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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 31 Maggio 2007 |
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PIEMONTE / L’ALESSANDRINO, TERRA DI VINO, ARMI E NOBILTÀ, CON INTERESSANTI PERCORSI ARTISTICO-ARCHEOLOGICI
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L’Alessandrino, dove le colline si alternano a montagne e pianure, è un territorio caratterizzato da una molteplicità di tradizioni: dalla lavorazione dell’oro che fa di Valenza Po uno dei centri di eccellenza internazionale dell’arte orafa, ad Acqui Terme con i suoi centri di benessere rinomati fin dall’epoca romana; dalle industrie dolciarie di Novi Ligure allo storico centro di Casale, di cui l’alessandrino Umberto Eco racconta l’assedio in ‘L’isola del giorno prima’. L’Alessandrino consente interessanti percorsi artistico-archeologici, dall’antico insediamento di Libarna dove si possono ammirare i resti dell’anfiteatro, delle Terme e del Foro, tombe e abitazioni, alla piscina romana scavata nella roccia di Acqui. Importante tappa di un ‘itinerario della fede’ è la Basilica della Madonna della Guardia, un santuario costruito negli anni Trenta da don Orione, che a Tortona fonda il suo primo collegio per ragazzi. Definito ‘terra di colori”, il Monferrato è un tripudio di oro (per la coltivazione di grano e mais), di sfumature autunnali e vermiglie dei vigneti del Brachetto d’Acqui o del Dolcetto d’Ovada e delle tinte accese di fragole e ciliegie, vere e proprie leccornie (insieme con amaretti, krumiri, baci di dama e canestrelli), che abbondano in particolare nelle valli del tortonese. In mezzo a questa natura spicca il verde dei boschi, dove andare per castagne o per funghi, ricchi di flora o di fauna come la Riserva Naturale dell’Orba, nell’ovadese, che sorge sulle rive del torrente da cui prende il nome. Tra le colline monferrine, si possono ancora sentire, chiudendo gli occhi e usando l’immaginazione, le falcate regolari di Fausto Coppi che negli anni quaranta e cinquanta fece sognare gli italiani. A Novi Ligure, in onore del campionissimo, è stato allestito il Museo regionale del ciclismo. Www. Piemontefeel. It
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TRENTINO / VAL RENDENA, LA FABBRICA DI CRISTALLI
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Con l’iniziativa “Montagne di Vetro” la Val Rendena riscopre l´affascinante mondo della produzione del vetro che la vide protagonista sin dall´Ottocento con le fabbriche di Carisolo, Val D´Algone e Tione. Un’attività, questa, che per decenni fu resa possibile grazie alle cave di quarzo di ottima qualità presenti sul territorio, all’abbondanza di legname nei boschi e alla forza del fiume Sarca, necessaria per alimentare le fornaci attraverso le quali si producevano grandi quantità di oggetti artistici, lastre di vetro e bottiglie. Emblema e simbolo di quel fiorente periodo proto-industriale fu l’”Antica Vetreria” di Carisolo, detta anche “Fabbrica dei Cristalli”. Fondata dalle famiglie Pernici e Bolognini nel 1804, operò fino al 1988 e impiegò fino a 70 dipendenti. Oggi se ne possono ripercorrere i luoghi come in un museo all’aperto e visitare la raccolta di memorie, tra cui gli antichi strumenti da lavoro, alcuni oggetti in cristallo e documenti storici. L’evento “Montagne di vetro” coinvolge da maggio a settembre i comuni di Carisolo, Giustino, Caderzone, Massimeno e Pinzolo con allettanti iniziative per riscoprire l’antica arte vetraria delle Giudicarie. Un itinerario dai mille volti che trasforma il vetro in oggetto, in opera d´arte, in una versatile materia prima da scoprire in tutte le sue applicazioni. Particolarmente interessanti sono la mostre proposte nei mesi estivi: quella allestita al Palazzo Dei Congressi di Madonna di Campiglio è dedicata agli oggetti artistici fatti di vetro, provenienti dall’Italia e dall’estero; quella ospitata nella sede delle scuderie Lodron a Caderzone racconta l’applicazione del vetro nell’uso quotidiano, e in particolar modo in cucina, come bottiglie e contenitori di uso domestico. I comuni di Giustino e Massimeno ospitano invece un’esposizione delle antiche lampade da miniera fatte di vetro. C’è spazio anche per le dimostrazioni pratiche a Carisolo, nella “Fabbrica dei Cristalli”, dove si può assistere alle fasi della lavorazione del vetro messe in opera da artigiani trentini e maestri vetrai della scuola muranese. Infine non mancano i laboratori: con “Vetrario anch’io”, allestito durante i fine settimana di giugno a Casa dei Cüs a Darè, adulti e bambini possono dar forma a oggetti di vetro, alla maniera di un tempo (per informazioni e prenotazione si può contattare la Pro Loco di Carisolo, tel. 0465. 501392). La rassegna “Montagne di vetro” prende il via con una conferenza stampa il 25 maggio al Mart di Rovereto. Nel corso della presentazione alcuni filmati storici mostreranno l’evoluzione delle tecniche di lavorazione del vetro, dalle origini ai giorni nostri. Www. Montagnedivetro. It
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ALTO ADIGE / PLAN DE CORONES: CHIESE E CAPPELLE, CASTELLI E ROVINE IN ARMONICO DIALOGO CON LA NATURA
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Chiese e cappelle, castelli e rovine, l’area del Plan de Corones è ricca di tesori d’arte. Sono testimonianze del passato e della devozione e sono sempre in armonico dialogo con la natura circostante. La chiesa parrocchiale di San Sigismondo è uno dei monumenti artistici più interessanti dell’Alto Adige. Viene citata per la prima volta nel 1363, ma l’odierna costruzione risale agli anni fra il 1449 e il 1489. L’altare maggiore (1440) è uno dei più antichi e significativi altari a portelle conservatisi in Alto Adige. Il nucleo del castello di Casteldarne, risalente al XII secolo, fu ampliato con due nuove ali nel XV secolo e quindi barocchizzato nel 1732. E’ uno dei pochi castelli che conservano ancora gli arredi originali. La ricca dotazione degli ambienti trasmette ai visitatori l’immagine di una splendida residenza barocca. Per informazioni: Castello di Casteldarne, tel. 0474. 565221, oppure Associazione Turistica di Chienes, tel. 0474. 565245. Opulenta: la chiesa parrocchiale di San Vigilio. Una chiesa barocca con campanile gotico: le finestre del soffitto sono opera dell’allora direttore dell’Accademia d’Arte d’Augsburg, Matthäus Günther. Imponente, Castel Welsperg: su uno sperone di roccia a picco troneggia il castello di Monguelfo con il suo alto mastio, la cui costruzione ebbe inizio nel 1126 e fu ultimata nel 1140. Nel XV e XVI secolo il castello originario fu notevolmente ampliato e ristrutturato. In qualità di vassalli, con una saggia politica matrimoniale, un’abile attività nei settori del commercio, delle miniere e dell’amministrazione e ricoprendo alte cariche e privilegi, i Signori von Welsperg aumentarono il loro patrimonio e la loro importanza. Oggi è un apposito curatorio a occuparsi del mantenimento del maniero e della sua rivitalizzazione come sede di concerti e mostre. Presso il castello c’è anche il “percorso didattico Castel Welsperg“ che comprende Monguelfo e i ruderi di Castel Thurn. Lungo l’itinerario, gli scolari, le associazioni del paese e l’ufficio forestale hanno allestito dei punti salienti, in parte allegri, in parte imponenti e talvolta sorprendenti. Per informazioni: Associazione Turistica di Val Casies–Monguelfo–Tesido; ufficio di Monguelfo, tel. 0474. 944118. Una collina boscosa, una corte suggestiva, una locanda, questo è Castel Neuhaus, più grazioso che imponente e ciò nonostante ha ospitato degli spiriti eccelsi: il menestrello Oswald von Wolkenstein trascorse qui diversi anni della sua vita avventurosa agli inizi del XV secolo e il famoso poeta americano Ezra Pound trovò qui rifugio insieme alla sua famiglia durante la seconda guerra mondiale. Per informazioni: Associazione Turistica di Gais-Villa Ottone, tel. 0474. 504220. La chiesa di S. Giorgio a Tesido è a pianta quasi quadrata con abside sporgente semicircolare. La massiccia parte inferiore della costruzione è ancora in stile romanico, mentre quella superiore ha già una volta gotica a costoloni. Il parroco Oberhammer introduce, ogni mercoledì nel corso di una visita guidata, i visitatori nel mondo dell’arte sacra. Per informazioni: Associazione Turistica di Val Casies–Monguelfo–Tesido; ufficio di Tesido, tel. 0474. 950000. ITINERARIO ARCHEOLOGICO SUL “SONNENBURGER KOPF” – Questo percorso didattico conduce il visitatore su luoghi storicamente importanti e in zone di scavo sul colle denominato “Sonnenburger Kopf”. Il sentiero, partendo da S. Croce o Castel Badia, porta sulle tracce d’insediamenti dell’età del bronzo, del ferro, d’età romana e del tardo antico. Per seguire la storia umana passo per passo. Per informazioni: Associazione Turistica di San Lorenzo, tel. 0474. 474092. Www. Kronplatz. Com - www. Suedtirol. Info
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LOMBARDIA / LODI: PREMIATI COL MARCHIO DI ECCELLENZA 18 RISTORANTI E 7 ALBERGHI
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Lo scorso 28 maggio, 18 ristoranti e 7 alberghi lodigiani sono stati premiati durante una cerimonia tenutasi alla Camera di Commercio di Lodi, presenti il presidente dottor Enrico Perotti, l’assessore provinciale Mauro Soldati, il Presidente dell’Unione del Commercio della provincia di Lodi Francesco Nichetti e il dottor Piero Zagara, direttore del Progetto Isnart (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche) che da diversi anni sviluppa in collaborazione con il sistema camerale l’iniziativa “Marchio di Qualità” con l’obiettivo di fornire una valutazione oggettiva dei servizi proposti in ambito turistico dalle singole imprese (alberghi, ristoranti, agriturismi, bed & breakfast…). “La prima strategia per sostenere il turismo lodigiano è promuovere la qualità”, ha detto in apertura del proprio intervento il presidente della Camera Enrico Perotti, che oltre a fornire una sintesi dell’andamento dell’economia provinciale ha segnalato le importanti iniziative in corso, in grado di dare un’ulteriore impulso alle imprese che stanno scommettendo sulla qualità e sulla ospitalità. L’iniziativa “Il Marchio di Qualità”, promossa per la terza volta dalla Camera di Commercio di Lodi, è stata fortemente sostenuta dagli operatori del settore turistico, della ristorazione e alberghiero. Essa ha assunto un interesse particolare soprattutto alla luce di una più ampia strategia messa in campo dall’ente camerale e dalla Provincia per dare maggiore attrattiva al sistema al comparto turistico lodigiano, attraverso lo sviluppo di obiettivi coerenti che ne valorizzino e ne incentivino le potenzialità. All’illustrazione delle finalità e dei risultati ha fatto seguito la consegna dei “Quality Restaurants” e dei “Quality Hotels” ai 18 ristoranti e ai 7 alberghi che hanno superato brillantemente il processo valutativo. Hanno ottenuto il marchio “Qualità Restaurants”: Del Sole (Maleo), Leon D’Oro (Maleo), Tre Gigli all’Incoronata (Lodi), Trattoria del Cacciatore (Tavazzano con Villanesco), La Quinta (Lodi), Isola Caprera (Lodi), Coralli 1876 (Casalpusterlengo), Leoncino (Codogno), Osteria San Ambrogio (San Colombano al Lambro), Gerette (San Colombano al Lambro), La Colombina (Bertonico), Tenuta del Boscone (Camairago), Osteria di Cologno (Casalmaiocco), Canda L’Uga (Codogno), Trattoria Bocchi (Comazzo),), S. Rocco (Sant’Angelo Lodigiano), Osteria Perbacco (Cavenago d’Adda) e Trattoria Torretta (Lodi). I 7 alberghi che hanno confermato di possedere i requisiti oggettivi e ai quali è stato consegnato il “Quality Hotel” sono: UNA Hotel Lodi (Lodi), Albergo San Rocco (Sant’Angelo Lodigiano), Hotel Concorde Lodi Centro (Lodi), Albergo Anelli (Lodi), Hotel Europa (Lodi), Hotel Castello (Lodi), Hotel Napoleon (Tavazzano con Villavesco). . |
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TRENTINO / OSTERIA TIPICA TRENTINA, UN MARCHIO PER RISTORANTI E TRATTORIE CHE PORTANO A TAVOLA L’ECCELLENZA LOCALE
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Partire alla scoperta delle radici più profonde di un territorio, assaporarne a tavola le tradizioni e la cultura concedendosi un pranzo o una cena è uno dei modi più piacevoli per conoscere una terra, la sua gente, le sue consuetudini. In Trentino tappe obbligate di questo percorso sono i locali che aderiscono all’Osteria Tipica Trentina, il club di prodotto che certifica la qualità dell’offerta enogastronomica. Sono 60 i locali che si impegnano a utilizzare prodotti di esclusiva origine trentina, dall’acqua al vino, dai salumi ai formaggi, dalla farina all’olio extra vergine di oliva, dalla frutta al miele, fino alle confetture, tutti certificati per qualità e genuinità. Sulle loro tavole si possono degustare le ricette della tradizione, che valorizzano nel migliore dei modi i prodotti tipici. Accanto alle pietanze anche un’accoglienza di qualità: personale preparato per rispondere e soddisfare ogni curiosità sui prodotti e il territorio, ambientazioni con atmosfere gradevoli e spazi adeguati e, infine, la possibilità di trovare materiale informativo. Questo club di prodotto è frutto dell’impegno dei ristoratori e degli albergatori trentini, dei produttori, della Provincia Autonoma di Trento e della Camera di Commercio I. A. A. Di Trento. Imbattersi in uno di questi locali non è difficile: le osterie tipiche, infatti, sono presenti su tutto il territorio e sono facilmente riconoscibili grazie al marchio che ritrae un piatto fumante accanto ad un bicchiere, sullo sfondo, appena accennato, di cime montuose. Www. Trentino. To
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PRESENTATO UFFICIALMENTE IL PROGETTO “LA VIA CAROLINGIA”, UN ITINERARIO CULTURALE SULLE TRACCE DELLA STORIA CHE INCLUDE ANCHE RIETI E FARA SABINA |
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Già itinerari quali il Cammino di Santiago, la Via Francigena, Il Cammino di Francesco hanno affascinato centinaia di turisti. A questi famosi e frequentati percorsi si aggiunge ora La Via Carolingia, presentata ufficialmente a Mantova nei giorni scorsi, e che include nel tracciato anche il comune di Rieti e quello di Fara Sabina (il viaggio si compone di 25 tappe e tocca, oltre al territorio della provincia reatina, grandi capitali Europee e centri minori, attraverso città di indescrivibile bellezza quali Magonza, Paderborn, Coblenza, Strasburgo, Tours, Basilea, Lugano, Bergamo, Bondeno, Mantova, Ravenna, Pesaro, Assisi, Spoleto, Nocera Umbra, Farfa, Roma). La Via Carolingia, che ha ottenuto l’ufficialità da parte del Consiglio d’Europa, ripercorre le tappe del viaggio che Carlo Magno, re dei Franchi, intraprese da Aquisgrana a Roma per essere incoronato, da Papa Leone III, Imperatore del Sacro Romano Impero (nella notte di Natale dell´800) e mira a valorizzare sotto il profilo culturale, turistico ed economico l’intero tragitto. Alla prima riunione del tavolo tecnico hanno partecipato Tersilio Leggio, presidente dell´Associazione Via Carolingia (con l’obiettivo di coordinare il progetto in modo organico), che ha illustrato le azioni e le attività del progetto nell’arco del 2007, il Dipartimento per i beni culturali e paesaggistici, l´Azienda di Promozione Turistica della Provincia di Rieti insieme a Comuni Italiani e stranieri situati lungo il percorso storico della Via Carolingia. Nei prossimi mesi sono previsti altri incontri per promuovere il percorso carolingio come itinerario culturale che, creando un collegamento ideale fra i Comuni Italiani, Svizzeri, Belgi, francesi e Tedeschi che si trovano lungo il tracciato, ne valorizzi gli aspetti turistici oltre a quelli di rilevante patrimonio culturale e paesaggistico. L’inziativa e il programma definitivo sarà visibile sul sito web multilingue www. Viacarolingia. It, al momento in fase di aggiornamento. INFO: APT Rieti; Tel: 0746/201147; www. Apt. Rieti. It
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