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Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Giugno 2015
UE, RIUNIONI DI COMITATO E GRUPPO POLITICHE, NELLA SETTIMANA DAL 29 GIUGNO AL 5 LUGLIO 2015  
 
Bruxelles, 29 giugno 2015 - Ttip. Commissione di commercio internazionale voteranno per definire le raccomandazioni del Parlamento europeo al commercio transatlantico Ue 116 modifiche e richieste di Spalato o separata e negoziatori di investimento partenariato dovrebbero essere messi a una votazione in seduta plenaria. Questi emendamenti e richieste sono state rinviate al Comitato dopo la votazione in seduta plenaria sulle raccomandazioni è stata rinviata di giugno. (Lunedì) Tax ruling. Presidente della Commissione europea Jean-claude Juncker e Commissario economica e affari finanziari, fiscalità e dogane Pierre Moscovici dibatteranno i loro piani di imposta sulle società con i membri della Commissione speciale sulla tassa sentenze. (Giovedì) Germanwings. La Commissione per i trasporti discuteranno le norme di sicurezza dell´aviazione dopo lo schianto di Germanwings getto nelle Alpi francesi nel mese di marzo con l´Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) direttore esecutivo Patrick Ky e Commissione europea. Easa ha istituito una task force per valutare la relazione di indagine preliminare di francese autorità dell´aviazione civile sicurezza indagine, mentre la Commissione dovrà decidere se aggiornare le norme di sicurezza dell´aviazione dell´Ue. (Lunedì) Discorso di antisemitismo, l´islamofobia e l´odio. All´indomani degli attacchi sul francese rivista "Charlie Hebdo" e il supermercato "Iper Casher" a Parigi, il centro culturale e la Sinagoga a Copenhagen e le operazioni di antiterrorismo in Belgio, membri della Commissione per le libertà civili discuteranno discriminazione, violenza e incitamento all´odio contro i musulmani e gli ebrei con esperti e organizzazioni della società civile. (Lunedì) Plenaria. Gruppi politici preparerà la sessione plenaria del 6-9 luglio a Strasburgo, l´ultimo prima della pausa estiva, concentrandosi su regole di azionista a lungo termine, l´economia circolare, il sistema Ue di scambio delle emissioni, copyright armonizzazione, il bilancio dell´Ue 2016 e il programma di lavoro della Commissione. Il processo di pace in Medio Oriente e le relazioni Ue-cuba saranno discussa con il capo della politica estera dell´Ue Federica Mogherini. Diario del Presidente. Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz incontrerà Premier Li Keqiang lunedì della Cina e la Corte europea di giustizia Presidente Vassilios Skouris su martedì. Onorevole Schulz incontrerà il capo della comunità turco-cipriota Mustafa Akýncý mercoledì e presidente dell´Uk House of Lords Unione europea Comitato Signore Boswell il giovedì. Il venerdì, il Presidente del Parlamento europeo sarà a Kiev, dove incontrerà il Presidente dell´Ucraina Verkhovna Rada Volodymyr Groysman, con il quale firmerà un Memorandum d´intesa tra il Pe e il Verkhovna Rada. Egli affronterà quindi la Verkhovna Rada, seguita dalla conferenza stampa congiunta con il signor Groysman. Onorevole Schulz incontrerà anche Presidente Petro Poroshenko dell´Ucraina, primo ministro Arseniy Yatsenyuk e il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko. Conferenza stampa pre-sessione. Il servizio di stampa di Ep terrà una conferenza stampa con portavoce dei gruppi politici Ep alle ore 11.00 di venerdì. (Sala conferenze stampa di "Anna Politkovskaja" Ep, Bruxelles)  
   
   
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA SUGLI ULTIMI PROGETTI DI PROPOSTE NEL QUADRO DEI NEGOZIATI CON LA GRECIA  
 
Bruxelles, 29 Giugno 2015 - Nell´interesse della trasparenza e per l´informazione del popolo greco, la Commissione europea pubblica le ultime proposte concordate fra le tre istituzioni (Commissione europea, Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale), che tengono conto delle proposte delle autorità greche di 8, 14, 22 e 25 giugno 2015, così come i colloqui a livello politico e tecnico per tutta la settimana. Le discussioni su questo testo erano in corso con le autorità greche il Venerdì sera, in vista dell´Eurogruppo del 27 giugno 2015. La comprensione di tutte le parti coinvolte è che questa riunione dell´Eurogruppo dovrebbe raggiungere un accordo globale per la Grecia, che avrebbe escluso solo il misure da concordare congiuntamente, ma sarebbe anche hanno affrontato le future necessità di finanziamento e la sostenibilità del debito greco. E ´incluso anche il supporto per un pacchetto Commissione guidato per un nuovo inizio per la crescita e l´occupazione in Grecia, aumentando il recupero e gli investimenti nell´economia reale, che è stato discusso e approvato dal Collegio dei Commissari il Mercoledì 24 giugno 2015. Tuttavia, né questa ultima versione del documento, né un profilo di un accordo globale potrebbe essere formalmente ultimati e presentati al Eurogruppo a causa della decisione unilaterale delle autorità greche di abbandonare il processo, la sera del 26 giugno 2015.  
   
   
AIUTARE LA RIPRESA ECONOMICA: IL PARLAMENTO EUROPEO APPROVA IL PIANO JUNCKER  
 
Bruxelles, 29 giugno 2015 - Il piano d’investimenti per €315 miliardi, annunciato dalla Commissione europea in novembre per incoraggiare il finanziamento di investimenti vitali per l’Europa, ha ottenuto il voto favorevole dei deputati europei. Durante i negoziati col Consiglio, il Parlamento ha modificato la struttura di finanziamento del Fondo, ottenuto voce in capitolo nella scelta della leadership e rafforzato il controllo democratico sul suo funzionamento. Il Parlamento ha approvato le regole sul fondo investimenti con 464 voti a favore, 131 contrari e 19 astensioni. Il voto segna la fine di un processo legislativo rapido. Minori tagli a ricerca e reti - Il Parlamento ha cercato di migliorare la struttura finanziaria del fondo di garanzia del piano, le regole di governance del fondo stesso, le sue modalità di lavoro e aumentato il controllo democratico. I risultati principali sono stati: il ridimensionamento dei tagli nei programmi al programma di ricerca e innovazione "Orizzonte 2020" e il Meccanismo per collegare l´Europa (Cef - per collegare reti digitali, energia e trasporti in Europa) di 1 miliardo di euro. Orizzonte 2020 e Cef, due delle tre fonti di finanziamento per la garanzia comunitaria che sosterrà il piano, ora contribuiranno con, rispettivamente, 2,2 miliardi e 2,8 miliardi di euro, vale a dire 500 milioni di euro in meno di quanto inizialmente proposto, la garanzia che il miliardo di euro recuperato sarà finanziato con i margini di bilancio inutilizzati nel 2014 e 2015, ottenere il diritto per il Parlamento di approvare la nomina del direttore generale e vice direttore del fondo per gli investimenti, la pubblicazione dell´elenco dei progetti approvati, e l’introduzione di una serie di criteri e di obiettivi per selezionare i progetti e un elenco per garantire che quelli selezionati siano in linea con le priorità generali dell´Unione. Per tuti i dettagli sull’accordo, si può consultare la nota di approfondimento, in inglese. Dichiarazioni dei relatori - Il relatore della commissione per i bilanci, José Manuel Fernandes (Ppe, Pt), ha detto: "Il Piano Juncker è uno strumento innovativo che fornirà un´accelerazione importante agli investimenti in Europa. 240 miliardi di euro del Piano saranno stanziati in investimenti e 75 miliardi andranno all´ossatura della nostra economia: le piccole e medie imprese, che forniscono i due terzi dei posti di lavoro del settore privato e rappresentano 99% delle imprese in Europa. I politici non creano posti di lavoro, ma possiamo essere utili a coloro che lo fanno". Il relatore della commissione per i problemi economici e monetari, Udo Bullmann (S&d, De), ha detto: "Il Parlamento europeo ha aperto la strada agli investimenti, che sono necessari con urgenza in Europa. Abbiamo fatto sì che l´Ue investa nella modernizzazione della sua economia, invece di volgere lo sguardo al passato. Per la prima volta, questi investimenti saranno esplicitamente riconosciuti nel quadro del Patto di stabilità e crescita, invece di essere penalizzati dal Patto stesso. Abbiamo, inoltre, messo fine alla politica di occultamento, le responsabilità sono chiaramente assegnate e il Parlamento europeo è democraticamente coinvolto nella nomina del direttore generale". Prossime tappe - Ora che il Parlamento ha approvato le norme, il Consiglio dei ministri deve fare altrettanto. Il Consiglio aveva confermato l’accordo provvisorio con il Palamento il 9 giugno scorso e dovrebbe presto dare il suo consenso con procedura scritta. Una volta ciò avvenuto, il regolamento del Piano Juncker entrerà in vigore all´inizio del mese di luglio e il Fondo dovrebbe essere pienamente operativo entro settembre.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: MARTIN SCHULZ ESPRIME SOLIDARIETÀ DOPO GLI ATTACCHI TERRORISTICI DEL 26 GIUGNO  
 
Bruxelles, 29 giugno 2015 - A nome del Parlamento, esprimo la nostra condanna forte dopo gli attentati terroristici accaduti in Tunisia a Sousse. Tutti i nostri pensieri sono con le vittime e le loro famiglie e vi assicuriamo il popolo e le autorità tunisine del nostro pieno sostegno. La democrazia tunisina che si rivolge ancora una volta, tre mesi dopo l´attacco il Museo del Bardo di Tunisi. Oggi, la Francia e Kuwait erano anche soggetti ad attacchi da individui o organizzazioni terroristiche. I terroristi cercano di dividere le persone, per fomentare l´odio e la paura: non ci riusciranno. La nostra lotta contro il terrorismo deve essere implacabile. È una battaglia a lungo termine che richiede tutta la nostra determinazione e la nostra unità di resistere a questa ideologia totalitaria e penale. In tutti i continenti, l´Unione europea deve rafforzare la cooperazione di sicurezza con i suoi partner nel pieno rispetto dei principi democratici.  
   
   
EFSI: ADOTTATO AL PARLAMENTO EUROPEO IL REGOLAMENTO CHE DISPONE IL PIANO EUROPEO DI INVESTIMENTI  
 
Bruxelles, 29 giugno 2015 - Con con 464 voti a favore, 131 contrari e 19 astensioni il Parlamento ha approvato le regole sul fondo investimenti, segnando così la fine di un processo legislativo rapido. "Adesso dobbiamo iniziare ad implementare il piano di investimenti e la Commissione è già a lavoro per i prossimi step" – ha commentato il Vice-presidente responsabile per l´occupazione, la crescita e gli investimenti, Jirky Katainen. I lavori del parlamento hanno puntato a un ridimensionamento dei tagli nei programmi come Horizon2020 e Connecting Europe Facilities (il programma per i trasporti e le infrastrutture) per un valore pari a 1 mld di euro. I due programmi finanzieranno il fondo rispettivamente con 2.2 mld di euro e 2.8 mld (quelli previsti dalla proposta iniziale erano 3.3. Mld di euro da Horizon 2020 e i 2.7mld di euro dal Cef). Questo miliardo di euro sarà recuperato grazie ai margini di bilancio inutilizzati nel 2014 e 2015. Il parlamento ha inoltre ottenuto la possibilità di: -poter approvare la nomina del direttore generale e del vice direttore del fondo per gli investimenti -far pubblicare l´elenco dei progetti approvati; -introdurre una serie di criteri e di obiettivi per selezionare i progetti e un elenco per garantire che quelli selezionati siano in linea con le priorità generali dell´Unione. La parola passa adesso al Consiglio dei Ministri delle finanze Ue (Ecofin) per l´approvazione definitiva. Dopo quest´ultimo step, il piano potrebbe entrare in vigore già all´inizio di Luglio ed essere operativo a settembre  
   
   
IL SOSTEGNO DELL´UE PER IL PROCESSO DI RICOSTRUZIONE DEL NEPAL  
 
Bruxelles, 29 giugno 2015 Il commissario europeo per la cooperazione internazionale e lo sviluppo, Neven Mimica, ha annunciato il supporto del valore di 100 milioni di € per il processo di ricostruzione in Nepal due mesi dopo un terremoto di magnitudo 7,8 ha devastato il paese. Il finanziamento è stato presentato nel corso di una conferenza dei donatori a Kathmandu, concepito per mobilitare ulteriormente il sostegno internazionale per il paese. Commissario Mimica anche annunciato un pacchetto di fino a € 5.000.000 per l´assistenza tecnica, per sostenere il governo del Nepal nei suoi sforzi di ricostruzione. Parlando alla conferenza internazionale sulla ricostruzione del Nepal a Kathmandu, commissarioMimica ha dichiarato: " E ´molto importante per noi di fornire sostegno a più lungo termine per la riabilitazione del Nepal. Vogliamo sottolineare il nostro costante impegno per aiutare il popolo e il governo del Nepal su questo momento molto difficile. Il nostro supporto aiuterà coloro che sono stati più colpiti dal terremoto -. I poveri, le donne e il settore agricolo " La Commissione europea sta anche raddoppiando la sua assistenza umanitaria da € 6.000.000 a € 12.000.000, portando i finanziamenti recupero precoce di questo disastro per le organizzazioni umanitarie. In cima assistenza immediata, questi fondi saranno rispondere ai bisogni insoddisfatti, come riparo, i mezzi di sussistenza, la salute e la logistica. " L´ue afferma la sua solidarietà al popolo e al governo del Nepal. E ´importante che, mentre i restanti bisogni umanitari sono soddisfatte, l´attenzione è ora sulla ricostruzione a lungo termine.L´assistenza supplementare contribuirà alla costruzione di un Nepal più resiliente e aiutare le famiglie a ricostruire le loro vite ", ha dichiarato Christos Stylianides , commissario per gli aiuti umanitari e gestione delle crisi.  
   
   
VERTICE UE-CINA AUMENTO SOSTANZIALE DEI BENI E SERVIZI UE-CINA NEL 2014 DEFICIT NELL´UE DI BENI, L´AVANZO UE NEL SETTORE DEI SERVIZI  
 
Bruxelles, 29 giugno 2015 - Il valore delle importazioni di merci provenienti dalla Cina nell´Unione europea (Ue) è aumentato notevolmente negli ultimi dieci anni. Frode che 2004 o 129 200 000 000 euro, così ha raggiunto nel 2014 il livello record di € 302.500.000.000. L´unica eccezione è stata nel 2009, in cui è registrata una diminuzione a causa della crisi finanziaria. Le esportazioni sono diminuite nel 2009 e non sono tornati nel periodo 2004-2014 è più che triplicato. L´anno scorso hanno raggiunto € 164.700.000.000. L´ue esistente per tutto il periodo di deficit commerciale con la Cina è diminuito tra il 2010 fino al 2013 ed è aumentato nel 2014 di nuovo, su -137.700.000.000 €.  
   
   
EUROPA - IL PRESIDENTE BONACCINI APRE LA SESSIONE COMUNITARIA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA: "RISPONDERE AL DRAMMA DEI MIGRANTI E AVVIARE UNA VERA CASA COMUNE EUROPEA PER UNO SVILUPPO EQUO". L´UTILIZZO DEI 2,5 MILIARDI DI FONDI STRUTTURALI UE E IL PATTO REGIONALE PER IL LAVORO  
 
Bologna, 29 giugno 2015 – Rispondere al dramma dei migranti, avviare una nuova generazione di politiche per uno sviluppo che garantisca crescita nella legalità, ma anche equità nella redistribuzione della ricchezza. Il presidente della Regione Emilia-romagna, Stefano Bonaccini, ha aperto con questi auspici l’Assemblea legislativa regionale impegnata oggi nella Sessione comunitaria 2015 per la verifica della conformità della partecipazione della legislazione regionale agli ordinamenti europei, in presenza di Paolo De Castro, europarlamentare e presidente della Commissione agricoltura Ue. “Solo se saremo in grado di costruire una vera casa comune - ha detto Bonaccini auspicando degli “stati uniti d’Europa” – sapremo realizzare una piena integrazione e diventare punto di riferimento e leadership per la pace e per un’economia aperta”. La sessione comunitaria regionale del 25 giugno è stata però anche occasione per entrare nel merito della nuova programmazione dei Fondi europei: “Qui – ha detto il presidente della Regione – abbiamo dimostrato di saper attrarre e utilizzare bene le risorse attribuiteci. Lasciatemi esprimere la grande soddisfazione per essere riusciti, nei primi mesi di governo e prima regione italiana, ad avere da Bruxelles il via libera a tutti e tre i piani per complessivi 2,5 miliardi di euro di fondi europei. Risorse che nei prossimi sette anni saranno utilizzate come grande occasione di sviluppo, prima di tutto per creare nuova occupazione e sostenere l´economia”. E come strumento a supporto di questi investimenti Bonaccini, come anche l’assessore al Bilancio Emma Petitti intervenuta nel corso dell’Assemblea, hanno citato il Patto per il lavoro (“sarà sottoscritto entro luglio”), luogo privilegiato “in cui condividere obiettivi e azioni orientati a una crescita intelligente”. “L’emilia-romagna, pur tra tante difficoltà, sta dimostrando la propria capacità di reazione alle sfide globali e la propria capacità di riposizionamento”, ha detto l’assessore Petitti citando i dati della performance regionale sui mercati internazionali (il grado di internazionalizzazione commerciale è oltre 10 punti percentuali in più rispetto al dato nazionale) e i recenti investimenti di imprese multinazionali e locali. “Anche nell’elaborazione del nuovo Patto per il Lavoro - ha aggiunto l’assessore regionale - è emerso in modo molto chiaro che la capacità di innovazione e coesione sono il presupposto per partecipare a una nuova fase di sviluppo e per sostenere uno straordinario sforzo di riposizionamento strategico che deve continuare a essere accompagnato da un uso attento dei Fondi strutturali europei”.  
   
   
TOSCANA, ROSSI: "ANDRÒ IN TUNISIA E ALGERIA. PIÙ COOPERAZIONE PER COMBATTERE IL TERRORISMO"  
 
 Firenze 29 giugno 2015 – Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi visiterà nelle prossime settimane Tunisia e Algeria. Sarà una missione per rafforzare la cooperazione già in corso con i due paesi e per dare un contributo concreto alla battaglia contro il terrorismo. Lo annuncia lo stesso presidente in un articolo pubblicato il 27 giugno sull´Huffington Post all´indomani dell´ondata di attentati che hanno segnato di sangue la giornata del giorno prima. "Il tempo è scaduto", scrive Rossi e l´Europa "deve uscire dall´angolo dell´ipocrisia e del disimpegno diplomatico e militare". L´italia, sottolinea il presidente, ha per ragioni storiche e geografiche, grandi responsabilità e "tocca a noi richiamare la comunità internazionale ai suoi obblighi dinanzi a enormi genocidi e violazioni di diritti umani". La Toscana è terra di pace, scrive ancora Rossi, e farà la sua parte per contribuire alla coesione tra Europa e Africa.  
   
   
PUGLIA: AL VIA LE CONSULTAZIONI DEL PRESIDENTE EMILIANO, DIRETTA STREAMING CON IL MOVIMENTO 5 STELLE  
 
Bari, 29 giugno 2015 - L’attività di Michele Emiliano come Presidente della Regione Puglia si apre all’insegna del confronto con tutte le componenti dell’amministrazione. Da lunedì 29 giugno prendono il via le consultazioni ufficiali con tutte le forze politiche per discutere dei contenuti del programma, delle priorità, dei primi passi da compiere. Emiliano, in linea con quanto annunciato nei giorni scorsi, incontrerà subito il Movimento 5 Stelle nel corso di un appuntamento pubblico, come da loro richiesto, che si terrà per questa ragione nella sede istituzionale di via Gentile, con diretta streaming. A seguire tutte le altre delegazioni presso la sede della Presidenza della Regione Puglia: lunedì pomeriggio sarà la volta delle forze politiche di opposizione, martedì mattina, invece, delle delegazioni di maggioranza e dei partiti della coalizione non rappresentati in Consiglio regionale. Gli appuntamento seguiranno il seguente calendario: Lunedì 29 Giugno c/o Palazzo della Regione Puglia (via Gentile 52, sala conferenze 5° Piano). Ore 11.00 Incontro pubblico con il Movimento 5 Stelle con diretta streaming. C/o Presidenza della Regione Puglia (Lungomare N. Sauro 33). Ore 16:00 Incontro con delegazione Ncd; ore 16:45 Incontro con Lista Schittulli; ore 17:30 Incontro con Forza Italia; ore 18:15 Incontro con “Oltre”. Martedì 30 Giugno c/o Presidenza della Regione Puglia (Lungomare N. Sauro 33). Ore 10:30 Incontro con Noi a Sinistra; ore 11:00 Incontro con Popolari; ore 12:00 Incontro con Partito Democratico; ore 16:00 Incontro con i partiti della coalizione non rappresentati in Consiglio (Pensionati, Partito Comunista, Popolari per l´Italia); ore 17.00 Incontro con Lista Sindaco di Puglia e Puglia con Emiliano.  
   
   
GIUNTA REGIONALE UMBRIA, LUNEDÌ 29 SEDUTA DI INSEDIAMENTO  
 
Perugia, 29 giugno 2015 – Si terrà lunedì 29 giugno la seduta di insediamento della nuova Giunta regionale dell´Umbria. Presieduta dalla presidente Catiuscia Marini, ne fanno parte gli assessori Fabio Paparelli (vicepresidente), Luca Barberini, Antonio Bartolini, Fernanda Cecchini e Giuseppe Chianella. La riunione avrà inizio alle ore 11 nella Sala Giunta di Palazzo Donini, a Perugia.  
   
   
ZAIA PRESENTA GIUNTA E PROGRAMMA DI LEGISLATURA LUNEDI’ 29 GIUGNO IN CONSIGLIO REGIONALE VENETO  
 
 Venezia, 29 giugno 2015 - Il presidente della Regione Luca Zaia presenta la nuova Giunta e il programma di legislatura lunedì 29 giugno a palazzo Ferro-fini nella seduta del Consiglio, convocata dal neoeletto presidente Roberto Ciambetti (ore 10.30).  
   
   
ABRUZZO: D´ALFONSO,IL BILANCIO DEI PRIMI 12 MESI DI GOVERNO MIRINO SU CIAPI, ASSE ATTREZZATO, PUNTI NASCITA E NAIADI  
 
Pescara, 29 giugno 2015 - Garanzia giovani, depuratori, piste ciclabili, banda larga, Pescara-roma via cielo, zero rimborsi alla politica, lotta al dissesto idrogeologico, contratti di sviluppo, rieducazione dei conti della Regione, uscita dal Commissariamento della sanità, società unica dei trasporti, corridoi europei e grandi infrastrutture, salvadanaio dei fondi nazionali ed europei, carta d´identità degli Enti regionali. Sono alcuni tra i principali temi affrontati nel primo anno di mandato dal presidente della Giunta regionale, Luciano D´alfonso, e dai suoi assessori. Il capo dell´Esecutivo ne ha dato conto ai cittadini abruzzesi, il 26 giugno, a Pescara, in piazza Unione, nel corso di un evento che ha visto anche la partecipazione speciale del Primo ministro emerito del Belgio e sindaco di Mons, Elio Di Rupo, originario di San Valentino in Abruzzo Citeriore. L´iniziativa intitolata "Vieni a scoprire cosa ho fatto per te", alla quale ha preso parte l´intera Giunta regionale e numerosi consiglieri regionali presidenti di Commissione e capigruppo, è servita sia per fare il punto sull´attività amministrativa dei vari settori della Regione sia per fornire cifre ufficiali sulla situazione economica abruzzese ad un anno esatto dall´insediamento della Giunta D´alfonso. Dopo l´introduzione del presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, il presidente D´alfonso, ha snocciolato cifre ed elencato le azioni qualificanti dei suoi primi dodici mesi di governo non senza aver risposto alle questioni bollenti sottopostegli, in piazza, da alcuni manifestanti. "Sulla vicenda del prolungamwnto dell´Asse Atrezzato, che va avanti da almeno quaranta anni, - ha risposto - nell´arco del quinquennio arriveremo alla una soluzione. Rispetto al Ciapi, che ha una situazione debitoria di circa 8 milioni di euro, - ha continuato - affronteremo con attenzione ed impegno il caso anche se sono sbagliati tempi e destinatari delle contestazioni. Così come stiamo risaminando e ridefinendo la vicenda Naiadi che ha visto, nel recente passato, procedure e contrattualistica sbagliate. Sul punto nascita di Penne, - ha rimarcato - vanno sempre tenute nel giusto conto le regole dell´Oms, del Ministero della Salute e soprattuttto le condizioni di sicurezza della vita del nascituro. Ci faremo carico di tutte le problematiche - ha assicurato - nel rispetto del bilancio, della legge e degli obblighi contrattuali ma prenderò a calci la maladucazione". In ogni caso, i primi dati che balzano all´attenzione sono la riduzione di un punto del tasso di disoccupazione nel primo trimestre del 2015 (12.7%) rispetto allo stesso periodo del 2014 (13.7%)ed il contestuale aumento del numero degli occupati (493.622 contro 471.000) che equivale ad un incremento del 4.9%. Al tempo stesso, sono diminuite le persone in cerca di occupazione, passate da 75 mila unità del primo trimestre 2014 alle 72 mila del primo trimestre 2015. Riguardo ai settori specifici, quello relativo ai Rapporti con l´Europa ha provveduto a rimodulare le risorse derivanti dal programma nazionale Fondi ex Pain per 48 milioni 900 mila euro, quelle degli ex Fondi Fas (30 milioni) per 31 interventi mentre, in relazione ai Servizi di cura all´infanzia, è stato approvato il Piano d´Azione per 7 milioni 405 mila 902 euro; la strategia regionale per le Aree Interne ha previsto lo stanziamento di 13 milioni di euro, il Fondo Fesr Programmazione 2014/2020 ha individuato risorse per 231 milioni di euro, il Fondo Fse Programmazione 2014/2020 142 milioni di euro, il Fondo Feasr programmazione 2014/2020 prevede risorse per 433 milioni di euro, i fondi Fsc programmazione 2014/2020 sono pari a 600 milioni di euro, quelli per le Regioni in transizione 2014/2020 prevedono per l´Abruzzo 133 milioni di euro. Uno dei comparti chiave è, senza dubbio, la sanità nell´ambito del quale sono previsti investimenti per 36 milioni 187 mila euro. Tra gli obiettivi centrati, D´alfonso ha rivendicato l´istituzione della rete regionale della terapia del dolore, l´approvazione del piano di riconversione e riorganizzazione della rete regionale dei servizi territoriali dell´area anziani non autosufficienti, disabilità e riabilitazione, quella relativa al percorso diagnostico terapeutico assistenziale per garantire la totale presa in carico del paziente oncologico in fase non avanzata di malattia, la definizione del piano operativo regionale per il contenimento delle liste d´attesa, lo stanziamento di 8 milioni di euro per finanziare le 16 linee di intervento, l´adozione del piano regionale di prevenzione oncologica che sarà finanziato con euro 5 milioni 984 mila 71 euro. Riguardo, poi, all´edilizia sanitaria, si segnalano l´accordo di programma per la costruzione di cinque nuovi ospedali: Avezzano, Sulmona, Vasto, Lanciano e Giulianova, il progetto di ristrutturazione dell´ospedale di Penne e la realizzazione della centrale operativa 118 con eliporto e hangar nel presidio ospedaliero dell´Aquila per un finanziamento complessivo di 371 milioni 517 mila euro di cui 228 milioni 522 mila euro a carico del bilancio dello Stato. Inoltre, è stata prevista la ricostruzione potenziata dell´ospedale di Chieti (delibera 395 del 23 maggio scorso) ed è finalmente realtà il registro regionale tumori. Capitolo sviluppo economico. Spicca la sottoscrizione di 16 Contratti di sviluppo sostenuti da 13 milioni di euro che hanno generato investimenti per 66 milioni 500 mila euro. Riguardo al comparto Trasporti e Mobilità, è stato avviato il completamento della Fondo Valle Sangro per 120 milioni di euro mentre si punta al reingresso dell´Abruzzo nella Rete Transeuropea deI Trasporto Ten ? T. "Si tratta dell´impegno più importante che sto portando avanti dall´inizio del mio mandato - ha rivelato il predidente della Giunta - e che sono convinto darà i suoi frutti". Riguardo al Porto di Pescara, sono stati formulati i chiarimenti richiesti da Consiglio Superiore Lavori Pubblici ed è stato costituito il tavolo per monitorare la procedura di approvazione del Piano Regolatore Portuale, già approvato ad Ortona. Intanto, è realtà la società di Trasporto Unico Abruzzese Tua mentre è in via di definizione il nuovo contratto di servizio ferroviario con Trenitalia. Per la realizzazione della pista ciclabile lungo la dorsale adriatica e dei raccordi a pettine sono già stati stanziati 34 milioni 437. Mila 457 euro mentre 50 milioni sono destinati allo sviluppo della banda larga e di quella ultralarhga nei Comuni rurali. Per l´allungamento dell´Asse Attrezzato ed il pagamento degli espropri sono disponibili 28 milioni di euro. Tra gli interventi di mggior rilievo del comparto opere pubbliche risaltano gli oltre 40 mln per mitigare il rischio idrogeologico, i 170 milioni a beneficio del servizio idrico e la depurazione ed gli oltre 51 per interventi strutturali a difesa de suolo a favore di 135 Comuni. In merito all´edilizia sociale, è stata approvata la graduatoria generale dei programmi urbani complessi, è ormai prossima la realizzazione di 214 alloggi in edilizia sovvenzionata ed a canone concordato e di alloggi in edilizia convenzionata per un totale di 10 milioni 146 mila euro. E´ stata pubblicata la graduatoria provvisoria per la concessione di finanziamenti per interventi di messa in sicurezza dei Municipi a rischio sismico per 18 mln mentre, per l´edilizia scolastica, ci sono interventi finanziati a favore di 40 comuni e 4 Province per circa 50 mln. Riguardo ai Fondi Bei, sono state approvate le graduatorie per edilizia scolastica a favore di 176 interventi da parte dei Comuni e 11 da parte delle Province nel triennio. Nel 2015 sono 56 gli interventi finanziati per circa 26 milioni di euro. Entro fine anno, sarà pubblicato il bando per la messa in sicurezza degli asili nido ed i micro nidi per 3 mln 702 mila euro. Nodo rifiuti: il 2 dicembre 2014, la Corte di Giustizia Europea ha condannato la Regione Abruzzo per la mancata esecuzione della sentenza della Commissione del 2007 che sanzionava il mancato rispetto delle Direttive in materia di gestione rifiuti e discariche (28 discariche non bonificate). Ad oggi tre discariche si possono non bonificare, quattro sono in attesa di valutazione, sette vanno verso il completamento della procedura di approvazione del progetto di bonifica; 10 sono i progetti di bonifica approvati e 4 i lavori avviati. Sono stati finanziati 68 progetti per la rimozione di piccoli quantitativi di amianto e soprattutto sono state rilasciate 31 valutazioni ambientali che hanno permesso di dare ossigenon alla vita di altrettante imprese. Infine, l´agricoltura dove emerge un finanziamento di oltre 9 milioni di euro per il rinnovamento degli impianti viticoli ma anche 3 milioni per il biologico. "La discrezionalità del potere va usata per risolvere i problemi e produrre ricchezza". Lo ha detto il presidente della Giunta, Luciano D´alfonso, ricordando l´attenzione maniacale che sta mettendo rispetto alle esigenze delle imprese che poi finiscono per ripercuotoersi sulle vite dei lavoratori. "Ci siamo trovati a sbloccare in pochi giorni autorizzazioni che giacevano nei cassetti da anni e che ostacolavano sviluppo e possibilità di occupazione - ha osservato D´alfonso -. Non è un caso che in un anno abbiamo visto aumentare il numero degli occupati di 22 mila unità. In cinque anni ci piacerebe registare almeno 100 posti di lavoro in più per il nostro Abruzzo. Questo, - ha confessato - nonostante si sia ereditati ben 1400 situazioni di contenzioso che hanno generato massa debitoria per circa 900 milioni di euro". Sulle società partecipate, il presidente D´alfonso ha assicurato che "ogni società dovrà essere sosttoposta a controlli di bilancio per evitare quello che è accaduto in questi anni". Infine, una notazione positiva sui brevetti. "Stanno crescendo in maniera esponenziale le richieste di brevetto, passate dalle 36 del 2013 alle 86 del 2014. Un segnale di speranza molto importante per il futuro del nostro tessuto imprenditoriale - ha aggiunto D´alfonso -. Intanto, torna ad essere in attivo il saldo tra cessazioni e nuove iscrizioni delle imprese alle Camere di Commercio ed il trend per il 2015 appare ancora più positivo". Poi, accenna all´Agenda digitale. "Saremo premiati dal Ministero per lo Sviluppo economo con 100 milioni di euro di finanziamento - annuncia - per elevare la qualità del digitale in Abruzzo. Forse sono addiirittura troppi e magari ne restituiremo un piccola parte. Vorrebbe dire che avremo centrato i nostri obiettivi". Infine, su Sulmona. "Sosterremo la sua candidatura a città capitale della cultura".  
   
   
CORTE COSTITUZIONALE SU REFERENDUM PER AUTONOMIA E INDIPENDENZA DEL VENETO. ZAIA: DIRITTO DEI CITTADINI ESPRIMERSI  
 
Venezia, 29 giugno 2015 - “Stiamo approfondendo i contenuti della sentenza della Corte Costituzionale riguardante le due leggi regionali che indicono referendum consultivi su autonomia e indipendenza del Veneto. Al di là dell’ammissibilità dell’uno o dell’altro quesito, resta ferma la nostra volontà di difendere il diritto dei cittadini di esprimersi su entrambi i referendum consultivi, che sono e restano un ottimo esercizio di democrazia”. E’ questo il commento del presidente della Regione del Veneto Luca Zaia alla sentenza n. 118 della Corte Costituzionale che si è espressa in ordine alla legittimità costituzionale delle leggi regionali n. 15 del 19 giugno 2014, che riguarda l’indizione di un referendum consultivo sull’autonomia del Veneto, e n. 16 del 19 giugno 2014, che riguarda l’indizione di un referendum consultivo sull’indipendenza del Veneto.  
   
   
LAZIO: ECCO COME DIVENTARE UN COMUNE ALLA PARI  
 
Roma, 29 giugno 2015 - La Regione rilascia la certificazione di qualità di “Comuni Alla Pari” ai Comuni e agli altri enti locali che promuovono e garantiscono la presenza delle donne nel contesto socio-economico e realizzano azioni positive per favorire la parità tra i sessi e le condizioni di conciliazione tra lavoro e responsabilità familiari. Un riconoscimento per le realtà che sostengono la diffusione di una cultura di pari opportunità. Le opportunità per i “Comuni alla Pari”. Gli Enti locali in possesso di questa certificazione, tra l’altro, hanno diritto ad una maggiorazione del punteggio da 1 a 10 punti nel caso in cui partecipano a bandi pubblici regionali per ottenere finanziamenti. Come si ottiene l’attestazione di “Comune alla Pari”? Gli Enti locali devono presentare domanda all’Assessorato Pari Opportunità, Autonomie Locali e Sicurezza – Osservatorio Regionale sulle Pari Opportunità e la violenza contro le donne. L’attestazione viene rilasciata dalla Direzione regionale competente su indicazione dell’Osservatorio. L’ente locale che richiede l’attestazione deve dimostrare le azioni e iniziative adottate nell’ambito delle pari opportunità e della conciliazione familiare. Le azioni dovranno essere riconducibili ad almeno uno o più indicatori A,b,c e D. Ecco quali sono: A. L’applicazione delle norme. Prevede il rispetto delle quote di genere nelle cariche politiche elettive e nella Giunta dell’Ente, la presenza del Cug, l’adozione del piano triennale delle azioni positive, l’adeguamento dello Statuto ai sensi della legge 251/2012, le commissioni di concorso ai sensi della legge 215/2012 e il rispetto delle quote di genere nelle società controllate dall’Ente ai sensi della legge251/2012. B. Requisiti di qualità di primo livello. La delega e/o Assessorato alle Pari Opportunità, la percentuale di presenza femminile nei ruoli apicali dell’Ente, la consulta comunale delle Pari Opportunità, la diffusione tra il personale della Direttiva del 27 maggio 2007. C. Requisiti di qualità di secondo livello. La promozione di politiche di conciliazione vita-lavoro, l’analisi, in ottica di genere, del personale dell’Ente. La presenza di sportelli donna e/o convenzioni con altri centri territoriali, consultori, sportello anti stalking, centri e/o sportelli antiviolenza, case rifugio. La promozione di azioni per sostenere l’avvio, lo sviluppo e il consolidamento di attività imprenditoriali a conduzione femminile. Manifestazioni, convegni, corsi di formazione rivolti al personale interno e/o alla cittadinanza per educare alla parità e al rispetto delle differenze di genere. D. Requisiti di qualità di terzo livello. L’adozione delle procedure per la valutazione in ottica di genere di ogni legge, regolamento, atti amministrativi. L’adozione di un linguaggio non sessista negli atti pubblici e negli atti amministrativi interni. L’adozione della procedura per la valutazione in ottica di genere del Bilancio. Vai qui per consultare il testo della provvedimento http://www.Regione.lazio.it/rl_main/?vw=deliberedettaglio&id=231739    
   
   
TRASPARENZA: LA REGIONE LAZIO APPROVA NUOVE NORME CONTRO LA CORRUZIONE  
 
Roma, 29 giugno 2015 - La Regione approva nuove norme per garantire la trasparenza e difendere la legalità e che saranno attive dal 1° settembre. Un impegno che va avanti e che fa seguito a una serie di azioni, come l’adozione della fatturazione elettronica, la centrale acquisti o il protocollo, subito attivo, con l’autorità anti-corruzione. Ecco cosa riguardano le novità che entreranno in vigore da settembre: 1.La composizione delle commissioni di gara, per raggiungere l’obiettivo preciso di garantire la massima trasparenza nello svolgimento delle procedure di gara. Come? Con l’istituzione degli albi dei commissari per la formazione delle commissioni giudicatrici. Le figure inserite negli albi saranno suddivise per profilo e per specializzazione in relazione alle diverse tipologie di beni e servizi. Massima rotazione e trasparenza: la composizione delle commissioni di gara, mediante l’albo, avverrà tramite sorteggio. Per garantire la rotazione chi viene sorteggiato viene escluso dalla rotazione successiva. Nel caso in cui dovessero verificarsi incompatibilità dei commissari anche la loro sostituzione avverrà tramite sorteggio. 2.Le procedure di gara telematiche. Le gare aggregate regionali, le gare in unione di acquisto tra le aziende sanitarie e le gare autonome delle aziende sanitarie si svolgeranno sulla piattaforma di e-procurement, che porterà alla totale informatizzazione i processi di approvvigionamento. Tutto questo consentirà di monitorare in tempo reale la spesa per beni e servizi rispetto al budget assegnato, i consumi effettivi, e la possibilità di verificare in ogni momento tutto ciò che viene fatto dalle strutture. Tra le altre cose si potrà ricorrere anche alle aste elettroniche, per scegliere la ‘migliore offerta’ pervenuta, dando così un forte impulso anche ai risparmi. 3.Il patto con i fornitori: è uno degli strumenti più significativi individuati per prevenire la corruzione nell’affidamento dei contratti pubblici. Si tratta di un accordo tra la pubblica amministrazione e le imprese che partecipano alle gare e stabilisce diritti e obblighi: nessuna delle parti contraenti pagherà, offrirà, domanderà o accetterà indebite utilità, o si accorderà con gli altri concorrenti in fase di gara e nella fase successiva all’aggiudicazione “Sono tutti elementi e criteri ulteriori di trasparenza, continuiamo la strada che abbiamo scelto, di valorizzare la trasparenza e di mettere degli anticorpi nella pubblica amministrazione, affinché gli spazi dell´arbitrio e i rischi di infiltrazioni si riducano il minimo possibile- lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: credo che la discussione del Consiglio dell´altro giorno, che sollecitava dei segnali, vada raccolta e questi sono dei segnali che vogliamo dare".  
   
   
POR FESR MARCHE (FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE): RIUNITO IL COMITATO DI SORVEGLIANZA.  
 
Ancona, 29 giugno 2015 - Attivati interventi per 307 milioni di euro pari al 107,42%, circa 1.700 progetti cofinanziati con una spesa incrementata del 17% rispetto al 2013. Questo il quadro emerso dalla prima giornata del Comitato di Sorveglianza Fesr per la programmazione 2007-2013 riunito all’Hotel La Fonte di Portonovo - Ancona, nella due giorni che, a seguire, ha insediato il nuovo Comitato di Sorveglianza per la programmazione 2014-2020. "Se un tempo i Fondi europei costituivano, per le Marche, risorse aggiuntive ai bilanci ordinari – ha detto la nuova assessora alle Politiche comunitarie Manuela Bora, inaugurando anche a nome del presidente Ceriscioli i lavori del Comitato di sorveglianza Fesr, - oggi quelle stesse risorse sono diventate strategiche per dare concretezza ai progetti di rilancio e di potenziamento dell´economia regionale. Tutto ciò rispettando le regole e lavorando facendo rete. Ecco perché, anche a nome del presidente Ceriscioli, questa mattina sono qui a ringraziare i componenti del Comitato per l´impegno che mettono e che dovranno mettere nel loro lavoro. Stiamo attraversando quel delicato periodo di passaggio dalla vecchia programmazione dei Fondi europei alla nuova: vogliamo quindi cogliere in pieno questa opportunità di ripensamento e di riprogrammazione per dire che i grandi temi che l´Europa ci propone per il prossimo futuro sono anche i temi sui quali hanno deciso di puntare le Marche. Ricordo qui solo lo stimolo alla crescita competitiva e sviluppo delle imprese, la ricerca di una miglior efficienza energetica, le politiche per la cultura e il turismo, un uso più equilibrato del territorio e delle risorse ambientali. A ciò si aggiungono le due strategie territoriali per le città e le aree interne, in un’ottica di sviluppo policentrico, puntando a progetti integrati rispetto alle risorse dei diversi fondi e ai settori di intervento”. Alla riunione del Comitato hanno partecipato, accanto ai dirigenti e funzionari dell´Autorità di gestione e delle strutture regionali, alle parti sociali, anche Maria Rosa Politi della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Agenzia per la Coesione Territoriale, Paola Pajno del Ministero dell’Economia e delle finanze – Igrue, Luigi Nigri della Commissione europea - Direzione Politica regionale e urbana. Per la Regione era presente Mauro Terzoni, dirigente della P.f. Politiche Comunitarie e Autorità di Gestione Fesr e Fse. Risorse e obiettivi del Programma operativo regionale 2014-2020 del Fesr Il Programma (con un budget totale di 337 milioni) si articola su sei Assi prioritari, orientati agli obiettivi della Strategia Europa 2020: rafforzare la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione (114 milioni disponibili – 33,3% la dotazione finanziaria sul totale); migliorare l’accesso alla banda larga e alle relative tecnologia (24 milioni – 7,2% sul totale); promuovere la competitività delle piccole e medie imprese (67 milioni – 20,1%); sostenere la transazione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori (65 milioni – 19,4%); promuovere l’adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi (22 milioni – 6,8%); preservare e tutelare l’ambiente, promuovere l’uso efficiente delle risorse (32 milioni – 9,7%). Inoltre sono previsti altri 10 milioni di euro (3%) per garantire l’assistenza tecnica (gestione e controllo del Por). Per massimizzare i risultati le risorse del Por sono concentrate per l’80% su quattro temi cruciali per la competitività e lo sviluppo sostenibile del territorio regionale: ricerca e innovazione (33,8% del totale); tecnologie dell’informazione e della comunicazione (7,21%); competitività delle piccole e medie imprese (20,1%); energia (19,4%). Sono inoltre previste due strategie territoriali integrate, a carattere multisettoriale, quella per le Aree interne (più di 50 Comuni coinvolti) e quella per le Aree urbane (al massimo tre Città). Alcuni interventi, relativi al primo asse tematico, sono già stati avviati tramite bandi specifici, nelle prossime settimane partiranno progressivamente anche gli altri interventi, per i quali verrà data evidenza nel portale regionale www.Europa.marche.it    
   
   
RICORSO DECRETO MISE ART 38 SBLOCCA ITALIA. VENDOLA "DIFENDIAMO RUOLO REGIONI"  
 
 Bari, 29 giugno 2015 - “Con questo provvedimento di impugnazione difendiamo il ruolo delle Regioni nel procedimento di rilascio delle concessioni per le attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi nei nostri mari e sulla terraferma. Non può il Governo espropriare le Regioni dell’unico potere di intervento, cioè la mancata intesa, che esse hanno nell’ambito del procedimento di rilascio delle concessioni. Il decreto infatti, mediante meccanismi di superamento della mancata intesa posti unilateralmente in capo allo Stato, mortifica il ruolo delle Regioni ponendosi in aperto contrasto con la consolidata giurisprudenza costituzionale. Questo non è possibile e non è accettabile. Noi siamo in prima linea per difendere le prerogative regionali”. Così il Presidente uscente della Regione Puglia Nichi Vendola ha annunciato l’impugnazione, approvata questo pomeriggio in Giunta, del decreto del Mise (25 marzo 2015) di attuazione dell’art 38 dello Sblocca Italia (già impugnato dalla Regione Puglia).  
   
   
SALUTO DI VENDOLA A PUGLIESI: "ABBIAMO PROVATO A CAMBIARE STORIA DELLA PUGLIA"  
 
Bari, 29 giugno 2015 - “Abbiamo provato in tutti i settori a moralizzare e a bonificare, abbiamo provato a cambiare la storia della Puglia perché potesse essere la locomotiva di testa del Sud, perché potesse andare a Roma o a Bruxelles senza il cappello in mano, perché potessimo essere orgogliosi di una tradizione di intraprendenza, di curiosità e di vivacità intellettuale che fa della Puglia un luogo speciale”. Così il Presidente uscente della Regione Puglia Nichi Vendola in un videomessaggio di saluto ai pugliesi, al termine della nona legislatura e dopo dieci anni vissuti da Presidente del governo regionale. “Credo di poter dire – ha continuato Vendola - di aver lavorato sempre nel rispetto della mia coscienza e nel rispetto delle leggi dello Stato, di aver dedicato anima e corpo, ognuno dei giorni di questi dieci anni, al partito che ho servito, e il mio partito era la Puglia, i pugliesi, il Sud, il Mezzogiorno d’Italia e d’Europa, questa parte del mondo che ha tanto da dire e tanto da dare e che ha bisogno di riprendere il gusto di raccontarsi. La nostra eredità verrà raccolta ora dal nuovo Presidente della Regione, Michele Emiliano, e da una nuova classe dirigente a cui auguriamo di poter compiere un cammino importante per proseguire nella modernizzazione e nel cambiamento reale della vita dei pugliesi”. “E’ molto difficile raccontare in poche battute una esperienza di vita pubblica durata il tempo di dieci anni – ha proseguito Vendola - è difficile farlo nel momento in cui prevalgono le emozioni, che sono anche emozioni molto forti. Vorrei congedarmi dalla mia terra, dai miei concittadini e dai pugliesi con un saluto che è anche un rapido bilancio di quello che è accaduto. E per me è accaduto molto. Per chi aveva sempre vissuto, anche la vita politica, sentendosi fino in fondo cittadino del mondo e frequentando le trincee, anche quelle più difficili e più aspre, dalla ex Jugoslavia alla Colombia a tutto il centro America, ovunque ci fosse una battaglia per i diritti, per la giustizia e per la libertà, lì pensavo che fosse giusto collocare la mia vita e la mia testimonianza. E poi un giorno mi è accaduto invece di attraversare una strada, improvvisamente in quell’aprile del 2005 mi capitò di trovarmi nel cuore del cuore del potere. Ebbi una grande paura e un grande spavento, paura di essere inghiottito dal potere e che questo potesse cambiare la mia anima e il mio modo di pensare”. Vendola ha poi ricordato anche le grandi fragilità della Puglia, da quella sociale (“la regione con meno infrastrutturazione sociale, con un welfare fragile e claudicante, con una platea di cittadini e di cittadine deboli socialmente che rappresentavano bisogni anche incandescenti a cui questo luogo non dava risposte”), a quella economica (“e non perché non ci fossero attori dinamici ma perchè non si era costruito un sistema economico pugliese e non si erano messi insieme tutti gli attori”) a quella ambientale (“la Puglia senza parchi, la Puglia della grande concentrazione, in alcune aree come Taranto e brindisi, di agglomerati industriali fortemente impattanti e inquinanti”). “Abbiamo cercato nel corso del decennio - ha sottolineato Vendola - di attraversare queste fragilità per rispondere in maniera moderna ai bisogni, alle urgenze, ai diritti e ai desideri degli uomini e delle donne della Puglia. Abbiamo ricostruito il sistema del welfare, abbiamo ragionato su una programmazione dei servizi sociali che mettesse al centro il singolo uomo e la singola donna come portatori di ricchezza”. E poi ancora “abbiamo lavorato perché nascessero i distretti produttivi di filiera, abbiamo fatto una rivoluzione dal punto di vista delle innovazioni, del trasferimento tecnologico. Siamo punto di riferimento per la meccatronica e l’aerospazio, sono investimenti che portano lavoro e trainano la Puglia verso un mercato internazionale in cui noi non siamo una periferia lamentosa e spenta ma siamo protagonisti”. Vendola ha anche ricordato l’utilizzo degli strumenti di governo del territorio che hanno messo al centro il concetto di rigenerazione urbana, così come ha ricordato la “guerra ingaggiata contro l’amianto, contro le diossine, i furani e il benzopirene, contro i veleni che assediano la nostra vita”, non dimenticando però la condizione di difficoltà nella quale si è svolto tutto questo lavoro “perché in questi dieci anni, per otto anni, siamo stati prigionieri della più grande crisi economica”. Vendola ha anche ricordato la lezione di Tonino Bello, quella cioè “di fare della convivialità delle differenze la cifra dei nostri comportamenti quotidiani”. “Abbiamo fatto anche tanti errori – ha aggiunto Vendola - e tanti traguardi non siamo riusciti a raggiungerli. Credo che la riflessione sia aperta, così come il dibattito e anche il giudizio. Quello che posso dire in piena coscienza è che questa esperienza è stata durissima e anche dolorosa per me, ma anche bellissima per tutto quello che ho imparato su cosa significhi governare un sistema complesso e su cosa significhi avere la responsabilità di orientare i comportamenti di migliaia e migliaia di uomini e di donne, e avere, nei tuoi gesti quotidiani, un riverbero che riguarda la vita di 4 milioni di pugliesi”. “Sono nato in questa terra – ha concluso Vendola - e in questa terra morirò. In questa terra ho imparato le cose essenziali della vita e da questa terra ho avuto l’alfabeto necessario per immaginarmi cittadino del mondo. Amare la Puglia non significa blindarsi. Amare la Puglia significa educarsi all’euromediterraneo, alla mondialità e alle differenze”. E infine i ringraziamenti. “Vorrei ringraziare tutti – ha detto Vendola - e vorrei chiedere un atteggiamento indulgente nei confronti degli errori che abbiamo compiuto e un giudizio equanime su questo decennio. Vorrei fare gli auguri di ogni bene agli amici e alle amiche della Puglia, a voi che avete creduto in me, a quelli che mi hanno criticato e a coloro che sono stati miei oppositori, con l’augurio che i passi che ciascuno di noi dovrà ancora compiere siano passi che ci portino nella stessa direzione, quella di una Puglia sempre più aperta, libera ed accogliente”.  
   
   
RICORSO DECRETO MISE ART 38 SBLOCCA ITALIA. VENDOLA "DIFENDIAMO RUOLO REGIONI"  
 
Bari, 29 giugno 2015 - “Con questo provvedimento di impugnazione difendiamo il ruolo delle Regioni nel procedimento di rilascio delle concessioni per le attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi nei nostri mari e sulla terraferma. Non può il Governo espropriare le Regioni dell’unico potere di intervento, cioè la mancata intesa, che esse hanno nell’ambito del procedimento di rilascio delle concessioni. Il decreto infatti, mediante meccanismi di superamento della mancata intesa posti unilateralmente in capo allo Stato, mortifica il ruolo delle Regioni ponendosi in aperto contrasto con la consolidata giurisprudenza costituzionale. Questo non è possibile e non è accettabile. Noi siamo in prima linea per difendere le prerogative regionali”. Così il Presidente uscente della Regione Puglia Nichi Vendola ha annunciato l’impugnazione, approvata questo pomeriggio in Giunta, del decreto del Mise (25 marzo 2015) di attuazione dell’art 38 dello Sblocca Italia (già impugnato dalla Regione Puglia).  
   
   
RIORDINO ISTITUZIONALE, A BOLOGNA IL SEMINARIO SUL PROGETTO DI LEGGE  
 
Bologna, 29 giugno 2015 - La legge regionale sul riordino, che sarà discussa in Assemblea entro fine luglio, e la prosecuzione del confronto con il Governo e i territori per l’avvio della seconda fase di costituzione delle aree vaste interprovinciali. Questi i temi al centro del seminario dedicato a “Il riordino istituzionale in Emilia-romagna”, promosso da Regione, Anci e Upi sul recente progetto di legge della Giunta regionale, che si è svolto questa mattina a Bologna alla presenza del sottosegretario agli Affari regionali Gianclaudio Bressa, del presidente della Regione Stefano Bonaccini e dell’assessore regionale a Bilancio e Riordino istituzionale Emma Petitti. “Stiamo lavorando per costruire un nuovo modello di Governo del territorio”, ha sottolineato Petitti, aprendo il lavori che hanno visto gli interventi, tra gli altri, del vicepresidente regionale di Upi, Tiziano Tagliani, del presidente regionale di Anci Daniele Manca e di diversi rappresentanti delle istituzioni. “Proviamo in pochi mesi a definire il processo di riordino e le aree vaste, che devono diventare il luogo del coordinamento delle politiche del territorio. Andiamo avanti per suggellare una coesione tra Regione e territori e per avviare presto la seconda fase di attuazione della legge di sperimentazione delle aree vaste, che vedrà le proposte delle Province per esercitare le nuove funzioni attraverso convenzioni e un ruolo molto forte dei Comuni, che diverranno punti di riferimento fondamentali per i servizi di prossimità. L’obiettivo è creare un equilibrio tra i territori, semplificare per mettere in campo una spending review che consenta di avere a disposizione più risorse per garantire la qualità dei servizi per cittadini e imprese. Entro fine anno faremo una legge anche più avanzata con il consenso di parti sociali e territori”. "La legge regionale di riordino delle funzioni dell´Emilia Romagna - ha affermato Bressa chiudendo il convegno - costituisce una delle più raffinate interpretazioni della legge Delrio. Un modello che dimostra non solo che quest’ultima si può attuare, ma che è anche il motore del cambiamento istituzionale per le autonomie locali. La vostra legge e´ in grado di costruire un sistema di relazione interistituzionale nuovo, moderno, innovativo. È un sistema che non abbandona nessuno, che non lascia sola nessuna delle amministrazioni locali, ma che al contrario rende tutti protagonisti".  
   
   
RIFORME IN UMBRIA: TEMA PROVINCE È PRIMO PUNTO ORDINE DEL GIORNO SEDUTA INSEDIAMENTO GIUNTA REGIONALE  
 
 Perugia, 29 giugno 2015 – "Il tema delle Province è al primo punto della seduta di insediamento della Giunta regionale che si tiene oggi lunedì: come Assessore alle Riforme, proporrò l´immediata attuazione della legge 10 del 2015 sul ‘riordino delle funzioni amministrative regionali, di area vasta, delle forme associative di Comuni e comunali´ con una road map che porterà in tempi brevissimi al trasferimento delle funzioni e del personale che deve tornare alla Regione Umbria". È quanto afferma l´assessore alle Riforme della Regione Umbria, Antonio Bartolini, in merito all´impossibilità di approvazione del bilancio da parte della Provincia di Perugia, rappresentata oggi dal presidente Mismetti. "La Giunta regionale dell´Umbria – sottolinea l´assessore Bartolini - ha come propria priorità assoluta quella di riprendersi le proprie funzioni amministrative ed il relativo personale nel più breve tempo possibile. In occasione di un incontro che si è svolto a Palazzo Donini lunedì scorso, questa assicurazione è stata già data dalla presidente della Regione Catiuscia Marini ai presidenti della Provincia di Perugia, Nando Mismetti, e della Provincia di Terni, Leopoldo Di Girolamo. Saremo subito operativi già dalla prima Giunta di questa nuova legislatura". L´assessore Bartolini ricorda "che una parte del personale in esubero delle Province deve essere riassorbito anche da altri Enti e che c´è un impegno dello Stato, sinora disatteso, ad attivare procedure di mobilità a favore del Ministero della Giustizia e dei Tribunali. Siamo anche in attesa della definizione dei decreti attuativi del Jobs act per quanto riguarda il personale dei Centri dell´impiego". "Resta ben inteso – conclude l´assessore alle Riforme - che la Regione Umbria, fermo restando il proprio convinto impegno ad assumersi integralmente gli oneri che le spettano, non può assumersi oneri che dipendono da scelte ed obblighi appartenenti ad altri livelli di governo".  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA CALABRIA OLIVERIO SULL´OPERAZIONE "ERGA OMNES"  
 
Catanzaro, 29 giugno 2015 - “Le conclusioni delle indagini avviate dalla magistratura di Reggio Calabria nel 2013 sui finanziamenti ai gruppi consiliari nella precedente legislatura sono gravi .Nel confermare piena fiducia nell’operato della magistratura, mi auguro che in sede processuale, sulle singole posizioni, si faccia piena luce confidando che le persone coinvolte possano dimostrare la loro estraneità ai fatti contestati. Questa vicenda impone una riflessione, affinchè il corpo delle misure legislative già assunte nella precedente legislatura in materia di risorse e strumenti destinati ai gruppi consiliari, sia ulteriormente rafforzato in direzione di maggiore trasparenza e controllo.Come ho già avuto modo di dire nei giorni scorsi, la settimana prossima, appena entreranno in vigore le modifiche allo Statuto approvato dal Consiglio regionale, procederò alla nomina della nuova giunta regionale”.  
   
   
DICHIARAZIONE DEL VICE PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA CALABRIA  
 
Catanzaro, 29 giugno 2015 - Sono pienamente convinto che la Magistratura nella quale nutro piena fiducia avrà modo di fare luce sull’utilizzo dei fondi erogati ai Gruppi Consiliari regionali negli anni 2010-2012, per le loro attività istituzionali. Essendo coinvolto per il ruolo di Capogruppo svolto nella precedente legislatura, pur essendo convinto di poter dimostrare la mia totale estraneità ai fatti contestatimi, il mio rigore morale, che ho avuto sempre modo di dimostrare in ogni ruolo finora ricoperto, mi spinge ad assumere un comportamento netto e chiaro. Tutto ciò in perfetta sintonia con il mio modo di agire e di operare. Sono stato l’unico a restituire in data 25 marzo 2011, in tempi non sospetti, nella qualità di Capogruppo, con bonifici bancari di cui conservo prova documentale, € 36.443,43 al Consiglio Regionale ed € 11.654,50 al Gruppo “Autonomia e Diritti”. La mia coscienza mi impone di rimettere nelle mani del Presidente Oliverio il mandato affidatomi di Vice Presidente con deleghe al Personale, Bilancio e Patrimonio.  
   
   
CALABRIA: IL PRESIDENTE DELLA REGIONE MARIO OLIVERIO HA CHIESTO L’INTERVENTO DEL GOVERNO A FAVORE DEI LAVORATORI DELLA PROVINCIA DI VIBO VALENTIA.  
 
Catanzaro, 29 giugno 2015 - Il presidente della Regione Mario Oliverio, a Roma per importanti impegni istituzionali, continua a seguire con grande apprensione l’evolversi della protesta dei dipendenti della Provincia di Vibo Valentia ormai giunta al terzo giorno consecutivo. Come è noto una delegazione di questi lavoratori, esasperata perché non più in condizione di affrontare le scadenze quotidiane e di far fronte alle spese minime di sopravvivenza, nei giorni scorsi è salita sul tetto dell’edificio che ospita l’Ente eminaccia azioni eclatanti. Il Governatore della Calabria, che è in continuo contatto con il consigliere regionale Michele Mirabello che lo tiene costantemente informato sull’evolversi della situazione, questa mattina ha incontrato nella Capitale il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, on. Luca Lotti, a cui ha espresso forte preoccupazione per questa vicenda che riguarda 372 dipendenti che non percepiscono lo stipendio da diversi mesi a causa del grave dissesto finanziario dell’Ente. Oliverio ha informato il Sottosegretario della Presidenza del Consiglio sul fatto che,per circa due anni, sebbene con notevoli difficoltà e senza alcuna regolarità a causa della situazione di dissesto, la Provincia è riuscita a retribuire i lavoratori. “Negli ultimi cinque mesi, però -ha proseguito il presidente della Giunta regionale- le casse e le risorse dell’Ente non consentono più l’erogazione degli stipendi e, soprattutto negli ultimi giorni, stiamo assistendo ad una evidente esasperazione degli animi ed ad una degenerazione della protesta per la quale si cominciano a temere possibili disordini o incidenti che finora, per fortuna, sono stati scongiurati. Il Consiglio Regionale della Calabria nella seduta del 16 Giugno u.S. Ha licenziato le "disposizioni urgenti per l´attuazione del processo di riordino delle funzioni a seguito della legge 7 Aprile 2014 n. 56", attraverso le quali ovviamente solo una parte del personale attualmente in carico all´Ente transiterà nei ruoli regionali (da una proiezione circa 90 su 372) consentendo in prospettiva solo un parziale alleggerimento dello stato di difficoltà finanziaria. Come Regione non possiamo fare di più. A questo punto deve intervenire lo Stato”. “Ti chiedo –ha concluso Oliverio rivolgendosi a Lotti- di valutare insieme al Governoqualsiasi ipotesi di intervento che consenta di sollevare l´Ente dalle suddette difficoltàfinanziarie e ridare serenità ai lavoratori ed alle loro famiglie”.  
   
   
MILANO: AL VIA PROGETTI SPERIMENTALI CON NIGUARDA E SACCO NEL QUARTIERE SOCIALE DI VIA SENIGALLIA E IN ZONA 4, MODELLO INNOVATIVO PER OFFRIRE A GIOVANI IN SITUAZIONI DI DISAGIO O CON DISABILITÀ PERCORSI DI RIABILITAZIONE E INSERIMENTO AL LAVORO  
 
Milano, 29 giugno 2015 – Promuovere l’autonomia personale e l’inclusione sociale, sviluppare un percorso di inserimento lavorativo, favorire la partecipazione ad attività culturali e del tempo libero. È questo l’obiettivo dei due progetti che il Comune di Milano rivolge a giovani tra i 18 e i 35 anni in carico ai Dipartimenti di Salute mentale delle Aziende ospedaliere Niguarda e Sacco o ai giovani con disabilità. Per farlo saranno messi a disposizione piccoli appartamenti e spazi comuni nel quartiere di edilizia sociale Abitare Milano 1 di via Senigallia 60 e in via Puglie. “Il nostro primo impegno è migliorare la qualità della vita dei quartieri popolari e offrire occasioni concrete di inclusione che contribuiscano a diminuire le situazioni di disagio – ha dichiarato Piefrancesco Majorino, assessore alle Politiche Sociali e Cultura della Salute -. Attraverso questi due progetti scommettiamo sulla capacità delle persone con particolari fragilità di conquistare spazi di autonomia. E lo facciamo attraverso interventi non più settoriali ma integrati tra il sanitario e il sociale che sanno tenere insieme in unico contesto tutti gli aspetti della vita, dal lavoro all’abitare. E per questo partiamo soprattutto dai giovani dando loro la possibilità di avere una vera casa e vivere una vita dignitosa” “Si tratta di un progetto sperimentale altamente innovativo – dichiara l’assessore alla Casa Daniela Benelli –. Molto spesso nei quartieri popolari si scaricano anche situazioni di disagio sociale e sanitario che solo attraverso presidi territoriali è possibile seguire. In questi anni abbiamo promosso la diffusione di progetti di prossimità insediati nei quartieri, come sostegno e risposta immediata ai bisogni degli inquilini. Ad oggi sono 12 gli Spazi Abitare e i Laboratori di Quartiere già attivi. A questi si aggiungono le 3 sedi territoriali e i due sportelli aperti da Mm Casa”. Gli spazi di via Senigallia destinati al progetto saranno assegnati in comodato d’uso alle Aziende Ospedaliere che avranno poi il compito di individuare, tramite evidenza pubblica, un soggetto del Terzo settore cui affidare la gestione delle attività riabilitative ed educative dei giovani accolti. Il progetto ha una durata di 3 anni e prevede percorsi riabilitativi personalizzati in grado di favorire l’autonomia dei giovani nelle attività quotidiane (ad es. La cura dell’abitazione, la preparazione dei pasti, la gestione del denaro) e l’avviamento di percorsi formativi e di inserimento nel mondo del lavoro. Saranno previste anche attività culturali e per il tempo libero, come la partecipazione a laboratori teatrali, corsi sportivi, azioni di volontariato. Oltre alla messa a disposizione degli spazi, l’Amministrazione ha previsto uno stanziamento di 180 mila euro per tutta la durata del progetto. Nel dettaglio, saranno destinati a questo progetto 5 monolocali autonomi e uno spazio più ampio da 6 posti letto, per un totale di 11 posti abitativi, oltre ad un’area per la vita comunitaria. Si tratta di alloggi progettati e realizzati per questa specifica destinazione funzionale. Il nuovo quartiere di Senigallia nasce proprio con l’obiettivo di integrare realtà diverse, sia attraverso la ricerca del mix sociale abitativo sia grazie alla presenza di numerosi spazi per servizi Sono infatti già operativi una sede territoriale di Mm Casa e il Progetto ‘Co.se.: costruire la comunità di via Senigallia’, finanziato dal Comune di Milano per favorire la costruzione della rete locale, creare nuove socialità, sviluppare iniziative nel quartiere. Casa Puglie è un appartamento di proprietà del Comune che può ospitare fino a tre persone e un educatore e che si trova sopra il Centro Diurno Puglie. È stato ristrutturato su forte stimolo delle associazioni e dei genitori insieme al Consiglio di Zona 4 per essere destinato a persone con disabilità che frequentano i servizi diurni di quella zona. L’obiettivo è quello di promuovere e sostenere percorsi di autonomia nella scia di quanto sperimentato in questi anni con “Progettami”, il progetto realizzato dal Comune con le associazioni delle famiglie e Fondazione Cariplo per sviluppare ‘palestre di autonomia’ per aiutare le famiglie e le persone con disabilità ad avvicinarsi e sperimentare percorsi di autonomia attraverso progetti personalizzati di residenzialità temporanea supportata da educatori. L’appartamento consentirà a oltre 50 persone di sperimentare fine settimana o settimane di vita in autonomia con la finalità di supportare progressivamente forme di residenzialità autonoma supportata. Una richiesta che arriva sempre più frequentemente da famiglie di giovani con disabilità per garantire loro una vita indipendente e di piena partecipazione alla vita di comunità.  
   
   
LOMBARDIA: IMMIGRAZIONE,MARONI:SPERO IN RIMPATRI, RESTA IL NOSTRO NO AD ALTRI PROFUGHI  
 
Roma, 29 giugno 2015 - "Spero che finalmente ci siano i rimpatri e ci sia anche il blocco delle partenze. Mi pare che dall´Europa arrivino segnali fortemente negativi, sono curioso di sentire qual è l´opinione del premier". Così il Presidente delle Regione Lombardia, Roberto Maroni, entrando a Palazzo Chigi per l´incontro con Renzi sull´immigrazione. "Permane, per quanto mi riguarda, la linea che ho indicato e cioè che non siamo disponibili ad accogliere nuovi immigrati perché siamo al completo".  
   
   
LOMBARDIA.IMMIGRAZION, MARONI: NON COINVOLGERE TERRITORI CREA TENSIONI SPERO RENZI MODIFICHI ATTEGGIAMENTO DEL VIMINALE  
 
Roma, 29 giugno 2015 - "Questa è la strada sbagliata, bisogna bloccare le partenze e poi ne parliamo. Ma finché continuano ad arrivare non si può scaricare sui territori attraverso i prefetti con un atto di imperio di Roma senza coinvolgere i territori stessi e le Regioni". Così il Presidente Maroni entrando a Palazzo Chigi per l´incontro con il premier Renzi sull´immigrazione ha risposto ai giornalisti che gli hanno chiesto un commento sulle richieste dei Viminale ai prefetti per l´accoglimento di altri immigrati. "Questo metodo non funziona, crea reazioni, tensioni e una situazione ingestibile, da qui la nostra reazione. Bisogna cambiare metodo, confidiamo nel fatto che Palazzo Chigi possa modificare l´atteggiamento del Viminale. Vedremo".  
   
   
LOMBARDIA.IMMIGRAZION, MARONI:INCONTRO CON RENZI ASSOLUTAMENTE DELUDENTE E INUTILE  
 
Roma, 29 giugno 2015 - "È stato un incontro assolutamente deludente, nessuna novità, nessuna nuova proposta, nessuna soluzione ai problemi e nessuna risposta alle sollecitazioni che io ho fatto nel chiedere se si fanno i campi profughi giù, se si fanno nuovi accordi di rimpatrio, la posizione dell´Unione europea che ha detto che non ci sarà la redistribuzione. Nessuna risposta, mi pare una riunione assolutamente inutile". Così il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, al termine dell´incontro dei Governatori con il premier Renzi a Palazzo Chigi sull´immigrazione. "Continua il caos nella gestione, ci ha riconvocato fra quindici giorni, io tornerò perché è sempre utile però spero che non sia un incontro come quello di oggi".  
   
   
LOMBARDIA.IMMIGRAZIONE, MARONI:ANCHE RIMPATRI NON SI POSSONO FARE,MANCA LUOGO  
 
 Roma, 29 giugno 2015 - "Ho chiesto dov´è il luogo in cui si fa la verifica fra chi è richiedente asilo e chi e´ immigrato economico. La risposta non c´è stata, non c´è questa possibilità di distinguerli e quindi i rimpatri non si possono fare perché non c´è un luogo dove questo avviene. A me sembra assolutamente incredibile. Questa purtroppo è la situazione oggi". Così il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, uscendo da Palazzo Chigi dopo l´incontro con il premier Renzi sull´immigrazione ha risposto a chi gli ha chiesto un commento riguardo i rimpatri per i soli immigrati economici.  
   
   
LOMBARDIA.IMMIGRAZIONE, MARONI: GOVERNO NON RIESCE A IMPORRE LINEA IN UE,ITALIA SBEFFEGGIATA  
 
Roma, 29 giugno 2015 - "Unita´ nel dire che cosa? Chiedo risposte concrete a problemi concreti, non chiacchiere. La risposta del Governo e´ stata: vedremo, ne parleremo, proporremo. Tutto qua, pare assolutamente deludente". Così il presidente Maroni, al termine dell´incontro fra Governatori e premier Renzi sull´immigrazione, ha risposto alle domande sulla richiesta di una posizione unitaria da portare al Consiglio europeo. Su questo stesso tema, entrando a Palazzo Chigi questa mattina il presidente ha spiegato: "È Renzi il capo del Governo italiano, deve andare e imporre un linea che finora non è riuscito a imporre a nessuno mi pare, quella dell´equa distribuzione fra i paesi membri. Siamo solo sbeffeggiati dall´Europa, se questi sono i risultati".  
   
   
VERTICE MIGRANTI, LA SARDEGNA CON RENZI PER CHIEDERE CHE SIANO DISTRIBUITI IN TUTTA EUROPA. PIGLIARU: REGOLA GIUSTA PER UN´ACCOGLIENZA PIÙ UMANA  
 
Roma, 29 Giugno 2015 - La Sardegna sostiene il Governo nella posizione sull´emergenza immigrazione che il premier Renzi ha portato al Consiglio d´Europa: la prima richiesta dell´Italia è quella di poter derogare almeno per i primi 40mila migranti alla regola che impone loro di restare nello stesso luogo dove arrivano. "In questo modo i migranti possono essere distribuiti in tutta Europa - dice il presidente della Regione Francesco Pigliaru dopo l´incontro convocato dal capo del Governo a Palazzo Chigi con i presidenti di Regione e l´Anci - È una regola giusta per poterli accogliere in modo più umano e perché il flusso migratorio abbia meno impatto nei confronti della popolazione residente. È una battaglia che condividiamo, noi siamo con Renzi e la sosteniamo, e ne conosceremo il risultato nel giro di poche ore. Già nel vertice di qualche giorno fa al Viminale era stata evidenziata l´importanza di avviare un meccanismo di premialità per i Comuni disponibili ad accogliere i migranti una volta usciti dagli hub di prima accoglienza: la proposta dei territori al governo è che a questi venga subito riconosciuta una maggiore flessibilità delle regole del Patto di stabilità." Il presidente Pigliaru ha poi sottolineato il disagio delle Regioni e dei Comuni quando vengono a sapere dalle Prefetture dell´arrivo di centinaia di migranti solo con qualche ora d´anticipo, mentre serve più tempo per organizzare una accoglienza adeguata. L´incontro a Roma è stato aggiornato fra due settimane: "Ci torneremo con proposte operative che ci auguriamo miglioreranno lo stato insoddisfacente della situazione attuale", conclude il capo della Giunta.  
   
   
MIGRANTI, ´NUOVI ARRIVI IN PIEMONTE: NUMERI ALTI, MA GESTIBILI. UN NUOVO APPELLO AI COMUNI DELLA REGIONE´  
 
 Torino, 29 giugno 2015 - Nell´ultimo fine settimana sono stati tratti in salvo oltre 2.000 migranti diretti sulle coste italiane che si vanno ad aggiungere a tutti coloro che sono giunti in Italia nell´ultimo periodo. Per questo motivo il Ministero dell´Interno ha chiesto alle Regioni un ulteriore sforzo nell´accoglienza dei migranti sul territorio. È stato richiesto alle Prefetture del Piemonte di provvedere all´accoglienza di 1.307 migranti che saranno distribuiti sulle varie province secondo i criteri definiti in sede di Tavolo di Coordinamento Regionale: 523 alla provincia di Torino; 217 a quella di Cuneo; 159 a quella di Alessandria; 136 a quella di Novara; 81 a quella di Asti; 67 a quella di Biella; 65 a quella di Vercelli; 59 a quella di Verbania. In Piemonte le presenze al 22 giugno sono di 4.475 migranti ospitati nelle strutture temporanee e Sprar. " Questa nuova ripartizione è stata fatta dal Ministero dell´Interno in un´ottica di riequilibrio delle presenze tra le Regioni. I numeri sono significativi ma non devono essere strumentalizzati perché la situazione al momento è sotto controllo. Nelle prossime settimane abbiamo intenzione di convocare una riunione con l´Anci per sensibilizzare i sindaci piemontesi ad ampliare la rete Sprar su tutto il nostro territorio, trasformando l´accoglienza da emergenziale in strutturale " - ha dichiarato Monica Cerutti, assessora all´Immigrazione della Regione Piemonte che poi ha concluso - " Oggi ho visitato una struttura di accoglienza a Orta, dove l´amministrazione comunale è impegnata a creare le condizioni per coinvolgere i propri cittadini/e nel progetto di inclusione. Il nostro obiettivo deve essere quello di aiutare i Comuni accompagnandoli rispetto alle attività di accoglienza, oltre a richiedere che il Governo definisca rapidamente gli incentivi ai Comuni virtuosi. Se nella nostra regione tutti i Comuni si dichiarassero disponibili in proporzione ai loro abitanti, potremmo tranquillamente sostenere questi nuovi arrivi ".  
   
   
MARCHE: DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE CERISCIOLI IN MERITO ALL’INCONTRO CON RENZI SULL’IMMIGRAZIONE.  
 
Ancona, 29 giugno 2015 - “Siamo ad un passo dall’ottenere un risultato importante. Oggi pomeriggio, dall’Ue, potrebbero arrivare le prime risposte rispetto ad un tema così delicato come l’accoglienza profughi. Un risultato aspettato da anni, che riguarda la gestione dell´emergenza e che, fino ad ora, nessuno governo era riuscito ad ottenere. É paradossale che per la demagogia e il populismo di qualcuno si possa mettere a rischio tutto questo, sacrificando il peso che l’Italia unita può avere se tutte le sue istituzioni, responsabilmente, si mostrano compatte davanti all´Europa. Si deve quindi cogliere appieno questa opportunità. Ognuno deve fare la sua parte, come molte delle regioni hanno fatto in questi anni”. Lo afferma il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli a margine dell´incontro, a Roma, con il presidente del Consiglio Matteo Renzi sul tema immigrazione..  
   
   
IMMIGRAZIONE, INCONTRO CON PRESIDENTE CONSIGLIO RENZI: PRESIDENTE UMBRIA MARINI, "RIBADITA POSITIVITÀ DEL MODELLO DI ACCOGLIENZA UMBRO"  
 
Perugia, 29 giugno 2015 – "Come Regioni intendiamo offrire al Governo la nostra collaborazione nella gestione dell´accoglienza degli immigrati, condividendo i principali punti esposti oggi dal presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, al quale ho ribadito la positività del modello di accoglienza realizzato in Umbria che si basa su piccoli gruppi diffusi nel territorio regionale": è quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, in seguito all´incontro che si è tenuto con il premier Renzi, l´Anci e le Regioni sulle questioni legate all´immigrazione. "Si è trattato di un incontro informativo e di un primo confronto tra Regioni e Governo, in vista del Consiglio dei ministri europeo – ha riferito la presidente - cui seguirà una nuova riunione già convocata dal Governo tra quindici giorni". La presidente Marini, nel corso dell´incontro ha ribadito la contrarietà alla realizzazione di hub per l´accoglienza, preferendo invece – come già si fa in Umbria da molti anni – la collocazione, in sicurezza, degli immigrati attraverso l´organizzazione di piccoli gruppi nei diversi comuni del territorio regionale, in modo da evitare grandi concentrazioni in pochi luoghi. La presidente Marini ha precisato che "in ogni caso per l´Umbria non sono previsti, al momento, nuovi arrivi".  
   
   
IMMIGRAZIONE: SERRACCHIANI, UNITI AFFINCHÉ EUROPA FACCIA SUA PARTE  
 
Trieste, 29 giugno 2015 - "E´ stato un incontro positivo e un importante momento di confronto in vista del Consiglio europeo, dove dobbiamo presentarci da Paese unito e forte. E in questo le Regioni e i Comuni possono aiutare molto". Lo ha affermato il 25 giugno a Roma la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, al termine del vertice sull´immigrazione convocato a Palazzo Chigi dal premier Matteo Renzi con Regioni e Anci. "Vogliamo andare avanti perché siamo assolutamente convinti che l´Europa deve fare la sua parte e che questo serva - ha continuato Serracchiani - anche in vista di eventuali azioni internazionali che sembrano ormai necessarie e sulle quali l´Europa in prima persona deve spendersi". "Ovviamente - ha insistito - per fare pressione sull´Europa, per chiederle un impegno concreto, dobbiamo essere noi i primi a dimostrare di essere capaci di fare sistema. E in quest´ottica, non c´è spazio per la demagogia: la situazione è complessa e va affrontata con determinazione e responsabilità". "Ho molto apprezzato - ha sottolineato Serracchiani - che il presidente del Consiglio abbia voluto rimarcare a questo tavolo la specificità di alcuni territori, come il Friuli Venezia Giulia, che sono sottoposti a flussi di terra dai quali derivano problemi aggiuntivi. Un segno d´attenzione che suggella l´accordo concluso con il capo del dipartimento dell´Immigrazione, Mario Morcone, in materia di interventi infrastrutturali nella nostra regione". Nel corso dell´incontro, tra i temi discussi vi sono stati l´esigenza di velocizzare l´espletamento delle pratiche di asilo, la rapida messa a norma degli edifici del demanio pubblico identificati come possibili hub dalle regioni, le risorse da destinare ai Comuni per i minori non accompagnati. Nella sua sintesi finale, ricordando che "la soluzione è fatta di tanti piccoli passi", Renzi ha voluto rimarcare il fatto che "l´Europa per la prima volta si pone il tema del Mediterraneo e questo è un passo in avanti importante". Un altro incontro da fissare a breve sarà dedicato alle proposte "puntuali e operative" che saranno presentate dal Governo al tavolo.  
   
   
IMMIGRAZIONE: SERRACCHIANI, SISTEMA FVG MODELLO A CUI ASPIRARE  
 
Trieste, 29 giugno 2015 - "Il sistema che stiamo approntando in Friuli Venezia Giulia è un modello di accoglienza e smistamento a cui l´Italia dovrebbe aspirare". Lo ha affermato la presidente della Regione, Debora Serracchiani, nel corso dell´audizione al Comitato parlamentare di controllo sull´attuazione dell´accordo di Schengen, di vigilanza sull´attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione, riunitosi a Palazzo San Macuto a Roma. "È vero che le Regioni non hanno competenza diretta sul tema dell´immigrazione - ha aggiunto la presidente - ma è altrettanto vero che laddove le Regioni stesse si fanno carico, assieme alle Prefetture, del coordinamento a livello locale, il sistema funziona ed è ben organizzato. Dove questa volontà non c´è, le decisioni vengono prese altrove e si possono generare dei problemi". Serracchiani ha ribadito la necessità, già rappresentata al ministro dell´Interno Angelino Alfano in un recente incontro, di una semplificazione di alcuni passaggi, dalle procedure per le richieste di asilo alla formazione delle Commissioni che esaminano queste richieste, oltre a una maggiore flessibilità burocratica per quanto concerne gli interventi di ripristino nelle strutture individuate come "hub" per la prima accoglienza dei migranti. "Per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia abbiamo individuato sei strutture e potremmo attuare i ripristini in tempi brevi, con l´apporto della Protezione civile, ma siamo bloccati dalle procedure burocratiche", ha affermato la presidente della Regione. Nel corso dell´audizione, è stata confermata la linea della cosiddetta accoglienza diffusa: "l´obiettivo è quello di evitare i grandi assembramenti, prediligendo piccoli gruppi che sono meglio gestibili sul piano della sicurezza ma anche sanitario" ha spiegato la presidente. "In questo senso, siamo la prima Regione ad avere sottoscritto degli accordi con le Aziende sanitarie, prevedendo degli ambulatori medici in ognuno dei luoghi in cui i richiedenti asilo vengono accolti. Inoltre, in queste strutture sarà previsto anche un ufficio per il rilascio della documentazione necessaria da parte delle forze di polizia". Ad oggi, ha illustrato Serracchiani, 45 Comuni del Friuli Venezia Giulia hanno accolto i migranti: "abbiamo predisposto un piano di smistamento in modo da distribuire meglio questo sforzo, tenendo conto del numero degli abitanti, della percentuale di immigrati già presenti e delle specificità territoriali, condividendo il documento con l´Anci, il Consiglio delle Autonomie locali e i prefetti". Un impegno, ha aggiunto la presidente, "che deve tenere conto del fatto che attualmente abbiamo più presenze di quanto previsto dal piano nazionale del luglio 2014: dovremmo avere circa 1.600 persone, siamo invece a oltre 2.700 a cui si aggiungono 353 minori non accompagnati per i quali, unici in Italia, anticipiamo le relative spese ai Comuni che li ospitano". "Stiamo facendo la nostra parte e continueremo a farla" ha dichiarato Serracchiani che ha sottolineato come "abbia funzionato benissimo la convenzione con i Comuni per far lavorare gratuitamente i migranti ospitati così come ha dato risultati l´attivazione delle pattuglie italo-austriache che, dall´inizio dell´anno, ha portato all´arresto di 59 passeur. Senza contare che le richieste di asilo nella Commissione di Gorizia, dopo l´avvio della Commissione a Verona, potranno venir esaminate in 6 mesi. Questo non significa nascondere i problemi che ci sono - ha concluso la presidente - ma se c´è la volontà di agire nella giusta direzione e se ognuno si impegna per la sua parte, è possibile affrontare la situazione".  
   
   
IMMIGRAZIONE: AI COMUNI FVG, TUTTE SPESE COPERTE DA STATO  
 
Trieste, 29 giugno 2015 - Ricevute le necessarie garanzie dal Governo rispetto alle quote rifugiati da ospitare (2,19 p.C. Del totale) ed alla relativa totale copertura dei costi per l´allestimento degli hub, l´assessore alla Solidarietà del Friuli Venezia Giulia, Gianni Torrenti, ha illustrato agli ambiti territoriali guidati dai sindaci le nuove modalità di smistamento e di gestione dei minori, quest´ultima una delle principali problematiche da affrontare. "Tutti noi ci facciamo carico di questa situazione - ha commentato Torrenti - con il chiaro obiettivo di costruire un percorso responsabile nell´interesse dell´intera comunità". Ai Comuni è stato chiesto di identificare, assieme alla Regione, le possibili soluzioni di accoglienza pubbliche e private oltre che proporre iniziative di integrazione e utilità sociale, facendo in modo che gli ambiti più abituati a gestire il fenomeno dei richiedenti asilo si mettano a disposizione di quelli che finora sono stati meno coinvolti al fine di trasferire il necessario know-how. "I fondi a disposizione - ha spiegato Torrenti - sono tutti statali ed europei e garantiscono il 100 per cento di copertura di tutte le spese, con la Regione che interviene in parte solo sui minori e garantisce piccoli ma significativi contributi per attuare progetti d´integrazione mirati a favorire la creazione di buone condizioni ambientali di convivenza". Al momento, ha ricordato Torrenti, in Friuli Venezia Giulia si parla di 2.400 richieste di asilo con 2.200 presenze attuali in regione. "A regime di arrivi in Italia completati - ha aggiunto l´assessore - pensiamo ci si possa parametrare su quote diverse, suddividendo i rifugiati nei vari ambiti in base a parametri tarati sulla popolazione (ad esempio 20 p.C. A Trieste, 10 a Udine), con la variabile di una già marcata presenza di immigrati stranieri come accade nel Pordenonese". "Dobbiamo migliorare progressivamente - ha concluso Torrenti - una situazione non banale ma abbiamo le potenzialità e gli strumenti per gestire ottimamente il disagio e fare in modo che i cittadini possano ben disporsi nei confronti di quelle che, non dimentichiamolo, sono persone e non telefonini". La Prefettura di Trieste, ha infine annunciato l´assessore, ha convocato per martedì prossimo, 30 giugno, il tavolo di coordinamento regionale sui flussi migratori non programmati e la conseguente emergenza sbarchi. Oltre alla presidente della Regione, Debora Serracchiani, e lo stesso Torrenti, vi prenderà parte anche il capo del dipartimento per le Libertà civili e l´Immigrazione del ministero dell´Interno, prefetto Mario Morcone.  
   
   
IMMIGRAZIONE: FVG, PIANO ACCOGLIENZA DIFFUSO PER RICHIEDENTI ASILO SANTA MARIA LA  
 
Longa, 29 giugno 2015 - Un Piano di accoglienza diffuso per risolvere l´emergenza profughi in regione dove l´intero territorio avrà il dovere di accogliere i richiedenti asilo. Lo ha affermato l´assessore regionale alla Solidarietà Gianni Torrenti intervenuto a "Emergenza profughi", l´incontro aperto al pubblico svoltosi al Piccolo Cottolengo Don Orione di Santa Maria la Longa con la partecipazione del prefetto e del questore di Udine, Provvidenza Delfina Raimondo e Claudio Cracovia, del sindaco di Santa Maria la Longa Igor Treleani e del direttore del Piccolo Cottolengo, don Sergio Zanatta. "La soluzione che abbiamo individuato - ha dichiarato Torrenti - è stata quella di fare un´assegnazione percentuale di migranti agli ambiti socioassistenziali che raggruppano più Comuni; un riordino complessivo che prevede l´istituzione di sei centri di prima accoglienza con un ambulatorio medico, uno spazio dedicato alle prime partiche di indentificazione in modo che i richiedenti asilo non siano costretti a vagare sul territorio". Da questa prima ospitalità temporanea, secondo Torrenti, i migranti saranno spostati, poi, anche in altre regioni. I luoghi scelti per l´accoglienza saranno di proprietà pubblica, come ha riferito Torrenti, che ha ricordato come ci siano "le risorse statali per ristrutturarli, in collaborazione con le Prefetture". Torrenti ha voluto tranquillizzare la popolazione intervenuta all´incontro indicando come il problema "è serio ma numericamente può essere gestito se ci attrezziamo in modo puntuale confidando nel rispetto da parte dello Stato della quota dello 2,19 per cento di richiedenti asilo assegnata al Friuli Venezia Giulia. Rispetto già più volte confermato". "Chiediamo agli ambiti socioasssistenziali la disponibilità ad accogliere le persone in proporzione alle loro dimensioni - ha affermato - e credo che le amministrazioni sapranno trovare le soluzioni ottimali per affrontare questo problema; siamo certi che ognuno farà la sua parte". Durante l´incontro l´assessore ha inoltre ricordato come la gestione di quest´emergenza profughi ha avuto anche degli aspetti positivi: "ha permesso un dialogo continuo fra i vari livelli istituzionali facendo scoprire modalità operative che hanno scavalcato, a volte, la rigida burocrazia con la volontà comune di trovare un coordinamento efficace e di mettere in comune delle conoscenze".  
   
   
LOMBARDIA.REATO DI TORTURA,MARONI: TUTELARE CHI DIFENDE CITTADINI E NON CRIMINALI  
 
Roma, 29 giugno 2015 - "Questo pomeriggio sono a Roma alla manifestazione del Sap contro il progetto di legge sul reato di tortura. Agli agenti delle forze dell´ordine sto spiegando che servono iniziative forti sul piano politico perché bisogna far capire al Parlamento e al Governo che occorre far rispettare le leggi e non servono nuovi mostri giuridici che mettono a rischio il lavoro delle forze dell´ordine e che quelli che vanno colpiti devono essere i criminali e non i poliziotti". Lo scrive il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, sulla sua pagina Facebook "Questo - afferma Maroni - è il punto: non sono le forze dell´ordine da colpire ma i criminali, anche se purtroppo c´è una preoccupante inversione culturale da parte del Parlamento e del Governo che stanno tutelando di più chi commette reati rispetto a chi invece deve tutelare i cittadini. Questa è l´ingiustizia di fondo ed è la cosa incredibile che va combattuta, perché questa inversione della logica che danneggia e rende meno sicure le nostre città e il nostro Paese. 5 "Non è una questione di destra o sinistra - scrive ancora Maroni - ma solo di buon senso e da ex ministro dell´Interno so quanto è importante per le forze dell´ordine sentire vicini il ministro e il Governo: è giusto prendere chi sbaglia ma non si può criminalizzare a prescindere chi deve gestire l´ordine pubblico, mentre è quello che succede con queste norme. Perché – conclude il presidente - se Polizia e Carabinieri si sentono abbandonati dalle istituzioni dal Governo alla fine non riusciranno a tutelare l´ordine pubblico".  
   
   
LOMBARDIA.REATO TORTURA, ASSESSORE LOMBARDIA: DASPO PER CHI OFFENDE POLIZIA E CARABINIERI  
 
Milano, 29 giugno 2015 - "Sarei addirittura per introdurre una sorta di daspo per chi, allo stadio, alle manifestazioni o ad altri eventi di piazza, intona cori diffamatori e lesivi della dignità di Polizia e Carabinieri. In Italia, invece, c´è qualcuno che fa di tutto per indebolire il ruolo delle forze dell´ordine. Uomini e donne che quotidianamente garantiscono la legalità e ci proteggono da una delinquenza sempre più dilagante. Non smetterò mai di sostenere l´attività preziosa e irrinunciabile di questi lavoratori". Lo dice Viviana Beccalossi, assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo, esprimendo solidarietà a tutti gli agenti della Polizia di Stato e vicinanza al sindacato Sap che oggi è sceso in piazza a Milano e in altre città italiane per opporsi al disegno di legge, in discussione in Parlamento, che introduce il reato di tortura. "Ho spiegato al segretario regionale del Sap-lombardia, Giuseppe Calderone - conclude Viviana Beccalossi - che si tratta del tentativo di delegittimare chi opera per garantire la sicurezza dei cittadini. Invece di serrare le fila e portare avanti politiche basate sulla tolleranza zero, i soliti buonisti-moralizzatori elaborano leggi e leggine per annacquare il lavoro di Polizia e Carabinieri".  
   
   
CENTRO REGIONALE PARI OPPORTUNITÀ: ENTRO MARTEDÌ 30 ISCRIZIONE A ELENCO ASSOCIAZIONI E MOVIMENTI FEMMINILI  
 
Perugia, 29 giugno 2015 - C´è tempo fino al 30 giugno prossimo per inviare al Centro per le pari opportunità della Regione Umbria le richieste di iscrizione all´Elenco delle Associazioni e dei Movimenti femminili. L´elenco, la cui istituzione è prevista dalla legge istitutiva del Centro pari opportunità (legge regionale 6/2009), è utile sia ai fini del rinnovo della Assemblea del Centro, sia per consentire la convocazione annuale di una assemblea regionale composta dalle associazioni e dai movimenti iscritti all´Elenco e dai rappresentanti delle organizzazioni imprenditoriali, dei lavoratori e delle forze politiche, per illustrare e discutere l´attività svolta dal Centro. L´avviso per la prima formazione dell´Elenco - nel quale sono riportati i criteri di ammissione ed esclusione, le modalità di iscrizione, il modello di domanda e ogni altra informazione utile ai fini della richiesta - è pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Umbria n. 20 del 19 maggio 2015. Tutti i materiali e le informazioni sono reperibili anche sul sito del Centro pari opportunità: www.Centropariopportunita.regione.umbria.it. Possono presentare domanda di iscrizione all´Elenco le associazioni e i movimenti femminili senza scopo di lucro, la cui sede legale e/o operativa sia nel territorio umbro e il cui statuto (o atto costitutivo) prevedano, quali finalità primarie, quelle volte allo sviluppo e alla concreta attuazione del principio di pari opportunità tra uomini e donne, in conformità con i principi espressi nella legge istitutiva del Centro pari opportunità. Le associazioni e/o i movimenti che intendono fare richiesta di iscrizione all´Elenco devono svolgere attività, effettivamente comprovate, finalizzate all´affermazione dei principi di parità e di pari opportunità tra donne e uomini nella vita sociale, culturale, economica e politica.  
   
   
EMILIA ROMAGNA, L’ACCADEMIA DI LOZNICA (SERBIA) PREMIA LA RER PER L’IMPEGNO UMANITARIO  
 
 Bologna, 29 giugno 2015 - Il miglior centro giovanile di tutta la Serbia è targato Emilia-romagna. Si trova a Loznica, nel nord-ovest del Paese, al confine con la Bosnia Erzegovina. Ed è qui che la Regione è stata premiata dall’Accademia cittadina, alla presenza del ministro della Giustizia della Repubblica Serba Nikola Selaković e dell’ambasciatore italiano Giuseppe Manzo, per il suo impegno umanitario, a favore soprattutto di giovani e giovanissimi. A Loznica, all’interno del “Programma minori Serbia”, la Regione ha aperto infatti un centro giovanile. Frutto di una ristrutturazione di 300 metri quadri, che ha visto anche l’eliminazione delle barriere architettoniche, il centro è diventato un luogo di aggregazione sociale, di avvio al lavoro, di opportunità per chi vuole fare teatro, danza. Tutto questo in un contesto complesso, di difficoltà economica e mancanza di occupazione. Il centro è diventato anche un luogo di protezione sociale, dove viene garantita assistenza legale e psicologica. Non solo: si insegna italiano, inglese e altre lingue straniere. Con le sue oltre 7000 presenze l’anno, è considerato il miglior centro giovanile di tutta la Serbia, con i più alti numeri di partecipazione. Tutti gli anni Loznica premia soggetti particolarmente meritori, che si sono distinti per attività significative. Quest’anno si è scelto di premiare la Regione Emilia-romagna; per l’occasione, il Teatro Due Mondi Ert di Faenza ha realizzato un laboratorio teatrale, culminato in uno spettacolo di strada, che ha coinvolto una settantina di alunni delle scuole elementari e medie di Loznica. Filo conduttore dell’esperienza, la pace e la tolleranza. La creazione del centro rientra nel “Programma minori Serbia”, di cui la Regione Emilia-romagna è capofila. La quasi totalità delle risorse (oltre un milione di euro) per la realizzazione dell’interno Programma sono state garantite dal ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; la Regione è intervenuta con un contributo di 120mila euro. Partner del Programma, Emilia Romagna Teatro (Ert); enti esecutori, i Comuni di Reggio Emilia e di Modena. Oltre a Loznica, il Programma ha promosso e promuove nella Repubblica di Serbia – in particolare nelle città di Kragujevac e Novi Sad – esperienze pilota sul tema della disabilità, e sull’elaborazione di modelli dei servizi rivolti ai minori e famiglie in una logica di welfare mix. Fondamentale, in questo percorso, l’affiancamento dei Comuni di Reggio Emilia e Modena. La prossima settimana una troupe di “Mreza”, un programma d’inchiesta e approfondimento della Rts (Radio-televizija Srbije, radio-tv nazionale), sarà in Emilia-romagna per filmare i servizi sociali e le eccellenze regionali in tema di welfare e teatro.