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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Luglio 2008
ITALIA: BOOM DEI DOMINI INTERNET LA RETE MADE IN ITALY SUPERA QUOTA 1 MILIONE E 500MILA DOMINI .IT. A MAGGIO 2008 IL RECORD DI REGISTRAZIONI.  
 
 Roma, 17 luglio 2008 - Grazie a un semestre particolarmente vivace, i domini . It – la ‘targa’ Internet che identifica in rete il nostro paese e che è gestita dalla Registro del ccTld . It all’interno dell’Istituto di informatica e telematica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Iit-cnr) – hanno raggiunto quota 1. 503. 106 alla fine di giugno 2008. Dall’inizio dell’anno le registrazioni di nuovi domini . It non sono mai state inferiori alle 25mila al mese; maggio (30. 243) ha segnato addirittura il record degli ultimi otto anni. A illustrare i dati è Domenico Laforenza, neo-direttore dell’Iit-cnr e responsabile del Registro dei domini Internet . It. “Le cifre a nostra disposizione confermano l’Italia come quinta realtà del panorama Internet europeo e al settimo posto nella classifica mondiale. Questi risultati evidenziano che il mercato dei domini italiani è in salute e rappresentano un forte segnale di come Internet sia un fenomeno radicato nella nostra società”, commenta Laforenza. “Siamo comunque determinati a migliorare il servizio, adottando il sistema di registrazione ‘sincrono’, che significa burocrazia ridotta al minimo e verifica dei risultati in tempo reale”. Il progetto, che andrà a regime nel 2009, sarà accompagnato da un’inedita campagna di comunicazione che si propone di diffondere la cultura di Internet in Italia proprio tramite i domini . It. Un obiettivo ambizioso che non ha precedenti nel nostro Paese, “ma è nostra convinzione che la promozione dei domini italiani sia determinante per uno sviluppo della cultura informatica che, se accompagnata da serie iniziative sul fronte delle infrastrutture di rete, può rappresentare un volano importante per l’economia dell’intero Paese”, prosegue il direttore dell’Iit-cnr. “Nella nuova stagione del Registro e, più in generale, di tutto l’Istituto di ricerca pisano, c’è un’intensa attività focalizzata sull’Internet del futuro: uno dei capisaldi della strategia messa in atto dal Dipartimento delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni del Cnr. La sicurezza informatica, le ‘reti ovunque’, il calcolo ad alte prestazioni saranno i cardini di un’attività di ricerca che promette di incidere in maniera sempre più significativa nella nostra vita quotidiana”. Con oltre 150 unità di personale impiegato e circa 10 milioni di euro di fatturato annuo, l’Iit-cnr promuoverà attività di alta formazione, anche in collaborazione con le università e i poli d’eccellenza pisani, e il trasferimento tecnologico. “Crediamo nella capacità di fare sistema, rafforzando la collaborazione con gli altri istituti del Cnr, gli enti pubblici e le associazioni che rappresentano il tessuto produttivo locale e nazionale”, conclude Laforenza, “Non meno importanti saranno quelle attività che, a livello internazionale, coinvolgono a pieno titolo soprattutto il Registro: e tra le prime questioni da affrontare, la ‘liberalizzazione’ dei top level domain Internet annunciata dall’Internet corporation for assigned names and numbers (Icann) impone un’attenta riflessione”. .  
   
   
WORKSHOP INTERNAZIONALE SULL´INTERNET DELLE COSE, SOPHIA-ANTIPOLIS, FRANCIA  
 
Bruxelles, 17 luglio 2008 - Il progetto finanziato dall´Ue Hydra organizza un workshop di ricerca internazionale sull´Internet delle cose e dei servizi che si terrà il 18 e 19 settembre a Sophia-antipolis (Francia). Attraverso presentazioni sulla ricerca teorica e applicata, dimostrazioni prototipo e tavole rotonde, il workshop intende incentivare lo scambio di approfondimenti tra ricercatori e esperti nel campo dell´interoperabilità semantica, intelligenza ambientale, sensor networking e in generale l´Internet delle persone, delle cose e dei servizi. Sarà organizzato come parte del Smart Event 2008, una conferenza dedicata a diversi aspetti della tecnologia dell´informazione e della comunicazione. Il progetto Hydra mira alla progettazione del middleware necessario per facilitare la sicurezza semantica interoperabile: un "sistema di middleware embedded in rete per strumenti fisici eterogenei in un´architettura distribuita" ("Networked embedded system middleware for heterogeneous physical devices in a distributed architecture"). Http://www. Strategiestm. Com/conferences/internet-of-things/08/index. Htm .  
   
   
LA DEMATERIALIZZAZIONE DEGLI ATTI DI SPESA NELLE PA RAZIONALIZZAZIONE DEI PROCESSI DI SPESA, RECUPERO DI EFFICIENZA E CONSISTENTI RISPARMI È QUANTO CI SI ATTENDE DAL NUOVO SISTEMA DI DEMATERIALIZZAZIONE E CONSERVAZIONE SOSTITUTIVA DEGLI ATTI DI SPESA.  
 
Roma, 17 luglio 2008 – «Il titolo scelto per l’incontro di oggi, in stagione anticipata di finanziaria pone alcuni affascinanti interrogativi per chi deve fare la finanziaria. Per esempio, leggetelo senza atti, la dematerializzazione della spesa pubblica potrebbe essere di un qualche suggestivo conforto». Sono le scherzose parole con cui il ministro Tremonti ha salutato la platea degli ospiti intervenuti al convegno organizzato dalla Ragioneria generale dello Stato cui hanno preso parte, oltre al Ragioniere generale Mario Canzio, il Segretario generale del Ministero degli Esteri Giampiero Massolo, l’amministratore delegato di Consip Danilo Broggi, il presidente del Cnipa Fabio Pistella, l’ispettore Capo dell’Igics Maria Laura Prislei e Antonella Damiotti, dirigente Igics. «L’obiettivo è stato pienamente raggiunto», ha dichiarato Mario Canzio introducendo i lavori, «e il sistema consente finalmente l’effettiva e completa dematerializzazione degli atti di spesa». «Questo risultato», ha poi aggiunto il Ragioniere generale – rappresenta il contributo della Rgs allo sviluppo dei metodi di razionalizzazione dei processi richiesto dal nuovo corso dell’azione pubblica. Un apporto che si realizza con continuità per la ricerca di soluzioni efficaci che, allo stesso tempo, rispondano a quei criteri di economicità che oggi risultano imprescindibili in relazione alle esigenze di contenimento della spesa pubblica». La soluzione informatica realizzata con il supporto degli esperti della Consip si basa su prodotti di riferimento all’avanguardia nel settore della gestione documentale e su infrastrutture tecnologiche altamente affidabili che garantiscono performance elevate e rappresenta oggi una best practice a livello mondiale. I vantaggi e i risparmi derivanti dall’applicazione di un sistema unico per tutte le amministrazioni dello Stato, sono stati illustrati da Maria Laura Prislei, dirigente generale dell’Ispettorato della Rgs che ha messo a punto il progetto. Ripercorrendo le tappe fondamentali del processo di dematerializzazione degli atti della Pa, basato fondamentalmente sull’uso della firma digitale e la conservazione sostitutiva, il Capo dell’Igics ha ricordato, tra l’altro, i principali requisiti tecnici e di sicurezza che il sistema garantisce: l’integrità dei dati originali, la tracciabilità dei documenti e l’eventuale opponibilità nel tempo verso terzi. «Da analisi economiche effettuate sulla base di criteri studiati dal Cnipa», ha sottolineato infine Prislei, «è stato calcolato che il risparmio ottenuto dall’uso del sistema di conservazione sarà pari a circa 10 milioni di euro l’anno, con riferimento ad un volume di 1. 400. 000 documenti». Il trend del risparmio è destinato a crescere in proporzione all’aumento del numero dei documenti de materializzati. Danilo Broggi e Fabio Pistella durante i loro interventi si sono soffermati in particolar modo sulla necessità, da entrambi condivisa e auspicata, che le conoscenze, le esperienze, i progetti di successo, come quello presentato oggi, siano da mettere a fattore comune tra le amministrazioni, per evitare inutili duplicazioni di sforzi e risorse, e a volte anche errori, traendone così il massimo dei vantaggi. Dopo aver ricordato «la necessità di procedere ad una reingegnerizzazione dei processi», il presidente del Cnipa, Fabio Pistella, ha messo in evidenza che «il lavoro comune, inteso come impegno di progettabilità condivisa, deve mantenersi stabile nel medio periodo per produrre i migliori risultati», mentre Danilo Broggi ha sottolineato come «la piena efficacia delle tecnologie sia più utile e tangibile se applicata all’interno del complessivo sviluppo di revisione dei processi». .  
   
   
DADA ACQUISISCE IL GRUPPO AMEN, LEADER IN FRANCIA, SPAGNA E PORTOGALLO NEI SERVIZI DI DOMINI E HOSTING  
 
Firenze, 17 luglio 2008 – Dada ha acquisito ieri da Claranet, primario gruppo inglese attivo nel managed service providing, il 100% del capitale del Gruppo Amen. Fondato nel 1999, Amen è uno dei principali operatori nel settore dei servizi di Domini e Hosting in Francia, Spagna e Portogallo, ed è presente con la propria offerta anche in Regno Unito, Olanda e Italia. Con oltre 140. 000 aziende clienti, 300. 000 domini in hosting e più di 3. 000 server dedicati, Amen offre alle aziende ed ai privati soluzioni di presenza su Internet, dalla registrazione di nomi a dominio e hosting di siti web alla creazione e la promozione dei siti stessi, dallo sviluppo della piattaforma di e-commerce alla protezione del brand online. Questa operazione, coerente con la strategia di rafforzamento della leadership a livello europeo della divisione Dadapro, consentirà al Gruppo Dada di posizionarsi tra le prime società del settore in Europa, potendo contare su una base di oltre 400 mila aziende clienti e di oltre 1,2 milioni di domini in gestione, di cui più del 70% all’estero. L’acquisizione è stata realizzata da Register. It S. P. A. , società interamente controllata da Dada S. P. A. E capogruppo della Divisione Dadapro, ed ha riguardato il 100% del capitale delle società componenti il Gruppo Amen, ovvero Agences des Medias Numeriques S. A. S (Francia), Agencia de Media Numerica Espana S. L. (Spagna), Amenworld Services Internet Sociedade Unipessoal Lda (Portogallo), Amen Limited (Regno Unito), Amen Nederland B. V. (Olanda) e Amen Italia S. R. L (Italia). La transazione è stata perfezionata oggi a fronte di un corrispettivo in contanti di complessivi 17,5 milioni di Euro interamente versato al closing. Il finanziamento dell’acquisizione è avvenuto in parte utilizzando liquidità del Gruppo Dada e in parte per mezzo di un finanziamento bancario. Nell’ultimo esercizio (giugno 07 – giugno 08), Amen riporta un fatturato consolidato di 11,1 milioni di Euro ed un Ebitda di 1,8 milioni di Euro mentre per l’esercizio in corso, la Società stima un fatturato di oltre 12 milioni di Euro ed un Ebitda compreso tra 2,5 e 3 milioni di Euro. Al 30 giugno 2008 la disponibilità finanziaria netta della Società era positiva per oltre 400 mila Euro. “L’acquisizione di Amen rappresenta un ulteriore rafforzamento della Divisione Dadapro e garantisce un’accelerazione del processo di internazionalizzazione del Gruppo nell’ambito dei servizi digitali” commenta Paolo Barberis, Presidente e fondatore di Dada “Grazie ad Amen, saremo in grado di allargare ulteriormente la base clienti business a cui proporre soluzioni integrate dal dominio al click, accelerando la crescita del progetto della nuova piattaforma di advertising del gruppo Dada” conclude Barberis. L’eventuale incidenza della presente operazione sulla guidance è in fase di analisi e verrà nel caso comunicata in un successivo momento. .  
   
   
SARDEEGNA: UN NUOVO BANDO PER I CONTENUTI DELLA DIGITAL LIBRARY  
 
Cagliari, 17 Luglio 2008 - Chiunque sia in possesso di fotografie, immagini, corrispondenze, documenti, scritti privati, filmati, registrazioni sonore, musica, riprese di eventi tradizionali, religiosi, sportivi e di costume rappresentativi della storia e della cultura della Sardegna ha l´opportunità di partecipare con i propri materiali alla costituzione della Digital Library, l´enorme archivio digitale che testimonia la ricchezza del patrimonio dell´Isola offrendolo alla consultazione di chiunque nel mondo. I contenuti saranno prestati dai proprietari a titolo gratuito alla Regione Sardegna che provvederà a digitalizzarli e ad inserirli nella Digital Library indicando la provenienza e ringraziando esplicitamente l´offerente. La Regione Sardegna prosegue dunque la sua missione per la diffusione libera di contenuti digitali e per la loro trasmissione senza costi per l´utente, ritenendo questo uno straordinario strumento al servizio della cultura accessibile che utilizza le tecnologie Ict per la fruizione avanzata. L´ambizione è offrire alla comunità locale, nazionale ed internazionale uno strumento capace di valorizzare il patrimonio culturale della Sardegna: film, letteratura, musica, arti visive, archivi sonori. I contenuti, classificati secondo criteri rigorosi e standard archivistici e catalografici nazionali ed internazionali, vengono resi disponibili agli utenti, in modo da consentirne la consultazione libera e aperta. .  
   
   
REPLY S.P.A. ACQUISISCE GLUE:LTD. GLUE:LTD - LA SOCIETÀ INGLESE DI CONSULENZA SPECIALIZZATA SU ENTERPRISE ARCHITECTURE, SOLUTION DESIGN E SOA - ENTRA A FARE PARTE DEL NETWORK REPLY.  
 
Torino/Marlow, 17 luglio 2008 - Reply S. P. A. Ha comunicato ieri di avere acquisito il 100% del capitale di glue:, società specializzata nella consulenza e nella progettazione di architetture di integrazione a servizi (Soa, Saas). Questa operazione consente a Reply di estendere, oltre all’Italia ed alla Germania, anche al mercato inglese la propria offerta specializzata in ambito di Enterprise Architecture e Soa. Leader nei settori dell’Enterprise Architecture, Solution Design e Soa, glue: ha tra i propri clienti i principali gruppi dei settori Telco & Media, Industria, Assicurazioni e Retail, quali: Argos, Axa, Bbc, Boots, Bskyb, Cable & Wireless, Carphone Warehouse, Fosters, Glaxosmithkline, J&j, Kraft Foods, Liverpool & Victoria, Marks&spencer, Unilever, Wh Smiths. Per l’esercizio in corso, glue: prevede ricavi pari a circa 10 milioni di Sterline con un Ebt del 13,5%. Per Reply l’accordo comporta un investimento complessivo di 9 milioni di Sterline, di cui 2,5 finanziati con un aumento di capitale riservato. Glue: manterrà la propria autonomia come parte del network Reply. Gli attuali amministratori Gareth Lloyd e Stuart Lowe, diverranno azionisti di Reply e continueranno a guidare glue:, coerentemente con il modello e la filosofia di Reply. Insieme con il management di Reply, avranno il compito di sviluppare la presenza del Gruppo in Inghilterra. “Siamo stati tra i primi – ha dichiarato Mario Rizzante, Presidente di Reply – ad avere creduto ed investito sulle nuove architetture di integrazione basate sui modelli a servizi, arrivando oggi ad essere riconosciuti dal mercato tra i leader in questo settore per la competenza e la qualità delle soluzioni che portiamo ai nostri clienti”. “glue: - continua Mario Rizzante - che si caratterizza per un’ottima reputazione e per l’eccellenza delle soluzioni sviluppate, potenzia ulteriormente la nostra offerta relativa all’integrazione applicativa ed al Bpm. Due settori sempre più importanti per le aziende nella definizione dei nuovi modelli di business abilitati dai paradigmi 2. 0”. “Questa operazione – conclude Mario Rizzante – rafforza, inoltre, il posizionamento di Reply in Europa, dove siamo già presenti con solide basi in Italia e Germania e da oggi anche in Inghilterra, un mercato per noi dalle enormi potenzialità”. “Far parte del Gruppo Reply è esattamente quello di cui aveva bisogno glue:, ossia accelerare i suoi piani di sviluppo. I nostri clienti e dipendenti potranno trarre benefici indiscussi dall’avere accesso ad una più profonda expertise nell’aree del consulting, dei processi di business, delle capacità tecnologiche e ad una più ampia copertura geografica; diversamente, per sviluppare tutto questo glue: da sola avrebbe impiegato diversi anni”, ha commentato Gareth Lloyd, Ceo e co-fondatore di glue. .  
   
   
SYMBOLA: “SOFT ECONOMY UMBRA” OGGI SEMINARIO A TREVI  
 
Perugia, 17 luglio 2008 – “Soft Economy Umbra: verso la rete delle eccellenze umbre” è il tema del seminario promosso da Symbola (Fondazione per le qualità italiane) che si tiene oggi nel Complesso Museale di S. Francesco (ore 16. 30) a Trevi. L’iniziativa – affermano gli organizzatori - ha l’obiettivo di indicare un percorso per la creazione di una rete delle eccellenze umbre sull’esempio di quanto anticipato a “La Campionaria delle Qualità Italiane” di Milano dove “l’Umbria ha scelto di rappresentarsi con la forza e le identità del suo sistema territoriale, con i progetti di sviluppo e accompagnamento, con condizioni potenziali che possono diventare attuali”. Di questa Umbria discuteranno a Trevi istituzioni, imprenditori ed esponenti del mondo della ricerca e della cultura. Interverranno, tra gli altri, la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, il presidente di Symbola, Ermete Realacci, i presidente di Confindustria di Perugia, Umbro Bernardini, e Terni, Antonio Campanile, di Confcommercio e della Cciaa di Perugia, di Cna Umbria ed il Project Manager industria 2015 per il Made in Italy Alberto Piantoni. Si terrà la presentazione di Artefacta Umbria, viaggio nella soft economy Regionale, realizzato da Dinamo Italia. .  
   
   
UNIVERSITA FVG: FARE SISTEMA CON RICERCA E IMPRESA  
 
 Roma, 17 luglio 2008 - Università, Ricerca e Impresa devono operare in maniera coordinata, seguendo un´ideale regia che garantisca collegamenti ed interscambi continui e pianificati. Questa è l´indicazione fornita dal ministro dell´Istruzione, Università e Ricerca, Mariastella Gelmini, nel corso di un incontro a Roma con il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, che le ha illustrato specificità e relative problematiche regionali a livello di Università e di Centri di Ricerca. Una regione può essere definita innovativa, hanno concordato Tondo e Gelmini, solo nel caso in cui ricerca ed impresa producano modernità, brevetti e talenti. Condizione che Tondo auspica si verifichi quanto prima in Friuli Venezia Giulia, dove il ministro Gelmini, su invito del governatore, sarà in visita ad ottobre per verificare direttamente le potenzialità del Sistema Ricerca. Nel frattempo, è stato preannunciato l´avvio di un percorso comune Ministero-regione per la valorizzazione dei ricercatori under 40 allo scopo, è stato detto, di sostenere il ricambio generazionale. Durante il colloquio si è parlato anche dei finanziamenti al mondo universitario e, a questo proposito, su richiesta del presidente della Regione sarà organizzato al più presto un summit al Ministero tra la Gelmini, Tondo ed i rettori delle Università di Udine e Trieste e della Sissa. Il ministro all´Istruzione, entrando infine nel merito del prossimo anno scolastico, si è raccomandata che fin dal primo giorno venga assicurata la presenza di tutti i docenti, consentendo in questo modo un regolare e proficuo inizio delle lezioni. .  
   
   
NELLE SCUOLE SI INSEGNA LA RIANIMAZIONE CARDIACA INIZIATTIVA DI REGIONE, UFFICIO SCOLASTICO E COMOCUORE ONLUS SI PARTE DA COMO, POI MONZA E, A SEGUIRE, LE ALTRE PROVINCE  
 
 Milano, 17 luglio 2008 - Semplici operazioni di rianimazione cardiaca possono, se correttamente eseguite, salvare la vita delle persone colpite da arresto cardiaco, dato che la possibilità di successo di un intervento si riduce del 10% ogni minuto che passa dal suo insorgere. Diventa quindi molto importante formare e addestrare un numero elevato di persone, capaci di svolgere le prime manovre della "catena della sopravvivenza": dall´allarme alla rianimazione cardiopolmonare . Per insegnare anche ai giovani lombardi, in modo semplice ed efficace, la tecnica della rianimazione cardipolmonare (Rcp), la Regione Lombardia ha sottoscritto questa mattina un Protocollo di intesa con l´Ufficio scolastico regionale e l´associazione Comocuore, per realizzare il: "Progetto Salvagente - Mini Anne", che consiste nel insegnare la tecnica Rcp con l´ausilio del piccolo manichino Minianne, appositamente realizzato per questo scopo. Il protocollo, che è stato sottoscritto dall´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni, dalla direttrice dell´Ufficio scolastico regionale, Anna Maria Dominici, e dal presidente dell´Associazione Comocuore - Giovanni Ferrari, è gia stato applicato in oltre cento scuole comasche e ha coinvolto oltre 2. 400 ragazzi, che diventeranno 5. 000 entro la fine dell´anno. Dal prossimo settembre entreranno a far parte del progetto anche alcune scuole di Monza e poi, dal prossimo anno, la sperimentazione verrà estesa alle altre province della Lombardia. La scientificità delle proposte e del metodo è garantita dall´Irc (Italian Resuscitation Council). Secondo il progetto, che non comporta alcun onere per le scuole, la conoscenza delle manovre di rianimazione cardiopolmonare si associa all´apprendimento dei fondamentali contenuti di anatomia, di fisiopatologia e di pronto soccorso. "In questo modo - ha precisato l´assessore Rossoni - i giovani si arricchiscono di competenze che, oltre ad essere utili alla loro formazione, stimolano la loro consapevolezza sociale e la partecipazione alle attività di solidarietà, quali il volontariato". L´associazione Comocuore Onlus, aderente a Conacuore (Coordinamento Nazionale Associazioni Cuore), dal 1985 promuove, anche nelle scuole, iniziative di informazione e prevenzione per ridurre la mortalità coronaria e diffondere tra i giovani quei corretti stili di vita che possono evitare l´insorgere delle malattie cardiovascolari. "L´associazione - spiega il presidente Ferrari - mette a disposizione dei ragazzi i manichini gonfiabili Minianne, che essi possono poi portarsi a casa, diffondendo così a cascata l´insegnamento di quanto hanno appreso". La Regione e l´ Ufficio Scolastico regionale si sono impegnati a diffondere tutte le informazioni necessarie tra le Istituzioni scolastiche a sostegno dell´iniziativa e a sensibilizzare le scuole stesse affinché, nel rispetto dell´autonomia di ciascuna, aderiscano all´iniziativa. "Verranno inoltre valutati i risultati - ha precisato la direttrice Dominici - affinché si possa procedere nel modo migliore ad estendere, su tutto il territorio regionale, questa iniziativa dal grande spessore formativo. Essa infatti, oltre ad accrescere la conoscenza scientifica dei nostri ragazzi, aumenta la loro consapevolezza di poter contribuire al benessere delle altre persone". .  
   
   
ENGLISH 4U , "IN CORSA CON L´INGLESE": DUE MILIONI PER PROMUOVERE LO STUDIO DELLA LINGUA.NELLE MARCHE  
 
Ancona, 17 Luglio 2008 - Promuovere l´apprendimento della lingua inglese, per migliorare e qualificare l´inserimento lavorativo dei giovani. E` uno degli obiettivi che la Regione aveva assunto in vista della Giornata delle Marche 2008 e che intende ora conseguire, destinando due milioni di euro del Fondo sociale europeo al progetto ´English 4U´. La somma finanziera` interventi formativi che saranno realizzati negli anni scolastici 2008/2009 e 2009/2010. Le risorse consentiranno di coinvolgere oltre mille studenti marchigiani, attraverso corsi completamente gratuiti. Trecento di essi, i piu` meritevoli, potranno usufruire di viaggi studio estivi, di tre settimane, in Gran Bretagna e Irlanda. L´avviso pubblico, con le modalita` di presentazione delle domande di finanziamento - da parte degli Istituti scolastici d´istruzione superiore di secondo grado e delle strutture formative, pubbliche o private ´ verra` adottato entro la fine di luglio e sara` reperibile sul sito www. Istruzioneformazionelavoro. Marche. It, oltre a essere inviato, in posta elettronica, a tutte le strutture formative delle mailing list della Regione (posizione di funzione Istruzione e Diritto allo studio). ´La Regione Marche ritiene l´istruzione e la formazione elementi essenziali per la crescita sociale della nostra comunita` ´ sottolinea il presidente Gian Mario Spacca ´ in quanto il capitale umano rappresenta il volano dei cambiamenti economici e i giovani una risorsa da valorizzare, aiutandoli a elevare le proprie conoscenze professionali. L´intervento della Regione va in questa direzione e aiutera` i ragazzi a inserirsi nel mercato del lavoro con maggiori opportunita`´. ´Siamo convinti ´ afferma l´assessore all´Istruzione, Ugo Ascoli ´ che il rafforzamento delle competenze linguistiche costituisca una delle leve strategiche e fondamentali per migliorare la capacita` dei nostri ragazzi di inserirsi nel mercato del lavoro, nazionale e internazionale. Di essere, quindi, a tutto campo, cittadini europei, senza alcuna penalizzazione linguistica´. Insieme alla diffusione della lingua inglese, il provvedimento adottato dalla Giunta regionale si prefigge anche di promuovere l´acquisizione della certificazione internazionale rilasciata dagli enti certificatori riconosciuti dal ministero della Pubblica Istruzione. .  
   
   
LIGURIA: INTESA CON ASSOCIAZIONE ROBERT KENNEDY PER L´EDUCAZIONE DEI GIOVANI AI DIRITTI UMANI  
 
 Genova, 17 luglio 2008 - Sensibilizzare ed educare gli studenti liguri ai temi dei diritti umani, della legalità e del rispetto per l´ambiente. E´ una iniziativa della Regione Liguria nel 60´ anniversario della Dichiarazione dei Diritti dell´Uomo siglata a New York nel 1948, che si snoderà attraverso la divulgazione tra le scuole superiori di un manuale didattico realizzato dall´Associazione Robert F. Kennedy , presieduta dalla figlia Kerry Kennedy. La collaborazione tra Regione Liguria e Associazione Kennedy è stata siglata ieri pomeriggio durante un incontro tra l´assessore alla Cultura della Regione Liguria Fabio Morchio e Kerry Kennedy, impegnata sul fronte dei diritti umani dal 1981. L´incontro, come ha sottolineato Morchio, si è svolto in sala giunta, al tavolo del G8 acquisito dalla Regione Liguria a scopo benefico, circostanza che ha incuriosito la figlia di Bob Kennedy. In dettaglio, l´intesa tra Regione Liguria, l´ Associazione Robert F. Kennedy e l´Ufficio Scolastico Regionale diretto da Attilio Massara, prevede la distribuzione nelle scuole della Liguria del manuale educativo intitolato "Speak Truth To Power - Coraggio senza confini" che, attraverso interviste e storie di personaggi-simbolo impegnate nella difesa dei diritti umani e della legalità, vuole essere un supporto didattico da utilizzare nel triennio delle superiori per sensibilizzare e stimolare i giovani su queste tematiche, anche attraverso giornate di formazione agli insegnanti. Sul portale regionale www. Iostudioliguria. It , grazie a un link al sito dell´associazione Robert F. Kennedy , sarà possibile partecipare a forum di discussione sui temi affrontati in classe, entrato così a far parte di una "community" di studenti che dialogano su diritti umani, legalità, rispetto dell´ambiente e lotta alle discriminazione e alle ingiustizie. L´associazione Robert F. Kennedy Foundation of Europe Onlus è stata fondata nel 2005. E´ un sodalizio no-profit creato allo scopo di portare avanti e diffondere gli ideali del senatore Robert F. Kennedy contro ogni forma di violenza, ingiustizia e discriminazione. La fondazione si occupa di promuovere, coordinare e sviluppare ricerche, pubblicazioni, mostre fotografiche, attività di formazione e programmi educativi, studi e convegni di rilevanza nazionale ed europea in materie riguardanti le problematiche della difesa dei diritti umani e civili, dello sviluppo sostenibile, della protezione dell´ambiente e della vita umana. Il progetto pilota della fondazione si chiama "Speak Truth To Power", realizzato da Kerry Kennedy, Presidente Onorario della Rfk, nonché figlia di Robert F. Kennedy. Una iniziativa educativa che punta coinvolgere e ispirare la gente comune sulla difesa dei diritti umani, sulle tematiche dell´ambiente e della legalità attraverso una mostra fotografica, una rappresentazione teatrale, un manuale educativo per le scuole e un libro. Il progetto è stato presentato nelle maggiori città degli Stati Uniti e dell´Europa. Kerry Kennedy, settima degli 11 figli di Bob, è impegnata attivamente sul fronte dei diritti umani dal 1981 con particolare riferimento ai diritti delle donne. Nel 1988 ha fondato il "Robert F. Kennedy Center for Human Rights" per assicurare la tutela dei diritti sanciti dalla Dichiarazione dei Diritti Umani delle Nazioni Unite (il Centro provvede a supportare le attività dei più importanti Difensori dei Diritti Umani nel mondo). .  
   
   
PIEMONTE, FORMAZIONE PROFESSIONALE TIROCINI: OPPORTUNITA´ CONCRETA PER GIOVANI  
 
Torino, 17 luglio 2008 - Il tirocinio è una delle modalità prevalenti con cui i giovani entrano nel mercato del lavoro dopo il periodo formativo. I tirocini formativi e di orientamento in Piemonte sono in continua crescita: in cinque anni, dal 2001 al 2006, si sono stabilizzati intorno a 10. 000 l’anno. Aumentano così pure gli enti promotori, che da 145 nel 2001 sono diventati 296 nel 2006. Tra questi risultano aver attivato i tirocini in maggior numero i Centri per l’impiego, seguenti dalle scuole superiori, le agenzie formative e l’Università. Da questi dati ha preso avvio l’indagine dell’Agenzia Piemonte Lavoro sui tirocini non curriculari, ovvero quelli che hanno come obiettivo la formazione di competenze e la maturazione di scelte. La ricerca è stata presentata ieri al convegno “Tirocini formativi e di orientamento: opportunità per i giovani nel mercato del lavoro”, una occasione di riflessione e dibattito sulla qualità dello strumento in Piemonte e in altre realtà regionali, con la presenza delle istituzioni, parti sociali, agenzie formative e università. Da un’analisi sull’approfondimento degli esiti si rileva una positiva opinione del tirocinio: il dato confortante è che circa l’80% dei tirocini si conclude regolarmente. La maggior parte di coloro che ne hanno usufruito ha trovato lavoro o è tornata a scuola. Tra coloro che hanno interrotto il tirocinio risulta che l’interruzione è dipesa dalla volontà del tirocinante e per motivi importanti come scuola o altro lavoro. Hanno utilizzato in maggior numero il tirocinio le ragazze, i giovanissimi ( 15-20 anni) e le persone con titolo di studio inferiore al diploma. Il 57% di tutti i tirocinanti risulta aver trovato occupazione. Le aziende interessate appartengono in prevalenza al terziario, all’artigianato e alla piccola impresa. “I tirocini formativi, come la ricerca dell’Apl dimostra - ha commentato l’assessore al Welfare e Lavoro, Teresa Angela Migliasso – sono uno strumento cruciale per inserirsi nel mercato del lavoro. Nell’ambito dei servizi che il sistema pubblico mette a disposizione delle persone che cercano lavoro i tirocini sono particolarmente utili per i giovani, le persone che cercano impiego e le imprese. I dati confermano che i 30 Centri per l’Impiego del Piemonte governano quasi il 55% dei 10. 000 tirocini che vengono annualmente attivati nella nostra regione”. “Operare sull’alternanza formazione-lavoro attraverso l’esperienza dei tirocini – ha concluso l’assessore all’Istruzione e Formazione professionale, Gianna Pentenero - significa far sì che il successo formativo si trasformi in occupabilità. Il dato importante per la Regione Piemonte è la presenza tra i Tirocinanti di giovanissimi così come quella di soggetti privi di titolo di studio superiore. I Tirocini non curriculari promossi dalle agenzie formative sono passati infatti dai 443 tirocini nel 2001 ai 4327 del 2006. D’altronde anche l’82% circa delle Aziende ribadiscono l’utilità di dichiarare le competenze acquisite. Il tirocinio si conferma quindi come uno degli strumenti più adeguati, insieme alle azioni di orientamento e al nuovo apprendistato, per fronteggiare la dispersione e l’abbandono scolastico. .  
   
   
UNANIMITÀ SU PRESIDENTI ERDISU TRIESTE E UDINE  
 
 Trieste, 17 luglio 2008 - Parere favorevole all´unanimità, da parte della Giunta per le nomine presieduta da Edouard Ballaman, nei confronti di Marco Vascotto e Adriano Ioan a ricoprire la carica di presidente dell´Erdisu rispettivamente di Trieste e Udine. Il sì è stato dato da Alessandro Corazza (Idv-citt), Luigi Ferone (Part. Pens), Daniele Galasso (Pdl), Enzo Marsilio (Pd), Danilo Narduzzi (Ln) e Maurizio Salvador (Udc). Corazza aveva comunque espresso delle perplessità sulla nomina di Vascotto, legate all´esperinza professionale e all´effettiva partecipazione alla vita dell´Ente che potranno essere garantite dal candidato. Quanto ai due esaminati, il primo si è soffermato sulle esigenze degli studenti lavoratori e sulla possibilità di aumentare le postazioni informatiche al fine di agevolare gli scambi di informazioni via e-mail tra studenti e professori, il secondo sulla necessità di collaborare con il territorio viste le limitate risorse di cui dispongono gli Erdisu e le Università in generale nonché sull´incontro on line tra domanda e offerta di alloggi da affittare ai giovani. .  
   
   
APPROVATO BANDO 2008 “GPS:GIOVANI PRODUTTORI DI SIGNIFICATI”; ENTRO IL 29 SETTEMBRE I PROGETTI IN REGIONE VENETO; DA ASSEGNARE 2,5 MILIONI EURO”  
 
Venezia, 17 luglio 2008 - “Non dobbiamo guardare ai giovani soltanto quando è la cronaca a descriverne gli aspetti di disagio e marginalità sociale. Sono questi, ahimè, i fatti che oggi fanno più notizia, a scapito dei tanti esempi di protagonismo giovanile in positivo, in cui sono i giovani stessi a ricercare i significati veri della vita e a proporre validi modelli da seguire. In questo senso l’impegno della Regione del Veneto è sempre stato continuo. Anzi, da quest’anno è potenziato con il bando approvato ieri dalla Giunta regionale per sostenere le iniziative giovanili”. Da così notizia l’assessore regionale alle Politiche sociali Stefano Valdegamberi del bando approvato il 15 luglio per la presentazione di progetti a favore dei giovani veneti con il significativo titolo “Gps: Giovani Produttori di Significati”. “Il bando raccoglie l’esperienza della legge regionale 29/88, una delle prime in Italia a favore dei giovani, e delle più recenti progettualità “Junior”, sperimentate positivamente da alcuni anni – spiega l’Assessore –. Ciò che vogliamo ancora una volta valorizzare è la capacità di protagonismo dei nostri giovani, ai quali diamo voce attraverso gli enti locali, le università, i soggetti del terzo settore ed anche mediante i gruppi informali. Alcuni numeri: dal 2001 ad oggi abbiamo finanziato oltre 750 iniziative, erogando contributi per oltre 7,7 milioni di euro. Questi dati rendono l’importanza del bando 2008, che da solo assegna 2,5 milioni di euro”. Il bando 2008 rientra nell’Accordo di Programma quadro in materia di Politiche giovanili approvato dalla Giunta regionale veneta con due deliberazioni del 2007 e del 2008, con le quali si ridisegnano le politiche giovanili del Veneto. “Cosa chiediamo ai nostri giovani? Di essere protagonisti, di darsi voce divenendo interlocutori delle istituzioni, di proporre iniziative creative di trasmissione di valori per migliorare la società in cui viviamo, di mettersi in rete nel territorio, con altri gruppi e con le istituzioni stesse, per formulare idee imprenditoriali, artistiche, culturali e momenti qualificati di aggregazione. Sono questi i criteri sui quali valuteremo la qualità dei progetti pervenuti e determineremo i singoli finanziamenti”. I progetti dovranno essere presentati alla Regione Veneto – Direzione Regionale per i Servizi Sociali entro il 29 settembre 2008. Il bando e la modulistica per la partecipazione sono pubblicati nel portale www. Venetosociale. It alla voce “Giovani”. “Nel corso dell’esecuzione dei progetti approvati, le attività saranno accompagnate e monitorate dall’Osservatorio regionale Nuove generazioni e Famiglia dell’Azienda Ulss n. 3 di Bassano - conclude Valdegamberi - anche per favorirne la valorizzazione e l’integrazione all’interno dei Piani di Zona”. .  
   
   
ISTITUTO SUPERIORE DI STUDI MUSICALI ´G.B. PERGOLESI´ DI ANCONA, REGIONE PROVINCIA E COMUNE FIRMANO IL PROTOCOLLO  
 
 Ancona, 17 luglio 2008 - Firmato ieri mattina, nella sede regionale, il Protocollo d´intesa per il finanziamento dell´Istituto Superiore di Studi Musicali ´G. B. Pergolesi´ di Ancona fra la Regione Marche, la Provincia e il Comune di Ancona. Il documento, sottoscritto dal presidente Gian Mario Spacca, dalla presidente provinciale Patrizia Casagrande Esposto, dal sindaco Fabio Sturani, e dalla presidente dell´Istituto Pergolesi, Maria Grazia Camilletti, prevede un contributo degli enti per assicurare risorse umane, strumentali e finanziarie necessarie a garantire l´efficiente funzionamento dell´Istituto. ´Investire in cultura e` una priorita` di questo Governo ´ ha detto Spacca ´ l´accordo di oggi testimonia l´importante ruolo che svolge l´Istituto Pergolesi nell´ambito artistico e musicale del territorio, `donando´ alla comunita` un servizio prezioso nella formazione di musicisti e nell´attivita` di produzione musicale prestigiosa´. Nel triennio 2008/2010, la Regione eroghera` al Pergolesi annualmente 150 mila euro; la Provincia 180 mila e il Comune 504 mila euro piu` 15 mila in conto capitale. Secondo l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro, Ugo Ascoli, presente all´incontro, ´la firma di questo accordo insieme a Comune e Provincia, testimonia l´interesse e la vicinanza della Regione a tutti i soggetti che si muovono autorevolmente, e con prestigio, nel campo della scuola, della formazione e della cultura´. Un accordo che avvicina, ha aggiunto Ascoli, ´alla agognata meta della statalizzazione dell´Istituto e alla creazione del terzo Conservatorio statale delle Marche´. Augurio espresso anche dalla presidente Camilletti, soddisfatta per la firma che per la prima volta ´formalizza un impegno triennale degli enti locali e rassicura sul futuro dell´Istituto di fronte ai prossimi tagli in finanziaria´. ´Con grande senso di responsabilita` abbiamo stanziato la somma triennale ´ ha dichiarato Patrizia Casagrande ´ oggi e` la sigla rispetto ad un impegno condiviso con il Consiglio che ci rende soddisfatti e conferma il livello qualitativo dimostrato negli anni dall´Istituto. E´ forte il sentimento di legame con il Pergolesi che ha fatto crescere in modo eccezionale il livello dei musicisti che lo hanno frequentato´. Quello di oggi, ha aggiunto Casagrande ´non e` un punto di arrivo ma di partenza, sperando che la politica provveda con la statalizzazione a toglierlo dalla precarieta`´. Anche per il sindaco Sturani si tratta di un passo importante che testimonia la volonta` delle istituzioni locali che riconoscono la validita` dell´Istituto: ´Ora possiamo iniziare, a partire dal confronto con i parlamentari marchigiani, a sollecitare il Governo per la realizzazione del Conservatorio in citta`, sottolineando che Ancona e` l´unico capoluogo a non esserne dotata´. Il protocollo definisce il ruolo dell´Istituto Pergolesi che si impegna a svolgere le funzioni di sede primaria di alta formazione, specializzazione e ricerca nel settore musicale e artistico correlata all´attivita` di produzione musicale. Inoltre, programma ed attua ogni tipo di attivita` che sia a beneficio dello sviluppo della cultura musicale dei cittadini del territorio urbano, provinciale e regionale ed eroga prestazioni di carattere artistico che i singoli enti dovessero richiedere in occasione di alcuni eventi o iniziative culturali. .  
   
   
UNA SUMMER SCHOOL SULLA DEMOCRAZIA A GIBILMANNA ORGANIZZATA DALL’ISTITUTO ARRUPE DAL 17 AL 20 LUGLIO.  
 
 Gibilmanna, 17 luglio, 2008 - “Verso una democrazia compiuta: orizzonti, percorsi e strumenti” è il tema della Summer School dall’Istituto Arrupe che si apre domani. L’iniziativa, che si svolge nel monastero di Gibilmanna, si muove nell’ambito del “progetto Alveare” per una democrazia responsabile che da qualche anno i gesuiti stanno portando avanti nell’Isola. I lavori, che si aprono con l’intervento di Gianni Notari, direttore dell’Istituto, si articolano in tre sessioni di studio e in una tavola rotonda, accompagnati da momenti di coinvolgimento diretto ( lavori di gruppo, dibattiti ) dei partecipanti. Si inizia domani con le relazioni di Francesco Viola ( Le forme della democrazia ) e di Alessandro Pajno ( Le sfide delle istituzioni ). Seguono gli interventi di Alessandro Hoffmann ( Le nuove sfide europee ) e di Salvatore Butera ( Le nuove questioni meridionali). I lavori continuano con una tavola rotonda: “Bene comune: orizzonte da condividere, itinerari da inventare” con i contributi di Giuseppe Savagnone, Antonio Purpura e Antonio La Spina. La chiusura della Summer School è prevista per domenica. .  
   
   
RISCALDAMENTI DOMESTICI A LEGNA: NUOVO PIANO E NUOVA TECNOLOGIA PER L’ABBATTIMENTO DELLE POLVERI SOTTILI IL PROGETTO RELATIVO ALLA DIFFUSIONE DEGLI ELETTROFILTRI PRODOTTI DALLA RUEGG-CELSIUS PREVEDE UN CONTRIBUTO PROVINCIALE CON COPERTURA DEI COSTI FINO ALL’80% PER CIRCA 10.000 INSTALLAZIONI  
 
Trento, 17 luglio 2008 – È in arrivo in Trentino – territorio pilota in Italia – una tecnologia già diffusa con successo in Svizzera per l’abbattimento delle polveri sottili prodotte dagli impianti di combustione a legna domestici: si tratta di un elettrofiltro, “Zumikron”, prodotto dalla Ruegg svizzera e diffuso in Italia dalla consorella Celsius, in grado di abbattere fino all’85% delle pm10. L’università di Trento lo ha testato, confermandone l’unicità e le caratteristiche innovative: l’assessore provinciale all’ambiente Mauro Gilmozzi, nell’ambito delle azioni contenute nel Piano generale della qualità dell’aria, intende ora favorirne la diffusione, finanziando fino all’80% delle spese di acquisto ed installazione, per un totale di almeno 10. 000 filtri installati in Trentino nei prossimi 3 anni. Il via al piano – presentato stamani nel corso di una conferenza stampa – in autunno. È un’altra risposta concreta che il Trentino dà ai problemi posti dall’inquinamento. Una risposta all’insegna dell’innovazione, che consentirà di continuare ad utilizzare, come fonte di riscaldamento, una risorsa molto abbondante in Trentino, ovvero il legno, le biomasse, che attualmente alimentano circa 70-80. 000 impianti sul territorio provinciale. Parliamo del filtro antiparticolato – da installare sui camini domestici – presentato stamani dall’assessore all’ambiente Mauro Gilmozzi assieme a Marco Ragazzi, autore con il collega dell’Università di Trento Paolo Baggio della ricerca sull’efficacia effettiva della tecnologia in questione, e al direttore della Celsius Italia Emanuele Paleari. Il costo del filtro è di circa 1. 100 euro: quello di istallazione varia da un minimo di 300 euro sugli edifici di più recente costruzione fino a un massimo di 7-800 euro sulle vecchie canne fumarie. “Si tratta – ha detto l’assessore Gilmozzi – di un tassello importante di quel Piano generale della qualità dell’aria che ha individuato tutta una serie di azioni per raggiungere gli obiettivi fissati dall’Unione europea. Questo progetto in particolare riguarda le abitazioni, che sono il luogo in cui si consuma più energia. L’assessorato all’Urbanistica e Ambiente ha formalizzato nell’aprile 2008, presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio, un’istanza per accedere ai finanziamenti previsti dal decreto ministeriale del 16 ottobre 2006 per sostenere le attività connesse al miglioramento della qualità dell’aria e alla riduzione delle emissioni di materiale particolato. Quantifichiamo questi finanziamenti in circa 10 milioni di euro. Noi abbiamo sempre detto che non vogliamo vietare il ricorso al legno per la produzione di energia in Trentino, considerata la grande diffusione di questa fonte rinnovabile sul nostro territorio; vogliamo però adottare le tecnologie più innovative e sicure esistenti oggi a livello europeo. Pertanto abbiamo deciso di varare un progetto pilota per la diffusione di questo filtro, prodotto in Svizzera dalla Ruegg su input del Ministero dell’ambiente, che l’Università di Trento ha accertato essere in grado di abbattere in maniera notevolissima le polveri sottili prodotte dalla combustione della legna. Entro un paio di mesi saranno definite le modalità per accedere ai contributi provinciali, Dopodiché l’installazione del filtro sui camini delle abitazioni potrà iniziare”. È stato quindi il professor Ragazzi a rendere noti alcuni dati sull’efficienza del sistema. L’elettrofiltro – che si accende da solo quando la temperatura dei fumi supera una certa soglia, e che sul piano energetico consuma pochissimo (si stima una media di 4-5 euro all’anno) – consente un abbattimento dell’85% delle pm10, cioè delle micropolveri che, attraverso la laringe, possono penetrare in profondità nei polmoni, producendo danni notevoli. Secondo le stime Appa le emissioni di particolato sottile primario derivanti dal settore del riscaldamento civile rappresentano più del 50% del totale provinciale. In tutto – fra particelle primarie e secondarie – il settore produce il 30-35% del totale delle emissioni di pm10. Con la diffusione di questo filtro si pensa di realizzare un abbattimento del 10-12% di queste polveri. “L’esperienza Svizzera è stata molto positiva – ha detto i direttore della Celsius Paleari – e di conseguenza vogliamo portare ora questa tecnologia in Trentino, anche dislocando qui una parte delle nostre attività, compresa la formazione degli installatori. Ci auguriamo che questo territorio possa essere la testa di ponte di una successiva diffusione di questo filtro in Italia. ” .  
   
   
LA BANCHISA POLARE ANTARTICA SI STA DISTACCANDO  
 
Bruxelles, 17 luglio 2008 - Gli scienziati stanno osservando un grande cambiamento in Antartide che potrebbe ridisegnare le mappe della regione: la banchisa Wilkins sembra infatti pronta ad allontanarsi dall´Antartide. La banchisa Wilkins è ora sorretta soltanto da una sottile striscia di ghiaccio sospesa tra due isole. Secondo gli scienziati questo è un evidente effetto dei cambiamenti climatici sull´ambiente antartico. All´inizio degli anni 90 del secolo scorso, molti scienziati, compreso il prof. David Vaughan del British Antarctic Survey (Bas), avevano previsto che la parte settentrionale della banchisa Wilkins sarebbe andata perduta entro il 2020, se il riscaldamento del clima nella regione fosse proseguito allo stesso ritmo. I dati attuali, tuttavia, dimostrano che queste previsioni erano ottimistiche. "La banchisa Wilkins è la più recente di una lunga, e crescente, lista di banchise sulla Penisola Antartica che stanno rispondendo al rapido riscaldamento che si è verificato in questa area negli ultimi cinquanta anni," ha detto il prof. Vaughan. "Gli avvenimenti attuali mostrano che siamo stati troppo prudenti quando, agli inizi degli anni novanta, abbiamo fatto la previsione, che la banchisa Wilkins sarebbe andata perduta entro trenta anni; la verità è, che tutto sta accadendo più rapidamente di quanto avevamo supposto. " Con il progressivo disintegrarsi della banchisa, viene esercitata sempre più pressione sul ponte di ghiaccio che la collega all´isola Charcot. Una volta collassato il ponte, ciò che rimane della banchisa sarà a rischio. Tradizionalmente gli scienziati seguono i cambiamenti della stabilità delle banchise poiché queste trattengono i ghiacciai. Senza le banchise a trattenere i ghiacciai, questi sprofondano causando di conseguenza l´aumento dei livelli del mare. Tuttavia, questi timori potrebbero non essere giustificati in questo caso particolare. "La frantumazione della banchisa Wilkins non farà salire il livello del mare perchè essa già galleggia nell´oceano, e sono pochi i ghiacciai che affluiscono ad essa," ha detto il glaciologo Ted Scambos del National Snow and Ice Data Center (Nsidc) negli Stati Uniti. "Tuttavia, il crollo evidenzia che la regione di Wilkins ha attraversato un´intensa stagione di scioglimento. Il ghiaccio marino della regione è quasi scomparso, lasciando la banchisa esposta all´azione delle onde," ha aggiunto. L´incombente frantumazione è stata testimoniata per la prima volta usando le immagini satellitari. Questo ha spinto il British Antarctic Survey a lanciare un volo sopra la banchisa (che si sta sgretolando) per raccogliere materiale video ed effettuare osservazioni dettagliate da vicino. In questa missione sono stati utilizzati degli aerei speciali. I de Havilland Canada Dhc-6 Twin Otter sono comunemente usati per missioni in condizioni estremamente fredde poiché sono in grado di volare a temperature di -75 °C. Ciò che gli scienziati hanno visto, sia nelle immagini satellitari che nelle osservazioni da vicino, non è incoraggiante. Lo scorso febbraio gli scienziati avevano osservato un´area di circa 400 chilometri quadrati che si staccava dalla banchisa Wilkins, assottigliando il ponte di ghiaccio che connette le isole Charcot e Latady e riducendolo ad una striscia di 6 km. Dal 30 al 31 maggio del 2008 si è verificata un´ulteriore frattura, con il distacco di un´area di circa 160 chilometri quadrati, che ha ridotto il ponte a solo 2,7 km. In base a queste osservazioni, la situazione è disastrosa e non può essere sottovalutata. "La banchisa Wilkins è la più grande dell´Antartide occidentale ad essere finora minacciata. Questa banchisa è appesa a un filo," ha concluso il prof. Vaughan. Per ulteriori informazioni, visitare: Agenzia spaziale europea: http://www. Esa. Int/esacp/italy. Html British Antarctic Survey: http://www. Bas. Ac. Uk/ .  
   
   
TERRITORI AD ALTA NATURALITA’ A TREVISO. AMMINISTRATORI COMUNI DELLA MARCA PER PRESENTAZIONE RETE ECOLOGICA REGIONALE  
 
Treviso, 17 luglio 2008 - “Nel prossimo nuovo Piano Territoriale Regionale di Coordinamento del Terzo Veneto sarà compresa anche la Rete Ecologica Regionale. Sarà un fatto di grande importanza perché l’elemento natura visto sotto la luce strutturata della Rete Ecologica entra per la prima volta nelle logiche di pianificazione territoriale. Inoltre, a sua volta, la Rete annovera le aree ecologicamente rilevanti e strategiche nel futuro di crescita culturale e sociale della comunità veneta. La Giunta veneta, in questo contesto, sta promuovendo incontri con le Province e con i Comuni per presentare la proposta di rete ecologica finora elaborata e ascoltare i suggerimenti e le indicazioni di chi opera direttamente nel territorio e lo conosce a fondo”. Lo ha detto ieri a Treviso, nella sede dell’Amministrazione Provinciale, l’Assessore regionale ai Parchi Flavio Silvestrin aprendo l’incontro dedicato a questo tema e che ha visto la presenza di molti amministratori e tecnici dei Comuni trevigiani. Nell’incontro è stato ricordato che il 52% del territorio provinciale di Treviso è all’interno della Rete Ecologica del Veneto. Rete che, in sintesi, è costituita da aree nucleo (l’ossatura della rete che comprende i siti della rete europea Natura 2000 e le aree naturali protette) che nel trevigiano sono il 21% del territorio provinciale, da aree tampone (o cuscinetto contigue ai nuclei che svolgono una funzione di protezione con una sorta di effetto filtro) che sono il 15% del territorio trevigiano e dai corridoi ecologici (che svolgono funzioni di collegamento per alcune specie che si spostano su grandi distanze e che possono comprendere al loro interno anche cavità naturali, sorgenti e altro) che rappresentano il 16% del territorio trevigiano. “La provincia di Treviso - ha sottolineato Silvestrin - rappresenta una preziosa tessera del mosaico regionale della biodiversità. Dal Grappa al Cansiglio, dal Piave alla dorsale prealpina, dalle risorgive al Montello al Sile con il parco regionale. Un patrimonio naturalistico, in termini di specie animali e vegetali, che è una grande risorsa sia per le condizioni di vita di chi risiede in queste nostre zone sia per la possibilità di valorizzazione delle risorse paesaggistiche e culturali in chiave anche economica e turistica”. Infine l’esponente del governo regionale ha sottolineato che “vanno integrati i vari livelli d’intervento tra obiettivi della rete ecologica regionale e realtà territoriali con strumenti che abbraccino tutti gli ambiti di gestione della biodiversità. Infatti - ha concluso - il concetto di sostenibilità dello sviluppo deve garantire quanto più possibile la tutela dei beni naturali in un contesto di produttività e presenza dell’uomo mirato anche allo sviluppo economico e sociale”. .  
   
   
LOTTA AGLI INCENDI BOSCHIVI: VENERDÌ 18 LUGLIO FIRMA CONVENZIONE E ACCORDO DI PROGRAMMA TRA REGIONE UMBRIA E CORPO FORESTALE DELLO STATO  
 
Perugia, 17 luglio 2008 – Ha tra le sue finalità l’integrazione del sistema di prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi in ambito regionale, la vigilanza e il controllo in materia di risorse forestali e la vigilanza su attività venatoria e pesca, la convenzione che verrà siglata venerdì 18 luglio, a Perugia, tra la Regione Umbria e il Corpo Forestale dello Stato. A sottoscriverla, saranno la presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti e il Capo del Corpo Forestale dello Stato Cesare Patrone. Contestualmente alla convenzione, sarà firmato uno specifico accordo di programma tra Regione e Comando regionale del Corpo Forestale per le attività connesse alla lotta agli incendi boschivi. Obiettivi, ambiti di impiego e modalità verranno illustrati in occasione della firma (Sala Giunta, ore 11. 30). .  
   
   
UN CASO UNICO IN ITALIA: IN TRE ANNI PROGETTO, LOCALIZZAZIONE, APPALTO E VIA AI LAVORI DEL TERMOVALORIZZATORE  
 
Torino, 17 luglio 2008 - La garanzia di finanziamento da parte delle banche per far partire i lavori del termovalorizzatore del Gerbido a settembre, un grande parco che contornerà l’area e riqualificherà la zona, la localizzazione definitiva del secondo termovalorizzatore che verrà decisa in settimana: sono alcune delle “certezze” annunciate oggi dal Presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta al termine della consueta riunione di Giunta e in occasione della firma del protocollo di intesa per l’organizzazione del conferimento dei rifiuti al Gerbido. “Nessuna regione italiana è riuscita ad ottenere i nostri risultati” ha detto Saitta “In soli tre anni, dal 2005 a oggi, abbiamo progettato il piano provinciale dei rifiuti, localizzato la sede dei termovalorizzatori, progettato in via definitiva quello del Gerbido, trovato i finanziamenti, assegnato l’appalto e avviato i lavori”. Il protocollo d’intesa siglato questa mattina fra la Provincia di Torino, l’Associazione d’ambito torinese per il governo dei rifiuti (Ato-r) e i Consorzi: Acea, Cados, Ccs, Consorzio di bacino 16, Consorzio di bacino 18, ha come obiettivo regolare gli obblighi e le modalità di conferimento dei rifiuti nel termovalorizzatore e impegna i consorzi a entrare a far parte della compagine sociale di Trm, a seguire le indicazioni del’Autorità d’ambito per i rifiuti in merito ai flussi di conferimento e a rispettare la programmazione del piano provincale di gestione dei rifiuti. “Grazie a quest’atto burocratico abbiamo la garanzia che le banche erogheranno il finanziamento di 360 milioni che servono per il Gerbido” ha ripreso Saitta “ed è opportuno ricordare che non c’è finanziamento pubblico per quest’opera, Trm la pagherà con il funzionamento del termovalorizzatore”. Non solo, ma il 10% , pari a 25 milioni di euro, del costo complessivo dell’opera Trm li destinerà alle opere di compensazione; a questi si aggiungono 15 milioni di finanziamento provinciale e regionale –per un totale di 40 milioni di euro: come usarli è stato l’oggetto di un accordo di programma approvato questa mattina dalla Giunta provinciale. L’accordo, come ha spiegato Paolo Foietta, presidente dell’Ato–r, prevede di poter garantire la chiusura di Basse di Stura alla fine del 2009, di destinare a parco l’area su cui si affaccerà il termovalorizzatore, di realizzare la stazione ferroviaria di Orbassano e una stazione intermedia nell’area commerciale Le Gru, di completare il piano di teleriscaldamento che coinvolgerà 17 mila utenze, di mettere a regime la viabilità con la costruzione del ponte di Beinasco sulla sp. 6 e con il riordino di viabilità di Rivalta. “L’effetto finale è un piano integrato” ha detto Foietta “Una progettazione condominiale, che la Provincia di Torino realizzerà per conto e insieme a tutti i Comuni coinvolti”. Foietta ha anche annunciato che entro la settimana l’Ato-r si riunirà e renderà definitiva la localizzazione del secondo impianto nell’area della ex Ceat a Settimo. Il termovalorizzatore del Gerbido sarà completato nel 2011 e inizierà a funzionare in fase di collaudo, per entrare in funzione a pieno regime nel 2012. Anche i Comuni del Consorzio Bacino 16 si serviranno del termovalorizzatore del Gerbido sino al completamento del secondo termovalorizzatore: “Questo è possibile” ha spiegato l’assessore alla pianificazione ambientale della Provincia di Torino Angela Massaglia “perché supereremo la soglia del 50% di raccolta differenziata che ci eravamo prefissi e su cui è stato progettato il termovalorizzatore. Già oggi abbiamo raggiunto sul territorio provinciale una media di 47-48% di raccolta differenziata, con una buona media per Torino che è al 42% e picchi di eccellenza in molti Comuni, che superano anche il 65%. Anche la riduzione degli sprechi è fra i nostri obiettivi: nel 2007 abbiamo prodotto 1,3% di rifiuti in meno rispetto al 2006. In ogni caso, era indispensabile progettare un sistema di impianti che tolga benzina alle ecomafie”. .  
   
   
LOMBARDIA, RIFIUTI: OPPOSIZIONE NON CONOSCE LE LEGGI  
 
Milano, 17 luglio 2008 - "Sono io ad essere stupito. Ci sono alcuni consiglieri della Commissione Ambiente che ancora non conoscono la differenza tra rifiuti speciali e urbani, non conoscono la legislatura italiana né quella regionale. E questo è davvero sconcertante". Replica così l´assessore alle Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile della Regione Lombardia, Massimo Buscemi, alle dichiarazioni dei consiglieri del Pd in tema di rifiuti. "E´ davvero sconcertante - ha precisato Buscemi - che alcuni consiglieri non sappiano né che le condizioni di accoglimento dei rifiuti non sono scritte nel decreto ma negli accordi che vengono sottoscritte tra le aziende, i Comuni, il Governo e, nel nostro caso, dalla Regione Lombardia e neppure siano a conoscenza che tutti i camion che trasportano rifiuti vengono vagliati nel sito milanese di Silla 2 e ad oggi non c´è presenza alcuna di rifiuti tossici o nocivi per la popolazione" "E´ ancor più sconcertante - ha aggiunto Buscemi - che si debba parlare di rifiuti e di emergenza rifiuti nella Regione Campania, che è un´emergenza anche di tipo sanitario e la cui responsabilità è da addebitarsi alle sole forze politiche di centro sinistra che oggi con tono inquisitorio pensano di mettere sotto processo il governo della Regione Lombardia". "E´ vero che la miglior difesa è l´attacco - ha concluso l´assessore Massimo Buscemi - ma è anche vero che quando in difesa ci sono i responsabili dello sfascio rifiuti della Campania che ha ripercussioni a livello nazionale, il tutto diventa grottesco e drammaticamente ridicolo". .  
   
   
TOSCANA: LEGGE SUI RIFIUTI, LA REGIONE ‘DIFFIDA’ I COMUNI IL NUOVO TERMINE È AL 30 SETTEMBRE, POI SCATTA IL COMMISSARIAMENTO  
 
Firenze, 17 luglio 2008 - Saranno inviate oggi 287 lettere raccomandate - una per ciascun Comune toscano - con le quali la Regione solleciterà le amministrazioni comunali a costituire le nuove Comunità di ambito per la gestione dei rifiuti, i tre Ato Toscana Centro, Toscana Costa e Toscana Sud, previsti dalla Lr 61/2007 sulla gestione dei rifiuti urbani. Dato che entro i termini fissati per legge (180 giorni, con scadenza lo scorso 29 maggio) le nuove Comunità di ambito non sono state insediate, la Giunta regionale ha deciso di procedere con lettere di diffida. Se al prossimo 30 settembre i nuovi Ato ancora non saranno stati insediati, seguirà la nomina di un commissario regionale che procederà al posto dei Comuni». «Sulle lettere di diffida – spiega l’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini – abbiamo lavorato tenendo sempre informata l’Anci. Abb! iamo atteso oltre i termini di legge, ma ad oggi 158 Comuni ha! nno comp iuto il primo dei passi previsti dalla normativa, cioè l’approvazione dello statuto (sulla base dello statuto-tipo varato dalla Regione) del Consorzio che porterà alla nascita delle nuove Comunità». «Confido – ha aggiunto l’assessore - che entro il 30 settembre sia compiuto tutto l’iter, compresa la nomina del presidente e del consiglio di amministrazione delle nuove Comunità di ambito. Altrimenti saremo costretti, nostro malgrado, a ricorrere agli strumenti che la legge prevede, in particolare l’istituzione di un commissario che sostituirà a tutti gli effetti gli enti che su questo specifico obiettivo sono inadempienti». La legge 61/2007 prevede lo scioglimento degli attuali 10 Ato (uno per ciascuna Provincia) e la nascita delle tre nuove realtà (Toscana Centro per le Province di Firenze, Prato e Pistoia; Toscana Costa per le Province di Livorno, Lucca, Pisa e Massa-carrara; Tosca! na Sud per le Province di Siena, Grosseto e Arezzo), istituite per superare la frammentazione della gestione, con il compito principale di affidare il servizio di gestione del ciclo integrato dei rifiuti ma anche quello di definire la tariffa ed assegnare ai gestori i finanziamenti pubblici quando disponibili. La nascita dei nuovi Ato è un elemento centrale della nuova legge 61, senza la quale rischia di restare bloccata la realizzazione degli impianti previsti dai Piani straordinari, indispensabili per colmare la carenza infrastrutturale della Toscana ed evitare future situazioni critiche. Il testo (comma 5, articolo 30 della 61/2007) norma anche le procedure in caso di inadempienza, l’invio di lettere di diffida ai Comuni che non hanno rispettato i tempi previsti e, come ultima soluzione, la nomina di commissari regionali, che avranno il compito di far nascere i consorzi tra Comuni funzionali alla costituzione dei nuovi Ato, sottoscrivere l’atto costitu! tivo delle nuove Comunità di ambito, convocare l’! assemble a per la nomina del nuovo presidente e del consiglio di amministrazione, svolgere tutte quelle funzioni e quelle attività necessarie per l’affidamento dei servizi. Gli oneri derivanti dalla loro attività saranno completamente a carico dei soggetti sostituiti. .