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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 22 Novembre 2007 |
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BRUXELLES, PROGRAMMAZIONE DELLO SVILUPPO RURALE 2007-2013: APPROVATA IERI UNA NUOVA SERIE DI PROGRAMMI |
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Il comitato per lo sviluppo rurale (composto da rappresentanti dei 27 Stati membri) ha dato parere favorevole su una serie di programmi di sviluppo rurale presentati da Belgio (Vallonia), Estonia, Francia (Martinica, Riunione), Germania (3 Länder), Grecia, Italia (4 Regioni), Portogallo (continente e Azzorre), Slovacchia e Spagna (Navarra) per il periodo di programmazione finanziaria 2007-2013. Si tratta di programmi intesi a sostenere le infrastrutture, creare nuove fonti di reddito per le regioni rurali, promuovere la crescita e combattere la disoccupazione. La Commissione procederà all´adozione formale di questi programmi nelle prossime settimane e nei prossimi mesi seguirà l´approvazione dei programmi degli altri paesi e regioni. "L´adozione dei programmi di sviluppo rurale prosegue", ha affermato Mariann Fischer Boel, Commissaria europea all´Agricoltura e allo sviluppo rurale. "Una politica di sviluppo rurale più forte è essenziale per il futuro delle nostre zone rurali. Questi fondi contribuiranno non solo alla diversificazione all´interno del settore agricolo, ma andranno anche a finanziare importanti progetti ambientali e creeranno lavoro in settori diversi dall´agricoltura". Programmi approvati In milioni di euro
Paese o regione |
Partecipazione pubblica totale |
Partecipazione del Feasr |
Belgio (Vallonia) |
477 |
194 |
Estonia |
925 |
715 |
Francia |
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- Martinica |
146 |
100 |
- Riunione |
514 |
319 |
Germania (3 Länder) |
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- Meclemburgo-pomerania anteriore |
1 153 |
882 |
- Schleswig-holstein |
456 |
238 |
- Sassonia-anhalt |
1 067 |
818 |
Grecia |
5 078 |
3 707 | Programmi approvati In milioni di euro Italia (4 Regioni)
Paese o regione |
Partecipazione pubblica totale |
Partecipazione del Feasr |
- Calabria |
1 084 |
623 |
- Piemonte |
897 |
395 |
- Sardegna |
1 253 |
551 |
- Umbria |
760 |
334 |
Portogallo |
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- Continente |
4 444 |
3 468 |
- Azzorre |
323 |
275 |
Slovacchia |
2 563 |
1 969 |
Spagna (1 Regione) |
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- Navarra |
325 |
112 | . |
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LA FES AFFERMA CHE PER L´EUROPA È NECESSARIO UN APPROCCIO AL SISTEMA ALIMENTARE PIÙ OLISTICO |
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Gli scienziati che hanno partecipato a una conferenza organizzata dalla Fondazione europea della scienza (Fes) e dalla Cooperazione europea nel settore della ricerca scientifica e tecnica (Cost) hanno sottolineato la necessità di un approccio nuovo e più olistico allo studio delle abitudini alimentari europee. Essi sostengono che una migliore comprensione del sistema alimentare europeo sia necessario non solo per preparare l´Europa ai nuovi mercati alimentari, ma anche per affrontare i cambiamenti del proprio mercato interno. Il cibo è diventato una merce globale: secondo la Fes, la dieta media europea contiene una varietà più ampia di carni e verdure rispetto a 10 anni fa. Ciò significa anche che gli alimenti attraversano distanze più lunghe prima di arrivare sulle tavole europee. I motivi sono legati a molti e diversi fattori: tra questi il fenomeno della migrazione nell´Ue, la quale comporta un cambiamento di gusti, abitudini e tradizioni alimentari; inoltre l´invecchiamento della popolazione, i problemi di obesità, una maggiore ricchezza e giornate lavorative più lunghe influiscono sul sistema alimentare, come vi influiscono i cambiamenti della politica agricola comune (Pac) e le disposizioni dell´Organizzazione mondiale del commercio (Omc), il clima e altri fattori ambientali, quali il degrado del suolo. «Questa situazione richiede un nuovo approccio alla descrizione di approvvigionamento alimentare. Stiamo promuovendo un approccio basato sui sistemi alimentari», dichiara Thomas Henrichs, consulente senior per l´Istituto nazionale di ricerca ambientale danese. «È un approccio che non si limita solo alle attività coinvolte nell´approvvigionamento alimentare, cioè non si limita al coltivare, trattare, confezionare per la distribuzione e spedire fagiolini, esso considera anche gli effetti del consumo di fagiolini sull´ambiente, sull´economia, sulla salute e sul benessere del consumatore. » Il cambiamento, comunque, non riguarda solo il mercato europeo. Anche i mercati globali sono mutati: il consumo di carne in Cina, ad esempio, sta aumentando, così come quello dei prodotti caseari in India, con ripercussioni anche sull´Europa. «L´europa, finora, ha investito molto nel suo sistema alimentare mantenendosi relativamente isolata», spiega Rudy Rabbinge dell´Università di Wageningen (Paesi Bassi). «Tuttavia, per poter trarre vantaggi da questi nuovi mercati, l´Europa deve cambiare il suo sistema alimentare. » Studiando i sistemi alimentari, gli scienziati sperano di riuscire a comprendere meglio le influenze socioeconomiche, politiche e culturali sulle abitudini alimentari europee. Desiderano altresì incoraggiare l´industria alimentare e i responsabili politici ad allargare le loro prospettive e a considerare l´intero sistema alimentare al fine di accrescere l´efficienza complessiva. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Esf. Org/ . |
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PROGETTO COMUNITARIO SVILUPPA COLTURA RICCA DI OMEGA 3: LE PIANTE GENETICAMENTE MODIFICATE CHE PRODUCONO OLI DI PESCE ESSENZIALI CONTENENTI OMEGA 3 POTREBBERO RAPPRESENTARE UNA NUOVA SOLUZIONE PER MIGLIORARE LA DIETA UMANA. |
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In occasione di una conferenza intitolata «Incorporating Omega 3 in the food chain» (Inserire gli omega 3 nella catena alimentare), alcuni scienziati impegnati in un progetto comunitario hanno dichiarato che le piante geneticamente modificate che producono oli di pesce essenziali contenenti omega 3 potrebbero rappresentare una nuova soluzione per migliorare la dieta umana. I ricercatori del progetto Lipgene ritengono che le piante che verrebbero utilizzate per alimentare gli animali da fattoria potrebbero offrire molti vantaggi, tra cui arricchire di omega 3 l´alimentazione umana e ridurre la pressione sulle riserve ittiche in progressiva diminuzione. Gli acidi grassi a catena lunga denominati acido eicosapentaenoico (Epa) e acido docosaesanoico (Dha), presenti soprattutto nei pesci oleosi quali salmone, sgombro e aringa, proteggono dalle malattie cardiovascolari, rallentano il deperimento mentale negli anziani e sono essenziali per lo sviluppo sano del cervello dei bambini nell´utero materno. Benché gli esperti raccomandino un´assunzione giornaliera di 450 mg di acidi grassi omega 3, molti adulti non arrivano a ingerire nemmeno la metà di tale quantità. Tra gli adolescenti, tale cifra precipita ad appena 100 mg al giorno, mentre nelle famiglie a reddito basso l´assunzione di tali sostanze è di circa 50 mg giornalieri inferiore a quella di altre famiglie. Per affrontare i problemi sanitari che potrebbero insorgere in seguito a una carenza di tali acidi grassi essenziali, il progetto Lipgene, finanziato dall´Ue, ha riunito scienziati ed economisti allo scopo di individuare possibili soluzioni per aumentare i livelli di tali oli nella dieta umana. Uno studio condotto nell´ambito del progetto ha scoperto che i costi associati all´aumento del consumo di omega 3 in Europa verrebbero compensati più volte dal calo dei costi per l´assistenza sanitaria. Uno degli scienziati di Lipgene, Ian Givens dell´Università di Reading, ritiene che la risposta potrebbe essere rappresentata dall´aumento degli oli di pesce contenenti omega 3 negli alimenti a consumo più diffuso. Mentre solamente il 30% dei britannici consuma regolarmente pesce oleoso, l´80% mangia carne di pollame. Il dottor Givens ha aumentato i livelli di omega 3 presenti nei suoi polli aggiungendo al mangime gli oli ricavati dai pesci. Tuttavia, tale metodo potrebbe non essere sostenibile alla luce della diminuzione delle scorte ittiche presenti nel mondo. Un altro partner del progetto, il professor Johnathan Napier del Rothamsted Research Institute nel Regno Unito, afferma che l´unico modo sostenibile per arricchire la dieta umana di omega 3 consiste nell´avvalersi della tecnologia Gm, in quanto in natura non esistono specie vegetali in grado di sintetizzare tali acidi grassi omega 3 a catena lunga. L´epa e il Dha vengono solitamente prodotti da alghe marine microscopiche che vengono poi ingerite da pesci di piccole dimensioni, che introducono gli acidi grassi nella catena alimentare. Il professor Napier ha isolato i geni chiave delle alghe e li ha inseriti nei semi di lino e nella colza. Ha notato che le piante erano in grado di sintetizzare gli acidi grassi omega 3 nei loro oli di semi. L´obiettivo finale consisterebbe nell´alimentare animali quali pollame e bovini con piante geneticamente modificate, al fine di produrre carne, latte e uova ricchi di omega 3. Secondo il professor Napier, entro cinque anni potrebbe essere possibile coltivare le piante Gm per i mangimi. Pur non nascondendo la necessità di far fronte alle preoccupazioni dell´opinione pubblica in merito alle coltivazioni Gm, gli scienziati confidano che, una volta chiariti i vantaggi, la mentalità potrebbe cambiare. Il progetto Lipgene, «Diet, genomics and the metabolic syndrome: an integrated nutrition, agro-food, social and economic analysis» (Dieta, genomica e la sindrome metabolica: un´analisi socioeconomica integrata dell´alimentazione e dell´agroalimentare) riunisce oltre 200 scienziati e coinvolge 25 centri di ricerca di tutta Europa. Proseguirà fino al 2009. Per maggiori informazioni consultare: http://www. Ucd. Ie/lipgene/ . |
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UE: OK A PIANO SVILUPPO RURALE CALABRIA |
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La Commissione Europea ha approvato il 20 novembre il Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Calabria. "E´ una risultato eccezionale - commenta a caldo il presidente della Regione Agazio Loiero, tramite una nota del portavoce - perché si avvia di fatto la nuova stagione dei fondi europei a beneficio dell´agricoltura calabrese. Ci sono risorse pubbliche per un ammontare di 1. 084 milioni di euro, vale a dire circa 2000 miliardi delle vecchie lire. Significa che l´agricoltura calabrese, tra risorse pubbliche e risorse private, potrebbe accedere complessivamente a 4000 miliardi di vecchie lire nei prossimi sette anni. Ci sono risorse e idee insomma per farne uno dei settori trainanti dell´economia regionale". Loiero appena informato ha espresso la propria soddisfazione, congratulandosi con l´assessore all´agricoltura Mario Pirillo, per l´enorme e qualificato lavoro svolto dal Dipartimento agricoltura. "Sento di dover ringraziare Pirillo - afferma Loiero - perché se la Calabria ha raggiunto, tra le prime regioni d´Italia, questo obiettivo, molto del merito va ascritto alla sua caparbietà, al suo lavoro, alla sua grande volontà". Questo nuovo programma, infatti, è il frutto di un intenso lavoro che ha visto l´Assessorato avviare una proficua serie di riunioni concertative con il partenariato socio-economico (41 partner), scommettendo sull´innovazione e sulla valorizzazione delle principali risorse, le uniche in grado di premiare concretamente la Calabria e le sue nuove leve. "Siamo tra le prime due regioni ad avere avuto il via libera. Adesso - aggiunge il presidente Loiero - bisogna rimboccarsi le maniche con una ripartenza a tavoletta per correggere gli errori della precedente programmazione che abbiamo ereditato e per avviare la nuova fase finalizzata a far crescere un comparto moderno e competitivo". Di particolare importanza - per Loiero - il fatto che le spese sostenute tra il 1 gennaio 2007 e la data di approvazione definitiva del Psr saranno considerate ammissibili, naturalmente se conformi allo stesso Programma. "Nei prossimi sette anni - conclude il presidente Loiero - potremo contare su un plafond finanziario straordinario che dovrà essere speso in direzione della qualità della produzione agricola regionale. Potremo veramente uscire dallo stato di povertà economica e sociale, in cui ci dibattiamo da troppo tempo, seguendo il sentiero dell´eccellenza". . |
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VIA LIBERA “UE” A PIANO DI SVILUPPO RURALE DELL’UMBRIA: ASSESSORE LIVIANTONI: “È L’INIZIO DI UN NUOVO WELFARE” |
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“È la fine di una lunga fase d’impegno, di partecipazione e di concertazione, e l’inizio di una fase nuova del ‘welfare’ in Umbria, intesa come generale miglioramento economico e sociale”. Lo ha detto il vicepresidente della Giunta regionale dell’Umbria e assessore all’agricoltura Carlo Liviantoni, in una conferenza-stampa tenutasi stamani a Palazzo Donini, per commentare la notizia dell’approvazione definitiva, da parte della Commissione Europea, del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 per l’Umbria. “Con questo piano – ha spiegato Liviantoni – partecipiamo alla costruzione, in Umbria, di una nuova fase di ‘welfare’, in cui, anche in agricoltura, l’imprenditore, l’impresa e la sua multifunzionalità rivestono un ruolo primario e da protagonista”. “È un risultato importante – ha continuato Liviantoni, ripercorrendo le tappe del “lungo processo” e del “lungo negoziato” del Piano di Sviluppo Rurale, dalla fase partecipativa all’invio del Piano a Bruxelles il 22 marzo, dalla dichiarazione di “ricevibilità” da parte della Ue all’approvazione definitiva, il 20 novembre -, perché era in gioco l’interesse dell’Umbria”. Riferendosi alle osservazioni formulate al Piano dalla Commissione Europea (dettate essenzialmente da criteri di compatibilità e uniformità con il Piano Nazionale e i singoli piani regionali), Liviantoni ha sottolineato come “le linee strategiche dell’Umbria non siano state toccate”, in un piano che – ha ricordato – metterà in moto nei prossimi anni, fra risorse pubbliche e private, oltre 1000 milioni di euro. A fronte del “taglio” di alcune misure (sui prepensionamenti e sui siti di “Natura 2000”) e ad una riduzione, nelle misure agroambientali, relativamente all’agricoltura biologica, resta positivo – ha detto Liviantoni – che la Commissione abbia confermato il mantenimento del sostegno alla produzione tabacchicola (con i finanziamenti che andranno unicamente alle aziende del settore), la priorità delle “filiere” e la promozione dei sistemi di qualità, in quest’ultimo caso con l’importante estensione del vino “Igt” (Indicazione Geografica Tipica), che potrà così beneficiare delle attività promozionali. Liviantoni ha citato come dato lusinghiero anche l’accoglimento delle misure agroenergetiche, con l’importante sottolineatura che ad avvalersi dell’energia prodotta ed eventualmente venduta saranno esclusivamente le aziende agricole. E importante è stato anche il riconoscimento dello spazio che il Piano di Sviluppo Rurale riserva al finanziamento della ricerca e dell’innovazione. “Il piano – ha detto Ernesta Maria Ranieri, direttore generale dell’assessorato all’agricoltura – si caratterizza per la sua grande ricchezza di strumenti, per le sue 30 misure (12 per lo sviluppo economico), che ne fanno il piano regionale più ricco: una ‘tastiera’ da suonare, per lo sviluppo dell’Umbria e della competitività delle imprese”. . |
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CAGLIARI: APPROVATO DALL´UE IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 |
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Via libera definitivo da parte di Bruxelles al Programma di sviluppo rurale della Sardegna per gli anni 2007/2013. Ieri (20 novembre), il Comitato Sviluppo rurale della Commissione Europea ha approvato all´unanimità il principale strumento di programmazione della strategia regionale in materia di agricoltura e sviluppo rurale. Un passaggio molto atteso da parte del mondo produttivo isolano e che arriva dopo 127 giorni dalla ricevibilità da parte di Bruxelles: è il lasso di tempo più breve se confrontato con quello dei Psr delle altre Regioni italiane, molte delle quali attendono ancora il via libera dalla Commissione. Il Psr 2007/2013, che integra in un unico documento i tre diversi programmi attivi tra il 2000 e il 2006, può contare su una dotazione finanziaria di 1 miliardo e 252 milioni circa di risorse pubbliche: una cifra significativa e praticamente uguale alla precedente fase di programmazione e che deriva anche dal riconoscimento degli svantaggi geografici e naturali legati all´insularità. Tutto ciò, inoltre, nonostante l´uscita della Sardegna dall´Obiettivo 1. Da sottolineare comunque che a queste risorse si aggiungono le altre previste nella Finanziaria 2008 e la dotazione finanziaria nazionale assegnata al settore. Il Psr possiede una forte coerenza tra l´analisi di contesto e gli obiettivi strategici comunitari, gli obiettivi prioritari nazionali definiti nel Piano strategico nazionale e con gli obiettivi specifici individuati sulla base della pianificazione regionale (tra cui il Documento strategico regionale e il Piano paesaggistico regionale. Estremamente soddisfatto per il risultato l´assessore dell´Agricoltura Francesco Foddis: "L´approvazione della Commissione europea testimonia l´ottimo lavoro svolto dall´Assessorato nella predisposizione del Psr, al quale hanno contribuito con integrazioni e osservazioni anche le organizzazioni di categoria. Il via libera arriva in un momento estremamente complesso dell´agricoltura in Sardegna e permette di dare nuove speranze all´intero comparto. Nel Psr la strategia della Regione per rivitalizzare il settore è chiara e definita. La competitività, l´ambiente inteso come risorsa e non come vincolo, lo sviluppo di azioni concrete su infrastrutture, strutture e servizi per le aree rurali sono al centro del Programma. La famiglia agricola e le comunità locali, anche attraverso un investimento in cultura e formazione, sono i promotori del loro stesso sviluppo. Noi crediamo molto - sottolinea l´assessore Foddis - nelle potenzialità del Psr, uno strumento complesso ma che offre nuove occasioni di rilancio: l´integrazione di filiera, e quindi la valorizzazione delle nostre produzioni attraverso l´integrazione verticale dell´offerta e il miglioramento dei processi produttivi, risponde all´esigenza di incrementare sensibilmente la competitività del sistema agro-alimentare isolano. La concentrazione dell´offerta è l´altro importante obiettivo e il Psr darà priorità ai produttori aggregati e alle Organizzazioni dei produttori (Op): questo per cercare di contrastare il fenomeno della polverizzazione del sistema di imprese". Altro caposaldo del Programma è la multifunzionalità: "Il futuro dell´agricoltura si gioca sempre più su quell´intreccio che essa ha nei confronti della cultura, delle tradizioni, dell´ambiente e rispetto agli altri settori produttivi. Da questi legami così forti occorre creare le condizioni perché l´economia rurale possa attivare redditi integrativi. Ecco perché misure come la valorizzazione dei centri storici, il recupero delle strutture rurali, il rinnovamento dei villaggi, il loro abbellimento con essenze autoctone, ma anche il sostegno per la creazione di attività legate ai prodotti dell´agro-alimentare locale, possono offrire un´occasione per ridare vitalità e vivibilità a paesi dove lo spopolamento e il crescente abbandono delle terre oggi sono realtà preoccupanti. E a proposito di ambiente, il ruolo dell´agricoltore oggi e domani sarà anche sociale: sarà il primo difensore di quel paesaggio sui cui vive e opera". . |
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AZIENDE AGRICOLE SARDE, ACCORDO RAGGIUNTO |
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Accordo raggiunto tra Regione e Banco di Sardegna sulla vertenza dell´indebitamento legata alla legge regionale 44/1988. Il 20 novembre a Roma, al ministero delle Politiche agricole, nel corso di un vertice presieduto dal ministro Paolo De Castro e al quale hanno partecipato il presidente della Regione Renato Soru, l´assessore dell´Agricoltura Francesco Foddis e i dirigenti della banca, è stata trovata una prima soluzione all´emergenza. L´intesa, raggiunta anche grazie alla mediazione del ministro, prevede un significativo abbattimento del capitale e degli interessi dei mutui. La Regione provvederà ad acquisire il credito tramite una società finanziaria, come meglio determinato nei prossimi incontri tecnici in programma a breve. Successivamente, si procederà alla ristrutturazione del debito secondo un programma di rientro di lungo termine che verrà stabilito. Soddisfatto dell´esito dell´incontro l´assessore Foddis: "Quello raggiunto oggi è un risultato molto importante, perché si interviene laddove la Regione, assumendosi oggi responsabilità del passato, trova soluzione all´indebitamento coerentemente con le proposte avanzate da tempo al sistema creditizio. Un´emergenza generata dalla mancata notifica all´Unione europea della legge 44/88, legge che aveva creato aspettative da parte del mondo agricolo il quale aveva assunto impegni finanziari importanti. Oggi avevamo l´obbligo di sanare la situazione e di venire incontro alle legittime attese degli agricoltori". . . |
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AGRICOLTURA ASSESSORE LIVIANTONI RICEVE A PERUGIA MINISTRO AGRICOLTURA ISRAELE |
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Perugia – “L’umbria dalla Comunità europea è ritenuta una regione rurale. Ciò corrisponde alla verità perché nel nostro territorio le produzioni agricole si insinuano nella storia e nei paesaggi”. Lo ha affermato stamani a Perugia, l’assessore regionale all’agricoltura, Carlo Liviantoni, ricevendo il ministro dell’agricoltura dello Stato di Israele, Shalom Simhon, in visita istituzionale in Umbria. Ci auguriamo che l’incontro di oggi sia proficuo – ha detto l’assessore Liviantoni - e porti delle nuove opportunità anche per eventuali collaborazioni nel campo delle ricerche scientifiche applicate all’agricoltura, visto che il vostro Paese in questo settore ha una storia importante”. Il ministro israeliano, che da ieri è impegnato nella visita di varie realtà produttive legate al mondo dell’agricoltura, ha evidenziato che “l’Umbria è una zona ricca di tradizioni agricole e ciò è tangibile anche quando ci si sposta nel territorio. Israele guarda all’agricoltura italiana con grande interesse e sarebbe interessante avviare una collaborazione in particolare per il comparto dell’olivicoltura e della viticoltura – ha riferito - Sarebbe interessante che i nostri ricercatori possano conoscere più da vicino il vostro modo di lavorare”. “Un altro settore di scambio potrebbe essere quello dell’irrigazione – ha aggiunto il ministro israeliano – Nell’agricoltura di oggi infatti, non si può sperare in ciò che arriva dal cielo, ma bisogna darsi da fare per trovare nuove soluzioni. Lo stato di Israele soffre di una grande mancanza di acqua, per questa ragione abbiamo trovato nuove tecnologie e la ricerca ci ha portato alla fine a capire che le piante non hanno bisogna di tantissima acqua per crescere”. . |
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SICUREZZA ALIMENTARE G. R. APPROVA PROGETTO CONTROLLO FITOFARMACI |
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La Giunta regionale dell’Umbria ha approvato, su proposta dell’assessore all’agricoltura Carlo Liviantoni, il progetto, anno 2007-2008, per il monitoraggio dell’impiego dei fitofarmaci in agricoltura. La spesa prevista è di 127mila euro. Il progetto, in linea con la scelta di un’agricoltura umbra di qualità e finalizzato alla sicurezza alimentare, sarà affidato alla 3A- Parco tecnologico agroalimentare dell’Umbria, con il coordinamento e il controllo di Arusia. Il programma di monitoraggio 2007-2008 si propone una ulteriore qualificazione rispetto a quello degli anni precedenti, prevedendo lo studio delle “curve di decadimento” dei fitofarmaci nell’uva e nel vino (prodotto di massimo interesse per l’agricoltura umbra) e una più incisiva attività di divulgazione dei dati. . |
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LA PROVINCIA DI CAMPOBASSO CON IL SUPPORTO ORGANIZZATIVO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE CITTÀ DELL’OLIO
PRESENTA PANE, OLIO E… TRATTURI , PRIMA EDIZIONE
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Nell’ambito dell’iniziativa comunitaria Leader plus Regione Molise - cooperazione transnazionale nel progetto ‘La maratona della transumanza’ - la Provincia di Campobasso presenta: ‘Pane, olio e… tratturi’. La manifestazione nasce dalla volontà di guardare alla tradizione come patrimonio da preservare e diffondere, per apprezzare e imparare a gustare i sapori dell’olio extravergine di oliva, e in particolare quello Dop molisano, da sempre presente nella dieta agro-pastorale. Approfondire la cultura dell’olio, attraverso la ricerca dei valori e delle sue caratteristiche che rendono unico questo prodotto, come fonte di memoria e alimento per il futuro. La manifestazione che per tre giorni animerà il cuore del centro storico campobassano, dal 23 al 25 novembre a piazza Pepe, vedrà protagonisti proprio i produttori della provincia di Campobasso. Sarà pertanto allestito un villaggio gastronomico, in cui si svolgeranno degustazioni, corsi di assaggio, menù tipici nei ristoranti convenzionati, convegni, visite guidate ai frantoi, e vendita. L’associazione nazionale Città dell’Olio organizza la sesta edizione di ‘Pane e Olio in Frantoio &…’, patrocinata dal ministero delle Politiche Agricole e Forestali, e che coinvolgerà, domenica 25 novembre, oltre 120 città italiane. Dalla Lombardia alla Sicilia saranno centinaia le piazze che si preparano a celebrare l’extravergine di oliva, considerato a tutti gli effetti l’alimento principe della dieta mediterranea. . |
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PESCA, ASSESSORE LIGURE CASSINI AL SEMINARIO SUL FONDO EUROPEO SULLA PESCA: |
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<La Regione ha effettuato moltissimi interventi in questa legislatura a favore della pesca e soprattutto con la legge regionale dell´agosto 2006 ha sancito la salvaguardia del settore della pesca marittima>. L´assessore alla Pesca della Regione Liguria, Giancarlo Cassini, ha illustrato l´attività della Giunta in materia ittica nel corso del seminario "Il Fondo europeo sulla pesca e la politica comunitaria della pesca - aspetti legislativi, scientifici e gestionali" che si è svolto questa mattina al Teatro della Gioventù. <Con l´adozione da parte della Giunta regionale di direttive e criteri per assicurare la salvaguardia del settore della pesca professionale marittima e dell´acquacoltura marittima sarà possibile restituire al settore della pesca professionale quella dignità che merita e ripristinare una situazione che sembrava compromessa - ha detto ancora l´assessore - Ci siamo occupati della salvaguardia della flotta peschereccia marittima professionale e della disciplina dell´acquacoltura marittima. La settimana scorsa, poi, è stata approvata la legge regionale su agri-pesca e ittiturismo, mentre pesanti interventi abbiamo fatto a favore della miticoltura. Per quanto riguarda i fondi comunitari Fep si è concluso l´accordo tra Stato e Regioni per la ripartizione finanziaria e la gestione delle diverse misure di intervento; a breve si deciderà la ripartizione delle risorse tra le Regioni>. . |
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A IMPERIA RISTORANTI E CHEF STELLATI CON
I TESTIMONIAL DEL GUSTO PRESENTANO
“LEZIONI DI CUCINA”
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Dal 20 al 25 novembre, nel centro storico di Imperia, si rinnova l´appuntamento con la grande kermesse dedicata al principe della gastronomia mediterranea Presso l’ex deposito franco di Imperia Oneglia, per cinque giorni, all’interno di una delle sale sarà allestita una cucina professionale e a turno chef tra i migliori della provincia e di fama nazionale mostreranno al pubblico alcuni segreti della Cucina del Ponente ligure. Doppia festa a Imperia per la Vii edizione di Olioliva. Dal 20 al 25 novembre, infatti, ristoranti e chef stellati presentano Lezioni di Cucina, una 5 giorni organizzata da Confcommercio, congiuntamente alla Confederazione Italiana Agricoltori, alla Coldiretti e alla Confagricoltura della provincia di Imperia, incentrata sulla professionalità dei cuochi del territorio e sull’utilizzo in cucina delle eccellenze delle tipicità agroalimentari ligure. Protagonisti indiscussi, oltre al pubblico, saranno l’olio extravergine d’oliva, i prodotti Dop e Igp, quali olive taggiasche in salamoia, aglio di Vessalico, fagiolo bianco del Consorzio di Pigna, Conio e Badalucco, il basilico, l’ospite d’onore di questa edizione di Olioliva, la pasta e i 4 testimonial del gusto, che da giovedì 22 e fino a domenica 25 novembre Da giovedì 22, infatti, le lezioni saranno animate da Bruno Gambacorta, di Tg2 Eat Parade, Gioacchino Bonsignore di Tg5 Gusto, Camilla Nata con Festa Italiana e Fede & Tinto da Radio Due Decanter. Agli occhi degli spettatori si aprirà, quindi, uno splendido connubio costa-entroterra grazie anche alla presenza dell’Organizzazione Nazionale Assaggiatori Olio di Oliva e dei produttori vinicoli della provincia di Imperia, i quali spiegheranno con l’aiuto degli chef in migliori accostamenti e qualche nozione pratica per una migliore degustazione del prodotto. Tutto si svolgerà con lo sfondo di una delle sale dell’ex deposito franco di Imperia Oneglia dove sarà allestita una cucina professionale. Il corso si divide in 5 moduli, uno per ogni giorno, e dalle 15 alle 17 verrà presentato dai ristoranti contattati la preparazione o di un antipasto o di un primo o di un secondo piatto, tutte le ricette avranno come ingrediente fondamentale l’olio extravergine d’oliva, il tutto verrà ripreso da telecamere che proietteranno su maxischermi le immagini, in modo che tutti i partecipanti al corso, massimo 30 per modulo, di seguire al meglio le lezioni. Le ricette proposte dagli chef verranno consegnati in omaggio agli “alunni” insieme ad un set didattico. Lista Ristoranti Presenti A “Lezioni Di Cucina” Mercoledi’ 21 Novembre Ristorante “Chez Braccioforte” (Imperia) – Chef: Rosa Anna Sartorelli Ristorante “La Capanna dei Celti ” (Montalto Ligure) – Chef: Marcello Panizzi Giovedi’ 22 Novembre Ristorante “La Nassa” (Imperia) – Chef: Fabrizio Barontini Ristorante “Da Delio” (Apricale) – Chef: Delio Viale Testimonial del gusto: Bruno Gambacorta (Tg2) Venerdi’ 23 Novembre Direttamente dal Ristorante Guido da Pollenzo (Cn) lo Chef Andrea Alciati stupirà i presenti per la sua capacità di esaltare profumi e sapori, per la forza con cui trasforma ingredienti semplici in piccoli capolavori di armonia e di eleganza. Testimonial del gusto:Gioacchino Bonsignore (Tg5)-marzia Tempestini Sabato 24 Novembre Ristorante “Salvo - Cacciatori” (Imperia) – Chef: Antonio Palladio Ristorante “La Baita” (Gazzo) – Chef: Marco Ferrari Testimonial del gusto: Camilla Nata (Festa Italiana) Domenica 25 Novembre Ristorante “Agrodolce” (Imperia) – Chef: Andrea Sarri Ristorante Osteria l’Anima Golosa (Dolcedo)– Chef: Daniela Freschetta Testimonial del gusto: Fede & Tinto . |
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I “PIATTI DIVERTIMENTO” DI LUCA LANDI TRA CREATIVITÀ E TECNICA
LO CHEF DEL RISTORANTE LUNASIA DEL GREEN PARK RESORT DI TIRRENIA ABBINA EMOZIONI E GIOCO A TAVOLA
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Con il suo gusto personalissimo lo chef Luca Landi riesce a deliziare vista e palato dei clienti con creazioni che nascono dalla sua appassionata ricerca tra i segreti della grande gastronomia. I suoi “piatti divertimento” sono rappresentativi della cucina di Lunasia. Gli ospiti incominciano a gustare con gli occhi, divertendosi a scegliere sulla carta, incrociando la parte razionale e le emozioni della gola. Il ristorante Lunasia del Green Park Resort dà spazio alla fantasia, utilizzando la freschezza dei prodotti tipici e di stagione: sapore di mare con l’Ombrina dedicata all’Etruria o il Girotonno, ad esempio; largo ai frutti della terra con i Risotti d’Autore, il Carpaccio e la Cinta Senese. Gli ospiti troveranno inoltre la nuova Carta degli Champagne, con 14 prestigiose etichette. Al Ristorante Lunasia del Green Park Resort di Tirrenia, in provincia di Pisa, l’arte della tavola è cultura, tradizione, tecnica e innovazione. Per crescere professionalmente Luca Landi ha viaggiato nello spazio e nel tempo, ha avuto più occasioni di confronto con i sapori dell’alta cucina italiana come di altri paesi del mondo, abbinandovi poi lo studio dei metodi del passato. “Il mio lavoro è anche gioco e piacere nel ricreare gusti antichi – dice - Un segno della memoria, presente in tutti noi, che ci riporta fino all’infanzia, ai trionfi culinari sulla tavola natalizia delle nostre nonne. ” Landi ottiene varietà e forma, giocando con gli elementi in equilibrio tra la tradizione e le moderne tendenze. Il piatto che meglio rappresenta la personalità di Landi è il “Tris di latte e frutta”, ispirato al gioco del filetto. Una divagazione ludica di ciò che può essere un dessert: un gioco, cioè il tris, presentato su di una tavola di legno divisa in nove riquadri nei quali vengono presentati nove dessert differenti. Con dei piccoli biscottini a forma di X e di O con cui si gioca la partita, gustando il dolce che si trova nella casella scelta, combattuti tra l’appagare la gola o l’istinto di vincere a “Tris”. I nove dessert consistono in una variazione di tipi di latte con diverse consistenze (latte di cocco in granita, latte di capra in gelatina, latte alla vaniglia cagliato, latte di mandorle in spuma, etc. ) in abbinamento a differenti tipologie di frutta con differenti lavorazioni (fragole macerate, lamponi in gelatina, ciliege in padella, mango arrostito, mirtilli in marmellata, arance caramellate, etc. ) I suoi segreti La cottura è cruciale nel modus operandi dello chef del Lunasia. “Ho riproposto un’ombrina di questa zona – racconta Luca Landi - pesce che ben identifica la nostra regione in specie e in sapore, cucinata con un riferimento alla storia per costruire l’unione tra passato e presente. Gli etruschi cucinavano creando bracieri sotto terra utilizzando la terra stessa come contenitore e come protezione dell’ingrediente, noi avvolgiamo il pesce nell’argilla come una crosta, che contemporaneamente protegge e distribuisce il calore di cottura, donando un profumo ed un sapore del tutto particolare, intensificato dall’alloro. Il piatto è accompagnato da verdure “escalibate” (tecnica spagnola, sopravvissuta nel tempo, di cuocere carbonizzando la parte esterna salvando giusto il cuore che ha un lieve sentore di affumicato) riconducibile al “Brustico” etrusco che utilizzava la fiamma viva per cuocere, come sempre con un occhio alla tecnica e uno verso l’origine del nostro gusto e della nostra cucina. La guancia di maialino di cinta senese invece viene cotta sottovuoto per 48 ore a bassa temperatura per risultare in finale morbidissima. Come morbidissimi al Lunasia si servono tranci di pesce, calamari, foie gras. Gioco a due: il crudo e il cotto, il caldo e il freddo, il liquido e il solido Come un gioco di parole nasce la Declinazione di Gamberi Imperiali e Pomodori San Marzano. Parafrasando la coniugazione dei verbi si presentano i due ingredienti (gamberi imperiali del Golfo di Genova e il pomodoro San Marzano) si sviluppano sapidità e dolcezza in un viaggio tra il cotto ed il crudo, il caldo e il freddo, il liquido ed il solido per esaltare interamente il gusto dei due protagonisti. Il “Girotonno” è un esercizio di tecnica, stile e gusto sul tonno di tonnara di Carlo Forte che vuole raccontare sapore e storia di un pesce molto mediterraneo. Tagli di tonno differenti con preparazioni differenti a soddisfare la necessità di ogni parte di essere correttamente esaltata. Dal sangue che diventa un cialda sapida e croccante, la ventresca diventa un parallelepipedo candito a bassa temperatura in olio, la polpa marinata diventa un carpaccio affumicato alle erbe fresche e le sue uova diventano un fiordilatte, che con la potenza della bottarga condisce il tutto. Lo “Sfiz’io di Salmone” è un’invenzione sorprendente. La canditura del salmone in olio a bassa temperatura (43°C) rende la grassezza della polpa del pesce piacevole, smorzata dalla lieve acidità della gelatina d’aceto, che è resa sfiziosa ai sensi (vista, olfatto, gusto) dall’affumicatura con il sigaro Antico Toscano. Con il fumo prodotto ne è riempito un bicchiere, in modo che doni al salmone per precipitazione il sentore di questo manufatto della storia toscana. La cottura è fondamentale nel “Pensiero Shake sull’Insalata della Salute”. La cottura nel vaso ermetico e poi lo shakerare della composizione di pesci, molluschi e crostacei fa conservare tutti gli umori del pesce del mare nostro che si sprigionano all’apertura. “Pensiero – aggiunge Landi – è dedicato all’ideatore dell’insalata detta della salute che 20 anni fa già abbinava acidità, sapidità e dolcezza unendo frutta, verdura, aceto balsamico e pesce: Angelo Paracucchi, per me maestro di vita, passione e mestiere”. “Vitella …dalla testa ai piedi” è un omaggio alla bontà della vitella da latte italiana, un connubio tra tecnica e sapore per esaltare le caratteristiche della carne in ogni sua parte. A partire dalla pavé riempita con farcia di zampucci, il crostino con la testa brasata, le animelle impanate e fritte, il rognone cucinato in umido, il contorno saltato con le orecchie e la lingua salmistrata finemente. Una carriera tra tradizione e fantasia Nato a Lucca 33 anni fa, Luca Landi dopo gli studi all’Ipssar di Marina di Massa comincia a far esperienza presso ristoranti e alberghi toscani. E’ la volta poi di Parigi, Firenze all’Enoteca Pinchiorri e la Spagna per conoscere gli innovativi chef catalani della scuola del celebre Ferran Adrià. Qui impara tecniche particolari come l’uso del sifone, che metterà in pratica una volta in Italia, e che oggi fanno dei suoi piatti dei veri capolavori d’originalità. Uno stage in Francia sotto la direzione del primo chef di Alain Ducasse, completa il suo apprentissage presso i due mostri sacri della gastronomia mondiale, il primo più estroso, il secondo più rigoroso. E-mail info@greenparkresort. Com – Internet www-greenparkresort. Com . |
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NOVARA: DELEGAZIONE AL SALONE INTERNAZIONALE SVIZZERO DEL GUSTO |
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Dal 7 al 9 dicembre il Centro Esposizioni di Lugano ospiterà “piùgusto”, prima Fiera Internazionale del Gusto dedicata alle migliori novità eno-gastronomiche presenti sul mercato, con 9000 metri quadrati di superficie espositiva, centinaia di espositori accreditati, degustazioni, conferenze e concorsi. La manifestazione, aperta sia al pubblico sia agli operatori professionali italiani ed elvetici, mira a promuovere prodotti qualitativamente eccelsi, che prevedono, in alcuni casi, una produzione limitata. L’iniziativa, patrocinata dalla Regio Insubrica, rappresenta una vetrina privilegiata per presentare e valorizzare le specialità che contraddistinguono il territorio novarese, tra cui riso, vini, salumi, formaggio gorgonzola, miele e biscottini di Novara. I nostri prodotti tipici saranno infatti esposti in un’area di 30 mq, con possibilità di vendita e degustazione. L’e. V. A. E. T, Azienda speciale della Camera di Commercio di Novara, su incarico del Comune e dell’Amministrazione provinciale di Novara, coordinerà la partecipazione all’evento, in collaborazione con l’A. T. L. , il Consorzio Turistico Promonovara e le Associazioni di categoria interessate. In vista di tale occasione, i rappresentanti delle istituzioni sopra citate saranno lieti di incontrare giornalisti e fotocineoperatori nella conferenza stampa che avrà luogo lunedì 26 novembre 2007 – ore 12. 00 nella Sala Esami della sede camerale, in via degli Avogadro n. 4 a Novara. . |
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TEDESCHI CONQUISTATI DAL “MADE IN TUSCIA” |
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Viterbo – Grande successo per gli incontri commerciali e le visite organizzati dalla Camera di Commercio di Viterbo con operatori economici e giornalisti tedeschi per far conoscere i prodotti agroalimentari e il territorio. Amano i prodotti tipici, con una predilezione per biologici e Dop, stravedono per i siti archeologici e soprattutto sono attenti al rapporto qualità/prezzo. Lo hanno dichiarato i membri della delegazione tedesca composta da nove buyer e quattro giornalisti, al termine del workshop organizzato nei giorni scorsi. All’iniziativa hanno preso parte oltre 50 imprese del comparto agroalimentare che hanno presentato le loro prelibatezze presso la sede del Cefas a Viterbo, allestita per l’occasione con stand di degustazione di vini, oli, formaggi, insaccati e dolci. “Per alcune aziende il workshop ha rappresentato un vero e proprio debutto – dichiara soddisfatto Ferindo Palombella, presidente della Camera di Commercio di Viterbo –, per altre una splendida opportunità per confermare ed estendere la loro rete commerciale all’estero. Tutti comunque hanno espresso apprezzamenti per l’iniziativa, la conferma di una nuova cultura imprenditoriale pronta a cogliere le opportunità che potrebbero derivare dai mercati internazionali”. In particolare grande soddisfazione è stata espressa dai produttori di vino, il prodotto agroalimentare italiano più esportato in Germania, alcuni dei quali già conosciuti dai buyer. Bene anche l’olio extravergine Dop Tuscia e Canino, salse e marmellate, pasta, caffè, insaccati, formaggi, pesce, legumi, castagne e nocciole. Curiosità e interesse hanno destato i prodotti cosmetici a base di olio extravergine di oliva. In concreto dai primi riscontri colti a caldo tra i buyer tedeschi, frutto di oltre 150 incontri diretti con i produttori della Tuscia, risulta che almeno il 35% dei contatti avuti sono destinati ad avere un esito positivo. “Il merito di questo risultato va soprattutto – spiega Franco Rosati, segretario dell’Ente camerale – al nostro personale e alla collaborazione della Camera di Commercio Italo-germanica, con la quale sono stati selezionati con cura i buyer, per rappresentare l’intera gamma di importatori diretti: dal negoziante di gastronomia al venditore su internet, dal grossista per ristoranti al broker per la grande distribuzione. Ciò ha permesso alle nostre imprese di avere riscontri al di là delle loro entità produttive, anche se sono convinto che soprattutto per le esportazioni si debba puntare sulle aggregazioni di imprese, in modo da affermarsi sui grandi mercati”. Soddisfazione è stata espressa anche dalla delegazione tedesca che, al di là dell’esito degli incontri, è rimasta colpita positivamente dalla qualità delle imprese, così come sono rimasti letteralmente affascinati dalle bellezze artistiche e ambientali scoperte durante il breve tour tra i siti di maggior interesse culturale e turistico della Tuscia, una terra secondo loro poco conosciuta in Germania. E Palombella anticipa: “Visto l’interesse e l’esito confermato dalle aziende è nostra intenzione proporre un altro workshop nel 2008, ed eventualmente farne due, magari allargando l’invito ai buyer provenienti da altri Paesi del centro Europa come Austria, Svizzera, Belgio, Danimarca e Olanda”. . |
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BASILICATA ALLA FIERA DELLA SOFT ECONOMY |
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Il Distretto agroindustriale del Vulture e il Distretto agroalimentare di qualità del Metapontino saranno tra i protagonisti della Campionaria delle qualità italiane - Fiera della soft economy, dal 22 al 25 novembre 2007 nel nuovo quartiere fieristico di Rho-pero a Milano. Sotto l’egida di Regione Basilicata, con i Dipartimenti Agricoltura e Attività Produttive e Unioncamere Basilicata, i due Distretti avranno l’opportunità di farsi conoscere da un pubblico che ammira e consuma beni e servizi di qualità e che, più in generale, è attento alle esperienze innovative e creative. La Campionaria delle qualità italiane, nata dall’accordo tra Fondazione Symbola, Fiera Milano ed Expocts, punta infatti proprio sulla qualità come filo conduttore capace di far riconoscere e promuovere “un nuovo made in Italy in grado di esaltare l’immagine di un Paese che ha voglia di sfidare il futuro”. La Basilicata, in questo solco, intende mostrarsi all’interno della prestigiosa kermesse con due Distretti che possono assurgere a simbolo di un territorio dai valori forti, dalle tradizioni antiche, ma al contempo capace di competere sullo scenario globale attraverso l’organizzazione, l’aggregazione delle migliori forze produttive, la spinta sulle leve strategiche dell’innovazione, della formazione, di “ricerca e sviluppo”. Qualità come sinonimo di “territorio & cultura di impresa”, dunque, per consolidarsi a livello nazionale e spingersi a competere sul terreno dell’internazionalizzazione potendo contare su interventi istituzionali tesi a coordinare e implementare le politiche di sviluppo in ambito rurale e, per altro verso, di rafforzare i legami tra l’agricoltura e le altre attività economiche e produttive presenti sul territorio. Lo stand lucano in Fiera sarà all’interno del padiglione 5 (C11 D10 le coordinate) – nell’ambito dello spazio riservato a Distretti Italiani. Insieme ai Distretti di San Daniele, Mazara del Vallo e Gragnano, il Vulture e il Metapontino formeranno la “quinta” di una grande piazza del gusto in cui intorno al food and beverage i territori incontreranno le imprese e si stringeranno nuove alleanze tra i saperi, le nuove tecnologie, la tradizione. Grande risalto sarà infine dato alla dimensione internazionale della Fiera, grazie alla partecipazione di delegazioni di buyers e professionisti esteri e ad una campagna di comunicazione mirata. . |
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PANINO GIUSTO
SEMPRE PIÙ RICHIESTO
APRE ANCHE A ISTANBUL
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Molti pensano che ogni luogo che fa tendenza debba necessariamente collocarsi in un suo spazio temporale destinato in alcuni anni ad esaurirsi. Un concetto che il Panino Giusto stravolge palesemente. Lo stesso Panino Giusto, che nel 1979 celebrò la sua prima apertura, oggi a distanza di quasi 29 anni, conta ben 18 locali. Anzi il trend di crescita è in forte incremento; infatti entro la fine del 2007 saranno ben 21 i locali aperti. Il segreto sta nella capacità dei dirigenti del Gruppo di modificare, senza stravolgerla, la struttura e i servizi offerti, mantenendo sempre l’imprinting originale. Questo significa capire le nuove esigenze del pubblico e anzi a volte anticiparle. In pochi anni dal classico Panino Giusto milanese, che offriva solo panini, tradizionali e gastronomici, si è passati ad un menù ricco di insalate, di stuzzicherie e di ottimi dolci. Per soddisfare il desiderio della clientela di alternare ai panini qualche piatto caldo, il P. G. É diventato anche Restaurant & Cafè, aggiungendo al suo menu, alcuni ottimi primi e secondi piatti. Naturalmente tutto questo senza mai abbassare il livello sulla qualità dei cibi, sulla velocità del servizio, sulla piacevolezza dell’ambiente e sul giusto rapporto qualità/prezzo. Una filosofia vincente che dopo aver conquistato i milanesi è diventata il punto di forza del Panino Giusto per espandersi in tutto il mondo. Il gradimento che giovani e meno giovani dimostrano al P. G. È confermato dal costante affollamento dei cinque P. G. Posizionati nel centro di Milano, così come dalla nascita in soli 2 anni di ben nove P. G. Nell’hinterland milanese, in Lombardia e nel sud Italia. Per non parlare dei tre locali P. G. Ormai consolidati all’estero a cui si è aggiunta da pochi giorni una nuova importante apertura. Panino Giusto approda al Sud e apre a Caserta A fine Settembre è stato aperto nel Centro Commerciale Campania alle porte di Caserta,un nuovo Panino Giusto col marchio e format Cucina di Campagna Facilmente raggiungibile dall’Autostrada del Sole, uscita Caserta Sud, il Centro Commerciale è elegante, annovera numerosi negozi di firme prestigiose ed ha ben 21 punti di ristorazione Il locale P. G. Cucina di Campagna propone la sua ampia gamma di panini; dai panini semplici della tradizione italiana con prosciutto crudo di Langhirano, salame di Castel Arquato o Mortadella al pistacchio, ai panini gastronomici e fantasiosi i cui nomi fanno ormai parte della storia di questa Società: Tartufo, Toast della Casa, Diplomatico, Savoy etc. Viene presentata per la prima volta in un Centro Commerciale una ormai consolidata specialità di Pg : il Toast Australiano, chiuso ai bordi come un borsellino prezioso, che contiene prosciutto Praga e formaggio fuso. In alternativa dolce si può gustare l’Australiano con la Nutella. Il locale sta ottenendo un grande successo. Una dimostrazione evidente che la clientela apprezza molto queste nuove proposte, a base di panini, molto diverse dalle abitudini alimentari e dalle tradizioni culinarie della Campania; anche i responsabili di Pg sono rimasti piacevolmente sorpresi da questi risultati che vanno oltre ogni più rosea aspettativa e sicuramente in futuro replicheranno altre aperture nel Sud Italia. Panino Giusto Restaurant & Cafè a Istanbul A Istinye Park, in uno dei più eleganti quartieri di Istanbul, quello di Maslak, è stato inaugurato il 22 Settembre il primo Panino Giusto. Il Centro Commerciale di Istinye Park , il più grande della Turchia, è costato molti milioni di dollari e ospita più di 300 negozi. I clienti, quando arrivano al Centro, possono affidare le auto a un servizio di parcheggiatori che si occupa di sistemarle nell’enorme garage sotterraneo. La struttura si distribuisce su tre piani, dove espongono, in raffinate vetrine tutte le “griffe” più famose del mondo e dove al posto di un classico supermercato è stata ricreata volutamente l’atmosfera di un suk, o mercato all’aperto, con tipiche bancarelle vecchio stile che offrono oltre a frutta e verdura di provenienza locale anche un ricco assortimento di golose primizie e specialità internazionali. In questo Panino Giusto Restaurant e Cafè lavorano ben 24 persone e il locale, arredato con molta eleganza, ha un ’ampiezza di circa 200 mq. La cucina è quella tipica italiana del P. G. E anche qui, come in numerosi locali P. G. In Italia, una macchina produce la pasta fresca, tutti i giorni. Il menu prevede la degustazione di piatti di Pasta con le tradizionali ricette di sughi alla Puttanesca, Amatriciana, al Pesto Genovese etc. , tutte preparate sul posto da cuochi che sono stati formati a Milano. Inutile dire che la Pasta Italiana piace sempre. Ovviamente non potevano mancare i panini del P. G. , e il buon prosciutto di Langhirano, molto richiesto dagli occidentali che vivono a Istanbul e non solo. Questo locale nasce per merito di un imprenditore turco, Ozan Balaban, residente per molti anni a Milano per motivi di lavoro e fedele frequentatore del P. G. Di via Malpighi . Tornato in patria, nostalgico della cucina del P. G. , ha deciso d’impegnarsi per realizzare il suo sogno - aprire il suo P. G. A Istanbul. C’è voluto qualche anno, ma ora può dirsi soddisfatto e i risultati sin qui ottenuti gli stanno dando ragione. E per il futuro ………. Sono previste prima della fine dell’anno le aperture di un P. G. Sul Lago di Garda, a Desenzano, uno a Pavia presso il nuovo Centro Commerciale Carrefour ed uno al Lingotto di Torino. I locali aperti nel 2007 saranno dunque sette, mentre se ne prevede l’apertura di altrettanti, nel 2008, a cominciare dal primo P. G. In un Aeroporto, a Malpensa e dalla nuova apertura in centro a Tokyo nel quartiere di Aoyama. A Marzo, Panino Giusto aprirà nel nuovo e bellissimo Centro Commerciale di Roma Eur, in un grande spazio dove presenterà tutta la scelta delle sue specialità e ci sarà anche una bella novità: “Il Forno,” dove verranno preparate e vendute una linea di Pizze e Focacce, dai gusti tradizionali, ma anche proposte sfiziose con nuove ricette, come solo Pg sa creare . |
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OLIO DA GUSTARE, OLIO DA… SPALMARE!
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Sabato 24 e domenica 25 novembre in occasione di Frantoi Aperti 2007 uno speciale appuntamento da non perdere: la Festa dell’Olio novello al Frantoio Tuscus Cusanisodano - www. Olivaia. Com - di Vetralla (Vt) Un appuntamento da non perdere per gli appassionati d’olio extravergine d’oliva, per i buongustai o anche solo per chi vuole conoscere più da vicino una realtà dal sapore tutto italiano: al Frantoio Tuscus di Cusanisodano, di fronte alle mura medievali di Vetralla, sull’antica via Cassia (circa al km 68,200 venendo da Roma), è di scena l’ottimo olio novello. Dall’alba al tramonto del 24 e 25 novembre sarà possibile degustare tutti e cinque i tipi di olio extravergine d’oliva prodotto dall’azienda Cusanisodano su calde e fragranti bruschette preparate nella Saletta del Camino. Inoltre, con la preziosa guida di un esperto, cioè Fabrizia Cusani che oltre a essere la titolare è anche panelista, si potrà scoprire come viene fatto e quale tipologia di olio si adatta alle varie esigenze. In più si potranno assaggiare creme e paté deliziosi, buoni vini, sbirciare nella Bottega dell’Olio e magari trovare un’idea golosa e originale per i regali di Natale agli amici o ai parenti più cari. Infine, nel pomeriggio di sabato e nella tarda mattinata di domenica, una magnifica profumata sorpresa. Il dottor Enrico Angeli, chimico specializzato in biologico e in scienza e tecnologie cosmetiche, che ha prodotto una linea di cosmetica naturale per L’olivaia con l’olio extravergine biologico e con l’acqua termale delle Terme di Viterbo, preparerà su richiesta e davanti al pubblico creme per il viso e per il corpo che metterà nei vasetti che si potranno acquistare nella Bottega dell’Olio del Frantoio Tuscus. Azienda Agricola L’olivaia di Cusanisodano www. Olivaia. Com . |
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OLIO: IL 24 E 25 NOVEMBRE CON PANE E OLIO NEI FRANTOI APERTI, ITALIANI RISCOPRONO L’OLIO D’AUTORE
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Sarà il primo fine settimana all’olio di oliva della storia in Italia con l’origine obbligatoria in etichetta. E per realizzare questo primo weekend all’extra vergine, rigorosamente 100% made in Italy, sabato 24 e domenica 25 novembre, il mondo dell’olio extra vergine di oliva italiano ha fatto sistema. Da una parte Unaprol – consorzio olivicolo italiano, che per il secondo anno con un progetto cofinanziato da Unione Europea e Stato italiano attraverso Agea organizza Olio d’Autore: 200 frantoi in tutta Italia in zone Dop a promuovere con i frantoiani gli oli extra vergini di oliva a denominazioni di origine e ad indicazione geografica protetta. La manifestazione si svolge in contemporanea alla sesta edizione di “Pane e Olio in Frantoio &…”, organizzata il 25 novembre dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio che con oltre 120 piazze italiane esemplifica il messaggio di promozione dell’olio di qualità abbinato ai pani della tradizione, con l’eccellenza della regione Lazio che con Arsial organizza “Frantoi Aperti” nel Lazio. Una sorta di viaggio tra i mille sapori dell’oliveto italiano che quest’anno, secondo le previsioni Ismea, realizzate con la collaborazione di Unaprol e delle altre unioni dei produttori produrrà meno olio di oliva degli altri anni ma sempre di buona qualità con punte di eccellenza. Le iniziative sono state presentate nel corso di una conferenza stampa congiunta presso la stampa estera dai presidenti di Unaprol, Massimo Gargano, di Città dell’Olio, Enrico Lupi e Massimo Pallottini, commissario straordinario di Arsial. I numeri di questo weekend dell’olio extra vergine di oliva sono interessanti. 200 frantoi organizzati da Unaprol in zone Dop e Igp e 120 piazze italiane coinvolte dall’associazione nazionale Città dell’Olio in tutta Italia. Sarà una vera e propria festa dal gusto inconfondibile. Dedicata a tutti quei consumatori che vorranno conoscere più da vicino il concetto di garanzia alimentare, le tradizioni e la storia legate al territorio. Per questo sono stati organizzati percorsi dalle piazze ai frantoi, seguendo un unico filo ed un unico profumo, quello dell’olio extra vergine di oliva appena molito con il frantoiano che diventa il tour operator di questo viaggio intorno al gusto. Una festa che giunge all’indomani della pubblicazione del decreto ministeriale che stabilisce l’indicazione dell’origine obbligatoria in etichetta per l’olio extra vergine di oliva. “Per noi - afferma Massimo Gargano, presidente di Unaprol - il made in Italy è un valore assoluto sia per il sistema delle imprese agricole che per l’industria alimentare e come tale va difeso evitando che su questo terreno si continuino ad assumere comportamenti da retroguardia. Intorno a questo valore, ha poi aggiunto, oggi è possibile costruire un modello di sviluppo competitivo e sostenibile”. L’indicatore del successo è quindi il legame con il territorio; la sua storia ed i suoi mille sapori. “Da quest’anno non solo gli Oli d’Autore ma anche gli altri prodotti Dop e Igp arricchiranno questa vetrina di eccellenze”. Commenta Enrico Lupi, presidente di Città dell’Olio, che aggiunge “la ricchezza dell’olio sta nella sua diversità e questo weekend servirà a dare una nuova chiave di lettura dei territori nei quali si produce questo frutto nobile della natura, che insieme ai tanti tipi di pane contribuisce ad alimentare il turismo enogastronomico”. Segue “Un fenomeno che sviluppa un giro di affari da 1,8 miliardi di Euro con circa due milioni di visitatori all’anno”, ha affermato Ranieri Filo della Torre direttore di Unaprol commentando i dati economici del settore riferiti alle varie sagre e manifestazioni che presentano interessanti abbinamenti culturali e di valorizzazione del territorio e del paesaggio. “L’italia – ha poi aggiunto - con 38 Dop/igp detiene la “maglia rosa” delle denominazioni di origine dell’olio di oliva in campo europeo e le diciassette strade e vie dell’olio rappresentano itinerari prestabiliti nei quali i consumatori possono incrociare l’offerta di eccellenza posta in essere dal sistema di aziende olivicole, frantoi, ristoranti, agriturismi e alberghi di campagna”. Un weekend dell’olio che Massimo Pallottini commissario staordinario di Arsial definisce strategico perché “mette in luce la volontà di creare un sistema Italia, capace di tutelare e valorizzare un prodotto fondamentale per la nostra economia agricola, qual è l’olio extra vergine di oliva di qualità. Che Roma sia stata scelta come capitale di quest’evento – ha poi concluso - conferma il Lazio come una delle principali regioni italiane sia per la quantità sia per la qualità del prodotto, stabilmente riconosciuta dalle principali guide di settore”. Appuntamento quindi il 24 e 25 novembre nei frantoi e nelle piazze d’Italia per questo inconfondibile viaggio tra i gusti unici ed irripetibili, derivanti da oltre 350 varietà di olive diverse, che insieme ai frantoi di Olio d’Autore e alle Città dell’Olio costituiscono la grande ricchezza dell’olio extra vergine di oliva di qualità italiani. Olio D’autore Un linguaggio semplice ma accattivante accompagnerà i consumatori nei frantoi d’Italia il 24 e 25 novembre per la seconda edizione di Olio d’Autore. E’ la grande festa dell’olio Dop e Igp promossa da Unaprol – consorzio olivicolo italiano con la collaborazione dell’Unione Europea e dello Stato Italiano attraverso l’Agea. La manifestazione si svolge in 200 frantoi d’Italia. Tutto ruota intorno alla figura del frantoiano che sa produrre l’olio extra vergine di oliva a Dop/igp nel rispetto di un rigoroso disciplinare di produzione. E’ il “tour operator” di questo inconfondibile viaggio tra oltre 350 varietà di olive diverse, che sono la grande ricchezza dell’olio extra vergine di oliva del Belpaese. Per informazioni: Unaprol – Consorzio Olivicolo Italiano Tel + 39 06 78 46 90 74 Fax + 39 06 78 34 43 73 www. Oliodautore. It www. Unaprol. It Pane E Olio In Frantoio &……. E’ la sesta edizione e si svolgerà domenica 25 novembre in 120 città italiane. Saranno organizzate degustazioni di olio novello con pane tipico appena sfornato abbinati ai prodotti tipici locali di qualità Dop/igp. Tra le città protagoniste Siena, Trevi, Campobasso, Andria, Sassari, Castelvetrano, Imperia. Anche questa inziativa gode del patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole. Interessate tutte le regioni produttrici di olio di oliva; dalla Liguria alla Puglia, dalla Toscana alla Sicilia, dall’Umbria alle Marche, alla Campania fitto calendario di convegni, visite guidate e momenti di intrattenimento. Per informazioni: Associazione Città dell’Olio 0577 329 109 Tel + 39 0577 329109 Fax + 39 0577 326042 www. Cittadellolio. It . |
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RISO SCOTTI: BENESSERE, LEGGEREZZA E BONTA’ PER FARSI RICORDARE CON UN REGALO
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Riso Scotti, l’Azienda risiera pavese, ormai da anni confeziona e propone soluzioni originali e curate che le Aziende, ma anche tanti privati, scelgono nel periodo natalizio per regalare leggerezza e bontà. “Le nostre proposte sono confezionate su misura, per farci ricordare lungo tutto un anno, e sono anche ‘vestite’ apposta per il Natale, perché il regalo comincia già dalla confezione!”. Da sempre il genere alimentare è uno dei prediletti nelle scelte per i regali natalizi: e allora, quale modo migliore per augurare un gioioso Natale, di offrire una vasta gamma di prodotti che hanno come denominatore augurale comune il benessere e la leggerezza del riso? Le proposte Riso Scotti cercano di soddisfare anche le richieste più esigenti: il Cesto Melody per chi vuole rispettare la tradizione del regalo alimentare con il classico cesto: qui, a fianco dei tradizionali prodotti Riso Scotti, trovano spazio il Dolce Panriso, panettone con farina di riso, un pregiato spumante dell’Oltrepò, e la novità Cremarì. Lo Scrigno del dottor Scotti per chi desidera un assaggio di tutti i prodotti della diversificazione dal riso: pasta, olio, latte, biscotti, dolci… Infine, per chi vuole personalizzare il proprio regalo, due eleganti confezioni natalizie che potranno essere riempite con i prodotti della gamma Riso Scotti che più rispondono ai gusti e alle esigenze: il Cofanetto di Natale e la Latta blu da collezione: una cometa di chicchi di riso per augurare le feste più serene e felici! Se lo si desidera, ogni confezione può essere accompagnata da un simpatico biglietto d’auguri coordinato. Gli ordini possono essere inoltrati al Numero Verde 800-289175, oppure effettuati on-line all’indirizzo http://www. Risoscotti. Biz/eshop/index. Php Cofanetto di Natale Scrigno del dottor Scotti Cesto Melody Latta da collezione . |
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TURISMO & BUONA TAVOLA, GIOVEDÌ POMERIGGIO CONFRONTO A "OLIOLIVA" DI IMPERIA |
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La valorizzazione del turismo legato al patrimonio delle produzioni tipiche, agli itinerari tematici, alla natura intesa come mèta turistica e strumento di promozione della Liguria in Italia e all´estero, è il tema dell´incontro in programma giovedi 22 novembre, alle 17, a Olioliva di Imperia, nell´area convegni ai Magazzini dell´ex Deposito Franco. "Turismo enogastronomico: quali prospettive per la Liguria"- questo il titolo dell´appuntamento -si snoderà in una tavola rotonda promossa dagli assessorati al Turismo di Regione Liguria e Provincia e Comune di Imperia. L´incontro sarà moderato da Bruno Gambacorta, ideatore e redattore della rubrica televisiva "Tg2 Eat Parade", con Paolo Massobrio, scrittore e giornalista enogastronomico e molti altri ospiti fra i quali gli assessori regionali al Turismo e all´Agricoltura Margherita Bozzano e Giancarlo Cassini, il direttore generale dell´Enit Eugenio Magnani, il presidente di Urlat-federalberghi Amedeo Pilati, l´assessore al Turismo della Provincia di Imperia Franco Amadeo, il presidente dell´associazione Città dell´Olio Enrico Lupi, l´assessore al Turismo del comune di Imperia Marco Scajola. Fra gli argomenti che saranno affrontati nella tavola rotonda l´integrazione fra i flussi turistici destagionalizzati legati al turismo eno-gastronomico, oggi più concentrati nell´entroterra ligure, con la costa e l´importanza del nuovo Osservatorio Turistico Regionale che sarà presentato, sempre giovedì, a Genova. . |
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CAFFÈ KIMBO PROTAGONISTA DELLA 12ESIMA EDIZIONE DI "CAPRI, HOLLYWOOD-THE INTERNATIONAL FILM FESTIVAL".
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Confermato per il terzo anno consecutivo il felice sodalizio di Caffè Kimbo con il mondo del cinema: con il suo inconfondibile aroma e gusto accompagnerà i momenti di pausa delle star, dei leader dell’industria cinematografica mondiale, della stampa e del grande pubblico che parteciperanno alla 12esima edizione di "Capri, Hollywood - The International Film Festival", in programma dal 27 dicembre al 2 gennaio nel fantastico scenario dell’Isola Azzurra. Caffè Kimbo sarà presente a tutti gli appuntamenti previsti dalla manifestazione con più aree di degustazione, per offrire a vip e ospiti d’eccezione della kermesse un caffè da veri intenditori. Momenti di relax e tanto altro: · il Kimbo Vip Lounge, spazio ideale per ospitare i briefing degli operatori: produttori, distributori, autorità e tanti altri; · il Kimbo Global Award, premio dedicato alle celebrità del grande schermo e il Kimbo People Award, premio riservato ai fortunati sorteggiati fra il grande pubblico di Capri; · i Galà Kimbo, speciali e seducenti atmosfere per festeggiare il cinema mondiale e l’arrivo del nuovo anno. "Capri, Hollywood - The International Film Festival" è uno tra gli eventi cinematografici più qualificati e visibili nel mondo, che quest’anno proporrà un ricco calendario di anteprime internazionali e nazionali (le Premières Kimbo) ed una rassegna delle opere italiane più significative della stagione. Un’ occasione unica ed importante per sottolineare il valore del brand Kimbo, in un contesto di alto spessore ed interesse culturale e spettacolare. Partecipare a questo importante evento cinematografico significa per Caffè Kimbo sottolineare i valori di elevata qualità, ricercatezza e prestigio che da sempre hanno accompagnato l’azienda in 50 anni di attività. Caffè Kimbo: la passione per il caffè In 50 anni di attività è la passione per il caffè che ha guidato la Cafè do Brasil, azienda produttrice dei caffè Kimbo e Kosè, a ricercare continuamente un prodotto unico che si distinguesse per gusto e aroma. E’ la passione per il caffè che nel dopoguerra incoraggia i fratelli Rubino a trasformare una piccola torrefazione in un’azienda leader indiscussa del mercato napoletano e che grazie a una coraggiosa politica strategica si posiziona già dal 1994, al secondo posto nel mercato del caffè confezionato in Italia. Da allora la crescita non si è mai arrestata. In breve tempo il Caffè Kimbo appare sulle tavole di milioni di consumatori di molti paesi stranieri (Stati Uniti, Inghilterra, Francia, Germania, Belgio, Australia per citarne solo alcuni) che ne apprezzano e ne riconoscono la qualità made in Naples. Lo sviluppo ed il successo di questa azienda sono il risultato di impegno e professionalità, passione e determinazione diretti unicamente alla ricerca di un prodotto eccellente, risultato perfetto di tradizione e innovazione. Dentro ad una tazzina di Caffè Kimbo c’è tutta la passione per un caffè unico, espressione della migliore tradizione napoletana. . . |
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DEBUTTA PERRIER-JOUËT CUVÉE BELLE EPOQUE, 1999
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Fascino ed eleganza hanno inebriato il gala dedicato al debutto di Perrier-jouët cuvée Belle Epoque 1999. Protagonista la prestigiosa bottiglia decorata da arabeschi di anemoni intrecciati a poetiche spirali di rami verdi, opera di Emile Gallé, maestro dell’Art Nouveau. Per celebrarla la Maison ha creato un “assemblage” d’eccezione, dal sapore contemporaneo intriso di atmosfere intime, dove la vocazione al bello è tangibile. Lo splendido palazzo Bovara in stile neoclassico, le 1000 candele, le magiche note dell’arpa di Carla They, le sedute e i tavoli ipermoderni dal design solido reso etereo dall’illuminazione interna, l’intensa e seducente musica lounge di Patrizia Zanetti, gli spumeggianti brani anni ’70 selezionati dal dj Sergio Brumali. E voilà ecco a voi il calibrato mix di classico e avanguardia, di tendenza e buon gusto, di charme e glam. Mercoledì sera la mondanità milanese, il jet set nazionale e internazionale, i protagonisti delle notti più blasonate, si son dati appuntamento per festeggiare questo atteso debutto. Numerosi gli imprenditori, i personaggi dello spettacolo, della moda e della cultura, gli amici e gli estimatori della Maison intervenuti per brindare l’annata 1999 Perrier-jouët Cuvée Belle Epoque, un’annata, si dice, eccezionale per gli Chardonnay, garanzia di cuvée veramente speciali. La splendida futura mamma Emanuela Folliero, l’istrionica Sabina Negri, la statuaria Ainett Stephens, l’intensa Cristina Parodi, la poliedrica Emanuela Talenti, la giovane Patrizia Hnatek. L’universo femminile è accorso per assaggiare lo champagne più amato da Grace Kelly. Anche gli invitati portano le cifre dell’inconfondibile dna dello champagne Perrier Jouet. Recitava l’invito: dress code sparkling elegance, ovvero un invito alla joy de vivre fatta di stravaganza e discrezione, di una raffinatezza indossata con nonchalance e vivacizzata da note frizzanti. Ad accogliere gli ospiti una scenografica piramide di 3 metri composta da ben 89 jeroboam. A mezzanotte un coup de théâtre: eteree fanciulle hanno stappato le mitiche jeroboam da 3 litri, Nel corso della serata è stata presentata la prestigiosa Boite a Chapeau realizzata solo in 50 pezzi in collaborazione con Christofle, una vera e propria opera d’arte. Ognuna delle Boite a Chapeau Perrier Jouet è lavorata e cucita a mano. L’esterno è in pregiato vitello bianco decorato con preziosi ricami dorati. L’interno, rivestito in seta, ospita l’occorrente per un delizioso tête a tête all’insegna delle bollicine più pregiate: due flute personalizzati con il delicato bouquet floreale, una bottiglia del nuovo vintage 1999 e un sofisticato secchiello in argento firmato Christofle. Belle Epoque 1999 è la cuvée de Prestige, millesimata, simbolo della Maison e famosa in tutto il mondo. Distribuita solo nei più prestigiosi locali internazionali, esprime delicati sentori di fiori bianchi, miele e limone che si fondono con pera e pesca; al palato presenta grande finezza ed eleganza, un vino aereo e setoso con una tendenza al burro fuso, alla mandorla e al torrone. Uno Champagne d’eccezione adatto per le migliori occasioni, da degustare con texture delicate ma ricercate come le coquilles Saint Jacques, il pesce crudo o il sushi. . |
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ALLA CAMPIONARIA DI MILANO, PRIMA FIERA DELLE QUALITÀ ITALIANE, LE CITTÀ DEL VINO PRESENTANO GLI ATTI DEGLI "STATI GENERALI SUL TURISMO E LE STRADE", DOPO I LAVORI DI RIVA DEL GARDA LO SCORSO MAGGIO
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Dal Forum Biteg di Riva del Garda alla Campionaria di Milano, fiera delle qualità italiane, il turismo del vino torna protagonista. Il 23 novembre le Città del Vino presenteranno alla fiera di Rho (Mi) gli atti del grande congresso di maggio sugli "Stati generali del turismo e delle Strade del Vino". Oltre 2,5 miliardi di € di giro d´affari l´anno, 4 milioni di enoturisti, un ritmo di crescita del 6% l´anno, un grande potenziale ancora da sviluppare. Sono i numeri del fenomeno enoturistico in Italia, Paese che con oltre 130 Strade del Vino potrebbe intercettare nuovi flussi internazionali di viaggiatori, interessati alla cultura delle comunità locali, ai prodotti tipici, ai corsi di cucina, al vino di qualità, alle attività di svago tra cantine, vigneti e borghi storici. Eppure, nonostante i numeri, il Paese sembra sottovalutare la portata innovativa del fenomeno enoturistico. Tutto questo mentre altri investono con decisione sul settore, ad esempio la Spagna, che da un anno sta portando avanti un programma di finanziamenti e promozione delle Strade del Vino locali. Oppure gli Stati Uniti, che forti di oltre 20 milioni di enoturisti l´anno, principalmente in California, attraverso un´efficiente rete di programmi rurali supportano le migliori iniziative dei privati. "Alla Campionaria di Milano vogliamo rappresentare con esempi concreti gli effetti delle buone pratiche enoturistiche e delle politiche di qualità ambientale sulla competitività dei territori - spiega Valentino Valentini, presidente delle Città del Vino -. L´enoturismo è un aspetto importante e determinante dell´economia del vino e dei territori a forte vocazione enogastronomica. Gli oltre 550 Comuni a noi associati hanno lavorato molto in questi anni sugli obiettivi di qualità ambientale, dell´accoglienza e di prodotto. Lo dimostrano i numeri: nelle Città del Vino dal 1987 ad oggi, anno di nascita dell’Associazione, il numero delle enoteche è aumentato del 60%, quello dei ristoranti del 101%. Gli agriturismi presenti nei nostri Comuni, che sono il 6,7% dei Comuni italiani, sono il 22% degli agriturismi presenti nel Paese. In Italia il tasso di utilizzo delle case sparse e rurali è dell’1%, mentre nelle Città del Vino è del 35%, segno che nei nostri territori si viene e si vive volentieri. Nonostante questi risultati il fenomeno enoturistico ha un grande potenziale ancora da sviluppare – avverte Valentini – ed è quindi necessario dare una svolta al settore e rilanciare le Strade del Vino con politiche e strategie di rafforzamento indispensabili per l´intera filiera del territorio". L´appuntamento con le Città del Vino alla Campionaria (il 23 novembre a Rho, ore 14, Spazio Agorà, convegno "Una strategia di qualità per l´offerta enoturistica italiana - Presentazione degli atti del Forumbiteg 2007 sugli Stati Generali del Turismo e delle Strade del Vino) vede la partecipazione di: Paolo De Castro, Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; Valentino Valentini, presidente di Città del Vino; Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola; Enrico Paolini, coordinatore degli Assessori regionali al Turismo; Giorgio Serra, di Buonitalia; Tiziano Menarini, assessore della Provincia autonoma di Trento; Anghelo Balducci, capo Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo c/o la Presidenza del Consiglio dei Ministri. . . |
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