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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Luglio 2008
LANCIATO NUOVO PORTALE PER LE INFRASTRUTTURE DI RICERCA  
 
Bruxelles, 10 giugno 2008 - Le infrastrutture di ricerca (Ir) giocano un ruolo sempre maggiore nell´avanzamento della conoscenza e della tecnologia in tutta l´Europa. Si potrebbe tuttavia fare di più per aumentare il loro profilo ed è esattamente ciò che la creazione del Portale web per le infrastrutture di ricerca intende fare. Esso non solo aumenterà la consapevolezza riguardante le Ir, ma fornirà anche una visione completa del panorama delle Ir in Europa. Queste informazioni risultano fondamentali non solo per gli scienziati, ma anche per i responsabili delle politiche. Grazie a questo portale, i responsabili delle politiche, i ricercatori e gli scienziati saranno in grado di accedere a informazioni provenienti da molte delle principali strutture di ricerca europee, in base alla disciplina, al Paese o al tipo di infrastruttura. Le infrastrutture di ricerca sono strutture, risorse e servizi affini che vengono usati dalla comunità scientifica per condurre ricerche al massimo livello nei rispettivi campi. I campi di ricerca possono spaziare dalle scienze sociali all´astronomia, dalla genomica alle nanotecnologie. Tra le Ir di alto profilo figurano il più grande laboratorio al mondo per la fisica delle particelle al Cern, il Laboratorio europeo di biologia molecolare e l´Osservatorio europeo meridionale. Tra le Ir ci sono anche particolari installazioni di ricerca su larga scala meno conosciute, tra cui ad esempio, habitat speciali, biblioteche, database, archivi biologici, serie integrate di piccole installazioni di ricerca, navi per la ricerca e strutture per l´osservazione satellitare e aerea. Le Ir possono essere a "sito unico", ovvero una singola risorsa in un singolo luogo, "distribuite", ovvero una rete di risorse distribuite, o "virtuali" quando il servizio viene fornito elettronicamente. Il portale web include anche liste dei network di Ir, i quali sono suddivisi in base all´ambito scientifico. Questi network includono la fisica nucleare e delle particelle, l´astronomia e l´astrofisica (Nppaa), le scienze ambientali, marine e della terra (Emes), gli studi umanistici, l´ingegneria, le scienze sociali, l´informatica e il trattamento dati, le scienze materiali, le scienze biomediche e biologiche (Bmls) e progetti di infrastrutture in rete. Le Ir stanno contribuendo alla creazione di un nuovo ambiente di ricerca in Europa. Un ambiente in cui tutti i ricercatori, che lavorino nelle istituzioni del proprio Paese o in iniziative scientifiche multinazionali, hanno un accesso condiviso a strutture scientifiche uniche o distribuite. Alcune di queste Ir hanno contribuito alla realizzazione di scoperte scientifiche e sviluppi tecnologici che sono tra i maggiori che il mondo abbia mai visto. Ma forse la cosa più importante è che esse sono fondamentali per attrarre i migliori ricercatori di tutto il mondo e per costruire dei ponti tra le diverse comunità di ricerca nazionali e tra le varie discipline scientifiche. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Riportal. Eu/public/index. Cfm?fuseaction=ri. Search .  
   
   
IL PROGETTO NEMSIC DELL´UE MIRA AD UNA MIGLIORE TECNOLOGIA DI RILEVAZIONE TRAMITE SENSORI  
 
 Bruxelles, 10 giugno 2008 - Gli europei hanno fatto enormi progressi nel biorilevamento e nella ricerca ambientale nel corso degli anni, ma un gruppo di scienziati sta andando oltre. Attraverso il progetto triennale Nemsic (Nano-electro-mechanical-system-integrated-circuits) finanziato dall´Ue, questi scienziati vogliono far decollare i sensori in silicone più piccoli, dalle prestazioni più elevate e a più basso consumo del mondo. A detta degli scienziati, quest´ultima innovazione sarà applicata al biorilevamento e al monitoraggio ambientale. Il professor Hiroshi Mizuta della facoltà di elettronica e informatica (School of Electronics and Computer Science o Ecs) dell´università di Southampton, che partecipa al progetto, ha detto che il Nemsic ha come obiettivo lo sviluppo e il lancio dei sensori più piccoli sul mercato internazionale. Il team della ricerca fa notare che non solo i sensori saranno molto sensibili, ma consumeranno anche poca energia. Il lancio sarà reso possibile attraverso la co-integrazione di transistor a singolo elettrone (Set) e sistemi nano elettro meccanici (Nems) su di una comune piattaforma in silicone. Il professor Mizuta ha spiegato che gli occhi di tutti sono puntati sul consumo di energia, perché i dispositivi usano corrente sia quando sono in funzione che quando non lo sono. "Il transistor a singolo elettrone, associato alla tecnologia Nem, riduce il consumo di energia sia quando il sensore è acceso che quando è spento," ha commentato il professor Mizuta. La capacità di stabilire un "riposo" completo con l´interruttore Nem quando è spento contribuirà a ridurre a zero il consumo in modalità "stand-by", ha aggiunto. Parte del lavoro del professor Mizuta e del suo team è costituito dallo sviluppo del transistor a singolo elettrone con un nanobridge che avrà la capacità di rilevare molecole biologiche e chimiche. "È la prima volta che qualcuno mette insieme queste due nanotecnologie per sviluppare un sensore intelligente," ha spiegato il professor Mizuta. Il team di ricerca svilupperà i dispositivi di rilevazione in nanoscala per assicurare il loro successo, in particolare nella "capacità di rilevare il passaggio di carica singola e/o il cambiamento di massa causato da una piccola quantità di molecole chimiche e biologiche elettronicamente", ha detto il professor Mizuta. Per la produzione di questi dispositivi sarà usata un´innovativa macchina litografica a raggio di elettroni, che si trova nell´edificio Mountbatten dell´Ecs presso l´Università di Southampton. A contribuire ad alimentare l´impegno dei ricercatori per trovare un approccio alternativo nella rilevazione tramite sensori è stato il fatto che l´approccio con Semiconduttori metallo-ossido complementari (Cmos) è tradizionale e restrittivo, controbattono gli scienziati dell´Ecs. Il consorzio Nemsic è composto da ricercatori provenienti da Belgio, Francia, Paesi Bassi, Romania, Svizzera e Regno Unito. Il progetto è coordinato dal professor Adrian Ionescu dell´École Polytechnique Fédérale di Losanna (Svizzera). Il Nemsic è finanziato nell´ambito dell´area tematica "Tecnologie dell´informazione e della comunicazione" del Settimo programma quadro (7° Pq). Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Ecs. Soton. Ac. Uk/ .  
   
   
ACCORDO REGIONE UMBRIA TELECOM PER ESTENSIONE BANDA LARGA  
 
Perugia, 10 luglio 2008 - Regione Umbria e Telecom Italia hanno siglato ieri una lettera di intenti che prevede l’estensione della copertura della rete a banda larga nel territorio umbro per raggiungere entro la fine del 2008 oltre il 92% delle linee telefoniche fisse. Obiettivo dell’accordo – affermano in una nota congiunta Regione Umbria-telecom Italia - è quello di consentire l’accesso alle nuove tecnologie digitali da parte di un numero sempre maggiore di cittadini, imprese e istituzioni locali. L’intesa prevede inoltre l’avvio di una collaborazione per valutare congiuntamente, e in base a piani coordinati, le attività più opportune per estendere ulteriormente e progressivamente la copertura della banda larga al 98% delle linee telefoniche, attraverso infrastrutture che potranno essere rese disponibili non soltanto da Telecom Italia ma anche dalla Regione e da tutte le altre amministrazioni locali. L’intesa triennale prevede inoltre la collaborazione tra le parti per lo sviluppo e l’avvio di nuovi servizi Ict di pubblica utilità fruibili attraverso le connessioni ad Internet veloce e rivolti in particolare al settore socio-sanitario e a quelli del turismo, della sicurezza delle persone e del territorio, dell’e-government, alle imprese e ai cittadini. Verrà costituito infine un gruppo di lavoro con la finalità di sviluppare congiuntamente le rispettive linee strategiche di sviluppo, i modelli di intervento e la pianificazione delle attività per adottare progressivamente le soluzioni più idonee ottimizzando le risorse disponibili. Il Presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, ha dichiarato: “con la firma di questo nuovo accordo l’Umbria potrà essere la prima Regione d’Italia completamente cablata. Quindi, con la possibilità per cittadini, imprese e tutta la Pubblica amministrazione di avere accesso agli innovativi servizi che la ‘rete’ è in grado di offrire. E non poteva che essere Telecom Italia il partner per il raggiungimento di questo obbiettivo, avendo già in essere altre iniziative comuni su tutto il territorio, a partire da quella molto innovativa con la Asl di Foligno per i servizi sanitari e farmaceutici”. Gabriele Galateri di Genola, Presidente di Telecom Italia, ha dichiarato: “l’accordo siglato oggi con Regione Umbria conferma l’impegno di Telecom Italia nella diffusione della banda larga e dei servizi innovativi perchè siano realmente alla portata dei cittadini e del sistema economico. Stiamo lavorando per continuare a diffondere l’innovazione tecnologica sul territorio, alle istituzioni regionali, ai piccoli e grandi comuni e alle imprese”. .  
   
   
I COMUNI SARDI CONNESSI AL CATASTO NAZIONALE GRAZIE AL SISTEMA PUBBLICO DI CONNETTIVITÀ  
 
Cagliari, 10 Luglio 2008 - La Sardegna è la prima regione in Italia che assicura ai Comuni, utilizzando il nuovo Sistema Pubblico di Connettività (Spc), la connessione in tempo reale con il catasto nazionale. A comunicarlo è la Sogei la società che gestisce la rete informatica dell´Agenzia del Territorio, che, in una nota del 25 giugno, conferma alla Agenzia della Regione Sardegna per le Entrate che i "client della Regione Sardegna sono già autorizzati a raggiungere, via Spc, i servizi dell´Agenzia del Territorio" e dà quindi atto che la Regione Sardegna sarà il primo Ente a collegarsi al nuovo servizio. I Comuni, collegandosi al servizio denominato Sigma Ter dell´Agenzia del Territorio, avranno in tempo reale un panorama completo degli immobili ricadenti sul proprio territorio, la possibilità di scaricare i dati catastali e aggiornare le schede degli immobili e di effettuare gli aggiornamenti in base ad alcuni applicativi in corso di predisposizione. I Comuni potranno inoltre utilizzare, nei compiti in materia di riscossione fiscale, informazioni aggiornate e certificate. "Questo risultato - ha commentato l´assessore regionale della Programmazione e Bilancio Eliseo Secci - rappresenta un passo decisivo verso il trasferimento delle competenze in materia di catasto ai Comuni, che si è realizzato anche grazie alla determinazione e alla volontà della giunta regionale che con una delibera dell´ottobre 2007 aveva deciso di supportare con un progetto mirato il passaggio delle competenze in materia di catasto dallo Stato ai Comuni. L´agenzia della Regione Sardegna per le Entrate, in attuazione delle direttive della Giunta regionale, sta ora predisponendo gli applicativi informatici da mettere a disposizione dei Comuni nell´ambito delle attività di supporto al decentramento catastale ed al riordino della fiscalità locale. . .  
   
   
INSIEL: FIDUCIA LAVORATORI FAVORISCE PERCORSO  
 
Trieste, 10 luglio 2008 - "La volontà espressa dall´Assemblea dei lavoratori di Insiel che, a larghissima maggioranza, ha decretato di appoggiare la coraggiosa decisione della Regione, conferma e rafforza la bontà di un percorso credibile ed innovativo, avviato con il chiaro intento di rilanciare l´azienda informatica regionale e, di conseguenza, salvaguardare un patrimonio collettivo a vantaggio delle maestranze coinvolte come dell´intero Friuli Venezia Giulia". L´assessore ai Sistemi informativi, Elio De Anna, giudica positivamente quanto emerso dall´Assemblea dei lavoratori di Insiel che, optando per lo scorporo delle attività rivolte al mercato esterno deliberato dalla Giunta Tondo, "ci confortano - aggiunge De Anna - ad andare avanti su questa strada con estrema decisione, costruendo entro le prossime tre settimane un Piano industriale che, non appena redatto, sarà immediatamente oggetto di confronto con le organizzazioni sindacali". .  
   
   
DATALOGIC : NEL SECONDO TRIMESTRE 2008 RICAVI DI VENDITA A QUOTA 98 MILIONI DI EURO (+3% RISPETTO AL SECONDO TRIMESTRE DEL 2007).  
 
Bologna 10 luglio 2008 – Nel corso del primo semestre dell’anno in corso il Gruppo Datalogic, ha registrato ricavi di vendita consolidati per 194 milioni di Euro, in calo del 2% rispetto ai 199 milioni del corrispondente periodo dell’anno precedente. A cambi Euro/usd costanti la crescita sarebbe stata del 3% (fatturato proforma pari a oltre 205 milioni di Euro). Nel secondo trimestre dell’esercizio in corso i ricavi hanno raggiunto quota 98 milioni di Euro, con un incremento pari a oltre il 3% rispetto ai 95 milioni di Euro registrati nel secondo trimestre del 2007. A cambi Euro/usd costanti la crescita sarebbe stata di circa il 10%. Sono questi i dati di preconsuntivo relativi ai ricavi di Datalogic S. P. A. , società quotata presso il segmento Star, terzo produttore al mondo, e il maggiore in Europa, di lettori di codici a barre, di mobile computer per la raccolta dati e di sistemi a tecnologia Rfid (sistemi di identificazione tramite radiofrequenza). Con riferimento alle singole divisioni operative, nei primi sei mesi dell’anno, Datalogic Mobile ha raggiunto ricavi di vendita per 43,7 milioni di Euro (-7% rispetto al corrispondente periodo del 2007 e -3% a cambi Euro/usd costanti), Datalogic Scanning 92,4 milioni di Euro (sostanzialmente in linea rispetto al corrispondente periodo del 2007 e +7% a cambi Euro/usd costanti) e Datalogic Automation 35,7 milioni di Euro (in linea rispetto al corrispondente periodo del 2007 e +2% a cambi Euro/usd costanti). Buone sia le performance della linea Shopevolution (+5%) sia della società Informatics Inc. (+3% in valuta Usd). Il Consiglio di Amministrazione per l’approvazione dei dati al 30 giugno 2008 è stato fissato per l’ 8 agosto 2008. .  
   
   
WORKSHOP SUI METODI FINITE-STATE E L´ELABORAZIONE DEL LINGUAGGIO NATURALE  
 
Ispra, 10 luglio 2008 - L´11 e il 12 settembre si terrà a Ispra (Italia) il settimo workshop internazionale sui metodi finite-state e l´elaborazione del linguaggio naturale (Fsmnlp 2008). Scopo del Fsmnlp 2008 è quello di riunire i rappresentanti del mondo della ricerca e industriale che si occupano dei modelli basati sul finite-state nella tecnologia linguistica, la linguistica computazionale, il web mining, la linguistica e le scienze cognitive o delle relative teorie e metodi nel campo dell´informatica e della matematica. Il workshop di quest´anno si terrà in parallelo con il workshop Fastar (Finite Automata Systems - Theoretical and Applied Research). Per ulteriori informazioni, visitare: http://langtech. Jrc. It/fsmnlp2008/ .  
   
   
FORMAZIONE, PROGETTO ITALIA-ROMANIA A SOSTEGNO DELLE VITTIME DELLA TRATTA  
 
Bologna, 10 luglio 2008 – Cresce anche in Emilia-romagna il numero delle donne vittime di tratta che provengono dalla Romania, e per questo la Regione ha deciso di collaborare ad un progetto transnazionale di cooperazione tra Italia e Romania con l’intento di mettere in campo azioni concrete per contrastare il fenomeno del traffico di esseri umani. La Giunta regionale ha approvato nei giorni scorsi il Protocollo d’intesa, che ha l’obiettivo fondamentale di garantire l’inclusione sociale e l’occupazionale alle vittime di tratta, attraverso azioni finanziate principalmente dal Fondo sociale europeo (Fse). Al progetto, oltre all’Emilia-romagna, partecipano altre nove Regioni italiane, Piemonte in qualità di capofila, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento, Calabria, Campania, Lazio, Marche, Sicilia e Toscana, oltre al ministero del Lavoro, salute e politiche sociali e al Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con l’assistenza tecnica di Tecnostruttura. “Dobbiamo combattere il traffico di esseri umani – dice l’assessore regionale alla Formazione e Pari opportunità, Paola Manzini – e soprattutto dobbiamo fare in modo che le donne e i minori vittime di questo spregevole reato possano costruirsi una nuova vita e sottrarsi ai loro sfruttatori”. Grazie alla collaborazione con la Direzione generale occupazione, affari sociali e pari opportunità della Commissione europea, si è svolto nel febbraio scorso un incontro con il ministero del lavoro rumeno, le Regioni coinvolte e i rappresentanti degli Stati sulle possibili azioni da sviluppare in sinergia e nei rispettivi territori. Dal confronto sono nati i contenuti del protocollo, che prevede la promozione di interventi di inclusione sociale per le vittime di tratta, da realizzarsi soprattutto attraverso il Fondo Sociale Europeo, per migliorare l’integrazione e l’accesso al lavoro delle vittime del traffico. Inoltre, i diversi soggetti coinvolti si impegnano a scambiarsi esperienze nel settore dell’inclusione sociale e dell’occupazione delle vittime, a sostenere lo sviluppo di reti di professionisti in quest’ambito, e a promuovere gli esempi di successo che riguardano le donne vittime della tratta che sono riuscite ad integrarsi. Sostegno alle vittime: le attività in Emilia-romagna - La programmazione Fse 2000-2006 ha integrato con azioni di orientamento e formazione i percorsi di inclusione sociale per le vittime di tratta, svolto dalla Direzione Generale Sanità e Politiche sociali, referente per il progetto regionale “Oltre la Strada”, progetto attivato già dal 1996 con l’obiettivo di mettere in rete, sostenere e valorizzare le esperienze di contrasto alla schiavitù già presenti su numerosi territori emiliano-romagnoli. La Regione attraverso il Fse, tra il 2000 e il 2006, ha finanziato sei attività a favore delle donne vittime di tratta, con un finanziamento complessivo di oltre 2 milioni di euro. Le donne che hanno partecipato ai progetti di reinserimento lavorativo sono state 644: 640 sono state collocate al lavoro e 4 hanno scelto il rientro nel paese d’origine. Il valore aggiunto del Fondo sociale europeo è legato alla possibilità di integrare i percorsi di protezione e di uscita dalla situazione di schiavitù con prospettive di integrazione sociale e occupazionale legate al dopo, quindi in un’ottica di superamento dell’emergenza e di definizione di un progetto di vita alternativo. Anche nel primo bando regionale che dà avvio alla programmazione del Fondo sociale europeo per il periodo 2007–2013 si è richiesta la candidatura di progetti per sostenere percorsi formativi e di inserimento al lavoro rivolti a donne in condizioni di svantaggio. Tra i sette progetti finanziati in questo particolare ambito, vi è anche un intervento a favore delle donne vittime di tratta, in prosecuzione delle attività avviate nel precedente periodo. .  
   
   
SCUOLA ESTIVA SULL´ETICA DELLE TECNOLOGIE CONVERGENTI  
 
Romrod/alsfeld (Germania), 10 luglio 2008 - Dal 21 al 26 settembre si terrà a Romrod/alsfeld (Germania) la scuola estiva Ethicschool sull´etica delle tecnologie convergenti. Nel mondo di oggi aumenta sempre di più l´importanza delle nanotecnologie, delle biotecnologie, delle tecnologie dell´informazione e di altre tecnologie abilitanti. Esse stanno ora entrando in una fase del loro sviluppo in cui convergono sempre di più tra di loro, ma anche con le scienze sociali e cognitive. Attraverso lezioni plenarie, workshop e lezioni specialistiche la scuola estiva si concentrerà sulle implicazioni etiche e culturali a lungo termine delle tecnologie convergenti e su come le parti interessate possono contribuire ad una ricerca responsabile. Ethicschool è aperta ai ricercatori (dottorandi, dottori di ricerca e altri) di una gamma di scienze naturali, di ingegneria e di scienze sociali e umanistiche. Non è richiesta una formazione precedente nel campo dell´etica. Il progetto Ethicschool è finanziato nell´ambito del Sesto programma quadro (6°Pq) della commissione europea. Http://www. Ethicsschool. Eu/home. Php?page=summer_c .  
   
   
SCUOLA: NUOVI LINGUAGGI CONTRO IL BULLISMO PRESENTATI L´OSSERVATORIO REGIONALE ABRUZZESE ED IL FOTOROMANZO  
 
 L´aquila, 10 luglio 2008 - "Quello del bullismo è un fenomeno che va affrontato e combattuto unendo le forze. Si può fare in molti modi, parlando ai giovani con linguaggi nuovi, come la vignetta ed il fotoromanzo, coinvolgendo le famiglie, promuovendo la cultura della legalità, marginalizzando la legge dell´omertà, primo passo verso forme di violenza ancora più gravi". Il presidente della Regione, Ottaviano Del Turco, ha voluto così illustrare, stamane all´Aquila, lo spirito di due iniziative anti-bullismo, realizzate in sinergia con la scuola e le forze dell´ordine. Affiancato dall´assessore alle Politiche per l´istruzione, Augusto Di Stanislao, Del Turco ha ospitato l´Osservatorio regionale permanente sul bullismo, istituito presso l´Ufficio scolastico regionale, che si è insediato proprio nel corso dell´incontro odierno. Coordinato da Marisa Colletti Bottarel, dirigente tecnico dell´Usr, l´organismo è formato da 25 membri, in rappresentanza del mondo della scuola, della famiglia, delle istituzioni, del volontariato e del giornalismo. Struttura interistituzionale voluta dal ministero dell´Istruzione, l´Osservatorio, dopo la nascita col predecessore Nino Santilli, è stato riproposto dall´attuale direttore generale dell´Ufficio scolastico regionale, Carlo Petracca. "L´ufficialità di questo momento - ha esordito Petracca - è giustificata dal carattere interistituzionale dell´Osservatorio. Se c´è un´emergenza educativa, la scuola non può farcela da sola, ma deve interagire con tutte le realtà interessate. Queste emergenze, di cui il bullismo è solo un´espressione, vanno prevenute e soprattutto non consentite, prima di essere punite". Cinque i "compiti" principali dell´organismo: promuovere azioni di contrasto verso qualsiasi forma di disagio; raccordare le proposte operative dei singoli uffici scolastici provinciali; sensibilizzare le famiglie; raccogliere e valorizzare le ´buone pratiche´; monitorare continuamente e capillarmente la situazione. Sempre in tema di lotta al bullismo, la seconda iniziativa presentata stamane che vede coinvolta direttamente la Regione. Si tratta della pubblicazione su "Capitan Abruzzo", rivista ideata dal presidente Del Turco, del fotoromanzo "Il raglio dei bulli" che ha avuto come protagonisti gli studenti dell´Istituto omnicomprensivo di Carsoli, diretti dal fotografo Slim e dal regista Massimo Tonna. "Con questo titolo provocatorio - ha spiegato il Presidente - abbiamo cercato di innescare un meccanismo culturale importante. Del resto, ´Capitan Abruzzo´ è una pubblicazione pensata per i giovani che affronta i problemi, ad esempio il bullismo e prima ancora le stragi del sabato sera, con linguaggi innovativi, la fotografia ed il disegno". Del Turco, elogiando il lavoro svolto dalla Struttura di supporto stampa della Giunta regionale per la realizzazione della rivista, ha sottolineato anche come un settimanale nazionale di elevata tiratura abbia dedicato ai ragazzi di Carsoli, agli artefici del progetto "Registi per caso", all´idea della Regione, un servizio di cinque pagine. Raccontando poi di essere stato lui stesso vittima del bullismo, a dieci anni, il Presidente ha ribadito la vicinanza dell´amministrazione agli studenti ed ai docenti con i quali, grazie anche a "Capitan Abruzzo", distribuito in 18 mila copie, ha aperto un dialogo ed una collaborazione proficui. Per la riapertura della scuola, in settembre, Del Turco ha annunciato altre iniziative importanti. A partire dall´invito al ministro della Pubblica istruzione di aprire proprio in Abruzzo il preannunciato giro di "buon anno scolastico" nei vari istituti della Penisola. .  
   
   
SCUOLA: IN 25 AL LAVORO IN ABRUZZO PER L´OSSERVATORIO ANTI-BULLISMO  
 
L´aquila, 10 luglio 2008 - L´osservatorio regionale permanente sul bullismo, insediatosi ieri presso la sede della Giunta regionale, all´Aquila, risulta così composto: Carlo Petracca, direttore generale dell´Ufficio scolastico regionale; Marisa Colletti Bottarel, dirigente tecnico Usr; Maria Gabriella Casaccio, vice prefetto aggiunto Prefettura L´aquila; Filippo Piritore, questore L´aquila; Giovanni Di Niso, Comando provinciale Carabinieri L´aquila; Rossella Di Meco, responsabile Ufficio qualità servizio sociali Regione Abruzzo; Piero Di Giulio, Provincia Pescara (rappresentante Upi); Pierluigi Biondi, Ance Abruzzo; don Renzo D´ascenzo, rappresentante Cei Curia vescovile L´aquila; Piera Farello, Dipartimento prevenzione Asl Regione Abruzzo; Paola Durastante, Dipartimento giustizia minorile; Stefano Filippini, giudice Tribunale dei minori L´aquila; Armando Rossini, dirigente scolastico "Rodari" L´aquila; Daniele Casaccia dirigente scolastico "Tinozzi-pascoli" Pescara; Angelo Sperandio, dirigente scolastico Itis "Alessandrini" Teramo; Nicola D´adamo, dirigente scolastico Scientifico Vasto; Laura Parisse, docente comandata Usp L´aquila; Gabriella Toritto, docente comandata Usp Chieti; Mila Martelli, docente comandata Usp Teramo; Daniela Puglisi, docente comandata Usp Pescara; Stefano Savoca, presidente Consulta studentesca L´aquila; Cesidio Chiarilli, Forum dei genitori; Manuela Francini, Forum genitori; Concetta Trecco, Volontariato; Angela Baglioni, Ordine dei giornalisti. .  
   
   
IL 2011 SIA PROCLAMATO "ANNO EUROPEO DEL VOLONTARIATO"  
 
 Strasburgo, 10 luglio 2008 - Più di 100 milioni di europei di tutte le età, convinzioni e nazionalità sono impegnati in attività di volontariato e, secondo alcune stime, tale settore rappresenta il 5% del Pil delle economie nazionali dell´Ue. Il Parlamento chiede quindi di proclamare il 2011 "Anno europeo del volontariato", sottolineando anche che le attività di volontariato rappresentano un settore importante della vita democratica in Europa. Più di 100 milioni di europei di tutte le età, convinzioni e nazionalità sono impegnati in attività di volontariato e, secondo alcune stime, tale settore rappresenta il 5% del Pil delle economie nazionali dell´Ue. Al termine delle votazioni, il Presidente di seduta ha annunciato all´Aula l´iscrizione al processo verbale - e quindi l´adozione formale da parte del Parlamento - di una dichiarazione che invita la Commissione europea, con il sostegno di tutte le istituzioni europee, a proclamare il 2011 "Anno europeo del volontariato". I deputati ricordano peraltro che, secondo un´indagine Eurobarometro del 2006, 3 europei su 10 affermano di essere impegnati come volontari e che quasi l´80% degli intervistati considerano tali attività un settore importante della vita democratica in Europa. Inoltre, il Centro europeo del volontariato, il Forum europeo della gioventù, l´Associazione delle organizzazioni di volontariato (Avso), il Movimento mondiale degli Scout, l´Ufficio della Croce rossa nell´Unione europea, la rete Volonteurope, l´Age, la rete Solidar, Caritas Europa, Engage, l´associazione Johanniter International, l´Organizzazione non governativa europea per lo Sport e altri organismi - che rappresentano migliaia di organizzazioni cui fanno capo milioni di volontari - hanno chiesto alle istituzioni europee di proclamare il 2011 "Anno europeo del volontariato". .  
   
   
SI È CONCLUSA LA SPEDIZIONE PAVESE NEL MARE DI ALBORAN PER STUDIARE LE BALENE. RICERCATORI E STUDENTI A BORDO DELL’ALLIANCE, A “CACCIA” DI ZIFI CON GLI IDROFONI DEL CIBRA  
 
 Pavia, 10 luglio 2008 - I ricercatori e gli studenti del Cibra, guidati dal Prof. Gianni Pavan, sono rientrati con un nuovo successo dalla crociera di ricerca Sirena 08 organizzata dal Nurc, il Centro di ricerche subacquee della Nato con cui il Cibra (Centro Interdisciplinare di Bioacustica e Ricerche Ambientali) dell’Università di Pavia ha un rapporto consolidato da dieci anni. La crociera di ricerca nelle acque del Mare di Alboran, al confine occidentale del Mediterraneo, è stata organizzata per studiare presenza e distribuzione dei mammiferi marini e soprattutto per cercare lo Zifio (Ziphius cavirostris), specie elusiva molto studiata per la sua sensibilità ai sonar e al rumore di origine umana. Per questo motivo si è usata l’Alliance, una nave oceanografica silenziosissima, progettata proprio per le ricerche di acustica. L’area di studio è stata coperta 4 volte, seguendo un rigido protocollo di avvistamenti, nelle ore diurne, e di ascolto con idrofoni 24 ore su 24. Per la prima volta, grazie agli strumenti e all’esperienza del team pavese, è stata rilevata in modo sistematico la presenza e la distribuzione dello Zifio con tecniche acustiche. Nella fase finale le stesse tecniche acustiche e i risultati degli avvistamenti hanno consentito di individuare un’area particolarmente ricca di questa specie per consentire agli studiosi di Woods Hole Oceanographic Institution di applicare (con ventose, in modo assolutamente non invasivo) sul dorso di questi animali il Dtag. Questo strumento, minuscolo ma sofisticatissimo, sviluppato da Whoi, registra i suoni emessi e ricevuti, la profondità, la velocità e le accelerazioni in tre dimensioni, per ricostruire tutti i più fini dettagli del comportamento subacqueo dello Zifio. La grande scommessa, che si gioca a livello mondiale, è di capire come si comporta sott’acqua, cosa fa quando scende a quasi 2000 metri di profondità (lo Zifio detiene il record, prima attribuito al capodoglio, di profondità e di durata delle immersioni), soprattutto come reagisce al disturbo dell’uomo e perché soffre cosi tanto per il disturbo dei sonar. Ma l’obiettivo più importante è come fare per sapere dove è, quali ambienti frequenta, per poterlo evitare, e per poter spegnere i sonar in tempo. Il successo del team dell’Università di Pavia è proprio di aver messo a punto e dimostrato la possibilità di “sentire” lo Zifio con idrofoni molto sensibili e con un software di visualizzazione che rivela le sue debolissime tracce ultrasonore. Strumenti sofisticati, sviluppati da Pavan al Cibra, ma anche lunga esperienza e tenacia sono state le chiavi del successo, nonostante la scarsità di finanziamenti che spesso rischia di costringere ad abbandonare la ricerca. Le ricerche in questo settore sono infatti costose, sono interdisciplinari, richiedono tempi lunghi; devono essere viste, considerate, e finanziate, nell’ambito di una strategia a lungo termine che ne riconosca l’importanza e le ricadute in diversi settori sia scientifici che tecnologici. Con un occhio anche al mercato perché l’ambiente marino rappresenta una nuova frontiera e avere gli strumenti e le competenze per conoscerlo e proteggerlo sarà in futuro sempre più importante, sia in ambito civile che militare. .  
   
   
DOLOMITI PATRIMONIO UNESCO: RIUNITE A BOLZANO LE PROVINCE COINVOLTE  
 
Bolzano, 10 luglio 2008 - Si sono riuniti il 2 luglio a Bolzano i rappresentanti delle cinque Province coinvolte in vista della prossima visita dell´esperto Iucn, l´Unione mondiale per la conservazione della natura, incaricato dall´Unesco di una perizia, prima della decisione finale in merito alle Dolomiti patrimonio dell´Unesco. Prima riunione nella sede dell’Assessorato provinciale urbanistica e ambiente a Bolzano dei rappresentanti delle cinque Province, Bolzano, Trento, Pordenone, Udine e Belluno, coinvolte nella candidatura delle Dolomiti quale patrimonio mondiale Unesco. Nei giorni scorsi, a quattro anni dalla candidatura, dal Ministero per l’ambiente è giunta la comunicazione che l’Unesco si appresta ad esaminare il dossier rivisto e ripresentato, ritenendolo congruo ai criteri di scelta delle aree da inserire nella lista e completo rispetto ai materiali utili a tal fine. La collaborazione fra le cinque realtà provinciali è regolata da una specifico statuto che disciplina l’impegno per la conservazione comune delle Dolomiti. Accanto a vari consulenti e dirigenti delle cinque realtà provinciali erano presenti all’incontro odierno l’assessore Michl Laimer per la Provincia di Bolzano, l’assessore Mauro Gilmozzi per la Provincia di Trento, l’assessore Irma Visalli per la Provincia di Belluno, a cui fa capo il coordinamento per la candidatura, ed i neo eletti assessori Ottorino Faleschini per la Provincia di Udine e Markus Maurmair per la Provincia di Pordenone. Come ha riferito l’assessora Visalli, entro l’autunno 2008 vi sarà la fase di valutazione dei contenuti dei documenti con visita delle zone interessate dalla candidatura da parte di un esperto internazionale dello Iucn (Unione mondiale per la conservazione) che formulerà le proprie osservazioni; entro il gennaio 2009 le osservazioni dell’esperto e quelle dei territori interessati saranno inviate al Comitato patrimonio mondiale. Entro la fine della primavera 2009 sarà reso noto l’esito finale per la candidatura Unesco nell’ambito della sessione Unesco in programma a Siviglia in Spagna. Come ha tenuto ad evidenziare l’assessora bellunese, per l’Italia la candidatura delle Dolomiti è l’unica candidatura “naturale” e la seconda dopo quella delle isole Eolie. La seduta dei rappresentanti delle cinque province si è svolta in vista della visita del valutatore Iucn; a tal riguardo era necessario indicare l’arco temporale in cui potrà essere effettuata. Il periodo in cui si potrà svolgere la settimana di visita è stato concordato tra il 7 ed il 27 settembre 2008. Durante l’incontro odierno è stata presa, altresì, in esame una serie di proposte riferite all’accompagnamento della visita con incontri tematici o workshop scientifici paralleli alla stessa volti ad approfondire gli aspetti salienti della candidatura, ovvero quello geologico, paesaggistico e gestionale. Nel prossimo incontro, fissato per il 24 luglio a Belluno, i rappresentanti delle cinque Province valuteranno gli ulteriori passi da intraprendere. I siti contenuti nella proposta rielaborata ed accolta formalmente sono in tutto nove; per ogni area viene individuata una cosiddetta “zona cuore”, sottoposta alla tutela Unesco, alla quale si aggiunge una “zona tampone”. Complessivamente la zona dolomitica da inserire nella lista del patrimonio mondiale Unesco si aggira sui 135. 000 ettari fra le 5 Provincie coinvolte. In territorio altoatesino la tutela interessa i quattro parchi naturali dolomitici, Puez-odle, Dolomiti di Sesto, Fanes-sennes-braies e Sciliar-catinaccio compreso il Latemar, nonché la parte del Bletterbach di Aldino. L’assessore provinciale Michl Laimer al termine della seduta ha evidenziato come quello della candidatura delle Dolomiti a patrimonio Unesco costituisca un progetto di grande importanza; il riconoscimento dell’unicità delle Dolomiti a livello mondiale viene perseguita con impegno e dedizione anche in vista dell’imminente visita dell’incaricato internazionale a settembre. .  
   
   
APPROVATO DAGLI ASSESSORI REGIONALI ALL’AMBIENTE CALABRESI UN DOCUMENTO SULLA TUTELA AMBIENTALE  
 
Reggio Calabria, 10 luglio 2008 - Gli assessori regionali italiani durante la riunione della Commissione Ambiente e Protezione Civile della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, tenutasi a Roma nella sede di rappresentanza della Regione Calabria, hanno approvato, all’unanimità, una richiesta, composta da tredici punti, da sottoporre al Governo, in tema di tutela ambientale. “Per prima cosa - ha detto il coordinatore della Commissione ambiente e protezione civile delle Regioni, il vicepresidente della Calabria Domenico Cersosimo - vogliamo stabilire con il Ministro Stefania Prestigiacomo un chiaro e corretto metodo di lavoro, ottenendo il riconoscimento della pari dignità istituzionale, in quanto le Regioni sono parte del Governo del Paese. In questi due mesi - ha aggiunto - abbiamo assistito a decisioni ed annunci del Governo, come quello sulle centrali nucleari, che coinvolgono profondamente i territori, senza mai essere stati consultati preventivamente e senza alcuna concertazione”. Secondo il vicepresidente Cersosimo “la tutela dell’ambiente, la protezione dall’inquinamento e lo sviluppo sostenibile sono grandi questioni nazionali che non devono scomparire dall’agenda politica e non devono ridursi a decisioni di emergenza. Pertanto, abbiamo chiesto un incontro urgente con il Ministro Pestigiacomo per illustrare i temi principali su cui, nel prossimo futuro, dovremo confrontarci e programmare assieme le scelte. Si tratta - ha concluso Cersosimo - sia di recuperare i ritardi rispetto agli altri paesi, sia di trovare le soluzioni alle questioni ancora aperte”. Il documento approvato dagli assessori regionali è finalizzato ad aprire un dialogo costruttivo, partendo dalle questioni più rilevanti come le politiche di bacino e l’autorità di distretto idrografico, la qualità dell’aria e dell’energia, i rifiuti, il danno ambientale e le bonifiche, l’informazione, l’educazione ambientale e la corretta attuazione direttive europee. .  
   
   
MILANO, PIANO AREA NAVIGLI, BONI: SIA STRUMENTO OPERATIVO  
 
Milano, 10 luglio 2008 - Si è tenuto ieri mattina in Regione il Forum sul Piano Territoriale d´Area Navigli Lombardi. La Giunta regionale ha infatti approvato, lo scorso 13 giugno, una delibera con la quale si avvia il procedimento di approvazione del Piano che riguarda i Navigli Grande, Pavese, Bereguardo, Paderno e Martesana e interessa 51 comuni (compreso Milano), 4 province (Milano, Pavia, Varese e Lecco) e 3 Parchi (Ticino, Agricolo sud Milano e Adda nord). "Il Piano d´area - ha spiegato l´assessore regionale al Territorio e Urbanistica, Davide Boni - deve essere un mezzo operativo. L´obiettivo politico-strategico è infatti quello di dotarsi di uno strumento di governance del territorio, in collaborazione con gli enti locali, per arrivare ad un ente unico per la gestione del tracciato di navigazione lombarda, anche in vista di Expo 2015. Quello che vorremmo è la creazione di un unico soggetto, in grado di avviare una collaborazione attiva con gli enti locali interessati per realizzare una serie di progetti da qui ai prossimi sette anni, ottimizzando le risorse finanziarie". "Il Piano Territoriale Regionale - continua Boni - considera questo piano d´area estremamente importante e strategico. Per questo gli obiettivi sono quelli di potenziare la fruizione del patrimonio storico, architettonico, naturalistico ed ambientale, salvaguardando il complesso delle risorse e valorizzando ogni aspetto del territorio". "Grazie anche alla collaborazione con la Società Navigli Lombardi Scarl - conclude Boni - che mette a disposizione il proprio patrimonio conoscitivo, la nostra Regione può utilizzare uno strumento di governo in grado di promuovere azioni e progetti per la conservazione territoriale". .  
   
   
POTENZA, 600 MILA EURO PER I PARCHI DELLA CITTÀ  
 
Potenza, 10 luglio 2008 - La Giunta comunale di Potenza ha approvato, per un importo di 600. 000 euro, fondi Por –Pisu un progetto che, partendo dal nuovo Parco dell’Europa Unita del rione Poggio Tre Galli, si prefissa l’obiettivo di creare un circuito urbano delle maggiori aree verdi, attrezzate e non, mediante interventi di riqualificazione e di nuova dotazione di infrastrutture quali piste ciclabili, zone ludiche, in particolare con altri due ambiti urbani quali Parco Montereale e Parco Sant’antonio La Macchia. Tali aree verdi di particolare valenza ambientale ed anche sociale, vista l’enorme potenzialità aggregativi che esprimono, risulteranno collegate tra loro mediante un sistema delle maggiori aree verdi cittadine, rappresentando un primo studio della Green Way. Gli interventi -hanno detto il Sindaco di Potenza, Vito Santarsiero e gli assessori Fiore e Molinari- concorreranno, insieme a quelli di riqualificazione urbana, a testimoniare la concreta attenzione dell’amministrazione comunale rispetto al tema dell’ambiente, sia in termini di “rinaturalizzazione” della città, che in termini di valorizzazione della cinta extraurbana. Siamo fortemente convinti –hanno continuato- che il “verde” e l’effettiva possibilità di fruirlo sono componenti essenziali della “città a misura d’uomo”, in quanto contribuiscono a “dettare” ritmi di vita e tempi più consoni alle esigenze della persona e della famiglia. Al Parco dell’Europa Unita, verrà completata la sistemazione della parte terminale del Parco, nell’area delimitata dall’anello ciclo-pedonale, con realizzazione di un’area ludica con sistemazione di giochi per bambini ed un’area destinata a piccoli spettacoli con la realizzazione di una platea pavimentata e gradinate per l’accoglienza di circa 200 persone. Al Parco di Montereale verrà recuperato il belvedere, area storica di tale ambito urbano che offre una veduta panoramica della città sul versante del fiume Basento, oltre alla realizzazione di una pista ciclabile di circa 500 metri lineari. La pista che abbraccerà le due aree del parco, quella della fontana e quella del monumento, verrà realizzata con materiali e tonalità cromatica che la renderanno immediatamente identificabile ai fruitori del parco cittadino. Inoltre verrà migliorato l’ingresso verso l’area della piscina comunale con realizzazione dei camminamenti nell’area alberata e l’allargamento della carreggiata eliminando il residuo marciapiede esistente che non garantisce la sicurezza dei pedoni. Al Parco di Sant’antonio La Macchia è stata prevista la pavimentazione dell’area antistante la chiesa quale luogo di aggregazione e di svolgimento delle manifestazioni civili e religiose, con adeguato arredo per l’accoglienza dei cittadini fruitori del parco. Nell’area pianeggiante dell’area boscata, sottostante l’ingresso e la chiesa, si realizzerà un “Parco Avventura”. Trattasi di una tipologia di attrezzature per parchi di nuova generazione che prevedono tutta una serie di giochi specializzati anche per attività ginniche quali: percorsi sopraelevati, arrampicata su corde e reti, direttamente immerse nella natura e che si sviluppano proprio intorno alle storiche alberature che caratterizzano questa area boscata della città. .  
   
   
PROTEZIONE CIVILE: ACCORDO IN FVG CON GUARDIA DI FINANZA  
 
Trieste, 10 luglio 2008 - Si rafforza la collaborazione tra Friuli Venezia Giulia e Guardia di finanza nel campo della protezione civile. Lo prevede una Convenzione tra la Regione e il ministero dell´Economia e delle Finanze, il cui testo è stato approvato dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore alla Protezione civile Vanni Lenna. La Convenzione prevede fra l´altro un più stretto coordinamento fra la Sala operativa regionale della Protezione civile di Palmanova e le Stazioni di soccorso alpino della Guardia di finanza (Sagf) di Tolmezzo e Tarvisio, che fanno capo al Comando provinciale della Guardia di finanza di Udine. L´obiettivo è cooperare nell´attività di soccorso e pronto intervento in occasione di incidenti in montagna, calamità e altri eventi eccezionali sul territorio regionale. .  
   
   
PRESENTATI I DATI DELLE ANALISI ARPAT SUI FUMI DI SCARLINO RAPPORTO ARPAT, MODALITÀ DI LAVORO E RISULTATI  
 
Grosseto, 10 luglio 2008 - A seguito dell’incendio presso l’azienda Agrideco di Scarlino l’ Arpat (Agenzia regionale di protezione ambientale) ha messo in atto una complessa attività di controlli ambientali che, a partire dal giorno dell’evento, è stata rivolta ad indagare ed interpretare la dispersione e ricaduta al suolo dei prodotti di combustione con caratteristiche di pericolosità e persistenza. Appena possibile è stato prelevato un campione della copertura in fibrocemento per escludere, come di fatto è stato poi confermato dalle analisi, la presenza di amianto. Sono stati raccolti, in due momenti diversi, campioni dei fumi, per acquisire informazioni sulla loro composizione e, in particolare, per verificare l’effettiva presenza di diossine e Idrocarburi Policiclici Aromatici-ipa (i due indicatori solitamente monitorati nei casi di incendio). Si è poi passati a raccogliere campioni di aria in 4 diverse postazioni, sia sul posto che seguendo la direzione dei venti valutata dai rilevamenti delle s! tazioni meteo di zona. Nel corso della notte del 26 giugno son! o stati prelevati campioni in località Puntone di Scarlino e Follonica, mentre nella giornata di venerdì 27 le campionature sono state effettuate al podere S. Ilario ed a Scarlino Scalo. Questo perchè l’incendio che si è sviluppato nel pomeriggio del 26 è andato attenuandosi nel corso della notte, con conseguente abbassamento della colonna di fumo da esso derivata. Nel corso della giornata del 27 il fumo si è diretto verso il quadrante nord-ovest (area di S. Ilario e Scarlino Scalo), e proprio sui terreni e sugli ortaggi di quella zona si sono concentrate le campionature Arpat del 27 mattina. I risultati delle analisi Fumi: è stata rilevata la presenza di diossine e benzo(a)pirene (che si producono sempre in caso di combustione incontrollata. Il benzo(a)pirene, un idrocarburo policiclico aromatico (Ipa), era probabilmente già presente in azienda in quanto legato alla presenza di pneumatici all´interno de! lla struttura. Aria: i valori rilevati nelle 4 stazioni controllate hanno evidenziato diossine in concentrazioni non rilevanti, inferiori a quelle misurate in aree metropolitane. Analogo risultato hanno dato i valori di benzo(a)pirene al Puntone e a Follonica. I dati di benzo(a)pirene, relativi ai campioni prelevati a Scarlino Scalo e al podere Sant’ Ilario il 27 giugno sono risultati superiori a quelli rilevati nelle altre postazioni. Questa differenza può essere attribuita al fatto che i fumi prodotti nel corso della seconda giornata, ad incendio quasi domato, si sono dispersi meno ed è stato possibile rilevare concentrazioni significative durante il campionamento dell’aria. Per verificare il ritorno alla normalità all’interno del quadrante nord-est, Arpat ha già iniziato il monitoraggio della qualità dell’aria in questa zona. Terreni e ortaggi: i valori rilevati di benzo(a)pirene e diossine sono! risultati inferiori ai limiti previsti dalla normativa. ! An che se i dati di ricaduta al suolo e sui vegetali non hanno evidenziato livelli tali da suscitare preoccupazione, tenuto conto dei risultati sulla qualità dell’aria, Arpat ha ritenuto necessario procedere con ulteriori prelievi di terreni e ortaggi nel quadrante nord-est; i campioni sono già stati prelevati, con la collaborazione dell’Azienda Usl9, e le analisi sono, attualmente, in corso. .  
   
   
BASILICATA: VENERDI’ PRIMA RIUNIONE TERRITORIALE FEDERPARCHI  
 
Potenza, 10 luglio 2008 - Venerdì 11 luglio 2008, alle ore 17,30 presso la sede dell´ Ente Parco del Pollino a Rotonda, si terrà la prima riunione territoriale della Federparchi Basilicata per la organizzazione della 1° Conferenza Regionale sulle Aree Protette di Basilicata. Lo rende noto il coordinatore di Federparchi, Rocco Rivelli, specificando che “con l´assessore regionale all’Ambiente, Vincenzo Santochirico, si è convenuto di far precedere tale importante evento per il rilancio del sistema delle aree protette lucane da una serie di incontri interlocutori con i territori lucani interessati da parchi naturali istituiti ed in via di istituzione (Val d´Agri-lagonegrese, Vulture, Parco dei Calanchi e area marina protetta di Maratea ). Si è individuata tale modalità per consentire un’analisi che partisse dai territori e per non rischiare di limitare i lavori della 1° conferenza, che a tale punto chiuderà il percorso, ad un mero evento enunciativo. Si è, altresì, inteso partire dal Parco del Pollino – sostiene Rivelli - per le ovvie ragioni legate alla sua storia ed importanza nel panorama nazionale ed internazionale. Le altre date saranno comunicate e concordate con gli amministratori locali, così come la data della Conferenza Regionale sarà individuate d´ intesa con la Regione Basilicata ed il sistema delle Autonomie Locali”. .  
   
   
AMBIENTE-URBANISTICA: FVG -ASSINDUSTRIA UDINE, TANTE NOVITA´  
 
 Udine, 10 luglio 2008 - "L´ambiente deve essere vissuto come un´opportunità. Le norme di vincolo esistenti in tale materia, provenienti dall´adeguamento alle direttive europee, invece di semplificare la vita agli imprenditori, spesso la complicano. Non sempre è facile introdurre regole più snelle, ma cercheremo di rendere tale impatto sempre meno forte, dando così una maggiore tranquillità a chi lavora". Lo ha affermato l´assessore all´Ambiente del Friuli Venezia Giulia, Vanni Lenna, che ha incontrato il 4 luglio nel capoluogo friulano il comitato di presidenza dell´Assindustria di Udine. Il meeting conoscitivo, nel corso del quale gli industriali hanno richiamato l´attenzione sulle problematiche da loro più sentite, ha fornito a Lenna l´opportunità di illustrare le linee guida che la sua direzione intende perseguire. In merito alla questione dei rifiuti, è stata così evidenziata la necessità di riflettere su una nuova strategia e sulle conseguenti scelte da effettuare. "Dobbiamo smettere di fare i camini per gli inceneritori e buche sul territorio per le discariche. I rifiuti - ha spiegato l´assessore - rappresentano una sfida. In Europa e nel mondo si adottano nuove tecnologie per produrre energia e non vedo il perché non si possa fare qualcosa di simile anche nella nostra regione". In prospettiva del nuovo piano dei rifiuti che la nuova Giunta regionale intende adottare, si svolgerà in autunno su tale questione un convegno di tre giorni, al quale parteciperanno gli operatori del settore ed i professionisti. Il confronto con gli imprenditori ha poi riguardato il tema delle infrastrutture e dell´urbanistica. "Bisogna pensare ad una legge urbanistica innovativa. La legge 5/07 verrà, nel suo complesso, abrogata e rifatta. Non si può, infatti, pensare che la Regione continui ad erogare in tale materia fondi ai Comuni. Non ci sono più risorse disponibili. L´orientamento della Giunta va in direzione dell´introduzione dell´interesse privato nello sviluppo del territorio", ha spiegato Lenna, invitando così gli imprenditori a presentare delle "proposte serie". I rappresentanti dell´Assindustria, primi fra tutti il presidente Adriano Luci, i vicepresidenti Giampietro Benedetti, Marco Bruseschi e Marina Pittini, hanno formulato all´assessore la richiesta di snellire e semplificare le varie procedure burocratiche, portando testimonianze dirette di prassi efficienti esistenti all´estero. .  
   
   
NECESSARIO IMPIANTO COMPOSTAGGIO NEL VULTURE  
 
Potenza, 10 luglio 2008 - “Per valorizzare ed incentivare la buona pratica della raccolta differenziata porta a porta, cui molte amministrazioni del Vulture si stanno orientando, serve un impianto di compostaggio nell’ambito territoriale di riferimento che non può che essere sovra-comunale. Lanciamo quindi un appello affinché gli enti competenti: Comuni, Provincia, Autorità varie, si attivino quanto prima per localizzare e realizzare questa importante infrastruttura, senza la quale tutto il sistema rimarrà monco”. Lo dichiara, in una nota, il presidente dell’associzione culturale “Verdi per la pace” di Rionero in Vulture, Michele Grieco. Per Grieco “poiché l’unico impianto del genere presente in Basilicata è a Matera, risulta evidente che dalle nostre parti la raccolta differenziata spinta non è attivabile per la mancanza dell’elemento terminale cui conferire una frazione che da sola si aggira sul 40%”. . .  
   
   
ASSENSO A PROVINCIA PORDENONE PER IMPIANTO RIFIUTI  
 
Udine, 10 luglio 2008 - L´assessore regionale all´Ambiente, Vanni Lenna, ha dato l´assenso alla Provincia di Pordenone affinché essa rilasci l´autorizzazione a realizzare un ulteriore impianto sul suo territorio "nel limite del 30 per cento della potenzialità massima degli impianti di bacino previsti per l´Ambito 1 Pordenonese". La procedura di assenso regionale, così come è prevista dall´articolo 9 comma 3 delle norme di attuazione del Piano regionale dei rifiuti, risponderà alle contingenti necessità della Provincia di potenziare la capacità di conferimento di rifiuti urbani negli impianti già presenti sul territorio. Dall´esame dei dati risulta, infatti, che la necessità impiantistica per lo smaltimento in Provincia di Pordenone si attesta sulle 410 tonnellate al giorno, quantità superiore alle 369 tonnellate previste dall´attuale pianificazione. "Vista la situazione di necessità contingente la Regione ha inteso dare l´assenso affinché la Provincia possa autorizzare un ulteriore terzo impianto", ha spiegato Lenna nel corso dell´incontro tenutosi lunedì 7 luglio nel palazzo della Regione a Udine con i 21 sindaci dei Comuni interessati dalla costruzione dell´impianto. "Ma - ha aggiunto l´assessore all´Ambiente - è compito dell´amministrazione regionale guardare oltre le emergenze del quotidiano. Se, infatti, da un lato dobbiamo risolvere le situazioni di emergenza attraverso provvedimenti che possano trovare rapida soluzione, è anche vero che è necessario soprattutto guardare al futuro. Per questo - ha aggiunto - la politica ambientale in materia di rifiuti dovrà tenere conto delle nuove tecnologie, guardando alle esperienze innovative di altri paesi europei e agli Stati Uniti, dove, per esempio, il sistema di dissociazione molecolare ha sostituito discariche e impianti di combustione". Condivisione sulle linee generali che saranno alla base del nuovo Piano sui rifiuti che la Regione ha annunciato di voler redigere nel corso della legislatura, è giunta da tutti amministratori locali presenti all´incontro. .  
   
   
PIU´ RACCOLTA DIFFERENZIATA, MENO TASSE . INTRODOTTA NELLE MARCHE LA MODIFICA ALLA LEGGE 15/97 PER UNO "SCONTO" AI COMUNI VIRTUOSI.  
 
Ancona, 10 luglio 2008 - Piu` alto sara` il livello di raccolta differenziata e meno si paghera`. Dal gennaio 2009, infatti, sara` riconosciuta ai Comuni una riduzione del tributo per lo smaltimento dei rifiuti, calcolata sul livello di superamento dell´obiettivo di raccolta differenziata previsto dalle disposizioni nazionali: da un minimo del 30% di sconto fino ad un massimo del 70%. E´ questa la modifica sostanziale alla legge regionale 15 del 1997, approvata ieri dall´assemblea consiliare. ´La modifica che abbiamo proposto alla legge che disciplina il calcolo del tributo speciale per lo smaltimento dei rifiuti in discarica - spiega l´assessore all´Ambiente Marco Amagliani - e che giustamente il Consiglio regionale ha recepito, permettera` di premiare, a partire dal 1 gennaio 2009, quei Comuni che hanno raggiunto e superato gli obiettivi minimi di raccolta differenziata stabiliti dalla normativa statale´. Con il sistema precedente tutti i Comuni pagavano in maniera indifferenziata lo stesso ammontare del tributo, a prescindere dal loro impegno e dai risultati di raccolta differenziata. ´Con questa modifica ´ aggiunge l´assessore- introduciamo un meccanismo premiante che incentiva il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata previsti dalla legge nazionale: 45% entro il 2008, 50% entro il 2009, 55% entro il 2010, 60% entro il 2011, 65% entro il 2012. ´ Per i Comuni o i territori che hanno avviato la raccolta differenziata spinta, ad esempio con il sistema `porta a porta´ , ci sara` un doppio vantaggio: da una parte conferiscono in discarica meno rifiuti e quindi conseguono gia` un risparmio, ma anche sulla quota di conferimento in discarica avranno una sensibile riduzione del tributo, secondo le seguenti modalita`: Superamento del livello di raccolta differenziata Riduzione del tributo rispetto alla normativa statale Da 0,01 a 9,99 per cento 30 per cento 10 per cento 40 per cento 15 per cento 50 per cento 20 per cento 60 per cento 25 per cento 70 per cento ´La proposta accolta dal Consiglio regionale - conclude Amagliani - aggiunge un altro tassello alla piu` generale strategia regionale indirizzata allo sviluppo della raccolta differenziata. Tra le altre iniziative, anche due bandi per il supporto economico (670mila Euro in totale) ai Comuni e ai loro Consorzi per il passaggio dalla raccolta tradizionale stradale a quella ´porta a porta´. Azioni che vanno non solo nell´interesse dell´ambiente, ma anche del singolo cittadino che, con l´applicazione da parte del Comune della tariffa puntuale riferita al servizio rifiuti, potra` ottenere un sensibile risparmio rispetto all´attuale Tarsu. Spetta ora agli enti locali e ai loro consorzi mettere in pratica i vantaggi offerti dalle nuove disposizioni regionali. ´ . .