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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Settembre 2007
IL GRUPPO GEMINA ACQUISTA DAL GRUPPO MACQUARIE IL 44,68% DI ADR AL PREZZO DI 1.237 MILIONI DI EURO. - GIUSEPPE ANGIOLINI NUOVO CONSIGLIERE DI GEMINA.  
 
Milano, 3 settembre 2007 - In esecuzione degli accordi sottoscritti il 17 giugno scorso tra il Gruppo Gemina e il Gruppo Macquarie, in data 18 luglio Leonardo S. R. L. (Leonardo) ha acquistato, con contestuale pagamento del prezzo di 1. 237 milioni di euro, l’intera partecipazione detenuta dal Gruppo Macquarie in Aeroporti di Roma S. P. A. (Adr), pari al 44,68% del capitale sociale. Ad esito della compravendita perfezionatasi in data odierna, Leonardo, controllata al 100% da Gemina, detiene il 95,76% del capitale di Adr. I membri del Consiglio di Amministrazione di Adr che erano stati nominati in rappresentanza del Gruppo Macquarie hanno rassegnato in data odierna le dimissioni dalle cariche ricoperte. Per maggiori dettagli in ordine all’operazione si fa rinvio al comunicato stampa diffuso in data 17 giugno 2007 e al documento informativo sull’acquisizione che Gemina metterà a disposizione del pubblico nei termini previsti dalla normativa vigente. Il Consiglio di Amministrazione di Gemina, riunitosi in data odierna, ha nominato il Dr. Giuseppe Angiolini Consigliere di Amministrazione della Società in sostituzione del Dr. Francesco Tato’ che aveva rassegnato le dimissioni in data 15 giugno 2007; il Dr. Giuseppe Angiolini possiede i requisiti di indipendenza di cui all’art. 3 del Codice di Autodisciplina e all’art. 148, comma 3 del D. Lgs. 581998. .  
   
   
ALITALIA,REGIONE LOMBARDIA RISPONDE A ANONIMA FONTE BRUXELLES  
 
Milano, 3 settembre 2007 - "E´ del tutto irrituale e scorretto quanto dichiarato da anonime fonti della Commissione europea alle agenzie di stampa italiane a proposito dei ricorsi che Regione Lombardia sta valutando sulla ripartizione del traffico aereo tra Malpensa e Fiumicino". In una Nota diffusa il 31 agosto, Regione Lombardia, replica alle presunte fonti anonime della Commissione Europea secondo le quali la decisione di Alitalia di ridurre i voli all´aeroporto di Milano Malpensa a favore di Fiumicino è "puramente commerciale e non tocca le norme della stessa Unione europea". "Queste anonime e sprovvedute fonti - prosegue la Nota della Regione - rispondono presuntuosamente a un quesito che non è stato ancora formulato e fingono di non sapere che l´Unione europea ha rilevanti competenze in materia di ripartizione del traffico aereo come ben ricordano in Italia i ministri dei Trasporti che dovettero sudare sette camicie in varie occasioni per superare obiezioni, contestazioni e vere imposizioni emanate dall´Unione europea ai tempi dell´apertura dell´aeroporto di Malpensa e in varie fasi successive". "Secondo Regione Lombardia - continua la Nota - le agenzie di stampa italiane che hanno riportato la notizia farebbero bene a rivelare il nome e il cognome di questa presunta anonima fonte dal momento che appare assai probabile che la stessa non sia affatto una fonte comunitaria ma una ´fonticina´ italiana, interessata a difendere preventivamente l´irrazionale piano industriale di Alitalia. In altri termini le agenzie di stampa italiane farebbero bene a smascherare quella che appare una pura ´speculazioncina´ politica". "Comunque - conclude la Nota - Regione Lombardia conferma quanto dichiarato dal Presidente Formigoni. E cioè che tra le varie misure al nostro studio figurano anche alcuni ricorsi all´Unione europea. Quando li avremo formulati l´Unione Europea avrà il tempo e la responsabilità di esaminarli in dettaglio e di rispondere con cura. Tutto ciò che viene detto prima è una pura chiacchiera senza valore". .  
   
   
DICHIARAZIONE CONGIUNTA FORMIGONI, MORATTI E PENATI  
 
Milano, 3 settembre 2007 - Questo il testo completo della dichiarazione congiunta diffusa 29 agosto, a firma Roberto Formigoni (presidente Regione Lombardia), Letizia Moratti (sindaco Comune di Milano), Filippo Penati (presidente Provincia di Milano) e Leonardo Carioni (presidente Unione Province Lombarde), in relazione alla vicenda Alitalia. " Regione Lombardia, Comune e Provincia di Milano, Unione delle Province lombarde esprimono ancora una volta preoccupazione e contrarietà alle notizie circa l´intenzione di Alitalia di ridurre significativamente le tratte intercontinentali e internazionali da e per Malpensa. Si tratta di decisioni estranee a qualsiasi logica di mercato, dal momento che Alitalia vende nel Nord del Paese il 70% dei suoi biglietti business e che negli ultimi anni la crescita dei passeggeri è stata costante. In particolare, il numero dei passeggeri nel 2006 è aumentato del 10,9% rispetto all´anno precedente, e le stime di crescita sul 2007 si attestano a un ulteriore incremento dell´11% sul 2006. Il traffico merci, inoltre, si sta sviluppando a un tasso ancora superiore: le stime sul 2007 sono pari infatti a una crescita del 25,6% rispetto all´anno precedente, con un incremento reso possibile anche grazie alla sempre maggiore competitività delle imprese del Nord del Paese. Consideriamo pertanto questa scelta, che alla prova dei fatti si dimostrerà del tutto perdente, un vero e proprio atto di guerra contro il Nord e contro gli stessi interessi di Alitalia. Riteniamo invece che la compagnia debba formulare un piano industriale realistico e credibile, che sia costruito sulla complementarietà degli hub di Malpensa e Fiumicino e che indichi, nel mantenimento e nello sviluppo del livello dei servizi offerti a Malpensa, lo strumento principale per il risanamento di Alitalia. Questo processo inoltre sfrutterebbe appieno le sinergie con Sea, il cui piano di sviluppo prevede investimenti per 1 miliardo di euro entro il 2012 di cui il 75% è destinato ad Alitalia. Chiediamo altresì al Governo di vigilare sull´osservanza dell´accordo Sea - Alitalia 2005 che traduceva le linee di programma contenute nell´accordo sottoscritto nell´aprile 2002 da Comune e Provincia di Milano, Regione, Alitalia e Sea, e perché le soluzioni individuate non penalizzino un´area territoriale così ampia e - per le sue caratteristiche imprenditoriali ed economiche - trainante per l´Italia intera. Alitalia necessita di una forte presenza nel Nord del Paese, pena un suo netto ridimensionamento e il trasferimento su altre destinazioni europee del traffico intercontinentale che il Nord è in grado di generare. Alitalia e Malpensa possono dunque crescere insieme; separarle sarebbe esiziale per Alitalia". . .  
   
   
ESA: SUCCESSO DI EGNOS NEI TEST DI VOLO DI UN ELICOTTERO  
 
Bruxelles, 3 settembre 2007 - L´agenzia spaziale europea ha comunicato la conclusione positiva di test del sistema geostazionario europeo di navigazione di sovrapposizione (Egnos). Il servizio è stato utilizzato per guidare un elicottero in fase di avvicinamento e atterraggio su una piattaforma per servizi medici di emergenza a Losanna (Svizzera). Caratteristiche quali l´adattabilità e la possibilità di spostarsi ovunque rendono gli elicotteri mezzi di trasporto ideali per i servizi di emergenza, ma quando la visibilità è scarsa le loro operazioni sono limitate dai regolamenti vigenti nel settore dell´aviazione. La segnalazione accurata della posizione e il controllo dell´integrità del sistema di navigazione offerti da Egnos rappresentano elementi essenziali per servizi di emergenza in qualsiasi luogo e momento, come è stato dimostrato nel corso dei test. I test di Losanna sono stati svolti da Eurocopter utilizzando i loro elicotteri sperimentali Ec155, adatti a tutte le condizioni atmosferiche (Hélicoptère Tous Temps - Htt). Il programma di test è stato coordinato da «skyguide», il fornitore svizzero di servizi di navigazione aerea e ha previsto una serie di avvicinamenti di convalida eseguiti dall´Htt su una piattaforma di atterraggio per elicotteri impiegati per servizi medici di emergenza situata sul tetto dell´ospedale dell´Università di Losanna. L´équipe impegnata nei test è stata ospitata presso l´aerodromo La Blécherette di Losanna dalla Guardia aerea svizzera di soccorso (Rega) che ha preso parte alle prove di volo. I test di atterraggio sono stati progettati da «skyguide» per angoli di avvicinamento di 6 e 9 gradi. Da un primo riscontro con i piloti è emerso che, nonostante l´inclinazione delle discese (l´angolo di discesa standard è di 3 gradi), gli elicotteri sono più facilmente pilotabili grazie alla guida tridimensionale di Egnos. La guida verticale per il pilota è un importante vantaggio che Egnos offre rispetto allo standard del sistema di posizionamento globale (Gps). Gli angoli di avvicinamento più inclinati riducono inoltre l´inquinamento acustico a terra dal momento che l´elicottero può restare a un´altitudine elevata finché non si trova più vicino alla destinazione prima di iniziare la discesa finale. Inoltre, grazie a un maggiore angolo di discesa diminuisce il rumore generato dalle pale mentre il velivolo si avvicina al suolo. Gli avvicinamenti strumentali durante le operazioni Hems permetteranno ai servizi di emergenza di continuare le proprie operazioni in condizioni atmosferiche che diversamente imporrebbero agli elicotteri di restare a terra. I test sono stati realizzati come parte del progetto Giant (Gnss Introduction in the Aviation secTor). Giant è un progetto a titolo del Sesto programma quadro (6°Pq) della Commissione europea, volto a sostenere l´introduzione dei servizi Egnos e Galileo nel mercato dell´aviazione, dimostrando alle autorità il rispetto dei livelli di sicurezza richiesti. I test con gli elicotteri fanno seguito alle prove Egnos/giant ad ala fissa condotte in Spagna. Nel corso del 2007 saranno eseguiti altri test di volo Giant negli aeroporti europei e su una piattaforma di perforazione ed estrazione di petrolio nel Mare del Nord. Egnos è un programma congiunto dell´Agenzia spaziale europea, della Commissione europea e di Eurocontrol. È formato da una rete di oltre quaranta elementi in Europa che raccolgono, registrano, correggono e migliorano i dati del Gps statunitense. I segnali modificati vengono in seguito trasmessi tramite satelliti geostazionari ai terminali degli utenti, offrendo una precisione di posizionamento più accurata di due metri, rispetto ai 15-20 metri del solo Gps. Inoltre, Egnos garantisce la qualità di questi segnali, che il Gps invece non fornisce. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Esa. Int/ .  
   
   
VIA LIBERA AL POLO AERONAUTICO PUGLIESE E MERIDIONALE  
 
Bari, 3 settembre 2007 - Ora che lo stabilimento Alenia di Grottaglie è stato consacrato sulla scena mondiale con l’evento di lancio del Boeing 787 “Dreamliner”, la Regione Puglia e Finmeccanica intendono proseguire nel progetto di costruzione del polo aeronautico pugliese e meridionale. Nel corso del mese di luglio il Vicepresidente e assessore allo Sviluppo Economico Sandro Frisullo ha avuto diversi contatti con le dirigenze di Finmeccanica e di Alenia Aeronautica, per definire i possibili sviluppi in merito al polo aeronautico del Mezzogiorno da realizzare insieme alla Campania, anche a seguito dell’incontro avvenuto a Parigi, durante il salone mondiale dell’aeronautica, con l’assessore campano Cozzolino. I dati forniti da Finmeccanica sono straordinari. Oltre alle nuove commesse per il 787 in costruzione a Grottaglie, per le quali si prevedono nuove assunzioni e nuovi investimenti produttivi, ci sono le buone notizie che provengono da Foggia, dove lo stabilimento Alenia è passato dai 500 dipendenti del 2004 agli attuali 800 dipendenti, e un incremento previsto di altre 150 unità nei prossimi 2 anni. “Con Finmeccanica – dichiara Frisullo – stiamo immaginando una serie di iniziative e di progetti che coinvolgono anche il sistema produttivo locale e che prevedono la possibilità di attrarre nuovi investimenti, sia per la costruzione di altre piattaforme, sia per le manutenzioni in campo civile”. “Nello stesso tempo – prosegue Frisullo – va avanti il rapporto con la Regione Campania, con la quale stiamo lavorando ad un protocollo d’intesa congiunto, finalizzato alla sottoscrizione di un Accordo di Programma per l’Aeronautico con il Ministero dello Sviluppo Economico di Bersani”. “Siamo convinti – dice ancora Frisullo – che il settore aeronautico meridionale può rafforzarsi se rientra pienamente nella strategia nazionale di settore e se si collega alle grandi reti internazionali”. “Alla luce di questi risultati – commenta Frisullo – appaiono francamente ingenerose le accuse del capogruppo di Fi, Rocco Palese, il quale, nonostante la bocciatura degli elettori, continua a rivendicare presunti meriti del passato governo regionale di centro-destra che avrebbe fatto tutto quello che di buono c’è in Puglia, mentre, viceversa, il centro-sinistra, che, appunto, governa solo da due anni, sarebbe responsabile di tutti i mali di questa regione. Infatti, in merito al presunto immobilismo del Governo Vendola sull’aeronautico, è il caso di ricordare i dati prima esposti e soprattutto che questo Governo regionale si è dotato, per la prima volta, di una politica industriale per l’aeronautico, prefigurando le condizioni per la costituzione di un vero e proprio distretto regionale e per la costituzione, insieme alla Campania, del già citato polo aeronautico del Mezzogiorno”. “Sul fronte degli investimenti – ricorda Frisullo – oltre ad Alenia Aeronautica, c’è l’intervento di Avio che a Brindisi sta ristrutturando i suoi stabilimenti grazie al contratto di programma della Regione Puglia. Ben 15 milioni di euro comprese le risorse per la formazione del personale”. “E’ bene ricordare al centro-destra – prosegue Frisullo – che il Governo Vendola ha fatto anche di più. Nell’agosto del 2006 è stato sottoscritto, con il Ministero dello Sviluppo Economico, un Accordo di Programma per Brindisi che prevede nuovi investimenti nel settore aeronautico per oltre 30 milioni di euro. Contrariamente a quanto pensa e scrive Palese e contrariamente al passato, oggi la Puglia riesce a competere con la Campania e il Piemonte nell’attrazione di investimenti, se è vero che l’Accordo per Brindisi vede interessate diverse imprese che verranno a insediarsi in questa area, attratte evidentemente dal clima favorevole che esiste in Puglia per il settore aeronautico e dalle prospettive che la politica industriale regionale sta creando. Ricordiamo a Palese – conclude Frisullo – che al contrario di quanto scrive, molto di nuovo è accaduto in questi due anni, grazie anche ai cittadini pugliesi che evidentemente la “capacità politica e progettuale” vantata da Palese non l’hanno apprezzata e hanno perciò deciso di voltare pagina”. .  
   
   
AEROPORTO D’ABRUZZO: FIRMATO DECRETO PER POTENZIAMENTO AEROPORTO CINQUE MLN DI EURO PER MESSA IN SICUREZZA E RINNOVO A SAGA  
 
 Pescara, Il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, ha firmato lo scorso 19 luglio, due importanti provvedimenti per il potenziamento dell´aeroporto d´Abruzzo. Si tratta di due decreti che prevedono il finanziamento di cinque milioni di euro per la messa in sicurezza dell´Aeroporto pescarese ed il rinnovo della concessione trentennale alla Saga per la gestione dello stesso scalo aeroportuale. A darne notizia, l´assessore ai Traporti, Tomamso Ginoble, e l´assessore al Lavoro, Fernando Fabbiani, che hanno seguito seguito da vicino l´evolversi della situazione partecipando, a Roma, a diverse riunioni con rappresentanti dello stesso Ministero dei Trasporti e dell´Enac, l´Ente nazionale dell´aviazione civile. "Finiscono così per essere spazzate via del tutto le perplessità avanzate circa un´eventuale perdita dei finanziamanti con conseguente ridimensionamento del traffico nazionale ed internazionale del nostro aeoporto" hanno detto i due assessori. "Lo stesso Ministro Binachi, in più di una occasione" hanno aggiunto "ci aveva dato assicurazioni in tal senso e non poteva andare diversamente. Potranno stare tranquilli passeggeri ed operatori commerciali. Le risorse saranno disponibili da subito". .  
   
   
DAL PROSSIMO INVERNO LUFTHANSA BUSINESS JET SARÀ IL PRIMO VOLO LUFTHANSA AD ATTERRARE A NEW YORK.  
 
Milano, 3 settembre 2007 - Dal prossimo inverno i passeggeri Lufthansa avranno la possibilità di anticipare la partenza per New York (Newark) e di atterrare, quindi, già alle 11. 45 locali. In particolare, chi viaggia per affari potrà trarre vantaggio dal nuovo orario nel pianificare con maggior flessibilità i propri appuntamenti. "L´orario di arrivo a New York darà l´opportunità ai nostri passeggeri di poter sfruttare la maggior parte della giornata" spiega il Dr. Karl Rudolf Rupprecht, Lufthansa Head of Hub Management Frankfurt. Il nuovo volo sarà inaugurato il 28 ottobre 2007, data dell´entrata in vigore dell´orario invernale 2007. Sarà Lufthansa Business Jet ad operare questo volo di sola Business Class con Boeing 737 nella configurazione da 44 posti. Le poltrone Lie-flat, della lunghezza di 2 metri, sono completamente reclinabili per offrire il massimo comfort e permettere di riposare durante il volo. Maggior distanza tra le file, più spazio per riporre i propri oggetti, prese per il portatile e una lampada di lettura integrata nella poltrona garantiscono ai passeggeri in viaggio per affari di fruire delle condizioni ideali per poter lavorare in volo. Inoltre, grazie alla configurazione più spaziosa della cabina, i passeggeri potranno viaggiare indisturbati in un ambiente rilassante e godere di un servizio a bordo dedicato nonché usufruire di operazioni di sbarco ed imbarco più veloci. Ad eccezione del sabato, i voli decolleranno giornalmente da Francoforte alle 08. 15 con arrivo a Newark alle 11. 45. Questo sarà il primo volo Lufthansa ad atterrare a New York. Il rientro è previsto alle 15. 55, con arrivo a Francoforte alle 05. 40 del giorno successivo. Il collegamento potrà, ovviamente, essere combinato con i voli già operati tra New York e Francoforte o Monaco di Baviera. Oltre a Business Jet, Lufthansa opera 3 voli giornalieri sulla stessa rotta nella configurazione a tre classi. Un biglietto andata e ritorno per volare sulla tratta Milano Malpensa-francoforte-new York (Newark) con Lufthansa Business Jet è acquistabile ad una normale tariffa di Business Class, attualmente disponibile a partire da Euro 2. 491,70 tutto incluso; l´importo del diritto fisso di biglietteria può variare a seconda del canale di vendita. La tariffa è soggetta a specifiche restrizioni e alla disponibilità posti. .  
   
   
PARCHEGGIO A PAGAMENTO ALL’AEROPORTO DI RONCHI DEI LEGIONARI  
 
Ronchi dei Legionari, 3 settembre 2007 - Cambiano fisionomia le aree destinate al parcheggio per i passeggeri dell’aeroporto regionale di Ronchi dei Legionari. Da martedì 21 agosto, infatti, l’attuale zona adibita al parcheggio libero degli autoveicoli, è stata recintata e trasformata in area vigilata per le lunghe soste. I lavori di recinzione messi in cantiere dalla società di gestione dello scalo aereo del Friuli Venezia Giulia si stanno concludendo proprio in questi giorni e sono finalizzati a rendere più sicura la sosta in tutte le aree limitrofe all’aerostazione, garantendo quindi una maggiore tranquillità all’utenza che da sempre ha espresso gradimento per questo servizio. Grazie ad apposite coperture assicurative, infatti, dal 21 agosto la clientela dello scalo ronchese potrà parcheggiare la propria autovettura in quest’area con la copertura contro eventuali danneggiamenti. Le tariffe che saranno applicabili sono state previste per soste superiori alle 24 ore e saranno le seguenti: 1° giorno € 7, giorni successivi € 6, tariffa settimanale € 40. In caso di soste più brevi, restano invece invariate le tariffe dell’altra area di sosta a pagamento. L’aeroporto di Ronchi dei Legionari dispone attualmente di ben 1. 100 parcheggi, suddivisi nella grande area raggiungibile dalla statale 14 ed un parcheggio per soste brevi, proprio di fronte all’aerostazione, regolato da parcometri. .  
   
   
CUNEO – CASELLE: CONCORRENZA SLEALE NEI CONFRONTI DI LEVALDIGI?  
 
 Cuneo, 3 settembre 2007 - L’aeroporto di Caselle e quello di Cuneo Levaldigi devono cercare sviluppo non già in un regime di concorrenza, bensì nell’integrazione e collaborazione. L’obiettivo non fa una grinza, ma è tutt’altro che acquisito, minato da alcune scelte portate avanti dalla struttura torinese. “Mentre, in Granda, si lavora sodo per trovare nuovi sbocchi, contattare compagnie in grado di rilanciare l’aerostazione, individuare le esigenze dell’utenza (il successo del volo per Tirana, appena avviato, ne è la prova più recente), operare scelte che meglio si adattino a dimensioni e caratteristiche dello scalo – sostiene il presidente della Camera di Commercio di Cuneo, Ferruccio Dardanello - Torino finge di stare alla finestra con atteggiamento che, in qualche caso, rasenta la sufficienza, salvo poi gettarsi nella mischia in zona Cesarini, replicando ciò che si è fatto a Cuneo o, addirittura, cercando di scippare risultati di trattative andate avanti per mesi”. L’ultima occasione di divergenza tra i due aeroporti piemontesi, cui dovrebbero essere assicurate analoghe opportunità di sviluppo rapportate al loro ruolo, è la questione legata ai voli low cost della Ryan Air, la società con cui la Geac che gestisce Levaldigi è in trattative da tempo, nella prospettiva di un rapporto continuativo. La notizia dei giorni scorsi secondo cui la compagnia potrebbe aprire una base a Torino, grazie anche ad un ipotetico contributo di 20 milioni di euro assicurato dalla Regione e da altri partners, ha messo in allarme i cuneesi. Contestano con determinazione il fatto che il passo avanti di Caselle, secondo notizie giornalistiche, sia possibile grazie al denaro pubblico, da spendersi per il bene di tutti, dosando gli interventi in modo da non privilegiare sempre e soltanto chi fa la voce più grossa e, per le sue dimensioni (risultate, all’atto pratico, eccessive), può fare il bello ed il cattivo tempo. “Se trovasse conferma la notizia che il progetto sarebbe realizzato soprattutto per la concessione di fondi regionali – dice Dardanello – si consumerebbe l’ennesima ingiustizia. E questo non ci va bene affatto. Si configura come opinabile concessione di un privilegio, stimolo per una rivalità da evitare, cancellazione di un’opportunità che, per Levaldigi, può essere motivo di rilancio e sviluppo e segno dell’ennesima emarginazione per la terra cuneese. Di qui la richiesta che le circostanze di un intervento con denaro pubblico siano chiarite al più presto. Aiutare il capoluogo regionale sulla pelle dei cuneesi è operazione inaccettabile”. .  
   
   
WORKSHOP SULLA CERTIFICAZIONE DEI VEICOLI A CARBURANTE ALTERNATIVO  
 
 Londra (Regno Unito), 3 settembre 2007 - Il 20 settembre a il progetto Procura, finanziato dall´Ue, organizzerà un workshop sui sistemi di certificazione dei veicoli a carburante alternativo. L´iniziativa intende inserire i partecipanti in una rete che costituirà la base delle future applicazioni del sistema di certificazione europeo. Il workshop offrirà ai partecipanti l´opportunità di influenzare l´innovazione di un sistema di certificazione comunicativo e oggettivo sulla base delle loro esperienze. Sarà per esempio possibile promuovere i requisiti di certificazione di maggior rilievo per i rispettivi settori, che potrebbero finora essere stati trascurati. Procura è finanziato nell´ambito del programma «Energia intelligente» dell´Ue. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Procura-fleets. Eu/procura%20events. Htm .  
   
   
VEICOLI A GUIDA AUTOMATICA: DANAHER MOTION E SKY-TRAX COLLABORANO PER REALIZZARE IL PRIMO SISTEMA ANTICOLLISIONE AL MONDO PER ELEVATORI A FORCHE  
 
 Milano, 3 settembre 2007 – Sky-trax Inc. (Sky-trax) ha annunciato di aver stretto un’alleanza strategica con Danaher Motion (Saro, Svezia), allo scopo di sviluppare e commercializzare insieme il primo sistema anticollisione destinato ai veicoli industriali che operano in ambienti interni (Icas). Le aziende abbineranno strategicamente tecnologie ed iniziative di marketing per far fronte al crescente numero di onerosi incidenti in cui incorrono i veicoli Agv quando vengono urtati da carrelli elevatori a forche in movimento ed altre apparecchiature industriali mobili. I veicoli Agv sono progettati appositamente per eseguire in modo preciso comandi relativi a percorso, velocità e direzione. La natura casuale del movimento di veicoli quali carrelli elevatori a forche costituisce un serio problema, non solo in termini di danni arrecati agli Agv, ma anche per quanto riguarda la sicurezza del personale e la perdita produttiva. Inoltre, conoscendo la posizione dei carrelli elevatori a forche, è possibile migliorare la pianificazione del percorso complessivo dei veicoli Agv. “Siamo ansiosi di introdurre questa tecnologia volta a potenziare le attività in ambienti presidiati e non”, ha affermato Jonas Rahm, responsabile di progettazione di Danaher Motion. I veicoli a guida automatica (Agv), i carrelli elevatori a forche ed altri veicoli a movimento casuale o guidati saranno equipaggiati con Sky-trax Indoor Positioning System (Ips), il preciso sistema di navigazione sviluppato da Sky-trax. Il sistema Ips indica la posizione precisa di ogni veicolo e simultaneamente la trasmette agli altri, in modo da avvertire in tempo utile i manovratori o altri sistemi di navigazione Agv della collisione imminente. “Crediamo che la portata globale del marchio Danaher Motion e la sua posizione leader nell´innovazione dei sistemi di azionamento rendano l´azienda un partner ideale per l’utilizzo della tecnologia Ips in applicazioni di sicurezza relative alla movimentazione dei materiali. Le prime reazioni dei clienti lasciano supporre che la nuova soluzione verrà accolta favorevolmente in tutto il mondo tra coloro che si occupano di material handling” ha affermato Larry Mahan, presidente di Sky-trax. Gli ingenti costi per la riparazione o la sostituzione di veicoli Agv danneggiati in seguito a collisioni appaiono di gran lunga inferiori se confrontati con quelli relativi all’interruzione della catena di distribuzione nelle attività di magazzino. Danaher Motion e Sky-trax si adopereranno insieme per ridurre tali costi e migliorare la sicurezza del personale. .  
   
   
PIRELLI TYRE: SIGLATO ACCORDO PER NUOVO POLO INDUSTRIALE A SETTIMO TORINESE IL NUOVO IMPIANTO, DESTINATO ALLA PRODUZIONE DI PNEUMATICI VETTURA E AUTOCARRO, SARÀ ECO-SOSTENIBILE  
 
 Torino, 3 settembre 2007 - Regione Piemonte, Provincia di Torino, Comune di Settimo Torinese e Pirelli Tyre hanno firmato 13 luglio a Torino un accordo quadro finalizzato alla nascita di un polo tecnologico e industriale all´avanguardia per la produzione di pneumatici vettura e autocarro sul territorio della città di Settimo, dove la società del gruppo Pirelli è attualmente presente con due siti produttivi. Il piano di rilancio industriale oggetto del Protocollo prevede il trasferimento delle attività produttive attualmente svolte nello stabilimento dedicato agli pneumatici vettura nello stabilimento per pneumatici autocarro. L´unificazione dei due impianti consentirà la realizzazione di un nuovo e moderno polo che si avvarrà delle più avanzate tecnologie produttive frutto della ricerca Pirelli, diventando lo stabilimento così del gruppo più all´avanguardia nel mondo. Tra queste tecnologie, in primo piano ci sono il Next Mirs, ovvero l´evoluzione del sistema robotizzato Pirelli per la produzione di pneumatici, e il Ccm, sistema avanzato per la produzione delle mescole. Il nuovo impianto assicurerà un elevato mix di prodotto e il consolidamento dei volumi produttivi. La produzione del polo piemontese sarà focalizzata sugli pneumatici ad alte e altissime prestazioni e sarà destinata, oltre che al mercato del ricambio, alle case automobilistiche produttrici delle vetture tecnologicamente più sofisticate. Coerentemente con le strategie di sviluppo sostenibile di Pirelli, il nuovo stabilimento sarà caratterizzato dall´adozione di misure idonee a limitare al massimo gli impatti ambientali e i consumi energetici, nonchè dall´elevata qualità architettonica e progettuale. L´intesa, in attuazione del protocollo sottoscritto nel novembre 2006 dal Comune di Settimo Torinese e Pirelli Tyre per il rilancio industriale del territorio, impegna le Istituzioni a compiere ogni azione utile per favorire la realizzazione del piano, minimizzando i tempi degli iter autorizzativi e promuovendo la valorizzazione delle aree interessate dal progetto. Pirelli Tyre, dal canto suo, si impegna a completare quanto prima la progettazione del nuovo polo. In particolare, il Comune di Settimo Torinese assume l´impegno di portare a compimento nei tempi più brevi possibili la Variante al Piano Regolatore Comunale, necessaria al progetto di rilancio industriale, mentre la Regione Piemonte si impegna a sottoporre il protocollo al Ministero della Ricerca Scientifica e al Ministero dello Sviluppo, al fine di ampliare a livello governativo i programmi a sostegno dell´iniziativa. Nell´ambito del piano di rilancio industriale di Settimo Torinese, Pirelli Tyre e il Politecnico di Torino hanno sottoscritto un´intesa per attivare progetti comuni per la ricerca e l´innovazione tecnologica. Già il 12 giugno scorso, la società e l´Ateneo hanno dato il via a un gruppo di lavoro misto che ha per oggetto la minimizzazione dell´impatto ambientale del nuovo sito industriale e soprattutto l´ulteriore innovazione dei processi e dei prodotti più avanzati della ricerca Pirelli Tyre, quali il Next Mirs, il Ccm e il Cyber Tyre, lo pneumatico intelligente, ideato per accrescere la sicurezza nella guida. .  
   
   
ALESSANDRO DE ANGELINI NUOVO DIRETTORE VENDITE AUTO DI BMW GROUP ITALIA DALL’ 1 SETTEMBRE 2007  
 
San Donato Milanese, 3 settembre 2007 - A partire dal 1 settembre 2007, Alessandro de Angelini assumerà la carica di direttore vendite auto del Bmw Group Italia. Sostituisce Gianfranco De Cesaris che lascerà l´azienda per affrontare nuove esperienze professionali. Alessandro de Angelini, 44 anni, è in Bmw Group Italia dal 1 marzo 2004 con la carica di direttore marketing di Bmw auto. Laureato nel 1987 in Economia e Commercio alla Libera Università Internazionale degli Studi Sociali (Luiss) di Roma, ha ottenuto nel 1989 il diploma di merito al "Master in Marketing e Comunicazione d´Impresa", organizzato da Publitalia 80 con il patrocinio delle Università milanesi. La sua attività professionale inizia nel 1989 presso la Direzione Comunicazione e Immagine della Renault Italia S. P. A. Con la carica di Advertising Executive. Due anni dopo, nel maggio del 1991, Alessandro de Angelini assume il ruolo di Zone Manager presso la Direzione Regionale di Milano della Renault Italia S. P. A. Nel novembre del 1993 diviene Capo Servizio Prodotto/mercato all´interno della Direzione Marketing della Renault Italia per passare poi nel 1996 a Capo Servizio Analisi e Posizionamento Marketing presso la sede centrale a Parigi. L´anno successivo viene promosso Direttore Marketing della Renault Italia e rimane in questa posizione fino al settembre del 2001 quando viene chiamato dalla Piaggio S. P. A. A ricoprire il ruolo di Direttore worldwide Brand Piaggio per poi passare nel gennaio del 2003 ad inglobare nella sua responsabilità anche i brand Vespa e Gilera. .  
   
   
VOLVO CARS PRESENTA I NUOVI SISTEMI DI ALLERTA PER CHI GUIDA STANCO E DECONCENTRATO  
 
 Bologna, 3 settembre 2007 - Gli studi dimostrano che addirittura il 90% di tutti gli incidenti stradali sono causati da distrazione del conducente. Ora Volvo Cars introduce il Driver Alert Control, con una soluzione tecnologica all’avanguardia a livello mondiale per le autovetture private. Lo scopo del sistema è avvisare il conducente quando cala il suo livello di attenzione, ad esempio durante i tragitti lunghi. Un altro nuovo sistema, il Lane Departure Warning, avverte il conducente se l’auto oltrepassa una delle strisce che delimitano la corsia senza un apparente motivo. Il Lane Departure Warning e il Driver Alert Control faranno parte dello stesso pacchetto optional chiamato Driver Alert System. Sarà disponibile sui modelli Volvo S80, V70 e Xc70 alla fine del 2007. “La sicurezza nella realtà della strada nella vita di tutti i giorni è il perno della nostra filosofia in questo settore. Quando si parla di sicurezza preventiva, adottiamo lo stesso approccio che dedichiamo ai sistemi di protezione. In altre parole, concentriamo le nostre ricerche e le nostre innovazioni tecnologiche nei settori in cui la nuova tecnologia può dare risultati significativi nelle situazioni di traffico reale”, afferma Ingrid Skosgmo, Direttore del Volvo Cars Safety Centre di Göteborg. Basandosi sulle statistiche relative ai sinistri appena citate, Volvo Cars sta cercando di sviluppare una tecnologia efficiente in grado di aiutare i conducenti ad evitare o ridurre la gravità degli incidenti dovuti alla distrazione e all’affaticamento del conducente. Driver Alert Control (Dac) – un’innovazione esclusiva. Come risultato di alcuni studi approfonditi sul comportamento dei conducenti al volante, Volvo ha sviluppato il Driver Alert Control – un’innovazione a livello mondiale che registra il modo di procedere dell’auto sulla strada ed avverte i guidatori in caso di perdita di concentrazione. L’affaticamento del conducente è uno dei principali problemi relativi alla sicurezza stradale in tutto il mondo. Secondo l’Nhtsa statunitense (National Highway Traffic Safety Administration) i conducenti che si addormentano alla guida provocano circa 100. 000 incidenti all’anno solo negli Stati Uniti, causando 1. 500 decessi e più di 70. 000 lesioni a passeggeri e conducenti. La situazione è simile in Europa. L’associazione degli assicuratori tedeschi Gdv calcola che circa il 25 percento di tutti gli incidenti mortali sulla Autobahn tedesca sia provocata dalla stanchezza del guidatore. Il Driver Alert Control di Volvo è un’importante innovazione. È essenzialmente destinato alle situazioni in cui il rischio di perdere la concentrazione è maggiore, e in cui un incidente potrebbe avere serie conseguenze. Ad esempio sulle strade dritte e scorrevoli, che “cullano” il conducente dandogli un senso di rilassamento e in cui è maggiore il rischio di distrarsi o assopirsi. Il sistema si avvia a 65 km/h e rimane attivo fino a che la velocità non scende al di sotto dei 60 km/h. Registra ciò che accade per strada. Il Driver Alert Control controlla i movimenti dell’auto e determina se si sta guidando il veicolo in modo controllato o incontrollato. Questo metodo è unico nel panorama dell´industria automobilistica ed è molto affidabile. “Non monitoriamo il comportamento umano – che varia da un individuo all’altro – ma piuttosto l’effetto che la stanchezza o il calo di concentrazione hanno sul comportamento alla guida. Il nostro sistema si basa sul modo in cui l’auto procede sulla strada. Fornisce un’indicazione affidabile se prevede un possibile imprevisto ed avvisa il conducente prima che sia troppo tardi”, spiega Daniel Levin, responsabile del progetto Driver Alert Control presso Volvo Cars. "Spesso ci chiedono perché abbiamo scelto questo metodo anziché controllare gli occhi del conducente. La risposta è che crediamo che la tecnologia di monitoraggio degli occhi del conducente non sia ancora abbastanza evoluta", spiega Levin. Il Driver Alert Control può anche affrontare situazioni nelle quali il conducente perde anche solo in parte il controllo del veicolo perché si sta concentrando su elementi diversi, quali il cellulare o i bambini a bordo. “Si tratta di un effetto collaterale positivo della nostra idea, ed è possibile grazie al fatto che il sistema valuta il comportamento alla guida piuttosto che quello umano”, afferma Daniel Levin. Messaggi di testo e segnali sonori. Da un punto di vista tecnico, il Driver Alert Control consiste in una telecamera, una serie di sensori ed un’unità di controllo. La telecamera, installata tra il parabrezza e lo specchietto retrovisore interno, misura costantemente la distanza tra l’auto e la segnaletica orizzontale della strada. I sensori registrano i movimenti dell’auto. L’unità di controllo immagazzina le informazioni e calcola se il conducente rischia di perdere il controllo del veicolo. Se il rischio risulta elevato, il conducente viene avvertito tramite un segnale sonoro. Inoltre, compare un messaggio di testo sul display informativo dell’auto, che suggerisce, visualizzando il simbolo di una tazzina di caffè, di fare una sosta. Inoltre, il conducente può valutare costantemente le informazioni relative alla guida attraverso il computer di bordo dell’auto. Il punto di partenza corrisponde a cinque tacche. Meno è regolare la guida, meno tacche rimangono. “Naturalmente, sta sempre al conducente fare una sosta quando è necessario, ma a volte non ci si rende conto di essere troppo distratti per guidare. In situazioni del genere, il Driver Alert Control è in grado di aiutare il conducente a prendere la decisione giusta, come fare una sosta o fermarsi a dormire, prima che il livello di concentrazione diventi troppo basso”, conclude Levin. Lane Departure Warning (Ldw). Sulle Highway americane, i singoli veicoli che escono di strada rappresentano la causa di circa un quarto di tutti gli incidenti, un terzo di quelli mortali. Le statistiche sottolineano, dunque, il rischio di perdere la concentrazione in condizioni di guida scorrevoli. Volvo Cars affronta questo problema introducendo il Lane Departure Warning. Il sistema consente di prevenire l’uscita di strada del veicolo così come gli impatti frontali dovuti ad una momentanea distrazione. I ricercatori di Volvo Cars calcolano che il sistema Ldw possa prevenire il 30-40 percento di questi tipi di incidenti a velocità comprese tra 70 e 100 km/h. L’ldw si attiva attraverso un pulsante sulla console centrale ed avvisa il conducente con un leggero segnale acustico se l’auto supera una delle linee di corsia senza un apparente motivo, ad esempio senza usare l’indicatore di direzione. Il sistema utilizza inoltre una telecamera per monitorare la posizione dell’auto tra le linee della segnaletica orizzontale che delimitano la corsia. L’ldw si avvia a 65 km/h e rimane attivo fino a che la velocità non scende al di sotto dei 60 km/h. Limiti del sistema Alcune delle funzioni dei sistemi appena descritti dipendono dal numero e dalla qualità della segnaletica orizzontale. Le strisce longitudinali che delimitano la corsia devono essere ben visibili alla telecamera. Una illuminazione insufficiente, nebbia, neve e condizioni atmosferiche estreme possono rendere il sistema non disponibile. .  
   
   
TOYOTA OLTRE 100.000 AUTO IBRIDE VENDUTE IN EUROPA  
 
 Roma, 3 settembre 2007 - Dall’inizio della commercializzazione dei primi ibridi in Europa al 31 luglio 2007 sono infatti 101. 235 le unità vendute sui mercati europei con i brand Toyota e Lexus, di cui oltre 5. 500 in Italia. Questo risultato sottolinea la rapida accelerazione nella diffusione delle automobili ibride, ulteriormente evidenziato dal fatto che oltre il 50% del totale delle vendite ibride di Toyota in Europa è stato registrato negli ultimi 13 mesi! Toyota Prius, la prima automobile ibrida al mondo prodotta in grande serie, mantiene la sua posizione di best seller tra gli ibridi di Toyota, con oltre 73. 000 unità vendute in Europa a partire dal 2000. Per quanto riguarda il totale delle vendite dei modelli ibridi Lexus in Europa, che comprende anche le prime consegne della Ls 600h già lanciata in alcuni paesi lo scorso giugno, ha ora superato le 27. 000 unità. Nel 2007, Toyota prevede che il suo record di vendite annuali di automobili ibride in Europa possa raggiungere le 44. 500 unità, nel contesto di un obiettivo di vendita complessivo per i brand Toyota e Lexus di 1,22 milioni di unità. “Questi risultati dimostrano un importante trend d’interesse della clientela europea verso automobili più pulite, capaci di offrire migliori consumi e una guida confortevole ed efficace” dice Thierry Dombreval, Vice Presidente Esecutivo di Toyota Motor Europe. “Il record delle prime 100. 000 ibride, si accompagna a 10 anni di leadership nell’ibrido per Toyota e sottolinea il nostro convincimento che l’ibrido è una tecnologia importante per l’Europa”. In Italia le vendite di automobili ibride Toyota e Lexus hanno superato le 5. 500 unità, dal lancio avvenuto alla fine del 2000 fino al 31 luglio scorso. Di queste oltre 3. 000 sono Prius. La tecnologia ibrida Toyota combina un motore benzina con un motore elettrico per offrire la tecnologia motoristica più pulita oggi sul mercato. Può essere applicata con successo per migliorare l’efficienza di diverse motorizzazioni, indipendentemente dal fatto che siano alimentate a benzina, gasolio o con carburanti alternativi. I veicoli ibridi garantiscono emissioni più basse, eccellenti consumi, accelerazione progressiva e una guida silenziosa. Attualmente, Toyota e Lexus possono vantare quattro diversi modelli ibridi nella loro gamma europea, che utilizzano le tecnologie Hybrid Sinergy Drive di Toyota o Lexus Hybrid Drive. A livello mondiale, le vendite complessive dell’ibrido hanno superato il traguardo del primo milione di unità nel mese di giugno di quest’anno. Toyota si è posta l’obiettivo di vendere un milione di automobili ibride l’anno, entro i primi anni della prossima decade, con oltre il 10% di vendite in Europa. .  
   
   
HONDA AL SALONE DELL’AUTO DI FRANCOFORTE  
 
 Verona, 3 settembre 2007 - In occasione del prossimo salone dell’auto di Francoforte Honda presenta in anteprima mondiale l’entusiasmante Concept della nuova Accord Tourer. La conferenza stampa avrà luogo presso lo stand Honda (Padiglione 5) durante la prima giornata stampa dell’11 settembre dalle 13:15 alle 13:45. La Accord Tourer Concept fornirà precise indicazioni sull’orientamento di design della nuovissima generazione di Accord Tourer, il cui lancio è previsto per la metà del 2008, con le proporzioni più ampie e ribassate che preannunciano un approccio stilistico più sportivo ed emozionale. Vi si affiancheranno avanzate motorizzazioni con ridotti livelli di emissioni e un’innovativa tecnologia del telaio che garantirà eccezionali doti di maneggevolezza senza compromessi con il comfort di marcia. Oltre a un´ampia selezione di auto, presso lo stand Honda saranno presenti anche le moto. Lo stand sarà principalmente ispirato ai temi dello sport e dell’ambiente nei settori “Sports” e “Environment” allestiti a pianterreno. Nel settore “Environment” saranno illustrate le tecnologie innovative sviluppate da Honda per la tutela dell’ambiente, tra cui i veicoli a propulsione ibrida benzina-elettrico come la Small Hybrid Sports Concept, presentata per la prima volta al Salone di Ginevra, che rappresenta una sintesi perfetta di tecnologia ibrida d’avanguardia e caratteristiche di guida sportiva. Saranno presenti il motore diesel ecologico Honda di prossima generazione, Civic Hybrid e Fcx Concept, la vettura Honda con celle a combustibile perfettamente funzionante che ha fatto il suo debutto europeo all’inizio di quest’anno sul circuito svedese di Gotland Ring. Il settore dello stand dedicato allo sport ospiterà la monoposto di Formula 1 Honda Ra107, attualmente guidata da Jenson Button e Rubens Barrichello, accanto ai modelli di produzione Honda S2000 e Civic Type R. Per dare ampio risalto alla lunga tradizione sportiva della Casa, affiancherà l’attuale monoposto F1 una delle prime Honda utilizzate in Formula 1, la Ra300 del 1967. Per sottolineare l’importanza del contributo offerto dal comparto moto al prestigio e all’esperienza di Honda in campo sportivo, saranno esposte la Repsol Honda Rc212v della serie Motogp - quest’anno pilotata da Dani Pedrosa e Nicky Hayden - e una delle Hm Plant Honda Cbr1000rr Fireblades che hanno preso parte con successo alle gare Tt dell´Isola di Man del 2007, permettendo a John Mcguinnes di vincere la Senior Tt Race e infrangere per primo la barriera dei 130 mph (quasi 210 km/h) di media sul giro. Nella ricca offerta per il settore moto di produzione, merita una menzione il primo sistema di airbag per moto sviluppato da Honda e disponibile sulla nuova Gold Wing, una dotazione di sicurezza che può contribuire a ridurre la gravità delle lesioni in caso di impatto frontale. I visitatori presso lo stand troveranno anche ulteriori brillanti testimonianze delle esclusive capacità d’innovazione della Casa giapponese, come Hondajet, i pannelli fotovoltaici e Asimo, il robot umanoide realizzato da Honda. .  
   
   
MERCEDES-BENZ: E 300 BLUETEC CON TECNOLOGIA DIESEL ECCEZIONALMENTE PULITA  
 
Stoccarda, 3 settembre 2007 - Con la nuova E 300 Bluetec, l´inventore della tecnologia Bluetec sta per inaugurare una nuova era: dopo le esperienze positive raccolte dall´autunno del 2006 sul mercato americano, la tecnologia diesel particolarmente ecocompatibile Bluetec è oggi disponibile anche su una vettura nel mercato europeo. Mercedes-benz è riuscita ad ottenere una notevole riduzione delle emissioni ed il rispetto della normativa Eu5, mantenendo bassi i consumi di carburante. Grazie alla tecnologia intelligente del sistema Bluetec, il motore ad autoaccensione diventa quindi uno dei propulsori più puliti ed efficienti del mondo. Compatibilità ambientale, piacere di guida e comfort sono alcuni dei punti di forza della nuova E 300 Bluetec, con cui Mercedes-benz lancia la sua offensiva Bluetec sul mercato europeo. Questa Classe E, dotata dei più moderni sistemi di trattamento delle emissioni, si basa sui collaudati modelli Cdi e convince per le sue caratteristiche ecologiche, economiche e dinamiche: il motore V6 da 3,0 litri con una potenza di 155 kW/211 Cv dispone di una coppia di ben 540 Nm e si accontenta di soli 7,3 litri* di gasolio per cento chilometri, con valori di emissione già inferiori ai limiti delle future normative europee. La velocità massima della E 300 Bluetec è di 244 km/h*, da 0 a 100 km/h la vettura impiega 7,2 secondi*. Questo modello Bluetec, come tutte le vetture Classe E, è garanzia del tipico comfort di marcia Mercedes, della proverbiale atmosfera di "benessere" nell´abitacolo e di eccellenti livelli di sicurezza. La tecnologia Bluetec sviluppata da Daimlerchrysler riduce efficacemente le emissioni dei veicoli diesel, in particolare gli ossidi di azoto. Per ottenere questo risultato, gli ingegneri del Mercedes-benz Technology Center hanno seguito diverse strategie. Ad esempio, sulla E 300 Bluetec sono state apportate alcune ottimizzazioni interne al motore per limitare la formazione degli ossidi di azoto. Tra i vari accorgimenti adottati, figurano: riduzione del rapporto di compressione a 16,5:1; utilizzo di speciali piezoiniettori con minimo flusso idraulico; configurazione ottimizzata del turbocompressore a gas di scarico con turbine a geometria variabile; regolazione ottimizzata del ricircolo dei gas di scarico con aumento della velocità di recupero delle emissioni; impiego di candele ceramiche che garantiscono in qualsiasi momento un veloce avviamento a freddo, a fronte di una minore compressione. Ad integrazione degli accorgimenti interni al motore si aggiunge un sistema di post-trattamento dei gas di scarico efficace ed espressamente armonizzato in base al motore. Questo sistema comprende un catalizzatore ossidante, che riduce le emissioni di monossido di carbonio (Co) e di idrocarburi incombusti (Hc), ed un filtro antiparticolato diesel senza additivi. L´uso di un avanzato catalizzatore ad accumulo Denox con sistema brevettato di produzione di ammoniaca a bordo del veicolo, abbinato ad un catalizzatore Scr supplementare, consente di ottenere emissioni di ossidi di azoto estremamente basse. Questo sistema di post-trattamento dei gas di scarico funziona senza necessità di ulteriori additivi. Mercedes-benz ha avviato la sua offensiva Bluetec per le autovetture inizialmente negli Stati Uniti, con il lancio sul mercato ad ottobre 2006 della prima ed unica vettura al mondo dotata di questa tecnologia, la E 320 Bluetec. Nel territorio statunitense, Mercedes-benz prevede di introdurre a partire dal 2008 altri tre modelli equipaggiati con il propulsore V6 Bluetec: Classe Gl, M e R. Questo coerente impegno è stato riconosciuto anche dalla stampa specializzata internazionale che ha eletto E 320 Bluetec "2007 World Green Car". I giurati, provenienti da 22 Paesi, hanno apprezzato il modello Bluetec come precursore di una nuova tecnologia diesel particolarmente pulita. La tecnologia Bluetec viene utilizzata anche a bordo dei veicoli industriali della Casa di Stoccarda, sui quali dimostra la sua validità fin dal 2005 e nel frattempo è stata introdotta in tutte le serie di modelli. Fino ad oggi, Daimlerchrysler ha venduto oltre 60. 000 autocarri ed autobus Mercedes-benz equipaggiati con questa avveniristica tecnologia di riduzione delle emissioni. Nell´attuale dibattito sulle attuali e future normative antinquinamento per le autovetture, spesso si trascura che le emissioni di biossido di carbonio (Co2) non hanno nulla a che vedere con i tradizionali valori limite. Le emissioni di Co2 di un´automobile sono direttamente correlate al consumo di carburante. Dati come 140 g Co2/km non rappresentano altro che un´indicazione alternativa dei consumi, ed in questo caso corrispondono ad un consumo di circa 5,3 l/100 km per i motori diesel, e di 5,9 l/100 km per quelli a benzina. Questi valori potrebbero essere raggiunti anche da veicoli che immettono i loro gas di scarico direttamente nell´ambiente senza alcun post-trattamento catalitico o filtro antiparticolato. Diversamente dalle emissioni di Co2, i componenti dei gas di scarico come ossido di azoto, monossido di carbonio, idrocarburi e residui di combustione sotto forma di particolato possono essere ridotti attraverso un sistema di post-trattamento, in alcuni casi fino a diventare quasi impercettibili. A questo punto entra in gioco l´innovativo sistema modulare di depurazione dei gas di scarico Bluetec, offrendo ai veicoli diesel la tecnologia di cui hanno bisogno per funzionare in modo ecocompatibile e rispettare i valori limite di emissione anche in futuro. Oltre alla E 300 Bluetec, tutti i futuri modelli Bluetec saranno in grado di ottemperare alla norma Euro 5 in vigore a partire dal 2011. Ecco perché Bluetec rappresenta un´importante pietra miliare sulla strada che conduce alla riduzione delle emissioni di Co2. Valori limite attuali e futuri per i veicoli diesel nell´Unione Europea
Co (g/km) Nox (g/km) Hc + Nox (g/km) Particolato (g/km)
Euro 4 Tutti i veicoli nuovi a partire dal 1. 1. 2006 0,50 0,25 0,30 0,025
Euro 5 Tutti i veicoli nuovi a partire dal 1. 1. 2011 0,50 0,18 0,23 0,005
Euro 6 Tutti i veicoli nuovi a partire dal 1. 9. 2015 0,50 0,08 0,17 0,005
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UNIONCAMERE – INFRASTRUTTURE: IL CALO DEGLI APPALTI PUBBLICI  
 
 Roma, 3 settembre 2007 - 1. 650 medie imprese del settore delle infrastrutture di trasporto su 1. 700 rischiano nel prossimo triennio di uscire dal mercato delle opere pubbliche, perché la riduzione del numero e del valore complessivo delle gare per importi di fascia bassa e media (a vantaggio dei grandi appalti) non consentirà loro di avere i requisiti necessari per partecipare alle gare d’appalto. E’ quanto mostra una ricerca curata dal Cresme (Centro Ricerche Economiche Sociali di Mercato per l´Edilizia e il Territorio) presentata questa mattina a Roma dai Presidenti di Unioncamere, Andrea Mondello, e dell’Ance, Paolo Buzzetti. Dal 2001 al 2004, gli investimenti nelle nuove opere pubbliche sono cresciuti in valori costanti del 27,3%, mentre il Pil è aumentato solo del 3,1%. Ma, a partire dalla fine del 2004, per le opere pubbliche del nostro Paese è iniziata una fase nuova, che disegna uno scenario difficile con il quale confrontarsi. Soprattutto nei prossimi anni. La capacità realizzativa si è ridotta del 5,2% nel 2005 rispetto al 2004 e dell’1,2% nel 2006. Sulla base delle previsioni, nel 2007 potrebbe rimanere stabile (+0,1%). Preoccupa soprattutto quanto potrà accadere nel prossimo triennio: secondo la ricerca, a valori costanti, la spesa per gli investimenti in opere pubbliche si ridurrà del 2,5% nel 2008 e del 3,3% nel 2009. Una conferma di questa difficoltà si ha guardando all’andamento delle gare di appalto. Negli ultimi 25 mesi (dal maggio 2005 al maggio 2007), il valore delle opere pubbliche appaltate è stato pari a 63,4 miliardi di euro, contro i 78,4 dei 25 mesi precedenti, con una contrazione del 19%. Contrazione che colpisce tutte le fasce di importo, ma che avrà effetti drammatici per le piccole e medie imprese, in quanto dalla fine degli anni Novanta ad oggi la tendenza è stata quella di un forte accorpamento dei “tagli” a vantaggio di poche imprese. Tra il 1999 e il 2005, l’importo dei bandi di gara per i lavori di grandi dimensioni, di importo superiore a 83,3 milioni, è passato da 807 milioni a poco meno di 12. 000 (+1. 359%), mentre i tassi di crescita delle altre tipologie dimensionali oscillano tra il 5,9% dei lavori di importo inferiore a 5,3 milioni e l’88% della fascia tra i 16,7 e 83,3 milioni. La fase espansiva dei grandi lavori è confermata anche dai dati relativi alle aggiudicazioni che, tra il 2002 e il 2006, mostrano un valore passato da 2,2 a oltre 13 miliardi (+508%), a fronte di un tasso di crescita medio del 10% delle fasce inferiori. Questo cambiamento strutturale della domanda produrrà effetti rilevanti sul futuro della composizione dell’offerta in quanto incide sui meccanismi di conferma delle qualificazioni Soa. In particolare è messa in discussione la modalità di accesso al mercato delle opere di maggiore interesse di molte medie imprese. Lo studio del Cresme mette in luce l’alto rischio di espulsione di 1650 imprese qualificate per partecipare a gare di appalto per la realizzazione di infrastrutture per importi superiori ai 5,3 milioni (soglia Ue) su un totale di 1. 700 qualificazioni. Ance ed Unioncamere intendono richiamare l’attenzione sulla necessità di impedire un collasso del sistema imprenditoriale italiano delle costruzioni, ricreando le condizioni per un mercato dei lavori pubblici realmente competitivo e in grado di valorizzare il tessuto imprenditoriale esistente, fatto soprattutto di piccole e medie imprese professionalizzate e in grado di costruire quelle opere di cui il Paese ha bisogno e che in questi anni non si è riusciti a realizzare. .  
   
   
FILOVIA PESCARA,SI SONDA POSSIBILITA´ DI MODIFICHE  
 
Pescara, 3 settembre 2007 - La Regione Abruzzo ha preso atto della disponibilità dei sindaci dei comuni di Pescara e Montesilvano e della Gtm a verificare la possibilità di intervenire sul progetto per la realizzazione della filovia, tenendo conto delle osservazioni dei rappresentanti dei cittadini. La verifica sarà di doppia natura: verso il Ministero ai Trasporti e verso le ditte coinvolte. L´orientamento è scaturito al termine dell´incontro dello scorso 19 luglio nella sede della Presidenza a Pescara, presieduto dal presidente della Giunta regionale, Ottaviano Del Turco, e al quale hanno preso parte l´assessore ai Trasporti, Tommaso Ginoble, i sindaci di Pescara e Montesilvano, il presidente della Gtm e i rappresentanti dei comitati civici. "Quello di oggi è un fatto politico-istituzionale di grande rilievo - ha commentato il presidente Del Turco - giacché posizioni inconciliabili possono ora trovare qualche elemento di contatto. Resta un percorso difficile ma alternative non ce ne sono". L´assessore Ginoble, in apertura dei lavori, ha ricordato che il "governo regionale ha ereditato un progetto già avviato e che per l´opera in questione sono disponibili finanziamenti vincolati e che la proprietà del tracciato è posta in capo ai due comuni. Tenendo conto di questo scenario - ha detto Ginoble - si tratta di capire quali margini esistono per eventuali aggiustamenti". Il sindaco di Pescara, Luciano D´alfonso, ha parlato di "fatto nuovo" riferendosi ai propositi dei comitati dei cittadini che "non si oppongono all´opera purchè sia compatibile con l´ambiente e con le esigenze delle famiglie. Per questo riteniamo l´approfondimento né inutile né incompatibile". Dello stesso avviso si è detto il sindaco di Montesilvano, Pasquale Cordoma, che ha anche avanzato proprie proposte. Il presidente della Gtm, Donato Renzetti, si è dichiarato disponibile a verificare con le ditte la realizzabilità delle nuove proposte. .  
   
   
IL TRAFORO DI VIA DEL TRITONE DIVENTA ECOCOMPATIBILE. I 9000 M2 DELLA VOLTA SARANNO RIVESTITI CON PITTURA FOTOCATALITICA CIMAX ECOSYSTEM PAINT DELLA C.I.M. A BASE DI TX ACTIVE IL PRINCIPIO ATTIVO FOTOCATALITICO BREVETTATO DA ITALCEMENTI CHE DISINQUINA L’ARIA.  
 
Roma, 3 settembre 2007 – E’ stato ufficialmente presentato il progetto di rifacimento del traforo Umberto I che collega a via Nazionale con via del Tritone. L’intervento frutto di un accordo di sponsorizzazione tra il Comune di Roma, Italcementi e C. I. M. Restituirà ai cittadini romani un’opera completamente rinnovata. Il traforo sarà rivestito interamente con Cimax Ecosystem Paint, pittura cementizia prodotta dalla C. I. M. , a base di Tx Active, il principio attivo fotocatalitico brevettato da Italcementi in grado di abbattere gli inquinanti organici e inorganici presenti nell’aria. I lavori sono iniziati il 30 luglio e saranno completati in vista della Notte Bianca dell’8 settembre. “L’intervento – ha detto il sindaco di Roma Walter Veltroni - restituirà ai cittadini romani una struttura completamente rinnovata. La galleria sarà restituita ai pedoni e ai cittadini, che potranno attraversarlo senza essere soffocati dall’inquinamento urbano, con un’opera di riqualificazione che non costerà nulla alle casse del Comune”. In base all’accordo con il Comune di Roma le due società (Italcementi e C. I. M. Spa) sponsorizzano l’intervento con un investimento di circa 500 mila euro. “Ci fa molto piacere che la Città di Roma abbia scelto di utilizzare questo prodotto in grado contribuire ad abbattere lo smog nei centri urbani - ha detto Carlo Pesenti, Consigliere Delegato di Italcementi - l’Amministrazione comunale ha fatto una scelta innovativa come è innovativo Tx Active. Come cittadino mi auguro che l’attenzione e la sensibilità dimostrata dal Comune di Roma ai temi ambientali possa essere fatta propria anche da altre città nell’adottare una risposta attiva ai problemi dell’inquinamento urbano. ” “Siamo lieti e particolarmente orgogliosi di poter donare alla città di Roma questo intervento di riqualificazione del Traforo Umberto I, sia per il notevole miglioramento estetico dell´opera, che per il miglioramento ambientale, grazie ai nostri nuovi prodotti” - ha dichiarato Filiberto Bernardoni, Presidente di C. I. M. - “ L’utilizzo di questa specifica pittura ha infatti una forte rilevanza sociale come è quella di mitigare gli effetti dello smog in una delle zone più trafficate della nostra città”. L’efficacia dei prodotti a base di Tx Active è ormai ampiamente dimostrata: le applicazioni realizzate in questi anni con applicazioni in ambiente urbano hanno evidenziato - fuori quindi dalle condizioni ottimali dei laboratori - una capacità significativa di riduzione degli inquinanti, oscillante fra il 20 e il 70%, in relazione alle condizioni atmosferiche e all’irraggiamento luminoso che innesca il processo di fotocatalisi. Tx Active è stato a lungo testato e quindi certificata da importanti centri di ricerca indipendenti (Cnr, Arpa, Centro Ricerche di Ispra). Al fine di ottimizzare l’azione della pittura fotoattiva sarà istallato un impianto di illuminazione specifico, prodotto dalla Disano-illuminazione, in grado di intensificare con la propria luce il processo della fotocatalisi. Lo smontaggio degli impianti preesistenti, il cablaggio del nuovo impianto, il montaggio degli apparecchi illuminanti, tutti gli allacciamenti e il collaudo verranno effettuati dall’Acea. In base all’accordo con il Comune di Roma, Italcementi e C. I. M. Hanno condotto nelle scorse settimane una serie di analisi preliminari attraverso una campagna di rilevazione ed elaborazione dei dati degli inquinanti prima del rifacimento. I risultati saranno confrontati con le prove effettuate al termine dei lavori al fine di testare la bontà della realizzazione. Tx Active è già stato utilizzato a Roma nella realizzazione della Chiesa Dives in Misericordia, la chiesa simbolo del Giubileo, nel quartiere Tor Tre Teste dando nuovo slancio e nuova vita culturale ad un’area alla periferia di Roma. Una struttura di tale prestigio architettonico e significato simbolico imponeva l’impiego di un calcestruzzo straordinario, capace non solo di prestazione meccanica e durevolezza di rilievo, ma caratterizzato anche da un colore bianco di impareggiabile brillanza e dal potere di conservare inalterato nel tempo l’aspetto estetico grazie alla proprietà dell’auto-pulizia della superficie. L’appuntamento è quindi per l’8 settembre 2007, quando, in concomitanza con l’inaugurazione del Palazzo delle Esposizioni, il rinnovato traforo sarà restituito alla città di Roma. .  
   
   
VIA DEL MARE A4 – JESOLO – CHISSO: PERVENUTE TRE CANDIDATURE  
 
Venezia, 3 settembre 2007 - “E’ la dimostrazione più limpida che la superstrada del mare, destinata a migliorare decisamente i collegamenti tra la A4, Jesolo e il litorale veneto, era una intuizione giusta e utile, rispondente alle esigenze delle comunità locali e compatibile con l’economia turistica di una delle più note aree balneari della nostra regione”. Lo ha sottolineato l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, commentando la presentazione di tre autorevoli candidature, pervenute entro le ore 12 del 23 agosto, scadenza dei termini per partecipare alla realizzazione dell’opera. Si tratta delle seguenti tre Associazioni Temporanee di Imprese: Idroesse Infrastrutture S. P. A. Di Padova, Intercantieri Vittadello di Limena, Sinloc Sistema Iniziative Locali S. P. A. Di Padova; Autovie Veneto S. P. A. , Net Engineering S. P. A. Di Monselice, Finanziaria Internazionale Securitisation Group S. P. A. Di Conegliano; Società Italiana per le condotte d’acqua S. P. A. Di Roma, Compagnia Investimenti e Sviluppo – C. I. S. S. P. A. Di Villafranca Veronese, Strata S. P. A. Di Roma. “Nelle prossime settimane – ha ricordato Chisso – la Giunta regionale nominerà una commissione per valutare i contenuti delle proposte in funzione dell’individuazione del soggetto promotore”. Il Project Financing per la presentazione, costruzione ed esercizio della Superstrada a Pedaggio “Via del Mare: collegamento A4 – Jesolo e litorali” era pervenuto alla Regione nell’aprile scorso, presentato dalla società Strada del Mare S. P. A. E la Giunta l’aveva ritenuto congruente con la programmazione regionale, attivando le procedure previste per le iniziative di finanza di progetto. .  
   
   
INAUGURATA VARIANTE DI TORS A FORNI AVOLTRI (UD)  
 
Forni Avoltri, 3 settembre 2007 - E´ stata aperta al traffico il 29 agosto, alla presenza del presidente della Regione Riccardo Illy e dell´assessore regionale alla Mobilità e alle Infrastrutture di trasporto Lodovico Sonego, la variante di Tors, sulla statale 355 della Val Degano, nel tratto che va da Rigolato a Forni Avoltri. L´opera, molto attesa dal territorio, visto che si tratta di uno dei collegamenti più intensamente utilizzati della Carnia, percorso soprattutto da pendolari, studenti, turisti ed operai e tra l´altro utilizzata dai mezzi pesanti di alcune ditte locali che trasportano quotidianamente acque minerali e marmo carnico, è costata 20 milioni di euro. Con la messa in esercizio di questo nuovo tratto (lungo 2,3 km) verrà evitato il pericolo frane sempre incombente sul vecchio tracciato, migliorando contestualmente l´andamento tortuoso dell´arteria. Appaltata dall´Anas all´impresa Vidoni, la variante si articola in tre opere principali: la galleria naturale di Tors, che ha una lunghezza di 1. 250 metri, il viadotto a quattro campate in acciaio, lungo 105 metri e che attraversa il torrente Degano, e il ponte sul Rio Fulin ad unica campata di 40 metri. Sono state 15 le ditte impegnate a vario titolo nella realizzazione, con un impiego di 45-50 tra operai e tecnici. Sono stati tra l´altro utilizzati 400 mila chilogrammi di acciaio Corten, usato per i ponti, e 440 mila chilogrammi di acciaio lavorato per cemento armato, 37. Mila chilogrammi di tubi valvolati, 60 chilometri di cavi elettrici. Si è trattato di un iter di realizzazione piuttosto lungo, iniziato con l´appalto nel 1998 e ricordato negli interventi dei sindaci di Rigolato, Marcello Candido, e di Forni Avoltri, Manuele Ferrari. Numerosi i contrattempi che ne hanno fatto slittare l´apertura. Tra questi, anche i problemi riscontrati dal tunnel del Monte Bianco: "la normativa prodotta in seguito al disastro del tunnel del Monte Bianco - ha affermato il capo dipartimento Anas di Venezia e Trieste, Ugo Dibennardo - ha comportato un minuzioso adeguamento dell´impiantistica con l´elaborazione di un nuovo progetto e relativo appalto, con l´aumento della spesa di altri 4 milioni di euro. Nella fase iniziale dei lavori inoltre, si dovette procedere a una nuova progettazione che interessò la zona di ingresso sul lato Rigolato a causa di imprevisti ma necessari approfondimenti geologici". Il lungo iter ha consentito però di aumentare la sicurezza dell´infrastruttura: sono stati sottoposti a collaudo non solamente le strutture edili ma, da parte degli organi competenti, sono stati controllati anche gli impianti tecnologici di illuminazione, aerazione, prevenzione incendi e di segnalazione viaria. L´inaugurazione della variante di Tors, pur rappresentando un tassello importante per la messa in sicurezza della statale 355, lascia ancora aperti molti punti neri su questa viabilità di collegamento con il Veneto ed a questo proposito Dibennardo ha annunciato: "Abbiamo in programma importanti interventi di manutenzione straordinaria su questo tratto di strada che sono concordati con la Regione Friuli Venezia Giulia e gli altri Enti locali. Questo nuovo piano sarà definito nel prossimo settembre". Alla cerimonia di inaugurazione è intervenuto il presidente della Provincia di Udine, Marzio Strassoldo, e il prefetto di Udine, Lorernzo Cernetig. Numerose le autorità civili e militari presenti: tra gli altri, l´assessore regionale alla Montagna Enzo Marsilio, il consigliere regionale Renzo Petris, l´assessore provinciale alla Montagna, Vittorio Caroli, quello allo Sport, nonché ex sindaco di Rigolato, Fabio D´andrea, il presidente della Comunità montana, Lino Not, il presidente dell´Assindustria, Adriano Luci. .  
   
   
VIA AL COMPLETAMENTO TANGENZIALE MONTEGROTTO TERME  
 
Venezia, 3 settembre 2007 - Sta per prendere il via il completamento della tangenziale di Montegrotto Terme. “L’anas ci ha infatti comunicato di aver provveduto alla pubblicazione del relativo bando di gara – ha sottolineato l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso – che fissa al 6 settembre prossimo la prima seduta pubblica per l’apertura delle offerte”. “Si tratta – ha ricordato Chisso – di un’opera strategica per quest’area termale, che fa parte del più grande comprensorio europeo ed è uno dei capisaldi di un’economia dai notevoli risvolti anche occupazionali”. Per la realizzazione dell’intervento, era stato sottoscritto nell’ottobre dello scorso anno uno specifico Protocollo d’intesa tra Regione, Anas, Provincia di Padova, Comuni di Montegrotto Terme, Abano terme, Torreglia, Due Carrare e Rfi, che ha individuato i contenuti del progetto relativo al primo stralcio funzionale, il cui costo complessivo è stato calcolato in 18 milioni e mezzo di euro. “Di questi – ha precisato l’assessore – 7 milioni sono a carico del bilancio regionale, 5 a carico dell’Anas, 2 milioni 600 mila a carico dell’Amministrazione provinciale padovana, 2 milioni 400 mila a carico del Comune di Montegrotto Terme e di Rfi; un milione 200 mila euro a carico del Comune di Abano Terme, 200 mila euro saranno messi a disposizione dai Comune di Torreglia e altri 100 mila da quello di Due Carrare”. Con la pubblicazione del bando di gara, gli enti interessati devono provvedere all’erogazione all’Anas del 20 per cento della quota del finanziamento a loro carico. “In proposito la Regione provvederà ad impegnare un milione 400 mila euro. Anche questa iniziativa peraltro – ha concluso Chisso – conferma quella stagione del fare aperta dalla Giunta Galan, dove la realizzazione delle opere pubbliche necessarie alla Comunità e al suo sviluppo, con il migliore inserimento nel territorio – rappresentano una situazione normale in ogni parte del mondo, specie dopo oltre un ventennio di sostanziale blocco degli interventi”. .  
   
   
PRECISAZIONI SONEGO SU CORRIDOIO V  
 
Trieste, 3 settembre 2007 - "C´è una sola cosa che condivido dell´articolo di Livio Sirovich, ovvero il fatto che in materia di Corridoio V l´informazione a favore del pubblico non è mai sufficiente per quanto ci si sforzi di comunicare con tempestività, in maniera comprensibile e tecnicamente attendibile", ha sottolineato il 20 agosto in una sua nota l´assessore regionale alla Mobilità ed alle Infrastrutture di Trasporto Lodovico Sonego replicando all´articolo apparso sul quotidiano "Il Piccolo" negli scorsi giorni. "Sulle restanti considerazioni del geologo triestino non resta da dire che si tratta di argomentazioni frutto di non conoscenza della materia. Insomma un contributo rilevante alla disinformazione del pubblico". "Il documento in inglese citato dal geologo non è di provenienza comunitaria ma semplicemente la domanda che il Governo italiano ha inoltrato a Bruxelles per ottenere i finanziamenti", osserva l´assessore. "Sirovich inoltre dice che: 1). Il porto di Trieste non avrà benefici dal Corridoio V perchè non è previsto di adeguare la sagoma della galleria di cintura: c´è il piccolo particolare che il tunnel di cui si parla non ha bisogno di adeguamenti perché ha già un Gabarit P80 che consente da tempo il transito addirittura dell´autostrada viaggiante; 2). Non si è mai saputa la posizione della Slovenia sul tracciato del Corridoio V: lo sanno anche i sassi che Lubiana si è sempre opposta alla soluzione del Vipacco prediligendo il passaggio da Opicina. La Commissione Van Miert e poi la decisione 884/2004 hanno sancito proprio la soluzione Trieste-divaccia sulla base di un´intesa Roma-lubiana intercorsa in modo trasparente tra i due Governi in sede istituzionale; 3). Sarebbe sparita la stazione passante di Trieste non sapendo, colpa la sua superficialità, che la stazione in questione non è per nulla scomparsa ma fa semplicemente parte di una seconda fase del progetto; 4). I 6 chilometri di ferrovia Trieste-capodistria potrebbero sostituire il percorso Trieste-divaccia del Corridoio V non sapendo che l´infrastruttura in oggetto, che il Governo regionale continua ad auspicare, non potrà mai essere un´ alternativa al Corridoio perché ragioni tecniche impediscono la realizzazione di un doppio binario. Il binario singolo sarà tuttavia importante ma esclusivamente in una logica di collegamento passeggeri metropolitano e di breve connessione tra i due porti. Nulla a che vedere con una connessione continentale Av/ac; 5). L´italia avrebbe calato le brache rinunciando all´alta velocità da Trieste a Divaccia non sapendo che la strategia italiana è fondata su specifiche alta velocità/alta capacità il che significa una velocità massima di 250 km all´ora che può scendere a 160/180 per tratti orograficamente complessi come è proprio il caso della sezione ferroviaria di cui parliamo; 6). Il rapporto costi benefici testimoniato anche da uno studio di Scott & Wilson sconsiglierebbe la realizzazione della Trieste-divaccia. E´ esattamente il contrario. Quando il rapporto verrà reso pubblico dall´autorità che lo ha commissionato, penso a breve, si chiarirà ulteriormente che la realizzazione del Corridoio sarà utile dal punto di vista economico e anche ambientale. Sia sul versante italiano che sul versante sloveno. Il rapporto - conclude l´assessore Sonego - smentirà le infondate argomentazioni del geologo". .  
   
   
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE SARDO, SORU E BROCCIA ASCOLTATI A ROMA IN COMMISSIONE  
 
Cagliari, 3 settembre 2007 - "Il trasferimento di Ferrovie della Sardegna e Ferrovie Meridionali Sarde dallo Stato alla Regione è necessario per governare la mobilità regionale". E´ il concetto espresso, lo scorso luglio, a Roma dal Presidente della Regione, Renato Soru, e dall´Assessore dei Trasporti, Sandro Broccia, nel corso di un´audizione alla Commissione Trasporti della Camera. "Per troppi anni - ha ricordato Soru - queste aziende sono state abbandonate a se stesse, fino al via libera della Commissione paritetica Stato-regione alle norme di attuazione del trasferimento". "Ora - ha aggiunto il Presidente - attendiamo l´approvazione del Consiglio regionale, passaggio necessario prima dell´invio del testo al Governo che dovrà trasformarlo in decreto". Nel corso dell´audizione sono stati illustrati gli obiettivi dell´esecutivo regionale nel governo dell´intero sistema di trasporto isolano, primo fra tutti la creazione di un´azienda unica in grado di gestire il trasporto su gomma e, nelle linee secondarie a scartamento ridotto, quello su ferro. Soru e Broccia hanno ricordato l´investimento effettuato per l´acquisto di 330 nuovi pullman nel triennio (i primi cento sono in consegna in questi giorni) e dei nuovi treni: "Obiettivo prioritario è abbattere i tempi di percorrenza sulla direttrice Cagliari-sassari-olbia: servono interventi infrastrutturali, e oltre ai treni Minuetto saranno impiegati treni a "pendolamento naturale", adatti alle particolari caratteristiche delle strade ferrate sarde, che consentiranno di percorrere la Cagliari-sassari in 2 ore e 15 minuti, Cagliari-olbia in 2 ore e 45 minuti, Sassari-olbia in 1 ora e 10 minuti". "La Regione vuole un rilancio dell´intero settore ferroviario - ha concluso il Presidente -, comprese le linee a scartamento ridotto attualmente gestite da Fds: la Sassari-alghero, la Macomer-nuoro, la Cagliari-isili. In questo contesto si colloca, in modo strategico, la metropolitana di superficie nelle aree vaste di Cagliari e Sassari". .  
   
   
NUOVE BARRIERE ANTIRUMORE SULL´A22 IN ALTO ADIGE  
 
Bolzano, 3 settembre 2007 - Nuove barriere antirumore verranno installate lungo l’A22 e interesseranno 16 Comuni altoatesini: è quanto ha comunicato il presidente di Autobrennero Spa Silvano Grisenti al presidente della Provincia Luis Durnwalder. “Questo nuovo piano di abbattimento del rumore è un passo avanti importante per migliorare la qualità della vita della popolazione che vive lungo l’asse autostradale”, commenta Durnwalder. Nell’incontro dello scorso maggio il presidente Luis Durnwalder aveva ribadito al presidente di Autobrennero Spa Grisenti la richiesta di completare le misure di tutela ambientale (in primis la costruzione di barriere antirumore) lungo l’A22, nell´interesse del paesaggio e della popolazione. La Società si è mossa con decisione e tempestività e il presidente Silvano Grisenti ha comunicato al governatore Durnwalder la conclusione della fase di mappatura acustica delle aree sensibili e il varo del nuovo "Piano di contenimento ed abbattimento del rumore" che interessa anche l´Alto Adige. Saranno 139 le nuove barriere antirumore lungo l´A22 da Brennero a Modena, così Grisenti, e dove non sarà possibile realizzarle si interverrà direttamente sui serramenti delle abitazioni da proteggere. L’autobrennero ha stanziato complessivamente 98 milioni €. “Sul territorio altoatesino – riferisce Durnwalder – l’A22 installerà barriere antirumore nei comuni di Bolzano, Bressanone, Campo di Trens, Chiusa, Fiè allo Sciliar, Fortezza, Funes, Laion, Laives, Ponte Gardena, Renon, Vadena, Varna, Velturno, Villandro e Vipiteno. Un passo importante per i cittadini e le amministrazioni locali. ” Questo nuovo piano di intervento – che sarà completato nel giro dei prossimi 12 anni – si affianca alle misure in corso: l’Autobrennero aveva infatti già progettato altre barriere antirumore in corrispondenza del tratto autostradale tra le stazioni di Bolzano sud e di Egna-ora: due in località "Cervo", altre due vicino all´abitato di Vadena e l´ultima a completamento dell´impianto antirumore nella frazione "Vadena Birti". Sono invece già in fase di realizzazione nuove barriere nei comuni di Bressanone, Laion, Cornedo. .  
   
   
VIABILITA´´: ILLY, DAL GOVERNO 180 ML.- PRIORITA´´ A MONTAGNA  
 
 Forni Avoltri, 3 settembre 2007 - Gli investimenti per il rilancio della viabilità della montagna friulana continueranno anche nel prossimo triennio. Il Governo italiano ha stanziato infatti 180 milioni di euro di fondi ordinari gestiti dall´Anas che saranno utilizzati per risolvere punti neri sulle strade montane del Friuli Venezia Giulia. L´annuncio è stato fatto dal presidente della Regione, Riccardo Illy, e dall´assessore regionale alla Mobilità e Infrastrutture di trasporto, Lodovico Sonego, nel corso dell´inaugurazione della variante alla strada statale 355 della Val Degano. Tra i primi interventi programmati sono stati annunciati il completamento dei lavori post-demolimento della vecchia galleria di Noiaris (486 mila euro), la variante di Socchieve (costo 47 milioni di euro) e la sistemazione di alcuni tratti della statale Pontebbana in Valcanale (70 milioni). Illy, rispondendo agli interventi dei sindaci e amministratori locali che hanno accolto con plauso la rapida realizzazione dell´attesa "variante di Tors" ma hanno altresì richiesto la sistemazione di altri punti difficili della trafficata statale 355, primo fra tutti il tratto Comeglians-rigolato, ha ribadito l´impegno dell´ Amministrazione regionale per la viabilità e, più in generale, per il rilancio dell´economia della montagna. "La Regione - ha affermato - acquisendo la gestione di questa e altre strade dall´Anas a partire da gennaio 2008 è consapevole dell´impegno gravoso che le competerà a fronte del compenso ricevuto dallo Stato, rappresentato da 1,1 decimi dell´Iva che viene riscossa in Friuli Venezia Giulia. Non si tratta di un importo fisso - ha ricordato il presidente - ma di una percentuale variabile. Starà a noi fare in modo che il montante complessivo dell´Iva aumenti in modo più che proporzionale rispetto al Paese, grazie alla crescita economica e dei consumi. Questo ci consentirà di avere a disposizione più risorse da reinvestire sulle strade regionali, per la manutenzione ordinaria ma soprattutto per la realizzazione di opere nuove. Contiamo di poterci impegnare dando, come è stato richiesto, una priorità alle strade di montagna perché essa rappresenta più del 60 per cento del territorio di questa regione ma solo il 15 per cento della popolazione: è infatti questa l´area che subisce lo spopolamento e richiede maggiori investimenti per lo sviluppo economico e quindi sociale". Illy ha ricordato gli investimenti ingenti già stanziati dall´Amministrazione regionale per gli impianti sciistici, 250 milioni in cinque anni. "Faremo altrettanto - ha affermato Illy - per la viabilità. Sono sicuro che la montagna ´ricambierà´ il tessuto economico e sociale di tutta la regione". Gli investimenti regionali sono indirizzati a migliorare e rendere più veloci i trasporti di cose e persone ma anche per rendere capillare la rete di trasporto delle informazioni. A tal proposito l´assessore Sonego ha annunciato che è giunto ad assegnazione un appalto per 3 milioni di euro, vinto da consorzio di imprese guidato da Telespazio e da una importante azienda del Friuli Venezia Giulia, per portare la banda larga con tecnologia satellitare e radio in 80 comuni della montagna. "Si tratta di uno sforzo consistente da parte della Regione, un programma innovativo che non ha pari in Italia, per fare in modo che le nostre comunità di montagna non subiscano più isolamenti", ha concluso Sonego. .  
   
   
TARIFFE FERROVIARIE – CHISSO: ADEGUAMENTO DEL 3,9 PER CENTO, TRENITALIA VOLEVA IL 6,8  
 
Venezia, 4 settembre 2007 - Da venerdì 1 settembre le tariffe del trasporto pubblico locale di Trenitalia in Veneto hanno subito un adeguamento medio del 3,95 per cento. “E’ quanto ha deciso la Giunta regionale – ha spiegato l’assessore alle politiche della mobilità Renato Chisso – rispetto alla richiesta formulata da Trenitalia di aumentare del 6,8 per cento le tariffe in vigore”. In ogni caso l’aumento è ai livelli più bassi tra quelli accordati a Trenitalia da altre Regioni, che sono del 5,16 per cento in Friuli Venezia Giulia, del 3,93 per cento in Emilia Romagna, del 9,82 per cento in Piemonte e del 9,95 per cento in Lazio. “Si tratta di aumenti stabiliti dagli attuali contratti di servizio – ha aggiunto Chisso – che prevedono adeguamenti annuali sulla base del tasso di inflazione programmato per l’anno precedente, in questo caso il 2006, tenendo conto anche dell’andamento dei costi di trazione quali elettricità e gasolio. Trenitalia ci ha chiesto sia l’aumento così calcolato, sia la quota che la Regione non ha accordato lo scorso anno a causa dei disservizi registrati. Poiché non sono venute meno, se non parzialmente, le motivazioni che ci avevano indotto a non accordare quella quota, abbiamo riconosciuto solo l’adeguamento del 3,95 per cento”. L’adeguamento sarà applicato con arrotondamento per eccesso o per difetto: ai dieci centesimi di euro per gli abbonamento settimanali e mensili, ai 50 centesimi per quelli trimestrali e annuali, ai 5 centesimi per i biglietti delle fasce chilometriche tra gli 11 e i 120 chilometri. .  
   
   
LA POLITICA MARITTIMA PRENDE UNA ROTTA AMBIENTALISTA  
 
Bruxelles, 3 settembre 2007 - Il Parlamento europeo chiede di ridurre le emissioni dei trasporti marittimi al fine di lottare contro i cambiamenti climatici e una politica di prevenzione dell´inquinamento dei mari. Sollecita la protezione dei cantieri europei dalla concorrenza asiatica e il miglioramento della politica costiera e portuale. Occorre poi aumentare gli investimenti infrastrutturali, promuovere una politica turistica e della pesca sostenibili e sviluppare la ricerca, la biotecnologia blu e l´energia eolica offshore. Approvando la relazione di Wilhelm Piecyk (Pse, De) con 530 voti favorevoli, 25 contrari e 6 astensioni, il Parlamento si compiace anzitutto della presentazione del Libro verde della Commissione europea e sostiene l´"approccio integrato" alla politica marittima, con il quale si descrivono per la prima volta i settori strategici marittimi come la cantieristica, la navigazione, la sicurezza marittima, il turismo, la pesca, la politica portuale, l´ambiente marino, la ricerca, l´industria, la pianificazione territoriale e altri settori, citandone la reciproca dipendenza. A suo parere, infatti, l´Ue e i suoi Stati membri hanno l´opportunità di elaborare una politica marittima orientata al futuro che consiste nella protezione dell´ambiente marino e in un intelligente e innovativo sfruttamento dei mari, pur facendo sì che la sostenibilità rimanga l’elemento cardine della politica marittima. Accogliendo un emendamento proposto da Francesco Musotto (Ppe/de, It) e Luigi Cocilovo (Alde/adle, It), inoltre, invita la Commissione a far proprie le varie raccomandazioni contenute nella sua relazione sulle isole e le limitazioni naturali ed economiche nel contesto della politica regionale. Il cambiamento climatico è la maggiore sfida della politica marittima Il Parlamento osserva «che è ormai scoccata da tempo l´ora di agire» e che alla Comunità rimangono altri 13 anni «per impedire la catastrofe climatica attraverso l´impiego di nuove tecnologie». In proposito, rileva che fra gli scenari specifici rientrano l´aumento del livello dei mari, ondate di caldo, inondazioni, tempeste, incendi boschivi e siccità a livello mondiale. Ma anche la potenziale problematica inerente ai profughi per motivi climatici e altri problemi di sicurezza internazionale risultanti da eventuali conflitti per risorse comuni. In tale contesto, i deputati ritengono che l´Ue debba assumere una posizione di guida e orientamento e sottolineano che la politica marittima europea deve svolgere un ruolo di rilievo nella lotta al cambiamento climatico. Anche perché il trasporto marittimo è responsabile del 4% circa delle emissioni globali di Co2 (pari a quasi 1. 000 milioni di tonnellate) e secondo uno studio Omi le emissioni di gas a effetto serra provocate dal traffico marittimo aumenteranno entro il 2020 di oltre il 70%. Per il Parlamento, pertanto, si tratta, in primo luogo, di ridurre drasticamente le emissioni di sostanze come la Co2 (anidride carbonica), la So2 (ossido di zolfo) e gli Nox (ossidi di azoto) provenienti dalle navi. In seguito occorre introdurre il sistema dello scambio di emissioni per il trasporto marittimo e, infine, è necessario introdurre e promuovere per il trasporto marittimo le fonti rinnovabili come l´energia eolica e solare. Prevenire l´inquinamento Nel riconoscere che le emissioni di sostanze che inquinano l´atmosfera originate dalle navi supereranno in un prossimo futuro quelle provenienti da fonti terrestri, il Parlamento chiede quindi di fissare norme per le emissioni di Nox per le navi che approdano nei porti dell´Ue, designare il Mediterraneo e l´Atlantico nord-orientale quali zone di controllo delle emissioni di zolfo e ridurre dall´1,5 allo 0,5% il tenore massimo di zolfo consentito nei carburanti delle navi passeggeri. E´ anche necessario introdurre misure fiscali quali imposte sulle emissioni di So2 e di Nox provenienti dalle navi, promuovere l´introduzione di dazi portuali e di accesso alle zone navigabili differenziati a favore delle navi con basse emissioni ed elaborare una direttiva Ue sulla qualità dei carburanti navali. Occorrono poi incentivi fiscali all´impiego di biocarburanti e maggiori sostegni alla ricerca, nonché l´intensificazione dell´uso dell´energia eolica per la propulsione delle navi. Il Parlamento ritiene che gli sforzi nella prevenzione e nella lotta contro l´inquinamento provocato da navi non debbano limitarsi all´inquinamento da petrolio, ma interessare tutti i tipi di inquinamento. Plaude al sistema operativo Cleanseanet per la sorveglianza e il rilevamento di inquinamento, che aiuterà gli Stati costieri a localizzare e individuare chi inquina e sollecita la Commissione a rafforzare tutte le misure relative alla responsabilità civile e penale in caso di incidente o inconveniente. La Commissione dovrebbe inoltre esplorare tutte le possibilità offerte dalla Corte di giustizia in campo penale, applicando nel settore marittimo, come avviene in altri, il principio "chi inquina paga". Dovrebbe anche elaborare un "passaporto verde" che dovrebbe essere conservato con i documenti di bordo ed indicare tutte le sostanze tossiche contenute a bordo della nave. Alla Commissione è poi chiesto di presentare al più presto una proposta per far sì che, nelle nuove navi, il combustibile di stiva sia contenuto in serbatoi a doppio scafo e di rafforzare la vigilanza sull´applicazione delle normative in questo campo. Occorre poi limitare a zone ben definite, soggette a sorveglianza, il trasbordo via mare di petrolio e altri carichi tossici, in modo da facilitare l´individuazione delle responsabilità in caso di scarico in mare di sostanze inquinanti. Il Parlamento, peraltro, chiede l´introduzione di un marchio di qualità europeo per le navi rispondenti ai più recenti standard di sicurezza e sociali, che assicuri un trattamento preferenziale nell´ambito dei controlli da parte dello Stato di approdo. Nel rilevare poi che gran parte dell´inquinamento dell´ambiente marino è originato da fonti terrestri - inclusi, tra l´altro, gli scoli agricoli e le emissioni industriali - sottolinea che l´Ue deve adottare misure volte a limitare e prevenire un ulteriore inquinamento, anche attraverso la nuova tecnologia Gmes. Migliorare la politica costiera europea Nel sottolineare la fondamentale importanza dei porti e il ruolo che essi svolgono come punti di snodo del commercio internazionale, motori economici e macchine occupazionali per le regioni costiere, luoghi di trasbordo della pesca e strutture essenziali per i controlli di sicurezza, i deputati chiedono una revisione della direttiva sugli impianti portuali di raccolta dei rifiuti delle navi e i residui di carico, in modo che tutte le navi che attraccano nei porti di uno Stato membro possano smaltire al 100% i propri rifiuti solidi e liquidi. Ritengono, inoltre che occorra predisporre il migliore collegamento al retroterra dei porti europei. Il Parlamento ritiene necessari «sforzi particolari» per rafforzare la sensibilizzazione in campo marittimo. Incoraggia poi le regioni marittime a investire nelle infrastrutture delle loro marine e in altre strutture correlate alla nautica da diporto, al turismo da crociera e agli sport subacquei, assicurando la protezione degli habitat, delle specie e degli ecosistemi marini in generale. Ricordando però che «esiste un limite naturale all´attività umana . Che le zone costiere possono assorbire senza un degrado ambientale grave e forse irreversibile», invita la Commissione a presentare una strategia europea sostenibile per il turismo marittimo incentrata su un approccio politico integrato. Occorre infine valorizzare il patrimonio archeologico marittimo. Chiedendo poi l´elaborazione delle misure necessarie per prevenire e gestire i rischi di danni alle zone costiere causati da catastrofi naturali, il Parlamento ritiene che la costruzione di difese costiere per garantire una protezione contro l´innalzamento del livello dei mari possa condurre a una perdita di habitat, mentre l´innalzamento stesso causa un "arretramento costiero" delle paludi salmastre e dei banchi sabbiosi e l´erosione delle dune di sabbia. Sollecitano quindi una strategia a lungo termine volta a preservare le difese costiere, garantire una protezione contro l´innalzamento del livello dei mari e ridurre al minimo la perdita di habitat. Politica integrata della pesca I deputati ritengono che l´attività di pesca debba contribuire a mantenere comunità costiere vitali. Rilevano tuttavia che la pesca dovrà essere limitata in futuro attraverso misure precauzionali che garantiscano il mantenimento di ecosistemi sani e la protezione di specie e habitat rari, vulnerabili o preziosi, e che ciò comporterà inevitabilmente maggiori livelli di protezione ambientale rispetto al passato, con una rete di zone marine protette e un sistema di gestione integrata delle zone costiere. Il Parlamento chiede poi che si compiano maggiori sforzi per porre fine «al problema deplorevole» delle catture accidentali - ritenuta «un´aberrazione che va fermata» - e dei rigetti in mare, migliorando la selettività della pesca, modificando gli attrezzi e le tecniche di pesca. Nel sottolineare la crescente importanza socioeconomica dell´acquicoltura, sollecita l´istituzione di zone chiaramente definite dove si possano raggruppare le aziende di allevamento. Ma richiama l´attenzione sul fatto che talune pratiche di acquicoltura - come la cattura in ambiente marino di novellame di determinate specie per l´ingrasso - stanno contribuendo all´esaurimento di talune specie. Promuovere la competitività dei cantieri europei Nel sottolineare che il trasporto marittimo «è una componente irrinunciabile del sistema economico mondiale», il Parlamento ritiene che l´incentivazione del trasporto marittimo come modalità di trasporto sostenibile postula anche lo sviluppo e l´ampliamento dei porti e delle zone portuali. Evidenzia poi che la politica marittima europea dovrebbe cercare di preservare e rafforzare la posizione delle industrie marittime e delle attività specializzate europee. La Commissione dovrebbe quindi sostenere, a livello dell´Omc, i cantieri navali europei che sono continuamente esposti alla concorrenza sleale praticata dai costruttori navali asiatici. Occorre inoltre promuovere maggiormente la ricerca e lo sviluppo di tecnologie più efficienti e pulite in materia marittima e portuale. Ricerca marina, energia, tecnologia e innovazione Il Parlamento invita la Commissione a presentare una strategia per una ricerca marittima europea, un miglior coordinamento e la creazione di una rete tra gli istituti europei di ricerca marina. A tal fine, sollecita l’istituzione di una "rete europea delle scienze marine" con la partecipazione di tutti i competenti istituti europei di ricerca marina e il sostegno dell´Ue. Le conoscenze acquisite andrebbero inserite e conservate in una banca dati europea sul mare messa a disposizione di tutti gli istituti di ricerca marittima. Inoltre dovrebbe essere sviluppato un Atlante marino europeo. I deputati sottolineano che l´energia eolica offshore possiede un enorme potenziale di sviluppo e può contribuire sensibilmente all´indipendenza dell´Europa dalle importazioni di energia nonché alla protezione del clima. Invitano quindi la Commissione a elaborare un piano d´azione che promuova una maggiore messa in rete e indichi le possibilità di giungere, entro il 2020, a una capacità di produzione di energia di almeno 50 Gw. Ritenendo la biotecnologia blu «una delle tecnologie più promettenti per i prossimi decenni», con numerose possibili applicazioni in campo medico, cosmetico, nell´industria alimentare e nel risanamento ambientale, il Parlamento chiede il rafforzamento delle attività di ricerca in questo settore, suggerendo agli Stati membri di sfruttare la creazione di un Fondo azzurro per gli investimenti. Il Parlamento, infine, rileva che i sedimenti del fondale oceanico contengono notevoli quantità di idrati di gas che potrebbero integrare o sostituire gli idrocarburi tradizionali. Fa quindi presente che garantire l’accesso a queste risorse, valutarle e mettere a punto metodi per sfruttarle «costituisce una sfida di ampia portata che l´Europa dovrebbe esaminare attentamente». I deputati, inoltre, ritengono che l’estensione della piattaforma continentale degli Stati membri dell’Ue oltre le 200 miglia nautiche «costituisca un’opportunità per preservare l’accesso a potenziali risorse supplementari». .