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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 20 Gennaio 2009 |
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UNIONE EUROPEA: PREVISIONI INTERMEDIE PER IL 2009-2010: SI ACCENTUA IL RALLENTAMENTO MA LA CRESCITA RIPRENDERÀ PRIMA DELLA FINE DEL 2009 |
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Bruxelles, 20 gennaio 2009 - Si prevede che la crescita del Pil dell´Unione europea diminuisca di circa l´1,8% nel 2009, per poi recuperare moderatamente nel 2010 dello 0,5%. Sono questi gli effetti sull´economia reale provocati dall´intensa crisi finanziaria e dalla conseguente decelerazione dell´attività economica mondiale, che si manifesta nella forte contrazione degli scambi internazionali e della produzione manifatturiera e, in alcuni paesi, nelle correzioni del mercato immobiliare. I consumi e gli investimenti pubblici attenueranno, tuttavia, questi effetti. Anche la minore pressione inflazionistica favorisce i consumi privati. Le misure fiscali discrezionali annunciate fin da agosto 2008 conterranno il rallentamento della crescita del Pil di circa ¾ di punti percentuali quest´anno. La gravità del rallentamento economico avrà ripercussioni notevoli sull´occupazione e sulle finanze pubbliche nel periodo in questione. "Le misure per stabilizzare il mercato finanziario, le politiche monetarie di allentamento e i piani di rilancio economico ci consentiranno di arginare il deterioramento dell´economia e creare le condizioni per una ripresa graduale nella seconda parte dell´anno. Occorre adoperarsi affinché queste misure siano valide ed efficaci: per migliorare i flussi di credito a prezzi ragionevoli e per attuare rapidamente pacchetti di stimolo fiscale che incoraggino gli investimenti e i consumi privati. Per rafforzare la fiducia è inoltre fondamentale che gli Stati membri s´impegnino esplicitamente a risanare, non appena la situazione economica sarà tornata alla normalità, le proprie finanze pubbliche, in modo da garantirne la sostenibilità a medio-lungo termine", ha dichiarato Joaquín Almunia, commissario per gli affari economici e monetari. Secondo le previsioni intermedie pubblicate oggi anticipatamente[1][1], l´Ue e la zona euro dovrebbero aver registrato nel 2008 una crescita di appena l´1%, a fronte di un valore di poco inferiore al 3% nel 2007. Nel 2009 il loro Pil reale dovrebbe scendere bruscamente, dell´1,8% per l´Ue e dell´1,9% per la zona euro, per poi risalire di circa mezzo punto percentuale nel 2010. Anno di recessione economica mondiale - Si stima che l’attività economica a livello mondiale abbia subito una grande decelerazione nell’ultimo trimestre del 2008. Dai dati delle ultime indagini e dal calo degli ordinativi si desume che questa tendenza continuerà nel breve periodo. Il rallentamento economico dovrebbe investire numerosi settori e avere ricadute via via negative sulle economie di mercato emergenti. Per tutto il 2009 si prospetta una crescita del Pil mondiale di solo 0,5% (a fronte del 3,3% del 2008 e della media eccezionale del 5% che ha caratterizzato il triennio 2004-2007). A partire dalla seconda metà del 2009 dovrebbe esserci una ripresa, graduale ma moderata, grazie al miglioramento dei mercati finanziari e agli effetti delle politiche macroeconomiche di allentamento (non da ultimo negli Usa) che cominceranno a farsi sentire. Nel complesso, si prevede che nel 2010 la crescita del Pil mondiale si collochi intorno al 2,75%. Una forte scossa anche per l’economia dell’Ue - Nel terzo trimestre del 2008 il Pil è sceso di 0,2% sia nella zona euro sia nell’Ue. Ciò significa che la zona euro, con il Pil in contrazione per il secondo trimestre consecutivo, è entrata per la prima volta in recessione tecnica. I dati delle indagini condotte nei vari settori in diversi paesi e il forte deterioramento di altri indicatori fondamentali nel quarto trimestre prospettano un ulteriore calo del Pil per tutta la prima metà di quest’anno. Si prevede che il rallentamento investirà un gran numero di settori nei vari paesi, che non saranno risparmiati dalla crisi finanziaria, dal ciclo globale e, in alcuni Stati membri, dal crollo del settore immobiliare. La caduta della domanda privata e della domanda estera netta frenerà notevolmente la crescita del Pil, a cui solo i consumi e gli investimenti pubblici forniranno una boccata d’ossigeno. Gli investimenti privati, uno degli elementi trainanti nel periodo di crescita, registrano una brusca riduzione, dovuta al netto calo dei tassi di utilizzo della capacità, al deterioramento delle prospettive economiche e a condizioni finanziarie più rigide. Disoccupazione e disavanzo in crescita - Nella maggior parte degli Stati membri la situazione del mercato del lavoro ha iniziato a peggiorare nel 2008. Con un certo ritardo rispetto all’evoluzione del Pil, l’occupazione dovrebbe registrare una crescita negativa quest’anno, che si tradurrà per l’Ue in una perdita di 3 milioni e mezzo di posti di lavoro. Di conseguenza, il tasso di disoccupazione dovrebbe salire a 8,75% nel 2009 (9,25% nella zona euro), per aumentare ancora nel 2010. Si prospetta un peggioramento anche per le finanze pubbliche, che risentiranno dell’inversione della tendenza registrata negli ultimi anni: non più entrate eccezionali, una composizione della crescita con, in generale, una minore incidenza dell’elemento tributario e l’impatto delle importanti misure discrezionali adottate e/o annunciate dagli Stati membri (che, al momento della stesura definitiva di queste previsioni, rappresentavano circa l’1% del Pil dell’Ue nel 2009). Quest’anno il disavanzo nominale dell’Ue dovrebbe quindi essere superiore al doppio di quello dello scorso anno, attestandosi al 4,25% (quello della zona euro passerà da 1,75% a 4%). Inflazione in rapido calo - Le pressioni inflazionistiche stanno allentandosi rapidamente. La forte impennata dei prezzi dei prodotti di base, che ha spinto l’inflazione al picco dell’estate 2008, ha subito una brusca inversione, trascinata da una crescita che si prospetta sempre più debole per l’economia dell’Unione e quella mondiale, come pure dal deterioramento dei mercati del lavoro. Questi elementi inducono a ritoccare notevolmente verso il basso le prospettive d’inflazione rispetto alle proiezioni d’autunno. Al momento si prevede che l’inflazione dei prezzi al consumo scenda nell’Ue dal 3,7% del 2008 (3,3 per la zona euro) a 1,2% nel 2009 (1,0% per la zona euro), per stabilirsi leggermente al di sotto del 2% nel 2010 nelle due regioni. Una congiuntura di grande incertezza - Una grande incertezza grava peraltro su queste previsioni, in quanto ci troviamo di fronte alla peggiore crisi che l’economia mondiale abbia attraversato dalla seconda guerra mondiale. I rischi inerenti le prospettive di crescita sono controbilanciati: da un lato, l’impatto negativo della crisi finanziaria (anche sul settore immobiliare) e la gravità del circolo vizioso innescatosi tra il settore finanziario e l’economia reale; dall’altro, la possibilità che la crescita sia maggiore del previsto se strumenti quali le misure di bilancio riescono a reinfondere fiducia negli investitori e nei consumatori più rapidamente di quanto ipotizzato. Anche i rischi circa le prospettive d’inflazione paiono equilibrati, considerando l’evoluzione dei prezzi dei prodotti di base e il deterioramento delle prospettive economiche a livello internazionale. Una relazione più dettagliata è reperibile alla pagina: http://ec. Europa. Eu/economy_finance/thematic_articles/articles13288_en. Htm . |
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PARLAMENTO EUROPEO: RAFFORZARE LA LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE E ALLA PIRATERIA |
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Strasburgo, 20 gennaio 2009 - Il Parlamento europeo chiede una politica ambiziosa di lotta alla pirateria, anche migliorando l´accordo sulle proprietà intellettuali e promuovendo più spesso ricorsi in sede Wto. Sollecitando un maggiore coordinamento con i paesi terzi interessati, specie la Cina, chiede che il futuro accordo anticontraffazione non permetta l´accesso delle autorità a computer privati. Nell´ue occorre armonizzare la normativa, sanzioni penali incluse, migliorare la cooperazione doganale e aiutare le Pmi a difendersi. Nel 2007 le dogane comunitarie hanno sequestrato 79 milioni di articoli contraffatti nel corso di oltre 43. 000 operazioni, il 17% in più rispetto all´anno precedente. Più in particolare, l´incremento è stato del 264% per cosmetici e prodotti per l´igiene personale, del 98% per i giocattoli, del 62% per alimenti e computer e del 51% per i farmaci. Queste tipologie di articoli, da sole, rappresentavano il 23% dei prodotti requisiti. Approvando una risoluzione proposta dai Verdi che riprende quasi interamente la relazione di Gianluca Susta (Alde/adle, It), il Parlamento sottolinea anzitutto che l´economia dell´Unione europea si è specializzata in produzioni di elevata qualità, ad alto valore aggiunto, spesso protette da marchi, brevetti o indicazioni geografiche, che, per loro natura, «sono tra i più suscettibili di essere contraffatti». Chiede quindi di definire una linea politica «chiara, strutturata e ambiziosa» che, accanto alle iniziative in materia doganale, coordini e indirizzi le azioni "esterne" dell’Ue in materia di lotta alla contraffazione e alla pirateria. Anche perché, secondo il relatore, il mercato della contraffazione è stimato in 500 miliardi di euro, ossia il 7-10% del commercio mondiale. Garantire il rispetto delle norme internazionali - Il Parlamento chiede alla Commissione di perseverare in sede di Consiglio Trips (l´accordo sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio) affinché le norme minime introdotte negli ordinamenti nazionali «siano accompagnate da effettive misure di attuazione e di repressione delle violazioni». Occorre inoltre valutare l´eventuale necessità di modificare ulteriormente detto accordo, «allo scopo di creare un giusto bilanciamento tra gli interessi dei titolari e quelli dei potenziali utilizzatori dei Dpi» (diritti delle proprietà intellettuali), tenendo in considerazione il diverso livello di sviluppo e distinguendo tra paesi produttori, di transito e di utilizzo di beni contraffatti e piratati. I deputati si dicono poi convinti che il rafforzamento della lotta alla contraffazione passi anche attraverso un ricorso più frequente e mirato all´organo di soluzione delle controversie dell´Omc il quale «può garantire una migliore tutela dell´industria e dei consumatori europei mediante il consolidamento di una giurisprudenza che rafforzi il contenuto e la portata dell´accordo Trips». Ritengono inoltre necessario attuare specifiche iniziative a favore di una più diffusa educazione dei consumatori, sia in Europa che nei Pvs, per evitare i rischi connessi ai prodotti contraffatti potenzialmente pericolosi. Nel rammentare che in varie economie emergenti la produzione di beni contraffatti «ha raggiunto dimensioni allarmanti», il Parlamento sollecita speciali misure per potenziare il coordinamento tra le dogane e gli organi giudiziari e di polizia dei paesi interessati, nonché per favorire l´armonizzazione delle normative con quelle dell´Ue. Chiede inoltre di proseguire i programmi di assistenza tecnica «che hanno contribuito al rafforzamento dei Dpi nei paesi emergenti e in via di sviluppo» e di elaborare un protocollo in materia di contraffazione aggiuntivo alla Convenzione internazionale sulla criminalità organizzata. Al riguardo, nel rilevare che il 60% delle merci contraffatte confiscate dalle autorità doganali dell´Unione europea è prodotto in Cina, il Parlamento invita la Commissione, congiuntamente con le autorità cinesi, «a elaborare con la massima urgenza un piano di azione per la lotta alla contraffazione». Chiede inoltre alla Cina di moltiplicare gli sforzi e a «perseguire con rinnovata energia coloro che violano i Dpi». D´altro canto, nota con rammarico che la protezione dei Dpi in Turchia «non è ancora all´altezza degli standard dell´Unione europea e necessita quindi di essere rivista» e rammenta che la Turchia «sarà un candidato credibile all´adesione soltanto se sarà in grado di recepire l´acquis comunitario e di garantire il rispetto pieno dei Dpi entro i suoi confini». Più in generale, il Parlamento raccomanda che venga instaurato un incisivo meccanismo di monitoraggio in merito alle possibili violazioni dei Dpi tutelati nei diversi accordi, abbinato a strumenti di incentivo commerciale che premino un concreto impegno nella lotta alla contraffazione e alla pirateria. In tale contesto, è del parere che, nei casi di violazione particolarmente grave della proprietà intellettuale, ad esempio quelli che costituiscono una seria minaccia per la sicurezza e la salute pubblica, debba essere presa in debita considerazione la possibilità di una temporanea sospensione delle preferenze tariffarie, come previsto dal regolamento Spg. Verso un accordo anticontraffazione, purché si rispetti la privacy - Il Parlamento invita la Commissione a negoziare con i paesi terzi la creazione di task force operative per la lotta alla contraffazione e le chiede di procedere a tale attività anche attraverso accordi bilaterali, regionali e plurilaterali per l´avvicinamento delle legislazioni, prevedendo anche efficienti sistemi di soluzione delle controversie e sanzioni in caso di mancato rispetto delle obbligazioni. In tale ambito, i deputati reputano indispensabile che l´accordo commerciale anticontraffazione (Acta) in corso di negoziato sia valutato a livello sociale e di libertà civili e, in tale ambito, sottolineano che «l´uso personale senza fini di lucro va distinto dalla commercializzazione in modo fraudolento e intenzionale dei prodotti contraffatti e piratati». Chiedono quindi alla Commissione di garantire che l´Acta «non fornirà alle autorità pubbliche l´autorizzazione di accedere a computer privati». Nei negoziati la Commissione dovrebbe anche tenere in considerazione alcune forti critiche concernenti l´Acta, come la possibilità che esso consenta ai titolari di marchi e di diritti d´autore «di intromettersi nella sfera privata dei presunti contravventori senza un equo processo», criminalizzi ulteriormente le violazioni non commerciali e rafforzi le tecnologie di gestione dei diritti digitali a scapito dei diritti di uso corretto. All´acta partecipano l´Ue, l´Australia, il Canada, il Giappone, la Corea, il Messico, il Marocco, la Nuova Zelanda, Singapore, la Svizzera e gli Usa. I deputati ritengono però necessario compiere sforzi volti a includere le economie emergenti, quali la Cina, l´India e il Brasile e i blocchi commerciali regionali come Mercosur, Caricom e Asean, invitandoli a impegnarsi fin d´ora a garantire il rispetto dei Dpi sul loro territorio. Armonizzare norme e sanzioni penali nell´Ue e migliorare il coordinamento doganale - Il Parlamento chiede un maggiore impegno per la repressione del fenomeno della contraffazione e l´armonizzazione delle legislazioni nazionali, anche perché nota che, all´interno dell´Ue, manca una definizione armonizzata dei termini "contraffazione" e "pirateria" e che quelle degli Stati membri sono diverse tra loro. Invita poi la Commissione a compiere ogni sforzo necessario per concordare sanzioni minime comuni nel diritto penale europeo contro le violazioni gravi dei diritti di proprietà intellettuale, e la sollecita a prendere in considerazione le specificità dell´uso di Internet come vettore nella diffusione di prodotti contraffatti. I deputati raccomandano poi un ulteriore perfezionamento e un migliore coordinamento delle procedure doganali nell´Ue al fine di restringere in modo sostanziale l´accesso al mercato unico dei prodotti contraffatti e piratati. Nel chiedere il rafforzamento del personale doganale, invitano gli Stati membri ad applicare in modo uniforme nell´Unione i regolamenti comunitari in materia di dazi, a istituire un servizio preposto alla lotta contro la contraffazione e all´informazione su questo problema e ad elaborare una strategia comune per la distruzione delle merci contraffatte. Ma sottolineano anche la necessità di una più ampia cooperazione tra i settori pubblico e privato allo scopo di rendere la lotta alla contraffazione «più attiva, dinamica ed efficace». Aiutare le Pmi a difendersi dalla pirateria - Il Parlamento ritiene che una migliore collaborazione con i paesi terzi possa garantire un più efficace scambio di informazioni, un migliore uso delle risorse disponibili e una maggiore incisività delle iniziative di contrasto alla contraffazione. Invita quindi la Commissione a rendere il "Market access team" nelle delegazioni dell´Unione europea un tangibile punto di riferimento per le imprese comunitarie (in particolare le Pmi) che lamentino violazioni della proprietà intellettuale e a creare un helpdesk per le Pmi che fornisca loro assistenza tecnica nelle procedure di gestione delle merci contraffatte. Ricorda poi l´importanza di disporre di un brevetto comunitario che permetta alle imprese innovatrici di proteggere quanto più possibile le proprie invenzioni e di beneficiarne in maggiore misura. Richiama quindi l´attenzione sull´importanza di armonizzare i diritti di proprietà intellettuale e i brevetti nazionali e comunitari di proprietà industriale nella lotta contro la contraffazione e invita gli Stati membri a incoraggiare le aziende a proteggere i loro servizi e prodotti mediante la registrazione di marchi, disegni, brevetti, ecc. Considerando essenziale che le Pmi siano messe nelle condizioni di poter validamente difendere i loro diritti specialmente per quanto riguarda le violazioni dei Dpi nei paesi terzi, i deputati reputano infine necessario, ai fini della tracciabilità, incoraggiare le iniziative dell´industria volte a utilizzare moderne tecnologie che permettano di distinguere più efficacemente i prodotti originali da quelli contraffatti. Pertanto, chiedono alla Commissione di adoperarsi per favorire tutte le iniziative costruttive in quest´ottica. . |
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"OBAMANOMICS: SFIDE ECONOMICHE E SOCIALI DELLA NUOVA PRESIDENZA" |
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Milano, 19 gennaio 2009 - il 26 gennaio prossimo, alle ore 18. 00, l´Ispi promuove una Tavola Rotonda dal titolo: "Obamanomics: sfide economiche e sociali della nuova presidenza" Il dibattito trae spunto dalla pubblicazione del volume di John R. Talbott "Obamanomics. Dalla crisi dell´alta finanza all´economia dal basso" (Università Bocconi Editore). Www. Ispionline. It . |
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CINA: INDIVIDUATI I SETTORI SU CUI INVESTIRE NEL 2009 |
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Pechino, 20 gennaio 2009 - Il prossimo anno la Cina destinerà la maggior parte degli investimenti per lo sviluppo dell’agricoltura, per alloggi a basso costo, infrastrutture, efficienza energetica e welfare. Spiegando l’utilizzo degli investimenti da parte del governo centrale, Zhang Ping, Ministro in carica della Commissione per le riforme e lo sviluppo nazionale, ha dichiarato che il Paese concentrerà gli investimenti nella costruzione di progetti chiave per il controllo idrico, per la protezione dei bacini in pericolo e la costruzione di nuovi impianti per il risparmio idrico nelle maggiori aree di irrigazione. Gli investimenti andranno inoltre a progetti abitativi per famiglie a basso reddito, sia in aree urbane che rurali. Ai governi locali si chiede di fornire fondi e terreni per tali progetti. Il Paese velocizzerà la costruzione di sezioni chiave di superstrade e ferrovie per il trasporto energetico come la linea ferroviaria da Lanzhou, capitale della provincia nord orientale di Gansu, a Chongqing, la più grande metropoli della Cina occidentale e la ferrovia che collega Lanzhou e Urumqi, capitale della Regione autonoma di Xinjiang Uygur. In modo da facilitare l’efficienza dell’energia il Paese fornirà maggiore aiuto finanziario per la gestione delle acque di scarico ed impianti per il trattamento dei rifiuti, per le linee di alimentazione domestiche e per l’uso diffuso di impianti energetici nucleari ed eolici che sorgono sul territorio. Inoltre più investimenti saranno incanalati per migliorare gli attuali edifici scolastici, migliorare la rete sanitaria pubblica, il servizio di gestione famigliare, la costruzione di centri culturali rurale ed altri progetti legati al welfare. . |
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"LA RUSSIA E L´OCCIDENTE. NUOVA GUERRA FREDDA?" |
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Milano, 20 gennaio 2009 - il 27 gennaio prossimo, alle ore 18. 00, l´Ispi promuove una Tavola Rotonda dal titolo: "La Russia e l´Occidente. Nuova guerra fredda?" Il dibattito trae spunto dalla pubblicazione del volume di Edward Lucas "La nuova guerra fredda. Il putinismo e le minacce per l´Occidente" (Università Bocconi Editore). Www. Ispionline. It . |
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FEDERAZIONE RUSSA CRESCITA PIL AL 6% NEL 2008, AL 3% NEL 2009 |
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Mosca, 20 gennaio 2009 - Secondo le dichiarazioni del Ministero dell’economia, la crescita del Pil nel 2008 dovrebbe arrivare al 6%, risultato della prestazione economica positiva riportata nel 1° semestre dell’anno. Allo stesso tempo durante l’incontro governativo, il Ministro delle finanze Alexei Kudrin ha pronosticato una crescita al 3% per il 2009. Il precedente vice Ministro dell’Economia, Andrei Klepach ha annunciato che l’economia russa è entrata in recessione. Klepach ha espresso il timore che la recessione duri per oltre due trimestri, riferendosi alla largamente accettata definizione di recessione come crescita negativa del Pil per almeno due trimestri di seguito. Questa è la prima volta che un governo ufficiale definisce le attuali condizioni economiche come recessione. Klepach ha dichiarato che probabilmente l’incremento del Pil nel 2008 rimarrà al di sotto delle previsioni al 6,8%. Il Premier Vladimir Putin stima un incremento del Pil per la fine di quest’anno al 6% del Pil, che significa una crescita negativa del Pil per il 4° trimestre del 2008. Secondo i dati Rosstat la crescita del Pil ha decelerato al 6,2% a/a nel 3° trimestre del 2008. Il Pil è salito del 7,5% a/a nel in 2° trimestre e dell’8,5% a/a nel 1° del 2008, mentre nel 2007 la crescita del Pil è accelerata all’8,1% a/a, dal 7,4% a/a del 2006. . |
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ABI, IMMIGRATI: 6 SU 10 SCELGONO LA BANCA COL PASSAPAROLA VICINANZA, ACCOGLIENZA, CONDIZIONI ECONOMICHE E FLESSIBILITÀ I FATTORI DETERMINATI NEL RAPPORTO CON LA BANCA. |
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Roma, 20 gennaio 2009 - Scelgono la banca con il passaparola sulla convenienza delle condizioni e sulla qualità del servizio 6 immigrati su 10. È proprio il passaparola il canale principale di accesso ai servizi bancari (58%), un suo peso ha anche il ruolo delle associazioni di connazionali (13%), mentre solo per alcuni (5%) la banca era già conosciuta nel Paese d’origine. I dati confermano il ruolo e l’importanza delle reti informali nel passaggio di informazioni per gli immigrati. E’ una delle anticipazioni della ricerca Abi-cespi “Banche e nuovi italiani: i comportamenti finanziari degli immigrati” di cui si parlerà al quarto Forum sulla responsabilità sociale il 27 e 28 gennaio a Roma. La banca è vista soprattutto come il luogo dove depositare i propri risparmi per il senso di sicurezza che infonde. Per l’84% degli immigrati questa funzione di deposito è preminente, mentre per il 60% è significativa anche quella di accesso al credito. Tra i fattori determinanti nel rapporto con le banche, emergono innanzitutto vicinanza a casa e accoglienza, seguono condizioni economiche, vicinanza al lavoro, flessibilità degli orari e delle condizioni, consulenza. (Fig. 1) Importanti dunque elementi di prossimità e di stabilità, ma l’obiettivo è anche costruire una relazione forte basata su elementi razionali e con un’ottica di medio-lungo periodo. I servizi di pagamento – assegni, carte di debito, addebito delle bollette e accredito dello stipendio - sono i più utilizzati (47%); seguono quelli per la gestione della liquidità, che comprendono il conto corrente e i depositi a risparmio (36%). I finanziamenti (14%) e gli investimenti (1%) Pagina 2 di 2 hanno un peso minore. Quasi l’80% usa il bancomat, il 10% l’home banking. I servizi di addebito - accredito dello stipendio sono utilizzati quasi da un immigrato su due. Mutui e prestiti personali sono utilizzati dal 27% dei correntisti, mentre le carte di credito da circa il 20%. (Fig. 2) I mutui hanno il maggior incremento al crescere dell’anzianità migratoria, tanto che un immigrato su cinque residente in Italia da più di 10 anni ne ha sottoscritto uno. I prestiti personali hanno invece un ruolo per far fronte alle spese più importanti sin dalle prime fasi dell’integrazione per la maggiore flessibilità e accessibilità. Inclusione finanziaria in primo piano quindi al Forum della Corporate Social Responsibility (Csr), che si svolgerà il 27 e il 28 gennaio sul tema La responsabilità dell’impresa e degli stakeholders: “dalla teoria alla pratica”. Focus anche su rendicontazione, certificazione, , ambiente ed energia. Nuova la formula delle co-building session, sessioni interattive parallele di un’ora circa, in cui i partecipanti potranno affrontare e dibattere temi specifici. All’attenzione anche le proposte della Csr per contribuire a ristabilire la fiducia nei mercati dal punto di vista delle imprese e da quello degli stakeholder. Tra i relatori, oltre al Direttore Generale dell’Abi Giuseppe Zadra, José Luis Rhi-sausi, Direttore Cespi; Mario Baccini, Presidente Comitato Nazionale Italiano Permanente del Microcredito; Lorenzo Sacconi, Direttore di Econometica; Luciano Hinna, Direttore Centro per l´innovazione nella Pubblica Amministrazione (Cispa); Franco Vermiglio, Presidente Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale (Gbs). . |
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BPM: SPRINT FINALE DELL’OPA SU ANIMA |
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Milano, 20 gennaio 2009 - Rush finale per l’offerta pubblica di acquisto volontaria lanciata da Banca Popolare di Milano sulle azioni Anima al prezzo di Euro 1,45 per azione. A pochi giorni dalla conclusione dell’operazione, fissata per venerdi 23 gennaio, Bpm è già in possesso del 74% circa delle azioni Anima, comprendendo in questo dato anche il 29,9% delle azioni che l’istituto già deteneva come partecipazione prima del lancio dell’opa totalitaria. La soglia raggiunta supera il quantitativo minimo cui è condizionata l’offerta che, ricordiamo, ha come obiettivo dichiarato dall’offerente il delisting della società. Tra gli investitori che hanno già aderito all’offerta risultano presenti gli altri due azionisti rilevanti della società: Banco di Desio e della Brianza S. P. A. E Koinè S. P. A. , società che raccoglie i managers di Anima. Anche il Cda di Anima, chiamato ad esprimersi sulla congruità dell’offerta, l’ha giudicata adeguata. . |
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AUMENTA IL DEFICIT ITALIANO SUI MERCATI EXTRA-UE (-21,3 MILIARDI DI EURO) E SI DIMEZZA IL RITMO DI CRESCITA DELL’EXPORT (DAL 12,1% AL 6,1%), MA IL MADE IN ITALY CONTINUA A MANTENERE LE SUE POSIZIONI SU ALCUNI MERCATI CHIAVE |
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Roma, 20 gennaio 2009 - Cresce il disavanzo energetico e sfiora i 57 miliardi di euro, ma alcune produzioni tipiche del Made in Italy continuano a presidiare i mercati extra-europei: la meccanica da sola rappresenta un quarto dell’export complessivo, con un surplus pari a 27,6 miliardi di euro. Buone le performance nell’Area Mercosur (+19,2%); l’Italia terzo partner commerciale della Russia, nonostante alcuni segnali di rallentamento. Nel periodo gennaio-novembre 2008 si dimezza il ritmo di crescita delle esportazioni italiane sui mercati extra-Ue, passato dal 12,1% dell’analogo periodo del 2007 al 6,1% del 2008. Anche il deficit della bilancia commerciale segna un peggioramento (da 14 miliardi di euro a 21,3 miliardi di euro), dovuto in gran parte alla dipendenza energetica che caratterizza il nostro Paese (il disavanzo sfiora i 57 miliardi di euro). “I dati diffusi dall’Istat sul commercio estero extra-Ue sembrano confermare una fase di rallentamento già individuata dalle ultime rilevazioni sull’indice degli ordinativi dell’industria nel mese di ottobre, che segnano una flessione del 12,2%, attribuibile in misura maggiore alla flessione sul mercato estero (-13,6%) che a quello sul mercato interno (-11,4%) – afferma Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero – ciononostante si registrano buone performance esportative delle imprese italiane, soprattutto in alcuni settori, che stanno premiando alcune realtà molto dinamiche, come l’Area Mercosur, verso cui le esportazioni sono cresciute del 19,2%, e in parte la Russia, di cui l’Italia rappresenta il terzo partner commerciale, con un valore dell’export di circa 8 miliardi di euro già nei primi nove mesi del 2008, sebbene nell’ultimo periodo si siano registrati tassi di crescita più contenuti”. Mostrano una buona capacità di tenuta le produzioni tipiche del Made in Italy, con la meccanica a guidare la classifica dei principali settori a vocazione esportativa (da sola rappresenta un quarto dell’export complessivo sui mercati extra-europei, con un surplus pari a 27,6 miliardi di euro), seguita dai metalli e prodotti in metallo (con una quota del 10,1%) e dai mezzi di trasporto (9,4%). . |
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LA COLOMBIA STANZIA 38 MILIARDI DI DOLLARI PER RILANCIARE LE INFRASTRUTTURE. CRESCONO LE OPPORTUNITÀ PER LE AZIENDE ITALIANE CHE NEGLI ULTIMI DIECI ANNI HANNO VISTO TRIPLICARE IL VALORE DEGLI INVESTIMENTI FINO AD UNA QUOTA, REGISTRATA NEL 2007, DI 156 MILIONI DI DOLLARI. |
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Roma, 20 gennaio 2009 - Già nel primo trimestre 2007, è aumentato del 100% l’incoming di capitali stranieri in Colombia, grazie ad una strategia governativa che riserva alle imprese straniere pari trattamento e diritti rispetto a quelle locali, ad eccezione di settori strategici, come i servizi pubblici e finanziari, le assicurazioni, le telecomunicazioni e quello minerario. Con la riduzione dell’imposta sul reddito dal 33% al 15%, prevista dalla Legge 1004 del 2007, la Colombia prevede di triplicare, nei prossimi anni, la presenza di parchi industriali in zone franche, che attualmente superano la decina e ospitano 340 imprese straniere. «La Legge offre un vantaggio indubbio per le imprese italiane interessate ad approcciare il mercato colombiano perché consente di sottoscrivere i cosiddetti Contratti di Stabilità Giuridica, che garantiscono agli investitori l’immutabilità delle condizioni contrattuali per un periodo di vent’anni, anche nel caso in cui emergano complicazioni per la realizzazione dell’investimento”, spiega Luciano Paganelli, Presidente della Camera di Commercio Italiana per la Colombia. La presenza di aziende italiane nel mercato colombiano, pur non essendo ancora particolarmente significativa, sta registrando un visibile incremento: sono circa una ventina le grandi imprese che hanno aperto una filiale nel Paese, mentre sono numerose quelle colombiane che hanno assunto la rappresentanza di marchi italiani in diversi settori, dall’arredamento, all’alimentare, passando per le apparecchiature elettroniche e i sistemi di sicurezza. Ma è il settore delle infrastrutture colombiano che, secondo uno studio dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, presenta il maggiore potenziale attrattivo per gli investimenti esteri. Considerato, infatti, il deficit infrastrutturale di cui il Paese soffre e la necessità di un adeguamento dei servizi, soprattutto al fine di garantire una più efficiente movimentazione delle merci sul territorio, il Governo ha stanziato, nel Piano Nazionale di Sviluppo (Dnp) in corso, circa 38 miliardi di dollari per la costruzione di infrastrutture, di cui 20 miliardi finanziati con risorse pubbliche. Sono in fase di assegnazione, e in molti casi sono stati già attivati, importanti appalti per la costruzione o l’ammodernamento del sistema stradale e ferroviario, del sistema fognario e di acquedotti, nonché per la realizzazione di impianti alberghieri, soprattutto in considerazione dell’incremento dei flussi turistici in entrata, pari a circa un milione di unità, nel periodo 2002-2007. Anche il Foro de Liderazgo para la Integración de Sudamerica, tenutosi lo scorso dicembre in Colombia, ha considerato lo sviluppo infrastrutturale settore prioritario in grado di incrementare la competitività dell’area. Nell’ambito dell’iniziativa sono stati presentati venticinque progetti che, nei prossimi anni, verranno realizzati sul territorio latino americano, nove dei quali nella sola Colombia, finanziati con fondi previsti nel Piano di Sviluppo Nazionale. Tra i progetti pianificati nel settore delle infrastrutture stradali, i più importanti, anche in considerazione della loro dotazione finanziaria, sono l’Autopista Ruta do Sol e la Via de las Americas, le quali collegheranno rispettivamente Bogotà con il Porto di Santa Marta, e il confine colombiano-venezuelano con Panama. Il primo progetto, del valore di circa 3,5 miliardi di dollari, prevede l’ammodernamento e la costruzione di nuovi segmenti stradali; il secondo, invece, con uno stanziamento di 6,5 miliardi di dollari, mira a rilanciare il flusso commerciale e turistico tra le zone interne del Paese e quelle della Costa Atlantica. Ancora in fase di definizione è il progetto per la ristrutturazione degli aeroporti di Cúcuta, Bucaramanga, Barrancabermeja, Santa Marta, Riohacha e Valledupar, e del sistema portuale del Paese, che offre buone opportunità di investimento per le imprese italiane che operano nei settori dei beni strumentali, della logistica e delle tecnologie per la costruzione portuaria. L’apertura delle gare d’appalto per la concessione dei lavori è prevista per fine 2008-inizio 2009. “Il Governo colombiano – afferma Paganelli – sta facendo grandi sforzi per incrementare gli investimenti pubblici nello sviluppo infrastrutturale, e soprattutto per attrarre capitali stranieri in un settore che, da un lato, rappresenta un asset strategico per lo sviluppo della Colombia, e dall’altro offre alle imprese italiane, grazie agli incentivi e stanziamenti previsti, la possibilità di ampliare la propria presenza in un paese che cresce al ritmo del 4% annuo”. . |
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LOMBARDIA/MEXICO. DELEGAZIONE DA FORMIGONI PER ACCORDO FIERE |
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Milano, 20 gennaio 2009 - Il rafforzamento dei rapporti di collaborazione economica e culturale e la sigla di un accordo di cooperazione tra Fiera Milano e Fiera di Puebla sono stati i risultati dell´incontro, al 30mo piano del Palazzo della Regione, tra il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, e il governatore di Puebla, Mario Marin. "Sono convinto della positività di questo accordo sulle Fiere - ha sottolineato Formigoni - che sono fattori di sviluppo e di modernità dell´economia". All´incontro erano presenti, anche il delegato del presidente Formigoni per i Rapporti Internazionali, Robi Ronza, il presidente del Puebla´s Businessmen Board, Gabriel Huerta Ortega, e il presidente di Fiera Milano, Claudio Artusi. I rapporti tra Lombardia e Messico hanno conosciuto un forte sviluppo negli anni delle Giunte Formigoni. Lo stesso Formigoni ha guidato una missione istituzionale ed economica lombarda in Messico nel 2004; l´anno successivo ha ricevuto i governatori degli Stati di Queretaro (in febbraio) e di Campeche (maggio). Nel 2007 ha incontrato il presidente del Messico Felipe Calderon prima a Roma, poi a Milano in occasione del Business Forum Italia-mexico, così come in precedenza aveva avuto rapporti con il presidente Vicente Fox. Non mancano gli aspetti culturali. All´inizio di dicembre 2008, il delegato Robi Ronza ha partecipato a Guadalajara alla Fiera Internazionale del Libro dove è stata inaugurata la mostra su "Rinascita messicana-Lorenzo Boturini e il riscatto dell´eredità preispanica", esposizione dedicata appunto al grande archeologo italiano. Attiva, tra Lombardia e Messico, anche la cooperazione decentrata. La Lombardia cofinanzia due progetti, uno per la formazione e lo sviluppo della capacità imprenditoriale delle donne in ambienti rurali, l´altro per la costruzione di un centro di formazione per i ragazzi disagiati di Campeche. . |
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CONCLUSA MISSIONE DI RONZA NEGLI EMIRATI ARABI |
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Milano, 20 gennaio 2009 - Lo sviluppo dei collegamenti aerei fra Malpensa e gli Emirati Arabi Uniti, la promozione ad Abu Dhabi di un convegno di presentazione degli esiti del Forum euro-mediterraneo che si svolgerà a Milano il prossimo luglio e la crescita dei rapporti in campo agro-alimentare, industriale e culturale. Questi, in sintesi, gli obiettivi della missione istituzionale negli Emirati Arabi Uniti, di Robi Ronza, delegato del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, per le Relazioni Internazionali, da poco conclusa. "Le compagnie aeree Emirates e Eihad - ha detto Ronza - sono molto soddisfatte dei loro collegamenti con Malpensa e interessate ad aumentarne la frequenza, realizzando almeno un volo al giorno. Entrambe hanno già una fitta rete di collegamenti con il Medio e l´Estremo Oriente e lo sviluppo dei loro voli su Malpensa andrebbe così a colmare quel vuoto di tratte verso l´Asia dovuto alle scelte fatte da Cai". Ronza, durante la sua visita, ha anche incontrato il ministro federale dell´Economia degli Emirati, Sultan bin Said al Mansouri, con il quale ha ipotizzato di realizzare un´iniziativa congiunta che veda il coinvolgimento di imprenditori e industriali che lavorano in settori che gli arabi ritengono strategici per la loro crescita. "Gli Emirati meritano la nostra massima attenzione - ha spiegato Ronza - sia perché hanno un ingente programma di sviluppo urbanistico già finanziato, sia perché costituiscono una realtà molto stabile e abbastanza aperta, tanto è vero che ad Abu Dhabi risiede il Vicario apostolico d´Arabia, mons. Paul Hinder, unica autorità religiosa cristiana dell´intera penisola arabica". "Da notare anche - ha concluso Ronza - che gli Emirati non sono soltanto un grande produttore di petrolio, ma anche un importante crocevia commerciale e finanziario di tutti i Paesi rivieraschi del Golfo, Iran compreso, e hanno consistenti relazioni pure con l´India". . |
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TRENTINO-VENETO: DA BASSANO VIA LIBERA AL PIANO OPERATIVO 24 MILIONI DI EURO FINANZIERANNO 13 PROGETTI ‘DI CONFINE’: SI PROSEGUE ANCHE NEL 2010 |
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Trento Bassano, 20 gennaio 2009 – Trasporti, fibre ottiche, viabilità, sanità, ambiente: appartengono a queste aree i progetti che sono stati ammessi al finanziamento nell’ambito dell’accordo tra Provincia autonoma di Trento e Regione Veneto dedicato alla valorizzazione dei comuni al confine tra le due aree. Il punto è stato fatto il 22 dicembre 2008 a Bassano del Grappa in un incontro presieduto dai rispettivi presidenti, Lorenzo Dellai per il Trentino e Giancarlo Galan per il Veneto. Nella bella cornice del Museo Civico i due presidenti hanno approvato il programma operativo frutto della commissione che ha impegnato nell’ultimo anno le strutture tecniche delle rispettive amministrazioni. Due le decisioni più importanti: rendere immediatamente fruibili anche gli stanziamenti per il 2009, portando così a 24 i milioni di euro che finanzieranno i 13 progetti ammessi, e proseguire la collaborazione anche nel 2010. “È un segnale molto più che simbolico – ha commentato Dellai nella conferenza stampa che ha fatto seguito la riunione di lavoro - soprattutto in un momento come questo in cui la crisi chiede di intervenire. Sono opere di grande interesse che possono qualificare la vita delle comunità coinvolte e possono essere ulteriore occasione per nuovi momenti di interscambio, posto che oggi abbiamo assunto la decisione di proseguire in questo percorso comune anche nel 2010”. “La parola giusta è proprio ‘concretezza’ – ha aggiunto Galan dopo aver ricordato che nel giro di poco tempo, accanto alla collaborazione che riguarda l’istituto zooprofilattico delle Tre Venezie si aprono i cantieri di questa nuova forma di collaborazione”. Niente propaganda politica, come è stata definita da qualcuno all’inizio, hanno aggiunto Dellai e Galan, ma un’idea che adesso è concreta. “Adesso – ha concluso il presidente della Provincia autonoma di Trento – dobbiamo impegnarci al massimo per accelerare la realizzazione di queste opere le cui ricadute produrranno dei benefici da non sottovalutare di questi tempi”. Nel Programma Triennale sono indicate le linee di indirizzo, le direttive e le priorità da seguire nella realizzazione delle misure di integrazione territoriale, quindi nella realizzazione di progetti, programmi di investimento, iniziative ed opere, individuando tre macro-settori: opere e infrastrutture, servizi pubblici e sviluppo economico. Nella formazione della graduatoria sono stati privilegiati quei progetti che considerano con maggiore attenzione le aree di confine più disagiate per spopolamento, invecchiamento della popolazione e abbandono del territorio agricolo e che presentano una maggiore efficacia “transfrontaliera”, coinvolgendo un numero più ampio di soggetti, con preferenza per quelli destinati alla realizzazione di infrastrutture primarie e di integrazione dei servizi pubblici, con particolare riguardo alle opere in fase di completamento. Questo primo Piano operativo, relativo agli anni 2008 e 2009, dovrà ora essere formalmente approvato dalla Giunta regionale veneta e dalla Giunta della Provincia autonoma di Trento, Alla realizzazione concreta dei progetti si procederà, secondo le specifiche indicazioni del Piano operativo, tramite la stipula di appositi accordi che ciascuna delle due amministrazioni concluderà, per territorio di appartenenza, con i soggetti attuatori dei progetti ammessi al finanziamento. All’attuazione provvederanno le strutture della Regione e della Provincia, competenti per materia, che cureranno l’avvio effettivo dei singoli interventi. Gli interventi saranno monitorati a cadenza semestrale. Scheda: elenco degli interventi ammessi a finanziamento. Anno 2008: Area Belluno-trento: 1) Acquedotto potabile interregionale Trentino-veneto con sistemazione della relativa viabilità dei Comuni di Castello Tesino e Lamon (contributo 3,179 mln. ); 2) Progetto preliminare per la chiusura della dorsale di distribuzione est della rete a fibra ottica della Provincia Autonoma di Trento attraverso il collegamento con i comuni confinanti in provincia di Belluno e Vicenza (3,159 mln. ); 3) Lavori di costruzione e allargamento di alcuni tratti della strada provinciale n. 40 della “Val Senalga” 3° stralcio (1,8 mln. Per il 2008 e prosecuzione nel 2009 con contributo di 1,125 mln. ). Area Verona-trento: 1) Elettrificazione integrata di area omogenea sul Monte Baldo, interessante i Comuni di Ferrara di Monte Baldo e Malcesine (Vr), Avio e Brentonico (Tn) (2,052 mln. ). Area Vicenza-trento: 1) Infrastrutturazione sostenibile dell’area basale di Monte Pasubio (Insopa) (1,810 mln. ). Anno 2009: Area Belluno-trento: 1) Progetto per il potenziamento dei servizi di trasporto pubblico a favore degli studenti della Regione del Veneto e della Provincia Autonoma di Trento (288 mila ca. ); 2) Realizzazione ampliamento Hospice Le Vette di Feltre (Bl) (494 mila); 3) Valorizzazione dell’altopiano di S. Martino tra le province di Trento e Belluno attraverso il potenziamento dell’offerta turistica nelle Valli Gares di S. Lucano e del Primiero (713 mila); 4) Miglioramento del sistema di pronto intervento (379 mila); 5) Realizzazione di un collegamento viario-ciclabile con relative strutture di supporto e ippovia interregionale sui territori dei Comuni di Sovramonte e Lamon (Bl) e Comprensorio di Primiero (Tn) (1,701 mln. ). Area Vicenza-trento: 1) Realizzazione di un parcheggio di scambio in località “La Guardia” di Recoaro Terme (540 mila). 2) Percorso ciclo-pedonale degli altipiani cimbri trentino-veneti (3,610 mln. ); 3) Iniziative per la valorizzazione turistica, ambientale e naturalistica dell’area transfrontaliera della “Piana Marcesina” (3,150 mln. ). . |
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INDUSTRIA 2015 - ECCELLENTE RISULTATO DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE |
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Roma, 20 gennaio 2009 - Nel Bando Mobilità Sostenibile di Industria 2015, promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico, il Consiglio Nazionale delle Ricerche mette a segno un eccellente risultato, sia dal punto di vista qualitativo, sia da quello quantitativo. L’ente partecipa infatti a 9 dei 22 progetti selezionati. In particolare, quattro di questi si sono classificati nelle prime quattro posizioni della graduatoria di merito. Il Bando prevede il finanziamento di 22 progetti ad alto grado di innovatività che saranno realizzati da consorzi pubblico-privati comprendenti complessivamente circa 250 imprese e circa 100 centri di ricerca. Si stima che nei progetti verranno impiegati circa 18. 000 ricercatori dell’industria e della ricerca pubblica e si attiveranno 500 milioni di euro di investimenti. I nove progetti cui partecipa il Consiglio Nazionale delle Ricerche vedono la presenza del Dipartimento Energia e Trasporti (4 progetti), del Dipartimento Tecnologie dell’Informazione e delle Comunicazioni – Ict (3 progetti) e di due Istituti (Istituto di scienze e tecnologie della cognizione-Isti Pisa, al primo posto assoluto della graduatoria, e Istituto di Elettronica e di Ingegneria dell´Informazione e delle Telecomunicazioni-ieiit sede di Bologna, afferenti al Dipartimento Ict). In particolare, riguardo al Dipartimento Energia e Trasporti, si è classificato al secondo posto in graduatoria il progetto Muss – Mobilità urbana ed infraurbana sostenibile e sicura, che punta alla realizzazione di un veicolo a due ruote di nuova generazione ecocompatibile e sicuro e sarà realizzato in collaborazione con la Piaggio Spa, che del progetto è il primo proponente. Il progetto Sistemi navali di nuova generazione, classificatosi al terzo posto, punta alla realizzazione di sistemi navali innovativi, efficienti ed ecologici, per innovare la sistemistica e l’impiantistica di bordo e vede, come primo proponente, la Fincantieri Cantieri Navali Italiani. Al quarto posto si è classificato invece il progetto Meccano, che vede come primo proponente il Centro Ricerche Fiat Scpa. E ha per obiettivo una navetta configurabile, ad uso privato o di tipo car sharing, per la mobilità urbana ecocompatibile. Infine, il progetto Iqmmtm – Quadriciclo stradale multimodale e multifunzione, per il trasporto sostenibile di Merci nei centri Storici - punta allo studio, progettazione e sviluppo di un innovativo quadriciclo stradale multimodale e multipurpose, ecologico, ergonomico, sicuro ed interconnesso, per il trasporto sostenibile di merci nei centri storici (primo proponente A. R. I. S. Spa). Per quanto riguarda il Dipartimento Ict, si è classificato al primo posto il progetto Easy Rider, dell’Isti- Pisa, che ha per oggetto il Sistema per l’Integrazione di infrastrutture stradali, veicoli e servizi per il miglioramento dell’infomobilità e della sicurezza stradale a supporto della mobilità sostenibile, primo proponente Magneti Marelli Sistemi elettronici Spa; al 12° posto il progetto Sis-tema, che ha per oggetto la realizzazione di un sistema per la gestione integrata, sicura e intermodale dell’intera filiera (attori, mezzi e attività), dell’ultimo miglio marittimo, del porto e del primo miglio terrestre, nel quale il Dipartimento Ict figura come “organismo di ricerca contrattuale”; al 13° posto il progetto Slimport, avente per oggetto un sistema per la gestione integrata di logistica e sicurezza per Intermodalità Portuale (primo proponente Elsag Datamat Spa); il progetto Pegasus, proposto dall’Ieiit di Bologna, si è classificato invece al sedicesimo posto e punta alla gestione della mobilità attraverso sistemi infotelematici per l’ambito urbano, per la sicurezza di passeggerei, veicoli e merci (primo proponente Octo Telematics Srl). Infine, al ventiduesimo posto si è qualificato Impulso, un progetto per la gestione ed il controllo del trasporto e della logistica delle merci (primo proponente Vitrociset Spa). Il risultato raggiunto, sottolinea il presidente del Cnr, Luciano Maiani, conferma “la capacità dell’Ente di affermarsi quale motore strategico dell’innovazione delle imprese e dello sviluppo economico e sociale del Paese, secondo quelli che sono i suoi compiti istituzionali e la sua vocazione profonda. Soprattutto in periodi di crisi, il Cnr deve esercitare la sua responsabilità sociale e contribuire con determinazione alla ripresa, attraverso il lavoro dei propri ricercatori e dipendenti”. I due Direttori di Dipartimento, Francesco Beltrame e Claudio Bertoli, confermano l’importanza “della generazione di valore attraverso le conoscenze acquisite dalla ricerca, espressa nelle parole chiave di networking della parte pubblica, rapporto pubblico-privato e internazionalizzazione”, nonché il ruolo “fondamentale e proattivo dei Dipartimenti e la qualità degli Istituti del Consiglio Nazionale delle Ricerche”. I risultati del Bando sono stati pubblicati dal Ministero dello Sviluppo Economico sul sito: http://www. Sviluppoeconomico. Gov. It/pdf_upload/comunicati/php6n4b5w. Pdf. . |
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APPALTI PUBBLICI NEL LAZIO, ASTORRE: "OK DA GIUNTA A PROPOSTA DI LEGGE CONTRATTI PER LAVORI, SERVIZI E FORNITURE" |
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Milano, 20 gennaio 2009 - La Giunta ha approvato ieri, su mia proposta, una delibera con cui è stato dato il via libera all’ultima fase prevista per l’approvazione della nuova Legge Regionale in materia di contratti pubblici per lavori, servizi e forniture. Un obiettivo di primo piano, per l’Amministrazione, un obiettivo che saluto con particolare soddisfazione perché figlio di un iter complesso, articolato in fasi distinte, dall’istituzione di una Commissione di studio Interassessorile, volta alla definizione delle linee guida per l’applicazione delle direttive comunitarie 2004/17/Ce e 2004/18/Ce, sino alla maturazione della reale proposta di legge. Dall’articolato si evince tutta l’essenza di questo nuovo strumento normativo e, per sommi capi, voglio sottolinearne alcuni punti: l’individuazione dell’ambito di intervento in rapporto con le fonti normative comunitarie e nazionali; la regolazione di attività ed organizzazione regionali per la gestione, efficace e trasparente, delle diverse fasi del ciclo dei contratti pubblici di propria competenza; la definizione di disposizioni atte a favorire, incentivare, promuovere, politiche attive e prassi virtuose sulle materie oggetto di intervento; l’attribuzione di criteri ineludibili di trasparenza del ciclo dei contratti pubblici, anche al fine di un efficace contrasto della penetrazione malavitosa e di qualsiasi forma di corruzione; la valorizzazione del sistema qualità anche per le stazioni appaltanti, gli Enti ed i soggetti aggiudicatori, nonché per gli operatori economici operanti sul territorio regionale; l’attivazione di criteri di responsabilità sociale, di contrasto del lavoro nero e dell’evasione contributiva, a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nella fase di esecuzione dei contratti pubblici; la previsione di un uso oculato delle risorse non rinnovabili, del riciclaggio delle materie prime-seconde, per la sostenibilità ambientale; la partecipazione civica, nelle diverse fasi del ciclo dei contratti pubblici. Con l’approvazione di ieri, la parola passa adesso al Consiglio regionale. In quella sede, sentite le organizzazioni sindacali, il mondo delle imprese, gli esponenti delle associazioni di settore, i rappresentanti degli enti locali, il testo licenziato dalla Giunta verrà arricchito e, ne sono convinto, ulteriormente migliorato, sino ad essere frutto di un impegno corale. . . |
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A BREVE IL NUOVO PIANO PROVINCIALE DEL LAVORO DI MATERA |
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Matera, 20 gennaio 2009 - Entro marzo verrà portato in Consiglio provinciale il Piano provinciale del lavoro che definirà il quadro delle potenzialità occupazionali del Materano dei prossimi tre anni. “Il Piano provinciale del Lavoro – ha dichiarato l’assessore alle Politiche attive del Lavoro e alla Formazione Pasquina Bona – che andremo a completare nei prossimi mesi, con il supporto di Italia Lavoro (Agenzia del Ministero del Lavoro), dovrà definire le priorità di intervento e gli indirizzi di programmazione. Obiettivi strategici per un territorio che, oltre a patire le storiche problematiche dell’isolamento, sta affrontando un momento di grave crisi occupazionale. ” “La struttura della Provincia settore Lavoro – ha proseguito l’assessore Bona – in collaborazione con Italia Lavoro, dopo avere fatto una ricognizione del fabbisogno delle imprese, procederà alla mappatura di tutte le reali esigenze del mercato del lavoro. Un’azione che consentirà, da un lato, di definire meglio la Formazione e raggiungere così una migliore integrazione tra Politiche del Lavoro e Politiche della Formazione; e, dall’altro, permetterà ai Centri per l’Impiego, con cui collaboreremo durante le varie fasi di progetto, di introdurre nella propria offerta tutte le occasioni più concrete e differenziate per tipologia di professionalità. ” Un piano che attraverso una ricerca e una indagine accurata interrogherà tutti i settori dell’economia locale, provando a dare risposte concrete in termini di lavoro all’intera comunità. L’assessore Bona, in linea con questo obiettivo, ha già convocato due riunioni del Sottocomitato provinciale per l’Agricoltura a Marconia. Incontri che hanno permesso di tracciare il percorso per far emergere le difficoltà reali del mercato agricolo anche rispetto al problema del lavoro sommerso. . |
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RALLENTA ANCORA LA CORSA DEI PREZZI IN PIEMONTE: +2,09% A DICEMBRE 2008 IL RITMO DI CRESCITA È INFERIORE AL MESE PRECEDENTE E IL TASSO TENDENZIALE D’INFLAZIONE ANNUO È DEL 3,42% |
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Torino, 20 gennaio 2009 - Nel mese di dicembre rallenta ancora il ritmo di crescita dei prezzi in Piemonte. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) registra una variazione tendenziale (rispetto a dicembre 2007) che raggiunge il +2,09%, dato in diminuzione rispetto a quello registrato nel mese di novembre 2008 (+2,58%). Appare negativa la variazione congiunturale (rispetto a novembre 2008): -0,16%. Dando uno sguardo ai valori nazionali, l’indice generale dei prezzi al netto dei tabacchi ha registrato, nello stesso periodo, una variazione congiunturale pari al -0,15% e una variazione tendenziale del +2,17%. Nel corso del 2008, il tasso d’inflazione medio è stato pari al 3,42%. "Analogamente a quanto succede a livello nazionale, anche il Piemonte ha registrato un netto raffreddamento della propria dinamica inflazionistica. Il tasso d’inflazione di dicembre, infatti, è circa la metà di quello di luglio 2008. Fra i principali motori del rallentamento della corsa dei prezzi, emergono le spese legate all´abitazione e al settore alimentare. Speriamo che questa ritrovata calmierazione dei prezzi restituisca alle famiglie piemontesi un po´ del loro potere d´acquisto, regalando così una boccata d´ossigeno alla dinamica dei consumi. L´ottimismo è infatti l´ingrediente fondamentale di cui ha bisogno l´economia piemontese per superare l´attuale momento d´empasse che le imprese e i consumatori stanno vivendo" dichiara Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere Piemonte. L’analisi per capitoli di spesa, rispetto a dicembre 2007, mostra un generale aumento dei prezzi ad eccezione della voce comunicazioni, che segna una variazione tendenziale negativa (-3,53%), del capitolo istruzione (-0,21%) e del comparto ricreazione, cultura e spettacoli (-0,26%). Appaiono comunque in aumento i tassi tendenziali dei principali capitoli di spesa, quali l’abitazione, l’acqua, l’energia elettrica e i combustibili (+5,07%), i trasporti (+0,23%), gli alimentari e bevande analcoliche (+3,92%) e le bevande alcoliche e i tabacchi (+5,69%). Il dato congiunturale, ossia rispetto al mese precedente, segnala un aumento per il capitolo di spesa abitazione e combustibili (+0,76%) e per quello dei trasporti (+1,20%), mentre per le restanti voci la variazione è negativa. La flessione più consistente dell’indice si rileva, in particolare, per le attività di ricreazione, spettacoli e cultura (-0,34%) e per il comparto delle comunicazioni (-0,29%); più lieve la diminuzione per i servizi recettivi e ristorazione (-0,15%). Risulta nulla, infine, la variazione congiunturale per gli alimentari e le bevande analcoliche, l’istruzione e l’abbigliamento-calzature. Nel mese di dicembre tutti i capoluoghi di provincia registrano variazioni tendenziali (rispetto allo stesso mese del 2007) inferiori al 3%. Il capoluogo più dinamico è Torino (+2,35%), seguito da Asti che, con un +2,09%, si allinea alla media regionale. Rispetto a novembre 2008, è negativa o nulla la variazione dell’indice dei prezzi per tutti i capoluoghi di provincia. Le flessioni più consistenti si registrano a Biella (-0,25%) e Alessandria (-0,23%). Nel dettaglio settoriale e provinciale, emerge come i capitoli di spesa che hanno trainato maggiormente l’inflazione nel mese di dicembre siano stati l’abitazione e le relative spese di acqua, energia e combustibile, le bevande alcoliche e tabacchi, e gli alimentari. In calo, in tutti i capoluoghi di provincia, l’indice dei prezzi delle comunicazioni rispetto a dicembre 2007. Le variazioni del comparto delle bevande alcoliche e tabacchi, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, oscillano tra il +4,79% di Alessandria e il +6,37% di Verbania; le spese dell’abitazione sono comprese tra il +4,29% registrato a Verbania e il +7,45% di Torino; le variazioni tendenziali degli alimentari si attestano, infine, tra il +2,96% di Biella e il +4,40% di Alessandria. . |
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ANCONA - IMPRESE LOCALI: QUALI OPPORTUNITÀ NEL MERCATO CINESE? |
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Ancona, 20 gennaio 2009 - Il Desk di Ancona Promuove presente in Cina fa un bilancio delle politiche di delocalizzazione per valutarne i risultati e per individuare, nell’attuale scenario economico-finanziario, quali siano le opportunità per le imprese locali. Se da un lato la Cina non risulta più tanto vantaggiosa in termini di risparmio sui costi di produzione, dall’altro, invece, la crescita dei redditi della classe media cinese rende il mercato più interessante per la vendita di prodotti finiti. Si aprono quindi nuove opportunità per le Pmi anconetane che, però, devono individuare il migliore canale di ingresso in un mercato che rimane comunque complesso sia per le dimensioni che per le differenze culturali. Per questo motivo Ancona Promuove ha organizzato nell’ultimo mese una ricca agenda di incontri personalizzati tra le imprese locali interessate al mercato cinese e il referente del Desk Cina, l’ufficio operativo aperto lo scorso anno nella città di Xiamen, nel sud della Cina di fronte all’isola di Taiwan. Durante gli incontri, a cui hanno partecipato 43 imprese (piccole, medie e grandi), sono state presentate le variegate opportunità offerte dalla Cina e ad ogni azienda sono state fornite alcune modalità di accesso idonee alla propria dimensione, alla propria produzione ed alla propria struttura organizzativa. A tutte le aziende, inoltre, è stato consigliato di arrivare preparati all’appuntamento con la Cina che, in termini pratici, significa progettare per tempo e con cura a tavolino le azioni da compiere e significa anche tradurre in cinese la propria presentazione sia informatica che cartacea. In pratica, questo è un ottimo momento per tentare la strada cinese e le possibilità di risollevare le sorti di un’economia in difficoltà come quella marchigiana sono reali e concrete. Ma prepararsi accuratamente deve essere considerato un obbligo prima di intraprendere qualsiasi passo. A sostegno delle Pmi che vogliono entrare nel mercato cinese, Ancona Promuove realizzerà, grazie al supporto del Desk Cina, una serie di progetti articolati: tra questi la prima attività in cantiere è l’incoming di alcuni importatori del settore agroalimentare, in particolare del vino, che incontreranno le imprese del territorio secondo un’agenda prefissata di appuntamenti. I settori maggiormente interessati alle varie iniziative sono: meccanica, agroalimentare, moda, nautica, strumenti musicali, edilizia-arredamento, turismo, energie rinnovabili. . |
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URBANISTICA: ILLUSTRATA A UDINE L´´AVVIO DELLA RIFORMA |
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Udine, 20 gennaio 2009 - Si è svolto ieri ad Udine il secondo incontro d´illustrazione dei contenuti della legge regionale n. 12/08, che rappresenta il primo atto sostanziale previsto da un progetto riformista più ampio in materia edificatoria e pianificatoria. "Questa legge-ponte permette di raccogliere una serie di richieste e necessità, espresse da parte del mondo delle professioni e degli Enti locali", ha precisato l´assessore regionale alla Pianificazione territoriale, Federica Seganti, che è intervenuta all´incontro con gli amministratori locali ed i rappresentanti delle professioni. La legge regionale n. 12 del 08, concernente le integrazioni e le modifiche alla legge regionale 5/07, consiste nella messa a punto di un regime transitorio, atto a consentire il perseguimento di una normale attività pianificatoria urbanistica degli Enti locali, per il tempo necessario, quantificato in due anni, ad avviare ed attuare l´annunciata riforma urbanistica. "Mentre la precedente Amministrazione regionale - ha spiegato l´assessore Seganti - aveva un tipo d´impostazione molto accentrata, quindi, autolimitante, il nostro obiettivo è perseguire lo snellimento burocratico, la flessibilità, la semplificazione e l´eliminazione dei possibili veti incrociati per l´ottenimento di una pianificazione strategica, di sviluppo e non cristallizzata all´oggi". L´assessore regionale Seganti, menzionando la data (31 ottobre 2010) entro la quale dovrebbe essere adottato il nuovo strumento urbanistico di pianificazione, ha poi spiegato come intende procedere nello specifico la Giunta regionale: "abbiamo deciso di dividere la materia in due proposte di disegno di legge. La prima riguarda il Codice regionale dell´Edilizia, che sarà un testo unico il più possibile esaustivo e rispondente alle necessità in materia edificatoria. Nel febbraio sarà diramata una bozza di tale testo, seguiranno i confronti con gli operatori, entro la metà del 2009 dovrebbe poi essere discusso in sede di Consiglio regionale. Per quanto riguarda la pianificazione, invece, stiamo lavorando per la predisposizione di un nuovo piano strategico regionale. Entro la fine del 2009 intendiamo proporre tutto il quadro di riferimento. Il 2010 sarà l´anno delle consultazioni e dell´approvazione in Giunta e Consiglio regionale". Il Governo regionale intende predisporre un tale piano strategico che dia l´opportunità a tutti quanti, agli Enti locali ed ai privati, "di essere parte attiva" nella pianificazione con l´individuazione degli specifici progetti: i Comuni, quindi, saranno lasciati liberi di apportare ad esso alcune modifiche; non ci saranno, inoltre, i vincoli temporali d´adeguamento a tale norma da parte di ogni singolo Comune. La legge sarà nuovamente illustrata nelle prossime settimane a Pordenone (2 febbraio), nel Palazzo della Provincia (largo San Giorgio 12 - ore 10) ed a Gorizia (9 febbraio), nel Palazzo de Bassa (Passaggio Edling n. 1-2, angolo via De Gasperi - ore 10). . |
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L´UNIONE DELL´ARCIPELAGO SI POTRÀ FARE CON SEI COMUNI LE AMMINISTRAZIONI COMUNALI AVRANNO TEMPO FINO A MARZO PER DECIDERE |
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Firenze, 20 gennaio 2009 - Le amministrazioni comunali dell´Elba, di Capraia e del Giglio avranno ancora tre mesi di tempo per dar vita all´Unione dei Comuni che sostituirà la disciolta comunità montana. E per farla basterà la maggioranza delle amministrazioni comunali o degli abitanti e non più, come era stato deciso a giugno, l´unanimità dei dieci i comuni che costituivano la precedente comunità. E´ l´opportunità concessa dalla proposta di modifica alla legge regionale di riforma delle comunità montane avanzata dalla giunta ed approvata dal Consiglio regionale nella seduta del 30 dicembre, ultima dell´anno. Senza la norma, il primo gennaio tutte le funzioni e i dipendenti della Comunità montana sarebbero passati alla Provincia di Livorno. «Una centralizzazione che nessuno all´Elba vuole» ha ricordato in aula l´assessore alle riforme istituzionali Ag ostino Fragai. A giugno la Regione aveva cancellato sei comunità montane su venti, tra queste anche la Comunità dell´Elba. Al suo posto i Comuni avevano la possibilità, prima della fine dell´anno, di dare vita ad un´unione dei comuni, che consentirà di continuare a gestire insieme i servizi ottimizzando le risorse. L´opposizione invece aveva chiesto l´istituzione di una comunità insulare dell´arcipelago e un referendum. «L´isola ha bisogno per il suo sviluppo di un governo unitario all´altezza delle attuali sfide globali – sottolinea l´assessore Fragai - Quella possibilità è oggi offerta dall´Unione dei Comuni e la Regione è disposta a sostenere anche finanziariamente, almeno per un anno, la sperimentazione di questa nuova esperienza». «Siamo comunque disponibili ad una verifica futura, d´intesa con le istituzioni locali, - aggiunge - nel momento in cui il governo nazionale si pronuncerà sulle sorti future delle comunità insulari e sul riconoscimento della comunità dell´arcipelago toscano». «Non comprendo – conclude - l´atteggiamento del centro destra che si è opposto al provvedimento, poiché si tratta di un´occasione per dare una svolta positiva in direzione di un governo più unitario dell´isola d´Elba. Un cambio di marcia atteso da cittadini e imprese che si misurano ogni giorno con i limiti di un sistema istituzionale troppo frammentato». . |
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NEW YORK - COME PARTECIPARE ALLE GARE D´APPALTO DELL´ONU |
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New York, 20 gennaio 2009 - Il 20 e 21 aprile 2009 avrà luogo a New York la sesta edizione dello “Eu Un-procurement Seminar”, organizzato dallo “European Procurement Forum”, organizzazione senza fini di lucro della quale fanno parte gli addetti al Procurement delle Rappresentanze presso le Nu/consolati Generali a New York dei Paesi membri dell’Unione Europea e il cui obiettivo è promuovere la partecipazione delle imprese dell’Ue alle gare d´appalto dell´Onu. Durante le due giornate del seminari funzionari del sistema Nazioni Unite (Un/procurement Division, Undp, Unops, Fao, Wfp, Unhcr, Unicef, Unrwa) illustreranno le procedure di partecipazione alle gare e formuleranno suggerimenti utili per ottenere risultati positivi. Si svolgeranno inoltre “workshops” tematici che forniranno informazioni dettagliate su settori specifici (Consultancy, Ict, Water and Sanitation, Logistic and Transport, Humanitarian Crises and Emergencies, Procurement for Peacekeeping). Per le imprese registrate entro il 23 febbraio sarà inoltre possibile ottenere incontri individuali con gli stessi funzionari dell’Onu. Il costo della partecipazione è di 875 dollari. Per le iscrizioni effettuate entro il 30 gennaio il costo è di 700 dollari. Le società interessate potranno iscriversi ed accedere a tutte le informazioni attraverso il sito www. Eupf. Org, dove troveranno anche i contatti con l´Ufficio Commerciale della Rappresentanza Permanente d´Italia presso le Nazioni Unite a New York. . |
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VDA, OBIETTIVO LAVORO NEWS: FSE I PROGETTI PER L’INCLUSIONE SOCIALE DEI DETENUTI, DISABILI E SVANTAGGIATI |
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Aosta, 20 gennaio 2009 - Obiettivo lavoro news, la rivista sul lavoro e formazione co-finanziata dal Fondo Sociale Europeo presenta un progetto finalizzato a facilitare la crescita delle imprese. La misura, prevista dal Piano di Politica del lavoro e gestita dall’Agenzia regionale del lavoro, finanzia iniziative volte allo sviluppo delle ditte individuali e delle microimprese nei settori dell’artigianato, turismo, commercio e servizi; offre agli imprenditori che vogliono far crescere l’azienda non solo dal punto di vista dimensionale, servizi reali, assistenza tecnica e tutoraggio. Nel Focus il modello di trasferimento tecnologico che verrà messo a punto dal Politecnico di Torino per dare concretezza alla convenzione del maggio 2008 con l’Amministrazione regionale, volta a fornire al territorio regionale un insieme di servizi formativi e ricerca scientifica all’interno del Polo tecnologico di Verrès. Nelle rubriche ampio spazio è dato questa settimana all’Europa: al tema individuato per l’anno 2009 Innovazione e creatività e alle risorse finanziare disponibili per le imprese agricole, volte a compensare i costi dovuti agli svantaggi naturali del territorio e a riconoscere i maggiori costi e le minori produzioni conseguenti all’introduzione di sistemi di coltivazione ecocompatibili. La scadenza della presentazione delle domande è prevista per il 20 febbraio. Le nuove offerte di lavoro pubbliche e private provenienti dai tre centri per l’impiego e l’offerta formativa approvata sono come sempre presenti nel sito dell’Amministrazione regionale www. Regione. Vda. It alla voce lavoro, dove è possibile iscriversi alla news letter . . |
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