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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Aprile 2009
IN MERITO ALLE DICHIRAZIONI RELATIVE ALLO STUDIO COMMISSIONATO DALL’ENAC SULLO SVILUPPO DELLA RETE AEROPORTUALE NAZIONALE  
 
Roma, 16 aprile 2009 - Con riferimento ad alcune dichiarazioni apparse sulla stampa attribuite all’Arch. Giulio De Carli relative agli scali della Toscana nell’ambito dello studio programmatico sullo “Sviluppo futuro della rete aeroportuale nazionale quale componente strategica dell’organizzazione infrastrutturale del territorio”, l’Enac evidenzia che tali anticipazioni sono intempestive dato che lo studio è stato appena commissionato e operativamente non è stato ancora avviato. Lo studio, affidato a seguito di gara europea al raggruppamento guidato da One Works S. P. A. E costituito da Kpmg Advisory S. P. A. E Nomisma S. P. A. , costituirà un quadro informativo programmatico tarato sulle esigenze e sulle ipotesi di sviluppo competitivo del sistema aeroportuale nazionale. L’analisi dovrà essere consegnata entro dicembre 2009 e costituirà la base per una proposta che l’Enac presenterà al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la definizione del piano nazionale degli aeroporti. L’enac ha invitato fermamente il consorzio One Works dall’astenersi dal fornire qualunque tipo di informazione prima della presentazione all’Ente committente. .  
   
   
ASSEMBLEE DEI TECNICI ALITALIA: RIGGIO AUSPICA SI RISOLVANO A BREVE I PROBLEMI IN CORSO E NON SI DETERMININO DISAGI PER I PASSEGGERI  
 
Roma, 16 aprile 2009 - Con riferimento alle assemblee che in questi giorni si stanno susseguendo da parte dei lavoratori del settore tecnico dell’Alitalia e che stanno determinando alcuni ritardi nei voli della compagnia, il Presidente dell’Enac Vito Riggio, nel seguire con attenzione la vicenda, si augura che le vertenze in corso si risolvano al più presto anche per non causare disagi agli utenti e per favorire la fase di ripresa del settore del trasporto aereo. .  
   
   
ENAC SULLE DICHIARAZIONI DI RYANAIR IN MERITO AL FENOMENO DEL BIRD STRIKE E AL RUOLO DELL’ENTE ED EVIDENZIA ANCORA UNA VOLTA L’ATTEGGIAMENTO PRETESTUOSO E STRUMENTALE DI RYANAIR  
 
 Roma, 16 aprile 2009 - Con riferimento al comunicato stampa del 14 aprile della compagnia Ryanair che richiama presunte inadempienze dell’Enac rispetto al rischio dovuto alla presenza di uccelli sulla città di Roma, l’Enac, autorità di regolazione, certificazione, vigilanza e controllo nel settore dell’aviazione civile, precisa quanto segue. In merito al fenomeno del bird strike l’azione dell’Enac è coerente con quanto previsto dall’Annesso 14 dell’Icao. In particolare l’Enac adotta nelle proprie circolari contenuti, requisiti e metodi di rispondenza stilati in accordo con le best practices internazionali. L’enac vigila e controlla l’applicazione dei regolamenti e delle circolari da parte di tutti i soggetti attraverso le proprie strutture territoriali e, nella fattispecie, anche attraverso il Bird Strike Committee Italy (Bsci). Il monitoraggio continuo effettuato dell’Enac trova costante riscontro nelle relazioni annuali sul bird strike pubblicate sul sito dell’Ente. Per ciò che attiene le cause dell’incidente accaduto il 10 novembre 2008 sull’aeroporto di Roma Ciampino ad un velivolo dell’operatore irlandese Ryanair, l’Enac rimanda a quanto emergerà dall’indagine in corso da parte dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo - Ansv, unico organismo titolato alla determinazione dei fattori causali in caso di incidenti e di inconvenienti aeronautici. L’enac evidenzia ancora una volta l’atteggiamento pretestuoso e strumentale di Ryanair che dovrebbe, invece, essere più attenta al rispetto delle norme nazionali e internazionali poste a tutela della sicurezza del volo. .  
   
   
ANIMA SGR: PRESENTATO UN ESPOSTO A CONSOB PER LA SOSPENSIONE DELL’OFFERTA DI SCAMBIO DELLE OBBLIGAZIONI ALITALIA PROMOSSA DAL MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE.  
 
Milano, 16 aprile 2009 – Anima Sgr ha presentato a Consob un esposto relativo all’Offerta di scambio delle obbligazioni Alitalia con titoli di Stato aventi un controvalore pari a circa il 30% del valore nominale delle obbligazioni, promossa dal Ministero dell’Economia e delle Finanze ed inserita nel Decreto 5/09 (articolo 7-octies), il cosiddetto Decreto incentivi, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale l’11 aprile scorso. Nell’esposto, Anima Sgr rileva che l’Offerta del Ministero, in quanto attuata senza la preventiva pubblicazione di un prospetto informativo che orienti gli investitori nella scelta di aderire o meno alla stessa, presenta “gravi violazioni delle disposizioni sancite in tema di offerte pubbliche di acquisto e scambio dal Tuf e dal Regolamento Emittenti” di Consob. In conseguenza di ciò, Anima, attraverso l’esposto, richiede a Consob la sospensione in via cautelare dell’Offerta, secondo quanto previsto dall’articolo 102, comma 6, del Tuf. “Altrettanto grave è la violazione del principio di parità di trattamento dei destinatari dell’Offerta, che prevede un tetto massimo di 100mila euro per ciascun obbligazionista”, commenta Alberto Foà, amministratore delegato di Anima, che interverrà in prima persona all’Assemblea del prossimo 20 aprile 2009 a Roma. Il testo integrale dell’esposto è disponibile sul sito www. Fondianima. It. Sullo stesso sito prosegue inoltre la raccolta delle deleghe degli obbligazionisti Alitalia in vista dell’Assemblea di lunedì 20 aprile 2009 a Roma nella quale Anima sarà assistita dallo Studio Legale Bisogni. Ad oggi, Anima ha raccolto la delega di oltre 450 fra risparmiatori privati e investitori istituzionali. Anima ha inoltre messo a disposizione degli obbligazionisti per informazioni e assistenza il numero verde 800 255783 e la casella email obbligazioni_alitalia@fondianima. It. Da ultimo, ricordiamo che il 28 agosto 2008 il ministro dell’economia Giulio Tremonti aveva assicurato che “il risparmio è un bene pubblico che va tutelato e i piccoli risparmiatori saranno tutelati”. Un mese più tardi, nel comunicato ufficiale del 30 settembre 2008 sul Piano Fenice, il premier Silvio Berlusconi affermava che “ non saranno abbandonati neppure i piccoli risparmiatori che in Alitalia hanno creduto, investendo in titoli azionari ed obbligazionari della compagnia. ” .  
   
   
MARRAZZO: L´AZIONISTA REGIONE SI BATTERÀ PER ADR  
 
Roma, 16 aprile 2009 - "Il Lazio non può uscire dalla crisi economica se l´aeroporto di Roma arretra. Se si ferma lo sviluppo di questo sistema aeroportuale si ferma lo sviluppo del Lazio". Lo ha detto il presidente della regione Lazio, Piero Marrazzo, nel corso dell´assemblea degli azionisti di Aeroporti di Roma, nella quale si discuteva l’approvazione del bilancio 2008, a cui ha scelto di presenziare personalmente per garantire "un gioco di squadra". Marrazzo ha aggiunto che "si batterà anche presso i tavoli istituzionali per le sfide che potrebbero frenare il piano di sviluppo della società che gestisce gli aeroporti del Lazio". "A cominciare - ha sottolineato – dalla rivendicazione di un adeguamento di quelle tariffe aeroportuali che sono bloccate dal 2001 e che dunque non danno certezze sulle entrate con cui sostenere investimenti in nuove infrastrutture. Questione sulla quale mi impegno in prima persona". Marrazzo ha poi esortato i vertici di Adr a "costruire una strategia" e a "non demordere" riguardo al progetto per lo spostamento di Ciampino a Viterbo, garantendo in proposito l´impegno per le infrastrutture fuori dal nascente Aeroporto della Tuscia. A margine dell’incontro Marrazzo ha preannunciato iniziative della Regione per Ams, le attività di manutenzione della vecchia Alitalia a Fiumicino, messe in vendita dall´amministrazione straordinaria. "Lavoriamo – ha detto il presidente della Regione - ad una iniziativa con Sviluppo Lazio. Si tratta di attrarre imprenditori privati e soprattutto di richiamare alle sue responsabilità anche la nuova Alitalia". .  
   
   
I DATI DEL PROTOCOLLO PER GLI AEROPORTI SICILIANI  
 
Palermo, 16 aprile 2009 - Punta all´adeguamento e al potenziamento degli scali aerei siciliani di Palermo, Catania, Comiso e Trapani il protocollo firmato la settimana scorsa da Regione siciliana, Enac, Ministero dei Trasporti e società di gestione degli aeroporti siciliani. Verranno utilizzate risorse pubbliche comunitarie, nazionali e regionali tra cui le risorse liberate del Pon Trasporti 2000-2006, le risorse del Pon Trasporti 2007-2013, le risorse del Po Fesr per il periodo 2007-2013 e risorse Fas/regione, per un ammontare complessivo di 483. 814. 698,26 euro. Una parte dei fondi deve essere reperita. Le opere saranno attuate dalle società di gestione dei singoli aeroporti che si impegnano a realizzarle nei tempi previsti dalla regolamentazione di riferimento per le diverse fonti finanziarie e si impegnano anche a garantire la disponibilità della propria quota di finanziamento. I costi delle opere da finanziare inserite nei piani di sviluppo degli aeroporti sono ripartiti secondo il seguente schema: 204 milioni circa per l’Aeroporto di Palermo. 192 milioni circa per l’Aeroporto di Catania. 37 milioni circa per l’Aeroporto di Pantelleria. 25 milioni circa per l’Aeroporto di Lampedusa. 19 milioni circa per l’Aeroporto di Trapani. 7 milioni circa per l’Aeroporto di Comiso. Queste sono alcune delle opere previste nei singoli scali: ampliamento dell’aerostazione e adeguamento delle infrastrutture di volo negli aeroporti di Pantelleria e Lampedusa; per l’Aeroporto di Palermo: reti idriche, ampliamento piazzale di sosta degli aeromobili, palazzina servizi, potenziamento Bhs, restyling sale imbarco, ampliamento terminal lato “land side”, ampliamento area imbarchi, tunnel minimetro; a Trapani: impianto smistamento bagagli, impianto per video sorveglianza esterna, deposito carburanti, ampliamento piazzale aeromobili; nell’aeroporto di Catania: prolungamento pista di volo, interramento linea ferroviaria, ristrutturazione vecchia aerostazione; a Comiso: ampliamento del piazzale sosta aeromobili, deposito carburanti, opere di sistemazione viabilità perimetrale esterna. .  
   
   
CRISI, ATITECH: TELEFONATA BASSOLINO – LETTA  
 
 Napoli, 16 aprile 2009 - Il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino ha sentito ieri mattina il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Gianni Letta in merito alla grave situazione dell´Atitech. Letta ha detto a Bassolino che, insieme con il commissario Fantozzi, il Governo sta lavorando intensamente per una soluzione positiva della vertenza e per costruire adeguate prospettive produttive all´insediamento napoletano. Su richiesta del presidente Bassolino, verrà convocato quanto prima a Palazzo Chigi un tavolo con le organizzazioni sindacali. "E´ fondamentale che vi sia una proroga delle attività manutentive portate avanti negli stabilimenti Atitech e che si eviti in ogni modo di sospendere i lavori" ha sottolineato Bassolino. "Per realizzare appieno il progetto di Cai di posizionarsi come importante compagnia di livello internazionale - ha concluso Bassolino - è fondamentale poter contare su un centro di alta qualità e competenza che garantisca la manutenzione e la sicurezza degli aerei. Atitech è, in questa prospettiva, una grande risorsa da valorizzare". .  
   
   
TERREMOTO ABRUZZO: FINRENAULT SOSPENDE IL PAGAMENTO DEL FINANZIAMENTO PER 3 MESI AI RESIDENTI DE L’AQUILA  
 
 Roma, 16 aprile 2009 - Renault Italia e Finrenault, finanziaria del Gruppo Renault, esprimono la propria solidarietà a favore delle popolazioni che vivono nelle zone colpite dal recente terremoto in Abruzzo. Al fine di offrire un aiuto concreto, Finrenault sospenderà il pagamento delle rate dei finanziamenti per 3 mesi a tutti i Clienti residenti nella Provincia de L’aquila. Le mensilità con scadenza dal 30 aprile 2009 al 30 giugno 2009 saranno, pertanto, spostate, senza addebito di alcun tipo, in coda all’ultima rata originariamente prevista dal contratto. .  
   
   
LAURENS VAN DEN ACKER SARÁ NOMINATO A SETTEMBRE 2009 DIRETTORE DEL DESIGN INDUSTRIALE DEL GRUPPO RENAULT  
 
Roma, 16 aprile 2009 - Dopo 22 anni trascorsi in Renault, Patrick le Quément, Direttore del Design Industriale del Gruppo Renault, membro del Comitato di Direzione di Renault, lascerà l’azienda il 30 ottobre 2009. A settembre 2009, Laurens van den Acker verrà nominato Direttore del Design Industriale del Gruppo Renault in sostituzione di Patrick le Quément. In questo ruolo, riporterà a Patrick Pélata, Direttore Generale Delegato alle Operazioni. Nato il 4 febbraio 1945, Patrick le Quément si è laureato in Design Industriale all’Università Central England di Birmingham (Gran Bretagna) e in Business Administration all’Università di Danbury (Gran Bretagna). Ha iniziato la sua carriera in Simca nel 1966. È entrato successivamente, nel 1968, nel gruppo Ford, dove ha trascorso 17 anni lavorando in Gran Bretagna, in Germania, negli Stati Uniti, e sviluppando progetti in Brasile, in Australia e in Giappone. Nel 1981 diventa Direttore di Ford Germania. Nel 1985, diventa Direttore della Strategia Design del gruppo Volkswagen Audi. L’1 ottobre 1987 raggiunge il gruppo Renault e ne diventa Direttore del Design Industriale. Nel 1995 viene nominato Direttore della Qualità e del Design ed entra nel Comitato di Direzione di Renault. Alla firma dell’Alleanza, dà vita, con Nissan Design, al Joint Design Policy Group e lo presiede. Sotto il suo impulso, il Design Renault si dota di sistemi digitali avanzati e sviluppa una rete di centri di design nel mondo. Nato il 5 settembre 1965, Laurens van den Acker si è laureato in Design Industriale all’Università della Tecnologia di Delft nei Paesi Bassi. Inizia la sua carriera nel 1990 come Designer presso Design System srl a Torino (Italia). Nel 1993, raggiunge Audi, in qualità di Designer Esterni a Ingolstadt in Germania. Nel 1996, diventa Senior Designer in seno all’Shr Perceptual Management a Newbury Park (Stati Uniti). Nel 1998, entra in Ford Motor Cie negli Stati Uniti, dove viene nominato Chief Designer del Brand Imaging Group a Irvine in California. Nel 2003, diventa Chief Designer della Piattaforma Ford Escape nel Centro di Design di Dearborn (Stati Uniti). Nel 2005, assume il ruolo di Chief Designer Strategic Design. Dal 2006, in qualità di Direttore della Divisione Design di Mazda Motor Corporation a Hiroshima in Giappone, è responsabile dell’intero design della marca. Raggiunge Renault a partire dal 15 maggio 2009. .  
   
   
A LUGANO LA MOBILITÀ SOSTENIBILE È UNA REALTÀ BICI ELETTRICA, MINISCOOTER E SEGWAY A DUE RUOTE SONO ORMAI UNA MODA  
 
Lugano, 16 aprile 2009 – Ormai li vediamo sfilare silenziosi e sicuri sul lungolago, sono i miniscooter e le biciclette elettriche subito adottate da manager e banchieri, distribuite a Lugano dalla Ciclone Sa, l’autosalone dedicato esclusivamente a veicoli efficienti (inizialmente elettrici, cui si aggiungeranno altre fonti d’energia alternativa) un vero e proprio specialista della mobilità sostenibile. Una scelta vincente è stato il noleggio di questi veicoli innovativi ed ecologici e l’iniziativa sta facendo furore, con una partecipazione entusiasta di chi vuole fare qualcosa in concreto contro traffico e inquinamento. Alle feste di paese, nelle fiere e nei giardini delle ville si vedono sempre più spesso i sorprendenti Segway i2, i vecoli ‘sempreinpiedi’ a due ruote adatti anche al fuoristrada nella versione x2. E non è tutto: Ciclone lancerà il Segway Puma con sedile a due posti e carrozzato per proteggere dagli elementi! Ciclone offre un servizio di fornitura professionale di veicoli ecologici alle strutture alberghiere, per dare la possibilità ai turisti che alloggiano in Ticino di scoprire la regione in sella ad una bicicletta elettrica o al fantastico Segway usufruendo di questi nuovi mezzi di trasporto, innovativi, ecologici, simpatici e facili da usare. Un’arma commerciale che metterà in grado gli Hotel ticinesi di offrire un servizio esclusivo per i clienti più sensibili all’ecologia e che desiderano respirare un po’ d’aria fresca senza fare troppa fatica. Un’azione rivolta ad un target molto ampio, che passa dalle persone più sportive a quelle meno attive e soprattutto a persone di ogni età. Oltre a privati e hotel, Ciclone Sa fornisce a noleggio o in vendita veicoli ecologici a Comuni, Campi da Golf, Flotte aziendali, Centri commerciali, Agriturismi, Parchi divertimento, Bike-sharing, Eventi aziendali, Noleggiatori e mille altri enti. La Ciclone Sa, in Via Besso 11 a Lugano, offre a noleggio e in vendita un vasta gamma di veicoli, dal futuristico Segway a due ruote parallele alle biciclette assistite elettricamente (ideali per superare le salite), motorini, scooter e altri veicoli a cui viene affiancato un servizio altamente specializzato e tecnicamente all’avanguardia. .  
   
   
PER REGIONE UMBRIA PRIORITARI COLLEGAMENTI ALTOTEVERE  
 
Perugia, 15 apr. 09 – La Regione Umbria è impegnata concretamente per garantire il potenziamento e l’adeguamento della rete infrastrutturale e dei trasporti nell’Alta Valle del Tevere. Lo affermano la presidente della Regione Umbria e l’assessore regionale alle Infrastrutture, a proposito di quanto scaturito nella riunione del consiglio comunale di Città di Castello. La Regione Umbria, rilevano entrando nel merito dei temi affrontati, è stata la prima a sostenere lo sfondamento a nord della Ferrovia Centrale Umbra e ad averla inserita anche nell’Intesa quadro sulle Infrastrutture, sottoscritta con il Ministero delle Infrastrutture il primo agosto 2008. Per dare concretezza al progetto, è importante che la Regione Toscana, al pari coinvolta, lo inserisca tra gli interventi della “legge obiettivo”. Sulla E45, proseguono, la Regione Umbria si è detta sin da subito d’accordo con la trasformazione in autostrada, a condizione che i residenti nella regione siano esclusi dal pagamento del pedaggio, il cui progetto preliminare è stato approvato nei giorni scorsi dal Consiglio di amministrazione dell’Anas ed è inserito, come ha sottolineato il suo presidente Pietro Ciucci, nella programmazione delle opere strategiche. La Regione ha insistito sulla necessità che, nell’immediato, si proceda comunque, e con urgenza, alla messa in sicurezza dell’attuale tracciato dato che nelle condizioni in cui questa arteria si trova rappresenta una vera e propria vergogna nazionale. Relativamente alla E78, per la Regione Umbria e gli enti locali interessati tutto è stato già concordato e definito. Si attende che il Ministro delle Infrastrutture, presso il quale è istituito il “tavolo” tra le Regioni Umbria e Toscana, riconvochi rapidamente il Comitato tecnico e comunichi le sue decisioni in merito al tracciato. Le due Regioni, affermano la presidente e l’assessore regionale, si rimetteranno alle scelte ministeriali. Anche per la E78 è auspicabile che per il finanziamento della progettazione si scelga, così come avvenuto per altre opere infrastrutturali, la stessa formula, e cioè che la Camera di Commercio ha garantisca una parte di risorse attingendo al Fondo che viene alimentato da una percentuale delle quote di iscrizione annuale delle imprese. Riguardo la Holding regionale dei trasporti, infine, non viene messo in discussione il ruolo della Ferrovia Centrale Umbra (“Fcu”) né vengono sottovalutati il trasporto su ferro e gli investimenti per la “Fcu”, come dimostrano i recenti finanziamenti per interventi sul materiale rotabile, sull’infrastruttura, sui servizi e sulla stessa funzione stesso ruolo strategico che la Ferrovia Centrale Umbra svolgerà nell’ambito della mobilità regionale e interregionale. Poiché la quasi totalità delle risorse per il trasporto pubblico locale sono di provenienza regionale (e per la “Fcu” sono il 100 per 100), affermano la presidente della Regione e l’assessore regionale, è evidente che all’interno della Holding la Regione ha un ruolo di governo e di garanzia del sistema ferro-gomma del trasporto locale, e dunque anche delle proprie risorse regionali. È infine auspicabile, concludono la presidente della Regione e l’assessore regionale alle Infrastrutture, che in un futuro prossimo anche gli altri enti locali interessati entrino nella holding, con risorse proprie, contribuendo così al suo governo. .  
   
   
SOSTENIAMO LE GRANDI OPERE ANCHE CON NUOVI STRUMENTI NORMATIVI  
 
Venezia, 16 aprile 2009 - “Quello delle infrastrutture è uno dei settori più importanti per contribuire a sconfiggere la crisi, sia per gli investimenti e il lavoro che creano, sia perché ci consentono di arrivare più attrezzati alla ripresa”. E’ stato un intervento a tutto campo quello svolto ieri sulla crisi economica in Consiglio regionale da Renato Chisso, assessore alle politiche della mobilità e agli interventi strategici. “Abbiamo messo in campo tutte le risorse regionali disponibili, cui si aggiungono quelle della finanza di progetto. Possiamo affermare con orgoglio – ha sottolineato Chisso – che oggi sono in corso nel Veneto interventi infrastrutturali a diversi livelli per un complesso di 13 – 14 miliardi di euro: non c’è Regione in Europa che possa mettere in campo una somma del genere. Se aggiungiamo altre iniziative come il Mose del quale ha parlato il presidente Galan, arriviamo a 20 miliardi. E poi ci sono investimenti nel settore energetico, dal rigassificatore alla Centrale di Polesine Camerini. Abbiamo inoltre una serie di inziative anche sul fronte delle energie rinnovabili che vanno accompagnate: nelle prossime settimane la Giunta esaminerà un riassetto della cabina di regia, oggi sparsa in mille centri decisori. Gli investimenti che si stanno concentrando sul Veneto non hanno pari e favoriscono ulteriori investimenti per dare prospettive alle nostre aziende e ai nostri lavoratori. Quest’ultimo è un punto strategico: stiamo creando le condizioni per recuperare i posti di lavoro che si stanno perdendo: una linea con la quale dobbiamo confrontarci e se non lo facessimo faremmo solo della carità pelosa”. “Ma stiamo intervenendo anche su un altro importante versante, quello delle procedure, per abbreviarle al massimo in modo da dare un’accelerazione ad interventi e investimenti – ha aggiunto l’assessore – riscrivendo le regole che creano quella burocrazia che contrasta con la necessità e la voglia di fare. La Commissione consiliare sta per licenziare un progetto di legge sulla Via, tema dove oggi c’è un guazzabuglio, che punta a sfrondare i passaggi e fornire certezze a tutti, operatori compresi. Dovremo anche osare di più: c’è la Legge Obiettivo che ci ha consentito di raggiungere molti traguardi ma che presenta aspetti da migliorare. Uno dei versanti sul quale è intervenuto il Governo è quello con la giustizia amministrativa. Un altro elemento per noi pesante è però quello della doppia procedura Via, regionale e nazionale, per opere che interessano solo il territorio veneto. Abbiamo prodotto una proposta di legge, anche questa in Commissione, che ci consentirebbe di ridurre i tempi di otto mesi, andando direttamente al Cipe dopo la valutazione regionale”. .  
   
   
VALCHIUSELLA: INAUGURATO IL PONTE DI VISTRORIO PRESENTATI ANCHE I LAVORI DI ALLARGAMENTO DELLA S.P. 65  
 
Torino, 16 aprile 2009 - Sabato 11 aprile doppio appuntamento con la viabilità del Canavese. Presso il Municipio di Vistrorio, il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta e l´assessore alla Viabilità Giovanni Ossola hanno inaugureranno le opere di consolidamento del ponte sul torrente Chiusella al Km 0+450 della S. P. 64. Subito dopo, presso il salone pluriuso di Lugnacco, ha avuto luogo la presentazione del progetto di allargamento della sede stradale della S. P. 65 tra il Km 3+640 e il Km 3+720. Per quanto riguarda il primo intervento, si è trattato di effettuare il consolidamento statico e l’ampliamento strutturale del ponte. L’opera originaria era stata costruita intorno al 1890, come attesta una targa apposta sul timpano della prima pila sulla sinistra orografica. La tipologia costruttiva rappresenta in modo significativo le soluzioni tecniche tipiche dell’ingegneria del Xix secolo, molto diffuse nella zona. Il ponte è costituito da una struttura a tre archi di rilevante luce (18 metri) a sesto ribassato, su cui è ricavata la piattaforma della sede stradale, larga 5,5 metri. L’intervento si è reso necessario poiché alcune parti delle arcate risultavano danneggiate, con distacco dei mattoni originari, ed erano presenti infiltrazioni d’acqua. Agli inconvenienti descritti si aggiungeva il fatto che la larghezza del ponte non era idonea al traffico presente, come denunciavano anche le deformazioni subite in alcuni punti dalla ringhiera. I lavori realizzati sono intervenuti principalmente sulla soletta che supporta la piattaforma stradale, provvedendo al suo ampliamento, da 5,5 a 8 metri, con lla arghezza utile della carreggiata che passa da 4,75 a circa 6 metri, oltre a un marciapiede della larghezza netta di 80 centimetri. Tale ampliamento consente un più agevole passaggio di due colonne di traffico contemporaneamente. Contestualmente si è provveduto a rinforzare le fondazioni delle pile e delle spalle. I lavori, che sono costati alla Provincia 425 mila euro, sono appena terminati. Rispetto al secondo intervento, la sua necessità deriva dalla sezione stradale estremamente ridotta nel tratto in questione, dal traffico veicolare pesante dei mezzi diretti allo stabilimento produttivo Cassetto, nonché dal flusso turistico dei giorni estivi e festivi. La larghezza insufficiente della strada impedisce le manovre degli autoarticolati e mette a rischio la sicurezza del tratto stradale. L’obiettivo del miglioramento della sicurezza stradale sarà ottenuto mediante l’allargamento della carreggiata, con dimensione trasversale finale di 8,5 metri, grazie alla demolizione dei muri di sostegno in pietra lato monte e alla costruzione di altri muri di sostegno, sempre in pietra, nel tratto interessato dall’ampliamento. Per quest’opera è già stata bandita la gara e attualmente si è nella fase della verifica delle offerte. L’importo dei lavori, totalmente a carico della Provincia, sarà di 560 mila euro. “In questi 5 anni abbiamo speso 670 milioni per la sicurezza e l’efficienza dei nostri 3300 chilometri di strade”, hanno commentato Saitta e Ossola. “Riteniamo che siano soldi molto ben spesi, perché questi interventi sono un investimento non soltanto economico, ma anche umano laddove ci consentono, oltre che di ridurre i danni, di risparmiare molte vite”. .  
   
   
PIACENZA, 16 APRILE 2009 - RIAPERTO IL PONTE DI FERRIERE PER RISTRUTTURARLO SEI MESI DI LAVORO ED UNA SPESA DI 800 MILA EURO  
 
Piacenza, 16 aprile 2009 - Riaperto al traffico nella mattinata di sabato 11 aprile il ponte sul Nure di Ferriere, lungo la ex statale, ora provinciale, 654, che da Piacenza arriva al confine provinciale percorrendo tutta la val Nure. Il manufatto, ristrutturato secondo criteri rigorosamente antisismici con fondi (800 mila euro) messi a disposizione dall’Ente proprietario, la Provincia, è stato riaperto con una breve cerimonia, presenti l’assessore provinciale ai Lavori pubblici Patrizia Calza, due assessori del Comune di Ferriere, Paolo Scaglia e Giuseppe Mainardi, l’assessore della Comunità montana Nure Arda Giancarlo Opizzi, il consigliere del Comune di Ferriere Luigi Masera, il consigliere provinciale di zona Paolo Briggi, il titolare di una delle imprese costruttrici, Deliso Vetrucci, ed i seguenti tecnici del Servizio Infrastrutture stradali e Viabilità della Provincia, che ha redatto l preto esecutivo ed ha coordinato lavri: l’ing. Silvia Ponzini, direttrice dei lavori, le progettiste ingg. Valeria Toscani e Katia Merli, l’ing. Andrea Reggi, responsabile del procedimento, il coordinatore della Sicurezza, geom. Oreste Guglielmetti. L´intervento ha consentito di consolidare un´arcata danneggiata, di ampliare la sede viaria e di provvedere alla manutenzione straordinaria del manufatto. I lavori sono iniziati a settembre e sono stati condotti con notevole velocità nonostante il maltempo di quest’inverno. Hanno comportato per la Provincia, come sopra specificato, una spesa complessiva di 800 mila euro. Nella redazione del progetto il Servizio Infrastrutture stradali e Viabilità ha fruito della consulenza, per le parti strutturali, dell´ing. Stefano Rossi di Piacenza. I lavori di consolidamento hanno comportato interventi sia diretti che indiretti. Con i lavori indiretti si sono inseriti dei micropali all´interno della pila e della spalla che sostengono l´arco danneggiato. Le testate dei micropali sono collegate tra loro da travi in acciaio, e questo ha consentito di trasferire i carichi che prima gravavano sull´arcata direttamente al terreno. Con gli interventi diretti si è provveduto al restauro dell´arcata con un lavoro di “cuci – scuci”, utilizzando materiale dello stesso colore di quelli esistenti. Il sistema di micropali e di travi di collegamento non ha riguardato solo l´arcata danneggiata ma anche le altre tre. Ciò ha permesso di ampliare la soletta stradale esistente da 6 metri e mezzo a 9 metri, e ha consentito sia di migliorare la sicurezza della circolazione stradale, sia di alleggerire il carico di traffico che in precedenza gravava sulla struttura “storica”. I pedoni vengono protetti dal traffico veicolare da una barriera in legno e acciaio. Il parapetto metallico è stato sostituito da un parapetto anch’esso in legno e acciaio. I lavori, come è noto, hanno imposto la chiusura del ponte al traffico. Per consentire i collegamenti tra le due sponde è stato allestito un guado provvisorio, con relative rampe di raccordo alla viabilità esistente. L´intervento non è ancora del tutto conclusi: va completato il restauro della struttura “storica” (pila in alveo), va verniciata la soletta, vanno consolidate le fondazioni. L´intervento è stato realizzato da un raggruppamento temporaneo di imprese composto dalla ditta “Granelli Cosruzioni S. R. L. ” di Salsomaggiore, in qualità di mandataria, e dalle ditte “Vetrucci s. R. L. ” di Lugagnano e “Bonvicini S. P. A. ” di Piacenza, in qualità di mandanti .  
   
   
E´ PRONTO IL NUOVO TRATTO DELLA TANGENZIALE DI FABBRICO  
 
 Reggio Emilia, 16 aprile 2009 - La presidente Masini ha illustrato , insieme al sindaco Ferrari, l´opera che a breve verrà aperta al traffico, il terzo lotto ormai prossimo all´appalto e gli interventi di manutenzione per il tratto di Sp 46 di via Ca´ dei Frati Sta per essere aperto al traffico il nuovo tratto della tangenziale nord di Fabbrico. L´intervento ed il progetto del successivo 3° lotto, con anche i lavori di manutenzione straordinaria del tratto di Sp 46 di via Ca’ de Frati che verranno appaltati, sono stati illustrati il 10 aprile nel corso di una assemblea pubblica, che si è svolta nella nella Sala del Consiglio Comunale di Fabbrico, alla presenza della presidente della Provincia Sonia Masini, del sindaco di Fabbrico Roberto Ferrari e dei dirigenti provinciali Andrea Tagliavini e Valerio Bussei. La variante di Fabbrico costituisce l´asse di interconnessione tra la Sp 5 e la Sp 46 e consentirà, una volta integralmente completata, di aggirare a nord l´abitato di Fabbrico. Si tratta peraltro del ramo stradale sul quale si trovano le principali zone industriali dei Comuni di Fabbrico e Rolo. L´elevato traffico commerciale che la percorre, è destinato a crescere nel futuro ed è prevalentemente diretto verso il vicino casello autostradale dell´Autobrennero di Reggiolo-rolo da dove è possibile dirigersi in tutte le direzioni. "Il progetto rientra nel programma di interventi della Provincia, finalizzato ad agevolare la comunicazione diretta delle zone produttive con la viabilità autostradale che si trova nelle immediate vicinanze - ha spiegato la presidente Masini - al fine di limitare la percorrenza della viabilità locale, ridurre i disagi per i residenti ed anche aumentare la competitività delle aziende del territorio". La presidente Masini ha infatti detto che "l´investimento sulle infrastrutture, sui trasporti e sulle interconnessioni territoriali è fondamentale anche per poter uscire dalla crisi, perché la facilità di comunicazione è storicamente alla base dello sviluppo economico e dello sviluppo delle comunità". L´opera nel suo complesso è costituita da tre lotti di nuova viabilità, che una volta completati si estenderanno per 4 chilometri di lunghezza e due corsie di larghezza. Dopo l´apertura nel 2005 del primo lotto sta per essere aperto al traffico anche il secondo lotto di lavori, mentre è in fase di progettazione esecutiva il terzo. La prima parte della tangenziale è lunga circa 1,4 chilometri ed ha visto un costo complessivo di circa 2,7 milioni di euro. Il secondo lotto che a breve verrà aperto al traffico ha una lunghezza di 800 metri circa e i lavori sono costati 1,3 milioni di euro. Il terzo lotto, che verrà appaltato a breve, vedrà un´estensione della tangenziale di oltre 1 chilometro ancora, per un costo di 1,1 milioni di euro. Un altro intervento importante è poi quello che riguarderà la manutenzione straordinaria di un tratto della Sp 46 Rolo-rio Saliceto, quello di via Ca´ dei Frati. La Sp 46 è uno degli assi portanti dell´intero sistema viario provinciale, è costruita su un vecchio argine, che sotto l´azione dei carichi e del peso proprio presenta oggi alcuni cedimenti. L´intervento consiste nella totale rimozione della strada attuale e nel suo rifacimento. L´importo dei lavori ammonta a 800 mila euro e anche questo intervento verrà appltato a breve, in modo da poter completare la manutenzione entro la prossima primavera. .  
   
   
TRASPORTI FS: TRIESTE-DIVACCIA, ISTITUITO COMITATO COORDINAMENTO  
 
Trieste, 16 aprile 2009 - La Commissione intergovernativa Italia-slovenia per la realizzazione del collegamento ferroviario Trieste-divaccia ha approvato ieri a Trieste, nel corso della sua terza riunione con la partecipazione dell´assessore regionale alla Viabilità e trasporti, Riccardo Riccardi, e del sottosegretario sloveno ai Trasporti, Igor Jakomin, la bozza definitiva del Piano strategico d´Azione (il cosiddetto Sap) per l´avvio di tutte le procedure e delle attività legate alla concretizzazione del nuovo asse transfrontaliero "su rotaia". Una bozza che sarà perfezionata - è stato concordato oggi nel corso della seduta tenutasi nel Palazzo della Regione di piazza Unità con il coordinamento di Mario Vivaldi, del ministero delle Infrastrutture e trasporti - entro la fine di aprile con alcuni affinamenti relativi in particolare alla ripartizione nei prossimi anni delle risorse finanziarie legate alle tre diverse fasi di progettazione: preliminare, definitiva ed esecutiva. "Resta comunque confermato - ha sottolineato l´assessore Riccardi - il cronoprogramma indicato dall´Unione europea con la conclusione di tutto l´iter progettuale previsto a fine 2013 per un´opera che come Governo regionale ribadiamo essere strategica e fondamentale non solo per il Friuli Venezia Giulia ma per tutto il sistema economico nazionale". La ferrovia ad alta velocità/alta capacità Trieste-divaccia è infatti il "segmento" (35,6 km) transfrontaliero tra Italia e Slovenia del Progetto prioritario numero 6 della Ue da Lione sino al confine ungherese-ucraino. Ma l´odierna riunione della Commissione intergovernativa, ha affermato ancora Riccardi, ha permesso anche di analizzare e successivamente approvare l´ossatura di quell´"Agreement for the Action" (sarà ufficialmente sottoscritto dai due ministri dei Trasporti e nella sua stesura definitiva dovrebbe essere pronto al massimo entro metà maggio) che indica la costituzione di un "Common executive body" di coordinamento tra i due Paesi. Di quest´organismo, è stato deciso, faranno parte tre rappresentanti per l´Italia (di cui uno per il Friuli Venezia Giulia), tre per la Slovenia e uno indicato dalla Unione Europea. Il nostro Paese guarda però un po´ più avanti: da parte italiana è stato infatti proposto alla Slovenia di passare successivamente - già dal prossimo anno - a uno strumento di cooperazione "più evoluto", come già fatto per la Torino-lione e per il nuovo Brennero, ovvero a un "Gruppo europeo di interesse economico" (Eeig), con un presidente e un direttore generale scelti di comune accordo per gestire, ad esempio, i fondi che giungeranno da Bruxelles per la progettazione, già fissati in 50,5 milioni di euro dalla Ue a inizio dicembre 2008. Su questo punto il sottosegretario Jakomin si è riservato alcuni approfondimenti nelle prossime settimane, dopo una valutazione in termini giuridici da parte del Governo sloveno. L´unione europea, comunque, come ha oggi osservato Katrien Prins, a nome del coordinatore europeo del Progetto n. 6 Laurens Jan Brinkhorst, caldeggia proprio questa soluzione: "la creazione di un Eeig il prima possibile ha affermato - è di primaria importanza". La Commissione ha inoltre stabilito di convocare quanto prima i due Gruppi di lavoro (dei 4 istituiti) per le questioni giuridico-finanziarie e per la progettazione tecnica. La Ue peraltro vuole "bruciare i tempi" - troppo ne è stato sinora perduto, hanno sottolineato Riccardi, Vivaldi e Jakomin - e attende "il prima possibile" l´invio, ha osservato la Prins, della bozza del Piano d´azione strategico per trasmetterlo all´Agenzia Ten, cioè all´organismo esecutivo dell´Ue per la rete transeuropea di trasporto, che provvede all´attuazione tecnica e finanziaria delle nuove direttrici viarie d´interesse comunitario. .