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Notiziario Marketpress di Lunedì 05 Febbraio 2007
RELAZIONE TRACCIA IL FUTURO DELLA NANOMEDICINA IN EUROPA  
 
Bruxelles, 5 febbraio 2007 - Mentre l´umanità continua la sua lotta contro gravi patologie quali il cancro, il diabete, l´Aids e le malattie cardiovascolari, l´applicazione della nanotecnologia alla salute offre un enorme potenziale in termini di sviluppo di nuovi metodi diagnostici, terapeutici e di prevenzione. Riconoscendo tale potenziale ed il ruolo di primo piano svolto dall´Europa nell´ambito di questa nuova tecnologia, la Commissione europea ha lanciato la piattaforma tecnologica europea sulla nanomedicina, con l´obiettivo di definire un´agenda strategica europea per la ricerca sulla nanomedicina. L´obiettivo principale del documento intitolato «Nanomedicine - Nanotechnology for Health», nel quale si descrivono le prospettive del settore, è proporre una solida base su cui dovrebbero poggiare i processi decisionali dei responsabili politici e degli enti di finanziamento, presentando una panoramica delle esigenze e delle sfide, delle tecnologie esistenti e delle future opportunità della nanomedicina. Diversi settori sanitari stanno già approfittando dei vantaggi che la nanotecnologia può offrire, dai sistemi di somministrazione di farmaci nanostrutturati mirati alla diagnostica e alla medicina rigenerativa. Molte sono, tuttavia, le questioni che devono ancora essere affrontate. L´agenda strategica di ricerca prende in considerazione l´istruzione e la formazione, i requisiti etici, la valutazione benefici/rischi, l´accettazione pubblica, il quadro regolamentare e la proprietà intellettuale a vantaggio degli enti di regolamentazione negli Stati membri dell´Ue, nei paesi candidati e negli Stati associati. L´agenda strategica di ricerca stabilisce priorità in base alle malattie, avvalendosi di parametri quali tasso di mortalità, livello di sofferenza imposto da una malattia al paziente, onere per la società, prevalenza della patologia e impatto che la nanotecnologia potrebbe avere per diagnosticare e sconfiggere talune malattie. Questi criteri hanno portato all´elaborazione del seguente elenco di priorità: malattie cardiovascolari, cancro, disturbi muscolo-scheletrici, malattie neurodegenerative e condizioni psichiatriche, diabete e malattie infettive di origine batterica e virale. Per quanto la Commissione europea abbia iniziato a finanziare progetti nel settore della nanomedicina più di 10 anni fa, gli stanziamenti comunitari a favore di progetti nel campo della nanomedicina sono aumentati di molto, fino a 250 Mio Eur, nell´ambito del programma Nmp (nanotecnologia, materiali, processi) del Sesto programma quadro. La Commissione intende ora destinare circa 100 Mio Eur annui a progetti di nanomedicina nell´ambito del Settimo programma quadro di ricerca (2007-2013). Nel frattempo, il gruppo europeo sull´etica ha pubblicato un parere sulla nanomedicina nel quale specifica che le preoccupazioni sotto il profilo della sicurezza dovrebbero divenire una priorità nello sviluppo di nuove tecniche e terapie. Per maggiori informazioni consultare: ftp://ftp. Cordis. Europa. Eu/pub/nanotechnology/docs/nanomedicine_bat_en. Pdf . .  
   
   
IL PLASMA FREDDO, UN TEMA CALDO PER L´IGIENE OSPEDALIERA  
 
 Bruxelles, 5 febbraio 2007 - I ricercatori impegnati su Biodecon, progetto finanziato dall´Unione europea, stanno sviluppando un nuovo metodo che utilizza scariche di plasma freddo per sterilizzare gli strumenti medicali. A differenza delle tecnologie esistenti, a loro avviso la scarica di plasma è in grado di distruggere batteri, virus e prioni senza danneggiare gli strumenti stessi. Il progetto è finanziato a titolo della sezione «Tecnologie nuove ed emergenti» (Nest) del Sesto programma quadro (6Pq). Le procedure chirurgiche ospedaliere devono essere condotte utilizzando strumenti e forniture sterili. Mentre oggetti quali guanti, lame chirurgiche e materiali di sutura sono disponibili in commercio in confezioni sterili, molti strumenti chirurgici devono essere sterilizzati internamente. Finora per la decontaminazione delle superfici delle attrezzature medicali sono stati utilizzati metodi che prevedono l´impiego di prodotti chimici altamente tossici, nonché di temperature elevate. Tali metodi presentano tuttavia gravi svantaggi, secondo il professor Achim von Keudell, coordinatore del progetto Biodecon. Per rimuovere un agente patogeno con sostanze chimiche altamente tossiche, gli strumenti vengono lasciati in ammollo nella miscela chimica per circa un minuto, dopodiché vengono risciacquati in acqua distillata per circa un´ora per togliere tutte le tracce delle sostanze chimiche tossiche. «Si tratta di un trattamento che richiede molto tempo e che non solo utilizza molta energia, ma produce anche grandi quantità di rifiuti, in quanto le sostanze chimiche devono poi essere smaltite», ha spiegato al Notiziario Cordis il professor von Keudell. Le procedure che richiedono temperature elevate potrebbero danneggiare gli strumenti o le apparecchiature medicali. «I polimeri come quelli che si trovano negli impianti non possono essere esposti a calore elevato o a sostanze chimiche tossiche aggressive, poiché la plastica si scioglierebbe», ha aggiunto von Keudell. Poiché alcuni dispositivi non sono in grado di tollerare tali procedure di sterilizzazione, possono essere utilizzati soltanto una volta. Di conseguenza, strumenti costosi quali il catetere, un tubo di polimeri che può essere inserito in una cavità, in un condotto o vaso del corpo, vengono gettati dopo un unico utilizzo. Un altro problema che si pone oggi è la convalida dei metodi di sterilizzazione. Attualmente, i metodi devono soltanto dimostrare di poter uccidere le endospore o i batteri. Tuttavia, le apparecchiature medicali possono anche contenere tracce di virus e biomolecole quali le proteine «prioni», che causano la patologia di Creutzfeldt-jakob e che possono essere letali per i pazienti. «L´argomentazione tipo è che se un metodo di sterilizzazione può disattivare i batteri, è in grado di neutralizzare i prioni o i virus», ha spiegato il professor von Keudell. «Ma sappiamo che non è vero. Un bisturi che presenta tracce di prioni continuerà ad essere infetto anche dopo la sterilizzazione». I metodi delle scariche di plasma freddo attualmente in via di sviluppo da parte del consorzio del progetto Biodecon riguardano tutti e tre i tipi di agenti contaminanti. Una scarica di plasma è un gas che contiene particelle energeticamente eccitate e ionizzate, fenomeno che si crea nel momento in cui l´elettricità accende il gas. Le particelle eccitate presenti nel plasma reagiscono alle biomolecole e le distruggono, neutralizzando le tossine e i microrganismi patogeni. I ricercatori stanno studiando il potenziale del plasma in un ampio spettro di livelli bassi e alti di pressione, utilizzando una varietà di gas sorgente tra cui ossigeno, fluoro, idrogeno, azoto e argon. Secondo il professor von Keudell, le procedure con il plasma possono disattivare i batteri e le biomolecole molto più rapidamente dei metodi tradizionali. «Il processo tipico di sterilizzazione al plasma presenta due costanti temporali: nel giro di pochi secondi la luce Uv intensa uccide i batteri posti sullo strato più superficiale, poi occorre attendere un paio di minuti prima che il plasma raggiunga anche gli strati inferiori di batteri presenti sul campione», ha spiegato. Un altro aspetto senza precedenti del nuovo metodo è il fatto che la superficie di uno strumento non deve essere riscaldata per permettere al plasma di agire, di conseguenza le apparecchiature medicali possono essere decontaminate senza subire danni. Vi sono tuttavia alcuni ostacoli da superare prima di poter utilizzare le procedure al plasma, ha osservato il professor von Keudell. «Se si devono rimuovere molti batteri, ad esempio in uno strato piuttosto spesso, il processo al plasma potrebbe richiedere maggior tempo e consumare quindi più energia e sostanze chimiche, risultando quindi più costoso», ha spiegato. «Potrebbe pertanto essere necessario mettere a punto un processo in due fasi, che combini un metodo tradizionale di sterilizzazione e uno al plasma». Si dovrebbero inoltre adeguare le procedure per sterminare batteri e biomolecole avvolte in una matrice quale sangue, grasso o tessuti vivi. Infine, le tecnologie al plasma dovrebbero anche essere adattate per l´utilizzo su apparecchiature medicali quali i tubi. «Non sarebbe difficile utilizzare il plasma per sterilizzare esternamente un oggetto dai volumi ridotti quali un tubo, ma l´interno dello strumento presenterebbe qualche difficoltà. I metodi che utilizzano le sostanze chimiche rappresentano tuttora la prima scelta, in quanto non è facile guidare un liquido attraverso un tubo», ha affermato il professor von Keudell. Malgrado gli ostacoli, il professore ritiene che ci siano «buone possibilità» che i metodi al plasma in via di sviluppo vengano convalidati. Per quanto riguarda la commercializzazione del dispositivo di sterilizzazione al plasma, il professor von Keudell ha spiegato che il consorzio dovrà in primo luogo trovare partner industriali disposti a investire nello sviluppo di un prototipo. Nella riunione intermedia di giugno, il consorzio del progetto incontrerà alcuni consulenti industriali, che esprimeranno il loro parere sul potenziale di mercato della ricerca. Per maggiori informazioni consultare: http://www. Ruhr-uni-bochum. De/biodecon/ .  
   
   
MANIFESTAZIONE DI PARTENARIATO CINA-EUROPA NEL SETTORE DELLE SCIENZE DELLA VITA  
 
Bruxelles, 5 febbraio 2007 - Il programma di partenariato Cina-europa nel settore delle scienze della vita organizza una manifestazione di partenariato che si terrà il 16 e 17 aprile a Shanghai (Cina). Obiettivo dell´iniziativa, finanziata dalla Commissione europea, è promuovere i partenariati, le joint venture e la collaborazione tra le piccole e medie imprese (Pmi) europee emergenti del settore biotecnologico e le loro agenzie di sviluppo e il settore delle scienze della vita cinese. Nell´ambito dell´iniziativa, una delegazione delle aziende del settore delle scienze della vita, delle società farmaceutiche, delle agenzie di sviluppo e degli investitori leader in Europa si recherà in Cina al fine di: promuovere un´immagine dinamica e professionale del settore biotecnologico europeo presso un pubblico cinese importante; consentire a tali rappresentanti europei di spicco di presentare le loro attività e le opportunità di partenariato; organizzare discussioni personali dirette tra i membri della delegazione europea e alcuni potenziali partner cinesi selezionati. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. E-unlimited. Com/lspce/default. Asp .  
   
   
INIZIATIVA GRID EUROPEA INDIVIDUA COMPOSTI FARMACOLOGICI PROMETTENTI PER COMBATTERE LA MALARIA  
 
Bruxelles, 5 febbraio 2007 - Un´iniziativa finanziata dall´Ue ha appena completato una serie di screening virtuali tesi a individuare i composti farmacologici più promettenti per combattere la malaria. Fra il 1° ottobre 2006 e il 31 gennaio 2007, nell´ambito del progetto Wisdom (World-wide In Silico Docking On Malaria), sono stati analizzati in media 80 000 composti l´ora con l´ausilio dell´infrastruttura Enabling Grids for E-science (Egee). I composti sono stati analizzati impiegando tecniche di docking in silico, mediante le quali i ricercatori hanno calcolato la probabilità che potenziali farmaci si «agganciassero» o interagissero con una proteina bersaglio del parassita della malaria. Sono stati effettuati complessivamente 140 milioni di agganci fra composti farmacologici e proteine bersaglio. Durante le 10 settimane di screening, il progetto ha impiegato l´equivalente di 420 anni della potenza computazionale di un computer unico. Sono stati utilizzati simultaneamente 5 000 computer in 27 paesi, generando un totale di 2 000 gigabyte di dati utili. Grazie allo screening virtuale, i ricercatori sono in grado di escludere la maggior parte dei potenziali farmaci, concentrandosi così sui composti che risultano più promettenti in base alle prove di laboratorio. Questo accelera il processo di screening e riduce il costo di sviluppo di nuove medicine per curare malattie quali la malaria. Secondo Doman Kim, dell´Università nazionale di Jeonnam in Corea, uno dei partner del progetto, l´impatto di Wisdom non è circoscritto alla malaria. «Il metodo sviluppato può essere esteso a tutte le malattie, offrendo interessanti prospettive industriali. Fino ad ora, la ricerca su nuovi farmaci in ambito universitario era stata condotta su scala relativamente piccola, mentre l´approccio Wisdom consente un´indagine sistematica di tutte le molecole potenzialmente interessanti», ha affermato. Non è la prima volta che Wisdom conduce uno screening virtuale di questo tipo su ampia scala. Nel 2005, i ricercatori hanno agganciato oltre 41 milioni di composti individuandone circa 5 000 di apprezzabili, fra i quali hanno scoperto tre famiglie interessanti di molecole che potrebbero rivelarsi efficaci contro il parassita della malaria. I laboratori dell´Università di Modena e l´Istituto di tecnologie biomediche (Cnr-itb), ambedue in Italia, e il Centro nazionale francese per la ricerca scientifica (Cnrs) in Francia stanno realizzando attualmente studi più avanzati sulle molecole, utilizzando dinamiche molecolari. Dopo detti studi, il laboratorio di enzimologia dell´Università nazionale di Jeonnam in Corea procederà alla loro sperimentazione in vitro. Per ulteriori informazioni consultare: http://wisdom. Healthgrid. Org/ .  
   
   
VACCINO ANTI-MENINGITE, REGIONE LOMBARDIA RISPONDE A ANFN  
 
 Milano, 5 febbraio 2007 - "Nel condividere le comprensibili preoccupazioni espresse dall´Associazione Nazionale Famiglie Numerose (Anfn) sulle vaccinazioni anti-meningite, dobbiamo ricordare che in questa campo la Regione Lombardia ha un piano preciso la cui validità è stata recentemente riconfermata dalla Commissione scientifica di esperti costituita allo scopo, e che sarebbe in ogni caso illusorio credere che l´introduzione di una campagna vaccinale porterebbe ad evitare tutti i casi che accadono, come dimostrano i dati delle Regioni che hanno operato tale scelta". E´ quanto si legge in una Nota della Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia in risposta alla presa di posizione dell´Anfn, che denuncia presunte carenze della Lombardia nei confronti del Piano Nazionale Vaccini 2005-2007. "La Regione Lombardia - prosegue la Nota - ha inoltre in atto un monitoraggio continuo dei casi, con la rilevazione approfondita non solo delle notifiche di malattia infettiva ma anche dei ricoveri; anche ciò è riconosciuto dall´Istituto Superiore di Sanità, che nel sito da cui sono tratti i dati riportati dall´Anfn, richiama proprio la completezza dei nostri dati; anche questo elemento va considerato quando vengono riferiti i tassi di incidenza. E´ poi necessario fare alcune precisazioni, e cioè: - i vaccini attualmente disponibili non sono in grado di contrastare i diversi agenti patogeni che provocano le meningiti in età infantile; in particolare contro il meningococco vi è il vaccino contro il gruppo C (ma non contro il B, che nel nostro Paese significa circa la metà dei casi) e contro lo pneumococco, visti i numerosi ceppi coinvolti, viene stimata una copertura di poco superiore al 60% dei casi; - considerato il numero abbastanza contenuto dei casi in età infantile (in media 42 casi all´anno di meningite meningococcica sia C che B, e 14 casi all´anno di pneumococcica, nei soggetti da 0 a 18 anni) per ottenere una loro limitazione (essendo impossibile la totale riduzione), sarebbe comunque necessario vaccinare almeno il 90% della popolazione, obiettivo non semplice in considerazione della volontarietà della scelta; inoltre, anche vaccinando tutti i nuovi nati, sarebbero comunque necessari molti anni per immunizzare tutti i soggetti potenzialmente suscettibili di ammalarsi; - gli attuali tassi di incidenza (non bisogna infatti dimenticare che la Lombardia ha il numero maggiore di casi solo perché è la regione più popolosa) sono comunque al di sotto di quelli riscontrati negli stessi Paesi europei ove la vaccinazione è stata introdotta". "E´ sulla base di queste considerazioni - conclude la Nota - che la Lombardia, sentiti gli orientamenti espressi dalla Commissione ad hoc, ha adottato nel 2005 un piano preciso in materia, basato su criteri moderni, scientifici ed adeguati alla situazione epidemiologica. Va anche ricordato che altre Regioni - come il Piemonte, il Lazio, la Campania - oltre alla Lombardia hanno adottato tale strategia, fondandola sulle medesime valutazioni. La scelta della Regione Lombardia è dunque quella di offrire sia il vaccino antipneumococcico che antimeningococcico attivamente e gratuitamente per bambini ed adulti che si trovino in condizioni di aumentato rischio di contrarre la malattia: per il 2006 si è previsto che le Asl dovessero redigere un elenco completo di tali soggetti da contattare poi personalmente. Inoltre, in virtù del principio di equità, è prevista la disponibilità in forma gratuita per le famiglie con disagio sociale, che possono chiedere e ricevere entrambi i vaccini". .  
   
   
SANITA´,FORMIGONI:TICKET PER SERVIZI MIGLIORI PIU´ ASSISTENZA PER MALATI TERMINALI, ORA ESCLUSI DAI LEA  
 
Milano, 5 febbraio 2007 - Il servizio sanitario della Regione Lombardia equivale, in termini quantitativi, ad un servizio sanitario nazionale: 2 milioni di ricoveri, più di 100. 000 operatori, 150 milioni di prestazioni ambulatoriali per 10 milioni di persone di cui 1 milione stranieri, metà dei quali non regolarizzati. Questa la fotografia della sanità lombarda "scattata" dal presidente della Regione, Roberto Formigoni, a conclusione del convegno "Efficienza ed efficacia del sistema socio sanitario lombardo", che si è tenuto a Milano. "Il nostro sistema - ha sottolineato Formigoni - risponde ai migliori standard internazionali ed è orientato alla ricerca e all´innovazione. In Lombardia sono presenti 56 dipartimenti universitari delle facoltà di medicina, 17 istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (42% del totale nazionale), 47 istituti e 32 centri di ricerca e circa metà delle imprese e il 70% degli operatori che, a vario titolo, si occupano di ricerca". "Nonostante i finanziamenti statali pro capite siano sempre stati per la nostra Regione nettamente inferiori alla media nazionale, e ben al di sotto di quelli attribuiti ad alcune altre Regioni, siamo sempre riusciti a rispettare gli impegni, anche sfruttando, fino in fondo, la possibilità di stringere alleanze tra mondo pubblico e mondo privato". "Accanto alla collaborazione col privato, per mantenere l´alto livello qualitativo dei servizi - ha proseguito Formigoni - abbiamo chiesto, con il ticket, un piccolo contributo ai cittadini non esenti". Facendo chiarezza sulle polemiche relative al ticket sanitario, il presidente Formigoni ha precisato che il balzello di 10 euro per ricetta, imposto dal Governo, non è una risorsa aggiuntiva per la Regione ma solo la compensazione di un minore trasferimento di fondi. "Il ministro Turco - ha evidenziato il presidente della Lombardia - ha ribadito che i ticket rimangono nella quantità di 10 euro fissati nella Finanziaria del governo. Poi, bontà sua, ha presentato in consiglio dei ministri un disegno di legge che sarà esaminato dal Parlamento". Formigoni ha anticipato che i proventi del ticket saranno investiti per fornire servizi non previsti dai Livelli Essenziali di Assistenza (Lea): "Ci stiamo muovendo per introdurre misure di maggiore equità, in particolare stiamo studiando miglioramenti sul versante dei servizi per i malati particolarmente sofferenti, come malati terminali, esiti dal coma e altri" E, ancora sui ticket, il presidente ha aggiunto che "Chi oggi dice che la Lombardia è la Regione che fa pagare più ticket ai propri cittadini afferma il falso. Regioni governate dai partiti di maggioranza (Campania e Abruzzo)hanno adottato una politica di compartecipazione sanitaria; il Lazio li sta adottando, la Puglia e il Piemonte, che avevano promesso di abolirli, non l´hanno ancora fatto". "È evidente ormai - ha concluso Formigoni - l´urgenza di introdurre finalmente nel nostro paese un autentico federalismo, dando alle Regioni la piena competenza organizzativa in materia sanitaria e la piena responsabilità delle risorse e della spesa sanitaria. Questo non vuol dire sottrarci ad un giusto dovere di solidarietà nazionale, che va però portato ad una dimensione accettabile, scendendo dall´attuale livello del 57% a carico dei cittadini lombardi ad un massimo di 30%". .  
   
   
BERGAMO: ALT ALLO SCOMPENSO CARDIACO  
 
Bergamo, 5 febbraio 2007 - “Grazie alla Fondazione Credito Bergamasco per essere di nuovo di fianco all’ospedale, per sviluppare l’attività di ricerca e cura a favore dei nostri malati. La solidarietà espressa oggi favorirà il potenziamento di un tassello importante del percorso di cura dedicato ai malati di cuore. La donazione sarà infatti investita a favore del Dipartimento Cardiovascolare, il frutto concreto di 40 anni di sfide vinte grazie alla professionalità, all’impegno e alla dedizione di molte persone che hanno permesso a questo ospedale di essere una struttura all’avanguardia e un importante punto di riferimento nazionale e internazionale nel trattamento delle patologie cardiologiche, in grado di dedicare cure complete a pazienti di ogni età, dal neonato all´anziano, rispetto a tutte le patologie cardiovascolari”. Con queste parole il Direttore Generale degli Ospedali Riuniti di Bergamo, dott. Carlo Bonometti, ha aperto oggi a Bergamo la conferenza stampa di presentazione della convenzione siglata con la Fondazione Credito Bergamasco, a sostegno della ricerca nell’ambito della prevenzione, della diagnosi e della cura medico chirurgica dello scompenso cardiaco. “Lo scompenso cardiaco - ha spiegato il dott. Paolo Ferrazzi Direttore del Dipartimento Cardiovascolare - colpisce in Europa oltre sette milioni di persone, registrando 450 mila decessi l’anno, una mortalità doppia rispetto ai tumori. L’incremento del casi, intorno al 12% annuo, è al centro dell’attenzione di tutto il Dipartimento cardiovascolare perché richiede un’attenzione multidisciplinare, a 360° . La sindrome è infatti collegata soprattutto all’aumento dell’età media, ma i pazienti anziani, e talvolta anche i grandi anziani, affetti da scompenso cardiaco, hanno oggi bisogno di cure personalizzate che rispondano ad una aspettativa di qualità di vita elevata. Da un lato non possono essere candidati al trapianto cardiaco e dall’altro sono sempre meno disposti a vivere in modo limitato, tra letto e poltrona, con il rischio di richiedere ospedalizzazioni frequenti ed a volte urgenti. E’ quindi fondamentale, nella cura dello scompenso cardiaco, investire nella ricerca, nella prevenzione e nel percorso di cura. ” La convenzione siglata con la Fondazione Credito Bergamasco punta in modo particolare a favorire l’innovazione delle cure, valorizzando la naturale propensione delle équipes del cuore dell’ospedale di Bergamo verso la ricerca, a favorire missioni di medici e infermieri in centri nazionali o internazionali specializzati ed a sostenere il progetto legato alla prevenzione sulla scorta dei fattori di rischio individuati in 10 anni di attività del reparto medico-chirurgico dedicato allo scompenso cardiaco. “Nel nostro Centro - ha aggiunto il dott. Antonello Gavazzi, Direttore dell’Usc di Cardiologia - già vengono attuati i più moderni trattamenti dello scompenso cardiaco, con applicazione di terapie farmacologiche innovative, di terapie elettriche per la resincronizzazione cardiaca e per la prevenzione delle aritmie potenzialmente letali, e di trattamenti chirurgici sia conservativi che sostitutivi; la qualità dei risultati ottenuti nel campo dello scompenso cardiaco è documentata dagli stretti rapporti di collaborazione con prestigiosi Centri di ricerca clinica come il National Heart and Lung Institute di Bethesda e la Duke University, e dalla partecipazione attiva alle iniziative di ricerca dell’Anmco, del Ministero della Salute e della Heart Failure Association della Società Europea di Cardiologia. Siamo convinti che è possibile mantenere il livello elevato di qualità nella prevenzione e nella cura dello scompenso cardiaco solo attraverso un forte impulso alle attività di ricerca”. La convenzione, che avrà la durata di tre anni, prevede da parte della Fondazione Credito Bergamasco un contributo di 450 mila euro, che, attraverso il parere di un Comitato direttivo tecnico-scientifico, andranno a sostegno di stages formativi, missioni in centri nazionali e internazionali, acquisto di tecnologie innovative e finanziamento di specifici programmi di ricerca. “Oltre a significativi contributi a titolo di liberalità nel campo dell’arte, della cultura, dell’istruzione e della formazione, dei restauri conservativi, dello sport, delle attività ricreative e dei servizi sociali” ha specificato l’avvocato Cesare Zonca, Presidente dell’istituto bancario cittadino “il Credito Bergamasco e la sua Fondazione sono particolarmente attivi nel sostenere iniziative di rilievo nel settore della sanità e della ricerca medico scientifica. Voglio ricordare - con riferimento agli Ospedali Riuniti di Bergamo - i due nuovi microscopi operatori, del valore di oltre 100 mila euro, recentemente donati all’unità di Otorinolaringoiatria del nosocomio cittadino nonché il sostegno assicurato al Centro epatologico attualmente impegnato nello studio delle neoplasie del fegato e delle malattie delle vie biliari oltre che nell’applicazione delle terapie cellulari in epatologia”. “Il presidio ospedaliero cittadino” ha affermato ancora Cesare Zonca “offre prestazioni di altissima qualità, non facilmente riscontrabili in altre strutture sanitarie del Paese. Esso è una ricchezza che va tutelata, preservata e potenziata. Da questo punto di vista il Credito Bergamasco - quale realtà storicamente vocata a sostegno della propria comunità e attenta alle esigenze delle singole realtà sociali - ha voluto assicurare, tramite la propria Fondazione, questo significativo contributo al progetto di potenziamento del centro di ricerca sullo scompenso cardiaco, al fine di realizzare nuovi passi avanti nel trattamento delle patologie cardiologiche e cardiovascolari la cui incidenza registra peraltro un preoccupante incremento. ” Un nuovo importante intervento dunque da parte della Fondazione Credito Bergamasco che, da sempre attenta alle esigenze della struttura sanitaria orobica, potenzia il suo già considerevole impegno a sostegno della ricerca medico-scientifica, concentrando la propria attenzione sulla salute dei cittadini, con risultati di esclusivo beneficio per i pazienti. All’incontro con la stampa hanno altresì partecipato per gli Ospedali Riuniti di Bergamo il dott. Luca Lorini, Direttore Usc Anestesia e Rianimazione Ii e il dott. Michele Senni, Responsabile Ussd Medicina Cardiovascolare. Per il Credito Bergamasco il Rag. Guido Crippa - Consigliere di Amministrazione, il Dott. Angelo Piazzoli - Segretario Generale ed il Dott. Giampietro Rocchetti - Responsabile Funzione Studi e Relazioni Esterne. .  
   
   
MEDICI DI FAMIGLIA: “FINANZIAMOCI DA SOLI E NON CANCELLIAMO NESSUN CONGRESSO” LA RISPOSTA DI CLAUDIO CRICELLI (SIMG) ALLA DECISIONE DI FARMINDUSTRIA E ASSOBIOMEDICA DI SOSPENDERE LE SPONSORIZZAZIONI  
 
Firenze, 5 febbraio 2007 - “Nessun congresso deve essere cancellato e dobbiamo essere in grado di dimostrare che ci finanziamo da soli. In assenza di un confronto, si apre una stagione nuova nel rapporto con le aziende farmaceutiche e con gli organizzatori congressuali. Tutti devono fare la loro parte per abbattere costi che oggettivamente non sono più sostenibili da parte di nessuno”. È il commento fermo e deciso di Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale (Simg), alla delibera di Farmindustria e di Assobiomedica sulla sospensione delle sponsorizzazioni ai congressi medico scientifici. “Non bisogna interrompere – continua Cricelli -, spostare, né annullare alcun congresso previsto nel 2007. Se necessario, le società scientifiche ricorreranno a forme di autofinanziamento, senza rinunciare ad organizzare i congressi in maniera efficace, decorosa e sobria”. La risposta della Simg segue a quella, altrettanto chiara, della Federazione Italiana delle Società Medico Scientifiche (Fism), che ha chiesto la revoca immediata della delibera e l’apertura di un tavolo di lavoro sostenendo che si tratta di una decisione unilaterale, immotivata e non concordata. Senza dimenticare, spiegano i medici, che la delibera colpisce prevalentemente gli interessi degli eventi di maggior livello e di elevata qualità, e non toccano invece i “microeventi” locali fortemente orientati al marketing delle aziende farmaceutiche e assai poco ai contenuti scientifici. .  
   
   
ALCOL E LAVORO, IN TOSCANA IL 5% DEI LAVORATORI NE FA UN USO ECCESSIVO SALVADORI: "DARE CONTINUITÀ AL PROGETTO PER SENSIBILIZZARE UNA FETTA ANCORA PIÙ AMPIA DI PERSONE"  
 
 Firenze, 5 febbraio 2007 In Toscana i consumatori occasionali di alcol fra i lavoratori sono il 37,8% (in prevalenza giovani), quelli tradizionali il 24,7% e i forti consumatori il 5,1%. Il restante 32,3% non beve. Sono i dati più significativi presentati stamattina al convegno su alcol e lavoro che si tiene oggi e domani al Polo delle Scienze Sociali dell´Università di Firenze. L´incontro, promosso dal Centro Alcologico Regionale, dalla Regione, dall´Azienda Ospedaliero-universitaria di Careggi, dall´Azienda Sanitaria Fiorentina e dall´Università di Firenze, è servito per presentare i dati del progetto nazionale dedicato alla prevenzione, sensibilizzazione e informazione sul consumo di bevande alcoliche da parte dei lavoratori, fenomeno strettamente correlato al problema della sicurezza sui luoghi di lavoro. "Adesso occorre dare continuità a questo progetto - ha spiegato l´assessore alle politiche sociali Gianni Salvadori - cercando di prevenire determinati comportamenti che possono essere causa, e lo sono guardando i numeri, di tanti infortuni che accadono in ambito lavorativo. Purtroppo per arginare questo problema non bastano le leggi, proibizioni e divieti non sempre si sono dimostrati efficaci. Sotto questo profilo sono più che favorevole alla proposta avanzata dal ministro Turco, di innalzare il limite alla vendita di alcolici a 18 anni, ma bisogna anche provare a far leva sul commercio". I dati raccolti si riferiscono a un campione di 6130 lavoratori toscani che hanno risposto ad un questionario. Quattro le tipologie di consumatori, come già anticipato: occasionali (37,8%), tradizionali (ossia coloro che bevono tutti i giorni, 24,7%) e forti consumatori (5,1%). Alla prima fascia, gli occasionali, appartengono in prevalenza persone giovani che hanno buone conoscenze sugli effetti dell´assunzione di alcol e un alto livello di rischio percepito rispetto alle proprie abitudini. Quelli tradizionali hanno un´età media più alta e non dispongono di un livello di conoscenza sufficiente circa il rischio percepito. I forti bevitori invece costituiscono la fascia a rischio più elevato, non hanno molte conoscenze sui danni e sui rischi derivanti. Riguardo alla relazione alcol e luoghi di lavoro, dalla ricerca emerge un grado di rischio diverso a seconda dell´appartenenza ad una delle 3 tipologie evidenziate. Quelli occasionali, che sono soprattutto giovani che assumono alcol nei fine settimana, possono presentare rischi nel primo giorno lavorativo della settimana durante il quale, secondo l´Inail, si concentra il maggior numero di infortuni; quelli tradizionali presentano invece una esposizione al rischio più omogenea e distribuita nel tempo, mostrando un livello di percezione del rischio assai basso. Infine i forti bevitori, la classe che presenta il livello di rischio più alto rispetto sia alla probabilità di infortuni che alla perdita di giornate lavorative, malattie professionali, declassamento e perdita dell´impiego. Dato confermato anche dall´indagine effettuata sui 510 lavoratori che hanno aderito al progetto sull´identificazione precoce dei problemi alcol-correlati. Anche in questo caso i forti bevitori e a rischio sono il 5,7%. Il nome completo del progetto è ´Programma di sensibilizzazione, informazione e consulenza finalizzato alla prevenzione dell´uso inadeguato di alcol, diretto al personale dipendente di aziende´. E´ stato finanziato dal Ministero della Salute (205 mila euro) e la Toscana è la Regione capofila. Vi hanno aderito Valle d´Aosta, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Umbria, Marche, Calabria, Sicilia, Puglia, Molise e la Provincia Autonoma di Trento. La Toscana per la realizzazione si è avvalsa del Centro Alcologico Regionale, a cui collaborano Aou di Careggi e l´Azienda Usl 10 di Firenze, Dipartimenti delle Prevenzione e delle Dipendenze. .  
   
   
L’ASSOCIAZIONE ITALIANA DISLESSIA E LA FONDAZIONE ASPHI IN COLLABORAZIONE CON FONDAZIONE VODAFONE ITALIA PRESENTANO SPAROLE OVVERO QUANDO LE LETTERE FANNO GLI SCHERZETTI  
 
Milano, 5 febbraio 2007 - Si stima che attualmente, in Italia, la Dislessia riguardi il 5% della popolazione scolastica. È un fenomeno in emersione che spesso non viene riconosciuto perché le cause delle difficoltà nella lettura sono talvolta erroneamente imputate a demotivazione, scarso impegno e poca attenzione. Per affrontare il problema la Fondazione Asphi e l’Associazione Italiana Dislessia hanno dato vita al progetto triennale A. P. Ri. Co - Obiettivo Scuola (Attivazione di interventi di Prevenzione, Rieducazione e Compensazione informatici per soggetti dislessici). Il progetto A. P. Ri. Co, si pone l’obiettivo primario di creare strumenti e modalità di intervento nella Scuola. La scelta di concentrare gli interventi nella Scuola nasce dalla consapevolezza che è questa a giocare un ruolo strategico quando si parla di dislessia. È qui infatti che emerge per la prima volta il disturbo, si manifestano i maggiori problemi e si originano i più importanti disagi; è nella scuola che si può e si deve intervenire sia per individuare precocemente il disturbo dislessico, con screening e tempestive diagnosi e con un lavoro mirato e costante di riabilitazione, sia per affrontarlo con consapevolezza, sensibilità e preparazione. Il primo intervento di questo articolato progetto ha visto la realizzazione di una campagna di sensibilizzazione sulla Dislessia, rivolta ai bambini delle scuole primarie, ai loro insegnanti e ai genitori. Campagna realizzata con il kit editoriale “Sparole, ovvero quando le lettere fanno gli scherzetti”, ideato e realizzato con la supervisione scientifica di Aid, da Carthusia Edizioni, casa editrice specializzata in editoria per ragazzi e progetti di comunicazione rivolti alle scuole. Il kit Sparole, della collana Apriscatola, è composto da una scatola, che una volta aperta diventa la plancia di un gioco da fare in classe, dalle carte gioco, dal volume “L’eclissi, Ovvero una giornata da non prendere alla lettera”, da una guida per gli insegnanti e da 25 pieghevoli per i genitori realizzati per aiutarli a conoscere il problema Dislessia, a rilevarlo e a individuare le persone cui chiedere aiuto in caso di bisogno. Infine un cd rom interattivo, di facile utilizzo, ripropone ai bambini il racconto animato e recitato e il gioco da fare anche da soli. Il racconto in rima, abilmente scritto da Sabina Colloredo affermata autrice per ragazzi, gioca con i suoni della lingua italiana e narra storie di animali in cui facilmente il bambino si identifica; la musicalità e l’immediatezza del racconto sono supportati dalle accattivanti illustrazioni di Valeria Petrone e dai giochi grafici delle parole, pensati per mettere in “difficoltà” i bambini perché veramente “le parole, a volte, giocano brutti scherzetti”. Si sono scelti quindi il racconto e il gioco per offrire ai bambini uno strumento stimolante, che li aiuti a iniziare o a consolidare un percorso di conoscenza di sé e degli altri, di convivenza con la “diversità dislessia”, di relazioni improntate sul rispetto, sull’ascolto e sull’aiuto reciproco. La guida agli insegnanti, a cura di Mira Bianchi ed Emanuela Colombo, raccoglie approfondimenti sull’argomento, suggerimenti per relazionarsi con bambini e genitori, spunti per attività da fare in classe e le istruzioni al gioco. La Lombardia è stata scelta come regione campione e, grazie al generoso finanziamento della Fondazione Vodafone Italia, al coinvolgimento di tutte le Sezioni Aid lombarde e con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale Lombardo, il kit Sparole, realizzato in 4. 000 copie, è stato presentato e distribuito gratuitamente agli insegnanti delle seconde classi della scuola primaria lombarda durante i corsi di formazione organizzati negli 11 capoluoghi di provincia. Una vasta copertura per poter coinvolgere oltre 4. 000 insegnanti e 100. 000 bambini con le loro famiglie. Il progetto A. P. Ri. Co in Lombardia prevede in contemporanea, di introdurre nella scuola competenze adeguate sugli strumenti compensativi informatici, indispensabili per il conseguimento per gli studenti dislessici dell’autonomia nello studio, attraverso l’attivazione di 11 Laboratori di Informatica e Corsi di Informatica per l’Autonomia per ragazzi dislessici e per gli Insegnati Referenti per i Disturbi Specifici di Apprendimento . La seconda azione di A. P. Ri. Co, realizzata con la collaborazione dell’Università di Urbino e dell’Università di Modena e di Reggio Emilia, si svolge in tre anni e coinvolge sei regioni per un totale di 2500 bambini. Si realizzeranno strumenti e metodi di intervento per poter attuare, in modo semplice e non oneroso, attività di screening, elaborazione delle informazioni per supporto alla diagnosi e percorsi di riabilitazione rivolti a bambini delle prime due classi della scuola primaria. È stato possibile varare A. P. Ri. Co grazie al generoso supporto della Fondazione Vodafone Italia, che con sensibilità ha condiviso l’importanza di sostenere interventi che incidano positivamente sull’attuale situazione. Hanno aderito, dando il loro prezioso sostegno, anche la Fondazione Banca del Monte di Lombardia, la Fondazione Ibm Italia, la Fondiaria-sai, la Provincia di Milano, il "Mit Children´s project" del Gruppo Henkel e la Provincia di Bergamo. Per maggiori informazioni sul progetto è possibile consultare il sito: Aprico. It. .  
   
   
L´UNIONE AFRICANA ADOTTA UN PROGRAMMA SULLE BIOTECNOLOGIE  
 
 Bruxelles, 5 febbraio 2007 - I capi di Stato africani hanno approvato un piano d´azione di durata ventennale sulle biotecnologie per l´Unione africana, ma hanno preferito rimandare un impegno concreto a favore di un fondo per la scienza e l´innovazione. La strategia sulle biotecnologie promuoverà la cooperazione tra le nazioni africane in regioni specifiche in base ai diversi punti di forza regionali. L´africa orientale e quella settentrionale si concentreranno sul miglioramento del controllo della malaria e sulla gestione dell´Hiv/aids, mentre il Nord Africa metterà a disposizione la propria esperienza nella produzione di farmaci. L´africa orientale fornirà la propria esperienza riguardo alle tecnologie di ricerca sul bestiame, mentre l´Africa occidentale si concentrerà sulle biotecnologie agricole e l´Africa centrale sulla biodiversità. I diversi paesi saranno raggruppati all?interno di enti economici regionali per perseguire gli obiettivi definiti dalla strategia. Questi organismi, quindi, presenteranno i loro risultati all´Unione africana. Le proposte per l´African Science and Innovation Fund (Asif, fondo africano per la scienza e l´innovazione) sono state tuttavia respinte in quanto i capi di governo hanno posto l´accento sull´esigenza di condurre ulteriori studi sul progetto. L´impasse è dovuta al timore che larga parte dei fondi disponibili potrebbe essere inghiottita da una nuova istituzione e che i costi operativi potrebbero aumentare. Il vertice ha al contrario raggiunto un accordo sulla costituzione di un fondo relativo ad un piano più ampio al fine di finanziare il «Consolidated Plan of Action» (piano d´azione consolidato) dell´Unione. .  
   
   
ISTITUTO NAZIONALE TUMORI: PRIMA DELLA NUOVA SEDE, OCCORRE UN QUADRO DI CERTEZZE  
 
 Milano, 5 febbraio 2007 - In una affollata assemblea svoltasi l’ 1 febbraio, i lavoratori dell’Istituto Nazionale Tumori hanno deciso di respingere (attraverso un referendum che ha raccolto quasi 1000 adesioni) l’ipotesi di trasferimento del loro centro nell’area di Vialba, cui esso sarebbe destinato insieme all’Istituto Besta. Indubbiamente questa scelta non ha avuto, finora, il pregio della trasparenza e peraltro non è noto se sia stata voluta del sindaco Moratti o dal presidente Formigoni. In ogni caso finora non se n’è parlato né a livello comunale né regionale. “Prima di parlare di destinazioni future – ha sostenuto il consigliere comunale Pino Landonio – occorre mettere sul tavolo: 1) la garanzia di mantenimento del marchio Istituto Nazionale Tumori; 2) un chiaro impegno finanziario della Regione per il ripiano del debito pregresso; 3) un impegno univoco per la tenuta dei livelli occupazionali e per la soluzione dei problemi del precariato; 4) un impegno molto forte per il rilancio della ricerca “pubblica” dell’Istituto, che costituisce da sempre la ragione della sua esistenza, e un chiaro contrappunto al progetto privato “Cerba” dell’Istituto Oncologico Europeo. ” Solo in questo quadro di certezze, come sostenuto anche da Lella Brambilla della Cgil Lombardia, sarà possibile discutere la miglior collocazione dell’Istituto Nazionale Tumori, tutelando nel modo migliore i cittadini anche per quanto concerne i trasporti, i parcheggi e gli accessi all’area del Sacco. .  
   
   
ROMA, UMBERTO I: 20 MILIONI PER LA RIQUALIFICAZIONE DELLE GALLERIE  
 
Roma, 5 febbraio 2007 - Cento telecamere a circuito chiuso per controllare gli accessi, interramento di tutte le tubazioni, rifacimento dell’impianto antincendio, di quello elettrico e nuova pavimentazione. Queste solo alcune delle opere previste per la ristrutturazione degli oltre due chilometri e mezzo di gallerie sotterranee che collegano i vari padiglioni del Policlinico Umberto I. La spesa totale per la ristrutturazione sarà di 20 milioni di euro. La previsione di chiusura dei lavori è prevista entro un anno e mezzo. “Questo è solo l´inizio – ha detto il presidente Marrazzo - ho chiesto al direttore generale del Policlinico che i lavori si concludano in 18 mesi. E ogni mese sarò lì a verificare che quei lavori vadano avanti. Questi lavori - ha continuato – li dobbiamo soprattutto a chi lavora al Policlinico, ai medici, agli infermieri ma anche ai cittadini. Insieme con l’Università, la Regione e il Governo hanno deciso di cambiare passo”. "Il Policlinico è uno dei pezzi forti della sanità italiana. Per questo oggi con la facoltà e con la direzione generale del Policlinico abbiamo avviato questo piano per fare del Policlinico una delle più moderne strutture sanitarie europee" - ha detto l´assessore regionale alla sanità Augusto Battaglia. L’azione di risanamento è iniziata nella parte di corridoio interrato che passa sotto il padiglione di Pediatria. .  
   
   
SARDEGNA: ACCORDO TRA ASSESSORATO ALLA SANITÀ E FIMMG SULL´ASSISTENZA AI PAZIENTI DIABETICI  
 
Cagliari, 5 febbraio 2007 – Dallo’ 1 febbraio i medici della Fimmg prescriveranno i presidi per i pazienti diabetici garantendo l´assistenza su tutto il territorio regionale. E’ stato infatti firmato l´accordo di collaborazione tra l´assessore alla Sanità e il segretario regionale del sindacato, Giampietro Andrisani, che impegna la Fimmg regionale alla prescrizione su ricetta dei presidi. L´organizzazione sindacale ha assicurato inoltre la collaborazione dei propri iscritti ad avviare sul territorio lo studio Infant, un progetto per la valutazione dell´efficacia di un metodo di informazione indipendente sui farmaci. Riguardo alle trattativa in corso per l´Accordo Integrativo Regionale, l´assessorato si è impegnato a presentare alla Fimmg una proposta di lavoro entro fine mese, con l´intento di superare le criticità ancora irrisolte e concludere l´accordo sul contratto entro marzo 2007. .  
   
   
30 BORSE DI STUDIO PER LAUREATI IN MEDICINA, SCIENZE DELL´EDUCAZIONE AL DI SOTTO DEI 35 ANNI  
 
Milano, 5 febbraio 2007 - La Società Italiana di Adolescentologia e di Medicina dell´Adolescenza (S. I. Ad. ) cerca medici, infermieri ed educatori (al di sotto dei 35 anni) da inserire a livello professionale nel Servizio Clinico e Preventivo, promosso dalla Società, per l´erogazione di attività preventive e cliniche sul territorio nazionale. Requisiti: - Adesione alla Dichiarazione Universale dei Diritti e dei Doveri del Giovane (http://www. Unambro. It/html/dichiarazione_universale_1. Doc); - Certificato di formazione specialistica e/o di perfezionamento (in Ecm) erogato da Ente Universitario, di natura giuridica pubblica o privata attestante il curriculum formativo (tirocinio, diploma e commissione di valutazione) riconosciuto dalla Siad come abilitante alla professione. Borse Di Studio Ai medici, agli infermieri e agli educatori che si candideranno verranno destinate 30 borse di studio (per ciascun corso) coprenti il 50% della quota di iscrizione annuale ai seguenti corsi: - Corso Superiore di Perfezionamento in Adolescentologia clinica (45 Ecm); http://www. Unambro. It/html/corso. Htm - Corso Superiore di Perfezionamento in Counselling medico con l´adolescente (50 Ecm); http://www. Unambro. It/html/mastcoun. Htm - Corso Superiore di Perfezionamento in Psiconeuroimmunologia clinica (40 Ecm); http://www. Unambro. It/html/psiconeuroimmunologia. Htm - Corso Superiore di Perfezionamento in Metodologia Clinica Centrata sulla Persona e Counselling medico (42 Ecm); http://www. Unambro. It/html/metodologia_clinica. Htm - Corso Superiore di Perfezionamento in Counselling infermieristico; http://www. Unambro. It/html/counselling_med_inf. Htm - Corso Superiore di Perfezionamento in Educazione alla Salute e alla Creatività nell´Adolescenza (crediti Ecm: 50); http://www. Unambro. It/html/msc. Htm Le domande per l´inserimento nel Servizio Preventivo e Clinico e/o per le borse di studio devono pervenire via e-mail scrivendo a: siadsegreteria@unambro. It .  
   
   
A VICENZA IL PRIMO SALONE DELLA CACCIA E DELLE ATTIVITA’ VENATORIE  
 
Vicenza, 5 febbraio 2007 - “Le tradizioni venatorie italiane a confronto con le trazioni venatorie degli altri paesi dell’Unione europea” è il titolo del convegno con il quale si è inaugurata oggi alla Fiera di Vicenza la prima edizione dell’Hunting Show, il salone della caccia e delle attività venatorie. Nel portare il suo saluto al convegno il presidente della Regione del Veneto Giancarlo Galan, dopo aver sottolineato come questo salone rappresenti un’intuizione felicissima dell’Ente Fiera di Vicenza a cui la Regione del Veneto, tramite l’assessore Donazzan, ha inteso aderire fin dall’inizio, ha detto che il confronto tra le tradizioni venatorie italiane e quelle degli altri Paesi europei rappresenta un tema impegnativo per l’intrecciarsi di profili tecnico-scientifici, gestionali e socio-culturali. “Priorità del convegno – ha quindi concluso Galan – non può che essere quella di rafforzare ulteriormente la reciproca conoscenza tra le diverse realtà che arricchiscono il panorama europeo, con l’obiettivo ultimo di dare sostegno e voce alla corrente di pensiero che riconosce non solo la valenza culturale delle forme tradizionali di caccia, ma anche la loro piena compatibilità con la tutela faunistica, da conseguirsi attraverso approcci gestionali equilibrati e trasparenti”. E sul tema delle tradizioni venatorie si è sviluppato anche l’intervento dell’assessore regionale alla caccia, Elena Donazzan. “Il Veneto – ha ricordato la Donazzan – è una regione che per le sue tradizioni, per il suo patrimonio culturale è unica in Italia e nostro compito è quello di tramandare alle generazioni future questo patrimonio, che è fatto anche di tradizioni e cultura venatoria. L’incontro di oggi – ha sottolineato l’assessore Donazzan – è importante proprio perché ci offre l’occasione di confrontarci sull’aspetto normativo della caccia e sull’aspetto della gestione venatoria. La Regione del Veneto – ha aggiunto – è stata la prima in Italia ad elaborare una guida interpretativa della caccia in deroga articolandola su due principi: quello delle tradizioni e quello della corretta gestione sotto il profilo tecnico e scientifico, avendo a fianco importanti istituti tecnico-scientifici. Un metodo seguito anche quando abbiamo affrontato il tema degli appostamenti o quello della caccia in laguna, metodo seguito non solo per essere inattaccabili, ma soprattutto perché convinti che una corretta gestione tecnico-scientifica sia il modo più giusto per tramandare questa tradizione e per affrontare le sfide della modernità mantenendo vivo questo nostro patrimonio”. Nel concludere il suo intervento l’assessore Donazzan si è augurata che quest’appuntamento di Vicenza si possa allargare non solo a tutte le Regioni italiane per divenire un momento di confronto e di dialogo con il Governo centrale e per tracciare di volta in volta un bilancio per poi affrontare i temi futuri, ma per dialogare anche con chi è contro la caccia. “Il mondo venatorio – ha precisato – ha un grande nemico che è rappresentato dall’ideologia di quelli che sono contro a prescindere”. .  
   
   
OCCAM, CON LA INFOPOVERTY EXHIBITION “NUOVE TECNOLOGIE PER LO SVILUPPO”, FIERA DI MILANO (RHO-PERO) DAL 6 AL 10 FEBBRAIO IN OCCASIONE DI BUILD UP EXPO.  
 
 Milano, 6 febbraio 2007 - Combattere la povertà oggi, significa affrontare il tema cardine della nostra civiltà globalizzata. Non a caso le Nazioni Unite lo hanno posto come primo obbiettivo del Millennio. Un piaga che affligge oltre il 70 % della popolazione umana, all’origine di megalopoli di slums, guerre, enormi masse di diseredati. La rivoluzione digitale può e deve intervenire sul fenomeno, parimenti a quanto avvenne con la rivoluzione industriale che affrancò le masse europee dalla miseria endemica di pari se non superiore entità. Le nuove tecnologie possono e devono essere orientati alla soluzione di questi bisogni: non gadget telematici ma strumenti operativi per alzare i livelli di istruzione, sanità, economia ovunque. Il gap energetico – i trequarti del pianeta sono senza elettricità -può divenire l’opportunità per superare obsolete e inquinanti tecnologie legate al petrolio, il gap socioeconomico può diventare l’occasione per la valorizzazione delle grandi risorse, anche agricole, ancora allo stato potenziale negli immensi territori afflitti alla povertà, attivando le comunità presenti nei processi di produzione e trasformazione, preservandone l’identità, facendone i veri motori dello sviluppo. Vasti mercati si stanno aprendo nei paesi emergenti, da taluni definito i nuovi eldorado, basti il caso dell’India e della Cina, ove l’indice di povertà è sceso del 30% in dieci anni. Una grande convergenza è possibile tra tutti i players affinché questo processo, aperto dalle tecnologie digitali crei prosperità per tutti e rompi con le rapinose derive postocoloniali. Le Nazioni Unite hanno lanciato la Global Alliance per includere nel processo tutte le forze economiche, accademiche, istituzionali e culturali, e definire i nuovi scenari dello sviluppo, che vedono nel nuovo urbanesimo la chiave di volta. Ora è possibile affrancarci dai molti vincoli che hanno formato le città e angustiano le megalopoli. Il rispetto dell’ambiente può collimare con condizioni di vita urbana migliori. Aprire il territorio quale risorse integrata della città, nelle sue articolazioni di villaggi, ove comunità millenarie sono insediate, rendendoli equivalenti per ricchezza di servizi, significa infrastrutturare in modo non invasivo ma pervasivo, e garantire al singolo eguali condizioni e possibilità di sviluppo ovunque viva. “Connessi sempre e ovunque” significa includere la parte di umanità esclusa, non nel gioco delle chiacchere, ma nel dotarla dei quei servizi in grado di renderla protagonista del proprio futuro, grazie alla valorizzazione delle proprie capacità e risorse. Occam, l’organizzazione affiliata alle Nazioni Unite responsabile del Programma Infopoverty per la lotta alla povertà attraverso le nuove tecnologie, presenta in occasione di Build Up Expo un vasto panorama delle azioni Onu per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (G@id, Unesco, Banca Mondiale, Oms, Federazione Internazionale della Croce Rossa); dei Paesi (Madagascar, Marocco, Messico, Peru, Repubblica Dominicana); della società civile (Digital Solidarity Fund; Soci del Comune di Milano, Casa della Carità); della ricerca scientifica applicata delle università italiane e americane (Politecnico di Milano, Università Statale Bicocca, Università Cattolica del Sacro Cuore, University of Oklahoma); delle più avanzate tecnologie satellitari a banda larga per garantire servizi per lo sviluppo, quali telemedicina, e-learning, e-governance nei villaggi di Africa, America Latina e Asia (Esa; Eutelsat, Patologi oltre frontiera; Ospedale S. Donato); delle energie alternative e rinnovabili (Pianeta). L’infopoverty Exhibition “Nuove tecnologie per lo sviluppo” è una mostra laboratorio dove saranno presentate al vivo demo e pratiche innovative in fase di sperimentazione nelle comunità più svantaggiate del pianeta, tra le quali Sambaina in Madagascar. Le sfide odierne della cooperazione allo sviluppo richiedono competenze sempre più elevate, partnerariati forti con attori multisettoriali e processi di innovazione. Per rispondere ad alcune di queste esigenze e partendo dal presupposto che la cooperazione allo sviluppo è in grado di generare Valore per la società civile Occam, il Politecnico di Milano, l´Agenzia per lo Sviluppo del Non Profit (Asvi) e Ingegneria Senza Frontiere - Milano (Isf-mi) intendono avviare la costituzione di un´Agenzia-osservatorio per la ricerca e l´applicabilità (Agora´) delle buone prassi nella cooperazione internazionale e per lo studio di modelli d’intervento appropriati per lo sviluppo. Nell´area Forum, mercoledì 7 verrà firmato tra le parti il protocollo di intesa che sarà in seguito aperto a tutti gli attori del settore che vorranno aderire (università, organizzazioni non governative e non profit, istituzioni, imprese…). .  
   
   
MALPENSART, L´ARTE NEL TEMPO DELLA GLOBALIZZAZIONE. A MALPENSAFIERE, DIECI GALLERIE E UN GRUPPO DI ARTISTI RACCONTANO L´ARTE OGGI.  
 
Milano, 5 febbraio 2007 - Dieci gallerie e una ventina gli artisti in mostra a Malpensart 2007: diversi per tecniche, espressività e riflessioni, hanno in comune lo sguardo sul Terzo Millennio. La mostra racconta l’arte dentro gli aspetti di un tempo globalizzante e globalizzato, che consuma rapidamente. Le dieci gallerie selezionate, presenti lungo la direttrice che va da Milano a Varese, espongono lavori assolutamente emblematici del nostro tempo. Le opere, in mostra da sabato 24 febbraio a domenica 4 marzo all´interno della manifestazione Arredoecasa, potranno essere acquistate dai visitatori. Orari: da lunedì a venerdì 18-23; sabato 15-23; domenica 10-20. Il percorso offerto da Malpensart si apre sulla scena artistica contemporanea, sintetizzata in modo rappresentativo in questa manifestazione. Infatti le opere sono un riassunto di quanto avviene nel panorama nazionale e internazionale, attraverso diversi linguaggi ed espressività. Nelle opere esposte non è presente quella centralità che aveva ispirato nel passato, quando l’opera ci rivelava eventi, personaggi o visioni. Qui, invece, al centro di tutto è il linguaggio. Si sfumano così i confini tra pittura e scultura, e l´opera diventa totale. L´obiettivo di Arredoecasa è quello di offrire in questo modo una finestra sull´arte contemporanea, che sempre più spesso entra nelle nostre case, attraverso nuovi modi espressivi. Dichiara Fabrizia Buzio Negri, critico d´arte curatrice della mostra: "Gli artisti presenti a Malpensart 2007 hanno evitato da tempo la facile operatività, per muoversi verso un procedere creativo inscritto nell’ambito di ricerche impegnate e vivaci. Un segnale da tener presente riguarda la qualità e l’originalità delle scelte creative presentate: differenti espressività, molteplici tendenze derivate da tecniche diversificate offrono al pubblico opportunità di riflessione sui contenuti che mai si allontanano dalla dimensione odierna del vivere. Il reale si mescola alla fantasia, affascina la componente ludica, si radicano tensioni arcane, nascono vibrazioni fortemente emozionali da colore e materia. Non vi sono più Manifesti, né ‘diktat’ di tendenze. L’opera d’arte della contemporaneità si interroga, individuando in modo autonomo le tante risposte possibili. " .  
   
   
SCRIGNO - TESORI D´ITALIA ROMA, SPAZIO ETOILE E PALAZZO RUSPOLI SECONDA EDIZIONE - DAL 16 AL 18 MARZO 2007  
 
Roma, 5 febbraio 2007 - L´occasione è offerta da "Scrigno Tesori d´Italia", la rassegna creata da Luigi Michielon e Carlo d´Amelio che, alla sua entrata in scena lo scorso anno, ha immediatamente focalizzato l´interesse di quel pubblico che sa amare il lusso quando questo è opera di raffinato ingegno, inventiva e qualità. "Scrigno Tesori d´Italia" riunirà così nella elegante ambientazione dello Spazio Etoile e Palazzo Ruspoli, nel cuore di Roma, il meglio dell´artigianato "Made in Italy", dalla moda alle arti applicate, ai complementi d´arredo ma anche auto, profumi, strumenti musicali. Tutti con una cifra precisa: sono pezzi unici, fatti esclusivamente a mano, per destinatari che sappiano goderli nella loro meravigliosa unicità. Così sono le auto prodotte da Pagani Automobili: 25 pezzi unici escono ogni anno con il marchio "Zonda" da questa officina del modenese, così sono le statue da presepio, ovviamente da alta collezione, dei Pinfildi, o le cravatte, pezzi tutti unici, della napoletana Ulturale. Solo a mano, uno per uno, sono realizzati gli orologi di Riccardo Zannetti, così come pezzi unici, anche per raffinata eleganza, sono le scarpe maschili, ovviamente su misura, della fiorentina Vivian Saskia, o le borse di Eriberto Pupo delle Pelletterie di Tolentino, e le scarpe e borse in coccodrillo di Giosa, o Carthusia i profumi artigianali di Capri presentati da Celso Fadelli. Da Ischia arriverà addirittura la spa de "L´albergo della Regina Isabella". Dai grandi abiti sartoriali del genovese Daniele Arcaio, ai biliardi di Armando Raponi ai prodotti cosmetici naturali del modenese Scaglietti; gli argenti di Foglia e i preziosi gioielli di Vanity, Alessandro Dari e Penko, persino gli sci, rigorosamente prodotti a mano a Venezia per l´imperatore del Giappone da Stradivarius. E ancora i mitici motoscafi Riva vera icona del lusso italiano. Un elenco piuttosto ampio di nomi che, naturalmente in un ambito ristretto, sono ricercatissimi oltre che ben noti. Firme di supernicchia, ma consolidate che, in questa seconda edizione, si confronteranno con una attentissima selezione di giovani, nuovi artigiani-artisti: visuali diverse ma unica la scelta, quella della raffinatezza, del gusto, dell´esclusività, dell´originalità. Una creatività, quella riunita a Roma, che è contesa da una clientela internazionale assolutamente esigente e altrettanto competente. Una mostra mercato che sarà una sontuosa, imperdibile vetrina, quindi, del talento italiano dove talento non è espressione, forse anche un po´ retorica, ma evidenza di una nuova, vigorosa, genialità e di un gusto che sa attingere dal passato per proporsi, in forme ancora superbamente emozionanti, per il futuro. All´interno di Scrigno anche una preziosa esposizione di alta moda italiana: abiti originali d´epoca di Ferrè, Capucci, Valentino, Krizia, Versace e tanti altri appartenuti alle grandi signore dello spettacolo come Audry Hepburn, Gina Lollobrigida, Valentina Cortese. Convegno "L´età del lusso". In occasione di Scrigno. Tesori d´Italia, venerdì 16 marzo alle ore 17,30 presso le scuderie di Palazzo Ruspoli viene organizzato un convegno sul tema del lusso a cura del Cavalleresco Ordine dei Guardiani delle Nove Porte. Il Lusso è nell´oggetto o nell´occhio che lo guarda? E´ nel possesso o nell´uso? Il Lusso esiste nelle cose e nei servizi, ma forse se ne può parlare anche a proposito di certi sentimenti. E parlandone tanto, il Lusso è cambiato oppure resta sempre lo stesso? Sempre più persone lo perseguono e con sempre maggiore accanimento, ma che rapporto ha il Lusso con le altre aspirazioni umane: il benessere, la felicità, la serenità? Queste le tematiche di approfondimento del convegno. Per una volta il Lusso non è comodamente esposto in vetrina, ma sottoposto ad un´analisi delle condizioni sociali, psicologiche, etiche ed economiche che influenzano quella che ormai possiamo chiamare l´Età del Lusso. . .  
   
   
IL PITTORE E SCRITTORE ANTONIO TESTA “RIVIVE” GRAZIE ALLA NUOVA MONOGRAFIA E ALLE SUE OPERE IN MOSTRA NELLA SUA AMATA LANGA 26 FEBBRAIO  
 
Torino, 14-20 maggio Alba, Baldissero d’Alba 15-20 maggio 2007 Torino, 5 febrbaio 2007 - E’ nel cuore di Elisa Testa figlia del pittore e scrittore Antonia Testa di dare voce alle opere fino ad oggi <<nascoste>>, “Dopo un lungo periodo di studio e di ricerca tento di mettere insieme un mosaico complesso durato un intervallo di novantasei anni. Come Figlia dal giorno della morte di mio Padre ho sentito fortissimo in me il desiderio ed il dovere di portare a conoscenza di tutti quelle opere che con lucida volontà da un certo momento della sua vita aveva deciso di tenere per sé”. Il 26 febbraio 2007, alle ore 17,30, nelle sale storiche di Palazzo Bricherasio in Torino verrà ripresentata, dopo quella del 25 novembre 2006 a Baldissero d’Alba, la monografia del pittore Antonio Testa, (Torino, 1904-2000), pittore soprattutto, ma anche scrittore, scultore, fumettista e fotografo, che ha lasciato un numero assai consistente di quadri e scritti. Interprete e spettatore del cambiamento avvenuto in una parte della borghesia industriale italiana degli anni dell’avvento del fascismo fino ai giorni nostri, ricercò e teorizzò varie tecniche materiche, producendo ritratti, nature morte, paesaggi, dipinti fantastici e sacri, questi ultimi spesso anche per edifici di culto pubblici a Torino (Abside della Chiesa della Divina Provvidenza e della Cappella di San Giovanni Battista De La Salle), a Baldissero d´Alba (Chiesa Parrocchiale di Santa Caterina : Ultima Cena), a Corneliano Frazione Reala (Chiesa di San Michele : Annunciazione) ad Alba Famiglia Cristiana diversi quadri e sempre per i Paolini a Cinisello Balsamo: Ultima Cena. La monografia è scritta da Anna Maria Cavanna, Alberto Cottino ed Emilia Ferri, edizione l´Artistica di Savigliano. Nella amata terra delle Langhe e Roero dal pittore sarà possibile ammirare le sue opere. La prima mostra ontologica si terrà ad Alba nella Chiesa di San Domenico, dal 14 aprile al 20 maggio 2007. La seconda a Baldissero d´Alba nel locale della Confraternita dal 15 aprile al 20 maggio in concomitanza con la Festa Terra e Sapori che si terrà nel paese. Nello stesso periodo, si potrà vedere l´opera "L´annunciazione" del pittore sita nella Chiesa di San Michele nella frazione Reala di Corneliano d´Alba. Alba dal 14 aprile al 20 maggio 2007 Mattino 10-12,30 Pomeriggio 15-18,30. Lunedì chiuso. Per informazioni telefonare alla Famija Albeisa tel. 0173 44 17 42. Baldissero d´Alba dal 15 aprile al 20 maggio 2007 aperta tutte le domenich mattino 10,30 -12,30 pomeriggio 15,30-18,30 nei giorni 19 e 20 maggio 2007 in concomitanza con la Festa Terra e Sapori che si terrà nel paese. Altri giorni su prenotazione (338. 7404281) .  
   
   
A MARZO 2007 LA GRANDE DANZA AGLI ARCIMBOLDI RILEGGE LA LEZIONE CLASSICA CON LES BALLETS TROCKADERO DE MONTE CARLO E ROMEO AND JULIET DI ATERBALLETTO  
 
Milano, 5 febbraio 2007 - Due appuntamenti avvincenti e imperdibili, tanto diversi quanto legati dalla voglia di rileggere la lezione classica, sono in programma nel mese di marzo 2007 al Teatro degli Arcimboldi di Milano dove martedì 20 e mercoledì 21 sono di scena Les Ballets Trockadero de Monte Carlo mentre giovedì 29 e venerdì 30 è la volta di Aterballetto con Romeo and Juliet. Sono ormai un autentico fenomeno di culto con tanto di fan club. Sono apparsi su tutte le più prestigiose riviste e testate del mondo, sono stati ospiti dei più seguiti programmi televisivi internazionali. Hanno all’attivo 5 tour in Australia e Nuova Zelanda, 19 in Giappone, 8 in Sud America, 39 in Europa e 3 in Sud Africa. Nelle loro valigie hanno tutù giganti e scarpette da punta numero 45 perché i Trockadero sono un corpo di ballo rigorosamente maschile che mette in scena en travestie versioni ironiche del repertorio classico, e non solo. Celebre è la loro parodia del più classico dei classici, il Lago dei Cigni con le musiche di Chajkovskij, il balletto più famoso nel mondo, in cui esasperano le caratteristiche più note della danza classica ironizzando con abilità le movenze di cigni e principesse. Sulla cresta dell’onda da oltre 30 anni i Trocks hanno introdotto nel loro repertorio anche coreografie di Merce Cunningham, aprendosi alla modernità senza perdere di vista la cifra intelligente e dissacratoria del proprio stile. A Milano presentano un programma che comprende l’atteso Lago dei Cigni (atto Ii), un divertente esempio neo classico con Go for Bacco su musiche di Bach, un’irresistibile Morte del cigno e un brillante divertissement composto da Ludwig Minkus che si integra alla Paquita di Mazillier. Romeo and Juliet è l’ultima coreografia firmata da Mauro Bigonzetti per Aterballetto e porta in scena una storia immortale in cui sono protagonisti i sentimenti: amore, morte, scontro, destino e passione. Da sempre il coreografo è affascinato dalle pulsioni che scatena questa vicenda in cui i personaggi possono anche passare in secondo piano di fronte alla possibilità di indagine sull’animo umano che Shakespeare ha mirabilmente indicato. Così Bigonzetti ribalta la struttura drammaturgica a noi nota e parte dalla morte degli amanti per ricostruirne a ritroso le cause, insinuandosi nel labirinto delle passioni umane attratto dalla sconcertante attualità della storia classica. Fabrizio Plessi che ha condiviso con Bigonzetti l’idea dello spettacolo scrive nel programma di sala: “Romeo e Giulietta erano due adolescenti che a folle velocità andavano a schiantarsi inevitabilmente contro il muro dell’amore senza alcuna protezione. I caschi, le tute di fibre di carbonio, i mille accorgimenti che alla fine ognuno di noi usa nella vita sono semplicemente inutili. Per entrare a tutta velocità nel profondo dell’anima dell’altro non si ha bisogno di nessun sofisticato navigatore satellitare. È la nostra adrenalina, unico straordinario bypass, che ci porterà diritto al cuore”. Tost. It.  
   
   
ARCIMBOLDI DANZA 2007 AL VIA: SYLVIE GUILLEM E RUSSELL MALIPHANT INSIEME PER “PUSH”  
 
 Milano, 5 febbraio 2007 - martedì 20 e mercoledì 21 febbraio 2007 insieme sul palco l’ardito coreografo e l’étoile Nel 2007 la grande danza agli Arcimboldi parte all’insegna della raffinatezza e dell’emozione allo stato puro con Sylvie Guillem, étoile internazionale, e Russell Maliphant, coreografo dal “talento ipnotizzante”, insieme sulla scena martedì 20 e mercoledì 21 febbraio con Push. The Guardian scrive che lei è la “più grande ballerina della sua generazione”, The Times scrive che lui è “un coreografo di grande talento e un interprete affascinante”. Insieme sono una coppia irresistibile, dalla tecnica perfetta, capaci di danzare con la luce, controllare ogni minimo movimento, giocare con la flessibilità del corpo oltre ogni limite e scatenare un’energia potente. Russell Maliphant, canadese classe 1961, è una delle figure più significative della danza del panorama anglosassone. Ha studiato alla Royal Ballet School e dopo tre anni è entrato a far parte del Royal Ballet del Sadler’s Wells dove è rimasto fino al 1988 per poi allontanarsi della classica ed esplorare nuove realtà. Sono anni di ricerca in cui si confronta con diversi coreografi indipendenti e si avvicina alla “contact improvisation”, alle arti marziali e alla capoeira, al T’ai chi e persino all’acrobazia. Le sue coreografie sono il frutto della commistione della formazione classica e della sperimentazione di nuove discipline cui si intrecciano sensualità, energia ed emozione. Nel 1996 fonda la Russell Maliphant Company che subito si impone in tutto il mondo. Parigina ma ormai londinese d’adozione, Sylvie Guillem, dopo un battesimo d’eccezione, quando nel 1984, a soli 19 anni, Rudolf Nureyev la nomina étoile del Ballet del’Opéra de Paris, è oggi una star internazionale che ha lavorato con i maggiori coreografi, da Forsythe a Petit e Bejart. Da sempre desiderosa di attraversare differenti esperienze professionali, a 23 anni lascia l’Opéra e collabora con diverse realtà internazionali esplorando anche il terreno della coreografia moderna. Insieme sulla scena per un passo a due indimenticabile Maliphant e Guillem firmano una serata che li vede protagonisti di assoli strepitosi: Sylvie in Solo e Two, Russell in Shift e poi insieme in Push che, nato nel 2005, continua ad ammaliare il pubblico di tutto il mondo con il suo fascino e la sua emozionante e ipnotica energia. Due corpi sinuosi che sfidano la forza di gravità e raggiungono un’intima intesa che si fa ritmo e movimento di un solo corpo. Sensuali e ammalianti, con precisione tecnica sbalorditiva, scolpiti dalle luci di Michael Hulls, Sylivie e Russell sprigionano una potente intesa, lei seduta sulle spalle di lui e poi lentamente scivolando sulla sua schiena, abbracciandolo come un velo, leggero e avvolgente. Tutto è equilibrio, concentrazione, respiro, lentezza, serenità e passionalità intima, profonda, capace di sprigionarsi ora pacatamente ora con travolgente emozione, creando una partitura che sa unire il contrasto tra il movimento a terra e il magico librarsi in volo. Tost. It.  
   
   
AL TEATRO CIAK IN ARRIVO GIANMARCO TOGNAZZI E BRUNO ARMANDO IN PRIMA PAGINA  
 
Milano, 5 febbraio 2007 - Sul palco del Teatro Ciak di Milano, dal 20 febbraio al 4 marzo, andrà in scena il mondo del giornalismo “cinico” e “baro”. Lo stesso mondo pensato da Ben Hetch e Charles Mc Arthur, autori della commedia Prima Pagina (titolo originale Front Page), portato poi alla ribalta dal famoso film di Billy Wilder interpretato Jack Lemmon e Walter Matthau. Protagonisti di questo adattamento, curato da Edoardo Erba con la regia di Francesco Tavassi, saranno Gianmarco Tognazzi e Bruno Armando. Il primo nelle parti del giovane reporter, il secondo in quelle dell’irascibile direttore del giornale. Ad animare la rocambolesca vicenda da cronaca nera ambientata nella Chicago del ’29, anche Roberto Tesconi, Barbara Gallo (nei tre ruoli femminili), Fausto Sciarappa, Jean Marie Ferry, Mimmo Mignemi (nel ruolo dello sceriffo). Tutta costruita su battute fulminanti e ritmi vorticosi Prima pagina mette in risalto il rapporto tra il mondo dei cronisti, il loro direttore e la legge, riassumendo pregi e difetti di una categoria che non appartiene soltanto ad una classe sociale americana ma a tutto il mondo dell’informazione. Per contrappunto non è difficile rilevare una calda partecipazione, da parte degli autori, al dramma del condannato, crudelmente braccato dai giornalisti ansiosi di notizie e dagli uomini della legge, non tanto preoccupati del rispetto di questa, quanto della salvaguardia dei propri interessi. Questa spietata e movimentata caccia all’uomo, condotta non in nome di un ideale di giustizia ma di una semplice soddisfazione di bassi e meschini interessi, alla fine della commedia dà all’atteggiamento dei protagonisti un carattere di grottesca sproporzione in cui, al disopra della risata, affiora un gelido, tremendo giudizio. “Prima Pagina” è anche un colpo d’ascia inferto all’allucinata euforia legata alla pena di morte , mentre le autorità civili e politiche appaiono al peggio di sé e della loro corruzione. .  
   
   
AL TEATRO ELFO LA TEMPESTA DI SHAKESPEARE PER ATTORE, FANTOCCI, FIGURE ANIMATE E MUSICA  
 
 Milano, 5 febbraio 2007 - Uno spettacolo di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia Uno spettacolo per attore, fantocci, figure animate e musica: sono sintetizzati nel sottotitolo tutti gli elementi di questa Tempesta, adattata in forma di one-man show, percorsa da una densa colonna sonora e popolata da una schiera di inquietanti fantocci che danno corpo a tutti gli eroi, gli uomini e gli spiriti del capolavoro shakespeariano. Ferdinando Bruni, dopo il personale successo ottenuto con il monologo di Giovanni Testori sdisOrè, ha messo ancora alla prova le sue qualità d’interprete guadagnandosi nuovi applausi. “Esuberante, istrionico e sottilmente ispirato”, in palandrana scura e cappello a cilindro sdrucito, dà voce e corpo al mago Prospero e, da solo, fa parlare tutti gli altri personaggi, mutando voce, accenti, intonazioni, cantando e sdoppiandosi senza tregua: “è bravissimo, anima i suoi spettri, dà loro cento voci e magia teatrale, impegna la sua arte di attore appieno”. Miranda, la figlia di Prospero, il suo giovane innamorato e la corte di Alonso, Gonzalo, Sebastiano e Antonio sono surrogati di corpi, figure visionarie e oniriche che ricordano nelle dimensioni le marionette giapponesi del Bunraku. Sono stati creati assemblando materiali di recupero - pezzi di bambola, conchiglie, coralli, ossa, teschi –oggetti lavorati dal mare o dal tempo. Le parti dei marinai Trinculo e Stefano sono invece affidate a burattini a guanto e parlano un dialetto salentino che ne riattualizza la comicità concreta e sanguigna. Lo spiritello Ariel, un lieve fazzoletto bianco sormontato da una testolina illuminata, e il mostro Calibano, un’esotica maschera da mamutones indossata da Bruni-prospero, ci appaiono come vere e proprie emanazioni del grande mago. La Tempesta è l’ultima opera di Shakespeare, un addio al teatro, all’arte, alla vita, un bilancio, una riflessione sui temi dell’amore, del perdono e della morte. Tutto si compie, si chiudono i conti, si rimarginano le ferite, si garantisce che il miracolo dell’amore perpetui la vita dopo di noi. Le tempeste si placano, le parole tacciono e diventano musica, le marionette tornano nelle loro casse, le navi ripartono cosicché l’isola, dove Prospero ha ordito le sue trame di vendetta e perdono, torni a essere dominio degli spiriti. Gli interventi musicali e sonori di questo allestimento contribuiscono a rendere ancora più incantate e struggenti le parole di Shakespeare; creati in stretta relazione con il progetto drammaturgico, sono firmati da Mauro Ermanno Giovanardi, voce e autore dei La Crus, da Fabio Barovero, creatore dei Mau Mau, della Banda Jonica e autore di colonne sonore, e da Gionata Bettini. Un trionfo meritato che condivido. Bruni che dà voce e maneggia qualcosa come 18 personaggi-marionette, si propone come erede legittimo di Carmelo (. ). Coerente e compatto nella sua originalità, l’allestimento figura a pari livello con le più riuscite rielaborazioni di questo capolavoro. Ugo Ronfani, Il Giorno Macchina vocale di potenza orchestrale, orgia di sonorità e intonazioni, tripudio di duttilità interpretativa, Ferdinando Bruni dimostra la sua maturità artistica in una riduzione da camera della Tempesta in cui affida a un Prospero di sicura e magica destrezza un arsenale delle apparizioni popolato di fantocci, burattini e ombre. In un raffinato formalismo che solletica l’occhio e l’orecchio prorompe con maggiore impatto emotivo la scena dei burattini dedicata ai marinai Stefano e Trinculo che si confrontano in dialetto salentino, evocando ritmi epici da cunto siciliano e melodie confortanti da pizzica. Tiberia De Matteis. Il Tempo Un Bruni davvero in continua crescita: esuberante e istrionico quando canta, quando fa parlare i suoi fantocci, quando ardisce seguire le orme di Carmelo Bene recitando con vari accenti tutti i ruoli, sembra più sottilmente ispirato nei momenti in cui esce dalla parte per restare solo con quell’Ariel e quel Calibano che sono come emanazione della sua anima. Renato Palazzi, Il Sole 24 ore Bruni entra in scena come un nero imbonitore da fiera su un carro nel quale è esposta la mercanzia della sua anima, i fantasmi che hanno popolato la sua esistenza: inquietanti marionette e fantocci. Ferdinando Bruni è bravissimo, anima i suoi spettri, dà loro cento voci e magia teatrale, impegna la sua arte di attore appieno per far vivere questa Tempesta enigmatica e oscura come un incubo ma pervasa da una sofferta malinconica e liberatoria consapevolezza Magda Poli, Corriere della Sera elfo. Org . .  
   
   
SLAVA’S SNOWSHOW, LO SPETTACOLO DEL PIÙ GRANDE CLOWN DEL MONDO ALLO STREHLER LA POESIA DI SLAVA  
 
 Milano, 5 febbraio 2007 - Al Teatro Strehler va in scena dal 21 al 25 febbraio 2007 l’arte circense, la poesia e la capacità espressiva di Slava Polunin, massimo esponente della clownerie contemporanea. “Slava’s Snowshow rappresenta per il mondo dei clown quello che il Cirque du Soleil rappresenta per il Circo”. Così Variety sintetizza la poetica commistione e ricerca di stile che Slava Polunin ha iniziato negli anni ’70, a Leningrado, quando, studente di ingegneria, decise di dedicare la sua vita e il suo talento alla riscoperta e valorizzazione dell’arte della clownerie. Grazie all’influenza di grandi artisti (da Chaplin a Marceau) Slava e la sua compagnia – fondata nel 1979 – danno una nuova valenza al ruolo del clown, estrapolandolo dal contesto circense e portandolo nella strade prima e nei più grandi teatri del mondo poi. Slava’s Snowshow raccoglie, in uno spettacolo pieno di trovate visive e teatrali, le gag e i numeri più suggestivi della lunga carriera di Slava: presentato per la prima volta a Londra nel 1993 – ma in continuo divenire – gli è subito valso il Time Out Award. Dopo il successo londinese, Slava’s Snowshow parte per una tournée americana con Alégria del Cirque du Soleil dove, ancor oggi, sopravvivono alcuni frammenti dello Show di Slava. Slava Polunin E´ considerato "il miglior clown del mondo". Il suo Slava´s Snowshow è definito come "un classico del teatro del Xx secolo" (The Times, Londra). La fama è arrivata inaspettatamente presto per Slava Polunin e da quel momento non lo ha più abbandonato. La sua eccentrica pantomima, che lui amorevolmente definiva con ironia "idiozia espressiva" ("Expressive Idiotism"), gli è valsa una grande popolarità. Dopo solo un anno, nasce Asisyai, il clown più famoso di Polunin: una figura commovente e ironica vestito di una tuta gialla da lavoro e con un paio di pantofole rosse soffici. Questo personaggio meditabondo, gentile e poetico è nato prendendo spunto dalla tristezza poetica dei clown di Leonid Engibarov, dalla raffinata filosofia della pantomima di Marcel Marceau, dall´umanità e dalla comica amarezza dei grandi film di Chaplin. Slava li considera come i suoi maestri. All´inizio Asisyai era un personaggio poliedrico; poteva essere gentile e spontaneo, ma ironico il minuto dopo, superbo nella sue convinzioni con il suo invincibile "Zya!". Ne scaturì l´idea che ogni aspetto del personaggio potesse addirittura diventare un personaggio a sé stante. Così è nato il porgetto di un teatro di clown, ognuno diverso dall´altro ma riconoscibile e familiare ad ogni singolo spettatore. Slava´s Snowshow viene presentato in tutto il mondo. Nel corso dei suoi innumerevoli viaggi e tour, lo spettacolo riceve numerosi premi ottenendo sempre grandi successi di pubblico e di critica, al limite della vera e propria adorazione. L´ispirazione creativa di Slava ha uno scopo ben preciso: portare il clown teatrale nel 21esimo secolo continuando a incantare le famiglie di tutto il mondo. Una volta, una signora canadese ha inviato a Slava un appunto subito dopo lo spettacolo: "La tua neve scalda i nostri cuori. Grazie". “Che tipo di teatro faccio? (Ovvero il teatro che mi piace)” E´ un teatro rituale magico e festoso costruito sulla base delle immagini e dei movimenti, sui giochi e sulla fantasia; E´ un teatro che nasce inesorabilmente dai sogni e dalle fiabe; E´ un teatro ricco di speranze e sogni, di desideri e di nostalgie, di mancanze e disillusioni; E´ un teatro in continuo mutamento che si nutre dell´improvvisazione spontanea nel rispetto scrupoloso della tradizione; E´ un teatro che si colloca nel filone della sintesi multi-sfaccettata contemporanea, al confine tra vita e arte; E´ un teatro che crea un´unione epica intimistica tra tragedia e commedia, assurdità e spontaneità, crudeltà e tenerezza; E´ un teatro che sfugge a qualsiasi definizione, all´interpretazione unica della sue azioni e da qualsiasi tentativo di limitazione della sua libertà. Piccoloteatro. Org .  
   
   
AL TEATRO VENTAGLIO SMERALDO DI MILANO CARMEN CONSOLI  
 
 Milano, 5 febbraio 2007 - La Sicilia raccontata dalla cantante con la regia di Emma Dante Il 26 e 27 febbraio Carmen Consoli sarà in concerto al Teatro Ventaglio Smeraldo di Milano. Cominciato l’8 gennaio 2007, il tour, per la prima volta teatrale in senso più ampio grazie alla partecipazione di una regista d’eccezione - Emma Dante, porta sui principali palcoscenici italiani la musica e i personaggi di una Sicilia reale e a tratti immaginaria. La stessa Sicilia da sempre nei brani della Consoli, che oggi trova immagine espressiva con la direzione della Dante, per uno show completo e coinvolgente in cui la musica prende forma attraverso la prosa. Le storie di paese mormorate nelle piazze e tra le mura domestiche tratteggiate nelle canzoni dell’artista catanese, vengono rilette nelle parole dell’autrice e regista teatrale siciliana che ha scritto espressamente per questo spettacolo tre testi recitati da Simona Malato, attrice anch’essa siciliana di grande presenza scenica e intensità interpretativa. Il palco del Teatro Ventaglio Smeraldo si trasformerà, così, in uno spazio di suggestione e immagini in cui Carmen Consoli condurrà lo spettatore attraverso i suoni della Trinacria e delle spiagge al di là del Mediterraneo. Ad accompagnare la cantautrice la band di sempre: Massimo Roccaforte al mandolino, Andrea Di Cesare al violino, Marco Siniscalco al contrabbasso, Giancarlo Parisi ai fiati, Puccio Panettieri alle percussioni e batteria e Santi Pulvirenti alla chitarra acustica e buzouki. Ufficio Stampa Goigest – Officine Smeraldo - Tel. 02/20. 23. 34 officinesmeraldo. It .  
   
   
ALLA FABBRICA DEL VAPORE CON IL TEATRO FILODRAMMATICI VAPORI ZEROSETTE SCENARI CONTEMPORANEI  
 
Milano, 5 febbraio 2007 - Oltre 50 serate di teatro, musica e cabaret. Tutto il meglio dello spettacolo milanese emergente tra febbraio e marzo: 3 prime nazionali, 4 concerti e ad aprire la rassegna la prima milanese dell’ultimo lavoro del coreografo fondatore di Sosta Palmizi, Roberto Castello. Dopo il successo della prima edizione, che ha visto in scena le più interessanti proposte giovanili di teatro e musica della stagione 2005-‘06 dall’Ubu 2005 Tre pezzi facili del Teatro degli Artefatti, alla musica dal vivo de Il parto delle nuvole pesanti, al Premio Scenario 2005 Il deficiente, torna Vapori Zerosette e diventa una vera e propria nuova stagione teatrale milanese. La seconda edizione di Vapori esplora le tendenze più attuali della nuova scena contemporanea che parla della nostra realtà alla ricerca di nuovi linguaggi e significati e di un nuovo senso collettivo tra contaminazioni musicali e visive. Ad aprire la programmazione teatrale martedì 6 febbraio, il debutto milanese dell’ ultimo spettacolo di Roberto Castello, coreografo fondatore di Sosta Palmizi. In Racconta, in scena fino all’11 febbraio, la coreografia esce dalla convenzione e sfocia nella drammaturgia contemporanea, riutilizzando le frasi e i gesti della quotidianità come segni coreografici e ritmici. Vapori Zerosette continua dal 14 al 24 febbraio con Opera Notte, progetto tra musica e teatro sulla notte i suoi abitanti della giovane formazione milanese tutta al femminile Dionisi. Dal 27 febbraio al 3 marzo in prima assoluta L’affare Danton del Teatro La Madrugada, riflessione lucida e spietata sui paradossi di tutte le rivoluzioni a partire dal famoso scontro tra Robespierre e Danton. Dal 6 all’11 marzo torna Matteo Caccia con La Maglia Nera, la storia del ciclista Luigi Malabrocca, sportivo caro al pubblico per la sua abilità ad arrivare sempre ultimo, o meglio, primo nella classifica degli ultimi. Si continua dal 13 al 18 marzo con il “nuovo cabaret” di Walter Leonardi che presenta il suo ultimo lavoro ancora in fieri Studio Mercato. Il Tieffe partecipa alla stagione con la produzione …E cominciò a raccontare, omaggio ai cento anni di Dino Buzzati, in programma il 18 e il 19 marzo. Dal 20 al 25 marzo, in prima nazionale, la nuovissima e giovanissima compagnia Band A’ Part alle prese con un forte e lucido testo sulla guerra, Per conto di Abele, del drammaturgo emergente Marco Colabraro. Per finire Il fitto programma teatrale prevede inoltre la presenza di una tra le più interessanti proposte della nuova scena contemporanea: il teatro civile di Ulderico Pesce con il suo pluripremiato Storie di Scorie dal 27 febbraio al 1 aprile. La programmazione teatrale sarà intervallata dai lunedì musicali di Vapori Zerosette. I lunedì dal 26 febbraio al 26 marzo saranno dedicati alla programmazione musicale che vuole essere anche occasione di visibilità e confronto per giovani autori ed esecutori. Il 26 febbraio la Scuola Civica Musicale di Sesto San Giovanni. Domenica 4 e lunedì 5 marzo è la volta di Officina Sonora che presenta Esercizi di stile, venti musicisti in un concerto-spettacolo accompagnato da un video originale per indagare il potere della musica, colonna sonora della nostra vita. Il 12 marzo Musicamorfosi. Il 26 marzo Gabriele Mirabassi, Monica Demuru e Barbara Casini in Costruzione, Brasile e società in musica e poesia. Un itinerario tra i conflitti sociali di ieri e di oggi, guidato dal clarinetto di Gabriele Mirabassi che di volta in volta si mescola, sottolinea, interferisce, conduce il canto e la parola. Prezzi e orari Vapori Zerosette ha come destinatario privilegiato il pubblico giovane. Per incentivarne la massima presenza vengono applicati sconti sul prezzo del biglietto degli spettacoli (biglietto del costo di 10 euro) ai giovani under 30 (biglietto scontato 7 euro) e convenzioni ancora più convenienti sono stipulate con le scuole (contattare Pia Bozzi cell. 3391755442) Il biglietto di . E cominciò a raccontare in scena il 18 e il 19 marzo ha un prezzo di 3€. Il 18 marzo tale spettacolo è in scena alle 19. 30 prima Studio mercato. Per questa data sarà possibile acquistare un biglietto unico per entrambi gli spettacoli al prezzo di 10€. È inoltre posta in vendita una “tessera vapori” al prezzo di 20 euro valida per 4 spettacoli a scelta. Teatrofilodrammatici. It .  
   
   
NOVECENTO NEOCLASSICO PER IL PARMA OPERA ENSEMBLE CAPOLAVORI DI CASELLA, STRAVINSKIJ E DVOřáK PRESENTATI DAI SOLISTI DELL’ORCHESTRA DEL TEATRO REGIO DI PARMA  
 
Parma, 5 febbraio 2007 - Il Parma Opera Ensemble torna alla ribalta dell’Auditorium Paganini venerdì 9 febbraio alle ore 20. 00 (abbonamento turno C) per la Stagione Concertistica del Teatro Regio di Parma, con un programma dedicato in particolare a due capolavori della musica da camera del Xx secolo. La Serenata per violino, violoncello, clarinetto, fagotto, tromba di Alfredo Casella e l’Ottetto di Igor Stravinskij hanno in comune la ricerca di una purezza neoclassica, condivisa sia dal musicista italiano che dal russo. “Il mio Ottetto è un puro oggetto sonoro – scrisse Stravinskij a proposito della sua opera, composta fra il 1922 e il 1923 nell’arco di un paio di stagioni fra Biarritz e Parigi – Questo oggetto ha una forma influenzata dalla materia musicale, ma una composizione che è basata su elementi oggettivi è sufficiente in se stessa. Nella mia musica la forma proviene direttamente dal contrappunto”. Solo qualche anno dopo Alfredo Casella scrive la Serenata che conferma la svolta neoclassica del musicista italiano: “Ritrovai per caso nel caos di carte che giace regolarmente sul mio tavolo, il bando di concorso indetto dalla Musical Found Society di Filadelfia per una composizione cameristica da tre a sei strumenti a forma libera, per il quale erano stati stanziati 10. 000 dollari di premio, vale a dire la maggiore somma che fosse mai stata messa a concorso per un lavoro da camera”. A Casella arrise la vittoria, spartita con Bartok che aveva partecipato al concorso con il suo Terzo Quartetto per archi. Chiude il concerto la brillante Serenata per fiati in re maggiore op. 44 scritta da Antonin Dvořák nel 1878, e concepita come una vera e propria suite in stile antico. Il Parma Opera Ensemble è nato nel 1996, con lo scopo di unire al repertorio classico, per formazioni cameristiche, interventi strumentali, romanze da salotto, divertissements ottocenteschi, trascrizioni per organici diversi di arie o motivi celebri di opere di Mozart, Rossini, Verdi, Cajkovskij, recuperando così la fiorente tradizione dell’opera da salotto. I suoi membri sono tra i migliori strumentisti italiani di livello internazionale, attivi nell’Orchestra del Teatro Regio di Parma, oltre che nelle orchestre e nei gruppi da camera più importanti del nostro Paese, anche in qualità di solisti. La Stagione Concertistica 2006-2007 del Teatro Regio di Parma è realizzata anche grazie al contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Fondazione Parma Capitale della Musica, Arcus, in collaborazione con Fondazione Arturotoscanini, Solares Fondazione Culturale - Società dei Concerti di Parma e con il sostegno di Cariparma & Piacenza. .  
   
   
NASCE IL CIRCUITO MARCHIGIANO DEL JAZZ - FIRMATA IN REGIONE L´INTESA TRA ANCONA JAZZ, FANO JAZZ E TAM.  
 
Ancona, 5 febbraio 2007 - Si chiama ´Marche Jazz Network´ ed e` il primo circuito regionale del Jazz che riunisce le associazioni Ancona Jazz, Fano Jazz e Tam. Questa mattina in Regione e` stato firmato il protocollo d´intesa tra i rappresentanti delle tre associazioni, rispettivamente, Andrea Piermattei, Massimo Tarabelli e Giancarlo Di Napoli (Ancona Jazz), Adriano Pedini (Fano Jazz) e Giambattista Tofoni (Tam). Presenti l´assessore regionale alla Cultura, Luigi Minardi, il presidente della Provincia di Ancona, Enzo Giancarli, gli assessori provinciali alla Cultura, Simonetta Romagna, di Pesaro e Urbino, e Olimpia Gobbi, di Ascoli Piceno. ´Sono qui oggi ´ ha detto Minardi ´ con grande soddisfazione perche` siamo di fronte a un altro esempio di come mettersi insieme conviene. Lo scorso 18 gennaio e` stata la volta di 4 citta`, Ascoli Piceno, Jesi, Fano, Fermo, che hanno creato un circuito della lirica, e stiamo lavorando per costruire un sistema unitario della prosa, a testimonianza del fatto che stare uniti e` piu` utile e produttivo per tutti´. Unanime e` stato il richiamo al convegno di Fiastra ´Sparsi e connessi´ dell´ottobre 2006, voluto dall´assessore Minardi, a cui hanno partecipato tutti i soggetti che fanno cultura nelle Marche, dove e` stato lanciato l´invito a ´fare sistema´ e si sono poste le condizioni per una nuova politica in campo culturale. ´Il fatto che sta sorgendo un nuovo soggetto ´ ha proseguito Minardi ´ dimostra che questa regione e` ricca di talenti e guai a ciascuno a pensare al proprio orticello. Ci si mette insieme perche` si e` sicuri della propria identita`, perche` si crede in se stessi senza aver paura di snaturarsi ma per crescere e rinnovarsi´. Altra sfida per l´assessore Minardi e` ´riempire di un´anima vitale giovane´ i ´contenitori´, come i tanti teatri storici ora recuperati: ´Tutti i linguaggi artistici devono trovare espressione. Lo spazio esiste´. Primo atto concreto del nuovo circuito del jazz sara` la ´Marche Jazz Card´, una tessera nominale, valida un anno, in distribuzione dal 1 marzo, che servira` per mettere in contatto gli amanti del jazz delle Marche e creare quel senso di appartenenza in tutta la comunita` jazzistica della regione. Gli associati beneficeranno di agevolazioni per concerti e saranno informati sulle iniziative delle tre associazioni, sia comuni che singolarmente. Inoltre, un´iniziativa, il ´Parco dei teatri jazz´: una coproduzione per mettere a confronto la realta` musicale locale con quella dell´Unione Europea, dell´area mediterranea e di oltreoceano. .  
   
   
SPAZIO BLUES: L’ANIMA DI BRUNO NELL’OMAGGIO DEI MUSICISTI MARTEDÌ 6 FEBBRAIO, PRESENTAZIONE UFFICIALE A SPAZIOMUSICA DEL DISCO CHE RACCOGLIE IL MEGLIO DEGLI ARTISTI SALITI SUL PALCO DI VIA FARUFFINI  
 
 Pavia, 5 febbraio 2007 - C’è un gruppo di musicisti, appassionati e amici che continua, con leale ostinazione a tenere sempre viva e presente la memoria di Bruno Morani. E’ qualcosa di più di un omaggio, è la convinzione che Bruno, negli indimenticabili anni in cui ha guidato Spaziomusica, sia riuscito a creare qualcosa che rischia di essere perso. Un legame fatto di musica, passioni condivise, desiderio di scoprire, voglia di non omologarsi, spirito di libertà e sana follia. Ricordarlo significa quindi credere che tutto questo valga la pena di essere conservato. E così è nato “Spazio Blues”, un album blues corale in cui i migliori musicisti pavesi amici di Bruno si riuniscono per suonare come se si trovassero sul palco di “Spazio”. 11 brani che vagano tra tutte le declinazioni del blues: un po’ Chicago, un po’ New Orleans, un po’ Nashville, un po’ Londra. E molta via Faruffini. Provare per credere: martedì 6 febbraio dopo le 21 c’è la presentazione ufficiale, naturalmente a Spaziomusica. Inutile chiedere il programma della serata, il blues non ha scalette da rispettare, ma c’è da credere che ci saranno davvero tutti. Tornando al disco: si tratta di una all-star con Guido Mazzon (che ha scritto dei brani apposta per l’album), Mariano Nocito, Sergio “Tamboo” Tamburelli, Maurizio “Gnola” Glielmo, Plinio Fraccaro, Francesco Montesanti, Luigi Scuri, Vincenzo Rende, Dora Marchi, Betty Verri, Furio Sollazzi, Ivano Grasselli, Lorenzo Riccardi, Roberto Aglieri, Lisi, Andres Villani, Paolo Terlingo e Stefano “Seta” Intelisano. Ma sarebbe un errore pensare che questa sia solo un’allegra rimpatriata. Inciso tra luglio e settembre 2006 in vari studi di Pavia, il più delle volte in presa diretta, “Spazio Blues” ha lo spirito sincero e immediato di una jam session, ma è un album vero, con canzoni vere. Si parte con il dobro di Plinio Fraccaro e si passa da classici come “Everyday I have the blues” di Memphis Slim con Tamboo alla voce e Paolo Terlingo alla chitarra, alla hendrixiana “Red House” interpretata da Vincenzo Rende fino al suono old-time di “Nobody knows when you are down and out”, reso celebre da Bessie Smith, qui interpretato in coppia da Tamboo e Betty Verri. Dora Marchi canta in “That’s all right mama” singolo con cui Elvis iniziò la sua carriera, Lorenzo Riccardi interpreta l’acustica “Larry Johnson’s this old world”; Francesco Montesanti propone “Dirty Old City Blues” di sua composizione. “Stormy Monday” e i due brani scritti da Guido Mazzon “Loss of you” e “Squirrel Dream” sono interpretati dallo stesso musicista con una band composta da Tamboo, Gnola, Mariano Nocito e Furio Sollazzi: sono brani jazz-blues che a tratti ricordano Tom Waits, canzoni da notte fonda in cui Mazzon ci regala alcune autentiche perle di bravura. Per Bruno il blues doveva essere così come era nato: schietto, un po’ guascone, un po’ ubriaco e polveroso. La polvere di questo disco non è forse quella delle pianure del Mississippi, è sabbia del Ticino, ma lo avrebbe reso felice. .  
   
   
GOLF – DUBAI DESERT CLASSIC: HENRIK STENSON BATTE ELS E WOODS CHALLENGE TOUR: EDOARDO MOLINARI IN CORSA PER IL TITOLO IN COLOMBIA  
 
Milano, 5 febbraio 2007 - Lo svedese Henrik Stenson (269 - 68 64 69 68) ha vinto il Dubai Desert Classic, torneo dell´European Tour disputato all´Emirates Golf Club di Dubai dove si è concluso il trittico di gare negli Emirati Arabi, con tappe precedenti ad Abu Dhabi e in Qatar. In un finale molto combattuto e ricco di bel gioco, lo svedese ha firmato il suo quinto titolo nel circuito superando il sudafricano Ernie Els, secondo con 270 (66 65 68 71), e Tiger Woods terzo con 271 (68 67 67 69) alla pari con l´altro svedese Niclas Fasth (69 69 65 68). Al quinto posto l´inglese Ross Fisher (272), protagonista dei primi due giri, e al decimo con 276 Thomas Bjorn, Miguel Angel Jimenez, Robert Karlsson e Colin Montgomerie, che erano tra i favoriti, così come Thongchai Jaidee, 18° con 278, e Darren Clarke, 20° con 279. Hanno concluso appaiati in 48ª posizione con 284 Emanuele Canonica (74 66 69 75) e Francesco Molinari (70 70 70 74), mentre non ha superato il taglio Alessandro Tadini (105° con 147 - 72 75). Stenson, preso il vantaggio di un colpo nella seconda metà del giro, ha contenuto il ritorno di Ernie Els, in rimonta dopo aver segnato tre bogey in avvio. Alla buca 16 si è candidato per il titolo anche Fasth e Tiger Woods ha tentato un disperato recupero dopo aver forse gettato al vento il successo con due bogey alla 10 e alla 11. Fasth non è comunque riuscito ad accelerare ulteriormente e il numero uno mondiale non è riuscito a rientrare in gioco, malgrado il grande spettacolo offerto nelle ultime sei buche con quattro birdie. Els ha provato a riagganciare Stenson nella buca finale, ma lo svedese ha chiuso il conto con un gran terzo colpo: la palla è finita a due metri dalla bandiera, poi con estrema freddezza ha messo a segno il birdie, vanificando quello che si era faticosamente costruito Els. Non è apparso in gran giornata Molinari (due birdie e quattro bogey nel suo 74), mentre Canonica dopo due birdie e due bogey, ha perso una ventina di posizioni con un doppio bogey e un bogey nelle due buche conclusive. Challenge Tour: Edoardo Molinari In Corsa Per Il Titolo Colombia - Edoardo Molinari, al terzo posto con 210 colpi (69 69 72), è in corsa per il titolo nel giro finale del Club Colombia Masters, torneo in abbinata tra Challenge Tour e Tour de Las Americas, che si svolge al Country Club di Bogotà. Nuovo leader Michael Sims, delle Isole Bermuda, con 207 (70 67 70), seguito con 209 dallo spagnolo Alvaro Salto (71 69 69). Molinari è affiancato dal finlandese Antii Ahokas, mentre sono al quinto posto con 211 il colombiano Gustavo Mendoza e l´inglese Kevin Harper. Sono almeno quindici i giocatori, raccolti nello spazio di sei colpi, che possono aspirare al successo e tra costoro vi sono a quota 213 l´argentino Hernan Rey e i cileni Mark Tullo e Felipe Aguilar, che guidava la classifica a metà gara. Molinari ha avuto numerosi problemi nelle prime dieci buche, in cui si è gravato di tre bogey, poi si è riportato in alto con due birdie. Non hanno superato il taglio dopo 36 buche Paolo Terreni, 90° con 149 (75 74), e Alessio Bruschi, 105° con 150 (74 76). Let In Australia: Vince Karrie Webb, 25ª Sophie Sandolo - Vittoria annunciata di Karrie Webb (278 - 67 71 68 72) nel Womens Australian Open, torneo inaugurale del Ladies European Tour che si è disputato sul percorso del Royal Sydney Golf Club di Sydney. La trentaduenne australiana, che si è imposta per la terza volta in questa gara dopo i titoli del 1999 e del 2000, ha lasciato a sei colpi Yun Jye Wei (284 - 68 71 71 74), di Taipei, e a otto la spagnola Paula Marti (286 - 74 69 74 69) e la finlandese Minea Blomqvist (71 72 74 69). In quinta posizione con 287 la statunitense Brittany Lincicome e la coreana Ji Yai Shin. Hanno ceduto la dilettante sudafricana Ashleigh Simon, 20ª con 293, la campionessa uscente Laura Davies, 44ª con 301, e Natalie Gulbis, 48ª con 302. La migliore delle italiane è stata Sophie Sandolo, 25ª con 294 (73 72 75 74) che ha concluso con un 74 (2 birdie, 4 bogey). E´ rimasta al 44° posto Federica Piovano (301 - 73 73 79 76) ed è scesa dal 40° al 55° Diana Luna (304 - 75 73 76 80). Nel 76 della Piovano 5 birdie, 5 bogey, 1 doppio bogey; nell´80 della Luna nove bogey nelle prime 11 buche, poi un birdie. Non hanno superato il taglio dopo 36 buche Veronica Zorzi, 78ª con 153 (76 77) e fuori per un colpo, Margherita Rigon, 105ª con 156 (80 76) e Tullia Calzavara, 133ª con 161 (80 81). Us Pga Tour: Jeff Quinney Resta Al Comando - Jeff Quinney (197 - 66 63 68) è rimasto in vetta al Fbr Open (Us Pga Tour), che si conclude al Tpc Scottsdale, di Scottsdale in Arizona. Al secondo posto Aaron Baddeley con 198 (65 70 64) e al terzo con 200 Brett Quigley e Bart Bryant. Può ancora competere per il titolo David Toms, ottavo con 202, mentre sono out Vijay Singh, 20° con 205, Chris Dimarco, 39° con 207, Mike Weir, 51° con 209, e Davis Love Iii, 70° con 213. Usciti al taglio Phil Mickelson e Geoff Ogilvy. .  
   
   
“ STADI CIVILI CON CLUB DI TIFOSI RICONOSCIUTI“  
 
Milano 5 febbraio 2007 - Dopo i gravissimi ennesimi episodi di violenza delle tifoserie-teppistiche negli stadi italiani, l’Associazione Viaggio Creativo propone il progetto “ Stadi Civili con Club di Tifosi Riconosciuti“ E’ una proposta per migliorare etica e comportamenti delle tifoserie delle squadre di calcio italiane. Il piano prevede patrocinio di Federcalcio, Lega e Associazione Calciatori, partecipazione attiva delle Società di calcio e collaborazione della stampa, per attuare una serie di azioni: -Ogni Club di tifoseria della curva, ad inizio stagione deve accreditarsi come Associazione, con un proprio statuto, ed essere riconosciuto ufficialmente dalla società di calcio per poter accedere con i suoi componenti allo stadio. La responsabilità dei comportamenti di ogni iscritto ricadrà automaticamente sulla società calcistica e anche sul Comitato Direttivo del sodalizio di tifosi, come lo stesso codice civile prevede per le associazioni di fatto, con analogia alle società riconosciute. -Istituire la Tessera di Identificazone del Tifoso, abbinata ad un posto fisso in curva: è individuale, numerata ed obbligatoria per accedere alle curve degli stadi ed è estendibile eventualmente in futuro agli altri settori. Viene rilasciata dalla Società di calcio che risponde dell’ archivio dei dati acquisiti, alle Autorità di Ordine Pubblico. Chi ne è sprovvisto non entra! -Predisporre il Servizio d’ ordine e di autocontrollo da parte delle Società di calcio. Saranno composti a rotazione da steward, che parteciperanno in precedenza a corsi di formazione promossi dalle Società di calcio. Potranno essere operativi e responsabilizzati anche durante le spedizioni organizzate in occasione delle trasferte, qualora non vengano in futuro proibite… -Creare la Carta dei Valori delle Tifoserie: Deve essere predisposto un nuovo Codice Comportamentale da presentare alla Società stessa, che lo approva e registra. I singoli aderenti devono bbligatoriamente sottoscrivere il proprio impegno al rispetto di tale Codice etico, dentro e fuori lo stadio. Dar vita al nuovo Campionato Italiano dei Tifosi. E’ un vero e proprio trofeo, basato su punteggi per comportamento, sportività, creatività e coreografie del tifo, con una giuria nominata ad inizio stagione e composta da giornalisti sportivi, presenti agli incontri dei vari campionati. Www. Viaggiocreativo. Com .  
   
   
MASCALZONE LATINO A NAPOLI  
 
Napoli, 05 febbraio 2007 - Mascalzone Latino-capitalia rende noto che da venerdì 2 febbraio è esposta a Napoli Mascalzone Latino Ita 55. Partita da Portoferraio, l´imbarcazione è arrivata a Napoli giovedì 1 febbraio ed è in esposizione presso la Darsena Acton (Molo Beverello) in un’ area a terra appositamente destinata dall´ Autorità Portuale di Napoli. Mascalzone Latino Ita 55 è una delle barche acquistate dal Team guidato da Vincenzo Onorato per l´edizione 2002/2003 dell´America´s Cup ed è appositamente stata riallestita con la stessa "livrea" che portano ora le barche impegnate a Valencia nella preparazione della 32a edizione dell´America´s Cup. La sfida al Defender svizzero, la Société Nautique de Genève, era stata lanciata dal Reale Yacht Club Canottieri Savoia di Napoli nel marzo 2005. Con questa iniziativa Mascalzone Latino-capitalia Team intende sottolineare il legame che lo unisce alla città partenopea e confermare che proprio a Napoli sarà presto realizzata la prima scuola di vela intitolata "Mascalzone Latino" ed indirizzata ai ragazzi meno fortunati economicamente, a partire dagli otto anni in su. L´iniziativa è fortemente voluta dal Presidente del consorzio Mascalzone Latino, nonché armatore della compagnia Moby, appassionato velista ma soprattutto marinaio e napoletano: Vincenzo Onorato. "La scuola di vela - ha dichiarato Vincenzo Onorato - sarà per questi ragazzi un´occasione per sperimentare, al di là delle lezioni di vela, il lavoro di gruppo, il significato di agonismo e competizione unita ad onestà e rispetto per gli altri, nella speranza di offrire loro una grande opportunità: di dedicarsi ad uno sport, mettere passione ed impegno in qualcosa che potrebbe insegnare loro un nuovo mestiere o magari trasformarli in campioni della vela" Un plauso particolare all´iniziativa è già pervenuto dal Segretario di Stato Enrico Letta, il quale, oltre a concedere il patrocinio della Presidenza dei Consiglio dei Ministri, ha augurato, con queste parole, il migliore successo: "Trovo estremamente meritevole far avvicinare al mondo del mare e della vela fasce più larghe di popolazione, come pure far avviare iniziative che stimolino l´attività nell´area campana. E´ certo un modo di onorare concretamente le tradizioni marinare italiane e di spronare il collegamento tra il mare e la città di Napoli, in un´ottica di sviluppo. " Gli istruttori della scuola “Mascalzone Latino” saranno tutti velisti professionisti e campioni di vela che hanno fatto di questo sport una ragione di vita. Mascalzone Latino vanta infatti una grande esperienza nel mondo della vela agonistica con i suoi 4 titoli mondiali conquistati e le tante vittorie nelle diverse classi; il suo impegno in Coppa America, ormai alla sua seconda edizione, parla di un team forte, compatto, di grande esperienza e di grande professionalità. La speranza di Vincenzo Onorato, nel proporre questa iniziativa, è che la vela anziché sport d´elite possa diventare, così come è oggi il calcio in Italia, uno sport accessibile a tutti e quindi "popolare". .  
   
   
VELA: A VENEZIA LA 1A REGATA TROFEO CROCE ROSSA ITALIANA  
 
Venezia, 5 febbraio 2007 – In occasione del Salone Nautico Internazionale di Venezia si disputerà una regata molto speciale, la prima edizione del Trofeo Croce Rossa Italiana, una sfida dedicata dagli amanti del mare alla Cri, in un contesto eccezionale, la città di Venezia. La sfida, il cui ricavato verrà devoluto alla Croce Rossa Italiana come sostegno alle proprie attività assistenziali-istituzionali verrà disputata il prossimo 18 marzo 2007 e vedrà coinvolti 10 equipaggi a bordo di imbarcazioni Giro 34 messe a disposizione da Cino Ricci e personalizzate con il notissimo logo Cri. Il campo di regata è particolarmente suggestivo con partenza, alle ore 14. 00 dalla sede del Salone Nautico Internazionale di Venezia e percorso lungo il Canale della Giudecca per poi fare ritorno al Salone dopo ave doppiato una boa posizionata nel bacino di S. Marco. Le immagini della regata saranno trasmesse su maxischermo nelle aree del Salone. Durante il Salone Nautico Internazionale di Venezia non mancheranno i consueti appuntamenti con il parallelo a vela Airam Cup disputato con gli Ufo e la sfida , sempre in parallelo, Interforze A Vela tra le polizie. .  
   
   
"FUN FOLLIE" VINCE LA TRANS LAC EN DU DEL LAGO DI GARDA  
 
 Salo´, 5 febbraio 2007 - Tante vele nella notte, la luna e la nebbia a rendere ancor più avventurosa la 17a edizione della Trans Lac en Du. Nel piazzale della Canottieri a riscaldare gli appassionati la musica di "Radio Studio Più" (in diretta in tutta Italia) ed i collegamenti dal campo di gara. I primi a tagliare il traguardo sono Giorgio e Mariangela Noleppi (Canottieri Garda) che conducono "Fun Follie", scafo della serie Fun che vince davanti a tutti compresi i veloci Protagonist, impegnati su un percorso leggermente più lungo, che piazzano "Whisper" al secondo posto assoluto con l´equipaggio Andrea Taddei e Paolo Casiraghi (Canottieri Garda). Terzo sul podio sale "Sunrise", l´altro Protagonist affidato a Matteo Giovanelli e Alberto Milini (Cv Toscolano-maderno). Quarto chiude il Crociera "Acchiappa Sogni" di Paolo Morabito e Ruggero Ruggeri (Canottieri Garda) e quinto "Cyrano-hyak" del senatore Franco Tirelli (Progetto Hyak-la vela fa bene alla salute. Mentale) in coppia con il giovane figlio Paolo. Al via, appena prima le 18 di sabato, i 38 skipper della "Trans" sono scattati dalla piazzetta della Serenissima con vele in mano. Raggiunti gli scafi, issate le vele le prue hanno fatto rotta verso Portese, Gardone Riviera e Maderno dove una nebbia da pianura Padana ha reso ancor più affascinante e difficile la navigazione. Alle 22 e 19 l´arrivo alla Marina della Canottieri Garda di "Fun Follie", il primo della Trans Lac del 2007. Tra gli ospiti a terra c´erano anche la parte gardesana (Francesco Tranquilli, Lorenzo Tonini e Oscar Tonoli) dell´equipaggio di "Capricorno" , primo e nuovo record nella traversata Atlantica dell´Arc dello scorso dicembre. Nel week end si è svolto lo stage della classe Ufo 22 coordinato da Cesare Pasotti e alla presenza di Roberto Ferrarese, già campione del mondo di vela, coach di +39 in Coppa America. La Trans Lac era la prima manifestazione della stagione 2007 della Canottieri Garda, la 116a della sua lunga storia. .  
   
   
INVERNO E MERCATO CALDI PER LE PILOTE DEL CAMPIONATO ITALIANO MOTOCICLISTE  
 
Milano, 5 febbraio 2007 - Tanti i passaggi di team, case, moto, per un Campionato che nel 2007 rimescola le carte e rimette in gioco il titolo di Campionessa Italiana nelle due categorie Superstock 600 e 1000, vinto quest´anno da Cristina Peluso e Paola Cazzola. Prima news l´ingresso delle straniere nel Campionato Italiano, come la fortissima tedesca Nina Prinz e la francese Fabienne Migout (anche se non potranno concorrere per il titolo, riservato solo a pilote italiane, daranno certamente vivacità e una forte spinta alla competizione). E tante altre le novità e cambiamenti: la campionessa Paola Cazzola lascia il team Ducati e la 999 con cui ha Italiano ed Europeo nel 2006 e passa ai colori ufficiali Yamaha, con una R1. Cambio anche per l´altra campionessa in carica, Cristina Peluso, che passa dalla Honda Cbr600 ai colori del team Vasar con una Yamaha R6. La campionessa europea Chiara Valentini, ex pilota Ducati, correrà invece nel 2007 nel team Conti-kawasaki con una Zx6r. Quasi completamente rinnovato anche il team ufficiale Ducati, che quest´anno schiererà 4 pilote: la campionessa italiana 2005 Letizia Marchetti su Ducati 1098, insieme a Nina Prinz sempre su 1098; confermata Romana Fede, vincitrice del Trofeo Esordienti 2006 e quest´anno in sella a un 749R, e nuova esordiente in griglia di partenza, Paola Artioli, nella categoria 1000. Il team ufficiale Yamaha, nella gestione di Piellemoto, schiererà oltre a Paola Cazzola nella superstock 1000, anche Eliana Pezzilli (terza lo scorso anno nelle 600) con una R6, mentre il team Vasar/puglia, accanto alla Peluso, avrà in squadra la pilota sarda Manuela La Licata con una R1. Ultima news arrivata riguarda la campionessa europea 2005 Samuela De Nardi che, da pilota ufficiale Aprilia, dopo alcune stagioni in sella alla Rsv1000 passa alla guida di una Ducati 1098 con il team Red Rabbit. Grande fermento dunque per il Campionato velocità che in pochissimi anni è diventato punto di riferimento per il motociclismo femminile in tutto il mondo, raggiungendo un alto livello tecnico, partecipativo e mediatico e che, accanto alle prestazioni sempre più competitive delle campionesse, riesce a mettere in luce ogni anno anche nuove pilote esordienti. Un vero e proprio fiore all´occhiello per la Federazione Motociclistica Italiana che più di ogni altra ha creduto e promuove il settore e può oggi vantare il più numeroso e forte movimento di atlete in questo sport. Il primo appuntamento ufficiale per tutte sarà Sabato 24 febbraio a Vallelunga, giornata di presentazione ufficiale del Campionato, quando le pilote scenderanno in pista per preparare assetto (con i nuovi pneumatici Dunlop Gp Racer D209) e sfide in vista della prima gara, prevista, sempre a Vallelunga, il 25 marzo. Http://www. Motocicliste. Net/campionato/ .