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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 17 Dicembre 2007 |
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DECRETO DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA FINANZIARIA: CONVERSIONE IN LEGGE |
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Il Decreto legge 1° ottobre 2007, n. 159, collegato alla finanziaria per il 2008, è stato convertito con modifiche nella Legge 29 novembre 2007, n. 222, entrata in vigore il 1° dicembre 2007. Il testo del provvedimento è consultabile sul sito del Parlamento italiano digitando il seguente indirizzo internet http://www. Parlamento. It/parlam/leggi/07222l. Htm. |
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TELELAVORO: RIMBORSO SPESE TELEFONICHE |
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L’agenzia delle Entrate, con la risoluzione 7 dicembre 2007, n. 357/E in risposta ad un interpello, ritiene che “le somme erogate per rimborsare i costi dei collegamenti telefonici non siano da assoggettare a tassazione essendo sostenute dal telelavoratore per raggiungere le risorse informatiche dell’azienda”. L’agenzia delle Entrate ha ribadito che il reddito di lavoro dipendente è costituito da tutte le somme e i valori, a qualunque titolo percepiti nel periodo di imposta, anche sotto forma di erogazioni liberali, in relazione al rapporto di lavoro e che il citato principio generale di tassazione è derogato solamente da alcune specifiche ipotesi espressamente previste dalla normativa tra cui rientrano i rimborsi di spese di competenza del datore di lavoro, anticipate dal dipendente. |
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KASPERSKY LAB: EUGENE BUYAKIN SARÀ IL NUOVO CHIEF OPERATING OFFICER |
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Kaspersky Lab, società specializzata in soluzioni per la sicurezza informatica, annuncia la nomina di Eugene Buyakin a Chief Operating Officer (Coo). Buyakin sarà quindi responsabile della gestione operativa dell’azienda e del coordinamento tra le filiali internazionali e l’headquarter di Mosca. In Kaspersky Lab Buyakin ricopre anche il ruolo di Chief Financial Officer (Cfo), carica che detiene dal suo ingresso in azienda nel 1999. La nomina è stata annunciata dopo l’ultimo Board of Directors, tenutosi a Mosca lo scorso 5 Dicembre, durante il quale è stata anche decisa la nuova struttura aziendale: cinque Regional Headquarter coordineranno l’attività delle filiali e dei partner locali nelle aree geografiche di competenza. Tale struttura permetterà di gestire in maniera più efficiente lo sviluppo del business in ogni Paese, con un migliore coordinamento tra le filiali e l’headquarter. Questo il commento di Eugene Buyakin sulla nuova struttura aziendale: “Gli ottimi risultati ottenuti in questi anni ci hanno permesso di diventare una delle maggiori aziende specializzate in sicurezza informatica. Ora il nostro obiettivo è consolidare la grande crescita avuta nel corso degli ultimi anni, in tutti i Paesi in cui siamo presenti; per mantenere livelli di crescita così alti si è perciò resa necessaria una seria riorganizzazione aziendale, passo indispensabile per poter gestire al meglio tutte le attività future”. Durante il Board of Director, sono state definite inoltre le nomine dei responsabili dei cinque Regional Headquarter: Andreas Lamm sarà Managing Director per l’Europa Occidentale, Garry Kondakov sarà Managing Director per Europa Orientale, Medio Oriente e Africa; Steve Orenberg sarà Managing Director per Nord e Sud America, Harry Cheung sarà Managing Director Asia e regioni del pacifico; Vitaly Bezrodnykh sarà Managing Director della filiale giapponese. |
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KASPERSKY LAB: RAPPORTO SULL’EVOLUZIONE DEI MALWARE NEL PERIODO LUGLIO-SETTEMBRE 2007 |
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Dal sito Viruslist. Com è possibile scaricare l’articolo che riporta il report sull’evoluzione dei malware, relativo al periodo luglio-settembre 2007, redatto da Alexander Gostev e Vitaly Kamluk, Virus Analyst di Kaspersky Lab, azienda internazionale specializzata nello sviluppo di software per la sicurezza dei dati, con uffici a Mosca (Russia), Cambridge (Regno Unito) e Pleasanton (California, Stati Uniti). Il report trimestrale illustra le tendenze di crescita delle nuove minacce, che perlopiù si stanno manifestando sotto forma di flusso concentrato di Trojan. La mancanza di originalità e le dimensioni dell’attività, secondo gli analisti, indicano una maggiore professionalità dei cybercriminali. Attirare l’attenzione della stampa o della sicurezza, infatti, non è più il loro scopo principale. Il report descrive dettagliatamente il lavoro di un esperto di virus, utilizzando come esempio l’ultima versione di Gpcode. Ai, un Trojan che cripta i dati degli utenti. Leggendo il report, si riesce a comprendere il mondo dei cybercriminali russi e di come interagiscano l’uno con l’altro. Durante le ricerche su Gpcode. Ai, sono venuti a galla diversi fattori interessanti. Innanzitutto, è stato chiarito che esiste un codice universale utilizzato in molti programmi maligni con funzioni differenti. Inoltre, gli analisti hanno identificato nuovi collegamenti tra famiglie diverse di codici maligni che inizialmente sembravano non avere nulla in comune. Infine, la comunità di cybercriminali russa sta utilizzando uno standard package formato da due Trojan e una botnet controllata da loro. Gli esperti dei Kaspersky Lab sono giunti alla conclusione che la domanda per la creazione e la distribuzione dei Trojan stia incoraggiando le organizzazioni di cybercriminali a continuare ad evolversi. Per ulteriori informazioni: http://www. Kaspersky. Com. . |
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DIRITTO D’AUTORE: ACCORDO PER PROMOZIONE PRODUZIONE ITALIANA ALL´ESTERO |
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Nel corso del Meeting delle Etichette Indipendenti (Mei 2007) è stato siglato un accordo tra il Tavolo della Musica, il Ministero per il Commercio Internazionale e l´Istituto nazionale per il Commercio Estero (Ice). L´accordo, già operativo, permetterà a tutte le associazioni del Tavolo della Musica di usufruire, per tutto il 2008, di concreti supporti nelle azioni di promozione della musica italiana all´estero. In particolare l´Ice interverrà direttamente con l´acquisto di servizi al Midem di Cannes, al Popkomm di Berlino e al Womex di Siviglia. Per quanto riguarda invece l´Eurosonic di Groningen e il London Calling, l´Ice contribuirà con un sostegno alla presenza degli operatori italiani che vorranno parteciparvi e con azioni promozionali. Per il Mei 2008, l´Istituto offrirà un sostegno alle spese di partecipazione degli operatori stranieri. Il Tavolo della Musica, formato dai discografici Luigi Barion (Presidente Afi), Luca Fornari (Vice Presidente Audiocoop), Enzo Mazza (Presidente Fimi) e Mario Limongelli (Presidente Pmi) insieme a Ilaria Gradella (Presidente di Assomusica), Claudio Ongaro (Responsabile di Superclub), Mario Di Gioia (Presidente di Assortisti) e Carlo Testini (Responsabile Cultura Arci), ha accolto con grande soddisfazione questo risultato. L´accordo permette sostegni significativi per le associazioni di discografici e promoter e per le loro aziende nella promozione della musica italiana all´estero con riduzioni fino al 90% per le associazioni e fino al 60% per le singole aziende. In virtù di questo accordo, "Italia in Musica", cui fanno parte il Tavolo della Musica, l´Ice, la Siae, Scf e Imaie, saranno presenti unitariamente al prossimo Midem di Cannes 2008, la più importante vetrina mondiale della musica. "Si tratta di un accordo di grande rilievo - ha dichiarato il Sottosegretario al Commercio Internazionale Milos Budin - che concretizza un supporto fondamentale ad una delle aziende strategiche del made in Italy per farsi conoscere ed apprezzare all´estero: la musica italiana, che necessita di essere sempre piu´ valorizzata". "E´ evidente - ha detto Giordano Sangiorgi, coordinatore del Tavolo della Musica - che questo accordo di grande peso dovra´ essere accompagnato dall´impegno degli organi istituzionali a fare di tutto per agevolare il settore, che noi presentiamo in maniera unitaria. E quindi ci aspettiamo da Siae, Imaie e da Scf un altrettanto significativo impegno unitario. E´ un risultato straordinario quello ottenuto dal Tavolo della Musica, che prosegue i suoi lavori con la richiesta dell´inserimento nella prossima finanziaria di sgravi al settore discografico che valorizza i nuovi talenti e fornendo tutto il sostegno utile per il miglior proseguimento dell´iter per la Legge per la Musica da poco avviato" . |
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PRIVACY: FLUSSO TRANSFRONTALIERO DI DATI |
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Il Garante della Privacy ha segnalato al Parlamento e al Governo l´esigenza di integrare la normativa italiana sulla privacy con una norma che consenta al Garante di autorizzare le società appartenenti ad uno stesso gruppo e operanti in Paesi diversi, a trasferire dati personali dall´Italia sulla base regole di condotta che il gruppo stesso si vincola ad osservare una volta che esse siano state vagliate positivamente dalle Autorità di protezione dati dell’Ue. Secondo il Garante, infatti, la globalizzazione dei flussi informativi e dei mercati richiede oggi soluzioni innovative affinché le imprese multinazionali possano utilizzare modalità non burocratiche, ma pur sempre di garanzia per i cittadini, nel trasferire dati personali verso Paesi fuori dell´Unione europea. Occorre dunque rendere effettive anche in Italia le "norme vincolanti di impresa", regole di condotta messe a punto e applicate uniformemente dai gruppi aziendali che operano in diversi Paesi. Sono diversi i Paesi fuori dell´Ue e dello Spazio economico europeo che non garantiscono un livello adeguato di tutela dei dati personali in base alla direttiva europea del 1995. Dopo le prime esperienze delle clausole contrattuali-tipo, delle valutazioni specifiche di "adeguatezza" di singoli Paesi e dell´accordo Safe Harbour con gli Usa, la Commissione europea e i Garanti europei hanno individuato un´ulteriore modalità per porre i gruppi di imprese in condizione di operare in base a garanzie uniformi e certificate con un procedimento valido per tutti i Paesi europei: appunto, le cosiddette "Binding Corporate Rules" (Bcr), "norme vincolanti di impresa", particolarmente adatte per realtà imprenditoriali che hanno sedi in diversi Paesi e che si impegnano a farle rispettare effettivamente in tutto il gruppo. Già in alcuni Paesi dell´Ue, come Francia e Repubblica federale tedesca, il legislatore ha introdotto nella normativa nazionale un riferimento a "regole interne" al gruppo. Il Codice italiano sulla protezione dei dati personali non reca espresse indicazioni in materia. Consapevole dell´importanza che rivestono oggi i flussi di dati anche per lo sviluppo del mercato e della necessità di conciliare tale sviluppo con il rispetto di alti livelli di tutela dei dati, il Garante ha invitato Parlamento e Governo a prendere in esame la possibilità di inserire nel Codice un´apposita norma. Tale norma, nel prevedere la possibilità per il Garante di autorizzare il trasferimento sulla base delle garanzie assicurate dalle imprese stesse anche mediante "regole di condotta esistenti nell´ambito di società appartenenti ad un medesimo gruppo", dovrà specificare che i cittadini interessati saranno garantiti anche in Italia in caso di mancata osservanza dell´impegno a rispettare le Bcr. |
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PRIVACY: ADEMPIMENTI SEMPLIFICATI PER IL CUSTOMER CARE |
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Il Garante della Privacy, in un provvedimento generale del 15 novembre 2007, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 285/07 ha fornito le indicazioni per un corretto uso dei dati personali in merito alle attività prestate in modalità "inbound", ossia a seguito di una chiamata dell´utente, effettuate anche attraverso canali completamente automatizzati. Le società che si occupano di customer care, assistenza post vendita, prenotazioni di servizi, phone-banking non sono sempre tenute ad informare in maniera burocratica la clientela sull´uso dei dati personali. Possono non farlo quando trattano i soli dati necessari ad assicurare il servizio richiesto, o il cliente è già stato informato precedentemente, ad es. Al momento della sottoscrizione di un contratto, o alcuni elementi dell´informativa possono emergere nel corso del colloquio telefonico. Fornire l´informativa in questi casi costituirebbe un inutile appesantimento burocratico per le aziende senza garantire una effettiva tutela dei diritti dell´utente - che già sa a chi si sta rivolgendo e perché - oltre a comportargli un aggravio di costi. Se poi le società intendono utilizzare i dati anche per altri fini (ad es. Di marketing o profilazione) allora devono informare l´utente e chiedergli un consenso ad hoc. L´informativa da rendere all´interessato deve comunque essere fornita con formule sintetiche, chiare e di immediata comprensione, attraverso un operatore o utilizzando messaggi preregistrati o pubblicandola su un sito web. Nel provvedimento, adottato anche tenendo conto delle richieste di chiarimento provenienti da una associazione di categoria rappresentativa di alcune società di call center, l´Autorità ha invitato le società che operano nella gestione dei servizi telefonici di assistenza e informazione al pubblico ad assicurare elevati livelli di professionalità nel trattamento dei dati ponendo specifica attenzione anche al profilo della loro messa in sicurezza. In particolare il provvedimento ha sottolineato l´importanza di adottare adeguate cautele quando un medesimo call center si trovi a gestire contemporaneamente vari data base, con tipologie diverse di informazioni, per una pluralità di committenti. Per tale motivo, prima della stipula del contratto che affida in outsourcing il servizio deve essere effettuata un´attenta analisi delle implicazioni che il trattamento dei dati può comportare. |
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CONVENZIONE DEGLI AVVOCATI DEL MONDO PER LA PROMOZIONE E LA DIFESA DEI DIRITTI DELLA PERSONA |
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Lo scorso 6 dicembre, a Parigi, oltre 70 Ordini forensi, provenienti da tutto il mondo e riunitisi a Parigi in occasione del 60simo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (10 dicembre 1948 - 10dicembre 2008), hanno firmato la Convenzione degli Avvocati del mondo per la promozione e la difesa dei diritti della persona. Per l’Italia la sottoscrizione è avvenuta a cura dell’Ordine degli Avvocati di Verona e del Consiglio Nazionale Forense. Con la convenzione gli ordini firmatari intendono così diffondere le garanzie dello Stato di Diritto in tutti i Paesi, soprattutto laddove i diritti della persona risultano quotidianamente minacciati e violati, attraverso un sistema di collaborazione e interazione globali che li elegge a ‘sentinelle delle libertà. Per Carlo Trentini – presidente dell’Ordine degli Avvocati di Verona “La convenzione sottoscritta a Parigi non si limita ad essere una semplice dichiarazione di intenti. Viviamo in un’epoca in cui c’è sempre più bisogno di ribadire la centralità dei diritti della persona e conseguentemente di operare efficacemente per la loro difesa molte volte considerata scontata anche nei Paesi di democrazia. L’ordine di Verona è orgoglioso di essere stato presente ai lavori e di aver avuto l’onore di sottoscrivere una convenzione che si prefigge di sostenere i diritti umani” . |
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GIUSTIZIA EUROPEA: AZIONE DIRETTA CONTRO L´ASSICURATORE |
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La Corte di Giustizia europea con la sentenza pronunciata lo scorso 14 dicembre nella causa C-463/06, Fbto Schadeverzekeringen N. V. / Jack Odenbreit ha affermato che la vittima di un incidente stradale può esperire un´azione diretta nei confronti dell´assicuratore del responsabile dinanzi al tribunale del luogo in cui è domiciliata. Il diritto comunitario assoggetta tale azione ai soli requisiti che l´assicuratore sia domiciliato in uno Stato membro dell´Unione europea e che il diritto nazionale preveda la possibilità di un´azione diretta. Il sig. Odenbreit, domiciliato in Germania, è stato vittima di un incidente automobilistico verificatosi nei Paesi Bassi. Dinanzi al giudice del luogo del suo domicilio, ha proposto un’azione diretta nei confronti della società di assicurazione del responsabile, la Fbto Schadeverzekeringen Nv. Orbene, detto giudice si è dichiarato incompetente a conoscere la controversia tra l´attore e l´assicuratore domiciliato nei Paesi Bassi ed ha, pertanto, respinto la domanda. Avverso la decisione in appello a favore della vittima, l´assicuratore ha interposto ricorso dinanzi al Bundesgerichtshof, che ha sollevato dinanzi alla Corte di giustizia la questione se il regolamento comunitario relativo alla competenza giurisdizionale (Regolamento del Consiglio 22 dicembre 2000, n. 44/2001, concernente la competenza giurisdizionale, il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale) consente alla persona lesa di proporre un´azione diretta contro l´assicuratore dinanzi al giudice del luogo in cui è domiciliata. La Corte risponde in senso affermativo, interpretando il regolamento nel senso che riconosce alle vittime di un incidente stradale la possibilità di citare l’assicuratore dinanzi al giudice del luogo in cui esse sono domiciliate. La Corte rileva che la maggiore tutela accordata dalle disposizioni del regolamento alle parti considerate deboli nelle controversie in materia assicurativa deve essere estesa alle vittime di un incidente. Peraltro, il regolamento ha rafforzato tale tutela rispetto a quella prevista dalla Convenzione di Bruxelles del 27 settembre 1968 concernente la competenza giurisdizionale e l’esecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale. Un´interpretazione siffatta trova conferma nel disposto della direttiva in materia di assicurazione della responsabilità civile risultante dalla circolazione di autoveicoli, che fa riferimento, nei suoi ‘considerando’, al diritto della persona lesa di agire in giudizio nei confronti dell’assicuratore dinanzi al giudice del luogo in cui è domiciliata. Di conseguenza, la Corte afferma che la persona lesa può proporre un’azione diretta contro l’assicuratore dinanzi al giudice del luogo dello Stato membro in cui è domiciliata, qualora una siffatta azione diretta sia consentita e l’assicuratore sia domiciliato nel territorio di uno Stato membro . |
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GIUSTIZIA EUROPEA: OPERATORI DI VIGILANZA, LIBERTÀ DI STABILIMENTO E DI PRESTAZIONE DI SERVIZI |
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Lo scorso 14 dicembre la Corte di Giustizia europea ha pronunciato la sentenza relativa alla causa C-465/05 Commissione / Italia, affermando che i requisiti previsti dal Testo Unico delle leggi di Pubblica sicurezza italiano per l´esercizio della professione di guardia di vigilanza privata contrastano con i principi comunitari sulla libertà di stabilimento e di prestazione dei servizi. La Commissione delle Comunità europee ritiene che la Repubblica italiana, richiedendo per l´attività di vigilanza privata una serie di requisiti imprescindibili, ponga dei limiti alla libertà di stabilimento e alla libera prestazione di servizi all´interno della Comunità europea. In particolare, il Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, Regio decreto 18 giugno 1931, n. 773 prevede che: 1) l’attività di guardia particolare possa essere esercitata solo dietro prestazione di un giuramento di fedeltà alla Repubblica italiana; 2) è necessario il rilascio di un’autorizzazione del Prefetto; 3) l´autorizzazione ha una validità territoriale limitata ed il suo rilascio è subordinato alla considerazione del numero e dell’importanza dell´ impresa già operante nel medesimo territorio; 4) l´ impresa di vigilanza privata deve avere una sede operativa in ogni provincia in cui esercita la propria attività; 5) il personale deve essere individualmente autorizzato ad esercitare attività di vigilanza; 6) l´ impresa debba utilizzare un numero minimo o massimo di personale per essere autorizzate; 7) l´ impresa di vigilanza privata debba versare una cauzione presso la locale Cassa depositi e prestiti; 8) i prezzi per i servizi di vigilanza privata sono fissati con autorizzazione del Prefetto, nell’ambito di un determinato margine d’oscillazione. Secondo la Commissione, questi requisiti si pongono in netto contrasto con gli articoli 43 e 49 del Trattato Ce, che disciplinano la libertà di stabilimento dei cittadini europei negli Stati membri e la libera prestazione dei servizi all´interno della Comunità. Con lettera di costituzione in mora del 5 aprile 2002, la Commissione ha intimato alla Repubblica italiana di presentare le proprie osservazioni sulla compatibilità della normativa nazionale di cui trattasi con libera prestazione dei servizi e la libertà di stabilimento. In seguito alle risposte fornite dalla Repubblica italiana il 6 giugno 2002, la Commissione ha inviato all´Italia un parere motivato, invitandola ad adottare le misure necessarie per conformarsi a tale parere. La Commissione, non soddisfatta delle risposte fornite dalla Repubblica italiana, ha deciso di proporre il presente ricorso. Per la Repubblica italiana, gli obblighi previsti per l´esercizio della professione di guardia giurata sono giustificati dalla rilevanza pubblica della professione esercitata, perché che dette attività di vigilanza forniscono, per loro natura, un contributo rilevante alla sicurezza pubblica (v. Ad esempio la vigilanza armata presso istituti di credito e la scorta di furgoni per il trasporto valori). La Corte stabilisce che i requisiti previsti dal Testo Unico delle leggi di Pubblica sicurezza italiano per l´esercizio della professione di guardia di vigilanza privata si pongono in contrasto con gli articoli 43 e 49 del trattato Ce, non essendo giustificate da ragioni di ordine pubblico e configurando, al contrario, un ostacolo per gli operatori non stabiliti in Italia . |
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GIUSTIZIA EUROPEA: IL SEGNO PAGESJAUNES.COM NON PUÒ ESSERE OGGETTO DI REGISTRAZIONE COME MARCHIO COMUNITARIO |
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Con la sentenza del 13 dicembre 2007, relativa alla causa T-134/06 Xentral Llc / Ufficio per l´armonizzazione nel mercato interno (marchi, disegni e modelli) (Uami), il Tribunale di primo grado ha deciso che il segno Pagesjaunes. Com non può essere oggetto di registrazione come marchio comunitario. |
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SODALITAS SOCIAL AWARD: PROGETTI DI COLLABORAZIONE TRA IMPRESE E SCUOLA E UNIVERSITÀ |
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Il Sodalitas Social Award, giunto alla sesta edizione, è il riconoscimento assegnato da Sodalitas - Associazione per lo Sviluppo dell´Imprenditoria nel Sociale, via Pantano 2, 20122 Milano - alle imprese eccellenti nelle attività di Responsabilità Sociale. Rappresenta un´interessante opportunità per le imprese di comunicare all´esterno il loro impegno nel campo della formazione e far conoscere iniziative specifiche di collaborazione con il sistema educativo. Infatti, una delle sette categorie in cui si articola il Premio riguarda i programmi di responsabilità sociale rivolti alla valorizzazione del capitale umano. Il Premio prevede un riconoscimento speciale ai migliori progetti aziendali di collaborazione con il mondo della scuola e dell’università. Le imprese, indipendentemente dalla dimensione e dal settore, possono partecipare al Sodalitas Social Award compilando la scheda di iscrizione e inviandola a Sodalitas - - entro il 31 gennaio 2008 in formato elettronico a socialaward@sodalitas. It. Entro la stessa data, le imprese debbono aver inviato la scheda anche in versione cartacea alla Segreteria organizzativa del Premio presso Sodalitas, allegando la documentazione illustrativa del progetto candidato. |
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RESPONSABILITÀ SOCIALE: ESITI CONVEGNO IN EMILIA |
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Valorizzare le risorse umane, tutelare l’ambiente, rispettare un codice etico, rendersi disponibile a contribuire al benessere della comunità: tutto questo migliora la reputazione delle imprese e contribuisce a “creare valore nel tempo”, con effetti positivi sulla competitività aziendale. Questa serie di azioni si riassume nella Responsabilità sociale d´impresa (Csr) su cui il sistema delle Camere di Commercio è da tempo impegnato. L’ultimo esempio è il lavoro “La gestione etica dell’impresa: responsabilità sociale e certificazioni Sa8000:2001” di cui sono stati presentati i risultati in un convegno nella sede di Unioncamere della Regione Emilia. Il progetto realizzato da Unioncamere Emilia-romagna, Cise, Ifoa e finanziato dalla Regione attraverso il Fondo Sociale Europeo, ha preso in considerazione la certificazione secondo lo standard Sa 8000 che non copre tutti gli aspetti della Rsi classicamente intesi, ma insiste sulle regole riguardanti le condizioni di lavoro all’interno dell’impresa. In Italia sono presenti quasi metà delle aziende certificate Sa 8000 di tutto il mondo. Per far crescere ulteriormente la sensibilità a questo tipo di certificazione, è nato e si è sviluppato in quattro fasi il progetto. “L’obiettivo – ha spiegato Luca Valli, direttore del Cise, azienda speciale della Cciaa di Forlì Cesena, che è uno dei 14 organismi al mondo abilitati a concedere questo tipo di certificazione – è stato di contribuire alla diffusione della cultura della gestione etica di impresa attraverso azioni di informazione, sensibilizzazione, formazione ed accompagnamento per le aziende”. Il primo passaggio è consistito in una ricerca sulla percezione del tema Rsi in Emilia-romagna sulla base di un questionario. Secondo le imprese coinvolte nell’indagine, la responsabilità sociale riguarda la qualità del lavoro, i rapporti collettivi e, in misura inferiore, la tutela del consumatore, le relazioni esterne e l’ambiente. Rispetto alla Rsi c’è una conoscenza diffusa del sistema Sa 8000 e più di un quarto delle imprese è risultato interessato ad approfondirne le possibili applicazioni. In questa direzione, il progetto è proseguito con l’individuazione di 20 imprese che hanno partecipato a corsi di formazione per l’acquisizione di competenze per la gestione del sistema Sa 8000. Otto sono state scelte ed accompagnate da esperti alla preparazione del proprio piano di intervento verso la conformità al sistema Sa 8000. Il percorso si sta concludendo ora con la validazione metodologica che consentirà alle aziende di valutare l’efficacia della possibile applicazione del sistema Sa 8000 al proprio interno. Il sistema camerale nel suo complesso sta dunque contribuendo attivamente alla diffusione della Rsi in regione. Prova ulteriore è costituita, ad esempio, dall’impegno del Cise, che sta predisponendo, per esempio, un servizio specifico di asseverazione del Bilancio sociale in grado di analizzare le procedure di redazione e verificare la qualità delle informazioni prodotte, fornendo una garanzia sulla loro attendibilità o da quello di Unioncamere Emilia-romagna, che ha adottato il Codice etico e redatto il primo Bilancio Sociale. E’ una novità di rilievo per l’associazione che coordina gli interventi delle nove Camere di commercio della regione, basata sulla consapevolezza del ruolo strategico della Responsabilità Sociale d’impresa, nel rispondere alle attese economiche e sociali della collettività. “L’unione regionale – ha sottolineato il segretario generale, Ugo Girardi - ha scelto di effettuare un operazione volontaria di costruzione del bilancio sociale nella consapevolezza che il sistema camerale, come l’insieme delle amministrazioni pubbliche, sono chiamate a diventare sempre più trasparenti ed aperte alle istanze della collettività: in sintesi, ad essere socialmente responsabili. L’intento è di andare oltre la presentazione a consuntivo del bilancio economico finanziario e della relazione sull’attività svolta, per evidenziare le risorse impiegate e i risultati raggiunti”. . |
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CARIPARMA: PRIMO BILANCIO SOCIALE |
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Il 10 dicembre, a Parma, nell’Auditorium del Carmine è stato presentato il primo bilancio sociale di Cariparma. Il Presidente, Ariberto Fassati, il Condirettore Generale, Francis Canterini, e il Professore Paolo Andrei hanno illustrato le linee guida della filosofia dell’istituto di credito nella Corporate Social Responsability. La conferenza stampa è stata moderata dal giornalista Marco Carminati, Il bilancio sociale 2007 di Cariparma nasce in un momento di profonde trasformazioni, che ha visto coinvolta la Banca nel processo di formazione del Gruppo Cariparma Friuladria, e riflette le politiche di sviluppo sostenibile e di responsabilità sociale del Gruppo Crédit Agricole. La pubblicazione è stata realizzata per stabilire un dialogo chiaro, diretto e continuo con tutti gli stakeholder, fornendo una conoscenza trasparente della Banca, dei suoi interessi e del suo profilo etico. “Realizzare un bilancio sociale è un impegno forte”, ha sostenuto il Presidente Ariberto Fassati, “ma anche un strumento che permette di valorizzare il lavoro dei dipendenti, risorsa principale di ogni impresa, e di tutti coloro che quotidianamente entrano in contatto con la nostra Banca”. Il bilancio sociale descrive l’attività dell’azienda ed espone le prospettive di sviluppo e gli obiettivi per il futuro. La scelta di avvalersi di questo strumento si inserisce in un più ampio percorso di maturazione dell’attenzione rivolta alla responsabilità sociale, sia a livello delle banche del Gruppo Cariparma sia a livello del Crédit Agricole, che ha aderito nel 2003 al Patto Mondiale delle Nazioni Unite. Il volume del 2007 si pone come una base di partenza, studiata per durare nel tempo ed essere un rendiconto puntuale, che evolverà per seguire i modelli internazionali più complessi come lo standard Gri. In quest’ottica il bilancio sociale continuerà ad essere pubblicato annualmente, per permettere di seguire le azioni intraprese, i risultati raggiunti e i margini di miglioramento. |
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CORTE COSTITUZIONALE: LIMITI DELLE COMPETENZE STATALI IN MATERIA DI ORDINAMENTO DELLE CAMERE DI COMMERCIO |
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La sentenza n. 374/07 della Corte Costituzionale ha dichiarato, dopo la riforma del Titolo V della Costituzione, che il Ministero dello Sviluppo Economico non è più competente in tema di ricorsi in materia di ordinamento delle Camere di Commercio. Su richiesta della Regione Liguria, la Corte ha così chiarito il conflitto di attribuzione tra gli enti in tema di ricorsi gerarchici. Secondo la sentenza, il Ministero, se si esprimesse nel merito dei ricorsi, violerebbe la Legge costituzionale n. 3/01, che ha abrogato il controllo da parte dello stato sugli atti amministrativi regionali e l´assetto delle competenze delineato dagli artt. 117-118 della Costituzione, considerando anche che il titolo V della Costituzione attribuisce alle Regioni la competenza sulle materie riferibili allo sviluppo economico, il Consiglio di Stato ha riconosciuto al Ministero nei confronti delle Camere di Commercio poteri residuali, mentre spetta alle Regioni il controllo sugli organi camerali. A seguito della sentenza, quindi, il Ministero dello Sviluppo economico non è più competente in merito ai ricorsi avverso le determinazioni del Presidente della Giunta Regionale in tema di Camere di Commercio . . |
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NH HOTELES: MIGLIORE IMPRESA SPAGNOLA IN ITALIA 2007 |
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Nh Hoteles (www. Nh-hotels. Com), quotata alla borsa di Madrid, presente in Italia con 59 strutture alberghiere, è stato nominato dal comitato direttivo della Camera di Commercio spagnola in Italia la migliore impresa spagnola nel nostro paese per l’anno 2007. Il premio, che è alla sua sesta edizione, premia l’azienda spagnola che ha maggiormente investito ed abbia più aumentato il volume d’affari nell’anno in corso. Nh Hoteles, primo gruppo alberghiero in Italia, nel 2006-2007 ha acquisito il controllo di Framon Hotels e di Jolly Hotels (45 strutture in Italia e all’estero) e sta procedendo alla integrazione delle stesse. Recentemente Nh Hoteles ha presentato un piano di investimenti su tre anni, che concentra una quota importante degli investimenti in Italia. Circa il 25% degli stessi sarà sul mercato italiano dove Nh Hoteles prevede di avere più di 14. 000 stanze a fine 2009. Nh Hoteles occupa il terzo posto nelle classifiche europee di hotels d’affari. Nh Hoteles, dopo le recenti acquisizioni in Italia opera 342 alberghi con 49. 735 camere in 21 paesi di Europa, America e Africa. Attualmente Nh Hoteles ha in corso 47 progetti di nuovi hotels in costruzione, per un totale di 9. 000 nuove camere. Gli Hotel Nh si distinguono per la loro qualità tanto nel servizio come nelle strutture, con una decorazione molto curata, pensata per soddisfare tutti i gusti e uniforme, in modo che la clientela si senta a proprio agio. In tutti gli alberghi è presente la più avanzata tecnologia per facilitare sia il lavoro che l’intrattenimento. La ristorazione è un’altra delle priorità degli alberghi della catena, che propone ai suoi clienti una cucina di altissima qualità. Inoltre Nh Hoteles, e il prestigioso chef Ferran Adrià, partner della catena dal 2000, hanno lanciato nuovi concetti come ‘nhube’, spazi innovativi nel settore alberghiero che combinano ristorazione con benessere e riposo; ha lanciato inoltre ‘Fast Good’ . |
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GLI E-COMMERCE DELTICOM IN ITALIA OTTENGONO LA CERTIFICAZIONE TÜV SAFER SHOPPING |
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Www. Gommadiretto. It e www. Moto-pneumatici. It, i siti Delticom, leader europeo nell’e-commerce di pneumatici, dedicati al mondo delle coperture per auto e moto, hanno ottenuto l’importante certificazione Tüv Safer Shopping che ne attesta la facilità d’utilizzo, la sicurezza nel trattamento dei dati e la qualità nei processi messi in atto dal rivenditore online. Tüv è un ente indipendente di certificazione di qualità e ispezione presente in Italia dal 1987 e appartenente al gruppo Tüv Süd fondato nel 866 per volontà di alcuni imprenditori bavaresi che, preoccupati per le frequenti esplosioni che coinvolgevano i generatori ed i serbatoi a pressione, crearono un´Associazione di ispezione, oggi conosciuta in tutto il mondo con il nome di Tüv Süd . La struttura negli anni è cresciuta e l´internazionalizzazione del business ha contribuito allo sviluppo di sedi in 60 paesi del mondo. Tra le molte certificazioni di qualità rilasciate da Tüv, la Tüv S@fer Shopping è stata studiata in particolare per il l’e-commerce, mercato che in questi ultimi anni ha vissuto uno straordinario sviluppo in ogni settore merceologico, e che quindi ha sviluppato la necessità di certificati ad hoc che possano garantire per i consumatori qualità, sicurezza e trasparenza nel processo d’acquisto. Nel mese di dicembre Delticom, leader europeo nell’e-commerce di pneumatici per auto e moto, presente in 30 Paesi con 81 negoni online, ha ottenuto per gli shop italiani www. Gommadiretto. It e www. Moto-pneumatici. It, questo importante riconoscimento, che contempla in particolare tre punti chiave: idoneità all´uso / semplicità d´uso (il cliente online riesce ad orientarsi agevolmente sul sito di e-commerce? E’ semplice raggiungere l’obiettivo desiderato? E’ possibile concludere facilmente la procedura di acquisto?), sicurezza delle informazioni personali (i dati personali dei clienti online vengono protetti sufficientemente, soprattutto per quanto riguarda le informazioni di pagamento? Il cliente viene informato adeguatamente in merito al rilevamento e all’utilizzo dei suoi dati?) e processi presso il rivenditore online (l’ordine viene evaso in ottemperanza alle promesse fatte al cliente online? I partner – come i fornitori – vengono inclusi nella strategia di qualità e sicurezza?). Da oggi, quindi, i negozi online Delticom sono ancora più sicuri per tutti i consumatori italiani, che possono scegliere tra più di 100 marche e 25. 000 modelli di pneumatici, corredati da test che aiutano nella propria scelta. Con pochi clic l’ordine, facile e sicuro, è concluso. La consegna all’indirizzo desiderato è gratuita e inoltre si può scegliere di ricevere gli pneumatici presso una delle oltre 1. 200 officine di montaggio convenzionate Delticom in Italia. . |
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AXA: LA PRIMA POLIZZA RC PER VEICOLI COMMERCIALI BASATA SUL SATELLITE |
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Axa Protezione Van è la prima assicurazione Rc con Gps destinata a tutti i proprietari di veicoli commerciali fino a 7O quintali che vogliono trasformare l’assicurazione obbligatoria in un’opportunità di business. Axa Protezione Van, nella sua Formula Tecnologica, non si limita ad offrire tutte le garanzie di una polizza Rc ma, tramite il dispositivo satellitare Gps, consente di gestire al meglio l’utilizzo dei veicoli monitorandoli tramite i servizi ad hoc presenti. La polizza mette infatti a disposizione un vero e proprio assistente tecnologico che permette di verificare online dopo 48 ore dalla rilevazione gli spostamenti dei veicoli fornendo tempi di percorrenza e luogo di partenza e di arrivo. Tutte informazioni necessarie per razionalizzare il lavoro e far utilizzare in modo responsabile i mezzi, riducendo così rischi e costi. Il dispositivo satellitare è offerto in comodato d’uso gratuito dietro il pagamento dei servizi forniti, e permette anche di ricostruire con precisione la dinamica degli eventuali incidenti. Inoltre, grazie al Gps, in caso di furto risulta più semplice la localizzazione del veicolo e il suo recupero. Axa Protezione Van è disponibile anche nella Formula Tradizionale: una polizza Rc, che offre garanzie particolari di assistenza, come un veicolo commerciale sostitutivo per tre giorni in caso di guasto e furto; trasferimento del carico trasportato fino al deposito indicato dal cliente; soccorso stradale in caso di esaurimento del carburante, batteria a terra o pneumatici forati. Tutti i servizi di assistenza sono disponibili 24 ore al giorno grazie alla centrale operativa di Axa Assistance. Axa Protezione Van è una polizza conveniente perché offre la possibilità di risparmiare sul premio se la guida dei mezzi è affidata unicamente a persone con più di 30 anni, se si sottoscrivono più garanzie, o se si assicurano più veicoli. |
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