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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 09 Ottobre 2007
PARLAMENTO EUROPEO ANTEPRIMA DEL 10-11 OTTOBRE: IL 10 OTTOBRE DI OGNI ANNO "GIORNATA EUROPEA CONTRO LA PENA DI MORTE"  
 
 Bruxelles, 9 ottobre 2007 - I Punti Forti Della Sessione Mercoledì 10 ottobre - Il Parlamento, in una risoluzione approvata a fine settembre, ha ribadito il proprio sostegno all´iniziativa di proclamare - nell´Ue e assieme al Consiglio d´Europa - il 10 ottobre di ogni anno "Giornata europea contro la pena di morte". Deplorando il veto polacco a questa proposta, i deputati hanno chiesto al loro Presidente di promuovere l´iniziativa. Hans-gert Pöttering interverrà quindi su questo tema aprendo la seduta In vista del Vertice di Lisbona del 18 e 19 ottobre che, tra le altre cose, dovrebbe definire la riforma dei trattati Ue, si terrà un dibattito in Aula in presenza della Presidenza e della Commissione. Lo scopo è di disporre di nuove regole istituzionali prima delle prossime elezioni europee del 2009. Il Consiglio europeo, aumentando fino a 750 il numero degli eurodeputati (contro i 736 previsti dal Trattato di Nizza) e fissando alcuni principi, ha chiesto al Parlamento di proporre una ripartizione dei seggi tra gli Stati membri a partire dalle elezioni del 2009. Una relazione all´esame dell´Aula, sulla base della popolazione residente in ogni paese, assegna all´Italia 72 deputati: quanti previsti dal Trattato di Nizza, abolendo però la tradizionale parità di seggi con Francia e Regno Unito (relazione Lamassoure e Severin). Scioccata dalle condizioni di vita della popolazione di Gaza riferite a seguito della missione della delegazione parlamentare in loco, la Conferenza dei Presidenti dei gruppi politici ha deciso di inserire questo argomento all´ordine del giorno della Plenaria. Dopo il dibattito in Aula con Commissione e Consiglio, il Parlamento potrà così esprimersi in una risoluzione. Opacità e mancanze nella gestione degli aiuti agricoli rimettono in questione la legittimità della politica agricola comune agli occhi dell´opinione pubblica europea. Una relazione all´esame della plenaria accoglie quindi con favore la proposta della Commissione volta a migliorare la trasparenza e l´esecuzione del bilancio. Ma i deputati propongono di rafforzarla ulteriormente, garantendo al contempo il rispetto delle norme sulla protezione dei dati (relazione Chatzimarkakis). La Commissione presenterà all´Aula un nuovo pacchetto di misure transettoriali volte a istituire una nuova politica marittima europea integrata che assicuri lo sfruttamento sostenibile del potenziale dei mari. Tale approccio comporta il coordinamento dei vari strumenti della vita marittima dell´Ue: ambiente, trasporto, pesca, ricerca, industria e frontiere. A fronte del crescente volume di sigarette di contrabbando presente sul mercato Ue, una relazione all´esame della Plenaria chiede una strategia comune di lotta alla frode fiscale e un miglior scambio di informazioni. Sollecitando l´introduzione di licenze per l´acquisto di attrezzature per la produzione di sigarette, esorta la conclusione di accordi - come quello con Philip Morris - con altri "tabacchieri" e produttori di merci a rischio frode: alcol, tessili, oli minerali e prodotti agricoli (relazione Staes). Giovedì 11 ottobre - Una relazione suggerisce al Parlamento di approvare un accordo con gli Usa che, sostituendo gli attuali 20 accordi bilaterali, intende realizzare un mercato unico del trasporto aereo tra le due sponde dell´Atlantico. All´interno di questo mercato gli investimenti potranno muoversi liberamente e le compagnie aeree europee e degli Stati Uniti saranno in grado di fornire servizi aerei senza alcuna restrizione, anche nel mercato domestico di ciascuna regione (relazione El Khadraoui). Una relazione all´esame dell´Aula chiede di potenziare il sistema aeroportuale europeo per far fronte alla crescita del traffico aereo ed evitare così ritardi e cancellazioni dovuti a deficit di capacità degli scali. Rilevando l´importanza degli aeroporti regionali, non esclude il prefinanziamento delle infrastrutture. Occorre poi chiarire le norme per l´assegnazione degli slot, basata sul mercato, e degli appalti dei servizi di assistenza a terra, prima di un´ulteriore liberalizzazione (relazione Jensen). Al margine della sessione, il 10 ottobre pomeriggio, è organizzato un seminario di presentazione del Premio Sacharov per la libertà di pensiero: l´attestato che, ogni anno dal 1988, il Parlamento attribuisce a personalità che si sono distinte nella lotta a favore dei diritti umani e della democrazia. In seguito, anche con testimonianze dirette, saranno presentati i tre candidati al Premio 2007: la giornalista russa Anna Politkovskaya (a titolo postumo), l´avvocato sudanese Salih Mahmoud Osman e i dissidenti politici cinesi Zeng Jinyan e Hu Jia. Nei giorni della sessione, saranno ospiti del Parlamento le infermiere bulgare e il medico palestinese (poi naturalizzato bulgaro) condannati a morte in Libia a seguito dell´accusa di aver deliberatamente infettato centinaia di bambini con il virus dell´Aids, e poi estradati in Europa grazie alle forti pressioni esercitate dall´Ue. Saranno presenti all´apertura della seduta e incontreranno il Presidente Pöttering e i gruppi politici. .  
   
   
HELSINKI: SEMINARIO DEL CONSIGLIO D’EUROPA SULLA VIOLENZA NEI CONFRONTI DELLE DONNE, COMPRESA LA VIOLENZA DOMESTICA  
 
 Strasburgo, 9 ottobre 2007 - In che modo i governi possono fornire l’aiuto migliore alle donne vittime di violenza domestica? Questo è il tema principale del quinto seminario regionale, organizzato nell’ambito della campagna del Consiglio d’Europa per combattere la violenza nei confronti delle donne, in particolare la violenza domestica. Il seminario si terrà l’8 e il 9 ottobre a Espoo, in Finlandia, al Centro culturale svedese e finlandese Hanasaari, Hanasaarenranta 5, Espoo. Il seminario riunirà esperti provenienti dai paesi Baltici, da Scandinavia e Russia, al fine di esaminare i bisogni delle vittime e il modo più efficace di garantire la loro protezione, e di assicurare i servizi a livello nazionale, regionale e locale in materia. Il ministro finlandese della Giustizia, Tuija Brax, e il Vice Segretario generale del Consiglio d’Europa, Maud de Boer-buquicchio, si rivolgeranno ai partecipanti in occasione della sessione d’apertura. Il seminario fa parte di un’importante campagna del Consiglio d’Europa, intitolata “Stop alla violenza domestica contro le donne”, che mira a mettere fine alla violenza domestica, che stando alle stime, dovrebbe interessare ogni giorno dal 12 al 15 % delle donne europee. L’obiettivo di questa campagna è rendere illegale la violenza domestica, fornire aiuto alle vittime e promuovere un cambiamento comportamentale in modo che tale violenza non sia più tollerata. Per maggiori informazioni, consultate: www. Coe. Int/stopviolence. .  
   
   
COMMISSIONE EUROPEA: AVVIARE UN´IMPRESA: PIÙ FACILE E MENO COSTOSO UN PRIMO BILANCIO DELLA NUOVA POLITICA PER LE PMI  
 
Bruxelles, 9 ottobre 2007 - Nell´ue-15 avviare una nuova impresa è costato in media 554 euro nel 2007, contro gli 813 euro occorrenti nel 2002. Le formalità amministrative per l´iscrizione nel registro delle imprese non durano ormai più di 12 giorni, esattamente la metà rispetto ai 24 giorni necessari nel 2002. Queste le principali conclusioni della valutazione intermedia della nuova politica a favore delle Pmi pubblicata ieri dalla Commissione europea, valutazione che evidenzia come le piccole e medie imprese (Pmi), in quanto prima fonte di occupazione nell´Unione, hanno ormai un posto fondamentale nelle politiche europee. La comunicazione traccia un bilancio dei progressi compiuti dal 2005 ad oggi nei cinque settori chiave della politica per le Pmi: riduzione delle formalità burocratiche, miglioramento dell´accesso al mercato, promozione dell´imprenditorialità e delle competenze, miglioramento del potenziale di crescita e rafforzamento del dialogo con le parti interessate. La specificità delle Pmi è tenuta sempre più in considerazione nelle iniziative e nella legislazione dell´Ue. Sempre in data odierna la Commissione ha adottato una comunicazione sullo stigma del fallimento aziendale, nella quale propone azioni destinate a prevenire il fallimento e a incoraggiare nuove iniziative imprenditoriali dopo fallimenti non fraudolenti. Gunter Verheugen, vice presidente della Commissione responsabile per le imprese e l´industria, ha dichiarato: "La nuova politica avviata nel 2005 ha messo le Pmi fra le priorità dell´agenda di Lisbona per la crescita e l´occupazione, e già ne vediamo i risultati. Forti dei progressi raggiunti, dobbiamo riflettere su come rafforzare l´attenzione per le Pmi nel prossimo ciclo della strategia per la crescita e l´occupazione, attraverso proposte concrete". 1. La nuova politica per le Pmi compie due anni: un primo bilancio In questi ultimi due anni, le Pmi sono state il fattore principale di crescita e occupazione nell´Unione europea, in particolare nel settore edile, dei trasporti, della comunicazione e del turismo. È ormai diventato più semplice avviare un´impresa, l´educazione all´imprenditorialità è sempre più presente nei programmi di insegnamento scolastico e la sensibilità per queste tematiche è molto più sviluppata che in passato. Il programma europeo di riforma messo in atto nell´ambito del rilancio del partenariato di Lisbona per la crescita e l’occupazione ha incoraggiato sempre più Stati membri a integrare gli interessi delle Pmi in sede di definizione delle politiche. La Commissione ha contribuito a questo processo raccogliendo e diffondendo oltre 250 buone pratiche degli Stati membri. L´attenzione per le Pmi è cresciuta nei principali programmi di finanziamento comunitari per il periodo 2007-2013. Una parte significativa dei Fondi strutturali sarà utilizzata per sostenere la l´avvio e la crescita delle piccole e medie imprese, e in particolare per migliorare la loro capacità d´innovazione e gli investimenti nella ricerca e nello sviluppo tecnologico e nelle competenze. Oltre 1 miliardo di euro è stato stanziato per gli strumenti finanziari nell´ambito del programma quadro per l´innovazione e la competitività. Anche i primi risultati dell´applicazione del principio "Pensare anzitutto in piccolo" (Think Small First) sono incoraggianti: la Commissione ha proposto dieci "azioni rapide" per ridurre le formalità burocratiche e permettere alle imprese di risparmiare fino a 1,3 miliardi di euro di spese amministrative. 2. La politica della seconda possibilità in caso di fallimento non fraudolento Ancora oggi molti rinunciano alla propria ambizione di avviare un´impresa per paura di un fallimento. Solo il 5% dei fallimenti è fraudolento, ma l´opinione pubblica tende ad associare questi due aspetti. In una nuova comunicazione, la Commissione invita gli Stati membri dell´Unione a impegnarsi per ridurre la riprovazione sociale connessa al fallimento e a sostenere una “politica della seconda possibilità”. Di solito, infatti, gli errori passati aiutano le imprese a diventare più forti e una “politica della seconda possibilità” può essere benefica per l´economia dell´Unione europea. Su questa linea Bruxelles sta lanciando un sito internet che contiene le testimonianze degli imprenditori che hanno ricominciato da capo, strumenti di auto-valutazione per imprese in difficoltà, i dati dei punti di contatto nazionali che possono fornire consulenza, nonché materiale informativo (opuscoli, manifesti e documentari), statistiche, citazioni e uno sguardo d´insieme al diritto fallimentare in vigore negli Stati membri. 3. Più della metà dei giovani europei vuole avviare un´impresa L´ultimo sondaggio Eurobarometro sull´imprenditorialità fa ben sperare per il futuro dell´Europa: più della metà dei giovani europei esprime il desiderio di avviare un´impresa nei prossimi cinque anni. Il 42% considera effettivamente realizzabile un progetto imprenditoriale. L´insegnamento ha un ruolo fondamentale: per il 44% dei giovani tra i 15 e i 24 anni è la scuola a stimolare l´interesse a divenire imprenditori. I cittadini dei nuovi Stati membri hanno più spirito di impresa rispetto ai cittadini dell´Ue-15: il 40% degli intervistati (e il 62% dei giovani) dei paesi che hanno aderito all´Ue nel 2004 vorrebbe lavorare in proprio, contro – rispettivamente - il 28 e il 48% dei cittadini dell´Ue-15. I giovani dei nuovi Stati membri sono addirittura più intraprendenti dei ragazzi americani. Gli ostacoli principali per gli europei sono la paura del fallimento (51% degli europei) e di ritrovarsi senza prospettive di guadagno (38%). Per il 70% degli europei, i problemi principali sono il sostegno finanziario e la complessità delle procedure amministrative. .  
   
   
CERIMONIA PER LA CONSEGNA DEL DIPLOMA EUROPEO 2007: 24 COMUNI SULLA LISTA  
 
Strasburgo, 9 ottobre 2007- In seguito al discorso di introduzione di René van der Linden, Presidente dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’ Europa (Apce), il Presidente della Commissione Ambiente, Agricoltura e Affari regionali, Walter Schmied, e la Vice Presidente della Sottocommissione del Premio d’ Europa, Danuta Jazłowiecka, hanno consegnato il 4 ottobre, nel corso di una cerimonia che ha riunito un centinaio di partecipanti, il Diploma Europeo 2007 ai sindaci dei 24 comuni vincitori. René van der Linden si è congratulato riguardo al grande interesse manifestato dai comuni europei che hanno partecipato alla cerimonia: circa una ventina di sindaci provenienti da 10 paesi europei hanno viaggiato fino a Strasburgo. “Questo Diploma rappresenta un riconoscimento del lavoro svolto sullo scenario europeo dai vincitori nonché un incentivo a fare ancora di più attraverso la realizzazione di gemellaggi e attività con le città amiche”, ha dichiarato il Presidente dell’Apce. Il Diploma europeo è stato conferito per la prima volta dall’Assemblea parlamentare nel 1988 e premia gli sforzi dei comuni che rappresentano in modo eccezionale lo spirito europeo; quest’ultimi possono ricevere anche altri riconoscimenti, più precisamente, la Bandiera d’onore, la Targa d’onore ed il Premio d’Europa (quest’anno assegnati alla città di Norimberga). I comuni o collettività premiati sono: Bulgaria Kavarna; Francia Amilly (Loiret), Andrésy (Yvelines), Plaisir (Yvelines); Germania Aspach (Baden-wurttemberg), Harpstedt (Bassa Sassonia), Kamen (Renania settentrionale-Vestfalia), Kerpen (Renania settentrionale-Vestfalia), Puchheim (Bavaria); Italia Follonica (Grosseto), Russi (Ravenna); Lituania Birzai (Contea di Panevezys), Kedainiai (Contea di Kaunas), Šiauliai (Contea di Siauliai); Polonia Gołuchów (woj. Wielkopolskie), Kędzierzyn-koźle (woj. Opolskie), Łącko (woj. Małopolskie), Leśnica (woj. Opolskie), Lublin (woj. Lubelskie), Środa Śląska (woj. Dolnośłąskie); Russia Vladimir; Svezia Borgholm (Isola d’Olanda); Svizzera Friburgo (Cantone di Friburgo); Regno Unito Rushmoor B. C. (Hampshire). .  
   
   
ILLY A CONVEGNO SU PROSPETTIVE UNIONE EUROPEA  
 
Trieste, 9 ottobre 2007 - Le Regioni possono svolgere, anche grazie ai nuovo strumenti per la cooperazione transfrontaliera e internazionale, un ruolo fondamentale di "collante" dell´Europa in attesa che, superato l´attuale momento di difficoltà, si apra la terza fase del cammino europeo. Una fase che, dopo l´istituzione prima della Cee e poi della Ue, dovrà portare alla formazione di una vera e propria Confederazione fra Stati. Lo ha sostenuto il presidente della Regione Riccardo Illy che, ieri a Trieste al Teatro "Verdi", ha concluso i lavori del convegno "L´europa a un bivio? Crisi e prospettive dell´Unione europea", organizzato nell´ambito delle iniziative del Circolo della cultura e delle arti. Nel corso dei lavori, sul tema dell´Europa si sono confrontati politologi, giuristi e storici. Per aprire la terza fase è tuttavia necessario, come nelle due fasi precedenti, che sia chiara la minaccia che incombe sul destino dell´Europa e che emerga un vero leader. Per ora la minaccia si intravede, ed è costituita da un lato dalle sfide e dalle opportunità della globalizzazione, dall´altro dalla progressiva perdita di leadership mondiale, sia economica che politica, da parte della superpotenza americana. Sotto la spinta di Jacques Delors, l´Europa ha conseguito in pochissimi anni risultati straordinari, da alcuni considerati addirittura impossibili: il mercato unico nel 1993, gli accordi di Schengen sulla libera circolazione delle persone nel 1997, l´unione monetaria nel 1999, il "big bang", vale a dire l´allargamento a dieci nuovi membri, nel 2004. "Che l´Europa - ha detto Illy - stia adesso attraversando un momento di difficoltà, una pausa di riflessione, non ci deve quindi sorprendere più che tanto. Del resto, la stessa Costituzione americana era stata all´inizio bocciata, poi riscritta e quindi definitivamente approvata. Non facciamone dunque una malattia". La direttrice del cammino che l´Europa deve riprendere, ha osservato Illy, è comunque chiara: approfondimento e allargamento. Approfondimento significa puntare a una vera politica estera e di difesa comune, ma anche realizzare un unico mercato del lavoro e previdenziale, una armonizzazione dei sistemi sanitari. Per quanto riguarda l´allargamento, bisogna secondo il presidente non solo guardare a Est (Ucraina, Russia, Europa del Sudest, Turchia), ma anche alla sponda Sud del Mediterraneo, non necessariamente con l´adesione dei Paesi di quest´area all´Unione europea, ma con accordi di associazione. Se la minaccia della globalizzazione non è ancora del tutto chiara ai politici e ai cittadini, una cosa comunque è certa, secondo Illy. Per affrontare le sfide dell´economia globale e dell´era della conoscenza, l´Europa parte avvantaggiata grazie alla "diversità", alla compresenza sul continente di lingue, culture e anche religioni diverse che permettono agli europei di essere più creativi. .  
   
   
UE: BILANCIO PROGETTO INNOREF A UDINE IL 18 OTTOBRE  
 
Udine, 9 Ottobre 2006 - Centosedici Comuni, quattro Comunità montane, una Comunità collinare, due Province, 867 mila euro stanziati e oltre 150 persone direttamente coinvolte. Sono i numeri di Innoref in Friuli Venezia Giulia, regione capofila del progetto durato tre anni e incentrato sul tema dello sviluppo sostenibile e dei processi partecipati i cui risultati saranno presentati giovedì 18 ottobre, a partire dalle ore 9, a Udine, nel corso di una conferenza transnazionale alla quale sono attesi oltre 50 tra sindaci, funzionari e rappresentanti di associazioni di categoria provenienti dalla Repubblica Ceca, dall´Umbria e dalla Grecia. Oggi a Udine, alla presenza dell´assessore regionale alle Risorse agricole, Enzo Marsilio, è stato presentato un primo bilancio del progetto e sono stati illustrati i sottoprogetti attuati in regione. "Già in fase di avvio questo è risultato l´unico progetto del quadro Nord orientale che è stato premiato come il più interessante per la sua tipologia di finanziamento - ha ricordato Marsilio -. Ora che siamo giunti al bilancio finale possiamo dire che Innoref si è dimostrato ulteriormente importante perché siamo riusciti, grazie ai progetti pilota avviati, a consolidare questi temi nel quadro della programmazione dello sviluppo sostenibile della Regione attraverso i nuovi Interreg e il nuovo Piano di sviluppo rurale". Marsilio ha fatto notare come, ad esempio, i temi della valorizzazione delle biomasse legnose, dei prodotti agroalimentari, della risorsa energetica acqua, della promozione dei borghi rurali e dell´albergo diffuso, presenti nei sottoprogetti Innoref, risultano sviluppati ora nel Piano di sviluppo rurale e nell´obiettivo competitività dell´asse Iv della nuova programmazione comunitaria. Avrà del resto respiro europeo l´incontro previsto a Udine nel quale verranno illustrati esempi di buone pratiche realizzate con un budget complessivo di 5,5 milioni di euro nei quattro Paesi coinvolti da Innoref: Italia con le Regioni Friuli Venezia Giulia e Umbria, Grecia con la Regione della Grecia Occidentale, Repubblica Ceca con l´Associazione di municipalità "Hranicko Region". "Essere riusciti a mettere assieme aree con caratteristiche molto differenti e così tanti attori, oltre 500 nelle quattro regioni coinvolte - ha commentato Marsilio - rappresenta un ulteriore passo avanti nella creazione di reti di cooperazione locale e interregionale". Sono sette i sottoprogetti di Innoref, che sono stati presentati ieri a Udine alla presenza dell´assessore regionale alle Risorse agricole, Enzo Marsilio, dalla coordinatrice per il Friuli Venezia Giulia, Lavinia Clarotto. Il sottoprogetto "Aedes", ha promosso la valorizzazione dei centri rurali nei cinque comuni del codroipese capitanati dal comune di Camino al Tagliamento conducendo una serie di certificazioni ambientali Emas di imprese ed enti pubblici. L´intera area della montagna friulana è stata interessata, invece, da due progetti promossi dalla Comunità montana Torre Natisone Collio: "Strasse", finalizzato ad individuare nuovi metodi e strumenti per la pianificazione territoriale strategica con cui è stata proposta un´innovativa mappatura per lo sviluppo sostenibile della montagna, e "Brie", che ha realizzato un´importante campagna di informazione e animazione sulle opportunità offerte dall´utilizzo a fini energetici delle biomasse forestali che ha coinvolto oltre 500 proprietari boschivi e ha portato alla nascita di nuovi consorzi forestali e all´individuazione delle migliori forme giuridiche per l´accorpamento e la gestione manageriale dei consorzi forestali. Con "Ewaru" la Comunità montana montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale ha realizzato studi sulle acque sotterranee in Canal del Ferro e Valle del But che hanno permesso di individuare nuove e interessanti risorse acquifere sfruttabili a scopo termale ed energetico. La Provincia di Udine con il sottoprogetto "Proagritur" ha mappato prodotti tipici, agriturismi, aziende biologiche ed eventi tradizionali di 16 comuni del Friuli Collinare e ha intrapreso procedure di registrazione di un nuovo marchio di qualità transnazionale, uno dei primi del genere. Con "Recover" la Turismo Fvg ha individuato le caratteristiche architettoniche tradizionali degli insediamenti alpini degni di essere preservati e, attraverso una serie di manuali tecnici, ha codificato i canoni per il corretto recupero: tutti i 28 comuni della Carnia si sono già impegnati, attraverso la firma di un memorandum d´intesa, al rispetto di queste linee guida. Infine, con "Sts", il Comune di Sutrio ha realizzato decine di seminari con cittadini e operatori turistici e commerciali per sensibilizzarli alla cultura della comunità ospitale ed aumentare l´attrattività turistica del territorio. Nuovi pacchetti turistici sono stati individuati a Sutrio e, grazie a questi progressi, Sutrio è stato accolto nell´associazione "Borghi autentici d´Italia". .  
   
   
AUSTRIA, CRESCONO INVESTIMENTI IN BOSNIA  
 
Vienna, 9 ottobre 2007 - L´austria è, con 170 progetti e finora circa 950 milioni di euro, uno dei principali Paesi investitori in Bosnia. Circa 450 imprese austriache sono attualmente attive in Bosnia Erzegovina, per la maggior parte nel settore finanziario. Nei primi sei mesi del 2007 la Volksbank International ha - per esempio - acquisito per 41 milioni di euro la Zepter Komerc Banka, e le Steiermärkische Sparkassen & Bank Ag hanno rilevato la bosniaca Abs banka; La Grazer Wechselseitige ha aperto a Sarajevo un complesso adibito ad uffici per un valore complessivo di 5,6 milioni di euro. L´imponente volume di investimenti ha avuto delle ripercussioni positive anche sul commercio tra i due Paesi; nella prima metà del 2007 il volume degli scambi bilaterali è aumentato del 36 p. C. Rispetto allo stesso periodo del 2006. Le importazioni austriache dalla Bosnia Erzegovina sono cresciute del 28,5 p. C. , le esportazioni del 42,2 p. C. , aumentando soprattutto per quanto riguarda i detersivi, i lubrificanti e le costruzioni in ferro e acciaio. .  
   
   
AMMONTARE DI BTP IN EMISSIONE  
 
Roma, 9 ottobre 2007 - Il Mef, facendo seguito al comunicato stampa del 4 ottobre 2007, comunica l´ammontare dei Buoni del Tesoro Poliennali che verranno offerti nell´asta del prossimo 11 ottobre: Buoni del Tesoro Poliennali quinquennali 15 ottobre 2007/2012 prima tranche: 4. 000 milioni di euro .  
   
   
GIORNATA SULLA FINANZA E I NUOVI SISTEMI INFORMATIVI  
 
Parigi (Francia), 9 ottobre 2007 - Il 28 novembre si svolgerà a una giornata sul tema «finanza e nuovi sistemi informativi» La convergenza di tecnologia grid, virtualizzazione, servizi web e architetture orientate ai servizi è un fenomeno di grande importanza tanto per la scienza quanto per l´imprenditoria. In un contesto simile queste nuove tecnologie possono fornire le basi per sviluppare infrastrutture flessibili e orientate ai servizi in vari settori. In particolare si tratta di una sfida strategica per il settore finanziario: numerose attività bancarie potrebbero infatti beneficiare di sviluppi significativi e di un potenziale di innovazione. Obiettivo del seminario è fornire una panoramica delle finalità, delle sfide e delle sinergie di queste nuove architetture nel settore finanziario. La giornata ha il sostegno di vari progetti Ue. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Cetic. Be/event/finance/ .  
   
   
INNOVAZIONE? A MILANO È DI CASA 1 IMPRESA SU 2 SI RITIENE INNOVATIVA, 1 SU 8 HA LAVORATORI SPECIALIZZATI E IN LOMBARDIA: UN ESERCITO DI 600 MILA CERVELLI. QUARTA REGIONE IN EUROPA  
 
Milano, 9 ottobre 2007 - Imprese milanesi e innovazione: un rapporto sempre più stretto. Oltre un imprenditore su due ritiene la propria impresa molto o abbastanza innovativa, soprattutto per la capacità di adattamento continuo al mercato (57,9%) e per l’uso di tecnologie avanzate (14,9%). E se le criticità sono i costi elevati (35,5%) e difficoltà di accesso ai finanziamenti (24,8%), quasi un imprenditore su otto (11,4%) vanta lavoratori specializzati. E in Lombardia sono oltre 610 mila persone nei settori ad elevata tecnologia e conoscenza, il 14,3% del numero complessivo di occupati nel mondo del lavoro presenti in regione. E’ questo l’esercito di cervelli su cui la Lombardia può contare. Solo tre regioni in Europa fanno meglio (i tre Lander tedeschi del Baden-württemberg, del Nordrhein-westfalen e della Baviera, con più di 1 milione di occupati). Dietro la Lombardia tutte le altre: dall’Ile de France (al 5° posto), alla Catalogna (al 9° posto), al Rhône-alpes (al 19° posto) e a Londra (al 20° posto). Bene anche il Piemonte (al 14° posto), l’Emilia-romagna (al 17°) e il Veneto (al 18°). Ed é un numero in crescita: nel 2006 l’occupazione nei settori avanzati é cresciuta di quasi 8 mila unità rispetto al 2005 (al 35° posto come crescita in Europa). Nei soli servizi ad elevata conoscenza in Lombardia lavorano oltre 162 mila persone (9° posto in Europa). Prima l’Ile de France (oltre 320 mila occupati). Mentre nel settore manifatturiero ad elevata tecnologia sono occupati oltre 448 mila persone (4° posto in Europa). Prima regione il Baden-württemberg (con oltre 900 mila occupati). Sono questi alcuni dei dati che emergono da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Eurostat relativi all’occupazione nei settori ad elevata tecnologia e conoscenza (ultimo dato disponibile: 2006) in 179 regioni europee (Unione Europea, comprese le regioni dei paesi neo-ammessi dell’Est Europa: Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Ungheria, Bulgaria e Romania, oltre alla Norvegia e alla Svizzera. Tra le regioni italiane, manca il dato sulla Valle d’Aosta) e da un’indagine della Camera di commercio di Milano attraverso la sua azienda speciale Cedcamera realizzata a giugno 2007 su 400 imprenditori milanesi con metodo Cati. “Milano e la Lombardia – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano - si pongono da sempre come avanguardia a livello nazionale ed europeo, a partire proprio dall’innovazione. Sull’innovazione il nostro territorio vanta infatti posizioni importanti: dal numero di imprese che pensano e che fanno pensare, all’occupazione nei settori ad alta tecnologia e conoscenza. In un mondo tuttavia sempre più interconnesso, e quindi più concorrenziale, occorre fare di più. Servono in particolare iniziative per favorire la nascita delle idee innovative, per ampliare l’apertura verso nuove tecnologie, per investire nella ricerca e nello sviluppo. Una strategia di “fare sistema” che deve coinvolgere anche le istituzioni, a partire da quelle più vicine alle esigenze del territorio”. Occupazione nei settori del manifatturiero e dei servizi ad elevata tecnologia e conoscenza: Lombardia
N. Occupati complessivo N. Occupati servizi N. Occupati manifatturiero Var. Occupati totale
Valore assoluto 610. 323 162. 182 448. 141 +7. 783
Classifica in Europa 4 9 4 35
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Eurostat (2006)
Ritiene che la sua impresa sia innovativa? Molto 10,8%
Abbastanza 41,0%
Poco 26,4%
Per nulla 17,9%
Non so / non risponde 3,8%
Totale 100,0%
Indagine Camera di commercio di Milano attraverso la sua azienda speciale Cedcamera realizzata a giugno 2007 su 400 imprenditori milanesi con metodo Cati
Ritiene che la sua impresa sia innovativa? Molto 10,8%
Abbastanza 41,0%
Poco 26,4%
Per nulla 17,9%
Non so / non risponde 3,8%
Totale 100,0%
Principalmente, in cosa ritiene che la sua impresa sia innovativa? Investiamo in ricerca 5,9%
Abbiamo lavoratori specializzati 11,4%
Abbiamo sempre nuovi obiettivi, ci adattiamo al mercato 57,9%
Sviluppiamo progetti internazionali 3,5%
Utilizziamo le tecnologie più avanzate 14,9%
Depositiamo brevetti 0,5%
Non so / non risponde 5,9%
Totale 100,0%
Quali ritiene siano i punti di forza dell’essere innovativi a Milano? (multipla) Gli alti profitti 10,6%
La sicurezza sul mercato 18,3%
La competitività 35,5%
La resistenza dell’impresa nel tempo 32,8%
Non so / non risponde 2,9%
Totale 100,0%
Quale ritiene siano le criticità dell’essere innovativi a Milano? (multipla) Lo scarso appoggio delle istituzioni 22,3%
I costi elevati 35,5%
La difficoltà nell’ottenere finanziamenti 24,8%
La mancanza di manodopera qualificata 12,2%
La difficoltà nel far entrare manodopera dall’estero 2,8%
Non so / non risponde 2,4%
Totale 100,0%
I Dati Della Ricerca L’occupazione complessiva nei settori ad elevata tecnologia. In Lombardia l’occupazione nei settori ad elevata tecnologia e conoscenza coinvolge oltre 610 mila persone tra manifatturiero e servizi (il 14,3% dei tot. Occupati,valore stabile rispetto allo scorso anno). Tra le regioni europee, solo tre regioni tedesche fanno meglio della Lombardia: al primo posto il Baden-württemberg (con quasi 1,1 milioni di occupati), seguito dal Nordrhein-westfalen (1 milione e 35 mila occupati) e dalla Baviera (poco più di 1 milione di occupati). La Lombardia precede l’Ile de France (al 5° posto con 581 mila occupati), la Catalogna (al 9° posto con 380 mila occupati), la Comunità di Madrid (al 15° posto con 280 mila occupati), il Rhône-alpes (al 19° posto con 261 mila occupati) e Londra (al 20° posto con quasi 254 mila occupati). Bene anche il Piemonte (al 14° posto con quasi 288 mila occupati), l’Emilia-romagna (al 17° con oltre 272 mila occupati) e il Veneto (al 18° con 267 mila occupati). La variazione della occupazione. Nell’arco di un anno, l’occupazione nei settori ad elevata tecnologia e conoscenza in Lombardia é cresciuta di quasi 8 mila unità (+7. 783; +1,3%), la 35esima crescita più elevata tra le regioni europee in valore assoluto. Prima il Nordrhein-westfalen (+118 mila occupati), seguito dalla Baviera (+95 mila). Al quarto posto l’Emilia Romagna (+31 mila). L’occupazione nel manifatturiero “tecnologico”. Se consideriamo l’occupazione nei settori ad elevata tecnologia presenti nel solo manifatturiero, la Lombardia conferma il suo 4° posto tra le regioni europee con oltre 448 mila occupati. Al primo posto ancora il Baden-württemberg (con oltre 900 mila occupati), seguito questa volta dalla Baviera (791 mila occupati) e dal Nordrhein-westfalen (746 mila). Dietro alla Lombardia si confermano la Catalogna (al 6° posto con oltre 286 mila occupati), l’Ile de France (al 9° posto con 260 mila occupati) e il Rhône-alpes (al 17° posto con quasi 184 mila occupati). Tra le prime 20 regioni in Europa ci sono anche il Veneto (al 10° posto con 223 mila occupati), l’Emilia Romagna (all’11° posto con 217 mila occupati) e il Piemonte (al 12° posto con oltre 216 mila occupati). L’occupazione nei servizi ad elevata conoscenza. Considerando l’occupazione nei settori ad elevata conoscenza presenti nei soli servizi, la Lombardia passa al 9° posto tra le regioni europee con oltre 162 mila occupati. Al primo posto passa questa volta l’Ile de France (con oltre 320 mila occupati), seguita dalla regione tedesca Nordrhein-westfalen (289 mila). Quarta la Baviera (217 mila), sesta Londra (184 mila) e ottava la Comunità di Madrid (165 mila). La Catalogna é al 16° posto (94 mila occupati), la Scozia é al 19° posto (quasi 85 mila) e Stoccolma é al 20° (82 mila). Tra le prime 20 regioni in Europa anche il Lazio (al 12° posto con quasi 109 mila occupati). La situazione in Italia. E’ la Lombardia la regione in Italia con più occupati nei settori ad elevata tecnologia e conoscenza (con 610 mila occupati, al 4° posto in Europa), seguita dal Piemonte (287 mila, al 14° posto), dall’Emilia Romagna (272 mila, al 17°), dal Veneto (267 mila, al 18°), dal Lazio (224 mila, al 24°) e dalla Toscana (112 mila, al 59°). Se consideriamo il solo settore manifatturiero, dopo la Lombardia (con 448 mila occupati, al 4° posto in Europa), ci sono il Veneto (223 mila, al 10° posto), l’Emilia-romagna (217 mila, all’11°), il Piemonte (216 mila, al 12°), il Lazio (115 mila, al 23°) e la Toscana (71 mila, al 58°). Infine nei servizi ad elevata conoscenza, dopo la Lombardia (162 mila occupati), ci sono il Lazio (quasi 109 mila occupati, al 12° posto in Europa), il Piemonte (71 mila, al 26° posto), l’Emilia-romagna (54 mila, al 36°), il Veneto (quasi 44 mila, al 44°) e la Campania (42 mila, al 46°). .
 
   
   
MARTINI HA INAUGURATO IERI IL TERZO LOTTO DEL POLO TECNOLOGICO DI NAVACCHIO RICERCA E INNOVAZIONE, LE AZIENDE DEVONO FARE DI PIÙ IN TOSCANA IL 67% DEGLI INVESTIMENTI È AFFIDATO AL SETTORE PUBBLICO  
 
 Firenze, 9 ottobre 2007 - Tanti investimenti pubblici, ma ancora troppo scarsi contributi da parte dei privati. Con i poli tecnologici e gli incubatori, come quello di Navacchio che ieri ha inaugurato il terzo lotto alla presenza del presidente Martini, pensati per contribuire a risolvere anche questa anomalia. La Toscana spende un miliardo di euro l’anno in ricerca e sviluppo, ovvero l’1,14% del prodotto interno lordo: una percentuale in linea con la media italiana, assai lontana da quel 3% che è l’obiettivo europeo ma anche dall’1,9% che è la media attuale dell’Europa a 25 e dall’1,25% che il risultato complessivo delle regioni italiane del Centro nord. Merito di un settore pubblico trainante, che grazie anche alle università toscane è terzo in Italia per spesa prodotta (preceduto solo da Lombardia e Lazio) e colpa di un settore privato che invece realizza scarsi investimenti. Le imprese toscane nel 2003 hanno infatti contribuito solo per il 32% agli investimenti complessivi; in valori assoluti pesano un terzo o poco più (39%) della spesa di tutte le aziende dell’Emilia Romagna e il loro contributo, anche se di poco, è inferiore anche rispetto all’aziende del Veneto. In Europa accade ben altro. La spesa prodotta dall’industria supera il 54 per cento ed è tutta qui la scommessa toscana: superare l’anomalia ed accrescere gli investimenti privati, con progetti come ad esempio il polo tecnologico di Navacchio che metta a disposizione di imprese spesso piccole – su 400 mila aziende toscane, quasi tutte hanno meno di dieci addetti - spazi comuni per lo sviluppo di nuove tecnologie, infrastrutture, banche dati dove sono raccolte tutte le opportunità di finanziamenti per progetti innovativi e di ricerca industriale, incubazione e tutoraggio per le nuove imprese, sinergie ed una stretta collaborazione con le università per favorire l’incontro di domanda ed offerta. Il Polo scientifico e tecnologico di Navacchio è il quarto a livello nazionale per imprese ospitate: 65 fino ad oggi. Il 42% sono aziende dell’Ict, il 21% del settore servizi, il 5% di micromeccanica. L’8,2% si occupa di robotica, il 6% di energia ed ambiente, il 5% di applicazioni biomedicali. Vi lavorano in tutto 430 addetti, età media 35 anni: il 76% sono laureati. Il polo è ha aperto i battenti nel 1999 e con il terzo lotto inaugurato oggi (altri 15 mila mq di locali) cresceranno i servizi e gli addetti, con spazi per almeno altre 35 imprese high-tech. Sulla struttura sono stati investiti 3 milioni di euro, coperti per la metà da contributi regionali e per altri 486 mila euro da fondi Docup. Il polo di Navacchio non è naturalmente il solo progetto regionale per favorire la ricerca e l’innovazione. Dal 2000 per gli incubatori in Toscana sono stati investiti 28 milioni di euro, con un contributo di oltre 15 milioni. La spesa per la ricerca e lo sviluppo complessivamente è stata, negli ultimi sette anni, pari a 107 milioni di euro, a fronte di contributi per 62 milioni. .  
   
   
LE DUE AGENZIE INTERNAZIONALI HANNO ANALIZZATO IL BILANCIO 2006 DELLA REGIONE AA2 E A+, MOODY’S E S&P CONFERMANO IL RATING TOSCANO  
 
Firenze, 9 ottobre 2007 - Una conferma sul buono stato dei conti pubblici toscani e sulla solidità finanziaria della Regione. E’ quella che arriva da Moody’s e Standard & Poor’s, due tra le più importanti agenzie di rating internazionali che hanno appunto confermato, rispettivamente con un’Aa2 e con un’A+ con prospettive stabili, il loro giudizio di lungo termine già espresso l’anno passato. Le due agenzie hanno analizzato l’affidabilità e le finanze della Regione nel 2006 e la valutazione riconosciuta alla Toscana è tra le più alte tra le regioni italiane, pari al merito creditizio della Repubblica Italiana. «La conferma del rating ci dice che la Toscana ha un bilancio sano e affidabile - commenta il presidente della Toscana, Claudio Martini – E’ un riconoscimento alla nostra capacità di gestione della spesa, in particolare di quella sanitaria e, ci tengo a dirlo, al contenimento dei livelli di indebitamento su valori modesti e di gran lunga inferiori alle altre realtà della pubblica amministrazione». «Ma è anche un riconoscimento – aggiunge - alla sostanziale salute e al valore della nostra economia, alla sua capacità di esportazione e di diversificarsi». Difatti, come evidenzia Moody’s, il Pil regionale rappresenta il 7% di quello nazionale e pone, quanto a Pil pro capite, la Toscana al nono posto in Italia. Il tasso di disoccupazione è al 4,8% contro il 6,8% nazionale. Nonostante la prudenza da parte delle agenzie di rating rispetto allo stato di attuazione del processo di autonomia finanziaria delle Regioni, la conferma dei ratings Aa2 e A+ evidenzia il merito specifico della Toscana, ne premia la qualità e l’efficienza dell’azione amministrativa e i risultati della politica economica. I ratings sono infatti la sintesi di performance di bilancio giudicate soddisfacenti, di un debito finanziario residuo moderato, del sostanziale equilibrio dei conti di parte corrente della sanità nonché di un’economia strutturalmente sana, sebbene scarsamente dinamica. L’assessore al bilancio Giuseppe Bertolucci sottolinea come entrambe le agenzie ribadiscano, anche per il 2006, l’apprezzamento per le politiche di bilancio regionale, l’efficienza nella gestione delle risorse e la capacità del management. Per Moody’s l’indebitamento contratto nel 2006 è “necessario ed inevitabile”, anche tenuto conto delle difficoltà di cassa verificatesi nell’anno e peraltro presenti in tutte le Regioni a causa del ritardo statale nelle assegnazioni di cassa spettanti per la sanità. L’agenzia esprime anche apprezzamento per lo sforzo recentemente profuso dalla Regione per assicurare correnti flussi finanziari a favore della sanità. Parimenti Standard & Poor’s riconosce che “la decisione regionale di usare la propria liquidità ha permesso di ridurre i tempi medi di pagamento ai fornitori a 90/100 giorni, in linea con prassi internazionali e con tempi molto più brevi della media italiana registrata negli ultimi due anni”. Anche l’indebitamento è stato modesto, rispetto almeno agli standard nazionali ed internazionali, anche se in crescita per lo sforzo finanziario che, ad oggi e fino al 2010, è richiesto alla Regione per far fronte al piano straordinario degli investimenti. «In un periodo ancora delicato per la finanza pubblica, dovuto al quadro istituzionale attualmente in vigore per le Regioni e che ha minacciato la tenuta finanziaria di parecchie amministrazioni – commenta l’assessore Bertolucci – la Regione Toscana ha saputo reagire dimostrando di aver impostato una politica di bilancio solida e lungimirante». .  
   
   
NUOVI STRUMENTI PER IL GOVERNO DEL TERRITORIO PIEMONTESE  
 
 Torino, 9 ottobre 2007 - Tra gli assi portanti del programma di governo della Giunta Regionale presieduta da Mercedes Bresso si colloca la transizione dai concetti settoriali di pianificazione territoriale e di urbanistica a quello, più ampio, organico e strutturato, di governo del territorio. Il compito - di non trascurabili entità e impegno – è stato affidato con la delega alle Politiche territoriali all’Assessore Sergio Conti, cui spetta di trasformare in realtà concreta l’obiettivo politico, predisponendo il disegno sia di una nuova legge di pianificazione per il governo del territorio che dei due fondamentali strumenti a corollario che sono il Piano territoriale e il Piano paesaggistico regionali. “La nuova legge – ha spiegato la presidente Mercedes Bresso – sarà uno strumento innovativo che incardinerà il livello comunale al centro del governo del territorio. I Comuni avranno maggior potere, ma anche maggiore responsabilità. Sarà valorizzato anche l’elemento intercomunale con il coinvolgimento delle comunità montane e delle comunità collinari. La tutela del paesaggio, non dovrà più avvenire con la cristallizzazione dell’esistente, bensì governando il cambiamento con regole che garantiscano uno sviluppo equilibrato”. “Il percorso intrapreso dalla Regione per definire il processo di riforma – spiega l’assessore Sergio Conti - si compone di alcuni elementi fondamentali che, nel loro insieme e per l’approccio innovativo, costituiscono un’articolata azione a sostegno del governo del territorio. In questo spirito la Regione ha avviato la stesura degli strumenti, nuovi per concezione (Piano territoriale e Piano paesaggistico), e della legge di riforma riconoscendo, all’insieme di questi elementi, la centralità politica con cui giungere a una visione di governo del territorio attenta ai problemi della tutela, ma nello stesso tempo determinata ad affrontare le sfide, e risolvere i problemi, dello sviluppo e della sua sostenibilità, che attendono il Piemonte nei prossimi anni”. Il disegno di legge per il governo del territorio - La proposta avanzata per il disegno di legge per il governo del territorio del Piemonte, oltre che operare un opportuno coordinamento fra alcuni contenuti delle leggi delle altre regioni del Nord-ovest, recepisce gli indirizzi dell’Unione europea e delle innovazioni legislative nazionali, ponendosi come strumento dell’attività di pianificazione delle politiche di tutela e di valorizzazione del territorio, di qualificazione dei sistemi insediativi, di contenimento dei consumi di suolo e di motore dello sviluppo sostenibile. In sintesi, il disegno tracciato dalla riforma si fonda sul principio di sussidiarietà e pone al centro del processo di governo del territorio il livello comunale, pur nella consapevolezza da un lato, che i principi di autonomia locale e di sussidiarietà, nel campo del governo del territorio, dovranno essere contemperati con il principio di adeguatezza e, dall’altro, che i sistemi ambientali, economici e sociali, insediativi e infrastrutturali devono essere governati al livello della loro reale rilevanza territoriale per gli effetti che essi producono. Piano Territoriale Regionale - Il processo di riforma avviato dalla Giunta regionale è stato positivamente segnato al termine del 2005 dall’approvazione del documento programmatico “Per un nuovo Piano Territoriale Regionale”, che definisce i contenuti del nuovo strumento e il cammino per realizzarlo. Il tutto volto a raggiungere un obiettivo articolato ma organico, che trascenda il superamento delle azioni di controllo e di verifica (di fatto unico ruolo svolto dalla Regione nei confronti degli altri soggetti competenti), per pervenire a un’effettiva e specifica azione coordinata di governo, in tal modo cogliendo il principale stimolo positivo introdotto dalle modifiche costituzionali. Il nuovo Ptr, quindi, si inscrive entro un quadro di rilevanti cambiamenti nell’assetto istituzionale e amministrativo, negli approcci alle politiche pubbliche e nelle dinamiche spaziali in atto. Esso prevede non solo coerenze con lo Schema di sviluppo dello spazio europeo, ma anche percorsi strategici definiti per ambiti geografici, azioni volte al miglioramento del sistema istituzionale e all’integrazione delle politiche settoriali. Ne conseguono tre pilastri ineludibili: la coesione territoriale, che ne è la componente strategica, individuata nella dimensione territoriale della sostenibilità; lo scenario policentrico, ovvero il riconoscimento dei sistemi urbani all’interno delle reti; la co-pianificazione, che introduce innovativi strumenti di governance. Piano Paesaggistico Regionale - La Convenzione Europea del Paesaggio e il Codice dei beni culturali e del paesaggio, approvato nel 2004, pongono al centro delle politiche di tutela la pianificazione paesaggistica, affermando la necessità della sua efficace integrazione nella pianificazione territoriale regionale. L’obiettivo principale del Piano diventerà dunque quello di concorrere allo sviluppo sostenibile regionale, dare concrete risposte alle richieste di vivibilità ambientale delle generazioni, attuali e future, e porre le basi per la piena fruizione sociale delle risorse naturali e culturali. Il Piano Paesaggistico regionale è teso a svolgere una funzione conoscitiva, nei confronti dello stato e delle dinamiche paesaggistico-ambientali; regolativa, nei confronti dei processi di trasformazione; strategica, nei confronti della pluralità dei soggetti che agiscono nel territorio. Esso si integra nel più ampio processo pianificatorio avviato dalla Regione con la redazione del contestuale piano territoriale, concorrendo a definirne il quadro di riferimento strutturale e gli orientamenti strategici, pur mantenendo la propria autonoma efficacia ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio. Per approfondire questi temi, l’Assessorato alle Politiche Territoriali ha organizzato - giovedì 11 ottobre alle ore 9,00, presso il Centro Incontri della Regione Piemonte in Corso Stati Uniti, 23 a Torino - uno specifico seminario cui parteciperanno la presidente della Giunta Regionale Mercedes Bresso, presente in tarda mattinata, l’Assessore alle Politiche Territoriali Sergio Conti e gli esperti cui è stato affidato lo sviluppo della fase conoscitiva del processo. Il seminario intende divulgare, approfondire e dibattere il percorso, intrapreso dalla Giunta, di riforma legislativa della pianificazione territoriale, articolato in alcuni elementi fondamentali che, nel loro divenire sistema, costituiranno l’ossatura della nuova legge di governo del territorio. .  
   
   
FEDERLAZIO: FLAMMINI PRESIDENTE SETTORE METALMECCANICO  
 
Roma, 9 ottobre 2007 - L’assemblea del Settore Metalmeccanico della Federlazio ha eletto Maurizio Flammini come nuovo presidente della categoria più rappresentativa dell’Associazione, rappresentata da circa 1. 000 aziende con oltre 20. 000 dipendenti ed un fatturato di 3 miliardi di euro. Il neo presidente Flammini, 57 anni e un grande passato da sportivo (ingegnere meccanico, campione italiano di Formula 2 e anche pilota di F1), inizia la carriera imprenditoriale nel 1976 con l’ideazione della Rassegna Motoristica Internazionale a Roma. Oggi è a capo di Fgsport Group e Fg Tecnopolo Group, un gruppo aziendale che opera in tutto il mondo e spazia dal marketing all’organizzazione di grandi eventi sportivi, oltre che alla progettazione e realizzazione di grandi opere di sistemi tecnologici avanzati. Il suo gruppo sportivo è infatti l’ideatore e l’organizzatore del Campionato Mondiale Suberbike, mentre dal 2006 è in corso di costruzione, da parte del gruppo Fg Tecnopolo, un “immobile intelligente” che gestirà automaticamente tutti i servizi (rete idrica, elettrica, teleriscaldamento e cogenerazione, fibra ottica) delle aziende operanti all’interno del Tecnopolo Tiburtino, in modo da soddisfare tutte le esigenze con un notevole risparmio nella gestione e manutenzione del sistema delle reti. Il completamento dell’edificio intelligente è previsto entro il 2008. Flammini si appresta a guidare una categoria, quella dei metalmeccanici, decisamente variegata e che spazia dagli infissi metallici alla microelettronica di precisione. Tra le problematiche del settore, le difficoltà delle imprese nell’innovare i processi produttivi, i ritardi nell’internazionalizzazione e gli alti costi delle materie prime e dell’energia. .  
   
   
APPROVATO IL PIANO TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE DEL COMUNE DI VIERMCATE SUPERIORI A 100MILA EURO LE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA. IL COMUNE PARTE CIVILE CONTRO AUTORI ED EDITORI DEL “BUGIARDINO”  
 
Vimercate, 9 ottobre 2007 - Nella seduta di lunedì 1 ottobre, nella Sala Atalanta di Palazzo Trotti, la Giunta comunale ha approvato il piano triennale delle opere pubbliche 2008-2010 di importo superiore a 100mila euro. Le restanti opere, che non superano tale limite, hanno già trovato approvazione con il bilancio di previsione dell’esercizio finanziario in corso, accanto al quale il consiglio comunale approva specificamente il Programma delle Opere Pubbliche. 606mila euro per il 2008, 1 milione 565mila euro per il 2009 e 675mila euro nel 2010 sono gli importi stanziati nel triennio. Consentiranno di effettuare interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria su varie strade cittadine (670mila euro), di completare la ristrutturazione di Villa Sottocasa (900mila euro l’importo del terzo lotto), di sostituire i serramenti della scuola Calvino (170mila euro) e di adeguare la Biblioteca Civica alle nuove normative di sicurezza (185mila euro). Poi sono state programmate 5 nuove realizzazioni: nel 2008 i colombari al cimitero di Ruginello (per un importo di 120mila euro) e la sistemazione di via Cadorna comprendente la passerella ciclabile sul Molgora e il marciapiede lato nord (per 186mila euro); nel 2009 la pista ciclopedonale che collega l’incrocio di via alla pista già esistente lungo la via per Arcore (costo 130mila euro); nel 2010 la costruzione di una strada di collegamento tra via S. Caterina e via Rota,a Oreno (per 255mila euro) e la costruzione di una nuova strada all’interno del comparto del costruendo ospedale in località Chioso Maffeo; si tratta di lavori per 220mila euro che, per accordo di programma con Regione Lombardia, competono a Palazzo Trotti. La Giunta ha poi deliberato di costituirsi parte civile nel procedimento per diffamazione a mezzo stampa contro gli autori e gli editori del “Bugiardino”, il foglio pubblicato tra l’inverno e la primavera del 2006, in cui il commissario straordinario Ennio Sodano – che faceva le veci del sindaco allora non più in carica – aveva ravvisato gli estremi per una querela. Nel libello si menzionavano gravi irregolarità commesse dagli amministratori e dai tecnici di Palazzo Trotti sul piano integrato di intervento dell’area ex Bassetti; irregolarità che, secondo gli autori del “Bugiardino” avrebbero portato alla “sparizione” e alla “spartizione” di 10 milioni di euro. La costituzione di parte civile fa seguito al rinvio al giudizio degli imputati, recentemente stabilito dal Gip di Monza. In chiusura di seduta il patrocinio della Città di Vimercate è stato concesso agli organizzatori dei mercatini Creart e Incontriamo il Trentino, che si svolgeranno nel corso dei porssimi finesettimana nel centro storico e al passaggio nelle vie cittadine della Marcia Per la Luce del 6 ottobre, voluta da Lions Club della Brianza per sensibilizzare i cittadini sulle problematiche dei non vedenti. .  
   
   
BOLOGNA: L’ANDAMENTO ECONOMICO NEL PRIMO SEMESTRE 2007  
 
Bologna, 9 ottobre 2007 - Se complessivamente il primo trimestre 2007 si era concluso con dati di crescita, i successivi tre mesi hanno invece registrato un inversione di tendenza, che ha colpito tutto il settore manifatturiero, anche se complessivamente tutti gli indicatori rimangono su valori positivi. Le cause principali paiono legate alla congiuntura sfavorevole che interessa il principale mercato estero su cui operano le imprese bolognesi, la Germania, le cui nuove aliquote Iva hanno certamente influito sulle capacità competitive delle aziende. Altro aspetto è quello connesso alla congiuntura sfavorevole che interessa l’economia americana. Questi due fenomeni congiunti, unitamente al continuo rafforzamento dell’euro, hanno sicuramente contribuito al rallentamento dell’export bolognese. Passando all’analisi dei diversi settori del manifatturiero, nel settore alimentare nonostante la decelerazione fra aprile e giugno il comparto si è mantenuto su valori positivi superiori all’1%. Anche nei settori che definiscono il sistema moda (l’abbigliamento, il tessile e le calzature) e che producono beni principalmente destinati al consumo finale, si è registrata un’inversione della tendenza nel trend di crescita del secondo trimestre del 2007. I tassi di crescita di produzione, fatturato, esportazioni ed ordinativi si sono riportati verso valori molto prossimi allo zero o addirittura lievemente negativi. Anche il settore della carta ed editoria e quello della chimica, gomma e plastica subiscono una lieve decelerazione nella crescita fra aprile e giugno pur mantenendo tassi di crescita comunque positivi per tutti gli indicatori. Stesso andamento per la metalmeccanica che fa registrare un’inversione di tendenza nei tassi di crescita dei principali indicatori passando dal primo al secondo trimestre del 2007. A metà anno i tassi di crescita restano comunque maggiori al 3%, superando i livelli di inizio 2007. La decelerazione è importante sia per produzione, fatturato e ordinativi, che si assestano attorno al 3%, che per l’export, che scende a circa il 5% (era al 7,8% a fine marzo). Situazione simile anche nel settore dei metalli che registra tassi di crescita in discesa nel passaggio dal primo al secondo trimestre: le esportazioni scendono a poco meno del 5%, gli ordinativi a circa il 3% e produzione e fatturato si assestano attorno al 2%. Anche per il settore delle macchine ed apparecchi meccanici l’andamento è analogo. Qui l’inversione di tendenza nella crescita è più marcata per l’export (che passa dall’8% di fine marzo a circa il 5%) rispetto a quanto avviene per il fatturato, la produzione e gli ordinativi (che si assestano attorno al 4%). Stesso andamento anche per il settore dell’elettricità ed elettronica e anche nel settore di punta del sistema produttivo bolognese, quello della meccanica di precisione, che presenta un andamento molto simile a quelli visti per gli altri comparti del metalmeccanico, vale a dire un’inversione di tendenza tra il primo ed il secondo trimestre del 2007, con una decelerazione nei tassi di crescita un po’ più elevata per le esportazioni (che passano dall’8% del 1° trimestre al 5% di fine giugno), ma che comunque interessa anche produzione, fatturato e ordinativi (vicini al 4%). Gli ultimi dati disponibili per il resto del 2007 fanno intravedere una ripresa delle esportazioni e quindi il superamento di questa fase congiunturale negativa. Bisognerà tuttavia aspettare i dati del terzo e quarto trimestre per averne conferma. I recenti dati Istat riferiti al mese di luglio 2007, per la provincia di Bologna, indicano un aumento dell’indice della produzione industriale pari al 2,4% rispetto al luglio 2006. Il numero dei mesi per i quali si ritiene che la produzione sia assicurata si differenzia nei diversi settori. Assume il valore minimo pari a due mesi per il settore tessile, e sale al valore massimo di quattro mesi per la metalmeccanica. L’artigianato manifatturiero, escludendo le costruzioni, presenta un andamento abbastanza simile a quello del settore manifatturiero. Anche in questo caso si nota una decelerazione nei tassi di crescita, che tuttavia si mantengono positivi a fine semestre. In particolare, il tasso di crescita del fatturato, anche se in decelerazione, nel secondo trimestre 2007 si posiziona a +1,6%, unico tasso positivo nelle province emiliano romagnole. Lo stesso si può dire per il tasso di crescita della produzione (+1,1%) e degli ordinativi (+0,6%): Bologna è l’unica provincia dell’Emilia Romagna con tassi che si mantengono positivi a fine semestre. Diversamente l’export è rimasto sostanzialmente stabile (-0,3%). Il settore del commercio al dettaglio ha segnato una svolta nel corso del semestre che vede una decelerazione nel tasso di variazione del volume delle vendite, che a fine semestre assume il valore dell’1,2%, tasso che comunque si mantiene doppio rispetto alla media regionale (0,6%). Il comparto dei servizi continua ad essere caratterizzato da una congiuntura negativa che segnala un calo dell’attività nel settore. Le previsioni sull’andamento per il prossimo anno sono sostanzialmente stabili. Segnali contrastanti derivano dall’analisi dei dati sul turismo bolognese: infatti, cala il movimento turistico in provincia, mentre in città aumentano gli arrivi ma diminuiscono le presenze. Lo scorso anno a Bologna i turisti sono aumentati di oltre 8. 700 unità (complessivamente 797. 193; +1,1%), mentre i pernottamenti sono calati dell´1,4% tornando sotto il milione e 800mila. Diminuiscono le presenze italiane a fronte di un aumento di quelle straniere, che costituiscono il 38,4% dell´intero movimento turistico del capoluogo; fra queste le più rilevanti sono quelle di statunitensi, tedeschi, inglesi e spagnoli. La durata media della permanenza in città supera di poco i due giorni. Il quadro di riferimento attuale e la sua probabile evoluzione La fase espansiva del ciclo mondiale è prevista proseguire per il resto del 2007 e per il 2008: gli scambi internazionali si prevede crescano di circa il 6% nel 2007 e del 7% nel 2008. Le prospettive per il contesto esterno, e quindi per la domanda estera di beni e servizi, rimangono perciò favorevoli. A frenare l’evoluzione di questa tendenza contribuiscono gli effetti ritardati della prolungata perdita di competitività derivante dal rafforzamento dell’euro e dall’elevata dinamica dei nostri prezzi all’export che continuano a frenare le vendite all’estero. L’accresciuto grado di internazionalizzazione delle imprese bolognesi, il continuo miglioramento qualitativo del capitale umano impiegato nella produzione (investimenti in formazione), il miglioramento qualitativo e l’innovazione dei prodotti offerti si riflette in un rallentamento dei costi e in un riallineamento delle dinamiche dei prezzi praticati sui mercati interni ed esteri. Le basi del sistema economico produttivo dell’area bolognese, la positiva situazione finanziaria del settore delle imprese e il vigore del mercato del lavoro costituiscono elementi importanti per un ordinato superamento della fase congiunturale e delle turbolenze sui mercati finanziari. Nella prospettiva di un’attività economica mondiale robusta e in grado di fornire sostegno alle esportazioni e agli investimenti, le prospettive per l’economia bolognese rimangono positive e volte a favorire una situazione di sostanziale tenuta della crescita. Tuttavia, questo scenario favorevole è condizionato da alcuni elementi negativi collegati principalmente a possibili ricadute derivanti dalla rivalutazione dei rischi nei mercati finanziari, con eventuali ripercussioni sull’economia reale. Altri rischi riguardano gli squilibri globali, le pressioni protezionistiche ed ulteriori incrementi dei prezzi del petrolio e delle materie prime. .  
   
   
FVG AMERICA LATINA COOPERAZIONE: SCIENZA, TECNOLOGIA E POLITICHE DI SVILUPPO  
 
Trieste, 9 ottobre 2007 - "Lo spaccato che emerge dall´incontro odierno sulla cooperazione tra Friuli Venezia Giulia e America Latina in ambito scientifico e tecnologico è straordinariamente ricco e vede il sistema della ricerca di Trieste e della regione protagonista di una fitta rete di relazioni in quasi tutti i settori anche attraverso ricercatori provenienti dal Sud America per stage di alta formazione". Lo ha affermato l´assessore regionale al Lavoro, Formazione, Università e Ricerca, Roberto Cosolini, commentando i risultati del seminario "Scienza e tecnologia per le politiche di sviluppo: il ruolo della cooperazione in America Latina", ospitato ieri mattina nell´Area di Ricerca e organizzato dalla Regione con il patrocinio del Centro Studi di Politica Internazionale, del ministero degli Affari Esteri e dell´Istituto Italo-latino Americano. Secondo Cosolini, che ha auspicato un incremento della mobilità di studenti e ricercatori in entrambi i sensi, si tratta di "una realtà coerente con la storia di questo sistema, nato nell´ambito della cooperazione allo sviluppo a partire dalla fondazione del Centro di Fisica Teorica". "Oggi, e se c´è un messaggio che proviene dal seminario è proprio questo, ci sono tutte le condizioni - ha detto l´assessore - per lavorare ad un progetto che coordini tutte queste esperienze di cooperazione internazionale". "La Regione può sicuramente fare la sua parte, nella consapevolezza del fatto che ciò darebbe ulteriore centralità alla ricerca scientifica del Friuli Venezia Giulia e aprirebbe la strada a positivi rapporti di cooperazione economica - ha spiegato Cosolini - ma occorre che il Governo dia un forte sostegno attraverso il cofinanziamento del progetto da parte del ministero degli Esteri". Il seminario, che ha visto il susseguirsi delle esperienze maturate dalle diverse istituzioni descritte dai rispettivi rappresentanti, si colloca tra le iniziative organizzate in prospettiva della Iii Conferenza Italia-america Latina, che si terrà a Roma tra il 16 e il 17 ottobre prossimo, dopo anni di silenzio, proprio sull´onda delle numerose iniziative di cooperazione avviate dalle Regioni italiane nel confronti del Sud America. La prolungata "disattenzione politica per la cooperazione con l´America Latina" è stata sottolineata anche dal sottosegretario di Stato, Donato di Santo, che ha confermato la volontà dell´attuale Governo di "riannodare un filo che rischiava di spezzarsi" ed ha evidenziato il ruolo positivo dei rappresentanti degli italiani all´estero. Tra questi il senatore Luigi Pallaro che, eletto nella circoscrizione dell´America meridionale, ha preso parte al seminario sottolineando il ruolo ponte svolto dalla comunità italiana. Un impegno messo in risalto da Franco Iacop assessore regionale alle Relazioni Internazionali, che ha ricordato i diversi incontri avuti con Pallaro proprio per spiegare assieme l´azione del Friuli Venezia Giulia nel complesso delle relazioni che coinvolgono "i nostri corregionali all´estero". La capacità aggiunta offerta dal Friuli Venezia Giulia alle iniziative di cooperazione del sistema Paese attraverso l´attività dei suoi Centri di Ricerca e le sue Università ed il loro impegno nei settori dell´innovazione e dell´alta formazione è stata rilevata anche da Iacop, che ha notato come la mole di iniziative e progetti descritti oggi possa rappresentare un importante contributo alla Conferenza. "Noi pensiamo spesso che la cooperazione debba esser finalizzata alle mere relazioni economiche - ha detto Iacop - ma oggi crediamo che il dialogo tra i diversi sistemi territoriali si attui meglio mediante la messa in comune delle capacità di innovazione, ricerca, formazione a favore della crescita delle imprese, un punto di forza della nostra regione utile nella creazione di rapporti di cooperazione internazionale". Il seminario, moderato dal segretario tecnico scientifico dell´istituto Italo-latino Americano Alberto Luis Noriega Herrarte, ha visto gli interventi di Franco Ciro per l´Area di Ricerca, di Grazia Bertogli per l´Unido, di Fabio Feruglio per il Centro Friuli Innovazione, di Antonio Sfiligoi di Sviluppo Italia Friuli Venezia Giulia, di Iginio Marson dell´Ogs, di Oscar Burrone del Centro di Ingegneria Genetica e Biotecnologia, di Claudio Tiribelli del Centro Studi Fegato, di Roberto Gotter del Laboratorio Internazionale Tecnologie Avanzate, di Daniele Amati della Sissa, di Mario sartore dell´università di Udine e di Manuel Urcia Larios della Facoltà di Ingegneria Navale dell´Università di Chiclayo (Perù) nata con l´aiuto dell´Università di Trieste, rappresentata oggi dal prorettore Fabio Ruzzier. Ana Cafiero, della direzione generale di Cooperazione internazionale del ministero degli Esteri argentino ha illustrato le relazioni intercorrenti tra Italia e Stati del Mercosur assieme a Fabio Nasarre De Letosa della Commissione europea. .  
   
   
31 GENNAIO CONSEGNA PREMIO INNOVAZIONE 2007  
 
Trieste, 9 ottobre 2007 - Il Premio Innovazione 2007 sarà consegnato il 31 gennaio 2008 a Udine, probabilmente nell´auditorium della nuova sede della Regione in via Volturno. Lo hanno comunicato l´assessore al Lavoro, Formazione, Università e Ricerca, Roberto Cosolini, ed il responsabile della direzione regionale della Comunicazione, Fabio De Visintini, durante la presentazione nella sede della Giunta regionale a Trieste della quarta edizione del Premio Un "evento cardine del sistema innovazione del Friuli Venezia Giulia in grado di stimolare nelle aziende pubbliche e private la pratica del confronto, dell´emulazione e del superamento delle migliori pratiche (benchmarking)". "Che questa sia la regione dell´innovazione è certificato dai dati" ha dichiarato Cosolini, notando con soddisfazione che, mentre nel 2005 il Pil dell´Italia cresceva dello 0,1 per cento (e quello del Piemonte scendeva a - 0,3 mentre la Lombardia si assestava attorno al 0,4 per cento) il Friuli Venezia Giulia vedeva il suo Pil crescere del 3 per cento, "un risultato che conferisce senso compiuto alla validità delle strategie per l´innovazione avviate nel 2003, con l´inizio dell´attuale legislatura, dando al Friuli Venezia Giulia una nettissima marcia in più rispetto al resto del sistema Paese". "Si chiama ´innovazione´ il filo che oggi lega un buon sistema imprenditoriale, manodopera di qualità, un ambiente recettivo e fertile e buone politiche", ha detto Cosolini, ripercorrendo le tappe che hanno caratterizzato le azioni della Regione a favore dell´innovazione nelle aziende e nelle pubbliche amministrazioni responsabili dei servizi al territorio. Ricordando che il premio, assieme ad altre iniziative quali Innovaction, il sito dell´innovazione, Fest, i workshop formativi delle imprese, fanno della Regione un importante veicolo nella diffusione e nella promozione dell´innovazione, Cosolini ha spiegato che "abbiamo deciso di consolidare in questa quarta edizione le scelte che hanno caratterizzato il Premio Innovazione 2006 a partire dall´opportunità offerta ai vincitori lo scorso anno di aumentare la loro sfera di rapporti e conoscenze con il viaggio a Silicon Valley". Quest´anno il viaggio, organizzato con Area Science Park, sarà sull´East Coast al Mit di Boston dal 13 al 20 aprile 2008. Il viaggio premio sarà riservato ai primi tre classificati, ma anche gli altri potranno partecipare: contribuendo alle spese quelli classificati dal quarto al settimo posto e totalmente a loro carico gli altri partecipanti al premio per un totale complessivo di 12 posti già previsti. Sono invitate a partecipare con i loro progetti al Premio Innovazione (il regolamento e i moduli d´iscrizione sono scaricabili dal sito internet della Regione) tutte le piccole e medie imprese, gli enti no profit e le pubbliche amministrazioni regionali. Le adesioni debbono pervenire entro il 15 novembre. .  
   
   
TARIFFE DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI E SPESA DELLE FAMIGLIE PIEMONTESE  
 
 Torino, 9 ottobre 2007 - “Le tariffe dei servizi pubblici locali e la spesa delle famiglie”- Un’analisi sui capoluoghi di provincia del Piemonte- è il titolo del rapporto della Fondazione per l’Ambiente Teobaldo Fenoglio, presentato oggi a Palazzo Lascaris. Nel corso del convegno, aperto dai saluti del Presidente del Consiglio regionale, Davide Gariglio, sono stati presentati i dati relativi alle tariffe 2004-2006 di acqua, rifiuti e gas per le utenze domestiche nei capoluoghi di provincia piemontesi, con un’analisi preliminare dell’impatto sulla spesa e sul reddito delle fasce deboli. Il rapporto fornisce il quadro all’interno del quale si collocano possibili azioni di politica regionale. “L’importanza delle tariffe impone alle istituzioni pubbliche il compito di operare il massimo di chiarezza e di trasparenza nella loro definizione. Le differenze registrate tra i vari capoluoghi hanno delle motivazioni che, per quanto possibile, devono essere rimosse” - ha dichiarato l’Assessore regionale al Commercio, Giovanni Caracciolo, nel suo intervento. I risultati della ricerca sono stati illustrati, nel dettaglio, da Franco Becchis, direttore scientifico della Fondazione per l’Ambiente Teobaldo Fenoglio onlus. Sono intervenuti come relatori, Carlo Scarpa dell’Università degli Studi di Brescia, Marco Moratto, presidente del Collegio dei Revisori dei conti di Seta Spa, Nicola de Ruggiero, Assessore regionale all’Ambiente, Energia, Risorse Idriche ed il deputato Maria Teresa Armosino. “Il processo di liberalizzazione ha avuto una notevole spinta da parte del governo. Le “lenzuolate” di Bersani ed il disegno di legge proposto dal Ministro Lanzillotta, che mira a rendere compiuto e definito il processo per i servizi pubblici locali, testimoniano la volontà del Governo e la validità delle scelte. I beni erogati dai servizi pubblici sono beni sensibili, fanno parte dei diritti di cittadinanza. Il nostro impegno consiste nel riconoscere il carattere della concorrenza come bene pubblico da tutelare e da promuovere, contestualmente all’individuazione di “autorità” che garantiscano una collocazione efficace delle risorse e ne regolino il prezzo, soprattutto dove sussitono casi di monopolio naturale. ” – ha concluso Caracciolo. .  
   
   
CARICO SOSPESO COORDINAMENTO FRANCO CICCIARELLA PER I DIRITTI A UN LAVORO SICURO PRESENTA: I GIOVEDÌ SUL LAVORO RASSEGNA DI VIDEOPROIEZIONI SUL TEMA DEL LAVORO E DELLA SICUREZZA  
 
 Monfalcone, 9 ottobre 2007 - Carico Sospeso, l’associazione sorta nell’aprile 2005 dopo la morte sul lavoro di Franco Cicciarella come osservatorio permanente sulla situazione lavorativa e infortunistica nel Monfalconese, torna anche quest’anno puntando sulla proiezione di cortometraggi e documentari allo scopo di mantenere viva l’attenzione sul tema della sicurezza sul lavoro, aldilà dell’emergenza e della trattazione di singoli casi individuali, nell’anno che precede il Centenario dei Cantieri Navali di Monfalcone. Il percorso di questi ultimi due anni ha consentito in parte di svolgere, agli aderenti al Coordinamento, il compito di informare e coinvolgere l’opinione pubblica sul problema degli infortuni che in Italia presenta caratteristiche di eccezionale gravità, incidendo quotidianamente con altissimi costi economici e sociali per la comunità nel suo complesso. Si parla di una media di cento morti al mese e di quasi un milione di feriti ogni anno, senza contare tutti i casi non emersi in stretta connessione al lavoro nero. L’opera del Coordinamento non si è rivelata fin’ora infruttuosa. L’11 aprile dello scorso anno infatti, dopo tanti appelli e la raccolta di 2200 firme, una targa commemorativa è stata finalmente apposta in memoria di Franco e come monito alle autorità, chiamate ad una presa di coscienza sulla questione. Ricordiamo che il trentottenne Cicciarella è morto a causa dello schiacciamento provocato da un carrello elevatore che stava effettuando una manovra di retro marcia. A causa del forte vento, il segnale acustico del mezzo era inudibile e le porte del carrello, che solitamente vengono lasciate aperte per poter avere un maggior controllo delle attività in corso, erano rimaste chiuse per lo stesso motivo. Il programma de I Giovedì Sul Lavoro partirà il prossimo 11 ottobre a San Canzian d´Isonzo, al Centro Civico "P. Levi" (via Trieste 12 - ore 20. 30) con Sulla Stessa Barca. Voci Dal Porto Di Trieste, scritto e diretto da Pietro Orsatti, continuazione ideale del documentario "De Ma" sul porto di Genova. Questo reportage affronta la realtà del lavoro e degli appalti delle privatizzazioni nel porto di Trieste. Il 18 ottobre a Monfalcone, al Centro Giovani, (Viale San Marco 70 – ore 20. 30) verranno proiettati vari cortometraggi : 3, 87 di Valerio Mastandrea, Kalel di R. Fontò, Ramiro di Adam Selo, Antonio Ferroviere di Alessandro Quadretti, O´ Rumenu di Davide Manca,vite Infortunate di Laura Bispuri, Immagini Di Repertorio - Storia Di Mircea Spiridon di Sebiano Chillemi e Per Elso di Jacopo Zanon (selezione dai corti vincitori Ii concorso "cortoSicuro" dell´Anmil). Il 25 ottobre a Ronchi dei Legionari, al Centro Culturale del Monfalconese (Piazza Unità d’Italia 24 - ore 20. 30) sarà la volta della proiezione del documentario intitolato Porto Marghera: Gli Ultimi Fuochi, di Manuela Pellarin. Il documentario, che traccia la parabola del grande polo industriale veneziano, è giocato sul contrappunto di tre serie d´immagini: le interviste con operai che hanno vissuto l´ultimo mezzo secolo di vita di Porto Marghera, brani di filmati d´epoca che narrano la storia dello sfruttamento del lavoro e della resistenza degli operai, le sequenze che esprimono la realtà d´oggi, il suo imbarbarimento. Infine, il 9 novembre a Fogliano alla Biblioteca comunale (via madonnina 4, ore 20. 30) troviamo il reportage Morire Per Un Giorno Di Lavoro di Donato Placido, che, partendo dal bilancio delle vittime sul lavoro, affronta un dato ormai consolidato da decenni, che pone l´Italia al primo posto in Europa nella triste casistica degli infortuni lavorativi. Cinque storie esemplari per una tragedia moderna, che saranno preceduti dal corto 3,87 di Valerio Mastandrea. .  
   
   
SICUREZZA - FONDAZIONE EMILIANO-ROMAGNOLA PER LE VITTIME DEI REATI, IL BILANCIO DEI PRIMI TRE ANNI: 32 RICHIESTE DI SOSTEGNO ACCOLTE, 40 PERSONE AIUTATE, 322MILA EURO EROGATI.  
 
Bologna, 9 ottobre 2007 - Trentadue richieste di sostegno accolte, su 39 presentate. Quaranta complessivamente le persone aiutate, tra vittime e familiari; di queste 27 sono donne e 13 minori. La Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati, unica nel suo genere in Italia, nata il 12 ottobre 2004 per volontà della Regione, delle Province e di tutti i Comuni capoluogo (i "soci fondatori"), ha rieletto oggi i propri organi - riconfermando presidente Sergio Zavoli - e tracciato il primo bilancio triennale. In totale sono stati erogati 322mila euro, con una media di circa 10mila euro per intervento. Soldi che hanno contribuito a coprire i costi di interventi destinati alle vittime stesse o ai familiari: sostegno psicologico, cure riabilitative, particolari interventi chirurgici. Ma anche le spese per l´affitto, le spese scolastiche (per i figli delle vittime), quelle legali e funerarie. "La Fondazione ha avuto successo - ha commentato stamani Sergio Zavoli, durante la conferenza stampa - perché si è occupata delle cose, non delle parole. Non abbiamo declamato; siamo stati discreti, non abbiamo chiesto ringraziamenti. Ci siamo occupati della gente e dei suoi bisogni. E la gente ha capito che siamo persone al servizio di un´idea". La Fondazione "è segno di un´attitudine nuova della società - ha aggiunto il presidente - ad occuparsi di chi ha più bisogno". "La Fondazione è uno strumento snello, che agisce in modo tempestivo ed efficace - ha sottolineato Alfredo Bertelli, sottosegretario alla presidenza della giunta della Regione Emilia-romagna - . E´ un´esperienza unica in Italia: attualmente non ci risulta di essere stati ´copiati´ da altre Regioni e ci dispiace, perché varrebbe la pena, a tutti gli effetti, estendere quest´esperienza altrove. Stiamo comunque cercando di far conoscere l´attività della Fondazione alle altre amministrazioni, perché abbiamo constatato che svolge un servizio di altissima efficacia". L´obiettivo della Fondazione, costituita in base alla legge regionale 24 del 2003 ("Disciplina della polizia amministrativa locale e promozione di un sistema integrato di sicurezza") è offrire un sostegno concreto e immediato alle vittime dei reati più gravi o ai loro familiari, per aiutarli ad affrontare lo shock legato a un grave crimine subito e lenire il trauma che ne segue inevitabilmente. Il bilancio è stato illustrato dalla direttrice della Fondazione, Vilma Ecchia: durante il primo triennio di attività sono state 32 le richieste di sostegno accolte (5 casi nel 2005, 20 nel 2006 e 7 al mese di ottobre 2007) su 39 presentate; 4 quelle non accolte, 3 in fase di istruttoria. "Per il 2007- ha precisato Vilma Ecchia - presumiamo di arrivare a garantire un sostegno a una ventina di casi, come nell´anno passato". Dei 322mila euro complessivi, 55mila sono stati erogati nel 2005, 185mila l´anno successivo e 82mila a ottobre 2007. Gli aiuti oscillano in genere da un minimo di 2mila euro a un massimo di 20mila per intervento. Attualmente il fondo per gli aiuti alle vittime è di 600mila euro, e viene incrementato anno per anno dalle quote deliberate dall´assemblea dei soci. I tipi di reato su cui la Fondazione è intervenuta in questi tre anni sono omicidi (13), violenze sessuali (5) e aggressioni gravi (14), che hanno riguardato complessivamente 34 vittime, per la maggior parte donne (22). In tutto sono state aiutate - tra vittime e familiari - 40 persone, di cui 27 donne e 13 minori; 8 non erano cittadini emiliano-romagnoli, ma il reato a loro carico si è consumato sul territorio regionale e pertanto hanno ricevuto ugualmente un sostegno. Tre (residenti in Emilia-romagna) sono state invece vittime di reato fuori dalla regione. Per quanto riguarda le richieste non accolte, si è trattato di episodi molto gravi ma colposi, o riguardanti danni a beni o cose; come tali non rientravano nei termini dello Statuto. Sulle modalità d´azione, la Fondazione interviene su richiesta del sindaco (che può presentarla anche senza che vi sia un´esplicita domanda da parte della vittima o dei suoi familiari) del Comune dove si è consumato il reato, o quello di residenza della vittima. Nei 15 giorni successivi, il direttore della Fondazione raccoglie eventuali ulteriori informazioni e le sottopone al Comitato dei Garanti. La decisione spetta al Comitato stesso che, dopo un attento esame della richiesta, ne verifica la coerenza con le finalità della Fondazione definite nello Statuto e stabilisce modi e forme dell´aiuto. /Cv Persone coinvolte nel reato - anni 2005, 2006, 2007
Persone vittime del reato Persone aiutate
Province
Omicidio Violenza Sessuale Aggressione Ili cr. Ri nzinori
U D Tot U D Tot U D Tot U D Tot U D Tot
Piacenza - - - - 1 2 3 1 2 3 - - -
Parma 2 2 4 - - - 1 1 3 5 8 -
Reggio Emilia - - - - 1 1 - 1 1 - 2 2 - -
Modena 1 2 3 - - - 2 - 2 3 3 6 1 2 3
Bologna 1 1 2 - 3 3 3 3 6 1 10 11 2 3 5
Ferrara 1 - 1 1 1 - 1 1 1 3 4 1 - 1
Ravenna - 2 2 - 1 1 2 2 2 4 - 2 2
Forli´-cesena - - - - - - - - - - - - - -
Rimini - 1 1 - - - - - - 2 - 2 2 2
Totali 5 8 13 - 5 5 7 9 16 13 27 40 6 7 13
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PARI OPPORTUNITA´´: FVG, TRIPLICATE DONNE IMMIGRATE OCCUPATE  
 
 Udine, 9 ottobre 2007 - Sono circa 15 mila le donne immigrate che risultano occupate come dipendenti in Friuli Venezia Giulia. Il tasso di crescita dal 2000 al 2006 è pari al 192,3 per cento, maggiore anche a quello degli uomini, che si attesta al 109,5 per cento. I dati emergono da una recente ricerca condotta nel 2007 dall´Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale sulle dinamiche occupazionali dei lavoratori immigrati nel periodo 2000-2006. Si tratta di dati che, accanto a quelli forniti dall´indagine dell´Ires, Istituto regionale di ricerche economico-sociali, tracciano il quadro del mondo delle donne migranti in Friuli Venezia Giulia, al quale è stato dedicato oggi un convegno a Udine. Organizzato dalle direzioni regionali Pari opportunità e Cultura, l´evento ha approfondito bisogni e opportunità del mondo femminile migrante, che in regione è sempre maggiormente inserito nel mondo del lavoro. Le donne migranti occupate sono triplicate in sei anni. L´ires rivela che, mentre nel 2000 le donne immigrate che lavoravano in Friuli Venezia Giulia si attestavano sulle 5 mila unità, nel 2006 erano già 15 mila, una crescita che le ha portate a diventare il 38,7 per cento della forza lavoro straniera, contro il 30 p. C. Del 2000. I dati dell´Agenzia regionale del lavoro tracciano anche la mappatura territoriale: sono le province di Trieste e di Udine quelle a maggiore presenza di immigrate (rispettivamente il 41,3 e il 39,5 per cento), Pordenone si ferma al 38,6 e infine Gorizia (25,6), provincia dove la percentuale è sbilanciata a favore degli uomini, considerato il massiccio afflusso di bengalesi impiegati nelle costruzioni navali. Le donne sono impiegate invece principalmente nel settore domestico (92,6 per cento), nelle pulizie (72,2), servizi sociali (68,4), alberghi e ristorazione (67,2), industria tessile (52,4), industria alimentare (50). .  
   
   
VIA LIBERA A CARTA FAMIGLIA  
 
Udine, 9 ottobre 2007 - Il Consiglio delle Autonomie ha approvato a maggioranza con 16 voti favorevoli, 1 astenuto (Comune di Gorizia) e 1 contrario (Comune di Trieste) il parere sul regolamento per l´attivazione della Carta famiglia, illustrata dall´assessore regionale alla Salute e Protezione sociale, Ezio Beltrame. Prevista dall´articolo 10 della legge regionale 11/2006, che introduce interventi regionali a sostegno della famiglia e della genitorialità, la Carta Famiglia è una misura per sostenere le famiglie con figli a carico mediante agevolazioni e riduzioni di costi e tariffe per beni e servizi (ad esempio, prodotti alimentari e bevande, articoli di cartoleria e cancelleria, abbigliamento oppure fornitura di acqua, energia elettrica, gas, trasporti, palestre, servizi di ristorazione), ovvero di sgravi per imposte e tasse locali. L´intesità dei servizi è graduata in tre fascie, a seconda della condizione economica del nucleo familiare certificata dall´Isee (indicatore situazione economica equivalente) e a seconda del numero di figli a carico. L´unico voto contrario alla misura è giunto dal Comune di Trieste che ha presentato un documento che solleva criticità e richiede alla Regione di aumentare in modo significativo le risorse finanziarie da trasferire agli Enti locali per le maggiori spese e per il carico di lavoro aggiuntivo. Nella relazione, che comunque riconosce la portata interessante e innovativa della Carta, attribuendone il merito all´amministrazione regionale, il Comune di Trieste rileva problemi organizzativi che i Comuni dovranno affrontare per la gestione della Carta, soprattutto in merito alle procedure di rilascio dell´identificativo necessario all´ottenimento dei benefici previsti, e per l´incertezza dei meccanismi di determinazione preventiva della spesa che rimane a carico dei Comuni. "Abbiamo avviato una concertazione da sette mesi con tutti i Comuni della regione - ha affermato Beltrame - forse avere in mano con anticipo il documento in cui oggi l´assessore ai Servizi finanziari di Trieste denuncia una serie di criticità sarebbe stato più costruttivo al percorso. In merito alla copertura finanziaria, questa sarà adeguata". I fondi regionali, ha fatto sapere infine l´assessore, saranno integrati con quelli previsti dalla Finanziaria nazionale, che ha istituito il Fondo per le politiche della famiglia. "Con il ministro della Famiglia Rosy Bindi - ha concluso Beltrame - abbiamo già fatto un accordo di programma per un intervento regionale a sostegno delle famiglie numerose, che sarà complementare a quanto previsto dalla Carta". Quanto all´aggravio del carico di lavoro, Beltrame ha spiegato che "ai Comuni verrà richiesto solamente di quantificare quanti figli hanno i nuclei familiari del loro territorio. Nessun aggravio per i Servizi sociali o per il personale degli enti locali, dunque - ha concluso Beltrame - ma solo una semplice attività di anagrafe". .  
   
   
DONNE E ISTITUZIONI,FORMIGONI:SIAMO ALL´AVANGUARDIA TRA I PRIMATI, IL MAGGIOR TASSO DI OCCUPAZIONE FEMMINILE NEL NUOVO STATUTO NORME ANTIDISCRIMIATORIE FRA UOMO E DONNE  
 
Milano, 9 ottobre 2007 - "Sarà il Consiglio a decidere come dovrà essere il nuovo Statuto di Regione Lombardia; da parte mia cercherò di contribuire per fare in modo che esso sia uno Statuto snello; uno Statuto di principi, con un forte contenuto paritario. E le norme di antidiscriminazione tra uomini e donne fanno parte dei principi fondamentali. " E´ quanto affermato dal presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervenendo ieri mattina al convegno: "Donne e istituzioni tra potere e rappresentanza politica", promossa dalla Regione e dall´Irer, per contribuire al dibattito in corso sulla definizione del nuovo Statuto della Lombardia. "Ciò che mi auguro, e per cui mi impegnerò, è che il nuovo Statuto preveda non solo la partecipazione delle donne alla società ma sancisca anche la libertà delle donne stesse di scegliere il proprio impegno, sia quello sul lavoro che nella famiglia". Nella prospettiva di conciliare questi due ambiti il presidente Formigoni ha ricordato che la Regione ha in progetto di introdurre il "voucher di conciliazione", per "favorire pienamente le differenti esigenze della famiglia nei periodi di transizione legati alla nascita e ai primissimi anni di vita dei figli. Il voucher, che garantisce la libertà di scelta tra lavoro e cura dei figli, permette l´accesso a una pluralità di servizi (baby sitter, micronidi, nidi famiglia, nidi aziendali) o, alternativamente, permette l´integrazione del reddito delle famiglie in caso di abbandono del lavoro da parte di uno dei due genitori". Il presidente Formigoni ha poi ricordato i tanti primati della Regione anche in questo settore. Negli uffici della Regione, ad esempio, la presenza delle donne è molto forte sia da un punto di vista della quantità che della qualità: sono, infatti, circa il 62% del totale (2. 052 contro 1. 281 uomini) e questo dato è il più alto di tutta Italia. In Lombardia, poi, con un tasso di occupazione femminile del 59,4% (a fronte di un dato nazionale del 40%) è stato centrato con tre anni di anticipo l´obiettivo fissato a Lisbona dall´Unione Europea che prevede di raggiungere un tasso di occupazione del 60% entro il 2010. Anche la percentuale delle dirigenti donne è praticamente triplicata, passando dal 4,5% del 1992 al 12%; è quasi raddoppiata anche quella dei "quadri rosa" che è passata dal 12% del 1994 al 20,8% del 2005. "Siamo molto avanti con in lavoro - ha aggiunto il presidente - ma possiamo fare ancora meglio perché la donna è una risorsa sia da un punto di vista lavorativo che famigliare e soprattutto per il contributo molto positivo che può dare all´evoluzione della società. Ciò nonostante il loro valore non è sempre colto in misura sufficiente, il che è anche un problema culturale". Formigoni ha anche ricordato che la stessa vice presidente della Giunta regionale è donna (Viviana Beccalossi), così come il sindaco di Milano (Letizia Moratti) e la presidente del Tribunale di Milano (Livia Pomodoro), e il segretario del maggior sindacato lombardo (Susanna Camuso). Per contribuire ad una migliore elaborazione dello Statuto la Giunta regionale lombarda ha anche commissionato all´Irer la ricerca: "Donne e istituzioni tra potere e rappresentanza. Gli organismi di parità e le norme antidiscriminatorie", i cui risultati sono stati illustrati da Marilisa D´amico, ordinario di Diritto Costituzionale all´Università Statale di Milano. Dalla ricerca emerge, tra l´altro, che, per quanto riguarda le norme antidiscriminatorie contenute negli statuti delle Province e dei Comuni, la Lombardia è una realtà all´avanguardia. L´82% delle Province e il 90% dei Comuni capoluogo infatti hanno istituito una delega per le Pari Opportunità e il 72,7% delle Province e il 60% dei Comuni capoluogo hanno attivato un organismo di parità. "Dire però che per effetto di queste norme la situazione sia rosea è dire cosa troppo generosa", ha detto il presidente della commissione speciale per lo Statuto, Giuseppe Adiamoli La ricerca Irer, alla luce dei dati emersi, traccia anche una ipotesi per il futuro legislatore statutario che si può riassumere nella formula "occorrono principi, clausole antidiscriminatorie e un organismo terzo, una sorta di authority delle Pari Opportunità". Antonella Maiolo, sottosegretario ai Diritti dei Cittadini e alle Pari Opportunità, ha avanzato al presidente della commissione Statuto due proposte: impegnarsi per realizzare leggi, programmi, iniziative e azioni positive che permettano di superare ogni discriminazione e sottorappresentanza per ambedue i generi e stabilire condizioni di parità di accesso alle liste elettorali a donne e uomini, ai sensi delle norme costituzionali in materia, chiedendo che il voto in Consiglio regionale su queste norme sia palese. Al convegno di questa mattina hanno partecipato anche l´on. Mariastella Gelmini, firmataria di un progetto di legge sull´Authority garante della parità", Marco Cipriano, vice presidente del Consiglio regionale e il ministro per i Diritti e le Pari Opportunità, Barbara Pollastrini. "Mi auguro, da lombarda - ha detto il ministro - che il nuovo Statuto della Regione sia il più avanzato d´Italia, anche su questi argomenti; che sia uno Statuto del quale possa andare orgogliosa. Ho grandi ambizioni su questa mia Regione e su questa mia città. Mi auguro anche che sullo Statuto, che stabilirà i principi fondamentali, ci sia la convergenza dei due schieramenti perché le regole bisogna scriverle insieme" .  
   
   
AVVENIMENTO: NANOTECNOLOGIE PER APPLICAZIONI EDILI  
 
Valenza (Spagna), 9 ottobre 2007 - Il 5 e 6 novembre si svolgeranno a un seminario e un incontro di intermediazione sul tema «nanomateriali e nanotecnologie per le applicazioni in edilizia». Lo scopo dell´iniziativa è facilitare la formazione di consorzi per progetti competitivi nell´ambito del programma Eureka, in particolar modo per quanto riguarda Eurekabuild. Il tema centrale sarà lo sviluppo di materiali precompetitivi per il settore edile basati sull´applicazione di nanotecnologie. Tra gli argomenti in programma figurano: applicazioni nanotecnologiche in materiali cementizi; rivestimenti multifunzionali basati su nanomateriali per prodotti edilizi; sensore intrinseco e materiali attuatori per innovazioni «intelligenti» nelle applicazioni per la sicurezza e il comfort; applicazioni di nanocompositi in materiali polimerici per l´edilizia; integrazione di soluzioni basate sulla nanotecnologia per edifici efficienti dal punto di vista energetico. L´iniziativa ha il sostegno della Piattaforma tecnologica europea per le costruzioni (Ectp) e della sua omologa spagnola (Ptec). Per ulteriori informazioni visitare: http://gesprecons. Aidico. Es:8090/eurekabuild/faces/eurekabuild. Jsp .  
   
   
LLPP: VENETO; 10,6 MILIONI DI EURO PER EDILIZIA SCOLASTICA GIORGETTI: “PROSEGUE STRATEGIA DI RIQUALIFICAZIONE”  
 
Venezia, 9 ottobre 2007 - Ammonta a 10 milioni 687 mila euro l’ingente stanziamento deciso dalla Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’Assessore ai Lavori Pubblici Massimo Giorgetti, per finanziare una serie di opere straordinarie di edilizia scolastica in 11 Comuni veneti. Si tratta di 5 Comuni trevigiani (Asolo, Crocetta del Montello, Ponzano Veneto, Resana, Vittorio Veneto) cui vanno contributi complessivi per 5. 365. 602 euro; 3 Comuni vicentini (Castegnero, Costabissara, Isola Vicentina) per 3. 167. 152 euro; 2 comuni veronesi (Sant’anna d’Alfaedo, S. Giovanni Lupatoto) per 1. 654. 292 euro e un comune veneziano (S. Donà di Piave) per 500. 000 euro. Gli interventi, finanziati in base ad una graduatoria, sono destinati alla ricostruzione, anche in ampliamento, di edifici scolastici da dismettere in quanto caratterizzati dalla presenza di problemi strutturali; di strutture per le quali non sia economico il recupero, o in cui siano presenti materiali pericolosi per la salute; o per interventi di ricostruzione o ampliamento di edifici scolastici per esigenze funzionali di accorpamento. “Si tratta – sottolinea Giorgetti – di una serie di interventi di notevole rilievo ed impegno economico, con i quali proseguiamo nell’attuazione di una strategia complessiva di riqualificazione degli edifici scolastici nella nostra Regione, nella convinzione che anche la qualità delle sedi di studio sia una delle componenti della buona riuscita delle attività scolastiche e d’insegnamento “. Elenco Interventi Finanziati - Provincia di Treviso: Asolo – realizzazione del plesso scolastico in via dei Tartari (Ii stralcio) – € 923. 165; Crocetta del Montello – costruzione del nuovo plesso scolastico elementare unificato - € 1. 250. 000; Ponzano Veneto – realizzazione della nuova scuola elementare in sostituzione delle due sedi esistenti - € 1. 250. 000; Resana – realizzazione della nuova scuola elementare - € 1. 250. 000; Vittorio Veneto – costruzione della nuova scuola primaria in loc. Forcal - € 692. 437. Provincia di Vicenza: Castegnero – ampliamento del plesso scolastico di Villaganzerla - 800. 000; Costabissara – realizzazione del nuovo plesso scolastico (I stralcio – scuola media) - € 1. 250. 000; Isola Vicentina – realizzazione della nuova scuola media che accorpa le sedi del comune e della frazione Castelnovo - € 1. 117. 152. Provincia di Verona: Sant’anna d’Alfaedo – realizzazione del polo scolastico comunale (Iii stralcio – scuola media) - € 800. 000; S. Giovanni Lupatoto – accorpamento della scuola elementare alla scuola media di Radon - € 864. 292. Provincia di Venezia: S. Donà di Piave – costruzione della nuova scuola materna in loc. Passerella - € 500. 000. .  
   
   
CORPO FORESTALE DI POTENZA SEQUESTRA IMPIANTO EOLICO  
 
Potenza, 9 ottobre 2007 - Personale del Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Potenza, nell’ambito dell’attività di polizia ambientale mirata alla verifica di autorizzazioni per la realizzazione di opere a notevole impatto ambientale, ha proceduto al sequestro di un cantiere per la costruzione di una sottostazione Mt/at finalizzata alla raccolta di energia elettrica prodotta da aerogeneratori, facente parte di un più ampio progetto per la realizzazione di un parco eolico. L’area di cantiere sottoposta a sequestro, della superficie di circa 12000 mq, in agro del Comune di Campomaggiore alla località Celle, nei pressi dello scalo ferroviario, è realizzata in zona boscata sottoposta a tutela ai sensi R. D. L. 3267/1923, vincolo idrogeologico e del D. L. Vo 42/2004, vincolo paesaggistico. Gli agenti del Corpo Forestale dello Stato nel corso della verifica hanno riscontrato gravi difformità nella realizzazione dell’opera in ordine ad autorizzazioni rilasciate dagli organi competenti, sebbene la stessa godesse dell’autorizzazione rilasciata dalla Giunta Regionale ai sensi del D. L. Vo 387/03 che disciplina le modalità e le procedure per l’autorizzazione alla costruzione e l’esercizio di impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile e quindi per i parchi eolici. .  
   
   
DAL CONVEGNO DEI GIOVANI IMPRENDITORI DI CONFINDUSTRIA A CAPRI “LO SVILUPPO CONSAPEVOLE- UNA PRESA DI COSCIENZA VERSO IL FUTURO” L’ENEA RACCOGLIE LA SFIDA PER UN FUTURO ENERGETICO SOSTENIBILE  
 
Capri 9 ottobre 2007 - Luigi Paganetto - Presidente Enea: “Le esigenze ambientali oggi appaiono una opportunità piuttosto che un vincolo. La sfida è quella avviata dall’Unione Europea con la decisione di puntare sulle energie rinnovabili; ciò ha aperto di fatto una gara tecnologica tra i Paesi Europei. ” “Bisogna puntare su un nuovo modello di sviluppo delle tecnologie e dell’innovazione tecnologica; non è più il tempo del trasferimento tecnologico, ma quello di un impegno comune fra imprese e Istituzioni di ricerca per realizzare nuovi prodotti e processi tecnologici. ” “L’enea è molto coinvolto nel Programma “Industria 2015”, dove ha presentato con numerosi partners industriali più di 100 idee progettuali e intende aprire sempre più agli operatori industriali i suoi laboratori di ricerca e sviluppo e di qualificazione di componenti e sistemi. ” “Altrettanto importanti sono le iniziative sul territorio come il progetto Archimede, attualmente in fase di realizzazione in Sicilia presso la centrale termoelettrica Enel di Priolo; si tratta di uno dei risultati della ricerca dell´Enea nel campo della generazione elettrica da fonte solare, esempio concreto di una stretta collaborazione con un consorzio industriale e una grande utility come l’Enel. ” .  
   
   
INCONTRO SU TURBOGAS, MARRAZZO: "GARANTIREMO DIRITTO ALLA SALUTE"  
 
Roma, 9 ottobre 2007 - “Sono venuto qui con le carte perché sappiate quale ruolo ha avuto la Regione su una vicenda iniziata nel 2002”. Ha esordito così il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo all’assemblea pubblica organizzata dalla Rete dei cittadini contro la Turbogas. Abbandonato il tavolo dei relatori, il presidente ha ricostruito i passaggi amministrativi che hanno portato all’autorizzazione, da parte del ministero per lo Sviluppo economico, della centrale di Aprilia. "Il diritto alla salute dei cittadini previsto dall´art. 32 della Costituzione è un obiettivo irrinunciabile di questa amministrazione – ha proseguito Marrazzo – per questo abbiamo dato vita al Tavolo per la salute coordinato da Arpa Lazio che dovrà effettuare un monitoraggio dell’aria”. Le centinaia di cittadini presenti hanno chiesto a Marrazzo garanzie, certezze e chiarimenti: "Abbiamo messo in piedi un doppio binario - ha spiegato il presidente - il tavolo per la salute e quello per la trasparenza, avrete gli atti a disposizione e la Regione sarà al vostro fianco, intendiamo garantire i diritti nel solco della legge". Il presidente ha poi invitato la Rete contro la turbogas ad agire "sulla base di indicatori scientifici riconosciuti". .  
   
   
TAVOLA ROTONDA: RIFIUTI, RICICLAGGIO E SETTORE FOTOVOLTAICO  
 
Bruxelles (Belgio), 9 ottobre 2007 - Oggi si tiene una tavola rotonda sul tema «Rifiuti e riciclaggio: una sfida fondamentale per il settore fotovoltaico». Si tratta della quarta di una serie di tavole rotonde che riuniscono rappresentanti della Commissione, del Consiglio, del Parlamento europeo, del settore fotovoltaico e della stampa per discutere vari argomenti e migliori prassi che potrebbero rendere il settore fotovoltaico una delle soluzioni a pieno titolo dei problemi energetici. La tavola rotonda analizzerà il tema del trattamento dei rifiuti nel settore fotovoltaico ed esaminerà i modi in cui tale settore affronta le proprie responsabilità ambientali. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Epia. Org/ .  
   
   
UE E CANADA LANCIANO PROGETTI NEL CAMPO DELL´ISTRUZIONE SUPERIORE  
 
Bruxelles, 8 ottobre 2007 - La Commissione europea e il Canada stanno avviando 11 nuovi progetti di cooperazione transatlantica nel campo dell´istruzione superiore e della formazione professionale. La partecipazione europea verrà finanziata con 1,4 Mio Eur stanziati dalla Commissione europea, mentre il governo canadese erogherà lo stesso importo per la partecipazione transatlantica. Tutti i progetti coinvolgono almeno quattro istituti di istruzione superiore e/o organizzazioni di formazione professionale, e riguardano la mobilità transatlantica degli studenti all´interno di programmi di studio o formazione elaborati congiuntamente. Ján Figel´, il commissario europeo responsabile di Istruzione, formazione, cultura e gioventù, ritiene che i progetti siano «un valido esempio di ciò che questo tipo di collaborazione nel campo dell´istruzione può creare: non soltanto contribuiscono a rendere i nostri sistemi di istruzione più aperti e competitivi, ma anche a promuovere una comprensione reciproca fra i nostri popoli». I progetti avranno una durata di tre anni e il loro fine sarà elaborare programmi di studio congiunti. Saranno incentrati su aree quali chimica molecolare, bioenergia, robotica multiagente, gestione della sicurezza e della protezione e tecnologia alimentare. Partner ungheresi e italiani collaboreranno con due università canadesi su un progetto che esaminerà l´utilizzo della biomassa forestale per combustibili bioenergetici. Il finanziamento (138 000 Eur a titolo del bilancio dell´Ue) permetterà, nel corso del progetto, la mobilità di 70 studenti canadesi e 50 studenti europei. Studenti da Irlanda e Irlanda del Nord parteciperanno a un progetto incentrato sull´analisi e la risoluzione dei conflitti. Tale progetto è inteso a sviluppare nei 36 partecipanti l´abilità di comprendere e analizzare diversi tipi di conflitti e a realizzare strategie per risolverli. In totale gli 11 nuovi progetti coinvolgono 30 università europee o istituti di formazione di 15 Stati membri dell´Ue. La Francia, coinvolta in cinque progetti, è lo stato che partecipa più attivamente, seguita dal Regno Unito impegnato in quattro progetti. Per ulteriori informazioni, consultare: http://ec. Europa. Eu/education/programmes/eu-canada/index_en. Html .  
   
   
SCUOLA, FORMIGONI INCONTRA MANIFESTANTI A SOSTEGNO LEGGE  
 
Milano, 9 ottobre 2007 - "Non è la legge di Formigoni e Rossoni ma una legge, quella sulla scuola, di tutta la Lombardia, appoggiata dalla stragrande maggioranza del mondo sociale ed economico e del mondo stesso della scuola, studenti, famiglie, insegnanti". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni incontrando ieri pomeriggio, insieme all´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni, le centinaia di ragazzi, genitori e docenti venuti da varie province per manifestare sotto il Palazzo Pirelli a favore della legge regionale 19/2007 sul sistema educativo e di istruzione e formazione impugnata dal Governo, a nome di numerose associazioni tra cui Aig (Associazione italiana genitori), Agesc (Associazione Genitori Scuole Cattoliche), il Forum delle Famiglie, Associazione Diesse, l´Associazione Manifesto per la Formazione professionale, Enaip Lombardia, Ciofr Lombardia, Disal (Dirigenti scolastici), Aninsei, Csl, Cometa, Aef, con l´appoggio di Api Milano, Confesercenti, Confindustria e Uil Lombardia. "Il conflitto che il ministro dell´Istruzione Fioroni ha sollevato contro di noi - ha aggiunto Formigoni - è sbagliato per due motivi. Primo, perché la materia di cui la nostra legge si occupa è di esclusiva competenza regionale, come dice la stessa Costituzione, e quindi il Governo non può intromettersi. Secondo, perché va contro la domanda di futuro di tanti giovani, che la società lombarda chiede a gran voce. La nostra legge è per la libertà e il gusto di studiare, per la responsabilità educativa, per la possibilità di scegliere". "Non amiamo certo lo scontro istituzionale - gli ha fatto eco l´assessore Rossoni - ma siamo determinati a proseguire nella risposta all´esigenza dei nostri giovani e del nostro sistema di istruzione". .  
   
   
CONSEGNATI 40 DIPLOMI DI DOTTORE DI RICERCA ALLA FACOLTÀ DI ECONOMIA DELL’UNIVERSITÀ DI ROMA “TOR VERGATA”  
 
Roma, 9 ottobre 2007 - Si è tenuta nella splendida cornice di Villa Mondragone, nel cuore dei Castelli Romani, la ormai consueta cerimonia di consegna dei diplomi di Dottore di Ricerca dell’Università di Roma “Tor Vergata”. Quaranta i diplomi conferiti alla Facoltà di Economia dell’Università di Roma “Tor Vergata” sui 200 titoli assegnati in totale alle sei facoltà dell’Ateneo. Nella mattinata i diplomi sono stati infatti assegnati ai Dottori di Ricerca delle Facoltà di Economia, Giurisprudenza ed Ingegneria, mentre nel pomeriggio è stato il turno delle Facoltà di Lettere e Filosofia, Medicina e Chirurgia ed infine della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. All’evento - oltre a diversi esponenti del corpo docenti dell’Ateneo, tra cui i Presidi delle Facoltà, il Rettore dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” Alessandro Finazzi Agrò ed il Direttore della Scuola di Dottorato Franco Peracchi – è stato presente anche il Direttore Centrale per la Ricerca Economica della Banca d’Italia, Ignazio Visco che ha aperto la solenne cerimonia con una prolusione sul tema “Università e Dottorati”. Questo infine il commento del Preside della Facoltà di Economia Michele Bagella al termine dell’evento: “Non si può che esprimere soddisfazione per il lavoro ad oggi svolto dalle nostre Facoltà nel raggiungimento di simili risultati come testimonia l’odierna consegna dei diplomi di ricerca. È infatti con grande orgoglio che celebriamo il crescente aumento del numero complessivo di nuovi Dottori di Ricerca della nostra Facoltà. Un segnale senz’altro positivo per il Paese e per il mondo accademico italiano che vede sempre più giovani avvicinarsi con vivo interesse e con grande preparazione alle professioni attinenti al settore economico-finanziario”. .  
   
   
ROMA, 100 RAGAZZI DIVENTANO MANAGER PER UN GIORNO  
 
 Roma, 9 ottobre 2007 - Si è concluso ´Manager Domani 2007´ il progetto che ormai da tre anni il Gruppo Mercurio promuove in collaborazione con diverse scuole superiori della Regione Lazio, con la Facoltà di Psicologia dell´Università La Sapienza di Roma e con l´Assessorato alla Formazione della Regione Lazio. Cento ragazzi delle scuole superiori di Roma e Lazio hanno simulato la guida di un´azienda, di un progetto di marketing, dal suo concepimento alla sua concreta attuazione. Il progetto permette ad alcuni studenti, segnalati dalle stesse scuole, di effettuare un viaggio attraverso le aree che compongono l´azienda per meglio comprendere il mondo del lavoro, per avere un primo approccio diretto con un´azienda. Ora i dati raccolti ma anche il ´diario di viaggio´ che i ragazzi sono stati chiamati a scrivere, diventeranno una pubblicazione che tenterà di ´leggere´ il rapporto tra i giovani ed il lavoro, non solo dal punto di vista scientifico ma soprattutto narrativo, raccontando le storie dei protagonisti di ´Manager Domani´. .  
   
   
SCUOLA, CONSEGNATI PREMI CONCORSO ACQUA-AGRICOLTURA DELLE PROVINCE DI BERGAMO, BRESCIA, PAVIA, MANTOVA E MILANO GLI ISTITUTI CHE HANNO OTTENUTO UN RICONOSCIMENTO DALLA GIURIA  
 
 Milano, 9 ottobre 2007 - Elaborazioni letterarie, fotografie e approfondimenti: sono le sezioni del concorso "Acqua, Agricoltura e Ambiente", un´iniziativa promossa dall´assessorato regionale all´Agricoltura e riservata agli Istituti Agrari e Geometri della Lombardia, che ieri ha vissuto la propria fase finale con la premiazione dei vincitori dell´edizione 2006-2007. Il concorso si inserisce nel più ampio progetto regionale "Vivere l´acqua" che, come ricorda la vice presidente e assessore all´Agricoltura, Viviana Beccalossi, "ha l´obiettivo di promuovere interventi e manifestazioni utili a far conoscere le attività che Regione e Consorzi di bonifica svolgono per la difesa idraulica del territorio, l´irrigazione dei campi, la salvaguardia dell´ambiente e del paesaggio, coinvolgendo enti locali e associazioni interessate". Più di un migliaio gli studenti che hanno aderito all´iniziativa, duecento dei quali oggi hanno preso parte alle premiazioni. "Li ringrazio tutti - commenta la vice presidente Beccalossi -. Questi ragazzi hanno offerto un importante contributo per sensibilizzare la gente verso un tema fondamentale e troppo spesso sottostimato". In Lombardia sono presenti 40. 000 chilometri di canali con 350 persone che quotidianamente lavorano nei Consorzi di Bonifica per garantire una gestione corretta dei questi corsi d´acqua. Il 60% delle acque regionali è utilizzato dall´agricoltura, il 26% dall´industria e quasi il 14% per uso domestico. "L´impegno della Regione - conclude la vice presidente Beccalossi - è costante, l´obiettivo è quello di realizzare interventi in grado di migliorare ulteriormente e potenziare il sistema irriguo e di bonifiche della Lombardia". L´agricoltura in Lombardia interessa due milioni di ettari, ovvero più del 50% del territorio regionale e le circa 80mila aziende del settore producono un valore economico di oltre 6,2 miliardi di euro annui, pari il 14% della produzione agricola nazionale. Ecco nel dettaglio i vincitori del Premio "Acqua, Agricoltura e Ambiente" 2006-2007 (premiati con buoni destinati all´acquisto di materiale didattico), selezionati da una giuria di rappresentanti della Regione, dell´Urbim e di tecnici del settore. Concorso Fotografico Titolo: "L´acqua nei campi e nelle città". 1° classificato, con l´opera "Fiore solitario": Ester Nesci - Istituto Tecnico Agrario G. Pastori di Brescia Motivazione: per aver saputo rappresentare con pochi elementi e con l´uso sapiente e delicato del colore un piccolo stil-life della natura. 2° classificato, con l´opera "Storia di acqua e di uomini": Fabio Gatti - Istituto d´Istruzione Superiore G. B. Rubini di Romano di Lombardia (Bg) 3° classificato, con l´opera "Bizzarrie d´acqua" : Luca Borella - Istituto Tecnico Agrario G. Cantoni di Treviglio (Bg) 3° classificati ex-equo, con l´opera "Naviglio pavese": Alessio Ferrari - Istituto Tecnico Agrario Statale C. Gallini - Voghera (Pv). La Commissione ha inoltre deciso di attribuire un ulteriore riconoscimento fuori concorso: Menzione speciale: Istituto Professionale di Stato per l´Agricoltura e l´Ambiente di S. Benedetto Po (Mn). Motivazione: per il progetto complessivo, che affronta, sia da un punto di vista storico che tecnico, il cambiamento del paesaggio di terra e d´acqua unitamente all´evoluzione dell´uomo. Concorso Letterario Titoli: "Cambiamenti climatici, siccità e impatti sull´agricoltura e/o sull´ambiente" e "Il controllo dell´acqua come causa di nuove guerre e conflitti nel mondo". 1° classificato: Chiara Fenderico - Istituto Tecnico Agrario L. Castiglioni di Limbiate (Mi) Motivazione: per l´abilità con cui l´autrice ha saputo illustrare con coerenza le sue argomentazioni, ricorrendo a spunti tematici originali e a uno stile del tutto personale. 2° classificato ex aequo: Daniele Benini - Istituto Tecnico Agrario di Bergamo 2° classificato ex aequo: Federico Maffeis - Istituto Tecnico Agrario di Bergamo 3° classificato: Luca Nardin, Alesia Pianezzola, Maurizio Pugliara, Luca Tagliabue - Istituto Tecnico Agrario L. Castiglioni di Limbiate (Mi) Concorso Approfondimenti 1° premio ex aequo: Istituto Tecnico Agrario "Cantoni" di Treviglio (Bg) Motivazione: la tematica è stata affrontata nei suoi molteplici aspetti, considerando sia le tematiche storiche che di attualità. Di particolare interesse la descrizione dei "tipi di acque minerali e loro azioni" e "contenitori e riciclaggio" . 1° premio ex-aequo: Istituto Tecnico Agrario "P. A. Strozzi" di Palidano (Mn) Motivazione: interessante la ricostruzione storica con il recupero di cartografie antiche. Per gli aspetti irrigui qualificante l´analisi sulle rilevazioni satellitari. La Commissione ha deciso, inoltre, di attribuire un ulteriore riconoscimento fuori concorso: Menzione speciale : Mattia Veronese - classe 3^G Ag dell´Istituto V. F. Pareto di Milano Motivazione: per aver sviluppato da solo l´approfondimento, arrivando ad un prodotto organico e completo, che rispecchia l´impostazione in schede proposta con il progetto. .  
   
   
BERGAMOSCIENZA: “VIAGGIO NELLO SPAZIO: DOVE SIAMO E DOVE POSSIAMO ANDARE” INDIVIDUATO LA PRESENZA DI ACQUA LIQUIDA SUL PIANETA ROSSO  
 
 Bergamo, 9 ottobre 2007 - Un orecchio radar ha “ascoltato” l’acqua di Marte: è Marsis (Mars Advanced Radar for Subsurface and Ionosphere Sounding), un potente radar che, analizzando l’eco di onde radio contro la superficie marziana, per primo ha individuato la presenza di acqua liquida sul Pianeta rosso. Ne ha parlato il 7 ottobre a Bergamoscienza Giovanni Picardi, responsabile del progetto Marsis dell’Esa (Agenzia Spaziale Europea). Parcheggiato in orbita a 1200 chilometri di quota, negli ultimi due anni Marsis ha scoperto nel sottosuolo marziano ghiaccio di acqua e acqua liquida, probabilmente mista ad altri materiali, forse il basalto. E ha anche stimato quanta ce ne potrebbe essere. Si tratta di un volume gigantesco: circa un milione e mezzo di chilometri cubi, quasi 70 volte il volume del lago più grande del nostro pianeta. Se questo ghiaccio si sciogliesse e l’acqua si distribuisse uniformemente su tutto il suolo marziano, il liquido sarebbe capace di raggiungere un livello medio di 11 metri. Ma come funziona questo particolare esploratore dello spazio? Marsis invia potenti frequenze radio verso la superficie del Pianeta rosso, penetrando fino a circa cinque chilometri di profondità. Le onde radio attraversando il suolo incontrano materiali diversi e ogni materiale “risponde” con un’ eco diversa a seconda della sua composizione. Analizzando l’eco gli scienziati dell’Esa possono stabilire quale materiale l’onda ha attraversato. “Non c’è vita senz’acqua. E chissà, forse non c’è acqua senza la vita”. Con questa affermazione Giovanni Picardi sottolinea quanto h importante la scoperta di Marsis. Verità fondamentale in biologia e condizione inevitabile anche nel più ristretto settore dei viaggi spaziali e per il sogno di colonizzare il Pianeta rosso: “Non c’è scampo: l’acqua deve essere trovata, sfruttata, salvata oppure creata in modo da poter essere disponibile per bere, lavarsi, raffreddare gli impianti, scambiare calore nella produzione di energia, coltivare ed allevare piante ed animali per il cibo, produrre farmaci e componenti industriali. “Marte è più simile alla Terra di quanto pensavamo” conclude Paolo Aresi. “E’ un mondo vivo ed enigmatico. Un mondo di cui ci si chiede perchè sia finito in questo modo, perchè sia divenuto una landa desolata dove però una volta c’era l’acqua. Dobbiamo andare su Marte perchè è veramente il gemello della Terra e quello che è successo là potrebbe succedere anche a noi”. .  
   
   
LA RIDUZIONE DEL BUCO DELL´OZONO NON DEVE INDURRE A UN ECCESSIVO OTTIMISMO  
 
Bruxelles, 9 ottobre 2007 - Il buco dell´ozono sopra il polo sud si è ridotto. Dalle nuove misurazioni effettuate dal satellite Envisat dell´Agenzia spaziale europea (Esa) emerge che le sue dimensioni sono diminuite del 30% rispetto all´anno record del 2006, quando la perdita di ozono ha raggiunto 40 milioni di tonnellate. I risultati, tuttavia, non indicano che lo strato di ozono si stia ricostituendo, sottolineano gli esperti. «Quest´anno il buco dell´ozono è meno centrato sul polo sud rispetto agli altri anni; ciò gli ha permesso di mescolarsi ad aria più calda, rallentando la sua crescita, in quanto l´ozono si riduce a temperature inferiori a -78°C», ha dichiarato Ronald van der A, scienziato senior del progetto presso l´Istituto meteorologico reale olandese (Royal Dutch Meteorological Institute - Knmi). La riduzione sarebbe dovuta a variazioni naturali della temperatura e della dinamica atmosferica, ha aggiunto il dott. Van der A. Per poter misurare la perdita di ozono, vengono analizzate la superficie e la profondità del buco. Quest´anno, la superficie in cui lo strato di ozono misura meno di 220 unità Dobson (unità che misura lo spessore dello strato in una colonna situata direttamente al di sopra della zona di misurazione) è pari a 24,7 milioni di chilometri quadrati, un´estensione quasi uguale a quella dell´America del Nord. I dati dell´Esa vengono utilizzati per monitorare l´ozono e attuare previsioni. Questo servizio in tempo quasi reale è offerto dal consorzio Promote (Protocol Monitoring for the Global Monitoring for Environment and Security Service Element), costituito da oltre 30 partner di 11 paesi. A bordo del satellite Envisat dell´agenzia spaziale sono presenti tre strumenti atmosferici che consentono di localizzare la perdita di ozono e monitorare gli eventuali cambiamenti. Combinando dati meteorologici e modelli di campi del vento, gli scienziati possono calcolare le dimensioni del buco e stimare il livello di radiazioni ultraviolette (Uv) dannose. Negli ultimi dieci anni, lo strato protettivo d´ozono, individuato nella stratosfera a circa 25 chilometri dalla Terra, si è assottigliato ogni anno dello 0,3% circa a livello globale. La sua riduzione è dovuta all´azione distruttiva di gas quali cloro e bromo, rilasciati dai clorofuorocarburi (Cfc) o bromofluorocarburi prodotti dall´uomo. Questi composti sono molto stabili, ma si scindono sotto l´influsso della luce del sole e delle nuvole stratosferiche. I radicali che ne derivano reagiscono quindi con le molecole di ozono, scomponendole in singole molecole di ossigeno. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Esa. Int .  
   
   
LA FONDAZIONE ALTRAN PER L’INNOVAZIONE LANCIA IL PREMIO 2008 «RIDUZIONE DEL TASSO DI CO2 NELL’ATMOSFERA: LA SFIDA TECNOLOGICA»  
 
 Roma, 9 Ottobre 2007 - La Fondazione Altran per l’Innovazione lancia il Premio 2008 sul tema della riduzione del livello di Co2 nell’atmosfera. Il riscaldamento climatico rappresenta oggi la principale preoccupazione per la comunità internazionale e fa innegabilmente parte delle sfide da affrontare nei prossimi decenni. Attualmente, gli esperti stimano che i rischi climatici sono principalmente legati all’innalzamento del livello di Co2 nell’atmosfera e tale aumento è dovuto soprattutto all’azione dell’uomo. In un secolo, le emissioni di gas serra sono aumentate del 50%1 e la loro concentrazione nell’atmosfera non è mai stata così elevata come adesso. Ormai l’Uomo vive su un pianeta al collasso, dove la concentrazione di Co2 nell’atmosfera è strettamente legata all’effetto serra e al surriscaldamento del pianeta. In che modo porre fine a questa catena distruttiva? E Se L’innovazione Tecnologica Fosse La Soluzione? La Fondazione Altran ha fissato come tema del Premio 2008: “Riduzione del tasso di Co2 nell’atmosfera: la sfida tecnologica”. Il premio, presentato oggi, è aperto a livello internazione a chiunque voglia proporre un progetto su questo tema, indistintamente legato al settore dell’ambiente, dell’energia, dei trasporti, dell’industria, delle costruzioni, dell’aeronautica, ecc. I progetti saranno sottoposti al giudizio di una giuria di esperti a livello internazionale. Il premio ricompenserà un progetto tecnologico e innovativo che dia risposta a uno dei seguenti bisogni: Ridurre il consumo di energia; Ridurre la produzione di Co2 migliorando l’efficienza energetica e ottimizzando i processi di produzione; Migliorare e sviluppare le tecnologie di cattura del Co2; Rivalutare o riciclare il Co2 sviluppando tecniche di conversione del Co2 . Come ogni anno, il vincitore del Premio della Fondazione Altran riceverà un finanziamento di 16. 000 euro destinati allo sviluppo del progetto e beneficerà di un anno di accompagnamento tecnologico offerto da Altran. Concretamente, si tratta di mettere a disposizione del vincitore la preparazione e l’esperienza qualificata dei 17. 000 ingegneri ed esperti del gruppo Altran nel campo della ricerca e dell’innovazione scientifica: sviluppo delle tecnologie, industrializzazione, ottimizzazione dei costi, ottimizzazione della gestione del progetto, studi di mercato, progettazione, marketing, ricerca dei partner, raccolta fondi, comunicazione, strategia d’impresa, ecc. Il bando 2008 è scaricabile cliccando su http://www. Fondation-altran. Org/files/divers/appel_candidatures_2008_ita. Pdf Qualche Dato Sul Co2 Il livello di Co2 nell’atmosfera non smette di aumentare : +20% in 50 anni (Fonte: Onf - Office National des Forêts); Le emissioni di Co2 dovute alle attività dell’uomo sono passate da un livello trascurabile di due secoli fa agli attuali oltre 25 miliardi di tonnellate nel mondo (Fonte: Dipartimento americano dell’energia); Consumiano, ogni anno, un numero crescente di tonnellate di Co2. Se questa crescita si mantiene costante fino al 2030, si registrerà un aumento del 70% rispetto al 2000 (Fonte: Aie - Agence Internationale de l’Energie) Se non si faranno sforzi per combattere l’emissione di gas serra, da qui al 2100 si prevede un aumento della temperatura da 1,4° a 5,8°C. (Fonte: Recherche fondamentale du Cea, Commissariat à l’Energie Atomique) Le emissioni di Co2 dovute ai combustibili fossili aumentano in modo allarmante e più velocemente del previsto: da +1,1% per anno negli anni Novanta a +3% per anno nel periodo compreso fra il 2000 e il 2005. (Fonte: Giec - Groupe Intergouvernemental sur l’Evolution du Climat). .  
   
   
PROTEZIONE CIVILE: MORETTON, INAUGURATE 3 OPERE NEL TARVISIANO  
 
Tarvisio,9 ottobre 2007 - Pronto un nuovo look per la Val Canale e il Canal del Ferro, gravemente colpite dall´alluvione del 2003 ed ora quasi completamente risistemate con un impegno complessivo della Regione pari ad oltre 400 milioni di euro. Tre delle opere di protezione civile realizzate con i fondi regionali sono state inaugurate oggi dal vicepresidente della Giunta, Gianfranco Moretton, e dal sindaco di Tarvisio, Renato Carlantoni, insieme, a testimonianza di una totale unità di intenti fra istituzioni rimarcata dall´esponente del Governo regionale in occasione del taglio del nastro del nuovo sentiero del Rio del Lago, a Fusine, un percorso che costeggia il lago inferiore e che, con un intervento di 3,8 milioni di euro, è stato totalmente ridisegnato nei 700 metri iniziali. Messa in sicurezza ma non solo, ha sottolineato Moretton, perché quest´area ha anche una grande valenza turistica. Grazie all´impegno di Regione, Provincia, Comunità montane e Comuni, ha aggiunto, stiamo completando una ricostruzione unica nel suo genere, frutto di azioni serie e capillari all´insegna di una solidarietà diretta a tutti, senza distinzione di colori politici. Soddisfatto anche il sindaco tarvisiano, Carlantoni, che ringrazia i Governi nazionale e regionale per i fondi stanziati a fronte di un´emergenza-sicurezza che viene incontro pure alle esigenze del comparto turistico. A questo proposito, ha anticipato, già si pensa a migliorare la fruibilità dei sentieri che collegano i due laghi di Fusine, completando in questo modo un percorso entusiasmante per gli amanti delle escursioni a piedi o in mountain bike. Dopo Fusine, sono state inaugurate anche altre due opere relative ad altrettanti corsi d´acqua, la sistemazione del sentiero e la regimazione delle sponde in corrispondenza del torrente Bartolo (350 mila euro), a Tarvisio, e la sistemazione dei versanti con rifacimento dei ponti del Rio Casarenza (1 milione di euro), a Camporosso. .  
   
   
PROTEZIONE CIVILE: MORETTON, CONVENZIONE REGIONE FVG-VV.FUOCO  
 
Trieste, 9 ottobre 2007 - Regione Friuli Venezia Giulia e Dipartimento Vigili del Fuoco del Ministero dell´Interno hanno stipulato ieri una convenzione al fine di rendere sempre più efficiente e coeso il sistema regionale integrato di protezione civile. L´atto, ha affermato il vicepresidente della Regione, Gianfranco Moretton, è assolutamente innovativo e costituisce un grande passo avanti verso l´obiettivo di garantire la massima sicurezza ai cittadini del Friuli Venezia Giulia. Attraverso l´accordo sottoscritto oggi da Moretton, dal Prefetto di Trieste, Giovanni Balsamo, e dal sottosegretario all´Interno, Ettore Rosato, vengono messe in connessione le sale operative regionale e provinciali dei Vigili del Fuoco con quella della Protezione civile di Palmanova, coinvolgendo nella messa in rete anche le Prefetture di Trieste, Udine, Gorizia e Pordenone. Nell´ambito dell´accordo con i Vigili del Fuoco, finanziato dalla Regione con 500mila euro annui per il triennio 2008-10, è prevista la creazione di un efficace sistema di trasmissione e ricezione di dati digitali e l´adozione di nuovi sistemi di comunicazione radio. Verranno poi sviluppate attività di formazione, addestramento, pianificazione di emergenze e rapporti di collaborazione tecnico-scientifica, intervenendo in maniera coordinata pure nelle importanti azioni di antincendio boschivo. Utilizzando il collegamento telematico previsto dal Sistema Tetra, inoltre, si viene a creare una rete di comunicazione regionale anche tra Vigili del Fuoco, Polizie municipali, Sistema sanitario e Protezione civile. "Gli abitanti del Friuli Venezia Giulia - ha commentato Moretton, anticipando che è in fase di elaborazione anche la Dorsale Micro-onde, ovvero una vasta messa in rete a livello nazionale - potranno ora sentirsi opportunamente tutelati dalle istituzioni anche in caso di problemi gravi o di pesanti calamità". Una nuova situazione di garanzia che è stata sottolineata anche dal sottosegretario Rosato, soddisfatto di mettere a disposizione delle necessità di protezione civile in Friuli Venezia Giulia oltre mille vigili del fuoco che lavoreranno in sinergia con una forza essenziale, quella dei volontari, per assicurare il monitoraggio del territorio 24 ore su 24. Ma la creazione di un sistema integrato a livello istituzionale-operativo non si ferma qua: sempre Moretton, infatti, ha annunciato che quanto prima verrà stipulata una convenzione anche con la Guardia di Finanza alla quale verranno assegnati in comodato gratuito quattro Land Rover. .  
   
   
250MILA EURO PER I CORSI DELLE GUARDIE ECOLOGICHE VOLONTARIE DE RUGGIERO: “LE GEV CITTADINI DISPONIBILI PER GLI ALTRI”  
 
 Torino, 10 ottobre 2007 - “La guardia ecologica volontaria, prima di tutto, è un cittadino. Un normalissimo cittadino che, consapevole della necessità di salvaguardare l’habitat che ci circonda si mette a disposizione degli altri, della collettività. E lo fa in maniera del tutto gratuita, dedicando parte del proprio tempo libero in azioni di tutela ambientale, di informazione, di prevenzione e di vigilanza”. L’opinione dell’assessore regionale all’Ambiente Nicola de Ruggiero sintetizza in modo efficace l’essenza della figura delle oltre 600 Guardie Ecologiche Volontari, meglio note con l’acronimo Gev, che da anni operano nelle province piemontesi dando un contributo essenziale per la difesa della qualità dell’ecosistema regionale. La Giunta regionale ha stanziato 250mila euro per sostenere sia le attività di formazione e di aggiornamento delle guardie in servizio e dei nuovi “arruolati”, sia la fornitura di attrezzature e mezzi per lo svolgimento dei propri compiti. Entrando nel dettaglio verranno organizzati 8 corsi di formazione (3 a Torino, 2 rispettivamente ad Alessandria e Cuneo, 1 a Novara, per un ammontare complessivo di 89. 600 euro) e 12 di aggiornamento (3 a Torino e ad Alessandria, 2 a Cuneo e 1 rispettivamente a Asti, Biella, Novara e Verbania, per un totale di 19. 200 euro). Gli stanziamenti sono stati affidati alle Province che hanno il compito dell’organizzazione e della gestione delle Gev: Sempre alle Province sono stati assegnati altri 141. 200 euro per fornire ai volontari veicoli, abbigliamento, ricetrasmittenti, macchine fotografiche, binocoli, e altri strumenti necessari per l’attività (Alessandria 20. 400 €, Asti 5. 400 €, Biella 4. 100 €, Cuneo 32. 900 €, Novara 6. 900 €, Torino 55. 900 €, Vco 8. 400 €, Vercelli 7. 200 €). “Mentre i corsi di aggiornamento dureranno 20 ore - aggiunge de Ruggiero – quelli per la formazione delle nuove leve avranno una durata di 165 ore, di cui. 98 ore di lezioni teoriche, 42 di lezioni pratiche, all´aperto, per l´approfondimento delle conoscenze acquisite nel corso teorico, e 25 di tirocinio, anche individuale o di gruppo, al seguito di Gev durante l’attività di servizio. In primo luogo molto spazio verrà dato all’educazione ambientale”. Tra le materie si parlerà dell´ambiente come eco-socio-sistema, studiando ecologia, cartografia, elementi di geomorfologia, i principali ecosistemi piemontesi, gli aspetti giuridico- amministrativi, le normative nazionali e regionali. “Ma ci sarà anche spazio - dice ancora l’assessore - per definire il comportamento delle Gev nei confronti del cittadino, la funzione educativa, la contravvenzione come momento di approccio e dialogo col cittadino, gli elementi di pronto soccorso e di protezione civile”. .  
   
   
FVG: AMBIENTE: 556 MILA EURO PER RISERVE NATURALI REGIONALI  
 
Trieste, 9 ottobre 2007 - Ammontano a 556 mila euro i finanziamenti disposti a favore delle Riserve naturali regionali della Foce dell´Isonzo, del Lago di Cornino, delle Foci dello Stella e della Val Canal Novo per le attività di gestione annuale 2007-2008, previste dagli accordi di programma sottoscritti con la Regione. I decreti di assegnazione delle risorse, vistati oggi dall´assessore regionale Enzo Marsilio, individuano quale beneficiario dei contributi l´organo gestore di ciascuna riserva, che avrà tempo fino al 30 giugno 2008 per utilizzare le somme attribuite. Alla liquidazione di queste ultime provvederà il servizio Tutela ambienti naturali e Fauna della direzione centrale Risorse agricole, naturali, forestali della Regione. Questo l´elenco dei beneficiari. Riserva naturale della Foce dell´Isonzo: 250 mila euro; Riserva naturale del Lago di Corino: 131 mila euro; Riserva naturale delle Foci dello Stella e della Val Canal Novo: 175 mila euro. . .  
   
   
AMBIENTE. L´ASSESSORE ZANICHELLI SUI RIFIUTI IN EMILIA-ROMAGNA  
 
Bologna, 9 ottobre 2007 - "La strategia della Regione Emilia-romagna in materia di gestione dei rifiuti, in piena sintonia con le più recenti direttive europee, poggia su una scala di priorità che vede al primo posto la prevenzione e la riduzione alla fonte, poi il riciclaggio e il recupero, ed infine, in termini residuali, la termovalorizzazione con recupero energetico e la discarica sicura e sostenibile". Lo afferma l´assessore regionale all´Ambiente Lino Zanichelli intervenendo sulla richiesta avanzata agli amministratori locali dall´ordine dei medici dell´Emilia-romagna di applicare il principio di precauzione e sospendere gli interventi in materia di termovalorizzatori. "Le procedure amministrative che autorizzano la realizzazione e gestione degli impianti di trattamento dei rifiuti seguono rigorosi protocolli di verifica di coerenza rispetto agli strumenti di pianificazione provinciale, e di conformità agli stringenti limiti emissivi definiti dalle direttive comunitarie, dalle leggi nazionali e regionali. E´ nostra prassi e impegno costante, in settori ad alta complessità quali i rifiuti, le emissioni del traffico e dell´industria, dispiegare tutti gli strumenti disponibili di conoscenza e monitoraggio per garantire il massimo della sicurezza e tutela della salute dei cittadini. L´iniziativa recente del progetto Moniter sul monitoraggio e analisi del funzionamento dei termovalorizzatori regionali, si inquadra in queste linee di condotta. Grazie alla definizione di queste strategie e al rigore delle procedure - conclude l´assessore - l´Emilia-romagna può vantare la piena autosufficienza e sicurezza della gestione dei rifiuti prodotti, al contrario, purtroppo, di altre realtà territoriali". .  
   
   
BONIFICA DEI SITI INQUINATI: INCENTIVI ALLE AZIENDE PULITE  
 
Trieste, 9 ottobre 2007 - "La Regione Friuli Venezia Giulia ha imboccato una buona strada sia per quanto riguarda la bonifica dei siti inquinati, sia per la politica industriale che guarda al futuro. E´ tempo, però, di fare un passo in più per indirizzare una tipologia industriale di alto valore innovativo da insediare nei siti inquinati". Lo sostiene Uberto Fortuna Drossi, consigliere dei Cittadini e presidente della Iv Commissione consiliare, che ha rilanciato l´idea che la Regione si impegni a dare contributi a quelle imprese che hanno emissioni atmosferiche zero, per incentivare gli insediamenti puliti. "Abbiamo alcuni siti inquinati - ha sottolineato - e in queste zone le realtà industriali che vi si insediano possono disporre di un contributo regionale de minimis di 200 mila euro per necessarie bonifiche. Un atto sicuramente positivo, ma - ha continuato Fortuna - dovremmo ampliare il ragionamento e cominciare a porre maggiore attenzione verso le attività meno inquinanti, impegnando la Regione a dare dei contributi alle imprese ad emissioni atmosferiche zero". Per il consigliere due sarebbero gli aspetti positivi: riqualificare delle zone critiche e il territorio limitrofo; aumentare le imprese innovative per dare risposte ad una regione che ha un´alta scolarità. "Il de minimis è il contributo minimo permesso dalla Comunità Europea; sicuramente questo tipo di proposta potrebbe bypassare i vincoli della Ce ai fini degli aiuti di Stato. Il motto quindi potrebbe essere: là dove c´è inquinamento basta camini, sì alle industrie innovative. Credo che questa sia una prima vera risposta alle esigenze del Paese". .  
   
   
SMALTIMENTO DEI RIFIUTI URBANI IN VALMARECCHIA  
 
Pesaro, 9 ottobre 2007 - I comuni della Val Marecchia potranno prossimamente conferire i rifiuti urbani presso l´impianto di Sogliano sul Rubicone, in Provincia di Forli`-cesena. La Giunta regionale delle Marche ha approvato, oggi, lo schema dell´accordo con la Regione Emilia Romagna, che ha gia` espresso parere favorevole lo scorso 30 luglio. La decisione e` stata assunta nel corso della riunione settimanale che si e` svolta a Pesaro, dopo l´incontro con la Giunta provinciale di Pesaro e Urbino. L´intesa sara` operativa dopo la firma dei presidenti delle due Regioni. A settembre anche il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino ha invitato la Regione Marche a siglare l´accordo. Attualmente i comuni di Casteldelci, Pennabilli, Sant´agata Feltria, Novafeltria, Maiolo San Leo e Talamello conferiscono i rifiuti urbani nella discarica marchigiana di Montecalvo in Foglia, come gli altri paesi dell´Ambito territoriale del Montefeltro. ´Da tempo questi Comuni ´ sottolinea l´assessore all´Ambiente, Marco Amagliani ´ hanno chiesto di smaltire i propri rifiuti nell´impianto di Sogliano sul Rubicone, in Emilia Romagna, che presenta vantaggi sia in termini di distanze, che di viabilita`. Infatti le distanze chilometriche tra i territori comunali interessati e l´impianto di Sogliano sul Rubicone sono inferiori alle distanze da percorrere per il conferimento presso l´impianto di Montecalvo in Foglia o altri della provincia di Pesaro e Urbino´. La normativa nazionale consente di smaltire i rifiuti fuori dal proprio ambito di riferimento, sottoscrivendo protocolli d´intesa, tra soggetti pubblici o privati, che rispondano a requisiti di prossimita` ed economicita`, come nel caso dei territori a confine tra le Marche e l´Emilia Romagna. .