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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Maggio 2015
PUBBLICATA LA RELAZIONE DEL 2014 SULL´APPLICAZIONE DELLA CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL´UNIONE EUROPEA  
 
Bruxelles, 12 maggio 2015 - La Commissione europea ha pubblicato l’ 8 maggio la relazione del 2014 sull´applicazione della Carta dei diritti fondamentali dell´Unione europea. Il primo Vicepresidente Frans Timmermans ha dichiarato: "La Carta dei diritti fondamentali è il nocciolo vitale della nostra Unione e la Commissione si è impegnata a garantirne la piena ed effettiva applicazione. I diritti fondamentali incarnano i valori di una società libera, aperta e inclusiva e la responsabilità di salvaguardarli ogni giorno, in tutte le nostre azioni, è di tutti noi. Il nostro primo Convegno annuale sui diritti fondamentali promuoverà una maggiore sensibilizzazione incoraggiando, soprattutto, la tolleranza e il rispetto." Věra Jourová, Commissaria Ue per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere, ha dichiarato:" È nostro dovere far sì che i valori fondamentali sanciti dai trattati e dalla Carta dei diritti fondamentali non siano vuote parole. Agiremo di concerto con gli Stati membri permigliorare la cooperazione e l´impegno politico al fine di promuovere e tutelare i diritti fondamentali." La nuova Commissione è impegnata nella protezione e promozione dei diritti fondamentali nell´Ue e organizzerà ogni anno un Convegno annuale sui diritti fondamentali con l´intento di alimentare un più ampio dibattito sull´argomento. Il primo Convegno si svolgerà l´1 e il 2 ottobre 2015 e sarà incentrato sulla promozione della tolleranza e del rispetto, con un´attenzione particolare alla prevenzione e lotta contro l´odio antisemita e antimusulmano. La relazione del 2014 comprende per la prima volta una sezione dedicata all´importante questione dei diritti fondamentali nella sfera digitale. La rivoluzione digitale ha creato opportunità per tutti – le imprese, i cittadini e la società nel suo complesso –, ma ha anche destato preoccupazioni per quanto riguarda la tutela dei diritti fondamentali in questo ambito. I cittadini hanno diritto a un´adeguata tutela dei loro diritti fondamentali online e offline. Rientra in tale ambito, segnatamente, la protezione dei dati di carattere personale, garantita dall´articolo 8 della Carta. Nel corso del 2014 i riferimenti alla Carta dei diritti fondamentali nelle decisioni degli organi giurisdizionali dell´Unione europea sono stati sempre più frequenti, con 210 decisioni degli organi giurisdizionali facenti riferimento alla Carta nel 2014, a fronte delle 114 del 2013, delle 97 del 2012 e delle 43 del 2011. Si tratta di un importante passo avanti verso la costruzione di un sistema più coerente di protezione dei diritti fondamentali, che garantisca lo stesso livello di protezione in tutti gli Stati membri nei casi in cui si applica il diritto dell´Ue. Anche i giudici nazionali svolgono un ruolo chiave nella tutela dei diritti fondamentali e della certezza del diritto. Nel 2014 i giudici nazionali degli Stati membri sono ricorsi alla Carta per trarne ispirazione e orientamenti in un numero sempre più ampio di cause.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: LA TURCHIA DEVE METTERE LA DEMOCRAZIA EI DIRITTI FONDAMENTALI AL PRIMO POSTO, NEGLI AFFARI ESTERI  
 
Bruxelles, 12 maggio 2015 - La Turchia deve fare di più per combattere la corruzione e rafforzare il rispetto della libertà dei media, la libertà di espressione e l´indipendenza della magistratura, ha detto commissioni degli affari esteri deputati il ​​Lunedi. In una risoluzione sui progressi delle riforme in Turchia nel 2014, i deputati sollecitano anche l´Unione europea a eseguire sforzi della Turchia per costruire istituzioni democratiche solide e garantire il rispetto delle libertà fondamentali, i diritti umani e lo stato di diritto. Infine, si auspica il rafforzamento Ue / Turchia cooperazione politica estera. Il governo turco deve impegnarsi «inequivocabilmente» di rispettare le regole ei principi democratici, che sono alla base dell´Unione europea, i deputati hanno detto, invitandolo a mettere il processo di riforma al centro delle scelte di politica interna. Una nuova costituzione, sulla base di disposizioni che promuovono una società pluralistica, inclusiva e tollerante, avrebbe sostenere tale processo, hanno aggiunto. I deputati incoraggiano gli sforzi del governo turco a concludere, in modo sostenibile, il processo di pace con la comunità curda, ma deplorano la decisione turca di costruire la diga di Ilisu, che in una regione per lo più abitata da kurdi, dovrebbe avere "devastante" sociale, effetti ambientali e politici della popolazione curda. Intensificare la cooperazione politica estera e contatti - people-to-people Cooperazione Ue-turchia la politica estera e di dialogo lotta al terrorismo devono essere rafforzati, e la Turchia devono utilizzare tutte le sue risorse, per la lotta contro i gruppi terroristici come Isil, dicono i deputati. La Turchia dovrebbe anche fare di più per prevenire combattenti stranieri, denaro o attrezzature raggiungere Isil e altri gruppi estremisti attraverso il suo territorio, si aggiunge. Per realizzare un allineamento progressivo delle politiche estere, ministro degli Esteri della Turchia dovrebbe essere invitato a politica estera riunioni del Consiglio Ue, laddove opportuno, i deputati suggeriscono. Hanno anche pensare che l´apertura del capitolo negoziati di adesione all´Ue attualmente congelati in materia di sicurezza e di difesa sarebbe utile a tal fine. Dicono anche di più deve essere fatto per promuovere people-to-people contatti, anche attraverso la liberalizzazione dei visti. Uomini d´affari turchi devono avere un più facile accesso ai visti e gli scambi di studenti dovrebbe nel frattempo essere promosso attivamente, i deputati sottolineano. Lotta alla corruzione, il rispetto delle libertà Una maggiore volontà politica è necessaria per creare un quadro giuridico adeguato per la lotta contro la corruzione, i deputati dicono. Sono profondamente dispiaciuto fallimenti di completare molto gravi indagini sulla corruzione in Turchia nel mese di dicembre 2014. Essi esprimono inoltre preoccupazione per il procedimento penale a carico di giornalisti investigativi seguenti questi casi di corruzione e lo stress che il governo deve garantire la libertà dei media ", come una questione di priorità". Hanno anche rammaricano che "Legge 6532" della Turchia, approvata nel 2014, rende personale turco Agenzia nazionale dell´intelligence immune da procedimenti legali e quindi ulteriormente mina la libertà dei media e la libertà di espressione. Azione turca contro la libertà di stampa e la pluralità delle opinioni è "incompatibile con i diritti fondamentali dell´Ue" e "in conflitto con una ripresa del processo negoziale", dicono. Il Comitato condanna i tentativi del governo turco di vietare l´accesso ai social media e siti web, l´intimidazione di giornalisti e altre pressioni esercitate su di loro ,, e le incursioni della polizia e la detenzione di giornalisti, il 14 dicembre 2014. I deputati sono anche preoccupati per persistentemente elevati livelli di violenza contro le donne in Turchia e fallimenti per far rispettare le misure legali per prevenirlo. Essi chiedono una legislazione globale contro la discriminazione, compreso il divieto di discriminazione e incitamento all´odio per motivi di origine etnica, religione, orientamento sessuale, di genere o identità di genere. Cipro - I deputati invitano la Turchia e tutte le parti interessate a sostenere attivamente la ripresa dei colloqui sulla riunificazione di Cipro, sulla base dei parametri delle Nazioni Unite per la riunificazione. La Turchia deve prendere provvedimenti per normalizzare le sue relazioni con Cipro, comincerà a ritirare le sue truppe e trasferire la zona Famagosta alle Nazioni Unite, i deputati dicono. Allo stesso tempo, la Repubblica di Cipro dovrebbe aprire il porto di Famagosta sotto il controllo doganale dell´Ue e consentire ai turco-ciprioti di commerciare con l´Unione europea in modo legale, hanno aggiunto. Prossimi passi - Il Parlamento voterà sul testo, elaborato da Kati Piri (S & D, Nl), quando si riunirà a Strasburgo nel mese di maggio.  
   
   
UNA TREGUA PROPOSTA IN YEMEN DALL´ALTO RAPPRESENTANTE / VICEPRESIDENTE FEDERICA MOGHERINI E IL COMMISSARIO PER GLI AIUTI UMANITARI E GESTIONE DELLE CRISI CHRISTOS STYLIANIDES  
 
Bruxelles, 12 maggio 2015 - Le autorità saudite hanno proposto di attuare una tregua umanitaria di cinque giorni nello Yemen, a partire dalle ore 20.00 Gmt il Martedì 12 maggio. In reazione, Hrvp Mogherini e Commissario Stylianides rilasciato la seguente dichiarazione: "Si tratta di un´importante occasione per affrontare la drammatica situazione umanitaria in Yemen, soprattutto ora che il paese è a corto di forniture essenziali e servizi pubblici di base sono a un punto di rottura. A parti ll dovrebbero rapidamente rispettare la tregua senza condizioni preliminari, al fine di garantire un accesso immediato e senza ostacoli di yemeniti ordinarie necessità di aiutare e generi di prima necessità, tra cui carburante, cibo e beni di prima necessità. Allo stesso modo, tutte le parti devono garantire la sicurezza e la sicurezza degli operatori umanitari e facilitare il passaggio di convogli e le ambulanze per le popolazioni più colpite, senza discriminazioni. L´escalation del conflitto, in particolare al confine yemenita-saudita e nella provincia di Saada, comporta gravi rischi per la stabilità della regione. I lati che lottano devono astenersi dal targeting diretto di aree civili e di rispettare pienamente il diritto internazionale umanitario. L´e U prende atto dell´annuncio di una conferenza dei partiti yemeniti a Riyadh il 17 maggio. Noi continueremo a sostenere tutti gli sforzi, in particolare quelle di inviato speciale dell´Onu per lo Yemen Ismail Ould Cheikh Ahmed, per la ripresa dei negoziati politici inclusivi tra le parti yemenite. Yemen ha bisogno di una soluzione sostenibile alla crisi attuale, sulla base di un ampio consenso politico ".  
   
   
TASSE; AUDIZIONE E DISCUSSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO CON IL CONSORZIO INTERNAZIONALE DEI GIORNALISTI INVESTIGATIVI.  
 
Bruxelles, 12 maggio 2015 - Diversi deputati hanno espresso un sostegno speciale per giornalista francese Edouard Perrin, che viene perseguito in Lussemburgo per la sua parte nel rivelare decisioni fiscali segreto è nel Granducato. "Informatori dovrebbero ricevere protezione quando rivelano un comportamento che va contro l´interesse pubblico e non solo quando rivelano le attività illegali. Ci dovrebbe essere anche una maggiore trasparenza su decisioni fiscali e le modalità ed i paesi simili che frodare gli altri paesi dovrebbero essere sanzionati", suggerì Richard Brooks del Consorzio Internazionale dei Giornalisti Investigativi in ​​un´audizione con la commissione Sentenze del Parlamento tassa speciale il Lunedi. I giornalisti "Luxleaks" invitati al Parlamento a condividere le loro opinioni ed esperienze e sono stati accolti calorosamente dai deputati, che li complimenti per "il loro lavoro coraggiosa". Diversi deputati hanno espresso un sostegno speciale per giornalista francese Edouard Perrin, che viene perseguito in Lussemburgo per la sua parte nel rivelare decisioni fiscali segreto è nel Granducato. Gli aggettivi eurodeputati utilizzati per descrivere l´accusa andavano da "stupido" a "scandalosa". Shooting the messenger - Sig. Perrin aveva rivelato fiscali legate "pezzi" nel 2011 e 2012, ma ho visto nessuna reazione politica a tutti, fino a quando le rivelazioni "Luxleaks" del novembre 2014. Nel suo caso, il signor Perrin ha detto che era un peccato che " spese legali vengono portati contro le persone che rivelano alcune pratiche, non contro coloro che sono coinvolti in queste trattative ". Un altro problema è che la protezione è debole, perché le sentenze sono considerati "legale", ha aggiunto. Anche la Francia - "Il vostro contributo è essenziale per il nostro lavoro", relatrice Elisa Ferreira (S & D, Pt) ha detto ai giornalisti. Relatore Alde Michael Theurer (De) ha convenuto che questo è stato "coraggioso giornalismo". Presidente della commissione Alain Lamassoure (Ppe, Fr) ha citato un esempio della settimana precedente in Francia, dove "France 2", ha rivelato segreti accordi fiscali raggiunti con "società in parte finanziati con fondi pubblici, come Edf e Renault". Controllo "attività sostanziale" - Internazionale consorziato Lars Bové ha detto che la questione principale che doveva essere una risposta era "se una multinazionale aveva« attività sostanziali ». Se così non fosse il caso, erano costruzioni solo fiscali. Quello che abbiamo visto è che le decisioni fiscali sono stati utilizzati su una scala enorme, mentre erano in effetti di vasta portata costruzioni fiscali con i gateway verso i paradisi fiscali di tutto il mondo, come Gibilterra », ha detto, aggiungendo che" decisioni fiscali commissioni dovrebbero avere una qualche forma di controllo ". Un altro membro del consorzio Richard Brooks, ha aggiunto che le autorità fiscali dovrebbero verificare se una società ha sostanza, anche se, si reputa opportuno, questo potrebbe essere difficile data la carenza di servizi fiscali degli Stati membri. Whistleblowing = carriera mossa male - Kristof Clerix, anche del consorzio, ha detto il lavoro dei suoi membri è stato attirando sempre più informatori, seguendo le loro rivelazioni di "fughe in mare aperto", "Luxleaks" e "Swissleaks". Ha tuttavia avvertito che denuncia non è una buona mossa di carriera, come la maggior parte finiscono in difficoltà finanziarie. "Forse si dovrebbe pensare di riconoscimenti finanziari, come hanno negli Stati Uniti", ha suggerito, riferendosi a premi concessi dalla Us Internal Revenue Service per rivelazioni di pianificazione fiscale illegale. Prossimi passi - Una delegazione della commissione si recherà in visita Lussemburgo il Lunedi 18 maggio per indagare sulle sue pratiche di governo imposta.  
   
   
FONDI EUROPEI: COME ACCEDERVI E COME UTILIZZARLI AL MEGLIO  
 
Catanzaro, 12 maggio 2015 - La Rappresentanza in Italia della Commissione europea, assieme alla Regione Calabria e la Provincia di Catanzaro, patrocina l´evento organizzato dal Movimento Dehoniano Europeo in collaborazione con la società Btp Europroject Consulting. L´evento si terrà presso la “Sala delle Culture Vincenzo Calderazzo”, sede dell’Amministrazione Provinciale di Catanzaro, il prossimo 15 maggio e si discuterà di fondi europei e su come migliorare, da parte degli Enti pubblici, aziende private, l´accesso e l´utilizzo di questi. L’incontro avrà l’obiettivo di promulgare una procedura veloce che permetta di presentare in Europa progetti vincenti e di analizzare l’attività di lobbying da parte dell’Italia. Per maggiori informazioni: Il programma completo dell´eventopdf(577 kB) http://ec.Europa.eu/italy/documents/
events/evento_dehon_programma.pdf
 
 
   
   
CINA. IL PRESIDENTE STEFANO BONACCINI FIRMA PROTOCOLLO D´INTESA. ACCORDO TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA E PROVINCIA DEL GUANGDONG PER REALIZZARE INIZIATIVE DI SCAMBIO E COOPERAZIONE  
 
Bologna, 12 maggio 2015 – Un rapporto di partenariato per realizzare iniziative di scambio e cooperazione tra l’Emilia-romagna e il Guangdong nei settori del commercio e degli investimenti, della tecnologia, della tutela ambientale, della cultura e del turismo. È questo in sintesi quanto previsto dal Protocollo d´intesa tra Regione Emilia-romagna e Provincia del Guangdong. La sottoscrizione, ieri pomeriggio a Guangzhou, da parte del presidente della Regione Stefano Bonaccini e il Governatore della Provincia del Guangdong Zhao Xiaodan. L’accordo arriva nel corso della visita istituzionale in Cina del presidente Bonaccini (fino al 17 maggio) organizzata congiuntamente dalla Regione Emilia-romagna, dalla Provincia del Guangdong e dall’Ambasciata italiana a Pechino. La visita è anche l’occasione per fare il punto sullo stato di avanzamento dei progetti in corsoe sul lancio dellenuove iniziative congiunteper una nuova strategia condivisa per il periodo 2015-2020. Il Guangdong nel 2015 completa, infatti, il Xii piano quinquennale 2011-2015, periodo in cui la collaborazione con l’Italia si è concentrata sulla nostra Regione, e in particolare nella collaborazione industriale nei settori della meccanica, del ceramico, moda ed energie.  
   
   
VISITA ISTITUZIONALE, AMBASCIATORE DI MONACO IN SARDEGNA  
 
Cagliari, 12 Maggio 2015 - L´assessore del Lavoro Virginia Mura ha ricevuto il 9 maggio negli uffici della Presidenza del Palazzo di viale Trento l´ambasciatore straordinario e plenipotenziario del Principato di Monaco in Italia, s.E. Robert Fillon, per la prima volta in visita a Cagliari e in Sardegna. L´assessore Mura ha portato i saluti del presidente della Regione Francesco Pigliaru, impegnato a Trieste nelle celebrazioni del centenario della Grande Guerra. Dopo uno scambio di battute su Expo, da cui l´ambasciatore monegasco ha detto di essere rimasto particolarmente e piacevolmente colpito, l´assessore Mura ha illustrato i punti di forza della produzione sarda nell´ottica di un rafforzamento dei rapporti economico-commerciali fra i due Paesi, anche perché il Principato è conosciuto per essere una vetrina del "Made in Italy", uno spazio congeniale per la vicinanza all´Italia sia fisica che per cultura e stile di vita. Ci sono infatti settori - enogastronomia, sport, design, moda, cinema, manifestazioni artistiche e museali e automobilismo - nei quali la collaborazione e l´interscambio sono già fruttuosi. L´esponente della Giunta Pigliaru ha citato il marmo rosa di Orosei e il granito della Gallura - considerato anche che a Monaco è in corso un vasto piano di riqualificazione urbanistica - ma anche l´agroalimentare, cominciando dall´olio e dal vino fino al pane, alla pasta fresca e ai formaggi. L´ambasciatore Fillon, che ha ricevuto in dono un libro sui vini della Sardegna, ha detto che visiterà molto presto il padiglione allestito dalla Regione a Expo per conoscere e approfondire la conoscenza della Sardegna.  
   
   
ELEZIONI COMUNALI: ELETTI 132 SINDACI IN TRENTINO E 105 IN ALTO ADIGE IL 24 MAGGIO BALLOTTAGGI IN 11 COMUNI  
 
Trento, 23 maggio 2015 - Si stanno ultimando le operazioni di scrutinio nei comuni del Trentino-alto Adige dove si è votato ieri per eleggere sindaci e consigli comunali. In Trentino sono stati eletti 132 sindaci su 141 comuni al voto. I ballottaggi, previsti per domenica 24 maggio, sono 8 e riguarderanno Rovereto, Ala, Aldeno, Borgo Valsugana, Cavalese, Folgaria, Mori e Storo. Nel comune trentino di Faedo non è stato raggiunto il necessario quorum di affluenza del 50% e quindi le elezioni non sono valide ed il comune verrà commissariato. In Alto Adige sono stati eletti 105 sindaci su 109 comuni al voto. I ballottaggi riguarderanno 3 comuni: Bolzano, Merano e Laives. Nel comune di Ortisei non è stato raggiunto il quorum e dunque le elezioni non sono valide. Anche in questo caso il municipio verrà commissariato. Tutti i risultati delle elezioni comunali 2015 sono consultabili collegandosi al sito della Regione, www.Regione.taa.it    
   
   
RIUNIONE DELLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE: TURISMO MONTANO E REVISIONE DELLA PROPRIA ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA SONO STATI I PRINCIPALI ARGOMENTI ESAMINATI DALLA GIUNTA REGIONALE  
 
Torino, 12 maggio 2015 - Turismo montano. Nell´ambito del piano annuale 2015 di attuazione degli interventi per lo sviluppo del turismo piemontese vengono stanziati, come proposto dall’assessore Antonella Parigi, 870.000 euro per consentire ad enti pubblici ed associazioni senza scopo di lucro di realizzare esclusivamente in territori montani impianti turistico-ricreativi e ricettivi ed opere di riqualificazione ambientale. Per la concessione dei contributi (fino a 70.000 euro per coprire al massimo il 70% dei costi) verrà data priorità ai progetti immediatamente cantierabili riguardanti la valorizzazione di borgate montane ed il recupero del patrimonio ferroviario dismesso ed in disuso (caselli, stazioni, carrozze, linee ferroviarie, immobili ed aree annesse). Riorganizzazione della Regione. Via libera, su proposta dell’assessore Giovanni Maria Ferraris, alla riorganizzazione complessiva delle strutture dirigenziali della Giunta, che entrerà in vigore il 3 agosto prossimo. I settori verranno ridotti da 131 a 93, con risparmio complessivo stimabile in 2,5 milioni di euro annui, ed i dirigenti responsabili saranno coordinati dai 10 direttori nominati nello scorso dicembre. Gli obiettivi sono rendere la “macchina” regionale più efficace ed efficiente, grazie ad una maggiore funzionalità ed a migliori processi di programmazione, ed avviare un percorso di rotazione delle funzioni come previsto anche dalla normativa anticorruzione. La Giunta ha inoltre approvato: - su proposta dell’assessore Giorgio Ferrero, la nomina di Michele Bechis quale commissario straordinario dell’Istituto Podere Pignatelli di Villafranca Piemonte; - su proposta dell’assessore Alberto Valmaggia, la variante di revisione generale del piano regolatore di Soprana (Bi).  
   
   
TRIESTE, IL FUTURO DELLA SPECIALITÀ. PIGLIARU: INSULARITÀ, NESSUNO TOCCHI NOSTRI DIRITTI  
 
Trieste, 12 Maggio 2015 - "Ci siamo voluti riunire intorno a questo tavolo, oggi, per riflettere insieme sul ruolo delle nostre specialità, sul loro valore, sull´attualità dell´ordinamento che ne stabilisce e regola la stessa esistenza". Così il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha sintetizzato il senso del convegno "Il futuro della specialità delle Regioni Autonome", ospitato il 9 maggio a Trieste, nell´auditorium del Museo Revoltella. Al tavolo dei relatori, la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, l´assessore regionale degli Affari Generali Gianmario Demuro e alcuni esperti della materia. Il convegno, che ha voluto approfondire il tema sia dal punto di vista politico che tecnico, è stato organizzato su iniziativa della Fasi, la Federazione Associazioni Sarde in Italia, insieme alle celebrazioni alla memoria dei fanti della Brigata Sassari al Sacrario di Redipuglia nel centenario della Grande Guerra. Al centro dei lavori è stata la riscrittura degli Statuti speciali delle Regioni autonome alla luce dei cambiamenti socio-economici avvenuti in Italia e in Europa dal 1948 a oggi, con un’attenta riflessione sul ruolo attuale delle Specialità, esaminando il disegno di riforma costituzionale e le esigenze di rivisitazione dell’ordinamento giuridico. Dopo i saluti delle autorità locali e della presidente Fasi Serafina Mascia, sono iniziate le relazioni tecniche, affidate a Omar Chessa (Ordinario di Diritto Costituzionale Università di Sassari), Paolo Giangaspero (Ordinario di Diritto Costituzionale Università di Trieste) ed Elena D´orlando (Associato di Diritto Pubblico Comparato Università di Udine). Tra il tecnico e il politico l´intervento dell´assessore Gianmario Demuro. “Non vi sarà futuro - ha affermato - senza che sia chiaro quale destino vogliamo per la specialità riconosciuta dalla Costituzione e già due volte oggetto di riforma costituzionale: quella del 2001 e quella in discussione in Parlamento. L´esperienza della specialità ha rappresentato l’unica forma di federalismo realizzata, di fatto, in Italia, ma le Regioni non sono semplicemente istituzioni, sono amministrazioni che tutelano il diritto alla salute e al lavoro e di tutta una serie di profili che non sono più in capo allo Stato ma alle stesse Regioni: la mobilità, il diritto all’istruzione, la formazione professionale ma anche tantissimi nuovi diritti. Insularità, identità e cultura sono tre elementi che caratterizzano fortemente la Sardegna e che ne giustificano ancora oggi la specialità: da questa base deve partire un nuovo patto tra Stato e Regione. Entrambe le parti devono avere responsabilità chiare e precise, oltre alla certezza di un rapporto condiviso e leale. Molte Regioni a statuto speciale - ha concluso Demuro - sono state capaci di utilizzare molto bene gli strumenti previsti dalla Costituzione. Dobbiamo anche noi essere capaci di attuare il nostro Statuto al meglio, perché non venga meno la tutela dei diritti sociali”. Le prime conclusioni sono spettate al presidente Pigliaru, che in apertura di intervento ha voluto rivolgere un pensiero a Gianluca Monni, lo studente ucciso ieri a Orune, "un ragazzo barbaramente privato del suo futuro. Tutta la nostra vicinanza alla sua famiglia - ha detto - e, da parte nostra, l´assoluto impegno per far sì che gli autori di gesti simili siano rapidamente isolati ed espulsi dalla nostra società". Entrando nel merito del convegno, il presidente ha sottolineato "l´importanza di affrontare questo tema qui e in questa occasione, ricordando il sacrificio dei ragazzi della Brigata Sassari di cent´anni fa, che con la loro dimensione territoriale, vissero nella tragedia della Grande Guerra un momento di forte identità collettiva. Da loro ci arriva una lezione di riconoscimento e di appartenenza che è la sfida del nostro tempo", ha proseguito il presidente della Regione. "Ogni rivendicazione di nuovi spazi di sovranità ci obbliga a dimostrarne la giustizia e il valore attraverso una migliorata azione di governo del nostro territorio. Abbiamo il dovere di usarli per dimostrare di saper essere efficienti ed efficaci quanto le migliori regioni italiane, per provare ad essere migliori dei migliori. È una questione di responsabilità", ha spiegato Francesco Pigliaru ricordando che spesso "le Regioni trovano per i cittadini soluzioni che possono essere di ordine superiore rispetto a quelle trovate dallo Stato. Che a sua volta dovrebbe farsi carico di cogliere le buone pratiche e diffonderle, a cominciare dalla scuola e dall´istruzione, punto di partenza imprescindibile". Nello specifico sulla specialità, il presidente Pigliaru ha sottolineato come sia fondamentale salvaguardarne le prerogative e gli spazi di sovranità presenti e futuri, "che vanno tutelati. Per quanto ci riguarda nessuna tendenza centralistica deve poter intaccare il patrimonio di democrazia autonomistica inciso nello Statuto e nelle sue nome di attuazione. Tutte le specialità sono diverse", ha concluso. "La Sardegna ha, al primo posto, l´insularità. E questi giorni quello che sta succedendo nel trasporto aereo è di estrema gravità. Nessun volo deve essere cancellato, mai, da e per la Sardegna, perchè si intacca il diritto dei sardi, gli unici senza alternative. La continuità territoriale è un diritto di cittadinanza riconosciuto dallo Stato e dall´Unione europea, è il nostro ponte per superare l´insularità e non permetteremo a nessuno di toccarlo". L´intervento di chiusura è stato della presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani. "La specialità non è privilegio", ha spiegato. "Ciò perché gestiamo in autonomia il Servizio Sanitario Regionale e il Trasporto Pubblico Locale, coordiniamo gli enti locali e parallelamente siamo chiamati all’abbattimento del debito nazionale. Il Friuli Venezia Giulia in due anni ha messo in campo riforme complicate, come esercizio responsabile della specialità. Esercitando bene il regionalismo - ha concluso Debora Serracchiani - si riesce ad essere indispensabili al proprio Paese".  
   
   
FVG, SPECIALITÀ: SERRACCHIANI, "VA ESERCITATA CON RESPONSABILITÀ"  
 
Trieste, 12 maggio 2015 - "Specialità come responsabilità, da esercitare quotidianamente in modo dinamico, adattandola di volta in volta ai nuovi bisogni emergenti". E´ il concetto espresso dalla presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, nel corso del convegno "Il futuro della specialità delle Regioni Autonome", che si è tenuto all´auditorium del Museo Revoltella, e al quale hanno partecipato anche il presidente della Sardegna, Francesco Pigliaru, ed esperti di diritto delle due Regioni a Statuto speciale, moderati dall´assessore alle Finanze Francesco Peroni. Il confronto su un tema di particolare attualità nel momento in cui il Parlamento sta ragionando sulla riforma della seconda parte della Costituzione, si è sviluppato nel quadro delle iniziative promosse in questi giorni in Friuli Venezia Giulia dalla Federazione Associazioni Sarde in Italia (Fasi) come momenti celebrativi della Festa ufficiale del Popolo Sardo "Sa Die de sa Sardigna", a 100 anni dal sacrificio degli eroici fanti della Brigata "Sassari" sul fronte dell´Isonzo nella Grande Guerra. Per Serracchiani "specialità non è privilegio, ma la capacità di gestire in autonomia partite importanti come il servizio sanitario e il trasporto pubblico, di coordinare gli enti locali", mentre "parallelamente siano chiamati all´abbattimento del debito nazionale". Una responsabilità che il Friuli Venezia Giulia ha dimostrato "mettendo in campo in due anni - ha ricordato la presidente - riforme complicate". Perché "la specialità non può essere interpretata in modo statico", con lo sguardo ricolto al 1963, l´anno dello Statuto, ma "deve essere attuata in modo dinamico, adattandola di volta in volta ai nuovi bisogni" . Tra le riforme attuate, oltre a quella della sanità, della cultura, delle attività produttive, la presidente Serracchiani ha fatto riferimento in particolare a quella degli enti locali. "I piccoli Comuni da soli non ce la possono fare", ha detto. "Di fronte al calo delle risorse, di fronte alla difficoltà di avere risorse umane adeguate alla sfida dei tempi, sono chiamati a mettere insieme funzioni e competenze, senza perdere il radicamento territoriale. Lo sforzo che stiamo facendo è di avere una Regione che pensa, pianifica, programma, indica le linee di indirizzo; e sotto, una gamba forte dei Comuni, che si aggrega, mette insieme funzioni, servizi, competenze". In sostanza, se "ogni cambiamento è prima di tutto una sfida culturale", grazie ai cambiamenti "la specialità e l´autonomia rimangono attuali". Tuttavia per Serracchiani nel confronto sulla riforma della Costituzione occorre che emergano "due necessità". Da un lato che "l´Europa faccia l´integrazione fiscale, l´armonizzazione dei bilanci, detti regole comuni che non possono essere limitate a una moneta, che unica è solo per alcuni dei 28 Paesi". Dall´altro "che ci siano le condizioni per sostituire gli amministratori che non fanno bene il loro mestiere", in quanto "non possiamo permetterci di avere Regioni a più velocità". In precedenza il presidente Pigliaru si era detto convinto che "il centralismo non è necessariamente più efficiente di un buon regionalismo", ma piuttosto è utile avere sui diversi temi "sperimentazioni eterogenee che permettono di disporre di un "catalogo di soluzioni" per poter adottare la migliore, mentre lo Stato deve facilitare la diffusione di buone pratiche".  
   
   
TORINO: IL CONSIGLIO METROPOLITANO CONVOCATO OGGI ALLE 9  
 
Torino, 12 maggio 2015 - Il Sindaco Metropolitano, Piero Fassino, ha convocato il Consiglio Metropolitano di Torino per il , martedì 12 maggio alle 9 nella sala del Consiglio Provinciale “Elio Marchiaro”, in piazza Castello 205. Tra i punti all’ordine del giorno vi sono: alcune comunicazioni del Sindaco Metropolitano - l’approvazione del Rendiconto della gestione per l’esercizio 2014 - gli adempimenti istituzionali per l’avvio dell’attività delle Zone omogenee - alcune proposte di modifiche allo Statuto della Società per il risanamento e lo sviluppo ambientale dell’ex miniera di amianto di Balangero e Corio - alcune proposte di modifica dello Statuto della Fondazione Xx Marzo 2006 - gli interventi di somma urgenza per la messa in sicurezza e il disgaggio di massi a monte della Strada Provinciale 200 di Condove - la manutenzione di impianti di illuminazione stradale nella Zona Ovest, nella prima cintura di Torino, nell’Alto e Basso Canavese, a Rivalta e a Virle - la verifica delle condizioni di sicurezza e gli interventi di somma urgenza sulla facciata del palazzo della Prefettura in piazza Castello - l’esame e l’eventuale approvazione di mozioni.  
   
   
RIFORMA DEGLI ENTI LOCALI, ASSESSORE SARDEGNA IN OGLIASTRA: "RAFFORZIAMO LE UNIONI DI COMUNI. LEGGE APPROVATA ENTRO FINE ESTATE"  
 
 Tortoli´, 12 Maggio 2015 - "La Regione intende gestire il percorso di riforma degli Enti locali della Sardegna a partire dalle cosiddette regioni storiche e dalla necessità dei territori di associarsi tra loro, questa è la strada da percorrere per valorizzare al massimo l´associazionismo tra comuni e quindi le Unioni di Comuni. In questo modo sarà possibile una più efficace gestione dei servizi pubblici locali. Per raggiungere tale risultato l´obiettivo che ci prefissiamo, quindi, è che la legge sia approvata entro la fine dell´estate". A dirlo questa mattina l´assessore degli Enti locali Cristiano Erriu a Tortolì con gli amministratori dell´Ogliastra, durante il primo di una serie di incontri in programma per discutere del disegno di legge di riordino degli Enti locali. L´iter del disegno di legge. L´assessore Erriu ha reso noto che le audizioni in Prima Commissione in Consiglio regionale sono quasi tutte concluse e che entro giugno il disegno di legge di riforma approderà in Aula, così da consentire l´approvazione della legge di riordino delle autonomie locali prima della fine dell´estate. Intanto, l´assessore continuerà gli incontri nei territori per un confronto diretto con gli amministratori locali e le parti sociali. Le Unioni di Comuni. L´esponente della Giunta Pigliaru ha spiegato che il disegno di legge ha uno dei suoi punti centrali nell´aggregazione tra Comuni. "Le Unioni di Comuni sono uno strumento essenziale per il miglioramento della qualità dei servizi soprattutto nei piccoli centri e nelle zone interne. Inoltre, le associazioni di Unioni sono state immaginate come modello di superamento delle Province". E’ necessario dunque potenziare le Unione di Comuni perché diventino sempre più strumenti essenziali delle funzioni associate e sulla base delle quali possano essere costruite le centrali uniche di committenza. L´osservatorio regionale funzioni provinciali. L’assessorato degli Enti locali ha istituito un Osservatorio tecnico-politico che si è occupato, con la collaborazione delle province e dell´Anci, di analizzare tutte le funzioni delegate alle province "il lavoro dell´Osservatorio è quasi concluso ed è stato essenziale per capire come le circa 150 funzioni sono gestite dalle Province - ha proseguito l´esponente dell´Esecutivo - e come le stesse possano essere riallocate, soprattutto verso i Comuni e in minima parte verso la Regione". Ciò che si vuole ottenere è assicurare il massimo risultato nella gestione dei servizi ai cittadini, senza creare un "neocentralismo regionale, che nessuno vuole proporre, la Regione deve svolgere appieno il proprio ruolo di programmazione, i comuni devono gestire meglio se in forma associata. Tutto questo percorso sarà completato attraverso la presentazione di un disegno di legge parallelo e gemello che definirà la riallocazione delle funzioni". I dipendenti delle Province. E´ stato creato un tavolo di lavoro tra Regione e sindacati della funzione pubblica, così come avvenuto a livello nazionale, perché sia garantita la trasparenza amministrativa e discussi tutti i parametri per equilibrare servizi e personale necessario. Nessun lavoratore delle province deve perdere il proprio posto di lavoro e la professionalità acquisita in questi anni deve essere garantita al massimo.  
   
   
FVG, ENTI LOCALI: GRADUALITÀ NELL´ATTUAZIONE DELLA RIFORMA  
 
Trieste, 12 maggio 2015 - "La ricerca di una dimensione adeguata per il compimento delle funzioni amministrative è un fatto non più differibile". L´assessore regionale alle Autonomie locali Paolo Panontin lo ha affermato ieri al termine dei lavori del Consiglio regionale dedicati alle discussione della mozione, presentata dai gruppi di opposizione, che chiedeva la sospensione della riforma degli Enti locali. Mozione che tuttavia non è giunta al voto: "si è deciso di sospendere la votazione, alla luce della lettura degli emendamenti che la maggioranza ha depositato al disegno di legge di riforma del Consiglio della Autonomie locali, ma che riguardano anche la legge in vigore di riforma degli Enti locali", ha spiegato Panontin. "C´è stata la richiesta di avere il tempo di valutare questi emendamenti e di discutere alla fine dei lavori d´aula il contenuto della mozione in relazione a queste proposte di modifica, frutto di mesi di interlocuzioni con il territorio, che possono portare la minoranza a posizioni diversificate". Alcuni degli emendamenti in questione, ha aggiunto Panontin, "vanno a incidere su alcune delle richieste che sono arrivate dagli amministratori, sia quelli che hanno mostrato maggiore resistenza al cambiamento sia coloro che si sono dichiarati pronti ad attuare la riforma ma che hanno segnalato difficoltà a farlo nei tempi previsti, ovvero l´1 gennaio 2016 per l´avvio delle funzioni associate e il primo gennaio 2017 per l´attuazione della riforma nel suo complesso, mettendo insieme le funzioni comunali ed ereditando quelle provinciali". Per alcuni amministratori locali si tratta di un carico eccessivo e così, ha sottolineato Panontin, "pur mantenendo invariata la data di avvio della gestione associata delle funzioni, abbiamo reso più graduale e flessibile il primo dei termini indicati dalla legge di riforma, affidando maggiore autonomia e garantendo più gradualità nella scelta delle funzioni da svolgere in forma associata". Secondo l´assessore, "la riforma non è in contrasto con il policentrismo socio-economico e culturale dei territori del Friuli Venezia Giulia, ma si inserisce perfettamente in un percorso storico-politico-istituzionale ed amministrativo più che ventennale. Le richieste di deroga territoriale - ha proseguito Panontin - sono previste dalla legge e non rispondono all´azione giudiziaria recentemente promossa da un gruppo di sindaci, bensì a richieste puntuali, che, in alcuni casi, si collocano al di fuori della riforma e non sono, quindi, con essa compatibili. In altri casi, invece, si tratta di istanze coerenti con il quadro normativo ma sono in tutto una decina e quindi meno del 5 per cento del totale dei 216 Comuni della Regione. Su di esse la Giunta regionale assumerà le definitive determinazioni, rispettando l´impegno politico assunto quando chiese lo slittamento della discussione. Inoltre in questi mesi abbiamo cercato di mantenere una costante interlocuzione con l´Anci sulle di legge di riforma della Finanza locale ed entro la fine dell´estate vedrà la luce il ddl di riforma del Comparto unico. Istanze provenienti dal territorio". Nei prossimi mesi, ha ricordato l´assessore, verranno portate a compimento anche le altre riforme che completeranno il nuovo sistema degli Enti locali e della pubblica amministrazione del Friuli Venezia Giulia: "a breve la Giunta licenzierà il disegno Le Commissioni competenti prima, ed il Consiglio poi, sono il luogo istituzionale nel quale si cercherà di trovare la massima condivisione sui rimanenti pilastri della riforma complessiva delle Autonomie locali".  
   
   
EMILIA ROMAGNA: FUSIONI, PROROGATI I TERMINI PER I CONTRIBUTI PER PROGETTI DI FUSIONE O RIORGANIZZAZIONE DEI COMUNI.  
 
Bologna, 12 maggio 2015 – Più tempo per i Comuni per accedere ai contributi per i progetti di fusione o di riorganizzazione sovracomunale di funzioni e dei servizi. La Giunta regionale ha, infatti, prorogato al 30 giugno 2015 (scadrebbe il 15 maggio prossimo) il termine previsto dalla delibera n. 544/2014 per la presentazione delle domande di concessione di contributi per l’elaborazione di progetti di riorganizzazione sovracomunale delle funzioni delle Unioni o per gli studi di fattibilità per le fusioni di Comuni. “Il provvedimento si fa carico della richiesta di Anci e Legautonomie regionali - spiega l’assessore a Bilancio e Riordino istituzionale Emma Petitti - e ci permette di rispondere positivamente alle necessità di numerosi Comuni, interessati ad intraprendere percorsi di elaborazione di studi di fattibilità delle Unioni e delle fusioni ma che avrebbero avuto difficoltà a rispettare i tempi per la presentazione delle richieste, visto lo spostamento dei termini per l’approvazione dei bilanci degli Enti”. “Proseguiamo nel nostro lavoro a fianco dei Comuni e degli amministratori - sottolinea Petitti - perché consideriamo i percorsi di aggregazione e riorganizzazione prioritari nelle politiche regionali, per dare risposte migliori ai cittadini e alle imprese. A conferma di questo nostro impegno, anche il fatto che questo pomeriggio la Giunta ha dato il via libera ad un altro progetto di fusione: quello richiesto dai Comuni di Polesine Parmense e Zibello in provincia di Parma. Il testo di legge ora sarà discusso dall’Assemblea e poi potrà essere sottoposto al parere dei cittadini già nel prossimo autunno”.  
   
   
CALABRIA, FONDO PER LO SVILUPPO E LA COESIONE FSC 2007-2013. IL PRESIDENTE OLIVERIO HA PRESIEDUTO UN INCONTRO CON I SOGGETTI BENEFICIARI DEI FINANZIAMENTI.  
 
 Catanzaro, 12 maggio 2015 - Il presidente della Regione Mario Oliverio ha presieduto a Lametia Terme, presente il direttore generale del Dipartimento Lavori Pubblici Domenico Pallaria, un incontro con i soggetti beneficiari dei finanziamenti del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione Fsc 2007-2013. Si tratta di una notevole mole di risorse assegnata dal Governo nazionale alle Regioni con diversi provvedimenti nel corso degli anni 2011 e 2012, a copertura del programma di interventi infrastrutturali, cd. Piano per il Sud. Le iniziative riguardano i settori delle infrastrutture di trasporto, dell’istruzione universitaria, del turismo e dello sviluppo locale. La disciplina di accesso ai fondi ha imposto rigide scadenze sui tempi di impegno delle risorse destinate ad interventi infrastrutturali, individuando una prima deadline al 31 Dicembre 2014. Decorso questo termine, è stato imposto alle Regioni di proporre una riprogrammazione complessiva delle risorse non ancora impegnate, consentendo anche la destinazione a copertura di oneri derivanti da disposizioni legislativequali il debito sanitario, il trasporto pubblico locale, il patto di stabilità. La struttura regionale guidata dal presidente Oliverio è stata dunque impegnata nel processo di ricognizione e riprogrammazione complessiva delle risorse, pervenendo con due successivi provvedimenti della Giunta- del 25 Marzo scorso e, a seguito del parere favorevole del Consiglio Regionale, del 17 Aprile scorso- alla definizione della proposta programmatica da formulare al Governo. La proposta include sia la conferma di interventi già presenti nei quadri originari di finanziamento del Governo stresso, sui quali è stata mantenuta intatta la posta finanziaria in quanto opere ritenute di rilievo strategico, sia la previsione di nuove iniziative, la cui realizzazione è divenuta prioritaria per l’attuazione delle politiche regionali di settore. Il termine ultimo per completare le procedure di aggiudicazione delle gare di appalto degli interventi è stato fissato al 31 Dicembre prossimo. Nel corso dell’incontro, il presidente Oliverio ha illustrato gli adempimenti che ora i soggetti beneficiari sono chiamati ad effettuare, attraverso un rigoroso cronoprogramma di iter tecnico-amministrativo, il cui rispetto è essenziale affinché le risorse possano essere utilmente messe a frutto. I passi da effettuare e gli atti da compiere sono stati dettagliati in comunicazioni che già lo scorso 20 Aprile il competente Dipartimento regionale dei Lavori Pubblici ha inviato ai beneficiari dei finanziamenti. E proprio la necessità di mantenere una costruttiva collaborazione istituzionale tra Regione ed Enti Locali è stata al centro del confronto odierno, orientato all’importante obiettivo di massimizzare l’uso delle risorse messe a disposizione dal Governo. Il presidente Oliverio ha programmato per il 30 Giugno prossimo un´ulteriore puntuale verifica dello stato dei procedimenti di realizzazione, tesa ad attivare tempestivamente percorsi correttivi di eventuali situazioni di criticità che si saranno manifestate a quella data. Tra gli interventi si segnalano la Trasversale delle Serre, il completamento del Sistema Acquedottistico del Menta, il porto di Catanzaro Lido, il sistema di mobilità della città di Reggio Calabria, oltre ad una fitta serie nel settore dell’erosione costiera. Le nuove iniziative si concentrano sul comparto della viabilità locale con importanti destinazioni assegnate al territorio della Provincia di Cosenza per interventi sulla strada Sibari – Silana, sulla connessione tra la Autostrada A3 in corrispondenza dell’uscita di Tarsia e la Ss106, sulle arterie di collegamento dell’area in cui è programmata la costruzione del nuovo Ospedale della Sibaritide. In Provincia di Catanzaro è finanziata la ricostruzione del ponte sul Savuto e il ripristino della Strada Provinciale 25 per Magisano, mentre in Provincia di Crotone sono previste realizzazioni sulle Strade Provinciali per Strongoli e Petilia Policastro. Non mancano le iniziative nel settore del turismo e dello sviluppo locale quali il completamento della Strada del Mare a Crotone, il prolungamento del lungomare ed il completamento del Teatro comunale, sempre a Crotone, il ripristino del lungomare di Siderno, interventi che riguardano le tre Università calabresi di Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria. Ancora: copertura per il finanziamento della nuova sede della Regione; intervento di sistemazione idrogeologica che interessa tutto il territorio regionale. “Non possiamo più consentire la perdita di risorse destinate alla nostra regione- ha detto il presidente Oliverio al termine dell´incontro-. I soggetti attuatori dei singoli progetti individuati per la realizzazione di questo programma dovranno attivare le iniziative e le procedure necessarie all´apertura dei cantieri entro i tempi previsti. Per questo abbiamo costituito presso il Dipartimento dei Lavori Pubblici una struttura di monitoraggio, di assistenza tecnica e di accompagnamento dei soggetti attuatori. Oggi abbiamo indicato un percorso chiaro e definito un cronoprogramma. Entro fine giugno sarà fatta la prima verifica. Deve essere a tutti chiaro che coloro che non rispetteranno il calendario stabilito assumeranno la responsabilità del disimpegno delle risorse destinate ai progetti dei quali hanno destinazione. Le stesse somme saranno riutilizzate per opere necessarie al territorio regionale. Occorre una forte sinergia per realizzare obiettivi di crescita e per utilizzare pienamente le risorse destinate alla nostra regione.”  
   
   
SARDEGNA: FONDI UE, PRESENTAZIONE DEL POR-FSE 2014-2020. OLTRE 444 MILIONI DI EURO PER OCCUPAZIONE, INCLUSIONE SOCIALE E FORMAZIONE.  
 
Cagliari, 12 Maggio 2015 - Ammontano a 444 milioni e 800 mila euro le risorse del Programma Operativo Regionale Fse 2014-2020 destinate alla Sardegna. Si tratta di somme spendibili subito perché il programma della Regione è stato uno dei primi a essere approvati da Bruxelles. Ieri a Cagliari il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e l´assessore del Lavoro, Virginia Mura, hanno illustrato le strategie per il prossimo settennio. Buona parte delle risorse (170 milioni) saranno investite in progetti a favore di lavoratori e imprese. Consistente (155 milioni) anche la somma destinata all’istruzione e alla formazione. Proprio su questi temi si è concentrato l’intervento del presidente Pigliaru. “Scuola, formazione professionale, lotta alla dispersione scolastica e inclusione sociale: il nostro impegno per migliorare la vita dei cittadini è investire non solo sulle infrastrutture materiali, ma anche su quelle immateriali”, ha detto il presidente della Regione. “Per decenni gli investimenti in questi settori sono stati trascurati – ha aggiunto – ci sono Regioni come il Friuli Venezia Giulia e il Trentino che invece sono riuscite a superare questo gap. Dobbiamo riuscirci anche noi, adottando una visione strategica organica, che metta insieme gli interventi dei diversi assessorati coinvolti. Sul fronte del lavoro, il nostro obiettivo è collegare il sostegno al reddito all’impegno attivo dei beneficiari. Inclusione sociale – ha detto il presidente Pigliaru – significa intervenire anche sulle famiglie perché investano sull’istruzione dei figli. Ecco perché la lotta alla dispersione scolastica è elemento imprescindibile della nostra azione politica. Il Fondo Sociale Europeo ci offre un’opportunità: queste risorse devono aiutare a guardare il futuro in una prospettiva di miglioramento e di speranza”. Sulle priorità della Regione si è soffermata anche l’assessore del Lavoro, Virginia Mura. “Occupazione, inclusione sociale e formazione sono assi strategici del Por Fse 2014-2020”, ha detto l’assessore. “La formazione dovrà essere di qualità e scaturire dalla conoscenza dei fabbisogni aziendali; dovrà essere funzionale alle esigenze delle imprese così da creare occupazione stabile. Il rafforzamento del sistema – ha aggiunto l’assessore Mura – passa attraverso la riforma dei Centri Servizi per il Lavoro, la realizzazione delle politiche attive e di flexicurity, per il reintegro dei disoccupati e dei lavoratori nel ciclo produttivo”. L’evento di oggi è accompagnato da altre iniziative. Al palazzetto dello sport di Cagliari, infatti, si svolge Europlay – Giochi d’Europa 2015, torneo multidisciplinare sportivo che vede la partecipazione di ragazze e ragazzi provenienti da 25 istituti scolastici sardi e altri 3 in rappresentanza di Repubblica Ceca, Germania e Francia. In mattinata, l’assessore Mura si è recata nella zona degli impianti sportivi per portare il saluto istituzionale ai giovani impegnati nelle attività di Europlay. Domani, invece, al Pala Congressi della Fiera di Cagliari, l’attenzione si sposterà sul Fenomeno della dispersione scolastica. La Regione ha avviato una campagna di informazione per promuovere le conoscenze del Fondo Sociale Europeo da parte dei giovani. Dalle 13 alle 17 sono in programma momenti di confronto istituzionale e tecnico articolati in dibattiti, incontri e spettacoli.  
   
   
CALABRIA E MOLISE DIMINUISCONO L’ALIQUOTA IRPEF  
 
Catanzaro, 12 maggio 2015 - C’è soddisfazione all’interno della maggioranza che governa la Regione Calabria per la notizia diffusa ieri dalla Cgia (associazione delle Piccole imprese) di Mestre circa le decisioni assunte dalle diverse regioni italiane sull’applicazione delle aliquote dell’Irpef. La Calabria e il Molise, infatti, sono le uniche regioni che hanno ridotto queste imposte perché, a differenza dell’anno scorso, nel 2015 non hanno applicato la maggiorazione dello 0,3% prevista per legge per le regioni che sono sottoposte ai piani di rientro a causa del deficit sanitario. L’anno di riferimento di questa elaborazione è quello di competenza e pertanto, il pagamento effettivo avverrà l’anno successivo: nello specifico, l’importo delle addizionali regionali Irpef del 2014 viene versato quest’anno e quello di competenza per l’anno in corso nel 2016. E’ una bella notizia, soprattutto se si considerano le grosse difficoltà in cui è costretta a dibattersi la nostra regione a causa della grave crisi economica e sociale in cui si dibatte. Finalmente, dopo anni di aumenti, siamo davanti ad una diminuzione dell’aliquota Irpef. Un dato che sicuramente i calabresi apprezzeranno molto.  
   
   
TORNO SUBITO: UNA BELLA OPPORTUNITÀ PER 1000 GIOVANI LA REGIONE INVESTE 12 MILIONI DI EURO PER FAR PARTIRE 1000 GIOVANI CHE FARANNO UN’ESPERIENZA DI LAVORO ALL’ESTERO O IN UN’ALTRA REGIONE E TORNERANNO NEL LAZIO CON TANTE COMPETENZE. SCOPRI COME FUNZIONA  
 
Roma, 12 maggio 2015 - Riparte Torno subito, una bella opportunità per tanti giovani tra i 18 e i 35 anni. In particolare la Regione investe 12 milioni di euro per far partire 1000 ragazzi che faranno un’esperienza di lavoro all’estero o in un’altra regione e torneranno nel Lazio con tante competenze. Il nuovo bando è online, partecipa. Il progetto è rivolto a universitari, laureati, studenti e diplomati “Istituti Tecnici Superiori” residenti o domiciliati nel Lazio e di età tra i 18 e i 35 anni, inoccupati o disoccupati, che finanzia esperienze integrate di studio o lavoro in Italia e all’estero. Vai qui per tutte le informazioni e per sapere come partecipare La Regione sostiene lo sviluppo e punta sui giovani. Le risorse utilizzate torneranno nel Lazio in forma di crescita e sviluppo. Un vero e proprio investimento su un valore che è rappresentato dai ragazzi, con le loro idee, energie e competenze. Un modo per aiutare i giovani a essere cittadini del mondo. Torno subito è stato possibile perché la Regione ha recuperato fondi europei che si rischiava di perdere dando una bella opportunità ai ragazzi per essere cittadini del mondo e ad aprirsi a una dimensione europea e globale. Al centro anche i settori strategici. Una delle novità del bando di quest’anno è la creazione di una linea specifica per finanziare esperienze formative nel campo dell’audiovisivo, un settore strategico a cui i ragazzi si avvicineranno facendo esperienza in paesi strategici. È anche un modo per favorire l’internazionalizzazione del Lazio. Ecco come funziona Torno subito: Torno Subito Italia prevede nella prima fase un’esperienza svolta in altre regioni italiane, per un periodo da 3 a 6 mesi, e nella seconda fase un’esperienza nel Lazio attraverso tirocini e/o attività di ricerca, per un periodo da 3 a 6 mesi. Torno Subito Estero prevede nella prima fase un’esperienza fuori Italia, da 3 a 6 mesi, e nella seconda fase un’esperienza nel Lazio, attraverso tirocini e/o attività di ricerca per un periodo da 3 a 6 mesi. Torno Subito Formazione Lunga, con la prima fase, da 7 a 12 mesi, in Italia o all’estero, soltanto per studio e formazione, e la seconda fase nel Lazio, attraverso tirocini e/o attività di ricerca, per un periodo da 3 a 6 mesi. Torno Subito Professioni cinematografiche prevede nella prima fase un periodo di permanenza in Italia o all’estero da 1 a 6 mesi e nella seconda un’esperienza nel Lazio, attraverso tirocini e/o attività di ricerca per un periodo da 3 a 6 mesi. Più opportunità per i disabili. Vengono finanziati costi supplementari, fino a 4mila euro, per l’acquisto di servizi di assistenza e accompagnamento, trasporti, etc. Di persone disabili. Vai qui per tutte le informazioni e per sapere come partecipare - “È un progetto che un anno fa per noi rappresentava ancora una scommessa. Oggi possiamo dire che si tratta di una scommessa vinta. In Italia c´è la fuga dei cervelli, ma nel Lazio c´è anche chi ritorna"- è il commento del presidente, Nicola Zingaretti. “Il prossimo 21 maggio lanceremo con una grande iniziativa pubblica ‘Torno Subito’ con l’incontro tra i ragazzi che hanno partecipato alla prima edizione e i candidati della nuova. Uno scambio formativo a cui prenderanno parte anche gli oltre 500 partners del progetto, tra aziende, associazioni ed enti pubblici, che hanno aderito al bando” lo ha detto il vicepresidente, Massimiliano Smeriglio.  
   
   
CASSA IN DEROGA: FIRMATO DECRETO, ALL´UMBRIA QUASI 23 MILIONI; SARANNO COMPLETATE LE EROGAZIONI PER TUTTO IL 2014, INTERESSATI OLTRE 10 MILA LAVORATORI  
 
Perugia, 12 maggio 2015 - E´ pari a 22 milioni 928 mila 057 euro l´ammontare delle risorse assegnate alla Regione Umbria per fronteggiare le esigenze legate al pagamento della Cassa integrazione in deroga per il 2014 in esito alla sottoscrizione, lo scorso 8 maggio, del decreto interministeriale di riparto delle risorse tra le Regioni da parte del Ministro del Lavoro e del Ministro dell´Economia. Le risorse assegnate all´Umbria consentono il completamento delle autorizzazioni per l´intero 2014. Le domande che con queste risorse potranno essere autorizzate sono oltre 6 mila 600 che riguardano più di 2 mila imprese e circa 10 mila 200 lavoratori. Tra essi coloro che sono interessati da periodi di sospensione lavorativa sono circa 2 mila 900. Sono state attivate le procedure di autorizzazione che la Regione è tenuta ad emanare solo in presenza dell´assegnazione delle risorse nazionali intervenuta appunto lo scorso 8 maggio e comunicata ufficialmente quest´oggi. Il riparto delle risorse a favore della Regione Umbria, parte di un più ampio provvedimento che ha stanziato 478.000.000 di euro per la cassa in deroga, era fortemente atteso dai lavoratori interessati, dalle imprese e dalla parti sociali. Nei prossimi giorni, appena ricevuto le indicazioni da Inps, le domande autorizzate verranno trasmesse per via telematica all´Istituto ai fini del pagamento. Si ricorda che gli attori istituzionali coinvolti nel circuito sono il Ministero del Lavoro che mette a disposizione le risorse, la Regione che procede alle autorizzazioni sulla base delle risorse assegnate e l´Inps che materialmente eroga le indennità. Nel corso del 2014 la cassa integrazione in deroga ha interessato in Umbria oltre 13 mila lavoratori di cui 4 mila 300 che hanno almeno avuto una sospensione a 0 ore. Le imprese interessate nel complesso sono 2 mila 509. L´impegno complessivo di risorse per il finanziamento di questo ammortizzatore sociale – conclude la nota della Regione - ad oggi supera i 40 milioni di euro.  
   
   
BANDO NAZIONALE PER IL MARCHIO FAMILY AUDIT  
 
Trento, 12 maggio 2015 - Il Family Audit è attivo anche in Italia: le domande per ricevere il finanziamento sono aperte fino al 31 maggio 2015. Finora sono 121 le organizzazioni coinvolte nella certificazione e grazie al 2° Bando nazionale, si offre l’occasione ad altre 50 aziende italiane di acquisire la certificazione. Questa certificazione aiuta le organizzazioni a implementare gli strumenti di conciliazione vita e lavoro, consentendo di raggiungere performance virtuose che ottimizzano la gestione aziendale. I risultati con il Family Audit sono tangibili in termini di miglioramento del clima aziendale, di riduzione dei costi del personale - basti pensare alla diminuzione di ore di permessi, di straordinari e di giornate di malattia - nonché di una maggior fidelizzazione dei dipendenti. Per informazioni www.Trentinofamiglia.it Perché un imprenditore italiano dovrebbe acquisire la certificazione Family Audit? Innanzitutto, per migliorare la propria performance aziendale e giungere ad offrire ai propri dipendenti un corretto status lavorativo che garantisca equilibrio tra vita lavorativa e familiare. Risultato: dipendenti appagati e motivati, miglior clima aziendale e riduzione significativa dei costi del personale (es. Diminuzione ore di permessi, ore di straordinario e giornate di malattia). Quando si parla di Family Audit non si intende solo responsabilità sociale d’impresa, ma sviluppo del business aziendale: è una certificazione che apporta cambiamento culturale, economico, sociale, in una parola “genera welfare community”. E’ nata nel 2009 inizialmente come progetto territoriale in Trentino e poi, visti gli ottimi risultati ottenuti, è stata esportata in Italia. Nel 2014 a Vilnius è stata riconosciuta tra le 13 buone pratiche europee, all’interno del progetto ideato da Eige (Istituto europeo per le pari opportunità), ed è stato presentata ufficialmente nel marzo 2015 a New York presso le Nazioni Unite. Il marchio Family Audit viene assegnato a tutte le organizzazioni che si impegnano a intraprendere il processo lungo 3 anni che prevede l’attivazione di un piano di misure con il coinvolgimento attivo del management e dei dipendenti, facendo attenzione alle diverse fasi di vita sia dell’organizzazione che delle persone. Via libera ai finanziamenti per certificarsi: adesioni entro il 31 maggio 2015 È stato pubblicato il 2° bando nazionale che finanzierà il processo Family Audit. La call è diretta alle imprese che vogliono impegnarsi nella sfida di questo “processo innovativo” per giungere ad un’efficiente gestione aziendale. Anche questa volta saranno ammesse al finanziamento 50 organizzazioni, private o pubbliche, garantendo la rappresentatività di tutte le regioni e di ogni fascia dimensionale (numero di dipendenti). Alcuni risultati Un’associazione di categoria, dopo aver introdotto l’orario personalizzato a circa il 30% dei dipendenti, ha registrato un calo nelle ore di straordinario in media di ciascun dipendente da 70 a 35 ed un calo dei giorni di malattia medi per dipendente da 5 a 3. Il Piano di certificazione di una cooperativa sociale ha introdotto orari flessibili in entrata ed uscita per circa un terzo dei dipendenti e la figura “Jolly” (un lavoratore in grado di sostituire i dipendenti in caso di assenza) e, dopo qualche mese, l’organizzazione ha rilevato un significativo calo delle ore di straordinario (da 140 all’anno in media per dipendente a quasi zero!) ed una riduzione sensibile nelle giornate di assenza medie per malattia (da oltre 6 all’anno a meno di 4). Altre azioni messe in campo con il Family Audit La certificazione non comporta solo l’introduzione della flessibilità oraria, ma sono numerosi gli interventi messi in atto: •introduzione di contratti part time temporanei; •regolamentazione dei permessi per dare più consapevolezza ai dipendenti; •assegnazione di ulteriori 3 giorni retribuiti ai neo-papà oltre ai 2 giorni previsti dal contratto; •introduzione del telelavoro; •formazione dei capiufficio e dei dirigenti in tema di conciliazione; •costituzione della figura interna di referente della conciliazione vita-lavoro; •formazione per i rientri dalle lunghe assenze (congedi parentali, maternità); •bilancio sociale; •convenzioni per costituzione nido aziendale, servizi di time saving, ecc.; •contributi finanziari denominati “Benvenuti nuovi nati” per dipendenti e clienti; •contributi finanziari per le attività estive; •convenzioni con associazioni sportive, ludiche, educative. I vantaggi che si ottengono dal marchio Family Audit La certificazione migliora il clima aziendale (come certificato nell’indagine dell’Università di Bologna – a fondo testo il riferimento della pubblicazione edita Franco Angeli); maggior consapevolezza dei diritti e doveri in tema di permessi e, conseguente riduzione dei costi del personale (meno ore di permessi, di straordinari, di malattia); maggiore responsabilità dei dipendenti; sensibilizzazione alla genitorialità da parte dell’azienda; flessibilità oraria/telelavoro in sostituzione del part time per permettere anche a chi ha figli o familiari a carico di coprire ruoli di responsabilità; miglioramento della cultura aziendale sul valore della conciliazione e delle pari opportunità; valore economico delle donne in azienda. L´avviso è rivolto alle aziende, al no profit e agli enti pubblici Il termine per la presentazione delle domande è fissato al 31 maggio 2015 Per info: http://www.Governo.it/notizie/presidenza/dettaglio.asp?d=78311  Video e deplian informativo: www.Trentinofamiglia.it    
   
   
PARI OPPORTUNITA´: AUMENTA LA PRESENZA DELLE DONNE NEI CDA DI NOMINA REGIONALE DEL PIEMONTE  
 
Torino, 12 Maggio 2015 - "Grande apprezzamento e merito condiviso al progetto Più donne nei C.d.a. E le posizioni apicali che si inserisce quale tassello importante nel sistema generale sulle Pari Opportunità" è il pensiero espresso dall´ Assessora Monica Cerutti al convegno svoltosi questa mattina nell´aula del Consiglio regionale che ha visto la partecipazione di circa duecento donne. Nell´ottica condivisa della diversità quale base su cui costruire una vera uguaglianza, l´Assessora ha ripreso la bozza dello schema di legge regionale "Norme di attuazione del divieto di ogni forma di discriminazione e della parità di trattamento nelle materie di competenza regionale" presentata da poco alla Giunta regionale e per il quale solo oggi si sono chiuse le consultazioni online avviate un mese fa. Da un primo monitoraggio sulle nomine effettuate complessivamente da Giunta e Consiglio Regionale, con esclusione di quelle per la Commissione Regionale per il raggiungimento delle Pari Opportunità tutte al femminile, della X Legislatura emergono i seguenti dati: 235 posizioni assegnate delle quali 182 uomini e 53 donne, con una percentuale corrispondente a circa il 22.55% in netto aumento rispetto ai dati della Legislatura precedente. Intendiamo aderire al protocollo d´intesa Tavolo di lavoro "Più donne nei C.d.a. E le posizioni apicali" una svolta importante nel panorama in divenire delle alte professionalità femminili aggiungendo così al gruppo dei partner da tempo impegnati nell´ambito delle Pari Opportunità. Inoltreremo una lettera a tutte le Società partecipate della Regione Piemonte, sensibilizzandole sul tema, anche in relazione alle nomine di secondo livello, fatte dalle stesse. Una maggiore presenza delle donne nei C.d.a. E nelle posizioni apicali può determinare anche un cambiamento e un miglioramento nell´organizzazione del lavoro, con la promozione, ad esempio, di strumenti per la conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa Non solo numeri ma anche cambiamenti qualitativi in una logica di condivisione .  
   
   
BOLZANO: "DONNE INFORMATE": ULTIME CONFERENZE. NUOVO CICLO IN AUTUNNO  
 
Bolzano, 12 maggio 2015 - Volge al termine il ciclo di conferenze "Donne informate" organizzato dalla Commissione provinciale per le pari opportunità per le donne ed il Servizio donna, in collaborazione con i Comuni e varie organizzazioni locali. Ultimi appuntamenti il 3 giugno. Un nuovo ciclo di conferenze sarà riproposto in autunno. Il ciclo di conferenze, elemento fisso dell´attività informativa e di aggiornamento su tutto il territorio altotaesino della Commissione provinciale pari opportunità e del Servizio donna, come spiega la presidente dell´orgnaismo, Ulrike Oberhammer, ha lo scopo di fornire informazioni ed importanti impulsi su temi d´attualità alle donne altoatesine e favorire lo scambo informativo. L´assessora Martha Stocker sostiene l´organizzazione delle conferenze perché favoriscono la messa in rete delle donne altoatesine e l´attivazione di progetti congiunti. Di seguito gli ultimi appuntamenti. Venerdì, 15 maggio, alle ore 18.00, presso l´"Annahaus" a Magrè, la giornalista e regista Astrid Kofler parlerà della dura vita delle contadine altoatesine del recente passato. Venerdì 22 maggio, alle ore 20.00, presso l´"Annahaus" a Magrè, la pubblicista Astrid Schönweger e la mediatrice culturale Irene Hager von Strobele parleranno della conoscenza delle proprietà delle erbe officinali, tradizionalmente delle donne, e delle ricette adottate per guarigioni, bellezza e cura di casa e giardini. Maria Paregger, medica e omeopata, nella sua conferenza il mercoledì 27 maggio, alle ore 20.00 presso la "Lachmüllerhaus" a Bressanone, parlerà della fitoterapia di genere illustrando le proprietà ed i miti riferiti a piante quali l´achillea e altre. Della conoscenza delle proprietà delle erbe officinali, tradizionalmente delle donne, e delle ricette adottate per guarigioni, bellezza e cura di casa e giardini, parleranno nella loro relazione Astrid Schönweger, pubblicista, Irene Hager von Strobele, mediatrice culturale, mercoledì 3 giugno, alle ore 20.00, nella Sala delle associazioni a La Valle. Mercoledì 3 giugno, alle ore 20.00, presso la Biblioteca civica a San Giovanni/valle Aurina, Kathrin Fischer, specializzata in medicina complementare, nella sua relazione parlerà di medicina naturale in tutti i suoi aspetti illustrando quali sono i punti di forza dell´omeopatia.