dei nostri territori". Pigliaru: Sì A Proposte Chiare E Concrete - Trarre le conclusioni è spettato al presidente della Regione. "Le risorse ci sono e stiamo parlando di risorse importanti", ha detto Francesco Pigliaru, ripercorrendo lo schema dei fondi a disposizione così come illustrato dagli assessori nei loro interventi, esposti nel corso della mattinata. Il presidente della Regione ha proseguito la sua relazione analizzando il percorso che è stato della progettazione integrata, "un metodo assolutamente ragionevole, che in passato non ha funzionato perchè affrontato con strumenti non adeguati. Ma è necessario che la Regione dialoghi costantemente con i territori, che conoscono bene le proprie specificità, e quindi esigenze e potenzialità", ha proseguito il presidente Pigliaru. "Per questo devono essere co-protagonisti del progetto di sviluppo, unendo le loro voci. E siccome sviluppo significa assunzione di responsabilità da parte di tutti, noi non apriamo tavoli per discutere di generici libri dei sogni, pieni di richieste di ogni tipo, che non solo ingolfano il lavoro facendo perdere nel mucchio le idee utili, ma nello stesso tempo aprono le porte ad assalti alla diligenza, dove ognuno cerca qualcosa per sè. I territori devono presentarsi uniti e avere il coraggio di scegliere le cose che servono davvero al loro sviluppo", ha concluso Francesco Pigliaru. "Poche proposte chiare e concrete su cui possiamo lavorare insieme. E´ questa la vera sfida".  
   
   
BASILICATA: SBLOCCA ITALIA, INTERVIENE IL PRESIDENTE PITTELLA  
 
Potenza, 4 dicembre 2014 - Pubblichiamo di seguito il testo di un “post” pubblicato sulla pagina facebook del presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella. Nelle stesse ore in cui, ieri, come riportato dalla stampa, i due consiglieri regionali grillini, Leggieri e Perrino, in una conferenza stampa, mi rinfacciavano un “inaccettabile silenzio” sulla legge “Sblocca Italia”, io ero a colloquio, su questo argomento, con una folta delegazione del Wwf, di Legambiente e della Rete Studenti Medi: circostanza anche questa documentata dai giornali di oggi. Il giorno prima sullo stesso tema avevo avuto modo di confrontarmi con la Conferenza Episcopale di Basilicata. Agli studenti, agli ambientalisti e ai Vescovi lucani ho detto le cose che vado ripetendo da mesi e che ribadirò domani in Consiglio regionale. E cioè che le Istituzioni – e quanti le rappresentano – hanno il dovere morale di ricercare una soluzione ai problemi, non di farsi la “guerra” per il solo gusto di mostrare i muscoli o per conquistare una manciata di voti. Così come siamo riusciti nei mesi scorsi a far modificare in modo sostanziale la versione originaria del decreto Sblocca Italia, portando a casa risultati storici che ci consentiranno di venire incontro ai bisogni di migliaia di famiglie lucane (vedi reddito minimo di inserimento) e di finanziare opere pubbliche attese da decenni in questa regione, sono certo che grazie alle costruttive e proficue interlocuzioni avviate con il Governo riusciremo a conseguire prima del 10 gennaio prossimo anche la correzione dell’articolo 38 della Legge Sblocca Italia. Gli emendamenti da noi suggeriti – e dei quali riferirò domani in Aula – sono il frutto di un esame attento e puntuale , fatto con l’ausilio di autorevoli esperti, della legge licenziata dal Parlamento, in un’ottica di “leale collaborazione” – come recita la Costituzione – tra tutti i livelli Istituzionali di questo Paese. Io ascolto sempre i cittadini. Sono dalla loro parte. Ed essi lo sanno. Soprattutto essi sono consapevoli che troveranno sempre in me chi li difenderà in tutte le sedi e in ogni circostanza. E ancora una volta lo dimostrerò: basta solo saper attendere.  
   
   
FONDI POR 2007-2013, DA OGGI PER PROVINCE E COMUNI 20 MILIONI A DISPOSIZIONE. ASSESSORE SARDEGNA: I SOLDI EUROPEI VANNO SPESI PRESTO E BENE  
 
Cagliari, 4 Dicembre 2014 - Da oggi fino al 31 gennaio Comuni e Province possono richiedere il finanziamento per progetti in fase definitiva, pronti cioè per essere cantierizzati: ieri è stato pubblicato il bando che mette a disposizione 20 milioni di Fondi Europei Fesr 2007-2013 con una procedura a sportello (i progetti saranno finanziati in ordine di arrivo delle richieste). L´elenco dei progetti ammessi sarà definito entro il 1 marzo 2015 e le opere dovranno essere consegnate entro il prossimo 30 settembre. I finanziamenti possono essere richiesti per progetti che si occupano di: sostegno all´adozione dei principi di risparmio ed efficienza energetica (asse 3); azioni di prevenzione dei fenomeni di dissesto idrogeologico, erosione e degrado, desertificazione del suolo; promozione, riqualificazione e integrazione degli itinerari tematici che valorizzino il patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale sardo (asse 4); ristrutturazione del patrimonio architettonico, recupero degli spazi pubblici e delle aree verdi, offerta di servizi urbani innovativi e di eccellenza incentivando anche il ricorso agli strumenti di Partnership Pubblico Privato (Ppp); iniziative di riqualificazione dei sistemi ambientali e delle loro opere istruttive di pregio per migliorare l´attrattività dei centri minori (asse 5). La delibera che definisce le procedure è stata approvata in Giunta la scorsa settimana, ed è stata presentata dall´assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci con gli assessori dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda, della Difesa dell´Ambiente Donatella Spano, del Turismo Francesco Morandi e degli Enti Locali Cristiano Erriu, con il duplice obiettivo di salvare una parte importante dei fondi europei non spesi nella precedente programmazione e di dare un´accelerata ai cantieri. I Progetti Finanziabili - Si tratta di interventi ammissibili a finanziamento nelle linee di attività del Por Fesr 2007/2013, la cui previsione di spesa sia inserita nel programma triennale delle opere pubbliche, dotate almeno di progettazione definitiva, che abbiano acquisito tutte le autorizzazioni amministrative necessarie e per le quali, entro trenta giorni dalla data di comunicazione dell’avvenuta selezione, l’amministrazione si impegni all´approvazione del relativo progetto esecutivo e all´indizione della gara di appalto entro i quindici giorni successivi. Sono inoltre ammissibili gli interventi per i quali a oggi sia già stato disposto l’affidamento mediante procedura di appalto di progettazione ed esecuzione sulla base di un progetto preliminare o definitivo, già dotato delle relative autorizzazioni, per le quali le amministrazioni si impegnino ad approvare la progettazione esecutiva entro trenta giorni dalla data di comunicazione dell’avvenuta selezione e ad indire la gara di appalto entro i quindici giorni successivi. Gli interventi, per essere ammissibili al finanziamento, dovranno essere collaudati e rendicontati entro il 30 settembre 2015. Sono inoltre ammissibili gli interventi di pronta cantierabilità, dotati di progettazione esecutiva, proposti dagli enti locali a valere sull´Avviso Opere pubbliche cantierabili, non ancora finanziate. Gli enti locali che hanno proposto interventi coerenti con le linee di attività previste dall´avviso potranno presentare la domanda di partecipazione per gli stessi progetti anche nel caso in cui abbiano già anticipato l´avvio dei lavori. La Piattaforma Informatica - Per semplificare le procedure di presentazione delle domande di finanziamento, è predisposta una piattaforma informatica che consentirà ai proponenti, dopo la fase di accreditamento, di caricare tutti i dati necessari e di stampare la domanda. Per quanto concerne il progetto definitivo, o il livello progettuale acquisito nel caso sia già stato disposto l´affidamento mediante appalto di progettazione ed esecuzione, si richiede sia la presentazione in cartaceo, sia in supporto informatico (Cd-rom/dvd) in formato immagine Jpeg o Pdf, che dovrà essere inviato, insieme a tutta la documentazione richiesta. Le proposte progettuali possono essere presentate, dalle 9 di domani in formato telematico e dovranno essere inoltrate in formato cartaceo entro 5 giorni dalla presentazione della domanda telematica. Le proposte verranno esaminate per essere giudicate ammissibili a finanziamento secondo l´ordine cronologico di arrivo. La scadenza ultima per la presentazione delle domande è prevista il 31.01.2015 e la scadenza per la comunicazione dell´avvenuta ammissione a selezione è fissata al 01.03.2015. Paci: Tentiamo Il Salvataggio Dei Fondi - "Questa della procedura a sportello per erogare fondi Ue è un´iniziativa sperimentale - sottolinea il vicepresidente della Giunta - ma se vediamo che la cosa funziona siamo pronti a mettere in campo altre risorse, perché i fondi europei vanno spesi presto e bene. Invece, siamo qui a recuperare ancora una volta gli inammissibili ritardi della precedente amministrazione regionale: questi soldi la Sardegna non può permettersi di perderli perché possono essere utilizzati per opere strategiche".  
   
   
10 DICEMBRE 2014 GIORNATA DELLE MARCHE, SI AVVICINA LA DECIMA EDIZIONE - FOCUS SU CRESCITA, SVILUPPO, LAVORO..  
 
Ancona, 4 dicembre 2014 - Si avvicina la decima edizione della “Giornata delle Marche 2014” che si svolgerà mercoledì 10 dicembre 2014, dalle ore 16,30 al Teatro delle Muse di Ancona. Quest’anno il tradizionale appuntamento avrà come focus la crescita, lo sviluppo e il lavoro nel 7° anno di crisi nazionale. “Sarà un momento di approfondimento e riflessione aperta e condivisa con la comunità per guardare al futuro con più fiducia - afferma il presidente della Regione Gian Mario Spacca - e per offrire ai nostri giovani, in particolare, nuove opportunità, riaffermando le nostre eccellenze. La strategia del governo regionale è stata fin dall´inizio un duro confronto con la crisi. Sapevamo di dover affrontare un periodo difficile, ma la realtà ha superato ogni immaginazione. Abbiamo vissuto la recessione internazionale più dura dopo la 2° guerra mondiale e la crisi del 1929. Questo drammatico scenario – prosegue il presidente - ha imposto il superamento delle divisioni e la sommatoria delle istanze territoriali, per fare di tante Marche finalmente una sola regione. Si è quindi proceduto prima con una difesa attiva della base occupazionale, della competitività e della coesione che ci consente ora di porre le basi per una nuova strategia di attacco su quattro assi principali: sviluppo e imprese; sicurezza, lavoro, welfare; ambiente e territorio, produttività dell’amministrazione. I dati diffusi ieri dall’Istat sul lavoro ci confermano che siamo sulla buona strada”. Le Marche presentano un tasso di disoccupazione in discesa all’8,9%, inferiore alla media nazionale che purtroppo ancora viaggia vicino al 12% (11,8%). Migliora anche il tasso di occupazione che cresce al 62,5%, contro il 56% della media nazionale. “Obiettivo finale – conclude Spacca - fare delle Marche un ecosistema per l´innovazione, con un nuovo modello di sviluppo territoriale a motore multiplo e ad alta intensità collaborativa, basato su creatività, conoscenze e nuovi saperi, network, integrazioni di sistema, trasversalità dei fattori”. Tra i principali interventi di “difesa attiva” della competitività, del lavoro, e della coesione sociale vanno ricordati: • Oltre 1 miliardo di Euro per la tutela del lavoro con progetti, formazione e ammortizzatori sociali. • 1 miliardo di Euro di finanziamenti garantiti per la liquidità delle Pmi. • 630 milioni di Euro di investimenti attivati per ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico a favore delle Pmi. • 290 milioni di Euro di capacità di spesa propria della Regione trasferita a Comuni e Province per favorire i pagamenti alle imprese con il patto di stabilità regionale verticale. • 61 milioni di Euro di fondi regionali destinati ai Comuni per compensare integralmente i tagli nazionali al fondo per le politiche sociali degli Enti locali. • Oltre 7 miliardi di lavori e progetti realizzati sulle infrastrutture stradali e immateriali Una pressione fiscale ridotta di -38% e scesa sotto la media nazionale, con un’esenzione dall’addizionale Irpef del 50% dei cittadini marchigiani. Una lotta all’evasione fiscale che ha fatto recuperare 295 milioni di Euro, evitando di ricorrere all’indebitamento e/o a nuove tasse. Grazie a queste misure le Marche hanno resistito meglio di altre Regioni come testimoniano numerosi dati: • Indice di produzione industriale dal 2008: Italia -24 punti, Marche -12 punti. • Conferma del primato di imprenditorialità: 99 imprese su mille abitanti, in Italia 85. • Leader in Italia e tra le prime 15 in Ue per vocazione produttiva occupazionale. • Tasso di disoccupazione in discesa all’8,9%, inferiore alla media nazionale che purtroppo ancora viaggia vicino al 12% (11,8%). • Tra le prime 4 Regioni a Statuto ordinario per minore tasso di disoccupazione • Il tasso di disoccupazione Marche all’8,9% diminuisce sia rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso (9,6%) sia rispetto al trimestre precedente (9,8%). • Il tasso di occupazione cresce al 62,5%, contro il 56% della media nazionale. • Migliora anche la situazione della Cassa Integrazione Guadagni totale: nel 3° trimestre 2014 nelle Marche registra un -18% contro il +15% della media nazionale. • Infortuni mortali sul lavoro scesi sotto la media nazionale. • Prime in Italia per crescita dell´export che ha ripreso i livelli pre-crisi. • Prime in Italia e tra le prime in Europa per speranza di vita. La Giornata delle Marche si svolgerà anche nel segno di Giacomo Leopardi, sull’onda della straordinaria e complessa operazione culturale messa a punto dalla Regione Marche con il film ‘Il giovane favoloso’, che in questi giorni celebra il milione di spettatori, autentico record in Italia. Con i protagonisti verrà ripercorso il progetto per ampliare la conoscenza del genio di Recanati e la sua opera dal valore universale. L’operazione è strettamente correlata con la promozione del territorio marchigiano e dei suoi cluster turistici: un modo in più per fornire “carburante” a nuovi motori di sviluppo in grado di generare posti di lavoro.  
   
   
REDDITO MINIMO DI INSERIMENTO: DICHIARAZIONE PRESIDENTE PITTELLA: “CREDO SI TRATTI DI UNO DEI PRIMI ESPERIMENTI DI QUESTO TIPO AVVIATI IN ITALIA, SUL QUALE HO POTUTO PERSONALMENTE RISCONTRARE LA CONDIVISIONE TANTO DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO, QUANTO DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO”  
 
Potenza, 4 dicembre 2014 - “L’accordo sul reddito minimo di inserimento sottoscritto con Cgil-cisl-uil premia un lavoro in atto da mesi, frutto delle proficue interlocuzioni avviate a suo tempo in seno alla Cabina di Regia “Basilicata 2012”, oltre che delle sollecitazioni venute ancora recentemente dalla Conferenza Episcopale di Basilicata. Credo si tratti di uno dei primi esperimenti di questo tipo avviati in Italia, sul quale ho potuto personalmente riscontrare la condivisione tanto del Ministero dello Sviluppo Economico, quanto della Presidenza del Consiglio. Il progetto di Reddito Minimo di Inserimento, reso finanziariamente sostenibile dalla norma contenuta nella legge Sblocca Italia che consente di utilizzare i fondi dell’ex carta carburanti per misure di sviluppo economico e per l’attivazione di una card sociale, rientra in una più ampia strategia del Governo regionale a sostegno delle fasce più deboli della società, da un lato, ma anche per la ripresa dello sviluppo e il sostegno dell’occupazione, dall’altro, in un’ottica di utilizzo virtuoso delle royalties del petrolio e dei fondi messi a disposizione delle Regioni dalla nuova programmazione comunitaria 2014-2020”. Lo dichiara il presidente della Regione Marcello Pittella.  
   
   
SARDEGNA - LAVORO, INSEDIATA LA CONSULTA REGIONALE DELL´EMIGRAZIONE: OCCORRE DISEGNARE UN NUOVO RUOLO DEI CIRCOLI DEI SARDI NEL MONDO  
 
Cagliari, 4 Dicembre 2014 - Si è insediata l’ 1 dicembre, nella sede dell´assessorato del Lavoro, la nuova Consulta Regionale per l´Emigrazione nominata con una delibera lo scorso 11 novembre. La Consulta è presieduta dall´assessore Virginia Mura e ne fanno parte venticinque membri, tra i quali tredici rappresentanti dei quasi 140 Circoli, riuniti in sette Federazioni, in Italia e nel mondo. Nella seduta d´insediamento sono stati eletti i vicepresidenti e i componenti del Comitato di presidenza. Il nuovo vicepresidente vicario è Domenico Scala, delegato dei Circoli della Svizzera; l´altro vicepresidente è Serafina Mascia, presidente della Federazione dei Circoli sardi in Italia. Gli eletti nel Comitato di presidenza sono Vittorio Vargiu, rappresentante dei Circoli di Argentina, e Pierpaolo Cicalò, rappresentante dell’Istituto Fernando Santi. Nel corso della riunione, è stato illustrato il programma annuale per l´emigrazione 2014 e sono state esaminate le proposte per una nuova legge regionale sull´emigrazione, provvedimento che interessa gli oltre 500 mila sardi che risiedono fuori dall´isola. "Guardiamo con molta attenzione al lavoro dei circoli sardi in Italia e nel mondo", ha commentato l´assessore Mura. "L´obiettivo della Regione - ha aggiunto l´esponente della giunta Pigliaru - è valorizzare la loro attività partendo da un intervento sul quadro normativo, fondato su nuovi principi e sull´adeguamento del ruolo che questi organismi svolgono per la comunità dei sardi all´estero. La riforma dovrà tenere conto della qualità delle iniziative, del ruolo attivo nell´inserimento degli emigrati nell´ambito lavorativo, nelle scuole e nelle università, e della funzione sociale nelle attività d´integrazione socio-culturale. Un´opportunità da cogliere, per esempio, è il sostegno finanziario offerto da "Garanzia Giovani" per le misure di mobilità transnazionale che - ha ricordato l´assessore Mura - consentono ai giovani sardi di trascorrere un periodo di tirocinio dai 2 ai 6 mesi all´interno di aziende operanti in tutta Europa". Per il 2014 i fondi regionali destinati alle organizzazioni degli emigrati ammontano a un milione e 585 mila euro. La parte più consistente, pari a un milione e 290 mila, sarà ripartita tra i diversi circoli. Ottantamila euro, invece, saranno destinati a progetti rivolti alle nuove generazioni attraverso corsi di lingua, workshop di formazione e borse di studio per studenti figli di emigrati. In merito alla dotazione finanziaria a sostegno del mondo dell’emigrazione, tutti i rappresentati dei circoli hanno protestato denunciando la grave insufficienza dei fondi stanziati dalla Regione.  
   
   
MARCHE: FORMAZIONE QUALIFICATA: UN’OPPORTUNITÀ PER L’OCCUPAZIONE DEI GIOVANI FORMATI NEI SETTORI DELLA GREEN ECONOMY E MULTIMEDIALE.  
 
Ancona, 4 dicembre 2014 - La Regione Marche assegna contributi per l’assunzione di giovani formati nel settore della green economy e del multimediale con i bandi del 2013. I contributi possono essere richiesti anche dalle imprese marchigiane che hanno già assunto i formati. L’avviso pubblico è disponibile sul sito www.Istruzioneformazionelavoro.marche.it  e verrà pubblicato sul Bur Marche (Bollettino ufficiale della Regione) il 4 dicembre 2014. “La Regione ha investito risorse per riqualificare professionalmente i giovani disoccupati, puntando sulle potenzialità dell’economia verde – afferma l’assessore al Lavoro, Marco Luchetti – Un intervento che ha consentito di coniugare un nuovo modo di fare impresa con la creazioni di nuovi posti di lavoro. Siamo convinti che dalla sostenibilità energetica possano venire ulteriori possibilità occupazionali, da incentivare e agevolare”. Nel 2013 la Regione Marche ha emanato l’Avviso pubblico per il sostegno della qualificazione professionale di giovani disoccupati, grazie al quale ha finanziato sette corsi di specializzazione finalizzati all’apprendimento di abilità, conoscenze e capacità specifiche nel campo della green economy e del multimediale. Le qualifiche erano quelle di Tecnico programmatore specializzato in soluzione “Mobile”; Tecnico esperto nella progettazione di energie rinnovabili; Tecnico progettista di prodotti e servizi multimediali. Sono 110 i ragazzi che hanno terminato il percorso di formazione di 400 ore, di cui 120 ore di stage presso le imprese della regione Marche e che hanno ottenuto un attestato di specializzazione. Per dare completa attuazione al precedente intervento di riqualificazione professionale, la Regione Marche ha previsto un ulteriore intervento per il sostegno all’occupazione, “continuativo e sinergico al precedente” che prevede l’erogazione di contributi alle imprese marchigiane che hanno assunto o intendono assumere, a tempo indeterminato e/o determinato (full-time o part-time), le persone formate, con attestato di specializzazione in uno dei corsi di formazione nel settore della green economy e nel multimediale. L´importo degli incentivi, a seconda della tipologia di assunzione, è pari a 7mila euro per un contratto a tempo indeterminato full-time; 3mila euro per un contratto a tempo determinato della durata di 24 mesi; 2mila euro per un contratto a tempo determinato della durata di 12 mesi. L´importo del contributo sarà elevabile del 10 per cento, nel caso di assunzioni di donne. Le domande di contributo possono essere inviate entro il 31 gennaio 2015.  
   
   
´GARANZIA GIOVANI´: IN LOMBARDIA PRIMI RISULTATI POSITIVI  
 
Milano, 4 dicembre 2014 - "In Lombardia, le numerose prese in carico non sono un´azione burocratica, ma significano servizi concreti offerti ai giovani". Lo afferma Valentina Aprea, assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro a proposito dell´attuazione di ´Garanzia Giovani´ in Lombardia. Quasi 8.000 Giovani Presi In Carico - "Su quasi 8.000 giovani presi in carico - sottolinea l´assessore Aprea -, ben 5.000 sono stati attivati nel mondo del lavoro: oltre 2.000 con contratti a tempo determinato, oltre 200 con contratti a tempo indeterminato, 570 con contratti di apprendistato e oltre 2.000 con l´attivazione di un tirocinio". Monitoraggio Settimanale - Tutti i lunedì, direttamente sul portale regionale, al seguente indirizzo www.Garanziagiovani.regione.lombardia.it  sarà possibile consultare il report di monitoraggio riguardante l´andamento di ´Garanzia Giovani´ in Lombardia, al fine di valutare i progressi e conoscere i dati in maniera articolata e puntuale. Sulla Scia Di Dote Unica Lavoro - "´Garanzia Giovani´ in Lombardia - rimarca l´assessore Aprea - non rappresenta una novità, poiché nasce dalla felice esperienza della ´Dote Unica Lavoro´, ed è proprio per questo motivo che è stato possibile garantire rapidamente i servizi ai giovani ed assicurare una piattaforma unitaria e integrata di politiche attive sul territorio regionale". "All´interno di questa piattaforma - aggiunge l´assessore -, Regione Lombardia continua a investire anche su ´Dote Unica Lavoro´, destinata non solo ai giovani, ma a tutte le persone in cerca di lavoro e che si dimostra il modello più adeguato ad accompagnare i cittadini nei cambiamenti all´interno del mercato del lavoro". Le Doti Assegnate - "L´ottimo andamento - rimarca Aprea - è testimoniato dal consistente numero di ´Doti´ assegnate - a fine novembre sono state 46.709 e altre 8.000 sono in fase di conclusione - e dal fatto che 29.142 destinatari sono già stati avviati nel mondo del lavoro. Di questi 29.142, 11.329 sono inseriti con contratti superiori a 180 giorni, il 60 per cento a tempo determinato, il 23,1 per cento in apprendistato e il 16,9 per cento con contratto a tempo indeterminato". "Gli altri destinatari - prosegue l´assessore - hanno comunque raggiunto un risultato parziale con contratti inferiori a 180 giorni e attraverso percorsi di tirocinio". Quasi 30 Milioni Per Dul E Incentivi All´assunzione - "Il successo di queste politiche - conclude l´assessore Aprea - ci conforta nella scelta di mantenere lo strumento sempre aperto e finanziato. Per questo oggi abbiamo provveduto con un ulteriore finanziamento di ´Dote Unica Lavoro´ per 25 milioni e ulteriori 4,6 destinati a incentivi all´assunzione per le aziende".  
   
   
TOSCANA: COWORKING, AL VIA LE DOMANDE PER I CONTRIBUTI A GIOVANI CHE CONDIVIDONO SPAZI DI LAVORO  
 
Firenze 4 dicembre 2014 – C´è tempo fino al 10 dicembre per fare domanda per la fase due del progetto coworking, partita con il bando per i voucher individuali, pubblicato il 27 novembre nell´ambito del progetto Giovanisì e che prevede contributi finalizzati a sostenere un progetto imprenditoriale da realizzare presso un co-working iscritto nell‘elenco qualificato. Progetto a due fasi La prima fase del progetto, partita lo scorso ottobre, prevedeva la formazione dell´elenco delle sedi di co-working. L´elenco, consultabile sul sito della Regione e sulle pagine di Giovanisì, sarà aggiornato ogni mese in modo da dare la possibilità di conoscere quali e dove sono gli spazi per cui è possibile presentare la domanda. I giovani e le imprese possono presentare domanda per il voucher fino al 10 dicembre 2014. Saranno poi previste altre scadenze trimestrali nel corso del 2015. I voucher avranno un importo massimo di 2 mila euro che possono essere richiesti a rimborso delle spese sostenute per l´affitto della postazione lavorativa, esclusivamente all´interno di uno dei co-working presenti nell´elenco. La durata minima dell´affitto rimborsabile è di 6 mesi e la durata massima è di 12 mesi. Gli eventuali costi di affitto che eccedano l´importo massimo previsto di 2 mila euro saranno a carico del richiedente. Chi può fare domanda? Le domande di voucher possono essere presentate da due tipologie di soggetti: giovani di età compresa tra 18 e 40 anni (non vi sono limiti di età per persone disabili) in possesso della partita Iva, con residenza o domicilio in Toscana e imprese, iscritte al registro delle imprese di una delle Camere di Commercio della Toscana, i cui titolari o soci abbiano un´età compresa tra i 18 e i 40 anni (nel caso di impresa con due soci, il requisito dell´età deve essere rispettato da entrambi i soci; mentre nel caso di impresa con più soci deve essere rispettato almeno dalla maggioranza di essi). Graduatorie Entro il 7 febbraio 2015 sarà approvata la graduatoria dei giovani ammessi al finanziamento che dovranno quindi compilare e trasmettere entro 30 giorni dalla pubblicazione della graduatoria, un atto unilaterale d´impegno (disponibile e scaricabile a partire dal giorno di pubblicazione della graduatoria dei soggetti ammessi). Info: Settore Formazione e Orientamento della Regione Toscana coworking@regione.Toscana.it  Numero verde Giovanisì 800 098 719 (lun-ven, ore 9.30-16) info@giovanisi.It    
   
   
BOLZANO: CRESCE LA CONSULTA PER LA FAMIGLIA  
 
Bolzano, 4 dicembre 2014 - Cresce il numero dei componenti della Consulta per la famiglia della Provincia di Bolzano, che in futuro passeranno da 11 a 19. "In questo modo - commenta l´assessore Waltraud Deeg - vogliamo dare più forza a questo organo tramite una maggiore partecipazione e un maggiore coinvolgimento dei gruppi di interesse". Il compito della Consulta per la famiglia è quello di fungere da organo consultivo di riferimento per quanto riguarda le questione legate alla famiglia, nonchè di accompagnare e sostenere il percorso di attuazione della nuova legge provinciale che regola la materia. Attualmente la Consulta è formata da 11 persone, ma grazie alla legge omnibus sul sociale, entrata recentemente in vigore, il numero dei membri verrà aumentato di 8 unità sino a raggiungere quota 19 persone. "Sarà garantito un maggiore spazio a tutti i gruppi di interesse che si occupano della famiglia - spiega l´assessore Deeg - e la Consulta avrà una maggiore "forza" grazie al fatto che i membri potranno avere un contatto diretto con le famiglie". La presidenza dell´organo provinciale, in qualità di assessore competente, spetterà sempre a Waltraud Deeg, la quale sottolinea che "tramite la Consulta vogliamo creare una rete che parte dal basso e mette assieme anche le piccole realtà locali e le associazioni di volontariato". In vista dell´ampliamento del numero dei membri della Consulta per la famiglia, l´assessore Deeg lancia infine un appello alle organizzazioni affinchè avanzino delle proposte di nomina. Sulla base delle segnalazioni giunte al Dipartimento famiglia e amministrazione, la nuova composizione della Consulta verrà portata all´attenzione della Giunta provinciale, e l´organo rimarrà in carica sino al termine della legislatura.  
   
   
ASILI NIDO, CONTRIBUTI AI COMUNI PER 500 MILA EURO IL GOVERNO REGIONALE DELLA BASILICATA HA APPROVATO IL PIANO DI CONCESSIONE 2012, ORA ALL’ESAME DEL CONSIGLIO REGIONALE. FINANZIABILI LE 25 RICHIESTE PERVENUTE  
 
 Potenza, 4 dicembre 2014 - Fondi ai Comuni per il funzionamento e la gestione degli asili nido. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Politiche della Persona, Flavia Franconi, ha approvato il Piano annuale 2012 per la concessione dei contributi. La delibera ora è all’esame del Consiglio regionale per l’approvazione. Sono disponibili 500 mila euro, che consentiranno di finanziare tutte le 25 richieste pervenute. I Comuni che fruiranno del finanziamento sono: Atella, Avigliano, Lagonegro, Lauria, Lavello, Maratea, Marsicovetere, Matera (che ha presentato quattro progetti), Melfi, Policoro, Potenza (per cinque asili nido), Rionero in Vulture, Rotonda, Sant’arcangelo, Senise, Tricarico, Venosa e Viggiano. I contributi saranno così ripartiti: il 20 per cento, pari 100 mila euro per le spese di funzionamento di ogni struttura attiva, e l’80 per cento, pari a 400 mila euro con riferimento alle fasce di età dei bambini tra lattanti, divezzi e semidivezzi. Per l’assessore Franconi, “il potenziamento dei servizi socio-educativi per la prima infanzia è un obiettivo importante non solo per la crescita del bambino, che riceve stimoli per la socializzazione e lo sviluppo cognitivo, ma offre un supporto alle famiglie e alle donne, in particolare, che sono le più penalizzate nella conciliazione tra famiglia e lavoro in quanto è su loro che grava maggiormente il carico dell’accudimento”.