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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 30 Giugno 2008 |
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INTERNET: LIBERALIZZAZIONE DEI DOMINI |
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Il Consiglio di amministrazione di Icann (la società che gestisce l´assegnazione degli indirizzi Internet), riunito a Parigi, ha approvato all´unanimità la decisione di fornire agli utenti la possibilità di registrare domini con estensioni di ogni tipo e quindi con qualsiasi parola a scelta del gestore di un sito. Sempre all´unanimità è stata approvata, anche l´apertura della rete agli alfabeti non latini, come l´arabo e il cinese, che fino ad oggi dovevano, invece, passare attraverso traslitterazioni per essere utilizzati online. Le novità approvate oggi, ha dichiarato il presidente di Icann Paul Twomey, rappresentano «una grande opportunità per il settore», anche se, precisa, ci vorranno «ancora almeno tre o quattro mesi per finalizzare i dettagli di questa liberalizzazione». Secondo Twomey la data più probabile per l´effettiva entrata in funzione sarebbe il secondo semestre del 2009. Nel corso della riunione non è stato però definito il costo di una pratica di registrazione di una nuova estensione. Secondo i primi calcoli effettuati dall´Autorità che gestisce i domini francesi (Afnic) tale costo potrebbe arrivare a decine di migliaia di euro. . |
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EDITECH 2008: UN’INTERA GIORNATA DEDICATA ALL’EDITORIA E ALL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA NEL MONDO DEL LIBRO |
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Venerdì 27, presso la sede di Siemens a Milano (Viale Piero e Alberto Pirelli 10- Zona Bicocca), nell’ambito di Editech – Editoria e innovazione tecnologica, organizzato dall’Associazione Italiana Editori (Aie), l’intera Giornata è stata dedicata al futuro del libro di carta. L’iniziativa, promossa da Aie in collaborazione con Siemens It Solutions and Services e il supporto di alcune delle principali aziende che operano nel settore delle tecnologie applicate al mondo dell’editoria, come Adobe Systems, Artesia (the Open Text Digital Media Group), Telecom Italia e Xerox, ha fornito agli editori italiani un panorama aggiornato a livello internazionale e nazionale sull’impatto che l’adozione delle tecnologie può avere per le case editrici. E al tempo stesso ha promosso lo scambio di opinioni fra gli addetti del settore editoriale e gli esponenti dell’industria specializzata in tecnologie e servizi. L’occasione ha permesso di comprendere le tendenze in atto e le prospettive nell’ambito dell’innovazione tecnologica nel settore editoriale, attraverso case history di successo nazionali e internazionali, ed ha posto particolare attenzione a tutte le nuove modalità di creazione, gestione e distribuzione dei contenuti editoriali e alle strategie adottate anche da quegli editori che, anche se pubblicano solo sulla carta, vogliono essere visibili e riconoscibili online. Nel corso dell’evento è emerso che il mercato dell’ebook vale oggi qualcosa come l’1% delle vendite di libri di carta nel mondo. In cifre questo significa 7,5 milioni di dollari. L’impatto però della società dell’informazione è ben altra cosa: secondo i dati di Outsell vale solo in Europa qualcosa come 380 miliardi di euro. La tecnologia nel mondo del libro ha quindi ben altre formei. “Google Book Search”, ad esempio, riunisce oggi più di 20mila editori e oltre 1 milione di libri in oltre 100 lingue in tutto il mondo, il francese “Gallica” ha 43mila ebook nel suo catalogo in inglese e francese, e Safari Books Online, offrendo nel settore dell’editoria professionale servizi innovativi basati sullo sfruttamento dei suoi patrimoni in formato digitale, cresce con tassi del 30% all’anno. “L’editoria – ha spiegato in apertura il presidente di Aie, Federico Motta - è ben consapevole dell’importanza dell’evoluzione tecnologica in atto e delle opportunità che i nuovi scenari possono aprire, ma vi è anche la profonda e diffusa consapevolezza della complessità dei problemi che le innovazioni di processo e di prodotto oggettivamente pongono rispetto al tradizionale mercato del libro, oltre che quello degli investimenti necessari per valorizzare al meglio, nella gestione delle aziende, le potenzialità delle nuove tecnologie. Lo spirito con cui affrontiamo la questione è dunque quello di valutare i nuovi strumenti e le relative procedure per orientarci in modo sempre più stimolato e stimolante verso una gestione innovativa delle informazioni, con l’obiettivo non solo di migliorare e rendere più efficiente la tradizionale produzione cartacea ma anche di offrire prodotti e/o servizi innovativi”. Tutte le informazioni su www. Editech. Info. |
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GOVERNO ITALIANO: DECRETO LEGISLATIVO DI ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 2006/24 RELATIVA ALLA CONSERVAZIONE DEI DATI TRATTATI NEI SERVIZI DI COMUNICAZIONE ELETTRONICA |
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Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 21 maggio su proposta del Ministro per le politiche europee, Andrea Ronchi, e del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, Renato Brunetta un decreto legislativo che dà attuazione alla Direttiva n. 2006/24 relativa alla conservazione dei dati trattati nei servizi di comunicazione elettronica accessibili al pubblico o di reti pubbliche di comunicazione. Sono definiti le categorie di dati da conservare, la durata della conservazione, le condizioni da rispettare per l’immagazzinamento dei dati ed i principi in materia di sicurezza. Sul provvedimento sono stati sentiti il Garante per la protezione dei dati personali e le Commissioni parlamentari. Il provvedimento è stato approvato nello stesso testo della prima deliberazione del Consiglio dei Ministri, avvenuta il 27 febbraio 2008. Il provvedimento sul traffico telefonico adatta alle disposizioni delle direttive Ue le norme in materia di privacy sulle modalità e sui tempi relativi alla conservazione dei dati personali trattati dai fornitori di servizi internet e dalle società di telecomunicazioni. Le norme relative alle modalità e al trattamento dei dati modificano l´articolo 132 del Codice sulla privacy (Decreto legislativo n. 196/03) che concedeva, invece, la possibilità di prorogare il periodo massimo di conservazione delle stesse informazioni, per esclusive finalità di accertamento e repressione di delitti particolarmente gravi, come l´associazione a delinquere di stampo mafioso e i reati di terrorismo oltre a quelli commessi a danno di sistemi informatici e telematici. Per quanto riguarda le chiamate senza risposta viene fissato un termine massimo di conservazione pari a trenta giorni. Il testo del decreto legislativo di attuazione della direttiva 2006/24/Ce (conservazione di dati generali o trattati nell´ambito della fornitura di servizi di comunicazione elettronica accessibili al pubblico o di reti pubbliche di comunicazione) è consultabile sul sito web della Camera dei deputati: http://www. Camera. It/_dati/lavori/elenchipdl/apritesto. Asp?file=227. |
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UNIONE EUROPEA: CONSULTAZIONE PUBBLICA SULLA REVISIONE DELLA DIRETTIVA RELATIVA AL RIUTILIZZO DEI DOCUMENTI NEL SETTORE PUBBLICO |
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Fino al 31 luglio 2008 è aperta la consultazione, indetta dalla Commissione europea lo scorso 20 maggio per ottenere osservazioni e commenti da parte dei soggetti interessati relativamente a numerosi aspetti collegati all’implementazione, impatto e scopo della direttiva che potranno poi essere presi come spunto dai servizi della Commissione in sede di eventuale redazione di una proposta di modifica di detta direttiva. I quesiti sollevati nel documento di consultazione sono tre. Il primo quesito chiede come appare in ciascun Stato membro la normativa attuativa della direttiva e quali sono i problemi che i soggetti riutilizzatori dei documenti e informazioni detenute da soggetti pubblici devono affrontare. Il secondo quesito chiede se appare necessaria una estensione dello scopo della direttiva in modo che organismi culturali, enti di ricerca e altri organismi pubblici che si occupano di diffusione delle informazioni possano essere assoggettati alle medesime norme. Il terzo quesito chiede, in una prospettiva più a lungo termine, quali misure potrebbero essere applicate a livello nazionale al fine di ottimizzare il riutilizzo dei documenti del settore pubblico e se si reputa opportuno apportare emendamenti legislative al testo della direttiva. Il testo del questionario predisposto dalla Commissione può essere scaricato al seguente link: http://ec. Europa. Eu/information_society/policy/psi/index_en. Htm. |
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UNIONE EUROPEA: NUMERO DI EMERGENZA EUROPEO |
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Il 4 giugno 2008 la Commissione europea ha inaugurato il nuovo sito web ec. Europa. Eu/112 che spiega ai cittadini come utilizzare il 112 in ciascuno Stato membro e raffronta i risultati ottenuti dalle autorità nazionali nell´applicazione delle norme comunitarie relative al 112 mettendo in evidenza le migliori pratiche. Per quanto riguarda il trattamento rapido delle chiamate - almeno il 97% riceve risposta entro 20 secondi nella Repubblica ceca, in Spagna e nel Regno Unito, e almeno il 71% entro 10 secondi nei Paesi Bassi e in Finlandia - 17 paesi sono in grado di rispondere alle chiamate effettuate in lingue straniere dell´Unione. I centri di risposta sono in grado di rispondere in inglese in 16 paesi (Austria, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Estonia, Finlandia, Francia, Ungheria, Grecia, Lituania, Malta, Paesi Bassi, Slovenia, Spagna e Svezia). 7 paesi hanno dichiarato che i loro centri possono rispondere nella lingua di uno Stato membro confinante (Bulgaria, Germania, Estonia, Spagna, Lituania, Ungheria e Slovenia). Alcuni paesi hanno adottato disposizioni che consentono di rispondere in altre lingue, trasferendo la chiamata ad altri centri di risposta che dispongono di personale competente (Repubblica ceca, Grecia, Slovenia e Spagna) o a servizi di interpretazione (Finlandia, Francia, Paesi Bassi, Spagna, Svezia e Regno Unito). Per approfondimenti: ec. Europa. Eu/112 . |
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DIRITTO D’AUTORE: CONVEGNO A ROMA CON DENIS OLIVENNES |
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Denis Olivennes, l’ispiratore del progetto di legge francese contro lo scambio di file in internet, ha partecipato lo scorso 25 giugno, a Roma al convegno “Creatività e cultura nel web: opportunità o minaccia?”. Denis Olivennes, oggi direttore del quotidiano francese Nouvel Observateur e ispiratore del disegno di legge approvato la scorsa settimana dal Consiglio dei ministri francese contro lo scambio illegale di file in rete, ha aperto il convegno, organizzato dall’Associazione Italiana Editori (Aie) e svoltosi al Tempio di Adriano di Romaolivennes ha svolto un’analisi del tema della tutela del diritto d’autore delle opere sul web tra peer-to-peer (lo scambio via web di file relativi a opere protette), sulla tutela dei contenuti, su pirateria e rispetto della privacy. Il suo intervento è stato anticipato dal saluto del presidente di Aie, Federico Motta, e dall’introduzione del presidente di Siae, Giorgio Assumma. Al suo intervento ha fatto seguito una tavola rotonda con Luciano Daffarra, avvocato esperto di diritto d’autore, Enzo Mazza, presidente della Fimi, Stefano Pileri, vice presidente di Confindustria Sistemi Innovativi e Tecnologici e Gabriella Carlucci e Giuseppe Giulietti, membri della Commissione cultura della Camera. La chiusura del convegno è stata fatta da Mauro Masi, delegato per la Proprietà intellettuale e segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. "Un accordo e, se occorre, una legge che lo sancisca, per combattere il problema dello scambio illegale di file sul web è necessario, anzi è il futuro": non ha dubbi Denis Olivennes, direttore del quotidiano francese Nouvel Observateur, ispiratore dell’accordo tra il mondo dei contenuti e dei service provider e del successivo disegno di legge approvato in materia la scorsa settimana dal Consiglio dei ministri francese. "La Francia ha trovato una soluzione per contrastare il fenomeno - ha proseguito - Serviva un provvedimento che combattesse il peer to peer (P2P) costringendo tutti gli attori coinvolti dal problema a raggiungere un’intesa: oggi la Francia ha un progetto di legge, e a breve lo avrà anche l’Inghilterra. Questo è il futuro e questa è la nostra soluzione: l’unica strada per garantire un futuro ai produttori di contenuti culturali rispetto ai gestori delle reti". Il presidente della Commissione francese per lo sviluppo e la protezione delle opere culturali nella rete e autore del cosiddetto Rapporto Olivennes è molto chiaro sul tema: "Il meraviglioso universo di Internet gratis non è affatto gratis. Se è vero che i contenuti piratati lo sono, bisognerà pure che gli utenti del P2P paghino gli abbonamenti per navigare – e in particolare quelli per navigare ad alta velocità – a operatori pronti a tutto per adescarli. I file di musica e di film "gratuiti" vengono utilizzati come vetrine di richiamo per spingere il comune utente verso le loro formule di abbonamento. Per questo è così importante il loro ruolo di "sorveglianti" della rete. Attraverso un accordo con i titolari dei diritti e, occorrendo, da una legge, come avvenuto per la Francia". Un accordo che coinvolga produttori dei contenuti e gestori delle reti come soluzione per riuscire ad arginare un fenomeno che già ora incide – in termini di pirateria "fisica" – sul 20% del mercato di libri, contenuti, musica e cinema. Più difficile la quantificazione di quella online, ma stime condivise attestano il dato attuale intorno al miliardo di file illegali disponibili in rete a livello mondiale: "Il futuro della produzione culturale – anche libraria – non è quindi solo in un momento di cambiamento, è in pericolo – ha chiarito il presidente dell’AIE Federico Motta - Per questo il futuro passa dalla ricerca di una soluzione. E per questo AIE si è fatta promotrice del problema perché il fenomeno interessa purtroppo già da diversi anni il settore della musica, del cinema e del software, ma sta coinvolgendo, progressivamente sempre più, anche l’editoria". La risposta italiana al tema posto sul piano politico dalla Francia è chiara e forte: "Il diritto d’autore e la sua tutela sono strumenti imprescindibili per lo sviluppo culturale, sociale ed economico della nostra società – ha concluso il delegato alla Proprietà intellettuale e Segretario della Presidenza del Consiglio dei Ministri Mauro Masi - L’Italia saprà sicuramente trovare una soluzione saggia in grado di garantire il giusto equilibrio fra tutti gli interessi in gioco. Con la legge 43 del 2005 è stata imboccata la strada della promozione della definizione di codici di deontologia e di buona condotta tra gli operatori coinvolti per utilizzare la rete come strumento per la diffusione della cultura e per la creazione di valore nel rispetto del diritto d´autore. Proseguiremo in questa direzione". |
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AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI: DELIBERA SULLE PROCEDURE PER LO SVOLGIMENTO DELLE FUNZIONI ISPETTIVE E DI VIGILANZA |
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L’autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha approvato la delibera n. 220/08/Cons “Procedure per lo svolgimento delle funzioni ispettive e di vigilanza dell’Autorità”. Ai fini dello svolgimento delle funzioni attribuite all’Autorità dalle leggi vigenti, la delibera stabilisce che il Servizio Ispettivo e Registro dell’Autorità stessa può procedere ad ispezioni presso le sedi dei soggetti ritenuti in possesso di documenti aziendali utili all’efficace svolgimento dell’attività istruttoria, se del caso avvalendosi del supporto delle strutture organizzative di primo livello competenti. Nell’ipotesi in cui gli operatori di comunicazione si avvalgano di terzi per lo svolgimento di attività connesse ai propri servizi, il Servizio Ispettivo e Registro può altresì procedere ad ispezioni presso le sedi di costoro, laddove vi sia ragione di ritenere che ivi possano essere acquisiti elementi utili all’efficace svolgimento dell’attività istituzionale dell’Amministrazione. Nel corso delle ispezioni i soggetti interessati possono farsi assistere da consulenti di propria fiducia, senza tuttavia che l’esercizio di tale facoltà comporti la sospensione o anche il semplice ritardo dell’ispezione. Di tutta l’attività svolta nel corso dell’ispezione, con particolare riferimento alle dichiarazioni e ai documenti acquisiti, è redatto processo verbale. Nello svolgimento dell’attività d’istituto il Servizio Ispettivo e Registro dell’Autorità può avvalersi della collaborazione dei militari della Guardia di Finanza e degli appartenenti alla Polizia Postale e delle Comunicazioni, anche secondo convenzioni all’uopo previste. Tali soggetti agiscono con le facoltà e i poteri previsti dalle leggi e regolamenti vigenti. Nello svolgimento dell’attività d’istituto il Servizio Ispettivo e Registro dell’Autorità può, altresì, agire in cooperazione con gli ispettori della Società Italiana degli Autori ed Editori secondo convenzioni all’uopo previste, nonché con le rispettive facoltà e poteri previsti dalle leggi e regolamenti vigenti. La delibera , inoltre approva la "Carta dei diritti", recante l’indicazione dei diritti e delle garanzie di cui si può avvalere il soggetto che è sottoposto ad ispezione. La delibera, che sostituisce la precedente delibera n. 63/06/Cons, entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, avvenuta il 3 giugno scorso. Per visualizzare la delibera si rinvia al sito web dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni: http://www. Agcom. It/provv/d_220_08_cons. Htm. |
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AGENZIA DEL TERRITORIO: SCHEMA DI CONVENZIONE PER LA CONSULTAZIONE DELLE BANCHE DATI IPOTECARIA E CATASTALE |
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L’agenzia del territorio ha emanato il decreto 6 giugno 2008, “Accesso al sistema telematico dell´Agenzia del territorio per la consultazione delle banche dati ipotecaria e catastale - Nuovo schema di convenzione”. La convenzione, che segue un’altra convenzione in materia, apportando miglioramenti alle procedure in atto stabilisce le modalità per potersi collegare al sistema elettronico dell’Agenzia al fine di accedere al servizio di consultazione telematica della banca dati ipotecaria e/o della banca dati catastale. Per visualizzare il decreto e la convenzione si rinvia ai seguenti link: http://www. Finanze. Gov. It/export/download/altri2/decreto_6_giugno_territorio. Pdf e http://www. Finanze. Gov. It/export/download/altri2/allegato_convenzione_collegamento_telematico. Pdf . |
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GIUSTIZIA ITALIANA: IL CASELLARIO GIUDIZIARIO DIVENTA EUROPEO |
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Risposta tecnologica ad una criminalità sempre più senza frontiere e alla crescente domanda di sicurezza avanzata dai cittadini. Il casellario giudiziario italiano, che custodisce oltre 6 milioni di schede con i precedenti penali e civili dei cittadini, diventerà “europeo” riducendo così drasticamente i tempi dello scambio, con gli archivi giudiziari degli altri Paesi, delle informazioni sui profili penali delle persone straniere coinvolte in fatti delittuosi. Il Dipartimento Affari di Giustizia e la Direzione Generale Sistemi Informativi Automatizzati del Ministero della Giustizia, infatti, hanno siglato con il Cnipa-centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione un accordo per la partecipazione italiana al progetto pilota di “Casellario Europeo”, nell’ambito del Network of Judicial Registers (Njr), per lo scambio elettronico di informazioni sui precedenti penali dei cittadini degli Stati membri dell´Unione Europea. Nel gennaio scorso la Commissione Europea aveva approvato il piano d’investimenti per il progetto per la interconnessione, per un importo complessivo di oltre 941 mila €, il 70% finanziato dalla stessa Ue e il restante 30% a carico del Cnipa e del Ministero della Giustizia. La durata del progetto è stata inizialmente fissata in due anni, ma verrà ampliata in relazione alla graduale partecipazione di altri Stati europei. In particolare, ha spiegato il presidente prof. Fabio Pistella, «il Cnipa darà il proprio supporto, sia per le soluzioni tecnologiche con le proprie competenze professionali e progettuali per le connessioni telematiche internazionali (attraverso le reti europea “Testa” ed italiana Spc, il cui punto di interconnessione è appostato presso lo stesso Cnipa), sia per le soluzioni di interfaccia tra il sistema italiano e uguali altri sistemi nazionali». Grazie al “Progetto Njr”, attualmente Francia, Germania, Spagna, Belgio e Lussemburgo hanno realizzato l’interconnessione tra i propri casellari giudiziali; Repubblica Ceca e Slovacchia sono prossime all’adesione. Adesso anche l’Italia, già dotata di un sistema informativo tecnologicamente adeguato, entra a far parte della piattaforma europea sperimentale implementando i propri sistemi e le relative procedure attraverso la specifica rete telematica (Testa-trans European System). «Il progetto è fortemente innovativo in quanto consente la registrazione telematica in ambito nazionale delle sentenze di condanna pronunciate a carico dei propri cittadini da parte delle Autorità giudiziarie di altri Paesi membri. Non solo», ha precisato Pistella, «ma permette l´interrogazione diretta, per via telematica, dei casellari giudiziali degli altri Stati partecipanti all’iniziativa. Si tratta di una novità consistente in quanto attualmente lo scambio di tali informazioni avviene esclusivamente per via cartacea e attraverso procedure lente, tali da scoraggiare spesso le richieste stesse da parte delle altre magistrature». Dall´esperienza del progetto pilota è sinora emerso che con "Njr" la magistratura riceve risposte e notifiche in meno di 48 ore, rispetto alle alcune settimane necessarie con le procedure tradizionali. Per la realizzazione di questo consistente processo di automazione in chiave europea del casellario giudiziario italiano è stata avviata una serie di attività finalizzata, tra l’altro, alla riclassificazione dei reati e delle sanzioni secondo gli standard definiti dal Progetto Pilota; alla modifica di data base e di procedure d’interrogazione e di aggiornamento; all’implementazione del software per l’invio e la ricezione delle richieste da o verso gli altri Stati, nonché per la trasmissione delle risposte, secondo i web-services del pilota; alla realizzazione di nuove funzionalità per la gestione automatica e/o manuale delle richieste provenienti da altri Paesi; utilizzo della rete europea “Testa” come infrastruttura di trasmissione ed alla definizione dei dettagli implementativi da parte di specifici gruppi di lavoro . |
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GIUSTIZIA ITALIANA: CANCELLERIA TELEMATICA AL TRIBUNALE DI LUCCA, PRIMA IN ITALIA |
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Presenti il vicepresidente della Regione Toscana, Federico Gelli, il presidente del Tribunale di Lucca, Gabriele Ferro, il presidente dell’Ordine degli avvocati di Lucca, Mauro Cortopassi, e l’avvocato Carla Guidi. È stata inaugurata, a Lucca, la prima “cancelleria telematica”, realizzata a seguito di un accordo tra la Regione Toscana, con la sua infrastruttura telematica Rtrt (rete telematica regionale Toscana) il Ministero della Giustizia e il Cnipa, il centro nazionale per l’informatizzazione nella pubblica amministrazione. L’attivazione della cancelleria telematica a Lucca fa seguito ad una prima sperimentazione condotta con la Corte d’appello di Firenze. Gli avvocati del foro lucchese possono, primi in Italia, consultare on line e con la stessa password tutta la storia delle loro cause, sia quando sono in primo grado presso il tribunale, sia quando approdano al secondo grado, presso la Corte d’Appello fiorentina. Tutto permette un intuitivo risparmio di tempo e denaro ed innegabili vantaggi in termini ambientali grazie al minor uso di carte e faldoni. |
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GIUSTIZIA ITALIANA: PROGETTO PROCURE ESTESO ANCHE A TERAMO E CHIETI DOPO IL SUCCESSO NELLE PROVINCE DI L´AQUILA E PESCARA |
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L´assessore alla Formazione della Regione Abruzzo, Augusto Di Stanislao, ha annunciato che il progetto finanziato dalla regione Abruzzo per la riorganizzazione ed il rafforzamento delle competenze negli uffici giudiziari, finanziato con il Por 2000-2006, sarà ampliato a tutte le procure abruzzesi, oltre che a quelle già in essere con l´Aquila e Pescara. L’assessore ha anche deciso di "raccogliere la nuova sfida promossa dal Ministero della Giustizia attraverso il progetto interregionale/transnazionale denominato Diffusione di buone pratiche presso gli Uffici giudiziari italiani", impegnando le risorse del Por 2007/2013 e annunciando a breve un incontro con i procuratori delle quattro province. Con l´attivazione del progetto l´Abruzzo risulta la prima, fra le regioni italiane, ad anticipare e rendere operativo il protocollo di intesa stipulato tra Ministero di Giustizia, Ministero della Funzione Pubblica, Regioni e Province autonome. L´iniziativa, risponde all´esigenza, sempre più avvertita, di avvicinare quel settore della Amministrazione Pubblica ai cittadini, agendo sia sui processi organizzativi sia sul rafforzamento delle competenze del personale che rappresenta la risorsa strategica più importante disponibile nelle Pubbliche Amministrazioni. A considerazione degli ottimi risultati che sta maturando il progetto, sia sul piano del riassetto organizzativo degli Uffici giudiziari coinvolti, sia in considerazione dell´innovatività dei nuovi servizi offerti ai cittadini, l´Assessore Di Stanislao, ha deciso che le esperienze in corso possano divenire patrimonio comune anche agli altri Uffici giudiziari regionali. "Il diffondersi di queste iniziative - ha concluso Di Stanislao - concorrerà a rafforzare il circolo delle buone pratiche, in parte già avviate, su tutto il territorio regionale, producendo, attraverso un miglioramento in termini di efficienza ed efficacia dei processi interni di gestione e trattamento delle pratiche giudiziarie anche attraverso l´utilizzo delle attuali tecnologie informatiche, importanti effetti a garanzia dei cittadini". Tra le altre attività promosse, infatti, per migliorare il rapporto con tutti coloro che si rivolgono agli Uffici giudiziari è prevista la realizzazione di uno sportello virtuale che consenta non solo un dialogo continuo con l´esterno ma anche la richiesta e il rilascio automatico di certificazioni. |
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ORDINE DEGLI AVVOCATI DI VERONA: SEMINARIO SULL’AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO |
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Giovedì 26 giugno, presso l’aula della Corte d’Assise del Tribunale di Verona, si è svolto il seminario promosso dall’Ordine degli Avvocati scaligero e dedicato all’amministrazione di sostegno. Il provvedimento vede la sua nascita con la Legge n. 6/04 che afferma la volontà di “tutelare, con la minore limitazione possibile della capacità di agire, le persone prive in tutto o in parte di autonomia nell’espletamento delle funzioni della vita quotidiana, mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente” (art. 1). Questo nuovo istituto giuridico, contrapponendosi in maniera radicale alle misure di interdizione e inabilitazione, si pone a tutela delle parti più deboli che vengono limitate il meno possibile nella propria facoltà decisionale. Si tratta di un provvedimento in crescita costante nel territorio veronese: infatti, se nel 2004 a Verona le sentenze di interdizione erano circa 150, oggi sono scese a poco più di 20 con un aumento inversamente proporzionale, invece, delle nomine degli amministratori di sostegno, che da poco più di 100 nel 2004 sono passati a quasi 400 nel 2007. Verona è seconda città del Triveneto dopo Venezia per il numero di nomine di amministratori di sostegno: beneficiari di questo istituto sono per la maggior parte (65. 7%) le persone di oltre 65 anni, seguite da soggetti con disabilità psichica-intellettiva (13. 8%) e soggetti psichiatrici (6. 9%). A richiedere la nomina dell’amministratore, invece, sono per la maggior parte (54%) i parenti entro il Iv grado. Questi i dati presentati dal Funzionario del Tribunale di Verona, Maria Cristina Fedrighi, nel corso del seminario dal titolo “Amministratore di sostegno: profili di diritto sostanziale e processuale” presieduto dal Presidente del Tribunale, Francesco Abate e coordinato dall’avv. Donatella Cusumano. Tra i relatori l’assessore regionale alle Politiche Sociali, Stefano Valdegamberi, che ha ricordato l’importanza del supporto alla persona. “Questo istituto – afferma Valdegamberi – rappresenta il valore aggiunto di umanità al quale riferirsi sempre. E’ mirato al supporto della persona e per questo non deve diventare una nuova attività, ma essere una missione e un impegno”. Sul tema invece dei presupposti sostanziali dell’amministrazione di sostegno è intervenuto il Procuratore Capo presso la Procura di Verona, Guido Papalia. Riprendendo l’articolo 1 della legge n. 6/2004 ne ricorda il fondamento etico: “Dobbiamo porre al centro dell’attenzione del legislatore la persona che ha difficoltà gestionali dei propri interessi. Il provvedimento - continua Papalia con una metafora - dev’essere come un vestito cucito su misura per la persona che lo indosserà”. A seguire l’intervento del Giudice Tutelare presso il Tribunale di Verona, Antonio Scalera, sul caso particolare dell’intervento dell’amministratore di sostegno per quanto riguarda i trattamenti medico-chirurgici; il notaio Giannaugusto Fantin parla invece di poteri negoziali e Ferruccio Tommaseo, Ordinario di Diritto Processuale Civile presso l’Università di Verona, presenta una relazione sul procedimento di nomina degli amministratori di sostegno. Tutela giuridica “su misura”, quindi, in un maggiore rispetto della persona e nella costante attenzione ai suoi bisogni e alle sue volontà. |
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GIUSTIZIA EUROPEA: ANNULLAMENTO DELLA DECISIONE DELLA COMMISSIONE CHE DICHIARA INCOMPATIBILI CON IL MERCATO TALUNI AIUTI ALLA OLIMPIAKI AEROPORIA YPIRESIES |
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Lo scorso 25 giugno con la sentenza pronunciata nella causa T-268/06 (Olympiaki Aeroporia Ypiresies / Commissione 2008) il Tribunale di primo grado ha annullato parzialmente la decisione della commissione che dichiara incompatibili con il mercato comune taluni aiuti versati alla Olympiaki Aeroporia Ypiresies per i danni conseguenti agli avvenimenti dell’11 settembre. L’evento eccezionale e il danno generato possono essere direttamente connessi anche in assenza di simultaneità. In seguito agli attentati dell’11 settembre 2001, la Commissione ha adottato una comunicazione relativa alle loro ripercussioni sull’industria dei trasporti aerei. In tale comunicazione la Commissione ha ritenuto che – considerato il carattere eccezionale degli eventi dell’11 settembre – le disposizioni in materia di aiuti di Stato potevano consentire, a talune condizioni, l´indennizzo dei costi sostenuti per la chiusura dello spazio aereo americano per quattro giorni (dall’11 al 14 settembre 2001) nonché per l´aumento dei premi assicurativi. Nel 2002 le autorità elleniche hanno comunicato alla Commissione le modalità di calcolo dell´indennizzo a favore della Olympiaki Aeroporia Ypiresies: esso riguardava il lucro cessante relativo al trasporto dei passeggeri e delle merci, le spese di distruzione di merci deperibili, le spese di controllo di sicurezza supplementari, le spese di richiamo di un volo Atene-new York e di annullamento del volo di ritorno l’11 settembre 2001, le spese relative all’atterraggio e alla permanenza a Halifax (dall’11 al 15 settembre 2001) di un volo inizialmente previsto a destinazione di Toronto, le spese per voli straordinari di rimpatrio («ferry flights») il 18, il 20 e il 26 settembre 2001, ed infine le spese relative agli straordinari del personale nonché le spese di sicurezza supplementari. L´importo di Eur 4 827 586,21 è stato erogato alla Oay nel luglio 2002. Nel 2006, in esito ad un procedimento formale di esame, la Commissione ha deciso che l’aiuto di Stato era compatibile con il mercato comune con riferimento all´indennizzo versato per il periodo dall’11 al 14 settembre 2001, per un importo massimo pari a Eur 1. 962. 680. Tale importo riguardava l´annullamento dei sette voli andata-ritorno a destinazione di New York, Tel Aviv, Toronto via Montreal e Boston, l´atterraggio e la permanenza ad Halifax del volo inizialmente previsto a destinazione di Toronto ed il richiamo del volo dell’11 settembre 2001. Invece la Commissione ha considerato che l’annullamento dei voli del 15 e 16 settembre 2001, nonché i «ferry flights» erano riconducibili a semplici ripercussioni indirette degli attentati. Essa ha quindi ingiunto il recupero di qualsiasi somma versata a titolo di aiuto superiore ad Eur 1. 962. 680. L’oay ha chiesto al Tribunale di annullare la decisione della Commissione nella parte in cui fissa l’importo massimo dell’indennizzo compatibile col mercato comune ad Eur 1. 962. 680. Essa ha contestato la tesi secondo cui qualsiasi danno che sia sorto dopo il 14 settembre 2001 non presenterebbe alcun nesso di causalità con gli attentati dell’11 settembre. Il Tribunale ricorda che la stessa decisione della Commissione indica che non soltanto gli attentati, ma anche la chiusura dello spazio aereo americano (11-14 settembre 2001) costituiscono un evento eccezionale. Pertanto un aiuto inteso ad indennizzare un danno sorto dopo il 14 settembre 2001, ma che presenta un nesso diretto di causalità con l’evento eccezionale e che è stato valutato con precisione deve essere dichiarato compatibile con il mercato comune. Peraltro, l’esistenza di un nesso diretto tra l’evento eccezionale e il danno cagionato non presuppone la loro simultaneità. Il Tribunale annulla la decisione della Commissione per quanto riguarda l’indennizzo per l’annullamento, il 15 settembre 2001, del volo a destinazione di Toronto per il motivo che gli elementi su cui si è basata l’istituzione comunitaria al fine di corroborare l’assenza di un nesso di causalità non giustificano la sua valutazione. Peraltro il Tribunale annulla per insufficienza di motivazione la decisione della Commissione per quanto riguarda i danni subiti dall’Oay sulla sua rete al di fuori dell’Atlantico settentrionale e di Israele (circa Eur 1. 212. 000), da un lato, nonché il lucro cessante per il trasporto di merci ed altre spese sostenute, dall’altro, per un importo di circa Eur. 500. 000 . |
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GIUSTIZIA EUROPEA: RISARCIMENTO DEI COSTI DI SMALTIMENTO RIFIUTI PER IL NAUFRAGIO DI UNA PETROLIERA |
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Il 23 giugno la Corte di giustizia con la sentenza C-188/07 (Commune de Mesquer / Total France Sa, Total International Ltd) ha stabilito che il principio “chi inquina paga” impone un´assunzione dell´onere finanziario costituito dal costo di smaltimento dei rifiuti causati dal naufragio di una petroliera. L’esigenza di una trasposizione conforme dell’art. 15 della direttiva «rifiuti» può comportare che il fabbricante del prodotto che ha generato rifiuti sopporti il costo di smaltimento dei rifiuti causati dallo sversamento accidentale di idrocarburi in mare. |
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RITARDI DI PAGAMENTO: IL 1° LUGLIO ASSEMBLEA A ROMA DEI FORNITORI DELLE PPAA |
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Il 1° luglio alle ore 11,00 a Roma, a Palazzo Marini, in una sala della Camera dei Deputati, si riuniscono i fornitori della Pubblica Amministrazione per discutere su "I ritardi di pagamento ostacolano lo sviluppo e mettono in pericolo posti di lavoro". L´incontro è promosso dall’Osservatorio Imprese e Pubblica Amministrazione sui ritardi di pagamento delle Ppaa (Oipa), un’organizzazione no profit che, da ormai due anni, sta riunendo imprese e associazioni di imprese per una battaglia difficile ma indispensabile per la sopravvivenza di tante di esse. Oipa in questi mesi ha svolto incontri in molte regioni italiane, promosso ricerche e sondaggi, raccolto adesioni e sulla base dei dati raccolti ha depositato una Petizione alla Commissione Europea che ha accolto favorevolmente l´istanza, dando corso ad un´indagine rivolta sia alle imprese italiane che a quelle facenti parte degli Stati membri Ue per verificare le dimensioni del fenomeno. L´obiettivo del Convegno è dunque fare il punto, discutere e cercare soluzioni a quello che sembra essere ormai un comportamento consolidato di molte Ppaa che, oltre ad essere palesemente illegittimo ed antisociale, elude i principi Comunitari con conseguenze gravi per lo sviluppo delle imprese creditrici, con conseguente perdita di posti di lavoro. All´incontro si alterneranno i rappresentanti di Oipa: il Presidente Antonio Persici e la Vice Presidente Dott. Ssa Milene Sicca, l´Avv. Prof. Antonino Galletti, dell´Ufficio legale Oipa, il Dott. Tullio Lazzaro, Magistrato Presidente della Corte dei Conti, il Prof. Avv. Fabio Francario, Ord. Di Diritto Amministrativo (Università degli studi di Siena) , il prof. Paolo Bertoli, Presidente Andaf (Associazione, Nazionale, Direttori Amministrativi e Finanziari), il Dott. Giuseppe Napoli, Docente Diritto Tributario (Università Luiss Guido Carli) , l´On. Cosimo Ventucci, Vice Presidente della Commissione Finanze, l´On. Vincenzo Nespoli, Commissione Affari Costituzionali, l´On. Alfredo Antoniozzi, Assessore alla Casa e Progetti Speciali del Comune di Roma e Deputato Europeo ed i rappresentanti di decine di imprese ed associazioni imprenditoriali, tra cui Federfarma Italia, Assistal, Api Napoli, Api Caserta, Api Matera, Api Salerno, Api Siracusa, , Acen, Acfapo, Consorzio Conai Service, , Federlab Italia, Società Cooperativa "Verso Il Futuro Arl", Società Cooperative "Don Lorenzo Milani Arl", Società Cooperativa "Teorema Arl", Società Gruppo "Omega Service Srl", Società Cooperativa Progetto Servizi Arl, Unionservizi, Associazione "Il Pioppo", in rappresentanza di oltre 30. 000 imprese. Il Convegno vedrà il giornalista del Tg1 Francesco Giorgino nel ruolo di Moderatore. Apre i lavori l´On. Mariarosaria Rossi. Per accrediti: info@inmediarescomunicazione. It . |
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FRIULI VENEZIA GIULIA: RACCOLTA LEGGI REGIONALI SU CD |
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E´ disponibile la seconda edizione della raccolta delle leggi del Friuli Venezia Giulia su Cd. La pubblicazione, realizzata dal Consiglio regionale, consente di accedere ai testi, storico e coordinato, delle leggi regionali promulgate dal 1964 al 2007. L´iniziativa intende favorire tra i cittadini la più ampia conoscenza delle norme che regolano la comunità regionale. Il Cd, già stato inviato a enti, associazioni e istituzioni del Friuli Venezia Giulia, può essere richiesto alla biblioteca del Consiglio regionale, ingresso in via Giustiniano a Trieste, oppure telefonando allo 0403773101/3312 o inviando una mail a biblioteca. Consiglio@regione. Fvg. It. |
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WWW.EVERIS.IT: NUOVO SITO WEB ITALIANO DELLA MULTINAZIONALE SPECIALIZZATA NELLA CONSULENZA IT |
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E’ nato www. Everis. It, l’innovativo portale web di everis Italia, società multinazionale specializzata nella consulenza It, nell’outsourcing e nei servizi professionali finalizzati all’ottimizzazione delle performance delle organizzazioni, che in Italia ha sedi a Milano e Roma. Intuitiva, chiara ed estremamente semplice da consultare, la veste grafica riprende la struttura e gli accostamenti cromatici (verde chiaro e bianco) della versione corporate, mentre i contenuti, ricchi e tempestivamente aggiornati, si focalizzano sul mercato italiano. La home page è suddivisa in quattro aree tematiche che evidenziano rispettivamente: le ultime novità, le notizie di primo piano sull’azienda, gli eventi principali che vedranno everis Italia protagonista e le offerte di lavoro. Realizzato con l’intento di accompagnare l’utente nel mondo della consulenza aziendale, il portale dedica ampio spazio alla storia della società (mission, vision e valori), i servizi offerti e i risultati raggiunti (casi di successo, innovazioni, partnership e ambiti di intervento). Inoltre presenta una ricca sezione dedicata alla stampa, con tutti i comunicati in ordine cronologico e l’archivio completo delle pubblicazioni. Dinamico e flessibile, www. Everis. It è stato strutturato in modo che l’utente possa interagire direttamente con la società e contattare il referente dell’area di interesse. Questo elevato livello di interattività permette di ottenere rapidamente informazioni aggiuntive sull’offering globale e fissare appuntamenti. “Il nuovo sito web è stato realizzato all’insegna della massima interattività e flessibilità, con l’obiettivo di fornire informazioni sulle novità, sui servizi e sulle nostre metodologie innovative ma anche con l’intento di stabilire un contatto più diretto con gli utenti”, ha commentato Bruno di Carlo, Amministratore Delegato di everis Italia. |
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AVEDISCO: DATI PRIMO TRIMESTRE |
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Il primo trimestre delle imprese associate Avedisco (Associazione vendite dirette servizio consumatori) si è chiuso con un fatturato di 333,7 milioni di euro, facendo registrare un incremento del 5,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il settore più dinamico è stato quello dei “servizi” con un cospicuo aumento del 28,4%. Bene anche quello “alimentare/nutrizionale” che ha segnato un incremento dell’8,9%, seguito dalle buone performance dei “beni durevoli casa” (+5,1%) e “cosmesi/accessori moda” (+4,8%). In diminuzione il settore “tessile” che, nei primi 3 mesi dell’anno, ha segnato una flessione dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2007. I “beni durevoli casa”, con una quota di mercato del 47,3%, continuano a essere il settore più importante della vendita diretta a domicilio. Notizie positive anche dalla forza lavoro: nel primo trimestre dell’anno gli incaricati alla vendita sono aumentati del 6,6% rispetto allo stesso periodo del 2007, superando le 230mila unità: «É la prova che il mondo della vendita diretta ha ormai conquistato anche nell’opinione pubblica quella considerazione cui corrisponde, per volume di affari, la sua crescente importanza nel panorama economico italiano» è il commento di Luca Pozzoli, presidente di Avedisco. Secondo i dati Istat, tutti i canali della distribuzione italiana hanno chiuso il primo trimestre dell’anno con incrementi leggeri: “vendite al dettaglio in sede fissa” (+0,9%), “grande distribuzione” (2,1%), “vendite di prodotti alimentari” (+1,9%), “vendite prodotti non alimentari” (+0,1%). |
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