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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Gennaio 2015
PARLAMENTO EUROPEO: SCHULZ SULL’ ATTACCO DEI RIBELLI CONTRO I CIVILI IN MARIUPOL  
 
Strasburgo, 26 gennaio 2015 – I ribelli sostenuti dalla Russia in Ucraina orientale stanno diffondendo terrore e distruzione tra la popolazione civile nelle regioni colpite dal conflitto in una scala senza precedenti. Condanno nel più forte possibili termini di cottura di oggi contro la città di Mariupol, che ha lasciato almeno venti civili morti, e più di un centinaio di feriti. Invio le mie condoglianze alle famiglie delle vittime. I ribelli hanno mostrato totale disprezzo per il protocollo Minsk e memorandum e non la volontà di cercare una soluzione politica pacifica del conflitto. Invita la Russia di usare la sua influenza per frenare e fermare le attività di queste forze belligeranti, per fermare il flusso di armi, denaro, personale e intelligenza ai ribelli, chiudere il confine e sedersi al tavolo dei negoziati in una grave e modo onesto.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: LA SETTIMANA DAL 26 GENNAIO ALL´ 1 FEBBRAIO 2015  
 
Bruxelles, 26 gennaio 2015 - Le riunioni plenarie e delle commissioni, Bruxelles - Governance economica . Tedesco e italiano ministri delle finanze Wolfgang Schäuble e Pier Carlo Padoan esamineranno il libro delle regole economiche e discutere la via da seguire con la commissione Affari economici e monetari. (Martedì)- Riciclaggio di denaro sporco . Un accordo sulla nuova legislazione per combattere il riciclaggio di denaro, reati fiscali e di finanziamento del terrorismo sarà messa ai voti in seno alle commissioni Affari economici e monetari e libertà civili. Secondo l´accordo concluso dal Parlamento europeo e negoziatori governativi europei, i proprietari ultimi della società dovrebbero essere elencati in registri centrali, che sarebbe accessibile a persone con un "interesse legittimo", come ad esempio i giornalisti investigativi. I deputati piombo Krišjānis Kariņš e Judith Sargentini terranno una conferenza stampa alle ore 15.30. (Martedì)- Le misure anti-terrorismo. Sulla scia di recenti attacchi terroristici e le minacce, i rappresentanti della Commissione potranno presentare e discutere proposte di nuovi a livello dell´Ue le misure anti-terrorismo con i deputati nel corso di una breve sessione plenaria di Bruxelles, a partire dalle ore 15.00, il Mercoledì. Commissario Dimitris Avramopoulos, Ue antiterrorismo Gilles de Kerchove coordinatore e rappresentanti della Rete Raising Awareness (Ran) si informeranno commissione per le libertà civili su "deradicalizzazione" e combattenti stranieri. (Martedì)- Fondo europeo per gli investimenti strategici. La proposta della Commissione di un nuovo strumento di finanziamento per sfruttare € 315 miliardi in investimenti pubblici e privati ​​per promuovere la crescita e l´occupazione, il cosiddetto "Juncker-plan", sarà discusso con il Consiglio e la Commissione nel corso della sessione plenaria. (Mercoledì). Vice Presidente della Commissione Jyrki Katainen discuterà il fondo proposto per gli investimenti strategici con la commissione per i problemi economici e monetari (Lunedi). Accordo internazionale sul clima. Una tabella di marcia e le preparazioni per il raggiungimento di un accordo globale sul clima a Parigi entro la fine del 2015 saranno discussi in sessione plenaria, nel tardo pomeriggio. (Mercoledì)- Holocaust Remembrance Day. Una cerimonia marcatura Giorno della Memoria - 27 gennaio - si terrà nei locali del Parlamento europeo, in cui Ep vicepresidente Antonio Tajani consegnerà il discorso di apertura. Nella stessa occasione, il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz incontrerà Knesset Yuli Yoel Edelstein-e consegnare il discorso di chiusura della sessione speciale dei capi di Stato in occasione della Giornata della Memoria a Praga (Repubblica Ceca). (Martedì). Diario del Presidente. Presidente del Parlamento europeo Schulz incontrerà il presidente del Senato del Pakistan Syed Hussain Nayyer Bokhari il Mercoledì a Bruxelles. Conferenza stampa. Il servizio stampa del Parlamento europeo terrà una conferenza stampa sulle attività della settimana alle ore 11.00 il Lunedi. (Ep sala stampa "Anna Politkovskaya", Bruxelles).  
   
   
ACQUISTO DEI BOND DA PARTE DELLA BCE  
 
Francoforte, 26 gennaio 2015 - Il 22 gennaio, la Bce ha annunciato il suo piano ampliato d´acquisto - titoli di stato e obbligazioni private - per un valore al mese di 60 miliardi almeno fino a settembre 2016. Guarda il nostro video sulle reazioni dei deputati. Il gesto della Bce cerca di spingere verso l´alto l´inflazione e l´economia. Ma alcuni pensano che questa non sia la direzione giusta.  
   
   
IL COMMISSARIO STYLIANIDES IN VISITA ALL´UCRAINA COME UE PER INTENSIFICA GLI AIUTI UMANITARI  
 
Bruxelles, 26 gennaio 2015 - L´unione europea si prepara a intensificare gli aiuti umanitari alle popolazioni colpite dal conflitto in Ucraina, in particolare gli sfollati e coloro che hanno bisogno di aiuto per superare la forte raffreddore che ha attanagliato il Paese. Commissario Christos Stylianides , responsabile per gli aiuti umanitari e la gestione delle crisi, sarà in Ucraina il 26-27 Gennaio per discutere l´emergenza con le autorità di Kiev, per incontrare le vittime della crisi in Oriente e per riaffermare la solidarietà dell´Ue con le persone colpite . " Sono molto preoccupato per la situazione delle migliaia di ucraini gettati in una vera e propria crisi umanitaria da questo conflitto. Inverno sta rendendo la loro sofferenza ancora maggiore, ed è particolarmente duro con i profughi, i bambini, gli anziani, i più poveri. L´europa è stata aiutare le vittime più vulnerabili di questa crisi fin dai primi giorni e continueremo a farlo. Sarò a Kiev e Dnepropetrovsk per assicurarsi che la nostra assistenza continua a portare soccorso ovunque sia necessario. La Commissione sta preparando un pacchetto umanitaria congiunta con Gli Stati membri - un ulteriore segno che stiamo insieme da parte del popolo ucraino e che la nostra solidarietà è tangibile e collettiva, "Il commissario Stylianides detto. Collettivamente, gli Stati membri dell´Ue e la Commissione europea hanno fornito oltre € 76.000.000 in assistenza umanitaria e recupero per l´Ucraina. Sul terreno, l´assistenza si sta traducendo in un riparo per gli sfollati, l´assistenza sanitaria per i feriti ei malati, cibo, acqua, servizi igienico-sanitari e altri aiuti di emergenza. Secondo le Nazioni Unite, il conflitto in Ucraina ha spostato più di 600.000 persone all´interno dell´Ucraina e ha costretto vicino a 600.000 persone a fuggire nei paesi vicini.  
   
   
UNGHERIA: DIBATTITO SU DIRITTI UMANI, ONG, LA LIBERTÀ DEI MEDIA E RUOLO DELL´UE  
 
Strasburgo, 26 gennaio 2015 - La recente repressione su una Ong, la libertà dei media e le possibilità per l´Ue di monitorare la situazione dei diritti fondamentali negli Stati membri sono state tra le principali questioni sollevate nel corso dell´audizione pubblica sulla situazione dei diritti umani in Ungheria. L´udienza pubblica si è svolta il 22 gennaio nella commissione per le Libertà civili, la giustizia e gli affari interni con i rappresentanti delle Ong, organizzazioni internazionali e il governo ungherese. Ong - Claude Moraes, presidente della commissione Libe, ha sottolineato che "il Parlamento deve fare uno sforzo per garantire che i diritti fondamentali siano rispettati negli Stati membri, anche se è uno dei compiti più difficili e delicati". Tuttavia le Ong ritengono che saranno intimidite nel caso si esprimessero, ha detto Veronika Mora, direttrice di Ökotárs Alapítvány, una Ong ungherese. L´ong Ökotárs è stata perquisita dalla polizia lo scorso settembre in seguito alle accuse di cattiva gestione dei fondi concessi dalla Norvegia e ai legami con l´opposizione. "Un ente governativo (Kehi) ha iniziato le indagini, senza alcun diritto... Le accuse sono infondate", ha detto. Zoltán Kovács, portavoce internazionale del governo ungherese, ha detto che avere un contenzioso con una Ong non significa che l´intero settore è minacciato. Libertà dei media - "L´emittente pubblica distribuisce la propaganda del governo, la tassa sulla pubblicità colpisce la più grande Tv commerciale che indaga la corruzione del governo, i giornalisti stanno vivendo una pressione politica. Tutto questo minaccia la libertà di stampa e il pluralismo", ha avvertito Attila Mong, direttore di Atlatszo.hu, una portale di giornalismo investigativo. Diritti fondamentali, cosa può fare l´Unione europea? Gli esperti di Amnesty International e del Consiglio d´Europa hanno anche sottolineato che l´Ue dovrebbe svolgere un ruolo importante per assicurare che i diritti fondamentali siano rispettati in tutti gli Stati membri. Kovács ha ricordato che il governo ungherese ha risolto le questioni controverse con le istituzioni dell´Ue, come ad esempio la legge sui media o le modifiche costituzionali.  
   
   
SONDRIO, MARONI: AL LAVORO PER PROVINCIA AUTONOMA  
 
 Sondrio, 26 gennaio 2015 - "Vogliamo creare, qui, un modello che possa dare l´idea di come sarebbe la Lombardia se fosse a Statuto speciale. Oggi è iniziato il processo. Settimana prossima riuniremo la Giunta regionale, a cui parteciperà, per la prima volta, il presidente della Provincia di Sondrio Della Bitta, perché, in quella seduta, si parlerà di provvedimenti che riguardano questo territorio". Folla Di Sindaci - Lo ha anticipato il 22 gennaio il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni nel corso dell´incontro con 52 sindaci della Provincia di Sondrio (su un totale di 78), che si è svolto a Palazzo Muzio, sede dell´Amministrazione provinciale. Al momento di lavoro era presente, oltre al presidente della Provincia di Sondrio Luca Della Bitta, il sottosegretario di Regione Lombardia ai Rapporti con il Consiglio e le Istituzioni regionali, Politiche per la Montagna, Macroregione alpina, Quattro motori per l´Europa e Programmazione negoziata Ugo Parolo. Gruppo Di Lavoro Coordinato Da Assessore Garavaglia - "La grande attenzione di Regione Lombardia per questa provincia speciale - ha proseguito il presidente Maroni - si concretizza anche con l´istituzione di un gruppo di lavoro misto, con il presidente della Provincia, il sottosegretario Ugo Parolo e, per la Regione, il coordinatore sarà l´assessore all´Economia Massimo Garavaglia. Chiedo la collaborazione di tutti i sindaci, a qualunque forza politica appartengano, invitandoli a fornirci proposte e idee. Li ascolteremo". Sindaci Invitati A Collaborare - "La nostra proposta di legge per l´istituzione della provincia autonoma di Sondrio e già approvata in giunta - ha aggiunto il presidente Maroni - può essere modificata, integrata e approfondita nel corso di incontri periodici con i sindaci su questo territorio, anche ogni due mesi, o comunque quando serve". Troveremo Le Risorse Necessarie - "Il nostro impegno - ha detto Maroni, rivolgendosi ai sindaci - è trovare le risorse nel Bilancio della Regione, perché Sondrio possa diventare Provincia a Statuto speciale. Abbiamo dei modelli di riferimento, come le Province di Trento e Bolzano o il vicino Cantone dei Grigioni: vogliamo Sondrio sia sullo stesso piano per competitività e attrattività rispetto alle province confinanti". "Il ´modello Sondrio´ è un obiettivo a cui tengo moltissimo - ha affermato Maroni -. Iniziamo da qui, con la modifica di alcune norme, con l´assegnazione alla Provincia di competenze specifiche, a fronte di uno sforzo da parte della Regione che garantisce le risorse necessarie". I Tagli Del Governo Centrale - Durante il suo intervento il presidente ha anche ricordato gli effetti della ´Legge Delrio´, che, di fatto, ha abolito le Province e il caos che da ciò è derivato, con i problemi, che investono i dipendenti delle Amministrazioni provinciali rimasti senza lavoro. A questi si sono aggiunti i tagli previsti dalla Legge di stabilità, che ha azzerato i trasferimenti dallo Stato alle Regioni per il Trasporto pubblico locale o la drammatica sforbiciata che ha riguardato la sanità.  
   
   
LOMBARDIA, QUATTRO MOTORI - LA DICHIARAZIONE CONGIUNTA  
 
Milano, 26 gennaio 2015 - Di seguito i contenuti della Dichiarazione congiunta sottoscritta, a Palazzo Lombardia, a Milano, in occasione dell´incontro dei presidenti dell´Associazione ´Quattro Motori per l´Europa´. Sostegno A Ruolo Forte Governi Regionali - L´associazione dei Quattro Motori per l´Europa - che comprende le Regione europee Baden-württemberg, Catalogna, Lombardia e Rhône-alpes - è impegnata a sostenere attivamente il ruolo forte dei Governi regionali nella attuazione delle strategie dell´Unione europea e nell´internazionalizzazione dei territori. La Presidenza Della Lombardia - Dal 16 ottobre 2013 al 23 gennaio 2015 la Lombardia ha assunto la Presidenza di turno. Durante questo periodo, i Quattro Motori per l´Europa hanno lavorato per lo sviluppo di alleanze istituzionali e di progetti di cooperazione nei campi della ricerca e dell´innovazione, dell´ambiente e dello sviluppo sostenibile, della cultura, della sicurezza alimentare. Inoltre, le quattro Regioni si sono impegnate a facilitare la creazione di piattaforme di cooperazione con una apertura della rete a partenariati internazionali privilegiati, come il Québec. La Dichiarazione - La Dichiarazione congiunta firmata oggi, a Palazzo Lombardia, al termine della cerimonia di passaggio della Presidenza dalla Lombardia alla Catalogna, impegna le regioni dei Quattro Motori a continuare a operare per il raggiungimento degli obiettivi dell´associazione, in particolare: - A livello comunitario, i Quattro Motori riconoscono l´importanza delle Strategie macroregionali come ulteriore mezzo attraverso il quale intensificare la cooperazione tra territori e accrescere il loro protagonismo nelle politiche europee. Per questo si impegnano a supportare l´affermazione delle macroregioni in itinere, con particolare riferimento a quella per la Regione alpina, a utilizzare l´esperienza e i contatti sviluppati nella Strategia per la regione del Danubio e a promuovere la nascita di nuove Macroregioni. - I Quattro Motori per l´Europa confermano il comune interesse a partecipare attivamente a Expo Milano ´Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita´, convinti che questo possa testimoniare ruolo e potenzialità del loro modello di cooperazione e possa perciò animare una Esposizione universale aperta anche alle Regioni, oltre che ai Paesi e agli organismi internazionali. - I Governi delle quattro Regioni ritengono importante una alleanza per la lotta alla contraffazione alimentare. Caratterizzate da un elevato livello qualitativo delle proprie produzioni agroalimentari e dei sistemi di innovazione connessi, le Regioni dei Quattro Motori per l´Europa condividono i contenuti del Documento sulla Lotta alla Contraffazione Alimentare, proposto dalla Regione Lombardia. Le Regioni dei Quattro Motori per l´Europa confermano l´impegno a proseguire la collaborazione sul tema della lotta alla contraffazione alimentare, anche mediante il coinvolgimento degli interlocutori (enti, Istituzioni, associazioni, agenzie) che operano nel campo delle produzioni agroalimentari, l´organizzazione di incontri durante l´Esposizione universale e la realizzazione di progetti di cooperazione per la sicurezza alimentare.  
   
   
SARANNO 11 LE ZONE OMOGENEE DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO  
 
Torino, 26 gennaio 2015 -  Saranno 11 le Zone omogenee in cui verrà suddiviso il territorio della Città Metropolitana di Torino: lo ha deciso all’unanimità il Consiglio Metropolitano approvando la proposta della Commisisone competente. Quattro Zone sono nell’area metropolitana di Torino, le altre nei territori montani, collinari e di pianura esterni alla suddetta area. Dal lavoro della Commissione non sono emerse “zone grigie”, in cui sia ancora da decidere la collocazione dei singoli Comuni nell’una o all’altra zona omogenea. La Commissione che si è occupata dalla zonizzazione ha lavorato riconoscendo e tenendo ben presenti l’identità storica, territoriale, sociale ed economica delle singole realtà ed ha considerato altri parametri, come l’organizzazione dei servizi pubblici. Sono stati consultati preliminarmente i Sindaci, ponendo attenzione alle caratteristiche geografiche, storiche, sociali, economiche dei territori. Rimane ancora da precisare l’esatta collocazione definitiva dei Comuni di Osasio, Lombriasco e Carignano, che sono a cavallo tra la Zona Chierese-carmagnolese e la Zona metropolitana Torino Sud. Le dimensioni demografiche delle Zone ed il numero di Comuni variano molto a seconda delle caratteristiche territoriali. Il governo di area vasta della Città Metropolitana dovrà tener conto sia del criterio dell’estensione dei territorio sia della composizione demografica. Ora le proposte di zonizzazione saranno portate dal Sindaco metropolitano, Piero Fassino, alla consultazione dei territori insieme alla proposta di Statuto del nuovo Ente che ha sostituito la Provincia di Torino. Le consultazioni si terranno a partire dal 2 febbraio, con l’obiettivo di ultimarle entro due settimane. Quali sono le Zome omogenee Quattro Zone sono nell’area metropolitana torinese: Torino città (1 Comune, 869.312 abitanti secondo i dati Istat del 2011), Area metropolitana Torino Sud (18 Comuni, 264.124 abitanti), Area metropolitana Torino ovest (11 Comuni, 225.202 abitanti), Area metropolitana Torino Nord (7 Comuni, 133.869 abitanti). Le altre Zone sono: Pinerolese (45 Comuni, 132.429 abitanti). Chierese – Carmagnolese (23 Comuni, 130.593 abitanti), Valli di Susa e Sangone (43 Comuni, 114.165 abitanti), Ciriacese - Valli di Lanzo (40 Comuni, 100.657 abitanti), Chivassese (23 Comuni, 98.177 abitanti), Eporediese (59 Comuni, 90.885 abitanti), Canavese occidentale (45 Comuni, 83.969 abitanti). La proposta di zonizzazione è pubblicata nel portale Internet della Città Metropolitana alla pagina http://www.Cittametropolitana.torino.it/istituzionale/
zone_omogenee.shtml
 
 
   
   
LEGGE DI STABILITÀ: SERRACCHIANI, IL RIPARTO DEI TAGLI È SENZA EFFETTI PRATICI PER IL FVG  
 
Trieste, 26 gennaio 2015 - "Il riparto dei tagli imposti dalla Legge di Stabilità e dai Governi Letta e Monti non avrà alcun effetto negativo sul Friuli Venezia Giulia". Lo afferma la presidente della Regione Debora Serracchiani in riferimento alla proposta "sostanzialmente unitaria e soddisfacente" formulata questa mattina durante i lavori della Conferenza delle Regioni, proposta che sarà illustrata al Governo entro fine mese. I tagli di cui si è discusso riguardano prevalentemente il Fondo sanitario e quindi il Friuli Venezia Giulia, che gestisce in autonomia questa importantissima voce di spesa, per questo aspetto non sarà coinvolto. Vi sarà unicamente una modesta riduzione di spazi finanziari, con un "impatto sul Bilancio della nostra Regione contenuto nel limite di 5 milioni di euro e soprattutto innocuo dal punto di vista delle ripercussioni attese", spiega l´assessore regionale alle Finanze Francesco Peroni, presente nei giorni scorsi all´avvio delle trattative. "Si tratta infatti - precisa Peroni - di una riduzione che va ad incidere su un´unica voce della finanza comunale: quella, in particolare, dei debiti certi, liquidi, esigibili e non saldati al 30 giugno 2014. Su questa voce il riparto inizialmente ipotizzato assegnava alla nostra Regione 23 milioni di euro, che ora si riducono a 18. Tuttavia, secondo i dati accertati dalla direzione centrale Autonomie locali della Regione, il totale di questi debiti non ancora liquidati ammonta, nei nostri Comuni, a una cifra ben inferiore ai 18 milioni ora a disposizione. Dunque, la riduzione proposta dalla Conferenza delle Regioni non avrà effetti negativi per il Friuli Venezia Giulia, mentre avrà contribuito a garantire la coesione tra le Regioni nel dialogo col Governo. In definitiva, un´operazione politica a bilancio nettamente attivo", conclude Peroni.  
   
   
ENTI LOCALI FVG: I VERTICI DEL CAL RESTANO IN CARICA FINO ALL´AVVIO DELLA RIFORMA  
 
 Udine, 26 gennaio 2016 - È stata rinviata l´elezione dei vertici del Consiglio delle Autonomie Locali (Cal) prevista all´ordine del giorno della seduta di oggi. Il rinvio farà scattare la regola della "prorogatio" che consentirà al presidente Ettore Romoli, alla vicepresidente Maria Teresa Bassa Poropat e all´attuale Ufficio di Presidenza di rimanere in carica, tenuto conto dell´imminente Riforma dell´Organo già annunciata per la primavera come conseguenza della più generale nuova legge sugli Enti locali. Per il resto, i tre pareri richiesti sono passati tutti all´unanimità: da registrare solo un´astensione della Provincia di Udine sulla delibera che assegna i fondi per coprire i costi dei Comuni per inserire in strutture i minori stranieri non accompagnati. In merito, il presidente del Cal Romoli ha rivolto alla Regione Friuli Venezia Giulia e all´assessore regionale alla Salute e alla Protezione sociale Maria Sandra Telesca un appello per una soluzione che consenta di fare fronte ai costi esponenziali a cui sono costrette le amministrazioni comunali. "In questi ultimi due anni la richiesta è effettivamente aumentata molto - riconosce Telesca - e già con questa delibera la Regione darà una copertura totale ai costi sostenuti dai Comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti e al 67 per cento di quelli più grandi. Nella legge di stabilità ci sarà comunque un incremento del finanziamento e quindi per il 2015 cercheremo di fare fronte al fenomeno crescente dell´accoglienza in strutture dei minori stranieri". Telesca ha fornito garanzie anche relativamente a un´altra questione sollevata dal Cal che riguarda la possibilità di ottenere dalla Regione un ausilio per una migliore interlocuzione con il Ministero. "Spesso i Comuni rischiano di perdere i finanziamenti diretti per la mancanza di adeguata comunicazione, per questo i miei uffici si sono già occupati di fornire tutte le informazioni utili", ha risposto l´assessore. Parere favorevole anche al Piano di risanamento degli impianti radioelettrici, che prevede non solo la ricognizione di tutta la situazione attuale, ma anche l´indicazione di specifiche azioni per risolvere le criticità presenti sul territorio regionale. "Abbiamo fatto nostre - commenta l´assessore regionale all´Energia Sara Vito, rimarcando la soddisfazione per il voto all´unanimità - la maggior parte delle osservazioni presentate in sede di Commissione, giudicando il loro contributo molto utile. Esse riguardavano sia riferimenti legislativi, anche di valenza europea, sia la proposta di attività di educazione e sensibilizzazione sul tema dell´inquinamento elettromagnetico". Vito ha aggiunto in merito che "la Regione è di certo interessata a promuovere, insieme all´Agenzia Regionale per la Protezione dell´Ambiente (Arpa), iniziative pubbliche non solo sul più generale tema dell´inquinamento elettromagnetico, ma anche, per esempio, campagne di sensibilizzazione sul corretto uso dei telefoni cellulari". L´assessore ha ricordato anche la recente sigla dell´Accordo per la dislocazione delle antenne dell´abitato di Conconello (Ts). "Si tratta di un risultato concreto importante - commenta Vito - ottenuto prima ancora dell´adozione del Piano e che è stato possibile grazie alla sinergia tra Regione, Comune di Trieste e Arpa. Il medesimo percorso vorremmo attivarlo nel Comune di Muggia, dove a Chiampore è presente una situazione di notevole criticità". Infine, unanimità anche sul Regolamento che disciplina la qualifica di fattoria didattica (sono 100 in Friuli Venezia Giulia) e fattoria sociale (15) e l´erogazione dei contributi alle Province per il trasporto di scolari e studenti in quelle didattiche o per attività in quelle sociali.  
   
   
EQUITALIA, ASSESSORE UMBRIA CONVOCA INCONTRO IN REGIONE IL 13 FEBBRAIO  
 
 Perugia, 26 gennaio 2015 - La situazione relativa alla presenza degli uffici di Equitalia sul territorio regionale, con particolare riferimento alla struttura di servizi e alla loro diffusione, sarà oggetto di un incontro promosso dal´assessore regionale Vincenzo Riommi il 13 febbraio. "Si tratta – ha detto l´assessore - di questioni che sono da tempo all´attenzione dei cittadini, delle imprese, dei professionisti e degli stessi lavoratori di Equitalia".  
   
   
UMBRIA, TAVOLO ALLEANZA; PRESENTATO DAP 2015  
 
Perugia, 26 gennaio 2015 - "Obiettivi chiari e predisposizione di politiche adatte": può essere così sintetizzata la filosofia del Dap 2015 per l´Umbria, il Documento annuale di programmazione 2015, al centro della riunione del Tavolo generale dell´Alleanza per l´Umbria, convocato dalla presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini e al quale hanno partecipato gli assessori regionali Fabrizio Bracco, Silvano Rometti, Carla Casciari e Fernanda Cecchini. La ripresa dell´economia regionale, per le fragilità del sistema produttivo umbro e per il contesto economico di crisi generale, sarà un processo lungo e difficile, ma non impossibile se - come evidenziato nel documento - si progetterà il futuro concentrando azioni e le minori risorse disponibili su precise direttrici per superare le criticità e sostenere crescita, investimenti ed eccellenze, così da innescare quel "salto per lo sviluppo" da più parti auspicato. Il 2015 rappresenta un anno particolare, caratterizzato dalla fine della legislatura, dalla chiusura degli interventi della programmazione 2007-2013 e dall´avvio della fase attuativa della programmazione comunitaria 2014-2020. E‘ anche per questi motivi che l´orizzonte programmatico del Dap è orientato soprattutto a evidenziare quelle attività che, già in itinere, troveranno compimento nel corso dell´anno per non "impegnare" il prossimo Consiglio regionale in scelte che ne condizionerebbero l´azione nel primo periodo di attività, ad eccezione di quei provvedimenti di ampio respiro programmatico che, prevedibilmente, saranno approvati entro la legislatura a compimento del programma di legislatura. Per quanto riguarda la chiusura degli interventi della programmazione 2007-2013, nel 2015 dovranno essere certificate spese consistenti, per circa 80 milioni di euro mentre, per quanto riguarda la nuova programmazione europea 2014-2020, con i primissimi mesi del 2015 la Commissione europea avrà approvato tutti i Programmi operativi (Por Fesr, Por Fse, Por Feasr) e quindi nel corso dell´anno ne potrà essere avviata l´attuazione. Si tratta di Programmi – spiegano gli estensori del Dap - che, insieme alle risorse nazionali del Fondo di sviluppo e Coesione, costituiscono il principale strumento di intervento per il 2015 e probabilmente, data la grave carenza di risorse finanziarie pubbliche da destinare agli investimenti, per i prossimi sette anni. Si tratterà complessivamente, tra risorse comunitarie, nazionali e regionali orientate alle politiche di sviluppo e di coesione, di circa 1,7 miliardi di euro per i prossimi 7 anni, da utilizzare per accrescere i punti di forza, specializzando in maniera intelligente il sistema economico, produttivo, di ricerca e di formazione della regione. In questo quadro le principali direttrici del Dap 2015 sono indirizzate a quattro aree di azione relative a: politiche per la ripresa economica basate sulla specializzazione e innovazione dell´intero sistema produttivo regionale (agricoltura, manifatturiero e terziario di mercato), attraverso strategie multisettoriali e integrate fondate sulle specializzazioni territoriali e sulla valorizzazione delle competenze, attivando la cooperazione tra i sistemi della ricerca e dell´impresa; politiche per rafforzare il capitale umano regionale, investendo su istruzione e formazione durante l´arco della vita attiva, sostenendo il passaggio da azioni per la formazione ad azioni per l´apprendimento, migliorando le competenze chiave essenziali per l´effettiva qualificazione e produttività dell´intero sistema; politiche per tutelare attivamente le risorse territoriali regionali, promuovendo un modello di sviluppo a minori emissioni di Co2, capace di sfruttare le risorse, soprattutto energetiche, in modo efficiente, garantire la tutela dell´ambiente e della biodiversità e promuovere lo sviluppo rurale, anche mediante nuove tecnologie e metodi di produzione verdi; e alla promozione di politiche inclusive per chi vive in Umbria, costruendo un welfare attento alla centralità della persona, al supporto ed al sostegno alle famiglie, alla qualità e flessibilità dei servizi, alla valorizzazione e alla messa in rete delle risorse del territorio. Accanto alle azioni che verranno finanziate nell´ambito delle politiche di sviluppo e di coesione europee e nazionali, parte considerevole della strategia regionale, la Regione continuerà a lavorare per portare a compimento le azioni intraprese in materia di riforme istituzionali e semplificazione amministrativa, fortemente condizionate dall´evoluzione normativa nazionale come, ad esempio, il riassetto istituzionale delle Province. Il tutto in base al principio guida che per l´Umbria sarà: un ente, una funzione, una risorsa con l´obiettivo di dare massima certezza ai cittadini, mettere ogni ente in condizione di svolgere al meglio i propri compiti esplicitando ruoli, ambiti di intervento, risorse umane e finanziarie disponibili. Infine, per quanto riguarda il Sistema Sanitario regionale, che è riuscito a rafforzare la propria capacità di risposta ai bisogni di salute mantenendo l´equilibrio economico-finanziario del sistema pubblico sostenibile e di qualità pur in presenza di sfavorevoli economie di scala, la Regione Umbria avvierà nel 2015 il percorso di adozione di un nuovo Piano Sanitario Regionale che riprogetti, coerentemente agli strumenti di programmazione settoriale nazionali, i servizi sanitari alla luce dei cambiamenti sociali e demografici e dell´evoluzione scientifica e tecnologica della scienza medica. L´impianto del nuovo Piano Sanitario si articolerà, in coerenza con i campi di applicazione dei Lea, sulle tre macroaree della prevenzione, dell´assistenza distrettuale e dell´assistenza ospedaliera con la finalità di arrivare ad un sistema che punto sulla prevenzione e favorisca il miglioramento degli stili di vita, anche attraverso il coinvolgimento trasversale di tutte le politiche. Relativamente alle risorse finanziarie disponibili in bilancio regionale il sistema delle Regioni a Statuto ordinario ha contribuito alle manovre statali più di tutti gli altri comparti ed in maniera sproporzionata rispetto al suo peso sulla spesa pubblica (primaria) totale. Ciò ha comportato una progressiva e consistente riduzione delle risorse anche per l´Umbria: per il 2015 si stimano minori risorse, rispetto al precedente, di 126 milioni di euro, con il rischio di minare gli equilibri finora raggiunti e di generare ulteriori squilibri difficilmente gestibili in settori socialmente delicati. Il Dap 2015 prevede indispensabili e consistenti interventi per preservare l´equilibrio finanziario regionale al fine di assorbire le criticità "strutturali", gli effetti negativi della Legge di stabilità 2015, quelli delle manovre precedenti (Dl 95/´12 e Dl 66/´14) e per far fronte agli oneri inderogabili dei cofinanziamento regionale della nuova programmazione europea la cui attuazione si avvierà appunto nel 2015. Resta ferma la scelta strategica della Regione di non aumentare la pressione fiscale, proprio in considerazione della difficile situazione economica e della crisi occupazionale, così da preservare, per le imposte di propria competenza, il reddito delle famiglie ed i margini di competitività delle imprese. La manovra di bilancio 2015 sarà dunque impostata a un profondo riorientamento ed ulteriore razionalizzazione della spesa, che dovrà interessare tutti i settori d´intervento e tutte le linee di attività dell´amministrazione regionale. Oltre a proseguire il processo di razionalizzazione e contenimento avviato sulle spese "generali" e di acquisto di beni e servizi, la politica di bilancio che avrà come obiettivi per il 2015: revisione della struttura della spesa, tagliando la spesa distributiva e riducendo al minimo i contributi nei confronti di enti, associazioni, fondazioni, organizzazioni e manifestazioni; ulteriore rafforzamento delle politiche di razionalizzazione del personale della Regione e degli enti dipendenti; prosecuzione, anche in base alle nuove norme nazionali, della razionalizzazione e del perseguimento di sinergie ed integrazioni nel sistema delle Agenzie regionali e delle società partecipate; destinare le poche residue risorse settoriali, a titolo di cofinanziamento, su progetti di grande rilevanza, quali la nuova programmazione comunitaria, alla quale andrà assicurato l´adeguato cofinanziamento regionale, in base ai piani finanziari che saranno approvati con i futuri Programmi Operativi.  
   
   
DAP 2015, MARINI: "REGIONE UMBRIA CONFERMA LA SCELTA DI NON AUMENTARE LA PRESSIONE FISCALE"  
 
Perugia, 26 gennaio 2015 – "Come da cinque anni a questa parte anche nel Dap 2015 la Regione Umbria ha confermato la scelta politica di non aumentare aliquote ed addizionali di propria competenza, che avrebbe potuto portare nelle casse del bilancio regionale una somma stimata attorno ai 90 milioni di euro". Lo ha detto la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenendo alla riunione del Tavolo generale dell´Alleanza. "Il Dap 2015 – ha evidenziato la presidente –, costituisce la base del bilancio regionale ed è, quest´anno, anche un documento di passaggio tra due legislature. La scelta di non agire sulla leva fiscale è dettata dalla piena consapevolezza della difficile condizione sociale ed economica presente nel Paese ed in Umbria, che incide sulla nostra comunità in tutte le sue articolazioni. Continueremo dunque con rigore sulla strada già intrapresa di contenimento, razionalizzazione, riorganizzazione e ottimizzazione della spesa, senza intaccare servizi essenziali come la sanità e trasporti, ma concentrando le risorse su ciò che può produrre sviluppo, crescita ed innovazione in settori importanti come quello delle imprese, della ricerca, del lavoro e della formazione professionale, cogliendo anche appieno le opportunità offerte dalla nuova Programmazione comunitaria". "Questo – ha concluso Marini – nonostante un contesto di oggettiva difficoltà economica caratterizzato da sempre minori trasferimenti statali e dagli effetti sulle Regioni della Legge di Stabilità e del taglio dell´Irap".  
   
   
PUGLIA: PARITÀ DI GENERE E LEGGE ELETTORALE REGIONALE  
 
Bari, 26 gennaio 2015 - “Quando perdiamo il diritto a essere diversi, perdiamo il privilegio di essere liberi. E’ la diversità l’anello portante delle società futura: in politica garantisce democrazia, nella famiglia crea l’istituzione su cui è fondata l’intera umanità. Attiene a questa consapevolezza la volontà di riconoscere o meno l’importanza della presenza femminile a tutti i livelli del vivere quotidiano”. Così l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Loredana Capone, alla vigilia della discussione in aula per l’approvazione della nuova legge elettorale regionale. “Consapevolezza della nostra storia, delle capacità, del coraggio, della passione, del valore che tutte le donne possiedono per natura. E’ questo il nodo cruciale che oggi la politica deve sciogliere se intende davvero costruire un futuro migliore per il nostro Paese. Un nodo dalla cui soluzione dipendono lo sviluppo economico, la parità uomo-donna, le disuguaglianze di reddito e di ricchezza, la scuola, l’educazione, la tv, le imprese, il Mezzogiorno. Dal Quirinale ai Comuni, in Italia, purtroppo, è rosa soltanto il 19,7% dei ruoli elettivi o di nomina. Siamo un Paese che si è posto in estremo ritardo il tema della rappresentanza di genere nelle istituzioni. Le donne hanno partecipato alla lotta di liberazione dal nazi-fascismo e ottenuto nel 1946 il diritto di voto, negli anni ´60 e ´70 il movimento femminista ha contribuito al cambiamento della società italiana e all´introduzione di leggi innovative, dal diritto di famiglia ai servizi sociali, e nonostante questo, per avere la prima donna Ministro, il Paese ha dovuto aspettare il 1976, quando ai vertici del Lavoro andò Tina Anselmi. Da allora molti passi avanti sono stati compiuti, dalla giunta Vendola al governo Renzi abbiamo finalmente visto il 50% di presenza femminile nei luoghi decisionali, ma la strada da percorrere è ancora lunga. Basti pensare che, ancora oggi, nel Consiglio regionale della Puglia siamo solo tre donne su 70 e che la situazione rischia di peggiorare ulteriormente con la riduzione a 50 dei consiglieri. Per questo motivo è indispensabile che ci sia un investimento culturale di tutta la comunità sulle capacità delle donne, in qualunque ambito, dalla politica all’impresa, alla Pubblica Amministrazione. Il puzzle culturale, però, è composto di molti pezzi e, tra questi, uno certamente importante è la Legge elettorale che definisce l’accesso alle cariche elettive e che, diventa, quindi, fondamentale per riconoscere maggiore spazio alla presenza femminile nelle istituzioni. Ecco perché penso che il Consiglio regionale della Puglia non debba lasciarsi sfuggire questa grande occasione di discussione, anzi, riconoscere questo spazio proprio attraverso la presenza delle donne nelle liste e la doppia preferenza. Da donna amministratrice ho potuto costatare personalmente il valore aggiunto che le donne determinano nella buona azione amministrativa e quanto importante sia il loro lavoro e intervento nelle politiche anche con un’ottica di genere”.  
   
   
LAVORO : REGIONI PROCEDONO CON LEGGI DI RIORDINO SERVIZI  
 
Firenze 26 gennaio 2015 – Il personale dei Centri per l´impiego sarà trasferito, insieme agli altri dipendenti delle Province, per dare corso alla riorganizzazione dei servizi per il lavoro. E´ questa la linea lungo la quale procederanno le Regioni, resa nota dall´assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini, coordinatore del settore lavoro della Conferenza delle Regioni. "Continua comunque il confronto con il Governo e il Parlamento - ha aggiunto Simoncini - per superare il blitz che sposterebbe le competenze sulle politiche attive per il lavoro a livello nazionale, senza alcun ruolo per le Regioni e determinando una cesura incomprensibile tra politiche attive del lavoro e a sostegno ai dei sistemi economici locali e formazione professionale che, invece, rimarrebbero di competenza regionale". Le Regioni si presenteranno dunque all´Osservatorio sul riordino delle Province (Legge Delrio), informando che non potranno più rispettare l´impegno assunto di rimandare ad un momento successivo il riordino dei servizi per il lavoro. "Questo impegno - ha spiegato Simoncini - era stato assunto sulla base di una condivisione con il Ministero del Lavoro che prevedesse una Agenzia nazionale per il coordinamento e l´indirizzo delle politiche attive del lavoro e agenzie regionali responsabili della gestione del territorio. Ipotesi perfettamente in linea con il quadro di riforma costituzionale approvato dal Senato. Le modifiche ipotizzate alla Camera fanno, di fatto, saltare tale intesa". "Le Regioni, consapevoli del quadro costituzionale vigente e dell´urgenza di dare una risposta immediata all´incertezza che vivono i servizi per l´impiego in seguito al superamento delle Province, procederanno con le proprie leggi a disciplinarne il riordino". "Ci auguriamo, comunque – ha concluso - che in sede di discussione in aula, alla Camera, si possa ottenere una modifica del testo approvato in Commissione che, ribadendo il ruolo nazionale sull´ordinamento e le disposizioni comuni, assegni alle Regioni il ruolo della gestione a livello territoriale delle politiche del lavoro".  
   
   
SARDEGNA: SIGLATO ACCORDO PER LA PRIMA CONCESSIONE E LA PROROGA DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA 2015  
 
 Cagliari, 26 Gennaio 2015 - È stato siglato nella sede dell´assessorato del Lavoro a Cagliari il verbale d´accordo istituzionale per la prima concessione e la proroga degli ammortizzatori sociali in deroga per il 2015. Il verbale, firmato dalla Regione, dall´Inps, dai sindacati e dalle associazioni datoriali, definisce i criteri per la concessione della cassa integrazione e della mobilità in deroga per l´anno in corso. Per quanto riguarda la Cig in deroga, il trattamento potrà essere concesso per un periodo non superiore a cinque mesi. Otto mesi, invece, per la mobilità in deroga, che non potrà essere concessa ai lavoratori che abbiano già beneficiato dell’ammortizzatore sociale per almeno tre anni, anche non continuativi. Nel corso dell´incontro con il tavolo partenariale, l´assessore del Lavoro, Virginia Mura, ha fatto il punto sulle risorse finanziarie degli ammortizzatori sociali 2014, per i quali la Direzione regionale dell´Inps si è impegnata a completare il pagamento fino a esaurimento dei fondi a oggi trasferiti dal Ministero. Per quanto riguarda la copertura totale del fabbisogno relativo agli altri mesi del 2014, l´assessore Mura ha comunicato l´impegno della Regione a reperire ulteriori risorse ministeriali e regionali in modo da dare una risposta ai beneficiari dei provvedimenti. Sul fronte delle politiche attive del lavoro, l´esponente della giunta Pigliaru ha ricordato, infine, che la Regione sta realizzando una fase sperimentale di interventi di Flexicurity rivolti in prima battuta ai soggetti già fuoriusciti, o in fuoriuscita, nel 2014, dal bacino degli ammortizzatori sociali in deroga, in seguito all´applicazione del decreto interministeriale approvato ad agosto dello scorso anno. Il tavolo Partenariale si riunirà nuovamente entro il 30 marzo per prendere atto della situazione e decidere le eventuali azioni da intraprendere.  
   
   
GIOVANISÌ, ROSSI: "UNO DEI PROGETTI PIÙ IMPORTANTI DI QUESTA LEGISLATURA"  
 
Firenze 26 gennaio 2015 - "La buona strada di Giovanisì? Che tutti siano messi in grado di realizzare se stessi, le proprie capacità e potenzialità. Il progetto Giovanisì, un progetto che mi appassiona e che ritengo uno dei più importanti di questa legislatura, è cercare di aiutare i giovani a realizzarsi. Certo non può risolvere tutto, ma io credo che una mano la Regione la stia dando e continuerà a darla, grazie anche alle tante sollecitazioni arrivate dai diretti interessati, che sfatano il pregiudizio di un mondo giovanile privo di iniziativa e di voglia di fare e che ci confermano che la scelta di investire sui giovani da parte della regione Toscana è stata giusta ". Così il presidente Enrico Rossi ha concluso oggi il lungo incontro, settima e ultima tappa del "Giovanisì tour", con una affollata platea di giovani nella sala dell´istituto degli Innocenti in piazza santissima annunziata a Firenze. La domanda centrale, "Cosa vorresti in futuro per Giovanisì?", ha coinvolto tanti ragazzi e ragazze, sia in sala, con tempo di microfono di 2 minuti, sia con tweet rimbalzati nel "livetwitting" che copriva l´evento. A tutte le richieste e proposte Rossi ha risposto con attenzione e passione, perchè "i giovani sono il nostro futuro e perché le politiche giovanili sono uno dei cardini di questa legislatura (400 i milioni investiti dal 2011 a oggi). Ed è importante raccogliere le indicazioni e gli spunti espressi dal territorio con una partecipazione attiva che mi ha colpito. Peraltro – ha detto Rossi – alcune delle richieste pervenute nell´ambito del tour iniziato a Pisa nell´aprile del 2014 le abbiamo già inserite in Giovanisì". Tra i tanti aspetti importanti Rossi ha sottolineato il progetto pilota "Start up house", che vuole dare una risposta, anche se parziale, al diritto al lavoro e a un reddito da attività di impresa per i giovani, venendo incontro a una richiesta molto forte. "Da un lato puntiamo sul sostegno mediante voucher all´acquisizione di spazi attrezzati e servizi di affiancamento e tutoraggio, e dall´altro al sostegno finanziario grazie a misure di microcredito (da 5.000 a 15.000 euro). Un´altra misura importante riguarda l´agricoltura dove, con la ´Banca della terra´, abbiamo messo a disposizione dei giovani decine di migliaia di ettari in affitto a giovani che vogliono avviare attività agricole". Le richieste e proposte dei partecipanti si sono susseguite nel corso del pomeriggio, spaziando dalla garanzia del diritto allo studio, a misure di consolidamento per le imprese giovanili già avviate, dal sostegno a media web, alla possibilità di vedere riconosciuto il servizio civile come tappa formativa, da una maggiore attenzione ai diritti dei disabili alla possibilità di accesso a posti nella pubblica amministrazione, fino ai fondi di ricerca assegnati direttamente ai borsisti ("andrebbe riservata - ha detto Rossi - una parte dei bandi ai giovani ricercatori"). Il presidente si è soffermato nel dettaglio su tutti i temi, assumendoli come agenda personale dei prossimi mesi e dando a breve appuntamento ai giovani di tutto il territorio regionale per una ulteriore verifica della situazione. "Nel 2015 – ha detto tra l´altro - sarà la Regione ad allocare le risorse per la formazione sulla base di una ricognizione delle esigenze affidata all´Irpet. Ma la nostra vera battaglia la faremo a livello di centri per l´impiego, vero punto di snodo e di ´scossa´ tra la formazione e il lavoro. La Regione c´è e si sta dando da fare". Ai giovani ha comunque raccomandato di non aspettare dall´alto la soluzione dei problemi, ma di farsi avanti e far sentire la propria voce.  
   
   
FVG: CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ "TIPO B"  
 
Trieste, 26 gennaio 2015 - "È atteso in febbraio il decreto ministeriale che permetterà di riutilizzare i contratti di solidarietà di ´Tipo B´, mentre tutte le domande del 2014 avranno la copertura finanziaria". Ad assicurarlo è l´assessore regionale al Lavoro, Loredana Panariti, sulla base dei contatti con gli uffici del ministero. L´assessore risponde così a una preoccupazione espressa da alcuni rappresentanti della Cgil sulla continuità dei contratti di solidarietà di "Tipo B", che interessano soprattutto piccole imprese del terziario con meno di 15 dipendenti che, attraverso questo strumento, possono mantenere l´occupazione riducendo l´orario. "Dai contatti con il capo di gabinetto e i funzionari del ministero del Lavoro - precisa l´assessore Panariti - è emerso che sarà garantita la copertura finanziaria di tutte le domande presentate nel 2014 per i contratti di solidarietà di ´Tipo B´". "Per poter utilizzare nuovamente questo strumento - aggiunge l´assessore - occorre adesso attendere il decreto attuativo in materia di cassa integrazione del Jobs act, che il Governo intende varare entro febbraio". "Nel frattempo - osserva ancora l´assessore Panariti - sarà necessario valutare caso per caso l´opportunità di usare lo strumento della cassa in deroga".  
   
   
BASILICATA: DARE SOSTEGNO AI MINORI IN DIFFICOLTÀ  
 
Potenza, 26 gennaio 2015 - Informare e formare per dare sostegno ai minori in difficoltà: questo l’obiettivo principale del garante per l’infanzia e l’adolescenza, “che deve rappresentare un ponte tra i ragazzi e le proposte attuative delle istituzioni”. Vincenzo Giuliano, garante dell’infanzia e dell´adolescenza per la Basilicata, ha indicato in un incontro con i giornalisti le finalità generali alla base delle attività che saranno portate avanti nel corso del 2015. In Basilicata sono 110 mila i minori al di sotto dei 18 anni di età e in questa fascia rientrano bambini con varie forme di disagio e appartenenti a famiglie monoreddito. Per Giuliano le attività di sostegno ai minori in difficoltà dovranno passare in primo luogo dalla creazione di un rapporto dettagliato sulle difficoltà dei minori, anche grazie alla stipula di protocolli d’intesa interprofessionali e all´Osservatorio regionale sul disagio. Saranno poi attivate una linea telefonica gratuita, un sito web e una chat che consentiranno ai minori di poter dialogare direttamente con il garante, “a dimostrazione di quanto l’ascolto sia importante nell’interazione con minori e adolescenti”. Prevista anche l’apertura di un punto di ascolto a Matera, in modo da contribuire a creare un contesto di rete territoriale. “Istituzioni, singoli cittadini, famiglie e genitori, soprattutto – ha concluso Giuliano - sono chiamati a compiere uno sforzo perché l´azione del garante risulti efficace e dia soprattutto risultati tangibili”.  
   
   
AL VIA IN PIEMONTE LA STAFFETTA GENERAZIONALE: INCENTIVI AI LAVORATORI OVER 50 CHE PASSANO IL TESTIMONE AI GIOVANI  
 
Torino, 26 gennaio 2015 - Si chiama “staffetta generazionale” e dal, 23 gennaio, partirà anche in Piemonte: si tratta di una possibilità per i lavoratori over 50, che entro tre anni maturino i requisiti per la pensione, di trasformare il proprio contratto di lavoro in un part-time, a patto che l’azienda provveda all’assunzione contestuale di un giovane a tempo indeterminato. Il vantaggio? Il versamento integrale da parte dell’Inps dei contributi previdenziali lavorando la metà del tempo, e più ore a disposizione da dedicare alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Allo stesso tempo, creazione di nuovi posti di lavoro per i giovani tra i 18 e i 32 anni con contratti a tempo indeterminato, compreso quello in apprendistato. Un’opportunità che soddisfa anche le esigenze dei datori di lavoro, che possono beneficiare di un ricambio generazionale con costi minimi. L´intervento, approvato dalla Giunta regionale già a luglio 2013, può partire ora in Piemonte dopo aver superato alcune criticità a livello nazionale, grazie all´accordo tra Inps, Regione Piemonte e Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, che finanzia il progetto con 3 milioni di euro. A novembre scorso è stata concessa una proroga da parte del Ministero stesso per l´utilizzo delle risorse stanziate: fino al 30 giugno 2015, infatti, le aziende interessate potranno presentare domanda all’Agenzia Piemonte Lavoro secondo le modalità descritte nell’Avviso pubblicato sul Bur e sul sito dell´Agenzia Piemonte Lavoro, in cui sono dettagliati i requisiti richiesti ai lavoratori maturi, ai giovani e alle aziende che intendono partecipare all’iniziativa. “Le azioni previste – dichiara l´assessore al Lavoro Gianna Pentenero - si pongono l’obiettivo di incrementare l’occupazione dei giovani contribuendo, contemporaneamente, a prolungare la vita attiva dei lavoratori over 50 e a diminuire il divario tra le generazioni. Con la Staffetta generazionale continua l´azione di contrasto della Regione Piemonte alla disoccupazione giovanile che, anche nel nostro territorio, ha raggiunto livelli preoccupanti. I dati sull´occupazione, infatti, non sono affatto confortanti, ma ci auguriamo che con le politiche attive del lavoro, con una rete efficace di servizi e una rinnovata sinergia tra pubblico e privato si possa vincere questa sfida”. Il progetto è finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell´ambito del programma Azioni di sistema - Welfare to Work gestito da Italia Lavoro, realizzato a livello locale in collaborazione con l’Inps e in accordo con le parti sociali. Http://www.agenziapiemontelavoro.it/    
   
   
NUOVE OCCASIONI DI LAVORO PER GIOVANI LAUREATI IN PIEMONTE  
 
Torino, 26 gennaio 2015 - La collaborazione tra l’Università di Torino, la Regione Piemonte e le aziende piemontesi continua a creare opportunità di lavoro per i giovani laureati. L’impegno dell’Ateneo, il sostegno dell´ente regionale, con finanziamenti di oltre 2,5 milioni di euro, e la disponibilità delle aziende hanno portato negli ultimi 4 anni all’attivazione di 21 Master di Apprendistato in Alta Formazione su differenti discipline con l’assunzione di 242 giovani laureati. Per circa il 70% di questi il contratto in apprendistato è stato successivamente trasformato in un contratto a tempo indeterminato. Le 153 imprese che hanno partecipato ai Master in Alto Apprendistato, in prevalenza Pmi, operano su settori tecnologici differenti, dall’Ict al mondo della chimica e biologia, dai servizi marketing e finanziari alla progettazione e modellazione matematica, dalle scienze dei materiali alla meccatronica. I Master in Alto Apprendistato sono percorsi di 24 mesi che affiancano una formazione accademica post-universitaria all’attività lavorativa all’interno di aziende del territorio. Il successo ottenuto da questi Master è determinato da un modello virtuoso dal quale tutti gli attori coinvolti traggono vantaggi, in particolare: - l’Università coglie l’opportunità di avvicinare la propria formazione post-accademica al mondo delle aziende con la realizzazione di progetti altamente qualificati; - i giovani laureati conseguono un duplice obiettivo: l’inserimento nel mondo del lavoro attraverso un contratto in apprendistato e contestualmente un titolo accademico riconosciuto, un Master Universitario; - le aziende possono disporre di giovani laureati formati secondo le proprie esigenze lavorative ed usufruire di vantaggi economici in termini di contributi e sgravi fiscali. “Il lavoro svolto in questi anni rappresenta un segnale importante del positivo contributo dell’Università allo sviluppo del territorio piemontese e all’inserimento nel mercato del lavoro di giovani laureati - così commenta il Rettore dell’Università di Torino, prof. Gianmaria Ajani - Il conseguimento di questi risultati ha sicuramente richiesto un lavoro molto intenso da parte dei docenti e del corpo amministrativo, tuttavia la soddisfazione dei nostri laureati e la risposta positiva delle aziende dimostrano che la strada intrapresa è corretta”. “La Regione – dichiara l’assessore all´Istruzione, Lavoro, Formazione professionale della Regione Piemonte, Giovanna Pentenero - sta lavorando molto per rendere più semplice l´apprendistato e per facilitare l´alternanza scuola-lavora. Posso dire che il Piemonte si conferma regione pilota da questo punto di vista. Questo risultato non sarebbe possibile senza una continua sinergia tra enti pubblici e privati e credo che questo sia il nostro punto di forza. Gli ultimi dati emessi dall´Istat sulla disoccupazione, soprattutto giovanile, sono preoccupanti e devono porci di fronte a una sfida che speriamo di vincere con il sostegno di tutti gli attori coinvolti”.  
   
   
CONCORSI FVG: NESSUNA DIFFICOLTÀ PER L´INVIO DELLE DOMANDE  
 
Trieste, 26 gennaio 2016 - Le modalità di presentazione delle domande di partecipazione ai concorsi indetti dall´Amministrazione regionale non richiedono particolari abilità né tantomeno la disponibilità di attrezzature informatiche sofisticate. Ad affermarlo è l´assessore regionale alla Funzione pubblica del Friuli Venezia Giulia Paolo Panontin in riferimento ad un´interrogazione presentata dal consigliere regionale Rodolfo Ziberna (Forza Italia) riguardante i recenti concorsi indetti per le categorie D e C (amministrativo-economico), che prevedono l´invio della documentazione via computer. Questa modalità di trasmissione nei bandi di concorso, ricorda l´assessore, tra l´altro è prevista dalle norme statali (legge 4 aprile 2012, n. 35 "Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo"). In ogni caso, per coloro che non disponessero di attrezzature informatiche risulta sempre attivo il servizio del Progetto dei Punti per l´Accesso ai Servizi Innovativi (Pasi) che nasce con l´obiettivo di incrementare l´accesso dei cittadini ai servizi on line, compresi quelli erogati dalle Pubbliche Amministrazioni. I Pasi, a disposizione in molte sedi municipali, biblioteche ed esercizi pubblici su tutto il territorio regionale, rappresentano un´opportunità, consentendo a tutti di accedere gratuitamente alle risorse disponibili in rete. A riprova della facilità di partecipazione al concorso, osserva infine l´assessore Panontin, depone la circostanza che mediamente pervengono circa 300 domande al giorno.  
   
   
TERRORISMO, MARONI: GENTILONI RIFERISCA A CAMERE  
 
 Milano, 26 gennaio 2015 - "Quanto detto dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni è molto grave. Il Governo deve riferire subito in Parlamento". Lo ha afferma il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, in relazione alle dichiarazioni del responsabile della Farnesina, che, intervenendo a Londra, ha parlato di "rischi di infiltrazione anche notevoli di terroristi dall´immigrazione". Parole Preoccupanti - "Quanto lo diciamo noi - ha osservato il governatore, commentando la notizia con i cronisti a margine di una conferenza stampa a Milano - veniamo tacciati di essere allarmisti, ora lo sostiene anche il ministro degli Esteri. Le sue parole sono la conferma delle nostre preoccupazioni e dell´incapacità del Governo nazionale di fronteggiare adeguatamente questo rischio".  
   
   
TERRORISMO, RISCHIO INFILTRAZIONI FRA PROFUGHI: ZAIA, “DA GENTILONI TARDIVE AMMISSIONI DEL RISCHIO CHE DENUNCIAVO DA MESI NEL DISINTERESSE GENERALE”  
 
Venezia, 26 gennaio 2015 - “Ci voleva un vertice internazionale anti Isis perché il Governo italiano ammettesse che è vero il rischio che segnalo da mesi e mesi, sinora inascoltato e persino sbeffeggiato da alcuni illuminati pensatori. Ve l’avevamo detto! E’ triste dover usare questa frase, ma esprime la verità in tutta la sua crudezza: a questo punto siamo arrivati a causa di colpevoli sottovalutazioni del rischio terrorismo e degli effetti collaterali dell’immigrazione incontrollata”. E’ questo il commento del Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia alle dichiarazioni rilasciate dal Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni a Londra, secondo le quali “ci sono rischi di infiltrazione anche notevoli di terroristi dall’immigrazione”. “Adesso che la tragedia francese li ha risvegliati dal loro sonno profondo – aggiunge Zaia – ci aspettiamo misure urgenti e dure, che intervengano sulla mobilità alle frontiere, sulle realtà a rischio già presenti in Italia e anche nel Veneto, sulla capacità di controllo e di contrasto delle infiltrazioni che, ormai è anche più di un’ipotesi, possono arrivare dall’operazione Triton”.  
   
   
SICUREZZA, ASSESSORE LOMBARDIA: GOVERNO ADOTTI MISURE RESTRITTIVE  
 
Milano, 26 gennaio 2015 - "È interessante notare come, con parecchi mesi di ritardo, anche il Governo italiano si sia accorto della relazione diretta tra immigrazione e terrorismo islamico. Mi auguro che le parole del ministro degli Esteri Gentiloni siano il preludio a una azione concreta di contrasto all´immigrazione selvaggia che ha colpito il nostro Paese in questi due anni". Lo ha detto l´assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione della Regione Lombardia Simona Bordonali. Sospendere Operazione ´Triton´ - "Speriamo - prosegue l´assessore - che finalmente venga sospesa con effetto immediato l´operazione ´Triton´, ossia ´Mare Nostrum 2´, e che vengano espulsi tutti i soggetti pericolosi. Anche le ultime notizie di cronaca lasciano trasparire la necessità di adottare politiche restrittive in materia di immigrazione"."A Catania - ricorda Bordonali - è stato arrestato un Albanese che possedeva foto con un Kalashnikov in mano, a Pisa è stato espulso uno studente che inneggiava alla Jihad e a Cremona un Kosovaro era pronto a partire per la Siria con l´intenzione di arruolarsi nell´Isis". Non Risorsa, Ma Problema - "Queste persone - conclude la titolare lombarda della Sicurezza - non rappresentano una risorsa per il nostro Paese, ma solo ed esclusivamente un problema. Mi auguro che, finalmente, il Governo si dia una mossa per prevenire il pericolo dettato dal terrorismo islamico".  
   
   
"FAMILY HELP": IN DUE ANNI EROGATI 516 INCENTIVI A FAVORE DELLE FAMIGLIE UMBRE  
 
Perugia, 26 gennaio 2015 – Sono stati 516 gli umbri che, da maggio 2012 a giugno 2014, hanno usufruito degli aiuti previsti nell´ambito del progetto "Family Help", per un importo complessivo pari a 542 mila 600 euro: a renderlo noto è la vicepresidente della Regione Umbria con delega al Welfare, Carla Casciari, ricordando che l´iniziativa regionale ha permesso alle famiglie, anche unipersonali, con a carico minori, disabili e anziani, di usufruire di un contributo per l´acquisto di buoni lavoro ‘Inps´, da utilizzare per prestazioni non sanitarie, servizi di cura e sostegno educativo, erogati da soggetti opportunamente formati e iscritti in un elenco regionale dei Family Helper al quale sono attualmente registrate 152 persone. "In seguito alla pubblicazione del primo avviso regionale, tra maggio 2012 e maggio 2013 sono stati erogati 366 incentivi per un importo complessivo di 384 mila 200 euro pari all´82 per cento delle risorse a disposizione che ammontavano a 470 mila euro – fa notare la vicepresidente – La maggior parte delle zone sociali hanno erogato oltre l´80 per cento delle risorse in buoni Inps. Relativamente al secondo avviso, per i primi sei mesi del 2014, sono stati erogati 150 incentivi per un importo di 158mila 400 euro, pari al 53 per cento delle risorse disponibili (301.182 mila euro)". Casciari ha quindi ricordato che "al contributo, la cui entità corrisponde al valore di 100 buoni lavoro ‘Inps´ di 10 euro lorde orarie, potevano accedere i titolari di un contratto di lavoro, o i lavoratori atipici o autonomo, o gli iscritti ad un corso di formazione per l´inserimento lavorativo o di qualificazione professionale e con un reddito ‘Isee´ compreso fra 0 e 23 mila euro, mentre per l´uso dei buoni è stato approvato con l´Inps un Protocollo d´intesa. Tra gli obiettivi finali del progetto – ha concluso - c´è anche quello di evitare la crescita del lavoro in nero".  
   
   
INCONTRO SU SEZIONI PRIMAVERA: "UMBRIA TRA LE PRIME REGIONI CHE HANNO ATTIVATO IL SERVIZIO"  
 
Perugia, 26 gennaio 2015 – Sono in tutto 47 le sezioni primavera, di gestione pubblica e privata attivate in Umbria: il dato è stato reso noto dalla vicepresidente della Regione Umbria, con delega all´Istruzione, Carla Casciari, nel corso del seminario dal titolo "Le sezioni primavera in Umbria tra vincoli e possibilità", che si è svolto a Perugia. L´iniziativa è servita anche a presentare uno studio svolto dal Centro regionale di documentazione, aggiornamento e sperimentazione sull´infanzia, che ha visto impegnati il Servizio Istruzione della Regione, le docenti del Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione dell´Università di Perugia e i coordinamenti pedagogici di rete. L´indagine è stata realizzata su un campione rappresentativo di sezioni per Zone sociali e per gestione, con visita al servizio, analisi documentale e intervista al personale educativo e di coordinamento. Dalla rilevazione è emerso che le 47 sezioni primavera presenti ad oggi nel territorio regionale sono pari al 13,4 per cento dei servizi per la prima infanzia. Le sezioni primavera sono presenti in tutte le Zone sociali e condividono spazi e tempi con i servizi di appoggio, nido o scuola dell´infanzia nelle differenti tipologie di gestioni presenti (comunali, statali, private, paritarie). Prevalentemente, l´offerta delle Sezioni primavera va ad intercettare il bisogno delle famiglie di offrire ai loro bambini occasioni di socializzazione e di momenti intenzionalmente educativi. La vicepresidente Casciari ha evidenziato che "le sezioni primavere in Umbria, con una varietà di soggetti titolari tra cui enti religiosi, scuole statali, comuni e cooperative sociali, rappresenta una peculiarità che va valorizzata, anche attraverso un confronto continuo tra le diverse esperienze educative. A livello nazionale - ha detto - a questo tipo di servizio viene dato rilievo nel 2007, ma già nel 2004 a Terni si sperimentava la ‘Sezione Ponte´ che dava una risposta all´esigenza delle famiglie di anticipare l´avvio dei loro bambini alla scuola d´infanzia". La vicepresidente ha quindi evidenziato come "le sezioni primavera se ben ‘seguite´ ed ‘accompagnate´ possano rappresentare un fondamentale tassello educativo in un contesto unitario in cui le diverse articolazioni del sistema integrato per l´infanzia collaborano anche attraverso attività di progettazione e formazione comuni". "L´impegno della Regione – ha riferito - nei prossimi anni sarà quello di individuare anche nel canale dei nuovi finanziamenti europei risorse per le attività ed i progetti di continuità promossi dalle sezioni, compatibilmente con i vincoli posti dalla Commissione europea che, nella raccomandazione del febbraio 2013, ha ricordato ai paesi membri come l´infanzia sia il periodo della vita caratterizzato da grandi opportunità e come sia necessario offrire servizi educativi e scuole dell´infanzia di grande ed elevata qualità per garantire una crescita armonica. L´incontro che si è tenuto a Perugia e al quale hanno partecipato esperti e rappresentanti del ministero dell´Istruzione e dell´Ufficio scolastico regionale, è servito per inaugurare una serie di iniziative itineranti che si svolgeranno per tutto l´anno, organizzati dalla Regione in collaborazione con i Comuni ed i coordinamenti pedagogici di rete, in occasione del decennale della legge regionale sul sistema integrato dei servizi socioeducativi alla prima infanzia (n. 30 del 22 dicembre 2005). "Negli ultimi anni in questa regione - ha concluso Casciari - le riflessioni e le esperienze sui temi dell´infanzia hanno visto crearsi una forte sinergia sociale ed istituzionale con l´Università, i Comuni e le zone sociali, con i coordinamenti pedagogici di rete, il Tavolo regionale di coordinamento, Villa Umbra e tutto il mondo della formazione. L´obiettivo finale è di confermare l´impegno forte e convinto per continuare a tutelare la qualità dei servizi dedicati all´infanzia e calibrare le proposte dove le sfide attuali richiedano cambiamento e flessibilità nuove".  
   
   
COMITATI UNICI GARANZIA, CONSIGLIERA REGIONALE PARITÀ UMBRIA INTERVIENE A SEMINARIO: STAR BENE AL LAVORO È FONDAMENTALE  
 
Perugia, 26 gennaio 2015 - Star bene al lavoro, sentirsi rispettati e valorizzati come persone nel riconoscimento delle diversità di cui si è portatori: è fondamentale per essere produttivi, nel lavoro pubblico come nel privato. Finalità queste che i Comitati Unici di Garanzia, organismi costituiti per legge nelle pubbliche amministrazioni, possono perseguire, se adeguatamente sostenuti. È quanto ha rimarcato la consigliera regionale di parità, Elena Tiracorrendo, intervenendo al seminario promosso dal Comitato Unico di Garanzia dell´Università per stranieri di Perugia, che si è svolto nella sede dell´Ateneo. "I Comitati Unici di Garanzia – ha detto - hanno in sé un potenziale di azione molto ampio, a favore del benessere di chi lavora e quindi della società. Il problema è che, come spesso accade nella pubblica amministrazione, si rispetta la forma ma sfugge la sostanza. Non ci si deve fermare alla costituzione dei Comitati per dire di aver adempiuto al dettato normativo: bisogna far in modo che questi organismi funzionino". La consigliera regionale di parità ha voluto ringraziare "Valeria Paoletti e Paola Attanasio, presidente e vice presidente del Comitato Unico di Garanzia dell´Università per Stranieri, di avermi invitata a parlare su questo tema: abbiamo posto le basi per una proficua collaborazione".