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Notiziario Marketpress di Mercoledì 16 Maggio 2007
Politica
18 MGGIO: GLI EURODEPUTATI PUNTANO SUI DIRITTI UMANI PER IL VERTICE UE-RUSSIA  
 
Bruxelles, 16 maggio 2007 - Tempo "perturbato" in vista del 30esimo vertice fra Ue e Russia, in programma il prossimo 18 maggio a Samara. Come sottolineato dalla risoluzione votata lo scorso 10 maggio dall´Assemblea parlamentare a Strasburgo, pur consapevoli dell´importanza della Russia come partner privilegiato in campo energetico, gli eurodeputati hanno ricordato come i valori democratici e i diritti dell´uomo rimangano al centro delle relazioni fra i due blocchi. Dopo la recente escalation con l´Estonia per la rimozione di una statua commemorativa e lo scontro con la Polonia sull´embargo ai prodotti agricoli, rimangono incerti i termini che dovrebbero portare al nuovo accordo di partenariato. I temi all´ordine del giorno a Samara - Il vertice è ricco di spunti di dibattito, innanzitutto il rinnovo dell´accordo di partenariato in sostituzione dell´attuale, il cambiamento climatico, l´energia, la candidatura russa all´Omc e il nuovo accordo per i visti d´ingresso. Il Presidente in carica dell´Ue Angela Merkel, il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso e l´Alto rappresentante speciale per la politica estera Javier Solana, guideranno la delegazione europea negli incontri con il Presidente russo Putin. Gli eurodeputati insistono sui diritti umani - La risoluzione del Parlamento, votata a larga maggioranza, mette in evidenza i passi in avanti compiuti per realizzare uno spazio di transito senza visti, sostiene la candidatura russa come membro dell´Omc e si rallegra dell´incrementata cooperazione in campo energetico basata sull´"interdipendenza e la trasparenza". Un passo in avanti importante, dopo le tensioni degli ultimi due anni fra le aziende russe e i paesi vicini, l´Ucraina e la Bielorussia, sull´offerta e i prezzi dell´energia e il taglio di quest´anno ai rifornimenti alla Polonia, alla Germania e all´Ucraina in rotta con la stessa Bielorussia. Ma il tema dei diritti dell´uomo rimane centrale. Gli eurodeputati, hanno infatti espresso la loro preoccupazione per i recenti scontri di Mosca e S. Pietroburgo, e i limiti imposti "all´esercizio delle libertà democratiche" nelle prossime elezioni parlamentari di dicembre e in quelle presidenziali del marzo 2008. A inquietare i membri del Parlamento europeo, non c´è solo la situazione in Cecenia e l´atteggiamento riluttante sul futuro status del Kosovo, ma anche l´embargo a diversi prodotti provenienti dalla Moldavia e dalla Georgia. Il Parlamento, inoltre, insiste sulla necessità di un´approfondita discussione per la realizzazione del piano missilistico di difesa statunitense nella Repubblica Ceca e in Polonia, e chiede alla controparte ulteriori sforzi per combattere il cambiamento climatico. Durante il dibattito Graham Watson, leader britannico del gruppo dell´alleanza dei democratici e dei liberali per l´Europa (Alde), che aveva votato contro l´adozione del testo, ha affermato: "quando le minacce hanno la meglio sui negoziati, non si tratta più di ´normale´ business fra Ue e Russia. " La Russia deve sapere che "quando basta, basta!". Per la deputata estone del gruppo socialista Marianne Mikko (Pse), è ora di "finirla con la guerra telematica" contro i siti web delle agenzie estoni". Tensioni con l´Estonia - Ulteriore motivo di tensione fra i due partner, le recenti frizioni fra Estonia e Russia, dopo la rimozione dal centro di Tallin di un monumento dedicato ai soldati sovietici che combatterono contro il nazismo. Mentre in Estonia la statua è vista come simbolo della dominazione sovietica, i russi ribattono si tratta di un monumento per la liberazione dai nazisti. Come espresso nella risoluzione, l´Unione europea deve "dimostrare solidarietà" all´Estonia e "parlare con una sola voce. " I deputati hanno chiesto vengano "pienamente rispettati i diritti diplomatici", dopo le dure critiche all´ambasciatore estone a Mosca. "Ora siamo tutti estoni", ha affermato durante il dibattito Joseph Daul, leader francese del partito popolare europeo e dei democratici europei (Epp-ed). Uno spazio comune, condiviso? Infine, un altro importante tassello delle discussioni sarà costituito dalla creazione, nel lungo periodo, delle "quattro zone" di cooperazione fra Ue e Russia, accordo già sancito nel 2003 a S, Pietroburgo. I quattro pilastri sono costituiti da uno spazio economico comune, uno spazio comune di libertà, sicurezza e giustizia, uno spazio comune per la sicurezza esterna e uno in ambito ricerca, istruzione e cultura. .  
   
   
UNA NUOVA ERA PER RICERCA E SVILUPPO LANCIATI I PRIMI PARTENARIATI EUROPEI PUBBLICO-PRIVATO  
 
 Bruxelles, 16 maggio 2007 - È cominciata ieri una nuova era per il finanziamento della ricerca e dello sviluppo, con l´adozione delle proposte della Commissione europea per il lancio dei primi partenariati europei pubblico-privato per la R&s. La Commissione ha presentato due iniziative tecnologiche congiunte (Itc) sui sistemi informatici incorporati e sui farmaci innovativi. Esse consentiranno di mettere in comune le risorse delle imprese, degli Stati membri e della Commissione da destinare a programmi di ricerca mirati. Diversamente dal tradizionale finanziamento pubblico ad hoc di progetti, le Itc riguardano programmi di ricerca su vasta scala miranti a obiettivi di ricerca comuni aventi valore strategico. Questo nuovo approccio consentirà di creare la massa critica per la ricerca e l´innovazione europee, di consolidare la comunità scientifica europea in settori strategici chiave e di razionalizzare il finanziamento dei progetti, in modo che i risultati possano essere messi a frutto in tempi più rapidi. La decisione di oggi crea il quadro giuridico per la creazione di Artemis, l´Itc per i sistemi informatici incorporati, e di Imi, l´Itc per i farmaci innovativi. "L´europa ha bisogno di un nuovo approccio alla ricerca in alcuni settori promettenti per la nostra competitività e per il nostro benessere", ha dichiarato il commissario europeo per la scienza e la ricerca, Janez Potočnik. "La proposta di oggi dimostra che la Commissione europea è impegnata a pensare diversamente i bisogni dell´Europa". "Lo scorso novembre a Helsinki ho promesso una nuova iniziativa coraggiosa per risollevare le sorti della ricerca europea", ha commentato la commissaria europea per la società dell´informazione e i media, Viviane Reding. "È con orgoglio che oggi posso affermare che abbiamo mantenuto la promessa: la Commissione propone una nuova forma di partenariato pubblico-privato per realizzare obiettivi ambiziosi fissati dalle imprese nel settore dei sistemi informatici incorporati. La realizzazione di questi obiettivi genererà più di 100 miliardi di euro nei prossimi 10 anni e si tradurrà in un aumento della competitività delle nostre industrie strategiche, quali il settore automobilistico, le comunicazioni, l´aerospaziale, l´elettronica di consumo e l´automazione industriale. La messa in comune degli investimenti pubblici e privati è di importanza fondamentale per restare in gara nella corsa mondiale per la crescita e l´occupazione". Le Itc riguardano settori critici in cui gli attuali strumenti non consentono di ottenere le dimensioni e la rapidità necessarie per preservare la leadership dell´Europa nella concorrenza mondiale. Vi sono settori in cui i finanziamenti nazionali, europei e delle imprese a favore della ricerca possono generare un notevole valore aggiunto, in particolare creando incentivi ad un aumento degli investimenti delle imprese a favore della ricerca e dello sviluppo. La prima Itc, Artemis, riguarda i computer invisibili (sistemi incorporati) che oggigiorno fanno funzionare tutte le macchine, dalle automobili agli aerei e ai telefoni, dalle reti energetiche alle fabbriche, alle lavatrici e ai televisori. Secondo le previsioni, nel 2010 esisteranno nel mondo più di 16 miliardi di dispositivi incorporati e più di 40 miliardi nel 2020. Nel 2010 questi chip invisibili rappresenteranno 30-40% del valore dei nuovi prodotti nell´elettronica di consumo (41%), nelle telecomunicazioni (37%), nel settore automobilistico (36%) e nelle apparecchiature per la salute (33%). Il bilancio per la ricerca Artemis ammonterà ad un totale di 2,7 miliardi di euro in sette anni. Il bilancio dovrebbe provenire per il 60% dalle imprese, 410 milioni di euro saranno stanziati dalla Commissione e 800 milioni di euro saranno forniti dai programmi degli Stati membri. La seconda Itc, l´iniziativa per i farmaci innovativi, sosterà lo sviluppo di nuove conoscenze, nuovi strumenti e nuovi metodi per lo sviluppo in tempi più rapidi di farmaci nuovi e più sicuri. Il programma disporrà di un bilancio di 2 miliardi di euro su sette anni. Il contributo comunitario di 1 miliardo di euro verrà destinato interamente alle piccole e medie imprese (Pmi) e alle università per ricerche che potranno essere utilizzate dal settore farmaceutico. Le grandi imprese investiranno lo stesso importo e faranno partecipare le Pmi e le università. L´iniziativa per i farmaci innovativi contribuirà pertanto ad accrescere l´investimento privato nelle attività di R&s, migliorando il trasferimento delle conoscenze tra università e imprese, e favorendo la partecipazione delle piccole imprese alla ricerca europea. Nonostante l´elevato livello dei finanziamenti pubblici delle Itc, queste nuove iniziative di ricerca sono concepite per essere il più possibile rapide, flessibili e leggere. Le spese generali saranno contenute, e saranno comprese tra l´1,5% e il 4% del bilancio totale. Le iniziative saranno attuate tramite imprese comuni che saranno create con regolamento del Consiglio conformemente al diritto comunitario. Le proposte della Commissione relative a ciascuna Itc saranno presentate al Consiglio Competitività del 21-22 maggio, nella speranza che i regolamenti possano essere adottati nel corso della presidenza portoghese, in tempo affinché entrambe le Itc possano essere avviate all´inizio del 2008. Altre iniziative, per le nanotecnologie, l´aeronautica e il trasporto aereo, l´idrogeno e le celle a combustibile dovrebbero seguire. .  
   
   
KYOTO: NECESSARIE MODIFICHE AL PIANO ITALIANO CONCLUSA IERI LA VALUTAZIONE PER IL PERIODO 2008-2012  
 
Bruxelles, 16 maggio 2007 - La Commissione europea ha concluso in data odierna la valutazione del piano nazionale dell’Italia per l’assegnazione delle quote di emissione di biossido di carbonio (Co2) relative al periodo 2008-2012 del sistema Ue di scambio delle quote di emissione (Eu Ets). La Commissione ha accolto il piano nazionale dell’Italia a condizione che vi siano apportati cambiamenti, tra i quali la riduzione del quantitativo totale di quote di emissione proposto. L’assegnazione annua autorizzata di quote di emissione è pari a 195,8 milioni di tonnellate di Co2, il 6,3% in meno di quanto proposto dall’Italia. Il sistema di scambio delle quote di emissione garantisce una riduzione delle emissioni di gas serra prodotte dai settori energetico e industriale con costi ridotti al minimo per l’economia e aiuta quindi la Ue e i suoi Stati membri a rispettare gli impegni assunti nell’ambito del protocollo di Kyoto. Il commissario per l’ambiente Stavros Dimas ha dichiarato: “L’europa è impegnata con convinzione a conseguire gli obiettivi del protocollo di Kyoto e a fare del sistema di scambio delle quote di emissione uno strumento efficace per combattere il cambiamento climatico. La decisione odierna, come le precedenti, invia un forte segnale in questo senso. La Commissione sta valutando in modo coerente tutti i piani nazionali per garantire un trattamento equo degli Stati membri. Su queste basi abbiamo valutato il piano dell’Italia e applicheremo i medesimi criteri anche alla valutazione degli altri piani”. Valutazione dei piani nazionali di assegnazione Dopo le decisioni adottate dalla Commissione di novembre 2006, gennaio, febbraio, marzo, aprile e maggio 2007, quello italiano è il ventunesimo piano nazionale di assegnazione per il periodo 2008-2012 a essere valutato dalla Commissione. I piani nazionali di assegnazione fissano per ciascuno Stato membro il limite dei quantitativi totali di Co2 che possono essere emessi dagli impianti che rientrano nel sistema Ue di scambio delle quote di emissione (Eu Ets) e specificano il numero di quote di emissione di Co2 spettanti a ciascun impianto. La Commissione è responsabile della valutazione dei piani nazionali proposti dagli Stati membri sulla base di 12 criteri di assegnazione indicati nella direttiva sullo scambio di quote di emissioni. La Commissione può accettare un piano parzialmente o integralmente. I criteri di valutazione sono finalizzati a garantire, tra l’altro, che i piani siano coerenti a) con il rispetto da parte della Ue e degli Stati membri degli obiettivi del protocollo di Kyoto, b) con il livello reale delle emissioni accertate indicato dalla Commissione nelle relazioni annuali sullo stato di avanzamento e c) con le potenzialità tecnologiche di riduzione delle emissioni. Su questa base la Commissione chiede all’Italia di ridurre il limite proposto di 13,2 milioni di tonnellate di Co2 equivalente anno, portandolo così a 195,8 milioni di tonnellate. Altri criteri di valutazione riguardano aspetti quali la non discriminazione, la concorrenza all’interno della Ue e le norme sugli aiuti di Stato, oltreché aspetti tecnici. In questo senso la Commissione invita l’Italia a apportare altri cambiamenti al piano in relazione ai seguenti punti: - l’Italia dovrebbe fornire maggiori informazioni sul trattamento che riserverà ai nuovi soggetti che entreranno nel sistema di scambio delle quote di emissione; - l’Italia dovrebbe inserire nel piano gli impianti di combustione (ad esempio gli impianti di cracking), come fatto da tutti gli altri Stati membri. - è necessario eliminare diversi adeguamenti ex-post previsti; - il quantitativo massimo totale dei crediti di emissione concessi a titolo di progetti che rientrano nel protocollo di Kyoto, eseguiti in paesi terzi sulla base delle norme di detto protocollo e che gli operatori possono utilizzare per rispettare i propri impegni in materia di emissioni, non devono superare più del 15% circa del totale annuo. L’approvazione della Commissione dovrà considerarsi automatica una volta che l’Italia abbia apportato gli opportuni cambiamenti. .  
   
   
ORIZZONTI PIÙ VASTI PER IL PROCESSO DI BOLOGNA: SECONDO IL COMMISSARIO FIGEL´ LA RIFORMA DELL´ISTRUZIONE SUPERIORE DEVE ASSUMERE UNA DIMENSIONE MONDIALE  
 
Bruxelles, 16 maggio 2007 - Il 17 e il 18 maggio i ministri responsabili dell´istruzione superiore di 45 paesi europei s´incontrano a Londra per esaminare i progressi compiuti nel cosiddetto "processo di Bologna", che ha come obiettivo la creazione, entro il 2010, di uno "spazio europeo" dell´istruzione superiore. I ministri metteranno a punto una strategia per estendere questo processo ad altri continenti e approveranno l´istituzione di un registro delle agenzie europee di certificazione della qualità dell´istruzione superiore. I 29 paesi che avevano aderito nel 1999 al processo di Bologna sono diventati oggi 45 e un altro, il Montenegro, si aggiungerà nella riunione ministeriale di Londra. L´ultima relazione sullo stato d´avanzamento del processo di Bologna, che sarà presentata nel corso della riunione, constata che ci sono stati notevoli progressi sulla via delle riforme. Il rapporto Eurydice[1] della Commissione conferma questa valutazione positiva. Le tre grandi linee su cui si orientano le riforme del processo di Bologna sono: l´articolazione in tre cicli del corso di studio (bachelor, master, dottorato), la valutazione della qualità nell´istruzione superiore, il riconoscimento dei titoli e dei periodi di studio. Queste riforme aprono nuove possibilità a università e studenti. La creazione del registro delle agenzie di certificazione della qualità dell´istruzione superiore contribuirà a rafforzare il prestigio dell´istruzione superiore europea e ad accrescere in Europa e nel mondo la fiducia nelle sue istituzioni e nei suoi programmi di studio. Commentando la prossima riunione ministeriale di Londra, Ján Figel’, commissario europeo responsabile per l´istruzione, la formazione, la cultura e la gioventù, ha dichiarato: "Le riforme di Bologna sono importanti, ma ora l´Europa deve andare oltre, perché le università devono modernizzare i contenuti dei loro programmi di studio, creare campus virtuali e riformare la loro organizzazione. Devono anche essere gestite con maggiore professionalità, diversificare le loro fonti di finanziamento e aprirsi a nuovi tipi di discenti, alle imprese e alla società nel suo insieme, in Europa e nel mondo. I paesi devono modernizzare i loro sistemi di istruzione superiore in tutti i loro settori d´attività – insegnamento, ricerca e innovazione – rendendoli più coerenti, più flessibili e più in sintonia con le esigenze della società. In questo modo si potranno fare grandi passi avanti verso gli obiettivi dello spazio europeo dell´istruzione superiore e dello spazio europeo della ricerca. " Secondo una recente indagine Eurobarometro condotta tra il personale docente dell´istruzione superiore, la grande maggioranza degli insegnanti ritiene che le loro istituzioni debbano aprirsi ai discenti adulti. Dall´indagine emerge anche un vasto consenso suIla necessità di riformare l´istruzione superiore: a giudizio della maggior parte dei docenti le università dovrebbero godere di maggiore autonomia ed essere meglio gestite. La collaborazione con le imprese e la concorrenza tra le università sono viste positivamente; i finanziamenti privati e le tasse studentesche sono ritenuti accettabili come entrate supplementari. In grande maggioranza, gli insegnanti riconoscono la necessità di norme e di marchi di qualità europei e i più sono del parere che la mobilità degli studenti debba diventare un aspetto obbligatorio dei corsi di studio. Occorre però fare di più perché la formazione "lungo tutto l´arco della vita" diventi una realtà nella pratica quotidiana delle università. La Commissione coopera con gli Stati membri e con il mondo dell´istruzione superiore per contribuire alla realizzazione del programma di modernizzazione delle università nel quadro della strategia di Lisbona per la crescita e l´occupazione. Un sostegno finanziario è fornito tramite il nuovo programma per la formazione permanente (azioni Erasmus), il 7° programma quadro di ricerca e sviluppo e il programma Competitività e innovazione, nonché attraverso i Fondi strutturali e i prestiti Bei. Un compito importante sarà costituito dall´attuazione del proposto quadro europeo delle qualifiche per la formazione permanente, che corrisponde al quadro comune di titoli di studio per lo spazio europeo dell´istruzione previsto dal processo di Bologna. Lo spazio europeo dell´istruzione superiore nel contesto mondiale A Londra i ministri adotteranno una strategia mirante a rafforzare la posizione dell´istruzione superiore europea nel mondo. Il dialogo, il confronto e la concorrenza internazionali sono di grande stimolo al miglioramento della qualità dell´istruzione superiore. Le iniziative previste si propongono di migliorare l´informazione, accrescere l´attrattiva e la competitività degli istituti di istruzione superiore europei, intensificare le forme di cooperazione, rafforzare il dialogo politico e perfezionare gli accordi di riconoscimento. La Commissione appoggia concretamente questa strategia di portata mondiale con le sue politiche e i suoi programmi, ad esempio sostenendo le riforme dell´istruzione superiore nei paesi vicini all´Ue per mezzo di vari programmi, in particolare il programma Tempus. Le relazioni con gli altri continenti si imperniano su una serie di programmi di cooperazione bilaterali o multilaterali: Ue-usa/canada, Asia-link, Edu-link, i programmi Alfa e Alban per l´America latina e il programma Nyerere per l´Africa. Infine, il programma Erasmus Mundus assegna a studenti di tutto il mondo borse di studio grazie a cui possono frequentare corsi integrati di livello master in diversi paesi europei. Inoltre, il sostegno alle attività di ricerca degli istituti di istruzione superiore che la Commissione offre nell´ambito del 7° programma quadro di ricerca è caratterizzato da un´attenzione crescente per la cooperazione con istituzioni non europee. Per maggiori informazioni: http://ec. Europa. Eu/education/policies/educ/bologna/bologna_en. Html http://www. Dfes. Gov. Uk/bologna/ .  
   
   
ITALIA AFRICA 2007 LEGATI ALLO STESSO PIANETA, ALLO STESSO FUTURO  
 

Bruxelles, 16 maggio 2007 - E´ arrivata alla terza edizione la grande manifestazione popolare organizzata a Roma dalla Commissione europea, la Regione Lazio e il Comune di Roma per richiamare l’attenzione su una delle sfide più difficili che oggi l’umanità ha di fronte a sé: la liberazione dell’Africa e dei popoli africani dalla povertà, dalla fame, dalle malattie, dalle guerre. La Vice Sindaco di Roma Mariapia Garavaglia, il Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, il Direttore Generale della Dg Sviluppo della Commissione Europea Stefano Manservisi presenteranno il 16 maggio a Roma (Rappresentanza in Italia della Commissione europea - Via Iv Novembre 149, ore 12. 00) a nome del comitato promotore il programma degli eventi della settimana di “Italia Africa 2007” che prevede decine tra iniziative e mostre, che porteranno alla grande manifestazione e concerto - curato da Mtv - che chiude l´iniziativa sabato 26 maggio in Piazza del Popolo a Roma. Saranno presenti alla conferenza anche Marta Guglielmetti, responsabile Sviluppo partnership per la campagna delle Nazioni Unite per gli obiettivi del Millennio; Antonio Campo Dall´orto (Mtv); Victor Emeka Okeadu (Consigliere aggiunto per l’Africa del Consiglio comunale di Roma); Raffaella Chiodo (Comitato cittadino per la Cooperazione Decentrata). Per maggiori informazioni: Rosella. Conticchio-schiro@ec. Europa. Eu

“Italia Africa” e l’impegno concreto contro la povertà Il progetto

“Italia Africa” è maturato dalla convinzione che il futuro dell’Africa è il futuro del mondo: l’iniziativa è sostenuta dalla Commissione europea, dalla Regione Lazio e dal Comune di Roma, oltre che ai sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, alla Fao, all’Ifad, al Pam, all’Unicef, al Comitato Cittadino per la Cooperazione decentrata e alle maggiori associazioni del volontariato laico e religioso. Il primo appuntamento si è tenuto il 16 aprile 2004 e ha visto la partecipazione di 200 mila persone, che hanno animato la manifestazione conclusasi a Piazza del Popolo, dove ha preso la parola il Presidente dell’Unione Africana e si sono esibiti cantanti italiani e stranieri. La seconda edizione si è svolta invece il 28 maggio 2005 e il concerto finale ha chiuso una settimana con più di cento iniziative sul territorio romano. Anche per il 2007 il Comitato promotore ha concordato sulla proposta di dare continuità alle iniziative di Italia Africa attraverso, ma non solo, un nuovo appuntamento previsto per la settimana dal 19 al 26 maggio 2007 da concludersi con una grande manifestazione/concerto, Italia Africa, che si terrà sabato 26 maggio in Piazza del Popolo a Roma, curato da Mtv. Nell’anno che segna il cinquantesimo anniversario della firma dei Trattati di Roma va sottolineata la centralità del ruolo dell’Unione europea nel rilancio del rapporto tra Europa e Africa: è importante valorizzare quanto in questi anni gli Stati membri e l’Ue hanno realizzato per le popolazioni africane: la Commissione europea è il primo attore mondiale per la politica di sviluppo e insieme agli Stati membri è il primo donatore con oltre il 50% del totale degli aiuti. Ogni europeo contribuisce annualmente con più di 100 euro a fronte dei 57 euro dei cittadini Usa. L’appuntamento di Italia Africa rappresenta quindi, in primo luogo, l’opportunità per far conoscere ad un vasto settore dell’opinione pubblica, la politica di sviluppo e di cooperazione e i risultati concreti che l’Unione europea sta realizzando. Italia Africa, infine, rappresenterà un appuntamento importante a livello internazionale per focalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla situazione del continente africano e per approfondire i temi della lotta alla povertà e dello sviluppo.

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BANDO DI GARA: MOBILITÀ DEL LAVORO NELL´UE NEL CONTESTO DELL´ALLARGAMENTO  
 
Bruxelles, 16 maggio 2007 - La direzione generale per l´Occupazione, gli affari sociali e le pari opportunità della Commissione europea ha pubblicato un bando di gara per uno studio sulla mobilità del lavoro nell´Ue nel contesto dell´allargamento e sul funzionamento delle misure transitorie. Lo studio verterà sulla valutazione della mobilità recente e futura dagli Stati membri dell´Ue-8 (Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia, Slovenia, Ungheria) verso gli Stati membri dell´Ue-15, dagli Stati membri dell´Ue-2 (Bulgaria, Romania) verso gli Stati membri dell´Ue-25 e dai paesi candidati verso gli Stati membri dell´Ue-27. Lo studio si prefigge innanzi tutto di valutare il funzionamento degli accordi transitori, l´impatto dell´allargamento e gli effetti della mobilità dei lavoratori provenienti dagli Stati membri dell´Ue-8 e dell´Ue-2 sull´economia, i mercati del lavoro e la situazione sociale all´interno dell´Ue valutando in modo specifico i singoli paesi. In un secondo tempo lo studio valuterà il potenziale di mobilità dagli Stati membri dell´Ue-8 e dell´Ue-2 e dai paesi candidati. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Commissione europea, Direzione generale per l´Occupazione, gli affari sociali e le pari opportunità, Empl/d/1, All´attenzione di Radek Maly, capo unità, Rue Joseph Ii 27, 5/79, B-1049 Bruxelles. .  
   
   
CONCLUSI A BUDAPEST I LAVORI DELLA CONVENTION ANNUALE DELL’AREA EUROPA DI ASSOCAMERESTERO CHE È STATA ORGANIZZATA DALLA CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER L’UNGHERIA. (CCIU)  
 
 Budapest, 16 maggio 2007 - Nel corso della conferenza con il titolo “Il ruolo dei Fondi Comunitari nello sviluppo dell’economia europea” sono intervenuti personaggi di primissimo piano della vita politica ed economica ungherese e italiana quali il Sottosegretario al Ministero per il Commercio Internazionale e per le Politiche Europee con delega per le Camere di Commercio Italiane all’Estero - sen. Milos Budin, il Segretario di Stato per i rapporti economici internazionali del Ministero dell’Economia e dei Trasporti ungherese - dott. Miklos Merényi, il Commissario Governativo e capo del Comitato Direttivo dell’Agenzia di Sviluppo Nazionale - dott. Gordon Bajnai, il Presidente di Assocamerestero, sen. Edoardo Pollastri,, il Presidente della Cciu, dott. Alessandro Stricca, il Rappresentante d’Area e Presidente della Ccie di Nizza, Dott. Nicola Caprioni, l’on. Massimo Romagnoli, il Rappresentante dell’Unione Europea in Ungheria - dott. Gábor György, il Vice Presidente di Assocamerestero, delegato da Unioncamere dott. Augusto Strianese. Nel corso del suo intervento, il Segretario di Stato Miklos Merényi ha illustrato la situazione dell’economia ungherese sottolineando che va nella direzione di fornire servizi ed attività di alto valore aggiunto. „L’ungheria è un ambiente favorevole per investire, l’economia del paese è dinamica. C’è stato un incremento del Pil del 4% negli ultimi dieci anni. ” – ha aggiunto Miklòs Merènyi. Il Commissario Governativo e capo del Comitato Direttivo dell’Agenzia di Sviluppo Nazionale Gordon Bajnai ha invece presentato il programma di finanziamento del governo ungherese per le piccole e medie imprese. „Il 9 maggio è stato firmato l’accordo grazie al quale l’Ungheria riceverà 24,5 miliardi di Euro nell’ambito della programmazione europea 2007-2013 da Bruxelles. Il programma di sviluppo dell’Ungheria tiene conto dell’ agenda di Lisbona, stabilisce la necessità di investire nello sviluppo dell’infrastruttura, nella difesa ambientale, mira a creare nuovi posti di lavoro e ad incrementare l’economia ungherese”- ha dichiarato il Commissario Governativo Bajnai ed ha aggiunto che grazie alla riforma del sistema dei concorsi le Pmi ungheresi potranno ottenere più facilmente le sovvenzioni dei fondi strutturali e di coesione. Il rappresentante d’Area e Presidente della Ccie di Nizza, Dott. Nicola Caprioni ha sottolineato l’importanza dei fondi strutturali e di coesione che sono stati di grande aiuto per molti paesi europei come l’Irlanda e la Spagna. Secondo il dott. Caprioni adesso l’Ungheria avrebbe buone possibilità di trarre profitto da questi fondi grazie al giusto utilizzo dei finanziamenti europei. Alla conferenza stampa che si è svolta al termine della convention il Presidente di Assocamerestero Sen. Edoardo Pollastri ha presentato ai giornalisti ungheresi il sistema camerale italiano. „Le camere italiane operanti all’estero sono 78, sono associazioni di diritto privato che operano rispettando le leggi dei paesi che li ospitano. Queste camere sono riconosciute dal governo italiano ed entrano a far parte del sistema promozionale dell’Italia, insieme all’ l’Ice ed agli istituti di cultura. Questo sistema è nato per promuovere l’immagine dell’Italia all’estero” – ha spiegato il sen. Pollastri ed ha sottolineato che il sistema italiano è il più articolato e forse il piú efficace rispetto alle altre esperienze europee. Il Sottosegretario al Ministero per il Commercio Internazionale e per le Politiche Europee con delega per le Camere di Commercio Italiane all’Estero il Sen. Milos Budin ha parlato dell’importanza di incrementare i rapporti tra le nazioni vicine geograficamente, come l’Italia e l’Ungheria. ”L’intercambio economico italo-ungherese ammonta a 5 miliardi di euro. L’italia è il terzo partner commerciale dell’Ungheria dopo la Germania e l’Austria, ed è al secondo posto come import e al sesto come investimenti. ” Milos Budin ha sottolineato come la convention di Budapest di Assocamerestero abbia dato un notevole contributo al miglioramento dei rapporti commerciali ed economici italo-ungheresi. Rispondendo alle domande dei giornalisti il presidente della Camera di Commercio Italiana per l’Ungheria dott. Alessandro Stricca ha rivelato in quali settori le imprese italiane sono presenti in Ungheria ovverosia nella finanza, assicurazioni, nel settore alimentare, produzione industriale leggera e pesante, nel commercio e servizi, nell’agricoltura ecc. Ecc. „È evidente, dal punto di vista della Camera di Commercio, il dato di sempre piú Pmi italiane che vengono ad investire in Ungheria soprattutto nei settori ad alta tecnologia e quindi con prodotti industriali ad alto valore aggiunto. In questo l’Ungheria offre un ambiente ideale con un sistema di infrastrutture molto avanzato con l’erogazione di servizi all’avanguardia e con del personale molto qualificato. ” Inoltre, ha sottolineato il Presidente Stricca, sono in aumento il numero delle imprese ungheresi presenti in Italia grazie anche all’attivitá della Cciu. Queste imprese operano principalmente nel settore dei servizi e delle costruzioni. I fondi strutturali e di coesione rappresentano anche per le imprese italiane un volano economico unico ed é per questo motivo che la Camera di Commercio ha attivato uno Sportello Europa che da assistenza principalmente alle imprese Pmi ed in particolare alle imprese italiane. ” .  
   
   
GIOVENTÙ FEDERALISTA EUROPEA: 9 MAGGIO: FESTA DELL’EUROPA O ANNIVERSARIO VITTIME TERRORISMO? LA GFE OGGI IN AUDIZIONE ALLA CAMERA  
 
Roma 16 maggio 2007 - Il 9 maggio continuerà ad essere la Festa dell’Europa o sarà offuscato dall’Anniversario delle Vittime del Terrorismo? Sarà questo uno dei temi che saranno posti dalla Gioventù Federalista Europea nell’audizione presso la Commissione Politiche dell’Unione Europea della Camera dei Deputati a cui l’organizzazione giovanile del Movimento Federalista Europeo fondato da Altiero Spinelli è stata invitata per le 14 dalla presidente Franca Bimbi. E’ stata proprio la Gfe a sollevare il problema con una lettera inviata il 9 maggio al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al Presidente del Senato Franco Marini e al Presidente della Camera Fausto Bertinotti. “Il Parlamento italiano- dichiara il Presidente della Gfe Samuele Pii- il 4 maggio ha commesso un errore storico e politico. La scelta di festeggiare il 9 maggio come giornata in memoria delle vittime del terrorismo è scandalosa. La Gioventù Federalista Europea ignorerà la legge ed il 9 maggio continuerà a celebrare la Festa dell’Europa perchè non finisca nel dimenticatoio la giornata che da più di vent’anni si festeggia proprio oggi nei ventisette Stati membri. ” La Gfe ha scritto alle più alte cariche dello Stato affinché accolgano la proposta di celebrare le vittime del terrorismo italiano non il 9 maggio che nel Summit di Milano dei capi di Stato dell’allora Cee fu istituito come giorno per festeggiare l’Europa, ma nella giornata del 16 marzo, anniversario della strage di via Fani che diede inizio al sequestro di Aldo Moro, conclusosi tragicamente con la sua barbara esecuzione da parte delle Brigate Rosse, il 9 maggio 1978. “Siamo- continua Pii- di fronte ad un paradosso: in nome della memoria storica si dimentica la storia! Infatti fu l’Italia a presiedere il Consiglio europeo di Milano nel 1985 in cui venne istituito il 9 maggio come giornata dell’Europa. ” A sostegno della posizione della Gfe nelle ultime ore è iniziato a circolare un appello che vede tra i primi firmatari il Vicepresidente della Commissione Europea Franco Frattini, il Presidente della delegazione italiana del Pse al Parlamento Europeo Gianni Pittella, il consigliere del Presidente del Consiglio Prodi per le Politiche Europee Sandro Gozi, il Segretario Generale del Cime Annita Garibaldi Jallet ed il presidente dei giovani del Partito Socialista Europeo Giacomo Filibeck. Era stato proprio Frattini a sottolineare come la scelta di dedicare alla commemorazione delle vittime del terrorismo la giornata del 9 maggio rappresenti, "un infortunio e un errore", essendo questa data da anni dedicata alla Festa dell´Europa, per celebrare la Dichiarazione del ministro francese Robert Schuman, che nel 9 maggio 1950 dette inizio ad un processo di integrazione che ha portato pace a prosperità al nostro paese e all´intero Continente indicando anche l’obiettivo della Federazione Europea. . .  
   
   
UNGHERIA, AD APRILE SURPLUS DI BUDGET  
 
Trieste, 16 maggio 2007 - Il ministero delle Finanze ungherese ha annunciato che nel mese di aprile il budget ha registrato un surplus di 17,1 miliardi di fiorini (circa 68 milioni di euro), di molto superiore al target del Governo di 9 miliardi di fiorini. Lo comunica l´Ice. Nei primi quattro mesi del 2007 il deficit di bilancio è ammontato a 745,4 miliardi di fiorini (circa 3 miliardi di euro) equivalenti al 47,5 p. C. Del target annuale ed al 2,9 p. C. Del Pil. .  
   
   
BULGARIA, RALLENTA CRESCITA ECONOMICA  
 
Trieste, 16 maggio 2007 - Il Ministro dell´Economia bulgaro Rumen Ovcharov ha annunciato che la crescita economica bulgara ha conosciuto un rallentamento durante i primi tre mesi del 2007. Lo rende noto la Sofia News Agency. I dati relativi all´incremento dell´economia sono stati ufficializzati dal Ced, Center for Economic Development, in un report pubblicato recentemente. La crescita industriale della Bulgaria è ancora positiva, ma rimangono i tradizionali problemi, specialmente nel settore ferroviario. Rispetto agli anni precedenti, inoltre, pare che il flusso legato al turismo corra meno velocemente. Tuttavia gli esperti del Ced credono che la crescita possa tornare a rapidi incrementi già a partire dal 2008-2009. .  
   
   
IMPORT/EXPORT SLOVENIA, PROIEZIONI MARZO 2007  
 
 Trieste, 16 maggio 2007 - Secondo le proiezioni pubblicate dall´Ufficio di Statistica Sloveno, in marzo 2007 la Slovenia ha esportato beni per un totale di 1. 765,4 milioni di euro ed ha importato beni per un totale di 1. 843,8 milioni di euro. Sono aumentate le esportazioni e le importazioni. Rispetto a marzo 2006, le esportazioni sono cresciute del 18,3 percento, mentre le importazioni sono aumentate del 12,1 percento. Le esportazioni slovene verso i Paesi dell´Ue hanno raggiunto il valore di 1. 244,4 milioni di euro (70,5 percento delle esportazioni totali), mentre le importazioni hanno realizzato un totale di 1. 463,7 milioni (79,4 percento delle importazioni totali). Per quanto concerne il commercio con i Paesi extra-Ue, la Slovenia ha esportato beni per un valore di 521 milioni di euro ed ha importato merci per un valore di 380 milioni di euro. .  
   
   
L´INNOVAZIONE NELLE IMPRESE SLOVENE  
 
Trieste, 16 maggio 2007 - L´ufficio di Statistica Sloveno ha pubblicato i dati relativi all´andamento dell´innovazione in Slovenia nel periodo 2002-2004. Nel periodo considerato, il 26,9 percento delle imprese è stato attivo nell´innovazione. La percentuale di imprese innovative cresce con le dimensioni dell´azienda stessa: tra le piccole imprese solo il 19,1 percento è innovativo; il 40,9 percento delle medie imprese è stato attivo nell´innovazione, mentre per quanto riguarda le grandi imprese, la percentuale di imprese innovative raggiunge il 69,9 percento del totale. La maggior parte delle imprese ha sviluppato innovazione nei processi e nei prodotti (15 percento). Seguono le imprese che hanno introdotto innovazione solo nei processi (6,6 percento) e quelle che hanno introdotto solo innovazioni nei prodotti (5 percento). Le imprese che hanno abbandonato l´attività innovativa o non l´hanno completata sono lo 0,3 percento. .  
   
   
IL MODELLO ITALIANO DI SVILUPPO SOSTENIBILE VERSO EST: AIESEC PERUGIA ORGANIZZA UN DIBATTITO TRA IMPRESE E ISTITUZIONI PER APPROFONDIRE I VANTAGGI DELL’ALLARGAMENTO EUROPEO  
 
Perugia, 16 maggio 2007 – Aiesec Perugia organizza, con il patrocinio della Provincia di Perugia, presso la sede di Confindustria, il convegno “Umbria goes East: le aziende umbre e la sfida della sostenibilità nelle economie dell’Est Europa”, dimostrando attenzione all’attualità economica e sociale che riguarda l’Umbria, l’Unione europea, e tutti i lavoratori e le imprese che le compongono. I temi del convegno verteranno sulle nuove opportunità che l’ampliamento dell’Ue ai Paesi dell’Est europeo ha portato per le imprese. In particolare la dott. Ssa Olivi della commissione europeo spiegherà il contributo dei nuovi Paesi membri all’agenda di Lisbona per la crescita e l’occupazione sostenibile e presenterà i diversi strumenti comunitari a favore della cooperazione fra piccole e medie imprese, soffermandosi sull’educazione all’imprenditorialità. La dott. Ssa Sandra Luschi, dell’European Baha´i Business Forum, approfondirà il concetto di approccio economico e demografico allo sviluppo non solo con gli aspetti della sanità e dell´istruzione, ma anche con il rispetto dell´ambiente, dei diritti umani e della partecipazione alla vita civile e politica. Alla tavola rotonda, coordinata dal Direttore del “Giornale dell’Umbria” – Giuseppe Castellini – parteciperanno autorevoli rappresentanti di aziende umbre che già stanno sperimentando la cosiddetta delocalizzazione nell’Est Europa, dove si trovano a creare lo stile imprenditoriale italiano in questi Paesi. Tutti concordano nell’evidenziare alcune opportunità, legate ai costi produttivi e d’esportazione più bassi che però certamente sono solo transitori, e alcune sfide, rappresentate dal bisogno di creare una nuova cultura organizzativa e della qualità per le giovani generazioni che devono imparare a conoscere i vantaggi che l’appartenenza all’Ue comporta, come, ad esempio, la possibilità di accedere a forme di finanziamento comunitario. L’italia esporta il proprio know-how insieme alla capacità di creare benessere, sicurezza e crescita in un contesto in forte sviluppo e questa esperienza avrà riflessi positivi anche nel tessuto economico italiano, sulle capacità innovative e formative della nostra imprenditoria. Questo è l’auspicio dei giovani organizzatori di Aiesec e il vero vantaggio che tutti ricaveremo dall’allargamento europeo. Appuntamento: venerdì 18 maggio, ore 14. 30, presso Confindustria, via Palermo 80/a, Perugia. .  
   
   
DOPO IL FORUM SULL’ECONOMIA: PRESENTATO IL PRIMO FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA CREATIVITÀ E DELLO SVILUPPO ECONOMICO DAL 21 AL 27 MAGGIO A FABBRICA DI GAMBETTOLA PER LA PRIMA VOLTA INSIEME, ARTISTI, DOCENTI UNIVERSITARI, POLITICI, IMPRENDITORI, OPERATORI SOCIALI, SCUOLE  
 
Gambettola (Fc), 16 maggio 2007 - Uno strano connubio creatività ed economia. E’ stato presentato ieri mattina in conferenza stampa il Primo Festival Internazionale su Creatività e Sviluppo Economico che si svolgerà dal 21 al 27 maggio 2007 alla Fabbrica di Gambettola (Fc). Curato dall’Istituto per le politiche dello sviluppo economico dell’Università di Birmingham è sostenuto dai più importanti rappresentanti del territorio politico ed economico della Regione Emilia-romagna. Il festival intende esplorare, per la prima volta in Italia, il nesso fra sviluppo economico e creatività. Saranno presenti a discutere sull’argomento alcuni dei massimi esperti internazionali del settore politico economico ed estetico. Il festival è un momento di ricerca per capire come la creatività può essere sviluppata a favore della crescita di un’economia diversa e più utile per lo sviluppo del territorio. Il festival rappresenta il primo “passo verso lo sviluppo di una recentissima ed innovativa prospettiva di politica economica territoriale - spiega Silvia Sacchetti dell’Università di Birmingham, una delle curatici del progetto - volta ad indagare quanto la capacità di immaginare, il senso critico e la creatività concorrono a creare condizioni favorevoli di sviluppo economico. ” L’idea parte dalla considerazione che lo spirito critico e la creatività siano i fondamenti della democrazia. “Se le persone non esercitano la loro capacità di pensiero critico, - aggiunge Silvia Sacchetti - rinunciano all’uso della loro immaginazione, al perseguimento di idee e di possibilità diverse; in altre parole, non modellano il mondo intorno loro. Le persone perdono interesse a partecipare ai processi sociali, economici e politici, ai quali è quindi consentito venire invasi da obiettivi determinati da interessi esclusivi in assenza di democrazia". Il festival è strutturato intorno ad un nucleo centrale di seminari interattivi che si svolgono dal 21 al 24 maggio tenuti da docenti e studiosi e da artisti nel campo dell’architettura, delle scienze economiche, della sociologia, dell´istruzione, del business. Tra gli invitati abbiamo nomi importantissimi come Renato Barilli, Vera Zamagni, Carlo Borzaga, Ermanno Tortia Giandomenico Amendola Piero Secondini e come rappresentanti internazionali: John Connel della scuola di Educazione dell’Università di Birmingham, Jens Christensen docente di Filosofia della Scienza all’Università di Aalborg, Danimarca, Roger Sugden della Birmingham Bissiness School, Università di Birmingham Sonja Grönblom e Johan Willner dell’Åbo Akademi Universtiy, Finlandia (vedi calendario in allegato) Nello stesso ambito il festival, nel weekend, si trasformerà in una sorta di tavola rotonda dove si tenterà di riflettere sul territorio e sulle sue risorse creative ed economiche. In concomitanza, ogni sera, il festival propone una serie di eventi e laboratori pratici esplorando le diverse discipline artistiche, dal cinema alla danza, dal fumetto alla poesia. Il festival è inaugurato e chiuso da due performance dei Mutoid Waste Company, la comunità di artisti riciclatori che vive a Santarcangelo. Il nome stesso della compagnia riassume la filosofia di vita dei propri componenti, che da oggetti recuperati di qualunque tipo, vanno a creare installazioni, sculture, elementi di arredo che raccontano di esseri viventi mutanti innestati di meccanismi meccanici e di una primordiale elettronica. All’inaugurazione Lunedì 21 maggio, alle 21,30, si esibiranno con la performance sonora musicale Tamburi e in chiusura, il 27 maggio, alle 22,00 con lo spettacolo dei fuochi. Www. Creativityfestival. Net .  
   
   
FABBISOGNO DEL SETTORE STATALE DEL MESE DI MARZO 2007  
 
Roma, 16 maggio 2007 - Il Ministero dell´Economia e delle Finanze comunica i dati di sintesi del conto del settore statale del mese di marzo 2007. Fabbisogno del settore statale del mese di marzo 2007
Milioni di euro
Formazione del fabbisogno
Entrate 26. 932
Spese 43. 539
di cui: spesa per interessi 5. 870
Fabbisogno (-) / Disponibilità (+) -16. 607
Copertura
Totale 16. 607
Titoli a breve termine 5. 200
Titoli a medio-lungo termine 4. 135
Titoli esteri 303
Altre operazioni (1) 6. 969
(1) Comprendono la raccolta postale e la variazione del conto di disponibilità. In conformità al programma Special Data Dissemination Standard (Sdds) del Fondo Monetario Internazionale, il calendario delle pubblicazioni dei dati sopraesposti è disponibile sul sito (http://dsbb. Imf. Org). .
 
   
   
MEDIOBANCA: INDAGINE R&S SULLE PRINCIPALI BANCHE INTERNAZIONALI  
 
Milano, 16 maggio 2007Si tratta della quinta edizione dell’indagine annuale di R&s sulle maggiori banche internazionali. Essa copre 67 grandi gruppi di Europa, Giappone e Stati Uniti che a fine 2005 mettevano in evidenza un totale attivo di 32. 596 miliardi di euro, un volume di depositi di 19. 394 miliardi e 3,7 milioni di occupati. La dimensione degli attivi di questi istituti equivale al 60% circa del sistema bancario, rispettivamente europeo e giapponese ed il 75% circa di quello statunitense. Lo studio è disponile presso il sito internet www. Mbres. It .  
   
   
GRUPPO MPS PRIMO TRIMESTRE 2007 : UTILE NETTO A 253,6 MILIONI DI EURO  
 
 Siena, 16 Maggio 2007 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Monte dei Paschi di Siena spa ha approvato i risultati al 31 Marzo 2007 del Gruppo Mps. Nei primi tre mesi del 2007 il Gruppo Mps ha conseguito risultati commerciali di notevole rilievo beneficiando degli importanti investimenti effettuati nella seconda parte del 2006 in attuazione del Piano Industriale; hanno avuto, in particolare, un ruolo rilevante la vasta ristrutturazione della rete distributiva e l’ulteriore specializzazione dei modelli di servizio. Sotto il profilo operativo e reddituale si registrano risultati in crescita sia per quanto riguarda lo sviluppo degli aggregati patrimoniali e commerciali, con un miglioramento del posizionamento nei business più interessanti anche in termini di quote di mercato, sia per quanto riguarda gli aggregati reddituali, come testimoniano i progressi fatti registrare dal margine di intermediazione primario (+5,9% rispetto al primo trimestre 2006), dal risultato operativo netto che raggiunge 417,5 milioni di euro e dall’utile netto (253,6 milioni di euro, +9,7% rispetto al risultato del primo trimestre 2006 al netto dei proventi da cessione di partecipazioni). In particolare l’analisi del margine della gestione finanziaria ed assicurativa consolidato evidenzia: g un margine di interesse a 705,4 milioni di euro (+9,2% rispetto al primo trimestre 2006) grazie in particolare allo sviluppo delle masse medie intermediate; i flussi commerciali hanno registrato una forte accelerazione in tutti i principali comparti nella seconda metà del trimestre e determinato un significativo aumento delle rispettive quote di mercato. La raccolta diretta cresce, infatti, del 12,1% anno su anno (quota di mercato al 6,66%, +19 bps rispetto a fine anno), gli impieghi del 14,6% (quota di mercato al 6,4%, +13 bps rispetto a fine anno); il rapporto impieghi su raccolta si mantiene inferiore al 100%. In particolare si evidenzia la robusta crescita degli impieghi a breve termine (+19,8% anno su anno) e della rispettiva quota di mercato (6,83% dal 6,66% di fine anno). La forbice dei tassi è in recupero rispetto a dicembre 2006. Significativo il contributo dell’area commercial banking (+9,8% anno su anno) grazie all’aumento dei volumi (+10% rispetto a marzo 2006). La crescita trimestrale è limitata dal minor contributo della finanza (-34,7% anno su anno) e dall’impatto dovuto ai minori giorni lavorativi del primo trimestre (importo stimabile in circa 14 milioni di euro). Si ricorda, inoltre, che nel quarto trimestre erano presenti 18 milioni di euro derivanti da junior notes/banking book. Commissioni nette in crescita (+0,3% rispetto al 31 marzo 2006) a 389,4 milioni di euro ed al cui interno si segnala la consistente crescita del contributo dell’area corporate (+8,9% rispetto al primo trimestre 2006, +14,5% sulla media trimestrale del 2006) e dell’area commercial banking (+4,7% rispetto a marzo 2006 e alla media trimestrale 2006). L’andamento di tali componenti riflette anche la forte accelerazione del patrimonio clienti del Gruppo: +56. 000 nei primi quattro mesi del 2007, di cui circa 48. 000 retail e circa 8. 000 corporate. Il comparto risparmio gestito risente invece dell’eliminazione delle commissioni di “overperformance” sui Fondi Ducato. Riguardo al comparto assicurativo i flussi di bancassurance aumentano del 13% anno su anno. Ottima la performance della rete di promotori di Mps Banca Personale che ha visto incrementare le masse gestite del 34,8% anno su anno e la raccolta diretta del 26,1%. Sui fondi comuni buono il collocamento dei fondi flessibili ed hedge (+8% anno su anno). Un§ risultato netto da negoziazione/valutazione attività finanziarie pari a 88,2 milioni di euro (176,3 a marzo 2006 grazie anche a circa 80 milioni di euro derivanti dalla cessione delle partecipazioni in Fiat e Bnl). Tra le altre voci che concorrono alla formazione del margine della gestione finanziaria ed assicurativa si registrano inoltre dividendi, proventi simili e utili/perdite delle partecipazioni, pari a 30,3 milioni di euro (6 milioni nel primo trimestre 2006) di cui 26 milioni di utili riferibili alla dismissione di parte della quota di partecipazione detenuta in Finsoe S. P. A. Complessivamente il margine consolidato della gestione finanziaria ed assicurativa si attesta a 1. 212,7 milioni di euro (-0,3% rispetto a marzo 2006, + 4,6% al netto delle componenti reddituali derivanti dalla cessione di partecipazioni). Per quanto riguarda il costo del credito e delle attività finanziarie si evidenziano: rettifiche nette di valore per deterioramento di crediti” per 107,2 milioni di euro che esprimono un tasso di provisioning pari a circa 45 b. P. E che determinano un ulteriore rafforzamento (+0,7% rispetto a fine 2006) della copertura dei crediti deteriorati. Rettifiche nette di valore per deterioramento di attività finanziarie” con un saldo negativo pari a 4,4 milioni di euro che comprendono l’aggiornamento della valutazione di alcune società partecipate Il risultato della gestione finanziaria ed assicurativa raggiunge i 1. 101,2 milioni di euro. Gli oneri operativi (683,7 milioni di euro) sono in calo dello 0,3% rispetto ai 685,6 milioni di euro nel primo trimestre 2006. In particolare, le spese per il personale si attestano a 430,8 milioni di euro (-1% sull’anno precedente, grazie alle iniziative di ricomposizione degli organici realizzate nel precedente esercizio), le altre componenti di spesa a 223,3 milioni di euro (+2% sull’anno precedente dovuto allo sviluppo della rete) e gli ammortamenti a 29,5 milioni di euro (meno 5,5%). Da segnalare, in particolare, la riduzione nel primo trimestre di ulteriori 60 risorse (frutto dell’uscita nel trimestre di 242 risorse a maggiore anzianità e all’ingresso di 182 nuove giovani unità) e di un ulteriore rafforzamento della rete commerciale (rapporto back office/front office al 32%, personale allocato agli uffici centrali -4% rispetto a dicembre 2006). L’indice cost/income comprensivo degli ammortamenti scende pertanto al 56,4% (60,9% a dicembre 2006). Per effetto delle dinamiche sopra menzionate, il risultato operativo netto si attesta così a 417,5 milioni di euro. Per quanto riguarda la ripartizione per aree di attività tracciate con il Piano Industriale 2006-2009, si evidenzia il crescente contributo dell’attività commerciale che beneficia sia della rafforzata efficacia delle piattaforme specializzate per segmento di clientela sia dell’ accorta politica relazionale e delle campagne di comunicazione e marketing sui prodotti. Più in particolare: Commercial Banking/distribution Network: margine della gestione finanziaria e assicurativa: +8% anno su anno; risultato operativo netto: +21,3% anno su anno; impieghi verso clientela: +10% anno su anno. Private Banking/wealth Management: margine della gestione finanziaria e assicurativa: -16,7% anno su anno; risultato operativo netto: -26% anno su anno; impieghi vs clientela: -3% anno su anno. Corporate Banking/capital Markets: margine della gestione finanziaria e assicurativa: +1,2% anno su anno; risultato operativo netto: +2,6% anno su anno; impieghi vs clientela: +18,5% anno su anno. A completare il quadro reddituale concorrono infine imposte complessive pari a 176,6 milioni di euro (178,2 milioni a marzo 2006) per un “tax rate” superiore al 40%. L’utile dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte si attesta a 29,7 milioni di euro ed è interamente riferibile al comparto assicurativo che nel 2006 si era attestato a 24,9 milioni di euro e presenta quindi una crescita del 19,3% frutto degli ottimi collocamenti precedentemente citati. L’utile netto consolidato di periodo si attesta quindi a 253,6 milioni di euro (277,5 al 31 Marzo 2006) con un progresso del 9,7% rispetto allo stesso periodo del 2005 una volta esclusi i proventi da cessione di partecipazioni. Il Roe annualizzato risulta pari al 13,1%. Aggregati patrimoniali - L’operatività commerciale dei primi tre mesi del 2007 per il Gruppo Mps, in termini di gestione del risparmio e del credito, si è tradotta in un apprezzabile sviluppo dei principali aggregati patrimoniali e delle rispettive quote di mercato. In particolare, la raccolta diretta (pari a circa 96 miliardi di euro) cresce del +12,1% anno su anno mentre la raccolta indiretta si attesta a circa 107 miliardi di euro. I risultati sono frutto del collocamento di 3. 520 miliardi di euro di prodotti di risparmio (+14,3% rispetto allo stesso periodo del 2006), fra cui 1. 265 miliardi di euro di raccolta premi assicurativi (+13% rispetto a fine marzo 2006), 2. 103 miliardi di euro di obbligazioni lineari/strutturate (+25,2% rispetto al 31/3/2006) e 410 milioni di euro di fondi comuni/sicav. I crediti verso la clientela si attestano a 95,3 miliardi di euro, il 14,6% in più rispetto al primo trimestre 2006 con flussi di erogazione delle reti e delle società di credito specializzato che raggiungono 4,025 miliardi di euro (+13,9% rispetto ai volumi di marzo 2006). Importanti le erogazioni di mutui (+14,8% rispetto a Marzo 2006), di credito al consumo di Consum. It (+12% anno su anno), di Mps Banca per l’Impresa (+12,3%) e lo stipulato leasing (+15,8%). Per quanto riguarda la qualità del credito il primo trimestre 2007 si chiude con un’esposizione netta dei crediti deteriorati in linea con la fine del 2006, confermando la flessione dell’incidenza sugli impieghi verso clientela, con quella dei crediti in sofferenza e ad incaglio che (al netto delle rettifiche di valore) si pone al 2,88% rispetto al 2,94% di dicembre 2006. Con riferimento ai presidi a copertura del rischio di credito, l’incidenza delle rettifiche di valore su sofferenze si attesta al 54,7% (in crescita rispetto al 54,1% di fine 2006), quella sugli incagli al 25,3% (dal 25,1% di fine anno). L’incidenza delle sofferenze nette sui crediti si pone all’1,8%, quella degli incagli all’1,1%. Continua il positivo flusso dei recuperi (+15% rispetto alla media 2006), i flussi delle sofferenze decrescono del 7% rispetto alla media 2006. Principali eventi del 2007 - 16 gennaio 2007: l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha rivisto al rialzo l’outlook di Banca Monte dei Paschi di Siena, Banca Toscana e Banca Agricola Mantovana portandolo a “positivo” da “stabile” a conferma del progressivo miglioramento della redditività dell’intero Gruppo Mps. Conferma per i rating a lungo e breve termine. 13 febbraio 2007: Holmo e Banca Monte dei Paschi di Siena hanno concluso un accordo per la cessione da Banca Mps a Holmo di un pacchetto di azioni Finsoe pari al 14,839% del capitale complessivo, per un controvalore di 350,4 milioni di euro. Il beneficio sui ratio patrimoniali per il 2007 è stimabile in 7 bps sul Tier I ratio e 30 bps sul Total Capital Ratio. 22 marzo 2007: è stata conclusa con Axa la vendita del 50% di Mps Vita e Mps Danni per 1. 150 milioni di euro. La vendita che riflette una valutazione implicita di Mps Vita e Mps Danni per 2. 300 milioni di euro (Embedded Value al 30 Giugno 2006 circa 900 milioni di euro) determinerà un capital gain per il Gruppo di 753 milioni di euro e apporterà un consistente beneficio sui ratio patrimoniali: circa 80 bps sul Tier I Ratio e circa 100 bps sul Total Capital Ratio. 13 aprile 2007: l’agenzia di Rating Moody’s ha alzato ad Aa3 (da A -1) il rating assegnato a Banca Monte dei Paschi di Siena sui debiti e depositi a lungo termine, in seguito all’applicazione di una nuova metodologia di valutazione. Il rating assegnato sui debiti e depositi a breve termine è stato P-1; l’outlook è rimasto stabile. 20 aprile 2007: Spoleto Credito e Servizi, società cooperativa che detiene il 51,03% del capitale sociale ordinario di Banca Popolare di Spoleto, e Banca Monte dei Paschi di Siena, che detiene direttamente il 19,98% e indirettamente, tramite la Montepaschi Vita, un ulteriore 5,95% del capitale sociale ordinario di Banca Popolare di Spoleto, hanno sottoscritto il rinnovo dei Patti Parasociali triennali riguardanti la Banca Popolare di Spoleto. .  
   
   
BANCA ARNER: UTILE NETTO DI GRUPPO A CHF 18,7 MIO., +80% AUMENTATO NEL 2006 DEL 79,6% E RAGGIUNGE CHF 18,7 MIO.; I PATRIMONI GESTITI HANNO RAGGIUNTO 4,9 MILIARDI DI FRANCHI + 36%, ROE 23%  
 
Lugano, (Svizzera), 16 maggio 2007 - Banca Arner chiude il 2006 con risultati in forte crescita rispetto al 2005. L´utile netto di gruppo pari a 18,7 milioni di franchi è cresciuto dell’80% mentre la massa amministrata ammonta a 4,9 miliardi di franchi con un aumento del 36% rispetto all´anno precedente. I ricavi del Gruppo sono aumentati del 53% superando i Chf 100 Mio, di cui 84 milioni per proventi da commissioni. L’utile lordo di gruppo cresce di 9. 4 milioni di franchi e raggiunge i 32 milioni. I primi mesi del 2007 confermano il trend di crescita e la validità degli indirizzi intrapresi e le masse gestite superano i 5. 4 miliardi di franchi. Per sostenere lo sviluppo di Arner anche nei prossimi anni sono state introdotte delle importanti novità nel gruppo manageriale, dove oltre alla nomina di cinque nuovi condirettori e di due direttori, si evidenzia la nomina a Direttori Collegiali del Sig. Giulio Romani e dell’Avv. Oscar Crameri. Il Dott. Jacques Schraemli, già Direttore Collegiale insieme al Dott. Nicola Bravetti e al dott. Piero Colonna di Paliano, ricopre dal primo gennaio il nuovo ruolo di Presidente della Direzione Collegiale. Modificata anche la distribuzione dei ruoli in Consiglio di Amministrazione, il cui presidente dall’inizio dell’anno è il Sig. Adriano Pio Vassalli, noto e stimato professionista luganese che apporta all’istituto l’ampia e profonda esperienza maturata in istituzioni internazionali attive nell’ambito della revisione e della consulenza. Egli succede al dott. Ivo Sciorilli Borrelli, partner del Gruppo, che continua ad esercitare il proprio ruolo di consigliere con l’incarico di Vice Presidente. .  
   
   
CONTINUA A CRESCERE IL PRIVATE BANKING DI UBI BANCA: GIANLUCA BERTACCHINI E PAOLA DAL FIOR, NUOVI BANKER IN BANCA POPOLARE COMMERCIO INDUSTRIA A MILANO E ROMA.  
 
Milano, 16 Maggio 2007 - Ubi Banca – quarto gruppo bancario italiano in seguito alla fusione tra Bpu Banca e Banca Lombarda e Piemontese – consolida la sua struttura di Private Banking con l’ingresso di due nuovi Private Banker, Gianluca Bertacchini e Paola Dal Fior, in Banca Popolare Commercio e Industria. Bertacchini, 40 anni, ha maturato la sua più recente esperienza nel Private Banking di Banca Akros, prima di fare il suo ingresso all’interno del Private Banking Office di Banca Popolare Commercio e Industria a Milano Cadorna. Dal Fior, 48 anni e quasi 30 trascorsi in Banca Intesasanpaolo, si aggiunge al team del Private Banking Office Bpci di Roma Parioli inaugurato lo scorso luglio. Theo Delia-russell, Responsabile Private Banking di Banca Popolare Commercio e Industria – Gruppo Ubi Banca, ha commentato: “l’obiettivo di fornire soluzioni personalizzate di alto livello per la clientela è alla base dell’ulteriore passo di rafforzamento commerciale che il Private Banking di Banca Popolare Commercio Industria ha realizzato con l’ingresso di due professionisti qualificati come Bertacchini e Dal Fior”. Diego Cavrioli, Responsabile Private Banking di Ubi Banca, ha infine aggiunto che “i due nuovi ingressi rappresentano una conferma della centralità dello sviluppo del Private Banking da parte di Ubi Banca”. .  
   
   
CATTOLICA ASSICURAZIONI RISULTATI AL 31 MARZO 2007: SALE L’UTILE NETTO DELLA CAPOGRUPPO A 33 MILIONI  
 
Verona, 15 maggio 2007 - I primi mesi dell’anno hanno visto le strutture impegnate, a diversi livelli, nel ridisegno delle linee di evoluzione strategica del Gruppo in relazione alla fluidità del contesto competitivo e normativo, nonché al mutato assetto delle partnership di bancassicurazione. Ciò anche al fine di proseguire lungo un percorso di sostenibile redditività industriale. Tale processo ha portato alla presentazione del Piano Strategico 2007-2010 del Gruppo, avvenuta lo scorso 1 marzo, ed alla conseguente definizione delle strutture realizzative, delle progettualità e dei correlati piani attuativi. Secondo gli indirizzi del Piano sono state inoltre avviate le attività propedeutiche alla realizzazione delle prime tra le molteplici operazioni straordinarie di semplificazione e razionalizzazione societaria che interesseranno il Gruppo nel corso dell’intero esercizio 2007. Tali operazioni sono complessivamente finalizzate alla realizzazione del nuovo modello di business del Gruppo che prevede la concentrazione e la verticalizzazione delle strutture operative sotto il governo della Capogruppo e la specializzazione delle fabbriche produttive per canale distributivo. In questo contesto di complessivo riallineamento degli assetti strategici ed operativi delle proprie strutture, Cattolica Assicurazioni ha chiuso il primo trimestre con una crescita dell’utile netto individuale che ha raggiunto 33 milioni (9 milioni al primo trimestre 2006) beneficiando anche di un significativo flusso di dividendi da controllate. L’utile consolidato, che non beneficia ancora degli effetti economici delle operazioni straordinarie previste per l’anno in corso, si attesta a 21 milioni rispetto ai 38 milioni al primo trimestre 2006, ove il risultato aveva peraltro positivamente risentito di oltre 10 milioni di partite straordinarie. Da segnalare in particolare lo sviluppo del contributo industriale delle controllate assicurative che, rispetto allo scorso esercizio, evidenziano risultati netti in crescita nella sostanziale totalità dei casi e l’ulteriore positiva evoluzione della componente finanziaria. Con riferimento ai dati consolidati si premette che a seguito delle attività in corso al 31 marzo 2007, che porteranno al venir meno del controllo della partecipazione in Bpv Vita, si è considerato, in applicazione dell’Ifrs 5, tale attività in via di dismissione e, pertanto, i dati relativi allo stato patrimoniale e al conto economico consolidati sono stati riclassificati e rappresentati sinteticamente nelle voci allo scopo previste dai principi contabili internazionali1. Per rendere comparabili i risultati e dare una rappresentazione più aderente alla reale evoluzione economica del Gruppo si è resa quindi necessaria anche la rideterminazione dei corrispondenti dati comparativi di conto economico relativi all’esercizio 2006. Ciò premesso la raccolta consolidata2 del lavoro diretto e indiretto si conferma a 1. 046 milioni (1. 051 milioni al primo trimestre 2006 rideterminato1; -0,5%). I premi assicurativi del lavoro diretto e indiretto hanno raggiunto 1. 030 milioni di euro (1. 029 milioni al primo trimestre 2006 rideterminato1; +0,1%). I premi del lavoro diretto dei rami danni sono rimasti sostanzialmente stabili raggiungendo 389 milioni (394 milioni al primo trimestre 2006; -1,3%). In termini di business mix è da segnalare la prosecuzione del ribilanciamento del portafoglio verso aree a maggiore redditività (Rc Generale stabile; Rc Auto –4,6% per effetto di azioni di riallineamento; Infortuni +7,7%; Malattia +16,7%). In linea con gli obiettivi strategici del piano che mirano ad incrementare il tasso di penetrazione dei prodotti non auto sul business danni complessivo, la raccolta dei rami non motor segna complessivamente una crescita del 4%. Il risultato netto consolidato del segmento danni è pari a 3 milioni (19 milioni al primo trimestre 2006) I premi assicurativi vita, che non riflettono ancora l’operatività derivante dalla partnership di prossimo avvio con Banca Popolare di Vicenza, si sono attestati a 631 milioni (624 milioni al primo trimestre 2006 rideterminato1; +1,1%); la raccolta consolidata ha raggiunto 647 milioni (646 milioni al primo trimestre 2006 rideterminato1; +0,2%). Il risultato netto consolidato del segmento vita si è attestato a 18 milioni (16 milioni al primo trimestre 2006 rideterminato1). Le agenzie hanno raggiunto le 1. 473 unità (1. 482 a fine 2006) mentre gli sportelli di istituti bancari che collocano prodotti del Gruppo sono 3. 038 (3. 049 a fine 2006). I proventi patrimoniali e finanziari netti si attestano a 78 milioni (51 milioni al primo trimestre 2006 rideterminato1; +52,9%). Tale positivo risultato è frutto di un processo di progressivo riposizionamento dell’asset allocation dei portafogli di investimento, avviato già nel corso del 2006, che sta consentendo di cogliere le migliori opportunità offerte dalla mutata congiuntura dei mercati finanziari. Le riserve tecniche lorde del lavoro diretto e indiretto dei rami danni ammontano a 3. 165 milioni (+0,1% rispetto a fine 2006) e le riserve dei rami vita, comprese le passività finanziarie, si attestano a 10. 849 milioni (- 25,7% rispetto a fine 2006). Gli investimenti sono i 14. 360 milioni (- 20,8% rispetto a fine 2006). A 31 marzo 2007 il patrimonio netto consolidato, comprensivo dell’utile ammonta a 1. 406 milioni (1. 374 milioni a fine 2006; +2,3%). La Società informa che la relazione trimestrale consolidata al 31 marzo 2007 di Cattolica Assicurazioni sarà a disposizione del pubblico presso la sede sociale della Società e presso Borsa Italiana S. P. A. Entro il 15 maggio prossimo. Riorganizzazione Societaria Il Consiglio di Amministrazione di Cattolica Assicurazioni ha approvato alcune delle prime operazioni straordinarie che, nel corso del 2007, porteranno al riassetto del modello di business del Gruppo. In particolare, è stato deliberato l’acquisto da parte di Cattolica Assicurazioni del ramo d’azienda non auto della società Compagnia Italiana Rischi Aziende S. P. A. (in breve anche Cira), società controllata al 100% da Società Cattolica di Assicurazione e con sede in Verona, specializzata nei rami danni corporate e operante tramite il canale dei broker. L’operazione, la cui efficacia è subordinata al rilascio dell’autorizzazione da parte dell’Isvap, è preliminare alla prossima costituzione di Mapfre Cattolica Auto, la jointventure con Mapfre, specializzata nel business auto, che utilizzerà come veicolo societario Cira e nella quale confluiranno i rami d’azienda motor di Cattolica Assicurazioni e Duomo Uni One. Secondo le linee strategiche delineate nel Piano 2007-2010 lo sviluppo del business motor sarà accelerato dall’avvio della nuova joint-venture che, grazie all’introduzione selettiva nel mercato italiano delle capacità e competenze industriali di Mapfre, leader del settore assicurativo in Spagna, consentirà al Gruppo di incrociare le evoluzioni normative del mercato con la logica e l’approccio di un nuovo competitore specializzato. Il prezzo determinato per l’acquisizione è di 18,6 milioni di euro, a fronte di un patrimonio netto rettificato ceduto di 8,9 milioni di euro e premi pari a 22,2 milioni di euro; prezzo determinato sulla base di una perizia asseverata, resa da un perito nominato di comune accordo tra le parti, e con l’applicazione degli usuali metodi valutativi applicabili alla fattispecie. Cira, il cui valore contabile nel bilancio 2006 della Capogruppo risulta pari a 19,5 milioni, ha chiuso l’esercizio 2006 con una raccolta premi pari a 22,3 milioni ed una perdita di 1,2 milioni. Al 31. 12. 2006 il patrimonio netto ammontava a 17,1 milioni. I compensi degli organi amministrativi delle società interessate dall’operazione non subiranno modifiche a seguito del perfezionamento dell’operazione stessa. Al fine di avviare il processo di accentramento nella nuova business unit agenziale della Capogruppo (la Compagnia del Territorio) di tutte le fabbriche vita del Gruppo sono state inoltre deliberate le fusioni di Duomo Previdenza e Persona Life in Cattolica Assicurazioni. Si ricorda che Duomo Previdenza, il cui valore contabile nel Bilancio della Capogruppo risulta pari a 70,5 milioni, ha chiuso l’esercizio 2006 con una raccolta premi pari a 72,1 milioni ed un risultato netto pari a - 4,5 milioni. Al 31. 12. 2006 il patrimonio netto ammonta 73,5 milioni. Parimenti si ricorda che Persona Life, il cui valore contabile nel Bilancio della Capogruppo risulta pari a 45 milioni, ha chiuso l’esercizio 2006 con una raccolta premi pari a euro 67 milioni ed un risultato negativo di 5,8 milioni. Al 31. 12. 2006 il patrimonio netto ammonta a 39,3 milioni. Si precisa che Persona Life risulta, ad oggi, interamente partecipata da Società Cattolica di Assicurazione, che ha proceduto, come precedentemente comunicato, all’acquisto della partecipazione dalla controllata Duomo Uni One. Le delibere di fusione e la documentazione prevista dalla vigente normativa saranno depositati entro i termini di legge presso la sede sociale, presso il Registro delle Imprese e presso Consob nonchè messe a disposizione del pubblico presso la Società di gestione del mercato; l’esecuzione è subordinata all’ottenimento dell’autorizzazione preventiva da parte dell’Isvap. .  
   
   
ASSEMBLEA GENERALE AXA APPROVATE TUTTE LE DELIBERE TRA CUI: ATTRIBUZIONE GRATUITA DI AZIONI A TUTTI I COLLABORATORI DEL GRUPPO NELL’AMBITO DEL PROGETTO AMBIZIONE 2012 NOMINA DI DUE NUOVI MEMBRI DEL CONSIGLIO DI SORVEGLIANZA, JEAN-MARTIN FOLZ E GIUSEPPE MUSSARI  
 
 Milano, 16 maggio 2007 - Gli azionisti Axa, riunitisi il 14 maggio in Assemblea Generale, hanno approvato tutte le delibere che sono state messe al voto, in particolare quella relativa al programma «Axa Miles» che permette al direttorio di attribuire azioni gratuite a tutti i collaboratori del Gruppo entro il limite dello 0,7 % del numero di azioni che compongono il capitale Axa (ossia, sulla base dell’attuale capitale, circa 14 milioni di azioni). Axa Miles è una delle componenti dell’asse risorse umane del progetto aziendale Ambizione 2012, che punta a fare di Axa la società preferita dei clienti, degli azionisti e dei collaboratori. Il successo di Ambizione 2012, che si fonda sulla motivazione e sull’impegno dei team, dovrebbe condurre il Gruppo a raddoppiare il giro d’affari e a triplicare il risultato operativo per azione tra il 2004 e il 2012. Henri de Castries ha espresso la volontà di coinvolgere ogni dipendente al successo del Gruppo: «La chiave del successo di Ambizione 2012 risiede nell’impegno di ogni dipendente e, se gli sforzi sono condivisi, lo deve essere anche il successo. » Nel 2007 ai dipendenti del Gruppo nel mondo verranno attribuite 50 azioni gratuite a ciascuno, a titolo di ringraziamento per gli sforzi compiuti negli ultimi due anni, i primi due del progetto Ambizione 2012. Nel 2009, se il Gruppo sarà sempre in linea con gli obiettivi* del progetto aziendale, il direttorio assegnerà a ognuno 50 azioni supplementari. I collaboratori potranno disporre liberamente di queste azioni nel 2011 per la prima tranche di 50 e nel 2013 per la seconda. L’integrazione del Gruppo Winterthur acquisito nel 2006 ha portato a circa 120 000 il numero di dipendenti del Gruppo Axa nel mondo. L’assemblea Generale ha anche approvato la nomina di Jean-martin Folz e Giuseppe Mussari alla carica di membri del Consiglio di Sorveglianza Axa. Jean-martin Folz, con un mandato di quattro anni, sostituisce Henri Hottinguer il cui mandato è terminato. Presidente del Gruppo Psa Peugeot Citroën dall’ottobre 1997 al febbraio 2007, Jean-martin Folz, ex allievo dell’Ecole Polytechnique e ingegnere minerario, ha iniziato la sua carriera in studi ministeriali per assumere poi varie funzioni di direzione generale, in particolare all’interno dei gruppi Péchiney, Carbone Lorraine e Béghin-say. Come annunciato in occasione della firma dell’accordo di partnership tra Axa e la Banca Monte dei Paschi di Siena (Bmps) il 23 marzo scorso, Giuseppe Mussari, presidente del consiglio di amministrazione di Bmps dall’aprile 2006, entra nel Consiglio di Sorveglianza di Axa in sostituzione di David Dautresme il cui mandato è terminato. Laureato in giurisprudenza presso l’università di Siena e avvocato iscritto all’albo del Foro di Siena dal 1993, Giuseppe Mussari è stato vicepresidente e poi presidente della Sezione Penale del tribunale di Siena per diventare nel 2001, presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena fino al 2006. .  
   
   
TORINO, GIOVEDI’ 17 MAGGIO 2007: ASSEMBLEA ANNUALE DELLA FEDERAZIONE MEDITERRANEA DEI BROKERS ASSICURATIVI NEL CORSO DELL’ASSEMBLEA SARÀ ANNUNCIATA LA COSTITUZIONE DELL’IMIA (ISTITUTO MEDITERRANEO DEGLI INTERMEDIARI DI ASSICURAZIONE)  
 
 Roma, 16 maggio 2007 Si svolgerà giovedì 17 maggio p. V. A Torino – presso l’Hotel Golden Palace, (h. 9. 00 – 18. 30) - l’Assemblea annuale della Federazione Mediterranea dei Brokers di Assicurazioni, l’associazione presieduta da Juan Antonio Marin Domenech, che si pone l’obiettivo di stringere rapporti di collaborazione con tutte le organizzazioni di brokeraggio esistenti nel bacino del Mediterraneo. Nel corso dell’evento, organizzato dall’Aiba - Associazione Italiana dei Brokers di Assicurazioni e Riassicurazioni, sarà ufficializzata la costituzione dell’Imia, l’Istituto Mediterraneo degli Intermediari di Assicurazione, realizzato per fornire a tutti i broker appartenenti alla Federazione un omogeneo servizio di formazione e informazione adeguato per rispondere nella maniera più efficace alle esigenze di un mercato sempre più competitivo e complesso. La qualificazione professionale è il principale strumento di affermazione per il broker assicurativo che, riducendo l’esposizione al rischio delle aziende clienti, garantisce un considerevole valore aggiunto alle imprese, che possono concentrarsi sul business con la massima serenità. Il programma di formazione Imia prevede alla fine del corso il rilascio di diploma riconosciuto dalle varie Organizzazioni dei Paesi aderenti: Spagna, Francia, Italia, Malta, Libano, Egitto, Marocco. All’assemblea torinese saranno presenti anche i rappresentanti dei Broker algerini, prossimi a fare il loro ingresso nella Federazione. L’ingresso di un Paese importante come l’Algeria costituisce un ulteriore processo di rafforzamento della Federazione Mediterranea dei Brokers Assicurativi. .  
   
   
ASTE TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO TERMINE DEL 15 MAGGIO 2007  
 
Btp 4,00% Btp 3,75%
Scadenza 15. 04. 2012 01. 08. 2021
Cod. /tranche It0004220627/3 It0004009673/12
Imp. Offerto 3000 2500
Regolamento 17. 05. 2007 17. 05. 2007
Imp. Domandato 4579 3937
Imp. Assegnato 3000 2500
Prezzo aggiudicazione 98,95 91,69
Prezzo esclusione 97,053 89,805
Rendimento lordo 4,28 4,60
Variazione Rend. Asta prec. (*) 0,11 0,37
Rendimento netto 3,75 4,08
Riparto 72,795 51,4
Importo in circolazione (mln) 7000 20365
Riapertura (mln) 300 250
Prezzo nettisti 98,94868600 91,67193900
(*) raffronto con titolo di pari durata
Elaborazione Assiom
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ASSEMBLEA ANNUALE FEDERMACCHINE:ALBERTO SACCHI CONFERMATO AL VERTICE DELLA FEDERAZIONE DEI COSTRUTTORI ITALIANI DI BENI STRUMENTALI. VICEPRESIDENTE ALBERTO TACCHELLA, SEGRETARIO GENERALE ALFREDO MARIOTTI  
 
Cinisello Balsamo, 16 maggio 2007 - Nel corso della annuale assemblea Federmacchine, che si è svolta a Milano venerdì 11 maggio, Alberto Sacchi è stato riconfermato presidente della federazione dei costruttori italiani di beni strumentali cui fanno capo le 10 associazioni di categoria: Acimac, Acimall, Acimga, Acimit, Assocomaplast, Assomac, Gimav, Confindustria Marmomacchine - Assomarmomacchine, Ucima, Ucimu-sistemi Per Produrre. Vicepresidente è Alberto Tacchella (Ucimu-sistemi Per Produrre). Segretario generale è Alfredo Mariotti. .  
   
   
INNOVAZIONE: INAUGURATO ´LAB.MET´ A MANIAGO PER LO STUDIO, LA VERIFICA, LA MISURAZIONE DEI PARAMETRI FUNZIONALI DEI PRODOTTI E DEI MATERIALI METALLURGICI  
 
Maniago (Pn), 16 maggio 2007 - Soddisfazione per la realizzazione di ´Lab. Met´ e suo significato; innovazione e settori maturi; integrazione fra istituti scientifici, Università, poli tecnologici e imprese: questi alcuni dei temi affrontati dal presidente della Regione all´inaugurazione, avvenuta stamani nella Zona Industriale di Maniago, del nuovo ´Lab. Met´, il Laboratorio per i Metalli e la Metallurgia. Il ´Lab. Met´ - come è emerso dai vari interventi - è un nuovo laboratorio per lo studio, la verifica, la misurazione dei parametri funzionali dei prodotti e dei materiali metallurgici, in grado di offrire alle imprese un supporto tecnico nella valutazione di nuove tecnologie da introdurre nei processi produttivi e nell´attività di ricerca applicata per lo sviluppo di nuovi prodotti e materiali. Realizzato a Maniago da Agemont con fondi europei dell´ Obiettivo 2, ´Lab. Met´ opererà in stretto contatto con gli altri laboratori insediati all´interno del Centro di Innovazione Tecnologica di Amaro - sempre facente capo ad Agemont - per offrire alle realtà economiche del territorio un servizio integrato e per valorizzare le sinergie che derivano dalle specifiche competenze. A gestire ´Lab. Met´ sarà una società, nella quale figurano, oltre ad Agemont, i quattro Parchi scientifici e tecnologici del Friuli Venezia Giulia, il Consorzio universitario di Pordenone, il Nip e il Comune di Maniaco, in rappresentanza del Distretto del Coltello. Facendo riferimento a queste caratteristiche, il presidente della Regione ha definito ´Lab. Met´ la dimostrazione che anche i ´settori maturi´ possono innovare e i passi avanti fatti dalla metallurgia in questi anni ne sono un esempio concreto. Innovazione, allora: tecnologica, innanzitutto, di processo e di prodotto; ma anche innovazione estetica (il Distretto del Coltello ha lavorato molto sul design) e di mercato e organizzativa (quest´ultima attuabile anche con uno stretto rapporto con le Università e i Parchi scientifici regionali). Fra i settori maturi ve ne sono alcuni - come metallurgia, edilizia, agro-alimentare - che sono ´universali´ e senza tempo: difficile, al momento, pensare di poter farne a meno. Bisogna perciò continuare a investire in essi, per favorirne innovazione e ricerca, mentre si investe anche in settori ad alto tasso di conoscenza: la nostra società richiede un mix e ciò non è sinonimo di contraddizione. Da Maniago e da ´Lab. Met´ - secondo il presidente - viene poi un esempio molto importante di come soggetti diversi, pubblici e privati, possano mettersi assieme, operare senza rivalità e mettere ´in rete´ le rispettive conoscenze e professionalità per far crescere la società. ´Lab. Met´, in particolare, si presenta con una qualità strumentale altissima, a servizio delle imprese non solo del Friuli Venezia Giulia ma di un´area ben più vasta e di valenza internazionale. Il tutto per favorire le imprese metallurgiche, per attrarre altre imprese del settore, per favorire la nascita di nuove imprese (Friulia è pronta a fare la sua parte con la sua nuova venture capital). Prima di lasciare la Zona Industriale di Maniago, il presidente della Regione ha visitato il nuovo asilo nido sorto per iniziativa del Consorzio Nip con fondi regionali nell´ambito del Centro Servizi della stessa Zona Industriale. La struttura - in funzione dal dicembre scorso e molto apprezzata dal presidente - è a servizio delle lavoratrici madri della sessantina di aziende insediate e può ospitare circa 25 minori: attualmente sono 19. .  
   
   
GIORNATA "PORTE APERTE" AL CANTIERE DELLE EX ACCIAIERIE ILVA  
 
Genova, 16 maggio 2007 - Il presidente della Società Per Cornigliano Claudio Burlando invita alla giornata "porte aperte" al cantiere delle ex acciaierie Ilva sabato 19 maggio 2007 alle ore 10. La giornata è stata organizzata per permettere alla cittadinanza di visitare le aree dismesse dalle acciaierie Ilva mentre sono i corso i lavori di demolizione, smantellamento e bonifica. Sabato 19 maggio 2007 l´area sarà perciò eccezionalmente aperta al pubblico (ingresso da Via Muratori) e sarà possibile vedere quanto resta dello stabilimento siderurgico prima della sua completa demolizione, nonché i cantieri di lavoro. L´area resterà aperta alla cittadinanza dalle ore 10. 00 alle ore 14. 00. Verranno anche distribuiti - a ricordo dello stabilimento - pezzi del gasometro "Cok" abbattuto lo scorso 21 aprile (fino ad esaurimento scorte). . .  
   
   
LOMBARDIA/SINGAPORE. FORMIGONI RILANCIA COLLABORAZIONE RICEVUTO MENTOR MINISTER, MISSIONE CON IMPRESE NEI PROSSIMI MESI  
 
Milano, 16 maggio 2007 - Regione Lombardia e Singapore stringono i rapporti per rendere ancora più salda e forte la collaborazione in settori strategici quali l´economia, il commercio, la cultura, le infrastrutture e le nuove tecnologie. Suggello di questo lavoro sarà la missione di imprenditori che, con ogni probabilità, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, guiderà nel paese asiatico nei prossimi mesi così come lo stesso presidente ha annunciato ieri al Minister Mentor di Singapore, Lee Kuan Yew, in Italia per incontrare le più alte cariche dello Stato. "Vi guardiamo con grande interesse - ha detto Formigoni - e sono sempre molto ben impressionato dal vostro costante tasso di crescita, dal ruolo sempre più importante che stanno acquisendo i servizi e dalla vostra capacità di fare business". Singapore, grazie alla sua posizione strategica, è un importantissimo ponte fra Europa e Asia e questo accresce ulteriormente l´interesse lombardo nei suoi confronti "ma si può fare ancora di più - ha sottolineato Lee Kuan Yew - perché Singapore ha bisogno del know how che avete acquisito in settori per noi strategici". Un´esperienza, quella maturata dalla Lombardia, che ha già dato i suoi primi frutti che si sono concretizzati, ad esempio, nella sottoscrizione di un accordo tra il Cefriel (società consortile che racchiude un Polo scientifico formato da Politecnico di Milano, Università degli Studi di Milano-bicocca, un polo imprenditoriale composto dalle più importanti aziende di Ict e un polo pubblico rappresentato da Regione Lombardia) e la Nanyang Technological University per lo sviluppo di programmi di formazione per manager nei settori delle Tecnologie per l´informazione e Comunicazione, Design e Innovazione e Ricerca e Innovazione. "In un mondo di tecnologie digitali convergenti e mercati sempre più globali - ha sottolineato Alfonso Fuggetta, amministratore delegato Cefriel e presente all´incontro - è imperativo per le organizzazioni di successo puntare su manager dell´innovazione che siano capaci di gestire l´impiego e lo sviluppo di tecnologie Ict e di Design Industriale". "Proprio in questo campo il prossimo mese di agosto - ha ricordato Formigoni - comincerà il progetto nato dall´accordo fra la Domus Academy e la stessa università di Singapore grazie ai quali si creerà un importante scambio di designer fra le due università". "Anche in campo sanitario e delle nuove tecnologie - ha aggiunto Formigoni - la collaborazione è già ben avviata, soprattutto grazie all´Istituto Clinico Humanitas che è uno dei fiori all´occhiello della nostra sanità e alla St Microelectronics da tempo presente a Singapore con il marchio Thompson". Dunque, va delineandosi un nuovo scenario di relazioni internazionali dove il Paese asiatico potrà svolgere un ruolo di primaria importanza non solo nel rapporto con colossi come la Cina, ma anche con stati più piccoli, il Vietnam ad esempio, che stanno affermando la propria credibilità sui mercati mondiali. "Se mi sarà possibile - ha concluso Formigoni - sarò io stesso a guidare la missione di imprenditori lombardi che entro pochi mesi visiteranno il vostro paese per rafforzare una partnership che già ha preso la giusta direzione". . .  
   
   
AL CONGRESSO DELLA FUEV (L’UNIONE FEDERALISTA DEI GRUPPI ETNICI EUROPEI) GLI ASSESSORI REGIONALI STOCKER E CHIOCCHETTI  
 
Trento, 16 maggio 2007 - Gli assessori regionali Martha Stocker e Luigi Chiocchetti parteciperanno ai lavori del 52° congresso della Fuev, l’Unione federalista dei gruppi etnici europei, in programma dal 16 al 20 maggio a Tallin in Estonia. Insieme ai due esponenti della Giunta anche quattro giovani del Trentino-alto Adige, in rappresentanza delle minoranze regionali; tedesca, ladina, mochena e cimbra. Accanto alla consueta discussione delle relazioni annuali previste dallo statuto, il congresso della Fuev, di cui Martha Stocker è Vicepresidente, sarà chiamato ad approvare una serie di modifiche statutarie e ad eleggere il nuovo direttivo in quanto quello in carica ha terminato il proprio mandato. Al centro dei lavori il tema del rispetto dei diritti delle minoranze in Europa ed in particolare del diritto alla cultura. In programma anche un forum dedicato ai giovani nel quale si discuterà del concetto di identità. .  
   
   
INCONTRO A ROMA TRA LE REGIONI DEL SUD SUL FEDERALISMO FISCALE  
 
Roma, 16 maggio 2007 - Incontro sul federalismo fiscale, ieri nella sede della Regione Calabria a Roma, tra i presidenti delle Regioni Calabria, Agazio Loiero, Abbruzzo, Ottaviano Del Turco, Campania, Antonio Bassolino, Basilicata, Vito Di Filippo, Molise, Michele Iorio. Presente anche una delegazione di Puglia e Sicilia. Al termine della riunione il presidente Loiero ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Abbiamo problemi comuni e cercheremo di elaborare una politica unitaria perché siamo convinti che ci troviamo alla vigilia di decisioni che segneranno una svolta nei rapporti tra lo Stato e le Regioni e, se non ben governate, potrebbero determinare sfracelli in una realtà debole come quella del Mezzogiorno. Abbiamo lavorato intensamente - ha aggiunto -, dovremo porre la massima attenzione per impedire che il progetto in discussione penalizzi le regioni meridionali, e dovremo farlo con la massima determinazione. L´intesa col governo, secondo me è possibile, le distanze non sono incolmabili, ma qualcuno deve mettere da parte egoismi antistorici. Per quanto riguarda particolarmente la Calabria - ha detto infine Loiero - abbiamo varato riforme fondamentali e ridotto centrali di spreco, perché vogliamo concorrere con serietà al cambiamento che verrà introdotto". . .  
   
   
FEDERALISMO FISCALE: CONFRONTO CON I CAPIGRUPPO IN CONSIGLIO REGIONALE  
 
Venezia, 16 maggio 2007 - “Difendere i nostri diritti da coloro che di federalismo fiscale non vogliono sentir parlare”. Così il presidente della Regione Giancarlo Galan ha sintetizzato la posizione e l’impegno del Veneto al tavolo di confronto con le Regioni sulla proposta di legge delega al governo in materia di federalismo fiscale, al termine dell’incontro su questo tema che si è svolto a palazzo Ferro-fini con il presidente del Consiglio Marino Finozzi e i responsabili dei gruppi consiliari. Il presidente ha sottolineato che la trattativa dura ormai da un anno e ha reso evidente che tra le stesse Regioni c’è chi non vuole modificare nulla e chi punta ad avere il massimo dei risultati. Non possiamo nasconderci che ci sono Regioni – ha detto – che non vogliono sentire neanche parlare di federalismo, ma sempre e solo di assistenzialismo. L’attuale proposta – ha evidenziato Galan - va a incidere soltanto sul 7% del bilancio regionale e non si può certo dire che sia questo il federalismo fiscale. Siamo consapevoli che questo è un risultato insoddisfacente, ma in questo momento è quello che si può ottenere. Sarà poco ma è comunque meglio di niente. Il presidente ha fatto notare che se il Veneto potesse godere degli stessi criteri di trattamento, in termini di trasferimenti statali, del Trentino Alto Adige invece che di 300 milioni di euro si parlerebbe di 22 miliardi. Se prendessimo come riferimento i parametri utilizzati per il Friuli Venezia Giulia, la cifra sarebbe all’incirca di 17 miliardi. E’ evidente – ha concluso Galan – che per il federalismo fiscale siamo solo all’inizio di un percorso e c’è ancora parecchia strada da fare. . .  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE CALABRIA, LOIERO ANNUNCIA L´ISTITUZIONE DI UN UFFICIO PER LE RELAZIONI CON I SINDACI  
 
 Reggio Calabria, 16 maggio 2007 - I sindaci avranno un ufficio di riferimento alla Regione tutto a loro dedicato. Si cercherà, così, con questa nuova struttura, di snellire, con una corsia preferenziale i rapporti tra gli enti locali e la Regione che finora è stato appesantito e complicato dalla mancanza di un punto di riferimento certo che facesse da interfaccia, da trattino di congiunzione", ha spiegato il presidente della Regione Agazio Loiero. L´ufficio relazioni con i sindaci, così si chiama, è stato istituito nel quadro delle riforme in atto per volontà dello stesso Loiero e del vicepresidente Nicola Adamo. E´ un organismo tecnico-politico formato dal capo di gabinetto del Presidente, Michele Lanzo, dal responsabile della vicepresidenza Nicola Gargano, dal funzionario Fabrizio Muraca. Il compito affidato al nuovo ufficio è quello di facilitare in ogni modo l´approccio dei capi delle amministrazioni locali alle varie istanze regionali. "In una Regione ‘dimagrita´ che intende realmente mettersi al servizio dei cittadini - ha aggiunto Loiero - un ufficio per i sindaci servirà anche ad accorciare le distanze abissali che fino a poco tempo fa hanno caratterizzato i rapporti dell´ente regionale con i calabresi". .  
   
   
INTESA FRA IL TRENTINO E IL VENETO: OGGI A CASTEL IVANO LA FIRMA  
 
Trento, 16 maggio 2007 - Una risposta alle aspettative e anche alle difficoltà delle terre di confine: da tempo il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai e il presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan stavano lavorando ad un’intesa per “disciplinare la cooperazione per il miglior esercizio delle funzioni amministrative interessanti i territori confinanti della Regione Veneto e della Provincia di Trento”. In queste ore il testo dell’accordo è stato definito. Oggi, a Castel Ivano, proprio in una delle zone a cavallo fra il Veneto e il Trentino, l’incontro fra i governatori e la firma di un documento su una problematica guardata con molta attenzione anche dal Governo, che, per bocca del sottosegretario Letta, s’è impegnato a seguire in modo particolare la questione. La firma è prevista per le ore 11 di mercoledì 16 maggio, a Castel Ivano (a Ivano Fracena, in Bassa Valsugana). .  
   
   
ANCONA: PIÙ DI 1.000 NUOVE IMPRESE NEL 2007  
 
Milano, 16 maggio 2007 - Vengono diffusi da Unioncamere nazionale i dati sull´andamento delle iscrizioni e delle cessazioni delle imprese forniti da Infocamere attraverso la rilevazione trimestrale Movimprese. Le elaborazioni relative alla provincia di Ancona sono curate dall´Ufficio Statistica e studi della Camera di Commercio di Ancona. Al 31 marzo 2007 la provincia di Ancona conta 46. 468 imprese sulla base dei dati rilevati presso il Registro delle Imprese. Nei primi tre mesi dell’anno si sono registrate 1. 095 nuove iscrizioni, il secondo valore più elevato a partire dal 2000, dopo le 1. 109 del primo trimestre 2006. Tra gennaio e marzo di quest’anno, dunque, sono nate più di 12 nuove imprese al giorno, per un tasso trimestrale di natalità del 2,34%. Per il terzo anno consecutivo si oltrepassa la soglia delle 1000 iscrizioni in avvio d’anno. Le cessazioni, sono invece 1. 437, per un tasso del 3,07%. Un consistente numero di cessazioni non è un fatto insolito per il primo trimestre dell’anno, per effetto della registrazione a gennaio delle cessazioni presentate gli ultimi giorni del mese di dicembre. Va tuttavia detto che su di esso influiscono sicuramente anche le cancellazioni d’ufficio del Registro delle Imprese, in applicazione del Dpr 247/2004. Sicuramente tale fenomeno, presente e quantificato a livello nazionale e regionale, riguarda anche la provincia di Ancona, dove il dato è in fase di rilevazione statistica. Allo stato attuale, dunque, la differenza tra iscrizioni e cessazioni ha pertanto originato un saldo per la provincia di Ancona di –342 imprese, cui corrisponde un tasso di sviluppo trimestrale, anch’esso negativo, pari a –0,73%. Anche a livello nazionale e regionale si riscontra un tasso negativo, pari a –0,23% per l’Italia e a –0,33% per le Marche. Le società di capitale confermano il trend già evidenziato in passato di continuo rafforzamento numerico: il saldo infatti è di +82 unità, mentre il tasso di sviluppo sfiora l’1%. A conferma di ciò, basti pensare che tale tipologia di imprese ha raggiunto, sulla base di questi ultimi dati, un’incidenza sul totale delle imprese provinciali del 18,1% (erano l’11,7% al 31 marzo 2000). Risultano invece diminuite le quote sul totale delle società di persone (20,9%) e delle imprese individuali, queste ultime con il 58,4% rappresentano comunque di gran lunga la tipologia giuridica d’impresa maggiormente diffusa. .  
   
   
ALESSANDRIA: ANDAMENTO ECONOMICO PROVINCIALE NEL 2006  
 
 Alessandria, 16 maggio 2007 - Rimane praticamente invariato il numero delle imprese in provincia ma sembrano irrobustirsi quelle esistenti: ne è conferma il dato relativo alla crescita delle esportazioni nel 2006, salite del 12,6 per cento rispetto all’anno precedente. Questi, in estrema sintesi, i contenuti della relazione illustrata in occasione della Quinta Giornata dell’Economia, tenutasi lo scorso 10 maggio presso la Camera di Commercio. Alla presenza di un numeroso e qualificato pubblico, il presidente Renato Viale ha aperto i lavori con un’ampia e puntuale prolusione sui principali temi economici di rilievo locale e nazionale. “Il nostro Paese sta attraversando un lungo periodo di transizione. Sembrerebbe un’attestazione scontata, ma non è così: riconoscere nella situazione economica attuale i tratti di una transizione, per quanto essa possa essere complicata e difficile, significa in primo luogo che si è dissolto, almeno così ci auguriamo, lo spettro del declino”. Queste le parole da cui il presidente dell’ente camerale ha tratto lo spunto per illustrare il difficile cammino percorso e che resta da percorrere per stare al passo con i tempi da parte delle aziende, degli enti pubblici e da tutti gli attori dell’economia locale. Gli argomenti trattati nella relazione di quest’anno dalla Camera di Commercio hanno riguardato la dinamica della struttura imprenditoriale alessandrina ed il commercio internazionale in provincia. Alla fine dello scorso anno le aziende iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio erano 48. 763. Nel corso dell’anno hanno aperto i battenti 3. 281 imprese a fronte delle 3. 173 che hanno cessato di operare, con un incremento percentuale in leggero calo e che, come ormai si ripete da diversi anni, si mantiene di poco superiore allo zero (0,2 per cento) rispetto ad un incremento regionale che arriva allo 0,9 per cento mentre quello nazionale raggiunge l’1,2 per cento. Il settore economico che registra le maggiori presenze resta quello agricolo con 11. 936 unità. Seguono il commercio con 10. 498 e le costruzioni con 6. 793. Queste ultime hanno ormai sorpassato le attività manifatturiere che contano su 5. 812 presenze. Il dato complessivo ovviamente nasconde le diverse tendenze in atto nei singoli comparti economici ma evidenzia decisamente la difficoltà che trova il tessuto imprenditoriale ad espandersi o semplicemente ad avvicinarsi al livello di sviluppo della media nazionale. Una difficoltà che sembra permanere nel medio periodo. Negli ultimi nove anni, infatti, la crescita complessiva del numero delle imprese alessandrine ha raggiunto il 2 per cento a fronte di un incremento che, a livello nazionale, ha superato il 10 per cento. I singoli settori economici tendono a confermare i dati dello scorso anno e le tendenze di medio periodo. Continua e sembra addirittura accelerare la diminuzione delle imprese agricole (- 2,7%); resta sostanzialmente stabile il commercio in provincia (+0,2%), equamente suddiviso tra ingrosso e dettaglio; continua pressoché inalterata la progressione delle imprese di costruzioni, il comparto che registra il maggiore incremento (+4,6%) in termini assoluti e ormai stabilmente terzo settore della provincia. Una progressione senz’altro correlata a quella del comparto genericamente definito dei servizi alle imprese (+4,3 %) e che registra il più elevato dinamismo nell’intermediazione immobiliare. Il comparto manifatturiero continua a registrare una sostanziale stabilità anche se nel 2006 sono venute meno 48 imprese (-0,8%). Un dato senz’altro positivo è quello del comparto turistico: gli alberghi e ristoranti della provincia nel corso del 2006 hanno superato le duemila unità con un incremento del 4,2 per cento. Note meno positive vengono dal settore dei trasporti che ha registrato una perdita di 33 unità pari al 2,4 per cento. Il 27,7 per cento del tessuto imprenditoriale provinciale è costituito da imprese artigiane (13. 510 unità), con un aumento di 170 aziende (+1,3%). La ripartizione settoriale del numero delle imprese ricalca quella più generale del complesso delle diverse attività economiche in provincia. Anche nell’artigianato il saldo positivo totale deriva dal forte incremento delle imprese edili, senza le quali il settore avrebbe registrato una diminuzione nel numero complessivo delle imprese. L’irrobustimento del tessuto economico sembra trovare conferma anche nei dati sulla crescita delle società di persone (+1,1%) e di capitale (+2,9%) e sulla diminuzione (-4,1%) delle ditte individuali intervenute nel periodo compreso tra il 2000 e il 2006. Dal 2001 allo scorso anno le imprese di immigrati sono passate da 1392 a 2737 con un tasso di crescita annuo che è sempre rimasto ampiamente sopra il 10%. Anche qui il comparto più frequentato è quello dell’edilizia (con 1. 032 imprese), seguito dal commercio (con 541) e dal manifatturiero (con 274). Le compagini più numerose risultano essere di origine marocchina (524), albanese (503), e romena (267). Gli imprenditori cinesi sono 149. La seconda parte della relazione ha riguardato il commercio internazionale della provincia. In una situazione generale di crescita a livello mondiale del 4 per cento circa, il nostro Paese ha fatto segnare lo scorso anno un aumento dell’1,9 per cento del Pil, a fronte del 2,6 per cento messo a segno dall’area euro, del 3,4 per cento degli Stati Uniti e del 10 per cento di Cina e India. In questo contesto, la provincia ha esportato lo scorso anno merci per 3. 474 milioni di euro con un aumento del 12,6 per cento rispetto al 2005 ed importato beni per un valore di 2. 394 milioni (+21,4%). La crescita, superiore a quella nazionale (+ 9%) e regionale (+8,4%), ha consentito alla provincia di contare per il 10 per cento sul totale regionale e di conservare il quarto posto in Piemonte dopo Torino (49%), Cuneo (16%) e Novara (11,5%). Il presidente Renato Viale ha concluso i lavori, ancora una volta con un richiamo ed un auspicio “L’economia italiana, il suo apparato imprenditoriale, i settori produttivi, il mercato del lavoro, funzionano quando sono in linea con il processo di modernizzazione del Paese. Occorre una società in cui si aprono continuamente opportunità, capace di premiare il merito, la propensione razionale al rischio, la voglia e il coraggio di mettersi in gioco. Ci piace esprimere l’auspicio che i fardelli di inefficienza ereditati dal passato siano inferiori alle risorse di novità, di slancio e di creatività su cui già oggi il nostro Paese può contare”. .  
   
   
EXPORT: CRESCE LA COLLABORAZIONE TRA FRIULI VENEZIA GIULIA E KOSOVO. POLI (INFORMEST): “IL 17 E 18 MAGGIO, DALLA MISSIONE IN FVG DI UNA DECINA DI AZIENDE PRIVATE KOSOVARE NUOVE OPPORTUNITÀ DI COLLABORAZIONE PER LE NOSTRE IMPRESE”  
 
Trieste, 16 maggio 2007 - Cresce ulteriormente la collaborazione tra il Friuli Venezia Giulia e il Kosovo. Dopo l’accordo firmato lo scorso anno a Pristina, il Progetto “Desk Kosovo in Friuli Venezia Giulia” – finanziato dalla Regione attraverso la Legge Regionale 19/00 ed attuato da Informest in collaborazione con la Camera di Commercio del Kosovo e le Camere di Commercio della Regione – moltiplica le relazioni fra le due realtà. “Il Progetto – spiega Ugo Poli, vicepresidente di Informest - intende favorire la partecipazione del sistema economico regionale allo sviluppo del Kosovo in questa fase cruciale della sua storia e mette in opera l’accordo di collaborazione istituzionale del 2006. ” Nel marzo scorso oltre venti aziende del Friuli Venezia Giulia hanno incontrato i rappresentanti della Camera di Commercio del Kosovo, che hanno selezionato potenziali partner locali interessati ad accordi di collaborazione con le nostre imprese. Anche grazie al contributo fornito dall’ufficio Ice di Pristina, nove aziende private kosovare particolarmente dinamiche e già presenti sui mercati esteri saranno nel Friuli Venezia Giulia a metà maggio. “Il 17 e 18 maggio – spiega ancora Poli – queste aziende avranno incontri con imprese del Friuli Venezia Giulia, organizzati da Informest in collaborazione con le Camere di Commercio regionali: contiamo di ottenere risultati concreti per l’esportazione dei nostri prodotti in quei mercati e per partnership produttive sul posto. ” Due delle nove aziende kosovare operano nel settore metalmeccanico, le rimanenti sette nel settore del legno-arredo: queste ultime appartengano tutte alla neo-costituita associazione degli imprenditori del legno-arredo del Kosovo, Awpk - Association of Wood Processors of Kosovo. Il programma della missione prevede per il mattino del 17 Maggio una sessione di incontri presso la Camera di Commercio di Udine in Via Morpurgo; nel pomeriggio, presso la Fiera di Pordenone. Il giorno 18 sarà invece dedicato ad incontri istituzionali con associazioni ed organizzazioni che operano nel settore del legno arredo: tra le altre Catas, Federlegno e Promosedia. “Le prossime scadenze previste dal progetto – conclude Poli – sono, a fine giugno, una missione tecnica di identificazione locale degli investimenti nella produzione di energia idroelettrica in Kosovo e, nel prossimo mese di ottobre, una missione in Kosovo di imprenditori del Friuli Venezia Giulia. .  
   
   
BOLOGNA: INCONTRO CON DELEGAZIONE INDIANA  
 
Bologna, 16 maggio 2007 - Si è svolto il 14 maggio a Bologna un incontro tra l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni e una delegazione dello Stato indiano dell’Haryana guidata dal ministro all’agricoltura Harmohinder Singh Chatha. Nel corso dell’incontro sono state esaminate le possibilità di collaborazione istituzionale, tecnica e scientifica in tema di produzioni agricole ed agroalimentari. In particolare la delegazione indiana ha manifestato interesse alle esperienze emiliano-romagnole in tema di selezione dei seminativi, di formazione tecnica e professionale alla qualità e alla sicurezza alimentare e di impiego delle tecnologie per la conservazione e trasformazione delle materie prime agricole, nonché di interscambio commerciale. “Questo incontro – ha dichiarato l’assessore Rabboni - si inserisce nel vasto programma di scambi tra Italia ed India inaugurati all’inizio dell’anno con la missione del Presidente del Consiglio dei Ministri e di una folta delegazione di imprenditori. L’obiettivo è di triplicare l’attuale livello di interscambio, puntando in particolare ad accrescere le nostre esportazioni, comprese quelle agroalimentari. L’emilia-romagna che già esporta in India oltre 240 milioni di euro ha forti potenzialità di crescita e le richieste che ci sono state formulate stamattina ne sono un’ulteriore conferma”. Lo stato indiano dell’Haryana ha una popolazione di oltre 22 milioni di abitati ed è al confine con la capitale Nuova Dehli, la cui area metropolitana conta altri 17 milioni di abitanti. L’incontro tra il Ministro all’agricoltura Harmohinder Singh Chatha e l’assessore Rabboni, si è concluso con l’accordo di dare corso ad un approfondimento tecnico dei temi proposti e delle condizioni per rendere fattibile tra Emilia-romagna e Haryana. .  
   
   
NUOVO BANDO SERVIZIO CIVILE REGIONALE DELL’EMILIA ROMAGNA PER GIOVANI STRANIERI  
 
Bologna, 16 maggio 2007 - Novanta posti circa – una cinquantina in più rispetto a quelli messi a disposizione dal bando 2005 – per i giovani stranieri, residenti o domiciliati in Emilia-romagna, che vogliono fare il servizio civile. La Giunta regionale ha approvato infatti, con uno stanziamento di circa 500mila euro, il nuovo bando per la presentazione dei progetti predisposti dagli enti iscritti all’Albo regionale del servizio civile, rivolti espressamente ai cittadini stranieri di età compresa tra i 18 e i 28 anni. “Con questo nuovo bando – commenta Anna Maria Dapporto, assessore alla Promozione politiche sociali ed educative – l’impegno della Regione aumenta, portando a circa 90 i posti che finanzieremo con la selezione dei progetti che verranno presentati. Attraverso il sistema di monitoraggio esterno e di valutazione che abbiamo predisposto, si vuole accompagnare gli enti in un confronto finalizzato a migliorare la qualità della proposta, affinché i giovani vivano un’esperienza di servizio e formativa significativa sotto tutti gli aspetti”. La legge regionale 20 del 2003 (“Nuove norme per la valorizzazione del servizio civile. Istituzione del Servizio civile regionale”) è la prima, in Italia, ad essersi data un obiettivo ambizioso: creare i presupposti per coinvolgere le persone in tutto l’arco della propria vita, garantendo l’accesso a quest´esperienza a tutti, senza alcuna distinzione culturale e di cittadinanza. Sono nate così le sperimentazioni di Servizio civile regionale (Scr) rivolte ai giovani immigrati, con regolare permesso di soggiorno, che abitano in Emilia-romagna. Ma anche ai minorenni, agli adulti e agli anziani: persone con ruoli diversi nella società, accomunate dalla disponibilità a dedicare un periodo della propria vita agli altri, al servizio del bene comune, nell’assistenza socio-sanitaria, nella salvaguardia del patrimonio artistico, nell’educazione, nella tutela dell’ambiente, nella protezione civile. Oppure partecipando a progetti di cooperazione fra i popoli e svolgendo attività di tutela dei diritti umani, nel pieno esercizio della non violenza. Con il bando regionale del 2005, sono stati 38 i giovani (originari perlopiù dall’Africa e dall’Europa dell’Est) avviati alla prima sperimentazione del Servizio civile regionale per stranieri. Un’iniziativa tutt’ora unica in Italia. “In questo modo – aggiunge l’assessore Dapporto – si valorizza la migrazione come fenomeno positivo che coinvolge principalmente persone attive e dinamiche, superando lo stereotipo dell’immigrato ‘portatore di bisogni’, come spesso viene considerato”. Una proposta, quella del servizio civile, rivolta a ragazzi italiani (il bando nazionale dovrebbe essere pubblicato entro fine maggio) e stranieri “affinché veramente il servizio civile diventi un bene pubblico – conclude l’assessore – . Un bene da condividere attraverso i Coordinamenti provinciali degli enti di servizio civile (Co. Pr. E. S. C. ) e da ‘rigenerare’ nei territori a favore dell’intera comunità locale”. Per partecipare al bando, gli enti iscritti all’Albo regionale del servizio civile dovranno presentare i propri progetti in Regione (Servizio Programmazione e sviluppo del sistema dei servizi sociali, promozione sociale, terzo settore, servizio civile, viale Aldo Moro 21 – 40127 Bologna) entro le ore 13 del 15 giugno 2007. Sulla base dei progetti approvati e finanziati, verranno pubblicati avvisi a cura dei Co. Pr. E. S. C. , che organizzeranno appositi incontri di presentazione: i giovani stranieri avranno così modo di porre quesiti, comprendere meglio la proposta ed eventualmente presentare domanda di partecipazione al progetto che più interessa. La durata del Servizio civile regionale dipende dalle previsioni del singolo progetto e può variare dai 10 ai 12 mesi, e prevede un impegno non inferiore alle 25 ore settimanali; il riconoscimento dato a chi presta servizio civile è di 360 euro mensili. .  
   
   
GENOVA: POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO E DELL´OCCUPAZIONE, RESPONSABILITÀ SOCIALE, ASSESSORE VESCO: "INIZIATO UN FATTIVO PERCORSO DI APPROFONDIMENTO"  
 
Genova, 16 maggio 2007 - <Auspico che con l´incontro di oggi sia iniziato un fattivo percorso di approfondimento e di coinvolgimento sulla responsabilità sociale che permetta di avviare tavoli di confronto istituzionale e sociale con tutti gli attori locali, organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro, enti bilaterali, imprese, associazioni per la tutela dell´ambiente, dei consumatori, del terzo settore, ordini e collegi professionali, università e organismi di ricerca ed altri enti pubblici e privati>. Così l´assessore regionale alle Politiche Attive del Lavoro e dell´Occupazione, Giovanni Enrico Vesco, a margine del seminario "Rsi, la Responsabilità Sociale dei datori di lavoro: un valore e un´opportunità per istituzioni e imprese", organizzato dal suo assessorato. <La Legge regionale sul lavoro, attualmente in fase di approvazione - ha continuato l´assessore - prevede una serie di interventi finalizzati alla promozione e all´adozione di pratiche socialmente responsabili da parte dei datori di lavoro. La Regione Liguria ha posto tra le proprie priorità di governo la buona occupazione per tutti i lavoratori ed intende perseguirla anche attraverso la sensibilizzazione e la diffusione della cultura della responsabilità sociale dei datori di lavoro in una logica di integrazione e condivisione di percorsi tra pubblico e privato. Di stretta attualità, in questo contesto, il tema della sicurezza, della salute e della regolarità del lavoro deve essere uno degli elementi integranti del concetto di "responsabilità sociale dei datori di lavoro". Pertanto la Regione Liguria, in accordo con gli obiettivi e gli orientamenti della Comunità Europea, intende promuovere e favorire l´assunzione della responsabilità sociale dei datori di lavoro, intesa quale integrazione volontaria delle problematiche sociali ed ambientali nelle attività produttive e commerciali e nei rapporti con tutte le parti interessate>. Il seminario è stata l´occasione per presentare alcune significative esperienze già avviate da pubbliche istituzioni e imprese in ambito europeo, nazionale e regionale e per approfondire i temi della Responsabilità Sociale per favorire e sviluppare consapevolezza e cultura condivisa. .  
   
   
PRATO: CRESCITA RECORD DELLE IMPRESE  
 
Prato, 16 maggio 2007 - E´ stato un anno record il 2006 per la crescita del numero delle imprese sul territorio provinciale: al 31 dicembre 2006 risultano infatti operanti 27. 791 imprese, il 2,8% in più dello scorso anno. Il 2005 si era chiuso con un poco brillante + 0,4% mentre nel 2004 si era registrato un + 2,3%. E´ questo quello che emerge dai dati sulla demografia delle imprese pratesi presentati questa mattina dalla Camera di commercio di Prato. "Un segnale importante, che va a confermare la vitalità del nostro territorio - commenta Luca Rinfreschi, Presidente della Camera di Commercio di Prato - Se è vero che il tessile continua a mandare segnali di difficoltà è anche vero che ci sono attività, in particolare quelle legate al turismo, che invece stanno riscuotendo un forte interesse soprattutto da parte dei giovani". Costruzioni e alberghi i ristoranti sono i settori che registrano maggiore crescita, oltre alle costruzioni che alla fine del 2006 registrano un incremento del 21%. A caduta, crescono anche le attività tessili legate alle confezioni. "L´imprenditoria cinese è alla base di questi cambiamenti, ma non possiamo dimenticare che questo fenomeno è anche dettato dall´esigenza del distretto di cambiare pelle di aprirsi al prodotto finito e alla moda", aggiunge Rinfreschi. Restano invece ancora delle difficoltà per il comparto artigiano: dopo la flessione piuttosto marcata registrata nel 2005 (-3%), il 2006 si chiude con un timido segno positivo dello 0. 1%. Ancora il difficoltà il manifatturiero tessile, con un - 2,2%, mentre le costruzioni e i servizi alla persone crescono. "Il grosso problema per il contoterzismo nel tessile è che i giovani non sono più interessati da questo settore - commenta Lido Lascialfari, Presidente della Commissione provinciale per l´artigianato - Questo rende difficile mantenere integra la filiera: stanno arrivando commesse da altri distretti italiani che non sono riusciti a mantenere sui propri territori l´intera catena produttiva. Dobbiamo scongiurare questo pericolo". .  
   
   
QUANDO SI È APPESI A UNA FUNE: ESPERTI EUROPEI DISCUTONO DI SVILUPPO, INNOVAZIONE E SICUREZZA SUGLI IMPIANTI COME CONIUGARE MAGGIORI PRESTAZIONI E AFFIDABILITÀ? L’ESPERIENZA DEL LATIF VENERDÌ A MEZZOCORONA UN CONVEGNO INTERNAZIONALE PROMOSSO DA PROVINCIA E AIPND  
 
 Trento, 16 maggio 2007 – Appesi ad una fune. Per ottanta milioni di volte all’anno, i passaggi sui 237 impianti funiviari del Trentino. Una rete di 237. 000 metri di funi di acciaio. Fili avvolti l’uno sull’altro, intrecciati. Fili che possono rompersi, corrodersi, subire lesioni meccaniche, essere aggrediti da un incendio o “frustati” da un fulmine. La “fatica” delle funi può avere molte origini (piegamenti, torsioni, flessioni) ancora oggi oggetto di continua indagine. La lesione può crearsi ovunque, in superficie o all’interno della fune, anche in punti nascosti e difficilmente controllabili come gli appoggi sui sostegni. In piedi dentro una funivia godendoci il panorama o seduti su una seggiovia quadriposto ad ammorsamento automatico che in un attimo ti porta su, non ci si pensa che l’unica cosa che in un impianto a fune non deve rompersi è proprio la fune. Si misura la coda per salirci, la velocità e il confort di marcia. E la sicurezza? Non è solo questione di funi, ma le funi sono la componente strutturale fondamentale di un impianto, quella su cui si basa la sua affidabilità, funzionalità e sicurezza, appunto. Con la produzione di impianti sempre più complessi e ad alte prestazioni, con il rapido sviluppo tecnologico in un settore che ha maturato un’esperienza di svariati decenni (a partire dalle storiche seggiovie Graffer), dove gli standard di sicurezza sono tra i più elevati ma dove vi sono anche aspetti tecnici ancora oscuri, le funi sono diventate un oggetto del desiderio, sia nei nuovi paesaggi metropolitani come sui caroselli sciistici delle Alpi. Una sfida che coinvolge costruttori, società di impiantisti, ingegneri, progettisti, direttori di esercizio, autorità di vigilanza e controllo. E centri di prove e certificazione sui materiali come il Latif, il Laboratorio tecnologico Impianti a Fune della Provincia autonoma di Trento, l’unico laboratorio nazionale specializzato in tutte le tipologie di prova applicate sugli elementi funiviari, uno dei pochi in Europa (che detiene la leadership industriale mondiale nel settore) e attivo collaboratore del competente settore del Ministero dei trasporti. Un laboratorio d’eccellenza che riceve richieste da tutta Europa (il Latif testa oggi una parte importante dei componenti funiviari prodotti in Europa) e che ha chiamato in Trentino, ad un convegno internazionale, i maggiori esperti e tecnici del più multidisciplinare tra i settori ingegneristici. Venerdì prossimo, 18 maggio, costruttori di funi e di impianti a fune, ricercatori, interlocutori tecnici, autorità di sorveglianza e controllo, esercenti, gestori e concessionari si confronteranno al Centro Congressi Rotari di Mezzocorona per discutere di normative, novità costruttive, strumentazioni di controllo e certificazione. Oggi alle funi tutti chiedono di sopportare prestazioni più gravose (siamo arrivati alle seggiovie ad 8 posti!), di durare di più (per abbattere gli alti costi delle sostituzioni), di essere più efficienti. Mantenendo inalterato il grado di affidabilità e sicurezza. Ma come conciliare la richiesta di maggiori prestazioni con l’esigenza di garantire un elevato livello di sicurezza per i passeggeri? Un compromesso difficile, una mediazione che si affida ad un forte impulso di innovazione tecnologica che, a partire dalla progettazione, coinvolga la produzione, il controllo e l’assicurazione di qualità, la durata in esercizio, la manutenzione, le possibilità di esame non distruttivo al fini della sicurezza. Saranno questi i temi del convegno “Le funi sulle funivie: sviluppo ed innovazione”, organizzato dall’Aipnd, l’Associazione Italiana Prove non Distruttive Monitoraggio Diagnostica, e dal Servizio Impianti a fune della Provincia autonoma di Trento. Un convegno (sotto, in allegato, il programma) che si propone di far conoscere a quanti operano nel campo dei trasporti a fune quali sono i progressi realizzati nel settore, quali le difficoltà, i futuri sviluppi, le tendenze, le ricerche, le posizioni delle autorità di sorveglianza, le opinioni dei direttori di esercizio, la situazione della certificazione del personale addetto ai controlli non distruttivi sulle funi. Aspetti che, anche a non pensarci mentre siamo appesi in seggiovia, hanno una fondamentale importanza. Perché tutto può rompersi, ma non una fune. .  
   
   
LE IMPRESE ROSA PARLANO MENO TOSCANO CRESCONO PIÙ DI QUELLE MASCHILI, ARRIVANO A COPRIRE IL 23,1% DEL TOTALE, MA L’AUMENTO È DOVUTO ALLE DONNE DI ORIGINE STRANIERA  
 
Firenze, 16 maggio 2007 - Sono oltre 96mila le imprese guidate da donne in Toscana nel 2006, con una crescita annua (+1,2%) che supera quella del complesso regionale (+0,7%). La comunità imprenditoriale femminile raggiunge quota 194. 224 imprenditrici, ma la voglia di mettersi in proprio non ha origini toscane. La crescita si deve, infatti, alle imprenditrici extra-comunitarie (+902, +11%), alle comunitarie (+79, +2,3%) e, di poco, a quelle di altre regioni italiane (+100, +0,3%). Non alle donne nate in Toscana, che perdono 483 unità (-0,3%). In particolare, in ambito comunitario, sono cresciute quelle originarie della Polonia (+12,5%), Belgio (+7,1%), Ungheria (+5,1%); mentre diminuiscono le imprenditrici svedesi (-6,9%) e della Repubblica Ceca e Slovacchia (-5,4%). Tra le extra-comunitarie, nella nostra regione sono aumentate le imprenditrici albanesi (+23,8%, +49 unità), marocchine (+17,9%, +41), senegalesi (+17,5%, +10), rumene (+16,7%, +97; la Romania è ufficialmente paese comunitario dal 1° gennaio 2007, pertanto in questa analisi è ancora considerata extra-comunitaria) e cinesi (+15,3%, +361) le quali, facendo segnare la migliore performance in termini assoluti, meritano una riflessione a parte. Le imprenditrici cinesi, si concentrano in prevalenza a Prato (circa il 70% delle toscane), nei settori confezioni-abbigliamento (dove la crescita annua è stata di +164 soggetti imprenditoriali), commercio all´ingrosso (+32) e attività immobiliari (+19). Il quadro emerge dall´Osservatorio sull´Imprenditoria Femminile, anno 2006, curato da Unioncamere Toscana, in collaborazione con Regione Toscana, su dati forniti dal Registro Imprese delle Camere di Commercio. Lo stock di imprese guidate da donne cresce di più nella Toscana interna (+1,4%) che nella costa (+0,8%). Sopra la media regionale, le province di Prato (+3,0%), Pisa (+2,0%), Firenze (+1,8%), Massa Carrara (+1,5%), Pistoia (+1,2%). Al di sotto quelle di Grosseto (+0,9%), Siena (+0,8%), Lucca (+0,7%). Flessioni, nella provincia di Arezzo (-0,1%) e Livorno (-0,8%). La più femminilizzata, con una quota di imprese rosa che sfiora il 29 per cento, è la provincia di Grosseto, seguita da Livorno (26,4%) e Massa Carrara (25,2%). In linea con il valore regionale, le incidenze femminili delle altre province, dove Firenze (21,2%) occupa l´ultimo posto. Oltre il 60 per cento delle imprese femminili è costituita da ditte individuali, che diminuiscono però dello 0,2%. Di contro, aumenta il numero di imprenditrici che decidono di dare una forma più strutturata alle propria aziende, optando per le società di capitali (+10,5%). E quando lo fanno ne restano a capo, associandosi sempre più frequentemente solo con altre donne. Nel corso del 2006 è stato il settore dell´edilizia a far segnare la più elevata crescita di attività al femminile (+8,7%). In assoluto, nelle costruzioni, le imprese rosa sono aumentate di 259 unità, tuttavia queste imprese rappresentano ancora una piccola parte dell´edilizia (circa il 5%). Il dato meriterebbe ulteriori approfondimenti, poiché, considerata la diffusa snellezza strutturale delle imprese in questione, per le imprenditrici, sia che assumano un ruolo di titolare di una ditta individuali sia che svolgano un ruolo in un´impresa di tipo societario, è poco plausibile considerare un diretto coinvolgimento nell´attività operativa dell´azienda, come nel caso dei colleghi maschi. Un più anche nei servizi alle imprese (+4,9%, +551 unità), con picchi nelle attività immobiliari (+7,8%, +430 unità). Non ci sono spostamenti significativi sul fronte del commercio, anche se continua a raccogliere il maggior consenso da parte delle donne. Il quadro generale mostra un arresto nella caduta del settore moda. Lo determina l´aumento di imprese rosa del comparto confezioni (+4,7%) che compensa solo in parte le perdite nel tessile (-5,9%). Nascono nuove imprese guidate da donne anche nei comparti alimentare, metalli, carta e editoria, meccanica e mezzi di trasporto. Tra i settori più femminilizzati, sensibile l´aumento dei servizi sociali e alla persona (+103 attività imprenditoriali rosa , +1,2%) e la perdita nel comparto agricolo (-1,3%). .  
   
   
"PROGETTO TARANTO" DI OSTILLIO ALL´ATTENZIONE DELLA GIUNTA  
 
Bari, 16 maggio 2007 - In giunta ieri il “Progetto Taranto”, che consentirà di valorizzare gli attrattori turistico-culturali della città, intervenendo anche sulla riqualificazione urbana. Si tratta di un programma articolato che la Regione, attraverso l’ assessore al Turismo, Ostillio, si impegna a seguire con particolare attenzione sia con politiche tese ad aggredire i noti problemi di Taranto- economici ed ambientali - sia per dare attuazione alle procedure previste dalla recente Finanziaria, oltre a quanto già previsto nei programmi Por e Fas (Fondo Aree Sottoutilizzate). Le linee principali del Progetto prevedono il recupero di aree e contenitori di particolare valore ambientale e culturale, tra i quali l’Isola di San Paolo, la Fortezza Napoleonica, il patrimonio urbanistico-edilizio della città vecchia ed i water front di Mar Piccolo e Mar Grande. Saranno così create prospettive di miglioramento della qualità della vita, dando continuità all’azione già avviata dalla Regione con il risanamento del quartiere Tamburi, attraverso un Accordo di Programma Quadro all’attenzione dell’assessore Barbanente. I modelli di riferimento sono altri importanti località europee che hanno superato la fase dell’inquinamento divenendo destinazioni turistiche d’eccellenza. Tra questi possiamo citare, ad esempio, Bilbao, Barcellona,goteborg, Liverpool, Amsterdam e l’area della Ruhr. L’assessore Ostillio predisporrà una bozza di Protocollo d’Intesa da sottoporre all’approvazione, oltre che della Giunta, dello Stato Maggiore della Marina e del Mi. Bac. “Abbiamo raccolto le tante sollecitazioni provenienti dal mondo associativo e culturale della città ionica- ha detto Ostillio- ponendo questo progetto tra gli interventi prioritari dell’agenda del governo Vendola. Contiamo di attivare quanto prima le opportune risorse. Nel frattempo procederemo a completare gli studi puntuali e necessari, attraverso una forte collaborazione con il territorio e con le sue rappresentanze istituzionali, imprenditoriali e professionali”. La Fincantieri, nei giorni scorsi, ha dato la disponibilità a realizzare nei prossimi mesi per l’Amministrazione il progetto esecutivo della trasformazione dell’incrociatore Vittorio Veneto in nave museo. .  
   
   
SENSI CONTEMPORANEI - PROGETTO QUALITÀ ITALIA  
 
Bari, 16 maggio 2007 - Si è tenuta il 14 maggio la conferenza stampa di presentazione del progetto “Qualità Italia – progetti per la qualità dell’architettura”. Hanno partecipato l’assessore alle Attività culturali Silvia Godelli, l’arch. Pio Baldi, direttore generale per l’Architettura e l’arte contemporanea del Ministero Beni Culturali, il dott. Alberto Versace, direttore generale del dipartimento per le politiche di sviluppo del Ministero dello Sviluppo Economico e presidente del comitato del coordinamento Sensi Contemporanei e l’arch. Ruggero Martines, direttore Regionale per i beni culturali e paesaggistici. Per la Puglia, già due i progetti avviati nell’ambito di un accordo di programma quadro: quello del castello di Sannicandro (Ba) e per il museo diffuso di Canosa. Il progetto è in sinergia tra assessorato alle Attività culturali e ai Beni culturali Promuovere la diffusione dei concorsi di architettura per la realizzazione di opere pubbliche di qualità. E’ questo l’obiettivo di Qualità Italia, un programma di sostegno e accompagnamento alle amministrazioni locali delle Regioni del Sud fondato sulla convinzione che i concorsi, mettendo a confronto proposte diverse, possano garantire una maggiore qualità architettonica, urbana e territoriale. Ideato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali attraverso la Darc - Direzione Generale per l’Architettura e l’Arte Contemporanee e dal Ministero dello Sviluppo Economico attraverso il Dps - Dipartimento per le Politiche di Sviluppo Qualità Italia è attuato d’intesa con le Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e finanziato con i fondi Cipe. È una formula che rappresenta una grande novità nel sostenere inediti modelli di cooperazione istituzionale tra Stato e Regioni, ed è anche una grande occasione per il Sud Italia di potenziare processi di rilancio delle città e dei territori. Qualità Italia è un’iniziativa nell’ambito di Sensi Contemporanei, un progetto avviato nel 2003 da un’intesa tra il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Fondazione La Biennale di Venezia per promuovere l’arte contemporanea e valorizzare i contesti architettonici e urbanistici nelle Regioni del Sud Italia. + Promuovere la diffusione dei concorsi di architettura per la realizzazione di opere pubbliche di qualità. È questo l’obiettivo di Qualità Italia, un programma di sostegno e accompagnamento alle Amministrazioni locali delle Regioni del Sud d’Italia, fondato sulla convinzione che i concorsi, mettendo a confronto proposte diverse, possano garantire una maggiore qualità architettonica, urbana e territoriale. La procedura concorsuale viene utilizzata con difficoltà poiché comporta un notevole impegno sia sul piano economico sia sul piano dell´organizzazione e della gestione, richiedendo energie e competenze specifiche che spesso le pubbliche Amministrazioni non sono in grado di garantire. Il programma Qualità Italia offre un sostegno specifico - un finanziamento pari a euro 100. 000,00 e un supporto tecnico - alle Amministrazioni che abbiano programmato e finanziato un´opera pubblica di rilievo e che intendano utilizzare il concorso di idee/progettazione per selezionare il progetto. Si rivolge a tutte le Amministrazioni pubbliche (Regioni, Comuni, Province, Comunità montane, ecc. ) che possono svolgere la funzione di Stazioni appaltanti per la realizzazione di opere. Ideato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, attraverso la Darc - Direzione Generale per l’Architettura e l’Arte Contemporanee e dal Ministero dello Sviluppo Economico, attraverso il Dps - Dipartimento per le Politiche di Sviluppo, Qualità Italia è attuato d’intesa con le Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia ed è finanziato con fondi Cipe. Come risulta dalle recenti esperienze di riqualificazione e rilancio di città europee, la realizzazione di interventi di qualità può favorire processi di recupero diffuso e di rivitalizzazione del tessuto urbano, edilizio ed economico-sociale. Qualità Italia contribuisce al raggiungimento di obiettivi come l’equità e la coesione sociale, la sostenibilità e la biodiversità, la qualità urbana, il controllo dei rifiuti e delle emissioni e il risparmio energetico. Qualità Italia è un’iniziativa nell’ambito di Sensi Contemporanei, un progetto avviato nel 2003 da un’intesa tra il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Fondazione La Biennale di Venezia per promuovere l’arte contemporanea e valorizzare i contesti architettonici e urbanistici nelle Regioni del Sud d’Italia. È una formula che rappresenta una grande novità nel promuovere inediti modelli di cooperazione istituzionale tra Stato e Regioni, ed è anche una grande occasione per il Sud d’Italia di potenziare i processi di rilancio delle città e dei territori. Qualità Italia si svolgerà in due annualità, con un bando pubblico per il 2007 e un bando pubblico per il 2008: la procedura di selezione individuerà sette Amministrazioni (una per ogni Regione coinvolta) per ogni annualità e consentirà quindi di realizzare 14 concorsi di architettura nell’arco del biennio. Nel bando è stata posta particolare attenzione agli aspetti di fattibilità degli interventi (fattibilità economica, finanziaria, urbanistica) in modo da garantire le condizioni di operatività immediata del concorso, con il passaggio diretto alle fasi di progetto e di realizzazione dell’opera. Il programma Qualità Italia 2007 si articola in due fasi. La prima fase prende avvio con l´emanazione del bando pubblico (Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n° 43 del 13 aprile 2007, parte V^ serie speciale) per la selezione di sette Amministrazioni, una per Regione, che saranno ammesse a usufruire del finanziamento e del supporto tecnico per la realizzazione dei concorsi. Le Amministrazioni interessate potranno candidarsi presentando proposte di intervento (realizzazione di nuovi edifici, ristrutturazioni di edifici esistenti o sistemazioni di spazi aperti) significative dal punto di vista della qualità architettonica e urbana, già programmate e finanziate, da realizzare tramite un concorso di idee/progettazione. Le proposte saranno valutate in base a: la visione, la strategia e gli obiettivi che persegue l’intervento e la capacità dello stesso di integrarsi e incidere positivamente sul contesto urbano; la qualità architettonica, la conservazione e valorizzazione dei beni culturali presenti; la sostenibilità ambientale ed energetica, la fattibilità economico-finanziaria, la compatibilità con gli strumenti urbanistici vigenti, la valenza in termini di cooperazione e la capacità di attivazione di procedure di cofinanziamento e partenariato pubblico-privato; la capacità di interagire con altri interventi o iniziative avviati o programmati in materia di riqualificazione urbana. Nella seconda fase le Amministrazioni selezionate bandiranno e svolgeranno i concorsi di idee/progettazione, utilizzando il finanziamento e il supporto tecnico-scientifico dell´Unità Qualità Italia. L’attuazione del programma è affidata alla Darc - d’intesa con il Dps e le Regioni – che, attraverso l’Unità tecnico-scientifica appositamente istituita, garantisce il supporto tecnico, fornisce consulenze specifiche ed elabora le Linee Guida per lo svolgimento dei concorsi di idee/progettazione. In seguito l’Unità effettuerà il monitoraggio della realizzazione delle opere. A conclusione di tutti i concorsi di idee/progettazione la Darc organizzerà una grande mostra nella quale saranno esposti tutti i progetti premiati. Sul sito www. Sensicontemporanei. It nella sezione Qualità Italia sono disponibili il bando, i documenti e tutte le informazioni aggiornate sul programma 2007. Calendario 15 giugno 2007 termine ultimo per la presentazione delle domande di partecipazione 10 luglio 2007 termine ultimo per la comunicazione degli esiti della selezione 20 dicembre 2007 termine ultimo per la pubblicazione dei bandi di concorso di idee/progettazione luglio 2008 termine ultimo per la conclusione dei concorsi di idee/progettazione dicembre 2008 mostra e catalogo Qualità Italia 2007 Per ulteriori informazioni: Segreteria Tecnica Qualità Italia tel. 06. 58434820 fax 06. 58434818 qualitaitalia@beniculturali. It Sensi Contemporanei è un progetto nato nel 2003 da un Protocollo d’Intesa siglato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze - Dipartimento per le Politiche di Sviluppo, oggi del Ministero dello Sviluppo Economico; dal Ministero peri Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per l’Architettura e l’Arte Contemporanee e dalla Fondazione La Biennale di Venezia. Il progetto è finalizzato alla promozione e diffusione dell’arte contemporanea e alla valorizzazione di siti e contesti architettonici e urbanistici del Sud d’Italia, con l’obiettivo di sperimentare un nuovo modello di sviluppo economico e sociale. A seguito del Protocollo d’Intesa, il Governo centrale ha sottoscritto nel 2004 un Accordo di Programma Quadro con sette Regioni interessate alla realizzazione dell’iniziativa: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia. I risultati positivi ottenuti nella prima edizione di Sensi Contemporanei e le sollecitazioni provenienti dalle Regioni e dagli Enti locali hanno indotto i promotori del progetto a replicare l’esperienza, inizialmente concentrata sulle arti visive, estendendola anche all’ambito urbanistico e architettonico. Nel 2006 è stato quindi siglato un Accordo di Programma Quadro (Apq) multiregionale. Tale strumento, tra quelli della programmazione negoziata, è stato ritenuto quello più idoneo a favorire i processi di integrazione orizzontale (tra Governo-regioni) e verticale (tra Governo e Regioni-enti locali) e a promuovere una logica di processo adeguata alle finalità di Sensi Contemporanei. La sottoscrizione da parte delle Regioni dell’Apq multiregionale ha conferito al progetto maggiore dinamismo, poiché ha consentito un migliore coordinamento amministrativo interregionale e una più efficace operatività sovraregionale. Dal rapporto di valutazione dell’analisi organizzativa della prima fase di Sensi Contemporanei era infatti emersa l’esigenza di una maggiore cooperazione istituzionale e la necessità di intraprendere attività di ascolto e di accompagnamento dei territori nella predisposizione di iniziative culturali innovative e produttive. L’apq multiregionale si propone non solo di proseguire il programma per il biennio 2006/2008 e di estenderlo anche ai settori della progettazione architettonica e urbanistica e al design, ma anche di rafforzare le capacità e le modalità operative delle Amministrazioni locali per migliorare la qualità dei sevizi collettivi. Il finanziamento complessivo dell’edizione 2006/2008 del progetto Sensi Contemporanei ammonta a circa sedici milioni di euro, di cui sette destinati all’Apq multiregionale per la realizzazione di azioni trasversali indirizzate alle Regioni firmatarie, che si articolano su tre macro-aree di intervento: a) Le Azioni di Sistema di Sensi Contemporanei Attività di coordinamento, gestione, accompagnamento, comunicazione e promozione finalizzate a rafforzare la strategia del progetto. Queste azioni si sostanziano nel supporto specialistico alla definizione degli interventi; nell’individuazione di linee guida; nella messa a punto di strumenti per perseguire la coerenza tra interventi e risultati attesi; nella preparazione di un piano di comunicazione a livello nazionale che promuova le finalità del Progetto; nella realizzazione di due esposizioni attraverso le quali attuare attività di promozione del Mezzogiorno d’Italia. Le esposizioni sono state presentate a Venezia e a Palermo nel corso di 10. Mostra Internazionale di Architettura de La Biennale di Venezia. B) I Programmi di Sensi Contemporanei Azioni realizzate in base a due ambiti di operatività: concorsi di architettura e attività di formazione per garantire la qualità nell’architettura. C) I Progetti di Sensi Contemporanei Interventi specifici, condivisi con i territori, nei tre assi di attività previsti dal progetto: architettura e urbanistica, arti visive e design. L’apq multiregionale finanzia le prime due macro-aree e definisce i criteri di individuazione degli interventi e di finanziamento per la terza area, i cui progetti sono programmati in singoli Atti Integrativi all’Apq multiregionale e sono stati firmati nel dicembre 2006 dalle seguenti Regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia. Il nuovo sito Sensicontemporanei (www. Sensicontemporanei. It) ha come obiettivo quello di raggruppare comunicazione istituzionale web, attività operativa e gestione programmatica delle attività e dei contenuti della nuova azione Sensi Contemporanei, come previsto dall’Apq del 4 aprile 2006 firmato tra Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e le seguenti Regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia. Il sito estende a una dimensione nuova, quella del progetto in fieri, la dimensione di funzionalità, trasparenza, gestione avanzata e comunicazione già sperimentate con il progetto dell’ipertesto web Sensicontemporanei1 (www. Sensicontemporanei. It/sensi1). Www. Sensicontemporanei. It si rivolge a un pubblico istituzionale specializzato, rappresentato dagli addetti ai lavori (referenti istituzionali, nazionali e regionali, partecipanti o interessati alle singole azioni) oltre che a un pubblico più vasto di utenti/stakeholder non specialisti interessati alle tematiche e alle azioni per la diffusione dell’arte contemporanea e la valorizzazione dei patrimoni architettonici delle regioni del Sud d’Italia. Per la gestione delle principali azioni saranno create delle sezioni tematiche ad hoc che diventeranno il punto di riferimento comunicativo delle singole attività. Prototipo di questa nuova modalità interattiva è il sito del progetto Sensicontemporanei – Qualità Italia (www. Sensicontemporanei. It/qi) nel quale sarà possibile seguire tutte le fasi del programma, dalla selezione delle Amministrazioni fino alla visualizzazione, attraverso le news, dei risultati dei singoli progetti architettonici. In particolare, grazie a un calendario dinamico, sarà possibile seguire l’iter dei progetti ed essere informati sull’evoluzione di tutte le fasi. Il modello proposto rappresenta uno strumento innovativo per la gestione della relazione Stato-regioni offrendo oltre ai contributi economici e metodologici, previsti dall’Apq Multiregionale, anche un supporto strumentale comunicativo innovativo. Il progetto è stato seguito da M+a+p Designstudio (www. Mapdesignstudio. It) .  
   
   
ANALISI DEL MERCATO IMMOBILIARE DI BOLOGNA NEL SECONDO SEMESTRE DEL 2006 LE QUOTAZIONI DI BOLOGNA SONO AUMENTATE DELL’1.8% CON UNA VARIAZIONE COMPLESSIVA NELL’ANNO DEL 3.1%. ANDAMENTO DEI PREZZI NEL TEMPO  
 
 
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
+10. 3% +8. 1% +6. 9% +5. 5% +8. 4% +8. 6% +3. 1%
Bologna, 16 maggio 2007 - Nella zone centrali la variazione complessiva delle quotazioni è stata dell’1. 5%, con comportamenti abbastanza diversi tra i quartieri. Infatti il mercato immobiliare di Santo Stefano-castiglione è stato decisamente dinamico e ha visto particolarmente apprezzati dagli acquirenti gli immobili di qualità e di prestigio. Si cercano bilocali da utilizzare per lo più per uso personale. Il target è costituito da giovani coppie e famiglie. Si registra una flessione della domanda per investimento. In piazza S. Stefano per le soluzioni di pregio si possono raggiungere anche valori medi di 8000-9000 € al mq. Più basse le quotazioni delle abitazioni presenti in Strada Maggiore, a più intenso passaggio, dove le soluzioni da ristrutturare costano 3000-3500 € al mq e quelle ristrutturate 4000-4500 € al mq. In quest’area del Centro di Bologna sono in corso numerosi interventi da parte di imprese che ristrutturano ex novo interi complessi abitativi. Alcuni interventi sono attualmente in corso in via Farini e in via Castiglione e in S. Stefano-baraccano a 7000-8000 € al mq. Nel quartiere Oberdan-stazione-aldovrandi la richiesta è indirizzata in particolare verso i bilocali ed i trilocali. In calo la domanda di monolocali dal momento che gli acquirenti esprimono preferenze per le tipologie con soggiorno separato dalla camera da letto. La zona è decisamente eterogenea e presenta un’area con immobili tipici bolognesi, ma non mancano le tipologie d’epoca a ridosso del Centro storico. Quelle più signorili si concentrano nell’area di via Zamboni, via San Vitale e via Oberdan dove un buon usato costa 3500 € al mq. Prezzi leggermente in discesa nella vicina zona di S. Vitale dove però resiste ancora la domanda per investimento alimentata soprattutto dalle richieste dei genitori che acquistano per i figli che studiano nella vicina Università. Essi arrivano in particolare dalla Romagna, dalle Marche, dall’Abruzzo, dalla Basilicata, dalla Puglia, dal Veneto e dal Trentino. Un posto letto costa da 250 a 300 € al mese. Non ci sono interventi di nuova costruzione in zona, ma non mancano quelli di frazionamento su immobili civili di grande taglio (da 150 a 200 mq) per un medio usato in zona si spendono mediamente 3300 € al mq. In leggera flessione le quotazioni nel quartiere di Indipendenza-marconi, in particolare sui grandi tagli (oltre 150 mq). Diminuiscono gli acquisti da parte delle famiglie, che sembrano prediligere la prima periferia mentre tengono gli acquisti per investimento e quelli effettuati da parte dei genitori di studenti universitari. La richiesta si orienta in particolare ai trilocali. La zona, che si sviluppa intorno al Palasport, presenta prevalentemente immobili civili degli anni ’50-’70, di metratura intorno a 120-130 mq. Presenti anche tipologie tipiche bolognesi dei primi anni del 1900, quasi sempre ristrutturate e di taglio medio di 70-80 mq. Il mercato delle locazioni è movimentato soprattutto dagli studenti universitari. Un posto letto costa da 300 a 400 € al mese. In futuro la zona potrebbe essere soggetta a limitazioni della circolazione. Positiva la performance del mercato immobiliare della macroarea di Borgo Panigale in seguito al rialzo delle quotazioni di Borgo Panigale-lavino dove l’assenza di nuove costruzioni ed una domanda in crescita hanno creato pressioni al rialzo sulle quotazioni. Posizionato alla periferia della città è apprezzato per la comodità di accesso alla tangenziale, per la presenza di servizi (centri sportivi, aree verdi), per la viabilità poco caotica e la facilità di parcheggio. La tipologia più richiesta è il trilocale ed il target tipo della zona è rappresentata dalla famiglia e da persone di età avanzata che acquistano per uso diretto. Prevalgono i condomini degli anni ’70 ed per un buon usato si spende mediamente 2600 € al mq. Il mercato delle locazioni vede tra i protagonisti anche stranieri, nord- africani e rumeni, che non riescono ad accedere al mercato immobiliare della zona. Un bilocale si affitta a 650 € al mese, un trilocale a 800 € al mese. In leggera flessione le quotazioni della macroarea Saffi (-0. 7% la diminuzione nel secondo sempre dell’anno). Nel quartiere Saffi dove acquistano quasi sempre famiglie e giovani coppie. Le tipologie richieste vanno dal bilocale al quattro locali. In diminuzione coloro che acquistano l’abitazione per metterla a reddito. E’ un quartiere residenziale che si è sviluppato tra gli anni ’30 e gli anni ’50, che ha il vantaggio di essere vicino al centro della città, comodo per l’accesso alla tangenziale e vanta la presenza dell’Ospedale Maggiore. Le tipologie usate oscillano da 1900 a 2600 € al mq, quelle ristrutturate da 2200 a 3100 € al mq. Continuano i lavori di urbanistica nella città. Si segnalano gli interventi nell’area dell’ex Mercato Ortofrutticolo, dove si realizzerà un complesso immobiliare di 33 mila mq, intorno a cui graviteranno uffici comunali, aree per il commercio, fitness center, negozi, ristoranti, asili nido, un nuovo parco pubblico ed una grande piazza. Prosegue il progetto di riqualificazione della zona Fiera (è stato approvato il progetto di sviluppo in due aree attigue alla fiera che ospiteranno un centro espositivo, un centro terziario, residenziale, ricettivo e commerciale. In zona Bertalia-lazzaretto sarà creato un nuovo polo universitario con le nuove sedi di Ingegneria e nuovi alloggi). Novità per la città potranno esserci in seguito al progetto relativo al miglioramento del sistema di trasporti di Bologna (progetto “people moving” che collegherà stazione ed a aeroporto, fermandosi al nuovo polo universitario). Inoltre 40 mila mq ad uso direzionale e altrettanti di spazio verde interesseranno la zona fuori Porta S. Donato dove sorgerà un Business Park.
Domanda Monolocali 2 locali 3 locali 4 locali 5 locali
Gennaio ‘07 7% 28. 4% 46% 14. 8% 3. 8%
Luglio ‘06 7. 6% 30. 1% 45. 2% 13. 8% 3. 3%
L’analisi della domanda evidenzia una diminuzione delle richieste di monolocali e bilocali (-1. 7%) ed un incremento sui trilocali (+0. 8%), quattro locali (+1%) e cinque locali (+0. 5%).
Offerta Monolocali 2 locali 3 locali 4 locali 5 locali
Gennaio ‘07 14. 4% 28. 4% 37. 5% 14. 7% 5%
Luglio ‘06 16. 4% 24% 35. 9% 16. 7% 7%
Dal lato dell’offerta invece si riscontra un aumento dell’offerta di bilocali (+4. 4%) e trilocali (+1. 6%) ed una diminuzione sugli altri tagli. Fonte: Ufficio Studi Tecnocasa .
 
   
   
SI´ ALLA LEGGE PER L´USO OTTIMALE DELL´ENERGIA NEGLI EDIFICI DE RUGGIERO: TRA I PRIMI IN ITALIA PER IL MIGLIORE UTILIZZO SOSTENIBILE  
 
Torino, 16 maggio 2007 - La Regione Piemonte, tra i primi in Italia, ha una legge che permetterà di ottimizzare l’uso dell’energia negli edifici. E’ stata approvata ieri in Consiglio regionale, su disegno di legge proposto dalla Giunta, recependo le direttive europee e la legislazione nazionale in materia. “Proprio ieri a Torino - dice l’assessore regionale all’Ambiente Nicola de Ruggiero - Sir David King, consulente ambientale del governo britannico, nel ricevere la laurea honoris causa dall’Università di Torino, ammoniva sui rischi del cambio del clima definendoli peggiori del terrorismo. La lotta per rimettere in un quadro ottimale il nostro ambiente passa anche attraverso una diversa e più corretta gestione dell’energia. La nuova legge promuove un rendimento energetico maggiore nell´edilizia, incoraggia un miglioramento energetico nelle nuove edificazioni e nella trasformazione del parco edilizio esistente e una buona gestione energetica del sistema edificio–impianto. Le finalità della nuova normativa servono a dare impulso al miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici piemontesi, tenendo conto delle condizioni climatiche locali, per favorire lo sviluppo, la valorizzazione e l´integrazione delle fonti rinnovabili e la diversificazione energetica”. La nuova legge attua la direttiva comunitaria 2002/91/Ce, recepita dall’Italia con il Dlgs 192/05 che detta criteri, condizioni, modalità per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici al fine di favorire lo sviluppo, la valorizzazione e l’integrazione delle fonti rinnovabili e la diversificazione energetica. Il testo punta ad aggiornare e semplificare la normativa relativa ad un settore caratterizzato da elevati livelli di consumo (circa il 30% del totale della Regione Piemonte), e a promuovere il miglioramento e la razionalizzazione dei consumi finali degli edifici. Per diversi aspetti si discosta dal Dlgs 192/05, allineandosi o meglio adeguando alla realtà piemontese il contenuto minimale sancito dalla direttiva comunitaria. In particolare la legge prevede: - la certificazione energetica degli edifici che, analogamente a quanto accade per gli elettrodomestici, consentirà ai cittadini interessati all’acquisto o alla locazione di un immobile di conoscere le caratteristiche energetiche dello stesso in termini di consumi e di comfort e a fornire raccomandazioni per il miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio; - il miglioramento delle caratteristiche energetiche degli edifici nuovi e oggetto di ristrutturazione che, a fronte di una spesa aggiuntiva minima (al di sotto dell’1% dei costi complessivi) potrà determinare risparmi di energia superiori al 50% di dei consumi attuali; - un sistema di autocertificazione per tutti gli impianti termici, attraverso l’apposizione di un bollino verde da parte del manutentore, che permetta di semplificare e diminuire gli oneri economici e gli adempimenti previsti per gli utenti; - nuove modalità di ispezione dirette ad individuare gli impianti termici sprovvisti di bollino verde e di manutenzione. “E’ evidente - aggiunge de Ruggiero – che la nuova legge si inserisce in un quadro che interagisce anche con le disposizioni regionali che sono state adottate per il miglioramento della qualità dell’aria per la parte relativa al riscaldamento degli edifici. Si tratta, anche con gli incentivi in corso per adeguare in modo ottimale i sistemi di riscaldamento e di condizionamento ambientale degli edifici, di un’azione coordinata che potrà contribuire in maniera determinante al raggiungimento degli obiettivi che l’Unione Europea ci chiede per un clima ambientale in linea con Kyoto”. Sulle modalità di attuazione della legge, soprattutto in relazione all´informazione per i cittadini, la Giunta provvederà nei prossimi giorni a mettere a punto tutti gli accorgimenti necessari. .  
   
   
REGIONE LOMBARDIA, L´ALTRA SEDE: LAVORI IN CORSO, PRONTA NEL 2009 NON SARÀ UTILIZZATO NESSUN COMBUSTIBILE INQUINANTE  
 
Milano, 16 maggio 2007 - Procede nel pieno rispetto dei tempi programmati la costruzione dell´Altra Sede della Regione Lombardia. Sarà un grande complesso edilizio pubblico, con la torre centrale di 39 piani alta 161 metri, ispirato ai principi di qualità, bellezza, accessibilità e risparmio, pienamente inserito nel tessuto urbano - tanto da costituire un "pezzo di città rinnovata" - con un mix di funzioni amministrative, culturali, di rappresentanza e di svago, migliaia di metri quadrati di verde e giardini pensili e impianti eco-compatibili d´avanguardia per il riscaldamento e l´energia: pompe di calore, pannelli fotovoltaici e generatore a idrogeno. Nessun uso di combustibili inquinanti. Il presidente Roberto Formigoni ha fatto ieri un sopralluogo ai cantieri, accompagnato dal presidente e dal direttore generale di Infrastrutture Lombarde, Giovanni Bozzetti e Antonio Rognoni. "Possiamo essere con buona ragione ottimisti - ha detto Formigoni - sulla conclusione dell´opera entro l´estate del 2009, così da consentire la piena operatività nella primavera del 2010". L´altra Sede di Regione Lombardia, che sta sorgendo nell´area di 30. 000 mq compresa tra via Pola, via Algarotti, via Melchiorre Gioia, largo de Benedetti e viale Restelli, "sarà il primo palazzo pubblico di governo dopo il Castello Sforzesco - ha ricordato il presidente - costruito in Lombardia da 500 anni a questa parte". L´altra Sede non sostituirà il Grattacielo Pirelli, ma si affiancherà ad esso raggruppando gli uffici di circa 3000 dipendenti ora distribuiti in circa 20 diverse sedi in affitto a Milano. "L´altra Sede - ha detto ancora Formigoni - sarà un´opera di grande pregio architettonico (per la quale hanno concorso i migliori progettisti del mondo). Vogliamo regalare a Milano un edificio di grande efficienza e bellezza, pienamente inserito nel tessuto urbano e con spazi aperti e fruibili dai cittadini". Gli Spazi - L´altra Sede di Regione Lombardia ospiterà, oltre agli uffici amministrativi, anche un centro congressi, sale per convegni e riunioni, archivi, biblioteche, mediateche e un Auditorium per eventi e manifestazioni culturali di interesse pubblico, spettacoli e concerti. Nel sistema di piazze interne, interamente pedonale, troveranno spazio inoltre ristoranti, edicole, asilo, caffè, librerie, spazi espositivi, palestra, negozi, agenzie viaggio, Ufficio postale e Ufficio vigilanza di quartiere. Il complesso urbanistico è adiacente al nuovo grande parco di 100. 000 mq ed alla Città della Moda con i quali è parte del Piano Integrato di Intervento per la riqualificazione dell´area Garibaldi-repubblica-varesine. La Soluzione Progettuale - Il progetto trae spunto dall´accostarsi e allontanarsi dei crinali dei monti lombardi, evocandone il paesaggio, - come ha ricordato Giovanni Bozzetti, e si propone di ricostruire un luogo a "scala urbana" rappresentato dalla torre e a "scala umana", rappresentato dalla grande piazza coperta. Il complesso disegna un "pezzo di città" che può essere abitato, attraversato, visitato, fruito ed è strutturato, oltre che dalla torre, attraverso l´articolazione di quattro fabbricati ad andamento sinusoidale. Il Verde - L´intera area sarà caratterizzata da una serie di giardini e spazi verdi così articolati: 3. 300 mq di aree a bosco, 6. 800 mq di giardino pensile, 3. 200 mq di piazze alberate, 3. 380 mq di piazze coperte, 9. 000 mq di giardino lineare, 2. 060 mq di aree porticate. In particolare, i giardini pensili di cui saranno coronati tutti gli edifici avranno arbusti e piante tipiche dei boschi lombardi. Le altre zone verdi e alberate, che costituiranno la "cintura verde" del complesso, saranno caratterizzate dalla presenza di piante ad alto fusto come faggi, querce, caprini, castagni, frassini, betulle e di muschio, felci, bulbi, erbe fiorifere e cespugli vari. Il Parco lineare di via Restelli sarà un grande spazio pedonale lungo tutto il fronte principale dell´Altra Sede con funzione di alta rappresentatività e visibilità del complesso urbanistico e collegherà direttamente l´area verde di piazza Carbonari con il nuovo grande parco di Pola Nuova. L´insieme sarà costituito da giardini ornamentali, filari di alberi e giardini d´acqua, nei quali saranno proposti gli ambienti naturali propri del paesaggio lombardo quali il torrente di montagna, il greto del fiume, il fontanile, la marcita, la risaia, il canneto, lo stagno. Gli Eco-impianti - Per il funzionamento dell´Altra Sede non sarà utilizzato nessun combustibile inquinante. Al contrario, attraverso tecnologie innovative e all´avanguardia, si punterà al massimo risparmio energetico e ad un profilo di alta sostenibilità ambientale. Mediante l´utilizzo di pompe di calore tutta l´energia termica necessaria al riscaldamento degli edifici verrà ottenuta dal riscaldamento dell´acqua di falda pompata in pozzi sotterranei e poi scaricata nel canale della Martesana. L´acqua di falda, nel periodo estivo, sarà utilizzata per il sistema di condizionamento. Inoltre, una parte dell´energia elettrica consumata dagli edifici sarà prodotta dai pannelli fotovoltaici collocati sulle due facciate trasversali della torre e inseriti nella copertura della piazza interna. Un´altra parte dell´energia necessaria sarà garantita da un impianto a idrogeno. Tempi E Costi - L´ultimazione delle opere, la cui realizzazione è stata affidata al Consorzio Torre (Consorzio Stabile Techint Infrastrutture, Impregilo, Sirti, Consorzio Cooperative Costruzioni, C. M. B. , Cile, Costruzioni Giuseppe Montagna, Pessina Costruzioni), è prevista per il mese di aprile del 2009. Queste le tappe principali del cronoprogramma: - 31-05-2007 Completamento progettazione esecutiva - 31-08-2007 Completamento strutture interrati Torre - 15-11-2007 Completamento strutture interrati Corpi Bassi - 15-04-2008 Completamento impianti elettrici, meccanici, idrici, e antincendio interrati - 31-07-2008 Avanzamento al 50% facciate Torre - 31-10-2008 Completamento strutture elevazione Corpi Bassi - 31-10-2008 Avanzamento del 50% degli impianti elettrici, meccanici, idrici e antincendio Torre - 15-12-2008 Completamento facciate Corpi Bassi - 31-12-2008 Completamento strutture elevazione Torre - 28-02-2009 Completamento impianti elettrici, meccanici, idrici e antincendio Corpi Bassi - 16-04-2009 Ultimazione delle opere, e avvio delle finiture e dei collaudi. L´investimento complessivo è di 400 milioni di euro (Iva compresa e compreso anche l´acquisto dell´area). La Regione ricaverà un consistente risparmio dal fatto che non avrà più affitti da pagare per le altre sedi. La Storia Dell´altra Sede - Il raggruppamento temporaneo di imprese composto da Pei Cobb Freed & partners di New York, Caputo partnership e Sistema Duemila (entrambi di Milano) ha vinto nel 2004 il concorso internazionale di progettazione. Il vincitore è stato scelto tra dieci progetti presentati dai concorrenti ammessi al concorso, selezionati a loro volta da un totale di 98 candidature pervenute da parte di prestigiosi progettisti di tutto il mondo. Il bando di concorso indicava come parametri di valutazione dei progetti la Qualità della soluzione architettonica, la Qualità funzionale e le Innovazioni costruttive e impiantistiche, quali si richiedono a un complesso edilizio pubblico di grande qualità e bellezza, ecologicamente esemplare, capace di rappresentare un´eccellenza per architettura, ecologia, comfort, funzionalità, impiego di materiali e di tecnologie innovative. Questi parametri di valutazione derivano dai criteri di fondo dettati dal "Manifesto per la Nuova Sede" presentato nel 2002 dal presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni. Nel documento si evidenziava come la nuova sede della Regione Lombardia deve essere "un segno eminente", "un grande complesso edilizio Pubblico di grande qualità e bellezza", "un segno del fatto che la Regione rappresenta dentro il tessuto urbano di Milano una realtà più vasta della città", "un´occasione per costruire un´architettura specificatamente adeguata ai nuovi modi di lavorare e di vivere che sono propri dell´epoca della telematica". Ecco alcuni numeri significativi dell´Altra Sede di Regione Lombardia, i cui cantieri sono stati visitati oggi, alla presenza della stampa, dal presidente Roberto Formigoni. 161 m altezza della torre; 39 piani (fuori terra); 75. 000 mq facciate "a doppia pelle" (= 10 campi di calcio); 9. 000 mq giardino lineare; 7. 000 mq giardino pensile; 3. 200 mq piazze alberate; 3. 300 mq aree a bosco; 4. 000 mq di copertura trasparente delle piazze; 3. 000 porte interne; 33 ascensori(=1,8 km di vano corsa totale); 13. 000. 000 kg acciaio per il cemento armato (= 650 tir); 1. 300. 000 kg carpenteria metallica (pensiline, rampe scale, ecc. ); 102. 000 mc di calcestruzzo (= 10. 000 Tir); 275. 000 mc scavo (pari a 25. 000 Tir). . .  
   
   
1,5 MLN PER ABBATTIMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE  
 
 Milano, 16 maggio 2007 - Favorire l´accessibilità, l´adattabilità e più in generale la piena fruibilità di edifici, servizi pubblici e spazi privati di uso pubblico, attraverso la realizzazione di "progetti pilota" di eliminazione delle barriere architettoniche e localizzative. E´ questo l´obiettivo della delibera che la Giunta regionale lombarda, su proposta dell´assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti, ha approvato nell´ultima seduta e che stabilisce i criteri per l´accesso ai finanziamenti. Lo stanziamento a disposizione di Comuni, Enti istituzionalmente competenti in materia di culto e Onlus è di 1,5 milioni, che potranno servire a rimborsare (al massimo per l´80%) la spese effettivamente sostenute. Le spese ammesse al cofinanziamento riguardano: - opere edilizie direttamente finalizzate al superamento e all´eliminazione delle barriere architettoniche e localizzative; - spese tecniche (per la realizzazione delle sole opere relative alla eliminazione delle barriere architettoniche e localizzative) e per imprevisti, nella misura complessiva massima del 10% del costo delle opere da appaltare; - spese per l´acquisto di arredi fissi rivolti alla piena fruibilità degli spazi da parte dei disabili e che siano conformi alle disposizioni di legge; - Iva al 4% sul costo delle opere e per l´acquisto degli arredi. "Il provvedimento - ha detto l´assessore Scotti - è un´ulteriore dimostrazione di come l´abbattimento della barriere architettoniche rappresenti una delle priorità della nostra azione di governo. La Lombardia, infatti, è stata la prima Regione italiana a dotarsi di una legge (la 6 del 1989) per garantire ai disabili l´accessibilità in luoghi pubblici e privati, anche tramite l´adozione di strumenti spesso all´avanguardia. Oggi, con questo finanziamento, proseguiamo con azioni concrete questo importante lavoro cominciato anni fa". .  
   
   
CONTRIBUTI PER I CANTIERI DI LAVORO ASSEGNATI 1 MILIONE E 600 MILA EURO ALLE PROVINCE  
 
Torino, 16 maggio 2007 - L’assessorato regionale al Welfare e Lavoro ha disposto l’assegnazione di contributi per 1. 601. 605 euro finalizzati a finanziare progetti di impiego temporaneo e straordinario di lavoratori disoccupati in cantieri di lavoro di enti locali. Destinatarie delle risorse sono le Province di Torino, Biella, Asti e Alessandria. I contributi saranno così ripartiti: Provincia di Torino 1. 238. 384,10; Provincia di Asti 224. 196,42; Provincia di Alessandria 111. 477,67; Provincia di Biella 27. 546,81. “I cantieri di lavoro – sottolinea l’assessore al Welfare e Lavoro, Teresa Angela Migliasso - rappresentano sia un’esperienza lavorativa che una forma di orientamento e formazione professionale. Si tratta quindi di una misura che si colloca a pieno titolo tra le politiche attive per il lavoro, da incoraggiare e sostenere .  
   
   
RUSSA GAZPROM GUARDA A MERCATO AUSTRIACO  
 
 Trieste, 16 maggio 2007 - La società energetica russa Gazprom, che già oggi approvvigiona enti erogatori austriaci a livello regionale (in Carinzia, Stiria e Salisburgese), intende rafforzare ulteriormente la propria presenza in Austria, ponendosi anche quale fornitore diretto dei consumatori finali. Lo rileva l´Ice. Secondo il Vicepresidente di Gazprom, Alexander Medvedev, ´qualora si registrasse un aumento della domanda interna la società russa sarebbe in grado di fornire gas a prezzi competitivi anche a nuovi clienti´. .  
   
   
BILANCIO 2006 AIR LIQUIDE ITALIA AIR LIQUIDE ITALIA CONFERMA LA SUA DINAMICA DI CRESCITA E REGISTRA UN AUMENTO DEL FATTURATO PARI AL 6,9%  
 
Milano, 16 Maggio 2007 - Il Gruppo Air Liquide Italia ha chiuso il 2006 con un fatturato consolidato di 655,8 Milioni di Euro, in crescita del +6,9% rispetto all’anno precedente, ed un risultato netto di 48,1 Milioni di Euro (+1,4%). I risultati dell’anno mostrano una progressione del fatturato sia per le attività industriali (470,7 Milioni di Euro pari ad una crescita del +7,0% rispetto al 2005) sia per le attività relative alla Sanità (185,1 Milioni di Euro, in crescita del +6,7% sul 2005), che beneficiano dello sviluppo del mercato dell’assistenza domiciliare e di nuove applicazioni. Nel primo trimestre del 2007 il Gruppo Air Liquide Italia ha realizzato un fatturato in crescita a 165,8 Milioni di Euro (+3,3%) Patrick Jozon, Direttore Generale di Air Liquide Italia, ha cosi sintetizzato i risultati ottenuti: “Nel corso del 2006, a fronte di un ulteriore incremento dei costi energetici e di un moderato incremento della produzione industriale, il Gruppo Air Liquide Italia ha confermato ancora una volta il suo trend di crescita del fatturato e degli utili, grazie alla capacità di innovazione e alla diversificazione della propria offerta in molti settori dell’industria e dei servizi. Air Liquide ha aumentato i propri investimenti in Italia nei grandi progetti industriali, in particolare nelle tecnologie più attente all’ambiente, come la produzione di ossigeno destinato alla produzione di energia elettrica da gassificazione e la produzione di idrogeno per lo sviluppo di carburanti puliti. Gli ottimi risultati rafforzano la nostra fiducia nel raggiungimento degli ambiziosi obiettivi del piano industriale 2007”. A livello mondiale, La cifra d’affari del 2006 ha raggiunto i 10. 949 milioni di euro, in crescita del 5,7% rispetto a quello del 2005. Benoît Potier, Presidente e Direttore Generale, ha dichiarato: “Per Air Liquide, il 2006 è stato un altro anno di crescita e sviluppo in ogni area di business e in tutte le regioni. La nostra rigorosa gestione operativa ci ha consentito di aumentare in misura significativa i nostri margini e di ottenere un forte incremento del risultato netto che, per la prima volta, ha superato il miliardo di euro. Lo sviluppo di nuovi mercati, come quelli legati ai settori dell’energia, dell’ambiente e della salute, offre nuove prospettive di sviluppo per i prossimi anni. Facendo leva sulle competenze dei nostri team, sulla nostra presenza geografica, sulle nostre tecnologie e sulla nostra eccellente solidità finanziaria, abbiamo deciso di rafforzare la nostra organizzazione intorno alle nostre linee di business con l’ambizione di liberare le risorse necessarie ad accelerare la nostra crescita. Per il 2007, il nostro obiettivo è raggiungere una crescita dell’utile netto a due cifre. ”. .  
   
   
DURO COLPO ALLE RINNOVABILI IN BASILICATA L’ASSOCIAZIONE DEI PRODUTTORI DI ENERGIA DA FONTE RINNOVABILE SI SCHIERA CONTRO LA RECENTE AZIONE DELLA REGIONE  
 
 Milano, 16 maggio 2007 – Aper si oppone all’azione condotta dalla Regione Basilicata attraverso la Legge Regionale 26 aprile 2007, n. 9 con oggetto: " Disposizioni in materia di energia" segnalando come questa operazione comporti di fatto il blocco degli investimenti attualmente in corso nella Regione. La disposizione blocca infatti il rilascio delle autorizzazioni di tutti quegli impianti che non rientrano nei limiti della pianificazione regionale risalente al 2001, di fatto già ampiamente coperti dalle iniziative già realizzate. Attuando di fatto in maniera surrettizia una “moratoria” su nuovi impianti già dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale. La legge Regionale condiziona inoltre l’autorizzazione delle iniziative alla stipula di convenzioni regionali per il riconoscimento di compensazioni ambientali già espressamente vietate dalla normativa nazionale nell’ambito del Dl 387/03. La Legge Regionale viene interpretata come una netta opposizione alla realizzazione e allo sviluppo delle fonti rinnovabili sul territorio. “Si constata con rammarico – dichiara Roberto Longo, presidente di Aper - che l’impianto normativo a favore delle fonti rinnovabili viene vanificato da illegittimi provvedimenti di carattere locale che frenano e bloccano lo sviluppo del settore voluto dall’Europa”. Aper chiederà al Governo di intervenire promuovendo un ricorso presso la Corte Costituzionale. .  
   
   
LA MONTAGNA SEMPRE PIU’ VERDE CON RIGENERGIA LA MOSTRA-CONVEGNO SULLE ENERGIE RINNOVABILI E IL RISPARMIO ENERGETICO NELL’EDILIZIA DI MONTAGNA  
 
Aosta, 16 maggio 2007 - Le montagne e le valli alpine italiane costituiscono un ambiente in cui grandi ricchezze naturali convivono con una presenza umana storicamente antichissima, anch’essa patrimonio da conservare e valorizzare, che si rinnova continuamente, per esempio con le installazioni turistiche. Un laboratorio ideale quindi per l’applicazione delle tecnologie e delle soluzioni delle energie rinnovabili e del risparmio energetico, per coniugare salvaguardia dell’ambiente e sviluppo sociale ed economico. Fare il punto sulle possibilità di questo matrimonio è il tema di “Rigenergia”, un evento organizzato da Camera di Commercio di Aosta, in collaborazione con gli Assessorati regionali alle Attività produttive, all´Istruzione e Cultura e all´Ambiente, il Comune di Aosta e la Compagnia Valdostana Acque, controllata della Regione proprietaria di tutte le ex centrali Enel della Valle. “Rigenergia” è articolato in più “momenti” di approfondimento del tema delle energie rinnovabili e del risparmio energetico in ambiente montano, articolato su tre giornate: 7, 8 e 9 giugno: mostra-esposizione; 8 giugno: convegno con dibattiti e tavole rotonde; 8 e 9 giugno: educazione energetica; 9 giugno: workshop formativi. I temi affrontati - tutti visti dall’angolazione montana e con particolare attenzione alle tecniche di micro-generazione - vanno dal solare termico e fotovoltaico alla geotermia, dall’eolico alla cogenerazione (biomasse, biogas e biocombustibili), fino alla progettazione e realizzazione di costruzioni civili a basso consumo energetico, magari con dotazioni ed impianti, per esempio di riscaldamento,climatizzazione e illuminazione, controllati da remoto con tecnologie wireless. Alle occasioni per gli “addetti ai lavori” (oltre al convegno i workshop formativi, veri e propri minicorsi ad elevata specializzazione), Rigenergia affianca anche momenti dedicati alla diffusione della cultura energetica anche nelle scuole e un punto espositivo aperto a tutti che si terrà in una tensostruttura apposita installata nel centro di Aosta. Www. Rigenergia. Com .  
   
   
A SCUOLA DI VENTO E SOLE NELL´AULA VIRTUALE UN PROGETTO DI COLLABORAZIONE SCIENTIFICA INTERNAZIONALE UNESCO-ENEA  
 
Roma, 16 maggio 2007 - Tutti a lezione di fonti rinnovabili. Solare termico, eolico, fotovoltaico, idrogeno, biomasse, geotermico, mini idraulica, ma anche efficienza edilizia e, più in generale, energia e sviluppo sostenibile. Sono queste le materie su cui si svolge il primo corso di formazione a distanza destinato a trenta paesi di tutti il mondo. Si chiama ‘Desire-net Project’ ed è realizzato da Unesco in collaborazione con l’Enea in nome di un autentico spirito di collaborazione scientifica internazionale. L’obiettivo è quello di trasferire conoscenze e tecnologie, diffondendole attraverso esperti, nell’Europa dell’est, in Africa, Australia e Cina. Si tratta di realtà queste, in cui sviluppare energie rinnovabili, può dare un vero contributo alle economie locali, con benefici ad ogni livello. A volte installare pannelli fotovoltaici dove arriva la corrente elettrica, se non è alimentata da un forte spirito eco-sostenibile può apparire un’operazione complessa. Realizzarlo invece in paesi dell’Africa, particolarmente poveri, ha un significato ben diverso. Con un finanziamento di 4. 000 euro si può ad esempio potabilizzare l’acqua di un villaggio, alimentare una pompa di sollevamento, annaffiare un campo, illuminare una scuola. Ogni tema viene approfondito e declinato nei diversi aspetti, dalla progettazione all’illustrazione delle tecnologie più innovative, dalla situazione del mercato nazionale e internazionale alle reali prospettive di sviluppo futuro. . . .  
   
   
EGL ITALIA, CONSOCIATA DEL GRUPPO SVIZZERO EGL ED ATTIVA SUL MERCATO LIBERO DELL’ENERGIA ELETTRICA, ED IL GRUPPO FIAT HANNO RINNOVATO IL CONTRATTO PER LA FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA PER L’ANNO 2007.  
 
 Milano, 16 maggio 2007 - L’accordo prevede la fornitura di energia elettrica per l’anno 2007 a Fiat Auto, prima industria automobilistica italiana, per un totale di consumi annuo pari a circa 1 miliardo di kWh. “Il rinnovo per l’anno 2007 della fiducia da parte di Fiat – sottolinea Domenico De Luca, Amministratore Delegato di Egl Italia - rappresenta per noi motivo di particolare orgoglio. Un rapporto contrattuale che si rinnova da diversi anni è un chiaro segnale di apprezzamento di cui andiamo particolarmente fieri. In generale interpretiamo la fiducia riposta in Egl Italia da parte di gruppi industriali di livello mondiale, come un prestigioso riconoscimento sulla trasparenza e convenienza delle nostre proposte commerciali. ” Egl Italia è tra i primi operatori nel mercato libero dell’energia elettrica in Italia. Operativa nel nostro paese dal 2000 ha chiuso il bilancio di esercizio 2006 con circa 1. 300 milioni di Euro di fatturato. Egl sta realizzando in Italia un parco centrali a ciclo combinato per una potenza installata di oltre 2. 000 Mw, che inizierà la produzione nel primo semestre 2007. L’azienda con sedi a Genova, Milano e Roma, conta attualmente un centinaio addetti. .  
   
   
FIRENZE: IL PIANO STRATEGICO CERCHERÀ ALL’UNIVERSITÀ UNA NUOVA IMMAGINE  
 
 Firenze, 16 maggio 2007 – Un concorso di comunicazione e design riservato agli studenti di architettura e ad altri istituti di livello universitario. Così l’Associazione Firenze 2010, che gestisce il Piano Strategico dell’area metropolitana fiorentina, cercherà un nuovo nome e un nuovo logo, per affrontare con un’immagine più adeguata attività e sfide dei prossimi anni. Ormai in vista della presentazione del nuovo Piano Strategico in programma a dicembre, l’iniziativa è stata annunciata dall’assessore al Piano Strategico del Comune di Firenze Riccardo Nencini e dal presidente della Camera di Commercio Luca Mantellassi, nella sua veste di Vice Presidente dell’Associazione Firenze 2010, insieme a Raimondo Innocenti, Preside della Facoltà di Architettura, e a Edoardo Malagigi, responsabile dei progetti esterni dell’Accademia di Belle Arti. Il concorso è aperto agli istituti universitari e parauniversitari fiorentini, in particolare ai partner dell’iniziativa (Facoltà di Architettura, Accademia di Belle Arti, Isia), che attiveranno dei workshop preparatori. Potranno comunque partecipare anche studenti di altri istituti. Si tratta, evidentemente, di scuole che per attitudine, esperienza didattica e profili formativi, affrontano gli argomenti dello sviluppo compositivo della comunicazione, sia in termini simbolici che verbali, dall’elaborazione delle idee guida fino alla definizione dei marchi. L’iniziativa comporta un doppio beneficio: da un lato può trasformarsi in utile esperienza didattica con il sostegno degli istituti coinvolti; dall’altro rappresenta una straordinaria opportunità di confronto con temi e missione del Piano Strategico, con l’aiuto dei docenti e dello staff di Firenze 2010. Più in dettaglio i concorrenti dovranno elaborare per Firenze 2010 il nuovo nome e il nuovo logo, che diventeranno il marchio per sviluppare la nuova immagine coordinata dell’Associazione. Da fine aprile il bando sarà pubblicato sul sito www. Firenze2010. Org ((info 055. 2670517) I lavori dovranno essere inviati entro la fine di maggio. Una giuria si incaricherà della selezione e l’iniziativa si concluderà entro giugno 2007 con una pubblica cerimonia e una piccola mostra in cui saranno esposti i vari elaborati. Le tre migliori proposte saranno premiate con una borsa di studio per l’acquisto di materiale didattico. I vincitori riceveranno anche un riconoscimento ufficiale dai Comuni dell’area metropolitana e dagli altri membri dell’Associazione. “Nome e logo”, hanno spiegato Nencini e Mantellassi, “sono elementi strategici della comunicazione. Chi meglio dei giovani può aiutarci a rinnovarli? Il concorso consentirà, tra l’altro, di diffondere la conoscenza delle linee di sviluppo del Piano strategico, attraverso un confronto con il mondo della scuola. Docenti e studenti avranno un motivo in più per discutere dei nuovi strumenti di governance locale, fortemente orientati al futuro della società e del territorio”. .  
   
   
UMBRIA GOES EAST DAGLI STUDENTI UNIVERSITARI DI AIESEC PERUGIA UNO STIMOLO AL DIBATTITO PER LE IMPRESE UMBRE SULL’ALLARGAMENTO DELL’UE VERSO EST  
 
Perugia, 16  maggio 2007 - Con il 2007 i confini europei sono cresciuti, non senza qualche preoccupazione da parte dell’opinione pubblica e delle Istituzioni. Per superare le paure bisogna valutare le opportunità che l’Europa Orientale rappresenta anche per il nostro Paese. Uno stimolo alla riflessione arriva dall’Associazione Aiesec - Comitato di Perugia. La conferenza “Umbria goes East: le aziende umbre e la sfida della sostenibilità nelle economie dell’Est Europa” è realizzata per stimolare il dialogo tra il mondo imprenditoriale, gli studenti dell’Ateneo perugino e la cittadinanza sulle opportunità che lo scambio culturale ed economico apportano a tutti i partecipanti. Oggetto della conferenza è l’analisi delle modalità di posizionamento delle Pmi umbre nei mercati dell’Europa dell’Est e delle opportunità di crescita in queste aree, secondo modelli socialmente responsabili. L’iniziativa nasce dalla constatazione della rilevante presenza delle imprese Umbre nei mercati dell’Europa orientale, sia in termini di interscambio commerciale, sia in termini di investimenti diretti nei territori dell’Est. Personalità provenienti dalle Istituzioni, dal mondo dell’industria, dalla Pubblica Amministrazione e dal mondo accademico avranno il compito di illustrare, da un lato, le possibilità di crescita offerte dall’ampliamento del mercato unico europeo con l’abbattimento progressivo delle barriere commerciali, dall’altro, le modalità di espansione più efficaci verso nuovi mercati. La conferenza si inserisce in un progetto più ampio volto a coinvolgere gli studenti dell’Università degli Studi e dell’Università per Stranieri di Perugia nell’organizzazione di attività di approfondimento sul tema dei mercati emergenti. Appuntamento: venerdì 18 maggio, ore 15, presso Confindustria, via Palermo 80/a, Perugia. .  
   
   
CALCOLO PARALLELO E VISUALIZZAZIONE SCIENTIFICA: LE SCUOLE ESTIVE DEL CINECA  
 
Casalecchio di Reno (Bo), 16 maggio 2007 - Anche quest´anno il Cineca organizza le scuole estive di calcolo parallelo e visualizzazione scientifica, un percorso di studio specialistico completo unico in Italia sul supercalcolo e sulla grafica interattiva. I corsi, che si terranno presso il Cineca a Casalecchio di Reno (Bo), sono gratuiti. Per i corsisti non domiciliati a Bologna è previsto un rimborso spese. I destinatari sono laureandi, neolaureati e giovani ricercatori che utilizzano le tecnologie del supercalcolo e della grafica interattiva per le proprie attività, e che potranno affrontare le più avanzate problematiche delle nuove tecnologie assieme al personale del Cineca, acquisendo nozioni indispensabili per poter condurre con successo le proprie ricerche tramite i supercomputer e gli strumenti della visualizzazione scientifica e della grafica interattiva. Le scuole si terranno in due edizioni: giugno/luglio e settembre. Iscrizioni entro l´11 maggio e 25 maggio. Il percorso formativo avviato con le scuole estive proseguirà con le scuole specialistiche, (che approfondiranno gli argomenti affrontati, con particolare attenzione agli aspetti innovativi, sia metodologici che computazionali), e con la possibilità per 6 corsisti di seguire uno stage al Cineca. Per l´anno accademico 2007/08, poi, verranno finanziate due borse di dottorato sulle tematiche del calcolo parallelo e della visualizzazione scientifica. I partecipanti saranno 24 per ogni edizione delle scuole estive e 20 per ognuna delle due scuole specialistiche. Altri 10 studenti per ciascuna delle due scuole estive potranno seguire i corsi a distanza tramite le tecnologie dell´e-learning. Per concorrere alle selezioni (verranno presi in considerazione tipo di laurea, titoli, precedenti esperienze di ricerca . ) è necessario registrarsi e compilare il modulo online, sul sito del Cineca. Info e iscrizioni: http://www. Cineca. It/scuoleestive/ scuolaestiva@cineca. It .  
   
   
´COSÌ LA TOSCANA COMBATTE LA DISPERSIONE SCOLASTICA´ DON MILANI 40 ANNI DOPO: L’IMPEGNO PER UNA SCUOLA CHE SIA DAVVERO DI TUTTI  
 
Firenze, 16 maggio 2007 - La scuola come opportunità e strumento di crescita di una società democratica, la scuola che non lascia indietro nessuno ma costituisce un fattore di promozione sociale e culturale per tutti i cittadini, la scuola come luogo di dialogo e trasmissione di un sapere critico. Questi, come tanti altri elementi del messaggio di Don Milani, sono ormai entrati nel patrimonio della pedagogia moderna e sono, insieme, obiettivi e motivi ispiratori delle politiche educative di istituzioni ed enti locali. ´Anche la Regione, con le sue scelte - spiega l´assessore all´istruzione formazione e lavoro Gianfranco Simoncini - punta verso questi stessi obiettivi, sintetizzati nella volontà di costruire un sistema integrato, che promuova insieme educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale ed occupazione e che garantisca a tutti i cittadini, nessuno escluso, in coerenza con le strategie dell´Unione Europea, il diritto all´apprendimento lungo tutto l´arco della vita. Per questo credo sia giusto celebrare il quarantesimo anniversario di Lettera a una professoressa e della morte di Don Milani con una serie di iniziative che mirano, fra l´altro, a sottolinearne l´attualità´. L´attualià del pensiero di Don Milani ci impone di stare ancora dalla parte degli ultimi. Oggi ciò vuol dire soprattutto stare dalla parte degli alunni immigrati. ´Don Milani diceva che non c´è nulla di più ingiusto che dividere in parti uguali fra diseguali. E´ proprio per correggere questa diseguaglianza che abbiamo deciso di offrire maggiori opportunità a quegli studenti la cui permanenza nella scuola è più a rischio con iniziative mirate per favorire il dialogo con le famiglie e l´integrazione fra culture´. Le politiche della Regione Toscana, ha ricordato Simoncini, si sono concretizzate nel Piano generale di indirizzo per istruzione, formazione e lavoro, il documento programmatico fondamentale per il quinquennio 2006-2010. Al centro del piano iniziative per rafforzare e qualificare quello che ormai tutti considerano il principale fattore di dinamismo della nostra economia: il capitale umano. ´In questo quadro - ossserva l´assessore - la marcia di Barbiana quest´anno arriva in un momento significativo per la scuola italiana, che vede per la prima volta l´innalzamento dell´obbligo a 16 anni. In Toscana abbiamo deciso che l´obbligo sarà svolto all´interno del biennio della scuola superiore proprio perchè siamo convinti che sia necessario dare a tutti gli studenti le competenze di base, senza differenziare precocemente i canali formativi. Stiamo poi lavorando alla realizzazione di un terzo anno che consenta a chi decide di non proseguire gli studi di raggiungere comunque una qualifica professionale´. Anche questo è un modo per combattere la dispersione scolastica e per avviare la Toscana verso i traguardi posti dal consiglio europeo di Lisbona. ´Oggi la Toscana ha una media di dispersione del 17,1% - ricorda Simoncini – ma l´obiettivo cui puntiamo è quella di portarla al 10% entro il 2010. L´altro obiettivo è quello di elevare la percentuale dei diplomati dall´attuale 78% all´85% indicato dalla Ue´. Per raggiungere questi obiettivi sono stati messi a punto interventi che vanno dal diritto allo studio, con borse per sostnere la frequenza e contributi per l´acquisto del libri, alla creazione di percorsi triennali sperimentali di attività integrate fra istruzione e formazione per la qualifica professionale o per l´apprendistato professionalizzante, o ancora le iniziative per sostenere gli studenti stranieri che oggi sono i più a rischio. Un´altra opportunità di ampliare le potenzialità formative del sistema è quella dell´adozione di strumenti omogenei, che consentano la certificazione dei percorsi formativi e il riconoscimento dei crediti, sia nel campo dell´istruzione formale che di quella informale. .  
   
   
INIZIATIVE COORDINATE PER L’ACCELERAZIONE D’IMPRESA 16 MAGGIO 2007 FACOLTÀ DI ECONOMIA, UNIVERSITÀ DI ROMA “TOR VERGATA”  
 
Roma, 16 maggio 2007 - Si terrà presso la Facoltà di Economia dell’Università di Roma “Tor Vergata”, il prossimo 16 maggio, Ore 14,00-17,45 l’incontro di lancio del Progetto “Iniziative Coordinate per l’Accelerazione d’Impresa”, sostenuto dall’Unione Europea, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dalla Regione Lazio. Un progetto volto a sostenere contemporaneamente lo sviluppo e la progressiva crescita della competitività delle piccole e medie imprese della Regione Lazio, operanti nei seguenti bacini di impiego: High-tech, Turismo, Nautica, Ambiente, Energie rinnovabili, Agroalimentare e Servizi alle persone ed imprese sociali. Un’iniziativa che ha fatto registrare ad oggi l’adesione di ben 35 imprese - delle quali il 20% guidate da giovani neo-imprenditrici -, così classificabili per natura giuridica: 22 Srl, 7 ditte individuali, 3 associazioni culturali, 2 Snc ed 1 cooperativa sociale. Tra i settori d’attività delle aziende, quello dell’High Tech gioca senz’altro un ruolo di primaria importanza, seguito da altri bacini d’impiego quali: turismo, agroalimentare, servizi alle persone, ambiente ed energie rinnovabili. Le imprese partecipanti hanno segnalato poi interesse nei seguenti servizi forniti dall’Incubatore E2b lab: collaborazioni per la ricerca di fonti di finanziamento, di rafforzamento delle competenze manageriali ed imprenditoriali, di supporto nella ricerca di partnership commerciali-tecnologiche, di assistenza alla stesura di business plan ed infine interventi rivolti alla promozione di attività d’internazionalizzazione. L’incontro sarà infine suddiviso in due momenti: il primo dedicato ad un approfondimento del tema dei finanziamenti a sostegno dello sviluppo dell’imprenditoria laziale; il secondo incentrato sulla presentazione delle imprese partecipanti, delle linee di azione dell’iniziativa e dei servizi dei quali le imprese potranno usufruire. Al meeting parteciperanno, in ordine d’intervento: Luigi Paganetto, Preside della Facoltà di Economia, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Maurizio Decastri, Direttore del Progetto E2b Lab. Silvia Costa, Assessore alla Scuola, Diritto allo Studio e Formazione Professionale della Regione Lazio. Vanda Mastromanno, Coordinatrice Sovvenzione Globale,area Servizi per lo Sviluppo Mcc- Mediocredito Centrale Spa. Sergio Cherubini, Facoltà di Economia, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Alessandro Hinna, Facoltà di Economia, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. .  
   
   
I LABORATORI DI ZONA BOVISA A MILANO  
 
 Milano, 16 magggio 2007 - Zona Bovisa da il via alle iscrizioni dei laboratori del progetto “Sporchiamoci le mani” progetto patrocinato dal Comune di Milano che nasce con l’intento di passare dalla teoria alla pratica attraverso attività manuali che recuperino quell’aspetto proprio della cultura artigianale: lo sporcarsi le mani. Needle. Laboratorio di moda autografa. Dal 28 maggio 9 giugno 2007. Le iscrizioni chiuderanno il 22 maggio. Laboratorio stilistico/sartoriale di innovazione e di ricerca. Lo stilista Rico della Intuitive e Mario Morelli, figura di eccellenza nel panorama dei modellisti d’autore, guideranno i partecipanti nella realizzazione di un capo totalmente fatto a mano. Stimoleranno i partecipanti nella ricerca del proprio stile sartoriale. Le creazioni saranno esposte in Baseb, a giugno, durante la sfilata Moda Uomo della Intuitive. Il corso si terrà il Lunedì | Mercoledì | Venerdì dalle 18:00 alle 22:00 e il Sabato dalle 9:30 alle 15:00 per un totale di 36 ore. Info: http://www. Zonabovisa. Com/laboratori/needle/ Energ_etica. Laboratorio sponsorizzato da Aem spa. Dal 30 maggio 6 giugno 2007. Le iscrizioni chiuderanno il 25 maggio. Workshop creativo ed interattivo sul product-lighting-design consapevole. Lightweb srl, azienda esperta nel settore dell’illuminotecnica, guiderà i partecipanti nella progettazione e prototipazione del proprio corpo illuminante. Si affronteranno durante il laboratorio tematiche legate ai consumi consapevoli e all’utilizzo di materiali di recupero. Il laboratorio vedrà l’intervento di affermati professionisti del settore. I corpi illuminanti realizzati nel corso del workshop saranno esposti anche presso la Casa dell’Energia a settembre. Il corso si terrà dal lunedì al venerdì dalle 9. 30 alle 18. 30 con un’ora di pausa per un totale di 40 ore. Info: http://www. Zonabovisa. Com/laboratori/energetica/ I prodotti realizzati durante i workshop saranno esposti in Baseb. Metriquadricreativi, sede dell’associazione Zonabovisa, nel mese di giugno nel corso di un evento. Per iscrizioni e informazioni tel 0236557580 info@zonabovisa. Com . .  
   
   
FUGA DI CLOROFORMIO AL LICEO “GALILEI”, MILLE STUDENTI COINVOLTI IN UN’ESERCITAZIONE DI PROTEZIONE CIVILE  
 
 Trento, 16 maggio 2007 - Dopo la recente esercitazione in Monte Bondone per la simulazione di un guasto alla seggiovia della pista Rocce Rosse con il recupero di un centinaio di sciatori, la Protezione civile trentina ha voluto misurare e testare ancora una volta il proprio grado di efficienza operativa ipotizzando, questa volta, l’eventualità di una contaminazione chimica, una fuga di tricolorometano (cloroformio) da uno dei laboratori di chimica della scuola e la conseguente, rapida evacuazione dell’istituto con un certo numero di studenti rimasti intossicati, preda di virtuali difficoltà respiratorie, malesseri generali, cefalee e stato confusionale. Uno scenario che si è materializzato alle 9 in punto di stamane, con la campanella d’allarme che ha svuotato in pochi minuti l’istituto, mentre i primi mezzi di soccorso “invadevano” gli spazi antistanti il “Galilei”. Un’esercitazione preparata nei minimi dettagli, ma che ha colto di sorpresa i 950 studenti del Liceo, ignari che l’evento fosse stato programmato per oggi, e la maggior parte dei 98 professori che insegnano in questa scuola. Al momento della fuga di cloroformio, nei laboratori di chimica, come ogni martedì, c’erano 75 studenti intenti a seguire la lezione di chimica. Studenti che, sotto lo sguardo della preside Lorenza Corsini, sono stati fatti uscire all’esterno della scuola con le modalità e le procedure contenute nel piano di emergenza e le indicazioni fornite nella precedente fase di informazione agli alunni, radunati in due distinti punti di raccolta e poi divisi tra “contaminati” e “non contaminati”. L’esercitazione ha consentito, in particolare, di verificare i tempi di installazione di due linee di decontaminazione del sistema Nbcr (Nucleare, Batteriologico, Chimico, Radiologico), dei tempi necessari all’allestimento di un posto medico avanzato, contemplando la necessaria vestizione degli operatori con i previsti dispositivi di protezione individuale, speciali tute in tessuto speciale Tyvek a differenziato grado di protezione, dei tempi di evacuazione della scuola con presenze temporanee di oltre mille unità, del piano di emergenza interno dell’istituto scolastico e del relativo monitoraggio dei tempi di esodo, l’attività di sostegno psicologico da parte degli Psicologi per la popolazione, oltre alla promozione di un’adeguata percezione delle attività di Protezione civile in un contesto educativo. L’esercitazione, che si è conclusa con un bilancio positivo, ha fornito conferme in merito al grado di addestramento delle unità speciali Nbcr della Protezione civile e delle altre componenti e offerto ulteriori indicazioni operative per migliorare la capacità di intervento in simili casi. .  
   
   
EXPO SCUOLAMBIENTE, DA OGGI AL 23 LA XV EDIZIONE PAGNONCELLI ALL´INAUGURAZIONE A ROMANO DI LOMBARDIA (BG)  
 
Milano, 16 maggio 2007 - "La responsabilità ambientale: impegno di tutti! - Azioni consapevoli per costruire il futuro" è il tema della quindicesima edizione di Expo Scuolambiente, la tradizionale manifestazione, promossa dall´Assessorato alla Qualità dell´Ambiente, dedicata al mondo della scuola. La rassegna, che si svolge dal 16 al 23 maggio a Romano di Lombardia (Bg) propone, come sempre, un ricco calendario di iniziative (disponibile sul sito www. Exposcuolambiente. It). Mostre, dibattiti, proiezioni, spettacoli, animazioni e laboratori impegneranno migliaia di studenti delle scuole materne, elementari, medie inferiori e superiori, che nel corso dell´anno si sono cimentati con la realizzazione di progetti finalizzati a sviluppare azioni ambientalmente sostenibili, in grado di cambiare comportamenti personali e collettivi. All´inaugurazione, in programma alle 10. 00, parteciperà l´assessore alla Qualità dell´Ambiente, Marco Pagnoncelli. "Si tratta di una iniziativa di grande importanza - afferma Pagnoncelli - Il miglioramento delle condizioni ambientali del nostro territorio ha infatti uno strumento molto rilevante nell´educazione delle giovani generazioni. Il cambiamento di mentalità e quindi di atteggiamento nei confronti delle problematiche ambientali può dare un contributo concreto e consistente ad esempio nella battaglia contro l´inquinamento atmosferico. Milioni di comportamenti virtuosi compiuti da milioni di cittadini sono in grado di incidere positivamente sulla qualità dell´ambiente e quindi sulla qualità della vita. Non a caso una parte specifica della legge 24 sulla qualità dell´aria è dedicata all´informazione e alla formazione". .  
   
   
DA LUNEDI´ "SPORT E AMBIENTE" AL PARCO DELLA PINETA  
 
Milano, 16 maggio 2007 - Dal 21 al 27 maggio, a Castelnuovo Bozzente (Co), nel parco della Pineta di Appiano Gentile e Tradate, verrà allestito un villaggio dove si svolgerà "Sport e Ambiente - Vivi un´esperienza naturale di sport", manifestazione nel corso della quale si promuoveranno gratuitamente una serie di attività sportive e di laboratori di educazione ambientale. Il programma dell´iniziativa, che nasce con il sostegno degli assessorati ai Giovani, Sport e Turismo e alla Qualità dell´ambiente, è stato presentato questa mattina in Regione Lombardia. "Si tratta - ha detto l´assessore Pier Gianni Prosperini - di un´iniziativa che esalta il valore educativo e formativo dello sport, anche perché lo coniuga con il rispetto della natura e dei suoi valori. Mi auguro che questa prima edizione ci dia tutte le indicazioni utili per poterla replicare nei prossimi anni anche in altri parchi". "Attraverso la pratica sportiva all´aria aperta, senza necessità di particolari infrastrutture - ha commentato l´assessore Marco Pagnoncelli - si dimostra come le aree protette rappresentino una concreta opportunità per tutti di utilizzare le ricchezze naturali della nostra terra. Questo progetto rientra nell´evento ´Di Parco in Parco´, che si svolge dal 24 maggio (giornata europea dei Parchi) al 5 giugno (giornata mondiale dell´Ambiente), e che comprende molti momenti di sport e di aggregazione in 23 aree protette lombarde". Durante le sette giornate al parco della Pineta ci si potrà avvicinare a molti sport: calcio (con il supporto dell´Inter Club che ad Appiamo Gentile ha la sua sede), tiro con l´arco, atletica leggera, golf, mountain bike, equitazione, arrampicata, e alcuni sport meno popolari quali la corsa d´orientamento e tchoukball. Dal lunedì al venerdì il villaggio sarà aperto dalle 10 alle 16 per i ragazzi delle scuole elementari e medie inferiori, mentre il sabato e la domenica lo sarà per tutti dalle 10 alle 18. Inoltre sarà allestito anche il Palasporteambiente, un luogo d´incontro tra le varie realtà sportive e ambientali, insieme ad un parco giochi e ad un´area di degustazione di prodotti tipici del territorio. Il calendario completo delle iniziative e le altre informazioni sono disponibili sul sito www. Spotambiente. Org o al numero di telefono 02/26111829. Alla presentazione dell´iniziativa hanno partecipano rappresentanti di vari soggetti coinvolti: Hicgenus (società organizzatrice), Istituto del Credito Sportivo, Arpa Lombardia, F. C. Inter, Federazione italiana atletica leggera, Federazione Italiana Golf, Comitato regionale lombardo Federazione Italiana Sport Orientamento, Fondazione Tavecchia (che promuove anche lo sport tra i disabili), Comitato provinciale di Como della Federazione Ciclistica Italiana e Acquario di Genova che organizzerà due laboratori, uno dedicato al mondo degli squali e un altro all´educazione alimentare. .  
   
   
QUALITA’ E AMBIENTE: OPPORTUNITA’ E VANTAGGI DI UNA GESTIONE INTEGRATA  
 
Milano, 16 maggio 2007 – Qualità più Ambiente uguale competitività. Questa è un´equazione con cui sempre più le imprese dovranno confrontarsi. La diffusione della certificazione della Qualità (oltre 105 mila certificazioni Iso 9001 e quasi 10 mila certificazioni ambientali Iso 14001 registrate in Italia al 31 dicembre 2006) ha certamente posto le premesse per gestire l´azienda secondo criteri di organizzazione, strategia, miglioramento, controllo delle performance. La base culturale creata è senza dubbio fondamentale per fare un passo in avanti e gettare le basi affinché la gestione della Qualità si possa coniugare anche con la tematica ambientale, sviluppando un unico processo che governi tutti gli aspetti, senza duplicazioni e sovrapposizioni. Gestire le variabili di Qualità e Ambiente in una logica integrata può offrire, infatti, alle imprese svariati vantaggi: in termini di contenimento dei costi, di controllo dei processi, di rafforzamento dell’immagine aziendale e delle possibilità di accesso a nuovi mercati, di miglioramento nei rapporti con la Pubblica Amministrazione. Questo tema è stato approfondito tramite uno specifico progetto sviluppato dal Consorzio Qualità in collaborazione con l’Area Ambiente e sicurezza di Assolombarda. In particolare è stata condotta un sperimentazione su un gruppo di Pmi che hanno realizzato un percorso di gestione integrata da cui sono derivate delle linee guida operative che verranno presentate e discusse nel corso del convegno “Qualità e Ambiente: opportunità e vantaggi di una gestione integrata” che si tiene mercoledì 16 maggio alle ore 9. 30 presso l’Auditorium di Assolombarda in via pantano 9 a Milano. Interverranno, tra gli altri, Roberto Testore, Consigliere incaricato Assolombarda per ambiente ed energia, Marzio Dal Cin, Presidente Consorzio Qualità, Franco Andretta, Presidente Assoreca, Fabio Roversi, Direttore Cisq, Fabio Iraldo, Iefe Università Bocconi, Claudia Beghi, Arpa Lombardia. Verranno inoltre presentate le esperienze di quattro piccole imprese che hanno realizzato una gestione integrata tra qualità e ambiente. .  
   
   
L´AUSTRALIA AUMENTA I FINANZIAMENTI PER LA TECNOLOGIA SQUARE KILOMETRE ARRAY  
 
Bruxelles, 16 maggio 2007 - Il governo australiano ha annunciato che fornirà nuovi fondi per la realizzazione del radiotelescopio Askap (Australian Square Kilometre Array Pathfinder). Circa 17 paesi sono attualmente impegnati nella costruzione di un telescopio Ska, e l´Australia ritiene che il nuovo impianto nazionale costituirà un banco di prova per questo tipo di tecnologia. La tecnologia Ska figura in un elenco di 35 progetti prioritari di infrastrutture stilato dall´Esfri (forum strategico europeo per le infrastrutture di ricerca). «Lo Ska è il radiotelescopio di prossima generazione. Con una banda di frequenza operativa compresa tra 0,1 e 25 Ghz e un´area di raccolta di circa 1. 000. 000 di metri quadrati, sarà cinquanta volte più sensibile degli attuali sistemi. Grazie al suo enorme campo visivo potrà scrutare il cielo a una velocità 10 000 volte superiore a quella di qualsiasi radiotelescopio esistente. Lo Ska sarà una macchina che trasforma la nostra visione dell´Universo», ha affermato l´Esfri nell´ottobre 2006. L´infrastruttura australiana riceverà dal governo un ulteriore finanziamento di 56,7 Mio Aud (34 Mio Eur) in un arco di tempo di quattro anni. Tale importo servirà anche a coprire attività intese a consentire all´Australia di proporsi come sito preferenziale del proposto progetto Ska. L´australia è attualmente in competizione con il Sudafrica quale paese candidato per ospitare il progetto. Al progetto Ska partecipano sette Stati membri dell´Ue: Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito e Svezia. Per ulteriori informazioni sul progetto Ska consultare: http://www. Skatelescope. Org/pages/page_genpub. Htm .  
   
   
ASS. LAIMER: IN ALTO ADIGE DEPURATE IL 99 PER CENTO DELLE ACQUE DI SCARICO  
 
Bolzano, 16 maggio 2007 - In Alto Adige vengono depurate il 99 per cento delle acque di scarico prodotte ed oltre il 90 per cento delle sostanze inquinanti possono essere smaltite. Questo il bilancio positivo che l´assessore provinciale all´ambiente Michl Laimer ha potuto fare oggi, martedì 15 maggio, presso l´impianto di depurazione in caverna "Tobl" a San Lorenzo di Sebato. Annunciate altresì le iniziative delle porte aperte in 13 impianti in programma per il 19 maggio. Grazie agli investimenti operati negli ultimi decenni la capacità di depurazione delle acque di scarico in provincia di Bolzano è del 99 per cento; attualmente vi sono 55 impianti di depurazione funzionanti che trattano complessivamente 62 milioni di metri cubi di acque di scarico per un valore nominale di 1,711 milioni di abitanti. Oltre il 90 per cento delle sostanze inquinanti possono essere trattate e smaltite. Questo il bilancio positivo che l´assessore provinciale all´ambiente Michl Laimer ha stilato nella mattinata di oggi, martedì 15 maggio, in occasione di una visita all´impianto di depurazione in caverna (l´unico in Europa) "Tobl" a San Lorenzo di Sebato. In Alto Adige, come ha sottolineato Laimer, la Provincia ha provveduto ad anticipare il finanziamento della costruzione degli impianti di depurazione, un fatto non scontato. In altre realtà è spettato ai Comuni sobbarcarsi i relativi costi ed ai cittadini sono state imposte tasse maggiorate per lo smaltimento delle acque di scarico. È pertanto importante che i cittadini si rendano conto di come sono stati investiti i soldi che derivano dalle tasse per la depurazione delle acque e come gli impianti di depurazione realizzati operino per la salvaguardia della salute e dell´ambiente. A tal fine sono pensate le varie iniziative programmate in occasione della giornata delle porte aperte in 13 impianti di depurazione dell´Alto Adige sabato prossimo 19 maggio, dalle ore 10. 00 alle 17. 00 alle quali l´ass. Laimer invita i cittadini a partecipare. Sono previsti anche giochi a quiz con splendidi premi. I dati di esercizio dei 55 mpianti di depurazione altoatesini riferiti all´anno 2006 sono stati presentati dal direttore dell´Ufficio tutela acque, Ernesto Scarperi. Un dato significativo: il 95,9 per cento dei cittadini nominali altoatesini è attualmente collegato ai depuratori, ed un ulteriore 1,6 può essere collegato. Buoni dati si registrano, come ha evidenziato Scarperi, anche in riferimento allo smaltimento delle sostanze inquinanti quali azoto e fosforo: oltre il 98 per cento sono state trattate e smaltite. Nei depuratori nel corso del 2006 sono stati prodotti fanghi per un totale di 56. 778 tonnellate. Il primo impianto di termovalorizzazione dei fanghi è stato realizzato presso il depuratore Tobl a S. Lorenzo di Sebato. Nel 2006, come ha riferito il responsabile della gestione dell´impianto, Konrad Engl, si è potuto trattare 13. 291 tonnellate di fanghi. La quantità residua `da smaltire si è potuta ridurre a 1. 142 tonnellate grazie a combustione. Gran parte dell´energia prodotta dalla combustione è stata utilizzata per il funzionamento dell´impianto di depurazione. Con il risparmio dei viaggi per il trasporto dei fanghi altrove si sono risparmiate 1. 000 tonnellate di ossido di carbonio. Un grande quantitativo di fanghi prodotti in Alto Adige viene smaltito attualmente in impianti specializzati della Pianura Padana. L´assessore provinciale all´ambiente, Michl Laimer, assieme al direttore dell´Agenzia provinciale per l´ambiente, Luigi Minach, e al direttore dell´Ufficio tutela acque, Ernesto Scarperi, accompagnati dal responsabile della gestione dell´impianto di depurazione "Tobl", Konrad Engl, hanno quindi visitato gli impianti mostrandosi soddisfatti con il loro funzionamento. .  
   
   
BANDO DI GARA: RAPPORTO TRA SUOLO E CAMBIAMENTO CLIMATICO  
 
 Bruxelles, 16 maggio 2007 - La direzione generale dell´Ambiente della Commissione europea ha pubblicato un bando di gara per la revisione delle informazioni esistenti sul rapporto tra suolo e cambiamento climatico che erano state precedentemente pubblicate con il titolo «Interazioni tra protezione del suolo e cambiamento climatico». L´obiettivo del presente appalto è consentire, tramite un esame approfondito della letteratura in materia e il giudizio di esperti, una piena comprensione delle interazioni tra il suolo nei suoi diversi utilizzi (agricoltura, foresta, palude ecc. ) e il cambiamento climatico in 4 settori principali in cui sono state individuate profonde lacune cognitive. Ciò consentirà, in una seconda fase, di sfruttare meglio tali interazioni ai fini della protezione delle funzioni del suolo e della lotta al cambiamento climatico. Il contraente dovrà pertanto raccogliere e confrontare i risultati già esistenti di modelli paneuropei e di altro tipo, relativi all´interazione tra suolo e cambiamento climatico, allo scopo di indicare sia informazioni rilevanti a fini politici in merito agli effetti a lungo termine dell´aumento delle temperature globali sul contenuto di carbonio nel suolo, sia misure che possono essere adottate per la lotta contro la diminuzione della materia organica del suolo. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Commissione europea, Direzione generale dell´Ambiente, Markets Team, F. 2 - Finanze, Bu-5 00/169, B-1049 Bruxelles, Tel. +32 2 296 0008, Fax +32 2 299 4449. .  
   
   
PECORARO SCANIO AL SIDE EVENT EV-K2-CNR IL CAMBIAMENTO CLIMATICO È LA PRIMA EMERGENZA DEL PIANETA  
 
Roma, 16 maggio 2007 - Al side event organizzato dal Comitato Ev-k2-cnr a New York, in occasione della Xv Commissione Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, hanno partecipato delegazioni internazionali provenienti da ogni paese. L’evento, dal titolo “Climate change and sustainable development in high altitude and remote areas”, si è svolto ieri con grande successo, subito dopo la sessione plenaria ed è stato inaugurato dal ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio. Il ministro ha ribadito l’importanza delle aree montane nelle strategie di sviluppo sostenibile, sottolineando l’alto valore del Comitato nel campo della ricerca scientifica e della cooperazione internazionale. “La salute del pianeta sta peggiorando e il cambiamento climatico è emerso con chiarezza come la prima emergenza politica mondiale. Ora i governi devono muoversi e le Nazioni Unite devono avere un ruolo forte”, ha detto Pecoraro Scanio, aggiungendo che “ricerca e cooperazione sono indispensabili per risolvere l’emergenza clima” e che “è fondamentale l’attenzione alle aree montane, che hanno bisogno di iniziative di ricerca e cooperazione internazionale come quelle del Comitato Ev-k²-cnr”. Le parole del ministro dell’Ambiente al side event fanno seguito al suo intervento davanti alla Commissione in Assemblea plenaria, alla quale ha partecipato anche il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Kimon, durante il quale Pecoraro Scanio ha dichiarato che “il 2007 è stato l´anno della verità sui cambiamenti climatici”. Anche altri relatori hanno sottolineato la sempre maggior necessità di un coordinamento tra ricerca scientifica, cooperazione internazionale e tutela ambientale nella definizione di strategie globali per lo sviluppo sostenibile, che si concretizza nelle attività di cui ha parlato Andrea Lami, coordinatore dell´unità di ricerca Ev-k²-cnr, o in nuovi modi di fare cooperazione internazionale, lontani dall’assistenzialismo e proiettati verso uno sviluppo ecosostenibile destinato ad autoalimentarsi, come quello su cui si basa il progetto Karakorum Trust, presentato dal suo responsabile Valerio Pietrangelo. Anna Milvia Borselli, docente dell´Università di Padova, ha sottolineato la collaborazione del suo ateneo con il comitato per lo sviluppo sostenibile dell´area dell´Hindu Kush-karakorum-himalaya. Franco Prodi, direttore dell’istituto di Scienze dell´Atmosfera e del Clima del Cnr, ha sottolineato l’importanza del ruolo degli istituti scientifici nazionali nella ricerca sul cambiamento climatico. Ed Erminio Quartiani, presidente del Gruppo amici della montagna del Parlamento italiano, ha invece esposto come il governo sia sensibile ai problemi delle aree montane, per le quali esistono specifici ed attivi gruppi interparlamentari. L’attività di Ev-k²-cnr nel campo dello sviluppo sostenibile è stata indicata quale esempio di efficacia ed efficienza dal programma ambientale delle Nazioni Unite nelle parole di Juanita Castano dell’United Nations Environment Programme, che ha sottolineato “il prezioso contributo del Comitato nelle attività multidisciplinari dell´Unep in Asia, area dove sorgono le montagnae più alte del mondo e dove la ricerca italiana opera da decenni”. Particolarmente rilevante, a questo proposito, l´intervento di Sami Ul Haq Khilji, del ministero dell’Ambiente pakistano, che dopo aver ringraziato “il governo italiano e il Comitato per l’attività svolta con il progetto Karakorum Trust”, ha ribadito l’importanza delle aree d’alta quota nella risoluzione dei problemi legati al cambiamento climatico. Il Nepal, paese himalayano per eccellenza, era presente con il prof. Hom Nath Bhattarai della Nepal Academy of Science and Technology, che da sempre collabora con il Comitato a livello internazionale per lo sviluppo sostenibile della regione. Molta attenzione anche per le montagne europee, oggetto degli interventi di Paolo Soprano del Ministero dell´Ambiente Italiano, che ha parlato degli effetti del cambiamento climatico sulle Alpi e del programma europeo Interreg-climchalp, e di Stephan Ortner e Christian Steurer dell’Eurac, che hanno parlato del monitoraggio satellitare dei ghiacciai. Il side event è stato organizzato dal Comitato con il sostegno della Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e la collaborazione di istituzioni prestigiose quali Unep, Mountain Partnership ed Eurac. A conclusione della giornata si è svolta una cena promossa dal Comitato con il contributo di Autogrill Group, offerta alle delegazioni presenti alle Nazioni Unite per ribadire l’importanza della collaborazione del mondo imprenditoriale con quello della ricerca scientifica e della cooperazione internazionale a favore dello sviluppo sostenibile, per la salvaguardia dell’ambiente e per la tutela delle comunità locali. .