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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 08 Marzo 2007 |
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LE DONNE GUIDANO LA CRESCITA DELL´OCCUPAZIONE IN EUROPA UN RAPPORTO UE METTE IN EVIDENZA LE DISUGUAGLIANZE ANCORA ESISTENTI |
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Bruxelles, 8 marzo 2007 - Nell´“anno europeo delle pari opportunità per tutti”, Bruxelles fa il punto sull´uguaglianza tra donne e uomini nel mercato dell´occupazione. Tre nuovi posti di lavoro su quattro nell´Ue sono occupati da donne: tuttavia, secondo un nuovo rapporto della Commissione europea, rimangono ancora forti disuguaglianze con gli uomini. Nonostante i migliori risultati dal punto di vista dell´istruzione, le donne continuano ad essere meno richieste dal mondo del lavoro - e meno remunerate - rispetto agli uomini. La relazione annuale 2007 sulla parità tra donne e uomini, sarà presentata ai leader europei in occasione del Consiglio europeo di primavera (8 e 9 marzo). Si tratta della prima relazione presentata dalla Commissione dopo l’avvio della tabella di marcia per la parità tra donne e uomini e l’adozione, nel marzo 2006, del patto europeo per la parità di genere. “Le donne guidano la crescita dell´occupazione in Europa e ci aiutano a raggiungere gli obiettivi economici, ma incontrano ancora troppi ostacoli che impediscono loro di far valere interamente il loro potenziale”, ha detto Vladimìr Špidla, commissario europeo per l’occupazione, gli affari sociali e le pari opportunità. “Su 8 milioni di posti di lavoro creati nell´Unione europea dal 2000, 6 milioni sono occupati da donne e attualmente il 59 % dei laureati è di sesso femminile”. “Tuttavia, mentre superano gli uomini nell´istruzione e fanno crescere il tasso di occupazione globale dell´Europa - ha proseguito il commissario -, le donne continuano ad essere sottopagate rispetto agli uomini, guadagnando in media ancora il 15 per cento in meno per ogni ora di lavoro”. Dal rapporto emerge che il tasso di occupazione femminile è oggi del 56,3% (2,7 punti percentuali in più rispetto al 2000, mentre, nello stesso periodo, il tasso di occupazione maschile è aumentato soltanto dello 0,1%). Anche il tasso di occupazione delle donne over 55 è aumentato in modo decisamente più rapido di quello degli uomini, raggiungendo il 33%, ossia quasi 7 punti percentuali in più rispetto al 2000. L´occupazione femminile cresce in particolare nei settori e nei posti già guidati da donne, generalmente meno remunerati. Le maggiori difficoltà si incontrano nell’accesso ai ruoli dirigenziali, realtà che contrasta con i risultati di una recente indagine di Eurobarometro, secondo la quale gran parte degli europei ritiene che ci sia bisogno di un numero maggiore di donne nelle carriere direttive (77 %) e in Parlamento (72 %). L´equilibrio tra la vita professionale e la vita privata è un aspetto chiave per favorire la parità tra donne e uomini. È sorprendente constatare che il tasso di occupazione femminile dai 20 ai 49 anni diminuisce di 15 punti percentuali in seguito alla nascita di un bambino, mentre quello degli uomini aumenta di 6 punti. Le donne inoltre ricorrono più spesso al lavoro part-time (32,9% contro il 7,7% degli uomini). La relazione mette in evidenza i vari ostacoli che impediscono un maggiore equilibrio tra vita privata e vita professionale, come la carenza di strutture di custodia dei bambini, gli aspetti finanziari, le penalizzazioni nella carriera, il rischio di perdita delle competenze, la difficoltà di riprendere il lavoro e la pressione a conformarsi agli stereotipi. Poiché una maggiore uguaglianza dipende da un maggiore equilibrio nella ripartizione delle responsabilità private e familiari tra uomini e donne, è essenziale rivedere le disposizioni esistenti in materia di congedo parentale. Secondo la relazione, è necessario che le politiche per le pari opportunità siano finanziate attivamente dei fondi strutturali nel periodo 2007-2013. Il nuovo programma Progress prevede una sezione specificamente dedicata all’uguaglianza tra i sessi. Parallelamente alla relazione annuale, la Commissione europea pubblica due studi indipendenti realizzati da esperti universitari. Il primo esamina le differenze di retribuzione tra gli uomini e le donne; ad esso farà seguito, in estate, una comunicazione della Commissione. Il secondo analizza la situazione delle donne che vivono in contesti svantaggiati e la dimensione di genere nella povertà e nell´esclusione sociale. Nell’ambito della Giornata internazionale della donna, la problematica dell’accesso ai ruoli decisionali è stata affrontata in una conferenza organizzata il 6 marzo a Bruxelles dalla Commissione europea, il 6 marzo a Bruxelles. L´evento, che ha visto la presenza delle cinque commissarie europee in carica, oltre a eminenti personalità femminili del mondo degli affari, ha attirato oltre due cento partecipanti. . |
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RIDURRE GLI ONERI AMMINISTRATIVI PER LE PMI PRESENTATO IERIUN PRIMO PACCHETTO DI PROPOSTE |
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Bruxelles, 8 marzo 2007 - La Commissione europea ha presentato ieri un primo gruppo di proposte volte a ridurre gli oneri amministrativi inutili per le imprese, in particolare per le Pmi, senza modificare il livello di protezione per cittadini e aziende. Le tre proposte fanno parte del pacchetto di “azioni rapide” annunciato a gennaio. Con i nuovi provvedimenti la Commissione intende rispettare il suo impegno a tagliare del 25% gli oneri amministrativi per le imprese entro il 2012. Le proposte saranno adesso sottoposte al Parlamento europeo e al Consiglio per l’adozione. Al contempo, la Commissione avvierà un programma di screening volto a ridurre gli oneri amministrativi e gli obblighi di comunicazione di informazioni non necessarie in 13 settori prioritari, tra cui occupazione, fisco, agricoltura e statistiche. Come ha dichiarato il vicepresidente della Commissione europea, Günter Verheugen, responsabile per le imprese e l’industria, “la Commissione sta mantenendo la sua promessa di ridurre i costi amministrativi inutili. Attraverso piccole modifiche che non incidono sul livello di tutela, il pacchetto presentato oggi ridurrà sensibilmente le formalità amministrative e semplificherà la vita agli imprenditori. La rapidità della nostra azione dimostra la nostra serietà nel voler ridurre gli oneri per le imprese”. Le misure presentate oggi prevedono quanto segue: - le imprese non saranno più obbligate a commissionare ad esperti indipendenti costose relazioni sui progetti di fusione o scorporo, a meno che non siano richieste dagli azionisti. La semplificazione riguarda più di 600. 000 società per azioni in Europa, anche se interesserà prevalentemente le piccole e medie imprese. Il costo medio delle relazioni è di circa 3. 500 euro; - le imprese di trasporto merci non dovranno più presentare documenti di trasporto contenenti informazioni, ad esempio, sui punti di transito di frontiera o gli itinerari da seguire. L’iniziativa elimina obblighi di dichiarazione risalenti agli anni Sessanta e conforma la normativa alle disposizioni delle convenzioni internazionali in vigore, permettendo agli operatori di utilizzare modalità più semplici di presentazione dei documenti. La semplificazione riguarderà più di 300 mila spedizionieri in Europa (in maggioranza Pmi). Al riguardo il commissario europeo per i trasporti, Jacques Barrot, ha affermato: “Sono soddisfatto che la politica dei trasporti possa contribuire a semplificare le regole eliminando obblighi che risalgono a 30 anni fa e che non sono più indispensabili per le attuali operazioni di trasporto”; - le microimprese del settore alimentare (come macellerie, panetterie e drogherie) non saranno più soggette alle stesse prescrizioni in materia di igiene previste per i grandi supermercati. Le microimprese dovranno continuare a rispettare elevati standard sanitari ma non dovranno più perdere tempo a descrivere e documentare le procedure seguite. Gli studi effettuati dimostrano che queste imprese possono, infatti, mantenere lo stesso livello di protezione sanitaria senza dover essere soggette a eccessivi oneri amministrativi. Il commissario responsabile per la salute e la tutela dei consumatori, Markos Kyprianou, ha dichiarato di “essere pienamente favorevole a questo sforzo di riduzione degli oneri amministrativi per i piccoli operatori del settore alimentare, che assicura il mantenimento di livelli elevatissimi di igiene e sicurezza dei cibi, consentendo al contempo lo sviluppo delle piccole imprese”. Il mese scorso, inoltre, era già stata approvata un’azione rapida relativa alle colture energetiche, che sarà adottata dalla Commissione la prossima settimana. Nelle prossime settimane saranno preparate altre tre proposte dirette a: semplificare le procedure di esportazione dei prodotti agricoli; semplificare le indagini statistiche sulla società dell’informazione; eliminare gli obblighi superflui per le piccole imbarcazioni da pesca. Una proposta legislativa riguardante la revisione delle procedure amministrative per il trasporto marittimo è già all’esame dell’apposito gruppo di lavoro del Consiglio. La proposta semplificherà i documenti di trasporto e le attività di formazione degli operatori del settore. Altre due proposte che saranno presentate entro la fine del mese riguarderanno la riduzione della frequenza di alcune statistiche agricole sulla popolazione suina e bovina, e l’introduzione di un registro elettronico per migliorare lo scambio di dati relativi ai trasporti stradali. . |
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IL PREMIO DESCARTES PER LA RICERCA (1 MILIONE DI EURO) ASSEGNATO A TRE PROGETTI EUROPEI DI ECCELLENZA: TELESCOPIO CHE HA RIVOLUZIONATO LE ESISTENTI TECNICHE DI OSSERVAZIONE, PRODURRE IDROGENO DALLA DISSOCIAZIONE DELL´ACQUA PER MEZZO DELL’ENERGIA SOLARE, MORTE CELLULARE PROGRAMMATA |
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Bruxelles, 8 marzo 2007 - Il premio Descartes per la ricerca è stato consegnato ieri, nel corso di una cerimonia svoltasi a Bruxelles, a tre progetti di ricerca finanziati dalla Commissione europea che dovranno dividersi l’ammontare del premio, 1 milione di euro. Il Sistema stereoscopico ad alta energia è un telescopio che ha rivoluzionato le esistenti tecniche di osservazione astronomica ed ha contribuito a una maggiore conoscenza e comprensione della Via Lattea e dell’universo. Il progetto Hydrosol ha sviluppato un metodo che permette di produrre idrogeno dalla dissociazione dell´acqua per mezzo dell’energia solare e potrebbe tradursi nella produzione ecologica di idrogeno a fini energetici. Il terzo progetto, Apoptosis, ha permesso di fare grandi progressi nella comprensione dell´apoptosi (morte cellulare programmata) e porterà a nuovi sviluppi per futuri trattamenti dei tumori e dell’Aids. I premi sono stati consegnati nel corso di una cerimonia svoltasi a Bruxelles alla presenza di Annette Schavan, Ministro federale tedesco dell’istruzione e della ricerca, e di Janez Potočnik, Commissario europeo per la scienza e la ricerca. La cerimonia coincide con le celebrazioni per il contributo che la ricerca ha apportato all’Unione europea negli ultimi 50 anni. Il Sistema stereoscopico ad alta energia (Hess) è un progetto realizzato dalla collaborazione di oltre 100 scienziati provenienti da Germania, Francia, Regno Unito, Irlanda, Polonia, Repubblica ceca, Armenia, Sud Africa e Namibia. Con il sostegno dell’Ue i ricercatori hanno progettato e costruito il sistema, elaborato il complesso software necessario per la rilevazione e l’analisi dei dati e offerto un periodo di tirocinio a giovani astronomi e astrofisici. Il progetto Hydrosol è il risultato di una collaborazione tra ricercatori provenienti da università e imprese di Grecia, Germania, Danimarca e Regno Unito. Ha già ricevuto due importanti riconoscimenti: l’International Global 100 Eco-tech Award nel 2005 e un premio per realizzazioni tecniche dell’International Partnership for the Hydrogen Economy nel 2006. Il progetto Apoptosis riunisce alcuni dei nomi più prestigiosi della biologia cellulare di Austria, Danimarca, Francia, Germania, Italia e Svezia ed è finalizzato allo studio dei meccanismi che intervengono nella morte cellulare programmata. Dal 2001 i documenti scientifici dell’équipe sono stati citati oltre 50 000 in altre pubblicazioni, un indicatore straordinario del successo del progetto. Altri cinque progetti rientravano nella rosa dei possibili vincitori. Si tratta dei progetti Nemabs (ottenimento di un´immagine chiara delle molecole mediante colorazione); Qgates (meccanica quantistica applicata al trattamento informatico); Tamram (memoria Ram magnetica termo-assistita); Dynaqprim (dinamica proteica nel nucleo cellulare) e Globalife (globalizzazione e percorsi di vita). Lanciato nel 2000, il premio Descartes per la ricerca è assegnato a squadre di scienziati che si sono contraddistinti per gli eccezionali risultati scientifici e tecnologici conseguiti mediante le loro attività transnazionali di ricerca in qualsiasi disciplina, comprese le scienze sociali, economiche e umanistiche. I vincitori di questa edizione sono stati scelti tra 13 finalisti, a loro volta selezionati tra 66 progetti presentati. Il premio è attribuito dalla giuria, presieduta da Claudie Haigneré, ex Ministro francese per gli affari europei ed astronauta dell’Esa. La giuria è composta da 22 eminenti scienziati provenienti da 11 paesi dell’Ue e da Brasile, Marocco, Russia e Turchia, specializzati in un ampio ventaglio di discipline scientifiche. . |
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L´AUSTRIA DEVE PASSARE DALL´IMITAZIONE ALL´INNOVAZIONE |
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Bruxelles, 8 marzo 2007 - «Il mio obiettivo è che l´Austria si evolva ulteriormente da imitatore a innovatore» ha affermato Johannes Hahn, ministro austriaco della Scienza e della ricerca. Per quanto riguarda la ricerca e sviluppo (R&s), l´Austria procede attualmente a ritmo sostenuto e il prodotto del settore cresce annualmente del 10%. Tuttavia Hahn, che ha assunto la carica di ministro della Scienza e della ricerca all´inizio del 2007, ritiene che il paese possa conseguire risultati ancora migliori. Circa 800 Mio Eur saranno messi a disposizione della ricerca austriaca da oggi al 2010 e il governo auspica che tale finanziamento possa generare 35 000 posti di lavoro. Attraverso progetti e priorità strategici, il ministero sta inoltre tentando di accrescere il potenziale innovativo del paese. La strategia prevede di rafforzare il sostegno diretto alla ricerca, agevolare la mobilità dei ricercatori e attrarre in Austria aziende ad alta intensità di ricerca. L´austria sostiene altresì i giovani ricercatori e l´eccellenza della ricerca attraverso la creazione di cluster di eccellenza e scuole dottorali, la salvaguardia dell´infrastruttura di ricerca e l´internazionalizzazione della ricerca austriaca. «L´austria possiede un´economia piccola ma aperta. Le capacità sono buone in molti settori, ma a causa delle dimensioni del paese, a livello internazionale non potremmo mai essere simultaneamente all´avanguardia in tutti i campi di ricerca», ha affermato Hahn. L´austria si concentrerà pertanto sui suoi punti di forza scientifici, indirizzandovi maggiori finanziamenti. Il governo, già persuaso dell´importanza della scienza in sé, ha attribuito la priorità a un maggiore coinvolgimento della società nella scienza che permetta ai cittadini di valutarne adeguatamente l´importanza. «La ricerca deve entrare a far parte della vita», ha dichiarato il ministro. . |
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NASCE L´"ONU DELLE REGIONI", LA PRESIEDE LA TOSCANA CLAUDIO MARTINI NOMINATO PRESIDENTE DEL NUOVO ORGANISMO |
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Firenze, 8 marzo 2007 - E´ una sorta di Onu delle Regioni dei cinque continenti. Si chiama "Forum delle reti delle Regioni del Mondo" ed è nato ieri a Marsiglia su iniziativa della Conferenza delle regioni periferiche e marittime (Crpm) a cui hanno partecipato anche l´Onu, l´Ue e i rappresentanti di oltre 1000 regioni del mondo che hanno firmato una dichiarazione per dare vita al nuovo organismo. A guidare l´avvio del Forum è stato nominato Claudio Martini, presidente della Regione Toscana e presidente della Crpm la quale, in questa prima fase, coordinerà le attività della neonata struttura. All´assemblea erano presenti Bruce Jenks, vicesegretario generale dell´Onu e direttore dell´Ufficio per le risorse e le partnership strategiche e Danuta Hübner, commissario europeo alle politiche regionali, che hanno sottolineato quanto le regioni rappresentino per Onu e Ue interlocutori privilegiati, accanto ai governi nazionali, per la realizzazione di progetti di cooperazione internazionale. Bruce Jenks ha colto anche l´occasione per invitare al Palazzo di Vetro Claudio Martini a presentare il nuovo organismo ai membri dell´Onu, così da attivare rapidamente rapporti, legami e progetti cooperativi in campo internazionale. "Ho accettato con soddisfazione la nomina - ha detto Martini - che rappresenta un riconoscimento internazionale al ruolo della Toscana in questo settore. Sono convinto che le politiche di cooperazione gestite a livello delle comunità locali, e l´esperienza toscana ne è la conferma, siano più produttive perché riducono sprechi e perdite di tempo e aumentano l´efficacia degli interventi a favore delle comunità territoriali più svantaggiate. Una chiave fondamentale per ridurre gli squilibri e favorire lo sviluppo". Tra le regioni che hanno firmato per la nascita della nuova assemblea, in rappresentanza dei cinque continenti, l´Aquitania, la Bretagna, i Paesi Baschi, province del Sudafrica e dell´America latina, la regione del Maghreb e la regione autonoma russa di Khanty-mansiysk, Madera, la Costa Azzurra. . |
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UE: SI RIUNISCE IN FRIULI COMITATO PROGETTO INNOREF |
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Trieste, 8 marzo 2007 - Si riunirà, oggi e venerdì in Friuli, il Comitato Esecutivo del progetto di cooperazione interregionale Interreg Iiic Innoref, che comprende il coordinatore, il trainer e i project manager, i financial manager e gli assistenti delle quattro Regioni d´Europa coinvolte nel progetto: il Friuli Venezia Giulia in qualità di capofila, l´Umbria, la Grecia Occidentale e la regione ceca di Hranicko. Nel corso delle due giornate si discuterà dei progressi che il progetto sta compiendo nelle quattro regioni, saranno illustrate le prime realizzazioni e si programmeranno le prossime iniziative. Dopo oramai due anni di intensa attività, Innoref, operazione che si propone di far leva sull´innovazione e sull´uso efficiente delle risorse locali per stimolare lo sviluppo regionale sostenibile, sta ora palesando i primi risultati. A livello europeo è già stato annoverato tra le buone pratiche di cooperazione interregionale sia per la sua buona gestione amministrativa e finanziaria che per le azioni di comunicazione realizzate, ed è considerato un progetto pilota innovativo con buone opportunità di essere finanziato anche con la nuova programmazione dei fondi strutturali Ue 2007-2013. Nel Friuli Venezia Giulia, Innoref è riuscito a raggiungere e coinvolgere 2 Province, 116 Comuni, 4 Comunità Montane e 1 Comunità Collinare, con oltre 150 persone che collaborano attivamente al buon esito delle iniziative locali. Quasi 900. 000 euro sono stati stanziati a favore di 7 progetti di cooperazione realizzati da Enti locali che già stanno producendo risultati importanti nel campo della certificazione ambientale, della pianificazione territoriale, della promozione di prodotti e servizi tipici, della valorizzazione turistica dei centri minori e dello sviluppo dell´energia rinnovabile (biomasse agro-forestali e geotermia). La Regione, attraverso la Direzione centrale risorse agricole, naturali, forestali e montagna, è intensamente impegnata nella gestione e nella promozione del progetto. In particolare sono già state realizzate alcune giornate informative sui processi partecipati, il marketing territoriale e la sua comunicazione, cui complessivamente hanno partecipato 450 persone e per metà aprile è in programma a Udine un qualificato convegno sulle energie rinnovabili e sull´autonomia energetica dei territori rurali. . |
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SEMINARIO POLITICO DEDICATO ALLE «RETI DELL´INNOVAZIONE» |
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Bruxelles, 8 marzo 2007 - Il 23 marzo avrà luogo a Bruxelles (Belgio) un seminario politico dedicato alle «reti dell´innovazione» Nel corso dell´incontro, i rappresentanti regionali avranno l´opportunità di scambiare opinioni ed esperienze relative alla creazione di reti e all´innovazione. Le iscrizioni si chiuderanno il 19 marzo. Per ulteriori informazioni, per l´iscrizione e per il programma provvisorio, visitare: http://www. Ianis. Net/index. Php?page=events&sub=detail&idevent=1764 . |
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SLOVENIA, RAFFORZARE SETTORE DELLA RICERCA |
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Trieste, 8 marzo 2007 - Rivolgendosi alla conferenza inaugurale del settimo Programma di Ricerca dell´Unione Europea, svoltasi a Lubiana il 2 marzo, il Commissario Europeo per la Scienza e la Ricerca, Janez Potocnik, ha detto che la globalizzazione è stata la maggior causa di cambiamento mondiale, e che la decisione della Slovenia di affrontarla con l´aiuto dei fondi Ue è stata positiva. La notizia è riportata dalla Camera di Commercio Slovena, che ha riportato le parole di Potocnik: ´Rafforzando le capacità nel ramo ricerca, i Paesi sviluppano la parte più vitale del proprio potenziale economico e di sviluppo´. Potocnik ha aggiunto che le partnership nel ramo scienza e innovazione possibili con il nuovo programma sono l´elemento più importante per sviluppare un cambiamento efficace. . |
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IL GOVERNO ROMENO STUDIA DELLE MISURE PER IL RIENTRO DEGLI EMIGRATI |
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Trieste, 8 marzo 2007- I lavoratori romeni all´estero non torneranno presto a casa. Lo afferma il Ministro con delega per i Lavori Pubblici e lo sviluppo Terriero Laszlo Borbely, ripreso da Nine O´clock. La ragione va ricercata nel divario tra i salari europei. I lavoratori romeni non torneranno a casa tanto presto, perché i salari che percepiscono all´estero continuano a essere superiori a quelli che riceverebbero in Romania. Secondo il Ministro, sta alla Romania invertire la tendenza: Borbely ha ricordato la decisione presa dal Governo di stabilire un gruppo di lavoro interministeriale col compito di sviluppare una serie di misure per far rientrare i lavoratori romeni dall´estero. Il gruppo di lavoro analizzerà le caratteristiche del lavoro romeno all´estero, considerando il numero di occupati, i settori di attività, le condizioni di lavoro e di vita. Il Governo istituirà un sistema per incoraggiare il ritorno dei lavoratori romeni, cercando di adeguare i salari, migliorare i trasporti e avviando progetti di ricollocamento. . |
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EMISSIONE BOT |
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Roma, 8 marzo 2007 - Il Mef ha disposto un´emissione, con regolamento 15 marzo 2007, da effettuarsi tramite asta il 12 marzo 2007, di 10. 500 milioni di euro di Bot così ripartiti:
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importo (in ml. Di euro) |
scadenza |
giorni |
Trimestrali |
3. 000 |
15. 06. 2007 |
92 |
Annuali |
7. 500 |
14. 03. 2008 |
365 | E´ da tener presente che il 15 marzo 2007 vengono a scadere Bot per 7. 500 milioni di euro, tutti relativi al titolo annuale. I Bot sono posti all´asta con il sistema di collocamento dell´asta competitiva e senza l´indicazione del prezzo base da parte del Tesoro. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. I prezzi indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare, per tutte le tipologie di titoli, di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all´asta richieste senza indicazione di prezzo. L´importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro (1. 500. 000€). Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nei decreti di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez. Ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d´Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con un massimo di tre per ciascuna tranche - dovranno pervenire alla Banca d´Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 12 marzo 2007 con l´osservanza delle modalità stabilite nei decreti di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature che non consenta l´immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all´asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dai decreti di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto . Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l´importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella a prezzo più alto, fino a concorrenza dell´importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nei decreti di emissione. La circolazione dei Bot al 28 febbraio 2007 era pari a 138. 050 milioni di euro, di cui 6. 000 milioni di euro trimestrali, 53. 550 milioni di euro semestrali e 78. 500 milioni di euro annuali. . |
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EMISSIONE DI BTP |
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Roma, 8 marzo 2007 - Il Mef dispone, per il giorno 14 marzo 2007, con regolamento 16 marzo 2007, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: Buoni del Tesoro Poliennali: - quinquennali decorrenza : 15 settembre 2006; undicesima tranche; scadenza : 15 settembre 2011; tasso d´interesse annuo lordo : 3,75%. - quindicennali decorrenza : 1° febbraio 2006; decima tranche; scadenza : 1° agosto 2021; tasso d´interesse annuo lordo : 3,75%. Tutti i buoni suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell´asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest´ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nei relativi decreti di emissione. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti buoni. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500. 000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. L´assegnazione dei titoli verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d´asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i buoni assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei buoni assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato, al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d´interesse dal giorno successivo alla data di godimento dei buoni al giorno del regolamento. Per i Btp quinquennali, per i quali il 15 marzo p. V. Perverrà a scadenza la prima cedola, i sottoscrittori dovranno corrispondere dietimi di interesse per 1 giorno, mentre per i Btp quindicennali, per i quali il 1° febbraio u. S. È scaduta la seconda cedola, i sottoscrittori dovranno corrispondere dietimi d´interesse per 43 giorni. Agli operatori medesimi viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo: - 0,30% per i B. T. P. Quinquennali - 0,40% per i B. T. P. Quindicennali. Il pubblico potrà prenotare i buoni presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai buoni assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d´interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
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Btp quinquennali |
Btp quindicennali |
Prenotazione da parte del pubblico entro il |
13 marzo 2007 |
13 marzo 2007 |
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del |
14 marzo 2007 |
14 marzo 2007 |
Regolamento sottoscrizioni |
16 marzo 2007 |
16 marzo 2007 |
Dietimi d´interesse da corrispondere |
1 giorno |
43 giorni | Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti di titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´offerta della tranche supplementare è stabilita, per ogni emissione, per un importo massimo non superiore al 10% dell´ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta della presente emissione. Le modalità e condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l´emissione dei titoli suddetti. . |
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BANCA ETRURIA APPROVA IL PROGETTO DI BILANCIO 2006 CONFERMATI I POSITIVI RISULTATI ANTICIPATI NELLA IV RELAZIONE TRIMESTRALE L’UTILE D’ESERCIZIO CONSOLIDATO RAGGIUNGE I 43,5 MLN DI EURO (+48,6%) DIVIDENDO DI 0,30 EURO PER AZIONE |
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Arezzo, 8 marzo 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Etruria riunitosi ieri sotto la presidenza di Elio Faralli, ha deliberato il progetto di Bilancio individuale e consolidato che sarà portato all’approvazione dell’Assemblea dei Soci il prossimo 22 aprile. I dati del Gruppo Etruria Conto Economico riclassificato. I risultati di fine anno confermano il buon andamento dei maggiori indici economici già anticipato dai dati del Iv trimestre 2006. Il margine d’interesse cresce a 191,5 mln di euro (+17,5%) con un progresso rispetto all’anno precedente di 28,6 mln di euro, così come il margine d’intermediazione che raggiunge i 286,1 mln di euro (+4,8%). L’ammontare delle commissioni nette si attesta a 74,9 mln di euro e tiene conto degli effetti della cessione della rete dei promotori finanziari e della controllata G. E. T. S. P. A. Positivo il risultato della gestione finanziaria che al netto di rettifiche su crediti pari a 35,1 mln di euro contro i 37,9 mln del 2005, raggiunge i 251,1 mln di euro con un incremento del 6,8%. I costi operativi netti si attestano a 185,4 mln di euro (+7,4 mln di euro) e l’’anno si chiude con un utile di esercizio pari a 43,5 mln di euro in crescita di circa 14,2 mln rispetto alla fine dello scorso anno. L’indice Cost/income rimane pressoché costante a 62,1%. Stato Patrimoniale. I dati annuali ribadiscono la crescita dei crediti alla clientela che aumentano di 781,3 mln di euro, raggiungendo i 5. 518,5 mln di euro (+16,5%). All’incremento del comparto hanno contribuito, insieme alla Capogruppo, le controllate Etruria Leasing che concorre con circa 400 mln di euro e Banca Federico del Vecchio che è entrata a far parte del perimetro di consolidamento dal mese di ottobre e che ha portato un contributo di circa 116 mln di impieghi. La raccolta diretta cresce a 5. 256,5 mln di euro (+10,2%) e riflette l’orientamento delle preferenze della clientela verso strumenti di raccolta a medio lungo termine rappresentati prevalentemente da emissioni obbligazionarie cresciute in volume di circa 325 mln di euro. Il portafoglio titoli di proprietà è pari a 1. 132,4 mln di euro (+13,1%) grazie all’incremento delle attività disponibili per la vendita a 338,9 mln di euro (+47,6%) e delle attività detenute fino a scadenza a 198,5 mln di euro (+27%) mentre si attestano a 509,2 mln di euro le attivita finanziarie per la negoziazione (-3,2%). I dati di Banca Etruria Il Conto Economico riclassificato. Il 2006 testimonia i risultati del percorso di crescita reddituale perseguito dalla Capogruppo che registra il miglioramento di tutti i principali margini di conto economico. Il margine d’interesse raggiunge i 170,2 mln di euro segnando un progresso di 18,4 mln di euro rispetto al 2005 (+12,1%) e registrando il significativo contributo dato dal margine da clientela che sale a 161,1 mln di euro (+20,2%). Le commissioni nette si attestano a 76,6 mln di euro (0,9%) rispetto al 2005 e riflettono gli effetti della cessione dei promotori finanziari. Migliora il margine d’intermediazione che raggiunge i 266,9 mln di euro con un progresso di 27,8 mln (+11,6%). In diminuzione le rettifiche realizzate a fronte del portafoglio crediti che si attestano a 33,3 mln di euro contro i 38 mln del 2005 e che portano ad un risultato netto della gestione finanziaria pari a 233,6 mln di euro (+16,1%). Il totale dei costi operativi netti sostenuti nel 2006 raggiunge i 179,2 mln con una crescita del 10,7% rispetto al 2005 in conseguenza dei maggiori costi per il personale che riflettono la crescita dell’organico prevista dal piano industriale e la politica prudenziale della Banca in termini di maggiori accantonamenti. Il rapporto Cost/income si attesta al 64,3%. Il 31 dicembre 2006 si chiude con un utile di esercizio pari a 44,4 mln di euro in crescita di 21,2 mln di euro rispetto all’anno precedente. L’indice di redditività del capitale proprio – Roe raggiunge il 9,8%. Lo Stato Patrimoniale Nel 2006 Banca Etruria ha dato un forte impulso all’attività di intermediazione complessiva realizzando importanti risultati nello sviluppo di impieghi e raccolta. I crediti alla clientela raggiungono i 5. 218,1 mln di euro (+11,9%) trainati in particolar modo dalla domanda di mutui che complessivamente registra una crescita del 28,1% (+495,6 mln di euro). Cresce quindi il peso assunto dai finanziamenti a medio lungo termine rispetto al totale degli impieghi con il comparto mutui che rappresenta il 43,4% del totale con una crescita del 5,5% su base annua. Prosegue il costante miglioramento della qualità degli attivi a cui corrisponde la significativa riduzione del rapporto sofferenze impieghi che passa allo 0,9% rispetto all’1,8% del 2005. La raccolta diretta raggiunge i 5. 008,4 mln di euro (+6,3%) con una crescita in valore assoluto di 295 mln di euro. La raccolta indiretta in controtendenza si attesta a 3. 469,1 mln di euro e registra gli effetti della riorganizzazione delle rete distributiva perseguita attraverso la cessione dei promotori finanziari e il potenziamento della rete commerciale delle filiali. A fine 2006 il patrimonio contabile al netto dell’utile di periodo è pari a 451,8 mln di euro contro i 440 mln del 2005 (+2,7%); considerando il risultato economico raggiunto nel 2006, il patrimonio di bilancio registra un incremento del 7,1%. Dividendo di 0,30 euro per azione Sulla base dei risultati ottenuti il Consiglio di Amministrazione di Banca Etruria ha deliberato di proporre all’Assemblea dei Soci – programmata per il prossimo 21 aprile in prima convocazione ed il successivo 22 aprile in seconda convocazione – un dividendo pari a 0,30 € per azione. In base alla proposta elaborata dal Consiglio di Amministrazione migliora di circa 4 punti percentuali il pay out che raggiunge il 36% ed il monte dividendi totale che supera i 16 mln di euro (+31,1%), considerate le 53. 935. 368 azioni in circolazione. Lo stacco della cedola n. 23 è fissato per il giorno 7 maggio con valuta 10 maggio 2007. . |
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GRUPPO PROMETEO: VOLUMI INTERMEDIATI NEL 2006 IN AUMENTO DEL 145% RISPETTO AL 2005 OBIETTIVI PER IL 2007: CONSOLIDAMENTO DELLA LEADERSHIP ED ESPANSIONE ALL’ESTERO. PER LA COMUNICAZIONE PROMETEO SCEGLIE LEO BURNETT |
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Milano, 8 marzo 2007 – La chiusura del bilancio 2006 evidenzia un anno di grandi successi per la società di mediazione creditizia Prometeo, broker indipendente di prodotti finanziari presente sul territorio nazionale dal 1985. Se in Italia i flussi totali erogati dal comparto creditizio nel 2006 evidenziano un aumento del 12% rispetto all’anno precedente*, per Prometeo il trend segna una crescita ancora più favorevole: con più di 192 milioni di euro di volumi intermediati nel 2006, la società registra un incremento del 145% rispetto al 2005. “Siamo decisamente soddisfatti dei risultati ma soprattutto orgogliosi della preferenza che decine di migliaia di italiani ci hanno accordato e del rapporto di fidelizzazione instaurato con i nostri clienti. Sempre in maggior numero ci scelgono come partner continuativo cui affidarsi per le proprie esigenze creditizie” afferma Giancarlo Cupane, Presidente Gruppo Prometeo. Il 2006 per Prometeo è stato un anno di grandi sfide e di grande impegno per l’attuazione di un piano di forte crescita per l’azienda, che ha portato ad una maggiore diffusione sul territorio con l’apertura di 20 nuove sedi (+ 33% rispetto al ’05) e con lo sviluppo di una nuova rete vendita, composta da funzionari “in movimento”, affiancata alla rete tradizionale per garantire una miglior capillarità su tutto il Paese. Tutto ciò ha comportato per Prometeo un incremento occupazionale del 36%, soprattutto nelle zone del Centro-sud Italia. I traguardi per il 2007 sono altrettanto ambiziosi, sia per quanto riguarda i risultati economici con un aumento di volumi intermediati previsto del 70%, sia per gli obiettivi di lungo termine, che porteranno l’azienda ad un nuovo posizionamento. In quest’ottica, Prometeo ha scelto come partner per la definizione e lo sviluppo del piano strategico di comunicazione Leo Burnett, la cui nuova campagna pubblicitaria sarà on air in primavera. Inoltre, grazie ai successi raccolti in Italia, Prometeo sta volgendo uno sguardo attento ai mercati esteri, nello specifico verso il Brasile, dove già esiste una struttura, e verso il mercato spagnolo, che si rivela un particolarmente promettente. “Prometeo nel corso di quest’anno vuole massimizzare la propria visibilità non solo verso i consumatori ma anche verso gli istituti di credito partner e i mediatori che collaborano con noi. ” Questo il commento di Cupane, che aggiunge “Prometeo in quest’ottica vuole essere sempre di più il punto di riferimento principale nel mercato della mediazione creditizia. Per i mediatori partner la scelta di collaborare con noi significa vantaggi non solo economici ma anche in termini di formazione e professionalità, a tutto beneficio dell’intero settore della distribuzione indipendente di prodotti finanziari”. * Dati Assofin, da Il Sole 24 Ore, 23/01/2007. . |
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REGGIO EMILIA: ARTIGIANATO: TREND MOLTO POSITIVO NEL 2006 |
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Reggio Emilia, 8 marzo 2007 - La provincia di Reggio Emilia si conferma, per il 2006, capitale italiana dell’artigianato. I dati rilevati dall’Ufficio Studi della Camera di commercio della provincia hanno evidenziato come le imprese artigiane, raggiungendo le 22. 593 unità, rappresentino ormai il 38,6% del totale attività iscritte al Registro Imprese, il valore più alto a livello nazionale. A Reggio, quindi, quattro imprese su dieci sono artigiane, mentre in Italia non si va oltre le due e mezzo. La provincia di Reggio ha mostrato, nell’anno appena trascorso, una notevole dinamicità nell’artigianato registrando un incremento del 2,8%, più del doppio di quello regionale – che si è fermato al +1,1% - e nettamente superiore al +0,5% nazionale. L’andamento è da ascrivere principalmente alla positiva performance del secondario (+4,3%) trainato in primo luogo dalle costruzioni che, passando da 11. 087 del 2005 alle attuali 11. 671, registrano un +5,3%. Positivo anche il trend rilevato dal sistema moda nel suo complesso (+14,5%), dall’industria della trasformazione alimentare e delle bevande (+3,6%), dalla fabbricazione di macchine ed apparecchi elettrici ed elettronici (+2,3%). In lieve flessione il metalmeccanico (-0,4%) che nella nostra provincia conta 2. 214 imprese artigiane. Il settore dell’agricoltura, che nell’artigianato comprende prevalentemente le attività dei contoterzisti, nel 2006 cresce di due punti percentuali passando da 296 a 302 imprese. L’incremento è da imputare all’andamento delle attività dei servizi connessi all’agricoltura (+3,2%), in primo luogo alla sistemazione di parchi, giardini e aiuole che raggiungono le 103 unità dalle 79 registrate nel 2005. In diminuzione le attività del terziario che per Reggio Emilia rappresentano il 20,5% dell’artigianato. Le imprese sono passate da 4. 759 del 2005 alle 4. 625 dell’anno appena trascorso con una flessione del 2,8%: si riducono del 4% gli autotrasportatori (da 1. 539 a 1. 478) e del 2% le attività di servizio alle famiglie (da 1. 236 a 1. 2119), in particolare i servizi di lavanderia e di barbiere e parrucchiere (da 1. 204 a 1. 182, pari a -1,8%). Nella provincia emiliana Cadelbosco Sopra è il comune con la più alta percentuale di artigiani sul totale imprese: il 49,7%. Seguono, Bibbiano al secondo posto(47,5%), quindi Campegine (46,3%), Gualtieri (45,9%) e Montecchio (45,1%) solo per citare le prime cinque posizioni; occupano le posizioni di coda Rubiera (30,6%), Correggio (30,2%), Lingonchio (29,7%), Sant’ilario d’Enza (28,7%) e ultimo, al quarantacinquesimo, Ramiseto (28,3%). Il comune Capoluogo, con una percentuale del 38,8%, si colloca al ventiseiesimo posto della graduatoria provinciale. . |
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COLLABORAZIONE SCIENTIFICA CON INDIA |
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Trieste, 8 marzo 2007 - L´india potrebbe essere presente all´edizione 2008 di Innovaction ed è stata valutata la possibilità di organizzare, verso la fine dell´anno prossimo a Delhi, un meeting Friuli Venezia Giulia - India sui temi dell´innovazione e della ricerca sempre sotto il marchio di Innovaction. È uno dei primi risultati della missione in India dell´assessore regionale al Lavoro, Formazione, Università e Ricerca Roberto Cosolini che tra New Delhi e Bangalore ha visitato prima la sede indiana del Centro per le Ingegnerie genetiche e le Biotecnologie (Icgeb) "con l´obiettivo di conoscere - ha detto - l´altra metà di una istituzione scientifica che rappresenta per la Regione una realtà d´eccellenza e che ha a Trieste la sua sede centrale mentre un´altra è in via di realizzazione in Africa, a Città del Capo" e poi il Raman Research Institute. Struttura d´eccellenza per la ricerca contro le malattie infettive (malaria, epatite, hiv, tubercolosi) e per lo studio delle reazioni delle piante nelle situazioni più avverse, il centro impiega 600 ricercatori di cui il 10 per cento dottorandi. Con Cosolini hanno visitato l´Icgeb indiano i responsabile delle relazioni internazionali di Area Science Park Gabriele Gatti, che ha illustrato un progetto Italia-india avviato dall´Area, e il rappresentante dell´Università di Udine, Paolo Coppola, del Dipartimento di Matematica ed Informatica. Entrambi hanno accompagnato l´assessore, assieme all´amministratore delegato di Friulia, Michele Degrassi, e all´amministratore delegato di Finest, Emilio Terpin, nella visita di oggi al Raman Research Institute dove hanno trovato ad accoglierli, assieme al presidente, Narenda Kumar, il direttore della Sissa, Stefano Fantoni. Fondato alla fine degli anni quaranta, l´istituto, fortemente sostenuto dal governo indiano, porta il nome del suo fondatore, un premio nobel per la fisica che per la sua nascita ha messo a disposizione la somma ricevuta da Stoccolma. Qui 50 professori, altrettanti ricercatori a contratto e 150 tecnici lavorano nei settori dell´astrofisica, della biochimica e dello studio dei cristalli liquidi, ambito in cui hanno realizzato scoperte fondamentali, svolgendo un´attività che ha molte interazioni possibili con i poli di ricerca di Trieste, un´attività illustrata dal direttore, Ravi Subrahmanyan. Sia Kumar (spesso a Trieste, dov´è di casa al Centro di Fisica teorica) che Subrahmanyan hanno dichiarato la loro piena disponibilità nel confronto di scambi di ricercatori e della realizzazione di gruppi di lavoro a progetto. Mentre la delegazione ufficiale era in volo per Bangalore, Fantoni aveva visitato ieri il Jawaharlal Nehru Center, altro importantissimo polo di ricerca scientifica e formazione avanzata di cui è presidente onorario il professor Rao, membro del Cnr. Qui lavora un gruppo di scienziati attivo nella simulazione numerica (da cui la simulazione di nuovi materiali anche di natura biologica) mentre altri 4 laboratori si occupano di nanostrutture e hanno già in atto una collaborazione con il Tasc (Laboratorio Teconoligia e Nano Scienza), presso il Sincrotrone di Trieste. _ . |
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MONZA, MARCO MARIANI, CANDIDATO SINDACO ALLE PROSSIME AMMINISTRATIVE LOCALI PER LA CASA DELLE LIBERTÀ: LE SCELTE FATTE DA MILANO IMBRIGLIANO LA BRIANZA |
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Monza, 8 marzo 2007 - Sulla vicenda Asam Spa, a seguito della riunione d ieri con le categorie imprenditoriali con i sindaci della Brianza, va registrata una dichiarazione di Marco Mariani, candidato sindaco alle prossime amministrative locali per la Casa delle Libertà: “ In questa vicenda – afferma Mariani - si continua a dimenticare il valore dell’autonomia briantea. Il centro sinistra su questo non riesce ad incidere perché da quanto Penati è presidente della Provincia, il sindaco di Monza Faglia antepone gli interessi ideologici a quelli del territorio; le scelte fatte da Milano imbrigliano la nostra Brianza, che appare come un bambino alle prese con un tutore chiamato ad amministrare i suoi beni. Insomma, l’Asam per la Brianza per noi rimane una grande fregatura, al di là di tutte le belle parole e delle buone intenzioni” . |
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NEI COLLOQUI DI LAVORO, UN ITALIANO SU DUE GONFIA LE PROPRIE COMPETENZE ESPERIENZE PRECEDENTI, INFORMATICA E LINGUE STRANIERE GLI ASPETTI SU CUI SI ESAGERA DI PIÙ. |
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Milano, 8 marzo 2007 - Secondo una ricerca condotta dalla società di head hunting Robert Half Executive Search, quasi la metà degli italiani (43%) nei colloqui di lavoro non dice la verità in merito alle precedenti esperienze lavorative. Inoltre, il 19% gonfia le reali competenze informatiche e il 9% la propria conoscenza delle lingue straniere. Mentre soltanto il 6% dichiara compensi maggiori della realtà. La rilevazione è stata condotta tra 1. 200 direttori finanziari e responsabili delle risorse umane (tra cui 50 italiani), di 11 paesi europei. Dall’indagine Robert Half Executive Search emerge, poi, che gli italiani non solo tendono a vantare competenze non vere, ma cercano di evitare argomenti delicati, quali per esempio le motivazioni per cui si vuole cambiare lavoro (28%), gli aspetti di debolezza personali e professionali (19%) e, di nuovo, le esperienze precedenti (11%) e le competenze linguistiche (11%). "I requisiti fondamentali da dimostrare, quando ci si candida per un’assunzione, sono l’affidabilità e la correttezza. Tuttavia è innegabile che esiste la tendenza da parte dei candidati a migliorare il più possibile la propria presentazione", spiega Vittorio Villa responsabile Robert Half Executive Search Italia. “In considerazione della relativa vischiosità del mercato del lavoro italiano, i manager a colloquio tendono addirittura a sorvolare sui temi che di per se non rappresentano una reale criticità: le motivazioni stesse della ricerca di un cambiamento professionale talvolta vengono taciute perché vissute come un insuccesso personale piuttosto che una conseguenza naturale dell’evoluzione del contesto lavorativo. ”. Di seguito le risposte dei direttori risorse umane e direttori amministrativi interpellati, alla domanda: “Quali sono gli argomenti su cui i candidati tendono a esagerare maggiormente durante i colloqui di lavoro?”:
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Italia |
media europea* |
Le esperienze di lavoro precedenti |
43% |
29% |
Le competenze informatiche |
19% |
4% |
La conoscenza delle lingue straniere |
9% |
12% |
Il livello di istruzione |
8% |
8% |
Lo stipendio |
6% |
12% |
Le capacità manageriali |
4% |
19% |
Altro/non so |
11% |
14% | Fonte: Robert Half Executive Search, 2007 (Nb: era possibile fornire più di una risposta) (*) Paesi di provenienza del campione: Italia, Germania, Francia, Gran Bretagna, Spagna, Svizzera, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Irlanda, Repubblica Ceca. . |
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DONNE E LAVORO A MILANO, UN’INDAGINE DELLA CDC |
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Milano, 8 marzo 2007 - 8 marzo festa della donna. E le donne milanesi rispetto al passato, in media, lavorano di più ma, escludendo le giovanissime, fanno meno figli delle donne del nord Italia. Le difficoltà maggiori le vivono le donne che lavorano ed in particolare le trentenni che, rispetto alle loro coetanee del ventennio precedente, raggiungono più tardi alcune tappe importanti della vita come l’indipendenza economica (prima 22 anni, ora 24 anni), il matrimonio o la convivenza (prima 24 anni, ora 25), il primo figlio (prima 25 anni ora 28). Solo una milanese su tre tra quelle con età compresa tra 30 e 34 anni ha figli, contro un rapporto che in Nord Italia è in media di tre su quattro. Fanno eccezione le immigrate residenti che, in alcuni casi, fanno addirittura più figli che nel proprio Paese di origine. Le più prolifiche le egiziane che a Milano fanno in media 5 figli contro una media di quasi 3 figli nel proprio Paese. Oltre una trentenne su due (56%) non fa figli, o decide di non farne altri, perché rendono difficile per la madre lavorare e tre su quattro perché crescere figli procura problemi e preoccupazioni. E quando hanno figli, li fanno sempre più fuori dal matrimonio (oltre 1. 400 nel 1991, oltre 4. 100 nel 2004 con un aumento del 188%) anche se le milanesi che lavorano non trovano abbastanza aiuto da parte del partner. Quasi una donna su due (42%) a Milano deve sia lavorare che occuparsi da sola di casa e figli contro la media nazionale del 25%. La zona Fiera - Gallaratese - Quarto Oggiaro la preferita dalle milanesi. Tra le nove zone di Milano è, infatti, la più scelta dalle donne (13,6%), soprattutto le single (13,8%) e le over 65 (14,5%). In generale, le milanesi si concentrano nelle zone tradizionalmente residenziali o popolari. Le milanesi più giovani scelgono soprattutto la parte ovest della città. Diverse le zone dove le milanesi scelgono di fare impresa. Rispetto alle scelte residenziali, molto più gettonato per le ditte femminili il centro (11,8%). Tra Lambrate e Città Studi ha sede, inoltre, quasi una ditta individuale femminile su sei (15,4%). Emerge da una elaborazione Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese 2007, del Comune di Milano e sul rapporto “Milano tra coesione sociale e sviluppo” della Camera di commercio di Milano. “Le donne – ha commentato Gianna Martinengo, presidente del Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile della Camera di commercio di Milano - sono sempre più attive e protagoniste sul mercato del lavoro specie grazie alle loro qualità, ma c´è ancora molto da fare per promuovere la presenza femminile. A partire dal lavoro autonomo e dalle imprese che giocano un ruolo importante sul nostro territorio. Nella crescita della competitività bisogna premiare il capitale umano, l’istruzione e il lavoro della conoscenza, elementi presenti e diffusi nell’universo in rosa”. . |
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IN OCCASIONE DELLE FESTA DELLA DONNA DIFFUSIONE DI UN SONDAGGIO CONDOTTO NEL 2007 DA AVON TRA LE DONNE DI TUTTO IL MONDO E L’INDICE DI EMPOWERMENT FEMMINILE GLOBALE, IL PRIMO DEL SUO GENERE |
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Milano, 8 marzo 2007 - Ieri 7 marzo Avon Products, Inc. Ha reso pubblici presso la sede delle Nazioni Unite a New York i risultati del sondaggio condotto nel 2007 tra le donne di tutto il mondo. All’inaugurazione del Global Summit for a Better Tomorrow, presentato dalla Virtue Foundation in collaborazione con Avon, Andrea Jung - Chairman e Ceo di Avon – ha illustrato questi risultati in un evento, che raccoglie le voci più rappresentative sul tema delle problematiche femminili nel mondo moderno. In concomitanza con la Festa della Donna, il sondaggio, condotto su 8000 donne di 16 paesi diversi, misura i livelli di soddisfazione e di empowerment femminile e non ha precedenti quanto a obiettivi ed estensione. Il sondaggio e l´indice di empowerment femminile globale Avon 2007 mostrano differenze significative e obiettivi comuni nella percezione che le donne di tutto il mondo hanno nei confronti dell´empowerment femminile e mettono in evidenza possibilità di miglioramento future per le donne. Il report completo è disponibile su www. Avon. Com . L´indice di Empowerment Femminile Globale Avon 2007 ha analizzato le percezioni delle donne su 6 aspetti della propria vita quotidiana, ricavando un unico valore di empowerment mondiale: 64, in una scala da 0 a 100. Questo significa che le donne di tutto il mondo hanno coperto due terzi del cammino per raggiungere una percezione di empowerment completa. Nei paesi sviluppati l’indice è 70; in quelli in via di sviluppo è 61. In tutto il mondo la soddisfazione delle donne è massima per quanto riguarda gli aspetti più personali dell´esistenza: controllo sulla propria vita (92% si sono dichiarate molto/abbastanza soddisfatte), libertà decisionale in materia religiosa o spirituale (89% molto/abbastanza soddisfatte) e livello di cure e assistenza dedicate alla propria famiglia (88% molto/abbastanza soddisfatte). In tutti i paesi sviluppati e in via di sviluppo, la grande maggioranza delle donne ritiene che il proprio futuro sia roseo. Più di sei donne su dieci ritengono che tra dieci anni una donna diventerà capo di stato del loro paese. Da notare soprattutto che nei paesi in cui le difficoltà sono maggiori, ossia nei paesi in via di sviluppo, le donne sono più ottimiste sul loro futuro rispetto alle donne dei paesi sviluppati. Nei paesi in via di sviluppo i due terzi delle donne sono convinte che tra dieci anni le giovani avranno una vita migliore rispetto ad oggi, quasi il doppio rispetto alle donne dei paesi sviluppati. Nella scuola e nel mercato del lavoro vi è un ampio margine di miglioramento: Le donne dei paesi in via di sviluppo sono notevolmente insoddisfatte delle opportunità di studio a loro disposizione. In questi paesi, pur essendo un fattore critico per i successi futuri delle donne e per un maggiore empowerment femminile, le opportunità di studio hanno ottenuto gli ultimi posti della classifica. In termini di lavoro e carriera, solo 4 donne su 10 sono soddisfatte dell’opportunità di trovare un lavoro pagato e perseguire la carriera prescelta. In quest´area la distanza tra la soddisfazione delle donne nei paesi sviluppati (52%) e nei paesi in via di sviluppo (33%) è piuttosto pronunciata: 19 punti percentuali. Nel sondaggio Avon 2007 le donne sono state intervistate su livello di soddisfazione e senso di empowerment valutato in base a 34 aspetti della loro esistenza. Tali aspetti coprono sei aree: (1) potere decisionale in famiglia e assistenza familiare, (2) partecipazione alla vita sociale e civile, (3) indipendenza economica, (4) salute e sicurezza, (5) opportunità di studio e (6) opportunità di lavoro e di carriera. Tutte queste aree contribuiscono insieme a descrivere il concetto di empowerment che passa attraverso il conseguimento di bisogni essenziali, l´accesso alle opportunità e alla loro realizzazione e il raggiungimento di parità e indipendenza. Derivato in base ai risultati del sondaggio, l´Indice di Empowerment Femminile Globale Avon 2007 è calcolato partendo dai livelli di soddisfazione medi rilevati negli indici delle sei aree. L’indice si è tradotto in un unico dato in grado di esprimere qual è in tutto il mondo la percezione che le donne hanno dell´empowerment femminile. In Italia gli indici di soddisfazione riguardanti le sei aree citate mostrano che, in misura più marcata rispetto ad altri paesi sviluppati, le donne italiane sentono particolarmente sviluppato l´empowerment nell´area Potere decisionale in famiglia e assistenza familiare, un fattore che è anche caratteristico della cultura mediterranea. Il secondo fattore in ordine di importanza è Partecipazione alla vita sociale e civile, seguito da Indipendenza economica e dalle Opportunità di studio. I fattori che occupano i posti più bassi della classifica sono Salute e sicurezza e soprattutto Opportunità di lavoro e di carriera. "Siamo consapevoli che le donne di tutto il mondo continuano a godere di una sempre maggiore libertà e di un crescente successo, e lo diciamo con soddisfazione", afferma Andrea Jung, presidente e Ceo Avon. "Dall´empowerment economico al desiderio di migliorare la propria istruzione, sicurezza personale e salute, in questa ricerca abbiamo sentito donne provenienti da ogni parte del mondo esprimere speranza per un futuro migliore. Siamo particolarmente incoraggiati nel sentire che l´ottimismo più convinto giunge da donne che abitano in paesi che hanno ancora molta strada da percorrere". "Avon è impegnata nel difficile lavoro di promuovere l´empowerment femminile nelle famiglie, nelle comunità e nei paesi di appartenenza. Il progresso femminile è subordinato a tutte queste aree dell´empowerment" ha aggiunto Jung. "Grazie a questo nuovo indice abbiamo anche una sorta di "roadmap" che ci consente di vedere e di capire come per le donne di tutto il mondo le maggiori opportunità non realizzate risiedano nel lavoro, nella carriera e nelle opportunità di studio". “Mai prima d´ora siamo riusciti ad ascoltare la voce di un numero così elevato di donne di tutto il mondo in un unico studio perfettamente incentrato sulle loro vite, sul loro futuro e sugli aspetti per loro più importanti” ha affermato Xiaoyan Zhao, Vice-president Senior e Global Director di Gfk Roper Public Affairs. “Questi dati sono indispensabili per la comprensione e il miglioramento continuo delle condizioni di vita delle donne di tutto il mondo. ” Il sondaggio e l´indice di empowerment femminile globale Avon 2007 sono stati condotti dalla Gfk Roper Public Affairs, con sede a New York City, Usa, in collaborazione con affiliati e partner nazionali. I dati relativi all´indagine condotta in Cina sono per gentile concessione della Horizon Research and Consulting cinese. Sono stati selezionati campioni della popolazione non rurale di ogni paese. In ogni paese sono state intervistate 500 donne di età superiore ai 18 anni. In Brasile, Messico, Venezuela, Cina, India, Filippine, Egitto, Sudafrica e Turchia le donne sono state intervistate di persona e a domicilio con selezione casuale degli indirizzi. Negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Germania, Italia, Polonia, Russia e Giappone sono invece state utilizzate interviste telefoniche a numeri selezionati con il sistema di campionatura digitale Rdd (Random Digit Dialing). Le interviste sono state effettuate tra il 12 e il 29 gennaio 2007. I dati di ciascun paese sono stati ponderati in base a età e livello di istruzione in modo da riflettere in modo accurato la distribuzione della popolazione rappresentata. Per il campione totale di 8000 donne, l´errore di campionatura è dell´ordine di +/- 1,1%. Per quanto riguarda l´analisi dei dati, in base alla metodologia della Banca Mondiale, i "Paesi sviluppati" comprendono Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Italia e Giappone; i “Paesi in via di sviluppo” comprendono invece Polonia, Russia, Brasile, Messico, Venezuela, Cina, India, Filippine, Egitto, Sudafrica e Turchia. Per le dimensioni del campione “Paesi sviluppati” pari a 2500 unità, l´errore di campionatura è dell´ordine dell´1,9%, mentre per le dimensioni del campione "Paesi in via di sviluppo" pari a 5500 unità, l´errore di campionatura è dell´ordine dell´1,4%. . |
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MEETIC PRESENTA I RISULTATI DI UN SONDAGGIO EUROPEO SUL RUOLO DELLA DONNA: IL 21 ° SECOLO SARA’ AL FEMMINILE? INIZIO DEL 2007: C’È QUALCOSA DI NUOVO NELL’ARIA. UNA NUOVA TENDENZA, FORSE ANCHE UN CAMBIAMENTO PROFONDO DELLA SOCIETÀ: IL POTERE ALLE DONNE? |
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Milano, 8 marzo 2007 - Meetic ha realizzato una ricerca paneuropea (6258 questionari completi) sui single, uomini e donne, dai 18 ai 50 anni per capire se è vero che il ruolo della donna è cambiato e cosa pensano di questo cambiamento. Ecco cosa è stato chiesto e quali sono state le risposte più significative: 1) Le regole nel gioco della seduzione: su internet e nella vita reale. La donna che fa il primo passo …. È una sorta di nuova regola. Nel gioco della seduzione i clichè sono indeboliti dai fatti. Una larga maggioranza d’Europei (oltre il 55%) non presta attenzione al sesso della persona che prende l’iniziativa, anche se per le donne latine (61%) è sempre l’uomo a dover fare il primo passo (53% nella fascia dai 18 ai 24 anni), nei paesi meno caldi, come ad esempio la Germania, il 54% crede sia un atteggiamento antiquato (60% degli uomini e 45% delle donne)! 2) Internet per combattere la timidezza? Nella vita reale è più difficile compiere il primo passo, per il 67% degli Europei non lo è quando si tratta di farlo in internet. Il 53% dei single dichiara che preferisce fare il primo passo piuttosto che lasciarlo fare all’altro. In Italia le donne sono più discrete: solo il 26% prende l’iniziativa in internet e l’11% nella vita reale. In Svezia le generazioni più mature sono meno timide: fa il primo passo il 42% dei 45-54 enni. In Francia il dato è interessante il 56. 5% dei 25-34 enni e il 40% delle donne di tutte le età fanno il primo passo. 3) Voce e video, nuovi strumenti per sedurre? Ai single Europei è stato chiesto se ritengono come necessario vedere e sentire una persona prima di incontrarla. Il 64% afferma che è necessario sentirne la voce. Il 70% delle Svedesi preferisce sentire la voce dei propri interlocutori, gli olandesi la pensano allo stesso modo in particolare i giovanissimi (60% of the 18-24 enni) e i più maturi (63% degli ultra 50 enni). Il 42% dei Tedeschi e il 50% degli Spagnoli (54% tra i 35-44 enni) trovano questo strumento molto interessante. Per l’85% degli ultra 50 enni Francesi il telefono è uno step fondamentale per potersi incontrare in seguito. 4) Contatti simultanei Su Meetic non è raro avere più contatti contemporaneamente ma il 50% non lo fa di proposito. Cosa pensano gli uomini e le donne dei contatti simultanei? Il 25% lo considera inappropriato, un altro 25% crede che sia una cosa normale e il restante 50% non lo considera proprio. In Svezia, il paese dell’uguaglianza sessuale, gli iscritti sono indulgenti verso questo modo di comportarsi e il 50% lo definisce una cosa normale così come il 30% dei Tedeschi, il 40% degli Italiani e Spagnoli e il 35% dei Francesi. 5) Una donna prende l’iniziativa, l’uomo viene sedotto? Tra le 6258 risposte l’aggettivo più scelto è “seducente” (53%) seguito da “naturale, normale” (44%) e solo 3% utilizza “inappropriato”. Un’attitudine che l’85% degli spagnoli considera semplicemente normale, regolare. In Francia il 33% degli uomini lo considera un comportamento normale mentre lo 0,7% degli uomini e il 10% delle donne lo considera inappropriato. In Italia gli uomini 48,5% sono attratti e il 50,3% lo considera normale, per la maggior parte delle donne (86,4%) invece è normale. L’8,3% delle donne lo considera inappropriato contro l’1,2 % degli uomini. 6) Il cambiamento nel rapporto tra uomo e donna: come si sta evolvendo il ruolo della donna nella società? Vecchi pregiudizi. Una donna che invita un uomo fuori a cena è possibile o avviene solo nei Paesi nordici dove l’uguaglianza sessuale è più presente? Il 43% degli Spagnoli e il 50% degli Svedesi pensano sia normale ad eccezione del primo appuntamento dove invece è giusto che sia l’uomo a pagare. , (55% dei 18-24 enni tedeschi, 45% dei 25-34 enni degli olandesi). 42% delle donne italiane lo considera inappropriato. 7) Divisione dei compiti nella vita in famiglia Il 70% degli Europei giudica necessaria la divisione dei compiti in casa Sulla gestione dei bambini invece troviamo dei pareri discordanti: in Svezia l’80% è favorevole all’idea che sia l’uomo a stare a casa a badare ai figli mentre la propria partner è al lavoro. All’opposto i Tedeschi l’85% degli uomini e l’ 80% delle donne lo considera possible solo in caso di necessità. In Francia, Italia e Spagna, c’è un equilibrio perfetto tra chi è pro e chi è contro (50% circa). In Francia e Spagna la fascia di età dei giovani che tollerano che siano i padri a stare a casa è quella dei 25-34 enni, in Italia invece è un po’ elevata: 35-44 enni. 8) Cambiamento anche all’interno delle aziende. In generale dalla maggior parte delle risposte si evince che le donne sono trattate in maniera migliore e con uguaglianza rispetto agli uomini nel mondo del lavoro. Molte persone hanno dichiarato che le donne sono pagate tanto quanto gli uomini e che non gli creerebbe alcun problema guadagnare meno della propria partner. Guardando nei diversi Paesi si trovano però delle disparità. Il 70% degli uomini italiani e il 64% delle donne pensano che le donne siano pagate tanto quanto gli uomini nello stesso ruolo. Il 78% degli uomini non avrebbe alcun problema con l’avere un capo donna. Gli Spagnoli sono meno d’accordo (52% delle donne over 55 affermano di guadagnare meno degli uomini in uno stesso ruolo e con le stesse funzioni). In Olanda il 45% dei 35-44 enni afferma che ci siano differenze e il 30% dei 18-24 enni (uomini e donne) non vedono in modo positivo donne che ricoprono incarichi importanti. In Svezia tutti credono sia giusto che le donne ricoprano ruoli importanti o che possano guadagnare più dei loro partner ma un buon 62% afferma che ci siano differenze in termini di stipendio. In Germania invece esiste una netta differenza negli stipendi ( 60% delle donne e 46% degli uomini). In Francia il 57% delle donne lamenta uno stipendio più basso, ma il 90% degli uomini non avrebbe problemi a guadagnare meno delle proprie partner e oltre il 70% ad avere delle donne come capi. 9) Le donne sono brave manager perchè… In tutti i paesi i singles sono pro donne in posizioni di spicco in azienda (80% in Germania, 95% in Svezia e Spagna, il 96% in Francia, 94,2% in Italia). Le qualità professionali associate alle donne sono: l’organizzazione, la loro capacità seduttiva e il sapere ascoltare Le loro debolezze? Sensibilità, mancanza di autorità naturale o mancanza di flessibilità (4. 5% degli uomini francesi). 10) E in politica? Se una donna si candidasse alle elezioni la maggior parte delle donne europee la voterebbe ma solo a fronte di un programma politico di loro gusto (oltre il 45% delle donne olandesi, 75% delle italiane, 49% delle francesi e 53% delle tedesche). Gli uomini confermano questa tendenza in Italia e in Spagna (68%) ma non nei paesi nordici: 50% dei Tedeschi, Olandesi e Svedesi non credono che il sesso di un candidato sia decisivo nella loro scelta. I francesi (48%), ammettono che sarebbero tentati di votare una donna se questa proponesse un programma adatto a loro. 11) Il 21 secolo sarà al femminile? Quest’ultima domanda, in generale, rivela che gli automatismi tra uomo e donna sono ancora vivi. Le donne tendono a pensare che il mondo funzionerebbe molto meglio se ci fossero loro a capo (53% in Svezia, 32% nei Paesi Bassi, 49% in Italia e 40% in Francia). Gli uomini sperano che il 21 secolo non sia al femminile (56% in Spagna, 69% in Germania, 58% in Francia e 43,7% in Italia). . |
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IMPRENDITORIA FEMMINILE: PARTE IL PROGETTO “IMPRESE MATURE” PROGRAMMA REGIONALE-LEGGE 215/92: AL VIA IL PERCORSO DI ASSISTENZA PER LE AZIENDE VINCITRICI DEL BANDO REGIONALE |
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Viterbo, 8 marzo 2007 – Sono cinque le aziende vincitrici del bando pubblicato il 10 luglio scorso per l’offerta di “Servizi a sostegno dell’imprenditoria femminile matura nella provincia di Viterbo” (Programma Regionale L. 215/92), al quale potevano partecipare le imprese appartenenti al settore agricolo, manifatturiero (industriale e artigianale), commercio, servizi e turismo, costituite da almeno 24 mesi e da non più di 60. “Il bando per il sostegno dell´imprenditoria femminile matura della provincia di Viterbo - come sottolinea Giulio Curti, del Centro per l’Imprenditorialità (Cpi) di Bic Lazio a Viterbo - ha offerto un percorso innovativo di supporto allo sviluppo delle imprese. A questo proposito vorrei evidenziare due aspetti particolarmente importanti: il valore della sperimentazione di questo percorso, dato dall’insieme dei servizi offerti (tutoraggio, formazione e assistenza tecnica) ed il cui monitoraggio è coordinato da Bic Lazio con la collaborazione della Camera di Commercio di Viterbo e Rete Camere, e soprattutto la qualità delle aziende che sono state selezionate, con le quali avvieremo certamente un interessante percorso di crescita”. In piena sintonia è Vita Sozio, presidente del Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Viterbo, la quale ha dichiarato: “Nella nostra provincia le imprese femminili sono molto diffuse ma, tranne alcune eccellenze, faticano a consolidarsi e a crescere verso i mercati nazionali ed esteri. Questo progetto, modellato sulle esigenze della realtà locale, può essere considerata la prima pietra per un cambiamento della cultura d’impresa rosa, capace di aprirsi alle nuove sfide e d’interpretare le trasformazioni in corso”. Bic Lazio in collaborazione con il Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Viterbo e Rete Camere, punta in questo modo ad offrire un’opportunità di crescita e di sviluppo a quelle imprese femminili che negli ultimi anni hanno contribuito in maniera significativa al miglioramento competitivo del tessuto socio-economico del viterbese. Le aziende vincitrici (Tessili Antichi srl, World Group srl, la Sartoria delle Favole, Il Piccolo Principe; la Maison D’estetiques) saranno presenti in un incontro che si terrà l’ 8 marzo presso il Cpi Bic Lazio di Viterbo, c/o Cefas in viale Trieste 127, dalle ore 9. 30 alle 13. 00. Al tavolo dei relatori interverranno: Vita Sozio, Presidente Comitato imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Viterbo; Giulio Curti, Responsabile Cpi di Viterbo; Monica Onori, Rete Camere. Per quanto riguarda il settore di appartenenza delle imprese vincitrici: Tessili Antichi è una azienda di Viterbo e si occupa di studio, conservazione e restauro di opere d’arte tessili; World Group è una azienda di Tarquinia con esperienza nel settore del Food & Beverage che commercializza attrezzature professionali del settore bar; Sartoria delle Favole di Rossana Mastrangelo è un laboratorio artigianale di Viterbo per la realizzazione di costumi per lo spettacolo; Piccolo Principe di Tuscania, opera nel settore del commercio di abbigliamento per bambini; Maison D’estetiques, è un importante centro estetico di Acquapendente. Alle imprese verranno presentati i tutor a loro assegnati, e gli verrà illustrato il contenuto e la tempistica dell’intero percorso di assistenza. Nel corso della mattina, ci sarà inoltre una comunicazione sulla tema della “Conciliazione” da parte di Rete Camere. . |
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"CARISSIMI UOMINI, PER QUESTO 8 MARZO HO DECISO DI SCRIVERE A VOI" LETTERA APERTA DI SUSANNA CENNI L´ASSESSORE:"FERMATEVI A PENSARE ALLA VIOLENZA E ALLA CONCILIAZIONE TRA TEMPI DI VITA E LAVORO" |
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Firenze, 8 marzo 2007 - E se una volta tanto l´8 marzo fosse un giorno di riflessione per gli uomini sul gap di genere? Sulle discriminazioni e le difficoltà che ancora influenzano la vita delle donne? Le donne ormai conoscono bene le cifre delle mancate parità effettive, e su di esse riflettono, si confrontano, dibattono, costruiscono proposte? ma il genere maschile? Per questo 8 marzo, arricchito in valore e in significato dalla celebrazione dell´Anno europeo per le Pari Opportunità per tutti, vorrei proporre agli uomini toscani di fermarsi un attimo a pensare, partendo dalla loro differenza di genere, a quale potrebbe essere il loro contributo su due grandi questioni: la violenza sulle donne e la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro. “Carissimi, l´ 8 marzo, nonostante i "deragliamenti" commerciali e culturali, continua ad essere un´occasione importante in cui il passato e il futuro delle donne s´incontrano, mostrandoci i diritti acquisiti e quelli non ancora raggiunti e tenacemente negati. Un giorno in cui è lecito fermarsi e guardare indietro, verso la strada fatta, e poi avanti, verso il futuro, con tutto quello che c´è ancora da fare e da costruire. La nostra società ed anche la nostra regione, che è sempre stata un passo avanti nella capacità di fornire risposte avanzate in campo sociale e culturale, ha bisogno per crescere ancora, di includere il tema dell´emancipazione femminile in ogni campo e al centro di una riflessione e di un agire comune. Uomini e donne insieme potranno farlo, chiedo a voi di fare la vostra parte. La violenza sulle donne è tornata in maniera prepotente all´attenzione di tutti noi nei mesi passati, evidenziando la negazione dell´autodeterminazione e dell´inviolabilità del corpo femminile, non solo in luoghi lontani da noi, ma drammaticamente anche nel nostro Paese, nelle nostre città. E´ stato importante il primo passo che gli uomini hanno fatto: la "campagna del Fiocco bianco" promossa dallo scrittore, consulente, formatore e oratore, Michael Kaufman, il quale ha iniziato a ragionare su cosa gli uomini potevano fare contro la violenza sulle donne, e quindi a veicolare messaggi a uomini e ragazzi tesi a costruire modelli positivi di rispetto e di scambio reciproco. Sono questi gli importanti valori che vi chiedo di continuare ad esprimere nei confronti delle donne (come verso i bambini e le bambine) in ogni momento e in ogni luogo, per sconfiggere una piaga ignobile di violenza e di regressione. L´altro grande tema su cui sarà fondamentale il vostro agire è la conciliazione, e cioè la possibilità di scardinare quella fatica che oggi vede sulle spalle delle sole donne la famiglia, il lavoro, la cura dei bimbi e degli anziani, l´organizzazione della dimensione familiare. Lo sapete che anche oggi in Toscana (come in tutta Europa) le ragazze sono più istruite, più formate, più preparate dei loro colleghi maschi? Nonostante questo, la loro possibilità di intraprendere lavori, carriere ed accedere ad importanti responsabilità, è fortemente condizionata dall´arrivo dei figli e dalla difficoltà a conciliare questa grande gioia con il lavoro. L´istat ci dice che negli ultimi vent´anni, la partecipazione degli uomini a quel lavoro di cura della famiglia è cresciuto mediamente di 11 minuti. Un po´ poco converrete! E allora, anche in questo ambito, le cose cambieranno solo quando decideremo insieme di cambiare la situazione e l´organizzazione rigida del nostro sistema economico, sociale, delle nostre imprese, ma anche dell´agire individuale. Molto possono fare le Istituzioni, le imprese, le loro organizzazioni, la politica: la guida di questi ingranaggi è quasi totalmente in mani maschili. Ma molto possono fare nella sfera individuale i mariti, i compagni, i padri, i figli, i colleghi di lavoro o di studio nella quotidianità affinché non faccia più notizia un padre che prende un congedo per paternità. Ai bambini ed alle bambine di oggi, che poi saranno il nostro futuro, possiamo fare una promessa insieme? Io proporrei un impegno affinché quella Toscana del 2020 (alla quale in questa regione guardiamo pensando le cose da fare) accolga le generazioni future al meglio, offrendo loro le stesse opportunità, la stessa dignità ma anche gli stessi ostacoli da poter superare, facendo in modo che uomini e donne abbiano le stesse occasioni. Investire sui giovani e sulle donne, investire sulle ragazze significa costruire una collettività migliore per tutti quanti noi. Buon 8 marzo. “ Susanna Cenni . |
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CITAZIONI DI DONNE PER LE DONNE LUISA GNECCHI E MARTHA STOCKER HANNO PRESENTATO UNA PUBBLICAZIONE IN OCCASIONE DELLA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA 2007 |
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Trento, 8 marzo 2007 - La Vicepresidente della Regione Luisa Gnecchi e l’Assessora regionale Martha Stocker hanno presentato ieri la pubblicazione „Zitate von Frauen für Frauen/zitazions de y per ëiles/Citazioni di donne per le donne“. Si tratta di un block notes in cui sono contenute citazioni e brevi cenni biografici in quattro lingue di 100 donne di diversi paesi provenienti dai settori della filosofia e teologia femminista, della scienza e della ricerca, della letteratura, dell’arte e della politica. Sul taccuino si può trovare, inoltre, la lista di tutte le donne vincitrici del premio Nobel dal 1903 ad oggi. Dire le cose come stanno e trasformare il mondo passo per passo è, a detta delle due esponenti politiche, uno degli obiettivi che intendono raggiungere con questo taccuino di citazioni che vuole rendere le donne visibili, mostrare mondi di donne, invitare le donne a far proprio il sapere femminile oppure semplicemente sfogliare questo tesoro di conoscenze femminili annotando i loro appunti, le loro idee ed i loro pensieri. Il taccuino contiene più di 100 citazioni di donne di tutto il mondo riguardanti argomenti che svolgono un ruolo nella vita delle donne, comprese in 144 pagine e selezionate, raccolte e assemblate da un punto di vista femminista, con l’aggiunta di brevi informazioni sulle donne citate. Una raccolta, hanno detto Stocker e Gnecchi, di saggezza femminile, esperienza e sapienza, un tesoro di pensieri ed un aiuto per controbattere alle dichiarazioni antifemministe. “Se diamo visibilità alle donne, studiamo la storia delle donne, ci riferiamo alle pioniere, seguiamo le loro orme e diciamo le cose come stanno, trasformiamo noi e il mondo” hanno precisato le due esponenti politiche. Il taccuino di citazioni della Regione si può richiedere gratuitamente negli uffici delle due assessore regionali. Il prossimo anno Martha Stocker e Luisa Gnocchi intendono raccogliere citazioni di donne della nostra regione. Tutte le donne sono invitate a scrivere i loro pensieri o frasi di donne, affinché possano essere pubblicate in un taccuino di citazioni. L’immagine delle donne vincitrici del premio Nobel è dell’artista Sybille Kramer Tezzele ed è già stata utilizzata per una campagna di Amnesty International contro la violenza degli uomini sulle donne. Gabi Veit si è occupata della veste grafica. Le due collaboratrici delle assessore Gnecchi e Stocker, Heidi Hintner e Siegrid Pescoller, hanno curato la pubblicazione. Uno sguardo alle fonti: Alexandra Kollontai, Hilde Domin, Andreina Emeri, Georgia O’keefe, Peggy Guggenheim, Maria von Ebner-eschenbach, Emily Dickinson, Luise F. Pusch, Jenny Holzer, Johanna Dohnal, Barbara Duden, Eleanor Roosvelt, Saffo, Alda Merini, Ingeborg Bachmann, Nilde Iotti, Valie Export, Pearl S. Buck, Hannah Höch, Olympe de Gouges, Virginia Woolf, Audre Lorde, Rosa Luxemburg, Rita Levi-montalcini, Arundhati Roy, Simone Veil, Maria Montessori, Katherine Mansfield, Rut Bernardi, Hedwig Dohm, Simone de Beauvoir, Etty Hillesum, Hannah Arendt, Rachel Carson, Coco Chanel, Mary Daly, Senta Trömel Plötz, Adriana Zarri, Maya Angelou, Luce Irigaray, Djuna Barnes, Betty Friedan, Wangari Maathai, Flora Tristan, Christine de Pizan, Karoline von Günderode, Emma Goldman, Lena Vandrey, Adrienne Rich, Hildegard von Bingen, Gertrude Stein, Ségolène Royal, Gertrude Stein ecc. Le donne interessate possono rivolgersi a Regione autonoma Trentino-alto Adige Piazza Sernesi 3 – Bolzano Martha Stocker: martha. Stocker@region. Tnst. It oppure 0471 322 144 Luisa Gnecchi: luisa. Gnecchi@regione. Taa. It oppure 0471 322 164 . |
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“L’8 MARZO NON È FESTA CONSUMISTICA, MA OCCASIONE PER RIFLETTERE SUI PROBLEMI DELLA DONNA E DELLE PARI OPPORTUNITÀ” PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI CATERINA UNTERVEGER, DONNA FOTOGRAFA |
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Trento, 8 marzo 2007 – Non poteva esserci modo migliore di festeggiare l’8 marzo, che la presentazione di un libro dedicato a una donna: “Caterina Unterveger (1830-1898). Una donna nella storia della fotografia trentina”. “È, questo, il quinto album di una fortunata collana cominciata solo due anni fa – ha detto con soddisfazione la vicepresidente Margherita Cogo, parlando nella Sala Aurora di Palazzo Trentini, a Trento, dinnanzi a un folto pubblico che poteva contare su una netta prevalenza di presenza femminile. – E se nel 2005, alla vigilia dell’8 marzo di allora, presentammo il volume di apertura, quel “Professione Donna” che faceva il punto sui cambiamenti sociali intervenuti negli ultimi decenni nel lavoro al femminile, oggi, sempre alla vigilia di una festa che ha ben poco da festeggiare, e che invece dovrebbe farci riflettere sulle difficoltà che ancora incontrano le donne ad affermarsi nella società, siamo qui a parlare di un’altra donna”. Di Caterina (Cattina) Unterveger, sorella del più noto Giovanni Battista Unterveger, fotografo anche lui, si sapeva poco e pochissime erano le sue fotografie rimaste negli archivi. “Il libro che presentiamo oggi – ha proseguito la Cogo, – vuole da un lato testimoniare questa povertà di materiale iconografico, ma anche la sua altissima qualità, e proporre allo stesso tempo la precisione e la profondità dei saggi storici e critici che accompagnano la galleria delle foto. In queste pagine troviamo tutta la storicità dell’essere state donne nell’Ottocento trentino, con le difficoltà, le battaglie contro gli stereotipi, le rinunce e anche le sconfitte subite, ma troviamo anche tutta l’attualità di una donna che, vicino a quella Tina Modotti di cui il teatro parlerà stasera a Mori, sa comunque tener duro e proseguire nella sua professione prima e nel mondo dell’arte poi. Provate a vedere, entrando in un Museo – ha poi detto provocatoriamente la vicepresidente, – quante siano le opere esposte che portano una firma al femminile! Provate a vedere quante siano le personali di artisti donne. A questo, serve l’8 marzo di domani: a riflettere sui problemi delle pari opportunità, oggi come allora”. Hanno poi preso la parola Laura Dalprà, soprintendente per i beni storico-artistici; Giliola Foschi, critica e storica della fotografia, collaboratrice di numerose riviste specializzate, che ha inquadrato la figura di Caterina Unterveger nel panorama della fotografia italiana; Katia Malatesta, che è l’autrice della ricerca storica che ha supportato il libro. Cameriera e maestra di ricamo, quindi viaggiatrice e imprenditrice di successo, Caterina o “Cattina” Unterveger – sorella del pioniere della fotografia trentina Giovanni Battista – si ritagliò a sua volta un ruolo, ancorché minore, in questo stesso settore che per tutta la seconda metà dell’Ottocento in Trentino rimase legato all’iniziativa maschile. Il volume “Caterina Unterveger (1830-1898). Una donna nella storia della fotografia trentina”, a cura di Katia Malatesta, è il quinto numero della collana “Album”, edita dalla Soprintendenza per i Beni Storico-artistici allo scopo di valorizzare i fondi presenti nell’Archivio Fotografico Storico della Provincia Autonoma di Trento. La monografia costituisce un primo passo per cominciare a fare luce sul contributo femminile alla storia della nuova arte in Trentino. È infatti ancora avvertita l’esigenza di accertare, anche in termini puramente quantitativi, la presenza delle donne sulla scena dell’arte e dell’industria fotografica, nell’ambito di quel censimento capillare dei fotografi e degli atelier che si riconosce necessario per ricostruire quotidianità ed emergenze dell’antica fotografia italiana. All’esame del lascito fotografico di Caterina, l’Album premette una sezione biografica che presenta i risultati di un’attenta ricerca documentaria con consistente apporto di notizie inedite. L’insolito percorso esistenziale di Cattina rappresenta un nuovo tassello per una visione articolata della condizione della donna nel secondo Ottocento, toccando fenomeni importanti come l’emigrazione al femminile e la partecipazione delle donne al movimento cattolico di fine secolo. Complessa e a tratti anche dolorosa, la sua biografia concorre anche a chiarire la vicenda complessiva di una famiglia che, grazie all’azione sistematica del fratello Giovanni Battista, lasciò una documentazione preziosa dell’ambiente e della società trentina nello snodo cruciale tra tradizione e modernità. La Protagonista: Caterina Unterveger, La Vita, La Fotografia - La ricerca d’archivio ha confermato le notizie trasmesse con qualche reticenza dalle memorie familiari, precisando l’immagine colorita di quel “carattere bizzarro” e di quello “spirito inquieto” ai quali si è voluto legare lo sviluppo dell’esistenza irregolare di Caterina. Nata a Trento il 23 agosto 1830 da Giovanni Unterveger, custode delle pubbliche carceri, e Domenica Moggioli, levatrice approvata, Cattina negli anni dell’infanzia e della prima giovinezza condivise con i congiunti le sfortunate traversie che seguirono il licenziamento del capofamiglia. La ragazza, tuttavia, ricevette una buona alfabetizzazione assieme ad una specifica istruzione nei lavori femminili e nel ricamo. Negli anni che seguirono l’allontamento dal tetto familiare Caterina rimase nubile e costruì la propria indipendenza con tenace volontà di affermazione, flessibilità e abilità imprenditoriale. Dopo un soggiorno a Brescia al servizio dei conti Terzi Lana, la svolta giunse alla fine del 1875, quando la Unterveger, a 45 anni compiuti, partì per l’America Latina, dove soggiornò brevemente in contatto con la redazione del giornale trentino “La Voce Cattolica”. In data 1 febbraio 1876 il periodico pubblicò tre lettere firmate Cattina Unterweger inviate nelle settimane precedenti da Rio de Janeiro; in questi documenti, integralmente riportati nell’Appendice della monografia, le notazioni personali rimangono a margine del ricco corredo di notizie sull’emigrazione trentina in Brasile con cui Caterina contribuì – abbracciando il partito di chi cercava di scoraggiare il fenomeno – alla campagna di informazione condotta sull’argomento dal giornale cattolico. Entro il maggio del 1876 Caterina tornò a Trento, quindi a Brescia dove aprì una rivendita di prodotti di cartoleria, articoli religiosi e materiali fotografici. Il prodotto di maggiore successo della “Cartoleria Cattina Unterveger”, sita a pochi passi dal Duomo, in rapporto privilegiato con i vertici diocesani, fu quel pluripremiato Elisir a base di rabarbaro ed erbe che Caterina mise a punto dopo il ritorno dal Brasile. Il tonico avrebbe avuto larga fortuna, sopravvivendo alla morte dell’inventrice che si spense di “marasma senile” presso l’Ospedale Santa Chiara di Trento il 29 luglio 1898. In questo complesso percorso, grazie all’esempio del fratello, si inserisce anche la fotografia. Secondo il ricordo del pronipote Mario Unterveger, Caterina apprese da Giovanni Battista il segreto della produzione delle nuove lastre alla gelatina-sali d’argento e ne fece prontamente un’aggiunta al suo catalogo di attività. In questo modo la Unterveger si inserì con intuito d’imprenditrice nella fase di passaggio tra la prima età artigianale della fotografia e il suo passaggio all’industria. I modelli del fratello e la familiarità con i procedimenti e i materiali, oltre al bagaglio di schemi compositivi ricavati dalla sua esperienza del ricamo, allora più legato alla grafica di quanto oggi si potrebbe immaginare, l’avrebbero poi naturalmente guidata, in età già avanzata, a impegnarsi di persona nella produzione di immagini fotografiche. L’ipotesi è suffragata dalla sopravvivenza di alcune stampe databili agli ultimi anni del secolo che portano il suo nome stampigliato sulla montatura. Nel piccolo nucleo si segnalano le riproduzioni di stampe, documenti di un gusto legato ai valori della grande tradizione pittorica italiana, che nella prevalenza di soggetti a carattere sacro suggeriscono un collegamento con lo speciale indirizzo commerciale della cartoleria bresciana. Sono numerose anche le vedute, in massima parte realizzate a Trento, modellate con fedeltà sui prototipi del fratello e al pari di quelli legate alla precedente produzione pittorica e a stampa, come dimostrano alcuni puntuali confronti segnalati dal volume. Nel gruppo, l’illustrazione delle storiche emergenze ecclesiastiche e civili della città si sposa con una precisa attenzione alle maggiori novità dell’epoca, che consente di leggere le modifiche nell’assetto urbano intervenute sotto il governo del podestà Paolo Oss Mazzurana. L’impegno di Caterina, tuttavia, rimase estemporaneo, quasi prova generale – come scrive Laura Dalprà, soprintendente per i beni storico-artistici della Provincia autonoma di Trento, – di un’attività che non si decise infine mai di intraprendere, come accadde anche per altri spunti lavorativi, forse esitante, per una volta ancora, verso una nuova avventura in settore ancora dominato da uomini o, al massimo, dalle loro vedove. ” L’autrice: Katia Malatesta - Katia Malatesta, laureata in Conservazione dei Beni Culturali e Dottore di ricerca in Storia delle arti visive presso l’Università di Pisa, è collaboratrice della redazione Cultura e Spettacoli del quotidiano “l’Adige” e ha curato la catalogazione di alcuni fondi fotografici dell’Archivio Fotografico Storico presso la Soprintendenza per i Beni Storico-artistici della Provincia Autonoma di Trento. In precedenza ha svolto uno stage di tre mesi presso il Département des Arts Graphiques del Musée du Louvre, lavorando al perfezionamento della base dati relativa ai disegni di scuola toscana; ha partecipato alla definizione dei contenuti del portale “Navigation du Savoir” (coordinato dalla Divisione del Patrimonio Culturale Unesco) e fornito articoli e testi di carattere storico-artistico per Education. It S. P. A. (Scala Group) e per diverse riviste cartacee e on-line. . . |
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8 MARZO: ED ALLE DONNE REGALIAMO UNA LEGGE... |
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Bari, 8 marzo 2007 - Presentato alla stampa, dall’assessore alla Solidarietà Sociale, Elena Gentile,il ddl per le “ Politiche di genere e la conciliazione vita-lavoro”, che domani, 8 marzo, approderà nell’Aula del Consiglio regionale. Un disegno di legge fortemente voluto dall’assessore Gentile e che vede la luce “ grazie all’impegno- come ha rilevato l’esponente del governo regionale- di centinaia di donne impegnate dei diversi settori. “Il testo prodotto è pertanto un testo ‘partecipato’ sin dalle sue origine poiché ha coinvolto ogni sfera della cittadinanza attiva nel corso di sei forum itineranti sul territorio pugliese conclusi poi da un incontro di livello regionale ed assicurando in tal modo che all’interno del testo fossero rappresentate tutte le istanze dei molteplici soggetti istituzionali interessati”. Accanto all’assessore Gentile, rappresentanti degli organismi femminili che si sono soffermate sugli obiettivi fissati dal ddl e che vedono, tra gli altri, la promozione ed il sostegno di iniziative volte a superare gli stereotipi di genere, il favorire la qualità della vita attraverso la conciliazione dei tempi attraverso il lavoro di relazione, di cura parente, di formazione e del tempo per sé. . |
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PADOVA OTTAVA IN ITALIA PER L’IMPRENDITORIA FEMMINILE |
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Padova, 8 marzo 2007 - Un quarto degli imprenditori padovani è donna: Padova capitale a Nordest per numero di donne imprenditrici sul totale complessivo. E’ questo il trend che emerge dall’analisi elaborata dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Padova su dati Infocamere al 31 dicembre 2006. Il totale delle imprenditrici (titolari, soci, amministratori) in provincia di Padova al 31 dicembre è pari a 38. 122 unità, di cui 32. 420 operanti nelle attività industriali e terziarie. Il 25,2% del totale degli imprenditori nell’industria e nei servizi è dunque donna (il dato è in linea con quelli di Veneto e Italia). Numeri che consolidano Padova come l’ottava provincia in Italia e la prima nel Veneto con il 20,2% del totale per numero di imprenditrici nell’industria e nel terziario. I settori in cui maggiore è la presenza femminile sono il commercio (il 24,2% del totale delle imprenditrici è operativo in questo settore), seguito dai servizi alle imprese (20,6% che comprendono attività immobiliari, informatica, servizi di consulenza), dal manifatturiero (20,6%) e dall’agricoltura (15,9%). Per quanto riguarda l’andamento nel biennio 2005-2006, la fotografia scattata dall’Ufficio Studi dell’ente camerale padovano evidenzia come per il totale dei settori l’aumento sia del +0,8%, inferiore al trend Veneto (+1,1%) e al dato Italia (+1%). Il motivo è presto detto: la provincia di Padova risente infatti dell’andamento negativo più accentuato dell’agricoltura (-3,2% per la provincia rispetto al -1,6% del Veneto e allo -0,9% del totale Italia). Se però si considerano solo i comparti industria e terziario, ecco che la dinamica è decisamente migliore: le imprenditrici aumentano infatti del +1,5%, in linea con il Veneto e l’Italia. Nel Veneto manifestano una crescita maggiore di imprenditrici rispetto a Padova le province di Treviso (+1,9%), Verona e Venezia (+1,8% per entrambe), mentre i settori in cui nella provincia è cresciuta maggiormente l’imprenditoria femminile nell’ultimo anno sono le costruzioni (+5,4%), i servizi finanziari (+4,7%), i servizi alle imprese (+4,1%) e i servizi sanitari-sociali (+3%). Rimane invece stazionaria la presenza imprenditoriale femminile nel commercio, mentre arretra, oltre come detto nelle attività agricole, anche nel manifatturiero (-0,7%) e nei servizi destinati all’istruzione (-1,9%). “Nel 2006 – ha affermato Gianfranco Chiesa, presidente della Camera di Commercio di Padova - il tasso di crescita delle cariche imprenditoriali femminili ha visto un significativo aumento nell’industria e nel terziario: la provincia di Padova si conferma così leader a Nordest per lo sviluppo dell’imprenditoria femminile”. . . |
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BENEVENTO: CRESCONO LE IMPRESE FEMMINILI NELLA PROVINCIA |
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Benevento, 8 marzo 2007 - Oltre 1,2 milioni di donne fanno impresa in Italia. E lo fanno in competizione con gli uomini, applicandosi in settori tradizionalmente “con la cravatta”. Anche in provincia di Benevento le imprese rosa sono cresciute, attestandosi a quota 10. 719 aumentando ad un ritmo più incalzante del totale delle imprese: +2,27% è risultata la variazione percentuale delle imprese femminili dal 2005 al 2006 che pone al secondo posto in Campania, dopo Napoli. La provincia di Benevento si colloca ancora una volta al secondo posto, dopo Avellino, per il numero elevato di imprese in rosa rispetto al totale delle attive. Le ditte individuali continuano ad essere la grande maggioranza delle imprese femminili (9. 482 nel 2006, l’88,5% del totale) aumentando dell’1,31% in un anno, al contrario le società di capitali sono aumentate di un buon 15,8%. “La lettura dei dati dell’Osservatorio dell’Imprenditoria femminile 2006 di Unioncamere-infocamere, rielaborati dalla Camera di Commercio di Benevento – afferma il presidente Gennaro Masiello – conferma la crescita di nuove professionalità che trovano spazio nel mondo del lavoro: le imprese femminili tendono a nascere più strutturate, almeno sotto il profilo giuridico, visto che ad aumentare percentualmente di più sono le società di capitali che nella nostra provincia si sono attestate al 15,82%. Un risultato importante che va preso in grande considerazione dall’intero sistema economico locale e regionale”. . . |
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IN EMILIA ROMAGNA LE DONNE COSTITUISCONO CIRCA IL 35% DELLE PERSONE STABILMENTE IMPEGNATE NELLE AZIENDE AGRICOLE |
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Bologna, 8 marzo 2007 - In Emilia Romagna le donne costituiscono circa il 35% delle persone stabilmente impegnate nelle aziende agricole. La (Sau) superficie agricola utilizzata media delle 23. 658 aziende della regione (dati Istat del 2000) con un conduttore donna si ferma a 6,3 ettari contro i 10,4 delle aziende degli uomini. Sono alcuni dati presentati dall’associazione ‘Donne in Campo” l’associazione della Confederazione Italiana Agricoltori che si propone di valorizzare l´imprenditorialità femminile nell´impresa e, più in generale, la condizione della donna in agricoltura e nelle zone rurali. Il dato che emerge, in un panorama regionale (e nazionale) in cui le imprese agricole sono in flessione, è che le aziende agricole ‘in rosa’ vanno in controtendenza e resistono all’esodo, come ha sottolineato nel corso di una conferenza stampa Annamaria Dini, vice presidente nazionale deli ‘Donne in Campo’. “Bologna risulta poi la più ‘femminista’ con oltre il 25% delle aziende (3. 400 imprese) e circa il 20% della Sau, gestite da donne – spiega Sofia Trentini, coordinatrice regionale di Donne in Campo’ e il fatto che attualmente un’azienda agricola su tre sia condotta da donne è un aspetto di grande importanza e significa che le imprenditrici possono dare un contributo concreto e fattivo ad un’agricoltura che si trova alle prese con una preoccupante crisi strutturale che ha bisogno di una reale politica di sviluppo, di nuove energie e capacità imprenditoriali”. Il lavoro femminile è più frequentemente a part time rispetto a quello degli uomini: l’incidenza delle donne scende infatti al 27% se si considerano, invece delle persone, le giornate di lavoro. “L’agricoltura registra la presenza più massiccia, subito dopo il commercio, di imprenditrici – dice Mara Biguzzi, direttrice Cia Emilia Romagna - ciò significa che il settore, e soprattutto la sua multifunzionalità, trova nelle donne un’efficace rispondenza. E ciò si riscontra in particolare nella crescita costante nello svolgere attività innovative, come ad esempio nell’agriturismo (520 aziende in Emilia Romagna) e nelle fattorie didattiche (287), le cui imprese per il 35% del totale sono condotte da imprenditrici. Aumenti importanti si registrano anche nel settore biologico, nelle produzioni di ‘nicchia’ Dop e Igp, nell’ortofrutta e nella vitivinicoltura”. La titolarità femminile si estende ormai anche alle imprese di medie dimensioni, migliora il livello di istruzione delle donne titolari, si assiste ad una nuova attenzione da parte di tante donne giovani verso l´’avventura’ della imprenditoria agricola. “Donna e impresa agricola sono dunque un binomio da leggere con occhi diversi rispetto al passato – dice ancora Mara Biguzzi - e la prontezza con cui le donne hanno saputo trasformare ruoli e saperi tradizionali in impresa costituisce una riserva di fantasia e tenacia che incrocia con eccezionale tempestività la necessaria rigenerazione dell´agricoltura e la risposta che essa deve dare ai nuovi bisogni della società: salute, benessere, ambiente, territorio”. La proporzione tra lavoro maschile e femminile è poi molto diversa a seconda delle categorie di manodopera: l’incidenza delle donne risulta infatti preponderante nel ruolo di “coniugi del conduttore”, con l’83,4% delle giornate di lavoro La proporzione poi non cambia molto da una provincia all’altra: in genere oscilla tra il 21 e il 24%. Solo in 3 province (Reggio Emilia, Ravenna e Ferrara) si scende al 19-20%, mentre Bologna risulta la più ‘femminista’ con oltre il 25% delle aziende, e circa il 20% della Sau, gestite da donne. “Il fatto che attualmente un’azienda agricola su tre sia condotta da donne è un aspetto di grande importanza – interviene Nazario Battelli, presidente della Cia Emilia Romagna - e significa che le imprenditrici possono dare un contributo concreto e fattivo ad un’agricoltura che si trova alle prese con una preoccupante crisi strutturale e che ha bisogno di una reale politica di sviluppo, di nuove energie e capacità imprenditoriali”. Le donne costituiscono non a caso il parametro più interessante e innovativo dei ‘numeri’ della campagna. “Con un gioco di parole, che indica il processo di cambiamento avvenuto nel tempo – precisa Mara Biguzzi - potremmo dire che le contadine sono quelle che hanno deciso l’abbandono, le coltivatrici sono coloro che sono rimaste al di la di ogni desiderio personale, le imprenditrici sono quelle che sono tornate e che costituiscono una speranza per il futuro”. E’ inoltre importante ricordare che le imprenditrici agricole possono svolgere una funzione significativa nella tutela e nella valorizzazione delle produzioni locali, che hanno nella qualità e nella tipicità le loro prerogative essenziali: la stessa vendita diretta di prodotti da parte delle agricoltrici (sempre più diffusa e capillare), oltre a dare impulso al fattore della territorialità, permette di avere un rapporto sempre più stretto tra agricoltura e consumatori. E questo, soprattutto nell’attuale momento, è fatto non secondario. L’associazione Donne in Campo, infine, per lanciare la campagna di adesione ha assegnato la tessera onoraria a Maria Luisa Bargossi del Servizio territoriale Regione Emilia R. , all’assessore all’Agricoltura della Provincia di Bologna Gabriella Montera, al presidente del Centro studi aziendali (Csa) di Bologna Donata Cavazza, a Carla Cavallini del Carrefour europeo Emilia, Centro d´informazione e animazione rurale dell´Unione europea, ad Antonietta Stinga esperta di multifunzionalità e a Maria Adele Tonetti, psicologa. . |
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VITERBO: L’IMPRENDITORIA FEMMINILE NELLA TUSCIA NEL 2006 |
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Viterebo, 8 marzo 2007 - Dopo due anni di risultati molto positivi l’imprenditoria femminile nella Tuscia consolida il risultato, ma rallenta la sua crescita. È quanto emerge dai dati diffusi da Unioncamere che nel 2006 registra 10. 114 imprese femminili attive nella provincia Viterbo, con un aumento dello 0,7% rispetto al 2005, sostanzialmente corrispondente alla crescita totale delle imprese per lo stesso periodo (0,8%) e del 2,3% se calcolato più correttamente al netto delle imprese agricole. Un dato al lordo inferiore non solo alla media nazionale (1,3%), ma soprattutto alla media regionale dove si è registrato il 2,6%, grazie alle perfomance di Roma (3,3%), Latina (2,1%), Frosinone (2%) e Rieti (1%). Anche se la Tuscia si colloca all’ultimo posto tra le province laziali, c’è da rilevare che negli ultimi anni la crescita delle imprese in rosa viterbesi è stata costantemente superiore all’incremento dell’imprenditoria provinciale: nel 2005 era l’1,8% contro lo 0,7%, mentre nel 2004 l’1,7% contro lo 0,3%. A testimoniare un trend comunque positivo c’è da sottolineare che le imprese femminili rappresentano circa il 29% del totale delle imprese viterbesi, quota superiore sia al dato nazionale, pari al 24% circa, sia del Lazio che è del 26,6%. “I dati sulle imprese femminili nella Tuscia – dichiara Ferindo Palombella, presidente della Camera di Commercio di Viterbo – ci offrono lo spunto per richiamare l’attenzione sulle trasformazioni in atto nel nostro sistema socio-economico, dove la presenza femminile si va consolidando. Certamente non sfuggono le difficoltà che incontrano le donne nell’intraprendere un’attività imprenditoriale o nell’inserimento lavorativo, anche se bisogna riconoscere che il quadro complessivo rispetto a qualche decennio fa è cambiato e si è elevata sia nel pubblico sia nel privato la sensibilità sulle ‘pari opportunità’. Alcune iniziative realizzate dal Comitato per l’imprenditoria femminile, istituito presso la Camera di Commercio, tra cui i progetti elaborati in collaborazione con il Cefas e il Bic Lazio, hanno contribuito ad elevare il livello di informazione, formazione e assistenza alle imprese nascenti e già avviate. Al tempo stesso le nuove esigenze di mercato stanno favorendo l’apertura di nuovi spazi e ambiti dove le donne possono svolgere un ruolo da protagoniste. Se osservo in particolare le peculiarità della nostra provincia, oltre ai settori tradizionalmente appannaggio dell’universo femminile, segnali incoraggianti arrivano dal turismo, dall’artigianato artistico, dall’agricoltura multifunzionale dove l’imprenditoria rosa si sta affermando con creatività, intraprendenza, stile e spirito innovativo”. Guardando nel dettaglio i dati della rilevazione 2006 di Unioncamere emerge che i settori di attività che le imprenditrici della provincia di Viterbo privilegiano sono quelli dei servizi pubblici, sociali e personali con una significativa numerosità e una quota percentuale che supera il 50%. Importantissimi dal punto di vista numerico i tradizionali settori del commercio (33,1%), alberghi e ristoranti (38%) e quello dei servizi alle imprese (29,8%) che, contrariamente al passato, assumono sempre più connotazioni femminili. Un peso importante, anche se poco interessante in valore assoluto, è quello dei servizi sanitari (50,6%). Un discorso a parte va fatto per il settore agricolo, che risulta il più importante dal punto di vista numerico – un’impresa femminile su due opera infatti in questo settore – anche se non sempre il dato amministrativo riscontra con la realtà produttiva e gestionale di queste imprese. “Sono convinto – aggiunge Palombella – che una maggiore presenza nella Tuscia di imprese femminili aiuta a crescere il tessuto imprenditoriale e culturale. Per questo dobbiamo mantenere elevata la nostra capacità di ascolto e lettura delle esigenze del territorio, affinché ciascuno non rinunci a realizzare le proprie aspirazioni e contribuisca allo sviluppo economico. In tal senso un passo importante è stato raggiunto in questi giorni dalla Camera di Commercio di Viterbo, insieme al Comitato per l’imprenditoria femminile, ai Consorzi Fidi e ad alcuni istituti di credito con il rinnovo della convenzione per la concessione di finanziamenti a tasso agevolato per l’imprenditoria femminile. La nuova convenzione, valevole fino al 2011, prevede tra l’altro un periodo di preammortamento compreso tra i 6 e i 12 mesi, i tassi agevolati particolarmente vantaggiosi, la prestazione di garanzia mutualistiche da parte dei Confidi stessi. Se è vero che la disponibilità economica rappresenta il carburante per l’impresa, sono convinto che grazie questo accordo si apre per le imprenditrici la possibilità di percorrere tanta strada”. . |
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IN LOMBARDIA OCCUPAZIONE FEMMINILE AL 59,4% FORMIGONI AL FORUM DELLE DONNE IMPRENDITRICI: "RAGGIUNTO L´OBIETTIVO UE DEL 2010" |
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Milano, 8 marzo 2007 - Il tasso di occupazione femminile in Lombardia ha raggiunto il 59,4%, cifra che testimonia l´essere protagoniste delle donne nella nostra Regione, realizzando sostanzialmente gli obiettivi fissati dalla Strategia di Lisbona dall´Unione Europea, che prevedono di raggiungere un tasso del 60% entro il 2010, a fronte di un dato nazionale del 46%. Lo ha affermato il presidente della Regione, Roberto Formigoni, nel suo intervento all´Italian Forum for Women Entrepreneurs, il convegno internazionale sull´imprenditoria femminile con particolare attenzione ai Paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente, svoltosi nei giorni scorsi a Milano. Tra gli altri indicatori che confermano come la Lombardia sia una realtà avanzata che offre opportunità professionali ed imprenditoriali a tutte le donne, vi sono anche, come ha ribadito il presidente Formigoni, "la percentuale delle dirigenti donne, praticamente triplicata dal 4,5% del 1992 al quasi 12% di oggi, e quella dei quadri rosa quasi raddoppiata, dal 12% del 1994 al 20,8% del 2005". "Guardando al futuro - ha aggiunto Formigoni - va sottolineato come la Regione Lombardia stia continuando a sviluppare interventi e servizi per ripensare il sistema in modo da dare ancora più spazio all´iniziativa delle donne che vivono e lavorano in Lombardia, attraverso numerose iniziative a supporto della nascita di imprese ed attività produttive, ma anche volte a favorire l´ingresso nel mondo del lavoro delle donne". Quanto alle alle relazioni tra Lombardia e Paesi del Mediteraneo, il presidente Formigoni ha aggiunto: "Il nostro impegno per il Mediterraneo e il suo sviluppo è testimoniato dall´attività internazionale svolta dal Governo regionale in tutta l´area attraverso le missioni economico-istituzionali, che hanno già toccato numerosi Paesi quali Marocco, Tunisia, Egitto, Israele, Albania, Algeria, la realizzazione di strumenti d´investimento appositi, come il Fondo Euromed, il lavoro dei Lombardia Point, la rete di antenne per l´internazionalizzazione delle imprese attualmente situate in Egitto e Tunisia, che a breve si potrà avvalere dei nuovi sportelli in Marocco ed Israele, i progetti di cooperazione internazionale sviluppati in tutta l´area e l´organizzazione di incontri tra imprenditori, politici e uomini di cultura provenienti da tutto questo bacino, come il Laboratorio Euromediterraneo". . |
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L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE GIOVANI ARCHITETTI ALL’ENERGYMED ESPONE DEGLI ESEMPI DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA IN LINEA CON LE TEMATICHE DEL RISPARMIO ENERGETICO E DELL’UTILIZZO DI FONTI RINNOVABILI. |
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Napoli, 8 marzo 2007 - L’ Associazione Nazionale Giovani Architetti, Pianificatori, Paesaggisti, Conservatori (A. N. Gi. A. ) è presente con un proprio spazio all’Energymed, la Mostra-convegno sulle Fonti Rinnovabili e l’Efficienza Energetica nei Paesi del Mediterraneo, Giovedì 8 – Venerdì 9 - Sabato 10 Marzo 2007, Mostra d’Oltremare. I giovani architetti hanno allestito uno spazio e presenteranno un video che propone alcuni progetti ed interventi, esempi di progettazione architettonica in linea con le tematiche del risparmio energetico e dell’utilizzo di fonti rinnovabili. La presenza dell´ Associazione mira a promuovere il valore della professionalità degli architetti, in particolare giovani, in riferimento alle nuove tecnologie innovative a forte valenza sostenibile, la cui integrazione architettonica è ritenuta dalla stessa legislazione vigente un imprescindibile valore aggiunto. La consapevolezza che i professionisti sono fornitori di beni speciali, beni che possono rendere possibile un libero mercato della qualità, porta alla convinzione che i “prestatori di attività intellettuale” sono fondamentali per recuperare la competitività del nostro Paese su scala globale e per contribuire, con il loro operato, alla formazione di una coscienza diffusa della inscindibilità tra qualità dell’architettura e qualità della vita, tutto ciò in un’ottica di costante ricerca di sostenibilità ambientale, sociale e civile. . . |
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IIDD OSPITE DI ALA-ASSOARCHITETTI AL BUIL UP EXPO 2007 |
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Milano, 8 marzo 2007 - L’iidd, Design for All Italia, è stato ospite per una giornata al Build Up Expo 2007, presso lo stand allestito da Ala - Assoarchitetti, in collaborazione con la rivista l’Arca. Lo spazio proposto da Ala - Assoarchitetti per l’occasione, denominato Free Zone Architecture, è un’area di 160 m2 mirati ad offrire una panoramica completa del mondo dell’architettura, un’area interamente dedicata al dialogo tra gli attori che gravitano attorno ai progetti di qualità dell’architettura contemporanea, quali committenti, professionisti del progetto - architetti, designers e ingegneri - media, fornitori di servizi, figure accademiche, associazioni professionali. Free Zone si è concretizzato non solo come spazio espositivo, con una mostra dedicata al premio Internazionale Dedalo Minosse alla Committenza di Architettura e una alle opere dei professionisti italiani del progetto, quali architetti e ingegneri, ma anche come palcoscenico per numerosi eventi sul tema “Committenti, Architetti ed Aziende: gli Attori del Progetto Sostenibile”. I relatori, che hanno preso parte alle cinque giornate all’insegna del dibatitto e di un approcio critico verso ciò che caratterizza la qualità di un progetto architettonico, sono per lo più affermati professionisti e personalità riconosciute, sia nel panorama nazionale sia in quello internazionale del settore. Tra i molti, basti ricordare Frederick Samitaur Smith – urban developer statunitense; Bruno Gabbiani – presidente di Ala -Assoarchitetti; Gaetan Siew – presidente Uia (Unione Internazionale degli Architetti); Cesare Maria Casati, Maurizio Vitta e Mario Antonio Arnaboldi per la rivista l’Arca; Franco Mirenzi - direttore della rivista Ofarch; Pier Paolo Maggiora, progettista internazionale; Angelo Tabaro, Segretario Regionale alla Cultura della Regione Veneto. Una di queste cinque giornate è stata interamente dedicata al tema “Design for All - Il Progetto dell’utente”. Gli incontri sono stati aperti da Marcella Gabbiani, presidente dell’Iidd, che, dopo aver esposto la filosofia del Design for All, ha presentato due importanti casi italiani: il Laboratorio Marazzi, con il suo percorso tattile per non vedenti e ipovedenti, e il caso della Linea 4 del servizio pubblico di Merano, che ha introdotto fermate e salite accessibili per tutti, oltre ad aver semplicato la comunicazione rendondo la lettura delle mappe più facile all’utente. Di seguito, sono intervenuti Roberto Lucci della Lucci Orlandini Design, che ha presentato il famoso case history della cucina Snaidero; ed infine Avril Accolla, in veste di segretario onorario dell’Eidd, ha illustrato l’importanza dei decisori e del loro fondamentale ruolo nel Design for All. La manifestazione ha richiamato l’attenzione di un pubblico vasto e composito, che ha partecipato attivamente agli eventi e seguito con interesse le due mostre, che hanno attirato sia i “vecchi” conoscitori del Premio Dedalo Minosse, che i nuovi estimatori e aspiranti partecipanti al Premio stesso. Da segnalare che il Build Up Expo ha aperto, in contemporanea con l’Aia di San Francisco, il circuito delle mostre itineranti della sesta edizione (2005/2006) del Premio Dedalo Minosse, che toccherà diverse tappe sia in Italia sia all’estero. Altra novità di Free Zone è stata la mostra digitalizzata dedicata ai progettisti italiani. Giorgio Ferrari, Enzo Eusebi, Laura Rocca, Massimo Facchinetti, sono solo alcuni dei diciotto studi di progettazione che hanno aderito e portato sostegno alla manifestazione, dimostrando con le loro opere che anche in Italia si può fare della buona architettura, anche con commitenze pubbliche e budget limitati. Positiva anche la collaborazione tra Ala-assoarchitetti e i numerosi sponsors che hanno sostenuto Free Zone. In particolare le aziende Gobbetto e iGuzzini Illuminazione, che in collaborazione con l’arch. Nicola Siddi e l’interior designer Enzo Bua, hanno contribuito a creare uno spazio innovativo e creativo, sia nei materiali che nel progetto dell’allestimento. Il successo della manifestazione organizzata da Ala-assoarchitetti è stato confermato anche da fieramilano, che ha riconosciuto Free Zone come uno degli stand più visitati durante il Build Up Expo e tra i più “cliccati” nella versione virtuale disponibile on-line. Per Ala - Assoarchitetti, il Build Up Expo 2007 è stata anche un’ottima occasione per arrichire il portafoglio di contatti, allargare ulteriolmente il numero degli associati Ala, e soprattuto come inizio della divulgazione del tema della comunicazione dell’architettura, in vista del convegno mondiale degli architetti, organizzato dall’Uia per la prima volta in Italia, a Torino, per il 2008. . |
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VISITA A VENEZIA DEL MINISTRO DI PIETRO 76 MILIONI DI EURO PER INTERVENTI A FAVORE DELL’EMERGENZA ABITATIVA. |
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Venezia, 8 Marzo 2007 - “Apprendo da una notizia d’Agenzia che il prossimo 2 aprile il Ministro per le Infrastrutture, Antonio Di Pietro, sarà a Venezia ospite della Regione, per portare 76 milioni di euro per interventi a favore dell’emergenza abitativa. E’ una notizia che mi fa molto piacere, anche perché sottolinea una certa continuità con il Governo Berlusconi-fini, visto che il finanziamento in questione è stato previsto proprio dal precedente Governo”. Questo il commento dell’Assessore regionale all’Edilizia residenziale e pubblica, Massimo Giorgetti, alla notizia della venuta a Venezia del Ministro Antonio Di Pietro il prossimo 2 aprile. Giorgetti ricorda poi che i 76 milioni di euro rientrano nell’ambito del programma “Contratti di Quartiere Ii” attivato nel dicembre del 2001 dall’allora Vice-ministro Marinat e finalizzato ad interventi in quartieri caratterizzati da diffuso degrado delle costruzioni e dell’ambiente urbano e da carenze di servizi in un contesto di scarsa coesione sociale e marcato disagio abitativo. “Mi preme anche ricordare -. Aggiunge – che dei 76 milioni, 27. 790. 811,29 sono di co-finanziamento regionale. Spero comunque – conclude Giorgetti – che la visita del Ministro Di Pietro sia l’occasione per dirci a che punto sono i nuovi programmi presentati dalla Regione ‘Contratti di Quartiere Iii’, di cui attendiamo per tempo notizie dal Governo”. . |
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TRASPARENZA MERCATO IMMOBILIARE: ACCORDO TECNOBORSA-FIAIP |
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Roma, 8 marzo 2007 - La Fiaip - Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali e Tecnoborsa - società consortile delle Camere di Commercio per lo sviluppo e la regolazione dell´economia immobiliare italiana - hanno siglato un accordo di cooperazione finalizzato a promuovere una maggiore trasparenza ed una maggiore tutela del consumatore nel mercato immobiliare. L’accordo-convenzione è finalizzato alla diffusione di servizi innovativi e standardizzati da parte di quegli operatori del settore che sono sensibili ad una maggiore qualità del servizio professionale. In particolare, l’accordo consentirà agli 11. 000 Agenti Immobiliari associati alla Fiaip di accreditarsi gratuitamente per l’anno 2007 alla Borsa Immobiliare Italiana (Bii), attraverso una procedura semplificata finalizzata alla mera verifica del possesso dei requisiti professionali previsti per legge e all’accettazione dei relativi Regolamenti disciplinanti il Servizio. Gli Operatori accreditati alla Borsa, oltre che a conseguire una maggiore riconoscibilità verso la potenziale clientela, beneficeranno di una serie di servizi operativi comprendenti: l’utilizzo del portale Bii, uno specifico aggiornamento tecnico-normativo, la rassegna stampa, servizi di informazione attinenti l’evoluzione delle best practices professionali nel settore immobiliare a livello nazionale e internazionale, anche per quanto attiene criteri e principi valutativi. Tecnoborsa in generale, così come Fiaip nello specifico, operano, innanzitutto, per contribuire allo sviluppo dei mercati e alla crescita qualitativo-professionale degli operatori, in quanto ritengono che solo attraverso un’appropriata regolazione legislativa contemperata da una moderna normazione volontaria, possano essere garantiti elevati standard di qualità, finalizzati alla soddisfazione delle crescenti attese del cittadino-consumatore, delle imprese e del sistema Paese. . |
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AUTORITÀ PER L’ENERGIA ELETTRICA: AL VIA IL GEMELLAGGIO CON L’UCRAINA |
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Milano, 8 marzo 2007 - L’autorità per l’energia elettrica e il gas ha firmato, a Kiev, il gemellaggio con l’Autorità per l’energia ucraina (Nerc), completamente finanziato dalla Commissione europea. Con il gemellaggio si intende facilitare la futura integrazione del mercato energetico ucraino con quello dell’Ue, anche attraverso uno sviluppo del ruolo istituzionale dell’Autorità ucraina e delle sue capacità di regolazione nel settore elettrico, nonché un sostegno alla progressiva armonizzazione ed integrazione del quadro regolatorio ucraino a quello europeo. Il gemellaggio contribuirà pure a promuovere una più ampia collaborazione, nel settore energetico, istituzionale, industriale, tra l’Italia e l’Ucraina. Ciò anche in vista della futura e completa adesione al Trattato che ha già istituito la Comunità Energetica del Sud-est Europa, della quale l’Italia ha lo status di Participant e l’Ucraina quello di Osservatore. L’integrazione del mercato energetico della Repubblica ucraina verso quello europeo, favorito anche da progetti come quello rappresentato dal gemellaggio, fornirà vantaggi non solo ai Paesi direttamente coinvolti nel progetto, ma costituirà un valore aggiunto per l’intero mercato europeo dell’energia. Per la gestione operativa del gemellaggio, l’Autorità per l´energia italiana è leader di un Consorzio, formato con le Autorità di Austria (E-control) e di Repubblica Ceca (Eru). L’affidamento del progetto di gemellaggio al Consorzio, guidato dall’Autorità italiana, è avvenuto a seguito di una gara internazionale aperta a tutti i Regolatori europei. Il gemellaggio è indetto e finanziato dalla Commissione europea, la quale promuove l’adozione in Ucraina di un modello di regolazione, in materia energetica, coerente con le best practices europee e con l’Acquis communautaire. Il gemellaggio prevede che le Autorità italiana, austriaca e ceca lavorino in modo congiunto con l’Autorità ucraina per ottenere risultati operativi e concreti, quali: redazioni di proposte di legge, regolamenti del Nerc, progetti pilota in vari campi tra cui la qualità dei servizi, le tariffe di distribuzione elettrica e la borsa elettrica. Le attività sono state articolate in sei temi principali: i) rafforzamento dei poteri giuridici del Nerc; ii) armonizzazione della legislazione del settore elettrico con l’Acquis communautaire; iii) sviluppo di tariffe di distribuzione elettrica efficienti e garantite su periodi pluriennali; iv) regolazione della qualità del servizio elettrico; v) monitoraggio della borsa elettrica nella fase di transizione al nuovo mercato; vi) separazione tra le attività di rete e le attività di vendita delle imprese di distribuzione. La durata del gemellaggio è prevista in 22 mesi, a partire da marzo 2007. Questo nuovo gemellaggio con l’Ucraina amplierà l’ormai consolidata esperienza di collaborazioni internazionali dell’Autorità italiana, che ha già positivamente concluso altri tre progetti di gemellaggio con le corrispondenti Autorità di regolazione di Lituania, Repubblica Ceca, e Turchia. . |
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ALBANIA, NUOVI TERMINALI GAS E IMPIANTI ELETTRICI |
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Trieste, 8 marzo 2007 - Le autorità di Tirana hanno definito tre aree dell´Albania sud-occidentale sulle quali costruire terminali per il trasporto di gas e impianti elettrici. Ne dà notizia B92. Il progetto mira a trasformare l´Albania in punto di transito per le reti internazionali di trasporto del gas, e superare la crisi energetica del Paese. Saranno tre le aziende che costruiranno i terminali per il gas naturale, su aree di 60, 120 e 30 ettari nella zona del fiume Vjosa nel distretto Fieri, a circa 100 km sud-ovest di Tirana: la svizzera Egl, l´olandese Trans European Enerrgy e il consorzio internazionale Asg Power Sa. . |
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RIGASSIFICATORE BRINDISI: IERI LOSAPPIO E FRISULLO A ROMA PER CONFERENZA SERVIZI |
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Roma, 8 marzo 2007 - Si è tenuta ieri, presso il Ministero Sviluppo Economico, la prevista conferenza dei servizi sul rigassificatore di Brindisi. La Regione ha partecipato con il vicepresidente Sandro Frisullo e con l’assessore all’Ecologia Michele Losappio, assistiti da tecnici e consulenti degli assessorati. La Regione è arrivata al tavolo con la richiesta della sospensione – per almeno due mesi - immediata dei lavori in via amministrativa (come è noto, i cantieri sono già sequestrati in via giudiziaria), con il conseguente annullamento delle concessioni, l’apertura della procedura di valutazione di impatto ambientale, la verifica delle motivazioni della richiesta di annullamento delle concessioni presentata da Comune e Provincia di Brindisi. Il tavolo ha deciso un rinvio fino al 20 marzo per le decisioni di merito. Il Ministero dell’Ambiente ha infatti chiesto l’annullamento della procedura di concessione sulla base della normativa “Seveso”, anche perché nel frattempo è stata depositata anche una richiesta di Via per un altro impianto, il metanodotto Massafra – Biccari, da alimentarsi con l’impianto di rigassifiacazione di Brindisi. Il Ministero Sviluppo Economico ritiene invece praticabile la sospensione delle procedure di concessione, anche per permettere la riapertura delle procedure di Via da parte del ministero Ambiente. “Il ministero dell’Ambiente – ha spiegato Losappio - tramite il suo capo di gabinetto, ha dichiarato la massima disponibilità alla riapertura della Via. Il rinvio al 20 serve per far raggiungere ai due ministeri l’armonia procedurale per arrivare agli impegni assunti di riaprire la Via”. “La Regione – ha concluso Losappio – si è spesa molto per far raggiungere la convergenza tra i due ministeri. Finora una mancata sinergia ha forse favorito un rimpallo delle responsabilità e la perdita di tempo prezioso. Dopo la riunione di oggi invece ci sono buone condizioni per trovare una soluzione condivisa”. . |
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NUOVI FONDI ALLE AMMINISTRAZIONI PROVINCIALI PER IL SISTEMA SMALTIMENTO RIFIUTI |
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Bari, 8 marzo 2007 - Nell’incontro fra l’Assessore Regionale all’Ecologia , Michele Losappio e le Amministrazioni Provinciali, incontro cui hanno partecipato anche il Presidente della Provincia di Taranto, G. Florido, e l’Assessore all’Ambiente di quella di Lecce, G. Scognamillo, è stata concordata, con consenso unanime, un’ulteriore destinazione di risorse finanziarie al sistema di smaltimento dei rifiuti ed in particolare all’incentivazione della raccolta differenziata. Specificamente, la provincia di Bari riceverà altri 4. 475. 000 euro, quella di Brindisi 2. 528. 000, quella di Foggia 4. 012. 000, quella di Lecce 3. 136. 000 e quella di Taranto 2. 847. 000. Questo ulteriore sforzo servirà all’opportuno potenziamento, in questa fase di transizione, del sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti, in sintonia con le indicazione del Piano Regionale e con l’incremento della raccolta differenziata. . |
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DAMOCLES: COMPRENDERE IL CAMBIAMENTO CLIMATICO NELL´ARTICO |
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Bruxelles, 8 marzo 2007 - Il rapido innalzamento delle temperature nella regione artica significa che l´Oceano Artico, entro il 2060, potrebbe essere privo di ghiaccio nel periodo estivo. Questa situazione avrà gravi ripercussioni sull´ambiente e sulle attività umane, che vanno dalla pesca alla produzione di petrolio e di gas. Eppure, la mancanza di dati mette in risalto la presenza di profonde lacune nella nostra comprensione del sistema climatico dell´Artico. Per cercare di porre rimedio al problema è stato creato il progetto Damocles (Developing Arctic Modelling and Observing Capabilities for Long-term Environmental Studies, ossia Sviluppo di modelli artici e osservazione di capacità per studi ambientali a lungo termine), che riunisce oltre 40 partner dell´Ue e del resto del mondo. È finanziato a titolo del Sesto programma quadro con uno stanziamento di 16,1 Mio Eur e rappresenta un importante contributo europeo all´Anno polare internazionale appena avviato. «Scopo principale del progetto Damocles è studiare il destino del ghiaccio marino nell´Artico», ha dichiarato al Notiziario Cordis il coordinatore del progetto Jean-claude Gascard, dell´Università Pierre e Marie Curie. I partner del progetto intendono sviluppare un quadro di monitoraggio e di osservazione globale al fine di rafforzare la nostra conoscenza riguardo ai cambiamenti in corso nel sistema atmosfera-ghiaccio-oceano dell´Artico. Raccogliere dati nel rigido ambiente artico è estremamente difficile e i ricercatori oltre a raccogliere informazioni dalle fonti esistenti, quali i satelliti, svilupperanno tecnologie innovative per ottenere dati sul ghiaccio, sull´oceano e sull´atmosfera nell´estremo Nord. Una delle principali priorità del progetto è misurare lo spessore del ghiaccio. «Vogliamo capire perché il ghiaccio marino sta cambiando o se il ghiaccio pluriennale si consumerà e sarà sostituito dal ghiaccio del primo anno. Abbiamo decisamente bisogno di una nuova tecnologia per misurare lo spessore, più che l´ampiezza del ghiaccio», ha spiegato il professore Gascard. Oltre ad essere il coordinatore di Damocles, il professore Gascard contribuisce all´attività di ricerca del progetto studiando la struttura dell´oceano al di sotto del ghiaccio. «Anche se Damocles è un progetto incentrato sul ghiaccio marino, abbiamo bisogno di capire cosa sta accadendo nell´atmosfera o nell´oceano appena al di sopra e al di sotto di noi», ha osservato. «Il compito principale nel nostro laboratorio di Parigi è analizzare la struttura dell´oceano poco al di sotto del ghiaccio». Nell´ambito delle attività esterne, i partner del progetto hanno inaugurato una mostra itinerante al fine di informare il pubblico in generale sulla ricerca sull´Artico e sui lavori del progetto Damocles in particolare. «Il lavoro di Damocles è un esercizio molto complicato. È un´impresa di proporzioni enormi che coinvolge navi, aerei, rompighiaccio, registrazioni satellitari e attrezzature tecnologiche complesse al di sotto del ghiaccio e dell´oceano fino all´Artico», ha dichiarato Richard de Ferranti della International Polar Foundation, uno dei partner del progetto. «Cercare di spiegarne il funzionamento e di capire cosa aggiungerà alla nostra conoscenza dell´Artico e poi comunicarlo in modo che raggiunga numerose persone è stata una vera e propria sfida, ma abbiamo fatto del nostro meglio per rendere i messaggi quanto più chiari e allettanti possibile». Attualmente la mostra è allestita presso il Museo di scienze naturali di Bruxelles (Belgio) e percorrerà l´Europa nel corso dell´Anno polare internazionale. Uno dei suoi primi visitatori è stato il commissario europeo per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik, il quale ha definito Damocles «un esempio eccellente di come i programmi comunitari di ricerca e sviluppo sostengano la ricerca sul clima». Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Damocles-eu. Org/ . |
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PROGETTO SCHUMAN: AL CONCORSO PARTECIPANO 2500 STUDENTI VENETI |
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Venezia , 8 marzo 2007 - Il primo premio del Progetto Schuman è un viaggio a Bruxelles. La terza edizione di questi Progetto per formare i giovani cittadini d’Europa – Schools of the Union Making a New Europe - proposto dalla Regione e da Unioncamere del Veneto e rivolto a tutte le scuole medie, pubbliche e private è quasi in dirittura d’arrivo. La sua conclusione è infatti il 9 maggio, giornata dedicata alla Festa dell’Europa; la premiazione delle tre classi vincitrici è fissata il 20 maggio presso la Scuola Grande S. Giovanni Evangelista, a Venezia, alla presenza delle Autorità regionali. Dallo scorso dicembre 60 istituti scolastici delle medie inferiori, si stanno cimentando nella realizzazione di elaborati di diversa natura (scritti, prodotti audiovisivi o informatici, composizioni artistiche) con un comune soggetto: l’Unione Europea. Le classi coinvolte sono 155 per un totale di circa 2500 studenti. L’iniziativa intende promuovere la conoscenza dell’Unione Europea, attraverso un coinvolgimento diretto degli alunni in un vero e proprio “concorso di idee” che funga da incentivo per parlare di Europa. L’obiettivo è quello di educare i giovani ad essere “cittadini europei” in grado, un domani, di partecipare attivamente alla vita e alle politiche dell’Unione europea. L’attività laboratoriale è affiancata e supportata da importanti momenti di formazione ed informazione. Numerose “Tavole rotonde Schuman” sono organizzate direttamente nelle scuole; altro non sono che degli incontri pubblici fra studenti e personale degli uffici di Bruxelles delle Istituzioni Comunitarie, della Regione Veneto, di Unioncamere Veneto e di organizzazioni non governative, nel corso dei quali vengono discusse ed approfondite le più significative tematiche europee. . |
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CORSI DI ALTA FORMAZIONE ADFOR E UNIVERSITÀ CATTOLICA: TEORIA E PRATICA, UN MIX CHE FUNZIONA |
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Milano, 8 marzo 2007 - Aperte le iscrizioni ai corsi di Project Management e Ict Management tenuti dai docenti Adfor con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Le lezioni cominceranno rispettivamente il 23 e il 16 marzo 2007. Project Management: Il corso si articola in 3 blocchi - Generale - Approfondimenti – Economics - e 12 sessioni, 8 nel primo semestre 2007 e 4 nel secondo. La parte generale affronta tutte le aree formative collocandole in una visione organica, da approfondire e verticalizzare nei cicli successivi. Il ciclo di approfondimento descrive le principali tematiche di governo e gestione dei progetti con evidenziazione delle principali tecniche a supporto degli stessi. Il ciclo Economics affronta i temi della pianificazione e del controllo dei progetti, illustrando le implicazioni economiche e di pianificazione strategica implicate dall’approccio per progetti. Ict Management: Il corso affronta in modo organico e approfondito i seguenti argomenti: L’ict come fattore chiave di successo per l’azienda Gestione delle applicazioni al passo con l’evoluzione aziendale La gestione delle tecnologie e i processi di Service Management Il governo dell’Ict: strategia, pianificazione e controllo Quality & Information Security Management Cultura e strumenti di Project Management Nuovi orizzonti per il governo e la gestione dell’Ict I contenuti vertono sulle 4 variabili in gioco – il cliente, le tecnologie, il servizio, la trasformazione – affrontate in base a indirizzi di fondo, conoscenze, best practices (Itil, Cobit, Bs7799, Pmibok) e modelli di gestione di ciascuna area. Nel 2006, la collaborazione di Adfor con l’Università Cattolica ha riconfermato il successo dell’iniziativa che contribuisce alla crescita professionale dei partecipanti, e di riflesso, accresce il potenziale delle loro aziende. I corsi, infatti, combinano il rigore accademico alla concretezza delle esperienze vissute sul campo dai docenti Adfor. Altro punto di forza: la visuale tecnologica, organizzativa e manageriale insieme, delle varie tematiche. . |
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IL BILANCIO D’ESERCIZIO SECONDO I PRINCIPI INTERNAZIONALI (IAS/IFRS) |
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Milano, 8 marzo 2007 – Si terrà prossimamente a Milano il corso Il Bilancio d’Esercizio secondo i Principi Internazionali (Ias/ifrs), organizzato da Sda Bocconi School of Management. Il corso mira a esaminare in modo organico e pragmatico l’impatto dei principi contabili internazionali sulla formazione del bilancio. Il programma è erogato in due edizioni: I Edizione: dal 19 al 22 marzo 2007; Ii Edizione: dal 8 al 11 ottobre 2007. I temi affrontati in questo percorso di formazione sono i seguenti: applicazione dei principi contabili internazionali Ias/ifrs: principi generali e il framework: riconoscimento dei ricavi (Ias18): valutazione delle immobilizzazioni materiali (Ias 16 e 40): leasing finanziario (Ias 17): valutazione delle immobilizzazioni immateriali (Ias 38); business combination (Ifrs 3); impairment test (Ias 17); accantonamenti, passività e attività potenziali (Ias 37); strumenti finanziari (Ias 32 e 39); schemi di stato patrimoniale e conto economico (Ias 1). I partecipanti all’iniziativa potranno approfondire e aggiornare le proprie competenze tecniche di analisi, pianificazione e controllo, accounting. Potranno inoltre sviluppare competenze manageriali di decision making, problem solving, comprensione dei processi aziendali, informazione e comunicazione. Il Bilancio d’Esercizio secondo i Principi Internazionali ( Ias/ifrs) è uno dei corsi di Core del percorso formativo Financial Accountant . |
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SI PARLA DI EUROPA AGLI STUDENTI DELLO STELLINI DI UDINE |
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Trieste, 8 marzo 2007 - Trenta studenti del quarto anno del liceo classico Stellini di Udine hanno deciso di frequentare un corso supplementare dedicato ai temi dell´Unione europea, e lo fanno con profitto seguiti dal presidente dell´Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni, Province e Regioni d´Europa (Aiccre) del Friuli Venezia Giulia, Lodovico Nevio Puntin, e dal professor Angelo Viscovich. Ieri mattina, accompagnati anche dalla dirigente scolastica Anna Maria Germini, i ragazzi hanno implementato il loro programma formativo con una visita in Consiglio regionale, a Trieste. Qui il presidente, Alessandro Tesini, ha parlato loro dell´importanza e dell´utilità che riveste l´Unione europea; dei suoi confini continuamente allargati; dei valori quali sicurezza, pace, diritti e tolleranza che devono essere condivisi; delle istituzioni che hanno imparato, e stanno imparando, a raffrontarsi tra loro, non ultime le Regioni; di Stati che hanno dovuto accettare di perdere parte della loro sovranità per una sovranità più grande e comune. Molte delle conquiste che oggi diamo per scontate - è stata una sua riflessione - le abbiamo grazie a decisioni europee come quelle per la formazione all´estero, cosa una volta non sempre fattibile. Quanto "pesa" l´Italia all´interno dell´Ue? Hanno, quindi chiesto i ragazzi. A che punto è la creazione dell´Euroregione? Ma non sono mancate le curiosità sulle qualità che deve avere un cittadino per diventare consigliere regionale piuttosto che funzionario della Regione. Un saluto e un augurio di raggiungere ognuno i propri obiettivi nella vita, sono stati fatti ai 30 studenti anche dalla consigliera regionale Gina Fasan. . |
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CARRIERA&FUTURO 2007 TORINO, 3 MAGGIO 2007 POLITECNICO DI TORINO SALONE DEL LAVORO E DELLA FORMAZIONE |
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Torino, 8 marzo 2007 - J. E. To. P. – Junior Enterprise Torino Politecnico presenta la dodicesima edizione di Carriera&futuro – Salone del lavoro e della formazione – (www. Carrieraefuturo. Com) occasione unica di incontro tra domanda ed offerta di lavoro. Lo scorso anno la manifestazione ha visto la partecipazione di oltre 50 aziende con più di 250 manager e circa 9000 partecipanti. L’ottimo lavoro svolto da Jetop nelle passate edizioni di Carriera&futuro ha portato ad una stretta collaborazione, per la dodicesima edizione di Carriera&futuro, con il Politecnico di Torino che accresce ulteriormente l’importanza dell’evento. Attraverso l’esperienza maturata nel corso delle precedenti undici edizioni, abbiamo potuto migliorare il nostro prodotto ed instaurare un rapporto di collaborazione e di fiducia con i responsabili del personale delle aziende partecipanti, con le istituzioni locali e con gli esponenti degli uffici del Job Placement degli atenei torinesi. Tale collaborazione, oltre a produrre un costante aggiornamento dei servizi che Carriera&futuro riesce ad offrire, ci consente di raggiungere in modo diretto ed immediato i laureati di primo e secondo livello del Politecnico di Torino, dell’Università di Torino e di tutti gli atenei del Nord-ovest. Tra le tante novità introdotte negli ultimi anni, elevata considerazione meritano il database on line, che raccoglie più di 9000 curricula, e la Business Competition, che ha visto lo scorso hanno la sua prima edizione riuscendo ad ottenere notevoli risultati. Sarà dunque possibile abbinare la partecipazione a Carriera&futuro e la sponsorizzazione di una o più squadre della Business Competition. Tutto ciò va ad aggiungersi ai numerosi servizi già presenti nelle passate edizioni della manifestazione come la vasta gamma di stand, le presentazioni aziendali e la possibilità di organizzare conferenze tematiche. . |
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ECAPITAL, PER FARE IMPRESA CON GIOVANI E INNOVAZIONE - DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE GIAN MARIO SPACCA |
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Ancona, 8 marzo 2007 - ´Giovani e innovazione: e` questo il binomio vincente dell´esperienza di E-capital, Business Plan Competition, che ha gia` prodotto risultati positivi, come la costituzione di nuove 44 imprese, nei settori piu` disparati. Innovazione non solo tecnologica, ma nuove modalita` di dare risposte, anche in termini di servizi, a una societa` che cambia. ´ Nella sua versione italiana, E-capital e` giunta alla settima edizione e rappresenta un esempio di sinergia tra soggetti pubblici e privati. Sempre per l´Italia il prossimo bando scade il 31 marzo 2007. ´L´aspetto ugualmente interessante ´ aggiunge il presidente - e` il raccordo che alcune esperienze creano con Paesi lontani, come e` stato per l´Argentina. Il modello verra` replicato, ancora in Argentina, ma interessera` anche l´Uruguay, partendo in molti casi dall´esperienza dei marchigiani nel mondo. Nella sostanza nuove imprese di giovani, alcuni dei quali formati nelle Universita` della Regione, che mettono la loro capacita` progettuale a favore di esperienze, che naturalmente si collocano come ponte tra le Marche e altri Paesi. ´ La Regione, anche per il prossimo bando, ha messo a disposizione risorse proprie per consentire a questa esperienza di crescere, assegnando borse di studio annuali, a titolo di concorso spese. . |
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FORMAZIONE: PRESENTATO IL CORSO PER OPERATORI NEL SISTEMA MUSEALE DELLE MARCHE |
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Ancona, 8 marzo 2007 - Creare figure professionali altamente specializzate per il museo diffuso. E´ questo l´obiettivo del corso di formazione promosso dalla Regione Marche, in collaborazione con l´Universita` degli Studi di Macerata, presentato questa mattina a Palazzo Leopardi alla presenza dell´assessore regionale alla Cultura, Luigi Minardi, del rettore dell´ateneo maceratese, Roberto Sani, e del direttore del corso, il professor Massimo Montella. ´Il museo diffuso e` ´ ha detto Minardi ´ un progetto che rappresenta una bussola per la nostra azione di governo´. ´Un´esperienza ´ ha commentato il rettore Sani ´ che avvia un rapporto di collaborazione tra Regione Marche e Universita` per progetti concreti e specifici. Un legame, a mio parere, vincente´. ´Un´iniziativa ´ secondo le parole del professor Montella ´ che e` da considerarsi momento fondativo del museo diffuso´. Il corso e` rivolto a chi gia` opera nei musei, a laureati e a diplomati; prevede anche la frequenza a distanza. E´ articolato in tre fasi: inizialmente sono previste 180 ore frontali nella sede di Fermo dell´Universita` di Macerata, Facolta` di Beni culturali, a cui seguira` uno stage di due mesi e, infine, un seminario di tre giorni presso il Cueim ´ Consorzio Universitario di Economia Industriale e Manageriale di Gaeta. Lo scopo e` fornire le conoscenze e le abilita` scientifiche e tecniche necessarie per valutare le condizioni dotazionali e prestazionali di musei e raccolte, per individuare le priorita` degli interventi necessari per il progressivo adeguamento agli standard previsti dalla normativa, per sovrintendere alla elaborazione e alla implementazione dei relativi progetti. Ciascun partecipante dovra` monitorare e aggiornare i dati relativi a 5 o 6 musei; dati che poi confluiranno in un software messo a disposizione dalla Regione. Al termine, la qualifica sara` quella di ´assistente alla redazione di progetti per il progressivo adeguamento dei musei e delle raccolte agli standard´. Potranno accedere al corso un numero massimo di 50 iscritti, con una riserva di 38 posti per coloro che abbiano gia` frequentato il Corso di alta specializzazione "I musei degli enti locali verso gli standard di qualita`", organizzato dalla Regione Marche ´ Servizio Beni e Attivita` Culturali, e svolto nel 2004-2005. ´Si apre ´ ha dichiarato l´assessore Minardi - uno scenario nuovo per la cultura marchigiana che potra` beneficiare anche dell´arrivo di fondi comunitari. E´ fondamentale conoscere lo stato dei nostri musei ed e` importante che questo compito sia affidato a giovani anche per facilitare l´incontro tra questi professionisti e i musei, al fine di creare rapporti stabili di lavoro´. ´E´ nostra intenzione ´ ha proseguito Minardi - riconoscere l´importanza del corso svolto precedentemente; vogliamo considerare quei giovani come risorsa. Li abbiamo incontrati, ci hanno chiesto aggiustamenti a questa iniziativa e, in considerazione di questo, si sta valutando l´ipotesi di riaprire i termini del bando´. Minardi ha anche affermato che questo corso consentira` l´avvio di un centro di alta specializzazione nel settore museale nella citta` di Fermo. Contemporaneamente, si sta pensando ad altre iniziative nel settore dei musei, quali ad esempio una sperimentazione nel Palazzo Ducale di Urbino che introdurra` l´uso di strumenti tecnologici innovativi, o l´incentivazione a creare reti di musei o ancora l´individuazione di modelli di rete per ottimizzarne la gestione. ´Crediamo ´ ha insistito Minardi ´ nella forza della gestione associata e siamo favorevoli alla creazione di un coordinamento tra reti esistenti´. Sara` emesso un nuovo bando con nuove condizioni e la nuova data sara` ai primi di maggio. Il modulo per la compilazione delle domande di ammissione al corso e` disponibile sul sito www. Cultura. Marche. It e sul sito dell´Universita` di Macerata www. Unimc. It, alla voce Didattica nella pagina Master e Corsi di perfezionamento. . |
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“OICOS RIFLESSIONI”, PRESENTATO A PERUGIA PROGRAMMA 2007 |
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Perugia, 8 marzo 2007 – "Il senso della terra”, ovvero quale senso di essa hanno gli uomini per poterla abitare e costruire, è il tema conduttore del programma 2007 di "Oicos riflessioni", il ciclo di conferenze e dibattiti (giunto alla sua terza edizione ed organizzato dall’omonima associazione di Bastia Umbra), che si terrà nei prossimi mesi in Umbria, durante il quale il concetto di “terra” sarà analizzato trasversalmente e sotto diverse angolazioni grazie a studiosi ed esperti in vari campi della cultura contemporanea, dalla filosofia all’architettura, dall’arte alla scienza alla letteratura alla religione. L’iniziativa, in collaborazione con il Comune di Bastia Umbra e con il patrocinio della Regione Umbria, della Provincia di Perugia, dell’Ateneo perugino, dell’Università per Stranieri, dell’Ufficio Scolastico Regionale, degli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti della Provincia di Perugia, è stata presentata ieri a Perugia dal sindaco di Bastia Umbra Francesco Lombardi e dal presidente di “Oicos” Paolo Ansideri. "Sono incontri che si susseguono seguendo un filo rosso monotematico. Ciò evita - ha detto Ansideri – la serialità di pure occasioni di partecipazione, dove spesso non c’è approfondimento e riflessione, ma semplice consumazione di eventi mondani. Dopo la prima e seconda edizione dedicate rispettivamente al linguaggio e al corpo – ha ricordato Ansideri - abbiamo scelto di parlare della terra, un tema già insito nelle precedenti discussioni. Si parlerà del senso della terra come elemento materico fatto di paesaggio e ambiente, della terra come filosofia e come luogo in cui le popolazioni individuano un proprio stato e una propria nazione, della terra come fatto economico tra globalizzazione e locale”. Una delle domande, ha aggiunto il presidente di “Oikos”, è la seguente: “la terra in quanto suolo e ambiente, determina l’esistenza (e come?) dei popoli che la vivono? E quali concezioni, in occidente e in oriente, si hanno di essa?”. “Dietro questa iniziativa, nel suo genere innovativa in Italia centrale - ha detto il sindaco di Bastia Umbra -, nonostante quello che si può pensare c’è una richiesta fortissima da parte dell’opinione pubblica. Mi auguro che anche gli altri enti locali del comprensorio, per la valenza di marketing territoriale che essa comporta, si sentano pienamente coinvolti”. Intenso, anche quest’anno, il calendario degli incontri. Sabato 17 marzo alle 16, il capo-spedizione della trasmissione televisiva “Overland” Beppe Tenti parlerà alla sala dei Notari di Perugia sul tema “Percorrere la Terra” (mentre un mezzo della spedizione Overland, dopo aver fatto tappa a Bastia, Assisi e Foligno, farà sosta in piazza Iv Novembre): interverranno l’assessore regionale Rometti, il sindaco di Bastia Umbra Lombardi e l’assessore alle politiche culturali e giovanili del Comune di Perugia Andrea Cernicchi. Sabato 31 marzo alle 16, al cinema Esperia di Bastia Umbra, il filosofo Giovanni Reale interverrà su “Il senso del dolore sulla terra”. Sempre al cinema Esperia, sabato 14 aprile alle 16, lo scrittore Marcello Veneziani parlerà di “Terra, patria, nazione”, mentre a maggio, al Centro congressi Umbria Fiere, sarà trattato il tema “Economia senza terra: globalizzazione e territorio”. Tra il 21 e il 24 giugno, inoltre, il programma prevede il secondo “Oicos festival”, con cinque conferenze al giorno e la partecipazione di relatori di fama ed esperti in varie discipline: fra gli altri, i filosofi Emanuele Severino e Gianni Vattimo, l’architetto Paolo Portoghesi, il cardinale Ersilio Tonini e l’Imam di Perugia Mohammed Abdel Qader, il critico d’arte Achille Bonito Oliva, il presidente del Wwf Fulco Pratesi, lo storico Franco Cardini, il conduttore della trasmissione televisiva “Gaia” Mario Tozzi, lo scrittore Erri De Luca e il fotografo Oliviero Toscani. Durante il festival sono previsti eventi collaterali, dalle mostre alle degustazioni di prodotti di varie parti del mondo. A margine della conferenza stampa, l’assessore regionale alla cultura Silvano Rometti ha commentato che “appuntamenti come questi confermano che su questioni rilevanti del nostro quotidiano è importante stimolare la riflessione critica e interrogarsi con modi ed occhi diversi. Le conferenze, oltre a dare la cifra dell’impegno della Regione nel settore della cultura - ha aggiunto -, sono peraltro riconosciute valide per ottenere crediti formativi dalla Scuola di specializzazione per insegnanti di scuola secondaria dell’Università di Perugia”. Per ulteriori informazioni sull’edizione 2007 e sulle passate edizioni della manifestazione, è possibile consultare il programma nel sito "www. Oicosriflessioni. It". . |
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