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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 20 Giugno 2007 |
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WIMAX E DIGITAL DIVIDE “LE TECNOLOGIE RADIO PER IL SUPERAMENTO DEL DIVARIO DIGITALE” IL WIMAX SFIDA IL DIGITAL DIVIDE GEOGRAFICO E CULTURALE |
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Sasso Marconi, 20 giugno 2007 - Come preannunciato il Convegno del 14 giugno 2007 centrato su Wimax e digital divide ha registrato una presenza numerosa e qualificata, oltre ai 26 qualificati relatori della giornata il convegno è stato seguito da una numerosa platea di circa 200 partecipanti tra cui operatori Tlc, Fondazioni e Istituti di ricerca nazionali, ambiti territoriali interessati al tema e coinvolti in sperimentazioni. Dopo il saluto del Sindaco di Sasso Marconi (Città che ha voluto e ospitato per il terzo anno consecutivo un convegno sulle tecnologie senza fili nella lotta contro il divario digitale) il Prof. Falciasecca, Presidente della Fgm e chairman della mattinata è entrato nel vivo della discussione: in collegamento telefonico Francesco Troisi, Direttore Generale Gestione Frequenze del Ministero delle Comunicazioni, ha ribadito l’orientamento del Ministero nel vedere il Wimax quale opportunità per il superamento del digital divide che affligge tuttora l’utente finale (il cittadino). Rassicuranti le tempistiche del tanto atteso bando: la previsione di un mese per la sua uscita (il regolamento è da 4 giorni al vaglio del Ministero), il 2008 come anno di debutto del Wimax. In sinergia con quanto affermato da Francesco Troisi, l’intervento di Luciano Frascà, Direttore Generale Infratel, ha messo in evidenza la situazione di ritardo tecnologico accusata dal nostro paese. La situazione delle infrastrutture in Italia non è infatti confortante: il 12-13% della popolazione risiede in aree rurali e in località di montagna non servite da connettività a banda larga (tasso di penetrazione tra i più bassi in Europa) e solo il 40% dei Comuni del territorio sono attualmente serviti da copertura di tipo Adsl. Un unico imperativo: la banda larga deve essere diffusa a tutti e il Wimax sembra esserne la risposta privilegiata. Sulla stessa linea di pensiero Duccio Campagnoli, Assessore Attività Produttive Regione Emilia-romagna, e Andrea Pontremoli, Amministratore Delegato Ibm Italia, che hanno presentato rispettivamente l’esperienza di ammodernamento tecnologico della regione Emilia-romagna e il caso particolare del Comune di Bardi. Esperienze molto diverse per dimensioni e soluzioni ma con il comune denominatore dello sviluppo tecnologico al servizio dello sviluppo sociale. L’entusiasmo tecnologico e futuristico viene però attenuato dall’intervento di Marcello Fiori, Segretario Generale Ministero delle Comunicazioni: la tecnologia è un fondamentale “attrattore di sviluppo”, ma non può essere scissa da un sapiente studio e pianificazione a livello sociale. Secondo il Ministero delle Comunicazioni è quindi necessario non solo preoccuparsi di estendere la banda larga, ma dell’uso che le persone vogliono e possono farne: studi recenti mostrano come oggi in Italia internet sia utilizzato principalmente per servizi di posta elettronica, chat e voip (telefono tramite protocollo Ip) ben al di sotto dunque delle sue potenzialità. Contestualmente alla soluzione del digital divide tecnologico è quindi necessario anche un forte impegno sui servizi per stimolare gli utenti ad un utilizzo più concreto dei vantaggi digitali. Anche secondo Marcello Fiori la tecnologia privilegiata per il superamento del digital divide è il Wimax: perché ad oggi è la tecnologia più rapida, la meno costosa, e quella che garantisce una connettività adeguata, anche se non eccellente, alle moderne necessità. In contrasto con la visione di regolamento per l’assegnazione di frequenze Wimax debole e poco orientata al divario digitale, evidenziata dal Prof. Falciasecca, Fiori parla invece di linee guida intelligenti e calibrate, costruite per premiare chi porta per primo il servizio là dove è più difficile. Il primo pomeriggio ha visto la presentazione di importanti case-history che hanno mostrato il panorama delle sperimentazioni attivate sul territorio nazionale per il superamento del digital divide. Esperienze presentate: Regione Emilia-romagna, Regione Piemonte, Regione Liguria, Provincia Autonoma di Trento, Provincia di Rimini e Fondazione G. Marconi. Nel quadro generale spicca l’esperienza della Regione Emilia-romagna che grazie alla realizzazione del Progetto Lepida (rete a banda larga delle Pubbliche amministrazioni dell´Emilia-romagna) ha raggiunto un punto di eccellenza nel settore delle Telecomunicazioni e si sta ora occupando dell’abbattimento del digital divide nel più complesso territorio montano. La conclusione dei lavori del convegno è stata affidata a Loredana Vajano, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), che ha diretto una tavola rotonda di confronto fra i più importanti operatori Tlc: Telecom Italia, Fastweb, Alcatel-lucent, Nokia Siemens Network, Ericson, Selex Communications e Weez. Non poteva mancare da parte dell’autorevole rappresentante dell’Agcom una forte difesa del nuovo regolamento per l’assegnazione delle frequenze Wimax: precedentemente criticato, Loredana Vajano lo definisce invece non solo ampiamente ricettivo nei confronti dei 70 soggetti che hanno partecipato attivamente alla consultazione pubblica, ma soprattutto innovativo, attento alla concorrenzialità e al problema del digital divide. Gli operatori delle Tlc che si sono confrontati nel corso della tavola rotonda hanno privilegiato l’aspetto promozionale e marketing delle rispettive aziende, confermando impegno e investimenti nella sperimentazione con i sistemi Wimax. Le parole del Senatore Water Vitali, sono state il punto d´arrivo ideale di un convegno che, come le previsioni annunciavano, è riuscito a dibattere le questioni fondamentali che stanno alla base dello sviluppo delle comunicazioni in Italia. Come i lavori del convegno hanno sapientemente sottolineato il digital divide geografico non può prescindere dal digital divide culturale. Alla luce di questo la Città di Sasso Marconi intende dare vita ad una esperienza pilota, coadiuvata dalla Fondazione Marconi, incentrata sull’identificazione della domanda di servizi tecnologici per rendere il substrato locale ricettivo a quello che si auspica sia un futuro mercato competitivo dell’offerta di connettività a banda larga: “perché chi abita a Vidiciatico abbia le stesse possibilità di chi abita dietro Piazza Maggiore”. . |
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COMMERCIO ELETTRONICO: CONTINUA LA CRESCITA A DUE CIFRE LE FRODI ONLINE RAPPRESENTANO LO 0,2% DEL FATTURATO DEL SETTORE, IN CALO RISPETTO ALLA QUOTA GIÀ MARGINALE DELLO 0,5% DELLO SCORSO ANNO. IL 70% DEGLI ACQUISTI AVVIENE OGGI CON CARTA DI CREDITO, ADDIRITTURA IL 97% NEL SETTORE TURISTICO |
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Milano, 20 giugno 2007 – È stata presentata ieri, nell’ambito dell’Italian e-Commerce Forum, l’annuale osservatorio condotto da Netcomm - Consorzio del Commercio Elettronico Italiano e dalla School of Management del Politecnico di Milano con il contributo di Cartasi, eBay e Paypal. Ne emerge un quadro, per certi versi, contraddittorio: da un lato, infatti, i dati sulle frodi dimostrano che è praticamente irrilevante la quota del disconoscimento delle transazioni online da parte dei clienti, dall’altro si registra ancora una certa ingiustificata sfiducia degli Italiani verso questa modalità di acquisto. Chi fa già acquisti online sembra fidarsi sempre di più del mezzo, come dimostra l’aumento dello scontrino medio, ma esiste ancora uno zoccolo duro di Italiani che non lo ha mai neppure provato. Sembra ancora diffuso un problema culturale di sfiducia, nonostante il fatto che il rischio della transazione non andata a buon fine gravi solo sul venditore. Il cliente, infatti, una volta disconosciuta la transazione, sarà comunque rimborsato dell’intero importo che ha corrisposto. “La crescita significativa che abbiamo riscontrato anche quest’anno non ci avvicina ancora agli altri paesi europei per diversi motivi. - ha dichiarato Roberto Liscia, Presidente di Netcomm – Consorzio del Commercio Elettronico Italiano - Sul lato dell’offerta le aziende italiane investono ancora poco in questo canale. Il 50% del fatturato del settore è sviluppato dalle “Dot. Com” iniziative imprenditoriali che sono nate solo online. Ancora poche sono le imprese italiane che investono nella multicanalità sfruttando la potenza del canale online. Spesso la reticenza è legata alla paura di cannibalizzare le reti tradizionali. Le vendite all’estero online crescono ancora (circa il 17% del totale) ma sono concentrate nel turismo ed in misura minore nel settore dell’abbigliamento. Il ritardo nello sviluppo di una offerta più ampia per i mercati esteri porterà, se tale situazione dovesse permanere, ad una riduzione significativa del bilancio commerciale con l’estero. Sul lato della domanda il comportamento degli italiani è ancora lontano da quello degli altri cittadini europei. Oggi la rete è sicuramente il primo media per informarsi prima di un acquisto. L’infocommerce è diventato una abitudine per gran parte degli internauti, ma le reticenze e le paure legate alla sicurezza in rete ed alla qualità della logistica fanno sì che vi sia un significativo ritardo degli italiani nel fare acquisti online. Il problema della mancanza di fiducia nei sistemi di pagamento online è fenomeno solo italiano. Nel caso di acquisti sui principali siti di commercio elettronico è pressoché impossibile che il numero della carta di credito possa essere visto ad terzi e quindi rubato. Paradossalmente si potrebbe asserire che l’insicurezza è offline, non online. Gli Italiani quindi paiono disponibili a rilasciare al telefono questi dati, a darli nei negozi, al ristorante, persino a spedirli in cartolina, ma ancora non sono disposti a inserire il codice nell’unico luogo dove non può essere visto e copiato, cioè online. ” “Buono anche il quadro dell’export che cresce sostenuto soprattutto da Viaggi e Moda, icona del nostro Made in Italy nel Mondo. – ha concluso Liscia - L’e-commerce può offrire molto in tale ambito e di questo dovrebbero rendersi conto le Istituzioni e avere il coraggio di investire di più in termini di risorse e anche di fiducia nelle potenzialità del web come vetrina dei nostri prodotti sul mercato mondiale. In tal senso abbiamo presentato un position paper al Governo per valorizzare le opportunità ancora non sfruttate che questo mercato offre sia ai cittadini sia allo stesso Sistema Paese per la nostra competitività sui mercati internazionali. Non dimentichiamo che, Secondo Forrester Research, entro la fine del 2008, ci saranno più di un miliardo di personal computer in uso nel mondo, numero che raddoppierà entro il 2015 grazie alla rapida crescita dell’uso dei Pc nei mercati emergenti. Vogliamo farci trovare impreparati?” “Anche quest’anno rileviamo, per il settimo anno consecutivo, una crescita a due cifre”. – ha aggiunto Alessandro Perego, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio B2c - School of Management del Politecnico di Milano - A trainare il mercato nel 2007 è ancora il turismo che cresce con un tasso ben superiore alla media. Bene anche il comparto dell’abbigliamento dove vi sono alcune interessanti novità: iniziative nuove con modelli di business innovativi e l’ingresso ormai imminente di alcune grandi "griffe". Certo è un buon risultato, ma si può fare di più. Anzi, si deve fare di più se si vuole colmare il divario che ci separa dagli altri Paesi industrializzati. Con una crescita del 30%, anche se superiore a quella dei principali Paesi europei, l’Italia fa comunque fatica ad allinearsi agli altri, sia in termini di valore assoluto dell’e-Commerce – l’Italia è un decimo della Gran Bretagna e un terzo della Francia - che in termini di penetrazione dell’e-Commerce sul totale delle vendite ai consumatori finali (0,6% in Italia contro valori che vanno dall’1,5 al 5% negli altri paesi). L’italia ha più o meno lo stesso numero di navigatori internet della Francia, ma la metà di acquirenti online, i quali su base annua comprano molto meno. Molte motivazioni possono essere addotte per giustificare questo ritardo e quindi per suggerire la “strada” verso una ulteriore crescita: il ritardo dell’Italia nell’adozione della banda larga, i costi e le prestazioni della logistica distributiva, la diffidenza degli italiani verso l’acquisto online. Io voglio invece sottolinearne uno in particolare in quanto a mio avviso costituisce il principale elemento di differenza tra la situazione italiana e la situazione internazionale: la carenza di offerta online in Italia in molti settori, soprattutto quelli che vendono prodotti fisici – abbigliamento, arredamento, alimentari, etc. Un confronto con l’estero evidenzia chiaramente che in tutti gli altri paesi nel “paniere” dell’e-Commerce i prodotti fisici pesano per oltre il 50% - con l’abbigliamento, i prodotti per la casa e i grocery ciascuno nell’intorno del 10%. In Italia queste categorie merceologiche pesano in tutto meno del 5%. In Italia quindi manca l’offerta di alcune merceologie di prodotto. Lo dimostra anche il fatto che tra i top 20, 18 aziende vendono servizi e solo 2 merci. Sono poi i "soliti noti" a rappresentare una quota significativa del mercato con pochi nuovi ingressi "autorevoli". La grande distribuzione, nonostante qualche caso isolato nell’informatica ed elettronica di consumo e nell’arredamento, continua ad essere poco presente. Per sostenere una crescita più marcata occorrerebbero più spalle e soprattutto spalle larghe (si legga grande distribuzione). Questo quadro evidenzia, a occhi attenti, una grande opportunità di sviluppo dell’e-Commerce in Italia, ancora in buona parte da cogliere. ” L’export Le vendite all’estero supereranno nel 2007 quota 900 milioni di € con una crescita del 22% rispetto al 2006, quando il loro valore era di 740 milioni di €. Le vendite oltre confine crescono quindi ad un tasso poco inferiore rispetto all’e-Commerce B2c italiano e arriveranno nel 2007 a pesare il 17% sul valore complessivo del mercato. Le vendite all’estero sono, e saranno sempre più in prospettiva, uno degli elementi propulsori all’e-Commerce B2c italiano, facendo leva sul prestigio, la qualità e l’originalità del “made in Italy”. Gli operatori di dimensioni contenute che offrono prodotti potenzialmente molto interessanti per mercati stranieri, come testimoniano le molte richieste ricevute, si trovano ad affrontare la criticità dei costi di consegna elevati. Vendere all’estero vuol dire anche predisporre in alcuni casi una struttura commerciale e logistica in grado di supportare il processo di consegna della merce tentando di ridurne al massimo i costi. È evidente, però, che prima di giustificare strutture dedicate in altri Paesi è necessario raggiungere una massa critica rilevante. Le modalità di pagamento Nel 2007 il 70% degli acquisti online è stato realizzato con carta di credito (97% nel settore del Turismo), il 10% circa tramite Paypal, il 7% mediante bonifico bancario, mentre “solamente” il 7% degli acquisti sarà pagato in contrassegno. Chiudono la classifica delle modalità di pagamento il finanziamento – utilizzato prevalentemente nell’Informatica ed Elettronica di consumo – e altre modalità, tipicamente il bollettino postale utilizzato prevalentemente nel comparto dell’Editoria. Frodi e reclami Le frodi, intese come disconoscimento della transazione da parte del cliente, rappresentano una quota marginale dell’intero transato e-Commerce B2c italiano che si attesta nell’ordine di qualche decimo di punto percentuale, ovvero pochi milioni di euro su un transato che ha superato i 5 miliardi. Le frodi sono lo 0,2% in calo rispetto al 2006 in cui erano lo 0,5%. Un dato irrisorio, inferiore a quello di qualsiasi altro canale di acquisto. I 10 milioni di euro di frodi su un totale di 5 miliardi sono stati completamente assorbiti dai merchant, quindi il cliente non ci rimette nulla. I settori La distribuzione delle vendite per comparto merceologico conferma anche nel 2007 il settore del Turismo al primo posto con il 49% del mercato (quota che crescerà di 3 punti percentuali rispetto al 2006) ed un transato di circa 2. 600 milioni di €. Si accentua nel 2007 la riduzione del tasso di crescita (da +55% annuo nel 2006 a +38% nel 2007), ma in maniera meno marcata rispetto al biennio precedente in cui si era passati da un +150% del 2004 ad un +52% nel 2005. Il progressivo rallentamento della crescita va messo in relazione con il raggiungimento di un elevato tasso di penetrazione sul totale retail (dal 7% del 2006 al 9% del 2007), non troppo distante da quello tipico dei principali paesi occidentali. L’informatica ed elettronica di consumo è il secondo settore a valore. Nel 2007 supererà i 488 milioni di €, con una crescita del 19%. Le Assicurazioni online, pur riducendo nel 2007 il loro peso al di sotto del 10% dell’e-Commerce, dimostrano uno stato di salute più che soddisfacente, se confrontato con il mercato offline. La riduzione dei prezzi delle principali assicurazioni tradizionali ha per altro ridotto il differenziale di prezzo tra il canale diretto e gli altri canali. L’abbigliamento con i suoi 156 milioni di € e l’Editoria con 131 milioni di € confermano anche nel 2006 una quota intorno al 3% ciascuno. Questi risultati sono però frutto di dinamiche diverse. Se nell’Abbigliamento quasi tutte le principali iniziative stanno ottenendo degli ottimi risultati, nell’Editoria sono principalmente i leader a trascinare il comparto. Il settore Grocery cresce del 15%, circa la metà della media del mercato, e quindi in termini relativi il suo peso scende al di sotto dell’1%. Gli ordini Nel 2007, escludendo la categoria “Altro” (che da sola muove diverse decine di milioni di piccoli ordini), saranno evasi 15,9 milioni di ordini, il 14% in più rispetto al 2006, con un valore medio dello scontrino di circa 245 €, in crescita di oltre il 15% rispetto all’anno precedente. Oltre la metà degli ordini dell’intero mercato online è da ricondursi al comparto del Turismo, quasi 9 milioni nel 2007. Considerando anche l’Editoria, Musica ed Audiovisivi con 2,7 milioni di ordini e l’Informatica ed Elettronica di consumo, con circa 2,2 milioni di ordini ciascuno, si comprendono l’86% degli ordini online nel 2007. Da sottolineare in particolare il ruolo dell’Editoria, che a valore rappresenta il 3% dell’e-Commerce complessivo, mentre quadruplica il suo peso se consideriamo il numero di ordini evasi. Il valore medio degli ordini è molto variabile da comparto a comparto. Si va dai circa 452 € nelle Assicurazioni ai 49 € nell’Editoria. Anche l’Informatica ed elettronica di consumo è caratterizzata da uno scontrino medio tutto sommato elevato, in aumento di circa il 5%: da oltre 215 € nel 2006 a circa 226 € nel 2007. Lo scenario internazionale I tassi di penetrazione dell’e-Commerce B2c italiano sul valore totale retail, in tutti i comparti, con la sola eccezione del Turismo, sono largamente inferiori non solo a quelli caratterizzanti il mercato statunitense, ma anche a quelli dell’Unione Europea. Pur tenendo conto delle differenze di contesto, ciò può anche essere interpretato come un segnale di buon auspicio per il futuro dell’e-Commerce italiano che dispone ancora di notevolissimi margini di miglioramento. Segnale in parte confermato dal tasso di crescita dell’intero mercato online che in Italia è ancora superiore rispetto a quello statunitense e a quello europeo. Pur crescendo più velocemente rispetto agli altri Paesi europei e mondiali, il divario continua ad aumentare a causa della base di partenza molto inferiore. . |
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ASAM - ASSOCIAZIONE PER GLI STUDI AZIENDALI E MANAGERIALI - UNIVERSITÀ CATTOLICA MILANO: CREATA ICE - INFORMATION COMMUNICATION & ENTERTAINMENT - LA NUOVA COMMISSIONE PERMANENTE MULTIDISCIPLINARE DEDICATA ALLO SVILUPPO DI UNA NUOVA CULTURA DEL VIVERE E DEL LAVORARE, FAVORITA DALL’INTEGRAZIONE DELLE TRE TECNOLOGIE |
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Milano, 20 giugno 2007 - Asam - Associazione per gli Studi Aziendali e Manageriali - Università Cattolica Milano ha dato vita in questi giorni alla nuova commissione permanente denominata Ice - Information Communication & Entertainment -. La nuova realtà si pone di promuovere sul mercato italiano una nuova cultura del vivere e del lavorare, basata sull’integrazione e sulla convergenza delle tre tecnologie: l’informazione, la comunicazione e l’entertainment. In considerazione delle ampie possibilità di sviluppo di questo nuovo modello organizzativo, l’iniziativa ha fin da subito ottenuto il consenso e l’adesione di importanti soci quali il Ministero per gli Affari Regionali e le Autonomie Locali, Arthur D. Little, Calyon, Cisco Systems, Data Consult Group, Hp, Irses, Kpmg, Microsoft, Pino Partecipazioni, Pricewaterhousecoopers Advisory, Prometeia, Standars and Poor’s, Telecom Italia, Università di Pavia, Vodafone. In particolare la commissione - grazie al coinvolgimento attivo dei soci aderenti - si pone l’obiettivo di svolgere le funzioni di osservatorio e di guida nell’ambito del mercato italiano attraverso ricerche sul ruolo, i benefici, i costi e le modalità di implementazione e utilizzo di sistemi integrati Ice all’interno delle aziende e nel sociale. La Commissione ha già avviato 3 ambiti di studio. Il primo riguarda le opportunità di sviluppo sostenibile ottenute grazie all’uso delle tecnologie Ice nella riorganizzazione del mondo del lavoro e dei comportamenti sociali; il secondo studio riguarda gli investimenti a medio-lungo periodo in Italia nel settore Ice, suggerendo possibili ambiti ed opportunità. Il terzo riguarda la capacità di attrattività di capitali provenienti dall’estero. L’iniziativa nasce con l’adesione di Top Manager che operano sia nel settore pubblico sia nel settore privato occupandosi delle tre discipline in modo fortemente differenziato. Fra i membri permanenti della Commissione Ice, presieduta da Andrea Scianna (Cisco Systems) e coordinata da Matteo Zanaboni (Asam), ricordiamo Danilo Balbinot (Data Consult Group), Virginio Cantoni (Università di Pavia), Ernesto Capobianco (Hp), Massimo De Angelis (Professionisti Associati), Mario Derba (Microsoft), Patrizia Fariselli (Nomisma), Marco Forneris (Telecom Italia), Luigi Geppert (Università Cattolica), Luciano Martucci (Ibm), Raul Mattaboni (Prometeia), Antonello Mele (Caylon), Giacomo Neri (Pricewaterhousecoopers Advisory), Maria Pierdicchi (Standars and Poor’s), Elserino Piol (Pino Partecipazioni), Gianluca Sanzi (Irses), Francesco Spadaro (Kpmg), Mansur Tantush (World Islamic Call Society), Mario Turner (Arthur D Little), Michele Verna (Vodafone), Paolo Zocchi (Ministero per gli Affari Regionali e le Autonomie Locali). Asam - nata nel 1990 in seno all’Università Cattolica - ha sviluppato un proprio approccio distintivo alla ricerca e alla formazione, contraddistinto dallo sviluppo di studi nelle discipline aziendali e manageriali, approfondendo la conoscenza delle più significative problematiche nelle aree di Strategia Aziendale, Amministrazione e Controllo, Finanza, Organizzazione, Tecnologie e Marketing. Asam oggi è strutturata con 3 divisioni - imprese, finanza innovativa, account internazionali e pubblica amministrazione -, 2 osservatori permanenti - Pmi e Family Business -, 5 associazioni specializzate - Aipb (Associazione Italiana Private Banking), Aicib (Associazione Italiana Corporate & Investment Banking), Asvima (Associazione Italiana per lo Sviluppo del Management Assicurativo), Associazione Cerif (Centro di Ricerca sulle Imprese di Famiglia) -. . |
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AZIENDE ICT: FIRMATO L’ACCORDO FRA CONFCOMMERCIO TOSCANA E ASSINTEL, PER DARE ALLE IMPRESE TOSCANE UN SUPPORTO COMPLETO AL LORO BUSINESS |
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Firenze, 20 giugno 2007 – Assintel apre uno sportello operativo in Toscana, per dare rappresentanza e supporto alle imprese Ict locali direttamente sul territorio. Questo in sintesi l’accordo di partnership fra l’associazione nazionale delle imprese Ict e Confcommercio Toscana. La sinergia ha già avuto un anticipo sul campo con il convegno “Proposte per connettersi allo sviluppo”, realizzato a Firenze lo scorso 9 maggio, in cui si sono presentati alle istituzioni e agli operatori locali i risultati della ricerca “Il digital divide nella micro e piccola impresa italiana”: occasione per analizzare lo stato dell’arte dell’innovazione nel tessuto produttivo regionale, e capire quali ambiti di intervento sono più opportuni per dare un supporto concreto al superamento del divario digitale. L’accordo si inserisce nell’ottica del pieno sviluppo di un sistema associativo specificamente rivolto alle realtà più avanzate del Terziario, attraverso la solida e capillare presenza di Confcommercio sul territorio regionale e la ventennale esperienza di Assintel nel settore Ict. Ne consegue un’aumentata efficacia del presidio dei tavoli istituzionali e un rafforzamento della capacità di intercettazione dei fondi e delle opportunità di finanziamento regionali e locali, attraverso le quali poter supportare le imprese sia nei percorsi di investimento tecnologico, sia nella costruzione di specifiche iniziative di formazione finanziata. Spiega il Presidente di Confcommercio Toscana Franco Scortecci: “Questa collaborazione è determinante sotto diversi punti di vista: da una lato infatti allargherà lo spazio di rappresentanza dedicato alle imprese Ict toscane, dall’altra inciderà significativamente sulle competenze del sistema regionale Confcommercio e delle micro, piccole e medie imprese. ” “L’accordo con i colleghi toscani è il risultato della reciproca consapevolezza che solo una rete associativa integrata e dalle logiche sistemiche è la risposta più adeguata alle esigenze delle aziende di settori avanzati come il nostro Terziario”, commenta Giorgio Rapari, presidente di Assintel. “Il nostro obiettivo comune è ora quello di diventare punto di riferimento strategico e operativo per tutto il mondo produttivo che ruota intorno all’Information Technology toscana, utilizzando il concetto di innovazione come leva di sviluppo per le aziende Ict e per tutte le realtà rappresentate dal mondo confederale”. . |
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DOPO L’ADESIONE ALLA CAMPAGNA ON LINE “FERMIAMO GLI ORCHI” SPAZIOSICURO.IT, LA TOSCANA PREPARA UN SOFTWARE ANTI PEDOFILI |
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Firenze, 20 giugno 2007 - “Stiamo preparando assieme all’Istituto degli Innocenti e all’Unicef di Firenze un nuovo software per navigare in internet, accattivante e divertente, pensato per bambini e adolescenti in modo che possano cogliere della rete tutte le opportunità scansando i pericoli”. Il presidente della Toscana Claudio Martini annuncia la prossima uscita di Spaziosicuro. It, che sarà messo a disposizione di scuole, famiglie e biblioteche. Lo fa in occasione della consegna di una pergamena da parte del direttore del quotidiano “Il Firenze” e condirettore di E Polis Gianni Cipriani dopo l’adesione alla campagna “Fermiamo gli orchi”contro la cosiddetta giornata dell’orgoglio pedofilo. In poche settimane sono state raccolte on line oltre 60 mila firme che hanno portato all’oscuramento del sito italiano “Love boy Day”. Con il direttore del Firenze c’era anche l’attrice Lella Costa, che ha sottolineato come tutti possano fare qualcosa: trasformando le cifre di un rapporto Unicef in uno spettacolo, scandalizzandosi oppure firmando una petizione affinché i bambini di domani possano vivere “un futuro decente”. “I diritti dei bambini sono al centro delle politiche della Regione” spiega soddisfatto per gli esiti della campagna il presidente Martini, contento soprattutto per la reazione e lo scatto di coscienza dimostrato da tanti cittadini. “Tutti – aggiunge - consideriamo talmente aberranti certi comportamenti che spesso molte campagne contro la pedofilia passano senza troppo clamore o non vengono capite appieno. Stavolta fortunamente non è successo”. “Di certi temi occorre parlare e quest’anno – prosegue il presidente – dedicheremo proprio ai bambini, alle donne e ai loro diritti l’oramai tradizionale meeting internazionale a San Rossore in provincia di Pisa. L’appuntamento è per il 19 e 20 luglio. Il primo dei due giorni ospiteremo una sessione speciale dell’Unicef, unica tappa in Europa, sulla condizione dell’infanzia e i risultati raggiunti per gli obiettivi del Millennio”. . |
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FASTWEB: L’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI NOMINA IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE |
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Milano, 20 Giugno 2007 – L’assemblea degli Azionisti di Fastweb S. P. A , riunitasi ieri, ha nominato il Consiglio di Amministrazione, che rimarrà in carica sino all’approvazione del bilancio d’esercizio 2009. Il Consiglio risulta così composto: Carsten Schloter, che è stato altresì nominato Presidente, Stefano Parisi, Ulrich Dietiker, Lisa Lamanna Merkt, Daniel Ritz, Silvio Scaglia, Urs Schaeppi, Peter Staub, Andrea Broggini, Alberto Giussani e Manilo Marocco. . |
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FASTWEB: IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE NOMINA STEFANO PARISI AMMINISTRATORE DELEGATO |
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Milano, 20 Giugno 2007 – Il nuovo Consiglio di Amministrazione di Fastweb S. P. A – eletto ieri dall’Assemblea degli Azionisti e composto da Carsten Schloter, Presidente, Stefano Parisi, Ulirch Dietiker, Lisa Lamanna Merkt, Daniel Ritz, Silvio Scaglia, Urs Schaeppi, Peter Staub, Andrea Broggini, Alberto Giussani e Manilo Marocco – nella sua prima riunione ha proceduto alla nomina di Stefano Parisi alla carica di Amministratore Delegato. Ulrich Dietiker è stato nominato Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione. Il Consiglio ha inoltre valutato la sussistenza dei requisiti di indipendenza ai sensi del Testo Unico della Finanza e del Codice di Autodisciplina dei Consiglieri Andrea Broggini, Alberto Giussani e Manilo Marocco. Il Consiglio ha designato il Consigliere Alberto Giussani quale Lead Independent Director. Il Consiglio di Amministrazione ha istituito al proprio interno i seguenti Comitati, attribuendo loro i compiti previsti dal Codice di Autodisciplina: - Comitato per la Remunerazione, composto da Andrea Broggini, nominato Presidente del Comitato, Alberto Giussani e Manilo Marocco; - Comitato per il Controllo Interno, composto da Manilo Marocco, nominato Presidente e per il quale il Consiglio ha valutato che possiede un’adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria, Andrea Broggini e Alberto Giussani. All’amministratore Delegato Stefano Parisi è stato attribuito l’incarico di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno. Informazioni sui curricula dei Consiglieri di Amministrazione sono disponibili sul sito www. Company. Fastweb. It (sezione Investor Relations/informativa Assembleare). Il Consiglio di Amministrazione ha poi deliberato l’adeguamento dello statuto sociale a disposizioni normative, con particolare riferimento alla legge 262/2005 e al Decreto Legislativo 303/2006 e relativa regolamentazione attuativa, introducendo, tra l’altro, il sistema del voto di lista per la nomina degli Amministratori e apportando alcune modifiche alla clausola relativa alla nomina del Collegio Sindacale. Nel corso del Consiglio è stata inoltre deliberata, in conformità con l’apposita clausola statutaria appena introdotta, la nomina del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari che, fino al 10 agosto 2007, sarà l’attuale Cfo e Chief Operating Officer Dott. Alberto Calcagno e, successivamente a tale data, in linea con l’avvicendamento nella funzione di Cfo già preannunciato al mercato, il futuro Cfo Dott. Mario Rossi. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l’autorizzazione al rimborso anticipato della quota sinora utilizzata e alla conseguente estinzione del contratto di finanziamento stipulato in data 20 Marzo 2007 il cui importo complessivo in linea capitale era di 1. 600 milioni di euro. Al fine di effettuare il rimborso anticipato il Consiglio ha autorizzato la stipulazione con la controllante Swisscom Italia S. R. L. Di un contratto di finanziamento della durata massima di cinque anni e per un importo pari a 1. 063 milioni di euro. I termini e le condizioni di questo finanziamento saranno più favorevoli rispetto a quelle praticate dagli istituti finanziatori. Non sarà applicata alcuna commissione. Il Consiglio ha inoltre autorizzato la stipulazione di un ulteriore finanziamento Swisscom Italia S. R. L. Di durata massima pari a cinque anni e di importo massimo complessivo di 550 milioni di euro, da utilizzarsi anche in più tranche e da destinare alle esigenze operative di Fastweb. I termini e le condizioni di questo finanziamento saranno più favorevoli rispetto a quelli del finanziamento estinguendo. Non sarà applicata alcuna commissione. Al fine allineare le date di approvazione e pubblicazione dei risultati infrannuali di Fastweb a quelle della sua controllante ultima, Swisscom Ag, si comunicano le seguenti modifiche del calendario degli eventi finanziari 2007 di Fastweb: − Approvazione della relazione semestrale al 30 giugno 2007: il Consiglio di Amministrazione si terrà il 2 agosto e non l’11 settembre come precedentemente comunicato. La diffusione al mercato dei risultati è prevista il 3 agosto. − Approvazione della relazione trimestrale al 30 settembre 2007: il Consiglio di Amministrazione si terrà il 31 ottobre e non il 12 novembre come precedentemente comunicato. La diffusione al mercato dei risultati è prevista il 31 ottobre. A partire dal secondo trimestre 2007 Fastweb sospenderà la diffusione dei dati che abitualmente divulgava in via preliminare alcuni giorni dopo la chiusura di ciascun trimestre. Anche questa decisione è stata presa per esigenze di armonizzazione rispetto alla prassi di comunicazione dei risultati della controllante ultima Swisscom Ag. . |
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SEAT PAGINE GIALLE: RIMBORSO ANTICIPATO DI 50 MILIONI DI EURO SUL CONTRATTO DI FINANZIAMENTO “SENIOR” CON ROYAL BANK OF SCOTLAND. 950 MILIONI DI EURO RIMBORSATI DA APRILE 2004 AD OGGI |
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Milano, 20 giugno 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Seat Pagine Gialle, ieri, ha deliberato di effettuare, entro il mese di giugno, un rimborso volontario anticipato di 50 milioni di Euro sul contratto di finanziamento "Senior" in essere con Royal Bank of Scotland (180 milioni di Euro rimborsati nel primo semestre 2007). L´ammontare di tale rimborso, reso possibile dalla buona generazione di cassa verificatasi,conferma la capacità di procedere nella progressiva riduzione del debito. Dal 22 Aprile 2004, data in cui la Società ha assunto l´indebitamento derivante dalla operazione di acquisizione, la Società ha pertanto rimborsato circa 950 milioni di Euro, di cui 255 grazie all’operazione di cartolarizzazione dei crediti commerciali. “Nonostante la presenza di importanti investimenti finalizzati a migliorare l’offerta della società, - afferma Luca Majocchi, Ad di Seat Pg – l’operazione deliberata oggi dimostra la volontà e la capacità della società di rimborsare in maniera accelerata il debito, grazie agli elevati flussi di cassa generati. ” . |
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TISCALI. PERFEZIONAMENTO DELLA CESSIONE DELLE ATTIVITÀ OLANDESI A KPN E ULTERIORE RIDUZIONE DELL INDEBITAMENTO |
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Cagliari, 20 giugno 2007 - In seguito all´approvazione dell´autorità antitrust olandese, Tiscali annuncia il perfezionamento della cessione delle proprie attività in Olanda a Kpn B. V. Il valore totale pari a 248,5 milioni di Euro. Al netto del rimborso di debiti intercompany per circa 12,5 milioni di Euro, il corrispettivo finale della cessione pari a 236 milioni di Euro. La plusvalenza derivante dalla cessione pari a oltre 160 milioni di Euro. Come previsto, 130 milioni di Euro sono stati destinati al rimborso parziale del finanziamento erogato da Banca Intesasanpaolo (pari a complessivi 280 milioni di Euro), con un´ulteriore riduzione dell´indebitamento e rafforzamento della struttura patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Informazioni su Tiscali . |
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REISS ROMOLI: DEL TURCO INCONTRA VERTICI TELECOM |
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L´aquila, 20 giugno 2007 - Il presidente della Regione, Ottaviano Del Turco, incontra oggi alle ore 12 a Palazzo Centi all´Aquila, i vertici della Telecom sulla vicenda della scuola di formazione Reiss Romoli. All´incontro saranno presenti il presidente della Provincia, Stefania Pezzopane, e il sindaco dell´Aquila, Massimo Cialente. . |
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ALFABETIZZAZIONE INFORMATICA: CONSEGNA ATTESTATI AI CORSISTI |
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Aosta, 20 giugno 2007 – Oggi alle ore 18. 30, nel Salone delle manifestazioni di Palazzo regionale, ad Aosta, il Presidente della Regione, on. Luciano Caveri, e l’Assessore al Bilancio, Finanze, Programmazione e Partecipazioni regionali, Aurelio Marguerettaz, consegneranno gli attestati di partecipazione ai corsi di alfabetizzazione informatica organizzati da Projet Formation. Alle lezioni, programmate da settembre ad aprile, hanno partecipato 110 persone, di cui 73 hanno fatto richiesta della “skill card” per sostenere l’esame Ecdl, la Patente europea del computer. Sono 28 i corsisti che, nell’arco dei sette mesi, hanno già conseguito la certificazione; gli altri avranno tre anni di tempo per superare i sette esami previsti dall’attestato. L’impegno richiesto è stato di 100 ore per chi ha affrontato le conoscenze introduttive per l’uso del personal computer, di 140 ore per chi ha imparato anche a gestire programmi più complessi, finalizzati alla creazione di database e di presentazioni elettroniche. I corsi, finanziati dal Fondo sociale europeo, sulla misura C4, non hanno comportato nessun onere economico per i partecipanti. . |
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CLUSIT: NO ALL’ESONERO PER LE PMI DALLE MISURE MINIME DI SICUREZZA LA PROTEZIONE DEI DATI È UNA PRIORITÀ IRRINUNCIABILE. PROPOSTE PER SOSTENERE LE PMI ITALIANE AD AFFRONTARE GLI ADEMPIMENTI DI LEGGE |
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Milano, 20 giugno 2007 - Nella seduta 164 del 5/6/2007, la Camera dei Deputati ha votato, a larghissima maggioranza, un progetto di legge che prevede l´esonero per le imprese fino a 15 addetti dall´osservanza delle misure minime di sicurezza per il trattamento dei dati previsti negli art. 33-35 della legge 196/03. Un provvedimento in forte controtendenza rispetto a quanto sta accadendo in tutto il resto del mondo. I governi nazionali e gli enti sovranazionali come Ocse e Commissione Europea richiamano continuamente ad un maggiore impegno nella protezione delle infrastrutture informatiche, sulle quali si basano le economie di tutti i paesi avanzati, in special modo le Piccole e Medie Imprese, oggi le più esposte ai rischi di intrusione e di attacco informatico. Il Clusit, Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica, è impegnato da anni nel nostro paese in un´azione sensibilizzazione sul tema della sicurezza delle informazioni e dei sistemi e non può che esprimere il suo disappunto per questa iniziativa che rischia di compromettere una parte significativa dei risultati sinora raggiunti. La legge 196/03 oggi e la 675/96 prima sono state un elemento molto importante per richiamare l´attenzione delle diverse realtà italiane sul tema della protezione dei dati. Nel progetto di legge, approvato dalla Camera dei deputati, vi è forse l´intento di "facilitare" e snellire le procedure e i costi delle tecnologie all´interno delle Pmi. In realtà si corre il grosso rischio di favorire un modello di sviluppo anacronistico e non competitivo. Dice Gigi Tagliapietra, Presidente del Clusit: "Esentare le Piccole e Medie Imprese dal rispetto di norme di sicurezza espone tutti a gravissimi rischi di attacco: sono infatti le Pmi, che costituiscono la stragrande maggioranza delle aziende italiane, l´obiettivo principale delle nuove forme di criminalità in rete e la vulnerabilità di un elemento della rete è la vulnerabilità di tutti. ² Sappiamo che le Pmi hanno difficoltà a proteggersi e temono gli adempimenti burocratici" prosegue Tagliapietra, "ma sarebbe come decidere di non vaccinare i bambini contro le malattie infettive per evitare loro la puntura dell´iniezione. " Aggiunge il prof. Danilo Bruschi: "L´innovazione non può che passare attraverso le tecnologie dell´informazione e della comunicazione, e lo sfruttamento della piena potenzialità di queste tecnologie non può prescindere da una loro corretta protezione. Sbaglia chi pensa di poter fare innovazione senza sicurezza informatica". Il Clusit chiede che il suddetto progetto di legge sia sospeso, e riconoscendo le possibili difficoltà che alcune Pmi possono incontrare in una corretta applicazione delle legge 196/03, propone che lo stesso sia sostituito con una serie di iniziative mirate a facilitare e supportare le Pmi in questo compito. Tali iniziative possono comprendere: - il supporto all´istituzione di consorzi di aziende ed esperti del settore che operativamente supportino le aziende, - il sostegno economico delle spese sostenute dalle Pmi per assolvere ai suddetti adempimenti. In questo modo quelle che sembrano a molti inutili elucubrazioni di qualche tecnocrate, diventerebbero un momento di crescita per l´intero sistema paese. . |
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RGI S.P.A.: L´ASSEMBLEA STRAORDINARIA APPROVA LE MODIFICHE STATUTARIE |
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Ivrea, 20 giugno 2007 - L’assemblea degli azionisti di Rgi S. P. A, riunitasi ieri, ha approvato in sede straordinaria le modifiche agli articoli 12, 14, 18, 20 e 21 dello Statuto Sociale, in adeguamento alla Legge di riforma del risparmio (L. 262/05) e al decreto di riordino della stessa (D. Lgs. 303/06). L’assemblea ha inoltre deliberato la modifica dell’articolo 5 dello Statuto in relazione all’esigenza di procedere al frazionamento del valore nominale delle azioni di Rgi S. P. A. Da portare da 1 Euro per azione a 10 centesimi di Euro per azione. Il capitale sociale di Euro 2. 298. 641 sarà rappresentato da n. 22. 986. 410 azioni del valore nominale di Euro 0,10. Con il frazionamento delle azioni si intende favorire una maggiore liquidità del titolo azionario ed un maggior numero di scambi sul mercato borsistico, a beneficio degli investitori attuali e prospettici. Detta operazione avrà efficacia a decorrere dal giorno in cui inizieranno le operazioni di frazionamento, giorno che verrà stabilito di concerto con le Autorità competenti in osservanza delle date previste dal calendario di cui all’art. A. 2. 1. 1 delle Istruzioni al Regolamento dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S. P. A. . |
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SUN INTRODUCE LA PIATTAFORMA BLADE PIÙ APERTA E VERSATILE DI CLASSE ENTERPRISE |
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Milano, 20 giugno 2007 - Sun Microsystems Inc. Ha introdotto il nuovo Sun Blade 6000 Modular System, un server che ridefinisce i parametri in ambito datacenter, raddoppiando la quantità di memoria e la capacità I/o rispetto ai server blade e rack-mount concorrenti. La serie Sun Blade 6000 Modular System offre un´ampia scelta di blade che possono utilizzare processori Ultrasparc T1 con tecnologia Coolthreads, Intel Xeon oppure Amd Opteron, per consentire ai clienti di implementare la gamma di applicazioni più ampia del settore - virtualizzazione, database, Web tier e Hpc (High Performance Computing) - utilizzando un unico design modulare comune. Sun Blade 6000 Modular System fornisce ai clienti una versatilità superiore a qualunque altra piattaforma blade in commercio: il sistema infatti può utilizzare i microprocessori più avanzati prodotti da Sun, Intel e Amd, e supporta i sistemi operativi Solaris, Windows e Linux. I superiori livelli di capacità di memoria e bandwidth I/o che lo caratterizzano fanno del server Sun Blade 6000 la piattaforma ottimale per la virtualizzazione, in quanto rende possibile l´implementazione di configurazioni con grandi quantità di memoria a metà del costo. Il nuovo sistema è stato progettato anche per massimizzare l´investimento dei clienti attraverso il supporto di microprocessori fino a otto core, una caratteristica che consente al server Sun Blade 6000 Modular System di utilizzare praticamente qualunque applicazione enterprise. "Supportando le tre famiglie di processori più veloci e i tre sistemi operativi più avanzati del settore, e grazie a superiori livelli di memoria e di bandwidth I/o, Sun ha dato vita a un sistema che offre ai clienti la possibilità di migrare verso piattaforme blade virtualizzate senza sottostare a compromessi di natura tecnica e senza incorrere nei costi elevati che contraddistinguono tutte le proposte concorrenti", ha dichiarato John Fowler, Executive Vice President del Systems Group di Sun. "La nostra società offre il supporto più ampio in materia di sistemi operativi e architetture a volume, a cui si aggiunge un´elevata efficienza dal punto di vista dei consumi di energia. Il server Sun Blade 6000 si propone realmente come la piattaforma di deployment universale per tutti". In quanto piattaforma blade più aperta del settore, il server Sun Blade 6000 è facilmente. In quanto piattaforma blade più aperta del settore, il server Sun Blade 6000 è facilmente integrabile nei sistemi di gestione e nelle infrastrutture datacenter già esistenti, senza richiedere risorse I/o o di gestione proprietarie e, soprattutto, senza costi di licenza nascosti. Le funzionalità e il supporto di sistema per gli ambienti Solaris 10 Os, Windows e Linux assicurano performance ottimali già nell´immediato, unitamente a possibilità di crescita per il futuro senza necessità di upgrade integrali. . |
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RIVERBED - MAGGIORE AMPIEZZA PER I WIDE-AREA DATA SERVICES |
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San Francisco, California, 20 giugno 2007 –Riverbed Technology, Inc. Attiva per prestazioni nel campo dei servizi dati geografici (Wds), ha annunciato l’espansione delle sue attività globali in Europa centrale. Gli uffici di Riverbed Central Europe, con sede a Zurigo, saranno diretti da Gerard Bauer, managing director per l’Europa centrale di Riverbed. La presenza estesa di Riverbed su questi mercati risponde al crescente riconoscimento dell’importanza di prestazioni applicative accelerate da parte delle organizzazioni distribuite. “Il mercato centroeuropeo è caratterizzato da organizzazioni multinazionali. Con sedi e filiali situate in tutto il mondo e attività sulle 24 ore, queste organizzazioni richiedono agli applicativi aziendali prestazioni che possono essere fornite da Riverbed e dai suoi premiati dispositivi Steelhead,” ha dichiarato Bauer. “Con l’apertura della sede Riverbed di Zurigo possiamo adesso servire meglio i nostri partner e clienti centroeuropei. ” Le soluzioni Wds di Riverbed permettono a dipendenti remoti di collaborare come se si trovassero nella stessa sede, e ridurre i ritardi e le inefficienze provocati da tempo e distanza. Oggi più di 2000 organizzazioni in tutto il mondo hanno scelto Riverbed e installato i suoi dispositivi Steelhead in siti che vanno da piattaforme petrolifere nel mar meridionale della Cina e sottomarini nell’Atlantico a uffici remoti e sedi centrali a Vladivostok, Osaka, Seoul, London e New York City. Riverbed ha rilasciato da poco la versione 4. 0 del suo Riverbed Optimization System (Rios), la prima soluzione Wds ad accelerare in maniera sicura la trasmissione via Ssl di dati criptati senza interferire col modello di autentificazione. “Centralizzare le infrastrutture informatiche di attività globalizzate sta divenendo sempre più importante,” ha detto Marcus Chambers, vicepresidente Emea di Riverbed. “Ma senza una soluzione Wds potente e affidabile è difficile riuscirci garantendo che i dipendenti sparsi nel paese o dall’altra parte del mondo ottengano le prestazioni necessarie dai loro importanti applicativi di lavoro. Di conseguenza molte aziende stanno rivolgendosi alle soluzioni di Riverbed. ” . |
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