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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 09 Febbraio 2009 |
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“SMART INCLUSION” TELECOM ITALIA – POLICLINICO SANT’ORSOLA MALPIGHI DI BOLOGNA: AL VIA IL PRIMO PROGETTO ITALIANO DI TELEDIDATTICA, INTRATTENIMENTO E GESTIONE DEI DATI CLINICI PER I BAMBINI OSPEDALIZZATI |
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Bologna, 9 Febbraio 2009 - Telecom Italia, Policlinico Sant’orsola-malpighi e Scuola Media Irnerio di Bologna, con la supervisione scientifica e progettuale del C. N. R. Isof Bologna, avviano il progetto “Smart Inclusion” per i bambini ospedalizzati nei reparti di Oncoematologia Pedriatica e Cardiologia e Cardiochirurgia Pediatrica dell’ospedale bolognese. Si tratta della prima iniziativa in Italia che integra su un’unica piattaforma tecnologica, interamente sviluppata da Telecom Italia, servizi di teledidattica, intrattenimento e gestione dei dati clinici, consentendo ai bambini lungodegenti, anche provenienti da altre regioni, di partecipare alla vita sociale collegandosi con il mondo esterno in maniera semplice ed immediata e al contempo ai medici di disporre di strumenti evoluti a supporto dei processi di cura del paziente. Grazie ad un innovativo terminale touchscreen “Smart Care”, dotato di telecamera e posto al bordo del letto, i bambini dell’ospedale bolognese possono partecipare alle lezioni scolastiche, comunicare con i propri cari e accedere a vari programmi di intrattenimento. Con una semplice pressione del dito i bambini possono accedere alle due aree tematiche a loro dedicate: nell’area Scuola possono collegarsi “da remoto” con la classe e visualizzare l’insegnante e gli alunni partecipando attivamente e in diretta alle lezioni. L’interazione è resa possibile grazie all’installazione in aula di sistemi informatici evoluti tra cui una lavagna elettronica interattiva che facilita la comprensione delle lezioni all’intera classe ma in particolare al paziente connesso da remoto e strumenti di e-learning che consentono al bambino di seguire le registrazioni delle lezioni perse, effettuare esercizi e fruire di corsi individuali di autoapprendimento. Nell’area Intrattenimento è invece possibile accedere a canali televisivi tematici e scegliere, in modalità on demand, i contenuti audio-video preferiti tra cartoni animati, film, documentari, sport ed effettuare videochiamate con i propri familiari a casa, i quali si potranno connettere attraverso un Pc dotato di webcam. La stessa postazione, oltre che in ospedale, potrà essere utilizzata dal bambino nel periodo di post degenza per continuare a seguire direttamente da casa le lezioni . Nell’area Ospedale, sempre utilizzando lo stesso terminale, il personale sanitario potrà, previa autorizzazione, accedere a tutta la documentazione clinica dei pazienti e aggiornarla nei contenuti. Inoltre, il terminale permette di sorvegliare lo stato del bambino attraverso un sistema evoluto di interazione video con il terminale del caposala. Il progetto Smart Inclusion si avvale di tecnologie trasmissive di nuova generazione e a zero impatto elettromagnetico per la cui installazione non sono necessari interventi edili e di cablaggio. Il progetto, che si affianca ai programmi didattici tradizionali già attivi presso i reparti di Pediatria del Policlinico Sant’orsola-malpighi, favorisce l’integrazione sociale e culturale tra i pazienti lungodegenti, la scuola e la famiglia. Telecom Italia con questa iniziativa conferma il proprio impegno nello sviluppo e nella diffusione a livello nazionale di servizi innovativi di Information & Communication Technology nel campo sanitario e didattico a beneficio della collettività. . |
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SIMPOSIO SU "POLARITÀ CELLULARE E TRAFFICO DI MEMBRANA", |
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Sant Feliu de Guixols, 9 febbraio 2009 - Dal 23 al 28 maggio la Fondazione europea della scienza (Fes) e l´Organizzazione europea per la biologia molecolare (Embo) terranno un simposio su "Polarità cellulare e traffico di membrana" a Sant Feliu de Guixols, in Spagna. La polarità cellulare e la selezione vescicolare sono processi fondamentali che influiscono sulla funzione delle cellule staminali, sul cancro, sulle infezioni batteriche e virali, sui difetti evolutivi e sulle malattie neurologiche. Una lunga serie di argomenti collegano anche la polarità al trasporto di membrana. In questi settori vengono applicati la modellizzazione informatica, gli schermi ad alto rendimento e tecnologie di imaging rivoluzionarie in organismi modello multiplo, che avranno un impatto notevole nel futuro. Dato che si tratta di un area interdisciplinare emergente, gli organizzatori intendono attirare all´evento persone giovani e offrire loro l´opporunità di presentare il proprio lavoro e incontrare i leader del mondo della scienza. Per ulteriori informazioni, fare clic: http://www. Esf. Org/activities/esf-conferences/details/2009/confdetail288. Html?conf=288&year=2009 . |
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GLI SCIENZIATI RITENGONO CHE CONTROLLARE I VASI SANGUIGNI POSSA COMBATTERE L´OBESITÀ |
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Bruxelles, 9 febbraio 2009 - Ogni anno gli europei spendono milioni di euro per combattere l´obesità. In cima alla lista delle cose scelte dai consumatori per aiutarli a perdere peso ci sono vari pordotti alimentari, attrezzature per l´esercizio fisico e pillole dietetiche. Un team di scienziati del Karolinska Institute ha tuttavia riportato che il controllo dello sviluppo dei vasi sanguigni nel tessuto adiposo potrebbe essere la chiave per trovare un nuovo metodo per curare l´obesità. I risultati da loro ottenuti sono stati recentemente pubblicati nella rivista Cell Metabolism. Gli scienziati del Karolinska Institute spiegano che l´ossigeno e i nutrienti ossei influenzano la crescita delle cellule e il loro metabolismo. Un modo per regolare la quantità di adipe corporeo è, secondo gli scienziati, di influenzare lo sviluppo dei vasi sanguigni nel tessuto adiposo. Fare ciò, aumenterebbe le probabilità di riuscire a combattere l´obesità. In questo ultimo studio, i ricercatori hanno esposto dei topi a basse temperature; ne è risultato che sono riusciti a sviluppare più vasi sanguigni nel tessuto adiposo (ovvero nel grasso) dei topi, che così riuscivano a bruciare il grasso più rapidamente. Il team di ricerca afferma che quando si sviluppano i vasi sanguigni nel tessuto adiposo dei topi che sono stati esposti a temperature basse, il tessuto si trasforma da grasso "bianco" in grasso "bruno", che possiede una maggiore attività metabolica e si consuma più rapidamente. Nel passato i ricercatori sostenevano che i mitocondri del tessuto adiposo bruno (responsabili del suo colore scuro) sparivano, e che il tessuto acquistava un aspetto e una funzione simili al grasso bianco. Studi recenti hanno però dimostrato che il grasso bruno non è affatto simile al grasso bianco, ma presenta caratteristiche piuttosto simili al tessuto muscolare. Gli scienzati del Karolinska Institute spiegano che il calore viene rilasciato durante la scissione del grasso bruno. Questo si verifica soprattutto negli animali che vanno in letargo. Nell´uomo, il grasso bruno rappresenta circa il 5% della massa corporea dei neonati. Il grasso bruno è situato sulla schiena del neonato, lungo la parte superiore del dorso e verso le scapole. A causa dei loro corpicini così piccoli, i neonati dipendono dal grasso bruno per la regolazione della temperatura corporea. Ma gli scienziati credono che controllando lo sviluppo dei vasi sanguigni si potrebbe indurre la trasformazione di grasso bianco in grasso bruno anche nella popolazione adulta. "È la prima volta che viene dimostrato che la crescita dei vasi sanguigni influisce sull´attività metabolica del tessuto adiposo, piuttosto che il contrario," spiega il prof. Yihai Cao, a capo del progetto. "Se riuscissimo a scoprire come regolare lo sviluppo dei vasi sanguigni nell´uomo, si aprirebbero nuove vie per il trattamento dell´obesità e delle malattie metaboliche come il daibete. " Per ulteriori informazioni, visitare: Karolinska Institute: http://ki. Se/ Cell Metabolism: http://www. Cell. Com/cell-metabolism . |
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MARRAZZO: AVANTI SU STRADA TRASPARENZA |
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Roma, 9 febbraio 2009 - "Quello che sto facendo va nel segno giusto. Rinnovo la massima fiducia nell´operato della magistratura e dei Nas ma ribadisco che la strada che abbiamo intrapreso è quella della trasparenza". Con queste parole il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, ha aperto la conferenza stampa svolta subito dopo l´incontro a porte chiuse avuto con i direttori generali delle Asl e delle Aziende Ospedaliere. Una riunione voluta dallo stesso Marrazzo a seguito delle vicende che hanno interessato il settore della sanità del Lazio. "Abbiamo aperto le finestre, le porte, i cassetti, e continueremo a fare così - ha proseguito il presidente Marrazzo – Nessuno mi potrà tirare la giacchetta e da quando sono diventato commissario sono aumentati i provvedimenti per chiedere agli operatori sanitari regolarità e diminuzione della spesa. Nessuno potrà mai premere o fare pressioni perché termini la difficile attività di controllo”. Per Marrazzo "in questi anni con la squadra dei direttori generali delle Asl abbiamo approvato i bilanci, tirato fuori tutte le fatture doppie e nascoste, abbiamo fatto emergere il debito, smascherato le truffe, abbiamo messo fuori dalla porta alcuni soggetti che sono stati inquisiti e condannati´´. Sono 193 gli esposti presentati alla magistratura: 50 relativi al 2005, 73 relativi al 2006 e 70 relativi all’anno 2007. Gli esposti riguardano irregolarità e anomalie gravi nelle erogazioni di prestazioni improprie e relativa contabilizzazione. Con i provvedimenti adottati da Marrazzo da quando è stato nominato commissario ad acta per la sanità del Lazio, sono stati tagliati 1140 posti letto per acuti al settore privato e avviata la riconversione di 21 cliniche. E’ atteso per i prossimi giorni il decreto per la riorganizzazione del settore delle rete di riabilitazione, e che prevede riduzione di budget rispetto al 2008. "Il 28 febbraio sarà valutato il lavoro dei direttori generali delle Asl, valutando attentamente il sistema di controllo che hanno adottato per le loro strutture sanitarie. Se non saranno stati rispettati i criteri, ci sarà la decadenza del direttore generale. Ai direttori generali ho detto inoltre - ha proseguito Marrazzo - che i loro portali web dovranno essere equiparati a quello della Regione Lazio che è il primo in termini di trasparenza, come sottolineato anche dal ministero. Ogni atto dovrà essere visibile a tutti". Saranno il vicecapo di gabinetto della presidenza della Regione, Salvatore Bellomia, il direttore regionale degli affari istituzionali, Vincenzo Boncoraglio e l’ex direttore generale dell´Asl di Latina, Ernesto Petti, i componenti della commissione d´inchiesta interna voluta dal presidente della Regione Piero Marrazzo dopo la vicenda di ieri partita dalla procura di Velletri. “Ho scelto tra le migliori professionalità - ha spiegato Marrazzo - perché a me preoccupa sapere se in questa vicenda ci sono stati veramente dei funzionari infedeli”. Il presidente ha poi precisato che “i giudici sono arrivati dopo perché io avevo fatto una rotazione di dirigenti tale che, se anche fosse stato costruito un sistema illecito, si sarebbe infranto. La Regione Lazio è un cantiere aperto per la legalità e finché ci sarò io sarà questo il modo di lavorare”. . |
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MILANO: PSICOLOGO DI QUARTIERE. DAL 9 FEBBRAIO NELLE FARMACIE FAMAGOSTA E PIERI |
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Milano, 9 febbraio 2009 - Parlare con uno psicologo? Da lunedì 9 febbraio sarà possibile in farmacia. Si attiva così la prima fase del progetto “Psicologo di quartiere” fortemente voluto dall’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna. Lo psicologo sarà disponibile il lunedì dalle 15. 30 alle 19. 00; il martedì, mercoledì e sabato dalle 9. 00 alle 12. 30 presso la Farmacia comunale di via Famagosta 40. Il servizio di consulenza psicologica gratuito verrà erogato tramite prenotazione del colloquio presso la farmacia stessa o chiamando il numero 02. 8132470. Il giovedì e il sabato, dalle ore 9. 00 alle ore 12. 30, e il venerdì in due fasce orarie, al mattino dalle 9. 00 alle 12. 30 e il pomeriggio dalle 15. 30 alle 19. 00 presso la Farmacia comunale di via Mario Pieri 1. Per la prenotazione telefonica bisogna chiamare il numero 02. 27207590. Il servizio è realizzato in collaborazione con gli ordini professionali dei farmacisti e degli psicologi e con l’Azienda Farmacie Milanesi. Sono complessivamente 1. 298. 313 gli assistiti iscritti al Servizio Sanitario Regionale, di questi l’8% ha ricevuto prestazioni psichiatriche. Si tratta di circa 100mila soggetti di cui solo il 16,5% è stato però seguito dai Servizi Psichiatrici Territoriali, per tutti gli altri non si sa se e dove hanno ricevuto assistenza. “Questo dato - ha osservato Landi - ovvero il grande numero di persone che pur avendo avuto una volta un bisogno legato a un disagio psichico sembrano essere scomparse nel nulla, rappresenta il problema dei ‘bisogni sommersi’ che apparentemente non vengono raccolti e soddisfatti, ma che possono essere fonte di situazioni di improvviso squilibrio emotivo. In sintesi – ha concluso l’assessore –, lo psicologo di quartiere avrà il compito di intercettare quelle fragilità che si nascondono dentro le case, anche in conseguenza di violenze domestiche, che il più delle volte non vengono denunciate o conosciute per vergogna o paura. Aiuterà quindi la gente a trovare risposte scientifiche adeguate a recuperare l’equilibrio interiore”. Negli ultimi 12 mesi sono state 45mila le persone che hanno chiesto un aiuto psicologico a Milano. Di queste, il 44% ha espresso bisogni relativi ad ansia, stress e depressione. Le previsioni dicono che nel prossimo futuro aumenteranno di circa 20mila unità. Non solo: continua ad aumentare anche il consumo di psiocofarmaci, soprattutto ansiolitici e antidepressivi, con un incremento annuo del 3,6%, soprattutto tra le donne. . |
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BASSOLINO SU ASSISTENZA MEDICA A IMMIGRATI IRREGOLARI: RISCHIO BOMBA SOCIALE E SANITARIA |
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Napoli, 9 febbraio 2009 - "Dare la possibilità ai medici di denunciare gli immigrati clandestini che accedono alle cure del sistema sanitario nazionale è una scelta pericolosa e contraria ai principi della nostra Costituzione. E´ una norma iniqua che espone a gravi rischi la salute di tanti cittadini e lavoratori - migranti e italiani - e genera confusione nell´attività professionale degli operatori del settore. Si immagini soltanto cosa può significare questa norma in situazioni come quella di Castelvolturno e di tanti altri centri nel Nord e nel Sud del Paese. Si rischia di innescare una terribile bomba sociale e sanitaria. Ai medici, al personale infermieristico e ai tanti volontari che lavorano ogni giorno nei presidi sanitari "di frontiera" del nostro Paese va il nostro sostegno e la nostra gratitudine. Il loro è un contributo di civiltà importantissimo per la convivenza civile in un Paese ancora troppo carente nelle politiche per l´immigrazione. E´ dovere di tutte le istituzioni intervenire per rendere il loro impegno più efficace e sostenibile, evitando di rendere più difficili e confuse le condizioni in cui operano. Per questo mi auguro che cresca la mobilitazione di forze politiche, sociali, sindacali e associative per fare in modo che il Governo e la maggioranza parlamentare apportino, nel passaggio alla Camera, le opportune modifiche al testo. In caso contrario continueremmo una doverosa battaglia di civiltà con tutti gli strumenti che le leggi ci mettono a disposizione e faremmo immediato ricorso alla Corte Costituzionale". . |
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TORINO: IL FUTURO DEGLI OSPEDALI SANT´ANNA/REGINA MARGHERITA AFFIDATO A UN PROCESSO PARTECIPATO POSIZIONAMENTO STRATEGICO DEL POLO MATERNO-INFANTILE |
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Torino, 9 febbraio 2009 - Saranno gli utenti, i volontari, le associazioni, il personale infermieristico, ostetrico, tecnico, amministrativo e i medici a decidere quale sarà il futuro degli ospedali Sant’anna/regina Margherita nell’ambito della riorganizzazione della rete ospedaliera cittadina conseguente la realizzazione della «Città della salute e della scienza» di Torino. La Giunta regionale, infatti, ha affidato all’Aress il compito di avviare un processo partecipato, dal quale emergano una serie risposte sul posizionamento strategico del polo materno-infantile, in grado di orientare le scelte finali dell’amministrazione. «Gli studi che l’Aress ha effettuato sulla Città della salute – spiega l’assessore alla tutela della salute e sanità, Eleonora Artesio – non hanno previsto il trasferimento nel nuovo polo sanitario e di ricerca delle funzioni pediatriche e ginecologiche attualmente insediate negli ospedali Sant’anna/regina Margherita, che quindi, secondo questo progetto, sarebbero destinati a rimanere dove si trovano. Il problema della loro collocazione è tuttavia tutt’altro che risolto e continua a essere oggetto di dibattito pubblico. Le questioni aperte sono molte e poiché i servizi offerti dai due presidi sono portatori di un valore fortissimo, anche dal punto di vista simbolico, la Giunta regionale ha ritenuto che le indicazioni sulle strategie relative alla cura dei bambini, alla maternità e alla salute delle donne debbano scaturire da un confronto che preveda anche il coinvolgimento dei principali stakeholders che vi gravitano, dai professionisti a coloro che svolgono attività di volontariato ai pazienti, accanto all’Università e al mondo scientifico e culturale piemontese». Di qui l’incarico all’Aress di predisporre un bando di gara per la raccolta di una proposta per la progettazione e la gestione di questo processo partecipato, atto che è stato pubblicato ieri sul Bollettino ufficiale della Regione Piemonte. Sette le questioni che dovranno essere al centro della procedura di partecipazione: 1. Validità dell’accorpamento delle funzioni pediatriche e ginecologiche in un unico ente ospedaliero; 2. Validità dell’accorpamento di tutte le funzioni pediatriche in unico ente ospedaliero in alternativa alla separazione tra funzioni specialistiche, da trattenere, e funzioni ordinarie, da ridistribuire sul territorio attraverso la costituzione di reparti pediatrici nei principali ospedali; 3. Funzioni specialistiche utili da trattenere anche in vista di un loro collegamento con la formazione universitaria e la ricerca scientifica; 4. Validità dell’attuale assetto del Sant’anna, che, pur essendo un polo ospedaliero di terzo livello, continua a svolgere funzioni di primo e di secondo livello; 5. Funzioni che, nell’ottica di una maggiore specializzazione, dovrebbero rimanere e con quali caratteristiche; 6. Misure atte a scoraggiare la domanda di servizi riconducibili al primo e secondo livello di prestazioni sanitarie; 7. Ripercussioni che, ciascuna delle ipotesi, produrrebbe in merito alla localizzazione dei due ospedali, con particolare riferimento al rapporto di integrazione con l’ospedale Molinette, a sua volta in corso di ridefinizione, e con la futura «Città della salute». La società vincitrice della gara avrà sei mesi di tempo per realizzare il progetto, che si articolerà in due momenti. Il primo avrà come scopo l’ascolto di un ampio spettro di stakeholders (almeno 100), con la predisposizione di un elenco di temi che dovranno essere affrontati in una fase successiva, quando, attraverso un confronto strutturato di tipo dialogico, si potranno esprimere sui vari problemi emersi un numero di persone ancora superiore (orientativamente il triplo di quelle coinvolte nella prima fase). A chiudere il processo partecipato saranno infine uno o più eventi corali, dai quali far scaturire le indicazioni da consegnare alla Regione. . |
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RECUPERATI IN LIGURIA 8 MILIONI DI EURO DEL RIPARTO SANITARIO, AL VIA TRATTATIVA CON IL GOVERNO PER RECUPERARE ULTERIORI RISORSE |
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Genova, 9 Febbraio 2009 - La Liguria ha recuperato 8 milioni di euro di risorse del riparto del fondo sanitario nazionale nel corso della trattativa in conferenza stato regioni, mancano ancora all´appello 40 milioni di euro che rientrano nel patto tra la Regione Liguria e il Governo per la copertura del deficit sanitario. Lo hanno comunicato il 6 febbraio il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando e gli assessori regionali alle Finanze e alla Salute , Giovanni Battista Pittaluga e Claudio Montaldo reduci dalla riunione della Conferenza Stato Regioni sul riparto della sanità. "In questo momento - ha spiegato il presidente Burlando - faremo il riparto con i fondi che abbiamo e in parallelo avvieremo insieme a tutte le altre regioni la trattativa con il Governo per recuperare i 40 milioni mancanti per la Liguria ". Il presidente Burlando ha ricordato che "le risorse che non ci sono facevano parte del patto siglato tra Regione Liguria e Governo nell´ambito del piano di rientro del deficit che la Liguria ha ripianato e pertanto chiediamo all´esecutivo di mantenere gli impegni assunti". Per questo il presidente della Regione Liguria ha spiegato che la conferenza delle regioni ha deciso di "aprire un tavolo con il Governo per ottenere le risorse pattuite che alcune regioni hanno visto tagliate". Per la Liguria si passerebbe quindi dai 48 milioni iniziali in meno a 40 per una cifra complessiva di 3 miliardi e 56 milioni conquistati ieri, comprensivi anche della manovra contrattuale, invece che 3 miliardi e 96 milioni di euro, garantendo comunque un incremento di circa il 2% rispetto al 2008. Secondo l´assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo "non sono previsti tagli negli attuali servizi che continueranno a funzionare, semmai si potrà avere un rallentamento nella creazione di posti di residenzialità per anziani". "Su un sistema come il nostro che ha recuperato un disavanzo pesante - ha chiarito Burlando - i 40 milioni in meno risultano significativi, tenendo conto che abbiamo chiuso il 2008 in pareggio e riducendo le tasse ai liguri". La riduzione delle risorse è avvenuta a causa dell´aumento della popolazione italiana per un totale di 480. 000 unità, dovuto alla regolarizzazione di numerosi immigrati. "Alcune regioni - ha continuato Burlando - si sono viste riconoscere tale incremento a livello economico, cosa che non è avvenuto in Liguria. Per questo chiediamo al governo come regioni di avviare una manovra sui farmaci, riguardante la "scontistica" prevista sui generici per i farmacisti, per recuperare risorse che andrebbero a beneficio anche della Liguria". Il recupero dei 40 milioni di euro servirà comunque a "consolidare il pareggio di bilancio, incrementare i servizi e procedere nel taglio alla fiscalità". . |
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RIPARTO DEL FONDO SANITARIO TRA LE REGIONI. |
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Roma, 9 febbraio 2009 - ´Virtuosita` e qualita` della vita, insieme all´incremento di rappresentanza, producono risultati importanti per la coesione della comunita` marchigiana´: cosi` il presidente Gian Mario Spacca commenta gli esiti della Conferenza delle Regioni che ha definito il riparto 2009 del Fondo sanitario nazionale. Le Regioni si sono riunite il 5 febbraio per discutere il riparto del Fondo sanitario nazionale. Le Marche sono riuscite a ottenere un incremento di +3,67% rispetto all´incremento medio regionale di +3,42%. Il Fondo sanitario lordo 2009 per le Marche ammonta cosi` a 2. 711 milioni di euro. ´Nella contrattazione con le altre Regioni - ha proseguito Spacca - abbiamo potuto vantare un equilibrio dei conti che ci ha premiato insieme all´incremento di popolazione piu` alto in Italia: indice di qualita` della vita e criterio importante nel riparto delle risorse. La solidarieta` tra sistemi regionali e` stato mantenuta, ma i comportamenti virtuosi, come quelli delle Marche, sono stati riconosciuti. Sono state cosi` gettate le basi per confermare gli obiettivi di equilibrio finanziario anche nel 2009, in un quadro di potenziamento dei servizi sanitari diretti al cittadino, con i nuovi progetti regionali di riduzione delle liste di attesa, di valorizzazione dei servizi integrati sul territorio, di attuazione degli investimenti, di riduzione della mobilita` a Nord e Sud delle Marche. ´ ´Siamo soddisfatti - commenta l´assessore alla Salute Almerino Mezzolani ´ perche` le Marche escono a testa alta dal confronto con le altre Regioni, con un sistema sanitario che, contemporaneamente, e` all´avanguardia nei servizi e nell´equilibrio finanziario. Le risorse del Fondo ripartite tra le Regioni consolidano le scelte e le previsioni della programmazione sanitaria delle Marche. Ora e` necessario che il Governo, al tavolo del nuovo Patto per la salute, confermi i risultati raggiunti anche per i prossimi anni, stabilendo regole e fabbisogni condivisi nel rispetto dei vincoli del Patto di stabilita` europeo: le Regioni chiedono al Governo nazionale di confermare gli impegni assunti, per evitare tagli che penalizzerebbero i servizi ai cittadini, stravolgendo la programmazione regionale ora definita. Molte partite, infatti, rimangono ancora aperte nel futuro: dal nuovo Patto per la salute 2010-2012 ai legami con il federalismo fiscale, alla copertura strutturali dei ticket, ai contratti. Il Governo nazionale deve offrire certezze precise su questi temi fondamentali per la tutela del diritto alla salute dei cittadini. ´ Riparto Del Fondo Sanitario: Scheda: Fondo sanitario nazionale 2009: 101,49 miliardi di euro Indice di accesso Marche 2009: 2,67% Fondo sanitario Marche 2009: 2. 711 milioni di euro Incremento Marche rispetto al 2008: +3,67% Incremento medio delle Regioni rispetto al 2008: +3,42% . . |
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APPROVANO RIPARTO FONDO NAZIONALE 2009: AL VENETO 330 MILIONI IN PIU’ |
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Venezia, 9 febbraio 2009 - Il riparto del Fondo Sanitario Nazionale per il 2009 porterà alla sanità veneta finanziamenti per 8 miliardi 113 milioni di euro, con un aumento di 330 milioni rispetto al 2008. Ne dà notizia l’Assessore regionale al Bilancio Isi Coppola, che rappresentava il Veneto alla riunione della Conferenza delle Regioni, tenutasi a Roma, che ha dato il via libera al riparto. “Il Veneto – ha detto la Coppola – ha portato a casa un risultato estremamente positivo, anche perché concludere questa trattativa non è stato facile: anche questa volta, infatti, alcune Regioni, soprattutto del sud, hanno tentato di rimettere tutto in discussione. Questo successo – aggiunge – è invece figlio dell’accordo già stabilito l’anno scorso, che poneva come base di calcolo il criterio della crescita di popolazione, del tetto sulla spesa farmaceutica, e i consumi differenziati per fascia d’età”. “Il dibattito – aggiunge la Coppola – è stato aspro e più volte al limite della rottura, ma alla fine siamo riusciti a siglare un’intesa che rivendichiamo come un giusto riconoscimento per i nostri sforzi a tutela dei cittadini del Veneto”. “Chi tentava di rimettere tutto in discussione – fa notare l’Assessore al Bilancio – puntava ad introdurre criteri di calcolo tanto astrusi quanto inattendibili (peraltro già esclusi in riunione precedenti) come quello della deprivazione, che per noi comuni mortali non impregnati del buonismo tipicamente cattocomunista si traduce in ‘povertà’, oppure quello del calcolo del costo degli immigrati stabilito come inferiore al costo fissato per gli anziani senza alcuna base scientifica o metodologica. Il rischio che il tavolo potesse saltare – ha aggiunto la Coppola – è stato altissimo, soprattutto quando alcune Regioni, Puglia in primis, hanno tentato un’ulteriore manovra redistributiva nel momento in cui è stato chiaro che i criteri applicati avrebbero premiato Regioni come Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Toscana, considerate ricche invece che, com’è invece nella realtà, ben amministrate!”. . . |
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SANITA´ : DA RIPARTO FSN 2254 MLN EURO PER ABRUZZO |
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Roma, 9 febbraio 2009 - Ammonta ad oltre due miliardi 254 milioni di euro la somma del Fondo sanitario nazionale destinata per il 2009 alla Regione Abruzzo. La decisione è stata assunta il 5 febbraio dalla Conferenza dei presidenti riunita in seduta straordinaria per definire il quadro del riparto del Fondo sanitario 2009. Per l´Abruzzo era presente l´assessore alla Sanità, Lanfranco Venturoni, che ha giudicato "positivo" il dato ottenuto dalla Regione Abruzzo, "tenendo conto le oggettive difficoltà che sta attraversando il nostro sistema sanitario, che è quotidianamente sotto il controllo del Governo". Al fabbisogno indistinto, quello cioè in cui sono concentrate tutte le voci del comparto sanità, bisogna decurtare la somma di 32 milioni di euro legata alla cosiddetta mobilità extraregionale, che porta il fondo 2009 ad una competenza di cassa di 2 miliardi 222 milioni di euro. Rispetto all´anno precedente, il riparto 2009 fa segnare un saldo positivo di 80 milioni di euro e comunque assolutamente in linea con il fabbisogno sanitario indicato dal ministero dell´Economia nell´ambito del Piano di rientro. "E´ stato un accordo equilibrato - ha aggiunto Venturoni - ma per l´Abruzzo è necessario rivedere il dato della mobilità sanitaria extraregione. Solo per le patologie psichiatriche la Regione Abruzzo paga una mobilità di 10 milioni di euro a fronte dei 32 complessiva. Mi sembra un dato macroscopico". Sul fronte del Piano di rientro, l´assessore Lanfranco Venturoni è stato chiaro. "Bisogna riaprire la trattativa con il Governo - ha spiegato - perché questo Piano di rientro così come è stato sottoscritto è troppo rigido per l´Abruzzo. In questo senso - ha aggiunto l´assessore alla Sanità - il presidente della Conferenza, Vasco Errani, si è personalmente impegnato ad avviare un tavolo di trattativa con il governo nazionale, aperto alle regioni interessate, per rivedere i Piani di rientro. Spero che il governo affronti la questione, perché con il passare del tempo ci si sta rendendo conto che è difficile per le regioni rispettare i patti sottoscritti". . |
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FRANCO PETRAMALA DIRETTORE AD INTERIM DELL’AZIENDA OSPEDALIERA DI COSENZA |
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Reggio Calabria, 8 febbraio 2009 - La Giunta regionale, che si è riunita il 5 febbraio pomeriggio sotto la presidenza dell’on. Agazio Loiero, ha approvato, tra gli altri, i seguenti provvedimenti: Presidenza su proposta del presidente Loiero: nomina di Franco Petramala, attuale direttore generale dell’Asp, a direttore generale ad interim dell’Azienda ospedaliera di Cosenza; modifiche dello Statuto della Fondazione Calabria Etica; disposizioni attuative della Legge regionale riguardante la delega alla Giunta per la redazione di testi unici in materia di Attività produttive, Lavoro e Istruzione; su proposta del presidente Loiero e dell’assessore alla Programmazione nazionale e comunitaria, Mario Maiolo: istituzione della banca dati degli esperti individuali ed il regolamento relativo alle modalità di selezione degli esperti individuali per le attività di assistenza tecnica del Por Calabria Fesr, del Por Fse e del Par Fas 2007-2013; . |
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SANITÀ 2009: CALABRIA ESCE BENE DALLA RIPARTIZIONE ED OTTIENE SOLIDARIETÀ REGIONALE |
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Reggio Calabria, 9 febbraio 2009 - Per il 2009 arrivano alla Sanità calabrese 3 miliardi e 420 milioni di euro. L’individuazione del fabbisogno per finanziare il servizio sanitario e la relativa ripartizione del Fondo nazionale ha trovato d’accordo la Conferenza delle Regioni. Alla Calabria è destinato il 3,37% degli oltre 101 miliardi di euro del Fondo sanitario, con un incremento del 3,06% rispetto al 2008, cioè con una crescita superiore all’inflazione annua. Un risultato positivo che è maturato grazie al lavoro di convincimento e a una presenza costante alle riunioni dei presidenti delle Regioni, dove la Calabria è riuscita a ottenere la solidarietà degli altri territori su due occasioni: la prima nel ricalcalo per riequilibrare le quote relative alla variazione degli abitanti e degli immigrati; la seconda per il conguaglio della mobilità sanitaria relativa ai residui manicomiali ed agli hanseniani. “La Calabria esce molto bene dal lunghissimo confronto con le altre Regioni, per la ripartizione delle risorse 2009 della sanità. Il risultato positivo - ha dichiarato il vicepresidente Domenico Cersosimo appena uscito dal tavolo notturno in cui la Conferenza delle Regioni ha deciso la ripartizione - non era affatto scontato. Lo sforzo che stiamo imprimendo per la riorganizzazione della sanità calabrese è stato compreso dalle altre Regioni, che concretamente e quasi tutte hanno permesso di incrementare le nostre risorse. In particolare Emilia-romagna e Lombardia ci sono venute incontro, anticipando propri fondi per saldare quest’anno l’imprevisto ricalcolo dei costi della mobilità interregionale per i calabresi ricoverati da anni nei cosiddetti residui manicomiali e nelle strutture per i malati di peste, soprattutto della Puglia”. Quest’ultima questione era inattesa, perché da tempo sulle due malattie (per gli hanseniani gli ultimi contagi risalgono a molti decenni fa) non venivano effettuati i conteggi in quanto il ricovero permanente in strutture specializzate è in via di esaurimento. La Puglia ha chiesto di riverificare i costi delle proprie strutture dal 1997 al 2006 ed ha verificato che molte Regioni italiane avevano inviato propri residenti per un saldo di oltre 90 milioni di euro. Per la Calabria il debito era di oltre 28 milioni. Ma invece di rimborsare tutta la cifra nel 2009 potrà rateizzarla in tre annualità, con minore aggravio sul bilancio in corso, grazie alla solidarietà di Emilia-romagna e Lombardia. Le due Regioni del nord, essendo anch’esse in attivo per la mobilità di questi settori, hanno rinunciato all’entrata immediata per scaglionarla nel periodo 2009/2011. “Abbiamo recuperato importantissime risorse per la sanità calabrese – ha aggiunto infine Cersosimo - anche se il Governo continua a sottostimare fortemente il finanziamento del Servizio Ssanitario nazionale per circa otto miliardi e mezzo di euro l’anno”. . |
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TOMMASO FIORE NUOVO ASSESSORE ALLE POLITICHE DELLA SALUTE IN PUGLIA |
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Bari, 9 febbraio 2009 - In merito all’inchiesta giudiziaria che vede coinvolto l’Assessore Regionale alle Politiche della Salute Alberto Tedesco, il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola dichiara quanto segue: “Vorrei esprimere piena fiducia nell’operato della magistratura, impegnata nell’opera di bonifica della pubblica amministrazione da qualsivoglia veleno corruttivo e da ogni rete affaristica. Non penso che ci sia, in questo come in altri casi, una “giustizia ad orologeria” bensì una giustizia che cerca di compiere il proprio cammino senza timori reverenziali nei confronti del potere politico”. “Ovviamente sono addolorato per il coinvolgimento in una indagine giudiziaria dell’Assessore alla salute Alberto Tedesco: al quale confermo la mia stima umana e politica insieme alla certezza che saprà dimostrare rapidamente la propria estraneità a qualunque addebito penale. L’assessore Tedesco, rassegnando nelle mie mani le sue irrevocabili dimissioni, anche per potersi difendere in libertà e senza coinvolgimento di sorta dell’istituzione regionale, mi ha chiesto di non interrompere l’azione di governo in un momento così delicato e quindi di nominare senza indugio il nuovo assessore”. Ho immediatamente proceduto a nominare il nuovo Assessore regionale alla salute nella figura del Prof. Tommaso Fiore”. . |
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PRESENTATA A PERUGIA CAMPAGNA “PER IL TUO CUORE”, ASSESSORE ROSI: “ESEMPIO DELLA QUALITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO UMBRO” |
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Perugia, 9 febbraio 2009 – “Gli umbri possono aver fiducia nel sistema sanitario regionale, che è di qualità, senza lasciarsi fuorviare da episodi come quello accaduto alla Guardia medica di Perugia”. Lo ha sottolineato l’assessore alla Sanità della Regione Umbria, Maurizio Rosi, durante la presentazione della campagna “Per il tuo cuore”, organizzata in Umbria dalla sezione dell’”Anmco”, l’Associazione nazionale dei medici cardiologi ospedalieri. “Ai cardiologi e ai medici in generale – ha detto Rosi – va riconosciuto il merito di aver organizzato una serie di iniziative volte a diffondere informazioni e fare prevenzione, che si inseriscono a pieno titolo nel disegno di un sistema a ‘rete’ che la Regione si propone di attuare con il nuovo Piano sanitario regionale, per affermare una sanità etica e giusta, al servizio della persona”. “In questa fase – ha rilevato l’assessore – sulla sanità, a livello nazionale e regionale, incombono enormi problemi derivanti dalla sottostima grave del Fondo sanitario. Dall’esito della trattativa di ieri, in sede di Conferenza delle Regioni – ha spiegato – per il riparto del Fondo sanitario 2009, la Regione dovrebbe poter contare anche quest’anno su un incremento delle risorse, per l’applicazione di quanto stabilito nel ‘Patto per la salute’ 2007-2009, ma nel 2010 è previsto soltanto un aumento dello 0,10 per cento e si rischiano gravissime ripercussioni sul livello delle prestazioni dei servizi sanitari”. I livelli “di eccellenza” raggiunti dai servizi cardiologici e, in generale, dai servizi ospedalieri umbri sono stati sottolineati dal direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Perugia Walter Orlandi. “Una qualità – ha detto – che viene rafforzata da iniziative quali la campagna ‘Per il tuo cuore’ e che viene accresciuta grazie allo sforzo compiuto per accorpare in un’unica sede i servizi ospedalieri”. “Con la ‘Settimana per il tuo cuore’ – ha detto il presidente della sezione umbra dell’Anmco, Gianfranco Alunni – la Fondazione dell’associazione, ‘Per il tuo cuore’, si propone l’apertura di nuovi orizzonti terapeutici personalizzati. Lo slogan che l’accompagna è ‘Ogni cuore è diverso, aiutaci a conoscere meglio il tuo’. Per questo, invitiamo tutti ad aiutare la ricerca sulle malattie cardiovascolari, per scoprire nuovi meccanismi di malattia e protezione, donando 2 euro attraverso un ‘sms’ o chiamando da telefono fisso il numero 48545, fino al 15 febbraio. La campagna ha l’onore di aver ricevuto l’alto patronato del Presidente della Repubblica”. “Chiediamo l’aiuto dei cittadini – ha detto ancora Alunni – ma vogliamo fare anche informazione sanitaria. In diversi centri della regione, abbiamo perciò organizzato momenti di incontro ai quali parteciperanno cardiologi e medici di famiglia su temi riguardanti la prevenzione, come evitare perdite di tempo in caso di sintomi sospetti per crisi cardiaca, il continuo aumento dei casi di insufficienza cardiaca, il problema della morte improvvisa. Verrà anche spiegato come si conduce una ricerca clinica”. “È di estrema importanza – ha rilevato, a questo proposito, Adolfo Puxeddu, preside della facoltà di Medicina dell’Università di Perugia e presidente del Comitato etico delle Aziende sanitarie umbre – effettuare la sperimentazione clinica e in Cardiologia vengono svolti numerosissimi studi su patologie e affezioni su cui è necessario indagare, per i quali non ci sono finanziamenti, e che andrebbero perciò sostenuti”. A sostegno della “Settimana per il tuo cuore”, è intervenuto anche il presidente dell’Ordine provinciale dei medici di Perugia, Graziano Conti. “Una campagna che va a incidere anche sugli stili di vita, fondamentale per la prevenzione”, ha sottolineato confermando la condivisione e la partecipazione alle iniziative. In Umbria, la campagna “Per il tuo cuore” prevede appuntamenti a Perugia, Terni, Foligno, Gubbio, Trevi, Nocera Umbra, Spoleto, Città di Castello, Corciano. La sezione umbra dell’”Anmco” si avvale della collaborazione di associazioni dei cardiopatici, Croce Rossa, Avis, Università della terza età, centri sociali. È prevista la distribuzione di volantini all’ingresso degli ospedali, al momento della dimissione dei pazienti, negli ambulatori medici, in centri commerciali e supermercati Per informare i cittadini, oltre a spot e interviste televisive, sono previsti numerosi incontri: a Perugia, dal 7 al 15 febbraio all’ex Borsa merci (ingresso di via Danzetta) dalle 18 alle 19. 30; a Terni mercoledì 11 febbraio, alle 16; a Ellera di Corciano, il 12 febbraio, al Centro sociale per anziani, dalle 15 alle 19; a Città di Castello, sabato 14 febbraio dalle 9 alle 13 nella tenda allestita in piazza Matteotti. A Perugia, al “Santa Maria della Misericordia, sarà “Cardiologia Aperta” sabato 14 febbraio dalle 15 alle 18. In programma anche iniziative culturali: l’11 febbraio a Spoleto (Teatro Caio Melisso, ore 18. 30) ci sarà la rappresentazione teatrale “Ridere fa bene al cuore”, altri due spettacoli si terranno il 12 e il 13 al Teatro comunale di Trevi. L’intero programma è disponibile sul sito dell’”Anmco”, all’indirizzo www. Anmco. It/periltuocuore/iniziative/umbria. Html. . |
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MOSTRA: LUCA VITONE, ULTIMO VIAGGIO NOMAS FOUNDATION |
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Roma 5 febbraio - 20 marzo 2009 Roma, 9 febbraio 2009 - Prosegue con questo nuovo appuntamento il percorso iniziato dalla Fondazione a maggio 2008 con la mostra "3,24 mq" di Francesco Arena, che individua in una collezione di arte contemporanea il punto d´incontro di progetti, storie, persone. Luca Vitone (gennaio 1964) dalla fine degli anni Ottanta espone in Italia e all´estero: sue le personali ad esempio alla Gam di Bergamo (2008), al Mart di Rovereto (2007) e al P. S. 1,. Di New York (2000) e numerose le partecipazioni a collettive, come nel 2003 alla Biennale di Venezia o a "Déplacements" al Musée d´Art Moderne de la Ville de Paris. La sua ricerca artistica si concentra sul rapporto tra il luogo e la mappa, tra la materialità delle cose e dell´esistenza e la loro perdita topologica, con una particolare attenzione rivolta alle trasformazioni sociali conseguenti all´inserimento di nuovi caratteri culturali sulle tradizioni locali. Attraverso il video, l´installazione, la fotografia, il suono e la performance, Vitone esplora territori sia fisici che mentali, spazi sociali ed individuali analizzando l´identità di un luogo attraverso i suoi prodotti culturali e individuando nell´arte, nella musica, nel cibo momenti di intersezione tra memoria personale e collettiva. In questa mostra, il viaggio in automobile da Genova al Golfo Persico compiuto dall´artista adolescente insieme alla propria famiglia, viene ripercorso attraverso gli oggetti che compongono l´installazione: la sabbia del paesaggio, una Peugeot 204, fotografie, souvenir. In "Ultimo Viaggio", gli oggetti disposti nello spazio della Nomas Foundation narrano l´autobiografia dell´artista, ma allo stesso tempo rappresentano un immaginario collettivo con cui lo spettatore si relaziona, rintracciandovi una propria storia, la memoria di un viaggio come esperienza spazio-temporale intesa nella propria fisicità, lontana dalla velocità e dalla distrazione di oggi e dai cambiamenti politici che trasformano la geografia e rendono impossibile il ripetersi di quell´esperienza. Il 16 marzo 2009, alle ore 18. 00, presso la American Academy in Rome, sarà presentato il catalogo Ultimo viaggio, con una introduzione di Cecilia Canziani e Ilaria Gianni e un testo critico di Cornelia Lauf, edito dalla Fondazione Nomas per la collana "Quaderni di Nomas". . |
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