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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Giugno 2007
ORDINE GIORNALISTI LOMBARDIA, FORMIGONI: AUGURI AL NUOVO PRESIDENTE LETIZIA GONZALES ELETTO VICEPRESIDENTE STEFANO GALLIZZI  
 
Milano, 11 giugno 2007 - "Un sincero augurio di buon lavoro a Letizia Gonzales e al nuovo Consiglio". Inizia così il messaggio inviato da Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia, a Letizia Gonzales, eletta il 7 giugno sera nuovo presidente dell´Ordine dei Giornalisti della Lombardia. "Consapevole che la professione del giornalista - prosegue il presidente Formigoni - riveste un ruolo sempre più importante all´interno di tutti i settori della nostra società, auguro buon lavoro e confermo tutta la collaborazione di Regione Lombardia al presidente Letizia Gonzales e al nuovo Consiglio dell´Ordine". Consapevole del nuovo ruolo, e delle difficoltà che sta attraversando la categoria, Stefano Gallizzi ha sottolineato il suo impegno ad affrontare ogni argomenti in maniera collettiva e condivisa. .  
   
   
IL COMUNICATTIVO: QUANDO A COMUNICARE SONO I MARZIANI  
 
Roma, 11 giugno 2007 - Temi e ospiti dall’11 al 15 giugno Lunedì 11 giugno: “Quando a comunicare sono i marziani” Roberto Pinotti, sociologo, giornalista e scrittore, direttore e del Centro ufologico nazionale Massimo Polidoro, giornalista e scrittore, segretario nazionale e cofondatore del Cicap (Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale). Per la rubrica "Il Comunicattivo in direzione", ideata per illustrare i compiti, lo stile e le finalità che diversificano i vari media italiani interviene il direttore del mensile "Focus" Sandro Boeri. Non sappiamo se esistono prove scientifiche, inconfutabili, della loro presenza, ma se anche non ci fossero loro, gli extraterrestri, creature fantastiche, hanno dimostrato di essere degli ottimi comunicatori perché riescono a entrare nella nostra parte irrazionale, quella del sogno a occhi aperti. È dal 1947 che si parla di loro, da quando un uomo d’affari americano, a bordo del suo aereo, notò 9 velivoli strani sul monte Rainier, negli Stati Uniti e, a distanza di dieci giorni, si verificò il primo avvistamento di Ufo in Italia. Da allora fu tutto un susseguirsi di dischi volanti, navette spaziali e omini verdi. Nei decenni che seguirono molti Paesi crearono un proprio Centro di studi spaziali per catalogare e analizzare i fenomeni aerospaziali non identificati. In Francia l’ente di studi spaziali ha pubblicato su Internet una prima parte delle indagini svolte su oltre 1600 casi di avvistamento di Ufo sul territorio francese. Ma non sono soltanto semplici cittadini coloro che avvistano gli Ufo. Secondo il Centro italiano studi ufologici il catalogo internazionale contiene un migliaio di avvistamenti di Ufo fatti da astronomi. La casistica ufologia italiana raccolta dal Centro studi registra circa 15 mila segnalazioni di avvistamento di fenomeni aerei anomali raccolte in cento anni. Di queste oltre il 90 per cento trova una spiegazione in termini convenzionali. Ma è il restante 10 per cento quello che mette addosso un’inquietudine non scevra da suggestioni paranormali. Del resto, è tutto il mondo dell’irreale ad attirare l’attenzione. Ben due italiani su dieci si rivolgono almeno una volta all’anno ai maghi ai quali chiedono previsioni in amore, denaro e salute. E poi ancora, l’eliminazione di presunti malocchi, talismani, filtri d’amore. Quasi tutti conoscono il proprio segno zodiacale e il 45 per cento della popolazione crede nelle capacità extrasensoriali di individui particolarmente dotati. Martedì 12 giugno: “Università italiana: bocciata!” Antonella Rossi, direttore “Il sole 24 ore Formazione”. Dario Biocca, docente di storia del giornalismo e coordinatore didattico della Scuola di giornalismo radiotelevisivo di Perugia. Mario Caligiuri, docente di Pedagogia della comunicazione università della Calabria e La Sapienza di Roma. I giovani laureati italiani sono portatori di tutte le insicurezze e contraddizioni del nostro tempo. Vivono in prima persona le incertezze di una società in affanno che ha smarrito il proprio ruolo di guida. A partire dall’università che sembra non riuscire più ad accompagnare i giovani verso traguardi culturali e professionali. Secondo un’indagine del mensile “Campus” su mille nuovi iscritti all’università ben il 72 per cento è convinto che troverà un lavoro non per la laurea acquisita, ma grazie alla raccomandazione di una conoscenza giusta. E anche la scelta del corso di laurea segue questa convinzione tanto che viene selezionato dallo studente per motivi diversi da quelli dell’interesse personale per un certo percorso accademico. Sulla stessa linea è la scelta dell’università. Il 32 per cento predilige la facoltà considerata facile e il 27 per cento quella più vicina a casa. Insomma, gli studi universitari nella maggior parte dei casi cominciano senza una autentica spinta emozionale verso il tipo di studi prescelto e senza un obiettivo professionale chiaro. Le università, da parte loro, offrono un firmamento inestricabile di offerte che gettano nel panico e nella più grande confusione gli studenti che devono scegliere quel percorso che sarà poi determinante per il loro futuro. Fino agli anni ’50 le università italiane erano 27, alle soglie del 2000 assommavano a 41. Poi, l’uragano. Sono dilagate, arrivando a 78 a cui si devono aggiungere le private e le 11 telematiche. E siamo a 94 atenei certificati e una miriade di altri privi del certificato di garanzia. Il guaio è che il via libera alla moltiplicazione degli atenei è stato dato senza aver prima abolito il valore legale del titolo di studio il che comporta un sacrificio di risorse per le università serie, quelle che fanno onore all’Italia e da cui escono laureati altrettanto seri, e che si vedono costrette a entrare in concorrenza con strutture dell’ultima ora. Così, una laurea alla Normale di Pisa ha lo stesso valore legale di quella presa in una università assai meno prestigiosa. Ma a dare meglio l’idea della confusione e degli sprechi vale forse ricordare che in 37 corsi universitari c’è un solo iscritto per corso, poi ce ne sono dieci dove gli iscritti sono due e altri dieci con 3 studenti mentre 15 corsi hanno 4 studenti e così via per centinaia corsi di laurea con uno spreco di denaro pubblico che potrebbe essere utilizzato per università più meritorie. La conseguenza è che facciamo una figuraccia anche all’estero. L’ocse, il commissariato europeo per l’ istruzione, per il secondo anno consecutivo ha bocciato l’Italia per il suo sistema d’istruzione che risulta molto costoso e dagli scarsi risultati. L’ocse ci ricorda che tra i 30 Paesi membri siamo in coda alla classifica. Mercoledì 13 giugno: “L’italia ha bisogno di scrittori o di lettori?” Fabrizio Felici, presidente Felici editore, Gianni Gremese, presidente Gremese Editore, Per la rubrica "Sulla cresta dell´onda" interviene il critico radiotelevisivo del quotidiano "Il Giornale", Massimiliano Lussana. Igor Righetti propone uno dei personaggi da lui ideati e interpretati: il signor Mario S. Di professione nuovo povero. In Italia escono 145 libri al giorno, in Germania 203, in Gran Bretagna 344. Da noi, quindi, si pubblicano meno libri rispetto ad altri Paesi europei ma è pur vero che si tratta comunque di cifre di tutto rispetto essendo il nostro un Paese in cui si legge poco tanto che il 55 per cento della popolazione non ha letto nemmeno un libro nell’ultimo anno. Ma la situazione editoriale è molto variegata. Ci sono gli editori piccoli e medi che registrano un aumento nella loro produzione, ma alla grande editoria i libri si sono ristretti. Ci sono poi i libri che non approdano negli scaffali. Nel 2006 il fatturato per la vendita in Internet dei libri ha toccato la soglia dei 25 milioni di euro. E la fotografia dell’Istat denuncia che la quota di libri venduti in libreria è calata di 8 punti in percentuale. È salita, invece, la quota di volumi venduti in allegato a un periodico o a un quotidiano. Enciclopedie, manuali e romanzi hanno spopolato e continuano a spopolare nelle edicole. Ma sembra che anche per i cosiddetti collaterali sia cominciata la crisi forse perché gli italiani hanno riempito tutti gli spazi destinati ai libri. Giovedì 14 giugno: “L’italia coperta di amianto e lo Stato resta a guardare” Ermete Realacci, presidente Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei deputati; Emilio Bonifazi, sindaco di Grosseto; Marino Artusa, assessore all’Ambiente e tutela del territorio, protezione civile e politiche per la montagna della regione Toscana; Antonio Menga, tenente colonnello comandante del gruppo Roma carabinieri per la tutela dell’ambiente (Noe). La nostra è l’era della comunicazione. Grazie alle nuove tecnologie e a Internet non c’è angolo di mondo, non c’è questione di interesse pubblico che possa rimanere celata. Tra i tanti problemi che investono l’umanità c’è l’inquinamento ambientale. Il cambiamento del clima, dovuto in gran parte agli umani, ha attivato uno stato di allerta in tutto il Pianeta e gli incontri tra i capi di Stato per cercare di trovare linee di condotta univoche si stanno infittendo. L’attenzione verso l’ambiente compromesso non è un problema di oggi, sono molti anni che nei Paesi occidentali si attuano monitoraggi ambientali. Ed è così che, nel tempo, sono stati eliminati alcuni prodotti pericolosi per la salute e per l’ambiente. Tra questi figura l’amianto, in tutte le sue componenti, che la Comunità europea, con una sua legge, ha messo al bando. Ogni Paese aderente ha provveduto a legiferare per il proprio territorio nazionale per regolare la cessazione dell’impiego dell’amianto. La legge italiana fu promulgata nel 1992. Nei suoi articoli la normativa prevede il divieto di commercializzazione di prodotti o manufatti contenenti anche in parte amianto come le coperture di edifici e quindi l’impossibilità di vendere questi fabbricati. Nella legge vengono anche date precise disposizioni affinché le unità sanitarie locali possano predisporre una serie di misure di controllo e di interventi quali il censimento degli edifici con parti in amianto. Ricordando sempre che l’amianto è considerato prodotto tossico-nocivo pericoloso per la salute. Dall’approvazione della legge sono passati 15 anni. L’amianto non viene più estratto, i prodotti contenenti amianto non sono più commercializzati e le pericolose coperture in cemento-amianto, meglio conosciute con il nome di eternit sono state sostituite o bonificate. Questi erano i presupposti della legge, ma l’amianto continua a ricoprire l’Italia senza che nessuno intervenga. Venerdì 15 giugno “Sport contro il mal di vivere” Yuri Chechi, consigliere per lo sport del ministero per le Politiche giovanili e le attività sportive Ugo Simoni, dirigente sportivo; Per la rubrica "Senza permesso" interviene il caporedattore del settimanale Radiocorriere Tv, Enrico Peverieri. Per la rubrica “Il libro ad alto tasso comunicativo” lo stilista Alviero Martini parla del suo libro “Un sogno, il mondo in valigia” (Salani editore). È lo sport la carta vincente contro i fenomeni di apatia, droga e bullismo. Ovunque si sono attivate associazioni e scuole. Tutti tendono a promuovere la socialità e la competizione motivata da un sano spirito di affermazione di se stessi. Si è riscoperto, insomma, ciò che si sapeva da sempre e cioè che il gioco è alla base dello sviluppo psico-fisico dei giovanissimi. Le attività motorie possono contribuire allo sviluppo dell’autonomia personale, condizione necessaria per lo sviluppo di una coscienza civica. Ma l’agone sportivo fa bene anche agli adulti. È molto meglio sfidarsi in una disciplina sportiva che manifestare aggressività contro chi la pensa diversamente. Ed è anche un modo per incontrarsi, per riconoscersi nella specie umana. A Roma, per esempio, la comunità omosessuale ha dato vita al primo torneo internazionale di nuoto aperto a tutte le tendenze sessuali. L’iniziativa, promossa dall’Agenzia per lo sport della regione Lazio è nata da un’idea del Gruppo Pesce di Roma, un’associazione nata per promuovere una cultura dell’integrazione omosessuale anche nella pratica sportiva. La manifestazione romana prevede molte competizioni tra squadre omo ed eterosessuali. E sempre a Roma, come in tante altre città italiane, alcuni istituti scolastici hanno aperto le palestre per insegnare le arti marziali. Si tratta di un progetto sistemico contro il bullismo. Gli operatori sono convinti che quello di apprendere il karate sia un ottimo sistema per aumentare nei ragazzi la fiducia in se stessi, fondamentale per fronteggiare il bullismo. Lezioni, insomma, che vogliono aiutare i ragazzi a gestire la rabbia rafforzando la propria personalità. .  
   
   
LANCIA, ARRIVA LA YPSILON SPORT MOMODESIGN. CATTIVA.  
 
 Torino, 11 giugno 2007 - A Lancia viene da sempre riconosciuta un’estrema cura nei dettagli, un inconfondibile stile italiano e l’eleganza dei propri modelli. Con Ypsilon Sport Momodesign si aggiunge un segno tangibile di temperamento: una vettura dalle linee accattivanti, dettagli Momodesign, un assetto sportivo e un motore da 105 cavalli, “il piccolo diesel più potente della sua categoria”. Ypsilon Sport Momodesign è lanciata con uno spot ideato dall’agenzia Armando Testa, autrice di tutte le ultime campagne Lancia caratterizzate dalla ricerca della serialità, con elementi distintivi e unici che le rendono immediatamente riconoscibili e apprezzate dal pubblico e dalla critica come dimostrano i riconoscimenti ricevuti. E’ utilizzato il nuovo logo Lancia che compare per la prima volta proprio su Ypsilon Sport. Interpreti ancora lo stilista Stefano Gabbana e la modella Madalaine Hjort, protagonisti di un appassionato bacio nella “puntata” precedente. Anche nel nuovo spot vengono ribaditi i codici linguistici della comunicazione di Lancia: l’assenza di colonna sonora, l’uso di un sound design molto curato e di grande effetto, toni in bianco e nero, immagini raffinate e soprattutto desiderio di stupire. Il film – girato sull’isola di Lanzarote (nell’arcipelago delle Canarie) con un approccio ironico ma sempre nel rispetto dello stile Lancia – è il sequel del precedente in cui Gabbana incontra un angelo dalle ali nere e lo porta via a bordo di una New Ypsilon. E a bordo di una New Ypsilon li ritroviamo, una Ypsilon b-colore giallo e grigio antracite, aggressiva e scattante. Con loro un gruppo di angeli modelli, elegantemente vestiti di bianco e dotati di grandi ali bianche che aspettano l’autobus a una fermata nel “mezzo del nulla”. Numerosi stacchi tra l’auto e i modelli in attesa sottolineano le prestazioni dell’auto e la parodia volutamente ricercata. La scelta di un approccio più ironico è frutto della volontà di usare un linguaggio più mirato, dedicato a un pubblico molto giovane, desideroso di un’auto per farsi notare ma anche per divertirsi. Tra le righe, un messaggio in linea con il problema delle icone della moda, di un’estetica ricercata dai giovanissimi che in questo spot viene simpaticamente presa in giro. Dopo una frenata e uno sguardo d’intesa con l’ex angelo nero al suo fianco, Gabbana affonda sull’acceleratore e la Ypsilon schizza in una folle corsa verso la fermata del bus, con gli angeli che subiranno inesorabilmente il passaggio dell’auto, rimanendo coperti delle sole ali. In chiusura il claim “New Ypsilon Sport Momo Design. Cattiva”. La campagna è stata ideata sotto la direzione creativa di German Silva in collaborazione con Erik Ravelo (art director), Viviana Bruno (copywriter) e Davide Pallavicini (art director) ed è stata prodotta dalla casa di produzione Lacasa Film con la regia di Ago Panini, la direzione della fotografia di Paolo Caimi e la post produzione di Buf Parigi (Batman, Alexander, Harry Potter, Fight Club…). La campagna è partita il 30 maggio su internet, il 3 giugno sulle tv musicali e dal 10 giugno sarà possibile vederla anche sui principali canali televisivi. Sviluppate anche campagne stampa, affissioni e radio. .  
   
   
CINEMALAVORO: IL 13 E 14 GIUGNO RASSEGNA CINEMATOGRAFICA PRESSO LA CASA DEL CINEMA. CONVEGNO CON CESARE DAMIANO  
 
Roma, 11 giugno 2007 - Cinemalavoro è il titolo della Rassegna di due giorni, promossa dal Ministero del Lavoro, insieme alla Casa del Cinema e al Museo Nazionale del Cinema di Torino. Si tratta di una selezione di pellicole sul mondo del lavoro, realizzata prevalentemente con film che si sono aggiudicati il Premio Cipputi, nell’ambito del Torino Film Festival. La casa del Cinema, a Roma - Largo Marcello Mastroianni, 1 - ospiterà il “cartellone”, che prende il via il 13 giugno alle ore 16,00 con la proiezione di Terra di Mezzo di Matteo Garrone. Seguita, alle 17,30, da L’uomo flessibile di Stefano Consigli, e alle 18,30 da Risorse Umane, di Laurent Cantet. La prima giornata si conclude, alle ore 21, con Il mio paese, di Daniele Vicari, che ha vinto il David di Donatello come miglior film-documentario 2006-2007. Alla fine della proiezione il regista incontra il pubblico presente in sala. Il 14 giugno il ministro Cesare Damiano partecipa al convegno “Cinema al Lavoro”, preceduto, alle 10,30, dal cortometraggio Trevirgolaottantasette, di Valerio Mastandrea. Partecipano: Felice Laudadio, Alberto Barbera, Claudio Cappon, Paolo Ferrari, Valerio Mastandrea, Guido Chiesa, Daniele Vicari, Stefano Consiglio, Mimmo Calopresti e Altan. Il dibattito, condotto dal giornalista del Corriere della Sera, Paolo Conti, affronta il rapporto tra il lavoro e il cinema, che con qualche lodevole eccezione, ha smesso da anni di occuparsene, mentre un tempo era un tema centrale della produzione culturale, anche televisiva. L’auspicio è che cinema e tv tornino a raccontare il lavoro nelle sue trasformazioni e nelle sue difficoltà. .  
   
   
CINEMADEINLAZIO: FESTIVAL DEDICATO AI TERRITORI  
 
Roma, 11 giugno 2007 -  Si svolgerà a Monterotondo (Roma), dal 22 al 30 settembre, la 2° edizione di Cinemadeinlazio, il festival degli audiovisivi ambientati nel territorio laziale. Promosso dall´associazione culturale La Fornace e dal Comune di Monterotondo, in collaborazione con l´Assessorato alla cultura della Regione Lazio, il Festival pone al centro della sua riflessione la nozione di territorio, l´insieme di risorse umane, culturali, industriali, storiche e paesaggistiche che ha reso la regione Lazio uno dei grandi territori della cinematografia mondiale. Primo tra gli obiettivi di Cinemadeinlazio e´ quindi dare rilievo alla migliore produzione audiovisiva laziale. Anche quest´anno il festival lancia i concorsi Lungolazio, dedicato ai lungometraggi, e Doc Cortolazio, riservato ai documentari e ai cortometraggi di ambientazione laziale, con termine di scadenza il 20 agosto. La novita´ di questa edizione, e´ che la rosa degli 8 film in concorso per Lungolazio, sezione curata dal giornalista Franco Montini, sara´ selezionata da un comitato scientifico presieduto dal critico Morando Morandini, dal location manager Bruno Rosa, dalla scenografa Paola Comencini, dal compositore Carlo Siliotto, dall´architetto e fotografa Patrizia Nicolosi e dal filosofo Lucio Saviani. Il comitato scientifico è composto da personalita´ provenienti da diversi ambiti disciplinari, ma sensibili nel loro lavoro alle problematiche del luogo. I film selezionati saranno giudicati da una giuria popolare che designera´ il vincitore. .  
   
   
DUE "CORTI" PUGLIESI AL DAVID DI DONATELLO: “MERIDIONALI SENZA FILTRO” E “LA CENA DI EMMAUS”  
 
Bari, 11 giugno 2007 - I lavori sono stati presentati dall’assessore alle Politiche giovanili, Guglielmo Minervini e dall’assessore alle Attività culturali, Silvia Godelli insieme agli autori, ai produttori e ad alcuni attori. Alla conferenza stampa hanno assistito anche l’on. Giusi Servodio e l’europarlamentare Andrea Losco. “Voglio dare il giusto risalto – ha detto Minervini – a un piccolo evento, quello di due giovani talenti che esprimono la carica di energia di un territorio, finora affidata alla spontaneità. I due registri rimpinguano la già folta schiera di artisti pugliesi affermati a livello nazionale negli ultimi anni, come Winspeare, Piva o Rubini, ma anche come lo stesso Pippo Mezzapesa che due anni fa vinse il primo premio al “David di Donatello” con “Zinanà””. “Adesso – ha proseguito – Minervini – questo indicatore delle risorse giovanili deve essere utilizzato per valorizzarne la creatività e diventare un pezzo tra i più qualificati del nostro sistema economico”. L’assessore Godelli ha poi ricordato come si stia procedendo a riforme strutturali come “il varo della Film Commission, il regolamento sulle sale cinematografiche, il progetto di polo del digitale e dei mestieri audiovisivi. Si tratta di un nuovo modo di lavorare, che punta alla promozione di nuovi talenti. Ad esempio, con il regolamento della legge sullo spettacolo, ci saranno bandi per i soggetti che operano professionalmente nel settore. I bandi saranno triennali e punteranno al consolidamento delle prospettive occupazionali anche se per piccoli numeri. Saranno però professionalità in grado di operare anche furori dai confini regionali. I “corti” di Bia e Corvaglia saranno proiettati stasera al castello di Monopoli nell’ambito del Forum Giovani e presentati nazionalmente a Roma, al Campidoglio il 14 luglio. Di seguito, le schede con sinossi. Schede Cortometraggi - Titolo originale Meridionali Senza Filtro Anno di produzione 2006 Nazione film Italia Durata film 20 minuti Lunghezza 567 mt Velocità 24ft/s Sonoro Dolby St Mascherino 1. 85 Sceneggiatura Michele Bia Attori protagonisti Franco Ferrante Nicola Giustino Francesco Lorusso Direttore della fotografia Roberta Allegrini Montaggio Annalisa Forgione Musiche Davide e Massimo Laneve Genere Commedia Regia Nome e Cognome Michele Bia Indirizzo Via Santa Teresa, 7 – cap. 70026 – Modugno (Ba) Nazione Italia Produzione Società di produzione Ass. Cult. “La Pecora Nera”. Festival In Cui E’ Stato Selezionato Corto Imola Corto Dorico 60 Edizione Festival del Cinema di Salerno Saracinema Potenza Film festival (sezione internazionale) Tirana International Film Festival (sezione internazionale) Ciak in Puglia Miff (sezione internazionale) New York Short Film Festival “Le trottoir in corto” Video Festival Città D’imperia Inventa un film Valsusa Film Fest Vitamine Storie in compresse Fronte del corto La cittadella del corto Martelive Candidato al Premio David di Donatello Corti da Sogno Antonio Ricci Premi David di Donatello 2007 Miglior Cortometraggio Premio Speciale della Giuria a “Ciak in Puglia” Premio del Pubblico a “Corto Dorico” Menzione speciale a “Corto Imola” Premio Miglior Corto a “Le trattori in corto” Secondo Premio Valsusafilmfest . Sinossi In una grigia e pesante giornata di Novembre tre uomini viaggiano sulla strada che dalla Puglia porta in Basilicata. Fajele, il fratello maggiore, deve sposarsi con una ragazza che abita in un paese dalla rinomata fama iettatoria. Per l’occasione ha portato con sé il fratello minore, Nicola, e suo padre, un uomo di settanta anni, da poco operato al cuore. Scheda Tecnica La Cena Di Emmaus Copertino (2006) – Pellicola 35 mm – 11 minuti Interpreti Riccardo Guida e Massimiliano Taurino Regia Josè Corvaglia Produzione Gianluca Arcopinto Produzione esecutiva Gianfilippo Pedote Sceneggiatura Josè Corvaglia e Jacopo Riccardi Fotografia Josè Corvaglia e Raffaello Vetrugno Montaggio Andrea Facchini e Lina Dell’acqua Musica Jacopo Riccardi Scenografia Pamela Riccardi. Sinossi: Giocare a nascondino e ritrovarsi in una terra dove nascondersi diventa una necessità: è questo l’atroce destino che spetta a Mattia. Nascosto tra gli scaffali di un centro commerciale, Mattia, sta semplicemente giocando a nascondino con i suoi amici, quando viene sorpreso da un commesso che lo trascina nel magazzino. Ma è un magazzino? Quale segreto nasconde questo luogo? Chi è veramente il commesso? Concorsi Vinti: Filmmaker 2006 di Milano Premio Kodak per la miglior sceneggiatura Euganea Movie Movement 2006 di Monselice (Padova) Premio del Pubblico e Menzione Speciale della Giuria Lucania Film Festival 2006 Primo Premio Sezione Internazionale Autumun Film Festival Verona 2006 Primo Premio per il Miglior Cortometraggio e Menzione Speciale Per Il Montaggio In Concorso: Batik Perugia 2006 Milano Film Festival 2006 Sedicicorto - Forlì 2006 Lucca Film Festival 2006 Asolo Art Film Festival 2006 (unico italiano nella sezione Arte, insieme al film di Franco Battiato). Visioni italiane - Bologna 2006 Med Film Festival - Roma 2006 Sulmona Film Festival 2006 (unico cortometraggio nella sezione Triplo Ovidio). L’ Aquila Corto Film Festival 2006 “Che futuro ha il cortometraggio”. Tavola rotonda con Cecilia Dazzi, Paolo Sassanelli, Stefano Chiantini, Serafino Murri, Gionata Zarantonello. Introduzione e conclusioni di Luca D´ascanio. Coordina: Patrizio Iavarone (Presidente Sulmonacinema). Visione di: Alice, Ciao Amore e La Cena di Emmaus. Cortodorico - Ancona 2006 Alpeadria - Trieste 2007 Sonar Film Festival - Firenze 2007 Istituto Niels Stensen Liguria 2007 Syracuse International Film & Video - New York 2007 Capalbio Cinema International – Toscana 2007 Candidato Nella Cinquina Dei Finalisti Nella Sezione Miglior Cortometraggio Al David Di Donatello - Roma 2007 .  
   
   
“LIBRO PARLATO PER I CIECHI DEL TRENTINO”: GLI SFORZI DELLA COLLETTIVITá PER UN DIRITTO DI CITTADINANZA ESTESO A TUTTI  
 
Trento, 11 giugno 2007 - La Provincia autonoma di Trento, insieme al Comune del capoluogo, alla Co. F. As. (Compagnie Filodrammatiche Associate del Trentino) e ad altri 17 firmatari (in prevalenza Lions Club) ha sottoscritto l’ 8 giugno il protocollo d’intesa per l’attuazione del progetto “Libro parlato per i ciechi del Trentino”. La cerimonia si è svolta nella Sala di Rappresentanza di Palazzo Geremia, alla presenza della vicepresidente della Provincia Margherita Cogo, del sindaco Alberto Pacher, del presidente della sezione provinciale Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti, Ferdinando Ceccato, al Governatore distrettuale del Distretto Lions 108Ta1 Claudio Pasini, a Gino Tarter, presidente della Co. F. As. E a Maurizio Ratti (coordinatore per il Trentino del service “Libro Parlato per i ciechi”) anima di questo progetto. Colui che, insieme al presidente Ceccato, ha sensibilizzato tanti soggetti della comunità trentina concretizzando intorno a questa iniziativa sforzi ed entusiasmo di grande efficacia. Helen Keller, Alabama 1880, oltre un secolo fa: forse per molti questo nome è sconosciuto ma non per i ciechi e i Lions Club di tutto il mondo. Divenuta cieca e sorda in tenera età - a 19 mesi - questa donna, nel 1925, nel corso di una vita di grande impegno civile e politico per sostenere le persone con gravi handicap, chiede ai neonati Lions (nascono in America nel 1917) di farsi “cavalieri e portatori di luce” per tutti i ciechi del mondo. Nasce così l’impegno di grande sostegno ai ciechi promosso dai Lions Club internazionali. In Trentino, quest’anno, quest’impegno sì è concretizzato nel progetto “Libro parlato per i ciechi” che consiste nel rendere accessibile a più persone possibile la “lettura parlata” di libri e testi. Il tutto attraverso l’incisione su cd di più titoli possibile per diffonderli gratuitamente attraverso vari canali, primo fra tutti il Sistema bibliotecario trentino. Il progetto coinvolge il Lions Club Trento Host (insieme con i Lions Club Fiemme Fassa; Valsugana; Rovereto Host; Arco Riva del Garda; Rovereto San Marco; Tione Valli Giudicarie Rendena; Rovereto Fortunato Depero), il Service Nazionale permanente “Libro Parlato Lions” (rappresentato da Lions Club Verbania e Chiavari Host e Associazione Libro Parlato Onlus - Centro Operativo “Romolo Monti” di Milano), l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus, Sezione Provinciale di Trento, il Centro Nazionale del Libro Parlato dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus, Comune di Trento, la Co. F. As. - Compagnie Filodrammatiche Associate del Trentino e il Consorzio dei Comuni del Trentino. Il protocollo firmato oggi pomeriggio è stato salutato dalla presenza di tante persone che hanno contribuito a vario titolo e in vario modo alla realizzazione dell’iniziativa. “Un progetto così importante - ha detto la vicepresidente della Provincia autonoma Margherita Cogo - contribuisce non solo a rendere pieno diritto di cittadinanza per tutte le persone cieche e ipovedenti, i dislessici e le persone con gravi difficoltà di lettura (che è cosa ben diversa dalla difficoltà di vista e riguarda una significativa quantità di donne e uomini), ma copre un vuoto lasciato dal mercato. Infatti - ha continuato la vicepresidente - nessun editore ha finora ragionato in questa logica. Per una volta l’ente pubblico, con la collaborazione di Unione Ciechi e Lions Club, arriva prima e contribuisce a rendere attivo un servizio di grande interesse e senso civico”. Il progetto prevede la diffusione nel territorio trentino dell’accesso ai servizi di “Libro Parlato”, servizi che attualmente vengono erogati dalle strutture logistiche della Sede di Trento (competente per il Triveneto) del Centro Nazionale del Libro Parlato dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, e, per conto del Libro Parlato Lions, dalla Sede “Robert Hollman” di Verbania, competente per il Trentino e gestita dal Lions Club Verbania. Si tratta dunque di rendere disponibile alla potenziale utenza il maggior numero possibile di punti di servizio, dislocati presso le biblioteche pubbliche comunali del Sistema bibliotecario trentino - dopo una sperimentazione da attuarsi nella Biblioteca comunale di Trento -, favorendone la fruizione grazie all’attività di consulenza e assistenza dei bibliotecari all’iscrizione ai servizi del Libro Parlato, alla consultazione dei cataloghi delle opere disponibili e all’emissione semplificata e trasmissione delle richieste delle opere scelte dall’utente. Il progetto, grazie alla disponibilità di “donatori di voce” (tantissimi volontari della Co. F. As. ), sta incrementando il patrimonio di audiolibri disponibili attraverso la registrazione di nuovi titoli da rendere disponibili ad entrambe le organizzazioni in vista di una loro integrazione operativa, estesa a livello nazionale. La Provincia autonoma di Trento che attua nelle proprie politiche di promozione bibliotecaria il principio, sancito a livello internazionale dal “Manifesto Unesco per le biblioteche pubbliche”, della massima accessibilità dei servizi di biblioteca per tutti, senza distinzione alcuna, intende prestare particolare attenzione alle speciali esigenze delle persone disabili. In questo contesto la vicepresidente ha puntato l’attenzione sulla necessità di definire il concetto di disabilità: indispensabile riferimento per le questioni riguardanti l’accesso al servizio del libro parlato, l’esenzione dal copyright e la possibilità di usufruire della franchigia postale prevista dalla convenzione mondiale tra i Servizi Postali. “Il problema della franchigia postale - ha detto la vicepresidente Cogo - ci riguarda ancora per poco tempo perché sarà presto superato dalla possibilità, ora in fase sperimentale da parte dei Lions Club, di scaricare i libri parlati direttamente da internet tramite connessioni telematiche su larga banda. Connessioni sulle quali il Trentino sta massicciamente investendo”. Diversa la questione i diritti Siae che è regolata da una una direttiva comunitaria e da integrazioni di un decreto presidenziale 68/2003, nel quale si individuano le categorie di portatori di handicap e si autorizza la riproduzione di opere e materiali protetti ai fini della comunicazione purché non di carattere commerciale. “Ma - ha detto la vicepresidente Cogo - la questione essenziale costituita dall’esenzione dal pagamento del copyright, richiede, per essere risolta, l’emanazione di un decreto ministeriale che stabilisca - attraverso un regolamento - chi ha diritto all’esenzione. Il protocollo firmato oggi pomeriggio, oltre a costituire di fatto un patto per la realizzazione piena di un’iniziativa di grande senso civico, è a disposizione di chiunque, in altre parti d’Italia che voglia impegnarsi in questo senso. “Magari - ha aggiunto la vicepresidente che ha portato il saluto del presidente Lorenzo Dellai e di tutta la giunta provinciale - ottimizzando le prassi di realizzazione”. . .