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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Aprile 2008
RIFF AWARDS 2008 PREMI AGLI “INDIPENDENTI” NELLA VII EDIZIONE DEL RIFF FILM VINCITORE DEL RIFF AWARDS 2008: THE CLASS (DI IMAR RAAG)  
 
Roma, 29 aprile 2008. - Si è conclusa la kermesse cinematografica internazionale del Riff, Roma Independent Film Festival, con una partecipazione, nei sette giorni di programmazione, di circa 20mila persone e con 80 opere in concorso – tra lungometraggi, cortometraggi e documentari – provenienti da oltre 30 Paesi. Nella serata di premiazione, presentata da Sabrina Merolla, sono stati assegnati alle opere vincitrici, I Riff Awards 2008 decisi dalla giuria composta, tra gli altri, da Andrea Osvart, Libero De Rienzo, Francesca Inaudi, Paul Zonderland, Umberto Massa, Laura Muscardin, Rudolph Gentile: Miglior Lungometraggio: The Class di Imar Raag (Estonia); Miglior Opera Prima: The Paper Prince di Marko Kostic (Serbia); Premio New Vision 2008 al film Chi nasce tondo del regista Alessandro Valori (Italia); Miglior Documentario: The Greatest Silence: Rape In The Congo di Lisa F. Jackson (Usa) Miglior Corto italiano: L’oro Rosso di Cesare Fragnelli. Menzioni speciali Corti italiani: La strana infedeltà di Livio Rositani e La Moglie di Andrea Zaccariello, per la capacità di esplorare le difficoltà dei moderni rapporti interpersonali e di coppia, con ironia, profondità ed intelligenza. Miglior Corto Straniero: Bathing di Philipp Batereau (Germania). Miglior Corto sezione “Students short”: The Simple Life di Christina Schiewe (Germania). Miglior Corto d’animazione: Standby di Jannis Walz (Germania). Miglior sceneggiatura per Lungometraggio: La Sirena di Ezio Maisto e Maria Cristina Di Meo. Miglior sceneggiatura per Cortometraggio: La Badante di Erica Liffredo. Tra i prestigiosi ospiti intervenuti durante la settimana del Festival ricordiamo: Giulia Rodano (Assessore alla Cultura della Regione Lazio), Alessandro Haber, Valeria Solarino, Alex Tossenberger, Alessandro Valori, Annette K. Olesen, Lisa F. Jackson (premiata al Sundance), Paul Zinder, Silvana Ceschi, Reto Stamm, Raúl de la Fuente, Inigo Weistmeier, Beshnik Bisha, Ifigeneia Makri, Anna Garneta, Nadia Zavarova, Marga Gutiérrez, Eva Neymann, Olga Neverko, Marko Kostic, Roman Bondarchuk, Cuca Roseta, oltre a tutti i registi delle opere in concorso. .  
   
   
MATERA, LA NOTTE DEI CORTI VIVENTI 3  
 
Matera, 29 aprile 2008 - Dopo il successo di pubblico e la grande attenzione rivolta dai media locali nelle prime due edizioni, presso il Cinema Teatro Duni martedì 29 Aprile si terrà la terza edizione de "La Notte dei Corti Viventi". Un evento che si rivolge agli autori di brevi opere audiovisive con diverse tematiche e svariati generi. La rassegna non competitiva vede la direzione artistica di Antonio Andrisani, ideatore del format, ed è organizzata e promossa da Egghia!, da sempre attenta alla creatività locale. La Notte dei Corti Viventi 3 intende dare spazio a coloro che hanno intrapreso il cammino cinematografico per valorizzarne il potenziale artistico, mirando a diventare un´importante vetrina per registi emergenti della Basilicata e dei comuni limitrofi a Matera, e al tempo stesso permette ai materani di assistere ad opere realizzate nel territorio e supportare i talenti locali. L’ingresso è di 3 euro e parte del ricavato sarà devoluto in beneficenza alla mensa “Don Giovanni Mele”. A partire dalle ore 20 promozione e degustazione dei prodotti dei partenrs. Ecco le opere in concorso : “Wasted Generation” di Francesco Masciandaro , un divertente ed autoironico ritratto di una generazione tutta Playstation e sigarette; “Il Bluff” di Andrea Cantisani , una partita a pocket la cui posta in gioco è il destino del meridione; “La danza dei coltelli” di Elena Zervopoulou, promo di un documentario che getta uno sguardo su un rituale animistico cattolico sull’isola di Flores in Indonesia; “Discarica1, Rifiuti corporali is Good? Di Dario Carmentano , (video d’arte) la dimensione biologica dei rifiuti e del nostro corpo ; “Iesce Blobbo” di Qui Matera Libera, (documentario ) Quimateralibera al convegno sul prossimo inceneritore di Matera tra disinformazione e intimidazioni ; “ ‘Na storia” di Riccardo Puntillo, videoclip della band di Bernalda Krikka Reggae ; “Grazie a Dio sono materano” di Roberto di Marzio , (videoclip musicale) istantanea al fulmicotone sulla essenza dei materani; “La fame di lavoro” di Lucrezia Argentiero e Isa Grassano ; “Immobile con le ali” di Luca Acito, un filmato che raccoglie alcune tra le 700 fotografie di architettura tratte dal concorso Immagini di Architettura nel Mondo indetto da www. Viaggidiarchitettura. It. ; “Il gobbo” di Enrico Pitzianti, una storia ricca di umanità e colpi di scena; “L’uomo Plasmon” di Antonio Plasmon, promo di un documentario ; “La città delle stelle” di Francesco Foschino; “Gioco con te” di Francesco Giase, videoclip della cantante Rosapaeda; “L’ascensore” di Antonio Andrisani, la puntata zero (vale a dire di prova) per una trasmissione televisiva. .  
   
   
“IL LETTORE MULTICANALE: DISTRIBUIRE LIBRI NEL XXI SECOLO” COME E A CHI? UNA FOTOGRAFIA DI ACNIELSEN SARÀ PRESENTATA VENERDÌ, 9 MAGGIO, A TORINO AL CONVEGNO AIE- FIERA DEL LIBRO.  
 
 Milano, 29 aprile 2008 - Siamo di fronte a una vera e propria “rivoluzione” nella distribuzione dei libri: in questi anni è profondamente cambiato il modo di fare gli acquisti, di scegliere i negozi. Accanto ai centri storici si sono affermati come luoghi del consumo i centri commerciali e tutti quei luoghi – dagli aeroporti alle stazioni ferroviarie – che sono diventati i nuovi spazi del consumo. Oltre naturalmente agli acquisti fatti attraverso Internet. Pensare che questi comportamenti riguardino solo i prodotti largo consumo e non anche il libro, i negozi alimentari e di cura del corpo e non le librerie, le aziende alimentari e non anche le case editrici è illusorio. Capire come cambiano i clienti e i lettori – e con quale velocità – è fondamentale per tutti gli anelli che compongono la filiera distributiva del libro. Se il lettore è uno solo il cliente è multicanale. È una persona che sceglie, nella sua vita di lettore, di comprare al banco libri della grande distribuzione, ma anche su Internet, nel grande multistore o nella piccola libreria specializzata. Per questo l’Associazione Italiana Editori (Aie) ha chiesto ad Acnielsen di analizzare questi nuovi comportamenti di acquisto e di presentare i dati di questa ricerca in un convegno, organizzato in collaborazione con la Fiera del Libro di Torino, dal titolo “Il lettore multicanale: distribuire libri nel Xxi secolo”, in programma venerdì 9 maggio nella Sala Blu della Fiera del Libro dalle 10 alle 13. 30. Cifre e risultati della ricerca verranno discussi dai responsabili delle principali catene del retail italiano – di catena e “indipendente” -, distributori, editori, librerie on line, che avranno anche modo di illustrare e confrontare le scelte fatte in questi anni per intercettare questo “nuovo” consumatore con quanto emerge dai numeri e dai risultati della ricerca. Alcuni numeri per cominciare - Alcuni format commerciali mostrano rilevanti opportunità di convergenza nei comportamenti d’acquisto tra “prodotti culturali” diversi. Tra gli acquirenti di libri il 22% dichiara infatti di farlo nei multistore ma di comprare anche musica registrata (7%) e cinema (4%). Nei nuovi format di punti vendita che si aprono nei centri commerciali il 19% dichiara di preferirli per comprare libri, il 26% per la musica e il 15% per il cinema registrato. È con questo cliente multicanale ma anche multiprodotto (culturale) che dovranno sapersi misurare tutti gli operatori della filiera, perché sarà nella sfida di acquisire e “fare manutenzione” su un cliente così faticosamente conquistato che si giocheranno parte dell’andamento dei consumi culturali del nostro Paese. .  
   
   
LO SPECCHIO DI BORGES DI E CON MASSIMILIANO FINAZZER FLORY  
 
 Torino, 29 aprile 2008 - In occasione della messa in scena alla Xxi Fiera Internazionale del Libro di Torino lo spettacolo si declina a partire dal tema della Fiera, la bellezza. Premette, infatti, Massimiliano Finazzer Flory: “Borges ci insegna che noi sentiamo la bellezza prima ancora di pensare al suo significato. Perché la bellezza ha sempre un senso. Anche se non lo afferriamo con la ragione lo cogliamo con l´immaginazione. E in questo spettacolo Borges affronta la bellezza quando afferma la verità, una verità detta non sui fatti ma sui sogni. E quest´ultimi non sono altro che immagini raccontate, dunque: parole. Magiche e misteriose”. La scenografia interagisce attraverso i temi emblematici dello spettacolo: l’immagine del tempo e dello spazio attraverso il libro come strumento stupefacente. Ci saranno, infatti, mille libri a circondare i protagonisti in scena e a costruire effetti di senso. Tra i testi che verranno messi in scena da Massimiliano Finazzer Flory: l’Aleph, Funes, Ragnarök, la Parabola del Palazzo e Los Justos (I Giusti) e alcune delle poesie più significative del pensiero di Borges. Con le musiche di Astor Piazzolla eseguite dal Quintetto Neofonia Ensemble, diretto da Gianni Mola, composto da: fisarmonica, violino, pianoforte, vibrafono, contrabbasso, conosciuto per i suoi arrangiamenti di tango sinfonico non soltanto in Italia. “Lo Specchio di Borges” di e con Massimiliano Finazzer Flory è un progetto non solo teatrale che ha al centro l’incontro tra letteratura e musica, mediate da paradossi filosofici. Un evento dedicato ai libri, all’amore per i libri, alla passione per la parola, al tempo eroica ed erotica. Uno spettacolo che è un grande omaggio all’emblema della letteratura del Novecento: Jorge Luis Borges. La nostra cultura appare povera di ironia. E di autoironia. Borges ci insegna perché. Perché stiamo impoverendo la memoria e l´immaginazione anche attraverso l´omologazione del linguaggio. Questo spettacolo ci offre una riflessione, con una soluzione: tornare a leggere. E rileggere. Perché gli eroi inconsapevoli del nostro tempo sono i lettori. Quelli che credono ancora al potere dei libri. Lo Specchio Di Borges di e con Massimiliano Finazzer Flory da un’antologia di testi di Jorge Luis Borges musiche di Astor Piazzolla eseguite da Quintetto Neofonia Ensemble fisarmonica, Pietro Bentivenga; violino, Arturo Sica; pianoforte, Gianni Mola; vibrafono, Raffaele Ceraudo; contrabbasso, Camillo Chianese Giovedì 8 maggio alle ore 20. 00 in sala Azzurra, Lingotto Fiere si terrà lo spettacolo teatrale . .  
   
   
TORINO, NEROSUBIANCO. FOCUS SU EDITORIA E LETTORI IN PIEMONTE: ANTEPRIMA MARTEDÌ 29 APRILE CIRCOLO DEI LETTORI  
 
Torino, 29 aprile 2008 - Nerosubianco è nato come un progetto ambizioso, come avrebbe detto Giulio Einaudi “fatto con gusto, più per vocazione che per incarico”. Il gusto, la vocazione di questa pubblicazione è il senso stesso dell’editoria, intesa - per usare ancora le parole di Einaudi - come “conoscenza degli uomini”: comprendere e indagare l’universo che ruota intorno all’editoria, partendo da coloro che i libri li partoriscono, progettandoli e realizzandoli e arrivando a coloro che i libri li vivono, leggendoli. Due mondi apparentemente lontani, attraversati in realtà da un unico fil rouge che li unisce inesorabilmente: il territorio torinese e piemontese, terreno fertile che ha permesso lo sviluppo di un’importante e radicata realtà industriale editoriale e al contempo la presenza di un attento pubblico di lettori. Considerando la dinamicità del settore editoriale che si attesta su circa 3mila imprese a livello regionale e vista l’importanza che queste aziende rappresentano per il tessuto economico e culturale della nostra regione, Unioncamere Piemonte e Biella Intraprendere - in occasione della Fiera internazionale del libro 2008 - hanno reputato fondamentale sviluppare la conoscenza di questo mondo, con l’obiettivo di confermarne l’utilità per i vari policy maker pubblici e privati. Non ultimi, tra questi, proprio le case editrici e i lettori, ovvero coloro che di libri si nutrono. Unioncamere Piemonte e Biella Intraprendere hanno organizzato un momento di confronto tra gli editori, un´Anteprima di Nerosubianco. Focus su editoria e lettori in Piemonte che si terrà: Martedì 29 Aprile 2008, h. 12, Circolo dei Lettori, Palazzo Granieri della Roccia, Via Bogino 9, Torino. Unioncamere Piemonte, Camera di commercio di Torino e Unioncamere italiana saranno presenti alla Fiera Internazionale del Libro all’interno di uno stand condiviso nel Padiglione 3, dove sarà in distribuzione, oltre all’ampia e diversificata produzione editoriale degli enti camerali, anche Nerosubianco. . .  
   
   
PARMADANZA 2008: IL BALLETTO KIROV DEL TEATRO MARIINSKIJ DI SAN PIETROBURGO  
 
Parma, 29 aprile 2008 - Grandi compagnie, maestri della coreografia, titoli di grande suggestione e due prime nazionali caratterizzano il cartellone di Parmadanza 2008, in debutto al Teatro Regio di Parma. Dal 3 al 30 maggio 2008 sul palcoscenico del Teatro Regio di Parma cinque titoli per ben tredici rappresentazioni, accompagnate da un ricco calendario di attività collaterali. L’onore del debutto spetta alla compagnia classica che meglio rappresenta nel mondo la più pura tradizione tardo-romantica e che si esibisce a Parma per la prima volta: il Balletto Kirov del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo (3, 4 maggio). La splendida compagnia russa, fiorita sotto l’egida degli zar nella seconda metà dell’800 grazie al maître de ballet francese Marius Petipa, conserva devotamente e mantiene vivo il sontuoso repertorio di tradizione imperiale. Gemma dell’epoca il classico dei classici: Il lago dei cigni, su musica di Pëtr Ili’č Čajkovskij eseguita dall’Orchestra del Teatro Regio di Parma - che sarà successivamente in tournée con questo spettacolo a Modena e Ferrara. La compagnia pietroburghese porta in scena la redazione sovietica del balletto di Konstantin Serge’ev, la più fedele all’originale di Petipa e Ivanov del 1895 protagonisti Alina Somova (3), Julija Bol’šakova (4 ore 15. 30), Anastasija Kolegova (4 ore 20. 00), Leonid Sarafanov (3), Vladimir Škljarov (4 ore 15. 30), Danila Korsuntsev (4 ore 20. 00). Uscita dal vivaio dell’Accademia Vaganova di San Pietroburgo e stella per anni del Balletto Kirov del Teatro Mariinskij, oggi diva assoluta del balletto Bol’šoj di Mosca nonché étoile internazionale, la divina Svetlana Zakharova torna al Teatro Regio di Parma, dopo il trionfo di due edizioni fa, con un nuovo, entusiasmante Galà. “Svetlana Zakharova & Friends” (9, 10 maggio) vedrà la ballerina russa esibirsi in nuovi pas de deux e assoli, accompagnata dai migliori ballerini dell’ultima generazione del Balletto del Bol’šoj: Nina Kaptsova, Nelli Kobachidze, Denis Matvienko, Andrej Merkur’ev, Anna Nikulina, Artem Špilevskij, Andrej Uvarov, Ivan Vasil’ev. In programma, oltre a brani creati appositamente per Svetlana Zakharova, un florilegio di pas de deux che ripercorrono la grande tradizione del glorioso Teatro del Bol’šoj, dai fasti imperiali tardo-romantici, alla brillante vigoria dell’epoca sovietica, fino alla rinascita dei giorni attuali. Indicato dalla grande stampa internazionale come la migliore compagnia di danza contemporanea cinese, sull’onda dei grandi successi nelle innumerevoli tournée, arriva in prima nazionale a Parmadanza il Cloud Gate Dance Theatre di Taiwan (14, 15, 16, 17 maggio). L’ensemble, fondato nel 1973 dal coreografo Lin Hwai-min, si compone di ventiquattro ballerini formati alla discipline orientali del Tai Chi Tao Yin, della meditazione, delle arti marziali, ai movimenti dell’opera cinese e alla calligrafia, ma anche alla danza moderna e alla danza classica occidentali. In Moon Water, spettacolo di sorprendente fascino, oriente e occidente dialogano poeticamente tra loro in una raffinata cornice scenica nella quale il palcoscenico sarà uno specchio d’acqua sul quale danzeranno i corpi dei ballerini accompagnati dalle note delle Suites per violoncello di Bach. Carolyn Carlson ha lasciato un’impronta indelebile nella danza come danzatrice, coreografa, direttrice artistica. Oggi, in veste di direttrice del Centre Choréographique National de Roubaix Nord-pas de Calais, l’artista firma una nuova, attesissima creazione intitolata Eau, a Parmadanza in prima nazionale (22, 23 maggio). Nel segno delle collaborazioni eccellenti, Eau è cofirmata dal giovane e talentuoso musicista Joby Talbot e dal creatore di immagini Alain Fleischer. In scena dodici ballerini che con i Solisti del Teatro Regio di Parma, esploreranno cinque stati del più fuggevole tra gli elementi naturali: l’acqua. In un unico, affascinante programma, il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala e la sua étoile Roberto Bolle - accanto all’artista ospite Polina Semionova, prima ballerina della Staatsoper Unter den Linden di Berlino - si esibiranno in una Serata Petit (29, 30 maggio) con musiche eseguite dall’Orchestra del Teatro Regio di Parma diretta da David Garforth. Acclamato sui palcoscenici di tutto il mondo per le sue creazioni dallo spirito squisitamente francese, Roland Petit regala alla compagnia scaligera un trittico di immortali capolavori, a cominciare da quella Carmen su musica di Bizet che nel 1949 affermò internazionalmente il nome del giovane corografo e quello della moglie Zizi Jeanmaire. Capostipite del balletto esistenzialista, Le Jeune homme et la Mort, nato da un’idea di Jean Cocteau, accompagnato dalla passacaglia di Bach, illuminò le scene di un’irripetibile stagione artistica francese. Prende spunto dalla drammatica pièce teatrale di Alphonse Daudet il balletto L’arlésienne, creato da Petit nel 1974 sull’omonima partitura di Bizet, a Parma in un nuovo allestimento. Grande attesa per il debutto di Bolle nell’Arlesienne e in Carmen. Con Parmadanza 2008 torna “La danza dietro le quinte”, il fortunato ciclo di appuntamenti collaterali al festival a cura di Valentina Bonelli. Pensato per gli allievi delle scuole di danza e per il pubblico dei tanti appassionati, il calendario si compone quest’anno di incontri con i coreografi e i ballerini ospiti del festival e di “classi” aperte al pubblico delle compagnie in cartellone. Novità dell’edizione 2008 un ciclo di masterclass dedicate agli allievi di livello avanzato delle scuole di danza, tenute dai maîtres de ballet di tre delle compagnie ospiti. Attesissimo l’appuntamento con il Balletto Kirov del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, che offre al pubblico la possibilità di assistere alla “classe” dei ballerini, in programma venerdì 2 maggio alle ore 14. 00. Un’occasione imperdibile per ammirare negli esercizi alla sbarra e al centro gli splendidi ballerini della compagnia, sotto la guida dei loro impareggiabili maîtres de ballet. In occasione del Galà di balletto “Svetlana Zakharova & Friends”, giovedì 8 maggio, ore 17. 00, nel Ridotto del Teatro Regio, l’étoile russa sarà protagonista di un incontro che svelerà gli ultimi successi della sua carriera internazionale, dal Bol’šoj alla Scala, alla recente elezione nel Parlamento russo. Parteciperanno all’incontro anche alcuni dei ballerini del Bol´šoj interpreti dello spettacolo. Signora della danza contemporanea, l’affascinante Carolyn Carlson presenterà al pubblico la sua nuova creazione, eau, in scena a Parma in prima nazionale, nell’incontro di martedì 20 maggio alle ore 18. 00 nella sala del Foyer del Teatro Regio. Per scoprire il metodo di lavoro della compagnia di Carolyn Carlson, sarà possibile assistere alla classe aperta in programma mercoledì 21 maggio, alle ore 14. 00. Grandi appuntamenti anche in occasione dello spettacolo di chiusura del festival, l’anteprima nazionale della Serata Petit, con il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala. Mercoledì 28 maggio alle ore 19. 00 nel Ridotto del Teatro Regio sarà lo stesso Roland Petit, insieme alla direttrice della compagnia Elisabetta Terabust, a presentare lo spettacolo; a seguire, alle ore 19. 00, in palcoscenico, si potrà assistere alla classe del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala. Occasione unica offerta quest’anno dal Teatro Regio di Parma agli allievi delle scuole di danza di livello avanzato sarà un ciclo di tre prestigiose masterclass. Un tuffo nel più autentico “metodo Vaganova” sarà offerto dalla classe tenuta dai maîtres de ballet del Balletto Kirov del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, con accompagnamento al pianoforte, in programma venerdì 2 maggio alle ore 15. 00. Carolyn Carlson supervisionerà la masterclass tenuta da Isida Micani, storica interprete della compagnia, martedì 20 maggio dalle ore 15. 00 alle ore 18. 00; la masterclass comprenderà la classe e un atelier di improvvisazione con accompagnamento musicale dal vivo. Un maître de ballet del Corpo di ballo del Teatro alla Scala terrà la “classe” per gli allievi in programma venerdì 30 maggio alle ore 16. 00. .  
   
   
MUSEO NAZIONALE DEGLI STRUMENTI MUSICALI: PAOLA ROMANO “QUARTA FASE – EMOZIONI PLASTICHE” ROMA, 7 MAGGIO 2008  
 
 Roma, 29 aprile 2008 - Paola Romano inaugura il 7 maggio alle 18,30, presso il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma, la personale “Quarta fase: emozioni plastiche”. In mostra quaranta opere tra pittura e scultura, che ricostruiscono il percorso più recente dell’artista. Particolare il Catalogo, con l’introduzione del grande Gillo Dorfles. La personale è a cura dal prof. Elio Rumma, e presentata dal prof. Andrea Romoli Barberini, ed è stata realizzata in collaborazione con Imprinting di Ornella Matassoli. Dopo la partecipazione alla collettiva del Museo Nazionale di Castel Sant’angelo, “Sconfinamenti: dalla buona pittura alla video art”, per la quale Paola Romano è stata selezionata al fianco di artisti come Guttuso, Gentilizi, Capogrossi, Alviti e Mafai, l’artista torna ad esporre le sue emozioni in una mostra personale. Il prestigioso istituto di Piazza Santa Croce in Gerusalemme apre per la seconda volta le sue porte all’arte della Romano, ed accoglie nei suoi spazi le quaranta opere di ultima produzione. La mostra presenta l’artista sotto una luce nuova: è infatti la celebrazione della sua arte “informale”, che non rappresenta ma comunica, e del suo obiettivo dichiarato: il movimento. Una produzione ispirata quella dell’ultima Romano, in cui trionfa la fusione di colore e materia che nella ricerca espressiva dà vita a creazioni di eccezionale impatto emotivo. L’artista esplora tutte le possibilità degli smalti, ai quali mescola sabbia e metalli, e dei materiali cosiddetti “poveri” in una sintesi perfettamente riuscita di matericità ed espressionismo astratto. I quadri di Paola Romano sono tridimensionali, quasi che la semplice pittura non riesca più a contenere l’urgenza dell’ espansione verso forme che si concretizzano in uno spazio “altro” molto vicino alla scultura o semplicemente alle stratificazioni dei materiali alternativi di cui sono composte le opere. Un vernissage, quello del 7 maggio, che sigilla il passaggio da esposizione ad evento: allestimenti di ultimo design, ospiti illustri del mondo istituzionale, della politica e dello spettacolo, graffi su vinile, videoproiezioni e montaggi sulle performance. Arte che veicola arte. Un connubio tra l’arte visiva in movimento, tipica ad esempio del mezzo cinematografico, e quella che nasce dal movimento ma che apparentemente resta immobile, pittura. L´incontro tra universi diversi è già avvenuto in passato per l´artista, che nel 2006 ha dipinto alcune tele per il set del film di Pupi Avati "La cena per farli conoscere". L’esposizione resta aperta al pubblico fino al 14 maggio. Il percorso dell’artista si svilupperà poi da Roma fino a Napoli, dove approderà il 20 giugno presso i suggestivi spazi di Castel dell’Ovo, dove resterà per un mese. Cenni Biografici Pittrice e scultrice, Paola Romano si forma a Roma, dove vive e lavora. Dopo gli studi al Rufa , Accademia di Belle Arti di Roma, negli anni 90 segue una propria ricerca sulla figurazione gestuale. Conclusa da diversi anni la stagione di ricerca figurativa, l’artista attraversa un periodo strettamente aniconico per approdare, intorno al 2000, ad una pittura di matrice informale dominata dall’utilizzo della materia, che si lascia maneggiare fino a fondersi, offrendo sensazioni tattili quasti tridimensionali. La tela è quindi il campo in cui si consuma l’incontro-scontro tra la materia, il bianco e il nero, il rosso e l’oro. E’ il teatro di un contrasto. Nelle opere della Romano ogni elemento nasce da una sorta di processo di sedimentazione del pigmento e degli altri materiali utilizzati. Paola Romano espone in numerose collettive con un grande consenso di pubblico e critica. A partire dal 2004, con una serie di mostre personali, si afferma in maniera prorompente nel panorama artistico italiano ed internazionale. Oggi le sue opere sono presenti in alcune più importanti collezioni pubbliche e private (alcune tra le sue opere sono esposte stabilmente presso la Fondazione Magna Carta) e sono sempre più richieste da istituzioni museali europee ed internazionali. Negli ultimi anni Paola Romano ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Tra cui il Premio Internazionale Arcaista (Tarquinia 2007), Approdi d’Autore (Ischia 2007). Hanno scritto e scrivono di lei alcuni tra i più illustri critici d’arte come i professori Vittorio Sgarbi, Andrea Romoli Barberini, Duccio Trombadori, Giuseppe Di Giacomo, Elio Rumma, Lino Tardia, Alfio Mongelli, Francesco Perfetti, Victor Zaslasky, Miriam Castelnuovo, Mehran Zelli. .  
   
   
LA PRATICA MUSICALE IN ITALIA: UNA RISORSA IGNORATA  
 
Milano, 29 aprile 2008 - Da molti anni a questa parte, il settore dello strumento musicale attende la giusta attenzione da parte dei rappresentanti del mondo politico. Depositario di un immenso patrimonio culturale, capace di contribuire in maniera determinante alla soluzione di problemi di scottante attualità, questo settore è costretto oggi ad operare in un contesto culturale sfavorevole. Manca da parte delle istituzioni il riconoscimento del ruolo formativo e culturale della pratica musicale. All’indomani della tornata elettorale che ha ridisegnato gli equilibri politici, il mondo degli strumenti e delle edizioni musicali intende far sentire la propria voce perché, indipendentemente dal colore della politica, è tempo che si prenda atto delle potenzialità che il settore è in grado di offrire al paese sul piano della crescita economica, sociale e culturale. “Il nostro settore”, precisa Antonio Monzino jr, presidente di Dismamusica, l’Associazione che raccoglie produttori e distributori di strumenti ed edizioni musicali di tutta Italia, “soffre di un male che ha un solo nome: mancata percezione del valore intrinseco del fare musica. Fare musica educa l’intera popolazione alla convivenza civile nel rispetto delle regole, crea l’ambiente favorevole nella scuola migliorando l’apprendimento generale e combattendo l’abbandono scolastico, previene forme di violenza, di bullismo e devianza sociale giovanile, ha grande efficacia nella prevenzione e terapia di patologie in ambito comportamentale e neurologico. Il disinteresse da parte del mondo politico ed economico, delle istituzioni e dei media dimostra una mancata conoscenza della materia e la relativa assente consapevolezza che la pratica musicale utilizzata nella sua funzione preventiva, potrebbe contribuire notevolmente alla diminuzione dei costi sociali che la Comunità deve sostenere per far fronte a quei problemi ormai conclamati. Fin dalla sua costituzione, oltre 25 anni fa, Dismamusica si è sempre battuta per portare nel “Paese della Musica” i valori del “fare musica”. L’italia, patria di grandi musicisti, dell’inventore del pianoforte (Bartolomeo Cristofori), e centro mondiale della più pregiata produzione liutaria (Stradivari e Amati), attribuisce alla musica unicamente il valore di spettacolo su cui le Istituzioni e la società civile investono rilevanti risorse, tralasciando uno degli aspetti più importanti ossia quello della alfabetizzazione e della pratica musicale. Dismamusica, grazie anche ad un’attività svolta in ambito internazionale, è portatrice di una conoscenza approfondita sui benefici che la pratica musicale porta a coloro che, conoscendo e praticando l’arte della musica, anche in ambito amatoriale, migliorano in modo significativo la qualità della propria vita. I benefici per coloro che studiano musica dall’età prescolare si evidenziano durante tutto l’arco della vita in qualunque attività o professione il soggetto intraprenda. Tali ipotesi sono suffragate da dati raccolti da università e centri di ricerca in tutto il mondo: “I dati che abbiamo raccolto e diffuso a più riprese”, sottolinea Antonio Monzino, “sono evidentissimi. Eppure, in Italia, nonostante il nostro glorioso passato musicale, non siamo ancora arrivati neppure al punto di riconoscere nello strumento musicale un prodotto culturale”. Siamo arrivati al paradosso che è la sempre maggiore presenza nella scuola di bambini di varie etnie a far sì che la pratica e lo studio del linguaggio musicali vengano ritenuti come il più importante strumento di integrazione culturale dalle autorità scolastiche. È necessario che il Governo riconosca il valore fondamentale formativo della musica impegnandosi ad introdurre nel sistema scolastico i programmi di apprendimento della musica e sostenga, attraverso un bonus fiscale, l’acquisto di uno strumento musicale inteso come sussidio didattico esattamente come lo sono i testi scolastici. Questa politica è ormai presente nella maggior parte degli Stati che investono sulla formazione della persona, e come ben sappiamo l’Italia ha un’enorme necessità di investire in questa area per riallineare il nostro Paese agli indici di valutazione nel contesto dell’economia globale. Chiediamo al nuovo Governo, per la ragioni sopraddette, di delineare una nuova politica che riconosca il valore formativo e culturale del fare musica, creando altresì le premesse per una crescita del settore basata sui ritorni positivi in chiave sociale e di considerare la nostra Associazione un interlocutore istituzionale nella definizione dei piani di intervento per il progresso e lo sviluppo del Paese. .  
   
   
“ DOMENICHE INSIEME A SAVONA”  
 
 Savona, 29 aprile 2009 - “L’educazione musicale oggi ha un ruolo chiave”, dice il dott. Sergio Franzosi, , manager della Divisione Scuole di Yamaha Musica Italia, “Mai come in questi anni è necessario dare spazio alla crescita culturale e intellettiva delle giovani generazioni. L’educazione musicale può contribuire ad avvicinare i giovani e i meno giovani a un progetto di crescita culturale, è lo strumento reale per una integrazione sociale concreta, consente lo sviluppo anche di progetti di recupero sociale di frange di giovani in difficoltà, come abbiamo visto concretamente anche tramite alcune nostre iniziative formative. Proprio per questo siamo lieti di partecipare sul territorio nazionale, con le nostre scuole affiliate , a diverse iniziative organizzate anche da Comuni, Regioni”. Attualmente, le scuole di musica Yamaha accolgono circa 600. 000 allievi che studiano sotto la guida di 20,000 insegnanti in 6000 sedi diverse. Più di cinque milioni di allievi si sono diplomati, nel corso degli anni, nelle scuole di musica Yamaha. In Liguria vi sono scuole Yamaha Musica a Bolzaneto, a Genova , a Taggia e a Savona. Di recente , in particolare , la scuola di musica Yamaha di Savona partecipa ad una serie di manifestazioni dedicate ai bambini, organizzate dal comune di Savona e denominate “Domeniche Insieme A Savona”. “Sia il 20 aprile e il 4 maggio”, dice Liana Saviozzi, insegnante della scuola di musica Yamaha di Savona , “siamo presenti alla manifestazione organizzata dal Comune di Savona, con un nostro gazebo/stand dalle 15 alle 19. 00 , con tastiere musicali , una sorta di piccolo laboratorio musicale all’aperto, gratuito per i bambini di età compresa tra i 3 e i 10 anni e organizziamo anche uno spettacolo con i nostri allievi. Il 20 aprile si sono esibiti i bambini che frequentano i corsi Jmc sia presso la nostra sede che quelli dei corsi attivati presso la scuola dell’infanzia di via Moizo e il nostro Gruppo Rock Loudness, formato da cinque ragazzi (batteria, basso , tastiera, chitarra, cantante). Abbiamo effettuato delle lezioni dimostrative e questo spettacolo musicale. Mentre il 4 maggio, sempre in Piazza Sisto Iv , dalle ore 15:00 alle ore 19. 00 ci saranno lezioni gratuite dimostrative dei corsi Yamaha per le famiglie ed i bambini che visiteranno il nostro gazebo ; nel pomeriggio alle ore 15. 00 ci sarà una esibizione di allievi dei corsi di tastiere; alle ore 18. 30 è previsto un Ensemble di tastiere e chitarre degli allievi dei corsi. Per fare crescere le capacità creative di ogni individuo, è importante aiutarlo a sviluppare l’abilità di esprimersi in libertà. Il metodo di educazione musicale Yamaha consente di acquisire e rafforzare la sensibilità e l’immaginazione, che sono sorgenti di creatività”. In occasione della manifestazione Domeniche Insieme A Savona il centro di Savona diventa una grande isola pedonale, popolata da tante cose da vedere e da fare: piazze e vie sono il luogo per giocare, fare sport, andare in bici o semplicemente passeggiare tra spettacoli, laboratori, mercati, musica, teatro e danza. Una parte della città è pertanto chiusa al traffico, ma aperta ai bambini. Le aree interessate sono denominate “Gioca lo sport”, in piazza Mameli; “La strada in festa”, in via Paleocapa e “Bimbi in piazza”, in Piazza Sisto Iv. Proprio nell’ambito di quest’ultima area, la scuola Yamaha ha , per due domeniche, una sua postazione, come sopracitato. Durante le lezioni dimostrative i bambini hanno un contatto diretto con il materiale didattico e con i contenuti del metodo musicale Yamaha dedicato all’infanzia e, guidati dall’insegnante Liana Saviozzi, possono cantare, muoversi a tempo di musica e avere il primo contatto con lo strumento a tastiera. I genitori, al tempo stesso, hanno la possibilità di verificare direttamente la reazione dei propri piccoli e l’entusiasmo con cui gli stessi rispondono agli stimoli musicali che vengono loro proposti. La scuola Yamaha di Savona, specializzata nel metodo Yamaha per l’infanzia, ha avviato da alcuni anni la sua attività e dispone di due sedi, rispettivamente in via Cavour 13r, nel centro di Savona e in via Istria 5r. Http://www. Musicayamahasavona. It .  
   
   
TOSCANA: PRESENTATA L’EDIZIONE 2008 DI “AMICO MUSEO” 228 PROPOSTE PER INCONTRI RAVVICINATI CON I MUSEI  
 
Firenze, 29 aprile 2008 - Sul trampolino di lancio l’edizione 2008 di “Amico Museo”, il pacchetto di iniziative che anche quest’anno la Regione Toscana ha promosso e coordinato offrendo a cittadini e turisti il modo di trascorrere quindici giorni – dal 3 al 18 maggio – alla scoperta di percorsi e personaggi su un territorio davvero ricco di suggestioni. Il programma completo - illustrato dall’assessore alla cultura e al commercio, Paolo Cocchi – può essere scaricato dal web (www. Regione. Toscana. It/cultura nella sezione “Opportunità”). Sono 196 (con un totale di 228 proposte) i musei che partecipano (40 in più rispetto all’edizione dello scorso anno) a cui si aggiungono numerose “Botteghe Storiche” con ulteriori 24 proposte dedicate ai prodotti tipici, alimentari e artigianali, del territorio. I musei partecipanti sono distribuiti in 101 Comuni e il 17 maggio, in occasione della “Notte dei Musei” che si svolge in tutta Europa, le strutture museali toscane che saranno aperte gratuitamente in orario serale e notturno saranno 65. «Per quindici giorni i nostri musei – scrive l’assessore Paolo Cocchi nella brochure di presentazione – propongono in modo straordinario ciò che in realtà fanno tutti i giorni per studiare, conservare, valorizzare il nostro patrimonio. Il programma è in grado di soddisfare ogni interesse». Le 228 proposte sono infatti ripartite in otto sezioni, oltre che fra i dieci territori provinciali. Davvero ampio lo spettro delle suggestioni per queste particolari “Visite di Primavera”. Solo alcuni esempi: nel Museo Civico di Barga (Lucca) si potranno leggere i messaggi incisi dai prigionieri sulle pareti dell’antico carcere nel Palazzo Pretorio; a Rio dell’Elba si camminerà verso i resti di un antico villaggio distrutto dai pirati nel 1500; al Museo della Scrittura di San Miniato ragazzi e genitori si sfideranno nella soluzione di giochi storici e logico matematici; al Museo dei Malaspina di Mulazzo saranno esposte antiche carte geografiche sul continente americano; al Museo del ricamo di Casalguidi mostra sul “punto casale”. E ancora: tre attori, al Museo della Scienza di Firenze, interpreteranno i personaggi del “Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo” discutendo su Aristotele e Copernico; ragazzi e genitori potranno giocare con una caccia al tesoro davvero speciale fra le vetrate del “San Martino” di Lucca; un’altra caccia al tesoro sarà possibile in un’area archeologica di Scarlino. Assai meno allegro quanto accadrà al Museo della Deportazione, a Figline di Prato: saranno descritte le procedure di schedatura e “contabilità” applicate dalle Ss per eliminare i deportati nei lager nazisti. L’irrazionalità della guerra è al centro del racconto su un clamoroso caso di censura giornalistica, accaduto fra il 1914 e il 1915, a un giornale satirico francese: la storia sarà ricordata al Museo della satira di Forte dei Marmi. Chiunque potrà improvvisarsi detective in due musei fiorentini sull’Arno (il Siviero e l’Horne) con un gioco a premi che farà interrogare oggetti e opere d’arte con lo scopo di risolvere enigmi raccolti in un misterioso taccuino. Non mancano infiorate (Greve in Chianti), esposizioni di antichi calcolatori fra cui uno risalente al Vi secolo avanti Cristo (Arezzo), visite in miniera (Abbadia San Salvatore), escursioni alle sorgenti di fiumi (il Fiora, con una galleria di 600 metri), visite guidate per ipovedenti e non vedenti (Orto Botanico Università di Siena), storie suggestive come quella della “Ragazza di Porciglia”: una giovane rinvenuta, sul territorio di Colle Val d’Elsa, in una tomba del Vi secolo avanti Cristo e di cui è stato ricostruito il volto. Intenso e di grande suggestione il contributo dei 65 musei aperti nella notte del 17 maggio: a San Leonino di Rignano sull’Arno sarà festeggiato il millesimo compleanno della pieve; a Castelvecchio Pascoli letture poetiche sotto le stelle. E a Monterchi, accanto alla Madonna del Parto, un gruppo di attori leggerà brani sul capolavoro di Piero scritti dai più famosi critici d’arte. .