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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 03 Giugno 2008 |
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LIFEWATCH SVILUPPA INFRASTRUTTURA PER I DATI SULLA BIODIVERSITÀ |
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Il progetto Lifewatch che è stato recentemente avviato si pone l´obiettivo ambizioso di sviluppare un´infrastruttura pan-europea per la ricerca sulla biodiversità. L´infrastruttura permetterà lo scambio e il collegamento dei dati riguardanti la biodiversità, lo sviluppo di strumenti di analisi telematici e la creazione di laboratori virtuali negli Stati membri dell´Ue. Fondamentalmente, i partner del progetto sperano che il loro tentativo potrà contribuire a una migliore gestione dell´ambiente e a frenare la perdita di biodiversità. Finora, la condivisione dei dati sulla biodiversità tra i paesi, le organizzazioni e le discipline era frammentata, causando grandi lacune, sia spaziali che temporali, nella copertura dei dati. Questo impedisce sviluppi analitici e di modellamento su larga scala che invece potrebbero beneficiare di queste risorse. Il Centro mondiale per l´informazione sulla biodiversità (Gbif) ha cercato di colmare queste lacune. Si tratta di una rete internazionale di paesi creata per rendere i dati sulla biodiversità accessibili via Internet. Tuttavia, nonostante la struttura abbia fatto grandi progressi nel rendere i dati accessibili al pubblico, è stata costretta a dipendere dai servizi dei data provider. Secondo i partner di Lifewatch, l´unica possibile soluzione per ovviare a questi inconvenienti è un´azione comune mirata. Insieme, vogliono costruire e rendere operative le strutture, l´hardware e il software e le necessarie strutture di amministrazione per creare un´infrastruttura per la ricerca sulla biodiversità. L´infrastruttura comprenderà reti per la produzione e l´elaborazione di dati, strutture per l´integrazione e l´interoperabilità dei dati, e laboratori virtuali e strumenti per la creazione di modelli. È anche previsto un Centro servizi per gli utenti per promuovere le opportunità di ricerca. Si prevede che la nuova infrastruttura creerà nuovi campi di ricerca e nuovi servizi fornendo accesso ad un grande data set riguardanti diversi livelli della biodiversità (genetica, popolazione, specie e ecosistema), insieme a strumenti analitici e di creazione di modelli. Pur trattandosi di un progetto ambizioso e costoso, i partner del progetto sono convinti che esso capita in un momento opportuno e sarà valido nel tempo. Infine, ritengono che il programma soddisferà sia gli interessi economici della società che quelli riguardanti la qualità della vita. Più nello specifico, Lifewatch (che avrà una durata di 15-20 anni) contribuirà a una migliore conservazione e gestione della natura, oltre che allo sviluppo della pianificazione dell´uso del territorio, della valutazione ambientale e del monitoraggio ambientale. Partecipano a questa iniziativa dirigenti e rappresentanti di 8 reti scientifiche nel campo della biodiversità, 18 governi nazionali e partner stranieri, contatti e università. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Lifewatch. Eu . |
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MANTOVA, MISSIONE LOMBARDA IN CINA |
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In viaggio a Pechino per promuovere il settore agroalimentare lombardo. Il presidente della Camera di Commercio di Mantova e vice presidente di Unioncamere Lombardia, Ercole Montanari, guida la missione per far conoscere i prodotti del territorio. La delegazione lombarda resterà in Cina per una settimana incontrando partners economici e le istituzioni del Paese. Si tratta di una tappa del progetto “Crossroads”, promosso da Unioncamere Lombardia con le 12 Camere dell’Economia delle province lombarde, che vede il coinvolgimento di tutte le associazioni di categoria del comparto agroalimentare e i consorzi. Per Mantova in particolare, dove, nel biennio 2007/2008 la Camera di Commercio ha investito poco meno di 70 mila euro, è coinvolto il Consorzio del Grana Padano che, come altri prodotto dop e igp lombardi, è interessato a progetti di promozione sui mercati esteri emergenti. Storia e tradizione, cultura e enogastronomia italiana e cinese si incontreranno nel corso della settimana che sarà caratterizzata da un fitto calendario di appuntamenti per la delegazione. Il progetto è inserito nell’Accordo di Programma che le Camere di Commercio lombarde hanno siglato con la Regione Lombardia e si inserisce in una logica di sostegno all’internazionalizzazione delle imprese italiane all’estero. . |
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CUNEO: CONTROLLI SUL MAIS: POCHISSIME LE CONTAMINAZIONI CON OGM |
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Nell´ambito delle verifiche previste da un progetto che si propone di monitorare l´evolvere della situazione relativa agli organismi geneticamente modificati, in un numero limitatissimo di campioni di mais tra i 160 sottoposti a controllo da parte del laboratorio chimico della Camera di Commercio di Torino si sono riscontrate tracce di Ogm. Sei soltanto i casi risultati positivi, in percentuali minime, per altro rientranti nei limiti autorizzati a livello comunitario. Si tratta di prodotti provenienti da aziende agricole, magazzini di raccolta o centri vendita di Cavallerleone, Saluzzo, Cherasco, Castelletto Stura, Cuneo e Polonghera. Le percentuali rilevate sono comprese tra lo 0,01% e lo 0,06%, tanto contenute da giustificare ottimismo e da far pensare a contaminazioni casuali, registrate nel corso della filiera, dalla ditta sementiera al produttore al centro di raccolta. I risultati dell´indagine confermano, dunque, i giudizi positivi sull´agricoltura locale, capace di rispettare gli orientamenti adottati a livello nazionale e di portare diligentemente avanti scelte che, in qualche caso, possono anche essere difficili. In provincia di Cuneo la coltivazione del mais è rilevante, con una tendenza alla crescita, a seguito delle soddisfacenti quotazioni del prodotto. Gli ettari destinati alla coltura superano quota 50. 000 con una produzione che sfiora i 4 milioni di quintali. |
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CRISI SUINI, RICHIESTE BECCALOSSI A MINISTRO ZAIA PRIMO INCONTRO TRA VICEPRESIDENTE E TITOLARE DELL´AGRICOLTURA "NOSTRO OBIETTIVO GARANTIRE PROSECUZIONE ATTIVITA´ ALLEVAMENTI" |
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Riconoscimento alla Regione di un contributo per le spese già sostenute per indennizzare il fermo d´impresa degli allevamenti zootecnici che hanno dovuto abbattere gli animali nonostante non fossero stati colpiti dalla malattia; una tempestiva definizione degli strumenti finanziari in grado di supportare la filiera suinicola nell´attuale fase di ripresa dell´attività produttiva e di trasformazione; azioni utili alla promozione e valorizzazione dei prodotti; una compartecipazione finanziaria alla messa in funzione di uno stabilimento di macellazione localizzato nell´area dove si sono manifestati i focolai di infezione. Sono queste le richieste che Viviana Beccalossi, vicepresidente e assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia, ha rivolto al ministro per le Politiche Agricole, Luca Zaia, nell´ambito del "Tavolo per la filiera suinicola" svoltosi a Roma. "Ho fatto presente al ministro Zaia che la crisi verificatasi in Lombardia dopo l´accertamento della vescicolare - ha detto Viviana Beccalossi - ha reso necessari interventi radicali per eliminare la malattia dagli allevamenti". "Nei mesi scorsi - ha ricordato la vicepresidente Beccalossi - gli assessorati regionali alla Sanità e all´Agricoltura sono intervenuti congiuntamente intensificando i controlli veterinari, applicando standard di biosicurezza più restrittivi negli allevamenti suinicoli, abbattendo capi e disinfettando gli allevamenti infetti ed effettuando interventi straordinari anche in zone a rischio ma non infette". "Il nostro obiettivo - ha proseguito Viviana Beccalossi - é di risolvere la situazione epidemiologica che, oltre a pregiudicare la sopravvivenza di molti allevamenti, ha provocato gravi ripercussioni anche sulla possibilità di commercio internazionale dei prodotti". Va infine ricordato che la Giunta regionale ha approvato una serie di misure straordinarie di sostegno agli allevamenti danneggiati dall´insorgenza della malattia. "Gli impegni assunti da Regione Lombardia sul bilancio dell´Agricoltura - ha concluso Viviana Beccalossi - sono pari a 15 milioni di euro, a cui bisogna aggiungere le risorse messe a disposizioni dalla Sanità per le spese straordinarie del servizio veterinario e per gli abbattimenti e distruzione dei capi infetti, quantificabili in circa 30 milioni". . |
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CAMPANIA: CARNI BOVINE, INTESA REGIONE-ICQ PER IL CONTROLLO |
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L’assessorato regionale alle Attività Produttive e all’Agricoltura e l’Ispettorato Centrale per il Controllo della Qualità dei Prodotti Agroalimentari (Icq) hanno siglato una intesa per il coordinamento dei controlli annuali sull’etichettatura delle carni bovine e dei prodotti a base di carne. In attuazione dell’accordo, entro fine giugno sarà prediposto un programma di vigilanza e controllo organizzato su due livelli: 1) indagini a campione in tutta la filiera per le carni sottoposte a etichettatura obbligatoria; 2) affidamento ad enti di certificazione terzi che rispondono ai requisiti indicati dei controlli per le carni ad etichettatura volontaria. Sarà inoltre realizzata e messa a completa disposizione dei consumatori una banca dati digitale dei risultati dei controlli effettuati. “La tutela dei consumatori e la garanzia della qualità dei prodotti - ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura Andrea Cozzolino – sono una priorità della nostra politica a sostegno della crescita e dello sviluppo dell’intero sistema agroalimentare. Dopo l’approvazione del “Manuale operativo regionale per i controlli sulla etichettatura della carni bovine” e la costituzione del Nucleo Ispettivo di Vigilanza Regionale, con questo accordo aggiungiamo un altro importante tassello al sistema di controllo di tutta la filiera bovina. Già domani ci sarà la prima riunione operativa tra i tecnici dell’Assessorato e dell’Icq per avviare il lavoro comune”. . |
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ARENA: AUMENTO DI CAPITALE RISERVATO A YA GLOBAL DUTCH: INIZIO PERIODO DI FORMAZIONE DEL PREZZO SESTA TRANCHE |
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Bojano (Cb), - Arena comunica che, nell’ambito dell’operazione di aumento di capitale per euro 90. 000. 000 riservato a Ya Global Dutch B. V. (“Ya Global”), con riferimento al primo versamento in conto aumento di capitale di euro 8 milioni costituente la Prima Tranche Grande, in data 29 maggio è iniziato il periodo di formazione del prezzo relativo alla sesta tranche componente la Prima Tranche Grande, per un ammontare, concordato tra le parti, di euro 150. 000. Si ricorda che il prezzo di sottoscrizione delle azioni della Prima Tranche Grande è pari al 96% del minore dei prezzi ufficiali del titolo Arena rilevato durante il periodo di formazione del prezzo, della durata di dieci giorni di borsa aperta . . |
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AGRICOLTURA: PRIMO RAPPORTO MENSILE INEQ SU SUINI FVG |
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- E´ stato presentato nei giorni scorsi il primo rapporto mensile dell´Istituto Nord Est Qualità (Ineq) di San Daniele del Friuli, incaricato dalla Regione di controllare la conformità delle cosce ottenute dai suini allevati in Friuli Venezia Giulia. Il documento, visibile alla pagina "agricoltura" del sito web della Regione (www. Regione. Fvg. It), sarà in breve integrato da relazioni trimestrali dettagliatamente descrittive di tutti i requisiti di filiera dei suini friulani ed è stato prodotto nell´ambito del pacchetto delle misure assunte a supporto della suinicoltura friulana, nell´imminenza della definitiva impossibilità, per legge, a partire dall´1 luglio 2008, di conferire carne di suini friulani alla Dop "Prosciutto di Parma". L´ineq - che è l´organo di controllo autorizzato dal ministero per le Politiche agricole, alimentari e forestali per la Dop "Prosciutto di San Daniele", unitamente ad altre 17 Igp-dop appartenenti alla filiera suinicola italiana - è incaricato di verificare presso i macelli interessati dall´ impiego di partite omogenee di suini di provenienza friulana gli esiti generali della relativa macellazione e, in generale, anticipare "sul campo" l´attività di verifica della conformità delle cosce fresche che ne consente l´omologazione ai fini della lavorazione per le Dop-igp nei distretti ove ciò è ancora possibile (San Daniele, Veneto, Toscano e Sauris). Nel mese di aprile il programma di controllo si è sviluppato in quattro macelli, uno in regione e tre in Emilia e Lombardia, rispetto al totale di sei aziende presso le quali è per ora stato sottoscritto uno specifico protocollo di intesa; sono state oltre 20. 180 le cosce fresche controllate in fase di rifilatura, originate quindi da più di 10. 000 suini, nati presso quattordici allevamenti friulani (3 in provincia di Gorizia, 6 di Pordenone e 5 di Udine) e successivamente ingrassati in ulteriori dodici impianti regionali (8 a Pordenone e 4 a Udine). Gli indici medi di conformità, calcolati rispetto alla selezione operata dagli ispettori dell´Ineq su tutte le partite controllate, hanno consentito la pre-omologazione dell´ 84,6 per cento del totale esaminato, con esiti che i tecnici ritengono per ora . |
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UN VIDEO RACCONTA LA ´CUCINA CINEMATOGRAFICA MARCHIGIANA´. |
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Prelibatezze marchigiane nei film che hanno fatto la storia del cinema italiano. E´ il contenuto del video ´Come olive per le Marche´, frutto di un minuzioso lavoro di ricerca e montaggio, che ripercorre la storia del cinema italiano soffermandosi sulle Marche e sul suo cibo. E’ stato presentato in anteprima dalla Mediateca delle Marche, il 30 maggio, al Teatro Tiberini di San Lorenzo in Campo (Pu), nel corso dell´iniziativa ´Nazionalita` Marchisciana´. Tra gli interventi, quello di Anna Olivucci, responsabile Film Commission della Regione Marche e autrice del video insieme con Massimo Conti. Il filmato inaugura un filone assolutamente nuovo per il territorio marchigiano che mette in relazione la tradizione culinaria della regione e il cinema. Ben pochi sanno, infatti, quante `tracce´ di gastronomia marchigiana sono presenti nel cinema italiano. Olive ascolane, pesce dell``Adriatico, salame di Fabriano, anisetta e molte altre specialita` Doc marchigiane si affacciano e fanno bella mostra di se` in film di grandi autori - Blasetti, Ferreri, il Germi di ´Alfredo Alfredo´, Maselli, fino al piu` recente ´Natale a New York´ di Vanzina, dove un istrionico Christian De Sica, sollecitato da Massimo Ghini, finge un soffocamento da olivetta ascolana a Manhattan. E le immagini scorrono e fanno rivedere il grande Vittorio de Sica in ´Peccato che sia una canaglia´ di Blasetti offrire a Mastroianni ´un´anisetta´. Anisetta anche per il finlandese Kaurismäki, il protagonista di ´Vita da boheme´ che la ordina al bar, e per gli indolenti ´delfini´ dell``omonimo film di Maselli, ancorati alle chiacchiere del Caffe` Meletti. Ma, soprattutto, olive ascolane a volonta`: dal feroce ´L``ultimo Capodanno´ di Risi a ´Adesso sesso´ dei fratelli Vanzina, forse I piu` assidui `frequentatori filmici´ delle Marche, ad ´Alfredo Alfred´ di Germi. Infine, olive a parte, in un crescendo culinario con testmonial eccellenti: Tognazzi e tartufo, la Loren e salame di Fabriano, la Bobulova e le crocette, strozzapreti alla fabrianese e Gerry Cala`; per finire, nella ´Regina degli scacchi´, la regista Claudia Florio, compone con vincisgrassi, coniglio in potacchio, quaglie e molto altro ancora, forse il menu` piu` dettagliato della cucina cinematografica marchigiana. . |
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VITERBO – TUSCIA: CAPITALE DELLA NOCCIOLA |
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Fervono i preparativi per l’organizzazione del 7° Congresso internazionale sul nocciolo, il più importante appuntamento dedicato alla corilicoltura, in programma dal 23 al 27 giugno a Viterbo, presso l’Auditorium del Rettorato dell’Università degli Studi della Tuscia. L’iniziativa è organizzata dal Centro Studi e Ricerche sul Nocciolo e Castagno del Cefas - struttura nata da un accordo tra Camera di Commercio di Viterbo e Università degli Studi della Tuscia - e sotto l’egida dell’Ishs (International Society for Horticultural Science). Al Congresso parteciperanno oltre 200 tra i massimi esperti internazionali provenienti da 25 Paesi tra cui i principali produttori: Turchia, Italia, Stati Uniti, Spagna, che presenteranno più di 150 contributi scientifici tra relazioni e poster. Inoltre saranno presenti numerosi produttori e operatori del comparto agroalimentare. “La Tuscia – dichiara Ferindo Palombella, presidente della Camera di Commercio di Viterbo – si appresta a vivere un momento di straordinaria valorizzazione delle proprie risorse e del proprio territorio. Non a caso la nocciola è uno dei prodotti più rilevanti in termini economici e qualitativi del comparto agricolo, tant’è che possiamo vantare di essere la provincia italiana con la maggior produzione di nocciole. Inoltre per la nocciola gentile romana, la varietà più diffusa nella Tuscia, proprio in questi giorni sta per essere avviato il periodo di Denominazione Transitoriamente Protetta, fase che precede il riconoscimento Dop”. I lavori congressuali sono articolati in sei sessioni: Germoplasma e Miglioramento Genetico; Biologia e fisiologia; Tecnica colturale e gestione del frutteto; Malattie e danni da insetti; Post raccolta, qualità e industria; Aspetti di mercato e politiche economiche. A questi si aggiungono dei tour tecnici nelle zone dei monti Cimini e nelle aziende locali di produzione delle nocciole, nonché dimostrazioni sul campo della raccolta meccanizzata e una visita guidata alla necropoli etrusca di Tarquinia. La tavola rotonda conclusiva si terrà al palazzo Farnese di Caprarola. “L’organizzazione del Congresso internazionale sul nocciolo a Viterbo – spiega il Convener Leonardo Varvaro, docente dell’Università della Tuscia e Presidente del Comitato Tecnico Scientifico del Centro Studi e Ricerche sul Nocciolo e Castagno – rappresenta un riconoscimento importante per il nostro territorio e per la nostra competenza scientifica, confermato anche dall’elevato numero di convegnisti presenti e dei contributi che saranno presentati”. Il congresso sarà preceduto da un evento promozionale rivolto alla cittadinanza sabato 21 e domenica 22 nel centro di Viterbo, completamente dedicato alle nocciole che prevede una mostra sulla corilicoltura, l’esposizione di prodotti artigianali e la degustazioni di prelibatezze agroalimentari. . |
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PISA – APPROFONDIMENTI PER I MARCHI SUI PRODOTTI AGROALIMENTARI |
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Il 12 e 13 giugno 2008 la Camera di Commercio di Pisa, in collaborazione con l’Istituto per il Controllo della Qualità dei Prodotti Agroalimentari (Icq) ed Unioncamere Toscana, organizza un seminario tecnico sugli aspetti normativi e le procedure di controllo relativi ai marchi utilizzati per contraddistinguere i prodotti agroalimentari. Per fornire un contributo alla chiarificazione delle problematiche emerse il seminario ruota intorno a due temi principali: 1)“Marchi d’impresa e collettivi con indicazione geografica, marchi Dop ed Igp, De. Co. ; 2)“Affinità tra nomi di ditta, ragione sociale o denominazione e marchi registrati – compiti e responsabilità degli organi deputati alla registrazione di un’impresa”. La discussione, partendo da un inquadramento normativo e da casi pratici ed esperienze sul campo, cercherà di giungere, grazie al contributo dei vari rappresentanti, ad un chiarimento sulla giurisprudenza vigente, e sulla competenza e priorità delle fonti di diritto tra le varie Istituzioni coinvolte Il seminario è valido per il riconoscimento dei crediti formativi ai fini della formazione professionale obbligatoria. Rif. Cdc Pisa, Ufficio Marchi, Brevetti ed Innovazione tecnologica – Marchi di qualità . |
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ZAFFERANO DI SARDEGNA DOP, CONCLUSA L’ISTRUTTORIA COMUNITARIA |
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Si avvicina la fine dell´iter comunitario per lo Zafferano di Sardegna Dop (Denominazione di origine protetta). Nei giorni scorsi infatti la Commissione europea ha concluso l´istruttoria per la registrazione del prodotto, iniziata nel dicembre 2006. Dalla pubblicazione della Gazzetta ufficiale dell´Unione europea, avvenuta il 14 maggio scorso, gli Stati membri avranno ora ulteriori sei mesi per inoltrare eventuali ricorsi, dopodiché il prossimo passaggio sarà l´iscrizione dello Zafferano all´Albo delle Dop dell´Ue. Quasi un anno fa era arrivato dal ministero delle Politiche agricole il via libera alla certificazione Dop, riconoscimento che, oltre ad assicurare l´origine sarda del prodotto e a proteggerlo transitoriamente a livello nazionale, consente di garantire un vantaggio competitivo sul mercato fornendo elevati standard qualitativi al consumatore. La domanda di riconoscimento della Dop dello Zafferano di Sardegna deriva dal fatto che questo prodotto si distingue dagli altri appartenenti alla stessa categoria merceologica per le sue qualità organolettiche, in particolare per le proprietà aromatizzanti. Qualità determinate dalle caratteristiche morfologiche e pedo–climatiche del suo areale di produzione, localizzato nei Comuni di San Gavino Monreale, Turri e Villanovafranca. Territori questi le cui vicende economiche sono state condizionate in passato, e lo sono in parte ancora oggi, dalla coltivazione di uno dei prodotti più apprezzati e caratteristici della Sardegna. . |
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PESCA: SARA´ ATTIVATO TAVOLO ADRIATICO |
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Pescara - Un tavolo delle Regioni del medio e basso Adriatico sarà attivato per affrontare l´emergenza che segna le marinerie. Questa l´iniziativa annunciata dall´assessore alla Pesca, Marco Verticelli, a conclusione dell´incontro avutoil 30 maggio, nella sede dell´assessorato, con i rappresentanti della marineria pescarese. "Sono allo studio misure di emergenza per una situazione legata soprattutto al caro-gasolio diventata insostenibile e misure finalizzate anche alla valorizzazione del prodotto della pesca e quindi al suo rilancio" ha spiegato l´assessore Verticelli riservandosi però di precisare le proposte solo dopo gli incontri del tavolo Adriatico che vedrà insieme Abruzzo, Marche, Molise e Puglie. "E´fondamentale in questo momento di grave difficoltà fare fronte comune con altre Regioni e altre marinerie alle quali proporremo una nostra piattaforma di emergenza" ha concluso l´assessore annunciando che entro la fine della prossima settimana convocherà un nuovo incontro con la marineria abruzzese per fare il punto della situazione. . |
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SAN LEO DA CAPITALE DEL MONTEFELTRO A FORUM INTERNAZIONALE DELL´AGRICOLTURA BIOLOGICA |
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La città Leontina è stata scelta da "Terre dell´Adriatico" per ospitare i workshop finali del progetto Bioadria, programma Interreg che coinvolge 11 partner italiani ed esteri. La splendida cornice culturale e paesaggistica di San Leo ospiterà i workshop finali del progetto Interreg Iiia Transfrontaliero Adriatico, che si svolgeranno dal 6 all´8 Giugno 2008. Il progetto The Adriatic Organic Farming - Bioadri" è coordinato dall´ Associazione Terre dell´Adriatico di Senigallia, e ha per finalità la cooperazione trans-adriatica fra Associazioni di produttori agricoli biologici, per creare o potenziare, su standard comuni, servizi alle imprese agricole, in modo da migliorarne le capacità tecniche, imprenditoriali e commerciali. L´obiettivo generale del Programma di Iniziativa Comunitaria Interreg Iiia è infatti quello di promuovere lo sviluppo socio-economico e la cooperazione fra i Paesi dell´Area adriatica. Un progetto ambizioso, ma concreto e con obiettivi comuni del quale fanno parte sette Partner Italiani, dei quali "Terre dell´Adriatico" è lead partner, e quattro partner Pao, ovvero "Paesi Adriatico Orientali: Albania, Bosnia-erzegovina, Croazia e Serbia. Sarà fondamentale impostare le basi di un effettivo marketing territoriale che valorizzi le produzioni locali biologiche, ma anche strutturare una rete permanente di interscambio di informazioni. In altre parole, il workshop dimostrerà come, impostando strategie congiunte, possa nascere un circolo virtuoso un´ Euroregione adriatica che funzioni come consorzio allargato di produttori bio, uniti da finalità comuni e facilitati da una efficiente rete di comunicazione, che risponda alla crescente richiesta di prodotti agricoli biologici e al contempo proporsi come bacino di produzione privilegiata per tutta Europa. I lavori dei seminari conclusivi inizieranno venerdì 6 Giugno, a Urbino, con la visita ad aziende biologiche e a consorzi di produttori, e saranno dedicati alla "Promozione di sistemi e tecniche di integrazione territoriale (distretti rurali eco-compatibili)". Sabato 7 giugno a San Leo (Pu) si svolgerà il seminario "Sensibilizzazione degli enti pubblici sull´importanza delle produzioni eco-compatibili in agricoltura (consumo sociale)" nel quale verranno toccati argomenti chiave: dall´attenzione degli enti pubblici alla domanda di prodotti bio, alle opere e lavori pubblici, alle prospettive delle mense Bio nelle scuole. La giornata di San Leo sarà caratterizzata da una fitta agenda che si aprirà alle 9. 30 con il saluto del Sindaco Dario Giorgini e proseguirà con numerosi interventi personalità ed esperti provenienti dalle regioni italiane e dai Paesi esteri coinvolti: oltre ad Associazione Terre dell´Adriatico, con base nella Regione Marche, altri 4 enti italiani Arta - Agenzia Regionale per la Tutela dell´Ambiente della Regione Abruzzo, A. Ve. Pro. Bi - Associazione Veneta dei Produttori Biologici, Consorzio Biogargano, Pro. B. E. R. - Associazione Produttori Biologici e Biodinamici dell´Emilia-romagna, e 5 nei paesi dell´Europa Orientale: 1 in Albania (Oaa - Organic Agriculture Association), 2 in Bosnia-erzegovina (Arda Nw - Accredited Regional Development Agency of Northwest Bih, Econ - Economic Co-operation Network), 1 in Croazia (County of Split and Dalmatia) ed 1 in Serbia (Organic Food Association Terra´s). Non poteva essere scelta sede più idonea della città di San Leo, già capitale storica, artistica, paesaggistica dell´entroterra di Rimini, a guardia dell´antico e protesa nel moderno, che accoglie con onore la sfida che si profila: quella di diventare sede di discussione di una delle tematiche più sentite dalla società contemporanea: la tutela dell´agricoltura biologica nell´ottica di uno sviluppo eco-sostenibile. Ufficio Turistico Iat – Tel. 0541-926967 Fax 0541-926973 – Numero Verde 800 553800 . |
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"BUON COMPLEANNO PANIERE!" PRODOTTI E LUOGHI DELLA PROVINCIA DI TORINO IN FESTA PER I 7 ANNI DEL PROGETTO DI VALORIZZAZIONE
LE MANIFESTAZIONI IL 7 E L´8 A TORRE CANAVESE E AD AGLIÈ
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Sono passati 7 anni da quando, nel 2001, lanciando ufficialmente il progetto del "Paniere" dei prodotti tipici del proprio territorio, la Provincia di Torino indicò una direzione che in seguito sarebbe stata seguita da molti altri territori: la messa in rete di saperi, sapori ed esperienze di tutela e valorizzazione in stretta collaborazione tra Enti pubblici, associazioni di produttori ed imprenditori privati. Oltre che un "marchio-ombrello" di qualità, il Paniere era ed è tuttora un metodo di ricerca, scoperta e un modello di promozione commerciale dei "tesori" enogastronomici di qualità. Per celebrare i 7 anni del progetto e riflettere sulle sue prospettive future la Provincia, i Comuni, le 30 Associazioni e Consorzi dei produttori (che si sono costituiti negli ultimi anni, insieme alla rete di ristoranti e negozi del Paniere) hanno ideato una serie di iniziative, raccolte nella manifestazione "Buon Compleanno Paniere! Prodotti e luoghi della Provincia di Torino in festa": sarà un vero e proprio "compleanno", che avrà come teatro il Canavese, una delle zone protagoniste a partire dal 2001 di un intenso lavoro di ricerca scientifica e consolidamento delle filiere produttive. Il Programma La manifestazioni si apriranno con la conferenza stampa di presentazione del programma di "Buon Compleanno Paniere!", mercoledì 4 giugno alle 12. 00 ad "Eataly", il "tempio" torinese dell´enogastronomia italiana di altissima qualità: il Presidente della Provincia Antonio Saitta, il Vice-presidente e Assessore all´Agricoltura Sergio Bisacca, Oscar Farinetti (ideatore e "patron" di "Eataly") ed il giornalista Paolo Massobrio terranno a battesimo l´iniziativa. In contemporanea con il "compleanno" del Paniere è prevista l´uscita nelle librerie e nelle edicole della "Guida critica e golosa della provincia di Torino" curata da Massobrio, in collaborazione e co-marketing con il quotidiano "La Stampa". Proprio in occasione del Compleanno del Paniere il Club Papillon fondato da Massobrio ha organizzato nel Canavese una Giornata di Resistenza Umana, momento di incontro tra le persone che resistono ed operano nei luoghi natìi, affermando la cultura della qualità e rilanciando l´economia locale. La conferenza stampa del 4 giugno sarà l´occasione per fare il punto sulla realizzazione del progetto strategico del "Paniere" e sull´evoluzione delle produzioni tipiche e dell´enogastronomia di eccellenza, chiamate a confrontarsi con un mercato che ha visto crescere la consapevolezza e le esigenze dei consumatori e dei turisti interessati alle peculiarità del territorio. Sarà inoltre annunciata ufficialmente la partnership del "Paniere" con l´ambiziosa iniziativa dei promotori di "Eataly", che si apprestano ad aprire due nuovi punti-vendita a Tokyo e New York. Sabato 7 giugno dalle 14 alle 19 ad Aglié sotto i portici del centro storico si terrà il Mercatino del "Paniere", cui parteciperanno una trentina di produttori che possono fregiarsi del marchio stesso e di quello regionale dell´Eccellenza Artigiana. Alle 17,30 davanti al Castello (reso famoso dalle riprese dello sceneggiato "Elisa di Rivombrosa") si terrà la cerimonia di consegna dei riconoscimenti ai "Cavalieri del Paniere", che andranno ai 30 Presidenti dei Consorzi di prodotto e ai 4 Presidenti dei Consorzi dei vini Doc della Provincia di Torino. Alla cerimonia sono invitati i 700 produttori che possono fregiarsi del marchio "Paniere", i Sindaci dei Comuni in cui sono presenti i produttori stessi, ma anche i ristoranti ed i negozi del Paniere. La premiazione sarà introdotta da Paolo Massobrio e si svolgerà alla presenza del Presidente Saitta, del Vice-presidente Bisacca, delle autorità regionali e locali, dei testimonial Bruno Gambarotta, Barbara Ronchi della Rocca e Paolo Frola e di uno degli attori protagonisti dello sceneggiato "Elisa di Rivombrosa". Al termine sarà tagliata la torta di Compleanno del "Paniere", accompagnata dalle Doc Erbaluce e Carema, che festeggiano nel 2008 quarantennale del riconoscimento ufficiale. Sabato 7 giugno alle 21 a Torre Canavese (vero e proprio "paese d´arte", che ospita nelle sue strade 150 quadri di pittori del realismo russo) il cantautore Giorgio Conte festeggerà il "Paniere" con le note delle sue composizioni nel Parco del Castello. Il concerto sarà preceduto da un aperitivo con i prodotti tipici del "Paniere", animato dai figuranti del gruppo "Artinsieme"(giocolieri, chiromanti, attori e musicanti). La stessa sera, a Torino, "Eataly" ospiterà invece una "Cena a km 0" conMariangela, chef stellato del "Gardenia" di Caluso. Domenica 8 giugno ad Agliè la giornata sarà animata dal Mercatino del "Paniere" e dalle esibizioni dei gruppi "Artinsieme","nobiltà sabauda" (scenette di vita del ´700), "La Signora Stracciona" (musica popolare) e del Mago Pancione (giochi per i bambini). Radio Centro 95 proporrà le ricette della trasmissione "Cocina Clandestina". Il Pranzo del "Paniere" lo si potrà gustare nel salone polivalente di Aglié, raggiungibile con un trenino. Il programma potrà subire variazioni, dovute alle esigenze organizzative che dovessero presentarsi nei giorni immediatamente precedenti gli eventi I "Viaggi Del Paniere" Nel Canavese Nei giorni del Compleanno alcuni pullman-navetta con accompagnatori partiranno da Aglié per condurre i turisti in visita ailuoghi più suggestivi del Canavese. Spendendo 5 Euro si potranno effettuare le escursioni con degustazione inclusa. L´iniziativa è realizzata in collaborazione con l´Atl "Turismo Torino e provincia". Inoltre, in collaborazione con il Gtt (Gruppo Torinese Trasporti ), è stato organizzato un collegamento gratuito da Torino ad Agliè con navette, con partenza alle 9,30 da corso Stati Uniti angolo Corso Re Umberto (capolinea linee extraurbane) e ritorno a Torino alle 18,30. Per informazioni e prenotazioni: Atl "Turismo Torino e Provincia" - Iat di Ivrea, corso Vercelli 1, 10015 Ivrea, telefono 0125-618131, e-mailinfo. Ivrea@turismotorino. It Il programma dei "Viaggi": - sabato 7 giugno dalle 10,30 alle 13: Carema, le cantine storiche ed i suoi vigneti; San Giorgio Canavese, visita al Museo Etnografico "Nossi Rais"; Caluso, visita all´Enoteca Regionale dei vini della provincia di Torino; con degustazione dei migliori vini del Canavese (Erbaluce e Carema, i cui Consorzi dei produttori festeggiano il quarantennale della concessione della Denominazione d´Origine Controllata) e delle altre eccellenze vitivinicole della provincia di Torino - sabato 7 giugno dalle 14,30 alle 17: Castello di Masino (costo aggiuntivo di 6 Euro per l´entrata al Castello), con degustazione di canestrelli ed Erbaluce; la Serra Morenica e Piverone, con visita al Museo Etnografico della Steiva e degustazione di Erbaluce alla cantina "Le Chiusure" - domenica 8 giugno dalle 10,30 alle 13: Castellamonte e Torre Canavese, con visita alla fabbrica di ceramica "Chechi" di Castellamonte, al "paese dipinto" di Torre e degustazione dei torcetti di Aglié in un laboratorio artigianale; Pont Canavese, visita alla 26° Mostra dell´artigianato e degli antichi mestieri, al Museo della plastica "Sandretto" e degustazione della Toma di Ceresole - domenica 8 giugno dalle 14,30 alle 17: Chiaverano, visita al Museo del Frer, alla Bottega del Rosmarino, alla chiesa di Santo Stefano di Sessano (Xi secolo, con giardino medievale delle erbe officinali) e degustazione di grappa dell´antica distilleria Revel Chion; Val Chiusella: il territorio del Ben-essere, con passeggiata tra le erbe e il verde profondo e degustazione della "Tuma" di Trausella. . |
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L’UNIONE RISTORANTI BUON RICORDO ANCHE NEL 2008 SARÀ IMPEGNATA IN UNA SERIE DI INIZIATIVE VOLTE A VALORIZZARE LA TRADIZIONE GASTRONOMICA E I PRODOTTI TIPICI ITALIANI.
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Settembre vedrà i ristoranti del Buon Ricordo del Nord e Centro Italia fare da vetrina a due eccellenze del Friuli Venezia Giulia, ovvero il formaggio Montasio e i coltelli di Qualitàmaniago. Per tutto il mese i ristoratori proporranno un menu a base del prelibato formaggio Dop friulano, in omaggio al quale ciascuno di loro creerà un piatto: le ricette saranno raccolte in un Ricettario di un’ottantina di pagine, che sarà dato in omaggio a chi degusterà la pietanza. Inoltre a tutti i commensali sarà offerto in degustazione gratuita del Montasio, nelle sue varie stagionature, tagliato con il coltello dalla linea ergonomica appositamente realizzato a Maniago, capitale italiana delle lame di qualità. Nei ristoranti sarà anche possibile acquistare la “valigetta del gusto” che- con lo slogan “ Un’intesa perfetta” confeziona insieme due spicchi di Montasio e il coltello: un acquisto utile e completo non solo per i gourmet, ma anche per chi ama oggetti di design per la casa o, ancora, un piacevole e goloso regalo da fare agli amici. In novembre il Buon Ricordo sale a bordo delle prestigiose Navi Msc Crociere, sinonimo di eleganza, raffinatezza, qualità, da sempre particolarmente attente a presentare ai propri ospiti una cucina di assoluto livello. Alcuni ristoratori dell’Urbr saranno quindi i protagonisti di raffinate serate gourmet, nel corso delle quali presenteranno le loro specialità e faranno da portabandiera alla migliore tradizione gastronomica regionale italiana. Sempre in novembre, in occasione del 114° “compleanno” del Touring Club Italiano, tradizionale appuntamento dei soci del Tci nei ristoranti del Buon Ricordo delle penisola, uniti idealmente in una sola tavolata che vede la partecipazione di oltre 15 000 commensali. Come per il 2007, anche quest’anno “Attraverso un Paese e la sua cucina” avrà come sottotitolo “I sapori dei Parchi” e avrà come protagonisti i prodotti e i piatti di un Parco nazionale della penisola. Informazioni: Unione Ristoranti del Buon Ricordo, C. So Italia 10, 20122 Milano, tel. 02 80582278, www. Buonricordo. It, e-mail: info@buonricordo. Com. . |
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CONGUSTO LAST MINUTE: CENA IN PIEDI/ LA CUCINA DAL VIVO
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Un corso per imparare a ricevere parenti ed amici organizzando gustose cene in piedi…. Non più le solite tartine, ma una meravigliosa cucina dal vivo e nuovi fantasiosi buffet, ideali per le serate estive e non solo… Speciale Cocktail Party: Tapas & Finger Food > Il Cous Cous Di Pesce E Tabule’ Di Verdure + vini > Abc di Ii livello, dolci, laboratori del pane e molto altro ancora… Acquista anche on-line il tuo corso preferito ! www. Congusto. It Cucina Per L’estate. Caldo Dove Sei? Parlare dell’estate con queste temperature sembrerà un po’ anacronistico, l’Italia è divisa in due dal clima ma Congusto non vede l’ora che il sole splenda su tutta la penisola!! Se anche voi siete stanchi dei cieli grigi e della pioggia, se anche voi desiderate da ormai troppo tempo di scaldarvi al sole e di indossare vestiti più leggeri e colorati, allora cominciate ad abituarvi all’idea partendo dalla cucina! È scientificamente provato che il cibo influenza l’umore e che i colori delle verdure e della frutta estiva possono solo che far bene al nostro corpo. D’estate non si ha tempo per cucinare, perché si preferisce uscire per godere dell’energia del sole e il caldo modifica la nostra sensazione di fame, facendoci prediligere cibi freschi e leggeri, veloci da preparare ma anche da gustare. Ma se il tempo decide di sabotare i vostri programmi, non scoraggiatevi! Perché non organizzare un assaggio di una serata estiva? Invitate i vostri amici a trascorrere piacevoli ore insieme con una semplice ma originale cena in piedi, anche a buffet. Tartine e patatine però non bastano: con i consigli giusti e la vostra inventiva riuscirete a stupire anche i più golosi, perché Congusto è ricette, pietanze, originalità e decor della tavola. Per dimenticare le nuvole che non sembrano vogliano andarsene molto presto e immergersi completamente nell’atmosfera estiva, vi consigliamo di dare spazio anche alla fantasia e divertitevi a creare tavole etniche e di tendenza, in cui la vostra creatività potrà avere libero sfogo. . . |
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MERCOLEDÌ 4 GIUGNO “IL GIOCO DELLE CUVÉE” DI CONTADI CASTALDI (7^EDIZIONE)
FA TAPPA A SPINO D’ADDA (CR)
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Dopo il debutto il 13 maggio scorso a Caselle Torinese e la tappa “fuori confine” a Praga, nella Repubblica Ceca, approda in Lombardia la settima edizione de “Il Gioco delle Cuvée”, il format attraverso il quale Contadi Castaldi, azienda della holding Terra Moretti, dal 2001 sta promuovendo in tutta Italia – e non solo - la cultura vitivinicola della Franciacorta e il Satèn, massima espressione di questo territorio e dei suoi profumi. L’appuntamento è per le ore 17,00 al Ristorante “Paredes” di Spino d’Adda (Cr), lo storico e suggestivo locale, oggi di proprietà di Corrado Invernizzi, che con questa serata inaugura di fatto con una speciale “anteprima” la sua riapertura dopo i lavori di ristrutturazione. “Fin dall’inizio della sua attività – spiega Francesca Moretti, Consigliere di amministrazione del Gruppo Holding Terra Moretti, di cui è responsabile del Comitato Vino, e impegnata in prima persona della distribuzione commerciale dei marchi aziendali attraverso la società T. M. T. Emozioni Srl - Contadi Castaldi ha scelto di legare la propria identità al Satèn, di cui siamo il più importante produttore della Franciacorta. Un vino fortemente innovativo, che rappresenta la massima espressione della ricerca dell’eleganza. Un vino amato dal consumatore più maturo, che ne sa apprezzare la complessità e la profondità delle esperienze che esso sa esprimere. Ma anche un vino di tendenza, che fa breccia tra i giovani, da cui è apprezzato soprattutto per la sua freschezza”. A sfidarsi nella tappa di Spino d’Adda saranno diverse squadre di enotecari, produttori, barman, ristoratori, giornalisti ed opinion leader, guidate alla scoperta della Franciacorta e del suo Satèn da Mario Falcetti e Gianluca Uccelli, rispettivamente direttore commerciale e direttore della produzione di Contadi Castaldi. I partecipanti si caleranno nelle vesti di “enologi” e, per un’ora, proveranno a miscelare fra loro i sei vini base Chardonnay della vendemmia 2007, espressione dei migliori terroir della Franciacorta, per dar vita ad una cuvée che interpreti al meglio il gusto Satèn: un gusto raffinato, fresco e morbido al tempo stesso, ricco di sentori e di profumi. “Il Satèn è un vino complesso e pieno di contraddizioni: ampio ma anche verticale, dolce e fresco al tempo stesso, morbido ma dal perlage intenso. – spiega Francesca Moretti - Un vino difficile da realizzare e che, per sua stessa natura, rappresenta la massima espressione della ricerca dell’eleganza. Piace a molti proprio per questo: a chi non piace ciò che è bello ed elegante?” Descritto nella sua valenza di gioco da Alessandro Cecchi Paone (“nel gioco emergono pareri meno condizionati, più sinceri, perché siamo in contatto con la parte più intima di noi stessi”), analizzato nella sua valenza sociologica da Domenico de Masi, uno dei suoi più convinti fan, e messo in scena in una finale insolita da Paolo Crepet, questo gioco ha coinvolto nelle sei edizioni precedenti oltre 22 città e più di 1000 partecipanti. “Comunicare con il mercato, leggerne le tendenze e recepirne gli stimoli sono, per il nostro Gruppo, obiettivi primari. – afferma Carmen Moretti, vicepresidente del Gruppo Holding Terra Moretti con delega alla comunicazione - E questo gioco sa offrire a queste nostre esigenze una serie di risposte in modo diretto ed autentico, dando a noi la possibilità di diffondere una cultura orientata al Satèn e ai suoi valori e al nostro cliente la possibilità di esprimersi sul prodotto e di far emergere le proprie sensazioni e le proprie aspettative”. . |
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UNO CHEF AUSTRIACO A CORTONA: STEFAN SZOMBAT
AL RISTORANTE DELLA VILLA DI PIAZZANO
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Cucina di stagione, di ispirazione istintiva, che impiega i materiali a disposizione divertendosi ad incrociare tradizioni umbre e tradizioni toscane con piccoli tocchi austriaci: questa è la cucina dello chef Stefan Szombat, per il secondo anno alla guida del Ristorante interno alla prestigiosa Villa di Piazzano nella splendida campagna nei dintorni di Cortona. Sorta nel 1464 come residenza di caccia del Cardinale Silvio Passerini, Villa di Piazzano (www. Villadipiazzano. Com) è oggi annoverata fra le dimore storiche, con tanto di riconoscimento della Sovrintendenza ai Beni Ambientali. Questo gioiello nascosto fra il verde e i cipressi che caratterizzano il paesaggio del territorio cortonese, al confine tra la Toscana e l’Umbria, fu in passato casino di caccia del Cardinale Passerini, convento di suore e poi azienda agricola. Nel 1999 è stato completamente restaurato e trasformato in relais di charme dalla famiglia italo-australiana Wimpole. In questo contesto, la cantina originale dove oggi vengono organizzate anche degustazioni e cene private, e la piccola sala del ristorante che l’estate si estende sul patio, sono il degno corollario per chi sa che una vacanza perfetta passa anche per il palato. Ed ecco che entra in gioco lo chef Stefan Szombat, alla sua seconda stagione a Villa di Piazzano. Nato a Vienna nel 1968 e formatosi alla scuola alberghiera della capitale austriaca, dove fino al 2000 ha lavorato facendo esperienza - fra l’altro - presso il ristorante del prestigioso Hotel Sacher, Szombat è giunto in Italia per amore “Ma non della cucina italiana, o meglio non solo per quello”, confida scherzosamente, raccontando come è avvenuto che si sia trovato improvvisamente catapultato, nel giugno 2000, al Falconiere di Cortona, e di come poi non abbia più lasciato questa incantevole zona racchiusa fra Lago Trasimeno, Arezzo e il Chianti, salvo una brevissima parentesi all’Hotel Castello Rosso di Castigliole Saluzzo in provincia di Cuneo. “Mi trovo bene con la cucina italiana, soprattutto con quella più semplice dove carne e pesce si sposano con le verdure senza troppe elaborazioni: la mia filosofia è quella di non perdere mai il sapore originale degli ingredienti. I sapori naturali devono essere ben riconoscibili” e la sua regola trova conferma nella carta di primavera. Dagli antipasti, dove agli Involtini di peperoni, caprino fresco e zucchine fanno eco la Galantina di pollo con misticanze dell’orto e la Tartar di salmone su gazpacho, si passa ai primi fra i quali i Pici con Fave e Pomodorini che da subito è diventato il piatto più richiesto dai clienti del ristorante. E senza voler far torto alla Crema di zucchine con pancetta croccante e crostini di pane toscano o alle Tagliatelle con sugo di agnello e ai Ravioli di capra con fonduta ai porri (evidenziando inoltre che la pasta fresca viene fatta incasa) in effetti i Pici, con la dolcezza delle fave e il sapore dei pomodorini, ben sottolineano - con la loro delicatezza e semplicità - l’eleganza dei luoghi circostanti. Le quattro proposte per i secondi spaziano dalla Tagliata di Chianina su caviale di melanzane con erbe alla Rollatina di pancia di maiale con verza stufata al Petto di faraona con cipollotti al balsamico. Ed in questo piatto, per esempio, Szombat nasconde un piccolo segreto che si porta dall’Austria, ovvero quello di avvolgere la faraona con della pancetta per mantenere la carne più morbida in cottura. Unico piatto di pesce il Trancio di Branzino profumato al limone e zenzero con patate al timo “dove il timo proviene, come le altre erbe aromatiche, da nostro piccolo erbario” puntualizza Szombat, il quale anticipa che l’Hotel sta elaborando comunque un progetto futuro per la creazione di un proprio orto personale. “I prodotti per quanto possibile provengono da piccoli norcini, contadini e casari locali, come il prosciutto toscano servito nell’antipasto e la selezione dei formaggi che proponiamo prima del dessert. Per il resto, ci riforniamo dei migliori prodotti in assoluto rivolgendoci a produttori di fiducia in varie parti d’Italia”. La carta dei vini rende omaggio all’Italia, presentando una selezione di circa un centinaio di etichette fra cui spiccano - ovviamente - i rossi Toscani. Una curiosità, la presenza in carta di due etichette dell’Azienda vinicola Al Banocarrisi, fondata dal noto cantante Al Bano. Vini che hanno meritato prestigiosi riconoscimenti anche internazionali, a partire dai Tre Bicchieri Vini d’Italia del Gambero Rosso fino alla medaglia d’oro al Concorso Mondiale di Bruxelles nel 2006. I dessert, fra i quali imperdibile è la Perla nera, ovvero una mousse al cioccolato con créme brûlée e frutti rossi, o la Bavarese alla vaniglia con banane caramellate, possono invece essere accompagnati con una buona scelta di vini specifici mentre sono circa 70 le proposte per chi desidera terminare con un liquore o un distillato (fra queste, presente anche la Grappa Alexander: un privilegio non così consueto e di cui approfittare). Il servizio del ristorante è attento e cordiale e rispecchia in tutto i modi e la filosofia della famiglia Wimpole: tenere lontano un elitismo superficiale mirando invece al cuore della complessità della vera semplicità. Internet www. Villadipiazzano. Com . |
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“LE VEGLIE DI BACCO” FESTA DA MEDIOEVO
“XXII CONCORSO VINI ABBAZIA DI MONTEVEGLIO”
6/8 GIUGNO
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Nei giorni 6, 7 e 8 giugno 2008 avranno luogo a Monteveglio (Bo) la Xvi edizione delle «Feste da Medioevo» incentrate, secondo il nuovo corso inaugurato nel 2007, sul rapporto “Medioevo e Vino” e le manifestazioni inerenti alla Xxii Edizione del Concorso Vini Abbazia di Monteveglio Il mito di Bacco, quale sopravvivenza del culto degli Antichi Dei in epoca medievale, assunse caratteristiche tendenzialmente omogenee sia in Italia che in Europa, attestandosi fra quei miti che il pensiero cristiano prese a prestito dall’antichità pagana per servirsene quale strumento di insegnamento morale ed etico: Bacco, come suo fratello Apollo erano infatti considerati “Soli Invincibili” (come lo fu in seguito identificato Cristo), portatori di giovinezza e solarità. Un motivo per esaltare la funzione della Temperanza, la virtù cristiana in grado di mitigare il desiderio del bere. Infatti la Chiesa si scagliò violentemente, e a più riprese, contro il consumo del troppo vino, anche nei conventi, considerato un vizio che, ottenebrando la mente, induceva facilmente ad azioni riprovevoli. In particolar modo quando nelle osterie tale vizio si accompagnava al gioco delle carte. Ed è appunto sul Vino e l’Azzardo che verte il tema delle Feste di questa Edizione 2008 che dallo scorso anno si avvalgono del sottotitolo ”Le Veglie di Bacco”. Un tema certamente affascinante poiché sarà affrontato con il ricorso a quel gioco da taverna che dal tardo Medioevo e per tutto il Rinascimento fu il più conosciuto ed utilizzato, cioè il gioco dei Tarocchi. Nato con intenti di carattere morale, come una serie di immagini allegoriche legate alla Scala Mistica Cristiana, la cui comprensione permetteva all’uomo di giungere alla contemplazione del Divino, la stessa Chiesa, che in qualche modo ne aveva favorito in origine (inizi sec. Xiv) la diffusione, bollò la sua natura come diabolica già dagli inizi del Cinquecento, causa la sua estrema diffusione nelle taverne dove il vino, che scorreva a fiumi, fungeva da istigatore inducendo alla bestemmia, alla rissa e all’uccisione. Un aspetto che è oggetto di indagine storica da parte dei componenti l’Associazione “Le Tarot” (Franco Cardini, Michael Dummett, Rolando Dondarini, Terry Zanetti, Gerardo Lonardoni, etc ) e dal suo Presidente, l’iconologo Andrea Vitali che, in quanto direttore artistico della manifestazione, trasferisce in momenti di grande spettacolo i temi annualmente proposti. Per questa edizione gli spettacoli, che si svolgeranno nell’antico Borgo dell’Abbazia la sera di sabato 7 giugno, coinvolgeranno esclusivamente compagnie professionistiche di alto livello, con parate sui tarocchi, musiche per scacciare i demoni e con un grande spettacolo dal titolo “Le Carte del Diavolo”, un affresco sul matrimonio fra il gioco delle carte e il vino nel periodo medievale. In occasione della Festa avrà luogo il “Concorso Vini Abbazia di Monteveglio”. L’appuntamento, giunto alla sua Xxii Edizione (non è dovuto al caso la scelta della tematica “Vino e Tarocchi”, considerato il numero degli Arcani Maggiori, cioè 22) mira a valorizzare la zona di produzione dei “Colli Bolognesi” a Denominazione di Origine Controllata. Il Concorso, organizzato dall’Amministrazione Comunale di Monteveglio e considerato fra i più prestigiosi appuntamenti enologici della Regione, oltre che favorire la conoscenza e l’apprezzamento dei migliori vini della zona di produzione (Colli Bolognesi), intende stimolare le case vinicole per una continua crescita migliorativa del prodotto. Infine, attraverso questa manifestazione, si vuole orientare il consumatore nella scelta dei vini dando suggerimenti circa il loro migliore accostamento alla gastronomia del nostro territorio e di quello nazionale. I Comuni che rientrano nel disciplinare di produzione Vini Doc Colli Bolognesi sono: Monteveglio, Castello di Serravalle, Monte San Pietro, Sasso Marconi, Savigno, Marzabotto, Pianoro, e, per una parte del territorio, San Lazzaro di Savena, Monterenzio, Bologna, Casalecchio di Reno, Zola Pedrosa, Crespellano, Bazzano e Savignano sul Panaro (Mo). I vini che vengono ammessi al Concorso appartengono alla migliore tipologia dei Vini Doc dei Colli Bolognesi e cioè: Pignoletto, Chardonnay, Vini Bianchi d’annata e di annate precedenti (Pinot Bianco, Riesling Italico, Bianco), Barbera, Merlot, Sauvignon, Cabernet Sauvignon. Partecipano quest’anno al Concorso 30 Case Enologiche. Un’apposita Commissione, formata da tecnici ed esperti del settore, valuterà i vini decretandone i tre finalisti per ogni tipologia. La premiazione del primo, del secondo e del terzo vino qualificato per ogni categoria di vino avrà luogo alla presenza della stampa specializzata la sera di venerdì 6 giugno presso il Borgo dell’Abbazia dove verrà allestita una cena, aperta al pubblico, lungo le vie del Borgo, mentre sabato 7 alle ore 17, presso la Sala Polivalente (Piazza della Libertà) verrà assegnato il “Premio alla Carriera” indirizzato a personalità della Stampa, della Radio e della Televisione per quanto riguarda il settore enologico ed enogastronomico. La sera di domenica 8 giugno alle ore 21, avverrà la cerimonia di presentazione dei vincitori al pubblico presso Piazza della Libertà. Cerimonia che vedrà come conduttore Fabrizio Binacchi, Direttore della Sede Regionale di Rai 3. In quell’occasione sarà allestito e un vero e proprio spettacolo musicale. Per tutta domenica pomeriggio 8 giugno, inoltre, una grande fiera basata sui prodotti d’eccellenza del territorio accoglierà il pubblico a San Teodoro assieme a spettacoli dislocati negli spazi dedicati alla Fiera. . |
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HAVANA CLUB SOSTIENE LA CULTURA AL BISTROT TRIENNALE BOVISA
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Un incontro atteso da tempo, quello fra arte, cultura e divertimento, di cui Havana Club si fa portavoce, promuovendo uno spazio dedicato al buon cibo e al buon bere. Un contenitore innovativo e all’avanguardia che offre al panorama meneghino uno spazio aperto all’arte, all’innovazione e soprattutto al divertimento. Questo il concept del Bistrot Triennale Bovisa che, grazie all’incontro con Havana Club, sostenitore attivo 365 giorni l’anno, trasforma l’idea del classico bistrot in uno spazio aperto all’intrattenimento e all’arte, dove quest’ultima non è più fine a se stessa, ma in qualche modo “liberalizzata”, compresa in un pensiero più ampio e contaminato da più elementi. L’arte quindi si apre ad una fruizione sempre più alternativa e ricca di contenuti anche per i giovani, sempre alla ricerca di esperienze totalizzanti che racchiudano in un unico contenitore il divertimento, musica e drink compresi. Una tendenza internazionale emersa da un’attenta analisi condotta da “Havana Club Trendlab”, il primo Osservatorio Internazionale sull’evoluzione delle forme di divertimento, promosso da Havana Club e in collaborazione con i migliori trend setter, cool hunter e opinion maker, che ha individuato come l’arte sia diventata una forma di intrattenimento a tutti gli effetti, capace di rendere appetibile creatività e ingegno non solo per gli “addetti ai lavori”, ma anche per tutti coloro che vogliono avvicinarvisi. Ed è in base a questa filosofia del vivere e godere dell’arte in maniera coinvolgente che Havana Club e Bistrot Triennale Bovisa si incontrano, creando “l’Havana Hora”, ovvero il momento in cui l’arte sposa il divertimento, accessibile a una generazione giovane, cosmopolita e metropolitana. Con il calar del sole tutto si fa più coinvolgente e per questo motivo, grazie al sostegno di Havana Club, Triennale Bovisa rimane aperta alla visita fino a mezzanotte, mentre è possibile sostare nel Bistrot e bere ottimi cocktail fino alle due del mattino. Ampi spazi dal carattere minimalista ed essenziale, scelti ad hoc per poter rendere l’arte l’autentica protagonista di un vero e proprio momento di aggregazione sociale. Un grande contenitore in vetro, lineare ed elegante, che va ad integrarsi perfettamente con il resto della struttura, risultandone l’ideale prolungamento. Questa l’idea interamente realizzata dallo Studio Bpm che, in collaborazione con Pierluigi Cerri, ha pensato ad un arredamento mai casuale e senza forzature, dove trovare autentici pezzi di design, come gli essenziali tavolini bianchi, le sinuose sedute bianche e nere e gli originali pouff-tavolini, con la loro forma a sfera vuota tagliata a dado, tutto firmato Moroso. A questi si uniscono i capolavori dell’artista Bettina Werner, milanese di nascita e newyorkese d’adozione, che ha avuto l’onore di essere stata l’unica italiana ad aver esposto le proprie opere al Whitney Museum di New York City, creando i suoi celebri “quadri di sale” che costituiscono la principale nota colorata del Bistrot. Maxi schermi al plasma completano lo spazio, che culmina nella zona bar con un lungo bancone in monolite di Corian, dove il colore lavora su più livelli, trasformandosi a seconda della luce. Ed è proprio quest’ultima una delle caratteristiche principali del bistrot: grazie alle ampie vetrate di giorno la luce penetra naturalmente all’interno, mentre la sera lo spazio viene animato da giochi di light design, luci colorate e modulate che conferiscono a tutto il bistrot una luminosità sempre variabile, mai statica. La creatività si respira in ogni angolo, dal dialogare chiaroscuro che avvolge lo spazio e che si fa più intenso nella parete laterale a strisce bianche e nere, al piazzale anteriore, comodo e apprezzato punto di ritrovo reso più accogliente dai grandi divani e, all’occorrenza, teatro di esposizioni e scenari inusuali. Completa i 500 mq del Bistrot l’Art Book Bovisa, il bookshop che offre al pubblico una ricchissima panoramica di volumi internazionali dedicati alla grafica e all’arte contemporanea, oltre ad uno speciale servizio di ricerca di volumi rari o fuori catalogo. Spazi uniti da un fine comune: intrattenere utilizzando un mix accurato di elementi di sicuro fascino e attrazione. Numerosi infatti gli happening che spaziano dalla cultura al cibo e soprattutto al buon bere, con i cocktail più celebri di Havana Club, Mojito 3 e 7 Libre, e le rivisitazioni tutte da scoprire, come il Mojito solido e il Mojito Tbvs. Inoltre appuntamenti dal grande interesse musicale e artistico, animano lo spazio del Bistrot con cadenza settimanale. Ne è un esempio Tri Vision, ogni martedì, dove gli studenti del vicino Politecnico possono esporre i propri progetti a pochi passi dalle opere dei grandi artisti contemporanei. E ancora Tri Logy, l’incontro del venerdì sera dedicato alla musica dal vivo, che segue la filosofia del “food, music and art for very contemporary people”. Di grande interesse e divertimento gli eventi della domenica, a partire dal Sunday Brunch accompagnato dalla musica d’autore italiana, che si spoglia del suo classico arrangiamento per rivestirsi di quel suono tipico del jazz, per finire con l’After Tea, l’aperitivo serale che oltre al ricco buffet prevede dj set dalle ore 19, e concerti live nella stagione estiva. E se ancora non bastasse, l’impronta gastronomica data dello chef Moreno Cedroni accoglie gli ospiti del Bistrot ogni giorno, creando, reinterpretando e arricchendo piatti tipici della cucina marchigiana e non solo: un menù che ricalca la genuinità tipica dello chef, che celebra il pesce crudo, il pomodoro e la mozzarella nostrana, i formaggi e i salumi, negli abbinamenti più creativi e giustapposti, che contemplano un ampio uso di sali e pepi ricercati e provenienti da tutto il mondo. Chi ama il dolce a fine pasto avrà qui l’imbarazzo della scelta, con la mousse al cioccolato con olio di clementine e sale, la panna poco cotta ai frutti di bosco, lo zabaione ghiacciato e molti altri, il tutto accompagnato da un vino dolce. Soddisfatti anche gli appassionati dell’home made che non vogliono rinunciare ai virtuosismi cedroniani, con delle pratiche “scatolette” da poter acquistare presso il Bistrot e gustare comodamente a casa. Il tutto lo si trova proprio a pochi passi dal quel grande tempio di arte contemporanea che è ormai diventata la Triennale Bovisa: una formula tutta nuova di vivere uno spazio sino ad ora dedicato esclusivamente all’arte, che lo trasforma così in un “momento” unico ed irripetibile. . |
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CAFFE’ ALBERTO. LA TRADIZIONE DELL’ESPRESSO
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Sono quarant’anni che Caffè Alberto, una classica torrefazione torinese, si adopera per mantenere inalterata la propria tradizione di prestigio, miscelando e scegliendo soltanto i migliori caffè. Le sue miscele sono il frutto di una armoniosa combinazione di sapore, equilibrio e aromi delle diverse varietà di caffè. Il segreto poi, è nascosto nella tostatura, regolata e calibrata per esaltare i pregi e le caratteristiche dei chicchi, i profumi e gli aromi. Dal 1961 Caffè Alberto seleziona accuratamente le proprie miscele, sempre alla ricerca di nuove origini, e attraverso assaggi quotidiani offre un prodotto costante ed uniforme, nonostante le miscele si modifichino con la stagionalità. L’aroma intenso e armonioso, il retrogusto originale e la sua gradevole persistenza hanno fatto di Caffè Alberto un inconfondibile protagonista del tradizionale prestigio storico delle specialità torinesi. I prodotti Caffè Alberto sono stati creati per soddisfare le esigenze delle aziende, ma anche quelle della famiglia, con piccole golosità da gustare (Giandujotto espresso) e da utilizzare per preparazioni di dolci o come guarnitura di gelati. Le miscele di Caffè Alberto esplorano terre lontane (Centro America, Etiopia, Caraibi…) e ne riportano intatti i sapori e i profumi particolari. Ogni miscela (Pappagallo Rosso, M. Grand Club, Sublime Bar) racconta una storia diversa al palato che la gusta e che riesce ad assaporarne integralmente l’aroma intatto. Qualità, ricerca dell’equilibrio e accurata tostatura delle miscele di caffè sono caratteristiche di una passione tutta artigianale che da oltre quarant’anni caratterizza il lavoro di Caffè Alberto. Caffè Alberto propone diverse qualità di caffè, da gustare nella moka di casa o in ufficio, distribuite in cialde di carta o in capsule di plastica. M. Pappagallo Rosso. Miscela ricca, che esalta le caratteristiche dell´espresso all´italiana, dove al profumo ed al gusto persistente si sposa la presenza di una crema densa e bionda incorniciata dalla tazzina come in un quadro. M. Grand Club. Miscela decisa dove trovano accordo gli appassionati del caffè di grande personalità e gli amanti del profumo, un caldo corroborante per ogni occasione ed un ottimo fine pasto. M. Sublime Bar. Miscela forte, ideale per correzioni e tagli con gelato, un jolly a tutto campo per ogni occasione in cui ci sia bisogno del caldo abbraccio di un buon caffè. Decaffeinato. Un ideale complemento per un servizio di caffetteria di alto livello, una monodose di Caffè Decaffeinato per ogni momento della giornata. . |
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L´ISTITUTO TUTELA GRAPPA DEL TRENTINO RICONFERMA IL CONSIGLIO E GUARDA AL CONVEGNO NAZIONALE
BEPPE BERTAGNOLLI RICONFERMATO PRESIDENTE ALL´UNANIMITÀ
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L´assemblea dei soci dell´Istituto Tutela Grappa del Trentino ha riconfermato all´unanimità il consiglio uscente e il suo presidente, Beppe Bertagnolli. Nel consiglio siedono quindi nuovamente Stefano Marzadro (vicepresidente), Bruno Pilzer (vicepresidente), Luigi Cappelletti, Mauro Giori, Carlo Pezzi, Alessandro Poli, Carlo Tschurtchenthaler, Rudy Zeni. "Nonostante il leggero calo dei consumi a livello nazionale, la grappa trentina conosce un momento di successo - ha affermato Beppe Bertagnolli - Stiamo raccogliendo i frutti del meticoloso lavoro di tutela svolto negli anni passati, lavoro che ovviamente continua tuttora, in collaborazione con la Camera di Commercio di Trento e l´Istituto Agrario di San Michele all´Adige. A oggi la grappa trentina è ancora l´unica certificata in Italia". Sempre nell´ottica di guardare al futuro e cogliere gli scenari della grappa che verrà, l´Istituto Tutela Grappa del Trentino ha iniziato la preparazione del convegno nazionale dedicato al distillato che si terrà all´inizio di dicembre. Chi è l´Istituto Tutela Grappa del Trentino Nato nel 1960, oggi l’Istituto conta 29 soci dei quali 21 sono distillatori e rappresentano la quasi totalità della produzione trentina. L’istituto ha il compito di valorizzare la produzione tipica della grappa ottenuta esclusivamente da vinacce prodotte in Trentino e di qualificarla con un apposito marchio d’origine e con la dicitura “Trentino Grappa”. La produzione della grappa trentina rappresenta il 10% di quella italiana. . |
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IL PRIMO FORUM DELLE DONNE DEL VINO IN OCCASIONE DELLA 42ESIMA EDIZIONE
DELLA SETTIMANA DEI VINI
LE 13 MILIONI DI WINE LOVER ITALIANE VALGONO 3MILIARDI DI EURO
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L’identikit: sono giovani, colte e…infedeli All’enoteca Italiana il vino è di genere: presentato da Censis servizi l’identikit delle consumatrici di vino. Nuove tendenze e aspetti salutistici sempre più riconosciuti: il vino fa bene in menopausa E’ donna il nuovo consumatore italiano del vino. Si stima che quasi la metà del fatturato ottenuto dalla vendita del prodotto in Italia sia dato proprio dal mercato femminile. Sarebbe quindi di ben 3 miliardi di euro il valore del consumo femminile su un totale italiano di 6,2 miliardi di euro. Sono in 13 milioni le wine-lover in rosa e hanno un identikit ben definito: se sono giovani sono colte e bevono poco ma bene, mentre con l’innalzarsi dell’età cresce la loro attenzione al prezzo. Le donne sono poco interessate al legame fra il vino e il suo territorio di origine ma anzi tendono, spinte dalla curiosità, ad essere consumatrici infedeli perché sempre attratte da nuove esperienze anche straniere. Inoltre il vino è sinonimo di bellezza e fa bene alla salute soprattutto nel periodo della menopausa. Sono alcuni degli input emersi durante il primo Forum delle Donne del Vino, nella prima giornata della 42esima edizione della Settimana dei Vini dell’Enoteca Italiana di Siena, in cui si è parlato del vino al “Il vino al femminile” e “Il vino ti fa giovane” in collaborazione con l’Associazione delle Donne del Vino e con l’Associazione Vino e Salute. Durante il momento sul vino di genere è stato presentato uno studio di Censis servizi da cui è emersa un fotografia attuale sul rapporto fra il vino e il gentil sesso. Rispetto ai maschi – prosegue il rapporto - sono più coinvolte emotivamente nelle scelte e più motivate dal desiderio di conoscere mentre meno degli uomini sono condizionate dall’abitudine. L’identikit di vino e donne che è stato presentato quest’oggi al convegno della Settimana dei Vini 2008 ha messo in evidenza aspetti particolari: le donne nel rapporto con il vino dimostrano più sottili capacità di capire i prodotti, ma anche più robusti legami con definite tribù di tendenza. Questi i due assi sui quali sta crescendo in questi anni il rapporto delle donne col vino. E i 13 milioni di italiane sopra i 14 anni che bevono vino appartengono ormai a 5 diversi gruppi di “culture”, secondo una gerarchia non piramidale ma totemica. Ci sono 3 milioni di “consumiste”, ancora orientate dalla tradizione e dal rapporto quantità-prezzo; poi 4 milioni di “eclettiche” indirizzate nella scelta dei vini dai consumi del tempo libero e del fuori casa; al centro 1 milione di “appassionate”, sempre più competenti ricercatrici di “esperienze” evolute; in alto 4 milioni di “emergenti”, donne in carriera decisamente influenti in fatto di “trend” e di “brand”; in testa 1 milione di “eminenti”, con scelte elitarie dei vini ispirate dai comportamenti del “lusso”. <<L’enfasi con la quale si è guardato in questi anni ai rischi dell’alcolismo delle donne giovani e anziane – spiega Fabio Taiti, presidente di Censis Servizi -, ha finito per oscurare la vera rivoluzione dei rapporti delle consumatrici col vino al tempo della globalizzazione e della società “liquida”. I mutamenti infatti non sono andati solo nella direzione di meno quantità e più qualità, ma soprattutto verso più articolate competenze, migliori rapporti con l’edonismo, maggiore attenzione alla rappresentazione di sé e soprattutto legami di complice solidarietà all’interno di definite “tribù” comportamentali>>. Ma quale è il ruolo delle donne nel mondo del vino, chi sono e che rapporto hanno con l’enologia? La degustazione del vino fatta dalle donne è qualche cosa di relativamente recente, ricorda Brigitte Leloup, vice presidente dell’Association des Sommeliers d’Europe: <<Quando cominciai personalmente ad imparare “il vino” e a conoscerlo, nel 1987, c´erano ancora poche donne in un ambiente maschile molto chiuso, e ancora meno nelle scuole alberghiere, nelle classe di sommelleria. Ma oggi non è più così: il nostro approccio con il vino non è imbarazzato e più spontaneo. I nostri sensi sono esacerbati e molto sensibili al minimo effluvio e il palato femminile scopre finezze che quello degli uomini ignora>>. Simonetta Doni, graphic desiner di importanti aziende ha parlato del vino e della creatività al femminile: <<Oggi c’è la consapevolezza che l’immagine giusta qualifica l’intera azienda e fa vendere il prodotto. Superati i pregiudizi che volevo “femminilità uguale leziosità” si può affermare che la specifica sensibilità che hanno le donne possa contribuire in modo sostanziale alla comunicazione e al successo del vino>>. Se il vino fa bene alla salute in generale, fa “meglio” alle donne e oltre all’aspetto salutistico vanno considerati i benefici estetici. Le proprietà salutistiche del vino si sono rivelate – secondo quanto è emerso durante il convegno “Il Vino ti fa Giovane” della Settimana dei Vini - un perfetto anti-invecchiante durante il periodo della menopausa, grazie alle caratteristiche chimiche contenute nelle uve. Il vino è poi un perfetto cosmetico che rende ancora più bella e più giovane la pelle femminile. Insomma da bevanda prettamente, o quasi, maschile, oggi il vino è un compagno di vita inseparabile per le donne, in molteplici aspetti della vita, oltre che un piacere immenso. . |
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LAVORO OCCASIONALE VENDEMMIA 2008: FIRMA CONVENZIONE REGIONE PUGLIA-INPS-INAIL |
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Una convenzione di cooperazione operativa tra Regione Puglia, Inps e Inail per la sperimentazione, in occasione della prossima stagione della vendemmia, di un nuovo sistema di prestazioni di lavoro occasionale di tipo accessorio, è stata sottoscritta dagli Enti coinvolti Venerdì 30 Maggio 2008 presso la ex Sala Giunta di Via Capruzzi, 206 a Bari, a conclusione dei lavori del Consiglio Regionale. A sottoscrivere il documento saranno il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, il direttore regionale dell’Inps Puglia Mario Di Corato e il direttore regionale dell’Inail Puglia Alfredo Violante. Obiettivi della convenzione sono tra gli altri la promozione dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro, la gestione di un sistema integrato di erogazione di servizi, la promozione di questa nuova tipologia di lavoro e delle sue opportunità per i datori e i prestatori occasionali di lavoro. Alla convenzione, della durata coincidente col termine della stagione della vendemmia 2008, potranno aderire anche le Province, entro 20 giorni dalla data della firma. Subito dopo si procederà all’elaborazione di un progetto esecutivo territoriale, con l’indicazione delle aree e della durata di sperimentazione nell’ambito del territorio regionale. Previsto infine un comitato di coordinamento regionale, composto da un rappresentante del Ministero del Lavoro, dell’Inps, dell’Inail, della Regione Puglia e delle Province aderenti. . |
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MOSTRA VINI DI BOLZANO: PREMIO ALLA CULTURA ENOGASTRONOMICA DELL’ALTO ADIGE – EDIZIONE 2008
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Il Premio alla Cultura Enogastronomica dell’Alto Adige 2008 è stato assegnato quest’anno al Romantik Hotel Oberwirt di Marengo, al Gourmetrestaurant Auener Hof in Val Sarentino, al Gasthof Oberraindlhof in Val Senales e all’enoteca Weingalerie di Bressanone. “Chi sa godere, non beve più vino, ma prova dei segreti” sosteneva Salvador Dalì. I vincitori della quinta edizione del Premio alla Cultura Enogastronomica hanno assimilato e fatto profondamente loro questo detto. Il vino è per loro mistero e passione. Il Premio alla Cultura Enograstronomica viene conferito annualmente dal Settore Vitivinicolo Altoatesino e dall’Unione Albergatori e Pubblici Esercenti ad aziende che hanno raggiunto traguardi di eccellenza nell’ambito del mondo vinicolo altoatesino. Premio e diploma sono stati consegnati ai vincitori in occasione dell’apertura della Mostra Vini di Bolzano, dal Presidente della Giunta Provinciale Luis Durnwalder, dal Presidente dell’Eos Benedikt Gramm e dai membri della giuria. Il Romantik Hotel Oberwirt di Marlengo è stato decretato vincitore della categoria Hotel. La carta dei vini è molto ricca e il servizio impeccabile offerto da due esperti sommeliers facilita la scelta dei vini da parte degli ospiti. Durante le degustazioni all’interno della romantica cantina Vinarium si possono provare fra i tanti vini altoatesini anche due cuvée di produzione propria. Il Gourmetrestaurant Auener Hof in Val Sarentino ha invece ottenuto il premio per la categoria Ristoranti. L’auener Hof colpisce positivamente non solo per l’incantevole posizione, ma soprattutto per la cura del servizio e per la cucina così profondamente radicata al territorio. L’ottimo rapporto qualità–prezzo dei vini altoatesini, gran parte dei quali offerti anche alla mescita, e l’abile abbinamento con le diverse portate rendono l’esperienza all’Auener Hof incomparabile. Il Gasthof Oberraindlhof in Val Senales, vincitore per la categoria Gasthaus, rappresenta secondo la giuria un tipico Gasthof di paese a conduzione familiare. La passione dei proprietari, i coniugi Raffeiner, è rintracciabile nella carta dei vini che contiene una vastissima offerta di vini altoatesini. Per promuovere ulteriormente la cultura del vino esistono iniziative particolari, come “Il vino del giorno”, offerte speciali di vini da abbinare ai diversi menù ed escursioni per gli ospiti. Per la categoria Wine-bar/enoteche si è aggiudicata il premio l’enoteca Weingalerie di Bressanone. La Weingalerie propone un’ampia offerta di vini, soprattutto altoatesini, e in soli tre anni è diventata il luogo d’incontro ideale per gli appassionati di vino. Grazie alla consulenza individuale e professionale e ai regolari seminari sul vino, l’enoteca è un polo d’attrazione speciale per ospiti locali e stranieri. Anche in questa edizione, la nomina delle diverse realtà gastronomiche è avvenuta da parte delle cantine e della Hgv. Dopo la presa in esame delle nomine, effettuata da una giuria indipendente, sono stati richiesti dettagliati formulari di iscrizione e, infine, le aziende sono state valutate direttamente sul posto. . |
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REGGIO EMILIA – OLTRE 400 VINI AL 12° PALIO DEI VINI FRIZZANTI |
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Promosso dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia che ne ha delegato l’organizzazione tecnica al Consorzio promozione vini reggiani, il 12° Palio dei vini frizzanti “Matilde di Canossa – Ghirlandina d’oro” si è aperto il 29 maggio al Best Western premier Classic Hotel di Reggio Emilia con l’insediamento del comitato di controllo presieduto, in sostituzione di Aldo Ferrari Presidente dell’Ente camerale, da Ivan Bertolini, componente della Giunta camerale. Alla realizzazione della manifestazione contribuiscono anche la Provincia di Reggio Emilia ed il Consorzio dei Lambruschi Modenesi. Oltre 400, per la precisione 404, sono i vini frizzanti e i mosti parzialmente fermentati frizzanti Docg, Doc e Igt che, pervenuti da diverse Regioni italiane, partecipano al concorso che si concluderà sabato 31 maggio. Ad ognuno dei campioni pervenuti sarà assegnato un punteggio da parte delle commissioni di degustazione, sei in tutto, ciascuna delle quali composta da sei tecnici nominati dall’Associazione Enologi italiani e da un sommelier nominato dall’Associazione italiana Sommeliers. Tre le categoria di selezione: Vini frizzanti a denominazione di origine controllata - Doc - e controllata e garantita -Docg; Vini frizzanti ad indicazione geografica tipica - Igt; Mosti parzialmente fermentati ad indicazione geografica tipica - Igt. A tutti i vini frizzanti ed ai mosti parzialmente fermentati che avranno ottenuto, secondo il metodo di valutazione “Union Internationale des Oenologues”, un punteggio di almeno 80 centesimi, sarà assegnato un diploma di merito. Per ogni Doc e Docg partecipante sarà conferita una medaglia d’oro al vino frizzante che avrà conseguito il punteggio maggiore. Medaglia d’oro anche al vino frizzante Igt o mosto parzialmente fermentato Igt che, per ognuno dei nove gruppi previsti dal regolamento, avrà conseguito il punteggio maggiore. Ai due campioni classificati dopo le rispettive medaglie d’oro sarà attribuito, ex aequo, un diploma di menzione speciale. Premi speciali, assegnati sulla base dei punteggi calcolati secondo le modalità previste dal regolamento, sono inoltre previsti sia per la miglior azienda che riceverà il “Matilde di Canossa – Ghirlandina d’oro” sia per il miglior vino frizzante e/o mosto parzialmente fermentato dell’Emilia Romagna che riceverà il premio “Enoteca 2008”. . |
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VERONA: WINE TOP SI CONFERMA NEI NUMERI |
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Numeri positivi per la 5^ Edizione del Concorso Enologico "Verona Wine Top" organizzata presso Veronafiere, Sala Respighi 3 giugno a partire dalle ore 15. 00. Saranno, infatti, anche quest´anno più di 300 i vini veronesi che, in rappresentanza di oltre 100 aziende tutte rigorosamente della provincia, si sfideranno durante quello che ormai è diventato il "concorso dei vini veronesi". Numeri importanti ed imponenti, tenuto conto che il concorso è riservato esclusivamente ai vini e alle aziende della provincia di Verona, ma che non fanno altro che confermare il nostro territorio come una delle capitali mondiali del vino. Ora la sfida per i nostri vini si sposta sul piano della qualità. Le operazioni di selezione inizieranno il 3 giugno con il sorteggio per la composizione delle commissioni di esperti enologi e giornalisti, che fino al 5 giugno avranno il compito di selezionare le etichette che potranno fregiarsi della menzione "Verona Wine Top". Le operazioni di selezione si svolgeranno secondo il metodo "Union Internationale des Oenologues", con degustazioni alla cieca nelle quali ogni vino sarà degustato da due diverse commissioni. Al termine delle operazioni, solamente chi avrà ottenuto un punteggio medio superiore agli 85/100 sarà inserito tra i vincitori di "Verona Wine Top 2008". La soglia degli 85/100 e un panel di esperti provenienti dalle regioni italiane maggiormente vocate alla produzione vinicola di qualità rappresentano una garanzia di "assoluta eccellenza", sicuramente il tratto principale e qualificante dell´intera iniziativa. La proclamazione ufficiale dei vincitori avverrà domenica 22 giugno 2008 alle ore 10. 00 al Palazzo della Gran Guardia, dove al termine della cerimonia i vini vincitori saranno offerti in degustazione agli intervenuti, per coronare degnamente l’evento. Alla fine dell’estate verrà data alle stampe la nuova Guida Verona Wine Top, che nell’edizione dello scorso anno ha registrato una tiratura di ben 30. 000 copie, diffuse in tutto il mondo e distribuite in tutte le Fiere e le manifestazioni internazionali dell’agroalimentare. L´edizione 2008 della pubblicazione vedrà la novità delle analisi sensoriali anche in lingua francese, oltre che in italiano, inglese e tedesco. La redazione delle analisi sensoriali della "Guida Verona Wine Top" sarà curata per quest’edizione da una firma internazionale e prestigiosa come Richard Baudains. Richard Baudains, wine writer anglosassone da anni residente nel nostro paese, è una delle firme più prestigiose della rivista "Decanter". Vanta nel suo curriculum l´attività di coordinatore dell´edizione inglese della "Guida ai Vini nel Mondo" e della "Guida ai Vini d´Italia" del Gambero Rosso, la presidenza della commissione di assaggio per l´Italia al World Wine Awards di Londra, oltre che la docenza ai corsi Master di Wine Journalism all´Università delle Scienze Gastronomiche di Colorno. . |
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