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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Luglio 2008
PARLAMENTO EUROPEO: UNA STRATEGIA EUROPEA PER LA MOBILITÀ URBANA  
 
 Strasburgo, 10 luglio 2008 - Il Parlamento sollecita una strategia generale sulla mobilità urbana intesa a razionalizzare il ricorso all´automobile privata e promuovere il passaggio a modalità di trasporto più sostenibili. Chiede inoltre di incentivare la redazione di piani di mobilità urbani, l´introduzione di norme e orientamenti Ue su pedaggi e mobilità dei disabili, lo scambio di migliori prassi e lo sviluppo di tecnologie pulite. Rilevando la responsabilità dei cittadini, sollecita campagne di informazione. Approvando con 558 voti favorevoli, 100 contrari e 33 astensioni la relazione di Reinhard Rack (Ppe/de, At), il Parlamento accoglie con favore il Libro verde della Commissione sui trasporti urbani, e rileva la necessità di definire «nettamente» gli ambiti di competenza riconoscendo che le autorità locali sono libere di adottare le proprie politiche di mobilità «purché esse non violino la pertinente legislazione nazionale e comunitaria». Nel sostenere che un´azione concertata sulla mobilità urbana all´interno della Comunità può offrire un chiaro valore aggiunto, i deputati ritengono che l´Unione europea debba definire una strategia generale sulla mobilità urbana intesa «a razionalizzare il ricorso all´automobile privata e a promuovere il passaggio verso modalità di trasporto sostenibili», così come a sostenere gli impegni comunitari in materia di tutela ambientale e ridurre le emissioni di gas a effetto serra. Al riguardo, il Parlamento sollecita lo sviluppo di uno schema europeo globale integrato in materia di mobilità urbana, che serva da quadro comune di riferimento e che rappresenti un chiaro incentivo per le città e per le zone urbane a redigere piani di mobilità urbana «sostenibili, integrati e comprensivi» (Sump). In proposito, accogliendo un emendamento dei Verdi, invita la Commissione a esaminare le modalità per collegare i Sump ai progetti Ue di cofinanziamento dei progetti di trasporto nelle città con più di 100. 000 abitanti, alle decisioni e agli obiettivi Ue di riduzione degli incidenti, delle emissioni di Co2, delle emissioni locali di gas e del rumore. Occorre inoltre procedere alla raccolta di dati affidabili, redigere un inventario della normativa comunitaria vigente e valutarne l´attuazione negli Stati membri. Andrebbe inoltre stilato un inventario delle iniziative locali e creata una "Piattaforma europea per la mobilità urbana" o qualsiasi altro forum efficace che riunisca tutti i dati, le prassi eccellenti e le informazioni di politica della mobilità urbana. Si dovrebbero inoltre valutare i costi esterni dei diversi vettori stradali e verificare le possibilità di internalizzarli. Nel ritenere necessario che l´Unione europea tenga in considerazione le esigenze specifiche dei trasporti urbani in tutti i settori politici in cui può intervenire come legislatore, il Parlamento chiede l´introduzione di regolamentazioni e/o orientamenti europei specifici in materia di standardizzazione e armonizzazione. Più in particolare, per quanto riguarda la concezione e il funzionamento delle zone verdi e dei pedaggi (da decidere a livello locale), i requisiti tecnici e organizzativi per l´interoperabilità dei diversi vettori di trasporto, la mobilità di disabili, anziani, persone con figli in tenera età e delle persone socialmente più vulnerabili, il miglioramento della sicurezza stradale e, infine, l´accessibilità e l´interoperabilità delle tecnologie Sti (sistemi di trasporti intelligenti) per il loro uso in tutta l´Unione europea. I deputati sollecitano poi la promozione dello scambio di prassi migliori, specialmente per quanto riguarda l´utilizzazione ottimale delle infrastrutture esistenti, l´adozione di soluzioni di trasporto multimodale e mobilità (strada, rotaia, vie navigabili), i sistemi di fatturazione integrati che semplificano l´accesso a modi diversi di trasporto e le soluzioni co-modali, l´elaborazione di piani su misura di mobilità sostenibile, soluzioni innovative per un trasporto efficiente delle merci ed i servizi di trasporto sostenibili destinati alla mobilità dei turisti nelle aree urbane. Ma anche orientamenti per una politica di contratti pubblici ecologicamente consapevole, il miglioramento dei trasporti pubblici puliti di passeggeri, la promozione di catene di mobilità sostenibile (percorso a piedi - bicicletta - carsharing - carpooling - taxi-mobilità collettiva/pubblica) e la migliore organizzazione dei trasporti a breve raggio. Vanno anche condivise le migliori prassi riguardo alle misure di gestione del traffico (per esempio il telelavoro o orari flessibili di lavoro e di apertura delle scuole), alle misure intese a promuovere la mobilità virtuale (quali ad esempio l´e-learning, l´e-banking, i teleacquisti e le teleconferenze), all´introduzione di zone ecologiche e di sistemi di pedaggio, alle politiche e pratiche in materia di parcheggi (come l´introduzione di sistemi di guida al parcheggio) e al miglioramento e alla diffusione dell´applicazione di sistemi di traffico intelligenti. Allo stesso tempo, il Parlamento sottolinea la necessità della ricerca e dello sviluppo nel campo del trasporto sostenibile, in particolare la necessità di promuovere il progresso tecnologico nello sviluppo di tecnologie pulite per gli autoveicoli. Invita pertanto la Commissione e il Consiglio a investire in sistemi di trasporto urbano «puliti, più efficienti, orientati ai consumatori e sicuri» e a adottare misure per creare un mercato per tali sistemi. Anche perchè l´Ue deve svolgere un ruolo nello sviluppo e nella promozione dei sistemi di trasporti intelligenti e nel finanziamento di tecnologie innovative, in quanto possono fornire un contributo significativo ad esempio al miglioramento della sicurezza stradale e del flusso del traffico e all´efficienza logistica. Il Parlamento reputa necessario che lo sviluppo urbano e la pianificazione urbanistica procedano in maniera integrata, tenendo conto delle attuali e future necessità di trasporto urbano. Nell´ambito dello sviluppo e l´ammodernamento delle grandi città, inoltre, andrebbe privilegiata l´introduzione di collegamenti ferroviari veloci tra i centri cittadini e i terminal fluviali, ferroviari e aeroportuali e in particolare con le regioni periferiche. Data l´urbanizzazione sempre più rapida, occorre anche prestare maggiore attenzione alle periferie, alle aree periurbane e alle conurbazioni. Il Parlamento sottolinea poi la responsabilità individuale dei cittadini e ritiene necessario incoraggiarli «a soppesare con spirito critico il loro comportamento come utenti della strada». Anche perché quasi tutti i cittadini possono modificare le proprie abitudini, ad esempio per quanto riguarda l´uso dell´auto privata e di mezzi di trasporto alternativi (pedonale, bicicletta o trasporti pubblici) «dando quindi il proprio contributo individuale per migliorare la pulizia e la qualità della vita delle zone urbane». Al contempo occorre che le autorità nazionali, regionali e locali «offrano opzioni alternative di mobilità per facilitare questi cambiamenti» ed è necessario incrementare le campagne di informazione e di educazione per sensibilizzare i cittadini, in particolare i più giovani, sul proprio comportamento. In tale contesto, i deputati sottolineano l´importanza del crescente successo della "Giornata senza macchine" nell´ambito della settimana della mobilità indetta dall´Ue. L´unione europea, per il Parlamento, può fornire un importante contributo al finanziamento di misure nel settore dei trasporti urbani di passeggeri e merci, per esempio con mezzi dei Fondi strutturali e di coesione. Invita inoltre la Commissione ad elaborare specifici strumenti di economia di mercato che creino un contesto generale equilibrato, per rendere possibile la mobilità sostenibile nei centri urbani. D´altra parte, nel contesto del prossimo riesame del bilancio, il finanziamento di progetti con fondi dell´Unione europea dovrebbe essere vincolato più rigidamente a condizioni e requisiti relativi ai trasporti sostenibili e alla protezione ambientale. .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: UNA SOLUZIONE NEGOZIATA PER LA CONTROVERSIA BOEING-AIRBUS  
 
 Strasburgo, 10 luglio 2008 - Il Parlamento ribadisce l´importanza di una concorrenza leale nelle gare di appalto pubbliche ma rileva che Boeing tenta di delineare l´Eads e taluni Stati membri quali "partner commerciali aerospaziali inaffidabili" e rischiosi per la sicurezza e la preparazione militare degli Usa. Chiede poi una risposta adeguata in caso di azioni anticoncorrenziali e sollecita una soluzione negoziata per giungere ad un equilibrio tra il sostegno civile Ue e il programma militare-industriale degli Usa. Approvando una risoluzione con 589 voti favorevoli, 53 contrari e 64 astenuti, il Parlamento Sostiene, inoltre, «pienamente» la difesa degli interessi dell´Ue nei procedimenti di risoluzione delle controversie in corso dinanzi all´Omc ed esorta la Commissione a continuare il suo impegno a tale riguardo. Dubita tuttavia che «le decisioni dell´Omc possano, di per sé, fornire la necessaria soluzione a lungo termine» richiesta dal mercato quale base per una futura concorrenza «pacifica e leale» in questo settore, «che potrebbe invece venire da una soluzione negoziata». Ritiene poi che il punto di partenza di eventuali negoziati debba essere una discussione «senza condizioni preliminari» sui termini di negoziazione, «che dimostri una volontà reale di entrambe le parti di giungere ad un equilibrio pragmatico tra il sostegno civile europeo e il programma militare-industriale degli Usa, al fine di disciplinare gli aspetti della partecipazione statale che ostacolano realmente la creazione di condizioni di effettiva parità». Il Parlamento rileva poi «con profonda preoccupazione» i «feroci attacchi» della Boeing, nel tentativo di delineare l´Eads e taluni Stati membri "quali partner commerciali aerospaziali inaffidabili" e rischiosi per la sicurezza e la preparazione militare degli Usa». Ribadisce quindi l´importanza di una concorrenza «leale e aperta» nelle gare di appalto pubbliche e prende atto «con soddisfazione» dell´aggiudicazione al team Northop Grumman e Eads del contratto per il programma degli aerei cisterna Usa. Sottolinea peraltro che essa è basata su criteri neutrali, concepiti per individuare e fornire all´aeronautica militare degli Usa (Usaf) «l´equipaggiamento migliore e più adatto». Il Parlamento ribadisce poi che la relazione del Government Accountability Office a sostegno della protesta per l´offerta della Boeing è riconosciuta come «esclusiva valutazione del processo di selezione e non del valore degli aerei» e sostiene che l´integrità delle procedure d´appalto del dipartimento statunitense della difesa debba rimanere intatta per tutti i concorrenti. Invita gli Stati membri e la Commissione a garantire che eventuali azioni anticoncorrenziali in ambito legislativo o politico «che possano generare una limitazione impropria della capacità delle compagnie europee di competere in programmi sia civili che militari», venga seguita da «una risposta adeguata da parte della Ce e dei suoi Stati membri». .  
   
   
L´EUROPA OFFRE UN´ESPERIENZA DA AUSTONAUTA AI GIOVANI SCIENZIATI  
 
 Bruxelles, 10 giugno 2008 - L´agenzia spaziale europea offre agli studenti laureandi l´opportunità di eseguire i loro esperimenti ad un altro livello. Nell´ambito del programma "Fly Your Thesis! - An Astronaut Experience", i laureandi dei corsi di laurea specialistici avranno la possibilità di fare i loro esperimenti in condizioni di microgravità. L´ufficio per l´istruzione dell´Esa fa sapere che gli interessati hanno la possibilità di presentare la loro candidatura fino al 31 agosto 2008. Per i profani: la microgravità è l´assenza di gravità o gravità zero. La prima immagine che salta alla mente è quella di un astronauta sospeso all´interno della sua navicella spaziale. Ma la microgravità influisce anche sulle persone attive, come ad esempio i nuotatori che si tuffano dalla pedana o coloro che si divertono nei parchi giochi. Pur essendo di durata brevissima, in questo tipo di attività la microgravità avviene durante il periodo di "caduta libera". Attraverso l´uso di un aereo airbus A300 Zero-g, durante il programma gli studenti avranno la possibilità di partecipare a una serie di voli parabolici. I partecipanti saranno suddivisi in 20 gruppi (scelti da una commissione di esame) e verrà chiesto loro di presentare una proposta scientifica dettagliata, sotto la guida di un mentore scientifico. L´esa fa sapere che l´Airbusa-300 (di proprietà francese) fornisce periodi frequenti e ripetuti di assenza di gravità. La commissione di esame valuterà le proposte durante il workshop, che si terrà più tardi quest´anno presso il Centro europeo per la tecnologia e la ricerca spaziale (Estec - European Space Technology and Research Centre) dell´Esa, nella municipalità dell´Olanda occidentale di Noordwijk. Per gli studenti ci sono anche in programma visite al Centro europeo per astronauti che ha sede in Germania. L´eac è il sito di addestramento per gli astronauti europei. Alla fine del primo workshop verrà chiesto a tre dei gruppi di eseguire i loro esperimenti all´interno di una Campagna di ricerca dell´Esa sulla microgravità, che dovrebbe svolgersi nella città portuale francese di Bordeaux nel 2009. Grazie a questa campagna gli studenti avranno l´opportunità di trovarsi fianco a fianco con scienziati europei affermati che stanno portando avanti le proprie ricerche. C´è da notare che i team accompagneranno i loro esperimenti a bordo per tre voli di trenta parabole. Ogni parabola fornirà agli studenti circa 20 secondi di microgravità. Nell´ambito del programma, ogni gruppo di studenti dovrà progettare un esperimento scientifico che sarà eseguito in condizioni di microgravità. L´esperimento fa parte della tesi di laurea specialistica o del programma di ricerca degli studenti. Il termine ultimo per l´iscrizione dei gruppi sul Portale per i progetti d´istruzione dell´Esa (Esa Education´s Project Portal) e fornire i dettagli della loro proposta è il 31 agosto 2008. Tutti i gruppi devono usare il modello "Letter of Intent" per presentare la loro proposta. Gli studenti che partecipano al Fly Your Thesis! sono sostenuti dall´Ufficio per l´istruzione dell´Esa, dagli esperti di microgravità dell´Esa e dai membri dell´Elgra (European Low Gravity Research Association). In una dichiarazione si legge che l´Esa fornirà anche sostegno finanziario per coprire parte dei costi degli esperimenti, delle spese di trasporto e di soggiorno e anche la partecipazione a conferenze. In un secondo momento, alle persone che parteciperanno al workshop dell´Esa "European Space Research and Technology Centre" (Estec) verrà richiesto di eseguire i loro esperimenti in un´altra struttura di ricerca. Per ulteriori informazioni: http://www. Esa. Int/esaed/index. Html .  
   
   
DECOLLANO TARIFFE AEREE PIÙ TRASPARENTI  
 
Strasburgo, 10 luglio 2008 - Il Parlamento ha approvato un regolamento che rafforza la trasparenza delle tariffe aeree imponendo l´indicazione di tutte le tasse, i diritti e i supplementi, rendendo così più comparabili le diverse offerte. Inoltre, razionalizza le norme sul rilascio delle licenze e sulla libertà di prestare servizi nell´Ue. Fissa requisiti più severi sulla solidità finanziaria delle compagnie aeree e sul ricorso a aeroplani e equipaggi di altri vettori. Chiarisce le norme sugli oneri di servizio pubblico. Il Parlamento ha approvato la posizione comune negoziata dal relatore Arūnas Degutis (Alde/adle, Lt) con il Consiglio riguardo al regolamento che fissa norme comuni per la prestazione di servizi aerei nella Comunità, poiché questa accoglie gran parte delle proposte avanzate dai deputati nel corso della prima lettura. Il regolamento potrà quindi entrare in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell´Ue ma, visti i tempi tecnici necessari, sembra difficile che le nuove disposizioni si possano già applicare a partire da questa estate. Il regolamento consolida e razionalizza il contenuto dei provvedimenti vigenti sul rilascio delle licenze ai vettori aerei, sulla libertà di prestare servizi aerei nella Comunità e sulla tariffazione di detti servizi. Al tempo stesso instaura requisiti più severi in materia di solidità finanziaria dei vettori aerei e di ricorso al wet lease dell´aeromobile (la prestazione di un servizio aereo utilizzando un aeromobile e un equipaggio appartenenti ad una compagnia differente). Chiarisce inoltre le norme applicabili agli oneri di servizio pubblico riguardo alle rotte aeree, elimina le incoerenze tra il mercato interno dell´aviazione e i servizi destinati a paesi terzi e semplifica le norme sulla ripartizione del traffico tra gli aeroporti che servono la stessa città. Rafforza, infine, la trasparenza in materia di tariffe aeree offerte a passeggeri e clienti merci. Tariffe libere, chiare e trasparenti - Il regolamento dà facoltà ai vettori aerei comunitari e, per reciprocità, ai vettori aerei dei paesi terzi di fissare liberamente le tariffe aeree passeggeri e merci per i servizi aerei intracomunitari, fatte salve le disposizioni in materia di oneri di servizio pubblico. Prevede inoltre che gli Stati membri non possono operare discriminazioni in base alla nazionalità o all´identità dei vettori aerei e devono consentire a quelli Ue di fissare tariffe aeree passeggeri e merci per i servizi tra il proprio territorio e un paese terzo. Precisa, peraltro, che sono abrogate «tutte le restanti limitazioni in materia di fissazione delle tariffe, comprese quelle relative alle rotte verso paesi terzi, derivanti da accordi bilaterali tra gli Stati membri». Il regolamento prescrive che - qualsiasi sia la forma di offerta e pubblicità, anche su Internet - le tariffe disponibili dovranno precisare le condizioni ad esse applicabili per i servizi in partenza da un aeroporto situato nella Comunità. Per consentire poi ai clienti di confrontare efficacemente i prezzi dei servizi offerti dalle diverse linee aeree, il prezzo finale da pagare dovrà sempre essere indicato e includere «tutte le tariffe aeree . Le tasse, i diritti ed i supplementi inevitabili e prevedibili al momento della pubblicazione». Più precisamente, dovranno essere specificati almeno la tariffa aerea, le tasse, i diritti aeroportuali e «altri diritti, tasse o supplementi connessi ad esempio alla sicurezza o ai carburanti». I supplementi di prezzo opzionali, invece, dovranno essere comunicati «in modo chiaro, trasparente e non ambiguo» all´inizio di qualsiasi processo di prenotazione e la loro accettazione dovrà avvenire «sulla base dell´esplicito consenso dell´interessato» ("opt-in"). Gli Stati membri dovranno garantire l´osservanza di tutte le norme summenzionate e prescrivere sanzioni - «effettive, proporzionate e dissuasive» - per le loro violazioni. Condizioni per ottenere una licenza d´esercizio e solidità finanziaria - Per poter effettuare servizi di trasporto aereo di passeggeri e merci nella Comunità, le imprese devono ottenere una licenza d´esercizio che è conferita a condizione che siano rispettati taluni requisiti. Tra questi figura l´obbligo di avere il principale centro di attività in uno Stato membro dell´Ue, di essere titolare di un certificato di operatore aereo, di disporre di uno o più aeromobili e di avere come attività principale la prestazione di servizi aerei. Inoltre, gli Stati membri e/o i cittadini degli Stati membri devono detenere oltre il 50% dell´impresa, salvo quanto previsto da un accordo con un paese terzo in cui prenda parte la Comunità. Per ottenere la licenza è poi necessario rispettare determinate condizioni finanziarie. Più in particolare, un´impresa che richiede per la prima volta la licenza deve essere in grado di dimostrare di poter far fronte in qualsiasi momento ai propri impegni effettivi e potenziali per un periodo di ventiquattro mesi dall´inizio delle operazioni, e ai costi fissi e operativi connessi per un periodo di tre mesi senza tener conto delle entrate derivanti da dette operazioni. Per consentire la verifica di questi presupposti, l´impresa dovrà presentare un piano economico relativo ad almeno tre anni di attività, fornendo una serie di informazioni riguardo ai bilanci, alle previsioni di spesa e di entrate, ai costi di avviamento, alle fonti di finanziamento, agli azionisti, ecc. Dopo due anni dal rilascio della licenza, l´autorità competente dovrà riesaminare l´osservanza di tali prescrizioni. Le compagnie aeree dovranno inoltre notificare in anticipo i loro programmi relativi all´attivazione di un nuovo servizio verso una località non precedentemente servita e qualunque altra modifica sostanziale dell´attività (compresi i cambiamenti del tipo o del numero di aeromobili utilizzati), le eventuali fusioni o acquisizioni previste e le modifiche nell´assetto azionario che riguardino dal 10% in su del capitale. D´altro canto, l´autorità competente, sulla base della propria verifica, potrà sospendere o revocare la licenza d´esercizio se ritiene che un vettore aereo Ue «non è più in grado di far fronte ai propri impegni effettivi e potenziali per un periodo di dodici mesi». Tuttavia, potrà rilasciare una licenza provvisoria di massimo un anno «in attesa della ristrutturazione finanziaria», purché «non sussistano pericoli per la sicurezza» e vi sia la prospettiva realistica di una ristrutturazione finanziaria «soddisfacente entro tale periodo di tempo». D´altro canto, dovrà procedere «senza indugio» a una valutazione approfondita della situazione finanziaria «qualora sussistano chiari segnali dell´esistenza di problemi di natura finanziaria oppure vi siano in corso procedimenti per insolvenza o di natura analoga». Oneri di servizio pubblico - Il regolamento stabilisce i principi generali per gli oneri di servizio pubblico. Più in particolare, sancisce che uno Stato membro può imporre oneri di servizio pubblico riguardo ai servizi aerei di linea effettuati tra un aeroporto comunitario e un aeroporto che serve una regione periferica o in via di sviluppo all´interno del suo territorio o una rotta a bassa densità di traffico verso un qualsiasi aeroporto nel suo territorio. A condizione però che tale rotta «sia considerata essenziale per lo sviluppo economico e sociale della regione servita dall´aeroporto stesso». Tale onere, è precisato, può essere imposto esclusivamente per garantire che sulla rotta siano prestati servizi aerei di linea minimi rispondenti a determinati criteri di continuità, regolarità, tariffazione o capacità minima, «cui i vettori aerei non si atterrebbero se tenessero conto unicamente del loro interesse commerciale». Il regolamento fissa inoltre i criteri per valutare l´adeguatezza di onere di servizio pubblico e le modalità (gara d´appalto) per assicurarlo. Prevede inoltre che uno Stato membro possa compensare un vettore aereo selezionato in misura non superiore all´importo necessario per coprire i costi netti sostenuti per la prestazione . Tenendo conto dei ricavi conseguenti ottenuti . E di un margine di profitto ragionevole». Noleggio di aerei, con o senza equipaggio (wet e dry lease) - Un vettore aereo comunitario può avere a propria disposizione uno o più aeromobili utilizzati in base a un contratto di dry o wet lease (noleggio senza o con equipaggio) che deve essere soggetto ad approvazione preventiva in base al diritto comunitario o nazionale sulla sicurezza aerea. Le compagnie Ue possono quindi impiegare aeromobili immatricolati nella Comunità in base a contratti di wet lease, salvo quando ciò comporti rischi per la sicurezza. Possono anche ricorrere ad aerei immatricolati in un paese terzo purché siano autorizzati dall´autorità competente per il rilascio delle licenze che dovrà verificare se il vettore aereo Ue dimostra «in modo convincente» il rispetto di tutte le norme di sicurezza equivalenti a quelle comunitarie o nazionali. Inoltre, dovrà giustificare tale scelta con esigenze eccezionali, nel qual caso l´approvazione sarebbe concessa per massimo sette mesi (prorogabile per altrettanto), oppure dovrà dimostrare che il contratto serve a soddisfare esigenze di capacità stagionali che non possono essere ragionevolmente soddisfatte attraverso un contratto con un aereo comunitario. O ancora, dovrà dimostrare che il contratto è necessario per superare difficoltà operative non risolvibili ricorrendo ad aerei comunitari, nel qual caso l´approvazione sarebbe limitata alla durata strettamente necessaria per il superamento delle difficoltà. Libero accesso alle rotte - In forza al regolamento, gli Stati membri dovranno astenersi dall´assoggettare a qualsivoglia permesso o autorizzazione la prestazione di servizi aerei intra-Ue da parte dei vettori aerei comunitari i quali, come regola generale, hanno la facoltà di operare in tutta la Comunità, visto che il provvedimento abroga tutte le limitazioni alla libertà di prestare servizi derivanti da accordi bilaterali tra gli Stati membri. Nell´effettuazione di tali servizi, inoltre, le compagnie aeree potranno combinare servizi aerei e stipulare accordi di code sharing, «fatte salve le norme comunitarie in materia di concorrenza che si applicano alle imprese». Gli Stati membri, inoltre, dovranno consentire analoghi accordi per servizi aerei verso, da e attraverso qualsiasi aeroporto del loro territorio da o verso qualsiasi destinazione nei paesi terzi. Potranno tuttavia imporre delle limitazioni, specie se il paese terzo interessato non consente analoghe opportunità commerciali ai vettori aerei comunitari. Distribuzione del traffico tra aeroporti - Il regolamento dà la possibilità agli Stati membri di regolamentare la distribuzione del traffico aereo tra aeroporti, purché ciò non comporti discriminazioni tra le destinazioni all´interno della Comunità oppure basate sulla nazionalità o sull´identità del vettore aereo. Inoltre, gli aeroporti in questione devono servire la stessa città ed essere dotati di adeguate infrastrutture di trasporto che offrano un collegamento diretto, in meno di novanta minuti. Devono inoltre essere collegati l´uno all´altro e alla città che devono servire da servizi di trasporto pubblico «frequenti, affidabili ed efficienti» e offrire ai vettori aerei i servizi necessari.  
   
   
MALPENSA, RACCOLTE OLTRE 4.000 FIRME A DIFESA HUB PETIZIONE ONLINE DI EASYJET.CATTANEO:GESTO SIMBOLICO MA CONCRETO  
 
Milano, 10 luglio 2008 - Oltre 4. 000 firme a difesa dell´aeroporto di Malpensa sono state consegnate oggi all´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo. Le sottoscrizioni sono state raccolte con una petizione online, denominata "I love Malpensa", da Easyjet, la quarta compagnia aerea d´Europa che ha la sua base operativa italiana, con 29 destinazioni, proprio a Malpensa. "La raccolta di firme - ha detto l´assessore Cattaneo - è un gesto simbolico ma concreto. Lo slogan ´I love Malpensa´ è lo stesso di Regione Lombardia poiché Malpensa è la porta di accesso verso il mondo. Easyjet ha scelto di puntare sull´aeroporto milanese e oggi è il vettore principale. Questa è la dimostrazione di quello che Regione Lombardia dice da tempo: chi punta su Malpensa guadagna e cresce". Soddisfatto della petizione anche François Bacchetta, general manager per Italia, Francia e Benelux di Easyjet che ha sottolineato che "i risultati hanno superato ogni più rosea aspettativa dimostrando l´interesse dei lombardi verso il loro hub". .  
   
   
AEROSPAZIO: OGGI CONFERENZA STAMPA COZZOLINO-MAZZOCCA SU SALONE FARNBOROUGH  
 
Napoli, 10 luglio 2008 – Oggi alle ore 12, a Palazzo Santa Lucia, Napoli, presso la Sala Giunta della Regione Campania, l´assessore regionale all´Agricoltura e alle Attività Produttive Andrea Cozzolino e l´assessore regionale all´Università, Ricerca e Innovazione Nicola Mazzocca terranno la conferenza stampa di presentazione dello stand e delle iniziative della Regione Campania presso il Salone Internazionale dell´Aeronautica e dello Spazio, che si terrà a Farnborough (Gran Bretagna) dal 14 al 20 luglio prossimi. Parteciperanno alla conferenza stampa anche i rappresentanti del Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (Cira), partner dell´iniziativa, e i rappresentati delle aziende di Campaniaaerospace selezionate per partecipare al salone espositivo. .  
   
   
MATERA: ADEGUAMENTO AVIOSUPERFICIE “ MATTEI”: AGGIUDICATA GARA  
 
Matera, 10 luglio 2008 - L’assessore Infrastrutture Opere Pubbliche e Mobilità, Innocenzo Loguercio esprime piena soddisfazione per l’avvenuta aggiudicazione, da parte dell’Asi della Provincia di Matera, della gara inerente l’appalto integrato dei lavori di adeguamento funzionale dell’Aviosuperficie “E. Mattei” di Pisticci. “L’espletamento della gara – afferma l’assessore- è avvenuta nei tempi previsti dal crono programma di attuazione dell’investimento inserito nell’Accordo di programma “ Trasporto Ferriviario e Sistemi di Mobilità e Scambio” – I° atto integrativo sottoscritto in data 28. 11. 2006. I lavori sono stati appaltati all’impresa Edil Co S. R. L , che firmerà il contratto tra sette giorni, per un importo di 8,291 Milioni di Euro ed il progetto esecutivo dell’opera verrà predisposto dallo Studio “Valle “ di Roma entro 90 giorni. “L’efficiente attuazione del progetto- conclude Loguercio- rappresenta senza ombra di dubbio un ottimo risultato per il conseguimento dell’obiettivo di “apertura” del territorio lucano e risponde pienamente alle necessità di supporto alle strategie di sviluppo dell’area del metapontino e della Val Basento delineate dall’Amministrazione regionale. ” .  
   
   
SAT S.P.A. CONTINUA LA CRESCITA DEL TRAFFICO PASSEGGERI PRIMO SEMESTRE 2008: + 11,8% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DEL 2007  
 
 Pisa, 7 luglio 2008 – Sat - Società Aeroporto Toscano Galileo Galilei S. P. A. , che gestisce l’Aeroporto di Pisa, ha chiuso il primo semestre del 2008 con una crescita del traffico passeggeri dell’11,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per un totale di 1. 816. 763 passeggeri. Il traffico del mese di giugno 2008 - 395. 036 passeggeri trasportati – è stato superiore del 5,2% rispetto a quello stesso mese del 2007. In particolare, lo scorso 28 giugno è stato raggiunto il nuovo record di passeggeri (18. 063) transitati giornalmente dall’Aeroporto di Pisa. Il precedente (17. 946) era stato ottenuto in data 25 agosto 2007, ovvero nel pieno della scorsa stagione estiva. .  
   
   
STATO/REGIONI: PROTOCOLLO SU SICUREZZA STRADALE  
 
Trieste, 10 luglio 2008 - Il Friuli Venezia Giulia parteciperà a un progetto di collaborazione fra Governo e Regioni per la rilevazione statistica degli incidenti stradali. Lo prevede un Protocollo d´intesa, il cui testo è stato approvato il 3 luglio dalla Giunta regionale su proposta del presidente Renzo Tondo. Il Protocollo nasce da un accordo fra Istat, ministeri dell´Interno, della Difesa e dei Trasporti, Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Unione Province italiane e Associazione nazionale Comuni italiani. Il Friuli Venezia Giulia intende fra l´altro costituire un Centro di monitoraggio regionale della sicurezza stradale (Cmrss). .  
   
   
ACCORDO FIAT-BMW: MELFI DIVENTI PROTAGONISTA  
 
Potenza, 10 luglio 2008 - “L’accordo tra Fiat e Bmw deve diventare lo strumento per rilanciare lo stabilimento Fiat di Melfi a cui affidare la produzione di un secondo modello auto”. E’ quanto sostiene il capogruppo del Pdci in Consiglio regionale, Giacomo Nardiello, sottolineando che “in attesa di conoscere in dettaglio i termini di collaborazione tra le case automobilistiche italiana e tedesca su componenti e piattaforme, è necessario ‘mettere le mani avanti’ e candidare lo stabilimento Sata acché rientri tra gli stabilimenti del gruppo torinese protagonisti dell’accordo che, non va sottovalutato, è arrivato in un momento difficile per l´avvio della cassa integrazione da settembre per migliaia di dipendenti”. “I lavoratori Fiat in cassa integrazione – precisa Nardiello -perderanno una parte significativa dello stipendio, che è di circa 1200 euro. Si parla di famiglie che stentano ad arrivare alla quarta settimana. Questi operai avranno problemi a raggiungere la terza settimana del mese. Questi sono i drammi italiani che il Governo dovrebbe affrontare. Come hanno ricordato i sindacati lucani di categoria dei metalmeccanici, in quattro anni, nell’area industriale San Nicola di Melfi – aggiunge il capogruppo del Pdci - si sono persi 2. 500 posti di lavoro nel settore dell’indotto. L’obiettivo da perseguire non può che essere quello di ‘recuperare’ i posti di lavoro e garantire tranquillità agli operai della Sata”. “Per questo – dice Nardiello – va raccolta la sollecitazione dei sindacati a fare la nostra parte, come Regione, per far valere le capacità professionali dei lavoratori del polo dell’auto a Melfi. Un motivo in più per accelerare il confronto con l’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, sul Centro Tecnologico e sui programmi di ricerca da realizzare a Melfi ed ottenere impegni concreti per nuovi investimenti”. .  
   
   
SANDERO: LA BERLINA COMPATTA E ABITABILE AL PREZZO DACIA  
 
Roma, 10 luglio 2008 - Dopo Logan e Logan Mcv, Dacia continua ad ampliare la sua gamma con Sandero, una berlina due volumi 5 porte dalle ampie dimensioni. Prodotta nel sito di Pitesti (Romania), Dacia Sandero eredita le qualità fondamentali delle auto della gamma Dacia: abitabilità, capacità di carico e robustezza. In linea con gli altri modelli della gamma Dacia, il suo rapporto prezzo/prestazioni è imbattibile: Sandero sarà disponibile nella maggior parte dei mercati europei ad un prezzo d’ingresso in gamma inferiore a 8. 000 Euro (Iva compresa), con una garanzia di 3 anni o 100. 000 km. Alla stregua degli altri modelli della gamma Dacia, Sandero è frutto di un modello di sviluppo unico nel suo genere. L’adozione del “design to cost” per la progettazione dell’auto (il progetto è pilotato in funzione di un obiettivo di costo iniziale), del “carry over” per ottimizzarne l’affidabilità e il prezzo di costo (riutilizzando componenti di altri modelli del Gruppo Renault) ed il ricorso alla progettazione digitale (che evita la realizzazione di costosi prototipi), consentono di proporre ai clienti un rapporto prezzo/prestazioni imbattibile. Dacia Sandero si afferma come berlina moderna dal design accattivante che evoca, al contempo, dinamismo e robustezza. Il frontale si distingue per i gruppi ottici particolarmente espressivi e moderni, nonché per un insieme scudo/calandra perfettamente integrato nella carrozzeria. Il design delle fiancate, a forma di “onda capovolta”, esalta la sensazione di robustezza grazie, in particolare, alle larghe modanature di protezione laterale (secondo le versioni). Sono, infatti, questi valori razionali di robustezza e sicurezza percepita che sono stati unanimemente apprezzati nei test realizzati presso la clientela. Per uno stile esterno ancora più distintivo, Dacia Sandero potrà beneficiare di un kit Suv disponibile, fin dal lancio, nella maggior parte dei mercati europei. Il kit, che comprende un deflettore e griglie per i fendinebbia anteriormente, una coppia di minigonne e un deflettore posteriore, conferirà a Dacia Sandero un look dichiaratamente da fuoristrada. All’interno è stato perseguito lo stesso obiettivo di seduzione e qualità percepita. La nuova plancia è stata sviluppata per rivelarsi, al tempo stesso, moderna e funzionale, con un design che varia secondo le versioni, grazie a numerose zone compatibili con l’applicazione di tinte e trattamenti differenti per la superficie. Il design dei pannelli delle controporte contribuisce alla modernità dell’abitacolo, con eleganti maniglie e modanature decorative, secondo le versioni. Per sottolineare il passaggio a un livello di gamma superiore, Dacia Sandero propone 2 armonie interne per la plancia, con sellerie coordinate. Al volante, l’ergonomia dei comandi e la leggibilità delle informazioni sul cruscotto sono state particolarmente curate. Dacia Sandero utilizza la piattaforma B0 (piattaforma di Logan, derivata dalla piattaforma B dell’Alleanza), con un avantreno di tipo pseudo Mac Pherson a bracci triangolari. L’auto monta una barra antirollio anteriore – tranne sulla versione di ingresso in gamma - che consente un’eccellente stabilità della scocca in curva, con un rollio specifico in linea con gli standard del segmento in Europa. Il retrotreno di Dacia Sandero, derivato a sua volta dalla piattaforma B0, consiste in un assale ad H a profilo deformabile e geometria programmata, associato a molle elicoidali ed ammortizzatori verticali con corsa delle sospensioni maggiorata. Il dimensionamento delle sospensioni è stato particolarmente curato per Dacia Sandero, con articolazioni del braccio inferiore e del retrotreno che favoriscono la precisione di guida e la tenuta di strada in caso di sterzata rapida. In linea con gli altri modelli della gamma Dacia, Sandero beneficia di un’eccellente altezza libera dal suolo (155 mm) che le consente di affrontare qualunque tipo di strada conferendole una reale polivalenza. L’auto si avvale, inoltre, di protezioni del sottoscocca, per una guida sicura su sentieri sterrati. Sulla maggior parte delle versioni, il servosterzo, sicuro e preciso, offre il livello di comfort delle auto del segmento B mentre, sulla versione di ingresso in gamma, la presenza di uno sterzo manuale consente di contenere il prezzo dell’auto. La forza applicata al volante risulta ridotta dal leggero incremento del rapporto di demoltiplicazione rispetto a Clio Ii, associato al lavoro realizzato sul portafusello e sull’angolo d’incidenza. In funzione delle versioni, il sedile del conducente è disponibile con regolazione in altezza e lombare, per una posizione di guida ottimale. Il conducente è perfettamente a proprio agio, grazie alla regolazione in altezza del volante – secondo le versioni – e ai comandi ergonomici al volante. Il comfort termico è stato studiato per adattarsi alle esigenze climatiche di numerosi Paesi. Il percorso dei condotti di ventilazione è stato progettato per ottenere rapidamente la temperatura impostata nelle fasi di avviamento, in condizioni sia di calore che di freddo estremo. Dacia Sandero adotta le motorizzazioni benzina (1. 4 l 75 cv e 1. 6 l 90 cv) e diesel (1. 5 dCi 70 cv e 1. 5 dCi 85 cv) già apprezzate su numerosi modelli della famiglia Renault e che hanno contribuito al successo della gamma Dacia. I due propulsori benzina 1. 4 l e 1. 6 l, perfettamente in linea con i criteri di costo, robustezza e facilità di manutenzione che caratterizzano la marca Dacia, si distinguono per una coppia elevata ai bassi regimi, disponibile su un ampio range di utilizzi, e consumi contenuti. Abbinate a una trasmissione manuale a 5 rapporti, le motorizzazioni 1. 4 l e 1. 6 l erogano una potenza, rispettivamente, di 55 kW (75 cv) e 64 kW (90 cv) a 5. 500 g/min e sviluppano una coppia di 112 Nm e 128 Nm à 3000 g/min. Dacia Sandero tiene sotto controllo i consumi, pari a 7 l/100 km per il motore 1. 4 l e a 7,2 l/100 km per il 1. 6 l (ciclo misto). Sarà anche disponibile, da settembre, una versione Gpl di primo montaggio, perfettamente in linea con l’evoluzione delle esigenze della clientela italiana: più ecologica, più economica ed affidabile, grazie alle valvole rinforzate del motore 1. 4 benzina. Il propulsore 1. 5 dCi, proposto in un secondo momento su Dacia Sandero, sarà disponibile in versione 70 cv ma anche nella versione più dinamica da 85 cv (lanciata a fine 2007 su Logan e Logan Mcv). Con emissioni di Co2 limitate a 120 g/km per entrambe le versioni 70 e 85 cv, il propulsore 1. 5 dCi offrirà un bilancio ecologico particolarmente efficace. Nonostante i prezzi di vendita di Dacia Sandero la collochino nella categoria delle piccole, l’ampiezza delle sue dimensioni interne ed esterne la posiziona piuttosto nella categoria superiore delle compatte. Con una lunghezza di 4,02 m, una larghezza di 1,75 m e un passo di 2,59 m, Dacia Sandero offre un ineguagliabile rapporto prezzo/ abitabilità. Posteriormente, l’altezza libera a filo padiglione di 878 mm, il raggio alle ginocchia di 145 mm e la larghezza ai gomiti di 1425 mm consentono di ospitare comodamente 3 adulti e di installare seggiolini per bambini sui tre posti posteriori. Quest’ottima abitabilità posteriore è associata ad un’eccellente accessibilità, con un’apertura delle porte posteriori che può rappresentare fino a 67°. Imbattibile anche la capienza del vano bagagli di 320 litri, considerando il prezzo e la compattezza dell’auto! Praticità e modularità sono onnipresenti, grazie ad un divano posteriore ribaltabile, con funzionalità 1/3 – 2/3 secondo le versioni. Con il divano completamente ribaltato, la capacità massima di carico passa a 1200 litri. Per riassumere, Dacia Sandero si afferma come berlina compatta particolarmente abitabile che consente a 5 persone di viaggiare comodamente, in famiglia o tra amici. Dacia Sandero beneficia della riconosciuta esperienza del Gruppo Renault in materia di sicurezza. In termini di sicurezza attiva, l’impianto frenante di Dacia Sandero è stato oggetto di particolare attenzione. La messa a punto del comfort di frenata (mordente, progressività) si è conformata ai criteri vigenti sul segmento B in Europa. Dacia Sandero può montare il sistema Abs Bosch 8. 1 di ultima generazione, provvisto di ripartitore elettronico di frenata (Ebv) e, autentica novità per la gamma Dacia, dell’assistenza alla frenata di emergenza (Afe). Sul piano della sicurezza passiva, Dacia Sandero propone numerosi dispositivi, a cominciare dall’utilizzo di materiali come lamiere ad alto limite elastico (Hle) che garantiscono una migliore resistenza dell’abitacolo limitandone le deformazioni, in particolare in caso di urto frontale. L’armatura del volante in magnesio, associata ad un piantone dello sterzo a ritrazione, contribuisce a dissipare l’energia cinetica prodotta dall’urto, come la plancia in polipropilene, con struttura a nido d’ape, che riduce le conseguenze dell’impatto sulle ginocchia. Oltre ai materiali utilizzati, la progettazione della plancia prende in considerazione la sicurezza, prevedendo un’incurvatura nella parte inferiore che sposa la forma delle tibie e consente la ripartizione del carico al momento del contatto. Il dispositivo è completato da padding, disposti in corrispondenza dei piedi del passeggero e del conducente, che proteggono gambe e caviglie. Dacia Sandero è equipaggiata con cinture di sicurezza a 3 punti di ancoraggio che dispongono, anteriormente, di limitatori di carico destinati a proteggere meglio il torace. Secondo le versioni, le cinture di sicurezza a 3 punti di ancoraggio sono completate da un sistema di regolazione in altezza che consente di ottimizzare il mantenimento del corpo in caso di urto. Il dispositivo di ritenuta può essere arricchito anche da pretensionatori pirotecnici ai posti anteriori garantendo, così, un mantenimento ottimale. Dacia Sandero propone fino a 4 airbag. L’airbag conducente, specificamente studiato per Dacia Sandero, è provvisto di una valvola che regola la pressione esercitata dal cuscino gonfiabile sul conducente in caso di innesco. Due airbag laterali tipo testa torace – in opzione su tutta la gamma – garantiscono una protezione supplementare per i passeggeri in caso di urto laterale. Essi si aggiungono a padding e distanziali per il bacino, situati (di serie) nei pannelli delle controporte. I sedili rinforzati, che accolgono gli airbag laterali tipo testa torace, dispongono anche di poggiatesta Nuova Generazione, specificamente progettati per evitare traumi alle vertebre cervicali in caso di urto posteriore violento. Questa nuova configurazione migliora la posizione della schiena nonché il mantenimento ed il comfort della testa. Infine, Dacia Sandero beneficia del sistema di fissaggio Isofix per seggiolini per bambini sui posti laterali posteriori. In linea con la filosofia della piattaforma B0, tutte le scelte progettuali di Dacia Sandero sono state guidate dall’esigenza di robustezza ed affidabilità su cui è stata costruita la notorietà della marca. La protezione anti-corrosione è stata oggetto di particolare attenzione, con il ricorso a numerosi dispositivi: iniezione di cera nei corpi cavi del sottoscocca e delle parti apribili, impermeabilizzazione delle giunzioni esterne mediante applicazione di mastice, utilizzo di cera complementare per i componenti meccanici del sottoscocca, protezione antighiaia rinforzata su sottoscocca, minigonne e passaruota. Stessa ricerca di affidabilità per l’architettura elettrica ed elettronica, già comprovata su numerosi modelli della gamma Renault. Il cablaggio del posto di guida/abitacolo è monoblocco, senza nessuna interruzione o connessione tra le due zone. Si rinforza così l’affidabilità dell’auto, limitando il rischio di giunzioni difettose. Altro esempio la batteria, le cui dimensioni e specifiche tecniche tengono conto di situazioni di utilizzo estreme. Per rendere immediatamente percettibile al cliente il suo elevato livello di qualità, Dacia Sandero sarà disponibile, nella maggior parte dei mercati europei, con una garanzia di 3 anni o 100. 000 km. Il lancio di Sandero segna una tappa essenziale nello sviluppo di Dacia. Composta da auto tre volumi, station wagon e pick-up (solo in alcuni Paesi), la gamma Dacia si apre con Sandero ad un nuovo segmento, quello delle berline compatte, partendo alla conquista di una nuova clientela. Dacia Sandero sarà progressivamente commercializzata, da giugno 2008, in Europa, Turchia e nel Maghreb. In linea con gli altri modelli della gamma Dacia, Sandero si rivolge ad una clientela razionale, pragmatica e più giovane. Principalmente mono-motorizzati e acquirenti di auto usate, i clienti Dacia sono molto attenti al prezzo che rappresenta il loro principale criterio di acquisto. Dacia Sandero sedurrà, quindi, i clienti interessati ad una berlina due volumi, abitabile ed accessibile, sia in termini di costo d’acquisto che di esercizio. L’offerta Dacia in Romania, suo mercato domestico, comprenderà cinque modelli: Logan, Logan Mcv, Logan Van, Logan Pick-up e Sandero. In Europa occidentale, a soli tre anni dal lancio della marca, Dacia proporrà una gamma inedita con tre auto: Logan, Logan Mcv e Sandero. Dacia Sandero è entrata a fine ottobre 2007 nello stabilimento di Pitesti, dove condivide la piattaforma B0 (piattaforma Logan) e, di conseguenza, la linea di produzione con l’insieme della gamma Dacia. Oltre il 70% dei componenti è comune tra Dacia Logan e Dacia Sandero, il che facilita la produzione dei diversi modelli sulla stessa linea e consente di ridurre i costi di sviluppo e degli acquisti. Il sito industriale di Pitesti è il secondo del Gruppo ad accogliere Sandero, dopo lo stabilimento di Curitiba (Brasile) che produce le Renault Sandero per il Brasile e l’Argentina. Le équipe Dacia sono state fortemente coinvolte nello sviluppo di Sandero, poiché il 45% degli ingegneri che hanno lavorato sul progetto sono rumeni. Lo stabilimento di Pitesti si è fatto carico, inoltre, di gran parte della produzione di prototipi. Solo la prima ondata è stata realizzata al Technocentre, mentre tutte le altre si sono svolte a Pitesti riducendo, di conseguenza, i tempi di progettazione ed i costi e favorendo il “passaggio del testimone” tra l’ingegneria e la produzione. Con cinque modelli prodotti nello stabilimento, nel 2008, ed un centro Internazionale di logistica (Iln) che fornisce l’insieme dei siti produttivi della piattaforma Logan, Pitesti resta lo stabilimento pilota del progetto 90, conservando un ruolo preponderante nella definizione dei processi e della formazione. Ad esempio: una ventina di piloti del progetto 90 e di operatori senior dello stabilimento brasiliano di Curitiba (dei dipartimenti lamiere, verniciatura e montaggio) hanno trascorso quattro settimane a Pitesti, all’inizio del 2006, per formarsi sui processi di produzione delle auto della piattaforma B0. Al loro ritorno, hanno formato gli operatori delle linee. Dal lancio di Dacia Logan, lo stabilimento di Pitesti ha raddoppiato la sua capacità per raggiungere, nel 2008, una produzione massima di 350. 000 unità/anno. Da 32 unità/ora nel 2004 è passata a 42 unità/ora nel 2006 per la produzione di Logan Mcv e Logan Van, toccando le 60 unità/ora nel 2008 con Sandero. La produzione di Dacia Sandero dovrebbe rappresentare, a lungo termine, circa la metà dell’attività dello stabilimento di assemblaggio. La produzione di gran parte dei componenti è realizzata a livello locale: componenti specifici sviluppati per il modello europeo e componenti comuni. Grazie allo sviluppo del tessuto di fornitori nella regione, dal lancio della produzione di Dacia Logan nel 2004, il tasso di localizzazione sarà del 60% circa per Dacia Sandero e del 90% se si includono i Paesi limitrofi: Ungheria, Polonia, etc. Complessivamente, sono stati investiti 147 milioni di euro per lo sviluppo e la produzione di Dacia Sandero in Europa: 65 per gli studi e 82 per gli investimenti nello stabilimento di Pitesti. La maggior parte degli investimenti è stata realizzata congiuntamente per l’arrivo di Dacia Sandero ed il passaggio dello stabilimento alla cadenza di 60 unità/ora che ha richiesto 100 milioni di euro supplementari. Da notare l’applicazione, presso il reparto lamiere, di una nuova tecnologia robotizzata e flessibile di aggraffatura dei battenti che consente di gestire la diversità. Come per Renault Laguna, è stato predisposto un piano di Eccellenza Qualità fin dall’inizio del progetto Dacia Sandero, per la progettazione, la produzione ed il commercio. L’équipe locale Acquisti, in collaborazione con l’ingegneria e lo stabilimento, ha lavorato a stretto contatto con i fornitori, per garantire una qualità ai massimi livelli. Dopo aver identificato i possibili rischi durante l’intera supply chain, i diversi attori Renault hanno predisposto, con i fornitori, piani d’azione adeguati, come ad esempio l’installazione di Poka Yoke nei loro siti produttivi. Questo strumento di qualità, di origine giapponese (Poka significa disattenzione, distrazione; Yoke significa evitare, schivare), è un dispositivo semplice ed efficace che garantisce la corretta realizzazione delle operazioni di produzione complesse. Commercializzata in Brasile e in Argentina a gennaio 2008, in Europa, Turchia e nel Maghreb a partire da giugno 2008, Sandero beneficerà, in linea con Logan, di una diffusione mondiale. Entro la fine del 2008, questa nuova berlina compatta 5 porte sarà prodotta in Colombia (sito Sofasa, Medellin, con marchio Renault) e, nel 2009, anche in Marocco (sito Somaca, Casablanca, con marchio Dacia), in Russia (sito Avtoframos, Mosca, con marchio Renault) e Sud Africa (sito Nissan, Rosslyn, con marchio Renault). È attualmente allo studio la possibilità di commercializzarla in altri Paesi. Su tutti i mercati, il modello si collocherà, in termini di prezzo, nel segmento delle piccole, mentre le sue dimensioni interne ed esterne la fanno rientrare piuttosto nella categoria superiore delle compatte.
Caratteristiche Tecniche
Motore Benzina
1. 4 Mpi 75 cv[1] 1. 6 Mpi 90 cv
Tipo di trasmissione Manuale Manuale
Antinquinamento Euro 4 Euro 4
Numero di posti 5 5
Caratteristiche Motore
Tipo motore K7j 710 K7m 710
Cilindrata (cm3) 1 390 1 598
Alesaggio x corsa (mm) 79,5 X 70 79,5x80,5
Numero di cilindri 4 4
Rapporto volumetrico 9,5 9,5
Numero totale di valvole 8 8
Potenza massima kW Cee (cv) 55 (75) 64 (90)
Regime potenza massima (g/min) 5 500 5 500
Coppia massima Nm Cee 112 128
Regime coppia massima (g/min) 3 000 3 000
Tipo d’iniezione Multipoint Multipoint
Carburante Benzina Benzina
Catalizzatore S S
Trasmissione
Tipo Jh1 Jh3
Numero di rapporti in avanti 5 5
Velocità (km/h) a 1. 000 g/min in I 7,23 7,23
In Ii 13,17 13,17
In Iii 19,36 19,36
In Iv 26,19 26,19
In V 33,92 33,92
Sterzo
Ø di sterzata tra marciapiedi (m) 10,5 10,5
Numero di giri del volante (meccanico/servosterzo) 4,6 / 3,2 4,6 / 3,2
Assali
Tipo avantreno Pseudo Mc-pherson a bracci triangolari
Tipo retrotreno Assale ad H con profilo deformabile e geometria programmata – molle elicoidali
Ruote E Pneumatici
Cerchi di riferimento 15"
Pneumatici di riferimento Ant/post 1185/65 R15
Freni
Tipo di circuito frenante X
Abs Bosch 8. 1 Serie
Afe Serie
Ripartitore elettronico della frenata Serie
Ant: dischi in mm 259
Post: tamburi in mm 203
Performance
Velocità massima (km/h) 161 174
0-100 km/h (sec) 13"00 11"50
1 000 m partenza da fermo (sec) 35"00 33"60
Aerodinamica
Cx 0,36 0,36
Consumi norme Cee n° 99/100 (in l/100 km)
Co2 (g/km) 165 170
Ciclo urbano 9,6 10
Ciclo extraurbano 5,4 5,6
Ciclo misto 7,0 7,2
Capacità
Serbatoio del carburante (l) 50 50
Masse (kg), Sterzo meccanico
A vuoto con conducente 1111 1111
A vuoto in ordine di marcia all’anteriore 661 661
A vuoto in ordine di marcia al posteriore 450 450
Massima autorizzata 1 536 1 536
Totale circolante 2 300 2 300
Massima con rimorchio frenato 1 100 1 100
Massima con rimorchio non frenato 555 555
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FOCUS GROUP CAMPANIA: PRESENTAZIONE DEI RAPPORTI SULLE INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO E LOGISTICA  
 
Napoli, 10 luglio 2008 –Oggi alle ore 13,30, presso la sede dell´Acen, l’Associazione dei costruttori edili di Napoli (piazza dei Martiri 58), l´assessore regionale ai Trasporti, Ennio Cascetta, terrà le conclusioni del convegno su “Trasporti, Logistica e sviluppo economico della Campania”. L’incontro avrà inizio alle 10,30 e sarà incentrato sui rapporti (paper) su infrastrutture di trasporto e logistica, elaborati dai ricercatori del Focus group degli enti e uffici studi delle istituzioni pubbliche, private e sociali della Campania. Oltre all´assessore Cascetta, al dibattito interverranno anche il presidente dell’Acen, Ambrogio Prezioso, il presidente dell’Autorità portuale di Napoli, Francesco Nerli, il direttore dell’Associazione Studi e ricerche per il Mezzogiorno, Francesco Saverio Coppola, il presidente dell’Interporto Sud Europa, Salvatore Antonio De Biasio e il direttore generale dell’Interporto Campano, Alfredo Gaetani. .  
   
   
PISTE CICLABILI: 550 MILA EURO PER TORRE NATISONE COLLIO  
 
 Trieste, 10 luglio 2008 - La Giunta regionale ha approvato la bozza di accordo quadro da stipulare tra la Regione, rappresentata dall´assessore alle autonomie locali, Federica Seganti, e la Comunità montana del Torre Natisone e Collio, con il quale l´amministrazione regionale si impegna a finanziare l´intervento di realizzazione e sistemazione di percorsi ciclabili nei comuni di Attimis, Dolegna del Collio, Prepotto e Tarcento e di itinerari turistici a Torreano. L´intervento è finanziato dalla Regione per un importo complessivo di 550 mila euro, di cui 124 mila per la realizzazione della pista ciclabile ad Attimis; 132 mila per la ciclabile a Dolegna del Collio; 104 mila per quella a Prepotto; 120 mila per quella a Tarcento; 70 mila, infine, per gli itinerari turistici (sentiero delle gotte, delle cave e dei mulini) a Torreano. La Comunità montana partecipa al finanziamento per un importo pari a 137. 500 euro. In particolare, nel comune di Attimis, verrà realizzata la pista ciclabile sulla strada statale 356, dal capoluogo al passo di Montecroce e innesti nelle borgate Poiana, Piccoli e Faris; nel comune di Dolegna del Collio verranno finanziati i lavori di realizzazione di piste ciclabili in contiguità con interventi diversi connettibili al Collio e in coordinamento con il progetto per la valorizzazione Judrio e Versa; nel comune di Prepotto si procederà al completamento delle opere e alla realizzazione della viabilità ciclabile nella Via dei Monti Sacri; a Tarcento verrà realizzata la pista ciclabile di collegamento del territorio comunale con le piste in fase di realizzazione a Reana del Rojale e Magnano; a Torreano si darà corso al progetto integrato di valorizzazione turistica "sentiero delle grotte, delle cave e della roggia con i suoi mulini". .  
   
   
BASILICATA: PIANO SICUREZZA STRADALE, PRESENTATO 3° PROGRAMMA ANNUALE  
 
Potenza, 10 luglio 2008 - Le finalità e gli obiettivi del Terzo Programma annuale di attuazione del Piano nazionale Sicurezza Stradale sono stati illustrati ieri, in una riunione nel Dipartimento Infrastrutture, alla presenza dell’assessore Innocenzo Loguercio, degli assessori provinciali di Potenza e Matera, Pasquale Robortella e Cosimo Pompeo, e del rappresentante dell’Anci Basilicata, Donato Coviello. “L’attuazione degli interventi nel settore della sicurezza stradale - ha dichiarato Loguercio – prevede un investimento complessivo di circa 2 milioni e mezzo di euro, di cui 1. 297. 000 euro assegnati dallo Stato alla Regione Basilicata per finanziare progetti attivabili da parte degli Enti locali (Province e Comuni), proprietari o gestori di strade”. “Per incentivare la cultura della sicurezza stradale - prosegue Loguercio – saranno messi in atto programmi di formazione per la mobilità sicura e sostenibile, rivolti anche alle scuole, e campagne di informazione e sensibilizzazione. Inoltre, potranno anche essere finanziate azioni tese a contrastare comportamenti ad alto rischio sulle strade, nonché interventi per migliorare la sicurezza stradale nelle aree urbane mediante misure di regolamentazione del traffico e riqualificazione del sistema viario”. “Al riguardo, a breve la Regione Basilicata sottoscriverà con il ministero delle Infrastrutture e Trasporti la convenzione per il trasferimento dei fondi del Terzo Programma annuale, mentre il Dipartimento Infrastrutture, d’intesa con le Amministrazioni provinciali e l’Anci, definirà entro fine estate i bandi per le candidature degli enti interessati”. “Tali azioni – ha concluso l’assessore - potranno contribuire ad abbattere il numero degli incidenti stradali, che costituiscono, purtroppo, anche nella nostra regione una realtà non trascurabile e per la quale tempestivamente devono essere poste in essere azioni capaci di invertire il trend negativo registratosi di recente”. .  
   
   
ANAS:EMILIA ROMAGNA, VISITA AI CANTIERI DELLA TANGENZIALE DI FORLÌ IL PRESIDENTE CIUCCI: “APPROVATO IL PROGETTO ESECUTIVO DEL 4° LOTTO DELLA TANGENZIALE EST, CON UN INVESTIMENTO DI 47,7 MILIONI DI EURO. ENTRO L’ANNO L’APPALTO”  
 
 Forlì, 10 luglio 2008 - L’anas ha invitato ieri il Sindaco di Forlì ad una visita guidata dei cantieri per la realizzazione della Tangenziale della città. Erano presenti il Coordinatore delle Nuove Opere per l’Area Centro-nord della Direzione Generale Anas, Ing. Michele Adiletta, il Capo Compartimento Anas per l’Emilia Romagna, Ing. Lelio Russo, il Sindaco di Forlì, Dott. Sa Nadia Masini, l’Assessore ai Lavori Pubblici – Programma Opere Pubbliche, Dott. Elvio Galassi, per verificare l’avanzamento dei lavori in corso di esecuzione. In una giornata così importante non poteva mancare una lieta notizia. Infatti il Coordinatore delle Nuove Opere per l’Area Centro-nord della Direzione Generale Anas, Ing. Michele Adiletta, ha annunciato che il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci lo scorso 30 giugno ha approvato anche il progetto esecutivo del 4° lotto della Tangenziale Est, con un nuovo investimento per la città di Forlì di 47,7 milioni di euro, il cui appalto è previsto entro l’anno. L’intero Sistema Tangenziale di Forlì comprende tre progetti coordinati tra loro (la Tangenziale Est, suddivisa in 5 lotti; l’Asse di Arroccamento, suddiviso in 2 lotti; la Tangenziale Ovest) e si svilupperà per complessivi 27,35 Km, avendo un ruolo insostituibile di drenaggio del traffico, che attualmente grava su Forlì. Relativamente alla Tangenziale Est, che costituirà un asse di collegamento preferenziale Nord-sud con l’autostrada Bologna-ancona e sarà lunga 17 km, l’Anas ha inaugurato ed aperto al traffico nel novembre 2007 il 1° lotto - per un importo complessivo di circa 31 milioni di euro - ed ha appaltato e sono in corso di esecuzione anche i lavori di realizzazione del 2° lotto - per un importo complessivo di 66,7 milioni di euro - con un avanzamento pari già al 60% dei lavori. Il Direttore dei Lavori, Ing. Annalisa Lamberti, ha illustrato a tutti i presenti le opere già eseguite ed in corso di realizzazione del 2° lotto. Il lotto attraversa l’area di pertinenza dell’aeroporto Ridolfi di Forlì con una galleria artificiale, che è l’opera di maggior pregio dell’intero progetto, e si sviluppa per una lunghezza pari a 535 m, in gran parte sotto la pista. Nel corso della visita stato possibile verificare che è stata completata la struttura portante della galleria, compreso il ripristino del ricoprimento sopra l’impalcato, sia nel tratto sotto la pista sia lateralmente, ed il ripristino della pista dell’aeroporto Ridolfi, a cui è stata ridata piena funzionalità. Anche per l’asta principale è stato accertato lo stato di esecuzione avanzato: infatti buona parte delle opere secondarie (galleria Decio Raggi, galleria Montaspro, attraversamento di Via Fontanelle) sono complete, tranne le finiture, e sono stati realizzati i rilevati su diversi tratti (le bretella fra la rotonda di Via Placucci e il cavalcavia di inizio lotto, le rampe adiacenti alle spalle del cavalcavia di inizio lotto e della rotonda di Via Montaspro). L’ultimazione dell’intero intervento, con l’esecuzione delle sovrastrutture stradali, delle opere complementari (segnaletica, impianti della galleria, impianti di illuminazione, barriere fonoassorbenti, etc. ) e la conseguente apertura al traffico, è prevista per aprile 2009. La visita ha poi interessato l’altro importante cantiere della città, relativo all’esecuzione del 1° e 2° lotto dell`Asse di arroccamento - investimento totale di 105,3 milioni di euro - i cui lavori sono stati avviati nell’ottobre 2007. Tale intervento è una variante della strada statale 9 della lunghezza complessiva di circa 7 chilometri, che consente di superare il centro abitato a nord della città e di alleggerire il traffico cittadino, che attualmente è gravemente congestionato a causa della mancanza di un’alternativa della via Emilia. L’intervento riguarda l’allargamento della sede stradale esistente per una lunghezza di circa 5 Km e la realizzazione di un nuovo tronco, per uno sviluppo complessivo di 7,232 Km. Le principali opere in fase di realizzazione sono le fondazioni dell’opera d’arte Sovrappasso Via Edison, una porzione di paratie in diaframmi dell’opera d’arte Galleria Artificiale (zona Via Macero Sauli), le fondazioni delle rampe 7 e 4 dell’opera d’arte Svincolo Tangenziale Est, una porzione di paratie di pali del sottopasso via Monte S. Michele, una parte del rilevato da via Bendasi a via Arsero e sono state avviate le lavorazioni dello svincolo di via Ravegnana. I lavori procedono alacremente, con un avanzamento pari già al 10% dell’importo contrattuale, nella consapevolezza di tutti i soggetti coinvolti nell’esecuzione di interessare una zona della città fortemente urbanizzata e ricca di insediamenti produttivi. .  
   
   
FVG: A SETTEMBRE AVVIO LAVORI SICUREZZA SR 464  
 
Sequals, 10 luglio 2008 - I lavori di sistemazione del piano viabile nel tratto che va dalla piazza di Sequals alla rotonda di innesto con la strada regionale 464 di Spilimbergo rientrano nel programma di manutenzione della società regionale Friuli Venezia Giulia Strade e inizieranno a settembre. E´ quanto ha assicurato l´assessore regionale alle Infrastrutture, Riccardo Riccardi, al termine di un incontro in municipio con l´amministrazione comunale guidata da Francesca Piuzzo, presenti all´incontro il presidente di Fvg Strade, Paolo Polli, il sindaco di Spilimbergo, Renzo Francesconi, e l´ex vicepresidente del Consiglio regionale, Matteo Bortuzzo. "Nel corso del programma di manutenzione di Fvg Strade - ha garantito Riccardi - per la viabilità di Sequals, oltre agli interventi già effettuati, abbiamo previsto altri 4 chilometri di sistemazioni che copriremo con un costo di 215 mila euro. In questi km, tra la 464 e la 552, sono già inseriti i punti neri che preoccupano l´amministrazione comunale". Tra gli altri temi toccati, lo stato di avanzamento della progettazione del primo lotto funzionale della Sequals-gemona, da Sequals a Lestans. "La Regione - ha affermato Riccardi - considera l´opera importante e quindi farà tutto quello che sarà necessario per avviarla. Al più presto apriremo una ricognizione sullo stato procedimentale dell´intera arteria, convocando un tavolo di confronto con tutti i soggetti interessati, amministrazioni comunali e Provincia incaricata della progettazione, per giungere alla più ampia condivisione sul tracciato da parte del sistema locale". Il tavolo di confronto potrebbe tenersi, nelle ipotesi valutate oggi, proprio a Sequals, amministrazione che appoggia la soluzione del tracciato a nord del colle di San Zenone in contrasto con il parere del Ministero dei Beni culturali che ritiene questa ipotesi incompatibile visto l´attraversamento di un sito ritenuto sensibile e ne propone una alternativa a sud del colle. Quale sia il tracciato, è stato rilevato, permarrebbero comunque i problemi di copertura finanziaria per l´opera. Infine, nel corso dell´incontro, il sindaco Piuzzo ha illustrato a Riccardi la necessità di realizzare una circonvallazione dell´abitato di Sequals per ovviare al traffico pesante che attraversa la Sr 552 in uscita dalla Cimpello-sequals verso nord. Le due ipotesi di tracciato proposte dal Comune sono state poste al vaglio dei tecnici di Fvg Strade. .  
   
   
OLTRE 200MILA EURO PER PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA VIA FRANCIGENA  
 
Roma, 10 luglio 2008 - Un finanziamento di 225 mila euro per la realizzazione di iniziative promozionali, di ricerca e di comunicazione per valorizzare i 170 km della via Francigena che attraversano il territorio laziale, ovvero il tratto compreso tra Proceno e Roma. A stanziare questi fondi sarà la Regione Lazio, che attraverso un apposito bando intende sostenere iniziative che, nel tratto di via Francigena indicato, riguardino: manifestazioni artistiche e culturali, eventi sportivi, ricerche, studi, prodotti di materiale audiovisivo o multimediale, iniziative di comunicazione e promozione. A presentare questo bando sono stati l´assessore alla Cultura della Regione Lazio Giulia Rodano ed il capogruppo del Pd al consiglio regionale Giuseppe Parroncini. Il termine ultimo per presentare i progetti che concorreranno per questa linea di finanziamento regionale è stato fissato al 28 luglio. Potranno presentare domanda di accesso al bando enti locali, università, istituti scolastici ed enti ecclesiastici situati sul territorio indicato, associazioni culturali, fondazioni, cooperative e società di produzione audiovisiva ed editoriali. .  
   
   
GRAZIE ALLE PENALI APPLICATE A TRENITALIA RIMBORSI AI PENDOLARI DELLA FERROVIA DEL BRENNERO  
 
Trento, 10 luglio 2008 In merito ai recenti disservizi sulla rete ferroviaria del Brennero, l’Assessore provinciale ai trasporti Franco Panizza interviene con una nota. "L´assessorato non e´ inerte di fronte a quanto sta avvenendo sulla linea del Brennero: ieri due treni soppressi per guasto al materiale rotabile, il 30 ed il 24 giugno analogamente due treni soppressi, e poi ritardi anche consistenti nelle ultime due settimane. Stiamo mettendo in atto tutte le misure a nostra disposizione, fermo restando che, come ho avuto modo di riferire in più occasioni, la linea del Brennero è oggettivamente complessa dal punto di vista della circolazione e Trenitalia è un monopolista ancora lontano da traguardi di efficienza. Non si tratta tanto di affrontare la questione dal punto di vista giudiziario, visto che in presenza di alcune soppressioni (seppure estremamente spiacevoli per gli utenti) e di un consistente insieme di corse lungo l´intero arco della giornata, ben difficilmente le Procure possono ipotizzare fatti penalmente rilevanti, per esempio sotto il profilo dell’interruzione di pubblico servizio. Doveroso invece è perseguire la via del risarcimento dei danni che tali disservizi determinano al contraente Provincia e, di riflesso, agli utenti. E’ necessario però fare chiarezza sulle diverse responsabilità e poteri della Provincia. Ritardi e soppressioni sono dovuti in parte certamente a Trenitalia. Le soppressioni per guasto ai materiali null´altro sono se non guasti ai treni e questi, in situazione di monopolio di fatto, sono di Trenitalia. Questo fatto sta determinando un rallentamento della messa a gara dei servizi in tutta Italia visto che i tempi di approvvigionamento dei treni sono molto lunghi. I disservizi sono imputabili in parte anche al gestore della rete (Rete ferroviaria italiana) che proprio per migliorare la linea sta utilizzando questo periodo estivo per lavori di manutenzione. Nelle scorse settimane i dirigenti che dipendono dall’Assessorato provinciale ai trasporti hanno intavolato una serrata trattativa con Trenitalia sul tema del rinnovo del contratto. A fronte dell’azienda che voleva esonerare da penale tutti i ritardi o soppressioni dipendenti dal gestore della rete, i funzionari provinciali hanno preteso invece che ogni disservizio sia soggetto a penale. Questo anche in considerazione del fatto che proprio Trenitalia pretende di addebitarci il costo di pedaggio che la stessa paga per far passare i convogli sulla linea. La nostra posizione è che sarà eventualmente la stessa Trenitalia a rivalersi su Rfi per eventuali penali che sarà costretta a pagare. Questo perché quello che ci preme è la qualità del servizio per l’utente finale e quindi vogliamo un contratto chiaro ed un unico referente con cui trattare. E’ giusto ricordare che la Provincia non ha il potere di intervenire sugli eventi di tutti i treni a servizio dei pendolari e questo perché lo Stato in 7 anni (esiste una norma di attuazione del 2001) non e´ ancora riuscito a passarci integralmente la competenza sui treni locali. Circa la metà di quelli che transitano tra Verona e Trento ricade ancora sotto la competenza del Ministero dei Trasporti. La Provincia oggi può applicare le penali solo sui treni che lei stessa ha istituito e non su quelli statali, per i quali competerebbe allo Stato una “improbabile” azione di vigilanza. Per questo recentemente abbiamo chiesto allo Stato di definire il passaggio di tutta la gestione dei treni entro il 31 dicembre prossimo. Questo anche al costo di "rimetterci" dal punto di vista economico, visto che lo Stato trasferirà alla Provincia per la gestione dei treni circa 13 milioni di euro, a fronte di un esborso della Provincia nei confronti di Trenitalia di circa 16 milioni di euro. Nonostante questo siamo fermi nella nostra intenzione, allo scopo di avere finalmente certezza di rapporti e possibilità di gestire l´intero servizio, ivi compreso il profilo della vigilanza e delle relative penali. Nel frattempo i competenti uffici provinciali stanno predisponendo un modulo di autocertificazione che sarà ampiamente pubblicizzato nei prossimi giorni e messo a disposizione dell´utenza presso le biglietterie, con il quale gli abbonati potranno chiedere un indennizzo in caso di disservizi subiti a partire dalla seconda metà di giugno. L’indennizzo sarà calcolato come sconto sugli abbonamenti successivi. Quanto alle ventilate forme di protesta dei pendolari (sciopero del biglietto o salita non autorizzata sui treni internazionali in transito), suggerisco ragionevolezza e rispetto delle regole perché, come detto, la Provincia si è già attivata per risolvere i problemi con metodi legali e anche perché nulla potrebbe nei confronti del gestore dei treni nazionale che intendesse sanzionare comportamenti al di fuori della legalità”. .  
   
   
PULIZIE DEI TRENI IN LIGURIA: UNA DICHIARAZIONE DEL DIRETTORE REGIONALE  
 
Genova, 10 luglio 2008 - “Il Gruppo Fs sta rilevando un forte abbassamento del livello di pulizia dei treni della Liguria, il dato trova conferma anche dalle rilevazioni del Gruppo Rina, incaricato dalla Regione” ha dichiarato il Direttore Regionale Liguria, Silvano Roggero. “Nonostante si spendano oltre 40 euro al giorno per ciascuna carrozza più di qualsiasi altra ferrovia europea – ha spiegato il Direttore Regionale Liguria del Gruppo Fs – la pulizia è progressivamente peggiorata. ” E ancora: “Abbiamo perciò deciso di non prorogare i contratti in essere con l’impresa appaltatrice e di bandire una nuova gara, con criteri e modalità di partecipazione del tutto innovative, in grado di aprire il settore ad una vera concorrenza”. “Ci aspettiamo – ha quindi concluso Roggero – che alle risorse destinate alla pulizia dei treni corrisponda un servizio finalmente adeguato e soprattutto la soddisfazione dei nostri clienti”. Il bando di gara è stato anche pubblicato sul sito web ferroviedellostato. It, nella sezione “Bandi e Gare”. .  
   
   
DA TORINO A CALTANISSETTA, I LAVORI DELL’ESTATE DI RETE FERROVIARIA ITALIANA  
 
Roma, 10 luglio 2008 - Sono oltre 20 gli interventi sulla rete nazionale programmati dalle Ferrovie dello Stato. Potenziamento delle linee ferroviarie e attivazione di nuove tecnologie sono alcuni dei lavori che interesseranno diverse regioni italiane in estate per ridurre i disagi ai viaggiatori. .  
   
   
SANZIONI FERROVIARIE IN VENETO: TRENITALIA SI COMPORTA COSÌ IN TUTTA ITALIA ?  
 
Venezia, 10 luglio 2008 - “Stiamo lavorando sulla questione, ma per prima cosa voglio sapere da Trenitalia se si comporta allo stesso modo e con il medesimo metro in tutto il territorio nazionale o agisce a macchia di leopardo sulla base di pieghe legislative”. Lo ha affermato l’assessore alle politiche della mobilità Renato Chisso, che ritorna sulla questione del “caro sanzioni” sulla quale si era già espresso nei giorni scorsi. “In tema di sanzioni – ribadisce Chisso – sarebbe bello anche noi comportarci “liberamente” con Trenitalia per le sue inadempienze con la stessa misura con la quale la società ferroviaria si comporta con i titoli di viaggio dei passeggeri. Di certo è giusto colpire chi vuole viaggiare a sbafo, ma il rischio in questo caso è di fare di ogni erba un fascio, multando pesantemente non i cosiddetti “portoghesi” ma anche irregolarità più formali che sostanziali, con modalità di applicazione inique”. La questione delle sanzioni Trenitalia ai passeggeri è, purtroppo e al momento, regolata di fatto da norme statali, che a suo tempo e in perfetta buona sono state recepite con legge regionale nel 1998. “Convegno sul fatto che il sistema adottato in questi giorni presenta aspetti vessatori e sto lavorando ad una diversa norma regionale di recepimento che possa regolare la materia in maniera più “normale”. Ripeto e ribadisco che io sto con gli utenti – conclude l’assessore regionale – e trovo assurdo questo sistema che aumenta le sanzioni e le moltiplica a seconda della tempistica di pagamento. E’ troppo facile avere il diritto di prendere senza dare sempre il servizio dovuto”. .  
   
   
TOSCANA: SIGLATO IL PROTOCOLLO CHE AVVIA L’OPERATIVITÀ DELLA CONSULTA DEL MARE PROVINCE, COMUNI E REGIONE INSIEME PER LE POLITICHE COSTIERE  
 
Firenze, 10 luglio 2008 - Per la Consulta della Toscana del mare è l’ora dell’operatività. Dopo la sigla da parte di Anci e Upi del protocollo d’intesa che definisce le modalità di funzionamento, si può iniziare ad attuare le linee d’intervento previste dalla Regione per il mare. «Abbiamo costruito un organismo consultivo, ma forte e autorevole – sostiene l’assessore alle politiche del mare Giuseppe Bertolucci – che garantirà il raccordo tra la Regione e le istituzioni locali per coordinare le politiche marittime, verificarne la realizzazione e avviare lo sviluppo di progetti sperimentali». La Consulta avrà sede a rotazione triennale presso una delle cinque Province costiere: la prima sarà Livorno, che svolgerà anche le funzioni di segreteria. Tra i compiti ci sarà quello di contribuire alla stesura dell’Agenda annuale del! mare. «Si tratta – sottolinea Bertolucci – ! di un im portante strumento di lavoro che costituirà l’aggiornamento annuale del documen to triennale sulle politiche integrate per il mare. Un vero e proprio portolano che consentirà di misurare e verificare gi esiti più significativi del lavoro fatto e prevedere le azioni più rilevanti da realizzare». Il progetto politico-amministrativo si muove intorno ai tre assi della valorizzazione della competitività dell’economia del mare, della tutela dell’ecosistema marino e della promozione della qualità della vita nelle aree della costa e delle isole, attraverso una forte attenzione all’ambiente, al potenziamento dei trasporti e la qualificazione dei servizi. .  
   
   
ACCORDO QUADRO DI COLLABORAZIONE TRA REGIONE MARCHE E ISTITUTO IDROGRAFICO DELLA MARINA  
 
Ancona, 10 luglio 2008 - Ieri mattina, nella sede regionale, il vicepresidente Paolo Petrini e il Contrammiraglio Federico Solari, hanno firmato l´Accordo Quadro fra la Regione Marche e l´Istituto Idrografico della Marina Militare. La collaborazione mira principalmente a favorire la conoscenza, l´utilizzo, la condivisione e lo scambio dei contenuti delle rispettive banche dati ricercando maggior efficienza, sinergia e ottimizzazione nell´utilizzo delle reciproche risorse. Obiettivo della convenzione e` anche quello di definire le procedure operative per la produzione di dati batimetrici, topografici, grafici e numerici definiti nell´ambito dell´intesa Stato Regioni Enti Locali, collaborare per la realizzazione di rilievi idro-oceanografici, topografici, di punti geodetici, di livellazioni altimetriche, definire criteri e procedure standard di derivazione della cartografia. ´Un accordo prezioso´ lo ha definito il vicepresidente Petrini che ha aggiunto: ´L´attivita` di collaborazione con gli enti produttori della cartografia del mare consente di ottimizzare le risorse disponibili, evitando duplicazioni e sovrapposizioni. Inoltre, si attiva un meccanismo virtuoso di condivisione delle informazioni e di unificazione degli standard utilizzati´. Il direttore dell´Istituto Idrografico della Marina Militare, Solari, ha dichiarato che ´l´accordo di collaborazione, che portiamo avanti come organo cartografico dello Stato, in tutte le regioni riviaresche, ci consentira` di condividere conoscenze e dati con evidenti vantaggi economici tra amministrazioni pubbliche e migliore efficienza e servizi sulla conoscenza e gestione del territorio e dell´ambiente´. Il contrammiraglio ha poi elogiato la bellezza delle Marche, dal paesaggio ´che potrebbe essere usato come desktop del computer´, ed ha donato alla Regione una carta nautica che illustra Porto e Rada di Ancona risalente al 1899. Dall´accordo, di durata triennale, la Regione potra` trarne un rilevante beneficio nell´ambito della produzione cartografica, tenuto conto della necessita` del continuo aggiornamento del quadro conoscitivo regionale, in termini di monitoraggio, previsione e modellistica ambientale. In coerenza con le indicazioni dell´Intesa del 1996 la Regione ha stipulato, nel 2006, un accordo quadro e un protocollo attuativo con l´Igmi (Istituto Geografico Militare Italiano), finalizzati allo scambio di dati cartografici e alla collaborazione per la realizzazione di cartografie di interesse comune. L´accordo siglato oggi prevede che i due enti restino proprietari delle rispettive banche dati territoriali e che un´apposita commissione determini prezzi e modalita` di cessione a terzi dei database eventualmente ottenuti a seguito dell´accordo. L´istituto Idrografico della Marina, come Organo Cartografico dello Stato e rappresentante in ambito internazionale del Servizio Idrografico italiano da circa un anno, sta procedendo alla definizione di questo tipo di intese con le Regioni rivierasche ponendosi come riferimento istituzionale per lo sviluppo coordinato di basi informative idro-oceanografiche. La Regione Marche e` la terza firmataria dell´Accordo Quadro facendo seguito a Liguria e Veneto. L´istituto Idrografico della Marina (Iim) ha sede a Genova dal 1872 ed e` sia Organo Cartografico dello Stato che Ente della Marina Militare. I suoi compiti principali sono il rilievo sistematico dei mari e delle coste italiane e la loro rappresentazione sotto forma di carte e pubblicazioni nautiche che costituiscono la documentazione ufficiale per la sicurezza della navigazione. I rilievi in mare aperto e costieri vengono effettuati dalle navi idro-oceanografiche della Marina Militare ´Magnaghi´, ´Aretusa´ e ´Galatea´, mentre le spedizioni Geodetiche e Idrografiche relative ai porti e alle aree costiere e litoranee vengono svolte direttamente dal personale militare e civile dell´Istituto. L´istituto Idrografico della Marina rappresenta l´Italia presso l´Organizzazione Idrografica Internazionale Iho (International Hydrographic Organization). .