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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Gennaio 2007
ODONTOAMBULANZA: UN´INIZIATIVA PER PREVENIRE LE MALATTIE DELLA BOCCA  
 
Roma, 17 gennaio 2007 - L´odontoambulanza fa tappa a Ostia. Nelle giornate di sabato 20 e domenica 21 il mezzo attrezzato della S. I. M. O. (Società Italiana Maxillo Odontostomatologica) stazionerà dalle 10 alle 16 in via dell´Appagliatore e in piazza Santa Monica, fornendo visite gratuite. Il progetto di prevenzione in attività con le odontoambulanze della S. I. M. O. , denominato “Un nostro giorno per la tua vita – Giornata di prevenzione delle malattie della bocca", è stato presentato ieri presso l´aula consiliare “Massimo Di Somma” del Municipio Roma Xiii ad Ostia, in una conferenza che ha illustrato l’importanza del servizio di prestazione odontoiatrica a domicilio, rivolto in particolare ai pazienti appartenenti ai ceti deboli, vulnerabili e svantaggiati: anziani, bambini, disabili, detenuti, comunità rom, sinti e senzatetto. Il servizio di odontoambulanza a domicilio, già attivo presso la Rsa hospice, nelle comunità, nelle parrocchie, negli istituti scolastici e negli istituti di pena, verrà presentato ai cittadini che nelle due giornate potranno usufruire del servizio e conoscerne la attività. Alla presentazione dell’iniziativa, a cui ha partecipato l’Assessore alla Sanità, Augusto Battaglia, sono intervenuti la direttrice generale della Asl Roma D, Giusi Gabriele, ed il presidente della S. I. M. O. Mauro Orefici, che hanno sottolineato l’importanza del servizio di odonto-autombulanza a domicilio e la necessità di una sua progressiva istituzionalizzazione a garanzia della salute dei pazienti più svantaggiati. "Riprendiamo una sperimentazione avviata negli scorsi anni” - ha detto Battaglia – “e lavoriamo per renderla stabile. Il servizio offerto dalla Simo è rivolto ai cittadini in difficoltà, soprattutto anziani e disabili, e va nella direzione verso cui si muove il sistema sanitario: l´incremento della prevenzione". Soddisfazione per l´iniziativa è stata espressa anche dal direttore sanitario della Asl Rmb che ha messo in evidenza "la collaborazione straordinaria tra Regione e Municipio” ed ha ricordato gli sforzi compiuti dall´Azienda sanitaria locale “che hanno portato a un aumento dell´8% delle prestazioni". L´iniziativa di ripeterà nel mese di febbraio ad Acilia e, come ha annunciato il presidente Orneli, presso il Cpo di Ostia. .  
   
   
NUMERO VERDE DELLA REGIONE CAMPANIA SUL CORRETTO UTILIZZO DEI FARMACI  
 
Napoli, 17 gennaio 2007 - L´assessorato alla Sanità della Regione Campania, guidato da Angelo Montemarano, di intesa con l´Osservatorio sull´appropriato uso del farmaco, della Facoltà di Farmacia dell´Università Federico Ii di Napoli, ha istituito un numero verde consultabile da tutti i cittadini per fugare dubbi ed ottenere informazioni chiare su: farmaci equivalenti, prescrivibilità, esenzioni, ticket, notizie utili sul corretto utilizzo del farmaco. Il numero a cui si possono rivolgere tutti i cittadini della Campania è 800. 723. 270. Sarà attivo, a partire da giovedì prossimo 18 gennaio, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle 16.  
   
   
SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: TRE INIZIATIVE REGIONALI IN PREPARAZIONE DELLA CONFERENZA NAZIONALE DEL 25 E 26 GENNAIO A NAPOLI  
 
Napoli, 17 gennaio 2007 - In preparazione della Conferenza Nazionale su Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro, che si terrà a Napoli il 25 e 26 gennaio prossimi a Città della Scienza, il Tavolo di Partenariato Economico e Sociale della Regione Campania, presieduto da Mario De Biase, ha organizzato tre iniziative di approfondimento sulle tematiche di settore. La prima, in programma mercoledì 17 gennaio alle ore 17 a Caserta, presso il Palazzo della Provincia, si occuperà di sicurezza sul lavoro in agricoltura. La seconda si terrà venerdì 19, sempre con inizio alle ore 17, presso il Palazzo della Provincia di Salerno, sulla sicurezza nell´industria e nell´artigianato. La terza si svolgerà a Benevento, alla Villa dei Papi, martedì 23 gennaio alle ore 17 e sarà dedicata alla sicurezza del lavoro domestico. Questi appuntamenti chiudono la fase di preparazione promossa dal tavolo di Partenariato, dopo l´iniziativa svoltasi a Salerno il 18 dicembre scorso sulla sicurezza nei cantieri edili. "Il lavoro preparatorio alla Conferenza nazionale - sottolinea Mario De Biase - ci sta consentendo di acquisire una serie di elementi utili per presentare il 25 e il 26 gennaio una proposta complessiva per la Campania, frutto di un´elaborazione che ha coinvolto livelli istituzionali, sindacati, imprese ed associazioni del territorio". La Conferenza è stata organizzata dal Ministero del Lavoro e dalla Regione Campania in collaborazione con il Ministero della Salute, l´Inail e l´Ispels, con l´obiettivo di individuare le strategie e le misure da adottare per ridurre l´incidenza di un fenomeno di grande rilevanza come gli incidenti sul lavoro. "La scelta di Napoli come sede della Conferenza - sostiene l´Assessore al Lavoro della Regione Campania Corrado Gabriele - è il segno dell´attenzione del Governo e della Regione verso il Mezzogiorno, che sul tema della sicurezza sul lavoro ha bisogno di risposte forti ed immediate, come purtroppo è confermato anche dall´incidente di stamattina a Ponticelli, che ha provocato il ferimento di tre lavoratori. Più sicurezza, più controlli, più cultura per la prevenzione degli incidenti sono gli obiettivi su cui chiameremo tutti a discutere il 25 e il 26 gennaio prossimi". .  
   
   
OSPEDALI ALTOATESINI PROMOSSI DAI NAS  
 
Bolzano, 17 gennaio 2007 - La comunicazione ufficiale del ministro Livia Turco ha confermato che i controlli effettuati dai Carabinieri dei Nas il 9 gennaio scorso negli ospedali di Bolzano, Merano e Bressanone non hanno evidenziato alcun problema di igiene e di funzionamento nei diversi locali oggetto di ispezione: l’assessore provinciale alla Sanità Richard Theiner esprime il suo apprezzamento al Direttore generale e ai responsabili dei Comprensori sanitari dell’Azienda sanitaria provinciale. In una comunicazione ufficiale il Ministro per la salute Livia Turco ha confermato all’Assessorato alla sanità della Provincia di Bolzano l’esito negativo delle ispezioni nei nosocomi provinciali di Bolzano Merano e Bressanone: in Alto Adige non sono stati riscontrati problemi. I Nas hanno ispezionato i reparti, i locali tecnici, quelli adibiti a deposito e cucina e le mense. È stato inoltre controllato il funzionamento della strumentistica, delle attrezzature a disposizione dei pazienti e delle dotazioni antincendio, lo smaltimento dei rifiuti speciali, l’accesso alle aree sorvegliate, come sale operatorie ed ai pronto soccorso. In nessun caso sono state riscontrate carenze, anzi il livello degli ospedali altoatesini è stato considerato al di sopra della media. L’assessore provinciale alla Sanità Richard Theiner ha inviato una lettera di ringraziamento al direttore generale dell’Azienda sanitaria Andreas Fabi e ai vari responsabili dei tre ospedali provinciali per esprimere il suo apprezzamento sull’esito dell’ispezione e per ringraziare i responsabili sull’ottimo stato delle strutture ospedaliere in Alto Adige. “Le ispezioni non hanno fatto che confermare l’ottimale situazione a livello di igiene delle nostre strutture ospedaliere e ribadire il notevole livello delle prestazioni erogate dal servizio sanitario provinciale”, sottolinea l’assessore Theiner. A livello nazionale sono stati 1. 600 i Carabinieri ad ispezionare, nelle giornate dell´8 e 9 gennaio scorsi, 321 dei 672 ospedali pubblici italiani. .  
   
   
GENOVA, ASSESSORE MONTALDO: "GRAZIE A INTESA CON ARTE COPERTO FINANZIAMENTO PER COMPLETARE NUOVO OSPEDALE DI ALBENGA"  
 
 Genova, 17 gennaio 2007 - "Con la vendita ad Arte dell´ex ospedale Marino Piemontese a Loano e di altri immobili collocati sul territorio sarà possibile coprire il finanziamento pari a 18 milioni di euro per completare i lavori del nuovo ospedale di Albenga". Lo ha detto quest´oggi l´assessore alla Salute della Regione Liguria, Claudio Montaldo dopo aver partecipato, insieme all´assessore regionale all´Edilizia, Maria Bianca Berruti alla firma dell´intesa tra Arte e Asl 2. L´operazione serve infatti a mettere a disposizione circa 18 milioni di euro per la conclusione del nuovo nosocomio nei pressi dell´uscita autostradale, lungo il torrente Centa che sostituirà il vecchio edificio seicentesco e sarà al servizio dell´ambito albenganese. Al suo interno troveranno posto le specialità di base, medicina, chirurgia, otorino, oculistica e ortopedia per un totale di 140 posti circa posti letto. "La conclusione dell´ospedale - ha spiegato oggi Franco Bonanni, direttore generale della Asl 2 - è prevista entro il dicembre 2007 e l´inaugurazione dovrebbe avvenire entro i primi mesi del 2008". Un parte dei finanziamenti derivanti dalla vendita del patrimonio edilizio, pari a 1,5 milioni di euro saranno inoltre destinati, grazie ad un´intesa con il Comune di Loano, alla realizzazione di strutture sanitarie ambulatoriali al servizio del territorio. .  
   
   
L´OSPEDALE DEL MUGELLO È "AMICO DEI BAMBINI" UNICEF ITALIA L´AMBITO RICONOSCIMENTO PER LA PROMOZIONE DELL´ALLATTAMENTO AL SENO  
 
 Firenze, 17 gennaio 2007 - Il "Presidio Ospedaliero del Mugello" di Borgo San Lorenzo (Firenze) ha ricevuto dall´Unicef il prestigioso riconoscimento internazionale di "Ospedale Amico dei Bambini". "Se in Toscana, come sta accadendo, gli ospedali "Amici dei bambini" crescono - commenta con soddisfazione l´assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi - tutta la Toscana cresce con loro". L´iniziativa "Ospedale Amico dei Bambini", promossa dall´ Unicef/oms, è stata lanciata nel 1992 al fine di assicurare che tutti gli ospedali accolgano nel miglior modo possibile i neonati e divengano centri di sostegno per l´allattamento al seno. Dal lancio dell´iniziativa a oggi più di 20. 000 ospedali in 140 paesi hanno ottenuto l´ambìto riconoscimento. In questi paesi è aumentato il numero di donne che allattano al seno ed è migliorato lo stato di salute dell´infanzia. "L´iniziativa Ospedali Amici dei Bambini sta coinvolgendo un numero crescente di strutture ospedaliere nel nostro Paese - ha dichiarato Antonio Sclavi, Presidente dell´Unicef-italia - Questo nuovo riconoscimento in Toscana testimonia il serio impegno assunto dalla Regione ma anche da tutti gli operatori coinvolti a favore della promozione dell´allattamento materno. " Il "Presidio Ospedaliero del Mugello" si aggiunge agli altri undici ospedali italiani già riconosciuti: in Toscana quello di Montepulciano (Ospedali Riuniti della Valdichiana Senese), nel resto del Paese Bassano del Grappa, Soave/san Bonifacio, Merano, Bari (Casa di Cura La Madonnina), Bressanone, Vipiteno, Pordenone, Roma (Casa di Cura Santa Famiglia), Viterbo e Osimo. Nel 2004 a Chianciano la Regione Toscana ha stipulato con l´ Unicef un protocollo di intesa con il quale ha assunto formalmente l´impegno a migliorare ulteriormente i servizi dedicati alla maternità e all´infanzia, favorendo il riconoscimento di Ospedali e Territori " Amici dei Bambini". Questo programma, coordinato dall´ Osservatorio Regionale per la promozione dell´allattamento al seno, vede la Toscana anche protagonista per l´Italia di un progetto dell´Unione europea che coinvolge complessivamente 8 paesi, volto a proteggere, promuovere e sostenere l´allattamento al seno. Altri sette ospedali toscani hanno intrapreso il cammino verso il riconoscimento e possono aspirare ad una prossima verifica Oms/unicef. Per diventare "Ospedale Amico dei Bambini", un ospedale deve applicare i 10 passi Oms/unicef in favore dell´allattamento al seno. Questi prevedono, fra l´altro, di non accettare campioni gratuiti o a buon mercato di sostituti al latte materno, non usare biberon o tettarelle, promuovere la formazione di tutto il personale, organizzare il rooming-in (sistemazione del bambino nella stessa stanza della madre 24 ore su 24) e sviluppare una informazione corretta alle madri per incoraggiarle ad allattare esclusivamente al seno per i primi sei mesi di vita del neonato e continuare fino a due anni ed oltre. Il "Presidio Ospedaliero del Mugello" della Asl 10 di Firenze, impegnato da tempo per il raggiungimento di questo obiettivo, ha costruito un solido terreno culturale ed organizzativo dedicato ed ha superato la valutazione effettuata da una équipe di esperti del Comitato Tecnico di Valutazione dell´Unicef Italia. La verifica, molto dettagliata e basata anche su interviste alle madri ed al personale, ha confermato la piena rispondenza alle norme previste dall´iniziativa internazionale. L´unicef Italia sottolinea come la Bfhi (Baby Friendly Hospital Iniziative) veda coinvolte un numero crescente di strutture ospedaliere in tutta Italia a testimonianza dell´interesse e della maturità degli operatori che si dedicano al percorso nascita. .  
   
   
STRESS SOTTO CONTROLLO SUL POSTO DI LAVORO  
 
Milano, 17 Gennaio 2007 – I collaboratori di Dupont Italiana che nel 2001 hanno aderito ad un programma aziendale per combattere lo stress sul posto di lavoro hanno aiutato la ricerca. Dopo essersi sottoposti a visita medica, hanno compilato dei questionari sul loro stile di vita e sulla percezione dello stress e hanno seguito dei corsi settimanali di backschool e rilassamento. I dati raccolti hanno portato ad uno studio sullo stress, che recentemente e´ stato pubblicato su Hypertension, la prestigiosa rivista dell´American Heart Association. Lo stress che viene vissuto sul posto di lavoro puo´ aumentare indirettamente il rischio cardiovascolare o inducendo stili di vita non sani, o direttamente, interessando il sistema nervoso autonomo e la pressione arteriosa. Partendo da questa consapevolezza Daniela Lucini, medico interno e Silvano Riva, Hr manager di Dupont Italiana, insieme a Paolo Pizzinelli e Massimo Pagani del dipartimento di scienze cliniche "L. Sacco" dell´universita´ di Milano, hanno messo a punto un programma i cui risultati sono stati pubblicati recentemente su Hypertension, la prestigiosa rivista dell´ American Heart Association. Dice Daniela Lucini: "Abbiamo supposto che, prima di segni apparenti di disagio, lo stress generato sul posto di lavoro, sia preceduto da alterazioni del sistema nervoso autonomo. Abbiamo quindi creato un semplice programma di gestione dello stesso, comprendente sia un training di rilassamento muscolare e mentale, che interventi di tipo cognitivo. Tutto questo ha portato ad un miglioramento a carico del sistema nervoso autonomo e ad una riduzione della pressione arteriosa. " Il programma e´ partito nel 2001 e ha coinvolto 91 collaboratori di una sede di Dupont Italiana, molto dei quali colpiti da una ristrutturazione aziendale. I dipendenti che hanno aderito al programma si sono sottoposti a visita medica, hanno compilato dei questionari sul loro stile di vita e sulla percezione di stress e hanno seguito dei corsi di rilassamento muscolare e mentale , tenuti settimanalmente durante l´orario di lavoro. Tutti i dati raccolti dai collaboratori di Dupont in forma anonima durante l´anno del programma sono poi stati comparati a quelli di 79 soggetti in buona salute. I profili psicologici sono stati valutati dai questionari molto semplici. Il sistema nervoso autonomo e´ stato valutato tramite analisi spettrale della variabilita´ della frequenza cardiaca, metodica che prevede l´esecuzione di un semplicissimo esame simile all´elettrocardiogramma. Questo studio non invasivo ci ha indicato che e´ possibile la quantificazione clinica dello stress in ambiente lavorativo. Questo infatti risulta essere caratterizzato da maggior percezione di sintomi fisici e da un´alterazione del sistema nervoso autonomo. Inoltre esso suggerisce che un programma equivalente a quello che hanno seguito i collaboratori di Dupont Italiana puo´ essere facilmente messo in pratica sul posto di lavoro, con possibili vantaggi preventivi contro l´ipertensione. .  
   
   
PRESENTATA LA SECONDA EDIZIONE DI BIMEC BIENNALE PER LA MECCATRONICA E L’AUTOMAZIONE  
 
Cinisello,17 gennaio 2007 - E’ stata presentata ieri mattina alla stampa la seconda edizione di Bimec, biennale per la meccatronica e l’automazione, in programma, a Milano, dal 14 al 17 novembre 2007. Promossa da Ucimu-sistemi Per Produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, la seconda edizione di Bimec si propone con una nuova impostazione: da mostra contenitore a mostra super-specializzata e focalizzata sui comparti oggi più interessanti e produttivi. Assemblaggio, manipolazione, movimentazione, robotica e visione industriale sono i temi tecnologici su cui porrà l’accento la nuova Bimec. Settori estremamente vivaci e produttivi, come testimoniano le rilevazioni di andamento, a partire dal comparto costruttore di robot. Dall’analisi dei dati elaborati dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-sistemi Per Produrre, emerge infatti che la produzione dell’industria italiana della robotica, dal 1990 a oggi, è praticamente raddoppiata attestandosi, secondo i preconsuntivi 2006, a 440 milioni di euro. D’altro canto, l’interesse dell’industria manifatturiera del paese per i prodotti a alta automazione è dimostrato dal dato di consumo, che, triplicato rispetto al 1990, nel 2006, ha raggiunto il valore di 505 milioni di euro. Con 350 unità (con un’età media inferiore ai 15 anni), 9. 000 addetti e un fatturato che, secondo le stime di Aida, associazione italiana assemblaggio, nel 2005, è stato pari a 7. 150 milioni di euro (produzione italiana e distribuzione di prodotti stranieri da parte di filiali italiane), il settore dell’assemblaggio in Italia (che comprende sistemi, componenti industriali e visione) risulta essere molto vivace, come confermato anche dalle previsioni per il 2007. Al pari dei precedenti, anche il comparto della visione, che si riferisce al complesso processo che inizia con l’acquisizione di una immagine attraverso un sensore, prosegue con trasferimento e interpretazione dei dati e termina generando un risultato, è in netta espansione nel nostro paese. Patrocinata da Aida, associazione italiana di assemblaggio, Imvg, Italian Machine Vision Group, e Siri, associazione italiana robotica e automazione, Bimec si tiene presso il quartiere fieristico di fieramilanocity. A disposizione degli espositori saranno i moderni e funzionali padiglioni 1 e 2 dell’area Portello. (La superficie disponibile è pari a 15. 000 metri quadrati). Aperta alla partecipazione di produttori e distributori di linee e macchine per l’assemblaggio, robot industriali, sistemi di visione, misura e controllo, sofware e hardware per lo sviluppo di sistemi e prodotti (Plm), logistica, impiantistica, dispositivi di sicurezza, subfornitura, Bimec si rivolge all’ampio pubblico dell’industria manifatturiera. Le soluzioni presentate sono infatti applicabili alla quasi totalità dei settori industriali: dall’automotive a quello produttore di macchine e impianti per la lavorazione dei metalli, dall’elettrotecnica-elettronica alla farmaceutica, dalla cosmetica al medicale, dall’alimentare a quello per il confezionamento, dalla chimica a quello delle materie plastiche, dall’ottica a quello produttore di componenti per arredamento, dal trasporto alle telecomunicazioni, alla sensoristica. Alfredo Mariotti, procuratore di Efim-ente Fiere Italiane Macchine, organizzatore dell’evento, ha così commentato: “la nuova formula di Bimec, biennale per la meccatronica e l’automazione, è coerente con i riscontri ottenuti dall’edizione 2005, i cui visitatori hanno manifestato enorme interesse per l’offerta di soluzioni funzionali alla ottimizzazione dei processi produttivi”. “In questo senso Bimec - ha concluso Mariotti - vuole essere la risposta alle esigenze di comparti quali, assemblaggio, manipolazione, movimentazione, robotica e visione industriale, che ancora non avevano una vera e propria mostra di riferimento in Italia”. Gianluigi Viscardi, presidente di Aida, ha affermato: “L’associazione italiana di assemblaggio è convinta che Bimec sarà rassegna completa e esaustiva della produzione del comparto, al pari delle mostre straniere specializzate nello stesso ambito di riferimento. D’altro canto - ha concluso Viscardi - sono sicuro che Bimec sarà una ulteriore spinta al rilancio dell’industria italiana di assemblaggio che, già da alcuni mesi, ha ripreso quota”. “Secondo Ignazio Piacentini, coordinatore Imvg: “una mostra come Bimec, dedicata anche alla visione industriale, può offrire una occasione unica ai costruttori del settore. Essi hanno, infatti, l’opportunità di presentare al grande pubblico dell’industria manifatturiera l’eccellenza della propria produzione che si sta diffondendo sempre più anche in settori finora poco esplorati, primo fra tutti quello della automazione meccanica”. .  
   
   
18 GENNAIO, LINA WERTMüLLER ED ENRICO JOB INAUGURANO IL CICLO DI INCONTRI I "GIOVEDI´ ALLA FONDAZIONE ARNALDO POMODORO DI MILANO"  
 
Milano, 17 gennaio 2007 - Giovedì 18 gennaio alle Ore 21. 00 saranno Lina Wertmüller ed Enrico Job ad inaugurare il ciclo di incontri "I Giovedì alla Fondazione Arnaldo Pomodoro", un´iniziativa che ospiterà per tre mesi ogni settimana in via Solari alcuni dei protagonisti della cultura italiana. Alle ore 21. 00 la regista Lina Wertmüller e lo scenografo cinematografico e teatrale Enrico Job incontreranno il pubblico che potrà così conoscere la storia di questo sodalizio e ascoltare le tappe che hanno costellato il percorso artistico della regista, dai momenti passati vicini a Fellini come aiuto sul set di 8 e ½, al suo esordio dietro la macchina da presa con I basilischi nel 1963. Sarà questa l´occasione per scoprire un´altra faccia dell´eclettica regista, come quella di scrittrice di successo, come testimonia la sua più recente fatica letteraria Arcangela Felice Assunta Job Wertmuller edito da Frassinelli. Ma anche Enrico Job affianca la sua carriera di scenografo a ´invasioni´ nel campo letterario. L´anno scorso, sempre per Frassinelli, ha dato alle stampe il suo terzo libro, Il cavallo a dondolo, un romanzo ambientato a Venezia tra il 1861 e i primi del Novecento. L´incontro sarà arricchito da brani musicali eseguiti da Sandro Cerino che proporrà per ogni appuntamento una colonna sonora "tagliata" sui protagonisti delle serate. Lina Wertmüller ha successivamente firmato per il cinema altri diciassette lungometraggi, tra cui Mimì metallurgico ferito nell´onore (1972), Film d´amore e d´anarchia (1973), Travolti da un insolito destino nell´azzurro mare d´agosto (1974), Pasqualino settebellezze (1975), tutti interpretati dal duo Giancarlo Giannini/mariangela Melato e che hanno fatto apprezzare il suo stile inconfondibile. Ricordiamo, tra le altre pellicole della regista romana, Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova, si sospettano moventi politici (1978), Scherzo del destino in agguato dietro l´angolo come un brigante di strada (1983), Un complicato intrigo di donne, vicoli e delitti (1985), Sabato, domenica e lunedì (1990), Ninfa plebea (1997). Lina Wertmüller ha anche pubblicato vari romanzi, tra cui "Essere o avere, ma per essere devo avere la testa di Alvise su un piatto d´argento" e "Avrei voluto uno zio esibizionista" (Arnoldo Mondadori editore), e l´ultimo in ordine di tempo, "Arcangela Felice Assunta Job Wertmuller Von Elgg Espanol Von Brauchic cioè Lina Wertmüller", edito l´anno scorso da Frassinelli, che ha ricevuto l´Efebo d´Oro 2006 come miglior libro di cinema. Dopo Wertmüller e Job, il programma dei Giovedì alla Fondazione Arnaldo Pomodoro proporrà gli incontri con Roberto Vecchioni, Ron e Alfredo Rapetti, Moni Ovadia, Margherita Hack, Lella Costa, Salvatore Veca, Ermanno Olmi, Ennio Morricone. .  
   
   
L ’AFRICA MAGICA DI GEORGE LILANGA DI NYAMA DAL 23 GENNAIO AL 1 APRILE APPRODA AL MUSEO ANDERSEN IL MASSIMO ARTISTA AFRICANO DI ARTE CONTEMPORANEA  
 
 Roma, 17 gennaio 2007 - L’africa magica, surreale e colorata approda al Museo Hendrik C. Andersen con la personale del tanzanese George Lilanga di Nyama, recentemente scomparso, dal titolo: “George Lilanga di Nyama, Opere Scelte 1970 – 2005”. Visibile dal 23 gennaio, con inaugurazione alle ore 17,30, al 1 aprile 2007, l´evento – progettato da National Gallery Firenze e realizzato grazie al Gruppo Triumph con il patrocinio del Ministero per i Beni e le attività culturali e l’Assessorato alle politiche culturali del Comune di Roma – presenta oltre cento lavori che partono dagli esordi dell’artista e arrivano al suo ultimo periodo pittorico con molti esempi di scultura, anche questa rappresentativa delle diverse fasi artistiche del maestro. Si potranno osservare dalle prime opere su pelle di capra o su lastra di metallo fino ai batik e ai dipinti a olio su masonite e faesite. Dopo il successo delle precedenti mostre di Firenze e Cortina sul “Picasso d’Africa”, come è stato definito il massimo artista africano di arte contemporanea, torna il magnetismo di questa originale arte nera in un format che presenterà solo opere inedite: arte sempre più seguita nel Vecchio Continente e negli Usa, quella di Lilanga, e che riesce a creare nell’osservatore un’attenzione ipnotica grazie all’uso di colori molto vivaci e di uno stile ormai riconosciuto come l’antesignano del graffitismo. I soggetti raffigurati nella pittura di Lilanga sono “Shetani”, una sorta di spiritelli burloni descritti in movenze che sembrano originate dall’energia di una molla e dunque in procinto di modificare, istante dopo istante, la loro forma. Perfino i titoli talvolta saggi, talora ironici delle sue opere - “Dopo aver ricevuto le diverse notizie, la famiglia è rimasta sorpresa”, “Aspetta, non ricordo quando dobbiamo partire”, “Sono in attesa della spesa del supermercato”, “Aspetta un attimo, mi prude il collo”, “Quando i bambini giocano, saltano di qua e di là”, “Ehi ti stiamo aspettando”, “C’è una parola ma l’ho dimenticata” – sono stati assorbiti dalla letteratura contemporanea africana fino a diventare un vero e proprio slang in voga tra i giovani. Tutto ciò, e l’essere stato l’ispiratore del newyorkese Keith Haring, sottolineano la straordinarietà di questo artista venuto a mancare il 27 giugno 2005. Considerato il genio assoluto della pittura e della scultura Makonde, George Lilanga di Nyama è un artista che ha ben tradotto e interpretato le tradizioni africane della danza Mapico, nella rappresentazione degli spiritelli “Shetanis”, avvicinandola ad una più facile lettura occidentale. Nato in Tanzania nel 1943, a Kikvetu, nel distretto di Masasi, Lilanga, fin dagli anni Settanta, ha messo a punto un suo stile inconfondibile fatto di immagini che appaiono come prive di ossatura e in continuo movimento su tutta la superficie del dipinto: una tecnica che l’artista apprese frequentando la scuola Tingatinga. Ciò che Lilanga ci racconta è sostanzialmente che la vita può essere bella se non la si prende troppo sul serio. Sembra proprio che l’artista voglia gridare a gran voce una nuova identità africana, lontana dallo stereotipo della schiavitù e della miseria. Non è dunque un caso che questa brillante e personalissima rappresentazione della nuova Africa, dove gli individui si incontrano, parlano e agiscono anche in un modo non globalizzato, abbia da tempo catturato l’attenzione dei collezionisti internazionali sia pubblici che privati. Estremamente significativi sono in tal senso i risultati delle aste internazionali: basti ricordare la riuscitissima sessione di Sotheby’s a Londra nel 1999. Per volontà sua e dei suoi eredi, inoltre, per tutelare la qualità e l’autenticità delle sue opere così come gli investimenti dei suoi collezionisti George Lilanga, con rogito notarile registrato in vita, ha dato mandato in via esclusiva per tutti i territori dell’Europa e dell’Asia politiche e geografiche agli esperti di National Gallery Firenze - presieduta da Marco Parri che insieme a Luca Faccenda sono i curatori della mostra romana - di autenticare le sue opere. Da quella data, dunque, ogni opera di George Lilanga che compaia su questi territori e che non sia corredata dalla foto dell’autore ritratto in presenza dell’opera stessa o che non possieda certificato di autenticità fornito dagli esperti di National Gallery Firenze può non essere autentica. La mostra romana propone anche un catalogo dove sono riprodotte più di duecento opere dell’artista (Editore - National Gallery Firenze, Firenze, 198 pagine a colori in Italiano, Francese e Inglese). .  
   
   
CON BUENOS ARTES L’ARGENTINA DIVENTA “DI CASA”  
 
Roma, 17 gennaio 2007 - Dopo il grandioso debutto estivo di “Buenos Artes”, l’arte Argentina si trasferisce stabilmente a Roma. Il 20 e il 21 gennaio dalle 12 alle 19 presso Via Oslavia 12 apre le porte la “Casa Argentina”, uno show room dedicato interamente alla cultura e le tradizioni della prestigiosa terra sudamericana. Sull’onda del grande entusiasmo suscitato con la mostra estiva realizzata a Capalbio, che ha raccolto le opere di pittura, scultura, design d’ interni e fotografia di 14 artistidi Buenos Aires, prosegue quindi la sfida di portare alla ribalta i colori, la creatività, la passione e il carisma di un popolo che molto ha in comune con l’Italia. Entrare nella “casa” significherà mettere concretamente piede in Argentina, non solo respirandone l’atmosfera ma avendo la possibilità di toccare con mano i suoi prodotti, conoscere a fondo le opportunità che Buenos Aires offre per un turismo di qualità, grazie alla promozione di viaggi/pacchetti turistici mirati ad itinerari culturali, di caccia, di pesca, per un rapporto diretto con la splendida natura locale. Una volta ogni 40/50 giorni la “casa” cambierà aspetto, sia per la presenza di nuovi artisti che per la decorazione e l’arredamento, permettendo così ad una clientela attentamente selezionata di visitare un luogo sempre rinnovato, di assistere a vernissage e incontri. Gli ospiti verranno di volta in volta accolti nel calore di una vera e propria casa, un luogo d’incontro dove visionare delle opere originali, caratteristiche e di tendenza, degustando un buon bicchiere di vino tipico, e avere l’occasione di conoscere e raccogliere preziose informazioni sulle varie opportunità che offre questo meraviglioso paese. La “Casa Argentina” sarà infatti un canale privilegiato per entrare in contatto con i prodotti e i servizi offerti da “Buenos Artes”: l’arte (pittura, scultura, design, fotografia), l’artigianato, la moda, il turismo, le opportunità immobiliari, la promozione di prodotti alimentari (come la sua famosa carne, il vino o i dolci tipici). .  
   
   
MOBILI IN NOSADELLA.DUE UNA RESIDENZA PER ARTISTI E CURATORI IDEATA DA ELISA DEL PRETE E LELIO AIELLO  
 
Bologna, 17 gennaio 2007 – Mobili inaugura a Bologna lo spazio Nosadella. Due, una residenza per artisti e curatori ideata da Elisa Del Prete e Lelio Aiello come punto di convergenza in cui trovino espressione le produzioni maggiormente aderenti alla cultura contemporanea. Anticipazione della Residenza di artisti che si avvierà da aprile 2007, mobili allude ai due significati che esprime, presentandosi come duplice evento che comprende al tempo stesso una mostra e una residenza: la mobilità di artisti e curatori invitati in Residenza si sposa infatti alla dimensione domestica in cui essa avrà luogo. La mostra, che inaugurerà tra gli eventi collaterali di Artefiera il 26 gennaio per durare fino all’11 febbraio 2007, presenterà installazioni di Flavio Favelli, Boaz Kaizmann, Simon Moretti, Pantani-surace, reynolds/jolley Vedovamazzei, pensate per lo spazio di Nosadella. Due, casa in cui si svilupperanno le residenze successive. La contaminazione che si innesta tra arte e spazio abitativo che, dalle mura all’arredamento, presenta tracce della sua storia architettonica e umana, intende sottolineare come l’estetica del quotidiano sia diventata una peculiarità sempre più rilevante della cultura contemporanea. Primi ospiti della Residenza saranno, nei giorni di Artefiera, i due giovani curatori Chris Sharp (Usa), recentemente incaricato come redattore di “Flash Art International”, e Lupe NuìnÞez-fernaìndez (E), curatrice indipendente e redattrice per il blog della Saatchi Gallery di Londra. Le residenze per curatori, ancor più di quelle per artisti, sono assai rare in Italia sebbene siano esperienze preziose di studio, informazione e interazione. Nosadella. Due si propone di avviare uno scambio volto a colmare almeno in parte questa lacuna avviando un movimento che indirizzi l’attenzione sulle potenzialità locali per darne visibilità all’estero e trarne, al tempo stesso, suggerimenti e reali reciprocità di lavoro. Ai curatori in Residenza a gennaio sarà illustrata la realtà artistica locale e italiana: oltre ad essere condotti in visita alle gallerie presenti ad Artefiera e al cantiere del nuovo museo cittadino Mambo, saranno accompagnati presso gli studi di alcuni artisti locali e verrà fornito loro materiale sulle produzioni italiane più significative. Nosadella. Due, abitazione e laboratorio per artisti e curatori dall’estero, nasce in risposta alla tendenza verso un nomadismo culturale che coinvolge l’attualità, per dar vita ad un’esperienza esclusiva, a contatto con un contesto geografico, storico e sociale, una realtà artistica, un sistema di relazioni umane e professionali nuovi e destinati ad imprimersi e durare per ognuno nel tempo. Localizzata nel centro storico di Bologna, in un appartamento di oltre 200 mq, Nosadella. Due nasce con il patrocinio del Comune e della Provincia di Bologna, della Regione Emilia-romagna, dell’Accademia di Belle Arti di Bologna e della Galleria d’Arte Moderna di Bologna e si prefigura come una realtà assolutamente nuova per la città, un progetto a lungo termine che intende sviluppare una reciprocità tra realtà locale, nazionale ed internazionale attraverso il coinvolgimento e il dialogo con istituzioni straniere pubbliche e private. .  
   
   
ALLO SPAZIO OBERDAN ULTIMO APPUNTAMENTO DEGLI ‘APERITIVI DEL GIOVEDÌ CON LA CURATRICE’, VISITA GUIDATA ALLA MOSTRA ‘WHEREVER WE GO – OVUNQUE ANDIAMO. ARTE, IDENTITÀ, CULTURE IN TRANSITO’, TENUTA DA GABI SCARDI.  
 
Milano, 17 gennaio 2007 - Giovedì 18 gennaio, alle ore 19, presso lo Spazio Oberdan, Viale Vittorio Veneto 2, ultimo appuntamento degli ‘Aperitivi del giovedì con la curatrice’: visita guidata alla mostra “Wherever We Go – Ovunque andiamo. Arte, identità, culture in transito”. Gabi Scardi guiderà i visitatori attraverso le varie opere allestite, approfondendone i singoli aspetti. Nel corso della visita, della durata di circa un’ora, verrà offerto un aperitivo multietnico. Le visite guidate sono gratuite, acquistando il biglietto della mostra. “Wherever We Go – Ovunque andiamo. Arte, identità, culture in transito” è una collettiva, a cura di Hou Hanru e Gabi Scardi, promossa dalla Provincia di Milano in collaborazione con il Museo di Fotografia Contemporanea. Sarà aperta allo Spazio Oberdan di Milano fino al 28 gennaio 2007. Orari: tutti i giorni 10-19. 30, martedì e giovedì fino alle 22, chiuso il lunedì. Biglietto: intero €6,20, ridotto €4,10; gruppi scolastici €2,70 - ingresso libero il primo martedì di ogni mese. Catalogo edito da 5 Continents. Di provenienza differente, dall’Albania al Sud Est asiatico al Medio Oriente, questi artisti sono accomunati dal fatto di abitare in Paesi diversi da quelli in cui sono nati e di aver sperimentato in prima persona l’incontro con valori, visioni del mondo e sistemi di vita eterogenei, facendosi portatori di una cultura sfaccettata che integra punti di vista molteplici. Proprio questo tipo di personalità sta infondendo oggi all’arte nuove energie creative, in un rapporto di confronto, di scambio, di travasi e di influssi. Attraverso le opere di Adel Abdessemed, Nindityo Adipurnomo, Kristine Alksne, Maria Thereza Alves, Keren Amiran, Carlos Amorales, Maja Bajević e Danica Dakić, Yael Bartana, Banu Cennetoglu, Magali Claude, Latifa Echakhch, Huang Yong Ping, Mella Jaarsma, Koo Jeong-a, H. H. Lim, Elena Nemkova, Ni Haifeng, Adrian Paci, Pascal Marthine Tayou, Tsuyoshi Ozawa, Nari Ward e Shen Yuan si manifesta così l’orientamento interculturale che caratterizza molta parte della società e dell’arte del presente, e si esprimono i temi della dislocazione e della stratificazione culturale, della rappresentanza, e l’idea di cultura come ambito dotato di vitalità capace di assimilare ed integrare continuamente, nella propria forma e nella propria tradizione espressiva, elementi nuovi ed estranei. Ogni opera, frutto di una riflessione-azione, racconta cose del luogo in cui il suo autore è nato, ma anche di quello in cui attualmente vive. Tra i video in mostra: What Is the Colour of German Roses? di Maria Thereza Alves; I Like – I Don’t realizzato a quattro mani da Maja Bajević e Danica Dakić; la doppia video proiezione Wild Seeds di Yael Bartana; Vajtojca di Adrian Paci, dove l’artista mette in scena il proprio funerale e la propria rinascita; la poetica videoanimazione che Carlos Amorales ha realizzato a partire da una serie numerosissima di disegni digitali, parte dei quali a loro volta in mostra e Turtely di Keren Amiran: una donna proietta emozioni e nostalgie su una tartarughina domestica, con la quale avvia uno struggente monologo. Parte delle sale espositive è occupata da grandi sculture e installazioni: è il caso, tra l’altro, degli interventi site-specific di Koo Jeong-a e di H. H. Lim, dell’opera appositamente concepita da Nindityo Adipurnomo per Wherever We Go, consistente in una serie di sedie montate l’una sull’altra facenti da supporto a una telecamera e di Crusader di Nari Ward, una sorta di totem realizzato a partire da materiali riciclati ad alto valore simbolico: un carrello della spesa, pezzi di plastica, taniche per la benzina, un lampadario. Shen Yuan mette a disposizione del pubblico un’installazione da utilizzare come trampolino, consistente in un ampio materasso colorato e ricamato con simboli del mondo intero. Una postazione per l’accesso in rete è riservata all’opera di Elena Nemkova: l’artista ha un blog in cui inserisce disegni ispirati alle notizie di attualità che più la colpiscono. Banu Cennetoglu esprime attraverso una serie di fotografie l’esperienza del viaggio e l’idea che il tragitto possa essere più importante della meta stessa. E Magali Claude si fa ritrarre insieme a personaggi vicini e lontani che hanno contribuito in modo significativo alla sua formazione. L’esposizione è accompagnata da un catalogo (casa editrice 5 Continents) con testi critici dei due curatori e di Elvan Zabunyan, Gilane Tawadros, Pier Luigi Tazzi, apparati fotografici a colori e schede biografiche degli artisti. Wherever We Go–ovunque andiamo rientra in un progetto della Provincia di Milano di valorizzazione e integrazione delle culture, che è condiviso dal Gruppo Unicredit anche attraverso il sostegno alla produzione artistica. Spazio Oberdan, tel. 02. 7740. 6300/6302 .  
   
   
LA GRAFICA DEL ‘900 IN MOSTRA A NAPOLI  
 
Napoli 17 gennaio 2007 - Lunedì 22 gennaio 2007 alle ore 18. 00 presso la sede dell´Associazione Culturale "Pro Art" in via Lungo Gelso, 53/A, a Napoli, sarà inaugurata la mostra "La grafica del ´900". In esposizione opere grafiche di Man Ray, Capogrossi, Primo Conti, De Chirico, Fontana, Del Pezzo, Notte, Barisani, Lippi, Persico, Perez. La mostra resterà aperta fino al 5 febbraio 2007. Orari: 10. 00-13. 00 /16. 30-19. 30. .  
   
   
CINEMA TEATRO CHIASSO STAGIONE GENNAIO-GIUGNO 2007 PER AMORE, TRA LE ROVINE DELLA DECADENZA  
 
 Chiasso, 17 gennaio 2007 - “Non si impara a conoscere se non ciò che si ama, e quanto più profonda e completa ha da essere la conoscenza, tanto più forte, energico e vivo deve essere l’amore” così scriveva Goethe negli ‘anni giovanili’. Ma questa idea dell’amore come apertura verso la conoscenza, che costituisce, tra l’altro, un netto superamento del pregiudizio borghese secondo cui ‘l’amore rende ciechi’, anziché veggenti, era stato preceduto da Leonardo da Vinci, per il quale “ogni grande amore è figlio di una grande conoscenza”. È forse necessario ricordare oggi queste affermazioni, che sottolineano il legame indissolubile che lega l’amore alla conoscenza, l’amore alle arti, l’amore alla bellezza, scritte da due incomparabili genî creativi, tra i più grandi della storia della cultura moderna, in un’epoca che sembra averne smarrito il senso. E in cui sembra piuttosto prevalere l’indifferenza e il disprezzo, in certi casi addirittura l’odio e la furia distruttiva. Ricordando quelle parole, potremmo osservare che l’arte e la cultura rivestono una funzione determinante di formare l’individuo, di mitigarne le pulsioni distruttive, di arginare la deriva nichilista. Così il gesto dell’attore, del musicista, del danzatore, il gesto dell’artista, del coreografo, del regista che sa creare attraverso i segni, le forme, i colori, i suoni, il movimento, le parole, racchiude tutta la tensione propositiva di una civiltà: l’atto creativo come un grande atto d’amore, oggi come in un antico passato. Con la nuova stagione invernale e primaverile 2007, il nostro Teatro entra nel sesto anno di attività, per riaffermare il valore di un progetto che ha il senso di una militanza artistica, aperta alle discipline che compongono le arti teatrali. Nell’insieme questo ciclo di eventi si propone di riaffermare la millenaria funzione delle arti teatrali, capace di coniugare divertimento e formazione, svago e creazione artistica, in un senso autenticamente ‘popolare’; per percorrere un nuovo cammino, un tempo tracciato da Goethe, sopra le rovine della decadenza nichilista, verso l’amore per la conoscenza. Un lungo cammino, che, ricordando un altro grande poeta tedesco, Novalis, ha il senso di una ‘gita al paese della bellezza’. Chiassoteatro - Dostoevskj, Goldoni, Ruccello, Wilde e Fleisser: un attraversamento della crisi della Modernità attraverso cinque eventi di Teatro e alcune tra le pagine più significative della sua storia. A cominciare dal capolavoro di Dostoevskj, Delitto e castigo, messo in scena dal grande Glauco Mauri, con l’inseparabile Roberto Sturno, dove, sullo sfondo di vicoli, ponti, taverne, bordelli, cortili maleodoranti, e casamenti ridotti a sporchi alveari umani, la città diviene l’involucro perfetto per la costruzione mentale di un delitto. Quasi per contrasto, ne La Locandiera, Goldoni traccia un congegno di assoluta perfezione teatrale, dove si delinea l’impareggiabile astuzia seduttiva femminile; ma un grande maestro dell’arte teatrale quale è il regista Giancarlo Corbelli, nel personaggio di Mirandolina ritrae il radicale mutamento di un’epoca, trasformandola nel prototipo di una donna emancipata che spalanca le finestre al nuovo secolo. Le ragioni di una crisi e di un mutamento epocale attraversano anche il gioiello un giovane drammaturgo napoletano prematuramente scomparso, Annibale Ruccello: Ferdinando, oggi ripreso da una straordinaria Isa Danieli, mette in scena un’aristocrazia partenopea arroccata in una villa sulle pendici del Vesuvio, e chiusa in sé stessa; in cui emerge il dolore per la decadenza di una civiltà, e l’orrore per una società avviata verso il degrado. La ballata del carcere di Reading è un lamento poetico, vi si narra la storia dell’impiccagione di un giovane detenuto, colpevole di aver ucciso la propria amante per eccesso di passione. Wilde scrisse questo suo capolavoro durante il suo internamento nel carcere di Reading con l’accusa di sodomia: un canto di bellezza e desiderio, di rabbia e dolore, in una creazione che, nella forma del recital, riesce a trovare, grazie a due eccellenti interpreti Umberto Orsini e Giovanna Marini, un equilibrio perfetto tra musica, canzoni e parole. Sarà infine un’autentica icona del teatro e del cinema tedesco ed europeo, Hanna Schygulla a concludere la stagione con un omaggio a Marie Luise Fleisser (Ingolstadt 1901 - 1974), scrittrice e autrice drammatica tedesca, molto vicina a Bertolt Brecht, del quale fu la compagna. Chiassodanza - Carolyn Carlson, Virgilio Sieni, Talia Paz e Noemi Lapzeson: quattro vette della danza contemporanea sono i protagonisti di Chiassodanza 2007, diciannovesima edizione della Rassegna di Danza, che si concluderà con una vetrina per giovani coreografi emergenti, vincitori di un concorso nazionale. Ad inaugurare Chiassodanza 2007, in anteprima mondiale, esordirà una sua nuova creazione di Virgilio Sieni, ispirata alle Sonate di Bach per viola da gamba e clavicembalo. Il valore della ricerca coreografica del danzatore fiorentino risiede soprattutto nell’aver affrontato la danza proiettandola nell´universo dell´espressione visiva contemporanea. Il ‘solo’ Double vision, ultima creazione di Carolyn Carlson che ritorna ancora una volta sulla scena di Chiasso, propone un incontro transdisciplinare tra la coreografa-étoile californiana e gli Electronic Shadow, un giovane gruppo formato dall’architetto Naziha Mestaoui e dal regista Yacine Ait Kaci, che letteralmente fondono lo spazio e l’immagine proponendo nuove modalità percettive. Tra le presenze più significative di Chiassodanza 2007 vi è inoltre da segnalare uno dei nomi più prestigiosi della scena contemporanea: Talia Paz. Per lei tre ‘solo’ d’autore: Magnolia del coreografo belga Stijn Celis, e Habayta, del coreografo e regista inglese Nigel Charnock e Love dell’israeliana Sharon Eyal. Talia Paz, grande interprete israeliana, ha ottenuto nel corso della sua carriera molteplici prestigiosi riconoscimenti internazionali. Argentina d’origine e ginevrina d’adozione, Noemi Lapzeson è considerata una delle coreografe più creative nel panorama della danza svizzera e internazionale. Lapzeson presenta una nuova creazione dalle atmosfere mistiche e ipnotiche: Eidos è un ‘solo’ interpretato dalla giovane e talentosa Romina Pedroli, che si avvale di due musicisti in scena Gabriel Scotti e Vincet Hänni, e delle elaborazioni video di Alexandre Simon. Concluderà Chiassodanza 2007 la Piattaforma di danza, un concorso per brevi coreografie: si tratta di un progetto originale nel quale sono coinvolte quattro città svizzere: Basilea, Winterthur, Chiasso e Neuchâtel, per offrire a giovani coreografi e danzatrici/danzatori professionisti una vetrina dove mostrare i loro lavori. Chiassomusica - Un ciclo di emozionanti concerti, caratterizzerà la stagione di Chiassomusica. Il concerto del liutista tunisino Anouar Brahem si annuncia tra i più affascinanti. Stimolato dalle esperienze con i grandi improvvisatori del jazz, come David Holland Jan Garbarek e John Surman, Brahem ha maturato una libertà espressiva insolita per un musicista che deve fare i conti con la disciplina e le tradizioni del mondo islamico. Il prestigioso ensemble dei Solisti della Filarmonica di San Pietroburgo, composto da quindici strumentisti tutti laureati in concorsi nazionali ed internazionali, nato nel 1990 da un segmento dell’Orchestra Accademica della Filarmonica di San Pietroburgo, presenta un affascinante concerto, una traversata delle Stagioni, tra Ciajkovskij e Vivaldi. Il Cabaret Nino Rota, firmato da un grande regista di fama internazionale Alfredo Arias e interpretato da uno strepitoso Mauro Gioia, racchiude cinquant´anni di storia italiana: la guerra e il dopoguerra, il boom economico, la televisione, il varietà, il teatro e, soprattutto, il grande cinema. Mezzo secolo che il regista franco-argentino e l’attore-cantante napoletano ripercorrono e raccontano attraverso le canzoni di Nino Rota, interprete sensibile dei passaggi, degli umori, dei sentimenti, dei gusti degli italiani. Morgan & Le Sagome concludono la Stagione di Musica: con una scenografia essenziale, l’ex Bluvertigo propone il suo ultimo album, di prossima pubblicazione dall’intrigante titolo Da A…ad A . Questo ultima fatica di Morgan si avvale di arrangiamenti mai scontati, ‘vestendo’ le proprie canzoni con fiati, tastiere e sintetizzatori, chitarre elettriche, acustiche e classiche. I brani sono strutturalmente inusuali, la psichedelia è dietro l´angolo; Morgan ha equilibrio, stile, misura, e una notevole personalità. Imminente è l’inaugurazione della decima edizione del Festival Jazz, dedicata al ‘colore’ (‘Colour is jazz’), con un programma di nove prestigiosi concerti. La stagione proseguirà fino al solstizio d’estate, quando la primavera avrà esaurito il suo corso e Festate, Festival di culture e musiche del mondo, concluderà felicemente (festosamente) la stagione. Chiassocinema - Non mancherà infine il cinema, con un fitto programma: innanzitutto un partecipe omaggio per i sessanta anni del Festival Internazionale del Film di Locarno, con un ciclo di film che ne ripercorre la gloriosa storia, manifestazione curata con i Circoli del Cinema del Ticino e il Festival. Inoltre: la rassegna ‘I martedì del cinema’ organizzata in collaborazione con il Cineclub del Mendrisiotto, che si propone come breve ma intenso excursus sul cinema contemporaneo d’autore; e quella del cinema ‘ritrovato’: prosegue infatti, in collaborazione con l’Associazione Musica del Mendrisiotto, la rassegna “Il sogno dell’esotico. Il cinema di terre lontane”, con capolavori d’epoca, musicati dal vivo. .  
   
   
CONCERTO CAPPELLA DELLA PIETA´ DE´ TURCHINI-"IL GIOCO E LA FOLLIA" - NAPOLI, DOMENICA 11 FEBBRAIO  
 
Napoli 17 gennaio 2007 - Domenica 11 febbraio 2007, alle ore 18. 30, il Centro di Musica Antica Pietà de´ Turchini presenta nella Chiesa di S. Caterina da Siena un concerto dedicato alla follia del Carnevale, parte del Programma 2006/07 del Centro di Musica Antica. Per il concerto "Il gioco e la follia", la Cappella della Pietà de´ Turchini diretta dal Maestro Antonio Florio, eseguirà un programma di musiche che celebrano la follia della Napoli Barocca e il momento di massima esuberanza collettiva che la città raggiungeva durante il periodo di Carnevale. Il Carnevale a Napoli è da sempre una dimensione totalmente fuori da ogni confronto con altre città italiane. Forse per eredità genetiche o meramente culturali, è ancora oggi in parte verificabile quello che notavano i viaggiatori del Seicento che giungevano in città da tutta Europa. Nella Napoli barocca la pazzia sembra particolarmente legata alla musica e ai musicisti, molti infatti furono i casi di stimati professionisti che finirono la loro carriera all´Ospedale dei pazzi, gli Incurabili. Gli spettacoli della Commedia dell´arte rispecchiavano spesso le atmosfere frenetiche della pazzia collettiva napoletana, creando il topos dell´ "Ospedale dei pazzi d´amore", di cui restano alcuni frammenti musicali di autori seicenteschi. Pietro Antonio Giramo (autore di cui si conoscono soltanto alcune edizioni musicali stampate intorno al 1630) è l´interprete della "Pazzia venuta da Napoli". Dell´autore, l´Orchestra della Cappella della Pietà de´ Turchini esegue La Pazza a voce sola (definita nel manoscritto oggi custodito a Berkeley: Pazzia venuta da Napoli), componimento che più che riferirsi alla pazzia come malattia mentale, allude ai giochi e ai travestimenti del Carnevale napoletano, nello stile tipico della "villanella" o di scatenati balli di gruppo. Perfetto contraltare lagunare è costituito da L´astratto, pezzo della compositrice veneziana Barbara Strozzi che interpreta la pazzia venuta da Venezia. La Strozzi compose prevalentemente per uso proprio, cioè per solo soprano, prediligendo una formazione strumentale in tre parti, con due strumenti melodici e il basso continuo. Nello stesso modo il veneziano Antonio Caldara corrisponde perfettamente alle tematiche espresse dal misterioso Giuseppe Petrini. Entrambi gli autori scrivono nei primi anni del Settecento, in un clima ormai dominato dall´opera buffa nelle rispettive città. Di Petrini l´Orchestra esegue Graziello e Nella intermezzo buffo in lingua napoletana che Antonio Florio ha individuato nelle collezioni del Conservatorio di Napoli e che interpreta il tema del travestimento utilizzando come protagonisti due personaggi simbolo del Carnevale napoletano. Il gioco del Quadriglio di Caldara è una cantata a 4 voci, composta nel 1734, che descrive in una progressiva accelerazione simile ad un finale d´atto d´opera comica lo svolgimento di una simbolica partita a carte. Un concerto davvero ricco e interessante, che dimostra come la musica può aiutare a ricostruire parzialmente, l´atmosfera irripetibile della Napoli barocca, la città della follia e dell´eterno Carnevale. . .  
   
   
MUSEO A COME AMBIENTE PRIMO MUSEO D´ITALIA A EMISSIONI ZERO DI CO2  
 
Torino, 17 gennaio 2007 - Regione Piemonte, Provincia di Torino e Città di Torino sono tra i soci fondatori dell’Associazione Museo A Come Ambiente. Ne sostengono l’attività e lo sviluppo con la forte convinzione che il Museo svolga un ruolo difficilmente sostituibile sulle tematiche ambientali, soprattutto con un’attenta, efficace, esauriente e divertente azione di divulgazione ed informazione nei confronti dei bambini e dei ragazzi, il nostro futuro da difendere. La scelta del Museo di diventare il primo in Italia ad annullare le proprie emissioni di Co2 non può che avere il plauso ed il supporto dei tre Enti. Così come è encomiabile la pubblicazione di un quaderno, semplice e concreto, sulle buone pratiche per l’ecologia quotidiana. “Sulla qualità dell’aria - dice Nicola de Ruggiero, Assessore all’Ambiente della Regione Piemonte - abbiamo intrapreso una strada di interventi strutturali e definitivi, come ci chiede l’Unione Europea, ma soprattutto per ridurre i rischi di salute dei nostri cittadini. Oltre ai provvedimenti per il traffico, abbiamo a disposizione il nuovo piano sul riscaldamento ambientale, appena approvato in Consiglio regionale. I due tasselli messi assieme uno strumento finalmente efficace. Ma è importante anche il ruolo di cittadini ed istituzioni: è significativo che in Piemonte ci sia un museo che compensa il Co2 prodotto. E’ un buon esempio per tutti”. “Pubblicazioni come quella sulle buone pratiche ecologiche - sostiene Angela Massaglia, Assessore allo Sviluppo Sostenibile e alla Pianificazione Ambientale della Provincia di Torino - sono uno strumento fondamentale di informazione e di sensibilizzazione per i cittadini tutti: uno stimolo formativo indispensabile per un cambiamento culturale senza il quale anche le migliori politiche sono destinate a naufragare. D’altronde, il Museo A come Ambiente da sempre ci insegna a mettere in discussione le nostre abitudini quotidiane e ad analizzarle in relazione alle ripercussioni che causano sul nostro habitat”. “Avere proprio a Torino il primo Museo d´Italia a zero Co, cioè ad emissioni di gas serra neutre - aggiunge Domenico Mangone, Assessore all´Ambiente della Città di Torino, che vede anche l’Assessore alla Cultura Fiorenzo Alfieri impegnato come presidente dell’Associazione del Museo - è per la nostra Città motivo di grande orgoglio. Una filosofia questa che non solo contribuisce a proteggere il nostro clima, ma sostiene lo sviluppo di un nuovo sistema energetico che è più pulito e sicuro, e che rispetta i principi dello sviluppo sostenibile del nostro pianeta”. .  
   
   
DA GIOVEDÌ 18 GENNAIO ÖTZI NUOVAMENTE VISIBILE AL PUBBLICO  
 
Bolzano, 17 gennaio 2007 – Oggi si concluderanno i lavori di manutenzione della cella frigorifera nella quale è conservato l’uomo dei ghiacci ed Ötzi potrà essere nuovamente visibile al pubblico a partire da giovedì 18 gennaio. Dopo otto anni di attività la cella frigorifera e le apparecchiature per la conservazione di Ötzi sono state sottoposte da un team di tecnici ad una serie di verifiche e di manutenzioni che hanno richiesto alcuni giorni di lavoro. Da giovedì 18 gennaio la mummia dei ghiacci sarà nuovamente al suo posto ed il pubblico potrà vedere da vicino Ötzi. Nel corso dei lavori di manutenzione la mummia è stata conservata in una cella frigorifera adiacente a quella visibile dal pubblico. .  
   
   
NASCE EURO JAZZLAB AL VIA IL PROGRAMMA PER FESTEGGIARE I TRENT’ANNI DI SIENA JAZZ UN CONCERTO A SIENA NEL CORTILE DEL PODESTÀ PER SIGLARE UN ACCORDO A LIVELLO EUROPEO  
 
Siena, 17 gennaio 2007 - Un concerto-evento per festeggiare l’accordo fra la Fondazione Siena Jazz - Accademia Nazionale del Jazz e l’Ajmi - Association pour le Jazz et les Musiques Improvisées di Avignone. Venerdì 19 gennaio, a Siena, alle ore 18 nel Cortile del Podestà di Palazzo Pubblico, esibizione ad ingresso libero dell’Euro Jazzlab Quintet, una produzione di jazz contemporaneo nata dall´incontro del trio francese "Mula - Santacruz - Silvant" con il duo italiano "Adamo - Corbini". I musicisti che parteciperanno sono Rino Adamo (violino e violino elettrico) Véronique Mula (sassofono soprano & tenore), Sergio Corbini (piano e keyboards), Bernard Santacruz (contrabbasso) e Samuel Silvant (batteria e percussioni). Uno spettacolo che sigla l’accordo di residenza fra musicisti italiani e francesi con l’obiettivo di realizzare un progetto artistico che possa essere diffuso attraverso concerti e la produzione di un compact disc. Questo progetto rappresenta il primo di una serie di eventi che saranno realizzati in occasione della ricorrenza dei trent’anni di attività della Fondazione Siena Jazz. La collaborazione fra le due istituzioni europee vivrà attraverso uno scambio culturale per cui il quintetto inizierà ad operare ad Avignone e proseguirà il lavoro a Siena dove, al termine della residenza, registrerà il lavoro prodotto nella sala di registrazione della Fondazione Siena Jazz. Le residenze avranno la durata di una settimana (ad Avignone dal 7 al 14 gennaio, a Siena dal 15 al 21 gennaio) e permetteranno la realizzazione di un accurato lavoro artistico che sarà valorizzato anche nelle sedi degli istituti di cultura delle due nazioni. Il risultato finale sarà un compact disc di musiche originali la cui incisione sarà accompagnata da una serie di concerti incrociati che si svolgeranno sia in Francia che in Italia. Questo progetto arricchisce in maniera significativa le collaborazioni artistiche fra i paesi dell’Unione Europea, costituendo un ulteriore ponte tra il jazz italiano e quello francese. Il progetto ha avuto origine da una serie di incontri fra i componenti dei due gruppi che hanno verificato l’esistenza di un amalgama stilistica e di una convergenza di vedute artistiche sul jazz e le sue derivazioni contemporanee. Ne è nato un fruttuoso scambio di esperienze musicali e di sperimentazioni espressive, su cui si baserà la collaborazione fra queste due storiche istituzioni nel campo della didattica, della ricerca e della promozione del jazz. .  
   
   
GOLF - IN SUDAFRICA LA WOMEN´S WORLD CUP (19-21 GENNAIO) L´ITALIA CON VERONICA ZORZI E GIULIA SERGAS  
 
Milano, 17 gennaio 2007 - Veronica Zorzi e Giulia Sergas difendono i colori azzurri nella terza edizione della Women´s World Cup of Golf, che si disputa da venerdì 19 gennaio a domenica 21 sul percorso del Gary Player Country Club a Sun City, in Sudafrica. L´italia è stata ammessa a partecipare grazie al quinto posto di Veronica Zorzi nell´ordine di merito europeo 2006. Per regolamento la giocatrice selezionata ha diritto di scegliere la compagna di gioco e la veronese ha optato per la Sergas, con la quale ha un ottimo feeling. Prendono parte al torneo ventidue formazioni: Australia, Brasile, Danimarca, Inghilterra, Finlandia, Francia, Galles, Germania, Irlanda, Italia, Giappone, Kenya, Corea, Nuova Zelanda, Norvegia, Paraguay, Scozia, Sudafrica, Spagna, Svezia, Taiwan, Stati Uniti. Il torneo non ha cambiato formula, ma è stato invertito l´ordine di gioco: infatti si comincerà con l´individuale medal, che nelle due edizioni precedenti ha chiuso la gara, con classifica desunta dalla somma degli score di ciascuna delle due giocatrici di ogni team, quindi foursome nella seconda giornata e better ball nella terza. Mancheranno alcune delle migliori giocatrici quali Annika Sorenstam, che lo scorso anno trascinò la Svezia al titolo con la collaborazione di Liselotte Neumann, o come la giapponese Ai Miyazato che si assicurò il successo nel 2005 insieme a Rui Kitada, e non ci sarà neanche il Messico di Lorena Ochoa. Non mancano, però, motivi di interesse in una competizione che si presenta molto incerta per la presenza di compagini sicuramente omogenee. Una leggera preferenza va alle statunitensi Juli Inkster-pat Hurst e alle inglesi Laura Davies-trish Johnson, che avranno dalla loro classe e soprattutto esperienza, ma hanno sicuramente chances di successo anche la Francia (Gwladys Nocera-stephanie Arricau), la Svezia (Carin Koch-helen Alfredsson), la Danimarca (Iben Tinning-karen Margrethe Juul), la Scozia (Janice Moodie-mhairi Mckay) e la Norvegia (Suzann Pettersen-marianne Skarpnord). In questo contesto possono sicuramente inserirsi le due azzurre, ma sarà necessario che entrambe si esprimano al miglior livello. Tra le compagini da seguire anche il Paraguay e il Sudafrica, che meritano un discorso a parte. Il Paraguay punta forte della ventenne Julieta Granada, una delle più belle rivelazione del Lpga Tour 2006, ma ha un grosso interrogativo nella seconda proette, Celeste Troche. Il Sudafrica, invece, potrebbe avere l´incognita nella giocatrice più esperta, ossia la veterana Laurette Maritz che ha una carriera caratterizzata da un rendimento estremamente altalenante, mentre si attendono grandi cose da Ashleigh Simon, ancora dilettante, ma già vincitrice di due tornei nel locale circuito femminile professionistico. Il montepremi è di 1. 200. 000 dollari dei quali $ 240. 000 andranno alla coppia vincitrice. .