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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Aprile 2007
UNA RECENTE RELAZIONE ANNUNCIA I «BUONI PROGRESSI» DEGLI STATI MEMBRI NEL CAMPO DELL´EHEALTH  
 
Bruxelles, 16 aprile 2007 - Gli Stati membri dell´Unione europea stanno compiendo «buoni progressi» verso la realizzazione degli obiettivi dell´iniziativa eHealth, volta a migliorare l´assistenza sanitaria in Europa tramite soluzioni innovative basate sulla tecnologia dell´informazione. La relazione, «eHealth priorities and strategies in European countries» (Priorità e strategie della sanità elettronica nei paesi europei), elogia gli Stati membri per i progressi compiuti da quando si sono impegnati nell´attuazione delle priorità del Piano d´azione eHealth per il 2004. Viviane Reding, commissario europeo per la Società dell´informazione e i mezzi di comunicazione ha dichiarato che «lo studio conferma che con queste strategie e queste tabelle di marcia si sono ottenuti buoni risultati in tutto il continente». E ha aggiunto: «La relazione fornisce anche un quadro trasparente degli attuali panorami nazionali in materia di sanità elettronica e, pertanto, ora disponiamo di un maggiore potenziale per lavorare insieme in maniera chiara e sinergica. » Adottato nel 2004, il Piano d´azione eHealth ha cercato di sensibilizzare cittadini e governi sui benefici e le opportunità della sanità elettronica. Tra gli elementi più significativi figurano sistemi infrastrutturali nazionali in materia di sanità elettronica destinati a tutti i prestatori di assistenza sanitaria, cartelle cliniche elettroniche dei pazienti, interoperabilità e sostegno a favore di cittadini e professionisti mobili. Secondo la relazione, redatta dal gruppo dello Spazio europeo della ricerca (See) sull´e-health a nome della Dg Società dell´informazione e media della Commissione europea, si è compiuto un importante passo avanti verso un più vasto impiego delle soluzioni offerte dalla sanità elettronica. Negli ultimi anni, la maggior parte dei paesi europei compresi nell´indagine svolta ai fini della relazione ha pubblicato strategie, tabelle di marcia e piani d´azione specifici in materia di e-health strettamente in linea con le priorità definite nel piano d´azione sulla sanità elettronica. «La sanità elettronica costituisce sempre più un elemento integrante degli obiettivi dei sistemi nazionali di assistenza sanitaria. Viene considerato uno strumento chiave in contesti più ampi quali il miglioramento della qualità e dell´efficienza dei servizi pubblici o l´accelerazione dello sviluppo verso una società della conoscenza». Per ulteriori informazioni consultare: http://ec. Europa. Eu/information_society/activities/health/index_en. Htm http://www. Ehealth-era. Org .  
   
   
«BATTITO CARDIACO»: RICERCATORI BRITANNICI SVILUPPANO UNA TECNICA PER RILEVARE I SEGNALI ELETTRICI NELLE CELLULE VIVE  
 
 Bruxelles, 16 aprile 2007 - Alcuni ricercatori dell´Università di Manchester (Regno Unito) sono riusciti a rilevare il segnale elettrico di una cellula di lievito morente. Si prevede che la tecnica utilizzata consentirà agli scienziati di monitorare il «battito cardiaco» delle cellule vive e di sviluppare nuovi metodi di sperimentazione dei farmaci. Tutte le cellule degli organismi viventi trasferiscono ad altre cellule, attraverso le membrane, particelle cariche elettricamente chiamate ioni. Questo è un processo importante, poiché permette alle cellule di comunicare tra loro e di restare effettivamente in vita. Il rilevamento dell´attività elettrica di alcune aree del corpo umano costituisce già una parte consolidata delle procedure mediche diagnostiche. Gli elettrocardiogrammi e gli elettroencefalogrammi sono tecniche ampiamente utilizzate per monitorare rispettivamente l´attività del cuore e del cervello. I ricercatori britannici hanno tentato di sviluppare una tecnica che possa monitorare quotidianamente le singole cellule in modo simile al cardiografo, che osserva il funzionamento del cuore. Usando un´apparecchiatura atta a monitorare il campo magnetico nei semiconduttori, i ricercatori hanno provato a rilevare l´attività di una singola cellula di lievito. A tal fine, hanno alterato l´intervallo di temperatura dell´apparecchiatura e, poiché il lievito ha bisogno dell´acqua per vivere, hanno anche apportato alcune modifiche per consentire all´apparecchiatura di funzionare immersa nell´acqua. Tuttavia, a causa della ridotta sensibilità dell´apparecchiatura, i ricercatori non sono stati in grado di rilevare alcuna attività. Per generare una risposta nella cellula del lievito, un organismo noto per la sua scarsa attività, i ricercatori hanno aggiunto dell´etanolo durante l´esperimento. «L´etanolo accresce la trasparenza delle membrane cellulari, per questo motivo speravamo di poter rilevare un segnale», ha affermato la dott. Ssa Irina Barbolina, che ha condotto gli esperimenti. L´aggiunta di etanolo ha avuto successo: i ricercatori sono stati in grado di rilevare un segnale, sebbene fosse il più piccolo mai osservato in una cellula viva, ossia circa 100 volte più piccolo di qualsiasi altro rilevato in passato. Tuttavia i ricercatori hanno aggiunto una quantità di alcool tale da avvelenare e in ultima analisi uccidere la cellula. «Probabilmente si è trattato dell´ultimo respiro della cellula morente», ha commentato il professor Andre Geim, direttore del team di Manchester. Il team, tuttavia, è convinto che modificando la tecnica impiegata, è possibile ottenere un metodo efficace per rilevare segnali elettrici nelle cellule vive. «Abbiamo già un´idea di come migliorare la sensibilità del rilevatore nell´acqua; la prossima volta, inoltre, utilizzeremo un organismo più attivo come le amebe», ha dichiarato il professor Geim. «Probabilmente il risultato più significativo che abbiamo ottenuto è stato quello di definire un obiettivo importante. I cardiogrammi cellulari non potranno più essere considerati come assurdi o fantascientifici». Conoscendo le caratteristiche medie dell´attività elettrica di una cellula, i ricercatori potranno osservare il modo in cui i vari farmaci la influenzano. Questo potrebbe portare allo sviluppo di precauzioni preventive per la sperimentazione dei farmaci. Inoltre, il test sull´attività elettrica potrà essere usato per monitorare gli effetti dell´inquinamento sui microrganismi naturalmente presenti nell´ambiente. .  
   
   
CON SIEMENS IT SOLUTIONS AND SERVICES L’RFID ARRIVA IN SALA OPERATORIA  
 
Milano, 16 aprile 2007 - Il progetto è stato realizzato in collaborazione con la clinica di Monaco Klinikum Rechts der Isar. I test cominciati a marzo si concluderanno entro autunno di quest’anno. Un’operazione chirurgica richiede ogni sorta di tessuti e accessori, come bisturi, forbici, bastoncini cotonati e spugne. Tutti questi strumenti devono essere propriamente disinfettati e trovarsi nel posto giusto in sala operatoria, per essere sempre a portata di mano. Con l’Rfid, tutti gli strumenti usati per un intervento possono essere scansiti, identificati e documentati. Nella clinica tedesca di Monaco, Klinikum Rechts der Isar, si svolgerà una sperimentazione in due tempi. Nella prima fase spugne e bastoncini saranno dotati di tag Rfid, letti successivamente in sala operatoria da un lettore Rfid. Tracciati in modo continuo, pezzo per pezzo, dal momento in cui sono prelevati dal magazzino fino alla destinazione finale, non potranno più andare perduti. Nella seconda fase della sperimentazione il progetto prevede la scansione, appena entrano in sala operatoria, dei componenti dello staff medico. Ciascun membro appone una carta contenente un transponder Rfid prima di cominciare a usare garze e spugne per pulire. La carta non contiene alcun dato personale, solo l’indicazione del ruolo, come “chirurgo” o “anestesista”. Quando l’intervento è finito e i membri dell’equipe lasciano la sala operatoria, si portano la carta dietro. Tutte le informazioni come i dettagli dell’intervento o i materiali usati – sono tracciati su un monitor. Inoltre, il sistema indica tempi di inizio e di fine per ciascun intervento, registrando la durata e assicurando che siano sfruttate a pieno le capacità e gli strumenti della sala operatoria. .  
   
   
SCUOLA ESTIVA EUROPEA SU CELLULE STAMINALI E MEDICINA RIGENERATIVA  
 
 Bruxelles, 16 aprile 2006 - Dal 14 al 21 settembre 2007 il progetto Eurostemcell, finanziato dall´Ue, organizzerà a Hydra (Grecia) una scuola estiva europea sulle cellule staminali e sulla medicina rigenerativa. Il corso fornirà un´analisi critica di questioni attuali nel settore della biologia delle cellule staminali. Nel corso di questo programma approfondito, che avrà una durata di una settimana, i partecipanti potranno assistere a lezioni e a seminari sui seguenti temi: biologia delle cellule staminali - sistemi embrionali, fetali e adulti; plasticità, regolazione epigenetica, segnalazione e nicchia; applicazioni cliniche e test clinici; etica e brevetti nella ricerca sulla cellule staminali. La scuola estiva è aperta agli studenti ricercatori già laureati, ai ricercatori postdottorato, ai ricercatori senior, ai borsisti di studi clinici e ai tecnici provenienti da università, istituti di ricerca e industria che operano nel settore della biologia delle cellule staminali o in settori affini. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Eurostemcell. Org/ . .  
   
   
ALCODIPENDENZE: LE RAGAZZE HANNO RAGGIUNTO PARITA’ NEGATIVA CON LORO COETANEI  
 
 Padova, 16 aprile 2007 - Sono oltre tre milioni i veneti di oltre 14 anni (il 79% della popolazione) che consumano alcol. Il dato è sostanzialmente invariato dal 1998 e continua ad essere superiore a quelli nazionale, sia tra gli uomini che tra le donne. Se si parla di “donne e alcol” è oltre il 68% delle venete (contro il 61% delle italiane) a consumare bevande alcoliche, in particolare le giovani di 18-24 anni (77,1%) e le giovani adulte di 25-44 anni (70,3%). Inoltre il 47,2% delle adolescenti venete di 14-17 anni ha dichiarato di aver consumato bevande alcoliche, di queste il 40,3% (stimato in 28. 400 ragazze) è rappresentato da minori di età inferiore all’età legale per la somministrazione degli alcolici (16 anni). Questi dati sono stati forniti stamani a Padova, al Centro congressi “Papa Luciani” durante la prima giornata di lavori della Quarta Conferenza regionale sull’alcol, aperta dall’Assessore regionale alle politiche sociali. “Questi dati - ha detto - derivano dal monitoraggio svolto dalla Regione e previsto dalla legge quadro 125 del 2001 in materia di alcol e di problemi alcolcorrelati. Svolto dall’Istituto di Fisiologia Clinica – Sezione di Epidemiologia e Ricerca sui Servizi Sanitari del C. N. R. Di Pisa, il monitoraggio si riferisce al 2004. Gli indicatori epidemiologici e le fonti di dati sono definiti dal Ministero della Salute e riguardano il consumo di bevande alcoliche nella popolazione generale (utilizzando le indagini Multiscopo Istat 2003, ultima disponibile), l’utenza dei servizi pubblici e le ospedalizzazioni alcolcorrelate. “Purtroppo - ha detto l’Assessore - le ragazze hanno raggiunto una parità negativa e discutibile, perché bevono come e più dei loro coetanei maschi. Per affrontare questi problemi la Regione Veneto fa la sua parte e stringe sempre meglio il legame e la sinergia con le associazioni del volontariato e del privato sociale. Ma è un problema di carattere sociale e culturale più vasto, che tutta la società si deve porre”. Il confronto con il 1998, mostra che i maggiori incrementi nel consumo di bevande alcoliche sono stati registrati tra le adolescenti (circa +33%) e tra le giovani di 18-24 anni (+19,5%), principalmente per l’aumento delle consumatrici di aperitivi alcolici (circa +20%) e di alcolici fuori dei pasti (circa +22%). Per quanto riguarda la popolazione veneta, i consumatori di bevande alcoliche rimangono sostanzialmente invariati dal 1998 mentre aumenta del 13% chi assume bevande alcoliche fuori dei pasti (stima di 1. 511. 000 soggetti, con circa 189. 000 in più soggetti in 5 anni). Se si considera la popolazione di 16 anni o meno, l’aumento risulta ancora più rilevante: i 14-16enni veneti che consumano bevande alcoliche fuori dei pasti passano dal 12,7% del 1998 al 28,3% del 2003, corrispondente ad una quota stimata di circa 38. 300 giovani. La birra e gli aperitivi alcolici risultano le bevande alcoliche preferite dai giovani veneti, mentre la popolazione più adulta consuma tendenzialmente vino. Decresce il numero dei forti bevitori, di coloro cioè che consumano quotidianamente oltre ½ litro di vino (-18,5%) o di birra (-11%): in Veneto circa 209. 000 soggetti consumano oltre ½ litro di vino al giorno, in particolar modo uomini di 65 anni ed oltre, “ritirati dal lavoro” e che hanno conseguito la licenza elementare. Rispetto l’età di iniziazione al consumo di bevande alcoliche, il primo bicchiere viene bevuto a 11-12 anni. Generalmente il vino è la prima bevanda alcolica assunta e per circa il 34,8% degli studenti veneti tale comportamento è avvenuto dagli 11 ai 12 anni. Le bevande a gradazione alcolica maggiore si sperimentano tra i 14 e i 15 anni, in particolare tra le studentesse, mentre le prime ubriacature avvengono tra i 15 e i 16 anni. Gli utenti alcoldipendenti in carico ai servizi pubblici del Veneto nell’anno 2005 sono stati 11. 721, con un’età media di circa 46 anni. L’utenza femminile rappresenta circa il 22% dell’utenza totale (2. 593 donne) con un’età media di poco inferiore ai 48 anni (contro i 45,3 anni degli uomini): circa il 52% dell’utenza femminile ha un’età compresa tra i 40 e i 59 anni. Circa il 36% e il 31% degli utenti veneti ha seguito trattamenti rispettivamente di tipo psicoterapeutico e/o di sostegno psicologico (counselling e psicoterapia individuale e/o di gruppo) e di tipo medico-farmacologico in regime ambulatoriale o di ricovero ospedaliero. Circa il 16% dell’utenza è stato inserito in gruppi di auto-mutuo-aiuto e oltre il 2% in comunità terapeutiche di tipo residenziale o semi-residenziale. I soggetti ricoverati nelle strutture ospedaliere pubbliche del Veneto, nell’anno 2004, i ricoveri con diagnosi principale e secondarie selezionate come direttamente alcolcorrelati, sono stati 10. 783 ricoveri, che si riferiscono a circa 7. 600 pazienti. Il 26% circa dei pazienti ricoverati è di sesso femminile, con un’età media di circa 58 anni, leggermente più elevata rispetto a quella dei maschi (57 anni). .  
   
   
SERVIZI PER L’INFANZIA: A PERUGIA CONVEGNO CON IL MINISTRO ROSY BINDI  
 
Perugia,16 aprile 2007 – Sarà presente anche il ministro alle politiche per la famiglia, Rosy Bindi al convegno dal titolo “Il sistema integrato dei servizi socio educativi per la prima infanzia”, in programma per lunedì 16 aprile, a partire dalle ore 15, nella sala congressi della Camera di Commercio di Perugia. Lo ha annunciato stamani a Perugia, l’assessore regionale, Maria Prodi, durante una conferenza stampa. “In questi anni - ha detto l’assessore - è stato fatto un grande lavoro che è arrivato alle battute finali. Un motivo in più per renderne partecipi i cittadini. Il ministro Bindi ha organizzato per maggio una Conferenza nazionale sulle tematiche relative alla famiglia nell’ambito della quale si affronteranno anche i problemi legati alla conciliazione dei tempi per le donne”. L’assessore ha evidenziato che il Governo nella nuova Finanziaria ha previsto 300 milioni di euro in tre anni per la famiglia e che, a proposito, le Regioni dovranno lavorare su un Piano più vasto per riportare anche l’attenzione sulle problematiche legate ai servizi per i bambini. “Per lo scopo la Regione Umbria ha stanziato 600 mila euro nel bilancio regionale che si aggiungono al precedente stanziamento di un milione 755 mila - ha riferito l’assessore Prodi - Altri 400 mila saranno aggiunti in corso d’opera, in seguito alla variazione di bilancio. Con la nuova legge regionale del 2005 si sono aperte nuove prospettive per tutto il settore dei servizi per l’infanzia che non è più solo affidato ai Comuni, ma anche al privato sociale che ha bisogno di punti di riferimento chiari per muoversi in un quadro normativo ben definito”. Sono quattro le direttrici che definiscono il percorso di lavoro della Regione in tema di servizi per l’infanzia: la legge sul sistema integrato “30/2005”, il regolamento per i Comuni ed i privati, l’autorizzazione e l’accreditamento per le strutture. “Tutto ciò - ha commentato il dirigente del Servizio regionale per l’offerta formativa integrata, Mario Margasini - per avviare un processo che punta alla qualità dei servizi per l’infanzia in tutti i centri e le città dell’Umbria”. .  
   
   
LE CURE PULITE SONO CURE PIU’ SICURE AL VIA NEGLI OSPEDALI PIEMONTESI LA CAMPAGNA PER IL LAVAGGIO DELLE MANI.  
 
Torino, 16 aprile 2006 - Con una riunione di tutti i responsabili del controllo delle infezioni ospedaliere delle aziende sanitarie regionali, ha preso ufficialmente il via oggi in Piemonte la campagna «Le cure pulite sono cure più sicure», l’adozione cioè nelle strutture sanitarie di un strategia finalizzata a migliorare l’approccio al lavaggio delle mani del personale medico e infermieristico. «Nei paesi industrializzati – spiega Vittorio Demicheli, direttore dell’Assessorato alla tutela della salute e sanità – è stato calcolato come una percentuale tra il 5 e il 10 per cento dei pazienti contragga infezioni correlate all’assistenza sanitaria. La dimensione complessiva del fenomeno a livello mondiale non è di facile definizione, a causa della scarsa disponibilità dei dati, ma nessun paese e nessun sistema sanitario al mondo può dichiarare di aver risolto il problema. In Italia, compreso il Piemonte, la frequenza delle infezioni si aggira intorno al 5-8 per cento, con punte fino al 30 per cento nei reparti di terapia intensiva. Nella nostra regione, quindi, dove si registrano 550. 000 ricoveri l’anno, ci si può attendere un numero di casi di infezione pari a 25-40. 000, di cui un terzo alle vie urinarie, 15-20 per cento alle ferite chirurgiche e 18-20 per cento alle vie respiratorie. Molte sono le strategie di prevenzione che si possono adottare per ridurre questi casi e si stima che, applicandole correttamente, il tasso potrebbe essere abbattuto del 50 per cento. Tra queste, il corretto lavaggio delle mani risulta essere di gran lunga la misura più efficace. Purtroppo, però, gli studi condotti sulla materia hanno evidenziato come l’aderenza a questa pratica sia attuata in meno del 40 per cento dei casi in cui sarebbe necessario, nei reparti sia a basso sia ad alto rischio». Di qui la decisione dell’Organizzazione mondiale della sanità di mettere a punto una strategia «multimodale» mirata a migliorare l’approccio al lavaggio delle mani, nell’ambito di una più ampia campagna di «Sfida mondiale per la sicurezza del paziente», che comprende anche la sicurezza delle trasfusioni, delle pratiche chirurgiche, delle vaccinazioni e delle reti idriche nelle strutture sanitarie. Un’iniziativa, questa, cui il Piemonte ha deciso di aderire, nell’ambito delle attività che già si svolgono all’interno degli ospedali per sorvegliare le infezioni nosocomiali, con l’obiettivo di perfezionare da un punto di vista tecnico e rendere “routinario” un comportamento apparentemente banale, ma di enorme importanza per accrescere la qualità delle cure. «Sulla cute integra dei pazienti - spiega Carla Zotti, docente di igiene presso l’Università degli Studi di Torino e coordinatrice regionale del progetto - possono essere presenti da cento a un milione di germi per centimetro quadrato. La pelle normale elimina giornalmente un milione di cellule di desquamazione ricche di batteri. Toccando il paziente, ad esempio per valutarne il polso o misurarne pressione e temperatura, un operatore si contamina in genere con 100-1000 microrganismi, che sopravvivono da 2 a 60 minuti sulla mani. Queste ultime, quindi, rappresentano un forte veicolo di germi e infezioni. Per questo abbiamo ritenuto importante avviare anche in Piemonte una sperimentazione sulle linee guida proposte dall’Organizzazione mondiale della sanità, che prevede innanzitutto una formazione specifica del personale sanitario sulle occasioni di contatto col paziente che necessitano di lavaggio delle mani e su come attuare correttamente questa pratica. È stato infatti dimostrato come una quantità di prodotto troppo scarsa o una durata insufficiente dell’azione di igiene non siano in grado di garantire un’adeguata decontaminazione, così come il semplice utilizzo di acqua e sapone. Per questo, nei reparti interessati dal progetto (terapie intensive, oncologie, ematologie, chirurgie) verranno anche introdotti dei gel idro-alcolici, più efficaci e pratici da utilizzare». . .  
   
   
ACCORDO REGIONE PUGLIA- GUARDIA DI FINANZA SU CONTROLLI PER SPESA SANITÀ  
 
Bari, 16 aprile 2007 - Firmato il 13 aprile il protocollo d’intesa tra Regione e Guardia di Finanza per i controlli in materia di spesa sanitaria. Per la Regione hanno firmato il presidente Vendola e l’assessore alle Politiche della Salute, Alberto Tedesco. Per la Guardia di Finanza, il generale Luciano Inguaggiato. L’accordo è stato illustrato dal direttore dell’Ares, Mario Morlacco: “Per garantire il rispetto – ha detto – di una serie di norme di verifica e controllo della spesa, in via preventiva e non solo repressiva è stata ampliata la convenzione con la Guardia di Finanza mettendo a disposizione beni strumentali come auto, moto, computer. Perché in materia una somma sprecata o spesa male significa una somma che poteva essere spesa per l’assistenza vera”. Per Tedesco “la collaborazione colma una lacuna non colmabile con le risorse umane dell’assessorato, che sono limitate per numero. Le nostre risorse umane infatti non potrebbero attuare tutta una serie di controlli sulla spesa e sull’inappropriatezza dei ricoveri”. Il protocollo d’intesa prevede infatti controlli sulla spesa sanitaria (verifica della spettanza dell’esenzione dei ticket sanitari), contrasto alle truffe al servizio sanitario nazionale e controllo delle prestazioni sanitarie gravanti sul bilancio regionale per effetto del cosiddetto “turismo sanitario” verso altre regioni. Negli ultimi 12 mesi la Guardia di Finanza pugliese ha segnalato all’autorità giudiziaria 531 soggetti (soprattutto per indebita fruizione del ticket) e alla magistratura contabile danni erariali per 107 milioni di euro, ipotesi di “comparaggio” per 354mila euro e ingiusti vantaggi patrimoniali per privati e imprenditori per 1 milione e 300mila euro. .  
   
   
COOPERAZIONE SANITARIA TRA MARCHE E ALBANIA  
 
Ancona, 16 aprile 2007 - Le Marche tendono una mano ai bambini albanesi malati di cuore. Questo in sintesi e` la convenzione stipulata tra Rotary International Distretto 2090 e Ospedali Riuniti di Ancona, che ha come obiettivo quello di soddisfare le necessita` piu` urgenti di cardiochirurgia pediatrica della popolazione del Paese delle Aquile. L´accordo, illustrato in conferenza stampa dall´assessore regionale alla Sanita`, Almerino Mezzolani, prevede il trattamento di dieci neonati, affetti da patologie complesse, trattabili nei centri di alta specialita` cardiochirurgia, quali l´ospedale ´Lancisi´ di Ancona. Gli interventi verranno realizzati nell´arco di alcuni mesi dall´equipe medica guidata dal noto cardiochirurgo pediatra, Marco Pozzi, coadiuvato dalla dottoressa Maria Grazia Bettuzzi. Il Rotary si fara` carico di corrispondere le tariffe sanitarie regionali e sostenere la formazione dei medici albanesi (complessivamente circa 200mila euro), mentre l´Associazione marchigiana per il bambino cardiopatico, provvedera` all´assistenza delle famiglie durante i periodi di degenza dei neonati. Inoltre, l´accordo vuole contribuire a promuovere il sistema salute in Albania attraverso forme stabili di cooperazione. Infatti, e` propedeutico per una collaborazione stabile con il ministero della Salute albanese, che mira, oltre ad addestrare figure specialistiche nel settore della cardiochirurgia, anche nel creare una struttura sanitaria di alta specialita` nello stato della penisola balcanica. ´E´ un meritevole progetto ´ ha detto Mezzolani - perche` ispirato all´integrazione, alla cooperazione sanitaria e che si colloca all´interno di una dimensione piu` vasta per realizzare, nella nostra regione, una struttura di riferimento nazionale con il centro di cardiochirurgia pediatrica. Inoltre, la convenzione stipulata con il contributo del Rotary, offre una risposta di carattere umanitario, rafforzando nel contempo, i rapporti internazionali con l´Albania´. ´Oggi pomeriggio ´ ha concluso l´Assessore - presso l´ospedale Lancisi sara` operato il primo bambino e il programma nei prossimi sei mesi sviluppera` una formazione ai cardiochirurghi albanesi attraverso l´integrazione dei team sanitari´. L´iniziativa testimonia ancora una volta quanto la Regione Marche sia sensibile ai temi della solidarieta` visto che recentemente un´altra convezione e` stata stipulata tra l´Asl di Vasto e gli Ospedali Riuniti di Ancona, per trattare bambini cardiopatici abruzzesi, presso l´ospedale cardioreumatologico anconetano. .  
   
   
RIPARTE LA PRESCRIZIONE DEI FARMACI GENERICI PER GLI INIBITORI DELLE SECREZIONI GASTRICHE  
 
 Genova, 16 aprile 2007 - Riparte dal 13 aprile l´indicazione per i medici di famiglia di prescrivere il farmaco generico al posto di quello di marca per inibire le secrezioni gastriche. Lo stabilisce la delibera approvata questa mattina dalla Giunta regionale con cui si dà corso alla norma della legge Finanziaria regionale sulla prescrizione dei farmaci equipollenti tra gli inibitori di pompa protonica. La delibera approvata dalla Giunta, dopo ulteriori approfondimenti scientifici, prevede inoltre la possibilità di dare attuazione alle deroghe nel caso di possibili interazioni, intolleranze e verificata inefficacia. La delibera stabilisce che i casi di deroga dovranno essere comunicati dal medico prescrittore attraverso la compilazione di una scheda di trattamento che deve pervenire alla Asl per l´inoltro ai servizi farmaceutici territoriali e in questo caso il paziente non paga la differenza tra il farmaco prescritto e il generico. Da oggi le aziende sanitarie e gli enti equiparati dovranno provvedere a dare disposizioni perché si proceda analogamente all´interno dei presidi ospedalieri. In caso di prescrizione del farmaco di marca per gli inibitori di pompa protonica, il medico dovrà apporre sulla ricetta la scritta "farmaco non sostituibile". "Con questa delibera - ha spiegato questa mattina l´assessore alla Salute della Regione Liguria, Claudio Montaldo, a margine del convegno organizzato dall´ospedale San Martino sulla dose unica del farmaco - si ripristina quanto deciso dalla precedente delibera che aveva portato importanti risultati economici e un numero limitatissimo di deroghe da parte dei medici. La Giunta ha aperto inoltre un confronto con Farmindustria in materia di equipollenza di farmaci e costituito una commissione di gastroenterologi a cui chiediamo di accompagnarci nel percorso di monitoraggio". "Il governo - ha detto Montaldo - ci chiede un obiettivo di riduzione della spesa farmaceutica che non può essere messo in discussione, nel momento in cui dovessero intervenire misure diverse a livello nazionale o regionale, in grado di darci un risultato equivalente sotto il profilo del risparmio, la clausola di prescrivere il farmaco generico può essere rivista". .  
   
   
SALUTE, OSPEDALE SAN MARTINO AVVIO DOSE UNICA FARMACO, ASSESSORE MONTALDO: "IMPORTANTE PERCORSO DI RESPONSABILITÀ E SICUREZZA VERSO IL CITTADINO"  
 
Genova, 16 aprile 2007 - "L´avvio della somministrazione della dose unica del farmaco, primi in Italia, a cominciare dall´ospedale San Martino per proseguire poi con il Galliera e con tutta l´area metropolitana genovese ci riempie di orgoglio per l´inizio di un percorso di responsabilità e di sicurezza nei confronti del paziente". Lo ha detto il 13 aprile l´assessore alla Salute della Regione Liguria, Claudio Montaldo parlando nel corso del convegno di presentazione dell´avvio della dose unica del farmaco presso l´Ospedale San Martino di Genova. "Intraprendere il passaggio alla monodose -ha detto Montaldo - significa anche occuparsi di economia perché ogni volta che si risparmia in sanità si garantisce al cittadino un duplice diritto, alla salute e ad una fiscalità equa e tenere insieme questi due aspetti". "Il capitolato della gara effettuata per l´ospedale San Martino - ha detto l´assessore Montaldo - può essere estesa all´area genovese". "In questo modo - ha concluso Montaldo - si traguarda l´obiettivo del miglioramento delle cure e della sicurezza del paziente". .  
   
   
TICKET,BRESCIANI: GOVERNO PROMETTE MA NON MANTIENE REGIONE PRONTA AD ABOLIRE O RIDURRE I 10 EURO MA LEGGE LO VIETA SINDACATI E POLITICI IN PIAZZA A MILANO: PROTESTINO CONTRO ROMA  
 
Milano, 16 aprile 2007 - "Ancora una volta il Governo promette ma non mantiene e così il ticket di 10 euro rimane a gravare sulle spalle dei cittadini in forza della Finanziaria. La Regione Lombardia è infatti pronta ad annullarlo o ad abbassarlo, ma non può procedere perché l´Esecutivo non ha ancora cambiato la sua legge. Ai sindacalisti e ai politici di centrosinistra che hanno manifestato per l´abolizione del ticket in Lombardia occorre ricordare che l´indirizzo a cui rivolgersi è e rimane Palazzo Chigi". E´ questa in sostanza la posizione della Regione Lombardia espressa il 12 aprile dall´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani. "Nel vertice con le regioni il Governo ha di fatto ammesso di aver gravemente sbagliato imponendo il ticket di 10 euro - ha dichiarato Bresciani - Ieri ha enfaticamente promesso 350 milioni di euro per la sanità delle regioni, oggi non ha concluso nulla di operativo beffando così i cittadini. Ha infatti ammesso di non poter agire se non con una legge che modifichi la Finanziaria, che implica ovviamente tempi lunghi e incerti. Ad oggi nulla è cambiato né per le regioni né per i cittadini. Con le leggi vigenti le regioni non possono abolire o ridurre il ticket di 10 euro e i cittadini devono purtroppo pagarlo perché la legge ci vieta di rendere operativo il piano che abbiamo già messo a punto per la riduzione di questo odioso balzello. E´ infatti la legge nazionale che ce lo vieta". "L´ammissione dell´errore da parte del Governo - ha proseguito Bresciani - è comunque già una vittoria della Regione Lombardia che è stata la prima, e per molto tempo l´unica, a denunciare l´iniquità di questa sovrattassa. Per conto nostro abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere la cancellazione integrale del ticket di 10 euro e prendiamo atto che il Governo per ora parla di una riduzione del 40%, denunciando la politica dell´annuncio di un esecutivo che promette e non mantiene". "Regione Lombardia è pronta ad annullare o ad abbassare il ticket adeguandolo alla cifra che lo Stato metterà effettivamente a disposizione. Abbiamo chiesto oggi al Governo di procedere per decreto, cioè con tempi rapidi, e non per legge, cioè con tempi biblici". "Quanto alla manifestazione di Milano di stamani - ha concluso l´assessore alla Sanità - a sindacalisti ed esponenti del centrosinistra che vi hanno partecipato insieme, ricordiamo ancora una volta che le loro richieste vanno inoltrate per competenza e Palazzo Chigi. E´ da lì infatti che si origina l´introduzione del ticket". .  
   
   
INAUGURATO DA BRESCIANI NUOVO POLIAMBULATORIO ICP  
 
Milano, 16 aprile 2007 - Dieci differenti ambulatori, 8 infermieri e 17 medici specialisti, quasi 200 ore di lavoro settimanali per un totale di circa 770 visite: sono i numeri del nuovo Poliambulatorio degli Istituti Clinici di Perfezionamento di via Sassi 4, pienamente operativo a partire da lunedì prossimo e interamente ristrutturato grazie a un finanziamento di 400. 000 euro della Regione Lombardia. La nuova struttura medica è stata inaugurata oggi dall´assessore regionale alla Sanità, Luciano Bresciani, alla presenza tra gli altri del direttore generale dell´Azienda Ospedaliera, Francesco Beretta. "Oggi è una giornata molto importante per la sanità lombarda e per tutti i nostri cittadini - ha dichiarato l´assessore Bresciani nel corso della cerimonia - perché inauguriamo il primo dei Poliambulatori che costituiranno un nuovo livello di cura e assistenza secondo le linee stabilite dal Piano Socio-sanitario Regionale da poco entrato in vigore. I Poliambulatori si inseriranno infatti tra il primo livello rappresentato dai medici di base e il terzo livello rappresentato dagli ospedali, secondo una scala di complessità delle cure che vede sempre al suo centro il paziente con i suoi problemi e le sue fragilità". "Questa rete di Poliambulatori servirà a portare le cure al cittadino in maniera più efficace e appropriata alle sue esigenze - ha aggiunto Bresciani -. E per meglio supportare l´azione di questo secondo livello, la Regione Lombardia si sta anche muovendo in Europa per stringere accordi di collaborazione con le migliori aziende di tecnologie mediche". .  
   
   
RECORDATI: NESSUNA TRATTATIVA PER LA MODIFICA DELL’ASSETTO AZIONARIO  
 
Milano, 16 aprile 2007 – Con riferimento alle notizie pubblicate in data odierna Recordati dichiara di non avere trattative in corso con la società spagnola Almirall o altre trattative volte a modificare l’assetto azionario della società. Recordati (Reuters Reci. Mi, Bloomberg Rec Im), fondata nel 1926, è un gruppo farmaceutico europeo, quotato alla Borsa Italiana (Isin It 0003828271), che si dedica alla ricerca, allo sviluppo, alla produzione e alla commercializzazione di prodotti farmaceutici, con sede a Milano, attività operative nei principali paesi europei, ed ha oltre 2. 000 dipendenti. Una rete europea di oltre 1. 000 informatori scientifici del farmaco promuove un’ampia gamma di farmaci innovativi, sia originali che su licenza, appartenenti a diverse aree terapeutiche. Recordati si propone come partner di riferimento per l’acquisizione di nuove licenze per il mercato europeo per quelle aziende che non dispongono di reti commerciali in Europa. Recordati è impegnata nella ricerca di farmaci innovativi per l’area cardiovascolare e genito-urinaria, settori dove ha una specifica competenza scientifica. Questa attività ha portato allo sviluppo di diversi farmaci, il più recente dei quali, lercanidipina, un calcioantagonista antiipertensivo, è diventato il prodotto di punta del gruppo. I ricavi consolidati nel 2006 sono stati pari a € 576,2 milioni, l’utile operativo è stato pari a € 120,3 milioni e l’utile netto è stato pari a € 74,0 milioni. .  
   
   
CELL THERAPEUTICS, INC. ANNUNCIA OFFERTA DI 37,2 MILIONI DI DOLLARI  
 
Seattle e Bresso 16 aprile 2007 - Cell Therapeutics, Inc. Ha annunciato il 12 aprile di aver concordato di collocare approssimativamente 37,2 milioni di dollari delle proprie “3% Convertible Preferred Stock” (azioni privilegiate convertibili) e warrant, in un’offerta (“registered offering”) rivolta ad investitori istituzionali, inclusi alcuni attuali titolari di azioni Cti. Cti offrirà in sottoscrizione agli investitori le azioni privilegiate convertibili “Serie B” e warrant ad un prezzo concordato di 1. 000 dollari statunitense per azione privilegiata convertibile “Serie B”. Le azioni privilegiate potranno essere convertite in azioni ordinarie a partire dal 16 aprile 2007, ad un prezzo di conversione di 1,6825 dollari statunitensi per azione (6,73 dollari statunitensi per azione dopo il raggruppamento azionario efficace dal 15 aprile). Gli investitori riceveranno inoltre warrant per acquistare azioni ordinarie per una quantità pari al 50% del loro investimento totale, diviso per 1,6825 dollari statunitensi (6,73 dollari statunitensi post-raggruppamento). I warrant avranno un prezzo di esercizio di 1,62 dollari statunitensi per azione (6,48 dollari statunitensi post-raggruppamento), pari al prezzo di chiusura (“closing bid price”) delle azioni ordinarie Cti come riportato sul Nasdaq Global Market il 10 aprile 2007. I warrant non potranno essere esercitati prima di sei mesi. L’offerta sarà conclusa entro il 16 aprile 2007 ed è soggetta a determinate condizioni contrattuali. Rodman & Renshaw, Llc agisce come collocatore esclusivo (“exclusive placement agent”) nel contesto dell’offerta. Un shelf registration statement relativo alle azioni privilegiate e warrant da emettersi nel contesto dell’offerta è stato depositato presso la Securities and Exchange Commission ed è diventato efficace. Il prospectus supplement relativo all’offerta verrà depositato presso la Securities and Exchange Commission. Copie del shelf registration statement e del prospectus supplement possono essere ottenute direttamente da Cell Therapeutics, Inc. , 501 Elliott Avenue West, Suite 400, Seattle, Washington 98119, Usa. . .  
   
   
AL VIA DA OGGI UN ESPOSIZIONE DI MANIFESTI PROVENIENTI DA TUTTO IL MONDO SULL´AIDS  
 
Genova, 16 aprile 2007 - Ottanta poster provenienti da 20 Paesi del mondo che illustrano come le diverse culture hanno influito sul tema della comunicazione dell´Aids, fanno parte della mostra che viene inaugurata oggi alle 11 presso la sala al piano terra della Regione Liguria in piazza De Ferrari 1 e si concluderà domenica 22 aprile, grazie all´attività del coordinamento ligure persone sieropositive che da 1995 ha iniziato a raccogliere manifesti prodotti nei vari Paesi del mondo ed al contributo dell´assessorato regionale alla Salute della Regione. L´obiettivo dell´esposizione è quello di verificare e valutare come le diverse culture hanno trattato il tema dell´Aids e la comunicazione delle azioni preventive. Dai manifesti del nord Europa molto espliciti che invitano all´utilizzo del preservativo, a quelli più solidaristici nei confronti delle persone sieropositive del Brasile, dai poster pragmatici della Gran Bretagna, a quelli più asettici dell´Italia. Scorrendo i manifesti esposti si ricava un quadro attendibile di come i singoli Paesi abbiano affrontato l´argomento Aids e abbiano tentato di comunicarlo all´esterno. Una malattia che nel tempo si è trasformata, non colpendo più solo gli omosessuali o i tossicodipendenti, ma estendendosi a tutti, anziani compresi. Da qui la necessità di utilizzare i manifesti come supporto per le campagne di informazione e di prevenzione che si sono succedute negli anni in tutto il mondo. Il coordinamento ligure persone sieropositive ha avuto l´idea di raccoglierli per mettere in evidenza come, al di là al di là delle differenze nel modulare il messaggio, tutti i Paesi hanno messo in campo un forte impegno comunicativo. Nel corso della settimana dell´esposizione è prevista inoltre la distribuzione giornaliera gratuita di profilattici da addetti del coordinamento ligure persone sieropositive. Nell´esposizione, aperta al pubblico dalle 11 alle 18, oltre ai poster saranno presenti anche magliette e gadget. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www. Aids. Liguria. It. .  
   
   
SANIT 2007: TUTTA LA SANITÀ ITALIANA A ROMA  
 
Roma, 16 aprile 2007 - Si terrà dal 18 al 21 aprile alla Nuova Fiera di Roma la quarta edizione di Sanit – Mostra convegno internazionale di tecnologie, mezzi e servizi per la salute, quest´anno con il coordinamento scientifico degli eventi Ecm curato dal Ministero della Salute. Il Sanit rappresenta ormai uno degli eventi più importanti in Italia nel campo della salute, rappresentando un punto di incontro, confronto e riflessione tra gli operatori del settore ma anche tra questi, le istituzioni ed il pubblico. Caratteristica del Sanit fin dalla sua prima edizione infatti e´ quella di unire i convegni e gli incontri più tecnici, diretti ad un pubblico di operatori del settore e di esperti, ad eventi più divulgativi ed a dimostrazioni "live", aperte anche al largo pubblico, che in questo modo può conoscere le "buone prassi", le iniziative per la tutela della salute, le ultime innovazioni tecnologiche, la ricerca scientifica, le attività che ogni giorno svolgono migliaia di persone che operano nel settore. Ed e´ proprio questo l´obiettivo ultimo di Sanit: mettere in mostra la sanità che funziona, i risultati positivi, i successi raggiunti sia dalla sanità pubblica che da quella privata, dalle associazioni, dagli enti di ricerca. Senza voler ignorare le difficoltà che naturalmente ci sono, ma volendo valorizzare quelle "buone notizie" di quotidiano lavoro che raramente finisce sui mass media. Il Sanit e´ cresciuto esponenzialmente in questi 4 anni, ne sono testimonianza la crescita del numero dei visitatori e degli espositori, dei convegni e degli eventi, ma soprattutto il coordinamento scientifico degli eventi Ecm, che quest´anno e´ stato curato dal Ministero della Salute, coordinato dal Dott. Donato Greco, Capo del Dipartimento Prevenzione e Comunicazione. Il Sanit si articola in due parti: una dedicata ai 34 convegni, di cui 20 Ecm (ossia inseriti nel programma di Educazione Continua in Medicina) ed una dedicata alla mostra, con decine di stand di amministrazioni pubbliche, aziende private, associazioni, Società scientifiche. Nell´area della mostra si terranno dimostrazioni dal vivo, vi sarà la possibilità di "provare" ad esempio le attrezzature per la visione notturna dell´Aeronautica Militare, oppure di chiedere informazioni sugli ultimi brevetti del Cnr incontrando direttamente gli scienziati e gli staff di ricerca. E poi saranno messi in mostra mezzi di intervento rapido, barelle speciali per il trasporto di potenziali malati infettivi, nuovi ritrovati testati dal Cnr per ridurre il soprappeso corporeo, test alimentari e di prevenzione e molto molto altro. Tra gli eventi rilevanti, segnaliamo quello sulle nuove normative europee in tema di sicurezza alimentare, quelli sulla salute del bambino e della donna, quelli sull´immigrazione e quelli sui trapianti. Ma i temi sulla salute e per la salute saranno trattati praticamente tutti. Per il programma completo ed aggiornato, si può consultare il sito www. Sanit. Org. .  
   
   
SOLAREXPO & GREENBUILDING DAL 19 AL 21 APRILE ALLA FIERA DI VERONA PER TRE GIORNI VERONA SARÀ LA CAPITALE DELLE ENERGIE RINNOVABILI E DEL RISPARMIO ENERGETICO.  
 
Verona, 16 aprile 2007 - Appuntamento alla Fiera di Verona con la prima edizione di Greenbuilding, la mostra-convegno internazionale su efficienza energetica e architettura sostenibile e l’ottava edizione di Solarexpo, la più completa rassegna di tecnologie avanzate per il risparmio energetico. L’obiettivo è quello di dare una risposta intelligente alle emergenze energetiche e ambientali, mettendo in primo piano le risorse più naturali e pulite, sostenendo una politica in grado di far nascere un mercato dell’efficienza energetica. Molti gli appuntamenti convegnentistici che affronteranno temi centrali, tra cui interventi per l’ efficienza energetica degli edifici, l’utilizzo del fotovoltaico, il solare termico in campo edilizio, con un focus normativo per aggiornarsi sulle detrazioni fiscali inserite nella finanziaria 2007 per le ristrutturazioni energetiche degli edifici. Inoltre nella mattinata di sabato si terrà un forum per un diretto confronto con il Gestore dei Servizi Elettrici (Gse) riguardo a questioni tecniche e procedurali inerenti il nuovo Conto Energia, relativo a semplificazioni di procedure, tariffe, interventi sugli edifici. Non mancano i prodotti in esposizione: oltre ai pannelli solari e fotovoltaici, impianti di riscaldamento radiante a parete o a pavimento per un uso razionale del calore domestico, riduttori di flusso e rompigetto aereati, caldaie ad alta efficienza, infissi ad elevate prestazioni termiche, impianti di illuminazione a Led. E ancora, materiali da costruzione naturali, sistemi di ombreggiamento, pompe di calore geotermico. E’ sicuramente la più importante rassegna di prodotti e servizi per il risparmio energetico in grado di rispondere alla richiesta di aggiornamento e informazione di aziende e privati anche alla luce delle novità introdotte dalla Finanziaria. .  
   
   
ENERGIA RINNOVABILE E EDILIZIA A BASSO CONSUMO ENERGETICO A BUDAPEST  
 
Bruxells, 16 aprile 2007 - Dal 19 al 21 aprile si terranno a Budapest un congresso e una mostra sull´energia rinnovabile e su edilizia e ristrutturazione a basso consumo energetico. La conferenza riunirà specialisti provenienti dai settori della politica, delle imprese, delle associazioni, dei media nonché i fruitori di tali innovazioni. Il congresso e i seminari di accompagnamento si occuperanno delle questioni giuridiche e finanziarie, delle tecnologie, dei futuri sviluppi del mercato e delle strategie di attuazione. Saranno inoltre presenti oltre 100 espositori, tra cui ricercatori, rappresentanti dei ministeri, media e produttori di energia. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Renexpo-budapest. Com . .  
   
   
SALONE DELLE ECOTECNOLOGIE: GLI APPUNTAMENTI PIU’ IMPORTANTI  
 
 Padova, 16 aprile 2007 - Il dibattito politico e normativo, l’innovazione tecnologica, le emergenze e le soluzioni da lunedì si muovono intorno al Sep della Fiera di Padova con 116 incontri, 383 relatori, 641 espositori Lunedì 16 aprile - ore 12. 00 club della stampa, padiglione 7, Padovafiere Presentazione Sep/salone Ecotecnologie, e City Logistic Expo/salone Internazionale Logistica Urbana Presentazione nuovo mezzo Unimog dei Carabinieri Noe per monitoraggio contaminazioni . Martedì 17 aprile – ore 12 sede Legambiente di Roma, Via Salaria 403 Presentazione rapporto Ecomafia, in occasione dell’apertura Sep. Mercoledì 18 aprile: Ore 9. 30 - Fiera – “L’organizzazione delle microraccolte di materiali contenenti amianto”. Tra gli altri intervengono i sottosegretari Flavio Tosi, Assessore alla Politiche sanitarie della Regione Veneto. Ore 10. 00 – Fiera – Enrico Cisnetto modera l’Incontro di apertura di City Logistics Expo “La città del futuro: logistica per la sostenibilità” con la partecipazione di amministratori di città italiane e mondiali. Ore 11. 00 – Fiera – Sala 8/C Pad. 8, conferenza stampa Iveco per la presentazione nazionale del mezzo Daily Cng. Ore 12. 00 - Fiera – Sala Logistica padiglione 14, Legambiente presenta il primo rapporto sull´impatto ambientale e globale di automobili e furgoni in commercio in Italia. Tra gli altri intervengono Gianni Piatti, Sottosegretario all´ Ambiente e Roberto Della Seta, Presidente nazionale Legambiente. Giovedì 19 aprile - Ore 9. 30 – Fiera – Sala Kyoto Pad. 15 convegno “Le piattaforme logistiche al servizio della città”. Tra gli altri intervengono Mauro Moretti, Ad Ferrovie dello Stato, Nereo Marcucci, Presidente Assologistica, Paolo Costa, Presidente Commissione trasporti Ue. Ore 10. 30 – Fiera - Club della stampa, pad. 7, conferenza stampa Arpav: "Bimbi e adulti in bicletta in città. Presentazione di un progetto Arpav per promuovere l´utilizzo della bicicletta in città" . Venerdì 20 aprile - Ore 9. 30 - Sala Carraresi convegno “Consumo energetico e incentivazione delle fonti energetiche rinnovabili” organizzato da Cciaa Padova. Tra gli altri intervengono Paolo Giaretta, Sottosegretario Ministero Sviluppo Economico, Vittorio Casarin, Presidente Provincia Padova, Flavio Zanonato, Sindaco di Padova, Gianfranco Chiesa, Presidente Cciaa Padovafiere Ore 13. 00 – Fiera – Club della stampa Pad 7, presentazione ricerca sul rumore. .  
   
   
MIRAVIGLIOSAMENTEMIRÒ OPERE GRAFICHE DAL 1948 AL 1971 GRADARA, PALAZZO RUBINI VESIN 15 APRILE – 4 NOVEMBRE 2007  
 
Gradara, 16 aprile 2007 - Il borgo medievale di Gradara si apre all’arte contemporanea e ospita dal 15 aprile al 4 novembre 2007 in uno dei suoi più illustri edifici, il settecentesco Palazzo Rubini Vesin, “Miravigliosamente Mirò, mostra dedicata all’opera grafica del geniale artista spagnolo. L’antica dimora signorile, che si affaccia sulla via principale del centro storico, a pochi passi dall’ingresso della rocca malatestiana, si candida così a diventare una delle poche sedi di mostre temporanee di richiamo nazionale nel territorio della Provincia di Pesaro e Urbino e della vicina Provincia di Rimini, attraverso una serie di imperdibili appuntamenti dedicati ad alcuni dei più celebri artisti del Novecento, a partire da Joan Mirò, protagonista del 2007. La prestigiosa esposizione, realizzata da Gradara Innova e promossa dall’Amministrazione Comunale, in collaborazione con Arthemisia, accompagna il visitatore alla scoperta del meraviglioso mondo di Mirò attraverso una selezione di oltre 100 opere tra litografie, acqueforti e acquetinte. Il percorse si compone di tre serie complete, a tiratura limitata, in cui le forme, i colori, lo straordinario alfabeto di segni creato dal maestro spagnolo dialogano con l’opera di alcuni dei principali esponenti del mondo letterario del Dopoguerra. Interessante è l’accostamento creato nella mostra, tra le opere di Mirò e il territorio attorno a Gradara, ottenuto dalla proiezione di alcune immagini video che scorrono, con sottofondo una voce narrante proprio un testo di Mirò, che sembra raccontare e spiegare al visitatore il suo essere artista e il suo modo di concepire e creare le opere. Curioso sperimentatore di tecniche e materiali, Mirò esplora a stretto contatto con la parola l’estrema poeticità della sua arte, sospesa tra innocenza e mistero; incontra nella serie di litografie Parler Seul l’omonimo poema scritto tra il 1948 e il 1950 da Tristan Tzara, grande ispiratore e animatore del movimento surrealista; l’artista mette a disposizione di Yves Bonnefoy la sua estrema sensibilità illustrandone nel 1962, attraverso le sue acqueforti e acquetinte, i tre poemi Anti – Platon, La Lumière de la Lame, Saccades. Nella serie di litografie di Le Lézard aux Plumes d’Or, La lucertola dalle piume d’oro, edita nel 1971, Mirò si misura nello stesso tempo con la produzione grafica e poetica; il risultato è la creazione di un linguaggio composito estremamente originale che trae la sua forza dall’armoniosa alternanza di versi e immagini vibranti di colori. .  
   
   
UBER, MIDWAY PAOLO CONSORTI 19 APRILE – 27 MAGGIO 2007  
 
Milano, 16 aprile 2007 - “ Nel mio film l’Uomo è perduto, ma non vi è un senso di tragedia. L’atmosfera è oscura, ma non vi è violenza o perdizione…Le persone corrono incessantemente nei gironi, altri si trovano nelle gabbie…come animali in uno zoo…rinchiusi dalla loro natura ed ostinazione. E’ una metafora della realtà e della condizione umana”. Paolo Consorti 2006 – La prima mostra di Paolo Consorti alla galleria Uber, Midway dal 19 aprile al 27 maggio 2007, continua ad esprimere il fascino subito dall’artista per l’epica Divina Commedia di Dante, e l’esplorazione del diabolico, del decadente e dell’assurdo. L’arte contemporanea di Paolo Consorti, sensuale in modo inebriante ed incisiva, si nutre di fiabe contemporanee, fantasie ed ansie per poi procedere a cercare il frammento dell’ Assoluto nel mondo contemporaneo. Egli inventa nuovi archetipi, stabilendo punti di contatto tra ciò che è remoto, il passato primordiale ed il presente. Ricalcando temi come il sesso, la natura e la religione, perenni realtà storiche, Consorti eleva e rende assurda la normalità. La sua osservazione della letteratura, come anche degli oggetti, abiti, paesaggi, colori e modelli, dimostrano insieme che ogni realismo ha la potenzialità di sopraffare i limiti della possibilità. La mostra mette in evidenza il marchio personale dei silenzi del film digitale: sono rappresentati al computer paesaggi alieni e vividi, dove anime perse e nude si mescolano con detriti tecnologici, sorvegliate da corpi metallici superiori. I suoi riferimenti al sistema di giustizia religiosa della Divina Commedia sono focalizzati non sulla punizione del condannato, ma sul destino di coloro che si trovano nei gironi del purgatorio. Inviati lì dopo la morte come punizione per il loro sfrenato amore; l’amore cioè che è eccessivo o pervertito e che conduce lontano da Dio, le anime devono scontare la pena per essere assolte dai loro peccati. L’ambiguità morale delle immagini di Consorti, comunque, si trova nel senso che queste persone possano realmente godere della loro prigionia. Mentre il bene ed il male pervadono ogni scena, Consorti afferma che li ha deprivati della loro “dimensione tragica naturale” filtrandoli con il surrealismo, lo humour e l’insinuazione. Ai quadri dei caduti, scene anticipate da Brueghel, Consorti ha introdotto un’ironia che offre dilazioni e speranze dove prima non ve ne erano. Paolo Consorti Nato in Italia a San Benedetto del Tronto nel 1964, Paolo Consorti ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Macerata. Nel 1991 ha iniziato la sua carriera artistica con una personale al Palazzo Ducale di Urbino. La sua pratica artistica lo rende pittore ma altrettanto regista di scene, che prima costruisce e quindi fotografa. Secondo le sue parole, “ introduce i suoi personaggi, li veste, ci parla, li prepara, dipinge lo sfondo, e concettualizza la storia”. Dopo di che gli elementi vengono messi insieme, stratificati e quindi dipinti a mano, traducendo in tal modo il lavoro in pittura. La Galleria Uber è impegnata con “l’arte illimitata”, arte cioè senza confini di alcun genere. La galleria rappresenta ed espone il lavoro di artisti australiani ed internazionali affermati, che contribuiscono attivamente al concetto di arte contemporanea e promuove il lavoro di artisti emergenti di talento, che hanno il potenziale di fare altrettanto. Www. Ubergallery. Com .  
   
   
CONTEMPORANEITÀ: CASA CANTORI DA PIÙ DI UN ANNO È UN PUNTO DI RIFERIMENTO IN CUI SI INCONTRANO TUTTE LE FORME DELLA CREATIVITÀ.  
 
Bologna, 16 aprile 2007 - L’elegante Show Room bolognese è uno spazio innovativo e informale al tempo stesso, che trasforma e semplifica la tradizionale percezione e quindi la fruizione stessa dell’oggetto d’arte, grazie alla sua struttura, che riproduce un ideale contesto abitativo. Lo spazio si trova a due passi, precisamente “10 numeri civici a Est” , dalla grande Galleria di Arte Contemporanea, Mambo, che verrà inaugurata il prossimo 5 maggio. In concomitanza con il grande evento che la città sta aspettando anni, il Direttore della Show Room, Giuseppe Bucci, ha voluto rendere omaggio ai linguaggi contemporanei dell’arte ospitando una mostra collettiva di opere grafiche dei più significativi artisti italiani del nostro tempo. In un unico evento l’arte figurativa dialogherà con l’espressione letteraria, dando spazio ai nuovi talenti che la casa editrice pavese Eumeswil, sensibile alle pulsioni del fertile universo dei giovani scrittori, edita e accompagna con fresco e illuminato mecenatismo. Verranno presentati, fra i nuovi romanzi della “scuderia” pavese, “Una Cometa In Cantina”, della giovane scrittrice calabrese Sonia Borgese, e i due nuovi romanzi dei “fratelli di penna” di Bologna, “Sellalunga E Baciabene” di Nicola Tassoni e “Adibamgalo Banghulo” di Roberto Tassoni. Inoltre il volume di Fabrizio Capecchi “I Nostri Monti” sarà una sorta di cornice al buffet, ispirato ai sapori, atmosfere, luci e colori dell´Oltepò Pavese, a base di Salumi dell´Oltrepò, Formaggio di Menconico e miele, accompagnati dal tipico pane, “il Miccone di Stradella” e dai vini del territorio, il Sangue di Giuda e la Bonarda. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al primo giugno. .  
   
   
FIORETTA MARI DOCENTE D’ECCEZIONE PER LA ASSOCIAZIONE CULTURALE DEDALO DI MILANO  
 
 Milano, 16 aprile 2007 - L’associazione Culturale Dedalo Teatro di Milano organizza dal 16 al 18 maggio un seminario di “Dizione, Disinibizione e Recitazione” tenuto dall’attrice e insegnante di “Amici”, Fioretta Mari. La Scuola di Recitazione della Associazione Culturale Dedalo ha organizzato un Seminario intensivo di “Dizione, Disinibizione e Recitazione” che si svolgerà a Milano dal 16 al 18 maggio p. V. A guidarlo, l’attrice Fioretta Mari, amata insegnante di dizione e recitazione della scuola di “Amici di Maria De Filippi” e attualmente in teatro come protagonista, al fianco di Marisa Laurito e Fiordaliso, del fortunatissimo spettacolo “Menopause – The Musical” con la regia di Manuela Metri. Il Seminario, che si svolgerà presso la sede dell’Associazione Culturale Dedalo (www. Dedalo. Org) in Via Ariberto 25 (zona S. Ambrogio), è aperto a tutti: attori, allievi-attori e principianti. “Essere convinti di sé stessi – dice Fioretta Mari – è una delle prime regole per chi vuole fare questo mestiere Per sentirsi a proprio agio in società, per apparire più disinvolti e preparati, bisogna dare un’immagine di positività e sicurezza. Saper parlare correttamente ci da una carica in più e può essere d’aiuto anche per affrontare un esame. ” Figlia d’arte da dieci generazioni di attori, Fioretta Mari ha preso parte a più di 150 spettacoli teatrali con i più significativi ed importanti artisti italiani ed esteri. Tra questi: “Anatra all’arancia” con Alberto Lionello; “Parole d’amore parole” con Nino Manfredi; “La figlia di Iorio” con Giorgio Albertazzi; “I Malavoglia” con Turi Ferro, “L’avaro" di Moliere con Ugo Tognazzi e Mario Scaccia e “Cece” di Pirandello con Pino Caruso. Capace di passare con disinvoltura dalla tragedia al teatro comico, dal palcoscenico al set televisivo, prima della sua partecipazione nella trasmissione di Maria De Filippi era stata una delle protagoniste del sabato sera di Rai Uno: da “Canzonissima 77” con Pippo Baudo, Beppe Grillo e Tullio Solinghi a “Giochiamo al Varieté” di Antonello Falqui, “Luna Park” con Pippo Baudo, Enrico Montesano, Heather Parisi e Massimo Troisi. .  
   
   
PROSEGUE ALLO “STUDIO” IL MESE DI SERENA SINIGAGLIA  
 
 Milano, 16 aprile 2007 - Dopo la nuova produzione del Piccolo Teatro, “Donne in Parlamento”, un classico del repertorio della regista milanese, “Troiane”ovvero l’orrore della guerra A maggio una Master Class gratuita chiude il progetto “Spazio a Serena Sinigaglia” Dopo Donne in Parlamento, dal 24 aprile è in scena Troiane, sempre con la regia di Serena Sinigaglia. Prosegue così il progetto Master Class “Spazio a Serena Sinigaglia” che affida per quasi un mese alla giovane regista milanese e alla compagnia della quale è fondatrice, l’Atir, il Teatro Studio, a rilanciarne la vocazione originaria di spazio dedicato ai giovani e alla sperimentazione. Dopo la nuova produzione del Piccolo Teatro, uno spettacolo di repertorio, in attesa di aprire le porte dello Studio, a maggio, a una Masterclass gratuita e aperta a un massimo di 15 partecipanti (ci sono ancora posti disponibili: curriculum a piccolo. Stampa@piccoloteatromilano. It). “Troiane è la guerra dal punto di vista di chi la subisce e ne esce sconfitto. Troiane è l’orrore della guerra, di ogni guerra. Troiane è un coro di donne piangenti. E’ il tentativo di dare voce all’indicibile. Al dolore più grande, alla violenza più insensata, alla menzogna che uccide e irride, ai palazzi che saltano in aria, alle città che vanno in fumo, all’avidità che distrugge, tortura, massacra. La voce di questi nostri tempi malati. Troiane è però anche grande teatro, è prova d’attore o meglio d’attrice. Troiane è Ecuba, Cassandra, Andromaca, Elena. Un vero e proprio concentrato di personaggi enormi, dei veri e propri giganti della classicità. L’iliade è in qualche modo il grande prologo delle Troiane. L’iliade è un poema di guerra. L’iliade è la guerra dal punto di vista di chi la fa e ne esce vincitore. La guerra a conti fatti la fanno e soprattutto la decidono gli uomini. Nell’iliade non c’è spazio per le lacrime. C’è solo spazio per agire, nell’Iliade, e in guerra, chi si ferma è perduto, chi prova pietà è perduto, chi piange è perduto. Troiane e Iliade sono due testi complementari: se in Troiane vediamo un gruppo di donne che aspetta e piange, in Iliade vediamo un gruppo di uomini che agisce e non solo per combattere, agisce perché litiga, perché discute, perché trama… comunque agisce. Ho riunito i miei attori, compagni di sempre - che poi dovrei dire le mie attrici, perché il mio gruppo è costituito prevalentemente da donne (senza nulla togliere ai pochi ma senz’altro eroici uomini) – ho riunito i miei attori, dicevo, perché sentivo forte un desiderio. Volevo regalare loro grandi ruoli. Dopo dieci anni insieme mi sembrava il modo più bello per festeggiare un sodalizio che è durato fino ad oggi. Troiane e Iliade offrono ruoli e storie magnifiche, i testi ideali per i miei propositi. Ho deciso di affidare agli uomini alcuni brevi flash tratti dal poema omerico, su traduzione di Mariagrazia Ciani. Alle donne ho affidato il testo di Euripide, tradotto, come è mia consuetudine, da Laura Curino. Ne è nato uno spettacolo corale, il cui scopo principale è quello di dire no alla guerra, qualsiasi essa sia. Nella profonda convinzione che la violenza genera solo violenza e in casi come questi è d’obbligo per ognuno schierarsi”. Www. Piccoloteatro. Org .  
   
   
LA MUSICA SEGRETA DEL MAESTRO. LE OPERE D’ARTE COLLEZIONATE DA ARTURO TOSCANINI CON CATALOGO MAZZOTTA  
 
 Milano, 16 aprile 2007 - In occasione del cinquantesimo anniversario della morte di Arturo Toscanini la Provincia di Parma e la Fondazione Cariparma, con la collaborazione della Regione Emilia Romagna, presenta la mostra La Musica Segreta Del Maestro. Le opere d’arte collezionate da Arturo Toscanini. Curata da Renato Miracco con la Fondazione Mazzotta di Milano, ideatrice del progetto e responsabile degli aspetti organizzativi. Dedicata a Toscanini collezionista la rassegna presenta un nucleo di opere appartenute al grande maestro provenienti da New York, che per la prima volta vengono presentate in Italia. L’inaugurazione fissata per sabato 14 aprile a Parma, città Natale di Toscanini, presso l’elegante sede di Palazzo Bossi Bocchi, è destinata a diventare uno degli appuntamenti artistici di maggior richiamo della prossima primavera. La mostra si inserisce all’interno del ricco programma di eventi artistici e culturali realizzati dal Comitato Celebrazioni Arturo Toscanini 2007 che intendono commemorare il Maestro esplorandone la vita, l’opera, la personalità complessa e affascinante. Partendo dall’inaugurazione del Museo “Casa natale Arturo Toscanini”, l’umile dimora dell’Oltretorrente dove l’artista nacque in una famiglia di sentimenti garibaldini, il calendario predisposto dal Comitato procede per tutto il 2007 con un’articolata offerta di concerti, convegni e pubblicazioni di rilevanza internazionale. Si daranno appuntamento a Parma grandi artisti e autorevoli esperti del mondo accademico e della ricerca. Verrà inaugurato un innovativo centro studi sul “suono riprodotto”, che testimonierà come attorno a Toscanini sia cresciuto il primo eclatante fenomeno discografico della storia musicale. (www. Toscanini. 2007. It) La grande passione di Toscanini per le Arti in generale e per le Arti plastiche e figurative in particolare è sempre stata nota, infatti la sua collezione all’epoca vastissima contava più di cento opere di artisti italiani e stranieri. La mostra evidenzia questo aspetto della personalità del Maestro attraverso uno straordinario “corpus” di opere dimostrando, anche in questo caso, la sua grande sensibilità. Dalla testimonianza del figlio Walter e del nipote Walfredo (come si legge anche nel catalogo della mostra) sappiamo che tutti i dipinti erano posti sui muri di casa quasi a formare una partitura musicale. “Una moltitudine di dipinti appesi dappertutto accompagna i miei primi ricordi della casa del nonno in via Durini, a Milano. A cominciare dall’ingresso e dallo studio dove il busto di Verdi di Vincenzo Gemito mi guardava dall’alto, fino al soggiorno dove i ritratti della nonna e del nonno, eseguiti da Giacomo Grosso, erano appesi di fronte al camino, e al salotto dove erano esposti dipinti più grandi, per lo più paesaggi, e un’enorme tela di Telemaco Signorini che oggi s’intitola La toilette del mattino ambientata in un salone (che poi da grande scoprii essere una casa di malaffare). Ma la concentrazione più sorprendente si trovava in un ampio corridoio che dal soggiorno portava in cucina, e lì i quadri, illuminati dalla luce naturale, erano appesi a circa un metro dal pavimento fino al soffitto, in file verticali, ricoprendo interamente le pareti”. Toscanini aveva scelto come adviser Vittore Grubicy de Dragon, critico, pittore, padre del Divisionismo italiano e mentore di moltissimi artisti della “nuova scuola”, quali Segantini, Fattori, Boldini ecc. Per il maestro il quadro suggeriva uno stato d’animo, un sentimento, una musica, una sinfonia. Di qui l’estremo rigore non scolastico, non didattico, ma emotivo della collezione che attraversa le correnti più all’“avanguardia” della seconda metà dell’Ottocento: dalla Scuola dei Macchiaioli, al Divisionismo, dalla Scapigliatura alla scuola di Posillipo. Tra gli artisti presenti in mostra ricordiamo: Vittore Grubicy de Dragon, Giovanni Boldini, Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Gaetano Previati, Antonio Fontanesi, Gerolamo Induno, Vincenzo Gemito, ma anche Umberto Boccioni di qui in mostra sarà esposto un bellissimo Autoritratto del 1908. Toscanini collezionava opere pittoriche e nutriva un amore particolare proprio per i lavori di Grubicy, che sono per lui “musica misteriosa [che] va insinuandosi a poco a poco! Musica leggera, inafferrabile, eppur così calda d’armonia! Ma ci vuole l’anima non le orecchie per sentirla” (lettera di Arturo Toscanini a Vittore Grubicy del 19 maggio 1915). Grubicy diventa per Toscanini un consigliere attento e raffinato, capace di indicargli le opere e gli artisti più interessanti presenti sul mercato, di aiutarlo a portare a termine gli acquisti, di seguire spedizioni e consegne, di scegliere le cornici delle opere. Ogni quadro è accompagnato da una storia, o una dedica, che il visitatore può leggere in mostra o sul catalogo edito Mazzotta, per comprendere meglio il legame tra Toscanini e l’opera o l’artista che l’ha realizzata. La mostra presenta quindi 54 opere (tra dipinti, sculture, ceramiche, vetri, incisioni e disegni) realizzate tra la fine dell´Ottocento e primo Novecento italiano in gran parte appartenenti a Walfredo Toscanini, figlio di Walter, provenienti da New York, dove vive attualmente. Per la prima volta il nipote ha deciso di presentare queste opere in una mostra in Italia in occasione del cinquantesimo anniversario. Le opere di Vittore Grubicy De Dragon (Milano 1851-1920) invece sono di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno che recentemente le ha acquistate dagli eredi Toscanini con l´intento di ricomporre il nucleo fondamentale di opere provenienti dall´eredità del grande critico e mercante di cui Toscanini e Benvenuto Benvenuti (pittore livornese divisionista discepolo di Grubicy) furono gli esecutori testamentari. La Fondazione infatti possiede anche il corpus di opere di Grubicy possedute da Benvenuti donate a questa istituzione dal figlio Ettore. La rassegna ha avuto come prestigiosa première l’Avery Fisher Hall di New York, sede della Philarmonic Opera, per iniziativa del Ministero degli Affari Esteri; a settembre verrà trasferita a Livorno grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmi e la collaborazione della Fondazione Teatro Goldoni che la ospita. Il catalogo, contiene saggi di Harvey Sachs (biografo di Toscanini), di Renato Miracco (curatore del progetto), di Walfredo Toscanini (che scriverà una breve memoria sul nonno) e di Paola Pettenella e Francesca Velardita del Mart (cha hanno scritto sui ritrovamenti e sulla corrispondenza tra Toscanini e Grubicy). All’interno del catalogo saranno riprodotti i documenti e le lettere messe a disposizione dalla Casa Ricordi e da Walfredo Toscanini, oltre alle lettere rintracciate all’interno dell’Archivio Grubicy, ora di proprietà del Mart. Arturo Toscanini (Parma, 25 marzo 1867 – New York, 16 gennaio 1957) fu il più influente direttore d’orchestra del Novecento. Impresse una svolta decisiva all’interpretazione non soltanto musico-orchestrale ma anche lirico-teatrale nella sua totalità. Iniziò la carriera quando Verdi stava ancora componendo l’Otello e la concluse nell’èra dei concerti televisivi e della stereofonia. Diresse le prime mondiali di opere quali I pagliacci di Leoncavallo e La bohème, La fanciulla del West e Turandot di Puccini; guidò il Teatro alla Scala (1898-1903, 1906-08, 1921-29), il Metropolitan di New York (1908-15), la Filarmonica di New York (1926-36) e l’Orchestra sinfonica della Nbc americana (1937-54), nonché, come ospite, la maggior parte delle altre orchestre più importanti di tutto il mondo. Il suo orecchio acutissimo e la sua memoria fotografica, il terrificante rigore e l’incontenibile energia contribuirono a elevare il livello dell’esecuzione musicale ai due lati dell’Atlantico. Con la sua frenetica attività, condotta sempre ai massimi livelli in uno sterminato repertorio che non badava a frontiere nazionali, Toscanini non solo contribuì come pochi altri a plasmare la vita musicale del ventesimo secolo: fu anche un protagonista delle vicende del suo tempo. Il suo antifascismo, che portò nel 1931 al discusso episodio dello schiaffo bolognese, lo spinse a un lungo esilio, prima artistico e poi anche fisico, dalla sua amata patria, interrotto solo dopo la fine della Seconda guerra mondiale. L’opposizione al nazismo lo spinse ad abbandonare il Festival di Bayreuth (dove era stato il primo musicista non di scuola tedesca a dirigere) nel 1933 e quello di Salisburgo nel 1938; sostenne invece, a propria spesa, un’orchestra di profughi ebrei scappati in Palestina (oggi il complesso si chiama la Filarmonica d’Israele) e un nuovo festival a Lucerna (oggi uno dei più importanti del mondo). Diresse per l’ultima volta nel 1954, all’età di ottantasette anni, e morì poche settimane prima del suo novantesimo compleanno. .  
   
   
AL VIA IL REGGIO PARMA FESTIVAL 2007 DAL 29 APRILE AL 31 MAGGIO APPUNTAMENTO CON LA GRANDE DANZA INTERNAZIONALE  
 
Parma, 16 aprile 2006 - Il Reggio Parma Festival 2007 segna un nuovo percorso attraverso i territori contigui del teatro, della danza e della musica, sempre all’insegna della qualità, della sperimentazione, della contaminazione tra le diverse espressioni artistiche, unendo in una grande festa dell’arte Reggio Emilia e Parma, che realizzeranno prestigiose produzioni nazionali e internazionali e ospiteranno nei loro prestigiosi teatri novità in anteprima assoluta per l’Italia. Prima tappa primaverile di questo nuovo stimolante percorso è l’appuntamento con la grande danza internazionale, protagonista delle città emiliane dal 29 aprile al 31 maggio prossimo con Red Reggio Emilia Danza (dal 29 aprile al 18 maggio) e Parmadanza (dal 2 al 31 maggio) che, nella programmazione coordinata dal Reggio Parma Festival, moltiplicano così le occasioni di incontro con le eccellenze della danza e del balletto e contribuiscono significativamente alla diffusione e alla partecipazione degli eventi in cartellone. Un ricco calendario primaverile, in attesa del prossimo appuntamento autunnale del Reggioparma Festival dal 1 ottobre al 4 novembre con l’opera e il teatro: il Festival Verdi (dal 1 al 28 ottobre) e il Teatro Festival Parma (dal 25 ottobre al 4 novembre). In tutte le sue edizioni Red - Reggio Emilia Danza/festival, accanto agli appuntamenti con la grande danza teatrale, ha riservato uno spazio dialettico con la città, rendendola attivamente partecipe degli eventi coreografici ospitati nel suo cartellone grazie ad eventi pensati per luoghi urbani: parate, happening, performance che hanno visto una crescente partecipazione dei cittadini-spettatori. Red 2007 ha deciso di approfondire ulteriormente questo tema, partendo proprio dal decentramento del momento spettacolare e dalla sua capacità di sfuggire all’illusione teatrale e di calarsi nella realtà quotidiana con la riproposta artistica del corpo che la abita: un corpo disciplinato dalla tecnica e che sublima la quotidianità a cui siamo tutti relegati. Così, simbolicamente, il corpo contemporaneo si ricolloca nello spazio urbano a cui esso appartiene, ne registra i limiti ma, a ben guardare, ne segnala anche inattese, nuove utilizzazioni. In questo senso, la scelta di aprire Red 2007 il 29 aprile con una serie di eventi denominati Rosta Nuova/europa concepiti da coreografi di varie estetiche e discipline, come Mauro Bigonzetti per Aterballetto, Cristina Rizzo ed i vincitori del Concorso coreografico “Memorial Alberto Sassi”- Impronte hip hop Dance Company, Balletto di Firenze e Sanpapié - e ambientati nel quartiere di Rosta Nuova, progettato dagli architetti Albini, Helg e Manfredini, simbolo di una città aggregante, si propone come stimolo di riflessione riguardo l’attuale funzione sociale e culturale della città. Accanto all’evento inaugurale del Red, altri appuntamenti spettacolari puntano sulla tematica della dialettica tra corpo e spazio quotidiano. Sicuramente lo fa Mmcompany di Michele Merola e lo fanno le performance di Living Room, appuntamenti performativi di danzatori, artisti visivi, videomakers a cura di Silvia Fanti e pensati per spazi ridotti e per una visione ravvicinata, che vede anche l’inizio della collaborazione tra Red e Xing, spazio bolognese dedicato allo spettacolo contemporaneo. Un altro coreografo da sempre attratto dal rapporto del corpo con lo spazio circostante è Virgilio Sieni, che di questo tema ha fatto materia centrale della sua ricerca nel corso degli anni. Una ricerca che quest’anno lo vedrà riaffrontare, nello spazio della Cavallerizza, l’amata musica di Bach, che Sieni contrapporrà a stimoli diretti, crudi, impietosi, scaturiti dalla violenza della società contemporanea, nella quale i conflitti dilagano e travolgono gli assetti urbani colpendo incondizionatamente chi vive nelle città. Sempre su questa linea si colloca il debutto reggiano di una coreografa visionaria ed eccentrica come Constanza Macras, argentina insediata a Berlino, capace di miscelare in un crogiuolo linguistico e creativo effervescente e energetico le infinite stimolazioni che le arrivano dall’osservazione dei continui serrati mutamenti sociali delle grandi metropoli del mondo, spinte sempre più verso una globalizzazione, incapace comunque di annientare del tutto l’identità culturale dell’individuo. Lo dimostra il suo Sure miscela performativa, con margine di improvvisazione, di spaccati di vita reale, affidata a undici attrici, performers e danzatrici che mettono in scena soprattutto la loro auto affermazione di individui, con corpi vitali e anime in cerca di emozioni. Da sempre attratto dal rapporto tra corpo e spazio, tanto da farsi ispirare e collaborare con architetti come Liebeskind, William Forsythe nel corso della sua ricerca più recente è giunto ad asserire che l’idea stessa di ‘coreografia’ può sconnettersi dalla cosa-danza intesa come codice-tecnica-estetica e essere applicata a qualsiasi cosa animata occupi in maniera organica un luogo. Forsythe, per mostrare come la danza abiti in tutti noi, ha immaginato una installazione, City of Abstracts, che arriva a Reggio Emilia in esclusiva nazionale: una installazione nella quale si ha esplicitamente a che fare con la percezione, da parte delle persone comuni, del movimento del proprio corpo. I passanti, che vengono catturati dallo sguardo elettrico posto da Forsythe in un luogo al centro della città, si muovono e fanno sì che l’arte si riversi nel quotidiano, facendo accrescere nelle persone la consapevolezza del proprio ambiente e delle proprie percezioni. Per gran parte della sua carriera Forsythe è stato un fondamentale esploratore del linguaggio classico e delle sue potenzialità compositive ed estetiche. Per gli appuntamenti di Red che ricondurranno gli spettatori negli spazi teatrali tradizionali, si è pensato di riproporre questa sua importante esperienza creativa, che ha fortemente influenzato il linguaggio coreografico postclassico di oggi. Lo straordinario motivo di interesse è che a interpretare quattro celebri lavori di Forsythe sono i ballerini del Mariinskij di San Pietroburgo, eredi gelosi della preziosa scuola accademica ottocentesca, da qualche tempo felicemente impegnati nel recuperare e interpretare l’evoluzione del loro linguaggio di ‘elezione’ nella storia della danza del Novecento, attraverso l’esecuzione di lavori di maestri come Balanchine e appunto William Forsythe. E se il Gala Classico celebra la tradizione secolare del prestigioso complesso russo, il programma Forsythe al Mariinskij si annuncia insomma come la quadratura del nostro cerchio, che parte dalla tradizione teatrale andando verso la quotidianità e dalla quotidianità torna sulla scena, attraverso i capolavori del maestro americano, capace di affiancare il gesto più umile e consueto al virtuosismo tecnico più rigoroso e irraggiungibile. La presenza di grandi compagnie con maestri della coreografia e titoli di grande suggestione caratterizzano il cartellone di Parmadanza 2007, in programma al Teatro Regio di Parma. All’hamburg Ballett John Neumeier, in scena per la prima volta a Parma con un classico di John Neumeier, A Cinderella Story, sarà affidata l’apertura del festival. Americano di cultura europea, colto e raffinato, il direttore e coreografo principale della compagnia tedesca si è imposto negli ultimi trent’anni come geniale autore di balletti moderni narrativi, tratti dai grandi classici della letteratura o da titoli storici del balletto romantico. Tra i suoi famosi “dance-drama” particolarmente felice è la rivisitazione della favola di Cenerentola, creata per l’Hamburg Ballett John Neumeier sulla partitura originale di Sergej Prokof’ev nel 1992 e di ritorno questa stagione sui palcoscenici europei. E come dalle pagine musicali del compositore russo Cenerentola era uscita non più come una stilizzata figura fiabesca, bensì quale essere umano vivo, con veri sentimenti e un destino toccante, su quella scia John Neumeier ha creato un’affascinante nuova versione di questo classico novecentesco. Enfatizzando la qualità mitica della storia, ma tratteggiando allo stesso tempo caratteri umani reali e situazioni credibili, Neumeier si è spinto oltre le tradizionali interpretazioni di Cenerentola, firmando con A Cinderella Story un balletto complesso e leggiadro insieme. Con l’ultima sua creazione, La Regina della notte, ideata da Cristina Mazzavillani Muti, il coreografo Micha van Hoecke torna al Teatro Regio di Parma con il suo famoso Ensemble. Per la compagnia che dirige a Castiglioncello da 25 anni, l’ex allievo di Maurice Béjart ha orchestrato un circo mozartiano ora poetico ora grottesco, popolato di personaggi operistici e guidato dall’affascinante protagonista del Flauto magico. Nella stanza di Mozart bambino, in quel luogo dove tutto era già stato immaginato, Van Hoecke ha tratteggiato la Regina della Notte come un divinità possente e fragile insieme, e mentre tutti i personaggi dell’opera si incontrano e si scontrano, è lei a rimanere sola con se stessa. Nel labirinto mozartiano, nel gioco di specchi che rimanda da un personaggio all’altro, da un destino all’altro, il coreografo e regista cosmopolita ha ritrovato la vita quotidiana di una compagnia di oggi: il suo Ensemble per esempio, in cui ogni artista incontra gli altri nell’assoluta complementarietà dei ruoli, come all’epoca di Mozart accedeva agli attori, ai saltimbanchi, ai cantanti. Grande attesa per il Béjart Ballet Lausanne, che si esibisce in uno dei balletti più spettacolari e trascinanti del coreografo di Marsiglia: Le Presbytère n’a rien perdu de son charme ni le jardin de son éclat. Accolto trionfalmente dalle platee di tutto il mondo,“Le Presbytère…”, non smette di sedurre il pubblico per la spettacolarità del grande show, i migliori hit dei Queen mescolati alla musica di Mozart, le travolgenti danze d’insieme alternate ai sensuali assoli maschili, i sontuosi e coloratissimi costumi-abiti di Gianni Versace. Eppure, nonostante la gioia e l’entusiasmo che sprigiona, “Le Presbytère…” è un balletto dedicato a due artisti scomparsi giovani: Freddy Mercury, il trasgressivo leader dei Queen che Béjart non ha mai conosciuto, e Jorge Donn, amatissimo compagno e ballerino, anima del Ballet du Xxème Siècle, entrambi morti di Aids a 45 anni. Ma non vi è nulla di sinistro né disfattista nel coloratissimo balletto-rock dal titolo musicale e surrealista, perché anche questa volta l’ottimistica fede di Maurice Béjart nella giovinezza e nella bellezza si annalza al di sopra della fragilità umana come un esaltante inno alla vita. Con lo Zürcher Ballett, arriva per la prima volta a Parma la più brillante compagnia classica svizzera, impegnata nel poetico In den Winden im Nichts, su musiche per Violoncello Solo di Johann Sebastian Bach, eseguite dal vivo dal maestro Claudius Herrmann. A firmare il balletto, nel 2003, il direttore della compagnia, Heinz Spoerli, coreografo dalla felice vena neoclassica, maestro di una danza fluida e musicale, che si distingue per la delicata vivacità e l’umorismo leggero. Nel suadente balletto, al Regio di Parma in prima nazionale, Heinz Spoerli non si limita semplicemente a parafrasare la musica di Johann Sebastian Bach in pura danza. La regolarità di forma con la quale il coreografo segue fedelmente le forme musicali di Bach, incluse le ripetizioni, è solo uno dei pregi del balletto. A spiccare è anche il riconoscimento del contenuto intellettuale, dell’assoluta perfezione e dell’incantevole serenità di questa musica. Stati emozionali e atmosfere nitidamente simboliche fluttuano nello spazio e continuano a vibrare tra i movimenti, nel silenzio delle cadenze danzate, quando la musica è già svanita. Con il classico dei classici, La Bella addormentata nel bosco, il Teatro Regio torna ad ospitare il prestigioso Corpo di Ballo del Teatro alla Scala. La celebre versione coreografica di Rudolf Nureyev, messa in scena per la prima volta nel 1966 proprio per la compagnia scaligera, si volge a cogliere lo spirito dell’originale creato in Russia nel 1890 da Marius Petipa, che concepì un grandioso balletto venato di malinconia. Sontuoso l’allestimento scenico di Franca Squarciapino, specchio del gusto sfarzoso di Nureyev e del miniato décor della corte di Versailles. Per i tableaux che si susseguono fiabeschi e scintillanti, il ballerino russo concepì una scrittura coreografica complessa e rigogliosa, per personaggi animati e talora inquieti. Accanto ai brillanti primi ballerini scaligeri impegnati nei ruoli principali, nelle vesti del Principe che Nureyev modellò a propria immagine, è atteso il giovane virtuoso Leonid Sarafanov, primo ballerino del Balletto del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo e nuovo astro delle scene internazionali. Ad eseguire la fiabesca partitura Čajkovskiana sarà l’Orchestra del Teatro Regio di Parma. Un ricco calendario primaverile, dunque, in attesa del prossimo appuntamento autunnale del Reggioparma Festival con l’opera e il teatro, che si offre alla curiosità dei tanti spettatori appassionati di danza e che consente agli abbonati alle stagioni di danza di Reggio Emilia e di Parma di poter seguire gli appuntamenti con un’importante facilitazione. Gli abbonati a Parmadanza 2006 e alla Stagione di Danza 2007 de I Teatri di Reggio Emilia potranno, infatti, seguire tutti gli appuntamenti in cartellone del Reggio Parma Festival Danza 2007 con uno sconto del 20% sino ad esaurimento dei posti disponibili. Il Reggioparma Festival è promosso da Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Comune di Reggio Emilia, Comune di Parma, Fondazione Teatro Regio di Parma, Fondazione i Teatri di Reggio Emilia, Fondazione Teatro Due. .  
   
   
TORNA A PARMA IL SOPRANO ANNA CATERINA ANTONACCI CON IL FASCINO DE LE NUITS D’ÉTÈ DI HECTOR BERLIOZ BRUNO BARTOLETTI SUL PODIO DELL’ORCHESTRA DEL TEATRO REGIO DI PARMA  
 
 Parma, 16 aprile 2007 - Alla voce del celebre soprano Anna Caterina Antonacci è affidato il ciclo de Les Nuits d’été di Hector Berlioz lunedì 16 aprile (repliche mercoledì 18 e venerdì 20 aprile 2007, ore 20. 00) all’Auditorium Paganini per l’ultimo appuntamento della Stagione Concertistica 2006-2007 del Teatro Regio di Parma, che vedrà tornare sul podio dell’Orchestra del Teatro Regio di Parma il maestro Bruno Bartoletti, all’indomani dell’ultima recita dell’Otello verdiano con cui si è conclusa la Stagione Lirica 2006-2007. L’adagio per archi del compositore americano Samuel Barber e la Suite dalla Pisanella di Ildebrando Pizzetti completano il programma del concerto, inserito nel “Progetto Toscanini” che propone, fra gli appuntamenti della Stagione Concertistica 2006/2007 del Teatro Regio di Parma, pagine dirette dal grande Maestro nei preziosi concerti tenuti dal 1900 al 1921 a Parma. Se fu Toscanini a suggerire al giovane Barber nel 1937 di arrangiare per un’orchestra d’archi il secondo movimento del suo Quartetto in si minore decretando la nascita del celebre Adagio per archi, c’è invece Gabriele d’Annunzio ad invitare Ildebrando Pizzetti a comporre le musiche di scena per La Pisanella, un dramma ambientato in un Medioevo fantastico dove il personaggio principale è una prostituta scambiata per santa. L’opera sarà presentata nel maggio 1913 al Théâtre Châtelet di Parigi, con un’adunata di celebrità: Michel Fokine per le coreografie, Léon Bakst per le scene e i costumi e Vsevolod Mejerchol’d per la regia, con Ida Rubinstein protagonista in scena. Con le sei melodie scritte da Hector Berlioz a partire dalle liriche di Teophile Gautier si tocca invece uno dei vertici romantici dell’intera produzione del compositore francese. Interprete de Les Nuits d’été sarà il soprano Anna Caterina Antonacci, che vanta una carriera internazionale nei più prestigiosi festival e teatri lirici, con un repertorio che spazia da Monteverdi alla musica del Xx secolo e collaborazioni con direttori quali Claudio Abbado, Riccardo Muti, sir John Eliot Gardiner, Riccardo Chailly e William Christie. Nel 1990 e nel 2005 l’Associazione Nazionale dei Critici musicali ha assegnato alla cantante il Premio “Abbiati”, proprio per la sua interpretazione dell’Alceste di Gluck presentata al Teatro Regio di Parma sotto la bacchetta di Bruno Bartoletti. La sua prima registrazione dedicata ai madrigali monteverdiani “Era la notte” pubblicata da Naïve è stata accolta da uno straordinario successo di pubblico e di critica. .  
   
   
BILL T. JONES IN PRIMA NAZIONALE PER LA GRANDE DANZA AGLI ARCIMBOLDI CON “BLIND DATE”: IN SCENA LA NOSTRA SOCIETÀ FRA IDEALI, VALORI, DUBBI E SCELTE MORALI  
 
Milano, 16 aprile 2007 - Ater in collaborazione con Piccolo Teatro lo presenta lunedì 16 e martedì 17 aprile 2007 Bill T. Jones è stato definito “uno dei tesori insostituibili dell’America” e la sua compagnia di danza multiculturale è da oltre 20 anni tra le più applaudite in tutto il mondo. Le sue coreografie sono un felice incontro di danza e teatro, proprio come accade in Blind Date, in prima nazionale lunedì 16 e martedì 17 aprile 2007 (ore 21) al Teatro degli Arcimboldi di Milano. Danzatore e coreografo insignito dei più prestigiosi riconoscimenti, in Blind Date Bill T. Jones fotografa la società contemporanea e crea in perfetta sinergia con la sua Compagnia uno spettacolo d’impronta sociale capace di emozionare, divertire e far riflettere sull’oggi e sui valori di passione, patriottismo, sacrificio. Nato inizialmente come un documentario sulla sua Compagnia di danza, lo spettacolo raccoglie storie personali dei danzatori legate anche ai differenti luoghi da cui questo cast internazionale proviene. Danza e teatro si intrecciano e sulla scena appaiono le proiezioni del video artista Peter Nigrini che affianca testi scritti in più lingue ad immagini di persone e luoghi che interagiscono con la performance dal vivo. Il risultato è uno spettacolo che il New York Times ha definito: “una pietra miliare nella lunga e complessa carriera di Bill T. Jones”. Fondata nel 1982 come compagnia di danza multiculturale, la Bill T. Jones/arnie Zane Dance Company è il risultato di undici anni di collaborazione tra Bill T. Jones e Arnie Zane. Nel 1982 ha fatto il suo ingresso nel panorama internazionale con la prima mondiale di Intuitive Momentum con il leggendario batterista Max Roach alla Brooklyn Academy of Music. Da allora gli undici membri della Compagnia si sono esibiti con il loro vasto repertorio (al momento si contano oltre 100 coreografie), in più di 200 città e in 30 nazioni, tra cui Australia, Brasile, Giappone, Portogallo, Grecia, Sudafrica e Repubblica Ceca. La Compagnia ha insegnato e si è esibita in Asia e nel Sudest Asiatico sotto l’egida della United States Information Agency. Ogni anno la Compagnia viene applaudita da un pubblico di oltre 100. 000 persone in tutto il mondo. Il lavoro della Bill T. Jones/arnie Zane Dance Company è stato spesso descritto come una fusione tra danza e teatro. Alcune delle coreografie più famose sono titoli a serata intera, come Last Supper at Uncle Tom’s Cabin/the Promised Land (1990) che ha debuttato al Next Wave Festival alla Brooklyn Academy of Music; Still/here (1994) che ha debuttato alla Biennale della Danza di Lione e il solo di Bill T. Jones The Breathing Show (1999). La Compagnia ha ricevuto molti riconoscimenti, tra i quali i New York Dance and Performance Awards “Bessie” per la sua stagione al Joyce Theatre nel 1986, per D-man in the Waters e per le musiche e costumi in Uncle Tom’s Cabin/the Promised Land. .  
   
   
“TRE METRI SOPRA IL CIELO” IN PRIMA NAZIONALE AL TEATRO DELLA LUNA DI MILANO  
 
Milano, 16 aprile 2007 - Una candida neve natalizia cade leggera e come un mantello si posa sulla città. La magica atmosfera notturna viene interrotta dal rumore delle moto di ragazzi che irrompono sul palcoscenico. Tra loro, lui: capelli corti, giubbotto scuro, colletto tirato su, occhiali da sole e aria da duro. E´ Step, che in una mattina di un giorno mai finito ripercorre i momenti felici trascorsi insieme a lei, Babi. Un flashback riporta il pubblico a quel giorno. Uno come tanti altri, se non si fossero incontrati. Ma proprio quel giorno il destino aveva riservato una sorpresa per loro due, così diversi. Lei, Babi, è una ragazza di buona famiglia, che frequenta il miglior liceo della città e fino a quel giorno è sempre stata la figlia impeccabile che tutti i genitori avrebbero voluto avere. Lui, Step, appartiene al mondo della strada, delle corse. Un mondo fatto di istinti, di forza, di violenza e di sopravvivenza, il cui motto potrebbe essere “sopravvivere alla giornata”. Ma questi due mondi, apparentemente così inconciliabili, sono destinati a unirsi, grazie all´inconsapevole complicità dei rispettivi migliori amici, Pollo e Pallina. Da qui qualcosa succede. In un susseguirsi di eventi, ricordi, emozioni, musiche, il pubblico si ritrova a vivere, passo dopo passo, le fasi dell´innamoramento tra Babi e Step. Un amore difficile, che deve superare mille ostacoli: dall´opposizione dei genitori di Babi, ai problemi con l´arcigna professoressa Giacci; dai problemi con la giustizia di Step, al suo passato misterioso che tanto lo ha segnato. Tutto questo in un climax di emozioni che portano il pubblico a innamorarsi sempre più come i due protagonisti, e ad arrivare lassù: Tre Metri Sopra Il Cielo. Ma da lassù è facile cadere. E la caduta è dolorosa. Una perdita improvvisa fa scoppiare in Babi la paura di amare Step, la paura di vivere con “uno come lui, che non cambierà mai”. Una paura che la porta a mettere in secondo piano i suoi sentimenti e a decidere se vivere con o senza il suo Step. Step accende la moto, ultima rombata, ultimo ruggito prima di lasciare il pubblico con un´unica domanda “Tornerò mai lassù, in quel posto così difficile da raggiungere? Lì dove tutto sembra più bello. Tre metri sopra il cielo. ” Dopo il grande successo del romanzo di Federico Moccia e del film di Lucini, arriva finalmente anche a teatro la fantastica storia d´amore che ha fatto sognare ragazzi, teenager e adulti che si sono appassionati alla storia di Step e Babi. Una storia che parla d’amore, l’amore universale e senza tempo, che ora è anche uno spettacolo. Uno spettacolo nel senso più completo del termine, perché qui tutto è parte integrante della storia e della sua messa in scena. Impianti scenografici innovativi e di grande effetto; costumi vintage in pieno stile anni ´80; una colonna sonora rock, energica ed intensa, coreografie “modern” con un richiamo allo stile di allora. Il pubblico ritroverà le atmosfere del libro, ma anche colpi di scena che lo lasceranno senza fiato. Sarà un concerto di musica ed emozioni in cui gli spettatori si potranno scatenare, ballare, ridere, commuoversi. Sono tutti elementi che rendono “Tre Metri Sopra Il Cielo” non un semplice musical, ma un vero e proprio Spettacolo. Diario di regia Mauro Simone e Loredana Sartori. Luglio 2005. La prima volta che sentimmo parlare di 3 metri sopra il cielo fu esattamente nell’estate del 2005 a Selvino (Bg), residenza estiva di molti milanesi, nonché della produttrice Giovanna Gattino. In quel periodo eravamo intenti a preparare il primo spettacolo firmato “Palazzo Irreale” e, tra una prova ed una pausa, Giovanna ci mostrò un’insolita scritta sul muro del teatro: “Io E Te 3 Metri Sopra Il Cielo”…”questa è una frase che ormai è su tutti i muri d’Italia” disse, “In che senso?”, “Ma come non ne avete mai sentito parlare? 3Msc, il libro di Federico Moccia, Hanno fatto anche un film!”…e da li cominciò a raccontarci di come questa storia d’amore fosse diventata un cult per gli adolescenti e del suo desiderio di farne uno Spettacolo. Marzo 2006. Quel desiderio diviene realtà con la cessione dei diritti e il benestare di Federico Moccia. Cominciano i primi lavori: la trasposizione teatrale del testo, la scelta del gusto musicale e del cast creativo. Vengono invitate 4 coreografe a presentare un piccolo estratto danzato di ciò che per loro rappresenta al meglio lo spirito di 3Msc. Maggio 2006. Il cast creativo è ormai definito: musiche di Giovanni Maria Lori e Marcello De Toffoli, coreografie di Anna Rita Larghi, scenografie di Gabriele Moreschi, costumi di Paola Brunello, disegno luci Raffaele Perin. Giugno 2006. Ben 700 persone, tra uomini e donne, si presentano per le audizioni. Più di 10 ore al giorno per la prima selezione. Abbiamo avuto la fortuna di vedere tantissimi giovani di grande talento, mettercela tutta e credere fino in fondo di poter far parte di questo ambizioso progetto. Solo 100 di loro arrivano in fondo al call back. Altri giorni, altre ore di grande tensione ed entusiasmo per rimanere solo in 18. Il cast artistico è completo…mancano solo Step e Babi. Luglio 2006. In una giornata di caldo torrido milanese, alle 15 incontriamo Massimiliano Varrese per la sua audizione. Nonostante la stanchezza del lungo viaggio che lo riportava in Italia dopo le riprese del film tv girato in Giordania, ci mostra una grande voglia di esser parte di questo spettacolo. Il suo talento, la disponibilità che lo contraddistinguono ci fanno capire immediatamente che lui è Step. Novembre 2006. “Cercasi Babi disperatamente!” Altre 200 ragazze si presentano ad una nuova audizione. Le speranze cominciano a svanire…non siamo ancora soddisfatti, la Babi che cerchiamo deve ancora arrivare. Dicembre 2006. Roma, ennesima audizione per Babi… Eccola! E’ lei…si presenta un piccolo angelo di soli 20 anni con una voce che ci incanta, due occhi azzurri color del cielo, un talento straordinario…ma non è bionda…. Vabbé, esistono le tinte! Finalmente, Martina Ciabatti è Babi. Www. Ticketweb. It .  
   
   
ANGELINA: DEBUTTO NAZIONALE AL TEATRO FRANCO PARENTI DI MILANO  
 
Milano, 16 aprile 2007 - Osannato dal “New York Times” e reduce da tre settimane di tutto esaurito al La Mama di New York, Dario D’ambrosi è fondatore e direttore del teatro Patologico. A lui, caposcuola del teatro della follia, e ai suoi happening romani si è ispirato anche Simone Cristicchi, vincitore del Festival di Sanremo. Proposto in prima nazionale, “Angelina”, ambientato negli anni Sessanta, in un paesino alla periferia di una grande città, racconta la storia di tre sorelle: Sofia (Gianna Coletti), la più grande, che gestisce un piccolo e umile negozietto di frutta e verdure e accudisce le due sorelle malate, che vivono nel retro del piccolo spaccio, Angelina (Celeste Moratti), afflitta da un male incurabile e Paola, malata di mente e costretta a vivere nascosta dietro una tenda, perché Sofia si vergogna e teme di perdere i clienti. Lo spettacolo affronta il problema della malattia in una forma poetica e quasi grottesca, che bene esprime il carattere di “ingenuità” che contraddistingue il ritratto delle protagoniste. Nella vicenda narrata da D’ambrosi, la malattia diventa elemento di unione per le donne, capace di aumentarne l’affetto e la complicità, quasi in modo ‘patologico’, fino ad una forma di amore inseparabile. La scenografia, volutamente scarna e ridotta all’essenziale contribuisce a mettere in risalto gli stati d’animo, le emozioni dei personaggi, evidenziando il forte dramma umano vissuto quotidianamente dalle tre sorelle. Musica e canto dal vivo completano il percorso emotivo dei personaggi, arricchito anche da attimi di comicità, per raccontare senza retorica, ma con intensità e rispetto, le sofferenze di chi affronta la più diverse malattie. Www. Teatrofrancoiparenti. Com .  
   
   
UNA COMMEDIA DEGLI EQUIVOCI NELLA SICILIA DI MONTALBANO AL PICCOLO TEATRO STREHLER DAL 2 MAGGIO, LA CONCESSIONE DEL TELEFONO, DAL ROMANZO DI ANDREA CAMILLERI ADATTATO PER LE SCENE DALLO STESSO SCRITTORE  
 
Milano, 16 aprile 2007 - Da mercoledì 2 maggio al Piccolo Teatro Strehler, La concessione del telefono, nella riduzione scenica che Andrea Camilleri ha fatto, insieme al regista Giuseppe Dipasquale, del suo romanzo: una divertente commedia degli equivoci e degli imbrogli che trova ambientazione nello scenario naturalmente suggerito dal nome stesso di Camilleri: Vigata come metafora di un modo di essere e ragionare le cose di Sicilia. L´equivoco, che fa da motore all’intera vicenda, è lo scambio tra due lettere dell´alfabeto. Il protagonista, Filippo “Pippo” Genuardi, innamorato della giovanissima seconda moglie del suocero, per poterla contattare con più agio, avvia regolare richiesta per far installare una linea telefonica privata, completamente a proprie spese, che colleghi il suo magazzino di legname con la casa del vecchio suocero. Fa domanda formale al prefetto di Montelusa, denominandolo però Vittorio Parascianno anziché Marascianno, come in realtà questi si chiama. Da qui una storia articolata, che coinvolge non solo Genuardi, siciliano qualsiasi, e la sua famiglia, ma anche la Chiesa e soprattutto i vari apparati dello Stato, ovvero Prefettura, Questura, Pubblica Sicurezza e Benemerita Arma dei Reali Carabinieri. E ancora don Calogero Longhitano, il mafioso del paese, nonché quei compaesani, anch’essi siciliani qualsiasi, che involontariamente capitano sulla strada di “Pippo”, mosso solo dalla passione per la giovane suocera. Anche nella riduzione ad emergere è la lingua di Camilleri. Una lingua personale, originalissima, che calca e ricalca, in una divertita e teatralissima sinfonia di parlate, una meravigliosa “similitudine” linguistica, fatta di neologismi, sintassi travestita, modi d’uso ricalcati dal dialetto. Scrive Camilleri a proposito della trasposizione scenica del romanzo: “Sarà il mio destino, sarà la mia vita passata di uomo di teatro, sarà che Dipasquale riesce sempre a convincermi, fatto sta che un altro mio romanzo si trasforma in una pièce teatrale. Pirandello amava dire che il lavoro dell’autore terminava quando egli riusciva a mettere la parola «fine» alla scrittura teatrale. Bene, questo copione ha la parola fine, messa nell’ultima pagina. Tuttavia mi sento di chiosare il buon Luigi: è proprio nella messa in scena che inizia un nuovo viaggio del testo, sempre diverso e sempre nuovo, sempre imprevedibile, sempre disperatamente esaltante. Per questo il confine del teatro è come l’orizzonte dei viaggiatori nei mari d’Oceano: sempre presente, mai raggiungibile”. Www. Piccoloteatro. Org .  
   
   
ANTEPRIMA 3^ FESTIVAL BIBLICO “I TEMPI DELLE SCRITTURE” VICENZA, CINEMA TEATRO ASTRA  
 
 Vicenza, 16 aprile 2007 - Oggi al cinema teatro Astra di Vicenza in Contrà Barche 53, con inizio alle ore 20. 00, il Vescovo di Vicenza, Mons. Cesare Nosiglia e il direttore generale dell’Apostolato Paolino, Don Vito Fracchiolla, si soffermeranno per alcuni minuti sul filo conduttore del Festival 2007, dedicato a “I tempi delle scritture”, dopo che nella passata edizione si era, per così dire vagato e divagato, attorno ai luoghi. Oltre a loro, saranno presenti il regista del film, Claudio Malaponti, alcuni degli attori, Alessandro Etrusco e Luca Ward, nonché l’autore dell’omonimo best seller edito da San Paolo Edizioni, Pino Farinotti, scrittore, giornalista, critico di cinema, titolare del “Farinotti, Dizionario di tutti i film” (giunto alla dodicesima edizione) e del Dizionario degli attori. Vista in forma privata da Papa Benedetto Xvi, l’opera è stata realizzata con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Prodotta da Artika Film Production, in collaborazione, tra gli altri, con Rai Cinema, la pellicola vede tra i protagonisti Alessandro Haber, Isa Barzizza, Rosalinda cementano, Eleonora Brigliadori, Emanuela Rossi e Alessandra Barzaghi. “7 km da Gerusalemme” è stato girato in gran parte nel deserto siriano, a Palmira e, grazie ad una compartecipazione siriana e all’adesione al progetto del Gran Muftì, massima autorità religiosa del Paese, unitamente all’avallo da parte della Presidenza Siriana, sono state aperte alla troupe zone off limits, a dimostrazione di come questo racconto, che è la storia dell’incontro tra Gesù e un pubblicitario 43enne italiano in profonda crisi, sia stata vista come un’imperdibile occasione per gettare una sorta di ponte verso l’Occidente in un periodo storico assai difficile e complicato, sia dal punto di vista geo-politico, sia da quello del rapporto tra religioni. E’, questa, anche un’occasione di ragionamento sulla condizione dell’uomo occidentale, sulla sua evoluzione in un contesto di sempre maggiori incertezze e insicurezze, che gli organizzatori del Festival Biblico non hanno voluto perdere considerato che, come detto, questa edizione “giocherà” sui significati del tempo e di questi “nostri tempi”, chiamati in causa nelle diverse sezioni del Festival: “Parolacheparla”, “Parolatralemani”, “Paroladavedere”, “Guastarelaparola” “Profumodiparola”. Dopo questa Anteprima vi saranno alcune altre tappe di avvicinamento al Festival: sabato 19 maggio alle ore 16, presso il Conservatorio A. Pedrollo di Vicenza, un gruppo di musicisti e cantanti italiani ed esteri si “misurerà” sul tema “La Scrittura diventa canto”, mentre domenica 27 maggio alle ore 17, presso il Museo Civico di Vicenza verrà inaugurata la Mostra “Orologi notturni dei Papi”, con una conferenza sul tema della lettura delle ore. Il Festival vero e proprio avrà inizio il 30 maggio e si concluderà il 2 giugno e si svolgerà, oltre che a Vicenza, anche a Bassano del Grappa, Valdagno, in territorio vicentino, a San Bonifacio, nel veronese e a Piazzola sul Brenta, nel padovano. Enti Promotori: Diocesi di Vicenza - Centro Culturale San Paolo Onlus .  
   
   
PENNABILLI, IL MUSEO DIFFUSOE I "LUOGHI DELL´ANIMA" DEL POETA TONINO GUERRA  
 
Milano, 16 aprile 2007 - Pennabilli (provincia di Pesaro e Urbino) è una città medievale, in area marchigiana (regione storica del Montefeltro, nota per le possenti rocche di San Leo, Sassocorvaro e Sant´agata Feltria) ma al confine con Romagna (Rimini è a 45 km. ) e Toscana (Sansepolcro è a 48 km. ). Nacque nel 1350 dalla fusione di due preesistenti castelli: "Penna", che fu culla del leggendario casato dei Malatesta (lo stesso di quel Paolo che con Francesca continua a vivere nei versi della Commedia), fu chiamato così perché costruito su di un appuntito sperone roccioso; "Billi" prese il nome di una comunità etrusca, devota al dio del fuoco Bel, o forse stanziata in un luogo aereo, bil. Il tempo, che si è portato via i due castelli, ha lasciato alla città un centro storico molto suggestivo e pregevoli opere d´arte quali l´affresco miracoloso della Madonna delle Grazie (prima metà Xv sec. ), conservato nell´omonimo santuario, e la Pieve romanica di San Pietro (Xii sec. ) a Ponte Messa. A fare da sfondo, il verde e rigoglioso anfiteatro del monte Carpegna e del Fumaiolo, e il largo e sassoso letto del fiume Marecchia cantato anche da Ezra Pound. L’importante portavoce della valle del "piccolo mare" (dal latino "Marecula") è da alcuni decenni Tonino Guerra, sceneggiatore dei più grandi film di Fellini, Antonioni, Rosi, i Taviani, Anghelopulos e Tarkovskij che, stabilitosi a Pennabilli nel 1989, ha ridato vita non solo al paese ma a tutto il comprensorio, con un vincente connubio tra poesia e territorio. Così, fanno compagnia al visitatore che si incammini nel borgo, gli alberelli dai pomi dolci e succosi assaporati dei nostri nonni ed oggi non più coltivati se non da collezionisti, ospitati in un loro giardino-museo l´Orto dei frutti dimenticati, i sei orologi solari dipinti sugli edifici della Strada delle meridiane, che ci ricordano i diversi modi utilizzati in passato per misurare il tempo; le misteriose presenze scultoree che popolano un prato cinto dalle mura di una casa diroccata il Santuario dei pensieri. L’angelo coi baffi "il più sguarnito museo del mondo" è quello dedicato all´angelo coi Baffi del pittore Luigi Poiaghi olio su tela: un solo quadro presente nella chiesetta dei caduti è ispirato ad una poesia di Tonino Guerra, nata con l’intento di invitare a nutrire i propri desideri. E ancora, allontanandosi di pochi chilometri, a Bascio è sorto Il Giardino pietrificato con "tappeti" di ceramica sistemati sull´erba alla base di una torre millenaria; a Sant´agata Feltria gorgoglia la Fontana della lentezza; mentre un belvedere dal quale affacciarsi sulla valle, ricordando con un pensiero Federico Fellini e Giulietta Masina (il Campo dei nomi), è stato realizzato tra i ruderi del vicino castello di Petrella Guidi. Tutte queste opere vengono significate e racchiuse nel nome: “Il museo dell’anima, museo diffuso, all’aria aperta” .  
   
   
CONVEGNO LO SPORT E LE REGIONI D´EUROPA IL SOTTOSEGRETARIO LOLLI FAREMO ENTRARE LO SPORT NELLA COSTITUZIONE  
 
 Torino, 16 aprile 2007 - Concertazione col territorio, attenzione capillare alla diffusione della pratica sportiva “pulita” e “per tutti” a partire dalla scuola primaria, sostegno a federazioni, società e associazionismo, potenziamento dell’impiantistica e creazione di una fondazione per promuovere il valore etico dello sport: sono questi i punti cardine su cui si svilupperanno le politiche sportive della Regione Piemonte nei prossimi anni. Il focus è stato fatto durante il convegno “Lo Sport e le Regioni d’Europa” promosso dalla Regione, al Centro Congressi Torino Incontra, come occasione di confronto e dibattito nazionale ed internazionale. Si è, infatti, ritenuto utile approfondire quanto avviene in Europa, laddove le legislazioni dei Paesi membri della Comunità presentano un quadro articolato della cosiddetta “governance” dello sport, prevalentemente fondata su una ben delineata politica pubblica e con un preciso e decisivo ruolo dei governi regionali. Al convegno hanno partecipato i rappresentanti di tre grandi Regioni d’Europa: Galles, Catalunia, Rheinland-pfalz, insieme al Sottosegretario allo Sport Giovanni Lolli e a rappresentanti delle Regioni italiane e dell’universo sportivo locale e nazionale. Nel pomeriggio, durante la tavola rotonda “Diritto allo sport, diritti nello sport”, l’annuncio della nascita della Fondazione “Etica e Sport” che sarà presieduta dall’on. Rinaldo Bontempi. Al dibattito hanno preso parte, anche, Gianfranco Porqueddu, Pres. C. R. Coni, Mimma Calligaris (Ussi), Massimo Mauro della Fondazione Vialli-mauro, Tiziana Nasi del Comitato Paralimpico, i giornalisti Sandro Bocchio e Marco Ansaldo e Giovanni Cobolli Gigli presidente F. C. Juventus “Il Piemonte ha riscoperto con Olimpiadi e Paralimpiadi la sua vocazione sportiva. Contiamo di unificare entro il 2008 in un’unica legge quadro i tre testi sullo sport –ha dichiarato l’assessore allo Sport Giuliana Manica - Stiamo lavorando in concertazione con il territorio attraverso il sistema dei tavoli di confronto: l’obiettivo è far crescere il numero dei praticanti. In Italia abbiamo una media fra le più basse d’Europa, quindi, stiamo investendo molto sulla scuola primaria per la diffusione dell’ attività motoria. Inoltre, abbiamo un bando da 19 milioni di euro per l’impiantistica di cui abbiamo avviato un censimento e con cui daremo priorità, soprattutto, alle realtà più piccole e svantaggiate. Infine, vogliamo promuovere il valore etico dello sport. Daremo vita ad una Fondazione che con l’aiuto dell’on. Rinaldo Bontempi si occuperà proprio di questo”. Anche il Ministero allo Sport ha avviato il lavoro per giungere a una Legge quadro di riforma dello sport, con perno fondamentale le Regioni. “Nel sistema sportivo italiano – ha detto il sottosegretario allo Sport Giovanni Lolli – c’è sempre stato un grande assente: lo Stato. Non si può far crescere il numero degli sportivi senza una politica pubblica in questa direzione. Faremo entrare lo Sport nella Costituzione, come diritto da tutelare. Le nostre priorità sono la scuola, l’Italia vi investe solo il 3% di quello che stanzia la Francia, poi la salute e l’impiantistica. Inoltre, abbiamo rigenerato con uno stanziamento di venti milioni di euro all’anno la Banca del Credito Sportivo, in modo che enti locali e società abbiano accesso a un credito agevolato. Quindici milioni di euro, invece, per il 2007 sono stati investiti sul Fondo per i grandi eventi. Insieme lavoreremo per arrivare a una legge che possa finalmente dare una svolta al sistema Sport del nostro Paese”. .  
   
   
GOLF - CAMPIONATI NAZIONALI MATCH PLAY: TITOLI A NUNZIO LOMBARDI (EUCALYPTUS) E AD ANNA ROSCIO (TORINO)  
 
 Milano, 16 aprile 2007 - Nunzio Lombardi (Gc Eucalyptus) e Anna Roscio (Cg Torino) hanno vinto i Campionati Nazionali Match Play che si sono disputati sull´impegnativo percorso del Gardagolf Country Club a Soiano del Lago (Bs). Entrambi sono al primo titolo tricolore. Nel torneo maschile Lombardi ha superato in finale Benedetto Pastore (Cg Torino) con un netto 6/5, mentre è stato più equilibrato l´incontro tra la Roscio e Vittoria Valvassori (Gc La Margherita) chiusosi sul 2 up. Lombardi, partito fortissimo, dopo 18 buche si è trovato avanti per 7 up, avendo tra l´altro messo a segno due eagle, alla 3 buca (par 5) e alla 18 (par 4), dove ha centrato il bersaglio da oltre 100 metri. Poi nella seconda parte si è limitato a controllare la situazione. Per giungere in finale il laziale, ammesso direttamente al secondo turno, ha superato nell´ordine Corrado De Stefani (alla 20ª), Filippo Bergamaschi (2/1), Leonardo Motta (3/1) e Cristiano Terragni (4/3). Quanto a Pastore ha estromesso Marco Bossi (4/2), Vittorio Vaccaro (4/3), Alberto Zani (2/1), Luca Gobbi (1 up) e Joon Kim (3/2). Da rilevare la bella prestazione di Gobbi, che ha eliminato nel terzo match Marco Guerisoli (5/4), numero uno del tabellone. Lombardi è nato a Latina nel 1988. E´ da qualche anno nel giro azzurro ed era già stato finalista negli stessi Campionati (2005, sconfitto da Simone Brizzolari). Nel torneo femminile duello finale tra le due azzurre più esperte in campo. La Roscio ha dato l´impressione di essere più attenta e pronta a cogliere ogni occasione, mentre la Valvassori ha avuto parecchie difficoltà sui green ottimamente preparati e molto veloci. La prima parte si è chiusa in parità, poi la Roscio ha preso un doppio vantaggio, ma la Valvassori vincendo la buca 16 ha rimesso tutto il discussione. La Roscio, salita sull´ultimo tee avanti di 1 up, ha piantato una palla in bandiera con il secondo colpo e alla Valvassori, dopo l´approccio, non è rimasto che stringerle la mano. La Roscio ha eliminato nel suo cammino Martina Piga (2/1), Alessandra Braida (7/6), Alessandra Averna (2/1) e Marianna Causin (19ª). La Valvassori ha avuto ragione di Federica Maria Costantini (5/4), Matia Maffiuletti (7/6), Barbara Vianello (1 up) e di Annapaola Tiscornia (4/3). Da rimarcare le prestazioni della stessa Tiscornia, che ha messo fuori gioco Alessandra De Luigi (2/1), e di Marianna Causin, che ha pagato tributo all´esperienza della Roscio, dopo aver dominato i primi tre match e aver battuto con un secco 6/5 Alessia Knight. La Roscio, ventitreenne nata a Torino, gioca da molti anni nella squadra azzurra e ha partecipato a numerose manifestazioni internazionali. Tra le sue migliori prestazioni il terzo posto ai Giochi del Mediterraneo, il secondo ai Campionati Internazionali del Belgio e il successo nella Coppa d´Oro Città di Roma. I risultati Torneo maschile. Quarti: Benedetto Pastore b Luca Gobbi 1 up; Joon Kim b Edoardo Bisetti alla 20ª; Nunzio Lombardi b Leonardo Motta 3/1; Cristiano Terragni b Niccolò Ravano 1 up Semifinali: Benedetto Pastore b Joon Kim 3/2; Nunzio Lombardi b Cristiano Terragni 4/3 Finale su 36 buche: Nunzio Lombardi b Benedetto Pastore 6/5 Torneo femminile. Quarti: Marianna Causin b Alessia Knight 6/5; Anna Roscio b Alessandra Averna 2/1; Vittoria Valvassori b Barbara Vianello 1 up; Annapaola Tiscornia b Laura Sedda alla 21ª Semifinali: Anna Roscio b Marianna Causin alla 19ª; Vittoria Valvassori b Annapaola Tiscornia 4/3 Finale su 36 buche: Anna Roscio b Vittoria Valvassori 2 up Lpga Tour: Silvia Cavalleri A Meta´ Classifica - Silvia Cavalleri è rimasta a metà classifica dopo il terzo turno del Ginn Open (Lpga Tour), che si conclude sul percorso del Reunion Resort & Club di Reunion, in Florida. La milanese con un giro nel 72 del par (4 birdie, 4 bogey) e lo score di 215 (76 67 72) è passata dal 27° al 31° posto, dove è salita dalle retrovie Paula Creamer. Sempre appaiate al comando, con 202, la messicana Lorena Ochoa e l´inglese Laura Davies che hanno ottenuto gli stessi parziali (66 66 70). Pur rallentando nel terzo giro (70) hanno comunque allungato ancora su Natalie Gulbis (206 - 69 66 71) raggiunta al terzo posto da Brittany Lincicome (67 72 67). Al quinto con 207 Se Ri Pak, al sesto con 208 Nicole Castrale, al 18° con 212 Karrie Webb e al 42° con 216 Ai Miyazato. Non ha superato il taglio Giulia Sergas, 126ª con 152 (75 77). European Tour: Secondo Titolo Per Markus Brier - Marcus Brier (274 - 72 68 67 67) con un giro conclusivo in 67 colpi non ha concesso chances agli avversari e ha vinto con un vantaggio di ben cinque colpi il Volvo China Open sul percorso dello Shanghai Silport Gc di Shanghai. Per il trentanovenne austriaco è il secondo titolo nell´European Tour dopo il Ba Ca Golf Open (2006). Al secondo posto con 279 si sono classificati l´irlandese Graeme Mcdowell, il sudafricano Andrew Mclardy e l´australiano Scott Hend, al quinto con 280 il sudafricano Richard Sterne, al sesto con 281 l´australiano Peter O´malley e il francese Raphael Jacquelin. Al torneo non ha partecipato alcun giocatore italiano. Us Pga Tour: Per Jerry Kelly Leadership E "Hole In One" - Jerry Kelly (200 - 63 70 67) ha ripreso il comando nel Verizon Heritage (Us Pga Tour), che termina sul tracciato dell´Harbour Town Golf Links di Hilton Head Island, nel South Carolina. Lo statunitense, già leader dopo il primo giro, ha approfittato delle incertezze di Ernie Els, scivolato in seconda posizione con 201 (65 65 71) che condivide con Kevin Na (67 68 66). Quarto con 202 Boo Weekley, mentre si è messo in corsa per il titolo Zach Johnson, vincitore del Masters, salito dal 13° al quinto posto con 204 (ottimo parziale di 66), dove è affiancato da Stephen Ames, Vaughn Taylor, Sean O´hair e Stephen Leaney. In bassa classifica Geoff Ogilvy, 49° con 213, e Davis Love Iii, 61° con 216. Sono usciti al taglio Jim Furyk e Chris Dimarco. Nel 67 di Jerry Kelly una "hole in one" alla buca 4 (par 3 di 200 yards), cinque birdie, tre bogey. .  
   
   
DOMINIO FRANCESE NELLE MARCHE DOVE SI E’ DISPUTATA LA SECONDA PROVA DEL MONDIALE MX3 VINTO DAL GIOVANE BENJAMIN COISY (HONDA). NEL TORNEO CONCINENTALE EMX2 E’ MAXIME LESAGE (HONDA) A VINCERE.  
 
Cingoli (Mc), 16 aprile 2007 – Spettacolare prova italiana del mondiale motocross Mx3 ierisul crossodromo “Bartolomeo Tittoni” di Cingoli, nel maceratese, dove si è disputata la seconda prova del torneo iridato di queste maxi cilindrate (moto oltre 475cc 4T e 260cc. 2 tempi). Abbinata al mondiale anche la seconda prova del campionato europeo Emx2. Ad organizzare l’evento i ben collaudati staff del Motoclub Armando Fagioli di Cingoli (Mc) e la Dbo che hanno potuto alla fine contare su una bella giornata primaverile ed un grande pubblico intervenuto per l’occasione e stimato in poco meno di 6. 000 nel weekend. A vincere la prova mondiale è stato il giovane pilota francese Benjamin Coisy (Honda) grazie a due splendide vittorie realizzate sempre davanti al belga ex campione iridato Sven Breugelmans (Ktm). Terzo posto assoluto per il transalpino campione del mondo in carica Yves Demaria (Yamaha). Migliore dei nostri portacolori azzurri è il pilota di Franco Perfini, il viterbese Martino Vestri (Ktm), giunto decimo assoluto, mentre più dietro sono arrivati Simone Ricci (Honda), Luca Maceratesi (Suzuki). Nel campionato europeo della classe Emx2 domina la prova corsa sul selettivo circuito maceratese, il transalpino Maxime Lesage (Honda) in ragione di due secondi posti realizzati prima dietro ai due francesi vincitori delle due rispettive manche, Paulin Gautier (Honda) e Marvin Musquin (Kawasaki). Migliori piloti azzuri in questo confronto continentale è stato il pilota imolese Deny Philippaerts (Honda) giunto secondo assoluto dopo un terzo e un quarto posto ottenuti nelle due manche finali. Prova positiva anche per Davide Turchet (Honda) giunto quarto assoluto, e settimo posto per Marco Maddii (Ktm). Nei top ten anche il maceratese Marco Animento (Suzuki) nonostante i forti dolori ad un ginocchio. Prima Manche Mx3: E’ il francese Christophe Martin (Ktm) il più lesto all’abbassarsi del cancello della prima manche mondiale Mx3. Dietro si posizionano il belga vicecampione del mondo Sven Breugelmans (Ktm), lo statunitense italianizzato Bader Manneh (Ktm), il ceko Martin Zerava (Honda), il francese Yves Demaria (Yamaha), lo spagnolo Alvario Lozano (Ktm), il croato Nenad Sipek (Yamaha). Primo degli italiani è Simone Ricci (Honda) in 11° posizione. In testa si alternano Breugelmans, ancora Martin, poi di nuovo il belga e infine dal quindicesimo passaggio emerge definitivamente il transalpino Bejamin Coisy (Honda) che va a vincere la sua prima manche in questo torneo iridato 2007. Alle sue spalle chiudono sul podio Breugelmans e Martin, con il campione del mondo in carica Demaria quarto. Primo degli italiano è Martino Vestri (Ktm) giunto tredicesimo, per gli altri poca fortuna o qualche caduta. Seconda Manche Mx3: Scatto del belga vicecampione del mondo Sven Breugelmans (Ktm) con il grande tifo che accompagna la splendida seconda posizione dell’aretino dell’Orange Team, Marco Casucci, quindi il transalpino Benjamin Coisy (Honda), il croato Nenad Sipek (Yamaha), l’aretino Simone Ricci (Honda) e poco più giù il campione del mondo in carica il francese Yves Demaria (Yamaha) che cerca di farsi largo. Decimo transita al primo giro Martino Vestri (Ktm). Ha resistito a lungo Sven, sino al tredicesimo passaggio, ma Cosby ha poi sferrato l’attacco riuscendo a passare al comando sino a tagliare la bandiera a scacchi davanti a tutti e vincere la sua prima gara in Mx3. Dietro al francesino è Bruegelmans a concludere, quindi il leader di campionato Demaria. Migliori degli italiani in questa frazione è risultato alla fine Martino Vestri con il suo decimo posto ottenuto davanti a Simone Ricci. Sfortunato Marco Casucci che si è dovuto arrendere per un problema tecnico. Prima Manche Emx2: Michele De Bortoli (Ktm) è il più veloce al via della prima manche finale della categoria Emx2 dove affronta le prime curve davanti a Gianluca Martini (Ktm), Marco Animento (Suzuki), Deny Philippaerts (Honda), i francesi Marvin Musquin (Kawasaki) e Paulin Gautier (Honda). Quattro bellissimi giri al comando per il diciannovenne di Castelfranco Veneto in sella alla Ktm, De Bortoli, costretto prima a cedere alla veemenza del progressivo transalpino Gautier, poi al fastidio dei crampi che gli hanno impedito di continuare la sua grandiosa corsa finita con il ritiro anticipato. Corsa solitaria per il battistrada Gautier che vince così la manche davanti a Lesage, Philippaerts e Animento. Bella rimonta anche per Davide Turket (Honda), finito sesto sul traguardo dopo essere partito intorno alla ventesima posizione. Nono chiude il toscano Marco Maddii (Ktm) e dodicesimo Giordano Manzoni (Honda) davanti a Gianluca Martini (Ktm) che ha dovuto rimediare una caduta. Seconda Manche Emx2: Michele De Bortoli (Ktm) e Marco Animento (Suzuki) partono bene anche nella manche conclusiva nel gruppone composto anche dal francese Maxime Lesage (Honda) che si porta subito al comando, quindi Marvin Musquin (Kawasaki), Deny Philippaerts (Honda), Marco Maddii (Ktm), Khounsith Vongsana (Ktm), e dodicesimo Giuseppe Di Palma (Yamaha). Davanti a tutti si posiziona Musquin rimanendovi sino al traguardo, che taglia davanti al leader di campionato Lesage, quindi Vongsana, e il gruppetto dei nostri piloti azzurri capitanato da Dany Philippaerts, Rombaut, Michele De Bortoli, Marco Maddii, Davide Turchet, Giuseppe Di Palma a poche lunghezze da Giordano Manzoni e Andrea Storti. Prima Manche Mx3: 1. B. Coisy (Fra-honda) 17 giri in 35’26. 197; 2. S. Breugelmans (Bel-ktm); 3. C. Martin (Fra-ktm); 4. Y. Demaria (Fra-yamaha); 5. A. Lozano (Spa-ktm). Seconda Manche Mx3: 1. B. Coisy (Fra-honda) 17 giri in 35’45. 787; 2. S. Breugelmans (Bel-ktm); 3. Y. Demaria (Fra-yamaha); 4. C. Martin (Fra-ktm); 5. S. Kragelj (Slo-yamaha). Assoluta Mx3: 1. Benjamin Coisy (Fra-honda) punti 50; 2. Sven Breugelmans (Bel-ktm) 44; 3. Yves Demaria (Fra-yamaha) 38; 4. Christophe Martin (Fra-ktm) 38; 5. Saso Kragelj (Slo-yamaha) 31. Graduatoria Campionato Mx3: 1. Yves Demaria punti 80; 2. Sven Breugelmans 77; 3. Benjamin Coisy 72; 4. Christophe Martin 70; 5. Jussi Vehvilainen 60. Prima Manche Emx2: 1. P. Gautier (Fra-honda) 17 giri in 36’24. 186; 2. M. Lesage (Fra-honda); 3. D. Philippaerts (Ita-honda); 4. M. Animento (Ita-suzuki); 5. K. Vongsana (Fra-ktm). Seconda Manche Emx2: 1. M. Musquin (Fra-kawasaki) 17 giri in 36’18. 076; 2. M. Lesage (Fra-honda); 3. K. Vongsana (Fra-ktm); 4. Deny Philippaerts (Ita-honda); 5. L. Rombaut (Fra-kawasaki). Assoluta Emx2: 1. Maxime Lesage (Fra-honda) punti 44; 2. Deny Philippaerts (Ita-honda) 38; 3. Khounsith Vongsana (Fra-ktm) 36; 4. Davide Turchet (Ita-honda) 28; 5. Gautier Paulin (Fra-honda) 27. Graduatoria Campionato Emx2: 1. Maxime Lesage punti 88; 2. Khounsith Vongsana 81; 3. Deny Philippaerts 72; 4. Marvin Musquin 70; 5. Lewis Gregory 45. .  
   
   
FINANZIATI CINQUE IMPIANTI SPORTIVI PER IL CALCIO CON ERBA ARTIFICIALE  
 
Trento, 16 aprile 2007 - La Giunta provinciale ha approvato la delibera di Iva Berasi, assessore allo sport, che approva l´elenco delle opere ammesse a finanziamento per interventi di ammodernamento degli impianti sportivi destinati alla disciplina del calcio con la realizzazione di manti in erba artificiale. Si tratta di cinque strutture per le quali l’intervento della Provincia autonoma di Trento sarà del 65 per cento: quindi 1. 397. 500 euro su una spesa ammessa di 2. 150. 000 euro. Prosegue dunque il piano straordinario per la realizzazione di campi da calcio con manto sintetico. Fino ad oggi sono già stati realizzati (o in fase di realizzazione) quelli di Tonadico, Telve Valsugana, Pergine Valsugana, Trento via Olmi, Malè, Pieve di Bono, Mori, Arco Baone, Albiano, Ala, Mezzocorona, Lavis. La legge provinciale 21 del 1990 autorizza infatti la Provincia a concedere ad associazioni o società sportive finanziamenti in conto capitale fino al 70% della spesa riconosciuta ammissibile, per interventi di ammodernamento degli impianti sportivi destinati alla disciplina del calcio con la realizzazione di manti in erba artificiale. Con la delibera dell’assessore Berasi sono state oggi accolte le iniziative proposte dall’Associazione Sportiva Dilettantistica Sacco San Giorgio con sede a Rovereto, dall’A. S. D. Fassa Calcio con sede a Vigo di Fassa, dall’U. S. Nordauto Virtus A. S. D. E dal Gruppo Sportivo Cristo Re con sede a Trento, dalla A. C. Varonese con sede a Riva del Garda e riferite rispettivamente al campo Fucine in Rovereto, al campo di Vigo di Fassa, ai campi Talamo e Cristo Re di Trento e al campo Varone di Riva del Garda, rispondono ai requisiti previsti dai criteri, quali la copertura del territorio provinciale con riguardo alle aree più popolate, il numero delle società operanti nell’area, le dimensioni regolamentari dei campi e delle strutture di servizio complementari e pertanto risultano ammissibili a finanziamento. Nella realizzazione degli impianti le società dovranno attenersi alle disposizioni contenute nel Regolamento per i campi da calcio in erba artificiale adottato dalla Lega Nazionale Dilettanti della Federazione Italiana Giuoco Calcio e attualmente in vigore, utilizzando materiali idonei e garantiti dal punto di vista della sicurezza e della salute, in conformità alle direttive emanate dalla federazione italiana Giuoco calcio – Lega nazionale dilettanti (e questo anche ai fini dell’omologazione per l’attività sportiva agonistica). L’assessorato allo sport chiede inoltre che i campi che verranno realizzati siano aperti anche al gioco libero dei bambini.
Strutture Sportive Spesa Ammessa Onere Pat 65% della spesa ammessa Capitolo 358300 Bilancio 2007 80% del contributo Capitolo 358300 Bilancio 2008 20% del contributo
A. S. D. Sacco San Giorgio – Rovereto Oggetto: realizzazione campo in erba artificiale nel Comune di Rovereto. Priorità d´intervento: impianto di riferimento per le numerose presenze di società calcistiche in ambito cittadino e con spazi specifici destinati all´attività giovanile. 430. 000 279. 500 223. 600 55. 900
A. S. D. Fassa Calcio - Vigo di Fassa Oggetto:realizzazione campo in erba artificiale nel Comune di Vigo di Fassa. Priorità d´intervento: impianto di riferimento della Valle di Fassa; la società raccoglie i tesserati dell´intera area. 430. 000 279. 500 223. 600 55. 900
U. S. Nordauto Virtus A. S. D. – Trento Oggetto: realizzazione campo in erba artificiale nel Comune di Trento. Priorità d´intervento: realizzazione di impianto in area cittadina a forte intensità di presenze associative e a servizio dell´intera area provinciale. 430. 000 279. 500 223. 600 55. 900
Gruppo Sportivo Cristo Re – Trento Oggetto: realizzazione campo in erba artificiale nel Comune di Trento. Priorità d´intervento: ristrutturazione e potenziamento di impianto in area cittadina a forte intensità di presenze associative e a servizio dell´intera area provinciale. 430. 000 279. 500 223. 600 55. 900
Associazione Calcio Varonese - Riva del Garda Oggetto: realizzazione campo in erba artificiale nel Comune di Riva del Garda - Varone. Priorità d´intervento: ristrutturazione e potenziamento di impianto in area cittadina a forte intensità di presenze associative. 430. 000 279. 500 223. 600 55. 900
Totale Fondi Da Prenotare 2. 150. 000 1. 397. 500 1. 118. 000 279. 500
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