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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 23 Febbraio 2009 |
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INTERNET E LIBRI: OGGI OLTRE 5MILA EDITORI HANNO UN SITO INTERNET CON CUI INTERAGISCONO CON I LETTORI. CORSO AIE A ROMA IL 24 MARZO SU “LE NORME REDAZIONALI AL TEMPO DI INTERNET” |
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Milano, 23 febbraio 2009 - Gli italiani? Si sa, sono un popolo di scrittori, più che di lettori. Pure su Internet, se si pensa che poco meno della metà delle case editrici italiane ha un sito internet con cui interagisce con i proprio lettori. Sono infatti 5. 302 (Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Wuz), gli editori con una presenza in rete su un totale di 9. 515 di marchi censiti (Fonte: Elaborazione Ufficio studi Aie su dati Italia Pianeta Libro) al 31 gennaio 2009. Si tratta di editori, enti e associazioni che pubblicano più o meno occasionalmente libri, ecc. E che utilizzano la visibilità sulla rete per comunicare e confrontarsi con il proprio pubblico. Non si tratta più però solo di passione per i libri: oggi anche quello di scrivere di libri su Internet è un lavoro, in cui la cura redazionale è fondamentale. Così come è importante applicare tutte quelle norme redazionali che tradizionalmente l’editore impiega nell’editare il libro “di carta” e che tanta importanza rivestono – font di carattere, interlinea, note, ecc. – nel creare l’immagine della casa editrice. Per questo l’Aie/ediser organizza a Roma il 24 marzo il corso Le norme redazionali al tempo di Internet. L’appuntamento – a pagamento e di taglio pratico- operativo – è rivolto a redattori e uffici stampa delle case editrici ma in generale a tutti coloro che utilizzano lo strumento internet per comunicare: dall’email al corporate blog, passando per wiki e social network. Il corso si svolgerà nella Sala Gracchi del Pick Center (Via Attilio Regolo 19) a Roma e sarà tenuto da Silvia Frattini, consulente editoriale, docente a seminari sulla comunicazione scritta e la formazione a distanza. Tutte le informazioni sul programma e le modalità di iscrizione sono riportate sul sito dell´Aie www. Aie. It nella sezione Corsi alla pagina Le norme redazionali al tempo di Internet. Sono previsti sconti per iscrizioni anticipate entro il 24 febbraio e per iscrizioni plurime della stessa azienda. . |
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FOTOCOPIE PIRATA IN UNA COPISTERIA SU TRE L’ASSOCIAZIONE ITALIANA PER I DIRITTI DI RIPRODUZIONE DELLE OPERE DELL’INGEGNO PRESENTA LA RELAZIONE ANNUALE SUL FENOMENO DELLA PIRATERIA LIBRARIA |
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Milano, 23 febbraio 2009 – Una copisteria su tre in Italia fotocopia illegalmente libri e manuali, violando la legge sul diritto d’autore. E’ quanto ha accertato Aidro, l’Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle Opere dell’ingegno, nel corso dei consueti controlli antipirateria che svolge ogni anno su tutto il territorio nazionale per conto di editori e autori. Nella relazione annuale 2008, Aidro riporta i principali risultati contro la pirateria libraria ottenuti grazie alla sua attività di investigazione - condotta sulle copisterie universitarie delle principali città - e alla costante collaborazione con le forze dell’ordine. Negli ultimi tre anni l’Associazione ha effettuato ben 1. 732 controlli e in 572 casi ha riscontrato irregolarità che ha poi segnalato all’autorità. E per il 2009 annuncia un ulteriore intensificarsi dei controlli in tutta Italia. Indagini in 25 città e 730 copisterie - Lo scorso anno sono state oggetto di indagine 25 città universitarie, per un totale di 34 operazioni considerando tutti i poli accademici controllati (alcune città, come Roma e Milano, sono sedi di più atenei). Su 730 copisterie visitate, 282 (il 38,6%) hanno commesso gravi violazioni della legge sul diritto d’autore: nella maggior parte dei casi si è trattato di riproduzione integrale di testi universitari e manuali, i quali – in mancanza di autorizzazione da parte degli editori o degli autori – non possono essere fotocopiati se non fino al 15% per ogni volume e soltanto per uso personale. Tipiche riproduzioni fuorilegge sono la copia integrale di un manuale di un corso universitario e la dispensa realizzata con parti di libro, anche inferiori al 15%, il cui uso non può essere considerato personale in quanto utilizzata in ambito accademico. 11mila libri pirata sequestrati dalla Finanza - Fondamentale la collaborazione di Aidro con la Guardia di Finanza. Nel 2008, a seguito di segnalazioni e denunce dell’Associazione, sono state svolte almeno 52 operazioni di polizia giudiziaria (quasi il 70% in più rispetto alle 34 del 2007), che si sono concluse con il sequestro di oltre 11. 000 libri pirata, sia stampati sia in formato digitale. Inoltre, i procedimenti penali in cui Aidro è stata impegnata come parte civile (a tutela degli interessi degli editori e degli autori da cui ha ricevuto il mandato) sono stati 39: 20 pendenti al 1° gennaio 2008 e 19 instaurati nel corso dell’anno. Nove le sentenze penali emesse, di cui 8 con condanna definitiva. I controlli contro la pirateria online - Accanto alle fenomeno delle fotocopie illegali, si è aperto da tempo anche il fronte della pirateria su Internet, ovvero le scansioni pirata di libri. Grazie a un accordo stipulato con eBay, dal 1° marzo al 31 dicembre 2008 Aidro ha ottenuto la rimozione dal sito di circa 850 offerte di libri digitalizzati da parte di 250 inserzionisti unici. Un accordo simile è stato sottoscritto a gennaio col sito di annunci gratuiti Kijiji. Il commercio di “libri elettronici”, in realtà, riguarda moltissimi siti Internet di diversa natura. Per questo Aidro monitora continuamente la Rete e produce diffide mirate per ottenere l’eliminazione del materiale illegale. Nel 2008, per esempio, è stato realizzato un nuovo modello di diffida per i siti cosiddetti one click file hosting, che fungono da archivio di documenti online e sembrano costituire la nuova e più attuale minaccia nei confronti del diritto d’autore. Danni per 350 milioni di euro - Secondo le stime di Aidro e Aie (l’Associazione Italiana Editori), la prassi di fotocopiare integralmente i libri, così diffusa nel nostro Paese, produce un danno attorno ai 350 milioni di euro per tutta la filiera editoriale e mette a rischio 4. 000 posti di lavoro nel comparto. Si calcola inoltre che solo nel Sud Italia 500 librerie siano state costrette alla chiusura a causa della pirateria libraria. A ciò deve aggiungersi la perdita (dai 40 ai 55 milioni di euro) che autori ed editori subiscono per l’assenza di un meccanismo efficace di remunerazione delle copie legali (il cosiddetto collecting dei proventi). Un fronte che purtroppo vede l’Italia agli ultimi posti in Europa, con 4,4 milioni di euro complessivamente raccolti nel 2007, contro i 46 milioni della Spagna e gli 87 del Regno Unito. . |
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CONCORSO INTERNAZIONALE DI SATIRA POLITICA LA DESTRA, LA SINISTRA E QUEL CHE NE RESTA |
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Milano, 23 febbraio 2009 - La destra, la sinistra e quel che ne resta: un concorso di satira politica, per innescare pensieri. La satira come strumento che da sempre propone punti di vista alternativi, veicola verità attraverso la risata, fa emergere ipocrisie e pregiudizi, mette in discussione le convinzioni. In un momento in cui è forse più forte la distanza della politica e dalla politica, in cui prevale il senso di impotenza e rassegnazione, dove mancano luoghi di discussione e confronto, si parla poco di politica, o solo dei temi dettati dai media. Ed invece è necessario analizzare, approfondire, capire, avere un’opinione e condividerla. Esterni apre un concorso che è un invito ad informarsi, a riflettere, scrivere e parlare. E’ possibile inviare monologhi in video, che saranno pubblicati sul sito www. Esterni. Org, ed i più votati saranno presentati presso la Palazzina di via Paladini. Monologhi massimo 15 minuti. Inviare estratti di massimo 3 minuti, in italiano o in inglese, formato mov, m2v, m4v, all’indirizzo info@esterni. Org. . |
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PROMO_LEGNO LANCIA MATERIALEGNO, RIVISTA SUL LEGNO ED I SUOI USI IN ARCHITETTURA |
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Milano, 23 febbraio 2009 - Uscirà a marzo, in allegato al mensile Domus, il primo numero della rivista Materialegno, dedicata al legno ed ai suoi usi in architettura. L’editore è promo_legno, l’associazione che da 10 anni promuove in Italia le conoscenze legate alla cultura del legno nelle sue varie applicazioni: architettura, ingegneria e arte. Materialegno è una rivista d’informazione e riflessione culturale e tecnica, pensata per la realtà culturale e geografica italiana. Indirizzata principalmente ad architetti e progettisti, si pone l’obiettivo di informare e documentare sulle nuove possibilità offerte dalle tecnologie contemporanee applicate al legno, presentando un’ampia selezione dei migliori progetti e dei contributi scientifici e culturali a livello internazionale. Tra i temi trattati ci sono la sostenibilità e rinnovabilità di questa materia prima, il processo costruttivo con il legno, la protezione da fuoco, clima e inquinamento acustico, l’intervento sull’esistente, il legno in città, la costruzione in verticale, la durata. Nel primo numero, intitolato “Oltre i cliché”, saranno affrontati numerosi luoghi comuni ancora radicati in Italia nei confronti dell’impiego strutturale di questo materiale, che sino ad ora hanno frenato la diffusione delle costruzioni in legno, verso le quali l’interesse è però in sensibile aumento. La sostenibilità ambientale di questo materiale, unita allo straordinario comfort abitativo e ai grandi risparmi in termini di consumi energetici per il riscaldamento e il raffreddamento della casa, rendono il legno uno dei sicuri protagonisti del futuro e giustificano il desiderio di informazioni e formazione che ha portato alla nascita di Materialegno, che è diretta dall’architetto Alberto Alessi e realizzata da un gruppo di lavoro internazionale che tocca l’Italia, la Svizzera e l’Austria. . |
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PRESTITO INTER-BIBLITECARIO: LA RETE DELLE BIBLIOTECHE VALDOSTANE COLLEGATE DA UN SISTEMA PIU’ RAPIDO ED EFFICACE |
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Aosta, 23 febbraio 2009 - Il prestito di un volume appartenente al Sistema bibliotecario regionale e presente in una delle 54 biblioteche del territorio valdostano avrà da oggi tempi di esecuzione notevolmente più rapidi. È questo il frutto di una convenzione siglata tra la Regione Autonoma Valle d´Aosta e Poste Italiane S. P. A. Il nuovo servizio, disciplinato da un contratto sottoscritto dal Servizio di Gestione delle Biblioteche dell’Assessorato istruzione e cultura, è attivo dal lunedì al venerdì e prevede che il materiale richiesto venga ritirato quotidianamente da Poste Italiane e consegnato alle biblioteche destinatarie a partire dal giorno successivo. In questo modo, all’utente finale, è garantita la disponibilità del materiale sollecitato mediamente entro 2 giorni dall’inoltro della domanda, mentre fino ad ora le richieste venivano espletate settimanalmente, con tempi quindi notevolmente più lunghi. «L’iniziativa, volta a migliorare ulteriormente i servizi per gli utenti, è attuata in cooperazione tra il Servizio di Gestione delle Biblioteche e Poste Italiane – spiega l’Assessore Laurent Viérin – ed è stata messa a punto grazie ad un test realizzato nel corso del 2008 su un campione di una decina di biblioteche. I risultati della sperimentazione ci hanno incoraggiato e portato a concludere un contratto di servizio esteso a tutto il Sistema bibliotecario valdostano. Dal 19 gennaio di quest’anno il servizio è stato avviato, collegando in tempi veramente minimi anche le biblioteche tra loro più distanti come quella di Gressoney e di La Thuile. Il successo della scelta è confermato dall’ampia soddisfazione che i bibliotecari e il pubblico hanno manifestato. Il merito della riuscita di questo progetto e della rapidità con cui si sono ottenuti i risultati, minimizzando gli aspetti formali, è dei collaboratori del Servizio di Gestione delle biblioteche e di Poste Italiane, che hanno lavorato con impegno, nonché del personale delle biblioteche del territorio che ha accolto fiduciosamente l’innovazione che abbiamo proposto». «E’ un contributo che l’azienda offre per favorire la crescita della collettività, attraverso il valore del libro. Poste Italiane -dichiara Giuseppe De Benedittis Responsabile Vendita Grandi Clienti Nord- è un punto di riferimento affidabile che ribadisce, con i propri servizi, la vicinanza al cittadino-utente. Un’impresa moderna, poi, opera nel segno dello sviluppo culturale. E la diffusione del libro si pone come premessa importante per la costruzione di un futuro più rassicurante» . |
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LIMONTE UNA PROVOCAZIONE O UN PROGETTO PER COSTRUIRE UNA MACRO-REGIONE LIGURE E PIEMONTESE? DI FRANCO MONTEVERDE |
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Savona, 23 febbraio 2009 - Limonte. Una provocazione o un progetto per costruire una macro regione ligure e piemontese? di Franco Monteverde . L’autore si è servito di un termine provocatorio, Limonte, per proporre la creazione di una macro-regione comprendente il Piemonte e la Liguria. Si tratta di un progetto ambizioso che sottolinea la necessità di riunire le forze dei due territori e delle due città capoluogo, Torino e Genova, per scuotere le forze politiche da uno stato di inerzia che rischia di portare l’intero Paese ad un drammatico collasso. Un saggio che rappresenta una sorta di “atlante culturale del Nord Ovest”, una guida che riporta il dibattito sui problemi dell’Italia contemporanea alla radice territoriale e che vede il territorio come matrice istituzionale, perché “Monteverde”, come sottolinea Giuseppe Berta nell’introduzione al volume, “pilota il lettore attraverso un vasto arcipelago di tematiche, che spaziano dalla storia alla politica, dalla geografia economica alla cultura civile del Paese. E lo fa prendendo come punto di riferimento la questione territoriale, nel senso che assume il tema del Nord come cartina di tornasole per esplorare la potenzialità di un’opzione federalista tante volte evocata ma fin qui disattesa. ” Franco Monteverde, studioso di eventi politici e sociali, è stato dirigente politico ed amministratore comunale, nonché direttore dell’Istituto Gramsci Ligure. Dal 1998 è direttore del Centro Internazionale di Cultura La Maona e attualmente è Assessore alla Cultura del Comune di Voltaggio. Con la De Ferrari Editore ha pubblicato Liguria Sovrana (1999) e L’oltregiogo (2006). Limonte. Una provocazione o un progetto per costruire una macro-regione ligure e piemontese? De Ferrari Editore, pp. 224, € 16,00 . |
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LA VIOLINISTA L’ONDA SENZA FINE DELLA MUSICA DI NERINA NERI BATTISTIN |
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Genova, 23 febbraio 2009 - Il romanzo trae spunto dalle vicende di un’ artista realmente vissuta a Venezia, diplomata al conservatorio Benedetto Marcello, fanciulla prodigio e ottima concertista da giovane, capace maestra di musica nell’età matura. Ma le tristi vicende della vita ne sconvolgono l’esistenza, giocando un ruolo determinante nell’accentuarsi di atteggiamenti deliranti. Una storia struggente d’amore e di sofferenza. Ma la storia di una persona e una famiglia acquista spessore, perché attraverso essa il lettore scopre l’evoluzione del costume, dei rapporti familiari, del tessuto sociale ed economico del Veneto del primo ‘900. Nerina Neri Battistin, nata a Belluno, insegnante, vive con la famiglia ad Imperia da più di quarant’anni. Si dedica alla scrittura e al teatro, sua passione fin dall’età giovanile. Ha all’attivo numerosi romanzi, saggi e racconti per bambini. La violinista. L’onda senza fine della musica. De Ferrari Editore Pagg. 224, € 12,00 . |
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STRADE DI LIGURIA UN PATRIMONIO STORICO DA SCOPRIRE A CURA DI TIZIANO MANNONI |
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Genova, 23 febbraio 2009 - Volume ricco di foto e di testi, ai quali hanno partecipato diversi studiosi (Lorenzo Ansaldo, Erminia Airenti, Daniele Calcagno, Marina Cavana, Fulvio Cervini, Giovanni Coccoluto, Marzia Dentone, Daniela Gandolfi, Alessandro Giacobbe, Ilaria Lanata, Tiziano Mannoni, Francesco Mazzino, Matteo Scios, Eliana M. Vecchi) coordinati dal curatore Tiziano Mannoni e con contributi fotografici di Davide Marcesini. Dall’organizzazione territoriale ai tempi della gens ligure all’innovativa concezione romana dell’impianto viario, l’opera presenta un ampio e articolato percorso, arricchito da un prezioso apparato iconografico, alla scoperta delle antiche strade che si snodano orizzontalmente lungo la costa, seguendo la direttrice dell’Aurelia, e verticalmente attraverso gli assi di collegamento tra mare, campagne e rilievi. Un patrimonio complesso ed esteso in tutta la regione, fortemente condizionata dalla singolare geomorfologia nell’evolversi dell’impianto stradale, dai primi sentieri percorsi dal viaggiatore, alle tortuose mulattiere battute dal passaggio del bestiame, alle vie lastricate e carrabili, fino alle grandi arterie di percorrenza. “Già a partire dai rapporti dei Liguri della costa con i mercanti Etruschi emerge chiaramente che a poco poteva servire il commercio marittimo per una regione povera di risorse naturali, ma che possiede una posizione geografica unica, se non si era in gradi di comunicare attraverso le montagne con la ricca Pianura Padana e con l’Europa settentrionale. È nell’intento di tutelare e far conoscere il complesso patrimonio di questa antica rete stradale, che con i suoi edifici di supporto funzionale è, con opportune indicazioni, ancora visibile e spesso praticabile più di quanto si possa credere, che il presente libro riporta i punti di vista di diverse discipline, che vanno dalla geografia alla storia politica, dal paesaggio alla storia dell’arte e a quella della cultura materiale; ma, soprattutto, si avvale della cosiddetta “storia locale”, che si è dimostrata ancora una volta un pilastro insostituibile della storia generale. ” Tiziano Mannoni. De Ferrari Editore, pag 264, € 34). . |
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´´HSIAO CHIN. VIAGGIO IN-FINITO 1955-2008´´ ALLA TRIENNALE BOVISA DI MILANO (´´HSIAO CHIN. IN-FINITE JOURNEY 1955-2008´´) |
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Milano, 23 febbraio 2009 - In occasione dell´esposizione più importante e completa della sua carriera, curata da Maurizio Vanni nei locali della Triennale Bovisa di Milano, la Carlo Cambi Editore pubblica un esaustivo catalogo monografico sulla vita e sulle opere del maggiore artista cinese vivente: Hsiao Chin. Per Hsiao Chin l´arte è un viaggio che conduce alla forma più alta di conoscenza e auto-conoscenza: ne scaturisce una forma espressiva intesa, la coscienza dell´essere finalizzata alla comprensione dell´universo. Quello di Hsiao è un percorso infinito, stimolato dalla costante ricerca che penetra all´interno di tutti i fenomeni ed è finalizzata all´apertura verso il Tutto. Per questa mostra sono stati individuati nove periodi storici che hanno cadenzato la sua vita dal 1954 ad oggi. L´artista propone un movimento che, mirando al punto in cui origine e fine si dissolvono e confondono, può essere considerato conseguenza di un atteggiamento mistico, nel senso che tale atteggiamento implica una tensione verso l´unità assoluta in grado di inglobare e nutrire qualsiasi realtà, al di là di ogni soglia conoscitiva. È questa unità che Hsiao Chin immagina come un palpitante cuore universale. . |
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INAUGURATO MUSEO ARTE CONTEMPORANEA DELLA SICILIA “RISO” |
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Palermo, 23 febbraio 2009 – “L’arte contemporanea può svolgere un importante ruolo per creare sviluppo in Sicilia e con questa consapevolezza voglio incentivarla e promuoverla”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale ai Beni Culturali ed alla Pubblica Istruzione, Antonello Antinoro, inaugurando il 20 febbraio, Riso-museo d’Arte Contemporanea della Sicilia, con sede a Palazzo Riso a Palermo e la mostra Sicilia 1968/2008, lo spirito del tempo (fino al 31 maggio), curata da Valentina Bruschi, Salvatore Lupo, Renato Quaglia e Sergio Troisi. “Oggi - ha affermato Antinoro - è un giorno importante per tutta la cultura siciliana perché inauguriamo, attraverso una bella mostra, un museo che negli ultimi tempi ha vissuto diverse vicissitudini. Il museo e tutte le sue iniziative sono infatti utili per determinare un vivo confronto tra le civiltà antiche e il contemporaneo, per un momento di continuità tra passato e presente, tra antico e moderno e possono svolgere un ruolo determinante per la promozione di un turismo culturale di qualità”. La mostra di oggi, “Sicilia 1968/2008, lo spirito del tempo” propone una selezione di opere d’arte che ripercorre gli ultimi quarant’anni di storia italiana e siciliana e riesce ad offrire al visitatore una panoramica dettagliata e variegata. Ci sono due percorsi paralleli nei quali si ripropongono gli avvenimenti storici che sono rimasti vivi nella mente di tutta la collettività. Tra le vicende avvenute negli anni che vanno dal 1968 al 2008 ovviamente un ruolo importante ha il terremoto che colpì la Sicilia occidentale nel gennaio del 1968 così come, ad esempio, la caduta del muro di Berlino del 1989. “Fatti ed eventi – ha continuato Antinoro - che rimarranno nella mente non solo dei siciliani ma di tutto il mondo, eventi che hanno rappresentato la storia. L’opera d’arte contemporanea, in questa maniera, viene associata ad un particolare evento accaduto e che ha suscitato una particolare emozione. Il visitatore rivivrà le stesse suggestioni del tempo,attraverso due storie: quella recente che ha segnato le vite dei siciliani e la storia dell’arte contemporanea giunta nelle collezioni di questa regione”. L’assessore ai Beni Culturali ha infine annunciato che è in corso di definizione una rete di tutto il sistema museale e monumentale dell’isola. “Per garantire una migliore fruizione e tutela dei beni culturali siciliani – ha concluso – è necessario mettere in correlazione tutto l’esistente, realizzando la rete dei tesori storici-artistici e paesaggistici siciliani”. . |
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HANGAR BICOCCA,ZANELLO: NUOVA ECCELLENZA CULTURALE LA REGIONE NELLA FONDAZIONE CON PIRELLI RE E CAMERA DI COMMERCIO |
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Milano, 23 febbraio 2009 - Nasce la Fondazione Hangar Bicocca, il soggetto giuridico di diritto privato senza scopo di lucro chiamato a sostenere l´attività di produzione, promozione e diffusione dell´arte e della cultura contemporanea di Hangar Bicocca, lo spazio di 15. 000 mq ricavato da uno stabilimento industriale dismesso del gruppo Ansaldo, nello storico quartiere milanese. La nuova istituzione è stata presentata il 19 febbraio a Villa Necchi Campiglio dall´assessore alle Culture, Identità e Autonomie delle Lombardia, Massimo Zanello, da Chiara Bertola (direttrice artistica dell´Hangar Bicocca), Marina Wallace (del comitato scientifico), Carlo Puri Negri (amministratore delegato Pirelli Re) e Gianluca Winkler (direttore Hangar Bicocca). Membri fondatori sono Regione Lombardia, Pirelli Re e Camera di Commercio di Milano. La Fondazione, che ha sede in via Chiese 2 a Milano, intende proporre una serie di eventi legati alla musica, al teatro, alla danza, alla letteratura per offrire a Milano e alla Lombardia uno spazio culturale multifunzionale di eccellenza. "Oggi - ha detto l´assessore Zanello - presentiamo al mondo della cultura milanese e lombarda questa prestigiosa Fondazione, alla quale abbiamo aderito riconoscendovi uno strumento essenziale per valorizzare e supportare la multiforme attività culturale contemporanea". La Fondazione Hangar Bicocca si configura infatti come un privilegiato osservatorio capace di cogliere, nell´ambito di una riflessione culturale ampia e articolata, gli aspetti più dinamici e innovativi del mercato. "Regione Lombardia - ha aggiunto Zanello - non è certo indifferente alla vivacità culturale scaturita dal prestigioso lavoro svolto da Hangar Bicocca; si tratta di un vero e proprio laboratorio, una fucina di idee e progetti che agisce sullo sfondo di una realtà regionale che promuove l´arte contemporanea in tutte le sue forme. Per valorizzare la vocazione caratteristica del nostro territorio - ha concluso Zanello - è necessaria una sinergia di pubblico e privato capace di garantire la giusta visibilità anche agli aspetti culturali. Oggi promuovere l´arte significa coinvolgere anche i fattori economici di un territorio, facendosene interpreti e valorizzatori". . |
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IL CIRQUE ÉLOIZE, AL PICCOLO TEATRO STREHLER, DAL 10 AL 22 MARZO, TRA CIRCO, TEATRO E DANZA. RAIN, UNA PIOGGIA DI BUONUMORE |
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Milano, 23 febbraio 2009 - Piove sul Piccolo Teatro. Gocce di pioggia, esplosioni di allegria, schizzi di energia, un sottile filo di emozione che corre dal palcoscenico alla platea. Tutto questo accade per due settimane al Piccolo Teatro Strehler che, dal 10 al 22 marzo, ospita il Cirque Éloize con Rain, spettacolo effervescente, divertente e poetico che fonde teatro e circo, acrobazia e danza, giocoleria e musica. L’incontro tra la compagnia canadese, già al Piccolo in occasione del Festival dei Bambini nel 2001, e Daniele Finzi Pasca (autore della cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici di Torino), ha dato vita a un progetto, da poco giunto a compimento, “La Trilogia del Cielo” della quale Rain rappresenta il secondo momento: "In Nomade - dichiara il regista - abbiamo alzato lo sguardo e abbiamo scoperto che, la notte, il cielo è infinito; in Rain, da quel cielo è piovuta su di noi una libertà nostalgica; in Nebbia, il cielo scende come un mantello che copre le nostre spalle e protegge i nostri sogni". Tre spettacoli in cui il mondo dell´acrobatismo e la poesia del circo incontrano l´universo etereo e nostalgico e i personaggi profondamente umani degli spettacoli di Daniele Finzi Pasca. “Non ho mai amato così tanto la pioggia”, con queste parole il critico di Radio Canada ha commentato lo spettacolo: dimenticatevi il grigiore del cielo quando piove, Rain è la felicità assoluta che appare negli occhi dei bambini mentre saltano nelle pozzanghere a piedi nudi. Daniele Finzi Pasca si ispira al mondo dei sogni fanciulleschi, alle immagini della propria infanzia e con Rain sfoglia le pagine della memoria: in un teatro, una compagnia di artisti circensi prova uno spettacolo, tra ricordi di amori vissuti, passioni segrete, frammenti di intimità. Dichiara il regista: “Amo ancora quella sensazione di libertà - le scarpe piene d’acqua, i vestiti inzuppati, i capelli fradici. ‘Lascia che piova’, usavamo dire. Era come se qualsiasi cosa il cielo ci regalasse fosse benaccetta, sole o pioggia, non faceva differenza. Le cose più inaspettate venivano dal cielo: messaggi, segni, promesse. Sul nostro palcoscenico non cadrà solo la pioggia. Pioveranno anche sorprese. Lo spettacolo è pervaso da un sentimento particolare, una sorta di nostalgia, come un insolito bisogno di ritornare nella casa in cui sei nato, la casa in cui un tempo viveva la tua famiglia, dove sono le tue radici. A casa nostra chiamavamo questa bellissima e dolce malinconia che si prova mentre si guarda il tramonto ‘pioggia negli occhi’. Voglio che questo spettacolo sia come una carezza, semplice, diretta, piena di sensualità e di tenera speranza”. Rain è la quinta creazione del Cirque Éloize e continua ovunque a riscuotere un enorme successo. Rappresentato circa 500 volte in tutto il mondo, lo spettacolo nel 2005 è stato la rivelazione di Broadway, New York. Nell´autunno 2007, Rain è stato in tournée in alcuni teatri di Broadway del Nord America, e ciò rappresenta un evento unico nella storia degli spettacoli di circo. Www. Piccoloteatro. Org . |
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AL TEATRO CARCANO DI MILANO “ROMOLO IL GRANDE” DI FRIEDRICH DIIRRENMATT |
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Milano, 23 febbraio 2009 - Romolo il Grande è uno dei lavori teatrali di Friedrich Diirrenmatt più comici e insieme più pessimistici. Scritto nel 1949, è stato più volte rielaborato dall’autore fino all’edizione definitiva del 1964. “Commedia storica storicamente inverosimile”, rappresenta il tardo Impero Romano alla vigilia della sua caduta. Durrenmatt sorvola sul dato storico del Romolo Augustolo ragazzino quattordicenne, che subisce gli eventi, inconsapevole e incolpevole. Il Romolo di Dùrrenmatt è un uomo di mezza età cui la Storia attribuisce il compito di praticare l’eutanasia ad un impero ormai agonizzante, perché intrinsecamente minato dalla corruzione morale e politica, e perché reso inoffensivo dalla incapacità di resistere alla vigoria fisica e mentale di orde barbariche cui certo non fa velo il ricordo della passata grandezza di Roma. Cosa deve fare un uomo, prima ancora che un imperatore, in queste circostanze? Mentire a se stesso e al suo popolo, immaginando una soluzione diversa da una dignitosa morte per quella che fu Roma caput uindi? Certo che no. Il Romolo di Dùrrenmatt è persona troppo lucida e responsabile per chiudere in un bagno di sangue la favola bella dell’Impero che dominò il mondo. Gli uomini si illudono dì determinare gli eventi storici; in realtà, sembra pensare Romolo, é la Storia che si serve degli uomini per portare a compimento i suoi disegni. E per non essere strumento fino in fondo, Romolo decide che l’attività di pollicoltore debba prevalere sulla funzione di imperatore. Tu, Storia, che hai stabilito la fine dell’impero, avrai a disposizione, per la realizzazione dell’evento, non un imperatore, ma un allevatore di polli. Piccola soddisfazione, ma meglio di niente. Dunque, di Romolo vanno colte l’ironia e l’autoironia che, com’è noto, in ogni tempo e in ogni luogo sono le difese più efficaci contro la disperazione e il senso di impotenza. Protagonisti di questo capolavoro traboccante di intelligenza, Mariano Rigillo, l’imperatore del titolo, che, in un supremo sberleffo, consegna ai nuovi padroni solo le spoglie del passato splendore, e Anna Teresa Rossini, sua moglie Giulia una dark lady dai perfetti tempi comici. La regia è dì Roberto Guicciardini. Www. Teatrocarcano. Com . |
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FRECCE DELL’ANGELO DELL’OBLIO AL TEATRO LITTA IN DEBUTTO NAZIONALE |
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Milano, 23 febbraio 2009 - Frecce dell’angelo dell’oblio è un testo di Josè Sanchis Sinisterra, considerato uno dei maggiori drammaturghi e registi di teatro contemporaneo in lingua spagnola. A seguito del seminario “Incontri con la drammaturgia spagnola contemporanea” presso l’Accademia dei Filodrammatici di Milano nel dicembre 2008, è stata realizzata una prima mise en espace del testo del drammaturgo spagnolo. Il lavoro ha coinvolto a tal punto i partecipanti che, grazie alla collaborazione con l’Accademia dei Filodrammatici, l’Istituto Cervantes e il Consolato Generale di Spagna, la compagnia Moliere ha lavorato alla realizzazione scenica del testo per la regia di Tiziana Bergamaschi. La storia racconta di una giovane ragazza che ha perso, per ragioni sconosciute, la memoria. È ricoverata in un luogo che potrebbe essere una clinica e due uomini e due donne riconoscono in lei una persona a loro cara che è scomparsa. Un’infermiera è presente ai colloqui. Qual è il suo ruolo? Chi è veramente? Queste persone mentono? Chi è veramente la ragazza? Ma soprattutto, che futuro l’aspetta? La scena è disadorna, dà la sensazione di un luogo in costruzione e al centro della quarta parete c’è uno specchio. Specchio che ha una forte valenza simbolica poiché sottolinea un luogo dove si vede e non si vede, dove tutto è chiaro e opaco nello stesso tempo, dove, sul mostrarsi delle emozioni, spesso cala il velo del non evidente. “Compito della regia è di non sentire l’esigenza di dare delle risposte, ma aprire alle domande, affidandosi al lavoro sull’attore e cercando insieme di ricreare il testo in una drammaturgia scenica che si proietti dalla scena al pubblico e viceversa. Affinché questa teatralità si disveli è necessaria una sala teatrale dove il rapporto pubblico attori sia ridotto e permetta una partecipazione attiva del pubblico stesso al fatto scenico. A questo scopo, la Sala La Cavallerizza del Teatro Litta risulta un luogo ideale per tale messa in scena. ” . |
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LEZIONI DI ASTRONOMIA DI MAURIZIO GIANOTTI E GUSTAVO VERDE ROMA - TEATRO L´ORANGERIE |
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Roma, 23 febbraio 2009 - Nell´anno Internazionale dell´Astronomia, in una particolare mise en espace, debutta a Roma in prima nazionale "Lezioni di Astronomia" di Maurizio Gianotti e Gustavo Verde, regia di Donatella Massimilla, in scena dal 18 al 22 marzo 2009 al Teatro l´Orangerie. Il Centro Europeo Teatro e Carcere torna a lavorare al femminile con attori che hanno sviluppato la loro ricerca artistica dentro e fuori le carceri e i luoghi del disagio, attraverso un testo che affronta temi importanti e contemporanei: dalla diversità di una giovane ragazza autistica, alla violenza, alla solidarietà tra persone che provengono da diverse culture e che non rinunciano all´incontro e allo scambio umano e sociale. Da una visione quasi ossessiva del cielo stellato nasce uno scenario di possibilità di comunicazione aldilà delle parole, con proiezioni e visioni "intime e universali", per uno spettacolo dedicato a un pubblico di tutte le età – ma soprattutto ai giovani - accompagnato da musiche originali composte da artisti emergenti, create appositamente con un contrasto tra ritmi africani e contemporaneità. Due solitudini che si incontrano, in un tema fortemente attuale. Una racconto di amicizia al confine con l´amore che rivela la possibilità di una storia di comprensione e di accettazione voluta e cercata, giorno per giorno, tra un uomo e una donna "diversi". "Lezioni di Astronomia" in prima nazionale al Teatro l´Orangerie apre Theatron 2009: rassegna che da due anni offre visibilità al teatro di ricerca, alle nuove drammaturgie, alla scena non istituzionale, a spettacoli con tematiche legate all´impegno, alla memoria, alla riflessione. Un ritorno romano per il Cetec, dopo Princese dedicato a De Andrè e alle donne recluse, per riproporre al grande pubblico una ricerca che intreccia poetica e drammaturgia contemporanea con i vissuti della compagnia, attiva da anni in produzioni edge, dove la creazione artistica sposa l´incontro fra culture diverse e storie "al femminile" di grande coinvolgimento emotivo e sociale. Lezioni di astronomia di Maurizio Gianotti e Gustavo Verde, Regia Donatella Massimilla. Con Gilberta Crispino e Abou Tourè Bakary, Aiuto regia Francesca Romana Nascè Roma - Teatro L´orangerie, dal 18 al 22 marzo 2009 Ore 21. 00, domenica 17. 30, . |
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CARMELO RIFICI TORNA AL TEATRO “STUDIO” CON UNA NUOVA ATTESA PRODUZIONE DEL PICCOLO TEATRO: IL GATTO CON GLI STIVALI OVVERO UNA RECITA CONTINUAMENTE INTERROTTA |
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Milano, 23 febbraio 2009 - Dopo il grande successo dei Pretendenti, Carmelo Rifici è di nuovo alle prese con la regia di una nuova produzione del Piccolo Teatro, “Il gatto con gli stivali ovvero Una recita continuamente interrotta”, un vero e proprio gioco del teatro nel teatro, per adulti e bambini (da 10 anni), ma anche una feroce satira che mescola atmosfere surreali a riflessioni sulla vita, la società, le convenzioni teatrali, la politica. Lo spettacolo debutta al Teatro Studio in anteprima con una recita mattutina il 10 marzo e in serale l’11 marzo, alle ore 20. 30 (fino all’1 aprile). Il poeta romantico Tieck si serve della famosa fiaba di Perrault per scrivere nel 1844 un pezzo di satira sul teatro. La fiaba, dove alla morte del padre, il fratello più giovane riceve l’eredità più misera, e cioè solo il gatto Hinze, viene recitata in una fittizia e paradossale rappresentazione teatrale, con il crescente malcontento del pubblico, che mostra di non gradire una pièce che mescola fantasia, umorismo e satira sociale. La fiaba del poeta, frutto di raffinata cultura sui modelli di Aristofane, Shakespeare e Gozzi, continua nel modo più classico, ma il pubblico inferocito trova assurdo che creature favolose parlino come se fossero uomini, e mostra il suo disagio con frequenti interventi che interrompono lo spettacolo. Perfino il poeta deve comparire in scena per invocare pazienza e giustificare la libera irriverenza della commedia, ma riceve dal pubblico cieco e sordo un fitto lancio di frutta marcia. In questa facile fiaba Tieck, cento anni prima di Pirandello e di Jarry, fa interloquire, come in un gioco del teatro nel teatro, dalle suggestioni oniriche, tra finzione e realtà, immaginando che i suoi personaggi si auto-critichino e girino il mondo in “cerca d’autore”. Www. Piccoloteatro. Org . |
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“DISNEY ON ICE PRESENTA PRINCIPESSE”: SPLENDENTI AMBIENTAZIONI, MAGICI COSTUMI … E SETTE INCANTEVOLI PRINCIPESSE INSIEME PER UN NUOVO GRANDE SPETTACOLO |
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Milano, 23 febbraio 2009 - Sfregando un po’ la lampada e agitando la bacchetta magica… “Bidibi Bodibi Bù”! La magia prende vita in “Disney On Ice presenta Principesse”. Dopo il successo ed i grandi consensi riscossi da parte di grandi e piccoli per lo spettacolo “Disney Live! Il Magico show di Topolino” (novità assoluta, in Italia tra novembre e dicembre) le più belle principesse Disney – Cenerentola, Jasmine, Ariel, la Bella Addormentata, Belle, Mulan e Biancaneve – sono riunite insieme in una produzione dal vivo per la prima volta nella storia Disney. I momenti più emozionanti delle loro storie, che ci hanno accompagnato per oltre sette decenni, si combinano in un’unica magica esperienza. Trilli farà un’apparizione speciale per il pubblico e lo coinvolgerà in una romantica celebrazione dell’amore. Prodotto da “Feld Entertainment Inc. ”, e presentato in Italia da “Applauso” esclusivamente a Milano (al Palasharp, dal 18 al 22 marzo 2009), a Roma (al Palalottomatica, dal 25 al 29 marzo 2009) e a Torino (al Mazdapalace, dal 1 al 5 aprile 2009), “Disney On Ice presenta Principesse” è una fiaba sul trionfo del bene sul male grazie alla magica fusione di speranza, amore e simpatia raccontata attraverso gli occhi delle sette principesse. La pista di ghiaccio si trasforma in un paese incantato ed ospita un ricco castello mobile di tre piani. Ad ogni mutazione del castello, gli spettatori saranno accompagnati in un viaggio attorno al mondo: dal regno di Cenerentola alla città di Jasmine, Agrabah, fino alla lontana Cina di Mulan. Il ghiaccio sarà teatro di una coreografia di pattinaggio romantica e perfettamente sincronizzata, dove le affascinanti principesse con i loro costumi scintillanti riusciranno a realizzare i loro sogni. “Trasportiamo la gente in un luogo più magico di quanto possano aspettarsi,” spiega il produttore Kenneth Feld. “Rappresentiamo l’essenza della Disney attraverso storie appassionanti che sono capaci di catturare spettatori di ogni generazione, rendendo lo spettacolo una vera attrattiva per i paesi di tutto il mondo”. “Le star dello spettacolo sono le emozioni” spiega il regista Jerry Bilik. “Dal divertimento all’eccitazione fino all’amore romantico e alla gioia, portiamo in scena i magici sentimenti di queste storie memorabili. Ogni storia ha momenti eccezionali che dalla pista del ghiaccio raggiungono e conquistano gli spettatori in qualsiasi angolo del teatro” “Disney On Ice presenta Principesse offre ai genitori la possibilità di trovare un punto d’incontro con i loro bambini” racconta Kenneth Feld, “e permette loro di condividere storie avvincenti che mostrano come sia possibile combattere le avversità con il potere dell’amicizia e la forza dell’amore. I genitori vedranno i loro figli ridere, piangere, sorridere e divertirsi, tutto insieme in un evento fantastico che accenderà i loro cuori”. In cima alla superficie riflettente del ghiaccio, sul pavimento del teatro, verrà eretto un castello di ben tre piani. “E’ la scenografia più grande che abbia mai dovuto realizzare,” sostiene lo scenografo Eduardo Sicangco. “Progettare un castello per sette meravigliose fiabe è stata una delle sfide più intriganti della mia vita”. Decorato con colori sgargianti e ornamenti scintillanti, il castello si trasforma in un palazzo arabo, un regno sottomarino, una lussuosa sala da ballo e molto altro. Il responsabile luci Peter Morse, vincitore del prestigioso Emmy Award, illumina il castello dall’esterno, conferendo un effetto e dimensione particolare al palazzo, ma anche dall’interno, per farlo brillare in un tripudio di luci. Una troupe internazionale di oltre 40 pattinatori professionisti scenderà in pista sotto la direzione attenta dei famosi coreografi Tom Dickson, eletto Coreografo dell’anno dalle associazioni americane di pattinatori professionisti e di pattinaggio artistico nel 2002, 2003 e 2004, assieme alla moglie Catarina Lindgren, ex pattinatrice olimpionica. Per questa 23a produzione di Disney On Ice, la coppia porta in scena l’attuale fenomeno internazionale del pattinaggio sincronizzato nella grandiosa coreografia di Disney On Ice presenta Principesse. Dickson e Lindgren guidano oltre la metà del cast nella realizzazione di un numero con figure complesse e veloci eseguite con estrema precisione dagli artisti per dare vita a uno spettacolo unico nel suo genere. I pattinatori si muoveranno al ritmo di samba e di altri balli latini, eseguendo numeri in coppia davvero mozzafiato, ma con l’eleganza dei loro movimenti sapranno dare un tocco di romanticismo, accompagnati dalle note di “So chi sei” (da “La Bella Addormentata”), “Così è l’amore” (da “Cenerentola”), e “Il mondo è mio” (da Aladdin). Alla spettacolarità dei numeri si aggiungono i costumi di Gregg Barnes, noto costumista di Broadway insignito di numerosi premi. Utilizzando metri di soffice tessuto, lustrini e paillettes, Barnes riuscirà a far risplendere ogni principessa. Gli invitati al ballo e alle parate indosseranno abiti maestosi pieni di rifiniture di lusso. Per creare il giusto impatto, Barnes ha compiuto una meticolosa ricerca di materiali avventurandosi tra fornitori di tutti i tipi, tra cui confezionatori di abiti ecclesiastici. Dalla scenografia alla coreografia passando per i costumi e le luci, ogni dettaglio è studiato ed eseguito con cura per rappresentare al meglio Disney On Ice presenta Principesse. La fusione di questi momenti magici in una produzione leggera e divertente regalerà al pubblico una vera esperienza da sogno. Www. Palasharp. It . |
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IL TEATRO FILODRAMMATICI APRE LE PORTE PER UN MESE - DAL 24 FEBBRAIO AL 22 MARZO - A GLI ARRABBIATI DEL NAVIGLIO, UNA RASSEGNA DEDICATA A QUATTRO REALTÀ TEATRALI FORMATESI ARTISTICAMENTE A MILANO. |
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Milano, 23 febbraio 2009 - Una settimana dopo l’altra si susseguono quattro spettacoli nati da percorsi personali di eredità artistica differente ed accomunati da un unico filo conduttore: la creazione di una drammaturgia ad hoc, ispirata a testi esistenti, ma sviluppata e adattata sulla scena e per la scena. Si tratta di quattro lavori in cui gli attori sono anche registi e drammaturghi, pronti a mettere in risalto i sogni, i punti di vista, le fragilità, le visioni e le speranze di personaggi reali o immaginari, ma sempre attuali e, in quanto tali, molto vicini a ciascuno di noi. Ogni settimana un debutto, in tutto quattro spettacoli, che vanno dalla forza dirompente delle parole e dei versi pasoliniani in Tutto Il Mio Folle Amore diretta e interpretata da Alberto Astorri e Paola Tintinelli, ad Un Soggetto Per Un Breve Racconto con la regia di Fabrizio Visconti, lavoro su “ Il Gabbiano” di A. Cechov, che si interroga sull’umana tensione verso l’arte e il suo difficile conciliarsi con la vita reale, passando per La Maglia Nera di e con Matteo Caccia che, attraverso le gesta e l’ingegno di Luigi Malabrocca, racconta di un’Italia piegata, ma piena di volontà e coraggio e concludendo, poi, con Le Figlie Del Sellaio di e con Alessandro Conte, affresco di un’epoca, di quella concezione della vita e della morte che caratterizza tanta parte della letteratura siciliana. . |
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LETTERA GIUSEPPE VERDI, LA REGIONE CAMPANIA AFFIDA IL MANOSCRITTO IN CUSTODIA AL TEATRO SAN CARLO |
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Napoli, 23 febbraio 2009 - Il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino ha affidato il 19 febbraio in custodia al commissario straordinario della Fondazione Teatro San Carlo Salvatore Nastasi una lettera di Giuseppe Verdi scritta il 27 maggio del 1861. Si tratta di un manoscritto indirizzato dal maestro a Leopoldo Tarantini, all´epoca amministratore del San Carlo, nel quale Verdi si duole di non poter accettare l´invito a mettere in scena il "Ballo in maschera" a Napoli e rinvia la possibilità a tempi successivi, rammaricandosi del fatto che in precedenza aveva detto subito sì all´invito a dirigere l´allestimento e poi si era visto disdettare l´impegno. Il testo ha un valore storico importante, in quanto si colloca nell´epoca dell´ingresso del Regno Borbonico nel nuovo Stato, in conseguenza della proclamazione del Regno d´Italia. Le parole usate da Verdi e la sua disponibilità sottolineano, ancora una volta, il ruolo da protagonista dell´unità nazionale, riconosciutogli da tutti. La lettera è stata acquistata dalla Regione Campania da un privato al prezzo di € 4. 000, con l´obiettivo di metterla a disposizione di tutti. L´acquisto è avvenuto a seguito della possibilità offerta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali a tutte le Regioni di poter esercitare il diritto di prelazione, al fine di evitare che venisse venduta all´estero una missiva ritenuta parte del patrimonio nazionale. Con l´affidamento il documento verrà custodito dalla Fondazione del Teatro ed esposto nelle bacheche di Palazzo Reale. . |
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SI È SVOLTO A MILANO CON GRANDE SUCCESSO JOC – JUNIOR ORIGINAL CONCERT 2009 - |
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Milano, 23 febbraio 2009 - “Milano è al centro della Musica e dell’Europa. La cultura musicale oggi ha un ruolo chiave”, dice Andrea Mascaretti, Assessore Politiche del Lavoro del Comune di Milano,“mai come in questi anni è necessario dare spazio alla crescita culturale e intellettiva delle giovani generazioni per aprirle all’evoluzione delle nuove professioni. L’educazione musicale può contribuire ad avvicinare i giovani e i meno giovani ad un progetto di crescita culturale e professionale; è lo strumento reale per una integrazione sociale concreta, contribuisce allo sviluppo sul territorio di progetti di recupero sociale di frange di giovani in difficoltà, come abbiamo visto concretamente anche tramite alcune nostre iniziative formative. L’insegnamento musicale , soprattutto se innovativo, consente di evitare l’abbandono scolastico. Il mondo della musica con l’introduzione delle nuove tecnologie crea anche nuove figure professionali e questi ragazzi ne-compositori sono l’esempio delle generazioni che crescono verso obiettivi positivi”. Si è svolto in data 21 febbraio alle ore 2030 a Milano presso il Conservatorio in sala Puccini il concerto Joc- Junior Original Concert 2009 organizzato da Yamaha Musica Italia in collaborazione con il Parlamento europeo, Ufficio di Milano, e con il patrocinio della Fondazione Europea Dragan, dei Centri Unesco di Milano e di Caravaggio, e dell’Associazione Donneuropee. “Durante il concerto,” spiega Osamu Naito, Presidente di Yamaha Musica Italia S. P. A. ,”si sono esibiti nella selezione nazionale ragazzi tra gli 8 e i 15 anni, i migliori partecipano poi alla selezione europea. Hanno eseguito brani di propria composizione al pianoforte, al violoncello e anche con musica rock. Il pubblico era composto da studenti, docenti, genitori provenienti da varie scuole Yamaha in Italia pubbliche e private”. La formula del Junior Original Concert è stata creata da Gen’ichi Kawakami, Presidente della Yamaha Music Foundation e la prima manifestazione di questo genere si è tenuta nell’autunno del 1972 in Giappone con la partecipazione di 24 bambini , entro i 15 anni di età, provenienti da differenti regioni nipponiche. A partire dal 1974 la formula concertistica Joc è stata organizzata anche all’estero, in sedi prestigiose quali la Onu General Assembly Hall, la Carnegie Hall di New York, la Royal Festival Hall di Londra, l’Opera House di Sidney, il Concertgebouw di Amsterdam, il Musikverein di Vienna, la Schausspielhaus di Berlino e molte altre, con la partecipazione di giovani allievi non solo giapponesi ma provenienti da corsi Yamaha realizzati in altri Paesi. La pratica musicale sviluppa importanti abilità secondarie dell’individuo, abilità che possono essere utili anche in altri contesti, per esempio nella vita professionale quali concentrazione, perseveranza, motivazione, capacità di comunicare con gli altri e di esprimersi. Soltanto un insegnamento musicale qualificato può ottenere questo effetto di valore aggiunto: la musica contribuisce al libero sviluppo della personalità”. In precedenza sono stati organizzati dei concerti Joc anche con orchestre famose quali la Israel Philarmonic Orchestra nel 1986, la Warsaw Philarmonic nel 1987 e nel 1981 Mtislav Rostropovich ha accompagnato il Joc alla guida della National Symphony Orchestra. Il Joc internazionale che si svolge in Giappone a Nemo-no-stato con bambini da tutto il mondo, i concerti di gala in favore dell’Unicef hanno incrementato negli anni l’interesse dei media , del pubblico e, in particolare, delle famiglie. I piccoli musicisti Joc sono allievi del corsi Yamaha, portatori di gioia, amore per la musica, sono denominati “giovani ambasciatori della musica”. “Non si tratta di geni, né di piccoli prodigio,” dice il dott. Sergio Franzosi, Yamaha Musica Italia, Divisione Scuole, “sono semplicemente il risultato di un sistema didattico intuitivo, accrescitivo delle loro potenzialità e che consente loro di avvicinarsi con spontaneità all’unico linguaggio veramente universale e senza confini: la musica. Il metodo Yamaha è nato in Giappone nel 1954 e comprende diversi corsi differenziati a seconda dell’età : bambini dai 4 ai 6 anni, ragazzi in età scolare, adolescenti e adulti. E’ diffuso in 14mila sedi in 40 nazioni dal sud est asiatico all’America, all’Oceania, all’Europa. Il numero di allievi totali frequentanti al mondo sono oltre un milione. Inoltre, dal 1954 ad oggi, oltre 4 milioni di persone sono uscite da corsi Yamaha di formazione musicale di vari livelli. In Italia le scuole di musica Yamaha hanno oltre 180 sedi e molti corsi sono tenuti anche presso scuole materne, elementari, medie, parificate, pubbliche, a pagamento, in aule interne, durante il pomeriggio scolastico come attività realizzate su richiesta delle famiglie e dei docenti , a integrazione dell’attività curricolare degli studenti. In particolare abbiamo formulato una proposta agevolata per l’allestimento di laboratori musicali presso le scuole pubbliche che stiamo portando avanti da quest’anno in maniera diffusa sul territorio nazionale. In molti casi i corsi Yamaha si è riscontrato che contribuiscono a ridurre i dati dell’abbandono scolastico perché la musica è una materia aggregante che promuove il dialogo e la crescita personale”. A differenza dei metodi tradizionali di insegnamento della musica, il sistema didattico Yamaha incentiva la creatività, consente ai bambini di comporre brani personali, mentre nei metodi classici si inizia dalla lettura delle note (solfeggio) e, solo dopo, si passa a suonare. Con il metodo Yamaha si parte dall’imitazione, si sviluppa l’orecchio musicale più che la capacità di suonare o di cantare. Il bambino ascolta la musica proposta dall’insegnante, poi la memorizza cantando e solo dopo prova a suonarla. L’ultima fase è dunque quella della lettura delle note che il bambino ha memorizzato e che sa già suonare. In data 21 febbraio saranno presenti anche il dott. Giorgio Marotti, Divisione pianoforti e il dott. Paolo Valaguzza , responsabile marketing Divisione Scuole Yamaha Musica Italia, la presidente nazionale di Donneuropee, on. Federica Gasparrini, l’assessore ing. Andrea Mascaretti del Comune di Milano, esponenti della Fondazione Europea Dragan e del Centro Unesco Milano e Centro Unesco Caravaggio e alcuni parlamentari europei . . |
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AKHENATON FARAONE DEL SOLE IN MOSTRA ALLA FONDAZIONE PALAZZO BRICHERASIO, TORINO |
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Milano, 23 febbraio 2009 - Apre il 27 febbraio 2009 nelle sale di Palazzo Bricherasio la mostra Akhenaton Faraone del Sole, realizzata in collaborazione con il Musée d’Art et de Histoire di Ginevra, che ripercorre le vicende storico-culturali dell’Egitto tra i regni di Amenofi Iii e Ramesse Ii, con particolare attenzione alla figura di Akhenaton, il Faraone che istituisce il culto dell’Aton, il disco solare trasformato in un’entità divina a tutti gli effetti. Organizzata con il sostegno della Compagnia di San Paolo, l’esposizione, curata da Francesco Tiradritti, costituisce sicuramente un momento di alto valore culturale, soprattutto alla luce delle scoperte avvenute negli ultimi anni e grazie alle riflessioni compiute su questa particolare epoca dell’Egitto da esperti internazionali. La società al tempo di Akhenaton rappresenta un unicum per la storia egizia: la situazione politica di profonda crisi tra stato e chiesa crea un momento fecondo di innovazione e cambiamento nella cultura. L’arte di quello che è chiamato “periodo amarniano” mostra con maggiore chiarezza questa evoluzione che rivela una presa di distanza dalla staticità delle epoche precedenti. La mostra, basandosi sulle più recenti acquisizioni dell’egittologia mondiale, parte dalla teoria ormai consolidata che la riforma religiosa voluta da Akhenaton, focalizzata sul culto dell’Aton, non sia null’altro che un espediente teologico per restituire al monarca il ruolo di unico tramite tra gli uomini e il dio in quanto individuo nella cui essenza si fondono divino e umano. Il fine è quello di porre l’accento sulla figura del sovrano, in modo da indebolire l’influenza delle altre divinità egizie. I caratteri con i quali questa rivoluzione viene effettuata appaiono in sintonia con una sensibilità più vicina alla nostra epoca: Akhenaton fonda una nuova capitale (odierno sito di Tell el-Amarna), il culto avviene alla luce del giorno e non nell’oscurità del santuario e allo stesso sovrano è attribuito un Inno all´Aton di straordinaria bellezza e poesia. L’innovazione di Akhenaton è una sfida a una società che fonda la ragione della propria esistenza su una storia plurisecolare. E’ un tentativo audace ma destinato a fallire: il culto dell’Aton non sopravvive al proprio fondatore. La fine del regno di Akhenaton è scarsamente documentata poiché il suo nome verrà maledetto e cancellato da tutti gli elenchi ufficiali dei regnanti. La ricerca archeologica sta però ricostruendo le ultime fasi del suo regno e quelle immediatamente successive. Il ritrovamento della sua capitale con le vestigia dei palazzi, dei templi dedicati all’Aton, delle ricche dimore dei funzionari e delle botteghe degli artisti ha riportato alla luce la splendida arte, i segni della vivacità culturale, la nuova sensibilità intellettuale che permearono il regno di Akhenaton. Restano ancora molti punti oscuri che continuano ad affascinare studiosi e grande pubblico: il problema della successione che portò all’ascesa al trono di Tutankhamon, il ruolo della sua sposa Nefertiti e l’interpretazione del culto dell’Aton come un sorta di monoteismo, proposta per la prima volta da Sigmund Freud. L’esposizione raccoglie circa 200 reperti, per lo più provenienti dal Museo Egizio di Berlino, che comprendono dalla grande statuaria agli oggetti domestici e personali, che documentano la vita della famiglia reale e dei sudditi, dai più alti funzionari agli operai, che seguirono Akhenaton nella nuova capitale del regno. I visitatori, lungo il percorso espositivo, potranno ammirare le spettacolari immagini astronomiche del sole dell’Istituto Nazionale di Astrofisica – Osservatorio Astronomico di Torino che, realizzate con apparecchiature sofisticate e uniche al mondo, sono un prezioso supporto per gli studiosi della Nasa. La mostra propone al pubblico italiano una lettura scientifica aggiornata di uno dei più importanti periodi della storia dei faraoni, accostando al racconto degli eventi una serie di capolavori, che rendono questa esposizione un’occasione irripetibile. Il catalogo della mostra è pubblicato da Silvana Editoriale. . . |
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MUSEO NAZIONALE DI VILLA PISANI VIA DOGE PISANI, 7 - STRA (VENEZIA) 22 FEBBRAIO - 23 MAGGIO 2009 |
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Stra, 23 febbraio 2009 - Il Museo Nazionale di Villa Pisani ospita dal 22 febbraio al 23 maggio 2009 la mostra antologica dedicata a Emma Ciardi (Venezia 1879-1933), promossa dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso con il patrocinio e il contributo della Regione Veneto, organizzata da Munus e curata da Myriam Zerbi. La splendida villa, fatta costruire nel Settecento dal 114simo doge della Serenissima Almorò Pisani a Stra, sulle rive del Brenta, dove natura e opera dell´uomo si uniscono, è la cornice ideale per far rivivere l´arte di Emma Ciardi e la sua pittura che, come dicevano i suoi contemporanei, sa "affascinare e sedurre". Emma Ciardi, che ha spesso passeggiato, fotografato (come molti pittori del suo tempo usava la fotografia come strumento di lavoro per fissare luci e tagli prospettici) o fatto veloci schizzi dal vero nel magnifico parco di Villa Pisani, vincitore del premio "Parco più bello d´Italia 2008", torna cent´anni dopo a raccontare il suo Settecento con ville e giardini popolati di damine e cavalieri in un colorito svolazzare di sete cangianti che, nelle differenti gradazioni di verde, danno vita, in ogni dipinto, ad una festa per gli occhi. In un turbinio di idoli cristallini dalle lunghe vesti a coda e dai neri tricorni, Emma miscela sulla tavolozza brani di realtà e tocchi di artificio e rinnova di un´epoca trascorsa ciò che le appare come metafora di leggerezza e serenità. La sua creatività, libera da steccati ideologici, prosegue sulla traccia del vedutismo veneziano, nutrendosi delle esperienze macchiaiole, impressioniste e post impressioniste, rielaborate in modo personale, e trova ben presto una sua via espressiva originale che la distingue anche dal lirismo vedutistico del padre e dal naturalismo bucolico del fratello. La mostra offre un quadro esauriente dell´intenso itinerario creativo della Ciardi attraverso una preziosa selezione di oltre sessanta opere, alcune delle quali assoluti inediti, mai uscite prima d´ora dalle collezioni e concesse per la prima volta in esposizione. In una vivace sarabanda narrativa lo spettatore viene condotto a conoscere una personalità artistica la cui tavolozza unisce la vaporosa leggerezza e luminosità di tocco di Guardi alla corposità d´impasti e alla frammentarietà di pennellata che rende così caratteristica e riconoscibile la sua arte. La rassegna di Villa Pisani ripercorre tutti i filoni privilegiati dalla pittura di Emma, dalle vedute di parchi con ambientazioni settecentesche, alle sue Venezie, ai ritratti dei luoghi incontrati durante i suoi viaggi che la portano ad esporre sulle ribalte nazionali (Torino, Firenze Roma, Napoli, Biennale di Venezia) e internazionali (Monaco di Baviera, Parigi, Barcellona, Bruxelles, Pittsburgh, Atene, San Francisco), e a tenere con successo personali a Londra (1910, 1913, 1928, 1933), Parigi (1914), New York e Chicago (1924). La Venezia di Emma è la "primadonna" di vedute cristalline, vitali e energiche in cui le gondole, insieme ai bragozzi scomparsi oggi dal Bacino di San Marco, voltano noncuranti lo sguardo ai segni del moderno, che si susseguono in quegli anni in laguna, dall´interramento dei rii ai battelli a vapore che iniziano a solcare le acque del Canal Grande. Le figure umane partecipano alla resa del luogo, come già nei teleri del Giambellino, infondendo vita a calli, campi, vie d´acqua e forza dinamica all´ambiente circostante. Esposte al Museo Nazionale di Villa Pisani vedute di Asiago, scorci di Cortina, di città quali Londra, Firenze, Parigi, Amalfi, Vicenza, dei vasti prati d´Inghilterra e della campagna di Refrontolo (Treviso), rifugio dell´ultimo periodo della sua esistenza. Se nella natura addomesticata le sue damine sognano, del Settecento, convegni al parco e minuetti in smaglianti improvvisazioni cromatiche, nella campagna inglese e trevigiana la natura ariosa, limpida, senza ridondanze, appare austera, bella, semplice e senza pose come tante volte è stata descritta la Ciardi da chi la conosceva. La mostra viene inaugurata in occasione dell´uscita del catalogo / volume monografico di Emma Ciardi Emma Ciardi. Vita e opere a cura di Myriam Zerbi, edito da Umberto Allemandi & C. , ricognizione storico artistica sulla pittrice e approfondimento degli studi sul personaggio e sull´ambiente in cui ha vissuto e operato. A cinque anni di distanza dalla prima esposizione in tempi moderni della pittrice, organizzata nella ex Barchessa Morosini a Mirano nel 2003, l´antologica di Villa Pisani viene ad integrare la ricostruzione storico artistica della sua attività per poter dare la possibilità di conoscere un´artista apostrofata dai suoi contemporanei come "una delle pittrici più valide d´Europa" e tra le rarissime donne artiste che, a cavallo tra i due secoli, guadagnarono fama internazionale, in compagnia delle impressioniste Berthe Morisot e Mary Cassatt. . |
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CULTURA – SARDEGNA: SARDARA (VS) RICEVE LA CERTIFICAZIONE INTERNAZIONALE HERITY PER I BENI CULTURALI |
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Roma, 23 gennaio 2009 – Verranno consegnati a Sardara il 28 febbraio prossimo mattina presso la Sala Consiliare del Comune in Piazza Emilio Lussu i certificati relativi allo stato della gestione di 5 luoghi: il sito archeologico di Sant’anastasia con annessa chiesa e il Museo Civico Archeologico, gestiti dalla cooperativa “Villa Abbas” presieduta da Giuseppe Garau, la Chiesa della Beata Vergine Assunta, la Chiesa di S. Antonio, la Chiesa di S. Gregorio. Sardara è il primo comune della Sardegna a ricevere la certificazione internazionale Herity per i suoi beni culturali. L’obiettivo della certificazione è quello di valutare il livello raggiunto relativamente a 4 criteri: Valore; Conservazione; Comunicazione; Servizi offerti. Il tutto reso visibile da un bersaglio affisso all’entrata del sito culturale e diviso in 4 quadranti, ciascuno per ogni criterio sopra indicato, in cui sono rappresentati con un punteggio da un minimo di 1 a un massimo di 5 i valori raggiunti per ognuno. Risultato dell’operazione è da un lato una migliore informazione al pubblico, che evita così delusioni. Dall’altro un rapporto tecnico ai responsabili della conduzione del bene culturale. Già applicato in Italia, dai piccoli ecomusei del Piemonte a famosi monumenti dei siti del Patrimonio Mondiale come Roma, il sistema è approdato con questa eperienza pilota in Sardegna, isola che ha più di un motivo per ben figurare. Nell’aver richiesto la certificazione dell’intero sistema dei beni culturali, Sardara si trova in compagnia di altri comuni come Settimo Torinese e Roma in Italia, che parteciperanno alla cerimonia a testimonianza dell’importanza di avviare azioni di sistema, o Saragozza all’estero. Tutti hanno infatti deciso di applicare il sistema all’insieme dei propri musei, siti archeologici, biblioteche, archivi o monumenti. La cerimonia, ospitata dal Comune di Sardara che ha voluto la certificazione, vedrà la partecipazione di autorità civili ed ecclesiastiche, di esponenti degli enti locali, provinciali e regionali, di rappresentanti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, delle Università e del mondo cooperativo, dei valutatori internazionali e del Segretario Generale di Herity Maurizio Quagliuolo. Nel pomeriggio, l’assessore alla cultura Roberto Caddeo scoprirà le targhe dei singoli luoghi alla presenza delle autorità e della popolazione. . |
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IN OCCASIONE DEL CENTENARIO DEL FUTURISMO, IL MUSEO DI VILLA SAN CARLO BORROMEO DI MILANO OSPITA LA MOSTRA IL FUTURISMO EUROPEO DI ALBERTO BRAGAGLIA. |
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Milano, 23 febbraio 2009 - Dal 28 febbraio al 31 agosto, all’interno delle splendide sale di Villa San Carlo Borromeo, sono esposte una cinquantina di opere di Alberto Bragaglia, tratte dalle cinquecento opere dello stesso autore della collezione “I tesori del secondo Rinascimento”. Alberto Bragaglia (Frosinone, 1896 - Anzio, 1985), fratello dei celebri Anton Giulio, Carlo Ludovico ed Arturo, è noto come il Pictor Philosophus; infatti, laureato in filosofia e in giurisprudenza, frequentatore degli atelier di via Margutta e di villa Strohl Fern, a stretto contatto con Umberto Boccioni e Giacomo Balla, dipinse e scrisse d’arte nel corso di tutta la sua vita. Autore della Panplastica e della Policromia Spaziale Astratta, elaborò con la pittura queste teorie scandendo, del moto di forme e colori, un ritmo differente dalla “eterna velocità onnipresente” e dalla “violenza travolgente e incendiaria” del Futurismo di Marinetti. Il clamore e il chiasso tacciono alla grazia lirica della danza e della musica che l’arte di Alberto Bragaglia restituisce. La sua opera, contributo essenziale al Futurismo Europeo, lo qualifica protagonista notevole dell’avanguardia del primo Novecento italiano. La mostra Il Futurismo europeo ne propone la lettura con il compito di arricchire la civiltà, perché l’arte e la cultura si costituiscano come dispositivi fondamentali per l’avvenire del nostro paese e per la sua riuscita. Www. Villaborromeo. Com . . |
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BOLZANO: EROI&HOFER:APERTA LA NUOVA MOSTRA PERMANENTE NEL MUSEOPASSIRIA |
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Bolzano, 23 febbraio 2009 - "Eroi&hofer", questo il titolo della nuova mostra permanente inaugurata oggi (21 febbraio) dai Presidenti delle Province e dalle tre giunte di Alto Adige, Tirolo e Trentino a San Leonardo in Passiria, luogo natale di Andreas Hofer. Al termine della seduta congiunta a Castel Tirolo, i tre governatori e gli assessori di Alto Adige, Trentino e Tirolo hanno inaugurato a San Leonardo il rinnovato Museopassiria con la mostra permanente dedicata agli anni di Andreas Hofer, una delle attrazioni nell´anno commemorativo del bicentenario. Nel suo intervento il presidente Luis Durnwalder ha sottolineato "l´importanza di creare strutture culturali che trasmettono valori e raccontano la storia. " Il Museopassiria ampliato significa, secondo il Presidente, "entrare in contatto con figure e eventi che hanno contribuito alla crescita di una società. Ma vogliamo anche cercare di comprendere il messaggio che ci hanno tramandato: l´amore per la libertà, la vicinanza alla popolazione, la tutela di identità, usi e costumi. Per questo credo che questo museo sia una tappa importante. " Durnwalder ha ricordato che "non è facile trasmettere il senso della storia ai giovani, ma è soprattutto per loro che vogliamo impegnarci, per invitarli ad approfondire e a riflettere sul passato come prezioso contributo per prepararsi meglio al futuro. E coinvolgerli nelle decisioni che li riguardano. " Il governatore ha confermato che la presenza dei tre Presidenti è la testimonianza migliore che Alto Adige, Tirolo e Trentino sono legati a questo progetto e lavorano assieme per presentarsi più forti nei rapporti con Roma, Vienna e Bruxelles. Il Landeshauptmann Günther Platter ha ricordato che, duecento anni dopo, "le radici comuni e la tradizione favoriscono la futura collaborazione tra le regioni del Tirolo storico. L´anno commemorativo è una grande occasione per capire dove siamo e dove vogliamo andare, lavorando assieme nei diversi settori, dalla cultura all´economia. " E nel 2010, ha concluso, verrà inaugurato anche il Berg Isel Museum a Innsbruck. Il governatore Lorenzo Dellai si è complimentato con quanti hanno lavorato per la creazione della struttura museale, "e a noi trentini fa piacere condividere la rilettura di una parte importante della nostra storia comune. " Dellai ha ribadito "la fiducia nella nostra autonomia: le minacce oggi sono di altro genere, ma abbiamo il grande dovere di essere coerenti con la nostra comune identità e di trasmettere i nostri valori ai giovani, lasciandoci alle spalle i nazionalismi. " In occasione della mostra permanente la superficie espositiva del Museopassiria è stata portata per l´occasione da 100 a 500 metri quadrati, con un percorso in quattro lingue, realizzazioni di arte visiva, filmati e suoni. Nella singolare mostra ai visitatori viene offerta la possibilità di cambiare prospettiva storica: ripercorrere gli avvenimenti attorno al 1809 dalla parte dei francesi o degli italiani, della Baviera, della Prussia o degli inglesi, dell´Austria o della Passiria. Si riflette sul mito dell´eroe e sul perchè ogni società e ogni tempo abbiano bisogno di eroi. . |
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LUCIANO LIGABUE – “SAN SIRO 2008” |
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Milano, 23 febbraio 2009 - Mercoledì 4 Marzo 2009 alle ore 18. 30 a Milano presso la Libreria “laFeltrinelli” di Piazza Piemonte 2 , si terrà il vernissage della mostra fotografica “Ligabue – San Siro 2008”. Un percorso per rivivere, attraverso le foto di Ivan Leon Cerullo, uno dei più grandi eventi musicali del anno, che ha visto la partecipazione di oltre 150. 000 persone in due giorni di programmazione. Dalle immagini esclusive del backstage e delle prove, all’energia del concerto, al calore dello straordinario popolo del “Liga” che ha accompagnato il grande rocker emiliano in questo incredibile happening. Il giovane fotografo Ivan Leon Cerullo è specializzato negli scatti a grandi personaggi dello showbusiness. Si è segnalato al grande pubblico con il libro fotografico “Tv”, in cui ha immortalato i backstage dei più importanti programmi televisivi. Libro divenuto ormai un cult, vista la presenza di personaggi come Enzo Biagi, Gianfranco Funari, Pippo Baudo, Gerry Scotti e Simona Ventura. La mostra sarà visitabile fino al 31 Marzo per poi proseguire il suo percorso nelle Librerie “laFeltrinelli” delle principali città italiane . |
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